GUIDA DELLA FACOLTA’ DI ECONOMIA
ANNO ACCADEMICO 2006/07
PROGRAMMI D’ESAME
* materiale non disponibile
http://www.eco.uninsubria.it/
http://www.eco.uninsubria.it/docenti.htm
Indice
Alfabetizzazione Informatica
Alfabetizzazione Informatica (Corso Part-time)
Calcolo delle Probabilità
Diritto Amministrativo
Diritto Commerciale B
Diritto Commerciale B (Corso Part-time)
Diritto dell’Economia
Diritto degli Scambi Internazionali
Diritto del Lavoro
Diritto dell’Unione Europea
Diritto delle Imprese e delle Società
Diritto Fallimentare
Diritto Processuale Tributario
Diritto Pubblico Progredito
Diritto Pubblico Progredito (Corso Part-time)
Diritto Tributario A
Diritto Tributario A (Corso Part-time)
Diritto Tributario B
Econometria
Econometria dei Mercati Finanziari A
Economia Aziendale
Economia Aziendale (Corso Part-time)
Economia degli Intermediari Finanziari
Economia degli Intermediari Finanziari A (Corso Part-time)
Economia degli Intermediari Finanziari B (Economia Bancaria)
Economia dei Mercati Monetari e Finanziari A
Economia dei Mercati Monetari e Finanziari B
Economia del Mercato Mobiliare B
Economia dell’Unione Europea
Economia della Tassazione
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32
1
Economia dello Sviluppo
Economia e Gestione delle Imprese
Economia e Gestione delle Imprese A
Economia e Gestione delle Imprese A (Corso Part time)
Economia e Gestione delle Imprese B
Economia e Gestione delle Imprese B (Corso Part time)
Economia e Gestione delle Imprese Internazionali
Economia Industriale
Economia Internazionale A
Economia Monetaria
Economia Regionale A
Finanza Aziendale A
Finanza Aziendale A (Corso Part-time)
Finanza Aziendale B
Finanza Aziendale Internazionale
Finanziamenti di Aziende
Finanziamenti di Aziende (Corso Part-time)
Gestione dei Rischi
Idoneità Informatica
Informatica di Base B (Corso Part-time)
Istituzioni di Diritto Privato
Istituzioni di Diritto Privato (Corso Part-time)
Istituzioni di Diritto Pubblico
Istituzioni di Diritto Pubblico (Corso Part-time)
Istituzioni di Diritto Pubblico B (Corso Part-time)
Istituzioni di Diritto Tributario
Istituzioni di Macroeconomia
Istituzioni di Ragioneria
Istituzioni di Ragioneria (Corso Part-time)
Lingue Straniere
Lineamenti di Diritto Commerciale
Macroeconomia A (Corso Part-time)
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83
83
Macroeconomia Internazionale
Macroeconomia Progredita
Marketing A
Marketing A (Corso Part-time)
Marketing Internazionale
Matematica
Matematica A (Corso Part-time)
Matematica B (Corso Part-time)*
Matematica per l’Economia
Matematica Finanziaria
Matematica Finanziaria A
Matematica Finanziaria A (Corso Part-time)
Matematica Finanziaria B
Microeconomia
Microeconomia A (Corso Part-time)
Microeconomia B (Corso Part-time)
Modelli Finanziari a Tempo Continuo
Organizzazione Aziendale A
Organizzazione Aziendale A (Corso Part-time)
Organizzazione Aziendale B (Sistemi Informativi)
Organizzazione del Lavoro
Politica Economica
Politica Economica Regionale
Principi di Programmazione Informatica
Ragioneria (B)
Ragioneria (B) (Corso Part-time)*
Ragioneria Avanzata A
Ragioneria Avanzata A (Corso Part-time)
Ragioneria Avanzata B
Revisione Contabile
Ricerca Operativa
Scienza delle Finanze (A)
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Scienza delle Finanze A (Corso Part-time)
Sistemi Finanziari Comparati
Sociologia
Statistica di Base (Statistica Descrittiva)
Statistica di Base (Corso Part-time)
Statistica Inferenziale
Statistica Inferenziale (Corso Part-time)
Statistica per l’Impresa
Storia Economica (1° ANNO)
Storia Economica (3° ANNO)
Storia Economica (Corso Part-time)
Strategia e Politica Aziendale
Tecniche di Previsione Economica
Teoria delle Decisioni
Temi Avanzati
Insegnamenti che verranno attivati solo se scelti da almeno 5
studenti
Economia dell’Innovazione
Economia e Psicologia Etica
Family Business
Finanza Assicurativa
Finanza dell’Innovazione
Gestione di Portafoglio Applicata
(Teoria dei Mercati e delle Istituzioni Finanziarie) Economia
Monetaria – corso progredito
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Alfabetizzazione Informatica
DOCENTE: Dott. Ing. Accursio Giordano
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Considerate l’eterogenea provenienza e di formazione degli allievi, il
corso si propone di uniformare le conoscenze informatiche di base
degli allievi medesimi e di fornire le conoscenze utili e conformi ai
corsi di Laurea della Facoltà di Economia.
Il corso riguarda:
• Generalità su hardware e software
• Reti e posta elettronica
• Videoscrittura
• Foglio elettronico
• Presentazioni
Il corso è svolto in 36 ore, equamente ripartite fra lezioni frontali ed
esercitazioni.
PROGRAMMA:
• Struttura generale di un elaboratore elettronico secondo il
modello di Von Neumann.
• Desktop e menu di Avvio.
• Costruzione e gestione di files e cartelle.
• Documenti come forma di comunicazione, definizione di
ipertesto.
• Programmi di videoscrittura.
• Schermata iniziale e barre principali dei comandi.
• Documenti: creazione di documenti ed apertura di documenti
esistenti.
• Inserzione, modifica e formattazione del testo.
• Formattazione di caratteri, paragrafi, sezioni del documento.
• Stili di carattere e paragrafo.
3
•
•
•
•
•
•
•
•
Strutturazione di un documento.
Costruzione di un sommario a partire dalla struttura del
documento.
Programmi di presentazione.
Schermata iniziale e barre principali dei comandi.
Nuova presentazione ed apertura di una presentazione
esistente.
Diapositive (slides) e loro layout.
Organizzazione e progettazione di una presentazione.
Effetti d’animazione e di transizione.
Le esercitazioni sono svolte in laboratorio con l’assistenza del
docente; l’esame prevede una prova pluridisciplinare che coinvolge
gli argomenti ed i programmi trattati.
Alfabetizzazione Informatica (Corso Part-time)
DOCENTE: Dott. Ing. Accursio GIORDANO
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Vista l’eterogenea provenienza e formazione degli allievi, il corso si
propone di uniformare le conoscenze informatiche di base degli allievi
medesimi e di fornire le conoscenze utili e conformi ai corsi di Laurea
della Facoltà di Economia.
I corsi riguardano:
• Generalità su hardware e software
• Reti e posta elettronica
• Videoscrittura
• Foglio elettronico
• Presentazioni
Il corso è svolto in 12 ore; dato il carattere intensivo del corso, le
lezioni e le esercitazioni sono svolte contestualmente ed in
laboratorio.
PROGRAMMA DEL CORSO
• Struttura generale di un elaboratore elettronico secondo il
modello di Von Neumann
• Desktop e menu di Avvio
• Costruzione e gestione di files e cartelle
• Documenti come forma di comunicazione, definizione di
ipertesto.
• Programmi di videoscrittura
• Schermata iniziale e barre principali dei comandi
• Documenti: creazione di documenti ed apertura di documenti
esistenti
• Inserzione, modifica e formattazione del testo
• Formattazione di caratteri, paragrafi, sezioni del documento
• Strutturazione di un documento, cenni sugli stili
• Costruzione di un sommario a partire dalla struttura del
documento
• Foglio elettronico
• Schermata iniziale e comandi generali
• Righe, colonne, celle
• Fogli di calcolo e fogli-grafico
• Organizzare i dati
• Formati numerici delle celle
• Formule
• Selezione, modifica, spostamento di celle
• Riferimenti fissi e relativi delle celle
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•
Grafici: tipi, creazione, modifica, inserimento di linee di
tendenza
MODALITÀ D’ESAME.
L’esame prevede una prova a risposta multipla che coinvolge gli
argomenti ed i programmi trattati.
BIBLIOGRAFIA.
Dispensa sulle generalità hardware e di reti.
Manuali d’uso dei programmi trattati.
RICEVIMENTO STUDENTI
Si vedano le pagine web di Facoltà del docente. Nelle medesime
pagine sono reperibili ulteriori notizie e l’indirizzo e-mail del docente
per comunicazioni e chiarimenti.
Calcolo delle Probabilità
(Processi Stocastici)
DOCENTE: Prof. Emanuele Casini
PRESENTAZIONE DEL CORSO:
Il corso si propone, dopo una introduzione al calcolo delle probabilità,
di fornire alcuni modelli a problemi di tipo economico.
PROGRAMMA DEL CORSO:
Introduzione alla probabilità: variabili aleatorie, distribuzioni e
densità, valore atteso e varianza, legge dei grandi numeri. Modelli
economici: il modello binomiale, il modello di Black e Scholes.
Testi consigliati:
www.dartmouth.edu/~chance/teaching_aids/books_articles/probabilit
y_book/amsbook.mac.pdf
www.istituti.usilu.net/trojanif/web/Master_USI/Probability_0405/Lect
ureNotes/Lecturenotes.pdf
RICEVIMENTO STUDENTI: su appuntamento.
Indirizzo e-mail: [email protected]
Diritto Amministrativo
DOCENTE: Prof. Giorgio Grasso
COLLABORATORI: Dott. Paolo Zuddas
PRESENTAZIONE DEL CORSO
L’obiettivo del Corso è di approfondire lo studio del diritto
amministrativo, inteso come quella branca del diritto pubblico che
“regola (in modo rilevante per i terzi) l’organizzazione della pubblica
amministrazione e inoltre l’attività amministrativa da questa
esplicata” (Sandulli), cioè come quella disciplina che ha per oggetto lo
studio dell’amministrazione nel duplice significato di amministrazione
in senso funzionale ed amministrazione in senso organizzativo.
Il Corso è strutturato in moduli didattici che tengono conto
dell’attivazione dell’insegnamento sia nella laurea triennale, sia nella
laurea specialistica, nei due indirizzi di Economia e Management e di
Economia e diritto d’impresa.
Durante il Corso alle lezioni frontali tradizionali si potranno
affiancare alcune lezioni con proiezione di diapositive (power-point),
che saranno poi inserite in rete sulla pagina web del docente.
Gli studenti, inoltre, potranno svolgere un’esercitazione facoltativa su
casi pratici di particolare attualità, utilizzando la piattaforma di elearning dell’Ateneo, alla quale tutte le persone interessate sono
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invitate ad iscriversi già da ora. La valutazione di tale esercitazione
andrà a confluire nella valutazione complessiva dell’esame.
lezioni. Negli appelli successivi l’esame si svolgerà in forma orale,
eventualmente preceduta da una prova scritta.
PROGRAMMA DEL CORSO
Gli argomenti che verranno principalmente trattati nella prima parte
del Corso riguardano: la definizione dei principi generali del diritto
amministrativo e le fonti del diritto amministrativo; l’amministrazione
come organizzazione amministrativa e in particolare l’organizzazione
amministrativa
italiana;
l’amministrazione
come
attività
amministrativa e il procedimento amministrativo; gli interventi
pubblici nell'economia e i servizi pubblici locali; l’attività di diritto
comune della pubblica amministrazione e in particolare l’attività
contrattuale; il sistema di giustizia amministrativa e lineamenti del
processo giurisdizionale amministrativo.
La seconda parte del Corso si indirizzerà al diritto amministrativo per
l’impresa, con l’approfondimento di temi quali: l’impresa ed i
procedimenti autorizzatori; l’impresa e la privacy; l’impresa e la
semplificazione amministrativa; l’impresa e la normativa ambientale.
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
Il prof. Giorgio Grasso riceve di regola, salva diversa comunicazione,
il giovedì mattina dalle ore 9.00 alle ore 11.00.
MATERIALE DIDATTICO
Il testo obbligatorio consigliato è E. Casetta, Compendio di diritto
amministrativo, ultima edizione, Milano, Giuffrè.
All’inizio del Corso saranno indicate le parti del testo che si potranno
omettere nella preparazione dell’esame.
Relativamente agli argomenti sul diritto amministrativo per l’impresa
saranno indicate all’inizio del Corso alcune letture critiche
obbligatorie.
MODALITA’ D’ESAME:
L’esame nell’appello di fine Corso consiste in una prova scritta, cui
può seguire un orale, nelle forme che saranno indicate all’inizio delle
RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA, NUMERO DI
TELEFONO E EVENTUALI ALTRI RECAPITI:
[email protected]
tel. 0332-395545
pagina web: http://eco.uninsubria.it/Webdocenti/ggrasso/giorgio.htm
Diritto Commerciale B
Gli studenti che hanno nel proprio Piano di Studi Diritto Commerciale
B dovranno seguire il corso di Lineamenti di Diritto Commerciale
(Parte II).
Diritto Commerciale B (Corso Part-time)
DOCENTE: Dott.ssa Ilaria Capelli
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso è specificamente dedicato allo studio approfondito della
disciplina delle società di capitali.
Saranno considerate come già acquisite le nozioni relative agli
elementi fondamentali del diritto dell’impresa e delle società e le
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norme principali in materia di impresa individuale, società di persone
e società di capitali.
Oggetto di analisi saranno i profili relativi all’organizzazione, ai
processi decisionali e al finanziamento della s.p.a. e della s.r.l.
L’ultima parte del corso sarà dedicata ai gruppi di società e alle
operazioni straordinarie.
PROGRAMMA DEL CORSO:
I – La società per azioni
Nozione e costituzione, la dotazione patrimoniale, azioni e
obbligazioni (richiamo ai concetti già appresi in occasione del corso di
Diritto Commerciale A ed approfondimenti), strumenti finanziari;
organizzazione e processi decisionali (l’assemblea, i sistemi di
amministrazione e controllo, i bilanci e le modificazioni dell’atto
costitutivo).
II- La società a responsabilità limitata.
Nozione e costituzione; quote di partecipazione e titoli di debito;
organizzazione e processi decisionali (le decisioni dei soci,
l’amministrazione, conflitto di interessi e responsabilità degli
amministratori, il controllo legale dei conti, il bilancio); le
modificazioni dell’atto costitutivo.
III – Altri tipi di società di capitali:
La società in accomandita per azioni; la società europea (SE).
IV – I gruppi di società:
Le disposizioni generali sui gruppi di società.
V – Le operazioni straordinarie: La trasformazione; la fusione; la
scissione.
VI – Scioglimento e liquidazione delle società di capitali.
NOTA
Durante le lezioni, che saranno svolte anche grazie all’ausilio della
piattaforma di e-learning dell’Ateneo, in modalità “full”, potranno
essere utilizzati materiali integrativi, che saranno resi disponibili ai
frequentanti. Saranno approfonditi taluni temi particolari, anche
mediante materiale didattico ulteriore rispetto al libro di testo, con lo
scopo di arricchire le conoscenze di base e di far acquisire un metodo
di studio che consenta un approccio critico e non puramente
mnemonico alla materia.
Potrà essere concordato un programma particolare, con
approfondimenti su taluni argomenti, dedicato esclusivamente ai
frequentanti (effettivi).
Durante le lezioni possono essere rilevate le presenze in aula.
Si consiglia agli studenti di frequentare le lezioni muniti di
un’edizione aggiornata del codice civile.
MODALITÀ DI PREPARAZIONE DELL’ESAME E TESTO
CONSIGLIATO.
Per preparare l’esame è necessario studiare le norme del codice civile
relative alle materie previste nel programma del corso. La
preparazione dovrà, quindi, avere come punto di riferimento le norme
relative alle materie trattate e, pertanto, è indispensabile l’utilizzo e lo
studio, per le parti che interessano, del codice civile aggiornato,
completo di leggi collegate. A tale proposito, si consiglia il Codice
Civile e leggi collegate curato da De Nova, Zanichelli, ed. 2006.
È inoltre necessario studiare un manuale di diritto commerciale. Si
indica: Associazione Disiano Preite, Il diritto delle società, a cura di
G. Olivieri, G. Presti, F. Vella, Bologna, Il Mulino, 2006 (sarà in
vendita a partire da settembre 2006).
Altri manuali possono essere utilizzati, purché preventivamente
concordati con il docente.
Non esistono dispense del corso. Qualunque dispensa od altro
materiale didattico sia proposto da terzi, non proviene dall’Università,
né è stato visionato o approvato dal docente.
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MODALITÀ D’ESAME: prova scritta.
RICEVIMENTO STUDENTI: lunedì ore 14,30.
E-mail: [email protected]
Diritto dell’Economia
DOCENTE: Dott.ssa Lucia Lopez
PRESENTAZIONE DEL CORSO:
Il corso si pone lo scopo di offrire un’analisi esaustiva dei diversi
aspetti giuridici connessi al mercato finanziario e si conclude con
l’esame della nuova normativa in materia di Tutela del Risparmio e
degli Intermediari Finanziari.
PROGRAMMA:
Cenni storici dell’ordinamento italiano del mercato mobiliare.
La nozione di valore mobiliare, strumento finanziario e prodotto
finanziario.
La disciplina speciale del mercato mobiliare.
Le funzioni e poteri delle Autorità di Vigilanza.
I servizi e le imprese di investimento.
La disciplina degli investitori istituzionali e degli organismi di
investimento collettivo del risparmio.
L’appello al pubblico risparmio, le sollecitazioni all’investimento, le
offerte pubbliche di acquisto, le offerte fuori sede, il collocamento a
distanza, la responsabilità da prospetto e il controllo della Banca
d’Italia sull’emissione dei valori mobiliari.
Le informazioni al mercato , insider trading e manipolazione.
La disciplina dei mercati regolamentati.
La disciplina delle società con azioni quotate.
La legge n. 27 dicembre 2005, 262, “Disposizioni per la tutela del
risparmio e la disciplina di mercati finanziari”
BIBLIOGRAFIA:
R. Costi, Il mercato mobiliare, 4°ed, G. Giappichelli Editore, 2006.
Materiale integrativo distribuito in aula.
MODALITÀ D’ESAME:
Discussione orale.
RICEVIMENTO STUDENTI:
Lunedì ore 17:30
RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA:
[email protected]
Diritto degli Scambi Internazionali
(Diritto delle Comunità europee – parte speciale)
DOCENTE: Dott. Davide Diverio
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso mira a fornire le linee essenziali della disciplina del mercato
interno soffermandosi, in particolare, sulle libertà di circolazione
previste dal Trattato CE e sulla disciplina degli appalti pubblici.
PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso è strutturato in due moduli.
Nel primo verranno esaminati, attraverso ampi riferimenti alla
giurisprudenza della Corte di giustizia, i principi comunitari in materia
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di libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei
capitali. Gli studenti frequentanti potranno approfondire singoli casi
giurisprudenziali con la predisposizione di brevi relazioni scritte.
Il secondo modulo sarà dedicato allo studio della disciplina
comunitaria degli appalti pubblici. In particolare, verranno
approfonditi i temi dell’ambito di applicazione oggettivo e soggettivo
delle direttive in materia di appalti pubblici, della nozione di
organismo di diritto pubblico, dell’applicazione del diritto
comunitario al fenomeno delle concessioni, degli strumenti di tutela
giurisdizionale azionabili dai singoli.
MATERIALE DIDATTICO
Per la preparazione dell’esame è indispensabile una buona conoscenza
delle disposizioni del Trattato CE relative alle libertà fondamentali di
circolazione (artt. 23-31; 39-60), delle direttive e delle altre fonti di
diritto derivato relative alle procedure di aggiudicazione degli appalti
pubblici. Tali testi sono reperibili sul sito internet dell’UE
www.europa.eu.int
La giurisprudenza comunitaria esaminata a lezione verrà messa a
disposizione dal docente nel corso delle lezioni in un’apposita
dispensa.
Quali testi di riferimento, si consigliano:
• per il primo modulo
G. STROZZI (a cura di), Diritto dell’Unione europea – Parte
Speciale, Torino, Giappichelli, 2005, pp. 1-68; 171-293
o, in alternativa,
G. TESAURO, Diritto comunitario, Padova, Cedam, 2005, pp. 379462; 512-583
•
per il secondo modulo
V. SALVATORE, Diritto comunitario degli appalti pubblici, Milano,
Giuffré, 2003
MODALITA’ D’ESAME
L’esame è orale.
RICEVIMENTO
Si rinvia alla pagina web http://www.eco.uninsubria.it/docenti/diverio/
POSTA ELETTRONICA
[email protected]
Diritto del Lavoro
DOCENTE: Prof. Umberto Ferrari
Il programma avrà come oggetto l’analisi del corpus di norme che
regolano il diritto del lavoro, con riferimento sia ai principi base che
alle novità legislative.
Durante le lezioni verranno distribuite sia le fotocopie delle norme
citate , sia degli schemi per una maggior comprensione della materia .
Il corso si svolgerà secondo il seguente programma:
1. Le fonti e la storia: il Codice Civile, la Costituzione, la
legislazione speciale, la legislazione dell’emergenza.
2. Il contratto collettivo.
3. Il contratto di lavoro ed i criteri qualificanti il rapporto di
lavoro subordinato.
4. I contratti di parasubordinazione: il contratto a progetto.
5. Il contratto a tempo determinato, il contratto a part-time,
l’apprendistato, il contratto di formazione lavoro e le novità
della legge Biagi.
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6. Lo svolgersi del rapporto di lavoro : la mansione e la qualifica,
l’orario di lavoro, le ipotesi di sospensione del rapporto, la
tutela della lavoratrice madre.
7. La sicurezza sul lavoro.
8. La cassa integrazione straordinaria.
9. Il potere disciplinare dell’imprenditore.
10. Il licenziamento individuale e collettivo.
11. L’organizzazione sindacale.
12. Il comportamento antisindacale e la sua repressione.
Il quadro istituzionale dell’Unione europea e delle Comunità europee:
Consiglio europeo, Consiglio dell’Unione europea, Commissione,
Parlamento europeo, Corte dei conti, le istituzioni monetarie e gli
organi consultivi.
La Corte di giustizia e il Tribunale di Primo grado delle Comunità
europee: competenze contenziose e non contenziose.
Le norme emanate dalle istituzioni comunitarie.
I rapporti fra il diritto comunitario e il diritto degli Stati membri.
Il docente si riserva di indicare in un secondo momento i testi di
studio.
L’esame si svolgerà oralmente.
MATERIALE DIDATTICO
Per la preparazione dell’esame è indispensabile una buona conoscenza
del Trattato CE e del Trattato sull’Unione europea, nelle loro versioni
più aggiornate. Tali testi sono reperibili sul sito internet dell’UE
www.europa.eu.int
Diritto dell’Unione Europea
Quale testo di riferimento, si consiglia:
F. POCAR, Diritto dell’Unione e delle Comunità europee, Milano,
Giuffré, ult. edizione.
(Diritto delle Comunità europee – Parte generale)
DOCENTE: Dott. Davide Diverio
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti essenziali per
comprendere il processo di integrazione europea dalle origini ad oggi.
PROGRAMMA DEL CORSO
L’evoluzione storica del processo di integrazione europea: dalla
Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio ai Trattati di Roma,
l’Atto Unico Europeo, il Trattato sull’Unione europea, i Trattati di
Amsterdam e di Nizza, il Trattato che adotta una Costituzione per
l’Europa.
MODALITA’ D’ESAME
L’esame è orale.
RICEVIMENTO
Si rinvia alla pagina web http://www.eco.uninsubria.it/docenti/diverio/
E-mail: [email protected]
Diritto delle Imprese e delle Società
DOCENTE: Prof. Sergio Patriarca
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Dopo una breve introduzione, il corso si occuperà della disciplina
dell’imprenditore e dell’impresa, analizzando le fattispecie di
imprenditore in generale, dell’imprenditore commerciale e
dell’imprenditore agricolo.
Una lezione sarà poi dedicata alla disciplina dell’azienda e della sua
circolazione.
Verrà poi introdotta la nozione di società e il concetto di tipo o
modello. Le lezioni successive saranno dedicate alla descrizione della
società semplice, quale modello-base delle società personali, nonché
allo studio delle società personali commerciali. In quest’ambito, sarà
particolarmente enfatizzato l’elemento dei diversi gradi di autonomia
patrimoniale propri dei vari modelli societari.
Una descrizione dei lineamenti fondamentali della riforma societaria
del 2003 farà da introduzione allo studio della disciplina delle società
di capitali. Il corso di svilupperà quindi nella descrizione della
disciplina propria della s.p.a., iniziando dalla nozione e dal
procedimento di costituzione. Particolare attenzione sarà dedicata alla
struttura finanziaria della s.p.a., su cui molto ha puntato il legislatore
della riforma. Si passerà quindi alla descrizione della struttura
organizzativa della s.p.a., con particolare riferimento ai modelli
alternativi di amministrazione introdotti dalla riforma.
Alcune lezioni saranno dedicate allo studio della s.r.l., destinata nelle
intenzioni del legislatore a diventare il modello societario di
riferimento per la piccola e media impresa. Qualche cenno sarà
dedicato alla s.a.p.a. e ad una rapida descrizione delle società
cooperative.
La parte finale del corso sarà dedicata alla normativa comune ai vari
modelli. In particolare, si descriveranno le norme dedicate ai gruppi di
società, per poi passare alle operazioni straordinarie (trasformazione,
fusione e scissione). Si tratterà, infine, la disciplina dello scioglimento
e della liquidazione delle società di capitali.
BIBLIOGRAFIA:
Per quanto riguarda la parte del corso relativa a impresa e azienda:
DI SABATO, Istituzioni di diritto commerciale, Milano, Giuffré,
2006, pagg. da 1 a 33 e da 44 a 46
Per quanto riguarda le società di persone può essere utilizzato lo
stesso manuale (Parte Seconda), oppure il seguente testo:
ASSOCIAZIONE DISIANO PREITE, Il diritto delle società,
Bologna, Il mulino, 2006, capitoli 1, 2, 3, 15, 16, 17 e 18.
Per la parte del corso relativo alle società di capitali e cooperative il
testo consigliato è quello dell’ASSOCIAZIONE DISIANO PREITE,
limitatamente ai capitoli da 4 a 14 (compreso) e poi 20, 21 e 22.
L’esame può essere alternativamente sostenuto, a scelta dello
studente, nella forma orale o in forma scritta (saranno proposti quattro
argomenti, tre dei quali saranno sviluppati dallo studente nella forma
di una breve dissertazione)
RICEVIMENTO STUDENTI:
Si veda la pagina internet del docente
E-mail: [email protected]
Diritto Fallimentare
DOCENTE: Avv. Umberto Ferrari
Il programma avrà per oggetto la legge fallimentare , con un’analisi
comparativa fra il testo della legge prima e dopo la riforma del 2006
; avrà inoltre come oggetto , in modo più generale , la crisi
dell’impresa e gli strumenti legislativi ad essa connessi. Durante il
corso verranno distribuiti schemi per una maggiore comprensione
delle procedure .
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Il corso si svolgerà secondo il seguente programma:
1. cenni sulla crisi dell’impresa
2. il fallimento ; i presupposti soggettivi ed oggettivi
:l’imprenditore commerciale,
il piccolo imprenditore ,
l’imprenditore cessato ,lo stato di insolvenza
3. la sentenza dichiarativa di fallimento ; il procedimento
prefallimentare , la sentenza di dichiarazione di fallimento ed i
rimedi processuali
4. gli organi del fallimento
5. gli effetti del fallimento per il fallito ; gli effetti per i creditori
e per i terzi.
6. i contratti pendenti con particolare attenzione alla
compravendita immobiliare
7. la procedura di verifica del passivo : la parte necessaria e la
parte eventuale
8. la azione revocatoria fallimentare
9. la liquidazione del patrimonio del fallito
10. la chiusura del fallimento
11. la procedura di concordato preventivo ; presupposti ,
svolgimento della procedura , risoluzione ed annullamento del
concordato .
12. cenni di diritto penale fallimentare
Il testo raccomandato per l’esame è Bonfatti – Censoni, Manuale di
Diritto Fallimentare , II^ ed. , Cedam, 2007 , con l’eccezione dei §
4,7,8 del cap. II ; § 1,2 del cap. V ; § 4,5,6 della parte I^ del cap. VIII ;
cap.XX , cap.XXI , cap. XXII , cap.XXIII . . La parte relativa alla
liquidazione dell’attivo ( cap.XI ) e alla ripartizione dell’attivo ( cap.
XII) va preparata sulla legge fallimentare e sugli appunti. La parte
relativa ai principi generali di diritto penale fallimentare va preparata
sugli appunti . E’ possibile preprare l’esame anche sul testo adottato
l’anno scorso . Aldo Fiale , Diritto Fallimentare , Ed. Simone 2006 ; il
testo, uscito nella immediatezza della riforma, non aiuta , per ovvi
motivi , ad un approfondimento della materia.
Si consiglia come lettura :
o Lino Guglielmucci, La riforma in via d’urgenza della legge
fallimentare , Giappichelli 2005
o Sido Bonfatti, Paolo F. Censoni, La riforma della disciplina
della revocatoria fallimentare , del concordato preventivo e
degli accordi di ristrutturazione , CEDAM, 2006
Per la frequenza al corso è necessario essere in possesso del testo della
legge fallimentare e di un Codice Civile aggiornato .
L’esame si svolge in forma orale .
Diritto Processuale Tributario
DOCENTE: Prof.ssa Maria Cristina Pierro
Il corso è volto ad illustrare la natura del giudizio tributario nel quadro
delle giurisdizioni speciali previste dal nostro ordinamento. In
coerenza con le premesse che verranno fissate nelle prime lezioni del
corso verranno illustrati i principali elementi della disciplina del
giudizio di primo grado:
- giurisdizione e competenza;
- le parti del processo tributario;
- litisconsorzio e intervento;
- ricorso e instaurazione del giudizio;
- Atti impugnabili
- fase del giudizio (esame preliminare e trattazione)
- onere della prova e istruttoria processuale;
- vicende straordinarie (interruzione sospensione ed estinzione).
12
- sentenza e altri atti della commissione tributaria.
- cenni sul giudizio di impugnazione.
Il corso sarà strutturato in due parti.
La prima parte delle lezioni sarà di carattere istituzionale, e pertanto
volta ad inquadrare sotto il profilo teorico il processo tributario.
La seconda parte del corso sarà invece finalizzata ad un
approfondimento dei temi già trattati ai fini dell’applicazione pratica,
con presentazione in classe di ricorsi, istanze di sospensione, analisi
della giurisprudenza, ecc.
La realizzazione di questa seconda parte del corso si avvarrà della
collaborazione del dott. Giuseppe Fazio, presidente di sezione della
Commissione tributaria di Varese.
Diritto Pubblico Progredito
DOCENTE: Dott. Paolo Zuddas
PRESENTAZIONE DEL CORSO
L’obiettivo del Corso è di offrire agli studenti una trattazione
progredita di alcuni degli argomenti studiati nel Corso di Istituzioni
di diritto pubblico.
In particolare, nell’anno accademico 2006-2007, verranno
approfonditi i macrotemi rappresentati dal diritto pubblico regionale e
dalla tutela costituzionale dei diritti pubblici soggettivi.
Il Corso si baserà su lezioni frontali; si sfrutterà la piattaforma di
elearning di Ateneo (Black-board) per lo svolgimento di una
esercitazione facoltativa, il cui esito andrà a confluire nella
valutazione finale dell’esame. Gli studenti sono invitati già da ora ad
iscriversi a tale piattaforma in modalità full.
PROGRAMMA DEL CORSO
La Parte del Corso dedicata al diritto pubblico regionale riguarderà in
particolare: le origini dell’ordinamento regionale italiano; i rapporti
tra regionalismo e federalismo; l’organizzazione della Regione; la
potestà statutaria; la forma di governo regionale; le funzioni regionali
(le funzioni legislative e regolamenatari; le funzioni amministrative;
l’autonomia finanziaria); i rapporti Stato Regioni (in particolare il
potere sostitutivo statale e i meccanismi di collaborazione); il diritto
regionale e la Corte costituzionale.
La Parte del Corso dedicata alla tutela costituzionale dei diritti
pubblici soggettivi riguarderà in particolare: il costituzionalismo e i
diritti fondamentali; i diritti della persona e delle comunità sociali; i
diritti economici.
MATERIALE DIDATTICO. TESTI CONSIGLIATI:
- S. Bartole, R. Bin, G. Falcon, R. Tosi, Diritto regionale. Dopo le
riforme, Bologna, Il Mulino, ultima edizione.
- G. Rolla, La tutela costituzionale dei diritti, Milano, Giuffrè, ultima
edizione.
MODALITA’ D’ESAME:
L’esame consisterà in una prova scritta, seguita da un’eventuale prova
orale.
Gli studenti dovranno inoltre dimostrare la conoscenza di una
sentenza della Corte costituzionale sulla riforma del Titolo V, secondo
le modalità che saranno indicate all’inizio del Corso e pubblicate sulla
piattaforma Black-board.
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
L’orario di ricevimento sarà comunicato al termine della prima
lezione, e immediatamente pubblicato sulla piattaforma Black-board.
13
RECAPITI:
[email protected]; tel. 0332-395553.
Diritto Pubblico Progredito (Corso Part-time)
DOCENTE: Prof. Giorgio Grasso
COLLABORATORI: Dott. Paolo Zuddas
PRESENTAZIONE DEL CORSO
L’obiettivo del Corso è di offrire agli studenti una trattazione
progredita di alcuni degli argomenti studiati nel Corso di Istituzioni
di diritto pubblico.
In particolare, nell’anno accademico 2006-2007, verranno
approfonditi i macrotemi rappresentati dal diritto pubblico regionale,
dalla disciplina del procedimento amministrativo e dallo studio di
alcuni istituti fondamentali del diritto amministrativo.
Metà del Corso si baserà su lezioni frontali; l’altra metà sfrutterà la
piattaforma di e-learning di Ateneo (Black-board). Gli studenti sono
invitati già da ora ad iscriversi a tale piattaforma in modalità full.
In questa parte on-line gli studenti svolgeranno obbligatoriamente
attività di esercitazione, che andrà a confluire nella valutazione finale
dell’esame.
PROGRAMMA DEL CORSO
La Parte del Corso dedicata al diritto pubblico regionale riguarderà in
particolare: le origini dell’ordinamento regionale italiano; i rapporti
tra regionalismo e federalismo; l’organizzazione della Regione; la
potestà statutaria; la forma di governo regionale; le funzioni regionali
(le funzioni legislative e regolamenatari; le funzioni amministrative;
l’autonomia finanziaria); i rapporti Stato Regioni (in particolare il
potere sostitutivo statale e i meccanismi di collaborazione); il diritto
regionale e la Corte costituzionale.
La Parte del Corso dedicata alla disciplina del procedimento
amministrativo e ad alcuni istituti fondamentali del diritto
amministrativo riguarderà in particolare: l’introduzione metodologica
al diritto amministrativo; l’amministrazione come organizzazione e
l’amministrazione come attività; le situazioni giuridiche soggettive del
diritto amministrativo; gli atti e il procedimento amministrativo alla
luce della l. n. 241/1990; l’attività contrattuale della pubblica
amministrazione (cenni); lineamenti di giustizia amministrativa.
MATERIALE DIDATTICO. TESTI CONSIGLIATI:
- S. Bartole, R. Bin, G. Falcon, R. Tosi, Diritto regionale. Dopo le
riforme, Bologna, Il Mulino, ultima edizione.
Dispense di diritto amministrativo fornite dal docente.
Gli studenti dovranno inoltre dimostrare la conoscenza di una
sentenza della Corte costituzionale sulla riforma del Titolo V, secondo
le modalità che saranno indicate all’inizio del Corso e pubblicate sulla
piattaforma di Black-board.
MODALITA’ D’ESAME:
L’esame consiste in una prova scritta, seguita da un’eventuale prova
orale.
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
Il prof. Giorgio Grasso riceve di regola, salvo diversa comunicazione,
il giovedì mattina dalle ore 9.00 alle ore 11.00.
Per gli studente part-time saranno indicati altri orari di ricevimento in
corrispondenza dell’inizio e della fine dell’orario di lezione.
14
RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA, NUMERO DI
TELEFONO E EVENTUALI ALTRI RECAPITI:
[email protected]; tel. 0332-395545;
Pagina web: http://eco.uninsubria.it/Webdocenti/ggrasso/giorgio.htm
Diritto Tributario A
Corso mutuato da Istituzioni di Diritto Tributario
Diritto Tributario A (Corso Part-time)
DOCENTE: Prof. Maria Cristina Pierro
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso analizza il sistema tributario italiano con particolare riguardo
ai principi costituzionali e comunitari che lo informano, alla struttura
dell’obbligazione tributaria (tributo) nonché al procedimento di
imposizione e di riscossione dei tributi. Particolare attenzione sarà
dedicata all’attività di controllo della dichiarazione, e alle varie
modalità di accertamento fiscale. Il corso analizzerà anche le sanzioni
amministrative tributarie e il contenzioso tributario al quale saranno
dedicate, per un approfondimento e per una conoscenza pratica delle
strategie processuali, alcune lezioni (sei ore) tenute dal dott. Gorgoni
nell’ambito dei temi avanzati di area giuridica (per il contenuto di
queste ultime rinvio alla mia pagina web).
PROGRAMMA
- Nozioni generali (gli istituti; le fonti; interpretazione e
integrazione);
-
-
I princìpi costituzionali e comunitari;
Struttura dell'imposta (le fattispecie; l'obbligazione tributaria; i
soggetti);
Dinamica dell'imposta (il procedimento impositivo;
gli
obblighi dei contribuenti; la dichiarazione; il controllo della
dichiarazione; l'istruttoria amministrativa; l’accertamento
fiscale e sue modalità; l'avviso di accertamento; le misure
antielusive);
La riscossione;
Crediti d’imposta e rimborso;
Le sanzioni amministrative tributarie;
Il processo tributario
TESTI CONSIGLIATI
F. TESAURO, Istituzioni di diritto tributario, vol. I, Parte generale, VIII
ed., Torino, Utet, 2003.
Per il codice si consiglia:
F. TESAURO, Codice tributario, Zanichelli, Bologna, 2005
Ovvero
M.V. BALLESTRA, S.GALLO, R. RUSSO, Codice tributario 2005, Editore
Finanze e Lavoro, 2005
MODALITÀ D’ESAME
L’esame consiste in un colloquio orale. Lo studio della materia dovrà
essere necessariamente condotto con l’ausilio dei testi di legge
contenuti nel codice tributario che saranno segnalati durante le lezioni.
TESI DI LAUREA
V’è la piena disponibilità ad assegnare tesi di laurea ai frequentanti
sulle materie che saranno concordate con il docente, in numero non
superiore a 10. I criteri di selezione saranno indicati dal docente.
15
RICEVIMENTO STUDENTI:
lunedì dalle 11.00 alle 13.00. Eventuali variazioni saranno segnalate
sul sito della Facoltà
e-mail: [email protected]
Diritto Tributario B
DOCENTE: Prof. Maria Cristina Pierro
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso indaga il sistema dell’imposizione diretta - IRPEF, IRES - con
particolare riguardo alla fiscalità d’impresa (imprenditore individuale,
società di persone e società di capitali).
Dopo un’analisi delle caratteristiche essenziali delle due imposte
saranno studiate le categorie di reddito, tenendo conto delle rilevanti
modificazioni introdotte dalla riforma fiscale nell’ambito dei redditi di
capitali, dei redditi diversi e dei redditi d’impresa (la nuova fiscalità
finanziaria, pex, ecc.)
A completamento dei contenuti del corso sono previsti dei seminari
sull’elusione e i suoi riflessi sulle operazioni di finanza straordinaria,
sulla trasparenza fiscale, sul consolidato, nonché sull’eliminazione
delle interferenze fiscali dal bilancio d’esercizio.
L’orario dei seminari sarà concordato all’inizio del corso.
PROGRAMMA
IRPEF e IRES
- presupposto, soggetti passivi (distinzione tra società di persone
e società di capitali), la residenza fiscale, i redditi
transnazionali, la determinazione dell’imponibile e
dell’imposta;
-
i redditi fondiari, di capitale, di lavoro dipendente e autonomo,
diversi
il reddito d’impresa
a) nozione di imprenditore fiscale;
b) determinazione del reddito (contabilità semplificata e
ordinaria) e criteri che presiedono la loro determinazione
art. 109. TUIR
c) i beni relativi all’impresa;
d) componenti positive del reddito d’impresa: in particolare i
ricavi, le plusvalenze patrimoniali, l’istituto della
participation exemption, dividendi interessi, proventi
immobiliari;
e) componenti negativi: in particolare gli ammortamenti dei
beni materiali, immateriali e gratuitamente devolvibili, gli
accantonamenti;
f) le società di capitali
g) gli enti commerciali e non commerciali.
h) Il consolidato nazionale,
i) La trasparenza fiscale;
j) La stabile organizzazione
k) Le operazioni straordinarie
l) La fiscalità comunitaria e internazionale.
TESTI CONSIGLIATI
F. TESAURO, Istituzioni di diritto tributario, vol. II, Parte speciale,
settima edizione, Torino, UTET, 2005 (PARTE PRIMA: cap. da I –
VIII; PARTE QUARTA tutta). Si consiglia la lettura della parte II e
della Parte III
Dispense sulle tematiche oggetto dei seminari.
Lo studio della materia dovrà essere necessariamente condotto con
l’ausilio TUIR aggiornato alla riforma del 2004. a questo scopo si
segnala
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F. TESAURO, Codice tributario, Zanichelli, Bologna, ultima edizione.
ovvero
M.V. BALLESTRA, S.GALLO, R. RUSSO, Codice tributario 2005, Editore
Finanze e Lavoro, ultima edizione
MODALITÀ D’ESAME
L’esame consiste in un colloquio orale.
TESI DI LAUREA
V’è la piena disponibilità ad assegnare tesi di laurea ai frequentanti
sulle materie che saranno concordate con il docente, in numero non
superiore a 10. I criteri di selezione saranno indicati dal docente.
RICEVIMENTO SUDENTI:
lunedì dalle 11.00 alle 13.00. Eventuali variazioni saranno segnalate
sul sito della Facoltà
e-mail: [email protected]
Econometria
DOCENTE: Dott. Raffaello Seri
PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il corso introduce allo studio
statistico delle relazioni tra fenomeni economici. Al termine del corso
ci si attende che lo studente sia in grado di stimare, condurre test e
prevedere con il modello di regressione con un numero arbitrario di
regressori.
Gli stimatori dei minimi quadrati e loro proprietà; aspetti previsivi.
Effetti del venir meno (in tutto o in parte) degli assunti di
specificazione. Eteroschedasticità e autocorrelazione.
Variabili qualitative (dummy). Test di cambiamento strutturale.
La stima di equazioni di costo e di domanda.
Uso delle stime a scopi decisionali e previsivi.
Esercitazioni su dati reali
BIBLIOGRAFIA, TESTO OBBLIGATORIO: Dispense disponibili
online.
BIBLIOGRAFIA, TESTI CONSIGLIATI: Gardini A. et Al. (2000)
Econometria, vol. I, II, Franco Angeli editore
Paruolo P. (1999) Elementi di statistica, Carocci editore
MODALITÀ DELL’ESAME:
Prova scritta. Possibile prova intermedia durante le lezioni per i
frequentanti.
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO:
giorno e ora da stabilire secondo la convenienza degli studenti.
RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA:
[email protected], [email protected]
Econometria dei Mercati Finanziari A
DOCENTE: Dott. Raffaello Seri
PROGRAMMA DEL CORSO:
Lo studio delle relazioni economiche.
Il modello di regressione lineare. La specificazione lineare.
PRESENTAZIONE DEL CORSO:
17
Il Corso si propone di introdurre gli studenti ad alcuni strumenti
fondamentali dell'Econometria utilizzati per analizzare dati finanziari.
Alcuni di questi strumenti trovano ampio uso anche in
macroeconomia e nella business statistics. I metodi verranno illustrati
da esempi basati su dati reali.
PROGRAMMA DEL CORSO:
Stylized facts delle serie storiche finanziarie
Cenni introduttivi
Modelli per la volatilità condizionata
Modelli VAR e Cointegrazione
Teoria dei valori estremi
BIBLIOGRAFIA, TESTO OBBLIGATORIO: Dispense disponibili
online.
BIBLIOGRAFIA, TESTI CONSIGLIATI: Gallo, G.M., Pacini, B.
(2002), Metodi quantitativi per i mercati finanziari, Carocci Editore.
MODALITÀ DELL’ESAME:
Prova scritta. Possibile prova intermedia durante le lezioni per i
frequentanti.
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO:
giorno e ora da stabilire secondo la convenienza degli studenti.
RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA:
[email protected], [email protected]
Economia Aziendale
DOCENTI: Prof. ssa Daniela Montemerlo e Dott. Francesco Sacco
COLLABORATORI: Dott.ssa Patrizia Gazzola e Dott.ssa Elena
Querci
PRESENTAZIONE DEL CORSO:
Il corso di Economia Aziendale introduce i vari insegnamenti di
contenuto aziendalistico offerti dalla Facoltà, illustrando i concetti
base della disciplina e fornendo una visione unitaria della struttura e
del funzionamento delle aziende in una prospettiva sia analiticodescrittiva che decisionale. Il corso si articola in 80 ore di lavoro in
aula, suddivise tra lezioni, discussioni di casi aziendali ed
esercitazioni
PROGRAMMA DEL CORSO
• Presentazione del corso. L'attività economica
• Le persone e l’Economia aziendale
• Gli istituti, le aziende, la specializzazione economica
• Le combinazioni economiche di istituto
• Gli assetti istituzionali
• Il principio di economicità
• Il bilancio di esercizio come modello per la valutazione
dell’economicità: il reddito di esercizio e il capitale di
funzionamento
• Il processo di redazione del bilancio di esercizio: dagli
accadimenti al bilancio
• L’analisi degli equilibri delle aziende di produzione: la
riclassificazione del reddito di esercizio
• Esercitazione
• L’analisi degli equilibri delle aziende di produzione: la
riclassificazione del capitale di funzionamento
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•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
I quozienti di bilancio per le analisi di redditività, solidità e
liquidità
Le relazioni fra quozienti di bilancio e la leva finanziaria
La struttura dell’azienda e l’ambiente economico
Il sistema competitivo
Il sistema di prodotto e la formula competitiva
Le economie di scala e di saturazione della capacità produttiva
Le economie di apprendimento
Le scelte di struttura dei costi
Le scelte di estensione: concetti generali, le scelte di
diversificazione e le economie di raggio di azione
Le scelte di internalizzazione ed esternalizzazione e le economie
di transazione
Le scelte di formazione e sviluppo del patrimonio
Le scelte di organizzazione
Discussione di casi
TESTI D’ESAME:
• G. Airoldi – G. Brunetti – V. Coda, Corso di Economia
Aziendale, Il Mulino, 2005.
• D. Montemerlo, Economia Aziendale-Casi, Il Pellicano, 2006.
MODALITÀ D’ESAME
L’esame è articolato in due prove scritte parziali (con possibilità di
orale integrativo) o in una prova orale. Ciascuna prova scritta si
compone di domande aperte, domande chiuse ed esercizi.
RICEVIMENTO STUDENTI
Il ricevimento studenti è settimanale e sarà comunicato all’inizio del
corso.
RECAPITI
• Prof. Daniela Montemerlo: [email protected]
• Prof. Francesco Sacco: [email protected]
• Dott. Elena Querci: equerci@ eco.uninsubria.it
• Dott. Patrizia Gazzola: [email protected]
Economia Aziendale (Corso Part-time)
DOCENTE: Prof. Gianluca Colombo
COLLABORATORI: Dott.ssa Patrizia Gazzola, Dott.ssa Elena
Querci, Dott. Francesco Sacco
PRESENTAZIONE DEL CORSO:
Il corso di economia aziendale è introduttivo all’ampio insieme dei
corsi aziendalistici offerti dalla Facoltà. Affronta, pertanto, alcuni
temi di base che saranno approfonditi in successivi corsi, nonché
concetti di fondo che di norma sono dati per acquisiti nel prosieguo
del curriculum.
PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso è strutturato nelle seguenti parti:
• Introduzione: il concetto di azienda e di istituto; le relazioni
azienda ambiente
• Le logiche di funzionamento dei tipi base di azienda
(famigliare, di produzione, pubblica e non-profit)
• La gestione: le operazioni, i processi e le combinazioni
economiche
• L’analisi dei costi; la gestione operativa e la gestione
strategica
19
•
•
La rilevazione: il reddito e il capitale di funzionamento; i
principi di determinazione del reddito d’esercizio; le diverse
configurazioni di capitale e i relativi criteri di valutazione; la
dinamica finanziaria e monetaria
L’organizzazione: i principi generali; le strutture organizzative
PROGRAMMA ANALITICO
• Presentazione del corso. L’attività economica, gli istituti e le
aziende
• L’attività economica delle persone e delle aziende
• Le aziende come ordine economico degli istituti
• La struttura delle aziende. L’assetto istituzionale: concetti
generali
• L’evoluzione delle aziende e la loro varietà
• L’assetto istituzionale delle imprese
• I processi produttivi
• Le combinazioni economiche
• L’assetto tecnico
• I costi di produzione: la correlazione tra elementi di costo ed
oggetti di costo
• Le economie di scala
• Le economie di apprendimento , di raggio d’azione, di
transazione
• Le relazioni tra prezzi e costi. La Break even analysis
• L’applicazione della BEA per le indagini di simulazione
• Le decisioni di prezzo
• Il patrimonio
• Il principio di economicità
• Gli accadimenti, il sistema dei valori, il modello di bilancio, il
• Principio di competenza
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Il modello di bilancio
Il reddito d’esercizio e il capitale di funzionamento
L’applicazione del principio di competenza
La struttura del reddito per parti della gestione e del
patrimonio per grado di liquidità
L’equilibrio reddituale e patrimoniale rappresentato mediante
indici
Le determinanti del risultato operativo
Le strategie d’impresa e orientamento strategico di fondo
Sistema competitivo e strategie competitive
L’organizzazione
Discussione di casi
STRUTTURA DIDATTICA
Il corso prevede lezioni ed esercitazioni in aula e assignment che gli
studenti devono svolgere online – singolarmente o in gruppo –
utilizzando la piattaforma di elearning BlackBoard.
TESTI
Airoldi-Brunetti-Coda, Corso di economia aziendale, il Mulino, 2005
Economia aziendale. Casi, a cura di Daniela Montemerlo, Il
Pellicano, 2005
MODALITÀ D’ESAME
L’esame è articolato in 2 prove scritte (solo per frequentanti) e/o una
prova orale. Ognuna delle due prove scritte è strutturata con una parte
di questionario, una di domande aperte e una di esercizi quantitativi.
RICEVIMENTO STUDENTI:
Prof. Colombo
- Venerdì, ore 16.00-17.00
20
-
Stanza n. 19 in via Monte Generoso 71 - Varese
RECAPITI:
Prof. Colombo
[email protected]
Tel. +39 0332 39.5528
Dott. Ferri
[email protected]
Dott.ssa Gazzola
[email protected]
Dott.ssa Querci
[email protected]
Dott. Sacco
[email protected]
Economia degli Intermediari Finanziari
DOCENTE: Prof. Rossella LOCATELLI
OBIETTIVI DEL CORSO.
Il corso si propone di offrire conoscenze di base sulla struttura e sul
funzionamento dei mercati e degli intermediari finanziari, con
particolare riferimento alle funzioni e alle caratteristiche strutturali e
operative degli intermediari bancari. Il corso offre inoltre una
conoscenza di base degli strumenti e dei contratti finanziari.
PROGRAMMA DEL CORSO
1. Articolazione e funzioni del sistema finanziario
1.1. Contratti, intermediari e mercati finanziari: i concetti di base
1.2. I saldi finanziari dei macrosettori
1.3. Tipologie di intermediari finanziari
1.4. Le ragioni dell’esistenza degli intermediari e le funzioni generali
del sistema finanziario
2. La specificità degli intermediari bancari
2.1. La funzione di produzione delle banche e il loro ruolo nel sistema
finanziario
2.2. La funzione monetaria e il ruolo delle banche nel sistema dei
pagamenti
2.3. La funzione creditizia e la valutazione e la selezione dei rischi
2.4. La trasmissione della politica monetaria e i rapporti con le
autorità monetarie
2.5. I modelli di banca e gli intermediari non bancari
2.6. I principali contratti bancari
3. La specificità degli intermediari assicurativi e previdenziali
3.1. Gli intermediari assicurativi e la dimensione del mercato
assicurativo in Italia
3.2. Le assicurazioni sulla durata della vita umana e la gestione del
risparmio
3.3. I fondi pensione e la previdenza:
4. La securities industry e i mercati
4.1. La relazione tra intermediari e mercati
4.2. I principali mercati
4.3. Le società di intermediazione mobiliare e le società di gestione
del risparmio
4.4. I fondi comuni di investimento
5. I modelli di sistema finanziario e degli intermediari
5.1. Banca universale, banca specializzata, gruppi polifunzionali
5.2. I conglomerati finanziari
5.3. L’evoluzione istituzionale del sistema finanziario e bancario
italiano
6. La regolamentazione degli intermediari finanziari
21
6.1. Le motivazioni della vigilanza sugli intermediari finanziari e su
quelli bancari.
6.2. Organi di controllo e modalità di divisione del lavoro
6.3. Obiettivi e principali strumenti di vigilanza
BIBLIOGRAFIA
Testi obbligatori:
M. ANOLLI - R. LOCATELLI, Le operazioni finanziarie. Strumenti
finanziari e contratti assicurativi, Il Mulino, Bologna, 2001, cap. 1,
cap. 6 (par. 7 e 8)
M. BORRONI - M. ORIANI, Le operazioni bancarie, Il Mulino,
Bologna, 2002
A. FERRARI - E. GUALANDRI - A. LANDI - P. VEZZANI, Il
sistema finanziario: funzioni mercati e intermediari, Giappichelli,
Torino, ultima edizione disponibile
La docente si riserva di comunicare eventuali variazioni nei testi
obbligatori con apposito avviso e nel corso delle lezioni.
Testi consigliati:
1. ANIA, L’assicurazione italiana nel 2004, Roma
2. BANCA CENTRALE EUROPEA, Bollettino mensile
3. BANCA D’ITALIA, Relazione Annuale, Roma.
4. BANCA D’ITALIA, “Bollettino Economico”, numeri vari.
5. CONSOB, Relazione Annuale, Roma
6. R. CORIGLIANO, L’intermediazione finanziaria, Bologna,
Bonomia University Press, 2002
5.A. SAUNDERS - M.M. CORNETT - M. ANOLLI, Economia degli
intermediari finanziari, McGraw-Hill, 2004
Siti consigliati:
1. ABI, www.abi.it
2. ASSOCIAZIONE
NAZIONALE
FRA
LE
IMPRESE
ASSICURATRICI, www.ania.it
3. BANCA CENTRALE EUROPEA, www.ecb.int
4. BANCA
DEI
REGOLAMENTI
INTERNAZIONALI,
www.bis.org
5. BANCA D’ITALIA, www.bancaditalia.it
6. CONSOB, www.consob.it
7. COVIP, www.covip.it
8. ISVAP, www.isvap.it
AVVERTENZE
Il programma verrà svolto nell’ambito di lezioni e di esercitazioni
integrative.
All’inizio delle lezioni sarà reso noto un syllabus dettagliato relativo
ad argomenti svolti nelle singole lezioni.
Durante le lezioni verrà distribuito materiale bibliografico utile per
approfondimenti e aggiornamenti rispetto a quanto contenuto nei testi
che sarà considerato parte integrante della bibliografia obbligatoria.
MODALITÀ D’ESAME
L’esame consiste in una prova scritta.
ARGOMENTI PER PROVA FINALE DELLA LAUREA
TRIENNALE
La materia di Economia degli Intermediari Finanziari si presta ad una
varietà di tipologie di lavori di approfondimento sia di tipo empirico
(analisi di dati statistici e/o di bilancio e/o di dati raccolti con
interviste) che di rassegna della letteratura. E’ possibile affrontare
tematiche istituzionali (ad esempio la struttura dei gruppi bancari in
Italia), gestionali (ad esempio, l’evoluzione più recente delle politiche
di raccolta), di carattere tecnico (ad esempio, i conti di liquidità offerti
22
dalle banche italiane) che di volta in volta l’evoluzione normativa e di
mercato rendono attuali.
AVVERTENZE
Si consiglia di presentarsi all’esame avendo superato l’esame di
matematica finanziaria.
RECAPITI
E-mail: [email protected].
ORARIO DI RICEVIMENTO
Durante il 1° ciclo: lunedì dalle ore 11.00 alle ore 12.00
Nel restante periodo dell’anno: Martedì ore 14.30-15.30
Economia degli Intermediari Finanziari A (Corso Parttime)
DOCENTE: Prof. Rossella LOCATELLI
OBIETTIVI DEL CORSO.
Il corso si propone di offrire conoscenze di base sulla struttura e sul
funzionamento dei mercati e degli intermediari finanziari, con
particolare riferimento alle funzioni e alle caratteristiche strutturali e
operative degli intermediari bancari. Il corso offre inoltre una
conoscenza di base degli strumenti e dei contratti finanziari.
PROGRAMMA DEL CORSO
1. Articolazione e funzioni del sistema finanziario
1.1. Contratti, intermediari e mercati finanziari: i concetti di base
1.2. I saldi finanziari dei macrosettori
1.3. Tipologie di intermediari finanziari
1.4. Le ragioni dell’esistenza degli intermediari e le funzioni generali
del sistema finanziario
2. La specificità degli intermediari bancari
2.1. La funzione di produzione delle banche e il loro ruolo nel sistema
finanziario
2.2. La funzione monetaria e il ruolo delle banche nel sistema dei
pagamenti
2.3. La funzione creditizia e la valutazione e la selezione dei rischi
2.4. La trasmissione della politica monetaria e i rapporti con le
autorità monetarie
2.5. I modelli di banca e gli intermediari non bancari
2.6. I principali contratti bancari
3. La specificità degli intermediari assicurativi e previdenziali
3.1. Gli intermediari assicurativi e la dimensione del mercato
assicurativo in Italia
3.2. Le assicurazioni sulla durata della vita umana e la gestione del
risparmio
3.3. I fondi pensione e la previdenza:
4. La securities industry e i mercati
4.1. La relazione tra intermediari e mercati
4.2. I principali mercati
4.3. Le società di intermediazione mobiliare e le società di gestione
del risparmio
4.4. I fondi comuni di investimento
5. I modelli di sistema finanziario e degli intermediari
5.1. Banca universale, banca specializzata, gruppi polifunzionali
5.2. I conglomerati finanziari
23
5.3. L’evoluzione istituzionale del sistema finanziario e bancario
italiano
5. A. SAUNDERS - M.M. CORNETT - M. ANOLLI, Economia degli
intermediari finanziari, McGraw-Hill, 2004
6. La regolamentazione degli intermediari finanziari
6.1. Le motivazioni della vigilanza sugli intermediari finanziari e su
quelli bancari.
6.2. Organi di controllo e modalità di divisione del lavoro
6.3. Obiettivi e principali strumenti di vigilanza
Siti consigliati:
1. ABI, www.abi.it
2. ASSOCIAZIONE
NAZIONALE
FRA
LE
IMPRESE
ASSICURATRICI, www.ania.it
3. BANCA CENTRALE EUROPEA, www.ecb.int
4. BANCA
DEI
REGOLAMENTI
INTERNAZIONALI,
www.bis.org
5. BANCA D’ITALIA, www.bancaditalia.it
6. CONSOB, www.consob.it
7. COVIP, www.covip.it
8. ISVAP, www.isvap.it
BIBLIOGRAFIA
Testi obbligatori:
M. ANOLLI - R. LOCATELLI, Le operazioni finanziarie. Strumenti
finanziari e contratti assicurativi, Il Mulino, Bologna, 2001, cap. 1,
cap. 6 (par. 7 e 8)
M. BORRONI - M. ORIANI, Le operazioni bancarie, Il Mulino,
Bologna, 2002
A. FERRARI - E. GUALANDRI - A. LANDI - P. VEZZANI, Il
sistema finanziario: funzioni mercati e intermediari, Giappichelli,
Torino, 2004
La docente si riserva di comunicare eventuali variazioni nei testi
obbligatori con apposito avviso e nel corso delle lezioni.
Testi consigliati:
1. ANIA, L’assicurazione italiana nel 2004, Roma
2. BANCA CENTRALE EUROPEA, Bollettino mensile
3. BANCA D’ITALIA, Relazione Annuale, Roma.
4. BANCA D’ITALIA, “Bollettino Economico”, numeri vari.
5. CONSOB, Relazione Annuale, Roma
6. R. CORIGLIANO, L’intermediazione finanziaria, Bologna,
Bonomia University Press, 2002
AVVERTENZE
Il programma verrà svolto nell’ambito di lezioni frontali e con
l’utilizzo della piattaforma di e-learning Blackboard. Alcuni temi
verranno affrontati esclusivamente con lezioni on line.
Durante le lezioni verrà segnalato materiale bibliografico utile per
approfondimenti e aggiornamenti rispetto a quanto contenuto nei testi.
Nella settimana precedente ogni lezione è richiesto allo studente di
leggere le parti di testo che costituiranno la base per la lezione. A tal
fine, all’inizio del corso verrà reso noto il piano delle letture.
Il corso prevede la somministrazione di alcune prove di
apprendimento durante la frequenza. Le prove sono facoltative e
contribuiranno alla valutazione finale. All’inizio del corso verranno
diffuse indicazioni precise sulle modalità di frequenza e di esame.
Tutte le informazioni di dettaglio relative al corso saranno disponibili
nella piattaforma di e-learning attivata in modalità full (con password
individuale) a partire dal momento di erogazione del corso stesso.
24
MODALITÀ D’ESAME
L’esame consiste in una prova scritta. Nel caso in cui lo studente
abbia scelto di presentare secondo le modalità indicate all’inizio del
corso è possibile scegliere tra la modalità orale o scritta.
I testi d’esame sono disponibili nella pagina apposita nella piattaforma
Blackboard.
ARGOMENTI PER LA PROVA FINALE DELLA LAUREA
TRIENNALE
La materia di Economia degli Intermediari Finanziari si presta ad una
varietà di tipologie di lavori di approfondimento, sia di tipo empirico
(analisi di dati statistici e/o di bilancio e/o di dati raccolti con
interviste) che di rassegna della letteratura. E’ possibile affrontare
tematiche istituzionali (ad esempio la struttura dei gruppi bancari in
Italia), gestionali (ad esempio, l’evoluzione più recente delle politiche
di raccolta) e di carattere tecnico (ad esempio, i conti di liquidità
offerti dalle banche italiane), che di volta in volta l’evoluzione
normativa e di mercato rendono attuali.
RECAPITI
Indirizzo e-mail: [email protected].
ORARIO DI RICEVIMENTO
Durante il 1° ciclo: lunedì dalle ore 11.00 alle ore 12.00
Nel restante periodo dell’anno: Martedì ore 14.30-15.30
oppure su appuntamento.
Economia degli Intermediari Finanziari B (Economia
Bancaria)
DOCENTE: Prof. Rossella LOCATELLI
OBIETTIVI DEL CORSO.
Il corso si propone di offrire conoscenze di base con riferimento ai
principali temi della gestione degli intermediari bancari. Verranno
illustrate le implicazioni gestionali e organizzative dei modelli di risk
management, approfonditi nei loro contenuti tecnici in altri corsi.
PROGRAMMA DEL CORSO
1. La banca come impresa: profili microeconomici
1.1. La rappresentazione del processo di produzione bancaria e dei
suoi riflessi economici
1.2. L’attività della banca vista attraverso il bilancio
2. Obiettivi e vincoli della gestione
2.1. La creazione di valore come obiettivo principale della gestione
2.2. Equilibrio economico e analisi della performance
2.3. Equilibrio finanziario e solvibilità
2.4. Le implicazioni e i modelli organizzativi
3. La gestione bancaria come gestione di rischi
3.1. I rischi nell’impresa bancaria: tassonomia e tecniche di
misurazione
3.2. La gestione finanziaria e integrata
3.3. Il rischio di credito: definizione, elementi di misurazione e
gestione
3.4. Il rischio di mercato: definizione, elementi di misurazione e
gestione
25
3.5. I rischi operativi e i rischi di reputazione: definizione, elementi di
misurazione e gestione
4. Le tradizionali aree di gestione
4.1. La raccolta e il patrimonio
4.2. Gli impieghi
4.3. Il portafoglio titoli
4.4. La tesoreria e la liquidità
BIBLIOGRAFIA
Testi obbligatori:
R. LOCATELLI, Redditività e creazione di valore nelle banche, Il
Mulino, Bologna, 2000 (fuori commercio)
M. ONADO, La banca come impresa, Il Mulino, Bologna, 2004 (le
parti da studiare saranno comunicate con apposito avviso)
Testi consigliati:
1. M. ANOLLI - P. GUALTIERI, La misurazione del rischio di
credito nella gestione delle banche, Il Mulino, Bologna, 1999
2. A. BANFI, Le banche e l’intermediazione mobiliare, seconda
edizione, Il Mulino, Bologna, 2000
3. R. BRIZI - F. SASSO - C. TRESOLDI, Le banche e il sistema dei
pagamenti, Il Mulino, Bologna, 1998
4. S. DE ANGELI (a cura di), Banca universale o gruppo creditizio?,
Bancaria Editrice, Roma, 2005
4. M. L. DI BATTISTA, La politica della raccolta delle banche, Il
Mulino, Bologna, 1996
5. P. GUALTIERI, La gestione finanziaria delle banche, Il Mulino,
Bologna, 1996
6. R. LOCATELLI, Rischio e intermediazione nelle banche e negli
assicuratori, Il Mulino, Bologna, 1995
7. C. SCHENA, La gestione del patrimonio delle banche, Il Mulino,
Bologna, 1996
8. A. SAUNDERS, Financial Institutions Management, Mc Graw
Hill, 3rd edition, 1999
9. J.F. SINKEY, Commercial Bank Financial Management, Prentice
Hall, 5th edition, 1998
10. A. SIRONI, Rischio e valore nelle banche. Risk management e
capital allocation, Egea, Milano, 2005
AVVERTENZE
Il programma verrà svolto nell’ambito di lezioni e di esercitazioni di
approfondimento. Sono previsti alcuni seminari di docenti di altre
università e di operatori su temi specifici come approfondimento delle
tematiche affrontate nel corso delle lezioni. Nel corso delle lezioni
sono inoltre previste presentazioni di lavori di gruppo da parte di
studenti relativi all'approfondimento di specifiche tematiche. I risultati
conseguiti con i lavori di gruppo e con la presentazione degli stessi in
aula verranno valutati dalla docente e contribuiranno a determinare la
valutazione finale in sede di esame.
Durante le lezioni verrà distribuito materiale bibliografico utile per
approfondimenti e aggiornamenti rispetto a quanto contenuto nei testi
che sarà considerato parte integrante della bibliografia obbligatoria.
MODALITÀ D’ESAME
L’esame consiste in una prova orale.
ARGOMENTI PER TESI DI LAUREA
La materia di Economia degli Intermediari Finanziari si presta ad una
varietà di tipologie di tesi di laurea sia di tipo empirico (analisi di dati
statistici e/o di bilancio e/o di dati raccolti con interviste) che di
rassegna della letteratura. E’ possibile affrontare tematiche
istituzionali (ad esempio la struttura dei gruppi bancari in Italia),
26
gestionali (ad esempio, l’evoluzione più recente delle politiche di
raccolta), di carattere tecnico (ad esempio, i conti di liquidità offerti
dalle banche italiane) che di volta in volta l’evoluzione normativa e di
mercato rendono attuali.
RECAPITI
E-mail: [email protected].
ORARIO DI RICEVIMENTO
Durante il 1° ciclo: lunedì dalle ore 11.00 alle ore 12.00
Nel restante periodo dell’anno: Martedì ore 14.30-15.30
Economia dei Mercati Monetari e Finanziari A
DOCENTE: Prof. Massimo Guidolin
DESCRIZIONE DEL CORSO
Questo corso fornisce un’introduzione ai concetti fondamentali della
teoria economica del prezzo delle attività (finanziarie e non), note
anche come ‘Asset Pricing Theory’. Particolare attenzione viene
dedicata alle implicazioni dei modelli di equilibrio dinamico
intertemporale. La prima parte del corso e’ focalizzata su concetti
base utili nell’analisi economica (modelli di equilibrio, assenza di
opportunità di arbitraggio, scelte di portafoglio, etc.). La seconda
parte sviluppa risultati classici di asset pricing, con i modelli CAPM,
I-CAPM ed APT.
MATERIALI DEL CORSO
Le lezioni saranno organizzate attorno la proiezione e discussione
(interattiva!) del materiale del corso, rappresentato da dei lucidi. I
lucidi verranno resi disponibili (prima delle lezioni, quando possibile)
attraverso la pagina web del corso. I lucidi sono in Italiano, lingua
ufficiale del corso. Durante le lezioni, e’ possibile che i lucidi
vengano integrati da esempi e dimostrazioni matematiche, quando resi
necessari della discussione in aula. Quindi la presenza alle lezioni è
fortemente consigliata. Tuttavia esistono due libri di testo che possono
rappresentare un’utile lettura:
• Stephen Le Roy and Jan Werner, Principles of Financial
Economics, Cambridge University Press, 2001 (ISBN:
0521586054).
• Keith Cuthberson, Quantitative Financial Economics, John
Wiley & Sons, 1996 (ISBN: 0471953601).
Questi libri sono disponibili nella bibliotecha di ateneo e sono
(ovviamente) in Inglese.
MODALITÀ D’ESAME
Verrà applicato il seguente schema di valutazione:
• 30% Due ‘problem sets’ con esercizi ispirati dal materiale
delle lezioni (15% ciascuno). Un problem set raccoglie diversi
esercizi, di difficoltà variabile.
• 70% Un esame finale scritto su tutto il materiale del corso. Lo
svolgimento dei problem sets e’ vivamente consigliato anche
perché rappresentativi delle domande dell’esame finale.
PROGRAMMA DETTAGLIATO
A. Concetti fondamentali.
1. Rassegna dei concetti fondamentali: rendimenti, valori attuali,
curve di indifferenza.
Appunti di lezione (lec1).
Cuthberson (cap. 1).
2. Equilibrio ed arbitraggio nei mercati finanziari: linear pricing and
positive linear pricing.
27
Appunti di lezione (lec2).
Le Roy and Werner, capp. 1-4.
3. Principi di valutazione delle attività: probabilità neutrali al rischio
ed il ‘Teorema Fondamentale della Finanza’.
Appunti di lezione (lec3).
Le Roy and Werner, capp. 5-6.
4. Il concetto di rischio: avversione al rischio; confronto tra
caratteristiche oggettive dei payoffsdelle attività finanziarie.
Appunti di lezione (lec4).
Le Roy and Werner, capp. 8-10.
5. Scelte ottime di portafoglio: risultati di statica comparata con una
è più attività.
Appunti di lezione (lec5).
Le Roy and Werner, capp. 11-13.
B. Modelli di Asset Pricing.
1. Prezzo delle attività in modelli di equilibrio generale dinamico: il
Consumption Capital Asset Pricing Model (CCAPM).
Appunti di lezione (lec6).
Le Roy and Werner, cap. 14.
2. Analisi Media-Varianza: Il principio del ‘Beta Pricing’.
Appunti di lezione (lec7).
Le Roy and Werner, capp. 17-18.
3. Il Capital Asset Pricing Model (CAPM).
Appunti di lezione (lec8).
Cuthberson, cap. 2.
Le Roy and Werner, cap. 19.
4. Factor Pricing e Arbitrage Pricing Theory (APT).
Appunti di lezione (lec9).
Cuthberson, cap. 3.
Le Roy and Werner, cap. 20.
5. Introduzione alla teoria della valutazione in contesti dinamici
(multiperiodali): proprietà di martinagala dei prezzi e versioni
condizionate del CAPM e del CCAPM.
Appunti di lezione (lec10).
Cuthberson, cap. 4.
Le Roy and Werner, cap. 25-28.
RICEVIMENTO STUDENTI: Su appuntamento
e-mail: [email protected]
Webpage:
http://eco.uninsubria.it/webdocenti/mguidolin/mguidolin.html
NOTA: Gli aspetti aziendali delle scelte di portafoglio sono trattati nel
corso di Economia del Mercato Mobiliare B. Gli aspetti tecnicofinanziari delle scelte di portafoglio sono trattati nel corso di Gestione
di Portafoglio Applicata.
Economia dei Mercati Monetari e Finanziari B
DOCENTE: Prof. Massimo Guidolin
DESCRIZIONE DEL CORSO
Questo corso fornisce elementi applicati della teoria del prezzo dei
titoli a reddito fisso (ossia titoli di stato ed obbligazioni emesse da
società private) e dei derivati (futures, opzioni, swaps, ecc.) “scritti”
su tali strumenti. Il corso esamina sia i modelli classici della dinamica
della struttura a termine dei tassi d’interesse (la teoria delle aspettative
nelle sue varianti), sia modelli recenti sviluppati nell’ambito della
moderna teoria della finanza (modelli affini, semi-affini, quasi-affini,
28
etc.). Un blocco di lezioni e’ intenzionalmente dedicato all’analisi di
modelli che mirano a collegare ipotesi sulla dinamica del premio al
rischio dei titoli di stato alla teoria macroeconomica. Il corso si
concentra anche sugli aspetti econometrici dell’implementazione a
scopi di pricing e della verifica empirica dei modelli della struttura a
termine. Infine, vengono presentati alcuni concetti di base relativi alla
teoria del prezzo dei derivati su titoli a reddito fisso e tassi d’interesse
(futures, swaps, options, swaptions, caps, collars, etc.) e sui recenti
sviluppi nell’ambito dell’analisi empirica del rischio di credito
implicito nei corporate bonds.
MATERIALI DEL CORSO
Le lezioni saranno organizzate attorno la proiezione e discussione
(interattiva!) del materiale del corso, rappresentato da dei lucidi. I
lucidi verranno resi disponibili (prima delle lezioni, quando possibile)
attraverso la pagina web del corso. I lucidi sono in inglese, anche se le
lezioni si svolgeranno in italiano, che rimane la lingua ufficiale del
corso. Durante le lezioni, e’ possibile che i lucidi vengano integrati da
esempi e dimostrazioni matematiche, quando resi necessari della
discussione in aula. Quindi si consiglia caldamente la presenza alle
lezioni. Inoltre esistono quattro libri di testo che possono
rappresentare un’utile lettura.
• John Y. Campbell, Andrew W. Lo, A. Craig MacKinlay,
Andrew Y. Lo, The Econometrics of Financial Markets,
Princeton University Press, 1996 (ISBN: 0691043019).
• Keith Cuthberson, Quantitative Financial Economics, John
Wiley & Sons, 1996 (ISBN: 0471953601).
• Robert Jarrow and Stuart Turnbull, Derivatives Securities,
South-Western College Publishing Co., 2000 (ISBN:
0538877405).
•
Kenneth J. Singleton, Empirical Dynamic Asset Pricing :
Model Specification and Econometric Assessment, Princeton
University Press, 2006 (ISBN: 0691122970).
Questi libri sono disponibili nella biblioteca di ateneo e sono
(ovviamente) in Inglese.
MODALITÀ D’ESAME
Verrà applicato il seguente schema di valutazione:
- 80% Un esame scritto finale con domande sia di natura teorica
che applicata (brevi esercizi)
- 20% Una prova orale integrativa.
PROGRAMMA DETTAGLIATO
1. Concetti di base relativi ai titoli a reddito fisso. La struttura a
termine dei tassi d’interesse.
Appunti di lezione (lec1).
Campbell, Lo, and MacKinley, cap. 10.1.
Cuthbertson, cap. 9.1.
2. La teoria delle aspettative (‘Expectations Hypothesis’).
Appunti di lezione (lec2).
Campbell, Lo, and MacKinley, cap. 10.2.
Cuthbertson, cap. 9.2-9.3.
3. Evidenza empirica sulla teoria delle aspettative.
Appunti di lezione (lec3).
Campbell, Lo, and MacKinley, cap. 10.2.
Cuthbertson, capp. 10, 14.
Cochrane, J., and M., Piazzesi, Bond Risk Premia, NBER working
paper No. 9178 -September 2002.
4. Estensioni della teoria delle aspettative: premi al rischio
variabili.
Appunti di lezione (lec4).
Cuthbertson, cap. 19.
29
5. Modelli lineari affine della struttura a termine dei tassi
d’interesse.
Appunti di lezione (lec5).
Campbell, Lo, and MacKinley, cap. 11.1.
Singleton, cap. 12.1-12.5.
Diebold, F., M., Piazzesi, and G., Rudebusch, Modeling Bond
Yields in Finance and Macroeconomics, - NBER working paper
11089 -January 2005.
6. L’econometria dei modelli lineari affini della struttura a termine.
Appunti di lezione (lec6).
Campbell, Lo, and MacKinley, cap. 11.2.
Singleton, cap. 13.
7. Modelli quasi-affini e non-affini della struttura a termine.
Appunti di lezione (lec7).
Singleton, capp. 12.6-12.8, 13.
8. Concetti di asset pricing per i derivati su titoli a reddito fisso.
Appunti di lezione (lec8).
Campbell, Lo, and MacKinley, cap. 11.3.
Jarrow and Turnbull, capp. 8, 13-17.
Singleton, cap. 16.
9. La struttura a termine dei differenziali di rendimento delle
obbligazioni societarie (bonds). Il rischio di credito (default).
Appunti di lezione (lec9).
Jarrow and Turnbull, cap. 18.
Singleton, cap. 17.
RICEVIMENTO STUDENTI: Su appuntamento
e-mail: [email protected]
Webpage:
http://eco.uninsubria.it/webdocenti/mguidolin/mguidolin.html
Economia del Mercato Mobiliare B
DOCENTE: Prof.ssa Cristiana Schena
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso si propone di far acquisire allo studente le competenze
fondamentali necessarie per la gestione e la valutazione degli
strumenti finanziari e dei portafogli gestiti, nonché illustrare i
principali contenuti dell’attività di private banking. I concetti vengono
inquadrati nella realtà operativa e regolamentare italiana.
PROGRAMMA DEL CORSO
1. Lo sviluppo delle attività di asset management e di private
banking in Italia: gli ambiti operativi ed i riflessi organizzativi e
professionali.
2. L’attività di gestione dei portafogli di investimento:
a. fasi della gestione (asset allocation strategica e tattica,
market timing, stock picking);
b. tecniche di gestione (le strategie attive e passive);
c. la valenza dell’analisi fondamentale e dell’analisi tecnica.
3. La valutazione della performance: il rendimento del portafoglio,
il benchmark, i criteri ed i modelli di valutazione delle
performance corrette per il rischio, la selezione dei gestori.
STRUTTURA DELLA DIDATTICA E MATERIALE DIDATTICO
DI SUPPORTO:
Le lezioni saranno affiancate da esercitazioni e incontri seminariali
con docenti universitari ed operatori, riguardanti parti specifiche del
programma del corso. Nel corso delle lezioni, delle esercitazioni e dei
seminari potrà essere messo a disposizione degli studenti frequentanti
materiale didattico di supporto utile ai fini della preparazione
30
dell’esame, anche se non sostitutivo dei testi indicati nel programma
di esame.
BIBLIOGRAFIA:
Il docente segnalerà nel corso delle lezioni i materiali utili ai fini del
sostenimento dell’esame tratti dai seguenti testi:
1) Musile Tanzi P. (a cura di), Manuale del private banker, Egea,
Milano, 2006.
2) Schena C., Private banking e wealth management: una nuova sfida
per le banche italiane?, Sviluppo & Organizzazione, n.194, 2002.
3) Delia-Russel e Di Mascio, Asset management e private banking,
Egea 2006
4) Delia-Russel e Di Mascio, Marketing e private banking.
L'evoluzione delle strategie commerciali nel Wealth Management,
Egea, 2006
5) Assogestioni Benchmark e fondi comuni, 1999 (scaricabile dal
seguente
indirizzo
web
http://www.assogestioni.it/asso/comunicazione/pubblicazioni/92020.p
df)
6) Assogestioni, Futuro di valore: Fondi pensione socialmente
responsabili, 2004 (scaricabile dal seguente indirizzo web
http://www.assogestioni.it/asso/comunicazione/pubblicazioni/futuro_v
alore.pdf
7) Standard Italiani di Presentazione delle Performance degli
Investimenti (IPPS) - Versione italiana dei GIPS, 2002
(http://www.assogestioni.it/asso/comunicazione/pubblicazioni/92050.
pdf)
8) Rapporto di Merrill Lynch and Capgemini World Wealth Report,
2006.
LETTURE DI APPROFONDIMENTO:
- Assogestioni:
a.
Guida alla classificazione, 2003
http://www.assogestioni.it/asso/risparmio/files/40020.pdf
b. Manuale per l'analisi della teoria e delle tecniche di
valutazione della perfomance di un portafoglio di
investimento. Testo elaborato da Prometeia per
Assogestioni
http://www.assogestioni.it/asso/comunicazione/pubblicazi
oni/92030.pdf
c. Guida italiana al risparmio gestito. Fact book 2005.
(http://www.assogestioni.it/asso/comunicazione/pubblicaz
ioni/FB2005.pdf)
- FABRIZI P.L., L’economia del mercato mobiliare, Egea, Milano,
2003.
- Ferretti R. – Vezzani P., La gestione del risparmio, Il Sole 24 ore
Libri, 2001.
- Fuller R. J. – Farrell J. L., Analisi degli investimenti finanziari,
McGraw-Hill, Milano, 1993.
- PriceWaterhouseCoopers, Global private banking / Wealth
management Survey, 2004.
- Siegel J.J., Rendimenti finanziari e strategie di investimento, Il
Mulino, Bologna, 2003.
- Wilmott P., Introduzione alla finanza quantitativa, Egea, Milano,
2003.
MODALITÀ D'ESAME:
L’esame consiste in una prova scritta. Lo studente che consegue nella
prova un punteggio inferiore a 15/30 non può sostenere l’esame
nell’appello successivo della medesima sessione di esami.
Si ricorda che la Segreteria Studenti ha disposto che la
verbalizzazione del voto deve avvenire con la data della prova scritta
e deve essere effettuata dallo studente entro e non oltre venti giorni
dalla data della prova scritta. Lo studente che non procede entro tale
31
termine alla verbalizzazione del voto sul libretto viene considerato
rinunciatario della prova d’esame ed ha l’obbligo di sostenere
nuovamente l’esame.
RICEVIMENTO STUDENTI:
Secondo il calendario indicato nella pagina web del docente:
(http://eco.uninsubria.it/webdocenti/cschena/cschena.html).
E-mail: [email protected]
NOTA: I metodi per la valutazione degli strumenti finanziari sono
approfonditi nei corsi di Econometria dei Mercati Finanziari A e di
Gestione di Portafoglio Applicata.
integrate. Welfare state, efficienza, equità e crescita economica.
Imposte, occupazione e crescita.
BIBLIOGRAFIA
Testi obbligatori:
Petretto A., Economia pubblica e Unione Europea, Il Mulino,
Bologna, 2002.
Testi consigliati:
Specifiche letture verranno consigliate dal docente durante le lezioni.
L’esame si svolge in forma di colloquio orale; sono previste relazioni
individuali su specifici argomenti.
Indirizzo di posta elettronica: [email protected]
Economia dell’Unione Europea
DOCENTE: Prof.ssa Anna Marenzi
L’obiettivo del corso è quello di fornire il quadro generale della
politica economica europea, consentendo ai partecipanti di acquisire le
conoscenze di base necessarie per comprendere il funzionamento delle
politiche e delle istituzioni economiche dell’Unione Europea.
Particolare enfasi è posta sui principali temi di finanza pubblica che
caratterizzano il dibattito nell’UE. In particolare, sono approfondite le
tematiche relative alla disciplina e alla convergenza fiscale,
all’applicazione dei principi di tassazione internazionale e alla riforma
dello stato sociale.
PROGRAMMA:
Teorie della disciplina fiscale e Patto di stabilità e crescita. Principi di
tassazione internazionale. La concorrenza fiscale in aree economiche
Economia della Tassazione
DOCENTE: Prof.ssa Anna Marenzi
L’obiettivo del corso è quello di fornire un contributo alla
comprensione del ruolo economico svolto dalle imposte, con una
particolare attenzione al contesto istituzionale italiano. Il corso è
organizzato in due moduli: Imposte e imprese; Imposte e
redistribuzione.
La tassazione delle attività d’impresa rappresenta uno degli strumenti
impositivi più importanti nei sistemi tributari moderni. La sua
importanza non risiede tanto nella capacità di raccogliere una quantità
considerevole di risorse quanto nel fatto che essa è in grado di
condizionare le scelte delle imprese. Pertanto, questo strumento è
oggetto di particolare interesse da parte degli studiosi, i quali mirano
ad individuare forme compatibili con gli obiettivi ed i principi su cui si
32
fondano gli Stati moderni. Il primo modulo analizza le interferenze del
sistema fiscale nel processo decisionale delle imprese con particolare
riferimento alle scelte di distribuzione degli utili, di investimento e di
finanziamento. Il quadro analitico entro il quale sarà sviluppata
l’analisi rappresenta uno strumento adeguato per interpretare le
riforme della tassazione dei redditi d’impresa introdotte nel nostro
paese a partire dalla fine degli anni ’90.
Nelle società moderne lo Stato ha il potere di modificare la
distribuzione del reddito operata dal mercato e lo esercita in misura
molto intensa utilizzando una molteplicità di strumenti. Il secondo
modulo è orientato allo studio delle imposte come strumento
redistributivo del bilancio pubblico. Dopo una presentazione dei
principali indicatori statistici comunemente utilizzati, l’attenzione sarà
concentrata sull’effettivo ruolo redistributivo svolto dall’imposta
personale sul reddito.
PROGRAMMA:
Introduzione: un quadro di sintesi delle imposte in Italia; i tributi
nell’economia italiana: imposte erariali sul reddito, imposte indirette
erariali, imposte regionali e locali;. la pressione fiscale in Italia e
confronto con i paesi europei
Imposte ed imprese: equità ed efficienza della tassazione delle
imprese: uno sguardo alla teoria; equità di un’imposta sui profitti delle
società di capitali: il problema della doppia tassazione degli
utili;efficienza di un’imposta sui profitti: le scelte di investimento e di
finanziamento delle imprese.
La tassazione dei redditi d’impresa in Italia; la tassazione delle società
di capitali; l’imposta regionale sulle attività produttive.
Equità ed efficienza della tassazione delle imprese: le soluzioni
adottate nel contesto italiano; gli incentivi fiscali alla capitalizzazione
delle imprese: la Dual Income Tax; gli incentivi fiscali agli
investimenti: la legge Tremonti, la legge Visco, la legge Tremonti-bis;
la normativa a contrasto del fenomeno della Thin Capitalization.
La tassazione del risparmio: i redditi di capitale e i redditi diversi:
omogeneità del prelievo; il coordinamento della tassazione dei redditi
finanziari in presenza di liberalizzazione finanziaria.
Imposte e redistribuzione: la riforma dell’imposta personale sul
reddito; l’imposta sul reddito IRE a regime; aspetti di equità verticale
ed orizzontale; gli effetti redistributivi: le misure di disuguaglianza e
di benessere.
BIBLIOGRAFIA
Testi obbligatori:
Bosi P. e M.C. Guerra , I tributi nell’economia italiana, Il Mulino,
Bologna, settima edizione (2006).
Panteghini P.M., La tassazione delle società, Il Mulino, Bologna,
2005.
Testi consigliati:
Specifiche letture verranno consigliate dal docente durante le lezioni.
L’esame si svolge in forma di colloquio orale.
Indirizzo di posta elettronica: [email protected]
Economia dello Sviluppo
DOCENTE: Prof. Gioacchino Garofoli
PROGRAMMA
A) Le tendenze dell’economia mondiale
1. Il commercio internazionale: problemi e tendenze di lungo periodo
2. Lo scenario economico internazionale
3. Problemi e prospettive dei paesi in via di sviluppo
33
B) Lo sviluppo economico: i modelli interpretativi
1. La teoria dello sviluppo economico: il periodo formativo
2. Il modello di Nurkse: le dimensioni del mercato e l’incentivo ad
investire
3. Il modello di Arthur Lewis: sviluppo economico con disponibilità
illimitata di forza lavoro
4. Samir Amin e la teoria della dipendenza: genesi e sviluppo del
sottosviluppo
5. Albert Hirschman e le connessioni nello sviluppo economico
Durante il corso saranno distribuite letture connesse al corso e saranno
date le indicazioni definitive per i testi di esame.
MODALITÀ D'ESAME
Esame orale
RICEVIMENTO STUDENTI
martedì 14 – 16 (qualora non fosse in sovrapposizione con l’orario
delle lezioni)
E-MAIL: [email protected]
C)
1.
2.
3.
4.
Una revisione critica dei modelli di sviluppo economico
Le dicotomie dello sviluppo
La teoria della regolazione
Industrializzazione e sviluppo: la crisi dei paradigmi
Analisi dei processi reali di industrializzazione: quali le
interpretazioni possibili?
D) Le opportunità di sviluppo nei paesi a basso e medio reddito
1. L’articolazione dello sviluppo nei paesi poveri
2. Lo sviluppo endogeno
3. Sviluppo umano e sviluppo sostenibile
4. Le strategie di sviluppo economico: quali lezioni dai casi di
successo?
BIBLIOGRAFIA
Testi di riferimento:
Boggio L., Seravalli G., Lo sviluppo economico, Il Mulino, Bologna,
2003
Scott A.J., Garofoli G. (eds.), Development on the ground: clusters,
networks and regions in emerging economies, Routledge, London an
New York, 2006
Economia e Gestione delle Imprese
DOCENTE: Prof. Alberto Onetti, Dott.ssa Enrica Pavione
COLLABORATORI: Dott.ssa Alessia Pisoni
PRESENTAZIONE DEL CORSO:
Il Corso si propone di introdurre i fondamenti della strategia di
impresa e ad illustrare il processo che porta alla sua elaborazione, sia
nelle componenti di analisi (ambientale, settoriale ed aziendale) che di
implementazione (individuazione della strategia d’impresa).
Il Corso si propone inoltre di approfondire le modalità di
individuazione e valutazione delle modalità di sviluppo strategico
disponibili a livello corporate, anche in considerazione delle più
recenti tendenze in atto nel mondo delle imprese. In particolare
attenzione verrà dedicata al tema della definizione degli obiettivi di
impresa.
Il Corso sarà integrato con seminari di presentazione di casi aziendali.
PROGRAMMA DEL CORSO
34
A) INTRODUZIONE AL CONCETTO DI STRATEGIA
- Perché parlare di strategia?
- Introduzione al concetto di strategia
- Le fasi del processo di elaborazione strategica
- I punti qualificanti: razionalità, coerenza e orientamento a
medio-lungo termine
B) L’ANALISI DELL’AMBIENTE DI RIFERIMENTO
- L’analisi ambientale
- La definizione del campo di attività: settore, mercato e
business
- La valutazione del posizionamento competitivo
o L’analisi orizzontale: struttura del mercato e livello
concorrenziale
o L’analisi verticale: distribuzione del potere contrattuale
con fornitori e clienti
- Il ponte tra analisi esterna e analisi interna: fattori critici di
successo e fattori igienici
C) L’ANALISI INTERNA: RISORSE E COMPETENZE PER IL
VANTAGGIO COMPETITIVO
- Perché effettuare l’analisi delle risorse e competenze?
- Risorse interne e risorse esterne all’impresa
- L’analisi delle risorse e competenze
- Risorse e competenze e vantaggio competitivo
D) LA SCELTA DELLA STRATEGIA DI BASE
- La necessità di un orientamento strategico di fondo
- Le opzioni strategiche di base
- La leadership di costo
- La differenziazione
- La focalizzazione
-
I limiti della schematizzazione di base e le possibilità di un suo
ripensamento
E) GLI OBIETTIVI DELL’IMPRESA
- Quali obiettivi?
o economici,
o intermedi
o di breve e di medio-lungo periodo
o non economici
- Chi fissa gli obiettivi?
o Gli stakeholders interni
o Gli stakeholders economici e finanziari
o Gli stakeholders dell’ambiente sociale, politico e
istituzionale
- Stakeholders e obiettivi nei differenti modelli di capitalismo
o La public company del modello anglosassone
o La condivisione degli obiettivi nel modello renano
o L’impresa familiare italiana
F) LE STRATEGIE A LIVELLO CORPORATE
- Condizioni e vettori di sviluppo
o Lo sviluppo orizzontale del mercato
o Lo sviluppo verticale per integrazione
o Lo sviluppo per diversificazione
o Lo sviluppo internazionale
-
Il dibattito sulla diversificazione
o Le ragioni della diversificazione
o Le modalità della diversificazione (correlata e
conglomerale)
o Diversificazione e performance economica
35
o Rifocalizzazione o conglomerizzazione?
G) IL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRATEGICA: ALCUNI
PROBLEMI APERTI
- Problemi di conoscenza
- Dimensione d’impresa ed esplicitazione della strategia
- Strategia deliberata ed evoluzione dell’impresa
- Percezione soggettiva e intuizione: il “fattore umano” nella
strategia
H) PARTE SEMINARIALE
- Casi e testimonianze
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
- Cotta Ramusino E. - Onetti A. Strategia d’impresa, Il Sole 24
Ore Libri, Milano, 2005, Cap. 1, 2, 3, 4.1, 4.2, 4.3, 5, 6.1, 6.2 e
6.3
MODALITA’ D’ESAME:
Studenti frequentanti
Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) sui
temi trattati durante le lezioni e sui case studies discussi in aula
Studenti non frequentanti
Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta o orale)
basata su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento
(materiale didattico: testi obbligatori)
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e
durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in
volta.
E-mail: [email protected] [email protected]
Economia e Gestione delle Imprese A
DOCENTE: Prof. Alberto Onetti
COLLABORATORI: Dott.ssa Alessia Pisoni
PRESENTAZIONE DEL CORSO:
Il Corso si propone di introdurre i fondamenti della strategia di
impresa e ad illustrare il processo che porta alla sua elaborazione, sia
nelle componenti di analisi (ambientale, settoriale ed aziendale) che di
implementazione (individuazione della strategia d’impresa).
Il Corso sarà integrato con seminari di presentazione di casi aziendali.
PROGRAMMA DEL CORSO
A) INTRODUZIONE AL CONCETTO DI STRATEGIA
- Perché parlare di strategia?
- Introduzione al concetto di strategia
- Le fasi del processo di elaborazione strategica
- I punti qualificanti: razionalità, coerenza e orientamento a
medio-lungo termine
B) L’ANALISI DELL’AMBIENTE DI RIFERIMENTO
- L’analisi ambientale
- La definizione del campo di attività: settore, mercato e
business
- La valutazione del posizionamento competitivo
o L’analisi orizzontale: struttura del mercato e livello
concorrenziale
36
-
o L’analisi verticale: distribuzione del potere contrattuale
con fornitori e clienti
Il ponte tra analisi esterna e analisi interna: fattori critici di
successo e fattori igienici
C) L’ANALISI INTERNA: RISORSE E COMPETENZE PER IL
VANTAGGIO COMPETITIVO
- Perché effettuare l’analisi delle risorse e competenze?
- Risorse interne e risorse esterne all’impresa
- L’analisi delle risorse e competenze
- Risorse e competenze e vantaggio competitivo
D) LA SCELTA DELLA STRATEGIA DI BASE
- La necessità di un orientamento strategico di fondo
- Le opzioni strategiche di base
- La leadership di costo
- La differenziazione
- La focalizzazione
- I limiti della schematizzazione di base e le possibilità di un suo
ripensamento
E) PARTE SEMINARIALE
- Casi e testimonianze
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
Cotta Ramusino E. - Onetti A. Strategia d’impresa, Il Sole 24 Ore
Libri, Milano, 2005, Cap. 1, 3, 4.1, 4.2, 4.3 e 5.
MODALITA’ D’ESAME:
Studenti frequentanti
Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) sui
temi trattati durante le lezioni e sui case studies discussi in aula
Studenti non frequentanti
Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta o orale)
basata su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento
(materiale didattico: testi obbligatori)
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e
durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in
volta.
E-mail: [email protected]
Economia e Gestione delle Imprese A (Corso Part time)
DOCENTE: Dott.ssa Enrica Pavione
PRESENTAZIONE DEL CORSO:
Il Corso si propone di introdurre i fondamenti della strategia di
impresa e ad illustrare il processo che porta alla sua elaborazione, sia
nelle componenti di analisi (ambientale, settoriale ed aziendale) che di
implementazione (individuazione della strategia d’impresa).
PROGRAMMA DEL CORSO
A) INTRODUZIONE AL CONCETTO DI STRATEGIA
- Perché parlare di strategia?
- Alcune definizioni del concetto di strategia
- I punti qualificanti del concetto di strategia
- Razionalità e coerenza: la strategia come processo
B) L’ANALISI DELL’AMBIENTE DI RIFERIMENTO
- L’analisi ambientale
37
-
-
La definizione del campo di attività: settore, mercato e
business
La valutazione del posizionamento competitivo
o L’analisi orizzontale: struttura del mercato e livello
concorrenziale
o L’analisi verticale: distribuzione del potere contrattuale
con fornitori e clienti
Il ponte tra analisi esterna e analisi interna: fattori critici di
successo e fattori igienici
C) L’ANALISI INTERNA: RISORSE E COMPETENZE PER IL
VANTAGGIO COMPETITIVO
- Perché effettuare l’analisi delle risorse e competenze?
- Risorse interne e risorse esterne all’impresa
- L’analisi delle risorse e competenze
- Risorse e competenze e vantaggio competitivo
D) LA SCELTA DELLA STRATEGIA DI BASE
- La necessità di un orientamento strategico di fondo
- Le opzioni strategiche di base
- La leadership di costo
- La differenziazione
- La focalizzazione
MATERIALE DIDATTICO
Cotta Ramusino E. - Onetti A. La Strategia d’impresa, Il Sole 24 Ore
Libri, Milano, 2005, Cap. 1, 3, 4 e 5.
MODALITA’ D’ESAME:
Studenti frequentanti
Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) sui
temi trattati durante le lezioni
Studenti non frequentanti
Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta o orale)
basata su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e
durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in
volta.
E-mail: [email protected]
Economia e Gestione delle Imprese B
Si veda il programma dell’omonimo corso part-time
Economia e Gestione delle Imprese B (Corso Part time)
DOCENTE: Dott.ssa Enrica Pavione
PRESENTAZIONE DEL CORSO:
Il Corso si propone di approfondire le modalità di individuazione e
valutazione delle modalità di sviluppo strategico disponibili a livello
corporate, anche in considerazione delle più recenti tendenze in atto
nel mondo delle imprese. In particolare particolare attenzione verrà
dedicata al tema della definizione degli obiettivi di impresa.
PROGRAMMA DEL CORSO
A) GLI OBIETTIVI DELL’IMPRESA
38
-
-
-
Quali obiettivi?
o economici,
o intermedi
o di breve e di medio-lungo periodo
o non economici
Chi fissa gli obiettivi?
o gli stakeholders interni
o gli stakeholders economici e finanziari
o gli stakeholders dell’ambiente sociale, politico e
istituzionale
Stakeholders e obiettivi nei differenti modelli di capitalismo
o La public company del modello anglosassone
o La condivisione degli obiettivi nel modello renano
o L’impresa familiare italiana
B) LE STRATEGIE A LIVELLO CORPORATE
- Condizioni e vettori di sviluppo
o Lo sviluppo orizzontale del mercato
o Lo sviluppo verticale per integrazione
o Lo sviluppo per diversificazione
o Lo sviluppo internazionale
-
Il dibattito sulla diversificazione
o Le ragioni della diversificazione
o Le modalità della diversificazione (correlata e
conglomerale)
o Diversificazione e performance economica
MATERIALE DIDATTICO
Cotta Ramusino E. - Onetti A. La Strategia d’impresa, Il Sole 24 Ore
Libri, Milano, 2005, Cap. 1, 2 e 6
MODALITA’ D’ESAME:
Studenti frequentanti
Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) sui
temi trattati durante le lezioni
Studenti non frequentanti
Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta o orale)
basata su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e
durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in
volta.
E-mail: [email protected]
Economia e Gestione delle Imprese Internazionali
DOCENTE: Prof. Alberto Onetti
COLLABORATORI: Dott. Massimo Cortili, Dott.ssa Alessia Pisoni
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Nell’attuale contesto competitivo l’internazionalizzazione rappresenta
sempre meno una opzione strategica e costituisce sempre più una
condizione necessaria per acquisire e sostenere il vantaggio
competitivo.
Il Corso si propone di illustrare le finalità che sono alla base delle
scelte di internazionalizzazione delle imprese e le modalità con cui
queste si manifestano anche alla luce dei numerosi contributi teorici
sul tema.
39
Vengono inoltre approfondite le diverse opzioni strategiche,
organizzative e finanziarie con cui un percorso di
internazionalizzazione può essere implementato.
Una parte del corso è dedicata alle specificità delle modalità di
internazionalizzazione delle piccole e medie imprese.
Il Corso sarà integrato con seminari di presentazione di casi aziendali.
PROGRAMMA DEL CORSO
A) LA DEFINIZIONE DI IMPRESE INTERNAZIONALI E LE
PRINCIPALI MODALITA’ DI INTERNAZIONALIZZAZIONE
- Internazionalizzazione attiva e passiva
- Le principali modalità d’internazionalizzazione: esportazione,
investimenti diretti e nuove forme
- L’evoluzione del fenomeno dell’internazionalizzazione: flussi
e evoluzione degli investimenti diretti all’estero
- Le finalità: market seeking, resources ed efficiency seeking,
strategic assets seeking
B) LE TEORIE DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE
- Il modello del ciclo di vita del prodotto
- La teoria dei vantaggi monopolistici e delle imperfezioni del
mercato
- L’approccio dei costi di transazione
- La teoria eclettica
- Il modello della scuola svedese
C) L’ARCHITETTURA ORGANIZZATIVA DELLE IMPRESE
INTERNAZIONALI
- Il modello multinazionale
- Il modello internazionale
- Il modello globale
-
Le architetture reticolari: il modello transnazionale e il
modello scandinavo
D) PMI E INTERNAZIONALIZZAZIONE
- Problemi e ostacoli
- Il percorso sequenziale
- Il percorso seriale
- Le strategie di nicchia globale
- Le imprese “istant international”
- L’internazionalizzazione dei distretti
E) PARTE SEMINARIALE
- Casi e testimonianze aziendali
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
- Cotta Ramusino E. - Onetti A. Strategia d’impresa, Il Sole 24
Ore Libri, Milano, 2005, Cap. 6.4.
- Onetti
A.
–
Zucchella
A.,
Innovazione
e
internazionalizzazione: le imprese biotecnologiche, Carocci
Editore, in corso di pubblicazione.
- Zucchella A. - Maccarini M., I nuovi percorsi di
internazionalizzazione. Le strategie delle piccole e medie
imprese italiane, Giuffrè, Milano, 1999.
- Majocchi A., Economia e strategia dei processi di
internazionalizzazione, Giuffrè, Milano, 1997, Capitolo 1.
- Majocchi A. - Onetti A., Le PMI italiane in Romania. I
risultati sulle strategie delle imprese italiane nei distretti
industriali romeni, in Velo D. – Majocchi A. (a cura di),
L’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese
nell’Europa centro Orientale, Giuffrè Editore, Milano, 2002.
MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI
40
-
Caroli M.G. - Fratocchi L., Nuove tendenze nelle strategie di
internazionalizzazione delle imprese, Franco Angeli, Milano,
2000.
Caroli M.G., Globalizzazione e localizzazione dell’impresa
internazionalizzata, Franco Angeli, Milano, 2000.
Doz Y., Santos J., Williamson P. Da globale a metanazionale.
Le strategie di successo nell'economia della conoscenza, Il
Mulino, 2004.
MODALITA’ D’ESAME:
Studenti frequentanti
Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) sui
temi trattati durante le lezioni e sui case studies e sui papers discussi
in aula
Studenti non frequentanti
Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta o orale)
basata su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento
(MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI)
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e
durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in
volta.
E-mail: [email protected]
Economia Industriale
DOCENTE: Prof. Fabio Montobbio
L'economia industriale vuole spiegare i comportamenti delle imprese,
la dinamica dei prezzi e la quantità di prodotti offerti all'interno dei
diversi settori industriali. I fatti stilizzati che l'economia industriale
vuole spiegare riguardano il numero di imprese che competono in un
settore, la loro dimensione e i loro livelli di profitto. L'economia
industriale si pone inoltre il problema di valutare il benessere sociale
di diverse forme di concorrenza. L'economia industriale e l'economia
dell'innovazione forniscono alcuni criteri per l'intervento pubblico in
termini di regolamentazione dei monopoli, garanzia della
concorrenza, politiche di protezione della proprietà intellettuale e di
supporto all'innovazione tecnologica.
PROGRAMMA DEL CORSO
- Fatti stilizzati e i temi dell'economia industriale
- Alcune definizioni e concetti fondamentali. Elasticità della domanda,
costo opportunità, costo irrecuperabile, economie di scala, economie
di varietà, surplus dei consumatori e dei produttori.
- Il monopolio. Monopolio come quota di mercato, e monopolio come
potere di mercato (regola dell'elasticità). Posizione dominante e abuso
di posizione dominante.
- La regolamentazione. La regolamentazione del monopolio. La regola
del prezzo efficiente delle componenti e cenni sul caso del settore
telefonico.
-La concorrenza perfetta. Le ipotesi e i risultati del modello di
concorrenza perfetta.
- Una introduzione ai giochi simultanei non cooperativi in forma
normale (il dilemma del prigioniero): strategie dominanti ed equilibrio
di Nash.
- Oligopolio. Il duopolio di Bertrand. Le funzioni di reazione. Le
caratteristiche dell’equilibrio Nash-Bertrand.
- La fissazione del prezzo con vincoli di capacità.
PRESENTAZIONE DEL CORSO:
41
- Oligopolio. Il modello di Cournot. La statica comparata nel modello
di Cournot. Cournot con n imprese. Il confronto fra le diverse forme
di mercato in termini di benessere sociale.
- Collusione. Interazione strategica e stabilità degli accordi di
collusione.
- Collusione. Perché i prezzi oscillano ? Riduzioni segrete,
fluttuazioni della domanda e asimmetrie fra le imprese. I fattori che
facilitano la collusione.
- L'economia industriale nel contesto dell'evoluzione recente del
pensiero economico e della storia economica. Perché l'approccio
struttura-comportamento-performance non ha dato risultati
soddisfacenti ? La scuola di Chicago.
- Inefficienza allocativa nel modello di Cournot. Esempio di nuova
economia industriale empirica: la stima del costo marginale.
- Concentrazione di mercato e barriere all'entrata. L'evidenza
empirica. Le determinati esogene delle barriere all'entrata: la
dimensione del mercato, la tecnologia (costi fissi).
- Costi di entrata esogeni e tecnologia: scala minima efficiente e
coefficiente di economie di scala.
- Costi di entrata endogeni: l'asta per le licenze. Il caso UMTS
- Deterrenza all'entrata. Prezzo limite. Minacce credibili e impegni
vincolanti.
- Prezzi e comportamenti predatori. Il caso microsoft. La scuola di
Chicago e le diverse spiegazioni dei prezzi predatori.
- Il caso Microsoft.
- Incentivi all'innovazione e i modelli di R&S. Gli incentivi
all'innovazione e le strutture di mercato. Incentivi privati ed
efficienza. Il modello di Arrow, Le critiche al modello di Arrow. La
ricerca di base. L'attività di ricerca cooperativa.
- Economia dei brevetti. Cosa è un brevetto, la sua durata e la sua
ampiezza.
- Rendimenti crescenti da adozione, esternalità di rete e pathdependency.
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
Cabral, L. (2002). Economia industriale. Carocci.
MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI
Appunti e materiale aggiuntivo sul sito del corso:
http://eco.uninsubria.it/Webdocenti/fmontobbio/IO/ecind.htm
MODALITA’ D’ESAME:
Scritto: tre domande brevi e due lunghe.
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
Vedere sito: http://eco.uninsubria.it/Webdocenti/fmontobbio/ric2.htm
RECAPITI
Tel. 0332-395512
e-mail: [email protected]
Economia Internazionale A
DOCENTE: Prof. Francesco Abbate
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso si propone di offrire agli studenti gli strumenti concettuali e
teorici per comprendere le determinanti, le dinamiche e gli effetti
delle relazioni economiche internazionali e per interpretare il processo
di globalizzazione dell’economia. L’insegnamento approfondisce i
temi di economia internazionale reale, ossia le teorie e le politiche del
commercio internazionale e degli investimenti diretti esteri.
42
PROGRAMMA DEL CORSO
L'economia della globalizzazione
La teoria ricardiana del commercio internazionale
Il modello di Heckscher-Ohlin
Economie di scala, concorrenza imperfetta e commercio
internazionale
Gli strumenti della politica commerciale
L'Organizzazione mondiale del commercio e gli accordi commerciali
regionali
Investimenti diretti esteri ed imprese multinazionali
Bilancia dei pagamenti e contabilità nazionale
TESTI OBBLIGATORI
P. R. Krugman e M. Obstfeld, Economia internazionale, vol. 1, 3ª
edizione, Milano, Hoepli, 2003.
A. Parenti, Il Wto, Bologna, Il Mulino, 2002.
TESTI CONSIGLIATI
F. Bonaglia e A. Goldstein, Globalizzazione e sviluppo, Bologna, Il
Mulino, 2003.
MODALITÀ D’ESAME
E’ prevista una prova scritta - con domande a risposta multipla - e una
orale facoltativa a cui sono ammessi coloro che abbiano superato la
prova scritta. Nell’orale gli studenti hanno la possibilità di migliorare
il voto dello scritto fino ad un massimo di tre punti.
I frequentanti saranno inoltre valutati secondo i seguenti criteri:
1) partecipazione alla discussione in aula;
2) eventuale attività di ricerca (tesine individuali o di gruppo).
RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA: [email protected]
Economia Monetaria
Docente: Prof. Giancarlo Bertocco
Il corso ha un duplice obiettivo: i) specificare gli elementi distintivi
che caratterizzano un’economia monetaria: verranno presentati due
approcci teorici che si differenziano in relazione alle conclusioni circa
la neutralità o meno della moneta e delle grandezze finanziarie; ii)
analizzare gli aspetti più significativi della politica monetaria italiana
negli anni precedenti l’ingresso nell’Unione Monetaria Europea e
della politica monetaria dell’Unione Monetaria Europea.
A. I caratteri di una economia monetaria in una prospettiva
neoclassica: la riformulazione della Teoria Quantitativa della moneta.
- La critica di Friedman alla curva di Phillips.
- La Nuova Macroeconomia Classica:
- le aspettative razionali
- l’incoerenza temporale della politica monetaria.
- Indipendenza e credibilità delle autorità monetarie.
- Regole e discrezionalità della politica monetaria.
- Alcuni esempi di regole: monetary targeting; inflation targeting;
regola di Taylor.
B. I caratteri di una economia monetaria in una prospettiva
keynesiana: i Nuovi Keynesiani e l’approccio delle asimmetrie
informative.
- La critica al teorema Modigliani-Miller.
- L’approccio delle asimmetrie informative: l’analisi di Akerlof.
- Le asimmetrie informative ‘ex-ante’; il razionamento azionario:
l’analisi di Myers e Majluf.
43
- Le implicazioni riguardanti il meccanismo di trasmissione della
politica monetaria: il canale del credito.
- Il razionamento del credito
C. La Politica Monetaria in Italia
- L’interpretazione monetarista: l’inflazione degli anni settanta e il
processo di disinflazione degli anni ottanta e novanta.
- L’interpretazione keynesiana: le cause dell’inflazione degli anni
settanta; l’adesione al Sistema Monetario Europeo e la politica di
stabilizzazione del cambio degli anni ottanta; la crisi valutaria del
1992; la riduzione dell’inflazione negli anni novanta e l’adesione
all’Unione monetaria Europea.
D. La Politica Monetaria dell’Unione Monetaria Europea.
- Gli obiettivi della Politica Monetaria
- La strategia della Banca Centrale Europea.
Bibliografia:
Parte A:
• Delli Gatti, Gallegati: Macroeconomia. Giappichelli Editore,
2001:
- Cap. 9: La critica di Friedman alla curva di Phillips, le
aspettative adattive e il monetarismo, pp. 217-238.
- Cap. 10, par. 10.1-10.4: L’ipotesi di aspettative razionali e la
Nuova Macroeconomia Classica, pp- 239-258.
• Bofinger, P. : Monetary Policy, Oxford University Press, pp. 174187; 209-221; 248-253; 257-263; 268-269.
Parte B:
- Kreps D., Corso di microeconomia, Il Mulino, 1994. Cap. 17°:
Selezione avversa e segnalazione di mercato, pp. 731-735.
- Bertocco G., Appunti di Economia monetaria
Parte C:
- Bertocco G., Il ruolo della politica monetaria nel pensiero di tre
governatori della Banca d’Italia, Politica Economica, 1992, dic., (pp.
325-359).
- Bertocco G., Il governo della moneta e del credito in Italia.
Un’analisi del meccanismo di trasmissione della politica monetaria
nel periodo 1960-95, Politica Economica, 1997, dic, (pp. 309-344).
- Bertocco G., Is inflation a monetary phenomenon only? A non
monetarist episode of inflation: the italian case, Studi Economici,
2002/3, (pp. 19-44). E’ disponibile la versione in italiano.
Parte D:
- Banca Centrale Europea: La strategia di politica monetaria
dell’Eurosistema, orientata alla stabilità, Bollettino Mensile della
BCE, gennaio 1999, (pp. 39-51).
- Banca Centrale Europea: I due pilastri della strategia della BCE,
Bollettino Mensile della BCE, novembre 2000, (pp. 39-49).
- Banca Centrale Europea: La relazione tra politica monetaria e le
politiche di bilancio nell’area dell’Euro, Bollettino Mensile della
BCE, aprile 2004, (pp. 37-49).
- Banca Centrale Europea: Analisi monetaria in termini reali,
Bollettino Mensile della BCE, ottobre 2004, (pp. 43-67).
(i testi di questi articoli possono essere scaricati dal sito della BCE)
Le modalità d’esame sono specificate sul sito del docente.
Nota
La frequenza dei corsi di Macroeconomia e di Politica Economica
consente di rafforzare e di ampliare la conoscenza dei modelli teorici,
mentre la frequenza dei corsi di Econometria permette di conoscere
44
gli strumenti che permettono di stimare la capacità esplicativa dei
modelli teorici.
Economia Regionale A
DOCENTE: Prof. Gioacchino Garofoli
COLLABORATORI: Dott.ssa Lucia Cusmano; Dott. e Alessandro
Maffioli
PROGRAMMA
A)
Sviluppo economico regionale
- Sviluppo economico regionale: i patterns di sviluppo
- Processi di localizzazione industriale. Concentrazione e dispersione
produttiva a livello territoriale: il ruolo delle economie di
urbanizzazione e delle economie di localizzazione
- Squilibri regionali e sviluppo economico: le varie ipotesi
interpretative (Williamson, Myrdal, Perroux, la teoria della
dipendenza)
- Regioni e nazioni: localizzazione e commercio internazionale. I
vantaggi della specializzazione produttiva
B) L’articolazione territoriale dello sviluppo economico italiano
- Le fasi dello sviluppo economico italiano dal dopoguerra ad oggi
- Le interpretazioni dello sviluppo squilibrato italiano
- La politica di sviluppo e di riequilibrio regionale: gli interventi dal
dopoguerra ad oggi
C) I nuovi termini della questione territoriale
- Dallo sviluppo concentrato alla diffusione territoriale dello sviluppo
- Piccola impresa e industrializzazione diffusa: il modello degli anni
’70 – ’80
- Distretti industriali e sistemi produttivi locali. una specificità
dell’economia italiana?
- Dai distretti industriali allo sviluppo locale
- Le politiche di sviluppo locale dalla programmazione negoziata alla
progettazione integrata territoriale
BIBLIOGRAFIA
Testi di riferimento:
Garofoli G., Economia del territorio, Etas, Milano, 1992
Garofoli G., Sviluppo economico e territorio, Franco Angeli, Milano,
in preparazione
Durante il corso saranno date le indicazioni definitive per i testi di
esame.
MODALITÀ D'ESAME
Prova scritta ed esame orale
PROGRAMMA DI ESAME
Garofoli G., Economia del territorio, Etas, Milano, 1992 (con
esclusione dei cap. 2, 3 e 8, oltre all’appendice del cap. 1) (del cap. 5
solo le pp. 171182)
Garofoli G., Sistemi locali di impresa e performance dell’impresa
minore in Italia, in Traù F. (a cura di), La questione dimensionale
nell’industria italiana, Il Mulino, Bologna, 1999 (anche sul sito
http://eco.uninsubria.it/dipeco/)
Garofoli G., Sviluppo locale e ruolo delle Agenzie: una riflessione sul
caso italiano, in AA.VV., Il ruolo delle Agenzie locali nello sviluppo
territoriale, Formez – Inea, Roma, 2001 (anche sul sito
http://eco.uninsubria.it/dipeco/)
45
Garofoli G., Sviluppo locale e “governance”, in AA.VV., Governance
e sviluppo territoriale, Formez, Roma, 2003, pp. 97-113 (anche sul
sito http://eco.uninsubria.it/dipeco/)
Garofoli G., Lo sviluppo economico italiano dal dopoguerra ad oggi,
Slides delle lezioni (sul sito http://eco.uninsubria.it/dipeco/)
In alternativa (in quanto il libro Economia del territorio è fuori
catalogo):
Garofoli G., Modelli locali di sviluppo, Franco Angeli, Milano, 1991
(2^ ediz. 2001) (Parte I) (pp. 9 - 132)
Garofoli G., Economia del territorio, Etas, Milano, 1992 (capp. 1
-esclusa appendice-, 4 e 7)
Garofoli G., Lo sviluppo economico italiano dal dopoguerra ad oggi,
Slides delle lezioni sul sito http://eco.uninsubria.it/dipeco/
ECONOMIA REGIONALE (ordinamento quadriennale)
PROGRAMMA DI ESAME:
Garofoli G., Economia del territorio, Etas, Milano, 1992 (con
esclusione del cap. 8 e dell’appendice al cap. 1)
Garofoli G., Modelli locali di sviluppo, Franco Angeli, Milano, 1991
(2^ ediz. 2001)
Garofoli G., Sviluppo locale e ruolo delle Agenzie: una riflessione sul
caso italiano, in AA.VV., Il ruolo delle Agenzie locali nello sviluppo
territoriale, Formez – Inea, Roma, 2001 (anche sul sito
http://eco.uninsubria.it/dipeco/)
RICEVIMENTO STUDENTI
martedì ore 14 – 16 (qualora non fosse in sovrapposizione con l’orario
delle lezioni)
E-MAIL: [email protected]
Finanza Aziendale A
DOCENTE: Dott. Davide Secchi
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso si propone di fornire un quadro introduttivo e generale dei
principi della finanza d’impresa. Le lezioni saranno articolate in modo
che il quadro teorico di riferimento sia sempre associato alla pratica. Il
corso è teso a definire il dominio disciplinare della finanza quale
strumento essenziale per la gestione delle imprese.
PROGRAMMA DEL CORSO
1. Introduzione alla finanza aziendale
2. L'analisi del bilancio sotto il profilo finanziario
3. Impresa e mercati
4. La valutazione dei progetti di investimento
5. La valutazione dei titoli
6. Il VAN nell'impresa
7. Il rischio
46
8. La struttura finanziaria dell'impresa (parte facoltativa)
esercizi e un forum saranno disponibili su Blackboard. Le modalità di
accesso saranno definite nel corso della prima lezione.
Ulteriori dettagli sul programma sono disponibili su Blackboard.
BIBLIOGRAFIA
Studenti frequentanti: Ross S.A., Westerfield R.W., and Jaffe J.F.
2005. Fondamenti di finanza aziendale. Bologna: Il Mulino [€35,00];
Cotta Ramusino E., Onetti A. 2005. Strategia d'azienda. Milano: Il
Sole-24Ore [Appendice capitolo 2]
Studenti non frequentanti e studenti che seguiranno il corso “Finanza
aziendale B”: Brealey R.A., Myers S.C., Sandri S. 2003. Principi di
finanza aziendale. Milano: McGraw-Hill [€50,00]; Cotta Ramusino
E., Onetti A. 2005. Strategia d'azienda. Milano: Il Sole-24Ore
[Appendice capitolo 2]
Letture consigliate
Damodaran A. 2002. Finanza d’azienda. Milano: Apogeo.
MODALITÀ D’ESAME
L’esame sarà in forma scritta sia per frequentanti che per i non
frequentanti.
RICEVIMENTO STUDENTI
Giovedì 11:00-13:00; Venerdì 11:00-13:00; 14:00-16:00
Informazioni aggiornate sono rese note attraverso Blackboard e la
pagina personale del docente:
http://eco.uninsubria.it/webdocenti/dsecchi/Slides.htm
E-mail: [email protected]
NOTE
Ulteriori informazioni sul corso, lucidi, materiale didattico integrativo,
Finanza Aziendale A (Corso Part-time)
DOCENTE: Prof. Alberto Onetti
COLLABORATORI: Dott. Davide Secchi
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso si propone di definire quali sono i principi fondamentali su cui
è fondata la finanza d’impresa. Le lezioni saranno articolate in modo
che il quadro teorico di riferimento sia sempre posto in relazione alla
pratica della finanza d’impresa. Accanto alle tradizionali teorie, verrà
fatto cenno ad alcuni tra i più recenti avanzamenti nella disciplina.
PROGRAMMA DEL CORSO
1. Il significato della finanza
- L’ambito disciplinare
- L’ambito professionale
- I principi fondamentali della finanza
2. La valutazione d’azienda
- Perché valutare un’impresa?
- Elementi base per la valutazione
- L’analisi strategica quale premessa
3. L’analisi finanziaria
- Riclassificazione del bilancio
- Analisi per indici
- Analisi dei flussi
4. L’analisi prospettica
- La costruzione del bilancio previsionale (conto economico,
stato patrimoniale e flussi di cassa): modalità ed elementi
47
-
La valutazione di scenari alternativi (“what if analysis”) e la
quantificazione dell’impatto di eventi non previsti e delle
capacità di resistenza dell’impresa (“stress analysis”)
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
Cotta Ramusino E. - Onetti A. Strategia d’impresa, Il Sole 24 Ore
Libri, Milano, 2005, Appendice Cap. 2
Cotta Ramusino E., Rinaldi L. 2003. La valutazione d'azienda. Il Sole
24 Ore Libri, Milano, 2005, Cap. 2, 7, 8 e 9.
Letture consigliate
Brealey R.A. Myers S.C. Principles of Corporate Finance. New
York: McGraw-Hill, 1991.
Ross S.A., Westerfield R.W., and Jaffe J.F, Finanza aziendale.
Bologna: Il Mulino, 1997.
MODALITA’ D’ESAME:
Studenti frequentanti
Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) sui
temi trattati durante le lezioni e sui case studies discussi in aula
Studenti non frequentanti
Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta o orale)
basata su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e
durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in
volta.
[email protected]
[email protected]
ALTRE NOTE INFORMATIVE
Il docente ha attivato il sito del corso di Finanza aziendale A, ad uso
degli studenti, presso la piattaforma Blackboard. Ciò rende più facile
l’interazione tra studenti e docente, attraverso una serie di strumenti
facili da utilizzare on-line da una connessione qualsiasi (anche quella
di casa propria). L’invito, che verrà ribadito in aula è quello di
sfruttare le varie offerte di carattere principalmente didattico offerte
dalla piattaforma per l’e-learning.
Finanza Aziendale B
DOCENTE: Dott. Davide Secchi
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso si propone di introdurre il tema della struttura finanziaria e
valutazione d’impresa, attraverso l’analisi di alcuni dei modelli più
noti e utilizzati. La seconda parte del corso è invece dedicata a temi
“di frontiera” che mettono in discussione alcuni degli assiomi
principali della tradizionale teoria della finanza. Il corso è strettamente
correlato a quello di Finanza Aziendale A.
PROGRAMMA DEL CORSO
1. Introduzione al corso
Parte generale
A. Valutazione d'azienda
- i metodi reddituale, patrimoniale e finanziario
- i multipli di mercato
B. Le scelte di struttura finanziaria dell'impresa
- Modigliani-Miller I e II
C. La derivazione analitica del CAPM
- assiomi, derivazione e critiche “interne” al CAPM
48
Parte di approfondimento
D. La behavioral finance
- razionalità degli operatori e bounded rationality
- la prospect theory (Kahneman & Tverzky)
- quale impatto sulla teoria della finanza tradizionale?
E. L'etica nella finanza
- etica-finanza: un ossimoro?
- i fondi etici e la finanza etica
BIBLIOGRAFIA
Brealey R.A., Myers S.C., Sandri S. 2003. Principi di finanza
aziendale. Milano: McGraw-Hill.
Letture consigliate
Saranno indicate nel corso delle lezioni alcune letture integrative.
MODALITÀ D’ESAME
L’esame sarà in forma scritta sia per frequentanti che per i non
frequentanti.
e con i colleghi (Forum) sarà possibile anche attraverso la piattaforma
Blackboard. Le modalità di accesso saranno definite nel corso della
prima lezione.
Finanza Aziendale Internazionale
DOCENTE: Dott. Gianluca Giussani
PRESENTAZIONE DEL CORSO
L’apertura dei mercati alla dimensione europea e internazionale pone
alle aziende una serie di sfide, sia nella definizione di strategie di
internazionalizzazione, sia nella definizione delle strategie finanziarie
utili per affrontare i problemi e le opportunità che si presentano
all’impresa internazionalizzata.
Il Corso si propone di fornire metodologie di analisi, strumenti e
tecniche operative nel campo dei diversi aspetti della gestione della
finanza aziendale e del risk management in un contesto di
internazionalizzazione dell'attività economica e finanziaria con
particolare riguardo alle esigenze delle piccole e medie imprese.
Il Corso sarà integrato con seminari di presentazione di casi aziendali.
RICEVIMENTO STUDENTI
Mercoledì 11:00-13:00; Giovedì 11:00-13:00; 14:00-16:00
Informazioni aggiornate sono rese note attraverso Blackboard e la
pagina personale:
http://eco.uninsubria.it/webdocenti/dsecchi/Slides.htm
E-mail: [email protected]
PROGRAMMA DEL CORSO
A) IL SISTEMA ECONOMICO E FINANZIARIO DI
RIFERIMENTO (cenni)
- Mercati, Operatori e Strumenti
- Il mercato valutario e monetario internazionale
- La bilancia dei pagamenti
- Le principali teorie dello scambio internazionale
NOTE
Le informazioni sul corso, il materiale didattico ordinario e
integrativo, nonché la possibilità di scambiare opinioni con il docente
B) I PROCESSI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE E LA
FINANZA AZIENDALE
- Lo sviluppo internazionale dell’impresa
49
-
Le valutazioni economico-finanziarie dei progetti e l’analisi
del cash flow
International Capital Budgeting
Il Business Plan per l’internazionalizzazione
Il Project Financing
Gestione centralizzata del fabbisogno finanziario del gruppo
aziendale
-
-
M&A ed alleanze strategiche in campo internazionale
-
Elementi di pianificazione giuridico-fiscale internazionale
-
-
C) IL RISCHIO DI CAMBIO NELLA GESTIONE DELL’IMPRESA
INTERNAZIONALE
- Gestire il rischio di cambio a livello aziendale
- L’individuazione del rischio rilevante per l’azienda
- Dalla gestione tradizionale alla gestione strategica del rischio
di cambio
- La Currency Option nella tesoreria aziendale
- La centralizzazione del rischio di cambio nei gruppi aziendali
- Aspetti di tesoreria valutaria
- Il rapporto con i clienti e fornitori esteri
- Selezione delle divise di fatturazione e formulazione del
prezzo in valuta dei prodotti
- Strumenti di trade finance e finanziamento del commercio
estero
D) ANALISI E GESTIONE DEI RISCHI: IL RISK MANAGEMENT
- La percezione del rischio da parte dell’azienda globale
- Rischi finanziari e impresa industriale
- La gestione del rischio interessi e di credito
- La gestione del rischio materie prime
E) FINANZIARE L’IMPRESA GLOBALE: IL FUNDING
-
Le opportunità di finanziamento sul mercato primario e
secondario
Strumenti di reperimento di capitale di rischio e di debito sui
mercati internazionali
L’attività di debt origination: operazioni di debito bancario
Il collocamento sui mercati internazionali: motivi,
strutturazione e tecniche di emissione
Ruolo e funzioni dei sindacati internazionali di collocamento
Il ruolo del rating nelle emissioni internazionali
Gli strumenti finanziari derivati
F) PARTE SEMINARIALE
- Casi e testimonianze aziendali e bancarie
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
Verranno comunicati dal Docente all’inizio del Corso.
MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI
Verranno comunicati dal Docente all’inizio del Corso.
MODALITA’ D’ESAME:
Studenti frequentanti
Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) sui
temi trattati durante le lezioni e sui case studies e sui papers discussi
in aula
Studenti non frequentanti
Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta o orale)
basata su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento
(MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI)
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
50
Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e
durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in
volta.
4.
Finanziamenti di Aziende
DOCENTE: Prof.ssa Cristiana Schena
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso si propone di far acquisire allo studente le competenze
fondamentali necessarie per valutare gli strumenti, le operazioni e le
tecniche tradizionali ed innovative utilizzabili dalle imprese ai fini del
reperimento di risorse finanziarie. Particolare attenzione è rivolta alla
gamma di soluzioni che possono rivelarsi efficaci e convenienti
soprattutto per le imprese di medio-piccole dimensioni italiane. A ciò
si affianca l’analisi dei principali servizi offerti dagli intermediari
finanziari nell’ambito delle attività di corporate e investment banking.
PROGRAMMA DEL CORSO
1. Il ruolo dei mercati e degli intermediari finanziari nel
soddisfacimento delle esigenze finanziarie delle diverse tipologie
di imprese.
2. Il rapporto banca-impresa-mercato in Italia alla luce dei dati
relativi alle fonti finanziarie utilizzate dalle imprese. Evoluzione e
prospettive di sviluppo dei criteri di valutazione dei bisogni
finanziari delle imprese: dalla logica del credito garantito ai
sistemi di internal rating ed allo sviluppo dei servizi di corporate
banking.
3. Le principali modalità di finanziamento delle imprese.
a) Il ricorso al canale intermediato: il credito a breve, medio e
lungo termine; i finanziamenti in pool; il leasing; i crediti
5.
6.
7.
agevolati; i crediti di firma.
b) Il supporto offerto dai CONFIDI alle PMI.
c) Il ricorso al mercato mediante strumenti di debito e di capitale.
Gestione e copertura dei rischi:
a) Servizi di pagamento e di gestione della tesoreria per la
gestione del rischio di liquidità. I servizi di home banking e
cash management.
b) Gli strumenti derivati e i servizi assicurativi per la copertura
dei rischi di credito e di mercato (cenni).
c) La securitization dei crediti di impresa: uno strumento di
reperimento di fondi e di esternalizzazione della gestione dei
crediti.
I servizi di consulenza e di assistenza finanziaria:
a) servizi informativi e di consulenza finanziaria;
b) i servizi di gestione dei crediti (il factoring);
c) l’assistenza per le operazioni sul mercato primario e
secondario dei titoli.
Gli interventi sul capitale di rischio ed il supporto alle operazioni
di finanza strutturata:
a) l’acquisizione di partecipazioni bancarie nelle imprese: le
banche italiane ed il mercato del controllo delle imprese;
b) il ruolo dei fondi chiusi;
c) le attività di private equity e venture capital in Italia:
un’analisi delle principali forme di intervento (start up
financing, LBO e MBO);
d) il project finance.
Il ruolo delle banche nella risoluzione della crisi dell’impresa:
a) la ristrutturazione dei crediti bancari;
b) banche e piano di risanamento aziendale.
Struttura della didattica e materiale didattico di supporto:
Le lezioni saranno affiancate da esercitazioni e incontri seminariali
51
con docenti universitari ed operatori, riguardanti parti specifiche del
programma del corso. Nel corso delle lezioni, delle esercitazioni e dei
seminari potrà essere messo a disposizione degli studenti frequentanti
materiale didattico di supporto utile ai fini della preparazione
dell’esame, anche se non sostitutivo dei testi indicati nel programma
di esame.
E-mail: [email protected]
BIBLIOGRAFIA:
Il docente segnalerà nel corso delle lezioni i materiali utili ai fini del
sostenimento dell’esame. I testi di riferimento ai fini dell’esame sono i
seguenti:
- Banca d'Italia, Relazione annuale 2005, Roma maggio 2006.
- Forestieri G. (a cura di), Corporate & Investment Banking,
Egea, Milano, 2005.
- Monti E., Manuale di finanza per l’impresa, Utet Libreria,
Torino, 2005.
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso si propone di far acquisire allo studente le competenze
fondamentali necessarie per valutare gli strumenti, le operazioni e le
tecniche tradizionali ed innovative utilizzabili dalle imprese ai fini del
reperimento di risorse finanziarie. Particolare attenzione è rivolta alla
gamma di soluzioni che possono rivelarsi efficaci e convenienti
soprattutto per le imprese di medio-piccole dimensioni italiane. A ciò
si affianca l’analisi dei principali servizi offerti dagli intermediari
finanziari nell’ambito delle attività di corporate e investment banking.
Si presuppone la conoscenza dei contenuti di base dell’attività di
intermediazione finanziaria (insegnamento di “Economia degli
Intermediari Finanziari A”).
MODALITÀ D'ESAME:
L’esame consiste in una prova scritta. Lo studente che consegue nella
prova un punteggio inferiore a 15/30 non può sostenere l’esame
nell’appello successivo della medesima sessione di esami.
Si ricorda che la Segreteria Studenti ha disposto che la
verbalizzazione del voto deve avvenire con la data della prova scritta
e deve essere effettuata dallo studente entro e non oltre venti giorni
dalla data della prova scritta. Lo studente che non procede entro tale
termine alla verbalizzazione del voto sul libretto viene considerato
rinunciatario della prova d’esame ed ha l’obbligo di sostenere
nuovamente l’esame.
RICEVIMENTO STUDENTI: presso la Facoltà di Economia,
secondo il calendario segnalato nella pagina web del docente
(http://eco.uninsubria.it/webdocenti/cschena/cschena.html).
Finanziamenti di Aziende (Corso Part-time)
DOCENTE: Dott.ssa Nicoletta Bernasconi
PROGRAMMA DEL CORSO
1. Il ruolo dei mercati e degli intermediari finanziari nel
soddisfacimento delle esigenze finanziarie delle diverse tipologie di
imprese.
2. Il rapporto banca-impresa-mercato in Italia alla luce dei dati relativi
alle fonti finanziarie utilizzate dalle imprese. Evoluzione e prospettive
di sviluppo dei criteri di valutazione dei bisogni finanziari delle
imprese: dalla logica del credito garantito ai sistemi di internal rating
ed allo sviluppo dei servizi di corporate banking.
3. Le principali modalità di finanziamento delle imprese.
52
a) Il ricorso al canale intermediato: il credito a breve, medio e lungo
termine; i finanziamenti in pool; il leasing; i crediti agevolati; i crediti
di firma.
b) Il supporto offerto dai CONFIDI alle PMI.
c) Il ricorso al mercato mediante strumenti di debito e di capitale.
4. Gestione e copertura dei rischi:
a) Servizi di pagamento e di gestione della tesoreria per la gestione del
rischio di liquidità. I servizi di home banking e cash management.
b) Gli strumenti derivati e i servizi assicurativi per la copertura dei
rischi di credito e di mercato (cenni).
c) La securitization dei crediti di impresa: uno strumento di
reperimento di fondi e di esternalizzazione della gestione dei crediti.
5. I servizi di consulenza e di assistenza finanziaria:
a) servizi informativi e di consulenza finanziaria;
b) i servizi di gestione dei crediti (il factoring);
c) l’assistenza per le operazioni sul mercato primario e secondario
dei titoli.
6. Gli interventi sul capitale di rischio ed il supporto alle operazioni di
finanza strutturata:
a) l’acquisizione di partecipazioni bancarie nelle imprese: le
banche italiane ed il mercato del controllo delle imprese;
b) il ruolo dei fondi chiusi;
c) le attività di private equity e venture capital in Italia: un’analisi
delle principali forme di intervento (start up financing, LBO e MBO);
d) il project finance.
7. Il ruolo delle banche nella risoluzione della crisi dell’impresa:
a) la ristrutturazione dei crediti bancari;
b) banche e piano di risanamento aziendale.
Struttura della didattica e materiale didattico di supporto
Le lezioni saranno in parte in aula in parte con modalità on line. Il
materiale delle lezioni on line e’ da ritenere parte integrante del
programma d’esame e non sostitutivo dei testi indicati nel programma
di esame.
BIBLIOGRAFIA
I testi di riferimento per l’esame sono:
- Banca d’Italia, Relazione per l’anno 2005, Roma, maggio 2006
- Forestieri G. (a cura di), Corporate & Investment Banking, Egea,
Milano, 2005
Altre letture:
•
ABI, La gestione del rischio nelle piccole e medie imprese e negli
enti locali, 18.1.225 (www.abi.it)
•
Anolli M – Locatelli R., Le operazioni finanziare, il Mulino,
Bologna, 2001
•
Banca d’Italia, M. Benvenuti – M.Gallo, Perche’ le imprese
ricorrono al factoring? Il caso dell’Italia, Servizio Studi Banca
d’Italia, Temi di discussione n. 518, 2004
•
Borroni M. – Oriani M., Le operazioni Bancarie, Il Mulino
•
Cesarini F., Il rapporto banca-impresa tra relationship banking e
ricorso al mercato finanziario, Bancaria, n.12, 2003
•
Cesarini F., Caratteristiche e potenzialità del sistema creditizio
italiano, Mimeo, Siena, 20.10.2004
•
Monti E., Manuale di finanza per l’impresa, Utet Libreria, Torino,
2005
•
Onado M., La banca come impresa, Il Mulino, Bologna 2004
•
Schena C, Il ruolo prospettico dei Confidi nel rapporto bancaimpresa: mitigazione del rischio e supporto informativo, capitolo
13 del volume POGLIAGHI P. – VANDALI W. – MEGLIO C. (a
53
cura di), Basilea 2, IAS e nuovo diritto societario. L’impatto sulle
banche e sul rapporto banca – impresa, Bancaria Editrice, 2004
MODALITÀ D'ESAME
L’esame consiste in una prova scritta. Lo studente che consegue nella
prova un punteggio inferiore a 15/30 non può sostenere l’esame
nell’appello successivo della medesima sessione di esami. Si ricorda
che la verbalizzazione del voto deve avvenire con la data della prova
scritta e che gli esami devono essere registrati non oltre il primo
appello successivo allo scritto.
RICEVIMENTO STUDENTI
Durante il periodo delle lezioni: prima e dopo l’orario delle lezioni.
Negli altri periodi secondo il calendario comunicato su Backboard (di
norma il sabato mattina) oppure su appuntamento.
E-mail: [email protected]
Gestione dei Rischi
DOCENTE: Prof. Carlo Arlotta
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso si propone di far acquisire allo studente le competenze
fondamentali in tema di gestione dei rischi aziendali, nell’ottica di
metodologie e practise di gestione sviluppate essenzialmente dagli
intermediari finanziari e dalle imprese industriali. Nell’ambito dei
cambiamenti di regolamentazione, che interessano soprattutto gli
intermediari, ed in considerazione della maggiore consapevolezza
sviluppata anche dalle imprese industriali nell’ambito delle tematiche
di gestione integrata dei rischi, il corso intende approfondire alcune
metodologie di individuazione, analisi, valutazione, gestione,
monitoraggio e reporting dei rischi d’impresa, analizzando modelli di
enterprise risk management nella gestione dei rischi strategici, puri,
finanziari ed operativi. In particolare, durante il corso saranno
approfonditi essenzialmente alcuni aspetti e modelli operativi di
gestione dei rischi di credito, dei rischi di mercato e dei rischi
operativi.
PROGRAMMA DEL CORSO
8. Introduzione e modalità di classificazione dei rischi.
9. Il modello integrato di gestione dei rischi: dal risk management
all’enterprise risk management.
10. I modelli di controllo e di governo dei rischi.
11. Il sistema di controllo interno, la gestione dei rischi ed il risk
assessment.
12. L’applicazione di metodologie di gestione dei rischi di credito.
13. I modelli applicativi per la gestione dei rischi di mercato.
14. La gestione dei rischi operativi.
15. La mitigazione dei rischi: i modelli di gestione e gli strumenti
derivati.
16. Gli effetti dell’applicazione dei principi contabili internazionali
sulla gestione dei rischi finanziari.
17. Evoluzione e sviluppo di nuovi modelli di risk management.
STRUTTURA DELLA DIDATTICA E MATERIALE DIDATTICO
DI SUPPORTO:
Le lezioni saranno affiancate da esercitazioni e incontri seminariali
con docenti universitari ed operatori, riguardanti parti specifiche del
programma del corso. Nel corso delle lezioni, delle esercitazioni e dei
seminari verrà messo a disposizione degli studenti frequentanti
materiale didattico di supporto utile ai fini della preparazione
dell’esame, anche se non sostitutivo dei testi indicati nel programma
di esame.
54
BIBLIOGRAFIA:
Il docente segnalerà nel corso delle lezioni e mediante avvisi le
“Letture scelte” utili ai fini del sostenimento dell’esame.
MODALITÀ D'ESAME: L’esame consiste in una prova scritta. .
RICEVIMENTO STUDENTI: martedì di lezione dalle 16 alle 18
E-mail: [email protected]
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Idoneità Informatica
DOCENTE: Dott. Ing. Accursio Giordano
Schermata iniziale e comandi generali.
Righe, colonne, celle.
Fogli di calcolo e fogli-grafico.
Organizzare i dati.
Formati numerici delle celle.
Selezione, modifica, spostamento di celle.
Riferimenti fissi e relativi delle celle.
Grafici: tipi, creazione, modifica, inserimento di linee di
tendenza.
Funzioni e formule.
Le esercitazioni sono svolte in laboratorio con l’assistenza del
docente; l’esame prevede una prova pluridisciplinare che coinvolge
gli argomenti ed i programmi trattati.
Il corso è svolto in 36 ore, equamente ripartite fra lezioni frontali ed
esercitazioni.
PROGRAMMA
• Generalità sulle reti.
• Internet e Browsers.
• Client di posta elettronica.
• Videoscrittura: approfondimenti.
• Inserzione di immagini, collegamenti ed “oggetti” in genere.
• Tabelle.
• Presentazioni: approfondimenti.
• Grafici, immagini, tabelle, collegamenti ed “oggetti” nelle
diapositive.
• Trasformazione di un documento di Word in presentazione di
PowerPoint.
• Foglio elettronico.
Informatica di Base B (Corso Part-time)
DOCENTE: Dott. Ing. Accursio GIORDANO
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Vista l’eterogenea provenienza e formazione degli allievi, il corso si
propone di uniformare le conoscenze informatiche di base degli allievi
medesimi e di fornire le conoscenze utili e conformi ai corsi di Laurea
della Facoltà di Economia.
I corsi riguardano:
• Generalità su hardware e software
• Reti e posta elettronica
• Videoscrittura
• Foglio elettronico
• Presentazioni
55
Il corso è svolto in 12 ore; dato il carattere intensivo del corso, le
lezioni e le esercitazioni sono svolte contestualmente ed in
laboratorio.
PROGRAMMA DEL CORSO
• Generalità sulle reti
• Internet e Browsers
• Client di posta elettronica
• Videoscrittura: approfondimenti
• Inserzione di immagini, collegamenti ed “oggetti” in genere
• Tabelle
• Programmi di presentazione
• Schermata iniziale e barre principali dei comandi
• Nuova presentazione ed apertura di una presentazione
esistente
• Diapositive (slides) e loro layout
• Organizzazione e progettazione di una presentazione
• Effetti d’animazione e di transizione
• Grafici, immagini, tabelle, collegamenti ed “oggetti” nelle
diapositive
• Trasformazione di un documento di Word in presentazione di
PowerPoint.
MODALITÀ D’ESAME.
Alfabetizzazione Informatica.
L’esame prevede una prova a risposta multipla che coinvolge gli
argomenti ed i programmi trattati.
Informatica di Base
Prova preliminare a risposta multipla propedeutica ad una prova
pratica da svolgere sulle macchine e che prevede l’uso dei programmi
trattati.
BIBLIOGRAFIA.
Dispensa sulle generalità hardware e di reti.
Manuali d’uso dei programmi trattati.
RICEVIMENTO STUDENTI
Si vedano le pagine web di Facoltà del docente. Nelle medesime
pagine sono reperibili ulteriori notizie e l’indirizzo e-mail del docente
per comunicazioni e chiarimenti.
Istituzioni di Diritto Privato
DOCENTE: Prof.ssa Alba Fondrieschi
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso tratta dei principali istituti del diritto privato, con particolare
attenzione a quelli più direttamente connessi con le materie oggetto di
studio nella Facoltà di Economia.
Il corso mira a dotare gli Studenti delle conoscenze giuridiche di base
dell’area privatistica, nonché a far acquisire agli Studenti
consapevolezza dei problemi giuridici peculiari dei contratti e dei
termini per il loro inquadramento e la loro soluzione.
PROGRAMMA D’ESAME
Nelle sue linee essenziali, il programma del corso di Istituzioni di
Diritto Privato è il seguente:
L’ordinamento giuridico e le fonti del diritto
La norma giuridica; le fonti del diritto italiano e comunitario;
l’interpretazione della legge.
Nozioni generali di diritto privato
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L’autonomia privata; il diritto soggettivo e le altre posizioni
individuali; i fatti, gli atti ed i negozi giuridici.
I soggetti
Le persone fisiche; le persone giuridiche; le associazioni; le
fondazioni e i comitati; la famiglia ed il regime patrimoniale.
Le obbligazioni
Le fonti delle obbligazioni; l’adempimento; i modi di estinzione
dell’obbligazione diversi dall’adempimento; la cessione dei crediti; la
delegazione, l’espromissione e l’accollo; le obbligazioni pecuniarie e
le altre specie di obbligazioni.
La responsabilità contrattuale ed extracontrattuale (cenni)
La responsabilità contrattuale ed responsabilità extracontrattuale.
Il contratto in generale
La conclusione; i requisiti; gli effetti; l’invalidità; la rescissione e la
risoluzione del contratto.
I singoli contratti (cenni)
La compravendita; la donazione; il mandato; l’appalto ed il mutuo.
I diritti reali e il possesso
I beni; la proprietà; i modi di acquisto della proprietà; le azioni
petitorie; i diritti reali di godimento su beni altrui; i diritti reali di
garanzia; il possesso e le azioni possessorie.
I titoli di credito
Le caratteristiche generali e le tipologie dei titoli di credito; la
cambiale e l’assegno.
La tutela dei diritti (cenni)
La trascrizione; la responsabilità patrimoniale; le cause di
prelazione; i mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale .
Nel corso delle lezioni, potranno essere utilizzati materiali integrativi,
quali testi di sentenze di legittimità e di merito, resi disponibili agli
Studenti frequentanti, allo scopo di verificare le applicazioni pratiche
degli istituti trattati.
Durante le lezioni, potranno essere rilevate le presenze in aula.
Prima dell’inizio del corso, il docente renderà noto un piano di
massima relativo agli argomenti che saranno affrontati, di volta in
volta, in ciascuna lezione, con l’indicazione dei capitoli del manuale
corrispondenti, affinché gli Studenti possano prepararsi in anticipo.
E’ indispensabile, in ogni caso, ai fini della preparazione dell’esame,
la conoscenza dei principi e delle regole fondamentali del diritto
costituzionale italiano. Si consiglia almeno la frequenza del corso di
Istituzioni di Diritto Pubblico.
TESTI CONSIGLIATI PER LA PREPARAZIONE DELL’ESAME
Per la preparazione dell’esame di profitto, gli Studenti potranno
utilizzare un manuale di tipo tradizionale, quale P. Trimarchi,
Istituzioni di diritto privato, Giuffré, Milano, ultima edizione.
Inoltre, è assolutamente indispensabile lo studio del codice civile in
edizione aggiornata (edizione suggerita: Codice civile e leggi
collegate, a cura di G. De Nova, Zanichelli, Bologna, ultima
edizione). Gli Studenti sono pregati di portare con sé a lezione il
codice civile per l’opportuna consultazione, a fronte delle spiegazioni
del docente.
Non esistono dispense del corso. Qualsiasi dispensa od altro materiale
proposto da terzi non proviene dalla Facoltà di Economia, né è stato
visionato o approvato dal docente.
MODALITÀ D’ESAME
L’esame consisterà in una prova orale, volta a verificare la
preparazione degli Studenti sugli argomenti oggetto del programma
d’esame.
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L’orario di ricevimento del docente sarà reso noto all’inizio dell’anno
accademico, contestualmente alla pubblicazione dell’orario delle
lezioni.
E-mail: [email protected]
Istituzioni di Diritto Privato (Corso Part-time)
DOCENTE: Dott.ssa Camilla Ferrari
Il corso tratta dei principali istituti del diritto privato, con particolare
attenzione a quelli più direttamente connessi con le materie oggetto di
studio nella Facoltà di Economia.
Il corso mira a dotare gli Studenti delle conoscenze giuridiche di base
dell’area privatistica, nonché a far acquisire agli Studenti
consapevolezza dei problemi giuridici peculiari dei contratti e dei
termini per il loro inquadramento e la loro soluzione.
PROGRAMMA D’ESAME
Nelle sue linee essenziali, il programma del corso di Istituzioni di
Diritto Privato, modalità part time, è il seguente:
L’ordinamento giuridico e le fonti del diritto
La norma giuridica; le fonti del diritto italiano e comunitario;
l’interpretazione della legge.
Nozioni generali di diritto privato
L’autonomia privata; il diritto soggettivo e le altre posizioni
individuali; i fatti, gli atti ed i negozi giuridici.
I soggetti
Le persone fisiche; le persone giuridiche; le associazioni; le
fondazioni e i comitati; la famiglia ed il regime patrimoniale (cenni).
Le obbligazioni
Le fonti delle obbligazioni; l’adempimento; i modi di estinzione
dell’obbligazione diversi dall’adempimento; la cessione dei crediti; la
delegazione, l’espromissione e l’accollo; le obbligazioni pecuniarie e
le altre specie di obbligazioni.
La responsabilità contrattuale ed extracontrattuale
La responsabilità contrattuale; la mora del debitore e la mora del
creditore; l’illecito civile e la responsabilità extracontrattuale.
Il contratto in generale
La conclusione; i requisiti; gli effetti; l’invalidità; la rescissione e la
risoluzione del contratto; i contratti con i consumatori.
I singoli contratti
La compravendita; la donazione; il mandato; l’appalto ed il mutuo
(cenni).
I diritti reali e il possesso
I beni; la proprietà; i modi di acquisto della proprietà; le azioni
petitorie; i diritti reali di godimento su beni altrui; il possesso e le
azioni possessorie.
I titoli di credito
Le caratteristiche generali e le tipologie dei titoli di credito; la
cambiale e l’assegno.
La tutela dei diritti
La trascrizione; la responsabilità patrimoniale; le cause di
prelazione; i mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale.
Nel corso delle lezioni, potranno essere utilizzati materiali integrativi,
quali testi di sentenze di legittimità e di merito, resi disponibili agli
Studenti frequentanti, allo scopo di verificare le applicazioni pratiche
degli istituti trattati.
Durante le lezioni, potranno essere rilevate le presenze in aula.
Prima dell’inizio del corso, il docente renderà noto un piano di
massima relativo agli argomenti che saranno affrontati, di volta in
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volta, in ciascuna lezione, con l’indicazione dei capitoli del manuale
corrispondenti, affinché gli Studenti possano prepararsi in anticipo.
E’ indispensabile, in ogni caso, ai fini della preparazione dell’esame,
la conoscenza dei principi e delle regole fondamentali del diritto
costituzionale italiano. Si consiglia almeno la frequenza del corso di
Istituzioni di Diritto Pubblico.
TESTI CONSIGLIATI PER LA PREPARAZIONE DELL’ESAME
Per la preparazione dell’esame di profitto, gli Studenti potranno
utilizzare un manuale di tipo tradizionale, quale P. Trimarchi,
Istituzioni di diritto privato, Giuffré, Milano, ultima edizione.
Inoltre, è assolutamente indispensabile lo studio del codice civile in
edizione aggiornata (edizione suggerita: Codice civile e leggi
collegate, a cura di G. De Nova, Zanichelli, Bologna, ultima
edizione). Gli Studenti sono pregati di portare con sé a lezione il
codice civile per l’opportuna consultazione, a fronte delle spiegazioni
del docente.
Non esistono dispense del corso. Qualsiasi dispensa od altro materiale
proposto da terzi non proviene dalla Facoltà di Economia, né è stato
visionato o approvato dal docente.
MODALITÀ D’ESAME: SCRITTO
L’esame consisterà in una prova scritta, volta a verificare la
preparazione degli Studenti sugli argomenti oggetto del programma
d’esame. In particolare, la prova scritta comprenderà sia domande
teoriche sia quesiti di carattere pratico, ove si chiederà agli Studenti di
analizzare casi concreti attraverso le nozioni giuridiche acquisite.
RICEVIMENTO STUDENTI
L’orario di ricevimento del docente sarà reso noto all’inizio dell’anno
accademico, contestualmente alla pubblicazione dell’orario delle
lezioni.
Indirizzo e.mail: [email protected]
Istituzioni di Diritto Pubblico
DOCENTE: Prof. Giorgio Grasso
COLLABORATORI: Dott. Paolo Zuddas
PRESENTAZIONE DEL CORSO
L’obiettivo del Corso è di offrire agli studenti una trattazione di base
sul diritto costituzionale italiano ed alcune nozioni fondamentali sul
diritto amministrativo.
I due diversi insegnamenti costituiscono, secondo una classica
partizione, le materie portanti della disciplina di studio chiamata
diritto pubblico, che comprende al suo interno anche materie come il
diritto penale, il diritto tributario, il diritto ecclesiastico.
Durante il Corso alle lezioni frontali tradizionali potranno affiancarsi
alcune lezioni con proiezione di diapositive (power-point), che
saranno poi inserite in rete sulla pagina web del docente, finalizzate a
fornire agli studenti alcune nozioni sul metodo di studio del diritto
pubblico e sull’impiego di strumenti quali i codici e le raccolte
normative, in forma cartacea e on-line.
In questo contesto il docente si avvarrà della collaborazione della
teaching assistant dell’area giuridica, dott.ssa Simona Paccioretti.
PROGRAMMA DEL CORSO
Il programma del Corso segue l’impostazione del manuale
consigliato, suddiviso in una parte riguardante l’organizzazione dei
pubblici poteri ed una parte relativa, invece, agli atti pubblici e alla
tutela dei diritti.
Nella prima parte del Corso si esamineranno tra l’altro i seguenti
argomenti: il potere politico e lo Stato; la nascita dello Stato; la
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sovranità; gli elementi costitutivi dello Stato; le forme di Stato e la
loro evoluzione storica; dallo Stato liberale allo Stato di democrazia
sociale; la rappresentanza politica; il principio della separazione dei
poteri; le regole di maggioranza; le forme di governo; il governo
costituzionale puro; il governo parlamentare; il governo presidenziale;
il governo semipresidenziale; il governo direttoriale; i sistemi
elettorali; l’organizzazione costituzionale italiana; il Governo; il
Parlamento; il Presidente della Repubblica; Regioni e governo locale;
la pubblica amministrazione.
Nella seconda parte del Corso si esamineranno tra l’altro i seguenti
argomenti: le fonti del diritto; fonti di produzione e di cognizione;
fonti atto e fonti fatto; i criteri che risolvono le antinomie tra le fonti;
la riserva di legge e il principio di legalità; esame delle fonti del
diritto; la Costituzione; Costituzione e potere costituente; Costituzioni
rigide e flessibili; le fonti dell’ordinamento italiano; Costituzione e
leggi costituzionali e di revisione cost.; la legge formale del
parlamento; leggi rinforzate e fonti atipiche; legge delega e decreto
legislativo; decreto legge; fonti secondarie; il referendum abrogativo
come fonte del diritto; le fonti comunitarie (cenni); le fonti delle
autonomie (specie il diritto regionale: statuti e leggi regionali); atti e
provvedimenti amministrativi; la sistematica dei diritti di libertà nella
Costituzione italiana; esame delle singole libertà; la tutela
giurisdizionale e il ruolo del potere giudiziario; la Corte costituzionale
e il sistema di giustizia costituzionale italiano.
E’ richiesta inoltre la conoscenza della Costituzione italiana nel testo
vigente (v. ad esempio il testo curato da M. Siclari, La Costituzione
della Repubblica italiana nel testo vigente, Roma, Aracne Editrice,
ultima edizione).
MATERIALE DIDATTICO. TESTO CONSIGLIATO:
R. Bin, G. Pitruzzella, Diritto pubblico, Giappichelli, Torino, ultima
edizione (4.a edizione 2006).
Saranno indicate all’inizio del Corso le parti da omettere, utilizzando
la pagina di e-learning dell’Ateneo cui gli studenti sono invitati già da
ora a iscriversi.
Il testo consigliato ha una pagina web che contiene numerosa
documentazione normativa e test di autovalutazione, utili per la
preparazione dell’esame.
MODALITA’ D’ESAME:
L’esame, nell’appello di fine Corso, consiste in una prova scritta
obbligatoria, eventualmente seguita da una prova orale, secondo le
indicazioni che saranno fornite al momento dell’inizio del Corso.
Negli appelli successivi, l’esame consiste in una prova orale
eventualmente preceduta da una prova scritta obbligatoria.
Per gli studenti stranieri l’esame consiste sempre in una prova orale,
salva diversa loro richiesta.
Per gli studenti della laurea quadriennale che devono sostenere ancora
l’esame di Istituzioni di diritto pubblico (vecchio ordinamento),
corrispondente a Istituzioni di diritto pubblico + Diritto pubblico
progredito, il testo di riferimento è sempre R. Bin, G. Pitruzzella, ult.
ed. o in alternativa una versione aggiornata di P. Caretti, U. De
Siervo, Istituzioni di diritto pubblico, Giappichelli, Torino. Per essi la
prova d’esame consiste in una prova orale.
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
Il Prof. Giorgio Grasso riceve di regola, salvo diversa comunicazione,
il giovedì mattina dalle ore 9.00 alle ore 11.00.
RECAPITI
[email protected] ; tel. 0332-395545; Pagina
http://eco.uninsubria.it/Webdocenti/ggrasso/giorgio.htm
web:
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Istituzioni di Diritto Pubblico (Corso Part-time)
DOCENTE: Prof. Giorgio Grasso
COLLABORATORI: Dott. Paolo Zuddas
PRESENTAZIONE DEL CORSO
L’obiettivo del Corso è di offrire agli studenti una trattazione di base
sul diritto costituzionale italiano ed alcune nozioni fondamentali sul
diritto amministrativo.
I due diversi insegnamenti costituiscono, secondo una classica
partizione, le materie portanti della disciplina di studio chiamata
diritto pubblico, che comprende al suo interno anche materie come il
diritto penale, il diritto tributario, il diritto ecclesiastico.
Metà del Corso si baserà su lezioni frontali; l’altra metà sfrutterà la
piattaforma di e-learning di Ateneo (Black-board). Gli studenti sono
invitati già da ora ad iscriversi a tale piattaforma in modalità full.
In questa parte on-line gli studenti svolgeranno obbligatoriamente
attività di esercitazione, che andrà a confluire nella valutazione finale
dell’esame.
PROGRAMMA DEL CORSO
Il programma del Corso segue l’impostazione del manuale
consigliato, suddiviso in una parte riguardante l’organizzazione dei
pubblici poteri ed una parte relativa, invece, agli atti pubblici e alla
tutela dei diritti.
Nella prima parte del Corso si esamineranno tra l’altro i seguenti
argomenti: il potere politico e lo Stato; la nascita dello Stato; la
sovranità; gli elementi costitutivi dello Stato; le forme di Stato e la
loro evoluzione storica; dallo Stato liberale allo Stato di democrazia
sociale; la rappresentanza politica; il principio della separazione dei
poteri; le regole di maggioranza; le forme di governo; il governo
costituzionale puro; il governo parlamentare; il governo presidenziale;
il governo semipresidenziale; il governo direttoriale; i sistemi
elettorali; l’organizzazione costituzionale italiana; il Governo; il
Parlamento; il Presidente della Repubblica; Regioni e governo locale;
la pubblica amministrazione.
Nella seconda parte del Corso si esamineranno tra l’altro i seguenti
argomenti: le fonti del diritto; fonti di produzione e di cognizione;
fonti atto e fonti fatto; i criteri che risolvono le antinomie tra le fonti;
la riserva di legge e il principio di legalità; esame delle fonti del
diritto; la Costituzione; Costituzione e potere costituente; Costituzioni
rigide e flessibili; le fonti dell’ordinamento italiano; Costituzione e
leggi costituzionali e di revisione cost.; la legge formale del
parlamento; leggi rinforzate e fonti atipiche; legge delega e decreto
legislativo; decreto legge; fonti secondarie; il referendum abrogativo
come fonte del diritto; le fonti comunitarie (cenni); le fonti delle
autonomie (specie il diritto regionale: statuti e leggi regionali); atti e
provvedimenti amministrativi; la sistematica dei diritti di libertà nella
Costituzione italiana; esame delle singole libertà; la tutela
giurisdizionale e il ruolo del potere giudiziario; la Corte costituzionale
e il sistema di giustizia costituzionale italiano.
E’ richiesta inoltre la conoscenza della Costituzione italiana nel testo
vigente (v. ad esempio il testo curato da M. Siclari, La Costituzione
della Repubblica italiana nel testo vigente, Roma, Aracne Editrice,
ultima edizione).
MATERIALE DIDATTICO. TESTO CONSIGLIATO:
R. Bin, G. Pitruzzella, Diritto pubblico, Giappichelli, Torino, ultima
edizione (4.a edizione 2006).
Saranno indicate all’inizio del Corso le parti da omettere, utilizzando
la pagina di e-learning dell’Ateneo cui gli studenti sono invitati già da
ora a iscriversi.
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Il testo consigliato ha una pagina web che contiene numerosa
documentazione normativa e test di autovalutazione, utili per la
preparazione dell’esame.
MODALITA’ D’ESAME:
L’esame, nell’appello di fine Corso, consiste in una prova scritta
obbligatoria, eventualmente seguita da una prova orale, secondo le
indicazioni che saranno fornite al momento dell’inizio del Corso.
Negli appelli successivi, l’esame consiste in una prova orale
eventualmente preceduta da una prova scritta obbligatoria.
Per gli studenti stranieri l’esame consiste sempre in una prova orale,
salva loro diversa richiesta.
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
Il Prof. Giorgio Grasso riceve di regola, salvo diversa comunicazione,
il giovedì mattina dalle ore 9.00 alle ore 11.00.
Per gli studente part-time saranno indicati altri orari di ricevimento in
corrispondenza dell’inizio e della fine dell’orario di lezione.
RECAPITI:
[email protected] - tel. 0332-395545
Pagina web: http://eco.uninsubria.it/Webdocenti/ggrasso/giorgio.htm
Istituzioni di Diritto Pubblico B (Corso Part-time)
Si veda “Diritto pubblico progredito (Part-time)”
Istituzioni di Diritto Tributario
DOCENTE: Prof.ssa Maria Cristina Pierro
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso analizza il sistema tributario italiano con particolare riguardo
ai principi costituzionali e comunitari che lo informano, alla struttura
dell’obbligazione tributaria (tributo) nonché al procedimento di
imposizione e di riscossione dei tributi. Particolare attenzione sarà
dedicata all’attività di controllo della dichiarazione, e alle varie
modalità di accertamento fiscale. Il corso analizzerà anche le sanzioni
amministrative tributarie e il contenzioso tributario al quale saranno
dedicate, per un approfondimento e per una conoscenza pratica delle
strategie processuali, alcune lezioni (sei ore) tenute dal dott. Gorgoni
nell’ambito dei temi avanzati di area giuridica (per il contenuto di
queste ultime rinvio alla mia pagina web).
PROGRAMMA
- Nozioni generali (gli istituti; le fonti; interpretazione e
integrazione);
- I princìpi costituzionali e comunitari;
- Struttura dell'imposta (le fattispecie; l'obbligazione tributaria; i
soggetti);
- Dinamica dell'imposta (il procedimento impositivo; gli
obblighi dei contribuenti; la dichiarazione; il controllo della
dichiarazione; l'istruttoria amministrativa; l’accertamento
fiscale e sue modalità; l'avviso di accertamento; le misure
antielusive);
- La riscossione;
- Crediti d’imposta e rimborso;
- Le sanzioni amministrative tributarie;
- Il processo tributario
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TESTI CONSIGLIATI
F. TESAURO, Istituzioni di diritto tributario, vol. I, Parte generale, VIII
ed., Torino, Utet, 2003.
Per il codice si consiglia:
F. TESAURO, Codice tributario, Zanichelli, Bologna, ultima edizione
ovvero
M.V. BALLESTRA, S.GALLO, R. RUSSO, Codice tributario 2005, Editore
Finanze e Lavoro, 2005
MODALITÀ D’ESAME
L’esame consiste in un colloquio orale. Lo studio della materia dovrà
essere necessariamente condotto con l’ausilio dei testi di legge
contenuti nel codice tributario che saranno segnalati durante le lezioni.
TESI DI LAUREA
V’è la piena disponibilità ad assegnare tesi di laurea ai frequentanti
sulle materie che saranno concordate con il docente, in numero non
superiore a 10. I criteri di selezione saranno indicati dal docente.
RICEVIMENTO STUDENTI
lunedì dalle 11.00 alle 13.00. Eventuali variazioni saranno segnalate
sul sito della Facoltà
e-mail: [email protected]
Istituzioni di Macroeconomia
DOCENTE: Prof. Giancarlo Bertocco
Il corso si propone di presentare i temi di cui si occupa la
macroeconomia e di descrivere gli aspetti fondamentali delle due
principali teorie macroeconomiche: la teoria neoclassica e la teoria
keynesiana.
PROGRAMMA DEL CORSO:
1) Nozioni introduttive
a) l’oggetto dello studio della macroeconomia;
b) elementi di contabilità nazionale.
2) La macroeconomia neoclassica
a) il mercato del lavoro;
b) il mercato dei beni;
c) il mercato del credito;
d) la teoria quantitativa della moneta.
3) La critica di Keynes alla teoria neoclassica
a) l’ipotesi di salari monetari rigidi;
b) la critica alla teoria neoclassica del tasso di interesse.
4) La macroeconomia keynesiana: il modello reddito-spesa
a) il principio della domanda effettiva e il capovolgimento della
legge di Say;
b) il moltiplicatore del reddito;
c) gli effetti sul reddito di una variazione della domanda
autonoma;
d) gli effetti sul reddito di una modificazione della propensione al
consumo;
e) gli effetti della politica fiscale.
5) La macroeconomia keynesiana: il modello IS-LM
a) la teoria keynesiana della moneta e del tasso di interesse;
b) l’interdipendenza tra il mercato dei beni e il mercato della
moneta
c) l’equilibrio IS-LM
d) la politica monetaria e la politica fiscale
e) banca centrale, credito e offerta di moneta.
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BIBLIOGRAFIA (in alternativa):
- D. Delli Gatti; M. Gallegati: Macroeconomia. Fatti, teorie, politiche.
Giappichelli Editore, Torino.
- O. Blanchard: Macroeconomia, Il Mulino 2006.
Le modalità d’esame sono specificate sul sito del docente
Istituzioni di Ragioneria
DOCENTE: Prof.ssa Giovanna Gavana
COLLABORATORI: Dott.ssa Federica Bortolin
Introduzione ai concetti di capitale, reddito e flusso monetario
La gestione e i modelli per la sua osservazione
Le operazioni di rilevazione
L’origine e la natura dei valori rilevati dalla contabilità generale
I valori numerari e la loro classificazione
I valori non numerari e la loro classificazione
La suddivisione della vita dell’impresa in periodi amministrativi
La suddivisione della gestione aziendale in esercizi
La nozione di reddito di esercizio
La nozione di capitale di funzionamento
La nozione di flusso monetario
Le operazioni di rivalutazione
La produzione economica di periodo
Il momento della rilevazione dei valori: il principio di competenza
temporale
La costruzione dell’esercizio: il principio di competenza economica
La contabilità generale: oggetto, strumenti e metodo
Il conto come strumento di rilevazione
Il metodo della partita doppia
Il piano dei conti
I libri contabili: libro giornale e mastro
Le rilevazioni d’esercizio (o continuative)
L’acquisto di fattori produttivi:
- a veloce ciclo di utilizzo (materie prime, merci, servizi)
- a lento ciclo di utilizzo (immobilizzazioni mat.li e immat.li)
La vendita delle produzioni (beni e servizi)
Le rilevazioni relative al lavoro dipendente
I finanziamenti passivi
Le operazioni in titoli e partecipazioni
Le operazioni aventi ad oggetto il capitale netto:
- costituzione dell’impresa e aumenti di capitale sociale
- diminuzioni di capitale sociale
- acquisto, annullamento o cessione delle azioni proprie
Le rilevazioni di fine esercizio (di storno e di integrazione)
L’ammortamento e la svalutazione delle immobilizzazioni mat.li e
immat.li
Il TFR di competenza dell’esercizio
La svalutazione dei crediti
Le rimanenze finali di magazzino
I ratei e risconti
I fondi rischi futuri e i fondi costi futuri
I costi capitalizzati per costruzioni in economia
Le imposte di competenza dell’esercizio
Le rilevazioni di chiusura e di riapertura del sistema di valori
La chiusura del sistema di valori
La riapertura del sistema di valori
La destinazione del reddito di esercizio.
64
I modelli quantitativi di sintesi: stato patrimoniale, conto economico
e rendiconto finanziario
Forma, struttura e contenuto dei modelli quantitativi di sintesi
Lo stato patrimoniale secondo il criterio finanziario e secondo il
criterio funzionale
Il conto economico a costi-ricavi e rimanenze
Il conto economico e ricavi e costo del venduto
Il conto economico a valore e costo della produzione ottenuta
Il conto economico a valore aggiunto e margine operativo lordo
Il rendiconto finanziario della variazione delle disponibilità monetarie
nette
I bilanci differenziati per scopi di conoscenza particolari
Le ipotesi di futura gestione: l’ordinaria gestione di funzionamento e
le gestioni straordinarie
Le diverse ipotesi alternative nell’ambito dell’ordinaria gestione di
funzionamento: i bilanci ipotetici di funzionamento e la relazione che
li lega al bilancio di esercizio
Il bilancio di rivalutazione e il suo oggetto di determinazione: il
capitale di rivalutazione
Il bilancio straordinario di cessione e il suo oggetto di determinazione:
il capitale economico (o capitale di cessione)
Il bilancio straordinario di liquidazione (iniziale) il suo oggetto di
determinazione: il capitale (iniziale) di liquidazione
TESTI CONSIGLIATI
Indicazioni in merito ai testi consigliati saranno fornite dal docente
all’inizio del corso
MODALITÀ D’ESAME:
l’esame consiste in una prova scritta
RICEVIMENTO STUDENTI:
lunedì ore 14.00 (si pregano gli studenti di verificare eventuali
modifiche all’orario di ricevimento consultando la pagina web del
docente)
indirizzo e-mail: [email protected]
Tel. 0332 395555
Istituzioni di Ragioneria (Corso Part-time)
DOCENTE: Prof.ssa Giovanna Gavana
COLLABORATORI: Dott.ssa Federica Bortolin
Il corso prevede 24 ore di lezioni frontali e ulteriore attività didattica
svolta in modalità e-learning
Introduzione ai concetti di capitale, reddito e flusso monetari
La gestione e i modelli per la sua osservazione
Le operazioni di rilevazione
L’origine e la natura dei valori rilevati dalla contabilità generale
I valori numerari e la loro classificazione
I valori non numerari e la loro classificazione
La suddivisione della vita dell’impresa in periodi amministrativi
La suddivisione della gestione aziendale in esercizi
La nozione di reddito di esercizio
La nozione di capitale di funzionamento
La nozione di flusso monetario
Le operazioni di rivalutazione
La produzione economica di periodo
Il momento della rilevazione dei valori: il principio di competenza
temporale
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La costruzione dell’esercizio: il principio di competenza economica
La contabilità generale: oggetto, strumenti e metodo
Il conto come strumento di rilevazione
Il metodo della partita doppia
Il piano dei conti
I libri contabili: libro giornale e mastro
Le rilevazioni d’esercizio (o continuative)
L’acquisto di fattori produttivi:
- a veloce ciclo di utilizzo (materie prime, merci, servizi)
- a lento ciclo di utilizzo (immobilizzazioni mat.li e immat.li)
La vendita delle produzioni (beni e servizi)
Le rilevazioni relative al lavoro dipendente
I finanziamenti passivi
Le operazioni aventi ad oggetto il capitale netto:
- costituzione dell’impresa e aumenti di capitale sociale
- diminuzioni di capitale sociale
- acquisto, annullamento o cessione delle azioni proprie
Le rilevazioni di fine esercizio (di storno e di integrazione)
L’ammortamento e la svalutazione delle immobilizzazioni mat.li e
immat.li
Il TFR di competenza dell’esercizio
La svalutazione dei crediti
Le rimanenze finali di magazzino
I ratei e risconti
I fondi rischi futuri e i fondi costi futuri
I costi capitalizzati per costruzioni in economia
Le imposte di competenza dell’esercizio
Le rilevazioni di chiusura e di riapertura del sistema di valori
La chiusura del sistema di valori
La riapertura del sistema di valori
La destinazione del reddito di esercizio.
I modelli quantitativi di sintesi: stato patrimoniale, conto economico e
rendiconto finanziario
Forma, struttura e contenuto dei modelli quantitativi di sintesi
Lo stato patrimoniale secondo il criterio finanziario e secondo il
criterio funzionale
Il conto economico a costi-ricavi e rimanenze
Il conto economico e ricavi e costo del venduto
Il conto economico a valore e costo della produzione ottenuta
Il conto economico a valore aggiunto e margine operativo lordo
Il rendiconto finanziario della variazione delle disponibilità monetarie
nette
I bilanci differenziati per scopi di conoscenza particolari
Le ipotesi di futura gestione: l’ordinaria gestione di funzionamento e
le gestioni straordinarie
Le diverse ipotesi alternative nell’ambito dell’ordinaria gestione di
funzionamento: i bilanci ipotetici di funzionamento e la relazione che
li lega al bilancio di esercizio
Il bilancio di rivalutazione e il suo oggetto di determinazione: il
capitale di rivalutazione
Il bilancio straordinario di cessione e il suo oggetto di determinazione:
il capitale economico (o capitale di cessione)
Il bilancio straordinario di liquidazione (iniziale) il suo oggetto di
determinazione: il capitale (iniziale) di liquidazione
TESTI CONSIGLIATI
Indicazioni in merito ai testi consigliati saranno fornite dal docente
all’inizio del corso
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MODALITÀ D’ESAME:
l’esame consiste in una prova scritta
RICEVIMENTO STUDENTI:
lunedì ore 14.00 (si pregano gli studenti di verificare eventuali
modifiche all’orario di ricevimento sulla pagina web del docente)
indirizzo e-mail: [email protected]
Tel. 0332 395555
Lingue Straniere
Didattica
• Corsi di lingua straniera per gli studenti iscritti alla laurea
triennale, alla laurea specialistica, alla laurea quadriennale
(corsi diurni e corsi part-time)
Servizi alla didattica
• laboratori di autoapprendimento
• corsi multimediali interattivi
• materiali di autovalutazione on line
• test di certificazione del livello di conoscenza delle lingue
straniere
• assistenza di tutor nei laboratori linguistici
Certificazioni internazionali
• Esami di certificazione secondo lo Schema di Riferimento
Europeo riconosciuto in tutti i paesi dell’UE
LAUREE TRIENNALI
Vengono qui riportate informazioni utili sul percorso didattico e
modalità di accertamento delle lingue straniere previste nel piano di
studi di ciascun studente.
Quadro Comune di riferimento Europeo
Nella definizione dei diversi livelli di conoscenze e competenze
linguistiche, la Facoltà di Economia si attiene al Quadro Comune di
Riferimento Europeo quale piattaforma comune comparabile a livello
internazionale.
Prima lingua straniera: Inglese
E’ posizionata nel piano di studi al I anno (uso della lingua – livello
B2 – 3 crediti)) e al II anno (composizione scritta, lettura e
comprensione, espressione orale – livello B2 – 5 crediti).
Il posizionamento delle lingue per gli studenti part-time è specificato
nel Manifesto degli Studi.
Il percorso didattico varia secondo il livello di conoscenza linguistica
iniziale dello studente.
Inglese Avanzato
E’ posizionato nel piano di studi tra le materie facoltative all’interno
del curriculum delle lauree triennali e di quelle specialistiche
(magistrali). Gli studenti devono aver precedentemente superato
l’esame di idoneità ed aver inserito ufficialmente nel proprio piano di
studi questo insegnamento.
Seconda lingua straniera: Francese, Tedesco, Spagnolo, Cinese
E’ posizionata nel piano di studi del III anno per gli studenti dei corsi
diurni (livello B1 – 5 crediti).
Per gli studenti che si iscriveranno ai corsi part-time sarà posizionata
al IV anno (livello B1 -5 crediti).
67
Per gli studenti del Corso Part-time non viene attivata la lingua
spagnola.
Si consiglia a tutti gli studenti di scegliere come seconda lingua una
lingua già studiata nelle scuole secondarie.
Il percorso didattico varia secondo il livello di conoscenza linguistica
iniziale dello studente.
Modalità di accertamento della conoscenza delle lingue straniere
L’accertamento è effettuato mediante esame. E’ consentito il
riconoscimento di certificazioni internazionali tra quelle riconosciute
dalla Facoltà di Economia previa.
Programmi d’apprendimento e d’esame
Vengono qui di seguito riportati i programmi d’apprendimento e
d’esame.
Lingua Inglese
DOCENTE: Dott.ssa Maria Teresa Fabbro
Requisiti minimi d’ingresso
Lo studente non madrelingua inglese che desideri iscriversi ad un
corso di laurea triennale, al fine di poter raggiungere il livello di
competenza linguistica fruibile in ambito professionale, è opportuno
abbia già una discreta padronanza di questa lingua. Per garantire dei
livelli di competenza linguistica adeguati a quanto richiesto nel
mondo del lavoro (livello B2 dell’esame finale), il percorso
curriculare di lingua inglese è previsto parta da un livello postintermedio di conoscenze e competenze linguistiche. In relazione al
Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue stabilito dal
Consiglio d’Europa, la Facoltà di Economia dell’Università
dell’Insubria indica, per gli studenti non madrelingua inglese, il livello
B1 quale livello minimo d’ingresso all’Università.
Vengono qui di seguito descritti i requisiti minimi d’ingresso per la
lingua inglese e le modalità per colmare eventuali debiti formativi.
Conoscenze e competenze linguistiche al livello B1
Lo studente con competenze linguistiche di livello B1 è in grado di
operare efficacemente utilizzando la lingua inglese. Comprende i
punti chiave di argomenti di attualità o di interesse generale. E’ in
grado di esprimere la propria opinione in modo efficace in attività
quali lo scambio d’informazioni su argomenti famigliari e comuni di
vita quotidiana, sa comprendere e rispondere a domande di
precisazione, ma può avere bisogno di chiedere la ripetizione della
domanda, avere dei chiarimenti o rielaborazioni del messaggio da
parte dell’interlocutore.
LEGGERE
Lo studente è in grado di leggere articoli tratti da riviste e quotidiani
d’interesse generale dimostrando un buon livello di comprensione.
ASCOLTARE
68
Lo studente è in grado di identificare sia il contenuto generale del
messaggio che le informazioni di carattere più specifico a condizione
che l’argomento sia famigliare, che il discorso sia articolato con
chiarezza e che le strutture e il lessico del discorso tengano conto del
suo livello di competenza.
Lo studente è inoltre in grado di comprendere e seguire indicazioni e
istruzioni se espresse in modo chiaro e semplice.
PARLARE
Lo studente è in grado di esprimersi in modo chiaro e corretto con
ragionevole precisione. Sa illustrare argomenti famigliari in modo
semplice e chiaro. Sa sostenere una conversazione su argomenti
famigliari, esprimere opinioni, descrivere progetti e azioni, chiedere e
scambiare informazioni.
La pronuncia è chiaramente comprensibile.
SCRIVERE
Lo studente è in grado di scrivere brevi relazioni e composizioni
contenenti informazioni, inclusi nomi, prezzi, numeri e date, e idee
espresse in modo ragionevolmente preciso. E’ in grado di scrivere e
rispondere ad una lettera. Sa rielaborare frasi o brevi testi con parole
proprie utilizzando strutture e vocaboli diversi.
COMPETENZE GRAMMATICALI
Lo studente deve avere buona padronanza delle seguenti strutture:
- Forma passiva
- Uso degli articoli
- Aggettivi e pronomi indefiniti
- Pronomi personali
- Participio presente
- Gerundio
-
Discorso indiretto
Uso dei modi e dei tempi verbali
Costruzioni impersonali
Espressioni di scopo, fine, causa e conseguenza.
Come prepararsi e raggiungere il livello B1
Si consiglia il materiale seguente:
R. Murphy, English Grammar in Use, Cambridge University Press
M. Vince, English Grammar Practice for Italian Students,
Heinemann, 1999
Chris Redston & Gillie Cunningham, face2face (with Cd-ROM Audio
CD), Cambridge University Press
Si suggerisce inoltre di integrare la propria preparazione mediante le
seguenti attività:
- fare esercizi sui punti grammaticali specifici del livello B1
- svolgere le attività previste dal sistema multimediale interattivo
installato presso il laboratorio informatico linguistico
- ampliare il proprio vocabolario mediante lettura, ascolto,
ripetizione insieme allo speaker e rielaborazione con parole
proprie degli articoli delle seguenti riviste: Speak up, Spotlight e
Business Spotlight
- leggere, scrivere brevi brani (lettere, e-mail) svolgere attività di
ascolto (es. audiocassette, TV, film in lingua inglese senza
sottotitoli)
Esame d’idoneità
Preparazione all’esame di inglese, livello B2 – I parte e II parte
Le indicazioni seguenti sono rivolte agli studenti iscritti al I anno
nell’a.a. 2006-2007, inclusi gli studenti del I anno iscritti al corso parttime. Nel corso del I anno potranno sostenere l’esame di grammatica
69
su PC (3 crediti). Nel II anno sia gli studenti diurni che quelli del parttime potranno sostenere la seconda parte dell’esame costituita dalla
prova scritta e dalla prova orale (5 crediti). Gli studenti dei corsi
diurni iscritti negli anni antecedenti all’a.a. 2006-2007 e gli studenti
iscritti al III anno del corso part time nell’a.a. 2006-2007 (8 crediti)
dovranno sostenere l’esame completo in un’unica sessione.
Come valutare il proprio livello di competenza in lingua inglese
Al fine di programmare la propria preparazione, è importante
conoscere a quale livello corrispondono le proprie conoscenze e
competenze linguistiche sia dal punto di vista grammaticale e
sintattico che da quello comunicativo.
Tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti, devono sostenere un
test iniziale di piazzamento (OBBLIGATORIO) al fine di accertare
le proprie competenze linguistiche e vedersi assegnato il livello della
Scala Europea di Riferimento in base al quale il docente definirà il
percorso didattico individuale.
Si suggerisce inoltre lo svolgimento periodico dello stesso test quale
strumento per verificare i propri progressi durante la preparazione
collegandosi al sito www.dialang.org/intro.htm.
I test iniziali di piazzamento vengono svolti all’inizio dell’anno
accademico nel mese di ottobre e nel mese di febbraio successivo.
Quanto tempo dedicare allo studio della lingua straniera
Lo studio delle lingue straniere richiede un apprendimento graduale e
costante delle diverse conoscenze e competenze, che non può essere
realizzato in tempi brevi.
Nel caso di un comprovato livello di partenza pari ad A2 sono
necessarie almeno 120 ore di lavoro per raggiungere il livello B1 e
ulteriori 120 ore per raggiungere il livello B2.
Livello B2 – I parte (3 crediti)
Nella definizione dei diversi livelli di competenza linguistica, la
Facoltà di Economia dell’Università dell’Insubria si attiene al Quadro
Comune di Riferimento Europeo stabilito dal Consiglio d’Europa. In
base a tale schema, il livello B2 (detto anche post-intermedio)
corrisponde ad una conoscenza specifica di strutture grammaticali e
sintattiche e di abilità comunicative quali qui di seguito indicate.
Strutture grammaticali e sintattiche
• Uso di Present Simple e Continuous, Past Simple, Present
Perfect simple
• Uso di will e going to
• Uso del Conditional
• Uso di infinito e gerundio
• Uso degli ausiliari modali per esprimere capacità, obblighi,
consigli, ecc.
• Forma passiva
• Forma interrogativa e “question words”
• Aggettivi e avverbi
• Congiunzioni e preposizioni
• Sostantivi “countable” e “uncountable”
• Articoli determinativi
• Comparativi e superlativi
• Pronomi personali
• Uso di Past Progressive, Past Perfect Simple
• Uso del Past Conditional
• Uso delle diverse forme per esprimere il futuro
• Uso di “subject questions”, di domande con “prepositional
verbs” e di “question tags”
70
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Uso degli ausiliari modali nel passato e per esprimere
probabilità
Forma passiva nei tempi indicativi e con gli ausiliari modali
Uso del “reported speech”
Uso delle forme verbali non finite
Uso di forme corrette per comparare e commentare dati e cifre
Uso di forme corrette per accettare, rifiutare, negoziare
Espressione di ipotesi, condizione, opposizione, concessione
Descrizione di azioni in evoluzione
Espressione dell’anteriorità nel futuro e nel passato
Gli studenti frequentanti hanno a disposizione per la loro preparazione
il software multimediale interattivo Tell Me More presso il
laboratorio rosso. Dovranno integrare il lavoro in laboratorio con lo
studio della grammatica inglese. Il livello a cui gli studenti
frequentanti devono giungere per sostenere con successo l’esame è
TMM 4++.
Biografia consigliata per la revisione grammaticale
- R. Murphy, English Grammar in Use, Cambridge University Press
- Martin Hewings, Advanced Grammar in Use, Cambrdige University
Press
NOTA:
La I parte dell’esame (3 crediti) sarà svolta su PC e consisterà in una
verifica delle conoscenze delle strutture grammaticali e linguistiche e
della comprensione orale. Non è previsto alcun pre-test per gli
studenti non frequentanti.
Livello B2 – II parte (5 crediti)
La II parte dell’esame di livello B2 consiste in una verifica delle
competenze comunicative scritte e orali in lingua inglese.
In particolare, agli studenti verrà richiesto di redigere un breve saggio
in lingua inglese su un argomento di attualità business. Per la verifica
orale, gli studenti dovranno presentarsi con un dossier di 5 articoli,
che dovranno riassumere e discutere oralmente.
Si forniscono alcune indicazioni utili per prepararsi all’esame.
Competenze comunicative
• Redigere un testo breve, chiaro, dettagliato e strutturato in
modo adeguato, su diversi argomenti anche di economia in
senso generale, esponendo un punto di vista e fornendo le
argomentazioni favorevoli e contrarie di opinioni diverse
(incluse motivazioni, spiegazioni, casistiche, ecc. – es., una
presentazione che valuti un sondaggio sull'uso dell’auto in
città).
• Leggere testi autentici con un buon livello di comprensione su
argomenti generali e relativi al proprio campo di studio e di
lavoro (es., un articolo sulla politica di espansione dell’UE)
con presentazione di informazioni, idee ed opinioni.
• Comprendere un discorso di una certa lunghezza su argomenti
sia concreti che astratti (es., un discorso sui vantaggi e
svantaggi dell’uso dell’energia nucleare).
• Comprendere un brano di “authentic spoken English” previsto
per un pubblico di madre lingua (es., una conferenza stampa di
Bush)
• Prendere parte ad una conversazione prolungata su argomenti
generali o relativi al proprio campo di studio (economia,
gestione delle imprese).
71
•
•
Partecipare ad una conversazione con una certa scioltezza e
spontaneità (es., senza lunghe pause perché si cerca la
traduzione di un pensiero)
Possedere un vocabolario personale ampio e un buon livello di
controllo della propria espressione orale in lingua inglese.
Bibliografia consigliata per la preparazione all’esame
Comprensione e produzione scritta
- M. Thomson, Writing Skills for Business English, Egea
- G. Tullis & T. Trappe, New Insights into Business English,
Longman (Book+WorkBook)
- Leo Jones, Progress to First Certificate, Cambridge University
Press
Comprensione orale
- G. Tullis & T. Trappe, New Insights into Business English,
Longman (Book+WorkBook)
- Tony Lynch, Study Listening (with CD or audio cassette),
Cambridge University Press
Come integrare la propria preparazione
Al fine di raggiungere il livello B2, oltre alle attività sopra descritte si
suggerisce di
- leggere testi autentici da riviste e quotidiani (eventualmente anche
da testate specializzate relative al mondo dell’economia quali The
Economist, The New York Times, The Financial Times
- esercitarsi a scrivere relazioni, articoli, temi, lettere complesse,
ecc.
- guardare i telegiornali in lingua inglese (es., CNN e BBC)
- esercitarsi ad esprimere motivazioni a sostegno delle opinioni
espresse anche da terzi
-
ampliare il proprio vocabolario
NOTA
Per lo sviluppo delle 4 abilità linguistiche necessarie per raggiungere
il livello di competenza richiesto (B2 della Quadro Comune di
Riferimento Europeo), presso il Centro Linguistico è installato un
programma multimediale interattivo che gli studenti possono
utilizzare in modalità di autoapprendimento.
Durante l’anno accademico saranno organizzati corsi frontali
tradizionali. Date e orari saranno tempestivamente pubblicati via
internet e in bacheca.
Per poter accedere all’esame, gli studenti frequentanti devono aver
raggiunto il livello 4++ del programma Tell Me More oltre ad avere
integrato la propria preparazione mediante lo studio dei testi e le
attività sopra indicati. Verranno inoltre organizzati degli incontri
specifici finalizzati allo sviluppo dell’espressione orale e scritta.
Per poter accedere all’esame gli studenti non frequentanti dovranno
sostenere un pre-esame presso il laboratorio informatizzato di lingue.
Le date saranno comunicate con congruo anticipo.
Le stesse modalità valgono anche per gli studenti part-time.
Orario di apertura dei laboratori linguistici: dal lunedì al venerdì dalle
9.00 alle 17.00.
Esame d’idoneità (8 crediti)
Gli studenti che hanno nel proprio piano di studi un esame unico di
lingua inglese con il riconoscimento di 8 crediti dovranno sostenere
l’esame in un’unica soluzione (prova grammaticale e di vocabolario
72
su PC, composizione scritta e espressione orale mediante la
preparazione di 5 articoli di attualità business della lunghezza di un
paio di pagine).
Tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti, devono sostenere un
test iniziale di piazzamento (OBBLIGATORIO) al fine di accertare
le proprie competenze linguistiche e vedersi assegnato il livello della
Scala Europea di Riferimento in base al quale il docente definirà il
percorso didattico individuale.
Si suggerisce inoltre lo svolgimento periodico dello stesso test quale
strumento per verificare i propri progressi durante la preparazione
collegandosi al sito www.dialang.org/intro.htm..
I test iniziali di piazzamento vengono svolti all’inizio dell’anno
accademico nel mese di ottobre e nel mese di febbraio successivo.
Gli studenti frequentanti hanno a disposizione per la loro preparazione
il software multimediale interattivo Tell Me More presso il
laboratorio rosso. Dovranno integrare il lavoro in laboratorio con lo
studio della grammatica inglese. Il livello a cui gli studenti
frequentanti devono giungere per sostenere con successo l’esame è
TMM 4++.
Biografia consigliata per la revisione grammaticale
- R. Murphy, English Grammar in Use, Cambridge University Press
- Martin Hewings, Advanced Grammar in Use, Cambrdige
University Press
Biografia consigliata per la comprensione e produzione scritta
- M. Thomson, Writing Skills for Business English, Egea
-
G. Tullis & T. Trappe, New Insights into Business English,
Longman (Book+WorkBook)
Leo Jones, Progress to First Certificate, Cambridge University
Press
Biografia consigliata per la comprensione orale
- G. Tullis & T. Trappe, New Insights into Business English,
Longman (Book+WorkBook)
- Tony Lynch, Study Listening (with CD or audio cassette),
Cambridge University Press
Come integrare la propria preparazione
Al fine di raggiungere il livello B2, oltre alle attività sopra descritte si
suggerisce di
- leggere testi autentici da riviste e quotidiani (eventualmente anche
da testate specializzate relative al mondo dell’economia quali The
Economist, The New York Times, The Financial Times
- esercitarsi a scrivere relazioni, articoli, temi, lettere complesse,
ecc.
- guardare i telegiornali in lingua inglese (es., CNN e BBC)
- esercitarsi ad esprimere motivazioni a sostegno delle opinioni
espresse anche da terzi
- ampliare il proprio vocabolario
NOTA
Per lo sviluppo delle 4 abilità linguistiche necessarie per raggiungere
il livello di competenza richiesto (B2 della Quadro Comune di
Riferimento Europeo), presso il Centro Linguistico è installato un
programma multimediale interattivo che gli studenti possono
utilizzare in modalità di autoapprendimento.
73
Durante l’anno accademico saranno organizzati corsi frontali
tradizionali. Date e orari saranno tempestivamente pubblicati via
internet e in bacheca.
Per poter accedere all’esame, gli studenti frequentanti devono aver
raggiunto il livello 4++ del programma Tell Me More oltre ad avere
integrato la propria preparazione mediante lo studio dei testi e le
attività sopra indicati. Verranno inoltre organizzati degli incontri
specifici finalizzati allo sviluppo dell’espressione orale e scritta.
Per poter accedere all’esame gli studenti non frequentanti dovranno
sostenere un pre-esame presso il laboratorio informatizzato di lingue.
Il PRE-TEST consiste in: verifica su PC di grammatica,vocabolario e
ascolto; breve composizione di argomento attualità business e
riassunto orale di un articolo di giornale a scelta dello studente. Le
date saranno comunicate con congruo anticipo.
British Institutes: First Examination Master in English Language
(Vantage)
NOTA: Gli studenti in possesso dei certificati sopra elencati
dovranno, inoltre, dimostrare di saper leggere testi autentici con un
buon livello di comprensione su argomenti generali e relativi al
proprio campo di studio e di lavoro (es., un articolo sulla politica di
espansione dell’UE) con presentazione di informazioni, idee ed
opinioni.
Come preparare le diverse competenze richieste all’esame
L’esame verte sulla verifica delle quattro abilità linguistiche:
comprensione scritta, produzione scritta, comprensione orale e
produzione orale.
Contact: [email protected]
[email protected]
Orario di apertura dei laboratori linguistici: dal lunedì al venerdì dalle
9.00 alle 17.00.
Certificazioni internazionali di competenza nella lingua inglese
riconosciute dalla Facoltà di Economia valide per tutti gli studenti
Inglese Avanzato
Vengono riconosciute le certificazioni qui di seguito indicate
mediante presentazione del certificato e relativa richiesta di
riconoscimento alla Segreteria di Presidenza della Facoltà di
Economia:
Il corso di inglese avanzato è riservato agli studenti delle lauree
triennali e delle lauree specialistiche che desiderino perfezionare la
conoscenza e competenza linguistica inglese.
University of Cambridge: First Certificate in English (FCE)
Pitman Examination Institute (PEI): ESOL (B2 ) + SESOL
Trinity College of London: ISE II
Edexcel International of London: livello 3 intermedio
Livello C1 – 5 Crediti
Questo corso sarà tenuto sotto forma di workshop con frequenza
consigliata. Per l’accesso è richiesto il livello di competenza
linguistica B2.
74
Il corso sarà tenuto in modalità frontale tradizionale e saranno
utilizzati testi autentici di economia, finanza e business, filmati
specialmente destinati alla formazione di managers, servizi televisivi
specifici di business e borsa.
Livello C1
Lo studente con competenze linguistiche di livello C1 comprende una
vasta gamma di testi complessi e lunghi, in particolare testi
economici, finanziari e di business, e ne sa riconoscere il significato
implicito. Si esprime con scioltezza e naturalezza. Usa la lingua
inglese in modo flessibile ed efficace per scopi sociali e professionali.
Riesce a produrre testi chiari e dettagliati su temi vari e impegnativi,
in particolare temi economici, finanziari e di business. Si esprime in
modo scorrevole e spontaneo, senza alcuno sforzo nella ricerca delle
parole; sa discorrere con disinvoltura di argomenti diversi attinenti gli
ambiti sociali, accademici e professionali dimostrando di saper
controllare bene le strutture discorsive, i connettivi e i meccanismi di
coesione.
Biografia consigliata per la comprensione e produzione scritta
- M. Thomson, Writing Skills for Business English, Egea
- G. Tullis & T. Trappe, New Insights into Business English,
Longman (Book+WorkBook)
Biografia consigliata per la comprensione orale
- G. Tullis & T. Trappe, New Insights into Business English,
Longman (Book+WorkBook)
- Tony Lynch, Study Listening (with CD or audio cassette),
Cambridge University Press
Esame finale
L’esame finale consiste nella discussione scritta di un caso di
management e nella discussione orale di
un testo fornito
dall’esaminatore di cui gli studenti dovranno fare un riassunto orale ed
esprimere delle opinioni su alcuni dei punti trattati. La valutazione si
baserà sulla qualità linguistica del testo prodotto e sulla struttura e
chiarezza delle argomentazioni. La valutazione terrà inoltre conto del
dossier di lavoro svolto dallo studente, che sarà oggetto di discussione
in lingua inglese nel corso dell’esame orale.
Contact: [email protected]
Lingua Francese
Tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti, devono sostenere un
test iniziale di piazzamento (OBBLIGATORIO) al fine di accertare
le proprie competenze linguistiche e vedersi assegnato il livello della
Scala Europea di Riferimento in base al quale il docente definirà il
percorso didattico individuale.
I test iniziali di piazzamento vengono svolti all’inizio dell’anno
accademico nel mese di ottobre e nel mese di febbraio successivo.
ESAME DI IDONEITA’
Obiettivo finale del percorso didattico: tutti gli studenti, frequentanti e
non frequentanti, dovranno raggiungere un livello di competenza
linguistica B1, come definito nella Scala Europea di Riferimento.
Conoscenze e competenze linguistiche di livello B1
Lo studente con competenze linguistiche di livello B1 è in grado di
operare efficacemente utilizzando la lingua francese. Comprende i
punti chiave di argomenti di attualità o di interesse generale. E’ in
75
grado di esprimere la propria opinione in modo efficace in attività
quali lo scambio d’informazioni su argomenti famigliari e comuni di
vita quotidiana, sa comprendere e rispondere a domande di
precisazione, ma può avere bisogno di chiedere la ripetizione della
domanda, avere dei chiarimenti o rielaborazioni del messaggio da
parte dell’interlocutore.
LEGGERE
Lo studente è in grado di leggere articoli tratti da riviste e quotidiani
d’interesse generale dimostrando un buon livello di comprensione.
ASCOLTARE
Lo studente è in grado di identificare sia il contenuto generale del
messaggio che le informazioni di carattere più specifico a condizione
che l’argomento sia famigliare, che il discorso sia articolato con
chiarezza e che le strutture e il lessico del discorso tengano conto del
suo livello di competenza.
Lo studente è inoltre in grado di comprendere e seguire indicazioni e
istruzioni se espresse in modo chiaro e semplice.
PARLARE
Lo studente è in grado di esprimersi in modo chiaro e corretto con
ragionevole precisione. Sa illustrare argomenti famigliari in modo
semplice e chiaro. Sa sostenere una conversazione su argomenti
famigliari, esprimere opinioni, descrivere progetti e azioni, chiedere e
scambiare informazioni.
La pronuncia è chiaramente comprensibile.
SCRIVERE
Lo studente è in grado di scrivere brevi relazioni e composizioni
contenenti informazioni, inclusi nomi, prezzi, numeri e date, e idee
espresse in modo ragionevolmente preciso. E’ in grado di scrivere e
rispondere ad una lettera. Sa rielaborare frasi o brevi testi con parole
proprie utilizzando strutture e vocaboli diversi.
COMPETENZE GRAMMATICALI
Lo studente deve avere buona padronanza delle seguenti strutture:
- Negazione
- Interrogazione diretta e indiretta
- Discorso diretto e indiretto
- Aggettivi e pronomi possessivi
- Pronomi personali
- Articoli definiti e indefiniti
- Come si esprimono le quantità (partitivo)
- Come si esprime la durata del tempo(depuis, pendant, pour, en)
- Verbi, verbi pronominali (tutti i gruppi)
- Participio presente
- Gerundio
- Accordo del participio passato
- Passivo
- Forma impersonale
- Formazione del plurale
- Comparativo e superlativo.
- Espressione di scopo, causa e conseguenza
Come prepararsi e raggiungere il livello B1
Gli studenti frequentanti hanno a loro disposizione il software
multimediale interattivo Tell Me More (versione francese) nel
laboratorio verde. Lo studio con il software interattivo deve essere
integrato con lo studio attento della grammatica. Il livello da cui
partire per il percorso didattico sarà assegnato dal docente. Per poter
essere ammessi all’esame gli studenti frequentanti dovranno
obbligatoriamente completare lo studio fino al livello 4 incluso di Tell
Me More.
76
Gli studenti non frequentanti potranno prepararsi utilizzando i testi
sotto indicati.
Bibliografia
La bibliografia seguente è raccomandata sia agli studenti frequentanti
che a quelli non frequentanti:
Maïa Grégoire, Odile Thiévanaz, Grammaire progressive du français,
Niveau intermédiaire, Clé International.
Maurice Grévisse, Le bon usage, DeBoeck Duculot
Come valutare a quale livello corrisponde la propria competenza
linguistica
Presso i laboratori linguistici della Facoltà è disponibile un test per
valutare in autonomia le proprie conoscenze linguistiche e, in base al
risultato, programmare il percorso didattico.
Il test di autovalutazione (ascolto, scrittura, lettura) è inoltre
disponibile nel sito www.dialang.org/intro.htm.
Tutti gli studenti frequentanti che abbiano già completato il livello 4
di Tell Me More e tutti gli studenti non frequentanti che ritengono di
aver già raggiunto un livello di competenza linguistica adeguato al
fine di sostenere l’esame dovranno presentare alcune composizioni
scritte ed alcune presentazioni orali in lingua francese alla Dott.
Marianne Geist, la quale riceverà esclusivamente su appuntamento
tutte le mattine dalle 09h00 alle 13h00, nel laboratorio Verde.
Soltanto coloro che avranno dimostrato una preparazione congrua
saranno ammessi all’esame.
Corsi frontali
Durante l’anno accademico saranno organizzati due corsi
tradizionali frontali, indicativamente nei mesi di novembre e marzo.
Date e orari saranno tempestivamente pubblicati via internet e in
bacheca.
Certificazioni internazionali di competenza nella lingua francese
riconosciute dalla Facoltà di Economia valide per tutti gli studenti
Vengono riconosciute le certificazioni qui di seguito indicate
mediante presentazione del certificato e relativa richiesta di
riconoscimento alla Segreteria di Presidenza della Facoltà di
Economia:
Alliance Française
Delf A1 da integrare
Delf A 2 da integrare
Delf B1 corrispondente a Delf A3 + A4
Contact: [email protected]
Lingua Tedesca
Tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti, devono sostenere un
test iniziale di piazzamento (OBBLIGATORIO) al fine di accertare
le proprie competenze linguistiche e vedersi assegnato il livello della
Scala Europea di Riferimento in base al quale il docente definirà il
percorso didattico individuale.
I test iniziali di piazzamento vengono svolti all’inizio dell’anno
accademico nel mese di ottobre e nel mese di febbraio successivo.
77
ESAME DI IDONEITA’
Obiettivo finale del percorso didattico: tutti gli studenti, frequentanti e
non frequentanti, dovranno raggiungere un livello di competenza
linguistica B1, come definito nella Scala Europea di Riferimento.
semplice e chiaro. Sa sostenere una conversazione su argomenti
famigliari, esprimere opinioni, descrivere progetti e azioni, chiedere e
scambiare informazioni.
La pronuncia è chiaramente comprensibile.
Conoscenze e competenze linguistiche di livello B1
Lo studente con competenze linguistiche di livello B1 è in grado di
operare efficacemente utilizzando la lingua tedesca. Comprende i
punti chiave di argomenti di attualità o di interesse generale. E’ in
grado di esprimere la propria opinione in modo efficace in attività
quali lo scambio d’informazioni su argomenti famigliari e comuni di
vita quotidiana, sa comprendere e rispondere a domande di
precisazione, ma può avere bisogno di chiedere la ripetizione della
domanda, avere dei chiarimenti o rielaborazioni del messaggio da
parte dell’interlocutore.
SCRIVERE
Lo studente è in grado di scrivere brevi relazioni e composizioni
contenenti informazioni, inclusi nomi, prezzi, numeri e date, e idee
espresse in modo ragionevolmente preciso. E’ in grado di scrivere e
rispondere ad una lettera. Sa rielaborare frasi o brevi testi con parole
proprie utilizzando strutture e vocaboli diversi.
LEGGERE
Lo studente è in grado di leggere articoli tratti da riviste e quotidiani
d’interesse generale dimostrando un buon livello di comprensione.
ASCOLTARE
Lo studente è in grado di identificare sia il contenuto generale del
messaggio che le informazioni di carattere più specifico a condizione
che l’argomento sia famigliare, che il discorso sia articolato con
chiarezza e che le strutture e il lessico del discorso tengano conto del
suo livello di competenza.
Lo studente è inoltre in grado di comprendere e seguire indicazioni e
istruzioni se espresse in modo chiaro e semplice.
PARLARE
Lo studente è in grado di esprimersi in modo chiaro e corretto con
ragionevole precisione. Sa illustrare argomenti famigliari in modo
COMPETENZE GRAMMATICALI
Lo studente deve avere buona padronanza delle seguenti strutture:
- Posizione delle parole nella frase
- Articoli
- Declinazione degli articoli e degli aggettivi
- Verbo
- Verbi modali
- Congiuntivo II
- Passivo
- Proposizioni subordinate
- Discorso diretto e indiretto
- Pronomi possessivi
- Pronomi personali
- Articoli definiti e indefiniti
- Comparativo e superlativo
- Formazione delle parole
Come prepararsi e raggiungere il livello B1
Gli studenti frequentanti hanno a loro disposizione il software
multimediale interattivo Tell Me More (versione tedesca) nel
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laboratorio verde. Lo studio con il software interattivo deve essere
integrato con lo studio attento della grammatica. Il livello da cui
partire per il percorso didattico sarà assegnato dal docente. Per poter
essere ammessi all’esame gli studenti frequentanti dovranno
obbligatoriamente completare lo studio fino al livello 4 incluso di Tell
Me More.
Corsi frontali
Durante l’anno accademico saranno organizzati due corsi
tradizionali frontali, indicativamente nei mesi di novembre e marzo.
Date e orari saranno tempestivamente pubblicati via internet e in
bacheca.
Gli studenti non frequentanti potranno prepararsi utilizzando i testi
sotto indicati.
Certificazioni internazionali di competenza nella lingua tedesca
riconosciute dalla Facoltà di Economia valide per tutti gli studenti
Bibliografia
La bibliografia seguente è raccomandata sia agli studenti frequentanti
che a quelli non frequentanti
Elena Bruno, Raffaela Franch, Deutsche Grammatik, il capitello
Vengono riconosciute le certificazioni qui di seguito indicate
mediante presentazione del certificato e relativa richiesta di
riconoscimento alla Segreteria di Presidenza della Facoltà di
Economia:
Geothe Institut Zertifikat Deutsch
Come valutare a quale livello corrisponde la propria competenza
linguistica
Presso i laboratori linguistici della Facoltà è disponibile un test per
valutare in autonomia le proprie conoscenze linguistiche e, in base al
risultato, programmare il percorso didattico.
Il test di autovalutazione (ascolto, scrittura, lettura) è inoltre
disponibile nel sito www.dialang.org/intro.htm.
Tutti gli studenti frequentanti che abbiano già completato il livello 4
di Tell Me More e tutti gli studenti non frequentanti che ritengono di
aver già raggiunto un livello di competenza linguistica adeguato al
fine di sostenere l’esame dovranno presentare alcune composizioni
scritte ed alcune presentazioni orali in lingua tedesca alla Dott.
Marianne Geist, la quale riceverà esclusivamente su appuntamento
tutte le mattine dalle 09h00 alle 13h00, nel laboratorio Verde.
Soltanto coloro che avranno dimostrato una preparazione congrua
saranno ammessi all’esame.
Contact: [email protected]
Lingua Spagnola
Tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti, devono sostenere un
test iniziale di piazzamento (OBBLIGATORIO) al fine di accertare
le proprie competenze linguistiche e vedersi assegnato il livello della
Scala Europea di Riferimento in base al quale il docente definirà il
percorso didattico individuale.
I test iniziali di piazzamento vengono svolti all’inizio dell’anno
accademico nel mese di ottobre e nel mese di febbraio successivo.
ESAME DI IDONEITA’
79
Obiettivo finale del percorso didattico: tutti gli studenti, frequentanti e
non frequentanti, dovranno raggiungere un livello di competenza
linguistica B1, come definito nella Scala Europea di Riferimento.
famigliari, esprimere opinioni, descrivere progetti e azioni, chiedere e
scambiare informazioni.
La pronuncia è chiaramente comprensibile.
Conoscenze e competenze linguistiche di livello B1
Lo studente con competenze linguistiche di livello B1 è in grado di
operare efficacemente utilizzando la lingua spagnola. Comprende i
punti chiave di argomenti di attualità o di interesse generale. E’ in
grado di esprimere la propria opinione in modo efficace in attività
quali lo scambio d’informazioni su argomenti famigliari e comuni di
vita quotidiana, sa comprendere e rispondere a domande di
precisazione, ma può avere bisogno di chiedere la ripetizione della
domanda, avere dei chiarimenti o rielaborazioni del messaggio da
parte dell’interlocutore.
SCRIVERE
Lo studente è in grado di scrivere brevi relazioni e composizioni
contenenti informazioni, inclusi nomi, prezzi, numeri e date, e idee
espresse in modo ragionevolmente preciso. E’ in grado di scrivere e
rispondere ad una lettera. Sa rielaborare frasi o brevi testi con parole
proprie utilizzando strutture e vocaboli diversi.
LEGGERE
Lo studente è in grado di leggere articoli tratti da riviste e quotidiani
d’interesse generale dimostrando un buon livello di comprensione.
ASCOLTARE
Lo studente è in grado di identificare sia il contenuto generale del
messaggio che le informazioni di carattere più specifico a condizione
che l’argomento sia famigliare, che il discorso sia articolato con
chiarezza e che le strutture e il lessico del discorso tengano conto del
suo livello di competenza.
Lo studente è inoltre in grado di comprendere e seguire indicazioni e
istruzioni se espresse in modo chiaro e semplice.
PARLARE
Lo studente è in grado di esprimersi in modo chiaro e corretto con
ragionevole precisione. Sa illustrare argomenti famigliari in modo
semplice e chiaro. Sa sostenere una conversazione su argomenti
COMPETENZE GRAMMATICALI
Lo studente deve avere buona padronanza delle seguenti strutture:
- Passato (estar + gerundio)
- Futuro
- Domande brevi
- Proposizioni
- Periodi ipotetici
- Verbi modali (deber, tendrìa que, poder…)
- Frasi impersonali
- Avverbi
- Uso del gerundio
Come prepararsi e raggiungere il livello B1
Gli studenti hanno a loro disposizione il software multimediale
interattivo Tell Me More (versione spagnola) nel laboratorio verde. Il
livello da cui partire per il percorso didattico sarà loro assegnato dal
docente. Tutti gli studenti frequentanti dovranno obbligatoriamente
completare lo studio fino al livello 4 incluso di TMM.
Per poter essere ammessi all’esame tutti gli studenti, frequentanti e
non frequentanti, dovranno seguire un corso frontale tradizionale
obbligatorio.
80
Sono previsti 2 corsi frontali di 20 ore ciascuno indicativamente nei
mesi di novembre e marzo. Date e orari saranno tempestivamente
pubblicati via internet e in bacheca.
Per la lingua spagnola sono previsti soltanto 2 appelli per l’anno
accademico 2006-2007, indicativamente in febbraio e giugno.
Bibliografia
La bibliografia seguente è raccomandata sia agli studenti frequentanti
il corso multimediale che a quelli non frequentanti
Aragones L., Palenzia R., Grammatica de uso del Espanol, Hoepli
Alberto Ribas Casasayas, Descubrir Espana y Latinoamérica, livello
B1-B2, CIDEB
Come valutare a quale livello corrisponde la propria competenza
linguistica
Presso i laboratori linguistici della Facoltà è disponibile un test per
valutare in autonomia le proprie conoscenze linguistiche e, in base al
risultato, programmare il percorso didattico.
Il test di autovalutazione (ascolto, scrittura, lettura) è inoltre
disponibile nel sito www.dialang.org/intro.htm.
Certificazioni internazionali di competenza nella lingua spagnola
riconosciute dalla Facoltà di Economia valide per tutti gli studenti
Vengono riconosciute le certificazioni qui di seguito indicate
mediante presentazione del certificato e relativa richiesta di
riconoscimento alla Segreteria di Presidenza della Facoltà di
Economia:
Cervantes B1 Nivel Inicial
Contact: [email protected]
Lingua Cinese
DOCENTE: Dott. Daniele Cologna
[email protected]
Presentazione del corso:
Il corso si pone l’obiettivo di fornire agli studenti, pur nell’ambito di
un numero ridotto di lezioni (60 ore, venti lezioni serali di 3 ore
ciascuna), valide fondamenta per l’apprendimento della lingua cinese
parlata e scritta. L’approccio didattico muove a partire dalle
specificità della lingua cinese e delle difficoltà che essa pone allo
studente di madrelingua italiana. Particolare attenzione sarà dunque
rivolta sia allo studio della corretta pronuncia sia dell’acquisizione di
un metodo sistematico per lo studio e la memorizzazione dei caratteri
cinesi. Anche in un corso che pone un’enfasi robusta sulla
conversazione e sull’adozione di frasari/vocabolari specifici calati
nella socialità quotidiana e nella pratica commerciale in Cina –
prestando debita attenzione ai codici espressivi, socio-culturali e
comportamentali, anche non-verbali, che vi giocano un ruolo assai
importante – si rivela infatti essenziale lo studio strutturato dei
caratteri cinesi fondamentali, il cui scopo sarà non solo di porre gli
studenti in grado di leggere e scrivere ciò che sanno dire, ma anche
quello di fornire indispensabili “ancoraggi” mnemonici
all’apprendimento di nuovi vocaboli, data l’abbondanza di omofoni
tipica della lingua cinese. Si utilizzeranno a tale scopo dispense e
schede realizzate dal docente, che compendieranno il ricorso a testi di
riferimento facilmente reperibili nel contesto italiano.
PROGRAMMA DEL CORSO:
81
I. Introduzione generale alla storia, la morfologia, la fonetica, il
sistema tonale ed il sistema di scrittura (sia caratteri che
alfabeto pinyin) della lingua cinese.
II. Studio dettagliato di 300 caratteri cinesi base, comprensivo
dell’identificazione
e
spiegazione
del
radicale,
dell’etimologia, della forma originale e semplificata:
pronuncia/e e tono/i, memorizzazione e mnemotecnica,
composizione e ordine dei tratti, padronanza passiva ed attiva
dei caratteri studiati.
III. Nozioni elementari di grammatica della lingua cinese
moderna: Introduzione alla frase semplice: la frase assertiva;
la frase interrogativa e le sue diverse forme; la particella
interrogativa ma. I pronomi personali. I sostituti interrogativi
shenme, shei, na(r)/nali. Gli avverbi ye e dou. I verbi shi e
you. I nomi propri di persona in cinese. Il gruppo nominale:
aggettivi numerali, numeri, unità di misura, classificatori
nominali. Gli aggettivi dimostrativi na, zhe, xie. L’uso della
particella strutturale de. Localizzazione nello spazio e nel
tempo. I verbi zai e qu. L’uso della particella de con gli
aggettivi. Il gruppo verbale: verbo e aspetto; la particella
modale le e le altre particelle modali più comuni. I verbi
ausiliari hui, yao, neng, xiang, keyi, gei. I complementi verbali.
IV. Pratica di conversazione libera in lingua cinese, orientata
allo studio e al lavoro in Cina, con esercizi di role-playing
situazionale: logistica della quotidianità, riunioni di lavoro,
conversazione d’affari.
TESTI DI RIFERIMENTO:
- Ren Yuan, Magda Abbiati, Cinese Moderno Vol. 1, VeneziaPechino, Cafoscarina.
- Viviane Alleton, La grammatica del cinese, Roma, Astrolabio.
- Magda Abbiati, Grammatica di cinese moderno, Venezia,
Cafoscarina.
- Dispense del docente.
ESAME DI FINE CORSO
Valutazione (in centesimi) di:
1. un dettato in lingua cinese per il quale è richiesta la
trascrizione corretta dei caratteri in forma originale
(facoltativo), semplificata (obbligatorio anche per coloro che
trascrivono in caratteri originali) e in alfabeto pinyin con
indicazione del tono. Per ciascun caratteri si richiede inoltre la
corretta identificazione del radicale sulla base dei 214 radicali
classici e secondo la semplificazione. Per ciascuna frase si
richiede infine la versione in lingua italiana.
2. cinque domande di argomento grammaticale o colloquiale
relative al testo dettato, cui va risposto per iscritto.
3. una breve prova orale, basata sulla lettura di testi in cinese, la
loro traduzione e la risposta in lingua a domande che vertano
sulla lettura stessa o che riprendano il programma svolto in
classe.
La prova scritta viene valutata in centesimi e vale dieci trentesimi ai
fini del voto finale. (Partendo da 100) ogni errore grave vale -3 punti,
mentre le inesattezze di scarsa entità valgono -1. L’idoneità è
riconosciuta a chi ottiene almeno 60/100. 5 punti di premio per chi
trascrive sia in caratteri originali che in caratteri semplificati. 3 punti
di premio a chi individua sia il radicale originale che quello
semplificato per ciascun carattere.
Le tre parti dell’esame valgono ciascuna dieci trentesimi ai fini della
valutazione finale, che sarà appunto espressa in trentesimi.
82
Lineamenti di Diritto Commerciale
DOCENTE: Prof. Sergio Patriarca
Macroeconomia A (Corso Part-time)
Docente: Prof. Alberto Sdralevich
Il corso ha per finalità lo studio dei lineamenti essenziali del diritto
dell’impresa e del diritto delle società. In particolare, ci si occuperà
della disciplina dell’imprenditore e dell’impresa, analizzando le
fattispecie di imprenditore in generale, dell’imprenditore commerciale
e dell’imprenditore agricolo.
Verrà poi introdotta la fattispecie della società e si analizzerà la
disciplina delle società di persone, con particolare enfasi sui diversi
gradi di autonomia patrimoniale che caratterizzano i diversi modelli.
Una breve introduzione in ordine alle finalità della recente riforma del
2003 precederà una rapida, ma esaustiva descrizione della disciplina
delle società di capitali.
Gli studenti frequentanti potranno preparare l’esame sulla parte di
programma effettivamente svolta a lezione, riservandosi il docente di
indicare letture integrative rispetto alla parte che viene svolta nel
secondo ciclo
Testo consigliato:
DI SABATO, Istituzioni di diritto commerciale, Milano, Giuffré,
2006, pagg. da 1 a 33 e da 44 a 46; per le società di persone: Parte
seconda; per le società di capitali: Parte terza.
Gli studenti della laurea specialistica che mutuano l’esame dal corso
di 10 crediti potranno seguire il corso nel secondo ciclo. Il programma
riguarderà lo studio approfondito delle società di capitali, per il quale
si consiglia il seguente testo: ASSOCIAZIONE DISIANO PREITE, Il
diritto delle società, Bologna, Il mulino, 2006, capitoli da 4 a 14
(compreso) e poi capitoli 20, 21 e 22.
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso è articolato su 24 ore di lezione (3 ore tutti i lunedì, più due
mercoledì). Si dà per scontato un ragionevole impegno autonomo da
parte degli studenti.
E’ previsto l’uso di Blackboard (di seguito BB), in modalità “full”.
Gli studenti devono chiedere immediatamente l’iscrizione, utilizzando
i riferimenti disponibili nella pagina “E-learning” cui si accede anche
dalla home page dell’Ateneo: http://w3.ateneo.uninsubria.it/elearning/
Il programma prevede la presentazione delle principali categorie
concettuali della contabilità nazionale e una prima analisi delle loro
interconnessioni nell’ambito di un modello del tipo IS-LM.
A questo scopo sono esaminati il mercato dei beni e il mercato della
moneta, prevalentemente nell’ambito di un sistema chiuso. Nelle
ultime lezioni si accenna alle principali conseguenze connesse ai
rapporti con l’estero.
PROGRAMMA DEL CORSO
1. Introduzione al corso: di cosa si occupa la macroeconomia
2. Il comportamento di alcune macrovariabili
3. Strumenti e concetti di base. Aggregati e individui. Funzioni,
grafici, equilibrio. Statica e dinamica.
4. Nozioni di contabilità nazionale
5. Il mercato dei beni
6. Il mercato finanziario e la moneta
7. Il modello IS-LM
8. Prezzi fissi e prezzi flessibili
9. Il mercato del lavoro
10. Il modello AD-AS
83
11. Politica monetaria e politica fiscale
12. I rapporti con l’estero; bilancia dei pagamenti, regimi di cambio
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
Blanchard O., Macroeconomia. Il Mulino, Bologna, 2006. Quarta
edizione italiana a cura di Francesco Giavazzi e Alessia Amighini. (da
non confondere con la versione in due volumi “Scoprire la
Macroeconomia”).
MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI
Gli appunti delle lezioni, le indicazioni sull’uso dei testi, gli altri
materiali di studio consigliati sono disponibili su Blackboard.
ESERCIZI
Il docente proporrà esercizi sugli argomenti svolti a lezione, di norma
ogni settimana, utilizzando BB. Gli esercizi svolti saranno corretti e
pubblicati in forma anonima su BB.
La partecipazione ad un numero minimo di esercizi è condizione
per l’ammissione al primo appello di esame.
COMUNICAZIONI
Potranno essere organizzate su BB sessioni di discussione, con chat o
altri strumenti.
MODALITA’ D’ESAME:
L’esame è scritto e orale. Le modalità sono presentate su BB, dove si
trovano le date e sono pubblicati i risultati delle prove scritte.
RICEVIMENTO
Martedì, ore 11-13 oppure su appuntamento. Eventuali spostamenti o
sospensioni per cause di forza maggiore sono segnalati sul sito del
docente.
RECAPITI DEL DOCENTE
Chiarimenti sul programma, sugli esami e sugli argomenti svolti a
lezione, così come appuntamenti per chi avesse difficoltà ad utilizzare
l’orario di ricevimento, possono essere chiesti via e-mail, via BB o in
caso di necessità direttamente all’indirizzo [email protected].
Telefono 0332.395536.
Macroeconomia Internazionale
Docente: Dott. Marcello Spanò
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso si compone di una parte istituzionale e di una parte a struttura
seminariale. La parte istituzionale si propone di fornire alcuni
strumenti teorici per la comprensione di fenomeni di macroeconomia
internazionale quali i costi e i benefici della liberalizzazione dei
movimenti dei capitali (globalizzazione), la volatilità dei tassi di
cambio, le crisi della bilancia dei pagamenti, ecc. La parte seminariale
richiede la partecipazione attiva degli studenti frequentanti che si
divideranno in piccoli gruppi e presenteranno a lezione documenti
interpretabili alla luce della teoria esposta nella prima parte del corso.
La partecipazione attiva degli studenti, che non è obbligatoria ma su
base volontaria, verte su argomenti concordati con gli interessati e
consentirà agli stessi di semplificare l’esame finale.
PROGRAMMA DEL CORSO
1) Parte propedeutica (affrontata in corsi del triennio, non è
oggetto d’esame):
1. La bilancia dei pagamenti e la contabilità nazionale
CL, 1.1, 1.2, 1.3
84
2. Strumenti della politica monetaria in economia aperta
CL, 2.1, 2.2, 2.3, 2.4, 2.5 (tranne 2.5.2).
3. Equilibrio esterno ed equilibrio interno: il modello IS-LM in
economia aperta
Qualsiasi manuale di base (es.: BFD, 27.4, 27.5, 27.6, 27.7,
27.8)
2) Il mercato internazionale dei capitali
1. Globalizzazione e integrazione finanziaria
CL, 3.1, 3.2, 3.3.
MP, 3.1, (1.3, 1.4 facoltativi)
2. Benefici dell’integrazione finanziaria
CL, 3.5.
MP, 3.1
3) Il mercato valutario e il tasso di cambio
1. Il mercato valutario, gli agenti, il ruolo dei flussi e degli stock
CL, 3.4
2. Tasso di cambio e parità del potere d’acquisto
CL, 4.1,4.2 (escluso 4.2.5),4.3.
3. Tasso di cambio e parità dei tassi d’interesse
CL, 5.1,5.2,5.3,5.4.
4) Attività finanziarie e determinazione del tasso di cambio
1. Il modello monetario
CL, 7.1,7.3,7.8 (escluso 7.8.1).
2. Il modello monetario a prezzi rigidi (Dornbusch)
CL, 7.5
3. Modelli di equilibrio di portafoglio
CL, 7.6,7.7.
5) Valutazione del grado di integrazione finanziaria
1. Misurazioni e valutazioni quantitative
CL, 3.6,3.8
MP, 2
2. Valutazioni storiche
MP, 2.2.
6) Integrazione finanziaria e regimi di cambio
1. La triade impossibile
MP, 6.1
CL, 8.2 (escluso 8.2.2).
2. Cambi fissi e credibilità
MP, 6.2
CL, 8.3, 8.6
3. Vantaggi e costi dei cambi flessibili
MP, 6.2
7) I rischi dell’integrazione finanziaria
1. Crisi di debito, crisi valutarie e crisi finanziarie
MP, 5.1, 5.2 (escluso riquadro 5.1).
2. Modelli di crisi valutaria di prima generazione (anni 70 e 80)
CL, 11.1,11.2(escluso 11.2.3),
3. Modelli di crisi valutaria di seconda generazione (primi anni 90)
CL, 11.3
4. Verso una terza generazione di modelli di crisi (le crisi asiatiche di
fine anni 90).
CL, 11.4 (escluso “una semplice formalizzazione”),11.5
MP 5.3
5. Politiche di intervento e di prevenzione delle crisi
MP,5.4
BIBLIOGRAFIA : TESTI OBBLIGATORI E CONSIGLIATI
TESTI PER L’ESAME:
85
(CL) E. COLOMBO, M. LOSSANI, Economia monetaria
internazionale, Carocci, 2004.
(MP) S. MANZOCCHI, L. PAPI, Economia dell’integrazione
finanziaria, Carocci 2002.
TESTI INTEGRATIVI (per consultazione):
(G) G. GANDOLFO, Corso di Economia Internazionale, Volume 2,
Economia Monetaria Internazionale, UTET libreria.
(KO) KRUGMAN, P. e M. OBSTFELD, Economia Internazionale,
Volume 2, 3a edizione, Hoepli, Milano 2003.
(BFD) BEGG FISHER DORNBUSCH, Principi di Economia.
MODALITÀ DELL’ESAME
L’esame è esclusivamente scritto e consiste in una prova di due ore.
Lo studente dovrà rispondere a quattro su cinque delle domande
aperte che vengono proposte. Non più di quattro risposte verranno
valutate e saranno sufficienti a prendere un punteggio massimo di 30 e
lode.
RICEVIMENTO STUDENTI
Lunedì dalle 10.30 alle 12.30 oppure per appuntamento.
E-mail: [email protected]
Macroeconomia Progredita
DOCENTE: Prof. Alberto Sdralevich
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso è destinato a studenti che hanno sostenuto l’esame di
Macroeconomia A, i cui contenuti sono dati per noti.
In particolare si dà per scontata la conoscenza degli schemi di
contabilità nazionale e del modello macroeconomico keynesiano
semplice relativo a sistemi chiusi.
Il programma prevede lo sviluppo dei modelli a prezzi flessibili ADAS, la discussione del problema delle aspettative, l’analisi più
approfondita della moneta e del sistema bancario, nonché l’estensione
a sistemi aperti con cambi fissi e flessibili. In questo quadro di
riferimento sono analizzate le possibilità e gli effetti delle politiche
macroeconomiche monetaria e fiscale.
Nel corso viene sistematicamente utilizzata Blackboard (BB) in
modalità light. Gli studenti devono chiedere immediatamente
l’iscrizione, utilizzando i riferimenti disponibili nella pagina “Elearning” cui si accede anche dalla home page dell’Ateneo:
http://w3.ateneo.uninsubria.it/elearning/
Per i soli studenti nel cui piano di studi non compare l’esame di
Macroeconomia B, il corso e l’esame valgono come Politica
Economica A.
PROGRAMMA DEL CORSO
1. Introduzione al corso
2. Una parentesi: la nozione di equilibrio nei modelli economici.
Statica e dinamica
3. Ripresa del modello IS-LM
4. La politica monetaria e fiscale
5. Domanda e offerta di moneta; strumenti di politica monetaria
6. Un modello a prezzi flessibili: AD-AS
7. La politica economica con prezzi flessibili
8. Curva di Phillips
9. La critica alla curva di Phillips
10. Le aspettative
11. Tassi di interesse nominali e reali
12. Aspettative e decisioni di consumo e investimento
86
13. Il modello di economia aperta. La bilancia dei pagamenti
14. Cambi fissi e cambi flessibili
15. Il reddito di equilibrio in economia aperta
16. Economia aperta e mercato dei capitali
17. La politica economica in sistemi ad economia aperta
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
Blanchard O., Macroeconomia. Il Mulino, Bologna, 2006. Quarta
edizione italiana a cura di Francesco Giavazzi e Alessia Amighini. (da
non confondere con la versione in due volumi “Scoprire la
Macroeconomia”).
MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI
Gli appunti delle lezioni, le indicazioni sull’uso dei testi, gli altri
materiali di studio consigliati sono disponibili su BB.
ESERCIZI
Il docente potrà proporre su BB esercizi sugli argomenti svolti a
lezione. Gli esercizi svolti saranno corretti e pubblicati in forma
anonima.
MODALITA’ D’ESAME:
L’esame è scritto e orale. Le modalità sono presentate su BB, dove si
trovano le date e sono pubblicati i risultati delle prove scritte.
RICEVIMENTO
Martedì, ore 11-13 oppure su appuntamento. Eventuali spostamenti o
sospensioni per cause di forza maggiore sono segnalati sul sito del
docente.
RECAPITI DEL DOCENTE
Chiarimenti sul programma, sugli esami e sugli argomenti svolti a
lezione, così come appuntamenti per chi avesse difficoltà ad utilizzare
l’orario di ricevimento, possono essere chiesti via e-mail all’indirizzo
[email protected].
Telefono 0332.395536.
Marketing A
DOCENTE: Dott.ssa Maria De Luca
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il ruolo del marketing è cresciuto progressivamente di importanza a
seguito della più accesa competizione tra le imprese e dello sviluppo
più lento dei consumi. Inoltre i consumatori tendono ad esprimere una
domanda sempre più attenta e selettiva. Il marketing è la funzione
aziendale che deve dare risposta a queste istanze.
Il Corso si propone di illustrare quale sia il ruolo del marketing
rispetto alle diverse aree funzionali dell’impresa e di individuarne gli
elementi definitori di carattere generale.
Il Corso sarà integrato con seminari di presentazione di casi aziendali.
PROGRAMMA DEL CORSO
A) ORIENTAMENTO D’IMPRESA E RUOLO DEL MARKETING
- L’orientamento alla produzione
- L’orientamento al prodotto
- L’orientamento alle vendite
- L’orientamento al marketing
- L’orientamento sociale
B)
MARKETING E COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA
D’IMPRESA
87
-
La comunicazione organizzativa d’impresa obiettivi e pubblici
di riferimento: un paradosso
La comunicazione di marketing e la sua evoluzione
La logica sistemica ed il marketing
Il ruolo del marketing nella gestione d’impresa orientata alla
creazione di valore
Il ruolo del marketing nella comunicazione interna ed esterna
C) LA COSTRUZIONE DI UN MARKETING PLAN
- Dalla pianificazione strategica al marketing plan
- Business plan e marketing plan
- Il marketing mix: le 4 p
D) LA SEGMENTAZIONE
- Micro- e macro-segmentazione
- Differenze tra retail/consumer marketing e industrial
marketing
E) IL CICLO DI VITA DEL PRODOTTO
- Le fasi del ciclo di vita
- La configurazione del marketing mix nelle diverse fasi
F) L’ANALISI DEL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE
- Le decisioni di consumo
- La scala dei valori di Maslow
- Le diverse tipologie di consumo
G) IL LANCIO DI UN NUOVO PRODOTTO
- La valutazione delle idee innovative
- La business analysis
- Le fasi
H) LE POLITICHE DI PREZZO
- Esame della relazione tra obiettivi dell’impresa e prezzo
- Analisi della domanda
- Stima dei costi della produzione
- Analisi dei concorrenti
- Scelta del metodo e definizione del prezzo
I) IL MARKETING DEI SERVIZI
- Il sistema di servuction
- La questione della capacità
- L’elemento qualitativo
- La partecipazione
L)
PARTE SEMINARIALE
- Casi e testimonianze aziendali
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
Kotler P., Armstrong G., Saunders J., Wong V. (2001), Principi di
marketing, Torino: ISEDI. Capitoli 1, 3, 6, 7, 8, 9, 10 e 11.
MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI
- Kotler P., Scott W. G. (1993), Marketing management. Analisi,
pianificazione, attuazione e controllo, Torino: ISEDI.
- Lambin J.J. (2004), Marketing strategico e operativo: marketdriven management, IV edizione, Milano: McGraw-Hill.
- Grönroos C. (2002), Management e marketing dei servizi: un
approccio al management dei rapporti con la clientela, Torino:
ISEDI.
MODALITA’ D’ESAME:
Studenti frequentanti
88
Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta) sui temi
trattati durante le lezioni e su case studies e articoli discussi in aula
Studenti non frequentanti
Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta) basata
su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento (testi
obbligatori per non frequentanti)
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e
durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in
volta.
Il Docente può essere contattato al seguente indirizzo e-mail:
[email protected]
Marketing A (Corso Part-time)
DOCENTE: Dott.ssa Maria De Luca
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il ruolo del marketing è cresciuto progressivamente di importanza a
seguito della più accesa competizione tra le imprese e dello sviluppo
più lento dei consumi. Inoltre i consumatori tendono ad esprimere una
domanda sempre più attenta e selettiva. Il marketing è la funzione
aziendale che deve dare risposta a queste istanze.
Il Corso si propone di illustrare quale sia il ruolo del marketing
rispetto alle diverse aree funzionali dell’impresa e di individuarne gli
elementi definitori di carattere generale.
Il Corso sarà integrato con seminari di presentazione di casi aziendali.
PROGRAMMA DEL CORSO
A) ORIENTAMENTO D’IMPRESA E RUOLO DEL MARKETING
- L’orientamento alla produzione
- L’orientamento al prodotto
- L’orientamento alle vendite
- L’orientamento al marketing
- L’orientamento sociale
B) MARKETING E COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA
D’IMPRESA
- La comunicazione organizzativa d’impresa obiettivi e pubblici
di riferimento: un paradosso
- La comunicazione di marketing e la sua evoluzione
- La logica sistemica ed il marketing
- Il ruolo del marketing nella gestione d’impresa orientata alla
creazione di valore
- Il ruolo del marketing nella comunicazione interna ed esterna
D) LA COSTRUZIONE DI UN MARKETING PLAN
- Dalla pianificazione strategica al marketing plan
- Business plan e marketing plan
- Il marketing mix: le 4 p
D) LA SEGMENTAZIONE
- Micro- e macro-segmentazione
- Differenze tra retail/consumer marketing e industrial
marketing
E) IL CICLO DI VITA DEL PRODOTTO
- Le fasi del ciclo di vita
- La configurazione del marketing mix nelle diverse fasi
F) L’ANALISI DEL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE
89
-
Le decisioni di consumo
La scala dei valori di Maslow
Le diverse tipologie di consumo
G) IL LANCIO DI UN NUOVO PRODOTTO
- La valutazione delle idee innovative
- La business analysis
- Le fasi
H) LE POLITICHE DI PREZZO
- Esame della relazione tra obiettivi dell’impresa e prezzo
- Analisi della domanda
- Stima dei costi della produzione
- Analisi dei concorrenti
- Scelta del metodo e definizione del prezzo
I) IL MARKETING DEI SERVIZI
- Il sistema di servuction
- La questione della capacità
- L’elemento qualitativo
- La partecipazione
L)
- Lambin J.J. (2004), Marketing strategico e operativo: marketdriven management, IV edizione, Milano: McGraw-Hill.
- Grönroos C. (2002), Management e marketing dei servizi: un
approccio al management dei rapporti con la clientela, Torino:
ISEDI.
MODALITA’ D’ESAME:
Studenti frequentanti
Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta) sui temi
trattati durante le lezioni e su case studies e articoli discussi in aula
Studenti non frequentanti
Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta) basata
su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento (testi
obbligatori per non frequentanti)
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e
durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in
volta.
Il Docente può essere contattato al seguente indirizzo e-mail:
[email protected]
PARTE SEMINARIALE
- Casi e testimonianze aziendali
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
Kotler P., Armstrong G., Saunders J., Wong V. (2001), Principi di
marketing, Torino: ISEDI. Capitoli 1, 3, 6, 7, 8, 9, 10 e 11.
MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI
- Kotler P., Scott W. G. (1993), Marketing management. Analisi,
pianificazione, attuazione e controllo, Torino: ISEDI.
Marketing Internazionale
(Insegnamento comune per Corsi Diurni e Part-time)
DOCENTE: Maria De Luca
PRESENTAZIONE DEL CORSO
90
Il corso di marketing internazionale ha un taglio prevalentemente
applicativo ed è volto ad illustrare l’applicazione pratica dei concetti
teorici sviluppati nel corso di marketing base.
Una parte specifica è poi dedicata alle tematiche del marketing
internazionale e prevede presentazioni di casi aziendali.
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
- Kotler P., Armstrong G., Saunders J., Wong V. (2001), Principi di
marketing, Torino: ISEDI. Capitoli 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20,
21, 22.
- Valdani E., (2000), Marketing Globale, Milano, EGEA.
PROGRAMMA DEL CORSO
A) Il marketing e le determinanti del processo di
internazionalizzazione
B) L’internazionalizzazione del settore
C) L’impresa internazionale e lo sviluppo dell’attività
dell’impresa all’estero
D) Le condizioni di ingresso in un mercato estero
E) Il macro-ambiente del paese estero e la concorrenza dinamica
F) Analisi del settore, politiche di differenziazione e
posizionamento di mercato
G) Il vettore prodotto nel marketing internazionale
H) Il lancio di nuovi prodotti ed il ciclo di vita del prodotto
I) Le modalità di ingresso in un mercato estero:
- L’entrata attraverso l’esportazione;
- L’investimento diretto
- Le acquisizioni
J) Le condotte di coalizione nei processi di
internazionalizzazione
K) La politica dei prezzi: stima dei costi e strategie di definizione
del prezzo
L) Le politiche di distribuzione: tipologie dei canali distributivi e
loro valutazione
M) Pubblicità e comunicazione nel marketing internazionale
N) PARTE SEMINARIALE
- Casi e testimonianze aziendali
MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI
Nel corso delle lezioni verranno indicate letture di approfondimenti
dei diversi temi trattati. Per un approfondimento generale si può fare
riferimento ai seguenti volumi:
- Kotler P., Scott W. G. (1993), Marketing management.
Analisi, pianificazione, attuazione e controllo, Torino: ISEDI.
- Lambin J.J. (2004), Marketing strategico e operativo: marketdriven management, IV edizione, Milano: McGraw-Hill.
MODALITA’ D’ESAME:
Studenti frequentanti
Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta) sui temi
trattati durante le lezioni e su case studies e articoli discussi in aula
Studenti non frequentanti
Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta) basata
sulle letture indicate nella bibliografia di riferimento (testi obbligatori
per non frequentanti)
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e
durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in
volta.
Il Docente può essere contattato al seguente indirizzo e-mail:
[email protected]
91
Matematica
DOCENTI: Prof. Angelo Guerraggio, Prof. Matteo Rocca, Dott.
Marco Papi
PRESENTAZIONE DEL CORSO E PROGRAMMA
Il programma prevede cenni alla ricostruzione di R. Struttura d’ordine
di R. Estremo superiore e massimo (inferiore e minimo) di un
insieme. Il sistema ampliato dei numeri reali. Struttura metrica. Punto
interno, esterno, isolato, di frontiera, di accumulazione; insieme
aperto, chiuso.
L’insieme Rn. Struttura metrica. Struttura algebrica: spazio vettoriale
e sua dimensione. Trasformazioni lineari. Calcolo matriciale.
Determinante e rango di una matrice. Matrice inversa. Sistemi di
equazioni lineari: loro discussione e soluzione. Definizione di limite.
Funzioni continue e loro proprietà. Asintoti verticali e orizzontali.
Teoremi sui limiti. Operazioni sui limiti. Forme di indecisione. Infiniti
e infinitesimi. Calcolo dei limiti. Definizione di derivata e suo
significato geometrico. Derivabilità e continuità. Teoremi di Rolle,
Lagrange, De L’Hospital, Taylor. Studio della monotonia di una
funzione. Concavità, flessi. Asintoti verticali eorizzontali. Studio di
funzione. Definizione di integrale definito. Condizioni necessarie e/o
sufficienti per l’integrabilità. Primitive. Teorema del valor medio.
Teorema fondamentale del calcolo integrale. Calcolo di primitive.
Integrale improprio.
MODALITÀ D’ESAME
L’esame consta di una prova scritta e di una prova orale. Sono
ammessi alla prova orale gli studenti che riportano nella prova scritta
una valutazione pari ad almeno 15/30. In caso contrario gli studenti
sono fortemente sconsigliati dal presentarsi alla prova orale; gli
studenti possono sostenere la prova orale nello stesso appello in cui
hanno sostenuto ( e superato) la prova scritta o nell’appello
successivo. Coloro che non sostengono la prova orale nei suddetti due
appelli dovranno ripetere la prova scritta; gli studenti che pur essendo
stati ammessi alla prova orale, riportano una valutazione
complessivamente insufficiente devono ripetere anche la prova scritta.
gli studenti che pur essendo stati ammessi alla prova orale, riportano
una valutazione complessivamente insufficiente devono ripetere anche
la prova scritta
RICEVIMENTO STUDENTI
Gli orari di ricevimento verranno affissi nella bacheca della Facolta’
di Economia.
E-MAIL:
[email protected]
[email protected]
[email protected]
Matematica A (Corso Part-time)
DOCENTE: Dott. Marco Papi
BIBLIOGRAFIA
- A.Guerraggio,Matematica,2004,Bruno Mondadori
- Giovanni P.Crespi, Matteo Rocca, Temi svolti di Matematica,
Datanova ,2001
PRESENTAZIONE DEL CORSO E PROGRAMMA
Il programma prevede cenni alla costruzione dell’insieme dei numeri
reali R. Struttura d’ordine di R. Estremo superiore e massimo
(inferiore e minimo) di un insieme. Il sistema ampliato dei numeri
92
reali. Struttura metrica. Punto interno, esterno, isolato, di frontiera, di
accumulazione: insieme aperto, chiuso.
L’insieme R^n. Struttura algebrica: spazio vettoriale e sua
dimensione. Trasformazioni lineari. Calcolo matriciale. Determinante
e rango di una matrice. Matrice inversa. Sistemi di equazioni lineari:
loro discussione e soluzione.
BIBLIOGRAFIA
- Guerreggio, Matematica, 2004, Bruno Mondatori
- Giovanni P. Crespi, M. Rocca, Temi svolti di Matematica,
Datanova, 2001.
MODALITÀ DI ESAME
L’esame consta di una prova scritta.
RICEVIMENTO STUDENTI
Su appuntamento con il docente.
E-MAIL: [email protected]
Matematica B (Corso Part-time)*
Matematica per l’Economia
DOCENTE: Prof. Matteo Rocca
Il programma del corso di Matematica per l’Economia (a.a. 20062007) e’ diviso in due parti.
PARTE I (Modelli di Ottimizzazione per il Management)
Questa parte del corso si propone di introdurre gli studenti ad alcune
tecniche di modellizzazione di problemi aziendali. L’accento sara’
posto, piu’ che sui metodi matematici, sulla formalizzazione di un
problema aziendale e sulla sua risoluzione. Ci si concentrera’ in gran
parte su quei problemi aziendali affrontabili con tecniche di
programmazione lineare e non lineare, quali ad esempio problemi di
allocazione, assegnazione, scheduling, trasporto. Durante il corso e’
previsto l’uso di un foglio di calcolo come strumento operativo per la
soluzione dei problemi proposti.
PARTE II (Sistemi dinamici e loro applicazioni)
La seconda parte del corso fornisce un’introduzione ai sistemi
dinamici e alle loro applicazioni economico-aziendali. Dopo alcuni
cenni ai concetti di numero complesso, spazio vettoriale, autovalore e
autovettore di una matrice quadrata, l’attenzione verra’ posta sui
sistemi dinamici lineare del primo ordine, per i quali verra’ analizzata
la struttura e la stabilita’ delle loro soluzioni. Verranno inoltre
proposte alcune applicazioni (ad esempio previsione delle vendite e
gestione della spesa pubblicitaria).
TESTI CONSIGLIATI:
Le indicazioni bibliografiche verranno distribuite in aula dal docente.
PROVE D’ESAME:
L’esame consiste in una prova orale.
RICEVIMENTO:
L’orario verrà affisso nella bacheca della Facolta’
E-mail: [email protected]
93
Matematica Finanziaria
Per l’insegnamento da 10 crediti si vedano i programmi di Matematica
Finanziaria A e Matematica Finanziaria B.
Matematica Finanziaria A
DOCENTE: Dott.ssa Giovanna Redaelli
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso affronta le problematiche di valutazione e scelta degli
investimenti in condizioni di certezza. L’obiettivo è far acquisire i
concetti finanziari elementari di valore e rendimento delle operazioni
finanziarie.
PROGRAMMA:
1. Definizioni fondamentali:
 Operazioni finanziarie; tassi di interesse e di sconto; leggi di
capitalizzazione; rendite; ammortamento di prestiti indivisi;
leasing;
 Criteri di scelta tra investimenti: TIR, VAN, APV
2. Titoli obbligazionari:
 Titoli zero-coupon; titoli con cedola fissa; tassi a pronti e a
termine; titoli indicizzati;
3. La curva dei rendimenti:
 il principio di arbitraggio; calcolo della curva dei rendimenti;
duration e convexity;
4. Immunizzazione finanziaria.
BIBLIOGRAFIA
E. Castagnoli, L. Peccati, Matematica in Azienda, EGEA, dispensa n.
1 ed eserciziario collegato
Oppure:
U. Cherubini, G. Della Lunga, Matematica Finanziaria, McGraw Hill
2002, capitoli: 2, 3, 5 e 6
MODALITÀ D’ESAME
L’esame si svolge in forma scritta con possibilità di orale integrativo.
RICEVIMENTO STUDENTI
Il ricevimento studenti si svolge nel Dipartimento di Economia come
da avviso affisso nella bacheca dell’Università e sul sito del docente.
E’ possibile contattare il docente al seguente indirizzo e-mail:
[email protected]
Matematica Finanziaria A (Corso Part-time)
DOCENTE: Dott. Marco Papi
OBIETTIVI DEL CORSO
Il corso affronta gli argomenti e i problemi della Matematica
Finanziaria classica e si propone di fornire nozioni teoriche e capacità
operative che consentano di risolvere i principali problemi finanziari
in condizioni di certezza che si presentano a chi opera in azienda o nei
mercati finanziari.
PROGRAMMA DEL CORSO
Leggi Finanziarie. I regimi dell’interesse semplice, dello sconto
commerciale e dell’interesse composto. Confronto fra le leggi
finanziarie. Tassi equivalenti; tassi nominali convertibili. Legge di
94
capitalizzazione continua. Scindibilità. Tassi variabili nel tempo. Tassi
di rendimento in presenza di inflazione o di cambiamenti di valuta.
Rendite certe. Rendite a rata costante, rendite frazionate e continue,
rendite a rate variabili. Un esempio di rendita: il leasing finanziario.
Ammortamento di prestiti indivisi. Ammortamenti: a rata
anticipata, a rata posticipata, con anticipazione degli interessi. Valore
residuo, nuda proprietà e usufrutto. Ammortamenti con quote di
capitale costanti, a rate costanti, con quote di accumulazione a due
tassi.
Valutazione dei titoli obbligazionari I titoli obbligazionari.
Valutazione dei titoli con cedole e senza cedole. Rischi di
un’obbligazione. Sensitività del prezzo di un’obbligazione. Durata
media finanziaria e volatilità.
Criteri di scelta fra progetti alternativi certi. REA o VAN. TIR.
Scelta fra progetti finanziari alternativi. T.R.M. Pagamenti rateizzati:
TAN e TAEG.
TESTI
E. Castagnoli, L. Peccati, “Matematica in Azienda: Strumenti e
Modelli” Milano: EGEA, ed eserciziario collegato.
Dispense e materiale didattico fornito dal docente.
MODALITA’ D’ESAME
L'esame prevede il superamento di una prova scritta.
Matematica Finanziaria B
DOCENTE: Dott.ssa Giovanna Redaelli
OBIETTIVO:
Il corso affronta le problematiche di scelta degli investimenti e
gestione del portafoglio in condizioni di incertezza; si
approfondiscono anche le metodologie di valutazione degli strumenti
derivati. L’obiettivo è far acquisire i concetti finanziari e gli strumenti
matematici che permettono di risolvere problemi di scelta finanziaria
ottima e di valutazione di attività finanziarie in ambito aleatorio.
PROGRAMMA DEL CORSO
Scelte finanziarie in condizioni di incertezza:
- criteri di scelta in ambito aleatorio (dominanza stocastica,
criterio media-varianza);
- teoria dell’utilità attesa;
- selezione di portafoglio: modello media-varianza; indicatori di
rischio alternativi alla varianza: VaR (approccio parametrico),
Expected Shortfall.
INSEGNAMENTI I CUI CONTENUTI SONO CONSIGLIATI
Matematica A e Matematica B.
Strumenti matematici o analitici per le decisioni e le scelte
finanziarie:
- ottimizzazione libera;
- ottimizzazione vincolata;
- equazioni differenziali ordinarie del primo ordine.
RICEVIMENTO STUDENTI
Su appuntamento con il docente.
E-MAIL: [email protected]
Introduzione agli strumenti finanziari moderni:
- opzioni; contratti a termine, futures, swaps;
- cenni alla valutazione dei contratti derivati.
95
BIBLIOGRAFIA
E. Castagnoli, L. Peccati, Matematica in Azienda, EGEA, dispense n.
3 e 5 e relativo eserciziario
Oppure:
U. Cherubini, G. Della Lunga, Matematica Finanziaria, McGraw Hill
2002, capitoli: capitoli: 4, 7 e 8
MODALITÀ D’ESAME
L’esame si svolge in forma scritta con possibilità di orale integrativo.
RICEVIMENTO STUDENTI
Il ricevimento studenti si svolge nel Dipartimento di Economia come
da avviso affisso nella bacheca dell’Università e sul sito del docente.
E’ possibile contattare il docente al seguente indirizzo e-mail:
[email protected]
NOTA: I metodi per la valutazione dei contratti derivati saranno
approfonditi nell’insegnamento di Modelli Finanziari a Tempo
Continuo.
Microeconomia
DOCENTI: Prof. Michele Bernasconi (Studenti A-K) – Dott.
Marcello Spanò (Studenti L-Z)
Il corso di Microeconomia ha lo scopo di fornire una conoscenza degli
strumenti di base per l’analisi economica. Gli argomenti del corso
sono:
Teoria del consumatore: Il vincolo di bilancio del consumatore; le
preferenze del consumatore e la teoria dell’utilità; le funzioni di
domanda individuale; le scelte in condizioni di incertezza; le scelte
intertemporali; la domanda aggregata e le misure di elasticità;
Teoria della produzione: la tecnologia e la funzione di produzione; i
problemi di massimizzazione del profitto e di minimizzazione dei
costi; le funzioni di costo e le funzioni di offerta dell’impresa
concorrenziale; l’offerta dell’industria.
Forme di mercato: monopolio e monopsonio; oligopoli, concorrenza
imperfetta e fondamenti di teoria dei giochi; mercati di concorrenza
perfetta ed equilibrio economico generale; cenni di teoria delle aste.
Argomenti di base della teoria economia dell’informazione e della
analisi economica del diritto.
Il testo per il corso è:
Varian, H.L. "Microeconomia", 2002, V edizione, Cafoscarina,
Venezia
Microeconomia A (Corso Part-time)
DOCENTE: Dott. Luca Corazzini
CONTENUTI DEL CORSO
Il corso introduce i principali temi della microeconomia. La
microeconomia analizza i comportamenti economici dei principali
agenti economici e le loro relazioni all'interno del sistema
economico. In particolare, il corso si concentra sulla teoria della scelta
del consumatore e dell’impresa. Nel corso si fa uso di strumenti
matematici, pertanto e' fortemente consigliato avere conoscenze di
matematica generale.
96
Gli argomenti del corso sono:
Teoria del consumatore: Il vincolo di bilancio del consumatore; le
preferenze del consumatore e la teoria dell’utilità; le funzioni di
domanda individuale; la domanda aggregata e le misure di elasticità.
Teoria della produzione: la tecnologia e la funzione di produzione; i
problemi di massimizzazione del profitto e di minimizzazione dei
costi; le funzioni di costo e le funzioni di offerta dell’impresa
concorrenziale; l’offerta dell’industria.
Forme di mercato: monopolio; mercati di concorrenza perfetta.
MATERIALE DIDATTICO
Il testo per il corso è: M.L. Katz, H. S. Rosen, C. A. Bollino,
“Microeconomia,” McGraw-Hill – Terza Edizione.
Capitoli di riferimento.
Capitolo 1. L’economia di mercato.
Capitolo 2. Le scelte del consumatore.
Capitolo 3. Le curve di domanda.
Capitolo 7. L’impresa e i suoi obiettivi.
Capitolo 8. Tecnologia e produzione.
Capitolo 9. I costi.
Capitolo 10. L’impresa che non fa il prezzo.
Capitolo 11. L’equilibrio nei mercati concorrenziali.
Microeconomia B (Corso Part-time)
Docente: Prof. Michele Bernasconi
Il corso di Microeconomia B approfondisce le tematiche introdotte
con il corso di Microeconomia A, con l’obiettivo di fornire agli
studenti gli strumenti per affrontare in maniera autonoma argomenti
ed esercizi di dell’analisi economica. Gli argomenti del corso sono:
Teoria del consumatore: Il vincolo di bilancio del consumatore; le
preferenze del consumatore e la teoria dell’utilità; le funzioni di
domanda individuale; le scelte in condizioni di incertezza; le scelte
intertemporali; la domanda aggregata e le misure di elasticità;
Teoria della produzione: la tecnologia e la funzione di produzione; i
problemi di massimizzazione del profitto e di minimizzazione dei
costi; le funzioni di costo e le funzioni di offerta dell’impresa
concorrenziale; l’offerta dell’industria.
Forme di mercato: monopolio e monopsonio; oligopoli, concorrenza
imperfetta e fondamenti di teoria dei giochi; mercati di concorrenza
perfetta ed equilibrio economico generale; cenni di teoria delle aste.
Il docente provvederà a distribuire in aula materiale didattico
supplementare.
Argomenti di base della teoria economia dell’informazione e della
analisi economica del diritto.
MODALITÀ D’ESAME
L’esame si svolge in forma scritta con possibilità di orale integrativo.
L’esame è in forma scritta.
Indirizzo e-mail: [email protected]
Il testo per il corso è:
97
M.L. Katz e H.S. Rosen, Microeconomia, Seconda Edizione,
McGraw-Hill, 2003
Modelli Finanziari a Tempo Continuo
DOCENTE: Prof. Giovanni Della Lunga
PRESENTAZIONE
Il corso di modelli finanziari nel tempo continuo ha lo scopo di
introdurre lo studente ai principali argomenti riguardanti lo sviluppo
di modelli di finanza computazione per la valutazione dei prodotti
derivati aventi come sottostante Azioni, Cambi su valute e indici
azionari. Nell’ambito del corso le lezioni teoriche sono accompagnate
da esercitazioni pratiche al computer utilizzando Visual Basic per
Excel.
PREREQUISITI
E’ richiesta una conoscenza di base dei principali argomenti di teoria
delle probabilità e statistica ed un elementare conoscenza della
programmazione in ambiente Microsoft Excel con Visual Basic for
Application.
PROGRAMMA DEL CORSO
- Introduzione al calcolo differenziale stocastico
- Il lemma di Ito
- Cambi di misure e teorema di Girsanov
- Prodotti di Volatilità
- Esercizio Anticipato
- Barriere
- Alberi Binomiali
- Alberi Trinomiali
-
Come Implementare un Metodo alle Differenze Finite
Prodotti Path Dependent
Metodo Monte Carlo
Generazione Scenari
Metodi di Riduzione della Varianza
Volatilità Implicita e Smile
Prodotti di Correlazione
Index Linked
Correlazione e Codipendenza
Generazione di Variabili Aleatorie Correlate
BIBLIOGRAFIA
□ S. Benninga “Modelli Finanziari – La finanza con Excel”
McGraw-Hill (2001)
□ U. Cherubini, G. Della Lunga “Matematica Finanziaria –
Applicazioni con VBA per Excel” McGraw-Hill (2001)
□ U. Cherubini, G. Della Lunga “Il Rischio Finanziario” McGrawHill (2000)
□ E. Gaarder Haug “The Complete Guide to Option Pricing
Formulas” McGraw-Hill (1998)
□ M. Jackson, M. Staunton “Advanced Modelling in Finance using
Excel and VBA” Wiley Finance (2001)
MODALITÀ ESAME
Realizzazione di un’applicazione in VBA con discussione e
documentazione.
RICEVIMENTO STUDENTI
Da definire in funzione dell’orario delle lezioni
RECAPITO E-MAIL
[email protected]
98
I titoli di credito, le promesse unilaterali, l’arricchimento senza causa,
la ripetizione dell’indebito, la gestione di affari altrui.
Obbligazioni e Contratti
DOCENTE: Prof.ssa Alba Fondrieschi
Il corso mira a fornire agli Studenti che abbiano già acquisito le
conoscenze giuridiche di base del diritto privato consapevolezza delle
questioni e degli aspetti di rilevanza privatistica più direttamente
connessi alle materie oggetto di studio nella Facoltà di Economia.
Sarà, pertanto, attribuita particolare rilevanza alla conoscenza delle
tematiche relative ai contratti tra imprese e con i consumatori, anche
alla luce dei recenti interventi legislativi.
PROGRAMMA D’ESAME
Nelle sue linee essenziali, il programma del corso di Obbligazioni e
contratti è il seguente:
Le obbligazioni di fonte contrattuale
- I contratti del codice civile: compravendita, appalto, mandato,
locazione, assicurazione, fideiussione, transazione, mutuo e
contratti bancari
- I contratti tra imprese: leasing, factoring, franchising,
performance bond, disciplina della subfornitura
- I contratti con i consumatori: la nozione di consumatore, le
clausole vessatorie, la vendita dei beni di consumo, la tutela
del consumatore
Le obbligazioni di fonte extracontrattuale
I principi della responsabilità extracontrattuale, la responsabilità
oggettiva, la responsabilità del produttore
Nel corso delle lezioni, saranno utilizzati materiali integrativi, quali
testi di sentenze di legittimità e di merito, e modelli di contratto, resi
disponibili agli Studenti frequentanti, allo scopo di verificare le
applicazioni pratiche degli istituti trattati.
Durante le lezioni, potranno essere rilevate le presenze in aula.
Prima dell’inizio del corso, il docente renderà noto un piano di
massima relativo agli argomenti che saranno affrontati, di volta in
volta, in ciascuna lezione, con l’indicazione dei capitoli del manuale
corrispondenti, affinché gli Studenti possano prepararsi in anticipo.
E’ indispensabile, in ogni caso, ai fini della preparazione dell’esame,
la conoscenza dei principi e delle regole fondamentali e dei principali
istituti del diritto privato, con particolare riguardo alla disciplina del
contratto in generale.
TESTI CONSIGLIATI PER LA PREPARAZIONE DELL’ESAME
Per la preparazione dell’esame di profitto, gli Studenti potranno
utilizzare un manuale di tipo tradizionale, quale P. Trimarchi,
Istituzioni di diritto privato, Giuffré, Milano, ultima edizione.
Prima dell’inizio delle lezioni, sarà inoltre resa disponibile una
dispensa, ad integrazione degli argomenti non trattati nel manuale.
Inoltre, è assolutamente indispensabile la consultazione del codice
civile in edizione aggiornata (edizione suggerita: Codice civile e leggi
collegate, a cura di G. De Nova, Zanichelli, Bologna, ultima
edizione). Gli Studenti sono pregati di portare con sé a lezione il
codice civile per l’opportuna consultazione, a fronte delle spiegazioni
del docente.
MODALITÀ D’ESAME
Altre fonti di obbligazione
99
L’esame consisterà in una prova orale, volta a verificare la
preparazione degli Studenti sugli argomenti oggetto del programma
d’esame.
RICEVIMENTO STUDENTI
L’orario di ricevimento del docente sarà reso noto all’inizio dell’anno
accademico, contestualmente alla pubblicazione dell’orario delle
lezioni.
Indirizzo e.mail: [email protected]
Organizzazione Aziendale A
DOCENTE: Prof. Alfredo Biffi
COLLABORATORI: Dott.ssa Tecla Braghini, Dott. Roberto Fonso
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso ha l’obiettivo di sviluppare la conoscenza delle variabili
organizzative fondamentali ai fini della comprensione dei meccanismi
di funzionamento dell'impresa.
Esso pone le fondamenta della teoria organizzativa collegandola alla
strategia aziendale e alla sociologia. Viene discusso quanto
l’organizzazione contribuisca a conseguire risultati aziendali in
termini di efficienza, efficacia ed equità tenendo conto del contesto
economico ed istituzionale, dell’ambiente competitivo e
dell’evoluzione tecnologica. Lo studente comprende che ogni
soluzione organizzativa ha vantaggi e svantaggi e che le concrete
scelte organizzative adottate devono essere adeguate rispetto ai fini e
al contesto economico/istituzionale in cui l’azienda è radicata.
PROGRAMMA DEL CORSO










Introduzione. La disciplina organizzativa.
La struttura organizzativa e le sue determinanti
Gli elementi della struttura. Evoluzione delle teorie organizzative
Obiettivi, strategia e organizzazione
Meccanismi di integrazione: collegamenti verticali e orizzontali.
Le principali strutture organizzative.
Ambiente e organizzazione.
Organizzazione, strategia e ambiente istituzionale
Relazioni tra organizzazioni
Tecnologia e organizzazione
MATERIALE DIDATTICO
Testi obbligatori
 Frequentanti: Lezioni e casi distribuiti dal docente
 Non frequentanti: Organizzazione Aziendale di Richard L. Daft
edizione Apogeo 2004 cap. 1–8 compreso
MODALITÀ D’ESAME
L’esame si svolge in forma scritta. I frequentanti possono portare il
relativo programma fino agli appelli di febbraio compresi.
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
L’orario di ricevimento è pubblicato sulla pagina web del docente.
Il docente può essere contattato via email all’indirizzo
[email protected]
Organizzazione Aziendale A (Corso Part-time)
DOCENTI: Dott.ssa Tecla Braghini
COLLABORATORI: Prof. Alfredo Biffi
100
Il corso prevede 12 ore di lezioni frontali e ulteriore attività didattica
svolta in modalità e-learning (piattaforma Blackboard Learning
System).
Inoltre, saranno organizzate sessioni di discussione tramite gli
strumenti di comunicazione disponibili su Blackboard (classe virtuale,
chat).
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso ha l’obiettivo di sviluppare la conoscenza delle variabili
organizzative fondamentali ai fini della comprensione dei meccanismi
di funzionamento dell'impresa.
Esso pone le fondamenta della teoria organizzativa collegandola alle
discipline economiche e sociali. Viene discusso quanto
l’organizzazione contribuisca a conseguire risultati aziendali in
termini di efficienza, efficacia ed equità tenendo conto del contesto
economico ed istituzionale, dell’ambiente competitivo e
dell’evoluzione tecnologica.
Lo studente comprende che ogni soluzione organizzativa ha vantaggi
e svantaggi e che le concrete scelte organizzative adottate devono
essere adeguate rispetto ai fini e al contesto economico/istituzionale in
cui l’azienda è radicata.
PROGRAMMA DEL CORSO
La disciplina organizzativa: il concetto di organizzazione aziendale.
L'evoluzione storica delle teorie organizzative.
Un modello di configurazione e di progettazione organizzativa.
Obiettivi aziendali, strategia e organizzazione.
Elementi fondamentali della struttura organizzativa.
Meccanismi di integrazione: collegamenti verticali e orizzontali.
Le principali strutture organizzative.
Ambiente e organizzazione.
Relazioni interorganizzative.
Progettazione organizzativa per l’ambiente internazionale.
Tecnologia e organizzazione.
TESTI CONSIGLIATI
- Richard L. Daft, Organizzazione Aziendale (seconda edizione),
Edizione Apogeo 2004, (Capitoli 1 - 8 compreso);
- Lezioni commentate, casi di studio e spunti di riflessione a cura del
docente disponibili sulla piattaforma di e-learning (Blackboard
Learning System).
Indicazioni in merito all’uso del testo e delle lezioni disponibili in
modalità e-learning, saranno fornite dal docente all’inizio del corso.
MODALITÀ D’ESAME:
L’esame è scritto. Le modalità (frequentanti / non frequentanti) e le
date sono disponibili su Blackboard.
RICEVIMENTO STUDENTI:
Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e
durante i ricevimenti il cui calendario è pubblicato settimanalmente su
Blackboard.
Chiarimenti sul corso e appuntamenti possono essere chiesti via email all’indirizzo: [email protected]
Organizzazione Aziendale B (Sistemi Informativi)
DOCENTE: Prof. Alfredo Biffi
COLLABORATORI: Dott. Roberto Fonso
PRESENTAZIONE DEL CORSO
101
Il corso ha l’obiettivo fondamentale di presentare modelli, metodi e
tecniche di pianificazione, analisi e progettazione del Sistema
Informativo Aziendale in una prospettiva manageriale e nei suoi
impatti di carattere organizzativo. In questo senso il corso, anche
tramite casi ed esemplificazioni tratte dalla realtà aziendale, vuole
sviluppare le capacità di analisi, di progettazione e di valutazione dei
S.I. e completare la preparazione di chi si deve occupare della
gestione d’impresa (pubblica o privata). Particolare attenzione verrà
inoltre dedicata ai S.I. di supporto al management d’azienda (i c.d.,
Sistemi Informativi Direzionali) essendo quest’area di competenza
particolarmente coerente con il piano di studi di Economia, in
particolare con i corsi relativi alla gestione d’impresa (marketing,
finanza, controllo di gestione, ragioneria e amministrazione, e così
via).
Il corso affronta i seguenti argomenti: descrizione del sistema
informativo aziendale e delle sue componenti; i sistemi informativi
operativi ed i sistemi direzionali; il ruolo strategico e il ruolo
organizzativo dell'ICT; l’organizzazione dei sistemi informativi in
azienda. Infine viene proposta una discussione critica delle
Tecnologie Informatiche più recenti che si stanno diffondendo nelle
imprese italiane (ERP, CRM, Web, ecc.), con particolare riferimento
alle piccole e medie imprese (PMI). La didattica si avvarrà di un forte
impiego di casi, applicazioni ed esempi aziendali.
PROGRAMMA DEL CORSO
• Il sistema informativo: definizioni e modelli di analisi.
• Il processo di produzione delle informazioni e della conoscenza in
azienda.
• La funzione S.I. in azienda.
• Le scelte di “make or buy” nei prodotti e servizi informatici.
• I sistemi informativi di tipo ERP
•
•
•
•
•
I sistemi informativi per la gestione delle relazioni col mercato
(sistemi di CRM, Customer Relationship Management).
I sistemi informativi basati su Internet (Portali aziendali e
pubblici, commercio elettronico, eProcurement, ...).
Il ciclo di vita e la pianificazione dei S.I.
I Sistemi Informativi Direzionali (SID): modelli di analisi e di
progettazione e il ruolo dei sistemi di Datawarehouse e di
Business Intelligence.
L’evoluzione dell’impiego delle tecnologie informatiche e della
comunicazione in logica strategica ed organizzativa
MATERIALE DIDATTICO:
Testi obbligatori
per frequentanti:
 P.F. Camussone, Il sistema informativo aziendale; ETAS, 1998 –
capp. 1-18, esclusi capp. 5,6, 7, 11 e 15
 Materiale integrativo e Casi aziendali a cura del docente.
per non frequentanti:
• P.Pasini, I sistemi informativi direzionali, Egea, 2004.
• P.F. Camussone, Il sistema informativo aziendale; ETAS, 1998
cap. 1-18 completi
MODALITÀ DI ESAME:
L’esame si svolgerà in forma orale. I frequentanti possono portare il
relativo programma fino alla sessione d’esame di settembre compresa.
RICEVIMENTO STUDENTI
L’orario di ricevimento è pubblicato sulla pagina web del docente..
Il docente può essere contattato via e-mail all’indirizzo:
[email protected]
102
Organizzazione del Lavoro
DOCENTE : Prof. Alfredo Biffi
COLLABORATORI: Dott.ssa Tecla Braghini, Dott. Roberto Fonso
PRESENTAZIONE DEL CORSO
La disciplina dell’Organizzazione del Lavoro tratta i temi della
progettazione delle unità organizzative a livello di microstruttura
(ruoli, compiti e mansioni, ecc.), dei sistemi di gestione delle risorse
umane (competenze, conoscenze, abilità) e delle persone (motivazione
e sviluppo), delle dinamiche di comportamento organizzativo a livello
individuale e di gruppo (decisioni, conflitti, leadership, diversità),
della divisione del lavoro a livello intraorganizzativo (processi e
progetti), interorganizzativo (reti e accordi) e internazionale
(globalizzazione e cultura).
Dal punto di vista dinamico ed integrato i temi sono affrontati in
logica di innovazione e cambiamento: il potere viene affrontato come
vincolo e come possibilità d’azione, in un processo in cui le pratiche
manageriali (Total quality Management, Business Process
Reengineering, Knowledge Management, Project Management,
Human Resources Management, Invisible Asset Management e così
via) evidenziano la forte interdipendenza tra piano operativo, piano
simbolico e piano politico.
PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso si fonda su un tema di rilevanza d’attualità e scientifica. Lo
specifico programma annuale viene comunicato nel trimestre
precedente al corso ed è richiesta l’iscrizione al medesimo almeno una
settimana prima del suo inizio.
Il tema dell’anno in corso è il seguente: organizzazione del lavoro
secondo la logica dei processi e dei progetti nelle imprese di differenti
settori industriali. Nella scelta dei settori di approfondimento saranno
privilegiati quelli che o per core business o per specificità di processi
operativi e progetti hanno l’esigenza di valorizzare ed organizzare le
capacità di innovazione per potere esistere ed operare: ne
costituiscono esempi le industrie creative (cinema, design, architettura
ecc.), le industrie manifatturiere (processi di ricerca e sviluppo) o di
servizi ad alto valore aggiunto (ICT, consulenza direzionale, ecc.).
MODALITÀ DIDATTICHE E D’ESAME
Il corso è strutturato in forma seminariale e presenta modalità
didattiche interattive con il fine di preparare gli allievi, riflettendo su
come progettare un sistema organizzativo focalizzato sull’ottenimento
di risultati di innovazione, ad impostare un lavoro di sintesi e
valutazione della letteratura esistente su di un tema, scrivere un
documento sintetico, completo e rilevante per il lettore, presentare il
proprio punto di vista davanti ad un pubblico competente.
L’intento di questa modalità didattica e di partecipazione al corso è
quello di creare un contesto sperimentale in cui sviluppare capacità
che saranno richieste nella vita universitaria (ad esempio tesi di
laurea, relazioni di stage ecc.) e professionale (gestione di progetti,
presentazioni formali e così via).
La struttura del corso prevede tre momenti specifici:
• Una fase dedicata alla presentazione dei temi da parte del docente
e di testimonial selezionati tra uomini di azienda e professionisti;
• un
momento di supporto metodologico al lavoro di
predisposizione dei risultati di ricerca da parte dei singoli e/o dei
gruppi;
• una fase di presentazione e discussione dei lavori da parte degli
allievi.
103
Il carico di lavoro di ciascun momento (numero di moduli da 2 ore)
sarà definito con l’aula in funzione del numero di partecipanti e della
numerosità e tipologia dei progetti di approfondimento scelti.
Sono previste anche lezioni in laboratorio informatico per
l’apprendimento all’utilizzo di strumenti di progettazione
organizzativa.
L’esame si svolgerà in forma orale.
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
Per tutti gli studenti è elemento propedeutico al corso la conoscenza
del libro del corso di “Organizzazione aziendale”: R.L. Daft “
Organizzazione aziendale”, ed. Apogeo 2001 (Cap. 1 – 7 e 13) o
2004 (cap. 1 – 8)
Studenti frequentanti
All’inizio del corso saranno presentati e assegnati gli specifici temi di
lavoro ai singoli o gruppi di studenti. A seconda del numero di
studenti e dei temi selezionati ciascun allievo sarà coinvolto su uno o
due argomenti. Il docente metterà a disposizione, per ogni tema, una
prima lista di titoli di riferimento con i quali cominciare il lavoro di
ricerca.
Gli studenti responsabili dell’argomento dovranno:
- leggere la letteratura proposta dal docente
- ampliare la ricerca ad altri contributi e scrivere una breve
relazione (10-20 pagine in funzione delle dimensioni del gruppo e
del numero di temi affidati)
- distribuire al docente e agli altri allievi il materiale almeno 3
giorni lavorativi prima del giorno della presentazione
-
presentare formalmente il contributo discutendolo con docente ed
aula.
La valutazione d’esame avverrà sulla base dei seguenti criteri:
- contributo al lavoro d’aula (parte introduttiva e presentazioni degli
altri allievi: 30%)
- qualità dell’elaborato consegnato (50%)
- qualità della presentazione e capacità di suscitare interesse e
dibattito in aula (20%)
Studenti non frequentanti
L’esame sarà in forma orale sui seguenti testi (a scelta fra il blocco A
a il blocco B):
A:
• R.L. Daft, Organizzazione Aziendale, ed. Apogeo 2004, cap.10 –
13
• G. Costa, Economia e direzione delle risorse umane, Utet 2003
B:
• R.L. Daft, Organizzazione Aziendale, ed. Apogeo 2004, cap.10 –
13
• A. Biffi, Process management e reengineering, ed. Egea, 1999
• Baglieri – Biffi – Coffetti – Ondoli – Pecchiari – Pilati – Poli –
Sampietro, Organizzare e gestire progetti, ed. Etas 2004
RICEVIMENTO STUDENTI
L’orario di ricevimento è pubblicato sulla pagina web del docente.
Il docente può essere contattato via email all’indirizzo:
[email protected]
104
Politica Economica
DOCENTE: Prof. Alberto Sdralevich
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso è destinato agli studenti nel cui piano di studi sono presenti
sia il Corso di Macroeconomia A che quello di Macroeconomia B: è
fortemente consigliato il previo superamento di questi due esami.
Si dà per scontata la conoscenza degli schemi di contabilità nazionale
e dei modelli macroeconomici neoclassici e keynesiano, dei modelli a
prezzi flessibili AD-AS, delle teorie delle aspettative, dei modelli
aperti con cambi fissi e flessibili.
Il corso utilizza Blackboard (BB) in modalità light. Gli studenti
devono chiedere immediatamente l’iscrizione, utilizzando i riferimenti
disponibili nella pagina “E-learning” cui si accede anche dalla home
page dell’Ateneo: http://w3.ateneo.uninsubria.it/elearning/
PROGRAMMA DEL CORSO
1. Introduzione al corso
2. Tipologia delle politiche economiche; la Teoria della Politica
economica; obiettivi, neutralità dei modelli
3. Nascita ed evoluzione della politica macroeconomica
4. Tempo, incertezza, aspettative.
5. La progettazione della politica economica. Strumenti e obiettivi
6. Obiettivi finali e intermedi
7. Benessere, funzioni di preferenza, disinteresse del decisore
8. Le decisioni di comitato e la politica economica in democrazia
9. La BCE: organizzazione, obiettivi
10. La BCE: strumenti e strategia
11. L’inflazione: genesi, costi, vantaggi
12. Inflazione e crescita
13. Efficacia delle politiche e meccanismi di aggiustamento in
regime di cambi fissi
14. Shock esterni: effetti sui prezzi e sul reddito
15. La politica economica nell’Unione Europea: vincoli e possibilità
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
Dispense del docente.
Appunti pubblicati in tempo reale sugli argomenti svolti a lezione.
Documenti ufficiali (Bollettino BCE, Relazione Banca d’Italia).
MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI
I testi consigliati sono di norma disponibili su BB. Il materiale coperto
da copyright è accessibile soltanto dalla rete interna dell’Ateneo.
ESERCIZI
Sul sito del docente potranno essere proposti esercizi sugli argomenti
svolti a lezione. Gli esercizi svolti saranno corretti e resi pubblici in
forma anonima.
MODALITA’ D’ESAME:
L’esame è scritto e orale. Le modalità sono presentate sul sito del
docente, sul quale si trovano le date e sono pubblicati i risultati delle
prove scritte.
RICEVIMENTO STUDENTI
Martedì, ore 11-13 oppure su appuntamento. Eventuali spostamenti o
sospensioni per cause di forza maggiore sono segnalati sul sito del
docente.
RECAPITI
Chiarimenti sul programma, sugli esami e sugli argomenti svolti a
lezione, così come appuntamenti per chi avesse difficoltà ad utilizzare
105
l’orario di ricevimento, possono essere chiesti via e-mail all’indirizzo
[email protected].
Telefono 0332.395536.
Politica Economica Regionale
DOCENTE: Prof. Gioacchino Garofoli
COLLABORATORI: Dott.ssa Lucia Cusmano
PROGRAMMA DEL CORSO
A) I modelli territoriali di sviluppo
1. L’articolazione territoriale del sistema economico italiano
2. La pluralità dei modelli locali di sviluppo
3. Lo sviluppo bottom-up e le politiche di sviluppo locale
4. Dalle politiche di sviluppo regionale di tipo redistributivo alle
politiche di sostegno allo sviluppo locale
B) Tipologia dei modelli locali di sviluppo
1. Le variabili esplicative per l’individuazione della tipologia
2. Le tipologie dei modelli locali di sviluppo: la letteratura
internazionale
3. I connotati strutturali dei vari modelli locali di sviluppo
4. Le opportunità per l’introduzione di coerenti politiche di sviluppo
locale
C)
1.
2.
3.
4.
Impresa e territorio
Il sistema produttivo locale: agglomerazione ed economie esterne
Traiettorie di trasformazione dei sistemi di piccola impresa
Ascesa e declino dei distretti industriali
Lo sviluppo endogeno e la via alta allo sviluppo
5. Organizzazione della produzione, innovazione e territorio:
l’esperienza dei poli tecnologici
D) Le politiche di sviluppo locale
1. Le politiche di sviluppo locale: obiettivi e strumenti
2. Il coordinamento delle azioni e delle strategie di sviluppo: il ruolo
delle istituzioni intermedie
3. I fondi strutturali europei e i programmi di sviluppo locale
4. La programmazione negoziata e i patti territoriali
5. La programmazione integrata di sviluppo locale: PISL e PIT
E) Le strategie di sviluppo locale
1. Il territorio come componente permanente dello sviluppo
2. Il livello mesoeconomico e la mobilitazione delle risorse e delle
iniziative imprenditoriali locali
3. Le regioni e i territori come laboratorio: lo sperimentalismo
regionale in Europa
4. La pianificazione strategica e il partenariato pubblico – privato:
rassegna delle esperienze
5. La coerenza programmatoria della filiera istituzionale: i rapporti
tra i livelli di governo
BIBLIOGRAFIA
Testi di riferimento:
Garofoli G., Modelli locali di sviluppo, Franco Angeli, Milano, 1994
Garofoli G. (a cura di), Impresa e territorio, Il Mulino, Bologna, 2003
Durante il corso saranno date le indicazioni definitive per i testi di
esame.
MODALITÀ D'ESAME
Esame orale
106
RICEVIMENTO STUDENTI
martedì 14 – 16 (qualora non fosse in sovrapposizione con l’orario
delle lezioni)
E-mail: [email protected]
Principi di Programmazione Informatica
DOCENTE: Prof. Mauro Bello
COLLABORATORI: Dott. Luca Bristot, Dott.ssa Rita Bissola
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso ha l’obiettivo di approfondire i concetti di base della
programmazione, per consentire agli studenti di acquisire la capacità
di affrontare l’analisi di problemi, in particolare di natura finanziaria,
e di risolverli progettando e sviluppando programmi codificati con un
linguaggio ad alto livello.
Oltre allo studio delle caratteristiche principali dei linguaggi di
programmazione imperativi, durante il corso verranno anche introdotti
i concetti fondamentali della programmazione a oggetti.
PROGRAMMA DEL CORSO
· Richiamo delle principali funzioni di MS Excel
· Concetti fondamentali sulla programmazione
· I linguaggi di programmazione
· Realizzazione di macro
· Progettazione top-down e bottom-up
· Diagrammi a blocchi e pseudo-codifica
· Variabili, costanti, tipi di dati
· Operatori aritmetici e logici
· Algoritmi e strutture dati
· Elementi base di programmazione strutturata
· Istruzioni di assegnazione, di controllo, iterative
· Il debug
· Concetti di programmazione a oggetti
· Interfacce utente e menu
· La documentazione dei programmi
· Esempi di sviluppo di applicazioni.
EVENTUALI SEMINARI
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
Cherubini U., Della Lunga G., Matematica finanziaria – Applicazioni
con Visual Basic per Excel, McGraw-Hill, Milano, 2002.
MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI
- Case Bradley J., Millspaugh A.C., VisualBasic.NET Guida alla
programmazione, McGraw-Hill, Milano, 2003.
- Gottfried B. S., Visual Basic, McGraw-Hill, Milano, 2001.
MODALITA’ D’ESAME:
L’esame consiste in una prova pratica di laboratorio, con l’obiettivo di
verificare sia la capacità di analisi del problema assegnato e di
disegno logico della soluzione, sia l’abilità nell’implementazione delle
specifiche del programma.
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
Durante lo svolgimento del corso, dopo l’orario di lezione. Negli altri
periodi su appuntamento tramite comunicazione con il docente via email: [email protected]
Ragioneria (B)
DOCENTE: Dott.ssa. Patrizia Gazzola
107
COLLABORATORI: Dott.ssa Elena Querci
PRESENTAZIONE DEL CORSO:
Il corso si propone di analizzare, in dettaglio, la disciplina civilistica
che regola la redazione del bilancio di esercizio destinato a
pubblicazione. L’esame della normativa è integrato dai dovuti
riferimenti ai precetti della teoria economico-aziendale e dalla
consultazione dei principi contabili nazionali e internazionali.
PROGRAMMA DEL CORSO
La clausola generale (art. 2423 c.c.);
I principi generali di determinazione del reddito e del capitale di
bilancio (art. 2423bis c.c.):
Il principio di continuità dell’attività aziendale
Il principio della prevalenza della sostanza sulla forma
Il principio di prudenza
Il principio di realizzazione
Il principio di competenza economica
Il principio di valutazione separata degli elementi eterogenei compresi
nelle singole voci
l principio di costanza nell’utilizzo dei criteri di valutazione;
I principi generali di esposizione del reddito e del capitale di bilancio;
I modelli quantitativi del bilancio di esercizio: conto economico e
stato patrimoniale;
Forma, struttura e contenuto dello stato patrimoniale ex art 2424 c.c.;
Forma, struttura e contenuto del conto economico ex art. 2425 c.c.;
I criteri di valutazione (art. 2426 c.c.);
Immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni immateriali
Titoli e partecipazioni
Rimanenze di magazzino
Lavori in corso su ordinazione di durata pluriennale
Crediti.
Debiti.
Le imposte correnti, differite, anticipate
I modelli descrittivi che integrano e corredano il bilancio di esercizio
La funzione prevalentemente informativo-descrittiva della nota
integrativa (art. 2427 c.c.)
La funzione prevalentemente esplicativa della relazione sulla gestione
(art. 2428 c.c.)
Le principali modifiche apportate alla disciplina giuridica del bilancio
di esercizio dal D. Lgs. 6/2003 (riforma del diritto societario)
La “nuova” strategia perseguita dall’Unione Europea per
l’armonizzazione contabile e il ruolo dei principi contabili
internazionali statuiti dallo I.A.S.B
MATERIALE DIDATTICO
Testo adottato: Superti Furga F., Il bilancio di esercizio italiano
secondo la normativa europea, Giuffré, Milano, 2004.
Altro testo consultabile: Azzali S. (a cura di) L’informativa di
bilancio secondo i principi contabili nazionali e internazionali,
Giappichelli Editore – Torino, 2005
Indicazioni bibliografiche aggiornate saranno fornite dal docente
all’inizio del corso.
MODALITÀ D’ESAME
L’esame si svolge con 2 modalità differenti:
• al termine del corso l’esame è articolato in una prova scritta
obbligatoria per tutti e in una prova orale facoltativa
• negli appelli successivi la prova è orale.
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
108
lunedì alle ore 12.00. Eventuali modifiche all’orario di ricevimento
saranno tempestivamente comunicate tramite avviso esposto in
Facoltà e pubblicato sul sito http://elearning.uninsubria.it/
-
Indirizzo mail: [email protected]
Tel. 0332/395529
-
Ragioneria (B) (Corso Part-time)*
Ragioneria Avanzata A
DOCENTE: Prof.ssa Anna Arcari
COLLABORATORI: Dott. Andrea Lissoni
PRESENTAZIONE DEL CORSO:
Il corso di Ragioneria Avanzata (A) è proposto agli studenti con la
finalità di approfondire e ampliare le conoscenze della strumentazione
contabile ed extra-contabile aziendale inerente i processi di
misurazione economica introdotti con il corso base di Ragioneria.
L'obiettivo didattico prioritario è favorire, attraverso lezioni di
inquadramento teorico
e discussioni di casi aziendali,
l'apprendimento delle metodologie e delle logiche di progettazione e
di funzionamento dei sistemi di contabilità analitica nelle imprese
manifatturiere e di servizi (Cost Accounting System). In esso si
affrontano le problematiche connesse alle diverse modalità di calcolo
dei costi di prodotto/servizio in via analitica. In particolare vengono
poste in evidenza le peculiarità connesse al calcolo del costo di
prodotto/servizio per tener conto:
-
delle differenti tipologie di processi produttivi (a lotti, a flusso
continuo, su commessa/progetto),
degli oggetti di misurazione economica differenti dai prodotti o
dai servizi (reparti, fasi di processo o unità organizzative),
della diversa natura dei valori di funzionamento (valori consuntivi,
normalizzati, standard).
PROGRAMMA DEL CORSO:
I sistemi di misurazione dei costi
A) I metodi di rilevazione e di calcolo dei costi di produzione a
consuntivo:
- i metodi contabili ed extra-contabili per il calcolo dei costi di
produzione
- il calcolo dei costi di produzione col sistema del reddito vs.
sistema patrimoniale
- i criteri di classificazione e le tipologie di costi (diretti e
indiretti; variabili e fissi, speciali e comuni)
- le diverse metodologie di calcolo dei costi di produzione
(direct e full costing)
- il calcolo dei costi nelle diverse tipologie di processi
produttivi: per commessa, per lotti e a flusso continuo, tra cui
le produzioni congiunte
- i metodi tradizionali di imputazione dei costi indiretti per il
calcolo del costo pieno
B) I metodi di rilevazione e di calcolo dei costi di produzione a
preventivo:
- il sistema dei costi normalizzati
- il sistema dei costi standard
- la determinazione del costo standard di reparto e di prodotto
- l'analisi degli scostamenti per via contabile ed extra-contabile
109
ATTIVITA’ OPZIONALI:
In subordine alla disponibilità di aziende operanti sul territorio
saranno organizzate visite presso le loro sedi o invitati testimoni
aziendali per analizzare esperienze concrete di sistemi funzionanti di
contabilità dei costi in differenti contesi produttivi.
MATERIALE DIDATTICO:
I testi adottati ai fini dell’esame sono i seguenti:
- J.G. Burch, "Contabilità direzionale e controllo di gestione" - EGEA
ed. 2000 (cap. 1-9)
oppure
- Robert N. Anthony, David F. Hawkins, Diego M. Macrì, Kenneth
A. Merchant , “Analisi dei costi” , Mc Graw Hill, maggio 2005
Inoltre, sulla piattaforma blackboard saranno resi disponibili materiali
didattici on line integrativi rispetto al testo che è obbligatorio (è
necessario che ogni studente si iscriva alla piattaforma per potervi
accedere e scaricare il materiale)
MODALITA' D'ESAME
L’esame è costituito da una prova scritta che include esercizi e
domande di teoria. Costituisce programma d’esame l’intero materiale
didattico specificato al punto precedente.
Non è possibile sostenere nessun orale integrativo.
ORARIO DI RICEVIMENTO
Visibile sul sito alla pagina del docente
RECAPITI
[email protected]
Ufficio Dipartimento di Economia – Via Monte Generoso,71– Varese
- tel. 0332.395540
Ragioneria Avanzata A (Corso Part-time)
DOCENTE: Prof.ssa Anna Arcari
COLLABORATORI: Dott. Andrea Lissoni
PRESENTAZIONE DEL CORSO:
Il corso di Ragioneria Avanzata (A) è proposto agli studenti con la
finalità di approfondire e ampliare le conoscenze della strumentazione
contabile ed extra-contabile aziendale inerente i processi di
misurazione economica introdotti con il corso base di Ragioneria.
L'obiettivo didattico prioritario è favorire, attraverso lezioni di
inquadramento teorico
e discussioni di casi aziendali,
l'apprendimento delle metodologie e delle logiche di progettazione e
di funzionamento dei sistemi di contabilità analitica nelle imprese
manifatturiere e di servizi (Cost Accounting System). In esso si
affrontano le problematiche connesse alle diverse modalità di calcolo
dei costi di prodotto/servizio in via analitica. In particolare vengono
poste in evidenza le peculiarità connesse al calcolo del costo di
prodotto/servizio per tener conto:
- delle differenti tipologie di processi produttivi (a lotti, a flusso
continuo, su commessa/progetto),
- degli oggetti di misurazione economica differenti dai prodotti
o dai servizi (reparti, fasi di processo o unità organizzative),
- della diversa natura dei valori di funzionamento (valori
consuntivi, normalizzati, standard).
PROGRAMMA DEL CORSO:
I sistemi di misurazione dei costi
110
A) I metodi di rilevazione e di calcolo dei costi di produzione a
consuntivo:
- i metodi contabili ed extra-contabili per il calcolo dei costi di
produzione
- il calcolo dei costi di produzione col sistema del reddito vs.
sistema patrimoniale
- i criteri di classificazione e le tipologie di costi (diretti e
indiretti; variabili e fissi, speciali e comuni)
- le diverse metodologie di calcolo dei costi di produzione
(direct e full costing)
- il calcolo dei costi nelle diverse tipologie di processi
produttivi: per commessa, per lotti e a flusso continuo, tra cui
le produzioni congiunte
- i metodi tradizionali di imputazione dei costi indiretti per il
calcolo del costo pieno
B) I metodi di rilevazione e di calcolo dei costi di produzione a
preventivo:
- il sistema dei costi normalizzati
- il sistema dei costi standard
- la determinazione del costo standard di reparto e di prodotto
- l'analisi degli scostamenti per via contabile ed extra-contabile
MODALITA’ DI EROGAZIONE DEL CORSO PART TIME:
Il corso part time si caratterizza per un’alternanza di sessioni erogate
frontalmente in aula, con sessioni erogate on line. Ciò significa che lo
studente nel primo caso potrà assistere, frequentando, ad una lezione
tradizionale tenuta dal docente, mentre, nel secondo caso, potrà
lavorare tranquillamente da casa scaricando il materiale didattico che
il docente metterà a disposizione on line sulla piattaforma blackboard.
Nel corso in questione verranno resi disponibili filmati, lucidi, esercizi
svolti e da svolgere, nonché test di autovalutazione che, se svolti
compiutamente e nel rispetto della tempistica e delle sequenze
consigliate dal docente, metteranno in condizione lo studente di
superare tranquillamente l’esame.
MATERIALE DIDATTICO:
I testi adottati ai fini dell’esame sono i seguenti:
- J.G. Burch, "Contabilità direzionale e controllo di gestione" - EGEA
ed. 2000 (cap. 1-9)
oppure
- Robert N. Anthony, David F. Hawkins, Diego M. Macrì, Kenneth A.
Merchant , “Analisi dei costi” , Mc Graw Hill, maggio 2005
- Inoltre, sulla piattaforma blackboard saranno resi disponibili
materiali didattici on line integrativi rispetto al testo che è obbligatorio
(è necessario che ogni studente si iscriva alla piattaforma per potervi
accedere e scaricare il materiale)
MODALITA' D'ESAME
L’esame è costituito da una prova scritta che include esercizi e
domande di teoria. Costituisce programma d’esame l’intero materiale
didattico specificato al punto precedente.
Non è possibile sostenere nessun orale integrativo.
ORARIO DI RICEVIMENTO
Visibile sul sito
RECAPITI
[email protected]
Ufficio Dipartimento di Economia – Via Monte Generoso,71– Varese
- tel. 0332.395540
111
Ragioneria Avanzata B
•
Gli strumenti per la gestione dei costi
- I nuovi orientamenti nel sistema di calcolo dei costi di
prodotto: l' Activity Based Costing
- La gestione manageriale dei costi: l’Activity Budget
Management
•
Gli strumenti per la programmazione e il controllo della gestione:
- il budget e la programmazione della gestione
- il processo razionale di costruzione del Budget
- l'articolazione della struttura strategica in aree di risultato
- l'articolazione della struttura organizzativa per centri di
responsabilità economica
- la dimensione organizzativa del budget
- le problematiche specifiche di Transfer Pricing
- i criteri di progettazione del Reporting economico - finanziario
DOCENTE: Profssa. Anna Arcari
COLLABORATORI: Dott. Andrea Lissoni
PRESENTAZIONE DEL CORSO:
Il corso di Ragioneria Avanzata B è proposto agli studenti con la
finalità di approfondire e ampliare le conoscenze della strumentazione
contabile ed extra-contabile aziendale inerente i processi di
misurazione economica introdotti con il corso di Ragioneria Avanzata
A.
L'obiettivo didattico prioritario del corso è favorire, attraverso lezioni
di inquadramento teorico e discussioni di casi aziendali,
l'apprendimento delle metodologie e delle logiche di progettazione e
di funzionamento dei sistemi di programmazione e controllo
economico-finanziario della gestione (Managerial Control System).
In esso si approfondiscono in modo particolare gli aspetti connessi
all’uso delle informazioni elaborate attraverso i sistemi di contabilità
analitica a fini decisionali, di gestione e di programmazione e
controllo economico-finanziario aziendale.
PROGRAMMA DEL CORSO:
Il ruolo delle informazioni economiche nei processi di gestione delle
imprese (Managerial Control System). Più analiticamente:
• L'uso delle informazioni economiche a fini decisionali.
- la Break Even Analysis
- il calcolo economico nelle decisioni operative
- il calcolo economico nei contesti decisionali caratterizzati da
condizioni di incertezza e di rischio
ATTIVITA’ OPZIONALI:
In subordine alla disponibilità di aziende operanti sul territorio
saranno organizzate visite presso le loro sedi o invitati testimoni
aziendali per analizzare esperienze concrete di sistemi funzionanti di
contabilità dei costi in differenti contesi produttivi.
MATERIALE DIDATTICO:
I testi adottati ai fini dell’esame sono i seguenti:
- Anna Arcari, “Introduzione al budget d'esercizio”, Etas libri,
Collana Strumenti, Milano, 1991
oppure
- J.G. Burch, "Contabilità direzionale e controllo di gestione" - EGEA
ed. 2000 (cap. 10-15)
- note didattiche, casi ed esercitazione predisposta a cura del docente e
resi disponibili on line.
112
MODALITA' D'ESAME
L’esame è costituito da una prova scritta che include esercizi e
domande di teoria. Costituisce programma d’esame l’intero materiale
didattico specificato al punto precedente.
Non è possibile sostenere nessun orale integrativo.
ORARIO DI RICEVIMENTO.
Visibile sul sito
RECAPITI
[email protected]
Ufficio Dipartimento di Economia – Via Monte Generoso, 71– Varese
– tel. 0332 395540
Revisione Contabile
Docente: Prof.ssa Ambrogina Zanzi
PROGRAMMA DEL CORSO
L’armonizzazione contabile nell’Unione Europea
La nuova strategia dell’UE nei confronti del processo di
armonizzazione contabile internazionale
La strategia elaborata per le imprese europee “global player”: il
Regolamento 1606/2002
La strategia seguita per le “altre” imprese: la modernizzazione delle
direttive contabili
La scelta di adottare i Principi Contabili Internazionali
I postulati di bilancio negli IAS/IFRS
Le principali differenze tra IAS/IFRS e principi contabili nazionali
La Legge Comunitaria 2003 (art. 25): l’adozione degli IAS/IFRS in
Italia
Il D. Lgs. 38/2005 di esercizio delle opzioni previste dall’art. 5 del
Regolamenti 2002/1606/Ce
Il D. Lgs 394/2003 di attuazione della direttiva 65/2001/Ce
I principi contabili di riferimento per le imprese non obbligate ad
adottare gli IAS/IFRS
Il sistema dei controlli istituzionali
La revisione contabile: l’evoluzione del quadro normativo
Il sistema dei controlli istituzionali delineato dal TUF per gli emittenti
quotati
Il sistema dei controlli istituzionali delineato dalla riforma del diritto
societario per le società che non fanno ricorso al mercato del capitale
di rischio
La revisione contabile
I principi di revisione
Le fasi della revisione contabile
Il sistema di controllo interno
Il rischio di revisione
Le procedure di validità
Le procedure di revisione
Considerazioni su frodi, errori e fatti illegali
Continuità aziendale
Considerazioni sulla revisione delle imprese ed enti minori
Cenni sulla revisione negli Enti locali
Considerazioni sulle norme di comportamento degli organi di
controllo legale nella riforma del diritto societario
Verranno inoltre presentate alcune testimonianze (KPMG – Dott. I.
Spertini e altre)
113
MATERIALE DIDATTICO:
- Lucidi del docente (parziali - on-line sulla pagina web del docente)
- CNDNR – Commissione paritetica dei principi di revisione,
Principi di Revisione, Giuffrè Editore
- Per approfondimenti: G. Bruni (a cura di), Revisione aziendale e
di bilancio, ISEDI, 2004
- Per approfondimenti: L.Marchi (a cura di), Principi di Revisione
Contabile, Giuffré, 2005
MODALITÀ D’ESAME:
L’esame consiste in una prova orale
RICEVIMENTO STUDENTI:
Lunedì ore 17.00 (si pregano gli studenti di verificare eventuali
modifiche all’orario di ricevimento consultando la pagina web del
docente)
indirizzo e-mail: [email protected]
Ricerca Operativa
DOCENTE: Prof. Enrico Miglierina
Il corso si propone di fornire un’introduzione alla programmazione
matematica sia da un punto di vista teorico sia da un punto di vista dei
metodi di risoluzione utilizzati per affrontare i più comuni problemi di
ottimizzazione che si incontrano nelle applicazioni economiche e
finanziarie.
Schema del programma del corso:
Programmazione lineare:
•
•
Introduzione
Forma standard di un problema di programmazione
lineare
• Struttura e proprietà delle soluzioni
• Dualità
• Metodi di risoluzione (metodo del simplesso, cenno ad
altri metodi).
• Programmazione lineare intera
• Applicazioni
Programmazione nonlineare:
• Prerequisiti matematici
• Problemi di ottimizzazione libera
• Problemi con vincoli di uguaglianza
• Problemi con vincoli di disuguaglianza
• Metodi risoluzione
• Applicazioni
Introduzione all’utilizzo di pacchetti software per la risoluzione di
problemi di ottimizzazione
BIBLIOGRAFIA :
- P.Serafini, Ottimizzazione, Zanichelli 2000;
- V. Comincioli, Analisi numerica, Mc Graw Hill 1990;
altri testi saranno indicate durante le lezioni.
RICEVIMENTO STUDENTI: ogni lunedì dalle 11 alle 13, oppure su
appuntamento scrivendo a [email protected]
Scienza delle Finanze (A)
DOCENTE: Prof.ssa Anna Marenzi
114
Lo scopo del corso è quello di fornire gli strumenti di teoria
economica necessari per comprendere il ruolo economico dello Stato
nelle moderne economie di mercato. Le lezioni pongono particolare
enfasi sui concetti e sulle problematiche che appaiono più rilevanti per
comprendere la realtà economica italiana.
PROGRAMMA DEL CORSO:
La funzione di stabilizzazione e sviluppo: un quadro della finanza
pubblica italiana; la politica fiscale nell’Europa economica e
monetaria; cenni sulla teoria della sostenibilità del debito pubblico.
Teorie generali della finanza pubblica, beni pubblici e fallimento del
mercato: economia privata ed economia pubblica; economia con beni
pubblici; cenni sui meccanismi di decisione politica; altre cause di
fallimento del mercato: il monopolio, le esternalità e le asimmetrie
informative.
Servizi di pubblica utilità e politiche per la concorrenza: produzione
pubblica, regolamentazione ed efficienza; due concetti fondamentali:
monopolio naturale e mercati contendibili; le imprese pubbliche e le
tariffe; le politiche per la concorrenza.
Teoria dell’imposta: le entrate pubbliche; classificazione delle entrate;
gli elementi costitutivi dell’imposta; struttura delle aliquote e
progressività delle imposte; imposte dirette e indirette, personali e
reali; criteri di ripartizione del carico tributario; gli effetti distrorsivi
delle imposte; l’incidenza delle imposte in equilibrio parziale.
BIBLIOGRAFIA
Testi obbligatori:
Bosi P., Corso di Scienza delle Finanze, Il Mulino, Bologna, edizione
2006 (cap. I, II, III, V, VI).
Pearce D.W. e Turner R.K., Economia delle risorse naturali e
dell’ambiente, Il Mulino, Bologna, 1991 (capitoli : 4 - 5 -6).
Testi consigliati:
Specifiche letture verranno consigliate dal docente durante le lezioni,
Gli studenti della Laurea Specialistica sono pregati di contattare il
docente.
L’esame si svolge in forma scritta; su richiesta del docente è prevista
un’eventuale integrazione orale.
Indirizzo di posta elettronica: [email protected];
[email protected]
Scienza delle Finanze A (Corso Part-time)
DOCENTE: Prof. Michele Bernasconi
Lo scopo del corso è quello di fornire gli strumenti di teoria
economica necessari per comprendere il ruolo economico dello Stato
nelle moderne economie di mercato. Le lezioni pongono particolare
enfasi sui concetti e sulle problematiche che appaiono più rilevanti per
comprendere la realtà economica italiana.
PROGRAMMA DEL CORSO:
La funzione di stabilizzazione e sviluppo: un quadro della finanza
pubblica italiana; la politica fiscale nell’Europa economica e
monetaria; cenni sulla teoria della sostenibilità del debito pubblico.
Teorie generali della finanza pubblica, beni pubblici e fallimento del
mercato: economia privata ed economia pubblica; economia con beni
pubblici; cenni sui meccanismi di decisione politica; altre cause di
fallimento del mercato: il monopolio, le esternalità e le asimmetrie
informative.
Servizi di pubblica utilità e politiche per la concorrenza: produzione
pubblica, regolamentazione ed efficienza; due concetti fondamentali:
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monopolio naturale e mercati contendibili; le imprese pubbliche e le
tariffe; le politiche per la concorrenza.
Teoria dell’imposta: le entrate pubbliche; classificazione delle entrate;
gli elementi costitutivi dell’imposta; struttura delle aliquote e
progressività delle imposte; imposte dirette e indirette, personali e
reali; criteri di ripartizione del carico tributario; gli effetti distorsivi
delle imposte; l’incidenza delle imposte in equilibrio parziale.
BIBLIOGRAFIA
Testi obbligatori:
Bosi P., Corso di Scienza delle Finanze, Il Mulino, Bologna, edizione
2006
L’esame si svolge in forma scritta; su richiesta del docente è prevista
un’eventuale integrazione orale.
Indirizzo di posta elettronica: [email protected]
Sistemi Finanziari Comparati
DOCENTE: Prof. René Chopard
PROGRAMMA DEL CORSO
Le caratteristiche dei sistemi bancari
Sistemi orientati agli intermediari
Sistemi orientati ai mercati
Elementi teorici
L’approccio neoclassico
Il problema dell’informazione
Economie di scale e di scopo degli intermediari
Gli istituzionalisti e l’ “endogeneità” delle istituzioni
La realtà bancaria
La securitizzazione
La banca: un’industria dell’informazione
Lo spazio di produzione del sistema bancario elvetico: la struttura
La morfologia del sistema bancario svizzero
L’eterogeneità del sistema
Le categorie di banche
Le caratteristiche “culturali”
I principali indicatori
Gli istituti: dimensione ed efficienza
Gli sportelli: l’articolazione territoriale
Il personale: tecnologia e capitale umano
L’evoluzione dell’ultimo decennio
Dimensione ed efficienza
Economie di scala e di scopo
Fusioni e incorporazioni
La concentrazione del sistema bancario svizzero
Lo spazio di mercato del sistema bancario elvetico: il mercato
Definizioni
Il bilancio
Le attività fuori bilancio
Il bilancio aggregato
L’evoluzione
Le modalità di rifinanziamento per le imprese
Le caratteristiche dei sistemi bancari
Sistemi orientati agli intermediari
Sistemi orientati ai mercati
Elementi teorici
L’approccio neoclassico
Il problema dell’informazione
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Economie di scale e di scopo degli intermediari
Gli istituzionalisti e l’ “endogeneità” delle istituzioni
La realtà bancaria
La securitizzazione
La banca: un’industria dell’informazione
Lo spazio di produzione del sistema bancario elvetico: la struttura
La morfologia del sistema bancario svizzero
L’eterogeneità del sistema
Le categorie di banche
Le caratteristiche “culturali”
I principali indicatori
Gli istituti: dimensione ed efficienza
Gli sportelli: l’articolazione territoriale
Il personale: tecnologia e capitale umano
L’evoluzione dell’ultimo decennio
Dimensione ed efficienza
Economie di scala e di scopo
Fusioni e incorporazioni
La concentrazione del sistema bancario svizzero
Lo spazio di mercato del sistema bancario elvetico: il mercato
Definizioni
Il bilancio
Le attività fuori bilancio
Il bilancio aggregato
L’evoluzione
Le modalità di rifinanziamento per le imprese
La ripartizione settoriale
Le attività “fuori bilancio”
Il private banking
Interessi e commissioni
Evoluzione e ripartizione tra categorie di banche
La redditività
Lo spazio di sostegno del sistema bancario elvetico: il contesto
Il quadro monetario: la Banca Nazionale Svizzera
Le basi legali
L’organizzazione
I compiti
La politica monetaria
Lo strumentario
Il bilancio
Il quadro giuridico: la legislazione bancaria svizzera
Il principio di creazione
Il principio di gestione
Le modalità di controllo
Il segreto bancario
La convenzione di diligenza
La lotta contro il riciclaggio
Le variabili informali
Fondamenti metodologici dell’economia dello scambio
Personalizzazione
Dei servizi bancari e scambio sociale
La banca e il suo linguaggio
Cultura bancaria e regionalizzazione delle attività
Dipendenza e indipendenza delle banche: l’esempio della piazza
finanziaria ticinese
BIBLIOGRAFIA
Testo di base
R. Chopard, Il sistema bancario ticinese e la piazza finanziaria
svizzera. Caratteristiche, evoluzione, prospettive nel contesto europeo
e internazionale, Bellinzona, Meta edizioni, 1992 (diffusione in Italia
Utet libreria)
Testi consigliati
117
Banca Nazionale Svizzera, compiti, strumenti, organizzazione,
Zurigo, Banca Nazionale Svizzera.
P. Bernasconi, R. Chopard (a cura di), Novità legislative per le attività
bancarie svizzere. Le nuove leggi federali sulle banche, sulle borse e
sui fondi d’investimento, Bellinzona, Meta-edizioni, 1997.
N. Blattner, H. genberg, A. Swoboda (a cura di), Banking in
Switzerlan, Heidelberg:Physica-Verlag, 1993
R. Chopard ( a cura di), Il sistema bancario svizzero contro il
riciclaggio. Le direttive della commissione federale delle banche, la
convenzione dell’Associazione svizzera dei banchieri, le
raccomandazioni del GAFI, Bellinzona, Meta-edizioni, 1993
R. Chopard (a cura di), Sulla gestione patrimoniale. Strumenti ,
mercati, regole, Bellinzona, Meta-edizioni, 1997
R. Chopard, Il sistema bancario svizzero fra linguaggio e cultura. In:
W. G. Scott ( a cura di ), Manuale di marketing bancario.1. Mercato,
innovazione e strategie, Torino, UTET Libreria, 1995 (cap. 5, pp 7484)
R. Chopard, La banca ticinese nell’economia del nord-Italia,
Bellinzona, Meta-edizioni, 1998
Unione delle Banche Svizzere, Lessico Bancario UBS. Termini
ricorrenti nella pratica bancaria. Italiano, tedesco, francese, inglese,
Zurigo, Unione delle Banche Svizzere.
R. Chopard, L. Nieri, Organizzazione e politiche di offerta degli
intermediari svizzeri di gestione del risparmio. In: A. Banfi, M.L. Di
Battista (a cura di), Tendenze e prospettive del risparmio gestito,
Bologna, Il Mulino, 1998
R. Kästli, K. Aeberhard, La banca un’impresa nel contesto dei suoi
mercati. Traduzione a cura del Centro Studi Bancari di Vezia.
E-MAIL: [email protected]
Sociologia
DOCENTE: Prof. Lelio Demichelis
Il Corso si propone di analizzare i processi che hanno generato e poi
consolidato le forme e i contenuti delle strutture sociali del
Novecento, per valutarne poi le ultime trasformazioni e la crisi. Crisi
prodotta dai cambiamenti dell’organizzazione della tecnica e dalla
globalizzazione di fine secolo. In particolare: analisi del sistema della
tecnica come forma/modo di organizzazione sociale pre-dominante;
analisi dei cambiamenti intervenuti nel mondo delle imprese (dal
fordismo
al
post-fordismo,
dal
lavoro
sicuro
alla
flessibilità/precarietà sociale e individuale); mutamenti delle/nelle
società di massa e dei/nei modelli di consumo (il consumismo e la
‘produzione’ dei consumatori); crisi dei legami sociali, nuovi
conformismi; mutamenti nei concetti di spazio e tempo.
PROGRAMMA DEL CORSO
Parte prima
La società. Modelli di società nella storia. I processi di
socializzazione. Genere e socializzazione. La modernità. Le
rivoluzioni industriali. Catena di montaggio, fordismo, taylorismo.
L’organizzazione industriale e il lavoro sud-diviso. Lavoro,
senso/scopo del lavoro. Le discipline, l’utilità e la docilità sociale. La
tecnica come fattore pre-ordinante e pre-dominante. Impresa
cattedrale, partiti e società di massa, sindacato. Utopie, ideologie
(cos’è un’ideologia), movimenti collettivi nel Novecento.
Conformismo, influenza sociale, persuasione e manipolazione. Conformazione e conform-azione. Lo Stato sociale. L’organizzazione
tecnica ed economica e l’ordine sociale conseguente, secondo
Anders. L’addestramento alla funzione richiesta dalla tecno118
economia, nascita del concetto di funzionarietà. La società dei
consumi, il ciclo produzione-consumo secondo Anders. Bisogni,
desideri, capricci, mode. Dai persuasori occulti di Packard al
neuromarketing di oggi.
Parte seconda
La globalizzazione, ieri e oggi. Dalla catena di montaggio alla rete
informatica: il nuovo modello di organizzazione produttiva e sociale.
Mercato globale, tecnica e new (net) economy. La post-modernità. La
crisi dello Stato sociale. Dal fordismo al postfordismo, dalla
sicurezza alla insicurezza, dalla concentrazione (imprese, lavoro,
società) alla dispersione. La società flessibile/precaria. Vecchie e
nuove biopolitiche del lavoro. Il contratto psicologico con l’impresa.
Le forme e le architetture delle organizzazioni. Tempo e spazio: dal
reale al virtuale. Stato, sovranità e mercato. Globalizzazione e
disuguaglianze. Crisi dei legami sociali.
Parte terza
Dalla società di massa di ieri alla società individualizzata di oggi.
Dalla modernità pesante alla modernità liquida, secondo Bauman.
Nuovi e vecchi valori, nichilismo sociale. Pregiudizio e
discriminazione, inclusione/esclusione, emarginazione. Gli ‘altri’.
Beni privati e/o beni comuni. Anoressia sociale e bulimia
consumistica. Dalla piazza (agorà) al centro commerciale, dall’antica
polis partecipativa alla comunità degli indifferenti. Gli effetti sociali
di Internet. L’edonismo come pedagogia sociale. Auto-nomia e/o
etero-nomia nella società tecnologica. Ceti, classi e composizione
sociale, il caso italiano. La società della comunicazione, la società
dello spettacolo. Religioni e fenomeno religioso. Il relativismo
culturale.
Per gli Studenti delle Lauree Specialistiche
Verrà svolta una parte specifica di approfondimento (tre lezioni
aggiuntive di due ore ciascuna, in orario da definire) per gli Studenti
della Laurea Specialistica, con analisi e discussione del pensiero di
Michel Foucault sviluppato nel suo Sorvegliare e punire (Einaudi).
Controllo e assoggettamento dei corpi, discipline sociali e
individuali, addestramento e organizzazione, suddivisione e controllo
del tempo e dello spazio, composizione delle forze individuali, la
nascita della bio-politica - nelle società dal XVIII secolo ad oggi.
MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELL’ESAME
Discussione orale
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
Z.Bauman, Modus vivendi – Editori Laterza oppure Z. Bauman
– Vita liquida – Editori Laterza
G. Anders – L’uomo è antiquato – vol. II, Bollati Boringhieri
(solo le parti che verranno indicate)
RICEVIMENTO STUDENTI
Previo appuntamento, salvo indicazioni successive
RECAPITO:
[email protected]
Statistica di Base (Statistica Descrittiva)
DOCENTE: Prof.ssa Antonietta Mira
PRESENTAZIONE DEL CORSO:
Il corso si propone di illustrare come organizzare ed analizzare un
insieme di dati. La parte teorica di introduzione dei concetti di base
119
sarà affiancata da una parte più strettamente applicata. Dal punto di
vista metodologico e formativo, il corso si propone di sviluppare le
capacità di sintesi e di astrazione. Relativamente agli aspetti
applicativi, oltre agli esempi presentati a lezione, sono previste,
subordinatamente alla disponibilità di collaboratori, esercitazioni
integrative (per ora facoltative, dato l'elevato numero di studenti a
lezione). In tali esercitazioni si utilizzerà il software Excel che, pur
non essendo un pacchetto applicativo statistico di tipo specifico, e'
ampiamente diffuso nel mondo del lavoro. In particolare, le
esercitazioni prevedono l'analisi di dati reali in ambito economico e
aziendale.
PROGRAMMA DEL CORSO:
Aspetti generali: L'impiego di tecniche statistiche in ambito
economico e aziendale. Fonti dei dati. La necessità di indagini
campionarie. Popolazione obiettivo e campione. Pianificazione e fasi
di un'indagine campionaria. L’informazione statistica come supporto
alle decisioni in ambito economico e aziendale.
Analisi descrittiva di un insieme di dati: Immaginiamo di avere un
insieme di dati (di tipo qualitativo e/o quantitativo) nel nostro
computer. La prima cosa che vorremo fare e' esplorarli, fornendone
una descrizione sintetica ma informativa, mediante grafici, tabelle,
indici statistici. In particolare, ci interesserà esplorare le possibili
relazioni (statistiche) fra diverse variabili. Questa parte del corso ha
lo scopo di presentare le prime tecniche di analisi descrittiva di un
insieme di dati. Più in dettaglio, gli argomenti trattati saranno i
seguenti.
Raccolta, organizzazione e descrizione dei dati. Tipi di dati:
qualitativi e quantitativi. Distribuzioni di frequenza. Rappresentazioni
grafiche: grafici a torta, istogrammi, la funzione di ripartizione
empirica. Misure di centralità: media, moda, mediana e loro
proprietà. Quantili. Misure di variabilità: campo di variazione;
differenza interquartile; scarto quadratico medio; varianza;
coefficiente di variazione. La concentrazione di un carattere
trasferibile: curva di concentrazione; rapporto di concentrazione.
Analisi di dati multidimensionali: Tabelle a doppia entrata. Frequenze
congiunte, marginali e subordinate. Relazioni fra due caratteri:
indipendenza e connessione. Dati quantitativi: diagramma di
dispersione; covarianza; coefficiente di correlazione lineare; retta
interpolante; funzione di regressione; coefficiente di determinazione.
Modello teorici: Modelli teorici per analizzare un insieme di dati.
Modelli teorici discreti: bernoulliano; binomiale; di Poisson. Modelli
teorici continui: distribuzione gaussiana; distribuzione esponenziale
negativa.
MATERIALE DIDATTICO: TESTO PRINCIPALE
G. Cicchitelli e G.E. Montanari, Introduzione alla Statistica, Maggioli
2003, Rimini.
ALTRI TESTI CONSIGLIATI:
- A. Mira, Esercizi di analisi dei dati con soluzioni ragionate,Ed.
Spiegel
- Molteni e Piccarreta, Elementi di Statistica Descrittiva, Edizioni
EGEA.
- D. Freedman, R. Pisani e R. Purves, Statistica, 1998, Mc Graw Hill,
Milano.
- P. Paruolo Elementi di statistica, Carocci Editore.
MODALITA’ D’ESAME:
L'esame prevede una prova scritta composta da due moduli. Il primo
modulo è a risposte chiuse a scelta multipla. Il secondo modulo è a
risposte aperte con esercizi da svolgere. Ulteriori indicazioni verranno
fornite durante il corso.
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INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
Si consulti il sito del corso indicato sotto per gli orari di ricevimento
aggiornati.
RECAPITI
[email protected]
Sito internet: http://eco.uninsubria.it/webdocenti/amira/indice.htm
Su questo sito internet saranno disponibili gli orari di ricevimento
studenti, le date degli appelli di esami, i testi degli esami passati con
parziali soluzioni ed eventuale altro materiale didattico.
Statistica di Base (Corso Part-time)
DOCENTE: Prof.ssa Antonietta Mira
Si veda il programma dell’omonimo corso diurno.
Statistica Inferenziale
DOCENTE: Prof.ssa Antonietta Mira
PRESENTAZIONE DEL CORSO:
In questo corso verranno presentati i principali concetti del
ragionamento statistico inferenziale sia dal punto di vista teorico che
applicativo. Verranno inoltre forniti alcuni elementi di calcolo delle
probabilità.
Dal punto di vista metodologico e formativo, il corso si propone di
sviluppare le capacità di ragionamento deduttivo, inferenziale e
previsivo a supporto di decisioni in ambito aziendale, economico e
finanziario, attraverso l'utilizzo di strumenti probabilistici.
Relativamente agli aspetti applicativi, oltre agli esempi e casi di studio
presentati a lezione, sono previste esercitazioni integrative su dati
reali.
PROGRAMMA DEL CORSO:
Aspetti generali: Inferenza statistica e campionamento. Calcolo delle
Probabilità. Se i dati che abbiamo provengono da un'indagine
campionaria, ci daranno solo una conoscenza parziale del fenomeno
che stiamo studiando. Come possiamo giudicare se il campione sia
"rappresentativo"? La probabilità e' lo strumento che l'inferenza
statistica utilizza per modellare la variabilità campionaria e quindi
giudicare la bontà delle stime o previsioni effettuate sulla base di dati
campionari. Più in generale, in ambito economico, assumere
condizioni di conoscenza perfetta non e' un'ipotesi realistica. Gli
operatori agiscono in condizioni di incertezza. E' possibile organizzare
ed elaborare le informazioni incomplete a disposizione degli
operatori, in modo da fornire un supporto alle loro decisioni in
condizioni d'incertezza? La probabilità e' un modo efficace per
modellare l'incertezza.
Più in dettagli gli argomenti trattati saranno i seguenti.
La probabilità come strumento per modellare la variabilità
campionaria. Eventi ed operazioni fra eventi. Definizione assiomatica
della probabilità. Interpretazioni della probabilità. Alcuni teoremi
elementari. Probabilità subordinata. Teorema delle probabilità totali.
Indipendenza fra eventi. Teorema di Bayes. Numeri aleatori discreti e
continui. Funzione di ripartizione. Funzione di densità. Valore atteso.
Momenti. Varianza. Quantili.Vettore aleatorio e indipendenza
statistica. Trasformazione di numero aleatorio. Somma di numeri
aleatori. Il teorema del limite centrale.
121
Inferenza statistica: Supponiamo di avere dei dati risultato di
un'indagine campionaria. Nel corso di Analisi dei Dati abbiamo
imparato ad darne una descrizione sintetica mediante grafici e
indicatori. Ma come possiamo estendere i risultati relativi al campione
all'intera popolazione obiettivo? Il passaggio da una conoscenza
parziale a conclusioni generali e' compito del ragionamento induttivo
o "inferenziale". Le conclusioni ottenute sono necessariamente
incerte; se l'incertezza e' regolata dal calcolo delle probabilità,
parleremo di inferenza "statistica". Questa parte del corso ha lo scopo
di presentare le nozioni di base dell'inferenza statistica. In particolare
gli argomenti trattati saranno i seguenti.
Stima puntuale: Stimatori e loro proprietà. Metodo dei momenti.
Metodo della massima verosimiglianza. Confronto fra stimatori.
Stima per intervallo: definizione e interpretazione. Intervallo di
confidenza per la media, per una frequenza, per la differenza fra
medie.
Verifica di ipotesi statistiche. Ipotesi nulla e ipotesi alternativa. Errori
di prima e seconda specie e loro probabilità. Livello di significatività
osservato (p-value). Verifica di ipotesi sulla media, su una frequenza,
sulla differenza fra due medie. Relazioni fra intervalli di confidenza e
verifica di ipotesi.
MATERIALE DIDATTICO:
TESTO PRINCIPALE
G. Cicchitelli e G.E. Montanari, Introduzione alla Statistica, Maggioli
2003, Rimini.
ALTRI TESTI CONSIGLIATI:
- S. Petrone, Esercizi di inferenza, Ed. Spiegel, Milano, 2003
- A. Mira e S. Petrone, Esercizi di calcolo delle probabilità, Ed.
Spiegel
- D.M. Cifarelli, Introduzione al Calcolo delle Probabilità 1998, Mc
Graw Hill, Milano.
- D. Freedman, R. Pisani e R. Purves, Statistica, 1998, Mc Graw Hill,
Milano
P. Paruolo Elementi di statistica, Carocci editore
MODALITA’ D’ESAME:
L'esame prevede una prova scritta composta da due moduli. Il primo
modulo è a risposte chiuse a scelta multipla. Il secondo modulo è a
risposte aperte con esercizi da svolgere. Ulteriori indicazioni verranno
fornite durante il corso.
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
Si consulti il sito del corso indicato sotto per gli orari di ricevimento
aggiornati.
RECAPITI
[email protected]
Sito internet: http://eco.uninsubria.it/webdocenti/amira/indice.htm
Su questo sito internet saranno disponibili gli orari di ricevimento
studenti, le date degli appelli di esami, i testi degli esami passati con
parziali soluzioni ed eventuale altro materiale didattico.
Statistica Inferenziale (Corso Part-time)
DOCENTE: Dott. Paolo Tenconi
PRESENTAZIONE DEL CORSO:
Il corso si propone di presentare i principali concetti e strumenti
dell’inferenza statistica unitamente agli elementi necessari di calcolo
delle probabilità.
122
I concetti verranno supportati da esempi atti ad evidenziare le
possibilità di applicazione in ambito economico-finanziario degli
strumenti illustrati.
PROGRAMMA DEL CORSO:
Aspetti generali:
Parziale osservazione di un fenomento attraverso il campionamento da
popolazione.
Probabilità
Teoria classica, frequentista, soggettivista ed assiomatica della
probabilità. Principali teoremi: probabilità totali, composte e di Bayes.
Concetto di variabile casuale, illustrazione delle principali
distribuzioni notevoli discrete e continue. Legge debole dei grandi
numeri, teorema del limite centrale.
Stima puntuale
Concetto di distribuzione campionaria, proprietà degli stimatori
(correttezza e consistenza) e confronto fra essi tramite errore
quadratico medio. Distribuzione di media e varianza campionaria.
Metodo dei momenti, stima di massima verosimiglianza e sue
proprietà, limitazione di Cramer-Rao.
Stima intervallare
Definizione di intervallo di confidenza e di quantità pivotale.
Determinazione di intervalli di confidenza per media, varianza e
differenza fra medie. Costruzione di intervalli di confidenza
approssimati per stimatori di massima verosimiglianza.
Prova delle Ipotesi
Definizione di test, lemma di Neyman-Pearson. Prova delle ipotesi per
media e differenza fra medie. Prova delle ipotesi su stimatori di
massima verosimiglianza.
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
- G. Cicchitelli e G.E. Montanari, Introduzione alla Statistica,
Maggioli 2003, Rimini. (testo principale di riferimento)
- R. Piccarreta e P. Veronese, Lezioni di Inferenza Statistica, 2001,
Schonenfeld & Ziegler, Milano.
MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI
- A. Mira, S. Petrone, Esercizi di calcolo delle probabilità, Ed.
Spiegel, Milano
- D.M. Cifarelli, Introduzione al Calcolo delle Probabilità, 1998, Mc
Graw Hill, Milano.
- Wonnacott T.H., Wonnacott R.J., Introduzione Alla Statistica,
Franco Angeli 1998
MODALITÀ D'ESAME:
L'esame prevede una prova scritta suddivisa in una parte teorica ed
una pratica con svolgimento di esercizi. Ulteriori indicazioni verranno
fornite durante il corso e sul sito di riferimento.
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO:
L’orario di ricevimento verrà concordato con gli studenti a lezione e
pubblicato sul sito di riferimento del corso.
CONTATTI
Email: [email protected]
Siti internet:
http://eco.uninsubria.it/webdocenti/ptenconi/Inferenza/CorsoPartTime
2007.html
http://eco.uninsubria.it/WebDocenti/amira/index.html
Sui siti internet indicati saranno disponibili gli orari di ricevimento
studenti, le date degli appelli di esami, i testi degli esami passati con
parziali soluzioni ed eventuale altro materiale didattico.
123
Statistica per l’Impresa
RICEVIMENTO STUDENTI: consultare il sito del corso.
Email: [email protected]
DOCENTE: Dott. Giovanni Fonseca
PRESENTAZIONE DEL CORSO:
Il corso si propone di fornire alcuni strumenti statistici utili in ambito
aziendale. In particolare si illustreranno metodi sviluppati per l'analisi
dei questionari, l'analisi dei processi produttivi e della qualità dei
prodotti.
PROGRAMMA:
1. Richiami di statistica: distribuzioni di probabilità: normale, t di
Student, F, Chi-quadrato, esponenziale; verifica d'ipotesi per la media
e per confronti fra medie di popolazioni normali; verifica d'ipotesi per
proporzioni; livello di significatività osservato (p-value).
2. Controllo statistico della qualità: carta di controllo per il valor
medio; carta di controllo per attributi; carta di controllo per il numero
di non conformità; carte di controllo alternative per la media.
3. Affidabilità dei sistemi: funzione di intensità di rotture; prove
simultanee; prove sequenziali; confronto fra due campioni.
4. Analisi della varianza: test t a 2 campioni e generalizzazione della
verifica d'ipotesi per il confronto fra 2 medie; analisi della varianza ad
un criterio.
5. Dati categoriali: verifica d'ipotesi nel caso multinomiale; verifica
d'ipotesi nel caso multinomiale con probabilità dipendenti da un
parametro; test per l'indipendenza fra caratteri.
BIBLIOGRAFIA: dispense del docente.
MODALITÀ D’ESAME:
L'esame è scritto con esercizi e domande di teoria.
Storia Economica (1° ANNO)
DOCENTE: Prof.ssa Luisa Piccinno
COLLABORATORI: Dott. Claudio Brambilla, Dott. Andrea Zanini
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso, della durata di un ciclo (40 ore), è orientato a fornire un
quadro generale e sistematico-interpretativo dei più importanti
problemi che nell’Età moderna e in quella contemporanea hanno
caratterizzato i cambiamenti strutturali del sistema economico
dell’Europa. Verranno altresì fornite alcune nozioni di inquadramento
generale concernenti l’evoluzione del pensiero economico dal XVIII
secolo agli inizi del Novecento.
PROGRAMMA DEL CORSO
Parte A: Le principali tappe evolutive del pensiero economico.
L’andamento dell’economia europea in età moderna
- L’evoluzione del pensiero economico dal Settecento ai primi
decenni del Novecento
- Le politiche mercantiliste e l’affermazione dei grandi Stati
nazionali nel corso del Seicento
- Continuità e divergenze nella crescita dell’economia e nello
sviluppo dell’imprenditorialità durante il XVIII secolo.
Parte B: I cambiamenti strutturali dell’economia mondiale dalla
Rivoluzione industriale ad oggi
124
-
Lo sviluppo economico europeo nel XIX secolo: la Rivoluzione
industriale
Scambi internazionali e sistemi monetari
Il XX secolo tra rotture e prosperità (1914-2000); la cooperazione
internazionale
SEMINARI
Il corso monografico sarà affiancato da alcuni seminari dedicati a
tematiche di particolare interesse.
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
Dall’espansione allo sviluppo: Una storia economica d’Europa, a
cura di P. Massa, G. Bracco, A. Guenzi, J.A. Davis, G.L. Fontana, A.
Carreras, con il coordinamento di A. Di Vittorio, Torino, Giappichelli,
2005, pp. 85-459.
Ulteriore materiale didattico (concernente in particolare l’evoluzione
del pensiero economico) sarà reso disponibile on line sulla
piattaforma blackboard
MODALITA’ D’ESAME:
Alla fine del ciclo di lezioni è prevista una prova scritta avente ad
oggetto l’interno programma del corso. Tale prova è aperta a tutti,
studenti frequentanti e non. In caso di mancato superamento della
prova (o di non accettazione della votazione conseguita) lo studente si
può presentare per sostenere l’esame in qualsiasi altro appello
regolare, che si svolgerà in forma scritta.
RICEVIMENTO STUDENTI
Da definire. Si prega di fare riferimento alle indicazioni fornite dal
docente sulla pagina web personale e sulla piattaforma blackboard.
RECAPITI
e.mail: [email protected]
tel. +39 0332 395553
fax +39 0332 395509
web: http://www.eco.uninsubria.it/docenti.htm
Storia Economica (3° ANNO)
DOCENTE: Prof.ssa Luisa Piccinno
COLLABORATORI: Dott. Carlo Brambilla, Dott. Andrea Zanini
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso, della durata di un ciclo (40 ore), è orientato a fornire un
quadro generale e sistematico-interpretativo dei più importanti
problemi che nell’Età moderna e in quella contemporanea hanno
caratterizzato i cambiamenti strutturali del sistema economico
dell’Europa. Partendo quindi dall’analisi dell’espansione europea nel
corso del XVII secolo e dall’affermazione dei grandi Stati nazionali,
si procederà ad esaminare i mutamenti di natura economico-sociali
derivanti dall’avvio del processo di industrializzazione, per poi
giungere ad individuare i fattori critici che hanno influenzato lo
sviluppo economico mondiale nel corso del XX secolo.
PROGRAMMA DEL CORSO
Parte A: Lo sviluppo economico europeo dal XVII secolo alla
Rivoluzione industriale
- Le politiche mercantiliste e l’affermazione dei grandi Stati
nazionali nel corso del Seicento
- Continuità e divergenze nella crescita dell’economia e nello
sviluppo dell’imprenditorialità durante il XVIII secolo.
125
-
Lo sviluppo economico europeo nel XIX secolo: la Rivoluzione
industriale
Parte B: Le principali tappe evolutive dell’economia mondiale in età
contemporanea
- Scambi internazionali e sistemi monetari
- Il XX secolo tra rotture e prosperità (1914-2000)
- L’economia italiana dall’Unità agli anni Ottanta del XX secolo
- La cooperazione internazionale
Nota: Gli studenti del vecchio ordinamento (laurea quadriennale), per
i quali tale insegnamento vale una annualità, sono pregati di prendere
contatto con il docente per concordare le opportune integrazioni di
programma.
SEMINARI
Il corso monografico potrà essere affiancato da alcuni seminari
dedicati a tematiche specifiche.
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
Dall’espansione allo sviluppo: Una storia economica d’Europa, a
cura di P. Massa, G. Bracco, A. Guenzi, J.A. Davis, G.L. Fontana, A.
Carreras, con il coordinamento di A. Di Vittorio, Torino, Giappichelli,
2002, pp. 85-459.
Ulteriore materiale didattico obbligatorio verrà reso disponibile on
line sulla piattaforma blackboard
MODALITA’ D’ESAME:
Alla fine del ciclo di lezioni è prevista una prova scritta avente ad
oggetto l’interno programma del corso. Tale prova è aperta a tutti,
studenti frequentanti e non. In caso di mancato superamento della
prova (o di non accettazione della votazione conseguita) lo studente si
può presentare per sostenere l’esame in qualsiasi altro appello
regolare, che si svolgerà in forma orale o scritta a discrezione del
docente.
RICEVIMENTO STUDENTI
Da definire. Si prega di fare riferimento alle indicazioni fornite dal
docente sulla pagina web personale sul sito di facoltà e sulla
piattaforma blackboard.
RECAPITI
e.mail: [email protected]
tel. +39 0332 215390
fax +39 0332 215509
http://www.eco.uninsubria.it/docenti.htm
pagina web di Storia economica:
http://eco.uninsubria.it/Webdocenti/lpiccinno/lpiccinno.html
Storia Economica (Corso Part-time)
DOCENTE: Prof.ssa Luisa Piccinno
COLLABORATORI: Dott. Claudio Brambilla, Dott. Andrea Zanini
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso, della durata di un ciclo (18 ore di lezione frontale e 22 on
line), è orientato a fornire un quadro generale e sistematicointerpretativo dei più importanti problemi che nell’Età moderna e in
quella contemporanea hanno caratterizzato i cambiamenti strutturali
del sistema economico dell’Europa. Verranno altresì fornite alcune
126
nozioni di inquadramento generale concernenti l’evoluzione del
pensiero economico dal XVIII secolo agli inizi del Novecento.
PROGRAMMA DEL CORSO
Parte Monografica. Le principali tappe evolutive del pensiero
economico. L’andamento dell’economia europea in età moderna e i
cambiamenti strutturali intervenuti dalla Rivoluzione industriale ad
oggi
- L’evoluzione del pensiero economico dal Settecento ai primi
decenni del Novecento
- Le politiche mercantiliste e l’affermazione dei grandi Stati
nazionali nel corso del Seicento
- Continuità e divergenze nella crescita dell’economia e nello
sviluppo dell’imprenditorialità durante il XVIII secolo.
- Lo sviluppo economico europeo nel XIX secolo: la Rivoluzione
industriale
- Il XX secolo tra rotture e prosperità (1914-2000); la cooperazione
internazionale
SEMINARI
Il corso monografico potrà essere affiancato da alcuni seminari
dedicati a tematiche di particolare interesse.
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
Dall’espansione allo sviluppo: Una storia economica d’Europa, a
cura di P. Massa, G. Bracco, A. Guenzi, J.A. Davis, G.L. Fontana, A.
Carreras, con il coordinamento di A. Di Vittorio, Torino, Giappichelli,
2005, pp. 85-459.
Ulteriore materiale didattico (concernente in particolare l’evoluzione
del pensiero economico) sarà reso disponibile on line sulla
piattaforma blackboard
MODALITA’ D’ESAME:
Alla fine del ciclo di lezioni è prevista una prova scritta avente ad
oggetto l’interno programma del corso. Tale prova è aperta a tutti,
studenti frequentanti e non. In caso di mancato superamento della
prova (o di non accettazione della votazione conseguita) lo studente si
può presentare per sostenere l’esame in qualsiasi altro appello
regolare, che si svolgerà in forma scritta.
RICEVIMENTO STUDENTI
Da definire. Si prega di fare riferimento alle indicazioni fornite dal
docente sulla pagina web personale e sulla piattaforma blackboard.
RECAPITI
e.mail: [email protected]
tel. +39 0332 395553
fax +39 0332 395509
web: http://www.eco.uninsubria.it/docenti.htm
Strategia e Politica Aziendale
(Insegnamento comune per Corsi Diurni e Part-time)
DOCENTE: Dott.. Francesco Sacco
COLLABORATORI: Dott. Francesco Ferri, Dott. Fabio Fre
PRESENTAZIONE DEL CORSO
127
Il corso si propone di introdurre lo studente nella problematica
strategica delle aziende a livello sia di singola area strategica di
attività, sia di azienda nel suo complesso. Le domande fondamentali a
cui cerca di dare una risposta sono: perchè un’azienda ha successo?
Come costruire il successo nel tempo? Il successo di oggi può essere
mantenuto in futuro? Come un’azienda oggi in difficoltà può
reinserirsi in un sentiero di crescita profittevole? Tali domande sono
evocative del sentiero di sviluppo didattico del corso, che intende
mettere in relazione la dimensione statica della strategia con quella
dinamica per cogliere il potenziale esplicativo e di comportamento
manageriale che essa contiene. Il corso è basato in parte su didattica
erogata in e-learning.
PROGRAMMA DEL CORSO
Strategia e performance
- La strategia aziendale: definizioni a confronto
- L’individuazione dell’assetto strategico dell’impresa
- Le determinanti della redditività operativa
- La valutazione della formula imprenditoriale
- La gestione strategica
Analisi a livello ASA nella prospettiva statica
- L’analisi della struttura del settore
- La rete del valore
- Le risorse e le competenze aziendali nella sostenibilità del
vantaggio competitivo
- Costruire e sostenere un vantaggio competitivo di
differenziazione
- Le strategie incentrate sul vantaggio di costo
Analisi strategica a livello ASA nella prospettiva dinamica
- L’analisi della evoluzione del settore
- L’analisi dinamica delle risorse e delle competenze
Valutazione della strategia: principi e strumenti
EVENTUALI SEMINARI
Sono previste testimonianze di imprenditori.
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
- G. INVERNIZZI (a cura di), Strategia e Politica Aziendale –
Testi, Milano, McGraw-Hill, 2004.
- G. INVERNIZZI (a cura di), Strategia e Politica Aziendale –
Casi, Milano, EGEA, 2004.
MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI
V. CODA, L’orientamento strategico dell’impresa, Torino, Utet,
1988.
MODALITA’ D’ESAME:
Esame orale.
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
Martedì, ore 17.30 – Ufficio n°. 19 in via Monte Generoso 71 - Varese
RECAPITI
Email: [email protected]
Telefono ufficio (0332) 39.5530
Tecniche di Previsione Economica
DOCENTE: Dott. Alessandro Rossi
PRESENTAZIONE DEL CORSO
128
Il corso si propone di fornire alcuni strumenti matematici necessari
per analizzare e prevedere serie storiche economiche. In particolare,
dopo aver rivisto alcuni concetti probabilistici di base –variabili
aleatorie, distribuzioni di probabilità, momenti, proiezioni lineari,
processi stocastici ed equazioni lineari alle differenze-, si definisce e
si motiva l’analisi delle serie storiche. In seguito si introduce il
concetto di stazionarietà –forte e debole- ed il teorema di Wold:
concetto chiave dell’intero corso. Il resto dell’insegnamento è
incentrato sullo studio dei processi ARIMA, dove l’intero ciclo
d’identificazione (tramite ACFs e PACFs), stima (equazioni di YuleWalker e metodo di massima verosimiglianza), e diagnostica (test
d’incorrelazione e normalità dei residui), è sviluppato con un certo
dettaglio. Infine si descrivono le proprietà salienti di alcuni processi
stocastici integrati – random walk, local linear trend etc,. Il corso si
conclude spiegando brevemente l’effetto dell’ aggregazione di
processi ARIMA (structural time-series models) e la loro forma
“ridotta”.
BIBLIOGRAFIA
1. Dispense curate dal docente. Disponibili on-line all’indirizzo:
PROGRAMMA
i. Concetti di base: variabili aleatorie, distribuzioni di
probabilità, momenti, proiezioni lineari, processi stocastici,
equazioni lineari alle differenze;
ii. Analisi delle serie storiche: definizioni e scopo.
iii.
Processi stazionari, predizioni lineari ed il teorema di Wold.
iv. Introduzione ai Processi ARMA: processi MA e AR.
v.
Processi ARMA in pratica: specificazione, stima e diagnostica.
vi. Non-stazionarietà e modelli ARIMA.
vii. Aggregazione di processi ARIMA.
Teoria delle Decisioni
ESERCITAZIONI
Risoluzione d’esercizi a cura del docente- 4 ore.
http://www.jrc.cec.eu.int/uasa/doc/Insubria/06-07
2. J.D. Hamilton (1994): Time Series Analysis. Princeton
University Press.
3. A.C. Harvey (1981): Time Series Models. Hervester
Wheatsheaf.
MODALITÀ D’ESAME
Scritto basato sulla risoluzione di esercizi.
RICEVIMENTO STUDENTI
Contattare il numero 0332 789724
e-mail: [email protected]
http://www.jrc.cec.eu.int/uasa/doc/Insubria/06-07
Docente:Prof.ssa Elena Molho
Il corso intende fornire alcune conoscenze di base di teoria delle
decisioni rilevanti per le applicazioni economiche e finanziarie. Dopo
una presentazione degli strumenti matematici necessari, si tratteranno
le decisioni individuali in ambito certo e in condizioni di rischio e di
incertezza. Verrà inoltre presentato qualche elemento di teoria della
scelta sociale.
PROGRAMMA DEL CORSO
1. Relazioni binarie: relazioni d’equivalenza, relazioni d’ordine.
Preferenza stretta, preferenza debole e indifferenza. Scelta e
129
preferenze rivelate. Teoria dell’utilità in ambito certo. Proprietà
della funzione di utilità: continuità, monotonia, quasiconcavità.
2. Teoria della scelta sociale. Ordinamento paretiano e efficienza. La
funzione di scelta sociale. La funzione di benessere sociale. I
teoremi del benessere. Regole di scelta sociale. Il teorema di
impossibilità di Arrow.
3. Scelte in condizioni di rischio. L’utilità secondo von NeumannMorgenstern: assiomi e costruzione della funzione d’utilità.
Dominanza stocastica e assiomatizzazione alternativa. Certo
equivalente. Premio per il rischio e avversione al rischio assoluta e
relativa: l’indice di de Finetti, Arrow e Pratt. Generalizzazione alle
distribuzioni con densità continua. Applicazioni: domanda di
assicurazioni e domanda di attività finanziarie.
4. Scelte in condizioni di incertezza. L’approccio di Savage. La
teoria di Anscombe e Aumann. Critiche e paradossi: il paradosso
di San Pietroburgo, i paradossi di Allais, i paradossi di Ellsberg,
altri problemi. La prospect theory di Kahneman e Tversky.
RICEVIMENTO STUDENTI: vedi pagina web del docente.
Email: [email protected]
TESTI CONSIGLIATI
- Kreps, D., Corso di Microeconomia, Il Mulino, Bologna, 1993 –
Cap.2 (Par. 1), Cap. 3, Cap. 5.
- Castagnoli-Peccati, La Matematica in Azienda: Strumenti e Modelli,
Vol. 5 – Incertezza e dintorni, EGEA, Milano, 1996 – Cap. 2.
- Materiale integrativo sulle relazioni binarie, sul modello di Savage e
sui paradossi.
Gli studenti non frequentanti prendano contatto con il docente (in
orario di ricevimento o per e-mail all’indirizzo [email protected])
MODALITA’ D’ESAME:
L’esame consiste in una prova scritta il primo appello e in una prova
orale negli appelli successivi.
130
Temi Avanzati
(6/8 ore = 1 credito universitario formativo)
OBIETTIVI DEL CORSO.
I corsi “temi avanzati” si propongono di offrire elementi di
conoscenza su tematiche avanzate relative a singole aree disciplinari
illustrando in modo approfondito alcune linee di indagine su cui si
concentra la ricerca nelle singole aree disciplinari. Lo scopo è quello
di presentare allo studente possibili linee di indagine e di
approfondimento e le metodologie disponibili per la impostazione di
un lavoro di ricerca finalizzato alla stesura della tesi di laurea
specialistica.
PROGRAMMA DEL CORSO
I corsi di temi avanzati potranno presentare differenze
nell’impostazione. Tuttavia la caratteristica comune è quella di essere
corsi di tipo seminariale, tenuti sotto la responsabilità di un docente
della facoltà anche da esperti, professionisti e studiosi della materia.
Il programma dettagliato dei singoli corsi e il calendario dei relativi
seminari saranno comunicati con successivo avviso
MODALITÀ D’ESAME
Saranno comunicate in seguito. È possibile che si scelgano modalità
di accertamento differenti dal tradizionale esame a fine corso.
Verrà invece accertata la presenza – ai fini dell’acquisizione dei
crediti relativi - attraverso la compilazione di apposito registro.
131
Insegnamenti che verranno attivati solo se scelti da almeno 5
studenti
Economia dell’Innovazione
Docente: Prof. Fabio Montobbio
PRESENTAZIONE DEL CORSO:
Il corso analizza il ruolo della scienza, dell’innovazione tecnologica e
della diffusione nelle economie contemporanee. In particolare
analizza le fonti dell’innovazione, il modo attraverso cui le nuove
tecnologie si diffondono e le principali caratteristiche dell’impresa
innovativa. Le relative questioni di policy sono: la promozione delle
spese in Ricerca e Sviluppo pubbliche e private, la proprietà
intellettuale in un mondo globale e con beni ad alta intensità di
conoscenza e creatività (musica, software, prodotti farmaceutici) e
infine la scelta degli standard tecnologici. Il corso analizzerà queste
problematiche economiche anche in relazione al sistema innovativo
italiano.
PROGRAMMA DEL CORSO:
- Introduzione: concetti base e definizioni. Le questioni chiave di
economia dell’innovazione.
- Innovazione e dinamica industriale: i modelli classici,
l’interazione strategica, progresso tecnologico endogeno, la
diffusione, la concorrenza fra diverse tecnologie e diversi
standard.
- Economia della scienza: incentivi economici e ricerca scientifica,
ricerca di base e attività economica, il mercato del lavoro degli
scienziati.
- Politica per l’innovazione: l’economia della proprietà intellettuale
(copyright e brevetti), sostegno alla ricerca di base, il sistema
innovativo nazionale italiano
BIBLIOGRAFIA:
Il testo di riferimento è:
Malerba (2000); Economia dell’innovazione, Carocci.
Il corso si baserà soprattutto su specifici articoli che verranno
distribuiti durante il corso.
MODALITÀ D’ESAME: sono previste valutazioni durante il corso e
un esame scritto.
RICEVIMENTO STUDENTI:
http://eco.uninsubria.it/webdocenti/fmontobbio/ric2.htm
E-mail: [email protected]
Economia e Psicologia Etica
DOCENTE: Prof. Michele Bernasconi
Il corso introduce alcune tematiche di cui si occupa un nuovo filone di
ricerca in economia, che studia le decisioni economiche degli
individui e le loro conseguenze tenendo presente l’ampio spettro di
motivazioni psicologiche, fatte di impulsi, istinti, passioni e anche
distorsioni o illusioni, che possono influenzare e condizionare le
decisioni medesime. Temi di analisi riguardano tratti psicologici degli
individui come: edonismo, altruismo, etica personale, pessimismo e
ottimismo, capacità cognitive, amor proprio, impazienza. Il significato
di tradizionali nozioni economiche come equilibrio, scelte razionali,
comportamenti strategici, massimizzazione del benessere individuale
e sociale, fallimenti dei mercati, saranno riesaminati alla luce di tali
fenomeni.
132
Varie letture copriranno parti diverse del corso. Alcune letture saranno
in inglese. Oltre alle letture, sarà importante seguire il corso e basarsi
sulle discussioni condotte a lezione e sulla pagina web che verrà
predisposta per il corso.
Family Business
DOCENTE: Prof.ssa Daniela Montemerlo
PRESENTAZIONE DEL CORSO:
Il corso di Family Business tratta i caratteri originali e le dinamiche
evolutive delle aziende familiari, approfondendo sia le problematiche
proprietarie, di governo e di gestione strategica dell’impresa che le
problematiche di governo della famiglia. Il corso si articola in 80 ore
di lavoro in aula, suddivise tra lezioni e discussioni di casi aziendali
PROGRAMMA DEL CORSO
• Le aziende familiari: diffusione, caratteri originali, dinamiche
evolutive
• I valori e i principi chiave di buon funzionamento delle aziende
familiari
• Le strategie competitive delle aziende familiari e i processi di
crescita
• Le strategie organizzative delle aziende familiari, i processi di
managerializzazione e lo sviluppo professionale dei giovani
familiari
• Le strategie di governance e il ruolo dei consigli di
amministrazione
• Le strategie proprietarie
• I processi di ricambio generazionale
•
•
Il governo della famiglia
Discussione di casi
TESTI D’ESAME:
• D. Montemerlo, Il governo delle imprese familiari. Modelli e
strumenti per gestire i rapporti tra proprietà e impresa, EGEA,
2000
• G. Corbetta (a cura di), Capaci di crescere, Egea, Milano, 2005
MODALITÀ D’ESAME
L’esame consiste in una prova scritta per il primo appello e in una
prova orale per gli appelli successivi.
RICEVIMENTO STUDENTI
Il ricevimento studenti è settimanale e sarà comunicato all’inizio del
corso.
RECAPITI
[email protected]
Finanza Assicurativa
DOCENTE: Dott.ssa Giovanna Redaelli
OBIETTIVO DEL CORSO:
Il corso si propone un duplice obiettivo. Da un lato, si affronta il
problema della valutazione del business assicurativo; dall’altro, si
considerano i prodotti assicurativi come strumenti di gestione del
rischio: in particolare, i prodotti del ramo vita sono visti come
alternativa di investimento nella definizione del portafoglio ottimale
133
(in termini di trade off rischio-rendimento) di un operatore; i prodotti
assicurativi danni, invece, sono utilizzati nella definizione delle
strategie ottimali per la copertura delle varie tipologie di rischio alle
quali è esposta un’impresa (finanziaria e non).
PROGRAMMA:
1. I prodotti assicurativi:
a. polizza vita tradizionali: cenni di matematica attuariale
per l’analisi quantitativa delle principali tipologie di
prodotti assicurativi sulla vita; analisi delle opzionalità
implicite e dei principali fattori di rischio
b. prodotti ad elevato contenuto finanziario (unit e index
linked)
c. assicurazioni contro i danni: determinazione del premio
e delle riserve
2. La valutazione delle riserve tecniche di una compagnia di
assicurazioni caso vita:
a. Approccio attuariale standard
b. Approccio finanziario
c. Cosa cambia con il passaggio agli IAS
3. Utilizzo dei prodotti assicurativi
a. come opportunità di impiego della ricchezza per
investitori retail
b. nella copertura dei rischi di impresa (assicurazioni
danni)
PREREQUISITI
- matematica per l’economia
- economia degli intermediari finanziari e del mercato mobiliare
- matematica finanziaria
- statistica, calcolo delle probabilità
- equazioni differenziali, processi stocastici
-
modelli di valutazione in tempo continuo
Finanza dell’Innovazione
DOCENTE: Prof. Luigi Jemoli
PRESENTAZIONE DEL CORSO:
Il corso si propone di illustrare gli strumenti e le tecniche utilizzabili
dalle imprese per finanziare l’innovazione, sia tecnologica che
strategica.
Verranno analizzati gli strumenti per il reperimento di capitale di
rischio, con particolare attenzione all’attività di venture capital, una
parte del corso sarà dedicata all’analisi delle modalità di intervento
degli Enti Pubblici a sostegno dell’innovazione aziendale.
Il corso sarà integrato con testimonianze e seminari di presentazione
di casi aziendali.
PROGRAMMA DEL CORSO
- Innovazione e finanza
- Business Angels, Venture Capital
- Fondi chiusi
- I mercati a supporto della crescita aziendale
- Interventi degli Enti Pubblici
- Innovazione e spin-off universitari
- Venture Philantropy
- La costruzione di un Business Plan
- Casi e testimonianze aziendali
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
I testi di riferimento verranno indicati durante il corso.
134
MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI
- Lipparini A. – Lorenzoni G., Imprenditori e imprese. Idee, piani,
processi, Il Mulino, 2000.
- Rhonda Abrams, The Successful Business Plan: Secrets and
Strategies, Running R. Media, 2003.
MODALITA’ D’ESAME:
Studenti frequentanti
Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta e orale) sui
temi trattati durante le lezioni e sui case studies e sui papers discussi
in aula.
Studenti non frequentanti
Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta e orale)
basata su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento.
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e
durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in
volta.
RECAPITI:
[email protected]
Gestione di Portafoglio Applicata
DOCENTE: Prof. Massimo Guidolin
DESCRIZIONE DEL CORSO
Questo corso fornisce elementi applicati della teoria statica e dinamica
delle scelte ottime di portafoglio. La prima parte si concentra in
profondità sulla classica teoria media-varianza dell’allocazione statica
(uni-periodale) di portafoglio, affrontandone sia aspetti pratici ed
applicativi (per esempio, la gestione di portafogli basati su un grande
numero di attività e l’impatto dei costi di transazione), sia le moderne
estensioni (scelte di portafoglio robuste, il ruolo di momenti superiore
al secondo, etc.). Dopo una breve rassegna di alcuni concetti di base
di econometria finanziaria e teoria delle previsioni, il corso procede ad
esaminare i risultati disponibili per scelte di portafoglio dinamiche in
contesti in cui i rendimenti delle attività finanziarie sono prevedibili. I
casi di prevedibilita’ lineare del premio al rischio (in media),
previdibilità nella varianza (e nelle correlazioni), e di presenza di
regimi vengono affrontati ed alcune applicazioni pratiche discusse.
Inoltre il corso illustra sia metodi numerici in tempo discreto, metodi
di approssimazione, ed infine metodi in tempo continuo. Il corso si
chiude con una discussione dell’interazione tra scelte di portafoglio e
di consumo in modelli del ciclo vitale popolari nella moderna teoria
macroeconomica, con i conseguenti riflessi per le decisioni di
accumulo e pensionamento, e quindi per la gestione pratica dei
portafogli assicurativi e dei fondi pensione.
MATERIALI DEL CORSO
Le lezioni saranno organizzate attorno la proiezione e discussione
(interattiva!) del materiale del corso, rappresentato da dei lucidi. I
lucidi verranno resi disponibili (prima delle lezioni, quando possibile)
attraverso la pagina web del corso. I lucidi sono in inglese, anche se le
lezioni si svolgeranno in italiano, che rimane la lingua ufficiale del
corso. Durante le lezioni, e’ possibile che i lucidi vengano integrati da
esempi e dimostrazioni matematiche, quando resi necessari della
discussione in aula. Quindi si consiglia caldamente la presenza alle
135
lezioni. Inoltre esistono due libri di testo che possono rappresentare
un’utile lettura:
• John Campbell, and Luis Viceira, Strategic Asset Allocation ,
Oxford University Press, 2002.
• Frank J. Fabozzi, Sergio M. Focardi, Petter N. Kolm, Financial
Modeling of the Equity Market: From CAPM to
Cointegration, Wiley and Sons, 2006 (ISBN: 0470037695).
Questi libri sono disponibili nella biblioteca di Facoltà e sono
(ovviamente) in Inglese.
MODALITÀ D’ESAME
Verrà applicato il seguente schema di valutazione:
- 20% Presentazione orale di un paper scelto in una lista resa
disponibile all’inizio del corso.
- 50% Un esercizio empirico che replichi (con variazioni e
semplificazioni minori, ovvero su un differente data set) un
paper scelto da una lista resa disponibile all’inizio del corso.
- 30% Un esame finale su tutto il materiale con domande di
natura generale su concetti e contenuti del corso.
SOFTWARE
I programmi che implementano le nozioni del corso dovranno essere
sviluppati in Gauss. Gauss e’ un pacchetto di programmazione
statistico-matematica di notevole potenza e flessibilità che oggi trova
ampia utilizzazione presso gli uffici studi delle banche nelle maggiori
piazze finanziarie mondiali. L’interfaccia di programmazione
statistico-algebrica fornita da Gauss semplifica considerevolmente i
compiti di programmazione rispetto linguaggi più tradizionali, quali
C, C++ o Fortran. Gauss sarà disponibile al momento opportuno nella
rete di Facoltà.
PROGRAMMA DETTAGLIATO DEL CORSO
1. Introduzione a Gauss.
Appunti di lezione (lec1).
“A Gauss Primer” di Curt Wells.
2. Teoria classica delle scelte di portafoglio: analisi media-varianza
“miope”.
Appunti di lezione (lec2).
Campbell & Viceira, cap. 2.
Fabozzi, Focardi, Kolm, cap. 2.
3. Analisi media varianza in pratica: costi di transazione ed altre
“frictions”.
Appunti di lezione (lec3).
Fabozzi, Focardi, Kolm, capp. 3, 4, 6.
4. Il ruolo dei momenti superiore a media e varianza.
Appunti di lezione (lec4).
Fabozzi, Focardi, Kolm, cap. 5.
5. Scelte di portafoglio in presenza di incertezza;scelte di
portafoglio ”robuste”.
Appunti di lezione (lec5).
Fabozzi, Focardi, Kolm, capp. 8-9.
6. Modelli dinamici di previsione.
Appunti di lezione (lec6).
Fabozzi, Focardi, Kolm, capp. 10-12.
7. Teoria delle scelte di portafoglio in presenza di previdibilità
lineare dei rendimenti: metodi numerici.
Appunti di lezione (lec7).
Barberis, N., 2000, Investing for the Long Run When Returns
Are Predictable, Journal of Finance, 55, 225-264.
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Detemple J., R., Garcia, and M., Rindisbacher, 2003, A Monte
Carlo Method for Optimal Portfolios, - Journal of Finance, 58,
401-446.
Fabozzi, Focardi, Kolm, cap. 15.
8. Teoria delle scelte di portafoglio in presenza di previdibilita’
lineare dei rendimenti: metodi di approssimazione.
Appunti di lezione (lec8).
Campbell & Viceira, capp. 3-4.
Fabozzi, Focardi, Kolm, cap. 15.
9. Teoria delle scelte di portafoglio in presenza di previdibilità
lineare dei rendimenti: metodi in tempo continuo.
Appunti di lezione (lec9).
Campbell & Viceira, cap 5.
Chacko, G. and L., Viceira, 2000, Dynamic Consumption and
Portfolio Choice with Stochastic Volatility in Incomplete
Markets, NBER working paper No. 7377.
Guidolin, M., and F., Na, 2006, How Important Are Emerging
Markets in International Portfolio Diversification? Evidence
from a Dynamic Asset Allocation Model with Regime Shifts,
Federal Reserve Bank of St. Louis working paper No. 2006-89
Kim, T.,S., and E., Omberg, 1996, Dynamic Nonmyopic
Portfolio Behavior, Review of Financial Studies, 9, 141-161.
10. Teoria delle scelte di portafoglio in presenza di previdibilità nonlineare dei rendimenti; modelli con regimi markoviani.
Appunti di lezione (lec10).
Ang A., and G., Bekaert, 2002, International Asset Allocation
with Regime Shifts, Review of Financial Studies, 15, 11371187.
Guidolin, M., and A., Timmermann, 2005, Economic
Implications of Bull and Bear Regimes in UK Stock and Bond
Returns, Economic Journal, 115, 111-143.
Guidolin, M., and A., Timmermann, 2006, International Asset
Allocation under Regime Switching, Skew and Kurtosis
Preferences, Federal Reserve Bank of St. Louis working paper
No. 2005-075B
Fabozzi, Focardi, Kolm, cap. 16.
11. Scelte di portafoglio e di consumo nell’ambito del ciclo vitale.
Appunti di lezione (lec11).
Campbell & Viceira, capp. 6-7.
(Teoria dei Mercati e delle Istituzioni Finanziarie)
Economia Monetaria – corso progredito
DOCENTE: Prof. Giancalo Bertocco
Il corso si propone di offrire agli studenti della laurea specialistica e in
particolare a quelli del corso di laurea in Economia Banca e Finanza
un’occasione per riflettere sul ruolo della struttura finanziaria alla luce
di quei contributi della teoria economica che sottolineano la non
neutralità delle grandezze finanziarie.
1. Alcuni aspetti della teoria keynesiana della moneta e delle
istituzioni finanziarie.
1.1 Moneta e incertezza in Keynes.
1.2 Credito e intermediari finanziari nell’analisi di Tobin.
1.3 La teoria dell’endogeneità della moneta e del credito: Kaldor e i
Post keynesiani.
1.4 Credito e intermediari finanziari nell’approccio delle asimmetrie
informative.
1.5 Struttura finanziaria e instabilità nell’analisi di Minsky.
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2. Struttura finanziaria e sviluppo economico
2.1 Il principio della neutralità della moneta e della struttura
finanziaria (Wicksell, Friedman e la Nuova Macroeconomia classica).
2.2 Struttura finanziaria e sviluppo economico: il recupero di
Schumpeter nell’analisi di Rajan e Zingales.
2.3 Struttura finanziaria e sviluppo economico in una prospettiva
storica: l’approccio di Gerschennkron.
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BIBLIOGRAFIA: testi consigliati:
- J.M. Keynes: The General Theory of Employment, Quarterly
Journal of Economics, 1937, February, trad. it. In B.Ingrao, F.
Ranchetti ( a cura di): Il Mercato nel Pensiero Economico, Hoepli,
1996.
- J. Tobin (1961), Money, capital and other stores of value, The
American Economic Review, Papers and Proceedings, 51, pp. 2637.
- J. Tobin (1963), Commercial banks as creators of money, in:
Carson, D. and Irwin, D. (eds.), Banking and Monetary Studies,
edited by Carson, D. for the Comptroller of the Currency,
Homewood, Illinois: R.D. Irving, pp.408-419; reprinted
in:
Tobin, J. and Hester, D. (eds.), Financial Markets and Economic
Activity, J. Wiley & Sons, New York, 1967.
- N. Kaldor, J. Trevithick: A Keynesian Perspective on Money,
Lloyds Bank Review, 1981; trad. it. in: N.Kador, Occupazione,
Inflazione, Moneta e Tassazione, Einaudi, 1986.
- N. Kaldor: How Monetarism Failed, Challange1985; trad. it. in:
N.Kador, Occupazione, Inflazione, Moneta e Tassazione, Einaudi,
1986.
- G. Bertocco: The New Keynesian Monetary Theory; a Critical
Analysis, Studi Economici, n° 83, 2004, pp. 65-94.
-
-
-
G. Bertocco: The Role of Credit in a Keynesian Monetary
Economy, Review of Political Economy; 17, 4, 2005, pp. 489512.
H. Minsky: Can it Happper Again? Essays on Instability and
Finance, 1982; trad. It. Potrebbe Ripetersi?, Einaudi, 1984.
J. Schumpeter: The Theory of Economic Development, cap. 2,
1912; trad it. Teoria dello sviluppo Economico, cap. 2, Il
Fenomeno Fondamentale dello Sviluppo Economico.
R. Rajan, L. Zingales: Saving capitalism from capitalists, 2003;
trad. it. Salvare il capitalismo dai capitalisti, Einaudi, 2004
G. Bertocco: The Characteristics of a Monetary Economy: A
Keynes-Schumpeter approach; Cambridge Journal of Economics,
2006.
A. Gerschenkron: Economic Backwardiness in Historical
Perspective, 1962; trad. it.: Il probelma Storico dell’Arretratezza
Economica, Einaudi, 1965.
Nota
La frequenza dei corsi di Econometria permette di conoscere gli
strumenti che consentono di analizzare i risultati della grande quantità
di lavori che studiano dal punto di vista empirico, l’impatto dello
sviluppo dei sistemi finanziari sul processo di crescita dei sistemi.
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