-MSGR - 14 PESARO - 1 - 10/08/15-N: €1,20* ANNO 137- N˚ 218 ITALIA Pesaro Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma Lunedì 10 Agosto 2015 • S. Lorenzo Dopo Valencia La Roma riscopre il suo Gervinho Per la difesa idea Ranocchia Nuoto Nello Sport Mei nello Sport La proposta Prodi Subito l’asse Roma-Parigi contro il blitz di Berlino Giulio Sapelli L’ editoriale di Romano Prodi pubblicato ieri sul Messaggero è destinato a rimanere una pagina fondamentale dell’antologia storica sul travaglio della storia dell’unità europea. Essa è da circa più di un decennio in pericolo sia sotto il profilo economico sia sotto quello istituzionale e soprattutto sotto quello politico, morale e culturale. La causa di ciò risiede nei meccanismi istituzionali e regolamentari dell’Unione Europea. Questi ultimi, ossia i regolamenti, hanno via via travalicato gli stessi già imperfetti trattati, come dimostra l’incresciosa vicenda del famigerato tetto del 3% e del cosiddetto fiscal compact, imposto da commissari vicini ai tedeschi in un intreccio sempre più oscuro e drammaticamente lontano dalla legittimazione democratica. Anche recentemente avevo stigmatizzato la decisione presa un anno or sono dalla Commissione - senza nessuna discussione democratica nel Parlamento Europeo - di affidare a Mario Monti una sorta di super ministero addetto a elaborare una sovrattassa europea. Decisione di una inaudita gravità e passata sotto subalterno e colpevole silenzio. Ora Prodi prende di petto la questione e denuncia la volontà resa manifesta da Schaeuble, ossia dalla figura non più eminente ma più potente in Europa, di creare una più ampia struttura tecnica in guisa di sovra Commissione Ue e sovra Parlamento europeo a cui affidare i compiti più delicati nel campo della politica economica e sociale. Continua a pag. 20 Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT IL MERIDIANO Paltrinieri da urlo Domina i 1500 sl e vince l’oro mondiale Sgravi per le imprese al Sud Nella manovra da oltre 33 miliardi meno tasse per le aziende che assumono nel Mezzogiorno Tagli di 3 punti ai contributi. Pa, 30 giorni per il silenzio-assenso. In arrivo mille dirigenti giovani ` ` Dopo il Cocoricò dramma nel Salento. Crolla a terra davanti agli amici Riforme e rischio scissione Pd, Renzi: i ribelli sono senza futuro Bersani: ci cacci. Ma prepara il dopo Emilio Pucci I pontieri non rinunciano a mediare, la minoranza dem chiude le porte. A pag. 8 Gentili a pag. 9 Di Branco, Mancini e Pirone alle pag. 2 e 3 Piano per il Giubileo tutti i 131 interventi chiesti dal Comune La discoteca “Guendalina”. A fianco la vittima, Lorenzo Toma (foto ANSA) Dal decoro alla Roma-Fiumicino, la bozza allegata al decreto per Roma di fine agosto ` Muore all’alba a 19 anni nuova tragedia in discoteca Francesca Filippi A veva trascorso la serata, fino a mezzanotte, nel centro storico di Lecce, con la fidanzata e due amici. Poi Lorenzo Toma, 19 anni non ancora compiuti, decide con gli amici di andare a ballare al “Guendalina” di Santa Cesarea Terme, il tempio della tecno-house. A pag. 12 Palma e Polidori alle pag. 12 e 13 Guerra allo sballo Viminale, pronte nuove misure: daspo nei locali Mangani a pag. 13 ROMA Sono 131 gli interventi che il Comune di Roma chiede di poter fare al governo per il giubileo straordinario. Il dossier del Campidoglio è allegato alla bozza di decreto al Consiglio dei ministri il 27 agosto. La Quattro mesi per ammodernare le strade, ristrutturare le stazioni, ripulire una città finita nelle prime pagine della stampa internazionale con le foto dei rifiuti abbandonati per strada. Evangelisti e Rossi a pag. 5 «Volevano uccidere la regina Elisabetta» Sventato piano Isis L’asilo politico Migranti, in arrivo riconoscimenti-lampo Silvia Barocci R ichieste di asilo definite con la massima velocità: massimo un mese conto gli attuali 6-7. A pag. 15 CANCRO, I DESIDERI SI REALIZZERANNO Buongiorno, Cancro! Una pioggia di stelle cadenti nella notte di San Lorenzo: esprimete più di un desiderio … per vederne realizzato almeno uno. Luna nel segno vi inserisce tra i protagonisti della settimana di Ferragosto, che diventa nel vostro caso anche una fabbrica di possibilità per il successo e il guadagno. Domani e mercoledì, prima fortuna con Giove, tutto vestito di nuovo in Vergine, vestite di nuova passione anche il vostro amore. Auguri. Laura Mattioli S e ci fossero riusciti avrebbero messo a segno il più grosso attacco terroristico dopo quello per mano di al Qaeda dell’11 settembre. L’obiettivo dei jihadisti dell’Isis era uccidere in diretta tv la regina Elisabetta il giorno di Ferragosto, facendo esplodere un ordigno al passaggio del corteo nel mezzo della folla. Un attentato in pieno stile Isis, che ci ha ormai abituati in questi mesi a video raccapriccianti con immagini di morte in diretta. A pag. 14 © RIPRODUZIONE RISERVATA L’oroscopo a pag. 31 -TRX IL:09/08/15 23:02-NOTE: -MSGR - 20 CITTA - 2 - 10/08/15-N: 2 Primo Piano Lunedì 10 Agosto 2015 www.ilmessaggero.it Costo del lavoro, taglio di 3 punti dei contributi e sgravi per il Sud `Nella manovra economica da 33 miliardi messa in cantiere da Palazzo Chigi il rilancio dell’occupazione resta la priorità LE MISURE ROMA Gli uomini vicini al premier Renzi parlano esplicitamente di una manovra «espansiva» che punta sul taglio del costo del lavoro, la priorità numero uno per il governo. Vale a dire una legge di Stabilità capace di fare da trampolino di lancio alla crescita e il cui tetto massimo supera i 33 miliardi di euro. Una «rivoluzione copernicana», quella immaginata dal presidente del Consiglio sul fisco, per dare la scossa e uscire dalle secche dalla stagnazione. Partendo subito dalla cancellazione della Tasi sulla prima casa e dell’Imu sui terreni agricoli per poi ridurre Ires ed Irap e chiudere fra tre anni con la revisione degli scaglioni Irpef. Nell’immediato la principale preoccupazione è rilanciare l’occupazione, tagliando di 3 punti i contributi sociali e favorendo chi assume al Sud con la decontribuzione. TEMPI STRETTI Il Jobs act ha impresso qualche lscossa, però dopo i primi mesi incoraggianti la misura ha frenato. Ed ora stenta a decollare con il tasso di disoccupazione che resta inchiodato a quota 12,7%. Con punte che nel Mezzogiorno e tra i giovani sfondano quote davvero imbarazzanti del 50%. Ed è per questa ragione che Palazzo Chigi punta forte su altri interventi di riduzione del costo del lavoro. Compatibilmente con il quadro di finanza pubblica, che resta ancora molto delicato (anche se la crescita potrebbe essere migliore di quanto previsto). Come antici- LA DECONTRIBUZIONE PER I NEO ASSUNTI NEL MEZZOGIORNO 6 MILIARDI PER ALLEGGERIRE IL PESO DEL FISCO SUI DIPENDENTI pato ieri dal Messaggero nella Legge di Stabilità ci sarà l’esonero contributivo a favore dei datori di lavoro che assumono. La norma, che prevede zero versamenti per un periodo massimo di 36 mesi (con l’esclusione di premi e con- 12,7 Il tasso di disoccupazione in Italia a giugno. In Germania la disoccupazione è al 5%, mentre in Francia si attesta al 10,3%. Solo la Grecia ci supera: 26,5% 22,3 In milioni gli occupati in Italia prima del varo del Jobs act. L’incremento con la nuova legge in vigore è stato poco significativo, certamente sotto le attese del governo. Ministero dell’Economia tributi dovuti all’Inail), per tutti i nuovi assunti del 2015 ha ottenuto buoni risultati e quindi verrà prorogata. Il costo è di circa 2 miliardi. In Via XX Settembre lavorano in stretto contatto con la task force di economisti che collaborano con Renzi. E alcune elaborazioni tecniche sono già state realizzate. La decontribuzione (che attualmente vale un massimo di 8.060 euro su base annua per ciascun lavoratore assunto a tempo indeterminato con contratto a tutele crescenti) costa, come detto, 2 miliardi per il 2015 ma il conto ovviamente sale negli anni successivi. E, con molto realismo, nell’area di governo, ricordano che «con la legge di Stabilità ci sono molte emergenze da coprire». Così è quasi certo che l’intervento sarà modulato, selezionando le aree territoriali del Paese più bisognose di impulsi fiscali. La strategia sarà quella di utilizzare le poche risorse a disposizione per privilegiare la decontribuzione nelle regioni del Sud. E all’obiezione secondo la quale Bruxelles potrebbe obiettare qualcosa, dalle parti del Tesoro rispondono che «l’Ue ha già dato il via libera a misure fiscali destinate a zone circoscritte dell’Europa». A questa operazione, se ne affianca un’altra, più radicale. Vale a dire, come detto sopra, il taglio dei contributi per i lavoratori dipendenti assunti a tempo indeterminato. Oggi, mediamente, il prelievo vale circa il 33% (un terzo a carico del lavoratore e due terzi a carico del datore di lavoro) rispetto al volume lordo della retribuzione annuale. L’ipotesi, che il premier caldeggia e alla quale si guarda con attenzione, è quella di ridurre il carico di 3-4 punti. Servono, dice il Tesoro, circa 6 miliardi. L’aumento dei posti di lavoro mette però fieno nella cascina fiscale dello Stato, ripagando in parte la copertura. Palazzo Chigi farà quindi di tutto per scriverla nero su bianco nella manovra. Umberto Mancini Il ministro Pier Carlo Padoan © RIPRODUZIONE RISERVATA Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil L’intervista Carmelo Barbagallo (Uil) «Ma la riduzione va resa strutturale giusto puntare tutto sulla crescita» ROMA Nella manovra economica messa in cantiere uno dei punti centrali, certamente il più qualificante, è il rilancio dell’occupazione, con sgravi per i neo assunti al Sud e il taglio dei contributi sociali per tutti i lavoratori dipendenti. Come giudica questa scelta, Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil? «Sarebbe un’ottima scelta. E mi auguro che a settembre, quando la manovra verrà varata, ci sia davvero il rilancio dell’occupazione. Insomma, che si passi dagli annunci ai fatti». Sul piatto il governo vuole mettere circa 8 miliardi, non è una cifra da poco? «Guardi sul punto bisogna essere chiari. La riduzione del costo del lavoro deve essere strutturale. Il taglio deve essere permanente perché bonus e una tantum, come si è visto, servono a poco. Anzi spesso sono un boomerang. Del resto, se il governo sente l’esigenza di affrontare il nodo del costo del lavoro, e di farlo nella Legge di Stabilità, significa che le norme sul Jobs Act non hanno dato i frutti sperati. Cosa che il sindacato aveva se- gnalato sin dall’inizio». Vi lamentate perché il governo non vi ascolta? «Noi, come sa, siamo favorevoli alla decontribuzione per i neo assunti e al Sud, ma spesso, proprio sul Mezzogiorno il governo ha dato segnali contrastanti. Per esempio destinando i fondi per il Sud alla decontribuzione. Insomma, da una parte ha dato e dall’altra ha tolto. Serve quindi coerenza in una fase ancora molto difficile per la nostra economia». Il taglio delle tasse ha proprio l’obiettivo di allentare la morsa sul mondo del lavoro... «Il presidente Renzi sfonda una porta aperta, ma deve avere il coraggio di operare tagli strutturali e di mantenere le promesse. Non solo sul lavoro, ma anche alleggerendo le imposte su chi non lavora più, ovvero sui pensionati che, come noto, pagano il doppio di tasse rispetto agli altri Paesi europei. Lavoratori e pensionati che vanno invogliati a spendere, migliorando, è del tutto evidente, il potere d’acquisto falcidiato in questi anni da tasse e balzelli». Nelle intenzioni di Palazzo Chigi c’è proprio l’obiettivo di aumentare il potere d’acquisto e «ADESSO BISOGNA PASSARE AI FATTI PERCHE’ LE NORME SUL JOBS ACT NON HANNO ANCORA DATO I FRUTTI SPERATI» -TRX IL:09/08/15 di farlo subito, visto che l’economia è ancora in una fase di stagnazione e serve una scossa. Anche l’operazione 80 euro andava in questa direzione. «Non è stata poi così efficace e noi l’avevamo anche detto. Credo quindi che a settembre serva un vero cambio di marcia che la Legge di Stabilità può dare con delle indicazioni chiare e coraggiose. Siamo disponibili al confronto, a dare un nostro contributo e non intendiamo esercitare nessun potere di veto. Ma va discusso anche il nuovo modello contrattuale». La decontribuzione, del resto, favorisce proprio la contrattazione decentrata? «Dobbiamo discutere di un nuovo modello contrattuale che ”detassi” davvero la produttività e punti sullo sviluppo». U. Man. 22:39-NOTE: © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 3 - 10/08/15-N: 3 Primo Piano Lunedì 10 Agosto 2015 www.ilmessaggero.it Le norme La Pa cambia passo risposte certe entro 30 giorni `Ora l’esecutivo vuole che i Comuni Con il «silenzio-assenso» dimezzati i tempi per avere il permesso di costruire si adeguino in fretta sbloccando i lavori ` LE SEMPLIFICAZIONI ROMA Trenta giorni per ottenere una risposta in carta bollata. Un sì oppure un no secco. Ma in caso di silenzio, i lavori possono partire anche subito, senza ulteriori rinvii. Nell’architettura della riforma della pubblica amministrazione, la riscrittura dei principi del cosiddetto “silenzio-assenso” è centrale. Il governo punta ad accelerare i tempi di reazione da parte dei Comuni nei confronti delle richieste dei cittadini desiderosi di costruirsi una casa, di cambiarne la struttura in maniera anche profonda impiantando ad esempio i pannelli solari. O ancora di cambiare la destinazione d’uso dell’immobile. rebbe disincagliare. Chi prepara la stesura del decreto attuativo vuole comunque evitare di scrivere norme tali da innescare una corsa al cemento selvaggio. Così la riforma in gestazione non cancellerà in alcun modo le regole sull’asseverazione che devono accompagnare le ri- IL REBUS PERCORSO NETTO La concessione Consiglio di Stato: alt alla gara sul Lotto Tutto da rifare sulla concessione del gioco del Lotto. Il Consiglio di Stato ha acceso il semaforo rosso all’asta e adesso sono necessari i tempi supplementari. L’estensore del parere depositato venerdì 7 agosto, infatti, Nicolò Pollari, ha richiesto alcune precisazioni e adeguamenti alle modalità della nuova gara. L’alt ha spiazzato tutti e potrebbe ritorcersi sui conti pubblici. L’ultima legge di Stabilità ha infatti contabilizzato una base d’asta di 700 milioni contemplando l’obbligo di versare 350 milioni al momento dell’aggiudicazione , altri 250 milioni l’anno prossimo quando si procederà all’effettiva assunzione del gioco e il residuo entro il 30 aprile 2017, cioè circa un mese prima della scadenza della concessione che attualmente è detenuta da Lottomatica sin dal 1998 e scadrà l’8 giugno 2016. A questo punto, escludendo il mese di agosto, governo e Monopoli di Stato dispongono di quattro mesi per ripresentare alla magistratura amministrativa di appello la gara, incassare i 350 milioni entro fine 2015 scongiurando l’apertura di un nuovo buco nei conti pubblici. I giudici amministrativi hanno puntato il dito sui requisiti per partecipare alla selezione: «appaiono per taluni versi eccessivi tanto da figurare come clausole escludenti». «Quando si entra in un ufficio della Pubblica amministrazione si ha sempre l’impressione di non sapere quando si finisce» ha spiegato due giorni fa il premier Matteo Renzi aggiungendo, appunto, che tra le novità della riforma ci sono «obblighi come il silenzio assenso e una responsabilità delle proprie decisioni da parte del dipendente pubblico più secca». L’obiettivo del governo è quello di scrivere le norme entro la fine dell’autunno. Indicando in maniera perentoria che i sindaci che si vedono recapitare le carte avranno un mese di tempo per evadere la pratica. Racconta chi è vicino al dossier che i ritardi nelle decisioni tengono tuttora in ostaggio circa 180 mila richieste. Una mole di domande inevase che bloccano lavori che Palazzo Chigi, incalzato anche dal malumore di Confedilizia, vor- I RITARDI ACCUMULATI DAGLI ENTI LOCALI TENGONO FERME OLTRE 180 MILA DOMANDE chieste di permesso di costruire. Dunque alle domande per il rilascio del permesso dovrà continuare ad essere allegata una dichiarazione del progettista che asseveri la conformità del progetto agli strumenti urbanistici vigenti, ai regolamenti edilizi e alle altre normative di settore (norme antisismiche, requisiti igienico sanitari e sicurezza antincendio). Nella dichiarazione bisognerà anche asseverare la conformità del progetto alle norme relative all’efficienza energetica. Un ufficio pubblico La mancanza di anche solo uno di questi elementi renderà nullo il termine dei 30 giorni indicato dalla legge. Termine, peraltro, che sarà più esteso in altri casi. In particolare, le amministrazioni che si occupano di tutela ambientale, di beni culturali e di salute pubblica avranno 90 giorni di tempo (invece degli attuali 60) per rispondere alle istanze presentate dalle imprese. Velocizzare i tempi per dare una scossa all’edilizia, peraltro, è uno degli obiettivi dichiarati dal governo. Il settore non è ancora uscita dal tunnel della crisi più lunga del dopoguerra, nonostante non manchi qualche segnale di risveglio, come l’aumento delle ore lavorate (+0,6%) ad aprile. Secondo l’Ance, l’associazione nazionale dei costruttori, il 2015 segnerà un altro dato negativo dell’1,3%. E per il 2016 è stata formulata una previsione negativa, anche se con un rallentamento della caduta, dello 0,5 per cento. I costruttori prevedono, tuttavia, che la ripresa potrà effettivamente arrivare nel corso del prossimo anno, dopo nove anni di segno negativo, se il governo farà la sua parte con una politica di maggiore attenzione agli investimenti pubblici e all’incentivazione degli investimenti privati. Occorre a tal proposito ricordare che il piano sblocca cantieri del governo prevede investimenti per 19,4 miliardi nei prossimi 2 anni. Michele Di Branco © RIPRODUZIONE RISERVATA La riforma della P. A. STRETTA SU ASSENZE Il controllo passa dalle Asl all'Inps. Staffetta generazionale e paletti per il precariato LICENZIAMENTI FACILI Obbligo per il dirigente responsabile di concludere l'azione disciplinare senza escludere il licenziamento ACCESSO DIGITALE Nuovo capo hi-tech per assicurare accesso internet negli uffici pubblici, scuole comprese POTERI AL GOVERNO Il Parlamento delega l'esecutivo a precisare le funzioni di Palazzo Chigi per l'unità di indirizzo ADDIO BACINO UNICO FORESTALE DIRIGENTI Da 5 corpi nazionali si passa a 4: Polizia, Un solo ruolo diviso su tre livelli: Carabinieri, Guardia statale, regionale, locale di Finanza e Penitenziaria BOLLETTE LIBRETTO UNICO AUTO Trasferimento del Pra al ministero dei Trasporti. Unica banca dati per la circolazione e la proprietà, con un solo libretto DIRIGENTI LICENZIABILI Vertici licenziabili se valutati negativamente. Gli incarichi non saranno più “a vita” CONCORSI E VOTO DI LAUREA Salta la soglia minima sotto la quale si è fuori dalle selezioni pubbliche ELETTRONICHE Bollette e multe sotto i 50 euro si potranno pagare con un SMS FREEDOM OF INFORMATION ACT Diritto di accedere, anche via web, a documenti e dati della P.A TAGLIO PREFETTURE Confluiscono nell'Ufficio territoriale dello Stato. Soppressi Enti inutili o in rosso PARTECIPATE E CAMERE COMMERCIO Riduzione partecipazioni pubbliche e dimezzamento Camere di commercio Statali, in arrivo mille dirigenti giovani La selezione? Sulle doti di leadership IL CASO ROMA Le cifre parlano chiaro: le nuove regole sui dirigenti (e i funzionari) della pubblica amministrazione che saranno definite il prossimo autunno dalla riforma Madia coinvolgeranno non meno di 40.000 persone. Praticamente tutti coloro che hanno un ruolo di un qualche rilievo nelle varie amministrazioni si vedranno cambiare i metodi di valutazione per il loro lavoro e le loro carriere. Non solo. Gli addetti ai lavori calcolano che a partire dal 2016 e per gli anni immediatamente successivi dovranno essere assunti almeno 1.000 giovani dirigenti e funzionari per sostituire chi ha raggiunto l’età della pensione. Insomma sia per volontà politica che per ragioni anagrafiche l’Italia è di fronte ad una gigantesca occasione per cambiare a fondo il modo d’essere dello Stato. Gli italiani, assuefatti a vent’anni di chiacchiere e di tentativi falliti di riformare la pubblica amministrazione, fanno fatica a perce- pire la portata potenziale dell’operazione intorno alla quale invece gli addetti ai lavori stanno già studiando interventi a vari livelli. Il suggerimento più importante? «Il nuovo assetto della Scuola Nazionale di Amministrazione è l’architrave della riforma amministrativa del governo Renzi. Siamo di fronte alla possibilità che in tre anni almeno 100/200 dirigenti dotati di qualità di leadership e non solo di cultura giuridica arrivino ai vertici delle amministrazioni pubbliche», spiega Sabino Cassese, ex ministro della Funzione Pubblica ed ex giudice costituzionale. Secondo Cassese questa volta non si tratta di un pio desiderio: «Per il reclutamento dei dirigenti NUOVO RUOLO PER LA SCUOLA NAZIONALE D’AMMINISTRAZIONE PATRONI GRIFFI: SERVONO FUNZIONARI D’ALTO LIVELLO è conferita al governo una delega molto generale relativa alla Scuola. Si potrebbe realizzare così una antica aspirazione, tanto antica quanto la Scuola stessa (istituita nel 1957, in coincidenza con l’ordinamento dell’impiego civile con lo Stato), quella di dotare finalmente anche l’Italia di un “vivaio di alti funzionari”». I SUGGERIMENTI «Non c’è dubbio che il rilancio della Scuola d’Amministrazione sia centrale», rincara la dose Filippo Patroni Griffi, anch’egli ex ministro della pubblica amministrazione che, con il governo Monti e poi con quello Letta ha dapprima coordinato e poi unificato le varie scuole della pubblica amministrazione. «La Scuola deve essere un punto di riferimento della ”cultura del risultato” e non più della perfezione giuridica - spiega Patroni Griffi - Inoltre dovrà orientare professionalmente le nuove generazioni dei dirigenti e dei funzionari prevedendo anche esperienze pratiche magari per studiare sul campo le best praticse pub- bliche e private». Anche il professor Tiziano Treu, ex ministro del Lavoro, è dello stesso avviso: «Dopo l’unificazione delle scuole di amministrazione il governo ha l’opportunità di fare un investimento sull’eccellenza - sottolinea Treu - La direzione è chiara: le nuove energie che saranno inserite nella pubblica amministrazione non devono segnare solo una salto di qualità anagrafico ma anche culturale e tecnologico. Spero che una adeguata conoscenza dell’inglese sia la base per una dirigenza pubblica finalmente cosmopolita». Cassese entra anche nel dettaglio. «La realizzazione del rinnovamento e del salto di qualità della CASSESE: IN TRE ANNI UN NUCLEO DI 200 PERSONE PUÒ FARE LA RIVOLUZIONE TREU: SÌ A PERSONALE COSMOPOLITA Il ministro Marianna Madia dirigenza pubblica si può fare in tre mosse che coinvolgono la Scuola d’Amministrazione». LE TRE MOSSE Quali? «La prima è dividere il percorso ordinario e quello accelerato (il “fast stream”, come dicono gli inglesi). Nei prossimi anni si calcola che bisognerà reclutare non meno di un migliaio di dirigenti. In quest’ambito, va individuato un “percorso accelerato”, aperto a tutti i migliori, per far arrivare ai vertici delle amministrazioni, in un triennio, almeno 100-200 dirigenti dotati delle qualità necessarie a un’amministrazione moderna». -TRX IL:09/08/15 Un sogno? «Non sarà facile - risponde Cassese - Occorrerà selezionare solo sulla base delle qualità e del merito. Poi – e questa è la terza mossa - formare, ma non puntando solo alle conoscenze giuridico–manageriali, bensì contando anche su persone capaci di “leadership”, di abilità negoziali, con sufficiente comando di lingue straniere, un adeguato bagaglio culturale economico. La Scuola non dovrà essere soltanto un vivaio di alti dirigenti ma anche la fucina di una nuova cultura amministrativa, meno “ingessata” di quella attuale». Diodato Pirone © RIPRODUZIONE RISERVATA 22:39-NOTE: -MSGR - 20 CITTA - 8 - 10/08/15-N: 8 Primo Piano Lunedì 10 Agosto 2015 www.ilmessaggero.it Riforme, caos dem Bersani: dovranno cacciarci. Ma già si prepara al dopo Respinte le ipotesi di mediazione sul Senato. A ottobre l’assemblea che sancirà la nascita di «Sinistra riformista» ` IL CASO ROMA Mentre i pontieri non rinunciano a mediare sulla riforma del Senato, la minoranza dem chiuse seccamente porte e finestre a qualsiasi compromesso e sogna un «Ulivo 2.0». E’ l’exit strategy dei bersaniani per smarcarsi da Matteo Renzi. Ma solo se il premier dovesse andare a cercare i voti di Verdini e Berlusconi per ottenere il via libera al pacchetto costituzionale sbattendo la porta alla minoranza dem. Ieri ad uscire allo scoperto è stata Rosy Bindi: «O Renzi è disponibile a riaprire una fase di dialogo vero con il suo stesso partito per un ri- pensamento che ci riporti alle nostre origini uliviste, o la scissione è inevitabile», ha detto al Fatto. Ma il disagio è più ampio. Il più tormentato è proprio Pierluigi Bersani: ha sempre considerato il Pd come la sua casa e per ora – ha confidato ai suoi – non intende arrendersi: «Ci dovranno sbattere fuori, fino a quando sarà possibile io combatterò con l’elmetto», ha ripetuto ai dissidenti di palazzo Madama. Tuttavia anche l’ex segretario non esclude, spiegano i fedelissimi, alcuno scenario alla ripresa dei lavori parlamentari. Sulla stessa lunghezza d’onda altri esponenti di peso del partito come Vasco Errani e Maurizio Mi- I numeri a Palazzo Madama Misto 30 Ala Gal 10 Lega Nord 11 12 Per le Autonomie Movimento 5 Stelle 19 36 Conservatori Riformisti Area Popolare 35 Fi A ANZ OR 45 OPP SENATO 321 NE IZIO OS 113 MAG GI Pd 10 ANSA gliavacca. Si aspetterà settembre, solo dopo aver combattuto la battaglia fino in fondo si tireranno le somme. «Ma è chiaro – osserva un ribelle al Senato – che se le riforme passano grazie a FI, è il Pd che implode». LA KERMESSE Non sarà un caso che l’appuntamento della «riunificazione delle sinistre» sia stato inserito a inizio ottobre. Il 2 settembre è in programma una riunione dei bersaniani per preparare la kermesse. Doveva essere un happening itinerante, per far emergere il malessere dei territori, si è deciso poi di farlo a Roma. «Arriveranno migliaia e migliaia di persone, Renzi dovrà ascoltare la base», premette uno degli organizzatori. Il matrimonio è tra la sinistra dem di Gianni Cuperlo e l’area riformista di Roberto Speranza. Nascerà così «Sinistra riformista» che conta una cinquantina di deputati e una trentina di senatori. «Sarà – viene spiegato – quello il punto di partenza per un nuovo soggetto politico se dovesse accadere l’irreparabile». Da largo del Nazareno si escludono cartellini rossi, «il termine scissione non dovrebbe avere rappresentanza nel Pd, noi abbiamo preso un impegno ben preci- BINDI PARLA APERTAMENTE DI SCISSIONE ORFINI: NON ESISTE NÉ ESISTERÀ UN PD CON VERDINI Rosy Bindi e Pier Luigi Bersani in aula alla Camera (foto BLOW UP) La Camera Congelati (per ora) gli stipendi dei commessi Le buste paga dei dipendenti della Camera resteranno, almeno fino al prossimo dicembre, al palo: cioè con la riduzione prevista quando si decise di mettere un tetto di 240mila euro lordi annui agli stipendi dei consiglieri parlamentari. E’ stata sospesa infatti la deroga al tetto agli aumenti decisa l’altra settimana. A settembre la decisione finale. so con i cittadini», dice il vicesegretario Lorenzo Guerini. «Per me è sempre una sconfitta di tutti quando anche uno solo di noi se ne va», sottolinea il presidente di Largo del Nazareno, Matteo Orfini, in una intervista all’Huffinghton Post in cui mette in chiaro che «non esiste e non esisterà un Pd con Verdini e Alfano. Siamo il più grande partito della sinistra europea, e non il partito della Nazione. E tale resteremo». «Io – rimarca però un bersaniano di ferro come Alfredo D’Attorre – voglio sostenere alle prossime elezioni un candidato premier insieme a Fassina non con Cicchitto». DEFEZIONI L’obiettivo della minoranza dem resta quello di costruire un ponte diverso, riaprendo il dialogo con Sel e con le altre forze sociali della sinistra. Si tenterà fino all’ultimo di spostare l’asse dentro il Pd. L’Ulivo 2.0 resta il piano B. Ci si giocherà tutto proprio sulle rifor- LO SCENARIO I n principio furono le lacrime di Achille Occhetto. L’ultimo segretario del Pci non riuscì a nascondere la commozione per gli effetti di un gesto politico che stracciava le immagini dell’album di famiglia, archiviava una storia e un nome ormai ingombrante, tentava di modernizzare la sinistra italiana per trasformarla in una forza di governo ancorata alla socialdemocrazia europea. Occhetto è stato un leader coraggioso, e la storia gli riconoscerà questo merito molto più della cronaca, che annunciò la sua scelta, fatta in grande solitudine, prima a un congresso straordinario a Bologna e poi, nel 1991, a Rimini quando si ratificò la nascita del Pds, il partito democratico della sinistra. L’incubo del segretario era Pietro Ingrao che, rientrando dalla Spagna, fu l’unico dirigente del partito ad essere avvisato di persona, in aeroporto, del cambio di nome. L’uomo più carismatico del partito la prese molto male, e non IL FATTORE MOSCA Il fantasma della scissione ha accompagnato tutta la parabola del Pci-Pds-Ds-Pd, quasi come una legge dantesca del contrappasso, visto che i comunisti in Italia nac- I COMUNISTI ITALIANI NASCONO DA UNA SPACCATURA: QUELLA DAL PSI NEL 1921. DA ALLORA È ANDATA SEMPRE COSÌ quero proprio con una spaccatura, al congresso di Livorno del 1921, del partito socialista. Fin quando è esistito il centralismo democratico, e lo stretto legame con Mosca, il Pci è riuscito a contenere il dissenso, quasi a dissimularlo. All’epoca contrastare la linea del segretario, considerato una sorta di divinità, era davvero molto difficile, come dimostrò l’emarginazione di Ingrao che chiedeva più democrazia interna e coltivava il diritto al dubbio. L’unica, vera scissione fu quella del gruppo del Manifesto, al XII congresso del partito, scosso e ferito dall’ennesima invasione sovietica in Cecoslovacchia, dopo i carri armati visti a Bucarest nel 1956. Rossana Rossanda e Luigi Pintor, che fino all’ultimo avevano sperato di portare dalla loro parte anche Ingrao del quale si definivano discepoli, consideravano il Pci un partito troppo “borghese”, oggi si direbbe moderato, e andarono a intercettare alcune ondate del vento della protesta studentesca e operaia che poi arrivò fino a lambire il territorio paludoso della lot- ta armata. A ben guardare il Pci ha preservato la sua unità non solo in funzione di regole (il rigido centralismo democratico) e di alleanze internazionali (la subalternità al regime di Mosca), ma anche grazie a una chimica politica che affidava puntualmente la leadership del partito a un esponente di centro, frutto delle mediazioni tra la destra di Giorgio Amendola e la sinistra di Ingrao. Cancellato il verbo della disciplina, un’arma importante in politica per depotenziare il dissenso, gli eredi del Pci si sono trasformati una comunità di «capi e capetti», secondo una celebre definizione di Alfredo Reichlin. Fino all’era del marziano Renzi, che il suo posto di dominus lo ha conquistato sul campo, contandosi attraverso la battaglia delle primarie e partendo sempre dall’opposizione. Con l’obiettivo esplicito di «rottamare», cosa che poi ha fatto, un intero gruppo dirigente. E la parola scissione con Renzi è tornata di moda, anche se da un’angolazione diversa, perché i pd oggi più che un partito governato al centro, so- © RIPRODUZIONE RISERVATA no diventati un partito di centro. Una questione non solo geografica, ma innanzitutto politica, visto lo spostamento dell’asse di guida ha aperto uno spazio molto ampio proprio sul versante della sinistra. Dal Manifesto alle lacrime di Occhetto una storia tutta strappi e rifondazioni lasciò spazio ad alcuna mediazione. «Ci conteremo al congresso», disse. E con queste parole di fatto abbandonò la casa politica dove era cresciuto fin da giovane militante della lotta partigiana. Ma la vera sconfitta per Occhetto fu la scissione, maturata al congresso di Rimini, di Armando Cossutta e Sergio Garavini che battezzarono il nuovo partito di Rifondazione comunista, poi affidato a Fausto Bertinotti. me. E la convinzione dei bersaniani è che evocare le urne anticipate sia «un’arma spuntata». Per questo motivo – nonostante possibili defezioni (i renziani contano di recuperare per esempio alcuni senatori come Martini, Manassero, Sonago, Ruta e altri) - sul ddl Boschi il gruppo dei ribelli terrà il punto. «Basta polemiche, discutiamo nel merito, il governo ne resti fuori», è l’appello di Federico Fornaro. «Inutile aggirare problema di fondo: per garantire il diritto di eleggere i senatori bisogna rivedere l' art.2. Altrimenti si fanno pasticci», avverte anche Vannino Chiti. «La proposta Martina-Pizzetti è già stata bocciata in Commissione, non si faccia finta di nulla», chiude Miguel Gotor. E il prodiano Franco Monaco rilancia la prospettiva di un divorzio consensuale da Renzi con annessa alleanza futura: «Basta con questo stillicidio di distinguo». Emilio Pucci Si spiega così la rottura di Pippo Civati, che ha lasciato il Pd creando il movimento Possibile, e i continui strappi di dirigenti come Stefano Fassina, Gianni Cuperlo e Rosy Bindi, solo per fare alcuni nomi. A nessuno di loro è riuscito, però il miracolo di trovare una sponda nella sinistra sindacale della Cgil, dove Maurizio Landini sembra intenzionato a giocare una sua partita. Né può fare testo il caso di Sergio Cofferati, ex segretario nazionale della Cgil, che ha lasciato il Pd per polemiche locali, consegnando la regione dove voleva candidarsi, la Liguria, a Giovanni Toti. Al momento, però, il fantasma di una nuova scissione nel Pd non rappresenta certo per Renzi lo stesso incubo che accompagnò la travagliata svolta di Occhetto. I dissidenti interni del partito sono molto divisi tra di loro, non hanno un’anima e un progetto comune, e l’unico fattore che li lega è l’astio nei confronti di Renzi, considerato una sorta di Berlusconi nel campo del post comunismo. Troppo poco per dare un valore e un senso a una ipotetica rottura. Antonio Galdo Il congresso di Livorno Achille Occhetto piange -TRX IL:09/08/15 22:03-NOTE: © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 9 - 10/08/15-N: 9 Primo Piano Lunedì 10 Agosto 2015 www.ilmessaggero.it Renzi: io lavoro per tenere il Pd unito se vanno via, destinati all’irrilevanza `Il piano di Palazzo Chigi per riesumare il patto Il premier non crede all’addio di massa, piuttosto è convinto che i ribelli stiano agendo per farlo cadere del Nazareno: se ce la facciamo quelli sono morti ` IL RETROSCENA La lettera Staino a Cuperlo: non vi sopporto più `Sergio Staino, il papà di Bobo, scrive una dura lettera, pubblicata dall'Unità, in cui attacca la sinistra Pd, i vecchi dirigenti del partito e in particolare Gianni Cuperlo, definito «un amico fraterno che stimo tantissimo e su cui ho sperato e operato per averlo come segretario». «Oggi, così come vi comportate con Renzi, a mio avviso state pericolosamente aiutando una futura tragica vittoria di un Salvini o di un Grillo. Io considero Renzi un frutto amaro del nostro partito, un frutto che ci pone ogni giorno problemi difficili e non sempre positivi - scrive Staino nella lettera -. Ma detto questo, non mi riconosco certo in chi vede in lui il rappresentante di una feroce destra neoliberista totalmente asservita al capitale finanziario». Poi Staino mette nel mirino i vecchi dirigenti del Pd: «Tutti loro, Gianni, sono ormai fuori dalla storia, nel bene e nel male hanno fatto il loro tempo e sono, come capita a tutti, finiti. Un sano atteggiamento riformista deve quindi, oggi, partire da questa constatazione: il lavoro fatto fino a ieri dai nostri dirigenti ha portato Renzi alla segreteria del partito e al governo e quindi, fino a prova contraria, non esistendo altre forze alternative di sinistra, Renzi è quanto di più progressista si possa avere in Italia in questo momento storico». Conclude il papà di Bobo: «Questo è tutto quello che mi allontana da te e da quel che rappresentate politicamente». ROMA Matteo Renzi è ormai in vacanza. Ma da quel che filtra dai renziani rimasti a guardia del bidone, il premier-segretario non è affatto preoccupato dalla minaccia di scissione di Rosy Bindi e dalle manovre della minoranza dem. «Non stateli a sentire, godetevi le ferie», ha fatto sapere Renzi, «io lavoro per tenere unito il Pd. Ma se qualcuno se ne dovesse andare davvero, sarebbe condannato all’irrilevanza. Che fanno? Un partitino alla sinistra del Pd? Di certo non si portano via voti...». Secondo Renzi, che salutò l’addio di Stefano Fassina con uno sprezzante «uno di meno», la sortita della Bindi non deve preoccupare. Per il premier-segretario la minaccia d’addio della presidente dell’Antimafia lanciata su ”Il Fatto”, rappresenta una posizione «del tutto personale, senza seguito». Una sortita animata «dal risentimento personale» e dalla «ricerca di visibilità». Non a caso nell’entourage renziano si annota con soddisfazione la posizione di Cesare Damiano. Il presidente della commissione Lavoro proprio ieri ha dichiarato: «Non sono un renziano e non intendo diventarlo. Ma continuerò la mia battaglia nel partito, anche perché fuori dal Pd non vedo una credibile alternativa per costruire una sinistra di governo». In realtà il premier-segretario non crede nella scissione. Piuttosto è convinto che la minoranza stia utilizzando «in modo pretestuoso» la riforma costituzionale del Senato per tentare una spallata al governo e per riprendersi «la Ditta». «Ma noi il congresso l’abbiamo vinto, non rubato», dice un renziano d’alto rango, «e questi sono vecchi giochi di palazzo. E poi con chi vogliono farlo un altro governo? Con Brunetta, Salvini, Grillo, Bindi e Grasso? In Parlamento servono i numeri e loro non ce li hanno. Se cade Renzi, si va sparati alle elezioni...». regionali. Ed è convinto che in settembre, quando si ricomincerà a votare la riforma, almeno una parte dei 28 senatori ribelli si ravvederà. Tant’è che prima di partire per le vacanze, Renzi ha dichiarato: «Sono convinto che alla fine i voti ci saranno, la maggioranza non è mai mancata. E devo dire, vedendo i numeri, mai mancherà». Il premier-segretario sa bene, però, che molti esponenti della minoranza dem nei prossimi me- GUERINI: «SIAMO DISPOSTI AL CONFRONTO MA NON SI PUÒ ANDARE OLTRE AL LISTINO ALTRIMENTI LA RIFORMA RIPARTE DA ZERO» si si giocheranno la sopravvivenza (politica). E che, avendo la certezza di non essere ricandidati, faranno «il possibile e l’impossibile» per farlo cadere. E per strappare il timone del Pd all’«usurpatore». Non a caso da giorni c’è chi a sinistra vagheggia un governo pre-elettorale guidato dal presidente del Senato, Pietro Grasso. E si parla di una saldatura tra le diverse aree della minoranza. Il nome già c’è: ”Sinistra riformista”. E non a caso la posizione dei bersaniani doc sulla riforma di palazzo Madama si fa ogni giorno più rigida. La contromossa di Renzi è già scattata. Dopo aver riallacciato il dialogo con i consiglieri di Silvio Berlusconi, Gianni letta e Fedele Confalonieri, in occasione delle nomine dei vertici Rai, il premier-segretario ha intenzione di riesumare in settembre il ”Patto del Nazareno”. Perché «le riforme vanno fatte con il più ampio consenso possibile», non si stanca di ripetere Renzi. E perché «se riparte il dialogo con Berlusconi, quelli sono morti», dice un alto dirigente del Nazareno. Dove ”quelli” sta per Bersani & C. «Ma si tratta di un’ipotesi da non annunciare ai quattro venti», aggiunge un altro renziano, «e su cui lavorare in silenzio e senza clamore». La strada è aperta: nei prossimi mesi il governo metterà mano al testo unico delle telecomunicazioni, mandando in soffitta la legge Gasparri. E Mediaset, come Letta e Confalonieri non si stancano di ripetere a Berlusconi, ha molto da perdere in assenza di un’intesa, e molto da guadagnare se tornasse a nuova vita il Patto del Nazareno. Alberto Gentili Matteo Renzi (foto ANSA) © RIPRODUZIONE RISERVATA «NESSUNO DIRITTO DI VETO» Chiarito che non c’è un post-Renzi senza urne, l’entourage del premier si dipinge «sconcertato dall’aggressività» agostana dei vari «bersaniani d’assalto», come Miguel Gotor e Vannino Chiti. «Noi lavoriamo per tenere unito il Pd», afferma il vicesegretario Lorenzo Guerini, «da qui la disponibilità al confronto sul listino di candidati-senatori da votare in occasione delle elezioni regionali. Ma non possiamo rivedere l’articolo 2, virando sul Senato elettivo: vorrebbe dire azzerare la riforma e le due letture compiute finora, tornando al punto di partenza. Ciò non è possibile anche perché la stragrande maggioranza del partito e dei gruppi parlamentari è favorevole al testo votato finora». In estrema sintesi: «Non si può pensare che esista un diritto di veto» della minoranza dem. «E non si può accettare che venga posto un aut aut del tipo: ”Si faccia come diciamo noi, oppure ce ne andiamo”». Renzi, insomma, non è disposto ad andare oltre al listino collegato ai candidati per le elezioni «LA MINACCIA DI ROSY NON HA SEGUITO, È UNA SORTITA ANIMATA DAL RISENTIMENTO PERSONALE» -TRX IL:09/08/15 22:04-NOTE: -MSGR - 20 CITTA - 11 - 10/08/15-N: 11 Primo Piano IL CASO ROMA La rincorsa agli slogan di Salvini sulll’immigrazione è una «svolta». Peccato che gli iscritti l’abbiano appresa dal post del consigliere comunale torinese Bertola. L’accordo con Sel per far entrare Carlo Freccero nel cda della Rai è un fatto senza precedenti. È stato deciso senza passare dal web. E che dire delle spericolate retromarce innestate dai parlamentari grillini tutte le volte che dalla Casaleggio & associati parte un input opposto e contrario? Se tre indizi fanno una prova allora ha ragione Paolo Becchi che da ideologo del M5S si sta velocemente trasformando in un implacabile “fuoco amico”. La tesi del professore è che Gian Roberto Casaleggio si stia preparando a diventare il capo politico del nuovo partito grillino: «Il direttorio è in mano sua - è il suo ragionamento - decide il coordinamento e chi sono i 12 funzionari. Decide che Ilaria Loquenzi dovrà essere il nuovo capo della comunicazione e se ne infischia se i parlamentari non sono d’accordo. Decide che le consultazioni sul web si faranno sul Rousseau, il suo sistema operativo. Insomma siamo dinanzi a un vero e proprio partito. Compatto, rigido. Un partito che sta nascendo mentre tutti gli altri paradossalmente stanno affogando. E il cui obiettivo è la presa del potere». IL CHIODO FISSO Il guru Casaleggio fa il bello e il cattivo tempo. E può farlo perché l’altro cofondatore del Movimento, Beppe Grillo, in questo momento ha altri pensieri per la testa. Ha un chiodo fisso: tornare in tv, per l’esattezza in viale Maz- Lunedì 10 Agosto 2015 www.ilmessaggero.it Grillo 2.0 agita la base 5Stelle Freccero: vorrei Beppe in Rai L’ex ideologo Becchi accusa: Casaleggio `L’ex comico tentato dal ritorno in tv ci sta trasformando in un partito di potere Il consigliere benedice: farebbe audience ` I casi I Radicali Le nomine Pannella ci ripensa: Bonino necessaria Il Movimento 5Stelle, rompendo il suo proverbiale isolamento parlamentare, ha partecipato alle nomine Rai, indicando Carlo Freccero per il Cda di viale Mazzini e astenendosi sulla presidenza. I migranti Sabato, intervenendo nel dibattito sui migranti, sul suo blog Beppe Grillo ha ospitato dei giudizi molto duri a favore dei rimpatri e per una stretta sui permessi, usando gli stessi argomenti di Salvini. Marco Pannella lancia un ramoscello d'ulivo a Emma Bonino, dopo il duro scontro delle settimane scorse; lo fa durante una conferenza stampa negli studi di Radio Radicale, gli stessi dove dieci giorni fa aveva dichiarato l’ex ministro «ormai fuori dal partito»: «Il partito -dice- lo concepiamo come un ordine monacale, con la regola a che ora si mangia, si beve, si prega insieme. Ho cercato di ricordarlo ad Emma». Di qui il vero e proprio appello: «Ritengo importantissimo che anche la tua presenza nei nostri lavori, nelle nostre riflessioni, sia realizzata, perchè ci manca, perchè è importante, e credo che così come serve a me, possa servire anche a te». destra populista. La stretta sull’immigrazione crea consensi, alimenta le discussioni persino tra i cattolici sferzati dalla parole di Papa Francesco che considera i respingimenti in mare un reato. Sotto accusa finiscono così i parlamentari 5 Stelle che la pensano in un altro modo. Come il senatore pugliese Maurizio Buccarella. Fu autore, insieme al suo collega Andrea Cioffi, dell’emendamento che nel 2014 propose l’abrogazione del reato di immigrazione clandestinità. «Nessun pentimento, quello che ho fatto lo rifarei anche perché la mia posizione è stata confermata a grande maggioranza da un referendum in rete degli elettori M5S». E Buccarella, visto che siamo in argomento, precisa che la norma al momento «è ancora in vigore non essendo stata esercitata dal governo la delega». LA POLEMICA Beppe Grillo in spiaggia con la moglie Parvin, di spalle (foto LAPRESSE) zini. E con un suo programma (lo ha dichiarato al Corriere della Sera). Figuriamoci se Becchi gliela fa passare. «È una cosa incredibile, aspira a tornare in tv con un programma della Rai il rischio di ogni ideale è di finire per prostituirsi». Parole quelle del professore affidate a Twitter come un epitaffio. Che il web rilan- cia: «Beppe vuole tornare in Rai senza ripassare dal via...». SONDAGGI IN CRESCITA I sondaggi danno il M5S in crescita. L’opposizione - va ripetendo Grillo - non è nel nostro Dna. Ma l’indice di gradimento sale solo quando il blog grillino strizza l’occhio ai temi più cari alla L’altro tema che fa discutere è il possibile ritorno in Rai di Grillo. Tutte le volte che il leader ne parla si accende una luce. Che ne pensa Carlo Freccero che appena nominato lanciò la proposta? «Non è una cosa che decide il cda - chiarisce l’ex direttore di Rai2 casomai è una decisione che dovrà prendere un direttore di Rete. Credo di poter dire però che chiunque sarebbe felice di rivedere Beppe in un programma Rai. Anche perché farebbe audience». Sul web c’è chi insinua, «Freccero è stato messo lì per questo». «Possono dire quello che vogliono, c’è liberta assoluta». E Becchi che accusa Grillo di prostituirsi pur di tornare in Rai a fare il comico? «...forse Becchi voleva entrare nel cda e non c’è riuscito». Claudio Marincola Pizzarotti si prepara al bis ma con una lista civica IL PERSONAGGIO PARMA «Sindaco, sta già pensando a un secondo mandato?». Federico Pizzarotti sorride, gli si accende lo sguardo e rimane muto. Ufficialmente è troppo presto per parlarne, ma in realtà lui, il primo uomo immagine del grillismo al governo, della Stalingrado a cinque stelle, copyright di Beppe Grillo, sta già studiando per il bis. Con chi? Questo è il rebus che però non preoccupa più di tanto visto che se il M5S metterà i bastoni tra le ruote, c’è sempre l’opzione B: la lista civica con l’appoggio esterno a sinistra. Non è un mistero che pezzi sparsi di Pd locale e nazionale guardino a Pizzarotti con curiosità. L’appoggio c’è già, a Roma. L’emendamento per poter autorizzare gli usi di un ponte megagalattico costruito anni fa a Parma, il sindaco lo ha chiesto ai parlamentari Pd, visto che dal movimento nessuno si azzardava ad assecondare quella che veniva considerata un’opera inutile, ma che ormai esiste, è vuota e inutilizzata. O come quando, appena eletto e approdato in Comune, Pizzarotti chiese a Valentino Tavolazzi, inviso a Grillo e Casaleggio, di venire a Parma a fare il direttore generale. Quella volta il sindaco fece marcia indietro e rinunciò. Ora, non è più tempo di chiedere il permesso: il direttore generale che sta per varcare il municipio di Parma è un professionista molto stimato in città, e viene dall’area Pd. LA RETE Pizzarotti in questi anni si è costruito una rete di relazioni trasversalissima: è nel direttivo del- l’Anci, è stato ospite in Vaticano due volte, è volato in America, invitato dal Dipartimento di Stato, ha firmato una lettera decisiva per la concessione dello stadio Tardini al nuovo Parma calcio guidato da una cordata di industriali. Ha dimostrato che nel dna del movimento non c’è solo l’opposizione. In questi anni in tanti sono passati da Parma per osservarlo da vicino: dal premier Matteo Renzi a Stefano Rodotà fino a Roberto Giachetti. Anche un imprenditore del calibro di Luca Barilla ha detto «perché no» a un secondo mandato. Un’ipotesi che fa tremare quel Pd che non ha ancora un nome per coltivare la riscossa a sinistra dopo la scoppola di tre anni fa. C’è un sondaggio su Parma che gira nelle segrete stanze del Pd che dà il partito in terza posizione. Segno che i dem parmi- DOPO LE TENSIONI CON I VERTICI DEL MOVIMENTO IL PD HA GIÀ AVVIATO I CONTATTI PER UN’ALLEANZA giani non sono riusciti a capitalizzare quel 52% incassato alle europee di un anno fa (alle comunali 2012 si erano fermati al 34%). IL DIALOGO Ecco perché da Bologna è arrivato l’imperativo categorico: a Parma bisogna cominciare a dialogare coi civici. E civica, molto poco ideologica, è la ricetta applicata da Pizzarotti quando si vanta di aver ridotto il debito stellare che strozzava la città, rinunciando a percorrere la procedura di pre dissesto, o quando annuncia la prossima chiusura di 24 società partecipate. Nel bilancio preventivo da qui al 2017, si scorge in controluce la corsa alle prossime amministrative: l’unica grande opera che si permetterà la giunta 5 stelle di Parma è una ristrutturazione tecnologica di tutta l’illuminazione pubblica che farà risparmiare il 60% dei costi attuali. «Ma insomma, credete che dopo le scelte difficili e impopolari, io possa riconsegnare la città risanata, chiavi in mano, così?». Questo il ragionamento che il sindaco sta facendo coi fedelissimi e che sottoporrà anche al direttorio e a Luigi Di Maio che ha in programma un incontro a porte chiuse con tutti i sindaci eletti e i capigruppo. E poi, a Imola, il 17 e il 18 ottobre, andrà in scena il raduno nazionale dei 5 stelle. Non sarà molto diverso dall’evento romano al Circo Massimo ma sarà decisivo capire quanto e quale spazio otterrà il sindaco parmigiano e se i vertici gli riconosceranno di aver contribuito a cambiare l’umore all’elettorato che tre anni fa diceva esasperato: “Protesto, voto Grillo”. Stefania Piras © RIPRODUZIONE RISERVATA -TRX IL:09/08/15 21:54-NOTE: © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 12 - 10/08/15-N: 12 Primo Piano Lunedì 10 Agosto 2015 www.ilmessaggero.it Salento, a 19 anni si accascia e muore Un’altra tragedia in discoteca `Il ragazzo era andato con gli amici al Guendalina sul litorale leccese. Restano ancora sconosciute le cause del decesso IL DRAMMA LECCE Aveva trascorso la serata, fino alla mezzanotte, nel centro storico della sua città, Lecce, con la fidanzata e due amici. Poi Lorenzo Toma, 19 anni non ancora compiuti, un diploma all'Istituto tecnico commerciale Costa, decide con gli amici di andare a ballare al “Guendalina” di Santa Cesarea Terme, il tempio della tecno-house, uno dei locali più famosi della costa adriatica del Salento. Un sabato sera come tanti altri. Poi Lorenzo alle 6.20 stava ballando, «ha bevuto qualcosa e subito dopo si è sentito male. Lo abbiamo portato fuori, per fargli prendere un po' d'aria», ha raccontato la fidanzata ai carabinieri. Sono le 6.40 quando il ragazzo si accascia nel parcheggio della discoteca, privo di conoscenza. Gli amici chiamano subito i soccorsi. Questi i fatti, quasi una telecronaca: alle 6.55 arriva una prima ambulanza del 118. A Lorenzo viene praticato il massaggio cardiaco. Dopo le 7 ne arriva una seconda. I medici notano tracce ematiche sul volto del ragazzo e chiamano il Centro antiveleni di Pavia. Poi la corsa all'ospedale. Ma il giovane è morto quando arriva al “Vito Fazzi” di Lecce. Alle 8 ne viene constato il decesso. La madre, sotto choc e in preda alla disperazione, nella camera mortuaria non smette di piangere ed urlare: «Ditemi cosa gli hanno dato in quella discoteca. Chi è stato ad uccidere il mio angelo. Voglio la verità». VENTI GIORNI DOPO La tragedia si è consumata all’uscita della stessa discoteca che per il 12 agosto ha organizzato una “Cocoricò night”, serata a sostegno del locale emiliano che, dopo la morte – appena venti giorni fa – per overdose di ecstasy del 16enne di Città di Castello Lamberto Lucaccioni, è stato chiuso per quattro mesi dal prefetto di Rimini. E proprio la famiglia Lucaccioni si è unita al "grande dolore" dei Toma, evidenziando che «il coraggioso provvedimento assunto dal questore di Rimini Maurizio Improta non può da solo risolvere in venti giorni il problema dei decessi di giovani in Italia per droga». Il magistrato di turno della Procura di Lecce, Stefania Mininni, ha disposto l'autopsia ed è probabile che saranno eseguiti esami tossicologici per chiarire le cause del decesso. I carabinieri del Nucleo investigativo di Lecce e della Compagnia di Maglie hanno ascoltato gli amici della vittima per ore, intenzionati a capire se il ragazzo abbia preso alcol o droghe. Tra le ipotesi anche quella di un malore per congestione, ma- LORENZO TOMA SI È SENTITO MALE NEL LOCALE DOPO LE 6 DEL MATTINO È USCITO PER PRENDERE ARIA L’ira dei genitori «Colpa delle famiglie» È bufera sul sindaco «Se le famiglie esercitassero un po’ più di controllo sui figli non morirebbe un diciottenne ogni settimana in discoteca. Se non sai educare non procreare». La frase è stata scritta sul profilo Twitter da Francesco Errico, sindaco di Gallipoli, uno dei centri della movida salentina, riferendosi alla tragedia di Santa Cesarea Terme. Immediata è arrivata la replica di Roberto Bianchi, avvocato della famiglia Lucaccioni: «La dichiarazione è di una tale mediocrità e volgarità oltre che lesiva del dolore di coloro che piangono i loro figli da non meritare alcuna risposta». «Pensi piuttosto il sindaco - ha aggiunto Bianchi - a tutelare l'ordine della città che amministra. Troppo facile - ha concluso - scaricare qualsiasi evento sulle famiglie». In serata il sindaco sempre su Twitter ha chiesto scusa. «Sono rammaricato perché il mio è stato solo un urlo di dolore e disperazione per chi, come me ha figli e nipoti di quell'età. Se ho offeso la famiglia chiedo umilmente scusa». gari provocato da una bibita ghiacciata. Sotto interrogatorio anche i titolari del locale e gli addetti alla sicurezza, che potrebbero aver notato qualcosa. I carabinieri nel pomeriggio sono tornati all’interno del Guendalina, cercando la bottiglia dalla quale il giovane avrebbe bevuto, per poi sentirsi male pochi istanti dopo. Un compito arduo, visto che all' ingresso della discoteca c'è ogni sera un tappeto di bottigliette d'acqua. E al momento non è ancora possibile stabilire che cosa realmente abbia bevuto Lorenzo e se all'interno della bevanda fosse stato sciolta o meno qualche sostanza stupefacente. VERTICE IN PREFETTURA Il prefetto di Lecce, Claudio Palomba, ha convocato per oggi alle 13 una riunione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Proprio la scorsa settimana, in una riunione del comitato, si era discusso delle iniziative di prevenzione per evitare tragedie nelle discoteche. Il Codacons chiede «un giro di vite nelle discoteche italiane e nei locali della movida» e il manager del Guendalina, Vincenzo De Robertis accusa «ritardi nei soccorsi, l'ambulanza è arrivata dopo 40 minuti». E ieri, durante i controlli antispaccio, i carabinieri della Compagnie di Maglie hanno arrestato a Santa Cesarea Terme due pusher. Uno di loro, un 21enne di Bari noto alle forze dell'ordine, in flagranza di reato all'interno del Guendalina. I due arresti però non sembrano essere collegati con la morte di Lorenzo Toma. Francesca Filippi © RIPRODUZIONE RISERVATA La discoteca Guendalina di Gallipoli, dove il ragazzo ha cominciato a sentirsi male Il racconto di Shadi: «Mi è caduto davanti Droga? Io l’ho visto solo bere una birra» LA TESTIMONIANZA «Lo abbiamo visto morire vicino a noi, un’esperienza terribile. I soccorsi? Sono arrivate subito due ambulanze, ma non c’era più nulla da fare: un’esperienza difficile da dimenticare». Il racconto è di Shadi Dehghan, giovane reatina che, con alcuni amici, ha assistito, impotente, alla morte di Lorenzo Toma, il 19enne studente salentino che all’alba di ieri ha perso la vita davanti alla discoteca Guendalina, a Santa Cesarea Terme. La ragazza reatina era al suo primo giorno di vacanza in Salento e, con il compagno, avevano deciso di trascorrere la serata in discoteca. «Abbiamo ballato tutta la notte - racconta Shadi - e questo ragazzo era accanto a noi, tanto che qualcuno ci ha scambiato qualche parola. Intorno alle 6.30, lo abbiamo visto accasciarsi improvvisamente: pensando fosse a causa di un malore, magari per il caldo, si è cercato di rianimarlo con acqua fredda. Nel frattempo, il mio ragazzo è corso ad allertare la sicurezza e i buttafuori sono intervenuti subito: hanno caricato in spalla il ragazzo e lo hanno portato fuori dalla discoteca, in attesa dell’arrivo del 118». L’INTERVENTO Le prime informazioni diffuse ieri parlavano del giovane che avrebbe avvertito il malore dopo aver bevuto qualcosa, di un possibile ritardo nei soccorsi. Il gruppo reatino non ha notato l’eventuale pre- «UN’ESPERIENZA CHE NON DIMENTICHERÒ MAI. PENSAVAMO A UN MALORE PER IL CALDO. L’AMBULANZA È ARRIVATA SUBITO» Balli in spiaggia, sesso in pineta, alcol Gallipoli capitale della vacanza low-cost LA TENDENZA LECCE È un po’ come Ibiza, ma più vicina, più accessibile, più economica. I giovanissimi non hanno dubbi. È Gallipoli la meta del momento. Quella che postata su Facebook “spacca”. Bisogna esserci per forza. Perché il Salento ci ha provato a promuoversi col brand del “sole, mare e jentu” ma, alla fine, a fare numeri da capogiro è stata l’industria del divertimento low cost. Cocktail a 10 euro, biciclette in affitto giornaliero a 5, soluzioni abitative trattabili e personalizzabili. Per un appartamento pagano in media 1000 euro a settimana, ma poi lo dividono in 7, 8, 10 persone. Qualcuno, pur di esserci, è pronto anche a dormire in spiaggia, scatenando puntuali polemiche sui bivacchi selvaggi. «Tanto sei a Gallipoli, che ci stai a fare in casa?» rispondono. E non si accorgono nemmeno che a un paio di chilometri o anche meno c’è l’altra Gallipoli, con gli alberghi, i resort e i B&B di lusso stracolmi di turisti italiani e stranieri. La Gallipoli dei ristoranti sul mare sempre pieni, o dei moli dove attraccano gli yacht di lusso o i quindicimetri a vela con doppio albero. Due città in una, due mondi diversi. Vent’anni in media, in tasca una carta di credito ricaricabile e la ricompensa per l’esame di ma- turità superato. Mojito in una mano e smartphone nell’altra, l’esercito dei ventenni vive di beach party, fiumi d’alcol, eventi musicali di richiamo internazionale, balli sfrenati fino all’alba. Indossano magliette con scritte in dialetto pugliese, amano la pizzica, gli stornelli tradizionali remixati Una festa a Samsara beach, regno della movida a Gallipoli in chiave commerciale, antepongono l’articolo “lu” prima di ogni parola. Vengono da Milano, da Napoli, da Bari, dalla Sicilia. Il Samsara beach e il parco Gondar, un’arena per i concerti dei big, sono i loro obiettivi. «Abbiamo visto il promo del Samsara su You Tube, è fortissimo, non potevamo non essere qui», spiegano i ragazzi di una comitiva romana. A distribuire i vademecum della serata perfetta sono incalzanti ed avvenenti promoter. Ragazzi, poco più che ventenni anche loro, provenienti da ogni parte d’Italia che in cambio di vitto e alloggio, sponsorizzano per conto di locali e discoteche le serate più “cool”. Si aggirano per spiagge, bar e ri- SI DORME ALL’APERTO SUL LUNGOMARE GLI AMBULANTI CHE VENDONO BOTTIGLIE LA MARIJUANA A BUON MERCATO -TRX IL:09/08/15 senza di droga. «Alcuni lo hanno visto bere - ricordano i giovani forse una birra, non abbiamo notato altro di particolare». «Sul posto - prosegue la giovane reatina sono subito accorse due ambulanze del 118, il cui personale ha praticato varie manovre di rianimazione per più di un’ora. Ma, per il ragazzo, non c’è stato nulla da fare». La sua giovane vita è stata stroncata da un arresto cardiaco e i sanitari, alle 8 in punto di ieri mattina, non hanno potuto fare altro che constatarne la morte. Rimane la tragedia di un giovane e lo spavento vissuto da chi, come il gruppo di reatini, si è trovato a vivere da vicino una vicenda simile, in un posto dove si pensa solo al divertimento. «E’ stata un’esperienza terribile - conclude Shadi. - Cosa sia accaduto a Lorenzo, ancora non lo sappiamo. Ma occorre prevenzione e, soprattutto, l’utilizzo di unità cinofile davanti ai locali, se si vogliono evitare tragedie nelle discoteche». Maria Luisa Polidori © RIPRODUZIONE RISERVATA storanti con un blocchetto di prevendite in mano. Nella prima settimana d’agosto erano già in più di mille. «Ma stanno per arrivare i rinforzi», spiegano. Il lungomare intitolato a Galilei è il vero avamposto dei giovani. Tra ambulanti, trasportini, trabiccoli e venditori improvvisati, è la strada dello shopping alcolico, dove risparmiare, e anche parecchio, sul costo delle bottiglie. Il numero di bicchieri buttati giù, medaglie appuntate sul petto. Facile anche reperire droghe. Fumo e marjiuana viaggiano sui 20/25 euro ma con un’amichevole trattativa si può arrivare a pagare anche meno. I COMITATI ANTI-MOVIDA Ancor più facile riuscire ad appartarsi in cerca di “privacy”, con boschetti e pinete poco illuminate a disposizione. A loro, del resto, che siano nati comitati cittadini “di liberazione” per combatterli e regolarizzare i loro eccessi, che ci siano mobilitazioni e campagne contro schiamazzi notturni, bravate e sporcizia lasciata in giro, non importa. Sono a Gallipoli per pochi giorni e devono svagarsi e divertirsi. Per l’anno prossimo chissà. Dipenderà da cosa dice Facebook. 22:54-NOTE: Daniela Palma © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 13 - 10/08/15-N: 13 Primo Piano Lunedì 10 Agosto 2015 www.ilmessaggero.it Il Viminale studia nuove misure Daspo per chi delinque nei locali Tra le ipotesi anche un premio ai gestori `Ai titolari degli esercizi più responsabilità che segnalano alla polizia persone sospette e più poteri: autorizzati a perquisire i clienti ` I PROVVEDIMENTI ROMA Sono passate poche ore dalla morte di un altro giovanissimo, e la polemica sulle discoteche-luogo di perdizione, torna a infuriare. Quali provvedimenti prendere? Come contrastare la voglia di rischio che anima le notti di tanti under 18? Subito dopo la chiusura per 4 mesi della discoteca di Rimini, Cocoricò, il Viminale ha annunciato che sarebbe stata seguita la linea dura, per tentare di evitare che altri figli di mamma possano distruggersi sulla strada del divertimento. Un lavoro non facile e che chiede la collaborazione di tutti. Per questa ragione, tre giorni fa, a Roma, si è svolto un vertice convocato dal ministro Alfano, al quale hanno partecipato il presidente del Sindacato italiano dei locali da ballo, Maurizio Pasca, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, e altri addetti ai lavori. Obiettivo: dichiarare guerra allo sballo, non al ballo. proprio perché frequentato da venditori di morte. Inoltre è stata prevista la possibilità di perquisire e allontanare dalla pista i clienti indesiderati. Tutto questo per evitare l’ambiguità di fondo dei gestori, spesso troppo tolleranti rispetto al consumo di sostanze stupefacenti. Per il contrasto, poi, la proposta è di potenziare ancora di più la collaborazione tra locali, istituzioni e forze di polizia. «L’azione, infatti - ha spiegato il viceministro Filippo Bubbico - deve essere penetrante. I gestori hanno le loro responsabilità, devono essere protagonisti più attenti». Alfano ha già provveduto a dare un’interpreta- zione chiara agli uffici territoriali di governo rispetto al messaggio di questi giorni. I punti GLI ATTI A LECCE Bandire i pericolosi come si fa negli stadi E anche le direttive del capo della polizia sembrano chiare in proposito. Tanto che ieri questore e prefetto di Lecce hanno chiesto al questore di Rimini, Maurizio Improta, tutta la documentazione sul Cocoricò. Quella che comprende il decreto di chiusura della disco per quattro mesi, i precedenti e la decisione del Tar che ha respinto la richiesta di sospensiva avanzata dai gestori del locale. Cristiana Mangani © RIPRODUZIONE RISERVATA Prevedere incentivi per chi denuncia i pusher 2 E’ allo studio l’ipotesi di istituire una sorta di “premio” per le discoteche che segnalano le persone sospette e aiutano a catturare gli spacciatori. Finora il rischio era quello dell’ autodenuncia: indicare un pusher significava veder chiudere il locale, proprio perché frequentato da venditori di morte. Prevista la possibilità di perquisire e allontanare dalla pista i clienti indesiderati. I DIVIETI Si comincia dall’idea di un Daspo anche per i frequentatori delle disco, in modo da tenere fuori tutti quelli che hanno causato problemi in passato o che hanno commesso reati specifici. La proposta è già sul tavolo di Alfano e potrebbe trovare posto nel prossimo decreto sicurezza. L’idea è quella spiegata dallo stesso ministro, e cioè di provvedimenti severi in materia di prevenzione e repressione, sebbene - ha chiarito - «non esiste linea dura contro le discoteche, ma contro la vendita e la cessione di droga nelle discoteche». E ha aggiunto: «Fino a che i locali rimarranno luoghi di divertimento, i gestori potranno contare sulla collaborazione delle forze dell’ordine. Deve essere chiaro, contro lo sballo che uccide adotteremo la tolleranza zero». Nello stesso incontro è stato stabilito di istituire una sorta di “premio” per le discoteche che segnalano le persone sospette e aiutano a catturare gli spacciatori. Finora, infatti, il rischio era quello dell’autodenuncia: indicare un pusher significava veder chiudere il locale, Lorenzo Toma, 19 anni non ancora compiuti (foto ANSA) LA QUESTURA DI LECCE CHIEDE A QUELLA DI RIMINI GLI ATTI SULLA CHIUSURA DELLE DISCOTECHE: IN ARRIVO PROVVEDIMENTI Allo studio del Viminale la possibilità di inserire nel prossimo decreto sicurezza un Daspo per i frequentatori delle discoteche. Un provvedimento simile a quello adottato per gli stadi e le manifestazioni pubbliche che avrà l’obiettivo di evitare la presenza di persone che si siano macchiate di reati come lo spaccio, oltre che permettere controlli più accurati all’ingresso 1 L’esterno della discoteca Guendalina (foto ANSA) Droghe, prima causa di morte per i ragazzi IL FENOMENO ROMA L'abuso di sostanze stupefacenti - o altre cause correlate, come gli incidenti stradali causati dalla guida sotto l'effetto di alcol e/o droga - risulta «al primo posto quale causa di morte per la popolazione compresa tra i 14 e i 20 anni di età». Sono i dati che hanno portato alla nascita del Progetto di collaborazione tra l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e il Dipartimento per le Politiche Antidroga per l'individuazione precoce delle situazioni di vulnerabilità e dei familiari a rischio. «È ormai noto che i bambini con sindrome di iperattività, deficit di attenzione o i bimbi con atteggiamento di sfida nei riguardi genitori, hanno una predisposizione in più rispet- to ad altri a fare uso e abuso di sostanze stupefacenti», spiega Federico Vigevano, responsabile del Dipartimento di Neuroscienze e Neuroriabilitazione del Bambin Gesù. «Il nostro gruppo di lavoro si concentra sui bambini piccoli che hanno manifestato una predisposizione alla droga - prosegue Vigevano - noi cerchiamo di lavorare su di loro attraverso le famiglie prima, e le scuole poi. Per noi PROGETTO DEL BAMBIN GESÙ PER LA PREVENZIONE COME I GENITORI POSSONO ACCORGERSI DEI FATTORI DI RISCHIO medici questi incontri con i genitori sono l'unica strada che abbiamo per prevenire l'abuso di droghe». Destano preoccupazione in tal senso anche il numero di ricoveri per uso di droga al Pronto Soccorso del Bambin Gesù: su 350 accessi un terzo ha come causa o concausa l'abuso di droghe, anche quelle cosiddette leggere. I SINTOMI Un aiuto ai genitori può venire dai sintomi manifestati: «Se un ragazzo mostra cali di attenzione, sonnolenza, ma sopratutto se c'e una costante richiesta di denaro, ai genitori deve scattare il campanello di allarme, perché il tempo medio che intercorre tra l'inizio dell'assunzione di droghe e la diagnosi - e quindi l'inizio di un trattamento - è in media di 6 anni». Il Cocoricò va in trasferta, e a Riccione il sabato notte è tranquillo IL CASO ROMA Rimini, la settimana dopo la chiusura del Cocoricò, sembra aver incassato il colpo. Il provvedimento firmato dal questore Maurizio Improta pare aver avuto i suoi effetti, al punto che durante l’ultimo weekend nessun ricoverato è stato portato in ospedale per coma etilico o per eccesso di droga, non ci sono state risse, e anche gli spacciatori sembra si siano fatti vedere meno in giro. Probabilmente i buoni risultati sono solo frutto del caso, ma è anche possibile che l’idea di veder sfumare la stagione abbia alzato il livello di attenzione da parte di tutti. La Riviera ha continuato a divertirsi, come è giusto che sia, ma con meno effetti collaterali. Nel frattempo il Cocoricò, orfano delle sue serate e delle migliaia di frequentatori, prova a limitare i danni economici e di immagine, e inventa spazi alternativi. La Piramide è da molto tempo una delle discoteche più amata dai giovani, i gestori organizzano la stagione estiva con larghissimo anticipo ingaggiando autentiche star della consolle. Anche quest’anno gli investimenti sono stati alti e la discoteca ha concordato serate con dj pagati fino a duecentomila euro. Cifre da capogiro per avere nel locale maestri come Richie Hawtin, Justin James, Titilla Hito, Florian Frings, Morphine Da Vid, per i quali i giovani farebbero pazzie. E allora la soluzione è stata quella di trasferire le serate in altre discoteche della zona, ma anche altrove come a Ibiza dove il Cocoricò sarà “presente” il 16 agosto. le». Hanno risposto all’appello lanciato dal social network già 2500 persone. Saranno presenti tra gli ospiti, il dj Claudio Coccoluto, il “principe” Maurice, Fabrizio De Meis, oltre a Giorgia Benusiglio - organizzatrice dell'evento insieme al Gruppo Cocoricò la ragazza milanese che a 17 anni ha rischiato di morire per avere assunto ecstasy e che, salva grazie a un trapianto di fegato, ora si dedica a mettere in guardia i ragazzi sull'uso di sostanze stupefacenti. NO ALLA DROGA E non è tutto, i proprietari hanno chiesto l’autorizzazione per poter aprire dopodomani per una serata dal titolo: “Accendiamo la musica spegniamo la droga”. Un momento di confronto su rischi e pericoli delle sostanze stupefacenti, dove «la musica - si legge su Facebook - saranno le paro- LA DISCOTECA CHIUSA CEDE LE SUE SERATE AGLI ALTRI LOCALI DELLA ZONA. PER UN DJ SI ARRIVA A PAGARE ANCHE 200 MILA EURO LE MINACCE Lo striscione del Cocoricò (foto LaPresse) Intanto, mentre il questore spiega di essere «disgustato», dagli attacchi e dalle minacce ricevute sul web, «non per quello che hanno riversato su di me - chiarisce - ma per quello che hanno detto su mio papà scomparso 13 -TRX IL:09/08/15 anni fa» e poliziotto negli anni dello lotta al terrorismo, sulla Riviera romagnola rimbalzano le parole del padre di Lamberto Lucaccioni, il giovane di Città di Castello morto dopo l’assunzione di ecstasy. «Mi unisco al grandissimo dolore della famiglia del giovane morto in Puglia - dichiara attraverso il suo avvocato Roberto Bianchi - e auspico un intervento legislativo da parte del Parlamento per stringere le maglie del traffico di stupefacenti e aumentare i controlli nelle discoteche ritenute più a rischio». Controlli che, nella sola città di Rimini, hanno portato all’identificazione di 443 persone e 150 auto, 34 sono state le infrazioni contestate al codice della strada e 5 i documenti ritirati. C. Man. © RIPRODUZIONE RISERVATA 22:54-NOTE: -MSGR - 14 PESARO - 33 - 10/08/15-N: Pesaro [email protected] www.ilmessaggero.it Pesaro ANCONA Macerata Fermo Ascoli P. METEO Lunedì 10 Agosto 2015 REDAZIONE: Viale della Vittoria, 35 (AN) T 071/34386 F 071/3580726 L’intervista Flavia Nordio «Che ritmi nella Grande Mela serve un time out» Concerto Spandau Ballet a Cattolica tornano gli anni Ottanta Festival Carnevali a pag. 39 A pag. 40 Salvi e Facchini a pag. 41 Il volo della Gazza fa decollare il Rof Stasera all’Adriatic Arena via alla kermesse rossiniana e subito dopo il galà organizzato dalla maison Ratti A rischio la Notte delle Candele Balli e guerra dei decibel niente tregua a Fano `Prevista grande partecipazione, ma in caso di pioggia o nuvole si rimanda a mercoledì `Hanno aderito 65 stabilimenti balneari tranne Baia Flaminia dove prosegue la serrata LA POLEMICA Pioggia e nuvole minacciano la Notte delle Candele. Maxi-tavolata a riva, ma non per tutti. Ogni bagnino avrà 30 candele, da sistemare da solo in acqua e in spiaggia. Ma la paretecipazione è assicurata: "Vogliono venire anche dalla Romagna". Saranno 65 gli stabilimenti balneari di Pesaro, praticamente tutti, eccetto quelli di Baia Flaminia, che questa sera, da viale Trieste a Fosso Sejore accenderanno la Notte di San Lorenzo a lume di candela lungo cinque chilometri di costa. Ma un rinvio non è da escludere: in base alle previsioni meteo, la giornata odierna, soprattutto dal pomeriggio in poi, potrebbe essere contrassegnata da nuvole e pioggia. Il Comune per questo è corso ai ripari, indicando ieri che, in caso di maltempo, la Notte delle Candele non sarà spostata a domani, ma a mercoledì sera, 12 agosto. «Stanno arrivando tante richieste di adesione anche dai comuni limitrofi e dalla vicina Romagna - afferma l’amministrazione comunale - Bagnini e volontari si stanno accingendo al rush finale per la realizzazione dell’evento che diventerà una delle cifre caratteristiche dell’estate pesarese». Delbianco a pag.34 Allarme siccità vietato prelevare l’acqua dai fiumi Spiaggia per cani La protesta continua con le firme Per tutta la giornata di ieri, diversi bagnanti si sono recati alla postazione allestita alla Bahia del Sol, per firmare contro la spiaggia dei cani a fianco al Foglia. E sono spuntati anche nuovi cartelli di protesta. Una decisione, quella della concessione a pagamento per i quattro zampe in Baia, presa nell’ultima giunta, do- po che la discussione in consiglio comunale è saltata per il no al carattere d’urgenza. Oltre alle mozioni del Pd (siti di Baia Flaminia e Villa Marina) ce n’erano in scaletta altre due, del capogruppo di Siamo Pesaro Roberta Crescentini: una per spostare la spiaggia per fido a Sottomonte. A pag.34 Le candele illuminano il mare L’allarme. E’ lo stesso del colpo alla farmacia di via Giolitti Situazione critica, la Provincia interviene Le riserve potabili basteranno per 20 giorni RISORSE IDRICHE Non piove più da giorni, da oggi il divieto di prelievo d’acqua dal Metauro. I tre invasi Furlo, Tavernelle, San Lazzaro ormai contengono 900 mila metri cubi d’acqua, circa venti giorni di autonomia di riserve idropotabili. Con portate dei fiumi sempre in calo e la diga di Mercatale che contiene ormai metà della propria capacità. Ancora si è deciso di non aprire il pozzo del Burano, ma la situazione è monitorata costantemente perché in tutto luglio sono caduti appena 4,6 milli- L’INVASO DI MERCATALE CONTIENE ORMAI LA METÀ DELLA SUA CAPACITÀ. MA ANCORA NON È NECESSARIO APRIRE I POZZI L’invaso di Mercatale metri d’acqua. Troppo poco. Così da oggi, attraverso un’ordinanza, il presidente della Provincia, Daniele Tagliolini, vieterà il prelievo e l’utilizzo di acqua dai corsi presenti nel bacino del fiume Metauro, ad eccezione dei prelievi per uso umano e per l’abbeveraggio del bestiame. È una delle misure decise nella riunione del Comitato provinciale protezione civile, convocato dallo stesso Tagliolini per valutare lo stato delle fonti di approvvigionamento idrico e prevenire un eventuale stato di emergenza. Nella riunione si è anche deciso di non fare alcun prelievo dal Burano, di chiedere ai gestori del servizio idrico di ridurre, sempre da oggi, l’entità dei prelievi dal Metauro di almeno 60 l/sec (5.184 metri cubi giornalieri) e di attivare contestualmente i pozzi costieri. Un’altra misura sarà il monitoraggio costante dello stato degli invasi, della portata dei fiumi e delle condizioni meteo-climatiche da parte degli organi preposti, per poter procedere ad eventuali provvedimenti successivi. Verrà anche incrementata di ulteriori 100 litri/ sec l’entità del rilascio dalla diga di Tavernelle, a causa di difficoltà a prelevare acqua dalle derivazioni da parte dell’Aset a Cerbara. Via anche a controlli e multe. Sul territorio ecco gli organi di vigilanza pronti a sanzionare prelievi abusivi o difformi alle autorizzazioni e ordinanze sindacali emesse per il contenimento dei consumi. Ulteriori provvedimenti potranno essere adottati in base all’evoluzione delle condizioni climatiche dei prossimi giorni. «Basta balle, a Fano si balla». Con un gioco di parole Enrico Fumante, Pd, prova a concludere una lunga polemica sugli eventi estivi che ha coinvolto maggioranza, opposizione di centrodestra e commercianti del centro storico, qualche settimana fa in piazza (in pochi) per dare una spallata alla giunta comunale, senza peraltro scalfirla. Ora Fumante torna sui temi del contendere, sostenendo che la deroga madre era solo una fantasia della lista Progetto Fano, perché l’Amministrazione precedente era intervenuta sui limiti del rumore notturno «in occasione di eventi specifici» e non «sburocratizzava la gestione degli eventi». Di conseguenza, prosegue Fumante, «è vergognoso e dannoso, per gli esercenti in primis, affermare che a Fano ci sia un divieto di ballo: è strumentale e crea allarmismo inutile. L’unica vera novità è invece rappresentata dalla delibera della giunta Seri che divide la città in due fasce acustiche, tra centro storico e zona mare, riconoscendo a entrambe un’efficace regolamentazione che permette a tutti gli operatori di la- FUMANTE DEL PD: «È FALSO AFFERMARE CHE CI SIA UN DIVIETO DI DANZARE» Mari picchiato, caccia al rapinatore seriale Torna l’incubo del rapinatore seriale delle farmacie. Dopo lo ”sdentato”, ecco il ”distinto”. Un Benelli a pag.35 signore brizzolato, sulla cinquantina, italiano. (Foto TONI) Il meteorologo È finito il caldo africano Massimiliano Fazzini Buon San Lorenzo a tutti. Con la giornata di ieri, può dirsi effettivamente superata la nuova intensa ondata di caldo africano. Al nord, il flusso di correnti occidentali ha continuato ad apportare tempo variabile, con diffusi temporali sui monti, in estensione anche alla padania occidentale, dove le temperature hanno subito un moderato calo. Al sud, la persistente goccia fredda in quota ha continuato a distribuite fenomenologie temporalesche molto intense, con violente grandinate e colpi di vento mentre al centro l’attività convettiva svi- luppatasi sull’Appennino è migrata anche verso le aree collinari e litoranee del versante tirrenico. Sulla nostra regione, invece, l’estate è stata ancora dominante, con caldo intenso su coste ed entroterra ed addensamenti un po’ più diffusi del previsto sulla dorsale appenninica. Da oggi, il flusso occidentale sarà prevalente su tutto il centro nord, sin dal mattino il cielo si presenterà nuvoloso con probabili piogge e temporali di debole o moderata intensità sull’intero territorio regionale. I venti saranno deboli o temporaneamente modera- ti di grecale con rinforzi in montagna; il mare sarà poco mosso. Il passaggio frontale insisterà anche durante la notte e la prima parte della giornata di domani, con tempo tra il variabile e l’instabile e con deboli rovesci, anche temporaleschi piuttosto sparsi. Dal pomeriggio è atteso un graduale miglioramento a partire dalle aree più settentrionali. I venti tenderanno a provenire da tramontana e saranno più freschi cosi da determinare un moderato anche se temporaneo calo termico. Mercoledì e giovedì saranno invece giornate stabili e nuovamente molto calde, in attesa di un più sostanziale peggioramento per il week end. Le temperature odierne saranno comprese tra 23 e 32˚C, le minime oscilleranno tra 11 e 23˚C -TRX IL:09/08/15 vorare nel modo più agevole possibile». Il capogruppo di Progetto Fano, Alberto Santorelli, non concede l’ultima parola e torna a ribadire le proprie critiche alla giunta. Anzi, in risposta a Fumante, lancia una «operazione trasparenza» che prende di mira «mistificazioni e arroganza del Pd. A Fumante consiglio le ferie, così avrà più tempo per documentarsi sulla delibera del 2012. Dopo aver dichiarato e poi cancellato eventi, dopo aver affossato l’estate fanese, il Partito democratico si astenga dal dare lezioni e la smetta con le balle». In sostanza Santorelli sostiene che la giunta Seri ha abbandonato la linea dell’Amministrazione Aguzzi e che il cartello con il divieto di ballare sia stato esposto in un locale dopo specifiche indicazioni dei vigili urbani. Il repubblicano Gabriele Gerboni interviene invece sull’ipotesi di un gemellaggio fra Carnevale e jazz. «Il jazz – argomenta – è stato sempre espressione estiva, quindi bisogna stare attenti a equipararlo al Carnevale invernale. Il connubio anti-stagionale darebbe frutti negativi». Secondo Gerboni, infine, «con un buon progetto e spese contenute» la Fano dei Cesari potrebbe riprendersi. Osvaldo Scatassi 22:05-NOTE: © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 14 PESARO - 34 - 10/08/15-N: 34 Pesaro Lunedì 10 Agosto 2015 www.ilmessaggero.it Notte delle Candele, l’incognita è il meteo Prevista grande partecipazione in spiaggia, ma nell’eventualità `Su tutto il litorale hanno aderito 65 stabilimenti balneari di pioggia o nuvole la serata verrà rimandata a mercoledì 12 con l’eccezione di Baia Flaminia dove prosegue la serrata ` L’EVENTO Pioggia e nuvole minacciano la Notte delle Candele. Maxi-tavolata a riva, ma non per tutti. Ogni bagnino avrà 30 candele, da sistemare da solo in acqua e in spiaggia. Ma la paretecipazione è assicurata: "Vogliono venire anche dalla Romagna". Saranno 65 gli stabilimenti balneari di Pesaro, praticamente tutti, eccetto quelli di Baia Flaminia, che questa sera, da viale Trieste a Fosso Sejore accenderanno la Notte di San Lorenzo a lume di candela lungo cinque chilometri di costa. Ma un rinvio non è da escludere: in base alle previsioni meteo, la giornata odierna, soprattutto dal pomeriggio in poi, potrebbe essere contrassegnata da nuvole e pioggia. Il Comune per questo è corso ai ripari, indicando ieri che, in caso di maltempo, la Notte delle Candele non sarà spostata a domani, ma a mercoledì sera, 12 agosto. «Stanno arrivando tante richieste di adesione anche dai comuni limitrofi e dalla vicina Romagna - afferma l’amministrazione comunale - Bagnini e volontari si stanno accingendo al rush finale per la realizzazione dell’evento che diventerà una delle cifre caratteristiche dell’estate pesarese, e forse non solo, anche per gli anni a venire. Tutti sono i benvenuti anche chi non è cliente abituale dello stabilimento scelto per trascorrere la sera». IL PROGRAMMA Si cenerà nei ristoranti sulla spiaggia o a riva con la modalità della gluppa. Il Comune ha fornito ad ogni bagnino 30 candele, dieci delle quali da piazzare in acqua, ad una distanza di 4-5 metri dalla riva, sui paletti in legno. Questo dovrebbe garantire di scongiurare il timore di inquinamento delle candele in acqua, sollevato dagli ambientalisti, che non hanno affatto visto di buon occhio questo evento, così come il recente Palio dei Bracieri. Il Comune non ha messo a disposizione altre strutture, lasciando carta libera ai bagnini nell’organizzazione della serata e nell’allestimento della maxi-tavolata sulla battigia, che in realtà sarà probabilmente a macchia di leopardo. Non tutti i bagnini, come riferisce qualche cliente, daranno la disponibilità dei tavoli dei bar, per L’AMMINISTRAZIONE: «MOLTI AVVENTORI VERRANNO ANCHE DAI COMUNI LIMITROFI E DALLA ROMAGNA» Sotto le stelle a Novilara Fano, Urbino e Montelabbate LA TRADIZIONE Baia Flamina non arretra sulla decisione della serata: affissi anche striscioni di protesta (Foto TONI) non correre il rischio di vandalismi. I gestori, in ogni caso, si preoccuperanno della pulizia della spiaggia. Qualcuno piazzerà a riva i lettini uno a fianco all’altro, oppure altre soluzioni. Per ampliare l'effetto delle candele, l'invito degli organizzatori è quello di vestirsi di bianco. «E per immortalare l'evento, una fantastica cartolina da Pesaro, ci saranno anche le immagini registrate da un drone, un prototipo tutto pesarese realizzato da IES (Informatica e Società Digitale) che sorvolerà tutta la spiaggia». Si partirà dall’aperitivo, sorseggiato in riva al mare, ascoltando la musica di Rossini. Così si aprirà la serata più romantica e scenografica dell'anno che vuole essere anche un omaggio al Rossini Opera Festival. La stessa sera in- fatti inaugura il festival dedicato al celebre compositore pesarese con La gazza ladra, trasmessa in diretta su Rai Radio 3. In tutti gli stabilimenti balneari, si potrà ascoltare, al tramonto, il melodramma. La musica dunque, rossiniana e non solo, sarà la protagonista di un evento che è pensato anche per essere ascoltato. Un centinaio di musicisti itineranti si esibiranno in riva al mare per accompagnare la cena “in bianco”. Le bande di Colombarone e Candelara partiranno una da Sottomonte e una dal porto e si muoveranno sull’arenile pesarese, insieme ai musicisti del Pisaurum Quintet Brass, quintetto di ottoni dell'Orchestra Sinfonica Rossini. Thomas Delbianco © RIPRODUZIONE RISERVATA Gli appuntamenti Musica in piazzale della Libertà Tra le iniziative in programma questa sera anche l’orchestra che si esibisce in piazzale della Libertà (tutti i lunedì fino al 7 settembre). Questa sera alle 21 è il turno del gruppo Franco & Enrico DolceVita. L'orchestra nasce negli anni novanta, si è esibita nelle principali piazze e nei più importanti dancing. Il repertorio varia dal liscio ai balli di gruppo, ai pezzi più attuali. Domani sempre in piazzale Libertà, alle 21, il concerto della band Armònia. Mercoledì 12 è invece di nuovo carnevale, in versione estiva e al mare (via Nazario Sauro e piazzale D'Annunzio) con il “Carnevel Dle Estet” che elegge la sua reginetta. A allietare la serata la cantante pesarese Giulia Paci e il giovane cantautore romano Lorenzo Lepore. Giovedì 13 i negozi di Sotto le Stelle organizzano in centro Gioachino Sotto le Stelle. Le sue note (dalle 20) saranno protagoniste di una serata magica. Venerdì infine l'appuntamento è in viale Trieste con Ogni fantastico venerdì, il mercatino serale (dalle 19 alle 24) di artigianato artistico ed etnico. «Caro assessore, ecco perchè non torniamo indietro» IL CASO Per tutta la giornata di ieri, diversi bagnanti si sono recati alla postazione allestita alla Bahia del Sol, per firmare contro la spiaggia dei cani a fianco al Foglia. E sono spuntati anche nuovi cartelli di protesta. Una decisione, quella della concessione a pagamento per i quattro zampe in Baia, presa nell’ultima giunta, dopo che la discussione in consiglio comunale è saltata per il no al carattere d’urgenza. Oltre alle mozioni del Pd (siti di Baia Flaminia e Villa Marina) ce n’erano in scaletta altre due, del capogruppo di Siamo Pesaro Roberta Crescentini: una per spostare la spiaggia per fido a Sottomonte. E un’altra mozione per «permettere ai concessionari di poter attrezzare nei loro stabilimenti aree apposite ad accogliere animali». Intanto, i gestori di Baia Flaminia replicano all’assessore Delle Noci sull’oscuramento durante la Notte delle Candele. «Abbiamo molto apprezzato la sua risposta poiché il nostro obiettivo è proprio quello di ottenere un confronto con la giunta sui temi esposti. Tuttavia ci teniamo ad evidenziare alcuni fatti: la protesta non è solo dei 3 bagnini ma di una comunità intera come dimostrato dalla partecipazione alla conferenza, dalle firme raccolte e dall'appoggio ricevuto da più parti. E nessuno ha ancora cancellato la sua prenotazione per la cena in spiaggia che si preannuncia affollata, nonostante l'ennesimo tentativo di boicottaggio, questa volta da parte sua. Anche perché il suo invito a disertare la Baia non è nulla in confronto all'effetto che ha già procurato la notizia della spiaggia per i cani». I bagnini sono sicuri che la «citazione all'articolo 822 del Codice Civile, indicata da Delle Noci, non voleva essere né un ricatto né una minaccia, perché questo modo di porsi nei confronti degli operatori e della cittadinanza, che lei rappresenta, non Le farebbe certo onore. Oltretutto non ci risulta l'esistenza di una legge o ordinanza demaniale che ci obblighi all'adesione agli eventi comunali, anche perché la cena comunque ci sarà». Dalla stagione lunga al Sole assicurato, «alcune delle più belle idee del sindaco sono arrivate proprio da noi. Ribadiamo che la nostra è una protesta in nome di una comunità intera e l’invitiamo con tutti i suoi colleghi a un incontro costruttivo per le scelte che determineranno il futuro, speriamo sereno, della Baia Flaminia». ALLA BASE DELLA PROTESTA LA CONTESTATA SPIAGGIA PER CANI ALLA FOCE DEL FOGLIA ANCHE IERI È PROSEGUITA LA RACCOLTA DI FIRME Numerosi gli appuntamenti per la notte di San Lorenzo. Novilara, dopo il successo della quarta edizione delle “Tagliatelle al Castello” si appresta ad ospitare lo “Sguardo verso il cielo...”. Si parte alle ore 20.30 con “apericena di San Lorenzo”, servita dalla Locanda Ricci: ogni partecipante riceverà la sacca porta calice (15 euro, su prenotazione). Alle ore 22, ecco la magia sonora del gruppo storico “Le Orme”, proposta dalla GarboDiNeve Tribute Band; (il concerto è riservato ai soli partecipanti all'apericena). Gran finale alle ore 23.30 con con ”Luci e colori nel cielo di Novilara”. A Fano invece tutti al campo d'aviazione aspettando il buio, oggi a partire dalle 18.30, per poi ammirare lo spettacolo delle stelle cadenti. Anche quest'anno il gruppo Donne nel parco e il comitato Bartolagi saluta la notte di San Lorenzo organizzando il Parco di notte: giochi all'aperto per i bambini fino a quando c'è luce, cena condivisa e dal tramonto l'osservazione del cielo insieme con l'esperto Gabriele Marchetti. Sono consigliati plaid, torce, lampade e chitarre per meglio trascorrere alcune ore di serenità e a contatto con la natura. "Con questo nuovo appuntamento - sostiene Anna Tonelli, presidente del comitato Bartolagi - vogliamo ricordare a tutti che un parco a Fano ci vuole, che l'area del campo d'aviazione deve essere uno spazio a disposizione di tutti, adulti e bambini, e diventare il luogo di iniziative alternative rispetto a quelle basate su confusione, rumore, costi elevati. Realizzare questo sogno sembra ora possibile grazie alla cessione dell'area demaniale, che presto sarà trasferita al Comune di Fano a titolo gratuito". Anche Urbino celebra la “Notte delle stelle cadenti”. Dalle 21.30 alle 01.00, nella parte alta della Fortezza Abornoz si svolge l’iniziativa “Stelle cadenti su Urbino: la lunga notte di San Lorenzo tra letteratura, filosofia e astronomia”. L’appuntamento si svolge a cura dagli Astrofili di Legambiente di Urbino, in collaborazione con il Comune di Urbino e Urbino Servizi. Sempre stasera nell'affascinante atmosfera del Castello del Farneto di Montelabbate dalle ore 21,30 si potrà ammirare l'arcata celeste con i telescopi del gruppo astrofili pesarese. L’Inter Club chiama a raccolta i fan Premio fedeltà ai coniugi Baldinotti Mezzo secolo di vacanze in Riviera IL TRIBUTO Una città innamorata del calcio e di una storica realtà: l'Inter Club Pesaro è il 5˚ Club al mondo per numero di iscritti con 751 soci, il terzo in Italia. Un grande successo per i fan di mister Mancini e dei nerazzurri. Il più noto degli iscritti è sicuramente il due volte campione del mondo Filippo Magnini, il presidente è Andrea Rinaldi, l'"Ape Andrea" mascotte della Vuelle. «Il direttivo ha riacceso i tanti cuori nerazzurri dormienti della città. Il nostro segreto è quello di coinvolgere i bambini con le loro famiglie cercando di abbattere le barriere tra i tifosi. Ma anche quello di dare tantissimi servizi ai soci, dai biglietti ai trasporti garantendo il pullman per San Siro tutte le domeniche. Siamo attenti a trovare delle soluzioni per far risparmiare il più possibile, la novità assoluta sono i Pack pullman e biglietto», spiega il vice presidente Stefano Cardinali. Ci si ritrova tutti i giovedì dopo le 21 nella sede presso il caffè Zongo a Pantano. «I nostri iscritti passano a trovarci per parlare di Inter. Noi organizziamo le vacanze durante il ritiro precampionato, facciamo feste, cene sociali e creiamo momenti di aggregazione con lotterie. Qualsiasi socio può acquistare maglie ufficiali della squadra con sconti riservati, ma la cosa più importante è la passione che riusciamo a trasmettere», assicura Cardinali. Questa settimana, mercoledì 12, è fissato l'evento clou per i nerazzurri: la tradizionale festa di inizio tesseramento per la nuova stagione. Si terrà in Piazzale San Decenzio area mercato dalle ore 17:30 in poi presso il "Il Ciclone". Sarà anche l'occasione per festeggiare i primi 5 anni di attività del club. L'invito è di portare i propri amici interisti e presentarsi in maglia nerazzurra. Durante la serata verranno offerti pane, vino e salsicce alla brace, che potranno essere gustati con della buona musica in sottofondo suonata dal DJ Auerbach. Inoltre si potrà partecipare ad alcuni giochi di abilità, mentre per i più piccini ci saranno i gonfiabili. TRA GLI ISCRITTI ANCHE MAGNINI DOPODOMANI AL SAN DECENZIO SI TERRÀ LA SERATA DEL TESSERAMENTO Ci saranno diversi stand dove ci si potrà iscrivere per la nuova stagione, prenotarsi per le prime due partite casalinghe ossia Inter-Atalanta e Inter-Milan e chiedere le informazioni necessarie relative al Club. Chi diventerà socio o lo è già potrà ritirare immediatamente il welcome kit e prenderà parte a una lotteria "gratuita" con ricchi premi, su tutti la maglia ufficiale N˚7 di Kondongbia. Previsto lo Scorpion KnockOut, un torneo in notturna dove i partecipanti si sfideranno in un "dentro o fuori" dal divertimento assicurato. Un anno fa c'erano gli ex campioni del basket Zampolini, Vecchiato, Minelli e "Re Magno" Filippo Magnini. Per il Comune porterà il suo saluto l'assessore allo sport Mila Della Dora. Camilla Cataldo © RIPRODUZIONE RISERVATA Per quest'anno non cambiare, stessa spiaggia stesso mare. Prendendo alla lettera il successo di Piero Focaccia, di vacanza in vacanza sono trascorsi cinquant'anni tondi tondi in cui Lore e Giuseppe hanno stretto un patto di fedeltà con la riviera fanse. Hanno iniziato a farlo nel lontano 1965, quando la coppia toscana arrivò a Fano per la prima volta e con due bambini piccoli. Da allora si rinnova l'appuntamento dalla seconda metà di luglio a Ferragosto, con il gruppo di amici che ha deciso di festeggiarli a sorpresa, oggi, nelle sale dell'hotel Augustus a Fano in via Puccini. Da cinquant'anni la struttura -TRX IL:09/08/15 alberghiera è il punto di riferimento per le loro vacanze, la spiaggia è il Lido 2. Lore e Giuseppe Baldinotti provengono da Scandicci, in provincia di Firenze, e sono entrambi ultraottantenni, ma non si direbbe perché i due coniugi portano molto bene la loro età. Alla festa, oltre agli amici e al personale dell'hotel, parteciperanno rappresentanti degli uffici turistici e dell'Amministrazione comunale. Che cosa hanno trovato di speciale, nella nostra città, Lore e Giuseppe? Azzardano gli amici: "Affetto, cortesia, affabilità, ospitalità e, non guasta, anche buona cucina". 21:16-NOTE: · Dal 1860 il quotidiano delle Marche Anno 155 N˚ 219 Lunedì 10 Agosto 2015 € 1.20 PosteitalianeSped.inA. P.- D.L.353/2003 conv.L.46/2004,art. 1,c.1,DCB-AN-“Taxe Perçu” CorriereAdriatico +dorso nazionaledelMessaggero a€1.20 (RegioneMarche) Controlli e pattuglie sulle strade marchigiane segnate dal bollino rosso L’hinterland premiato dai turisti Buroni A pagina 2 μ A Pesaro Ancona Dal rosso s’impenna fino al nero. Il bollino del traffico da esodo, che tende a Ferragosto, vale un indicatore economico: si torna a viaggiare, si torna in vacanza. Sul tratto marchigiano dell’A14, tra ieri e oggi, era in circolazione il 30% in più di auto rispetto allo scorso anno, ovvero più 1.500 vetture all’ora. Uno scatto che scende al 18% se la via delle ferie passa per una strada statale. Passa, ma non si ferma tant’è che il bilancio parziale (ovvero a metà pomeriggio) di questa due giorni di fuga dalla quotidianità non ha creato disagi. Parola di Emilio Guerrini, dirigente della Polstrada Marche. “Non si sono registrati incidenti di rilievo, solo qualche rallentamento impercettibile, tra An- cona Nord e Ancona Sud”. Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, Senigallia, Fano sono stati altri punti tiepidi. Meno traffico, più pattuglie; così il bollettino - del primo pomeriggio - raccontava di traffico intenso ma scorrevole lungo l’A14 e di piccole code da Senigallia in giù lungo la carreggiata Sud, in particolare nei pressi delle gallerie. Benedetti A pagina 3 l’appuntamento più atteso: maxitavolata di 5 chilometri al mare con candele sotto le stelle San Lorenzo, la notte delle emozioni L’EVENTO Pesaro Città e stabilimenti balneari in fermento per l'evento clou di questa estate "Candele sotto le stelle". Bagnini e volontari si stanno attrezzando per le prenotazioni delle cene in spiaggia, gli aperitivi e il menu fai da te. Sull'evento pende però l'incognita del meteo, nuvole o qualche goccia di pioggia? In ogni caso l'amministrazione comunale ha reso noto che in caso di maltempo, l'evento sarà rimandato a mercoledì 12. Richieste di partecipazione sono giunte anche da fuori regione. Molti concessionari al completo hanno dovuto declinarle. Francesconi In cronaca di Pesaro CASO RIFORME Resa dei conti in casa Dem ANNA LAURA BUSSA S contro totale tra minoranza Dem e Renzi sulle riforme costituzionali. I primi, annunciano di aver messo a punto un pacchetto di emendamenti al Ddl ora all’esame di palazzo Madama, firmati da 28 senatori (il documento “Avanti con le riforme costituzionali” era stato sottoscritto da 25), in cui si insiste sul tema del... Continua a pagina 9 y(7HB5J0*QOTOKP( +,!z!:!#!z www.corriereadriatico.it Esodo sorvegliato speciale μ Arte e cultura da record PU EDIZIONE DEL LUNEDI’ SPORT μ Strepitosa gara del nuotatore emiliano Paltrinieri mondiale E’ lui il re dei 1500 Mistero Sun Yang Kazan L’Italia ha chiuso col botto i Campionati mondiali di nuoto terminati ieri a Kazan, vincendo con il ventunenne carpigiano Gregorio Paltrinieri la gara dei 1500 stile libero, segnata dal misterioso forfait senza preavviso del cinese Sun Yang, primatista mondiale e unico avversario di Paltrinieri. Il campione emiliano ha comunque dato vita ad una gara strepitosa passando in testa ai 400 metri e poi allungando fino ai 1200, per poi contenere il ritorno dell’americano Jaeger. Paltrinieri ha stabilito il nuovo record europeo. Orazietti Nell’Inserto Gregorio Paltrinieri μ Fenati quarto in Moto3 μ Pareggio in extremis Rossi terzo e rimane al comando Buon Fano e l’Ascoli non passa Santilli Nell’inserto Barbadoro Nell’Inserto Armonia, poesia e allegria per la manifestazione delle candele di stasera, tempo permettendo, sul litorale pesarese Tesori della cultura preclusi ai visitatori Le attrattive monumentali di Fano chiuse al pubblico, la denuncia dell’ex sovrintendente Baldelli μ Esercente rapinato e picchiato Rapinatore seriale Ora c’è l’identikit Pesaro Potrebbe avere le ore contate il malvivente - 50 anni, robusto e distinto - che sabato sera ha rapinato e picchiato il farmacista Claudio Mari. C’è un identikit. In cronaca di Pesaro Claudio Mari Fano Promuoviamo le nostre bellezze, ma poi le facciamo vedere solo in rare occasioni. Chiusi la chiesa di San Pietro, gli scavi di Vitruvio, la sala ipogea della Memo, l'anfiteatro e il teatro romani. Ci sono visite guidate che raramente coincidono con i periodi e gli orari di maggior affluenza dei turisti. La denuncia è dell’ex sovrintendente Baldelli. Foghetti In cronaca di Fano ESTATE μ Gran finale col boom In 400 mila al Summer Jamboreee Renzo Arbore col sindaco, Dario Salvatori e gli organizzatori dell’evento Senigallia Conle400mila presenzedichiaratedal sindacodiSenigallia,Maurizio Mangialardi,ilSummer Jamboree,conferma Senigallialeaderturisticadelle Marche. Molinari In Cultura e Spettacoli μ All’Adriatic Arena Il Rof al via con La gazza Brisighelli In Cultura e Spettacoli 2 Lunedì 10 Agosto 2015 MARCHE Online www.corriereadriatico.it I borghi storici fanno il pieno di turisti Marche gettonatissime non solo per il mare. Città d’arte ed entroterra registrano un aumento del 4,5% di vacanzieri μ Crisi ESTATE ROVENTE E’ boom di giovani animatori FEDERICA BURONI Ancona I borghi delle Marche e le città d'arte fanno il pieno. O quasi. Complici le temperature tropicali e il proliferare di eventi culturali e manifestazioni enograstronomiche, l'entroterra diventa meta sempre più assidua dei turisti, italiani soprattutto ma anche stranieri, come belgi e inglesi. Secondo i dati dell'assessorato regionale al Turismo, nelle Marche nei mesi di giugno e luglio, si è registrato un aumento del 4,50% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Un vero e proprio record se si pensa che, nel complesso, il trend del turismo marchigiano vale sino ad oggi un +3%. Le città più gettonate sono Urbino, Loreto, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno. Dunque, alberghi pieni anche tra monti e colline. "Tutto merito degli eventi e anche del caldo che, alla fine, spingono i vacanzieri a spostarsi sulle colline per avere un po' di refrigerio", spiega l'assessore regionale Moreno Pieroni. Ma non solo. I borghi delle Marche sono luoghi di storia e di tradizione: sono 22 quelli marchigiani riconosciuti, tra l'altro, tra i borghi più belli d'Italia dall'Associazione nazionale dei Comuni italiani. Ma il ricco entroterra marchigiano è anche costellato di risconoscimenti prestigiosi come le Bandiere Arancioni e le Bandiere Verdi. Quest'ultimo vessillo premia aziende agricole, province e comuni che si sono particolarmente distinti nelle poli- L’assessore Pieroni conferma il trend positivo “Siamo una terra ricca di attrattive e peculiarità” superata ATTIVITA’ RICETTIVE Ancona un 4/5 % in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, un aumento, tra l'altro, ancor più significativo se si pensa che il turismo verso la costa resta stabile". Il boom però è atteso dopo Ferragosto, secondo l'operatore. Per quanto riguarda eventi e promozione, Pompili fa notare una novità per quest'anno: "Ad Ascoli Piceno, è nato Dmo, un gruppo che raccoglie le più importanti associazioni di albergatori che si sono messi insieme per fare promozione in Italia e all'estero e sta davvero andando bene". L'entroterra ringrazia. Sono tanti, sono giovani, hanno voglia di lavorare, ma anche di divertirsi. Sono 40 mila, tra i 18 e i 25 anni e già dall' inizio dell'estate si muovono lungo gli 8.000 chilometri di coste italiane, ma anche in località di montagna o ai laghi, in campeggi, villaggi turistici, stabilimenti balneari, residence o alberghi. Sono gli animatori, i componenti l'equipe di animazione che ha ormai assunto notevole rilevanza nell' ambiente turistico (sul territorio italiano molto di più che su quello all'estero), tanto da poter risultare una variabile decisionale importante per chi sceglie la vacanza. Ed ecco così un vero e proprio esercito di animatori che scendono in campo per tutto il periodo estivo. Anche nelle Marche il trend è in aumento. I posti di lavoro a disposizione sono circa 40.000 per l'estate, con una prevalenza occupazionale del 75% circa per la fascia d'età compresa tra i 18 e i 25 anni. Sono appena usciti dal liceo o stanno frequentando l'università e intanto seguono le orme di personaggi famosi come Fiorello che proprio da questo lavoro hanno mosso i primi passi verso il successo: fanno, infatti, divertire chi è in vacanza per dimenticare la stanchezza e lo stress di un altro anno difficile, coinvolgendolo in giochi, iniziative ed eventi. “Per i giovani - commenta Salvatore Belcaro, presidente della Fiast, l'organizzazione delle imprese di animazione turistica Confesercenti - è un'ottima occasione per approcciare al mondo del lavoro”. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Qui sopra la Basilica di Loreto che anche d’estate è gremita di turisti e pellegrini. A sinistra il panorama di Urbino e accanto il centro di Macerata tiche di tutela dell'ambiente e del paesaggio mentre le 19 Bandiere arancioni rappresentano un marchio di qualità turistico-ambientale conferito dal Touring Club ai piccoli comuni dell'entroterra che si distinguono per un'offerta di eccellenza e un'accoglienza di qualità. Insomma, "i turisti hanno scoperto con piacere le nostre bellezze", insiste Pieroni. Turisti per lo più italiani ma ci sono anche tanti stranieri e, in particolare, belgi e inglesi. L'assessore Moreno Pieroni a questo punto rilancia, allora, e fa annunci importanti per il settore: "L'au- mento di presenze che si è re- dal punto di vista delle pregistrato, va potenziato e, per senze. La sola nota stonata questo, il nostro obiettivo è che occorre evidenziare è quello di approvare il pro- che, pur essendo gli alberghi gramma di promozione per il pieni, la gente spende poco". 2016 entro ottobre così da Soddisfatto dei risultati soddisfare gli operatori che del turismo dell'entroterra è potrebbero organizzarsi in anche Luciano Pompili, presimodo migliore". Tra le inizia- dente Federalberghi Martive di punta per il prossimo che. anno, "la costituzione di un Che dice: "C'è un incregruppo di lavoro per promuo- mento decisamente imporvere interventi sia strutturali tante degli stranieri, almeno sia culturali per valorizzare il giubileo della Misericordia". Rispetto alle prospettive, La Regione vuole accelerare i tempi di promozione l'assessore Pieroni è ottimista. "Se il trend resta questo, dell’offerta approvando agosto e settembre si presen- il programma entro ottobre tano sotto i migliori auspici μ L’indagine della Cna Balneatori: sulla costa +20% di presenze Sarà un Ferragosto super IL DOSSIER Ancona · Marche, sarà pienone sotto l’ombrellone a Ferragosto, come mai negli ultimi anni. Con il vantaggio, per i consumatori, di trovare nei bar e nelle pizzerie degli stabilimenti balneari, prezzi invariati rispetto alla stagione scorsa. Così come per i servizi da spiaggia. I dati dei mesi di giugno e luglio lungo le nostre coste sono stati entusiasmanti e anche le previsioni per agosto non sono da meno. Tempo permettendo, infatti, l’indagine condotta da Cna Balneatori tra i propri associati nelle località costiere delle Marche e delle altre regioni italiane conferma un andamento turistico davvero da incorniciare. Un sondaggio che conferma l’andamento generalmente positivo della stagio- ne estiva 2015, dopo le “vacche magre” degli anni passati. L’indagine di Cna Balneatori afferma che nel periodo clou del turismo balneare, quello compreso tra il 10 e il 23 del mese, le presenze aumenteranno di oltre il 20 per cento rispetto al 2014. Un dato confortante, anche se bisogna tenere conto del cattivo tempo che ha caratterizzato tutta la scorsa estate sulle spiagge marchigiane. Tra i dati di particolare rilievo, la fine di quella formula “mordi e fuggi” che negli ultimi anni ha caratterizzato il turismo estivo italiano e quello regionale: le permanenze, stando alle prenotazione negli Meglio delle nostre spiagge faranno solo quelle abruzzesi e romagnole con una crescita del 25% stabilimenti, si sono allungate ad almeno una settimana. E se per una volta anche le imprese turistiche sembrano avere motivi di soddisfazione dai dati sulle presenze, anche per i consumatori il cuore dell’estate 2015 si presenta con qualche buona notizia: tanto i servizi in spiaggia che i prezzi della ristorazione sono rimasti invariati rispetto all’anno passato. Meglio delle spiagge marchigiane faranno quelle di Abruzzo ed Emilia Romagna, con aumenti delle presenze che sfioreranno il 25 per cento rispetto al 2014 e supereranno anche le due stagioni precedenti. Aumenti che si fermeranno al 15 per cento negli stabilimenti balneari di Friuli Venezia Giulia, Molise e Veneto. Presenze previste in aumento di oltre il 20 per cento anche in Puglia e in Sicilia. © RIPRODUZIONE RISERVATA Lunedì 10 Agosto 2015 3 MARCHE Online www.corriereadriatico.it A14 e Statali alla prova dell’esodo Guerrini della Polstrada: “Il traffico è stato molto intenso ma regolare. E bravi i marchigiani” ESTATE ROVENTE MARIA CRISTINA BENEDETTI Ancona Dal rosso s’impenna fino al nero. Il bollino del traffico da esodo, che tende a Ferragosto, vale un indicatore economico: si torna a viaggiare, si torna in vacanza. Sul tratto marchigiano dell’A14, tra ieri e oggi, era in circolazione il 30% in più di auto rispetto allo scorso anno, ovvero più 1.500 vetture all’ora. Uno scatto che scende al 18% se la via delle ferie passa per una strada statale. Passa, ma non si ferma tant’è che il bilancio di questa due giorni di fuga dalla quotidianità non ha creato disagi. Parola di Emilio Guerrini, dirigente della Polstrada Marche. “Non si sono registrati incidenti di rilievo, solo qualche rallentamento impercettibile, tra Ancona Nord e Ancona Sud”. Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, Senigallia e Fano sono stati gli altri punti tiepidi. Meno traffico, più pattuglie Così il bollettino del primo pomeriggio raccontava di traffico intenso ma scorrevole lungo l’A14 e di piccole code da Senigallia in giù lungo la carreggiata Sud, in particolare nei pressi delle gallerie. Morale: non si è ripetuto l’assalto di sabato alla SS16 con molti automobilisti che lasciavano l’autostrada, intasando la viabilità ordinaria. μ Secondo L’Adriatica è stata comunque abbastanza affollata dal traffico dei turisti diretti al mare. Vince la prudenza “E bravi i marchigiani - commenta Guerrini - hanno rispettato i limiti di velocità e le istruzioni per l’uso da partenze intelligenti”. E bravi gli agenti della Polstrada. “ Per l’occasione - fa notare il dirigente - abbiamo raddoppiato le pattuglie”. Tra fettuccia autostradale e statali sono 24 + 24. “In serata poi, per il gran finan del Summer Jamboree, abbiamo rafforzato il fronte con pattuglie fisse al casello di Senigallia”. Guerrini offre un’altra coordinata: “Le strade statali più gettonate dai vacanzieri sono state quelle che puntavano verso la montagna”. In direzione Visso, tanto per fare un esempio. E ancora: “Il picco del traffico è stato nella notte tra sabato e domenica e nelle primissime ore della mattinata, poi durante il giorno è stato un lento ma costante ritorno alla normalità”. Il dirigente della Polstrada per chiudere la comunicazione di servizio parte dalla cronaca per arrivare a un severo invito alla riflessione: “Nell’ultimo mese gli incidenti, anche quelli molto gravi, sono stati generati dall’uso del cellulare alla guida”. La voce di Guerrini si fa austera: “Basta telefonare mentre si è al volante. Basta con quei messaggini”. Non per- “Nell’ultimo mese gli incidenti sono stati generati dall’uso del cellulare alla guida” Dopo il caldo torna a scattare l’allerta meteo LE PREVISIONI Ancona Gli italiani tornano a partire per le vacanze e qualche volta si mettono in fila dona, chiamatela pure prevenzione. Nel resto d’Italia Dal particolare al generale. La terza domenica tra il rosso e il nero è iniziata con una circolazione molto intensa già dalle prime ore della mattina, ma non si sono registrati particolari disagi sugli oltre 25 mila chilometri di strade e autostrade gestite dall’Anas. Dettagli in cronaca: i maggiori flussi si sono registrati al Sud sul versante jonico, tirrenico e adriatico e ai valichi di confine in direzio- uno studio da ottobre 2014 a oggi ha recuperato ben 11 punti Sale l’indice di fiducia del viaggiatore I DATI Ancona Sale la voglia di viaggio degli italiani: l’indice di fiducia del viaggiatore, elaborato da Confturismo-Confcommercio con l’istituto Piepoli, ha raggiunto a luglio il suo massimo storico, passando da 63 a 66 su 100 in un mese. Da ottobre del 2014 a oggi, l’indice ha recuperato ben 11 punti. È il sintomo del miglioramento della situazione economica che comincia a mostrare i suoi effetti anche sul comportamento dei turisti italiani. Ed ecco i dettagli del caso: il numero medio di notti per viaggio per i prossimi tre me- Tutto il gusto delle ferie Ancona · Quasi un terzo della spesa di italiani e stranieri in vacanza in Italia è destinato alla tavola, tra ristoranti, pizzerie, trattorie, prodotti enogastronomici, per un importo complessivo stimato in circa 11 miliardi. È quanto emerge da uno studio della Coldiretti che nel padiglione “No farmers no party” all’Expo di Milano ha presentato la classifica dei primati enogastronomici. Morale: il cibo è il vero valore aggiunto delle vacanze made in Italy. si cresce, infatti, rispetto a luglio 2014 da 7,3 a 7,4 notti. Un incremento che, seppur limitato, mostra che l’ inversione di tendenza c’è stata . Aumentano, inoltre, gli ottimisti sull’uscita completa dalla recessione che sono quasi quattro su dieci: nel mese di maggio erano il 31%. Anche se cala la quota degli italiani che preferiscono trascorrere le proprie vacanze in Italia, quasi otto su dieci continuano a preferire il Bel Paese come meta delle prossime vacanze, con il Trentino Alto Adige in testa, che supera pure la Puglia e la Toscana. Da quella voglia di vacan- ze made in Italy a quell’irrefrenabile desiderio di mondo con la Spagna che rimane in posizione di leadership a livello europeo, davanti alla Croazia, mentre la Grecia è solo in terza posizione. Puntando ancora più lontano gli Stati Uniti sono la meta più segnalata a livello extra-europeo, davanti al Nord Africa che sconta le problematiche legate alla sicurezza. Expo continua ad essere un altro fattore importante di spinta al turismo italiano, dato che oltre sette italiani su dieci sono convinti possa portare nuovi flussi turistici. © RIPRODUZIONE RISERVATA ne di Francia, Slovenia e Croazia. Per favorire la fluidità della circolazione, fino alle 22 di ieri sera valeva il divieto di circolazione per i mezzi pesanti. Aumentano i vacanzieri Tornando al bollino del traffico, che in seconda battuta è un indicatore economico, ecco che quest’estate sono 15,3 milioni gli italiani che si concedono almeno un giorno di vacanza fuori casa nel mese di agosto con un aumento di oltre 2 milioni rispetto allo scorso anno. È un’analisi Coldiretti a mette- re nero su bianco che il grande esodo può essere la cartina di tornasole di una crisi che tenta la via della ripartenza. Con i vacanzieri riparto i consumi. Ripartono, ma con un andamento lento. I milioni di italiani che si sono messi in viaggio per godersi le ferie anche quest’anno, infatti, tireranno la cinghia sia moderando il budget - uno su tre spenderà meno di 500 euro, solo il 19% arriverà a 750 euro- e sia con prenotazioni “fai da te”. Si cambia rotta, ma non si sterza. © RIPRODUZIONE RISERVATA Una perturbazione in arrivo dalla Francia raggiungerà nelle prossime ore il Nord Ovest dell'Italia, portando piogge e un generale calo delle temperature. I fenomeni oggi si estenderanno alle regioni del Centro Sud. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso una allerta meteo che prevedeva, dal pomeriggio di ieri, precipitazioni diffuse, che localmente potranno essere molto intense e accompagnate da grandinate, fulmini e forti raffiche di vento, su Valle d’Aosta e Piemonte. Sempre ieri un violento temporale si è abbattuto nel pomeriggio nella zona tra Sassoferrato e Fabriano. I vigili del fuoco sono intervenuti a Poggio San Romualdo per verificare eventuali danni provocati da un fulmine. Nelle prime ore di oggi le piogge interesseranno anche l'Emilia Romagna e, successivamente, Toscana, Lazio, Umbria e Abruzzo. Annuvolamenti e possibili temporali anche sulle Marche. Sulla base dei fenomeni previsti, il Dipartimento ha anche valutato una criticità arancione per rischio idrogeologico sul Piemonte occidentale, una criticità che si estenderà anche al Piemonte e alla Toscana. Lunedì 10 Agosto 2015 T: 0721 31633 FANO E: [email protected] XV F: 0721 67984 Un tesoro precluso al pubblico NOTIZIE FLASH L’ex sovrintendente Baldelli denuncia: chiuso l’accesso ai beni monumentali ESTATE ED EVENTI MASSIMO FOGHETTI Fano Promuoviamo le nostre bellezze, ma poi le facciamo vedere solo in rare occasioni. Contrasta con la promozione turistica svolta dall'Amministrazione comunale che punta molto, oltre il mare, sulla romanità in cui affondano le radici di Fano e sui monumenti e beni artistici che ne documentano la bellezza offerta dai secoli successivi, l'accessibilità degli stessi. Un turista che visita il centro storico desidererebbe poter entrare ogni giorno nelle aree archeologiche, negli ambienti sotterranei, nelle chiese, come quella di San Pietro in Valle che viene descritta in tutte le guide come la più bella chiesa barocca di tutte le Marche. Invece il più delle volte si trova davanti a porte chiuse in maniera irremovibile. Chiusa quella di San Pietro, chiusa quella degli scavi di Vitruvio, chiusa quella della sala ipogea della Memo, chiusa quella dell'anfiteatro romano, senza parlare di quella del teatro romano riaffiorato in via De Amicis, le cui trattative tra Comune e proprietà per l'acquisizione pubblica dovevano risolversi prima delle ferie estive. La situazione incombente ha attirato l'attenzione anche dell' ex sovrintendente ai beni archeologici Gabriele Baldelli, lui stesso trovatosi in difficoltà, quando accompagnando un gruppo di amici in visita al complesso sotterraneo dell'ex Luigi Rossi, si è trovato di fronte l'ennesima porta chiusa. "I monumenti e i resti archeologici - ha detto - debbono essere resi fruibili nella maniera più ampia possibile. Sono la nostra ricchezza sia dal punto di vista storico che da quello economico, perché costituiscono una attrattiva turistica che pochi altri Paesi hanno" Poi ha lanciato una proposta: “Chiunque organizzi manifestazioni la cui scenografia è costituita dai principali monumenti della città, come l'arco di Augusto o la porta della Mandria, dovrebbe pagare un obolo in più al Comune in modo da costituire un fondo per la cura e la manutenzione del monumento stesso. Vedere organizzare mercatini, fiere o feste al Pincio, privando il turista della visione della porta più monumentale della città, donata agli antichi fanesi, dall'imperatore Ottaviano Cesare Augusto stesso, significa deprezzare i nostri beni". Che dire poi di risorse perennemente chiuse o ancora da aprire al pubblico? Almeno, grazie al volontariato dell'Archeoclub ogni tanto si organizzano visite guidate agli scavi di Vitruvio e grazie ad alcune iniziative intraprese da guide auto- Nell’elenco chiesa di San Pietro, scavi di Vitruvio sala ipogea della Memo anfiteatro e teatro romani Il parco di notte per San Lorenzo Uno dei momenti di spettacolo a In Gir per Fan rizzate si organizzano tour turistici nel centro storico, ma queste sono occasioni che si presentano solo in alcuni giorni della settimana ed a orari prestabiliti. Ricevere informazioni su di essi agli uffici turistici della città la domenica è impossibile, perché gli uffici sono chiusi. Vi sono altre meraviglie che continuano a rimanere celate, come la domus di via dell'Abbazia, dove ogni tanto la Soprintendenza fa capolino, verifica l'ambiente, ma non risolve il problema dell'accesso. Se un simile tesoro lo avesse un Paese d'oltralpe farebbe ponti d'oro! Ma noi, sempre con il permesso della Soprintendenza, ci siamo presi il lusso di cancellare letteralmente la necropoli di via Fanella, la prima fuori le mura. © RIPRODUZIONERISERVATA Successo sabato sera per In Gir per Fan LA MANIFESTAZIONE Fano Vivacità, allegria, curiosità, sono gli elementi che hanno caratterizzato l'atmosfera di "In Gir per Fan", la manifestazione che, insieme alla Festa del Mare, ormai dà l'impronta di sé al mese di agosto. Una vera e propria folla di fanesi e di turisti ha invaso sabato sera il centro storico, penetrando in tutte i vicoli e le piazzette che lo costellano e seguendo un itinerario ben preciso tracciato dalla Pro Loco che proponeva una serie di iniziative gastronomiche, musicali e culturali, in un mix ben studiato e alla portata di tutti. Ancora una volta comunque la gastronomia ha svolto il compito di forza d'attrazione. Muniti di un sacchetto appeso al collo, contenente tutte le indicazioni del caso, i partecipanti hanno potuto gustare il tartufo di Acqualagna, grissini avvolti in fette di prosciutto nostrano, la polenta di San Costanzo, i sardoncini scottadito, la salciccia nostrana, dolci, gelati, bere del buon vino e terminare la cena itinerante gustando una Moretta. Tutto questo nel contesto di una scenografia incomparabil Soddisfatto il presidente della Pro Loco Etienne Lucarelli. Già fissata a ottobre la discussione dell’istanza di Madonna Ponte. Segnalato un danno di 40 milioni. La giunta tace Ex zuccherificio, incombe il ricorso al Tar IL CASO Fano Sul Piano regolatore generale incombe un ricorso al Tar potenzialmente in grado di inficiare una scelta strategica dell’amministrazione comunale (seppure espressa finora solo in negativo). Si tratta dell’istanza promossa dalla società Madonna Ponte contro la bocciatura della variante dell’area ex zuccherificio avvenuta in Consiglio comunale lo scorso 18 febbraio (21 no contro 4 sì) al termine di un iter di 5 anni. Il Tar delle Marche ha già fissato all’8 ottobre l’udienza per la discussione nel merito del ricorso, a meno di cinque mesi dal deposito. La società Madonna Ponte, tutelata dall’avvocato Alberto Lucchetti di Ancona, chiede l’annullamento della delibera. Non è stata presentata una contestuale domanda di indennizzo ma nel ricorso si segnala che la società perde un investimento già realizzato di 40 milioni di euro ed è evidente che in caso di accoglimento delle sue ragioni al Comune verrebbe presentato il conto. Nel ricorso due sono le censure. Una di metodo: si sostiene che la legge urbanistica regionale esclude la possibilità di negare l’approvazione di una variante quando l’iter, come nel caso in questione, si è perfezionato con tutti i pareri favorevoli. E una di merito: il motivo della protezione dei negozi del centro storico rispetto a un nuovo centro commerciale sarebbe illecito, contra- rio cioè a una legge nazionale del 2012 che recependo le direttive Ue tutela la libertà degli insediamenti commerciali. Il Comune di Fano, con l’avvocato Romoli, sostiene la legittimità di quella scelta. Sul piano politico è significativo che dal 18 febbraio la giunta non abbia battuto un colpo sulle nuove previsioni nell’area, dove aumenta il degrado. Per escludere danni giudiziari, ci sarebbe sempre la via negoziale l.fur. sul nuovo assetto. Avanza il degrado all’ex zuccherificio Manca il nulla osta della procura. Stamattina l’accertamento sulla salma di Corrado Tallevi L’Unitalsi si impegna a portare Alex al funerale IL LUTTO Fano Si terrà stamattina l'accertamento sulla salma di Corrado Tallevi il padre di famiglia di Cartoceto, perito in un incidente automobilistico sull'A 14 alle porte di Ancona, venerdì scorso in cui è rimasto gravemente ferita la moglie, mentre il figlio disabile Alex che viaggiava nello stesso automezzo se l'è cavata con poco. Entrambi erano stati ricoverati all' ospedale di Torrette di Ancona, dove la moglie, ancora tenuta sotto sedativi, sta lentamente migliorando. I medici dunque non disperano di salvarla. Nel frattempo i volontari dell'Unitalsi, con cui la famiglia Tallevi, aveva uno stretto rapporto di amicizia, si stanno interessando di procurare un mezzo affinché il figlio possa partecipare ai funerali del padre, di cui al momento non sa della morte, non appena il magistrato consegnerà il cadavere alla famiglia. A lungo in passato l'Unitalsi, presieduta da Manenti, si è occupata di Alex assistendolo in vari pellegrinaggi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA ©RIPRODUZIONE RISERVATA Turisti da 50 anni Festa per i Baldinotti Fano Una costanza inossidabile e un’amicizia consolidata e sincera. I coniugi Giuseppe e Lore Baldinotti, di Scandicci nei pressi di Firenze, da 50 anni vengono in vacanza a Fano, all’hotel Augustus, e frequentano la spiaggia Lido 2, puntualmente dalla seconda quindicina di luglio a Ferragosto. Perciò oggi alle 10 nella sala ricevimenti dell’Augustus è stata organizzata una festa in loro onore da Comune, Iat e direzione dell’hotel con targa ricordo e gustoso buffet . Proietti, installazioni all’hotel San Marco Fano L'Hotel San Marco, in via Faà di Bruno, 43a Marotta ospita alle 21.30 oggi una serata completamente dedicata all'arte dell'installazione, un linguaggio concettuale che vede protagonista e trasforma lo spazio. A presentare le sue opere sarà l'artista Gian Luca Proietti. Una donna di 55 anni in via Squarcia Trovata morta in casa LA TRAGEDIA Fano Corrado Tallevi, 71 anni, deceduto venerdì nel pellegrinaggio a Loreto Fano Le Donne nel parco e il Comitato Bertolagi, anche quest'anno organizzano per questa sera l'evento "Il Parco di notte" al campo d'aviazione di Fano. A partire dalle 18,30 l'appuntamento è sul prato dietro i vecchi hangar, per aspettare il buio; intanto i bambini potranno giocare all'aperto e tutti potranno partecipare a una cena condivisa. Infine, al tramonto del sole, si passerà all'osservazione del cielo stellato con l'aiuto di Gabriele Marchetti esperto in astronomia. Una nuova tragedia causata dalla depressione si è verificata sabato scorso in una delle case di via Davide Squarcia, dove si è tolta la vita, una donna di 55 anni, che da tempo viveva in un grave stato di prostrazione. Intorno alle 22.30, allertati dal 118, cui si erano rivolti i parenti, i vigili del fuoco sono intervenuti per forzare l'ingresso della casa, dato che la proprietaria non rispondeva ad alcuna chiamata. Una volta entrati ed ispezionati tutti i locali, hanno trovato la donna impiccata nella mansarda. Purtroppo per lei, non c'era più nulla da fare. Viveva nell'appartamento da sola, anche se nelle abitazioni vicine risiedevano alcuni parenti. Sul luogo sono intervenuti anche gli uomini del Commissariato di Fano che hanno rinvenuto dei bigliettini con messaggi che non lasciavano dubbi sul suicidio. La donna chiedeva perdono a tutti, ma non se la sentiva più di vivere. © RIPRODUZIONE RISERVATA Lunedì 10 Agosto 2015 7 LETTERE&COMMENTI LE LETTERE VANNO INVIATE A: Corriere Adriatico via Berti 20, 60100 Ancona T: 071 4581 E: [email protected] F: 071 41989 La Regione sta mantenendo gli impegni presi L’INTERVENTO GIANLUCA BUSILACCHI * L'approvazione del Rendiconto 2014 da parte della Giunta regionale evidenzia come l'esecutivo stia tenendo il passo con gli impegni presi. Mi riferisco, in particolar modo, al ripristino del Fondo per il sociale. Per questo esprimo, a nome mio e del gruppo Pd, soddisfazione per l'importante segnale dato ai cittadini. Un tratto di continuità con gli oneri assunti dal Partito democratico per la tutela della comunità marchigiana, a partire da quanto promesso dal presidente della regione Marche Luca Ceriscioli in campagna elettorale e ribadito nella relazione sul programma di Governo durante il suo insediamento, per arrivare alla mozione a mia firma, approvata a maggioranza dall'Assemblea legislativa nella seduta dello scorso 21 luglio, che impegnava presidente e Giunta a ripristinare in tempi brevi il Fondo per il sociale. L'approvazione del Rendiconto 2014 rappresenta l'atto fondamentale per ottenere la decisione di parifica della Corte dei Conti, come previsto dalla legge 213/2012 ed è lo step propedeutico per procedere alla variazione di Bilancio, sede in cui avverrà il ripristino formale delle risorse in questione. Di qui a breve, quindi, la decisione assunta nei giorni scorsi dalla Giunta produrrà effetti Partendo dal reintegro del Fondo sociale il governo del presidente Ceriscioli è già al lavoro MILANO DOMENICA 9 AGOSTO 2015 Ecco i gioielli delle donne Maasai Milano Arriva a Expo l'arte delle donne Maasai: fino al 14 agosto, nello spazio Me and We-Women for Expo, esposti preziosi di perline colorate realizzati dalle donne del villaggio di Mkuru, nel nord della Tanzania. Li hanno disegnati con il supporto dell'Istituto Europeo di Design (Ied) e della designer Francesca Torri Soldini, per il progetto 'Maasai Women Art', dell'Istituto Oikos Onlus, vincitore del concorso 'We-Progetti per le donnè organizzato da Padiglione Italia. L'Istituto Oikos è un'organizzazione no-profit che dal 1996 opera per la tutela delle risorse naturali e lo sviluppo sostenibile. Grazie al progetto 'Maasai Women Art', ogni anno le 'mamas' riunite in una cooperativa lanciano una nuova collezione di gioielli, che unisce tradizioni Maasai e gusto occidentale. Oikos promuove progetti rivolti soprattutto alle donne, a cui sono stati dedicati anche corsi di alfabetizzazione e seminari sulla gestione d'impresa, grazie ai quali sono state acquisite capacità di gestire ordini, di rinnovare periodicamente la gamma dei prodotti offerti e di amministrare gli utili in maniera efficiente. © RIPRODUZIONE RISERVATA μ L’agricoltura materiali e la reintegrazione del Fondo sociale potrà, così, scongiurare i gravi problemi e disservizi che sarebbero derivati dal taglio quasi totale delle risorse a tale settore previsti, dal 2014 al 2015, dalle disposizioni approvate nella scorsa legislatura. Sono certo che l'azione portata avanti dall'esecutivo regionale, che può contare sul fondamentale contributo del Partito democratico, sarà apprezzata dai tanti Comuni della nostra regione, associazioni e organizzazioni che si prendono cura dei soggetti più fragili del- μ Confartigianato la società, per cui il ripristino di tali risorse rappresenta davvero una boccata di ossigeno vitale. La riattivazione dei fondi per il Sociale inoltre è in linea con l'avvio di questa legislatura, che si sta caratterizzando per i tagli alle spese di Palazzo e l'aumento - dall’altra parte delle spese per i cittadini. Fronte su cui anche il gruppo del Partito democratico si è già impegnato e su cui intende proseguire nel corso della legislatura. * capogruppo Pd in Regione © RIPRODUZIONE RISERVATA LA RIFLESSIONE I SINDACATI Peccato disperdere il patrimonio del Corpo forestale Privatizzare il Sanzio ma quale futuro per i lavoratori? L'approvazione del ddl "Madia", oltre ai vari punti riguardanti la pubblica amministrazione , ha affidato al Governo, il destino del Corpo forestale dello Stato. E' da tempo, oramai, che si discute sul futuro di un Corpo, con 200 anni di vita, che, con ogni probabilità il Governo deciderà di far confluire nell'Arma dei carabinieri per una parte, mentre per quanto concerne il settore del Corpo che si occupa del contrasto agli incendi boschivi, dovrebbe confluire, secondo le voci correnti, nei Vigili del fuoco. Quasi certamente, questo avvilente quadro, sarà confermato e rappresenterà un errore clamoroso del Governo Renzi. Si sta quantomeno un enorme patrimonio di professionalità e di esperienza che qualsiasi Paese saggio ed accorto, tutelerebbe, anzi, cercherebbe di potenziare. Quale risparmio rappresenta per il Paese attuato una operazione "spezzatino" sulla pelle del Corpo forestale? La confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil e i loro sindacati di categoria Filt Fit e Uiltrasporti, esprimono forte preoccupazione sulla delicata fase di riassetto proprietario e relativa privatizzazione della società Aerdorica che gestisce l'Aeroporto delle Marche. Una vendita da parte della Regione Marche, attuale socio di maggioranza, che sta avvenendo senza che vi sia stato alcun incontro con le organizzazioni sindacali ripetutamente richiesto per valutare congiuntamente le possibili ricadute sui 100 dipendenti, da considerare tra i principali aspetti di valutazione sulle scelte che la Regione dovrà compiere. L'operazione non può limitarsi ad un passaggio proprietario, ma debba realizzarsi con tutte le garanzie per l'occupazione e per il rilancio di una infrastruttura così importante e così strategica per l'economia marchigiana e per il concreto decollo del polo logistico porto, interporto e aeroporto. ANTONIO DE LIETO SEGRETARIO NAZIONALE LIBERO SINDACATO POLIZIA I SINDACATI CGIL, CISL E UIL ANCONA come importante sbocco occupazionale in Italia I nostri giovani tornano alla terra Roma · I giovani italiani tornano alla terra, rinnovando il modo di pensare all’agricoltura e il Nord Est traina il cambiamento che vede la trasformazione degli agricoltori in imprenditori agricoli e un aumento significativo dell’innovazione nel settore primario. Lo hanno spiegato Alessandro Peressotti, professore del dipartimento di Scienze agrarie e ambientali dell’Università di Udine, Pietro Biscontin, direttore della cooperativa Viticoltori Friulani La Delizia e Marco Tam, presidente di Greenway, azienda all’avanguardia nella produzione di biogas, partecipando al primo incontro della quinta edizione di "Economia sotto l’ombrellone" incentrato sul tema “Ritorno alla terra - Investire in agricoltura” e svoltosi al Palapineta di Lignano Sabbiadoro. «Il nuovo interesse dei giovani per l’agricoltura - ha detto Pe- ressotti - per noi è ormai evidente: negli ultimi cinque anni abbiamo raddoppiato le matricole che si iscrivono ai nostri corsi di laurea. Particolarmente significativo il cambiamento di mentalità dei nuovi studenti: mentre vent’anni fa chi intraprendeva gli studi in Agraria mirava a un posto nel pubblico, in un’organizzazione di rappresentanza o in qualche grande azienda, oggi molti studenti puntano a diventare imprenditori agricoli in prima persona e lo fanno anche se alle spalle non hanno una tradizione familiare. Negli ultimi anni, infatti, molti nostri laureati hanno dato vita ad aziende agricole, anche piccole e con poca terra, ma molto innovative. Come, per esempio, l’allevamento di lumache su un solo ettaro che in due anni è arrivato a un milione di euro di fatturato. Si tratta di aziende che forse non risolveranno il problema dell’occupazione, ma che rappresentano fondamentali fattori di innova- zione e stimolo per tutto il mondo agricolo». Il cambiamento in atto è stato confermato anche da Biscontin: «Qualche anno fa eravamo preoccupati perché l’età media dei soci aveva superato i 60 anni e le prospettive per la continuità erano negative; negli ultimi anni, però, sono entrati molti soci giovanissimi e le dimensioni medie degli appezzamenti coltivati sono aumentate: i 1.500 ettari coltivati da oltre 700 soci sono diventati oggi 2.000 ettari coltivati da 450 soci. C’è stato anche un cambiamento nell’approccio: prima molti associati tenevano un piccolo vigneto come integrazione al reddito di un altro lavoro, oggi molti soci hanno vigneti più grandi che sono la loro principale fonte di reddito. In agricoltura ormai non si può più improvvisare e oggi i giovani sono sempre più qualificati e hanno giustamente un approccio chiaramente imprenditoriale». © RIPRODUZIONE RISERVATA In edilizia appalti trasparenti Ancona Appalti trasparenti e rilancio dell'edilizia. Non potrà esserci una vera ripresa economica nella nostra regione, soprattutto nell’artigianato senza un recupero del comparto edile. I numeri sono impietosi e fotografano un settore che da volano di sviluppo ora si trova a fare i conti con una recessione pesantissima. Dal 2009 al 2014 le imprese artigiane delle costruzioni nella nostra regione, calcola l'ufficio studi di Confartigianato Marche, sono diminuite di 1.948 unità, pari al 10,4% a fronte del - 7% registrato per il totale dell’artigianato. In termini di occupati complessivi nel settore, tra il I trimestre del 2008 e il I trimestre 2015 la diminuzione nella nostra regione è stata del 14,1%: 6.800 occupati in meno. Occorre anche dare maggiore slancio alle opere pubbliche, grandi e piccole - dichiara Giorgio Cippitelli Segretario di Confartigianato Marche Partendo dall’edilizia scolastica, dalle opere di ammodernamento delle infrastrutture, dalle opere di difesa dal rischio idrogeologico e dal rischio sismico. Si debbono utilizzare al meglio le risorse europee, che impongono una quota importante dei fondi di coesione a favore della ristrutturazione delle città e si devono realizzare bandi di gara che consentano alle imprese del territorio di poter partecipare e alle opere di poter essere concluse positivamente. Per questo, gli appalti delle opere vanno frazionati in piccoli lotti e si utilizzino criteri di aggiudicazione, consentiti dal Codice degli Appalti, che evitando il massimo ribasso, portino ad evitare offerte ribassate in maniera anomala. Torniamo a chiedere che la Regione si faccia promotrice di un Protocollo sulla gestione trasparente ed efficace degli appalti pubblici, che vada nella direzione descritta, con un’azione forte di stimolo e controllo sulle stazioni appaltanti. Le stazioni appaltanti, in fase di programmazione ed avvio delle procedure contrattuali, devono valutare in via prioritaria la possibilità che i contratti siano aggiudicati in lotti separati. Sul fronte degli appalti nella Sanità poiché tale settore rappresenta il principale erogatore di spesa della Regione, chiediamo da un lato di conoscere il futuro della Stazione Unica Appaltante e, dall’altro, di definire modalità di appalto che, nel rispetto delle normative, utilizzino le best practices di altre Regioni per tutelare micro e piccole imprese”. © RIPRODUZIONE RISERVATA FANO E URBINO LUNEDÌ 10 AGOSTO 2015 7 •• Fano, la campagna referendaria di Possibile raccoglie nuove firme – FANO – E’ PARTITA la campagna referendaria fanese di Possibile, il nuovo soggetto politico fondato a livello nazionale dall’ex Pd Pippo Civati. In due giornate, con il banchetto a palazzo Gabuccini, sono state oltre 100 firme a sostegno degli 8 quesiti referendari: eliminazione dei capilista bloccati e delle candidature plurime; eliminazione della legge elettorale proporzionale con premio di maggioranza; eliminazione delle trivellazioni in mare; eliminazione del carattere strategico delle trivellazioni; riconversione ecologico dell’economia: dalle grandi alle piccole opere; esclusione del demansionamento e tutela dei lavoratori dai licenziamenti illegittimi; eliminazione del potere di chiamata del preside-manager. «Possibile – ha spiegato la coordinatrice Marta Costantini, ex Pd – è l’occasione per trasformare in azione concreta il malcontento dei cittadini». «Siamo nella fase co- stituente – ha spiegato Gianluca Ruscitti anche lui proveniente dal Partito democratico – di un partito di sinistra che aggreghi sui temi». Le firme ai quesiti referendari, una volta raccolte, dovranno essere convalidate da un consigliere comunale o da un assessore. Per ora la disponibilità è arrivata dall’assessore Samuele Mascarin (tra Sel e Possibile c’è un dialogo aperto a livello nazionale) e dai 5Stelle. Silenzio dai banchi del Pd. an. mar. MAROTTA «SITUAZIONE DELL’ILLUMINAZIONE PUBBLICA INACCETTABILE» Piano Marina, il black out è all’ordine del giorno – MAROTTA – SALE la protesta nel popoloso quartiere marottese di Piano Marina, che da circa tre settimane si trova a fare i conti con un blackout del servizio di illuminazione pubblica che genera parecchi disagi. A farsi portavoce del malcontento e della preoccupazione che serpeggia fra i cittadini, che col buio si sentono più vulnerabili anche per quanto riguarda possibili episodi di microcriminalità, è il consigliere comunale di maggioranza Giuseppe Canicattì, residente proprio a Piano Marina e che nonostante faccia parte della “squadra di governo” del sindaco Cavallo non risparmia qualche critica all’amministrazione. «E’ una cosa inaccettabile – dichiara –. Può succedere che l’illuminazione pubblica a volte vada in tilt, ma ormai qui a Piano Marina siamo al paradosso. E’ da circa il 20 di luglio che la sera e la notte abbiamo le luci accese 2 giorni sì e 3 no. Gli operai della ditta incaricata della manutenzione vengono, lì per lì la cosa si sistema, ma nelle ore successive torniamo al buio. Le famiglie sono sempre più esasperate, anche perché l’area interessata dal disservizio è molto ampia, abbracciando via Indipendenza, via Astronauti, via Della Luna, via Saturno, via Marte, via Mo- randi, via Mercurio, via Venere e anche il tratto corrispondente lungo la Statale Adriatica. Insomma, un intero quartiere immerso nelle tenebre. Il Comune deve prendere in mano la situazione e, a mio parere, chiamare urgentemente un’altra ditta in sostituzione di quella che sta effettuando le riparazioni in questo momento. Non è possibile che non si venga a capo del problema in maniera definitiva. Le persone del posto, e io con loro, sono stanche di questi continui blackout che, per altro, danno un’immagine di forte degrado a tutta la zona. Non siamo cittadini di serie “B” e pretendiamo un trattamento migliore». s. fr. URBINO DOMANI Sospensione idrica in alcune vie – URBINO – SOSPENSIONE servizio acqua per lavori alla rete idrica. Marche Multiservizi informa che domani dovrà essere sospesa la fornitura dell’acqua in alcune vie con il seguente orario: dalle 9 alle 13, via della Stazione N. civici pari dal 40 al 78, N. civici dispari dal 37 al 51, via Bocca Trabaria Sud N. civici pari dal 84 al 92. Ulteriori informazioni sul sito www.gruppomarchemultiservizi.it o al Numero Verde 800 600 999. Teatro dialettale oggi a Fano – FANO – PROSEGUE la rassegna di teatro dialettale sotto le stelle alla Bcc Arena di Tre Ponti. Oggi alle ore 21 è la volta di un gruppo pesarese. La compagnia dialettale “Il Faro” presenterà lo spettacolo dal titolo “La fatucchiera pastrucchiona”, commedia in dialetto pesarese. Ingresso 5 euro, ridotti 4 euro. In caso di maltempo, lo spettacolo è rinviato a martedì. Gli eventi alla Bcc Arena stanno riscuotendo un notevole successo di pubblico, visto che agli ultimi spettacoli in cartellone – Queen’s Symphonies dell’Orchestra Sinfonica Rossini giovedì scorso – vi hanno assistito circa mille spettatori. Bomba d’acqua su Carpegna: danni e feste rinviate – CARPEGNA – A CARPEGNA saranno anche abituati alle bombe del vicino poligono militare, ma certamente non si aspettavano la bomba d’acqua che è precipitata nel pomeriggio, dalle 15 e un quarto, con una gran violenza verso le 15,30. «C’è stato un fuggi fuggi generale dai pic nic in corso – racconta Luca Salucci, vicesindaco –. Non si vedeva più nulla, e la grandine è stato il meno. Si era creato uno “schermo d’acqua” e la cosa più strana è che in centro – a cinquecento metri dal campo in cui ero io – ancora non pioveva. Il Vespa Day è stato sospe- so, la parte della musica anni Sessanta è rinviata a mercoledì. Non ci siamo allagati perché siamo in montagna, ma i problemi sono stati notevoli perché a Cantoniera, Cippo e Sasso Simone c’erano centinaia di persone tra feste e pic nic». Qualche danno c’è stato nel Palazzo dei Principi: una grondaia si è staccata dal tetto e una gran quantità di acqua si è riversata sui muri (foto a sinistra). L’acqua ha provocato danni anche agli stand della mostra dell’artigianato sempre nel Palazzo dei Principi (foto a destra). Per il maltempo è scivolata anche a mercoledì 12 la presentazione del libro “Gli spaghetti con il principe” di Valter Ciabochi. URBINO TAGLIO DEL NASTRO CON IL SINDACO GAMBINI E L’ASSESSORE CRESPINI Raphael e Di Gregorio alla Casa della musica – URBINO – NON POTEVA esserci migliore inaugurazione che questa per la Casa della Musica di Urbino, rinnovata di recente. A tagliare il nastro inaugurale – evidentemente emozionati – Raphael Gualazzi e Daniele Di Gregorio (che l’altroieri hanno anche fatto un applauditissimo concerto in piazza delle erbe, le cui foto sono nel nostro sito all’indirizzo www.ilrestodelcarlino.it/pesaro). Con loro l’assessore Maria Francesca Crespini e il sindaco Maurizio Gambini. Di Gregorio di recente è anche diventato direttoe della Cappella musicale del SS. Sacramento, istituzion urbinate antichissima (risale al 1506) che da decenni attende un rilancio su scala nazionale. 20 LUNEDÌ 10 AGOSTO 2015 IL GIORNO il Resto del Carlino LA NAZIONE TURISMO DATI POSITIVI PER LE MARCHE Prezzi bassi, tranquillità e bel tempo «Presenze in crescita oltre il 10%» L’ALTRO FRONTE Le città d’arte conquistano sempre più visitatori ANCONA DA MACERATA a Urbino fino ad Ascoli quest’estate verrà incorniciata per la buona affluneza di turisti. Palazzo Buonaccorsi completato con il terzo piano dedicato all’arte moderna; la Torre Civica abbellita con il planetario e l’orologio con i Magi che fanno capolino alle 12 e alle 18 in piazza della Libertà; e, ovviamente, lo Sferisterio con la stagione lirica. Sono solo tre delle perle per le quali Macerata è diventata un punto di riferimento turistico, d’estate ma non solo. La conferma arriva anche dai dati sulle presenze: nei primi sei mesi dell’anno c’è stata una crescita del 5% rispetto allo stesso periodo del 2014. Sono stati 18.678 i visitatori che sono arrivati a Macerata. A Urbino l’andamento turistico conosce da sempre improvvisi picchi positivi e negativi. Il turismo nella città ducale arriva come un’onda: ad esempio nel periodo delle gite scolastiche c’è una vera invasione, quando sono terminate le lauree in città si vede in giro poca gente, tanto da far pensare che vada tutto male. Ma dopo il luglio sonnecchioso, ma positivo per gli alberghi, è agosto il momento della riscossa per le presenze fisiche, con eventi come Urbino Plays Jazz, La Festa del Duca. In compenso quest’anno le presenze alberghiere di agosto si annunciano fiacche nelle prenotazioni, a riprova che il turismo mordi e fuggi è un modello in espansione. La Galleria Nazionale delle Marche grazie alle aperture notturne settimanali (fino alle 23,30 il sabato) ha contribuito a vivacizzare l’offerta culturale serale. Ascoli Piceno si conferma sempre più città d’arte a misura di turista. E se da maggio a giugno è soprattutto il turismo scolastico a farla da padrone nelle ‘cento torri’, nei mesi di luglio ed agosto il capoluogo Piceno diventa meta soprattutto di stranieri. Olandesi, inglesi e tedeschi i più attratti dal capoluogo Piceno, come si sta del resto verificando proprio in questi giorni, ma anche gli italiani. Nonostante quest’ultimi, nella maggior parte dei casi, sono i principali artefici del cosiddetto turismo (meno redditizio) ‘mordi e fuggi’. Il presidente di Assoturismo Albonetti: «Gli incassi restano stabili» Sandro Galli ANCONA La scheda TORNANO a sorridere le località balneari marchigiane che fanno registrare per il primo scorcio di stagione incrementi a doppia cifra: un più 15 per cento a giugno e un più 20 per cento a luglio appena concluso di presenze negli stabilimenti balneari rispetto agli stessi due mesi dell’estate 2014. Gli ultimi dati sono stati diffusi con grande ottimismo e soddisfazione dal sindacato operatori balneari Sib Confcommercio. Un segno positivo che tra l’altro pone le Marche tra le principali mete turistiche balneari e che lascia ben sperare gli operatori per l’esito della stagione 2015 partita all’insegna di non poche preoccupazioni ed incertezze. Senigallia Per due lettini e ombrellone 23 euro in prima fila e 19/20 euro dalla seconda Civitanova Un ombrellone e due lettini dai 15 ai 18 euro. 300 euro al mese con l’abbonamento IN SPIAGGIA In alto una veduta di Portonovo. A sinistra il presidente regionale di Assoturismo Claudio Albonetti sta andando invece l’estate 2015? MA il presidente regionale Assoturismo Confesercenti, Claudio Albonetti invita a tenere a freno toni trionfalistici. Presidente, le risultano questi incrementi per quanto riguarda il turismo marchigiano? «Per quanto riguarda la nostra associazione, non risultano queste percentuali – osserva Albonetti –. Abbiamo dati che certificano dinamiche positive per le Marche, ma siamo sul 10% con recuperi a luglio». A cosa è dovuto questo incremento? «Innanzitutto al bel tempo. Lo scorso anno a luglio ha piovuto 27 giorni su 30, mentre quest’anno siamo arrivati ad avere 40 gradi di calore tutti i giorni. Ma questo non significa che abbiamo risolto così tutti i nostri problemi». Secondo l’Assoturismo come «Sicuramente meglio di quella del 2014. Non soltanto per il tempo che invita ad andare al mare. Ci sono altri elementi di novità rispetto ad un anno fa. Ad esempio la situazione non certo tranquilla del Nord Africa. In base alle nostre previsioni, agosto farà registrare un numero maggiore di presenze. Anche perché le Marche offrono ancora località a misura d’uomo, servizi adeguati ed una relativa tranquillità. Ma c’è anche l’altra faccia della medaglia». E sarebbe? San Benedetto Un ombrellone e due lettini dai 15 ai 20 euro. Al mese dai 300 ai 1500 in base ai servizi «I miei colleghi marchigiani confermano che a fronte di un incremento di presenze, siamo di fronte ad un turista che in media spende 540 euro per le vacanze. Se aumentano le presenze, questo non significa che c’è un incremento della redditività delle strutture ricettive perché per battere la concorrenza non bisogna alzare i prezzi». Per quanto riguarda i turisti stranieri? «Se ne vedono ma il loro numero non è elevato. Ne stanno arrivando parecchi ad esempio nel senigalliaese per il ‘Summer Jamboree’». L’ANALISI DAL FABRIANESE ALL’ALTO MACERATESE FINO ALLA ZONA INTERNA DEL PESARESE E la collina piace ai manager americani ANCONA L’ALTRO TURISMO, quello della natura incontaminata e dei silenzi di alta collina, non avrà mai i grandi numeri delle estati in riviera eppure cresce in presenze ed estimatori. Da regione al plurale, le Marche si sdoppiano anche quando c’è da proporre un’offerta multipla per i visitatori che pure nei mesi più caldi non perde di vista l’alternativa tra refrigerio e cultura nell’entroterra. E così ecco il boom delle Grotte di Frasassi, il primo museo marchigiano per numero di visitatori, che in questo 2015 vola – dati aggiornati al 31 luglio – a 143mila presenze in sette mesi, ovvero il 6% in più di un anno fa e addirittura il 20% sul 2013. Si impenna lo sbarco degli stranieri (8 mila a luglio, il 45% in più dello stesso mese 2014) e si consolida la presenza degli italiani grazie pure all’apertura nei giorni scorsi del nuovo Parco avventura tra ponti so- spesi e percorsi a bordo fiume a due passi dalle cavità naturali. L’APPENNINO che piace è anche nel Pesarese, dove il museo dei bronzi dorati di Pergola gestito dalla Confcommercio migliora i numeri del 2014 e sogna di tornare a sfondare il mu- IL FENOMENO IMMOBILIARE Sono in crescita gli stranieri a caccia di residenze da acquistare nell’entroterra ro delle 10mila visite annue, mentre a Urbino palazzo Ducale e galleria nazionale restano mete molto gettonate. E sebbene l’estate non sia la stagione clou, le montagne di Sarnano registrano una buona af- fluenza tra gli amanti delle terme ma anche di escursionismo e mountain bike, perché da quelle parti non si vive di soli sport invernali. MA IL VERO fenomeno dell’estate tra boschi e montagne è il risveglio del mercato immobiliare di qualità legato agli stranieri. Emblematico il caso di Fabriano, dove diversi manager internazionali dell’azienda Whirlpool – che a fine 2014 ha acquisito Indesit – per la prima volta sono approdati sul territorio e ne sono rimasti affascinati. Molti di loro hanno iniziato a bussare alla porta delle agenzie di settore per chiedere informazioni sull’acquisto di ville e villini in mezzo alla natura dal Fabrianese al vicino confine con il Maceratese e perfino l’Ascolano, scoprendo come la tanto reclamizzata Toscana in fondo non è poi così più affascinante delle colline di casa nostra. Alessandro Di Marco CALCIO LUNEDÌ 10 AGOSTO 2015 il Resto del Carlino FANO-ASCOLI AMICHEVOLE DI LUSSO Alma Fano Ascoli 2 2 ALMA JUVE FANO (4-3-1-2): Ginestra; Salvato, Torta, Nodari, Bartolini; Marconi, Lunardini (16’ st Lucciarini), Borrelli; Falsaperla; Gucci, Sivilla. Alma Juve Fano II Tempo: Marcantognini; Camilloni, Mei, Mistura, Cuomo; Favo, Lunardini, Sassaroli; Chiacchiarelli; Buongiorno, Sivilla (16’ st Gambelli). A disp. Gregorini, Ganbelli, Terrè, Palazzi. All. Alessandrini. ASCOLI PICCHIO (4-3-1-2): Lanni (25’ st Svedkauskas), Pelagatti, Cinaglia (2’ st Jankto), Mengoni, Pecorini; Addae, Pirrone, Carpani; Grassi (28’ st Berrettoni); Mustacchio (44’ st Tomasetti), Tripoli (24’ st Frediani). A disp. Orsolini, Gualdi, Paolini, De Grazia, Liberati. All. Petrone. Arbitro: D’Ascanio di Ancona. Reti: 22’ pt Gucci, 14’ st Grassi, 34’ 13 ••• AZIONI FOTOCOPIA LA RIPRESA LA PUNIZIONE DI BORRELLI CHE SUGGERISCE IL COLPO DI TESTA VINCENTE AL 22’ SI RIPETE POCO DOPO, MA LA PALLA E’ FUORI DI UN NIENTE IL ‘PICCHIO’ DEVE SOFFRIRE FINO AL 14’ DEL 2° TEMPO PRIMA DI RIACCIUFFARE L’ALMA CHE POI SCHIERA I RINCALZI E VA SOTTO GRANATA SPAVALDI Giocano alla pari con l’Ascoli per tutto il primo tempo Le reti Apre Gucci, i bianconeri pareggiano con Grassi. Botta e risposta nel finale sa. Punizione dalla sinistra di Borrelli per una trattenuta di Pelagatti saltato da Gucci, e lo stesso centravanti con una splendida elevazione anticipa tutti di testa e infila in rete. Fano vicina al raddoppio al 28’ con un’azione fotocopia: punizione stavolta da destra di Borrelli che spiove in area e Nodari, tutto solo, di testa manda fuori da pochi metri. L’Ascoli è impacciato e si vede, non solo nelle chiusure, ma anche quando si tratta di organizzare la manovra. Comunque al 38’ gli ospiti sfiorano il pareggio. Carpani filtra un pallone in area per Tripoli che è bravo a girarsi e a far fuori difensore e portiere, ma sulla linea è Nodari a salvare la porta granata. Tre minuti dopo Addae s’invola sulla destra, ma il suo traversone è respinto da Ginestra. NELLA ripresa Alma coi rincalzi I padroni di casa Su di un telaio collaudato inseriti due giovani esterni di grandi prospettive Qui Ascoli I bianconeri sono ancora un ‘cantiere aperto’ in attesa del ripescaggio in B st Berrettoni, 41’ st Sassaroli. Note: serata calda, terreno buono, spettatori 600 con un nutrito gruppo di tifosi ascolani. Angoli 1-2. Fano mentre l’Ascoli resta com’è, ma più deciso a farsi rispettare. Al 5’ gli ospiti reclamano un mani in area granata su una punizione calciata da Grassi. Poi Pelagatti sfiora il palo e infine Marcantognini interviene su Carpani. All’8’ legno di Mustacchio su incursione. Nella replica Fano vicino al gol al 10’ con Sivilla che serve a centro area Buongiorno che calcia maldestramente a lato. Il pari arriva al 14’ con Grassi che da centro area si destreggia e con un diagonale rasoterra a fil di palo batte il portiere granata. Adesso si gioca a una porta, con l’Ascoli che sfiora il vantaggio al 27’ con una staffilata di Grassi che Marcantognini respinge come può e sulla linea Carpani non riesce a spingerla dentro, ma al 34’ Berrettoni con una rovesciata in area beffa un disattendo Marcantognini per il vantaggio. Ci pensa però Sassaroli in un batti e ribatti in area, dopo la punizione di Chiacchiarelli, a siglare il 2-2 finale. Silvano Clappis BUONA la prima al «Mancini» dell’Alma che tiene testa con spavalderia ad un Ascoli che rimane sotto per tutto il primo tempo. Si parte con il Fano più intraprendente e un Gucci in evidenza, anche se l’Ascoli non perde occasione per cercare di replicare. I bianconeri sono un cantiere aperto, non per colpa loro ma per le decisioni della giustizia sportiva, e così ne risentono i collegamenti tra i reparti con il gioco che non appare fluido, nonostante l’impegno fisico di Addae e le tentate geometrie di Grassi. Meglio il Fano che sul telaio collaudato dello scorso anno inserisce due giovani esterni – Salvato e Bartolini - di grandi prospettive e il mobile Falsaperla a ridosso della coppia meraviglia SivillaGucci. La prima ad entrare in area avversaria è il Fano che al 22’ pas- IL PRIMO GOL L’incornata di Gucci che ha sbloccato il risultato della sfida marchigiana. Sotto i due mister: Alessandrini dell’Alma Fano (a sinistra) e Liberati dell’Ascoli «Quei due là davanti sono spettacolari» Il commento Cornacchini, mister dell’Ancona elogia i granata: «Si vede che i bianconeri sono ancora incompleti» Fano DI CORSA Nodari, palla al piede, durante il match con l’Ascoli POCHI gli spettatori, com’era facile prevedere in quest’afosa serata agostana, ma il tifo di entrambe le fazioni non manca di farsi sentire, come pure qualche sfottò. In curva la coreografia granata è fatta dai soliti e tradizionali cori già sentiti per tutto lo scorso campionato: gli ascolani, arrivati con grave ritardo, tanto che si sono persi il primo gol del Fano, si sono subito adeguati. In tribuna, il presidente del Fano Claudio Gabellini appariva all’intervallo soddisfatto della prestazione dei suoi ragazzi. Entusiasta di questo Fano anche il fanese Giovanni Cornacchini, trainer dell’Ancona e spettatore interessato, visto che proprio i dorici saranno di scena per la seconda amichevole di lusso al Mancini giovedì prossimo. «Ho visto uno splendido Fano che gioca benissimo: una squadra collaudata che si esprime a memoria e che, soprattutto, ha davanti due giocatori che si integrano a meraviglia e sanno attaccare la profondità, tanto che hanno messo parecchio in difficoltà la difesa dell’Ascoli». E a proposito dell’ Ascoli, Giovanni Cornacchini usa parole di circostanza: «Si vede che l’Ascoli è una squadra incompleta, se davanti schiera Mustacchio e Tripoli. D’altronde mi sembra giusto così, visto che non sanno dove giocheranno il prossimo campionato. Preferiscono aspettare e poi credo sicuramente che allestiranno la squadra giusta per la categoria». s.c.