! ! I.I.S. G.L. LAGRANGE Sezioni associate I.T.I. “G.L.Lagrange” I.P.S.E.O.A. “G. Brera” Via Litta Modignani 65 20161 MILANO tel. 02/66222804 Fax 02/66222266 2 l percorso del Liceo scientifico delle scienze applicate, come tutti gli altri licei, fornisce agli studenti “gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinchè egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni ed ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze coerenti con le capacità e le scelte personali e adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro”. Il liceo ha la durata di cinque anni ed è suddiviso in due bienni e un quinto anno, al termine del quale gli studenti sostengo l’esame di Stato, utile al proseguimento degli studi in qualunque facoltà universi- taria. Il quinto anno è anche finalizzato ad un migliore raccordo fra la scuola e l’istruzione superiore e alla preparazione all’inserimento nella vita lavorativa (livello 4 EQF). Questa caratteristica del liceo italiano, ovvero la sua maggiore durata ( cinque anni contro i tre/ quattro anni del resto d’Europa), è compensata dall’anticipo dell’età di iscrizione alla scuola primaria, che consente ai nostri studenti di porsi al passo con i ragazzi degli altri paesi europei. La cultura liceale consente di approfondire abilità, maturare competenze e acquisire strumenti nelle aree metodologica, logico argomentativa, linguistica e comunicativa, storico-umanistica, scientifica, matematica e tecnologica. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di:: aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile; saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui; acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi ed a individuare possibili soluzioni; padroneggiare pienamente la lingua italiana; aver acquisito, nella lingua inglese, competenze comunicative corrispondenti almeno al livello B” del Quadro Comune Europeo di riferimento; conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche con riferimento particolare all’Italia e all’Europa; conoscere la storia dell’Italia, dall’antichità ai nostri giorni, inserita nel contesto europeo e internazionale; essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico, artistico italiano; comprendere il linguaggio specifico della matematica; possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali; essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici. 3 Istituto ha attivato, nell’ambito dell’autonomia, il Liceo scientifico delle scienze applicate ad orientamento sportivo. Tale progetto nasce dall’esigenza di coinvolgere studenti, già indirizzati verso materie di studio come quelle tradizionali del Liceo Scientifico, in un percorso particolarmente orientato agli aspetti teorici e pratici dello sport, dell’educazione alla salute e della maggior sensibilità verso l’ambiente nei suoi aspetti sociali e culturali. Il Liceo scientifico ad orientamento sportivo vuole essere un corso rivolto ad alunni altamente motivati allo studio ed alle attività sportive. Tutte le materie concorrono alla conoscenza e all’approfondimento delle tematiche collegate al mondo dello sport e all’acquisizione delle regole, degli strumenti, dei valori e dell’etica delle diverse discipline sportive. Il corso di studi quinquennale del Liceo Scientifico — scienze applicate ad orientamento sportivo consente di conseguire un diploma liceale scientifico con accesso a tutte le facoltà universitarie. Oltre a ciò, gli studenti beneficeranno della certificazione relativa alle competenze tecnico—sportive acquisite, quali brevetti sportivi o arbitrali. Il percorso è caratterizzato in particolare da: una solida preparazione culturale in campo letterario, storico e filosofico (Lingua e Letteratura italiana, Storia, Geografia, Filosofia); un approfondito studio della lingua straniera (Inglese); una preparazione scientifica completa e aperta alle nuove tecnologie (Matematica, Fisica, Scienze della terra, Biologia, Chimica, Informatica, Disegno e Storia dell’arte); un’attività sperimentale assidua, che si avvale del patrimonio di laboratori e di “didattica laboratoriale”. Il progetto prevede un’intensificazione dell’insegnamento delle Scienze Motorie, sia in relazione alla pratica sportiva, sia ai suoi aspetti teorici che all’educazione alla salute. Il progetto è caratterizzato da attività, che mirano ad aumentare il bagaglio del-le esperienze degli alunni attraverso più discipline sportive di gruppo o individuali. Le attività si svolgono presso strutture sportive dell’istituto o presso impianti esterni. Per ciascuna fascia di classi, vengono organizzate attività pratiche di tre tipi: una disciplina individuale: badminton, tennis; tennis da tavolo; una disciplina di squadra : baseball, hockey; una disciplina da svolgersi in ambiente naturale o acquatico: nuoto, trekking,roller, beach volley; ...e ancora: wellness,flag football. 4 L’Istituto nasce in Via Arsia, n.7, nel 1966, come succursale dell’I.T.I.S. Feltrinelli. Il primo ottobre 1971 gli è attribuita la personalità giuridica e prende il nome di IX I.T.I.S.. Il nostro Istituto è stato una delle prime scuole ad ottenere l’autorizzazione dal Ministero per il corso di Informatica, già nell’ anno scolastico 1979/80. Negli anni ’80 numerose specializzazioni sono state rinnovate mediante progetti sperimentali assistiti dal Ministero della Pubblica Istruzione: sono iniziati, così, i nuovi corsi di “Elettronica e Telecomunicazioni, Proget-to AMBRA”, nell’anno scolastico 1986/87, e di “Meccanica, Progetto ERGON", nell’ anno scolastico 1991/92, che sono entrati in ordinamento dall’a.s. 1994/95. Nello stesso anno sono stati introdotti i nuovi Programmi del Biennio. Il “Liceo Scientifico Tecnologico” è stato attivato nell' anno scolastico 2000/01 e il “Liceo Scientifico Tecnologico ad indirizzo sportivo” nell’a.s. 2006/07. Il 07/07/1987 l’istituto è intitolato a “ G.L.Lagrange” , il noto matematico piemontese (1736-1813), presidente della commissione scientifica che istituì il Sistema Metrico Decimale. Dal 1° gennaio 1999, l’ Istituto si trasferisce nel nuovo centro scolastico “A.Moro” di Via Litta Modignani, 65. Dal 1° settembre 2000, con l’accorpamento della succursale dell’ IPSAR “A. Vespucci ”, si costituisce un unico Istituto di Istruzio-ne Secondaria Superiore con due sezioni distinte: l’Istituto Tecnico Industriale e l’ Istituto Professionale dei Servizi Alberghieri e della Ristorazione. Dall’anno scolastico 2010/11, con l’entrata in vigore della Riforma, ha preso l’avvio il nuovo ordinamento dell’istruzione tecnica. Nel nostro Istituto sono stati attivati corsi di: Meccanica e meccatronica; Elettronica; Informatica. Nell’ambito della Riforma dei percorsi liceali, nello stesso anno, è stato attivato il Liceo Scientifico delle Scienze Applicate ad orientamento sportivo. Dall’anno scolastico 2014/2015 l’istituto ha investito sulla tecnologia per la didattica, e su un sistema informatizzato per la rilevazione delle presenze degli allievi, fornendo anche alle famiglie la possibilità di seguire l’andamento scolastico dei propri figli accedendo via web al registro elettronico. 5 Il “Piano dell’Offerta Formativa”, istituito dal D.P.R. n.275dell’ 8 marzo 1999 (art.3), è il documento in cui le componenti della scuola definiscono il loro campo d’azione, chiariscono le finalità del loro operare, rendendone partecipi tutti gli operatori e gli utenti della scuola. Il Piano dell’Offerta Formativa è, dunque, strumento di programmazione educativa, didattica, organizzativa e, nello stesso tempo, strumento per comunicare all’esterno della scuola. In particolare, il “Piano dell’Offerta Formativa“ dell’ I.I.S. “G.L. Lagrange” intende pianificare, in una prospettiva unita-ria, organica e coerente, l’insieme delle diverse attività e dei vari progetti avviati negli ultimi anni e quelli che saranno attua-ti nei prossimi anni scolastici, nonché stimolare alla progetta-zione d’iniziative educative e didattiche, in funzione dei nuovi compiti che l’autonomia ha affidato alle istituzioni scolastiche. La formazione richiede autonomia e libertà nell’insegnare e nell’apprendere. L’autonomia offre l’opportunità di combinare, in modo nuovo, i diversi ingredienti dell’organizzazione scolastica: i tempi d’insegnamento, i raggruppamenti degli alunni, le competenze dei docenti, gli arricchimenti del curricolo, le metodologie, gli strumenti. Autonomia, però, non vuol dire autarchia perché l’azione didattica è, comunque, sempre finalizzata al “perseguimento degli obiettivi generali del sistema nazionale d’istruzione”. L’investimento sulla tecnologia per la didattica è una delle leve per garantire il successo formativo e la libertà d’insegnamento; offrire ai genitori la possibilità di monitorare personalmente il percorso scolastico del proprio figlio consente interventi tempestivi per scongiurare l’insuccesso scolastico e rafforza il rapporto scuola – famiglia, nell’ottica della massima trasparenza. IL DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Neva Cellerino 6 La dotazione d’istituto comprende: una palestra con regolare campo da basket divisibile in due campi per mezzo di apposito telone discendente, con una tribuna che può 500 edificio e campi sportivi ospitare persone ;2 palestrine per le attività ginnico-sportive e campi esterni attrezzati per il calcio, 2 campi polivalenti in tartan, rettilineo di atletica di 100 metri con 8 corsie, buca auditorium L’auditorium è dotato di circa 300 posti a sedere, telone di proiezione e sistema video – fonico completo. L’Istituto dispone di TRE laboratori dotati di PC, video proiettore, telone di proiezione, televisori e materiale audiovisivo, ed un ’ aula dotata di LIM (lavagna interattiva, multimediale). biblioteca multimediali Sia la biblioteca centrale che le biblioteche di laboratorio dispongono di un’ampia dotazione libraria. L’istituto dispone di due aree di parcheggio: uno per le auto ed uno coperto per scooter e motociclette protetto da videosorveglianza. archeggio 7 8 FAVORIRE IL SUCCESSO PERSONALE, PROFESSIONALE E DI CITTADINANZA DI CIASCUN ALUNNO ATTRAVERSO LO STUDIO, IL RIGORE E IL PIACERE DI APPRENDERE PROSPETTIVE ED ORIENTAMENTI EDUCATIVI PLURIENNALI In conformità con il PECUP, definito dal decreto legislativo del 17 ottobre 2005, n. 226, allegato A, il progetto d'Istituto è finalizzato a: a) la crescita educativa, culturale e professionale dei giovani, per trasformare la molteplicità dei saperi in un sapere unitario, dotato di senso, ricco di motivazioni; b) lo sviluppo dell'autonoma capacità di giudizio; c) l'esercizio della responsabilità personale e sociale. Le mete formative da raggiungere alla fine di un ciclo comprendono aspetti affettivi, relazionali, cognitivi e metacognitivi declinati in termini di competenze. LA COMUNITA’ PEDAGOGICA ED EDUCATIVA DELL’ISTITUTO SI IMPEGNA A SEGUIRE LA FORMAZIONE DI CIASCUN ALUNNO sul piano qualitativo, ottimizzando e le sue attitudini, attraverso lo sviluppo di un'immagine positiva di se',una (ri)presa di fiducia e un insegnamento personalizzato; sul piano quantitativo, suscitando il desiderio di continuare gli studi, anche nell 'ottica dell'apprendimento permanente, e favorendo la costruzione di un progetto professionale adatto alle competenze e alle motivazioni acquisite. Azione 1: cultura dell'accoglienza, dell'inclusione, della soddisfazione e dello stare bene a scuola, conferma del percorso di studi o riorientamento. Azione 2:l'insegnamento, che pone al centro la personalità di ciascun alunno, promuove la conoscenza di sè, dei propri stili di apprendimento per meglio padroneggiarli ed usarli. Azione 3: superamento delle difficoltà e rinforzo degli apprendimenti, nell'insieme delle discipline, attraverso una valutazione diagnostica e attività di recupero durante l'intera vita scolastica dell'alunno. Conferma o ridefinizione del progetto formativo dell'alunno, considerando le sue competenze e le sue motivazioni. Azione 4:cura e accompagnamento degli alunni con specifiche difficoltà di apprendimento attraverso una programmazione collegiale e una buona organizzazione degli insegnanti di sostegno nell'individuazione delle difficoltà. Il tutoraggio efficace sfocerà in azioni collettive per una valutazione formativa. Stretta collaborazione con le famiglie. Promuove l'acquisizione di valori etici, sociali e democratici che permettano a ciascuno di vivere insieme imparando a conoscersi e (ri)conoscere l'altro comprendendo e accettando le differenze Azione 1:costruire un vivere insieme basato sul rispetto reciproco e sull'osservanza delle regole. Insegnare la gestione delle crisi e dei conflitti. Azione 2.: educare alla differenza di genere, combattere i comportamenti di stalking o aggressivi e l'omofobia. 9 IL PROGETTO DIDATTICO-EDUCATIVO Articolazione del progetto intorno al concetto di centralità dello studente nella sua duplice condizione di uguaglianza e diversità, in un contesto di pari opportunità. Le competenze chiave di cittadinanza e per l’apprendimento permanente (spesso sovrapponibili) rappresentano finalità interdisciplinari per lo sviluppo e la crescita della persona intesa nella sua singolarità, autonomia, apertura, totalità e dignità. Imparare ad imparare Apprendimento consapevole: l’alunno assume la responsabilità della propria formazione e rinforza la propria identità, anche nella prospettiva dell ’apprendimento permanente. Ragionato: l’alunno sviluppa le competenze logiche; Intuitivo e creativo: l’alunno comprende il proprio talento creativo e come usarlo; Critico: l’alunno interpreta la realtà secondo autonomia di giudizio; Apprendimento in sè: l’alunno ama imparare sviluppando curiosità Progettare Organizzare percorsi didattici di apprendimento per competenze attraverso metodolgie progettuali e laboratoriali utilizzando lo strumento dell’Unità di Apprendimento Comunicare La crescita civile e democratica, umana e sociale dell’individuo non può che essere il risultato della formazione di competenze pluriculturali: a tal fine, riveste un ruolo fondamentale l’acquisizione del concetto di comunicazione come elemento fondamentale della convivenza, di espressione del proprio pensiero, della coscienza di sé e degli altri anche in termini di diversità di pensiero e opinione, diversità di genere, nella tolleranza. Collaborare e partecipare Educare gli alunni a trovare la propria collocazione negli spazi e nei tempi dell’Istituto attraverso una partecipazione consapevole, nel rispetto delle regole della vita scolastica. Rinforzare i lavori di gruppo nel rispetto dei ruoli e nella valorizzazione delle competenze di ciascuno. Collaborazione tra alunni di indirizzi diversi nella realizzazione di progetti comuni. Agire in modo autonomo e responsabile Sviluppare a tutti i livelli il senso di responsabilità in termini di qualità collettiva di vita e di studio. Sensibilizzare il personale e gli alunni ai temi della sicurezza. Avvalersi del Regolamento d’Istituto come strumento di riferimento per la regolamentazione della vita scolastica nella pratica di valori formulati e condivisi. Risolvere problemi Affrontare le situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando contenuti e metodi delle diverse discipline Individuare collegamenti e relazioni Individuare collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi, concetti diversi, cogliendo analogie e differenze, distinguendo fatti ed opinioni ed elaborando argomentazioni coerenti. Acquisire ed interpretare l’informazione Accedere alle fonti di informazione e sviluppare le competenze sull’uso delle nuove tecnologie per ottimizzare gli apprendimenti e aprirsi sul mondo. Usare in modo sistematico le tecnologie dell’informatica nella ricerca, interpretazione e gestione delle informazioni. 10 Istituto Tecnico costituisce una articolazione dell’istruzione tecni-ca e la sua identità è connotata da una solida base culturale a carat-tere scientifico e tecnologico, in linea con le indicazioni dell’Unione Europea. Il percorso si articola in un’area generale comune ed in aree di indirizzo. Le linee guida nazionali, a sostegno dell’autonomia organizzativa e didattica, comprendono l’articolazione in competenze, abilità e conoscenze dei risultati di apprendimento, anche con riferimento al quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (European Qualification Framework– EQF). L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazio-ne di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione: asse dei linguaggi, matematico, scientificotecnologico, storico-sociale. Il profilo del settore tecnologico si caratterizza per la cultura tecnicoscientifica e tecnologica in ambiti ove interviene permanentemente l’innovazione dei processi, dei prodotti e dei servizi, delle metodologie di progettazione e di organizzazione. Il percorso di studio si articola in due bienni ed un quinto anno di 32 ore settimanali. Il primo biennio, con funzione orientativa e finalizzato all’apprendimento dei saperi-chiave, acquisiti soprattutto attraverso l’attività di laboratorio (livello 2 EQF); il secondo biennio (livello EQF 3 e 4)in cui le discipline di indirizzo assumo connotazioni specifiche con l’obiettivo di far raggiungere agli studenti nel quinto un’ adeguata competenza di settore idonea all’inserimento diretto nel mondo del lavoro, al proseguimento degli studi nel sistema dell’istruzione e formazione tecnica superiore, ai percorsi universitari (livello 4 EQF). 11 Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di: individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecno-logia e le conseguenti modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, lo-cali e globali; orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con l’utilizzo di appropriate tecniche di indagine; utilizzare le tecnologie specifiche dei vari indirizzi; orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro, sia alla tutela dall’ambiente e del territorio; intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo; riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione del controllo dei diversi processi produttivi; analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e al cambiamento delle condizioni di vita; riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sua applicazioni industriali; riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa. 12 Verticale: gradualità delle competenze e continuità tra i diversi livelli del ciclo di studi. Orizzontale: interdisciplinarità. Tutte le discipline concorrono all’acquisizione delle stesse competenze esplicitate negli assi culturali e negli obiettivi educativi. Ciascuna disciplina è integrata in un contesto di sapere e saper fare che sfocia nella competenza Flessibile: fermo restando le competenze da raggiungere, la programmazione sa modulare, variare, adattare i contesti e i contenuti di apprendimento ai reali bisogni degli alunni, anche all’interno dello stesso gruppo classe. Laboratoriale: privilegia l’apprendimento attivo attraverso proposte di azioni concrete che mettano in gioco diverse competenze. (perspectives actionnelles del Quadro Comune Europeo di Riferimento) Responsabile principale della definizione del processo formativo è il gruppo/comunità dei docenti aggregati sia per assi culturali/aree professionali, sia per consigli di classe. Il Consiglio di classe svolge il suo ruolo di organo tecnico chiamato a deliberare la programmazione dell’attività della classe e la definizione delle competenze trasversali (comportamentali e cognitive). E’ chiamato inoltre ad esprimere il suo parere in ordine alle valutazioni periodiche e finali degli allievi. Ad esso il collegio affida la funzione di tradurre operativamente le scelte effettuate dai dipartimenti: progettare, in termini di competenze, conoscenze ed abilità, la programmazione di classe tracciando le metodologie e le strategie da mettere in atto per il conseguimento delle stesse; attuare il percorso formativo di insegnamento/ apprendimento; realizzare e somministrare le prove di verifica per competenze. Il compito del consiglio di classe, in particolare, consiste nel definire il piano formativo secondo una rete di Unità di Apprendimento. E’ in questo contesto che si apre lo spazio per un’effettiva trasparenza all’interno della scuola, Per una didattica per competenze: Aggregare le discipline per assi culturali e identificare i “saperi essenziali” nuclei portanti. Scegliere un approccio misto, che alterna modo costruttivo – lezioni, compiti,laboratori, esperienze. Sospendere il giudizio e incoraggiare il cammino, tollerando anche incertezze o errori purché vi sia dedizione e impegno Ai Dipartimenti raggruppati per assi culturali (eventualmente suddivisi in sottodipartimenti disciplinari) il Collegio delega: la programmazione per competenze, per asse e per disciplina, al fine di adeguare le linee guida o le indicazioni nazionali alle esigenze della specifica istituzione, secondo le indicazioni del POF; la progettazione multidisciplinare e quella dei percorsi per il conseguimento delle competenze di cittadinanza; la determinazione degli standard (in termini di competenze) comuni a tutte le classi parallele e i criteri uniformi di valutazione delle competenze; l’attività di ricerca e documentazione di materiale didattico relativo alle competenze e la produzione di tipologie di prove per la valutazione delle stesse. che consente agli studenti di conoscere gli obiettivi didattici ed educativi del loro curricolo, il percorso formativo e le sue varie fasi. Tutto ciò tenendo presente che il rapporto educativo presenta una ricchezza umana, che non può essere ricondotto ad una semplice prestazione di servizi o nella angusta dimensione d’istruzione/informazione. Nei consigli di classe sono esplicitati: 1. i livelli di partenza accertati con i test d’ingresso nelle classi iniziali e gli obiettivi educativi; 2. le attività che ampliano l’offerta formativa ( temi educativi trasversali, approfondimenti disciplinari, viaggi d’istruzione, ecc.); 3. le modalità per il recupero e per il sostegno; 4. con le componenti elette, il piano di lavoro è illustrato. Particolare importanza assume il ruolo esercitato dai rappresentanti eletti delle componenti genitori ed alunni nel consiglio di classe per l’ elaborazione di proposte e nel dare seguito alle decisioni. prese 13 In ogni consiglio di classe è eletto un docente coordinatore. Il coordinatore svolge le seguenti funzioni: 1. contribuire alla realizzazione di un rapporto educativo proficuo e continuativo fra gli insegnanti e gli allievi; 2. attivare e mantenere un rapporto di comunicazione costante con le famiglie degli alunni; 3. assumere, ove ne ricorra il caso, la funzione di “tutor” nei confronti di quegli alunni, soprattutto nelle classi del biennio, che presentano maggiori difficoltà nell’approccio allo studio, di Segue a questo punto la programmazione del docente che ,in conformità con le indicazioni dei dipartimenti e del Consiglio di classe, si concretizza nel piano annuale individuale. Ogni docente, avendo a disposizione il piano di lavoro per la propria materia e le proposte di attività comuni e/o interdisciplinari, programma l’attività didattica nelle sue classi secondo la strategia operativa ritenuta più idonea per raggiungere le competenze stabiliti collegialmente. Organizza, cioè, i contenuti in base alle competenze prefissate, sceglie metodi, attività e materiali adeguati ai bisogni degli allievi, procede a costanti verifiche dei risultati conseguiti. La flessibilità didattica e organizzativa risponde sia alle diverse esigenze di formazione espresse dagli studenti sia alla necessità di prevenire e contrastare la dispersione scolastica e assicurare il successo formativo. L’attività didattica si estrinseca tramite: 1. lezioni frontali con l’ausilio dei tradizionali sussidi didattici ( metodo deduttivo); 2. analisi e soluzione di problemi ( metodo induttivo); 3. lavoro cooperativo per progetti; 4. lezioni condotte attraverso l’uso di sussidi didattici multimediali; 5. attività di laboratorio basate sul metodo sperimentale, sulle tecniche e sulla manualità; 6. preparazione, somministrazione, correzione e valutazione di verifiche (scritte, orali, scritto-grafiche, pratiche); 7. interventi individualizzati di recupero, sostegno, approfondimento; 8. attività di alternanza scuola /lavoro; 9. ogni altra attività che gli organi colle- concerto con il docente referente per il progetto “Successo formativo”; 4. prendere nota dei ritardi e delle assenze prolungate, e, secondo quanto disposto dal Regolamento di Istituto, informare le famiglie; 5. comunicare al consiglio di classe al momento delle valutazioni l’andamento didattico- disciplinare della classe, la situazione aggiornata delle assenze, dei ritardi e delle note di carattere disciplinare. giali e/o il docente ritengano funzionale alla r acquisizione delle competenze, abilità e conoscenze individuate in sede di programmazione, quali visite guidate, viaggi d’istruzione, ecc.. E’ compito del docente: valutare la situazione iniziale della classe ed i livelli individuali di preparazione su cui impostare un’adeguata programmazione mirata al recupero delle carenze riscontrate; guidare l’alunno ad un metodo di studio corretto, soprattutto nelle classi iniziali dei cicli di studio, con particolare attenzione agli allievi delle classi prime, tenendo conto dell’oggettiva difficoltà degli stessi ad adattarsi al nuovo ambiente di studio; comunicare e motivare tempestivamente all’allievo le valutazioni delle verifiche; programmare le verifiche scritte, possibilmente con una settimana di anticipo e registrarle sul giornale di classe onde evitare accumulo di prove; adattare la scala di misurazione fissata nelle riunioni dei dipartimenti disciplinari e nei rispettivi consigli di classe, alla peculiarità di ogni singola disciplina; essere in possesso, al termine del quadrimestre, di un congruo numero di verifiche e valutazioni; annotare tempestivamente sul libretto delle valutazioni degli allievi l’esito delle verifiche e accertarsi successivamente della presa visione da parte dei genitori, per gli studenti minorenni; prestare particolare attenzione agli allievi in gravi difficoltà e a rischio di insuccesso scolastico e di abbandono con tempestiva segnalazione al dirigente scolastico, al fine di attivare opportune iniziative; far partecipare gli allievi alla discussione sulle scelte relative alla programmazione, alla definizione degli obiettivi didattici, ai criteri di valutazione, alla scelta dei libri di testo, al materiale didattico, esplicitando le strategie e gli strumenti di verifica. 14 Le competenze sviluppate nelle singole discipline, ciascuna delle quali apporta un proprio speci-fico contributo, rappresentano il presupposto fondamentale per la piena realizzazione dell’indi-viduo e per la partecipazione attiva alla vita sociale. Compito dei docenti è quello di individuare i graduali traguardi di competenza (I e II biennio, 5^ anno) in relazione ai bisogni formativi e alle reali potenzialità dei nostri alunni,coniugati con le risorse personali e strutturali del nostro Istituto e con le risorse del territorio. A conclusione del primo biennio: Competenze declinate negli assi culturali Livello 2 del Quadro europeo delle Qualifiche A conclusione del secondo biennio: Continuità nell’approfondimento delle competenze degli assi culturali Profilo in uscita dal secondo biennio secondo le Indicazioni per I Nuovi Tecnici.. Livello 3 e 4 del Quadro europeo delle Qualifiche A conclusione del 5^ anno: Competenze conformi al PECUP e ai LEP previsti dal profilo in uscita. Livello 4 del Quadro europeo delle Qualifiche. Il D.M. 139 /07, che introduce l’obbligo d’istruzione fino al sedicesimo anno di età, stabilisce che,al termine del primo biennio della secondaria superiore, il consiglio di classe, accanto alla “pagella” , certifichi le competenze di base acquisite dallo studente, secondo quanto previsto dalle direttive dell ’ Unione Europea e in linea con tutti i Paesi dell’Unione che dal 2012 dovranno adottare i riferimenti EQF nei certificati e nei diplomi e l’assunzione delle 8 competenze chiave di cittadinanza. Compito del primo biennio è quello di sviluppare un insieme di conoscenze e abilità capaci di for-nire allo studente le competenze necessarie per inserirsi come cittadino consapevole e attivo nella società, garantendo a tutti pari opportunità formativa in uscita dall’obbligo di istruzione. Le competenze sono essenzialmente ciò che una persona dimostra di saper fare(anche intellet-tualmente)in modo efficace, in relazione ad un determinato obiettivo, compito o attività in un de-terminato ambito disciplinare o professionale. Di conseguenza la loro valutazione implica di “ ac-certare non ciò che lo studente sa, ma ciò che lo studente sa fare consapevolmente con ciò che sa”. Il consiglio di classe valuta le competenze secondo 3 livelli: Livello base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze e abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fon-damentali. Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in si-tuazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. Livello avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell ’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprio opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli. 15 Nella valutazione vengono prese in considerazione le discipline dell'a-rea generale raggruppate in quattro assi culturali: Asse dei linguaggi Asse matematico Asse scientifico- tecnologico Asse storico- sociale che hanno la finalità di far raggiungere agli studenti le otto competenze chiave di cittadinanza. ASSE DEI LINGUAGGI : prevede co- me primo obiettivo la padronanza della lingua italiana, come capacità di gestire la comunicazione orale, di leggere, comprendere e interpretare testi di vario tipo e di produrre lavori scritti con molteplici finalità. Riguarda, inoltre, la conoscenza di almeno una lingua straniera; la capacità di fruire del patrimonio artistico e letterario; l 'utilizzo delle tecnologie, della comunicazione e dell' informazione. MATEMATICO: riguarda la capacità di utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, di confrontare e analizzare figure geometriche, di individuare e risolvere problemi e di analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti. ASSE ASSE TECNOLOGICO: SCIENTIFICO— riguarda metodi, concetti e atteggiamenti indispensabili per porsi domande, osservare e comprendere il mondo naturale e quello delle attività umane e contribuire al loro sviluppo nel rispetto dell'ambiente e della persona. In questo campo assumono particolare rilievo l'apprendimento incentrato sull'esperienza e l'attività di laboratorio. ASSE STORICO-SOCIALE: riguarda la capacità di percepire gli eventi sto-rici a livello locale, nazionale, europeo e mondiale, cogliendone le connes-sioni con i fenomeni sociali ed econo-mici; l'esercizio della partecipazione responsabile alla vita sociale nel ri-spetto dei valori dell'inclusione e dell'integrazione. 16 CONOSCENZA Pressocchè nulla COMPRENSIONE Non ha compreso i concetti studiati Ha compreso solo Frammentaria e parzialmente i consuperficiale cetti studiati APPLICAZIONE ANALISI SINTESI VOTO Non sa applicare prinNon sa analizzare Non sa sintetizzare le cipi, regole e proceduproblemi e situazioni conoscenze re studiate 1-3 Applica principi, regole Effettua analisi par- Effettua sintesi parziali e procedure in modo ziali ed occasionali e/o imprecise occasionale e parziale 4 Sa applicare con caHa compreso i conrenze principi, regole Completa, ma cetti, ma è insicuro e procedure, se non approfondita nell’esposizione guida- to Analizza con carenSintetizza con carenze problemi e situaze, se guidato zioni, se guidato 5 Ha compreso i con- Sa applicare principi, Completa, ma Analizza problemi e Sintetizza, se guidato cetti, ma è insicuro regole e procedure, se non approfondita situazioni, se guidato guidato nell’esposizione 6 Completa e approfondita Ha compreso i con- Sa applicare principi, Sa scomporre i proE’ autonomo nella sincetti e li esprime con regole e procedure blemi ed è abbastantesi discreta sicurezza autonomamente za autonomo Ha compreso i conCompleta e assi- cetti e li esprime con un buon grado di milata sicurezza Sa applicare autonoSa scorporare i pro- Sa organizzare conomamente principi e blemi autonomamen- scenze e procedure procedure in situazioni te con autonomia nuove 7-8 9 - 10 17 La valutazione è espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale, sia collegiale e dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva (DPR. 249/98 e succ. modificazioni). La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comporta-mento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. Essa concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con l'obiettivo europeo dell'apprendi-mento permanente. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico sono coerenti con le competenze previste dal piano dell'offerta formativa. Al termine di ogni Unità di Apprendimento avviene la valutazione formativa sulla base di un’apposita griglia unitaria pluridimensionale che fa riferimento alle evidenze e ai compiti-problema, agli indicatori ed alle dimensioni previsti nelle rubriche delle competenze mirate .La griglia di valutazione riporta un buon numero di possibili indicatori e relativi descrittori riferiti alle diverse dimensioni dell’ap-prendere in gioco nella maturazione di competenze: relazionale, affettiva e motivazionale, sociale, pratica, cognitiva, della meta-competenza e del problem solving. Sono, nella maggior parte, indicatori di tipo sovradisciplinare. Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegna-mento. La scuola assicura alle famiglie una informazione tempestiva circa il processo di apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico. La valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti è effettuata dal consiglio di classe, presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato. Per le singole discipline, o gruppo di discipline valutate con un unico voto, e per il comportamento, la valutazione è espressa in decimi e il voto numerico è riportato anche in lettere nel documento di valutazione. Per gli studenti del triennio la valutazione del comportamento concorre alla determina-zione dei crediti scolastici. Sono ammessi alla classe successiva o, per la classe quinta, all’esame di Stato, gli alunni che, in sede di scrutinio finale, conseguono una valutazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina, o gruppo di discipline valutate con un voto unico e nel comportamento. 18 19 ll debito, assegnato durante lo scrutinio di fine anno, deve essere saldato nel corso del medesimo anno scolastico, affinchè si creino le condizioni per l’ammissione alla classe successiva. Le attività di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del POF e l’istituzione scolastica promuove e favorisce la partecipazione attiva degli studenti, informando adeguatamente le famiglie. Le attività di recupero diventano obbligatorie in due momenti dell’anno scola-stico: all’inizio del secondo quadrimestre e dopo gli scrutini finali. ATTIVITA’ DI RECUPERO STUDIO INDIVIDUALE Il docente prepara un piano di lavoro personalizzato, che lo studente svilup-pa in modo del tutto autonomo. PAUSA DIDATTICA Il docente interrompe il normale svolgi-mento del programma per effettuare: attività di recupero per gli studenti il cui profitto è insufficiente e attività di appro-fondimento per gli altri studenti. SPORTELLO DIDATTICO Il docente stende un piano di lavoro personalizzato, che lo studente è tenuto a svolgere in modo autonomo. Il docen-te fissa una serie di incontri pomeridia-ni, ai quali lo studente si presenterà per il controllo del lavoro svolto e per otte-nere spiegazioni sugli argomenti in cui permangono difficoltà. ( per un minimo di 2 studenti e per un massimo di 6. CORSI DISCIPLINARI Corsi di recupero, individuati dal consiglio di classe, secondo la delibera del collegio docenti. Tali corsi sono destinati a gruppi di 10/12 studenti. Le famiglie sono libere di scegliere altre modalità di recupero, se non si avvalgo-no di quelle promosse dalla scuola, ma dovranno darne comunicazione scritta all’istituzione scolastica. L’allievo è comunque tenuto a sottoporsi alle prove di valutazione che seguiranno la fase di recupero. Di tutte le iniziative di recupero, del calendario delle verifiche e dei relativi esiti sarà data tempestiva comunicazione alle famiglie. Modelli didattici per il recupero durante il periodo estivo: STUDIO INDIVIDUALE,CORSI DISCIPLINARI, SPORTEL-LO DIDATTICO. COMPOSIZIONE DEI GRUPPI Ogni gruppo dovrà essere composto da 10–12 unità. I gruppi saranno formati secondo i seguenti criteri : alunni della stessa classe; alunni di classi parallele (quando possibile); alunni di classi verticali. Per quanto riguarda lo sportello, si pre-vede la partecipazione a ciascun incon-tro di minimo 2 , massimo 6 studenti. Per l’assegnazione dei docenti ai gruppi di studenti, saranno utilizzati docenti disponibili. In assenza di disponibilità di docenti interni, saranno individuati docenti esterni. 20 1. Le proposte di voto dovranno scaturire da un congruo numero di prove scritte, grafiche, orali e pratiche svolte all'interno dell'orario di lezione e a casa, prove corrette e classificate, utilizzando l 'intera scala di valutazione, secondo la tabella prevista. 2. Ciascun docente, ed in conseguenza il competente consiglio di classe, dovrà prendere in considerazione, per ogni singolo allievo, non solo il profitto globalmente conseguito, ma anche: l'impegno nello studio; la progressione rispetto ai livelli di partenza; il raggiungimento degli obiettivi formativi di ogni disciplina; le capacità e le attitudini ad organizzare autonomamente e in modo costruttivo il proprio studio; l'esito dell'accertamento del debito formativo del primo quadrimestre; la partecipazione ad eventuali attività di recupero; la situazione dell'allievo in relazione all'andamento della classe. 3. Al fine della validità dell'anno scolastico compreso quello relativo all'ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato. Sono previste le seguenti deroghe al suddetto limite: problemi di famiglia e di salute documentati, partecipazione ad attività sportive ed agonistiche documentate e esperienze lavorative documentate da contratto, a condizione che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del c.d.c., la possibilità di procedere alla valutazione. 4. Il credito scolastico, che esprime la valutazione del grado di preparazione complessiva raggiunta, con riguardo al profitto e tenendo in considerazione anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno al dialogo educativo, alle attività complementari ed integrative e l'eventuale credito formativo, è attribuito agli allievi delle classi terza , quarta e quinta secondo la tabella A del D.M. 99 del 2009. Media dei voti CREDITO SCOLASTICO III IV V M=6 3-4 3-4 4-5 6 < M <_ 7 4-5 4-5 5-6 7 < M <_ 8 5-6 5-6 6-7 8 <M <_ 9 6-7 6-7 7-8 9<M <_ 10 7-8 7-8 8-9 punti punti punti 5. Il credito formativo, per il quale verrà riconosciuto un punto all'interno della banda di appartenenza, sarà attribuito sulla base della valutazione delle attività svolte all'esterno della scuola, in relazione agli obiettivi educativi e formativi del corso di studi, adeguatamente documentate, attestate dagli enti, associazioni, istituzioni presso le quali è stata realizzata l'esperienza, così come previsto dalle disposizioni ministeriali (D.M. 24/2/2000 n. 49). L'attestato dovrà contenere una sintetica descrizione dell'esperienza stessa. 6. Verranno valutate, per il credito formativo, le attività svolte con interesse e con esito positivo ( valutazione superiore alla sufficienza) dagli studenti che si avvalgono dell'Insegnamento della Religione Cattolica o delle Attività alternative formative, organizzate dall'istituto.(O.M.26/07 art.8 c.4) 7. L'attribuzione del credito scolastico va deliberata, motivata e verbalizzata. 8. Nelle materie in cui l’elevato numero di assenze abbia impedito la verifica e la valutazione dello studente, si perverrà ad un giudizio di "non classificato". 21 9. A fronte di una sola valutazione, il consiglio di classe potrà modificare la stessa con sintetica motivazione. 10. La definizione del "voto di condotta" si baserà su comportamento, inteso come: a) partecipazione all'attività didattica; b) rispetto degli altri; c) rispetto del materiale e strutture della scuo-la; d) frequenza, assenze ingiustificate e ritardi, note e provvedimenti disciplinari, sia durante tutto il periodo di permanenza dello studente nella sede scolastica, sia con riferimento alla sua partecipazio-ne ad attività e interventi educativi realizzati anche al di fuori della sede. 11. La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e alla determinazione della media dei voti ai fini della definizione del credito scolastico. Determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al suc-cessivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo. 12. Se le proposte di voto dei docenti delle discipline saranno accolte senza dissenso, esse si intenderanno approvate all'unanimità. In caso contrario, si procederà alla votazione, dalla quale gli aventi diritto non si potranno astenere. Il dissenso, la discussione e il risultato della votazione saranno trascritti a verbale. 13. Il consiglio di classe, terminata l'attribuzione dei voti e dopo aver discusso il profilo complessivo dello studente, procederà alla delibera di: Promozione, se i voti di profitto saranno pari o superiori a 6/10 in tutte le discipline. Non ammissione alla classe successiva, quando le insufficienze, per numero e gravità non consentano, a giudizio del consiglio di classe, un reale recupero adeguato agli obiettivi della classe successiva. Sospensione del giudizio finale, quando, pur in presenza di una o più insufficienze , al massimo tre, si ritenga che lo studente possa raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline in cui è insufficiente, mediante la frequenza di opportuni interventi di recupero, organizzati dall'istituto. 14. Alle famiglie degli studenti, il cui giudizio è stato rinviato, verranno comunicate per iscritto dal dirigente scolastico le decisioni assunte dal consiglio di classe, indicando le specifiche carenze rileva-te dai docenti delle singole discipline, i voti proposti dai docenti in sede di scrutinio nella o nelle discipline nelle quali l'alunno non ha conseguito la sufficienza. Contestualmente verranno indicati modali-tà, tempi degli interventi didattici di recupero e delle relative verifiche. 15. A conclusione dei suddetti interventi didattici, e comunque entro l 'inizio delle lezioni dell'anno scolastico successivo, i consigli di classe, alla luce delle verifiche effettuate e dei risultati conseguiti dallo studente anche nella fase di recupero, formuleranno il giudizio finale, che in caso di esito positivo comporterà l’ammissione alla classe successiva, e in caso di esito negativo, la non ammissione. ESAMI DI STATO 16. Saranno ammessi agli esami di stato gli alunni che abbiano una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e un voto in comportamento non inferiore a sei decimi. Il voto di compor-tamento concorre alla definizione del credito scolastico. 17. L'attribuzione del credito scolastico va deliberata, motivata e verbalizzata. 18. Per l'ammissione, il consiglio di classe procederà ad una valutazione dello studente,che tenga conto delle conoscenze e delle competenze acquisite dall'allievo nell'ultimo anno del corso di studi, delle sue capacità critiche ed espressive e degli sforzi compiuti per colmare eventuali lacune e raggiungere una preparazione idonea a consentirgli di affrontare l’esame. 19. Il consiglio di classe adotta liberamente criteri e modalità da seguire per la formalizzazione della deliberazione di ammissione. Le delibere di “non ammissione” devono essere puntualmente motivate. 20. Il consiglio di classe può motivatamente integrare, fermo restando il massimo di 25 punti, il punteggio del credito scolastico. 20-21 22 VOTO 10 9 INDICATORI DESCRITTORI Comportamento,inteso come: a) partecipazione all’attività didattica, b) rispetto degli altri, c)rispetto del materiale e strutture della scuola. Provvedimenti disciplinari Frequenza, assenze non giustificate/ ritardi Nessuno. Frequenta con assiduità, giustifica regolarmente le assenze e rispetta l’orario delle lezioni. Comportamento,inteso come: a) partecipazione all'attività didattica, b) rispetto degli altri, , c)rispetto del materiale e strutture della scuola. La/lo studentessa/studente segue con costante attenzione le lezioni, partecipando in modo attivo. E' sempre corretta/o ed educata/o nei rapporti con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola. Rispetta e utilizza responsabilmente il materiale e le strutture comuni. Provvedimenti disciplinari Frequenza,assenze non giustificate/ ritardi Nessuno. Frequenta con assiduità, giustifica regolarmente le assenze e rispetta l'orario delle lezioni. Comportamento,inteso come: all’attività partecipazione all’attività didattica, b) rispetto degli altri, c)rispetto del materiale e strutture della scuola. La/lo studentessa/e partecipa in modo generalmente positivo didattica. E’sostanzialmente corretta/o nei rapporti con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola. Rispetta e utilizza responsabilmente il materiale e le strutture comuni. Provvedimenti disciplinari Nonostante abbia ricevuto talvolta richiami verbali, l’allieva/o ha dimostrato di essere in grado di controllarsi e di correggere il proprio comportamento. Frequenza,assenze non giustificate/ ritardi Frequenta con regolarità, giustifica regolarmente le assenze, ma talvolta non rispetta gli orari. a) 8 a) 7 La/lo studentessa/studente partecipa in modo attivo e costruttivo all’attività didattica, collaborando con i docenti e i compagni. E’ sempre corretta/o ed educata/o nei rapporti con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola. Rispetta e utilizza responsabilmente il materiale e le strutture comuni. Comportamento,inteso come: se partecipazione all'attività didattica, b) rispetto degli altri, c)rispetto del materiale e strutture della scuola. La/lo studentessa/studente partecipa all'attività didattica solo sollecitata/o. Si comporta in modo abbastanza corretto nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola . Rispetta il materiale e le strutture comuni. Provvedimenti disciplinari Nonostante abbia ricevuto qualche richiamo verbale e scritto, l'allieva/o ha dimostrato di essere in grado di controllarsi e di correggere il proprio comportamento. Frequenza,assenze non giustificate/ ritardi Si rende responsabile di assenze e ritardi , che non giustifica regolarmente. 23 VOTO 6 INDICATORI Comportamento,inteso come: a)partecipazione all’attività didattica, b) rispetto degli altri, c)rispetto del materiale e strutture della scuola. 4-3 La/lo studentessa/studente partecipa all’attività di-dattica solo se sollecitata/o e a volte è fonte di di-sturbo durante le lezioni. Si comporta in modo non sempre corretto nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola . A volte utilizza in modo poco responsabile il mate-riale e le strutture comuni. Rispetto delle regole Nonostante abbia ricevuto ammonizioni verbali e scritte e/o sia stato sanzionato con l’allontanamen-to dalla comunità scolastica, l’allieva/o ha dimostrato di essere in grado di controllarsi e di correggere il proprio comportamento. Frequenza,assenze non giustificate/ritardi Si rende responsabile di assenze e ritardi ,che non giustifica regolarmente. Comportamento,inteso come: a)partecipazione all’attività didattica, b) rispetto degli altri, c)rispetto del materiale e strutture della scuola. 5 DESCRITTORI La/lo studente/studentessa non partecipa all’attività didattica ed è causa di continuo impedimento alle lezioni. Si comporta in modo scorretto e offensivo nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola . Utilizza in modo poco responsabile il materiale e le strutture comuni, provocando danni per incuria. Rispetto delle regole La/lo studentessa/studente ha violato ripetutamente il regolamento, per cui ha ricevuto reiterate ammonizioni verbali, scritte ed è stata/o sanzionata/o più volte con l’allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo complessivo di 15 o più giorni, oppure è stato sanzionato con un allontanamento superiore a 15 giorni in conseguenza di comportamenti che violano la dignità e il rispetto della persona umana o nel caso vi sia pericolo per l’incolumità delle persone. Non ha mostrato apprezzabili e concreti cambiamen-ti nel comportamento tali da evidenziare un sufficien-te livello di miglioramento nel suo percorso di cresci-ta e di maturazione.. Frequenza,assenze non giustificate/ritardi Si rende responsabile di assenze continue e reiterate e di ritardi , che non giustifica regolarmente. Lo studente si è reso responsabile di reati perseguibili a norma di legge, con l’allontanamento definitivo dalla comunità scolastica. 22-23 24 Tutte le informazioni alle famiglie (scioperi del personale, assemblee dei docenti, assemblee di istituto, ecc.) sono comunicate mediante lettere ciclostilate distribuite agli studenti, avvisi sul sito internet della scuola, sul registro di classe elettronico o fatte annotare sul diario -libretto personale dello studente. Sono previsti colloqui settimanali in orario curricolare,due colloqui pluridisciplinari in orario pomeridiano, uno a quadrimestre, per i quali sono convocati dai docenti i genitori i cui figli abbiano insufficienze. Il docente coordinatore di classe informa le famiglie non appena si manifestino problemi di scarso rendimento e/o problemi disciplinari. All’inizio dell’anno scolastico, dell’anno scolastico, ogni studente riceve il diario - libretto personale, sul quale devono essere riportate le comunicazioni varie. Il diariolibretto è firmato dal genitore o da chi esercita la patria potestà (per gli studenti minorenni) o dallo studente (per gli studenti maggiorenni) e deve essere sottoposto alla vidimazione da parte della dirigenza. Gli studenti hanno l’obbligo di esibire il badge personale oppure il diario-libretto ad ogni richiesta del personale. Le giustificazioni e le comunicazioni, devono essere firmati da uno dei genitori (o da chi esercita la patria potestà) per gli allievi minorenni o dagli allievi stessi, se maggiorenni Per quanto riguarda gli studenti maggiorenni, le informazioni che li riguardano possono essere fornite alle famiglie previo rilascio del loro esplicito consenso, da depositare agli atti della scuola. 25 Il diario - libretto dello studente I colloqui con i docenti La pagella e il registro elettronico La certificazione delle competenze al termine dell’obbligo scolastico (solo per le classi seconde) Il diploma Visita il nostro sito www.iislagrange.gov.it 26 I. T. I. LICEO 1° biennio 1° biennio ITI LICEO 2° biennio 2" biennio articolazione meccanica meccatronica 2" biennio articolazione elettronica 2" biennio articolazione informatica LICEO 5° anno ITI 5" anno articolazione meccanica meccatronica 5" anno articolazione elettronica 5" anno articolazione informatica Diploma di maturità Scientifica Diploma Tecnico Industriale Inserimento nel mondo del lavoro Università Corsi Post-diploma 26-27 27 Gli aspetti tecnologici sono presenti fin dal primo biennio ove, attraverso l’apprendimento dei saperi-chiave, acquisiti soprattutto attraverso l’attività di laboratorio, esplicano una funzione orientativa verso quelle che diventeranno le specializzazioni del percorso successivo. Le famiglie saranno tenute a dichiarare fin da subito l ’indirizzo di studio che i propri figli intenderanno seguire; tuttavia la particolare struttura dei corsi, che individua di fatto un Biennio comune ai tre indirizzi, consente agli studenti una maggiore flessibi-lità, con la possibilità di potersi spostare da un indirizzo all’altro senza perdere anni di corso. DISCIPLINE DEL PRIMO BIENNIO Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Matematica Diritto ed Economia Scienze Integrate (della Terra e Biologia) Scienze Integrate (Chimica) di cui ore di laboratorio Scienze Integrate (Fisica) di cui ore di laboratorio Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica di cui ore di laboratorio Tecnologie informatiche 2° anno 4 3 2 4 2 2 3 4 3 2 4 2 2 3 1 1 3 3 1 1 3 3 1 1 3 di cui ore di laboratorio Scienze e tecnologie applicate Scienze motorie e sportive I.R.C. o Attività alternative 1° anno 2 2 1 DAL LUNEDI’ AL VENERDI’ DALLE 10,00 ALLE 12,00 3 2 1 28 Il Perito in Elettronica ha competenze specifiche nel campo dei materiali e delle tecnologie costruttive dei sistemi elettronici e delle macchine elettriche, della generazione, elaborazione e trasmissione dei segnali elettrici ed elettronici, dei sistemi per la generazione, conversione e trasporto dell’energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione. Nei contesti produttivi di interesse, esprime le proprie competenze nella progettazione, costituzione e collaudo dei sistemi elettronici e degli impianti elettrici. E’ in grado di programmare controllori e microprocessori; opera nell’organizzazione dei servizi e nell’esercizio di sistemi elettrici ed elettronici complessi; sviluppa e utilizza sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti, apparecchi e apparati elettronici. Conosce le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato. Integra conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per intervenire nell’automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione e all’adeguamento tecnologico delle imprese relativamente alle tipologie di produzione DISCIPLINE DEL SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia, Cittadinanza e Costituzione Matematica Complementi di Matematica Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici Elettrotecnica ed Elettronica Sistemi automatici 3° anno 4° anno 5° anno 4 3 2 3 1 4 3 2 3 1 4 3 2 3 5 5 6 7 4 6 5 6 5 Ore di laboratorio Scienze motorie e sportive I.R.C. o Attività alternative 561* 2 1 330* 2 1 2 1 28-29 29 Il Perito in Informatica ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell'elaborazione dell'informazione, delle applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli appa rati di comunicazione. Ha competenze e conoscenze che si rivolgono all'analisi, progettazione, installazione e gestione di sistemi informatici, basi di dati, reti di sistemi di elaborazione, sistemi multi-mediali e apparati di trasmissione dei segnali. Esprime le proprie competenze nella pianificazione delle attività di produzione dei sistemi, dove applica capacità di comunicare e interagire efficacemente. Nell'analisi e realizzazione delle soluzioni, ha un approccio razionale, concettuale e analitico, orientato al raggiungimento dell'obiettivo, che esercita in contesti di lavoro caratterizzati prevalentemente da una gestione in team. In particolare, con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative normative tecniche, viene approfondita l'analisi, la comparazione e la progettazione di dispositivi e strumenti informatici. DISCIPLINE DEL SECONDO BIENNIO E DEL QUINTO AN- NO 3° anno 4° anno 5° anno Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia, Cittadinanza e Costituzione Matematica 4 3 2 3 4 3 2 3 4 3 2 3 Complementi di Matematica Tecnologie e progettazione di sistemi informatici e di te- lecomunicazioni Gestione progetto organizzazione di impresa Sistemi e reti Informatica Telecomunicazioni 1 1 3 3 4 6 3 561* Ore di laboratorio Scienze motorie e sportive I.R.C. o Attività alternative 4 6 3 2 4 3 4 6 330* 2 2 30 Il perito in Meccanica Meccatronica ha competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e lavorazioni; inoltre, ha competenze sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle industrie, nelle atti-vità produttive; esprime le proprie competenze nella progettazione, costruzione e collaudo dei dispositivi e dei prodotti e nella realizzazione dei processi produttivi. Opera nella manutenzione preventiva e ordinaria e nell’esercizio di sistemi meccanici ed elettromeccanici complessi; è in grado di dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali. Sa integrare le conoscenze di Meccanica, di Elettrotecnica, Elettronica e dei Sistemi informatici dedicati per la progettazione di sistemi complessi ed articolati di Meccatronica, operando autonomamente, nell’ambito delle normative vigenti, al fine della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale. Pianifica la produzione e la certificazione dei sistemi progettati, descrivendo e documentando il lavoro svolto DISCIPLINE DEL SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia, Cittadinanza e Costituzione Matematica Complementi di Matematica Meccanica, macchine ed energia Sistemi e automazione Tecnologie meccaniche di processo e prodotto Disegno, progettazione e organizzazione indu- striale 3° anno 4° anno 5° anno 4 3 2 3 1 4 4 5 4 3 2 3 1 4 3 5 4 3 2 3 3 4 5 561* Ore di laboratorio Scienze motorie e sportive I.R.C. o Attività alternative 2 1 4 3 5 330* 2 1 2 1 30-31 31 Il Liceo scientifico delle scienze applicate è un percorso opzionale in alternativa ai piani di studi ordinari del Liceo scientifico, che, a differenza di quest’ultimo, non prevede lo studio del latino. Al posto del latino, viene rafforzato il nucleo delle discipline caratterizzanti il liceo di riferimento: Scienze e Informatica. Tra le caratteristiche principali: una solida preparazione culturale in campo letterario, storico e filosofico (Lingua e Letteratura italiana, Storia, Geografia, Filosofia), un approfondito studio della Lingua straniera (Inglese), una preparazione scientifica completa e aperta alle nuove tecnologie (Matematica, Scienze della terra, Biologia, Chimica, Informatica, Disegno e Storia dell’arte); un’attività sperimentale assidua, che si avvale del patrimonio dei labora-tori e di “didattica laboratoriale”. Il corso di studi si conclude con l’Esame di Stato che rilascia il diploma di MATURITA’ SCIENTIFICA. Il percorso persegue un profilo di competenza adatto alla prosecuzione degli studi all’Università. Il diploma del Liceo scientifico delle scienze applicate ha un futuro: 1. in qualsiasi facoltà degli studi universitari, con propensione per tutta l ’area scientifico/ tecnologica (Ingegneria, Fisica, Matematica, Chimica, Biologia, Informatica, Architettura, Medicina); 2. nei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore; 3. nell’accesso a concorsi in enti pubblici e privati in cui si richiede una valida preparazione generale; 4. in attività produttive, direttamente o attraverso corsi di formazione post-diploma. MATERIA Lingua e letteratura Italiana Lingua e cultura straniera Storia e Geografia Matematica Fisica Informatica Storia 1° 2° 3° 4° 5° 4 3 4 3 4 3 4 3 4 3 3 5 2 3 4 2 4 3 4 3 4 3 2 2 2 2 2 2 2 2 2 5 2 5 2 2 1 2 2 1 Filosofia Scienze naturali 3 4 2 5 Disegno e storia dell'Arte 2 2 1 2 2 1 2 2 1 Scienze motorie e sportive Religione/Att. alternativa 32 Il Liceo scientifico delle Scienze applicate ad orientamento sportivo è un percorso opzionale in alternativa ai piani di studi ordinari del Liceo scientifico, che, a differenza di que-st’ultimo, non prevede lo studio del latino. Al posto del latino, viene rafforzato il nucleo delle discipline caratterizzanti il liceo di riferimento: Scienze e Informatica. Il Liceo Scientifico delle scienze applicate ad orientamento sportivo, senza rinunciare alla qualità didattico - culturale del percorso formativo tradizionale, propedeutico a qualsiasi facoltà universitaria, apre ai propri studenti nuove prospettive professionali nell’ambito delle Scienze motorie, della Comunicazione sportiva e della formazione in campo medico, biomedico e paramedico. Gli studenti in uscita possono quindi scegliere fra diverse opzioni, e cioè proseguimento degli studi a livello universitario, soprattutto nelle facoltà di Scienze Motorie, di Medicina, Farmacia e Massofisioterapia; corsi di specializzazione post-diploma, come il corso per allenatori, gestori di impianti sportivi e operatori tecnico-sportivi; laurea breve in Fisioterapia e Riabilitazione Sportiva e corsi universitari a carattere paramedico e sanitario.; inserimento nei settori tecnici e sportivi delle Federazioni Sportive; conseguimento di brevetti tecnico-sportivi specifici; collaborazioni con Enti e Associazioni Sportive, Comitati regionali per la promozione Sportiva, Federazioni Sportive in ambito nazionale; collaborazioni con associazioni che si occupano di benessere in ambito motorio MATERIA 1° 2° 3° 4° 5° Lingua e letteratura Italiana 4 4 4 4 4 Lingua e cultura straniera 3 2 3 3 3 Storia e Geografia 3 2 Matematica 4 4 4 4 4 Fisica 2 2 3 3 3 Informatica 2 2 Storia 2 2 2 2 2 2 Filosofia 2 2 2 Scienze naturali Disegno e storia dell'Arte Scienze motorie e sportive IRC o Attività alternativa 3 2 4 2 4 2 5 2 5 2 4 1 3 1 3 1 2 1 2 1 33 I moderni laboratori di Chimica, Fisica, Biologia sono dotati di molte attrezzature specifiche, che permettono l’effettuazione di esperienze qualitative e quantitative. Questi laboratori sono utilizzati principalmen-te dalle classi dell’ ITI e del Liceo. I laboratori sono adeguati alle norme di sicurezza ed hanno il collegamento ad Internet . 34 Nel laboratorio sono realizzate esperienze finalizzate alla realizzazione di circuiti elettronici e/o impianti di automazione con PLC. Il laboratorio è adeguato alle norme di sic urezza ed ha il collegamento ad Internet. Il laboratorio permette, con l’ ampia strumentazione di cui è dotato, di effettuare esperienze di misura su circuiti realizzati dagli allievi. Il laboratorio è adeguato alle norme di sicurezza ed ha il collegamento ad Internet. 35 Il laboratorio è attrezzato con P.C. collegati in rete , che permettono lo svolgimento delle esercitazioni di Disegno Tecnico Meccanico ,con l’ ausilio del calcolatore (CAD) e lo studio, con simulazione sul P.C. , della programmazione di macchine utensili a controllo numerico (CNC) con software CAD/CAM. Il laboratorio è adeguato alle norme di sicurezza. Il laboratorio è dotato di PC collegati in rete, con possibilità di accesso ad internet, utilizzati per la programmazione avanzata con linguaggi evoluti. Il laboratorio è adeguato alle norme di sicurezza. _____________________________________________ 36 Dotato di strumenti e macchine per l’effettuazione di misure di precisione e prove di resistenza dei materiali e di un microscopio metallografico. Adeguato alle norme di sicurezza. Il laboratorio contiene torni, fresatrici, trapani ecc.., per l’ apprendimento delle principali lavorazioni con le macchine utensili, e una macchina a controllo numerico CNC per lo studio della relativa programmazione .Il laboratorio è adeguato alle norme di sicurezza. 37 Alunni con Bisogni Educativi Speciali All’interno del più ampio progetto di integrazione degli alunni con Bisogni Educativi speciali, il nostro istituto promuove la piena integrazione degli studenti diversamente abili, impegnando-si ad attuare il contenuto dell'art. 12, Legge n. 104 del 05/02/92, legge quadro per l'assistenza, l'integrazione e i diritti delle persone diversamente abili. Perseguire l'integrazione presuppone il riconoscimento del significato universale della persona umana come individuo portatore di qualità e potenzialità particolari e come soggetto portatore di diritti inalienabili. Le finalità del progetto sono: 1. mettere in luce tutti gli aspetti della personalità: biologico, cognitivo, emotivoaffettivo, sociale-relazionale; 2. costruire un progetto educativo e didattico che ne valorizzi le potenzialità; 3. favorire lo sviluppo dell'autonomia personale. Gli obiettivi sono: 1. riconoscere e valorizzare le diversità di ciascuno come risorsa per l'accrescimento umano e culturale di tutti; 2. favorire il pieno rispetto della dignità della persona umana; 3. favorire il raggiungimento della massi-ma autonomia personale e sociale; 4. sviluppare le potenzialità personali nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione. Per la realizzazione di tali obiettivi e finalità il nostro Istituto ha attivato la massima collaborazione: tra i docenti e i collaboratori scolastici; tra i diversi livelli di scuola; con tutti i soggetti esterni alla scuola che intervengono nella programmazione del piano educativo; con gli specialisti; con le famiglie; con il territorio e gli enti locali. Nella pianificazione delle attività d'integrazione intervengono, a vari livelli sia i singoli docenti, sia gli organi collegiali Nella scuola è operante, inoltre, il G.L.H. ( G r u p p o d i studio e d i l a v o r o ) , composto dal dirigente scolastico, dal docente coordinatore, dai docenti curricolari e di sostegno, dal referente UONPIA e dai rappresentanti dei genitori e degli studenti. Ha la funzione di programmazione, di verifica e di coordinamento degli interventi predisposti. Tutti i docenti del consiglio di classe o del team si fanno carico della programmazione, dell'attuazione e della verifica del PEI (Piano Educativa Individualizzato) al fine di rea-lizzare il principio stesso dell'integrazione: far agire il più possibile ogni studente con i suoi com-pagni di classe o di gruppo. Il docente di sostegno è contitolare delle sezio-ni e delle classi quale "supporto ad evidenziare, ai colleghi stessi, i nodi metodologici e didattico - disciplinari in cui s'inceppa l'azione d'educazio-ne ed istruzione nei confronti degli alunni in situa-zione di handicap". Egli individua gli specifici biso-gni personali dei soggetti in difficoltà, assolve al compito di facilitare i rapporti e le relazioni fra gli operatori, tanto all'interno del sistema scolasti-co, quanto al di fuori dello stesso (famiglia, agen-zie educative e, in particolare, l'equipe socio-pedagogiche, che lavorano sul territorio. 38 I genitori, all’atto dell’iscrizione o comunque nel passaggio tra un ordine di scuola e l’altro, presentano la certificazione o il suo aggiornamento comprendente il Verbale di accertamento e la Diagnosi Funzionale (o altro documento analogo) e aspettano di essere convocati dal dirigente scolastico per esporre la situazione particolare del/la figlio/a e la storia scolastica. Tra marzo e aprile il dirigente scolastico con-voca, in accordo con l ’insegnante di sostegno coordinatore, la riunione di istituto del Gruppo di studio e di lavoro sull’Handicap tra inse-gnanti di classe e di sostegno della scuola di provenienza e di quella che accoglie inse-gnanti della commissione formazione classi, operatori dei servizi socio-sanitari, rappre-sentanti dei servizi sociali comunali, allo scopo di ricevere informazioni utili per un più proficuo progetto di inserimento dell’a-lunno nella scuola e nella classe di acco-glienza. Entrogiugno, il c a p o d i istituto avvia l’inoltro delle pratiche, per ottenere il personale indispensabile all ’integrazione, mentre la scuola di provenienza trasmette, dopo l’iscrizione, alla scuola di accoglienza, i materiali utili alla conoscenza del percorso educativo e finalizzati al proseguimento: 1 P.D.F. (profilo dinamico-funzionale) dell’anno concordato e prodotto nell’ambito del G.L.H. 2 P.E.I. (piano educativo individualiz- zato) A novembre, dopo un periodo di osservazione, il GlH operativo predispone un P.D.F. e un Piano Educativo Individualizzato condiviso e integrato tra i diversi ambiti di intervento. Nella stessa sede, il gruppo definisce la scansione temporale degli incontri annuali. Nelle situazioni di disabilità rilevante è possibile favorire il passaggio da un ordine scolastico all’altro tramite un progetto di “accompagnamento”. L ’ins egnant e, c he ha seguito l’alun-no/a nell’anno precedente, viene autorizza-to a seguire per 2 o 3 mesi l’alunno/a nel-la nuova scuola per costruire un passaggio graduale che garantisca la continuità educativo-didattica. Entro fine novembre, si predispone, per ogni studente diversamente abile, il P.E.I., contenente gli obiettivi generali e intermedi, tipi d'intervento, interazione fra i docenti, materiali, luoghi e tempi d'azione, attraverso: a) l’identificazione della situazione al momento dell'ingresso (diagnosi funzionale) indicante le caratteristiche fisiche, psichiche, affettive e la situazione medica; b) la valutazione approfondita (profilo dinamico—funzionale) indicante il livello di capacità, d'apprendimento, d'abilità pratiche e operative, potenzialità, difficoltà derivanti dal deficit e a prescindere da esso. Le capacità devono essere sollecitate, rafforzate e sviluppate "nel rispetto delle scelte culturali della persona diversamente abile". Nella stesura è prevista la collaborazione dei genitori dell'alunno e dagli specialisti. Gli insegnanti di sostegno: contribuiscono alla conoscenza dell'alunno dal punto di vista cognitivo, psichico, relazio-nale e sociale; coordinano le osservazioni sul soggetto effettuate dai docenti del consiglio di classe o del team; raccolgono tutte le informazioni provenienti dalle diverse agenzie e le trasmettono al consiglio di classe o al team; coordinano la stesura e la realizzazione di un percorso individualizzato che, partendo dalle abilità e dalle potenzialità, miri allo sviluppo del massimo livello individualmente possibile e, al termine del percorso scolastico, almeno del minimo socialmente necessario. Il collegio d e i docenti individua gli obiettivi trasversali da realizzare nel percorso scolastico Nel con siglio di classe sono individuasono individuate le aree in cui l'alunno deve essere essere supportato dal docente di sostegno, gli obiet-obiettivi specifici relativi alle singole discipline, qualora necessiti di un programma differenziato, i contenuti le modalità di verifica, i criteri di valuta-zione le modalità d'intervento in classe all ester-no, individualmente a piccoli gruppi 39 INTERCULTURA scuola; definisce compiti e ruoli delle figure Il Protocollo di accoglienza e operanti accompagnamento, approvato dal collegio docenti, contiene criteri, principi e indicazioni riguadanti l'iscrizione (nel limite del 30% per classe stabilito dalla norma) e all'interno dell'istituzione scolastica; individua le diverse attività in cui si articola l'accoglienza, l'inserimento e l'accompagnamento scolastico degli allievi. l'inserimento degli alunni stranieri all'interno della composta da docenti dell'istituto che collaborano all'ac-coglienza e all'integrazione degli studenti stranieri.Le attività della commissione sono le seguenti: organizzazione di incontri d'accoglienza con gli alunni iscritti e le rispettive famiglie; somministrazione di un test linguistico agli studenti; scambio di informazioni con le famiglie degli alunni; organizzazione di corsi di italiano L2; monitoraggio delle attività; rapporti con i consigli di classe in cui gli studenti stranieri sono inseriti; proposte d'acquisto di materiale per i corsi di italiano L2; raccolta di informazioni su eventuali corsi di formazione/aggiornamento relativi all'accoglienza e inserimento di alunni stranieri; partecipazione ai suddetti corsi; raccolta di informazioni sui sistemi scolastici di provenienza degli alunni e sulle caratteristiche dei rispettivi corsi di studi; aggiornamento del Protocollo di accoglienza e accompagnamento e della documentazione interna relativa agli studenti; rapporti con le istituzioni scolastiche e con le realtà operanti sul territorio. La commissione inizia l'accertamento con la sommi-nistrazione del test linguistico. Il test viene somministrato a tutti gli studenti neoarrivati in Italia e/o neoi-scritti, indipendentemente dalla classe di inserimen-to, e a tutti quelli già iscritti, che risultino di livello linguistico elementare o intermedio. Sulla base dell'accertamento delle competenze linguistiche, l'alunno viene iscritto ai corsi di italiano L2. L'accertamento prosegue, quindi, in itinere. Durante questa fase, il docente del corso di L2 si terrà in contatto con il docente di Lettere e con il coordinato-re del consiglio di classe, onde seguire il percorso dell'alunno e agevolare il raggiungimento degli obiettivi scolastici. 40 I corsi di alfabetizzazione e perfezionamento della lingua italiana sono affidati, preferibilmente, a do-centi in servizio presso l'istituto e, nei limiti delle di-sponibilità delle risorse umane, a docenti di Lettere e di Lingue, che dispongono delle competenze pro-fessionali per l'insegnamento della lingua italiana o di una lingua seconda . Una volta individuati i docenti cui affidare i corsi, la commissione forma le classi di italiano L2 sulla base dei seguenti criteri: - risultati del test; - numero di alunni. Alla fine si darà comunicazione al consiglio di classe (Piano Educativo Personalizzato) deve esser compilato nel caso in cui un alunno straniero, a causa delle difficoltà legate alla conoscenza della lingua italiana, anche in una sola disciplina, non sia in grado di seguire il percorso didattico . Per far sì che al termine del corso di studi l’alunno straniero ottenga un diploma equivalente a quello degli altri studenti, il PEP è limitato alle situazioni di reale necessità, passando a una programmazione curricolare, non appena possibile. I criteri che la commissione utilizza per stabilire la necessità di un PEP sono i seguenti: informazioni raccolte sulla situazione personale e scolastica dell’alunno; risultati del test linguistico (il PEP è applicato agli alunni che risulteranno di livello Principiante, A1 e A2); livello di scolarizzazione dell’alunno. Una volta deliberato, il PEP viene adottato per un anno scolastico, all’interno del quale esso è e sospendibile (con motivazione verbalizzata dal consiglio di classe).È’ cura del dirigente scolastico verificare che i consigli di classe, quando richiesto, elaborino il PEP, operino didattiche diversificate ed esprimano le valutazioni sulla base degli obiettivi minimi decisi caso per caso. La commissione ha il compito di presen-tare gli alunni stranieri e la loro situazio-ne linguistica all’insegnante di Lettere e al coordinatore della classe in cui l ’alun-no è stato inserito. Inserendo l’alunno nella classe, la commissione si impegna a fornire al consiglio di classe tutto il materiale disponibile (in versione bilingue o nella sola lingua d’origine dell’alunno) per la comunicazione scuola-famiglia. 41 ORIENTAMENTO Il progetto si rivolge agli allievi delle classi terze della scuola secondaria di primo grado, in parte ai ragazzi delle classi seconde del territorio ed ai loro genitori. Lo scopo è quello di far conoscere l 'offerta formativa dell'I.I.S. Lagrange e dii fornire agli allievi tutte le informazioni idonee perchè essi possano effettuare una scelta consapevole del corso di studi da intraprendere. L'articolazione del progetto prevede: 1. OPEN DAy; 2. MICROSTAGE IN-FORMATIVI; 3. CAMPUS MULTISCUOLA e presentazione dell’offerta formativa del “Lagrange” presso le scuole medie; 4. Incontri con il genitori. L'orientamento dopo il conseguimento del diploma si pone l'obiettivo di fornire agli studenti le informazioni idonee perché essi possano effettuare una scelta consapevole tra proseguimento degli studi o ricerca della prima occupazione, autovalutare le proprie aspettative e capacità; fornire attività complementari finalizzate all'acquisizione di competenze necessarie per inserimento nel mondo del lavoro. A tale scopo vengono realizzate attività per fornire stime e orientamenti del mercato del lavoro; fornire informazioni sull'organizzazione delle Università e dei corsi post-diploma; sviluppare le capacità di orientarsi nell'offerta formativa universitaria, attraverso la realizzazione di incontri con docenti universitari, visite alle Università milanesi ,partecipazione a seminari e a Open Day; fornire la capacità di sostenere i test di ingresso alle Università, attraverso corsi di preparazione e simulazioni di tali prove; fornire la capacità di approcciare il mondo del lavoro scrivere e inviare curriculum, ri, cercare offerte di lavoro anche utilizzando Internet. L'istituto organizza, inoltre, stage, sia in ambito uni versitario che lavorativo, sempre per gli studenti delle classi quarte e quinte, durante l'anno scolastico e nel periodo estivo. Gli obiettivi sono: migliora- re la formazione scolastica degli studenti attraverso esperienze sul campo, nello spirito di collaborazione tra scuola ed azienda; sensibilizzare gli allievi circa l'importanza di un adeguato comportamento in un ambito lavorativo (relazione e rispetto delle regole); verificare le competenze tecnico-pratiche acquisite nel percorso scolastico in una situazione reale. RACCORDO SCUOLE MEDIE Il progetto propone una iniziativa di supporto formativo per gli studenti delle scuole secondarie di primo grado del bacino d'utenza, al fine di creare un canale ed una forte interazione tra le due realtà, anche in vista di un orientamento mirato a scelte di studio consapevoli. Sono proposte una serie di esercitazioni, da svolgere negli specifici laboratori di pertinenza presso il nostro Istituto, che coinvolgono le seguenti materie: Biologia, Fisica, Meccanica, Elettronica, Informatica e Sistemi. Queste esercitazioni sono precedute da un incontro presso le singole scuole medie in cui si presenta il programma delle esercitazioni. I risultati attesi dal progetto sono i seguenti: proseguire le attività di raccordo proposte alle scuole medie negli scorsi anni ampliandone l’offerta; rinsaldare il rapporto con le scuole medie del bacino di utenza, portando avanti la collaborazione con insegnanti che avevano aderito al progetto negli anni passati; approfondire e concludere il percorso formativo con le classi seconde che l’anno precedente avevano seguito le esercitazioni nei nostri laboratori. 42 ABACUS MOBILE Il costante aumento della diffusione di dispositivi mobili (ultrabook, netbook, tablet, smartphone, lettori di e-book) abbinati alle esigenze di connettività e fruizione di servizi in tempo reale ha impresso un notevole cambiamento di rotta nelle scelte produttive e nell'orientamento del mercato delle nuove tecnologie. Il nostro istituto , che tradizionalmente fornisce i quadri operativi per il coordinamento della produzione industriale, non può eludere la nuova sfida. I dispositivi mobili sono i nuovi strumenti di lavoro per operatori, tecnici, professionisti e studenti. Non esiste, infatti, indirizzo di studi che possa non fare i conti con questi scenari. Si è pensato, pertanto, alla formazione di una nuova figura di “Progettista di applicazioni mobileoriented”, che si occupa dello sviluppo delle nuove applicazioni (le cosiddette app) pensate specificatamente per le periferiche mobili. Il percorso si colloca all’interno della specializzazione di informatica nell’ambito della multimedialità e delle nuove tecnologie. AUTOMATIC REVOLUTION ′ Con la riforma della Scuola Superiore l assetto curricolare del settore Elettronico si è sposta-to verso una connotazione mista elettrico ed elettronica, orientata all’automazione di processo. Lo stesso mercato del ′ lavoro richiede tecnici esperti nell automazione con sistemi elettroni-ci programmabili, sempre più complessi ed articolati. Abbiamo allora cercato di coniugare le competenze storicamente in nostro possesso con la richiesta di nuove tecnologie immedia-tamente spendibili sul mercato del lavoro al fine di formare una nuova figura di Progettista di sistemi di automazione in campo domotico, Home and Building, industriale modulare, sistemi custom e supervisori. Dal primo anno fino alla prima parte della ′ classe terza , si consentirà agli studenti di possedere conoscenze avanzate nel campo dell automazione domotica delle abitazioni private (home) e di interi edifici dedicati (building).A partire dalla seconda parte del 3° anno si inizierà lo studio dei sistemi di automazione industriale modula-re (PLC).Nel corso del 4°anno, si introdurranno sistemi di micro controllo, per consentire la realizzazione di sistemi embedded dedicati e sistemi custom basati sull’utilizzo di Microcon-trollori, in un linguaggio evoluto che consentirà una forte sinergia col settore Informatico. Nel quinto anno si svilupperanno sistemi di automazione e supervisione avanzati, affrontan-do linguaggi di programmazione "visuali" alternativi ai linguaggi a "riga di codice". 43 GENERAZIONE WEB L’istituto ha partecipato al bando indetto dalla Regione Lombardia definito “Generazione Web”. Con i finanziamenti ricevuti sono state acquistate attrezzature multimediali come: personal computer, tablet, Lavagne Interattive Multimediali (LIM). Il progetto ha come finalità : ripensare alcuni aspetti della didattica, favorendo la partecipazione consapevole degli studenti al processo di costruzione degli studenti del proprio sapere; diffondere l'uso di Internet come fonte di informazione, ma anche come luogo di confronto e scambio; ridisegnare il ruolo della multimedialità nella quotidianità formativa. VIAGGI D’ISTRUZIONE L'obiettivo del progetto è realizzare attività ad integrazione del percorso formativo attraverso: viaggi di istruzione in Italia, viaggi di istruzione all’estero, visite ad aziende o altre località di interesse artistico e culturale, secondo le indicazioni dei consigli di classe e del collegio dei docenti. Il progetto si realizza nel corso dell'anno scolastico secondo il seguente percorso: 1) progettazione delle iniziative, tra ottobre e novembre; 2) adempimenti preventivi ed organizzativi, tra gennaio e maggio; 3) realizzazione delle iniziative, fra gennaio e maggio. 44 EDUCAZIONE ALLA SALUTE L'educazione alla salute ha come obbiettivo quello di portare gli allievi ad assumere consapevolmente comportamenti utili al mantenimento e al miglioramento della propria salute.Si tratta di un cammino che inizia in giovane età e che attraversa tutte le tappe della vita. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, questo processo nasce dall’esigenza che i singoli maturano per il miglioramento della qualità della propria vita, ma per sua natura si estende poi alla collettività intera, la quale giova nel suo complesso dei migliori traguardi di benessere raggiunti. L’Educazione alla Salute diventa, perciò, esempio di come i progressi della salute di una comunità derivino anche dalla responsabilità individuale. l progetto, destinato a tutti gli studenti dell'istituto ed ai loro genitori, prevede una serie di proposte di attività, da svolgere in orario curricolare, per le diverse fasce di classi : Classi prime: Le DIPENDENZE Il percorso ha l’obiettivo di esplorare il fenomeno delle “dipendenze”al fine di comprenderne i meccanismi di base e riconoscere le motivazioni che generano comportamenti “a rischio” (dipendenza da alcool, droga, internet, sesso, ecc…). Classi seconde: LA TECNOLOGIA Il percorso si propone di analizzare come la diffusione massima dei dispositivi digitali possa influenzare il modo di percepire e percepirci ed avere delle ricadute sulla performance cognitiva ed evitare quindi insuccessi nel rendimento e nelle relazioni. Inoltre sia per le seconde che per le prime è previsto anche un percorso COME IMPARARE AD IMPARARE:STILI D’APPRENDIMENTO E METODO DI STUDIO grazie al quale ad ogni studente, sarà consegnato un “identikit” personale del proprio stile di apprendimento, fornito di indicazioni metodologiche precise e personalizzate al fine di ottimizzare la performance scolastica (come, dove, quando è meglio studiare) Classi terze:in collaborazione con un gruppo di Operatori Sanitari della Medicina Preventiva dell’ASL di Milano nelle Co-munità, si realizzeranno due incontri per classe,.Obiettivi: informare correttamente su HIV/AIDS, sulle vie di trasmissione, sui comportamenti a rischio; aumentare la consapevolezza del rischio personale di contrarre l'infezione; promuovere strategie protettive.Inoltre è previsto l'inizio del progetto EDUCAZIONE TRA PARI /ASL MILANO,che vedrà la piena realizzazione nei prossimi anni, andando a regime. Prevede la formazione di giovani studenti che diverranno figure di riferimento per i loro coetanei sulle varie tematiche dei vari problemi adolescenziali. Classi quarte: interventi a tema sull'educazione stradale Classi quinte Educazione alla legalità “Sportello di ascolto psicologico”, uno spazio con una psicologa professionista della associazione Minotauro, che ha l’obiettivo di: offrire sostegno in situazioni di difficoltà o disagio; aiutare gli allievi a definire e ridefinire i significati contenuti nelle loro richieste spesso confuse; migliorare le capacità comunicative e relazionali nel gruppo dei pari e con gli adulti; ridurre l’influenza dei problemi personali nell’attività scolastica e nei processi di apprendimento e di conseguenza migliorare la motivazione allo studio; favorire l’emergere delle risorse individuali, incrementando l’autostima dell’adolescente; segnalare l’opportunità di un eventuale invio ad interventi specialistici. 50-51 45 dove siamo VIA LITTA MODIGNANI 65 MEZZI DI TRASPORTO MM linea 3 formata Affori F.N. e Comasina Ferrovie Nord stazione di Quarto Oggiaro linea Milano Como Ferrovie Nord stazione di Affori linea Milano Asso ATM: linee urbane 40, 41 e 89 (fermata davanti alla scuola) linee 52, 705 (fermate nelle vicinanze)