Copia di 6f7359ec2a883146426e391c02de4332 STORIE DI SPORT € 1,20 ANNO 71 (CXXX) - N O » Simone Farina, dall’Interpol alla Fifa educando al fair play QUOTIDIANOFONDATONEL 1945 MARTEDÌ 5 APRILE 2016 81 Poste Italiane SpA - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 1, Cns BOLZANO ■ PIANESI A PAG. 52 DIREZIONE REDAZIONE: VIA SANSEVERINO 29 ■ 38122 TRENTO ■ TEL: 0461/885111 ALTO ADIGE [email protected] ■ www.giornaletrentino.it y(7HB5J2*TQQNLT( +.!"![!z!, più di 500 firme a pergine zoom Hanno rubato di tutto, poi hanno fatto pure i festini «Incuria e degrado» Alla Corte dei Conti esposto su Villa Rosa di Luca Marognoli A Villa Rosa hanno rubato di tutto, e poi ci hanno fattopure ifestini. ■ APAGINA 26 ■ IL SERVIZIO E LE FOTO ESCLUSIVE A PAGINA 26 L’AMORE E LE NUOVE FAMIGLIE Ecco i pensionati «ricchi» di Gianna Schelotto Sono quasi 14mila quelli oltre i 2.500 euro al mese N on è dove dovrebbe essere, né sa perché si trovi dove si trova. In un punto dell’universo che, chilometro dopo chilometro, sente sempre più remoto, gli sta nascendo un figlio. Un chiarore lattiginosoeindiscretoorlale linee di un paesaggio da sempre familiare, ma di colpo estraneo, ostile.Le strisciatedi lucedei tunnel sull’auto- strada semideserta, gli squarci di un mare appena increspato in cui si specchia una luna piena, enorme e rossiccia, i dorsi boscosi dei promontori, le facciate silenziose delle case... L’iPhone squilla, non cessadisquillare. nelle cronache in centro a rovereto Il ladro si infila nel cassonetto degli abiti usati COOPERATIVA IN DUE DIVERSE VERSIONI ■ PIANESI A PAG. 23 Non paga l’autista: pignorato il bus a villa agnEdo ■ A PAGINA 24 Cercano di investire i carabinieri di Paolo Tonelli A ■ SEGUEAPAGINA 12 trotta nel mirino Nuovi guai per la ditta di autotrasporti Trotta: è stato pignorato un autobus per non aver pagato lo stipendio a un dipendente che ha trascinato la società in tribunale. ■ SEGUE APAGINA 13 due fratelli viene recapitata la lettera precetto: devono partire per la guerra! Il primo è contento. Egli ritiene che la guerra sia il modo migliore per risolvere le contraddizioni fra gli Stati. E’ convinto che sidebbamostrare imuscolieche gli “altri” debbano temerti. Ammazzare il nemico è un atto di eroismo. Il secondo è disperato. E’ contrario alla guerra dove alla fine prevale qualcuno su altri. Non vuole uccidere ed è convinto che i popoli debbano collaborare. Tutti e due vanno alla guerra ma, come è chiaro, con due atteggiamentitotalmente diversi. ■ SELVA A PAGINA 19 ■ ■ A Rovereto i ladri entrano anche nei cassonetti degli abiti usati: eccone uno in azione politica ■ STINGHEN A PAG. 36 il consigliere provinciale di arco Il ritorno di Cristano de Eccher Giuliani «paparazzato» Vuol fare il sindaco a Madruzzo con l’auto in divieto di sosta ■ MARIANO BOSETTI A PAGINA 42 ■ GIANFRANCO PICCOLI A PAGINA 40 il manifesto In moto con protesi e tacchi La campagna shock contro gli incidenti sulle due ruote enti & dintorni ■ BONA A PAGINA 33 razionalizzare di Beppe Pontrelli A chi spetta il compito di fare le riforme? erace progetto é quello di agglutinare i (piccoli) Comuni: basta campanilismi; unire i comuni. Si vorrebbe che finissero le sfrenate stupidaggini che hanno dilatato fino all'orlo del fallimentolaspesa pubblica. F ■ SEGUEA PAGINA 13 don lauro ■ MATTEI A PAGINA 20 Vescovo Tisi, prima messa per i seminaristi Copia di 6f7359ec2a883146426e391c02de4332 20 Trento TRENTINO MARTEDÌ 5 APRILE 2016 il primo giorno Don Lauro, la prima messa da vescovo è per i seminaristi Monsignor Tisi ieri mattina ha fatto visita ai futuri preti Nel pomeriggio riunione per nominare i suoi collaboratori di Sandra Mattei ◗ TRENTO Forse non s’è svegliato alle cinque, come è solito, vista la giornata precedente ricca di emozioni, ma il primo giorno da vescovo per monsignor Lauro Tisi non è certo stato di riposo. Alle 7.30 era già operativo ed aveva già un programma prestabilito da rispettare. Il primo incontro ufficiale per monsignor Tisi è stato al seminario, per celebrare la messa e per incontrare i seminaristi. Un pensiero rivolto a chi si accinge a prendere i voti, in questi tempi difficili segnati dalla crisi di vocazioni e dal distacco che la chiesa soffre per tanti fedeli smarriti e svogliati. Ma il vescovo riparte nella sua nuova avventura proprio da dove ha iniziato il suo percorso di fede e dove ha avuto il primo incarico come vice rettore del Seminario, dal 1988 al 1995 e come padre spirituale per i nuovi sacerdoti. Del resto, è verso i giovani che il neo arcivescovo ha sempre mostrato attenzione particolare e non è un caso che nella cerimonia di ordinazione i primi ad accompagnarlo nel nuovo cammino sono stati proprio i giovani, ai quali ha confessato: «Ero pieno di paura, poi ho visto voi e mi sono sciolto». Prima della messa, don Lauro si è intrattenuto con i seminaristi, che gli hanno rivolto domande. «Abbiamo materiale per lavorarci un anno», ha commentato Tisi. Attualmente in l’autore del testo omaggio Don Zani: «Laudato si’ si rivolge a tutti» La foto ricordo di monsignor Tisi circondato dai seminaristi, che ha voluto visitare ieri TRENTO. Ad accogliere monsignor Tisi, ieri mattina in seminario, c’era il suo ex professore, don Lorenzo Zani. «Era uno dei migliori allievi - afferma don Zani - ed oggi non a caso ha voluto tornare in Seminario, dove è stato padre spirituale. È stato un incontro molto cordiale, nel quale gli allievi hanno rivolto a don Lauro molte domande». Un pensiero a chi è pronto a spendersi per la comunità, ma anche un pensiero al suo professore. Don Zani è anche l’autore del testo distribuito domenica a tutti i partecipanti della cerimonia di ordinazione del vescovo, che è un commento sull’enciclica papale “Laudato si’”. «Si tratta di una riflessione - spiega don Zani - sui fondamenti biblici contenuti nell’enciclica. C’è un forte messaggio di papa Francesco non solo ai credenti, ma a tutti gli uomini. Parla della concezione biblica del creato, dello stupore di fronte alla natura e della necessità di preservarla, che può essere condivisa da tutti». Il vescovo celebra la messa e, sopra, con i giovani in vescovado Seminario ci sono 14 allievi, un numero esiguo, ma in ripresa rispetto al minimo storico, che era stato di 10. Ad accompagnarlo, in Seminario, c’erano il rettore don Tiziano Telch e don Lorenzo Zani, che è stato il pro- fessore di don Lauro ed è tuttora il padre spirituale dei seminaristi. Don Zani insegna Sacra scrittura dal 1972 ed è l’autore del libretto con il quale Lauro Tisi ha omaggiato tutti i presenti alla cerimonia della sua ordi- nazione. Si tratta di un testo a commento dell’enciclica di papa Francesco “Laudato si’” (vedi box sopra, ndr.). Dopo aver consumato il pranzo con i seminaristi, monsignor Tisi nel pomeriggio ha iniziato in episcopato gli incontri con i collaboratori. Dopo il passaggio di consegne con monsignor Bressan, le cariche in Curia sono tutte revocate, perciò tra le prime incombenze, ci sarà la nomina dei suoi Bressan, nel futuro un viaggio a Smirne Il vescovo emerito ha traslocato dal palazzo vescovile, ma è già pronto per una serie di impegni ◗ TRENTO Per monsignor Luigi Bressan, diventato arcivescovo emerito dopo la nomina di don Tisi, inizia una nuova vita, che non sarà certo meno attiva della precedente. In questi giorni, ammette, è impegnato in faccende pratiche, come quella del trasloco e di dover piazzare un po’ dei suoi (numerosi) libri sia nel nuovo appartemento in via Santa Croce, sia al Vigilianum, il polo culturale della curia che ha coronato il suo incarico. Bressan è reduce dalla cerimonia di ordinazione del suo successore e commenta: «È stata veramente una cerimonia coinvolgente, molto partecipata e tutto è funzionato alla perfezione». E aggiunge: «Anche per me è stato un momento emozionante, perché ho rivissuto la mia nomina, che è stata annunciata da papa Giovanni Paolo II proprio il 3 aprile di 17 anni fa». Ed ora, come Monsignor Bressan durante la cerimonia di ordinazione di Lauro Tisi Ora Bressan è diventato vescovo emerito di Trento (foto Panato) vivrà monsignor Bressan? «Dopo essermi sistemato nel nuovo appartamento, mi aspettano già alcuni impegni a cui sto lavorando. La settimana prossima sarò impegnato negli esercizi spirituali a Verona. A metà aprile invece si riu- vo uscente. Ma u n periodo di vacanza, chiediamo, non è previsto? «Mi hanno invitato più volte - confessa Bressan - a Smirne, dove c’è una numerosa comunità cattolica e dove in passato ci sono stati due vescovi trentini. Ora in arcidiocesi ci nirà a Trento la commissione episcopale del Triveneto per le comunicazioni sociali, che presiedo. In maggio è in programma a Bressanone un confronto sul dialogo interreligioso». Gli impegni dunque non mancheranno anche al vesco- sono due suore e, chissà, forse prima o poi accetterò l’invito». Commentiamo che la Turchia non è una meta sicura. «Oggi risponde Bressan - non c’è niente di sicuro, ma non si può farsi condizionare dalla paura». (sa.m.) uomini (o donne) di fiducia. Tra le cariche, la più importante è quella di vicario generale, dovrà quindi nominare il suo successore. Chi lo conosce bene afferma che anche in questa occasione, monsignor Tisi potrebbe riservare delle sorprese, operando delle scelte collegiali. I prossimi impegni del nuovo vescovo rispettano aspetti rituali e non. Giovedì sera, come da protocollo, celebrerà in cattedrale una messa in ricordo dei vescovi e dei preti defunti, alle ore 19. Il giorno dopo, venerdì, sarà invece dedicato ai mass media. Il vescovo ha già annunciato che visiterà le redazioni delle televisioni, dalla Rai alle emittenti locali, ai quotidiani. Anche questo è un segno nuovo, che dimostra la volontà di monsignor Tisi di dare importanza alla comunicazione, di “concedersi” alla gente e superare il distacco che si è creato tra la chiesa e la gente comune. sicurezza Tutela speciale per il nuovo vescovo Un apparato di sicurezza che di solito non si vede per un vescovo, ma allo stesso tempo discreto. Chi conosce i volti degli investigatori trentini, avrà sicuramente notato che durante tutta la cerimonia di domenica e anche prima e dopo, quando monsignor Lauro Tisi ha fatto un vero e proprio bagno di folla camminando tra la gente, era protetto da sei agenti della polizia di Trento. Una protezione discreta, appunto. Nessuna esibizione di forza, ma pronti all’azione in caso di bisogno. Il dispositivo è stato allestito perché, visto il momento particolare si è voluto evitare ogni rischio. Si è preferito andare sul sicuro visto anche che era previsto un grande afflusso di persone in piazza Duomo e in centro. Poi tutto è andato bene e non ci sono stati problemi di sorta. La città di Trento ha dimostrato di amare fin dal primo momento il suo pastore e gli agenti hanno solo dovuto sorvegliare discreti.