REPUBBLICA ITALIANA
Provincia di Pordenone
SETTORE ECOLOGIA
TUTELA DEL SUOLO E RIFIUTI
Proposta nr. 144 del 12/06/2015 Determinazione nr. 1461 del 12/06/2015
OGGETTO: DPR n. 59/2013 Autorizzazione Unica Ambientale Impresa: SACILESE INDUSTRIALE
VETRARIA Sede impianto: Via Della Croce, 41/C Montereale Valcellina (PN) Codice
pratica: 00066780933-17022015-1516
IL DIRIGENTE
PREMESSA
1. Fatto
L’impresa SACILESE INDUSTRIALE VETRARIA, con sede legale ed operativa in
Via Della Croce, 41/C in comune di Montereale Valcellina (PN), nella persona del
Gestore pro tempore dell’impianto, ha presentato domanda di Autorizzazione Unica
Ambientale (AUA) corredata dalla documentazione tecnica.
L’istanza comprende i seguenti titoli abilitativi:
o autorizzazione agli scarichi in fognatura di acque industriali e/o meteoriche
che dilavano inquinanti, anche commiste a reflui assimilati ai domestici, di
competenza del Consorzio per il Nucleo di Industrializzazione della
Provincia di Pordenone (di seguito CNIP);
o autorizzazione alle emissioni in atmosfera per gli stabilimenti di cui
all’articolo 269 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, di competenza
provinciale;
o comunicazione o nulla osta di cui all’articolo 8, commi 4 o comma 6, della
legge 26 ottobre 1995, n. 447, di competenza comunale.
In merito si precisa che:
- l’istanza è pervenuta allo Sportello del comune di Montereale Valcellina in data
20/2/2015 acquisita al protocollo provinciale n°2015/11049;
- tutta la documentazione relativa alla pratica è presente nel fascicolo informatico
2015/9.2/22;
- sono stati assolti i diritti di bollo;
- è stata verificata la correttezza formale ai sensi dell’art. 4, comma 1 del D.P.R.
59/2013.
Il Settore Ecologia quale Autorità competente ha:
- comunicato, con nota prot n.2015/12482, l’avvio del procedimento;
- indetto e convocato la Conferenza di Servizi (CS) invitando gli Enti tenuti ad
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esprimersi, come soggetti competenti in materia ambientale definiti dal DPR
59/2013, per i titoli abilitativi richiamati e indicati all'art. 3 del DPR 59/2013.
La Conferenza di Servizi, come da verbali depositati agli atti:
- ha richiesto integrazioni documentali, inoltrate dallo SUAP il 27/04/2015 e
registrate al prot. n° 2015/27601;
- si è conclusa con parere favorevole in data 14/05/2015.
2. Enti coinvolti
Ai fini del rilascio dell'AUA, tutta la documentazione prodotta dall’impresa e trasmessa
dallo SUAP è stata esaminata, come previsto dall’art. 3 del DPR 59/2013, da:
- Provincia di PN (autorità competente);
- Comune di Montereale Valcellina Ufficio Ambiente;
- Consorzio per il Nucleo di Industrializzazione della Provincia di Pordenone (CNIP);
- ARPA FVG Dipartimento Provinciale di Pordenone.
La documentazione presentata e le integrazioni trasmesse successivamente sono state
ritenute adeguate per l’espressione del parere.
3. Istruttoria
DESCRIZIONE ATTIVITA’
La SACILESE INDUSTRIALE VETRARIA S.p.A., con sede legale e stabilimento
nel Comune di Montereale Valcellina (PN), in Via della Croce, n. 41/C – Zona
Industriale ed artigianale -, esercita, in un stabilimento industriale, l’attività di “Seconda
lavorazione del vetro piano”.
La Società è in possesso, ai sensi del D.Lgs 152/2006, dell'autorizzazione alle emissioni
in atmosfera rilasciata dalla Provincia di Pordenone con Determinazione n. 941 del
03.05.2012.
Per lo scarico delle Acque Reflue Industriali, il cui recapito avviene nella rete fognaria
consortile a servizio della Zona Industriale di Montereale Valcellina attraverso lo
scarico esistente “1”, la Società dispone dell’autorizzazione allo scarico di stabilimento
industriale prot. n. 508/12 del 21.02.2012, rilasciata dal Consorzio per il Nucleo di
Industrializzazione della Provincia di Pordenone e di cui viene richiesto il rinnovo.
Per lo scarico delle Acque Reflue Domestiche Assimilate, il cui recapito avviene
nella rete fognaria consortile a servizio della Zona Industriale di Montereale Valcellina
attraverso lo scarico esistente “2”, la Società dispone dell’autorizzazione allo scarico di
acque reflue di uso civile prot. n. 507/12 del 21.02.2012, rilasciata dal Consorzio per il
Nucleo di Industrializzazione della Provincia di Pordenone e concessa a tempo
indeterminato.
Alle tipologie di acque reflue succitate, si aggiungono le acque meteoriche di
dilavamento dei tetti e delle aree scoperte pavimentate (con conglomerato bituminoso)
dello stabilimento. Tali acque non essendovi né mescolamento con altre tipologie di
acque di scarico derivanti dall’attività dell’insediamento, né trascinamento di particelle
o altre sostanze derivanti dall’attività industriale, non sono soggette all’autorizzazione
allo scarico di cui al D.Lgs. 152/06 e s.m.i.
Durante il processo produttivo vengono prodotti rifiuti liquidi che vengono smaltiti
secondo la normativa vigente.
La Ditta chiede l' AUA per:
-
il rinnovo dell'autorizzazione dello scarico di Acque Reflue Industriali, il cui
recapito avviene nella rete fognaria consortile a servizio della Zona Industriale di
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Montereale Valcellina attraverso lo scarico esistente “1” (Autorizzazione CNIP n.
508/12 del 21.02.2012);
4. Normativa
5. Motivazione
-
la ricomprensione dell'autorizzazione alle emissioni in atmosfera (autorizzazione
provinciale n. 941 del 03.05.2012) e contestuale modifica non sostanziale;
-
la presa d'atto da parte del Comune della comunicazione di rispetto dei limiti di
emissioni rumorose secondo quanto previsto dall'art. 8, comma 4 della legge 26
ottobre 1995, n. 447.
- D.P.R. 13 marzo 2013, n. 59 ”Regolamento recante la disciplina
dell'autorizzazione unica ambientale e la semplificazione di adempimenti
amministrativi in materia ambientale gravanti sulle piccole e medie imprese e sugli
impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale, a norma dell'articolo
23 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla
legge 4 aprile 2012, n. 35”;
- Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. "Norme in materia ambientale";
- Legge 7 agosto 1990, n. 241 "Nuove norme sul procedimento amministrativo";
- Legge Regionale 20 marzo 2000, n. 7 e s.m.i..”Testo unico delle norme in materia
di procedimento amministrativo e di diritto di accesso”;
- Legge Regionale 27 novembre 2006, n. 24;
- Legge Regionale 18 giugno 2007, n. 16;
- Legge 26 ottobre 1995, n. 447; Legge Regionale 18 giugno 2007, n. 16; D.G.R. 17
dicembre 2009; D.P.R. 227/2011;
- Art. 147-bis del TUEL 267/2000 come modificato con D.L. 174 del 10.10.2012,
convertito in Legge n. 213/2012, in ordine alla “regolarità tecnica”.
La decisione al rilascio dell’AUA si fonda sul parere favorevole della Conferenza di
Servizi che ha recepito i pareri espressi dai soggetti competenti in particolare:
-
parere favorevole con prescrizioni espresso dal Consorzio NIP in merito
all'autorizzazione agli scarichi in fognatura consortile, prot. n. 895/15 del
14/05/2015;
-
del parere, rilasciato dal Dipartimento Provinciale dell’ARPA per quanto di sua
competenza con nota prot. n° 2015/9444 (acquisito agli atti con nota prot. prov.
n° 2015/18893);
-
del parere favorevole con prescrizioni all’autorizzazione alle emissioni in
atmosfera rilasciato dal Servizio Qualità dell'Aria della Provincia di
Pordenone(istruttoria prot. NP/222);
-
della presa d’atto rilasciata dal Comune di Montereale Valcellina relativamente
alla comunicazione e contestuale dichiarazione di rispetto dei limiti di
emissione di rumore. Il Comune precisa che “quando verrà approvato il Piano
di Zonizzazione Acustica l’attività dovrà rispettare i limiti in esso previsti,
qualora diversi”.
6. Responsabilità Si richiama l’art. 107 del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, relativo alle “Funzioni e
responsabilità della dirigenza”, le norme dello Statuto provinciale ed il Regolamento di
procedimentale
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Organizzazione dell’Ente, nonché l’Ordinanza Presidenziale relativa al conferimento
degli incarichi Dirigenziali, che attribuisce al Dott. Sergio Cristante la Dirigenza del
Settore Ecologia.
Responsabile dello Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) di Montereale
Valcellina sig.ra Flavia Corba.
Tutto ciò premesso
DETERMINA
1. Decisione
Di adottare, fatti salvi ed impregiudicati i diritti di terzi, l'Autorizzazione Unica
Ambientale (AUA) ai sensi del D.P.R.59/2013 a favore dell’impresa SACILESE
INDUSTRIALE VETRARIA, con sede legale ed operativa in Via Della Croce, 41/C in
comune di Montereale Valcellina (PN) che sostituisce i seguenti titoli abilitativi:
o
autorizzazione agli scarichi in fognatura consortile di acque reflue industriali
commiste a reflui assimilati ai domestici, di competenza del Consorzio per il
Nucleo di Industrializzazione della Provincia di Pordenone. I limiti e le
prescrizioni sono riportati nell’Allegato A, che fa parte integrante e
sostanziale della presente determinazione;
o
autorizzazione alle emissioni in atmosfera per gli stabilimenti di cui
all’articolo 269 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, di competenza
provinciale. I limiti e le prescrizioni, comprese quelle di ARPA, sono
riportati nell’Allegato B, che fa parte integrante e sostanziale della presente
determinazione;
o
presa d’atto della comunicazione e dichiarazione sostitutiva di atto di
notorietà ai sensi dell’articolo 8, comma 4, della legge 26 ottobre 1995, n.
447 – rispetto dei limiti di emissione rumore - di competenza comunale.
L’AUA sostituisce le autorizzazioni di cui ai titoli sopra richiamati eventualmente
possedute dall’impresa.
2. Durata
La validità della presente Autorizzazione Unica Ambientale, ai sensi dell'art. 3, comma
6, del D.P.R. 59/2013 è pari ad anni quindici (15) a partire dalla data di rilascio del
provvedimento da parte del SUAP competente.
Sei mesi prima della scadenza dovrà essere richiesto, tramite il SUAP competente, il
rinnovo del presente provvedimento, secondo quanto previsto dall'art. 5, comma 1, del
D.P.R. 59/2013.
3. Avvertenze
1. Sono fatte salve, ferme restando al riguardo le responsabilità dell’impresa come
sopra autorizzata le autorizzazioni e prescrizioni di competenza di altri enti e/o
organismi, nonché le altre disposizioni legislative e regolamentari comunque
applicabili in riferimento all’attività dell’impianto, con particolare riferimento alle
competenze comunali in materia di lavorazioni insalubri, alla disciplina della
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sicurezza sui luoghi di lavoro, alle disposizioni in materia edilizio-urbanistica e di
prevenzione incendi ed infortuni.
2. L'autorità competente potrà procedere all'aggiornamento delle condizioni
autorizzative qualora emerga che l'inquinamento provocato dall'attività
dell'impianto è tale da renderlo necessario. Tale eventuale aggiornamento non
modificherà la durata dell'autorizzazione.
3. L’Autorità competente si riserva di rinnovare o rivedere le prescrizioni contenute
nell’autorizzazione, prima della sua naturale scadenza quando:
o le prescrizioni stabilite nella stessa impediscano o pregiudichino il
conseguimento degli obiettivi di qualità ambientale stabiliti dagli strumenti di
pianificazione e programmazione di settore;
o nuove disposizioni legislative comunitarie, statali o regionali lo esigono;
o vengano riscontrate situazioni eccezionali e di urgente necessità per la tutela
della salute pubblica e dell'ambiente;
o ovvero per altri motivi, esigenze, o ulteriori valutazioni tecniche ed
amministrative, o altre verifiche.
4. In caso di modifica dell’attività o dell’impianto, si applicano le disposizioni di cui
all’art. 6 del D.P.R. 59/2013.
5. Qualora intervengano variazioni relative alla denominazione dell’impresa o
modifiche dell’assetto societario, esse dovranno essere comunicate, sempre tramite
lo SUAP, alla Provincia-Autorità competente. L’eventuale subentro nella gestione
dell’impianto da parte di terzi deve essere preventivamente autorizzato.
6. La cessazione dell’attività deve essere tempestivamente comunicata all’Autorità
competente.
7. L’Autorità competente è autorizzata ad effettuare tutti i controlli che ritenga
necessari per accertare il rispetto delle eventuali prescrizioni autorizzative.
8. La mancata osservanza delle prescrizioni può determinare la diffida, sospensione o
revoca in relazione a ciascun titolo abilitativi sostituito, ed in relazione alla
specifica normativa di settore, oltre all’applicazione di eventuali sanzioni previste
dalla normativa vigente.
9. Per quanto non espressamente previsto o prescritto nel presente provvedimento si
richiamano le disposizioni normative vigenti in materia.
10. Il presente provvedimento viene trasmesso allo Sportello Unico competente ai
sensi e per gli effetti di cui al D.P.R. n. 59/13.
Il presente provvedimento è assunto nel rispetto dell’art. 147-bis del TUEL 267/2000
come modificato con D.L. 174 del 10.10.2012, convertito in Legge n. 213/2012, in
ordine alla “regolarità tecnica”.
4. A chi ricorrere Ai sensi dell’art. 3 della Legge 241/90, il soggetto destinatario del provvedimento può
presentare ricorso nei modi di legge alternativamente al T.A.R. o al Capo dello Stato
rispettivamente entro 60 ed entro 120 giorni dalla trasmissione della presente
autorizzazione.
Provincia di Pordenone - Determinazione n. 1461 del 12/06/2015
ALLEGATO A – Autorizzazione agli scarichi in fognatura
Soggetto competente: Consorzio per il Nucleo di Industrializzazione della Provincia di Pordenone
La ditta SACILESE INDUSTRIALE VETRARIA ubicata Montereale Valcellina (PN) in via della Croce n. 41/C, ha
presentato istanza di rilascio dell’Autorizzazione Unica Ambientale per l’ottenimento dell’autorizzazione relativa
agli scarichi in fognatura consortile, alle emissioni in atmosfera per gli impianti e le attività di cui all’art. 272 del
D.Lgs. 156/06.
La documentazione presentata ed esaminata dal personale Tecnico del Consorzio NIP ai fini dell’Istruttoria
Tecnica di competenza è la seguente:
- Domanda di autorizzazione Unica Ambientale del 20.02.2015;
- Allegato 1;
- Estratto PRGC;
- Estratto CTR;
- Relazione tecnica – scarichi febbraio 2015;
- Integrazione con precisazioni del 21.04.2015;
- Tav. 5.1/10 – Planimetria generale dello stabilimento – scarichi idrici – scala 1:250 – aprile 2015;
- Modulo “Autorizzazione scarichi – scheda generale” (M06-3);
- Modulo “Autorizzazione scarichi – censimento scarichi” (M06-7);
Il titolo relativo agli scarichi in fognatura consortile viene chiesto per rinnovo scarico di tipo industriale.
Dalla valutazione dell’Istruttoria Tecnica, così come integrata dalla nota del 21 aprile 2015 della “Società
Industriale Vetraria S.p.A.” a seguito della richiesta di precisazioni rivolta alla stessa ditta in occasione della
conferenza di servizi di data 19 marzo 2015, emerge che:
-
lo scarico in fognatura consortile è composto da acque reflue miste (industriali ed assimilate alle
domestiche) e l’allacciamento alla rete consortile è preceduto, all’esterno del perimetro aziendale, da un
pozzetto di ispezione;
a monte dello scarico, ed all’interno del perimetro aziendale, le condotte prevenienti dall’opificio sono
separate ed esiste il pozzetto di controllo fiscale per i reflui industriali.
Tutto ciò premesso si ritiene di non rilevare motivi ostativi alla domanda dell’autorizzazione Unica Ambientale e
si esprime parere favorevole per quanto di competenza (autorizzazione allo scarico in fognatura consortile) con le
seguenti prescrizioni:
-
Lo scarico allacciato alle condotte consortili deve rispettare le prescrizioni previste dal Regolamento per
il servizio di fognatura e depurazione vigente.
-
I reflui di acque industriali, così come riportato nella tavole progettuale modificata, ora 5.1/10, devono
rispettare i limiti della Tabella 3 dell’Allegato 5 parte terza del D.Lgs. 152/06 per il recapito in fognatura.
-
Lo scarico dei reflui misti, industriali e assimilati alle domestiche, dovrà essere dotato di un pozzetto
ispezionabile;
-
La Ditta dovrà mantenere la rete fognaria interna in buone condizioni di efficienza, i pozzetti di ispezione
degli scarichi costantemente puliti ed accessibili ai controlli e al campionamento da parte dell’Ente
preposto o del Consorzio NIP.
Provincia di Pordenone - Determinazione n. 1461 del 12/06/2015
-
I dispositivi di pre-trattamento delle acque prima dell’allacciamento nelle condotte consortili devono
essere mantenuti in buono stato di efficienza e di manutenzione, provvedendo alla periodica asportazione
dei rifiuti derivanti, che devono essere gestiti nel rispetto della normativa in materia.
-
E’ vietato immettere nelle condotte consortili sostanze che per qualità e/o quantità possano considerarsi
rifiuti solidi, sostanze infiammabili e/o esplosive, sostanze radioattive, sostanze che sviluppino gas e/o
vapori tossici o che possano danneggiare le condotte e gli impianti.
-
La Ditta dovrà adottare, anche mediante informazione e formazione del personale dipendente, misure
operative di protezione e prevenzione rischi inerenti sversamenti accidentali di sostanze inquinanti o
situazioni di emergenza dovute ad eventi eccezionali o altre immissioni di reflui diversi da quelli per i
quali l’autorizzazione è stata rilasciata.
-
Per gli impianti non ancora realizzati, prima dell’attivazione dello scarico, deve essere comunicata la
data di conclusione dei lavori unitamente a dichiarazione, resa nella forma di legge, attestante che quanto
realizzato è conforme a quanto indicato nella documentazione di cui all’Istruttoria tecnica e la data di
avvio dello scarico.
-
Il Consorzio NIP, effettuerà verifiche analitiche, sulle acque scaricate nelle condotte consortili, come
programmato nel piano di monitoraggio annuale di controllo degli scarichi delle Ditte insediate in zona
industriale. Nel caso in cui l’autocontrollo evidenziasse un superamento del valore limite di legge, anche
di un solo parametro, la ditta ha l’obbligo di darne comunicazione al Consorzio indicando anche le
opportune modifiche necessarie a riportare le concentrazioni del parametro al di sotto di tale soglia.
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ALLEGATO B – Autorizzazione alle emissioni in atmosfera
Soggetto competente: Servizio Qualità dell’Aria della Provincia di Pordenone
1. DOCUMENTAZIONE TECNICA ISTRUITA
−
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Relazione tecnica con descrizione del ciclo produttivo e dei punti di emissione;
Estratto di mappa catastale in scala 1:2000 e di CTR in scala 1:5000;
Estratto del PRGC in scala 1:2000;
Lay-out emissioni con indicazione dei punti già autorizzati, da autorizzare e non soggetti ad autorizzazione in
scala 1:200;
Prospetti dei camini;
Schede di sicurezza dei principali prodotti utilizzati.
2.PUNTI DI EMISSIONE SOGGETTI AD AUTORIZZAZIONE ALLE EMISSIONE IN ATMOSFERA
- E1 (impianto di serigrafia),
- E3 (impianto di tempra piana e curvata dei vetri “QSB”),
- E4 (impianto di molatura),
- E5 (impianto di asciugatura lastre serigrafate).
3. LIMITI DI EMISSIONE IN ATMOSFERA
Punto di emissione E1 (impianto di serigrafia)
Portata: 7000 m3/h
Quota dal p.c. : 10 m
Punto di emissione E5 (impianto di asciugatura Portata: 8500 m3/h
lastre serigrafate)
Quota dal p.c. : 10,5 m
Sostanze
Limiti
Sostanza organiche totali (espresse come Carbonio totale)
50 mg/Nm3
Punto di emissione E3 (impianto di tempra piana e Portata: 4000 m3/h
Quota dal p.c. : 9 m
curvata dei vetri “QSB”)
Sostanze
Limiti
Sostanze di cui all’allegato I, parte II, punto 3, tabella C
500 mg/Nm3
Classe V: Anidride Solforosa
Punto di emissione E4 (impianto di molatura)
Portata: 2000 m3/h
Quota dal p.c. : 10 m
Sostanze
Limiti
Polveri totali
5 mg/Nm3
Nebbie oleose
5 mg/Nm3
4. PRESCRIZIONI
a) Qualora si verifichi un’anomalia o un guasto tale da non permettere il rispetto dei valori limite di
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emissione, l’autorità competente deve essere informata entro le otto ore successive e può disporre la
riduzione o la cessazione delle attività o altre prescrizioni, fermo restando l’obbligo del gestore di
procedere al ripristino funzionale dell’impianto nel più breve tempo possibile. La Società è comunque
tenuta ad adottare tutte le precauzioni opportune per ridurre al minimo le emissioni duranti le fasi di
avviamento e di arresto.
b) Le operazioni di manutenzione parziale e totale degli impianti di produzione devono essere eseguite
secondo le indicazioni fornite dal costruttore dell’impianto (libretto d’uso e manutenzione) e con
frequenza tale da mantenere costante l’efficienza degli stessi.
c) La Società predispone un apposito registro, da tenere a disposizione degli organi di controllo, in cui
annotare sistematicamente ogni interruzione del normale funzionamento dei dispositivi di trattamento
delle emissioni (manutenzione ordinaria e straordinaria, guasti, malfunzionamenti, interruzione del
funzionamento dell'impianto produttivo) come previsto dall'Allegato VI alla Parte Quinta del D.Lgs. n.
152/2006 s.m.i.
d) Nelle fasi lavorative in cui si producono, manipolano, trasportano, immagazzinano, caricano e scaricano
materiali polverulenti, devono essere assunte apposite misure per il contenimento delle emissioni di
polveri.
e) Per il punto di emissione E4 (impianto di molatura), la Società deve effettuare con frequenza almeno
triennale (ossia una volta ogni tre anni a partire dall’anno di rilascio del presente provvedimento), nelle più
gravose condizioni di esercizio, il rilevamento delle emissioni derivanti dagli impianti. Si chiede di
inoltrare alla Provincia e al Dipartimento di Pordenone dell’ARPA l’esito degli autocontrolli effettuati nel
corso dell’anno 2015. I risultati dei campionamenti analitici effettuati negli anni successivi devono essere,
invece, conservati presso l'impianto produttivo per tutta la durata della presente autorizzazione e tenuti a
disposizione degli organi di controllo.
f) Per gli impianti esistenti punto di emissione E1 ed E5 (impianto di serigrafia) e punto di emissione E3
(impianto di tempra piana e curvata dei vetri “QSB”), la Società deve effettuare, almeno annualmente,
nelle più gravose condizioni di esercizio, il rilevamento delle emissioni derivanti dagli impianti. Si chiede
di inoltrare alla Provincia e al Dipartimento di Pordenone dell’ARPA l’esito degli autocontrolli effettuati
nel corso dell’anno 2015. I risultati dei campionamenti analitici effettuati negli anni successivi devono
essere, invece, conservati presso l'impianto produttivo per tutta la durata della presente autorizzazione e
tenuti a disposizione degli organi di controllo.
g) Deve essere rispettato quanto previsto dalle norme UNI o UNI-EN vigenti, con particolare riferimento alla
norma UNI 15259/2008 e dal D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., soprattutto per quanto concerne:
- il posizionamento delle prese di campionamento;
- l’accessibilità ai punti di campionamento che devono essere resi raggiungibili sempre in modo agevole e
sicuro.
h) I metodi di campionamento, analisi e valutazione delle emissioni devono essere quelli di seguito
specificati oppure eventuali altri metodi equivalenti:
Manuale UNICHIM n. 158/88
Misure alle emissioni – Strategie di campionamento e criteri di valutazione
Norma UNI EN 15259:2008
Misurazione di emissioni da sorgente fissa . Requisiti delle sezioni e dei siti di
misurazione e dell’obiettivo, del piano e del rapporto di misurazione
Norma UNI EN ISO 169111:2013
Emissioni da sorgente fissa – Determinazione manuale ed automatica della
velocità e della portata di flussi in condotti . Parte 1: Metodo di riferimento
manuale.
Norma UNI EN 13284-1:2003
Emissioni da sorgente fissa Determinazione della concentrazione in massa di
polveri in basse concentrazioni Metodo manuale gravimetrico
Provincia di Pordenone - Determinazione n. 1461 del 12/06/2015
Norma UNI EN 12619:2013
COT
Emissioni da sorgente fissa Determinazione della concentrazione in massa del
carbonio organico totale in forma gassosa a basse concentrazioni in effluenti
gassosi Metodo in continuo con rivelatore a ionizzazione di fiamma.
D.M. 25 agosto 2000. Aggiornamento dei Rilevamento delle emissioni i flussi gassosi convogliati di ossidi di zolfo e
metodi di campionamento, analisi e ossidi di azoto espressi rispettivamente come SO2 e NO2.
valutazione degli inquinanti, ai sensi del
D.P.R. 24 maggio 1988, n. 203
Allegato 1
Per nebbie oleose
M.U. 759:87
Norma UNI EN 132841:2003
Ambienti di lavoro Determinazione delle nebbie d'olio nell'aria Metodo
spettrometrico all'infrarosso
Emissioni da sorgente fissa Determinazione della concentrazione in massa di
polveri in basse concentrazioni Metodo manuale gravimetrico
i) La Società adotta i criteri per la valutazione della conformità dei valori misurati ai valori limite di emissione di
cui all'Allegato VI alla Parte Quinta del D.Lgs. n. 152/2006. In particolare, le emissioni convogliate sono
conformi ai valori limite se, nel corso di una misurazione, la concentrazione, calcolata come media di almeno
tre campionamenti consecutivi, non supera il valore limite di emissione.
j) Tutti i camini dovranno essere chiaramente identificati con la denominazione riportata nella presente
autorizzazione conformemente a quanto indicato negli elaborati grafici citati in premessa.
5. SUGGERIMENTI
Si forniscono i seguenti suggerimenti:
− i condotti di emissione devono essere preferibilmente verticali; essi devono raggiungere possibilmente la
copertura del fabbricato e, a meno di impedimenti tecnici, sporgere un metro dal colmo del tetto e delle
coperture degli edifici circostanti;
− nel caso la parte terminale del condotto sia a curva o semicurva lo sbocco deve essere rivolto entro il
perimetro della proprietà, in modo da evitare immissioni dirette nelle proprietà confinanti.
6. PUNTI DI EMISSIONE NON SOGGETTI A AUTORIZZAZIONE ALLE EMISSIONI IN ATMOSFERA
Punti di emissione
Limiti
Punti non autorizzati
A3, A4, A6, A13, A20, A23
4 generatori di aria calda a metano APEN GROUP, mod.
P092IT AERMAX, portata 100 kW cadauno, usati per
riscaldamento reparto produttivo
A8, A7, A9, A12
4 generatori di aria calda a metano APEN GROUP, mod.
P072IT AERMAX, portata 78 kW cadauno, usati per
riscaldamento reparto produttivo
A1, A2, A5, A10, A11, A14, A15, A19, A24,
A29, A30, A31, A32, A33
14 generatori di aria calda a metano APEN GROUP,
mod. P054IT AERMAX, portata 58 kW cadauno, usati
per riscaldamento reparto produttivo
A16
1 generatore di aria calda a metano APEN GROUP, mod.
AE55IT AERMAX, portata 60,5 kW, usato per
riscaldamento reparto produttivo
Provincia di Pordenone - Determinazione n. 1461 del 12/06/2015
A34
1 generatore di aria calda a metano APEN GROUP, mod.
P032IT AERMAX, portata 31,7 kW, usati per
riscaldamento nuovo reparto produttivo (officina)
A35
1 generatore ad aria calda a basamento. Portata termica
310 kW. Usato per il riscaldamento del deposito prodotto
finito.
A36 e A37
2 generatore di aria calda a metano APEN GROUP, mod.
AE55IT AERMAX, portata 60,5 kW, usato per
riscaldamento reparto produttivo
A26, A27, A28
3 radiatori di calore ad aria calda a metano APEN
GROUP, mod. F30 AERMAX, portata 3,4 kW cadauno,
usato per riscaldamento servizi igienici
A25
1 radiatore di calore ad aria calda a metano APEN
GROUP, mod. F40 AERMAX, portata 4,6 kW, usato per
riscaldamento servizi igienici
Da V1 a V35
Ventilatori a parete che estraggono l’aria al fine di
assicurare la salubrità degli ambienti di lavoro
V36
Ventilatori di estrazione dell’aria calda presente
all’interno del forno Keraglass HST 260/420
Pordenone, lì 12/06/2015
IL DIRIGENTE
Sergio Cristante
Sottoscritto digitalmente ai sensi del D.Lgs 82/2005 e successive modifiche ed integrazioni
Provincia di Pordenone - Determinazione n. 1461 del 12/06/2015
Elenco firmatari
ATTO SOTTOSCRITTO DIGITALMENTE AI SENSI DEL D.P.R. 445/2000 E DEL D.LGS. 82/2005 E SUCCESSIVE MODIFICHE E
INTEGRAZIONI
Questo documento è stato firmato da:
NOME: SERGIO CRISTANTE
CODICE FISCALE: CRSSRG54L21B940M
DATA FIRMA: 12/06/2015 11:30:06
IMPRONTA: 6DD1CA315A3D3B912DF533131C890DF182B19D64BC4B3B897DA7F48BA7A33F5E
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Atto n. 1461 del 12/06/2015
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