REGOLAMENTO D’ISTITUTO
INDICE
PREMESSA
Art. 1
Art. 2
Art. 3
Art. 4
Dallo “Statuto delle studentesse e degli studenti delle scuole secondarie”
Fini dell’Istituzione scolastica
Impegni dell’Istituzione scolastica
Collaborazione con altre istituzioni nazionali ed internazionali
PARTE I - RESPONSABILITA’ COMPETENZE E FUNZIONI NELL’ISTITUZIONE
SCOLASTICA
TITOLO I - FUNZIONAMENTO E ATTIVITÀ DEGLI ORGANI COLLEGIALI
Art. 5 Programmazione e coordinamento delle attività degli organi collegiali
Art. 6 Indicazioni generali sul funzionamento degli organi collegiali
Art. 7 Elezioni contemporanee di organi di durata annuale
Art. 8 Convocazione, programmazione e coordinamento delle attività del consiglio di classe
Art. 9 Convocazione, programmazione e coordinamento delle attività del collegio dei
docenti
Art. 10 Competenze del consiglio di istituto e della giunta esecutiva
Art. 11 Prima convocazione del consiglio di istituto
Art. 12 Prima riunione del consiglio di istituto ed elezione del presidente
Art. 13 Convocazione del consiglio di istituto
Art. 14 Pubblicità degli atti
Art. 15 Pubblicità delle riunioni del consiglio di istituto
Art. 16 Il comitato per la valutazione del servizio dei docenti
Art. 17 Assemblee studentesche di Istituto
Art. 18 Funzionamento delle assemblee studentesche
Art. 19 Sospensione dell’attività didattica
Art. 20 Le assemblee dei genitori
Art. 21 Il comitato dei genitori
Art. 22 Richieste di assemblea
PARTE II - DIRITTI E DOVERI DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI
TITOLO I - RAPPORTI FRA STUDENTI E PERSONALE DELLA SCUOLA
Art. 23 Diritto di trasparenza nella didattica
Art. 24 Modalità della comunicazione con studenti e genitori.
Art. 25 Diritto di informazione sul Piano dell’offerta formativa
Art. 26 Diritti e doveri degli studenti in ordine all’ambiente scolastico
Art. 27 Dovere di rispetto personale reciproco
Art. 28 Obbligo di frequenza
Art. 29 Ingresso degli studenti
Art. 30 Presenza in classe-spostamenti nei laboratori
Art. 31 Divieto di fumo
Art. 32 Eventuali modifiche all’orario della mattinata scolastica
Art. 33 Uso dei cellulari.
Art. 34 Provvedimenti disciplinari, sanzioni, organi competenti, procedimenti
Art. 35 Organi di garanzia
PARTE III - USO DI SPAZI, TEMPI E BENI DELL’ISTITUTO
TITOLO I - USO DEI LOCALI DELLA SCUOLA, IVI COMPRESI LABORATORI,
BIBLIOTECA E PALESTRA. APERTURA POMERIDIANA DELLA SCUOLA
Art. 36 Distribuzione dei locali.
Art. 37 Uso dei laboratori e aule speciali.
Art. 38 Uso della biblioteca
Art. 39 Uso dei locali adibiti ad attività pomeridiane e iniziative di “scuola aperta”
Art. 40 Attività pomeridiane nell’Istituto
Art. 41 Utilizzo delle infrastrutture sportive dell’istituto
TITOLO II - TUTELA DELLA QUALITÀ DEL LUOGO DI STUDIO E DI LAVORO
Art. 42 Qualità dell’ambiente.
Art. 43 Principi generali del piano di tutela
Art. 44 Strumenti e modalità organizzative
Art. 45 Ripristino dei danneggiamenti causati dagli studenti
Art. 46 Sicurezza e diritto alla salute.
TITOLO III - USO DEI MEZZI DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE E DEGLI
STRUMENTI DI SCRITTURA E DUPLICAZIONE
Art. 47 Uso dei mezzi di comunicazione e di informazione
Art. 48 Uso degli strumenti di scrittura e duplicazione
TITOLO IV - RAPPORTI DELL’ISTITUTO CON L’ESTERNO
Art. 49 Rapporti dell'istituto con l'esterno
TITOLO V - IL REGOLAMENTO
Art. 50 Il regolamento
Art. 51 Approvazione e entrata in vigore
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
REGOLAMENTO DELL’ORGANO DI GARANZIA
PREMESSA
Il presente regolamento è composto di questa premessa e di tre parti riguardanti:
PARTE I - RESPONSABILITÀ, COMPETENZE E FUNZIONI NELL’ISTITUZIONE
SCOLASTICA
PARTE II - DIRITTI E DOVERI DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI
PARTE III - REGOLE PER L’USO DI SPAZI, TEMPI E BENI NELL’ISTITUTO
Il regolamento stesso, nel rispetto delle disposizioni costituzionali e legislative in materia, è
stilato per agevolare e rendere più efficace l’opera di tutte le componenti scolastiche e
disciplina il funzionamento e l’organizzazione dell’istituto. Per tale ragione ne verrà favorita
la più ampia diffusione.
Esso si ispira a diverse fonti e tra le altre:
-
la Costituzione italiana (in particolare gli artt. 3, 33 e 34);
il Testo Unico sulla scuola del 16 aprile 1994 n° 297;
lo Statuto delle studentesse e degli studenti delle scuole secondarie (D.P.R. n. 249 del
24/6/98)
il Regolamento in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche
D.M.16 del 5/02/2007 relativo a “ Prevenzione e lotta al bullismo”
Direttiva 104 del 30/11/2007 relativa ad “Uso dei cellulari”
A tali documenti si rimanda espressamente per approfondimenti.
Art. 1
Dallo “Statuto delle studentesse e degli studenti delle scuole secondarie”
"La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle
conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.
La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori
democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con
pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la
realizzazione del diritto allo studio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla
Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e
con i principi generali dell’ordinamento italiano.
La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte,
fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnantestudente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso
l’educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell’identità di genere, del loro senso
di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi
culturali e professionali adeguati all’evoluzione delle conoscenze e all’inserimento nella vita
attiva.
La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza
e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la
loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale".
Art. 2
Fini dell’Istituzione scolastica
I fini perseguiti dalla I.S. sono quelli sanciti dalla Costituzione
- Contribuire a superare gli ostacoli che impediscono il godimento della cittadinanza
- Favorire l’integrazione sociale e l’eguaglianza civile
- Diffondere l’istruzione
- Realizzare la formazione culturale professionale, nel rispetto del diritto all’apprendimento
e dei basilari principi di libertà, comprensione e solidarietà tra gli esseri umani
Art. 3
Impegni dell’Istituzione scolastica
La I.S. si impegna a sviluppare iniziative di istruzione rivolte a giovani ed adulti del territorio
attivando percorsi formativi curriculari ed extracurriculari. A questo scopo la I.S. si confronta
e collabora con altre istituzioni culturali, con enti, associazioni, soggetti pubblici e privati
presenti sul territorio
Art. 4
Collaborazione con altre istituzioni nazionali ed internazionali
Al fine di promuovere l’orientamento, l’approfondimento dello studio, le esperienze di
scuola-lavoro, per contrastare la dispersione scolastica favorendo la rimotivazione, per
consentire lo sviluppo delle eccellenze la I.S. si impegna nella collaborazione con istituzioni
Locali, con Aziende, con I.I.S.S. straniere, direttamente o nell’ambito di progetti
internazionali.
PARTE I
RESPONSABILITA’ COMPETENZE E FUNZIONI NELL’ISTITUZIONE
SCOLASTICA
TITOLO I FUNZIONAMENTO E ATTIVITÀ DEGLI ORGANI COLLEGIALI
Art. 5
Programmazione e coordinamento delle attività degli organi collegiali
Ciascuno degli organi collegiali è tenuto a programmare le proprie attività nel rispetto delle
competenze e delle scadenze operative e decisionali.
Sempre nel rispetto delle diverse competenze, ciascun organo collegiale opera in
coordinamento con gli altri organi collegiali, sia nella fase di programmazione sia in quella di
attuazione. Il piano delle attività, comprendente la programmazione dei consigli di classe e dei
collegi, verrà annualmente reso pubblico, dopo la sua approvazione da parte del collegio dei
docenti.
Art. 6
Indicazioni generali sul funzionamento degli organi collegiali
Gli organi collegiali sono di norma convocati con un anticipo non inferiore ai cinque
lavorativi dalla data della riunione.
L'avviso di convocazione deve essere esposto all'albo, deve essere comunicato con lettera
circolare e, per quanto riguarda il consiglio d'Istituto, deve essere comunicato con lettera
personale ai singoli membri e, ove possibile, con e-mail. Lettera, avviso di convocazione e
circolare devono indicare gli argomenti da trattare.
Non si può deliberare su punti non chiaramente indicati all'ordine del giorno.
L'ordine del giorno è stabilito dai presidenti degli organi collegiali salvo quanto disposto
dall’art.13.3. Gli argomenti concernenti persone saranno posti all’inizio o al termine
dell’Od.g.
Ogni componente di un organo collegiale può proporre punti all'ordine del giorno: i punti
all'ordine del giorno proposti in una regolare seduta dell'organo collegiale devono apparire
nell'ordine del giorno della seduta successiva.
Per ogni riunione degli organi collegiali viene redatto un verbale, approvato dalla
maggioranza dei membri e firmato da presidente e segretario.
Art. 7
Elezioni contemporanee di organi di durata annuale
Le elezioni per gli organi collegiali di durata annuale, hanno luogo nello stesso giorno ed
entro il secondo mese dell'anno scolastico.
Art. 8
Convocazione, programmazione e coordinamento delle attività del consiglio di classe
La composizione e le attribuzioni del Consiglio di classe risultano dall’arte. 5 del T.U. del
16/04/1994, n.297.
Il consiglio di classe è convocato dal dirigente scolastico, di propria iniziativa o su richiesta,
scritta e motivata, della maggioranza dei suoi membri o dal coordinatore.
Le riunioni del consiglio di classe devono essere programmate e comunicate ai rappresentanti
dei genitori, secondo i criteri stabiliti dall’art. 6.
Art. 9
Convocazione, programmazione e coordinamento delle attività del collegio dei docenti
La composizione e le attribuzioni del Collegio dei docenti risultano dall’art. 7 del T.U.
16/04/1994, n.297.
Il collegio dei docenti è convocato e si svolge secondo il regolamento interno approvato da
quest’organo collegiale il 17-05-1995.
La programmazione e il coordinamento delle attività del collegio dei docenti seguono i criteri
stabiliti all'art.2 del presente regolamento.
Art. 10
Competenze del consiglio di istituto e della giunta esecutiva
Le competenze attribuite al consiglio di istituto e alla giunta esecutiva sono stabilite dal Testo
Unico del 16 aprile 1994, n.297 Parte Prima art.10 integrato e modificato dall’art. 33 3 34 del
D.I. 44 del 1 febbraio 2001, fatto salvo quanto previsto dai commi 1 e 7 dell’art. 45 del D.
Lgs. 80/98 che stabilisce la competenza esclusiva del Dirigente Scolastico in materia di
adozione di atti di gestione e provvedimenti amministrativi.
Art. 11
Prima convocazione del consiglio di istituto
La prima convocazione del consiglio di istituto, immediatamente successiva alla elezione dei
membri delle diverse componenti della scuola, è disposta dal dirigente scolastico, nei tempi e
nei modi di legge.
Art. 12
Prima riunione del consiglio di istituto ed elezione del presidente
Nella prima seduta il consiglio è presieduto dal dirigente scolastico ed elegge, tra i
rappresentanti dei genitori, il proprio presidente.
L'elezione avviene a scrutinio segreto.
Sono candidati tutti i genitori eletti nel consiglio.
E' eletto presidente il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti dei
componenti eletti e presenti.
Qualora non si raggiunga tale maggioranza nella prima votazione, il presidente è eletto con la
semplice maggioranza relativa dei presenti.
A parità di voti è eletto il più anziano.
Il consiglio può decidere di eleggere anche un vice presidente, seguendo le stesse modalità
utilizzate nell'elezione del presidente.
Art. 13
Convocazione del consiglio di istituto
Il consiglio d'istituto di norma si riunisce, nelle sedute ordinarie, con cadenza mensile,
secondo un
calendario definito entro la IIa seduta dell’anno scolastico d’intesa tra il presidente e il
dirigente scolastico, sentiti i consiglieri d’istituto.
Il consiglio di istituto è convocato dal presidente.
Il presidente è tenuto a convocare il consiglio anche su richiesta del presidente della giunta
esecutiva o su richiesta della maggioranza dei componenti eletti nel consiglio.
Gli argomenti all’ordine del giorno, salvo casi di riconosciuta urgenza, vengono preparati
dalla Giunta esecutiva che, all’occorrenza, avanzerà una proposta di delibera.
Per favorire l'adempimento delle funzioni dei componenti del consiglio, l'istituto si impegna a
fornire il materiale e i documenti a sua disposizione.
Art. 14
Pubblicità degli atti
Per la pubblicità degli atti si seguono le indicazioni dell’art. 43 Testo Unico del 16 aprile
1994, n.297.
Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le delibere concernenti singole persone, salvo il
caso di richiesta in tal senso dell'interessato.
Delle delibere adottate dal Consiglio d’Istituto sarà estratta copia integrale dal registro dei
verbali e pubblicata all’albo dell’Istituto e sul sito internet entro 15 gg. dalla sottoscrizione
del verbale.
Gli atti preparatori le sedute del Consiglio, depositati nell’ufficio di segreteria, sono in visione
ai componenti del Consiglio stesso e sono comunque soggetti alla vigente normativa sulla
privacy.
Per la visione e la richiesta degli atti relativi ai lavori della Giunta e del Consiglio si osservano
le disposizioni in materia di accesso ai documenti amministrativi di cui alla legge 7/8/90 n.
241.
Art. 15
Pubblicità delle riunioni del consiglio di istituto
Alle riunioni del consiglio di istituto possono essere presenti gli elettori delle diverse
componenti.
Il presidente si accerta del titolo di elettore e ammette il pubblico fino alla capienza dei locali.
Qualora il comportamento del pubblico non consenta l'ordinato svolgimento dei lavori o la
libertà di discussione e di delibera, il presidente può disporre la sospensione della riunione e
la sua prosecuzione in forma non pubblica.
Non è ammesso il pubblico quando siano in discussione argomenti concernenti persone.
Art. 16
Il comitato per la valutazione del servizio dei docenti
Composizione e compiti del comitato per la valutazione del servizio dei docenti sono indicati
nell’art.. 11 del Testo Unico del 16 aprile 1994, n.297.
Il comitato è convocato dal dirigente scolastico:
a) in periodi programmati e a richiesta dei diretti interessati
b) alla conclusione dell'anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di prova
degli insegnanti.
c) quando se ne presenti la necessità.
Art. 17
Assemblee studentesche di Istituto
La normativa relativa alle assemblee degli studenti è esposta negli articoli 12, 13 e 14 del T.U.
del 16/4/94 n° 297 che, data l’importanza dell’argomento, trascriviamo:
- Diritto di assemblea
1. Gli studenti della scuola secondaria superiore e i genitori degli alunni delle scuole di
ogni ordine e grado hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola,
secondo le modalità previste dai successivi articoli.
- Assemblee studentesche
1. Le assemblee studentesche nella scuola secondaria superiore costituiscono occasione
di partecipazione democratica per l’approfondimento dei problemi della scuola e della
società in funzione della formazione culturale e civile degli studenti.
2. Le assemblee studentesche possono essere di classe o di istituto.
3. In relazione al numero degli alunni ed alla disponibilità dei locali l’assemblea di
istituto può articolarsi in assemblea di classi parallele.
4. I rappresentanti degli studenti nei consigli di classe possono esprimere pareri o
formulare proposte direttamente al consiglio di istituto.
5. Il comitato studentesco può esprimere pareri o formulare proposte direttamente al
consiglio d’istituto.
6. E’ consentito lo svolgimento di un’assemblea di istituto ed una di classe al mese nel
limite, la prima, delle ore di lezione di una giornata e, la seconda, di due ore.
L’assemblea di classe non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della settimana
durante l’anno scolastico. Altra assemblea mensile può svolgersi fuori dell’orario
delle lezioni, subordinatamente alla disponibilità dei locali. Alle assemblee di istituto
svolte durante l’orario delle lezioni, ed in numero non superiore a quattro, può essere
richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e
scientifici, indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire nell’ordine del
giorno. Detta partecipazione deve essere autorizzata dal consiglio d’istituto.
7. A richiesta degli studenti, le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per
lo svolgimento di attività di ricerca, di seminario e per lavori di gruppo.
8. Non possono aver luogo assemblee nel mese conclusivo delle lezioni. All’assemblea
di classe o di istituto possono assistere, oltre al dirigente scolastico od a un suo
delegato, i docenti che lo desiderino.
Art. 18
Funzionamento delle assemblee studentesche
1. L’assemblea di istituto deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento che
viene inviato in visione al consiglio d’istituto.
2. L’assemblea di istituto è convocata su richiesta della maggioranza del comitato
studentesco di istituto o su richiesta del 10% degli studenti.
3. La data di convocazione e l’ordine del giorno dell’assemblea devono essere
preventivamente presentati al dirigente scolastico.
4. Il comitato studentesco, ove costituito, ovvero il presidente eletto dall’assemblea,
garantisce l’esercizio democratico dei diritti dei partecipanti.
5. Il dirigente scolastico ha potere di intervento nel caso di violazione del regolamento o
in caso di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell’assemblea."
Art. 19
Sospensione dell’attività didattica
Non è consentita alcuna attività didattica durante lo svolgimento dell’assemblea studentesca
di istituto
Art. 20
Le assemblee dei genitori
La scuola favorisce lo svolgimento di assemblee di genitori come momento informativo
fondamentale e come scambio di conoscenze all'interno della comunità scolastica.
La normativa relativa alle assemblee dei genitori è esposta negli articoli 12 e 15 del Testo
Unico del 16 aprile 1994, n.297 che vengono qui riportati:
- Diritto di assemblea
1. Gli studenti della scuola secondaria superiore e i genitori degli alunni delle scuole di
ogni ordine e grado hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola,
secondo le modalità previste dai successivi articoli."
- Assemblee dei genitori
1. Le assemblee dei genitori possono essere di sezione, di classe o di istituto.
2. I rappresentanti dei genitori nei consigli di classe possono esprimere un comitato dei
genitori dell'istituto.
3. Qualora le assemblee si svolgano nei locali dell'istituto, la data e l'orario di
svolgimento di ciascuna di esse debbono essere concordate di volta in volta con il
dirigente scolastico.
4. Nel caso previsto dal comma 3 l'assemblea di classe è convocata su richiesta dei
genitori eletti nei consigli di classe; l'assemblea di istituto è convocata su richiesta del
presidente dell'assemblea, ove sia stato eletto, o della maggioranza del comitato dei
genitori, oppure qualora la richiedano cento genitori negli istituti con popolazione
scolastica fino a 500, duecento negli istituti con popolazione scolastica fino a 1000,
trecento negli altri.
5. Il dirigente scolastico, sentita la giunta esecutiva del consiglio di istituto, autorizza la
convocazione e i genitori promotori ne danno comunicazione mediante affissione di
avviso all'albo, rendendo noto anche l'ordine del giorno. L'assemblea si svolge fuori
dell'orario delle lezioni.
6. L'assemblea dei genitori deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento che
viene inviato in visione al consiglio di istituto.
7. In relazione al numero dei partecipanti e alla disponibilità dei locali, l'assemblea di
istituto può articolarsi in assemblee di classi parallele.
8. All'assemblea di sezione, di classe o di istituto possono partecipare con diritto di parola
il dirigente scolastico e i docenti rispettivamente della sezione, della classe o
dell'istituto.
In aggiunta al comma quarto dell'art. 15 del suddetto Testo Unico, l'assemblea di classe è
convocata anche su richiesta di un terzo (1/3) dei genitori della classe stessa.
L'assemblea dei genitori dell'Istituto è convocata su richiesta del presidente del comitato dei
genitori.
I genitori possono riunirsi nei locali dell'Istituto, per classe, per sezione, per indirizzo o in
modo più ampio, concordando la data e l’orario di svolgimento con il dirigente scolastico.
I genitori possono dare comunicazione di tali assemblee, all'interno dell'Istituto, mediante
affissione di avviso all’albo ed eventualmente con nota da inviare agli interessati.
Art. 21
Il comitato dei genitori
Il comitato dei genitori, composto dai rappresentanti di classe elegge al proprio interno un
presidente, definisce un programma annuale e le modalita’ operative per attuarlo.
Fatte salve le competenze del collegio dei docenti, il comitato dei genitori ha poteri di
proposta e di iniziativa in ordine alle attività educative.
Favorisce la partecipazione dei genitori ed assicura il collegamento fra le istanze di base e gli
organismi di gestione della scuola.
Il comitato dei genitori è aperto a tutti i genitori, anche non rappresentanti di classe.
Il presidente e’ eletto nella prima riunione annuale dopo le elezioni dei rappresentanti di
classe.
In prima istanza il comitato è convocato dal presidente uscente.
Per le successive riunioni può essere convocato dal presidente eletto o da almeno 1/3 dei suoi
membri.
Art. 22
Richieste di assemblea
La richiesta di assemblea da parte degli studenti al dirigente scolastico dovrà essere presentata
almeno con 10 giorni di anticipo; nel caso in cui sia prevista la presenza di esperti esterni
della richiesta va presentata con almeno 15 giorni di anticipo.
I genitori degli studenti presenteranno la richiesta per l’uso dei locali con almeno 5 giorni di
anticipo rispetto alla data proposta.
PARTE II
DIRITTI E DOVERI DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI
TITOLO I
RAPPORTI FRA STUDENTI E PERSONALE DELLA SCUOLA
Art. 23
Diritto di trasparenza nella didattica
Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola.
Dopo la programmazione dell’attività didattico-educativa sono adottati idonei strumenti per
comunicare alle classi gli aspetti fondanti del percorso didattico, anche al fine di recepire e
discutere con gli studenti, proposte e adattamenti che saranno accolti dal consiglio dei docenti,
se ritenuti funzionali a facilitare e valorizzare i risultati dell’azione didattico-educativa.
Il coordinatore del consiglio di classe si fa carico di illustrare alla classe la programmazione
annuale e recepirà osservazioni e suggerimenti che verranno posti all’analisi e alla discussione
del consiglio di classe. Le proposte degli studenti potranno essere accolte e costituire parte
integrante della programmazione annuale.
I docenti esprimono alla classe la loro offerta formativa, illustrando il percorso che intendono
seguire in relazione alle finalità della disciplina, al suo valore formativo, ai raccordi con le
altre discipline;
I docenti esplicitano le metodologie didattiche che intendono seguire, le modalità di verifica. i
criteri di valutazione;
Nelle tappe del processo di insegnamento saranno comunicati alla classe e ai singoli, gli
obiettivi da raggiungere per le singole prove e gli indicatori che verranno utilizzati per la
valutazione;
La valutazione sarà pertanto sempre espressa, tempestiva e adeguatamente motivata
nell’intento di attivare negli studenti processi di autovalutazione che consentano di
individuare i propri punti di forza e di debolezza e di migliorare il proprio rendimento.
I tempi e le modalità di verifica dell’acquisizione delle conoscenze, competenze, capacità,
saranno adeguatamente programmati e concordati con gli studenti.
La correzione e la comunicazione delle valutazioni dei compiti scritti avviene di norma entro
10 gg. dalla loro esecuzione e comunque sempre prima della prova successiva. Nell’ultima
fase dell’anno i tempi di dette comunicazioni saranno tali da consentire eventuali azioni di
recupero
Art. 24
Modalità della comunicazione con studenti e genitori.
L’Istituto è impegnato nel favorire la comunicazione con le famiglie tramite:
- aggiornamento del sito web www.itcvolta.it che offre informazioni circa orari di
funzionamento (lezioni-ricevimento-consigli di classe), POF di Istituto, progetti ed eventi
particolari, assenze e ritardi degli allievi
- libretto scuola-famiglia: che, oltre alle giustificazioni di assenze/ritardi/uscite anticipate, è
strumento per comunicazioni/informazioni di carattere generale
- schede di valutazione periodica/pagellini: bimestralmente segnalano l’andamento didattico
dei singoli allievi
- posta ordinaria: canale utilizzato per comunicazioni personali di particolare rilievo che, se
con carattere di urgenza, potranno essere anticipate telefonicamente. E’ obiettivo
dell’Istituto creare le condizioni per sostituire progressivamente la posta ordinaria con email
Nell'orario di servizio settimanale di ogni docente è prevista un'ora per i colloqui con i
genitori e con gli alunni maggiorenni.
Sono programmati annualmente due incontri pomeridiani delle famiglie con gli insegnanti
della scuola. Inoltre, qualora se ne ravvisi la necessità, verranno inviate alle famiglie
tempestive informazioni scritte relative, secondo i casi, alla frequenza, al profitto, al
comportamento dell'alunno.
Gli orari e le modalità di ricevimento da parte delle segreterie e della presidenza fissati e resi
noti all’inizio di ogni anno scolastico sono pubblicati sul sito web
Art. 25
Diritto di informazione sul Piano dell’offerta formativa
Il Piano dell'offerta formativa è recepito nei contenuti e nello spirito dell'art. 3 del
regolamento in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche.
All’inizio dell’anno scolastico, dopo l’approvazione del piano dell’offerta formativa,
comprensivo di tutte le attività e iniziative didattiche e formative dell’Istituto, il coordinatore
del consiglio di classe illustra agli studenti le opportunità offerte dalla scuola, compresi i corsi
pomeridiani per i quali è previsto l’accesso al credito scolastico e gli eventuali percorsi
opzionali, una volta che essi siano stati definiti.
In riferimento alle iniziative che danno accesso al credito scolastico, illustra anche le attività
promosse, secondo la normativa, dal comitato studentesco.
Le attività promosse dagli studenti e, per essi, dal loro comitato, saranno garantite
compatibilmente con le risorse disponibili.
Le attività didattiche aggiuntive facoltative, comprese le iniziative finalizzate alla
integrazione, all’orientamento ed al recupero delle insufficienze, organizzate secondo tempi e
modalità che tengano conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti,
verranno comunicate direttamente alle famiglie .
Art. 26
Diritti e doveri degli studenti in ordine all’ambiente scolastico
Gli studenti hanno diritto a fruire di locali adeguati alle diverse esigenze e delle attrezzature
della scuola, ad operare in un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, di cui
deve essere tutelata la salute e la sicurezza.
Gli studenti, al pari delle altre componenti della scuola, contribuiscono alla tutela
dell’ambiente e sono chiamati a dare la loro collaborazione alla gestione del sistema
organizzativo dell’istituto.
Gli studenti hanno il dovere di rispettare le regole stabilite sulla salvaguardia dell’ambiente,
del patrimonio e della sicurezza della scuola.
Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai
regolamenti interni, ad utilizzare correttamente strutture, attrezzature e sussidi didattici,
comportandosi in modo tale da non recar danni al patrimonio della scuola.
Gli studenti condividono la responsabilità di rendere e mantenere accogliente l’ambiente
scolastico e di averne cura, come importante fattore di qualità della vita della scuola .
Parteciperanno quindi ad iniziative a tal fine programmate dai rispettivi consigli di classe
nell’ambito della programmazione educativa generale.
Art. 27
Dovere di rispetto personale reciproco
Gli studenti devono essere rispettati nella loro persona e nei loro diritti.
Essi, altresì, sono tenuti ad avere nei confronti del dirigente scolastico, di tutto il personale e
dei compagni, un rispetto, anche formale, consono ad una convivenza civile, riconoscendo e
favorendo l’espletamento delle competenze e delle responsabilità di tutti gli operatori della
scuola.
Art. 28
Obbligo di frequenza
Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad
assolvere assiduamente agli impegni di studio.
La presenza a scuola è obbligatoria anche per tutte le attività organizzate e programmate in
tempo utile dal consiglio di classe, secondo modalità preventivamente comunicate.
La giustificazione delle assenze viene presentata, sull’apposito libretto, il giorno del rientro al
docente della prima ora che ne verifica la regolarità ( in particolare controllo della firma
depositata dal genitore se si tratta di minore) e la conformità alla normativa: in caso di assenze
superiori ai 5gg, festivi compresi, la giustificazione necessita di certificato medico o di
dichiarazione preventiva se motivata diversamente.
Gli alunni maggiorenni hanno diritto alla autogiustificazione delle assenze
In caso di assenze ripetute e/o non giustificate la scuola si attiverà comunque per informare le
famiglie.
In caso di astensione collettiva delle lezioni gli alunni devono presentare regolare
giustificazione, fatte salve le competenze del dirigente scolastico e degli organi collegiali
previste dalla vigente normativa in materia. Gli alunni presenti comunque non devono essere
privati del loro diritto a regolari lezioni, né devono in alcun modo risentire della particolare
circostanza.
L’alunno che non giustifichi la sua assenza entro 3 giorni potrà essere ammesso in classe solo
con l’autorizzazione della Presidenza; in ogni caso egli dovrà presentare la giustificazione il
giorno successivo; in difetto di questo adempimento, saranno informati i genitori.
Periodi di assenza separati da un giorno di frequenza devono essere giustificati separatamente.
Art. 29
Ingresso degli studenti
Le lezioni iniziano alle ore 8,10. L’ingresso degli studenti nelle aule avviene tra il primo
suono della campanella alle ore 8,05 ed il secondo, alle ore 8.10, che segnala l’effettivo inizio
delle lezioni. I docenti ottemperano all’obbligo della sorveglianza con la presenza nelle aule
al primo suono di campana.
Solo nei casi di effettiva necessità (comprovati motivi di famiglia, visite specialistiche,
indisposizioni,ritardi bus ecc.) lo studente può essere ammesso o può uscire fuori orario. I
docenti si accertano della validità delle motivazioni e si attengono ai seguenti criteri:
In caso di ritardo lo studente è ammesso di norma all’inizio della 2^ ora di lezione
direttamente dal docente che ne prende npta sul registro e sul foglio alunni (utilizzando la
prima casella libera accanto al nome con la sigla R)
Gli studenti minorenni vengono comunque ammessi: se sprovvisti di giustificazione dovranno
portarla, con conseguente annotazione sul registro di classe, alla prima ora del giorno
successivo
Gli studenti maggiorenni saranno ammessi non oltre la seconda ora previa giustificazione non
generica sul libretto e segnalazione sul registro
L’uscita anticipata è autorizzata, di norma non prima della penultima ora, dal docente
dell’ultima ora che la annota sul Registro di classe, controfirma il libretto e riporta sul foglio
alunni con la sigla U
Gli studenti minorenni di norma si possono allontanare da scuola solo se accompagnati da un
genitore o da chi ne fa le veci o da persona formalmente delegata. A tal fine il collaboratore
scolastico in servizio in portineria accerta la presenza del genitore facendogli compilare
l’apposita sezione del libretto comunicazioni e verificandone l’identità con un documento di
riconoscimento. Questi verranno portati al docente in servizio nella class interessata per la
autorizzazione e registrazione.
Gli studenti maggiorenni possono chiedere direttamente l’uscita anticipata compilando
personalmente l’apposito modello.
Casi di assenze ripetute (oltre le 8/5 in un anno)senza valide motivazioni vengono segnalate
dal coordinatore di classe alla famiglia ed al Consiglio di classe per la opportuna valutazione
in merito alla “condotta scolastica”.
Art. 30
Presenza in classe-spostamenti nei laboratori
E’ vietato agli studenti assentarsi ed allontanarsi individualmente o in gruppi dalle aule in
orario di lezione senza chiara motivazione approvata dal docente. In tal caso l’assenza limitata
allo stretto tempo necessario, può essere concessa a non più di un alunno salvo diverse
esigenze da annotare sul registro. I docenti, ad evitare inadempienze, eviteranno di ritardare il
passaggio di classe.
I collaboratori scolastici sorvegliano comunque i corridoi rinviando in classe gli studenti e
riferendone all’insegnante responsabile se si rifiuteranno di ottemperare alle loro indicazioni.
Gli spostamenti tra aule/laboratori/palestra devono avvenire nel massimo silenzio per
consentire il regolare svolgimento delle lezioni nelle aule.
Aule speciali, laboratori, palestra vengono chiusi a cura del personale addetto quando questo
se ne debba allontanare.
I collaboratori scolastici, su richiesta dei relativi docenti o dei rappresentanti di classe,
provvedono a chiudere le aule delle classi che se ne devono allontanare.
L’istituto, pur cercando di evitare furti/danneggiamenti ecc, mediante queste misure e
mediante la vigilanza dei collaboratori scolastici non risponde di beni, preziosi, oggetti
personali lasciati incustoditi o dimenticati.
Art. 31
Divieto di fumo
A tutto il personale e agli studenti è fatto divieto di fumare in tutti i locali interni
dell’Istituto.
Le sanzioni in caso di inosservanza sono regolate dalla L. 584 del 11/11/75 e successive
modificazioni.
Art. 32
Eventuali modifiche all’orario della mattinata scolastica
Qualora per motivazioni organizzative dell’Istituto intervengano modifiche dell’orario delle
lezioni in vigore, tali da comportare l’uscita anticipata dall’Istituto o l’entrata posticipata di
classi intere, la presidenza provvederà alla preventiva comunicazione alle famiglie, almeno il
giorno prima di quello interessato alla modifica, con apposita annotazione sul registro di
classe e sul libretto “comunicazioni scuola-famiglia”, a firma del dirigente scolastico o di un
docente collaboratore delegato.
In questa annotazione verrà affidato agli studenti l’impegno della comunicazione alle
famiglie con verifica controfirmata sul libretto.
In riferimento a queste modifiche dell’orario delle lezioni e a questa modalità di
comunicazione, viene chiesta alle famiglie contestualmente all’iscrizione, in riferimento ad
ogni anno scolastico, una specifica autorizzazione acquisita agli atti.
Art. 33
Uso dei cellulari.
Durante lo svolgimento delle attività didattiche è vietato l’uso dei telefoni cellulari e di
qualsiasi apparecchiatura atta ad effettuare foto/videoriprese da parte degli studenti e dei
docenti: pertanto studenti e docenti hanno l’obbligo di disattivare tali apparecchiature
all’inizio delle attività.
Solo per gravi motivi (famigliari, di salute ecc.) che andranno comunque preventivamente
segnalati il docente potrà concedere l’autorizzazione all’uso del cellulare durante le proprie
ore di lezione.
Eventuali inadempienze daranno luogo a provvedimenti disciplinari:gli studenti inadempienti
saranno segnalati dai docenti sul registro di classe, il cellulare verrà ritirato e riconsegnato
solo ad un genitore.
La reiterazione di tale inadempienza verrà sanzionata da provvedimenti disciplinari da parte
del Consiglio di classe.
Art. 34
Provvedimenti disciplinari, sanzioni, organi competenti, procedimenti
(in attuazione del D.P.R. n. 235 del 21/11/2007, e della nota MIUR 31/07/2008 Prot.
3602/P0 e della Direttiva MIUR 104 del 30/11/2007 con il collegato Parere del Garante del
29/11/2007 – entrambi sull’uso dei cellulari)
Sanzioni e
provvedimenti
disciplinari
Richiamo scritto alle
Ripetute assenze
famiglie Convocazione
dalle lezioni e/o
A
delle famiglie
ritardi non
Adeguamento della
seriamente
valutazione della
motivati
condotta
Richiamo verbale o
Scarso impegno
scritto.
B nello studio
Avviso scritto alle
famiglie.
Comportamento
Richiamo verbale o
scorretto durante
scritto con assegnazione
le lezioni/le
di mansioni a favore
attività
della comunità scolastica
scolastiche
da svolgersi in orario
azioni di
C
extra-curricolare.
disturbo che
Comunicazione scritta.
comportino
Sospensione dalle
lesione dei diritti
lezioni in caso di azioni
altrui (studenti,
ripetute / continuative nel
docenti, non
tempo sino a tre gg.
docenti)
Comportamento Sospensione dalle lezioni
lesivo della
da tre a cinque giorni
dignità
commutabili in attività a
altrui/azioni
favore della comunità
continuativescolastica.
D
persistenti di
(Comunicazione scritta).
prepotenza
Comunque per una
fisica/verbale
durata valutata dal
manifestata
Consiglio nell’ambito dei
direttamente o in 15gg previsti per legge
Mancanze
disciplinari
Organo
competente
Coordinatore
consiglio di
classe
Procedimento
Note
In sede di
scrutinio
adeguamento
valutazione
condotta
Coordinatore
consiglio di
classe
Docente
Dirigente
scolastico
Consiglio di
classe
Segnalazione
scritta sul registro
di classe da parte
del docente.
Comunicazione
scritta alla
famiglia
Segnalazione
Consiglio di
scritta sul registro
classe
di classe da parte
(convocazione del docente, del
d’urgenza
coordinatore o
entro i tre gg.) del collaboratore
del dirigente
scolastico.
Segnalazione
sul libretto
dello studente
e/o
comunicazione
scritta alla
famiglia
modo mediato
Utilizzo
scorretto delle
strutture e dei
locali della
E scuola:
trascuratezza,
lievi danni agli
arredi
Ripristino del danno
provocato alle strutture,
agli arredi, ai sussidi
partecipandovi
attivamente nelle
modalità indicate dal
Consiglio di classe e/o
mediante il rimborso del
costo sostenuto
dall'Istituto.
(Comunicazione scritta.)
assegnazione di mansioni
a favore della comunità
scolastica da svolgersi in
orario extra-curricolare.
Danni
intenzionalmente
apportati ai
locali, alle
strutture, agli
F
arredi,
palesemente
riconducibili ad
"atto vandalico"
Sospensione dalle lezioni
(con obbligo di
frequenza) fino a 5
(cinque) giorni.
Ripristino del danno
provocato con interventi
personali e rimborso dei
costi sostenuti
dall'Istituto.
Comunicazione scritta.
Oltre alla normativa
speciale L. 626/94,
sospensione dalle lezioni,
Mancato rispetto con obbligo di frequenza
delle
fino a 5 (cinque) giorni.
G disposizioni di
Ripristino del danno
sicurezza
provocato con interventi
personali e rimborso dei
costi sostenuti
dall'Istituto.
Comunicazione scritta.
Se le mancanze Sospensione dalle lezioni
di cui ai punti f) (con obbligo di
H e g) sono
frequenza) fino a 15
compiute da più (quindici) giorni.
studenti in
Ripristino immediato del
Consiglio di
classe
Segnalazione
scritta sul registro
di classe e su
documentazione
predisposta ad
hoc. Eventuale
comunicazione
alle famiglie per
le attività
aggiuntive.
Docente
Dirigente
Scolastico
Segnalazione
scritta sul registro
di classe da parte
del docente.
Consiglio di
classe
Segnalazione
scritta sul registro
di classe e su
documentazione
predisposta ad
hoc.
Segnalazione
sul libretto
dello studente
Comunicazione
alla famiglia.
Consiglio di
classe
Segnalazione
scritta sul registro
di classe e su
documentazione
predisposta ad
hoc
Segnalazione
sul libretto
dello studente
Comunicazione
alla famiglia
Consiglio di
Istituto
Segnalazione
scritta sul registro
di classe e su
documentazione
predisposta ad
Segnalazione
sul libretto
dello studente.
Comunicazione
alla famiglia
concorso tra loro
con l'intento di
arrecare danni al
patrimonio
dell'istituto o
alle strutture.
I
danno provocato e
rimborso in parti uguali
tra i responsabili dei costi
sostenuti dall'istituto.
Comunicazione scritta.
hoc
Violazioni della
dignità e del
rispetto della
persona
umana.(es.
violenza privata,
minaccia,
percosse,
Sospensione dalle lezioni
ingiurie, reati di
superiore a 15 (quindici) Consiglio di
natura sessuale
giorni.
Istituto
ecc.) Creazione
di situazioni di
pericolo per
l’incolumità
delle persone e
fatti che possono
configurare una
fattispecie
astratta di reato
Situazione di
recidiva per i
comportamenti
di cui ai punti I
ed H.
Non esperibilità
L
di interventi di
reinserimento
responsabile e
tempestivo nella
comunità
scolastica
Allontanamento fino al
termine delle lezioni
(senza superamento
dell’orario minimo delle
lezioni)
Nei casi più
M gravi(vd.punti
H,I,L)
Allontanamento con
Consiglio di
esclusione dallo scrutinio
Istituto
finale
Consiglio di
Istituto
Segnalazione
scritta sul registro
di classe e su
documentazione
predisposta ad
hoc. La scuola
predispone, in
coordinamento
con famiglia e
servizi sociali,un
percorso di
recupero
educativo mirato
al reintegro nella
comunità
scolastica
Segnalazione
scritta sul registro
di classe e su
documentazione
predisposta ad
hoc. La scuola
predispone, in
coordinamento
con famiglia e
servizi sociali,un
percorso di
recupero
educativo mirato
al reintegro nella
comunità
scolastica
Segnalazione
sul libretto
dello studente.
Comunicazione
alla famiglia
Segnalazione
sul libretto
dello studente.
Comunicazione
alla famiglia
Segnalazione
sul libretto
dello studente.
Comunicazione
alla famiglia
Art. 35
Organi di garanzia
a) Organo di garanzia interno alla scuola:
Contro le sanzioni di cui all’art. 34, è ammesso ricorso da parte degli studenti entro 15 giorni
dalla comunicazione scritta, all’organo di garanzia costituito da: dirigente scolastico, un
genitore, uno studente, un docente, un ATA designati dal Consiglio di Istituto, al momento
della sua costituzione. L’organo di garanzia ha anche competenza di decidere sui conflitti in
merito all’applicazione del presente regolamento.
L’organo di garanzia resta in carica per tre anni, salvo necessità di surroga.
Il consiglio d’istituto può integrare la composizione dell’organo di garanzia con un docente
che svolge funzioni di coordinamento delle attività integrative rivolte agli studenti.
Il regolamento dell’organo di garanzia viene allegato al presente documento.
b) Organo di garanzia regionale:
Per i reclami contro le violazioni dello Statuto è ammesso ricorso da parte degli studenti entro
15 giorni decorrenti dalla comunicazione della comunicazione dell’organo di garanzia della
scuola. L’organo di garanzia regionale deve esprimere il proprio parere entro 30 giorni dal
ricorso.
PARTE III
USO DI SPAZI, TEMPI E BENI DELL’ISTITUTO
TITOLO I
USO DEI LOCALI DELLA SCUOLA, IVI COMPRESI LABORATORI,
BIBLIOTECA E PALESTRA. APERTURA POMERIDIANA DELLA SCUOLA
Art. 36
Distribuzione dei locali.
Gli spazi e i locali a disposizione della scuola sono distribuiti in modo funzionale alla
realizzazione del piano didattico educativo, ivi comprese tutte le attività che fanno parte
dell’offerta formativa dell’istituto e le iniziative previste nell’ambito della “scuola aperta”.
Art. 37
Uso dei laboratori e aule speciali.
All’inizio di ogni anno scolastico il Dirigente Scolastico individua, con incarico specifico, fra
i docenti, il responsabile di ciascun laboratorio Il docente è tenuto alla custodia dei beni in
essi contenuti secondo quanto previsto dall’art. 27 del D.I. 1.2.2001 n. 44. Lo stesso docente
provvede alle segnalazioni al Dirigente Scolastico della necessità di interventi di
manutenzione, ripristino, sostituzione di attrezzature e quant’altro necessario a mantenere e
migliorare l’efficienza e la sicurezza.
Il responsabile di laboratorio, prima dell’entrata in vigore dell’orario definitivo annuale,
concorda con la “commissione orario” i tempi di utilizzo da parte delle classi, garantendo la
priorità alle esigenze didattiche curricolari.
L’utilizzo dei laboratori e aule speciali in orario pomeridiano non curricolare è consentito solo
in presenza di un docente che ne abbia fatto richiesta al dirigente scolastico e che si assume la
responsabilità.
In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali il responsabile del laboratorio
(o il docente di turno), è tenuto a segnalare tempestivamente alla presidenza l’entità e gli
eventi che li hanno determinati al fine di individuarne i responsabili e provvedere per
l’immediato ripristino delle condizioni di efficienza.
L’orario di utilizzo diurno e pomeridiano dei laboratori e aule speciali sarà affisso a cura dei
responsabili.
Nell’ambito di quanto stabilito dal presente regolamento, vengono definite e comunicate
annualmente, per i singoli laboratori, specifiche norme riguardanti le particolari modalità di
accesso e di uso .
Art. 38
Uso della biblioteca
La biblioteca costituisce uno strumento didattico di primaria importanza per la vita della
scuola, essa è accessibile a tutte le componenti della scuola: docenti, studenti, genitori,
personale ATA.
Il completamento delle strutture e la disponibilità del personale, consentirà l’accesso pubblico
della biblioteca, diventando in tal modo parte del sistema informativo territoriale, al quale
parteciperà cooperando con gli altri istituti documentari.
Assicura all'utente la collaborazione necessaria al reperimento delle informazioni e dei
materiali non disponibili in loco.
Il funzionamento della biblioteca è garantito nelle ore di lezione, ricorrendo - se necessario ai docenti a disposizione o al personale ausiliario.
Il comitato studentesco può proporre l’acquisto di materiale librario, audiovisivo e altro.
I libri possono essere dati in prestito per un periodo di 45 giorni, prorogabili di altri 15 se
nessun altro ha richiesto lo stesso materiale; il materiale audiovisivo può essere dato in
prestito per non più di due giorni, compatibilmente con la programmazione dei docenti.
Chi non restituisce il materiale nei tempi previsti è escluso dal prestito per tutta la durata del
quadrimestre.
I costi relativi ai libri - o altri materiali - smarriti o deteriorati saranno sostenuti da chi ha
causato il danno.
Art. 39
Uso dei locali adibiti ad attività pomeridiane e iniziative di “scuola aperta”
All’inizio di ogni anno scolastico sulla scorta delle richieste avanzate dagli studenti, il
dirigente scolastico assegna i locali e le attrezzature da destinare alle attività di “scuola
aperta”.
Art. 40
Attività pomeridiane nell’Istituto
Compatibilmente con la disponibilità di orario e con il mansionario del personale, la
Presidenza è impegnata a favorire l’uso dei locali della scuola per attività di studio, di
formazione e di partecipazione di alunni e genitori, secondo le modalità previste dal presente
regolamento e con l’impegno degli utenti a lasciare le aule e le suppellettili nelle condizioni in
cui sono state messe a disposizione*
Art. 41
Utilizzo delle infrastrutture sportive dell’istituto
Il funzionamento delle infrastrutture sportive dell’istituto è disciplinato dal consiglio
d’istituto.
Il dirigente scolastico nomina all’inizio dell’anno scolastico uno o più docenti responsabili
che provvederanno alla predisposizione degli orari di utilizzo e di funzionamento delle
singole infrastrutture in orario curricolare e al coordinamento delle iniziative extracurricolari.
La composizione dell’orario generale delle lezioni dovrà essere informata a ragionevoli criteri
di utilizzo degli spazi sportivi attrezzati, in maniera da assicurare un ottimale svolgimento
dell’attività didattica.
Le attività sportive organizzate dall’istituto sono prioritarie rispetto a quelle di altre
associazioni sportive, le quali, in ogni caso si impegnano a riconsegnare i locali, dopo
l’utilizzo, in adeguate condizioni di pulizia e a rifondere eventuali danni arrecati alle
attrezzature.
TITOLO II
TUTELA DELLA QUALITÀ DEL LUOGO DI STUDIO E DI LAVORO
Art. 42
Qualità dell’ambiente.
L’istituto intende garantire nel tempo la qualità dell’ambiente-scuola come luogo di studio e
di lavoro attraverso la salvaguardia dell’efficienza della struttura e la progettazione di
progressivi interventi di miglioramento.
Nell’impegno sulla qualità dell’ambiente sono coinvolte tutte le componenti della scuola
chiamate in causa con reciproche assunzioni di responsabilità.
Art. 43
Principi generali del piano di tutela
Compatibilmente con le risorse e gli spazi messi a disposizione dall’ente locale responsabile:
•
E’ diritto di ciascuna componente della scuola operare in un ambiente accogliente e
funzionale ai rispettivi bisogni e rispondente a criteri di sicurezza.
•
E’ dovere dei docenti educare gli studenti al rispetto di sé, dei diritti degli altri,
dell’ambiente in cui si studia e si lavora.
•
E’ dovere dei docenti e del personale ATA di controllare e segnalare tempestivamente alla
presidenza (o al personale delegato) eventuali situazioni di degrado, deterioramento o
danneggiamento che si riscontrino nelle aule, nei corridoi, nei laboratori, ecc. , per gli
interventi di ripristino necessari.
•
E’ diritto degli studenti “adottare “ la propria aula, proporre e attuare miglioramenti
attraverso interventi di abbellimento e di arredo che verranno eseguiti, ove comportino
spese, compatibilmente con le risorse disponibili a bilancio.
•
E’ dovere del dirigente scolastico e del consiglio di istituto intervenire, anche presso le
istituzioni competenti, per mantenere la tutela e la sicurezza dell’ambiente e porre
progressivamente in essere le condizioni per migliorare la struttura e le dotazioni
scolastiche.
Art. 44
Strumenti e modalità organizzative
Per ciascun ambiente (aule, laboratori, servizi, ecc.) sono individuati i soggetti “responsabili”
(docenti, non docenti, studenti) ai quali corrispondono comportamenti e compiti diversi.
Per la segnalazione dello “stato” dell’aula, del laboratorio, del servizio, ecc. e la verifica di
attuazione degli interventi di pulizia, ripristino e manutenzione verranno utilizzati appositi
moduli o schede intestate ai locali stessi.
I locali saranno assegnati al personale ATA, per le diverse mansioni, sulla base di un piano di
lavoro, concordato con il personale stesso.
Art. 45
Ripristino dei danneggiamenti causati dagli studenti
In caso di rilievo di condizioni non adeguate di pulizia, igiene, sicurezza, ovvero di
danneggiamenti alle strutture, agli arredi, alla strumentazione, non imputabili a normale
degrado degli stessi, lo studente o gli studenti individuati come responsabili saranno chiamati
singolarmente o collettivamente a rifondere le spese sostenute.
Nel caso in cui non sia stato possibile individuare il/i responsabili, gli studenti risponderanno
in solido provvedendo direttamente al ripristino (esempio imbiancature delle pareti) o
rifondendo la spesa sostenuta dalla scuola per l’intervento.
Art. 46
Sicurezza e diritto alla salute.
Gli studenti, i docenti e il personale ATA hanno:
•
il diritto di svolgere la propria attività in un ambiente sicuro, privo di rischi per la salute e
l’incolumità;
•
il diritto di avvalersi di arredi rispettosi in toto dei principi ergonomici;
•
il diritto di essere adeguatamente informati sull’uso corretto e sicuro di arredi, attrezzature
e materiale didattico;
•
il diritto di essere edotti sui comportamenti da adottare in caso di emergenza e in special
modo per i rischi dovuti a calamità naturali, incendio, inquinamento;
•
il diritto-dovere di partecipare alle prove di simulazione di rischio con conseguente
evacuazione dell’istituto da effettuarsi a inizio e metà di ogni anno scolastico;
•
il dovere di comportarsi secondo le indicazioni relative alla sicurezza;
•
la responsabilità dei danni arrecati a terzi e alla propria persona per comportamenti
inadeguati o contrari alle norme di sicurezza;
•
il dovere di denunciare alla presidenza e al “responsabile della sicurezza” la presenza di
arredi inadeguati, eventuali comportamenti e situazioni che possano comportare danni alla
salute ed incolumità propria ed altrui;
•
il dovere di adottare comportamenti adeguati alle norme di sicurezza all’interno
dell’istituto e in attività scolastiche o parascolastiche svolte in altro ambiente;
•
il dovere di utilizzare correttamente gli arredi, le attrezzature, gli utensili, le
apparecchiature, le sostanze e i preparati;
•
hanno diritto a una pausa di quindici minuti ogni centoventi minuti di applicazione
continuativa ad un videoterminale. Tale pausa è considerata a tutti gli effetti parte
integrante dell’orario di lavoro o scolastico.
E’ fatto divieto agli studenti, ai docenti e al personale ATA di compiere di propria iniziativa
operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la
sicurezza propria o di altri.
TITOLO III
USO DEI MEZZI DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE E DEGLI
STRUMENTI DI SCRITTURA E DUPLICAZIONE
Art. 47
Uso dei mezzi di comunicazione e di informazione
Nei locali dell’istituto sono individuati spazi murari ben visibili adibiti all’informazione:
avvisi, comunicazioni, manifesti, materiale sindacale, informazioni varie ecc..
Previa autorizzazione del dirigente scolastico o dei suoi collaboratori tutti possono accedere
agli spazi assegnati: docenti, personale ATA, studenti, genitori, organizzazioni sindacali.
All’interno dell’istituto sono visibili anche: planimetria della scuola con dislocazione dei
locali, orario dei docenti e orario di apertura al pubblico dei vari uffici.
Tutto il personale adibito ai servizi deve indossare, in modo ben visibile, il tesserino di
riconoscimento per l’intero orario di lavoro.
Art. 48
Uso degli strumenti di scrittura e duplicazione
Le componenti scolastiche possono utilizzare mezzi di comunicazione quali telefoni, fax, ecc.
solo per motivi inerenti l’attività scolastica e con le modalità indicate dal dirigente scolastico.
Le suddette componenti possono inoltre servirsi degli strumenti di scrittura (macchine da
scrivere, matrici, ciclostili, computer) e di duplicazione negli orari e secondo modalità
appositamente stabilite e comunicate.
In particolare l’utilizzo di Internet e della posta elettronica è disciplinato da disposizioni del
dirigente scolastico su indicazioni del docente o dei docenti delegati allo sviluppo e
all’utilizzo delle tecnologie informatiche e multimediali.
TITOLO IV
RAPPORTI DELL’ISTITUTO CON L’ESTERNO
Art. 49
Rapporti dell'istituto con l'esterno
L’istituto, nell’esercizio dell’attività di ricerca, sperimentazione e sviluppo, intende attivare
stretti collegamenti con enti che operano a livello locale ed europeo dell’educazione, la
biblioteca di documentazione pedagogica e gli istituti regionali di ricerca.
Con tali enti potranno essere stipulate convenzioni per il raggiungimento di specifici obiettivi
a carattere didattico, di aggiornamento, formazione, ricerca, sperimentazione ecc..
Le convenzioni potranno essere realizzate sia dall’istituto singolarmente, sia collegato in rete
con altri istituti.
Apposite convenzioni possono essere attivate dall’Istituto in riferimento all’esperienza di
scuola lavoro, nelle sue diverse modalità.
Infine l’istituto si riserva il diritto di prendere parte ad accordi di vario genere con altre
scuole, enti e/o associazioni che operano nell’ambito sociale e del volontariato, per
l’elaborazione di progetti di comune interesse.
TITOLO V
IL REGOLAMENTO
Art. 50
Il regolamento
E’ fatto obbligo di osservare e rispettare il presente regolamento da parte di tutte le
componenti della scuola. Di esso deve essere data efficace comunicazione all’inizio di ogni
anno scolastico in ogni classe, utilizzando questo momento di chiarezza come base del patto
educativo e per sviluppare un dialogo aperto e costruttivo tra docenti e studenti, affinché
maturi una presa di coscienza per la crescita culturale e civile di tutti.
Art. 51
Approvazione e entrata in vigore
Il presente regolamento, approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 20 giugno 2008,
diventa immediatamente esecutivo.
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
(VD. ART.3 D.P.R. 235/2007)
La realizzazione del P.O.F. dell’istituto dipende dalla assunzione di specifici impegni e
responsabilità da parte delle diverse componenti della Comunità scolastica: personale
scolastico, studenti, famiglie; in particolare
I docenti si impegnano a:
• Essere puntuali alle lezioni, precisi nella consegna di programmazioni, verbali e negli
adempimenti previsti dall’istituto
• Non usare mai in classe il cellulare
• Rispettare gli alunni, le famiglie ed il personale della scuola
• Essere attenti alla sorveglianza degli studenti in classe, nell’intervallo e a non
abbandonare mai la classe senza averne dato avviso al Dirigente Scolastico o ad un
suo Collaboratore
• Informare studenti e genitori circa obiettivi, tempi e modalità del proprio intervento
educativo e circa il livello di apprendimento degli studenti
• Esplicitare i criteri per la valutazione delle verifiche orali, scritte e di laboratorio
• Comunicare a studenti e famiglie i risultati delle verifiche scritte, orali e di laboratorio
• Effettuare un numero minimo di verifiche : due per le discipline con 2 ore di lezione,
due scritte e due orali per le altre discipline (o secondo le indicazioni dei gruppi
disciplinari)
• Correggere e consegnare i compiti entro 10gg e comunque prima della prova
successiva
• Realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo, sul rispetto sulla
valorizzazione delle positività
• Favorire la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità
• Valorizzare le differenze ed educare gli studenti ad apprezzarle
• Lavorare in modo collegiale con i colleghi della stessa disciplina, con i colleghi dei
Consigli di classe, con l’intero corpo docente , con il personale tecnico, ausiliario, di
Segreteria
• Pianificare il proprio lavoro in modo da prevedere attenzione per le problematiche
individuali, in modo da prevedere attività di recupero, di approfondimento
Il personale ATA si impegna a:
• Essere puntuale e a svolgere con precisione il lavoro assegnato
• Conoscere l’offerta formativa della scuola, collaborare a realizzarla per quanto di
competenza
• Garantire il necessario supporto alle attività didattiche con puntualità e diligenza
•
•
Segnalare ai docenti e al dirigente Scolastico eventuali problemi rilevati
Favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e operati
nella scuola
Il Dirigente Scolastico si impegna a:
• Garantire e favorire l’attuazione dell’offerta formativa, ponendo studenti, genitori,
personale scolastico nella condizione di esprimere al meglio il proprio ruolo
• Garantire ad ogni componente scolastica la possibilità e eprimere e valorizzare le
proprie potenzialità
• Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione ed il rispetto tra le diverse
componenti della comunità scolastica
• Cogliere le esigenze formative degli stdenti e della comunità in cui la scuola opera, per
ricercare risposte adeguate
Le studentesse e gli studenti si impegnano a:
• Essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità
• Non usare mai in classe in cellulare
• Lasciare l’aula solo se autorizzati dal docente
• Chiedere di uscire dall’aula solo in caso di necessità ed uno per volta
• Intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente
• Conoscere l’oFferta formativa presentata dagli insegnanti
• Rispettare i compagni, il personale della scuola
• Rispettare le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui
• Conoscere e rispettare il regolamento di istituto
• Rispettare gli spazi, gli arredi ed i laboratori della scuola
• Partecipare al lavoro scolastico individuale e di gruppo
• Svolgere regolarmente il lavoro assegnato a casa e a scuola
• Favorire la comunicazione scuola/famiglia
• Sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti
I genitori si impegnano a:
• Conoscere l’offerta formativa della scuola, condividerne e sostenerne le scelte
• Collaborare al progetto formativo partecipando, con proposte, osservazioni
migliorative, a riunioni, assemblee, consigli e colloqui
• Controllare sul libretto le giustificazioni di assenze/ritardi del proprio figlio,
contattando la scuola per eventuali accertamenti
• Rivolgersi ai docenti e al Dirigente Scolastico in presenza di problemi didattici o
personali
• Fornire informazioni utili alla migliore conoscenza degli studenti da parte della scuola
ALLEGATO AL REGOLAMENTO DI ISTITUTO
Regolamento dell'Organo di Garanzia
ART. 1 - FINALITA' E COMPITI
1. E' costituito presso l’Istituto Tecnico Commerciale “A. Volta” di Bagno a Ripoli (FI),
ai sensi dell'articolo 5, comma 2, del Decreto del Presidente della Repubblica 24
giugno 1998 n. 249, e del comma1 Art.2 del Decr.Pres.Rep.nr.235 del 2007, l'Organo
di Garanzia (O.G.).
2. Tale organo si basa sul principio per cui la scuola è una comunità, all'interno della
quale ognuno ha il diritto/dovere di operare al fine di trovare modalità di
comportamento adeguate per promuovere ed assicurare una serena convivenza
attraverso una corretta applicazione delle norme.
3. Le sue funzioni, inserite nel quadro dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse,
sono:
⇒ prevenire e affrontare tutti i problemi e conflitti che possano emergere
nel rapporto tra studenti e personale della scuola e in merito
all'applicazione dello Statuto ed avviarli a soluzione;
⇒ esaminare i ricorsi presentati dagli studenti dell'istituto in seguito
all'irrogazione di una sanzione disciplinare a norma di regolamento di
disciplina.
4. Il funzionamento dell'O.G. è ispirato a principi di collaborazione tra scuola e famiglia,
anche al fine di rimuovere possibili situazioni di disagio vissute dagli studenti nei
confronti degli insegnanti o viceversa.
ART. 2 - COMPOSIZIONE
1. L'Organo di Garanzia è composto da:
o un insegnante (ed un supplente che non abbiano classi di insegnamento in
comune ) designato dal Consiglio di Istituto
o un genitore (ed un supplente che non abbiano i figli nella stessa classe ),
designato dal Consiglio d'Istituto
o uno studente ( ed un supplente non della stessa classe )designato dal Consiglio
di Istituto
o (una unità di personale ATA, designata dall'assemblea del personale ATA)
o il Dirigente Scolastico
2. I componenti deIl'O.G. restano in carica per un periodo di tempo corrispondente alla
durata del Consiglio d'istituto, quanto ai genitori, agli insegnanti e al personale ATA, e
per un anno, quanto agli studenti. Fino alla designazione del nuovo componente resta
in carica il precedente componente, al fine di consentire il funzionamento dell'organo.
3. l' O.G è presieduto dal Dirigente
4. I genitori e gli studenti componenti dell'O.G. non possono partecipare ad alcuna seduta
né assumere alcuna iniziativa relativa a situazioni in cui sono coinvolti studenti
appartenenti alla stessa classe o corso del proprio figlio o compagno, ovvero
insegnanti della stessa classe del proprio figlio o compagno.
5. Gli insegnanti componenti dell'O.G. non possono partecipare ad alcuna seduta né
assumere alcuna iniziativa relativa a situazioni in cui sono coinvolti colleghi che
insegnano nelle stesse classi ovvero propri studenti.
6. Nel caso si verifichi una di tali situazioni i componenti incompatibili non possono
partecipare alla seduta e devono essere sostituiti dai supplenti.
7. La funzione di segretario verbalizzante viene svolta da uno dei componenti designato
dal Presidente.
ART. 3 - MODALITA' E CRITERI DI FUNZIONAMENTO GENERALI
1. L'Organo di Garanzia viene convocato dal Presidente
2. La convocazione ordinaria deve prevedere almeno tre giorni di anticipo, sulla data di
convocazione. In caso di urgenza motivata, il presidente potrà convocare l'O.G. anche
con un solo giorno di anticipo.
3. In prima convocazione l’O.G. potrà deliberare solo se “perfetto”.In seconda,a distanza
di almeno 24 ore, sarà sufficiente la presenza della maggioranza dei componenti (3 su
5)
4. Ciascuno dei componenti delI'O.G. è tenuto alla massima riservatezza in ordine alle
segnalazioni ricevute ovvero di cui è venuto a conoscenza in quanto membro o
collaboratore dell'organo di garanzia e non può assumere individualmente alcuna
iniziativa né servirsi del materiale raccolto senza il consenso dell'organo stesso e per
scopi esclusivamente attinenti alle finalità dell'O.G.
5. Le deliberazioni dell'O.G. devono essere sancite da una votazione, il cui esito sarà
citato nel verbale, nella quale non è ammessa l'astensione. Si decide a maggioranza
semplice e, in caso di parità, prevale il voto del Presidente
6. Il verbale della riunione dell'O.G. è accessibile, secondo le norme e le garanzie
stabilite dalle leggi sulla trasparenza e sulla privacy.
7. L'O.G. ha facoltà di approvare al suo interno, a maggioranza semplice, un eventuale
regolamento per il suo funzionamento.
ART. 4 - I RICORSI PER LE PROBLEMATICHE STUDENTI- INSEGNANTI O CON ALTRO
PERSONALE SCOLASTICO E PER L'APPLICAZIONE DELLO STATUTO
1. L'O.G. prende in considerazione e si pronuncia sui conflitti interni alla scuola in
merito all'applicazione dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse e sui problemi
inerenti al rapporto studenti / insegnanti.
2. Per problemi che attengono al rapporto tra insegnanti e studenti si intendono tutti quei
problemi relativi tanto alla didattica quanto alle relazioni, che coinvolgano sezioni,
classi o parti significative delle stesse o anche singoli studenti.
3. L'O.G. promuove con finalità di prevenzione ogni attività utile a verificare e
migliorare la qualità dei rapporti tra insegnanti e studenti, attraverso incontri di
formazione, questionari, monitoraggi ed ogni altra iniziativa adeguata a tal fine.
4. L'O.G. riceve, inoltre, segnalazioni da chiunque vi abbia interesse ed in particolare da
parte dei rappresentanti di classe (genitori o studenti) in ordine a problemi emersi nel
corso di assemblee di classe, da parte dei consigli di classe per mezzo dei docenti
coordinatori, da parte di studenti.
5. L'O.G. si riunisce di norma all'inizio dell'anno scolastico, al termine del primo
quadrimestre ed al termine dell'anno scolastico ed è presieduto dal suo Presidente (o
dal suo sostituto designato), che è comunque tenuto a convocare l'organo di garanzia
ogni volta pervenga una segnalazione.
6. Sulla base della segnalazione ricevuta l'O.G., collettivamente ovvero per mezzo di uno
o più dei suoi componenti o di altri genitori, insegnanti o studenti appositamente
delegati, si impegna a raccogliere informazioni documentate, decidendo poi a
maggioranza (con eventuale voto prevalente del Presidente) se il problema sollevato
meriti attenzione e debba essere avviato a soluzione, adottando in tal caso tutte le
opportune iniziative.
ART. 5 - I RICORSI PER LE SANZIONI DISCIPLINARI
1. Il ricorso avverso ad una delle sanzioni disciplinari comminate conformemente al
regolamento di disciplina, può essere presentato dall'alunno o da uno dei genitori (per
l'alunno minorenne) mediante istanza scritta e sottoscritta indirizzata al Presidente
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dell'O.G., in cui si ricordano i fatti e si esprimono le proprie considerazioni inerenti
all'accaduto. Non sono prese in esame le parti o le considerazioni che esulano dallo
stesso.
Il ricorso deve essere presentato in segreteria alunni entro il termine prescritto di 7
giorni dalla comunicazione della sanzione. I ricorsi presentati fuori termini, non
saranno, in nessun caso accolti.
Fino al giorno che precede la riunione dell'O.G. per discutere la sanzione, è possibile
presentare memorie e documentazione integrativa.
Ricevuto il ricorso, il Presidente, personalmente o nominando un componete istruttore,
provvede a reperire, se necessario, gli atti, le testimonianze, le memorie del docente
che propone la sanzione, dell'alunno, della famiglia, del Consiglio di classe, del
preside o di chi sia stato coinvolto o citato.
Il materiale reperito dall'istruttore viene raccolto in un dossier e costituisce la base
della discussione e della delibera dell'O.G.
L'organo si riunisce entro i tempi previsti e alla seduta chiama a partecipare lo
studente a cui è stata irrogata la sanzione disciplinare.
Qualora la sanzione sia stata irrogata per comportamento scorretto nei confronti di un
docente o di un non docente, anch'egli è chiamato a partecipare alla seduta. Le loro
testimonianze sono rese a verbale.
L'organo può confermare, modificare o revocare la sanzione irrogata, offrendo sempre
allo studente la possibilità di convertirla in attività utile alla scuola.
La delibera dell'O.G. viene:
notificata all’alunno interessato ( se minorenne al genitore ) che si esprimerà
sull’accettazione o meno del giudizio;
trasmessa al Dirigente Scolastico che, mediante annotazione sul registro di classe, porta a
conoscenza la componente docenti che ha emesso il provvedimento disciplinare.
10. La famiglia dell'alunno verrà avvertita mediante raccomandata a mano dell'alunno.
11. Avverso il provvedimento emesso dall’Organo di Garanzia potrà essere proposto
ricorso al T.A.R. della Regione Toscana o al Presidente della Repubblica
rispettivamente entro il termine di 30 o 60 giorni dalla data di notifica del
provvedimento.
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Alle ore 19,00 terminata la trattazione degli argomenti posti all’ordine del giorno, il
Presidente dichiara sciolta la seduta.
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IL SEGRETARIO
DEL CONSIGLIO D'iSTITUTO
F.to Giuseppe GAMBINO
IL PRESIDENTE
DEL CONSIGLIO D'ISTITUTO
F.to Damiano LA PLACA
PER COPIA CONFORME
Bagno a Ripoli, 6-5-09
IL DIRETTORE S.G.A.
(Giovanni BERNACCHIONI)
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