-MSGR - 14 PESARO - 1 - 10/08/15-N:
€1,20*
ANNO 137- N˚ 218
ITALIA
Pesaro
Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma
Lunedì 10 Agosto 2015 • S. Lorenzo
Dopo Valencia
La Roma riscopre
il suo Gervinho
Per la difesa
idea Ranocchia
Nuoto
Nello Sport
Mei nello Sport
La proposta Prodi
Subito l’asse
Roma-Parigi
contro il blitz
di Berlino
Giulio Sapelli
L’
editoriale di Romano Prodi pubblicato ieri sul Messaggero è destinato a rimanere una pagina fondamentale dell’antologia storica
sul travaglio della storia dell’unità europea. Essa è da circa
più di un decennio in pericolo
sia sotto il profilo economico
sia sotto quello istituzionale e
soprattutto sotto quello politico, morale e culturale.
La causa di ciò risiede nei
meccanismi istituzionali e regolamentari dell’Unione Europea. Questi ultimi, ossia i regolamenti, hanno via via travalicato gli stessi già imperfetti trattati, come dimostra l’incresciosa
vicenda del famigerato tetto del
3% e del cosiddetto fiscal compact, imposto da commissari vicini ai tedeschi in un intreccio
sempre più oscuro e drammaticamente lontano dalla legittimazione democratica.
Anche recentemente avevo
stigmatizzato la decisione presa un anno or sono dalla Commissione - senza nessuna discussione democratica nel Parlamento Europeo - di affidare a
Mario Monti una sorta di super
ministero addetto a elaborare
una sovrattassa europea. Decisione di una inaudita gravità e
passata sotto subalterno e colpevole silenzio.
Ora Prodi prende di petto la
questione e denuncia la volontà
resa manifesta da Schaeuble,
ossia dalla figura non più eminente ma più potente in Europa, di creare una più ampia
struttura tecnica in guisa di sovra Commissione Ue e sovra
Parlamento europeo a cui affidare i compiti più delicati nel
campo della politica economica e sociale.
Continua a pag. 20
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IL MERIDIANO
Paltrinieri da urlo
Domina i 1500 sl
e vince l’oro mondiale
Sgravi per le imprese al Sud
Nella manovra da oltre 33 miliardi meno tasse per le aziende che assumono nel Mezzogiorno
Tagli di 3 punti ai contributi. Pa, 30 giorni per il silenzio-assenso. In arrivo mille dirigenti giovani
`
`
Dopo il Cocoricò dramma nel Salento. Crolla a terra davanti agli amici
Riforme e rischio scissione
Pd, Renzi: i ribelli sono senza futuro
Bersani: ci cacci. Ma prepara il dopo
Emilio Pucci
I
pontieri non rinunciano a
mediare, la minoranza
dem chiude le porte.
A pag. 8
Gentili a pag. 9
Di Branco, Mancini e Pirone alle pag. 2 e 3
Piano per il Giubileo
tutti i 131 interventi
chiesti dal Comune
La discoteca “Guendalina”. A fianco la vittima, Lorenzo Toma (foto ANSA)
Dal decoro alla Roma-Fiumicino, la bozza
allegata al decreto per Roma di fine agosto
`
Muore all’alba a 19 anni
nuova tragedia in discoteca
Francesca Filippi
A
veva trascorso la serata, fino a mezzanotte,
nel centro storico di Lecce, con la fidanzata e
due amici. Poi Lorenzo Toma, 19 anni non ancora compiuti, decide con gli amici di andare
a ballare al “Guendalina” di Santa Cesarea Terme,
il tempio della tecno-house.
A pag. 12
Palma e Polidori alle pag. 12 e 13
Guerra allo sballo
Viminale, pronte nuove
misure: daspo nei locali
Mangani a pag. 13
ROMA Sono 131 gli interventi
che il Comune di Roma chiede
di poter fare al governo per il
giubileo straordinario. Il dossier del Campidoglio è allegato alla bozza di decreto al Consiglio dei ministri il 27 agosto.
La Quattro mesi per ammodernare le strade, ristrutturare le stazioni, ripulire una città finita nelle prime pagine
della stampa internazionale
con le foto dei rifiuti abbandonati per strada.
Evangelisti e Rossi a pag. 5
«Volevano uccidere
la regina Elisabetta»
Sventato piano Isis
L’asilo politico
Migranti, in arrivo
riconoscimenti-lampo
Silvia Barocci
R
ichieste di asilo definite
con la massima velocità: massimo un mese
conto gli attuali 6-7.
A pag. 15
CANCRO, I DESIDERI
SI REALIZZERANNO
Buongiorno, Cancro! Una
pioggia di stelle cadenti nella
notte di San Lorenzo:
esprimete più di un desiderio …
per vederne realizzato almeno
uno. Luna nel segno vi
inserisce tra i protagonisti
della settimana di Ferragosto,
che diventa nel vostro caso
anche una fabbrica di
possibilità per il successo e il
guadagno. Domani e
mercoledì, prima fortuna con
Giove, tutto vestito di nuovo in
Vergine, vestite di nuova
passione anche il vostro
amore. Auguri.
Laura Mattioli
S
e ci fossero riusciti avrebbero messo a segno il più grosso attacco terroristico dopo
quello per mano di al Qaeda
dell’11 settembre. L’obiettivo dei
jihadisti dell’Isis era uccidere in
diretta tv la regina Elisabetta il
giorno di Ferragosto, facendo
esplodere un ordigno al passaggio del corteo nel mezzo della folla. Un attentato in pieno stile
Isis, che ci ha ormai abituati in
questi mesi a video raccapriccianti con immagini di morte in
diretta.
A pag. 14
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’oroscopo a pag. 31
-TRX IL:09/08/15
23:02-NOTE:
-MSGR - 20 CITTA - 2 - 10/08/15-N:
2
Primo Piano
Lunedì 10 Agosto 2015
www.ilmessaggero.it
Costo del lavoro,
taglio di 3 punti
dei contributi
e sgravi per il Sud
`Nella manovra economica da 33 miliardi messa in cantiere
da Palazzo Chigi il rilancio dell’occupazione resta la priorità
LE MISURE
ROMA Gli uomini vicini al premier
Renzi parlano esplicitamente di
una manovra «espansiva» che
punta sul taglio del costo del lavoro, la priorità numero uno per il
governo. Vale a dire una legge di
Stabilità capace di fare da trampolino di lancio alla crescita e il
cui tetto massimo supera i 33 miliardi di euro. Una «rivoluzione
copernicana», quella immaginata dal presidente del Consiglio sul
fisco, per dare la scossa e uscire
dalle secche dalla stagnazione.
Partendo subito dalla cancellazione della Tasi sulla prima casa e
dell’Imu sui terreni agricoli per
poi ridurre Ires ed Irap e chiudere
fra tre anni con la revisione degli
scaglioni Irpef. Nell’immediato la
principale preoccupazione è rilanciare l’occupazione, tagliando
di 3 punti i contributi sociali e favorendo chi assume al Sud con la
decontribuzione.
TEMPI STRETTI
Il Jobs act ha impresso qualche
lscossa, però dopo i primi mesi incoraggianti la misura ha frenato.
Ed ora stenta a decollare con il
tasso di disoccupazione che resta
inchiodato a quota 12,7%. Con
punte che nel Mezzogiorno e tra i
giovani sfondano quote davvero
imbarazzanti del 50%. Ed è per
questa ragione che Palazzo Chigi
punta forte su altri interventi di
riduzione del costo del lavoro.
Compatibilmente con il quadro
di finanza pubblica, che resta ancora molto delicato (anche se la
crescita potrebbe essere migliore
di quanto previsto). Come antici-
LA DECONTRIBUZIONE
PER I NEO ASSUNTI
NEL MEZZOGIORNO
6 MILIARDI PER
ALLEGGERIRE IL PESO
DEL FISCO SUI DIPENDENTI
pato ieri dal Messaggero nella Legge di Stabilità ci sarà l’esonero
contributivo a favore dei datori di
lavoro che assumono. La norma,
che prevede zero versamenti per
un periodo massimo di 36 mesi
(con l’esclusione di premi e con-
12,7
Il tasso di disoccupazione in
Italia a giugno. In Germania
la disoccupazione
è al 5%, mentre in Francia
si attesta al 10,3%. Solo la
Grecia ci supera: 26,5%
22,3
In milioni gli occupati in Italia
prima del varo del Jobs act.
L’incremento con la nuova
legge in vigore è stato poco
significativo, certamente
sotto le attese del governo.
Ministero dell’Economia
tributi dovuti all’Inail), per tutti i
nuovi assunti del 2015 ha ottenuto buoni risultati e quindi verrà
prorogata. Il costo è di circa 2 miliardi. In Via XX Settembre lavorano in stretto contatto con la
task force di economisti che collaborano con Renzi. E alcune elaborazioni tecniche sono già state realizzate. La decontribuzione (che
attualmente vale un massimo di
8.060 euro su base annua per ciascun lavoratore assunto a tempo
indeterminato con contratto a tutele crescenti) costa, come detto,
2 miliardi per il 2015 ma il conto
ovviamente sale negli anni successivi. E, con molto realismo,
nell’area di governo, ricordano
che «con la legge di Stabilità ci sono molte emergenze da coprire».
Così è quasi certo che l’intervento
sarà modulato, selezionando le
aree territoriali del Paese più bisognose di impulsi fiscali.
La strategia sarà quella di utilizzare le poche risorse a disposizione per privilegiare la decontribuzione nelle regioni del Sud. E
all’obiezione secondo la quale
Bruxelles potrebbe obiettare
qualcosa, dalle parti del Tesoro rispondono che «l’Ue ha già dato il
via libera a misure fiscali destinate a zone circoscritte dell’Europa». A questa operazione, se ne
affianca un’altra, più radicale. Vale a dire, come detto sopra, il taglio dei contributi per i lavoratori
dipendenti assunti a tempo indeterminato. Oggi, mediamente, il
prelievo vale circa il 33% (un terzo a carico del lavoratore e due
terzi a carico del datore di lavoro)
rispetto al volume lordo della retribuzione annuale. L’ipotesi, che
il premier caldeggia e alla quale si
guarda con attenzione, è quella di
ridurre il carico di 3-4 punti. Servono, dice il Tesoro, circa 6 miliardi. L’aumento dei posti di lavoro mette però fieno nella cascina fiscale dello Stato, ripagando
in parte la copertura. Palazzo Chigi farà quindi di tutto per scriverla nero su bianco nella manovra.
Umberto Mancini
Il ministro Pier Carlo Padoan
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Carmelo Barbagallo,
segretario generale della Uil
L’intervista Carmelo Barbagallo (Uil)
«Ma la riduzione va resa strutturale
giusto puntare tutto sulla crescita»
ROMA Nella manovra economica messa in cantiere uno dei
punti centrali, certamente il
più qualificante, è il rilancio
dell’occupazione, con sgravi
per i neo assunti al Sud e il taglio dei contributi sociali per
tutti i lavoratori dipendenti.
Come giudica questa scelta,
Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil?
«Sarebbe un’ottima scelta. E mi
auguro che a settembre, quando
la manovra verrà varata, ci sia
davvero il rilancio dell’occupazione. Insomma, che si passi dagli annunci ai fatti».
Sul piatto il governo vuole mettere circa 8 miliardi, non è una
cifra da poco?
«Guardi sul punto bisogna essere chiari. La riduzione del costo
del lavoro deve essere strutturale. Il taglio deve essere permanente perché bonus e una tantum, come si è visto, servono a
poco. Anzi spesso sono un boomerang. Del resto, se il governo
sente l’esigenza di affrontare il
nodo del costo del lavoro, e di
farlo nella Legge di Stabilità, significa che le norme sul Jobs Act
non hanno dato i frutti sperati.
Cosa che il sindacato aveva se-
gnalato sin dall’inizio».
Vi lamentate perché il governo
non vi ascolta?
«Noi, come sa, siamo favorevoli
alla decontribuzione per i neo assunti e al Sud, ma spesso, proprio sul Mezzogiorno il governo
ha dato segnali contrastanti. Per
esempio destinando i fondi per il
Sud alla decontribuzione. Insomma, da una parte ha dato e dall’altra ha tolto. Serve quindi coerenza in una fase ancora molto
difficile per la nostra economia».
Il taglio delle tasse ha proprio
l’obiettivo di allentare la morsa sul mondo del lavoro...
«Il presidente Renzi sfonda una
porta aperta, ma deve avere il coraggio di operare tagli strutturali e di mantenere le promesse.
Non solo sul lavoro, ma anche alleggerendo le imposte su chi non
lavora più, ovvero sui pensionati
che, come noto, pagano il doppio
di tasse rispetto agli altri Paesi
europei. Lavoratori e pensionati
che vanno invogliati a spendere,
migliorando, è del tutto evidente, il potere d’acquisto falcidiato
in questi anni da tasse e balzelli».
Nelle intenzioni di Palazzo Chigi c’è proprio l’obiettivo di aumentare il potere d’acquisto e
«ADESSO BISOGNA
PASSARE AI FATTI
PERCHE’ LE NORME
SUL JOBS ACT
NON HANNO ANCORA
DATO I FRUTTI SPERATI»
-TRX IL:09/08/15
di farlo subito, visto che l’economia è ancora in una fase di
stagnazione e serve una scossa. Anche l’operazione 80 euro
andava in questa direzione.
«Non è stata poi così efficace e
noi l’avevamo anche detto. Credo quindi che a settembre serva
un vero cambio di marcia che la
Legge di Stabilità può dare con
delle indicazioni chiare e coraggiose. Siamo disponibili al confronto, a dare un nostro contributo e non intendiamo esercitare nessun potere di veto. Ma va
discusso anche il nuovo modello
contrattuale».
La decontribuzione, del resto,
favorisce proprio la contrattazione decentrata?
«Dobbiamo discutere di un nuovo modello contrattuale che ”detassi” davvero la produttività e
punti sullo sviluppo».
U. Man.
22:39-NOTE:
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20 CITTA - 3 - 10/08/15-N:
3
Primo Piano
Lunedì 10 Agosto 2015
www.ilmessaggero.it
Le norme La Pa cambia passo
risposte certe entro 30 giorni
`Ora l’esecutivo vuole che i Comuni
Con il «silenzio-assenso» dimezzati
i tempi per avere il permesso di costruire si adeguino in fretta sbloccando i lavori
`
LE SEMPLIFICAZIONI
ROMA Trenta giorni per ottenere
una risposta in carta bollata.
Un sì oppure un no secco. Ma in
caso di silenzio, i lavori possono partire anche subito, senza
ulteriori rinvii. Nell’architettura della riforma della pubblica
amministrazione, la riscrittura
dei principi del cosiddetto “silenzio-assenso” è centrale. Il governo punta ad accelerare i tempi di reazione da parte dei Comuni nei confronti delle richieste dei cittadini desiderosi di costruirsi una casa, di cambiarne
la struttura in maniera anche
profonda impiantando ad esempio i pannelli solari. O ancora di
cambiare la destinazione d’uso
dell’immobile.
rebbe disincagliare. Chi prepara la stesura del decreto attuativo vuole comunque evitare di
scrivere norme tali da innescare una corsa al cemento selvaggio. Così la riforma in gestazione non cancellerà in alcun modo le regole sull’asseverazione
che devono accompagnare le ri-
IL REBUS
PERCORSO NETTO
La concessione
Consiglio di Stato: alt alla gara sul Lotto
Tutto da rifare sulla
concessione del gioco del
Lotto. Il Consiglio di Stato ha
acceso il semaforo rosso
all’asta e adesso sono
necessari i tempi
supplementari. L’estensore
del parere depositato venerdì
7 agosto, infatti, Nicolò Pollari,
ha richiesto alcune
precisazioni e adeguamenti
alle modalità della nuova gara.
L’alt ha spiazzato tutti e
potrebbe ritorcersi sui conti
pubblici. L’ultima legge di
Stabilità ha infatti
contabilizzato una base d’asta
di 700 milioni contemplando
l’obbligo di versare 350 milioni
al momento
dell’aggiudicazione , altri 250
milioni l’anno prossimo
quando si procederà
all’effettiva assunzione del
gioco e il residuo entro il 30
aprile 2017, cioè circa un mese
prima della scadenza della
concessione che attualmente è
detenuta da Lottomatica sin
dal 1998 e scadrà l’8 giugno
2016. A questo punto,
escludendo il mese di agosto,
governo e Monopoli di Stato
dispongono di quattro mesi
per ripresentare alla
magistratura amministrativa
di appello la gara, incassare i
350 milioni entro fine 2015
scongiurando l’apertura di un
nuovo buco nei conti pubblici.
I giudici amministrativi hanno
puntato il dito sui requisiti per
partecipare alla selezione:
«appaiono per taluni versi
eccessivi tanto da figurare
come clausole escludenti».
«Quando si entra in un ufficio
della Pubblica amministrazione si ha sempre l’impressione
di non sapere quando si finisce»
ha spiegato due giorni fa il premier Matteo Renzi aggiungendo, appunto, che tra le novità
della riforma ci sono «obblighi
come il silenzio assenso e una
responsabilità delle proprie decisioni da parte del dipendente
pubblico più secca». L’obiettivo
del governo è quello di scrivere
le norme entro la fine dell’autunno. Indicando in maniera
perentoria che i sindaci che si
vedono recapitare le carte
avranno un mese di tempo per
evadere la pratica. Racconta chi
è vicino al dossier che i ritardi
nelle decisioni tengono tuttora
in ostaggio circa 180 mila richieste. Una mole di domande inevase che bloccano lavori che Palazzo Chigi, incalzato anche dal
malumore di Confedilizia, vor-
I RITARDI
ACCUMULATI
DAGLI ENTI LOCALI
TENGONO
FERME OLTRE
180 MILA DOMANDE
chieste di permesso di costruire. Dunque alle domande per il
rilascio del permesso dovrà
continuare ad essere allegata
una dichiarazione del progettista che asseveri la conformità
del progetto agli strumenti urbanistici vigenti, ai regolamenti
edilizi e alle altre normative di
settore (norme antisismiche, requisiti igienico sanitari e sicurezza antincendio). Nella dichiarazione bisognerà anche asseverare la conformità del progetto alle norme relative all’efficienza energetica.
Un ufficio pubblico
La mancanza di anche solo uno
di questi elementi renderà nullo il termine dei 30 giorni indicato dalla legge. Termine, peraltro, che sarà più esteso in altri
casi. In particolare, le amministrazioni che si occupano di tutela ambientale, di beni culturali e di salute pubblica avranno
90 giorni di tempo (invece degli
attuali 60) per rispondere alle
istanze presentate dalle imprese. Velocizzare i tempi per dare
una scossa all’edilizia, peraltro,
è uno degli obiettivi dichiarati
dal governo. Il settore non è ancora uscita dal tunnel della crisi
più lunga del dopoguerra, nonostante non manchi qualche segnale di risveglio, come l’aumento delle ore lavorate
(+0,6%) ad aprile. Secondo l’Ance, l’associazione nazionale dei
costruttori, il 2015 segnerà un
altro dato negativo dell’1,3%. E
per il 2016 è stata formulata una
previsione negativa, anche se
con un rallentamento della caduta, dello 0,5 per cento. I costruttori prevedono, tuttavia,
che la ripresa potrà effettivamente arrivare nel corso del
prossimo anno, dopo nove anni
di segno negativo, se il governo
farà la sua parte con una politica di maggiore attenzione agli
investimenti pubblici e all’incentivazione degli investimenti
privati. Occorre a tal proposito
ricordare che il piano sblocca
cantieri del governo prevede investimenti per 19,4 miliardi nei
prossimi 2 anni.
Michele Di Branco
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La riforma della P. A.
STRETTA
SU ASSENZE
Il controllo passa dalle Asl all'Inps.
Staffetta generazionale
e paletti per il precariato
LICENZIAMENTI
FACILI
Obbligo per il dirigente responsabile di
concludere l'azione disciplinare senza
escludere il licenziamento
ACCESSO
DIGITALE
Nuovo capo hi-tech per assicurare
accesso internet negli uffici pubblici,
scuole comprese
POTERI
AL GOVERNO
Il Parlamento delega l'esecutivo
a precisare le funzioni di Palazzo
Chigi per l'unità di indirizzo
ADDIO
BACINO UNICO
FORESTALE
DIRIGENTI
Da 5 corpi nazionali si passa a 4: Polizia, Un solo ruolo diviso su tre livelli:
Carabinieri, Guardia
statale, regionale, locale
di Finanza e Penitenziaria
BOLLETTE
LIBRETTO UNICO
AUTO
Trasferimento del Pra al ministero dei
Trasporti. Unica banca dati per la
circolazione e la proprietà, con un solo
libretto
DIRIGENTI
LICENZIABILI
Vertici licenziabili se valutati
negativamente. Gli incarichi non
saranno più “a vita”
CONCORSI
E VOTO DI LAUREA
Salta la soglia minima sotto la quale
si è fuori dalle selezioni pubbliche
ELETTRONICHE
Bollette e multe sotto i 50 euro si
potranno pagare con un SMS
FREEDOM OF
INFORMATION ACT
Diritto di accedere, anche via web,
a documenti e dati della P.A
TAGLIO
PREFETTURE
Confluiscono nell'Ufficio territoriale dello
Stato. Soppressi Enti inutili o in rosso
PARTECIPATE
E CAMERE COMMERCIO
Riduzione partecipazioni pubbliche e
dimezzamento Camere di commercio
Statali, in arrivo mille dirigenti giovani
La selezione? Sulle doti di leadership
IL CASO
ROMA Le cifre parlano chiaro: le
nuove regole sui dirigenti (e i funzionari) della pubblica amministrazione che saranno definite il
prossimo autunno dalla riforma
Madia coinvolgeranno non meno
di 40.000 persone. Praticamente
tutti coloro che hanno un ruolo di
un qualche rilievo nelle varie amministrazioni si vedranno cambiare i metodi di valutazione per il
loro lavoro e le loro carriere. Non
solo. Gli addetti ai lavori calcolano che a partire dal 2016 e per gli
anni immediatamente successivi
dovranno essere assunti almeno
1.000 giovani dirigenti e funzionari per sostituire chi ha raggiunto
l’età della pensione. Insomma sia
per volontà politica che per ragioni anagrafiche l’Italia è di fronte
ad una gigantesca occasione per
cambiare a fondo il modo d’essere
dello Stato.
Gli italiani, assuefatti a vent’anni di chiacchiere e di tentativi falliti di riformare la pubblica amministrazione, fanno fatica a perce-
pire la portata potenziale dell’operazione intorno alla quale invece
gli addetti ai lavori stanno già studiando interventi a vari livelli.
Il suggerimento più importante? «Il nuovo assetto della Scuola
Nazionale di Amministrazione è
l’architrave della riforma amministrativa del governo Renzi. Siamo
di fronte alla possibilità che in tre
anni almeno 100/200 dirigenti dotati di qualità di leadership e non
solo di cultura giuridica arrivino
ai vertici delle amministrazioni
pubbliche», spiega Sabino Cassese, ex ministro della Funzione
Pubblica ed ex giudice costituzionale. Secondo Cassese questa volta non si tratta di un pio desiderio:
«Per il reclutamento dei dirigenti
NUOVO RUOLO PER LA
SCUOLA NAZIONALE
D’AMMINISTRAZIONE
PATRONI GRIFFI:
SERVONO FUNZIONARI
D’ALTO LIVELLO
è conferita al governo una delega
molto generale relativa alla Scuola. Si potrebbe realizzare così una
antica aspirazione, tanto antica
quanto la Scuola stessa (istituita
nel 1957, in coincidenza con l’ordinamento dell’impiego civile con
lo Stato), quella di dotare finalmente anche l’Italia di un “vivaio
di alti funzionari”».
I SUGGERIMENTI
«Non c’è dubbio che il rilancio della Scuola d’Amministrazione sia
centrale», rincara la dose Filippo
Patroni Griffi, anch’egli ex ministro della pubblica amministrazione che, con il governo Monti e
poi con quello Letta ha dapprima
coordinato e poi unificato le varie
scuole della pubblica amministrazione. «La Scuola deve essere un
punto di riferimento della ”cultura del risultato” e non più della
perfezione giuridica - spiega Patroni Griffi - Inoltre dovrà orientare professionalmente le nuove generazioni dei dirigenti e dei funzionari prevedendo anche esperienze pratiche magari per studiare sul campo le best praticse pub-
bliche e private».
Anche il professor Tiziano Treu,
ex ministro del Lavoro, è dello
stesso avviso: «Dopo l’unificazione delle scuole di amministrazione il governo ha l’opportunità di
fare un investimento sull’eccellenza - sottolinea Treu - La direzione
è chiara: le nuove energie che saranno inserite nella pubblica amministrazione non devono segnare solo una salto di qualità anagrafico ma anche culturale e tecnologico. Spero che una adeguata conoscenza dell’inglese sia la base
per una dirigenza pubblica finalmente cosmopolita».
Cassese entra anche nel dettaglio.
«La realizzazione del rinnovamento e del salto di qualità della
CASSESE: IN TRE ANNI
UN NUCLEO
DI 200 PERSONE PUÒ
FARE LA RIVOLUZIONE
TREU: SÌ A PERSONALE
COSMOPOLITA
Il ministro Marianna Madia
dirigenza pubblica si può fare in
tre mosse che coinvolgono la
Scuola d’Amministrazione».
LE TRE MOSSE
Quali? «La prima è dividere il percorso ordinario e quello accelerato (il “fast stream”, come dicono
gli inglesi). Nei prossimi anni si
calcola che bisognerà reclutare
non meno di un migliaio di dirigenti. In quest’ambito, va individuato un “percorso accelerato”,
aperto a tutti i migliori, per far arrivare ai vertici delle amministrazioni, in un triennio, almeno
100-200 dirigenti dotati delle qualità necessarie a un’amministrazione moderna».
-TRX IL:09/08/15
Un sogno? «Non sarà facile - risponde Cassese - Occorrerà selezionare solo sulla base delle qualità e del merito. Poi – e questa è la
terza mossa - formare, ma non
puntando solo alle conoscenze
giuridico–manageriali, bensì contando anche su persone capaci di
“leadership”, di abilità negoziali,
con sufficiente comando di lingue
straniere, un adeguato bagaglio
culturale economico. La Scuola
non dovrà essere soltanto un vivaio di alti dirigenti ma anche la fucina di una nuova cultura amministrativa, meno “ingessata” di
quella attuale».
Diodato Pirone
© RIPRODUZIONE RISERVATA
22:39-NOTE:
-MSGR - 20 CITTA - 8 - 10/08/15-N:
8
Primo Piano
Lunedì 10 Agosto 2015
www.ilmessaggero.it
Riforme, caos dem
Bersani: dovranno
cacciarci. Ma già
si prepara al dopo
Respinte le ipotesi di mediazione sul Senato. A ottobre
l’assemblea che sancirà la nascita di «Sinistra riformista»
`
IL CASO
ROMA Mentre i pontieri non rinunciano a mediare sulla riforma del Senato, la minoranza
dem chiuse seccamente porte e
finestre a qualsiasi compromesso e sogna un «Ulivo 2.0». E’ l’exit
strategy dei bersaniani per smarcarsi da Matteo Renzi. Ma solo se
il premier dovesse andare a cercare i voti di Verdini e Berlusconi
per ottenere il via libera al pacchetto costituzionale sbattendo
la porta alla minoranza dem. Ieri
ad uscire allo scoperto è stata Rosy Bindi: «O Renzi è disponibile a
riaprire una fase di dialogo vero
con il suo stesso partito per un ri-
pensamento che ci riporti alle nostre origini uliviste, o la scissione
è inevitabile», ha detto al Fatto.
Ma il disagio è più ampio.
Il più tormentato è proprio
Pierluigi Bersani: ha sempre considerato il Pd come la sua casa e
per ora – ha confidato ai suoi –
non intende arrendersi: «Ci dovranno sbattere fuori, fino a
quando sarà possibile io combatterò con l’elmetto», ha ripetuto ai
dissidenti di palazzo Madama.
Tuttavia anche l’ex segretario
non esclude, spiegano i fedelissimi, alcuno scenario alla ripresa
dei lavori parlamentari. Sulla
stessa lunghezza d’onda altri
esponenti di peso del partito come Vasco Errani e Maurizio Mi-
I numeri a Palazzo Madama
Misto
30
Ala
Gal
10
Lega Nord
11
12
Per le
Autonomie
Movimento
5 Stelle
19
36
Conservatori
Riformisti
Area Popolare
35
Fi
A
ANZ
OR
45
OPP
SENATO
321
NE
IZIO
OS
113
MAG
GI
Pd
10
ANSA
gliavacca. Si aspetterà settembre, solo dopo aver combattuto
la battaglia fino in fondo si tireranno le somme. «Ma è chiaro –
osserva un ribelle al Senato – che
se le riforme passano grazie a FI,
è il Pd che implode».
LA KERMESSE
Non sarà un caso che l’appuntamento della «riunificazione delle
sinistre» sia stato inserito a inizio
ottobre. Il 2 settembre è in programma una riunione dei bersaniani per preparare la kermesse.
Doveva essere un happening itinerante, per far emergere il malessere dei territori, si è deciso
poi di farlo a Roma. «Arriveranno migliaia e migliaia di persone,
Renzi dovrà ascoltare la base»,
premette uno degli organizzatori. Il matrimonio è tra la sinistra
dem di Gianni Cuperlo e l’area riformista di Roberto Speranza.
Nascerà così «Sinistra riformista» che conta una cinquantina
di deputati e una trentina di senatori. «Sarà – viene spiegato – quello il punto di partenza per un
nuovo soggetto politico se dovesse accadere l’irreparabile».
Da largo del Nazareno si escludono cartellini rossi, «il termine
scissione non dovrebbe avere
rappresentanza nel Pd, noi abbiamo preso un impegno ben preci-
BINDI PARLA
APERTAMENTE
DI SCISSIONE
ORFINI: NON ESISTE
NÉ ESISTERÀ UN PD
CON VERDINI
Rosy Bindi e Pier Luigi Bersani in aula alla Camera (foto BLOW UP)
La Camera
Congelati (per ora)
gli stipendi dei commessi
Le buste paga dei dipendenti
della Camera resteranno,
almeno fino al prossimo
dicembre, al palo: cioè con la
riduzione prevista quando si
decise di mettere un tetto di
240mila euro lordi annui agli
stipendi dei consiglieri
parlamentari. E’ stata sospesa
infatti la deroga al tetto agli
aumenti decisa l’altra
settimana. A settembre la
decisione finale.
so con i cittadini», dice il vicesegretario Lorenzo Guerini. «Per
me è sempre una sconfitta di tutti quando anche uno solo di noi
se ne va», sottolinea il presidente
di Largo del Nazareno, Matteo
Orfini, in una intervista all’Huffinghton Post in cui mette in chiaro che «non esiste e non esisterà
un Pd con Verdini e Alfano. Siamo il più grande partito della sinistra europea, e non il partito
della Nazione. E tale resteremo».
«Io – rimarca però un bersaniano
di ferro come Alfredo D’Attorre –
voglio sostenere alle prossime
elezioni un candidato premier insieme a Fassina non con Cicchitto».
DEFEZIONI
L’obiettivo della minoranza dem
resta quello di costruire un ponte
diverso, riaprendo il dialogo con
Sel e con le altre forze sociali della sinistra. Si tenterà fino all’ultimo di spostare l’asse dentro il Pd.
L’Ulivo 2.0 resta il piano B. Ci si
giocherà tutto proprio sulle rifor-
LO SCENARIO
I
n principio furono le lacrime di
Achille Occhetto. L’ultimo segretario del Pci non riuscì a nascondere la commozione per gli
effetti di un gesto politico che
stracciava le immagini dell’album
di famiglia, archiviava una storia e
un nome ormai ingombrante, tentava di modernizzare la sinistra
italiana per trasformarla in una
forza di governo ancorata alla socialdemocrazia europea.
Occhetto è stato un leader coraggioso, e la storia gli riconoscerà questo merito molto più della
cronaca, che annunciò la sua scelta, fatta in grande solitudine, prima a un congresso straordinario a
Bologna e poi, nel 1991, a Rimini
quando si ratificò la nascita del
Pds, il partito democratico della sinistra. L’incubo del segretario era
Pietro Ingrao che, rientrando dalla Spagna, fu l’unico dirigente del
partito ad essere avvisato di persona, in aeroporto, del cambio di nome. L’uomo più carismatico del
partito la prese molto male, e non
IL FATTORE MOSCA
Il fantasma della scissione ha accompagnato tutta la parabola del
Pci-Pds-Ds-Pd, quasi come una
legge dantesca del contrappasso,
visto che i comunisti in Italia nac-
I COMUNISTI
ITALIANI NASCONO
DA UNA SPACCATURA:
QUELLA DAL PSI NEL
1921. DA ALLORA È
ANDATA SEMPRE COSÌ
quero proprio con una spaccatura, al congresso di Livorno del
1921, del partito socialista. Fin
quando è esistito il centralismo democratico, e lo stretto legame con
Mosca, il Pci è riuscito a contenere
il dissenso, quasi a dissimularlo.
All’epoca contrastare la linea del
segretario, considerato una sorta
di divinità, era davvero molto difficile, come dimostrò l’emarginazione di Ingrao che chiedeva più democrazia interna e coltivava il diritto al dubbio.
L’unica, vera scissione fu quella
del gruppo del Manifesto, al XII
congresso del partito, scosso e ferito dall’ennesima invasione sovietica in Cecoslovacchia, dopo i carri
armati visti a Bucarest nel 1956.
Rossana Rossanda e Luigi Pintor,
che fino all’ultimo avevano sperato di portare dalla loro parte anche Ingrao del quale si definivano
discepoli, consideravano il Pci un
partito troppo “borghese”, oggi si
direbbe moderato, e andarono a
intercettare alcune ondate del vento della protesta studentesca e
operaia che poi arrivò fino a lambire il territorio paludoso della lot-
ta armata. A ben guardare il Pci ha
preservato la sua unità non solo in
funzione di regole (il rigido centralismo democratico) e di alleanze
internazionali (la subalternità al
regime di Mosca), ma anche grazie a una chimica politica che affidava puntualmente la leadership
del partito a un esponente di centro, frutto delle mediazioni tra la
destra di Giorgio Amendola e la sinistra di Ingrao.
Cancellato il verbo della disciplina, un’arma importante in politica per depotenziare il dissenso,
gli eredi del Pci si sono trasformati
una comunità di «capi e capetti»,
secondo una celebre definizione
di Alfredo Reichlin. Fino all’era
del marziano Renzi, che il suo posto di dominus lo ha conquistato
sul campo, contandosi attraverso
la battaglia delle primarie e partendo sempre dall’opposizione.
Con l’obiettivo esplicito di «rottamare», cosa che poi ha fatto, un intero gruppo dirigente. E la parola
scissione con Renzi è tornata di
moda, anche se da un’angolazione
diversa, perché i pd oggi più che
un partito governato al centro, so-
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no diventati un partito di centro.
Una questione non solo geografica, ma innanzitutto politica, visto
lo spostamento dell’asse di guida
ha aperto uno spazio molto ampio
proprio sul versante della sinistra.
Dal Manifesto alle lacrime di Occhetto
una storia tutta strappi e rifondazioni
lasciò spazio ad alcuna mediazione. «Ci conteremo al congresso»,
disse. E con queste parole di fatto
abbandonò la casa politica dove
era cresciuto fin da giovane militante della lotta partigiana. Ma la
vera sconfitta per Occhetto fu la
scissione, maturata al congresso
di Rimini, di Armando Cossutta e
Sergio Garavini che battezzarono
il nuovo partito di Rifondazione
comunista, poi affidato a Fausto
Bertinotti.
me. E la convinzione dei bersaniani è che evocare le urne anticipate sia «un’arma spuntata».
Per questo motivo – nonostante possibili defezioni (i renziani
contano di recuperare per esempio alcuni senatori come Martini, Manassero, Sonago, Ruta e altri) - sul ddl Boschi il gruppo dei
ribelli terrà il punto. «Basta polemiche, discutiamo nel merito, il
governo ne resti fuori», è l’appello di Federico Fornaro. «Inutile
aggirare problema di fondo: per
garantire il diritto di eleggere i senatori bisogna rivedere l' art.2.
Altrimenti si fanno pasticci», avverte anche Vannino Chiti. «La
proposta Martina-Pizzetti è già
stata bocciata in Commissione,
non si faccia finta di nulla», chiude Miguel Gotor. E il prodiano
Franco Monaco rilancia la prospettiva di un divorzio consensuale da Renzi con annessa alleanza futura: «Basta con questo
stillicidio di distinguo».
Emilio Pucci
Si spiega così la rottura di Pippo
Civati, che ha lasciato il Pd creando il movimento Possibile, e i continui strappi di dirigenti come Stefano Fassina, Gianni Cuperlo e Rosy Bindi, solo per fare alcuni nomi.
A nessuno di loro è riuscito, però il
miracolo di trovare una sponda
nella sinistra sindacale della Cgil,
dove Maurizio Landini sembra intenzionato a giocare una sua partita. Né può fare testo il caso di Sergio Cofferati, ex segretario nazionale della Cgil, che ha lasciato il Pd
per polemiche locali, consegnando la regione dove voleva candidarsi, la Liguria, a Giovanni Toti.
Al momento, però, il fantasma
di una nuova scissione nel Pd non
rappresenta certo per Renzi lo
stesso incubo che accompagnò la
travagliata svolta di Occhetto. I
dissidenti interni del partito sono
molto divisi tra di loro, non hanno
un’anima e un progetto comune, e
l’unico fattore che li lega è l’astio
nei confronti di Renzi, considerato una sorta di Berlusconi nel campo del post comunismo. Troppo
poco per dare un valore e un senso
a una ipotetica rottura.
Antonio Galdo
Il congresso di Livorno
Achille Occhetto piange
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Primo Piano
Lunedì 10 Agosto 2015
www.ilmessaggero.it
Renzi: io lavoro per tenere il Pd unito
se vanno via, destinati all’irrilevanza
`Il piano di Palazzo Chigi per riesumare il patto
Il premier non crede all’addio di massa, piuttosto
è convinto che i ribelli stiano agendo per farlo cadere del Nazareno: se ce la facciamo quelli sono morti
`
IL RETROSCENA
La lettera
Staino a Cuperlo:
non vi sopporto più
`Sergio Staino, il papà di Bobo,
scrive una dura lettera,
pubblicata dall'Unità, in cui
attacca la sinistra Pd, i vecchi
dirigenti del partito e in
particolare Gianni Cuperlo,
definito «un amico fraterno
che stimo tantissimo e su cui
ho sperato e operato per averlo
come segretario». «Oggi, così
come vi comportate con Renzi,
a mio avviso state
pericolosamente aiutando una
futura tragica vittoria di un
Salvini o di un Grillo. Io
considero Renzi un frutto
amaro del nostro partito, un
frutto che ci pone ogni giorno
problemi difficili e non sempre
positivi - scrive Staino nella
lettera -. Ma detto questo, non
mi riconosco certo in chi vede
in lui il rappresentante di una
feroce destra neoliberista
totalmente asservita al
capitale finanziario». Poi
Staino mette nel mirino i
vecchi dirigenti del Pd: «Tutti
loro, Gianni, sono ormai fuori
dalla storia, nel bene e nel male
hanno fatto il loro tempo e
sono, come capita a tutti, finiti.
Un sano atteggiamento
riformista deve quindi, oggi,
partire da questa
constatazione: il lavoro fatto
fino a ieri dai nostri dirigenti
ha portato Renzi alla
segreteria del partito e al
governo e quindi, fino a prova
contraria, non esistendo altre
forze alternative di sinistra,
Renzi è quanto di più
progressista si possa avere in
Italia in questo momento
storico». Conclude il papà di
Bobo: «Questo è tutto quello
che mi allontana da te e da quel
che rappresentate
politicamente».
ROMA Matteo Renzi è ormai in vacanza. Ma da quel che filtra dai
renziani rimasti a guardia del bidone, il premier-segretario non è
affatto preoccupato dalla minaccia di scissione di Rosy Bindi e
dalle manovre della minoranza
dem. «Non stateli a sentire, godetevi le ferie», ha fatto sapere Renzi, «io lavoro per tenere unito il
Pd. Ma se qualcuno se ne dovesse
andare davvero, sarebbe condannato all’irrilevanza. Che fanno?
Un partitino alla sinistra del Pd?
Di certo non si portano via voti...».
Secondo Renzi, che salutò l’addio di Stefano Fassina con uno
sprezzante «uno di meno», la sortita della Bindi non deve preoccupare. Per il premier-segretario la
minaccia d’addio della presidente dell’Antimafia lanciata su ”Il
Fatto”, rappresenta una posizione «del tutto personale, senza seguito». Una sortita animata «dal
risentimento personale» e dalla
«ricerca di visibilità». Non a caso
nell’entourage renziano si annota con soddisfazione la posizione
di Cesare Damiano. Il presidente
della commissione Lavoro proprio ieri ha dichiarato: «Non sono un renziano e non intendo diventarlo. Ma continuerò la mia
battaglia nel partito, anche perché fuori dal Pd non vedo una
credibile alternativa per costruire una sinistra di governo».
In realtà il premier-segretario
non crede nella scissione. Piuttosto è convinto che la minoranza
stia utilizzando «in modo pretestuoso» la riforma costituzionale
del Senato per tentare una spallata al governo e per riprendersi
«la Ditta». «Ma noi il congresso
l’abbiamo vinto, non rubato», dice un renziano d’alto rango, «e
questi sono vecchi giochi di palazzo. E poi con chi vogliono farlo un altro governo? Con Brunetta, Salvini, Grillo, Bindi e Grasso?
In Parlamento servono i numeri
e loro non ce li hanno. Se cade
Renzi, si va sparati alle elezioni...».
regionali. Ed è convinto che in
settembre, quando si ricomincerà a votare la riforma, almeno
una parte dei 28 senatori ribelli si
ravvederà. Tant’è che prima di
partire per le vacanze, Renzi ha
dichiarato: «Sono convinto che
alla fine i voti ci saranno, la maggioranza non è mai mancata. E
devo dire, vedendo i numeri, mai
mancherà».
Il premier-segretario sa bene,
però, che molti esponenti della
minoranza dem nei prossimi me-
GUERINI: «SIAMO
DISPOSTI AL CONFRONTO
MA NON SI PUÒ ANDARE
OLTRE AL LISTINO
ALTRIMENTI LA RIFORMA
RIPARTE DA ZERO»
si si giocheranno la sopravvivenza (politica). E che, avendo la certezza di non essere ricandidati,
faranno «il possibile e l’impossibile» per farlo cadere. E per strappare il timone del Pd all’«usurpatore». Non a caso da giorni c’è chi
a sinistra vagheggia un governo
pre-elettorale guidato dal presidente del Senato, Pietro Grasso.
E si parla di una saldatura tra le
diverse aree della minoranza. Il
nome già c’è: ”Sinistra riformista”. E non a caso la posizione dei
bersaniani doc sulla riforma di
palazzo Madama si fa ogni giorno più rigida.
La contromossa di Renzi è già
scattata. Dopo aver riallacciato il
dialogo con i consiglieri di Silvio
Berlusconi, Gianni letta e Fedele
Confalonieri, in occasione delle
nomine dei vertici Rai, il premier-segretario ha intenzione di
riesumare in settembre il ”Patto
del Nazareno”. Perché «le riforme vanno fatte con il più ampio
consenso possibile», non si stanca di ripetere Renzi. E perché «se
riparte il dialogo con Berlusconi,
quelli sono morti», dice un alto
dirigente del Nazareno. Dove
”quelli” sta per Bersani & C.
«Ma si tratta di un’ipotesi da
non annunciare ai quattro venti», aggiunge un altro renziano,
«e su cui lavorare in silenzio e
senza clamore». La strada è aperta: nei prossimi mesi il governo
metterà mano al testo unico delle
telecomunicazioni, mandando
in soffitta la legge Gasparri. E Mediaset, come Letta e Confalonieri
non si stancano di ripetere a Berlusconi, ha molto da perdere in
assenza di un’intesa, e molto da
guadagnare se tornasse a nuova
vita il Patto del Nazareno.
Alberto Gentili
Matteo Renzi (foto ANSA)
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«NESSUNO DIRITTO DI VETO»
Chiarito che non c’è un post-Renzi senza urne, l’entourage del premier si dipinge «sconcertato dall’aggressività» agostana dei vari
«bersaniani d’assalto», come Miguel Gotor e Vannino Chiti. «Noi
lavoriamo per tenere unito il
Pd», afferma il vicesegretario Lorenzo Guerini, «da qui la disponibilità al confronto sul listino di
candidati-senatori da votare in
occasione delle elezioni regionali. Ma non possiamo rivedere l’articolo 2, virando sul Senato elettivo: vorrebbe dire azzerare la riforma e le due letture compiute
finora, tornando al punto di partenza. Ciò non è possibile anche
perché la stragrande maggioranza del partito e dei gruppi parlamentari è favorevole al testo votato finora». In estrema sintesi:
«Non si può pensare che esista
un diritto di veto» della minoranza dem. «E non si può accettare
che venga posto un aut aut del tipo: ”Si faccia come diciamo noi,
oppure ce ne andiamo”».
Renzi, insomma, non è disposto ad andare oltre al listino collegato ai candidati per le elezioni
«LA MINACCIA DI ROSY
NON HA SEGUITO,
È UNA SORTITA
ANIMATA
DAL RISENTIMENTO
PERSONALE»
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22:04-NOTE:
-MSGR - 20 CITTA - 11 - 10/08/15-N:
11
Primo Piano
IL CASO
ROMA La rincorsa agli slogan di
Salvini sulll’immigrazione è una
«svolta». Peccato che gli iscritti
l’abbiano appresa dal post del
consigliere comunale torinese
Bertola. L’accordo con Sel per
far entrare Carlo Freccero nel
cda della Rai è un fatto senza precedenti. È stato deciso senza passare dal web. E che dire delle spericolate retromarce innestate
dai parlamentari grillini tutte le
volte che dalla Casaleggio & associati parte un input opposto e
contrario?
Se tre indizi fanno una prova
allora ha ragione Paolo Becchi
che da ideologo del M5S si sta velocemente trasformando in un
implacabile “fuoco amico”. La tesi del professore è che Gian Roberto Casaleggio si stia preparando a diventare il capo politico del
nuovo partito grillino: «Il direttorio è in mano sua - è il suo ragionamento - decide il coordinamento e chi sono i 12 funzionari.
Decide che Ilaria Loquenzi dovrà essere il nuovo capo della comunicazione e se ne infischia se i
parlamentari non sono d’accordo. Decide che le consultazioni
sul web si faranno sul Rousseau,
il suo sistema operativo. Insomma siamo dinanzi a un vero e
proprio partito. Compatto, rigido. Un partito che sta nascendo
mentre tutti gli altri paradossalmente stanno affogando. E il cui
obiettivo è la presa del potere».
IL CHIODO FISSO
Il guru Casaleggio fa il bello e il
cattivo tempo. E può farlo perché l’altro cofondatore del Movimento, Beppe Grillo, in questo
momento ha altri pensieri per la
testa. Ha un chiodo fisso: tornare
in tv, per l’esattezza in viale Maz-
Lunedì 10 Agosto 2015
www.ilmessaggero.it
Grillo 2.0 agita la base 5Stelle
Freccero: vorrei Beppe in Rai
L’ex ideologo Becchi accusa: Casaleggio `L’ex comico tentato dal ritorno in tv
ci sta trasformando in un partito di potere Il consigliere benedice: farebbe audience
`
I casi
I Radicali
Le nomine
Pannella ci ripensa:
Bonino necessaria
Il Movimento 5Stelle,
rompendo il suo proverbiale
isolamento parlamentare, ha
partecipato alle nomine Rai,
indicando Carlo Freccero per il
Cda di viale Mazzini e
astenendosi sulla presidenza.
I migranti
Sabato, intervenendo nel
dibattito sui migranti, sul suo
blog Beppe Grillo ha ospitato
dei giudizi molto duri a favore
dei rimpatri e per una stretta
sui permessi, usando gli stessi
argomenti di Salvini.
Marco Pannella lancia un
ramoscello d'ulivo a Emma
Bonino, dopo il duro scontro
delle settimane scorse; lo fa
durante una conferenza
stampa negli studi di Radio
Radicale, gli stessi dove dieci
giorni fa aveva dichiarato l’ex
ministro «ormai fuori dal
partito»: «Il partito -dice- lo
concepiamo come un ordine
monacale, con la regola a che
ora si mangia, si beve, si
prega insieme. Ho cercato di
ricordarlo ad Emma».
Di qui il vero e proprio
appello: «Ritengo
importantissimo che anche
la tua presenza nei nostri
lavori, nelle nostre
riflessioni, sia realizzata,
perchè ci manca, perchè è
importante, e credo che così
come serve a me, possa
servire anche a te».
destra populista. La stretta sull’immigrazione crea consensi,
alimenta le discussioni persino
tra i cattolici sferzati dalla parole
di Papa Francesco che considera
i respingimenti in mare un reato. Sotto accusa finiscono così i
parlamentari 5 Stelle che la pensano in un altro modo. Come il
senatore pugliese Maurizio Buccarella. Fu autore, insieme al suo
collega Andrea Cioffi, dell’emendamento che nel 2014 propose
l’abrogazione del reato di immigrazione clandestinità. «Nessun
pentimento, quello che ho fatto
lo rifarei anche perché la mia posizione è stata confermata a
grande maggioranza da un referendum in rete degli elettori
M5S». E Buccarella, visto che siamo in argomento, precisa che la
norma al momento «è ancora in
vigore non essendo stata esercitata dal governo la delega».
LA POLEMICA
Beppe Grillo in spiaggia con la moglie Parvin, di spalle (foto LAPRESSE)
zini. E con un suo programma
(lo ha dichiarato al Corriere della Sera). Figuriamoci se Becchi
gliela fa passare. «È una cosa incredibile, aspira a tornare in tv
con un programma della Rai il rischio di ogni ideale è di finire per
prostituirsi». Parole quelle del
professore affidate a Twitter come un epitaffio. Che il web rilan-
cia: «Beppe vuole tornare in Rai
senza ripassare dal via...».
SONDAGGI IN CRESCITA
I sondaggi danno il M5S in crescita. L’opposizione - va ripetendo Grillo - non è nel nostro Dna.
Ma l’indice di gradimento sale
solo quando il blog grillino strizza l’occhio ai temi più cari alla
L’altro tema che fa discutere è il
possibile ritorno in Rai di Grillo.
Tutte le volte che il leader ne parla si accende una luce. Che ne
pensa Carlo Freccero che appena nominato lanciò la proposta?
«Non è una cosa che decide il cda
- chiarisce l’ex direttore di Rai2 casomai è una decisione che dovrà prendere un direttore di Rete. Credo di poter dire però che
chiunque sarebbe felice di rivedere Beppe in un programma
Rai. Anche perché farebbe audience». Sul web c’è chi insinua,
«Freccero è stato messo lì per
questo». «Possono dire quello
che vogliono, c’è liberta assoluta». E Becchi che accusa Grillo di
prostituirsi pur di tornare in Rai
a fare il comico? «...forse Becchi
voleva entrare nel cda e non c’è
riuscito».
Claudio Marincola
Pizzarotti si prepara al bis
ma con una lista civica
IL PERSONAGGIO
PARMA «Sindaco, sta già pensando
a un secondo mandato?». Federico Pizzarotti sorride, gli si accende lo sguardo e rimane muto. Ufficialmente è troppo presto per parlarne, ma in realtà lui, il primo uomo immagine del grillismo al governo, della Stalingrado a cinque
stelle, copyright di Beppe Grillo,
sta già studiando per il bis. Con
chi? Questo è il rebus che però
non preoccupa più di tanto visto
che se il M5S metterà i bastoni tra
le ruote, c’è sempre l’opzione B: la
lista civica con l’appoggio esterno
a sinistra.
Non è un mistero che pezzi
sparsi di Pd locale e nazionale
guardino a Pizzarotti con curiosità. L’appoggio c’è già, a Roma.
L’emendamento per poter autorizzare gli usi di un ponte megagalattico costruito anni fa a Parma,
il sindaco lo ha chiesto ai parlamentari Pd, visto che dal movimento nessuno si azzardava ad
assecondare quella che veniva
considerata un’opera inutile, ma
che ormai esiste, è vuota e inutilizzata. O come quando, appena eletto e approdato in Comune, Pizzarotti chiese a Valentino Tavolazzi,
inviso a Grillo e Casaleggio, di venire a Parma a fare il direttore generale. Quella volta il sindaco fece
marcia indietro e rinunciò. Ora,
non è più tempo di chiedere il permesso: il direttore generale che
sta per varcare il municipio di
Parma è un professionista molto
stimato in città, e viene dall’area
Pd.
LA RETE
Pizzarotti in questi anni si è costruito una rete di relazioni trasversalissima: è nel direttivo del-
l’Anci, è stato ospite in Vaticano
due volte, è volato in America, invitato dal Dipartimento di Stato,
ha firmato una lettera decisiva
per la concessione dello stadio
Tardini al nuovo Parma calcio
guidato da una cordata di industriali. Ha dimostrato che nel dna
del movimento non c’è solo l’opposizione. In questi anni in tanti
sono passati da Parma per osservarlo da vicino: dal premier Matteo Renzi a Stefano Rodotà fino a
Roberto Giachetti. Anche un imprenditore del calibro di Luca Barilla ha detto «perché no» a un secondo mandato. Un’ipotesi che fa
tremare quel Pd che non ha ancora un nome per coltivare la riscossa a sinistra dopo la scoppola di
tre anni fa. C’è un sondaggio su
Parma che gira nelle segrete stanze del Pd che dà il partito in terza
posizione. Segno che i dem parmi-
DOPO LE TENSIONI
CON I VERTICI
DEL MOVIMENTO
IL PD HA GIÀ AVVIATO
I CONTATTI
PER UN’ALLEANZA
giani non sono riusciti a capitalizzare quel 52% incassato alle europee di un anno fa (alle comunali
2012 si erano fermati al 34%).
IL DIALOGO
Ecco perché da Bologna è arrivato
l’imperativo categorico: a Parma
bisogna cominciare a dialogare
coi civici. E civica, molto poco ideologica, è la ricetta applicata da
Pizzarotti quando si vanta di aver
ridotto il debito stellare che strozzava la città, rinunciando a percorrere la procedura di pre dissesto, o quando annuncia la prossima chiusura di 24 società partecipate. Nel bilancio preventivo da
qui al 2017, si scorge in controluce
la corsa alle prossime amministrative: l’unica grande opera che
si permetterà la giunta 5 stelle di
Parma è una ristrutturazione tecnologica di tutta l’illuminazione
pubblica che farà risparmiare il
60% dei costi attuali. «Ma insomma, credete che dopo le scelte difficili e impopolari, io possa riconsegnare la città risanata, chiavi in
mano, così?». Questo il ragionamento che il sindaco sta facendo
coi fedelissimi e che sottoporrà
anche al direttorio e a Luigi Di
Maio che ha in programma un incontro a porte chiuse con tutti i
sindaci eletti e i capigruppo.
E poi, a Imola, il 17 e il 18 ottobre, andrà in scena il raduno nazionale dei 5 stelle. Non sarà molto diverso dall’evento romano al
Circo Massimo ma sarà decisivo
capire quanto e quale spazio otterrà il sindaco parmigiano e se i vertici gli riconosceranno di aver
contribuito a cambiare l’umore all’elettorato che tre anni fa diceva
esasperato: “Protesto, voto Grillo”.
Stefania Piras
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Primo Piano
Lunedì 10 Agosto 2015
www.ilmessaggero.it
Salento, a 19 anni
si accascia e muore
Un’altra tragedia
in discoteca
`Il ragazzo era andato con gli amici al Guendalina sul litorale
leccese. Restano ancora sconosciute le cause del decesso
IL DRAMMA
LECCE Aveva trascorso la serata, fino alla mezzanotte, nel centro
storico della sua città, Lecce, con
la fidanzata e due amici. Poi Lorenzo Toma, 19 anni non ancora
compiuti, un diploma all'Istituto
tecnico commerciale Costa, decide con gli amici di andare a ballare al “Guendalina” di Santa Cesarea Terme, il tempio della tecno-house, uno dei locali più famosi della costa adriatica del Salento. Un sabato sera come tanti altri. Poi Lorenzo alle 6.20 stava
ballando, «ha bevuto qualcosa e
subito dopo si è sentito male. Lo
abbiamo portato fuori, per fargli
prendere un po' d'aria», ha raccontato la fidanzata ai carabinieri. Sono le 6.40 quando il ragazzo
si accascia nel parcheggio della
discoteca, privo di conoscenza.
Gli amici chiamano subito i soccorsi. Questi i fatti, quasi una telecronaca: alle 6.55 arriva una prima ambulanza del 118. A Lorenzo
viene praticato il massaggio cardiaco. Dopo le 7 ne arriva una seconda. I medici notano tracce
ematiche sul volto del ragazzo e
chiamano il Centro antiveleni di
Pavia. Poi la corsa all'ospedale.
Ma il giovane è morto quando arriva al “Vito Fazzi” di Lecce. Alle 8
ne viene constato il decesso. La
madre, sotto choc e in preda alla
disperazione, nella camera mortuaria non smette di piangere ed
urlare: «Ditemi cosa gli hanno dato in quella discoteca. Chi è stato
ad uccidere il mio angelo. Voglio
la verità».
VENTI GIORNI DOPO
La tragedia si è consumata all’uscita della stessa discoteca che
per il 12 agosto ha organizzato
una “Cocoricò night”, serata a sostegno del locale emiliano che,
dopo la morte – appena venti giorni fa – per overdose di ecstasy del
16enne di Città di Castello Lamberto Lucaccioni, è stato chiuso
per quattro mesi dal prefetto di
Rimini. E proprio la famiglia Lucaccioni si è unita al "grande dolore" dei Toma, evidenziando che
«il coraggioso provvedimento assunto dal questore di Rimini
Maurizio Improta non può da solo risolvere in venti giorni il problema dei decessi di giovani in
Italia per droga».
Il magistrato di turno della Procura di Lecce, Stefania Mininni,
ha disposto l'autopsia ed è probabile che saranno eseguiti esami
tossicologici per chiarire le cause
del decesso. I carabinieri del Nucleo investigativo di Lecce e della
Compagnia di Maglie hanno
ascoltato gli amici della vittima
per ore, intenzionati a capire se il
ragazzo abbia preso alcol o droghe. Tra le ipotesi anche quella di
un malore per congestione, ma-
LORENZO TOMA
SI È SENTITO MALE
NEL LOCALE DOPO
LE 6 DEL MATTINO
È USCITO
PER PRENDERE ARIA
L’ira dei genitori
«Colpa delle famiglie»
È bufera sul sindaco
«Se le famiglie esercitassero un
po’ più di controllo sui figli non
morirebbe un diciottenne ogni
settimana in discoteca. Se non
sai educare non procreare». La
frase è stata scritta sul profilo
Twitter da Francesco Errico,
sindaco di Gallipoli, uno dei
centri della movida salentina,
riferendosi alla tragedia di Santa
Cesarea Terme. Immediata è
arrivata la replica di Roberto
Bianchi, avvocato della famiglia
Lucaccioni: «La dichiarazione è
di una tale mediocrità e
volgarità oltre che lesiva del
dolore di coloro che piangono i
loro figli da non meritare alcuna
risposta». «Pensi piuttosto il
sindaco - ha aggiunto Bianchi - a
tutelare l'ordine della città che
amministra. Troppo facile - ha
concluso - scaricare qualsiasi
evento sulle famiglie». In serata
il sindaco sempre su Twitter ha
chiesto scusa. «Sono
rammaricato perché il mio è
stato solo un urlo di dolore e
disperazione per chi, come me
ha figli e nipoti di quell'età. Se ho
offeso la famiglia chiedo
umilmente scusa».
gari provocato da una bibita
ghiacciata. Sotto interrogatorio
anche i titolari del locale e gli addetti alla sicurezza, che potrebbero aver notato qualcosa. I carabinieri nel pomeriggio sono tornati
all’interno del Guendalina, cercando la bottiglia dalla quale il
giovane avrebbe bevuto, per poi
sentirsi male pochi istanti dopo.
Un compito arduo, visto che all'
ingresso della discoteca c'è ogni
sera un tappeto di bottigliette
d'acqua. E al momento non è ancora possibile stabilire che cosa
realmente abbia bevuto Lorenzo
e se all'interno della bevanda fosse stato sciolta o meno qualche
sostanza stupefacente.
VERTICE IN PREFETTURA
Il prefetto di Lecce, Claudio Palomba, ha convocato per oggi alle
13 una riunione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Proprio la scorsa settimana, in una riunione del comitato, si era discusso delle iniziative di prevenzione per evitare tragedie nelle discoteche.
Il Codacons chiede «un giro di
vite nelle discoteche italiane e nei
locali della movida» e il manager
del Guendalina, Vincenzo De Robertis accusa «ritardi nei soccorsi, l'ambulanza è arrivata dopo 40
minuti». E ieri, durante i controlli
antispaccio, i carabinieri della
Compagnie di Maglie hanno arrestato a Santa Cesarea Terme due
pusher. Uno di loro, un 21enne di
Bari noto alle forze dell'ordine, in
flagranza di reato all'interno del
Guendalina. I due arresti però
non sembrano essere collegati
con la morte di Lorenzo Toma.
Francesca Filippi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La discoteca Guendalina di Gallipoli, dove il ragazzo ha cominciato a sentirsi male
Il racconto di Shadi: «Mi è caduto davanti
Droga? Io l’ho visto solo bere una birra»
LA TESTIMONIANZA
«Lo abbiamo visto morire vicino a
noi, un’esperienza terribile. I soccorsi? Sono arrivate subito due
ambulanze, ma non c’era più nulla da fare: un’esperienza difficile
da dimenticare». Il racconto è di
Shadi Dehghan, giovane reatina
che, con alcuni amici, ha assistito,
impotente, alla morte di Lorenzo
Toma, il 19enne studente salentino che all’alba di ieri ha perso la
vita davanti alla discoteca Guendalina, a Santa Cesarea Terme. La
ragazza reatina era al suo primo
giorno di vacanza in Salento e,
con il compagno, avevano deciso
di trascorrere la serata in discoteca. «Abbiamo ballato tutta la notte - racconta Shadi - e questo ragazzo era accanto a noi, tanto che
qualcuno ci ha scambiato qualche parola. Intorno alle 6.30, lo
abbiamo visto accasciarsi improvvisamente: pensando fosse a causa di un malore, magari per il caldo, si è cercato di rianimarlo con
acqua fredda. Nel frattempo, il
mio ragazzo è corso ad allertare la
sicurezza e i buttafuori sono intervenuti subito: hanno caricato in
spalla il ragazzo e lo hanno portato fuori dalla discoteca, in attesa
dell’arrivo del 118».
L’INTERVENTO
Le prime informazioni diffuse ieri
parlavano del giovane che avrebbe avvertito il malore dopo aver
bevuto qualcosa, di un possibile
ritardo nei soccorsi. Il gruppo reatino non ha notato l’eventuale pre-
«UN’ESPERIENZA CHE
NON DIMENTICHERÒ
MAI. PENSAVAMO
A UN MALORE PER
IL CALDO. L’AMBULANZA
È ARRIVATA SUBITO»
Balli in spiaggia, sesso in pineta, alcol
Gallipoli capitale della vacanza low-cost
LA TENDENZA
LECCE È un po’ come Ibiza, ma più
vicina, più accessibile, più economica. I giovanissimi non hanno
dubbi. È Gallipoli la meta del momento. Quella che postata su Facebook “spacca”. Bisogna esserci
per forza. Perché il Salento ci ha
provato a promuoversi col brand
del “sole, mare e jentu” ma, alla fine, a fare numeri da capogiro è
stata l’industria del divertimento
low cost. Cocktail a 10 euro, biciclette in affitto giornaliero a 5, soluzioni abitative trattabili e personalizzabili. Per un appartamento
pagano in media 1000 euro a settimana, ma poi lo dividono in 7, 8,
10 persone. Qualcuno, pur di esserci, è pronto anche a dormire in
spiaggia, scatenando puntuali polemiche sui bivacchi selvaggi.
«Tanto sei a Gallipoli, che ci stai a
fare in casa?» rispondono. E non
si accorgono nemmeno che a un
paio di chilometri o anche meno
c’è l’altra Gallipoli, con gli alberghi, i resort e i B&B di lusso stracolmi di turisti italiani e stranieri.
La Gallipoli dei ristoranti sul mare sempre pieni, o dei moli dove
attraccano gli yacht di lusso o i
quindicimetri a vela con doppio
albero. Due città in una, due mondi diversi.
Vent’anni in media, in tasca
una carta di credito ricaricabile e
la ricompensa per l’esame di ma-
turità superato. Mojito in una mano e smartphone nell’altra, l’esercito dei ventenni vive di beach
party, fiumi d’alcol, eventi musicali di richiamo internazionale,
balli sfrenati fino all’alba. Indossano magliette con scritte in dialetto pugliese, amano la pizzica,
gli stornelli tradizionali remixati
Una festa a Samsara beach, regno della movida a Gallipoli
in chiave commerciale, antepongono l’articolo “lu” prima di ogni
parola. Vengono da Milano, da
Napoli, da Bari, dalla Sicilia. Il
Samsara beach e il parco Gondar,
un’arena per i concerti dei big, sono i loro obiettivi. «Abbiamo visto
il promo del Samsara su You Tube, è fortissimo, non potevamo
non essere qui», spiegano i ragazzi di una comitiva romana.
A distribuire i vademecum della serata perfetta sono incalzanti
ed avvenenti promoter. Ragazzi,
poco più che ventenni anche loro,
provenienti da ogni parte d’Italia
che in cambio di vitto e alloggio,
sponsorizzano per conto di locali
e discoteche le serate più “cool”.
Si aggirano per spiagge, bar e ri-
SI DORME ALL’APERTO
SUL LUNGOMARE
GLI AMBULANTI CHE
VENDONO BOTTIGLIE
LA MARIJUANA
A BUON MERCATO
-TRX IL:09/08/15
senza di droga. «Alcuni lo hanno
visto bere - ricordano i giovani forse una birra, non abbiamo notato altro di particolare». «Sul posto - prosegue la giovane reatina sono subito accorse due ambulanze del 118, il cui personale ha praticato varie manovre di rianimazione per più di un’ora. Ma, per il ragazzo, non c’è stato nulla da fare».
La sua giovane vita è stata stroncata da un arresto cardiaco e i sanitari, alle 8 in punto di ieri mattina, non hanno potuto fare altro
che constatarne la morte. Rimane
la tragedia di un giovane e lo spavento vissuto da chi, come il gruppo di reatini, si è trovato a vivere
da vicino una vicenda simile, in
un posto dove si pensa solo al divertimento. «E’ stata un’esperienza terribile - conclude Shadi. - Cosa sia accaduto a Lorenzo, ancora
non lo sappiamo. Ma occorre prevenzione e, soprattutto, l’utilizzo
di unità cinofile davanti ai locali,
se si vogliono evitare tragedie nelle discoteche».
Maria Luisa Polidori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
storanti con un blocchetto di prevendite in mano. Nella prima settimana d’agosto erano già in più
di mille. «Ma stanno per arrivare i
rinforzi», spiegano. Il lungomare
intitolato a Galilei è il vero avamposto dei giovani. Tra ambulanti,
trasportini, trabiccoli e venditori
improvvisati, è la strada dello
shopping alcolico, dove risparmiare, e anche parecchio, sul costo delle bottiglie. Il numero di
bicchieri buttati giù, medaglie appuntate sul petto. Facile anche reperire droghe. Fumo e marjiuana
viaggiano sui 20/25 euro ma con
un’amichevole trattativa si può arrivare a pagare anche meno.
I COMITATI ANTI-MOVIDA
Ancor più facile riuscire ad appartarsi in cerca di “privacy”, con boschetti e pinete poco illuminate a
disposizione. A loro, del resto, che
siano nati comitati cittadini “di liberazione” per combatterli e regolarizzare i loro eccessi, che ci siano mobilitazioni e campagne contro schiamazzi notturni, bravate e
sporcizia lasciata in giro, non importa. Sono a Gallipoli per pochi
giorni e devono svagarsi e divertirsi. Per l’anno prossimo chissà.
Dipenderà da cosa dice Facebook.
22:54-NOTE:
Daniela Palma
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20 CITTA - 13 - 10/08/15-N:
13
Primo Piano
Lunedì 10 Agosto 2015
www.ilmessaggero.it
Il Viminale studia nuove misure
Daspo per chi delinque nei locali
Tra le ipotesi anche un premio ai gestori `Ai titolari degli esercizi più responsabilità
che segnalano alla polizia persone sospette e più poteri: autorizzati a perquisire i clienti
`
I PROVVEDIMENTI
ROMA Sono passate poche ore dalla morte di un altro giovanissimo,
e la polemica sulle discoteche-luogo di perdizione, torna a infuriare. Quali provvedimenti prendere? Come contrastare la voglia di
rischio che anima le notti di tanti
under 18? Subito dopo la chiusura
per 4 mesi della discoteca di Rimini, Cocoricò, il Viminale ha annunciato che sarebbe stata seguita la linea dura, per tentare di evitare che altri figli di mamma possano distruggersi sulla strada del
divertimento. Un lavoro non facile e che chiede la collaborazione
di tutti. Per questa ragione, tre
giorni fa, a Roma, si è svolto un
vertice convocato dal ministro Alfano, al quale hanno partecipato
il presidente del Sindacato italiano dei locali da ballo, Maurizio Pasca, il sindaco di Rimini Andrea
Gnassi, e altri addetti ai lavori.
Obiettivo: dichiarare guerra allo
sballo, non al ballo.
proprio perché frequentato da
venditori di morte. Inoltre è stata
prevista la possibilità di perquisire e allontanare dalla pista i clienti indesiderati. Tutto questo per
evitare l’ambiguità di fondo dei
gestori, spesso troppo tolleranti
rispetto al consumo di sostanze
stupefacenti.
Per il contrasto, poi, la proposta è
di potenziare ancora di più la collaborazione tra locali, istituzioni
e forze di polizia. «L’azione, infatti - ha spiegato il viceministro Filippo Bubbico - deve essere penetrante. I gestori hanno le loro responsabilità, devono essere protagonisti più attenti». Alfano ha già
provveduto a dare un’interpreta-
zione chiara agli uffici territoriali
di governo rispetto al messaggio
di questi giorni.
I punti
GLI ATTI A LECCE
Bandire i pericolosi
come si fa negli stadi
E anche le direttive del capo della
polizia sembrano chiare in proposito. Tanto che ieri questore e prefetto di Lecce hanno chiesto al
questore di Rimini, Maurizio Improta, tutta la documentazione
sul Cocoricò. Quella che comprende il decreto di chiusura della disco per quattro mesi, i precedenti
e la decisione del Tar che ha respinto la richiesta di sospensiva
avanzata dai gestori del locale.
Cristiana Mangani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Prevedere incentivi
per chi denuncia i pusher
2
E’ allo studio l’ipotesi
di istituire una sorta di
“premio” per le
discoteche che
segnalano le persone
sospette e aiutano a catturare
gli spacciatori. Finora il rischio
era quello dell’ autodenuncia:
indicare un pusher significava
veder chiudere il locale,
proprio perché frequentato da
venditori di morte. Prevista la
possibilità di perquisire e
allontanare dalla pista i clienti
indesiderati.
I DIVIETI
Si comincia dall’idea di un Daspo
anche per i frequentatori delle disco, in modo da tenere fuori tutti
quelli che hanno causato problemi in passato o che hanno commesso reati specifici. La proposta
è già sul tavolo di Alfano e potrebbe trovare posto nel prossimo decreto sicurezza. L’idea è quella
spiegata dallo stesso ministro, e
cioè di provvedimenti severi in
materia di prevenzione e repressione, sebbene - ha chiarito - «non
esiste linea dura contro le discoteche, ma contro la vendita e la cessione di droga nelle discoteche».
E ha aggiunto: «Fino a che i locali
rimarranno luoghi di divertimento, i gestori potranno contare sulla collaborazione delle forze dell’ordine. Deve essere chiaro, contro lo sballo che uccide adotteremo la tolleranza zero».
Nello stesso incontro è stato stabilito di istituire una sorta di “premio” per le discoteche che segnalano le persone sospette e aiutano
a catturare gli spacciatori. Finora,
infatti, il rischio era quello dell’autodenuncia: indicare un pusher significava veder chiudere il locale,
Lorenzo Toma, 19 anni non ancora compiuti (foto ANSA)
LA QUESTURA DI LECCE
CHIEDE A QUELLA
DI RIMINI GLI ATTI
SULLA CHIUSURA DELLE
DISCOTECHE: IN ARRIVO
PROVVEDIMENTI
Allo studio del
Viminale la possibilità
di inserire nel
prossimo decreto
sicurezza un Daspo
per i frequentatori delle
discoteche. Un provvedimento
simile a quello adottato per gli
stadi e le manifestazioni
pubbliche che avrà l’obiettivo
di evitare la presenza di
persone che si siano macchiate
di reati come lo spaccio, oltre
che permettere controlli più
accurati all’ingresso
1
L’esterno della discoteca Guendalina (foto ANSA)
Droghe, prima causa di morte per i ragazzi
IL FENOMENO
ROMA L'abuso di sostanze stupefacenti - o altre cause correlate, come gli incidenti stradali causati
dalla guida sotto l'effetto di alcol
e/o droga - risulta «al primo posto
quale causa di morte per la popolazione compresa tra i 14 e i 20 anni di età».
Sono i dati che hanno portato
alla nascita del Progetto di collaborazione tra l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e il Dipartimento per le Politiche Antidroga per
l'individuazione precoce delle situazioni di vulnerabilità e dei familiari a rischio. «È ormai noto
che i bambini con sindrome di
iperattività, deficit di attenzione
o i bimbi con atteggiamento di sfida nei riguardi genitori, hanno
una predisposizione in più rispet-
to ad altri a fare uso e abuso di sostanze stupefacenti», spiega Federico Vigevano, responsabile del
Dipartimento di Neuroscienze e
Neuroriabilitazione del Bambin
Gesù.
«Il nostro gruppo di lavoro si
concentra sui bambini piccoli
che hanno manifestato una predisposizione alla droga - prosegue
Vigevano - noi cerchiamo di lavorare su di loro attraverso le famiglie prima, e le scuole poi. Per noi
PROGETTO DEL
BAMBIN GESÙ
PER LA PREVENZIONE
COME I GENITORI
POSSONO ACCORGERSI
DEI FATTORI DI RISCHIO
medici questi incontri con i genitori sono l'unica strada che abbiamo per prevenire l'abuso di droghe». Destano preoccupazione in
tal senso anche il numero di ricoveri per uso di droga al Pronto
Soccorso del Bambin Gesù: su
350 accessi un terzo ha come causa o concausa l'abuso di droghe,
anche quelle cosiddette leggere.
I SINTOMI
Un aiuto ai genitori può venire
dai sintomi manifestati: «Se un
ragazzo mostra cali di attenzione, sonnolenza, ma sopratutto se
c'e una costante richiesta di denaro, ai genitori deve scattare il
campanello di allarme, perché il
tempo medio che intercorre tra
l'inizio dell'assunzione di droghe
e la diagnosi - e quindi l'inizio di
un trattamento - è in media di 6
anni».
Il Cocoricò va in trasferta, e a Riccione il sabato notte è tranquillo
IL CASO
ROMA Rimini, la settimana dopo
la chiusura del Cocoricò, sembra
aver incassato il colpo. Il provvedimento firmato dal questore
Maurizio Improta pare aver avuto i suoi effetti, al punto che durante l’ultimo weekend nessun
ricoverato è stato portato in
ospedale per coma etilico o per
eccesso di droga, non ci sono state risse, e anche gli spacciatori
sembra si siano fatti vedere meno in giro. Probabilmente i buoni risultati sono solo frutto del
caso, ma è anche possibile che
l’idea di veder sfumare la stagione abbia alzato il livello di attenzione da parte di tutti. La Riviera
ha continuato a divertirsi, come
è giusto che sia, ma con meno effetti collaterali.
Nel frattempo il Cocoricò, orfano delle sue serate e delle migliaia di frequentatori, prova a limitare i danni economici e di immagine, e inventa spazi alternativi. La Piramide è da molto tempo
una delle discoteche più amata
dai giovani, i gestori organizzano la stagione estiva con larghissimo anticipo ingaggiando autentiche star della consolle. Anche quest’anno gli investimenti
sono stati alti e la discoteca ha
concordato serate con dj pagati
fino a duecentomila euro. Cifre
da capogiro per avere nel locale
maestri come Richie Hawtin, Justin James, Titilla Hito, Florian
Frings, Morphine Da Vid, per i
quali i giovani farebbero pazzie.
E allora la soluzione è stata quella di trasferire le serate in altre
discoteche della zona, ma anche
altrove come a Ibiza dove il
Cocoricò sarà “presente” il 16
agosto.
le». Hanno risposto all’appello
lanciato dal social network già
2500 persone. Saranno presenti
tra gli ospiti, il dj Claudio Coccoluto, il “principe” Maurice, Fabrizio De Meis, oltre a Giorgia Benusiglio - organizzatrice dell'evento insieme al Gruppo Cocoricò la ragazza milanese che a 17 anni
ha rischiato di morire per avere
assunto ecstasy e che, salva grazie a un trapianto di fegato, ora si
dedica a mettere in guardia i ragazzi sull'uso di sostanze stupefacenti.
NO ALLA DROGA
E non è tutto, i proprietari hanno
chiesto l’autorizzazione per poter aprire dopodomani per una
serata dal titolo: “Accendiamo la
musica spegniamo la droga”. Un
momento di confronto su rischi
e pericoli delle sostanze stupefacenti, dove «la musica - si legge
su Facebook - saranno le paro-
LA DISCOTECA CHIUSA
CEDE LE SUE SERATE
AGLI ALTRI LOCALI
DELLA ZONA. PER UN DJ
SI ARRIVA A PAGARE
ANCHE 200 MILA EURO
LE MINACCE
Lo striscione del Cocoricò (foto LaPresse)
Intanto, mentre il questore spiega di essere «disgustato», dagli
attacchi e dalle minacce ricevute
sul web, «non per quello che
hanno riversato su di me - chiarisce - ma per quello che hanno
detto su mio papà scomparso 13
-TRX IL:09/08/15
anni fa» e poliziotto negli anni
dello lotta al terrorismo, sulla Riviera romagnola rimbalzano le
parole del padre di Lamberto Lucaccioni, il giovane di Città di Castello morto dopo l’assunzione
di ecstasy. «Mi unisco al grandissimo dolore della famiglia del
giovane morto in Puglia - dichiara attraverso il suo avvocato Roberto Bianchi - e auspico un intervento legislativo da parte del
Parlamento per stringere le maglie del traffico di stupefacenti e
aumentare i controlli nelle discoteche ritenute più a rischio».
Controlli che, nella sola città di
Rimini, hanno portato all’identificazione di 443 persone e 150 auto, 34 sono state le infrazioni
contestate al codice della strada
e 5 i documenti ritirati.
C. Man.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
22:54-NOTE:
-MSGR - 14 PESARO - 33 - 10/08/15-N:
Pesaro
[email protected]
www.ilmessaggero.it
Pesaro
ANCONA
Macerata
Fermo
Ascoli P.
METEO
Lunedì 10
Agosto 2015
REDAZIONE: Viale della Vittoria, 35 (AN) T 071/34386 F 071/3580726
L’intervista
Flavia Nordio
«Che ritmi
nella Grande Mela
serve un time out»
Concerto
Spandau Ballet
a Cattolica
tornano
gli anni Ottanta
Festival
Carnevali a pag. 39
A pag. 40
Salvi e Facchini a pag. 41
Il volo della Gazza
fa decollare il Rof
Stasera all’Adriatic Arena via alla kermesse rossiniana
e subito dopo il galà organizzato dalla maison Ratti
A rischio la Notte delle Candele
Balli e guerra
dei decibel
niente tregua
a Fano
`Prevista grande partecipazione, ma in caso di pioggia o nuvole si rimanda a mercoledì
`Hanno aderito 65 stabilimenti balneari tranne Baia Flaminia dove prosegue la serrata
LA POLEMICA
Pioggia e nuvole minacciano la
Notte delle Candele. Maxi-tavolata a riva, ma non per tutti. Ogni
bagnino avrà 30 candele, da sistemare da solo in acqua e in
spiaggia. Ma la paretecipazione
è assicurata: "Vogliono venire
anche dalla Romagna". Saranno
65 gli stabilimenti balneari di Pesaro, praticamente tutti, eccetto
quelli di Baia Flaminia, che questa sera, da viale Trieste a Fosso
Sejore accenderanno la Notte di
San Lorenzo a lume di candela
lungo cinque chilometri di costa.
Ma un rinvio non è da escludere:
in base alle previsioni meteo, la
giornata odierna, soprattutto dal
pomeriggio in poi, potrebbe essere contrassegnata da nuvole e
pioggia. Il Comune per questo è
corso ai ripari, indicando ieri
che, in caso di maltempo, la Notte delle Candele non sarà spostata a domani, ma a mercoledì sera, 12 agosto. «Stanno arrivando
tante richieste di adesione anche
dai comuni limitrofi e dalla vicina Romagna - afferma l’amministrazione comunale - Bagnini e
volontari si stanno accingendo
al rush finale per la realizzazione dell’evento che diventerà una
delle cifre caratteristiche dell’estate pesarese».
Delbianco a pag.34
Allarme siccità
vietato prelevare
l’acqua dai fiumi
Spiaggia per cani
La protesta continua con le firme
Per tutta la giornata di ieri, diversi bagnanti si sono recati
alla postazione allestita alla
Bahia del Sol, per firmare contro la spiaggia dei cani a fianco al Foglia. E sono spuntati
anche nuovi cartelli di protesta. Una decisione, quella della concessione a pagamento
per i quattro zampe in Baia,
presa nell’ultima giunta, do-
po che la discussione in consiglio comunale è saltata per il
no al carattere d’urgenza. Oltre alle mozioni del Pd (siti di
Baia Flaminia e Villa Marina)
ce n’erano in scaletta altre
due, del capogruppo di Siamo
Pesaro Roberta Crescentini:
una per spostare la spiaggia
per fido a Sottomonte.
A pag.34
Le candele illuminano il mare
L’allarme. E’ lo stesso del colpo alla farmacia di via Giolitti
Situazione critica, la Provincia interviene
Le riserve potabili basteranno per 20 giorni
RISORSE IDRICHE
Non piove più da giorni, da oggi il
divieto di prelievo d’acqua dal
Metauro. I tre invasi Furlo, Tavernelle, San Lazzaro ormai contengono 900 mila metri cubi
d’acqua, circa venti giorni di autonomia di riserve idropotabili.
Con portate dei fiumi sempre in
calo e la diga di Mercatale che
contiene ormai metà della propria capacità. Ancora si è deciso
di non aprire il pozzo del Burano,
ma la situazione è monitorata costantemente perché in tutto luglio sono caduti appena 4,6 milli-
L’INVASO DI MERCATALE
CONTIENE ORMAI
LA METÀ DELLA SUA
CAPACITÀ. MA ANCORA
NON È NECESSARIO
APRIRE I POZZI
L’invaso di Mercatale
metri d’acqua. Troppo poco. Così
da oggi, attraverso un’ordinanza,
il presidente della Provincia, Daniele Tagliolini, vieterà il prelievo e l’utilizzo di acqua dai corsi
presenti nel bacino del fiume Metauro, ad eccezione dei prelievi
per uso umano e per l’abbeveraggio del bestiame. È una delle misure decise nella riunione del Comitato provinciale protezione civile, convocato dallo stesso Tagliolini per valutare lo stato delle
fonti di approvvigionamento idrico e prevenire un eventuale stato
di emergenza. Nella riunione si è
anche deciso di non fare alcun
prelievo dal Burano, di chiedere
ai gestori del servizio idrico di ridurre, sempre da oggi, l’entità
dei prelievi dal Metauro di almeno 60 l/sec (5.184 metri cubi giornalieri) e di attivare contestualmente i pozzi costieri. Un’altra
misura sarà il monitoraggio costante dello stato degli invasi, della portata dei fiumi e delle condizioni meteo-climatiche da parte
degli organi preposti, per poter
procedere ad eventuali provvedimenti successivi. Verrà anche incrementata di ulteriori 100 litri/
sec l’entità del rilascio dalla diga
di Tavernelle, a causa di difficoltà a prelevare acqua dalle derivazioni da parte dell’Aset a Cerbara. Via anche a controlli e multe.
Sul territorio ecco gli organi di vigilanza pronti a sanzionare prelievi abusivi o difformi alle autorizzazioni e ordinanze sindacali
emesse per il contenimento dei
consumi. Ulteriori provvedimenti potranno essere adottati in base all’evoluzione delle condizioni
climatiche dei prossimi giorni.
«Basta balle, a Fano si balla».
Con un gioco di parole Enrico
Fumante, Pd, prova a concludere una lunga polemica sugli
eventi estivi che ha coinvolto
maggioranza, opposizione di
centrodestra e commercianti
del centro storico, qualche settimana fa in piazza (in pochi) per
dare una spallata alla giunta comunale, senza peraltro scalfirla. Ora Fumante torna sui temi
del contendere, sostenendo che
la deroga madre era solo una
fantasia della lista Progetto Fano, perché l’Amministrazione
precedente era intervenuta sui
limiti del rumore notturno «in
occasione di eventi specifici» e
non «sburocratizzava la gestione degli eventi». Di conseguenza, prosegue Fumante, «è vergognoso e dannoso, per gli esercenti in primis, affermare che a
Fano ci sia un divieto di ballo: è
strumentale e crea allarmismo
inutile. L’unica vera novità è invece rappresentata dalla delibera della giunta Seri che divide la
città in due fasce acustiche, tra
centro storico e zona mare, riconoscendo a entrambe un’efficace regolamentazione che permette a tutti gli operatori di la-
FUMANTE
DEL PD:
«È FALSO
AFFERMARE
CHE CI SIA
UN DIVIETO
DI DANZARE»
Mari picchiato, caccia al rapinatore seriale
Torna l’incubo del rapinatore seriale delle farmacie. Dopo lo ”sdentato”, ecco il ”distinto”. Un
Benelli a pag.35
signore brizzolato, sulla cinquantina, italiano. (Foto TONI)
Il meteorologo
È finito il caldo africano
Massimiliano Fazzini
Buon San Lorenzo a tutti. Con la
giornata di ieri, può dirsi effettivamente superata la nuova intensa
ondata di caldo africano. Al nord,
il flusso di correnti occidentali ha
continuato ad apportare tempo variabile, con diffusi temporali sui
monti, in estensione anche alla padania occidentale, dove le temperature hanno subito un moderato
calo. Al sud, la persistente goccia
fredda in quota ha continuato a distribuite fenomenologie temporalesche molto intense, con violente
grandinate e colpi di vento mentre
al centro l’attività convettiva svi-
luppatasi sull’Appennino è migrata anche verso le aree collinari e litoranee del versante tirrenico. Sulla nostra regione, invece, l’estate è
stata ancora dominante, con caldo intenso su coste ed entroterra
ed addensamenti un po’ più diffusi del previsto sulla dorsale appenninica. Da oggi, il flusso occidentale sarà prevalente su tutto il centro
nord, sin dal mattino il cielo si presenterà nuvoloso con probabili
piogge e temporali di debole o moderata intensità sull’intero territorio regionale. I venti saranno deboli o temporaneamente modera-
ti di grecale con rinforzi in montagna; il mare sarà poco mosso. Il
passaggio frontale insisterà anche
durante la notte e la prima parte
della giornata di domani, con tempo tra il variabile e l’instabile e con
deboli rovesci, anche temporaleschi piuttosto sparsi. Dal pomeriggio è atteso un graduale miglioramento a partire dalle aree più settentrionali. I venti tenderanno a
provenire da tramontana e saranno più freschi cosi da determinare
un moderato anche se temporaneo calo termico. Mercoledì e giovedì saranno invece giornate stabili e nuovamente molto calde, in attesa di un più sostanziale peggioramento per il week end. Le temperature odierne saranno comprese tra 23 e 32˚C, le minime oscilleranno tra 11 e 23˚C
-TRX IL:09/08/15
vorare nel modo più agevole
possibile». Il capogruppo di Progetto Fano, Alberto Santorelli,
non concede l’ultima parola e
torna a ribadire le proprie critiche alla giunta. Anzi, in risposta
a Fumante, lancia una «operazione trasparenza» che prende
di mira «mistificazioni e arroganza del Pd. A Fumante consiglio le ferie, così avrà più tempo
per documentarsi sulla delibera
del 2012. Dopo aver dichiarato e
poi cancellato eventi, dopo aver
affossato l’estate fanese, il Partito democratico si astenga dal
dare lezioni e la smetta con le
balle». In sostanza Santorelli sostiene che la giunta Seri ha abbandonato la linea dell’Amministrazione Aguzzi e che il cartello con il divieto di ballare sia stato esposto in un locale dopo specifiche indicazioni dei vigili urbani. Il repubblicano Gabriele
Gerboni interviene invece sull’ipotesi di un gemellaggio fra
Carnevale e jazz. «Il jazz – argomenta – è stato sempre espressione estiva, quindi bisogna stare attenti a equipararlo al Carnevale invernale. Il connubio anti-stagionale darebbe frutti negativi». Secondo Gerboni, infine, «con un buon progetto e spese contenute» la Fano dei Cesari
potrebbe riprendersi.
Osvaldo Scatassi
22:05-NOTE:
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-MSGR - 14 PESARO - 34 - 10/08/15-N:
34
Pesaro
Lunedì 10 Agosto 2015
www.ilmessaggero.it
Notte delle Candele, l’incognita è il meteo
Prevista grande partecipazione in spiaggia, ma nell’eventualità `Su tutto il litorale hanno aderito 65 stabilimenti balneari
di pioggia o nuvole la serata verrà rimandata a mercoledì 12
con l’eccezione di Baia Flaminia dove prosegue la serrata
`
L’EVENTO
Pioggia e nuvole minacciano la
Notte delle Candele. Maxi-tavolata a riva, ma non per tutti. Ogni bagnino avrà 30 candele, da sistemare da solo in acqua e in spiaggia.
Ma la paretecipazione è assicurata: "Vogliono venire anche dalla
Romagna". Saranno 65 gli stabilimenti balneari di Pesaro, praticamente tutti, eccetto quelli di Baia
Flaminia, che questa sera, da viale
Trieste a Fosso Sejore accenderanno la Notte di San Lorenzo a lume
di candela lungo cinque chilometri di costa. Ma un rinvio non è da
escludere: in base alle previsioni
meteo, la giornata odierna, soprattutto dal pomeriggio in poi, potrebbe essere contrassegnata da
nuvole e pioggia. Il Comune per
questo è corso ai ripari, indicando
ieri che, in caso di maltempo, la
Notte delle Candele non sarà spostata a domani, ma a mercoledì sera, 12 agosto. «Stanno arrivando
tante richieste di adesione anche
dai comuni limitrofi e dalla vicina
Romagna - afferma l’amministrazione comunale - Bagnini e volontari si stanno accingendo al rush
finale per la realizzazione dell’evento che diventerà una delle cifre caratteristiche dell’estate pesarese, e forse non solo, anche per gli
anni a venire. Tutti sono i benvenuti anche chi non è cliente abituale dello stabilimento scelto per
trascorrere la sera».
IL PROGRAMMA
Si cenerà nei ristoranti sulla spiaggia o a riva con la modalità della
gluppa. Il Comune ha fornito ad
ogni bagnino 30 candele, dieci delle quali da piazzare in acqua, ad
una distanza di 4-5 metri dalla riva, sui paletti in legno. Questo dovrebbe garantire di scongiurare il
timore di inquinamento delle candele in acqua, sollevato dagli ambientalisti, che non hanno affatto
visto di buon occhio questo evento, così come il recente Palio dei
Bracieri. Il Comune non ha messo
a disposizione altre strutture, lasciando carta libera ai bagnini nell’organizzazione della serata e nell’allestimento della maxi-tavolata
sulla battigia, che in realtà sarà
probabilmente a macchia di leopardo. Non tutti i bagnini, come riferisce qualche cliente, daranno la
disponibilità dei tavoli dei bar, per
L’AMMINISTRAZIONE:
«MOLTI AVVENTORI
VERRANNO
ANCHE DAI COMUNI
LIMITROFI
E DALLA ROMAGNA»
Sotto le stelle
a Novilara
Fano, Urbino
e Montelabbate
LA TRADIZIONE
Baia Flamina non arretra sulla decisione della serata: affissi anche striscioni di protesta (Foto TONI)
non correre il rischio di vandalismi. I gestori, in ogni caso, si preoccuperanno della pulizia della
spiaggia. Qualcuno piazzerà a riva
i lettini uno a fianco all’altro, oppure altre soluzioni. Per ampliare
l'effetto delle candele, l'invito degli organizzatori è quello di vestirsi di bianco. «E per immortalare
l'evento, una fantastica cartolina
da Pesaro, ci saranno anche le immagini registrate da un drone, un
prototipo tutto pesarese realizzato da IES (Informatica e Società Digitale) che sorvolerà tutta la spiaggia». Si partirà dall’aperitivo, sorseggiato in riva al mare, ascoltando la musica di Rossini. Così si
aprirà la serata più romantica e
scenografica dell'anno che vuole
essere anche un omaggio al Rossini Opera Festival. La stessa sera in-
fatti inaugura il festival dedicato
al celebre compositore pesarese
con La gazza ladra, trasmessa in
diretta su Rai Radio 3. In tutti gli
stabilimenti balneari, si potrà
ascoltare, al tramonto, il melodramma. La musica dunque, rossiniana e non solo, sarà la protagonista di un evento che è pensato
anche per essere ascoltato. Un
centinaio di musicisti itineranti si
esibiranno in riva al mare per accompagnare la cena “in bianco”.
Le bande di Colombarone e Candelara partiranno una da Sottomonte e una dal porto e si muoveranno
sull’arenile pesarese, insieme ai
musicisti del Pisaurum Quintet
Brass, quintetto di ottoni dell'Orchestra Sinfonica Rossini.
Thomas Delbianco
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Gli appuntamenti
Musica in piazzale della Libertà
Tra le iniziative in programma
questa sera anche l’orchestra
che si esibisce in piazzale della
Libertà (tutti i lunedì fino al 7
settembre). Questa sera alle 21
è il turno del gruppo Franco &
Enrico DolceVita.
L'orchestra nasce negli anni
novanta, si è esibita nelle
principali piazze e nei più
importanti dancing. Il
repertorio varia dal liscio ai
balli di gruppo, ai pezzi più
attuali. Domani sempre in
piazzale Libertà, alle 21, il
concerto della band Armònia.
Mercoledì 12 è invece di nuovo
carnevale, in versione estiva e
al mare (via Nazario Sauro e
piazzale D'Annunzio) con il
“Carnevel Dle Estet” che elegge
la sua reginetta. A allietare la
serata la cantante pesarese
Giulia Paci e il giovane
cantautore romano Lorenzo
Lepore. Giovedì 13 i negozi di
Sotto le Stelle organizzano in
centro Gioachino Sotto le
Stelle. Le sue note (dalle 20)
saranno protagoniste di una
serata magica. Venerdì infine
l'appuntamento è in viale
Trieste con Ogni fantastico
venerdì, il mercatino serale
(dalle 19 alle 24) di artigianato
artistico ed etnico.
«Caro assessore, ecco perchè
non torniamo indietro»
IL CASO
Per tutta la giornata di ieri, diversi
bagnanti si sono recati alla postazione allestita alla Bahia del Sol,
per firmare contro la spiaggia dei
cani a fianco al Foglia. E sono
spuntati anche nuovi cartelli di
protesta. Una decisione, quella della concessione a pagamento per i
quattro zampe in Baia, presa nell’ultima giunta, dopo che la discussione in consiglio comunale è saltata per il no al carattere d’urgenza. Oltre alle mozioni del Pd (siti di
Baia Flaminia e Villa Marina) ce
n’erano in scaletta altre due, del capogruppo di Siamo Pesaro Roberta Crescentini: una per spostare la
spiaggia per fido a Sottomonte. E
un’altra mozione per «permettere
ai concessionari di poter attrezzare nei loro stabilimenti aree apposite ad accogliere animali». Intanto, i gestori di Baia Flaminia replicano all’assessore Delle Noci sull’oscuramento durante la Notte
delle Candele. «Abbiamo molto apprezzato la sua risposta poiché il
nostro obiettivo è proprio quello di
ottenere un confronto con la giunta sui temi esposti. Tuttavia ci teniamo ad evidenziare alcuni fatti:
la protesta non è solo dei 3 bagnini
ma di una comunità intera come
dimostrato dalla partecipazione alla conferenza, dalle firme raccolte
e dall'appoggio ricevuto da più parti. E nessuno ha ancora cancellato
la sua prenotazione per la cena in
spiaggia che si preannuncia affollata, nonostante l'ennesimo tentativo di boicottaggio, questa volta
da parte sua. Anche perché il suo
invito a disertare la Baia non è nulla in confronto all'effetto che ha
già procurato la notizia della spiaggia per i cani». I bagnini sono sicuri che la «citazione all'articolo 822
del Codice Civile, indicata da Delle
Noci, non voleva essere né un ricatto né una minaccia, perché questo
modo di porsi nei confronti degli
operatori e della cittadinanza, che
lei rappresenta, non Le farebbe
certo onore. Oltretutto non ci risulta l'esistenza di una legge o ordinanza demaniale che ci obblighi
all'adesione agli eventi comunali,
anche perché la cena comunque ci
sarà». Dalla stagione lunga al Sole
assicurato, «alcune delle più belle
idee del sindaco sono arrivate proprio da noi. Ribadiamo che la nostra è una protesta in nome di una
comunità intera e l’invitiamo con
tutti i suoi colleghi a un incontro
costruttivo per le scelte che determineranno il futuro, speriamo sereno, della Baia Flaminia».
ALLA BASE DELLA PROTESTA
LA CONTESTATA
SPIAGGIA PER CANI
ALLA FOCE DEL FOGLIA
ANCHE IERI È PROSEGUITA
LA RACCOLTA DI FIRME
Numerosi gli appuntamenti per la
notte di San Lorenzo. Novilara, dopo il successo della quarta edizione delle “Tagliatelle al Castello” si
appresta ad ospitare lo “Sguardo
verso il cielo...”. Si parte alle ore
20.30 con “apericena di San Lorenzo”, servita dalla Locanda Ricci:
ogni partecipante riceverà la sacca
porta calice (15 euro, su prenotazione). Alle ore 22, ecco la magia
sonora del gruppo storico “Le Orme”, proposta dalla GarboDiNeve
Tribute Band; (il concerto è riservato ai soli partecipanti all'apericena). Gran finale alle ore 23.30 con
con ”Luci e colori nel cielo di Novilara”. A Fano invece tutti al campo
d'aviazione aspettando il buio, oggi a partire dalle 18.30, per poi ammirare lo spettacolo delle stelle cadenti. Anche quest'anno il gruppo
Donne nel parco e il comitato Bartolagi saluta la notte di San Lorenzo organizzando il Parco di notte:
giochi all'aperto per i bambini fino
a quando c'è luce, cena condivisa e
dal tramonto l'osservazione del
cielo insieme con l'esperto Gabriele Marchetti. Sono consigliati
plaid, torce, lampade e chitarre
per meglio trascorrere alcune ore
di serenità e a contatto con la natura. "Con questo nuovo appuntamento - sostiene Anna Tonelli, presidente del comitato Bartolagi - vogliamo ricordare a tutti che un parco a Fano ci vuole, che l'area del
campo d'aviazione deve essere
uno spazio a disposizione di tutti,
adulti e bambini, e diventare il luogo di iniziative alternative rispetto
a quelle basate su confusione, rumore, costi elevati. Realizzare questo sogno sembra ora possibile grazie alla cessione dell'area demaniale, che presto sarà trasferita al Comune di Fano a titolo gratuito".
Anche Urbino celebra la “Notte
delle stelle cadenti”. Dalle 21.30 alle 01.00, nella parte alta della Fortezza Abornoz si svolge l’iniziativa
“Stelle cadenti su Urbino: la lunga
notte di San Lorenzo tra letteratura, filosofia e astronomia”. L’appuntamento si svolge a cura dagli
Astrofili di Legambiente di Urbino, in collaborazione con il Comune di Urbino e Urbino Servizi. Sempre stasera nell'affascinante atmosfera del Castello del Farneto di
Montelabbate dalle ore 21,30 si potrà ammirare l'arcata celeste con i
telescopi del gruppo astrofili pesarese.
L’Inter Club chiama a raccolta i fan Premio fedeltà ai coniugi Baldinotti
Mezzo secolo di vacanze in Riviera
IL TRIBUTO
Una città innamorata del calcio e
di una storica realtà: l'Inter Club
Pesaro è il 5˚ Club al mondo per
numero di iscritti con 751 soci, il
terzo in Italia. Un grande successo
per i fan di mister Mancini e dei
nerazzurri. Il più noto degli iscritti
è sicuramente il due volte campione del mondo Filippo Magnini, il
presidente è Andrea Rinaldi,
l'"Ape Andrea" mascotte della
Vuelle. «Il direttivo ha riacceso i
tanti cuori nerazzurri dormienti
della città. Il nostro segreto è quello di coinvolgere i bambini con le
loro famiglie cercando di abbattere le barriere tra i tifosi. Ma anche
quello di dare tantissimi servizi ai
soci, dai biglietti ai trasporti garantendo il pullman per San Siro
tutte le domeniche. Siamo attenti
a trovare delle soluzioni per far risparmiare il più possibile, la novità assoluta sono i Pack pullman e
biglietto», spiega il vice presidente
Stefano Cardinali. Ci si ritrova tutti i giovedì dopo le 21 nella sede
presso il caffè Zongo a Pantano. «I
nostri iscritti passano a trovarci
per parlare di Inter. Noi organizziamo le vacanze durante il ritiro
precampionato, facciamo feste, cene sociali e creiamo momenti di
aggregazione con lotterie. Qualsiasi socio può acquistare maglie ufficiali della squadra con sconti riservati, ma la cosa più importante
è la passione che riusciamo a trasmettere», assicura Cardinali.
Questa settimana, mercoledì 12, è
fissato l'evento clou per i nerazzurri: la tradizionale festa di inizio
tesseramento per la nuova stagione. Si terrà in Piazzale San Decenzio area mercato dalle ore 17:30 in
poi presso il "Il Ciclone". Sarà anche l'occasione per festeggiare i
primi 5 anni di attività del club.
L'invito è di portare i propri amici
interisti e presentarsi in maglia nerazzurra. Durante la serata verranno offerti pane, vino e salsicce
alla brace, che potranno essere gustati con della buona musica in
sottofondo suonata dal DJ Auerbach. Inoltre si potrà partecipare ad
alcuni giochi di abilità, mentre per
i più piccini ci saranno i gonfiabili.
TRA GLI ISCRITTI
ANCHE MAGNINI
DOPODOMANI
AL SAN DECENZIO
SI TERRÀ LA SERATA
DEL TESSERAMENTO
Ci saranno diversi stand dove ci si
potrà iscrivere per la nuova stagione, prenotarsi per le prime due
partite casalinghe ossia Inter-Atalanta e Inter-Milan e chiedere le
informazioni necessarie relative
al Club. Chi diventerà socio o lo è
già potrà ritirare immediatamente il welcome kit e prenderà parte
a una lotteria "gratuita" con ricchi
premi, su tutti la maglia ufficiale
N˚7 di Kondongbia. Previsto lo
Scorpion KnockOut, un torneo in
notturna dove i partecipanti si sfideranno in un "dentro o fuori" dal
divertimento assicurato. Un anno
fa c'erano gli ex campioni del
basket Zampolini, Vecchiato, Minelli e "Re Magno" Filippo Magnini. Per il Comune porterà il suo saluto l'assessore allo sport Mila Della Dora.
Camilla Cataldo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Per quest'anno non cambiare,
stessa spiaggia stesso mare.
Prendendo alla lettera il
successo di Piero Focaccia, di
vacanza in vacanza sono
trascorsi cinquant'anni
tondi tondi in cui Lore e
Giuseppe hanno stretto
un patto di fedeltà con
la riviera fanse. Hanno
iniziato a farlo nel
lontano 1965, quando
la coppia toscana arrivò
a Fano per la prima volta
e con due bambini piccoli. Da
allora si rinnova
l'appuntamento dalla seconda
metà di luglio a Ferragosto, con
il gruppo di amici che ha deciso
di festeggiarli a sorpresa, oggi,
nelle sale dell'hotel Augustus a
Fano in via Puccini. Da
cinquant'anni la struttura
-TRX IL:09/08/15
alberghiera è il punto di
riferimento per le loro vacanze,
la spiaggia è il Lido 2. Lore e
Giuseppe Baldinotti provengono
da Scandicci, in provincia di
Firenze, e sono entrambi
ultraottantenni, ma non
si direbbe perché i due
coniugi portano molto
bene la loro età. Alla
festa, oltre agli amici e
al personale dell'hotel,
parteciperanno
rappresentanti degli
uffici turistici e
dell'Amministrazione
comunale. Che cosa hanno
trovato di speciale, nella nostra
città, Lore e Giuseppe?
Azzardano gli amici: "Affetto,
cortesia, affabilità, ospitalità e,
non guasta, anche buona
cucina".
21:16-NOTE:
·
Dal 1860 il quotidiano delle Marche
Anno 155 N˚ 219
Lunedì 10 Agosto 2015
€ 1.20
PosteitalianeSped.inA. P.- D.L.353/2003
conv.L.46/2004,art. 1,c.1,DCB-AN-“Taxe Perçu”
CorriereAdriatico +dorso nazionaledelMessaggero a€1.20
(RegioneMarche)
Controlli e pattuglie sulle strade marchigiane segnate dal bollino rosso
L’hinterland
premiato
dai turisti
Buroni A pagina 2
μ A Pesaro
Ancona
Dal rosso s’impenna fino al
nero. Il bollino del traffico da
esodo, che tende a Ferragosto, vale un indicatore economico: si torna a viaggiare, si
torna in vacanza. Sul tratto
marchigiano dell’A14, tra ieri
e oggi, era in circolazione il
30% in più di auto rispetto allo scorso anno, ovvero più
1.500 vetture all’ora. Uno
scatto che scende al 18% se la
via delle ferie passa per una
strada statale. Passa, ma non
si ferma tant’è che il bilancio
parziale (ovvero a metà pomeriggio) di questa due giorni di fuga dalla quotidianità
non ha creato disagi. Parola
di Emilio Guerrini, dirigente
della Polstrada Marche. “Non
si sono registrati incidenti di
rilievo, solo qualche rallentamento impercettibile, tra An-
cona Nord e Ancona Sud”.
Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, Senigallia, Fano sono stati altri punti tiepidi. Meno traffico, più pattuglie; così
il bollettino - del primo pomeriggio - raccontava di traffico
intenso ma scorrevole lungo
l’A14 e di piccole code da Senigallia in giù lungo la carreggiata Sud, in particolare nei
pressi delle gallerie.
Benedetti A pagina 3
l’appuntamento più atteso: maxitavolata di 5 chilometri al mare con candele sotto le stelle
San Lorenzo, la notte delle emozioni
L’EVENTO
Pesaro
Città e stabilimenti balneari
in fermento per l'evento clou
di questa estate "Candele sotto le stelle". Bagnini e volontari si stanno attrezzando per
le prenotazioni delle cene in
spiaggia, gli aperitivi e il menu fai da te. Sull'evento pende però l'incognita del meteo,
nuvole o qualche goccia di
pioggia? In ogni caso l'amministrazione comunale ha reso
noto che in caso di maltempo,
l'evento sarà rimandato a
mercoledì 12. Richieste di
partecipazione sono giunte
anche da fuori regione. Molti
concessionari al completo
hanno dovuto declinarle.
Francesconi In cronaca di Pesaro
CASO RIFORME
Resa dei conti
in casa Dem
ANNA LAURA BUSSA
S
contro totale tra minoranza Dem e Renzi sulle riforme costituzionali. I primi,
annunciano di aver messo a
punto un pacchetto di emendamenti al Ddl ora all’esame di
palazzo Madama, firmati da 28
senatori (il documento “Avanti
con le riforme costituzionali”
era stato sottoscritto da 25), in
cui si insiste sul tema del...
Continua a pagina 9
y(7HB5J0*QOTOKP( +,!z!:!#!z
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Esodo sorvegliato speciale
μ Arte e cultura da record
PU
EDIZIONE DEL LUNEDI’
SPORT
μ Strepitosa gara del nuotatore emiliano
Paltrinieri mondiale
E’ lui il re dei 1500
Mistero Sun Yang
Kazan
L’Italia ha chiuso col botto i
Campionati mondiali di nuoto terminati ieri a Kazan,
vincendo con il ventunenne
carpigiano Gregorio Paltrinieri la gara dei 1500 stile libero, segnata dal misterioso
forfait senza preavviso del
cinese Sun Yang, primatista
mondiale e unico avversario
di Paltrinieri. Il campione
emiliano ha comunque dato
vita ad una gara strepitosa
passando in testa ai 400 metri e poi allungando fino ai
1200, per poi contenere il ritorno dell’americano Jaeger. Paltrinieri ha stabilito il
nuovo record europeo.
Orazietti Nell’Inserto
Gregorio Paltrinieri
μ Fenati quarto in Moto3
μ Pareggio in extremis
Rossi terzo
e rimane
al comando
Buon Fano
e l’Ascoli
non passa
Santilli Nell’inserto
Barbadoro Nell’Inserto
Armonia, poesia e allegria per la manifestazione delle candele di stasera, tempo permettendo, sul litorale pesarese
Tesori della cultura preclusi ai visitatori
Le attrattive monumentali di Fano chiuse al pubblico, la denuncia dell’ex sovrintendente Baldelli
μ Esercente rapinato e picchiato
Rapinatore seriale
Ora c’è l’identikit
Pesaro
Potrebbe avere le ore contate il
malvivente - 50 anni, robusto e
distinto - che sabato sera ha rapinato e picchiato il farmacista
Claudio Mari. C’è un identikit.
In cronaca di Pesaro Claudio Mari
Fano
Promuoviamo le nostre bellezze, ma poi le facciamo
vedere solo in rare occasioni. Chiusi la chiesa di San
Pietro, gli scavi di Vitruvio,
la sala ipogea della Memo,
l'anfiteatro e il teatro romani. Ci sono visite guidate
che raramente coincidono
con i periodi e gli orari di
maggior affluenza dei turisti. La denuncia è dell’ex
sovrintendente Baldelli.
Foghetti In cronaca di Fano
ESTATE
μ Gran finale col boom
In 400 mila
al Summer
Jamboreee
Renzo Arbore col sindaco, Dario Salvatori e gli organizzatori dell’evento
Senigallia Conle400mila
presenzedichiaratedal
sindacodiSenigallia,Maurizio
Mangialardi,ilSummer
Jamboree,conferma
Senigallialeaderturisticadelle
Marche.
Molinari In Cultura e Spettacoli
μ All’Adriatic Arena
Il Rof al via
con La gazza
Brisighelli In Cultura e Spettacoli
2 Lunedì 10 Agosto 2015
MARCHE
Online
www.corriereadriatico.it
I borghi storici fanno il pieno di turisti
Marche gettonatissime non solo per il mare. Città d’arte ed entroterra registrano un aumento del 4,5% di vacanzieri
μ Crisi
ESTATE
ROVENTE
E’ boom
di giovani
animatori
FEDERICA BURONI
Ancona
I borghi delle Marche e le città d'arte fanno il pieno. O
quasi. Complici le temperature tropicali e il proliferare di
eventi culturali e manifestazioni
enograstronomiche,
l'entroterra diventa meta
sempre più assidua dei turisti, italiani soprattutto ma anche stranieri, come belgi e inglesi.
Secondo i dati dell'assessorato regionale al Turismo, nelle
Marche nei mesi di giugno e
luglio, si è registrato un aumento del 4,50% rispetto allo
stesso periodo dell'anno scorso. Un vero e proprio record
se si pensa che, nel complesso, il trend del turismo marchigiano vale sino ad oggi un
+3%.
Le città più gettonate sono Urbino, Loreto, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno.
Dunque, alberghi pieni anche tra monti e colline.
"Tutto merito degli eventi
e anche del caldo che, alla fine, spingono i vacanzieri a
spostarsi sulle colline per avere un po' di refrigerio", spiega
l'assessore regionale Moreno
Pieroni. Ma non solo. I borghi
delle Marche sono luoghi di
storia e di tradizione: sono 22
quelli marchigiani riconosciuti, tra l'altro, tra i borghi più
belli d'Italia dall'Associazione nazionale dei Comuni italiani. Ma il ricco entroterra
marchigiano è anche costellato di risconoscimenti prestigiosi come le Bandiere Arancioni e le Bandiere Verdi.
Quest'ultimo vessillo premia aziende agricole, province e comuni che si sono particolarmente distinti nelle poli-
L’assessore Pieroni
conferma il trend positivo
“Siamo una terra ricca
di attrattive e peculiarità”
superata
ATTIVITA’ RICETTIVE
Ancona
un 4/5 % in più rispetto allo
stesso periodo dello scorso
anno, un aumento, tra l'altro,
ancor più significativo se si
pensa che il turismo verso la
costa resta stabile". Il boom
però è atteso dopo Ferragosto, secondo l'operatore. Per
quanto riguarda eventi e promozione, Pompili fa notare
una novità per quest'anno:
"Ad Ascoli Piceno, è nato
Dmo, un gruppo che raccoglie le più importanti associazioni di albergatori che si sono messi insieme per fare
promozione in Italia e all'estero e sta davvero andando bene". L'entroterra ringrazia.
Sono tanti, sono giovani, hanno voglia di lavorare, ma anche di divertirsi. Sono 40 mila, tra i 18 e i 25 anni e già dall'
inizio dell'estate si muovono
lungo gli 8.000 chilometri di
coste italiane, ma anche in località di montagna o ai laghi,
in campeggi, villaggi turistici,
stabilimenti balneari, residence o alberghi. Sono gli animatori, i componenti l'equipe di
animazione che ha ormai assunto notevole rilevanza nell'
ambiente turistico (sul territorio italiano molto di più che
su quello all'estero), tanto da
poter risultare una variabile
decisionale importante per
chi sceglie la vacanza.
Ed ecco così un vero e proprio esercito di animatori che
scendono in campo per tutto
il periodo estivo. Anche nelle
Marche il trend è in aumento.
I posti di lavoro a disposizione sono circa 40.000 per
l'estate, con una prevalenza
occupazionale del 75% circa
per la fascia d'età compresa
tra i 18 e i 25 anni. Sono appena usciti dal liceo o stanno frequentando l'università e intanto seguono le orme di personaggi famosi come Fiorello
che proprio da questo lavoro
hanno mosso i primi passi
verso il successo: fanno, infatti, divertire chi è in vacanza
per dimenticare la stanchezza e lo stress di un altro anno
difficile, coinvolgendolo in
giochi, iniziative ed eventi.
“Per i giovani - commenta
Salvatore Belcaro, presidente della Fiast, l'organizzazione delle imprese di animazione turistica Confesercenti - è
un'ottima occasione per approcciare al mondo del lavoro”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Qui sopra la Basilica di Loreto che anche d’estate è gremita di turisti e
pellegrini. A sinistra il panorama di Urbino e accanto il centro di Macerata
tiche di tutela dell'ambiente e
del paesaggio mentre le 19
Bandiere arancioni rappresentano un marchio di qualità turistico-ambientale conferito dal Touring Club ai piccoli comuni dell'entroterra che
si distinguono per un'offerta
di eccellenza e un'accoglienza di qualità. Insomma, "i turisti hanno scoperto con piacere le nostre bellezze", insiste Pieroni.
Turisti per lo più italiani
ma ci sono anche tanti stranieri e, in particolare, belgi e
inglesi. L'assessore Moreno
Pieroni a questo punto rilancia, allora, e fa annunci importanti per il settore: "L'au-
mento di presenze che si è re- dal punto di vista delle pregistrato, va potenziato e, per senze. La sola nota stonata
questo, il nostro obiettivo è che occorre evidenziare è
quello di approvare il pro- che, pur essendo gli alberghi
gramma di promozione per il pieni, la gente spende poco".
2016 entro ottobre così da
Soddisfatto dei risultati
soddisfare gli operatori che del turismo dell'entroterra è
potrebbero organizzarsi in anche Luciano Pompili, presimodo migliore". Tra le inizia- dente Federalberghi Martive di punta per il prossimo che.
anno, "la costituzione di un
Che dice: "C'è un incregruppo di lavoro per promuo- mento decisamente imporvere interventi sia strutturali tante degli stranieri, almeno
sia culturali per valorizzare il
giubileo della Misericordia".
Rispetto alle prospettive, La Regione vuole accelerare
i tempi di promozione
l'assessore Pieroni è ottimista. "Se il trend resta questo,
dell’offerta approvando
agosto e settembre si presen- il programma entro ottobre
tano sotto i migliori auspici
μ L’indagine
della Cna Balneatori: sulla costa +20% di presenze
Sarà un Ferragosto super
IL DOSSIER
Ancona
·
Marche, sarà pienone sotto
l’ombrellone a Ferragosto, come mai negli ultimi anni. Con
il vantaggio, per i consumatori, di trovare nei bar e nelle pizzerie degli stabilimenti balneari, prezzi invariati rispetto alla
stagione scorsa. Così come
per i servizi da spiaggia. I dati
dei mesi di giugno e luglio lungo le nostre coste sono stati
entusiasmanti e anche le previsioni per agosto non sono da
meno.
Tempo permettendo, infatti, l’indagine condotta da Cna
Balneatori tra i propri associati nelle località costiere delle
Marche e delle altre regioni
italiane conferma un andamento turistico davvero da incorniciare. Un sondaggio che
conferma l’andamento generalmente positivo della stagio-
ne estiva 2015, dopo le “vacche magre” degli anni passati.
L’indagine di Cna Balneatori
afferma che nel periodo clou
del turismo balneare, quello
compreso tra il 10 e il 23 del
mese, le presenze aumenteranno di oltre il 20 per cento
rispetto al 2014. Un dato confortante, anche se bisogna tenere conto del cattivo tempo
che ha caratterizzato tutta la
scorsa estate sulle spiagge
marchigiane.
Tra i dati di particolare rilievo, la fine di quella formula
“mordi e fuggi” che negli ultimi anni ha caratterizzato il turismo estivo italiano e quello
regionale: le permanenze,
stando alle prenotazione negli
Meglio delle nostre spiagge
faranno solo quelle
abruzzesi e romagnole
con una crescita del 25%
stabilimenti, si sono allungate
ad almeno una settimana. E se
per una volta anche le imprese
turistiche sembrano avere motivi di soddisfazione dai dati
sulle presenze, anche per i
consumatori il cuore dell’estate 2015 si presenta con qualche buona notizia: tanto i servizi in spiaggia che i prezzi della ristorazione sono rimasti invariati rispetto all’anno passato.
Meglio delle spiagge marchigiane faranno quelle di
Abruzzo ed Emilia Romagna,
con aumenti delle presenze
che sfioreranno il 25 per cento
rispetto al 2014 e supereranno
anche le due stagioni precedenti. Aumenti che si fermeranno al 15 per cento negli stabilimenti balneari di Friuli Venezia Giulia, Molise e Veneto.
Presenze previste in aumento
di oltre il 20 per cento anche
in Puglia e in Sicilia.
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Lunedì 10 Agosto 2015
3
MARCHE
Online
www.corriereadriatico.it
A14 e Statali alla prova dell’esodo
Guerrini della Polstrada: “Il traffico è stato molto intenso ma regolare. E bravi i marchigiani”
ESTATE
ROVENTE
MARIA CRISTINA BENEDETTI
Ancona
Dal rosso s’impenna fino al nero. Il bollino del traffico da esodo, che tende a Ferragosto, vale un indicatore economico: si
torna a viaggiare, si torna in vacanza. Sul tratto marchigiano
dell’A14, tra ieri e oggi, era in
circolazione il 30% in più di auto rispetto allo scorso anno, ovvero più 1.500 vetture all’ora.
Uno scatto che scende al 18%
se la via delle ferie passa per
una strada statale. Passa, ma
non si ferma tant’è che il bilancio di questa due giorni di fuga
dalla quotidianità non ha creato disagi. Parola di Emilio
Guerrini, dirigente della
Polstrada Marche. “Non si sono registrati incidenti di rilievo, solo qualche rallentamento
impercettibile, tra Ancona
Nord e Ancona Sud”. Porto
San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, Senigallia e Fano sono stati gli altri punti tiepidi.
Meno traffico, più pattuglie
Così il bollettino del primo pomeriggio raccontava di traffico
intenso ma scorrevole lungo
l’A14 e di piccole code da Senigallia in giù lungo la carreggiata Sud, in particolare nei pressi
delle gallerie. Morale: non si è
ripetuto l’assalto di sabato alla
SS16 con molti automobilisti
che lasciavano l’autostrada, intasando la viabilità ordinaria.
μ Secondo
L’Adriatica è stata comunque
abbastanza affollata dal traffico dei turisti diretti al mare.
Vince la prudenza
“E bravi i marchigiani - commenta Guerrini - hanno rispettato i limiti di velocità e le istruzioni per l’uso da partenze intelligenti”. E bravi gli agenti
della Polstrada. “ Per l’occasione - fa notare il dirigente - abbiamo raddoppiato le pattuglie”. Tra fettuccia autostradale e statali sono 24 + 24. “In serata poi, per il gran finan del
Summer Jamboree, abbiamo
rafforzato il fronte con pattuglie fisse al casello di Senigallia”. Guerrini offre un’altra coordinata: “Le strade statali più
gettonate dai vacanzieri sono
state quelle che puntavano verso la montagna”. In direzione
Visso, tanto per fare un esempio. E ancora: “Il picco del traffico è stato nella notte tra sabato e domenica e nelle primissime ore della mattinata, poi durante il giorno è stato un lento
ma costante ritorno alla normalità”.
Il dirigente della Polstrada per
chiudere la comunicazione di
servizio parte dalla cronaca
per arrivare a un severo invito
alla riflessione: “Nell’ultimo
mese gli incidenti, anche quelli
molto gravi, sono stati generati
dall’uso del cellulare alla guida”. La voce di Guerrini si fa
austera: “Basta telefonare
mentre si è al volante. Basta
con quei messaggini”. Non per-
“Nell’ultimo mese gli
incidenti sono stati
generati dall’uso
del cellulare alla guida”
Dopo il caldo
torna a scattare
l’allerta meteo
LE PREVISIONI
Ancona
Gli italiani tornano a partire per le vacanze e qualche volta si mettono in fila
dona, chiamatela pure prevenzione.
Nel resto d’Italia
Dal particolare al generale. La
terza domenica tra il rosso e il
nero è iniziata con una circolazione molto intensa già dalle
prime ore della mattina, ma
non si sono registrati particolari disagi sugli oltre 25 mila chilometri di strade e autostrade
gestite dall’Anas. Dettagli in
cronaca: i maggiori flussi si sono registrati al Sud sul versante jonico, tirrenico e adriatico e
ai valichi di confine in direzio-
uno studio da ottobre 2014 a oggi ha recuperato ben 11 punti
Sale l’indice di fiducia del viaggiatore
I DATI
Ancona
Sale la voglia di viaggio degli
italiani: l’indice di fiducia del
viaggiatore, elaborato da
Confturismo-Confcommercio con l’istituto Piepoli, ha
raggiunto a luglio il suo massimo storico, passando da 63
a 66 su 100 in un mese. Da ottobre del 2014 a oggi, l’indice
ha recuperato ben 11 punti.
È il sintomo del miglioramento della situazione economica che comincia a mostrare i suoi effetti anche sul comportamento dei turisti italiani. Ed ecco i dettagli del caso:
il numero medio di notti per
viaggio per i prossimi tre me-
Tutto il gusto
delle ferie
Ancona
·
Quasi un terzo della spesa di
italiani e stranieri in vacanza in
Italia è destinato alla tavola, tra
ristoranti, pizzerie, trattorie,
prodotti enogastronomici, per
un importo complessivo stimato in circa 11 miliardi. È quanto
emerge da uno studio della
Coldiretti che nel padiglione
“No farmers no party” all’Expo di Milano ha presentato
la classifica dei primati enogastronomici. Morale: il cibo è il
vero valore aggiunto delle vacanze made in Italy.
si cresce, infatti, rispetto a luglio 2014 da 7,3 a 7,4 notti.
Un incremento che, seppur limitato, mostra che l’ inversione di tendenza c’è stata .
Aumentano, inoltre, gli ottimisti sull’uscita completa
dalla recessione che sono
quasi quattro su dieci: nel mese di maggio erano il 31%.
Anche se cala la quota degli italiani che preferiscono
trascorrere le proprie vacanze in Italia, quasi otto su dieci
continuano a preferire il Bel
Paese come meta delle prossime vacanze, con il Trentino
Alto Adige in testa, che supera pure la Puglia e la Toscana.
Da quella voglia di vacan-
ze made in Italy a quell’irrefrenabile desiderio di mondo
con la Spagna che rimane in
posizione di leadership a livello europeo, davanti alla Croazia, mentre la Grecia è solo in
terza posizione.
Puntando ancora più lontano gli Stati Uniti sono la
meta più segnalata a livello
extra-europeo, davanti al
Nord Africa che sconta le problematiche legate alla sicurezza.
Expo continua ad essere
un altro fattore importante di
spinta al turismo italiano, dato che oltre sette italiani su
dieci sono convinti possa portare nuovi flussi turistici.
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ne di Francia, Slovenia e Croazia. Per favorire la fluidità della
circolazione, fino alle 22 di ieri
sera valeva il divieto di circolazione per i mezzi pesanti.
Aumentano i vacanzieri
Tornando al bollino del traffico, che in seconda battuta è un
indicatore economico, ecco
che quest’estate sono 15,3 milioni gli italiani che si concedono almeno un giorno di vacanza fuori casa nel mese di agosto
con un aumento di oltre 2 milioni rispetto allo scorso anno.
È un’analisi Coldiretti a mette-
re nero su bianco che il grande
esodo può essere la cartina di
tornasole di una crisi che tenta
la via della ripartenza. Con i vacanzieri riparto i consumi. Ripartono, ma con un andamento lento. I milioni di italiani che
si sono messi in viaggio per godersi le ferie anche quest’anno,
infatti, tireranno la cinghia sia
moderando il budget - uno su
tre spenderà meno di 500 euro, solo il 19% arriverà a 750
euro- e sia con prenotazioni
“fai da te”. Si cambia rotta, ma
non si sterza.
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Una perturbazione in arrivo
dalla Francia raggiungerà nelle
prossime ore il Nord Ovest
dell'Italia, portando piogge e un
generale calo delle
temperature. I fenomeni oggi si
estenderanno alle regioni del
Centro Sud. Sulla base delle
previsioni disponibili, il
Dipartimento della Protezione
Civile ha emesso una allerta
meteo che prevedeva, dal
pomeriggio di ieri, precipitazioni
diffuse, che localmente
potranno essere molto intense e
accompagnate da grandinate,
fulmini e forti raffiche di vento,
su Valle d’Aosta e Piemonte.
Sempre ieri un violento
temporale si è
abbattuto nel pomeriggio nella
zona tra Sassoferrato e
Fabriano. I vigili del fuoco sono
intervenuti a Poggio San
Romualdo per verificare
eventuali danni provocati da un
fulmine. Nelle prime ore di oggi
le piogge interesseranno anche
l'Emilia Romagna e,
successivamente, Toscana,
Lazio, Umbria e Abruzzo.
Annuvolamenti e possibili
temporali anche sulle Marche.
Sulla base dei fenomeni previsti,
il Dipartimento ha anche
valutato una criticità arancione
per rischio idrogeologico sul
Piemonte occidentale, una
criticità che si estenderà anche
al Piemonte e alla Toscana.
Lunedì 10 Agosto 2015
T: 0721 31633
FANO
E: [email protected]
XV
F: 0721 67984
Un tesoro precluso al pubblico
NOTIZIE
FLASH
L’ex sovrintendente Baldelli denuncia: chiuso l’accesso ai beni monumentali
ESTATE
ED EVENTI
MASSIMO FOGHETTI
Fano
Promuoviamo le nostre bellezze, ma poi le facciamo vedere
solo in rare occasioni.
Contrasta con la promozione
turistica svolta dall'Amministrazione comunale che punta
molto, oltre il mare, sulla
romanità in cui affondano le radici di Fano e sui monumenti e
beni artistici che ne documentano la bellezza offerta dai secoli
successivi, l'accessibilità degli
stessi.
Un turista che visita il centro
storico desidererebbe poter entrare ogni giorno nelle aree archeologiche, negli ambienti sotterranei, nelle chiese, come
quella di San Pietro in Valle che
viene descritta in tutte le guide
come la più bella chiesa barocca di tutte le Marche.
Invece il più delle volte si trova davanti a porte chiuse in maniera irremovibile. Chiusa quella di San Pietro, chiusa quella
degli scavi di Vitruvio, chiusa
quella della sala ipogea della
Memo, chiusa quella dell'anfiteatro romano, senza parlare di
quella del teatro romano riaffiorato in via De Amicis, le cui trattative tra Comune e proprietà
per l'acquisizione pubblica dovevano risolversi prima delle ferie estive.
La situazione incombente ha
attirato l'attenzione anche dell'
ex sovrintendente ai beni archeologici Gabriele Baldelli, lui
stesso trovatosi in difficoltà,
quando accompagnando un
gruppo di amici in visita al complesso sotterraneo dell'ex Luigi
Rossi, si è trovato di fronte l'ennesima porta chiusa. "I monumenti e i resti archeologici - ha
detto - debbono essere resi fruibili nella maniera più ampia
possibile. Sono la nostra ricchezza sia dal punto di vista storico che da quello economico,
perché costituiscono una attrattiva turistica che pochi altri Paesi hanno"
Poi ha lanciato una proposta:
“Chiunque organizzi manifestazioni la cui scenografia è costituita dai principali monumenti
della città, come l'arco di Augusto o la porta della Mandria, dovrebbe pagare un obolo in più
al Comune in modo da costituire un fondo per la cura e la manutenzione del monumento
stesso. Vedere organizzare
mercatini, fiere o feste al Pincio, privando il turista della visione della porta più monumentale della città, donata agli antichi fanesi, dall'imperatore Ottaviano Cesare Augusto stesso, significa deprezzare i nostri beni". Che dire poi di risorse perennemente chiuse o ancora da
aprire al pubblico? Almeno,
grazie al volontariato dell'Archeoclub ogni tanto si organizzano visite guidate agli scavi di
Vitruvio e grazie ad alcune iniziative intraprese da guide auto-
Nell’elenco chiesa di San
Pietro, scavi di Vitruvio
sala ipogea della Memo
anfiteatro e teatro romani
Il parco di notte
per San Lorenzo
Uno dei momenti di spettacolo a In Gir per Fan
rizzate si organizzano tour turistici nel centro storico, ma queste sono occasioni che si presentano solo in alcuni giorni della
settimana ed a orari prestabiliti. Ricevere informazioni su di
essi agli uffici turistici della città
la domenica è impossibile, perché gli uffici sono chiusi. Vi sono altre meraviglie che continuano a rimanere celate, come
la domus di via dell'Abbazia, dove ogni tanto la Soprintendenza fa capolino, verifica l'ambiente, ma non risolve il problema
dell'accesso. Se un simile tesoro
lo avesse un Paese d'oltralpe farebbe ponti d'oro! Ma noi, sempre con il permesso della Soprintendenza, ci siamo presi il
lusso di cancellare letteralmente la necropoli di via Fanella, la
prima fuori le mura.
© RIPRODUZIONERISERVATA
Successo sabato sera per In Gir per Fan
LA MANIFESTAZIONE
Fano
Vivacità, allegria, curiosità, sono
gli elementi che hanno
caratterizzato l'atmosfera di "In
Gir per Fan", la manifestazione
che, insieme alla Festa del Mare,
ormai dà l'impronta di sé al mese
di agosto. Una vera e propria folla
di fanesi e di turisti ha invaso
sabato sera il centro storico,
penetrando in tutte i vicoli e le
piazzette che lo costellano e
seguendo un itinerario ben
preciso tracciato dalla Pro Loco
che proponeva una serie di
iniziative gastronomiche,
musicali e culturali, in un mix ben
studiato e alla portata di tutti.
Ancora una volta comunque la
gastronomia ha svolto il compito
di forza d'attrazione. Muniti di un
sacchetto appeso al collo,
contenente tutte le indicazioni
del caso, i partecipanti hanno
potuto gustare il tartufo di
Acqualagna, grissini avvolti in
fette di prosciutto nostrano, la
polenta di San Costanzo, i
sardoncini scottadito, la salciccia
nostrana, dolci, gelati, bere del
buon vino e terminare la cena
itinerante gustando una
Moretta. Tutto questo nel
contesto di una scenografia
incomparabil Soddisfatto il
presidente della Pro Loco
Etienne Lucarelli.
Già fissata a ottobre la discussione dell’istanza di Madonna Ponte. Segnalato un danno di 40 milioni. La giunta tace
Ex zuccherificio, incombe il ricorso al Tar
IL CASO
Fano
Sul Piano regolatore generale incombe un ricorso al Tar potenzialmente in grado di inficiare
una scelta strategica dell’amministrazione comunale (seppure
espressa finora solo in negativo).
Si tratta dell’istanza promossa dalla società Madonna Ponte
contro la bocciatura della variante dell’area ex zuccherificio avvenuta in Consiglio comunale lo
scorso 18 febbraio (21 no contro
4 sì) al termine di un iter di 5 anni. Il Tar delle Marche ha già fissato all’8 ottobre l’udienza per la
discussione nel merito del ricorso, a meno di cinque mesi dal deposito. La società Madonna Ponte, tutelata dall’avvocato Alberto
Lucchetti di Ancona, chiede l’annullamento della delibera. Non è
stata presentata una contestuale
domanda di indennizzo ma nel
ricorso si segnala che la società
perde un investimento già realizzato di 40 milioni di euro ed è
evidente che in caso di accoglimento delle sue ragioni al Comune verrebbe presentato il conto.
Nel ricorso due sono le censure.
Una di metodo: si sostiene che la
legge urbanistica regionale
esclude la possibilità di negare
l’approvazione di una variante
quando l’iter, come nel caso in
questione, si è perfezionato con
tutti i pareri favorevoli. E una di
merito: il motivo della protezione dei negozi del centro storico
rispetto a un nuovo centro commerciale sarebbe illecito, contra-
rio cioè a una legge nazionale del
2012 che recependo le direttive
Ue tutela la libertà degli insediamenti commerciali. Il Comune
di Fano, con l’avvocato Romoli,
sostiene la legittimità di quella
scelta. Sul piano politico è significativo che dal 18 febbraio la giunta non abbia battuto un colpo
sulle nuove previsioni nell’area,
dove aumenta il degrado. Per
escludere danni giudiziari, ci sarebbe sempre la via negoziale
l.fur.
sul nuovo assetto.
Avanza il degrado all’ex zuccherificio
Manca il nulla osta della procura. Stamattina l’accertamento sulla salma di Corrado Tallevi
L’Unitalsi si impegna a portare Alex al funerale
IL LUTTO
Fano
Si terrà stamattina l'accertamento sulla salma di Corrado Tallevi
il padre di famiglia di Cartoceto,
perito in un incidente automobilistico sull'A 14 alle porte di Ancona, venerdì scorso in cui è rimasto gravemente ferita la moglie, mentre il figlio disabile Alex
che viaggiava nello stesso automezzo se l'è cavata con poco. Entrambi erano stati ricoverati all'
ospedale di Torrette di Ancona,
dove la moglie, ancora tenuta
sotto sedativi, sta lentamente migliorando. I medici dunque non
disperano di salvarla. Nel frattempo i volontari dell'Unitalsi,
con cui la famiglia Tallevi, aveva
uno stretto rapporto di amicizia,
si stanno interessando di procurare un mezzo affinché il figlio
possa partecipare ai funerali del
padre, di cui al momento non sa
della morte, non appena il magistrato consegnerà il cadavere alla famiglia. A lungo in passato
l'Unitalsi, presieduta da Manenti, si è occupata di Alex assistendolo in vari pellegrinaggi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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Turisti da 50 anni
Festa per i Baldinotti
Fano Una costanza
inossidabile e un’amicizia
consolidata e sincera. I
coniugi Giuseppe e Lore
Baldinotti, di Scandicci nei
pressi di Firenze, da 50 anni
vengono in vacanza a Fano,
all’hotel Augustus, e
frequentano la spiaggia Lido
2, puntualmente dalla
seconda quindicina di luglio a
Ferragosto. Perciò oggi alle
10 nella sala ricevimenti
dell’Augustus è stata
organizzata una festa in loro
onore da Comune, Iat e
direzione dell’hotel con targa
ricordo e gustoso buffet .
Proietti, installazioni
all’hotel San Marco
Fano L'Hotel San Marco, in
via Faà di Bruno, 43a
Marotta ospita alle 21.30
oggi una serata
completamente dedicata
all'arte dell'installazione, un
linguaggio concettuale che
vede protagonista e
trasforma lo spazio. A
presentare le sue opere sarà
l'artista Gian Luca Proietti.
Una donna di 55 anni in via Squarcia
Trovata morta in casa
LA TRAGEDIA
Fano
Corrado Tallevi, 71 anni, deceduto venerdì nel pellegrinaggio a Loreto
Fano Le Donne nel parco e
il Comitato Bertolagi, anche
quest'anno organizzano per
questa sera l'evento "Il
Parco di notte" al campo
d'aviazione di Fano.
A partire dalle 18,30
l'appuntamento è sul prato
dietro i vecchi hangar, per
aspettare il buio; intanto i
bambini potranno giocare
all'aperto e tutti potranno
partecipare a una cena
condivisa. Infine, al
tramonto del sole, si
passerà all'osservazione del
cielo stellato con l'aiuto di
Gabriele Marchetti esperto
in astronomia.
Una nuova tragedia causata
dalla depressione si è verificata
sabato scorso in una delle case
di via Davide Squarcia, dove si
è tolta la vita, una donna di 55
anni, che da tempo viveva in
un grave stato di prostrazione.
Intorno alle 22.30, allertati dal
118, cui si erano rivolti i parenti, i vigili del fuoco sono intervenuti per forzare l'ingresso della casa, dato che la proprietaria non rispondeva ad alcuna
chiamata. Una volta entrati ed
ispezionati tutti i locali, hanno
trovato la donna impiccata nella mansarda. Purtroppo per
lei, non c'era più nulla da fare.
Viveva nell'appartamento da
sola, anche se nelle abitazioni
vicine risiedevano alcuni parenti. Sul luogo sono intervenuti anche gli uomini del Commissariato di Fano che hanno
rinvenuto dei bigliettini con
messaggi che non lasciavano
dubbi sul suicidio. La donna
chiedeva perdono a tutti, ma
non se la sentiva più di vivere.
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Lunedì 10 Agosto 2015
7
LETTERE&COMMENTI
LE LETTERE VANNO INVIATE A: Corriere Adriatico via Berti 20, 60100 Ancona T: 071 4581 E: [email protected] F: 071 41989
La Regione sta mantenendo gli impegni presi
L’INTERVENTO
GIANLUCA BUSILACCHI *
L'approvazione del Rendiconto 2014 da parte della Giunta
regionale evidenzia come l'esecutivo stia tenendo il passo con
gli impegni presi. Mi riferisco,
in particolar modo, al ripristino del Fondo per il sociale.
Per questo esprimo, a nome mio e del gruppo Pd, soddisfazione per l'importante segnale dato ai cittadini.
Un tratto di continuità con
gli oneri assunti dal Partito democratico per la tutela della
comunità marchigiana, a partire da quanto promesso dal presidente della regione Marche
Luca Ceriscioli in campagna
elettorale e ribadito nella relazione sul programma di Governo durante il suo insediamento, per arrivare alla mozione a
mia firma, approvata a maggioranza dall'Assemblea legislativa nella seduta dello scorso 21 luglio, che impegnava
presidente e Giunta a ripristinare in tempi brevi il Fondo
per il sociale.
L'approvazione del Rendiconto 2014 rappresenta l'atto
fondamentale per ottenere la
decisione di parifica della Corte dei Conti, come previsto dalla legge 213/2012 ed è lo step
propedeutico per procedere alla variazione di Bilancio, sede
in cui avverrà il ripristino formale delle risorse in questione.
Di qui a breve, quindi, la decisione assunta nei giorni scorsi dalla Giunta produrrà effetti
Partendo dal reintegro
del Fondo sociale
il governo del presidente
Ceriscioli è già al lavoro
MILANO DOMENICA 9 AGOSTO 2015
Ecco i gioielli delle donne Maasai
Milano
Arriva a Expo l'arte delle donne
Maasai: fino al 14 agosto, nello
spazio Me and We-Women for
Expo, esposti preziosi di perline
colorate realizzati dalle donne
del villaggio di Mkuru, nel nord
della Tanzania. Li hanno
disegnati con il supporto
dell'Istituto Europeo di Design
(Ied) e della designer Francesca
Torri Soldini, per il progetto
'Maasai Women Art', dell'Istituto
Oikos Onlus, vincitore del
concorso 'We-Progetti per le
donnè organizzato da Padiglione
Italia. L'Istituto Oikos è
un'organizzazione no-profit che
dal 1996 opera per la tutela delle
risorse naturali e lo sviluppo
sostenibile. Grazie al progetto
'Maasai Women Art', ogni anno le
'mamas' riunite in una
cooperativa lanciano una nuova
collezione di gioielli, che unisce
tradizioni Maasai e gusto
occidentale. Oikos promuove
progetti rivolti soprattutto alle
donne, a cui sono stati dedicati
anche corsi di alfabetizzazione e
seminari sulla gestione
d'impresa, grazie ai quali sono
state acquisite capacità di gestire
ordini, di rinnovare
periodicamente la gamma dei
prodotti offerti e di amministrare
gli utili in maniera efficiente.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
μ L’agricoltura
materiali e la reintegrazione
del Fondo sociale potrà, così,
scongiurare i gravi problemi e
disservizi che sarebbero derivati dal taglio quasi totale delle
risorse a tale settore previsti,
dal 2014 al 2015, dalle disposizioni approvate nella scorsa legislatura.
Sono certo che l'azione portata avanti dall'esecutivo regionale, che può contare sul fondamentale contributo del Partito democratico, sarà apprezzata dai tanti Comuni della nostra regione, associazioni e organizzazioni che si prendono
cura dei soggetti più fragili del-
μ Confartigianato
la società, per cui il ripristino
di tali risorse rappresenta davvero una boccata di ossigeno
vitale.
La riattivazione dei fondi
per il Sociale inoltre è in linea
con l'avvio di questa legislatura, che si sta caratterizzando
per i tagli alle spese di Palazzo
e l'aumento - dall’altra parte delle spese per i cittadini.
Fronte su cui anche il gruppo
del Partito democratico si è già
impegnato e su cui intende
proseguire nel corso della legislatura.
* capogruppo Pd in Regione
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA RIFLESSIONE
I SINDACATI
Peccato disperdere
il patrimonio
del Corpo forestale
Privatizzare il Sanzio
ma quale futuro
per i lavoratori?
L'approvazione del ddl
"Madia", oltre ai vari
punti riguardanti la pubblica
amministrazione , ha
affidato al Governo, il
destino del Corpo forestale
dello Stato. E' da tempo,
oramai, che si discute sul
futuro di un Corpo, con 200
anni di vita, che, con ogni
probabilità il Governo
deciderà di far confluire
nell'Arma dei carabinieri per
una parte, mentre per
quanto concerne il settore
del Corpo che si occupa del
contrasto agli incendi
boschivi, dovrebbe confluire,
secondo le voci correnti, nei
Vigili del fuoco. Quasi
certamente, questo avvilente
quadro, sarà confermato e
rappresenterà un errore
clamoroso del Governo
Renzi. Si sta quantomeno un
enorme patrimonio di
professionalità e di
esperienza che qualsiasi
Paese saggio ed accorto,
tutelerebbe, anzi,
cercherebbe di potenziare.
Quale risparmio rappresenta
per il Paese attuato una
operazione "spezzatino"
sulla pelle del Corpo
forestale?
La confederazioni
sindacali Cgil, Cisl e
Uil e i loro sindacati di
categoria Filt Fit e
Uiltrasporti, esprimono
forte preoccupazione sulla
delicata fase di riassetto
proprietario e relativa
privatizzazione della società
Aerdorica che gestisce
l'Aeroporto delle Marche.
Una vendita da parte della
Regione Marche, attuale
socio di maggioranza, che
sta avvenendo senza che vi
sia stato alcun incontro con
le organizzazioni sindacali ripetutamente richiesto per valutare
congiuntamente le possibili
ricadute sui 100 dipendenti,
da considerare tra i
principali aspetti di
valutazione sulle scelte che
la Regione dovrà compiere.
L'operazione non può
limitarsi ad un passaggio
proprietario, ma debba
realizzarsi con tutte le
garanzie per l'occupazione
e per il rilancio di una
infrastruttura così
importante e così strategica
per l'economia marchigiana
e per il concreto decollo del
polo logistico porto,
interporto e aeroporto.
ANTONIO DE LIETO
SEGRETARIO NAZIONALE
LIBERO SINDACATO POLIZIA
I SINDACATI CGIL, CISL E UIL
ANCONA
come importante sbocco occupazionale in Italia
I nostri giovani tornano alla terra
Roma
·
I giovani italiani tornano alla terra, rinnovando il modo di pensare all’agricoltura e il Nord Est
traina il cambiamento che vede
la trasformazione degli agricoltori in imprenditori agricoli e un
aumento significativo dell’innovazione nel settore primario. Lo
hanno spiegato Alessandro Peressotti, professore del dipartimento di Scienze agrarie e ambientali dell’Università di Udine, Pietro Biscontin, direttore
della cooperativa Viticoltori
Friulani La Delizia e Marco
Tam, presidente di Greenway,
azienda all’avanguardia nella
produzione di biogas, partecipando al primo incontro della
quinta edizione di "Economia
sotto l’ombrellone" incentrato
sul tema “Ritorno alla terra - Investire in agricoltura” e svoltosi
al Palapineta di Lignano Sabbiadoro.
«Il nuovo interesse dei giovani per l’agricoltura - ha detto Pe-
ressotti - per noi è ormai evidente: negli ultimi cinque anni abbiamo raddoppiato le matricole
che si iscrivono ai nostri corsi di
laurea. Particolarmente significativo il cambiamento di mentalità dei nuovi studenti: mentre
vent’anni fa chi intraprendeva
gli studi in Agraria mirava a un
posto nel pubblico, in un’organizzazione di rappresentanza o
in qualche grande azienda, oggi
molti studenti puntano a diventare imprenditori agricoli in prima persona e lo fanno anche se
alle spalle non hanno una tradizione familiare. Negli ultimi anni, infatti, molti nostri laureati
hanno dato vita ad aziende agricole, anche piccole e con poca
terra, ma molto innovative. Come, per esempio, l’allevamento
di lumache su un solo ettaro che
in due anni è arrivato a un milione di euro di fatturato. Si tratta
di aziende che forse non risolveranno il problema dell’occupazione, ma che rappresentano
fondamentali fattori di innova-
zione e stimolo per tutto il mondo agricolo».
Il cambiamento in atto è stato confermato anche da Biscontin: «Qualche anno fa eravamo
preoccupati perché l’età media
dei soci aveva superato i 60 anni
e le prospettive per la continuità
erano negative; negli ultimi anni, però, sono entrati molti soci
giovanissimi e le dimensioni medie degli appezzamenti coltivati
sono aumentate: i 1.500 ettari
coltivati da oltre 700 soci sono
diventati oggi 2.000 ettari coltivati da 450 soci. C’è stato anche
un cambiamento nell’approccio: prima molti associati tenevano un piccolo vigneto come integrazione al reddito di un altro lavoro, oggi molti soci hanno vigneti più grandi che sono la loro
principale fonte di reddito. In
agricoltura ormai non si può più
improvvisare e oggi i giovani sono sempre più qualificati e hanno giustamente un approccio
chiaramente imprenditoriale».
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In edilizia
appalti
trasparenti
Ancona
Appalti trasparenti e rilancio dell'edilizia. Non
potrà esserci una vera ripresa economica nella nostra regione, soprattutto
nell’artigianato senza un
recupero del comparto
edile. I numeri sono impietosi e fotografano un
settore che da volano di
sviluppo ora si trova a fare
i conti con una recessione
pesantissima. Dal 2009 al
2014 le imprese artigiane
delle costruzioni nella nostra regione, calcola l'ufficio studi di Confartigianato Marche, sono diminuite di 1.948 unità, pari al 10,4% a fronte del - 7% registrato per il totale dell’artigianato. In termini di
occupati complessivi nel
settore, tra il I trimestre
del 2008 e il I trimestre
2015 la diminuzione nella
nostra regione è stata del
14,1%: 6.800 occupati in
meno. Occorre anche dare maggiore slancio alle
opere pubbliche, grandi e
piccole - dichiara Giorgio
Cippitelli Segretario di
Confartigianato Marche Partendo dall’edilizia scolastica, dalle opere di ammodernamento delle infrastrutture, dalle opere
di difesa dal rischio idrogeologico e dal rischio sismico. Si debbono utilizzare al meglio le risorse
europee, che impongono
una quota importante dei
fondi di coesione a favore
della ristrutturazione delle città e si devono realizzare bandi di gara che
consentano alle imprese
del territorio di poter partecipare e alle opere di poter essere concluse positivamente. Per questo, gli
appalti delle opere vanno
frazionati in piccoli lotti e
si utilizzino criteri di aggiudicazione, consentiti
dal Codice degli Appalti,
che evitando il massimo
ribasso, portino ad evitare offerte ribassate in maniera anomala. Torniamo
a chiedere che la Regione
si faccia promotrice di un
Protocollo sulla gestione
trasparente ed efficace degli appalti pubblici, che vada nella direzione descritta, con un’azione forte di
stimolo e controllo sulle
stazioni appaltanti. Le stazioni appaltanti, in fase di
programmazione ed avvio delle procedure contrattuali, devono valutare
in via prioritaria la possibilità che i contratti siano
aggiudicati in lotti separati. Sul fronte degli appalti
nella Sanità poiché tale
settore rappresenta il
principale erogatore di
spesa della Regione, chiediamo da un lato di conoscere il futuro della Stazione Unica Appaltante e,
dall’altro, di definire modalità di appalto che, nel
rispetto delle normative,
utilizzino le best practices
di altre Regioni per tutelare micro e piccole imprese”.
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FANO E URBINO
LUNEDÌ 10 AGOSTO 2015
7
••
Fano, la campagna referendaria di Possibile raccoglie nuove firme
– FANO –
E’ PARTITA la campagna referendaria
fanese di Possibile, il nuovo soggetto politico fondato a livello nazionale dall’ex
Pd Pippo Civati. In due giornate, con il
banchetto a palazzo Gabuccini, sono state oltre 100 firme a sostegno degli 8 quesiti referendari: eliminazione dei capilista bloccati e delle candidature plurime;
eliminazione della legge elettorale proporzionale con premio di maggioranza;
eliminazione delle trivellazioni in mare;
eliminazione del carattere strategico delle trivellazioni; riconversione ecologico
dell’economia: dalle grandi alle piccole
opere; esclusione del demansionamento
e tutela dei lavoratori dai licenziamenti
illegittimi; eliminazione del potere di
chiamata del preside-manager. «Possibile – ha spiegato la coordinatrice Marta
Costantini, ex Pd – è l’occasione per trasformare in azione concreta il malcontento dei cittadini». «Siamo nella fase co-
stituente – ha spiegato Gianluca Ruscitti
anche lui proveniente dal Partito democratico – di un partito di sinistra che aggreghi sui temi». Le firme ai quesiti referendari, una volta raccolte, dovranno essere convalidate da un consigliere comunale o da un assessore. Per ora la disponibilità è arrivata dall’assessore Samuele
Mascarin (tra Sel e Possibile c’è un dialogo aperto a livello nazionale) e dai 5Stelle. Silenzio dai banchi del Pd.
an. mar.
MAROTTA «SITUAZIONE DELL’ILLUMINAZIONE PUBBLICA INACCETTABILE»
Piano Marina, il black out è all’ordine del giorno
– MAROTTA –
SALE la protesta nel popoloso
quartiere marottese di Piano Marina, che da circa tre settimane si
trova a fare i conti con un blackout del servizio di illuminazione
pubblica che genera parecchi disagi. A farsi portavoce del malcontento e della preoccupazione che
serpeggia fra i cittadini, che col
buio si sentono più vulnerabili anche per quanto riguarda possibili
episodi di microcriminalità, è il
consigliere comunale di maggioranza Giuseppe Canicattì, residente proprio a Piano Marina e che
nonostante faccia parte della
“squadra di governo” del sindaco
Cavallo non risparmia qualche critica all’amministrazione. «E’ una
cosa inaccettabile – dichiara –.
Può succedere che l’illuminazione pubblica a volte vada in tilt,
ma ormai qui a Piano Marina siamo al paradosso. E’ da circa il 20
di luglio che la sera e la notte abbiamo le luci accese 2 giorni sì e 3
no. Gli operai della ditta incaricata della manutenzione vengono,
lì per lì la cosa si sistema, ma nelle
ore successive torniamo al buio.
Le famiglie sono sempre più esasperate, anche perché l’area interessata dal disservizio è molto ampia, abbracciando via Indipendenza, via Astronauti, via Della Luna, via Saturno, via Marte, via Mo-
randi, via Mercurio, via Venere e
anche il tratto corrispondente lungo la Statale Adriatica. Insomma,
un intero quartiere immerso nelle
tenebre. Il Comune deve prendere in mano la situazione e, a mio
parere, chiamare urgentemente
un’altra ditta in sostituzione di
quella che sta effettuando le riparazioni in questo momento. Non
è possibile che non si venga a capo del problema in maniera definitiva. Le persone del posto, e io
con loro, sono stanche di questi
continui blackout che, per altro,
danno un’immagine di forte degrado a tutta la zona. Non siamo
cittadini di serie “B” e pretendiamo un trattamento migliore».
s. fr.
URBINO DOMANI
Sospensione idrica
in alcune vie
– URBINO –
SOSPENSIONE servizio
acqua per lavori alla rete
idrica. Marche Multiservizi
informa che domani dovrà
essere sospesa la fornitura
dell’acqua in alcune vie con
il seguente orario: dalle 9 alle 13, via della Stazione N.
civici pari dal 40 al 78, N. civici dispari dal 37 al 51, via
Bocca Trabaria Sud N. civici pari dal 84 al 92. Ulteriori
informazioni
sul
sito
www.gruppomarchemultiservizi.it o al Numero Verde 800 600 999.
Teatro dialettale
oggi a Fano
– FANO –
PROSEGUE la rassegna di teatro dialettale sotto le stelle alla
Bcc Arena di Tre Ponti. Oggi alle
ore 21 è la volta di un gruppo pesarese. La compagnia dialettale “Il
Faro” presenterà lo spettacolo dal
titolo “La fatucchiera pastrucchiona”, commedia in dialetto pesarese. Ingresso 5 euro, ridotti 4
euro. In caso di maltempo, lo spettacolo è rinviato a martedì. Gli
eventi alla Bcc Arena stanno riscuotendo un notevole successo
di pubblico, visto che agli ultimi
spettacoli in cartellone – Queen’s
Symphonies dell’Orchestra Sinfonica Rossini giovedì scorso – vi
hanno assistito circa mille spettatori.
Bomba d’acqua su Carpegna: danni e feste rinviate
– CARPEGNA –
A CARPEGNA saranno anche abituati alle
bombe del vicino poligono militare, ma certamente non si aspettavano la bomba d’acqua
che è precipitata nel pomeriggio, dalle 15 e un
quarto, con una gran violenza verso le 15,30.
«C’è stato un fuggi fuggi generale dai pic nic
in corso – racconta Luca Salucci, vicesindaco
–. Non si vedeva più nulla, e la grandine è stato il meno. Si era creato uno “schermo d’acqua” e la cosa più strana è che in centro – a
cinquecento metri dal campo in cui ero io –
ancora non pioveva. Il Vespa Day è stato sospe-
so, la parte della musica anni Sessanta è rinviata a mercoledì. Non ci siamo allagati perché
siamo in montagna, ma i problemi sono stati
notevoli perché a Cantoniera, Cippo e Sasso Simone c’erano centinaia di persone tra feste e
pic nic». Qualche danno c’è stato nel Palazzo
dei Principi: una grondaia si è staccata dal tetto e una gran quantità di acqua si è riversata
sui muri (foto a sinistra). L’acqua ha provocato danni anche agli stand della mostra dell’artigianato sempre nel Palazzo dei Principi (foto
a destra). Per il maltempo è scivolata anche a
mercoledì 12 la presentazione del libro “Gli
spaghetti con il principe” di Valter Ciabochi.
URBINO TAGLIO DEL NASTRO CON IL SINDACO GAMBINI E L’ASSESSORE CRESPINI
Raphael e Di Gregorio alla Casa della musica
– URBINO –
NON POTEVA esserci migliore
inaugurazione che questa per la
Casa della Musica di Urbino, rinnovata di recente. A tagliare il nastro inaugurale – evidentemente
emozionati – Raphael Gualazzi e
Daniele Di Gregorio (che l’altroieri hanno anche fatto un applauditissimo concerto in piazza delle erbe, le cui foto sono nel nostro sito
all’indirizzo www.ilrestodelcarlino.it/pesaro). Con loro l’assessore
Maria Francesca Crespini e il sindaco Maurizio Gambini. Di Gregorio di recente è anche diventato
direttoe della Cappella musicale
del SS. Sacramento, istituzion urbinate antichissima (risale al
1506) che da decenni attende un
rilancio su scala nazionale.
20
LUNEDÌ
10 AGOSTO 2015
IL GIORNO
il Resto del Carlino
LA NAZIONE
TURISMO
DATI POSITIVI PER LE MARCHE
Prezzi bassi, tranquillità e bel tempo
«Presenze in crescita oltre il 10%»
L’ALTRO FRONTE
Le città d’arte
conquistano
sempre più visitatori
ANCONA
DA MACERATA a Urbino fino ad Ascoli quest’estate verrà
incorniciata per la buona affluneza di turisti.
Palazzo Buonaccorsi completato con il terzo piano dedicato
all’arte moderna; la Torre Civica abbellita con il planetario
e l’orologio con i Magi che fanno capolino alle 12 e alle 18 in
piazza della Libertà; e, ovviamente, lo Sferisterio con la stagione lirica. Sono solo tre delle
perle per le quali Macerata è
diventata un punto di riferimento turistico, d’estate ma
non solo. La conferma arriva
anche dai dati sulle presenze:
nei primi sei mesi dell’anno c’è
stata una crescita del 5% rispetto allo stesso periodo del 2014.
Sono stati 18.678 i visitatori
che sono arrivati a Macerata.
A Urbino l’andamento turistico conosce da sempre improvvisi picchi positivi e negativi. Il
turismo nella città ducale arriva come un’onda: ad esempio
nel periodo delle gite scolastiche c’è una vera invasione,
quando sono terminate le lauree in città si vede in giro poca
gente, tanto da far pensare che
vada tutto male. Ma dopo il luglio sonnecchioso, ma positivo
per gli alberghi, è agosto il momento della riscossa per le presenze fisiche, con eventi come
Urbino Plays Jazz, La Festa
del Duca. In compenso quest’anno le presenze alberghiere
di agosto si annunciano fiacche nelle prenotazioni, a riprova che il turismo mordi e fuggi
è un modello in espansione.
La Galleria Nazionale delle
Marche grazie alle aperture
notturne settimanali (fino alle
23,30 il sabato) ha contribuito
a vivacizzare l’offerta culturale serale.
Ascoli Piceno si conferma sempre più città d’arte a misura di
turista. E se da maggio a giugno è soprattutto il turismo scolastico a farla da padrone nelle
‘cento torri’, nei mesi di luglio
ed agosto il capoluogo Piceno
diventa meta soprattutto di
stranieri. Olandesi, inglesi e tedeschi i più attratti dal capoluogo Piceno, come si sta del resto verificando proprio in questi giorni, ma anche gli italiani. Nonostante quest’ultimi,
nella maggior parte dei casi, sono i principali artefici del cosiddetto turismo (meno redditizio)
‘mordi e fuggi’.
Il presidente di Assoturismo Albonetti: «Gli incassi restano stabili»
Sandro Galli
ANCONA
La scheda
TORNANO a sorridere le località
balneari marchigiane che fanno
registrare per il primo scorcio di
stagione incrementi a doppia cifra: un più 15 per cento a giugno e
un più 20 per cento a luglio appena concluso di presenze negli stabilimenti balneari rispetto agli
stessi due mesi dell’estate 2014.
Gli ultimi dati sono stati diffusi
con grande ottimismo e soddisfazione dal sindacato operatori balneari Sib Confcommercio. Un segno positivo che tra l’altro pone le
Marche tra le principali mete turistiche balneari e che lascia ben
sperare gli operatori per l’esito
della stagione 2015 partita all’insegna di non poche preoccupazioni
ed incertezze.
Senigallia
Per due lettini e ombrellone
23 euro in prima fila e 19/20
euro dalla seconda
Civitanova
Un ombrellone e due lettini
dai 15 ai 18 euro. 300 euro al
mese con l’abbonamento
IN SPIAGGIA
In alto una veduta di Portonovo.
A sinistra il presidente regionale
di Assoturismo Claudio
Albonetti
sta andando invece l’estate
2015?
MA il presidente regionale Assoturismo Confesercenti, Claudio Albonetti invita a tenere a freno toni trionfalistici.
Presidente, le risultano questi incrementi per quanto riguarda il turismo marchigiano?
«Per quanto riguarda la nostra associazione, non risultano queste
percentuali – osserva Albonetti –.
Abbiamo dati che certificano dinamiche positive per le Marche,
ma siamo sul 10% con recuperi a
luglio».
A cosa è dovuto questo incremento?
«Innanzitutto al bel tempo. Lo
scorso anno a luglio ha piovuto 27
giorni su 30, mentre quest’anno
siamo arrivati ad avere 40 gradi di
calore tutti i giorni. Ma questo
non significa che abbiamo risolto
così tutti i nostri problemi».
Secondo l’Assoturismo come
«Sicuramente meglio di quella
del 2014. Non soltanto per il tempo che invita ad andare al mare.
Ci sono altri elementi di novità rispetto ad un anno fa. Ad esempio
la situazione non certo tranquilla
del Nord Africa. In base alle nostre previsioni, agosto farà registrare un numero maggiore di presenze. Anche perché le Marche offrono ancora località a misura
d’uomo, servizi adeguati ed una
relativa tranquillità. Ma c’è anche
l’altra faccia della medaglia».
E sarebbe?
San Benedetto
Un ombrellone e due lettini
dai 15 ai 20 euro. Al mese dai
300 ai 1500 in base ai servizi
«I miei colleghi marchigiani confermano che a fronte di un incremento di presenze, siamo di fronte ad un turista che in media spende 540 euro per le vacanze. Se aumentano le presenze, questo non
significa che c’è un incremento
della redditività delle strutture ricettive perché per battere la concorrenza non bisogna alzare i
prezzi».
Per quanto riguarda i turisti
stranieri?
«Se ne vedono ma il loro numero
non è elevato. Ne stanno arrivando parecchi ad esempio nel senigalliaese per il ‘Summer Jamboree’».
L’ANALISI DAL FABRIANESE ALL’ALTO MACERATESE FINO ALLA ZONA INTERNA DEL PESARESE
E la collina piace ai manager americani
ANCONA
L’ALTRO TURISMO, quello della natura incontaminata e dei silenzi di alta collina, non
avrà mai i grandi numeri delle estati in riviera
eppure cresce in presenze ed estimatori. Da regione al plurale, le Marche si sdoppiano anche
quando c’è da proporre un’offerta multipla
per i visitatori che pure nei mesi più caldi non
perde di vista l’alternativa tra refrigerio e cultura nell’entroterra.
E così ecco il boom delle Grotte di Frasassi, il
primo museo marchigiano per numero di visitatori, che in questo 2015 vola – dati aggiornati al 31 luglio – a 143mila presenze in sette mesi, ovvero il 6% in più di un anno fa e addirittura il 20% sul 2013. Si impenna lo sbarco degli
stranieri (8 mila a luglio, il 45% in più dello
stesso mese 2014) e si consolida la presenza degli italiani grazie pure all’apertura nei giorni
scorsi del nuovo Parco avventura tra ponti so-
spesi e percorsi a bordo fiume a due passi dalle
cavità naturali.
L’APPENNINO che piace è anche nel Pesarese, dove il museo dei bronzi dorati di Pergola
gestito dalla Confcommercio migliora i numeri del 2014 e sogna di tornare a sfondare il mu-
IL FENOMENO IMMOBILIARE
Sono in crescita gli stranieri
a caccia di residenze
da acquistare nell’entroterra
ro delle 10mila visite annue, mentre a Urbino
palazzo Ducale e galleria nazionale restano
mete molto gettonate.
E sebbene l’estate non sia la stagione clou, le
montagne di Sarnano registrano una buona af-
fluenza tra gli amanti delle terme ma anche di
escursionismo e mountain bike, perché da
quelle parti non si vive di soli sport invernali.
MA IL VERO fenomeno dell’estate tra boschi e
montagne è il risveglio del mercato immobiliare di qualità legato agli stranieri. Emblematico il caso di Fabriano, dove diversi manager
internazionali dell’azienda Whirlpool – che a
fine 2014 ha acquisito Indesit – per la prima
volta sono approdati sul territorio e ne sono
rimasti affascinati. Molti di loro hanno iniziato a bussare alla porta delle agenzie di settore
per chiedere informazioni sull’acquisto di ville e villini in mezzo alla natura dal Fabrianese
al vicino confine con il Maceratese e perfino
l’Ascolano, scoprendo come la tanto reclamizzata Toscana in fondo non è poi così più affascinante delle colline di casa nostra.
Alessandro Di Marco
CALCIO
LUNEDÌ 10 AGOSTO 2015 il Resto del Carlino
FANO-ASCOLI
AMICHEVOLE DI LUSSO
Alma Fano
Ascoli
2
2
ALMA JUVE FANO (4-3-1-2): Ginestra; Salvato, Torta, Nodari, Bartolini; Marconi, Lunardini (16’ st Lucciarini), Borrelli; Falsaperla; Gucci, Sivilla.
Alma Juve Fano II Tempo: Marcantognini; Camilloni, Mei, Mistura, Cuomo; Favo, Lunardini, Sassaroli;
Chiacchiarelli; Buongiorno, Sivilla
(16’ st Gambelli). A disp. Gregorini,
Ganbelli, Terrè, Palazzi. All. Alessandrini.
ASCOLI PICCHIO (4-3-1-2): Lanni
(25’ st Svedkauskas), Pelagatti, Cinaglia (2’ st Jankto), Mengoni, Pecorini; Addae, Pirrone, Carpani; Grassi (28’ st Berrettoni); Mustacchio
(44’ st Tomasetti), Tripoli (24’ st Frediani). A disp. Orsolini, Gualdi, Paolini, De Grazia, Liberati. All. Petrone.
Arbitro: D’Ascanio di Ancona.
Reti: 22’ pt Gucci, 14’ st Grassi, 34’
13
•••
AZIONI FOTOCOPIA
LA RIPRESA
LA PUNIZIONE DI BORRELLI CHE SUGGERISCE
IL COLPO DI TESTA VINCENTE AL 22’ SI RIPETE
POCO DOPO, MA LA PALLA E’ FUORI DI UN NIENTE
IL ‘PICCHIO’ DEVE SOFFRIRE FINO AL 14’
DEL 2° TEMPO PRIMA DI RIACCIUFFARE L’ALMA
CHE POI SCHIERA I RINCALZI E VA SOTTO
GRANATA SPAVALDI
Giocano alla pari con l’Ascoli
per tutto il primo tempo
Le reti Apre Gucci, i bianconeri pareggiano con Grassi. Botta e risposta nel finale
sa. Punizione dalla sinistra di Borrelli per una trattenuta di Pelagatti
saltato da Gucci, e lo stesso centravanti con una splendida elevazione anticipa tutti di testa e infila in
rete. Fano vicina al raddoppio al
28’ con un’azione fotocopia: punizione stavolta da destra di Borrelli
che spiove in area e Nodari, tutto
solo, di testa manda fuori da pochi
metri. L’Ascoli è impacciato e si
vede, non solo nelle chiusure, ma
anche quando si tratta di organizzare la manovra. Comunque al 38’
gli ospiti sfiorano il pareggio. Carpani filtra un pallone in area per
Tripoli che è bravo a girarsi e a far
fuori difensore e portiere, ma sulla
linea è Nodari a salvare la porta
granata. Tre minuti dopo Addae
s’invola sulla destra, ma il suo traversone è respinto da Ginestra.
NELLA ripresa Alma coi rincalzi
I padroni di casa
Su di un telaio collaudato
inseriti due giovani esterni
di grandi prospettive
Qui Ascoli
I bianconeri sono ancora
un ‘cantiere aperto’
in attesa del ripescaggio in B
st Berrettoni, 41’ st Sassaroli.
Note: serata calda, terreno buono,
spettatori 600 con un nutrito gruppo
di tifosi ascolani. Angoli 1-2.
Fano
mentre l’Ascoli resta com’è, ma
più deciso a farsi rispettare. Al 5’
gli ospiti reclamano un mani in
area granata su una punizione calciata da Grassi. Poi Pelagatti sfiora
il palo e infine Marcantognini interviene su Carpani. All’8’ legno
di Mustacchio su incursione. Nella replica Fano vicino al gol al 10’
con Sivilla che serve a centro area
Buongiorno che calcia maldestramente a lato. Il pari arriva al 14’
con Grassi che da centro area si destreggia e con un diagonale rasoterra a fil di palo batte il portiere granata. Adesso si gioca a una porta,
con l’Ascoli che sfiora il vantaggio
al 27’ con una staffilata di Grassi
che Marcantognini respinge come
può e sulla linea Carpani non riesce a spingerla dentro, ma al 34’
Berrettoni con una rovesciata in
area beffa un disattendo Marcantognini per il vantaggio. Ci pensa però Sassaroli in un batti e ribatti in
area, dopo la punizione di Chiacchiarelli, a siglare il 2-2 finale.
Silvano Clappis
BUONA la prima al «Mancini»
dell’Alma che tiene testa con spavalderia ad un Ascoli che rimane
sotto per tutto il primo tempo. Si
parte con il Fano più intraprendente e un Gucci in evidenza, anche se l’Ascoli non perde occasione per cercare di replicare. I bianconeri sono un cantiere aperto,
non per colpa loro ma per le decisioni della giustizia sportiva, e così ne risentono i collegamenti tra i
reparti con il gioco che non appare
fluido, nonostante l’impegno fisico di Addae e le tentate geometrie
di Grassi. Meglio il Fano che sul
telaio collaudato dello scorso anno
inserisce due giovani esterni – Salvato e Bartolini - di grandi prospettive e il mobile Falsaperla a ridosso della coppia meraviglia SivillaGucci. La prima ad entrare in area
avversaria è il Fano che al 22’ pas-
IL PRIMO GOL
L’incornata di Gucci che ha sbloccato il risultato della sfida marchigiana. Sotto i due mister: Alessandrini
dell’Alma Fano (a sinistra) e Liberati dell’Ascoli
«Quei due là davanti sono spettacolari»
Il commento Cornacchini, mister dell’Ancona elogia i granata: «Si vede che i bianconeri sono ancora incompleti»
Fano
DI CORSA Nodari, palla al piede, durante il match con l’Ascoli
POCHI gli spettatori,
com’era facile prevedere in
quest’afosa serata agostana,
ma il tifo di entrambe le
fazioni non manca di farsi
sentire, come pure qualche
sfottò. In curva la
coreografia granata è fatta
dai soliti e tradizionali cori
già sentiti per tutto lo
scorso campionato: gli
ascolani, arrivati con grave
ritardo, tanto che si sono
persi il primo gol del Fano,
si sono subito adeguati.
In tribuna, il presidente del
Fano Claudio Gabellini
appariva all’intervallo
soddisfatto della
prestazione dei suoi
ragazzi. Entusiasta di
questo Fano anche il fanese
Giovanni Cornacchini,
trainer dell’Ancona e
spettatore interessato, visto
che proprio i dorici
saranno di scena per la
seconda amichevole di
lusso al Mancini giovedì
prossimo.
«Ho visto uno splendido
Fano che gioca benissimo:
una squadra collaudata che
si esprime a memoria e che,
soprattutto, ha davanti due
giocatori che si integrano a
meraviglia e sanno
attaccare la profondità,
tanto che hanno messo
parecchio in difficoltà la
difesa dell’Ascoli».
E a proposito dell’ Ascoli,
Giovanni Cornacchini usa
parole di circostanza: «Si
vede che l’Ascoli è una
squadra incompleta, se
davanti schiera Mustacchio
e Tripoli. D’altronde mi
sembra giusto così, visto
che non sanno dove
giocheranno il prossimo
campionato. Preferiscono
aspettare e poi credo
sicuramente che
allestiranno la squadra
giusta per la categoria».
s.c.
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10 Agosto 2015 - Movimento 5 Stelle Fano