Prot. n. 2169/C27 Regione Puglia Alessano, lì 17 maggio 2014. Ai Docenti IC Alessano - SEDE C.F. 90018660754 Codice Ministeriale LEIC80400T Ai Genitori degli alunni e agli alunni dell’IC Alessano – SEDE Direzione e Uffici amm.vi 73031 Alessano (Le) via Rimembranze, 2 tel. 0833-781118 fax 0833-781118 Al sito web dell’IC di Alessano Categoria “ Documenti Regolamenti” ******* e-mail: [email protected] posta elettronica certificata: [email protected] sito web: www.comprensivoalessano.gov.it ******* Scuola Secondaria 1° Grado ‘F. Storella’ via Tagliamento, 31 73031 Alessano (Le) Oggetto: Regolamento sui diritti e sui doveri delle studentesse e degli studenti con allegato regolamento in materia di utilizzo dei telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti. tel. 0833-781117 Codice Ministeriale LEMM80401V ******* Scuola Primaria di Alessano via Rimembranze, 2 73031 Alessano (Le) tel. 0833-781118 fax. 0833-781118 Codice Ministeriale LEEE80401X ******* Scuola Primaria e dell’infanzia di Montesardo P.zza S. Antonio I recenti episodi verificatisi nella scuola sia a livello locale sia nazionale spingono l’IC di Alessano a dare indicazioni in materia di utilizzo corretto dei dispositivi elettronici e dei telefonini. L’uso improprio dei dispositivi di cui all’oggetto, connessi ad altri comportamenti di disturbo o vietati durante le lezioni didattiche o quando si è nella scuola, rappresentano un rischio che attenta alle regole consapevoli del vivere in comunità rispettosi dei singoli e di tutti gli attori coinvolti giornalmente nelle suddette 73030 Montesardo (Le) attività didattico-educative. Il rispetto e la responsabilità devono essere Codice Ministeriale continuamente agiti al fine di rendere i diritti sempre più esercitati tel. 0833-781119 LEE804021 LEAA80402Q ******* Scuola dell’infanzia di Alessano via Orfano 73031 Alessano (Le) all’interno di una chiara e definita cornice di doveri e regole condivise. Distinti saluti. tel. 0833-524110 Codice Ministeriale LEAA80401P ******* Il Dirigente Scolastico Prof. Salvatore Negro Repubblica Italiana Firmato digitalmente da NEGRO SALVATORE ND: cn=NEGRO SALVATORE, o=IC ALESSANO, ou=IC ALESSANO LEIC80400T, [email protected], c=IT Data: 2014.05.19 10:45:57 +02'00' ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Via Rimembranze n.2 – 73031 ALESSANO (LE) Distretto n. 47 - Tel. Fax 0833781118 – Cod. Fis. 90018660754 Web Site: www.comprensivoalessano.gov.it - email: [email protected] pec: [email protected] Cod. Min.: LEIC80400T ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- REGOLAMENTO SUI DIRITTI E SUI DOVERI DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI Approvato dal Consiglio d’Istituto del 15 maggio 2014, punto n. 9 1 INDICE PREMESSA 1. Art. 1 Vita della comunità scolastica 2. Art. 2 Contenuti del regolamento sui diritti, i doveri e le mancanze disciplinari degli studenti e delle studentesse 3. Art. 3 Diritti fondamentali degli studenti e delle studentesse 4. Art. 4 Doveri fondamentali degli studenti e delle studentesse 5. Art. 5 Mancanze disciplinari e relative sanzioni TITOLO I - DIRITTI DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSE 6. Art. 6 Diritti degli studenti e delle studentesse 7. Art. 7 Offerta dell‘istituto TITOLO II - DOVERI DEGLI STUDENTI 8. Art. 8 Doveri degli studenti TITOLO III - MANCANZE DISCIPLINARI E SANZIONI 9. Art. 9 Finalità e principi 10. Art. 10 Mancanze e sanzioni per gli studenti della scuola primaria 11. Art. 11 Mancanze e sanzioni per gli studenti della scuola secondaria di primo grado 12. Art. 12 Precisazioni in merito alle sanzioni che comportano l’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica 13. Art. 13 Impugnazioni TITOLO IV - PATTO EDUCATIVO 14. Art. 14 Patto educativo di corresponsabilità TITOLO V - DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE 15. Art. 15 Norma di rinvio 16. Art. 16 Procedura di revisione 17. Art. 17 Pubblicazione ALLEGATI Patto educativo di corresponsabilità Regolamento sull’utilizzo dei telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica Pag. 3 3 3 4 4 5 6 6 8 8 9 11 12 13 13 13 14 15 18 2 PREMESSA Art. 1 Vita della comunità scolastica 1. La scuola è luogo di educazione e di formazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica e civica. 2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia e con i principi generali dell'ordinamento italiano. 3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva. 4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale. Art. 2 Contenuti del regolamento sui diritti, i doveri e le mancanze disciplinari degli studenti e delle studentesse 1. I diritti e i doveri degli studenti e il loro esercizio e rispetto rappresentano un valore pedagogico in sé e costituiscono un momento essenziale per la crescita personale, l’apprendimento delle regole fondamentali del vivere sociale e l’educazione alla cittadinanza attiva. 2. Il Consiglio d’Istituto, secondo quanto previsto dallo statuto, disciplina con il presente regolamento i diritti e i doveri degli studenti, nonché i comportamenti che configurano mancanze disciplinari, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle. Art. 3 Diritti fondamentali degli studenti e delle studentesse Il presente regolamento individua riconoscendo in ogni caso il diritto: i diritti garantiti agli studenti, a) ad un apprendimento attento al pieno sviluppo della personalità degli studenti in tutte le loro dimensioni, idoneo a consentirne la prosecuzione degli studi, la capacità di apprendimento lungo tutto l’arco della vita, la 3 partecipazione consapevole alla vita civile, economica e sociale della comunità; b) ad una formazione che tenga conto dell’identità degli studenti, delle loro attitudini e inclinazioni nell’ottica di un curricolo maggiormente centrato sugli studenti e sui loro bisogni educativi e formativi; c) ad essere informati in merito alla vita della scuola, alle sue regole, alle opportunità offerte e, in generale, a tutto ciò per cui gli studenti possono avere interesse; d) alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola; e) ad una valutazione chiara e motivata che aiuti gli studenti ad acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, al fine di migliorare il rendimento scolastico e formativo; f) alla privacy e alla sicurezza. Art. 4 Doveri fondamentali degli studenti e delle studentesse Il presente regolamento individua i doveri fondamentali per tutti gli studenti, prevedendo in ogni caso il dovere: a) alla frequenza regolare delle lezioni e delle attività didattiche; b) ad un impegno regolare nello studio, al fine di poter fruire pienamente delle opportunità formative offerte dall’istituzione; c) al rispetto di tutte le persone che operano nell’istituzione; d) al mantenimento di un comportamento corretto e coerente con i principi che regolano la vita della comunità scolastica; e) ad osservare tutte le disposizioni organizzative previste dal regolamento interno, con particolare riferimento a quelle per la sicurezza e per la tutela della salute, in tutte le situazioni, ivi comprese tutte le attività che si svolgono all’esterno dell’istituzione; f) ad utilizzare correttamente le strutture, i laboratori, i sussidi didattici e gli arredi e a comportarsi in modo da salvaguardare il patrimonio dell’istituzione; g) a collaborare con tutto il personale dell’istituzione per mantenere pulito e accogliente l’ambiente scolastico. Art. 5 Mancanze disciplinari e relative sanzioni 1. Al fine di assicurare il rispetto dei doveri e il corretto svolgimento dei rapporti all’interno della comunità scolastica, il presente regolamento individua i comportamenti che configurano mancanze disciplinari degli studenti, le relative sanzioni, gli organi competenti alla contestazione e all’irrogazione e il procedimento relativo, nel rispetto dei seguenti principi generali: a) i provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa: essi tendono, attraverso la riflessione, al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica; a) la responsabilità disciplinare è personale; 4 b) in nessun caso può essere sanzionata la libera espressione di opinioni, purché correttamente manifestate e non lesive della personalità degli altri soggetti; c) comportamento e profitto delle discipline sono ambiti separati: i provvedimenti disciplinari non possono in alcun caso influire sulla valutazione del profitto delle discipline. 2. Il regolamento individua le infrazioni e le relative sanzioni tenendo conto: a) del criterio di gradualità e proporzionalità della sanzione in relazione alla gravità dell’infrazione; a tal fine il regolamento raggruppa le infrazioni e le relative sanzioni per categorie generali, in ordine crescente di gravità; b) del criterio della temporaneità di ogni singola sanzione, che in ogni caso non potrà andare oltre la sospensione fino a 15 giorni dalla frequenza della scuola; è fatta salva la possibilità di derogare eventualmente a tale limite nel caso di condanne per reati penali o di pericolo reale per le persone che frequentano l’istituzione; c) del criterio di gradualità in relazione al soggetto competente a disporre la sanzione partendo dal singolo docente, al dirigente dell’istituzione, al consiglio di classe, al consiglio d’istituto; in ogni caso il provvedimento di allontanamento temporaneo della scuola è affidato esclusivamente alla decisione di un organo collegiale; d) dei seguenti criteri in ordine alla procedura: 1. allo studente va sempre data la possibilità di esporre le proprie ragioni prima di assumere decisioni; 2. le sanzioni disciplinari sono comunicate per iscritto alla famiglia o presenti all’interno del processo verbale della relativa istruttoria, nella parte conclusiva. Per le sanzioni del richiamo verbale o del richiamo per iscritto questi possono essere riportate sul libretto dello studente per essere portato a conoscenza della famiglia. TITOLO I DIRITTI DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESE Art. 6 Diritti degli studenti e delle studentesse 1. Gli studenti hanno diritto ad essere rispettati dai compagni e dagli adulti che si occupano di loro, ad essere ascoltati e compresi; hanno diritto ad una formazione culturale che rispetti e valorizzi, anche attraverso l’orientamento, l’identità di ciascuno e che sia aperta alla pluralità delle idee; hanno diritto alla continuità dell’apprendimento e alla valorizzazione delle inclinazioni personali, anche attraverso un’adeguata informazione. 2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza. 5 3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola, con particolare riferimento a quelle relative alla gestione della sicurezza. 4. Lo studente ha inoltre diritto ad una valutazione trasparente, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. 5. Gli studenti hanno diritto ad attività didattiche organizzate secondo tempi e modalità che tengano conto dei ritmi d’apprendimento e delle loro esigenze di vita. 6. Gli studenti hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono: in questo senso l’istituto promuove e favorisce iniziative volte all’accoglienza e all’integrazione. Art. 7 Offerta dell’istituto L’istituto s’impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare: a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona ed un servizio educativo – didattico di qualità; b) un’offerta adeguata di attività opzionali facoltative, anche mediante la collaborazione con enti esterni e associazioni; c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione ed il recupero della dispersione scolastica; d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche in situazione di handicap; e) la disponibilità di un’adeguata strumentazione tecnologica; f) servizi di sostegno, di promozione della salute e assistenza psicologica. TITOLO II DOVERI DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSE Art. 8 Doveri degli studenti e delle studentesse 1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni e ad assolvere assiduamente gli impegni di studio: a questo scopo devono essere forniti di tutto il materiale necessario alle lezioni e alle esercitazioni. 2. Gli studenti devono mantenere un comportamento ed un linguaggio corretti e rispettosi di sé e degli altri durante tutta la permanenza nell’istituto; essi osserveranno le indicazioni e i richiami dei docenti, anche se non incaricati d’insegnamento nella loro classe, del dirigente scolastico e del personale non docente. 3. Gli studenti devono presentarsi a scuola puntualmente, puliti nella persona e con abbigliamento dignitoso, entro l’ora stabilita; ogni assenza o ritardo dovrà essere tempestivamente giustificata sul libretto personale. 6 4. Prima dell’inizio delle lezioni gli studenti sostano, secondo la situazione logistica di ciascuna scuola dell’istituto, nell’ingresso o nel cortile; al suono della campanella entreranno ordinatamente in classe. Alla fine dell’ultima ora di lezione gli studenti si metteranno in fila ed usciranno accompagnati dall’insegnante lasciando i banchi e l’aula in ordine e puliti. 5. Ad ogni cambio di docenti gli studenti devono rimanere nella loro aula ed attendere ordinatamente l’arrivo degli insegnanti. Durante le lezioni, gli studenti possono uscire dalla classe solo per particolari e gravi motivi espressi al docente il quale adotterà tutte le misure necessarie per garantirne la sorveglianza. Non è consentito agli studenti soffermarsi nei corridoi o nell’atrio, o comunque ritardare, senza giustificato motivo, il proprio rientro in classe. 6. Ogni spostamento nell’edificio deve avvenire in modo ordinato. È vietato allontanarsi dalla classe tra un’ora di lezione e l’altra e uscire dalla scuola durante l’intero orario scolastico, intervallo ed interscuola compresi. 7. Durante la ricreazione gli studenti consumano la merenda in modo ordinato e senza sporcare gli ambienti in cui si trovano sorvegliati dagli insegnanti incaricati. 8. Nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento dei loro doveri, gli alunni sono tenuti a mantenere un comportamento corretto. 9. Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. Ogni studente della scuola secondaria dovrà tenere particolare cura per i libri di testo. 10. Gli studenti devono sempre portare a scuola il libretto personale sul quale vengono apposte le firme dei genitori. Tale libretto è considerato un documento ufficiale per le comunicazioni tra scuola e famiglia e pertanto deve essere tenuto con ordine e cura. Sarà cura dei genitori controllarlo giornalmente e verificare che il figlio assolva i propri doveri scolastici. Le comunicazioni devono essere firmate per il giorno successivo. Nel caso di smarrimento od esaurimento delle pagine interne, i genitori dovranno presentare apposita richiesta di duplicato presso gli uffici di segreteria. Il diario personale deve essere utilizzato in modo idoneo, come strumento di lavoro. 11. É vietato portare a scuola e utilizzare durante le lezioni oggetti e stampati non pertinenti alle attività scolastiche in corso. Tali oggetti, se utilizzati, saranno ritirati dai docenti, consegnati al dirigente scolastico e restituiti dallo stesso ai genitori. In particolare è vietato l’uso di telefoni cellulari, walkman, lettori CD, mp3, giochi elettronici in tutti i locali dell’istituto e nelle sue pertinenze, durante l’orario di svolgimento delle lezioni, mensa e intervalli compresi. I ragazzi che, per motivi particolari, dovessero portare a scuola il telefono cellulare hanno l’obbligo di tenerlo spento durante l’intero orario scolastico, intervallo ed interscuola compresi. Gli stessi hanno l’obbligo di consegnarlo in custodia ai docenti, in un’apposita scatola; per i casi eccezionali si dovrà utilizzare il telefono della scuola per comunicazioni urgenti. Tutta questa materia è regolata dal “Regolamento sull’utilizzo dei telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica”. 7 12. Per le uscite degli studenti, anticipate rispetto al normale orario delle lezioni, è necessario far riferimento a quanto previsto dal regolamento interno. 13. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza fornite dal personale scolastico. 14. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente ambiente scolastico e di averne cura per contribuire a migliorare la qualità della vita della scuola. TITOLO III MANCANZE DISCIPLINARI E SANZIONI Art. 9 Finalità e principi 1. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica. 2. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. 3. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità. 4. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. 5. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni. Art. 10 Mancanze e sanzioni per gli studenti della scuola primaria 1. Nella scuola primaria, in considerazione dell'età degli studenti, al fine della individuazione e irrogazione delle sanzioni, è necessario porre particolare attenzione al carattere educativo dei provvedimenti da adottare in modo da accompagnare lo sviluppo nel bambino della consapevolezza dell’esistenza e del rispetto delle regole della comunità scolastica. 2. A seguito delle rilevazione di eventuali mancanze i docenti utilizzeranno le seguenti modalità, poste secondo un ordine di gravità: 8 a) richiamo orale da parte del docente; b) compito scritto integrativo (esercizio, testo, etc.) commisurato alle abilità di base dello studente; c) richiamo scritto sul libretto personale da parte del docente con firma dei genitori; d) lettera alla famiglia da parte del dirigente scolastico, sentito il consiglio di classe o il team di classe; e) colloquio con i genitori o con i responsabili del minore. doveri Art. 11 Mancanze e sanzioni per gli studenti della scuola secondaria di primo grado 1 2 3 MANCANZE SANZIONI Si tratta d’atteggiamenti che indicano mancanza d’assolvimento assiduo degli impegni di studio e/o comportamenti che disturbano il regolare svolgimento delle lezioni sentito il consiglio di classe (scarsa puntualità, ritardi ripetuti, assenze frequenti non tempestivamente giustificate, ecc.). Ogni comportamento o espressione verbale che manifesti mancanza di rispetto, o sia d’offesa o danno alle persone. a) richiamo orale da parte del docente b) richiamo scritto sul libretto personale da parte del docente con firma dei genitori c) nota sul registro di classe e comunicazione sul libretto personale da parte del docente con firma dei genitori d) lettera alla famiglia da parte del dirigente scolastico, sentito il consiglio di classe e) colloquio con i genitori o con i responsabili del minore. Si tratta di comportamenti o atteggiamenti che violano le norme alle quali s’ispira l’istituzione scolastica a) richiamo orale da parte del docente b) richiamo scritto sul libretto personale da parte del docente con firma dei genitori c) nota sul registro di classe e comunicazione sul libretto personale da parte del docente con firma dei genitori d) lettera alla famiglia da parte del dirigente scolastico, sentito il consiglio di classe e) colloquio con i genitori o con i responsabili del minore f) attività a favore della comunità scolastica (riordino materiali e locali scolastici, lavori di semplice manutenzione, pulizie, assistenza a compagni, ecc.) g) non ammissione ad uscite e viaggi d’istruzione con obbligo della frequenza di attività didattiche alternative decise dal consiglio di classe h) non ammissione ad attività estive proposte dalla scuola decisa dal consiglio di classe i) allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica ed elaborazione di un testo che induca lo studente alla rielaborazione critica dei propri comportamenti. a) richiamo orale da parte del docente b) richiamo scritto sul libretto personale da parte del docente con firma dei genitori c) nota sul registro di classe e comunicazione sul libretto 9 4 5 6 nella sua attività formativa. da parte del docente con firma dei genitori d) lettera alla famiglia da parte del dirigente scolastico, sentito il consiglio di classe e) colloquio con i genitori o con i responsabili del minore f) attività a favore della comunità scolastica (riordino materiai e locali scolastici, lavori di semplice manutenzione, pulizie, assistenza a compagni, etc.) g) non ammissione ad uscite e viaggi d’istruzione con obbligo della frequenza di attività didattiche alternative decise dal consiglio di classe h) non ammissione ad attività estive proposte dalla Scuola decisa dal consiglio di classe i) allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica ed elaborazione di un testo che induca lo studente alla rielaborazione critica dei propri comportamenti Si tratta di comportamento o atteggiamento che viola le norme alle quali s’ispira l’istituzione scolastica nella sua attività formativa e che denota una mancanza di rispetto nei confronti dell’attività stessa creando disturbo a docenti e studenti. Si tratta di comportamenti che costituiscono pericolo per sé o per altri, o disattendono le disposizioni in materia di sicurezza ed organizzazione scolastica. vedi regolamento Si tratta di comportamenti che in qualunque modo arrecano danno all’edificio scolastico, agli arredi, alle attrezzature e in genere al patrimonio della scuola. sull’utilizzo dei telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica a) richiamo orale da parte del docente b) richiamo scritto sul libretto personale da parte del docente con firma dei genitori c) nota sul registro di classe e comunicazione sul libretto personale da parte del docente con firma dei genitori d) lettera alla famiglia da parte del dirigente scolastico, sentito il consiglio di classe e) colloquio con i genitori o con i responsabili del minore f) attività a favore della comunità scolastica (riordino materiali e locali scolastici, lavori di semplice manutenzione, pulizie, assistenza a compagni, etc.) g) non ammissione ad uscite e viaggi d’istruzione con obbligo della frequenza di attività didattiche alternative decise dal consiglio di classe h) non ammissione ad attività estive proposte dalla scuola decisa dal consiglio di classe i) allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica ed elaborazione di un testo che induca lo studente alla rielaborazione critica dei propri comportamenti a) richiamo orale da parte del docente b) richiamo scritto sul libretto personale da parte del docente con firma dei genitori c) nota sul registro di classe e comunicazione sul libretto personale da parte del docente con firma dei genitori d) lettera alla famiglia da parte del dirigente scolastico, sentito il consiglio di classe e) colloquio con i genitori o con i responsabili del minore f) risarcimento del danno g) attività a favore della comunità scolastica (riordino 10 7 Si tratta di comportamenti che modificano l’ambiente scolastico rendendolo meno accogliente, o del rifiuto a collaborare alle iniziative che lo possono rendere migliore. materiali e locali scolastici, lavori di semplice manutenzione, pulizie, assistenza a compagni, etc.) h) non ammissione ad uscite e viaggi d’istruzione con obbligo della frequenza di attività didattiche alternative decise dal consiglio di classe i) non ammissione ad attività estive proposte dalla scuola decisa dal consiglio di classe j) allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica ed elaborazione di un testo che induca lo studente alla rielaborazione critica dei propri comportamenti a) richiamo orale da parte del docente e/o del dirigente scolastico; b) ripristino della situazione ambientale precedente; c) lettera alla famiglia da parte del dirigente scolastico, d) colloquio con i genitori o con i responsabili del minore e) risarcimento del danno f) attività a favore della comunità scolastica (riordino materiali e locali scolastici, lavori di semplice manutenzione, pulizie, assistenza a compagni, etc.) g) non ammissione ad uscite e viaggi d’istruzione con obbligo della frequenza di attività didattiche alternative decise dal consiglio di classe h) non ammissione ad attività estive proposte dalla scuola decisa dal consiglio di classe i) allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica ed elaborazione di un testo che induca lo studente alla rielaborazione critica dei propri comportamenti Art. 12 Precisazioni in merito alle sanzioni che comportano l’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica 1. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono adottati dal Consiglio di classe sino a 5 giorni. Le sanzioni che comportano l'allontanamento da cinque giorni sino 15 giorni sono adottate dal Consiglio di Istituto sentite le parti coinvolte o valutate le relazioni o i verbali redatti dal Dirigente scolastico che ha sostenuto l’istruttoria. La scuola promuove un percorso di recupero educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, nella comunità scolastica. 2. Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento superiori ai quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica. 3. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle 11 persone. In tale caso la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. 4. Nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico, la sanzione è costituita dall'allontanamento dalla comunità scolastica con l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell'anno scolastico. Ove possibile si dovrà redigere un percorso educativo-formativo che si basi sull’educazione parentale e che miri al recupero e a far pervenire lo studente/la studentessa a proseguire con il percorso didattico. 5. Le sanzioni disciplinari che implicano allontanamento possono essere irrogate soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l'infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente/della studentessa incolpato/a. 6. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola. Art. 13 Impugnazioni 1. Contro le sanzioni disciplinari comminate ai soli studenti della scuola secondaria di primo grado è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione, all’organo di garanzia interno alla scuola. L’organo di garanzia dovrà esprimersi nei successivi dieci giorni: qualora non si esprima entro tale termine, la sanzione si ritiene confermata. 2. L’organo di garanzia è costituito da: - dirigente scolastico (presidente); - un docente designato dal Consiglio di Istituto; - due rappresentanti eletti dai genitori. Vengono designati due membri supplenti (il secondo collaboratore del dirigente scolastico e il vicepresidente della consulta dei genitori). 3. L’organo di garanzia esaurisce il proprio mandato con il termine della durata del Consiglio dell’istituzione o della Consulta (o comitato) che viene rinnovata ogni anno. La sostituzione dei componenti è prevista mediante nuova nomina, da parte del consiglio dell’istituzione, dei membri eventualmente decaduti per mancanza dei requisiti. 4. Se nell’irrogazione della sanzione ha avuto parte il docente membro dell’organo di garanzia o il genitore dello studente sanzionato, è necessario che sia chiamato il membro supplente a decidere sull’impugnazione. 12 5. Per la validità delle delibere è necessaria la presenza di tutti i membri. In fase di votazione non è ammessa l’astensione. In caso di parità prevale il voto del presidente. 6. L'organo di garanzia decide anche sui conflitti che sorgano all'interno dell’istituto in merito all'applicazione del presente regolamento. TITOLO IV PATTO EDUCATIVO Art. 14 Patto educativo di corresponsabilità 1. Contestualmente all'iscrizione all’istituto viene richiesta la condivisione da parte dei genitori e degli studenti di un patto educativo, finalizzato a definire i reciproci impegni nel rapporto tra docenti, studenti e famiglie. Il suo scopo è quello di rafforzare la collaborazione tra scuola e famiglia in modo che l’azione educativa e formativa risulti il più efficace possibile. 2. Nell'ambito delle prime due settimane di lezione, i docenti di ogni classe dell’istituto realizzano, all'interno delle iniziative di accoglienza, attività didattiche finalizzate alla condivisione ed alla sottoscrizione da parte di bambini e ragazzi di quanto previsto dal patto educativo. 3. Nel corso dell’assemblea dei genitori, convocata entro il mese di ottobre, i docenti illustrano alle famiglie quanto previsto dal patto educativo e ne chiedono la condivisione tramite sottoscrizione. 4. Il patto educativo, distinto fra scuola primaria e secondaria di primo grado secondo le rispettive specificità, è allegato al presente regolamento e ne costituisce parte integrante. TITOLO V DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE Art. 15 Norma di rinvio Per quanto non espressamente previsto dal presente regolamento si rinvia alla normativa statale vigente in tema di istruzione la quale, essendo gerarchicamente superiore, prevale in caso di contrasto. Per la stessa ragione quanto qui stabilito si intenderà abrogato da eventuali atti normativi e/o contrattuali nazionali successivi, qualora implicitamente o esplicitamente incompatibili. Art. 16 Procedura di revisione Il presente regolamento può essere modificato, su propria iniziativa, dal Consiglio d’Istituto a maggioranza assoluta dei suoi componenti. Per accedere al vaglio del consiglio il collegio dei docenti può avanzare proposte di modifica o integrazione. Le modifiche sono rese pubbliche con le stesse modalità del successivo articolo. 13 Art. 17 Pubblicazione Il testo del presente regolamento, sottofirmato dal presidente del Consiglio d’Istituto e dal dirigente scolastico, è pubblicato all’albo, sul sito della scuola e depositato presso la sala insegnanti di ciascuna sede scolastica affinché i docenti, il personale non docente e gli utenti della scuola ne possano prendere conoscenza. Il presente regolamento è stato approvato in via definitiva dal Consiglio d’Istituto nella seduta del ____ 2014 dopo aver raccolto le proposte del collegio dei docenti e della consulta dei genitori del ________. 14 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ Premessa La sottoscrizione del patto di corresponsabilità educativa concernente i rapporti scuola-famiglia, introdotto dal D.P.R. 235 del 21/11/07, art. 3 ribadisce il ruolo fondamentale che la famiglia deve svolgere nel processo di realizzazione della crescita culturale e sociale degli alunni. Il patto di corresponsabilità sancisce la cooperazione che si intende promuovere tra studenti, famiglie e istituzione scolastica, nel reciproco rispetto dei ruoli, al fine di favorire la piena attuazione del progetto formativo delineato nel Piano dell’Offerta Formativa della scuola. Come stabilito dalle disposizioni di legge, il patto evidenzia la responsabilità educativa dei genitori, in modo particolare nei casi in cui i figli si rendano responsabili di danni a persone o cose o ledano la dignità ed il rispetto delle persone (D.M. n° 16 del 15/02/2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo”). La responsabilità del genitore per il fatto commesso da un minore affidato alla vigilanza del precettore, se solleva il genitore dalla presunzione di “culpa in vigilando”, non lo solleva da quella di “culpa in educando”: la responsabilità del genitore e quella del precettore (Codice Civile art. 2048 commi 1 e 2) non sono infatti tra loro alternative. L’istituzione scolastica e la famiglia, quindi, ognuna con attribuzioni e responsabilità differenti, concorrono alla formazione culturale e critica, morale e sociale degli studenti nel loro percorso per divenire cittadini consapevoli e responsabili in grado di costruire un proprio personale progetto di vita ( Legge n°53 del 28/3/03 e successivi Decreti Legislativi n° 59 del 19/2/2004 e n° 226 del 17/10/2005) “1. La scuola è il luogo di promozione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza civile. 2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, alla realizzazione del diritto allo studio e lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno (art. 1 – commi 1 e 2 D.P.R. 249/98)”. Questo Istituto Comprensivo, in piena sintonia con quanto stabilito dal regolamento delle studentesse e degli studenti, dal regolamento sui diritti e sui doveri delle studentesse e degli studenti dell’IC di Alessano STIPULA con la famiglia dell’alunno il seguente patto educativo di corresponsabilità finalizzato a definire in maniera puntuale e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, famiglie e studenti con il quale la scuola si impegna a: 15 • • • • • • • • • • • • • • • promuovere la formazione di una maturità orientativa in grado di porre lo studente nelle condizioni di operare scelte autonome e responsabili; garantire un piano formativo basato su progetti ed iniziative volte a promuovere il benessere e il successo dello studente, la sua valorizzazione come persona, la sua realizzazione umana e culturale; fornire una formazione culturale qualificata, aperta alla pluralità delle idee, nel rispetto dell’identità di ciascun studente; promuovere negli alunni la coscienza dei propri diritti e doveri, l’impegno, la puntualità, il rispetto delle regole e l’assunzione di comportamenti corretti e responsabili. offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un servizio didattico di qualità in un ambiente educativo sereno, favorendo il processo di formazione di ciascun studente, nel rispetto dei suoi ritmi e tempi di apprendimento; rispettare, nella dinamica insegnamento/apprendimento, le modalità, i tempi, e i ritmi propri di ciascuna persona intesa nella sua irripetibilità, singolarità e unicità; rispettare la vita culturale e religiosa degli studenti all’interno di un ambiente educativo di apprendimento sereno e partecipativo; sostenere un rapporto di relazione aperto al dialogo e alla collaborazione; offrire opportunità per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, al fine di favorire il successo formativo e combattere la dispersione scolastica oltre a promuovere il merito e incentivare le situazioni di eccellenza; favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili, promuovere iniziative di accoglienza e integrazione degli studenti stranieri, tutelandone la lingua e la cultura, anche attraverso la realizzazione di iniziative interculturali, stimolare riflessioni e attivare percorsi volti al benessere e alla tutela degli studenti; garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un costante rapporto con le famiglie, anche attraverso strumenti tecnologicamente avanzati, nel rispetto della privacy; favorire un rapporto costruttivo tra scuola e famiglia attraverso un atteggiamento di dialogo e di collaborazione educative finalizzata a favorire il pieno sviluppo del soggetto educando. comunicare costantemente con le famiglie, informandole sull’andamento didattico disciplinare degli studenti; far rispettare le norme di comportamento, i regolamenti ed i divieti; prendere adeguati provvedimenti disciplinari in caso di infrazioni del Regolamento di Istituto. I genitori si impegnano a: • valorizzare l’istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di dialogo, nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise; • prendere visione dell’Offerta Formativa della scuola e partecipare al dialogo educativo, collaborando con i docenti; 16 collaborare attivamente per mezzo degli strumenti messi a disposizione dall’istituzione scolastica, informandosi costantemente del percorso didattico educativo dei propri figli; sostenere e controllare i propri figli nel rispetto degli impegni scolastici; essere disponibili ad assicurare la frequenza ai corsi di recupero e di eccellenza; informare la scuola di eventuali problematiche che possono avere ripercussioni nell’andamento scolastico dello studente; vigilare sulla costante frequenza e sulla puntualità d’ingresso a scuola; giustificare tempestivamente le assenze il giorno del rientro; invitare il proprio figlio a non fare uso di cellulari in classe o di altri dispositivi elettronici o audiovisivi onde evitare le sanzioni previste dal Regolamento di Istituto; intervenire tempestivamente e collaborare con l’ufficio di presidenza e con il Consiglio di classe nei casi di scarso profitto e/o indisciplina. • • • • • • • • Lo • • • • • • • studente si impegna a: prendere coscienza dei personali diritti e doveri; e a rispettare persone, frequentare con regolarità tutte le lezioni e le attività didattiche; partecipare attivamente all’attività didattica per raggiungere gli obiettivi prefissati per il proprio curricolo, dedicandosi in modo responsabile allo studio e all’esecuzione dei compiti richiesti.; tenere un contegno corretto e rispettoso nei confronti di tutto il Personale della scuola, dei propri compagni, degli ambienti e delle attrezzature; usare un linguaggio consono all’ambiente educativo in cui si vive e si opera; condividere la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola rispettando le strutture della scuola ed evitando di provocare danni a cose, persone, suppellettili. spegnere i telefoni cellulari e gli altri dispositivi elettronici durante le ore di lezione. Il rispetto di tale Patto, valido per tutto il periodo di frequenza dell’alunno, costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia e collaborazione reciproca, per potenziare le finalità della scuola attraverso l’Offerta Formativa e per guidare gli studenti al successo scolastico. Il genitore, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza civile, sottoscrive, condividendone gli obiettivi e gli impegni, il presente Patto educativo di corresponsabilità insieme con il Dirigente scolastico, copia del quale è parte integrante del Regolamento d’Istituto e del verbale del Consiglio d’Istituto. Il Dirigente scolastico Prof.Salvatore Negro Il Genitore ________________________ 17 Regolamento sull’utilizzo dei telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica 18 Premessa La scuola intende promuovere una dimensione culturale del rispetto delle regole e del buon vivere civile “rafforzando l’esistenza di una comunità educante in cui ragazzi e adulti, docenti e genitori, vengano coinvolti in un’alleanza educativa che contribuisca ad individuare non solo contenuti e competenze da acquisire ma anche obiettivi e valori da trasmettere per costruire insieme identità, appartenenza, e responsabilità” (cfr. circolare ministeriale del 15 marzo 2007, prot. n. 30/dip./segr.). Un’educazione efficace trova sostegno sull’alleanza educativa tra la famiglia e la scuola attraverso obiettivi, azioni e percorsi comuni, ma soprattutto condivisi e perseguiti in un continuo rinforzo ciclico. In questa prospettiva sinergica si intende dettare delle indicazioni sull’utilizzo dei dispositivi elettronici e dei telefonini a scuola. 1) Utilizzo di cellulari e altri dispositivi elettronici durante le attività didattiche Il divieto dell’uso di tali dispositivi è rintracciabile in molte circolari ma trova una sua regolamentazione nel DPR 24 giugno 1998, n. 249 (Statuto delle studentesse e degli studenti) che è parte integrante e sostanziale delle presenti indicazioni. Tale divieto risponde ad un principio generale di correttezza e rispetto di tutti gli operatori ed utenti della scuola; è fuori dubbio che l’uso senza regole del telefonino arreca disturbo se non addirittura ledere la privacy sia di chi lo usa che di colui che ascolta o viene ripreso a sua insaputa. Questo può ingenerare una mancanza di rispetto per l’insegnante o per lo studente e/o disturbare la lezione; un tale comportamento è pertanto sanzionabile attraverso provvedimenti che mirino a recuperare la dimensione della corretta relazione con l’altro cercando azioni che prevengano e sanzioni che scoraggino. Dai doveri generali enunciati dal DPR n. 249, all’art. 3 dello Statuto, si evince la sussistenza di un dovere specifico, per ciascuno studente, di non utilizzare il telefono cellulare, o altri dispositivi elettronici, durante lo svolgimento delle attività didattiche, considerato che il discente ha il dovere di assolvere assiduamente ai doveri di studio, tenendo 19 comportamenti rispettosi di se e degli altri e osservando le disposizioni organizzative dettate dalla scuola. Come misura organizzativa atta a prevenire durante le attività didattiche il verificarsi del fenomeno di un utilizzo scorretto del telefonino si ritirerà il telefonino che verrà depositato in una scatola sulla cattedra. Tale ritiro permette di poter ricevere, in modalità silenziosa, eventuali messaggi provenienti dalla famiglia. Rimane la possibilità, in casi di urgenza poter utilizzare il telefono della scuola per comunicare con la famiglia. È dunque necessario che siano previste adeguate sanzioni secondo il criterio di proporzionalità, ivi compresa quella del ritiro temporaneo del telefono cellulare durante le ore di lezione, in caso di uso scorretto dello stesso. 2) Le sanzioni disciplinari verso gli studenti In particolare la scuola IC di Alessano, per il tramite degli organi scolastici (DS, Consiglio di classe, Consiglio di Istituto) prevede l’attivazione di percorsi educativi di recupero anche mediante lo svolgimento di attività riparatorie, di rilevanza sociale o, comunque, orientate verso il perseguimento di un interesse generale della comunità scolastica (quali la pulizia delle aule, piccole manutenzioni, svolgimento di attività di assistenza o di volontariato nell’ambito della comunità scolastica, ecc.). La sanzione disciplinare ha un ruolo di recupero della dimensione della regola come presidio volto al corretto rapporto all’interno della comunità educante ma ha anche una valenza preventiva nel senso di allontanare la ripetizione dell’illecito da parte degli alunni. Come già chiarito nella direttiva n. 16/2007, il divieto generale di disporre un allontanamento superiore a 15 giorni, posto dall’art. 4, comma 7 del d.p.r. n. 249/1998, può essere derogato quando si sia in presenza di fatti di rilevanza penale, o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone (comma 9 dello stesso decreto). In queste due situazioni la durata della sanzione è commisurata alla gravità del reato o al permanere della situazione di pericolo. 20 La violazione di tale dovere comporta l’irrogazione di sanzioni disciplinari appositamente individuate da ciascuna istituzione scolastica, nello specifico: a) sarà il docente di classe e/o Dirigente scolastico nei casi meno gravi a irrogare la sanzione del richiamo verbale o dell’annotazione scritta sul registro di classe. Tale sanzione sarà accompagnata da attività che vadano a recuperare la dimensione educativa e della corretta relazione tra paria o con gli adulti. Di tutto ciò sarà coinvolta la famiglia che dovrà assumere un atteggiamento proattivo a seguito di concordanza sulle iniziative da intraprendere. b) sarà il Dirigente scolastico nei casi più gravi a irrogare la sanzione dell’annotazione scritta sul registro di classe. Tale sanzione sarà accompagnata da attività che vadano a recuperare la dimensione educativa e della corretta relazione tra paria o con gli adulti. Di tutto ciò sarà coinvolta la famiglia che dovrà assumere un atteggiamento proattivo a seguito di concordanza sulle iniziative da intraprendere. In tal caso sarà ritirato il dispositivo per poi riconsegnarlo nelle mani del genitore. Di tali fatti verrà steso regolare processo verbale che verrà assunto al fascicolo personale dell’allievo. c) sarà il Dirigente scolastico nei casi gravissimi (riprese di immagini filmati, chat durante le ore di lezione, sms durante le ore di lezione, ecc.) a convocare le persone coinvolte e ad effettuare l’istruttoria volta a registrare i fatti accaduti e a sintetizzare tutte le circostanze emerse al Consiglio di classe che verrà convocato all’uopo. La famiglia sarà coinvolta attivamente nell’irrogazione della sanzione e nell’azione di recupero dell’allievo/a. Sarà il Consiglio di classe ad irrogare la sanzione di eventuale sospensione dalle lezioni fino a cinque giorni con o senza l’obbligo di frequenza. In tal caso sarà ritirato il dispositivo per poi riconsegnarlo nelle mani del genitore. Di tali fatti verrà steso regolare processo verbale che verrà assunto al fascicolo personale dell’allievo. d) sarà il Dirigente scolastico nei casi gravissimi (riprese di immagini filmati con relative denunce, chat proibite, sms o scritti infamanti, ecc.) a convocare le persone coinvolte e ad effettuare l’istruttoria volta a 21 registrare i fatti accaduti e a sintetizzare tutte le circostanze emerse al Consiglio di classe che verrà convocato immediatamente e a fine istruttoria. Sarà il Consiglio di Istituto dell’IC di Alessano, su proposta del Consiglio di classe, irrogare la sanzione disciplinare superiore a 5 giorni e inferiore o uguale a 15 giorni. La famiglia sarà coinvolta attivamente nell’irrogazione della sanzione e nell’azione di recupero dell’allievo/a. In tal caso sarà ritirato il dispositivo per poi riconsegnarlo nelle mani del genitore a fine istruttoria o alle autorità competenti. Di tali fatti verrà steso regolare processo verbale che verrà assunto al fascicolo personale dell’allievo. Come riportato nel Regolamento per la valutazione (pagg. 11 e 12) le fattispecie individuate sopra dovranno essere collocate all’interno dei seguenti comportamenti (ai sensi dell'articolo 4, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249) di cui sia stata accertata la responsabilità personale: • • • • • • reati che violano la dignità e il rispetto della persona atti pericolosi per l’incolumità delle persone atti di violenza tale da ingenerare un elevato allarme sociale frequenza irregolare delle lezioni senza adeguata giustificazione e reiterata negligenza relativa agli impegni di studio mancanza di rispetto (anche solo formale) nei confronti del capo d’istituto, dei docenti, del personale della scuola e dei compagni danni alle strutture, ai sussidi didattici o al patrimonio della scuola; al fine di tenerne conto nell’attribuzione del voto di comportamento. 22