GUIDA DELLA FACOLTA’ DI ECONOMIA ANNO ACCADEMICO 2006/07 PROGRAMMI D’ESAME * materiale non disponibile http://www.eco.uninsubria.it/ http://www.eco.uninsubria.it/docenti.htm Indice Alfabetizzazione Informatica Alfabetizzazione Informatica (Corso Part-time) Calcolo delle Probabilità Diritto Amministrativo Diritto Commerciale B Diritto Commerciale B (Corso Part-time) Diritto dell’Economia Diritto degli Scambi Internazionali Diritto del Lavoro Diritto dell’Unione Europea Diritto delle Imprese e delle Società Diritto Fallimentare Diritto Processuale Tributario Diritto Pubblico Progredito Diritto Pubblico Progredito (Corso Part-time) Diritto Tributario A Diritto Tributario A (Corso Part-time) Diritto Tributario B Econometria Econometria dei Mercati Finanziari A Economia Aziendale Economia Aziendale (Corso Part-time) Economia degli Intermediari Finanziari Economia degli Intermediari Finanziari A (Corso Part-time) Economia degli Intermediari Finanziari B (Economia Bancaria) Economia dei Mercati Monetari e Finanziari A Economia dei Mercati Monetari e Finanziari B Economia del Mercato Mobiliare B Economia dell’Unione Europea Economia della Tassazione 3 4 5 5 6 6 8 8 9 10 10 11 12 13 14 15 15 16 17 17 18 19 21 23 25 27 28 30 32 32 1 Economia dello Sviluppo Economia e Gestione delle Imprese Economia e Gestione delle Imprese A Economia e Gestione delle Imprese A (Corso Part time) Economia e Gestione delle Imprese B Economia e Gestione delle Imprese B (Corso Part time) Economia e Gestione delle Imprese Internazionali Economia Industriale Economia Internazionale A Economia Monetaria Economia Regionale A Finanza Aziendale A Finanza Aziendale A (Corso Part-time) Finanza Aziendale B Finanza Aziendale Internazionale Finanziamenti di Aziende Finanziamenti di Aziende (Corso Part-time) Gestione dei Rischi Idoneità Informatica Informatica di Base B (Corso Part-time) Istituzioni di Diritto Privato Istituzioni di Diritto Privato (Corso Part-time) Istituzioni di Diritto Pubblico Istituzioni di Diritto Pubblico (Corso Part-time) Istituzioni di Diritto Pubblico B (Corso Part-time) Istituzioni di Diritto Tributario Istituzioni di Macroeconomia Istituzioni di Ragioneria Istituzioni di Ragioneria (Corso Part-time) Lingue Straniere Lineamenti di Diritto Commerciale Macroeconomia A (Corso Part-time) 33 34 36 37 38 38 39 41 42 43 45 46 47 48 49 51 52 54 55 55 56 58 59 61 62 62 63 64 65 67 83 83 Macroeconomia Internazionale Macroeconomia Progredita Marketing A Marketing A (Corso Part-time) Marketing Internazionale Matematica Matematica A (Corso Part-time) Matematica B (Corso Part-time)* Matematica per l’Economia Matematica Finanziaria Matematica Finanziaria A Matematica Finanziaria A (Corso Part-time) Matematica Finanziaria B Microeconomia Microeconomia A (Corso Part-time) Microeconomia B (Corso Part-time) Modelli Finanziari a Tempo Continuo Organizzazione Aziendale A Organizzazione Aziendale A (Corso Part-time) Organizzazione Aziendale B (Sistemi Informativi) Organizzazione del Lavoro Politica Economica Politica Economica Regionale Principi di Programmazione Informatica Ragioneria (B) Ragioneria (B) (Corso Part-time)* Ragioneria Avanzata A Ragioneria Avanzata A (Corso Part-time) Ragioneria Avanzata B Revisione Contabile Ricerca Operativa Scienza delle Finanze (A) 84 86 87 89 90 92 92 93 93 94 94 94 95 96 96 97 98 100 100 101 103 105 106 107 107 109 109 110 112 113 114 114 2 Scienza delle Finanze A (Corso Part-time) Sistemi Finanziari Comparati Sociologia Statistica di Base (Statistica Descrittiva) Statistica di Base (Corso Part-time) Statistica Inferenziale Statistica Inferenziale (Corso Part-time) Statistica per l’Impresa Storia Economica (1° ANNO) Storia Economica (3° ANNO) Storia Economica (Corso Part-time) Strategia e Politica Aziendale Tecniche di Previsione Economica Teoria delle Decisioni Temi Avanzati Insegnamenti che verranno attivati solo se scelti da almeno 5 studenti Economia dell’Innovazione Economia e Psicologia Etica Family Business Finanza Assicurativa Finanza dell’Innovazione Gestione di Portafoglio Applicata (Teoria dei Mercati e delle Istituzioni Finanziarie) Economia Monetaria – corso progredito 115 116 118 119 121 121 122 124 124 125 126 127 128 129 131 132 132 132 133 133 134 135 137 Alfabetizzazione Informatica DOCENTE: Dott. Ing. Accursio Giordano PRESENTAZIONE DEL CORSO Considerate l’eterogenea provenienza e di formazione degli allievi, il corso si propone di uniformare le conoscenze informatiche di base degli allievi medesimi e di fornire le conoscenze utili e conformi ai corsi di Laurea della Facoltà di Economia. Il corso riguarda: • Generalità su hardware e software • Reti e posta elettronica • Videoscrittura • Foglio elettronico • Presentazioni Il corso è svolto in 36 ore, equamente ripartite fra lezioni frontali ed esercitazioni. PROGRAMMA: • Struttura generale di un elaboratore elettronico secondo il modello di Von Neumann. • Desktop e menu di Avvio. • Costruzione e gestione di files e cartelle. • Documenti come forma di comunicazione, definizione di ipertesto. • Programmi di videoscrittura. • Schermata iniziale e barre principali dei comandi. • Documenti: creazione di documenti ed apertura di documenti esistenti. • Inserzione, modifica e formattazione del testo. • Formattazione di caratteri, paragrafi, sezioni del documento. • Stili di carattere e paragrafo. 3 • • • • • • • • Strutturazione di un documento. Costruzione di un sommario a partire dalla struttura del documento. Programmi di presentazione. Schermata iniziale e barre principali dei comandi. Nuova presentazione ed apertura di una presentazione esistente. Diapositive (slides) e loro layout. Organizzazione e progettazione di una presentazione. Effetti d’animazione e di transizione. Le esercitazioni sono svolte in laboratorio con l’assistenza del docente; l’esame prevede una prova pluridisciplinare che coinvolge gli argomenti ed i programmi trattati. Alfabetizzazione Informatica (Corso Part-time) DOCENTE: Dott. Ing. Accursio GIORDANO PRESENTAZIONE DEL CORSO Vista l’eterogenea provenienza e formazione degli allievi, il corso si propone di uniformare le conoscenze informatiche di base degli allievi medesimi e di fornire le conoscenze utili e conformi ai corsi di Laurea della Facoltà di Economia. I corsi riguardano: • Generalità su hardware e software • Reti e posta elettronica • Videoscrittura • Foglio elettronico • Presentazioni Il corso è svolto in 12 ore; dato il carattere intensivo del corso, le lezioni e le esercitazioni sono svolte contestualmente ed in laboratorio. PROGRAMMA DEL CORSO • Struttura generale di un elaboratore elettronico secondo il modello di Von Neumann • Desktop e menu di Avvio • Costruzione e gestione di files e cartelle • Documenti come forma di comunicazione, definizione di ipertesto. • Programmi di videoscrittura • Schermata iniziale e barre principali dei comandi • Documenti: creazione di documenti ed apertura di documenti esistenti • Inserzione, modifica e formattazione del testo • Formattazione di caratteri, paragrafi, sezioni del documento • Strutturazione di un documento, cenni sugli stili • Costruzione di un sommario a partire dalla struttura del documento • Foglio elettronico • Schermata iniziale e comandi generali • Righe, colonne, celle • Fogli di calcolo e fogli-grafico • Organizzare i dati • Formati numerici delle celle • Formule • Selezione, modifica, spostamento di celle • Riferimenti fissi e relativi delle celle 4 • Grafici: tipi, creazione, modifica, inserimento di linee di tendenza MODALITÀ D’ESAME. L’esame prevede una prova a risposta multipla che coinvolge gli argomenti ed i programmi trattati. BIBLIOGRAFIA. Dispensa sulle generalità hardware e di reti. Manuali d’uso dei programmi trattati. RICEVIMENTO STUDENTI Si vedano le pagine web di Facoltà del docente. Nelle medesime pagine sono reperibili ulteriori notizie e l’indirizzo e-mail del docente per comunicazioni e chiarimenti. Calcolo delle Probabilità (Processi Stocastici) DOCENTE: Prof. Emanuele Casini PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il corso si propone, dopo una introduzione al calcolo delle probabilità, di fornire alcuni modelli a problemi di tipo economico. PROGRAMMA DEL CORSO: Introduzione alla probabilità: variabili aleatorie, distribuzioni e densità, valore atteso e varianza, legge dei grandi numeri. Modelli economici: il modello binomiale, il modello di Black e Scholes. Testi consigliati: www.dartmouth.edu/~chance/teaching_aids/books_articles/probabilit y_book/amsbook.mac.pdf www.istituti.usilu.net/trojanif/web/Master_USI/Probability_0405/Lect ureNotes/Lecturenotes.pdf RICEVIMENTO STUDENTI: su appuntamento. Indirizzo e-mail: [email protected] Diritto Amministrativo DOCENTE: Prof. Giorgio Grasso COLLABORATORI: Dott. Paolo Zuddas PRESENTAZIONE DEL CORSO L’obiettivo del Corso è di approfondire lo studio del diritto amministrativo, inteso come quella branca del diritto pubblico che “regola (in modo rilevante per i terzi) l’organizzazione della pubblica amministrazione e inoltre l’attività amministrativa da questa esplicata” (Sandulli), cioè come quella disciplina che ha per oggetto lo studio dell’amministrazione nel duplice significato di amministrazione in senso funzionale ed amministrazione in senso organizzativo. Il Corso è strutturato in moduli didattici che tengono conto dell’attivazione dell’insegnamento sia nella laurea triennale, sia nella laurea specialistica, nei due indirizzi di Economia e Management e di Economia e diritto d’impresa. Durante il Corso alle lezioni frontali tradizionali si potranno affiancare alcune lezioni con proiezione di diapositive (power-point), che saranno poi inserite in rete sulla pagina web del docente. Gli studenti, inoltre, potranno svolgere un’esercitazione facoltativa su casi pratici di particolare attualità, utilizzando la piattaforma di elearning dell’Ateneo, alla quale tutte le persone interessate sono 5 invitate ad iscriversi già da ora. La valutazione di tale esercitazione andrà a confluire nella valutazione complessiva dell’esame. lezioni. Negli appelli successivi l’esame si svolgerà in forma orale, eventualmente preceduta da una prova scritta. PROGRAMMA DEL CORSO Gli argomenti che verranno principalmente trattati nella prima parte del Corso riguardano: la definizione dei principi generali del diritto amministrativo e le fonti del diritto amministrativo; l’amministrazione come organizzazione amministrativa e in particolare l’organizzazione amministrativa italiana; l’amministrazione come attività amministrativa e il procedimento amministrativo; gli interventi pubblici nell'economia e i servizi pubblici locali; l’attività di diritto comune della pubblica amministrazione e in particolare l’attività contrattuale; il sistema di giustizia amministrativa e lineamenti del processo giurisdizionale amministrativo. La seconda parte del Corso si indirizzerà al diritto amministrativo per l’impresa, con l’approfondimento di temi quali: l’impresa ed i procedimenti autorizzatori; l’impresa e la privacy; l’impresa e la semplificazione amministrativa; l’impresa e la normativa ambientale. INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO Il prof. Giorgio Grasso riceve di regola, salva diversa comunicazione, il giovedì mattina dalle ore 9.00 alle ore 11.00. MATERIALE DIDATTICO Il testo obbligatorio consigliato è E. Casetta, Compendio di diritto amministrativo, ultima edizione, Milano, Giuffrè. All’inizio del Corso saranno indicate le parti del testo che si potranno omettere nella preparazione dell’esame. Relativamente agli argomenti sul diritto amministrativo per l’impresa saranno indicate all’inizio del Corso alcune letture critiche obbligatorie. MODALITA’ D’ESAME: L’esame nell’appello di fine Corso consiste in una prova scritta, cui può seguire un orale, nelle forme che saranno indicate all’inizio delle RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA, NUMERO DI TELEFONO E EVENTUALI ALTRI RECAPITI: [email protected] tel. 0332-395545 pagina web: http://eco.uninsubria.it/Webdocenti/ggrasso/giorgio.htm Diritto Commerciale B Gli studenti che hanno nel proprio Piano di Studi Diritto Commerciale B dovranno seguire il corso di Lineamenti di Diritto Commerciale (Parte II). Diritto Commerciale B (Corso Part-time) DOCENTE: Dott.ssa Ilaria Capelli PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso è specificamente dedicato allo studio approfondito della disciplina delle società di capitali. Saranno considerate come già acquisite le nozioni relative agli elementi fondamentali del diritto dell’impresa e delle società e le 6 norme principali in materia di impresa individuale, società di persone e società di capitali. Oggetto di analisi saranno i profili relativi all’organizzazione, ai processi decisionali e al finanziamento della s.p.a. e della s.r.l. L’ultima parte del corso sarà dedicata ai gruppi di società e alle operazioni straordinarie. PROGRAMMA DEL CORSO: I – La società per azioni Nozione e costituzione, la dotazione patrimoniale, azioni e obbligazioni (richiamo ai concetti già appresi in occasione del corso di Diritto Commerciale A ed approfondimenti), strumenti finanziari; organizzazione e processi decisionali (l’assemblea, i sistemi di amministrazione e controllo, i bilanci e le modificazioni dell’atto costitutivo). II- La società a responsabilità limitata. Nozione e costituzione; quote di partecipazione e titoli di debito; organizzazione e processi decisionali (le decisioni dei soci, l’amministrazione, conflitto di interessi e responsabilità degli amministratori, il controllo legale dei conti, il bilancio); le modificazioni dell’atto costitutivo. III – Altri tipi di società di capitali: La società in accomandita per azioni; la società europea (SE). IV – I gruppi di società: Le disposizioni generali sui gruppi di società. V – Le operazioni straordinarie: La trasformazione; la fusione; la scissione. VI – Scioglimento e liquidazione delle società di capitali. NOTA Durante le lezioni, che saranno svolte anche grazie all’ausilio della piattaforma di e-learning dell’Ateneo, in modalità “full”, potranno essere utilizzati materiali integrativi, che saranno resi disponibili ai frequentanti. Saranno approfonditi taluni temi particolari, anche mediante materiale didattico ulteriore rispetto al libro di testo, con lo scopo di arricchire le conoscenze di base e di far acquisire un metodo di studio che consenta un approccio critico e non puramente mnemonico alla materia. Potrà essere concordato un programma particolare, con approfondimenti su taluni argomenti, dedicato esclusivamente ai frequentanti (effettivi). Durante le lezioni possono essere rilevate le presenze in aula. Si consiglia agli studenti di frequentare le lezioni muniti di un’edizione aggiornata del codice civile. MODALITÀ DI PREPARAZIONE DELL’ESAME E TESTO CONSIGLIATO. Per preparare l’esame è necessario studiare le norme del codice civile relative alle materie previste nel programma del corso. La preparazione dovrà, quindi, avere come punto di riferimento le norme relative alle materie trattate e, pertanto, è indispensabile l’utilizzo e lo studio, per le parti che interessano, del codice civile aggiornato, completo di leggi collegate. A tale proposito, si consiglia il Codice Civile e leggi collegate curato da De Nova, Zanichelli, ed. 2006. È inoltre necessario studiare un manuale di diritto commerciale. Si indica: Associazione Disiano Preite, Il diritto delle società, a cura di G. Olivieri, G. Presti, F. Vella, Bologna, Il Mulino, 2006 (sarà in vendita a partire da settembre 2006). Altri manuali possono essere utilizzati, purché preventivamente concordati con il docente. Non esistono dispense del corso. Qualunque dispensa od altro materiale didattico sia proposto da terzi, non proviene dall’Università, né è stato visionato o approvato dal docente. 7 MODALITÀ D’ESAME: prova scritta. RICEVIMENTO STUDENTI: lunedì ore 14,30. E-mail: [email protected] Diritto dell’Economia DOCENTE: Dott.ssa Lucia Lopez PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il corso si pone lo scopo di offrire un’analisi esaustiva dei diversi aspetti giuridici connessi al mercato finanziario e si conclude con l’esame della nuova normativa in materia di Tutela del Risparmio e degli Intermediari Finanziari. PROGRAMMA: Cenni storici dell’ordinamento italiano del mercato mobiliare. La nozione di valore mobiliare, strumento finanziario e prodotto finanziario. La disciplina speciale del mercato mobiliare. Le funzioni e poteri delle Autorità di Vigilanza. I servizi e le imprese di investimento. La disciplina degli investitori istituzionali e degli organismi di investimento collettivo del risparmio. L’appello al pubblico risparmio, le sollecitazioni all’investimento, le offerte pubbliche di acquisto, le offerte fuori sede, il collocamento a distanza, la responsabilità da prospetto e il controllo della Banca d’Italia sull’emissione dei valori mobiliari. Le informazioni al mercato , insider trading e manipolazione. La disciplina dei mercati regolamentati. La disciplina delle società con azioni quotate. La legge n. 27 dicembre 2005, 262, “Disposizioni per la tutela del risparmio e la disciplina di mercati finanziari” BIBLIOGRAFIA: R. Costi, Il mercato mobiliare, 4°ed, G. Giappichelli Editore, 2006. Materiale integrativo distribuito in aula. MODALITÀ D’ESAME: Discussione orale. RICEVIMENTO STUDENTI: Lunedì ore 17:30 RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA: [email protected] Diritto degli Scambi Internazionali (Diritto delle Comunità europee – parte speciale) DOCENTE: Dott. Davide Diverio PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso mira a fornire le linee essenziali della disciplina del mercato interno soffermandosi, in particolare, sulle libertà di circolazione previste dal Trattato CE e sulla disciplina degli appalti pubblici. PROGRAMMA DEL CORSO Il corso è strutturato in due moduli. Nel primo verranno esaminati, attraverso ampi riferimenti alla giurisprudenza della Corte di giustizia, i principi comunitari in materia 8 di libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali. Gli studenti frequentanti potranno approfondire singoli casi giurisprudenziali con la predisposizione di brevi relazioni scritte. Il secondo modulo sarà dedicato allo studio della disciplina comunitaria degli appalti pubblici. In particolare, verranno approfonditi i temi dell’ambito di applicazione oggettivo e soggettivo delle direttive in materia di appalti pubblici, della nozione di organismo di diritto pubblico, dell’applicazione del diritto comunitario al fenomeno delle concessioni, degli strumenti di tutela giurisdizionale azionabili dai singoli. MATERIALE DIDATTICO Per la preparazione dell’esame è indispensabile una buona conoscenza delle disposizioni del Trattato CE relative alle libertà fondamentali di circolazione (artt. 23-31; 39-60), delle direttive e delle altre fonti di diritto derivato relative alle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici. Tali testi sono reperibili sul sito internet dell’UE www.europa.eu.int La giurisprudenza comunitaria esaminata a lezione verrà messa a disposizione dal docente nel corso delle lezioni in un’apposita dispensa. Quali testi di riferimento, si consigliano: • per il primo modulo G. STROZZI (a cura di), Diritto dell’Unione europea – Parte Speciale, Torino, Giappichelli, 2005, pp. 1-68; 171-293 o, in alternativa, G. TESAURO, Diritto comunitario, Padova, Cedam, 2005, pp. 379462; 512-583 • per il secondo modulo V. SALVATORE, Diritto comunitario degli appalti pubblici, Milano, Giuffré, 2003 MODALITA’ D’ESAME L’esame è orale. RICEVIMENTO Si rinvia alla pagina web http://www.eco.uninsubria.it/docenti/diverio/ POSTA ELETTRONICA [email protected] Diritto del Lavoro DOCENTE: Prof. Umberto Ferrari Il programma avrà come oggetto l’analisi del corpus di norme che regolano il diritto del lavoro, con riferimento sia ai principi base che alle novità legislative. Durante le lezioni verranno distribuite sia le fotocopie delle norme citate , sia degli schemi per una maggior comprensione della materia . Il corso si svolgerà secondo il seguente programma: 1. Le fonti e la storia: il Codice Civile, la Costituzione, la legislazione speciale, la legislazione dell’emergenza. 2. Il contratto collettivo. 3. Il contratto di lavoro ed i criteri qualificanti il rapporto di lavoro subordinato. 4. I contratti di parasubordinazione: il contratto a progetto. 5. Il contratto a tempo determinato, il contratto a part-time, l’apprendistato, il contratto di formazione lavoro e le novità della legge Biagi. 9 6. Lo svolgersi del rapporto di lavoro : la mansione e la qualifica, l’orario di lavoro, le ipotesi di sospensione del rapporto, la tutela della lavoratrice madre. 7. La sicurezza sul lavoro. 8. La cassa integrazione straordinaria. 9. Il potere disciplinare dell’imprenditore. 10. Il licenziamento individuale e collettivo. 11. L’organizzazione sindacale. 12. Il comportamento antisindacale e la sua repressione. Il quadro istituzionale dell’Unione europea e delle Comunità europee: Consiglio europeo, Consiglio dell’Unione europea, Commissione, Parlamento europeo, Corte dei conti, le istituzioni monetarie e gli organi consultivi. La Corte di giustizia e il Tribunale di Primo grado delle Comunità europee: competenze contenziose e non contenziose. Le norme emanate dalle istituzioni comunitarie. I rapporti fra il diritto comunitario e il diritto degli Stati membri. Il docente si riserva di indicare in un secondo momento i testi di studio. L’esame si svolgerà oralmente. MATERIALE DIDATTICO Per la preparazione dell’esame è indispensabile una buona conoscenza del Trattato CE e del Trattato sull’Unione europea, nelle loro versioni più aggiornate. Tali testi sono reperibili sul sito internet dell’UE www.europa.eu.int Diritto dell’Unione Europea Quale testo di riferimento, si consiglia: F. POCAR, Diritto dell’Unione e delle Comunità europee, Milano, Giuffré, ult. edizione. (Diritto delle Comunità europee – Parte generale) DOCENTE: Dott. Davide Diverio PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti essenziali per comprendere il processo di integrazione europea dalle origini ad oggi. PROGRAMMA DEL CORSO L’evoluzione storica del processo di integrazione europea: dalla Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio ai Trattati di Roma, l’Atto Unico Europeo, il Trattato sull’Unione europea, i Trattati di Amsterdam e di Nizza, il Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa. MODALITA’ D’ESAME L’esame è orale. RICEVIMENTO Si rinvia alla pagina web http://www.eco.uninsubria.it/docenti/diverio/ E-mail: [email protected] Diritto delle Imprese e delle Società DOCENTE: Prof. Sergio Patriarca 10 Dopo una breve introduzione, il corso si occuperà della disciplina dell’imprenditore e dell’impresa, analizzando le fattispecie di imprenditore in generale, dell’imprenditore commerciale e dell’imprenditore agricolo. Una lezione sarà poi dedicata alla disciplina dell’azienda e della sua circolazione. Verrà poi introdotta la nozione di società e il concetto di tipo o modello. Le lezioni successive saranno dedicate alla descrizione della società semplice, quale modello-base delle società personali, nonché allo studio delle società personali commerciali. In quest’ambito, sarà particolarmente enfatizzato l’elemento dei diversi gradi di autonomia patrimoniale propri dei vari modelli societari. Una descrizione dei lineamenti fondamentali della riforma societaria del 2003 farà da introduzione allo studio della disciplina delle società di capitali. Il corso di svilupperà quindi nella descrizione della disciplina propria della s.p.a., iniziando dalla nozione e dal procedimento di costituzione. Particolare attenzione sarà dedicata alla struttura finanziaria della s.p.a., su cui molto ha puntato il legislatore della riforma. Si passerà quindi alla descrizione della struttura organizzativa della s.p.a., con particolare riferimento ai modelli alternativi di amministrazione introdotti dalla riforma. Alcune lezioni saranno dedicate allo studio della s.r.l., destinata nelle intenzioni del legislatore a diventare il modello societario di riferimento per la piccola e media impresa. Qualche cenno sarà dedicato alla s.a.p.a. e ad una rapida descrizione delle società cooperative. La parte finale del corso sarà dedicata alla normativa comune ai vari modelli. In particolare, si descriveranno le norme dedicate ai gruppi di società, per poi passare alle operazioni straordinarie (trasformazione, fusione e scissione). Si tratterà, infine, la disciplina dello scioglimento e della liquidazione delle società di capitali. BIBLIOGRAFIA: Per quanto riguarda la parte del corso relativa a impresa e azienda: DI SABATO, Istituzioni di diritto commerciale, Milano, Giuffré, 2006, pagg. da 1 a 33 e da 44 a 46 Per quanto riguarda le società di persone può essere utilizzato lo stesso manuale (Parte Seconda), oppure il seguente testo: ASSOCIAZIONE DISIANO PREITE, Il diritto delle società, Bologna, Il mulino, 2006, capitoli 1, 2, 3, 15, 16, 17 e 18. Per la parte del corso relativo alle società di capitali e cooperative il testo consigliato è quello dell’ASSOCIAZIONE DISIANO PREITE, limitatamente ai capitoli da 4 a 14 (compreso) e poi 20, 21 e 22. L’esame può essere alternativamente sostenuto, a scelta dello studente, nella forma orale o in forma scritta (saranno proposti quattro argomenti, tre dei quali saranno sviluppati dallo studente nella forma di una breve dissertazione) RICEVIMENTO STUDENTI: Si veda la pagina internet del docente E-mail: [email protected] Diritto Fallimentare DOCENTE: Avv. Umberto Ferrari Il programma avrà per oggetto la legge fallimentare , con un’analisi comparativa fra il testo della legge prima e dopo la riforma del 2006 ; avrà inoltre come oggetto , in modo più generale , la crisi dell’impresa e gli strumenti legislativi ad essa connessi. Durante il corso verranno distribuiti schemi per una maggiore comprensione delle procedure . 11 Il corso si svolgerà secondo il seguente programma: 1. cenni sulla crisi dell’impresa 2. il fallimento ; i presupposti soggettivi ed oggettivi :l’imprenditore commerciale, il piccolo imprenditore , l’imprenditore cessato ,lo stato di insolvenza 3. la sentenza dichiarativa di fallimento ; il procedimento prefallimentare , la sentenza di dichiarazione di fallimento ed i rimedi processuali 4. gli organi del fallimento 5. gli effetti del fallimento per il fallito ; gli effetti per i creditori e per i terzi. 6. i contratti pendenti con particolare attenzione alla compravendita immobiliare 7. la procedura di verifica del passivo : la parte necessaria e la parte eventuale 8. la azione revocatoria fallimentare 9. la liquidazione del patrimonio del fallito 10. la chiusura del fallimento 11. la procedura di concordato preventivo ; presupposti , svolgimento della procedura , risoluzione ed annullamento del concordato . 12. cenni di diritto penale fallimentare Il testo raccomandato per l’esame è Bonfatti – Censoni, Manuale di Diritto Fallimentare , II^ ed. , Cedam, 2007 , con l’eccezione dei § 4,7,8 del cap. II ; § 1,2 del cap. V ; § 4,5,6 della parte I^ del cap. VIII ; cap.XX , cap.XXI , cap. XXII , cap.XXIII . . La parte relativa alla liquidazione dell’attivo ( cap.XI ) e alla ripartizione dell’attivo ( cap. XII) va preparata sulla legge fallimentare e sugli appunti. La parte relativa ai principi generali di diritto penale fallimentare va preparata sugli appunti . E’ possibile preprare l’esame anche sul testo adottato l’anno scorso . Aldo Fiale , Diritto Fallimentare , Ed. Simone 2006 ; il testo, uscito nella immediatezza della riforma, non aiuta , per ovvi motivi , ad un approfondimento della materia. Si consiglia come lettura : o Lino Guglielmucci, La riforma in via d’urgenza della legge fallimentare , Giappichelli 2005 o Sido Bonfatti, Paolo F. Censoni, La riforma della disciplina della revocatoria fallimentare , del concordato preventivo e degli accordi di ristrutturazione , CEDAM, 2006 Per la frequenza al corso è necessario essere in possesso del testo della legge fallimentare e di un Codice Civile aggiornato . L’esame si svolge in forma orale . Diritto Processuale Tributario DOCENTE: Prof.ssa Maria Cristina Pierro Il corso è volto ad illustrare la natura del giudizio tributario nel quadro delle giurisdizioni speciali previste dal nostro ordinamento. In coerenza con le premesse che verranno fissate nelle prime lezioni del corso verranno illustrati i principali elementi della disciplina del giudizio di primo grado: - giurisdizione e competenza; - le parti del processo tributario; - litisconsorzio e intervento; - ricorso e instaurazione del giudizio; - Atti impugnabili - fase del giudizio (esame preliminare e trattazione) - onere della prova e istruttoria processuale; - vicende straordinarie (interruzione sospensione ed estinzione). 12 - sentenza e altri atti della commissione tributaria. - cenni sul giudizio di impugnazione. Il corso sarà strutturato in due parti. La prima parte delle lezioni sarà di carattere istituzionale, e pertanto volta ad inquadrare sotto il profilo teorico il processo tributario. La seconda parte del corso sarà invece finalizzata ad un approfondimento dei temi già trattati ai fini dell’applicazione pratica, con presentazione in classe di ricorsi, istanze di sospensione, analisi della giurisprudenza, ecc. La realizzazione di questa seconda parte del corso si avvarrà della collaborazione del dott. Giuseppe Fazio, presidente di sezione della Commissione tributaria di Varese. Diritto Pubblico Progredito DOCENTE: Dott. Paolo Zuddas PRESENTAZIONE DEL CORSO L’obiettivo del Corso è di offrire agli studenti una trattazione progredita di alcuni degli argomenti studiati nel Corso di Istituzioni di diritto pubblico. In particolare, nell’anno accademico 2006-2007, verranno approfonditi i macrotemi rappresentati dal diritto pubblico regionale e dalla tutela costituzionale dei diritti pubblici soggettivi. Il Corso si baserà su lezioni frontali; si sfrutterà la piattaforma di elearning di Ateneo (Black-board) per lo svolgimento di una esercitazione facoltativa, il cui esito andrà a confluire nella valutazione finale dell’esame. Gli studenti sono invitati già da ora ad iscriversi a tale piattaforma in modalità full. PROGRAMMA DEL CORSO La Parte del Corso dedicata al diritto pubblico regionale riguarderà in particolare: le origini dell’ordinamento regionale italiano; i rapporti tra regionalismo e federalismo; l’organizzazione della Regione; la potestà statutaria; la forma di governo regionale; le funzioni regionali (le funzioni legislative e regolamenatari; le funzioni amministrative; l’autonomia finanziaria); i rapporti Stato Regioni (in particolare il potere sostitutivo statale e i meccanismi di collaborazione); il diritto regionale e la Corte costituzionale. La Parte del Corso dedicata alla tutela costituzionale dei diritti pubblici soggettivi riguarderà in particolare: il costituzionalismo e i diritti fondamentali; i diritti della persona e delle comunità sociali; i diritti economici. MATERIALE DIDATTICO. TESTI CONSIGLIATI: - S. Bartole, R. Bin, G. Falcon, R. Tosi, Diritto regionale. Dopo le riforme, Bologna, Il Mulino, ultima edizione. - G. Rolla, La tutela costituzionale dei diritti, Milano, Giuffrè, ultima edizione. MODALITA’ D’ESAME: L’esame consisterà in una prova scritta, seguita da un’eventuale prova orale. Gli studenti dovranno inoltre dimostrare la conoscenza di una sentenza della Corte costituzionale sulla riforma del Titolo V, secondo le modalità che saranno indicate all’inizio del Corso e pubblicate sulla piattaforma Black-board. INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO L’orario di ricevimento sarà comunicato al termine della prima lezione, e immediatamente pubblicato sulla piattaforma Black-board. 13 RECAPITI: [email protected]; tel. 0332-395553. Diritto Pubblico Progredito (Corso Part-time) DOCENTE: Prof. Giorgio Grasso COLLABORATORI: Dott. Paolo Zuddas PRESENTAZIONE DEL CORSO L’obiettivo del Corso è di offrire agli studenti una trattazione progredita di alcuni degli argomenti studiati nel Corso di Istituzioni di diritto pubblico. In particolare, nell’anno accademico 2006-2007, verranno approfonditi i macrotemi rappresentati dal diritto pubblico regionale, dalla disciplina del procedimento amministrativo e dallo studio di alcuni istituti fondamentali del diritto amministrativo. Metà del Corso si baserà su lezioni frontali; l’altra metà sfrutterà la piattaforma di e-learning di Ateneo (Black-board). Gli studenti sono invitati già da ora ad iscriversi a tale piattaforma in modalità full. In questa parte on-line gli studenti svolgeranno obbligatoriamente attività di esercitazione, che andrà a confluire nella valutazione finale dell’esame. PROGRAMMA DEL CORSO La Parte del Corso dedicata al diritto pubblico regionale riguarderà in particolare: le origini dell’ordinamento regionale italiano; i rapporti tra regionalismo e federalismo; l’organizzazione della Regione; la potestà statutaria; la forma di governo regionale; le funzioni regionali (le funzioni legislative e regolamenatari; le funzioni amministrative; l’autonomia finanziaria); i rapporti Stato Regioni (in particolare il potere sostitutivo statale e i meccanismi di collaborazione); il diritto regionale e la Corte costituzionale. La Parte del Corso dedicata alla disciplina del procedimento amministrativo e ad alcuni istituti fondamentali del diritto amministrativo riguarderà in particolare: l’introduzione metodologica al diritto amministrativo; l’amministrazione come organizzazione e l’amministrazione come attività; le situazioni giuridiche soggettive del diritto amministrativo; gli atti e il procedimento amministrativo alla luce della l. n. 241/1990; l’attività contrattuale della pubblica amministrazione (cenni); lineamenti di giustizia amministrativa. MATERIALE DIDATTICO. TESTI CONSIGLIATI: - S. Bartole, R. Bin, G. Falcon, R. Tosi, Diritto regionale. Dopo le riforme, Bologna, Il Mulino, ultima edizione. Dispense di diritto amministrativo fornite dal docente. Gli studenti dovranno inoltre dimostrare la conoscenza di una sentenza della Corte costituzionale sulla riforma del Titolo V, secondo le modalità che saranno indicate all’inizio del Corso e pubblicate sulla piattaforma di Black-board. MODALITA’ D’ESAME: L’esame consiste in una prova scritta, seguita da un’eventuale prova orale. INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO Il prof. Giorgio Grasso riceve di regola, salvo diversa comunicazione, il giovedì mattina dalle ore 9.00 alle ore 11.00. Per gli studente part-time saranno indicati altri orari di ricevimento in corrispondenza dell’inizio e della fine dell’orario di lezione. 14 RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA, NUMERO DI TELEFONO E EVENTUALI ALTRI RECAPITI: [email protected]; tel. 0332-395545; Pagina web: http://eco.uninsubria.it/Webdocenti/ggrasso/giorgio.htm Diritto Tributario A Corso mutuato da Istituzioni di Diritto Tributario Diritto Tributario A (Corso Part-time) DOCENTE: Prof. Maria Cristina Pierro PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso analizza il sistema tributario italiano con particolare riguardo ai principi costituzionali e comunitari che lo informano, alla struttura dell’obbligazione tributaria (tributo) nonché al procedimento di imposizione e di riscossione dei tributi. Particolare attenzione sarà dedicata all’attività di controllo della dichiarazione, e alle varie modalità di accertamento fiscale. Il corso analizzerà anche le sanzioni amministrative tributarie e il contenzioso tributario al quale saranno dedicate, per un approfondimento e per una conoscenza pratica delle strategie processuali, alcune lezioni (sei ore) tenute dal dott. Gorgoni nell’ambito dei temi avanzati di area giuridica (per il contenuto di queste ultime rinvio alla mia pagina web). PROGRAMMA - Nozioni generali (gli istituti; le fonti; interpretazione e integrazione); - - I princìpi costituzionali e comunitari; Struttura dell'imposta (le fattispecie; l'obbligazione tributaria; i soggetti); Dinamica dell'imposta (il procedimento impositivo; gli obblighi dei contribuenti; la dichiarazione; il controllo della dichiarazione; l'istruttoria amministrativa; l’accertamento fiscale e sue modalità; l'avviso di accertamento; le misure antielusive); La riscossione; Crediti d’imposta e rimborso; Le sanzioni amministrative tributarie; Il processo tributario TESTI CONSIGLIATI F. TESAURO, Istituzioni di diritto tributario, vol. I, Parte generale, VIII ed., Torino, Utet, 2003. Per il codice si consiglia: F. TESAURO, Codice tributario, Zanichelli, Bologna, 2005 Ovvero M.V. BALLESTRA, S.GALLO, R. RUSSO, Codice tributario 2005, Editore Finanze e Lavoro, 2005 MODALITÀ D’ESAME L’esame consiste in un colloquio orale. Lo studio della materia dovrà essere necessariamente condotto con l’ausilio dei testi di legge contenuti nel codice tributario che saranno segnalati durante le lezioni. TESI DI LAUREA V’è la piena disponibilità ad assegnare tesi di laurea ai frequentanti sulle materie che saranno concordate con il docente, in numero non superiore a 10. I criteri di selezione saranno indicati dal docente. 15 RICEVIMENTO STUDENTI: lunedì dalle 11.00 alle 13.00. Eventuali variazioni saranno segnalate sul sito della Facoltà e-mail: [email protected] Diritto Tributario B DOCENTE: Prof. Maria Cristina Pierro PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso indaga il sistema dell’imposizione diretta - IRPEF, IRES - con particolare riguardo alla fiscalità d’impresa (imprenditore individuale, società di persone e società di capitali). Dopo un’analisi delle caratteristiche essenziali delle due imposte saranno studiate le categorie di reddito, tenendo conto delle rilevanti modificazioni introdotte dalla riforma fiscale nell’ambito dei redditi di capitali, dei redditi diversi e dei redditi d’impresa (la nuova fiscalità finanziaria, pex, ecc.) A completamento dei contenuti del corso sono previsti dei seminari sull’elusione e i suoi riflessi sulle operazioni di finanza straordinaria, sulla trasparenza fiscale, sul consolidato, nonché sull’eliminazione delle interferenze fiscali dal bilancio d’esercizio. L’orario dei seminari sarà concordato all’inizio del corso. PROGRAMMA IRPEF e IRES - presupposto, soggetti passivi (distinzione tra società di persone e società di capitali), la residenza fiscale, i redditi transnazionali, la determinazione dell’imponibile e dell’imposta; - i redditi fondiari, di capitale, di lavoro dipendente e autonomo, diversi il reddito d’impresa a) nozione di imprenditore fiscale; b) determinazione del reddito (contabilità semplificata e ordinaria) e criteri che presiedono la loro determinazione art. 109. TUIR c) i beni relativi all’impresa; d) componenti positive del reddito d’impresa: in particolare i ricavi, le plusvalenze patrimoniali, l’istituto della participation exemption, dividendi interessi, proventi immobiliari; e) componenti negativi: in particolare gli ammortamenti dei beni materiali, immateriali e gratuitamente devolvibili, gli accantonamenti; f) le società di capitali g) gli enti commerciali e non commerciali. h) Il consolidato nazionale, i) La trasparenza fiscale; j) La stabile organizzazione k) Le operazioni straordinarie l) La fiscalità comunitaria e internazionale. TESTI CONSIGLIATI F. TESAURO, Istituzioni di diritto tributario, vol. II, Parte speciale, settima edizione, Torino, UTET, 2005 (PARTE PRIMA: cap. da I – VIII; PARTE QUARTA tutta). Si consiglia la lettura della parte II e della Parte III Dispense sulle tematiche oggetto dei seminari. Lo studio della materia dovrà essere necessariamente condotto con l’ausilio TUIR aggiornato alla riforma del 2004. a questo scopo si segnala 16 F. TESAURO, Codice tributario, Zanichelli, Bologna, ultima edizione. ovvero M.V. BALLESTRA, S.GALLO, R. RUSSO, Codice tributario 2005, Editore Finanze e Lavoro, ultima edizione MODALITÀ D’ESAME L’esame consiste in un colloquio orale. TESI DI LAUREA V’è la piena disponibilità ad assegnare tesi di laurea ai frequentanti sulle materie che saranno concordate con il docente, in numero non superiore a 10. I criteri di selezione saranno indicati dal docente. RICEVIMENTO SUDENTI: lunedì dalle 11.00 alle 13.00. Eventuali variazioni saranno segnalate sul sito della Facoltà e-mail: [email protected] Econometria DOCENTE: Dott. Raffaello Seri PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il corso introduce allo studio statistico delle relazioni tra fenomeni economici. Al termine del corso ci si attende che lo studente sia in grado di stimare, condurre test e prevedere con il modello di regressione con un numero arbitrario di regressori. Gli stimatori dei minimi quadrati e loro proprietà; aspetti previsivi. Effetti del venir meno (in tutto o in parte) degli assunti di specificazione. Eteroschedasticità e autocorrelazione. Variabili qualitative (dummy). Test di cambiamento strutturale. La stima di equazioni di costo e di domanda. Uso delle stime a scopi decisionali e previsivi. Esercitazioni su dati reali BIBLIOGRAFIA, TESTO OBBLIGATORIO: Dispense disponibili online. BIBLIOGRAFIA, TESTI CONSIGLIATI: Gardini A. et Al. (2000) Econometria, vol. I, II, Franco Angeli editore Paruolo P. (1999) Elementi di statistica, Carocci editore MODALITÀ DELL’ESAME: Prova scritta. Possibile prova intermedia durante le lezioni per i frequentanti. INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO: giorno e ora da stabilire secondo la convenienza degli studenti. RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA: [email protected], [email protected] Econometria dei Mercati Finanziari A DOCENTE: Dott. Raffaello Seri PROGRAMMA DEL CORSO: Lo studio delle relazioni economiche. Il modello di regressione lineare. La specificazione lineare. PRESENTAZIONE DEL CORSO: 17 Il Corso si propone di introdurre gli studenti ad alcuni strumenti fondamentali dell'Econometria utilizzati per analizzare dati finanziari. Alcuni di questi strumenti trovano ampio uso anche in macroeconomia e nella business statistics. I metodi verranno illustrati da esempi basati su dati reali. PROGRAMMA DEL CORSO: Stylized facts delle serie storiche finanziarie Cenni introduttivi Modelli per la volatilità condizionata Modelli VAR e Cointegrazione Teoria dei valori estremi BIBLIOGRAFIA, TESTO OBBLIGATORIO: Dispense disponibili online. BIBLIOGRAFIA, TESTI CONSIGLIATI: Gallo, G.M., Pacini, B. (2002), Metodi quantitativi per i mercati finanziari, Carocci Editore. MODALITÀ DELL’ESAME: Prova scritta. Possibile prova intermedia durante le lezioni per i frequentanti. INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO: giorno e ora da stabilire secondo la convenienza degli studenti. RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA: [email protected], [email protected] Economia Aziendale DOCENTI: Prof. ssa Daniela Montemerlo e Dott. Francesco Sacco COLLABORATORI: Dott.ssa Patrizia Gazzola e Dott.ssa Elena Querci PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il corso di Economia Aziendale introduce i vari insegnamenti di contenuto aziendalistico offerti dalla Facoltà, illustrando i concetti base della disciplina e fornendo una visione unitaria della struttura e del funzionamento delle aziende in una prospettiva sia analiticodescrittiva che decisionale. Il corso si articola in 80 ore di lavoro in aula, suddivise tra lezioni, discussioni di casi aziendali ed esercitazioni PROGRAMMA DEL CORSO • Presentazione del corso. L'attività economica • Le persone e l’Economia aziendale • Gli istituti, le aziende, la specializzazione economica • Le combinazioni economiche di istituto • Gli assetti istituzionali • Il principio di economicità • Il bilancio di esercizio come modello per la valutazione dell’economicità: il reddito di esercizio e il capitale di funzionamento • Il processo di redazione del bilancio di esercizio: dagli accadimenti al bilancio • L’analisi degli equilibri delle aziende di produzione: la riclassificazione del reddito di esercizio • Esercitazione • L’analisi degli equilibri delle aziende di produzione: la riclassificazione del capitale di funzionamento 18 • • • • • • • • • • • • • I quozienti di bilancio per le analisi di redditività, solidità e liquidità Le relazioni fra quozienti di bilancio e la leva finanziaria La struttura dell’azienda e l’ambiente economico Il sistema competitivo Il sistema di prodotto e la formula competitiva Le economie di scala e di saturazione della capacità produttiva Le economie di apprendimento Le scelte di struttura dei costi Le scelte di estensione: concetti generali, le scelte di diversificazione e le economie di raggio di azione Le scelte di internalizzazione ed esternalizzazione e le economie di transazione Le scelte di formazione e sviluppo del patrimonio Le scelte di organizzazione Discussione di casi TESTI D’ESAME: • G. Airoldi – G. Brunetti – V. Coda, Corso di Economia Aziendale, Il Mulino, 2005. • D. Montemerlo, Economia Aziendale-Casi, Il Pellicano, 2006. MODALITÀ D’ESAME L’esame è articolato in due prove scritte parziali (con possibilità di orale integrativo) o in una prova orale. Ciascuna prova scritta si compone di domande aperte, domande chiuse ed esercizi. RICEVIMENTO STUDENTI Il ricevimento studenti è settimanale e sarà comunicato all’inizio del corso. RECAPITI • Prof. Daniela Montemerlo: [email protected] • Prof. Francesco Sacco: [email protected] • Dott. Elena Querci: equerci@ eco.uninsubria.it • Dott. Patrizia Gazzola: [email protected] Economia Aziendale (Corso Part-time) DOCENTE: Prof. Gianluca Colombo COLLABORATORI: Dott.ssa Patrizia Gazzola, Dott.ssa Elena Querci, Dott. Francesco Sacco PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il corso di economia aziendale è introduttivo all’ampio insieme dei corsi aziendalistici offerti dalla Facoltà. Affronta, pertanto, alcuni temi di base che saranno approfonditi in successivi corsi, nonché concetti di fondo che di norma sono dati per acquisiti nel prosieguo del curriculum. PROGRAMMA DEL CORSO Il corso è strutturato nelle seguenti parti: • Introduzione: il concetto di azienda e di istituto; le relazioni azienda ambiente • Le logiche di funzionamento dei tipi base di azienda (famigliare, di produzione, pubblica e non-profit) • La gestione: le operazioni, i processi e le combinazioni economiche • L’analisi dei costi; la gestione operativa e la gestione strategica 19 • • La rilevazione: il reddito e il capitale di funzionamento; i principi di determinazione del reddito d’esercizio; le diverse configurazioni di capitale e i relativi criteri di valutazione; la dinamica finanziaria e monetaria L’organizzazione: i principi generali; le strutture organizzative PROGRAMMA ANALITICO • Presentazione del corso. L’attività economica, gli istituti e le aziende • L’attività economica delle persone e delle aziende • Le aziende come ordine economico degli istituti • La struttura delle aziende. L’assetto istituzionale: concetti generali • L’evoluzione delle aziende e la loro varietà • L’assetto istituzionale delle imprese • I processi produttivi • Le combinazioni economiche • L’assetto tecnico • I costi di produzione: la correlazione tra elementi di costo ed oggetti di costo • Le economie di scala • Le economie di apprendimento , di raggio d’azione, di transazione • Le relazioni tra prezzi e costi. La Break even analysis • L’applicazione della BEA per le indagini di simulazione • Le decisioni di prezzo • Il patrimonio • Il principio di economicità • Gli accadimenti, il sistema dei valori, il modello di bilancio, il • Principio di competenza • • • • • • • • • • Il modello di bilancio Il reddito d’esercizio e il capitale di funzionamento L’applicazione del principio di competenza La struttura del reddito per parti della gestione e del patrimonio per grado di liquidità L’equilibrio reddituale e patrimoniale rappresentato mediante indici Le determinanti del risultato operativo Le strategie d’impresa e orientamento strategico di fondo Sistema competitivo e strategie competitive L’organizzazione Discussione di casi STRUTTURA DIDATTICA Il corso prevede lezioni ed esercitazioni in aula e assignment che gli studenti devono svolgere online – singolarmente o in gruppo – utilizzando la piattaforma di elearning BlackBoard. TESTI Airoldi-Brunetti-Coda, Corso di economia aziendale, il Mulino, 2005 Economia aziendale. Casi, a cura di Daniela Montemerlo, Il Pellicano, 2005 MODALITÀ D’ESAME L’esame è articolato in 2 prove scritte (solo per frequentanti) e/o una prova orale. Ognuna delle due prove scritte è strutturata con una parte di questionario, una di domande aperte e una di esercizi quantitativi. RICEVIMENTO STUDENTI: Prof. Colombo - Venerdì, ore 16.00-17.00 20 - Stanza n. 19 in via Monte Generoso 71 - Varese RECAPITI: Prof. Colombo [email protected] Tel. +39 0332 39.5528 Dott. Ferri [email protected] Dott.ssa Gazzola [email protected] Dott.ssa Querci [email protected] Dott. Sacco [email protected] Economia degli Intermediari Finanziari DOCENTE: Prof. Rossella LOCATELLI OBIETTIVI DEL CORSO. Il corso si propone di offrire conoscenze di base sulla struttura e sul funzionamento dei mercati e degli intermediari finanziari, con particolare riferimento alle funzioni e alle caratteristiche strutturali e operative degli intermediari bancari. Il corso offre inoltre una conoscenza di base degli strumenti e dei contratti finanziari. PROGRAMMA DEL CORSO 1. Articolazione e funzioni del sistema finanziario 1.1. Contratti, intermediari e mercati finanziari: i concetti di base 1.2. I saldi finanziari dei macrosettori 1.3. Tipologie di intermediari finanziari 1.4. Le ragioni dell’esistenza degli intermediari e le funzioni generali del sistema finanziario 2. La specificità degli intermediari bancari 2.1. La funzione di produzione delle banche e il loro ruolo nel sistema finanziario 2.2. La funzione monetaria e il ruolo delle banche nel sistema dei pagamenti 2.3. La funzione creditizia e la valutazione e la selezione dei rischi 2.4. La trasmissione della politica monetaria e i rapporti con le autorità monetarie 2.5. I modelli di banca e gli intermediari non bancari 2.6. I principali contratti bancari 3. La specificità degli intermediari assicurativi e previdenziali 3.1. Gli intermediari assicurativi e la dimensione del mercato assicurativo in Italia 3.2. Le assicurazioni sulla durata della vita umana e la gestione del risparmio 3.3. I fondi pensione e la previdenza: 4. La securities industry e i mercati 4.1. La relazione tra intermediari e mercati 4.2. I principali mercati 4.3. Le società di intermediazione mobiliare e le società di gestione del risparmio 4.4. I fondi comuni di investimento 5. I modelli di sistema finanziario e degli intermediari 5.1. Banca universale, banca specializzata, gruppi polifunzionali 5.2. I conglomerati finanziari 5.3. L’evoluzione istituzionale del sistema finanziario e bancario italiano 6. La regolamentazione degli intermediari finanziari 21 6.1. Le motivazioni della vigilanza sugli intermediari finanziari e su quelli bancari. 6.2. Organi di controllo e modalità di divisione del lavoro 6.3. Obiettivi e principali strumenti di vigilanza BIBLIOGRAFIA Testi obbligatori: M. ANOLLI - R. LOCATELLI, Le operazioni finanziarie. Strumenti finanziari e contratti assicurativi, Il Mulino, Bologna, 2001, cap. 1, cap. 6 (par. 7 e 8) M. BORRONI - M. ORIANI, Le operazioni bancarie, Il Mulino, Bologna, 2002 A. FERRARI - E. GUALANDRI - A. LANDI - P. VEZZANI, Il sistema finanziario: funzioni mercati e intermediari, Giappichelli, Torino, ultima edizione disponibile La docente si riserva di comunicare eventuali variazioni nei testi obbligatori con apposito avviso e nel corso delle lezioni. Testi consigliati: 1. ANIA, L’assicurazione italiana nel 2004, Roma 2. BANCA CENTRALE EUROPEA, Bollettino mensile 3. BANCA D’ITALIA, Relazione Annuale, Roma. 4. BANCA D’ITALIA, “Bollettino Economico”, numeri vari. 5. CONSOB, Relazione Annuale, Roma 6. R. CORIGLIANO, L’intermediazione finanziaria, Bologna, Bonomia University Press, 2002 5.A. SAUNDERS - M.M. CORNETT - M. ANOLLI, Economia degli intermediari finanziari, McGraw-Hill, 2004 Siti consigliati: 1. ABI, www.abi.it 2. ASSOCIAZIONE NAZIONALE FRA LE IMPRESE ASSICURATRICI, www.ania.it 3. BANCA CENTRALE EUROPEA, www.ecb.int 4. BANCA DEI REGOLAMENTI INTERNAZIONALI, www.bis.org 5. BANCA D’ITALIA, www.bancaditalia.it 6. CONSOB, www.consob.it 7. COVIP, www.covip.it 8. ISVAP, www.isvap.it AVVERTENZE Il programma verrà svolto nell’ambito di lezioni e di esercitazioni integrative. All’inizio delle lezioni sarà reso noto un syllabus dettagliato relativo ad argomenti svolti nelle singole lezioni. Durante le lezioni verrà distribuito materiale bibliografico utile per approfondimenti e aggiornamenti rispetto a quanto contenuto nei testi che sarà considerato parte integrante della bibliografia obbligatoria. MODALITÀ D’ESAME L’esame consiste in una prova scritta. ARGOMENTI PER PROVA FINALE DELLA LAUREA TRIENNALE La materia di Economia degli Intermediari Finanziari si presta ad una varietà di tipologie di lavori di approfondimento sia di tipo empirico (analisi di dati statistici e/o di bilancio e/o di dati raccolti con interviste) che di rassegna della letteratura. E’ possibile affrontare tematiche istituzionali (ad esempio la struttura dei gruppi bancari in Italia), gestionali (ad esempio, l’evoluzione più recente delle politiche di raccolta), di carattere tecnico (ad esempio, i conti di liquidità offerti 22 dalle banche italiane) che di volta in volta l’evoluzione normativa e di mercato rendono attuali. AVVERTENZE Si consiglia di presentarsi all’esame avendo superato l’esame di matematica finanziaria. RECAPITI E-mail: [email protected]. ORARIO DI RICEVIMENTO Durante il 1° ciclo: lunedì dalle ore 11.00 alle ore 12.00 Nel restante periodo dell’anno: Martedì ore 14.30-15.30 Economia degli Intermediari Finanziari A (Corso Parttime) DOCENTE: Prof. Rossella LOCATELLI OBIETTIVI DEL CORSO. Il corso si propone di offrire conoscenze di base sulla struttura e sul funzionamento dei mercati e degli intermediari finanziari, con particolare riferimento alle funzioni e alle caratteristiche strutturali e operative degli intermediari bancari. Il corso offre inoltre una conoscenza di base degli strumenti e dei contratti finanziari. PROGRAMMA DEL CORSO 1. Articolazione e funzioni del sistema finanziario 1.1. Contratti, intermediari e mercati finanziari: i concetti di base 1.2. I saldi finanziari dei macrosettori 1.3. Tipologie di intermediari finanziari 1.4. Le ragioni dell’esistenza degli intermediari e le funzioni generali del sistema finanziario 2. La specificità degli intermediari bancari 2.1. La funzione di produzione delle banche e il loro ruolo nel sistema finanziario 2.2. La funzione monetaria e il ruolo delle banche nel sistema dei pagamenti 2.3. La funzione creditizia e la valutazione e la selezione dei rischi 2.4. La trasmissione della politica monetaria e i rapporti con le autorità monetarie 2.5. I modelli di banca e gli intermediari non bancari 2.6. I principali contratti bancari 3. La specificità degli intermediari assicurativi e previdenziali 3.1. Gli intermediari assicurativi e la dimensione del mercato assicurativo in Italia 3.2. Le assicurazioni sulla durata della vita umana e la gestione del risparmio 3.3. I fondi pensione e la previdenza: 4. La securities industry e i mercati 4.1. La relazione tra intermediari e mercati 4.2. I principali mercati 4.3. Le società di intermediazione mobiliare e le società di gestione del risparmio 4.4. I fondi comuni di investimento 5. I modelli di sistema finanziario e degli intermediari 5.1. Banca universale, banca specializzata, gruppi polifunzionali 5.2. I conglomerati finanziari 23 5.3. L’evoluzione istituzionale del sistema finanziario e bancario italiano 5. A. SAUNDERS - M.M. CORNETT - M. ANOLLI, Economia degli intermediari finanziari, McGraw-Hill, 2004 6. La regolamentazione degli intermediari finanziari 6.1. Le motivazioni della vigilanza sugli intermediari finanziari e su quelli bancari. 6.2. Organi di controllo e modalità di divisione del lavoro 6.3. Obiettivi e principali strumenti di vigilanza Siti consigliati: 1. ABI, www.abi.it 2. ASSOCIAZIONE NAZIONALE FRA LE IMPRESE ASSICURATRICI, www.ania.it 3. BANCA CENTRALE EUROPEA, www.ecb.int 4. BANCA DEI REGOLAMENTI INTERNAZIONALI, www.bis.org 5. BANCA D’ITALIA, www.bancaditalia.it 6. CONSOB, www.consob.it 7. COVIP, www.covip.it 8. ISVAP, www.isvap.it BIBLIOGRAFIA Testi obbligatori: M. ANOLLI - R. LOCATELLI, Le operazioni finanziarie. Strumenti finanziari e contratti assicurativi, Il Mulino, Bologna, 2001, cap. 1, cap. 6 (par. 7 e 8) M. BORRONI - M. ORIANI, Le operazioni bancarie, Il Mulino, Bologna, 2002 A. FERRARI - E. GUALANDRI - A. LANDI - P. VEZZANI, Il sistema finanziario: funzioni mercati e intermediari, Giappichelli, Torino, 2004 La docente si riserva di comunicare eventuali variazioni nei testi obbligatori con apposito avviso e nel corso delle lezioni. Testi consigliati: 1. ANIA, L’assicurazione italiana nel 2004, Roma 2. BANCA CENTRALE EUROPEA, Bollettino mensile 3. BANCA D’ITALIA, Relazione Annuale, Roma. 4. BANCA D’ITALIA, “Bollettino Economico”, numeri vari. 5. CONSOB, Relazione Annuale, Roma 6. R. CORIGLIANO, L’intermediazione finanziaria, Bologna, Bonomia University Press, 2002 AVVERTENZE Il programma verrà svolto nell’ambito di lezioni frontali e con l’utilizzo della piattaforma di e-learning Blackboard. Alcuni temi verranno affrontati esclusivamente con lezioni on line. Durante le lezioni verrà segnalato materiale bibliografico utile per approfondimenti e aggiornamenti rispetto a quanto contenuto nei testi. Nella settimana precedente ogni lezione è richiesto allo studente di leggere le parti di testo che costituiranno la base per la lezione. A tal fine, all’inizio del corso verrà reso noto il piano delle letture. Il corso prevede la somministrazione di alcune prove di apprendimento durante la frequenza. Le prove sono facoltative e contribuiranno alla valutazione finale. All’inizio del corso verranno diffuse indicazioni precise sulle modalità di frequenza e di esame. Tutte le informazioni di dettaglio relative al corso saranno disponibili nella piattaforma di e-learning attivata in modalità full (con password individuale) a partire dal momento di erogazione del corso stesso. 24 MODALITÀ D’ESAME L’esame consiste in una prova scritta. Nel caso in cui lo studente abbia scelto di presentare secondo le modalità indicate all’inizio del corso è possibile scegliere tra la modalità orale o scritta. I testi d’esame sono disponibili nella pagina apposita nella piattaforma Blackboard. ARGOMENTI PER LA PROVA FINALE DELLA LAUREA TRIENNALE La materia di Economia degli Intermediari Finanziari si presta ad una varietà di tipologie di lavori di approfondimento, sia di tipo empirico (analisi di dati statistici e/o di bilancio e/o di dati raccolti con interviste) che di rassegna della letteratura. E’ possibile affrontare tematiche istituzionali (ad esempio la struttura dei gruppi bancari in Italia), gestionali (ad esempio, l’evoluzione più recente delle politiche di raccolta) e di carattere tecnico (ad esempio, i conti di liquidità offerti dalle banche italiane), che di volta in volta l’evoluzione normativa e di mercato rendono attuali. RECAPITI Indirizzo e-mail: [email protected]. ORARIO DI RICEVIMENTO Durante il 1° ciclo: lunedì dalle ore 11.00 alle ore 12.00 Nel restante periodo dell’anno: Martedì ore 14.30-15.30 oppure su appuntamento. Economia degli Intermediari Finanziari B (Economia Bancaria) DOCENTE: Prof. Rossella LOCATELLI OBIETTIVI DEL CORSO. Il corso si propone di offrire conoscenze di base con riferimento ai principali temi della gestione degli intermediari bancari. Verranno illustrate le implicazioni gestionali e organizzative dei modelli di risk management, approfonditi nei loro contenuti tecnici in altri corsi. PROGRAMMA DEL CORSO 1. La banca come impresa: profili microeconomici 1.1. La rappresentazione del processo di produzione bancaria e dei suoi riflessi economici 1.2. L’attività della banca vista attraverso il bilancio 2. Obiettivi e vincoli della gestione 2.1. La creazione di valore come obiettivo principale della gestione 2.2. Equilibrio economico e analisi della performance 2.3. Equilibrio finanziario e solvibilità 2.4. Le implicazioni e i modelli organizzativi 3. La gestione bancaria come gestione di rischi 3.1. I rischi nell’impresa bancaria: tassonomia e tecniche di misurazione 3.2. La gestione finanziaria e integrata 3.3. Il rischio di credito: definizione, elementi di misurazione e gestione 3.4. Il rischio di mercato: definizione, elementi di misurazione e gestione 25 3.5. I rischi operativi e i rischi di reputazione: definizione, elementi di misurazione e gestione 4. Le tradizionali aree di gestione 4.1. La raccolta e il patrimonio 4.2. Gli impieghi 4.3. Il portafoglio titoli 4.4. La tesoreria e la liquidità BIBLIOGRAFIA Testi obbligatori: R. LOCATELLI, Redditività e creazione di valore nelle banche, Il Mulino, Bologna, 2000 (fuori commercio) M. ONADO, La banca come impresa, Il Mulino, Bologna, 2004 (le parti da studiare saranno comunicate con apposito avviso) Testi consigliati: 1. M. ANOLLI - P. GUALTIERI, La misurazione del rischio di credito nella gestione delle banche, Il Mulino, Bologna, 1999 2. A. BANFI, Le banche e l’intermediazione mobiliare, seconda edizione, Il Mulino, Bologna, 2000 3. R. BRIZI - F. SASSO - C. TRESOLDI, Le banche e il sistema dei pagamenti, Il Mulino, Bologna, 1998 4. S. DE ANGELI (a cura di), Banca universale o gruppo creditizio?, Bancaria Editrice, Roma, 2005 4. M. L. DI BATTISTA, La politica della raccolta delle banche, Il Mulino, Bologna, 1996 5. P. GUALTIERI, La gestione finanziaria delle banche, Il Mulino, Bologna, 1996 6. R. LOCATELLI, Rischio e intermediazione nelle banche e negli assicuratori, Il Mulino, Bologna, 1995 7. C. SCHENA, La gestione del patrimonio delle banche, Il Mulino, Bologna, 1996 8. A. SAUNDERS, Financial Institutions Management, Mc Graw Hill, 3rd edition, 1999 9. J.F. SINKEY, Commercial Bank Financial Management, Prentice Hall, 5th edition, 1998 10. A. SIRONI, Rischio e valore nelle banche. Risk management e capital allocation, Egea, Milano, 2005 AVVERTENZE Il programma verrà svolto nell’ambito di lezioni e di esercitazioni di approfondimento. Sono previsti alcuni seminari di docenti di altre università e di operatori su temi specifici come approfondimento delle tematiche affrontate nel corso delle lezioni. Nel corso delle lezioni sono inoltre previste presentazioni di lavori di gruppo da parte di studenti relativi all'approfondimento di specifiche tematiche. I risultati conseguiti con i lavori di gruppo e con la presentazione degli stessi in aula verranno valutati dalla docente e contribuiranno a determinare la valutazione finale in sede di esame. Durante le lezioni verrà distribuito materiale bibliografico utile per approfondimenti e aggiornamenti rispetto a quanto contenuto nei testi che sarà considerato parte integrante della bibliografia obbligatoria. MODALITÀ D’ESAME L’esame consiste in una prova orale. ARGOMENTI PER TESI DI LAUREA La materia di Economia degli Intermediari Finanziari si presta ad una varietà di tipologie di tesi di laurea sia di tipo empirico (analisi di dati statistici e/o di bilancio e/o di dati raccolti con interviste) che di rassegna della letteratura. E’ possibile affrontare tematiche istituzionali (ad esempio la struttura dei gruppi bancari in Italia), 26 gestionali (ad esempio, l’evoluzione più recente delle politiche di raccolta), di carattere tecnico (ad esempio, i conti di liquidità offerti dalle banche italiane) che di volta in volta l’evoluzione normativa e di mercato rendono attuali. RECAPITI E-mail: [email protected]. ORARIO DI RICEVIMENTO Durante il 1° ciclo: lunedì dalle ore 11.00 alle ore 12.00 Nel restante periodo dell’anno: Martedì ore 14.30-15.30 Economia dei Mercati Monetari e Finanziari A DOCENTE: Prof. Massimo Guidolin DESCRIZIONE DEL CORSO Questo corso fornisce un’introduzione ai concetti fondamentali della teoria economica del prezzo delle attività (finanziarie e non), note anche come ‘Asset Pricing Theory’. Particolare attenzione viene dedicata alle implicazioni dei modelli di equilibrio dinamico intertemporale. La prima parte del corso e’ focalizzata su concetti base utili nell’analisi economica (modelli di equilibrio, assenza di opportunità di arbitraggio, scelte di portafoglio, etc.). La seconda parte sviluppa risultati classici di asset pricing, con i modelli CAPM, I-CAPM ed APT. MATERIALI DEL CORSO Le lezioni saranno organizzate attorno la proiezione e discussione (interattiva!) del materiale del corso, rappresentato da dei lucidi. I lucidi verranno resi disponibili (prima delle lezioni, quando possibile) attraverso la pagina web del corso. I lucidi sono in Italiano, lingua ufficiale del corso. Durante le lezioni, e’ possibile che i lucidi vengano integrati da esempi e dimostrazioni matematiche, quando resi necessari della discussione in aula. Quindi la presenza alle lezioni è fortemente consigliata. Tuttavia esistono due libri di testo che possono rappresentare un’utile lettura: • Stephen Le Roy and Jan Werner, Principles of Financial Economics, Cambridge University Press, 2001 (ISBN: 0521586054). • Keith Cuthberson, Quantitative Financial Economics, John Wiley & Sons, 1996 (ISBN: 0471953601). Questi libri sono disponibili nella bibliotecha di ateneo e sono (ovviamente) in Inglese. MODALITÀ D’ESAME Verrà applicato il seguente schema di valutazione: • 30% Due ‘problem sets’ con esercizi ispirati dal materiale delle lezioni (15% ciascuno). Un problem set raccoglie diversi esercizi, di difficoltà variabile. • 70% Un esame finale scritto su tutto il materiale del corso. Lo svolgimento dei problem sets e’ vivamente consigliato anche perché rappresentativi delle domande dell’esame finale. PROGRAMMA DETTAGLIATO A. Concetti fondamentali. 1. Rassegna dei concetti fondamentali: rendimenti, valori attuali, curve di indifferenza. Appunti di lezione (lec1). Cuthberson (cap. 1). 2. Equilibrio ed arbitraggio nei mercati finanziari: linear pricing and positive linear pricing. 27 Appunti di lezione (lec2). Le Roy and Werner, capp. 1-4. 3. Principi di valutazione delle attività: probabilità neutrali al rischio ed il ‘Teorema Fondamentale della Finanza’. Appunti di lezione (lec3). Le Roy and Werner, capp. 5-6. 4. Il concetto di rischio: avversione al rischio; confronto tra caratteristiche oggettive dei payoffsdelle attività finanziarie. Appunti di lezione (lec4). Le Roy and Werner, capp. 8-10. 5. Scelte ottime di portafoglio: risultati di statica comparata con una è più attività. Appunti di lezione (lec5). Le Roy and Werner, capp. 11-13. B. Modelli di Asset Pricing. 1. Prezzo delle attività in modelli di equilibrio generale dinamico: il Consumption Capital Asset Pricing Model (CCAPM). Appunti di lezione (lec6). Le Roy and Werner, cap. 14. 2. Analisi Media-Varianza: Il principio del ‘Beta Pricing’. Appunti di lezione (lec7). Le Roy and Werner, capp. 17-18. 3. Il Capital Asset Pricing Model (CAPM). Appunti di lezione (lec8). Cuthberson, cap. 2. Le Roy and Werner, cap. 19. 4. Factor Pricing e Arbitrage Pricing Theory (APT). Appunti di lezione (lec9). Cuthberson, cap. 3. Le Roy and Werner, cap. 20. 5. Introduzione alla teoria della valutazione in contesti dinamici (multiperiodali): proprietà di martinagala dei prezzi e versioni condizionate del CAPM e del CCAPM. Appunti di lezione (lec10). Cuthberson, cap. 4. Le Roy and Werner, cap. 25-28. RICEVIMENTO STUDENTI: Su appuntamento e-mail: [email protected] Webpage: http://eco.uninsubria.it/webdocenti/mguidolin/mguidolin.html NOTA: Gli aspetti aziendali delle scelte di portafoglio sono trattati nel corso di Economia del Mercato Mobiliare B. Gli aspetti tecnicofinanziari delle scelte di portafoglio sono trattati nel corso di Gestione di Portafoglio Applicata. Economia dei Mercati Monetari e Finanziari B DOCENTE: Prof. Massimo Guidolin DESCRIZIONE DEL CORSO Questo corso fornisce elementi applicati della teoria del prezzo dei titoli a reddito fisso (ossia titoli di stato ed obbligazioni emesse da società private) e dei derivati (futures, opzioni, swaps, ecc.) “scritti” su tali strumenti. Il corso esamina sia i modelli classici della dinamica della struttura a termine dei tassi d’interesse (la teoria delle aspettative nelle sue varianti), sia modelli recenti sviluppati nell’ambito della moderna teoria della finanza (modelli affini, semi-affini, quasi-affini, 28 etc.). Un blocco di lezioni e’ intenzionalmente dedicato all’analisi di modelli che mirano a collegare ipotesi sulla dinamica del premio al rischio dei titoli di stato alla teoria macroeconomica. Il corso si concentra anche sugli aspetti econometrici dell’implementazione a scopi di pricing e della verifica empirica dei modelli della struttura a termine. Infine, vengono presentati alcuni concetti di base relativi alla teoria del prezzo dei derivati su titoli a reddito fisso e tassi d’interesse (futures, swaps, options, swaptions, caps, collars, etc.) e sui recenti sviluppi nell’ambito dell’analisi empirica del rischio di credito implicito nei corporate bonds. MATERIALI DEL CORSO Le lezioni saranno organizzate attorno la proiezione e discussione (interattiva!) del materiale del corso, rappresentato da dei lucidi. I lucidi verranno resi disponibili (prima delle lezioni, quando possibile) attraverso la pagina web del corso. I lucidi sono in inglese, anche se le lezioni si svolgeranno in italiano, che rimane la lingua ufficiale del corso. Durante le lezioni, e’ possibile che i lucidi vengano integrati da esempi e dimostrazioni matematiche, quando resi necessari della discussione in aula. Quindi si consiglia caldamente la presenza alle lezioni. Inoltre esistono quattro libri di testo che possono rappresentare un’utile lettura. • John Y. Campbell, Andrew W. Lo, A. Craig MacKinlay, Andrew Y. Lo, The Econometrics of Financial Markets, Princeton University Press, 1996 (ISBN: 0691043019). • Keith Cuthberson, Quantitative Financial Economics, John Wiley & Sons, 1996 (ISBN: 0471953601). • Robert Jarrow and Stuart Turnbull, Derivatives Securities, South-Western College Publishing Co., 2000 (ISBN: 0538877405). • Kenneth J. Singleton, Empirical Dynamic Asset Pricing : Model Specification and Econometric Assessment, Princeton University Press, 2006 (ISBN: 0691122970). Questi libri sono disponibili nella biblioteca di ateneo e sono (ovviamente) in Inglese. MODALITÀ D’ESAME Verrà applicato il seguente schema di valutazione: - 80% Un esame scritto finale con domande sia di natura teorica che applicata (brevi esercizi) - 20% Una prova orale integrativa. PROGRAMMA DETTAGLIATO 1. Concetti di base relativi ai titoli a reddito fisso. La struttura a termine dei tassi d’interesse. Appunti di lezione (lec1). Campbell, Lo, and MacKinley, cap. 10.1. Cuthbertson, cap. 9.1. 2. La teoria delle aspettative (‘Expectations Hypothesis’). Appunti di lezione (lec2). Campbell, Lo, and MacKinley, cap. 10.2. Cuthbertson, cap. 9.2-9.3. 3. Evidenza empirica sulla teoria delle aspettative. Appunti di lezione (lec3). Campbell, Lo, and MacKinley, cap. 10.2. Cuthbertson, capp. 10, 14. Cochrane, J., and M., Piazzesi, Bond Risk Premia, NBER working paper No. 9178 -September 2002. 4. Estensioni della teoria delle aspettative: premi al rischio variabili. Appunti di lezione (lec4). Cuthbertson, cap. 19. 29 5. Modelli lineari affine della struttura a termine dei tassi d’interesse. Appunti di lezione (lec5). Campbell, Lo, and MacKinley, cap. 11.1. Singleton, cap. 12.1-12.5. Diebold, F., M., Piazzesi, and G., Rudebusch, Modeling Bond Yields in Finance and Macroeconomics, - NBER working paper 11089 -January 2005. 6. L’econometria dei modelli lineari affini della struttura a termine. Appunti di lezione (lec6). Campbell, Lo, and MacKinley, cap. 11.2. Singleton, cap. 13. 7. Modelli quasi-affini e non-affini della struttura a termine. Appunti di lezione (lec7). Singleton, capp. 12.6-12.8, 13. 8. Concetti di asset pricing per i derivati su titoli a reddito fisso. Appunti di lezione (lec8). Campbell, Lo, and MacKinley, cap. 11.3. Jarrow and Turnbull, capp. 8, 13-17. Singleton, cap. 16. 9. La struttura a termine dei differenziali di rendimento delle obbligazioni societarie (bonds). Il rischio di credito (default). Appunti di lezione (lec9). Jarrow and Turnbull, cap. 18. Singleton, cap. 17. RICEVIMENTO STUDENTI: Su appuntamento e-mail: [email protected] Webpage: http://eco.uninsubria.it/webdocenti/mguidolin/mguidolin.html Economia del Mercato Mobiliare B DOCENTE: Prof.ssa Cristiana Schena PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso si propone di far acquisire allo studente le competenze fondamentali necessarie per la gestione e la valutazione degli strumenti finanziari e dei portafogli gestiti, nonché illustrare i principali contenuti dell’attività di private banking. I concetti vengono inquadrati nella realtà operativa e regolamentare italiana. PROGRAMMA DEL CORSO 1. Lo sviluppo delle attività di asset management e di private banking in Italia: gli ambiti operativi ed i riflessi organizzativi e professionali. 2. L’attività di gestione dei portafogli di investimento: a. fasi della gestione (asset allocation strategica e tattica, market timing, stock picking); b. tecniche di gestione (le strategie attive e passive); c. la valenza dell’analisi fondamentale e dell’analisi tecnica. 3. La valutazione della performance: il rendimento del portafoglio, il benchmark, i criteri ed i modelli di valutazione delle performance corrette per il rischio, la selezione dei gestori. STRUTTURA DELLA DIDATTICA E MATERIALE DIDATTICO DI SUPPORTO: Le lezioni saranno affiancate da esercitazioni e incontri seminariali con docenti universitari ed operatori, riguardanti parti specifiche del programma del corso. Nel corso delle lezioni, delle esercitazioni e dei seminari potrà essere messo a disposizione degli studenti frequentanti materiale didattico di supporto utile ai fini della preparazione 30 dell’esame, anche se non sostitutivo dei testi indicati nel programma di esame. BIBLIOGRAFIA: Il docente segnalerà nel corso delle lezioni i materiali utili ai fini del sostenimento dell’esame tratti dai seguenti testi: 1) Musile Tanzi P. (a cura di), Manuale del private banker, Egea, Milano, 2006. 2) Schena C., Private banking e wealth management: una nuova sfida per le banche italiane?, Sviluppo & Organizzazione, n.194, 2002. 3) Delia-Russel e Di Mascio, Asset management e private banking, Egea 2006 4) Delia-Russel e Di Mascio, Marketing e private banking. L'evoluzione delle strategie commerciali nel Wealth Management, Egea, 2006 5) Assogestioni Benchmark e fondi comuni, 1999 (scaricabile dal seguente indirizzo web http://www.assogestioni.it/asso/comunicazione/pubblicazioni/92020.p df) 6) Assogestioni, Futuro di valore: Fondi pensione socialmente responsabili, 2004 (scaricabile dal seguente indirizzo web http://www.assogestioni.it/asso/comunicazione/pubblicazioni/futuro_v alore.pdf 7) Standard Italiani di Presentazione delle Performance degli Investimenti (IPPS) - Versione italiana dei GIPS, 2002 (http://www.assogestioni.it/asso/comunicazione/pubblicazioni/92050. pdf) 8) Rapporto di Merrill Lynch and Capgemini World Wealth Report, 2006. LETTURE DI APPROFONDIMENTO: - Assogestioni: a. Guida alla classificazione, 2003 http://www.assogestioni.it/asso/risparmio/files/40020.pdf b. Manuale per l'analisi della teoria e delle tecniche di valutazione della perfomance di un portafoglio di investimento. Testo elaborato da Prometeia per Assogestioni http://www.assogestioni.it/asso/comunicazione/pubblicazi oni/92030.pdf c. Guida italiana al risparmio gestito. Fact book 2005. (http://www.assogestioni.it/asso/comunicazione/pubblicaz ioni/FB2005.pdf) - FABRIZI P.L., L’economia del mercato mobiliare, Egea, Milano, 2003. - Ferretti R. – Vezzani P., La gestione del risparmio, Il Sole 24 ore Libri, 2001. - Fuller R. J. – Farrell J. L., Analisi degli investimenti finanziari, McGraw-Hill, Milano, 1993. - PriceWaterhouseCoopers, Global private banking / Wealth management Survey, 2004. - Siegel J.J., Rendimenti finanziari e strategie di investimento, Il Mulino, Bologna, 2003. - Wilmott P., Introduzione alla finanza quantitativa, Egea, Milano, 2003. MODALITÀ D'ESAME: L’esame consiste in una prova scritta. Lo studente che consegue nella prova un punteggio inferiore a 15/30 non può sostenere l’esame nell’appello successivo della medesima sessione di esami. Si ricorda che la Segreteria Studenti ha disposto che la verbalizzazione del voto deve avvenire con la data della prova scritta e deve essere effettuata dallo studente entro e non oltre venti giorni dalla data della prova scritta. Lo studente che non procede entro tale 31 termine alla verbalizzazione del voto sul libretto viene considerato rinunciatario della prova d’esame ed ha l’obbligo di sostenere nuovamente l’esame. RICEVIMENTO STUDENTI: Secondo il calendario indicato nella pagina web del docente: (http://eco.uninsubria.it/webdocenti/cschena/cschena.html). E-mail: [email protected] NOTA: I metodi per la valutazione degli strumenti finanziari sono approfonditi nei corsi di Econometria dei Mercati Finanziari A e di Gestione di Portafoglio Applicata. integrate. Welfare state, efficienza, equità e crescita economica. Imposte, occupazione e crescita. BIBLIOGRAFIA Testi obbligatori: Petretto A., Economia pubblica e Unione Europea, Il Mulino, Bologna, 2002. Testi consigliati: Specifiche letture verranno consigliate dal docente durante le lezioni. L’esame si svolge in forma di colloquio orale; sono previste relazioni individuali su specifici argomenti. Indirizzo di posta elettronica: [email protected] Economia dell’Unione Europea DOCENTE: Prof.ssa Anna Marenzi L’obiettivo del corso è quello di fornire il quadro generale della politica economica europea, consentendo ai partecipanti di acquisire le conoscenze di base necessarie per comprendere il funzionamento delle politiche e delle istituzioni economiche dell’Unione Europea. Particolare enfasi è posta sui principali temi di finanza pubblica che caratterizzano il dibattito nell’UE. In particolare, sono approfondite le tematiche relative alla disciplina e alla convergenza fiscale, all’applicazione dei principi di tassazione internazionale e alla riforma dello stato sociale. PROGRAMMA: Teorie della disciplina fiscale e Patto di stabilità e crescita. Principi di tassazione internazionale. La concorrenza fiscale in aree economiche Economia della Tassazione DOCENTE: Prof.ssa Anna Marenzi L’obiettivo del corso è quello di fornire un contributo alla comprensione del ruolo economico svolto dalle imposte, con una particolare attenzione al contesto istituzionale italiano. Il corso è organizzato in due moduli: Imposte e imprese; Imposte e redistribuzione. La tassazione delle attività d’impresa rappresenta uno degli strumenti impositivi più importanti nei sistemi tributari moderni. La sua importanza non risiede tanto nella capacità di raccogliere una quantità considerevole di risorse quanto nel fatto che essa è in grado di condizionare le scelte delle imprese. Pertanto, questo strumento è oggetto di particolare interesse da parte degli studiosi, i quali mirano ad individuare forme compatibili con gli obiettivi ed i principi su cui si 32 fondano gli Stati moderni. Il primo modulo analizza le interferenze del sistema fiscale nel processo decisionale delle imprese con particolare riferimento alle scelte di distribuzione degli utili, di investimento e di finanziamento. Il quadro analitico entro il quale sarà sviluppata l’analisi rappresenta uno strumento adeguato per interpretare le riforme della tassazione dei redditi d’impresa introdotte nel nostro paese a partire dalla fine degli anni ’90. Nelle società moderne lo Stato ha il potere di modificare la distribuzione del reddito operata dal mercato e lo esercita in misura molto intensa utilizzando una molteplicità di strumenti. Il secondo modulo è orientato allo studio delle imposte come strumento redistributivo del bilancio pubblico. Dopo una presentazione dei principali indicatori statistici comunemente utilizzati, l’attenzione sarà concentrata sull’effettivo ruolo redistributivo svolto dall’imposta personale sul reddito. PROGRAMMA: Introduzione: un quadro di sintesi delle imposte in Italia; i tributi nell’economia italiana: imposte erariali sul reddito, imposte indirette erariali, imposte regionali e locali;. la pressione fiscale in Italia e confronto con i paesi europei Imposte ed imprese: equità ed efficienza della tassazione delle imprese: uno sguardo alla teoria; equità di un’imposta sui profitti delle società di capitali: il problema della doppia tassazione degli utili;efficienza di un’imposta sui profitti: le scelte di investimento e di finanziamento delle imprese. La tassazione dei redditi d’impresa in Italia; la tassazione delle società di capitali; l’imposta regionale sulle attività produttive. Equità ed efficienza della tassazione delle imprese: le soluzioni adottate nel contesto italiano; gli incentivi fiscali alla capitalizzazione delle imprese: la Dual Income Tax; gli incentivi fiscali agli investimenti: la legge Tremonti, la legge Visco, la legge Tremonti-bis; la normativa a contrasto del fenomeno della Thin Capitalization. La tassazione del risparmio: i redditi di capitale e i redditi diversi: omogeneità del prelievo; il coordinamento della tassazione dei redditi finanziari in presenza di liberalizzazione finanziaria. Imposte e redistribuzione: la riforma dell’imposta personale sul reddito; l’imposta sul reddito IRE a regime; aspetti di equità verticale ed orizzontale; gli effetti redistributivi: le misure di disuguaglianza e di benessere. BIBLIOGRAFIA Testi obbligatori: Bosi P. e M.C. Guerra , I tributi nell’economia italiana, Il Mulino, Bologna, settima edizione (2006). Panteghini P.M., La tassazione delle società, Il Mulino, Bologna, 2005. Testi consigliati: Specifiche letture verranno consigliate dal docente durante le lezioni. L’esame si svolge in forma di colloquio orale. Indirizzo di posta elettronica: [email protected] Economia dello Sviluppo DOCENTE: Prof. Gioacchino Garofoli PROGRAMMA A) Le tendenze dell’economia mondiale 1. Il commercio internazionale: problemi e tendenze di lungo periodo 2. Lo scenario economico internazionale 3. Problemi e prospettive dei paesi in via di sviluppo 33 B) Lo sviluppo economico: i modelli interpretativi 1. La teoria dello sviluppo economico: il periodo formativo 2. Il modello di Nurkse: le dimensioni del mercato e l’incentivo ad investire 3. Il modello di Arthur Lewis: sviluppo economico con disponibilità illimitata di forza lavoro 4. Samir Amin e la teoria della dipendenza: genesi e sviluppo del sottosviluppo 5. Albert Hirschman e le connessioni nello sviluppo economico Durante il corso saranno distribuite letture connesse al corso e saranno date le indicazioni definitive per i testi di esame. MODALITÀ D'ESAME Esame orale RICEVIMENTO STUDENTI martedì 14 – 16 (qualora non fosse in sovrapposizione con l’orario delle lezioni) E-MAIL: [email protected] C) 1. 2. 3. 4. Una revisione critica dei modelli di sviluppo economico Le dicotomie dello sviluppo La teoria della regolazione Industrializzazione e sviluppo: la crisi dei paradigmi Analisi dei processi reali di industrializzazione: quali le interpretazioni possibili? D) Le opportunità di sviluppo nei paesi a basso e medio reddito 1. L’articolazione dello sviluppo nei paesi poveri 2. Lo sviluppo endogeno 3. Sviluppo umano e sviluppo sostenibile 4. Le strategie di sviluppo economico: quali lezioni dai casi di successo? BIBLIOGRAFIA Testi di riferimento: Boggio L., Seravalli G., Lo sviluppo economico, Il Mulino, Bologna, 2003 Scott A.J., Garofoli G. (eds.), Development on the ground: clusters, networks and regions in emerging economies, Routledge, London an New York, 2006 Economia e Gestione delle Imprese DOCENTE: Prof. Alberto Onetti, Dott.ssa Enrica Pavione COLLABORATORI: Dott.ssa Alessia Pisoni PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il Corso si propone di introdurre i fondamenti della strategia di impresa e ad illustrare il processo che porta alla sua elaborazione, sia nelle componenti di analisi (ambientale, settoriale ed aziendale) che di implementazione (individuazione della strategia d’impresa). Il Corso si propone inoltre di approfondire le modalità di individuazione e valutazione delle modalità di sviluppo strategico disponibili a livello corporate, anche in considerazione delle più recenti tendenze in atto nel mondo delle imprese. In particolare attenzione verrà dedicata al tema della definizione degli obiettivi di impresa. Il Corso sarà integrato con seminari di presentazione di casi aziendali. PROGRAMMA DEL CORSO 34 A) INTRODUZIONE AL CONCETTO DI STRATEGIA - Perché parlare di strategia? - Introduzione al concetto di strategia - Le fasi del processo di elaborazione strategica - I punti qualificanti: razionalità, coerenza e orientamento a medio-lungo termine B) L’ANALISI DELL’AMBIENTE DI RIFERIMENTO - L’analisi ambientale - La definizione del campo di attività: settore, mercato e business - La valutazione del posizionamento competitivo o L’analisi orizzontale: struttura del mercato e livello concorrenziale o L’analisi verticale: distribuzione del potere contrattuale con fornitori e clienti - Il ponte tra analisi esterna e analisi interna: fattori critici di successo e fattori igienici C) L’ANALISI INTERNA: RISORSE E COMPETENZE PER IL VANTAGGIO COMPETITIVO - Perché effettuare l’analisi delle risorse e competenze? - Risorse interne e risorse esterne all’impresa - L’analisi delle risorse e competenze - Risorse e competenze e vantaggio competitivo D) LA SCELTA DELLA STRATEGIA DI BASE - La necessità di un orientamento strategico di fondo - Le opzioni strategiche di base - La leadership di costo - La differenziazione - La focalizzazione - I limiti della schematizzazione di base e le possibilità di un suo ripensamento E) GLI OBIETTIVI DELL’IMPRESA - Quali obiettivi? o economici, o intermedi o di breve e di medio-lungo periodo o non economici - Chi fissa gli obiettivi? o Gli stakeholders interni o Gli stakeholders economici e finanziari o Gli stakeholders dell’ambiente sociale, politico e istituzionale - Stakeholders e obiettivi nei differenti modelli di capitalismo o La public company del modello anglosassone o La condivisione degli obiettivi nel modello renano o L’impresa familiare italiana F) LE STRATEGIE A LIVELLO CORPORATE - Condizioni e vettori di sviluppo o Lo sviluppo orizzontale del mercato o Lo sviluppo verticale per integrazione o Lo sviluppo per diversificazione o Lo sviluppo internazionale - Il dibattito sulla diversificazione o Le ragioni della diversificazione o Le modalità della diversificazione (correlata e conglomerale) o Diversificazione e performance economica 35 o Rifocalizzazione o conglomerizzazione? G) IL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRATEGICA: ALCUNI PROBLEMI APERTI - Problemi di conoscenza - Dimensione d’impresa ed esplicitazione della strategia - Strategia deliberata ed evoluzione dell’impresa - Percezione soggettiva e intuizione: il “fattore umano” nella strategia H) PARTE SEMINARIALE - Casi e testimonianze MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI - Cotta Ramusino E. - Onetti A. Strategia d’impresa, Il Sole 24 Ore Libri, Milano, 2005, Cap. 1, 2, 3, 4.1, 4.2, 4.3, 5, 6.1, 6.2 e 6.3 MODALITA’ D’ESAME: Studenti frequentanti Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) sui temi trattati durante le lezioni e sui case studies discussi in aula Studenti non frequentanti Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) basata su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento (materiale didattico: testi obbligatori) INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in volta. E-mail: [email protected] [email protected] Economia e Gestione delle Imprese A DOCENTE: Prof. Alberto Onetti COLLABORATORI: Dott.ssa Alessia Pisoni PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il Corso si propone di introdurre i fondamenti della strategia di impresa e ad illustrare il processo che porta alla sua elaborazione, sia nelle componenti di analisi (ambientale, settoriale ed aziendale) che di implementazione (individuazione della strategia d’impresa). Il Corso sarà integrato con seminari di presentazione di casi aziendali. PROGRAMMA DEL CORSO A) INTRODUZIONE AL CONCETTO DI STRATEGIA - Perché parlare di strategia? - Introduzione al concetto di strategia - Le fasi del processo di elaborazione strategica - I punti qualificanti: razionalità, coerenza e orientamento a medio-lungo termine B) L’ANALISI DELL’AMBIENTE DI RIFERIMENTO - L’analisi ambientale - La definizione del campo di attività: settore, mercato e business - La valutazione del posizionamento competitivo o L’analisi orizzontale: struttura del mercato e livello concorrenziale 36 - o L’analisi verticale: distribuzione del potere contrattuale con fornitori e clienti Il ponte tra analisi esterna e analisi interna: fattori critici di successo e fattori igienici C) L’ANALISI INTERNA: RISORSE E COMPETENZE PER IL VANTAGGIO COMPETITIVO - Perché effettuare l’analisi delle risorse e competenze? - Risorse interne e risorse esterne all’impresa - L’analisi delle risorse e competenze - Risorse e competenze e vantaggio competitivo D) LA SCELTA DELLA STRATEGIA DI BASE - La necessità di un orientamento strategico di fondo - Le opzioni strategiche di base - La leadership di costo - La differenziazione - La focalizzazione - I limiti della schematizzazione di base e le possibilità di un suo ripensamento E) PARTE SEMINARIALE - Casi e testimonianze MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI Cotta Ramusino E. - Onetti A. Strategia d’impresa, Il Sole 24 Ore Libri, Milano, 2005, Cap. 1, 3, 4.1, 4.2, 4.3 e 5. MODALITA’ D’ESAME: Studenti frequentanti Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) sui temi trattati durante le lezioni e sui case studies discussi in aula Studenti non frequentanti Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) basata su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento (materiale didattico: testi obbligatori) INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in volta. E-mail: [email protected] Economia e Gestione delle Imprese A (Corso Part time) DOCENTE: Dott.ssa Enrica Pavione PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il Corso si propone di introdurre i fondamenti della strategia di impresa e ad illustrare il processo che porta alla sua elaborazione, sia nelle componenti di analisi (ambientale, settoriale ed aziendale) che di implementazione (individuazione della strategia d’impresa). PROGRAMMA DEL CORSO A) INTRODUZIONE AL CONCETTO DI STRATEGIA - Perché parlare di strategia? - Alcune definizioni del concetto di strategia - I punti qualificanti del concetto di strategia - Razionalità e coerenza: la strategia come processo B) L’ANALISI DELL’AMBIENTE DI RIFERIMENTO - L’analisi ambientale 37 - - La definizione del campo di attività: settore, mercato e business La valutazione del posizionamento competitivo o L’analisi orizzontale: struttura del mercato e livello concorrenziale o L’analisi verticale: distribuzione del potere contrattuale con fornitori e clienti Il ponte tra analisi esterna e analisi interna: fattori critici di successo e fattori igienici C) L’ANALISI INTERNA: RISORSE E COMPETENZE PER IL VANTAGGIO COMPETITIVO - Perché effettuare l’analisi delle risorse e competenze? - Risorse interne e risorse esterne all’impresa - L’analisi delle risorse e competenze - Risorse e competenze e vantaggio competitivo D) LA SCELTA DELLA STRATEGIA DI BASE - La necessità di un orientamento strategico di fondo - Le opzioni strategiche di base - La leadership di costo - La differenziazione - La focalizzazione MATERIALE DIDATTICO Cotta Ramusino E. - Onetti A. La Strategia d’impresa, Il Sole 24 Ore Libri, Milano, 2005, Cap. 1, 3, 4 e 5. MODALITA’ D’ESAME: Studenti frequentanti Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) sui temi trattati durante le lezioni Studenti non frequentanti Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) basata su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in volta. E-mail: [email protected] Economia e Gestione delle Imprese B Si veda il programma dell’omonimo corso part-time Economia e Gestione delle Imprese B (Corso Part time) DOCENTE: Dott.ssa Enrica Pavione PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il Corso si propone di approfondire le modalità di individuazione e valutazione delle modalità di sviluppo strategico disponibili a livello corporate, anche in considerazione delle più recenti tendenze in atto nel mondo delle imprese. In particolare particolare attenzione verrà dedicata al tema della definizione degli obiettivi di impresa. PROGRAMMA DEL CORSO A) GLI OBIETTIVI DELL’IMPRESA 38 - - - Quali obiettivi? o economici, o intermedi o di breve e di medio-lungo periodo o non economici Chi fissa gli obiettivi? o gli stakeholders interni o gli stakeholders economici e finanziari o gli stakeholders dell’ambiente sociale, politico e istituzionale Stakeholders e obiettivi nei differenti modelli di capitalismo o La public company del modello anglosassone o La condivisione degli obiettivi nel modello renano o L’impresa familiare italiana B) LE STRATEGIE A LIVELLO CORPORATE - Condizioni e vettori di sviluppo o Lo sviluppo orizzontale del mercato o Lo sviluppo verticale per integrazione o Lo sviluppo per diversificazione o Lo sviluppo internazionale - Il dibattito sulla diversificazione o Le ragioni della diversificazione o Le modalità della diversificazione (correlata e conglomerale) o Diversificazione e performance economica MATERIALE DIDATTICO Cotta Ramusino E. - Onetti A. La Strategia d’impresa, Il Sole 24 Ore Libri, Milano, 2005, Cap. 1, 2 e 6 MODALITA’ D’ESAME: Studenti frequentanti Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) sui temi trattati durante le lezioni Studenti non frequentanti Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) basata su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in volta. E-mail: [email protected] Economia e Gestione delle Imprese Internazionali DOCENTE: Prof. Alberto Onetti COLLABORATORI: Dott. Massimo Cortili, Dott.ssa Alessia Pisoni PRESENTAZIONE DEL CORSO Nell’attuale contesto competitivo l’internazionalizzazione rappresenta sempre meno una opzione strategica e costituisce sempre più una condizione necessaria per acquisire e sostenere il vantaggio competitivo. Il Corso si propone di illustrare le finalità che sono alla base delle scelte di internazionalizzazione delle imprese e le modalità con cui queste si manifestano anche alla luce dei numerosi contributi teorici sul tema. 39 Vengono inoltre approfondite le diverse opzioni strategiche, organizzative e finanziarie con cui un percorso di internazionalizzazione può essere implementato. Una parte del corso è dedicata alle specificità delle modalità di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese. Il Corso sarà integrato con seminari di presentazione di casi aziendali. PROGRAMMA DEL CORSO A) LA DEFINIZIONE DI IMPRESE INTERNAZIONALI E LE PRINCIPALI MODALITA’ DI INTERNAZIONALIZZAZIONE - Internazionalizzazione attiva e passiva - Le principali modalità d’internazionalizzazione: esportazione, investimenti diretti e nuove forme - L’evoluzione del fenomeno dell’internazionalizzazione: flussi e evoluzione degli investimenti diretti all’estero - Le finalità: market seeking, resources ed efficiency seeking, strategic assets seeking B) LE TEORIE DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE - Il modello del ciclo di vita del prodotto - La teoria dei vantaggi monopolistici e delle imperfezioni del mercato - L’approccio dei costi di transazione - La teoria eclettica - Il modello della scuola svedese C) L’ARCHITETTURA ORGANIZZATIVA DELLE IMPRESE INTERNAZIONALI - Il modello multinazionale - Il modello internazionale - Il modello globale - Le architetture reticolari: il modello transnazionale e il modello scandinavo D) PMI E INTERNAZIONALIZZAZIONE - Problemi e ostacoli - Il percorso sequenziale - Il percorso seriale - Le strategie di nicchia globale - Le imprese “istant international” - L’internazionalizzazione dei distretti E) PARTE SEMINARIALE - Casi e testimonianze aziendali MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI - Cotta Ramusino E. - Onetti A. Strategia d’impresa, Il Sole 24 Ore Libri, Milano, 2005, Cap. 6.4. - Onetti A. – Zucchella A., Innovazione e internazionalizzazione: le imprese biotecnologiche, Carocci Editore, in corso di pubblicazione. - Zucchella A. - Maccarini M., I nuovi percorsi di internazionalizzazione. Le strategie delle piccole e medie imprese italiane, Giuffrè, Milano, 1999. - Majocchi A., Economia e strategia dei processi di internazionalizzazione, Giuffrè, Milano, 1997, Capitolo 1. - Majocchi A. - Onetti A., Le PMI italiane in Romania. I risultati sulle strategie delle imprese italiane nei distretti industriali romeni, in Velo D. – Majocchi A. (a cura di), L’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese nell’Europa centro Orientale, Giuffrè Editore, Milano, 2002. MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI 40 - Caroli M.G. - Fratocchi L., Nuove tendenze nelle strategie di internazionalizzazione delle imprese, Franco Angeli, Milano, 2000. Caroli M.G., Globalizzazione e localizzazione dell’impresa internazionalizzata, Franco Angeli, Milano, 2000. Doz Y., Santos J., Williamson P. Da globale a metanazionale. Le strategie di successo nell'economia della conoscenza, Il Mulino, 2004. MODALITA’ D’ESAME: Studenti frequentanti Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) sui temi trattati durante le lezioni e sui case studies e sui papers discussi in aula Studenti non frequentanti Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) basata su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento (MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI) INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in volta. E-mail: [email protected] Economia Industriale DOCENTE: Prof. Fabio Montobbio L'economia industriale vuole spiegare i comportamenti delle imprese, la dinamica dei prezzi e la quantità di prodotti offerti all'interno dei diversi settori industriali. I fatti stilizzati che l'economia industriale vuole spiegare riguardano il numero di imprese che competono in un settore, la loro dimensione e i loro livelli di profitto. L'economia industriale si pone inoltre il problema di valutare il benessere sociale di diverse forme di concorrenza. L'economia industriale e l'economia dell'innovazione forniscono alcuni criteri per l'intervento pubblico in termini di regolamentazione dei monopoli, garanzia della concorrenza, politiche di protezione della proprietà intellettuale e di supporto all'innovazione tecnologica. PROGRAMMA DEL CORSO - Fatti stilizzati e i temi dell'economia industriale - Alcune definizioni e concetti fondamentali. Elasticità della domanda, costo opportunità, costo irrecuperabile, economie di scala, economie di varietà, surplus dei consumatori e dei produttori. - Il monopolio. Monopolio come quota di mercato, e monopolio come potere di mercato (regola dell'elasticità). Posizione dominante e abuso di posizione dominante. - La regolamentazione. La regolamentazione del monopolio. La regola del prezzo efficiente delle componenti e cenni sul caso del settore telefonico. -La concorrenza perfetta. Le ipotesi e i risultati del modello di concorrenza perfetta. - Una introduzione ai giochi simultanei non cooperativi in forma normale (il dilemma del prigioniero): strategie dominanti ed equilibrio di Nash. - Oligopolio. Il duopolio di Bertrand. Le funzioni di reazione. Le caratteristiche dell’equilibrio Nash-Bertrand. - La fissazione del prezzo con vincoli di capacità. PRESENTAZIONE DEL CORSO: 41 - Oligopolio. Il modello di Cournot. La statica comparata nel modello di Cournot. Cournot con n imprese. Il confronto fra le diverse forme di mercato in termini di benessere sociale. - Collusione. Interazione strategica e stabilità degli accordi di collusione. - Collusione. Perché i prezzi oscillano ? Riduzioni segrete, fluttuazioni della domanda e asimmetrie fra le imprese. I fattori che facilitano la collusione. - L'economia industriale nel contesto dell'evoluzione recente del pensiero economico e della storia economica. Perché l'approccio struttura-comportamento-performance non ha dato risultati soddisfacenti ? La scuola di Chicago. - Inefficienza allocativa nel modello di Cournot. Esempio di nuova economia industriale empirica: la stima del costo marginale. - Concentrazione di mercato e barriere all'entrata. L'evidenza empirica. Le determinati esogene delle barriere all'entrata: la dimensione del mercato, la tecnologia (costi fissi). - Costi di entrata esogeni e tecnologia: scala minima efficiente e coefficiente di economie di scala. - Costi di entrata endogeni: l'asta per le licenze. Il caso UMTS - Deterrenza all'entrata. Prezzo limite. Minacce credibili e impegni vincolanti. - Prezzi e comportamenti predatori. Il caso microsoft. La scuola di Chicago e le diverse spiegazioni dei prezzi predatori. - Il caso Microsoft. - Incentivi all'innovazione e i modelli di R&S. Gli incentivi all'innovazione e le strutture di mercato. Incentivi privati ed efficienza. Il modello di Arrow, Le critiche al modello di Arrow. La ricerca di base. L'attività di ricerca cooperativa. - Economia dei brevetti. Cosa è un brevetto, la sua durata e la sua ampiezza. - Rendimenti crescenti da adozione, esternalità di rete e pathdependency. MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI Cabral, L. (2002). Economia industriale. Carocci. MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI Appunti e materiale aggiuntivo sul sito del corso: http://eco.uninsubria.it/Webdocenti/fmontobbio/IO/ecind.htm MODALITA’ D’ESAME: Scritto: tre domande brevi e due lunghe. INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO Vedere sito: http://eco.uninsubria.it/Webdocenti/fmontobbio/ric2.htm RECAPITI Tel. 0332-395512 e-mail: [email protected] Economia Internazionale A DOCENTE: Prof. Francesco Abbate PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso si propone di offrire agli studenti gli strumenti concettuali e teorici per comprendere le determinanti, le dinamiche e gli effetti delle relazioni economiche internazionali e per interpretare il processo di globalizzazione dell’economia. L’insegnamento approfondisce i temi di economia internazionale reale, ossia le teorie e le politiche del commercio internazionale e degli investimenti diretti esteri. 42 PROGRAMMA DEL CORSO L'economia della globalizzazione La teoria ricardiana del commercio internazionale Il modello di Heckscher-Ohlin Economie di scala, concorrenza imperfetta e commercio internazionale Gli strumenti della politica commerciale L'Organizzazione mondiale del commercio e gli accordi commerciali regionali Investimenti diretti esteri ed imprese multinazionali Bilancia dei pagamenti e contabilità nazionale TESTI OBBLIGATORI P. R. Krugman e M. Obstfeld, Economia internazionale, vol. 1, 3ª edizione, Milano, Hoepli, 2003. A. Parenti, Il Wto, Bologna, Il Mulino, 2002. TESTI CONSIGLIATI F. Bonaglia e A. Goldstein, Globalizzazione e sviluppo, Bologna, Il Mulino, 2003. MODALITÀ D’ESAME E’ prevista una prova scritta - con domande a risposta multipla - e una orale facoltativa a cui sono ammessi coloro che abbiano superato la prova scritta. Nell’orale gli studenti hanno la possibilità di migliorare il voto dello scritto fino ad un massimo di tre punti. I frequentanti saranno inoltre valutati secondo i seguenti criteri: 1) partecipazione alla discussione in aula; 2) eventuale attività di ricerca (tesine individuali o di gruppo). RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA: [email protected] Economia Monetaria Docente: Prof. Giancarlo Bertocco Il corso ha un duplice obiettivo: i) specificare gli elementi distintivi che caratterizzano un’economia monetaria: verranno presentati due approcci teorici che si differenziano in relazione alle conclusioni circa la neutralità o meno della moneta e delle grandezze finanziarie; ii) analizzare gli aspetti più significativi della politica monetaria italiana negli anni precedenti l’ingresso nell’Unione Monetaria Europea e della politica monetaria dell’Unione Monetaria Europea. A. I caratteri di una economia monetaria in una prospettiva neoclassica: la riformulazione della Teoria Quantitativa della moneta. - La critica di Friedman alla curva di Phillips. - La Nuova Macroeconomia Classica: - le aspettative razionali - l’incoerenza temporale della politica monetaria. - Indipendenza e credibilità delle autorità monetarie. - Regole e discrezionalità della politica monetaria. - Alcuni esempi di regole: monetary targeting; inflation targeting; regola di Taylor. B. I caratteri di una economia monetaria in una prospettiva keynesiana: i Nuovi Keynesiani e l’approccio delle asimmetrie informative. - La critica al teorema Modigliani-Miller. - L’approccio delle asimmetrie informative: l’analisi di Akerlof. - Le asimmetrie informative ‘ex-ante’; il razionamento azionario: l’analisi di Myers e Majluf. 43 - Le implicazioni riguardanti il meccanismo di trasmissione della politica monetaria: il canale del credito. - Il razionamento del credito C. La Politica Monetaria in Italia - L’interpretazione monetarista: l’inflazione degli anni settanta e il processo di disinflazione degli anni ottanta e novanta. - L’interpretazione keynesiana: le cause dell’inflazione degli anni settanta; l’adesione al Sistema Monetario Europeo e la politica di stabilizzazione del cambio degli anni ottanta; la crisi valutaria del 1992; la riduzione dell’inflazione negli anni novanta e l’adesione all’Unione monetaria Europea. D. La Politica Monetaria dell’Unione Monetaria Europea. - Gli obiettivi della Politica Monetaria - La strategia della Banca Centrale Europea. Bibliografia: Parte A: • Delli Gatti, Gallegati: Macroeconomia. Giappichelli Editore, 2001: - Cap. 9: La critica di Friedman alla curva di Phillips, le aspettative adattive e il monetarismo, pp. 217-238. - Cap. 10, par. 10.1-10.4: L’ipotesi di aspettative razionali e la Nuova Macroeconomia Classica, pp- 239-258. • Bofinger, P. : Monetary Policy, Oxford University Press, pp. 174187; 209-221; 248-253; 257-263; 268-269. Parte B: - Kreps D., Corso di microeconomia, Il Mulino, 1994. Cap. 17°: Selezione avversa e segnalazione di mercato, pp. 731-735. - Bertocco G., Appunti di Economia monetaria Parte C: - Bertocco G., Il ruolo della politica monetaria nel pensiero di tre governatori della Banca d’Italia, Politica Economica, 1992, dic., (pp. 325-359). - Bertocco G., Il governo della moneta e del credito in Italia. Un’analisi del meccanismo di trasmissione della politica monetaria nel periodo 1960-95, Politica Economica, 1997, dic, (pp. 309-344). - Bertocco G., Is inflation a monetary phenomenon only? A non monetarist episode of inflation: the italian case, Studi Economici, 2002/3, (pp. 19-44). E’ disponibile la versione in italiano. Parte D: - Banca Centrale Europea: La strategia di politica monetaria dell’Eurosistema, orientata alla stabilità, Bollettino Mensile della BCE, gennaio 1999, (pp. 39-51). - Banca Centrale Europea: I due pilastri della strategia della BCE, Bollettino Mensile della BCE, novembre 2000, (pp. 39-49). - Banca Centrale Europea: La relazione tra politica monetaria e le politiche di bilancio nell’area dell’Euro, Bollettino Mensile della BCE, aprile 2004, (pp. 37-49). - Banca Centrale Europea: Analisi monetaria in termini reali, Bollettino Mensile della BCE, ottobre 2004, (pp. 43-67). (i testi di questi articoli possono essere scaricati dal sito della BCE) Le modalità d’esame sono specificate sul sito del docente. Nota La frequenza dei corsi di Macroeconomia e di Politica Economica consente di rafforzare e di ampliare la conoscenza dei modelli teorici, mentre la frequenza dei corsi di Econometria permette di conoscere 44 gli strumenti che permettono di stimare la capacità esplicativa dei modelli teorici. Economia Regionale A DOCENTE: Prof. Gioacchino Garofoli COLLABORATORI: Dott.ssa Lucia Cusmano; Dott. e Alessandro Maffioli PROGRAMMA A) Sviluppo economico regionale - Sviluppo economico regionale: i patterns di sviluppo - Processi di localizzazione industriale. Concentrazione e dispersione produttiva a livello territoriale: il ruolo delle economie di urbanizzazione e delle economie di localizzazione - Squilibri regionali e sviluppo economico: le varie ipotesi interpretative (Williamson, Myrdal, Perroux, la teoria della dipendenza) - Regioni e nazioni: localizzazione e commercio internazionale. I vantaggi della specializzazione produttiva B) L’articolazione territoriale dello sviluppo economico italiano - Le fasi dello sviluppo economico italiano dal dopoguerra ad oggi - Le interpretazioni dello sviluppo squilibrato italiano - La politica di sviluppo e di riequilibrio regionale: gli interventi dal dopoguerra ad oggi C) I nuovi termini della questione territoriale - Dallo sviluppo concentrato alla diffusione territoriale dello sviluppo - Piccola impresa e industrializzazione diffusa: il modello degli anni ’70 – ’80 - Distretti industriali e sistemi produttivi locali. una specificità dell’economia italiana? - Dai distretti industriali allo sviluppo locale - Le politiche di sviluppo locale dalla programmazione negoziata alla progettazione integrata territoriale BIBLIOGRAFIA Testi di riferimento: Garofoli G., Economia del territorio, Etas, Milano, 1992 Garofoli G., Sviluppo economico e territorio, Franco Angeli, Milano, in preparazione Durante il corso saranno date le indicazioni definitive per i testi di esame. MODALITÀ D'ESAME Prova scritta ed esame orale PROGRAMMA DI ESAME Garofoli G., Economia del territorio, Etas, Milano, 1992 (con esclusione dei cap. 2, 3 e 8, oltre all’appendice del cap. 1) (del cap. 5 solo le pp. 171182) Garofoli G., Sistemi locali di impresa e performance dell’impresa minore in Italia, in Traù F. (a cura di), La questione dimensionale nell’industria italiana, Il Mulino, Bologna, 1999 (anche sul sito http://eco.uninsubria.it/dipeco/) Garofoli G., Sviluppo locale e ruolo delle Agenzie: una riflessione sul caso italiano, in AA.VV., Il ruolo delle Agenzie locali nello sviluppo territoriale, Formez – Inea, Roma, 2001 (anche sul sito http://eco.uninsubria.it/dipeco/) 45 Garofoli G., Sviluppo locale e “governance”, in AA.VV., Governance e sviluppo territoriale, Formez, Roma, 2003, pp. 97-113 (anche sul sito http://eco.uninsubria.it/dipeco/) Garofoli G., Lo sviluppo economico italiano dal dopoguerra ad oggi, Slides delle lezioni (sul sito http://eco.uninsubria.it/dipeco/) In alternativa (in quanto il libro Economia del territorio è fuori catalogo): Garofoli G., Modelli locali di sviluppo, Franco Angeli, Milano, 1991 (2^ ediz. 2001) (Parte I) (pp. 9 - 132) Garofoli G., Economia del territorio, Etas, Milano, 1992 (capp. 1 -esclusa appendice-, 4 e 7) Garofoli G., Lo sviluppo economico italiano dal dopoguerra ad oggi, Slides delle lezioni sul sito http://eco.uninsubria.it/dipeco/ ECONOMIA REGIONALE (ordinamento quadriennale) PROGRAMMA DI ESAME: Garofoli G., Economia del territorio, Etas, Milano, 1992 (con esclusione del cap. 8 e dell’appendice al cap. 1) Garofoli G., Modelli locali di sviluppo, Franco Angeli, Milano, 1991 (2^ ediz. 2001) Garofoli G., Sviluppo locale e ruolo delle Agenzie: una riflessione sul caso italiano, in AA.VV., Il ruolo delle Agenzie locali nello sviluppo territoriale, Formez – Inea, Roma, 2001 (anche sul sito http://eco.uninsubria.it/dipeco/) RICEVIMENTO STUDENTI martedì ore 14 – 16 (qualora non fosse in sovrapposizione con l’orario delle lezioni) E-MAIL: [email protected] Finanza Aziendale A DOCENTE: Dott. Davide Secchi PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso si propone di fornire un quadro introduttivo e generale dei principi della finanza d’impresa. Le lezioni saranno articolate in modo che il quadro teorico di riferimento sia sempre associato alla pratica. Il corso è teso a definire il dominio disciplinare della finanza quale strumento essenziale per la gestione delle imprese. PROGRAMMA DEL CORSO 1. Introduzione alla finanza aziendale 2. L'analisi del bilancio sotto il profilo finanziario 3. Impresa e mercati 4. La valutazione dei progetti di investimento 5. La valutazione dei titoli 6. Il VAN nell'impresa 7. Il rischio 46 8. La struttura finanziaria dell'impresa (parte facoltativa) esercizi e un forum saranno disponibili su Blackboard. Le modalità di accesso saranno definite nel corso della prima lezione. Ulteriori dettagli sul programma sono disponibili su Blackboard. BIBLIOGRAFIA Studenti frequentanti: Ross S.A., Westerfield R.W., and Jaffe J.F. 2005. Fondamenti di finanza aziendale. Bologna: Il Mulino [€35,00]; Cotta Ramusino E., Onetti A. 2005. Strategia d'azienda. Milano: Il Sole-24Ore [Appendice capitolo 2] Studenti non frequentanti e studenti che seguiranno il corso “Finanza aziendale B”: Brealey R.A., Myers S.C., Sandri S. 2003. Principi di finanza aziendale. Milano: McGraw-Hill [€50,00]; Cotta Ramusino E., Onetti A. 2005. Strategia d'azienda. Milano: Il Sole-24Ore [Appendice capitolo 2] Letture consigliate Damodaran A. 2002. Finanza d’azienda. Milano: Apogeo. MODALITÀ D’ESAME L’esame sarà in forma scritta sia per frequentanti che per i non frequentanti. RICEVIMENTO STUDENTI Giovedì 11:00-13:00; Venerdì 11:00-13:00; 14:00-16:00 Informazioni aggiornate sono rese note attraverso Blackboard e la pagina personale del docente: http://eco.uninsubria.it/webdocenti/dsecchi/Slides.htm E-mail: [email protected] NOTE Ulteriori informazioni sul corso, lucidi, materiale didattico integrativo, Finanza Aziendale A (Corso Part-time) DOCENTE: Prof. Alberto Onetti COLLABORATORI: Dott. Davide Secchi PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso si propone di definire quali sono i principi fondamentali su cui è fondata la finanza d’impresa. Le lezioni saranno articolate in modo che il quadro teorico di riferimento sia sempre posto in relazione alla pratica della finanza d’impresa. Accanto alle tradizionali teorie, verrà fatto cenno ad alcuni tra i più recenti avanzamenti nella disciplina. PROGRAMMA DEL CORSO 1. Il significato della finanza - L’ambito disciplinare - L’ambito professionale - I principi fondamentali della finanza 2. La valutazione d’azienda - Perché valutare un’impresa? - Elementi base per la valutazione - L’analisi strategica quale premessa 3. L’analisi finanziaria - Riclassificazione del bilancio - Analisi per indici - Analisi dei flussi 4. L’analisi prospettica - La costruzione del bilancio previsionale (conto economico, stato patrimoniale e flussi di cassa): modalità ed elementi 47 - La valutazione di scenari alternativi (“what if analysis”) e la quantificazione dell’impatto di eventi non previsti e delle capacità di resistenza dell’impresa (“stress analysis”) MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI Cotta Ramusino E. - Onetti A. Strategia d’impresa, Il Sole 24 Ore Libri, Milano, 2005, Appendice Cap. 2 Cotta Ramusino E., Rinaldi L. 2003. La valutazione d'azienda. Il Sole 24 Ore Libri, Milano, 2005, Cap. 2, 7, 8 e 9. Letture consigliate Brealey R.A. Myers S.C. Principles of Corporate Finance. New York: McGraw-Hill, 1991. Ross S.A., Westerfield R.W., and Jaffe J.F, Finanza aziendale. Bologna: Il Mulino, 1997. MODALITA’ D’ESAME: Studenti frequentanti Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) sui temi trattati durante le lezioni e sui case studies discussi in aula Studenti non frequentanti Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) basata su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in volta. [email protected] [email protected] ALTRE NOTE INFORMATIVE Il docente ha attivato il sito del corso di Finanza aziendale A, ad uso degli studenti, presso la piattaforma Blackboard. Ciò rende più facile l’interazione tra studenti e docente, attraverso una serie di strumenti facili da utilizzare on-line da una connessione qualsiasi (anche quella di casa propria). L’invito, che verrà ribadito in aula è quello di sfruttare le varie offerte di carattere principalmente didattico offerte dalla piattaforma per l’e-learning. Finanza Aziendale B DOCENTE: Dott. Davide Secchi PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso si propone di introdurre il tema della struttura finanziaria e valutazione d’impresa, attraverso l’analisi di alcuni dei modelli più noti e utilizzati. La seconda parte del corso è invece dedicata a temi “di frontiera” che mettono in discussione alcuni degli assiomi principali della tradizionale teoria della finanza. Il corso è strettamente correlato a quello di Finanza Aziendale A. PROGRAMMA DEL CORSO 1. Introduzione al corso Parte generale A. Valutazione d'azienda - i metodi reddituale, patrimoniale e finanziario - i multipli di mercato B. Le scelte di struttura finanziaria dell'impresa - Modigliani-Miller I e II C. La derivazione analitica del CAPM - assiomi, derivazione e critiche “interne” al CAPM 48 Parte di approfondimento D. La behavioral finance - razionalità degli operatori e bounded rationality - la prospect theory (Kahneman & Tverzky) - quale impatto sulla teoria della finanza tradizionale? E. L'etica nella finanza - etica-finanza: un ossimoro? - i fondi etici e la finanza etica BIBLIOGRAFIA Brealey R.A., Myers S.C., Sandri S. 2003. Principi di finanza aziendale. Milano: McGraw-Hill. Letture consigliate Saranno indicate nel corso delle lezioni alcune letture integrative. MODALITÀ D’ESAME L’esame sarà in forma scritta sia per frequentanti che per i non frequentanti. e con i colleghi (Forum) sarà possibile anche attraverso la piattaforma Blackboard. Le modalità di accesso saranno definite nel corso della prima lezione. Finanza Aziendale Internazionale DOCENTE: Dott. Gianluca Giussani PRESENTAZIONE DEL CORSO L’apertura dei mercati alla dimensione europea e internazionale pone alle aziende una serie di sfide, sia nella definizione di strategie di internazionalizzazione, sia nella definizione delle strategie finanziarie utili per affrontare i problemi e le opportunità che si presentano all’impresa internazionalizzata. Il Corso si propone di fornire metodologie di analisi, strumenti e tecniche operative nel campo dei diversi aspetti della gestione della finanza aziendale e del risk management in un contesto di internazionalizzazione dell'attività economica e finanziaria con particolare riguardo alle esigenze delle piccole e medie imprese. Il Corso sarà integrato con seminari di presentazione di casi aziendali. RICEVIMENTO STUDENTI Mercoledì 11:00-13:00; Giovedì 11:00-13:00; 14:00-16:00 Informazioni aggiornate sono rese note attraverso Blackboard e la pagina personale: http://eco.uninsubria.it/webdocenti/dsecchi/Slides.htm E-mail: [email protected] PROGRAMMA DEL CORSO A) IL SISTEMA ECONOMICO E FINANZIARIO DI RIFERIMENTO (cenni) - Mercati, Operatori e Strumenti - Il mercato valutario e monetario internazionale - La bilancia dei pagamenti - Le principali teorie dello scambio internazionale NOTE Le informazioni sul corso, il materiale didattico ordinario e integrativo, nonché la possibilità di scambiare opinioni con il docente B) I PROCESSI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE E LA FINANZA AZIENDALE - Lo sviluppo internazionale dell’impresa 49 - Le valutazioni economico-finanziarie dei progetti e l’analisi del cash flow International Capital Budgeting Il Business Plan per l’internazionalizzazione Il Project Financing Gestione centralizzata del fabbisogno finanziario del gruppo aziendale - - M&A ed alleanze strategiche in campo internazionale - Elementi di pianificazione giuridico-fiscale internazionale - - C) IL RISCHIO DI CAMBIO NELLA GESTIONE DELL’IMPRESA INTERNAZIONALE - Gestire il rischio di cambio a livello aziendale - L’individuazione del rischio rilevante per l’azienda - Dalla gestione tradizionale alla gestione strategica del rischio di cambio - La Currency Option nella tesoreria aziendale - La centralizzazione del rischio di cambio nei gruppi aziendali - Aspetti di tesoreria valutaria - Il rapporto con i clienti e fornitori esteri - Selezione delle divise di fatturazione e formulazione del prezzo in valuta dei prodotti - Strumenti di trade finance e finanziamento del commercio estero D) ANALISI E GESTIONE DEI RISCHI: IL RISK MANAGEMENT - La percezione del rischio da parte dell’azienda globale - Rischi finanziari e impresa industriale - La gestione del rischio interessi e di credito - La gestione del rischio materie prime E) FINANZIARE L’IMPRESA GLOBALE: IL FUNDING - Le opportunità di finanziamento sul mercato primario e secondario Strumenti di reperimento di capitale di rischio e di debito sui mercati internazionali L’attività di debt origination: operazioni di debito bancario Il collocamento sui mercati internazionali: motivi, strutturazione e tecniche di emissione Ruolo e funzioni dei sindacati internazionali di collocamento Il ruolo del rating nelle emissioni internazionali Gli strumenti finanziari derivati F) PARTE SEMINARIALE - Casi e testimonianze aziendali e bancarie MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI Verranno comunicati dal Docente all’inizio del Corso. MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI Verranno comunicati dal Docente all’inizio del Corso. MODALITA’ D’ESAME: Studenti frequentanti Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) sui temi trattati durante le lezioni e sui case studies e sui papers discussi in aula Studenti non frequentanti Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) basata su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento (MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI) INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO 50 Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in volta. 4. Finanziamenti di Aziende DOCENTE: Prof.ssa Cristiana Schena PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso si propone di far acquisire allo studente le competenze fondamentali necessarie per valutare gli strumenti, le operazioni e le tecniche tradizionali ed innovative utilizzabili dalle imprese ai fini del reperimento di risorse finanziarie. Particolare attenzione è rivolta alla gamma di soluzioni che possono rivelarsi efficaci e convenienti soprattutto per le imprese di medio-piccole dimensioni italiane. A ciò si affianca l’analisi dei principali servizi offerti dagli intermediari finanziari nell’ambito delle attività di corporate e investment banking. PROGRAMMA DEL CORSO 1. Il ruolo dei mercati e degli intermediari finanziari nel soddisfacimento delle esigenze finanziarie delle diverse tipologie di imprese. 2. Il rapporto banca-impresa-mercato in Italia alla luce dei dati relativi alle fonti finanziarie utilizzate dalle imprese. Evoluzione e prospettive di sviluppo dei criteri di valutazione dei bisogni finanziari delle imprese: dalla logica del credito garantito ai sistemi di internal rating ed allo sviluppo dei servizi di corporate banking. 3. Le principali modalità di finanziamento delle imprese. a) Il ricorso al canale intermediato: il credito a breve, medio e lungo termine; i finanziamenti in pool; il leasing; i crediti 5. 6. 7. agevolati; i crediti di firma. b) Il supporto offerto dai CONFIDI alle PMI. c) Il ricorso al mercato mediante strumenti di debito e di capitale. Gestione e copertura dei rischi: a) Servizi di pagamento e di gestione della tesoreria per la gestione del rischio di liquidità. I servizi di home banking e cash management. b) Gli strumenti derivati e i servizi assicurativi per la copertura dei rischi di credito e di mercato (cenni). c) La securitization dei crediti di impresa: uno strumento di reperimento di fondi e di esternalizzazione della gestione dei crediti. I servizi di consulenza e di assistenza finanziaria: a) servizi informativi e di consulenza finanziaria; b) i servizi di gestione dei crediti (il factoring); c) l’assistenza per le operazioni sul mercato primario e secondario dei titoli. Gli interventi sul capitale di rischio ed il supporto alle operazioni di finanza strutturata: a) l’acquisizione di partecipazioni bancarie nelle imprese: le banche italiane ed il mercato del controllo delle imprese; b) il ruolo dei fondi chiusi; c) le attività di private equity e venture capital in Italia: un’analisi delle principali forme di intervento (start up financing, LBO e MBO); d) il project finance. Il ruolo delle banche nella risoluzione della crisi dell’impresa: a) la ristrutturazione dei crediti bancari; b) banche e piano di risanamento aziendale. Struttura della didattica e materiale didattico di supporto: Le lezioni saranno affiancate da esercitazioni e incontri seminariali 51 con docenti universitari ed operatori, riguardanti parti specifiche del programma del corso. Nel corso delle lezioni, delle esercitazioni e dei seminari potrà essere messo a disposizione degli studenti frequentanti materiale didattico di supporto utile ai fini della preparazione dell’esame, anche se non sostitutivo dei testi indicati nel programma di esame. E-mail: [email protected] BIBLIOGRAFIA: Il docente segnalerà nel corso delle lezioni i materiali utili ai fini del sostenimento dell’esame. I testi di riferimento ai fini dell’esame sono i seguenti: - Banca d'Italia, Relazione annuale 2005, Roma maggio 2006. - Forestieri G. (a cura di), Corporate & Investment Banking, Egea, Milano, 2005. - Monti E., Manuale di finanza per l’impresa, Utet Libreria, Torino, 2005. PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso si propone di far acquisire allo studente le competenze fondamentali necessarie per valutare gli strumenti, le operazioni e le tecniche tradizionali ed innovative utilizzabili dalle imprese ai fini del reperimento di risorse finanziarie. Particolare attenzione è rivolta alla gamma di soluzioni che possono rivelarsi efficaci e convenienti soprattutto per le imprese di medio-piccole dimensioni italiane. A ciò si affianca l’analisi dei principali servizi offerti dagli intermediari finanziari nell’ambito delle attività di corporate e investment banking. Si presuppone la conoscenza dei contenuti di base dell’attività di intermediazione finanziaria (insegnamento di “Economia degli Intermediari Finanziari A”). MODALITÀ D'ESAME: L’esame consiste in una prova scritta. Lo studente che consegue nella prova un punteggio inferiore a 15/30 non può sostenere l’esame nell’appello successivo della medesima sessione di esami. Si ricorda che la Segreteria Studenti ha disposto che la verbalizzazione del voto deve avvenire con la data della prova scritta e deve essere effettuata dallo studente entro e non oltre venti giorni dalla data della prova scritta. Lo studente che non procede entro tale termine alla verbalizzazione del voto sul libretto viene considerato rinunciatario della prova d’esame ed ha l’obbligo di sostenere nuovamente l’esame. RICEVIMENTO STUDENTI: presso la Facoltà di Economia, secondo il calendario segnalato nella pagina web del docente (http://eco.uninsubria.it/webdocenti/cschena/cschena.html). Finanziamenti di Aziende (Corso Part-time) DOCENTE: Dott.ssa Nicoletta Bernasconi PROGRAMMA DEL CORSO 1. Il ruolo dei mercati e degli intermediari finanziari nel soddisfacimento delle esigenze finanziarie delle diverse tipologie di imprese. 2. Il rapporto banca-impresa-mercato in Italia alla luce dei dati relativi alle fonti finanziarie utilizzate dalle imprese. Evoluzione e prospettive di sviluppo dei criteri di valutazione dei bisogni finanziari delle imprese: dalla logica del credito garantito ai sistemi di internal rating ed allo sviluppo dei servizi di corporate banking. 3. Le principali modalità di finanziamento delle imprese. 52 a) Il ricorso al canale intermediato: il credito a breve, medio e lungo termine; i finanziamenti in pool; il leasing; i crediti agevolati; i crediti di firma. b) Il supporto offerto dai CONFIDI alle PMI. c) Il ricorso al mercato mediante strumenti di debito e di capitale. 4. Gestione e copertura dei rischi: a) Servizi di pagamento e di gestione della tesoreria per la gestione del rischio di liquidità. I servizi di home banking e cash management. b) Gli strumenti derivati e i servizi assicurativi per la copertura dei rischi di credito e di mercato (cenni). c) La securitization dei crediti di impresa: uno strumento di reperimento di fondi e di esternalizzazione della gestione dei crediti. 5. I servizi di consulenza e di assistenza finanziaria: a) servizi informativi e di consulenza finanziaria; b) i servizi di gestione dei crediti (il factoring); c) l’assistenza per le operazioni sul mercato primario e secondario dei titoli. 6. Gli interventi sul capitale di rischio ed il supporto alle operazioni di finanza strutturata: a) l’acquisizione di partecipazioni bancarie nelle imprese: le banche italiane ed il mercato del controllo delle imprese; b) il ruolo dei fondi chiusi; c) le attività di private equity e venture capital in Italia: un’analisi delle principali forme di intervento (start up financing, LBO e MBO); d) il project finance. 7. Il ruolo delle banche nella risoluzione della crisi dell’impresa: a) la ristrutturazione dei crediti bancari; b) banche e piano di risanamento aziendale. Struttura della didattica e materiale didattico di supporto Le lezioni saranno in parte in aula in parte con modalità on line. Il materiale delle lezioni on line e’ da ritenere parte integrante del programma d’esame e non sostitutivo dei testi indicati nel programma di esame. BIBLIOGRAFIA I testi di riferimento per l’esame sono: - Banca d’Italia, Relazione per l’anno 2005, Roma, maggio 2006 - Forestieri G. (a cura di), Corporate & Investment Banking, Egea, Milano, 2005 Altre letture: • ABI, La gestione del rischio nelle piccole e medie imprese e negli enti locali, 18.1.225 (www.abi.it) • Anolli M – Locatelli R., Le operazioni finanziare, il Mulino, Bologna, 2001 • Banca d’Italia, M. Benvenuti – M.Gallo, Perche’ le imprese ricorrono al factoring? Il caso dell’Italia, Servizio Studi Banca d’Italia, Temi di discussione n. 518, 2004 • Borroni M. – Oriani M., Le operazioni Bancarie, Il Mulino • Cesarini F., Il rapporto banca-impresa tra relationship banking e ricorso al mercato finanziario, Bancaria, n.12, 2003 • Cesarini F., Caratteristiche e potenzialità del sistema creditizio italiano, Mimeo, Siena, 20.10.2004 • Monti E., Manuale di finanza per l’impresa, Utet Libreria, Torino, 2005 • Onado M., La banca come impresa, Il Mulino, Bologna 2004 • Schena C, Il ruolo prospettico dei Confidi nel rapporto bancaimpresa: mitigazione del rischio e supporto informativo, capitolo 13 del volume POGLIAGHI P. – VANDALI W. – MEGLIO C. (a 53 cura di), Basilea 2, IAS e nuovo diritto societario. L’impatto sulle banche e sul rapporto banca – impresa, Bancaria Editrice, 2004 MODALITÀ D'ESAME L’esame consiste in una prova scritta. Lo studente che consegue nella prova un punteggio inferiore a 15/30 non può sostenere l’esame nell’appello successivo della medesima sessione di esami. Si ricorda che la verbalizzazione del voto deve avvenire con la data della prova scritta e che gli esami devono essere registrati non oltre il primo appello successivo allo scritto. RICEVIMENTO STUDENTI Durante il periodo delle lezioni: prima e dopo l’orario delle lezioni. Negli altri periodi secondo il calendario comunicato su Backboard (di norma il sabato mattina) oppure su appuntamento. E-mail: [email protected] Gestione dei Rischi DOCENTE: Prof. Carlo Arlotta PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso si propone di far acquisire allo studente le competenze fondamentali in tema di gestione dei rischi aziendali, nell’ottica di metodologie e practise di gestione sviluppate essenzialmente dagli intermediari finanziari e dalle imprese industriali. Nell’ambito dei cambiamenti di regolamentazione, che interessano soprattutto gli intermediari, ed in considerazione della maggiore consapevolezza sviluppata anche dalle imprese industriali nell’ambito delle tematiche di gestione integrata dei rischi, il corso intende approfondire alcune metodologie di individuazione, analisi, valutazione, gestione, monitoraggio e reporting dei rischi d’impresa, analizzando modelli di enterprise risk management nella gestione dei rischi strategici, puri, finanziari ed operativi. In particolare, durante il corso saranno approfonditi essenzialmente alcuni aspetti e modelli operativi di gestione dei rischi di credito, dei rischi di mercato e dei rischi operativi. PROGRAMMA DEL CORSO 8. Introduzione e modalità di classificazione dei rischi. 9. Il modello integrato di gestione dei rischi: dal risk management all’enterprise risk management. 10. I modelli di controllo e di governo dei rischi. 11. Il sistema di controllo interno, la gestione dei rischi ed il risk assessment. 12. L’applicazione di metodologie di gestione dei rischi di credito. 13. I modelli applicativi per la gestione dei rischi di mercato. 14. La gestione dei rischi operativi. 15. La mitigazione dei rischi: i modelli di gestione e gli strumenti derivati. 16. Gli effetti dell’applicazione dei principi contabili internazionali sulla gestione dei rischi finanziari. 17. Evoluzione e sviluppo di nuovi modelli di risk management. STRUTTURA DELLA DIDATTICA E MATERIALE DIDATTICO DI SUPPORTO: Le lezioni saranno affiancate da esercitazioni e incontri seminariali con docenti universitari ed operatori, riguardanti parti specifiche del programma del corso. Nel corso delle lezioni, delle esercitazioni e dei seminari verrà messo a disposizione degli studenti frequentanti materiale didattico di supporto utile ai fini della preparazione dell’esame, anche se non sostitutivo dei testi indicati nel programma di esame. 54 BIBLIOGRAFIA: Il docente segnalerà nel corso delle lezioni e mediante avvisi le “Letture scelte” utili ai fini del sostenimento dell’esame. MODALITÀ D'ESAME: L’esame consiste in una prova scritta. . RICEVIMENTO STUDENTI: martedì di lezione dalle 16 alle 18 E-mail: [email protected] • • • • • • • • • Idoneità Informatica DOCENTE: Dott. Ing. Accursio Giordano Schermata iniziale e comandi generali. Righe, colonne, celle. Fogli di calcolo e fogli-grafico. Organizzare i dati. Formati numerici delle celle. Selezione, modifica, spostamento di celle. Riferimenti fissi e relativi delle celle. Grafici: tipi, creazione, modifica, inserimento di linee di tendenza. Funzioni e formule. Le esercitazioni sono svolte in laboratorio con l’assistenza del docente; l’esame prevede una prova pluridisciplinare che coinvolge gli argomenti ed i programmi trattati. Il corso è svolto in 36 ore, equamente ripartite fra lezioni frontali ed esercitazioni. PROGRAMMA • Generalità sulle reti. • Internet e Browsers. • Client di posta elettronica. • Videoscrittura: approfondimenti. • Inserzione di immagini, collegamenti ed “oggetti” in genere. • Tabelle. • Presentazioni: approfondimenti. • Grafici, immagini, tabelle, collegamenti ed “oggetti” nelle diapositive. • Trasformazione di un documento di Word in presentazione di PowerPoint. • Foglio elettronico. Informatica di Base B (Corso Part-time) DOCENTE: Dott. Ing. Accursio GIORDANO PRESENTAZIONE DEL CORSO Vista l’eterogenea provenienza e formazione degli allievi, il corso si propone di uniformare le conoscenze informatiche di base degli allievi medesimi e di fornire le conoscenze utili e conformi ai corsi di Laurea della Facoltà di Economia. I corsi riguardano: • Generalità su hardware e software • Reti e posta elettronica • Videoscrittura • Foglio elettronico • Presentazioni 55 Il corso è svolto in 12 ore; dato il carattere intensivo del corso, le lezioni e le esercitazioni sono svolte contestualmente ed in laboratorio. PROGRAMMA DEL CORSO • Generalità sulle reti • Internet e Browsers • Client di posta elettronica • Videoscrittura: approfondimenti • Inserzione di immagini, collegamenti ed “oggetti” in genere • Tabelle • Programmi di presentazione • Schermata iniziale e barre principali dei comandi • Nuova presentazione ed apertura di una presentazione esistente • Diapositive (slides) e loro layout • Organizzazione e progettazione di una presentazione • Effetti d’animazione e di transizione • Grafici, immagini, tabelle, collegamenti ed “oggetti” nelle diapositive • Trasformazione di un documento di Word in presentazione di PowerPoint. MODALITÀ D’ESAME. Alfabetizzazione Informatica. L’esame prevede una prova a risposta multipla che coinvolge gli argomenti ed i programmi trattati. Informatica di Base Prova preliminare a risposta multipla propedeutica ad una prova pratica da svolgere sulle macchine e che prevede l’uso dei programmi trattati. BIBLIOGRAFIA. Dispensa sulle generalità hardware e di reti. Manuali d’uso dei programmi trattati. RICEVIMENTO STUDENTI Si vedano le pagine web di Facoltà del docente. Nelle medesime pagine sono reperibili ulteriori notizie e l’indirizzo e-mail del docente per comunicazioni e chiarimenti. Istituzioni di Diritto Privato DOCENTE: Prof.ssa Alba Fondrieschi PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso tratta dei principali istituti del diritto privato, con particolare attenzione a quelli più direttamente connessi con le materie oggetto di studio nella Facoltà di Economia. Il corso mira a dotare gli Studenti delle conoscenze giuridiche di base dell’area privatistica, nonché a far acquisire agli Studenti consapevolezza dei problemi giuridici peculiari dei contratti e dei termini per il loro inquadramento e la loro soluzione. PROGRAMMA D’ESAME Nelle sue linee essenziali, il programma del corso di Istituzioni di Diritto Privato è il seguente: L’ordinamento giuridico e le fonti del diritto La norma giuridica; le fonti del diritto italiano e comunitario; l’interpretazione della legge. Nozioni generali di diritto privato 56 L’autonomia privata; il diritto soggettivo e le altre posizioni individuali; i fatti, gli atti ed i negozi giuridici. I soggetti Le persone fisiche; le persone giuridiche; le associazioni; le fondazioni e i comitati; la famiglia ed il regime patrimoniale. Le obbligazioni Le fonti delle obbligazioni; l’adempimento; i modi di estinzione dell’obbligazione diversi dall’adempimento; la cessione dei crediti; la delegazione, l’espromissione e l’accollo; le obbligazioni pecuniarie e le altre specie di obbligazioni. La responsabilità contrattuale ed extracontrattuale (cenni) La responsabilità contrattuale ed responsabilità extracontrattuale. Il contratto in generale La conclusione; i requisiti; gli effetti; l’invalidità; la rescissione e la risoluzione del contratto. I singoli contratti (cenni) La compravendita; la donazione; il mandato; l’appalto ed il mutuo. I diritti reali e il possesso I beni; la proprietà; i modi di acquisto della proprietà; le azioni petitorie; i diritti reali di godimento su beni altrui; i diritti reali di garanzia; il possesso e le azioni possessorie. I titoli di credito Le caratteristiche generali e le tipologie dei titoli di credito; la cambiale e l’assegno. La tutela dei diritti (cenni) La trascrizione; la responsabilità patrimoniale; le cause di prelazione; i mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale . Nel corso delle lezioni, potranno essere utilizzati materiali integrativi, quali testi di sentenze di legittimità e di merito, resi disponibili agli Studenti frequentanti, allo scopo di verificare le applicazioni pratiche degli istituti trattati. Durante le lezioni, potranno essere rilevate le presenze in aula. Prima dell’inizio del corso, il docente renderà noto un piano di massima relativo agli argomenti che saranno affrontati, di volta in volta, in ciascuna lezione, con l’indicazione dei capitoli del manuale corrispondenti, affinché gli Studenti possano prepararsi in anticipo. E’ indispensabile, in ogni caso, ai fini della preparazione dell’esame, la conoscenza dei principi e delle regole fondamentali del diritto costituzionale italiano. Si consiglia almeno la frequenza del corso di Istituzioni di Diritto Pubblico. TESTI CONSIGLIATI PER LA PREPARAZIONE DELL’ESAME Per la preparazione dell’esame di profitto, gli Studenti potranno utilizzare un manuale di tipo tradizionale, quale P. Trimarchi, Istituzioni di diritto privato, Giuffré, Milano, ultima edizione. Inoltre, è assolutamente indispensabile lo studio del codice civile in edizione aggiornata (edizione suggerita: Codice civile e leggi collegate, a cura di G. De Nova, Zanichelli, Bologna, ultima edizione). Gli Studenti sono pregati di portare con sé a lezione il codice civile per l’opportuna consultazione, a fronte delle spiegazioni del docente. Non esistono dispense del corso. Qualsiasi dispensa od altro materiale proposto da terzi non proviene dalla Facoltà di Economia, né è stato visionato o approvato dal docente. MODALITÀ D’ESAME L’esame consisterà in una prova orale, volta a verificare la preparazione degli Studenti sugli argomenti oggetto del programma d’esame. 57 L’orario di ricevimento del docente sarà reso noto all’inizio dell’anno accademico, contestualmente alla pubblicazione dell’orario delle lezioni. E-mail: [email protected] Istituzioni di Diritto Privato (Corso Part-time) DOCENTE: Dott.ssa Camilla Ferrari Il corso tratta dei principali istituti del diritto privato, con particolare attenzione a quelli più direttamente connessi con le materie oggetto di studio nella Facoltà di Economia. Il corso mira a dotare gli Studenti delle conoscenze giuridiche di base dell’area privatistica, nonché a far acquisire agli Studenti consapevolezza dei problemi giuridici peculiari dei contratti e dei termini per il loro inquadramento e la loro soluzione. PROGRAMMA D’ESAME Nelle sue linee essenziali, il programma del corso di Istituzioni di Diritto Privato, modalità part time, è il seguente: L’ordinamento giuridico e le fonti del diritto La norma giuridica; le fonti del diritto italiano e comunitario; l’interpretazione della legge. Nozioni generali di diritto privato L’autonomia privata; il diritto soggettivo e le altre posizioni individuali; i fatti, gli atti ed i negozi giuridici. I soggetti Le persone fisiche; le persone giuridiche; le associazioni; le fondazioni e i comitati; la famiglia ed il regime patrimoniale (cenni). Le obbligazioni Le fonti delle obbligazioni; l’adempimento; i modi di estinzione dell’obbligazione diversi dall’adempimento; la cessione dei crediti; la delegazione, l’espromissione e l’accollo; le obbligazioni pecuniarie e le altre specie di obbligazioni. La responsabilità contrattuale ed extracontrattuale La responsabilità contrattuale; la mora del debitore e la mora del creditore; l’illecito civile e la responsabilità extracontrattuale. Il contratto in generale La conclusione; i requisiti; gli effetti; l’invalidità; la rescissione e la risoluzione del contratto; i contratti con i consumatori. I singoli contratti La compravendita; la donazione; il mandato; l’appalto ed il mutuo (cenni). I diritti reali e il possesso I beni; la proprietà; i modi di acquisto della proprietà; le azioni petitorie; i diritti reali di godimento su beni altrui; il possesso e le azioni possessorie. I titoli di credito Le caratteristiche generali e le tipologie dei titoli di credito; la cambiale e l’assegno. La tutela dei diritti La trascrizione; la responsabilità patrimoniale; le cause di prelazione; i mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale. Nel corso delle lezioni, potranno essere utilizzati materiali integrativi, quali testi di sentenze di legittimità e di merito, resi disponibili agli Studenti frequentanti, allo scopo di verificare le applicazioni pratiche degli istituti trattati. Durante le lezioni, potranno essere rilevate le presenze in aula. Prima dell’inizio del corso, il docente renderà noto un piano di massima relativo agli argomenti che saranno affrontati, di volta in 58 volta, in ciascuna lezione, con l’indicazione dei capitoli del manuale corrispondenti, affinché gli Studenti possano prepararsi in anticipo. E’ indispensabile, in ogni caso, ai fini della preparazione dell’esame, la conoscenza dei principi e delle regole fondamentali del diritto costituzionale italiano. Si consiglia almeno la frequenza del corso di Istituzioni di Diritto Pubblico. TESTI CONSIGLIATI PER LA PREPARAZIONE DELL’ESAME Per la preparazione dell’esame di profitto, gli Studenti potranno utilizzare un manuale di tipo tradizionale, quale P. Trimarchi, Istituzioni di diritto privato, Giuffré, Milano, ultima edizione. Inoltre, è assolutamente indispensabile lo studio del codice civile in edizione aggiornata (edizione suggerita: Codice civile e leggi collegate, a cura di G. De Nova, Zanichelli, Bologna, ultima edizione). Gli Studenti sono pregati di portare con sé a lezione il codice civile per l’opportuna consultazione, a fronte delle spiegazioni del docente. Non esistono dispense del corso. Qualsiasi dispensa od altro materiale proposto da terzi non proviene dalla Facoltà di Economia, né è stato visionato o approvato dal docente. MODALITÀ D’ESAME: SCRITTO L’esame consisterà in una prova scritta, volta a verificare la preparazione degli Studenti sugli argomenti oggetto del programma d’esame. In particolare, la prova scritta comprenderà sia domande teoriche sia quesiti di carattere pratico, ove si chiederà agli Studenti di analizzare casi concreti attraverso le nozioni giuridiche acquisite. RICEVIMENTO STUDENTI L’orario di ricevimento del docente sarà reso noto all’inizio dell’anno accademico, contestualmente alla pubblicazione dell’orario delle lezioni. Indirizzo e.mail: [email protected] Istituzioni di Diritto Pubblico DOCENTE: Prof. Giorgio Grasso COLLABORATORI: Dott. Paolo Zuddas PRESENTAZIONE DEL CORSO L’obiettivo del Corso è di offrire agli studenti una trattazione di base sul diritto costituzionale italiano ed alcune nozioni fondamentali sul diritto amministrativo. I due diversi insegnamenti costituiscono, secondo una classica partizione, le materie portanti della disciplina di studio chiamata diritto pubblico, che comprende al suo interno anche materie come il diritto penale, il diritto tributario, il diritto ecclesiastico. Durante il Corso alle lezioni frontali tradizionali potranno affiancarsi alcune lezioni con proiezione di diapositive (power-point), che saranno poi inserite in rete sulla pagina web del docente, finalizzate a fornire agli studenti alcune nozioni sul metodo di studio del diritto pubblico e sull’impiego di strumenti quali i codici e le raccolte normative, in forma cartacea e on-line. In questo contesto il docente si avvarrà della collaborazione della teaching assistant dell’area giuridica, dott.ssa Simona Paccioretti. PROGRAMMA DEL CORSO Il programma del Corso segue l’impostazione del manuale consigliato, suddiviso in una parte riguardante l’organizzazione dei pubblici poteri ed una parte relativa, invece, agli atti pubblici e alla tutela dei diritti. Nella prima parte del Corso si esamineranno tra l’altro i seguenti argomenti: il potere politico e lo Stato; la nascita dello Stato; la 59 sovranità; gli elementi costitutivi dello Stato; le forme di Stato e la loro evoluzione storica; dallo Stato liberale allo Stato di democrazia sociale; la rappresentanza politica; il principio della separazione dei poteri; le regole di maggioranza; le forme di governo; il governo costituzionale puro; il governo parlamentare; il governo presidenziale; il governo semipresidenziale; il governo direttoriale; i sistemi elettorali; l’organizzazione costituzionale italiana; il Governo; il Parlamento; il Presidente della Repubblica; Regioni e governo locale; la pubblica amministrazione. Nella seconda parte del Corso si esamineranno tra l’altro i seguenti argomenti: le fonti del diritto; fonti di produzione e di cognizione; fonti atto e fonti fatto; i criteri che risolvono le antinomie tra le fonti; la riserva di legge e il principio di legalità; esame delle fonti del diritto; la Costituzione; Costituzione e potere costituente; Costituzioni rigide e flessibili; le fonti dell’ordinamento italiano; Costituzione e leggi costituzionali e di revisione cost.; la legge formale del parlamento; leggi rinforzate e fonti atipiche; legge delega e decreto legislativo; decreto legge; fonti secondarie; il referendum abrogativo come fonte del diritto; le fonti comunitarie (cenni); le fonti delle autonomie (specie il diritto regionale: statuti e leggi regionali); atti e provvedimenti amministrativi; la sistematica dei diritti di libertà nella Costituzione italiana; esame delle singole libertà; la tutela giurisdizionale e il ruolo del potere giudiziario; la Corte costituzionale e il sistema di giustizia costituzionale italiano. E’ richiesta inoltre la conoscenza della Costituzione italiana nel testo vigente (v. ad esempio il testo curato da M. Siclari, La Costituzione della Repubblica italiana nel testo vigente, Roma, Aracne Editrice, ultima edizione). MATERIALE DIDATTICO. TESTO CONSIGLIATO: R. Bin, G. Pitruzzella, Diritto pubblico, Giappichelli, Torino, ultima edizione (4.a edizione 2006). Saranno indicate all’inizio del Corso le parti da omettere, utilizzando la pagina di e-learning dell’Ateneo cui gli studenti sono invitati già da ora a iscriversi. Il testo consigliato ha una pagina web che contiene numerosa documentazione normativa e test di autovalutazione, utili per la preparazione dell’esame. MODALITA’ D’ESAME: L’esame, nell’appello di fine Corso, consiste in una prova scritta obbligatoria, eventualmente seguita da una prova orale, secondo le indicazioni che saranno fornite al momento dell’inizio del Corso. Negli appelli successivi, l’esame consiste in una prova orale eventualmente preceduta da una prova scritta obbligatoria. Per gli studenti stranieri l’esame consiste sempre in una prova orale, salva diversa loro richiesta. Per gli studenti della laurea quadriennale che devono sostenere ancora l’esame di Istituzioni di diritto pubblico (vecchio ordinamento), corrispondente a Istituzioni di diritto pubblico + Diritto pubblico progredito, il testo di riferimento è sempre R. Bin, G. Pitruzzella, ult. ed. o in alternativa una versione aggiornata di P. Caretti, U. De Siervo, Istituzioni di diritto pubblico, Giappichelli, Torino. Per essi la prova d’esame consiste in una prova orale. INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO Il Prof. Giorgio Grasso riceve di regola, salvo diversa comunicazione, il giovedì mattina dalle ore 9.00 alle ore 11.00. RECAPITI [email protected] ; tel. 0332-395545; Pagina http://eco.uninsubria.it/Webdocenti/ggrasso/giorgio.htm web: 60 Istituzioni di Diritto Pubblico (Corso Part-time) DOCENTE: Prof. Giorgio Grasso COLLABORATORI: Dott. Paolo Zuddas PRESENTAZIONE DEL CORSO L’obiettivo del Corso è di offrire agli studenti una trattazione di base sul diritto costituzionale italiano ed alcune nozioni fondamentali sul diritto amministrativo. I due diversi insegnamenti costituiscono, secondo una classica partizione, le materie portanti della disciplina di studio chiamata diritto pubblico, che comprende al suo interno anche materie come il diritto penale, il diritto tributario, il diritto ecclesiastico. Metà del Corso si baserà su lezioni frontali; l’altra metà sfrutterà la piattaforma di e-learning di Ateneo (Black-board). Gli studenti sono invitati già da ora ad iscriversi a tale piattaforma in modalità full. In questa parte on-line gli studenti svolgeranno obbligatoriamente attività di esercitazione, che andrà a confluire nella valutazione finale dell’esame. PROGRAMMA DEL CORSO Il programma del Corso segue l’impostazione del manuale consigliato, suddiviso in una parte riguardante l’organizzazione dei pubblici poteri ed una parte relativa, invece, agli atti pubblici e alla tutela dei diritti. Nella prima parte del Corso si esamineranno tra l’altro i seguenti argomenti: il potere politico e lo Stato; la nascita dello Stato; la sovranità; gli elementi costitutivi dello Stato; le forme di Stato e la loro evoluzione storica; dallo Stato liberale allo Stato di democrazia sociale; la rappresentanza politica; il principio della separazione dei poteri; le regole di maggioranza; le forme di governo; il governo costituzionale puro; il governo parlamentare; il governo presidenziale; il governo semipresidenziale; il governo direttoriale; i sistemi elettorali; l’organizzazione costituzionale italiana; il Governo; il Parlamento; il Presidente della Repubblica; Regioni e governo locale; la pubblica amministrazione. Nella seconda parte del Corso si esamineranno tra l’altro i seguenti argomenti: le fonti del diritto; fonti di produzione e di cognizione; fonti atto e fonti fatto; i criteri che risolvono le antinomie tra le fonti; la riserva di legge e il principio di legalità; esame delle fonti del diritto; la Costituzione; Costituzione e potere costituente; Costituzioni rigide e flessibili; le fonti dell’ordinamento italiano; Costituzione e leggi costituzionali e di revisione cost.; la legge formale del parlamento; leggi rinforzate e fonti atipiche; legge delega e decreto legislativo; decreto legge; fonti secondarie; il referendum abrogativo come fonte del diritto; le fonti comunitarie (cenni); le fonti delle autonomie (specie il diritto regionale: statuti e leggi regionali); atti e provvedimenti amministrativi; la sistematica dei diritti di libertà nella Costituzione italiana; esame delle singole libertà; la tutela giurisdizionale e il ruolo del potere giudiziario; la Corte costituzionale e il sistema di giustizia costituzionale italiano. E’ richiesta inoltre la conoscenza della Costituzione italiana nel testo vigente (v. ad esempio il testo curato da M. Siclari, La Costituzione della Repubblica italiana nel testo vigente, Roma, Aracne Editrice, ultima edizione). MATERIALE DIDATTICO. TESTO CONSIGLIATO: R. Bin, G. Pitruzzella, Diritto pubblico, Giappichelli, Torino, ultima edizione (4.a edizione 2006). Saranno indicate all’inizio del Corso le parti da omettere, utilizzando la pagina di e-learning dell’Ateneo cui gli studenti sono invitati già da ora a iscriversi. 61 Il testo consigliato ha una pagina web che contiene numerosa documentazione normativa e test di autovalutazione, utili per la preparazione dell’esame. MODALITA’ D’ESAME: L’esame, nell’appello di fine Corso, consiste in una prova scritta obbligatoria, eventualmente seguita da una prova orale, secondo le indicazioni che saranno fornite al momento dell’inizio del Corso. Negli appelli successivi, l’esame consiste in una prova orale eventualmente preceduta da una prova scritta obbligatoria. Per gli studenti stranieri l’esame consiste sempre in una prova orale, salva loro diversa richiesta. INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO Il Prof. Giorgio Grasso riceve di regola, salvo diversa comunicazione, il giovedì mattina dalle ore 9.00 alle ore 11.00. Per gli studente part-time saranno indicati altri orari di ricevimento in corrispondenza dell’inizio e della fine dell’orario di lezione. RECAPITI: [email protected] - tel. 0332-395545 Pagina web: http://eco.uninsubria.it/Webdocenti/ggrasso/giorgio.htm Istituzioni di Diritto Pubblico B (Corso Part-time) Si veda “Diritto pubblico progredito (Part-time)” Istituzioni di Diritto Tributario DOCENTE: Prof.ssa Maria Cristina Pierro PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso analizza il sistema tributario italiano con particolare riguardo ai principi costituzionali e comunitari che lo informano, alla struttura dell’obbligazione tributaria (tributo) nonché al procedimento di imposizione e di riscossione dei tributi. Particolare attenzione sarà dedicata all’attività di controllo della dichiarazione, e alle varie modalità di accertamento fiscale. Il corso analizzerà anche le sanzioni amministrative tributarie e il contenzioso tributario al quale saranno dedicate, per un approfondimento e per una conoscenza pratica delle strategie processuali, alcune lezioni (sei ore) tenute dal dott. Gorgoni nell’ambito dei temi avanzati di area giuridica (per il contenuto di queste ultime rinvio alla mia pagina web). PROGRAMMA - Nozioni generali (gli istituti; le fonti; interpretazione e integrazione); - I princìpi costituzionali e comunitari; - Struttura dell'imposta (le fattispecie; l'obbligazione tributaria; i soggetti); - Dinamica dell'imposta (il procedimento impositivo; gli obblighi dei contribuenti; la dichiarazione; il controllo della dichiarazione; l'istruttoria amministrativa; l’accertamento fiscale e sue modalità; l'avviso di accertamento; le misure antielusive); - La riscossione; - Crediti d’imposta e rimborso; - Le sanzioni amministrative tributarie; - Il processo tributario 62 TESTI CONSIGLIATI F. TESAURO, Istituzioni di diritto tributario, vol. I, Parte generale, VIII ed., Torino, Utet, 2003. Per il codice si consiglia: F. TESAURO, Codice tributario, Zanichelli, Bologna, ultima edizione ovvero M.V. BALLESTRA, S.GALLO, R. RUSSO, Codice tributario 2005, Editore Finanze e Lavoro, 2005 MODALITÀ D’ESAME L’esame consiste in un colloquio orale. Lo studio della materia dovrà essere necessariamente condotto con l’ausilio dei testi di legge contenuti nel codice tributario che saranno segnalati durante le lezioni. TESI DI LAUREA V’è la piena disponibilità ad assegnare tesi di laurea ai frequentanti sulle materie che saranno concordate con il docente, in numero non superiore a 10. I criteri di selezione saranno indicati dal docente. RICEVIMENTO STUDENTI lunedì dalle 11.00 alle 13.00. Eventuali variazioni saranno segnalate sul sito della Facoltà e-mail: [email protected] Istituzioni di Macroeconomia DOCENTE: Prof. Giancarlo Bertocco Il corso si propone di presentare i temi di cui si occupa la macroeconomia e di descrivere gli aspetti fondamentali delle due principali teorie macroeconomiche: la teoria neoclassica e la teoria keynesiana. PROGRAMMA DEL CORSO: 1) Nozioni introduttive a) l’oggetto dello studio della macroeconomia; b) elementi di contabilità nazionale. 2) La macroeconomia neoclassica a) il mercato del lavoro; b) il mercato dei beni; c) il mercato del credito; d) la teoria quantitativa della moneta. 3) La critica di Keynes alla teoria neoclassica a) l’ipotesi di salari monetari rigidi; b) la critica alla teoria neoclassica del tasso di interesse. 4) La macroeconomia keynesiana: il modello reddito-spesa a) il principio della domanda effettiva e il capovolgimento della legge di Say; b) il moltiplicatore del reddito; c) gli effetti sul reddito di una variazione della domanda autonoma; d) gli effetti sul reddito di una modificazione della propensione al consumo; e) gli effetti della politica fiscale. 5) La macroeconomia keynesiana: il modello IS-LM a) la teoria keynesiana della moneta e del tasso di interesse; b) l’interdipendenza tra il mercato dei beni e il mercato della moneta c) l’equilibrio IS-LM d) la politica monetaria e la politica fiscale e) banca centrale, credito e offerta di moneta. 63 BIBLIOGRAFIA (in alternativa): - D. Delli Gatti; M. Gallegati: Macroeconomia. Fatti, teorie, politiche. Giappichelli Editore, Torino. - O. Blanchard: Macroeconomia, Il Mulino 2006. Le modalità d’esame sono specificate sul sito del docente Istituzioni di Ragioneria DOCENTE: Prof.ssa Giovanna Gavana COLLABORATORI: Dott.ssa Federica Bortolin Introduzione ai concetti di capitale, reddito e flusso monetario La gestione e i modelli per la sua osservazione Le operazioni di rilevazione L’origine e la natura dei valori rilevati dalla contabilità generale I valori numerari e la loro classificazione I valori non numerari e la loro classificazione La suddivisione della vita dell’impresa in periodi amministrativi La suddivisione della gestione aziendale in esercizi La nozione di reddito di esercizio La nozione di capitale di funzionamento La nozione di flusso monetario Le operazioni di rivalutazione La produzione economica di periodo Il momento della rilevazione dei valori: il principio di competenza temporale La costruzione dell’esercizio: il principio di competenza economica La contabilità generale: oggetto, strumenti e metodo Il conto come strumento di rilevazione Il metodo della partita doppia Il piano dei conti I libri contabili: libro giornale e mastro Le rilevazioni d’esercizio (o continuative) L’acquisto di fattori produttivi: - a veloce ciclo di utilizzo (materie prime, merci, servizi) - a lento ciclo di utilizzo (immobilizzazioni mat.li e immat.li) La vendita delle produzioni (beni e servizi) Le rilevazioni relative al lavoro dipendente I finanziamenti passivi Le operazioni in titoli e partecipazioni Le operazioni aventi ad oggetto il capitale netto: - costituzione dell’impresa e aumenti di capitale sociale - diminuzioni di capitale sociale - acquisto, annullamento o cessione delle azioni proprie Le rilevazioni di fine esercizio (di storno e di integrazione) L’ammortamento e la svalutazione delle immobilizzazioni mat.li e immat.li Il TFR di competenza dell’esercizio La svalutazione dei crediti Le rimanenze finali di magazzino I ratei e risconti I fondi rischi futuri e i fondi costi futuri I costi capitalizzati per costruzioni in economia Le imposte di competenza dell’esercizio Le rilevazioni di chiusura e di riapertura del sistema di valori La chiusura del sistema di valori La riapertura del sistema di valori La destinazione del reddito di esercizio. 64 I modelli quantitativi di sintesi: stato patrimoniale, conto economico e rendiconto finanziario Forma, struttura e contenuto dei modelli quantitativi di sintesi Lo stato patrimoniale secondo il criterio finanziario e secondo il criterio funzionale Il conto economico a costi-ricavi e rimanenze Il conto economico e ricavi e costo del venduto Il conto economico a valore e costo della produzione ottenuta Il conto economico a valore aggiunto e margine operativo lordo Il rendiconto finanziario della variazione delle disponibilità monetarie nette I bilanci differenziati per scopi di conoscenza particolari Le ipotesi di futura gestione: l’ordinaria gestione di funzionamento e le gestioni straordinarie Le diverse ipotesi alternative nell’ambito dell’ordinaria gestione di funzionamento: i bilanci ipotetici di funzionamento e la relazione che li lega al bilancio di esercizio Il bilancio di rivalutazione e il suo oggetto di determinazione: il capitale di rivalutazione Il bilancio straordinario di cessione e il suo oggetto di determinazione: il capitale economico (o capitale di cessione) Il bilancio straordinario di liquidazione (iniziale) il suo oggetto di determinazione: il capitale (iniziale) di liquidazione TESTI CONSIGLIATI Indicazioni in merito ai testi consigliati saranno fornite dal docente all’inizio del corso MODALITÀ D’ESAME: l’esame consiste in una prova scritta RICEVIMENTO STUDENTI: lunedì ore 14.00 (si pregano gli studenti di verificare eventuali modifiche all’orario di ricevimento consultando la pagina web del docente) indirizzo e-mail: [email protected] Tel. 0332 395555 Istituzioni di Ragioneria (Corso Part-time) DOCENTE: Prof.ssa Giovanna Gavana COLLABORATORI: Dott.ssa Federica Bortolin Il corso prevede 24 ore di lezioni frontali e ulteriore attività didattica svolta in modalità e-learning Introduzione ai concetti di capitale, reddito e flusso monetari La gestione e i modelli per la sua osservazione Le operazioni di rilevazione L’origine e la natura dei valori rilevati dalla contabilità generale I valori numerari e la loro classificazione I valori non numerari e la loro classificazione La suddivisione della vita dell’impresa in periodi amministrativi La suddivisione della gestione aziendale in esercizi La nozione di reddito di esercizio La nozione di capitale di funzionamento La nozione di flusso monetario Le operazioni di rivalutazione La produzione economica di periodo Il momento della rilevazione dei valori: il principio di competenza temporale 65 La costruzione dell’esercizio: il principio di competenza economica La contabilità generale: oggetto, strumenti e metodo Il conto come strumento di rilevazione Il metodo della partita doppia Il piano dei conti I libri contabili: libro giornale e mastro Le rilevazioni d’esercizio (o continuative) L’acquisto di fattori produttivi: - a veloce ciclo di utilizzo (materie prime, merci, servizi) - a lento ciclo di utilizzo (immobilizzazioni mat.li e immat.li) La vendita delle produzioni (beni e servizi) Le rilevazioni relative al lavoro dipendente I finanziamenti passivi Le operazioni aventi ad oggetto il capitale netto: - costituzione dell’impresa e aumenti di capitale sociale - diminuzioni di capitale sociale - acquisto, annullamento o cessione delle azioni proprie Le rilevazioni di fine esercizio (di storno e di integrazione) L’ammortamento e la svalutazione delle immobilizzazioni mat.li e immat.li Il TFR di competenza dell’esercizio La svalutazione dei crediti Le rimanenze finali di magazzino I ratei e risconti I fondi rischi futuri e i fondi costi futuri I costi capitalizzati per costruzioni in economia Le imposte di competenza dell’esercizio Le rilevazioni di chiusura e di riapertura del sistema di valori La chiusura del sistema di valori La riapertura del sistema di valori La destinazione del reddito di esercizio. I modelli quantitativi di sintesi: stato patrimoniale, conto economico e rendiconto finanziario Forma, struttura e contenuto dei modelli quantitativi di sintesi Lo stato patrimoniale secondo il criterio finanziario e secondo il criterio funzionale Il conto economico a costi-ricavi e rimanenze Il conto economico e ricavi e costo del venduto Il conto economico a valore e costo della produzione ottenuta Il conto economico a valore aggiunto e margine operativo lordo Il rendiconto finanziario della variazione delle disponibilità monetarie nette I bilanci differenziati per scopi di conoscenza particolari Le ipotesi di futura gestione: l’ordinaria gestione di funzionamento e le gestioni straordinarie Le diverse ipotesi alternative nell’ambito dell’ordinaria gestione di funzionamento: i bilanci ipotetici di funzionamento e la relazione che li lega al bilancio di esercizio Il bilancio di rivalutazione e il suo oggetto di determinazione: il capitale di rivalutazione Il bilancio straordinario di cessione e il suo oggetto di determinazione: il capitale economico (o capitale di cessione) Il bilancio straordinario di liquidazione (iniziale) il suo oggetto di determinazione: il capitale (iniziale) di liquidazione TESTI CONSIGLIATI Indicazioni in merito ai testi consigliati saranno fornite dal docente all’inizio del corso 66 MODALITÀ D’ESAME: l’esame consiste in una prova scritta RICEVIMENTO STUDENTI: lunedì ore 14.00 (si pregano gli studenti di verificare eventuali modifiche all’orario di ricevimento sulla pagina web del docente) indirizzo e-mail: [email protected] Tel. 0332 395555 Lingue Straniere Didattica • Corsi di lingua straniera per gli studenti iscritti alla laurea triennale, alla laurea specialistica, alla laurea quadriennale (corsi diurni e corsi part-time) Servizi alla didattica • laboratori di autoapprendimento • corsi multimediali interattivi • materiali di autovalutazione on line • test di certificazione del livello di conoscenza delle lingue straniere • assistenza di tutor nei laboratori linguistici Certificazioni internazionali • Esami di certificazione secondo lo Schema di Riferimento Europeo riconosciuto in tutti i paesi dell’UE LAUREE TRIENNALI Vengono qui riportate informazioni utili sul percorso didattico e modalità di accertamento delle lingue straniere previste nel piano di studi di ciascun studente. Quadro Comune di riferimento Europeo Nella definizione dei diversi livelli di conoscenze e competenze linguistiche, la Facoltà di Economia si attiene al Quadro Comune di Riferimento Europeo quale piattaforma comune comparabile a livello internazionale. Prima lingua straniera: Inglese E’ posizionata nel piano di studi al I anno (uso della lingua – livello B2 – 3 crediti)) e al II anno (composizione scritta, lettura e comprensione, espressione orale – livello B2 – 5 crediti). Il posizionamento delle lingue per gli studenti part-time è specificato nel Manifesto degli Studi. Il percorso didattico varia secondo il livello di conoscenza linguistica iniziale dello studente. Inglese Avanzato E’ posizionato nel piano di studi tra le materie facoltative all’interno del curriculum delle lauree triennali e di quelle specialistiche (magistrali). Gli studenti devono aver precedentemente superato l’esame di idoneità ed aver inserito ufficialmente nel proprio piano di studi questo insegnamento. Seconda lingua straniera: Francese, Tedesco, Spagnolo, Cinese E’ posizionata nel piano di studi del III anno per gli studenti dei corsi diurni (livello B1 – 5 crediti). Per gli studenti che si iscriveranno ai corsi part-time sarà posizionata al IV anno (livello B1 -5 crediti). 67 Per gli studenti del Corso Part-time non viene attivata la lingua spagnola. Si consiglia a tutti gli studenti di scegliere come seconda lingua una lingua già studiata nelle scuole secondarie. Il percorso didattico varia secondo il livello di conoscenza linguistica iniziale dello studente. Modalità di accertamento della conoscenza delle lingue straniere L’accertamento è effettuato mediante esame. E’ consentito il riconoscimento di certificazioni internazionali tra quelle riconosciute dalla Facoltà di Economia previa. Programmi d’apprendimento e d’esame Vengono qui di seguito riportati i programmi d’apprendimento e d’esame. Lingua Inglese DOCENTE: Dott.ssa Maria Teresa Fabbro Requisiti minimi d’ingresso Lo studente non madrelingua inglese che desideri iscriversi ad un corso di laurea triennale, al fine di poter raggiungere il livello di competenza linguistica fruibile in ambito professionale, è opportuno abbia già una discreta padronanza di questa lingua. Per garantire dei livelli di competenza linguistica adeguati a quanto richiesto nel mondo del lavoro (livello B2 dell’esame finale), il percorso curriculare di lingua inglese è previsto parta da un livello postintermedio di conoscenze e competenze linguistiche. In relazione al Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue stabilito dal Consiglio d’Europa, la Facoltà di Economia dell’Università dell’Insubria indica, per gli studenti non madrelingua inglese, il livello B1 quale livello minimo d’ingresso all’Università. Vengono qui di seguito descritti i requisiti minimi d’ingresso per la lingua inglese e le modalità per colmare eventuali debiti formativi. Conoscenze e competenze linguistiche al livello B1 Lo studente con competenze linguistiche di livello B1 è in grado di operare efficacemente utilizzando la lingua inglese. Comprende i punti chiave di argomenti di attualità o di interesse generale. E’ in grado di esprimere la propria opinione in modo efficace in attività quali lo scambio d’informazioni su argomenti famigliari e comuni di vita quotidiana, sa comprendere e rispondere a domande di precisazione, ma può avere bisogno di chiedere la ripetizione della domanda, avere dei chiarimenti o rielaborazioni del messaggio da parte dell’interlocutore. LEGGERE Lo studente è in grado di leggere articoli tratti da riviste e quotidiani d’interesse generale dimostrando un buon livello di comprensione. ASCOLTARE 68 Lo studente è in grado di identificare sia il contenuto generale del messaggio che le informazioni di carattere più specifico a condizione che l’argomento sia famigliare, che il discorso sia articolato con chiarezza e che le strutture e il lessico del discorso tengano conto del suo livello di competenza. Lo studente è inoltre in grado di comprendere e seguire indicazioni e istruzioni se espresse in modo chiaro e semplice. PARLARE Lo studente è in grado di esprimersi in modo chiaro e corretto con ragionevole precisione. Sa illustrare argomenti famigliari in modo semplice e chiaro. Sa sostenere una conversazione su argomenti famigliari, esprimere opinioni, descrivere progetti e azioni, chiedere e scambiare informazioni. La pronuncia è chiaramente comprensibile. SCRIVERE Lo studente è in grado di scrivere brevi relazioni e composizioni contenenti informazioni, inclusi nomi, prezzi, numeri e date, e idee espresse in modo ragionevolmente preciso. E’ in grado di scrivere e rispondere ad una lettera. Sa rielaborare frasi o brevi testi con parole proprie utilizzando strutture e vocaboli diversi. COMPETENZE GRAMMATICALI Lo studente deve avere buona padronanza delle seguenti strutture: - Forma passiva - Uso degli articoli - Aggettivi e pronomi indefiniti - Pronomi personali - Participio presente - Gerundio - Discorso indiretto Uso dei modi e dei tempi verbali Costruzioni impersonali Espressioni di scopo, fine, causa e conseguenza. Come prepararsi e raggiungere il livello B1 Si consiglia il materiale seguente: R. Murphy, English Grammar in Use, Cambridge University Press M. Vince, English Grammar Practice for Italian Students, Heinemann, 1999 Chris Redston & Gillie Cunningham, face2face (with Cd-ROM Audio CD), Cambridge University Press Si suggerisce inoltre di integrare la propria preparazione mediante le seguenti attività: - fare esercizi sui punti grammaticali specifici del livello B1 - svolgere le attività previste dal sistema multimediale interattivo installato presso il laboratorio informatico linguistico - ampliare il proprio vocabolario mediante lettura, ascolto, ripetizione insieme allo speaker e rielaborazione con parole proprie degli articoli delle seguenti riviste: Speak up, Spotlight e Business Spotlight - leggere, scrivere brevi brani (lettere, e-mail) svolgere attività di ascolto (es. audiocassette, TV, film in lingua inglese senza sottotitoli) Esame d’idoneità Preparazione all’esame di inglese, livello B2 – I parte e II parte Le indicazioni seguenti sono rivolte agli studenti iscritti al I anno nell’a.a. 2006-2007, inclusi gli studenti del I anno iscritti al corso parttime. Nel corso del I anno potranno sostenere l’esame di grammatica 69 su PC (3 crediti). Nel II anno sia gli studenti diurni che quelli del parttime potranno sostenere la seconda parte dell’esame costituita dalla prova scritta e dalla prova orale (5 crediti). Gli studenti dei corsi diurni iscritti negli anni antecedenti all’a.a. 2006-2007 e gli studenti iscritti al III anno del corso part time nell’a.a. 2006-2007 (8 crediti) dovranno sostenere l’esame completo in un’unica sessione. Come valutare il proprio livello di competenza in lingua inglese Al fine di programmare la propria preparazione, è importante conoscere a quale livello corrispondono le proprie conoscenze e competenze linguistiche sia dal punto di vista grammaticale e sintattico che da quello comunicativo. Tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti, devono sostenere un test iniziale di piazzamento (OBBLIGATORIO) al fine di accertare le proprie competenze linguistiche e vedersi assegnato il livello della Scala Europea di Riferimento in base al quale il docente definirà il percorso didattico individuale. Si suggerisce inoltre lo svolgimento periodico dello stesso test quale strumento per verificare i propri progressi durante la preparazione collegandosi al sito www.dialang.org/intro.htm. I test iniziali di piazzamento vengono svolti all’inizio dell’anno accademico nel mese di ottobre e nel mese di febbraio successivo. Quanto tempo dedicare allo studio della lingua straniera Lo studio delle lingue straniere richiede un apprendimento graduale e costante delle diverse conoscenze e competenze, che non può essere realizzato in tempi brevi. Nel caso di un comprovato livello di partenza pari ad A2 sono necessarie almeno 120 ore di lavoro per raggiungere il livello B1 e ulteriori 120 ore per raggiungere il livello B2. Livello B2 – I parte (3 crediti) Nella definizione dei diversi livelli di competenza linguistica, la Facoltà di Economia dell’Università dell’Insubria si attiene al Quadro Comune di Riferimento Europeo stabilito dal Consiglio d’Europa. In base a tale schema, il livello B2 (detto anche post-intermedio) corrisponde ad una conoscenza specifica di strutture grammaticali e sintattiche e di abilità comunicative quali qui di seguito indicate. Strutture grammaticali e sintattiche • Uso di Present Simple e Continuous, Past Simple, Present Perfect simple • Uso di will e going to • Uso del Conditional • Uso di infinito e gerundio • Uso degli ausiliari modali per esprimere capacità, obblighi, consigli, ecc. • Forma passiva • Forma interrogativa e “question words” • Aggettivi e avverbi • Congiunzioni e preposizioni • Sostantivi “countable” e “uncountable” • Articoli determinativi • Comparativi e superlativi • Pronomi personali • Uso di Past Progressive, Past Perfect Simple • Uso del Past Conditional • Uso delle diverse forme per esprimere il futuro • Uso di “subject questions”, di domande con “prepositional verbs” e di “question tags” 70 • • • • • • • • • Uso degli ausiliari modali nel passato e per esprimere probabilità Forma passiva nei tempi indicativi e con gli ausiliari modali Uso del “reported speech” Uso delle forme verbali non finite Uso di forme corrette per comparare e commentare dati e cifre Uso di forme corrette per accettare, rifiutare, negoziare Espressione di ipotesi, condizione, opposizione, concessione Descrizione di azioni in evoluzione Espressione dell’anteriorità nel futuro e nel passato Gli studenti frequentanti hanno a disposizione per la loro preparazione il software multimediale interattivo Tell Me More presso il laboratorio rosso. Dovranno integrare il lavoro in laboratorio con lo studio della grammatica inglese. Il livello a cui gli studenti frequentanti devono giungere per sostenere con successo l’esame è TMM 4++. Biografia consigliata per la revisione grammaticale - R. Murphy, English Grammar in Use, Cambridge University Press - Martin Hewings, Advanced Grammar in Use, Cambrdige University Press NOTA: La I parte dell’esame (3 crediti) sarà svolta su PC e consisterà in una verifica delle conoscenze delle strutture grammaticali e linguistiche e della comprensione orale. Non è previsto alcun pre-test per gli studenti non frequentanti. Livello B2 – II parte (5 crediti) La II parte dell’esame di livello B2 consiste in una verifica delle competenze comunicative scritte e orali in lingua inglese. In particolare, agli studenti verrà richiesto di redigere un breve saggio in lingua inglese su un argomento di attualità business. Per la verifica orale, gli studenti dovranno presentarsi con un dossier di 5 articoli, che dovranno riassumere e discutere oralmente. Si forniscono alcune indicazioni utili per prepararsi all’esame. Competenze comunicative • Redigere un testo breve, chiaro, dettagliato e strutturato in modo adeguato, su diversi argomenti anche di economia in senso generale, esponendo un punto di vista e fornendo le argomentazioni favorevoli e contrarie di opinioni diverse (incluse motivazioni, spiegazioni, casistiche, ecc. – es., una presentazione che valuti un sondaggio sull'uso dell’auto in città). • Leggere testi autentici con un buon livello di comprensione su argomenti generali e relativi al proprio campo di studio e di lavoro (es., un articolo sulla politica di espansione dell’UE) con presentazione di informazioni, idee ed opinioni. • Comprendere un discorso di una certa lunghezza su argomenti sia concreti che astratti (es., un discorso sui vantaggi e svantaggi dell’uso dell’energia nucleare). • Comprendere un brano di “authentic spoken English” previsto per un pubblico di madre lingua (es., una conferenza stampa di Bush) • Prendere parte ad una conversazione prolungata su argomenti generali o relativi al proprio campo di studio (economia, gestione delle imprese). 71 • • Partecipare ad una conversazione con una certa scioltezza e spontaneità (es., senza lunghe pause perché si cerca la traduzione di un pensiero) Possedere un vocabolario personale ampio e un buon livello di controllo della propria espressione orale in lingua inglese. Bibliografia consigliata per la preparazione all’esame Comprensione e produzione scritta - M. Thomson, Writing Skills for Business English, Egea - G. Tullis & T. Trappe, New Insights into Business English, Longman (Book+WorkBook) - Leo Jones, Progress to First Certificate, Cambridge University Press Comprensione orale - G. Tullis & T. Trappe, New Insights into Business English, Longman (Book+WorkBook) - Tony Lynch, Study Listening (with CD or audio cassette), Cambridge University Press Come integrare la propria preparazione Al fine di raggiungere il livello B2, oltre alle attività sopra descritte si suggerisce di - leggere testi autentici da riviste e quotidiani (eventualmente anche da testate specializzate relative al mondo dell’economia quali The Economist, The New York Times, The Financial Times - esercitarsi a scrivere relazioni, articoli, temi, lettere complesse, ecc. - guardare i telegiornali in lingua inglese (es., CNN e BBC) - esercitarsi ad esprimere motivazioni a sostegno delle opinioni espresse anche da terzi - ampliare il proprio vocabolario NOTA Per lo sviluppo delle 4 abilità linguistiche necessarie per raggiungere il livello di competenza richiesto (B2 della Quadro Comune di Riferimento Europeo), presso il Centro Linguistico è installato un programma multimediale interattivo che gli studenti possono utilizzare in modalità di autoapprendimento. Durante l’anno accademico saranno organizzati corsi frontali tradizionali. Date e orari saranno tempestivamente pubblicati via internet e in bacheca. Per poter accedere all’esame, gli studenti frequentanti devono aver raggiunto il livello 4++ del programma Tell Me More oltre ad avere integrato la propria preparazione mediante lo studio dei testi e le attività sopra indicati. Verranno inoltre organizzati degli incontri specifici finalizzati allo sviluppo dell’espressione orale e scritta. Per poter accedere all’esame gli studenti non frequentanti dovranno sostenere un pre-esame presso il laboratorio informatizzato di lingue. Le date saranno comunicate con congruo anticipo. Le stesse modalità valgono anche per gli studenti part-time. Orario di apertura dei laboratori linguistici: dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 17.00. Esame d’idoneità (8 crediti) Gli studenti che hanno nel proprio piano di studi un esame unico di lingua inglese con il riconoscimento di 8 crediti dovranno sostenere l’esame in un’unica soluzione (prova grammaticale e di vocabolario 72 su PC, composizione scritta e espressione orale mediante la preparazione di 5 articoli di attualità business della lunghezza di un paio di pagine). Tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti, devono sostenere un test iniziale di piazzamento (OBBLIGATORIO) al fine di accertare le proprie competenze linguistiche e vedersi assegnato il livello della Scala Europea di Riferimento in base al quale il docente definirà il percorso didattico individuale. Si suggerisce inoltre lo svolgimento periodico dello stesso test quale strumento per verificare i propri progressi durante la preparazione collegandosi al sito www.dialang.org/intro.htm.. I test iniziali di piazzamento vengono svolti all’inizio dell’anno accademico nel mese di ottobre e nel mese di febbraio successivo. Gli studenti frequentanti hanno a disposizione per la loro preparazione il software multimediale interattivo Tell Me More presso il laboratorio rosso. Dovranno integrare il lavoro in laboratorio con lo studio della grammatica inglese. Il livello a cui gli studenti frequentanti devono giungere per sostenere con successo l’esame è TMM 4++. Biografia consigliata per la revisione grammaticale - R. Murphy, English Grammar in Use, Cambridge University Press - Martin Hewings, Advanced Grammar in Use, Cambrdige University Press Biografia consigliata per la comprensione e produzione scritta - M. Thomson, Writing Skills for Business English, Egea - G. Tullis & T. Trappe, New Insights into Business English, Longman (Book+WorkBook) Leo Jones, Progress to First Certificate, Cambridge University Press Biografia consigliata per la comprensione orale - G. Tullis & T. Trappe, New Insights into Business English, Longman (Book+WorkBook) - Tony Lynch, Study Listening (with CD or audio cassette), Cambridge University Press Come integrare la propria preparazione Al fine di raggiungere il livello B2, oltre alle attività sopra descritte si suggerisce di - leggere testi autentici da riviste e quotidiani (eventualmente anche da testate specializzate relative al mondo dell’economia quali The Economist, The New York Times, The Financial Times - esercitarsi a scrivere relazioni, articoli, temi, lettere complesse, ecc. - guardare i telegiornali in lingua inglese (es., CNN e BBC) - esercitarsi ad esprimere motivazioni a sostegno delle opinioni espresse anche da terzi - ampliare il proprio vocabolario NOTA Per lo sviluppo delle 4 abilità linguistiche necessarie per raggiungere il livello di competenza richiesto (B2 della Quadro Comune di Riferimento Europeo), presso il Centro Linguistico è installato un programma multimediale interattivo che gli studenti possono utilizzare in modalità di autoapprendimento. 73 Durante l’anno accademico saranno organizzati corsi frontali tradizionali. Date e orari saranno tempestivamente pubblicati via internet e in bacheca. Per poter accedere all’esame, gli studenti frequentanti devono aver raggiunto il livello 4++ del programma Tell Me More oltre ad avere integrato la propria preparazione mediante lo studio dei testi e le attività sopra indicati. Verranno inoltre organizzati degli incontri specifici finalizzati allo sviluppo dell’espressione orale e scritta. Per poter accedere all’esame gli studenti non frequentanti dovranno sostenere un pre-esame presso il laboratorio informatizzato di lingue. Il PRE-TEST consiste in: verifica su PC di grammatica,vocabolario e ascolto; breve composizione di argomento attualità business e riassunto orale di un articolo di giornale a scelta dello studente. Le date saranno comunicate con congruo anticipo. British Institutes: First Examination Master in English Language (Vantage) NOTA: Gli studenti in possesso dei certificati sopra elencati dovranno, inoltre, dimostrare di saper leggere testi autentici con un buon livello di comprensione su argomenti generali e relativi al proprio campo di studio e di lavoro (es., un articolo sulla politica di espansione dell’UE) con presentazione di informazioni, idee ed opinioni. Come preparare le diverse competenze richieste all’esame L’esame verte sulla verifica delle quattro abilità linguistiche: comprensione scritta, produzione scritta, comprensione orale e produzione orale. Contact: [email protected] [email protected] Orario di apertura dei laboratori linguistici: dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 17.00. Certificazioni internazionali di competenza nella lingua inglese riconosciute dalla Facoltà di Economia valide per tutti gli studenti Inglese Avanzato Vengono riconosciute le certificazioni qui di seguito indicate mediante presentazione del certificato e relativa richiesta di riconoscimento alla Segreteria di Presidenza della Facoltà di Economia: Il corso di inglese avanzato è riservato agli studenti delle lauree triennali e delle lauree specialistiche che desiderino perfezionare la conoscenza e competenza linguistica inglese. University of Cambridge: First Certificate in English (FCE) Pitman Examination Institute (PEI): ESOL (B2 ) + SESOL Trinity College of London: ISE II Edexcel International of London: livello 3 intermedio Livello C1 – 5 Crediti Questo corso sarà tenuto sotto forma di workshop con frequenza consigliata. Per l’accesso è richiesto il livello di competenza linguistica B2. 74 Il corso sarà tenuto in modalità frontale tradizionale e saranno utilizzati testi autentici di economia, finanza e business, filmati specialmente destinati alla formazione di managers, servizi televisivi specifici di business e borsa. Livello C1 Lo studente con competenze linguistiche di livello C1 comprende una vasta gamma di testi complessi e lunghi, in particolare testi economici, finanziari e di business, e ne sa riconoscere il significato implicito. Si esprime con scioltezza e naturalezza. Usa la lingua inglese in modo flessibile ed efficace per scopi sociali e professionali. Riesce a produrre testi chiari e dettagliati su temi vari e impegnativi, in particolare temi economici, finanziari e di business. Si esprime in modo scorrevole e spontaneo, senza alcuno sforzo nella ricerca delle parole; sa discorrere con disinvoltura di argomenti diversi attinenti gli ambiti sociali, accademici e professionali dimostrando di saper controllare bene le strutture discorsive, i connettivi e i meccanismi di coesione. Biografia consigliata per la comprensione e produzione scritta - M. Thomson, Writing Skills for Business English, Egea - G. Tullis & T. Trappe, New Insights into Business English, Longman (Book+WorkBook) Biografia consigliata per la comprensione orale - G. Tullis & T. Trappe, New Insights into Business English, Longman (Book+WorkBook) - Tony Lynch, Study Listening (with CD or audio cassette), Cambridge University Press Esame finale L’esame finale consiste nella discussione scritta di un caso di management e nella discussione orale di un testo fornito dall’esaminatore di cui gli studenti dovranno fare un riassunto orale ed esprimere delle opinioni su alcuni dei punti trattati. La valutazione si baserà sulla qualità linguistica del testo prodotto e sulla struttura e chiarezza delle argomentazioni. La valutazione terrà inoltre conto del dossier di lavoro svolto dallo studente, che sarà oggetto di discussione in lingua inglese nel corso dell’esame orale. Contact: [email protected] Lingua Francese Tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti, devono sostenere un test iniziale di piazzamento (OBBLIGATORIO) al fine di accertare le proprie competenze linguistiche e vedersi assegnato il livello della Scala Europea di Riferimento in base al quale il docente definirà il percorso didattico individuale. I test iniziali di piazzamento vengono svolti all’inizio dell’anno accademico nel mese di ottobre e nel mese di febbraio successivo. ESAME DI IDONEITA’ Obiettivo finale del percorso didattico: tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti, dovranno raggiungere un livello di competenza linguistica B1, come definito nella Scala Europea di Riferimento. Conoscenze e competenze linguistiche di livello B1 Lo studente con competenze linguistiche di livello B1 è in grado di operare efficacemente utilizzando la lingua francese. Comprende i punti chiave di argomenti di attualità o di interesse generale. E’ in 75 grado di esprimere la propria opinione in modo efficace in attività quali lo scambio d’informazioni su argomenti famigliari e comuni di vita quotidiana, sa comprendere e rispondere a domande di precisazione, ma può avere bisogno di chiedere la ripetizione della domanda, avere dei chiarimenti o rielaborazioni del messaggio da parte dell’interlocutore. LEGGERE Lo studente è in grado di leggere articoli tratti da riviste e quotidiani d’interesse generale dimostrando un buon livello di comprensione. ASCOLTARE Lo studente è in grado di identificare sia il contenuto generale del messaggio che le informazioni di carattere più specifico a condizione che l’argomento sia famigliare, che il discorso sia articolato con chiarezza e che le strutture e il lessico del discorso tengano conto del suo livello di competenza. Lo studente è inoltre in grado di comprendere e seguire indicazioni e istruzioni se espresse in modo chiaro e semplice. PARLARE Lo studente è in grado di esprimersi in modo chiaro e corretto con ragionevole precisione. Sa illustrare argomenti famigliari in modo semplice e chiaro. Sa sostenere una conversazione su argomenti famigliari, esprimere opinioni, descrivere progetti e azioni, chiedere e scambiare informazioni. La pronuncia è chiaramente comprensibile. SCRIVERE Lo studente è in grado di scrivere brevi relazioni e composizioni contenenti informazioni, inclusi nomi, prezzi, numeri e date, e idee espresse in modo ragionevolmente preciso. E’ in grado di scrivere e rispondere ad una lettera. Sa rielaborare frasi o brevi testi con parole proprie utilizzando strutture e vocaboli diversi. COMPETENZE GRAMMATICALI Lo studente deve avere buona padronanza delle seguenti strutture: - Negazione - Interrogazione diretta e indiretta - Discorso diretto e indiretto - Aggettivi e pronomi possessivi - Pronomi personali - Articoli definiti e indefiniti - Come si esprimono le quantità (partitivo) - Come si esprime la durata del tempo(depuis, pendant, pour, en) - Verbi, verbi pronominali (tutti i gruppi) - Participio presente - Gerundio - Accordo del participio passato - Passivo - Forma impersonale - Formazione del plurale - Comparativo e superlativo. - Espressione di scopo, causa e conseguenza Come prepararsi e raggiungere il livello B1 Gli studenti frequentanti hanno a loro disposizione il software multimediale interattivo Tell Me More (versione francese) nel laboratorio verde. Lo studio con il software interattivo deve essere integrato con lo studio attento della grammatica. Il livello da cui partire per il percorso didattico sarà assegnato dal docente. Per poter essere ammessi all’esame gli studenti frequentanti dovranno obbligatoriamente completare lo studio fino al livello 4 incluso di Tell Me More. 76 Gli studenti non frequentanti potranno prepararsi utilizzando i testi sotto indicati. Bibliografia La bibliografia seguente è raccomandata sia agli studenti frequentanti che a quelli non frequentanti: Maïa Grégoire, Odile Thiévanaz, Grammaire progressive du français, Niveau intermédiaire, Clé International. Maurice Grévisse, Le bon usage, DeBoeck Duculot Come valutare a quale livello corrisponde la propria competenza linguistica Presso i laboratori linguistici della Facoltà è disponibile un test per valutare in autonomia le proprie conoscenze linguistiche e, in base al risultato, programmare il percorso didattico. Il test di autovalutazione (ascolto, scrittura, lettura) è inoltre disponibile nel sito www.dialang.org/intro.htm. Tutti gli studenti frequentanti che abbiano già completato il livello 4 di Tell Me More e tutti gli studenti non frequentanti che ritengono di aver già raggiunto un livello di competenza linguistica adeguato al fine di sostenere l’esame dovranno presentare alcune composizioni scritte ed alcune presentazioni orali in lingua francese alla Dott. Marianne Geist, la quale riceverà esclusivamente su appuntamento tutte le mattine dalle 09h00 alle 13h00, nel laboratorio Verde. Soltanto coloro che avranno dimostrato una preparazione congrua saranno ammessi all’esame. Corsi frontali Durante l’anno accademico saranno organizzati due corsi tradizionali frontali, indicativamente nei mesi di novembre e marzo. Date e orari saranno tempestivamente pubblicati via internet e in bacheca. Certificazioni internazionali di competenza nella lingua francese riconosciute dalla Facoltà di Economia valide per tutti gli studenti Vengono riconosciute le certificazioni qui di seguito indicate mediante presentazione del certificato e relativa richiesta di riconoscimento alla Segreteria di Presidenza della Facoltà di Economia: Alliance Française Delf A1 da integrare Delf A 2 da integrare Delf B1 corrispondente a Delf A3 + A4 Contact: [email protected] Lingua Tedesca Tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti, devono sostenere un test iniziale di piazzamento (OBBLIGATORIO) al fine di accertare le proprie competenze linguistiche e vedersi assegnato il livello della Scala Europea di Riferimento in base al quale il docente definirà il percorso didattico individuale. I test iniziali di piazzamento vengono svolti all’inizio dell’anno accademico nel mese di ottobre e nel mese di febbraio successivo. 77 ESAME DI IDONEITA’ Obiettivo finale del percorso didattico: tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti, dovranno raggiungere un livello di competenza linguistica B1, come definito nella Scala Europea di Riferimento. semplice e chiaro. Sa sostenere una conversazione su argomenti famigliari, esprimere opinioni, descrivere progetti e azioni, chiedere e scambiare informazioni. La pronuncia è chiaramente comprensibile. Conoscenze e competenze linguistiche di livello B1 Lo studente con competenze linguistiche di livello B1 è in grado di operare efficacemente utilizzando la lingua tedesca. Comprende i punti chiave di argomenti di attualità o di interesse generale. E’ in grado di esprimere la propria opinione in modo efficace in attività quali lo scambio d’informazioni su argomenti famigliari e comuni di vita quotidiana, sa comprendere e rispondere a domande di precisazione, ma può avere bisogno di chiedere la ripetizione della domanda, avere dei chiarimenti o rielaborazioni del messaggio da parte dell’interlocutore. SCRIVERE Lo studente è in grado di scrivere brevi relazioni e composizioni contenenti informazioni, inclusi nomi, prezzi, numeri e date, e idee espresse in modo ragionevolmente preciso. E’ in grado di scrivere e rispondere ad una lettera. Sa rielaborare frasi o brevi testi con parole proprie utilizzando strutture e vocaboli diversi. LEGGERE Lo studente è in grado di leggere articoli tratti da riviste e quotidiani d’interesse generale dimostrando un buon livello di comprensione. ASCOLTARE Lo studente è in grado di identificare sia il contenuto generale del messaggio che le informazioni di carattere più specifico a condizione che l’argomento sia famigliare, che il discorso sia articolato con chiarezza e che le strutture e il lessico del discorso tengano conto del suo livello di competenza. Lo studente è inoltre in grado di comprendere e seguire indicazioni e istruzioni se espresse in modo chiaro e semplice. PARLARE Lo studente è in grado di esprimersi in modo chiaro e corretto con ragionevole precisione. Sa illustrare argomenti famigliari in modo COMPETENZE GRAMMATICALI Lo studente deve avere buona padronanza delle seguenti strutture: - Posizione delle parole nella frase - Articoli - Declinazione degli articoli e degli aggettivi - Verbo - Verbi modali - Congiuntivo II - Passivo - Proposizioni subordinate - Discorso diretto e indiretto - Pronomi possessivi - Pronomi personali - Articoli definiti e indefiniti - Comparativo e superlativo - Formazione delle parole Come prepararsi e raggiungere il livello B1 Gli studenti frequentanti hanno a loro disposizione il software multimediale interattivo Tell Me More (versione tedesca) nel 78 laboratorio verde. Lo studio con il software interattivo deve essere integrato con lo studio attento della grammatica. Il livello da cui partire per il percorso didattico sarà assegnato dal docente. Per poter essere ammessi all’esame gli studenti frequentanti dovranno obbligatoriamente completare lo studio fino al livello 4 incluso di Tell Me More. Corsi frontali Durante l’anno accademico saranno organizzati due corsi tradizionali frontali, indicativamente nei mesi di novembre e marzo. Date e orari saranno tempestivamente pubblicati via internet e in bacheca. Gli studenti non frequentanti potranno prepararsi utilizzando i testi sotto indicati. Certificazioni internazionali di competenza nella lingua tedesca riconosciute dalla Facoltà di Economia valide per tutti gli studenti Bibliografia La bibliografia seguente è raccomandata sia agli studenti frequentanti che a quelli non frequentanti Elena Bruno, Raffaela Franch, Deutsche Grammatik, il capitello Vengono riconosciute le certificazioni qui di seguito indicate mediante presentazione del certificato e relativa richiesta di riconoscimento alla Segreteria di Presidenza della Facoltà di Economia: Geothe Institut Zertifikat Deutsch Come valutare a quale livello corrisponde la propria competenza linguistica Presso i laboratori linguistici della Facoltà è disponibile un test per valutare in autonomia le proprie conoscenze linguistiche e, in base al risultato, programmare il percorso didattico. Il test di autovalutazione (ascolto, scrittura, lettura) è inoltre disponibile nel sito www.dialang.org/intro.htm. Tutti gli studenti frequentanti che abbiano già completato il livello 4 di Tell Me More e tutti gli studenti non frequentanti che ritengono di aver già raggiunto un livello di competenza linguistica adeguato al fine di sostenere l’esame dovranno presentare alcune composizioni scritte ed alcune presentazioni orali in lingua tedesca alla Dott. Marianne Geist, la quale riceverà esclusivamente su appuntamento tutte le mattine dalle 09h00 alle 13h00, nel laboratorio Verde. Soltanto coloro che avranno dimostrato una preparazione congrua saranno ammessi all’esame. Contact: [email protected] Lingua Spagnola Tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti, devono sostenere un test iniziale di piazzamento (OBBLIGATORIO) al fine di accertare le proprie competenze linguistiche e vedersi assegnato il livello della Scala Europea di Riferimento in base al quale il docente definirà il percorso didattico individuale. I test iniziali di piazzamento vengono svolti all’inizio dell’anno accademico nel mese di ottobre e nel mese di febbraio successivo. ESAME DI IDONEITA’ 79 Obiettivo finale del percorso didattico: tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti, dovranno raggiungere un livello di competenza linguistica B1, come definito nella Scala Europea di Riferimento. famigliari, esprimere opinioni, descrivere progetti e azioni, chiedere e scambiare informazioni. La pronuncia è chiaramente comprensibile. Conoscenze e competenze linguistiche di livello B1 Lo studente con competenze linguistiche di livello B1 è in grado di operare efficacemente utilizzando la lingua spagnola. Comprende i punti chiave di argomenti di attualità o di interesse generale. E’ in grado di esprimere la propria opinione in modo efficace in attività quali lo scambio d’informazioni su argomenti famigliari e comuni di vita quotidiana, sa comprendere e rispondere a domande di precisazione, ma può avere bisogno di chiedere la ripetizione della domanda, avere dei chiarimenti o rielaborazioni del messaggio da parte dell’interlocutore. SCRIVERE Lo studente è in grado di scrivere brevi relazioni e composizioni contenenti informazioni, inclusi nomi, prezzi, numeri e date, e idee espresse in modo ragionevolmente preciso. E’ in grado di scrivere e rispondere ad una lettera. Sa rielaborare frasi o brevi testi con parole proprie utilizzando strutture e vocaboli diversi. LEGGERE Lo studente è in grado di leggere articoli tratti da riviste e quotidiani d’interesse generale dimostrando un buon livello di comprensione. ASCOLTARE Lo studente è in grado di identificare sia il contenuto generale del messaggio che le informazioni di carattere più specifico a condizione che l’argomento sia famigliare, che il discorso sia articolato con chiarezza e che le strutture e il lessico del discorso tengano conto del suo livello di competenza. Lo studente è inoltre in grado di comprendere e seguire indicazioni e istruzioni se espresse in modo chiaro e semplice. PARLARE Lo studente è in grado di esprimersi in modo chiaro e corretto con ragionevole precisione. Sa illustrare argomenti famigliari in modo semplice e chiaro. Sa sostenere una conversazione su argomenti COMPETENZE GRAMMATICALI Lo studente deve avere buona padronanza delle seguenti strutture: - Passato (estar + gerundio) - Futuro - Domande brevi - Proposizioni - Periodi ipotetici - Verbi modali (deber, tendrìa que, poder…) - Frasi impersonali - Avverbi - Uso del gerundio Come prepararsi e raggiungere il livello B1 Gli studenti hanno a loro disposizione il software multimediale interattivo Tell Me More (versione spagnola) nel laboratorio verde. Il livello da cui partire per il percorso didattico sarà loro assegnato dal docente. Tutti gli studenti frequentanti dovranno obbligatoriamente completare lo studio fino al livello 4 incluso di TMM. Per poter essere ammessi all’esame tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti, dovranno seguire un corso frontale tradizionale obbligatorio. 80 Sono previsti 2 corsi frontali di 20 ore ciascuno indicativamente nei mesi di novembre e marzo. Date e orari saranno tempestivamente pubblicati via internet e in bacheca. Per la lingua spagnola sono previsti soltanto 2 appelli per l’anno accademico 2006-2007, indicativamente in febbraio e giugno. Bibliografia La bibliografia seguente è raccomandata sia agli studenti frequentanti il corso multimediale che a quelli non frequentanti Aragones L., Palenzia R., Grammatica de uso del Espanol, Hoepli Alberto Ribas Casasayas, Descubrir Espana y Latinoamérica, livello B1-B2, CIDEB Come valutare a quale livello corrisponde la propria competenza linguistica Presso i laboratori linguistici della Facoltà è disponibile un test per valutare in autonomia le proprie conoscenze linguistiche e, in base al risultato, programmare il percorso didattico. Il test di autovalutazione (ascolto, scrittura, lettura) è inoltre disponibile nel sito www.dialang.org/intro.htm. Certificazioni internazionali di competenza nella lingua spagnola riconosciute dalla Facoltà di Economia valide per tutti gli studenti Vengono riconosciute le certificazioni qui di seguito indicate mediante presentazione del certificato e relativa richiesta di riconoscimento alla Segreteria di Presidenza della Facoltà di Economia: Cervantes B1 Nivel Inicial Contact: [email protected] Lingua Cinese DOCENTE: Dott. Daniele Cologna [email protected] Presentazione del corso: Il corso si pone l’obiettivo di fornire agli studenti, pur nell’ambito di un numero ridotto di lezioni (60 ore, venti lezioni serali di 3 ore ciascuna), valide fondamenta per l’apprendimento della lingua cinese parlata e scritta. L’approccio didattico muove a partire dalle specificità della lingua cinese e delle difficoltà che essa pone allo studente di madrelingua italiana. Particolare attenzione sarà dunque rivolta sia allo studio della corretta pronuncia sia dell’acquisizione di un metodo sistematico per lo studio e la memorizzazione dei caratteri cinesi. Anche in un corso che pone un’enfasi robusta sulla conversazione e sull’adozione di frasari/vocabolari specifici calati nella socialità quotidiana e nella pratica commerciale in Cina – prestando debita attenzione ai codici espressivi, socio-culturali e comportamentali, anche non-verbali, che vi giocano un ruolo assai importante – si rivela infatti essenziale lo studio strutturato dei caratteri cinesi fondamentali, il cui scopo sarà non solo di porre gli studenti in grado di leggere e scrivere ciò che sanno dire, ma anche quello di fornire indispensabili “ancoraggi” mnemonici all’apprendimento di nuovi vocaboli, data l’abbondanza di omofoni tipica della lingua cinese. Si utilizzeranno a tale scopo dispense e schede realizzate dal docente, che compendieranno il ricorso a testi di riferimento facilmente reperibili nel contesto italiano. PROGRAMMA DEL CORSO: 81 I. Introduzione generale alla storia, la morfologia, la fonetica, il sistema tonale ed il sistema di scrittura (sia caratteri che alfabeto pinyin) della lingua cinese. II. Studio dettagliato di 300 caratteri cinesi base, comprensivo dell’identificazione e spiegazione del radicale, dell’etimologia, della forma originale e semplificata: pronuncia/e e tono/i, memorizzazione e mnemotecnica, composizione e ordine dei tratti, padronanza passiva ed attiva dei caratteri studiati. III. Nozioni elementari di grammatica della lingua cinese moderna: Introduzione alla frase semplice: la frase assertiva; la frase interrogativa e le sue diverse forme; la particella interrogativa ma. I pronomi personali. I sostituti interrogativi shenme, shei, na(r)/nali. Gli avverbi ye e dou. I verbi shi e you. I nomi propri di persona in cinese. Il gruppo nominale: aggettivi numerali, numeri, unità di misura, classificatori nominali. Gli aggettivi dimostrativi na, zhe, xie. L’uso della particella strutturale de. Localizzazione nello spazio e nel tempo. I verbi zai e qu. L’uso della particella de con gli aggettivi. Il gruppo verbale: verbo e aspetto; la particella modale le e le altre particelle modali più comuni. I verbi ausiliari hui, yao, neng, xiang, keyi, gei. I complementi verbali. IV. Pratica di conversazione libera in lingua cinese, orientata allo studio e al lavoro in Cina, con esercizi di role-playing situazionale: logistica della quotidianità, riunioni di lavoro, conversazione d’affari. TESTI DI RIFERIMENTO: - Ren Yuan, Magda Abbiati, Cinese Moderno Vol. 1, VeneziaPechino, Cafoscarina. - Viviane Alleton, La grammatica del cinese, Roma, Astrolabio. - Magda Abbiati, Grammatica di cinese moderno, Venezia, Cafoscarina. - Dispense del docente. ESAME DI FINE CORSO Valutazione (in centesimi) di: 1. un dettato in lingua cinese per il quale è richiesta la trascrizione corretta dei caratteri in forma originale (facoltativo), semplificata (obbligatorio anche per coloro che trascrivono in caratteri originali) e in alfabeto pinyin con indicazione del tono. Per ciascun caratteri si richiede inoltre la corretta identificazione del radicale sulla base dei 214 radicali classici e secondo la semplificazione. Per ciascuna frase si richiede infine la versione in lingua italiana. 2. cinque domande di argomento grammaticale o colloquiale relative al testo dettato, cui va risposto per iscritto. 3. una breve prova orale, basata sulla lettura di testi in cinese, la loro traduzione e la risposta in lingua a domande che vertano sulla lettura stessa o che riprendano il programma svolto in classe. La prova scritta viene valutata in centesimi e vale dieci trentesimi ai fini del voto finale. (Partendo da 100) ogni errore grave vale -3 punti, mentre le inesattezze di scarsa entità valgono -1. L’idoneità è riconosciuta a chi ottiene almeno 60/100. 5 punti di premio per chi trascrive sia in caratteri originali che in caratteri semplificati. 3 punti di premio a chi individua sia il radicale originale che quello semplificato per ciascun carattere. Le tre parti dell’esame valgono ciascuna dieci trentesimi ai fini della valutazione finale, che sarà appunto espressa in trentesimi. 82 Lineamenti di Diritto Commerciale DOCENTE: Prof. Sergio Patriarca Macroeconomia A (Corso Part-time) Docente: Prof. Alberto Sdralevich Il corso ha per finalità lo studio dei lineamenti essenziali del diritto dell’impresa e del diritto delle società. In particolare, ci si occuperà della disciplina dell’imprenditore e dell’impresa, analizzando le fattispecie di imprenditore in generale, dell’imprenditore commerciale e dell’imprenditore agricolo. Verrà poi introdotta la fattispecie della società e si analizzerà la disciplina delle società di persone, con particolare enfasi sui diversi gradi di autonomia patrimoniale che caratterizzano i diversi modelli. Una breve introduzione in ordine alle finalità della recente riforma del 2003 precederà una rapida, ma esaustiva descrizione della disciplina delle società di capitali. Gli studenti frequentanti potranno preparare l’esame sulla parte di programma effettivamente svolta a lezione, riservandosi il docente di indicare letture integrative rispetto alla parte che viene svolta nel secondo ciclo Testo consigliato: DI SABATO, Istituzioni di diritto commerciale, Milano, Giuffré, 2006, pagg. da 1 a 33 e da 44 a 46; per le società di persone: Parte seconda; per le società di capitali: Parte terza. Gli studenti della laurea specialistica che mutuano l’esame dal corso di 10 crediti potranno seguire il corso nel secondo ciclo. Il programma riguarderà lo studio approfondito delle società di capitali, per il quale si consiglia il seguente testo: ASSOCIAZIONE DISIANO PREITE, Il diritto delle società, Bologna, Il mulino, 2006, capitoli da 4 a 14 (compreso) e poi capitoli 20, 21 e 22. PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso è articolato su 24 ore di lezione (3 ore tutti i lunedì, più due mercoledì). Si dà per scontato un ragionevole impegno autonomo da parte degli studenti. E’ previsto l’uso di Blackboard (di seguito BB), in modalità “full”. Gli studenti devono chiedere immediatamente l’iscrizione, utilizzando i riferimenti disponibili nella pagina “E-learning” cui si accede anche dalla home page dell’Ateneo: http://w3.ateneo.uninsubria.it/elearning/ Il programma prevede la presentazione delle principali categorie concettuali della contabilità nazionale e una prima analisi delle loro interconnessioni nell’ambito di un modello del tipo IS-LM. A questo scopo sono esaminati il mercato dei beni e il mercato della moneta, prevalentemente nell’ambito di un sistema chiuso. Nelle ultime lezioni si accenna alle principali conseguenze connesse ai rapporti con l’estero. PROGRAMMA DEL CORSO 1. Introduzione al corso: di cosa si occupa la macroeconomia 2. Il comportamento di alcune macrovariabili 3. Strumenti e concetti di base. Aggregati e individui. Funzioni, grafici, equilibrio. Statica e dinamica. 4. Nozioni di contabilità nazionale 5. Il mercato dei beni 6. Il mercato finanziario e la moneta 7. Il modello IS-LM 8. Prezzi fissi e prezzi flessibili 9. Il mercato del lavoro 10. Il modello AD-AS 83 11. Politica monetaria e politica fiscale 12. I rapporti con l’estero; bilancia dei pagamenti, regimi di cambio MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI Blanchard O., Macroeconomia. Il Mulino, Bologna, 2006. Quarta edizione italiana a cura di Francesco Giavazzi e Alessia Amighini. (da non confondere con la versione in due volumi “Scoprire la Macroeconomia”). MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI Gli appunti delle lezioni, le indicazioni sull’uso dei testi, gli altri materiali di studio consigliati sono disponibili su Blackboard. ESERCIZI Il docente proporrà esercizi sugli argomenti svolti a lezione, di norma ogni settimana, utilizzando BB. Gli esercizi svolti saranno corretti e pubblicati in forma anonima su BB. La partecipazione ad un numero minimo di esercizi è condizione per l’ammissione al primo appello di esame. COMUNICAZIONI Potranno essere organizzate su BB sessioni di discussione, con chat o altri strumenti. MODALITA’ D’ESAME: L’esame è scritto e orale. Le modalità sono presentate su BB, dove si trovano le date e sono pubblicati i risultati delle prove scritte. RICEVIMENTO Martedì, ore 11-13 oppure su appuntamento. Eventuali spostamenti o sospensioni per cause di forza maggiore sono segnalati sul sito del docente. RECAPITI DEL DOCENTE Chiarimenti sul programma, sugli esami e sugli argomenti svolti a lezione, così come appuntamenti per chi avesse difficoltà ad utilizzare l’orario di ricevimento, possono essere chiesti via e-mail, via BB o in caso di necessità direttamente all’indirizzo [email protected]. Telefono 0332.395536. Macroeconomia Internazionale Docente: Dott. Marcello Spanò PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso si compone di una parte istituzionale e di una parte a struttura seminariale. La parte istituzionale si propone di fornire alcuni strumenti teorici per la comprensione di fenomeni di macroeconomia internazionale quali i costi e i benefici della liberalizzazione dei movimenti dei capitali (globalizzazione), la volatilità dei tassi di cambio, le crisi della bilancia dei pagamenti, ecc. La parte seminariale richiede la partecipazione attiva degli studenti frequentanti che si divideranno in piccoli gruppi e presenteranno a lezione documenti interpretabili alla luce della teoria esposta nella prima parte del corso. La partecipazione attiva degli studenti, che non è obbligatoria ma su base volontaria, verte su argomenti concordati con gli interessati e consentirà agli stessi di semplificare l’esame finale. PROGRAMMA DEL CORSO 1) Parte propedeutica (affrontata in corsi del triennio, non è oggetto d’esame): 1. La bilancia dei pagamenti e la contabilità nazionale CL, 1.1, 1.2, 1.3 84 2. Strumenti della politica monetaria in economia aperta CL, 2.1, 2.2, 2.3, 2.4, 2.5 (tranne 2.5.2). 3. Equilibrio esterno ed equilibrio interno: il modello IS-LM in economia aperta Qualsiasi manuale di base (es.: BFD, 27.4, 27.5, 27.6, 27.7, 27.8) 2) Il mercato internazionale dei capitali 1. Globalizzazione e integrazione finanziaria CL, 3.1, 3.2, 3.3. MP, 3.1, (1.3, 1.4 facoltativi) 2. Benefici dell’integrazione finanziaria CL, 3.5. MP, 3.1 3) Il mercato valutario e il tasso di cambio 1. Il mercato valutario, gli agenti, il ruolo dei flussi e degli stock CL, 3.4 2. Tasso di cambio e parità del potere d’acquisto CL, 4.1,4.2 (escluso 4.2.5),4.3. 3. Tasso di cambio e parità dei tassi d’interesse CL, 5.1,5.2,5.3,5.4. 4) Attività finanziarie e determinazione del tasso di cambio 1. Il modello monetario CL, 7.1,7.3,7.8 (escluso 7.8.1). 2. Il modello monetario a prezzi rigidi (Dornbusch) CL, 7.5 3. Modelli di equilibrio di portafoglio CL, 7.6,7.7. 5) Valutazione del grado di integrazione finanziaria 1. Misurazioni e valutazioni quantitative CL, 3.6,3.8 MP, 2 2. Valutazioni storiche MP, 2.2. 6) Integrazione finanziaria e regimi di cambio 1. La triade impossibile MP, 6.1 CL, 8.2 (escluso 8.2.2). 2. Cambi fissi e credibilità MP, 6.2 CL, 8.3, 8.6 3. Vantaggi e costi dei cambi flessibili MP, 6.2 7) I rischi dell’integrazione finanziaria 1. Crisi di debito, crisi valutarie e crisi finanziarie MP, 5.1, 5.2 (escluso riquadro 5.1). 2. Modelli di crisi valutaria di prima generazione (anni 70 e 80) CL, 11.1,11.2(escluso 11.2.3), 3. Modelli di crisi valutaria di seconda generazione (primi anni 90) CL, 11.3 4. Verso una terza generazione di modelli di crisi (le crisi asiatiche di fine anni 90). CL, 11.4 (escluso “una semplice formalizzazione”),11.5 MP 5.3 5. Politiche di intervento e di prevenzione delle crisi MP,5.4 BIBLIOGRAFIA : TESTI OBBLIGATORI E CONSIGLIATI TESTI PER L’ESAME: 85 (CL) E. COLOMBO, M. LOSSANI, Economia monetaria internazionale, Carocci, 2004. (MP) S. MANZOCCHI, L. PAPI, Economia dell’integrazione finanziaria, Carocci 2002. TESTI INTEGRATIVI (per consultazione): (G) G. GANDOLFO, Corso di Economia Internazionale, Volume 2, Economia Monetaria Internazionale, UTET libreria. (KO) KRUGMAN, P. e M. OBSTFELD, Economia Internazionale, Volume 2, 3a edizione, Hoepli, Milano 2003. (BFD) BEGG FISHER DORNBUSCH, Principi di Economia. MODALITÀ DELL’ESAME L’esame è esclusivamente scritto e consiste in una prova di due ore. Lo studente dovrà rispondere a quattro su cinque delle domande aperte che vengono proposte. Non più di quattro risposte verranno valutate e saranno sufficienti a prendere un punteggio massimo di 30 e lode. RICEVIMENTO STUDENTI Lunedì dalle 10.30 alle 12.30 oppure per appuntamento. E-mail: [email protected] Macroeconomia Progredita DOCENTE: Prof. Alberto Sdralevich PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso è destinato a studenti che hanno sostenuto l’esame di Macroeconomia A, i cui contenuti sono dati per noti. In particolare si dà per scontata la conoscenza degli schemi di contabilità nazionale e del modello macroeconomico keynesiano semplice relativo a sistemi chiusi. Il programma prevede lo sviluppo dei modelli a prezzi flessibili ADAS, la discussione del problema delle aspettative, l’analisi più approfondita della moneta e del sistema bancario, nonché l’estensione a sistemi aperti con cambi fissi e flessibili. In questo quadro di riferimento sono analizzate le possibilità e gli effetti delle politiche macroeconomiche monetaria e fiscale. Nel corso viene sistematicamente utilizzata Blackboard (BB) in modalità light. Gli studenti devono chiedere immediatamente l’iscrizione, utilizzando i riferimenti disponibili nella pagina “Elearning” cui si accede anche dalla home page dell’Ateneo: http://w3.ateneo.uninsubria.it/elearning/ Per i soli studenti nel cui piano di studi non compare l’esame di Macroeconomia B, il corso e l’esame valgono come Politica Economica A. PROGRAMMA DEL CORSO 1. Introduzione al corso 2. Una parentesi: la nozione di equilibrio nei modelli economici. Statica e dinamica 3. Ripresa del modello IS-LM 4. La politica monetaria e fiscale 5. Domanda e offerta di moneta; strumenti di politica monetaria 6. Un modello a prezzi flessibili: AD-AS 7. La politica economica con prezzi flessibili 8. Curva di Phillips 9. La critica alla curva di Phillips 10. Le aspettative 11. Tassi di interesse nominali e reali 12. Aspettative e decisioni di consumo e investimento 86 13. Il modello di economia aperta. La bilancia dei pagamenti 14. Cambi fissi e cambi flessibili 15. Il reddito di equilibrio in economia aperta 16. Economia aperta e mercato dei capitali 17. La politica economica in sistemi ad economia aperta MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI Blanchard O., Macroeconomia. Il Mulino, Bologna, 2006. Quarta edizione italiana a cura di Francesco Giavazzi e Alessia Amighini. (da non confondere con la versione in due volumi “Scoprire la Macroeconomia”). MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI Gli appunti delle lezioni, le indicazioni sull’uso dei testi, gli altri materiali di studio consigliati sono disponibili su BB. ESERCIZI Il docente potrà proporre su BB esercizi sugli argomenti svolti a lezione. Gli esercizi svolti saranno corretti e pubblicati in forma anonima. MODALITA’ D’ESAME: L’esame è scritto e orale. Le modalità sono presentate su BB, dove si trovano le date e sono pubblicati i risultati delle prove scritte. RICEVIMENTO Martedì, ore 11-13 oppure su appuntamento. Eventuali spostamenti o sospensioni per cause di forza maggiore sono segnalati sul sito del docente. RECAPITI DEL DOCENTE Chiarimenti sul programma, sugli esami e sugli argomenti svolti a lezione, così come appuntamenti per chi avesse difficoltà ad utilizzare l’orario di ricevimento, possono essere chiesti via e-mail all’indirizzo [email protected]. Telefono 0332.395536. Marketing A DOCENTE: Dott.ssa Maria De Luca PRESENTAZIONE DEL CORSO Il ruolo del marketing è cresciuto progressivamente di importanza a seguito della più accesa competizione tra le imprese e dello sviluppo più lento dei consumi. Inoltre i consumatori tendono ad esprimere una domanda sempre più attenta e selettiva. Il marketing è la funzione aziendale che deve dare risposta a queste istanze. Il Corso si propone di illustrare quale sia il ruolo del marketing rispetto alle diverse aree funzionali dell’impresa e di individuarne gli elementi definitori di carattere generale. Il Corso sarà integrato con seminari di presentazione di casi aziendali. PROGRAMMA DEL CORSO A) ORIENTAMENTO D’IMPRESA E RUOLO DEL MARKETING - L’orientamento alla produzione - L’orientamento al prodotto - L’orientamento alle vendite - L’orientamento al marketing - L’orientamento sociale B) MARKETING E COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA D’IMPRESA 87 - La comunicazione organizzativa d’impresa obiettivi e pubblici di riferimento: un paradosso La comunicazione di marketing e la sua evoluzione La logica sistemica ed il marketing Il ruolo del marketing nella gestione d’impresa orientata alla creazione di valore Il ruolo del marketing nella comunicazione interna ed esterna C) LA COSTRUZIONE DI UN MARKETING PLAN - Dalla pianificazione strategica al marketing plan - Business plan e marketing plan - Il marketing mix: le 4 p D) LA SEGMENTAZIONE - Micro- e macro-segmentazione - Differenze tra retail/consumer marketing e industrial marketing E) IL CICLO DI VITA DEL PRODOTTO - Le fasi del ciclo di vita - La configurazione del marketing mix nelle diverse fasi F) L’ANALISI DEL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE - Le decisioni di consumo - La scala dei valori di Maslow - Le diverse tipologie di consumo G) IL LANCIO DI UN NUOVO PRODOTTO - La valutazione delle idee innovative - La business analysis - Le fasi H) LE POLITICHE DI PREZZO - Esame della relazione tra obiettivi dell’impresa e prezzo - Analisi della domanda - Stima dei costi della produzione - Analisi dei concorrenti - Scelta del metodo e definizione del prezzo I) IL MARKETING DEI SERVIZI - Il sistema di servuction - La questione della capacità - L’elemento qualitativo - La partecipazione L) PARTE SEMINARIALE - Casi e testimonianze aziendali MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI Kotler P., Armstrong G., Saunders J., Wong V. (2001), Principi di marketing, Torino: ISEDI. Capitoli 1, 3, 6, 7, 8, 9, 10 e 11. MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI - Kotler P., Scott W. G. (1993), Marketing management. Analisi, pianificazione, attuazione e controllo, Torino: ISEDI. - Lambin J.J. (2004), Marketing strategico e operativo: marketdriven management, IV edizione, Milano: McGraw-Hill. - Grönroos C. (2002), Management e marketing dei servizi: un approccio al management dei rapporti con la clientela, Torino: ISEDI. MODALITA’ D’ESAME: Studenti frequentanti 88 Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta) sui temi trattati durante le lezioni e su case studies e articoli discussi in aula Studenti non frequentanti Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta) basata su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento (testi obbligatori per non frequentanti) INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in volta. Il Docente può essere contattato al seguente indirizzo e-mail: [email protected] Marketing A (Corso Part-time) DOCENTE: Dott.ssa Maria De Luca PRESENTAZIONE DEL CORSO Il ruolo del marketing è cresciuto progressivamente di importanza a seguito della più accesa competizione tra le imprese e dello sviluppo più lento dei consumi. Inoltre i consumatori tendono ad esprimere una domanda sempre più attenta e selettiva. Il marketing è la funzione aziendale che deve dare risposta a queste istanze. Il Corso si propone di illustrare quale sia il ruolo del marketing rispetto alle diverse aree funzionali dell’impresa e di individuarne gli elementi definitori di carattere generale. Il Corso sarà integrato con seminari di presentazione di casi aziendali. PROGRAMMA DEL CORSO A) ORIENTAMENTO D’IMPRESA E RUOLO DEL MARKETING - L’orientamento alla produzione - L’orientamento al prodotto - L’orientamento alle vendite - L’orientamento al marketing - L’orientamento sociale B) MARKETING E COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA D’IMPRESA - La comunicazione organizzativa d’impresa obiettivi e pubblici di riferimento: un paradosso - La comunicazione di marketing e la sua evoluzione - La logica sistemica ed il marketing - Il ruolo del marketing nella gestione d’impresa orientata alla creazione di valore - Il ruolo del marketing nella comunicazione interna ed esterna D) LA COSTRUZIONE DI UN MARKETING PLAN - Dalla pianificazione strategica al marketing plan - Business plan e marketing plan - Il marketing mix: le 4 p D) LA SEGMENTAZIONE - Micro- e macro-segmentazione - Differenze tra retail/consumer marketing e industrial marketing E) IL CICLO DI VITA DEL PRODOTTO - Le fasi del ciclo di vita - La configurazione del marketing mix nelle diverse fasi F) L’ANALISI DEL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE 89 - Le decisioni di consumo La scala dei valori di Maslow Le diverse tipologie di consumo G) IL LANCIO DI UN NUOVO PRODOTTO - La valutazione delle idee innovative - La business analysis - Le fasi H) LE POLITICHE DI PREZZO - Esame della relazione tra obiettivi dell’impresa e prezzo - Analisi della domanda - Stima dei costi della produzione - Analisi dei concorrenti - Scelta del metodo e definizione del prezzo I) IL MARKETING DEI SERVIZI - Il sistema di servuction - La questione della capacità - L’elemento qualitativo - La partecipazione L) - Lambin J.J. (2004), Marketing strategico e operativo: marketdriven management, IV edizione, Milano: McGraw-Hill. - Grönroos C. (2002), Management e marketing dei servizi: un approccio al management dei rapporti con la clientela, Torino: ISEDI. MODALITA’ D’ESAME: Studenti frequentanti Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta) sui temi trattati durante le lezioni e su case studies e articoli discussi in aula Studenti non frequentanti Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta) basata su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento (testi obbligatori per non frequentanti) INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in volta. Il Docente può essere contattato al seguente indirizzo e-mail: [email protected] PARTE SEMINARIALE - Casi e testimonianze aziendali MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI Kotler P., Armstrong G., Saunders J., Wong V. (2001), Principi di marketing, Torino: ISEDI. Capitoli 1, 3, 6, 7, 8, 9, 10 e 11. MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI - Kotler P., Scott W. G. (1993), Marketing management. Analisi, pianificazione, attuazione e controllo, Torino: ISEDI. Marketing Internazionale (Insegnamento comune per Corsi Diurni e Part-time) DOCENTE: Maria De Luca PRESENTAZIONE DEL CORSO 90 Il corso di marketing internazionale ha un taglio prevalentemente applicativo ed è volto ad illustrare l’applicazione pratica dei concetti teorici sviluppati nel corso di marketing base. Una parte specifica è poi dedicata alle tematiche del marketing internazionale e prevede presentazioni di casi aziendali. MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI - Kotler P., Armstrong G., Saunders J., Wong V. (2001), Principi di marketing, Torino: ISEDI. Capitoli 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22. - Valdani E., (2000), Marketing Globale, Milano, EGEA. PROGRAMMA DEL CORSO A) Il marketing e le determinanti del processo di internazionalizzazione B) L’internazionalizzazione del settore C) L’impresa internazionale e lo sviluppo dell’attività dell’impresa all’estero D) Le condizioni di ingresso in un mercato estero E) Il macro-ambiente del paese estero e la concorrenza dinamica F) Analisi del settore, politiche di differenziazione e posizionamento di mercato G) Il vettore prodotto nel marketing internazionale H) Il lancio di nuovi prodotti ed il ciclo di vita del prodotto I) Le modalità di ingresso in un mercato estero: - L’entrata attraverso l’esportazione; - L’investimento diretto - Le acquisizioni J) Le condotte di coalizione nei processi di internazionalizzazione K) La politica dei prezzi: stima dei costi e strategie di definizione del prezzo L) Le politiche di distribuzione: tipologie dei canali distributivi e loro valutazione M) Pubblicità e comunicazione nel marketing internazionale N) PARTE SEMINARIALE - Casi e testimonianze aziendali MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI Nel corso delle lezioni verranno indicate letture di approfondimenti dei diversi temi trattati. Per un approfondimento generale si può fare riferimento ai seguenti volumi: - Kotler P., Scott W. G. (1993), Marketing management. Analisi, pianificazione, attuazione e controllo, Torino: ISEDI. - Lambin J.J. (2004), Marketing strategico e operativo: marketdriven management, IV edizione, Milano: McGraw-Hill. MODALITA’ D’ESAME: Studenti frequentanti Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta) sui temi trattati durante le lezioni e su case studies e articoli discussi in aula Studenti non frequentanti Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta) basata sulle letture indicate nella bibliografia di riferimento (testi obbligatori per non frequentanti) INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in volta. Il Docente può essere contattato al seguente indirizzo e-mail: [email protected] 91 Matematica DOCENTI: Prof. Angelo Guerraggio, Prof. Matteo Rocca, Dott. Marco Papi PRESENTAZIONE DEL CORSO E PROGRAMMA Il programma prevede cenni alla ricostruzione di R. Struttura d’ordine di R. Estremo superiore e massimo (inferiore e minimo) di un insieme. Il sistema ampliato dei numeri reali. Struttura metrica. Punto interno, esterno, isolato, di frontiera, di accumulazione; insieme aperto, chiuso. L’insieme Rn. Struttura metrica. Struttura algebrica: spazio vettoriale e sua dimensione. Trasformazioni lineari. Calcolo matriciale. Determinante e rango di una matrice. Matrice inversa. Sistemi di equazioni lineari: loro discussione e soluzione. Definizione di limite. Funzioni continue e loro proprietà. Asintoti verticali e orizzontali. Teoremi sui limiti. Operazioni sui limiti. Forme di indecisione. Infiniti e infinitesimi. Calcolo dei limiti. Definizione di derivata e suo significato geometrico. Derivabilità e continuità. Teoremi di Rolle, Lagrange, De L’Hospital, Taylor. Studio della monotonia di una funzione. Concavità, flessi. Asintoti verticali eorizzontali. Studio di funzione. Definizione di integrale definito. Condizioni necessarie e/o sufficienti per l’integrabilità. Primitive. Teorema del valor medio. Teorema fondamentale del calcolo integrale. Calcolo di primitive. Integrale improprio. MODALITÀ D’ESAME L’esame consta di una prova scritta e di una prova orale. Sono ammessi alla prova orale gli studenti che riportano nella prova scritta una valutazione pari ad almeno 15/30. In caso contrario gli studenti sono fortemente sconsigliati dal presentarsi alla prova orale; gli studenti possono sostenere la prova orale nello stesso appello in cui hanno sostenuto ( e superato) la prova scritta o nell’appello successivo. Coloro che non sostengono la prova orale nei suddetti due appelli dovranno ripetere la prova scritta; gli studenti che pur essendo stati ammessi alla prova orale, riportano una valutazione complessivamente insufficiente devono ripetere anche la prova scritta. gli studenti che pur essendo stati ammessi alla prova orale, riportano una valutazione complessivamente insufficiente devono ripetere anche la prova scritta RICEVIMENTO STUDENTI Gli orari di ricevimento verranno affissi nella bacheca della Facolta’ di Economia. E-MAIL: [email protected] [email protected] [email protected] Matematica A (Corso Part-time) DOCENTE: Dott. Marco Papi BIBLIOGRAFIA - A.Guerraggio,Matematica,2004,Bruno Mondadori - Giovanni P.Crespi, Matteo Rocca, Temi svolti di Matematica, Datanova ,2001 PRESENTAZIONE DEL CORSO E PROGRAMMA Il programma prevede cenni alla costruzione dell’insieme dei numeri reali R. Struttura d’ordine di R. Estremo superiore e massimo (inferiore e minimo) di un insieme. Il sistema ampliato dei numeri 92 reali. Struttura metrica. Punto interno, esterno, isolato, di frontiera, di accumulazione: insieme aperto, chiuso. L’insieme R^n. Struttura algebrica: spazio vettoriale e sua dimensione. Trasformazioni lineari. Calcolo matriciale. Determinante e rango di una matrice. Matrice inversa. Sistemi di equazioni lineari: loro discussione e soluzione. BIBLIOGRAFIA - Guerreggio, Matematica, 2004, Bruno Mondatori - Giovanni P. Crespi, M. Rocca, Temi svolti di Matematica, Datanova, 2001. MODALITÀ DI ESAME L’esame consta di una prova scritta. RICEVIMENTO STUDENTI Su appuntamento con il docente. E-MAIL: [email protected] Matematica B (Corso Part-time)* Matematica per l’Economia DOCENTE: Prof. Matteo Rocca Il programma del corso di Matematica per l’Economia (a.a. 20062007) e’ diviso in due parti. PARTE I (Modelli di Ottimizzazione per il Management) Questa parte del corso si propone di introdurre gli studenti ad alcune tecniche di modellizzazione di problemi aziendali. L’accento sara’ posto, piu’ che sui metodi matematici, sulla formalizzazione di un problema aziendale e sulla sua risoluzione. Ci si concentrera’ in gran parte su quei problemi aziendali affrontabili con tecniche di programmazione lineare e non lineare, quali ad esempio problemi di allocazione, assegnazione, scheduling, trasporto. Durante il corso e’ previsto l’uso di un foglio di calcolo come strumento operativo per la soluzione dei problemi proposti. PARTE II (Sistemi dinamici e loro applicazioni) La seconda parte del corso fornisce un’introduzione ai sistemi dinamici e alle loro applicazioni economico-aziendali. Dopo alcuni cenni ai concetti di numero complesso, spazio vettoriale, autovalore e autovettore di una matrice quadrata, l’attenzione verra’ posta sui sistemi dinamici lineare del primo ordine, per i quali verra’ analizzata la struttura e la stabilita’ delle loro soluzioni. Verranno inoltre proposte alcune applicazioni (ad esempio previsione delle vendite e gestione della spesa pubblicitaria). TESTI CONSIGLIATI: Le indicazioni bibliografiche verranno distribuite in aula dal docente. PROVE D’ESAME: L’esame consiste in una prova orale. RICEVIMENTO: L’orario verrà affisso nella bacheca della Facolta’ E-mail: [email protected] 93 Matematica Finanziaria Per l’insegnamento da 10 crediti si vedano i programmi di Matematica Finanziaria A e Matematica Finanziaria B. Matematica Finanziaria A DOCENTE: Dott.ssa Giovanna Redaelli PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso affronta le problematiche di valutazione e scelta degli investimenti in condizioni di certezza. L’obiettivo è far acquisire i concetti finanziari elementari di valore e rendimento delle operazioni finanziarie. PROGRAMMA: 1. Definizioni fondamentali: Operazioni finanziarie; tassi di interesse e di sconto; leggi di capitalizzazione; rendite; ammortamento di prestiti indivisi; leasing; Criteri di scelta tra investimenti: TIR, VAN, APV 2. Titoli obbligazionari: Titoli zero-coupon; titoli con cedola fissa; tassi a pronti e a termine; titoli indicizzati; 3. La curva dei rendimenti: il principio di arbitraggio; calcolo della curva dei rendimenti; duration e convexity; 4. Immunizzazione finanziaria. BIBLIOGRAFIA E. Castagnoli, L. Peccati, Matematica in Azienda, EGEA, dispensa n. 1 ed eserciziario collegato Oppure: U. Cherubini, G. Della Lunga, Matematica Finanziaria, McGraw Hill 2002, capitoli: 2, 3, 5 e 6 MODALITÀ D’ESAME L’esame si svolge in forma scritta con possibilità di orale integrativo. RICEVIMENTO STUDENTI Il ricevimento studenti si svolge nel Dipartimento di Economia come da avviso affisso nella bacheca dell’Università e sul sito del docente. E’ possibile contattare il docente al seguente indirizzo e-mail: [email protected] Matematica Finanziaria A (Corso Part-time) DOCENTE: Dott. Marco Papi OBIETTIVI DEL CORSO Il corso affronta gli argomenti e i problemi della Matematica Finanziaria classica e si propone di fornire nozioni teoriche e capacità operative che consentano di risolvere i principali problemi finanziari in condizioni di certezza che si presentano a chi opera in azienda o nei mercati finanziari. PROGRAMMA DEL CORSO Leggi Finanziarie. I regimi dell’interesse semplice, dello sconto commerciale e dell’interesse composto. Confronto fra le leggi finanziarie. Tassi equivalenti; tassi nominali convertibili. Legge di 94 capitalizzazione continua. Scindibilità. Tassi variabili nel tempo. Tassi di rendimento in presenza di inflazione o di cambiamenti di valuta. Rendite certe. Rendite a rata costante, rendite frazionate e continue, rendite a rate variabili. Un esempio di rendita: il leasing finanziario. Ammortamento di prestiti indivisi. Ammortamenti: a rata anticipata, a rata posticipata, con anticipazione degli interessi. Valore residuo, nuda proprietà e usufrutto. Ammortamenti con quote di capitale costanti, a rate costanti, con quote di accumulazione a due tassi. Valutazione dei titoli obbligazionari I titoli obbligazionari. Valutazione dei titoli con cedole e senza cedole. Rischi di un’obbligazione. Sensitività del prezzo di un’obbligazione. Durata media finanziaria e volatilità. Criteri di scelta fra progetti alternativi certi. REA o VAN. TIR. Scelta fra progetti finanziari alternativi. T.R.M. Pagamenti rateizzati: TAN e TAEG. TESTI E. Castagnoli, L. Peccati, “Matematica in Azienda: Strumenti e Modelli” Milano: EGEA, ed eserciziario collegato. Dispense e materiale didattico fornito dal docente. MODALITA’ D’ESAME L'esame prevede il superamento di una prova scritta. Matematica Finanziaria B DOCENTE: Dott.ssa Giovanna Redaelli OBIETTIVO: Il corso affronta le problematiche di scelta degli investimenti e gestione del portafoglio in condizioni di incertezza; si approfondiscono anche le metodologie di valutazione degli strumenti derivati. L’obiettivo è far acquisire i concetti finanziari e gli strumenti matematici che permettono di risolvere problemi di scelta finanziaria ottima e di valutazione di attività finanziarie in ambito aleatorio. PROGRAMMA DEL CORSO Scelte finanziarie in condizioni di incertezza: - criteri di scelta in ambito aleatorio (dominanza stocastica, criterio media-varianza); - teoria dell’utilità attesa; - selezione di portafoglio: modello media-varianza; indicatori di rischio alternativi alla varianza: VaR (approccio parametrico), Expected Shortfall. INSEGNAMENTI I CUI CONTENUTI SONO CONSIGLIATI Matematica A e Matematica B. Strumenti matematici o analitici per le decisioni e le scelte finanziarie: - ottimizzazione libera; - ottimizzazione vincolata; - equazioni differenziali ordinarie del primo ordine. RICEVIMENTO STUDENTI Su appuntamento con il docente. E-MAIL: [email protected] Introduzione agli strumenti finanziari moderni: - opzioni; contratti a termine, futures, swaps; - cenni alla valutazione dei contratti derivati. 95 BIBLIOGRAFIA E. Castagnoli, L. Peccati, Matematica in Azienda, EGEA, dispense n. 3 e 5 e relativo eserciziario Oppure: U. Cherubini, G. Della Lunga, Matematica Finanziaria, McGraw Hill 2002, capitoli: capitoli: 4, 7 e 8 MODALITÀ D’ESAME L’esame si svolge in forma scritta con possibilità di orale integrativo. RICEVIMENTO STUDENTI Il ricevimento studenti si svolge nel Dipartimento di Economia come da avviso affisso nella bacheca dell’Università e sul sito del docente. E’ possibile contattare il docente al seguente indirizzo e-mail: [email protected] NOTA: I metodi per la valutazione dei contratti derivati saranno approfonditi nell’insegnamento di Modelli Finanziari a Tempo Continuo. Microeconomia DOCENTI: Prof. Michele Bernasconi (Studenti A-K) – Dott. Marcello Spanò (Studenti L-Z) Il corso di Microeconomia ha lo scopo di fornire una conoscenza degli strumenti di base per l’analisi economica. Gli argomenti del corso sono: Teoria del consumatore: Il vincolo di bilancio del consumatore; le preferenze del consumatore e la teoria dell’utilità; le funzioni di domanda individuale; le scelte in condizioni di incertezza; le scelte intertemporali; la domanda aggregata e le misure di elasticità; Teoria della produzione: la tecnologia e la funzione di produzione; i problemi di massimizzazione del profitto e di minimizzazione dei costi; le funzioni di costo e le funzioni di offerta dell’impresa concorrenziale; l’offerta dell’industria. Forme di mercato: monopolio e monopsonio; oligopoli, concorrenza imperfetta e fondamenti di teoria dei giochi; mercati di concorrenza perfetta ed equilibrio economico generale; cenni di teoria delle aste. Argomenti di base della teoria economia dell’informazione e della analisi economica del diritto. Il testo per il corso è: Varian, H.L. "Microeconomia", 2002, V edizione, Cafoscarina, Venezia Microeconomia A (Corso Part-time) DOCENTE: Dott. Luca Corazzini CONTENUTI DEL CORSO Il corso introduce i principali temi della microeconomia. La microeconomia analizza i comportamenti economici dei principali agenti economici e le loro relazioni all'interno del sistema economico. In particolare, il corso si concentra sulla teoria della scelta del consumatore e dell’impresa. Nel corso si fa uso di strumenti matematici, pertanto e' fortemente consigliato avere conoscenze di matematica generale. 96 Gli argomenti del corso sono: Teoria del consumatore: Il vincolo di bilancio del consumatore; le preferenze del consumatore e la teoria dell’utilità; le funzioni di domanda individuale; la domanda aggregata e le misure di elasticità. Teoria della produzione: la tecnologia e la funzione di produzione; i problemi di massimizzazione del profitto e di minimizzazione dei costi; le funzioni di costo e le funzioni di offerta dell’impresa concorrenziale; l’offerta dell’industria. Forme di mercato: monopolio; mercati di concorrenza perfetta. MATERIALE DIDATTICO Il testo per il corso è: M.L. Katz, H. S. Rosen, C. A. Bollino, “Microeconomia,” McGraw-Hill – Terza Edizione. Capitoli di riferimento. Capitolo 1. L’economia di mercato. Capitolo 2. Le scelte del consumatore. Capitolo 3. Le curve di domanda. Capitolo 7. L’impresa e i suoi obiettivi. Capitolo 8. Tecnologia e produzione. Capitolo 9. I costi. Capitolo 10. L’impresa che non fa il prezzo. Capitolo 11. L’equilibrio nei mercati concorrenziali. Microeconomia B (Corso Part-time) Docente: Prof. Michele Bernasconi Il corso di Microeconomia B approfondisce le tematiche introdotte con il corso di Microeconomia A, con l’obiettivo di fornire agli studenti gli strumenti per affrontare in maniera autonoma argomenti ed esercizi di dell’analisi economica. Gli argomenti del corso sono: Teoria del consumatore: Il vincolo di bilancio del consumatore; le preferenze del consumatore e la teoria dell’utilità; le funzioni di domanda individuale; le scelte in condizioni di incertezza; le scelte intertemporali; la domanda aggregata e le misure di elasticità; Teoria della produzione: la tecnologia e la funzione di produzione; i problemi di massimizzazione del profitto e di minimizzazione dei costi; le funzioni di costo e le funzioni di offerta dell’impresa concorrenziale; l’offerta dell’industria. Forme di mercato: monopolio e monopsonio; oligopoli, concorrenza imperfetta e fondamenti di teoria dei giochi; mercati di concorrenza perfetta ed equilibrio economico generale; cenni di teoria delle aste. Il docente provvederà a distribuire in aula materiale didattico supplementare. Argomenti di base della teoria economia dell’informazione e della analisi economica del diritto. MODALITÀ D’ESAME L’esame si svolge in forma scritta con possibilità di orale integrativo. L’esame è in forma scritta. Indirizzo e-mail: [email protected] Il testo per il corso è: 97 M.L. Katz e H.S. Rosen, Microeconomia, Seconda Edizione, McGraw-Hill, 2003 Modelli Finanziari a Tempo Continuo DOCENTE: Prof. Giovanni Della Lunga PRESENTAZIONE Il corso di modelli finanziari nel tempo continuo ha lo scopo di introdurre lo studente ai principali argomenti riguardanti lo sviluppo di modelli di finanza computazione per la valutazione dei prodotti derivati aventi come sottostante Azioni, Cambi su valute e indici azionari. Nell’ambito del corso le lezioni teoriche sono accompagnate da esercitazioni pratiche al computer utilizzando Visual Basic per Excel. PREREQUISITI E’ richiesta una conoscenza di base dei principali argomenti di teoria delle probabilità e statistica ed un elementare conoscenza della programmazione in ambiente Microsoft Excel con Visual Basic for Application. PROGRAMMA DEL CORSO - Introduzione al calcolo differenziale stocastico - Il lemma di Ito - Cambi di misure e teorema di Girsanov - Prodotti di Volatilità - Esercizio Anticipato - Barriere - Alberi Binomiali - Alberi Trinomiali - Come Implementare un Metodo alle Differenze Finite Prodotti Path Dependent Metodo Monte Carlo Generazione Scenari Metodi di Riduzione della Varianza Volatilità Implicita e Smile Prodotti di Correlazione Index Linked Correlazione e Codipendenza Generazione di Variabili Aleatorie Correlate BIBLIOGRAFIA □ S. Benninga “Modelli Finanziari – La finanza con Excel” McGraw-Hill (2001) □ U. Cherubini, G. Della Lunga “Matematica Finanziaria – Applicazioni con VBA per Excel” McGraw-Hill (2001) □ U. Cherubini, G. Della Lunga “Il Rischio Finanziario” McGrawHill (2000) □ E. Gaarder Haug “The Complete Guide to Option Pricing Formulas” McGraw-Hill (1998) □ M. Jackson, M. Staunton “Advanced Modelling in Finance using Excel and VBA” Wiley Finance (2001) MODALITÀ ESAME Realizzazione di un’applicazione in VBA con discussione e documentazione. RICEVIMENTO STUDENTI Da definire in funzione dell’orario delle lezioni RECAPITO E-MAIL [email protected] 98 I titoli di credito, le promesse unilaterali, l’arricchimento senza causa, la ripetizione dell’indebito, la gestione di affari altrui. Obbligazioni e Contratti DOCENTE: Prof.ssa Alba Fondrieschi Il corso mira a fornire agli Studenti che abbiano già acquisito le conoscenze giuridiche di base del diritto privato consapevolezza delle questioni e degli aspetti di rilevanza privatistica più direttamente connessi alle materie oggetto di studio nella Facoltà di Economia. Sarà, pertanto, attribuita particolare rilevanza alla conoscenza delle tematiche relative ai contratti tra imprese e con i consumatori, anche alla luce dei recenti interventi legislativi. PROGRAMMA D’ESAME Nelle sue linee essenziali, il programma del corso di Obbligazioni e contratti è il seguente: Le obbligazioni di fonte contrattuale - I contratti del codice civile: compravendita, appalto, mandato, locazione, assicurazione, fideiussione, transazione, mutuo e contratti bancari - I contratti tra imprese: leasing, factoring, franchising, performance bond, disciplina della subfornitura - I contratti con i consumatori: la nozione di consumatore, le clausole vessatorie, la vendita dei beni di consumo, la tutela del consumatore Le obbligazioni di fonte extracontrattuale I principi della responsabilità extracontrattuale, la responsabilità oggettiva, la responsabilità del produttore Nel corso delle lezioni, saranno utilizzati materiali integrativi, quali testi di sentenze di legittimità e di merito, e modelli di contratto, resi disponibili agli Studenti frequentanti, allo scopo di verificare le applicazioni pratiche degli istituti trattati. Durante le lezioni, potranno essere rilevate le presenze in aula. Prima dell’inizio del corso, il docente renderà noto un piano di massima relativo agli argomenti che saranno affrontati, di volta in volta, in ciascuna lezione, con l’indicazione dei capitoli del manuale corrispondenti, affinché gli Studenti possano prepararsi in anticipo. E’ indispensabile, in ogni caso, ai fini della preparazione dell’esame, la conoscenza dei principi e delle regole fondamentali e dei principali istituti del diritto privato, con particolare riguardo alla disciplina del contratto in generale. TESTI CONSIGLIATI PER LA PREPARAZIONE DELL’ESAME Per la preparazione dell’esame di profitto, gli Studenti potranno utilizzare un manuale di tipo tradizionale, quale P. Trimarchi, Istituzioni di diritto privato, Giuffré, Milano, ultima edizione. Prima dell’inizio delle lezioni, sarà inoltre resa disponibile una dispensa, ad integrazione degli argomenti non trattati nel manuale. Inoltre, è assolutamente indispensabile la consultazione del codice civile in edizione aggiornata (edizione suggerita: Codice civile e leggi collegate, a cura di G. De Nova, Zanichelli, Bologna, ultima edizione). Gli Studenti sono pregati di portare con sé a lezione il codice civile per l’opportuna consultazione, a fronte delle spiegazioni del docente. MODALITÀ D’ESAME Altre fonti di obbligazione 99 L’esame consisterà in una prova orale, volta a verificare la preparazione degli Studenti sugli argomenti oggetto del programma d’esame. RICEVIMENTO STUDENTI L’orario di ricevimento del docente sarà reso noto all’inizio dell’anno accademico, contestualmente alla pubblicazione dell’orario delle lezioni. Indirizzo e.mail: [email protected] Organizzazione Aziendale A DOCENTE: Prof. Alfredo Biffi COLLABORATORI: Dott.ssa Tecla Braghini, Dott. Roberto Fonso PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso ha l’obiettivo di sviluppare la conoscenza delle variabili organizzative fondamentali ai fini della comprensione dei meccanismi di funzionamento dell'impresa. Esso pone le fondamenta della teoria organizzativa collegandola alla strategia aziendale e alla sociologia. Viene discusso quanto l’organizzazione contribuisca a conseguire risultati aziendali in termini di efficienza, efficacia ed equità tenendo conto del contesto economico ed istituzionale, dell’ambiente competitivo e dell’evoluzione tecnologica. Lo studente comprende che ogni soluzione organizzativa ha vantaggi e svantaggi e che le concrete scelte organizzative adottate devono essere adeguate rispetto ai fini e al contesto economico/istituzionale in cui l’azienda è radicata. PROGRAMMA DEL CORSO Introduzione. La disciplina organizzativa. La struttura organizzativa e le sue determinanti Gli elementi della struttura. Evoluzione delle teorie organizzative Obiettivi, strategia e organizzazione Meccanismi di integrazione: collegamenti verticali e orizzontali. Le principali strutture organizzative. Ambiente e organizzazione. Organizzazione, strategia e ambiente istituzionale Relazioni tra organizzazioni Tecnologia e organizzazione MATERIALE DIDATTICO Testi obbligatori Frequentanti: Lezioni e casi distribuiti dal docente Non frequentanti: Organizzazione Aziendale di Richard L. Daft edizione Apogeo 2004 cap. 1–8 compreso MODALITÀ D’ESAME L’esame si svolge in forma scritta. I frequentanti possono portare il relativo programma fino agli appelli di febbraio compresi. INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO L’orario di ricevimento è pubblicato sulla pagina web del docente. Il docente può essere contattato via email all’indirizzo [email protected] Organizzazione Aziendale A (Corso Part-time) DOCENTI: Dott.ssa Tecla Braghini COLLABORATORI: Prof. Alfredo Biffi 100 Il corso prevede 12 ore di lezioni frontali e ulteriore attività didattica svolta in modalità e-learning (piattaforma Blackboard Learning System). Inoltre, saranno organizzate sessioni di discussione tramite gli strumenti di comunicazione disponibili su Blackboard (classe virtuale, chat). PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso ha l’obiettivo di sviluppare la conoscenza delle variabili organizzative fondamentali ai fini della comprensione dei meccanismi di funzionamento dell'impresa. Esso pone le fondamenta della teoria organizzativa collegandola alle discipline economiche e sociali. Viene discusso quanto l’organizzazione contribuisca a conseguire risultati aziendali in termini di efficienza, efficacia ed equità tenendo conto del contesto economico ed istituzionale, dell’ambiente competitivo e dell’evoluzione tecnologica. Lo studente comprende che ogni soluzione organizzativa ha vantaggi e svantaggi e che le concrete scelte organizzative adottate devono essere adeguate rispetto ai fini e al contesto economico/istituzionale in cui l’azienda è radicata. PROGRAMMA DEL CORSO La disciplina organizzativa: il concetto di organizzazione aziendale. L'evoluzione storica delle teorie organizzative. Un modello di configurazione e di progettazione organizzativa. Obiettivi aziendali, strategia e organizzazione. Elementi fondamentali della struttura organizzativa. Meccanismi di integrazione: collegamenti verticali e orizzontali. Le principali strutture organizzative. Ambiente e organizzazione. Relazioni interorganizzative. Progettazione organizzativa per l’ambiente internazionale. Tecnologia e organizzazione. TESTI CONSIGLIATI - Richard L. Daft, Organizzazione Aziendale (seconda edizione), Edizione Apogeo 2004, (Capitoli 1 - 8 compreso); - Lezioni commentate, casi di studio e spunti di riflessione a cura del docente disponibili sulla piattaforma di e-learning (Blackboard Learning System). Indicazioni in merito all’uso del testo e delle lezioni disponibili in modalità e-learning, saranno fornite dal docente all’inizio del corso. MODALITÀ D’ESAME: L’esame è scritto. Le modalità (frequentanti / non frequentanti) e le date sono disponibili su Blackboard. RICEVIMENTO STUDENTI: Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e durante i ricevimenti il cui calendario è pubblicato settimanalmente su Blackboard. Chiarimenti sul corso e appuntamenti possono essere chiesti via email all’indirizzo: [email protected] Organizzazione Aziendale B (Sistemi Informativi) DOCENTE: Prof. Alfredo Biffi COLLABORATORI: Dott. Roberto Fonso PRESENTAZIONE DEL CORSO 101 Il corso ha l’obiettivo fondamentale di presentare modelli, metodi e tecniche di pianificazione, analisi e progettazione del Sistema Informativo Aziendale in una prospettiva manageriale e nei suoi impatti di carattere organizzativo. In questo senso il corso, anche tramite casi ed esemplificazioni tratte dalla realtà aziendale, vuole sviluppare le capacità di analisi, di progettazione e di valutazione dei S.I. e completare la preparazione di chi si deve occupare della gestione d’impresa (pubblica o privata). Particolare attenzione verrà inoltre dedicata ai S.I. di supporto al management d’azienda (i c.d., Sistemi Informativi Direzionali) essendo quest’area di competenza particolarmente coerente con il piano di studi di Economia, in particolare con i corsi relativi alla gestione d’impresa (marketing, finanza, controllo di gestione, ragioneria e amministrazione, e così via). Il corso affronta i seguenti argomenti: descrizione del sistema informativo aziendale e delle sue componenti; i sistemi informativi operativi ed i sistemi direzionali; il ruolo strategico e il ruolo organizzativo dell'ICT; l’organizzazione dei sistemi informativi in azienda. Infine viene proposta una discussione critica delle Tecnologie Informatiche più recenti che si stanno diffondendo nelle imprese italiane (ERP, CRM, Web, ecc.), con particolare riferimento alle piccole e medie imprese (PMI). La didattica si avvarrà di un forte impiego di casi, applicazioni ed esempi aziendali. PROGRAMMA DEL CORSO • Il sistema informativo: definizioni e modelli di analisi. • Il processo di produzione delle informazioni e della conoscenza in azienda. • La funzione S.I. in azienda. • Le scelte di “make or buy” nei prodotti e servizi informatici. • I sistemi informativi di tipo ERP • • • • • I sistemi informativi per la gestione delle relazioni col mercato (sistemi di CRM, Customer Relationship Management). I sistemi informativi basati su Internet (Portali aziendali e pubblici, commercio elettronico, eProcurement, ...). Il ciclo di vita e la pianificazione dei S.I. I Sistemi Informativi Direzionali (SID): modelli di analisi e di progettazione e il ruolo dei sistemi di Datawarehouse e di Business Intelligence. L’evoluzione dell’impiego delle tecnologie informatiche e della comunicazione in logica strategica ed organizzativa MATERIALE DIDATTICO: Testi obbligatori per frequentanti: P.F. Camussone, Il sistema informativo aziendale; ETAS, 1998 – capp. 1-18, esclusi capp. 5,6, 7, 11 e 15 Materiale integrativo e Casi aziendali a cura del docente. per non frequentanti: • P.Pasini, I sistemi informativi direzionali, Egea, 2004. • P.F. Camussone, Il sistema informativo aziendale; ETAS, 1998 cap. 1-18 completi MODALITÀ DI ESAME: L’esame si svolgerà in forma orale. I frequentanti possono portare il relativo programma fino alla sessione d’esame di settembre compresa. RICEVIMENTO STUDENTI L’orario di ricevimento è pubblicato sulla pagina web del docente.. Il docente può essere contattato via e-mail all’indirizzo: [email protected] 102 Organizzazione del Lavoro DOCENTE : Prof. Alfredo Biffi COLLABORATORI: Dott.ssa Tecla Braghini, Dott. Roberto Fonso PRESENTAZIONE DEL CORSO La disciplina dell’Organizzazione del Lavoro tratta i temi della progettazione delle unità organizzative a livello di microstruttura (ruoli, compiti e mansioni, ecc.), dei sistemi di gestione delle risorse umane (competenze, conoscenze, abilità) e delle persone (motivazione e sviluppo), delle dinamiche di comportamento organizzativo a livello individuale e di gruppo (decisioni, conflitti, leadership, diversità), della divisione del lavoro a livello intraorganizzativo (processi e progetti), interorganizzativo (reti e accordi) e internazionale (globalizzazione e cultura). Dal punto di vista dinamico ed integrato i temi sono affrontati in logica di innovazione e cambiamento: il potere viene affrontato come vincolo e come possibilità d’azione, in un processo in cui le pratiche manageriali (Total quality Management, Business Process Reengineering, Knowledge Management, Project Management, Human Resources Management, Invisible Asset Management e così via) evidenziano la forte interdipendenza tra piano operativo, piano simbolico e piano politico. PROGRAMMA DEL CORSO Il corso si fonda su un tema di rilevanza d’attualità e scientifica. Lo specifico programma annuale viene comunicato nel trimestre precedente al corso ed è richiesta l’iscrizione al medesimo almeno una settimana prima del suo inizio. Il tema dell’anno in corso è il seguente: organizzazione del lavoro secondo la logica dei processi e dei progetti nelle imprese di differenti settori industriali. Nella scelta dei settori di approfondimento saranno privilegiati quelli che o per core business o per specificità di processi operativi e progetti hanno l’esigenza di valorizzare ed organizzare le capacità di innovazione per potere esistere ed operare: ne costituiscono esempi le industrie creative (cinema, design, architettura ecc.), le industrie manifatturiere (processi di ricerca e sviluppo) o di servizi ad alto valore aggiunto (ICT, consulenza direzionale, ecc.). MODALITÀ DIDATTICHE E D’ESAME Il corso è strutturato in forma seminariale e presenta modalità didattiche interattive con il fine di preparare gli allievi, riflettendo su come progettare un sistema organizzativo focalizzato sull’ottenimento di risultati di innovazione, ad impostare un lavoro di sintesi e valutazione della letteratura esistente su di un tema, scrivere un documento sintetico, completo e rilevante per il lettore, presentare il proprio punto di vista davanti ad un pubblico competente. L’intento di questa modalità didattica e di partecipazione al corso è quello di creare un contesto sperimentale in cui sviluppare capacità che saranno richieste nella vita universitaria (ad esempio tesi di laurea, relazioni di stage ecc.) e professionale (gestione di progetti, presentazioni formali e così via). La struttura del corso prevede tre momenti specifici: • Una fase dedicata alla presentazione dei temi da parte del docente e di testimonial selezionati tra uomini di azienda e professionisti; • un momento di supporto metodologico al lavoro di predisposizione dei risultati di ricerca da parte dei singoli e/o dei gruppi; • una fase di presentazione e discussione dei lavori da parte degli allievi. 103 Il carico di lavoro di ciascun momento (numero di moduli da 2 ore) sarà definito con l’aula in funzione del numero di partecipanti e della numerosità e tipologia dei progetti di approfondimento scelti. Sono previste anche lezioni in laboratorio informatico per l’apprendimento all’utilizzo di strumenti di progettazione organizzativa. L’esame si svolgerà in forma orale. MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI Per tutti gli studenti è elemento propedeutico al corso la conoscenza del libro del corso di “Organizzazione aziendale”: R.L. Daft “ Organizzazione aziendale”, ed. Apogeo 2001 (Cap. 1 – 7 e 13) o 2004 (cap. 1 – 8) Studenti frequentanti All’inizio del corso saranno presentati e assegnati gli specifici temi di lavoro ai singoli o gruppi di studenti. A seconda del numero di studenti e dei temi selezionati ciascun allievo sarà coinvolto su uno o due argomenti. Il docente metterà a disposizione, per ogni tema, una prima lista di titoli di riferimento con i quali cominciare il lavoro di ricerca. Gli studenti responsabili dell’argomento dovranno: - leggere la letteratura proposta dal docente - ampliare la ricerca ad altri contributi e scrivere una breve relazione (10-20 pagine in funzione delle dimensioni del gruppo e del numero di temi affidati) - distribuire al docente e agli altri allievi il materiale almeno 3 giorni lavorativi prima del giorno della presentazione - presentare formalmente il contributo discutendolo con docente ed aula. La valutazione d’esame avverrà sulla base dei seguenti criteri: - contributo al lavoro d’aula (parte introduttiva e presentazioni degli altri allievi: 30%) - qualità dell’elaborato consegnato (50%) - qualità della presentazione e capacità di suscitare interesse e dibattito in aula (20%) Studenti non frequentanti L’esame sarà in forma orale sui seguenti testi (a scelta fra il blocco A a il blocco B): A: • R.L. Daft, Organizzazione Aziendale, ed. Apogeo 2004, cap.10 – 13 • G. Costa, Economia e direzione delle risorse umane, Utet 2003 B: • R.L. Daft, Organizzazione Aziendale, ed. Apogeo 2004, cap.10 – 13 • A. Biffi, Process management e reengineering, ed. Egea, 1999 • Baglieri – Biffi – Coffetti – Ondoli – Pecchiari – Pilati – Poli – Sampietro, Organizzare e gestire progetti, ed. Etas 2004 RICEVIMENTO STUDENTI L’orario di ricevimento è pubblicato sulla pagina web del docente. Il docente può essere contattato via email all’indirizzo: [email protected] 104 Politica Economica DOCENTE: Prof. Alberto Sdralevich PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso è destinato agli studenti nel cui piano di studi sono presenti sia il Corso di Macroeconomia A che quello di Macroeconomia B: è fortemente consigliato il previo superamento di questi due esami. Si dà per scontata la conoscenza degli schemi di contabilità nazionale e dei modelli macroeconomici neoclassici e keynesiano, dei modelli a prezzi flessibili AD-AS, delle teorie delle aspettative, dei modelli aperti con cambi fissi e flessibili. Il corso utilizza Blackboard (BB) in modalità light. Gli studenti devono chiedere immediatamente l’iscrizione, utilizzando i riferimenti disponibili nella pagina “E-learning” cui si accede anche dalla home page dell’Ateneo: http://w3.ateneo.uninsubria.it/elearning/ PROGRAMMA DEL CORSO 1. Introduzione al corso 2. Tipologia delle politiche economiche; la Teoria della Politica economica; obiettivi, neutralità dei modelli 3. Nascita ed evoluzione della politica macroeconomica 4. Tempo, incertezza, aspettative. 5. La progettazione della politica economica. Strumenti e obiettivi 6. Obiettivi finali e intermedi 7. Benessere, funzioni di preferenza, disinteresse del decisore 8. Le decisioni di comitato e la politica economica in democrazia 9. La BCE: organizzazione, obiettivi 10. La BCE: strumenti e strategia 11. L’inflazione: genesi, costi, vantaggi 12. Inflazione e crescita 13. Efficacia delle politiche e meccanismi di aggiustamento in regime di cambi fissi 14. Shock esterni: effetti sui prezzi e sul reddito 15. La politica economica nell’Unione Europea: vincoli e possibilità MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI Dispense del docente. Appunti pubblicati in tempo reale sugli argomenti svolti a lezione. Documenti ufficiali (Bollettino BCE, Relazione Banca d’Italia). MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI I testi consigliati sono di norma disponibili su BB. Il materiale coperto da copyright è accessibile soltanto dalla rete interna dell’Ateneo. ESERCIZI Sul sito del docente potranno essere proposti esercizi sugli argomenti svolti a lezione. Gli esercizi svolti saranno corretti e resi pubblici in forma anonima. MODALITA’ D’ESAME: L’esame è scritto e orale. Le modalità sono presentate sul sito del docente, sul quale si trovano le date e sono pubblicati i risultati delle prove scritte. RICEVIMENTO STUDENTI Martedì, ore 11-13 oppure su appuntamento. Eventuali spostamenti o sospensioni per cause di forza maggiore sono segnalati sul sito del docente. RECAPITI Chiarimenti sul programma, sugli esami e sugli argomenti svolti a lezione, così come appuntamenti per chi avesse difficoltà ad utilizzare 105 l’orario di ricevimento, possono essere chiesti via e-mail all’indirizzo [email protected]. Telefono 0332.395536. Politica Economica Regionale DOCENTE: Prof. Gioacchino Garofoli COLLABORATORI: Dott.ssa Lucia Cusmano PROGRAMMA DEL CORSO A) I modelli territoriali di sviluppo 1. L’articolazione territoriale del sistema economico italiano 2. La pluralità dei modelli locali di sviluppo 3. Lo sviluppo bottom-up e le politiche di sviluppo locale 4. Dalle politiche di sviluppo regionale di tipo redistributivo alle politiche di sostegno allo sviluppo locale B) Tipologia dei modelli locali di sviluppo 1. Le variabili esplicative per l’individuazione della tipologia 2. Le tipologie dei modelli locali di sviluppo: la letteratura internazionale 3. I connotati strutturali dei vari modelli locali di sviluppo 4. Le opportunità per l’introduzione di coerenti politiche di sviluppo locale C) 1. 2. 3. 4. Impresa e territorio Il sistema produttivo locale: agglomerazione ed economie esterne Traiettorie di trasformazione dei sistemi di piccola impresa Ascesa e declino dei distretti industriali Lo sviluppo endogeno e la via alta allo sviluppo 5. Organizzazione della produzione, innovazione e territorio: l’esperienza dei poli tecnologici D) Le politiche di sviluppo locale 1. Le politiche di sviluppo locale: obiettivi e strumenti 2. Il coordinamento delle azioni e delle strategie di sviluppo: il ruolo delle istituzioni intermedie 3. I fondi strutturali europei e i programmi di sviluppo locale 4. La programmazione negoziata e i patti territoriali 5. La programmazione integrata di sviluppo locale: PISL e PIT E) Le strategie di sviluppo locale 1. Il territorio come componente permanente dello sviluppo 2. Il livello mesoeconomico e la mobilitazione delle risorse e delle iniziative imprenditoriali locali 3. Le regioni e i territori come laboratorio: lo sperimentalismo regionale in Europa 4. La pianificazione strategica e il partenariato pubblico – privato: rassegna delle esperienze 5. La coerenza programmatoria della filiera istituzionale: i rapporti tra i livelli di governo BIBLIOGRAFIA Testi di riferimento: Garofoli G., Modelli locali di sviluppo, Franco Angeli, Milano, 1994 Garofoli G. (a cura di), Impresa e territorio, Il Mulino, Bologna, 2003 Durante il corso saranno date le indicazioni definitive per i testi di esame. MODALITÀ D'ESAME Esame orale 106 RICEVIMENTO STUDENTI martedì 14 – 16 (qualora non fosse in sovrapposizione con l’orario delle lezioni) E-mail: [email protected] Principi di Programmazione Informatica DOCENTE: Prof. Mauro Bello COLLABORATORI: Dott. Luca Bristot, Dott.ssa Rita Bissola PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso ha l’obiettivo di approfondire i concetti di base della programmazione, per consentire agli studenti di acquisire la capacità di affrontare l’analisi di problemi, in particolare di natura finanziaria, e di risolverli progettando e sviluppando programmi codificati con un linguaggio ad alto livello. Oltre allo studio delle caratteristiche principali dei linguaggi di programmazione imperativi, durante il corso verranno anche introdotti i concetti fondamentali della programmazione a oggetti. PROGRAMMA DEL CORSO · Richiamo delle principali funzioni di MS Excel · Concetti fondamentali sulla programmazione · I linguaggi di programmazione · Realizzazione di macro · Progettazione top-down e bottom-up · Diagrammi a blocchi e pseudo-codifica · Variabili, costanti, tipi di dati · Operatori aritmetici e logici · Algoritmi e strutture dati · Elementi base di programmazione strutturata · Istruzioni di assegnazione, di controllo, iterative · Il debug · Concetti di programmazione a oggetti · Interfacce utente e menu · La documentazione dei programmi · Esempi di sviluppo di applicazioni. EVENTUALI SEMINARI MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI Cherubini U., Della Lunga G., Matematica finanziaria – Applicazioni con Visual Basic per Excel, McGraw-Hill, Milano, 2002. MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI - Case Bradley J., Millspaugh A.C., VisualBasic.NET Guida alla programmazione, McGraw-Hill, Milano, 2003. - Gottfried B. S., Visual Basic, McGraw-Hill, Milano, 2001. MODALITA’ D’ESAME: L’esame consiste in una prova pratica di laboratorio, con l’obiettivo di verificare sia la capacità di analisi del problema assegnato e di disegno logico della soluzione, sia l’abilità nell’implementazione delle specifiche del programma. INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO Durante lo svolgimento del corso, dopo l’orario di lezione. Negli altri periodi su appuntamento tramite comunicazione con il docente via email: [email protected] Ragioneria (B) DOCENTE: Dott.ssa. Patrizia Gazzola 107 COLLABORATORI: Dott.ssa Elena Querci PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il corso si propone di analizzare, in dettaglio, la disciplina civilistica che regola la redazione del bilancio di esercizio destinato a pubblicazione. L’esame della normativa è integrato dai dovuti riferimenti ai precetti della teoria economico-aziendale e dalla consultazione dei principi contabili nazionali e internazionali. PROGRAMMA DEL CORSO La clausola generale (art. 2423 c.c.); I principi generali di determinazione del reddito e del capitale di bilancio (art. 2423bis c.c.): Il principio di continuità dell’attività aziendale Il principio della prevalenza della sostanza sulla forma Il principio di prudenza Il principio di realizzazione Il principio di competenza economica Il principio di valutazione separata degli elementi eterogenei compresi nelle singole voci l principio di costanza nell’utilizzo dei criteri di valutazione; I principi generali di esposizione del reddito e del capitale di bilancio; I modelli quantitativi del bilancio di esercizio: conto economico e stato patrimoniale; Forma, struttura e contenuto dello stato patrimoniale ex art 2424 c.c.; Forma, struttura e contenuto del conto economico ex art. 2425 c.c.; I criteri di valutazione (art. 2426 c.c.); Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni immateriali Titoli e partecipazioni Rimanenze di magazzino Lavori in corso su ordinazione di durata pluriennale Crediti. Debiti. Le imposte correnti, differite, anticipate I modelli descrittivi che integrano e corredano il bilancio di esercizio La funzione prevalentemente informativo-descrittiva della nota integrativa (art. 2427 c.c.) La funzione prevalentemente esplicativa della relazione sulla gestione (art. 2428 c.c.) Le principali modifiche apportate alla disciplina giuridica del bilancio di esercizio dal D. Lgs. 6/2003 (riforma del diritto societario) La “nuova” strategia perseguita dall’Unione Europea per l’armonizzazione contabile e il ruolo dei principi contabili internazionali statuiti dallo I.A.S.B MATERIALE DIDATTICO Testo adottato: Superti Furga F., Il bilancio di esercizio italiano secondo la normativa europea, Giuffré, Milano, 2004. Altro testo consultabile: Azzali S. (a cura di) L’informativa di bilancio secondo i principi contabili nazionali e internazionali, Giappichelli Editore – Torino, 2005 Indicazioni bibliografiche aggiornate saranno fornite dal docente all’inizio del corso. MODALITÀ D’ESAME L’esame si svolge con 2 modalità differenti: • al termine del corso l’esame è articolato in una prova scritta obbligatoria per tutti e in una prova orale facoltativa • negli appelli successivi la prova è orale. INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO 108 lunedì alle ore 12.00. Eventuali modifiche all’orario di ricevimento saranno tempestivamente comunicate tramite avviso esposto in Facoltà e pubblicato sul sito http://elearning.uninsubria.it/ - Indirizzo mail: [email protected] Tel. 0332/395529 - Ragioneria (B) (Corso Part-time)* Ragioneria Avanzata A DOCENTE: Prof.ssa Anna Arcari COLLABORATORI: Dott. Andrea Lissoni PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il corso di Ragioneria Avanzata (A) è proposto agli studenti con la finalità di approfondire e ampliare le conoscenze della strumentazione contabile ed extra-contabile aziendale inerente i processi di misurazione economica introdotti con il corso base di Ragioneria. L'obiettivo didattico prioritario è favorire, attraverso lezioni di inquadramento teorico e discussioni di casi aziendali, l'apprendimento delle metodologie e delle logiche di progettazione e di funzionamento dei sistemi di contabilità analitica nelle imprese manifatturiere e di servizi (Cost Accounting System). In esso si affrontano le problematiche connesse alle diverse modalità di calcolo dei costi di prodotto/servizio in via analitica. In particolare vengono poste in evidenza le peculiarità connesse al calcolo del costo di prodotto/servizio per tener conto: - delle differenti tipologie di processi produttivi (a lotti, a flusso continuo, su commessa/progetto), degli oggetti di misurazione economica differenti dai prodotti o dai servizi (reparti, fasi di processo o unità organizzative), della diversa natura dei valori di funzionamento (valori consuntivi, normalizzati, standard). PROGRAMMA DEL CORSO: I sistemi di misurazione dei costi A) I metodi di rilevazione e di calcolo dei costi di produzione a consuntivo: - i metodi contabili ed extra-contabili per il calcolo dei costi di produzione - il calcolo dei costi di produzione col sistema del reddito vs. sistema patrimoniale - i criteri di classificazione e le tipologie di costi (diretti e indiretti; variabili e fissi, speciali e comuni) - le diverse metodologie di calcolo dei costi di produzione (direct e full costing) - il calcolo dei costi nelle diverse tipologie di processi produttivi: per commessa, per lotti e a flusso continuo, tra cui le produzioni congiunte - i metodi tradizionali di imputazione dei costi indiretti per il calcolo del costo pieno B) I metodi di rilevazione e di calcolo dei costi di produzione a preventivo: - il sistema dei costi normalizzati - il sistema dei costi standard - la determinazione del costo standard di reparto e di prodotto - l'analisi degli scostamenti per via contabile ed extra-contabile 109 ATTIVITA’ OPZIONALI: In subordine alla disponibilità di aziende operanti sul territorio saranno organizzate visite presso le loro sedi o invitati testimoni aziendali per analizzare esperienze concrete di sistemi funzionanti di contabilità dei costi in differenti contesi produttivi. MATERIALE DIDATTICO: I testi adottati ai fini dell’esame sono i seguenti: - J.G. Burch, "Contabilità direzionale e controllo di gestione" - EGEA ed. 2000 (cap. 1-9) oppure - Robert N. Anthony, David F. Hawkins, Diego M. Macrì, Kenneth A. Merchant , “Analisi dei costi” , Mc Graw Hill, maggio 2005 Inoltre, sulla piattaforma blackboard saranno resi disponibili materiali didattici on line integrativi rispetto al testo che è obbligatorio (è necessario che ogni studente si iscriva alla piattaforma per potervi accedere e scaricare il materiale) MODALITA' D'ESAME L’esame è costituito da una prova scritta che include esercizi e domande di teoria. Costituisce programma d’esame l’intero materiale didattico specificato al punto precedente. Non è possibile sostenere nessun orale integrativo. ORARIO DI RICEVIMENTO Visibile sul sito alla pagina del docente RECAPITI [email protected] Ufficio Dipartimento di Economia – Via Monte Generoso,71– Varese - tel. 0332.395540 Ragioneria Avanzata A (Corso Part-time) DOCENTE: Prof.ssa Anna Arcari COLLABORATORI: Dott. Andrea Lissoni PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il corso di Ragioneria Avanzata (A) è proposto agli studenti con la finalità di approfondire e ampliare le conoscenze della strumentazione contabile ed extra-contabile aziendale inerente i processi di misurazione economica introdotti con il corso base di Ragioneria. L'obiettivo didattico prioritario è favorire, attraverso lezioni di inquadramento teorico e discussioni di casi aziendali, l'apprendimento delle metodologie e delle logiche di progettazione e di funzionamento dei sistemi di contabilità analitica nelle imprese manifatturiere e di servizi (Cost Accounting System). In esso si affrontano le problematiche connesse alle diverse modalità di calcolo dei costi di prodotto/servizio in via analitica. In particolare vengono poste in evidenza le peculiarità connesse al calcolo del costo di prodotto/servizio per tener conto: - delle differenti tipologie di processi produttivi (a lotti, a flusso continuo, su commessa/progetto), - degli oggetti di misurazione economica differenti dai prodotti o dai servizi (reparti, fasi di processo o unità organizzative), - della diversa natura dei valori di funzionamento (valori consuntivi, normalizzati, standard). PROGRAMMA DEL CORSO: I sistemi di misurazione dei costi 110 A) I metodi di rilevazione e di calcolo dei costi di produzione a consuntivo: - i metodi contabili ed extra-contabili per il calcolo dei costi di produzione - il calcolo dei costi di produzione col sistema del reddito vs. sistema patrimoniale - i criteri di classificazione e le tipologie di costi (diretti e indiretti; variabili e fissi, speciali e comuni) - le diverse metodologie di calcolo dei costi di produzione (direct e full costing) - il calcolo dei costi nelle diverse tipologie di processi produttivi: per commessa, per lotti e a flusso continuo, tra cui le produzioni congiunte - i metodi tradizionali di imputazione dei costi indiretti per il calcolo del costo pieno B) I metodi di rilevazione e di calcolo dei costi di produzione a preventivo: - il sistema dei costi normalizzati - il sistema dei costi standard - la determinazione del costo standard di reparto e di prodotto - l'analisi degli scostamenti per via contabile ed extra-contabile MODALITA’ DI EROGAZIONE DEL CORSO PART TIME: Il corso part time si caratterizza per un’alternanza di sessioni erogate frontalmente in aula, con sessioni erogate on line. Ciò significa che lo studente nel primo caso potrà assistere, frequentando, ad una lezione tradizionale tenuta dal docente, mentre, nel secondo caso, potrà lavorare tranquillamente da casa scaricando il materiale didattico che il docente metterà a disposizione on line sulla piattaforma blackboard. Nel corso in questione verranno resi disponibili filmati, lucidi, esercizi svolti e da svolgere, nonché test di autovalutazione che, se svolti compiutamente e nel rispetto della tempistica e delle sequenze consigliate dal docente, metteranno in condizione lo studente di superare tranquillamente l’esame. MATERIALE DIDATTICO: I testi adottati ai fini dell’esame sono i seguenti: - J.G. Burch, "Contabilità direzionale e controllo di gestione" - EGEA ed. 2000 (cap. 1-9) oppure - Robert N. Anthony, David F. Hawkins, Diego M. Macrì, Kenneth A. Merchant , “Analisi dei costi” , Mc Graw Hill, maggio 2005 - Inoltre, sulla piattaforma blackboard saranno resi disponibili materiali didattici on line integrativi rispetto al testo che è obbligatorio (è necessario che ogni studente si iscriva alla piattaforma per potervi accedere e scaricare il materiale) MODALITA' D'ESAME L’esame è costituito da una prova scritta che include esercizi e domande di teoria. Costituisce programma d’esame l’intero materiale didattico specificato al punto precedente. Non è possibile sostenere nessun orale integrativo. ORARIO DI RICEVIMENTO Visibile sul sito RECAPITI [email protected] Ufficio Dipartimento di Economia – Via Monte Generoso,71– Varese - tel. 0332.395540 111 Ragioneria Avanzata B • Gli strumenti per la gestione dei costi - I nuovi orientamenti nel sistema di calcolo dei costi di prodotto: l' Activity Based Costing - La gestione manageriale dei costi: l’Activity Budget Management • Gli strumenti per la programmazione e il controllo della gestione: - il budget e la programmazione della gestione - il processo razionale di costruzione del Budget - l'articolazione della struttura strategica in aree di risultato - l'articolazione della struttura organizzativa per centri di responsabilità economica - la dimensione organizzativa del budget - le problematiche specifiche di Transfer Pricing - i criteri di progettazione del Reporting economico - finanziario DOCENTE: Profssa. Anna Arcari COLLABORATORI: Dott. Andrea Lissoni PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il corso di Ragioneria Avanzata B è proposto agli studenti con la finalità di approfondire e ampliare le conoscenze della strumentazione contabile ed extra-contabile aziendale inerente i processi di misurazione economica introdotti con il corso di Ragioneria Avanzata A. L'obiettivo didattico prioritario del corso è favorire, attraverso lezioni di inquadramento teorico e discussioni di casi aziendali, l'apprendimento delle metodologie e delle logiche di progettazione e di funzionamento dei sistemi di programmazione e controllo economico-finanziario della gestione (Managerial Control System). In esso si approfondiscono in modo particolare gli aspetti connessi all’uso delle informazioni elaborate attraverso i sistemi di contabilità analitica a fini decisionali, di gestione e di programmazione e controllo economico-finanziario aziendale. PROGRAMMA DEL CORSO: Il ruolo delle informazioni economiche nei processi di gestione delle imprese (Managerial Control System). Più analiticamente: • L'uso delle informazioni economiche a fini decisionali. - la Break Even Analysis - il calcolo economico nelle decisioni operative - il calcolo economico nei contesti decisionali caratterizzati da condizioni di incertezza e di rischio ATTIVITA’ OPZIONALI: In subordine alla disponibilità di aziende operanti sul territorio saranno organizzate visite presso le loro sedi o invitati testimoni aziendali per analizzare esperienze concrete di sistemi funzionanti di contabilità dei costi in differenti contesi produttivi. MATERIALE DIDATTICO: I testi adottati ai fini dell’esame sono i seguenti: - Anna Arcari, “Introduzione al budget d'esercizio”, Etas libri, Collana Strumenti, Milano, 1991 oppure - J.G. Burch, "Contabilità direzionale e controllo di gestione" - EGEA ed. 2000 (cap. 10-15) - note didattiche, casi ed esercitazione predisposta a cura del docente e resi disponibili on line. 112 MODALITA' D'ESAME L’esame è costituito da una prova scritta che include esercizi e domande di teoria. Costituisce programma d’esame l’intero materiale didattico specificato al punto precedente. Non è possibile sostenere nessun orale integrativo. ORARIO DI RICEVIMENTO. Visibile sul sito RECAPITI [email protected] Ufficio Dipartimento di Economia – Via Monte Generoso, 71– Varese – tel. 0332 395540 Revisione Contabile Docente: Prof.ssa Ambrogina Zanzi PROGRAMMA DEL CORSO L’armonizzazione contabile nell’Unione Europea La nuova strategia dell’UE nei confronti del processo di armonizzazione contabile internazionale La strategia elaborata per le imprese europee “global player”: il Regolamento 1606/2002 La strategia seguita per le “altre” imprese: la modernizzazione delle direttive contabili La scelta di adottare i Principi Contabili Internazionali I postulati di bilancio negli IAS/IFRS Le principali differenze tra IAS/IFRS e principi contabili nazionali La Legge Comunitaria 2003 (art. 25): l’adozione degli IAS/IFRS in Italia Il D. Lgs. 38/2005 di esercizio delle opzioni previste dall’art. 5 del Regolamenti 2002/1606/Ce Il D. Lgs 394/2003 di attuazione della direttiva 65/2001/Ce I principi contabili di riferimento per le imprese non obbligate ad adottare gli IAS/IFRS Il sistema dei controlli istituzionali La revisione contabile: l’evoluzione del quadro normativo Il sistema dei controlli istituzionali delineato dal TUF per gli emittenti quotati Il sistema dei controlli istituzionali delineato dalla riforma del diritto societario per le società che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio La revisione contabile I principi di revisione Le fasi della revisione contabile Il sistema di controllo interno Il rischio di revisione Le procedure di validità Le procedure di revisione Considerazioni su frodi, errori e fatti illegali Continuità aziendale Considerazioni sulla revisione delle imprese ed enti minori Cenni sulla revisione negli Enti locali Considerazioni sulle norme di comportamento degli organi di controllo legale nella riforma del diritto societario Verranno inoltre presentate alcune testimonianze (KPMG – Dott. I. Spertini e altre) 113 MATERIALE DIDATTICO: - Lucidi del docente (parziali - on-line sulla pagina web del docente) - CNDNR – Commissione paritetica dei principi di revisione, Principi di Revisione, Giuffrè Editore - Per approfondimenti: G. Bruni (a cura di), Revisione aziendale e di bilancio, ISEDI, 2004 - Per approfondimenti: L.Marchi (a cura di), Principi di Revisione Contabile, Giuffré, 2005 MODALITÀ D’ESAME: L’esame consiste in una prova orale RICEVIMENTO STUDENTI: Lunedì ore 17.00 (si pregano gli studenti di verificare eventuali modifiche all’orario di ricevimento consultando la pagina web del docente) indirizzo e-mail: [email protected] Ricerca Operativa DOCENTE: Prof. Enrico Miglierina Il corso si propone di fornire un’introduzione alla programmazione matematica sia da un punto di vista teorico sia da un punto di vista dei metodi di risoluzione utilizzati per affrontare i più comuni problemi di ottimizzazione che si incontrano nelle applicazioni economiche e finanziarie. Schema del programma del corso: Programmazione lineare: • • Introduzione Forma standard di un problema di programmazione lineare • Struttura e proprietà delle soluzioni • Dualità • Metodi di risoluzione (metodo del simplesso, cenno ad altri metodi). • Programmazione lineare intera • Applicazioni Programmazione nonlineare: • Prerequisiti matematici • Problemi di ottimizzazione libera • Problemi con vincoli di uguaglianza • Problemi con vincoli di disuguaglianza • Metodi risoluzione • Applicazioni Introduzione all’utilizzo di pacchetti software per la risoluzione di problemi di ottimizzazione BIBLIOGRAFIA : - P.Serafini, Ottimizzazione, Zanichelli 2000; - V. Comincioli, Analisi numerica, Mc Graw Hill 1990; altri testi saranno indicate durante le lezioni. RICEVIMENTO STUDENTI: ogni lunedì dalle 11 alle 13, oppure su appuntamento scrivendo a [email protected] Scienza delle Finanze (A) DOCENTE: Prof.ssa Anna Marenzi 114 Lo scopo del corso è quello di fornire gli strumenti di teoria economica necessari per comprendere il ruolo economico dello Stato nelle moderne economie di mercato. Le lezioni pongono particolare enfasi sui concetti e sulle problematiche che appaiono più rilevanti per comprendere la realtà economica italiana. PROGRAMMA DEL CORSO: La funzione di stabilizzazione e sviluppo: un quadro della finanza pubblica italiana; la politica fiscale nell’Europa economica e monetaria; cenni sulla teoria della sostenibilità del debito pubblico. Teorie generali della finanza pubblica, beni pubblici e fallimento del mercato: economia privata ed economia pubblica; economia con beni pubblici; cenni sui meccanismi di decisione politica; altre cause di fallimento del mercato: il monopolio, le esternalità e le asimmetrie informative. Servizi di pubblica utilità e politiche per la concorrenza: produzione pubblica, regolamentazione ed efficienza; due concetti fondamentali: monopolio naturale e mercati contendibili; le imprese pubbliche e le tariffe; le politiche per la concorrenza. Teoria dell’imposta: le entrate pubbliche; classificazione delle entrate; gli elementi costitutivi dell’imposta; struttura delle aliquote e progressività delle imposte; imposte dirette e indirette, personali e reali; criteri di ripartizione del carico tributario; gli effetti distrorsivi delle imposte; l’incidenza delle imposte in equilibrio parziale. BIBLIOGRAFIA Testi obbligatori: Bosi P., Corso di Scienza delle Finanze, Il Mulino, Bologna, edizione 2006 (cap. I, II, III, V, VI). Pearce D.W. e Turner R.K., Economia delle risorse naturali e dell’ambiente, Il Mulino, Bologna, 1991 (capitoli : 4 - 5 -6). Testi consigliati: Specifiche letture verranno consigliate dal docente durante le lezioni, Gli studenti della Laurea Specialistica sono pregati di contattare il docente. L’esame si svolge in forma scritta; su richiesta del docente è prevista un’eventuale integrazione orale. Indirizzo di posta elettronica: [email protected]; [email protected] Scienza delle Finanze A (Corso Part-time) DOCENTE: Prof. Michele Bernasconi Lo scopo del corso è quello di fornire gli strumenti di teoria economica necessari per comprendere il ruolo economico dello Stato nelle moderne economie di mercato. Le lezioni pongono particolare enfasi sui concetti e sulle problematiche che appaiono più rilevanti per comprendere la realtà economica italiana. PROGRAMMA DEL CORSO: La funzione di stabilizzazione e sviluppo: un quadro della finanza pubblica italiana; la politica fiscale nell’Europa economica e monetaria; cenni sulla teoria della sostenibilità del debito pubblico. Teorie generali della finanza pubblica, beni pubblici e fallimento del mercato: economia privata ed economia pubblica; economia con beni pubblici; cenni sui meccanismi di decisione politica; altre cause di fallimento del mercato: il monopolio, le esternalità e le asimmetrie informative. Servizi di pubblica utilità e politiche per la concorrenza: produzione pubblica, regolamentazione ed efficienza; due concetti fondamentali: 115 monopolio naturale e mercati contendibili; le imprese pubbliche e le tariffe; le politiche per la concorrenza. Teoria dell’imposta: le entrate pubbliche; classificazione delle entrate; gli elementi costitutivi dell’imposta; struttura delle aliquote e progressività delle imposte; imposte dirette e indirette, personali e reali; criteri di ripartizione del carico tributario; gli effetti distorsivi delle imposte; l’incidenza delle imposte in equilibrio parziale. BIBLIOGRAFIA Testi obbligatori: Bosi P., Corso di Scienza delle Finanze, Il Mulino, Bologna, edizione 2006 L’esame si svolge in forma scritta; su richiesta del docente è prevista un’eventuale integrazione orale. Indirizzo di posta elettronica: [email protected] Sistemi Finanziari Comparati DOCENTE: Prof. René Chopard PROGRAMMA DEL CORSO Le caratteristiche dei sistemi bancari Sistemi orientati agli intermediari Sistemi orientati ai mercati Elementi teorici L’approccio neoclassico Il problema dell’informazione Economie di scale e di scopo degli intermediari Gli istituzionalisti e l’ “endogeneità” delle istituzioni La realtà bancaria La securitizzazione La banca: un’industria dell’informazione Lo spazio di produzione del sistema bancario elvetico: la struttura La morfologia del sistema bancario svizzero L’eterogeneità del sistema Le categorie di banche Le caratteristiche “culturali” I principali indicatori Gli istituti: dimensione ed efficienza Gli sportelli: l’articolazione territoriale Il personale: tecnologia e capitale umano L’evoluzione dell’ultimo decennio Dimensione ed efficienza Economie di scala e di scopo Fusioni e incorporazioni La concentrazione del sistema bancario svizzero Lo spazio di mercato del sistema bancario elvetico: il mercato Definizioni Il bilancio Le attività fuori bilancio Il bilancio aggregato L’evoluzione Le modalità di rifinanziamento per le imprese Le caratteristiche dei sistemi bancari Sistemi orientati agli intermediari Sistemi orientati ai mercati Elementi teorici L’approccio neoclassico Il problema dell’informazione 116 Economie di scale e di scopo degli intermediari Gli istituzionalisti e l’ “endogeneità” delle istituzioni La realtà bancaria La securitizzazione La banca: un’industria dell’informazione Lo spazio di produzione del sistema bancario elvetico: la struttura La morfologia del sistema bancario svizzero L’eterogeneità del sistema Le categorie di banche Le caratteristiche “culturali” I principali indicatori Gli istituti: dimensione ed efficienza Gli sportelli: l’articolazione territoriale Il personale: tecnologia e capitale umano L’evoluzione dell’ultimo decennio Dimensione ed efficienza Economie di scala e di scopo Fusioni e incorporazioni La concentrazione del sistema bancario svizzero Lo spazio di mercato del sistema bancario elvetico: il mercato Definizioni Il bilancio Le attività fuori bilancio Il bilancio aggregato L’evoluzione Le modalità di rifinanziamento per le imprese La ripartizione settoriale Le attività “fuori bilancio” Il private banking Interessi e commissioni Evoluzione e ripartizione tra categorie di banche La redditività Lo spazio di sostegno del sistema bancario elvetico: il contesto Il quadro monetario: la Banca Nazionale Svizzera Le basi legali L’organizzazione I compiti La politica monetaria Lo strumentario Il bilancio Il quadro giuridico: la legislazione bancaria svizzera Il principio di creazione Il principio di gestione Le modalità di controllo Il segreto bancario La convenzione di diligenza La lotta contro il riciclaggio Le variabili informali Fondamenti metodologici dell’economia dello scambio Personalizzazione Dei servizi bancari e scambio sociale La banca e il suo linguaggio Cultura bancaria e regionalizzazione delle attività Dipendenza e indipendenza delle banche: l’esempio della piazza finanziaria ticinese BIBLIOGRAFIA Testo di base R. Chopard, Il sistema bancario ticinese e la piazza finanziaria svizzera. Caratteristiche, evoluzione, prospettive nel contesto europeo e internazionale, Bellinzona, Meta edizioni, 1992 (diffusione in Italia Utet libreria) Testi consigliati 117 Banca Nazionale Svizzera, compiti, strumenti, organizzazione, Zurigo, Banca Nazionale Svizzera. P. Bernasconi, R. Chopard (a cura di), Novità legislative per le attività bancarie svizzere. Le nuove leggi federali sulle banche, sulle borse e sui fondi d’investimento, Bellinzona, Meta-edizioni, 1997. N. Blattner, H. genberg, A. Swoboda (a cura di), Banking in Switzerlan, Heidelberg:Physica-Verlag, 1993 R. Chopard ( a cura di), Il sistema bancario svizzero contro il riciclaggio. Le direttive della commissione federale delle banche, la convenzione dell’Associazione svizzera dei banchieri, le raccomandazioni del GAFI, Bellinzona, Meta-edizioni, 1993 R. Chopard (a cura di), Sulla gestione patrimoniale. Strumenti , mercati, regole, Bellinzona, Meta-edizioni, 1997 R. Chopard, Il sistema bancario svizzero fra linguaggio e cultura. In: W. G. Scott ( a cura di ), Manuale di marketing bancario.1. Mercato, innovazione e strategie, Torino, UTET Libreria, 1995 (cap. 5, pp 7484) R. Chopard, La banca ticinese nell’economia del nord-Italia, Bellinzona, Meta-edizioni, 1998 Unione delle Banche Svizzere, Lessico Bancario UBS. Termini ricorrenti nella pratica bancaria. Italiano, tedesco, francese, inglese, Zurigo, Unione delle Banche Svizzere. R. Chopard, L. Nieri, Organizzazione e politiche di offerta degli intermediari svizzeri di gestione del risparmio. In: A. Banfi, M.L. Di Battista (a cura di), Tendenze e prospettive del risparmio gestito, Bologna, Il Mulino, 1998 R. Kästli, K. Aeberhard, La banca un’impresa nel contesto dei suoi mercati. Traduzione a cura del Centro Studi Bancari di Vezia. E-MAIL: [email protected] Sociologia DOCENTE: Prof. Lelio Demichelis Il Corso si propone di analizzare i processi che hanno generato e poi consolidato le forme e i contenuti delle strutture sociali del Novecento, per valutarne poi le ultime trasformazioni e la crisi. Crisi prodotta dai cambiamenti dell’organizzazione della tecnica e dalla globalizzazione di fine secolo. In particolare: analisi del sistema della tecnica come forma/modo di organizzazione sociale pre-dominante; analisi dei cambiamenti intervenuti nel mondo delle imprese (dal fordismo al post-fordismo, dal lavoro sicuro alla flessibilità/precarietà sociale e individuale); mutamenti delle/nelle società di massa e dei/nei modelli di consumo (il consumismo e la ‘produzione’ dei consumatori); crisi dei legami sociali, nuovi conformismi; mutamenti nei concetti di spazio e tempo. PROGRAMMA DEL CORSO Parte prima La società. Modelli di società nella storia. I processi di socializzazione. Genere e socializzazione. La modernità. Le rivoluzioni industriali. Catena di montaggio, fordismo, taylorismo. L’organizzazione industriale e il lavoro sud-diviso. Lavoro, senso/scopo del lavoro. Le discipline, l’utilità e la docilità sociale. La tecnica come fattore pre-ordinante e pre-dominante. Impresa cattedrale, partiti e società di massa, sindacato. Utopie, ideologie (cos’è un’ideologia), movimenti collettivi nel Novecento. Conformismo, influenza sociale, persuasione e manipolazione. Conformazione e conform-azione. Lo Stato sociale. L’organizzazione tecnica ed economica e l’ordine sociale conseguente, secondo Anders. L’addestramento alla funzione richiesta dalla tecno118 economia, nascita del concetto di funzionarietà. La società dei consumi, il ciclo produzione-consumo secondo Anders. Bisogni, desideri, capricci, mode. Dai persuasori occulti di Packard al neuromarketing di oggi. Parte seconda La globalizzazione, ieri e oggi. Dalla catena di montaggio alla rete informatica: il nuovo modello di organizzazione produttiva e sociale. Mercato globale, tecnica e new (net) economy. La post-modernità. La crisi dello Stato sociale. Dal fordismo al postfordismo, dalla sicurezza alla insicurezza, dalla concentrazione (imprese, lavoro, società) alla dispersione. La società flessibile/precaria. Vecchie e nuove biopolitiche del lavoro. Il contratto psicologico con l’impresa. Le forme e le architetture delle organizzazioni. Tempo e spazio: dal reale al virtuale. Stato, sovranità e mercato. Globalizzazione e disuguaglianze. Crisi dei legami sociali. Parte terza Dalla società di massa di ieri alla società individualizzata di oggi. Dalla modernità pesante alla modernità liquida, secondo Bauman. Nuovi e vecchi valori, nichilismo sociale. Pregiudizio e discriminazione, inclusione/esclusione, emarginazione. Gli ‘altri’. Beni privati e/o beni comuni. Anoressia sociale e bulimia consumistica. Dalla piazza (agorà) al centro commerciale, dall’antica polis partecipativa alla comunità degli indifferenti. Gli effetti sociali di Internet. L’edonismo come pedagogia sociale. Auto-nomia e/o etero-nomia nella società tecnologica. Ceti, classi e composizione sociale, il caso italiano. La società della comunicazione, la società dello spettacolo. Religioni e fenomeno religioso. Il relativismo culturale. Per gli Studenti delle Lauree Specialistiche Verrà svolta una parte specifica di approfondimento (tre lezioni aggiuntive di due ore ciascuna, in orario da definire) per gli Studenti della Laurea Specialistica, con analisi e discussione del pensiero di Michel Foucault sviluppato nel suo Sorvegliare e punire (Einaudi). Controllo e assoggettamento dei corpi, discipline sociali e individuali, addestramento e organizzazione, suddivisione e controllo del tempo e dello spazio, composizione delle forze individuali, la nascita della bio-politica - nelle società dal XVIII secolo ad oggi. MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELL’ESAME Discussione orale MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI Z.Bauman, Modus vivendi – Editori Laterza oppure Z. Bauman – Vita liquida – Editori Laterza G. Anders – L’uomo è antiquato – vol. II, Bollati Boringhieri (solo le parti che verranno indicate) RICEVIMENTO STUDENTI Previo appuntamento, salvo indicazioni successive RECAPITO: [email protected] Statistica di Base (Statistica Descrittiva) DOCENTE: Prof.ssa Antonietta Mira PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il corso si propone di illustrare come organizzare ed analizzare un insieme di dati. La parte teorica di introduzione dei concetti di base 119 sarà affiancata da una parte più strettamente applicata. Dal punto di vista metodologico e formativo, il corso si propone di sviluppare le capacità di sintesi e di astrazione. Relativamente agli aspetti applicativi, oltre agli esempi presentati a lezione, sono previste, subordinatamente alla disponibilità di collaboratori, esercitazioni integrative (per ora facoltative, dato l'elevato numero di studenti a lezione). In tali esercitazioni si utilizzerà il software Excel che, pur non essendo un pacchetto applicativo statistico di tipo specifico, e' ampiamente diffuso nel mondo del lavoro. In particolare, le esercitazioni prevedono l'analisi di dati reali in ambito economico e aziendale. PROGRAMMA DEL CORSO: Aspetti generali: L'impiego di tecniche statistiche in ambito economico e aziendale. Fonti dei dati. La necessità di indagini campionarie. Popolazione obiettivo e campione. Pianificazione e fasi di un'indagine campionaria. L’informazione statistica come supporto alle decisioni in ambito economico e aziendale. Analisi descrittiva di un insieme di dati: Immaginiamo di avere un insieme di dati (di tipo qualitativo e/o quantitativo) nel nostro computer. La prima cosa che vorremo fare e' esplorarli, fornendone una descrizione sintetica ma informativa, mediante grafici, tabelle, indici statistici. In particolare, ci interesserà esplorare le possibili relazioni (statistiche) fra diverse variabili. Questa parte del corso ha lo scopo di presentare le prime tecniche di analisi descrittiva di un insieme di dati. Più in dettaglio, gli argomenti trattati saranno i seguenti. Raccolta, organizzazione e descrizione dei dati. Tipi di dati: qualitativi e quantitativi. Distribuzioni di frequenza. Rappresentazioni grafiche: grafici a torta, istogrammi, la funzione di ripartizione empirica. Misure di centralità: media, moda, mediana e loro proprietà. Quantili. Misure di variabilità: campo di variazione; differenza interquartile; scarto quadratico medio; varianza; coefficiente di variazione. La concentrazione di un carattere trasferibile: curva di concentrazione; rapporto di concentrazione. Analisi di dati multidimensionali: Tabelle a doppia entrata. Frequenze congiunte, marginali e subordinate. Relazioni fra due caratteri: indipendenza e connessione. Dati quantitativi: diagramma di dispersione; covarianza; coefficiente di correlazione lineare; retta interpolante; funzione di regressione; coefficiente di determinazione. Modello teorici: Modelli teorici per analizzare un insieme di dati. Modelli teorici discreti: bernoulliano; binomiale; di Poisson. Modelli teorici continui: distribuzione gaussiana; distribuzione esponenziale negativa. MATERIALE DIDATTICO: TESTO PRINCIPALE G. Cicchitelli e G.E. Montanari, Introduzione alla Statistica, Maggioli 2003, Rimini. ALTRI TESTI CONSIGLIATI: - A. Mira, Esercizi di analisi dei dati con soluzioni ragionate,Ed. Spiegel - Molteni e Piccarreta, Elementi di Statistica Descrittiva, Edizioni EGEA. - D. Freedman, R. Pisani e R. Purves, Statistica, 1998, Mc Graw Hill, Milano. - P. Paruolo Elementi di statistica, Carocci Editore. MODALITA’ D’ESAME: L'esame prevede una prova scritta composta da due moduli. Il primo modulo è a risposte chiuse a scelta multipla. Il secondo modulo è a risposte aperte con esercizi da svolgere. Ulteriori indicazioni verranno fornite durante il corso. 120 INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO Si consulti il sito del corso indicato sotto per gli orari di ricevimento aggiornati. RECAPITI [email protected] Sito internet: http://eco.uninsubria.it/webdocenti/amira/indice.htm Su questo sito internet saranno disponibili gli orari di ricevimento studenti, le date degli appelli di esami, i testi degli esami passati con parziali soluzioni ed eventuale altro materiale didattico. Statistica di Base (Corso Part-time) DOCENTE: Prof.ssa Antonietta Mira Si veda il programma dell’omonimo corso diurno. Statistica Inferenziale DOCENTE: Prof.ssa Antonietta Mira PRESENTAZIONE DEL CORSO: In questo corso verranno presentati i principali concetti del ragionamento statistico inferenziale sia dal punto di vista teorico che applicativo. Verranno inoltre forniti alcuni elementi di calcolo delle probabilità. Dal punto di vista metodologico e formativo, il corso si propone di sviluppare le capacità di ragionamento deduttivo, inferenziale e previsivo a supporto di decisioni in ambito aziendale, economico e finanziario, attraverso l'utilizzo di strumenti probabilistici. Relativamente agli aspetti applicativi, oltre agli esempi e casi di studio presentati a lezione, sono previste esercitazioni integrative su dati reali. PROGRAMMA DEL CORSO: Aspetti generali: Inferenza statistica e campionamento. Calcolo delle Probabilità. Se i dati che abbiamo provengono da un'indagine campionaria, ci daranno solo una conoscenza parziale del fenomeno che stiamo studiando. Come possiamo giudicare se il campione sia "rappresentativo"? La probabilità e' lo strumento che l'inferenza statistica utilizza per modellare la variabilità campionaria e quindi giudicare la bontà delle stime o previsioni effettuate sulla base di dati campionari. Più in generale, in ambito economico, assumere condizioni di conoscenza perfetta non e' un'ipotesi realistica. Gli operatori agiscono in condizioni di incertezza. E' possibile organizzare ed elaborare le informazioni incomplete a disposizione degli operatori, in modo da fornire un supporto alle loro decisioni in condizioni d'incertezza? La probabilità e' un modo efficace per modellare l'incertezza. Più in dettagli gli argomenti trattati saranno i seguenti. La probabilità come strumento per modellare la variabilità campionaria. Eventi ed operazioni fra eventi. Definizione assiomatica della probabilità. Interpretazioni della probabilità. Alcuni teoremi elementari. Probabilità subordinata. Teorema delle probabilità totali. Indipendenza fra eventi. Teorema di Bayes. Numeri aleatori discreti e continui. Funzione di ripartizione. Funzione di densità. Valore atteso. Momenti. Varianza. Quantili.Vettore aleatorio e indipendenza statistica. Trasformazione di numero aleatorio. Somma di numeri aleatori. Il teorema del limite centrale. 121 Inferenza statistica: Supponiamo di avere dei dati risultato di un'indagine campionaria. Nel corso di Analisi dei Dati abbiamo imparato ad darne una descrizione sintetica mediante grafici e indicatori. Ma come possiamo estendere i risultati relativi al campione all'intera popolazione obiettivo? Il passaggio da una conoscenza parziale a conclusioni generali e' compito del ragionamento induttivo o "inferenziale". Le conclusioni ottenute sono necessariamente incerte; se l'incertezza e' regolata dal calcolo delle probabilità, parleremo di inferenza "statistica". Questa parte del corso ha lo scopo di presentare le nozioni di base dell'inferenza statistica. In particolare gli argomenti trattati saranno i seguenti. Stima puntuale: Stimatori e loro proprietà. Metodo dei momenti. Metodo della massima verosimiglianza. Confronto fra stimatori. Stima per intervallo: definizione e interpretazione. Intervallo di confidenza per la media, per una frequenza, per la differenza fra medie. Verifica di ipotesi statistiche. Ipotesi nulla e ipotesi alternativa. Errori di prima e seconda specie e loro probabilità. Livello di significatività osservato (p-value). Verifica di ipotesi sulla media, su una frequenza, sulla differenza fra due medie. Relazioni fra intervalli di confidenza e verifica di ipotesi. MATERIALE DIDATTICO: TESTO PRINCIPALE G. Cicchitelli e G.E. Montanari, Introduzione alla Statistica, Maggioli 2003, Rimini. ALTRI TESTI CONSIGLIATI: - S. Petrone, Esercizi di inferenza, Ed. Spiegel, Milano, 2003 - A. Mira e S. Petrone, Esercizi di calcolo delle probabilità, Ed. Spiegel - D.M. Cifarelli, Introduzione al Calcolo delle Probabilità 1998, Mc Graw Hill, Milano. - D. Freedman, R. Pisani e R. Purves, Statistica, 1998, Mc Graw Hill, Milano P. Paruolo Elementi di statistica, Carocci editore MODALITA’ D’ESAME: L'esame prevede una prova scritta composta da due moduli. Il primo modulo è a risposte chiuse a scelta multipla. Il secondo modulo è a risposte aperte con esercizi da svolgere. Ulteriori indicazioni verranno fornite durante il corso. INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO Si consulti il sito del corso indicato sotto per gli orari di ricevimento aggiornati. RECAPITI [email protected] Sito internet: http://eco.uninsubria.it/webdocenti/amira/indice.htm Su questo sito internet saranno disponibili gli orari di ricevimento studenti, le date degli appelli di esami, i testi degli esami passati con parziali soluzioni ed eventuale altro materiale didattico. Statistica Inferenziale (Corso Part-time) DOCENTE: Dott. Paolo Tenconi PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il corso si propone di presentare i principali concetti e strumenti dell’inferenza statistica unitamente agli elementi necessari di calcolo delle probabilità. 122 I concetti verranno supportati da esempi atti ad evidenziare le possibilità di applicazione in ambito economico-finanziario degli strumenti illustrati. PROGRAMMA DEL CORSO: Aspetti generali: Parziale osservazione di un fenomento attraverso il campionamento da popolazione. Probabilità Teoria classica, frequentista, soggettivista ed assiomatica della probabilità. Principali teoremi: probabilità totali, composte e di Bayes. Concetto di variabile casuale, illustrazione delle principali distribuzioni notevoli discrete e continue. Legge debole dei grandi numeri, teorema del limite centrale. Stima puntuale Concetto di distribuzione campionaria, proprietà degli stimatori (correttezza e consistenza) e confronto fra essi tramite errore quadratico medio. Distribuzione di media e varianza campionaria. Metodo dei momenti, stima di massima verosimiglianza e sue proprietà, limitazione di Cramer-Rao. Stima intervallare Definizione di intervallo di confidenza e di quantità pivotale. Determinazione di intervalli di confidenza per media, varianza e differenza fra medie. Costruzione di intervalli di confidenza approssimati per stimatori di massima verosimiglianza. Prova delle Ipotesi Definizione di test, lemma di Neyman-Pearson. Prova delle ipotesi per media e differenza fra medie. Prova delle ipotesi su stimatori di massima verosimiglianza. MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI - G. Cicchitelli e G.E. Montanari, Introduzione alla Statistica, Maggioli 2003, Rimini. (testo principale di riferimento) - R. Piccarreta e P. Veronese, Lezioni di Inferenza Statistica, 2001, Schonenfeld & Ziegler, Milano. MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI - A. Mira, S. Petrone, Esercizi di calcolo delle probabilità, Ed. Spiegel, Milano - D.M. Cifarelli, Introduzione al Calcolo delle Probabilità, 1998, Mc Graw Hill, Milano. - Wonnacott T.H., Wonnacott R.J., Introduzione Alla Statistica, Franco Angeli 1998 MODALITÀ D'ESAME: L'esame prevede una prova scritta suddivisa in una parte teorica ed una pratica con svolgimento di esercizi. Ulteriori indicazioni verranno fornite durante il corso e sul sito di riferimento. INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO: L’orario di ricevimento verrà concordato con gli studenti a lezione e pubblicato sul sito di riferimento del corso. CONTATTI Email: [email protected] Siti internet: http://eco.uninsubria.it/webdocenti/ptenconi/Inferenza/CorsoPartTime 2007.html http://eco.uninsubria.it/WebDocenti/amira/index.html Sui siti internet indicati saranno disponibili gli orari di ricevimento studenti, le date degli appelli di esami, i testi degli esami passati con parziali soluzioni ed eventuale altro materiale didattico. 123 Statistica per l’Impresa RICEVIMENTO STUDENTI: consultare il sito del corso. Email: [email protected] DOCENTE: Dott. Giovanni Fonseca PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il corso si propone di fornire alcuni strumenti statistici utili in ambito aziendale. In particolare si illustreranno metodi sviluppati per l'analisi dei questionari, l'analisi dei processi produttivi e della qualità dei prodotti. PROGRAMMA: 1. Richiami di statistica: distribuzioni di probabilità: normale, t di Student, F, Chi-quadrato, esponenziale; verifica d'ipotesi per la media e per confronti fra medie di popolazioni normali; verifica d'ipotesi per proporzioni; livello di significatività osservato (p-value). 2. Controllo statistico della qualità: carta di controllo per il valor medio; carta di controllo per attributi; carta di controllo per il numero di non conformità; carte di controllo alternative per la media. 3. Affidabilità dei sistemi: funzione di intensità di rotture; prove simultanee; prove sequenziali; confronto fra due campioni. 4. Analisi della varianza: test t a 2 campioni e generalizzazione della verifica d'ipotesi per il confronto fra 2 medie; analisi della varianza ad un criterio. 5. Dati categoriali: verifica d'ipotesi nel caso multinomiale; verifica d'ipotesi nel caso multinomiale con probabilità dipendenti da un parametro; test per l'indipendenza fra caratteri. BIBLIOGRAFIA: dispense del docente. MODALITÀ D’ESAME: L'esame è scritto con esercizi e domande di teoria. Storia Economica (1° ANNO) DOCENTE: Prof.ssa Luisa Piccinno COLLABORATORI: Dott. Claudio Brambilla, Dott. Andrea Zanini PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso, della durata di un ciclo (40 ore), è orientato a fornire un quadro generale e sistematico-interpretativo dei più importanti problemi che nell’Età moderna e in quella contemporanea hanno caratterizzato i cambiamenti strutturali del sistema economico dell’Europa. Verranno altresì fornite alcune nozioni di inquadramento generale concernenti l’evoluzione del pensiero economico dal XVIII secolo agli inizi del Novecento. PROGRAMMA DEL CORSO Parte A: Le principali tappe evolutive del pensiero economico. L’andamento dell’economia europea in età moderna - L’evoluzione del pensiero economico dal Settecento ai primi decenni del Novecento - Le politiche mercantiliste e l’affermazione dei grandi Stati nazionali nel corso del Seicento - Continuità e divergenze nella crescita dell’economia e nello sviluppo dell’imprenditorialità durante il XVIII secolo. Parte B: I cambiamenti strutturali dell’economia mondiale dalla Rivoluzione industriale ad oggi 124 - Lo sviluppo economico europeo nel XIX secolo: la Rivoluzione industriale Scambi internazionali e sistemi monetari Il XX secolo tra rotture e prosperità (1914-2000); la cooperazione internazionale SEMINARI Il corso monografico sarà affiancato da alcuni seminari dedicati a tematiche di particolare interesse. MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI Dall’espansione allo sviluppo: Una storia economica d’Europa, a cura di P. Massa, G. Bracco, A. Guenzi, J.A. Davis, G.L. Fontana, A. Carreras, con il coordinamento di A. Di Vittorio, Torino, Giappichelli, 2005, pp. 85-459. Ulteriore materiale didattico (concernente in particolare l’evoluzione del pensiero economico) sarà reso disponibile on line sulla piattaforma blackboard MODALITA’ D’ESAME: Alla fine del ciclo di lezioni è prevista una prova scritta avente ad oggetto l’interno programma del corso. Tale prova è aperta a tutti, studenti frequentanti e non. In caso di mancato superamento della prova (o di non accettazione della votazione conseguita) lo studente si può presentare per sostenere l’esame in qualsiasi altro appello regolare, che si svolgerà in forma scritta. RICEVIMENTO STUDENTI Da definire. Si prega di fare riferimento alle indicazioni fornite dal docente sulla pagina web personale e sulla piattaforma blackboard. RECAPITI e.mail: [email protected] tel. +39 0332 395553 fax +39 0332 395509 web: http://www.eco.uninsubria.it/docenti.htm Storia Economica (3° ANNO) DOCENTE: Prof.ssa Luisa Piccinno COLLABORATORI: Dott. Carlo Brambilla, Dott. Andrea Zanini PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso, della durata di un ciclo (40 ore), è orientato a fornire un quadro generale e sistematico-interpretativo dei più importanti problemi che nell’Età moderna e in quella contemporanea hanno caratterizzato i cambiamenti strutturali del sistema economico dell’Europa. Partendo quindi dall’analisi dell’espansione europea nel corso del XVII secolo e dall’affermazione dei grandi Stati nazionali, si procederà ad esaminare i mutamenti di natura economico-sociali derivanti dall’avvio del processo di industrializzazione, per poi giungere ad individuare i fattori critici che hanno influenzato lo sviluppo economico mondiale nel corso del XX secolo. PROGRAMMA DEL CORSO Parte A: Lo sviluppo economico europeo dal XVII secolo alla Rivoluzione industriale - Le politiche mercantiliste e l’affermazione dei grandi Stati nazionali nel corso del Seicento - Continuità e divergenze nella crescita dell’economia e nello sviluppo dell’imprenditorialità durante il XVIII secolo. 125 - Lo sviluppo economico europeo nel XIX secolo: la Rivoluzione industriale Parte B: Le principali tappe evolutive dell’economia mondiale in età contemporanea - Scambi internazionali e sistemi monetari - Il XX secolo tra rotture e prosperità (1914-2000) - L’economia italiana dall’Unità agli anni Ottanta del XX secolo - La cooperazione internazionale Nota: Gli studenti del vecchio ordinamento (laurea quadriennale), per i quali tale insegnamento vale una annualità, sono pregati di prendere contatto con il docente per concordare le opportune integrazioni di programma. SEMINARI Il corso monografico potrà essere affiancato da alcuni seminari dedicati a tematiche specifiche. MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI Dall’espansione allo sviluppo: Una storia economica d’Europa, a cura di P. Massa, G. Bracco, A. Guenzi, J.A. Davis, G.L. Fontana, A. Carreras, con il coordinamento di A. Di Vittorio, Torino, Giappichelli, 2002, pp. 85-459. Ulteriore materiale didattico obbligatorio verrà reso disponibile on line sulla piattaforma blackboard MODALITA’ D’ESAME: Alla fine del ciclo di lezioni è prevista una prova scritta avente ad oggetto l’interno programma del corso. Tale prova è aperta a tutti, studenti frequentanti e non. In caso di mancato superamento della prova (o di non accettazione della votazione conseguita) lo studente si può presentare per sostenere l’esame in qualsiasi altro appello regolare, che si svolgerà in forma orale o scritta a discrezione del docente. RICEVIMENTO STUDENTI Da definire. Si prega di fare riferimento alle indicazioni fornite dal docente sulla pagina web personale sul sito di facoltà e sulla piattaforma blackboard. RECAPITI e.mail: [email protected] tel. +39 0332 215390 fax +39 0332 215509 http://www.eco.uninsubria.it/docenti.htm pagina web di Storia economica: http://eco.uninsubria.it/Webdocenti/lpiccinno/lpiccinno.html Storia Economica (Corso Part-time) DOCENTE: Prof.ssa Luisa Piccinno COLLABORATORI: Dott. Claudio Brambilla, Dott. Andrea Zanini PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso, della durata di un ciclo (18 ore di lezione frontale e 22 on line), è orientato a fornire un quadro generale e sistematicointerpretativo dei più importanti problemi che nell’Età moderna e in quella contemporanea hanno caratterizzato i cambiamenti strutturali del sistema economico dell’Europa. Verranno altresì fornite alcune 126 nozioni di inquadramento generale concernenti l’evoluzione del pensiero economico dal XVIII secolo agli inizi del Novecento. PROGRAMMA DEL CORSO Parte Monografica. Le principali tappe evolutive del pensiero economico. L’andamento dell’economia europea in età moderna e i cambiamenti strutturali intervenuti dalla Rivoluzione industriale ad oggi - L’evoluzione del pensiero economico dal Settecento ai primi decenni del Novecento - Le politiche mercantiliste e l’affermazione dei grandi Stati nazionali nel corso del Seicento - Continuità e divergenze nella crescita dell’economia e nello sviluppo dell’imprenditorialità durante il XVIII secolo. - Lo sviluppo economico europeo nel XIX secolo: la Rivoluzione industriale - Il XX secolo tra rotture e prosperità (1914-2000); la cooperazione internazionale SEMINARI Il corso monografico potrà essere affiancato da alcuni seminari dedicati a tematiche di particolare interesse. MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI Dall’espansione allo sviluppo: Una storia economica d’Europa, a cura di P. Massa, G. Bracco, A. Guenzi, J.A. Davis, G.L. Fontana, A. Carreras, con il coordinamento di A. Di Vittorio, Torino, Giappichelli, 2005, pp. 85-459. Ulteriore materiale didattico (concernente in particolare l’evoluzione del pensiero economico) sarà reso disponibile on line sulla piattaforma blackboard MODALITA’ D’ESAME: Alla fine del ciclo di lezioni è prevista una prova scritta avente ad oggetto l’interno programma del corso. Tale prova è aperta a tutti, studenti frequentanti e non. In caso di mancato superamento della prova (o di non accettazione della votazione conseguita) lo studente si può presentare per sostenere l’esame in qualsiasi altro appello regolare, che si svolgerà in forma scritta. RICEVIMENTO STUDENTI Da definire. Si prega di fare riferimento alle indicazioni fornite dal docente sulla pagina web personale e sulla piattaforma blackboard. RECAPITI e.mail: [email protected] tel. +39 0332 395553 fax +39 0332 395509 web: http://www.eco.uninsubria.it/docenti.htm Strategia e Politica Aziendale (Insegnamento comune per Corsi Diurni e Part-time) DOCENTE: Dott.. Francesco Sacco COLLABORATORI: Dott. Francesco Ferri, Dott. Fabio Fre PRESENTAZIONE DEL CORSO 127 Il corso si propone di introdurre lo studente nella problematica strategica delle aziende a livello sia di singola area strategica di attività, sia di azienda nel suo complesso. Le domande fondamentali a cui cerca di dare una risposta sono: perchè un’azienda ha successo? Come costruire il successo nel tempo? Il successo di oggi può essere mantenuto in futuro? Come un’azienda oggi in difficoltà può reinserirsi in un sentiero di crescita profittevole? Tali domande sono evocative del sentiero di sviluppo didattico del corso, che intende mettere in relazione la dimensione statica della strategia con quella dinamica per cogliere il potenziale esplicativo e di comportamento manageriale che essa contiene. Il corso è basato in parte su didattica erogata in e-learning. PROGRAMMA DEL CORSO Strategia e performance - La strategia aziendale: definizioni a confronto - L’individuazione dell’assetto strategico dell’impresa - Le determinanti della redditività operativa - La valutazione della formula imprenditoriale - La gestione strategica Analisi a livello ASA nella prospettiva statica - L’analisi della struttura del settore - La rete del valore - Le risorse e le competenze aziendali nella sostenibilità del vantaggio competitivo - Costruire e sostenere un vantaggio competitivo di differenziazione - Le strategie incentrate sul vantaggio di costo Analisi strategica a livello ASA nella prospettiva dinamica - L’analisi della evoluzione del settore - L’analisi dinamica delle risorse e delle competenze Valutazione della strategia: principi e strumenti EVENTUALI SEMINARI Sono previste testimonianze di imprenditori. MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI - G. INVERNIZZI (a cura di), Strategia e Politica Aziendale – Testi, Milano, McGraw-Hill, 2004. - G. INVERNIZZI (a cura di), Strategia e Politica Aziendale – Casi, Milano, EGEA, 2004. MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI V. CODA, L’orientamento strategico dell’impresa, Torino, Utet, 1988. MODALITA’ D’ESAME: Esame orale. INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO Martedì, ore 17.30 – Ufficio n°. 19 in via Monte Generoso 71 - Varese RECAPITI Email: [email protected] Telefono ufficio (0332) 39.5530 Tecniche di Previsione Economica DOCENTE: Dott. Alessandro Rossi PRESENTAZIONE DEL CORSO 128 Il corso si propone di fornire alcuni strumenti matematici necessari per analizzare e prevedere serie storiche economiche. In particolare, dopo aver rivisto alcuni concetti probabilistici di base –variabili aleatorie, distribuzioni di probabilità, momenti, proiezioni lineari, processi stocastici ed equazioni lineari alle differenze-, si definisce e si motiva l’analisi delle serie storiche. In seguito si introduce il concetto di stazionarietà –forte e debole- ed il teorema di Wold: concetto chiave dell’intero corso. Il resto dell’insegnamento è incentrato sullo studio dei processi ARIMA, dove l’intero ciclo d’identificazione (tramite ACFs e PACFs), stima (equazioni di YuleWalker e metodo di massima verosimiglianza), e diagnostica (test d’incorrelazione e normalità dei residui), è sviluppato con un certo dettaglio. Infine si descrivono le proprietà salienti di alcuni processi stocastici integrati – random walk, local linear trend etc,. Il corso si conclude spiegando brevemente l’effetto dell’ aggregazione di processi ARIMA (structural time-series models) e la loro forma “ridotta”. BIBLIOGRAFIA 1. Dispense curate dal docente. Disponibili on-line all’indirizzo: PROGRAMMA i. Concetti di base: variabili aleatorie, distribuzioni di probabilità, momenti, proiezioni lineari, processi stocastici, equazioni lineari alle differenze; ii. Analisi delle serie storiche: definizioni e scopo. iii. Processi stazionari, predizioni lineari ed il teorema di Wold. iv. Introduzione ai Processi ARMA: processi MA e AR. v. Processi ARMA in pratica: specificazione, stima e diagnostica. vi. Non-stazionarietà e modelli ARIMA. vii. Aggregazione di processi ARIMA. Teoria delle Decisioni ESERCITAZIONI Risoluzione d’esercizi a cura del docente- 4 ore. http://www.jrc.cec.eu.int/uasa/doc/Insubria/06-07 2. J.D. Hamilton (1994): Time Series Analysis. Princeton University Press. 3. A.C. Harvey (1981): Time Series Models. Hervester Wheatsheaf. MODALITÀ D’ESAME Scritto basato sulla risoluzione di esercizi. RICEVIMENTO STUDENTI Contattare il numero 0332 789724 e-mail: [email protected] http://www.jrc.cec.eu.int/uasa/doc/Insubria/06-07 Docente:Prof.ssa Elena Molho Il corso intende fornire alcune conoscenze di base di teoria delle decisioni rilevanti per le applicazioni economiche e finanziarie. Dopo una presentazione degli strumenti matematici necessari, si tratteranno le decisioni individuali in ambito certo e in condizioni di rischio e di incertezza. Verrà inoltre presentato qualche elemento di teoria della scelta sociale. PROGRAMMA DEL CORSO 1. Relazioni binarie: relazioni d’equivalenza, relazioni d’ordine. Preferenza stretta, preferenza debole e indifferenza. Scelta e 129 preferenze rivelate. Teoria dell’utilità in ambito certo. Proprietà della funzione di utilità: continuità, monotonia, quasiconcavità. 2. Teoria della scelta sociale. Ordinamento paretiano e efficienza. La funzione di scelta sociale. La funzione di benessere sociale. I teoremi del benessere. Regole di scelta sociale. Il teorema di impossibilità di Arrow. 3. Scelte in condizioni di rischio. L’utilità secondo von NeumannMorgenstern: assiomi e costruzione della funzione d’utilità. Dominanza stocastica e assiomatizzazione alternativa. Certo equivalente. Premio per il rischio e avversione al rischio assoluta e relativa: l’indice di de Finetti, Arrow e Pratt. Generalizzazione alle distribuzioni con densità continua. Applicazioni: domanda di assicurazioni e domanda di attività finanziarie. 4. Scelte in condizioni di incertezza. L’approccio di Savage. La teoria di Anscombe e Aumann. Critiche e paradossi: il paradosso di San Pietroburgo, i paradossi di Allais, i paradossi di Ellsberg, altri problemi. La prospect theory di Kahneman e Tversky. RICEVIMENTO STUDENTI: vedi pagina web del docente. Email: [email protected] TESTI CONSIGLIATI - Kreps, D., Corso di Microeconomia, Il Mulino, Bologna, 1993 – Cap.2 (Par. 1), Cap. 3, Cap. 5. - Castagnoli-Peccati, La Matematica in Azienda: Strumenti e Modelli, Vol. 5 – Incertezza e dintorni, EGEA, Milano, 1996 – Cap. 2. - Materiale integrativo sulle relazioni binarie, sul modello di Savage e sui paradossi. Gli studenti non frequentanti prendano contatto con il docente (in orario di ricevimento o per e-mail all’indirizzo [email protected]) MODALITA’ D’ESAME: L’esame consiste in una prova scritta il primo appello e in una prova orale negli appelli successivi. 130 Temi Avanzati (6/8 ore = 1 credito universitario formativo) OBIETTIVI DEL CORSO. I corsi “temi avanzati” si propongono di offrire elementi di conoscenza su tematiche avanzate relative a singole aree disciplinari illustrando in modo approfondito alcune linee di indagine su cui si concentra la ricerca nelle singole aree disciplinari. Lo scopo è quello di presentare allo studente possibili linee di indagine e di approfondimento e le metodologie disponibili per la impostazione di un lavoro di ricerca finalizzato alla stesura della tesi di laurea specialistica. PROGRAMMA DEL CORSO I corsi di temi avanzati potranno presentare differenze nell’impostazione. Tuttavia la caratteristica comune è quella di essere corsi di tipo seminariale, tenuti sotto la responsabilità di un docente della facoltà anche da esperti, professionisti e studiosi della materia. Il programma dettagliato dei singoli corsi e il calendario dei relativi seminari saranno comunicati con successivo avviso MODALITÀ D’ESAME Saranno comunicate in seguito. È possibile che si scelgano modalità di accertamento differenti dal tradizionale esame a fine corso. Verrà invece accertata la presenza – ai fini dell’acquisizione dei crediti relativi - attraverso la compilazione di apposito registro. 131 Insegnamenti che verranno attivati solo se scelti da almeno 5 studenti Economia dell’Innovazione Docente: Prof. Fabio Montobbio PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il corso analizza il ruolo della scienza, dell’innovazione tecnologica e della diffusione nelle economie contemporanee. In particolare analizza le fonti dell’innovazione, il modo attraverso cui le nuove tecnologie si diffondono e le principali caratteristiche dell’impresa innovativa. Le relative questioni di policy sono: la promozione delle spese in Ricerca e Sviluppo pubbliche e private, la proprietà intellettuale in un mondo globale e con beni ad alta intensità di conoscenza e creatività (musica, software, prodotti farmaceutici) e infine la scelta degli standard tecnologici. Il corso analizzerà queste problematiche economiche anche in relazione al sistema innovativo italiano. PROGRAMMA DEL CORSO: - Introduzione: concetti base e definizioni. Le questioni chiave di economia dell’innovazione. - Innovazione e dinamica industriale: i modelli classici, l’interazione strategica, progresso tecnologico endogeno, la diffusione, la concorrenza fra diverse tecnologie e diversi standard. - Economia della scienza: incentivi economici e ricerca scientifica, ricerca di base e attività economica, il mercato del lavoro degli scienziati. - Politica per l’innovazione: l’economia della proprietà intellettuale (copyright e brevetti), sostegno alla ricerca di base, il sistema innovativo nazionale italiano BIBLIOGRAFIA: Il testo di riferimento è: Malerba (2000); Economia dell’innovazione, Carocci. Il corso si baserà soprattutto su specifici articoli che verranno distribuiti durante il corso. MODALITÀ D’ESAME: sono previste valutazioni durante il corso e un esame scritto. RICEVIMENTO STUDENTI: http://eco.uninsubria.it/webdocenti/fmontobbio/ric2.htm E-mail: [email protected] Economia e Psicologia Etica DOCENTE: Prof. Michele Bernasconi Il corso introduce alcune tematiche di cui si occupa un nuovo filone di ricerca in economia, che studia le decisioni economiche degli individui e le loro conseguenze tenendo presente l’ampio spettro di motivazioni psicologiche, fatte di impulsi, istinti, passioni e anche distorsioni o illusioni, che possono influenzare e condizionare le decisioni medesime. Temi di analisi riguardano tratti psicologici degli individui come: edonismo, altruismo, etica personale, pessimismo e ottimismo, capacità cognitive, amor proprio, impazienza. Il significato di tradizionali nozioni economiche come equilibrio, scelte razionali, comportamenti strategici, massimizzazione del benessere individuale e sociale, fallimenti dei mercati, saranno riesaminati alla luce di tali fenomeni. 132 Varie letture copriranno parti diverse del corso. Alcune letture saranno in inglese. Oltre alle letture, sarà importante seguire il corso e basarsi sulle discussioni condotte a lezione e sulla pagina web che verrà predisposta per il corso. Family Business DOCENTE: Prof.ssa Daniela Montemerlo PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il corso di Family Business tratta i caratteri originali e le dinamiche evolutive delle aziende familiari, approfondendo sia le problematiche proprietarie, di governo e di gestione strategica dell’impresa che le problematiche di governo della famiglia. Il corso si articola in 80 ore di lavoro in aula, suddivise tra lezioni e discussioni di casi aziendali PROGRAMMA DEL CORSO • Le aziende familiari: diffusione, caratteri originali, dinamiche evolutive • I valori e i principi chiave di buon funzionamento delle aziende familiari • Le strategie competitive delle aziende familiari e i processi di crescita • Le strategie organizzative delle aziende familiari, i processi di managerializzazione e lo sviluppo professionale dei giovani familiari • Le strategie di governance e il ruolo dei consigli di amministrazione • Le strategie proprietarie • I processi di ricambio generazionale • • Il governo della famiglia Discussione di casi TESTI D’ESAME: • D. Montemerlo, Il governo delle imprese familiari. Modelli e strumenti per gestire i rapporti tra proprietà e impresa, EGEA, 2000 • G. Corbetta (a cura di), Capaci di crescere, Egea, Milano, 2005 MODALITÀ D’ESAME L’esame consiste in una prova scritta per il primo appello e in una prova orale per gli appelli successivi. RICEVIMENTO STUDENTI Il ricevimento studenti è settimanale e sarà comunicato all’inizio del corso. RECAPITI [email protected] Finanza Assicurativa DOCENTE: Dott.ssa Giovanna Redaelli OBIETTIVO DEL CORSO: Il corso si propone un duplice obiettivo. Da un lato, si affronta il problema della valutazione del business assicurativo; dall’altro, si considerano i prodotti assicurativi come strumenti di gestione del rischio: in particolare, i prodotti del ramo vita sono visti come alternativa di investimento nella definizione del portafoglio ottimale 133 (in termini di trade off rischio-rendimento) di un operatore; i prodotti assicurativi danni, invece, sono utilizzati nella definizione delle strategie ottimali per la copertura delle varie tipologie di rischio alle quali è esposta un’impresa (finanziaria e non). PROGRAMMA: 1. I prodotti assicurativi: a. polizza vita tradizionali: cenni di matematica attuariale per l’analisi quantitativa delle principali tipologie di prodotti assicurativi sulla vita; analisi delle opzionalità implicite e dei principali fattori di rischio b. prodotti ad elevato contenuto finanziario (unit e index linked) c. assicurazioni contro i danni: determinazione del premio e delle riserve 2. La valutazione delle riserve tecniche di una compagnia di assicurazioni caso vita: a. Approccio attuariale standard b. Approccio finanziario c. Cosa cambia con il passaggio agli IAS 3. Utilizzo dei prodotti assicurativi a. come opportunità di impiego della ricchezza per investitori retail b. nella copertura dei rischi di impresa (assicurazioni danni) PREREQUISITI - matematica per l’economia - economia degli intermediari finanziari e del mercato mobiliare - matematica finanziaria - statistica, calcolo delle probabilità - equazioni differenziali, processi stocastici - modelli di valutazione in tempo continuo Finanza dell’Innovazione DOCENTE: Prof. Luigi Jemoli PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il corso si propone di illustrare gli strumenti e le tecniche utilizzabili dalle imprese per finanziare l’innovazione, sia tecnologica che strategica. Verranno analizzati gli strumenti per il reperimento di capitale di rischio, con particolare attenzione all’attività di venture capital, una parte del corso sarà dedicata all’analisi delle modalità di intervento degli Enti Pubblici a sostegno dell’innovazione aziendale. Il corso sarà integrato con testimonianze e seminari di presentazione di casi aziendali. PROGRAMMA DEL CORSO - Innovazione e finanza - Business Angels, Venture Capital - Fondi chiusi - I mercati a supporto della crescita aziendale - Interventi degli Enti Pubblici - Innovazione e spin-off universitari - Venture Philantropy - La costruzione di un Business Plan - Casi e testimonianze aziendali MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI I testi di riferimento verranno indicati durante il corso. 134 MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI - Lipparini A. – Lorenzoni G., Imprenditori e imprese. Idee, piani, processi, Il Mulino, 2000. - Rhonda Abrams, The Successful Business Plan: Secrets and Strategies, Running R. Media, 2003. MODALITA’ D’ESAME: Studenti frequentanti Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta e orale) sui temi trattati durante le lezioni e sui case studies e sui papers discussi in aula. Studenti non frequentanti Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta e orale) basata su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento. INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in volta. RECAPITI: [email protected] Gestione di Portafoglio Applicata DOCENTE: Prof. Massimo Guidolin DESCRIZIONE DEL CORSO Questo corso fornisce elementi applicati della teoria statica e dinamica delle scelte ottime di portafoglio. La prima parte si concentra in profondità sulla classica teoria media-varianza dell’allocazione statica (uni-periodale) di portafoglio, affrontandone sia aspetti pratici ed applicativi (per esempio, la gestione di portafogli basati su un grande numero di attività e l’impatto dei costi di transazione), sia le moderne estensioni (scelte di portafoglio robuste, il ruolo di momenti superiore al secondo, etc.). Dopo una breve rassegna di alcuni concetti di base di econometria finanziaria e teoria delle previsioni, il corso procede ad esaminare i risultati disponibili per scelte di portafoglio dinamiche in contesti in cui i rendimenti delle attività finanziarie sono prevedibili. I casi di prevedibilita’ lineare del premio al rischio (in media), previdibilità nella varianza (e nelle correlazioni), e di presenza di regimi vengono affrontati ed alcune applicazioni pratiche discusse. Inoltre il corso illustra sia metodi numerici in tempo discreto, metodi di approssimazione, ed infine metodi in tempo continuo. Il corso si chiude con una discussione dell’interazione tra scelte di portafoglio e di consumo in modelli del ciclo vitale popolari nella moderna teoria macroeconomica, con i conseguenti riflessi per le decisioni di accumulo e pensionamento, e quindi per la gestione pratica dei portafogli assicurativi e dei fondi pensione. MATERIALI DEL CORSO Le lezioni saranno organizzate attorno la proiezione e discussione (interattiva!) del materiale del corso, rappresentato da dei lucidi. I lucidi verranno resi disponibili (prima delle lezioni, quando possibile) attraverso la pagina web del corso. I lucidi sono in inglese, anche se le lezioni si svolgeranno in italiano, che rimane la lingua ufficiale del corso. Durante le lezioni, e’ possibile che i lucidi vengano integrati da esempi e dimostrazioni matematiche, quando resi necessari della discussione in aula. Quindi si consiglia caldamente la presenza alle 135 lezioni. Inoltre esistono due libri di testo che possono rappresentare un’utile lettura: • John Campbell, and Luis Viceira, Strategic Asset Allocation , Oxford University Press, 2002. • Frank J. Fabozzi, Sergio M. Focardi, Petter N. Kolm, Financial Modeling of the Equity Market: From CAPM to Cointegration, Wiley and Sons, 2006 (ISBN: 0470037695). Questi libri sono disponibili nella biblioteca di Facoltà e sono (ovviamente) in Inglese. MODALITÀ D’ESAME Verrà applicato il seguente schema di valutazione: - 20% Presentazione orale di un paper scelto in una lista resa disponibile all’inizio del corso. - 50% Un esercizio empirico che replichi (con variazioni e semplificazioni minori, ovvero su un differente data set) un paper scelto da una lista resa disponibile all’inizio del corso. - 30% Un esame finale su tutto il materiale con domande di natura generale su concetti e contenuti del corso. SOFTWARE I programmi che implementano le nozioni del corso dovranno essere sviluppati in Gauss. Gauss e’ un pacchetto di programmazione statistico-matematica di notevole potenza e flessibilità che oggi trova ampia utilizzazione presso gli uffici studi delle banche nelle maggiori piazze finanziarie mondiali. L’interfaccia di programmazione statistico-algebrica fornita da Gauss semplifica considerevolmente i compiti di programmazione rispetto linguaggi più tradizionali, quali C, C++ o Fortran. Gauss sarà disponibile al momento opportuno nella rete di Facoltà. PROGRAMMA DETTAGLIATO DEL CORSO 1. Introduzione a Gauss. Appunti di lezione (lec1). “A Gauss Primer” di Curt Wells. 2. Teoria classica delle scelte di portafoglio: analisi media-varianza “miope”. Appunti di lezione (lec2). Campbell & Viceira, cap. 2. Fabozzi, Focardi, Kolm, cap. 2. 3. Analisi media varianza in pratica: costi di transazione ed altre “frictions”. Appunti di lezione (lec3). Fabozzi, Focardi, Kolm, capp. 3, 4, 6. 4. Il ruolo dei momenti superiore a media e varianza. Appunti di lezione (lec4). Fabozzi, Focardi, Kolm, cap. 5. 5. Scelte di portafoglio in presenza di incertezza;scelte di portafoglio ”robuste”. Appunti di lezione (lec5). Fabozzi, Focardi, Kolm, capp. 8-9. 6. Modelli dinamici di previsione. Appunti di lezione (lec6). Fabozzi, Focardi, Kolm, capp. 10-12. 7. Teoria delle scelte di portafoglio in presenza di previdibilità lineare dei rendimenti: metodi numerici. Appunti di lezione (lec7). Barberis, N., 2000, Investing for the Long Run When Returns Are Predictable, Journal of Finance, 55, 225-264. 136 Detemple J., R., Garcia, and M., Rindisbacher, 2003, A Monte Carlo Method for Optimal Portfolios, - Journal of Finance, 58, 401-446. Fabozzi, Focardi, Kolm, cap. 15. 8. Teoria delle scelte di portafoglio in presenza di previdibilita’ lineare dei rendimenti: metodi di approssimazione. Appunti di lezione (lec8). Campbell & Viceira, capp. 3-4. Fabozzi, Focardi, Kolm, cap. 15. 9. Teoria delle scelte di portafoglio in presenza di previdibilità lineare dei rendimenti: metodi in tempo continuo. Appunti di lezione (lec9). Campbell & Viceira, cap 5. Chacko, G. and L., Viceira, 2000, Dynamic Consumption and Portfolio Choice with Stochastic Volatility in Incomplete Markets, NBER working paper No. 7377. Guidolin, M., and F., Na, 2006, How Important Are Emerging Markets in International Portfolio Diversification? Evidence from a Dynamic Asset Allocation Model with Regime Shifts, Federal Reserve Bank of St. Louis working paper No. 2006-89 Kim, T.,S., and E., Omberg, 1996, Dynamic Nonmyopic Portfolio Behavior, Review of Financial Studies, 9, 141-161. 10. Teoria delle scelte di portafoglio in presenza di previdibilità nonlineare dei rendimenti; modelli con regimi markoviani. Appunti di lezione (lec10). Ang A., and G., Bekaert, 2002, International Asset Allocation with Regime Shifts, Review of Financial Studies, 15, 11371187. Guidolin, M., and A., Timmermann, 2005, Economic Implications of Bull and Bear Regimes in UK Stock and Bond Returns, Economic Journal, 115, 111-143. Guidolin, M., and A., Timmermann, 2006, International Asset Allocation under Regime Switching, Skew and Kurtosis Preferences, Federal Reserve Bank of St. Louis working paper No. 2005-075B Fabozzi, Focardi, Kolm, cap. 16. 11. Scelte di portafoglio e di consumo nell’ambito del ciclo vitale. Appunti di lezione (lec11). Campbell & Viceira, capp. 6-7. (Teoria dei Mercati e delle Istituzioni Finanziarie) Economia Monetaria – corso progredito DOCENTE: Prof. Giancalo Bertocco Il corso si propone di offrire agli studenti della laurea specialistica e in particolare a quelli del corso di laurea in Economia Banca e Finanza un’occasione per riflettere sul ruolo della struttura finanziaria alla luce di quei contributi della teoria economica che sottolineano la non neutralità delle grandezze finanziarie. 1. Alcuni aspetti della teoria keynesiana della moneta e delle istituzioni finanziarie. 1.1 Moneta e incertezza in Keynes. 1.2 Credito e intermediari finanziari nell’analisi di Tobin. 1.3 La teoria dell’endogeneità della moneta e del credito: Kaldor e i Post keynesiani. 1.4 Credito e intermediari finanziari nell’approccio delle asimmetrie informative. 1.5 Struttura finanziaria e instabilità nell’analisi di Minsky. 137 2. Struttura finanziaria e sviluppo economico 2.1 Il principio della neutralità della moneta e della struttura finanziaria (Wicksell, Friedman e la Nuova Macroeconomia classica). 2.2 Struttura finanziaria e sviluppo economico: il recupero di Schumpeter nell’analisi di Rajan e Zingales. 2.3 Struttura finanziaria e sviluppo economico in una prospettiva storica: l’approccio di Gerschennkron. - BIBLIOGRAFIA: testi consigliati: - J.M. Keynes: The General Theory of Employment, Quarterly Journal of Economics, 1937, February, trad. it. In B.Ingrao, F. Ranchetti ( a cura di): Il Mercato nel Pensiero Economico, Hoepli, 1996. - J. Tobin (1961), Money, capital and other stores of value, The American Economic Review, Papers and Proceedings, 51, pp. 2637. - J. Tobin (1963), Commercial banks as creators of money, in: Carson, D. and Irwin, D. (eds.), Banking and Monetary Studies, edited by Carson, D. for the Comptroller of the Currency, Homewood, Illinois: R.D. Irving, pp.408-419; reprinted in: Tobin, J. and Hester, D. (eds.), Financial Markets and Economic Activity, J. Wiley & Sons, New York, 1967. - N. Kaldor, J. Trevithick: A Keynesian Perspective on Money, Lloyds Bank Review, 1981; trad. it. in: N.Kador, Occupazione, Inflazione, Moneta e Tassazione, Einaudi, 1986. - N. Kaldor: How Monetarism Failed, Challange1985; trad. it. in: N.Kador, Occupazione, Inflazione, Moneta e Tassazione, Einaudi, 1986. - G. Bertocco: The New Keynesian Monetary Theory; a Critical Analysis, Studi Economici, n° 83, 2004, pp. 65-94. - - - G. Bertocco: The Role of Credit in a Keynesian Monetary Economy, Review of Political Economy; 17, 4, 2005, pp. 489512. H. Minsky: Can it Happper Again? Essays on Instability and Finance, 1982; trad. It. Potrebbe Ripetersi?, Einaudi, 1984. J. Schumpeter: The Theory of Economic Development, cap. 2, 1912; trad it. Teoria dello sviluppo Economico, cap. 2, Il Fenomeno Fondamentale dello Sviluppo Economico. R. Rajan, L. Zingales: Saving capitalism from capitalists, 2003; trad. it. Salvare il capitalismo dai capitalisti, Einaudi, 2004 G. Bertocco: The Characteristics of a Monetary Economy: A Keynes-Schumpeter approach; Cambridge Journal of Economics, 2006. A. Gerschenkron: Economic Backwardiness in Historical Perspective, 1962; trad. it.: Il probelma Storico dell’Arretratezza Economica, Einaudi, 1965. Nota La frequenza dei corsi di Econometria permette di conoscere gli strumenti che consentono di analizzare i risultati della grande quantità di lavori che studiano dal punto di vista empirico, l’impatto dello sviluppo dei sistemi finanziari sul processo di crescita dei sistemi. 138