Corso di Chimica Generale Inorganica Soluzione degli Esercizi del Compito 28 giugno 2011 Si avvertono gli studenti che la verbalizzazione dei risultati dell’esame è fatta esclusivamente per via elettronica. Quando saranno resi pubblici i voti riceverete una E-mail all’indirizzo @studenti.unimi.it. Da quel momento scatta un periodo di due settimane durante il quale è possibile modificare il voto, dopo questo periodo il voto entra automaticamente nella carriera scolastica dello studente. Le persone interessate a prendere visione del compito devono venire nel mio studio, Dipartimento di Chimica Inorganica Via G. Venezian 21, durante le normali ore lavorative Solamente in questa occasione gli studenti potranno prendere visione dei compiti, discutere i risultati con il sottoscritto. A seguito della verbalizzazione elettronica dell’esito degli esami il voto non sarà scritto sul libretto universitario; le persone che desiderano aver scritto il voto sul libretto universitario devono presentarsi nel giorno sopra indicato. Si ribadisce che un voto positivo entra automaticamente nella carriera scolastica di uno studente anche se lo studente non prendesse visione del compito o che dia il suo consenso. Milano, 29 giugno 2011 L. Garlaschelli Facoltà di Agraria Nome Via Celoria, n°2 - 20133 Milano, Italy Tel 0250316500 - Fax 0250316508- E-mail [email protected] COMPITO A DEL 28 GIUGNO 2011 [1] Completare e bilanciare le seguenti trasformazioni chimiche: (A) K2O(s) + CO2(g); (B) Fe(s) + H2SO4(aq); (C) CuCO3(s) + HCl(aq); (D) MgCl2(aq) + Na3PO4(aq). Risposta K2O(s) + CO2(g) −−−> K2CO3(s) Fe(s) + H2SO4(aq) −−−> FeSO4(aq) + H2(g) CuCO3(s) + 2 HCl(aq) −−−> CuCl2(aq) + CO2(g) + H2O(l) 3 MgCl2(aq) + 2 Na3PO4(aq) −−−> Mg3(PO4)2(s) + 6 NaCl(aq) [2] Che cosa si intende per pila. La durata di una pila Daniell: Zn(s) / Zn2+(aq) // Cu2+(aq) / Cu(s) può essere aumentata: (A) aumentando la massa dell’elettrodo di zinco; (B) aumentando la massa dell’elettrodo di rame; (C) aumentando la concentrazione di Zn2+(aq); (D) un setto poroso più sottile. Risposta: (A) In una cella galvanica che eroghi corrente elettrica il flusso di elettroni nel conduttore metallico va dalla semicella nella quale avviene l’ossidazione (polo negativo) a quella nella quale avviene la riduzione (polo positivo). Da questo possiamo dedurre quanto segue: (A) i due elettrodi di una cella galvanica in grado di erogare corrente elettrica hanno potenziali elettrici differenti; (B) il potenziale elettrico dell’elettrodo nel quale avviene la riduzione è più alto di quello nel quale avviene l’ossidazione, (C) in una semicella accoppiata con un’altra di potenziale elettrico maggiore avviene un processo di ossidazione, mentre quando è accoppiata con una avente un potenziale elettrico minore avviene di un processo di riduzione (ciò implica che la semireazione è un processo reversibile); (D) il catodo (polo positivo di una cella galvanica) è situato sull’elettrodo della semicella nella quale avviene la riduzione e l’anodo (polo negativo di una cella galvanica) Facoltà di Agraria Nome Via Celoria, n°2 - 20133 Milano, Italy Tel 0250316500 - Fax 0250316508- E-mail [email protected] sull’elettrodo della semicella nella quale avviene l’ossidazione. Sfruttando le reazioni che avvengono in una pila Daniel, possiamo schematicamente indicare le seguenti reazioni: (+) catodo Cu2+(aq) + 2e −−−> Cu(s) (-) anodo Zn(s) −> Zn2+(aq) + 2e Da quanto sopra esposto appare evidente che per prolungare il funzionamento di una pila è necessario aumentare la massa dell’elettrodo che forma l’anodo perché questo è l’elettrodo che si consuma. Risposta (A). [3] Il B2H6(g) può essere ottenuto dalla reazione da bilanciare: NaBH4(s) + BF3(g) −−−> NaBF4(s) + B2H6(g). Partendo da 22,8 g di NaBH4 e da un eccesso di BF3 si sono ottenuti 7,70 g di B2H6. Calcolare la resa percentuale in B2H6. [P.A.: Na = 23,0; B = 11,0; H = 1,0] Risposta: resa 68,75% Per prima cosa bisogna bilanciare la reazione 3 NaBH4(s) + 4 BF3(g) −−−> 3 NaBF4(s) + 2 B2H6(g) Calcoliamo le moli di NaBH4 moli NaBH4 = 22,8 = 0,60 38,0 La resa è il rapporto tra la quantità ottenuta e quella che si potrebbe ottenere nell’ipotesi di una conversione pari al 100 % In base alla stechiometria di reazione si possono ottenere moli di B2H6 = 0,60x 2 = 0,40 3 Resa della trasformazione = grammi di B2H6 = 0,40x28,0 = 11,2 g 7,7 x100 = 68,75 % 11,2 Facoltà di Agraria Nome Via Celoria, n°2 - 20133 Milano, Italy Tel 0250316500 - Fax 0250316508- E-mail [email protected] [4] Definire che cosa è la pressione parziale. In un recipiente da 5,0 litri alla temperatura di 947°C sono contenute inizialmente 2,5 moli di N2(g). Calcolare le pressioni parziali dei componenti la miscela gassosa dopo che nel recipiente si sono aggiunte 0,5 moli di Ar(g)e 2,0 moli di O2(g). Risposta: P(N2) = 50 atm; P(Ar) = 10 atm; P (O2) = 40 atm Una miscela gassosa è costituita da più gas. Dalton, nei suoi studi sulle miscele di gas, trovò che la pressione esercitata da un qualsiasi gas è indipendente dagli altri gas presenti nella miscela, come se fosse presente da solo nell’intero volume. Viene chiamata pressione parziale la pressione che un gas di una miscela gassosa eserciterebbe se alla stessa temperatura occupasse da solo l’intero volume a disposizione della miscela. D’altra parte, la pressione totale di una miscela gassosa è determinata dal contributo portato da tutti i singoli gas presenti. Al riguardo Dalton giunse a formulare quella che oggi è nota come la legge di Dalton delle pressioni parziali secondo la quale la pressione totale di una miscela di gas è uguale alla somma delle pressioni parziali dei singoli componenti. Per calcolare le pressioni parziali si può adoperare la seguente relazione P = xixPtot Pi = pressione parziale del componente i, xi frazione molare del componente i e Ptot la pressione esercitata dalla miscela gassosa. Calcolo della pressione totale: moli totali = 2,5 + 0,5 + 2,0 = 5,0 Ptot = ntot xRxT 5,0 x 0,082 x1220 = = 100 atm V 5,0 x (N2) = 2,5 = 0,5 0 5,0 P(N2) = 0,50x100 = 50 atm Facoltà di Agraria Nome Via Celoria, n°2 - 20133 Milano, Italy Tel 0250316500 - Fax 0250316508- E-mail [email protected] x (Ar) = 0,5 = 0,1 0 5,0 P(Ar) = 0,10x100 = 10 atm x (O2) = 2,0 = 0,40 5,0 P (O2) = 0,40x100 = 40 atm [5] Enunciare il principio di Le Chatelier. Si consideri la reazione: N2O4(g) ∆H° = -57,2 kJ. Utilizzando il principio di 2 NO2(g) Le Châtelier prevedere come evolve una miscela all’equilibrio sottoposta ai seguenti stimoli esterni: (A) un aumento della temperatura; (B) un aumento della pressione totale; (C) un aumento del volume del recipiente di reazione. Risposta: (A) reazione esotermica equilibrio verso sinistra; (B) equilibrio verso destra; (C) equilibrio verso sinistra Il principio di Le Châtelier, può essere formulato affermando che quando si disturba un sistema in equilibrio con uno stimolo esterno, il sistema reagisce in modo da annullare, per quanto possibile, gli effetti dello stimolo stesso. Domanda (A) La reazione è esotermica (∆H r0 < 0 ) per cui un aumento della temperatura sposta l’equilibrio a sinistra perché la reazione inversa procede con assorbimento di energia termica. Domanda (B) L’equilibrio si sposta a destra perché la reazione diretta comporta una diminuzione del numero di moli nel sistema e di conseguenza conduce a una riduzione della pressione. Domanda (C) Facoltà di Agraria Nome Via Celoria, n°2 - 20133 Milano, Italy Tel 0250316500 - Fax 0250316508- E-mail [email protected] L’equilibrio si sposta a sinistra perché un aumento di volume farebbe diminuire la pressione e il decorso della reazione inversa fa aumentare il numero di moli nel sistema, riducendo il calo di pressione. [6] Nelle stesse condizioni di temperatura ordinare in ordine di pressione osmotica crescente le seguenti soluzioni acquose: (A) 1,0 % in peso di NaCl, (B) 1,0 % in peso di Na2SO4. [P.A.: Na = 23,0; Cl = 35,5; S = 32,0; O 16,0; d = 1 g/mL] Risposta: Na2SO4, NaCl Le soluzioni ideali possiedono alcune proprietà, chiamate proprietà colligative, che dipendono esclusivamente dalla concentrazione delle molecole o ioni di soluto contenute nel particolare solvente, e non dalla loro natura. Le proprietà colligative sono l’abbassamento relativo della pressione di vapore della soluzione, l’innalzamento ebullioscopico o innalzamento della temperatura di ebollizione, l’abbassamento crioscopico o abbassamento della temperatura di congelamento, e la pressione osmotica. Le leggi che regolano le proprietà colligative sono valide solo se i soluti sono sostanze molecolari che conservano la loro natura quando sono poste in soluzione. In caso contrario le soluzioni possono presentare valori delle grandezze colligative molto diversi da quelli che sarebbero previsti. In particolare ciò accade quando il soluto è un composto ionico, o comunque una sostanza che in soluzione si dissocia. Occorre infatti rendersi conto che in questi casi il numero effettivo di moli di particelle presenti in soluzione è superiore a quello delle moli di soluto introdotto. Per esempio, una mole di NaCl dà una soluzione che contiene di fatto 2 moli di ioni (1 mole di Na+ e 1 mole di Cl-), una mole di Ca(NO3)2 dà una soluzione che contiene 3 Facoltà di Agraria Nome Via Celoria, n°2 - 20133 Milano, Italy Tel 0250316500 - Fax 0250316508- E-mail [email protected] moli di ioni (1 mole di Ca2+ e 2 moli di NO3-), dato che queste sostanze, che peraltro appartengono alla classe dei solidi ionici, in soluzione sono in forma ionica. In altri casi il soluto può essere dissociato solo in parte. Per esempio, l’acido acetico, CH3COOH, in soluzioni non molto diluite è dissociato solo in parte. Alla luce di quanto esposto, la pressione osmotica delle soluzioni in esame sarà tanto più elevata quanto più ioni o molecole saranno presenti in soluzione. Poiché la relazione che permette di calcolare la pressione osmotica è riferita al volume di un litro, noi confideremo sempre un litro di soluzione. Come conseguenza le due soluzioni conterranno 10 grammi di sale per litro di soluzione. Per litro di soluzione perché la densità di queste soluzioni è pari a 1 g/mL per cui un litro corrisponde a un kg. moli di NaCl = 10,0 = 0,17 58,5 moli di Na2SO4 = 10,0 = 0,07 142 Ricordando che entrambe le sostanze sono dei composti ionici che in soluzione si dissociano nel seguente modo: NaCl −−−> Na+(aq) + Cl-(aq) Na2SO4 −−−> 2 Na+(aq) + SO42-(aq) In soluzione avremo la seguente concentrazione ionico Per NaCl = 0,17x2 = 0,37 per Na2SO4 = 0,07x3 = 0,21 Come conseguenza la soluzione più concentrata è quella di cloruro di sodio che avrà la pressione osmotica maggiore. [7] Calcolare la molarità di una soluzione acquosa di NaOH, sapendo che 25,0 mL della soluzione reagiscono esattamente con 12,5 mL di una soluzione 0,150 M di H2SO4. Risposta: 0,150 M La reazione che avviene tra NaOH e H2SO4 è la seguente Facoltà di Agraria Nome Via Celoria, n°2 - 20133 Milano, Italy Tel 0250316500 - Fax 0250316508- E-mail [email protected] 2 NaOH + H2SO4 −−−> Na2SO4 + 2 H2O Moli di H2SO4 = 0,0125x0,150 = 1,875x10-3 In base alla stechiometria di reazione le moli di NaOH che reagiranno con queste moli di H2SO4 saranno moli di NaOH = 1,875x10-3x2 = 3,75x10-3 Queste moli saranno contenute nei 25,0 mL della soluzione di NaOH che avrà una molarità M 3,75x10-3 = 0,025xM M = 0,150 [8] Dopo aver enunciato la teoria degli acidi e delle basi di Bronsted e Lowry, giustificare quale dei seguenti ioni in soluzione acquosa può teoricamente agire sia da acido che da base secondo la teoria prima enunciata. (A) HS-(aq); (B) HSO4-(aq); (C) PO43-(aq); (D) CN-(aq). Risposta: (A) e (B) anfoteri (C) e (D) solo basi Brønsted e Lowry indipendentemente formularono una esauriente definizione di acido e di base, secondo la quale un acido è una specie chimica capace di cedere protoni e una base è una specie chimica capace di accettare protoni. Utilizzando questa definizione possiamo spiegare il comportamento basico di Na2CO3 o di NH3 assegnando a CO32- e a NH3 la capacità di accettare protoni, per esempio dall’acqua, la quale a sua volta agisce da acido perché cede un protone: CO32- + H2O H2O HCO3- + OH-; NH3 + NH4+ + OH-. In generale una specie chimica, B, è una base, anche se non contiene gruppi OH-, a condizione che sia in grado di accettare un protone, per esempio dall’acqua, ma anche da un qualsivoglia acido: B + H2O HB+ + OH-. D’altra parte, l’aumento della concentrazione di ioni idrogeno provocato dalla presenza di un acido in acqua viene spiegato con Facoltà di Agraria Nome Via Celoria, n°2 - 20133 Milano, Italy Tel 0250316500 - Fax 0250316508- E-mail [email protected] la capacità di quest’ultimo di cedere un suo protone a questa, la quale a sua volta agisce da base perché lo accetta: HA + H2O H3O+ + A- Se osserviamo la reazione di autoprotolisi dell’acqua possiamo renderci conto che non si tratta altro che di una reazione reversibile tra un acido e una base di Brønsted, i quali in questo caso sono due molecole della stessa H3O+ + OH-. sostanza: H2O + H2O Ciò significa che l’acqua è una sostanza capace sia di cedere sia di accettare protoni. Vi sono molte altre sostanze o specie ioniche che hanno questo comportamento. Sostanze capaci sia di cedere sia di accettare protoni sono chiamate anfoliti o sostanze anfotere (anfiprotiche se vengono usate come solventi, come nel caso dell’acqua). Affinché una sostanza abbia proprietà anfotere deve possedere sia doppietti di elettroni liberi facilmente utilizzabili per un legame dativo con un protone e agire così da basi, sia protoni facilmente cedibili in modo da agire anche da acidi. L’acqua presenta queste caratteristiche. Alcuni sali contengono anioni con atomi di idrogeno facilmente cedibili (atomi di idrogeno "acidi"). Un esempio è costituito dall’idrogeno-carbonato di sodio, NaHCO3: il suo anione, HCO3-, è in comportandosi così grado sia da acido, di sia cedere un protone di accettarne uno all’acqua, dall’acqua, comportandosi così da base. Dopo queste premesse è possibile analizzare il comportamento dei quattro anioni in esame. (A) HS-(aq) – comportamento anfotero HS-(aq) + H2O S2-(aq) + H3O+(aq) HS-(aq) + H2O H2S(aq) + OH-(aq) (B) HSO4-(aq) – comportamento anfotero HSO4-(aq) + H2O SO42- + H3O+ Facoltà di Agraria Nome Via Celoria, n°2 - 20133 Milano, Italy Tel 0250316500 - Fax 0250316508- E-mail [email protected] HSO4-(aq) + H2O H2SO4 + OH- (C) PO43-(aq) – comportamento solo da base PO43-(aq) + H2O HPO42-(aq) + OH-(aq) e reazioni analoghe (D) CN-(aq)- comportamento solo da base CN-(aq) + H2O HCN(aq) + OH-(aq). [9] Calcolare: (A) il pH di una soluzione acquosa 0,150 M di HNO3; (B) il pH della soluzione ottenuta trattando 100,0 mL della soluzione precedente con 100,0 mL di una soluzione 0,150 M di Ca(OH)2. Risposta: (A) pH = 0,82; (B) pH = 12,88 Domanda (A) L’acido nitrico è un acido forte monoprotico completamente dissociato. Quindi la sua molarità corrisponde anche alla concentrazione degli H+. HNO3 + H2O -> H3O+ + NO3[HNO3] = [H+] = 0,150 pH =-log0,150 = 0,82 Domanda (B) In seguito a mescolamento c’è reazione. Quindi calcoliamo le moli iniziali dei reagenti, ne facciamo il bilancio a reazione avvenuta, individuiamo il sistema acido base presente e alla fine potremo calcolare il pH. Per comodità di calcolo ragioneremo nei termini di millimoli (mmoli) mmoli di HCl = 100,0x0,150 = 15,0 mmoli Ca(OH)2 = 100,0x0,150 = 15,0 Ca(OH)2 + 2 HCl −−−> CaCl2 + 2 H2O I 15,0 15,0 Ecc ∆ -7,5 -15,0 7,5 15.0 F 7,5 -- 7,5 Ecc Facoltà di Agraria Nome Via Celoria, n°2 - 20133 Milano, Italy Tel 0250316500 - Fax 0250316508- E-mail [email protected] In base alla stechiometria di reazione e alle moli iniziali dei reagenti, tutto l’acido cloridrico reagirà mentre reagirà una quantità, in moli, di Ca(OH)2 pari alle metà delle moli di HCl, ricordiamo che è quest’ultimo il reagente limitante. La soluzione alla fine contiene solamente Ca(OH)2 come specie che determina il pH della soluzione. L’idrossido di calcio è una base forte completamente dissociata Ca(OH)2 −−−> Ca2+ + 2 OHLe mmoli di OH- portate in soluzione dalla base saranno il doppio delle mmoli di base presenti. mmoli OH- = 7,5 x 2 = 15,0 pOH = -log7,5x10-2 = 1,12 [OH-] = 15,0 mmoli = 7,5x10-2 200,0 mL pH = 12,88 [10] Dopo aver definito che cosa si intende per soluzione tampone, giustificare quale delle seguenti coppie di composti è possibile utilizzare per la preparazione di una soluzione tampone. (A) NaOH(aq) + NaCl(aq), (B) NH3(aq) + NH4Cl(aq); (C) HCl(aq) + NaCl(aq); (D) HNO3(aq) + NaNO3(aq) Risposta: (B) Una soluzione acquosa che contenga un acido debole insieme alla sua base coniugata è una soluzione tampone. Queste soluzioni sono preparate mescolando un acido debole e un suo sale, {per esempio acido acetico e acetato di sodio: CH3COOH + CH3COONa (Na+ + CH3COO-)}, oppure una base debole e un suo sale, {per esempio ammoniaca e cloruro di ammonio: NH3 + NH4Cl (NH4+ + Cl-)}. In questo modo le soluzioni che si ottengono contengono sia un acido debole (nei due esempi: CH3COOH o NH4+) sia una base debole (nei due esempi: CH 3COO- o NH3) tra loro coniugati. Sono chiamate soluzioni tampone perché hanno la proprietà Facoltà di Agraria Nome Via Celoria, n°2 - 20133 Milano, Italy Tel 0250316500 - Fax 0250316508- E-mail [email protected] di mantenere pressoché invariato il valore del pH anche se vi si aggiunge una moderata quantità di un acido o di una base forti. La proprietà tamponante di queste soluzioni è qualitativamente comprensibile quando si pensi che queste contengono sia un acido (HA o HB+; nei due esempi CH3COOH o NH4+) in grado di reagire con la base forte che venga introdotta, neutralizzandola, sia una base (A- o B; nei due esempi CH3COO- o NH3) in grado di reagire con l’acido forte che venga introdotto, neutralizzandolo. Alla luce di quanto riportato possiamo ora individuare il sistema tampone presente. (A) NaOH(aq) + NaCl(aq), non è una soluzione tampone (B) NH3(aq) + NH4Cl(aq), è una soluzione tampone (base debole e sale della base debole) (C) HCl(aq) + NaCl(aq), non è una soluzione tampone (HCl acido forte) (D) HNO3(aq) + NaNO3(aq); non è una soluzione tampone (HNO3 acido forte). Scrivere il nome dei seguenti composti o ioni ed assegnare il numero di ossidazione ai vari elementi: BaBr2. Bromuro di bario, Ba(+2), Br(-1) Al2O3. Ossido di alluminio, Al(+3), O(-2) MnI2. Ioduro di manganese(II). Mn(+2), I(-1) SO3. triossido di zolfo o anidride solforica, S(+6), O(-2) Hg2Cl2. Cloruro mercuroso o di Hg(I). Hg(+1), Cl(-1) P4O10. Anidride fosforica, o deca ossido di tetra fosforo, P(+5), O(-2) Scrivere la formula dei seguenti composti o ioni: Ossido di litio. Li2O Anidride carbonica. CO2 Solfuro stannico. SnS2 Facoltà di Agraria Nome Via Celoria, n°2 - 20133 Milano, Italy Tel 0250316500 - Fax 0250316508- E-mail [email protected] Acido solforico. H2SO4 Permanganato di potassio. KMnO4 Cromato di sodio. Na2CrO4 Facoltà di Agraria Nome Via Celoria, n°2 - 20133 Milano, Italy Tel 0250316500 - Fax 0250316508- E-mail [email protected]