RASSEGNA STAMPA & NEWS
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Alessandro.
SOMMARIO
DAI QUOTIDIANI: CRONACA
IL GAZZETTINO GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE PAG.XXI
«LO SCONTRO NUOCE ALLA SANITÀ»
IL GAZZETTINO GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE PAG.XXI
DOMANI VIA ALLA SAGRA DI S. BERTILLA
IL GAZZETTINO GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE PAG.XXI
I NOMADI ALLONTANATI LA PRENDONO CON CALMA
IL GAZZETTINO GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE PAG.XXII
PRIMA ESERCITAZIONE DELLA PROTEZIONE CIVILE UNIFICATA
IL GAZZETTINO GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE PAG.XXIII
«RIFIUTI, TASSA ESAGERATA»
IL GAZZETTINO GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE PAG.XXVII
MESTRE, FUSIONE CONTESTATA
IL GAZZETTINO GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE PAG.XXIV
GRANDE VENEZIA, CORSA PER IL NUOVO STATUTO
LA NUOVA GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE PAG.3
LETTERE AL DIRETTORE: IL TRACCIATO FINALE È ANCORA DA DEFINIRE
SINDACI, RAFFICA DI NO
LA NUOVA GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE PAG.13
CONOSCO BENE QUEL PLATANO IN FOTO
LA NUOVA GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE PAG.22
OPERAIO CON IL VOLTO DEVASTATO
LA NUOVA GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE PAG.22
AUMENTI DELL’ACTV I SINDACI DA BRUGNARO «RIDURRE I RINCARI»
LA NUOVA GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE PAG.24
OGGI APPUNTAMENTI A RAFFICA, BRUGNARO PARLA DI LEADERSHIP
LA NUOVA GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE PAG.24
«DOLO RICONOSCIUTO COME OSPEDALE DI RETE DELL’ASL»
DAL COMUNE:
PIÙ SICUREZZA PER BAMBINI E CICLISTI GRAZIE ALLA NUOVA VIABILITA’
SETTIMANA EUROPEA PER LA MOBILITA’ SOSTENIBILE: TUTTE LE INIZIATIVE
ARTINPARCO: UNA DOMENICA INSIEME
PIAZZA LUNGA 1 KM: SAGRA DEL GRASPO D’UVA
METEO
FARMACIA
DAI QUOTIDIANI: CRONACA
IL GAZZETTINO GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE PAG.XXI
«LO SCONTRO NUOCE ALLA SANITÀ»
Il sindaco è preoccupato, il comitato va all'attacco. AMirano tiene banco lo scontro tra Ulss 13
e casa di riposoMariutto, il pomo della discordia è il contratto d'affitto che permette
all'ospedale di utilizzare un gran numero di immobili di proprietà dell'Ipab. Si pensi per
esempio ai reparti di Neurologia, Orl, Oculistica e Pediatria, ma anche alla chiesetta, alla villa
dove ha sede la direzione generale, alla falegnameria e ad altri uffici amministrativi. L'Ulss ha
già comunicato l'intenzione di non rinnovare il contratto in scadenza il 31 dicembre 2015, ma
la casa di riposo si oppone sostenendo che in realtà quel contratto firmato nel 1998 e
rinnovato nel 2007 scadrà solamente il 31 dicembre 2018. Tutto sta nell'interpretazione della
legge: per l'Ulss il contratto è 9+9, il Mariutto risponde che invece va rinnovato con la formula
9+6+6. La matassa è intricata, gli uffici legali delle due parti sono già al lavoro. La questione è
ormai nota: il direttore generale dell'Ulss 13 Gino Gumirato intende risparmiare i circa 500
mila euro di affitti rinunciando agli immobili e trasferendo diversi uffici (tra cui la direzione
generale) nell'area ospedaliera di Noale. Nelle scorse settimane è iniziata una battaglia di
carte e la vicenda è piuttosto intricata. «Sono preoccupata dal fatto che si sia giunti ad una
contrapposizione così netta - scrive il sindaco Maria Rosa Pavanello - perché uno scontro
simile rischia di nuocere su più livelli: all'ente Mariutto ma anche all'erogazione di servizi
sanitari. Queste sono questioni tecniche nelle quali un sindaco non ha un ruolo diretto, mi
auguro possa tornare al più presto un dialogo sereno». Il comitato Carlo Salvioli, che da quasi
20 anni segue la sanità locale, bada agli aspetti pratici: «È grave che la direzione generale vada
via da Mirano. Si chiama Ulss 13 di Mirano, gli uffici di rappresentanza vanno tenuti qui»
scrive Aldo Tonolo. Gumirato ribadisce che la riorganizzazione degli immobili permetterà un
risparmio economico e quindi un potenziamento di alcuni servizi, e Tonolo entra nel dettaglio:
«Sono d'accordo sul risparmio ma solo se i soldi risparmiati contribuiranno alla costruzione
del terzo monoblocco dell'ospedale di Mirano». Se andrà in cantiere il progetto dell'Ulss 13
come saranno riutilizzati gli spazi di proprietà del Mariutto? Da anni si parla di una
riconversione ad area residenziale di pregio a due passi dal centro, ma lo stallo del settore
edilizio non offre al momento prospettive molto rosee.
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IL GAZZETTINO GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE PAG.XXI
DOMANI VIA ALLA SAGRA DI S. BERTILLA
Chiusa la fiera di Spinea, la festa si sposta alla sagra di Santa Bertilla, dall’11 al 16 settembre,
che quest'anno festeggia il 50˚ anniversario della parrocchia. Si parte domani con
Fantaghirock, un revival degli anni 60/70/80 della band trevigiana. Sabato si continua con
Scarrossando, la corsa con le carrozzine organizzata da Uildm, il «4˚ Memorial Marco
Squizzato» (calcio a 5 nel campo parrocchiale) e, in serata, il concerto folk di Damien McFly.
Ancora sport domenica con la prima «Corri per Spinea» del gruppo podistico «RunSpineaRun»
che propone due percorsi di 6 e 12 chilometri a passo libero. La domenica continua con il
pranzo delle famiglie e con il doppio spettacolo: quello teatrale delle 15 «I favolosi '60» di
Nonsolonote, e la serata salsera con la scuola «Impronta» e i ballerini professionisti.
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IL GAZZETTINO GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE PAG.XXI
I NOMADI ALLONTANATI LA PRENDONO CON CALMA
Ordinanza non rispettata, malumori dei pendolari e nuova pioggia di segnalazioni. Un film già
visto e rivisto in tutto il Miranese, l'ultimo caso è capitato a Salzano ma non è affatto escluso
che oggi la carovana arrivi nel piazzale di un Comune limitrofo. Anche ieri i nomadi erano
tranquillamente al parcheggio della stazione ferroviaria, facendosi beffa dell'ordinanza di
sgombero che imponeva loro di andarsene entro le 18 di martedì. Sei roulotte di targa
francese per un totale di 25 persone (quasi tutti italiani, tra cui alcuni bambini) si sono
fermate a Salzano domenica provocando subito il malumore dei pendolari non solo perché
hanno occupato i parcheggi ma anche e soprattutto per la sporcizia lasciata sull'asfalto. Il
primo sopralluogo dei vigili è servito all'identificazione ma non ad allontanarli, il sindaco
Quaresimin ha sollecitato la Polizia Locale ad un nuovo sopralluogo, e la questione è
monitorata anche dai carabinieri di Noale. Il Comune si augura che oggi il piazzale sia pulito e
sgomberato, in caso contrario le forze dell'ordine dovranno procedere ad uno sgombero
forzato. Bisognerà poi tener d'occhio la prossima meta della carovana: il timore dei sindaci è
che accada come lo scorso anno quando si contarono dieci sgomberi in un mese e mezzo tra
Mirano, Spinea, Maerne, Salzano, Noale, Oriago e Cazzago. Anche in quel caso i nomadi fecero
sempre passare un paio di giorni dopo aver ricevuto l'ordinanza. Il tam-tam corre veloce e
Quaresimin garantisce di aver fatto tutto ciò che è nelle proprie possibilità: «Non essendoci
aree predisposte e attrezzate, gli accampamenti creano sempre gravi disagi perché avvengono
in zone non adeguate. Stiamo studiando soluzioni tecniche per impedire l'accesso in
parcheggio alle roulotte, senza andare contro alle norme previste dal Codice della Strada»
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IL GAZZETTINO GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE PAG.XXII
PRIMA ESERCITAZIONE DELLA PROTEZIONE CIVILE UNIFICATA
Incidenti a raffica, allagamenti, sversamenti di sostanze inquinanti: tutto nel weekend.Ma
niente paura, i cittadini non si allarmino per il via vai dei mezzi di soccorso: è solo una mega
esercitazione comprensoriale di Protezione Civile, la prima come Unione dei Comuni a cui
sono passate in capo le relative funzioni. L'iniziativa, sabato e domenica, vedrà impegnati
insieme tutti i gruppi comunali di Martellago, Mirano, Noale, Salzano, S. Maria di Sala, Spinea:
un buon centinaio di volontari. Il campo base da cui partiranno le squadre sarà allestito in
villa Farsetti a S. Maria di Sala mentre nella nuova sede della Protezione Civile di Martellago
sarà ubicata la sala operativa che coordinerà le uscite in programma. Tante. Le «tute
fosforescenti» si eserciteranno nel prosciugamento dell'acqua da alcune case a S. Maria di Sala
(il pericolo esondazioni è uno dei più impellenti nel territorio), nel bloccare con panne
assorbenti un inquinamento ambientale a Martellago, nel «ripescare» auto finite fuori strada e
nei fossati, nel soccorrere con gli operatori della Croce Gialla feriti vari, nel recupero di
animali, in interventi in quota per potare alberi pericolanti o rimuovere la neve dai tetti, e
altro ancora.
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IL GAZZETTINO GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE PAG.XXIII
«RIFIUTI, TASSA ESAGERATA»
«La raccolta differenziata non ha portato alcun risparmio per i cittadini». A sollevare la
polemica sugli effettivi vantaggi della differenziata sono il consigliere comunale Angelo
Parrotta e la deputata Arianna Spessotto del Movimento a 5 Stelle. Il Gruppo Veritas ha
accreditato il 79,55 per cento di differenziata al Comune di San Donà che lo pone al quarto
posto nella graduatoria preceduto da Meolo, Spinea e Martellago. «Questo però - dicono i 5
stelle - non si è tradotto in un alcun beneficio concreto per i cittadini, nè sulla bolletta né sui
costi del servizio complessivo di Veritas». A San Donà in media la tassa supera i 500 euro
l'anno per un'abitazione di circa 120 metri quadrati e per un nucleo familiare di quattrocinque persone. «Si tratta di una cifra consistente - precisano gli esponenti politici - che
diventa ancora più alta se a pagare sono le attività commerciali e produttive. Ci chiediamo che
fine faccia la raccolta differenziata. L'indifferenziato si aggira sul 22 per cento e i costi
rimangono notevoli, mentre ci dovrebbe esser una riduzione». A questo si somma la parte che
resta inevasa della tassa relativa agli anni 2013 e 2014. In pratica le bollette non pagate che
ammontano a 720mila euro e che sono state inglobate nella bolletta del 2015 per i
sandonatesi. «Una sentenza della Corte dei Conti della regione Toscana indica come questi
costi dovrebbero gravare non sui cittadini ma sul concessionario» ossia sulla stessa Veritas
sostengono i 5 stelle. «Quest'anno ci sarebbe stata una diminuzione della spesa - replica
l'assessore Luca Marusso - ma i 720mila euro sono un accantonamento previsto da un obbligo
di legge, altrimenti l'importo in bolletta sarebbe diminuito. Resta il fatto che le tariffe
sandonatesi sono tra le più basse della regione Veneto».
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IL GAZZETTINO GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE PAG.XXVII
MESTRE, FUSIONE CONTESTATA
Quella fusione, fosse stata per lei, non ci sarebbe mai stata. E sarebbe avvenuta a seguito di
alcune irregolarità per le quali non ha esitato ad avviare una pratica di conciliazione e una
denuncia alla Procura federale della Figc. A "rovinare" la soddisfazione per la prima vittoria
del Mestre nel campionato di serie D è Adela Gratiana Chivu, ex vice-presidente della società
che alla fine della scorsa stagione sportiva si è fusa con la Mestrina e con l’Union Pro, dando
vita al nuovo sodalizio sportivo che ha "ereditato" la serie D cedendo a Mogliano il diritto a
partecipare al campionato d’Eccellenza e a Spinea il titolo sportivo per il campionato di
Promozione. Un complesso intreccio calcistico che, secondo la signora Chivu, sarebbe
avvenuto «senza il rispetto delle procedure societarie, con firme false e mancate convocazioni
dell’assemblea». Un epilogo che l’ex vice-presidente, che dal 2003 aveva retto la società
arancione con Primo Marani, non avrebbe mai voluto vedere. E che ora ha messo in
discussione attraverso il proprio legale, che ha avviato una procedura di conciliazione presso
la Camera arbitrale di Venezia chiamando in causa lo stesso Marani e i vertici dell’Ac Mestre. Il
7 ottobre, nella sede di Marghera della Camera di commercio, è fissato il primo incontro per
tentare un accordo fra le parti. «Quello che voglio - spiega Adela Gratiana Chivu - imparentata
con il noto difensore romeno che ha vestito la maglia di Roma e Inter - è l’annullamento degli
atti dai quali sono stata estromessa che hanno portato all’avvicendamento nelle cariche
societarie, oltre a un risarcimento dei danni». In attesa dell’esito del tentativo di conciliazione,
è stata coinvolta anche la Procura federale della Lega nazionale dilettanti della Figc, presso la
quale sono contestate le procedure che hanno portato al nuovo assetto dell’Ac Mestre.
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IL GAZZETTINO GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE PAG.XXIV
GRANDE VENEZIA, CORSA PER IL NUOVO STATUTO
Il conto alla rovescia è cominciato. È nata da pochi giorni, ma la Città metropolitana lotta già
contro il tempo. Entro 4 mesi, infatti, l'assemblea metropolitana (l'insieme dei 44 sindaci
veneziani) dovrà approvare lo statuto del nuovo ente, su proposta del consiglio
metropolitano. Sul calendario, l'ultimatum scade il 31 dicembre. Se entro fine anno la "Grande
Venezia" non avrà il suo libretto d'istruzioni, l'ente verrà commissariato e rimarrà in vigore lo
statuto della vecchia Provincia. Un inizio tutto in salita, ma l'impresa non è impossibile. Poi,
nelle prossime settimane, si capirà anche se, finite le strette di mano e le pacche sulle spalle, i
consiglieri metropolitani vorranno veramente lavorare in sinergia, come una vera costituente,
o se i lavori del consiglio verranno ostacolati dalle divergenze politiche. I punti di partenza
non mancano. Sul tavolo del sindaco Brugnaro ci sono già diverse proposte di statuto. L'ultima
gli è stata consegnata a mano dall'ex commissario Cesare Castelli, che da tempo aveva
annunciato "un'idea" di statuto elaborata dai funzionari della vecchia Provincia. Senza poi
dimenticare quanti da tempo lavorano su un pacchetto di proposte per lo statuto
metropolitano, come Camera di Commercio, Università e associazioni di categoria, a partire
dagli industriali. Punto chiave dello statuto sarà la proposta di elezione del sindacao
metropolitano, ma anche il modo in cui verrà organizzata la macchina burocratica della
"Grande Venezia". Detto che con l'eliminazione della giunta si è di fronte ad un sistema più
snello (ed economico), resterà da capire come si svolgeranno nel concreto le funzioni dei
nuovi organi amministrativi. Ad esempio, al momento non c'è spazio per le commissioni,
mentre è certo che il sindaco potrà attribuire deleghe e funzioni ai consiglieri metropolitani,
che così, oltre ad una funzione consultiva, ne avranno anche una di tipo propositivo. Più opaco
il ruolo dell'assemblea metropolitana. Una prima versione della legge nazionale stabiliva che
l'assise dei sindaci si sarebbe sciolta una volta giunti all'approvazione dello statuto. Oggi non è
più così, e anche l'assemblea è diventata uno degli organi permanenti della "Grande Venezia".
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LA NUOVA GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE PAG.3
LETTERE AL DIRETTORE: IL TRACCIATO FINALE È ANCORA DA DEFINIRE
SINDACI, RAFFICA DI NO
Riparte l’autostrada Orte-Mestre ma il problema in Riviera resta quello della scelta
dell’innesto. Cioè dell’ultima parte del tracciato che nel progetto è ancora un’opzione aperta.
Infatti, non si è ancora deciso quale sarà. Le opzioni. Le scelte sull’ultima parte del tracciato
della nuova autostrada sono sostanzialmente due. La nuova Romea prevede la possibilità che
l’opera, da Codevigo, continui fino a Lova di Campagna Lupia, attraversi questo paese (in
tunnel) e poi prosegua verso Lughetto, dove ci sarà la barriera. Da qui ci sono due scelte. La
scelta A prevede che la Orte-Mestre dopo la barriera continui in direzione dello svincolo di
Roncoduro di Pianiga per innestarsi con il Passante, a ridosso del quale resta in piedi la
creazione di Veneto City, polo direzionale del Veneto. La strada da Lughetto, con questo
tracciato, proseguirà fino a Sambruson per poi attraversare in tunnel la Riviera e il Naviglio,
per rispuntare a Roncoduro a ridosso di Veneto City. Qui l’opera si innesterebbe con il
Passante . La scelta B, invece, prevede che l’opera continui in direzione Giare e Malcontenta di
Mira costeggiando il tracciato dell’attuale Romea, passi il Naviglio all’altezza di Oriago di Mira,
passi accanto a Forte Tron a Ca’ Sabbioni e spunti a Villabona, proprio prima dell’attuale
barriera, innestandosi così sull’attuale A4. La scelta è stata lasciata aperta, finora, ma è chiaro
che il tracciato favorito resta quello A cioè in direzione del Passante e di Veneto City. I sindaci.
Le razioni dei sindaci a quest’opera nel corso del tempo sono cambiate, quasi tutte in senso
negativo. I comuni di Pianiga, Camponogara, Mirano, Spinea, Mira, Dolo e in parte anche
Campagna Lupia hanno detto no con deliberazioni dei consigli comunali all’opera . Alcuni,
come il comune di Mira, hanno sposato “tout court” le posizioni dei comitati, cioè no alle
grandi opere senza se e senza ma. Altri hanno cambiato idea nel corso del tempo.
«Quest’opera», spiega il sindaco di Pianiga, Massimo Calzavara (centrodestra), è
completamente superata. È stata pensata quasi vent’anni fa con volumi di traffico che poi sono
cambiati completamente. Se prima pensavo che l’opera fosse sbagliata per l’innesto a
Roncoduro, ora penso che sia un’infrastruttura inutile. Meglio mettere in sicurezza l’attuale
Romea». Sulla stessa posizione il sindaco di Camponogara, Giampietro Menin (Pd):
«Quest’opera», dice, «va fermata. Ogni tanto dal governo viene reinserita nelle infrastrutture
da realizzare prioritariamente, ma così com’è pensata porterà solo devastazione». Cerca di
mediare, invece, il presidente della Conferenza dei sindaci della Riviera, Alessandro Campalto:
«La situazione del traffico dell’attuale Romea», dice, «è insostenibile. Ora bisognerà trovare
una linea comune di fronte alla decisione del governo di portare avanti l’opera, avendola
inserita nella Legge di stabilità.
Mariagrazia Gazzato Spinea
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LA NUOVA GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE PAG.13
CONOSCO BENE QUEL PLATANO IN FOTO
Conosco bene quel platano fotografato dalla “Nuova Venezia”. Ancora una volta un albero
della discordia a Spinea, al naturale è ancora più bello nonostante tutti i fumi pestilenziali che
assorbe dal traffico, di continuo. E ora il Comune lo vuole abbattere perché si trova in
posizione scomoda, tra i piedi - diciamo - e le auto che dovrebbero passare sopra il suo
cadavere per dare impulso alla viabilità (sic). Ma non è abbastanza compulsiva la viabilità a
Spinea? Non ci sono che auto, ovunque. L’hanno messo ai voti sul web, come si usa
democraticamente: peccato che sotto ci sia la magagna, come direbbe Totò. Cittadini, lo volete
o no? Questa era la domanda, ma la risposta, a quanto pare poteva anche essere doppia, in
teoria si poteva votare sia sì che no. Alla faccia della coerenza. Vogliamo scommettere che quel
platano finirà sotto la mannaia come gli altri “monumenti” di cui Spinea andava fiera, poteva
vantarsi e ora sono vago ricordo. Mentre la puzza degli scarichi è una realtà. Ma chi se ne
importa? Addio bellezza, avanti ipocrisia.
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LA NUOVA GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE PAG.22
OPERAIO CON IL VOLTO DEVASTATO
Una ditta che lavora in subappalto. Che utilizza macchinari non in regola. Che organizza il
lavoro dei dipendenti senza alcun controllo per evitare eventuali incidenti sempre dietro
l’angolo. Anzi, che viola le norme in materia di sicurezza. Ecco che allora, immancabilmente,
quegli incidenti accadono addirittura a distanza di appena 24 giorni l’uno dall’altro. Identica la
dinamica e pure la gravità. A rimetterci non è stato il responsabile dell’impresa ma due operai:
l’uno (romeno, classe 1986 con residenza a Spinea) si ritrova con il volto devastato a causa di
una frattura ossea facciale («con deformazione permamente del viso per gli esiti cicatriziali al
volto e per l’infossamento della piramide nasale»); all’altro (un italiano 50enne residente a
Ficarolo nel Rodigino) è “esploso” l’occhio sinistro («...il lavoratore riportava fratture multiple
dell’orbita sinistra con scoppio del bulbo oculare nonché perdita del bulbo e della sua
funzione visiva e della funzione stereoscopica bioculare»). Ora rischia di finire a processo il
datore di lavoro nonché legale rappresentante della ditta L.M. Montaggi e Costruzioni srl, di
Rovigo, Enrico Polacchini, 61 anni di Ostiglia (Mantova). Il pubblico ministero padovano
Francesco Tonon ha chiuso l’indagine e si prepara a sollecitare il giudizio a carico del titolare
dell’impresa, contestando non solo il reato di lesioni colpose gravissime (con l’aggravante di
averle commesse violando le norme relative alla prevenzione degli infortuni sul lavoro) ma
anche di non aver adottato le misure necessarie affinché le attrezzature di lavoro fossero
utilizzate in conformità alle istruzioni d’uso indicate dal fabbricante e di non aver svolto una
formazione specifica agli operai. I fatti si verificano l’ 8 novembre e il 2 dicembre 2014
nell’area della ditta di carpenteria M.A. srl con sede a Limena in via del Santo che aveva
affidato in subappalto a L.M. Montaggi e Costruzioni la “molatura” di cassoni destinati a
costituire le dighe mobili del Mose. Per quell’operazione i due operai utilizzano smerigliatrici
non a norma: il carter (l’attrezzo che racchiude il disco per la molatura) è risultato modificato.
In pratica il disco, più grande rispetto a quello originale, si inceppa spesso cosicché, mancando
una impugnatura supplementare, la smerigliatrice rimbalza. Ecco che, a seguito del
contraccolpo, in entrambi i casi l’attrezzo è piombato sul viso dei due lavoratori, segnando per
sempre le loro esistenze.
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LA NUOVA GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE PAG.22
AUMENTI DELL’ACTV I SINDACI DA BRUGNARO «RIDURRE I RINCARI»
Uniti contro gli aumenti Actv. Stamani i sindaci, o loro rappresentanti, dei sette Comuni del
Miranese saranno a Mestre per vedere Luigi Brugnaro, loro collega di Venezia e della Città
Metropolitana. Proveranno a capire quali margini ci siano per ridurre i rincari scattati l’1
giugno, dopo la delibera del 26 maggio dell’ex commissario di Venezia Vittorio Zappalorto, e
porre le basi per guardare il tariffario in un’ottica di grande città, magari oltrepassando la
divisione tra urbano ed extraurbano. Un incontro chiesto nei giorni scorsi, a cui sono stati
informati i vertici di Actv, e che arriva alla vigilia dell’apertura delle scuole. Proprio gli
studenti sono il fattore che più preoccupa il comprensorio, perché a migliaia si muovono verso
Mestre o Venezia ma pure Mirano. Ai sindaci si affianca il blog Venezia Laguna Nostra: il
rappresentante Donatello De Marco consiglia loro di avanzare le cinque proposte fatte a
novembre scorso per consentire ad Actv di avere a disposizione 50 milioni di euro. Venezia
Laguna Nostra. Era stata fatta una raccolta firme per chiedere un incontro a Zappalorto per
migliorare il servizio della terraferma e della navigazione. Con tagli mirati, ne avrebbero
usufruito gli utenti anziché toccare le corse. «Le nostre proposte restano sempre valide»,
osserva De Marco, «ovvero abolire i premi produttività ai consiglieri Actv, togliere i cda della
stessa azienda e di Vela dopo che Avm è diventato il riferimento giuridico della mobilità
locale, eliminare gli abbonamenti di servizio per le persone in attività lavorativa, esclusi gli
over 70 o chi ha ridotta mobilità e disoccupati. Non solo, perché si potrebbe cancellare la
quota parte del Comune sui biglietti turistici venduti e riaprire i rii Novo e Galeazze».
Aumenti.Se i mal di pancia sono più forti a Martellago e Spinea, zone di immediato confine con
il comune di Venezia, Mirano, Salzano, Scorzè, Noale e Santa Maria di Sala non fanno salti di
gioia. Da Martellago e Spinea, per andare a Mestre, si pagano 2,20 euro contro l’1,90 di prima,
per recarsi a Venezia 2,80 invece di 2,50. Riguardo l’abbonamento ordinario, per la terraferma
si è passati da 38 a 43 euro, per il capoluogo veneto da 42 a 48. Gli studenti, nel primo caso
sborsano 39 euro (prima 36), nel secondo 45 euro (prima 40). Da Mirano, Salzano e Scorzè, la
corsa semplice per Mestre è di 2,80 (prima 2,50) e per Venezia 3,40 (prima 3 euro). Per le
tessere, si è passati da un minimo di 40 euro a 45. Da Santa Maria di Sala per Mestre 4 euro
(prima 3,50), per Venezia 4,60 euro (prima 4). Per l’abbonamento, rincari da 5-7 euro mensili.
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LA NUOVA GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE PAG.24
OGGI APPUNTAMENTI A RAFFICA, BRUGNARO PARLA DI LEADERSHIP
Dopo la ricca anteprima di ieri entra oggi nel vivo il Festival della Politica. Si comincia in
piazzetta Battisti, alle 11.30, con il dibattito “Architettura e politica”, con la presenza di
Roberto Masiero, Renato Rizzi e Luca Taddio. Alle 16, sempre in piazzetta Battisti, Marco
Gervasoni presenta il suo libro “Le armate del presidente”, analisi della politica del Quirinale
nell’Italia Repubblicana, dialogando con Roberto Chiarini e Antonio Varsori. A mezz’ora di
distanza, nella tensostruttura davanti alla galleria Matteotti, si svolge il primo incontro dello
Spazio Pasolini: Antonio Gnoli discute con Franco Ricordi. Alle 17.30, sempre in piazza, Renzo
Mazzaro, accompagnato da Stefano Ancillotto, Gianfranco Bettin e Gianluca Amadori, presenta
il suo libro “Veneto anno zero”, mentre alle 18, in piazzetta Pellicani, Daniele Marini, Giovanni
Bossi e Alessandra Poggiani discutono di “leadership a Nordest: alla ricerca di un nuovo
paradigma”. Alle 19 , in piazza Ferretto, Paolo Mieli e Cesare De Michelis affrontano il dibattito
“leadership del Novecento: la vicenda del potere nel secolo breve”. Alle 20.45 in piazzetta
Pellicani il sindaco Brugnaro, affiancato dal primo cittadino di Treviso, Giovanni Manildo, e da
Nicola Pellicani discuterà della leadership all’interno della nuova Città metropolitana.
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LA NUOVA GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE PAG.24
«DOLO RICONOSCIUTO COME OSPEDALE DI RETE DELL’ASL»
«Ci batteremo perché Dolo sia riconosciuto come ospedale di rete, al centro del bacino
territoriale della nuova Asl oggi in discussione, vengano inoltre modificate le schede
ospedaliere e bloccato l’atto aziendale dove si prevede di privare Dolo degli attuali reparti
chirurgici con lo spostamento di questi verso Mirano e perché non si giochi più, su più tavoli,
sulla salute dei cittadini». Questa è la presa di posizione di Alberto Polo, sindaco di Dolo, sui
progetti per l’ospedale di Dolo e l’Asl 13. «Il nostro impegno sarà massimo fuori e dentro le
sedi istituzionali», presegue Polo, «entro settembre convocherò una seduta aperta del
consiglio comunale di Dolo per discutere le azioni più utili per condurre questa fondamentale
battaglia, coinvolgendo le altre istituzioni e il mondo associativo». Polo commenta la
riorganizzazione, da parte della Regione, del sistema sanitario locale. «Ho molte perplessità
sulla cosiddetta Azienda Zero che rischia di diventare uno strumento, totalmente
indipendente da qualsiasi forma di controllo e concertazione con le amministrazioni locali e i
territori, nelle mani del solo presidente della Regione».
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DAL COMUNE:
PIÙ SICUREZZA PER BAMBINI E CICLISTI GRAZIE ALLA NUOVA VIABILITA’
In questi giorni l’Assessorato ai lavori pubblici sta lavorando per ripristinare l’asfalto nel
piazzale antistante la scuola Anna Frank. È stata tolta la palizzata di legno che verrà sostituita
con una nuova. Ma le novità non finiscono qui. La riasfaltatura ha interessato anche la
carreggiata in via Solferino che verrà occupata da il viale ciclopedonale. In questo tratto è
stata rimodulata la pendenza per un corretto scolo delle acque piovane e sono state
risistemate la caditoie (tombini). Fra domani e sabato mattina sarà ultimata la segnaletica
orizzontale e quindi non ci sarà alcun cantiere quando apriranno le scuole. Questi interventi
sono connessi alla nuova viabilità in vigore dal 10 agosto scorso. La strada di collegamento tra
Via Martiri della Libertà e Via Capitanio recentemente aperta rappresenta un tassello
fondamentale per una nuova viabilità, più sostenibile ed efficiente. Tale infrastruttura
migliora la fluidità del traffico, aumenta la sicurezza dei pedoni ed evita il congestionamento
di Via Capitanio, come richiesto da moltissimi cittadini. Esaminiamo il dettaglio della nuova
viabilità:

Senso Vietato all’immissione su Via Capitanio con direzione Fornase – Spinea Centro dalla rotonda della nuova viabilità di collegamento Intervento n. 8/BIS;

Segnaletica di direzione urbana Spinea Centro direzione Via Pastrengo;

Senso Vietato all’immissione prima laterale a destra su Via Solferino dalla rotonda della
nuova viabilità di collegamento Intervento n. 8/BIS direzione Via Pastrengo;

Segnaletica di direzione urbana Spinea Centro all’intersezione con Via Pastrengo;

Senso Unico Via Solferino tratto dal civico n. 8 al civico n. 10/c – direzione Via
Capitanio a Via B. Mion;

Senso Vietato all’immissione su Via Solferino da Via Fregene – Via B. Mion in direzione
Via Capitanio;
“Intervenendo su via Solferino che diventa a senso unico e via Pastrengo, sulla quale abbiamo
collocato un dosso, - spiega l’Assessore Gianpier Chinellato - abbiamo garantito più sicurezza
per i ragazzini che vanno a scuola mediante il Pedibus e migliorato la qualità per coloro che
scelgono di muoversi in bicicletta. Ogni volta che si interviene sulla viabilità – sottolinea
l’Assessore ai lavori pubblici Gianpier Chinellato – alcuni cittadini si lamentano perché
osservano solo gli eventuali disagi davanti al proprio portone di casa. Le scelte viabilistiche
attuate migliorano nettamente la sicurezza viaria per ciclisti e pedoni e sono pensate per
favorire la mobilità dolce.”
SETTIMANA EUROPEA PER LA MOBILITA’ SOSTENIBILE: TUTTE LE INIZIATIVE
Iniziano i preparativi per la settimana europea per la mobilità sostenibile che si svolgerà dal
16 al 22 settembre prossimo. Cosa è previsto per questa settimana? Gli assessorati
all'ambiente ed alla viabilità hanno organizzato due incontri pubblici in sala consiliare, alle
ore 20.45, coordinati dalla vice sindaco Stefania Busatta. Il 19 settembre il tema centrale
riguarda il progetto VenTo, la pista ciclabile Venezia-Torino lungo il fiume Po. Sarà relatore
Paolo Pileri, professore del Politecnico di Milano, che presenterà nel dettaglio il progetto che
collegherà il capoluogo veneto a quello piemontese. A seguire, il 24 settembre, sempre alle
20.45, si terrà un incontro sulle buone prassi e sulle progettualità locali, dove si discuterà sui
progetti avviati dal comune riguardanti la mobilità sostenibile. Verrà illustrato il progetto
Pedibus dalla insegnate Laura Carraro, l'Ingegner Cacco di Utiliteam presenterà "Car Pooling";
l'Ingegner Massarente illustrerà gli strumenti per la realizzazione del Biciplan, la prof.ssa
Vittadini, descriverà come verrà realizzato il piano urbano per la mobilità sostenibile.
"Attraverso questi incontri - spiega la vice Sindaco Stefania Busatta - vogliamo sensibilizzare
ed informare tutti i cittadini su un diverso approccio al tema della mobilità. Accanto allo
sviluppo delle infrastrutture viarie è importante far crescere una coscienza civica attenta
all'uso della bicicletta e dei mezzi pubblici. Sarà quindi l'occasione per un confronto a tutto
campo su un tema decisivo per uno sviluppo sostenibile del nostro territorio".
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ARTINPARCO: UNA DOMENICA INSIEME
Continuano i preparativi per l’imminente rassegna artistica ArtinParco. L’Assessorato alla
Cultura e le Associazioni Artistiche e Culturali di Spinea – La Tavolozza, Gruppo Donne e
Colore e Gruppo Artistico Spinea – propongono una giornata dedicata all’Arte e alla Cultura:
Domenica 20 Settembre presso il Parco Nuove Gemme. Il tema individuato è “Terra e Acqua”.
Gli artisti interpretano la città nei modi e con gli sguardi a loro più congeniali nell’ambito del
progetto “La Piazza Lunga 1 Kilometro”. Ogni artista potrà esporre le sue opere di pittura,
acquerello, scultura, grafica incisoria, fotografia e molto altro. Info: Uff. 041 5071164 Cell. 339
5046145, Cell 3478163195 Mail: [email protected] , [email protected] .
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PIAZZA LUNGA 1 KM: SAGRA DEL GRASPO D’UVA
Cresce l’attesa per la 33° Sagra del Graspo d’Uva. Quest’anno la sagra si terrà dal 25 al 28
settembre ed è ricca di eventi ed appuntamenti. Cosa propone la Fiera? Innanzitutto saranno
inaugurate tre imperdibili mostre: Retrospettiva della pittrice di Ida Marcellan; Retrospettiva
dell’incisore di Gino Costantino e la “Grande esposizione di modellismo amatoriale”. Gli
appuntamenti non finiscono qui. Nei giorni successivi potrai partecipare alla gara podistica
“Corri al Graspo” del 25 settembre, scoprire i processi di pigiatura dell’uva, addentrarti tra gli
stand gastronomici, ascoltare il coro “La spineta” e tanto altro ancora. La fiera è parte
integrante “La Piazza lunga 1 km” e saranno presenti diversi stand informativi che
distribuiranno Ecosconti. A breve ulteriori aggiornamenti.
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