REGOLAMENTO DI ISTITUTO
Istituto COMPRENSIVO di
31030 - C A R B O N E R A (TV)
Via Roma, 56 –  Tel. n° 0422 / 396256 - Fax n° 0422 / 699584
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IL CONSIGLIO D’ISTITUTO
VISTO il DPR n. 249 del 24.06.1998 “Statuto degli studenti e delle studentesse” e successive
modificazioni intervenute con DPR 21.11.2007, n. 235;
PREMESSO che lo “Statuto degli studenti e delle studentesse”, accoglie e sviluppa le
indicazioni della “Convenzione Internazionale dei diritti del fanciullo” (1989, ratifica nel
nostro ordinamento con la Legge n. 176 del 27.05.1991);
PREMESSO che molti principi dello “Statuto degli studenti e delle studentesse” possono
essere adattati e ritenuti adatti anche alla secondaria di primo grado;
PREMESSO che la scuola dell’autonomia è un’istituzione “che costruisce con gli studenti, con
le loro famiglie e con il territorio un rapporto forte, responsabile e trasparente, nell’intento di
venire incontro alla domanda sociale e di formazione nonché di sviluppare percorsi capaci di
rispondere in modo differenziato ai bisogni individuali” (Circ. Ministeriale n. 371 del
02.09.1998);
VISTA la direttiva del MPI n. 104 del 30/11/2007 con la quale vengono dettate disposizioni
in materia di utilizzo dei telefoni cellulari in ambito scolastico e di diffusione di immagini in
violazione del “Codice in materia di protezione di dati personali”;
VISTA la C.M. prot. N. 3602 del 31 luglio 2008;
VISTA la legge 30.10.2008, n. 169;
VISTA la legge 241/90 e successive modificazioni;
SENTITO il parere del Collegio dei Docenti espresso il 21 gennaio 2009 e, successivamente, 4
maggio 2011 (ratifica degli aggiornamenti) ad integrazione del precedente strumento
adottato dal C. di Istituto in data 27/04/2006 ed integrato il 25/04/2011
DELIBERA
il presente regolamento che disegna un modello di comportamenti ed atteggiamenti ispirati
alle finalità educative proprie della scuola, al recupero, al rafforzamento del senso di
responsabilità, ai valori della legalità, della collaborazione, del rispetto per le persone.
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INDICE
TITOLO I
PRINCIPI GENERALI - ISCRIZIONI - FORMAZIONE CLASSI
ART. 1: UGUAGLIANZA, IMPARZIALITA’, ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE,
PARTECIPAZIONE, LIBERTA’ DI INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO.
ART. 2: RAPPORTI INTERPERSONALI
ART. 3: ISCRIZIONI
ART. 4: CRITERI GENERALI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI PRIME
ART. 5: INSERIMENTO DEGLI ALUNNI IN CORSO D’ANNO
ART. 6: ORARIO SCOLASTICO
TITOLO II
FUNZIONAMENTO ED UTILIZZAZIONE DELLE STRUTTURE SCOLASTICHE
ART. 7: STRUTTURE SCOLASTICHE: USO E CONCESSIONE
ART. 8: ORARIO E MODALITÀ D’USO DELLE STRUTTURE SCOLASTICHE
ART. 9: BIBLIOTECA E LABORATORI
TITOLO III
NORME DISCIPLINARI E DI COMPORTAMENTO PER GLI ALUNNI VIGILANZA SUGLI
STESSI
ART. 10: NORME GENERALI
ART. 11: ENTRATA
ART. 12: SPOSTAMENTO ALUNNI NELL’EDIFICIO
ART. 13: DURANTE LE LEZIONI
ART. 14: IL RUOLO DELLO STUDENTE/STUDENTESSA
ART. 15: LA RICREAZIONE
ART. 16: RISPETTO DELL’AMBIENTE SCOLASTICO
ART. 17: ASSENZE, USCITE ANTICIPATE DALLA SCUOLA
ART. 18: IN CASO DI INDISPOSIZIONE
ART. 19: LIBRETTO PERSONALE E DIARIO
ART. 20: ORGANO DI GARANZIA DISCIPLINARE (SCUOLA SECONDARIA)
ART. 21: DISPOSIZIONI DISCIPLINARI E SANZIONI PREVISTE
ART. 22: COMUNICAZIONE DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO, CONTESTAZIONE DI
ADDEBITO E AUDIZIONE IN CONRADDITORIO
ART. 23: ASSUNZIONE DEL PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE A CURA DELL’ORGANO
COLLEGIALE
ART. 24: IMPUGNAZIONI
TITOLO IV
COMUNICAZIONI SCUOLA – FAMIGLIA
ART. 25: MODALITA’
TITOLO V
VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
ART. 26: PROGRAMMAZIONE ED ATTUAZIONE: CRITERI GENERALI
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ART. 27: VISITE NELL’ARCO DELL’ORARIO SCOLASTICO
TITOLO VI
ATTIVITÀ DEGLI ORGANI COLLEGIALI
ART. 28: CONVOCAZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA
ART. 29: ELEZIONI
ART. 30: CONVOCAZIONE DEI CONSIGLI DI CLASSE
ART. 31: CONVOCAZIONE DEL COLLEGIO DOCENTI
ART. 32: CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO
ART. 33: SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE
ART. 34: PUBBLICITA’ DEGLI ATTI
TITOLO VII
MODIFICA DEL REGOLAMENTO
ART. 35: MODIFICA DEL REGOLAMENTO
ART. 36: DISPOSIZIONI FINALI
TITOLO I
PRINCIPI GENERALI - ISCRIZIONI - FORMAZIONE CLASSI
ART. 1: UGUAGLIANZA, IMPARZIALITA’, ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE,
PARTECIPAZIONE, LIBERTA’ DI INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO
Si fa riferimento ai principi fondamentali a cui si ispira il Piano dell’Offerta Formativa nelle
sue varie parti
 Introduzione
 Patto educativo
 Piano di formazione/autoformazione votato ogni anno dal collegio dei docenti
 Organizzazione e pianificazione delle 40+40 ore collegiali
ART. 2: RAPPORTI INTERPERSONALI
I rapporti tra gli studenti, i docenti, i genitori, il personale A.T.A. sono improntati a correttezza
e rispetto reciproco, derivando essi dalla consapevolezza di partecipare, ciascuno nel proprio
ruolo, al comune obiettivo della formazione degli alunni anche secondo quanto previsto e
concordato all’interno del progetto “Patto educativo” e più in generale del POF.
ART. 3: ISCRIZIONI
1. Classi prime
Le iscrizioni alle classi prime sono effettuate, entro il termine stabilito, tramite la
dirigenza e gli uffici di competenza dell’istituto (sezione didattica).
2. Classi seconde e terze
Le iscrizioni alle classi seconde e terze sono effettuate d’ufficio (va confermata la scelta
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2. della religione).
ART. 4: CRITERI GENERALI PER LA FORMAZIONE DELLE SEZIONI DELL’INFANZIA E
DELLE CLASSI PRIME
1. La formazione delle sezioni avviene in base a:
Infanzia:
 disponibilità e ampiezza dei locali
 Graduatoria di istituto secondo quanto stabilito, per l’attribuzione del punteggio, dal
consiglio di istituto
 Equieterogeneità dei gruppi/sezioni (la sezione D date le dimensioni ridotte del locale
rimarrà la più piccola)
Infanzia, Primaria e Secondaria: per tali ordini di scuola si terrà conto di:
a) Richieste del modello orario dei genitori
b) Distribuzione degli alunni diversamente abili, sentita l’equipe ed il gruppo di lavoro
della scuola
c) Distribuzione degli alunni provenienti da altri paesi
d) Equilibrio maschi/femmine
e) Omogeneità distribuzione dei gruppi di livello
Il punto e) viene garantito da:
 somministrazione delle prove IPDA (Precursori dell’apprendimento) alla scuola
dell’infanzia
 prove oggettive primaria/secondaria
 esiti prove Invalsi
 esiti di indagini sociometriche e di elementi socioaffettivi rilevati attraverso griglie di
osservazione
 colloqui tra i docenti dei diversi ordini di scuola (vedi Carta della Continuità)
 equa distribuzione dei casi particolari
 riconferma degli alunni ripetenti nelle loro sezioni, tranne per i casi segnalati dai
singoli Consigli di Classe; per questi la designazione sarà fatta dal D.S. dopo attenta
valutazione e dopo pronunciamento del collegio dei docenti, che valuta anche
l’eventuale trattenimento per un anno in più alla scuola dell’infanzia.
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ART. 5: INSERIMENTO DEGLI ALUNNI IN CORSO D’ANNO
E’ necessario fare riferimento alla disponibilità numerica all’interno delle classi. Tutti gli
alunni stranieri, non ancora scolarizzati in Italia, vengono preventivamente accolti, assieme
alle famiglie, dalla Commissione “Alunni stranieri”. Se necessario, viene effettuato un
colloquio con il mediatore culturale. Vengono effettuate delle prove per verificare il livello di
scolarizzazione della scuola doi provenienza e la competenza linguistica.
Tali alunni vengono poi inseriti nella classe in base alle conoscenze, alla padronanza della
lingua italiana e alla situazione delle classi. L’alunno può essere inserito nella classe
antecedente rispetto all’età anagrafica.
ART.6: ORARIO SCOLASTICO
L’orario delle lezioni viene elaborato in ciascun ordine di scuola nei seguenti modi:
infanzia:
 gruppo di lavoro coordinato dal responsabile di plesso secondo i seguenti criteri:
 dedicare un congruo numero di ore ai bambini di 5 anni con attività specifiche che
potenziano i prerequisiti
primaria:
 gruppo di lavoro coordinato dal responsabile di plesso e dal secondo collaboratore
secondo i seguenti criteri:
o necessità di organizzazione dell’orario dei docenti su più plessi (inglese,
religione, docenti a scavalco)
o distribuzione delle aree disciplinari in modo equilibrato nel corso della
giornata_________
o considerare le aree disciplinari attribuendo loro pari dignità come parte
integrante del curricolo
secondaria:
 apposita commissione che tiene conto dei seguenti criteri:
o necessità di organizzazione equilibrata dell’orario dei docenti che coprono
spezzoni di orario e hanno contitolarità con altre scuole
o distribuzione delle discipline in modo equilibrato nel corso della giornata
o considerare le discipline attribuendo loro pari dignità come parte integrante del
curricolo
o garantire il sistema dei laboratori e delle classi aperte per gli iscritti al tempo
prolungato
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o garantire un’ora di informatica settimanale nelle classi a tempo prolungato
tutti gli ordini di scuola:
 garantire le ore di attività alternative alla religione cattolica in base alla scelta
delle famiglie che prevede:
o studio assistito (con supporto di un docente)
o materia alternativa (vera e propria programmazione di un curricolo
connesso con insegnamenti affini allo sviluppo dell’educazione civica e
alla cittadinanza.
generali proposti dal Collegio dei Docenti e formalizzati dal Consiglio di Istituto, nel rispetto
delle necessità didattiche e per il buon funzionamento della scuola e compatibilmente con la
complessità derivata da contitolarità del personale docente con eventuali altri istituti.
TITOLO II
FUNZIONAMENTO ED UTILIZZAZIONE DELLE STRUTTURE SCOLASTICHE sospeso in attesa
convenzioni
ART. 7: STRUTTURE SCOLASTICHE: USO E CONCESSIONE
1. Le strutture scolastiche sono il luogo di incontro delle componenti della Scuola. Esse
sono utilizzabili durante il normale orario delle lezioni per le attività curricolari,
integrative, extracurricolari, per i corsi di recupero, per le riunioni degli organi
collegiali, per gli incontri genitori-insegnanti, genitori-personale esterno alla scuola
con titoli specifici per trattare tematiche riguardanti il P.O.F.
2. Le strutture scolastiche sono aperte per le assemblee dei genitori (di classe e di
istituto), del personale, per le riunioni delle commissioni di studio di genitori e docenti,
per attività di aggiornamento e di sperimentazione, per le elezioni degli organi
collegiali e per tutte le attività inerenti alla vita della comunità scolastica.
3. La richiesta di utilizzo di dette strutture in orario extrascolastico deve pervenire
almeno cinque giorni prima alla Dirigenza che consentirà l’uso previa valutazione delle
motivazioni.
4. La concessione temporanea di locali ad Enti esterni alla Scuola necessita
dell’autorizzazione del Dirigente Scolastico secondo i criteri stabiliti dal Consiglio
d’Istituto.
5. L’uso dei locali scolastici non può essere concesso ad Enti che si prefiggano fini non
coerenti con quelli della Scuola (lucro, propaganda politica).
Convenzioni dettagliate sono stipulate con enti ed associazioni che svolgono attività in
collaborazione con l’amministrazione comunale (vedi allegati). Vengono riconosciute anche
finanziariamente con un contributo, con accordi che si stipulano di anno in anno, attività che
comportano logorio della strumentazione e/o consumo di materiali della scuola
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ART. 8: ORARIO E MODALITÀ D’USO DELLE STRUTTURE SCOLASTICHE
1. Il calendario scolastico, l’orario di apertura e di chiusura degli edifici e l’orario delle
lezioni sono fissati in base ai criteri ed alle delibere assunte dal Consiglio di Istituto e
secondo il P.O.F., stabilito ed approvato dal Collegio dei Docenti nell’ambito delle
norme vigenti.
2. Il Consiglio di Istituto, la Giunta Esecutiva, i Consigli di Classe e le Commissioni di
studio si riuniscono nei locali della Scuola per sedute ordinarie e straordinarie ogni
volta che sia necessario, previa convocazione del Dirigente Scolastico e/o del
Presidente del Consiglio di Istituto.
3. Le assemblee dei genitori, di classe e di Istituto si riuniscono nei locali della Scuola,
secondo le norme fissate dall’art. 45 del D.P.R. 31.5.1974 n.416, previo accordo con il
Dirigente Scolastico.
4. Le assemblee del personale docente ed A.T.A. si riuniscono nei locali della Scuola,
secondo le norme fissate dall’art.60 del D.P.R. 31.5.1974 n.417, e successive modifiche,
articolo 8 del contratto nazionale 2007, e articolo 8 contratto di istituto firmato di anno
in anno, dandone preavviso al Dirigente Scolastico.
5. Gli insegnanti che intendono partecipare a dette assemblee nelle ore di lezione, devono
darne preavviso con cinque giorni di anticipo, e comunque compatibilmente con la
comunicazione ricevuta, al Dirigente Scolastico, il quale provvederà tempestivamente a
darne comunicazione alle famiglie degli alunni delle classi interessate in caso di
variazione nell’orario delle lezioni o in quello di ingresso o uscita dalla scuola.
ART. 9: BIBLIOTECA E LABORATORI
1. L’istituto è dotato di un sito le cui pubblicazioni sono controllate dal dirigente e
aggiornate costantemente da un docente responsabile.
2. Presso la scuola media funziona: biblioteca degli alunni e dei docenti, biblioteche di
classe, videoteca, aula audiovisivi, laboratori informatici, aula di scienze, aule di
educazione artistica, aule di educazione musicale, un laboratorio linguistico.
3. Ogni plesso delle primarie è dotato di piccola biblioteca e partecipa al progetto lettura
di istituto; inoltre esiste in ogni sede un laboratorio informatico e dei referenti che
curano le news che vanno inviate al sito di istituto.
4. La biblioteca del personale e degli alunni è affidata ad uno o più insegnanti, i quali, al di
fuori del loro orario di servizio, e sulla base di un monte ore contrattato dalle RSU, ne
assicurano il funzionamento e garantiscono la disponibilità a tutto il personale della
Scuola. I docenti ed i non docenti possono avanzare richieste e proposte di
aggiornamento dei testi che saranno esaudite nell’ambito della disponibilità di
bilancio. L’attività della biblioteca della SMS è svolta in rete (Scuola capofila 3° circolo
Treviso)
e
può
contare
su
un
sistema
informatizzato
di
registrazione/prestito/schedatura dei libri..
5. La biblioteca degli alunni è composta da tutti i volumi utilizzabili per consultazione e
prestito (enciclopedie, dizionari, riviste, testi scolastici, testi di narrativa, ecc.).
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6. La custodia del materiale didattico, tecnico e scientifico è affidata, dal Direttore dei
S.G.A., su indicazione vincolante del Dirigente Scolastico, ai rispettivi docenti, mediante
elenchi descrittivi sottoscritti. Il personale delegato risponde della conservazione del
materiale affidato e ne cura l’utilizzazione e la manutenzione al di fuori dell’orario di
servizio e sulla base di un monte ore stabilito dagli organi competenti e contrattato
annualmente dalle RSU.
7. I laboratori, durante le attività didattiche, sono utilizzabili secondo un orario
concordato ed affisso. Alunni e insegnanti sono tenuti a rispettare locali e materiali in
dotazione e le norme che ne regolano l’uso. I docenti responsabili sono tenuti a
segnalare tempestivamente ammanchi ed eventuali guasti e disfunzioni in particolar
modo per quanto concerne le apparecchiature tecnico/informatiche
TITOLO III
NORME DISCIPLINARI E DI COMPORTAMENTO PER GLI ALUNNI - VIGILANZA SUGLI STESSI
ART. 10: NORME GENERALI
1. Gli alunni devono tenere un comportamento corretto, adottare un abbigliamento
decoroso e adeguato alla vita scolastica - curando anche l’igiene personale - sviluppare
l’autocontrollo e l’educazione nei rapporti reciproci, rispettare l’ambiente scolastico
facendo proprie le norme di una civile convivenza.
2. Gli alunni sono tenuti ad osservare tutte le norme di sicurezza vigenti.
3. Per la somministrazione di farmaci agli alunni in orario scolastico si fa riferimento alle
raccomandazioni predisposte dal M.I.U.R. d’intesa con il Ministero della Salute in data
25/11/2005 e ai protocolli stipulati dalle autorità sanitarie dell’ASL 9 con cui di volta
in volta la scuola può entrare in contatto. Il/la pediatra curante, tramite La fasmiglia,
rilasciano certificazioni, prescrizioni e dosaggi del farmaco da assumere che verrà
conservato in luogo sicuro a scuola.
ART. 11: ENTRATA
Gli alunni di norma si presenteranno a Scuola cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni; al
primo suono della campana si disporranno ordinatamente in fila, nel luogo prefissato per ogni
classe quindi, accompagnati dai rispettivi insegnanti, accederanno alle aule.
Su richiesta dell’Amministrazione comunale che organizza il trasporto scolastico o dei
genitori interessati, la Scuola può programmare una sorveglianza prima e dopo le lezioni per
gli alunni autotrasportati, previa la sottoscrizione di un’apposita convenzione e versamento di
una quota stabilita dall’Istituto.
In tal caso, la Scuola assicura, con il proprio personale o in altro modo, l’accoglienza e la
sorveglianza degli alunni in spazi definiti e secondo l’orario annuale stabilito dal Consiglio
d’Istituto.
Le biciclette vanno parcheggiate nell’apposita area. Non si può girare in bicicletta all’interno
dell’area scolastica.
Gli alunni che si presentano a Scuola in ritardo dovranno presentare giustificazione scritta; gli
alunni che si presentano a Scuola in ritardo motivandolo solo verbalmente, sono ammessi in
classe con l’obbligo di giustificazione scritta da presentarsi il giorno successivo.
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In caso di ritardi ripetuti o immotivati, l’insegnante, pur ammettendo l’alunno in classe, ha
facoltà di non giustificare il ritardatario con l’apposita nota sul registro di classe. Di tali casi,
che incidono sulla valutazione disciplinare, viene data comunicazione alla famiglia.
1. Gli orari adottati sono quelli stabiliti di anno in anno da consiglio di istituto e collegio e
facenti parte integrante dell’ Offerta Formativa.
2. Al suono della campana gli alunni hanno accesso all’aula, dove entrano in maniera
ordinata e predispongono subito il materiale. I genitori sono invitati a richiamare
l’attenzione dei loro figli sull’importanza di predisporre sempre il materiale occorrente
per le lezioni. Non è possibile chiedere al personale ausiliario di consegnare alcunché
durante l’orario scolastico. Casi di particolari necessità saranno valutati al momento.
3. Gli insegnanti in servizio alla prima ora saranno presenti 5 minuti prima dell’inizio
delle lezioni e controlleranno l’afflusso degli alunni nelle aule coadiuvati dai
collaboratori scolastici.
4. L’insegnante ha l’obbligo della vigilanza sulla classe fino a che non viene rilevato
dall’insegnante dell’ora successiva. I Consigli di Classe rilevano i punti da discutere
collegialmente per attivare regolamentazione specifica.
ART. 12: SPOSTAMENTO ALUNNI NELL’EDIFICIO
1. Gli alunni non possono sostare fuori dall’aula senza la sorveglianza di un docente.
2. Gli alunni non possono spostarsi da soli da un piano all’altro dell’edificio scolastico né
entrare senza autorizzazione in aule diverse dalla propria.
3. Durante le lezioni le uscite degli alunni dalla classe saranno limitate ai casi di reale
necessità, previa autorizzazione dell’insegnante.
4. Gli spostamenti della classe intera per recarsi nei laboratori ed in palestra avverranno
solo alla presenza dell’insegnante in servizio.
ART. 13: DURANTE LE LEZIONI
1. Si possono portare cellulari e lettori MP3-CD all’interno dei plessi scolastici, ma vanno
tenuti chiusi oppure vanno usati per motivi didattici su istruzione degli insegnanti.
L’Amministrazione non risponde di eventuali furti o danni per oggetti portati dagli alunni
(cellulari, preziosi, denaro, palmari, lettori CD, MP3, e ogni altra cosa non strettamente
necessaria per la didattica).
2. L’Istituto non è responsabile dello smarrimento eventuale di oggetti né di quant’altro venga
lasciato in aula, nella palestra, nei corridoi e nel parcheggio.
Non si può mangiare o masticare gomma americana o caramelle; sono da disapprovare anche
le interruzioni delle lezioni provocate da rumori volontari, chiacchiere, richieste di uscite non
giustificate.
Si raccomanda agli alunni delle Medie di recarsi ai servizi durante la ricreazione o nei cambi
dell’ora; (il permesso di uscire dall’aula prima o dopo la ricreazione sarà concesso solo in casi
di necessità); anche il contatto telefonico con la famiglia deve essere autorizzato in base a
serie motivazioni.
Per poter uscire dall’aula bisogna sempre avere il permesso dell’insegnante.
Gli spostamenti della classe, o di gruppi di alunni, devono avvenire in modo sollecito, ordinato
ed in silenzio, sempre con la presenza dell’insegnante.
Durante il cambio dell’insegnante non si deve uscire nel corridoio.
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ART. 14: IL RUOLO DELLO STUDENTE/SSA
Gli alunni compiono il proprio dovere studiando, svolgendo con diligenza ed impegno i
compiti assegnati per casa e tutte le attività proposte dagli insegnanti; per la buona riuscita
negli studi è importante essere ordinati ed organizzati nel proprio lavoro, portare sempre a
scuola l’occorrente per l’attività programmata.
ART. 15: LA RICREAZIONE
La ricreazione si svolgerà sotto la sorveglianza dei docenti incaricati nel cortile della Scuola. In
caso di cattivo tempo, gli alunni rimarranno all’interno dell’edificio secondo le indicazioni dei
docenti in servizio. Durante la ricreazione, come durante tutto l’orario scolastico, gli alunni
non possono intrattenersi con estranei alla Scuola. La sorveglianza sarà affidata agli
insegnanti di turno coadiuvati dai collaboratori scolastici secondo una dislocazione strategica.
L’intervallo è inteso come un momento di distensione, pertanto gli alunni devono comportarsi
in modo da evitare incidenti o danni a persone e cose. Le aree interessate devono essere
tenute pulite gettando carta e rifiuti negli appositi cestini. Il rientro avverrà ordinatamente, le
classi attenderanno l’insegnante evitando di affollarsi alle scale, manterranno la fila e salendo
in modo ordinato (scuola media).
ART. 16: RISPETTO DELL’AMBIENTE SCOLASTICO
Bisogna avere la massima cura dell’edificio, dell’arredamento e del patrimonio scolastico
(banchi, libri, materiale didattico, ecc,…), degli oggetti appartenenti ai compagni: eventuali
danni dovranno essere risarciti. Non si possono asportare senza autorizzazione dalla Scuola
libri, strumenti, od oggetti.
Gli alunni non lascino incustoditi oggetti o denaro di loro appartenenza: l’Istituto non può
rispondere di eventuali ammanchi.
Mantenere l’ordine e la pulizia in tutta l’area scolastica (all’interno dell’edificio e nel cortile) è
compito di tutti, anche come forma di rispetto per la dignità ed il lavoro del personale
ausiliario: in classe e in cortile le cartacce e i rifiuti vanno depositati negli appositi contenitori;
non si scrive o disegna sui banchi; il materiale scolastico (fogli, libri, quaderni, penne) dopo
l’uso va messo ordinatamente al suo posto.
ART. 17: ASSENZE, USCITE ANTICIPATE DALLA SCUOLA
Gli alunni assenti per malattia o per altri motivi, dovranno presentarsi a Scuola con la
giustificazione scritta di un genitore, che sarà presentata al Capo di Istituto o all’insegnate
della 1^ ora .
Qualora l’assenza per malattia superi i 5 giorni, il 7° giorno sarà necessario presentare anche
il certificato medico di avvenuta guarigione. Il certificato, una volta vistato dal Capo di Istituto
o dal docente della prima ora, sarà fatto pervenire in segreteria.( Vedi Vademecum) La
famiglia, in caso di assenze previste anticipatamente, è invitata ad informare la Scuola; di
norma sono ammesse le assenze dovute a motivi di salute o a gravi motivi di famiglia: in
questo secondo caso la motivazione va esposta al Capo di Istituto o ai Responsabili di sede.
Gli alunni in ritardo giustificato (massimo 15 minuti) sono ammessi in classe previa
autorizzazione del Dirigente Scolastico o dell’insegnante delegato. Per un ritardo superiore ai
15 minuti l’alunno viene ammesso nell’ora successiva salvo situazioni particolari (es.
svolgimento di compiti in classe); nella scuola primaria vengono sempre ammessi.
Nel caso di assenze o ritardi ripetuti il Capo d’Istituto cercherà, attraverso comunicazioni con
la famiglia o con l’assistente sociale di risolvere il problema. L’insegnante della prima ora è
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tenuto a giustificare le assenze degli alunni, verificando di volta in volta attentamente la firma
e la sua autenticità.
I permessi di uscita dalla scuola, per i quali è presentata la richiesta scritta di un genitore,
dovranno essere autorizzati dal Capo d’Istituto o dal docente in servizio nella classe in quel
momento; l’alunno potrà uscire dalla scuola solo se accompagnato da un genitore o da un
parente delegato dai genitori, o da un adulto indicato dalla famiglia stessa che si qualifichi con
carta di identità
A nessun alunno è permesso uscire dall’area scolastica durante le lezioni o gli intervalli.
ART. 18: IN CASO DI INDISPOSIZIONE
In caso di leggera indisposizione l’alunno è autorizzato ad uscire dalla propria classe per
ricevere dal personale ausiliario una prima assistenza; se non è in grado di far ritorno nella
propria classe, vengono avvisati i genitori perché provvedano ad accompagnarlo a casa, dopo
aver presentato la richiesta scritta di uscita anticipata.
Se il malore o l’infortunio si rivela di una certa gravità, dopo aver avvisato la Segreteria, sarà
approntato un primo soccorso ed informata la famiglia. Sentiti i genitori, sarà eventualmente
chiamato un medico e/o, qualora si renda necessario il trasporto al Pronto Soccorso, si
provvederà a chiamare l’ambulanza (118) in base a quanto previsto dal decreto sulla sicurezza
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Si ricorda che ai fini assicurativi, nel caso di infortunio di un alunno, è sempre necessario, da
parte del/i docente/i presente/i, redigere e consegnare in Segreteria una dichiarazione
contenente la descrizione dei fatti.
Indicazioni più precise e aggiornate vengono fornite annualmente con apposita circolare.
ART. 19: LIBRETTO PERSONALE E DIARIO
Sono i mezzi più diretti di comunicazione fra la Scuola e la Famiglia e vanno tenuti in ordine e
portati a scuola ogni giorno. Il diario costituisce un valido sussidio per l’attività scolastica e
pertanto va scelto con attenzione, scartando quelli che possono costituire occasione di
distrazione o cattiva educazione.
Il libretto personale ( distribuito solo agli alunni delle Medie) deve essere firmato, all’inizio
dell’anno scolastico e nell’apposito spazio, da almeno un genitore o da chi ne fa le veci in
presenza del personale di segreteria o con fotocopia di un documento per la verifica
dell’autentica della firma.
Libretto e diario servono esclusivamente:
 per prendere nota delle lezioni e dei compiti assegnati per casa (diario);
 per le giustificazioni delle assenze e dei ritardi;
 per le richieste di uscita durante l’orario scolastico;
 per comunicazioni dei docenti o del capo d’ Istituto ai Genitori, che sono tenuti a porre
la firma per presa visione;
 per brevi comunicazioni dei Genitori al Capo d’Istituto o ai Docenti;
 per comunicazione delle valutazioni ottenute.
La Scuola, tramite gli alunni, potrà inviare ai Genitori comunicazioni scritte (circolari); i
Genitori sono tenuti a restituire firmato, per presa visione, il tagliando allegato alla
comunicazione.
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ART. 20: ORGANO DI GARANZIA DISCIPLINARE (SCUOLA SECONDARIA)
L’Organo di Garanzia Disciplinare è competente a decidere sui ricorsi contro le sanzioni
deliberate per gli studenti. Il ricorso va presentato per iscritto dalla famiglia dello studente
quanto prima e comunque entro 15 giorni.
Dell’Organo di Garanzia, che ha una durata pari a quella del Consiglio d’Istituto, fanno parte il
Capo d’Istituto, il Presidente del Consiglio d’Istituto, due Genitori presenti nella Giunta del
Consiglio d’Istituto, l’Insegnate coordinatore del plesso di appartenenza dell’alunno (per la
Primaria) o l’Insegnante collaboratore vicario del Dirigente (per la scuola media), l’Insegnante
Coordinatore di classe o gli Insegnanti del modulo.
Una copia del Regolamento sarà a disposizione in ogni aula e sarà consegnata ad ogni alunno,
all’inizio dell’anno scolastico. Perché ci sia una consapevolezza da parte degli studenti sarà
compito dei docenti, all’interno del lavoro di accoglienza, leggere, commentare, spiegare,
condividere le norme adottate.
Ogni anno il Regolamento sarà illustrato ai Genitori, in occasione della prima assemblea di
classe e agli alunni dal docente coordinatore all’inizio dell’anno scolastico.
ART. 21: DISPOSIZIONI DISCIPLINARI E SANZIONI PREVISTE
MANCANZE LIEVI
a) Presentarsi in ritardo alle lezioni in qualche
giornata ;
b) Disturbare lo svolgimento delle lezioni
impedendo ai compagni di seguire con
attenzione;
c) Tenere, in alcune situazioni, comportamenti
non corretti con compagni ed adulti
MANCANZE GRAVI
a) Utilizzare il telefono cellulare durante l’orario
scolastico;
b) Fumare nei locali dell’Istituto e in ogni altro
luogo vietato dal regolamento della scuola;
c) Frequentare irregolarmente le lezioni;
d) Mancare di rispetto con atteggiamenti, azioni
e/o parole offensive al Dirigente Scolastico, ai
Docenti, al Personale non docente, ai compagni;
e) Imbrattare le pareti dei locali in qualsiasi
modo;
f) Rovinare le suppellettili, gli arredi, le
attrezzature di laboratorio o il materiale di
proprietà della Scuola per dolo, negligenza, o
disattenzione;
g) Falsificare firme o valutazioni riportati sul
libretto delle comunicazioni scuola/famiglia
h) Reiterare un comportamento scorretto.
SANZIONI PREVISTE
Rimprovero/ammonizione orale e/o scritto
riportato sul Registro di Classe; vengono
informate le famiglie tramite comunicazione sul
libretto
personale
dello
studente.
Tale
comunicazione deve essere controfirmata da un
genitore.
Dopo la terza ammonizione, lo studente che
continua a tenere un comportamento scorretto,
può essere punito con i provvedimenti di cui agli
articoli successivi.
SANZIONI PREVISTE
Le mancanze gravi di cui alle lettere a), b), c),
dell’art. 3.2 vengono sanzionate con ammonizione
scritta da parte del Dirigente Scolastico,
comunicata alla famiglia che controfirma per
presa visione.
La violazione di cui alla lettera b) prevede anche
la sanzione amministrativa prevista dalle norme
vigenti sul divieto di fumo nei locali pubblici.
La mancanza di cui alla lettera a) comporta anche
la consegna del telefono cellulare all’Ufficio del
Dirigente che lo conserverà fino al ritiro dello
stesso da parte di uno dei genitori dello/a
studente/ssa. Le violazioni di cui alle lettere e),f),
g) vengono sanzionate con la sospensione dalle
lezioni fino a un massimo di 15 giorni, a seconda
della gravità e durata nel tempo delle mancanze.
Il provvedimento viene assunto dal Consiglio di
Classe con la presenza di tutte le componenti. La
seduta è presieduta dal Dirigente Scolastico o da
un suo delegato; l’adunanza è valida con la
presenza di metà più uno degli aventi diritto e il
provvedimento viene assunto con la maggioranza
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dei voti favorevoli; non è ammessa l’astensione,
tranne nel caso in cui uno dei membri sia anche
genitore dell’allievo o degli allievi coinvolti nel
procedimento disciplinare (come autore o come
vittima) e negli altri casi in cui sussista comunque
un conflitto di interessi. In caso di parità, prevale
il voto del Presidente.
MANCANZE GRAVISSIME
SANZIONI PREVISTE
a) Insultare e umiliare i compagni; costituisce
aggravante il fatto che il comportamento sia
diretto a persone diversamente abili o se le
offese si configurano come razziste;
b) Sottrarre beni o materiali a danno dei
compagni,
del personale scolastico, dell’istituzione
scolastica;
c) Compiere atti di vandalismo su cose;
d) Compiere atti di violenza su persone;
e) Compiere atti che violano la dignità ed il
rispetto della persona; non osservare le
disposizioni interne relative alla salvaguardia
della propria e dell’altrui sicurezza
f) Fare uso e spacciare sostanze stupefacenti
all’interno dell’Istituto o negli spazi adiacenti;
g) Raccogliere e diffondere testi, immagini,
filmati, registrazioni vocali, ... senza rispettare
i
diritti e le libertà fondamentali delle persone
fatte oggetto di ripresa/registrazione.
Le mancanze gravissime di cui alle lettere a),
b), c), d), f), e g), h) vengono punite con la
sospensione dalle lezioni per una durata
commisurata alla gravità del fatto, anche fino
al termine delle lezioni, l’esclusione dallo
scrutinio finale e la non ammissione all’esame
di Stato.
Le violazioni che costituiscono reato saranno
oggetto di denuncia o querela all’autorità
giudiziaria in base al diritto vigente.
I provvedimenti vengono assunti dal
Consiglio
d’Istituto. L’ adunanza è valida con la
presenza di metà più uno degli aventi diritto e
il provvedimento viene assunto con la
maggioranza
dei pareri favorevoli; non è consentita
l’astensione, tranne nel caso in cui uno dei
membri sia anche genitore dell’allievo oggetto
del procedimento. In caso di parità, prevale il
voto del Presidente
Art. 22: COMUNICAZIONE DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO, CONTESTAZIONE DI
ADDEBITO E AUDIZIONE IN CONRADDITORIO
L’efficacia dei provvedimenti sanzionatori di cui all’art. 3.1 e 3.2 (nei casi di cui alle lettere a),
b), c) e d) è condizionata dalla immediatezza e tempestività della reazione: queste sanzioni,
tenuto conto della finalità educativa e dell’età degli allievi, per essere da loro comprese e
concorrere alla modifica dei comportamenti, debbono essere il più possibile immediate e
“vicine” ai comportamenti irregolari. Tali casi, nei quali le mancanze non sono comunque
gravissime, sussistono dunque quelle ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze
di celerità del procedimento che consentono, in base all’art. 7 della L. n. 241/1990, di non dare
comunicazione preventiva dell’avvio del procedimento. Di tali provvedimenti verrà data
comunque comunicazione ai genitori attraverso il libretto personale dell’alunno.
Per le sanzioni che comportano l’allontanamento dalle lezioni e che devono essere comminate
da un Organo Collegiale, va data comunicazione dell’avvio del procedimento allo studente e/o
ai suoi genitori anche attraverso vie brevi (posta elettronica certificata, raccomandata a mano,
fax, fonogramma). Nella comunicazione vengono contestati gli addebiti, viene fissata la data
dell’audizione in contraddittorio e il termine di chiusura del procedimento.
Gli addebiti contestati debbono fondarsi su circostanze precise e documentate, con
acquisizione di testimonianze esibizione di fatti. Lo studente ha diritto di essere ascoltato dal
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Dirigente Scolastico, e dal coordinatore di classe, congiuntamente. Dell’audizione viene
redatto verbale a cura di persona incaricata dal Dirigente Scolastico. Nel caso in cui
nell’evento rilevante ai fini disciplinari siano stati coinvolti altri allievi in qualità di parti lese,
essi e le loro famiglie devono essere avvisati dell’apertura del procedimento come
controinteressati.
A seguito dell’audizione, potrà seguire:
a) l’archiviazione del procedimento, qualora non si ravvisino elementi certi di rilevanza
disciplinare; il dirigente ne darà comunicazione scritta a tutti gli interessati;
b) La notifica ed invio degli atti al Consiglio di Classe o al Consiglio di Istituto per il
pronunciamento sul provvedimento disciplinare da assumere.
ART. 23: ASSUNZIONE DEL PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE A CURA DELL’ORGANO
COLLEGIALE
L’Organo Collegiale viene convocato entro il termine minimo di cinque giorni dal
contraddittorio.
Nella deliberazione della sanzione, deve essere specificata dettagliatamente la motivazione
che ha portato al provvedimento; nei casi di estrema gravità che prevedono la sospensione
fino al termine delle lezioni e di esclusione dallo scrutinio o dall’esame finale, oltre alla
motivazione, dovranno essere esplicitati i motivi per cui non siano esperibili interventi per un
reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno
scolastico.
La comunicazione del provvedimento disciplinare assunto viene data allo studente e/o alla
sua famiglia dal Dirigente Scolastico, in forma scritta. La comunicazione deve riportare gli
estremi della deliberazione, l’entità della sanzione e le eventuali sanzioni accessorie, la
motivazione, la decorrenza e la durata della sanzione, i termini e l’organo presso cui adire
eventuali impugnazioni.
Il provvedimento disciplinare è immediatamente esecutivo.
I danni arrecati al patrimonio vanno sempre risarciti da parte dei responsabili, secondo la
normativa vigente.
Gli effetti dei provvedimenti disciplinari, anche ai fini della recidiva, sono limitati all’anno
scolastico di riferimento. Tuttavia, nel caso in cui le mancanze passibili di allontanamento
dalle lezioni siano state compiute alla fine delle lezioni o durante la sospensione estiva, è
possibile fissare la decorrenza e il termine della sanzione nei primi giorni dell’anno scolastico
successivo.
In caso di trasferimento ad altro istituto anche in corso d’anno o di passaggio ad altro grado di
scuola, prima che la sanzione sia stata eseguita, della stessa viene data comunicazione alla
diversa istituzione scolastica dove l’alunno si è iscritto perché possa disporre in ordine alla
sua esecuzione.
Nel caso in cui si iscrivesse alla scuola un alunno proveniente da altro istituto e quest’ultimo
comunicasse una sanzione pendente, il Dirigente Scolastico ne darà esecuzione nei termini
fissati dall’Istituto di provenienza.
ART. 24: IMPUGNAZIONI
Avverso i provvedimenti assunti dai docenti è ammesso reclamo scritto al Dirigente
Scolastico. Il Dirigente Scolastico verifica i fatti sentendo i docenti coinvolti e quindi risponde
in merito al reclamo, verbalmente se il reclamo è stato posto oralmente, per iscritto se il
reclamo è stato posto in forma scritta.
Avverso i provvedimenti assunti dal Dirigente Scolastico, è ammesso reclamo all’Organo di
Garanzia interno alla scuola.
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Avverso i provvedimenti assunti dal Consiglio di Classe o dal Consiglio di Istituto, è ammesso
ricorso entro 15 gg. dalla comunicazione, all’Organo di Garanzia interno alla scuola.
L’Organo di Garanzia si pronuncia entro 10 giorni dal ricevimento del ricorso.
Il presente regolamento è affisso all’Albo della scuola in via permanente, è fornita copia a tutti
i rappresentanti di classe che opereranno per discuterlo con i genitori, viene inserito nel POF
e nel sito di Istituto.
TITOLO IV
COMUNICAZIONI SCUOLA – FAMIGLIA
Premessa: l’istituto si avvale anche di una Carta della Continuità finalizzata ad accompagnare
gli alunni dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria e di un documento inerente il patto
educativo steso in collaborazione tra scuola e genitori della primaria (vedi allegati)
ART. 25: MODALITA’
1. Attraverso il diario vengono comunicati ai genitori: 1) gli avvisi riguardanti le diverse
attività della scuola 2) le eventuali segnalazioni circa il comportamento dell’alunno.
Attraverso il libretto i risultati delle verifiche orali e scritte. In quanto strumenti di
comunicazione, il diario e il libretto delle giustificazioni devono essere portati
quotidianamente a scuola, tenuti in ordine e privi di scritte o materiali estranei alle
attività didattiche.
2. Le attività programmate che comportano l’uscita dalla Scuola (viaggi di istruzione,
visite guidate, partecipazione ad attività culturali o sportive) prevedono apposite
autorizzazioni che devono essere firmate da un genitore o da chi ne fa legalmente le
veci, escluse quelle sul territorio comunale per le quali viene dato un consenso ad
inizio d’anno.
3. Considerata l’importanza della collaborazione con le famiglie degli alunni, ogni docente
fissa un’ora settimanale per i colloqui con i genitori che comunque avverranno solo su
prenotazione per quanto concerne la secondaria; alla primaria le maestre ricevono
previo accordo diretto con i genitori.
4. All’inizio dell’anno scolastico vengono stabilite le date dei colloqui generali (consegna
valutazioni intermedie) e di consegna schede di valutazione.
5. All’inizio dell’anno scolastico la segreteria provvede a chiedere alle famiglie
modulistica e una serie di adempimenti validi per tutto il corso dell’anno come ad
esempio l’autorizzazione della pubblicazione delle foto o materiale video nel sito di
istituto
6. Nell’ambito dei rapporti scuola famiglia sono previsti anche contatti, richiesti
comunque dalle famiglie, con figure professionali o soggetti che collaborino alla buona
riuscita formativo educativa dell’alunno. Tali accordi avvengono in orari concordati e
non oltre l’orario di servizio delle docenti. Rimangono basilari colloqui e accordi
interistituzionali con l’USL di riferimento e il suo settore dell’età evolutiva.
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TITOLO V
VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
Il Regolamento visite didattiche e viaggi di istruzione è stato rivisto e nuovamente deliberato (
delibera n.1) dal Consiglio nella seduta del 14 aprile 2014.
ART. 1 Criteri generali
c. 1 La scuola considera parte integrante e qualificante dell'offerta formativa, e momento
privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione, i viaggi di istruzione, le visite guidate
a musei, mostre e manifestazioni culturali, le lezioni con esperti e le visite ad enti istituzionali, la
partecipazione ad attività teatrali e sportive, i soggiorni presso laboratori ambientali, la
partecipazione a concorsi, a campionati o a gare sportive, i gemellaggi ed i programmi di scambio
con le scuole estere.
c. 2 Le attività sportive costituiscono parte integrante dell'attività didattica e vengono effettuate con
la collaborazione di tutti i docenti.
c. 3 Il Collegio dei Docenti, sulla base del POF e su proposta dei consigli di intersezione,
d’interclasse e di classe, nonché dei dipartimenti educativi, elabora, entro la prima metà del mese di
novembre di ogni anno, il piano annuale delle visite didattiche e dei viaggi di istruzione. Le
proposte sono avanzate dai Consigli sopra menzionati in una seduta alla quale siano presenti i
rappresentanti dei genitori.
c. 4 Il Consiglio di Istituto delibera entro la fine del mese di novembre il piano proposto dal
Collegio dei Docenti. Le visite didattiche e i viaggi di istruzione rientrano a pieno titolo nelle
attività didattiche. I viaggi di istruzione non possono essere effettuati se non c’è l’adesione di
almeno l’ottanta per cento (80%) degli alunni della classe. Le visite e i viaggi devono essere
coerenti con gli obiettivi didattici e formativi ed avere finalità di integrazione culturale, ambientale
e sportiva.
ART. 2 Mete e durata delle visite e dei viaggi –
Le visite didattiche devono esaurirsi di norma nell’arco dell’orario scolastico; i viaggi di
istruzione possono avere una durata massima di due giorni, alle scuole secondarie di I grado,
considerati gli impegni economici che comportano. Potranno essere presi in considerazione, in via
del tutto eccezionale, progetti di particolare interesse anche in deroga alla durata massima dei
viaggi: nello specifico, si segnalano i casi di partecipazione a gare/concorsi, i gemellaggi e i progetti
internazionali, ove attivati (es. Comenius), viaggi d’istruzione a carattere laboratoriale. Le mete
devono essere attentamente valutate in funzione della congruità didattico-educativa, del tempo a
disposizione, dell’impegno economico richiesto alle famiglie. Quando è possibile è preferibile l’uso
del mezzo pubblico. Durante un anno scolastico le giornate dedicate alle visite e ai viaggi non
possono essere complessivamente più di cinque per classe. Non rientrano in questo limite le uscite
nell’ambito del territorio.
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ART. 3 Uscite nell’ambito del territorio comunale - Le uscite nell’ambito del territorio comunale
per ricerche, rilevazioni, interviste ecc. non necessitano di autorizzazione da parte del Consiglio
d’Istituto. Nessun alunno potrà parteciparvi se sprovvisto dell’autorizzazione firmata dai genitori.
Tale autorizzazione sarà richiesta per ciascuna uscita di cui al presente articolo. Queste uscite sono
programmate dai singoli insegnanti, in accordo con i colleghi dei consigli di intersezione,
interclasse e classe, in base alle esigenze didattiche.
ART. 4 Lezioni fuori sede - Sono comprese in queste iniziative tutte le opportunità che colgono le
offerte di uso didattico del territorio, utili al proseguimento degli obiettivi del piano di lavoro. Esse
devono essere considerate vere e proprie lezioni fuori sede e non concorrono, pertanto, a definire il
limite ordinario delle cinque giornate annuali. Queste visite devono essere programmate e previste
nei piani di lavoro annuali delle singole classi. Sono occasioni che devono essere motivate facendo
sempre riferimento al piano di lavoro didattico; esse riguardano, per esempio, la visita a mostre,
attività sportive, esposizioni non prevedibili all’inizio dell’anno scolastico. Il numero degli
accompagnatori in rapporto al gruppo-classe non varia (un docente ogni 15 studenti, oltre
all’insegnante di sostegno, ove vi siano casi di disabilità).
ART. 5 Visite guidate - Questo tipo di viaggio si svolge, di norma, nell’arco di una giornata solare.
La distanza dalla sede scolastica deve essere tale da potersi coprire agevolmente evitando di
viaggiare in ore notturne, privilegiando la conoscenza graduale del territorio.
Per la scuola dell’infanzia le visite guidate si effettuano nell’arco di tempo che va dall’ingresso a
scuola all’uscita pomeridiana. Sono realizzate da singoli insegnanti nel rispetto delle seguenti
modalità:
- alla visita partecipano tutti gli alunni della classe accompagnati dagli insegnanti;
- nessun alunno potrà partecipare a visite guidate se sprovvisto dell’autorizzazione firmata dai
genitori;
per ogni viaggio è prevista l’approvazione da parte degli OO.CC. competenti.
ART. 6 Accompagnamento - Gli alunni devono essere preferibilmente accompagnati dai docenti
della classe e delle materie direttamente interessate alla visita o al viaggio. Anche durante il
viaggio, tutti i partecipanti alle attività extrascolastiche sono garantiti da polizza assicurativa contro
gli infortuni e per la responsabilità civile contro terzi. Gli accompagnatori devono essere in numero
tale da garantire la sicurezza degli alunni: uno ogni 15 alunni, uno ogni due alunni portatori di
handicap, fatto salvo il rapporto 1:1 per i casi più gravi.
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Può essere distinto il caso di “accompagnamento per un breve tragitto” nel territorio, al di fuori del
plesso scolastico, consistente in:
un trasferimento a piedi ad un luogo vicino alla scuola, lungo un percorso molto controllato,
un trasferimento in un autobus fornito dal Comune,
per raggiungere uno spazio consono allo svolgimento di specifiche attività didattiche ( esempio:
orto didattico, festa dello sport alla secondaria, lettura in biblioteca comunale, open day presso la
secondaria, ecc.).
In tal caso le classi della secondaria possono essere accompagnate dal solo docente in servizio,
mentre le classi della primaria devono essere accompagnate dall’insegnante in servizio con un
collaboratore a disposizione. Gli insegnanti rispondono direttamente della vigilanza e della
assistenza dei loro alunni, come da normativa in vigore.
ART. 7 Parte economica - Tutte le attività extrascolastiche sono gestite attraverso il bilancio
dell’Istituto. I pagamenti avvengono a cura della segreteria dietro presentazione della fattura e
secondo le modalità contrattuali o su presentazione di regolari giustificativi. È compito della
segreteria della scuola richiedere i preventivi di spesa alle agenzie di viaggio per le singole
iniziative proposte. Per l’individuazione del vettore sono richiesti almeno tre preventivi a diverse
Ditte di trasporto o Agenzie di viaggio. I relativi contratti saranno stipulati solo dopo
l’approvazione del Piano annuale da parte del Consiglio di Istituto. Fatta salva la documentazione
prevista dalle norme di garanzia e sicurezza, verrà aggiudicato il servizio alla Ditta che fornirà il
miglior rapporto qualità/prezzo. La Ditta o l’Agenzia dovrà essere in regola con la normativa
vigente. Se prima della partenza la documentazione del mezzo di trasporto non risulta regolare e il
personale non è provvisto della richiesta abilitazione, il viaggio deve essere annullato e le quote
versate dovranno essere integralmente rese dalla Ditta per la conseguente restituzione agli alunni.
Agli accompagnatori è corrisposta l’indennità di missione secondo la normativa vigente. All’alunno
che, dopo aver versato la quota, non abbia potuto partecipare alla visita o al viaggio per giustificati
motivi, verrà restituita la quota meno gli eventuali diritti di prenotazione o le quote non detraibili
per la mancata partecipazione (ad esempio la quota-trasporto in caso di viaggio con pullman a
noleggio, o in caso di biglietti cumulativi ferroviari/aerei e/o quanto previsto dal contratto stipulato
con l’agenzia).
ART. 8 Modalità organizzative - Per ogni visita didattica o viaggio d’istruzione proposto dal
consiglio di intersezione/interclasse/classe dovrà essere data e verbalizzata la disponibilità del
numero minimo di docenti accompagnatori e degli eventuali supplenti. Se l'insegnante
accompagnatore presta servizio in altri istituti, è tenuto a concordare con la Dirigenza gli eventuali
impegni.
c. 1 La richiesta, preventivamente deliberata dal Collegio Docenti, sarà inoltrata al Consiglio
diIstituto per la deliberazione finale. Le proposte di viaggio devono essere, di norma, approvate dai
Consigli almeno 60 giorni prima della data di partenza, per dare modo al Consiglio di Istituto di
approvare l'iniziativa e farla rientrare nel Piano delle uscite e dei viaggi di istruzione.
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c. 2 Sarà altresì individuato, dal consiglio di intersezione/interclasse/classe, un docente referente
che prenderà in carico tutti i seguenti aspetti organizzativi e didattici:
- proposta al Consiglio di intersezione, d’interclasse, di classe o dei dipartimenti educativi per la
motivata delibera; le delibere devono fare riferimento alla programmazione coordinata di inizio
d’anno e devono contenere tutti gli estremi dell’iniziativa;
- prenotazione di musei, teatri, guide ecc.;
- consegna al Dirigente del modulo di richiesta di autorizzazione della visita didattica e/o viaggio di
istruzione con il programma analitico, firmato dal referente, dai docenti accompagnatori e supplenti,
dal coordinatore di classe;
- consegna e ritiro dei moduli di autorizzazione sottoscritti dai genitori; i moduli, che devono
prevedere le regole, accettate dai genitori, a cui gli alunni si devono attenere durante le visite,
devono essere compilati in ogni loro parte e restituiti alla segreteria alunni;
- controllo dei documenti di identificazione degli alunni, con particolare riferimento ai viaggi
all’estero;
- nel caso di viaggi di istruzione di più giorni, restituzione al Dirigente di una relazione, a
conclusione delle attività.
c. 3 Non si esclude la possibilità che gli accompagnatori partecipino a più viaggi in relazione alle
esigenze dell’Istituto Comprensivo.
Modello di autorizzazione
AUTORIZZAZIONE DEI GENITORI ALLA PARTECIPAZIONE ALLE GITE DI ISTRUZIONE
Il sottoscritto………………………………………e la sottoscritta……………………..………….
rispettivamente padre e madre dell/a alunno/a………………………………………………………
della classe………sez………..plesso di……………………..
• hanno preso visione del programma della visita di istruzione allegata
• concordano con il regolamento delle gite di istruzione ed in particolare con le regole
stabilite relativamente al comportamento che il proprio figlio dovrà tenere, di seguito
riportate
L’alunno è tenuto a essere puntuale, ad attenersi alle consegne dell’insegnante accompagnatore, a
segnalare eventuali esigenze che rallentino il programma o l’organizzazione senza agire di propria
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iniziativa, a rispettare tutti gli oggetti con cui viene a contatto, dal mezzo di trasporto, ai materiali
esposti nelle mostre, ai locali in cui viene accolto, come gli alberghi, o che vengono visitati, come
palazzi e mostre. In particolare nei viaggi di più giorni, l’alunno/a deve attenersi rigorosamente alle
istruzioni impartite dagli accompagnatori, dalla partecipazione ad un gioco o partita o laboratorio
ecc., alla consumazione di un pasto fino al comportamento da tenere nelle stanze di albergo nelle
ore notturne: nessun accompagnatore ha l’obbligo di fare la “ ronda” durante la notte.
• Autorizzano il/la proprio/a figlio/a a partecipare alla visita/viaggio di istruzione che avrà
luogo nel/i giorno/i…………………………………………………
a/in……………………………
Carbonera,………………
Firma dei genitori…………………………………………………………..
………. …………………………………………………………….
TITOLO VI
ATTIVITÀ DEGLI ORGANI COLLEGIALI
ART. 28: CONVOCAZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA
1. Gli organi collegiali sono convocati dal Dirigente Scolastico con eccezione del Consiglio
d’Istituto che viene convocato dal Presidente. L’ordine del giorno deve essere recapitato ai
vari membri con un preavviso di almeno 5 giorni lavorativi rispetto alla data delle riunioni.
Fanno eccezione i casi di comprovata urgenza.
2. Ogni membro dell’Organo collegiale riceve informazione diretta; su apposito registro viene
redatto verbale firmato da Presidente e Segretario.
3. La convocazione straordinaria di ogni Organo Collegiale può avvenire a seguito di richiesta
di almeno un terzo dei suoi membri con domanda scritta e motivata o per comprovata
urgenza, sentito il coordinatore o i componenti di team nel caso dei consigli di
classe/interclasse. Le sedute straordinarie non vanno conteggiate nel monte ore delle 40+40.
ART. 29: ELEZIONI
1. Le norme ministeriali vigenti regolano l’elezione degli Organi Collegiali.
2. Salvo diverse disposizioni ministeriali, le elezioni degli Organi Collegiali di durata
annuale si svolgono con procedura semplificata entro il 31 ottobre di ogni anno.
3. Per il rinnovo del Consiglio di Istituto, di durata triennale, i genitori si riuniscono
per la presentazione delle liste secondo le norme di volta in volta impartite dal
Ministero.
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ART. 30: CONVOCAZIONE DEI CONSIGLI DI CLASSE
1. I Consigli di classe si riuniscono, di norma su convocazione del D. S., con le modalità ed
i compiti previsti dall’art. 3 del D.P.R. 31.5.1974 n.416 e successive modifiche; vi
partecipano i rappresentanti dei Genitori, tranne quando si espletano valutazione e
compilazione schede personali degli alunni.
2. In casi di particolare necessità il consiglio di classe può essere convocato in seduta
straordinaria, senza il consueto preavviso dei cinque giorni.
ART. 31 CONVOCAZIONE DEL COLLEGIO DOCENTI
1. Il Collegio Docenti si riunisce ogni volta che si renda necessario e secondo le modalità ed i
compiti previsti dall’art. 4 del D.P.R. 31.5.1974 n. 416 e in base al piano di utilizzo delle 40 ore
approvato dal collegio docenti entro il mese di ottobre di ciascun anno.
ART. 32: CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO
1. Dopo la nomina, la prima convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico.
2. Le successive convocazioni sono normalmente disposte dal Presidente del Consiglio stesso.
ART. 33: SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE
La sospensione delle attività didattiche può avvenire per:
 Calamità o impedimenti naturali (ordinanza del sindaco); in tAl caso sono
garantiti i servizi essenziali e di segreteria ma non si recuperano le ore di
docenza.
 Per delibera del consiglio di istituto e compatibilmente con il calendario
annuale, per piccole modifiche del corso delle attività didattiche (lectio brevis):
in tal caso i docenti sono tenuti a recuperare le ore non svolte
ART. 34: PUBBLICITÀ DEGLI ATTI
1. All’albo dell’Istituto viene affissa copia integrale del testo delle delibere adottate.
I verbali e gli atti preparatori sono depositati presso la Segreteria e sono a disposizione di che
ne faccia richiesta.
TITOLO VII
MODIFICA DEL REGOLAMENTO
ART. 35: MODIFICA DEL REGOLAMENTO
Il presente regolamento può essere soggetto a modifiche a seguito di proposte presentate da
un organo collegiale della scuola.
ART. 36 DISPOSIZIONI FINALI
1. Il presente regolamento non può essere in contrasto con la vigente normativa alla quale si
ispira e pertanto sarà regolarmente modificato ogniqualvolta interverranno nuove
disposizioni in materia.
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2. Il presente regolamento ( approvato nella seduta del Consiglio d’Istituto del 15 aprile
2011), rivisto ed integrato è approvato nella seduta del 13 ottobre 2014. E’ fatto obbligo a
chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
3. Il presente regolamento viene divulgato nel modo seguente:
- è inserito nel registro di classe;
- è affisso all’albo della scuola;
- è a disposizione in ogni piano della scuola presso la postazione dei collaboratori scolastici;
- è pubblicato sul sito internet della scuola.
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Scarica

REGOLAMENTO ICCarbonera - Istituto Comprensivo di Carbonera