m a ga z i n e www.chiaiamagazine.it CHIAIA Anno II - N.2 febbraio 2007 Distribuzione gratuita S A P E R V I V E R E L A C I T TÀ Edizioni Iuppiter Group In collaborazione con Nuove Botteghe dei Mille RIQUALIFICAZIONE Parte l’anno dei cantieri Via Martucci, piazza Amedeo, via Carducci: decolla la riqualificazione nel cuore di Chiaia. Firma il restyling Elisabetta Gambardella, assessore comunale al Decoro e Arredo Urbano. Durata dell’operazione: 10/12 mesi. Costi: più di due milioni di euro. Non mancheranno i disagi, ma ne varrà la pena. E sul fronte dei lavori pubblici, parte anche il recupero monumentale di Santa Caterina da Siena. Durata dei lavori: un anno e mezzo. Costi: 1.394.000 euro. (servizi da pagina 6) 5 L’INCHIESTA Il mistero della Casina del Boschetto 9 QUARTIERISSIME Grattino a 4 euro, follia ambientalista 11 L’INTERVISTA Antonio Pace: «Così cambierò l’Ascom» 13 SOCIETÀ&CULTURA L’agenda del Maggio dei Monumenti 1eu4r0o 0 1 eu2ro00 IL BALLO . . . 0 0 1e.u0ro del mattone Quotazioni stellari, occasioni con il contagocce, trattative interminabili: a Chiaia comprare casa è un’impresa. Nel quartiere anche il record delle abitazioni vuote: il 9%. Strada per strada, ecco il listino dei prezzi. Ma se le compravendite languono, il mercato dei fitti è fiorente. E intanto sul panorama immobiliare si abbatte il rincaro degli estimi. Gli esperti concordano: «Conviene presentare ricorso». pagine 3 e4 la vigilante s.r.l. ISTITUTO DI VIGILANZA dal 1946 LRC 180447 - 23/6/98 Direzione e Centro operativo: 80142 NAPOLI - Via Carlo di Tocco, 82/84 Tel. 081 734 04 24 - 081 734 98 22 - Pronto intwervento 081 734 02 88 - Fax 081 734 98 18 Internet: http//www.la-vigilante.com - E-mail: [email protected] Part. IVA 03577570637 - Camera di Commercio n. 155962 - Iscritta al N 381 - R.I. Tribunale di Napoli SOS CHIAIA CHIAIA MAGAZINE Come migliorare la Municipalità 1? Scrivi a: QUELLE ISOLE ASSEDIATE DALLA SOSTA SELVAGGIA NUMERI UTILI EMERGENZE-SICUREZZA CARABINIERI 112 Stazione CC (Via Orazio 73) Tel. 081.681122 Stazione CC (Ferrantina a Chiaia 1) Tel. 081.417486 POLIZIA 113 Comm. Posillipo (via Manzoni 249) Tel. 081.5983211 Comm. S. Ferdinando (Riv. di Chiaia 185) Tel. 081.5980311 POLIZIOTTI DI QUARTIERE Zero posti auto, movida vietata LA PAROLA AI LETTORI. La strategia delle ganasce dilaga a Chiaia ma non risolve il vero problema: mancano aree di sosta adeguate METTI UNA SERA A CENA CON IL BLOCCARUOTE POLIZIA STRADALE Tel. 081.5954111 SOCCORSO STRADALE Tel. 081.803116 VIGILI URBANI Tel. 081.7513177 Unità oper. Riviera di Chiaia 105 Tel. 081.7619001 PRONTO SOCCORSO 118 AMMINISTRAZIONE MUNICIPALITÀ 1 Sede Consiglio. Tel. 081.7644876 Anagrafe decentrata Tel. 081.7950501 SANITÀ PRONTO SOCCORSO LORETO-CRISPI Tel. 081.2547256 GUARDIA MEDICA LORETO-CRISPI Tel. 081.7613466 OSPEDALE PAUSILIPON Tel. 081.2205111 OSPEDALE FATEBENEFRATELLI Tel. 081.5981111 - 081.5757220 DISTR. SAN. 44 Assistenza Anziani Tel. 081.2547715 Assistenza Diabetologica Tel. 081.2542928 Assistenza Veterinaria Tel. 081.2547074 m a ga z i n e CHIAIA SA P E R V I V E R E L A C I T TÀ Anno II n. 2 - febbraio 2007 Direttore Editoriale Nino De Nicola Direttore Responsabile Alvaro Mirabelli Art Director Massimiliano de Francesco Responsabile Saper Vivere Laura Cocozza Redazione Iuppiter Group via dei Mille, 59 - 80121 Napoli Tel.: 081 19361500 - Fax: 081 2140666 [email protected] Società Editrice Iuppiter Group via dei Mille, 59 - 80121 Napoli Concessionaria pubblicitaria Gianluca Gallo via Vannella Gaetani, 12 - Napoli infoline: 081 0321244 / 347 3728132 [email protected] Quelli di Chiaia Magazine Antonio Biancospino, Aurora Cacopardo, Silvio Campione, Antonella Carlo, Paolo D’Angelo, Massimo Lo Iacono, Giancarlo Maresca, Renato Rocco, Francesco Ruggieri, Nicola Sellitti, Luca Spoldi, Salvatore Tartaglione, Fabio Tempesta, Massimiliano Tomasetta, Tommy Totaro. Stampa Arti grafiche Litho 2 Via Principe di Piemonte, 118 Casoria Reg. Tribunale di Napoli n. 93 del 27 dicembre 2005 Caro direttore, perché dovrei venire a divertirmi a Chiaia se non so dove parcheggiare l’auto? Non essendo Onassis, non posso certo sprecare i miei soldi per sistemare la mia vettura nei garage privati che hanno costi assurdi. Non mi va, poi, di riempire le tasche dei parcheggiatori abusivi che, sistematicamente, presidiano alcune zone. Il grande paradosso è che a Chiaia nascono sempre più locali di intrattenimento ma, stando a quello che vedo la notte, si fa di tutto per scoraggiare quelli che vogliono trascorrere un sabato di relax e di divertimento. L’auto non è un portachiavi che si mette in tasca: da qualche parte bisogna pur sistemarla. Non capisco allora perché non si fanno questi benedetti parcheggi interrati che eviterebbero la strategia delle ganasce e il tallonamento del bloccaruote; rilancerebbero l’economia del luogo; eliminerebbero i parcheggiatori abusivi; e, soprattutto, come succede nelle città «normali», darebbero la possibilità all’automobilista di sostare a tariffe popolari. VILLA COMUNALE, PASSEGGIATA NEL DEGRADO Gentile redazione, c’era una volta la Villa Comunale. Uno dei pochissimi polmoni verdi della città vive una condizione di degrado allucinante. Ho contato almeno una decina di lampioni semidistrutti, alberi e piante che meriterebbero una visita specialistica e la pavimentazione, a distanza di pochi anni dalla ristrutturazione, è, in alcuni tratti, da rifare completamente. Bisognerebbe a questo punto capire in che modo si può intervenire per rimettere a nuovo la villa. Il problema è che stiamo parlando di un luogo che è stato ristrutturato non secoli fa, ma nel 1999, e già si ritrova in uno stato vergognoso. Per non parlare, poi, degli chalet disseminati nel parco che, presi di mira dai vandali, sono davvero inguardabili. Ma da quanto tempo il sindaco e gli assessori comunali non si fanno una passeggiata in villa? Non provano vergogna per come è ridotto uno dei parchi storici della città voluto nel 1778 da Ferdinando IV? A che servono le riqualificazioni se alla fine prevale l’incuria? Gianna Scognamiglio Massimiliano Ronga la egnalazione VIA CARACCIOLO Mar di plastica Che la gestione dei rifiuti in Campania sia da considerarsi scriteriata e famigerata è cosa risaputa, ma impressiona, dopo una delle ultime mareggiate, vedere la spiaggia di via Caracciolo invasa da un «mar di plastica» (vedi foto). Il nostro mare, su cui si potrebbe puntare seriamente per il rilancio dell’economia della città, mangia e sputa immondizia. Se una mareggiata provoca queste tristi e disarmanti invasioni di rifiuti, bisogna interrogarsi prima sui motivi - da ricercare non solo nell’inciviltà di quelle persone che non amano la propria terra e inquinano senza pietà, ma LA FARSA DEL PIANO SICUREZZA E LA LIBERTÀ NEGATA Egregio direttore, ma quando scatta il tanto decantato piano-sicurezza Amato? Videosorveglianza, più uomini sul territorio, bla bla bla: quello che so è che l’altra sera a piazza Rodinò un mio amico è stato rapinato da due balordi armati fino ai denti e, stando a quanto riferitomi, non ancora maggiorenni. Ormai la mia libertà e quella dei napoletani onesti è un ricordo. Non siamo liberi di camminare per la città; siamo sempre sospettosi ogni volta che vediamo un motorino con due ragazzi con i caschi venire verso di noi; preferiamo non indossare orologi o gioielli per la paura di essere presi di mira; scegliamo di percorrere alcune strade e di evitarne altre perché poco illuminate e senza vie di fuga. E’ necessario a Chiaia, San Ferdinando, Posillipo e in tutta la città, «ripensare» il controllo del territorio. Servono più volanti e moto della polizia e soprattutto, poiché a Napoli stiamo in uno stato di guerra, bisogna creare dei corpi speciali di vigilantes che presidiano le zone più calde. Antonio De Stefano S GUARDIA DI FINANZA 117 [email protected] Egregio direttore, segnalo, anche a nome di altri residenti, la problematica delle «isole pedonali» nel nostro quartiere utilizzate a sosta selvaggia dai soliti personaggi. Le isole in questione si riferiscono alle zone antistanti il cinema Delle Palme ed il liceo Umberto. Infatti nel primo caso la sosta selvaggia delle autovetture davanti al cinema determina gravi disagi alla circolazione in via Vetriera ed in via dei Mille e, inoltre, impedisce il regolare transito del «pollicino» C22 per le Rampe Brancaccio. Nelle more della riqualificazione del progetto esecutivo di riqualificazione urbana, l’intervento può essere attuato a costo zero con la collocazione di fioriere che scoraggino la sosta selvaggia, in modo da ripristinare l’isola pedonale così come previsto da ordinanza sindacale. A questo v’è da aggiungere l’utilizzazione della «pedana» nella zona destra del cinema da parte del vicino ristoratore, il cui intervento di riqualificazione è stato effettuato dalla Amministrazione comunale qualche anno fa, in memoria del ragazzo ucciso barbaramente. Nel secondo caso (Liceo Umberto) il ripristino dell’isola può essere attuato con il ripristino dei pochi paletti divelti artatamente dai soliti furbi. (Mariella Sola) Tel. 335.5292755 (Pattuglia Chiaia) Tel. 349.2142396 (Pattuglia S. Ferdinando) Tel. 347.0752926 (Pattuglia Santa Lucia) VIGILI DEL FUOCO 115 2 sopratutto nelle inadeguate strategie politiche per sconfiggere il degrado - e, poi, intelligentemente, innescare dinamiche di intervento nuove e risolutive, rapide e slegate il più possibile da logiche affaristiche. Siamo stanchi di assistere alla distruzione di Napoli. Massimo Gallotta AI NOSTRI LETTORI «Sos Chiaia» è un contenitore di denunce e proteste contro disservizi, inciviltà ed emergenze urbane e non. La nostra intenzione è quella di affondare il bisturi nel degrado ambientale, segnalando tutto nero su bianco e richiamando chi di competenza alle proprie responsabilità. Invitiamo i nostri lettori a indicarci cosa non va nel quartiere e a proporci soluzioni per rendere più vivibile la città. Contiamo su di voi. Le lettere, firmate con nome e cognome, vanno inviate a Chiaia Magazine Via dei Mille, 59 - 80121 Napoli e-mail [email protected] PRIMO PIANO CHIAIA MAGAZINE 3 Case a Chiaia, il balletto dei prezzi folli IL MERCATO. Poche le compravendite, borsino inaffidabile, valutazioni amatoriali, trattative estenuanti: gli esperti spiegano le dinamiche del panorama immobiliare ALVARO MIRABELLI A.A. Cercasi casa disperatamente. A Napoli chi cerA ca non trova, o, se ci riesce, rischia l’esaurimento. E se quello partenopeo è il mercato immobiliare più pazzo d’Italia, quello di Chiaia-Posillipo-San Ferdinando sembra governato da logiche marziane. Su una cosa sola sono tutti d’accordo: negli ultimi anni l’andamento delle compravendite si è rivelato clamorosamente inadeguato rispetto ad una domanda di case che invece è cresciuta. Circostanza che fa il paio con un’altra: la qualità degli immobili è sempre al di sotto delle cifre pretese. E’ anche vero, a dirla tutta, che le transazioni residenziali nell’ultimo triennio hanno registrato una lieve ripresa, ma solo perché i grandi proprietari immobiliari (Comune, Risanamento, Pirelli RE) hanno disinvestito, vendendo immobili a pioggia. E, dunque, è la stagnazione il dato costante del mercato locale: regola alla quale ovviamente non sfugge la Municipalità1, con gli storici quartieri di Chiaia, Posillipo e San Ferdinando. I numeri. Il territorio più benestante di Napoli, però, riserva sorprese: al contrario di quanto si pensa, ad esempio, nella classifica della maggior concentrazione di abitazioni di proprietà, la Municipalità1 è solo la terza in città (a Chiaia, infatti, le abitazioni di proprietà sono solo il 58%, mentre il 32 % dei residenti abita in fitto e un 10% risiede ad altro titolo). L’altra sorpresa è che, esaminando il 2005, se in tutta Napoli le transazioni sono state 9.846, Chiaia, con le sue 871 transazioni, si è collocata nella media cittadina. La singolarità di Chiaia, invece, si annida altrove: ad essa, ad esempio, spetta il primato del maggior numero di abitazioni vuote (circa il 9% del totale). L’altra particolarità è arcinota: qui il carocasa è il più alto della città. E per ragioni evidenti: all’interno del perimetro chiaiese gli standard dei servizi (trasporti, sicurezza, decoro etc.) sono i più elevati della metropoli. E’ il prezzo da pagare sull’altare della vivibilità e genera un mostro: un mercato senza bussola, pietrificato, limitato a sussulti sporadici. Il gioco delle parti. E dunque: qui, più che altrove in città, secondo gli esperti, il prezzo reale, quello che alla fine fa combinare l’affare, è una cifra a metà strada tra offerta e controfferta. Alfredo Papaccio, esperto del «Gruppo Europeo Immobiliare», precisa il meccanismo: «Da queste parti i proprietari, soprattutto nel territorio tra via dei Mille, piazza dei Martiri, Riviera di Chiaia e piazza Amedeo, si basano su vere e proprie valutazioni amatoriali che poi vengono stemperate a quote meno proibitive dagli acquirenti. Il borsino, ad ogni modo, resta altissimo: principio che vale, eccezioni a parte, da un angolo all’altro della Municipalità1». Speranze che il mercato acquisti contorni più ragionevoli? Assolutamente no. Lo ribadiscono i tecnici della «Gabetti Property Solution»: «Sia pure all’interno di uno sfondo assai frastagliato in termini di valutazioni, i prezzi sono e resteranno cari: si tratta di un mercato consolidato verso l’alto». C’è poi da aggiungere che si sono allungati a dismisura i tempi delle trattative: «In media, per concludere, ci vogliono dai 4 ai 5 mesi - sostengono all’Europeo Immobiliare -. E per ovvi motivi: innanzitutto, chi compra, ci pensa dieci volte. In secondo luogo, quasi tutti ormai acquistano col mutuo (che oggi ha tassi assai abbordabili) e questo rallenta i tempi. Infine, alcuni, per poter comprare, devono prima vendere qualche immobile di proprietà». E alla Gabetti aggiungono: «A Chiaia i proprietari di solito possono permettersi il lusso di mantenere l’immobile in lista d’attesa». E intanto la circostanza che ormai siano pochissimi a comprare in contanti, la dice lunga anche sul tramonto di una convinzione comune, quella del mattone come bene rifugio: per gli addetti ai lavori, infatti, chi ha capitali preferisce congelarli in banca, malgrado gli interessi asfittici del mercato titoli. Effetto della tassazione a martello sulle proprietà immobiliari. Il profilo attuale del mercato. In sintesi, la realtà del commercio di case, da San Ferdinando a Posillipo, da via Manzoni al Lungomare, funziona a scacchiera. Una scacchiera che è fluida e movimentata da mille variabili: le valutazioni cambiano da una microzona all’altra, da un angolo all’altro di un fabbricato, persino da un marciapiede all’altro. Un caos che è lo specchio di un quadro edilizio assai ibrido che risente della frammentarietà del paesaggio sociale, della manutenzione discontinua del territorio, della eventuale presenza di negozi e di scuole, del livello di sicurezza che non è omogeneo. Ovvio, infine, che a condizionare il prezzo finale ci siano i requisiti dell’appartamento: panorama, ascensore, stato del fabbricato etc. Il baricentro, dal punto di vista del pregio, è quello di via dei Mille e dintorni (ma altre nicchie da record sono il Lungomare, il versante mare di Posillipo e i parchi in zona Orazio-Petrarca): man mano che ci si allontana da queste aree, sale lievemente la disponibilità di immobili e i prezzi scendono, pur restando sostenuti. I tagli più richiesti? Gli appartamenti tra gli 80 e i 100 mq, e quelli sui 50/60 mq. E l’unica regola che vale, è utile ribadirlo, è il negoziato, giocato al rialzo da chi vende e al ribasso da chi compra. E chi compra è avvertito: il suo obiettivo difficilmente coinciderà con le occasioni reali perché l’offerta arriva col contagocce. Lo sanno bene le agenzie che ormai navigano a vista, gestendo quel che passa il convento. Ma che un vantaggio rispetto al passato ce l’hanno: è quasi scomparsa la figura del privato fai da te, quello del «no agenzie», e il monopolio degli immobiliaristi è schiacciante. Due ultime annotazioni. La prima: se le vendite languono, il movimento dei fitti è fiorente in tutto il quartiere. Infine: sono attendibili i vari listini, più o meno ufficiali, sulle quotazioni correnti? «Se redatte per macrozone, - sostengono gli operatori - le tabelle con i prezzi a metro quadro sono pura teoria: praticamente inutili». NUOVE FRONTIERE: TUTTI A BAGNOLI Opinioni controcorrente quelle di Clemente del Gaudio (nella foto), al vertice del cda della Borsa Immobiliare di Napoli (emanazione della locale Camera di Commercio) e al contempo membro dell’Acen (l’associazione dei costruttori partenopei). La sua analisi parte da un dato: «A Napoli, città in cui non si può costruire, mancano 250mila vani. Ovvio che le compravendite registrino valutazioni elevate». Del Gaudio, però, non si associa al coro di lacrime sulla supervalutazione degli immobili: «Oggi l’aumento reale è stato digerito e quella immobiliare è una realtà assestata. Dunque il mercato partenopeo rispecchia valori reali, equiparabili, ad esempio, a quelli di Roma. Certi prezzi, poi, si spiegano anche col fatto che il patrimonio immobiliare è in prevalenza storico. E vale anche per Chiaia che, però, ha lati atipici. Nella Napoli bene - spiega del Gaudio - il mercato si muove su una logica di vendita speciale, quella del singolo appartamento: e il movimento è ridotto al minimo anche per la scarsa disponibilità di offerte». Su come, invece, il quartiere possa arginare la sua sofferenza di case, del Gaudio azzarda un’opzione in odore di provocazione: «Lo sbocco naturale del quartiere è verso Bagnoli: su questo spicchio flegreo si proietta il futuro di Chiaia. Quando il recupero di Bagnoli sarà completato, la zona, idonea ad essere considerata un’estensione geografica della Municipalità1, garantirà requisiti in linea con le esigenze di Chiaia/Posillipo: panoramicità, infrastrutture, vocazione turistica e culturale. A Bagnoli, poi, saranno realizzati 100mila mq. per residenze. Non è invitante?» PRIMO PIANO CHIAIA MAGAZINE 4 Rincaro estimi, fare ricorso conviene IL CASO. Tempesta sul bene casa: l’onda lunga del riclassamento non inasprisce solo l’Ici, ma provoca effetti a lungo termine sul mercato fitti e compravendite LAURA COCOZZA el già frastagliato panorama immobiliare di Chiaia-San Ferdinando-Posillipo si inserisce una nuova variabile che, con buona probabilità, porterà ad un ulteriore aumento dei fitti e, in minor misura, delle compravendite. Si tratta del riclassamento catastale a cui l'Agenzia del Territorio sta provvedendo da qualche mese, in base a quanto stabilito dalla legge 311/2004. Com'è noto, tale norma ha attribuito ai Comuni la facoltà di attuare la revisione parziale dei classamenti delle unità immobiliari site in alcune parti del territorio per le quali, il rapporto tra il valore medio di mercato e il corrispondente valore medio catastale, ai fini dell'applicazione dell'imposta comunale, si discosti «significativamente dall'analogo rapporto relativo all'insieme delle microzone comunali». Per individuare le porzioni di territorio comunale “anomale”, il Comune si rivolge all'Agenzia del Territorio competente, che provvede alla revisione. In base al nuovo classamento si attribuiscono poi nuove categorie e classi. Ciò significa, per i proprietari degli appartamenti riclassati, un aumento dell'imposta Ici, nonché dell'Irpef, delle imposte addizionali regionali e comunali, di quelle di registro (essendo la casa un bene alienabile) ipotecarie e catastali. La domanda ora è: visto che i proprietari di tali immobili vedranno aumentare le imposte, è verosimile che si rifaranno sugli inquilini? E ancora: visto che l'acquirente di una casa che ha subìto un mutamento di categoria catastale dovrà pagare più tasse di quante ne avrebbe pagate qualche mese fa, è verosimile che, al momento di rivenderla, vorrà recuperare sul prezzo della casa l'imposta pagata al momento dell'acquisto? Secondo gli esperti del settore immobiliare, entrambe le ipotesi sono veritiere. Si può dedurre, dunque, che il riclassamento catastale in atto sul territorio napoletano avrà una ripercussione nel brevissimo periodo sui fitti, ed una più lontana nel tempo, sulle compravendite. In una città dal mercato immobiliare già così complicato, è la ciliegina sulla torta. Non per nulla, recentemente sono scese sul piede di guerra alcune associazioni di consumatori, invitando i cittadini ad opporsi in sede legale al provvedimento. Finora, però, i ricorsi presen- N Il borsino vendite e fitti che pubblichiamo riflette l’estrema frammentarietà che governa i valori immobiliari nella Municipalità1. Per rispecchiare più fedelmente l’andamento del mercato residenziale, abbiamo adottato un insolito criterio a microzone, ritenendo fuorvianti i prezzi per macrozone che sono ritenuti inattendibili anche dagli esperti di settore. Le valutazioni sono orientative. Le stime sulle vendite sono fornite dal «Gruppo Europeo Immobiliare». Le stime sui fitti sono fornite da «Gabetti Property Solution». Le quotazioni relative alle strade menzionate come punti di riferimento devono intendersi, in linea di massima, estensibili anche alle immediate adiacenze. (valore al metro quadro) CHIAIA • Lungomare: 14-15 mila • Via dei Mille e dintorni: 13-15 mila • R.Brancaccio (tratto basso): 13-15 mila • R.Brancaccio (tratto alto): 5-7 mila • P.tta Mondragone: 5-7 mila • Vasto a Chiaia e dintorni: 5-6 mila • Crispi, Schipa e dintorni: 7-9 mila • C.V.E. (verso Merg.): 7-9 mila • C.V.E. (verso Suor Orsola): 5 mila • Via A. D’Isernia 7-9 mila • Via G. Bruno e Piedigrotta: 5-7 mila • Viale Elena: 8-10 mila • Mergellina: 7-8 mila • Nicotera: 5 mila • Monte di Dio: 7 mila POSILLIPO • Posillipo lato mare: 13-15 mila • Posillipo lato collina: 8-10 mila • Manzoni (lato Posillipo): 7-9 mila • Manzoni (lato Fuorigrotta): 5-mila • Via Tasso: 5-7 mila SAN FERDINANDO • Pizzofalcone: 4 mila • G. Serra: 5 mila • Via Chiaia: 7-10 mila • Gradoni di Chiaia: 3-4 mila • Santa Caterina da Siena: 5 mila • Via G. Orsini e traverse: 7-9 mila • Santa Lucia (lato collina): 5-7 mila • Nazario Sauro: 14-15 mila Via dei Mille (appartamento 80/100 mq.) • Lungomare: • Via dei Mille e dintorni: • Vasto a Chiaia: • Belledonne e dintorni: • Crispi, Schipa: • Comola: • Posillipo lato mare: • Posillipo (parchi privati): • Via Belsito e dintorni: • C.V.E. (verso Mergellina): • C.V.E. (verso Suor Orsola): • Via Nicotera: • Via Chiaia: • Gradoni di Chiaia: • Santa Caterina da Siena: • Santa Lucia (lato collina): • Via G. Orsini e traverse: 1400-1600 1400-1600 600-1200 1000-1200 1300-1800 1300-1800 1500-1600 1500-1600 1200-1300 1300-1500 1200-1700 1100 1200 800 1000 1200-1300 1600 Via Nicotera tati, a fronte di 80mila avvisi di accertamento notificati, non raggiungono neanche il 10 per cento. Cioè, una percentuale assolutamente fisiologica, secondo quanto recentemente dichiarato da Luigi Napolitano, responsabile della direzione provinciale dell'Agenzia. Circostanza che ha spinto il Comune di Napoli ad andare avanti nell'operazione di riqualificazione. Inizialmente, infatti, il Comune aveva deciso di procedere con cautela, chiedendo all'Agenzia del territorio di verificare 110mila unità immobiliari solo su quattro quartieri della città. Si trattava di una sorta di test, per verificare la fattibilità dell'operazione. Ora, visto che i dati sui ricorsi sono stati giudicati soddisfacenti, le verifiche saranno aumentate fino a coprire l'intera città. Ma perchè la percentuale dei ricorsi è stata così bassa? Probabilmente, dicono gli esperti, i proprietari sono incorsi un errore di valutazione. Ciò che gli oppositori contestano, infatti, non è l'aumento in sé, ma la metodologia adottata dall'Agenzia per operare il riclassamento. Gli accertamenti, cioè, sono stati fatti in base ad un generico confronto con unità simili senza dare la possibilità al contribuente di verificare in che modo l'Ente sia giunto a stabilire i nuovi valori catastali. L'Ufficio fonda la revisione parziale del classamento su “un dettagliato esame delle mutate capacità reddittuali” senza però fornire dati in merito né rinviare ad altri atti da poter visionare. Secondo gli esperti, ciò comporta la violazione non solo del diritto di difesa del contribuente, ma anche del rispetto dell'art. 53 della Costituzione. In questo modo, infatti, risulta praticamente impossibile, per il singolo, ricostruire i motivi che hanno portato alle variazioni. Non è dato sapere come sono stati valutati i valori medi di mercato e/o i valori medi catastali della microzona nè come si è confrontato tale dato con la microzona contigua o adiacente. Tutto ciò, contrariamente a quanto afferma la legge in materia tributaria, secondo la quale l'Amministrazione deve assumere iniziative volte a garantire che tutti gli atti siano messi a disposizione del contribuente in tempi utili e siano comprensibili anche alle persone sfornite di conoscenza in materia. Motivo che, forse, ha scoraggiato i contribuenti e limitato il numero dei ricorsi. INVESTIRE ALL’ESTERO DUBAI, TREMILA EURO AL MQ È davvero tramontato il mattone come benerifugio? In Italia pare di sì. Ma qualcuno ha esplorato nuove frontiere, riportando in patria solide certezze per gli investitori in immobili. Golfo Persico, a sud ovest di Sharjah e a nord ovest di Abu Dhabi: qui sta crescendo Dubai City, capitale dell'omonimo emirato retto dallo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, ed ormai mecca del business immobiliare per gli occidentali decisi a convertire i propri capitali in occasioni fruttifere. Uno scenario da mille e una notte in cui si è inserita la Ellebiemme Gestioni Immobiliari, sede centrale a Bergamo, filiale napoletana in via A. De Gasperi 55, diretta da Marcello Scala. A Dubai, insomma, il mercato è vincente perché chi compra qui un immobile lo vedrà rivalutato in pochi anni almeno del 30%: e la disponibilità di case non manca perché la città è in piena espansione. Ecco perché è anche possibile (e più conveniente) acquistare immobili in costruzione (con polizza «all risk»). Tutti fattori su cui la Ellebiemme, specializzata nel settore residenziale e turistico, ha edificato il successo dell'«operazione Dubai». Sono commercializzati bilocali (80 mq) e trilocali (160 mq): il costo è di 2500/3000 euro al mq. e chi acquista riceve il reddito garantito dell'8% annuo. A proposito: sulla proprietà, per legge, non gravano regimi fiscali. L’INCHIESTA CHIAIA MAGAZINE 5 Il mistero della Casina del Boschetto RITARDI. Il restauro dell’ex Circolo della Stampa doveva terminare nell’ottobre 2005. Ora, però, si slitta di 15 mesi. E, strada facendo, sono lievitati anche i costi MASSIMILIANO DE FRANCESCO Quelle modifiche col pennarello sul cartello dei lavori A sinistra: il cartello dei lavori della Casina del Boschetto, fotografato nel novembre 2006, «carta d’identità» del progetto di restauro e rifunzionalizzazione della struttura. Sul pannello, subito dopo la stazione appaltante (Comune di Napoli) e l’impresa appaltatrice (A.T.I. CEAC s.r.l. Tesys Engineering s.r.l) sono indicati in successione l’importo dei lavori (1.234.119,75 euro), la data inizio lavori (07 luglio 2004), la durata dei lavori (gg 450). A destra: il cartello dei lavori fotografato a gennaio 2007. Si notano alcune modifiche fatte con un pennarello. In particolare, cambia la durata dei lavori che da 450 (cancellato) passa a 940 giorni; e poi c’è l’aggiunta della voce «Imprese subaffidatarie» (G&G Elettric di Galloro G.). el novembre 2001, nel corso della conferenza N stampa di presentazione degli interventi per la valorizzazione del patrimonio culturare, artistico e monumentale di Napoli finanziati dalla Regione con fondi europei (94 miliardi delle vecchie lire), il governatore Bassolino dichiarò: «Le opere finanziate con i fondi europei hanno ottenuto l’intero ammontare necessario per il loro completamento: si volta pagina rispetto all’epoca dei finanziamenti a singhiozzo, parziali e da fonti diverse, che hanno causato ritardi e attese interminabili». Tra le opere del cosiddetto «Progetto Integrato Napoli grande attrattore culturale» c’è anche la Casina del Boschetto nel cuore della Villa comunale, opera razionalista di Luigi Cosenza, sede del Circolo della Stampa dal 1912 al 1999. Obiettivo dell’intervento cofinanziato dall’Unione Europea è «il restauro e la rifunzionalizzazione del padiglione denominato Casina del Boschetto per destinarlo a sede di convegni PANNELLO NOVEMBRE 2006 Inizio lavori 07 luglio 2004 Durata dei lavori: 450 giorni ed esposizioni temporanee». Costo totale dell’operazione: 2.o65.800 euro, come si evince dall’esito finale della valutazione del PI «Grande Attrattore Napoli», firmato nell’aprile 2003 dal Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici della Regione Campania. Insomma, i soldi ci sono, niente più «attese interminabili». Dopo l’approvazione co- PANNELLO GENNAIO 2007 Inizio lavori 07 luglio 2004 Durata dei lavori: 940 giorni munale del nuovo quadro economico dell’intervento di restauro con la «scesa in campo» della Regione (delibera Giunta com. del 25 luglio 2003) e dopo l’aggiudicazione dell’appalto all’A.T.I CEAC s.r.l. Tesys Engineering s.r.l (13 gennaio 2004, per un importo al ribasso di 1.234,119,75 euro), per i tempi di esecuzione del restauro fa fede il pannello esposto sulla Casina in cui la durata dei lavori indicata, fino a poco tempo fa, era di 450 giorni a partire dal 7 luglio 2004. Pannello canta: i lavori sarebbero dovuti terminare nell’ottobre 2005. A gennaio 2007 notiamo, per caso, che sul cartello in questione, la durata dei lavori è stata modificata con un pennarello nero da 450 a 940 giorni. Uno slittamento di quasi 15 mesi. Si sa, i tempi della città sono, spesso, regolati dai contrattempi. Spulciando sul sito del Comune le delibere approvate dalla Giunta, abbiamo contato vari aumenti di spesa rispetto al progetto di partenza della Casina del Boschetto, l’ultimo dei quali è di quasi 298mila euro, approvato il 25 maggio 2006. La proroga della consegna della struttura, di sicuro, dipende da questi aggiustamenti di tiro in corso d’opera. Certo, non stiamo di fronte a una fabbrica di San Pietro, ma il ritardo c’è e si vede. Incuriosisce, poi, il cospicuo balletto degli aumenti di spesa. Nel prossimo numero, proveremo a ricostruire il viaggio contabile dell’operazione e ad accertare la data definitiva di consegna. Benvenuti nel pianeta delle buche. Capitolo II Prosegue il nostro reportage «permanente» sul degrado urbano nella Municipalità 1 (Chiaia-San FerdinandoPosillipo). Ringraziamo i lettori per le preziose segnalazioni che ci aiutano a denunciare lo stato delle strade e dei marciapiedi del «fu» salotto di Napoli. el libro nero della manutenzione urN bana a Chiaia, occupano una piazza d'onore le inutilizzate bocche rettangolari di metallo adibite per l’installazione di pannelli pubblicitari. Alla luce del sole, pronte a mordere caviglie, pericolosamente disseminate sul territorio, ogni volta che piove si riempiono d'acqua mimetizzandosi tra le pozzanghere. Temibili, ad esempio, quelle all’inizio di via Chiaia - che già hanno castigato incolpevoli passanti -, insaziabili quelle di via Carducci (nella foto) che, si spera, al più presto, con gli imminenti lavori di riqualificazione, potranno essere chiuse. Altra via, altre buche. Forse qualcuno ha sotterrato un tesoro alla Riviera di Chiaia e si è dimenticato dove ha nascosto il malloppo. Scavi, non marciapiedi. Non solo buche, ma autentici sventramenti, con mattonelle volate chissà dove e un crescendo di sconsiderati rattoppi. Chi ben comincia è a meta del degrado. Così è per la Riviera che, a un tiro di cravatta dal- lo storico negozio di Marinella, esordisce con un marciapiede devastato, assediato da un ricco valzer di sanpietrini. Eduardo Bucci, in una lettera che ha inviato in redazione, chiede, giustamente, la rimozione dei sanpietrini «saltati» che sono delle «vere e proprie armi improprie alla portata di chiunque voglia far del male ad altri; il solo fatto di ributtar- li in strada può costituire pericolo per i motociclisti di passaggio». Il perché, invece, tutte le buche non vengono chiuse, lo spiega in una gustosa e ironica lettera Giuseppe Ioimo: «Il vero motivo è il grande rispetto per la storia di Napoli ed il desiderio di non modificare lo stato dei luoghi rispetto agli anni del dopoguerra. Appare evidente che l’Amministrazione comunale vuole replicare, per quanto possibile, l’immagine di Napoli del 1944/1945 dopo i bombardamenti, per poter offrire ai turisti provenienti da nazioni che non hanno una tradizione storica, degli scenari di grande impatto». Infine, una buona notizia: la «buca delle buche» di via San Pasquale (in quel tratto in prossimità delle scale per Parco Margherita), segnalata il numero scorso, è stata colmata per l’ennesima volta (nella foto). Nel pianeta delle buche un cratere «ribelle» in meno. Massimiliano de Francesco SPECIALE RIQUALIFICAZIONE CHIAIA MAGAZINE 6 È l’ora dei cantieri IL PROGRAMMA. Piazza Amedeo, via Martucci, via Carducci: restyling alle porte Durata: 10/12 mesi. Costo: oltre due milioni. Non verranno ridotte le strisce blu ALVARO MIRABELLI ccelerazione in arrivo per la riquaA lificazione urbana di Chiaia, progettata dagli architetti Benedetto Gra- LA SCHEDA vagnuolo e Massimo Rosi. Prima, però, il punto sull’importante restyling (gestito, lo ricordiamo, dall’assessorato comunale al Decoro e Arredo Urbano e, sul versante tecnico, dal servizio Arredo Urbano). La delicata operazione di maquillage, pur rallentata dai tempi tecnici per reperire i fondi, per assegnare gli appalti e per verificare la trasparenza delle imprese aggiudicatarie, ha già consegnato alla città un primo consuntivo parziale: da un anno, infatti, sfoggiano un nuovo look piazza San Pasquale, largo Rodinò, via Cavallerizza, via Carlo Poerio e via Calabritto. La buona notizia è che ora, ai blocchi di partenza, c’è il secondo lotto dei cantieri previsti: decollo in tempi stretti, infatti, per i lavori a piazza Amedeo, via Martucci e via Carducci. E per verificare che il conto alla rovescia sia davvero iniziato, Chiaia Magazine ha intervistato Elisabetta Gambardella (nella foto), assessore comunale al Decoro Urbano, e Luigi Ugramin, dirigente del servizio Arredo Urbano. L’attesa per i tre cantieri, conferma la Gambardella, è ormai agli sgoccioli: "Quella del cantieramento contemporaneo di tre aree così “sensibili” - spiega - richiede la predisposizione di un meccanismo oliato alla perfezione: per ammortizzare le conseguenze sul traffico, ad esempio, abbiamo lavorato a 4 mani con l’assessorato alla Mobilità". Disagi prevedibili, ma ne varrà la pena, e così l’assessore invita i cittadini ad avere pazienza: "Stiamo lavorando per voi", è lo slogan fatidico con cui la Gambardella preannuncia i prossimi interventi. Il recupero, del resto, ha dimensioni cospicue. Sintetizza l’architetto Ugramin: "Piazza Amedeo: sarà rifatta la sede stradale.Verranno allargati il marciapiede presso il quale sostano gli autobus, quello antistante l’uscita del metrò e quello della farmacia. L’intero perimetro verrà alberato. Via Martucci: sarà risistemata la pavimen- Piazza Amedeo Inizio lavori Fine febbr/inizio marzo Durata 300 giorni Costi 562.097 euro Via Martucci Inizio lavori Fine febbr/inizio marzo Durata 300 giorni Costi 633.372 euro Via Carducci Inizio lavori Fine febbr/inizio marzo Durata 365 giorni Costi 955.492 euro A lato: Elisabetta Gambardella, assessore comunale al Decoro e Arredo Urbano. Nella pagina accanto: le planimetrie dei progetti di riqualificazione di Piazza Amedeo, via Martucci, via Carducci. tazione in basolato di strada e marciapiedi. Verrà anche ristrutturato e abbellito lo spiazzo dei gradini Amedeo. Poi via Carducci: anche qui rifazione di strada e marciapiedi con filari di alberi su entrambi i versanti. E l’alberatura è stata selezionata apposta per non risultare invasiva. Il fiore all’occhiello di via Carducci sarà la pedonalizzazione, in piazza Amendola, dell’intero spazio di fronte al liceo, con incremento di alberatura e panchine". E’ poi il caso di aggiungere che, sul fronte sosta, gli interventi non modificheranno l’attuale disponibilità di strisce blu. "Per informare i cittadini - avverte Ugramin - saranno anche piazzati pannelli illustrativi con le immagini degli scenari fina- li". Elisabetta Gambardella, poi, gioca persino d’anticipo: "Se il 2007 sarà l’anno giusto per la minirivoluzione a piazza Amedeo, via Martucci e via Carducci, nel 2008 toccherà ai lavori in via Filangieri, via dei Mille, via Colonna, via Torelli, Vasto a Chiaia, via Nisco e vico Vetriera: per queste strade è imminente il bando di gara". Quando l’appalto si arena. Dove e perché hiaia: lavori in corso. Almeno sulla carta. La C domanda è: perché ci vogliono tempi biblici per farli decollare? Esemplare quanto è accaduto ad un’opera con tutte la carte in regola per essere cantierata: vale a dire il restyling della zona di Santa Caterina da Siena, prezioso fazzoletto di territorio tra il largo omonimo e piazzetta Cariati. Fra poco, per fortuna, i cantieri apriranno, ma ci son voluti 4 mesi per sbloccare la situazione. Il fatto è che l’intervento, coperto economicamente e anche appaltato, a settembre si è malinconicamente arenato. Dove? In prefettura, e più precisamente nei cassetti dell’Ufficio Protocollo di Legalità cui tocca rilasciare il nulla osta finale: l’Ufficio, infatti, in caso di appalti pubblici, conduce le verifiche antimafia sulle imprese aggiudicatarie. Messa così, lo stop è legittimo e inevitabile: ed è proprio questa la sorte capitata all’opera di riqualificazione per il territorio di Santa Caterina da Siena. Quello che non va giù, però, è che le operazioni di controllo slittino all’infinito: da queste parti, infatti, fare i conti in tasca alla trasparenza delle ditte che ricevono incarichi dal pubblico committente, nei fatti diventa un’impresa lunga e estenuante. E per due buone ragioni: in primo luogo la mole dei controlli è considerevole. Il secondo motivo porta dritto all’anello debole della catena: le investigazioni, infatti, non le fa certo l’Ufficio Protocollo di Legalità della Prefettura. L’Ufficio, come da prassi, smista l’incombenza delle indagini alle Forze dell’Ordine. Ma a Napoli, ormai da un pezzo, Polizia e Carabinieri hanno il fiato cortissimo: uomini e mezzi sono contati. Levàteli da una parte, mancheranno dall’altra. Così, a questo punto, impiegare le forze dell’ordine per le investigazioni antimafia sulle ditte appaltatrici significa rassegnarsi a tempi lunghissimi per il rilascio del nulla osta. E coi cantieri inchiodati all’attesa le conseguenze sono pesanti: il recupero del territorio è costretto a frenare (vedi appunto l’appalto per il lotto di Santa Caterina da Siena), preziose occasioni di occupazione e salario vengono congelate, il sovraccarico di attività sulle forze dell’ordine diventa insostenibile. Non tutti, però, sono d’accordo con queste spiegazioni: se le verifiche sulle imprese aggiudicatarie vanno a rilento, dicono, la colpa è della burocrazia. E insistono: in fin dei conti, le imprese sono sempre le stesse e non ci vuole un’arca di scienza a fare i controlli. Una cosa è certa: l’emergenza degli appalti al rallentatore non è più sopportabile. SPECIALE RIQUALIFICAZIONE CHIAIA MAGAZINE 7 PIAZZA AMEDEO A piazza Amedeo l’intervento di riqualificazione prevede: rifacimento sede stradale, allargamento del marciapiede presso il quale sostano gli autobus, di quello antistante l’uscita della metro e di quello della farmacia. L’intero perimetro verrà alberato. VIA MARTUCCI A via Martucci il restyling comprende la risistemazione della pavimentazione in basolato della strada e dei marciapiedi. Inoltre, verrà anche ristrutturato e abbellito lo spiazzo dei gradini Amedeo. Non verranno ridotte le strisce blu. VIA CARDUCCI Via Carducci sarà la strada che verrà più trasformata. L’operazione di riqualificazione prevede: rifacimento di strada e marciapiedi con filari di alberi su entrambi i versanti. Anche qui le strisce blu non saranno ridotte. PIAZZA AMENDOLA Il fiore all’occhiello dell’intervento su via Carducci sarà piazza Amendola. Lo spazio antistante il Liceo Umberto I, infatti, verrà pedonalizzato e saranno incrementate l’alberatura e le panchine. Il restyling di via Carducci e di piazza Amendola ha una durata prevista di un anno, con un costo di 955.492 euro. QUARTIERISSIME CHIAIA MAGAZINE 8 Chiaia accoglie l’artigiano della pace L’INCONTRO. Le associazioni Ciao Africa, Voci dal Sud e Monastero Santa Chiara presentano al Royal il progetto per sostenere l’opera del missionario Claudio Marano ’è un uomo in Burundi che C insegna la pace. Il suo nome è Claudio Marano, 54 primavere, cuore friuliano, missionario di talento, fondatore, tre lustri fa, del Centre Jeunes Kamenge a Bujungura, capitale del Burundi. In questa toppa di mondo dell’Africa orientale, scucita anni fa dalla guerra civile - oltre 300mila morti su una popolazione di 6 milioni di abitanti -, Marano è riuscito, in pieno conflitto e nell’odore del sangue, a tenere saldamente in pugno il filo della speranza. La sua missione è stata chiara fin da subito: ricucire il senso della vita addosso a un popolo. Per farlo, però, era necessario, prima di tutto, «rifondare» un popolo, diviso tragicamente in Tutsi e Hutu, le due etnie contro, mattanze da una parte e dall’altra. Il friuliano, ormai pieno d’Africa negli oc- chi e nel fiato, con la pazienza dei sognatori, inizia il suo lavoro di riappacificazione, cambiando campo alle etnie: da quello di battaglia a quello di calcio. L’idea è semplice: lo sport come veicolo di riconciliazione. L’oratorio della pace fa goal con uno score sor- prendente che conta, oggi, 25mila iscritti con una media di 1500 frequentatori al giorno. Campi di gioco, quindi, al centro, ma anche una biblioteca, sale attrezzate per l’informatica, atelier, cinema e teatro. Fin qui, la storia di un miracolo, di un artigiano della pace che ricuce la vita con un budget che non arriva ai 400mila euro all’anno, premiato nel 2002 con il «Right Livelihood Award», premio Nobel alternativo, che in Svezia si dà a chi concretamente sostiene la pace. Ma c’è ancora tanto da fare in Burundi e le associazioni culturali Voci dal Sud, Monastero Santa Chiara e Ciao Africa lo sanno bene. Tant’è che, per dare una mano al Centro Kamenge, hanno organizzato per il 19 febbraio, alle ore 18, all’albergo Royal (via Partenope 40) un incontro proprio con Claudio Marano, in missione a Napoli in cerca di nuovi sognatori. Il convegno, dal titolo emblematico «Finché c’è sport c’è speranza», ha uno scopo ben preciso: illustrare l’opera del missionario e presentare un progetto di raccolta fondi attraverso eventi sportivi, per la costruzione della SANTA CATERINA DA SIENA A MARZO PARTE IL CANTIERE ULTIME DAL PAN CENTOMILA EURO PER UN CONVEGNO 2 anni di attesa. E ora per il progetto di riqualificazione urbana della zona di Santa Caterina da Siena, presentato nel gennaio 2005, è arrivato anche il nulla osta finale, quello antimafia della prefettura. «Non resta che firmare il contratto con l’impresa esecutrice: e a marzo aprirà il cantiere», dicono al Servizio «Città Storica», l'ufficio comunale responsabile dell’operazione. Durata lavori: marzo 2007-agosto2008. Publicammo a ottobre: il Pan costa ai napoletani 5 milioni di Euro all'anno! E l’ assessore alla Cultura, Nicola Oddati, aveva promesso: «Entro l’anno cambieranno le cose». E invece: a dicembre, il Comune ha stanziato 100mila euro a beneficio della società Electa per aver organizzato al Pan un convegno durato due giorni. Nota bene: 100mila euro è il budget per 6 mesi di manutenzione/strade nella Municipalità1. EMERGENZA DEGRADO A PIAZZA DEL PLEBISCITO prende anche segmenti di ferro di vecchie transenne, pericolosi per l'incolumità fisica quando cala il buio, continua emergenza rifiuti ed assenza di adeguato controllo dell'area pedonale. Delusi e sul piede di guerra i fratelli Rino e Salvatore De Martino, gestori della libreria: «Il Comune ci ha assicurato l'apertura di locali sotto i portici, in grado di riqualificare culturalmente la zona - spiega Rino De Martino (nella foto) -, ma le promesse sono rimaste tali. Siamo soli, isolati al nostro destino». Intanto, però, l'attività culturale della libreria - luogo tradizionale d'incontro per intellettuali, artisti e giornalisti - è in grande fermento, Libreria Treves tra poesia e calcinacci on c'è pace per la libreria Treves. La filiale dell'omonima casa editrice, N fondata da Emilio Treves nel 1861, dopo lo sfratto da via Toledo, ha trovato dimora stabile nella nuova sede sotto il colonnato di Piazza del Plebiscito. Qui, in quello che doveva essere un luogo da rilanciare, quotidianamente si assiste al festival del degrado. La caduta di calcinacci dalle volte del colonnato, avvenuta di recente a causa del maltempo, è solo la punta dell'iceberg di un disagio che com- L’ASSOCIAZIONE «CAMBIAMOCI NAPOLI» AL FILANGIERI La società civile scende in campo con le proprie forze morali e culturali, per tutelare e salvaguardare i valori fondamentali dell'individuo, soprattutto di coloro che appartengono alle fasce più deboli della società. E' proprio ciò che si impegnano a realizzare alcuni cittadini che hanno deciso di collaborare insieme per lenire i tanti mali che affliggono la nostra amata città. L'Associazione culturale «CambiamoCi Napoli» è nata proprio con l'intento di promuovere una seria ed efficace progettualità che influisca positivamente su molti settori della vita sociale della collettività, interagendo direttamente con la cittadinanza. Il Consiglio Direttivo dell'Associazione si avvale delle significative presenze, tra gli altri, di Pietro Gaeta, avvocato tributarista, Carlo Iacovelli, direttore della Polizia di Stato, Gaetano de Masellis, avvocato civilista e del presidente Antonio Lanzaro Scuola della pace. Deus ex machina dell’iniziativa è Giuseppe Airoldi (nella foto con Ernesto Doria, Tullio Maddaloni e Peppe Macchia), origini bergamasche, napoletano d’adozione, psicologo e fondatore di Ciao Africa. «L’idea di creare una Scuola della pace nel centro Kamenge - sostiene Airoldi - nasce da una considerazione semplice: la scuola della pace non c’è. Nel 2005, sono stato con 16 universitari in Burundi e ho capito che un modo giusto per cambiare il mondo è inviare da Claudio Marano degli apprendisti ad imparare la pace. L’idea, quindi, è di costruire un attrezzato centro d’accoglienza all’interno di Kamenge per ospitare altri giovani campani, pronti ad integrarsi con i burundesi e a innamorarsi dell’Africa come mi sono innamorato io». (m.d.f.) grazie anche al sodalizio che che ha unito Treves con l’Associazione Del Plebiscito, l'archivio fotografico Parisio, il Gran Caffè Gambrinus, l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, l’Istituto Cervantes. Un patto culturale che sta cercando di animare con spettacoli teatrali, mostre e incontri, la piazza e i portici della Chiesa di San Francesco di Paola. Tra gli eventi del mese: la presentazione dell'ultima fatica letteraria di Federico Moccia «Scusa ma ti chiamo Amore» e l'attesissima «Festa Internazionale della Poesia» con un programma di incontri e letture che durerà dal 16 febbraio al 2 marzo. Nicola Sellitti (nella foto), docente di Diritto dell'Unione Europea alla facoltà di Lettere, professore alla Scuola di specializzazione per le professioni legali e membro del Cda deldella Federico II. «Dopo un periodo trascorso a bordo campo, - dice Lanzaro - ho deciso di indossare una maglia. L’obiettivo dell’associazione è raccogliere le istanze di quelle categorie maggiormente colpite, individuando e affrontando i problemi della città anche attraverso delle conferenze e attivando uno sportello a disposizione dei cittadini». Il primo convegno-dibattito di «CambiamoCi Napoli» (sabato 17 febbraio, ore 10, al cinema Filangieri) ha come titolo: «Sviluppo e sicurezza, Napoli: coma profondo! Dobbiamo rassegnarci?». Interverranno: Francesco Forgione, Alfredo Mantovano, Franco Malvano, Franco Roberti, Gianni Lettieri, Maurizio Maddaloni, Marco Demarco. Rosemary Iadicicco QUARTIERISSIME CHIAIA MAGAZINE 9 Grattino a 4 euro, follia ambientalista LA POLEMICA. La proposta dell’assessore Nasti non piace né alla maggioranza né all’opposizione. Movimento Parcheggi a Chiaia: raccolte oltre 3000 le firme cascare le braccia la proFnaleaposta dell'assessore comuall'Ambiente Gennaro Nasti di elevare la tariffa oraria del grattino a 4 euro. Però gli è riuscita un'impresa: scontentare tutti, dalla maggioranza all'opposizione. Per non parlare della città. L'uscita di Nasti ha un suo perché: con lo smog alle stelle, lui, giovane ambientalista, ha imboccato la più classica e radicale delle opzioni «verdi»: azzannare l'auto- mobilista al portafoglio, e sparare ritocchi in alto ad una sosta sulle strisce blu che, in quanto a disponibilità, vede Napoli ultima in Italia. Assessore un po' ultrà, dunque, Nasti vede rosso quando vede le auto: un velo che lo acceca anche di fronte agli esempi forniti da altre città in tema di inquinamento e di sosta, a cominciare da molte amministrazioni progressiste, in Italia e nel mondo. L'intera Europa, ad esempio, cerca di cancellare traffico e tossine dalle proprie strade con una moderna filosofia della mobilità che punta anche sui parcheggi interrati: e l'opzione è talmente condivisa che gli impianti sotterranei vengono sistemati non solo in periferia, ma anche nei centri storici. Insomma: soluzioni strut- turali. E' successo a Roma, Siena, Bressanone, Trieste, Barcellona, Parigi, Ginevra, tanto per limitarci ad alcune città, molto attente all'ambiente. A Napoli, invece, caccia grossa alle auto. E Nasti non è mica l'unico a pensarla così: le amministrazioni degli ultimi anni in città hanno sempre avuto una stella polare: no ai parcheggi in centro e sì a quelli in periferia, anche se poi non hanno fatto né gli uni né gli altri. Sulla faccenda del grattino a 4 euro, intanto, raffica di obiezioni da parte del governo della Municipalità1: così si fa il gioco degli abusivi che farebbero prezzi concorrenziali, e dilagherebbe il flagello della sosta in seconda fila. A Roma, dicono, il grattino costa 1 euro (50 centesimi nelle zone ospedaliere) e MEZZANOTTE A MANO ARMATA PAURA PER LE VIE DEL CENTRO VIA DEI MILLE: SERVONO DEI VARCHI TRA I MOTORINI Sta scalando velocemente posizioni, nell’hit parade delle zone tartassate dai rapinatori, l’area di via Crispi/via Schipa e dintorni che, secondo le denunce di residenti e commercianti, sono completamente escluse dai controlli delle forze dell’ordine. Mezzanotte e dintorni è la fascia oraria preferita dai delinquenti per mettere a segno i propri colpi, come dimostra la rapina a mano armata subita dal ristorante «Dall’amico gamberone». Dopo la decisione del Comune di spostare sul lato opposto di via dei Mille (lato palazzo D’Avalos) la barriera dei motorini, di sicuro, si sono alleviate le sofferenze dei passanti. Ma, un altro problema è sorto dopo il provvedimento: il muro di ciclomotori è così compatto da non dare la possibilità di raggiungere subito il marciapiede e la piazzola antistante lo store «Cruising». Servono, quindi, dei varchi tra i motorini. EMERGENZA A PARCO MARGHERITA delibera per chiedere il restringimento del predetto tratto di marciapiede. Spiega Cicala: «L'ampliamento “anomalo” della piazzetta antistante la funicolare di Chiaia, aveva lo scopo di evitare a coloro che uscivano dall'impianto collinare di riversassi direttamente sulla strada, onde impedire incidenti. Ma, considerato che tale finalità è già assicurata dalle dimensioni della piazzetta stessa, l'ampliamento del marciapiede ed il conseguente ridimensionamento della carreggiata costituiscono unicamente un ostacolo alla circolazione dei veicoli, ed in particolare degli autobus, delle autoambulanze e delle auto delle forze dell'ordine». «Vi è di più - incalza Lojodice -: a Il marciapiede dello scontento Lo avevamo segnalato già nel numero di giugno di Chiaia Magazine, poco dopo il completamento dei lavori di ristrutturazione della funicolare di via del Parco Margherita: l'idea di allargare il marciapiede antistante (nella foto) era stata a dir poco sciagurata. Da allora, infatti, per residenti e automobilisti, non c'è stata più pace. Tornano ora alla carica, contro la piazzola dello scontento, i consiglieri della Municipalità 1 Fabio Cicala e Flavio Lojodice. Insieme hanno presentato una proposta di IL MORSO DELLA TARANTA di PAOLO D’ANGELO LO STADIO DEL FUTURO? IL COLOSSEO port, mi domando: «Cos'è lo Sanalizzare sport?». Forse il calcio? Vediamo di una giornata tipo di calcio. Vai allo stadio e ti ritrovi colonne di forze dell'ordine di cui non si sa nemmeno più il numero, tutti pronti a rischiare la vita per 5 euro di straordinario all'ora. Straordinari miseri ma che comunque sono pagati da tutti noi ed anche da quelli che del calcio non se ne fregano nulla, ma questa è un'altra storia. Dicevo Poliziotti tutti dispiegati e pronti a rischiare la vita per un ordine pubblico sempre più complesso da gestire in un incontro di calcio, che prima si giocava solo di domenica e che oggi si gioca anche il sabato, il Mercoledì, «l'amichevole» con qualche piccolo fumogeno il lunedì, e chi più ne ha più ne metta. Tifosi allo sbaraglio e male organizzati per i pochi finanziamenti delle società di calcio che cercano comunque di conservare un’apparenza di passione e di attaccamento alla propria squadra, sfidando biglietti numerati e nominali, telecamere, servizi di sicurezza, la propria vita e organizzandosi con costante impegno al pari di un attività lavorativa militare, che con lo sport non ha più niente a che spartire. Continuo a chiedermi: «Cos'è lo sport?» Vediamo a Napoli. Cosa c'è a Napoli di sport? Uno stadio San Paolo da abbattere e ricostruire per poi regalarlo solo a undici giocatori ed un Presidente milionari; un Palargento prima abbandonato e poi perennemente in ristrutturazione per poi regalarlo a cinque giocatori di basket ed un Presidente un po' meno milionari; un palazzotto ed uno stadio Collana caduto a pezzi fino alla chiusura; un Palabarbuto di costruzione smontabile e costruito in mezzo ad una strada, quella del circo per intenderci, e che come il circo se ne andrà. Mi domando e dico: «Ma se i giovani lo sport non possono praticarlo, come possono amarlo ed onorarlo nella Capitale non ci hanno pensato due volte a fare un parcheggio sotterraneo sotto Villa Borghese. A dimostrazione di un fatto: chi chiede parcheggi, in realtà, se ne frega di destra e sinistra. E se a Napoli Palazzo San Giacomo ne fa una questione politica, il dubbio è che stia mascherando incapacità di fondo: per un grattino a 4 euro basta uno schiocco di dita, per fare i parcheggi (promessi in campagna elettorale) ci vogliono gli attributi. Lo ripete da mesi il Movimento Parcheggi a Chiaia: e, a proposito, la raccolta delle firme pro parcheggi interrati in zona è arrivata a quota 3mila. La sottoscrizione sarà presentata da una delegazione a Gennaro Mola, assessore alla Mobilità. (a.m.) causa della riduzione delle dimensioni della carreggiata e all'abitudine degli automobilisti di ignorare i divieti di sosta, in alcuni punti è impossibile la circolazione contemporanea di due veicoli provenienti da opposte direzioni, specialmente se si tratta di autobus, con conseguente blocco totale della circolazione. L'inutile allargamento del marciapiede - continua il consigliere - ha infatti creato un angolo, in corrispondenza della fermata degli autobus, tale che i veicoli diretti verso piazza Amedeo, percorrendo il lato destro della strada, si ritrovano ad occupare giocoforza l'altro lato della carreggiata, con il conseguente rischio di uno scontro frontale». (l.c.) anche da tifosi? Gli ultra miliardari del calcio con lo sport che cosa hanno più a che spartire?» Per il resto fate voi. Sento parlare e rabbrividisco solo all'idea perché stanno per costruire un altro «Colosseo Stadio», tempio post moderno della violenza, in una zona che di violenza e problemi ne ha già troppi: Scampia. Con gli stessi investimenti economici necessari alla costruzione del nuovo mostro, avrei preferito sentir parlare della costruzione di più palazzetti polisportivi, templi dello sport con la «S» maiuscola da regalare ai giovani, o meglio di proprietà dei giovani di Scampia. Cari amici scusatemi ma il calcio non è lo sport, è solo parte di esso e non si può morire per una cagata di partita! QUARTIERISSIME CHIAIA MAGAZINE 10 Goethe, cinema e filosofia in passerella CULTURA. Tra attività accademiche ed eventi d’arte, l’istituto della Riviera di Chiaia propone un fitto calendario d’appuntamenti. A marzo mostra fotografica su Herzog ANTONELLA CARLO Continua il nostro viaggio tra gli istituti culturali del quartiere Chiaia. Terza puntata: Goethe Institut. Nel prossimo numero: Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. orino, Milano, Roma e NaT poli: il tedesco fa tappa anche qui, in questo splendido palazzo della Riviera di Chiaia, proprio accanto a Villa Pignatelli. Lingua, cultura, poesia, cinema, fotografia: dal 1961 sino ad oggi, il Goethe-Institut non solo propone un fitto calendario di corsi ed attività accademiche, ma ha l'obiettivo fondamentale di tracciare una panoramica a trecentosessanta gradi sulla tradizione tedesca. Sembra emblematico che la mostra fotografica, in programma a febbraio, sia intitolata «Guten Tag! Hier spricht Europa», ovvero «Buogiorno! Qui si parla Europa», per ritrovare suggestioni e trame di un sentire comune. «Impegno accademico, attività culturale, interazione con le istituzioni locali, dinamismo nella fusione di forme d'arte diverse: questi i principali fili conduttori della nostra politica sul territorio - afferma la direttrice del Goethe Maria Car- Stefan Gerspach, responsabile dei corsi, con la direttrice Maria Carmen Morese. men Morese -. La collaborazione con la Galleria Toledo, con l'Università “L'Orientale” e con l'Istituto Italiano di Studi Filosofici sancisce la volontà di favorire un sapere che sia davvero a porte aperte». E, dunque, gli eventi in calendario nei prossimi mesi testimoniano l'esigenza di tessere colorate e multiformi contaminazioni, all'insegna di una cultura cosmopolita, classica e moderna al tempo stesso: se il «Kinoclub 2007», riservato ai soli germanisti e studenti del Goethe, rivolgerà uno sguardo curioso ed attento alle novità del cinema tedesco, tutti gli appassionati di Werner Herzog potranno assistere, dal 5 al 28 marzo, ad una mostra fotografica dedicata al grande regista. Sempre il mese prossimo, in collaborazione con «Associazione Culturale del Plebiscito», verrà realizzato il «Festival della poesia», che promette l'intervento e l'adesione di grandi firme della letteratura europea. Ancora un festival, stavolta dedicato all'amore: nell'ambito della rassegna «Arte della Felicità», il 22 marzo, il filoso- fo Stefan Klein parlerà, a Palazzo Serra di Cassano, dei segreti per conquistare un'equilibrata consapevolezza personale. In trepida preparazione, ad aprile, altri due importanti appuntamenti: il 18 verrà proiettato, con il patrocinio del teatro san Carlo, un «Film/evento su Hans Werner Henze»; il 21, invece, alla sede del Goethe, in un dibattito con Giovanni Di Lorenzo, Inge Feltrinelli illustrerà differenze, analogie, progetti dell'editoria tedesca ed italiana. In maggio, infine, lo scrittore Feridun Zaimoglu seguirà, in un colloquio con il pubblico partenopeo, non solo le coordinate della sua carriera letteraria, ma anche i complessi sentieri della narrativa tedesca degli ultimi tempi. «Eppure la nostra attività non si esaurisce con la conclusione dell'anno accademico - dice il responsabile dei corsi del Goethe, Stefan Gerspach -, proponiamo, infatti, ai nostri studenti, ed a quanti siano interessati a migliorare il loro tedesco, una qualificata selezione di summer camps in Germania: ecco un modo semplice ed efficace per imparare una lingua, per immedesimarsi nei ritmi quotidiani di un particolare stile di vita». 3. Continua CORSI ED ESAMI 40 tipologie di corsi, 400 studenti di diverse fasce d'età: le felici statistiche del 2006 promettono ancora, al «Goethe-Institut» di Napoli, incrementi di iscrizioni per il 2007. A febbraio inizia il secondo semestre dell'anno accademico: una variegata gamma di corsi, in differenti orari, serali e mattutini, è offerta al pubblico di adulti e ragazzi partenopei. L'inserimento di moduli intensivi di 40 ore, a partire da giugno, rappresenta una novità recentissima, che consente un approccio più rapido e massiccio con la lingua: accanto alle lezioni quotidiane, saranno propositi degli esercizi speciali, volti al superamento degli esami, che forniscono titoli riconosciuti dalla Comunità Europea. Il metodo di insegnamento è rigoroso: in classe si parla sempre e solo tedesco, anche ai livelli base. RIQUALIFICAZIONE URBANA EMERGENZA CRIMINALITÀ Via Chiatamone, smantellato il «pannello degli orrori» Boom di rapine a via Petrarca Non decolla il piano sicurezza sono due. Dopo la rimozione dei cartelloni pubblicitari fatiscenti E alle Rampe Brancaccio, un nuovo hiaia e le invasioni barbariche. Gang di strada e rapinatori proC fessionali picchiano duro e lasciano intervento di smantellamento di tabelloni inutili e pericolosi è stato condotto a via Chiatamone (foto a sinistra). All’altezza della prima rampa che porta al Monte Echia, infatti, il 16 gennaio 2007, il «pannello degli orrori» è stato rimosso, non senza qualche difficoltà, dalla squadra rimozione dell’Elpis, la società che gestisce le attività del settore pubblicità e delle pubbliche affissioni del Comune di Napoli. Lo smantellamento è avvenuto alla presenza di Diego D’Alessio (nella foto in basso), presidente della Commissione Attività Produttive della Municipalità 1, che, da quando è stato eletto, ha dichiarato guerra alla cartellonistica degradata. E non finisce qui. D’Alessio, infatti, insieme ad altri consiglieri della maggioranza e dell’opposizione, ha individuato altri tabelloni che meritano di essere abbattuti o perché non rispettano i canoni di sicurezza o perché rovinano ed alterano il paesaggio. Intanto Chiaia Magazine, nel numero di marzo, pubblicherà una mappa dei pannelli pubblicitari fatiscenti e di quelli installati in siti non adatti. Siamo, ovviamente, aperti alle segnalazioni dei nostri lettori. il segno: sulla pelle e nell'anima. La tensione, ad esempio, si taglia a fette nei quartieri alti della Napoli bene: in collina il corpo a corpo tra malanapoli e borghesia ha fatto il salto di qualità. Lo dicono anche le forze dell'ordine: il livello delle aggressioni si è alzato. E parla da sola la cronaca nera: attacchi a percussione ai residenti di via Petrarca (nella foto) e dintorni, soprattutto quando tornano a casa in auto (per i delinquenti è il momento ideale: la vettura della vittima viene incastrata tra un cancello o una saracinesca che stanno per aprirsi e il motorino dei rapinatori alle spalle). Altra storia i safari a via Aniello Falcone: puntano al bersaglio grosso i vari predoni, più o meno professionali, che in poco tempo hanno castigato un supermercato e una banca. E il fronte antimala? Al solito: pochi mezzi, poche divise. Come curare il cancro con l'aspirina. E allora rivediamoci le strategie concordate ad ottobre tra Roma e Napoli. Mille uomini entro Natale: sono arrivati, pare, solo 175 carabinieri. Videosorveglianza: pareva questione di mesi, e invece zero. Il deposito per scooter sequestrati di via Campegna: doveva aprire il 31 gennaio, ed è ancora inagibile. E i famosi poteri speciali alla sindaca (che tra l'altro le consentirebbero di mandare più vigili in strada)? Il Governo glieli stava dando a novembre. Spariti nel nulla. E se anche li avesse, come li userebbe con una polizia municipale che, su 2mila unità, ne inchioda 1600 alle scrivanie. Campare a Napoli? Come viaggiare su un bus in discesa, coi freni rotti e il conducente ubriaco. L’INTERVISTA CHIAIA MAGAZINE 11 Antonio Pace: «Così cambierò l’Ascom» LA SFIDA. Il neopresidente dei commercianti napoletani illustra le sue priorità: rilanciare il ruolo politico dell’ente e rafforzare il rapporto con la base associativa LAURA COCOZZA lla dimensione pubblica è abituato. Prima della recente nomina a presidente dell'Ascom - Confcommercio provinciale, Antonio Pace (nella foto), napoletano, classe 1945, decano dei ristoratori partenopei, ha ricoperto la carica di vicepresidente della stessa associazione. Tuttora, tra l'altro, è al vertice della Fipe partenopea e dell'Associazione «Verace pizza napoletana», da lui stesso fondata nel 1984. Ora, naturalmente, il suo sguardo è orientato ai prossimi quattro anni, per i quali è stato chiamato a guidare i commercianti napoletani. A pochi giorni dalla sua elezione, Pace ha già fatto sentire la sua voce, con un intervento a proposito delle domeniche ecologiche. Un argomento che ha fornito subito al neopresidente l'occasione per chiarire i suoi orientamenti futuri: «Sulle domeniche ecologiche, come sul resto - ha dichiarato Pace - cercheremo la concertazione, rifiutando diktat dall'alto». Il rapporto col Comune, insomma, deve essere paritario. Ad esempio: «Aperti di domenica? Certo - spiega Pace - i commercianti possono farlo, ma a patto che il Comune stimoli il flusso turistico con provvedimenti ade- no vit à A ‘ Chiaia va riordinata. Occorre creare posti auto che soddisfino le esigenze dei residenti e degli operatori del commercio. guati». La stessa regola vale per le future strategie che Pace ha in mente per il rilancio del ruolo dell'Ascom. L'Associazione, secondo lui, deve essere interlocutore autorevole dell'Amministrazione sui temi che riguardano lo sviluppo, la gestione e la programmazione del territorio. «Per raggiungere l'obiettivo spiega - ho intenzione innanzitutto di rafforzare internamente il rapporto tra dirigenza e base associativa, attribuendo maggior peso alle organizzazioni territoriali di categoria sulle politiche delle rispettive aree di pertinenza. Al direttivo spetterà invece il ruolo di indirizzo sulle macroquestioni politiche e il coordinamento generale». Allo scopo, Pace ha attuato una mini-rivoluzione interna: l'accorpamento di alcune associazioni di via e di quartiere per dare vita a 10 municipalità Ascom, corrispondenti alle municipalità cittadine. «Ho riunito tutti i rappresentanti delle associazioni territoriali e ho verificato la fattibilità dell'accorpamento. Comincia così una fase di sperimentazione cui seguirà, eventualmente, una riforma dello statuto interno». Gianni Alinoro è stato eletto presidente della Con- sulta delle 10 Municipalità. Per quanto riguarda Chiaia, il nuovo numero uno dell'Ascom sostiene: «Il salotto di Napoli va riordinato. Uno dei problemi più urgenti per la zona, ma vale per tutta Napoli, è quello dei parcheggi. Occorre creare posti auto che soddisfino sia le esigenze dei residenti che quelle del popolo dello shopping, e quindi dei commercianti. Tutto sempre nel rispetto del codice della strada che sancisce la presenza obbligatoria nei centri urbani di parcheggi a rotazione». Anche il neopresidente, dunque, si schiera tra i sostenitori della necessità per Chiaia di una idonea rete di parcheggi pubblici. Sul fronte della sicurezza, ed in particolare sul controllo del territorio durante le ore notturne e i giorni dedicati alla «movida», Pace ha obiettivi altrettanto espliciti: «Le ordinanze sindacali che dettano regole precise, sono destinate a restare sulla carta se non sono fatte rispettare dalla presenza di forze dell'ordine e dai vigili urbani. Mi riferisco, ad esempio, all'osservanza degli orari nei locali del divertimento, alla tutela della quiete dei residenti, al comportamento degli utenti della movida e, non ultimo, anche al contrasto delle attività delittuose». NUOVE BOTTEGHE DEI MILLE news • DE NICOLA: «PIÙ POTERE AI CENTRI COMMERCIALI» Nino De Nicola, presidente delle Nuove Botteghe dei Mille, dopo la schiacciante vittoria di Antonio Pace alla presidenza dell’Ascom, ha dichiarato: «Siamo contenti dell’affermazione di Pace, persona seria e capace, che è sempre stata al nostro fianco nelle battaglie di questi ultimi anni difficili e roventi. Con il nuovo presidente è arrivato il momento di dare una svolta all’Ascom. Crediamo fermamente che i centri commerciali debbano avere più potere. Per il rilancio del commercio è necessario, quindi, puntare sulle associazioni territoriali che non solo chiedono un maggiore potere decisionale, ma soprattutto hanno bisogno di più risorse per organizzare meglio il lavoro». • QUOTA ASSOCIATIVA E’ partita la campagna d’iscrizione alle Nuove Botteghe dei Mille, primo centro commerciale cittadino. Quest’anno la quota associativa è di 50 euro. Chi è interessato può contattare Gianni Gagliardi, vicepresidente e segretario dell’associazione, al numero 3398841654. A marzo arriva la EXCLUSIVE CARD Scoprimi Prendimi Usami Per acquistare la card e conoscerne i vantaggi chiama 081.19361500 SCONTI NEI NEGOZI CONVENZIONATI, EVENTI ESCLUSIVI PER I SOCI E ALTRE SORPRESE DIARIO DELLA MUNICIPALITÀ 1 CHIAIA MAGAZINE 12 Il parlamentino cerca una nuova sede IL CASO. Maggioranza e opposizione concordano: non basta più la sistemazione di Santa Maria degli Angeli. Maione: «Se gli assessori si stringessero un po’...» risi abitativa. C'è una vittiC ma illustre: la Municipalità 1. Con la riforma, infatti, sono aumentati i consiglieri del parlamentino (30) e presto aumenteranno anche i compiti. Così lo spazio non basta più. Morale: la vecchia sede di piazza Santa Maria degli Angeli ormai scoppia letteralmente. E l'emergenza, stavolta, ha messo tutti d'accordo: in una recente conferenza dei capigruppo, infatti, maggioranza e opposizione hanno messo a verbale la comune volontà di reperire una nuova sede. Ma, nell'attesa, si adatteranno a un ripiego: in tempi stretti, infatti, il Comune interverrà con lavori di ampliamento sull'aula delle assemblee e intanto continuerà a pagare il fitto della sede attuale. «Un palliativo che non deve durare - riassume il presidente Fabio Chiosi (nella foto) -. Prima o poi, tra l'altro, la Municipalità dovrà accogliere i nuovi servizi che le competono (manutenzione, politiche sociali etc) e allora sarà caos totale». E se il presente è questo, le prospettive sono due: la nuova sede o si compra o si fitta. E tocca a Palazzo San Giacomo che però prende tempo. E così Chiosi sbotta: «Il Comune ha voluto il decentramento? Allora diano a questa Municipalità gli spazi per lavorare». Gli fa eco l'opposizione: «Trasferimento necessario e improrogabile», dice il consigliere di minoranza Stefa- no Maione (Italia dei valori). «Ed è meglio - precisa - che il Comune individui la futura sede nel proprio patrimonio immobiliare piuttosto che sobbarcarsi un altro fitto». Intanto Maione fa appello al buon senso: «Attualmente i 4 assessori occupano 4 stanze mentre 30 consiglieri vagano nei corridoi: se gli assessori si stringono un po', almeno due stanze potrebbero essere assegnate ai consiglieri girovaghi». Un po' per uno… IL PROVVEDIMENTO TACCUINO ASSEMBLEARE Strade buie, ecco i primi rimedi Estimi catastali, se ne parla il 27 A Chiaia sarà risistemata l’illuminazione pubblica di molte strade. E il governo della Municipalità 1 sta approntando i relativi provvedimenti. I futuri interventi serviranno anche a garantire un maggiore indice di sicurezza nelle zone interessate. I lavori sono previsti a via Nicotera, via Egiziaca (il tratto superiore verso Monte Echia), Rampe S. Antonio, via Scipione Capece e via Mergellina (nel tratto compreso tra largo Barbaia e largo Sermoneta). L’attenzione dei consiglieri è poi rivolta, dopo i recenti e drammatici fatti di cronaca, anche alla mappatura di quei punti dell’illuminazione pubblica che Come ogni mese pubblichiamo il taccuino di lavoro della Municipalità 1. A gennaio il Consiglio si è riunito quattro volte. Seduta del 18: dibattito sui problemi della sede della Municipalità. Seduta del 23: proposte di delibera su inversione senso di marcia a Rampe S. Antonio, su inversione senso di marcia in via R. De Cesare, su nuovo dispositivo di traffico a largo Ferrantina, su modifica dell'ordinanza sindacale circa le deiezioni canine. Seduta del 25: ordini del giorno sulla scuola Margherita di Savoia e sulla manutenzione stradale del quartiere. Seduta del 30: ordini del giorno su Palazzo Veterani e su abusivismo edilizio/condono. Programma di febbraio. Seduta del 15: ordini del giorno sulla messa in sicurezza della pubblica illuminazione e delle installazioni pubblicitarie, su nuovi interventi di pubblica illuminazione. Seduta del 20: approvazione della delibera sul «Regolamento della Consulta delle Associazioni». Seduta del 27: ordini del giorno su revisione estimi catastali e nuove aliquote Ici, su utilizzo di area comunale adiacente la Fondazione Mondragone. Seduta del 6 marzo: ordine del giorno su Mercatino coperto a S. Anna di Palazzo. si presentano a rischio, a causa dell’usura e dell’incuria. I nostri lettori possono segnalarci problematiche relative all’illuminazione che saranno puntualmente pubblicate. BREVISSIME COMMISSIONE MANUTENZIONE: L’AGENDA LUNGOMARE VÙ CUMPRÀ Il rispetto delle regole è certamente tra le priorità perseguite dal governo della Municipalità 1. Ad attrarre l’attenzione dei responsabili del parlamentino di quartiere, negli ultimi tempi, è stata anche l’emergenza del commercio abusivo, gestito in prevalenza da extracomunitari, sul lungomare di via Caracciolo. Il suk, secondo il presidente Chiosi, si verifica puntualmente ogni domenica mattina: un fenomeno chiaramente illegale, dannoso per il decoro urbano, lesivo per giunta anche degli interessi di chi il commercio lo esercita legalmente, che solo a Napoli sembra godere di una libertà altrove inammissibile. Inoltre il problema dell’ambulantato abusivo in zona prospera anche sul fatto che, purtroppo, le forze dell’ordine e la polizia municipale, nonostante i pattugliamenti, di domenica funzionano a ranghi ridotti. Secondo Alberto Boccalatte, assessore municipale alle Attività Produttive, la presenza di merce anche contraffatta richiede un impegno congiunto della Guardia di Finanza e della Polizia Locale per invertire una tendenza permissiva non più tollerabile. Commissione manutenzione della Mun.1 (presidente Francesco de Giovanni). Agenda di febbraio. Il 2: preparazione della delibera su illuminazione stradale. Il 6: approvazione della delibera su illuminazione stradale. Il 7: ordine del giorno sui lavori di riqualificazione di via S. Caterina da Siena (invitato il responsabile, arch. Ferulano). Il 16: esame della delibera «Adotta un'aiuola» (invitato l'ass. mun. Mariani). Il 21: preparazione della delibera su vico S. M. Apparente e su salita S. Carlo alle Mortelle. Il 28: approvazione della delibera su vico S. M. Apparente e salita S. Carlo alle Mortelle. CHIOSI: «SCHETTINI NON SI TOCCA» Il presidente Fabio Chiosi sul «caso Schettini»: «Da quando il generale Carlo Schettini comanda il Corpo dei Vigili Urbani sono terminate “consuetudini” particolari. Ad esempio, alcuni personaggi che usufruivano della cosiddetta produttività, da me denunciati nell'ambito dell'inchiesta sulle paghe gonfiate, ora non godono più dei benefici grazie all'intervento di Schettini. Il comandante è garanzia di legalità, ma è attaccato da settori dei Ds, proprio in vista del prossimo concorso di assunzione: dovrà esserci massima trasparenza e la presenza di Schettini può dar fastidio a chi intenda speculare politicamente». GUERRA AI PALETTI ABUSIVI Contro i paletti abusivi una task force, formata da carabinieri, poliziotti, vigili urbani, vigili del fuoco e tecnici del Servizio Tecnico della Mun.1. La squadra d'intervento nasce grazie all'impulso della presidenza della Mun.1 e del Comitato Sicurezza di quartiere. In alcuni recenti blitz nei Quartieri Spagnoli la maxipattuglia ha tagliato centinaia e centinaia di paletti. Fabio Chiosi: «E' doveroso riappropriarsi di questi territori da cui la legalità è stata cacciata. Ronde delle forze dell'ordine controlleranno che gli abusi non si ripetano. L'obiettivo è un blitz a settimana». Maurizio Tesorone, vice presidente della Mun. 1: «Si invitano i cittadini a segnalare altre palettature abusive». I blitz prevedono anche controlli sugli abusi di sosta e su quelli commerciali ed edilizi. POSILLIPO: INTERVENTI DI CONSOLIDAMENTO Al decollo i lavori di consolidamento del muro antistante Villa Rosbery in via Ferdinando Russo (2 anni fa un crollo causò la morte di un agricoltore). Stesso intervento per un muro in via del Marzano (anche qui un precedente di crollo). I due consolidamenti dovranno essere conclusi a luglio. GANASCE ALLA MOVIDA Movida nel mirino delle autorità per contenere caos e abusi che ogni fine settimana si verificano nelle strade del by night. Durante i blitz condotti dagli uomini della VI Unità Operativa della Polizia Locale (diretti dal maggiore Agliata) vengono elevati verbali di contravvenzione per la sosta vietata; sono, inoltre, apposte ganasce nei casi più gravi di parcheggio irregolare; sono controllati i permessi e le licenze nei locali del divertimento e verificato il rispetto della capienza; infine sono verbalizzati i parcheggiatori abusivi ai quali si sequestrano i proventi illeciti. «L’intento non è repressivo - spiega il presidente Chiosi-, ma vuole solo garantire ordine e sicurezza, sia ai frequentatori della notte sia ai residenti». Nel bilancio medio di un’operazione di questo tipo le multe per sosta vietata superano il centinaio, ma ciò che stupisce è il dato che si riferisce all’elevato numero di ganasce applicate alle vetture con una media di 60/70 bloccaruote ad ogni weekend. Un dato quest’ultimo che, nonostante le affermazioni di Chiosi sulla non repressività degli interventi, ha sollevato più di una perplessità. In molti casi, infatti, il ricorso alle ganasce è sembrato eccessivo, in altri, invece, non sono state utilizzate dove era necessario. E ritorna anche un addebito di fondo: si aprono sempre più locali a Chiaia, ma gli automobilisti sono messi nelle condizioni di trasgredire per l’assenza di parcheggi pubblici. c h i a i a m a ga z i n e SAPERVIVERE SOCIETÀ • COSTUME • RELAX • MOVIDA • EVENTI • CURIOSITÀ Il Maggio fa 13 sulla ruota dei misteri L’EVENTO. Nel segno dell’occulto e dell’esoterismo, la kermesse quest’anno parte il 27 aprile. Previsti più di 150 percorsi guidati. Riapre il Cimitero delle Fontanelle LAURA COCOZZA trano numero il 13: si poS trebbe quasi definirlo la versione matematica del dottor Jekyll, il personaggio che Robert Louis Stevenson ideò subito dopo il successo de L'isola del tesoro. È un numero, infatti, dalla doppia faccia, che oscilla da secoli e a seconda delle latitudini, tra il bene e il male. Un americano su quattro è convinto che porti sfortuna, soprattutto se abbinato al venerdì, mentre per gli europei porta male solo a tavola, a causa del riferimento evangelico all'Ultima cena. In ogni caso, il 13 è carico di significati esoterici. È il settimo numero della successione di Fibonacci, la legge matematica resa famosa dal Codice da Vinci. Ma è anche il numero della sommossa di Lucifero ed è associato, insieme al venerdì, alla caduta dell'Ordine dei Templari, poiché il loro arresto di gruppo e la confisca dei loro beni avvenne venerdì 13 ottobre 1307. Tredici sono i mesi lunari in un anno e tredici sono i segni nell'astrologia celtica e dei nativi americani. E, per finire, nella geometria sacra il 13 simboleggia l'eterna distruzione e creazione della vita, il numero che predice nuovi inizi e la fine dei vecchi sistemi per favorire le trasformazioni. A Napoli, la smorfia lo vuole legato al «santo dei miracoli», Sant'Antonio da Padova, colui al quale ci si rivolge per ritrovare le cose perdute. Non stupisce, quindi, che per la tredicesima edizione del Maggio dei monumenti, l'assessore comunale al Turismo ed ai Grandi Eventi, Valeria Valente, abbia dichiarato di essersi ispirata per il tema della manifestazione proprio al carico di misteri, leggende e superstizioni legate al fatidico numero. E chissà se, segretamente, assieme al sindaco Iervolino, non si sia rivolta a Sant'Antonio per ritrovare i turisti perduti nelle ultime edizioni. In attesa del miracolo, forse memore del detto «aiutati che il ciel ti aiuta», il Comune ha anticipato la presentazione della manifestazione, che si svolgerà dal 27 aprile al 27 maggio, per poterla proporre alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano e posizionarla sul mercato turistico. Strategie di marketing a parte, il Maggio rappresenta per i napoletani un'occasione per riscoprire monumenti e luoghi della città normalmente chiusi al pubblico, soprattutto durante i giorni festivi, ma anche per assistere a spettacoli ed eventi ad hoc. Quest'anno, può darsi anche grazie all'influen- A sinistra: ingresso del Cimitero delle Fontanelle. In alto: il Castel dell’Ovo dove per il «Maggio» si svolgerà la rassegna cinematografica «L’uovo di Napoli». za rinnovatrice del 13, l'assetto della kermesse appare, almeno nella fase preparatoria, maggiormente organizzato. Anzicchè disperdersi in tante piccole iniziative, a volte contemporanee, la manifestazione è infatti stata suddivisa in quattro grandi eventi (scelti attraverso un concorso di idee), corrispondenti a quattro temi, che si svolgeranno in quattro luoghi diversi, legati assieme dall'elemento del mistero. Si parte il 4 e 5 maggio con «Il noir, il thriller e il mistery nella letteratura e nella cinematografia a confronto con la storia di Napoli», tema concretizzato nella manifestazione «L'uovo di Napoli», rassegna cinematografica con proiezione di film italiani e stranieri nelle sale del Castel dell'Ovo, e di cortometraggi presso il cinema Filangieri; mostra espositiva sui siti relativi alle scene dei film in programma: di contor- no rassegna letteraria e reading nella Casina Pompeiana, con relative premiazioni. Secondo evento al Maschio Angioino, il 10 e l'11 maggio. Argomento: «Maschere, misteri e musica». Tre concerti serali ispirati a quattro secoli di vita napoletana, a partire dal '600 per finire al 2000, toccando riti, personaggi e santi della tradizione partenopea. Interpreti: Antonio Sinagra, Lino Cannavacciuolo, Peppe Barra, Ele- na Ledda, l'Ensemble vocale di Napoli diretto da Antonio Spagnolo, il gruppo femminile pugliese Faraualla, l'orchestra da camera Arganis e i cantanti Emil Zryan, israeliano e Savina Yannatov, greca. Dal 18 al 20 maggio saranno di scena, invece, gli artisti di strada dello Strit festival. Tema, ovviamente, «Parchi, strade, vicoli e misteri». Artisti provenienti da tutto il mondo proporranno spettacoli, anche in lingua originale, di musica, danza, teatro, arti circensi, cabaret, poesia e narrativa. Il parco Virgiliano sarà lo scenario di una megacaccia al tesoro in cui i partecipanti dovranno cimentarsi nella soluzione di rebus e indovinelli sulle tradizioni napoletane. Lungo i Decumani e nei parchi di Scampia e San Giovanni altri spettacoli e giochi. Infine, il quarto appuntamento sarà con le «Alchimie di suoni e di colori» interpretate per Napoli in 77 milioni di dipinti: promessa multimediale, per musica e immagini, ideata dal genio visionario di Brian Eno. Una videoinstallazione su 21 monitor che sarà allestita a Castel Sant’Elmo. Una location scelta dall’artista Inglese per la sua posizione, dominante la città Vecchia e la Nuova, da Bagnoli a Vigliena. Ed anche perchè, secondo una leggenda, fu proprio da questo luogo che un gruppo di architetti cumani, in una notte di dicembre, sotto il segno del sagittario, immaginò e disegnò la Neapolis. Attorno alle quattro manifestazioni portanti, una schiera di visite guidate. Questa sarà forse la volta buona per quanti desiderano visitare i bui meandri del Cimitero delle Fontanelle, rimasto chiuso lo scorso anno, nonostante ne fosse stata annunciata l'apertura. La visita all'ossario napoletano dovrebbe essere, infatti, la principale attrazione di una serie di visite guidate (oltre 150) nel sottosuolo della città, a caccia di storia e di tradizioni legate al culto dei morti. Per rendere il tour nel sottosuolo più accattivante, le guide turistiche si sottoporranno, durante due mesi precedenti, ad un corso di formazione per narratori curato da esperti della Holdenart di Torino, organizzazione che rientra nella scuola di scrittura fondata e diretta da Alessandro Baricco. Lo scrittore stesso, il 16 maggio, salirà sul palcoscenico del San Carlo per una «lezione aperta» sul rapporto tra racconto e musica. Non resta che aspettare. A proposito: la pagina che avete appena letto è la numero tredici. SOCIETÀ&COSTUME CHIAIA MAGAZINE La Mela, 40 anni leggendari ANNIVERSARI Il night club di via dei Mille si accinge a festeggiare un mitico compleanno: preparativi top secret s lo pillo LO SPILLO ROMA: OMAGGIO A SARLI CON UNA MOSTRA A PALAZZO INCONTRO A Roma l'omaggio ad un maestro della tradizione sartoriale napoletana: durerà fino all'11 marzo, nella sede di Palazzo Incontro, la mostra «L'Alta Moda di Fausto Sarli». L'evento riunisce 50 capi, scelti nell'archivio dell'atelier Sarli: si tratta di esercizi di stile, citazioni di fasti dimenticati, elaborazioni tecniche di ricamo e virtuosismi matematici applicati alla moda. In sette ambienti vengono articolate le 8 tappe del percorso espositivo: la storia dell'atelier, gli abiti da sposa, quelli eleganti, i capi geometrici, i ricami, le contaminazioni tra occidentale ed etnico, gli abiti preziosi e quelli realizzati con tessuti impalpabili. In una sala video, inoltre, sono proiettate le collezioni d’alta moda del famoso couturier partenoeo. TOMMY TOTARO i preparativi per quello che si preannuncia Funervono evento mondano a tutti gli effetti: la «Mela» compie quarant’anni. Un traguardo che non poteva essere ignorato dall’attuale proprietario del locale, Romualdo Lojacono. Per festeggiare la sempreverde signora della notte gli organizzatori sono in piena attività. Ma è ancora tutto top secret, data compresa. Di certo si sa che la scadenza è a breve termine, oscilla tra la fine di febbraio e l'inizio di marzo, con leggero ritardo sul giorno del compleanno. La storica inaugurazione del night che, seppur tra alti e bassi, ha rappresentato un punto di riferimento per i nottambuli della Napoli bene, infatti, risale all’11 febbraio del 1967. Anche in quel caso ci fu una megafesta, organizzata dai proprietari, Gigi e Franco Campanino, 14 LA STANZA DEL DANDY di GIANCARLO MARESCA LO STILE DI PAOLO CACCIOPPOLI attività dei Caccioppoli nel L’ settore tessile è così antica, nota e radicata da rappresenta- In alto: la copertina del 45 giri con il successo «Non si può leggere nel cuore» dei fratelli Campanino, primi proprietari del locale. A sinistra: l’attuale dj resident della Mela, Marco Piccolo su un’idea di Sandro Petti. Ben presto il locale divenne per Napoli ciò che il «Piper» era per Roma, ovvero, la prima, vera discoteca della città. Perché, novità assoluta per i tempi, vi si alternavano le band che suonavano dal vivo e la musica dei dischi in vinile, mixata dai primi dj. Storico mago della consolle fu Enzo Lucci, e sul palco, il primo gruppo fu proprio quello dei fratelli Campanino, forti di una solida esperienza anche come musicisti, autori di pezzi di successo («Non si può leggere nel cuore»), e di colonne sonore di film, tra cui «I guappi» di Pasquale Squitieri. E, vuole la leggenda, che proprio alla «Mela», il regista e l’attrice Claudia Cardinale si scambiarono il primo bacio. E sempre qui, decollarono gruppi mitici come i Camaleonti e l’ Èquipe 84 o amavano esibirsi star come Gino Paoli e Peppino di Capri. Non solo note, ma an- che risate, perchè le porte della «Mela» si aprivano anche a cabarettisti del calibro di Cochi e Renato, Pippo Franco, i Gatti di Vicolo Miracoli e Gianfranco D’Angelo. Dopo gli smaglianti anni ‘60, il club conobbe un periodo di appannamento. Le sue sorti si risollevarono a cavallo tra la fine degli anni ‘70 e l’inizio degli ‘80. Poi la chiusura nell’84. Sembrava un addio definitivo ma la Mela risorse dalle sue ceneri nell’‘87, con una nuova insegna. Da allora, ha cambiato varie gestioni e nomi. Tra i timonieri di quegli anni: Tonino Colangelo, Bruno Ferrara, Giancarlo Santopaolo e più recentemente, la famiglia Fabbrocino. Tutti, però, sempre con gli stessi obiettivi: riunire il meglio della mondanità notturna. Alcuni riuscendoci, altri meno. Ora Lojacono promette al pubblico una Mela da addentare con un gusto tutto nuovo. MUSICA PASSIONI «IL CAPORABALLO» A GRAGNANIELLO PRIMA CANDELINA PER ARTEMISIA Enzo Gragnaniello (nella Ito»,lfoto)cantautore ha vinto il «Caporaballo d’argenuno dei riconoscimenti culturali più a passione per il decouLgioventù page e l'impegno per la disagiata: come ambiti in Irpinia, ideato dagli organizzatori del Carnevale di Montemarano. Nel paese del vino e della tarantella, infatti, quest’anno si è deciso di dare il premio di tradizioni popolari all’artista napoletano soprattutto per il suo il coraggioso e passionale percorso musicale tutto proteso alla ricerca della musica vera. «Gragnaniello è riuscito - secondo gli organizzatori del premio - a volare alto, tenendo sempre nel cuore lo spartito, sacro e profano, dell’eterna musica popolare». metterli d'accordo? Ci sono riuscite Giovanna Cretella, Maria Aprea ed Elena Sacco (nella foto) che hanno appena festeggiato un anno di apertura dell’associazione artistica Artemisia, al numero 9 di vicoletto Belledonne a Chiaia. Obiettivo: insegnare ai bimbi a rischio e a chiunque voglia apprendere, le tecniche del decoupage. Infotel 338.9771326 La Cantinella di Giorgio Rosolino Napoli Via Cuma, 42 • tel. 081 7648684 - fax 7648769 Club tel. 081 7641742 Capri Parco Augusto, Viale Matteotti, 8 • tel. e fax 081 8370616 www.lacantinella.it • e-mail: [email protected] re un’istituzione, non solo locale. Nel settore della drapperia al minuto, quello che in gergo si dice il «ramo pacchi», sono un esempio di livello internazionale. Le loro tirelle, o «mazzette», raggiungono artigiani di ogni regione e nazione e alcuni tra i più grandi lanifici realizzano per questa ditta dei prodotti esclusivi. Paolo Caccioppoli (nella foto), forse grazie a qualche tessuto magico che ha tenuto per sé, gode del dono dell’ubiquità. È sempre nel vecchio, vastissimo negozio di famiglia, eppure lo si vede comparire spesso anche nei punti chiave della città. Curato nella persona e nei modi, veste con un gusto che si fa notare per proprietà e dinamismo. Se talvolta lascia appesa la cravatta, quando la indossa si vede bene che domina con sicurezza tutti i fondamentali. Ma cosa significa sapere vestire per Paolo Caccioppoli? «Per vestire bene occorre innanzitutto avere e coltivare lo stile, cioè un modo personale. Senza fronzoli, però. L'eleganza maschile non è decorazione, ma sensazione. Ogni elaborazione eccessiva è stucchevole e porta in vicoli ciechi. Non bisogna avere molte cose, ma le cose giuste, con i giusti materiali. In questo campo bisogna spaziare e per spaziare molto bisogna anche molto conoscere, o almeno farsi consigliare. Altrimenti si resta nel pollaio della moda, che propone colori, pesi e tessuti molto omogenei. L'uomo dovrebbe tendere a fare del suo guardaroba il proprio negozio personale, dove trova tutto ciò che serve e per ogni occasione. Ciò evita di farsi cucire un abito apposta per un determinato evento, arrivandovi col compitino svolto all'ultimo momento. Con un armadio ben costruito, l'uomo di gusto si veste ad occhi chiusi. Senza star troppo a studiarci su, nascono abbinamenti improbabili ed improvvisi, quasi sempre piacevoli da indossare e vedere». pe la e m sca i pi an l nu azz ge m rai ero ett GR giu a AT sto la piazzetta IS Napoli Via Nazario Sauro, 22 - tel. e fax 081 7646195 e-mail: [email protected] SOCIETÀ&COSTUME CHIAIA MAGAZINE FANTAFEBBRAIO. Febbraio è corto, passa in un attimo come la fortuna. Alla tabaccheria di Largo Ferrantina a Chiaia, Alberto Postiglione anche questo mese ha un obiettivo: invitare a cena la Fortuna e farsi dare i numeri giusti per sbancare al lotto. Dietro al suo bancone medita, studia e lancia i terni e gli ambi della speranza. «A febbraio c’è un ambo che si deve giocare assolutamente: è 2 e 46, rigorosa- & terni favole mente sulle ruote di Napoli e Bari. Il 2 rappresenta le “mani”, 46 “i soldi”, quindi l’ambo riprende il detto “Amore e denari vogliono buone mani”». Questo è anche il mese di San Valentino. Postiglione, ovviamente, ha il terno giusto: «Su Roma, Napoli e Bari scommettere il terno 14 (San Valentino) - 80 (i fidanzati) - 81 (i fiori) oppure credere nell’ambo pigliatutto 2 e 25, buono per tutte le stagioni, soprattutto quando non si sa cosa giocare». Qualche numero per Carnevale? « Un ambo su tutti - continua Postiglione -, un ambo saporito e vincente: 20 (il sanguinaccio) e 90 (le chiacchiere) da giocare su Napoli e su tutte almeno per 6 estrazioni». Non resta che scommettere e credere in questo breve, ma intenso «fantafebbraio». 15 L’illusione è una busta vuota indirizzata alla speranza. Renato Rocco IL PERSONAGGIO SFIZI&NOTE di MASSIMO LO IACONO Laurito: «Napoli? Il mio teatro preferito» TELLINI, CUORE SANCARLIANO ANTONELLA CARLO n baritono simpaticissimo, e bravo, che va da Marinella per le cravatte; un soprano famoso che amava U passeggiare per via dei Mille; un'altra insigne primadonna entun anni, ribelle, «zingara e nomade», sempre in giro al seV guito di Eduardo de Filippo. Ne è che, si dice, amasse «margherite» e «ripieni», soprattutto, di una pizzeria della Riviera di Chiaia: sono passasti tutti in qualche modo per Chiaia e Posillipo, perfino abitandovi, e spesso vi passano ancora, durante il loro soggiorno partenopeo, quasi tutti i cantanti che hanno deliziato il pubblico del San Carlo. Sono questi dettagli di carattere personale rimasti, per discrezione, fuori dal libretto «I ricordi ameni di un assiduo sancarliano» di Enrico Tellini che gli«Amici del San Carlo» hanno stampato per il sodalizio di «patuti». Ed il libretto è già chicca per bibliofili e appassionati d'opera. Tellini è ingegnere e squisito umanista, collaboratore da Napoli della rivista inglese «Opera», cronista limpido e pacato: infatti parlano da sé gli aneddoti, i fatti, le frenesie, le intemperanze che rendono attraenti i cantanti d'opera e la loro attività. L’autore ci fa immaginare serate lontanissime nel tempo, e gustare o comprendere diversamente serate cui pure abbiamo partecipato. E questo cercano appunto tanti appassionati: verifiche e condivisioni di ricordi, come fanno gli appassionati di calcio. Enrico Tellini è familiare ai frequentatori del nostro Massimo perché, con affettuosa dedizione, cura da tempo le cronologie dei programmi di sala del teatro, ed aggiorna quella che va dal 1948 al 1987, pubblicata in modo sommario, ma certo utile, anni fa: anche questo suo amorevole lavoro si vorrebbe pubblicato, per la curiosità di tutti. E' questo il secondo convincente volumetto di cronache sancarliane recenti, l'ha preceduto la rievocazione fatta dall'ex Soprintendente Francesco Canessa, proposta con suprema ironia e tenerezza. Bella nel volume degli «Amici del San Carlo» la serie di foto dell'archivio Troncone, che meriterebbe una mostra. passato di tempo, eppure Marisa Laurito ha scritto nel sangue il suo battesimo artistico. Ancora oggi, con una grande carriera di successi teatrali e televisivi, l’attrice partenopea ricorda tutto, come se fosse ieri: il padre che ostacolava i suoi sogni, il primo contratto firmato appena maggiorenne. E, ripercorrendo il passato, non ha dubbi: «Sono nata e cresciuta a Napoli e non mi sarebbe piaciuto nascere e crescere in nessun'altra città. A Napoli il teatro lo respiri nelle strade da quando sei in fasce; la commedia, l'ironia, i tempi comici ti avvolgono come ti avvolge il mare». Anche se si è trasferita a Roma, Marisa Laurito non è mai cambiata, sente un legame indissolubile con un Sud contraddittorio, ma pur sempre bellissimo: tornare nella sua città è un modo per ritrovare origini indimenticabili. Passeggiare per la riviera di Chiaia, rivedere il golfo da via Caracciolo significa fare un salto nella memoria: ed anche ora, al Teatro Diana per «Menopause, The musical» (successivamente in scena al Delle Palme dal 29 marzo 2007), l'attrice parte- nopea ha provato le stesse emozioni. «Appena arrivata a Napoli, entrata nel taxi, ho avvertito quell'aria familiare, che mi manca tanto a Roma. Il passato non si dimentica ed essermene andata mi pesa molto: non ho il mare, non ho la pizza, non ho i colori di una città multiforme. Nello stesso tempo, però, non sono più fagocitata dai ritmi di una metropoli caotica e disordinata: Napoli non sa tenersi stretti i napoletani, con le sue contraddizioni istiga alla fuga ed all'abbandono». Ritrovarsi su un grande palcoscenico partenopeo, insieme a colleghe d'eccezione come Fiordaliso, Fioretta Mari e Tia Architto, consentirà a Marisa di avvertire ancora LIBRIDINE Il mondo di Tolkien secondo Luigi Iannone AURORA CACOPARDO ifficile dire se il pregio D di Tolkien e il Signore degli Anelli (Ed. Controcorrente , 10 euro) di Luigi Iannone consista nella creatività del narratore o nella ricostruzione del saggista. E’ certo, comunque, che Iannone, nel cimentarsi con Tolkien, ha elaborato una cifra personale di missaggio ovvero invenzione e documentazione, giungendo a realizzare una pienezza ampia e profonda del messaggio letterario. L’autore mette in evidenza le coordinate del tutto personali della mitologia di Tolkien, ponendo la parola fine alla interpretazione manichea Bene-Male. Il mito è l’evento fondante, l’archetipo di una vicenda che si ripresenta sempre in maniera nuova all’umanità che comprenderà come Tradizione e Identità siano gli approdi finali di ogni ricerca. Ogni pagina è la sapiente opera di «restauro» operata da Iannone di una vicenda che custodisce il mistero della vita una e molteplice, disseminata per tutti i transiti della rosa dei venti e per tutti gli accadimenti che suscitano meraviglia, emozioni, sentimenti lungo tutti i sentieri nei quali l’istinto vitale compie i suoi prodigi ed il pensiero cerca la fonte da cui è scaturito per appren- l'incanto di una volta: non si può mai lasciare, completamente, il luogo da cui si è partiti. «Sono contenta di essere di nuovo qui con un recital che parla di donne, di donne mature che devono essere orgogliose di se stesse», confida la Laurito, «nei teatri della mia città, ancor più che altrove, riesco a realizzare una vera e profonda empatia con il pubblico. Vita e palcoscenico camminano sempre in parallelo: non lo dimentico, e forse per questo riesco a conservare un carisma giovane e grintoso». E le donne, spettatrici di «Menopause», colgono questa grinta e sono letteralmente invitate a prendere parte allo spettacolo in cui le loro beniamine sono capaci di centrare incertezze e proiezioni di una particolare fase della vita. «Sono sempre stata una femminista», confessa la Laurito, «ma con questo recital ho avuto modo di focalizzare meglio alcune caratteristiche della mia personalità. Ed ho capito, infine, che bisogna essere consapevoli dei propri meriti, senza diventare nemiche, aprioristicamente, del mondo maschile: gli uomini ci completano, guai a dimenticarlo. Basta solo difendersi da quel maschilismo deteriore e diffuso, tanto caro alla subcultura dei nostri tempi». dere il presente con quella chiaroveggenza che è speranza di futuro. La Storia è il tentativo di capire come e perché gli uomini sono vissuti. Per far ciò è necessario calarsi nelle epoche in cui sono avvenuti i fatti e comprendere la mentalità di quell’epoca. Filosofia, storia, filologia, geografia si intrecciano nei romanzi di Tolkien consegnandoli ad una generazione senza tempo. Il mago Gandalf (è il mago che combatte Sauron) rivolgendosi ad Aragorn (membro della Compagnia dell’Anello) gli dice: «Tutte le terre che vedi, e quelle che le circondano, saranno d’ora in poi abitate dagli uomini. Perché è giunta l’ora del dominio degli uomini. Non tocca a noi dominare tutte le maree del mondo: il nostro compito è fare il possibile per la salvezza degli anni nei quali viviamo, sradicando il male dai campi che conosciamo, al fine di lasciare a coloro che verranno dopo terra sana e pulita da coltivare. Ma il tempo che avranno non dipenderà da noi». SALUTE&BENESSERE CHIAIA MAGAZINE Trapano addio, ora c’è il laser ODONTOIATRIA. Con le nuove tecnologie il dentista fa meno paura. Nella piccola chirurgia niente più anestesia e bisturi 16 CORPO & MENTE di ANNA LICIA MOZZILLO* L’OBESITÀ SI VINCE A SCUOLA na delle applicazioni più reU centi e rivoluzionarie della tecnologia laser è sicuramente il 'è grande attesa circa la posC sibilità di nuove soluzioni per la terapia dell'obesità, de- suo uso in odontoiatria. Essa permette, infatti, anche ai più timorosi, di stendersi sul fatidico lettino a cuor più leggero. Perché? Lo spiega il dottor Domenico Monda, specialista in odontoiatria e protesi dentaria presso la clinica Villa del Sole, nonchè specialista in luce laser nel distretto cranio facciale. «La peculiarità del laser è che l'energia che produce viene assorbita dalle gocce d'acqua atomizzata e ne comporta una controllata microesplosione. La conseguente forza idrocinetica permette una separazione meccanica del tessuto superficiale e quindi una rimozione veloce, pulita e soprattutto senza traumi, del tessuto duro e molle». Tradotto in soldoni, significa che nel trattamento della carie, ad esempio, il laser si sostituisce al trapano, vaporizzando la carie, senza dolore, senza nessun fastidioso rumore e senza vibrazioni. «Non solo - aggiunge Monda -: il meccanismo di azione del laser è molto selettivo perché agisce solo sui tessuti cariati del dente, più ricchi di liquidi. Questo con- rivanti dalla conoscenza dei fini meccanismi cellulari e molecolari che mano a mano si vanno delineando. Le più recenti ricerche effettuate sugli animali hanno permesso di identificare e clonare il gene OB, presente anche nell’uomo, la cui mutazione, osservata nel topo, determina una sindrome che induce obesità, deposizione di grasso, iperglicemia e perinsulinemia. Per ora, tuttavia, molto spazio di intervento rimane al medico e alla dietista che possono, con gli strumenti terapeutici a disposizione, contribuire a modificare in maniera permanente quei comportamenti alimentari e di vita errati che giocano un ruolo significativo soprattutto in età infantile. Affinché gli incontri ambulatoriali possano essere l’inizio di un programma d'intervento efficace e duraturo nel tempo, è necessario che siano raccolte le maggiori informazioni possibili sul bambino e sulla sua famiglia, sia nell'ambito dell'anamnesi che in quello dell'esame obiettivo. Fondamentalmente lo scopo è quello di cercare di ottenere la fiducia del bambino e la sua disponibilità ad intraprendere un percorso che non coinvolgerà solamente le sue abitudini nutrizionali ma anche quelle di vita. Gli approcci che vengono attualmente proposti sono la terapia comportamentale e la dieta ipocalorica bilanciata. Qualsiasi sia la tipologia dell'intervento terapeutico prescelto, vi è unanime consenso sull'opportunità di trattare l'obesità essenziale pediatrica con un'adeguata educazione alimentare. I bambini, cioè, devono essere indirizzati verso «il mangiar sano» attraverso una maggiore informazione, sia in ambito scolastico che familiare. *dietista Domenico Monda, specialista in odontoiatria e protesi dentaria, insieme al suo staff. sente al dentista di preservare in modo più preciso la parte sana del dente». Di conseguenza, è facile immaginare che il paziente sottoposto alla terapia laser sarà meno soggetto a devitalizzazioni e all'uso di protesi, con notevole risparmio economico. «Anche perché, - spiega ancora lo specialista - grazie alla nuova tecnologia, è possibile valutare il rischio di carie in maniera tempestiva e completa, attraverso la misurazioe del grado di demineralizzazione, che può essere quindi monitorato nel PILLOLE SCHETTINO E «UN CUORE PER AMICO» «Inciuci Globalizzati» è il titolo della nuova esilarante commedia di Simone Schettino. L'ormai affermato show man napoletano ritorna nella sua città per promuovere e sostenere l'iniziativa voluta da Computer Discount di Napoli, in collaborazione con Radio Norba, che prevede un'azione di sensibilizzazione a favore dell'Associazione onlus «Un Cuore Per Amico». La serata avrà luogo il prossimo 21 febbraio presso il Teatro delle Palme; l'incasso verrà interamente devoluto all'Associazione guidata dal Professor Carlo Vosa. La Onlus si occupa della necessaria fase di supporto psicologico ai genitori, cerca di strutturare momenti di socializzazione come il volontariato, lavora per la formazione dei medici clown, sostiene progetti come la musicoterapica, lo sport ed altri eventi in cui i bambini sono protagonisti. Particolare sostegno sarà dato ai Flying doc- tempo. Ciò facilita la scelta di una terapia adeguata sulla base dell'attendibilità obiettiva dei valori riscontrati». E non è tutto. Il laser è anche un ottimo alleato delle mamme. È, infatti, lo strumento più adatto nella cura dei piccoli pazienti. Il suo raggio non solo cura delicatamente, senza dover usare il tanto temuto trapano né l'anestesia, ma è anche adatto ai piccoli interventi sulla gengiva dei bambini, come il taglio del frenulo labiale o lo scappucciamento di un dente che non vuo- le uscire spontaneamente dalla gengiva troppo fibrosa. Per le sue caratteristiche il laser consente di sostituire il bisturi nella piccola chirurgia e, nella maggioranza dei casi, permette di evitare l'anestesia locale e i rischi ad essa connessi, oltre ad eliminare l'ipersensibilità dentale e la sgradevole sensazione di caldo e di freddo, anche dopo aver eseguito otturazioni molto profonde. Inoltre, blocca il sanguinamento, che spesso spaventa i bambini più dell'intervento stesso. (n.d.n) tors guidati dal professore Vosa che da anni si preoccupa di prestare soccorso ai bambini ed alle famiglie più bisognose in Medio Oriente. Per acquistare i biglietti dello spettacolo e sostenere questo progetto si può chiamare ai numeri: 081 - 5604210; 081 2425070 e 081 - 5513075; oppure consultare il sito internet: www.uncuoreperamico.it (gianluca gallo) LE REGOLE PER RESTAR GIOVANI Sport, diete, attenzione al corpo, ma soprattutto allenamento del cervello. Sono queste alcune regole di comportamento che consentono di restare giovani secondo Olivier de Ladoucette. Il gerontologo ha scritto le sue ricette antivecchiaia nel libro «Restar giovani è questione di testa» (Universale Economica Feltrinelli, 10 euro). Nel volume l’autore analizza scrupolosamente i comportamenti giusti per affrontare al meglio la terza età. RELAX&MOVIDA CHIAIA MAGAZINE 17 5 2 4 1 IL PERSONAGGIO I CONSIGLI DI SERGIO FRISCIA E' già diventato un «cult» dei palinsesti notturni delle emittenti campane il programma televisivo «Friscia Night Show», condotto dal comico Sergio Friscia (nella foto), in onda tutti i giorni alle 23.30 su Canale 21. In un trionfo di gag, tra siparietti comici e spezzoni cinematografici scelti dalla sapiente regia di Eugenio di Ronza, il format, oltre alle inchieste sulla movida e ai servizi di società e costume, si regge soprattutto sulle performance di Friscia che mette in campo i suoi cavalli di battaglia. Infatti, il pubblico viene travolto dalla comicità di Sergio che imita il commissario Montalbano, Beppe Grillo, Piero Pelù, Lollo «rollo», «Steve Lascian». Quando non lavora, Friscia ama leggere, ascoltare musica e mangiare. «Vado sempre di corsa confessa il comico -, non mi fermo quasi mai. Ultimamente, però, sono riuscito a trovare il tempo per finire di leggere l’incalzante ed esoterico Codice da Vinci. L’ultimo disco che ho comprato, invece, è Metheny Mehidau, imperdibile lavoro della coppia mondiale Pat Metheny e Brad Mehidau. Per quanto riguarda la tavola - aggiunge Friscia consiglio a tutti di farsi una bella mangiata al ristorante Maremma Maiala alla Riviera di Chiaia: carne a volontà e ottimo vino». 3 SORRISI BY NIGHT. Festa hollywoodiana a casa dell’avvocato Lucia Minervini. Trionfo del glamour, ritratti di divi cinematografici, un video proiettore che sparava spezzoni di film celebri, donne in tiro e aspiranti James Dean. 1. Alla consolle il sorprendente dj Gianni Di Costanzo. 2. Gli impeccabili padroni di casa, Mario Capone e Lucia Minervini. 3. Si balla!. 4. Ilaria e Chiara Graziano. 5. Alessandro Minervini e Stefano Di Prisco. Live music, successi e sogni dei Poptarts bbiamo incontrato Marco Postiglione (nella foto), voce dei «Poptarts», la giovane rockband napoletana, da anni presente sulla scena con numerose apparizioni in noti locali di Napoli. Il gruppo è composto anche da Edo Faiella, rockstar e chitarrista, Mario di Napoli, ottimo batterista, e dal cuore pulsante della band, il bassista Antonio «Jeff» Rondino. Marco, com'è nata l'idea di suonare insieme? Edo e Antonio, già da anni suonavano insieme, proponendomi di tanto in tanto di fare qualche prova, cercando di convincermi a cantare. Beh...dopo tanti rifiuti, ho provato, e mi è piaciuto! Insieme abbiamo cercato un batterista, il grande Mario: ecco come sono nati i Poptarts. Diconto tutti che siete bravi… Troppo buoni! Diciamo che oltre a sentirci, i nostri amici vengono a vederci. Già perché sul palco ci trasformiamo e tutti e quattro sembriamo completamente diversi rispetto alla vita di sempre. Chi ci conosce spesso stenta a credere a ciò che vede. Che pensi della movida e della musica dal vivo a Napoli? Credo che Napoli offra quello che può offrire. Lamentarsi della qualità di questa o quella serata o di quel locale è inutile. Napoli è questa, offre poco, e quel poco è, spesso, ripetitivo, nonostante l'ottimo lavoro di molti ragazzi che cercano di garantire il divertimento di tutti noi. E' Nome Alessandra Cognome Parlato Data di nascita 13-07-1986 Misure 90-60-90 MISS PIN UP CHIAIA A a cura di FABIO TEMPESTA ALESSANDRA PARLATO difficile, poi, fare musica dal vivo e puntare su un live se non sei “qualcuno”. Proporre delle cover con delle rivisitazioni di pezzi rock è stato ciò che abbiamo fatto finora, divertendoci da matti. Però, ribadisco, che tutto è difficile in questa città sia per carenza di locali adatti che per competenza e volontà dei gestori: devi sempre scendere a compromessi sulla durata del concerto, sugli accordi col dj... Progetti futuri? Abbiamo iniziato a scrivere qualcosa di nostro. Non possiamo fermarci alle cover. Spero che qualcuno inizi a credere che la musica dal vivo può divertire e piacere anche più di un pianobar o di musica che fuoriesce da due piatti… Altrimenti saremo ben felici di invitare i nostri amici nei locali che da 3 anni sentono il nostro fastidioso rumore… Prossimo concerto dei Poptarts il 22 febbraio alla Tana del Pinterrè Tommy Totaro Bella e mediterranea. Alessandra Parlato è la prima «Miss Up Chiaia» del 2007. Napoletana doc, occhi scuri e capelli neri, del segno del Cancro, alta 1,70 cm., è dotata oltre che di un fisico mozzafiato, anche di un'intelligenza vivacissima. Diplomata al liceo scientifico «Vittorio Emanuele» di Napoli, è al secondo anno di Economia delle imprese e dei mercati alla Federico II. Colta ed affascinante ha vinto a Roma il titolo di «Miss Vip 2005» ed è stata anche finalista di Miss Italia. Le piace il cinema: il suo attore preferito è Richard Gere. Detesta l'arroganza e l'ipocrisia; ama il fitness e la musica e adora lo stile glamour e sportivo. Veste Gucci e Max Mara. Il suo sogno nel cassetto è diventare attrice. Nessun difetto? «Uno solo: mia madre dice che sono un po’ egocentrica. Ma sto migliorando. Aspettate e vedrete». Per conoscere meglio Alessandra Parlato e le altre Miss Pin Up Chiaia visita www.chiaiamagazine.it EVENTI&CURIOSITÀ OCCHIO DI RIGUARDO Giacomo Garzya «risveglia» il Vesuvio Dopo il Pan a Napoli, i cieli in eruzione e le albe vulcaniche di Giacomo Garzya conquistano Roma. Gli scatti dell’artista - napoletano, classe ‘52, fuoriclasse della fotografia, autore anche di quattro raccolte di poesie - sono stati esposti infatti nel Complesso del Vittoriano nel- la recentissima mostra «Alla scoperta del Vesuvio». Tra le immagini in trasferta nella Capitale c’erano anche le cinque albe immortalate tra il 1996 e il 1998 e le suggestive fughe di nuvole dal cratere, in cui Garzya è riuscito a risvegliare lo «sterminator Vesevo». Spazio alla creatività nelle «Officine Abso» bsolute e absorption. È l'assoluta fantasia dell'arte, l'assorbiA mento magico che ti porta a riconoscerti e confonderti nei colori di un quadro, nella ruvidezza di una scultura, nelle immagini di un video. Ma è anche l'acronimo dei cognomi di Marco Abbamondi ed Attilio Sommella: nasce «Abso», officina ed associazione culturale, spazio espositivo e luogo d'incontro e dibattito. A Salita Betlemme, alle spalle di via dei Mille, i due giovani artisti partenopei hanno inaugurato il loro laboratorio, mettendo a frutto, in questo modo, le importanti esperienze degli ultimi anni: la partecipazione alle mostre fiorentine al Palagio di Parte Guelfa ed a Palazzo Coveri, così come alle rassegne ischitane alla Colombaia di Forio. Partiti da formazioni differenti, da tempo Abbamondi e Sommella hanno applicato, alla lettera, il detto «l'unione fa la forza». Forza creativa, perché un costruttore di plastici ed un grafico si sono dati la mano per immaginare particolari opere ed installazioni; forza intellettuale ed organizzativa, nel trasformare una struttura nel cuore di Chiaia in un vero e proprio laboratorio on the road. Sono proprio Abbamondi e Sommella, perciò, a chiarire i presupposti concettuali su cui si basa la loro politica culturale: «Qui, nei locali di “Abso”, può venire chiunque, portando idee, sogni, emozioni. Abbiamo costruito uno spazio a porte aperte e ne siamo fieri: possiamo essere maestri ed insegnare quanto abbiamo imparato, ma, nello stesso tempo, siamo anche allievi, pronti ad accettare contributi ed idee. La nostra più grande prospettiva è che quest'officina si riveli un crocevia di diverse esperienze: a Napoli ci sono talenti ed energie da non sprecare nell'ossequio di un'esterofilia ad ogni costo». Chi entrerà nelle stanze di Abso ne troverà, letteralmente, di tutti i colori: dal giallo, rosso e marrone dei quadri che rappresentano i volti di Alain Delon, Sophia Loren e Maria Callas, agli schizzi che puntellano la grande parete del laboratorio. La sabbia vulcanica di Stromboli, nella sala successiva, si rimescola alla tela ed al legno, mentre immagini ischitane riportano un castello aragonese gioioso, e deforme. Un po' più avanti, invece, un divano beige, di fronte al banco del bar, aspetta gli artisti e gli ospiti, per un dibattito informale dopo l'attività dell'officina. «Abbiamo costruito una struttura ben organizzata, in cui si avesse libertà di movimento, possibilità di spostarsi da un settore all'altro, riprendendo, in modo estemporaneo, il circolo creativo - continuano Abbamondi e Sommella -; è stato difficile, ma ora la sfida è lanciata e siamo contenti di lottare». (Antonella Carlo) CINEMA POINT «VEDI NAPOLI E POI MUORI» IL DOCUFILM DI ENRICO CARIA Settantacinque minuti che ti inchiodano alla poltrona: si parla della nostra città, e non ci sono certo sole, mandolini e pizza. Anzi, proprio all'inizio del «docufilm» Vedi Napoli e poi muori, Enrico Caria, giornalista “emigrato” a Roma, specifica che senza la pizza napoletana si può stare benissimo: ben più difficile è, invece, sopravvivere a Napoli, tra degrado urbano, delinquenza dilagante, intrighi politici ed economici. Inquadrando vicende, racconti, cronache, 20 febbraio TEATRI ARTE&ARTISTI Cinema d'autore. Proiezione del film «Kwaidan» di Nasali Kobayashi. AUGUSTEO (p.tta Duca d’Aosta, 263) Infotel 081.414243 dal 21 febbraio al 4 marzo dal 22 febbraio al 4 marzo «Sweet charity» di Neil Simon. Con Lorella Cuccarini e Gianni Nazzaro. ISTITUTI DI CULTURA DELLE PALME (via Vetriera a Chiaia, 12) Infotel 081.418134 dal 22 al 25 febbraio «Inciuci globalizzati»: recital del comico Simone Schettino. 26 e 27 febbraio «Il suo nome…Carmen». Spettacolo di danza di Susanna Feltrami. Con Luciana Svignano. Musiche di Bregovich, Colasanti, Blanchard e Cage. 5 e 6 marzo «Carmina Burana». Spettacolo di danza diretto da Mauro Astolfi. Con la «Spellbound Dance Company». SAN CARLUCCIO (via San Pasquale a Chiaia, 49) Infotel 081.405000 16-18 febbraio L’«Ensemble Le Musiche da Camera» interpreta intermezzi dall’opera «Ambleto» e musiche di Scarlatti. dal 1987, anno in cui la squadra cittadina vinse lo scudetto, sino ai giorni d'oggi, Caria descrive nascita e declino del mito: del «Rinascimento Bassolino». Caria, a poco a poco, ci accompagna attraverso gli abissi dell'inferno: e lo fa basandosi su un'indagine attendibile, a tappeto, e, nello stesso tempo, decidendo di dare voce a grandi figure dell'intellighenzia partenopea. Roberto Saviano ricostruisce le dinamiche di intrighi e di potere intessute dalla malavita napoletana e casertana; Valeria Parrella traccia i bilanci nefasti della disoccupazione meridionale; Vittorio Paliotti segue, in un excursus diacronico, nascita e sviluppi «La Maison des Hirondelles» - Un attore tra i Fantasmi della Commedia. Di e con Corrado Parodi. GRENOBLE (via F. Crispi, 86) Infotel 081.669665 fino al 2 marzo. «origènes» è la mostra fotografica di Claude Charles Mollard, politico, imprenditore, e dal '70 anche fotografo. Al Grenoble il suo debuto d’autore. Nei suoi scatti, rubati alla natura in 40 anni di viaggi, le immagini di misteriose creature: gli originès. CERVANTES (via N. Sauro, 23) Infotel 081.19563311 21 febbraio. Il violinista Vadim Brodsky e la pianista Laura Pietrocini in musiche di Wieniawski, Bach, de Falla/Kreisler e de Sarasate. Ore 18. 7 marzo. Il pianista Josè Luis Nieto in brani di Chopin e Granados. Ore 18. GOETHE (Riviera di Chiaia, 202) Infotel 081.411923 14 febbraio. Cinema tedesco : «Kebab Connection» di Anno Saul. Proiezione per germanisti e studenti di tedesco. Ore 18. 21 febbraio. Cinema tedesco: «Der neunte Tag» di Volker Schloendorff. Proiezione per germanisti e studenti di tedesco. Ore 18. 28 febbraio. Cinema tedesco: «Status Yo» di Till Hastreiter. Proiezione per germanisti e studenti di tedesco. Ore 18 22 febbraio.Presentazione del libro «Capri Movies - Sophia, Totò, B.B. e gli altri» di Sergio Lambiase: 100 anni di cinema internazionale su Capri. Seguono proiezioni. Ore 18. I CONCERTI DELLA PIETÀ DE’ TURCHINI Anche a febbraio musica colta al centro in via Santa Caterina da Siena 38. 18: «Ronde d'Amour» ovvero Le «Mélodies» di Cecile Chaminade per voce e pianoforte. Interpreti: Maria Collina (soprano) ed Emanuela Grimaccia (piano). 25: «Comunicazione errata» ovvero musica fuori schema. Conversazione col pubblico. 4 marzo: «Passione e morte di Gesù secondo H. I. Biber. Esecutori: Olivia Centurioni/Guadalupe Del Moral (violini), Marco Ceccato (violoncello), Marina Sonetti (arpa), Anna Fontana (cembalo). Inizio eventi: ore 18.30. Infotel 081.402395. dell'organizzazione camorristica; il sostituto Procuratore della Repubblica di Napoli, Giovanni Corona, propone, insieme ad Amato Lamberti, di ripartire dalla scuola, per dare ai giovani nuove e più concrete, possibilità di scelta e di vita. Enrico Caria corre, con la sua telecamera a spalla, tra Melito, Casal di Principe e Scampia, ritrovando le note rap del gruppo «'A '67». Incontra chi non ce l'ha fatta più ed è fuggito da Napoli, come lo scrittore Francesco Costa e chi, invece, è restato come il parroco don Vittorio Siciliani, che continua a creare occasioni di dialogo nella periferia di Secondigliano. Antonella Carlo EVENTI&CURIOSITÀ CHIAIA MAGAZINE L’INIZIATIVA La lingua napoletana nelle scuole Luigi Rispoli, capogruppo di An alla provincia di Napoli, continua la sua battaglia per l’idioma partenopeo. La proposta di Rispoli per la tutela e valorizzazione della lingua napoletana è ferma da maggio a Palazzo Santa Lucia. A sostegno dell’iniziativa ci sono storici e cultori del «napoletano» come Silvana Capuano, Umberto Franzese, Franco Lista, Carlo Iandolo, Maurizio Cuzzolin. La proposta di legge prevede anche l’insegnamento del «napoletano» nelle scuole medie. MOSTRE fino al 22 febbraio GALLERIA SCOGNAMIGLIO (via M. D’Ayala, 6) Il mezzo espressivo privilegiato da Wolfe Lenkiewicz è il disegno figurativo a matita di tipo convenzionale. I suoi soggetti, immaginari e provocatori, sono il prodotto di accostamenti audaci e inconsueti. L’effetto sullo spettatore dà anche il titolo alla mostra: «Emblematic psychosis». E nell'evento l’autore infila anche la proiezione su un pallone meteorologico di un suo film 16 mm. in bianco e nero: protagonisti Newton, Pascal e Voltaire. Infotel 081.400871. fino al 14 marzo TRIP (via Martucci, 64) Quello di Alessandra Cianelli è un evento creativo decisamente composito: accanto al momento espositivo (disegni, tavole) l'artista affianca il taglio teatrale con una performance che rappresenta la storia di Napoli negli anni '90. E' il suo modo per raccontare una favola, quella di un polipo e di una bambina che cresce senza il suo cuore. E il titolo è consequenziale: «Storia del purpo con la testa di cuore». Infotel 081.7641316. fino al 24 marzo GALLERIA T293 (piazza Amendola, 4) Mostra personale dell’artista africano James Beckett. Selezione di un più ampio corpus di opere esposte di recente a Berlino. Il titolo: «Living Registration». Infotel 081.295882. dal 15 febbraio al 3 marzo ART&MISE (vico Satriano, 5) È appena nato e si propone come laboratorio concettuale, anzi come incubatore di creatività: è la ribalta di Art & Mise e offre spazio a talenti in vena di sorprese LA BACHECA DI 19 m a ga z i n e CHIAIA • DOVE PUOI TROVARCI In oltre 5000 punti selezionati: negozi, teatri, cinema, bar, discoteche, banche, boutique, studi professionali, gallerie d’arte, ristoranti, circoli sportivi e in tutti gli eventi culturali e mondani. Distribuzione capillare palazzo per palazzo; gazebi nei punti strategici della città per la presentazione del numero e delle iniziative del mensile. spiazzanti. Come nel caso dei 4 autori che alimentano l'happening collettivo intitolato «Les jeux de l'art»: in bilico tra arti decorative e industriali, Sara Carbone, Vincenzo Cucchiara, Irene De Caprio e Francesco De Vito firmano performance di make up, fotografie, illustrazioni e quadri. Infotel 081.7642920 • CONSULTACI ON LINE LIBRERIA FELTRINELLI Vuoi Chiaia Magazine nel tuo studio professionale, nel tuo negozio? Chiamaci (081.19361500) o mandaci una mail ([email protected]) SEDE DI PIAZZA DEI MARTIRI Infotel 081.402395 carnet di febbraio 12. Marina Rei in concerto: in agenda i brani del suo ultimo album, «Al di là di questi anni». Ore 18. 14. Proiezione di «Feltrinelli», il film di Alessandro Rossetto che racconta la storia e il presente della casa editrice, ovvero 50 anni nel mestiere di fare e vendere libri. Orari: 14.30, 16.30, 18.30. 15. Presentazione ed esecuzione del cd «Ugo! Stefano Russo canta e interpreta Calise»: la musica del celebre cantautore degli anni '50 Ugo Calise riproposta dall'allievo Stefano Russo. Ore 18. 20. Francesco Piccolo presenta il suo ultimo libro: «L'Italia spensierata», riflessione arguta su miti e riti dell'Italia di ieri e di oggi. Ore 18. 22. Sul tema dell'attesa dibattito aperto in vecchio stile: a «Citarsi addosso live», happening della parola, intervengono l'attrice Cristina Donadio e il sassofonista Marco Zurzolo. Ore 18. 23. Michela Celani e Patrizia Miotto presentano il libro, «La stanza dell'orso dell'ape»: le autrici narrano la storia della piccola Amy, che lotta contro un tumore, e denunciano la malasanità. Ore 18. fino al 25 febbraio. Si intitola «I Promessi Sposi» la mostra di Federico Maggioni, illustratore che ha scelto di disegnare con taglio «noir» i passi più significativi del classico manzoniano. Il mensile Chiaia Magazine è interamente e gratuitamente scaricabile in formato pdf su www.chiaiamagazine.it. • VUOI ANCHE TU IL GIORNALE? • PRENOTA LA EXCLUSIVE CARD Per legare ancora di più i nostri lettori al progetto Chiaia Magazine, abbiamo pensato di creare la Exclusive Card di Chiaia Magazine. Tra i vantaggi per chi sceglie di acquistare la card: 1o% di sconto in tutti i negozi convenzionati; speciale sconti nello Shopping Day; eventi esclusivi riservati ai soli Soci. Se vuoi saperne di più contattaci al numero 081.19361500 oppure consulta il sito www.chiaiamagazine.it cliccando la sezione «Card». • SOS CHIAIA: ISTRUZIONI PER L’USO Ringraziamo i nostri numerosi lettori per le segnalazioni (da inviare a [email protected] o all’indirizzo via dei Mille, 59 - 80121 Napoli) sulle problematiche e le emergenze della città. Una sola raccomandazione: lettere più brevi (max 1000 battute). Ricordiamo che le segnalazioni possono essere fatte anche con fotografie, indicando la data e il luogo preciso in cui la foto è stata scattata. • CERCASI PERSONALE ABBIGLIAMENTO Nota azienda di Chiaia cerca personale specializzato, con esperienza abbigliamento, possibilmente nel settore uomo. Tel. 3356207876 CAMICIE FABIO FINAMORE N A P O L I Esclusivisti di zona: H35 NAPOLI via Carducci, 35 HALLOWEEN Via Filangieri, 10 - Tel. 081 415172 Via Toledo, 280 - Tel. 081 4207136 via Ferrigni, 37 VANG via Alabardieri, 53 Via Posillipo, 83 - Tel. 081 5757597 www.fabiofinamore.it