numero 2
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GNR 2011: la giornata del naso rosso è qui!
La GIORNATA DEL NASO ROSSO è una raccolta fondi
nazionale, ovvero una mobilitazione di piazza di tutte
le associazione federate VIP (Viviamo In Positivo): nello stesso giorno ben 45 associazioni che metteranno in
piazza 2700 clown.
La GNR serve per trovare i fondi che si utilizzeranno per
mantenere in vita tre progetti di lavoro:
“IL PROGETTO MISSIONI” le associazioni VIP collaborano con missioni all’estero già avviate dove c’è bisogno
dell’apporto dei clown;
“IL PROGETTO FORMATORI PER IL CORSO BASE CLOWN
DI CORSIA” durante il corso base vengono formati i nuovi clown che verranno a far parte della grande famiglia
VIP;
“IL PROGETTO FORMATORI CLOWN DI CORSIA” i quali
danno nella stessa misura a tutti i clown delle associazioni federate Vip la formazione aggiuntiva che serve a
migliorare ulteriormente il loro stato di servizio, la propria crescita come clown, e fare in modo che il proprio
servizio sia sempre migliore ed efficace, al passo con le
esigenze ospedaliere e dei pazienti e soprattutto faccia
sentire il clown sereno nell’andare in corsia.
E ... Anche quest’anno ci stiamo avvicinando -10 -9 -8 -7
etc etc 0!
15 maggio 2011 GNR ed ecco a noi il giorno più bello
dell’anno (eresia! son sempre giorni belli per i clown), e
quest’anno festa in castello!
Ebbene si, quest’anno siamo andati alla conquista del
castello di Brescia, armati di palloncini, monocicli, scoregge finte e clave. Sarà l’occasione per chi ci conoscerà
di far vedere quanto belli siamo e di cosa tratta il nostro
tipo di volontariato!
Per far vedere quanto siamo gioiosi, tra i nostri colori, i
nostri camici, le nostre emozioni, perchè noi non portiamo solo giochi, magie, sorrisi, noi portiamo pure il cuore,
il nostro cuore, e in questo giorno noi lo presentiamo
anche al di fuori del nostro comune aspetto ospedaliero,
per far vedere che un sorriso cura ogni aspetto negativo!
“Be credeteci è dimostrato!” Diremo a tutti quelli che incontreremo!
E quindi ragazzi al lavoro tra i nostri stand di magia, giocoleria, informazioni. E ancora lo stand itinerante, l’ospedale dei pupazzi eeeee ... rullo di tamburi ... un grande
spettacolo, un opera d’arte! Ebbene eccolo
CLOUUUUNNNNOCCHIOOOO!
E che la festa abbia inizio.
Maurizio Antonini (Claun Eituplà)
Emiliana Marelli (Claun Barbai)
Risvegliàti Vip Brescia
Onlus
31/12/2004
Italiana
Brescia
Allegri, 25
Impegnato (nel sociale)
Claun
Alto ... così
pelato con il ciuffo
due ... a volte con gli occhiali
Professione CLAUN ? bhe sì… siamo pagliacci volontari che non ci prendiamo molto sul
serio… quindi siamo “claun” e non “clown”
Segni particolari: I Risvegliàti, i clauns soci dell’associazione, impegnano il loro tempo
libero nelle pediatrie dell’Ospedale Civile di Brescia, degli ospedali di Cremona e di Esine
nella speranza di riuscire a portare un sorriso ai piccoli pazienti e alle loro famiglie.
Nel 2002 i primi Risvegliati, anche se allora non si chiamavano così, iniziavano timidamente a muovere i primi passi nell’Ospedale Civile di Brescia.
Poi nel 2003 questi primi temerari incontrano VIP (ViviamoInPositivo), una confederazione di associazioni di clownterapia italiane, e
da allora le loro strade non si sono mai separate.
Nel 2004, infine, nasce l’associazione: in 12 volontari si mettono
assieme per dare il via a una piccola realtà. Da allora la piccola
realtà è cresciuta e, ad oggi, i Risvegliati sono circa 80 e sono
una costante macchietta colorata negli ospedali di Brescia,
Cremona ed Esine.
Altro da dichiarare: Siamo confederati a VIP ITALIA, una
confederazione di 45 associazioni sparse in tutta Italia che
si occupa, di portare in Italia e nel mondo, il “pensiero positivo”, di diffondere il sorriso sul volto di coloro che soffrono. Per ogni informazione potete visitare i siti http://
www.viviamoinpositivo.org/ e http://www.clownterapia.
it/.
1
Chi siamo?
tanti**
L’Amore CONTA!
Proprio come i VERI giornalisti, ora farò la recensione di un VERO
spettacolo ... bisogna recare onore al merito soprattutto quando
si lavora con volontà, serietà ma anche gioia, allegria, entusiasmo
clown e con un obbiettivo importante!!! “Ma di cosa tratta questo
articoletto?” vi starete chiedendo... e avete ragione!
Partiamo dal principio… A Novembre Maurizio, il marito della nostra
clown Paola Peciancolo, ci ha lanciato un’idea allettante ossia allestire uno spettacolo in memoria di sua moglie mancata a Ottobre
dello scorso anno; il tutto sarebbe andato in scena a Marzo in corrispondenza del compleanno della nostra Pec.
A Gennaio noi clowns ci siamo riuniti con l’Associazione di volontari di Camper Emergenza (altro gruppo in cui Paola Peciancolo ha
donato il suo tempo e la sua gioia e con il quale abbiamo lavorato
per questo progetto) per lanciare le idee e proposte per lo spettacolo… abbiamo cominciato da subito a lavorarci anche grazie a
cinque bravi clowns (Pomellina, Hoplà, Pastisù, Stripitì e Mirò)
che hanno scritto un copione degno di un Oscar; ci trovavamo tutti
i martedì sera per le prove e per preparare le scenografie… quante
risate… un gruppo di clowns allo sbaraglio che si improvvisavano
attori per un giorno!!!
Tra i barattoli di pittura per le scenografie e le prove costumi è
arrivato Venerdì 11 Marzo 2011 e con lui la sera della messa in scena dello spettacolo, intitolato “Claunocchio”, rivisitazione comica del
celebre “Pinocchio”. Il teatro CTM di Rezzato era gremito di gente
e tra i clowns la tensione era alta… preoccupati di sbagliare qualche battuta o di dimenticare il microfono spento… finalmente alle
20,30 lo spettacolo è cominciato; dopo una breve introduzione fatta
da Ivan Tognazzi, responsabile di Camper Emergenza, il teatro si è
fatto buio e tra la nebbia prodotta dalla macchina del fumo e un
sottofondo musicale, è cominciato il nostro spettacolo “Claunocchio”,
una battuta dietro l’altra, le risate dei bambini e dei genitori e un
finale con le letterine scritte su dei fogli che componevano la scritta
“GRAZIE PEC”. Dopodichè è stata letta una poesia dedicata alla nostra Pec, soprannome con cui chiamavamo Paola Peciancolo, seguita
da un filmato e dalle foto che la ritraevano nel suo cammino assieme
a noi, il tempo che lei ci ha regalato, che ha voluto condividere con
noi donandoci il suo sorriso, la sua gioia e il suo entusiasmo verso
la vita… Non la ringrazieremo mai abbastanza…La seconda parte
dello spettacolo è stata dedicata ad un
gruppo cover di Ligabue, i “SoloLiga Band” che
hanno intrattenuto con canzoni del celebre
cantautore emiliano con la collaborazione
speciale di Emanuele Filippini che ha cantato con loro. L’incasso della serata è stato interamente devoluto per i progetti di
“Camper Emergenza” e per la nostra
associazione “Risvegliati V.I.P. Brescia
Onlus”.. direi un ottimo obbiettivo raggiunto nel migliore dei modi, con entusiasmo, gioia, tante risate, buona musica e un
angelo che ci protegge… GRAZIE PEC!!!
Annarita Braga
(Cloun Giokabalù)
2
Il timido Mogiò
Al circo della famiglia Redi è il momento dello spettacolo dei
clown: sono tutti in pista, e tutti esibiscono prodezze acrobatiche, capriole salti e slazzi a non finire.
Tutti i clown?
E allora che fa quello fermo nell’angolino con un fiore in
mano? Ecco, quello è Mogiò: il clown più timido che c’è. Egli
è talmente imbarazzato che di fronte ad un pubblico non riesce a far niente.
“Non posso tenerti nel mio circo.- sbraita il direttore signor
Redi - Vatti a farti curare, ma via di qui”. Mogiò, adesso
anche mogio d‘umore, prende il suo fagottino e si incammina.
Per strada incontra una signora che lo guarda, lui tutto imbarazzato diventa rosso come un peperone “Mi scusssissima
signora… sa dove posso… perché dovrei… Curarmi”. “Oh
si certo, vada all‘ospedale” risponde lei pensando che Mogiò
avesse dei reali problemi di salute, e gli dà le giuste indicazioni.
Mogiò è giunto all’ospedale, ma anche qui non sa bene a chi
rivolgersi. Intanto tenta di appoggiare il suo fiore, ma gli
casca a testa in giù. Lo sta per raccogliere e dare all’infermiera, ed eccolo fare un capitombolo con capriola e piroetta
danzante nel tentativo di tirarsi su. E il fiore gli spruzza
l’acqua addosso. Attorno la gente ride. Anche i bambini si
accorgono che quasi quasi Mogiò è più spaventato di
loro e gli si avvicinano. Allora Mogiò da un custodia di
chitarra tira fuori un piccolo violino, ma così piccolo che sembra di una bambola, e fa una canzoncina
con loro. Lo spartito poi è strano: adesso è tutto bianco, ma appena un
bambino usa la penna invisibile
viene magicamente disegnato.
Incredibile cosa sta succedendo? Mogiò e i bambini sono
tutti contenti. Mogiò
saluta, sbaglia porta
e invece dell’uscita
finisce con mettere
un piede nella tazza… -ops ops!!-…
del cesso. Eccolo il
claun!
Paola Brena
(Claun Pallola)
Colora qui
a fianco Mogiò.
3
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Il potere di una risata
Ne parlano un po’ tutti: capita spesso ormai di imbattersi in
articoli e servizi sulla clownterapia e sugli effetti positivi della
risata. Per fare un esempio,una ricerca scientifica, presentata
a Orlando, in Florida, all’American College of Cardiology ,rivela
che ridere fa bene al cuore ed alla circolazione: bastano circa
quindici minuti per sentirsi meglio, senza incorrere in alcuna
controindicazione. Chi non si sente meglio dopo le classiche
quattro risate?
Tra gli effetti positivi c’è anche una diminuzione dello stress ed
il miglioramento dell’appetito. Ma, molto prima di persone come
il famoso medico/clown Patch Adams, c’è chi aveva notato il potere benefico della risata ed occorre andare molto, molto indietro per vederne le radici, addirittura si arriva ai miti Greci.
In uno di questi, ad esempio, la dea della terra, Demetra, triste
per la perdita di una figlia, non faceva più crescere le piante e
le popolazioni soffrivano la fame. A risolvere questa situazione
insostenibile fu una delle ancelle di Demetra che, con un astuto
piano, riuscì a farla ridere talmente tanto che, sulla terra i
campi tornarono verdi e fu ancora possibile coltivare. Fu, cioè
grazie ad una risata che tra i mortali riprese la vita.
Versioni di poco diverse da questa, almeno come struttura, si
trovano anche in alcune saghe nordiche, leggende giapponesi
ed egiziane. Già più di duemila anni fa il riso era considerato
una forza misteriosa e quasi magica, qualcosa che noi uomini
avevamo in comune addirittura con gli dei ed in grado di dare
la vita e di migliorarla.
Generatrice di vita, ma anche di gioia pura e semplice, secondo lo scrittore Barrie che, nel libro Peter
Pan scrive “Quando il primo bambino rise per la
prima volta, la sua risata si sbriciolò in migliaia di
frammenti che si sparpagliarono qua e là. Fu
cosÏ che nacquero le fate”. Anche oggi, la
risata continua ad essere una cosa seria
e non prerogativa di persone sciocche:
basti pensare che, pur studiandone tutti
gli effetti benefici, nessun antropologo
è ancora riuscito a svelarne i meccanismi
in modo soddisfacente, tanto è complessa.
La risata, in qualche modo, continua a
stupirci ed a prendersi un po’ gioco di
noi, anche di noi clown.
Eleonora Odelli
(Claun Bicicletta)
4
La maestra domanda
ad un alunno: Carletto, il tuo
tema su “il mio cane” è identico a quello di tuo fratello.
Hai per caso copiato da lui ?
No maestra, risponde Carletto,
è che abbiamo
lo stesso cane!
Carabinieri ad
un posto di blocco:
Signora non lo sa che non è
consentito portare cani in
auto? Ma e’ di peluche!
Guardi che non le ho chiesto
la razza!
Un claun mimo,
con solo lo sterzo in mano,
corre per le strade della città
simulando di guidare un’automobile
di lusso. Arrivato al distributore si
ferma e chiede:”Mi faccia il pieno”.
Il benzinaio lo guarda e gesticolando
davanti agli occhi gli fa il gesto di
matto. Il claun dice:”No grazie, i vetri
non hanno bisogno
di essere lavati”
Una formica
e un millepiedi vengono invitati
per un tè a casa di uno scarafaggio.
La formica arriva puntuale,
il millepiedi con un’ora di ritardo.
-perché sei arrivato così tardi?chiede lo scarafaggio.
-sulla tua porta c’era un cartello con
scritto “pulirsi i piedi!”
VII Giornata
Nazionale
del NASO ROSSO!
Anche quest’anno il 15 maggio 2011 per la 7^ volta i clown
Volontari delle Associazioni appartenenti alla Federazione VIP
VIVIAMO IN POSITIVO Italia Onlus, scenderanno in 44 piazze italiane per promuovere la Missione della Gioia con stand,
spettacoli, intrattenimenti, tanta allegria e colore, ma anche
per raccogliere fondi per i progetti della Federazione ViviamoInPositivo.
Vip Viviamo in Positivo, fondata a Torino nel 1997 festeggia
quest’anno 14 anni di vita. La federazione Vip Italia ONLUS
oggi collega e coordina 45 associazioni VIP su tutto il
territorio nazionale, con circa 2700 volontari clown
appositamente formati che si impegnano settimanalmente a portare il sorriso in 99 ospedali in Italia.
Saranno circa 2700 NASI ROSSI, i clown di corsia e
i clown jolly, che parteciperanno a questa iniziativa.
La GNR è una giornata nazionale di sensibilizzazione e
raccolta fondi a favore dei diversi progetti di VIP Italia Onlus. I progetti particolarmente a cuore dei clown
quest’anno come gli anni passati sono:
il progetto missioni, per sostenere a distanza le missioni dei
“colleghi” che si trovano all’estero: Birmania, Sudamerica
e Africa;
il progetto Giornalino Nazionale, che consente di mantenere continua l’informazione tra i clown
e tutte le persone che desiderano conoscersi;
il progetto formazione clown, per permettere ai nuovi clown e non solo di essere
costantemente preparati e formati tramite
corsi di magia, psicologia, clownerie varie da
parte di personale formato.
La Giornata del Naso Rosso è un marchio registrato della Federazione VIP Italia ONLUS.
I clown Vip di di Brescia saranno in Castello,
Domenica 15 Maggio, dalle ore 10.00 alle 18.00
con diverse clownerie, giochi, magie e tante alte
sorprese.
Per ulteriori informazioni puoi consultare i siti:
www.giornatadelnasorosso.it
www.clownterapia.it
Unione, fratellanza, gioia, divertimento, solidarietà,
abbracci, giochi, colore, musica, teatro tutto questo
ed altre sorprese vi aspettano al castello di Brescia
per la GNR 2011.
Monica Candioli
(Claun Cotton Fiocc)
5
A che gioco giochiamo?
CALDO O FREDDO 1
Tutti i giocatori si mettono seduti in cerchio.
Attraverso una semplice conta, si decide chi
deve indovinare e, per un momento, lo si manda fuori dalla stanza. I giocatori scelgono
un oggetto che deve essere individuato dal
concorrente che è fuori e poi lo richiamano
in stanza.
Quando il giocatore rientra, comincia a cercare l’oggetto muovendosi con calma nella stanza (proibito usare la voce). Quando si avvicina
all’oggetto, gli altri giocatori si fanno aria con
le mani (caldo), quando si allontana, si sfregano le mani lungo il corpo e battono i denti
perché hanno i brividi (freddo)
Quando il concorrente trova l’oggetto, sceglie
chi deve uscire e ….
il gioco continua …
PASSA LA MONETA
I bambini si siedono intorno a un tavolo, vicinissimi uno all’altro. Un bambino, che prima è stato scelto come capogioco, ha in mano
una moneta, la stringe in pugno e nasconde
le mani sotto il tavolo; anche tutti gli altri
infilano le mani sotto il tavolo.
A questo punto, il capogioco passa la moneta
nelle mani di un altro bambino che è alla sua
destra o alla sua sinistra.
Il tutto deve avvenire nel massimo silenzio e
senza risolini che possono far capire quale sia
il viaggio della moneta da ritrovare. Chi riceve
la moneta, la mette nel pugno destro, poi nel
sinistro ed intanto decide a chi ripassarla.
Ad un certo punto il capogioco dirà: “Mani in
alto!” e tutti dovranno alzare le mani stringendole a pugno. Se il bambino capogioco non
riesce a capire dove sia la moneta, potrà ancora ordinare: “Mani in tavola!”. A quel punto
gli altri bambini devono mettere le mani sul
tavolo tenendole ben distese e ben aderenti
al tavolo. Se indovina chi ha la moneta, la penitenza la dovrà fare lui.
CONOSCO GIA’
2
LA TUA RISPOSTA
Scrivi su un foglio di carta il numero 1089 e
dallo ad un tuo amico, quindi digli di scrivere
un numero di tre cifre diverse (per esempio
421).
Digli di scrivere sotto a questo numero, lo
stesso numero rovesciato (ovvero 124) e di
sottrarre il numero più piccolo da quello più
grande (quindi 421-124) ed infine scrivere il
risultato rovesciato e sommarlo al risultato
precedente (297+792). Egli sarà sorpreso nel
vedere che la risposta è 1089, il numero scritto sul foglio che gli avevi dato.
TANTE MOSSE
PUZZLE DISPETTOSO
5
Da una rivista che trovi lì in giro ritaglia due
immagini colorate e che siano più o meno della
stessa dimensione (prima chiedi il permesso
al proprietario !). Poi riducile in tanti pezzi e
mescolali fra di loro.
Ora invita due amici a giocare con te e chiedi
loro di ricostruire un’immagine ciascuno. Vince
chi riesce per primo nell’impresa.
3
Tutti i giocatori si siedono in cerchio. Uno di
loro comincia a fare una mossa (per esempio
far dondolare i pollici) e tutti i concorrenti lo
imitano.
II secondo fa dondolare i pollici ed aggiunge
un’altra mossa (per esempio si tira le orecchie) e tutti gli altri fanno come lui.
Il terzo dondola i pollici, si tira le orecchie e
magari batte le mani… e così di seguito, finchè
tutti hanno inventato un gesto.
Vince chi riesce a fare il maggior numero di
mosse senza sbagliare.
4
6
Cruciverbiamo ...
Orizzontali
1 - Lo era Capitan Uncino
6 - Se le da chi si vanta
7 - Lui “è” in inglese
9 - Ci crescono fiori e frutti tutto l’anno
11 - Tono senza vocali
12 - I tre al contrario
13 - Le vocali
15 - Lo fa il tamburo
17 - Li fa il fotografo
19 - Serve per salire... e per scendere
Verticali
1 - La si mangia asciutta, col pomodoro
2 - Nome di bambina
3 - Rabbie
4 - Vola e tiene nella pancia i passeggeri
5 - Cari senza consonanti
8 - Animale dispettoso
10 - Cosa fa il vulcano...?
14 - Con i Maya e gli Aztechi
16 - Prima e terza di unto
17 - Inizio della sciata
L’angolo del sorriso!
- Vorrei un paio di calzoni- chiede il taglialegna al commesso di un negozio di abbigliamento. - Che taglia? - La legna!
Una claun al pronto soccorso:”Dottore, un cane mi ha morso
una gamba”. “Ci ha messo sopra qualcosa?” “No, gli è piaciuta
così!”
Un claun va dal proprio dottore, trascinandosi con fatica..
“Che succede?”gli chiede il dottore. “O mi sento sempre stanco e non riesco a pensare” Il dottore lo visita per bene, non
trova una patologia, ma un certo livello di stress, e non può
che confermare: “Si lei è molto affaticato. Deve smetterla
con tutti i lavori di testa..” “Eh no dottore, come faccio..? Io
sono parrucchiere!”
7
Disegna e colora ...
6
7
Asini e Clown: che accoppiata!
Sono ormai quattro anni che le nostre due realtà collaborano, giocano
insieme e si divertono lavorando per
raggiungere i nostri obiettivi.
Grazie all’associazione Clown VIP
Italia Brescia che cinque anni fa ci
ha donato alcuni fondi, siamo riusciti ad acquistare le nostre tre protagoniste, Amigdala, Molletta, che ci
hanno donato due puledrini bellissimi
Giotto e Grissino, e Non So.
Ma chi siamo noi?
L’Associazione Amici di Zampamano
persegue finalità di utilità sociale nel
settore delle attività rivolte al benessere della persona, anche se diversamente abile. E’, quindi, nostro
obiettivo principale promuovere la
salute fisica e psichica delle persone,
la cultura del rispetto dell’ambiente e dell’animale, organizzare corsi
o attività educative e ricreative, favorire l’aggregazione e la relazione
positiva nei gruppi partecipanti alle
nostre attività, nonchè promuovere
la ricerca e la raccolta di fondi dedicati alla realizzazione di progetti
specifici.
I nostri due psicomotricisti Riccardo e Milena, dopo numerosi corsi di
formazione, si sono messi in gioco
creando un’attività di co-terapia utilizzando i nostri asinelli. Tanti sono
i progetti da loro proposti che rimangono legati alla nostra realtà.
Il setting è creato all’aperto con la
presenza dell’animale, ma l’impostazione degli incontri segue la logica
della psicomotricità tradizionale, per
questo parlano di “attività psicomotoria con l’asino”.
Il gioco, il contatto e le emozioni sono
gli elementi portanti delle attività, il
tutto è svolto in forma ludico-ricreativa sfruttando la spontanea mediazione relazionale offerta dall’animale
che favorisce l’avvicinamento verso
chi mostra difficoltà relazionali e di
socializzazione. Riccardo e Milena lavorano con gruppi di più partecipanti
oppure con il singolo soggetto e, nel
caso di patologie, cercano di creare
progetti personalizzati insieme alle
figure professionali di riferimento.
Le Attività Assistite dall’Asino sono
una pratica equestre che interviene sul piano psicomotorio, intellettivo, sociale ed affettivo attraverso il
contatto con l’asino. Azioni semplici,
come accarezzare o strigliare l’asino www.zampamano.it
creano una relazione privilegiata di
conoscenza e rispetto delle diversità. Anche passeggiare a fianco di un
asino diventa un rilassante momento
di dialogo in cui il tempo è rallentato
dal passo lento dell’animale. I nostri
amici clown già dal primo giorno hanno dimostrato di essere disponibili e
coinvolti nel partecipare alle nostre
attività, in mezzo alla gente, durante
le nostre feste, hanno sempre portato un po’ di colore, rendendo queste
giornate ancora più frizzanti.
Sono stati anche molto intraprendenti
quando gli abbiamo affidato le serate
finali dei nostri campi estivi facendo
sorridere e divertire i nostri ragazzi.
Insomma chi l’avrebbe mai
detto che asini, asinari e
clown potessero creare
una squadra, che senza
tante parole creassero un
team che fosse in grado
di far divertire tanta gente? Bhè la loro associazione ha scommesso su di noi
e noi ci abbiamo creduto e
non vediamo l’ora di lavorare
giocando ancora altre volte.
Quindi un affettuoso saluto e
sincero ringraziamento da tutti noi a quegli asini a due
zampe con il naso
rosso che abbiamo conosciuto in
questi anni.
Anna Moscatelli
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11
Lavoriamo con le mani!
BURATTINI … con la carta igienica
GIOIELLI
DI PASTA
Ehi ragazzi, oggi in ospedale non riuscite proprio a far
passare il tempo?
Allora ascoltate noi: andate subito in bagno! Sì, andate
in bagno, ma non a fare …, solo a recuperare un rotolo
vuoto della carta igienica. Con dei pennarelli, poi, disegnate sul rotolo i tratti del viso di una persona (o di un
animale); se avete giornali o riviste, potete usarli per
ritagliare occhi, nasi o bocche ed incollarli sul rotolo.
Per gli abiti, date spazio alla vostra fantasia: si possono
colorare, oppure usare la tecnica del collage ritagliando
tanti pezzetti di carta colorata e incollandoli
sul rotolo, oppure ancora utilizzare ritagli di
stoffa. Per capelli, basta usare della lana (in questo caso
potrebbe esservi utile del
nastro bi-adesivo). Ora infilate le mani dentro al rotolo
e date vita alla vostra magica marionetta. Se riuscite a
convincere il vostro compagno di stanza a fare lo stesso e decidete di allestire uno
spettacolo, invitate anche
noi, a patto però, che sia
…
gratuito !!
Se volete conquistare
la vostra vicina di letto
(che, come spesso capita, fa piuttosto la preziosa), recuperate in cucina (o fatevi portare da
casa ) tanti tipi di pasta
(esempio: ditaloni, ditalini,
rigatoni, tortiglioni e tutti gli altri tipi di pasta che possono essere usati come perline). Sceglietene un po’ e, se nella sala giochi in fondo
al corridoio trovate delle tempere, potete pitturarla,
oppure la potete anche lasciare bianca.
Inseritela poi in un filo (meglio se elasticizzato), chiudete con un nodo e avrete così ottenuto una bellissima collana o un elegante bracciale che … La farà
cadere ai vostri piedi! Auguri !
GIRANDOLE COLORATE
Ufff, questa stanza di ospedale è proprio “spenta”. Perché
non la rendi un po’ più vivace con delle simpatiche girandole? Procurati un foglio (può essere di carta o di cartoncino, oppure la pagina di un giornale, quello che vuoi tu,
meglio però che sia un pochino “rigido”) e taglialo dandogli
la forma di un quadrato. Con un pennarello e l’aiuto di un
righello traccia delle linee da angolo ad angolo, formando così quattro triangoli. Con le forbici taglia sulle linee
ma, attenzione: non arrivare fino in centro, ma lascia
un pezzettino! Con del nastro adesivo attacca in centro
una punta sì e una no del quadrato. Ora infila nel centro
12
della girandola uno spillo (o qualcosa
di simile) e fissalo ad un bastoncino (o
ad una cannuccia per bibite). In questo modo, avrai ottenuto una simpatica
girandola. Attenzione: la fase “dello
spillo” è piuttosto delicata perché non
sempre le girandole riescono a girare,
perciò ti consigliamo di farti aiutare da un adulto,
… oppure, se aspetti qualche giorno, passiamo noi.
Ohh, adesso sì che questa stanza mi piace: con tutte
queste girandole è diventata allegra e vivace !
Michele Riva
(Claun Sonnolento)
In biblioteca con i Claun!
L’altro giorno, approfittando di un bel pomeriggio di sole (il
primo della stagione) ho deciso di fare una breve passeggiata a piedi. Destinazione: la biblioteca del mio paese.
Appena entrato ho subito ritrovato il gustoso profumo dei
libri e, con molta calma mi sono messo sui cuscinotti che di
solito usano i miei amici più piccoli, in fondo al locale.
Stavo leggendo un bellissimo libro, molto appassionante, ma
… ahimè, è successo di nuovo: mi sono addormentato (del
resto mi chiamo Sonnolento!…) e, quando mi sono svegliato,
ormai era tardi. Tutte le luci erano spente, fuori c’era già
molto buio: il bibliotecario si era dimenticato di me! L’ufficio
per raggiungere il telefono era chiuso a chiave e non era
nemmeno possibile accendere le luci.
Non mi è rimasto altro da fare se non aspettare con calma,
fra un pisolino e l’altro, che spuntasse il nuovo giorno ed il
bibliotecario tornasse ad aprire.
Per fortuna, dalla finestra grande, entrava un raggio di
luce proveniente dai lampioni della piazza e questo mi ha
permesso di completare la lettura del mio libro, di fare una
lunga serie di pisolini, di curiosare fra i vari scaffali e proprio lì, davanti a quello chiamato “Novità”, la mia attenzione
è caduta su un titolo particolare: “OSCAR E LA DAMA IN
ROSA”. Nel vederlo mi è subito venuta in mente una mia
cara amica che incontro spesso in ospedale e che, indossando una vestaglia rosa, va a fare un po’ di compagnia ai
bambini ammalati, quasi come facciamo noi claun di corsia.
Anche il disegno della copertina era simpatico e gradevole.
Visto che era un libretto di poche pagine (meno di cento)
ho deciso di leggerlo. Mi sono risistemato sui cuscinotti ed
ho cominciato. Sin dall’inizio l’ho trovato molto interessante perché parlava di un bambino ricoverato in ospedale
per delle cure e di una signora sempre vestita di
rosa che spesso andava a trovarlo (secondo
me è proprio la mia amica!). In alcuni
momenti, la storia diventava un po’
impegnativa ed allora, mi alzavo
a fare due passi e a distrarmi un po’. Il libro è la raccolta di alcune lettere che
Oscar, seguendo il suggerimento della “Dama in
rosa” scrive a Dio per
chiedergli chiarimenti
e spiegazioni sulla sua
malattia e sulla situazione dei suoi compagni
di ospedale:
-Che cosa posso scrivergli?
-Confidagli i tuoi pensieri. I
pensieri che non dici sono pensie-
ri che pesano, che ti incrostano,
che ti opprimono, che ti immobilizzano, che prendono il posto
delle idee nuove e che ti infettano.
Diventerai una discarica di vecchi
pensieri che puzzano se non parli.
Sempre ascoltando il suggerimento della sua Dama in
Rosa, Oscar prova anche a
fare un altro gioco: ogni giorno dovrà vivere come se fosse
cresciuto di dieci anni e, nella
lettera quotidiana a Dio,
descrivere i cambiamenti della sua vita in base allo sguardo
di un trentenne, quarantenne, e così via. Il gioco riesce e,
pagina dopo pagina, vengono presentati argomenti e riflessioni nei quali, prima o poi, tutti gli adulti si riconoscono.
In ogni lettera, però, Oscar riesce a mantenere il tono
fresco e spontaneo dell’infanzia che rende davvero gradevole tutto il libro. L’autore non descrive mai Oscar, ma
parla di tutti i bambini malati, di tutti gli ospedali, di tutte
le terapie, di tutti i genitori che hanno figli ricoverati, ….
e così facendo, l’autore accenna anche a tutte le domande
che gli adulti si pongono quando incontrano la malattia e la
sofferenza, quando sono “obbligati” a sorridere, anche se
non ne hanno voglia.
È facile riconoscere - e ringraziare ! - nella “Dama in
rosa” tutte le persone che, in vari modi, ma sempre con
discrezione e passione, ci sono state vicine nei momenti
più faticosi della nostra vita. Quando la mattina il bibliotecario ha riaperto, l’ho ringraziato per la sua distrazione
della sera precedente e, prima di correre a
casa a dormire (del resto mi chiamo
Sonnolento!…), sono andato a
comprare questo libro perché desidero conservarlo nella mia biblioteca personale, così
come, secondo me,
dovrebbero fare
tutti gli adulti che leggono
queste
righe.
Alla prossima !
Michele Riva
(Claun Sonnolento)
13
RisveAmico
Noi Risvegliàti, grazie al nostro naso rosso, l’allegria e
il pensiero positivo in questi ultimi anni abbiamo avvicinato e contagiato molte persone. La maggior parte di
esse incrocia la nostra strada solo per un attimo, come
i bambini e gli adulti che incontriamo nelle corsie degli
ospedali, le persone a cui doniamo sorrisi nelle animazioni
di piazza o coloro con i quali condividiamo esperienze nei
forum di volontariato.
Qualcuno invece continua a camminare assieme a noi, ci
resta vicino e ci aiuta, fisicamente o meno, nella nostra scelta di volontariato. C’è, ad esempio, chi ci aiuta a colorare e
stirare i nostri costumi e i camici; chi ci segue e supporta
durante le animazioni di strada; chi ci aiuta a superare un
servizio in ospedale particolarmente difficile; chi ci segue
ovunque andiamo per divertirsi assieme a noi; parenti amici
e colleghi che, semplicemente, ci vogliono bene e ci fanno
sentire il loro calore ad ogni passo del nostro cammino.
Per loro, ma anche per te che stai leggendo e che vorresti
starci vicino, abbiamo inventato il termine “Risveamico”. Il
Risveamico è un claun senza naso rosso, che, come
tutti i Risvegliàti, annualmente decide di rinnovare la
sua iscrizione. Un Risveamico non è socio della nostra
Associazione, ma può: usufruire della mailing list degli
“AMICI dei RISVEGLIATI”; essere informato delle attività dell’Associazione; partecipare ad alcuni incontri
organizzati dai Risvegliàti; ricevere copia del giornalino
“Il Giornaclaun” e il nostro calendario. Se ti piacerebbe
diventare un Risveamico puoi contattare la claun Cuggina
([email protected]) che si occupa di mantenere i contatti con tutti i Risveamici.
Durante le animazioni in piazza, inoltre, puoi trovare vari
gadget dei Risvegliàti belli e colorati. Ci sono magliette,felpe,
calendari, biro, sciarpe, etc… anche questo è un bel modo
per aiutarci.
Grazie
Luca Torri
(Claun Lucchetto)
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L’oroscopo dei capricci
fai i capricci?
questo il tuo oroscopo
Va detto che tutti, ma proprio tutti, a volte perdono la pazienza e fanno arrabbiare:
così nascono i vari capricci e “musi lunghi”. Ma non tutti si arrabbiano nello stesso
modo, nè per le stesse cose e, più importante, ci sono diversi modi per far tornare il
SORRISO!
Ariete: è un vero zuccone. Se non gli si da’ ragione si arrabbia, sbuffa e pesta
i piedi fino a far tremare la casa! Con tanta energia che ci mette, il terremoto
dura poco: stare arrabbiati non è proprio da arieti.
Toro: guai a chi ruba un giocattolo o un libro ad un toro... “È mio!” È una delle
sue frasi preferite.In questo caso la soluzione è semplicissima: basta chiedere
“per favore” e, magari, giocare insieme (attenti però a non romperglielo!!)
Gemelli: Si arrabbiano proprio in modo strano i gemelli: non scalciano nè
gridano, ma si vede che sono davvero “neri” e bisogna avere pazienza (tanta
pazienza)... fortuna che capita poco spesso!!!
Cancro: I nati in cancro sono tra i più lunatici dello zodiaco. Spesso basta pochissimo per offenderli, tanto che il colpevole può scervellarsi per ore pensando “Ma cos’ho fatto?”. Ma gli amici lo sanno, e sanno anche che, con i Cancro,
un sorriso è davvero contagioso!
Leone: da vera star, può far scenate da oscar se qualcuno gli ruba il palcoscenico. Non si darà pace finchè tutti non faranno a gara per consolarlo: anche da arrabbiato vuole fare il V.I.P.
Vergine: Il pignolissimo vergine non si arrabbia: si irrita! Basta che le cose
non vadano come vuole, ed ecco che sbuffa e risbuffa come una locomotiva.
Al decimo sbuffo però non ha più fiato e basta proporgli un’altra soluzione,
chiedendo il suo parere,però.
Bilancia: Anche i bilancia sono dei tipetti un po’ intolleranti, soprattutto se li si
sgrida per il disordine, o per un compito non fatto. Fanno gli offesi, ma poi, da
soli, fanno tutto quello che devono e, per questo, meritano un “bravissimo!”.
Scorpione: Gli scorpioni possono preparare piani di vendetta, se li si fa arrabbiare sul serio. “Non ti parlo più!” E’ un esempio classico e, forse, già sentito
molte volte. Con loro è meglio spiegarsi e chiarirsi, anche mentre stanno zitti
e fermi, ascoltano sempre.
Sagittario: Chi si mette sulla strada del sagittario dicendo “non puoi” ha trovato pane per i suoi denti! Urla a non finire per ottenere quello che vuole, ma
quello che vuole cambia spesso, così, dopo poco, non ricorda nemmeno più
perchè si litigava..
Capricorno: Farsi perdonare da un capricorno è molto complicato: ci vuole
tempo perchè si calmi... Quando però sarà più tranquillo vorrà lui stesso farsi
perdonare per la scenata.
Acquario: Sembra che l’ aquario possa essere triste e afflitto per sempre, appena offeso; questo, soprattutto quando c’entrano i sentimenti. In realtà basta
una bella serata insieme per vederlo ridere e scherzare: infatti la misura non
è il suo forte!
Pesci: “E’ troppo difficile, uffa!!!!” frase da pesci: capricci a non finire se non
vogliono fare sforzi. La maggior parte delle volte, il compito non è difficile, ma
faticoso: Il segreto è far loro vedere tutto come un gioco....
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Per questo numero ringraziamo:
Presidente associazione:
Tziolupo (Paolo Brunelli)
Redazione:
Lucchetto (Luca Torri)
Pallola (Paola Brena)
Sonnolento (Michele Riva)
Giokabalù (Annarita Braga)
Bicicletta (Eleonora Odelli)
Cotton Fiocc (Monica Candioli)
Bicicletta
Giokabalù
Hanno collaborato:
Anna Moscatelli
Eituplà (Maurizio Antonini)
Barbai (Emiliana Marelli)
Supergiù (Milena Bragaglio)
Impaginazione e Stampa:
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Villa Carcina
Cotton Fiocc
Sonnolento
Tziolupo
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Eituplà
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Barbai
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iornataasoosso - Risvegliati Clown Brescia