numero 2 ed ! R N G a r o c n a è o i a s o s s r o o n a t a del GNR 2011: la giornata del naso rosso è qui! La GIORNATA DEL NASO ROSSO è una raccolta fondi nazionale, ovvero una mobilitazione di piazza di tutte le associazione federate VIP (Viviamo In Positivo): nello stesso giorno ben 45 associazioni che metteranno in piazza 2700 clown. La GNR serve per trovare i fondi che si utilizzeranno per mantenere in vita tre progetti di lavoro: “IL PROGETTO MISSIONI” le associazioni VIP collaborano con missioni all’estero già avviate dove c’è bisogno dell’apporto dei clown; “IL PROGETTO FORMATORI PER IL CORSO BASE CLOWN DI CORSIA” durante il corso base vengono formati i nuovi clown che verranno a far parte della grande famiglia VIP; “IL PROGETTO FORMATORI CLOWN DI CORSIA” i quali danno nella stessa misura a tutti i clown delle associazioni federate Vip la formazione aggiuntiva che serve a migliorare ulteriormente il loro stato di servizio, la propria crescita come clown, e fare in modo che il proprio servizio sia sempre migliore ed efficace, al passo con le esigenze ospedaliere e dei pazienti e soprattutto faccia sentire il clown sereno nell’andare in corsia. E ... Anche quest’anno ci stiamo avvicinando -10 -9 -8 -7 etc etc 0! 15 maggio 2011 GNR ed ecco a noi il giorno più bello dell’anno (eresia! son sempre giorni belli per i clown), e quest’anno festa in castello! Ebbene si, quest’anno siamo andati alla conquista del castello di Brescia, armati di palloncini, monocicli, scoregge finte e clave. Sarà l’occasione per chi ci conoscerà di far vedere quanto belli siamo e di cosa tratta il nostro tipo di volontariato! Per far vedere quanto siamo gioiosi, tra i nostri colori, i nostri camici, le nostre emozioni, perchè noi non portiamo solo giochi, magie, sorrisi, noi portiamo pure il cuore, il nostro cuore, e in questo giorno noi lo presentiamo anche al di fuori del nostro comune aspetto ospedaliero, per far vedere che un sorriso cura ogni aspetto negativo! “Be credeteci è dimostrato!” Diremo a tutti quelli che incontreremo! E quindi ragazzi al lavoro tra i nostri stand di magia, giocoleria, informazioni. E ancora lo stand itinerante, l’ospedale dei pupazzi eeeee ... rullo di tamburi ... un grande spettacolo, un opera d’arte! Ebbene eccolo CLOUUUUNNNNOCCHIOOOO! E che la festa abbia inizio. Maurizio Antonini (Claun Eituplà) Emiliana Marelli (Claun Barbai) Risvegliàti Vip Brescia Onlus 31/12/2004 Italiana Brescia Allegri, 25 Impegnato (nel sociale) Claun Alto ... così pelato con il ciuffo due ... a volte con gli occhiali Professione CLAUN ? bhe sì… siamo pagliacci volontari che non ci prendiamo molto sul serio… quindi siamo “claun” e non “clown” Segni particolari: I Risvegliàti, i clauns soci dell’associazione, impegnano il loro tempo libero nelle pediatrie dell’Ospedale Civile di Brescia, degli ospedali di Cremona e di Esine nella speranza di riuscire a portare un sorriso ai piccoli pazienti e alle loro famiglie. Nel 2002 i primi Risvegliati, anche se allora non si chiamavano così, iniziavano timidamente a muovere i primi passi nell’Ospedale Civile di Brescia. Poi nel 2003 questi primi temerari incontrano VIP (ViviamoInPositivo), una confederazione di associazioni di clownterapia italiane, e da allora le loro strade non si sono mai separate. Nel 2004, infine, nasce l’associazione: in 12 volontari si mettono assieme per dare il via a una piccola realtà. Da allora la piccola realtà è cresciuta e, ad oggi, i Risvegliati sono circa 80 e sono una costante macchietta colorata negli ospedali di Brescia, Cremona ed Esine. Altro da dichiarare: Siamo confederati a VIP ITALIA, una confederazione di 45 associazioni sparse in tutta Italia che si occupa, di portare in Italia e nel mondo, il “pensiero positivo”, di diffondere il sorriso sul volto di coloro che soffrono. Per ogni informazione potete visitare i siti http:// www.viviamoinpositivo.org/ e http://www.clownterapia. it/. 1 Chi siamo? tanti** L’Amore CONTA! Proprio come i VERI giornalisti, ora farò la recensione di un VERO spettacolo ... bisogna recare onore al merito soprattutto quando si lavora con volontà, serietà ma anche gioia, allegria, entusiasmo clown e con un obbiettivo importante!!! “Ma di cosa tratta questo articoletto?” vi starete chiedendo... e avete ragione! Partiamo dal principio… A Novembre Maurizio, il marito della nostra clown Paola Peciancolo, ci ha lanciato un’idea allettante ossia allestire uno spettacolo in memoria di sua moglie mancata a Ottobre dello scorso anno; il tutto sarebbe andato in scena a Marzo in corrispondenza del compleanno della nostra Pec. A Gennaio noi clowns ci siamo riuniti con l’Associazione di volontari di Camper Emergenza (altro gruppo in cui Paola Peciancolo ha donato il suo tempo e la sua gioia e con il quale abbiamo lavorato per questo progetto) per lanciare le idee e proposte per lo spettacolo… abbiamo cominciato da subito a lavorarci anche grazie a cinque bravi clowns (Pomellina, Hoplà, Pastisù, Stripitì e Mirò) che hanno scritto un copione degno di un Oscar; ci trovavamo tutti i martedì sera per le prove e per preparare le scenografie… quante risate… un gruppo di clowns allo sbaraglio che si improvvisavano attori per un giorno!!! Tra i barattoli di pittura per le scenografie e le prove costumi è arrivato Venerdì 11 Marzo 2011 e con lui la sera della messa in scena dello spettacolo, intitolato “Claunocchio”, rivisitazione comica del celebre “Pinocchio”. Il teatro CTM di Rezzato era gremito di gente e tra i clowns la tensione era alta… preoccupati di sbagliare qualche battuta o di dimenticare il microfono spento… finalmente alle 20,30 lo spettacolo è cominciato; dopo una breve introduzione fatta da Ivan Tognazzi, responsabile di Camper Emergenza, il teatro si è fatto buio e tra la nebbia prodotta dalla macchina del fumo e un sottofondo musicale, è cominciato il nostro spettacolo “Claunocchio”, una battuta dietro l’altra, le risate dei bambini e dei genitori e un finale con le letterine scritte su dei fogli che componevano la scritta “GRAZIE PEC”. Dopodichè è stata letta una poesia dedicata alla nostra Pec, soprannome con cui chiamavamo Paola Peciancolo, seguita da un filmato e dalle foto che la ritraevano nel suo cammino assieme a noi, il tempo che lei ci ha regalato, che ha voluto condividere con noi donandoci il suo sorriso, la sua gioia e il suo entusiasmo verso la vita… Non la ringrazieremo mai abbastanza…La seconda parte dello spettacolo è stata dedicata ad un gruppo cover di Ligabue, i “SoloLiga Band” che hanno intrattenuto con canzoni del celebre cantautore emiliano con la collaborazione speciale di Emanuele Filippini che ha cantato con loro. L’incasso della serata è stato interamente devoluto per i progetti di “Camper Emergenza” e per la nostra associazione “Risvegliati V.I.P. Brescia Onlus”.. direi un ottimo obbiettivo raggiunto nel migliore dei modi, con entusiasmo, gioia, tante risate, buona musica e un angelo che ci protegge… GRAZIE PEC!!! Annarita Braga (Cloun Giokabalù) 2 Il timido Mogiò Al circo della famiglia Redi è il momento dello spettacolo dei clown: sono tutti in pista, e tutti esibiscono prodezze acrobatiche, capriole salti e slazzi a non finire. Tutti i clown? E allora che fa quello fermo nell’angolino con un fiore in mano? Ecco, quello è Mogiò: il clown più timido che c’è. Egli è talmente imbarazzato che di fronte ad un pubblico non riesce a far niente. “Non posso tenerti nel mio circo.- sbraita il direttore signor Redi - Vatti a farti curare, ma via di qui”. Mogiò, adesso anche mogio d‘umore, prende il suo fagottino e si incammina. Per strada incontra una signora che lo guarda, lui tutto imbarazzato diventa rosso come un peperone “Mi scusssissima signora… sa dove posso… perché dovrei… Curarmi”. “Oh si certo, vada all‘ospedale” risponde lei pensando che Mogiò avesse dei reali problemi di salute, e gli dà le giuste indicazioni. Mogiò è giunto all’ospedale, ma anche qui non sa bene a chi rivolgersi. Intanto tenta di appoggiare il suo fiore, ma gli casca a testa in giù. Lo sta per raccogliere e dare all’infermiera, ed eccolo fare un capitombolo con capriola e piroetta danzante nel tentativo di tirarsi su. E il fiore gli spruzza l’acqua addosso. Attorno la gente ride. Anche i bambini si accorgono che quasi quasi Mogiò è più spaventato di loro e gli si avvicinano. Allora Mogiò da un custodia di chitarra tira fuori un piccolo violino, ma così piccolo che sembra di una bambola, e fa una canzoncina con loro. Lo spartito poi è strano: adesso è tutto bianco, ma appena un bambino usa la penna invisibile viene magicamente disegnato. Incredibile cosa sta succedendo? Mogiò e i bambini sono tutti contenti. Mogiò saluta, sbaglia porta e invece dell’uscita finisce con mettere un piede nella tazza… -ops ops!!-… del cesso. Eccolo il claun! Paola Brena (Claun Pallola) Colora qui a fianco Mogiò. 3 “Ogn i m in u to ch e pa ss i a rra bbiato p erdi se ss a nt a se co n d i di fe li ci tà.” (Alb ert Ei n st ei n ) “C h a q u e m in u te q u e tu p a sses en co lère, tu p erds so ixa nte se co n des de b o n h eu r” (A . Ei n stei n ) “ Ea ch m in u te yo u sp en d a n gr ily is lo si n g si x ty se co n ds of h appin es s” (Alb ert Ei n st ei n ) he nte c s a me n e t in te fic a n o più tti m sig n i a n i i n e iù.” es i og anch mai p “ Viv é à h r e c n per r i to r p u o i, o non m i ) t t ’a ni mo te n sé q uel l (A n o lus i n p i e l nt me s i n st a e mê u e q u q e rc cha e x pa “ V is -là n u peu t e st a nt u n q i t t n e l u s .” ,c me a is p ifia nt m n a g j i s in ndm e) rev ie ny m (A n o Il potere di una risata Ne parlano un po’ tutti: capita spesso ormai di imbattersi in articoli e servizi sulla clownterapia e sugli effetti positivi della risata. Per fare un esempio,una ricerca scientifica, presentata a Orlando, in Florida, all’American College of Cardiology ,rivela che ridere fa bene al cuore ed alla circolazione: bastano circa quindici minuti per sentirsi meglio, senza incorrere in alcuna controindicazione. Chi non si sente meglio dopo le classiche quattro risate? Tra gli effetti positivi c’è anche una diminuzione dello stress ed il miglioramento dell’appetito. Ma, molto prima di persone come il famoso medico/clown Patch Adams, c’è chi aveva notato il potere benefico della risata ed occorre andare molto, molto indietro per vederne le radici, addirittura si arriva ai miti Greci. In uno di questi, ad esempio, la dea della terra, Demetra, triste per la perdita di una figlia, non faceva più crescere le piante e le popolazioni soffrivano la fame. A risolvere questa situazione insostenibile fu una delle ancelle di Demetra che, con un astuto piano, riuscì a farla ridere talmente tanto che, sulla terra i campi tornarono verdi e fu ancora possibile coltivare. Fu, cioè grazie ad una risata che tra i mortali riprese la vita. Versioni di poco diverse da questa, almeno come struttura, si trovano anche in alcune saghe nordiche, leggende giapponesi ed egiziane. Già più di duemila anni fa il riso era considerato una forza misteriosa e quasi magica, qualcosa che noi uomini avevamo in comune addirittura con gli dei ed in grado di dare la vita e di migliorarla. Generatrice di vita, ma anche di gioia pura e semplice, secondo lo scrittore Barrie che, nel libro Peter Pan scrive “Quando il primo bambino rise per la prima volta, la sua risata si sbriciolò in migliaia di frammenti che si sparpagliarono qua e là. Fu cosÏ che nacquero le fate”. Anche oggi, la risata continua ad essere una cosa seria e non prerogativa di persone sciocche: basti pensare che, pur studiandone tutti gli effetti benefici, nessun antropologo è ancora riuscito a svelarne i meccanismi in modo soddisfacente, tanto è complessa. La risata, in qualche modo, continua a stupirci ed a prendersi un po’ gioco di noi, anche di noi clown. Eleonora Odelli (Claun Bicicletta) 4 La maestra domanda ad un alunno: Carletto, il tuo tema su “il mio cane” è identico a quello di tuo fratello. Hai per caso copiato da lui ? No maestra, risponde Carletto, è che abbiamo lo stesso cane! Carabinieri ad un posto di blocco: Signora non lo sa che non è consentito portare cani in auto? Ma e’ di peluche! Guardi che non le ho chiesto la razza! Un claun mimo, con solo lo sterzo in mano, corre per le strade della città simulando di guidare un’automobile di lusso. Arrivato al distributore si ferma e chiede:”Mi faccia il pieno”. Il benzinaio lo guarda e gesticolando davanti agli occhi gli fa il gesto di matto. Il claun dice:”No grazie, i vetri non hanno bisogno di essere lavati” Una formica e un millepiedi vengono invitati per un tè a casa di uno scarafaggio. La formica arriva puntuale, il millepiedi con un’ora di ritardo. -perché sei arrivato così tardi?chiede lo scarafaggio. -sulla tua porta c’era un cartello con scritto “pulirsi i piedi!” VII Giornata Nazionale del NASO ROSSO! Anche quest’anno il 15 maggio 2011 per la 7^ volta i clown Volontari delle Associazioni appartenenti alla Federazione VIP VIVIAMO IN POSITIVO Italia Onlus, scenderanno in 44 piazze italiane per promuovere la Missione della Gioia con stand, spettacoli, intrattenimenti, tanta allegria e colore, ma anche per raccogliere fondi per i progetti della Federazione ViviamoInPositivo. Vip Viviamo in Positivo, fondata a Torino nel 1997 festeggia quest’anno 14 anni di vita. La federazione Vip Italia ONLUS oggi collega e coordina 45 associazioni VIP su tutto il territorio nazionale, con circa 2700 volontari clown appositamente formati che si impegnano settimanalmente a portare il sorriso in 99 ospedali in Italia. Saranno circa 2700 NASI ROSSI, i clown di corsia e i clown jolly, che parteciperanno a questa iniziativa. La GNR è una giornata nazionale di sensibilizzazione e raccolta fondi a favore dei diversi progetti di VIP Italia Onlus. I progetti particolarmente a cuore dei clown quest’anno come gli anni passati sono: il progetto missioni, per sostenere a distanza le missioni dei “colleghi” che si trovano all’estero: Birmania, Sudamerica e Africa; il progetto Giornalino Nazionale, che consente di mantenere continua l’informazione tra i clown e tutte le persone che desiderano conoscersi; il progetto formazione clown, per permettere ai nuovi clown e non solo di essere costantemente preparati e formati tramite corsi di magia, psicologia, clownerie varie da parte di personale formato. La Giornata del Naso Rosso è un marchio registrato della Federazione VIP Italia ONLUS. I clown Vip di di Brescia saranno in Castello, Domenica 15 Maggio, dalle ore 10.00 alle 18.00 con diverse clownerie, giochi, magie e tante alte sorprese. Per ulteriori informazioni puoi consultare i siti: www.giornatadelnasorosso.it www.clownterapia.it Unione, fratellanza, gioia, divertimento, solidarietà, abbracci, giochi, colore, musica, teatro tutto questo ed altre sorprese vi aspettano al castello di Brescia per la GNR 2011. Monica Candioli (Claun Cotton Fiocc) 5 A che gioco giochiamo? CALDO O FREDDO 1 Tutti i giocatori si mettono seduti in cerchio. Attraverso una semplice conta, si decide chi deve indovinare e, per un momento, lo si manda fuori dalla stanza. I giocatori scelgono un oggetto che deve essere individuato dal concorrente che è fuori e poi lo richiamano in stanza. Quando il giocatore rientra, comincia a cercare l’oggetto muovendosi con calma nella stanza (proibito usare la voce). Quando si avvicina all’oggetto, gli altri giocatori si fanno aria con le mani (caldo), quando si allontana, si sfregano le mani lungo il corpo e battono i denti perché hanno i brividi (freddo) Quando il concorrente trova l’oggetto, sceglie chi deve uscire e …. il gioco continua … PASSA LA MONETA I bambini si siedono intorno a un tavolo, vicinissimi uno all’altro. Un bambino, che prima è stato scelto come capogioco, ha in mano una moneta, la stringe in pugno e nasconde le mani sotto il tavolo; anche tutti gli altri infilano le mani sotto il tavolo. A questo punto, il capogioco passa la moneta nelle mani di un altro bambino che è alla sua destra o alla sua sinistra. Il tutto deve avvenire nel massimo silenzio e senza risolini che possono far capire quale sia il viaggio della moneta da ritrovare. Chi riceve la moneta, la mette nel pugno destro, poi nel sinistro ed intanto decide a chi ripassarla. Ad un certo punto il capogioco dirà: “Mani in alto!” e tutti dovranno alzare le mani stringendole a pugno. Se il bambino capogioco non riesce a capire dove sia la moneta, potrà ancora ordinare: “Mani in tavola!”. A quel punto gli altri bambini devono mettere le mani sul tavolo tenendole ben distese e ben aderenti al tavolo. Se indovina chi ha la moneta, la penitenza la dovrà fare lui. CONOSCO GIA’ 2 LA TUA RISPOSTA Scrivi su un foglio di carta il numero 1089 e dallo ad un tuo amico, quindi digli di scrivere un numero di tre cifre diverse (per esempio 421). Digli di scrivere sotto a questo numero, lo stesso numero rovesciato (ovvero 124) e di sottrarre il numero più piccolo da quello più grande (quindi 421-124) ed infine scrivere il risultato rovesciato e sommarlo al risultato precedente (297+792). Egli sarà sorpreso nel vedere che la risposta è 1089, il numero scritto sul foglio che gli avevi dato. TANTE MOSSE PUZZLE DISPETTOSO 5 Da una rivista che trovi lì in giro ritaglia due immagini colorate e che siano più o meno della stessa dimensione (prima chiedi il permesso al proprietario !). Poi riducile in tanti pezzi e mescolali fra di loro. Ora invita due amici a giocare con te e chiedi loro di ricostruire un’immagine ciascuno. Vince chi riesce per primo nell’impresa. 3 Tutti i giocatori si siedono in cerchio. Uno di loro comincia a fare una mossa (per esempio far dondolare i pollici) e tutti i concorrenti lo imitano. II secondo fa dondolare i pollici ed aggiunge un’altra mossa (per esempio si tira le orecchie) e tutti gli altri fanno come lui. Il terzo dondola i pollici, si tira le orecchie e magari batte le mani… e così di seguito, finchè tutti hanno inventato un gesto. Vince chi riesce a fare il maggior numero di mosse senza sbagliare. 4 6 Cruciverbiamo ... Orizzontali 1 - Lo era Capitan Uncino 6 - Se le da chi si vanta 7 - Lui “è” in inglese 9 - Ci crescono fiori e frutti tutto l’anno 11 - Tono senza vocali 12 - I tre al contrario 13 - Le vocali 15 - Lo fa il tamburo 17 - Li fa il fotografo 19 - Serve per salire... e per scendere Verticali 1 - La si mangia asciutta, col pomodoro 2 - Nome di bambina 3 - Rabbie 4 - Vola e tiene nella pancia i passeggeri 5 - Cari senza consonanti 8 - Animale dispettoso 10 - Cosa fa il vulcano...? 14 - Con i Maya e gli Aztechi 16 - Prima e terza di unto 17 - Inizio della sciata L’angolo del sorriso! - Vorrei un paio di calzoni- chiede il taglialegna al commesso di un negozio di abbigliamento. - Che taglia? - La legna! Una claun al pronto soccorso:”Dottore, un cane mi ha morso una gamba”. “Ci ha messo sopra qualcosa?” “No, gli è piaciuta così!” Un claun va dal proprio dottore, trascinandosi con fatica.. “Che succede?”gli chiede il dottore. “O mi sento sempre stanco e non riesco a pensare” Il dottore lo visita per bene, non trova una patologia, ma un certo livello di stress, e non può che confermare: “Si lei è molto affaticato. Deve smetterla con tutti i lavori di testa..” “Eh no dottore, come faccio..? Io sono parrucchiere!” 7 Disegna e colora ... 6 7 Asini e Clown: che accoppiata! Sono ormai quattro anni che le nostre due realtà collaborano, giocano insieme e si divertono lavorando per raggiungere i nostri obiettivi. Grazie all’associazione Clown VIP Italia Brescia che cinque anni fa ci ha donato alcuni fondi, siamo riusciti ad acquistare le nostre tre protagoniste, Amigdala, Molletta, che ci hanno donato due puledrini bellissimi Giotto e Grissino, e Non So. Ma chi siamo noi? L’Associazione Amici di Zampamano persegue finalità di utilità sociale nel settore delle attività rivolte al benessere della persona, anche se diversamente abile. E’, quindi, nostro obiettivo principale promuovere la salute fisica e psichica delle persone, la cultura del rispetto dell’ambiente e dell’animale, organizzare corsi o attività educative e ricreative, favorire l’aggregazione e la relazione positiva nei gruppi partecipanti alle nostre attività, nonchè promuovere la ricerca e la raccolta di fondi dedicati alla realizzazione di progetti specifici. I nostri due psicomotricisti Riccardo e Milena, dopo numerosi corsi di formazione, si sono messi in gioco creando un’attività di co-terapia utilizzando i nostri asinelli. Tanti sono i progetti da loro proposti che rimangono legati alla nostra realtà. Il setting è creato all’aperto con la presenza dell’animale, ma l’impostazione degli incontri segue la logica della psicomotricità tradizionale, per questo parlano di “attività psicomotoria con l’asino”. Il gioco, il contatto e le emozioni sono gli elementi portanti delle attività, il tutto è svolto in forma ludico-ricreativa sfruttando la spontanea mediazione relazionale offerta dall’animale che favorisce l’avvicinamento verso chi mostra difficoltà relazionali e di socializzazione. Riccardo e Milena lavorano con gruppi di più partecipanti oppure con il singolo soggetto e, nel caso di patologie, cercano di creare progetti personalizzati insieme alle figure professionali di riferimento. Le Attività Assistite dall’Asino sono una pratica equestre che interviene sul piano psicomotorio, intellettivo, sociale ed affettivo attraverso il contatto con l’asino. Azioni semplici, come accarezzare o strigliare l’asino www.zampamano.it creano una relazione privilegiata di conoscenza e rispetto delle diversità. Anche passeggiare a fianco di un asino diventa un rilassante momento di dialogo in cui il tempo è rallentato dal passo lento dell’animale. I nostri amici clown già dal primo giorno hanno dimostrato di essere disponibili e coinvolti nel partecipare alle nostre attività, in mezzo alla gente, durante le nostre feste, hanno sempre portato un po’ di colore, rendendo queste giornate ancora più frizzanti. Sono stati anche molto intraprendenti quando gli abbiamo affidato le serate finali dei nostri campi estivi facendo sorridere e divertire i nostri ragazzi. Insomma chi l’avrebbe mai detto che asini, asinari e clown potessero creare una squadra, che senza tante parole creassero un team che fosse in grado di far divertire tanta gente? Bhè la loro associazione ha scommesso su di noi e noi ci abbiamo creduto e non vediamo l’ora di lavorare giocando ancora altre volte. Quindi un affettuoso saluto e sincero ringraziamento da tutti noi a quegli asini a due zampe con il naso rosso che abbiamo conosciuto in questi anni. Anna Moscatelli 10 Ridiamo in cucina a t t u r f i d a l Cande o di bosc i frutti a t r u - 1 Yog i bosco ole d i t t u r g as nas - F anane - Fra i anan : 1 Ana B i d t e n t a e t i n e f Ingred Pan di Spag iedi ad glia 2 lto, ta al centro. Ch mbotdi u i d s a a B di un dela i n buco l’aiuto i fai u . Per una can ti di bosco n o o P C . : a o n ent frut ezzi pag s e urt ai g Svolgim i di Pan di S e fragole a p o y anana n i o d l c h e i a c t t s t n lla ar fe e 2 di ma de i tagli i Pan di Spag a le 2 d r m p a o i o t f s l u a o l un ad hetti d ettend gola ( ue disc mpletala m na fra d u i a i c m s i o i t c c con in le, poi e frago o la banana utti di bosco fr tr nel cen . Decora con ) a l e cand rella Mozza e v i l e -O - Salam a di pane a n i r a -F Past e pepe rstel e u l W a s , o a li in ienti: O - Zucch a pane Ingred i - Peperoni asta d p a l r o a ir ro ema la Pomod omodo rella. T o sottile. Sist ta di p a i z d z o a m c a Passat etti la un dis ungi la pass enere a pezz i t t g a sa: con o i g o l A u g a r o d ost lio. : Ta d o ’o m t i o d n a m i e o c l i c m n f fa o i ilati po Svolgi con un . disegna la nti aff erone ttarell e a a t d m i n u e n la con u teglia eperon di pep zzarel oli di p quadratino modorino in una zzetti di mo g n a t a s i r a t p o 2 pe un uoa, un p oro e i a, con liva e racigli nte. Poi fai c pomod el fai la bocc pra mezza o p o s e l rst on so na per corare la fro inuti. un wu lame c zucchi a i s 0m d i r de d o z e pez circa 2 one pe r n r 2 fett e e u p p , e ° i p 0 h i d 22 occ per gli so e una fetta lto in forno a u a d n a come a un tutto d cere il o-1 uccher Z s a 1 Anan cocco i d e t t na - la occo 1 Bana : i t te di c ro n t e i a l d l e i r , t e Ing gi 1 li grand di un aggiun nto con o e t Cocco. u a l i o ’a t , con l na cio i tanto in ta rendi P : Frulla o. Versa in u d o t o n d e n anita. Svolgim g di zuccher ezer, mescola enta una gr ecora v e ita e d nai 0 r n f 5 d a l 3 r n e g o n n co la èn tti na e a ua. Me i legno, finch iempilo con i bana d e di acq R d n , i o a t polp chiai ne fet un cuc co e togli la Taglia alcu c . o a anan re … metà c nas e b ne. Mangia a n a n o i co iz guarn nas da e - Olio e - Sal i d e m te aglia4 pata ate e t t a a p v e o l U ere in a a cuoc non lto pel ienti: 4 u d e l e d i r t a t g e n n I di u poi m cotte ( l’aiuto cm per lato te sono ta assorn a o t C a : p o 1 e car ent do l rca Svolgim dratini di ci d’olio. Quan ) stendile su e per 20 mie ’ r a d o i i u p d le a q ntiepi atate. on un e morb della c ma diventar so. Lasciale i ggiungi le p uti, a p a n s a , u in cce dorare i sale e po 10 m operio in e d o l o n o ’o D o c l i v . e e z o r t z d c ie os pi er togl l comp la usando il on un l bente p tti le uova c lda e versa i la pae l d e a n p la ba ca lare i s o g v l a i l o c l v s e o nuti. S d p la una pa n adulto, ca tilla. Poi fal i 5 minuti Poi in r u o i ltr t d a a r o l pe er iut con l’a e appoggio p otto. Cuocila c m chio co l lato ancora a d della a s o u r t s o M Pizza o l l e B o c c o C e t a t a p i d a l Tor til 11 Lavoriamo con le mani! BURATTINI … con la carta igienica GIOIELLI DI PASTA Ehi ragazzi, oggi in ospedale non riuscite proprio a far passare il tempo? Allora ascoltate noi: andate subito in bagno! Sì, andate in bagno, ma non a fare …, solo a recuperare un rotolo vuoto della carta igienica. Con dei pennarelli, poi, disegnate sul rotolo i tratti del viso di una persona (o di un animale); se avete giornali o riviste, potete usarli per ritagliare occhi, nasi o bocche ed incollarli sul rotolo. Per gli abiti, date spazio alla vostra fantasia: si possono colorare, oppure usare la tecnica del collage ritagliando tanti pezzetti di carta colorata e incollandoli sul rotolo, oppure ancora utilizzare ritagli di stoffa. Per capelli, basta usare della lana (in questo caso potrebbe esservi utile del nastro bi-adesivo). Ora infilate le mani dentro al rotolo e date vita alla vostra magica marionetta. Se riuscite a convincere il vostro compagno di stanza a fare lo stesso e decidete di allestire uno spettacolo, invitate anche noi, a patto però, che sia … gratuito !! Se volete conquistare la vostra vicina di letto (che, come spesso capita, fa piuttosto la preziosa), recuperate in cucina (o fatevi portare da casa ) tanti tipi di pasta (esempio: ditaloni, ditalini, rigatoni, tortiglioni e tutti gli altri tipi di pasta che possono essere usati come perline). Sceglietene un po’ e, se nella sala giochi in fondo al corridoio trovate delle tempere, potete pitturarla, oppure la potete anche lasciare bianca. Inseritela poi in un filo (meglio se elasticizzato), chiudete con un nodo e avrete così ottenuto una bellissima collana o un elegante bracciale che … La farà cadere ai vostri piedi! Auguri ! GIRANDOLE COLORATE Ufff, questa stanza di ospedale è proprio “spenta”. Perché non la rendi un po’ più vivace con delle simpatiche girandole? Procurati un foglio (può essere di carta o di cartoncino, oppure la pagina di un giornale, quello che vuoi tu, meglio però che sia un pochino “rigido”) e taglialo dandogli la forma di un quadrato. Con un pennarello e l’aiuto di un righello traccia delle linee da angolo ad angolo, formando così quattro triangoli. Con le forbici taglia sulle linee ma, attenzione: non arrivare fino in centro, ma lascia un pezzettino! Con del nastro adesivo attacca in centro una punta sì e una no del quadrato. Ora infila nel centro 12 della girandola uno spillo (o qualcosa di simile) e fissalo ad un bastoncino (o ad una cannuccia per bibite). In questo modo, avrai ottenuto una simpatica girandola. Attenzione: la fase “dello spillo” è piuttosto delicata perché non sempre le girandole riescono a girare, perciò ti consigliamo di farti aiutare da un adulto, … oppure, se aspetti qualche giorno, passiamo noi. Ohh, adesso sì che questa stanza mi piace: con tutte queste girandole è diventata allegra e vivace ! Michele Riva (Claun Sonnolento) In biblioteca con i Claun! L’altro giorno, approfittando di un bel pomeriggio di sole (il primo della stagione) ho deciso di fare una breve passeggiata a piedi. Destinazione: la biblioteca del mio paese. Appena entrato ho subito ritrovato il gustoso profumo dei libri e, con molta calma mi sono messo sui cuscinotti che di solito usano i miei amici più piccoli, in fondo al locale. Stavo leggendo un bellissimo libro, molto appassionante, ma … ahimè, è successo di nuovo: mi sono addormentato (del resto mi chiamo Sonnolento!…) e, quando mi sono svegliato, ormai era tardi. Tutte le luci erano spente, fuori c’era già molto buio: il bibliotecario si era dimenticato di me! L’ufficio per raggiungere il telefono era chiuso a chiave e non era nemmeno possibile accendere le luci. Non mi è rimasto altro da fare se non aspettare con calma, fra un pisolino e l’altro, che spuntasse il nuovo giorno ed il bibliotecario tornasse ad aprire. Per fortuna, dalla finestra grande, entrava un raggio di luce proveniente dai lampioni della piazza e questo mi ha permesso di completare la lettura del mio libro, di fare una lunga serie di pisolini, di curiosare fra i vari scaffali e proprio lì, davanti a quello chiamato “Novità”, la mia attenzione è caduta su un titolo particolare: “OSCAR E LA DAMA IN ROSA”. Nel vederlo mi è subito venuta in mente una mia cara amica che incontro spesso in ospedale e che, indossando una vestaglia rosa, va a fare un po’ di compagnia ai bambini ammalati, quasi come facciamo noi claun di corsia. Anche il disegno della copertina era simpatico e gradevole. Visto che era un libretto di poche pagine (meno di cento) ho deciso di leggerlo. Mi sono risistemato sui cuscinotti ed ho cominciato. Sin dall’inizio l’ho trovato molto interessante perché parlava di un bambino ricoverato in ospedale per delle cure e di una signora sempre vestita di rosa che spesso andava a trovarlo (secondo me è proprio la mia amica!). In alcuni momenti, la storia diventava un po’ impegnativa ed allora, mi alzavo a fare due passi e a distrarmi un po’. Il libro è la raccolta di alcune lettere che Oscar, seguendo il suggerimento della “Dama in rosa” scrive a Dio per chiedergli chiarimenti e spiegazioni sulla sua malattia e sulla situazione dei suoi compagni di ospedale: -Che cosa posso scrivergli? -Confidagli i tuoi pensieri. I pensieri che non dici sono pensie- ri che pesano, che ti incrostano, che ti opprimono, che ti immobilizzano, che prendono il posto delle idee nuove e che ti infettano. Diventerai una discarica di vecchi pensieri che puzzano se non parli. Sempre ascoltando il suggerimento della sua Dama in Rosa, Oscar prova anche a fare un altro gioco: ogni giorno dovrà vivere come se fosse cresciuto di dieci anni e, nella lettera quotidiana a Dio, descrivere i cambiamenti della sua vita in base allo sguardo di un trentenne, quarantenne, e così via. Il gioco riesce e, pagina dopo pagina, vengono presentati argomenti e riflessioni nei quali, prima o poi, tutti gli adulti si riconoscono. In ogni lettera, però, Oscar riesce a mantenere il tono fresco e spontaneo dell’infanzia che rende davvero gradevole tutto il libro. L’autore non descrive mai Oscar, ma parla di tutti i bambini malati, di tutti gli ospedali, di tutte le terapie, di tutti i genitori che hanno figli ricoverati, …. e così facendo, l’autore accenna anche a tutte le domande che gli adulti si pongono quando incontrano la malattia e la sofferenza, quando sono “obbligati” a sorridere, anche se non ne hanno voglia. È facile riconoscere - e ringraziare ! - nella “Dama in rosa” tutte le persone che, in vari modi, ma sempre con discrezione e passione, ci sono state vicine nei momenti più faticosi della nostra vita. Quando la mattina il bibliotecario ha riaperto, l’ho ringraziato per la sua distrazione della sera precedente e, prima di correre a casa a dormire (del resto mi chiamo Sonnolento!…), sono andato a comprare questo libro perché desidero conservarlo nella mia biblioteca personale, così come, secondo me, dovrebbero fare tutti gli adulti che leggono queste righe. Alla prossima ! Michele Riva (Claun Sonnolento) 13 RisveAmico Noi Risvegliàti, grazie al nostro naso rosso, l’allegria e il pensiero positivo in questi ultimi anni abbiamo avvicinato e contagiato molte persone. La maggior parte di esse incrocia la nostra strada solo per un attimo, come i bambini e gli adulti che incontriamo nelle corsie degli ospedali, le persone a cui doniamo sorrisi nelle animazioni di piazza o coloro con i quali condividiamo esperienze nei forum di volontariato. Qualcuno invece continua a camminare assieme a noi, ci resta vicino e ci aiuta, fisicamente o meno, nella nostra scelta di volontariato. C’è, ad esempio, chi ci aiuta a colorare e stirare i nostri costumi e i camici; chi ci segue e supporta durante le animazioni di strada; chi ci aiuta a superare un servizio in ospedale particolarmente difficile; chi ci segue ovunque andiamo per divertirsi assieme a noi; parenti amici e colleghi che, semplicemente, ci vogliono bene e ci fanno sentire il loro calore ad ogni passo del nostro cammino. Per loro, ma anche per te che stai leggendo e che vorresti starci vicino, abbiamo inventato il termine “Risveamico”. Il Risveamico è un claun senza naso rosso, che, come tutti i Risvegliàti, annualmente decide di rinnovare la sua iscrizione. Un Risveamico non è socio della nostra Associazione, ma può: usufruire della mailing list degli “AMICI dei RISVEGLIATI”; essere informato delle attività dell’Associazione; partecipare ad alcuni incontri organizzati dai Risvegliàti; ricevere copia del giornalino “Il Giornaclaun” e il nostro calendario. Se ti piacerebbe diventare un Risveamico puoi contattare la claun Cuggina ([email protected]) che si occupa di mantenere i contatti con tutti i Risveamici. Durante le animazioni in piazza, inoltre, puoi trovare vari gadget dei Risvegliàti belli e colorati. Ci sono magliette,felpe, calendari, biro, sciarpe, etc… anche questo è un bel modo per aiutarci. Grazie Luca Torri (Claun Lucchetto) 15 Lettera CLOWN a ioni! D z a c i n u sempli isvecom i R l e g i u s t n le co olo per ttere e i sotto, e g u l n q , i a i ’ r v l e o è r si questo ndoa che t ni, pen g a n a i i e / s r v o i e n c t d i i t i e e m ur tuo la l Cara a ero opp arci i endo, i i r l v e a s n i d g n e i i uo to osp own.or r do ed l c a n i p oggi p a t e i a l r i g l eg tuo te rita fo@risv ovi nel r n t i : cemen e l i h c -ma assette rizzo e d n nelle c i ’ l l isposte a to! r s l e i e r l a p e m ù i pi gn ci una emo al oi dise r u e t d i n e o p var ue ti ris rai tro t o p o e com l n u u d a l o c a il m o Giorn aglia t m i i s R s ! o o r p Nel p ande. der tem Brescia r m P e o I p d V n i e t o lia ...n alle tu Risveg aspetti i a o s a o i c C Allora . i o n n o nica c 15 L’oroscopo dei capricci fai i capricci? questo il tuo oroscopo Va detto che tutti, ma proprio tutti, a volte perdono la pazienza e fanno arrabbiare: così nascono i vari capricci e “musi lunghi”. Ma non tutti si arrabbiano nello stesso modo, nè per le stesse cose e, più importante, ci sono diversi modi per far tornare il SORRISO! Ariete: è un vero zuccone. Se non gli si da’ ragione si arrabbia, sbuffa e pesta i piedi fino a far tremare la casa! Con tanta energia che ci mette, il terremoto dura poco: stare arrabbiati non è proprio da arieti. Toro: guai a chi ruba un giocattolo o un libro ad un toro... “È mio!” È una delle sue frasi preferite.In questo caso la soluzione è semplicissima: basta chiedere “per favore” e, magari, giocare insieme (attenti però a non romperglielo!!) Gemelli: Si arrabbiano proprio in modo strano i gemelli: non scalciano nè gridano, ma si vede che sono davvero “neri” e bisogna avere pazienza (tanta pazienza)... fortuna che capita poco spesso!!! Cancro: I nati in cancro sono tra i più lunatici dello zodiaco. Spesso basta pochissimo per offenderli, tanto che il colpevole può scervellarsi per ore pensando “Ma cos’ho fatto?”. Ma gli amici lo sanno, e sanno anche che, con i Cancro, un sorriso è davvero contagioso! Leone: da vera star, può far scenate da oscar se qualcuno gli ruba il palcoscenico. Non si darà pace finchè tutti non faranno a gara per consolarlo: anche da arrabbiato vuole fare il V.I.P. Vergine: Il pignolissimo vergine non si arrabbia: si irrita! Basta che le cose non vadano come vuole, ed ecco che sbuffa e risbuffa come una locomotiva. Al decimo sbuffo però non ha più fiato e basta proporgli un’altra soluzione, chiedendo il suo parere,però. Bilancia: Anche i bilancia sono dei tipetti un po’ intolleranti, soprattutto se li si sgrida per il disordine, o per un compito non fatto. Fanno gli offesi, ma poi, da soli, fanno tutto quello che devono e, per questo, meritano un “bravissimo!”. Scorpione: Gli scorpioni possono preparare piani di vendetta, se li si fa arrabbiare sul serio. “Non ti parlo più!” E’ un esempio classico e, forse, già sentito molte volte. Con loro è meglio spiegarsi e chiarirsi, anche mentre stanno zitti e fermi, ascoltano sempre. Sagittario: Chi si mette sulla strada del sagittario dicendo “non puoi” ha trovato pane per i suoi denti! Urla a non finire per ottenere quello che vuole, ma quello che vuole cambia spesso, così, dopo poco, non ricorda nemmeno più perchè si litigava.. Capricorno: Farsi perdonare da un capricorno è molto complicato: ci vuole tempo perchè si calmi... Quando però sarà più tranquillo vorrà lui stesso farsi perdonare per la scenata. Acquario: Sembra che l’ aquario possa essere triste e afflitto per sempre, appena offeso; questo, soprattutto quando c’entrano i sentimenti. In realtà basta una bella serata insieme per vederlo ridere e scherzare: infatti la misura non è il suo forte! Pesci: “E’ troppo difficile, uffa!!!!” frase da pesci: capricci a non finire se non vogliono fare sforzi. La maggior parte delle volte, il compito non è difficile, ma faticoso: Il segreto è far loro vedere tutto come un gioco.... 16 Per questo numero ringraziamo: Presidente associazione: Tziolupo (Paolo Brunelli) Redazione: Lucchetto (Luca Torri) Pallola (Paola Brena) Sonnolento (Michele Riva) Giokabalù (Annarita Braga) Bicicletta (Eleonora Odelli) Cotton Fiocc (Monica Candioli) Bicicletta Giokabalù Hanno collaborato: Anna Moscatelli Eituplà (Maurizio Antonini) Barbai (Emiliana Marelli) Supergiù (Milena Bragaglio) Impaginazione e Stampa: Tipolitografia VILCAR Villa Carcina Cotton Fiocc Sonnolento Tziolupo Lucchetto Eituplà Pallola Supergiù Barbai 17