VERBALI - CONSIGLIO COMUNALE DEL 27.10.2011 N. 33 - Segnalazioni Presidente: Prego Dottoressa proceda per l’appello. Lubinu Pasquale, Canu Antonino, Cau Angelino, Mossa Alfredo, Cossu Maria Laura, Canu Ferdinando, Pinna Francesco, Sanna Gianuario, Serra Giovanni Antonio, Pala Antonio, Fadda Gavino, Muresu Patrizia, Cassano Gavino Raimondo, Manca Gian Nicola, Solinas Sebastiano, Mura Giovanni, Sanna Cristiana. Presidente: Segnalazioni? Prego Consigliere Mura. Consigliere Giovanni Mura: È una segnalazione e al tempo stesso una lamentela, in quanto già da parecchio tempo, nella sala delle riunioni (o così chiamata), delle riunioni, dove vengono depositate le delibere, le determine e via dicendo, sono scomparse per un po’ di tempo le delibere sia di Consiglio che di Giunta. Poi mi è stato detto che erano state spostate per lavori e via dicendo, messe in un angoletto e questo ritengo che non sia un comportamento adeguato, perché denoto poca attenzione nei riguardi dei Consiglieri della minoranza. In aggiunta a questo devo dire che mancano proprio da parecchio tempo le determinazioni. Le determinazione sono altrettanto importanti, se non di più delle delibere, perché consentono di conoscere il funzionamento del Comune. Quindi mi rivolgo caramente, soprattutto al Presidente del Consiglio che rappresenta i Consiglieri, di attivarsi perché questo non si ripeta più. Vi ringrazio. Presidente: Ringraziamo il Consigliere Mura. Altri interventi? Prego Consigliere Cassano. Consigliere Gavino Raimondo Cassano: Brevemente per fare qualche segnalazione. La prima riguarda l’anomalia relativa agli orari di ingresso dei cittadini negli uffici comunali. Stamattina sono andato in Comune, erano le dieci meno dieci e c’era il portone aperto per entrare, nonostante ci sia scritto che si entra alle dieci e mezzo. Premetto che sto intervenendo, perché sono contrario a questo orario e vi dico anche il perché. Allora, questo sta a significare che in questo Comune entra eventualmente chi ha la possibilità di farsi riconoscere o di conoscere qualcuno, entra e esce quando vuole; non è consentito invece ad alcuni cittadini evidentemente noi abbiamo ad Ossi cittadini di serie A e cittadini di serie B, ci sono quelli che devono entrare (così c’è scritto almeno), alle dieci e mezzo, non prima, e ci sono quelli che possono entrare quando vogliono perché comunque qualcuno conoscono e li fanno passare. Ma non solo. Più di una volta troviamo difficoltà noi stessi Consiglieri comunali a dover fare marcia indietro prima delle dieci e mezzo, perché troviamo sbarrata la porta. Ma secondo voi, onestamente, ma vi sembra giusto che in questo paese di Ossi, con la situazione di crisi che abbiamo si possa limitare l’orario di accesso agli uffici non prima delle dieci e mezza? Ma questa è una cosa scandalosa. Voi dovete immediatamente ripristinare l’orario, cioè in ufficio i cittadini devono entrare quando entrano gli impiegati, poi eventualmente ci saranno uffici, dove è riservato l’orario per quel determinato ufficio dalle ore tot alle ore tot. Ma all’ufficio protocollo, se io cittadino di Ossi devo andare a lavorare, più di una volta ne approfitto, passo, presento una richiesta e me ne vado, non posso stare tutta la mattina lì. Invece non è consentito prima delle dieci e mezza, è uno scandalo. Quindi dovreste ripristinare questo stato di cose, sia per ciò che riguarda i cittadini sia per ciò che riguarda gli stessi Consiglieri comunali. Ma vi sembra giusto che un Consigliere comunale che oggi non ha più il permesso per partecipare alle sedute, è una cosa vergognosa. Noi ci eravamo impegnati tutti che avremmo rivisto anche questo modo di fare, nel senso che addirittura il Sindaco provocatoriamente disse allora, quando noi abbiamo avuto occasione di protestare su questo modo, che il Governo, io non sto dicendo che le responsabilità sono del Comune di Ossi, però in linea generale abbiamo detto al limite convochiamo il Consiglio comunale a mezzanotte meno dieci, in modo che scatti il giorno dopo. Sebastiano Solinas, cito lui ma per citare altri, fa i turni, sono turnisti; l’Assessore Canu alle due deve andare a lavorare, se abbiamo finito bene, se non abbiamo finito vuol dire aggiorneremo la seduta, ma è un disagio che crea questo stato di cose ai Consiglieri comunali; va a finire che i Consiglieri comunali dovranno essere solo pensionati da questo momento in poi, perché diversamente non è più consentito fare il Consigliere comunale. Cioè vado in Comune a leggere le delibere e trovo la porta sbarrata e non posso entrare; devo andare a lavorare perché sono turnista, insomma, alla fine cosa devo fare? Allora i Consiglieri comunali è bene che tutti quanti ne prendiamo atto e ce ne andiamo a casa e lasciamo i pensionati solo a svolgere questa funzione, perché qui ci sono lavoratori dipendenti che hanno necessità di avere legittimamente il tempo necessario per studiare gli atti, non per andare a giocare... Quindi ripristinare gli orari, soprattutto in via Roma, dove hanno la possibilità di recarsi i cittadini per mille motivi; poi ci saranno determinati uffici che rimarranno chiusi sino a una determinata ora, come si faceva una volta. Ma io non sto dicendo che tutto deve essere a disposizione, questo no. Però e che diamine, che sia almeno il protocollo, che sia aperto al pubblico, in modo che io possa, cittadino di Ossi entrare o non entrare, quando ho necessità di entrare. Per ciò che riguarda questa segnalazione che ha fatto il Consigliere Mura, io prendo lo spunto da questa. Io ve lo dico sinceramente, colpa mia questo sia chiaro, non sempre vado in Comune a prendermi le delibere e le determine; sono andato stamattina, ero da tempo che non passavo a ritirarmi le determine e le delibere anche se non è che siano così tante, ne ho trovato un pochino. Però voglio dire, più di una volta trovo anche quella porta chiusa, non è possibile. La chiave ce l’ha il tecnico e il tecnico è in giro a fare dei sovralluoghi. Ma io non metto in discussione questo. Nessuno ha la chiave per entrare ad aprire? Allora giro le spalle e me ne vado. Ma non va bene questo modo di fare e questo stato di cose. O la prendiamo pure noi la chiave, cosa volete che vi dica? Oppure datela a chi eventualmente ne dia disposizione in modo che ai Consiglieri comunali gli venga aperta la porta e si possano portar via le determine, le delibere (ammesso che ce ne siano). Anche quello è un modo come un altro per dire alla minoranza “cosa ci state a fare?” Vi stiamo lasciando fare quello che volete in questo paese, in questo Comune, in questo Consiglio comunale e poi addirittura non abbiamo neanche il diritto-dovere di avere le nostre cose, quelle che sono gli strumenti di lavoro, che ci consentono di fare e di svolgere le nostre funzioni. Questa è la prima. Oggi non abbiamo neanche un bicchiere d’acqua, stiamo tornando indietro di cinquant’anni Presidente. C’è gente che la mattina beve birra e io non bevo neanche la birra, però almeno un bicchiere d’acqua se c’è non fa male. L’altra segnalazione è che io personalmente ho avuto occasione anche di segnalare pubblicamente alla stampa una rettifica di quanto veniva riportato sulla Nuova il 7 di ottobre, relativamente alla scelta (che poi troveremo come proposta addirittura nel PUC) di vincolare l’area dell’Italcementi, relativa alla probabile realizzazione di un impianto fotovoltaico. In quell’occasione io ebbi modo (ne abbiamo parlato), io ebbi modo di segnalare ?? la Italcementi; successivamente il 7 di ottobre il Sindaco di Ossi dichiara che il Consiglio comunale (sintetizzo il servizio per evitare di annoiarvi), dichiara che il Consiglio comunale ha deliberato di vincolare... Il Consiglio comunale non ha deliberato un bel niente. Io non so se sia un errore. Il Consiglio comunale non mi risulta... ha intenzione, ancora dobbiamo deliberare, stamattina dobbiamo deliberare, eventualmente se dovesse passare questa osservazione, però non ha mai deliberato, non mi risulta che abbia deliberato (almeno io in questo Consiglio comunale non sono mai mancato), abbia deliberato di vincolare quell’area per un impianto fotovoltaico. Fermo restando che noi possiamo essere anche d’accordo sulla scelta. Io ho solo precisato e voglio precisare che le fughe in avanti non si fanno cioè diversamente diciamo che questo paese, questo Comune è commissariato, ne prendiamo atto e ce ne andiamo tutti a casa, perché diversamente qui... Allora tutte le scelte vanno fatte nelle sedi opportune e vanno anche rispettati gli organi, in questo caso il Consiglio comunale. È mancanza di rispetto, secondo me, effettuare una fuga in avanti, dire: “fare il processo alle intenzioni”. Oggi bisogna deliberare e noi lo faremo, voteremo sì, voteremo no, questo poi lo vedremo tutti insieme, però è un atto di scorrettezza quello di andare a dire prima “abbiamo deliberato”, quando invece non abbiamo fatto nulla. Questa è la seconda cosa. Io ho apprezzato, anche se noi a suo tempo abbiamo condannato la procedura sulla organizzazione della piazza dei giardini di via Angioy. Diciamo che oggi si presenta una cosa bellina, cosa devo dire che non è vero? Anche se pregherei il manutentore, con tutto il rispetto per l’amicizia, che non è tempo di sprecare l’acqua, perché quest’acqua che si utilizza per innaffiare il prato che è un prato acquistato da ditte specializzate, non piantumato lì ma che dovrà successivamente riprodursi, viene continuamente innaffiato anche quando piove (proprio come ha piovuto in questi giorni) e quindi tutta la via Angioy, tutta la via Giovanni Maria Angioy viene sperperata da quest’acqua dei giardini che va a creare pericolo agli stessi cittadini che passano, agli stessi automobilisti che passano in questa via (totta innafiada, tutto l’asfalto innaffiato, a chi la vuole l’acqua). È vero che l’acqua non la paghiamo noi, alla fine la paghiamo noi, perché i conti con Abbanoa poi alla fine il Comune lo dovrà pur fare. Quindi sarebbe bene che l’acqua venisse utilizzata per innaffiare, non per innaffiare l’asfalto, l’asfalto va bene così, se poi è da rifare si rifaccia l’asfalto ma non si deve innaffiare. Però poi mi sposto o ci spostiamo (come credo tanti di voi assolutamente si spostano), dopo il prolungamento di via Angioy, per andare a Monte Dolis, apriti cielo: quello è un deserto. Evidentemente quella è una strada, lo dico oggi che non sono più interessato, quello è un quartiere dimenticato da Dio, come diceva qualcuno. Quelle griglie che una sale e una scende, non se ne capisce più. È possibile che questo Comune non riesca a mettere mano alle griglie che serpeggiano, una scende, una sale, non se ne capisce salendo a Monte Dolis, un quartiere completamente abbandonato. Io mi ricordo che nella prima seduta di Consiglio o nelle prime sedute di Consiglio comunale, ebbi modo di ricordare a questo Consiglio, a chi di dovere, che il Sindaco e gli amministratori a suo tempo avevano preso (anche qui ci sono le zanzare, poi parleremo anche delle zanzare), che era necessario ricostituire (questo era l’impegno), o costituire il comitato di quartiere che a suo tempo si era formato, ma che poi comunque era caduto a seguito di quella famosa antenna, ecc. Adesso sarà, è da ricostituire questo comitato di quartiere; sarà che questo comitato di quartiere non c’è e siccome non c’è allora non funziona niente in questo quartiere; oppure è il Comune che invece si disinteressa completamente di questo quartiere. Però io dico, un pochino di attenzione, perché diversamente... in via Angioy abbiamo fatto un salotto, chiamiamolo così, piccolissimo salotto, almeno oggi; però poi ci spostiamo di 100 metri e troviamo un quartiere completamente abbandonato. Mi sembra che non rende. È come quello che si mette l’abito nuovo e le scarpe vecchie, mi sembra che non rende. Invece allora cerchiamo di dare una mano e un’altra, nel senso che interveniamo come abbiamo fatto in via Angioy, ma interveniamo anche su Monte Dolis perché veramente è un quartiere (a mio modesto parere), abbandonato. Io ho visto poi una determina mi pare o una delibera (adesso non mi ricordo, me li sono presi adesso non è che abbia...), che abbiamo dato come Comune un contributo straordinario di 3.000 euro (lo dico come principio, non perché io sia contrario, non vorrei essere frainteso); abbiamo dato 3.000 euro alla Pro Loco, mi pare 300 e 2.700 alla Consulta giovanile per organizzare la Sagra delle lumache. Faccio subito una specifica domanda: “ma ci abbiamo rimesso con la Sagra delle lumache, oppure abbiamo introitato qualcosa”. Cioè questo introito che era dovuto ai buoni che i cittadini di Ossi (diciamo pochissimi, la verità, pochissimi quelli di Ossi, ma soprattutto quelli di fuori), hanno pagato... questi danari è una domanda così che voglio fare a me stesso perché molti me lo chiedono ma io non so rispondere e siccome l’occasione è questa, lo faccio non per fare polemiche contro nessuno, non sono contro né verso la Pro Loco, non sono contro la Consulta giovanile, anzi li ammiro e li ringrazio per quello che stanno facendo ad Ossi. Però la domanda è questa perché molti me la pongono e io non so rispondere: “quello che noi abbiamo incassato”, perché c’era il patrocinio del Comune, dico noi, anche se l’hanno organizzato loro, però voglio dire, “Che fine ha fatto? Quanto abbiamo incassato noi? Quanto hanno incassato loro?”, perché se noi diamo un contributo, loro devono certificare anche i guadagni, se guadagni ci sono stati o perdite se perdite ci sono state perché diversamente non possiamo noi, nella maniera più assoluta, erogare alcun contributo, neanche un euro a chicchessia; fermo restando che rimangono, e sono del parere che quelli vanno (ci mancherebbe, tanto di cappello), ringraziati per quello che fanno nel nostro paese, però noi assolutissimamente non possiamo dare un euro. Allora la domanda è questa: “Abbiamo incassato? Hanno incassato? Ci hanno rimesso? Ci dobbiamo tornare eventualmente?” questa è la domanda. Poi ho visto (e chiudo), siccome ho visto che dappertutto adesso in tutte le province, dopo aver individuato la causa o l’insetto misterioso, finalmente sono riusciti, pare, ad individuare invece la causa di questo soggetto misterioso. E allora vorrei sapere, siccome il Sindaco aveva preso un impegno, poiché la Provincia era allo studio (o l’Assessore, non mi ricordo chi ce l’aveva detto allora, quando io ebbi modo di sollevare il problema), che la Provincia era allo studio per vedere quali erano le cause, fermo restando che abbiamo apprezzato i suggerimenti, bisognava eliminare perfino i fiori, i sottovasi e tutte queste cose qui ecc. Però alla fine volevamo sapere qual è il risultato dello studio che ha prodotto la Provincia, nei confronti almeno nel nostro Comune, poiché si era in attesa di disinfestazione, dopo aver conosciuto eventualmente questo risultato. Siccome sono passati non quindici ma ne sono passati trenta, volevo sapere se nel frattempo ci sono novità, se questo risultato si conosce, se la disinfestazione si sia fatta o si stia facendo o si stia per fare, perché comunque le zanzare, per chi non lo sapesse, continuano a farla da padrone (come si usa dire), perché comunque ci sono ancora. Voi mi direte: “ma il tempo sta cambiando”. Va bene, ma non è che ci dobbiamo affidare solo al tempo; stiamo dicendo che poiché la risposta era quella e si era allo studio della Provincia, volevamo conoscere eventualmente il risultato. Chiudo dicendo che ho letto, sempre in queste determine o in una delibera di Giunta, che il Comune di Ossi vuole praticamente procedere a tempo indeterminato all’assunzione di due geometri, chiamiamoli così, due categoria C, se non vado errato sono geometri, Istruttore tecnico. La delibera verrà appesa all’Albo pretorio. Addirittura ladelibera o la determina, adesso non mi ricordo, mi pare che risalga al mese di luglio, magari li avete già assunti, non assunti, si è già deliberato e già individuato, eventualmente. Voglio dire ma è sufficiente appendere all’Albo pretorio questa determina, perché in questo modo nessuno viene a sapere, chi è che va all’Albo pretorio? Se ci vado io, Consigliere comunale all’albo pretorio a controllare a vedere se c’è qualcosa di nuovo, perché comunque non c’è mai niente. E allora come è possibile effettuare una scelta chiara, lucida, alla luce del sole, senza insinuazioni o sospetti. Ma non viene legittimamente il sospetto o l’insinuazione eventualmente nella chiacchiera, che invece in questo modo la delibera la si mette all’Albo pretorio ma più di una volta la si sovrappone, la si mette sotto, la si mette sopra; magari l’ha detto a volte preso da mille cose, in fretta e furia e nessuno la vede, è possibile una cosa del genere? Ma non sarà un danno per il Comune, per l’amministrazione se domani, eventualmente una scelta che faremo o che farete, non sarà quella giusta in questo modo di procedere. Allora perché non dobbiamo fare le cose alla luce del sole più possibilmente, come si usa dire? Io non ho niente contro nessuno, non so neanche di che cosa si vuole parlare, però sta di fatto che nella determina o nella delibera c’è scritto e verrà appesa all’Albo pretorio. Alla faccia, non di quei giovani disoccupati che ce ne sono tantissimi che pure non è relativa a questo argomento, sia chiaro, non voglio essere... questo l’ho capito da mille miglia, non è questo il ragionamento. È che comunque oggi siamo impossibilitati a fare i concorsi per questi giovani, anche se è una cosa ingiusta, perché questi giovani geometri di Ossi avrebbero necessità di partecipare al concorso. Siccome non lo possiamo fare questo e questo non spetta al Comune di Ossi, non sto dicendo che il Comune lo deve fare se non lo può fare. Però voglio dire, vogliamo occupare questi due posti vacanti con figure che provengono da altri centri, da altri comuni, da altre realtà. Poi che sia riservata agli Enti Locali o ad altri enti io questo non lo so, non l’ho letto io questo, non me la sono letta la verità, devo essere onesto, non ho visto se possono partecipare anche quelli della Pubblica Amministrazione in generale o se invece è specifica alle amministrazioni locali. Questo non me lo sono letto, devo riconoscere questa mia manchevolezza. Però voglio dire, alla fine, la domanda è questa: “è sufficiente metterla all’Albo pretorio o invece pubblicizzarla eventualmente anche con l’organo di stampa, e perché no? con la massima diffusione”, nel senso che ci sia più scelta più possibilità di scelta da parte del Comune. Perché se a me anziché chiedermelo in due la mobilità me la chiedono in cento, io posso anche attingere informazioni, scegliere tra i migliori. Noi abbiamo bisogno di materiale umano, se è possibile il migliore in assoluto, questo è l’interesse che deve avere il Comune di Ossi, non quello di privilegiare chicchessia, cosa che non state facendo. Io non sto dicendo che voi state privilegiando nessuno, io sto dicendo che comunque qualcuno potrebbe insinuare e sospettare quando vede effettivamente questi provvedimenti di cui io ho parlato. Mi pare di avere detto tutto. Per adesso ho concluso. Presidente: Ringraziamo il Consigliere Cassano. Altri interventi? Se non ci sono interventi qualcuno vuole rispondere? Prego Signor Sindaco. Sindaco: Per quanto riguarda gli orari dell’ufficio: la esigenza di aprire gli uffici al pubblico dalle ore 10,30 alle ore 13,30 che è una fascia oraria molto ampia, perché se voi andate all’Inps, andate in tanti uffici pubblici, non esiste nessun ufficio pubblico che è aperto dalle 8 alle 14. Nessuno in Italia. Impossibile. I nostri uffici comunali sono aperti dalle 10,30 alle 13,30, che è una fascia notevole; e la sera, il martedì e il giovedì invece coincide l’orario di apertura al pubblico con l’orario di presenza dei dipendenti comunali. L’esigenza di avere un orario degli uffici è dato dal fatto che il cittadino che viene in Comune e porta una pratica edilizia ad esempio, dopo dieci giorni: “Pronta è?” – “No”. Dopo venti giorni: “Pronta è?” – “No”. Perché? Perché se il geometra sta dalle 8 alle 2 appresso a tutto il movimento che c’è, non rimane tempo di concentrarsi senza avere il problema di rispondere al pubblico, negli orari in cui invece l’impiegato deve rispondere. Questo vale anche per i servizi sociali. Se noi dovessimo aprire dalle 8 alle 2, l’ufficio dei servizi sociali tra disoccupati, Legge 162, portatori di handicap, ci sarebbe una coda interminabile di gente per tutte le sei ore. Poi quando dicono: “ma perché non ci hanno messo in pagamento la legge...” perché l’impiegato ha 120 domande e ne ha visto 15, e per arrivare a 120 ci vuole un mese e mezzo, due mesi. Quindi il cittadino deve capire che l’orario di apertura e di chiusura al pubblico è perché nell’orario in cui è chiuso al pubblico si sta lavorando per il cittadino; non è che si fa festa dalle otto alle dieci e mezza si festeggia e poi alle dieci e mezza arriva il cittadino a rompere le scatole, questo il cittadino penso che abbia la maturità per capirlo. Diverso è il discorso sul protocollo e sono d’accordo, ma l’usciere c’è per quello, cioè l’usciere all’ingresso del Comune, come no? Abbiamo due signore che sono addette a questo. Cioè se un cittadino arriva, deve protocollare una lettera e deve andar via... le direttive che ha dato l’amministrazione sono queste, dietro la porta c’è un addetto, c’è Uccio, c’è Serra e un’altra persona. Io ci sono tutti i giorni in Comune e li vedo, ma può succedere... Nelle disposizioni che abbiamo dato... lo ridiciamo al Segretario comunale, le disposizioni sono che: se un cittadino viene a protocollare una cosa e va via è del tutto evidente che quello entra a tutte le ore, no? Questo è ovvio. Così come un progettista, un tecnico, se c’è l’appuntamento, perché se uno presenta una pratica, manca un documento e gli fissano un appuntamento alle nove, quello alle nove entra cioè le disposizioni nostre sono queste. Ancora di più i Consiglieri comunali. Cioè se un Consigliere comunale va in Comune per i fatti suoi è un cittadino; se un Consigliere comunale va in Comune per il mandato amministrativo, è chiaro che entra tranquillamente. Queste sono le direttive che noi abbiamo dato. Adesso verifichiamo se c’è stata qualche applicazione sbagliata, però le nostre direttive sono queste. Per quanto riguarda Italcementi, se prendete l’articolo che è apparso sulla Nuova Sardegna il 13 gennaio di quest’anno, 13 gennaio, l’intenzione di intervenire... io le cose che ho detto in Consiglio comunale le ho già dette dieci mesi fa, quindi non è che le ho dette dopo che il Consigliere Cassano ha fatto l’interrogazione. Quella è la linea dell’amministrazione da tanti mesi. Se volete prendo il ritaglio e vi do le fotocopie. Quindi che lo scopo nostro fosse questo. Il disguido del parco fotovoltaico è dovuto al fatto che nel nostro PUC (infatti probabilmente quell’osservazione lì potrebbe anche essere superflua, perché abbiamo fatto un approfondimento), nel nostro PUC le case sono D1, zona D1 e se si vuol fare un parco fotovoltaico la zona è D. Quindi io pensavo a una prima verifica ho chiesto ai tecnici se potesse mettersi un vincolo apposito per fare un parco fotovoltaico. In un primo momento sembrava di sì, invece poi è stato fatto un approfondimento e i tecnici hanno detto ma la zona D è già compatibile. Quindi l’eventuale decisione non viene fatta in sede di PUC, ma viene fatta nel momento in cui viene presentato un progetto, dove l’amministrazione ha facoltà di intervenire. Questa è l’origine del disguido. Quindi noi la zona della Italcementi è già D1 che è compatibile con l’installazione del parco fotovoltaico. Poi dobbiamo ovviamente attivarci per le cose. Per quanto riguarda i giardini pubblici, qui c’è una contraddizione. Ovviamente i giardini li dobbiamo innaffiare perché se non li innaffiamo vanno in malora; se facciamo un altro giardino a Monte Dolis ci vorrà anche acqua lì, quindi delle due cose dobbiamo decidere. Se si fanno i giardini vanno innaffiati; se il Consigliere dice: facciamo uno anche a Monte Dolis, lo facciamo anche lì e va innaffiato anche quello. Per capirci. Quello è dovuto purtroppo a quei ragazzi che manomettono... Gli irrigatori il giorno che li hanno installati non cadeva una goccia d’acqua nella strada. Se tutte le sere c’è qualcuno che va ai giardini del cimitero e gira l’irrigatore verso la strada e l’indomani mattina c’è la strada bagnata, va la ditta, lo rimette a posto e l’indomani sera di nuovo lo gira e innaffia la strada, può anche succedere che la ditta non riesce tutti i giorni a girare di nuovo gli irrigatori. Ci sono dei teppistelli in via Angioy, che stanno manomettendo gli irrigatori, perché il giorno che sono stati messi in funzione non cadeva una goccia d’acqua nell’asfalto. Purtroppo non ce la facciamo a stare appresso a queste cose. Io l’ho segnalato ai vigili urbani, l’ho segnalato anche ai barracelli quando chiudono il turno di notte, di passare a verificare, però non è possibile. Uno va lì, un ragazzo prende e capovolge e innaffia la macchina che è parcheggiata lì. Se questa cosa si mette in funzione la notte o la mattina presto la ditta non fa in tempo a rimetterli a posto. Adesso glielo segnaliamo, vanno e lo rimettono di nuovo a posto. Però, veramente è una cosa persa in partenza, cioè almeno che collaborino chi abita lì a individuare questi ragazzi e parlare con i genitori, magari sensibilizzandoli si riesce a rimediare. Caditoie. In effetti le strade di Monte Dolis alcune le abbiamo chiuse o perlomeno le abbiamo, come dire, interrotte al centro, perché in effetti lo sbaglio di quelle caditoie è che sono caditoie larghe quanto tutta la strada; in alcuni punti invece ce ne sono due quadrate, una a destra e una a sinistra, che potrebbe essere la cosa migliore cioè se l’asfalto viene fatto bombato al centro metti le due caditoie ai lati e va meglio. Al momento lì progressivamente le sostituiamo. Adesso quella proprio che era rotta l’abbiamo cambiata. Adesso vediamo a una a una di cambiarle tutte e di interromperle al centro perché essendo così larga cede sempre. Come la caditoia di via Europa, ogni pochi mesi interveniamo e la mettiamo a posto, passano due o tre mesi ed è di nuovo punto a capo; la rimettiamo a posto... adesso di nuovo fa rumore, perché essendo una caditoia lunga otto metri, non è possibile il calore dilata i metalli, la caditoia con il peso passano i pullman, passano i camion e la deformano, ogni pochi mesi siamo di nuovo con questo problema. Sagra della lumaca. Mentre “Assazzende e buffende” lo organizza il Comune e gli incassi li prende il Comune e dopo che abbiamo pagato tutto li abbiamo inseriti in bilancio, noi abbiamo incassato 16.000 euro da “Assazzende e buffende”, abbiamo pagato tutto quello che c’era da pagare, sono avanzati 4.000 euro (se non ricordo male), quei 4.000 euro variazione al bilancio li abbiamo incassati. La Sagra della lumaca invece è organizzata da altri soggetti, quindi l’incasso se lo prendono quei soggetti lì. Quindi il contributo del Comune è solo un contributo che sta alla base per comprare le lumache. Quindi noi diamo 3.000 euro per acquistare la materia prima, dopodiché la Pro Loco acquista le lumache e si deve pagare i camerieri, pagare i cuochi, pagare l’allaccio Enel, noleggio di tutte quante le cose e fa le spese ma questo avviene su tutto. Anche gli altri contributi che dà il Comune non è che chiediamo il resoconto. Se noi diamo un contributo alla Polisportiva ossese e la Polisportiva ossese vende le angurie, sto facendo un esempio, a chicchessia, noi non è che chiediamo il resoconto del dettaglio del bilancio, è una forma di contributo anche quello. Perché 300 alla Pro Loco e 2.700 alla Consulta? Perché la Pro Loco ha uno statuto dove deve fatturare; e perché dà il 20% di Iva? Perché se noi diamo 3.000 euro alla Pro Loco di questi 3.000 euro 2.400 vanno alla Pro Loco e 600 vanno allo Stato. Se invece lo mettiamo sotto forma di contributo, è disponibile tutta la cifra intera, questo è il motivo per cui è stato diviso così. Siccome l’allaccio della corrente elettrica veniva circa 300 euro, abbiamo dato 300 alla Pro Loco che l’Enel fattura tanto lì non c’è scampo e 2.700 euro alla Consulta per evitare queste problematiche. Quindi il Comune tiene la contabilità soltanto nel caso di “Assazzende e buffende” perché è organizzato da noi. Noi quando abbiamo convocato la Pro Loco glielo abbiamo detto: “volete il contributo oppure lo organizza il Comune?” Però secondo me è meglio starne alla larga perché mettiamo che ci sia una giornata di pioggia, mettiamo che non viene nessuno, se lo organizza il Comune poi è il Comune che deve pagare i debiti. Ci siamo? Ci sono i pro e i contro, perché la manifestazione organizzata dal Comune se va male è il Comune che deve pagare, se invece io do il contributo si arrangia chi sta organizzando, quindi se non ci sono incassi è un problema loro. Quindi su questo bisogna stare attenti. Sulla disinfestazione sto aspettando la relazione della Provincia del Settore Ambiente perché hanno messo le esche per catturare le zanzare, sto aspettando che mi dicano che cos’è. Quindi io adesso ho già chiamato una volta, adesso tra qualche giorno sollecito; appena ho qualche notizia certa vi informo, sia la stampa che i Consiglieri comunali. L’Albo pretorio: non è vero che non lo vede nessuno. Ogni settimana ci sono delle persone che vengono col block notes e che prendono appunto di tutte le determine e le pubblicano su siti specializzati, non è che non lo vede nessuno. Come il bollettino degli appalti per quanto riguarda le imprese, non è che uno si gira tutti i comuni per vedere che appalti ci sono, compra il libretto e ci sono tutti gli appalti di tutti i comuni e finiscono lì. L’Albo pretorio, io l’ho visto diverse volte c’è un signore che viene, si guarda le determine, prende appunti e poi le mette non so se è un sito Internet o che cos’è, quindi non è che è così segreto l’Albo pretorio. Noi abbiamo seguito la prassi, il problema non ce lo siamo messi a dir la verità. La prassi è quella, anche perché la mobilità si attiva soltanto se c’è l’interesse, ci deve essere l’interesse dell’impiegato che viene e del Comune che lo fa andare. Quindi l’avviso pubblico non è che cambia di molto, perché quando tu metti l’avviso se il Comune di Ossi, se c’è un Geometra di Ossi che fa domanda di mobilità a Sassari, se l’amministrazione non lo fa andare non va; quindi deve esserci sia la volontà di uno che va, sia la volontà dell’amministrazione che lo fa andare e poi comunque su Internet si trova tutto perché noi abbiamo l’Albo pretorio on line, quindi l’avviso viene messo sia nell’Albo pretorio del corridoio, sia sul sito Internet del Comune e quindi il sito Internet viene ugualmente controllato e le notizie si prendono da lì. Ormai è quello. Dovremmo secondo me migliorare l’efficacia delle delibere di Giunta e di Consiglio sul sito Internet in modo che non stiamo a perdere tempo con le fotocopie. Grazie. Presidente: Ringraziamo il Sindaco. Prego Assessore Nando Canu. Assessore Nando Canu: Io volevo aggiungere una cosa riguardo alla Sagra della lumaca. Se fosse d’accordo anche l’Assessore Cau, in quanto come Assessore all’Agricoltura insieme al Turismo, patrocinano la Sagra della lumaca, se fosse d’accordo, dico, mi sembrerebbe opportuno fare una lettera alla Pro Loco chiedendogli un resoconto della manifestazione, in quanto è una manifestazione importante per il Comune di Ossi, ed è giusto che anche i Consiglieri sappiano più o meno come è andata la manifestazione. Per cui, se siete d’accordo, facciamo una lettera e gli chiediamo il resoconto ed eventualmente lo facciamo o lo portiamo a conoscenza di tutti i Consiglieri. Grazie. Presidente: Va bene ma io vorrei aggiungere che anche la Pro Loco ha un bilancio e dunque nel bilancio annuale metterà entrate e uscite in base ?? presumo... Sindaco: Anche noi abbiamo due rappresentanti del Comune dentro la Pro Loco. Presidente: I consiglieri comunali che sono presenti possono chiedere anche loro. N. 34 - Esame osservazioni al PUC e approvazione definitiva Presidente: Passiamo al primo punto dell’o.d.g.: “Esame e osservazione al PUC. Approvazione definitiva”. Prego Assessore Serra. Assessore Giovanni Antonio Serra: Andiamo in ordine, come le abbiamo presentate. La prima richiesta è Marongiu Giovanna che chiede di portare in zona B l’estensione della zona B a tutto il comparto del CRU, stiamo parlando del CRU in via Costa ’e Lottene. Lei chiede, avendo anche una parte in zona C e una parte in CR1, di portare tutta la zona CR1 in zona B. Questa è la richiesta di Marongiu Giovanna. Presidente: Interventi? Prego Consigliere Mura. Consigliere Giovanni Mura: Innanzitutto dovrei fare una lamentela. Perché questa lamentela? Perché, sì giustamente è stata riprodotta l’osservazione con le cartine del PUC in vigore e del PUC variante, però, così come sono state presentate, non dicono niente, perché sarebbe stato più corretto che fosse cerchiata o colorata la zona interessata. Se io prendo adesso questa osservazione qua, io invito a capire qual è perché qua c’è una zona CR2 che è a destra di Costa ’e Lottene e un CR1 che confina invece con la strada che dà a via Carta Mantiglia. Io dovrei pensare che sia CR1, però a quel che so io non credo che sia questo CR1 confina con la via Carta Mantiglia, quindi dovrebbe essere CR2, ma qua è riportato come CR1. Io, quello che chiedo e vi invito è di metterci in condizione di comprendere in modo facilmente quello che ci viene chiesto. Assessore Giovanni Antonio Serra: Più che altro la richiesta è sbagliata da parte del richiedente, perché ha chiesto, è dove lei ha indicato che: “il mio terreno è identificato in zona C e in parte in zona CR1”; però a essere onesto io adesso ho detto (siccome tutti siamo di Ossi), che stiamo parlando della zona CR2 o CR1, anche io erroneamente non l’ho letto raffigurato qua, ma che abbiamo parlato della zona di Costa ’e Lottene, quindi non può essere tutta dall’altra parte dove abitano i Pes, per essere proprio specifico. In buona sostanza ha sbagliato il richiedente che ha messo CR1 e non CR2, però siccome noi siamo tutti di Ossi, indicando dove è non può esserci quest’errore di via Carta Mantiglia e via Costa ’e Lottene. Via Costa ’e Lottene sappiamo che è a destra, via Carta Mantiglia è a sinistra andando verso Muros, quindi dico di nuovo via Costa ’e Lottene dove abitano i Pes che sono sul fronte strada che è CR2. Consigliere Giovanni Mura: Pure se sono CR2, vabbè, al di là di questo, siamo tutti di Ossi e ha ragione, però voi siete più di Ossi di noi perché avete, perlomeno forse le conoscete meglio di me le proprietà. Assessore Giovanni Antonio Serra: Non si può sbagliare Giovà, chiedo scusa, però CR è una zona di risanamento. In via Costa ’e Lottene c’è solo una richiesta di tutto quel comparto. Consigliere Giovanni Mura: Si ho capito, però è segnata male, quindi sarebbe stato più giusto che insieme alle mappe fossero state indicate con colore diverso, con un sistema ?? più preciso la zona specificata, così ci rendiamo conto di quello che stiamo andando a votare. Io penso che sarebbe stato più utile che ci fosse stata la presenza dell’ingegnere redatore del PUC perché alcune cose, alcuni dubbi avremmo potuto anche chiederli a lui. Io adesso, se non ricordo male, nelle norme tecniche di applicazione del PUC, risulta che le zone CR1 e 2 devono essere lottizzate alla pari delle zone C. Quindi chiedere il passaggio in B è legittimo? Presidente: Ogni cittadino può fare domanda ma è il Consiglio che approva o no. Consigliere Giovanni Mura: Sì ma io sto chiedendo, siccome come Consigliere mi chiedo: “se io approvo sto facendo una cosa legittima?” Ecco perché avrei voluto di più la presenza dell’Ingegnere che è persona qualificata per dare delle risposte, perché se le norme tecniche di attuazione, per quel che mi ricordo io, mi dicono che quella zona deve seguire le procedure della zona C e la zona C per essere normalizzata deve essere lottizzata, quindi mi chiedo può passare così per alzata di mano infrangendo un... Quindi io questo mi chiedo. Presidente: Ringraziamo il Consigliere Mura. Io presumo, come il Consigliere Mura ha giustamente espresso in questo momento, che la normativa dice che la CR1 deve seguire la prassi della C, quella è la prassi. Dunque quella domanda se verrà messa in votazione probabilmente verrà votata contro, perché la norma non prevede che possa passare in B. Dunque la norma esiste, non abbiamo bisogno del tecnico a dircelo. Possiamo dire al Consigliere Mura che esiste la norma. Consigliere Giovanni Mura: Non lo so se sia legittimo questo, perché noi per... Presidente: Il Consiglio è sovrano. Consigliere Giovanni Mura: No, non è sovrano. Il Consiglio è subordinato alle leggi. Il Consiglio non può andare contro una legge. Quindi non è sovrano. Il Consiglio si muove all’interno delle leggi. Questo io mi chiedo. Sindaco: Il PUC è una coopianificazione. Quindi noi adesso, oggi, dobbiamo esaminare 14 ricorsi; a ognuno di questi ricorsi dobbiamo dire se lo accogliamo o se lo respingiamo, dopodiché in una prossima seduta, quando preparano la tavola definitiva, approviamo definitivamente il PUC, lo inviamo alla Regione e la Regione ha 90 giorni di tempo per dire se noi abbiamo o no rispettato la legge; se abbiamo fatto o no le cose giuste; se ci sono degli errori, può anche succedere. Quindi non è che oggi finisce il mondo. Noi oggi esaminiamo delle osservazioni, approviamo il PUC, lo mandiamo alla Regione. La Regione sicuramente, perché io non ho mai visto un PUC mandato alla Regione che torna indietro intatto. Non esiste nella storia. Vi sfido a trovarmi un PUC così. Sicuramente la Regione ce lo rimanderà indietro e ci scriverà una lettera dicendo: “questo non va bene, questo non va bene, questo non va bene”, e in quella sede lì andiamo a discutere. Però oggi non è che dobbiamo fare un dibattito sull’universo mondo; dobbiamo discutere queste quattordici osservazioni, e a ognuna di queste scriverci se la accogliamo o se non la accogliamo. Questo è che dobbiamo fare stamattina. Presidente: Ringraziamo il Sindaco. Interventi? Prego Consigliere Fadda. Consigliere Gavino Fadda: Per esprimere quello che è il parere della maggioranza, relativamente a questa osservazione al PUC proposta dalla Signora Marongiu, vista appunto la domanda e il parere dei tecnici che c’è stato a suo tempo fornito; e poi anche la proposta della domanda un po’... diciamo non rispettosa di quelle, cosìanche come affermava il Consigliere Mura, di quella che è la normativa relativa al passaggio di zone, diamo un parere negativo praticamente a queste osservazioni e quindi come all’atto della votazione respingiamo l’osservazione. Presidente: Ringraziamo il Consigliere Fadda. Altri interventi? Se non ci sono interventi metto in votazione la prima osservazione: “Osservazione n. 1 del 4.8.2001 protocollo 7061 a nome Marongiu Giovanna. Chiede che la zona B venga estesa a tutto il comparto CR1”. Chi è favorevole ad accogliere la domanda? Chi è contrario? Chi si astiene? Pertanto la proposta della signora Marongiu Giovanna viene respinta. Prego Assessore. Assessore Giovanni Antonio Serra: La seconda richiesta è del Signor Donaera Mario. Stiamo parlando di quell’appezzamento di terreno che è sito a fianco al vecchio campo di calcio che adesso è Piazza Sardegna, per andare al nuovo Walter Frau (che si scende da Santa Vittoria per andare al Walter Frau e che è dietro proprio al vecchio campo di calcio, dietro la Piazza Sardegna), che chiede che il suo terreno passi da zona C1 a zona B. Presidente: Interventi? Prego Consigliere Cassano. Consigliere Gavino Raimondo Cassano: Brevissimamente, ma non per... Io voglio giustamente ricordare (poi chiedo scusa se non lo fatto prima questo ma lo dirò in un secondo momento), cioè diciamo che in questa zona è da anni che se ne parla, cioè nel senso che a torto o a ragione sono stati più di una volta penalizzati; però ho visto che nella variante che noi a suo tempo abbiamo discusso, mi pare che una parte viene recuperata in quella zona, nel senso che addirittura mi pare di ricordare se non vado errato, come zona parlo io, poi gli eredi non riesco a distinguerli chi sono e quanti sono, però voglio dire, come zona una parte l’abbiamo anche inserita come zona B, poi l’altra rimaneva zona C. Questa adesso, insomma, adesso quantificarla non è possibile. Diciamo quello che conta è cercare di venirgli incontro il più possibile, ma se non vado errato mi pare che gli abbiamo già fatto un qualcosa... Assessore Giovanni Antonio Serra: Diciamo che è successo questo: una parte laterale, presumo che sia la sorella, si è concordato con delle cessioni da parte loro al Comune e una parte è stata messa... Il Signor Donaera è stato chiamato per vedere la situazione, già da tempo, e come risposta li ha mandati a quel paese. Finché è stato richiamato ancora per vedere se aveva nessun interesse in quel terreno lì e lui ha ribadito che non aveva nessun interesse, di non chiamarlo più. Queste sono le sue risposte. Dopodiché, una volta che si è definito tutto è arrivata questa lettera qua. Questo è per capire. Non aveva nessun interesse perché c’era tutto l’interesse da parte dell’amministrazione di vedere come hanno chiesto gli altri che si è ascoltato, non è che non si ascolti, si è ascoltato. Ma è stato da parte sua proprio la rinuncia; addirittura al tecnico che l’ha chiamato gli ha risposto anche... Presidente: Ringraziamo l’Assessore. Altri interventi? Prego Consigliere Fadda. Consigliere Gavino Fadda: Sempre per la dichiarazione di voto da parte della maggioranza, relativamente a questa osservazione. Così come ha già premesso l’Assessore Serra, viste quelle che sono state le determinazioni prese e anche i contatti che si sono avuti con gli interessati, diamo parere negativo a questa osservazione, quindi siamo determinati a respingerla. Presidente: Ringraziamo il Consigliere Fadda. Mettiamo in votazione il punto 2: “Osservazione n. 2 del 18/2011, protocollo 7236 Mario Donaera chiede che il suo terreno passi dalla zona C1 a zona B”. Chi è d’accordo? Chi è contrario? Chi si astiene? Quattro astenuti. La terza richiesta, prego Assessore. Assessore Giovanni Antonio Serra: Quindi la terza richiesta è del signor Deriu Giovanni che chiede che gli venga passato il loro terreno da zona E a zona G. Stiamo parlando del terreno sulla strada che confina tra la strada per scala di Giocca e l’altra strada che passa ?? il tuo terreno. Quindi, questo è lui sta chiedendo, ha presentato anche una documentazione illustrativa, per quanto riguarda eventuali metri cubi e di un intervento che vorrebbe fare. Questa è la richiesta di Deriu e Loriga Gavino. Sindaco: Lo possiamo anche dire: si vuole fare una casa di riposo per anziani. Assessore Giovanni Antonio Serra: E quindi ha fatto tutta una descrizione nella richiesta, di tutta la volumetria utilizzabile, ha fatto un business plan, in poche parole. Questo forse è l’unico che ha fatto un qualcosa ... Presidente: Ringraziamo l’Assessore. Interventi? Consigliere Gavino Fadda: Sempre a nome della maggioranza per esplicare quella che è la determinazione del gruppo, relativamente a questa osservazione, constate quelle che sono state l’osservazione che è stata documentata dall’allegato progetto della realizzazione di un intervento che appunto potrebbe andare a sussistere in una eventuale zona G e quindi lo specifico una casa per anziani, solo che ci siamo determinati ad accogliere questa osservazione, considerato che in realtà potrebbe questa iniziativa portare una eventuale, qualora realizzata, una eventuale anche possibilità di sviluppo, sia nella realizzazione che anche poi nel futuro per l’eventuale gestione di questa struttura, qualora venisse realizzata. Presidente: Ringraziamo il Consigliere Fadda. Mettiamo in votazione la richiesta n. 3 dell’11.8.2011, protocollo 7298 Deriu Giovanni che chiede che il terreno passi da zona A a zona G9. Chi è favorevole? Unanimità. Quarta osservazione. Prego Assessore Serra. Assessore Giovanni Antonio Serra: Questa osservazione è del signor Sanna Mario. Si sta chiedendo il passaggio da una zona S a una zona B, anche se lui dichiara di essere una zona E. Quindi stiamo parlando della zona a fianco al campo sportivo dove dovrebbero nascere i parcheggi del campo sportivo. Sulla cartina, proprio dall’ingresso del campo sportivo, quel pezzo davanti. È un pezzo e lui chiede che gli venga passato in zona B. Presidente: Ringraziamo l’Assessore. Interventi? Prego Consigliere Mura. Consigliere Giovanni Mura: Io in linea di principio sarei anche favorevole a farlo passare in area fabbricabile, solo che non ritengo che possa passare in zona B perché non è edificata, se non è edificata non può passare in zona B. Sarei favorevole ma lui non ha fatto la domanda per la zona C, quindi... Presidente: Ringraziamo il Consigliere Mura. Altri interventi? Prego Consigliere Fadda. Consigliere Gavino Fadda: Sempre per quanto riguarda il gruppo di maggioranza, per affermare che dopo appunto i consulti con i tecnici e quelli che sono stati appunto i loro pareri, considerata quella che è la situazione ideale dei luoghi e quelle che sono le condizioni attuali, siamo determinati a respingere questa richiesta del Signor Sanna. Presidente: Ringraziamo il Consigliere Fadda. Mettiamo in votazione la richiesta numero quattro del 12.8.2011, protocollo 7320 – Sanna Mario. Brevissima discussione a più voci senza microfono. Presidente: Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Quattro astenuti. Osservazione n. cinque: prego Assessore. Assessore Giovanni Antonio Serra: Signor Simula Pietro: chiede che la variante al PUC venga considerata, cioè stiamo parlando di quel terreno di Santa Vittoria dove c’era il discorso della richiesta... in pratica è sotto la Chiesa di Santa Vittoria che si era in prima cosa si era fatta zona C, si era aggiunto un pezzo di zona C. Adesso il Signor Simula chiede che venga annullata quella zona C, totalmente. Abbiamo capito il pezzo? Se noi andiamo a verificare Santa Vittoria zona C, se debbo usare il discorso una richiesta del Consigliere Mura, così capiamo qual era l’origine, cioè quel terreno signor Simula chiede che venga annullato anche quello che prima.... che venga annullato tutto il comparto di zona C, sia quello che avevamo inserito nelle richieste che quello vecchie. Presidente: Ringraziamo l’Assessore. Interventi? Prego Assessore Canu Nando. Assessore Nando Canu: Siccome io ho analizzato questa pratica qua e ho visto che ci sono un sacco di eredi che molto probabilmente, anzi quasi sicuramente, sono legati in un certo senso, come dire, alla mia parentela, per quanto riguarda questa pratica io preferirei non partecipare a questa votazione. Presidente: Ringraziamo l’Assessore Canu Nando. Altri interventi? Prego Consigliere Mura. Consigliere Giovanni Mura: Anche io sono interessato all’osservazione e quindi vado via. Presidente: Ringraziamo il Consigliere Mura. Interventi? Prego Consigliere Fadda. Consigliere Gavino Fadda: Sempre a nome della maggioranza, per quanto riguarda questa osservazione che nasce da una deduzione che era stata fatta in un primo momento alle osservazioni al PUC, perché c’era stata appunto la richiesta da parte del Signor Mura che chiedeva l’ampliamento di una zona C già esistente, che si estendesse appunto a dei terreni di cui lui, in qualche modo è comproprietario. Successivamente a quella prima approvazione è intervenuta questa successiva osservazione da parte del Signor Simula, che anch’esso essendo comproprietario, in qualche modo coerede di questi fondi, chiede appunto la retrocessione praticamente di questi fondi che sussistono e che erano stati appunto inseriti in zona C, ritornassero agro. Diciamo che questa osservazione può essere parzialmente accolta, in quanto ci siamo determinati a lasciare invariato quanto già esistente nel piano urbanistico in vigore e delimitare praticamente a lasciare le cose così come stanno, relativamente a quelle parti che ricadono tuttora, anche secondo il vecchio PUC, in agro. Quindi diciamo che questa osservazione la andremo ad approvare in questi termini. Fermo restando quanto già rimane nel vecchio PUC, quindi nel PUC adottato nel 2005 invariato, quindi la vecchia parte di zona C, rimanendo tale viene praticamente mantenuta in zona E quella zona che è appuntoall’osservazione al modificando piano, appunto chiedeva venisse portata in zona C. È questa appunto la determinazione che si è voluta prendere in merito a questa osservazione, considerato che forse c’è anche una situazione un po’ ingarbugliata relativamente alla situazione ereditaria di questi fondi. Presidente: Ringraziamo il Consigliere Fadda. Prego Consigliere Cassano. Consigliere Gavino Raimondo Cassano: Brevissimamente per capire perché noi vediamo che qui c’è una richiesta (una osservazione), alla variante a suo tempo approvata, dove chiede che venga riportato in zona E il precedente provvedimento adottato. Ho sentito adesso l’intervento del Consigliere Fadda, era complessivo l’intervento. Noi a suo tempo abbiamo modificato praticamente l’esistente e abbiamo inserito... per capire.... Assessore Giovanni Antonio Serra: In buona sostanza, alla richiesta iniziale del Signor Mura è stata aggiunta quella richiesta che era una parte, era in agro, la zona C esisteva per una parte. È stato inserito un altro pezzo. Adesso la risposta del Consigliere Fadda in buona sostanza è che quella richiesta che è fatta dal Consigliere Mura a suo tempo viene annullato, cioè rimane tutto come era prima. Quello che era zona C prima rimane zona C; quello che era stato inserito come zona C per la richiesta, viene annullata. Consigliere Gavino Raimondo Cassano: Che rimanga allo stato preesistente, in poche parole. Però, successivamente, io lo dico per coscienza, nel senso che solitamente, ve lo dico, viene male tornare indietro quando si è in presenza di un provvedimento già adottato. Tra l’altro, ci mette a noi soprattutto in seria difficoltà (lo dico per coscienza), sempre relativamente per quanto riguarda anche un Consigliere comunale, ma non perché è Consigliere comunale, perché è un esponente che ha partecipato (poi a torto o a ragione, adesso non lo voglio difendere, e non lo voglio allo stesso tempo accusare di niente), nel senso che ha contribuito e partecipato (a suo tempo), alla votazione della variante nostra, generale, di quella che noi abbiamo adottato a suo tempo. Quindi adesso noi dovremo rivedere solo la sua parte, sembrerebbe quasi che noi lo stiamo... Cioè mettetevi anche nei panni nostri, lo stiamo... poi mio Dio io non sono perché si costruisca a ridosso della Chiesa Santa Vittoria, o della Chiesa San Bartolomeo, o della Chiesa Santa Croce. Io sono per rispettare però a volte anche le decisioni prese... forse abbiamo sbagliato, forse abbiamo avuto troppa fretta, non lo so, non l’abbiamo approfondita meglio la cosa a suo tempo, però onestamente almeno questa riflessione a voce alta noi la dobbiamo fare perché è giusto farla. Anche perché però poi, successivamente, a sostegno di questa mia considerazione è che (o riflessione chiamiamola così) è che c’è una richiesta a firma, perché successivamente poi noi dobbiamo anche esaminare una osservazione a firma di Solinas Antonio Maria e più, se non vado errato, dove dice il contrario di quello che noi dovremo sostenere adesso in questa osservazione, nel senso che dice il contrario di quello che afferma l’altro ricorrente (chiamiamolo così) o l’altra osservazione. Allora io capisco che c’è una specie di, com’è che si dice, di controversia, chiamiamola bonaria anche, perché ... non è così? Allora ho capito male, quella di Solinas, io siccome non ce le ho in mano le osservazioni, mi pare che chiede di tornare indietro. Non di Solinas Antonio Maria, non confondiamo Solinas Antonio Maria piccolo. No. Solinas Antonio Maria ce n’è un’altra di osservazione. Allora ho visto male io? Si che c’è. Una che chiede di lasciare le cose com’erano c’è? A firma di chi è quella? Assessore Giovanni Antonio Serra: Tonino Solinas. Consigliere Gavino Raimondo Cassano: Quindi appo rajone deo. Anche lui si chiama Solinas Antonio Maria. Ma lui chiede di lasciare le cose? Sembrerebbe quasi che ci sia una specie di lotta tra “poveri”, non è che sia povero, ma non è questo il ragionamento. È che comunque c’è una specie di diverbio bonario, perché addirittura rinunciare alla zona C, egoisticamente parlando, rinunciare alla zona per lasciarla a disposizione addirittura al demanio, a disposizione del Comune non sono tutti che lo fanno, quindi bisogna anche ammirare questa loro buona volontà. Però a noi ci mette in crisi, ve lo dico sinceramente, non perché... nella vita tutto si può modificare, però... Cioè non so cosa dire. Adesso noi mentre continuiamo nei lavori valutiamo. Presidente: Ringraziamo il Consigliere Cassano. Prego Signor Sindaco. Sindaco: Il ricorso in effetti, il punto 5 che è molto simile poi al punto n. 9 e al punto n. 10, allora in effetti questo ricorso, questi 3 interventi sono in una zona omogenea. I ricorsi, dico la verità, sono fatti bene, cioè nel senso che il ricorrente ha indicato delle motivazioni molto plausibili, perché ci hanno fatto notare che tutta quell’area lì è al di sotto del livello della fogna, quindi un domani, andando a lottizzarla ci sarebbero dei costi notevoli per chi lottizza e questo sappiamo bene che noi a Ossi abbiamo delle zone che non sono mai decollate per quello. Penso al prolungamento di via Bologna dove a parità di costo, chi è che compra un lotto pagandolo magari il 50% in più perché costa così, perché lì va fatta la stazione di pompaggio che poi comunque è sempre a carico. Ci hanno fatto notare che dal punto di vista paesaggistico e su questa cosa la Regione sappiamo che è molto attenta; la presenza di una chiesa del 1600 ha comunque un raggio di pertinenza notevole e quindi ci sarebbero state delle difficoltà per questo tipo. Poi quando siamo andati a vedere il dato catastale, la particella 226 ha 23 proprietari e la particella 517 ha 20 proprietari, quindi lì per lottizzare bisogna mettere d’accordo 43 persone. Quando però poi andiamo a vedere i proprietari, il primo dell’elenco è nato nel 1916, quindi molto presumibilmente, io non so, magari ha 95 anni adesso io non lo conosco di persona, però dico, se dovesse essere morto, probabilmente non c’è nemmeno una successione. Quindi probabilmente se aveva 5 figli, da 43, secondo come aggiorniamo i dati catastali arriviamo a 50. Quindi non è lottizzabile questo terreno qua o comunque abbiamo visto che a Ossi non si riesce a lottizzare quando sono 4 o 5 i lottizzanti, figuratevi quando sono 43 perché ci vuole la firma di tutti dopo. Poi c’è un problema, come dire, anche di consapevolezza, questo vabbé ogni cittadino fa lui le sue valutazioni, però io mi ricordo benissimo che nel 1995, quando sono stato eletto per la prima volta Consigliere e il Sindaco Serra aveva paventato l’ipotesi di ridurre le zone C del PUC, io mi ricordo che nell’aula consiliare in via Marconi erano arrivate una quarantina di persone di Su Padru, inferocite, che avevano detto al Consiglio: “Assolutamente contrarie”. Quindi noi avevamo fatto cadere questa proposta. Tutte quelle persone io le ho riviste alla chetichella, nel corso degli anni, e ce n’è anche adesso, che ci hanno chiesto di ritornare in agro, perché la zona C oggi non è come in epoca pre-Ici, quando non esisteva l’Ici che uno aveva la zona C, non è che ce l’ha sulle spalle. È lì ed è tranquillo. Quando invece oggi c’è una zona C, una zona G, tutte queste varianti che stiamo facendo è tutto a pagare; cioè chi ha chiesto poco fa ad esempio di fare una casa di riposo per anziani, quello come noi approviamo il PUC gli mandiamo l’Ici a pagare. Se sta 10 anni così e casa per anziani non ne fa, per 10 anni paga l’Ici. Quindi la gente quando ha capito questo, perché nel ’95 ancora, l’Ici è una legge del ’93, quindi molti non avevano ancora connesso. Tra l’altro, facendo una verifica all’Ufficio dei Tributi, molti di questi sono evasori totali. Quindi già per quel piccolo pezzo di zona C che c’è, noi dovremmo mandare gli avvisi di accertamento con le multe, perché non hanno pagato l’Ici su quel terreno che è zona C dal ’97. Quindi secondo me noi, non è valutato bene, io il ricorso lo ritengo fondato. Noi in linea di massima cerchiamo sempre di andare incontro al cittadino, però in questo, caso secondo, me è un abbaglio che stanno prendendo. Quindi, il motivo della maggioranza, come ha detto il capogruppo, era quello lì. Presidente: Ringraziamo il Sindaco. Mettiamo in votazione la quinta osservazione del 6.9.2011, protocollo 7335, Pietro Simula, chiede che la variante al PUC che il fondo di cui sopra venga riportato zona E. Accolta parzialmente rimane invariato il PUC com’era. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Osservazione n. 6, prego Assessore. Assessore Giovanni Antonio Serra: Del signor Mudadu Mario. Chiede che il terreno le venga passato da C2 in zona B2. Era già un’osservazione fatta già nel primo coso, che nella via Carta Mantiglia, in pratica dove si sta facendo quel locale supermercato, una fetta a fianco per individuare. Sono 240 metri quadri, per individuare la richiesta che c’è da C2 in B2. Questa è la richiesta del signor Mudadu Mario. Presidente: Ringraziamo l’Assessore Serra. Interventi? Prego Consigliere Fadda. Consigliere Gavino Fadda: Anche in questo caso, per rappresentare quelle che sono le determinazioni della maggioranza, diciamo che in questo caso avendo anche analizzato con i tecnici quella che appunto era la richiestadel signor Mudadu, abbiamo praticamente respinto questa osservazione, considerato appunto che questo fondo si trova già (se non erro), in una zona C e pertanto ha necessità praticamente di quelle urbanizzazioni necessarie ??? e quindi portarla in zona B non è appunto un passaggio in questo caso possibile. Presidente: Ringraziamo il Consigliere Fadda. Interventi? Non ci sono interventi. Mettiamo in votazione l’osservazione n. 6 dell’8.9.2011, protocollo 7802 Mudadu Mario, chiede che il terreno che corrisponde al foglio 9 mappale 980 di 240 metri quadri, venga classificato in zona B2 anziché C2. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Osservazione n. 7. Prego Assessore. Assessore Giovanni Antonio Serra: Il Signor Sanna Giovanni chiede che gli venga eliminato il secondo perimetro di tutela in zona H e che rimanga solo il primo. Nella cartina che si ha, c’erano due cerchi di tutela in zona H, ma siccome se si vanno a vedere le tutele sono a un cerchio, questa qua era enorme che evincono in pratica tutto il terreno. Quindi lui sta chiedendo di togliere il cerchio più grande rimanendo il cerchio centrale per un sito archeologico che esiste sopra la fontana di Pettu ’e Murtas. Se avete visto la cartina sono segnati due cerchi, uno che è quasi a goccia, quello grande; l’altro centrale che è tondo; cioè vuole eliminare quel vincolo in zona H quello a goccia grande. Sindaco: C’è una cosa da aggiungere importante. Il signor Sanna, ha chiesto un sovralluogo alla Soprintendenza e la Soprintendenza ci ha scritto il 18 maggio 2011 prot. 5807 e ci dice: “Località Pettu ’e Murtas, chiarimenti per i terreni ubicati nel foglio 16 relativamente a vincoli archeologici”. In riferimento alla nota questa Soprintendenza esaminato l’archivio ed eseguito il necessario sopralluogo (quindi sono andati sul posto), comunica che al foglio 16 nei mappali 9-10-11 della superficie di metri quadri 13.337 non sussistono vincoli archeologici, né sono stati individuati al momento emergenti dal terreno resti o materiali di pertinenza archeologica. Ovviamente poi dice che nel caso lì vengano fatti dei lavori, è possibile il rinvenimento di resti relativi al monumento e che se si devono effettuare opere che comportino mutazioni alla morfologia dei terreni, si dovranno comunicare alla Soprintendenza. Quindi il vincolo totale la Soprintendenza dice che non ha senso. Potrebbe esserci qualcosa, però nel momento in cui si andrà a modificare il terreno, dovrà essere comunicato alla Soprintendenza, quindi il nostro Ufficio Tecnico deve tenerlo a memoria, se viene presentato un progetto in quel terreno, va comunicato alla Soprintendenza che farà... perché il vincolo attuale esistente è totale, cioè non si può muovere manco nulla. Presidente: Ringraziamo il Sindaco e l’Assessore. Interventi? Prego Consigliere Fadda. Consigliere Gavino Fadda: Anche in questo caso, sempre per esprimere quello che è il parere della maggioranza in merito a questa osservazione. Considerato appunto che nel terreno di proprietà del signor Sanna sussistevano questi vincoli, uno appunto già previsto dalla Soprintendenza, che è quello che poi rimane, che poi si trova in un terreno adiacente e poi invece questo che noi stiamo andando ad eliminare che appunto era stato già determinato con una precedente determinazione del Consiglio comunale; viste le osservazioni che appunto sono state fatte dalla Soprintendenza con la relazione allegata e il sopralluogo e quanto appunto condizionato dalla stessa Soprintendenza, ci siamo determinati ad accogliere questa osservazione presentata dal signor Sanna. Presidente: Ringraziamo il Consigliere Fadda. Mettiamo in votazione: osservazione n. 7 del 9.9.2011 protocollo 7843 Sanna Giovanni. Chiede che venga eliminato il secondo perimetro di tutela in zona H e chiede che rimanga solo il primo. Chi è favorevole? All’unanimità. Ottava osservazione. Prego Assessore Assessore Giovanni Antonio Serra: L’ottava osservazione è fatta dai componenti... Sindaco: Se vuole la illustro io. Abbiamo inserito delle osservazioni che sono in parte politiche, ma in parte sono anche tecniche. La prima osservazione riguarda l’Italcementi ed è quello che stavamo dicendo prima, cioè il nostro obiettivo è quello a noi più che sistemare quella grande area che c’è a Su Padru del cementificio, tanto dal punto di vista ambientale non è che si può fare tanto, perché lì proprio è roccia calcarea, andrebbero messi... dubito che sia facilmente ripristinabile. Viceversa se in quella zona lì viene fatto un parco fotovoltaico, noi potremmo avere praticamente un tavolato già pronto, dove andrebbero messe le intelaiature in alluminio, tutti i pannelli solari, una centrale di smistamento della corrente elettrica e si potrebbe creare veramente una zona che riceve dei finanziamenti dal gestore della rete nazionale, cioè degli incentivi: è vicino al paese, si potrebbe creare qualche posto di lavoro e darebbe un servizio anche alla collettività. Questo è un progetto che lo può realizzare la Italcementi, tra l’altro la Regione ha detto che sono prioritarie... le zone compromesse hanno la precedenza, quindi ovviamente lì non è che andiamo a mettere una pala eolica perché lì sarebbe uno scempio. Però un parco fotovoltaico secondo me risponde. Ripeto, inizialmente a una prima valutazione, pensavamo che nel PUC andasse scritto proprio “Parco fotovoltaico”. Invece i tecnici poi approfondendo la materia hanno detto che è zona D1, come è classificata adesso è già idoneo per questo scopo qua. Quindi, questo primo punto potrebbe anche essere saltato. Il punto 2 prevede la strada per Monte Dolis. Molti ci hanno chiesto perché diavolo c’è questo marciapiede centrale. In realtà quel marciapiede centrale è obbligatorio perché il PUC approvato a suo tempo, prevede che le strade di circonvallazione abbiano due corsie di quattro metri e mezzo, con al centro un marciapiede di un metro e cinquanta; allegato al PUC c’è una planimetria per cui quando è stato dato incarico all’ingegnere di progettare la strada per Monte Dolis, l’ingegnere è stato obbligato a fare quel marciapiede centrale perché previsto nel PUC. Siccome all’epoca forse non c’era tempo per fare una variante al PUC e aspettare per fare la progettazione, però adesso i tempi sono maturi, stiamo modificando le norme tecniche di attuazione all’articolo 13, allegato A, tipo A e proponiamo che le strade di circonvallazione non abbiano il marciapiede centrale. Addirittura nella prima stesura dovevano essere al centro anche i lampioni, noi i lampioni invece li abbiamo messi su un lato. Quindi stiamo proponendo di modificare questa classificazione e fare in modo che le strade di circonvallazione non abbiano il marciapiede centrale. Infatti se vi accorgete il primo tratto non ce l’ha, cioè dall’uscita del paese fino alla prima rotatoria, non c’è il marciapiede centrale; poi dalla prima rotatoria alla seconda rotatoria c’è il marciapiede al centro; poi dalla seconda rotatoria fino all’innesto con la strada di Monte Dolis non c’è. Poi Cimitero comunale. Questa è una svista degli uffici, perché attualmente il Cimitero non è segnato, cioè noi abbiamo fatto dei lavori di ampliamento, però se andate a guardare il PUC risulta ancora H2, invece va modificato in G3 ed è un errore questo puramente cartografico, perché in quel quadrato lì va indicato come area cimiteriale. La stessa cosa l’osservazione 4 Ecocentro comunale, bisogna modificarlo da S4 parcheggi a zona G, perché noi lì abbiamo il deposito del gas che non è un parcheggio, perché sopra non ci puoi parcheggiare. Anche questa è una segnalazione fatta dagli uffici. Poi stazione di pompaggio. Noi abbiamo una norma nel PUC, quando l’acquedotto era gestito dal Comune, il Comune aveva scritto che non voleva accollarsi l’onere di stazioni di pompaggio. Ovviamente quando è stato fatto il PUC, Abbanoa non esisteva e l’acquedotto era comunale, quindi l’osservazione nel vecchio PUC aveva un senso, perché giustamente se noi a Ossi abbiamo delle zone dove l’acqua arriva naturalmente, perché la collettività si deve accollare le stazioni di pompaggio. Una volta che esiste Abbanoa e che noi in Consiglio comunale, quando approviamo le lottizzazioni non vedremo più la rete idrica, perché l’ingegnere che progetta la lottizzazione deve andare da Abbanoa, portargli il progetto della rete idrica, Abbanoa deve mettergli un visto favorevole; poi ci porta la lottizzazione a noi in Comune, noi non entriamo più nel merito dei contatori, dei tubi, delle dimensioni, perché entra nel merito Abbanoa, mette il parere favorevole e in Consiglio ne prendiamo atto. Quindi questa norma qui delle stazioni di pompaggio non ha più senso perché corriamo il rischio di avere noi una norma nel nostro PUC che dice una cosa, e nel frattempo le leggi sono cambiate e questa cosa non ha più senso. Queste sono le cinque osservazioni che abbiamo fatto, a cui va aggiunta anche un’altra comunicazione che vi devo fare, perché qua lo stesso c’è un errore fatto negli uffici. Noi nel 2006 abbiamo stabilito che in agro si possono fare case attrezzi di 5 metri per 5. Questa norma qua però, per una svista non è stata inserita nel PUC, quindi noi oggi non è che dobbiamo deliberare di nuovo; vi stiamo informando che mandiamo avanti questa delibera del 2006 che per un errore non era andata avanti, cioè oggi per costruire in agro serve un ettaro e questo è matematico, quindi sotto l’ettaro non si può fare nulla. Il Consiglio comunale nel 2006 aveva previsto che, al di sotto di un ettaro si può fare una casa deposito attrezzi, massimo 5 metri per 5, che crediamo che sia una cosa ragionevole, perché uno può avere un piccolo oliveto, una piccola vigna e deve mettere la motozappa, quindi non è che il Consiglio autorizza a costruire case, ma autorizza a fare un deposito attrezzi massimo 5 metri per 5 e quindi stiamo portando avanti anche questa cosa qua. Presidente: Ringraziamo il Sindaco. Interventi? Prego Consigliere Cassano. Consigliere Gavino Raimondo Cassano: Parto dall’ultima proposta che ha fatto la maggioranza. Tanto vorremmo avere copia di questa delibera che io non ho, se è possibile averla e vediamo un po’ cosa rispondere eventualmente a chi eventualmente domani ci può fare qualche domanda. Io, non se l’abbia a male, neanche il Sindaco e neppure il Consigliere Fadda, io mi sarei aspettato che ad illustrare questa osservazione fosse sempre lo stesso Capogruppo, anche perché se si continua a lasciare tutto al Sindaco, lui continua a crescere e non deve più crescere perché è già cresciuto, e il Consigliere Fadda continua a rimanere nell’anonimato. Allora caro Capogruppo del Partito Democratico, ma perché dovete fare illustrare tutto a lui? Tu hai la possibilità, anche elementi, la capacità per farle queste cose, forse più di quanto ... perché domani sulla stampa, mi auguro che avvenga, solitamente avviene che il Sindaco ha comunicato, ha fatto. Invece non è il Sindaco è la maggioranza, quindi per voce del Capogruppo. Quindi io se non oggi, ma per il futuro è bene che questo si faccia, perché sinnò inoghe veramente, lui non si deve più ricandidare. Potresti candidarti tu, la Signora Cossu, ma lui ormai ha finito. Allora è bene che da ora in poi questo avvenga, caro Capogruppo. Però al di là di questa considerazione, io voglio dire subito una cosa, non solo abbiamo deliberato, prendo atto questo sì, non solo abbiamo deliberato allora, il Consiglio comunale ha deliberato di individuare quella zona per il fotovoltaico ex Italcementi, quindi non solo ha deliberato allora, ma non sta deliberando neppure oggi perché per voce del Sindaco, addirittura quella zona gli uffici mi hanno fatto notare che era inserita come zona D1 e che quindi non va neppure deliberata questa scelta. Quindi questo da far forza eventualmente la mia a sua volta precisazione che ebbi modo di fare attraverso la stampa, questo per inciso per chiarire. Fermo restando che noi siamo favorevoli a questo progetto fotovoltaico che domani andremo a realizzare, eventualmente, che ci voglia o non ci voglia la delibera di Consiglio comunale. L’altra considerazione è che su Monte Dolis, si è vero che la norma allora prevedeva la fretta a volte è cattiva consigliera, però è altrettanto vero che la fretta di fare, di realizzare ecc., anche perché subito dopo c’erano le elezioni, quindi si è fatto in fretta a fare questa specie di divisione del pane che poi non regge, questa strada in mezzo, questo piccolo marciapiede (chiamiamolo così), con un albero tutto mezzo secco (non so se ci sia albero, se ci sia una pianta), boh, non si capisce bene. Io invece proporrei di eliminare quel marciapiede, io anzi approfitto adesso e propongo di eliminare, se possibile già da oggi, quel marciapiede di Monte Dolis che è al centro ma non solo per quelli che verranno, quello è da eliminare, non solo per il futuro ma anche per il presente. Per ciò che riguarda invece l’altro aspetto che riguarda l’ecocentro, io ne approfitto per dire che c’era un impegno che entro 20 giorni, mi pare l’assessore Cau (si era impegnato, che entro una ventina di giorni diceva lui, però sai in politica i 20 giorni diventano 20 mesi), avremo dato corso all’apertura, al funzionamento, però ancora est gai e quindi aspettiamo la festa di tutti i santi per sentire dopo magari perché si decide di fare. Queste sono considerazioni e osservazioni tecniche che credo abbia più che la volontà politica quella tecnica, nel senso che sono degli aggiustamenti che vanno fatti. Mentre invece nutro dei dubbi sulla... l’ultima invece la riprendono in mano adesso, l’ultima osservazione che ha avuto modo di fare il Sindaco, relativamente al vano appoggio in agro, cioè quello famoso del 5x5, relativa a prima del 2006, perché poi successivamente occorre un ettaro per costruire in agro. Ecco perché mi servirebbe avere copia della delibera, per capire meglio, perché non vorrei che veramente noi andiamo a cozzare su quelli che sono gli strumenti previsti anche dal PPR, che a suo tempo la Giunta da voi sostenuta, quella prevista da Soru ha avuto modo di approvare, quindi è bene andarci con i piedi di piombo e con chiarezza su questo. Ecco perché, onestamente non ho il materiale e quindi vorrei averlo, se possibile. Sindaco: Stiamo cambiando le norme, ma questo è già votato dal Consiglio, non è che lo dobbiamo votare, questo è chiaro? Allora prevedeva zone E agricole, vabbè buona parte rimane invariata; comprendono quella parte del territorio non urbanizzate, a prevalente vocazione agricola, comprese le aree in cui sono edificate le residenze dei conduttori, gli edifici, le attrezzature, gli impianti connessi alla produzione e alla valorizzazione dei settori agropastorali. Destinazione d’uso: edifici residenziali, annessi agricoli, organizzazioni agrituristiche, impianti di interesse generale, che non possono essere localizzati in altre zone. Tipi di intervento: manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, demolizione e ricostruzione nuove costruzioni ed ampliamenti. Tipologie edilizie: indice di fabbricabilità fondiario 0,03 metri cubi per metro quadro per le residenze; 0,10 per i punti di ristoro; 1 per impianti; 0,20 per opere connesse. Poi prescrizioni particolari: bisogna stare a 4 metri dal confine, l’altezza massima 7 metri e 50. Noi in sostanza cosa abbiamo aggiunto? Per le superfici inferiori a metri quadri 10.000, quindi inferiori a un ettaro, è consentita la realizzazione di un unico deposito attrezzi della superficie coperta massima di metri quadri 25. Questa è la norma che abbiamo aggiunto. Quindi stiamo dicendo al di sotto dei 10.000 metri quadri si può realizzare un unico deposito attrezzi della superficie coperta massima di 25 mq., questo è quello che stiamo chiedendo, che mi sembra una cosa ragionevole. Questo è stato votato dal Consiglio comunale, va aggiunto al PUC, quello che stiamo facendo adesso. Un’altra cosa: io ho illustrato questo punto, il relatore del PUC è il Consigliere Fadda della maggioranza. Io sono intervenuto perché lui in questa osservazione è il primo firmatario, quindi era conflitto di interessi, solo per quello. Presidente: Interventi? Prego Consigliere Mura. Consigliere Giovanni Mura: Diciamo che questa è un’osservazione che però è un’osservazione per modo di dire, perché poi è una somma di tante osservazioni, quindi ognuno di noi può avere anche posizioni differenziate. A questo punto sarebbe il caso di votarle una ad una e discuterla prima del voto. Presidente: Ringraziamo il Consigliere Mura. Prego Consigliere Fadda. Consigliere Gavino Fadda: Io volevo capire riguardo il Cimitero se stiamo parlando solo ed esclusivamente dell’area che ha acquistato il Comune oppure anche dei terreni che sono vicini, il passaggio. Perché? Perché sennò questo potrebbe essere per me un legame di parentela. Stiamo parlando del nuovo terreno. Ma stiamo parlando dell’area che abbiamo espropriato oppure dei terreni che ci sono vicini, che sono rimasti? Il passaggio, questo è che vorrei capire. Sindaco: Se vogliamo, la cosa più saggia secondo me è mettere un ritaglio che coincida col muro perimetrale, perché in effetti l’area che noi abbiamo comprato è più grande; però facendola più grande, allontani il vincolo dei metri, lo porti più avanti. Quindi per essere meno penalizzante conviene ridurlo al minimo indispensabile. Il quadrato dove va costruito il nuovo Cimitero. Presidente: Prego Consigliere Fadda. Consigliere Gavino Fadda: Dopo l’intervento del Consigliere Cassano, in merito ai miei interventi in questa esposizione, diciamo che chi espone punto per punto è l’Assessore competente, poi, in questo caso anche gli altri gruppi consiliari della maggioranza sono firmatari di queste osservazioni. Pensavo fosse anche in questo caso il Consigliere Serra che poi si è fatto coadiuvare dal Sindaco nell’esposizione dell’osservazione presentata da diversi gruppi della maggioranza. Comunque, al di là di questo, diciamo che nell’insieme i gruppi della maggioranza sono determinati favorevolmente ad accogliere queste osservazioni, sia per quanto riguarda ormai quella che poi possiamo considerare superflua, quindi non so se è il caso di metterla in votazione la questione relativa ai terreni della Italcementi, considerato che ormai se ricadenti in zona comunque D1, possiamo mettere questa valutazione; poi se vogliamo dargli solo un valore politico la votiamo comunque, tanto poi solo per rafforzare quella che è una posizione che già esiste, una situazione che già esiste. Mentre invece per quanto riguarda appunto quella variante sulle strade, il Cimitero, l’ecocentro e la stazione di pompaggio, non so se è il caso che il Presidente esplichi ad una ad una queste posizioni, dopodiché il Consiglio si esprime per ogni voce che verrà elencata dal Presidente. Presidente: Ringraziamo il Consigliere Fadda. Mettiamo in votazione l’osservazione n. 8 del 12.9.2011 protocollo 7921, Consiglieri Pd su misto. L’osservazione stiamo votando, poi le votiamo punto per punto dopo. Le osservazioni sono 5 modifiche, le votiamo modifica per modifica. Consigliere Giovanni Mura: Sì, ma io voglio commentarla modifica per modifica. Presidente: Se voleva intervenire prima perché non è intervenuto Consigliere Mura? Nelle dichiarazioni di voto interviene. Consigliere Giovanni Mura: Allora intervengo nelle dichiarazioni di voto. Presidente: Mettiamo al primo punto Italcementi. Chi è favorevole? Consigliere Giovanni Mura: No, anche su quello voglio fare le dichiarazioni di voto. Presidente: Va bene, prego Consigliere Mura. Consigliere Giovanni Mura: Si, vabbè, non sarà da discutere però è sempre un fatto politico quello che avviene nel paese di rilevanza popolare. Anche perché io mi chiedo: questo fotovoltaico chi deve impiantarlo? Qua stiamo parlando di fotovoltaico ma qualcuno lo deve... perché all’inizio sembrerebbe il Comune, quindi sto chiedendo se c’è questa idea di ... stiamo parlando di fotovoltaico, qualcosa abbiamo. Perché c’è anche da dire una cosa: che beneficio ne ha il Comune o la popolazione, perché il fotovoltaico è un’energia pulita, però inquina paesaggisticamente il territorio. Noi quando vedremo tutti questi pannelli, di un’estensione enorme che confinano nell’abitato di Ossi e deturpano il paesaggio, penso che sia un discorso da portare avanti e affrontarlo in questi termini, perché può darsi che poi anche la popolazione non sia neanche d’accordo. Quindi che beneficio ne ha, cioè io come cittadino ossese posso anche dire che quella distesa di pannelli inquinano il territorio, inquinano visivamente il territorio. Per quale motivo dovrei accettare una cosa del genere e invece non optare per una soluzione di ripristino ambientale? Se c’è poi qualcuno che ne trarrà vantaggio economicamente, vorrei saperlo chi è, perché lo svantaggio lo otterremo tutti perché il territorio verrà deturpato paesaggisticamente dalla presenza di questi pannelli. Beneficerà solo qualcuno, solo uno a ?? degli altri e questo non è roba da poco. Se lo fa il Comune possiamo anche dire: sono somme che vanno al bilancio comunale; oppure si possono detrarre una quota dal pagamento dell’energia elettrica degli abitanti, averne un beneficio. Ma se non avremo nessun beneficio, per quale motivo noi ossesi dovremo andare incontro alla deturpazione di quella fetta di paesaggio che invece può essere benissimo risanata e trovarci magari un bel giardino al suo posto? Questo penso che dovremmo tenerne anche conto e da questa proposta qua ancora non ho ottenuto una risposta esaustiva. Presidente: E il suo voto com’è? Me lo deve dichiarare Consigliere. Consigliere Giovanni Mura: Il mio voto è ... siccome mi è stato detto che non veniva votata, c’è poco da votare. Presidente: Diciamo che è zona D attualmente, in zona D può nascere tutto quello che vuole, anche un PIP può nascere. L’amministrazione che seguirà, il Sindaco, o il nuovo Sindaco o Pasquale se fra due anni buscherà soldi deciderà cosa fare. Magari non si farà il fotovoltaico, si farà una grande pineta, non lo sappiamo. Quello non possiamo dirlo noi oggi, come facciamo a dirlo. Consigliere Giovanni Mura: Stiamo parlando del fotovoltaico, quindi in linea di principio io sono.... Presidente: Quella è un’idea. Oggi è di moda il fotovoltaico, mettiamo il fotovoltaico; tutte le regioni d’Italia stanno facendo il fotovoltaico, Ossi è contraria all’eolico, al fotovoltaico, tutto contrario. Consigliere Giovanni Mura: Noi non abbiamo nessun beneficio, né come Comune né come popolazione, è quello il problema. Presidente: Ringraziamo il Consigliere Mura. Va bene. Assessore Francesco Pinna: Io voglio fare una considerazione, con forza. No, è giusto un chiarimento per il collega Mura. Il Sindaco nella precisazione del fatto di vincolare la zona dell’Italcementi, l’ha detto con una parola sola. I finanziamenti sono accessibili, in particolare nelle zone industriali compromesse, quella è una zona industriale compromessa, dice il finanziamento. Io mi auguro che oggi stiamo progettando con la nostra buona volontà un possibile futuro di un parco fotovoltaico e io mi auguro che si attui ma perché ce ne sono veramente tanti benefici e la persona che lo attui sia il Comune perché il beneficio sarà tutto per i nostri concittadini, perché da lì noi ci dimenticheremo anche di pagare puntualmente migliaia di euro per l’impianto di illuminazione pubblica. Da lì noi ci pagheremo senz’altro la bolletta dell’illuminazione pubblica perché è una zona estesa, soleggiata, proprio una zona ideale. E poi naturalmente non è detto che quando tu farai il parco fotovoltaico, tutto attorno non lo puoi alberare, anzi, sarebbe l’ideale. Quello vuol dire recuperare delle zone compromesse, e quella è veramente una bruttezza per il nostro paese. Io mi auguro con tutto il cuore di riuscire a realizzarlo un parco fotovoltaico. Presidente: Ringraziamo l’Assessore Pinna. Prego Signor Sindaco. Sindaco: Le possibilità di realizzare un parco fotovoltaico sono tre: la prima quella più naturale è che siccome la Italcementi è obbligata a fare il ripristino ambientale, sia l’Italcementi stessa a proporre alla Regione, anziché mettere dei sacchi di iuta pieni di semini che poi non vanno, come abbiamo visto da altre parti, che non funzionano, realizza un parco fotovoltaico, che è un investimento enorme, perché lì non è che si... diciamo il parco fotovoltaico andrebbe all’interno di dove è scavato, tutta la parte circostante dovrebbe rimanere così perché quella è già naturalizzata. Quindi la prima ipotesi è che lo faccia l’Italcementi. La seconda ipotesi è che il Comune espropria quella cava lì, tutto il rettangolo, glielo paga al valore che glielo deve pagare e dopodiché o con suoi fondi o con degli investitori che cerca realizza il parco fotovoltaico. Ma questa non è una decisione che si prende nel PUC. Ci siamo? Nel piano urbanistico è zona D. Certo potrebbe essere anche un PIP, quello è chiaro. Intanto noi adesso ci stiamo attivando con Abbanoa perché chieda al Genio Civile, perché io ho già fatto una lettera al Genio Civile e il Genio Civile mi ha risposto che deve farlo Abbanoa. L’acqua di Su Tuvu 3 litri al secondo, che andava giù allo stabilimento, noi la vogliamo riprendere perché una volta che lo stabilimento è chiuso, ha licenziato tutti i lavoratori ecc., quell’acqua lì deve ritornare nelle disponibilità. Ho scritto al Genio Civile e il Genio Civile ha rimpallato che deve essere Abbanoa a chiederlo; l’Assessore Cau si sta interessando con Abbanoa per chiedere di riavere quell’acqua, che va dritta al nostro PIP, perché la tubazione che va giù al cementificio passa a poche centinaia di metri dalla nostra zona industriale e quindi lì con una derivazione avremo la condotta praticamente già fatta. In quel caso lì si che glielo espropriamo, anche dovendogliela pagare quello che dobbiamo pagare. Però questo è un ragionamento che dobbiamo fare avanti. È chiaro che se il parco fotovoltaico è pubblico è meglio, però non è una decisione che prendiamo in questo momento, cioè ancora vanno fatte tante valutazioni. Io non so quanto vale quel terreno. Certo che se noi facciamo una cosa in partnership con un soggetto privato, un finanziatore dobbiamo trovare è inutile... cioè il Comune deve accordarsi con qualcuno che ha soldi, che vuole fare un investimento, dove espropriamo il terreno, realizziamo questo impianto con l’investitore e poi quello si riprende il suo investimento se lo deve ammortizzare nel tempo, questo è ovvio. Presidente: Ringraziamo il Sindaco. Prego Consigliere Cassano. Consigliere Gavino Raimondo Cassano: Secondo me la diversità tra quello che propone il Consigliere Mura e voi o il relatore è che alla fine manchi la voce del ripristino, poi che debba essere o non debba essere il soggetto attuatore Italcementi o il Comune, si tratta solo di fare come diceva l’Assessore Pinna. Cioè, fermo restando che noi non dovremo deliberare, però abbiamo detto vabbè deliberiamo perché ci sia questo impegno del Consiglio comunale, anche perché è già previsto zona D1 significa che volendo puoi realizzare o non puoi realizzare e quindi è sottinteso che c’è, non è una cosa nuova, lo stiamo solo rimarcando. Però, se dovessimo dimostrare la nostra buona volontà nel dire: benissimo, noi però vogliamo anche il recupero, perché recupero significa dare lavoro, ripristinare il territorio; sotto il profilo ambientale dargli un aspetto e morfologia diversa da quella che ha attualmente, insomma alla fine quello che sta chiedendo il Consigliere Mura è questo, precisare meglio forse più di quanto.... Consigliere Giovanni Mura: Anche perché qua dice: per creare un parco fotovoltaico non per altro, per creare un parco fotovoltaico. Consigliere Gavino Raimondo Cassano: Perché c’è già questa zona D1 significa che volendo lo puoi fare o non lo puoi fare. Siccome con la modifica al PUC non possiamo, non è che noi... noi ne stiamo parlando perché ... Sindaco: Italcementi volendo può anche dire: “il mio ripristino faccio il parco” e la Regione dice: “Sì” e va bene. Perché è la Regione che lo dice che nelle zone compromesse è preferibile fare queste cose. Lo dice la Regione, quindi quando gli proporremo il ripristino quelli magari lo propongono già loro, io non ci ho parlato, non lo so. Consigliere Gavino Raimondo Cassano: Quello poi è tutto da vedere. Consigliere Gavino Fadda: Anche perché consideriamo che quei terreni sono di proprietà di Italcementi, non sono del Comune, pertanto noi il vincolo della D1 esiste già perché quella è una zona industriale, non è che ci cambia ?? Quindi domani Italcementi o oggi vuole fare il parco fotovoltaico? Lo fa. Vuole fare il ripristino ambientale? È già previsto che lo faccia, quindi può chiedere finanziamenti per l’una o per l’altra cosa. Noi stavamo solo ?? rimarcando il fatto che volevamo che rimanesse o che diventasse D1 ma in realtà lo è già, quindi nulla cambia; è ancora nella discrezionalità di Italcementi fare questo o quello. Qualora noi volessimo farci qualcosa, a questo punto dobbiamo espropriarglieli questi terreni. Ecco che allora nascerebbe il discorso anche si tratterebbe di una scelta politica e a questo punto nascerebbe il discorso qua: espropriamo o non espropriamo? Facciamo ripristino noi che dovrebbe fare invece Italcementi o ci facciamo noi un impianto fotovoltaico e quindi mettiamo insieme tutti i costi che sono necessari? Quali sono i benefici di queste operazioni? Questa è la cosa che eventualmente nascerebbe successivamente. In questo momento ci preme solo sottolineare che magari se c’è un beneficio anche per Ossi nella realizzazione di un parco fotovoltaico, questo teoricamente si potrebbe già fare, perché comunque è una D1 e noi andremo ipoteticamente ad espropriare una D1 che ci potrebbe permettere anche la realizzazione di un parco fotovoltaico. Tutto qua, stiamo solo rafforzando quella che è una posizione già esistente. Solo questo ecco, per quanto riguarda questo primo punto. Presidente: È così in effetti, non è che... Noi stiamo dicendo che lì ci vedremo un parco fotovoltaico, cioè è un pensiero politico il nostro e basta. Consigliere Giovanni Mura: Stiamo rinunciando di fatto al ripristino ambientale da parte del ?? Presidente: Non stiamo rinunciando a niente... Consigliere Giovanni Mura: ... di ripristinarlo, invece noi ci stiamo rinunciando a questo ?? Presidente: Va bene, mettiamo in votazione. ??: Alfrè posso? Secondo me ha ragione anche il Consigliere Mura, perché lì ha l’obbligo la Italcementi di ripristinare. Quindi noi secondo me dobbiamo aspettare magari quando avremo le risposte del PUC se viene accolta o non viene accolta, di conseguenza dobbiamo per forza obbligare la Italcementi lì a fare il ripristino ambientale. Ho capito, però il ripristino loro lo devono fare per forza. Ha l’obbligo però di fare il ripristino, non è che la può lasciare sempre così. Presidente: Prego Assessore Serra. Assessore Giovanni Antonio Serra: Diciamo che è fondamentale il fatto che sia una zona D, che pure in buona sostanza oggi non è che stiamo andando a decidere niente, possiamo votare o non votare, giusto un discorso perché stiamo discutendo che stiamo dicendo lo votiamo. Poi, potremo anche non votarlo perché oggi non è che stiamo discutendo di fare il fotovoltaico e non fare il ripristino, cioè stiamo discutendo così di quelle che potrebbero essere le idee, perché non è detto che se si fa il fotovoltaico non bisogna ripristinare perché non... Ci sono degli obblighi già dettati per le concessioni minerarie, dove la Regione siccome è la Regione che ha dato la concessione mineraria all’Italcementi, ancora oggi ce le ha, e quindi dovrebbe intervenire l’Italcementi al ripristino dei luoghi. In seconda battuta quella comunque è già una zona D; in seconda battuta quando non sarà più della Italcementi, che l’Italcementi dovrebbe avere già fatto il ripristino, il Comune o chi per il Comune, potrà decidere di fare altro che può essere, oggi stiamo discutendo il fotovoltaico, magari fra cinque mesi, un anno, viene fuori un’altra tecnologia da poter fare, magari ci si ridiscute domani. L’intenzione era quella della zona D, per poter fare eventualmente un qualcosa, inserire quel passaggio tecnico o urbanistico che la zona D prevede quel tipo di lavorazione. Basta. Oggi noi lo votiamo? Non lo votiamo, è giusto lo votiamo perché lo stiamo discutendo se lo vogliamo votare, sennò non è che cambi il fatto che noi votiamo o non votiamo la zona D. Sindaco: Posso fare una mozione ?? Lo trasformiamo in mozione questo punto? Cioè adesso lo accantoniamo, nella prossima seduta di Consiglio comunale lo mettiamo come punto all’ordine del giorno e discutiamo di tutto, della Italcementi, di quell’area, di cosa ci vogliamo fare e così facciamo una discussione apposta, svincolata dal PUC che col PUC non c’entra nulla. Presidente: Accettiamo la proposta del Sindaco a fare una mozione al prossimo Consiglio comunale. Prego. Consigliere Maria Laura Cossu: Io volevo dire che la questione dell’Italcementi e il ripristino ambientale è un aspetto molto importante, anche se il territorio è di proprietà dell’Italcementi, questo non giustifica che il Consiglio comunale, gli amministratori, non abbia il dovere di controllare e di verificare se l’Italcementi provvede al ripristino. Cioè noi abbiamo il dovere di controllare il nostro territorio. Sul ripristino ambientale, se quella è una zona di proprietà della Italcementi e deve fare un ripristino, noi amministratori abbiamo il dovere di controllare che il ripristino venga effettuato, è il nostro territorio che dobbiamo tutelare. Questo vale per la Italcementi, come per altre zone del nostro territorio che sono deturpate e quindi noi dobbiamo essere supervisori di questo. Presidente: Ringraziamo il Consigliere Cossu. Allora facciamo una cosa, a questo punto facciamo una mozione e creiamo discussione al prossimo Consiglio comunale. Non lo votiamo questo punto, facciamo una mozione e la votiamo dopo, tanto non cambia niente. Votiamo di fare una mozione e di metterla all’ordine del giorno. Chi è favorevole? All’unanimità. Era sottinteso che non era da mettere ai voti. La seconda osservazione era sulla strada di Monte Dolis, mi sembra. Chi è favorevole? All’unanimità. Terzo punto era Cimitero. Chi è favorevole? Tutti quanti. Ecocentro comunale. Chi è favorevole? All’unanimità. Stazione pompaggio e modifica A.N.T.A.? Consigliere Giovanni Mura: Ma io devo fare un intervento. Presidente: Prego Consigliere Mura. Su che cosa Consigliere Mura? Consigliere Giovanni Mura: Ho perso il ritmo. Presidente: Stiamo inserendo solo.... Vuole intervenire Consigliere Mura, a parte gli scherzi. Consigliere Giovanni Mura: ?? .... di stoccaggio del gas esiste già? Quindi quello che voglio far notare io è che è stata costruita nell’Ecocentro, a fianco dell’Ecocentro, comunque nell’area dell’Ecocentro che è S4, così è? Quindi sostanzialmente il punto fondamentale è questo: che secondo me quella stazione di pompaggio che pure si sarebbe potuta fare, dovuta fare e via dicendo in quel punto è un discorso. L’altro discorso è che non andava fatta, perché in quella zona è zona S e non è zona G, perché è come che uno ci costruisca la sua casa in zona S. Di fatto qua io, dal mio punto di vista, io la leggo in questo modo, si è commesso un abuso, perché se nella zona S ci andavano i parcheggi, non ci possono mettere la stazione di pompaggio; quantomeno prima modifico la planimetria con la zona segnata, la trasformo in G e successivamente ci costruisco la stazione di pompaggio. A mio modo di vedere qua chi ha costruito la stazione di pompaggio ha commesso un abuso nei confronti del piano urbanistico e noi non possiamo far finta di niente, che non sia successo niente, perché se l’avesse fatto un privato cittadino e si avesse costruito una sua casa, noi questo non l’avremmo permesso. Non è questione di sanare. Tutto quello che vuoi. La pubblica autorità deve seguire le procedure che la stessa pubblica autorità si ha dato, anche loro si sentono vincolate alle leggi che loro stessi fanno e le seguono; quando il Comune si è fatto un PUC, si è dato una norma e quella norma poi a me mi sembra che sia stata l’ho rispettata. Sarà tutto quello che vuole ma non può essere benevoli per uno e ... tutto quello che vuole, tutto quello che vuole, comunque la stazione di pompaggio del gas è di una società privata. Un privato ci ha costruito nella zona S del Comune... Sindaco: Chi glielo ha detto che è privato? Consigliere Giovanni Mura: E di chi è questa...? Sindaco: Del Comune, tutto del Comune. Ha visto Consigliere quante cose si imparano? Consigliere Giovanni Mura: Mi fa piacere conoscere queste cose, però anche il Comune, a maggior ragione deve rispettare le sue stesse norme. Sindaco: Difatti ce l’ha in gestione per 12 anni, però le infrastrutture sono tutte comunali. Consigliere Giovanni Mura: Comunque anche il Comune, io adesso non entro in merito di queste cose, ma comunque anche il Comune deve rispettare le sue stesse norme Sindaco: Ma secondo lei il serbatoio dell’acqua di Monte Dolis è classificato come deve essere, oppure è costruito lì? E il serbatoio di Luzzana? Allora anche lì dovremo fare la variante, facciamo la variante e tutti i serbatoi dell’acqua li mettiamo ai servizi generali. Consigliere Giovanni Mura: E mi sembra che il Comune deve fare la sua parte. Io cosa volete che vi dica... Presidente: Ringraziamo il Consigliere Mura. Come’è il suo voto per questo punto? Consigliere Giovanni Mura: Io mi astengo. Presidente: Cimitero abbiamo votato all’unanimità. Ecocentro. Il Consigliere Mura si astiene. 9 favorevoli, un astenuto, e 3 favorevoli. Sindaco: Quindi 12 favorevoli e 1 astenuto. Presidente: Stazione di pompaggio: cinque. Toglierla dal PUC che ormai non la gestisce più il Comune. La togliamo. Chi è favorevole? La stazione di pompaggio stiamo togliendo dal PUC, non servono più, non è più competenza del Comune ormai. Ringraziamo. Consigliere Gavino Raimondo Cassano: Io noto qui che c’è un’osservazione che è questa che abbiamo testé esaminato, a firma dei Consiglieri del Partito Democratico, se vado errato del Partito Socialista Unito e del Gruppo Misto. Qui mancano altre due sigle, una che è quella ex UPC che sarebbe rappresentato dal Gruppo Misto, o sbaglio? L’altra però riguarda il Partito Socialista di SL. Ufficialmente c’è un Consigliere Comunale di Ossi che ha aderito... io sto parlando di un Consigliere comunale, non sto parlando di un Assessore, sto parlando di un Consigliere comunale che ha aderito ufficialmente al gruppo socialista di SL; ha comunicato ufficialmente, ed è venuto fuori anche sulla stampa l’adesione ufficiale. Allora la domanda è questa (scusate, provvisoriamente lo faccio), se è una discordanza di scrittura, nel senso che non c’è perché involontariamente è assente, è fuori; oppure effettivamente a noi fa piacere che questo gruppo dell’SL poi eventualmente faccia parte dell’opposizione, perché così va a ingrossare le nostre file. Noi ne saremo grati di questo, però lo vorremo sapere, anche secondo me è legittimo da parte nostra sapere se esiste o non esiste questo gruppo politico in Consiglio comunale. Se invece in origine eravate uniti, a noi ci fa piacere continuare in questa strada; noi non abbiamo interessi di dividere i gruppi politici, noi abbiamo interesse di unire, di unificare non di dividere. Presidente: Volevo dire che a questo Consiglio non è arrivata nessuna dichiarazione da parte del Consigliere Gianuario Sanna, che lui appartiene al gruppo SL. Attualmente i gruppi consiliari sono composti come in origine e basta, ecco. Non è arrivata nessuna comunicazione scritta. Noi capiamo il Consigliere Sanna perché ha problemi di lavoro, ha avuto problemi di famiglia, ha avuto tante cose; è a Olbia purtroppo, c’era una crisi di lavoro. Probabilmente quando rientrerà ci farà le sue... o rimarrà nel gruppo misto o passerà a un gruppo nuovo, questo non lo sappiamo noi in questo momento, dunque non possiamo. Sindaco: Ma nel giornale non faceva nomi: “un Consigliere a Ossi”. Il nome non c’è. Assessore Giovanni Antonio Serra: ... della signora Derudas Pina. Non è altro che ci sta dicendo in forma diversa, con giustificazioni diverse, per quanto riguarda sempre quel discorso del terreno che abbiamo giudicato poco fa, quello inerente alla richiesta del Consigliere Mura, sempre quel terreno lì, dicendo che in funzione della vicinanza... le osservazioni di carattere ambientale storico e culturale, dicendo che per quanto riguarda anche le osservazioni di natura geologica, idrologica e idrogeologica perché è vicino al dirupo, anche lei sta chiedendo che si riporti in zona E quella parte che era stata fatta nelle segnalazioni nelle richieste da parte dei cittadini che era stata inserita in zona C, adesso la signora Derudas chiede che venga ritornata in agro come era in origine prima del PUC. È uguale, questa richiesta di Pina, lo stesso terreno, sempre lo stesso terreno. Diciamo che è sotto una veste diversa, però è richiesta la stessa cosa, perché alla fine anche l’altra, non dico segnalazione perché non può essere una segnalazione quella del signor Solinas e arriviamo a ... Presidente: Ringraziamo l’Assessore Serra. Interventi? Io metterei in votazione... prego Consigliere Fadda. Consigliere Gavino Fadda: Questa qui praticamente si tratta di un’osservazione che pedissequa alla numero 5, solo che è più argomentata perché viene allegata tutta una relazione relativamente alla posizione del terreno, a quella che è la vicinanza con la Chiesa e tutta una serie di considerazioni che ci hanno anche in questo caso, così come precedentemente indotto a cogliere parzialmente. Fermo restando che quindi anche in questo caso rimarrà in zona C quella porzione di fondo che già si trovava in zona C; mentre invece rimarrà in zona H, perché di fatto il piano non essendo stato approvato definitivamente è solo con le prime determinazioni che abbiamo preso nella modifica approvata nel Consiglio comunale, relativo appunto alle modifiche al PUC, rimarrà praticamente tale e quale com’era, respingendo quella che era la prima osservazione che ci aveva determinato a modificare il PUC. Pertanto anche in questo caso rimane così tale e quale com’era e questa osservazione viene accolta parzialmente. Presidente: Ringraziamo il Consigliere Fadda. Prego Consigliere Cassano. Consigliere Gavino Raimondo Cassano: Voglio dire qualcosa, visto che poc’anzi abbiamo parlato della osservazione n. 5. Anche su questa, io esprimo, noi esprimiamo le stesse considerazioni che abbiamo fatto poc’anzi, cioè nel senso che a noi dispiace tornare indietro, anche perché trattasi di un provvedimento già adottato, però capiamo anche che c’è una specie di diversità tra i pareri espressi e questo e quindi noi manifestiamo il nostro voto d’astensione. Sullo stesso piano mettiamo le cose dette poc’anzi, senza togliere niente a nessuno, che sia fatta bene o fatta male questa rispetto all’altra. Tuttavia diciamo che non possiamo fare diversamente se non dare il voto di astensione. Presidente: Ringraziamo il Consigliere Cassano. Mettiamo in votazione. Chi è favorevole? 8 favorevoli, 3 astenuti. Osservazione n. 10, Solinas. Assessore Giovanni Antonio Serra: Diciamo che più che un’osservazione è una dichiarazione da parte di... e dicono che loro erano d’accordo sul fatto di rimanere tutto com’era. Questa è la segnalazione da parte del Signor Solinas e c’è un elenco di firme. Loro dicono che sono d’accordo a lasciare tutte le... però in effetti non è una segnalazione perché non mi sembra che ci sia nessuna segnalazione del fatto di... Consigliere Gavino Raimondo Cassano: Loro dicono... io non ho visto la lettera, la verità. Sarà la prima e ultima volta che non vado a vedermi gli atti in Comune, perché questa volta la colpa è mia che non ci sono andato, perché forse avrei dato un contributo diverso. Assessore Giovanni Antonio Serra: Loro concordano con la variante del PUC; loro dicono: la variante che voi avete fatto a noi ci sta bene. Consigliere Gavino Raimondo Cassano: Quindi non è un’osservazione. Sindaco: Ma ne dobbiamo dare atto, però. Assessore Giovanni Antonio Serra: Questo è quello che loro asseriscono. Loro dicono: a noi quell’inserimento che voi avete fatto... Consigliere Gavino Raimondo Cassano: Ci stanno ricordando che loro si diversificano dagli altri, a noi ci va bene quella decisione presa. Assessore Giovanni Antonio Serra: Sono giustificate dalle altre due osservazioni che hanno fatto. Loro dicono: noi siamo d’accordo nel fatto di lasciare tutto così come avete fatto prima, però non è un’osservazione. Consigliere Gavino Raimondo Cassano: Posso prendere la parola? Scusate se io su questa richiesta nutro, lo dico, poi Oddio il Consiglio è sovrano è può fare quello che ritiene di fare, giustamente, non quello che vuole, però voglio dire, può fare quello che ritiene. Però secondo me, nel momento in cui un cittadino o addirittura un determinato numero di cittadini presentano in merito alla variante, che noi abbiamo adottato tempo fa al PUC e nei termini la presentano quei famosi 30+30 e quindi nei termini regolamentari, anche se fatto in buona fede non adempiere quindi non mettere in votazione, secondo me, poi può darsi che il Segretario comunale ci può anche correggere o mi può correggere in base a quello che sto per dire. Io non vorrei che noi potessimo commettere, involontariamente sia chiaro o in buona fede, qualche violazione alla normativa vigente, nel senso che nel momento in cui un cittadino, addirittura un gruppo di cittadini ti presenta, anche se noi la possiamo definire, non è un’osservazione ma comunque è inerente, è pertinente alla variante adottata perché tra l’altro la richiamano e noi non l mettiamo in votazione, secondo me, io non vorrei che sia poi oggetto di violazione e quindi automaticamente di qualche vizio di forma nella delibera stessa. Cioè non so se... cioè non è che io voglio per forza che si voti, cioè, io lo sto dicendo a voce alta perché si faccia una riflessione su questo. Poi Oddio, ognuno poi vota secondo come ... Presidente: Il punto di vista è questo. Essendo noi abbiamo fatto una modifica al PUC abbiamo inserito una zona, questa zona è la tale, fino a oggi ed è tale fino a oggi, perché adesso stiamo votando le osservazioni della gente e la gente ci ha chiesto di modificarla. Loro ci dicono di lasciarla invariata, non ci dicono nulla, cioè era già così. Mentre gli altri proprietari hanno chiesto che non le vogliono... questo noi votiamo, la non ammissibilità e basta. Noi votiamo la non ammissibilità della richiesta, perché loro stanno chiedendo di lasciarla com’era zona C e noi stiamo modificando, ecco. Vabbé allora votiamo, cosa cambia? ??: Se doveva essere accettata come osservazione doveva essere portata qua. Ma se invece questo trattasi di dichiarazione, secondo me non doveva neppure essere accettata e quindi portata in Consiglio comunale. Questo è il problema. Che cosa è un’osservazione o una dichiarazione? Questo è che noi dobbiamo decidere, secondo me. Presidente: Prego Assessore. Assessore Giovanni Antonio Serra: I sottoscritti, comproprietari del terreno sito nel Comune di Ossi, in zona Santa Vittoria e distinto in catasto al foglio 11 mappale 226, concordano col nuovo PUC approvato dal Consiglio comunale di Ossi in data del 30.06.2011 e inoltre fanno presente che la quota di Solinas Francesca è pari a 20/240; mentre quella di Simula Pietro è pari a 6/240 e finisce lì. Sindaco: Secondo me il punto è questo: noi abbiamo avuto come tempo dal 14 luglio al 12 settembre; sono arrivati al protocollo 15 documenti; 14 sono: “non mi va bene così ma voglio così”; una soltanto dice: “mi va bene com’è”. Quindi tecnicamente questa non è un’osservazione, perché l’osservazione ti chiede di cambiare. Perché se dovessero arrivare... allora tutti gli ossesi dovrebbero scrivere immaginatevi tutti quelli che hanno terreno in Ossi, dovrebbero farci l’osservazione: “lascialo com’è”. Quindi l’osservazione così non è concepibile, cioè l’osservazione è per modificare. Assessore Giovanni Antonio Serra: E a giustificazione di un 6%, alla fine se noi accogliamo, come abbiamo accolto quella di Pina Derudas, questa è una contrapposizione alla richiesta di Simula Pietro, di questo si tratta, perché sta parlando di Solinas Francesca e Simula Pietro, che uno ha 24/240 e uno invece ha solo 6/240, che noi non entriamo in merito e oggi io non potrei dire: “ma è vero” “non è vero”, “è falso” “non è falso”, ci mancherebbe altro. Quindi però abbiamo accettato anche il discorso di Pina, quindi stiamo discutendo quasi di nulla. Consigliere Gavino Raimondo Cassano: Scusi Assessore, noi qui abbiamo in mano un elenco fatto e stilato dagli uffici che ci hanno consegnato. Assessore Giovanni Antonio Serra: Questo è stato mandato... Consigliere Gavino Raimondo Cassano: Mi dia un secondo solo: qui stiamo dichiarando, mi ci metto io, come Comune stiamo dichiarando che le osservazioni pervenute alla data ecc. ecc. sono queste, stiamo inserendo anche questa. Allora le stiamo facendo noi le osservazioni, l’abbiamo scritto noi. Assessore Giovanni Antonio Serra: Noi la stiamo considerando un documento arrivato nei termini. L’ho letta integralmente adesso ribaltiamo la domanda; se la vogliamo votare la possiamo anche votare e non accettare, oppure... ma per l’accettazione possiamo votare. Sindaco: Va votata la non ammissibilità. Consigliere Gavino Fadda: Non è che noi possiamo venire qui a dirimere le quote di proprietà dei fondi; oppure, quando noi facciamo una scelta, come in questo caso, come in tutti gli altri casi, dobbiamo andare a verificare se il proprietario ne è proprietario per un mezzo, per un terzo, per un duecentesimo. Qua si tratta di una scelta che stiamo predisponendo una modifica al PUC. Ci sono state delle osservazioni, dove ci hanno chiesto: io ho questo terreno, che poi uno che ne sia proprietario per un mezzo, per un terzo, per un millesimo non è un problema che noi dobbiamo andare a sindacare. Noi possiamo eventualmente sindacare su ragioni politiche e per dire che l’amministrazione scelga che una zona C sia dislocata a valle, a monte, qua o là, indipendentemente da chi ne è proprietario, noi questo dobbiamo fare, a mio avviso. Quindi, qua noi abbiamo visto che ad un certo momento c’erano delle considerazioni di un certo tipo, per cui ci siamo determinati in un modo e abbiamo fatto delle scelte; adesso come appunto più volte ha ripetuto il Consigliere Cassano, siamo stati chiamati su interessamento degli stessi diretti interessati, perché poi abbiamo potuto studiare con i tecnici dove si trovano dislocati questi fondi; abbiamo visto quali sono le eventuali difficoltà tecniche che andrebbero ad esserci, che però sono comunque in capo ai proprietari, poi noi possiamo solo ed esclusivamente fare una scelta di ordine più generale, ed è quella che stiamo facendo. Poi un’osservazione che dice: “tizio ne è proprietario per una quota, io per un’altra, io ne ho di più, io ne ho di meno”, non è che noi se qua si presentavano i 3/500 allora anziché i 7, i 10 potevamo fare scelte diverse? Abbiamo fatto ragionamenti di altro genere e oggi ci stiamo determinando in questo modo. Specificatamente questa cosa dice: guardate che qua siamo 10 che sottoscriviamo questa lettera; mentre invece questi altri due ne possiedono questo e quest’altro e sono coloro che chiedono oggi eventualmente di ritornare ad una situazione precedente. Non è che noi stiamo facendo valutazioni di quantità. Abbiamo fatto valutazioni di altro genere, di metri, che ci hanno portato a fare questa determinazione. Così come è formulata questo ci dice: “lasciate tutto come avevate fatto prima che a me mi sta bene, anche perché io ne posseggo tot, gli altri ne posseggono di meno”. Ma noi mica possiamo fare valutazioni di questo tipo? Noi abbiamo fatto valutazioni che sono di altro genere non su quote o questo o quello; quelle le vedranno in sedi diverse queste eventuali... perché fatto il conto che noi mettiamo tutto in zona C, poi la lottizzazione, la realizzano, non la realizzano, costruiscono, non costruiscono, questo qui è un tipo di disquisizione che ricade in capo ai privati, proprietari del fondo, non in capo a noi. Pertanto questa qui comunque non la possiamo considerare, da questo punto di vista, un’osservazione, quindi la voteremo come non ammissibile, come una non osservazione. Tutto qua. Presidente: Allora, votiamo l’osservazione n. 10 del 12.01.2011, protocollo 7930 Solinas?? Antonia Maria comproprietaria ?? con la variazione al PUC. Chi è favorevole per l’ammissibilità? Chi è contrario? Chi si astiene? 3 astenuti e 8 favorevoli. Osservazione n. 11. Prego Assessore Serra. Assessore Giovanni Antonio Serra: Stiamo parlando del terreno sito a Su Littu, diciamo dove c’è Tonino Derudas, dove c’è quel deposito dei camion; sta chiedendo la zona D2, nella zona artigianale. Lui sta chiedendo per poter realizzare un capannone per lo stoccaggio dei materiali trasportati dall’azienda Lotras, il terreno qui sopra previa urbanizzazione dell’area. Presidente: Interventi? Prego Consigliere Fadda. Consigliere Gavino Fadda: Anche in questo caso, viste le considerazioni che sono state fatte il parere dei tecnici e quant’altro, visto che comunque, se non ricordo male si tratta di una zona nella quale già sussiste qualcosa, quindi si tratta praticamente di realizzare e di consentire praticamente come appunto esposto dall’Assessore la realizzazione di un eventuale sito per stoccaggio di attrezzi e cose di questo tipo e quindi ci siamo determinati favorevolmente a questa scelta. Presidente: Ringraziamo il Consigliere Fadda. Osservazione n. 11 del 12.9.2011, protocollo 7934, Loriga Pietro Cosimo chiede che i propri terreni passino da zona E a zona D2. Chi è favorevole? All’unanimità. Osservazione n. 12. Prego Assessore Serra. Assessore Giovanni Antonio Serra: Dalla Signora Canu Maria Antonia e Canu Franco. Si chiede l’ampliamento della zona B, in pratica è sulla strada per Muros, a fianco dove c’è Franco Canu. Presidente: Interventi? Consigliere Gavino Fadda: Diciamo che abbiamo visto qual è la zona, Via Carta Mantiglia, se non erro quella zona lì, dove già sussistono anche delle altre zone B e quant’altro e quindi praticamente chiedono l’ampliamento di una già esistente zona B, che appunto è adiacente alla strada; visto anche il parere tecnico, diciamo che la maggioranza si è determinata ad accogliere questa osservazione. Io chiedo per ragioni di possibile parentela di non partecipare al voto. Presidente: Ringraziamo il Consigliere Fadda. Allora mettiamo in votazione l’osservazione n. 12 del 12.9.2011, prot. 7935, Canu Maria Antonia chiede l’ampliamento della zona B. Chi è favorevole? Dieci. Osservazione n. 13. Prego Assessore. Assessore Giovanni Antonio Serra: Fatta dal Signor Gaspa Giovanni che chiede che il terreno classificato come zona C2 in variante, cioè quella che è stata aggiunta in variante come zona C2, gli venga portata zona B che è la rimanenza del terreno in zona C. Presidente: Ringraziamo. Interventi? Consigliere Gavino Fadda: Siamo all’osservazione n. 13, Gaspa Giovanni. Diciamo che appunto anche in questo caso ci siamo determinati a respingere l’osservazione del signor Gaspa, in quanto praticamente anche dai pareri tecnici non c’erano i presupposti per la modifica di questa zona. Presidente: Ringraziamo il Consigliere Fadda. Mettiamo in votazione l’osservazione n. 13 del 12.9.2011 protocollo 7950, Gaspa Giovanni. Chiede che il terreno classificato nella zona C2 in variante diventi zona B e la rimanenza del terreno in zona C. Chi è favorevole? 10 contrari e 3 astenuti. Osservazione n. 14. Prego Assessore. Assessore Giovanni Antonio Serra: Il Signor Demartis Francesco chiede che il terreno passi da zona E a zona C2. Stiamo parlando della zona a Monte Istoccu, una parte che è in piano e una parte che è un dirupo. Presidente: Interventi? Consigliere Giovanni Mura: Vorrei capire qual è, perché qua almeno come punti di riferimento perché qua c’è S1, G1 che è in vigore; e poi c’è 300 come planimetria non so come punto di quota, qual è la zona? Perché qua non si capisce cos’è. Sindaco: Posso aggiungere una cosa che può essere utile? Allora, inizialmente questo terreno era zona G, non era agro; nella variante al PUC di luglio su richiesta degli interessati, c’è stato chiesto di portarla da G in agro; dopodiché si sono accorti di aver preso una cantonata, allora sono ritornati di qua a correre ai ripari, perché hanno presentato questa osservazione per passarla in zona C. Ora la cosa più lineare sarebbe stata che era zona G passarlo zona C; siccome c’è stato questo errore l’abbiamo passato da zona G in agro e adesso da agro a zona C. Quindi, come dire, dall’inizio alla fine sta passando da G a C. Però siccome loro hanno 4 pezzi di terreno, 2 attaccati al PUC e 2 staccati, si propone di accoglierla parzialmente perché i 2 pezzi attaccati vanno bene, i 2 pezzi staccati no, perché non è che fai il PUC a scacchiera, è questo che trae in inganno, cioè perché loro in una prima battuta ci hanno chiesto di portarlo in agro, poi si sono pentiti, si sono accorti che era uno sbaglio, allora hanno detto in C e allora questo terreno passa da G ad agro a luglio e oggi passa da agro a C, però la modifica finale da è G a C. Consigliere Giovanni Mura: Ho capito, comunque dalla rappresentazione grafica qua appunto manca del tutto. Io invece sono dell’idea a questo punto, se questo signore la vuole in C perché non gliela diamo tutta in C? Sindaco: Perché un pezzo del suo mappale è staccato. Consigliere Giovanni Mura: E vabbé lo introduciamo, lo mettiamo in C. Sindaco: Ma dovremmo fare C anche il pezzo di un altro che non lo vuole. Il PUC non può essere a scacchiera. Consigliere Giovanni Mura: Cioè c’è un vuoto sostanzialmente. Sindaco: C’è un vuoto e poi lì c’è anche il burrone, quindi è inutile farla zona C a valle del burrone che ... Consigliere Giovanni Mura: Va bene, se la spiegazione è così. Presidente: Prego Consigliere Cassano. Consigliere Gavino Raimondo Cassano: Diciamo che, non lo so se c’è qualche assenza e quindi non può sentire, però voglio dire in un primo momento a questo signore gli è stato detto, garantito da parte di qualcuno che non so se sia presente o assente (in linea generale parlo, della maggioranza sia chiaro), che quest’area, questo terreno si sarebbe inserito come zona C. Poi quando andate a vedere la variante che noi abbiamo adottato, perché in effetti noi a suo tempo abbiamo fatto anche una variante, abbiamo inserito, modificato tutte le famose zone C, quindi ci doveva essere anche la sua. Il Consigliere Cassano continua l’intervento a microfono spento. Presidente: Altri interventi. Prego Consigliere Fadda. Consigliere Gavino Fadda: Quindi anche in questo caso, considerato che in questi terreni di cui si chiede il passaggio da zona E e zona C, considerato che si tratta di un doppio passaggio perché precedentemente questi terreni erano in zona G, e nella prima variante che abbiamo appunto approvato a luglio questi terreni sono stati portati in agro; successivamente lo stesso proprietario ha proposto una nuova osservazione e ha portato chiedendoci appunto che questi stessi terreni vengano portati da zona E in zona C2. Diciamo che questi terreni essendo non tutti i mappali contigui, ci siamo determinati ad accogliere parzialmente questa osservazione nel senso che noi porteremo in zona C quella parte di terreno che si trova contigua alla zona C già preesistente; mentre invece questa osservazione verrà parzialmente respinta per quanto riguarda la parte di terreni che si trovano non adiacenti alla zona C già preesistente. In questo modo noi ci accingeremo a votare. Presidente: Ringraziamo il Consigliere Fadda. Allora mettiamo in votazione l’osservazione n. 14: Signor Demartis Francesco chiede che il terreno passi da zona E a zona C2. Chi è favorevole? Dodici. Non ha votato Mura? Osservazione n. 15. Prego Assessore. Assessore Giovanni Antonio Serra: Mannu Sebastiana chiede che il terreno passi da zona C2 a zona B. È quel terreno che si era fatto assieme a Demartis Antonio, avevano fatto quelle osservazioni in via Costa ’e Lottene, nella quale c’era anche lei firmataria, l’ultimo pezzo della via a sinistra che non era stato inserito. Diciamo che era anche lei richiedente di quella osservazione al PUC iniziale, a destra e a sinistra. Nell’osservazione Mannu Sebastiana, che era firmataria dell’osservazione a destra e a sinistra di Costa ’e Lottene, quando si è fatto il passaggio a sinistra (Nino Canu, Giuliano), l’ultimo pezzo non era stato messo. Adesso lei ha chiesto di inserire quella fetta uguale a tutti gli altri in quella zona a sinistra. Consigliere Gavino Raimondo Cassano: Noi avevamo già deliberato? Assessore Giovanni Antonio Serra: In buona sostanza sì, a quell’osservazione sì. Consigliere Gavino Raimondo Cassano: Posso fare una domanda? In linea generale però (una domanda la mia banale). Ma quando un cittadino nell’osservazione dichiara un determinato numero di mappale, e chiede di trasformarlo da zona A in zona C (adesso sto dicendo una cosa diversa), noi prendiamo atto in delibera tutto il mappale o una parte di esso? Come facciamo noi? Perché noi adesso concludiamo i lavori, ce ne andiamo, se poi l’abbiamo approvato o ci siamo astenuti, dopodiché noi non partecipiamo alla stesura definitiva, cioè come si procede? Così è una domanda banale la mia, ma... Sindaco: Noi procediamo così: noi adesso quando finiamo di votare le osservazioni, passiamo tutto ai tecnici; i tecnici preparano una nuova tavola definitiva con tutte queste cose che abbiamo votato inserite dentro; questa tavola ve la mettiamo a disposizione; al prossimo Consiglio comunale facciamo l’approvazione definitiva. Vi ricordo che dev’essere in seconda... Consigliere Giovanni Mura: Oggi deve essere fatta l’approvazione definitiva. Sindaco: C’è anche il fatto che va fatta in seconda convocazione, perché presumo che la possano votare in quattro; quindi noi dobbiamo oggi chiudere questa seduta qua con tutte le osservazioni, facciamo preparare le tavole, riconvochiamo il Consiglio, quando decidiamo di riconvocarlo con approvazione definitiva e la tavola ve la mettiamo a disposizione una settimana prima. Consigliere Gavino Raimondo Cassano: Sì ma noi votiamo il piano complessivo. Sindaco: Certo, ma non oggi però, oggi votiamo le osservazioni. Il piano nella sua globalità. Assessore Giovanni Antonio Serra: Chiedo scusa. Gavino stava dicendo: il mappale, ipotizziamo questa richiesta che è di un mappale, non viene accolto tutto il mappale, ma viene inserito tale e quale come erano tutti gli altri; se il mappale è più grande prende solo la parte uguale a tutti gli altri. Consigliere Gavino Raimondo Cassano: Questo vale per tutti in linea generale. Assessore Giovanni Antonio Serra: Inizialmente, dopo verrà indicato, come sta dicendo Pasquale, nella cartografia, che quella striscia lì sarà 4 metri avanti di marciapiede, 15 metri di profondità, tutto il resto rimane così com’è. Sindaco: Certo. E questo è importante, perché noi stiamo prendendo in considerazione 20 metri di profondità dalla strada: i primi 5 metri, parcheggi, quindi S4, vincolato a parcheggi; gli altri 15 metri zona B, poi tutto quello che c’è dietro rimane com’era prima. Questo consente di non avere un soffocamento, perché tu tenendoti un margine di 5 metri davanti alla zona B, che viene ceduto al Comune, a quel punto lì non avremo problemi di parcheggio. Presidente: Altre osservazioni? Mettiamo allora in votazione... prego Consigliere Fadda. Consigliere Gavino Fadda: Anche in questo caso le determinazioni della maggioranza sono positive; ci siamo determinati appunto ad accogliere queste osservazioni e quindi considerato che i terreni contigui nella precedente osservazione, quindi nella precedente osservazione di luglio erano stati inseriti in zona B e considerato che questa porzione di terreno si trova adiacente a queste altre, ritengo che ?? questa osservazione. Presidente: Ringraziamo il Consigliere Fadda. Osservazione n. 15 del 12.11.2011, protocollo 7978 Mannu Sebastiana chiede che il terreno passi (parzialmente) da zona C2 a zona B. Chi è favorevole? Unanimità. Sindaco: Io propongo adesso di... anche perché intanto questo punto non è urgentissimo, se siete d’accordo. Noi chiudiamo la seduta qui, diamo atto nel verbale che sono state approvate tutte le osservazioni; diamo una settimana di tempo ai tecnici per fare la nuova cartografia, la mettiamo a disposizione di tutti i Consiglieri comunali, dopodiché riconvochiamo il Consiglio per l’approvazione definitiva. Siamo d’accordo su questo? Presidente: Va bene, la seduta è sciolta. N. 35 - Sistema bibliotecario Coros Figulinas - Adeguamento convenzione per la gestione dei servizi bibliotecari e Regolamento delle Biblioteche del SBCF – RINVIO