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STORIE DI SPORT
€ 1,20 ANNO 71 (CXXX) - N
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» Simone Farina, dall’Interpol alla Fifa educando al fair play
QUOTIDIANOFONDATONEL 1945
MARTEDÌ 5 APRILE 2016
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più di 500 firme a pergine
zoom
Hanno rubato
di tutto, poi hanno
fatto pure i festini
«Incuria e degrado»
Alla Corte dei Conti
esposto su Villa Rosa
di Luca Marognoli
A
Villa Rosa hanno rubato
di tutto, e poi ci hanno
fattopure ifestini.
■ APAGINA 26
■ IL SERVIZIO E LE FOTO ESCLUSIVE A PAGINA 26
L’AMORE
E LE NUOVE
FAMIGLIE
Ecco i pensionati «ricchi»
di Gianna Schelotto
Sono quasi 14mila quelli oltre i 2.500 euro al mese
N
on è dove dovrebbe essere, né sa perché si trovi dove si trova. In un
punto dell’universo che, chilometro dopo chilometro, sente
sempre più remoto, gli sta nascendo un figlio. Un chiarore lattiginosoeindiscretoorlale linee
di un paesaggio da sempre familiare, ma di colpo estraneo, ostile.Le strisciatedi lucedei tunnel
sull’auto- strada semideserta,
gli squarci di un mare appena
increspato in cui si specchia
una luna piena, enorme e rossiccia, i dorsi boscosi dei promontori, le facciate silenziose delle
case... L’iPhone squilla, non cessadisquillare.
nelle cronache
in centro a rovereto
Il ladro si infila nel cassonetto degli abiti usati
COOPERATIVA
IN DUE DIVERSE
VERSIONI
■ PIANESI A PAG. 23
Non paga
l’autista:
pignorato il bus
a villa agnEdo
■ A PAGINA 24
Cercano
di investire
i carabinieri
di Paolo Tonelli
A
■ SEGUEAPAGINA 12
trotta nel mirino
Nuovi guai per la ditta di autotrasporti Trotta: è
stato pignorato un autobus per non aver pagato
lo stipendio a un dipendente che ha trascinato
la società in tribunale.
■ SEGUE APAGINA 13
due fratelli viene recapitata la lettera precetto: devono partire per la guerra! Il primo è contento. Egli ritiene che la guerra sia il modo migliore per risolvere le contraddizioni fra gli Stati. E’ convinto che
sidebbamostrare imuscolieche
gli “altri” debbano temerti. Ammazzare il nemico è un atto di
eroismo. Il secondo è disperato.
E’ contrario alla guerra dove alla
fine prevale qualcuno su altri.
Non vuole uccidere ed è convinto che i popoli debbano collaborare. Tutti e due vanno alla guerra ma, come è chiaro, con due atteggiamentitotalmente diversi.
■ SELVA A PAGINA 19
■ ■ A Rovereto i ladri entrano anche nei cassonetti degli abiti usati: eccone uno in azione
politica
■ STINGHEN A PAG. 36
il consigliere provinciale di arco
Il ritorno di Cristano de Eccher Giuliani «paparazzato»
Vuol fare il sindaco a Madruzzo con l’auto in divieto di sosta
■ MARIANO BOSETTI A PAGINA 42
■ GIANFRANCO PICCOLI A PAGINA 40
il manifesto
In moto con protesi e tacchi
La campagna shock contro gli incidenti sulle due ruote
enti & dintorni
■ BONA A PAGINA 33
razionalizzare
di Beppe Pontrelli
A chi spetta
il compito
di fare
le riforme?
erace progetto é quello
di agglutinare i (piccoli) Comuni: basta campanilismi; unire i comuni. Si
vorrebbe che finissero le sfrenate stupidaggini che hanno
dilatato fino all'orlo del fallimentolaspesa pubblica.
F
■ SEGUEA PAGINA 13
don lauro
■ MATTEI A PAGINA 20
Vescovo Tisi,
prima messa
per i seminaristi
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20
Trento
TRENTINO MARTEDÌ 5 APRILE 2016
il primo giorno
Don Lauro, la prima
messa da vescovo
è per i seminaristi
Monsignor Tisi ieri mattina ha fatto visita ai futuri preti
Nel pomeriggio riunione per nominare i suoi collaboratori
di Sandra Mattei
◗ TRENTO
Forse non s’è svegliato alle cinque, come è solito, vista la giornata precedente ricca di emozioni, ma il primo giorno da vescovo per monsignor Lauro Tisi non è certo stato di riposo.
Alle 7.30 era già operativo ed
aveva già un programma prestabilito da rispettare. Il primo
incontro ufficiale per monsignor Tisi è stato al seminario,
per celebrare la messa e per incontrare i seminaristi. Un pensiero rivolto a chi si accinge a
prendere i voti, in questi tempi
difficili segnati dalla crisi di vocazioni e dal distacco che la
chiesa soffre per tanti fedeli
smarriti e svogliati. Ma il vescovo riparte nella sua nuova avventura proprio da dove ha iniziato il suo percorso di fede e
dove ha avuto il primo incarico
come vice rettore del Seminario, dal 1988 al 1995 e come padre spirituale per i nuovi sacerdoti. Del resto, è verso i giovani
che il neo arcivescovo ha sempre mostrato attenzione particolare e non è un caso che nella
cerimonia di ordinazione i primi ad accompagnarlo nel nuovo cammino sono stati proprio
i giovani, ai quali ha confessato: «Ero pieno di paura, poi ho
visto voi e mi sono sciolto».
Prima della messa, don Lauro si è intrattenuto con i seminaristi, che gli hanno rivolto domande. «Abbiamo materiale
per lavorarci un anno», ha commentato Tisi. Attualmente in
l’autore del testo omaggio
Don Zani: «Laudato si’ si rivolge a tutti»
La foto ricordo di monsignor Tisi circondato dai seminaristi, che ha voluto visitare ieri
TRENTO. Ad accogliere monsignor Tisi, ieri mattina in seminario, c’era il
suo ex professore, don Lorenzo Zani. «Era uno dei migliori allievi - afferma
don Zani - ed oggi non a caso ha voluto tornare in Seminario, dove è stato
padre spirituale. È stato un incontro molto cordiale, nel quale gli allievi
hanno rivolto a don Lauro molte domande». Un pensiero a chi è pronto a
spendersi per la comunità, ma anche un pensiero al suo professore. Don
Zani è anche l’autore del testo distribuito domenica a tutti i partecipanti
della cerimonia di ordinazione del vescovo, che è un commento
sull’enciclica papale “Laudato si’”. «Si tratta di una riflessione - spiega
don Zani - sui fondamenti biblici contenuti nell’enciclica. C’è un forte
messaggio di papa Francesco non solo ai credenti, ma a tutti gli uomini.
Parla della concezione biblica del creato, dello stupore di fronte alla
natura e della necessità di preservarla, che può essere condivisa da tutti».
Il vescovo celebra la messa e, sopra, con i giovani in vescovado
Seminario ci sono 14 allievi, un
numero esiguo, ma in ripresa
rispetto al minimo storico, che
era stato di 10. Ad accompagnarlo, in Seminario, c’erano il
rettore don Tiziano Telch e don
Lorenzo Zani, che è stato il pro-
fessore di don Lauro ed è tuttora il padre spirituale dei seminaristi. Don Zani insegna Sacra
scrittura dal 1972 ed è l’autore
del libretto con il quale Lauro
Tisi ha omaggiato tutti i presenti alla cerimonia della sua ordi-
nazione. Si tratta di un testo a
commento dell’enciclica di papa Francesco “Laudato si’” (vedi box sopra, ndr.).
Dopo aver consumato il
pranzo con i seminaristi, monsignor Tisi nel pomeriggio ha
iniziato in episcopato gli incontri con i collaboratori. Dopo il
passaggio di consegne con
monsignor Bressan, le cariche
in Curia sono tutte revocate,
perciò tra le prime incombenze, ci sarà la nomina dei suoi
Bressan, nel futuro un viaggio a Smirne
Il vescovo emerito ha traslocato dal palazzo vescovile, ma è già pronto per una serie di impegni
◗ TRENTO
Per monsignor Luigi Bressan,
diventato arcivescovo emerito
dopo la nomina di don Tisi,
inizia una nuova vita, che non
sarà certo meno attiva della
precedente. In questi giorni,
ammette, è impegnato in faccende pratiche, come quella
del trasloco e di dover piazzare
un po’ dei suoi (numerosi) libri sia nel nuovo appartemento in via Santa Croce, sia al Vigilianum, il polo culturale della curia che ha coronato il suo
incarico.
Bressan è reduce dalla cerimonia di ordinazione del suo
successore e commenta: «È
stata veramente una cerimonia coinvolgente, molto partecipata e tutto è funzionato alla
perfezione». E aggiunge: «Anche per me è stato un momento emozionante, perché ho rivissuto la mia nomina, che è
stata annunciata da papa Giovanni Paolo II proprio il 3 aprile di 17 anni fa». Ed ora, come
Monsignor Bressan durante la cerimonia di ordinazione di Lauro Tisi
Ora Bressan è diventato vescovo emerito di Trento (foto Panato)
vivrà monsignor Bressan?
«Dopo essermi sistemato
nel nuovo appartamento, mi
aspettano già alcuni impegni a
cui sto lavorando. La settimana prossima sarò impegnato
negli esercizi spirituali a Verona. A metà aprile invece si riu-
vo uscente. Ma u n periodo di
vacanza, chiediamo, non è
previsto? «Mi hanno invitato
più volte - confessa Bressan - a
Smirne, dove c’è una numerosa comunità cattolica e dove in
passato ci sono stati due vescovi trentini. Ora in arcidiocesi ci
nirà a Trento la commissione
episcopale del Triveneto per le
comunicazioni sociali, che
presiedo. In maggio è in programma a Bressanone un confronto sul dialogo interreligioso». Gli impegni dunque non
mancheranno anche al vesco-
sono due suore e, chissà, forse
prima o poi accetterò l’invito».
Commentiamo che la Turchia
non è una meta sicura. «Oggi risponde Bressan - non c’è
niente di sicuro, ma non si può
farsi condizionare dalla paura».
(sa.m.)
uomini (o donne) di fiducia.
Tra le cariche, la più importante è quella di vicario generale,
dovrà quindi nominare il suo
successore.
Chi lo conosce bene afferma
che anche in questa occasione,
monsignor Tisi potrebbe riservare delle sorprese, operando
delle scelte collegiali. I prossimi impegni del nuovo vescovo
rispettano aspetti rituali e non.
Giovedì sera, come da protocollo, celebrerà in cattedrale una
messa in ricordo dei vescovi e
dei preti defunti, alle ore 19. Il
giorno dopo, venerdì, sarà invece dedicato ai mass media. Il
vescovo ha già annunciato che
visiterà le redazioni delle televisioni, dalla Rai alle emittenti locali, ai quotidiani. Anche questo è un segno nuovo, che dimostra la volontà di monsignor
Tisi di dare importanza alla comunicazione, di “concedersi”
alla gente e superare il distacco
che si è creato tra la chiesa e la
gente comune.
sicurezza
Tutela speciale
per il nuovo vescovo
Un apparato di sicurezza che di
solito non si vede per un vescovo,
ma allo stesso tempo discreto. Chi
conosce i volti degli investigatori
trentini, avrà sicuramente notato
che durante tutta la cerimonia di
domenica e anche prima e dopo,
quando monsignor Lauro Tisi ha
fatto un vero e proprio bagno di
folla camminando tra la gente,
era protetto da sei agenti della
polizia di Trento. Una protezione
discreta, appunto. Nessuna
esibizione di forza, ma pronti
all’azione in caso di bisogno. Il
dispositivo è stato allestito
perché, visto il momento
particolare si è voluto evitare
ogni rischio. Si è preferito andare
sul sicuro visto anche che era
previsto un grande afflusso di
persone in piazza Duomo e in
centro. Poi tutto è andato bene e
non ci sono stati problemi di
sorta. La città di Trento ha
dimostrato di amare fin dal primo
momento il suo pastore e gli
agenti hanno solo dovuto
sorvegliare discreti.
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