ISTITUTO COMPRENSIVO MAZZARINO Via Sicilia n. 2 93013 Mazzarino (CL) Cod. Fisc. 90012920857 Cod. Min. CLIC81600T Tel. 0934381252 Fax 0934385377 Email: [email protected] [email protected] www.istitutocomprensivomazzarino.it Regolamento di Istituto Anno Scolastico 2015/2016 L’Istituto Comprensivo Mazzarino adotta il presente regolamento per: realizzare pienamente gli obiettivi propri della scuola ottimizzare l’impianto organizzativo utilizzare in modo adeguato e funzionale risorse umane e spazi tutelare la sicurezza personale, altrui e propria stabilire i comportamenti richiesti ad operatori ed utenti salvaguardare il patrimonio Il presente regolamento costituisce riferimento e norma per il personale, per gli alunni, per l’utenza in genere dell’Istituto; ha validità per tutti i plessi dell’Istituto, fatte salve le esplicitate differenze locali. 1 REGOLAMENTO D’ISTITUTO REGOLAMENTO DI DISCIPLINA PATTO DI CORRESPONSABILITÀ PREMESSA Il presente Regolamento è conforme ai principi e alle norme dello "Statuto delle Studentesse e degli Studenti", emanato con il D.P.R. 24 giugno 1998 n. 249, del Regolamento dell'Autonomia delle Istituzioni scolastiche, emanato con il D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275, del D.P.R. 10 ottobre 1996, n. 567, e sue modifiche e integrazioni. È coerente e funzionale al Piano dell'Offerta Formativa adottato dall'Istituto. PARTE I Art. 1 L’Istituto Comprensivo è un luogo di formazione culturale e umana e promuove la crescita dell’alunno perché diventi cittadino responsabile e possa esprimere consapevolmente i propri diritti e doveri. Art. 2 - Ricevimento del pubblico Il Personale dell’Istituto Comprensivo cura le relazioni con il pubblico con spirito di servizio condivide e rispetta le regole dell’organizzazione scolastica. Orario Ricevimento: Segreteria: da lunedì a sabato dalle ore 10.30 alle ore 12.30 mercoledì pomeriggio dalle ore 16.00 alle ore 18.00 Dirigente scolastico: tutti i giorni Docenti: un’ora settimanale per il ricevimento dei genitori Scuola primaria: martedì dalle ore 17.00 alle ore 18.00 Scuola secondaria di primo grado: - i genitori possono concordare incontri con i docenti per particolari esigenze. 2 Art. 3 - Orario delle lezioni Scuola dell’Infanzia Ingresso 8.00 Uscita 16.00 8.30 13.30 8.30 12.30 Scuola Primaria Scuola Secondaria I° grado 8.30 Strumento musicale 2 ore pomeridiane Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato 13.30 1. Gli alunni devono trovarsi davanti all’ingresso della scuola cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni ed entreranno al suono della campana. 2. I docenti, per effettuare l’accoglienza agli alunni, devono essere presenti cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni, nell’ingresso dei rispettivi plessi per la scuola primaria, nelle rispettive aule per la scuola secondaria di primo grado. 3. I collaboratori scolastici vigilano perché nessun estraneo entri nei locali della scuola e, nelle ore di ricevimento del pubblico, indirizzano gli utenti secondo le richieste. 4. I docenti di tutti gli ordini di scuola assistono gli alunni all’uscita dalla scuola. 5. Gli alunni nella Scuola dell’Infanzia entrano irrevocabilmente entro le ore 9,00 ed escono tra le ore 15,30 e le ore 16,00. In casi di effettiva necessità sono ammessi in classe oltre l’orario di ingresso e/o possono uscire dietro autorizzazione del Dirigente Scolastico. 6. Gli alunni della Scuola Primaria che, per validi motivi, non possono entrare alle ore 8.30, saranno ammessi in classe solo se accompagnati dai genitori. 7. Gli alunni della Scuola Secondaria di 1° grado che, per validi e comprovati motivi, non possono entrare in classe entro l’orario prestabilito, saranno ammessi alla seconda ora, solo se giustificati dai genitori e autorizzati dal Dirigente Scolastico. 8. E’ competenza esclusiva del Dirigente Scolastico e/o dei collaboratori della Presidenza, autorizzare l’ammissione alla seconda ora e/o l’uscita prima del termine delle lezioni. Nel caso di uscita anticipata gli alunni, di tutti gli ordini di scuola, devono essere prelevati esclusivamente dai genitori, da fratelli o sorelle maggiorenni e/o minorenni emancipati (16 anni) delegati dai genitori. Persone diverse dai genitori possono essere autorizzate al ritiro anticipato degli alunni solo se sono state espressamente delegate dai genitori mediante la sottoscrizione di una dichiarazione presentata al Capo di Istituto e vistata dallo stesso o dai collaboratori della Presidenza. La dichiarazione deve sempre contenere la liberatoria per la scuola ai fini della responsabilità per qualsiasi incidente si verificasse nel periodo di uscita dalla scuola. 3 9. Entrate posticipate – Uscite Anticipate (Scuola media). I permessi di entrata posticipata e/o di uscita anticipata del gruppo classe hanno carattere di eccezionalità e non di ordinarietà; pertanto eventuali entrate posticipate alle ore 9.30 e uscite anticipate alle ore 12.30, saranno consentite qualora non possa essere garantita la normale attività didattica al gruppo classe. I permessi di cui sopra sono concessi dall’Ufficio di Presidenza e devono essere preventivamente comunicati agli alunni e alle famiglie il giorno precedente l’eventuale entrata posticipata e/o uscita anticipata, tramite comunicazione scritta sul diario personale degli alunni e avviso sul registro elettronico a cura dell’Ufficio di Presidenza. Art. 4 - Assenze e giustificazioni 1. Le assenze degli alunni della Scuola Secondaria I grado sono giustificate, con la precisazione dei giorni e del motivo dell’assenza, sull’apposito libretto di cui ogni alunno è fornito; la giustificazione porta la firma di uno dei genitori o di chi ne fa le veci; la stessa persona, all’inizio dell’anno scolastico, appone la propria firma sul registro di classe alla presenza del Dirigente Scolastico o di un suo delegato. 2. Le assenze sono giustificate al rientro a scuola. Qualora esse non vengano giustificate entro il terzo giorno, la famiglia è ritenuta responsabile di tale omissione e pertanto l’alunno sarà riammesso in classe solo se accompagnato da un genitore o da chi ne fa le veci. E’cura dell’insegnante della prima ora informare la segreteria di contattare la famiglia per regolarizzare la posizione del figlio. Nel caso in cui la famiglia non ottemperi la richiesta, si informeranno i servizi sociali. 3. Le assenze di durata superiore a cinque giorni sono giustificate, per legge, con certificato medico, che attesta chiaramente che l’alunno è guarito e può riprendere le attività didattiche. 4. E’ compito del docente della prima ora controllare la giustificazione degli alunni. Art. 5 - Vigilanza degli alunni 1. Gli alunni hanno diritto alla vigilanza per garantire loro sicurezza ed incolumità. 2. I docenti, nei diversi momenti della giornata scolastica, sia che essa si svolga dentro l'edificio, sia che essa si svolga fuori (lezione, gite, visite di studio, ricreazione, trasferimenti in palestra, ecc.), assicurano un'assidua vigilanza secondo le seguenti modalità: a. durante l'intervallo l'assistenza agli alunni è effettuata dai docenti della seconda e della terza ora e dai collaboratori scolastici; i docenti vigilano sul comportamento degli alunni di qualsiasi classe in maniera da evitare che si arrechi pregiudizio alle persone ed alle cose; gli alunni della scuola primaria, dopo aver lavato ed asciugato le mani, consumano la merenda stando seduti e 4 gettano le molliche depositatesi sulla tovaglietta distesa sul banco, negli appositi cestini ; l'alunno che fatica a comportarsi in modo corretto (corre e spinge i compagni nell’aula o nei corridoi, scherza in modo pericoloso), dopo il primo richiamo da parte dei o del docente, viene segnalato all'attenzione del Preside per i provvedimenti del caso; b. al termine di ogni ora di lezione, gli alunni attendono il docente in classe; se autorizzati, durante le ore di lezione, possono allontanarsi dall'aula, accedere alla sala dei docenti e agli uffici; c. nel caso di malessere dell'alunno, il docente informa il preside o il responsabile di plesso che provvede a far avvisare la famiglia e, ove occorresse, a chiamare il 118 per le cure del caso e farlo accompagnare al più vicino pronto soccorso; d. al termine delle lezioni, l'uscita degli alunni, in fila ordinata, avviene con la vigilanza del personale docente fino all'ingresso; il personale collaboratore scolastico sorveglia l'ordinata uscita dal portone dell'Istituto; e. il personale collaboratore scolastico vigila sugli alunni durante il cambio dell’ora, durante la ricreazione, al momento dell’ingresso e dell’uscita , in occasione di momentanee assenze dei docenti, per casi eccezionali, debitamente autorizzati dal Dirigente. Art. 6 - Uso dei servizi, delle attrezzature e degli spazi 1. Tutti gli spazi e tutto il materiale scolastico sono patrimonio comune e quindi vanno custoditi e rispettati da utenti e operatori. Alunni e Docenti sono responsabili del corretto utilizzo delle strutture e dei sussidi; in caso di guasti o danni arrecati a queste attrezzature, l'utente ne risponde per le riparazioni necessarie. 2. E’ garantito l'accesso alla biblioteca da parte dei docenti e degli alunni, se possibile anche nelle ore pomeridiane, dopo la compilazione degli schedari ed il riassetto annuale degli scaffali. 3. L'accesso all’aula informatica e alla biblioteca-alunni è consentito in presenza dei docenti; 4. I libri di narrativa presi in prestito devono essere segnati sull'apposito registro e restituiti entro due mesi e non oltre la fine di ogni anno scolastico. 5. Gli alunni possono comunicare telefonicamente con le famiglie per giustificati motivi; 6. È severamente vietato l’uso dei cellulari, secondo le linee di indirizzo ministeriali in materia. Pertanto i docenti della prima ora provvedono a farli depositare e i docenti della quinta ora provvedono a restituirli cinque minuti prima della fine delle lezioni. Si sottolinea comunque che nessun operatore scolastico è responsabile di 5 un’eventuale perdita degli apparecchi e che, se gli alunni dovessero utilizzare il cellulare, saranno attivati provvedimenti disciplinari. 7. L’uso dei servizi igienici deve essere evitato durante la prima e l’ultima ora di lezione; i collaboratori scolastici svolgono attenta vigilanza allo scopo di prevenire atti vandalici e atti di bullismo. 8. Gli insegnanti annotano i nomi degli studenti che escono per utilizzare i servizi igienici. Art. 7 – Comportamento Il comportamento degli alunni, delle famiglie e di tutto il personale della scuola è sempre rispettoso del presente regolamento e, comunque, delle norme che regolano una civile convivenza. PARTE II Disposizioni generali sul funzionamento degli organi collegiali Art 1 - Convocazione degli organi collegiali 1. La convocazione degli organi collegiali deve essere disposta con un congruo preavviso, non inferiore a cinque giorni, rispetto alla data delle riunioni. 2. La convocazione deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri dell'organo collegiale e mediante affissione all'albo di apposito avviso. 3. Nei casi di necessità ed urgenza, affidati alla valutazione del Presidente, il suddetto termine può essere ridotto e la convocazione si intende regolare purché sia venuta a conoscenza di tutti i componenti. 4. La lettera e l'avviso di convocazione devono indicare gli argomenti da trattare nella seduta dell'organo collegiale; di questa viene redatto processo verbale firmato dal Presidente e dal Segretario, steso su apposito registro a pagine numerate. Art 2 - Programmazione delle attività degli organi collegiali 1. Ciascuno degli organi collegiali, programma la propria attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento dell’attività stessa, raggruppando a data prestabilita in linea di massima, la discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la necessità di adottare decisioni, proposte e pareri. 6 Art 3 - Svolgimento coordinato dell'attività degli organi collegiali 1. Ciascun organo collegiale opera in forma coordinata con gli altri organi collegiali che esercitano competenze parallele, ma con rilevanza diversa, in determinate materie. 2. Ai fini di cui al precedente comma, si considerano anche le competenze in materia definite da un determinato organo, quando il loro esercizio costituisca presupposto necessario od opportuno per l'esercizio delle competenze di altro organo collegiale. Art- 4 - Elezioni contemporanee di organi di durata annuale 1. Le elezioni, per gli organi collegiali di durata annuale, hanno luogo possibilmente, nello stesso giorno ed entro il 31 ottobre, fatte salve differenti disposizioni ministeriali. Art. 5 - Convocazione del consiglio di classe, interclasse, intersezione 2. Il consiglio di classe è convocato dal Preside di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata della maggioranza dei suoi membri ed è presieduto dal Preside o suo delegato. 3. Le riunioni del consiglio di classe, di regola almeno una volta al mese, devono essere precedute da preavviso di almeno cinque giorni. Nella convocazione devono essere indicati la durata e l'O.d.G. Art 6 - Convocazione del collegio dei docenti 1. Il collegio dei docenti è convocato secondo le modalità stabilite dall'art. 4, terzultimo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 31 Maggio 1974 n. 416. Art 7 - Programmazione e coordinamento dell'attività del Collegio dei docenti 1. Per la programmazione e il coordinamento dell'attività del Collegio dei docenti si applicano le disposizioni dei precedenti art. 2 e 3. Art 8 - Prima convocazione del Consiglio di Istituto 2. La prima convocazione del Consiglio di Istituto, immediatamente alla nomina dei relativi membri è disposta dal Preside. 3. Elezione del Presidente e del Vice Presidente del Consiglio di Istituto. 4. Nella prima seduta, il consiglio è presieduto dal Preside ed elegge tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente. 7 5. L'elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del Consiglio. 6. E' considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti, rapportata al numero dei componenti del Consiglio. 7. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano presenti alla seduta almeno la metà più uno dei componenti in carica. 8. A parità di voti è eletto il più anziano di età. 9. Il consiglio può deliberare di eleggere anche un Vice Presidente da votarsi fra i genitori componenti il consiglio stesso, secondo le stesse modalità previste per l'elezione del Presidente. Art. 10 - Convocazione del Consiglio di Istituto 1. Il Consiglio di Istituto è convocato dal Presidente del Consiglio stesso. 2. Il Presidente del Consiglio è tenuto a disporre la convocazione del consiglio su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva ovvero dalla maggioranza dei componenti del Consiglio stesso. Art. 11 - Relazione annuale 1. La relazione annuale del Consiglio di Istituto al Responsabile del U.S.P. e al Consiglio scolastico provinciale, prevista dall'art. 6, ultimo comma, del D.P.R. 31 maggio 1974 n. 416, è predisposta nel mese di Ottobre di ogni anno dalla Giunta Esecutiva ed è oggetto di discussione ed approvazione in apposita seduta del Consiglio, da convocarsi entro il mese di ottobre e, comunque, quando si dia luogo al rinnovamento dell'organo, prima dell'insediamento del nuovo organo. 2. La relazione firmata dal Presidente del Consiglio di Istituto e dal Presidente della Giunta Esecutiva, è inviata al Responsabile del U.S.P e al Consiglio Scolastico Provinciale, entro 15 giorni dalla data della sua approvazione, dal Preside. Art 12 - Pubblicità degli atti 1. La pubblicità degli atti del Consiglio di Istituto, disciplinata dall'art. 27 del D.P.R. 31 maggio 1974 n. 416, deve avvenire, mediante affissione in apposito albo d' Istituto, della copia integrale, sottoscritta e autenticata, del testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio stesso. 2. L'affissione all'albo avviene entro il termine di 8 giorni della relativa seduta del Consiglio. 8 3. La copia della deliberazione deve rimanere per un periodo di 10 giorni. 4. I verbali e tutti gli atti scritti preparatori sono depositati nell'Ufficio di Segreteria dell'Istituto; gli atti, sono esibiti a chiunque ne faccia richiesta. 5. La copia della deliberazione da affiggere all'albo è consegnata al Preside dal Segretario del Consiglio; il Preside ne dispone l'affissione immediata e attesta in calce ad essa la data iniziale di affissione. 6. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell'interessato. Art 13 - Convocazione del Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti. 1. Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal Dirigente Scolastico: a) in periodi programmati, ai sensi del precedente art. 2, per la valutazione del servizio richiesta da singoli a norma dell'art. 66 del D.P.R. 31 maggio 1974, n. 417; b) alla conclusione dell'anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di prova degli insegnanti, ai sensi dell'art. 58 del D.P.R. 31 maggio 1974 n. 417; c) ogni qualvolta se ne presenti la necessità. 9 Regolamento di Disciplina “Per una Efficace Alleanza Educativa” La trasgressione delle comuni regole di convivenza sociale, gravi episodi di violenza e bullismo hanno convinto le autorità di Governo a invitare tutte le Istituzioni Scolastiche di dotarsi di un Regolamento DISCIPLINA che integri il Regolamento d’Istituto. Il regolamento tiene conto delle disposizioni legislative e di indirizzo che lo Stato ha voluto introdurre per combattere in maniera più efficace comportamenti sbagliati che si sono verificati negli ultimi tempi nella scuola da parte di alcuni studenti. Il presente regolamento individua i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai propri, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche dell’Istituto, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. Allo studente e' sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. Le regole qui contenute devono coinvolgere non solo il corpo docente e gli alunni tutti, ma anche le famiglie degli allievi. Il Regolamento di Disciplina è stato redatto tenendo conto di: - DPR n°249 del 24.06.1998 - Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria; - Direttiva Ministeriale n°5843/A3 del 16.10.2006 - Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità; 10 - D.M. n° 16 del 5.02.2007 - Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e il bullismo; - Prot. n° 30 del 15.03.2007 - Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti; - DPR n° 235 del 21.11.2007 - Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24.06.1998, n. 249, concernente lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria. Art. 1 - Vita della Comunità Scolastica 1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. 2. La scuola opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio. 3. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale. Art. 2 – Diritti 1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale di qualità, che rispetti e valorizzi, anche attraverso l’orientamento, l’identità di ciascuno. 2. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. 3. Lo studente ha diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, che permetta di migliorare il proprio rendimento, secondo i ritmi di apprendimento di ciascuno. 4. Ogni studente ha diritto al rispetto da parte degli adulti e dei compagni, a vivere in un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, all’utilizzo di strutture e materiali in buone condizioni, in un contesto tranquillo, pulito e sicuro. 5. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. 6. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all’accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali. 11 7. La scuola s’impegna a promuovere condizioni per assicurare iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica. Art. 3 – Doveri 1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. 2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente scolastico, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. 3. Nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento dei loro doveri, gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto. 4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli Istituti. 5. Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. 6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. Art. 4 – Disciplina 1. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità degli allievi. 2. L’istituzione scolastica individua e punisce quei comportamenti (gravi e/o reiterati) che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell’Art. 3, indica le relative sanzioni, gli organi competenti ad erogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri regolativi seguenti: Le sanzioni 1. Sono sempre temporanee e proporzionate alle infrazioni. 2. Devono essere ispirate al principio della responsabilizzazione personale e della riparazione del danno. 3. Tengono conto della situazione personale dello studente e del contesto in cui si è verificato l’episodio. 12 4. Vanno comminate dopo avere effettuato un’accurata ricostruzione dell’accaduto e dopo aver invitato l’alunno a esporre le proprie ragioni. 5. Sono personali e/o collettive e hanno la finalità di recuperare un positivo rapporto degli/dello allievo/i con l’istituzione scolastica, pertanto sarebbe opportuno non ricorrere a note collettive. Tipologia delle sanzioni Richiamo verbale Da parte del Dirigente scolastico, dei docenti o eventualmente del personale ATA. Richiesta formale di scuse Da parte del Dirigente scolastico, dei docenti o eventualmente del personale ATA. Ammonizione formale Da parte del Dirigente scolastico o dei docenti: scritta sul diario e/o sul registro di classe----Sospensione dell’intervallo per l’alunno/a o per la classe per un periodo adeguato alla mancanza disciplinare Da parte del C. d.C., del Dirigente scolastico, del singolo docente. Convocazione dei genitori Da parte del Dirigente scolastico o suo delegato o del Coordinatore del C.d.C. o di un docente di classe: immediatamente o per via telefonica o per iscritto, anche sul registro di classe. Ammissione a scuola dello studente accompagnato da uno dei genitori. Disposto dal Dirigente Scolastico, dal Vicario o dal Collaboratore o dal Coordinatore del C. d.C., comunicato ai genitori o telefonicamente o per iscritto. Sospensione dalle visite d’istruzione Deliberata dal C.d.C. convocato anche in seduta straordinaria, con la sola componente dei docenti e resa esecutiva dal Dirigente scolastico. Sospensione dall’attività didattica con allontanamento dello studente per un periodo da 1 a15 giorni. Deliberata dal C. d.C. convocato anche in seduta straordinaria nella sua composizione allargata a tutte le sue componenti, resa esecutiva dal Dirigente scolastico. Sospensione dall’attività didattica con allontanamento dello studente per un periodo superiore a 15 giorni ivi compreso l’allontanamento fino al termine delle lezioni o esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di stato conclusivo del corso di studi. Deliberata dal Consiglio di Istituto e resa esecutiva dal Dirigente Scolastico. 13 Sostituzione delle sanzioni. Il Consiglio di classe può offrire allo studente la possibilità di sostituire le sanzioni con altri provvedimenti e incombenze che si esplicano nella collaborazione ai servizi interni della scuola o altre attività con finalità sociali che possano utilmente costituire una riparazione ed un ammonimento. In particolare sono previste: - Collaborazione nella sistemazione di archivi o altro lavoro utile. - Riordino della biblioteca e/o altri servizi della scuola. - Collaborazione nella predisposizione di materiali didattici per gli allievi diversamente abili. - Aiuto alla persona diversamente abile nella fruizione degli spazi della scuola. - Predisposizione di materiali didattici (fotocopie…) per gli allievi. Art. 5 – Composizione dell’ORGANO DI GARANZIA L’organo di Garanzia dell’Istituto Comprensivo è composto dalle seguenti figure: 1) Dirigente Scolastico che convoca e presiede le riunioni dell’organo; 2) da 2 (due) docenti eletti dal collegio docenti; 3) da 2 (due) genitori nominati dal Consiglio d’Istituto; 4) da due docenti quali membri supplenti eletti dal collegio docenti; 5) da tre genitori quali membri supplenti nominati dal Consiglio d’Istituto. 1. L’Organo di Garanzia a cui è stato indirizzato il ricorso deve esprimersi entro i successivi dieci giorni e qualora non decida entro tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi confermata. 2. L’Organo di Garanzia assume le decisioni, in prima convocazione a maggioranza assoluta dei componenti ed in seconda convocazione a maggioranza dei presenti. 3. Il voto di astensione di qualche componente non incide sulle decisioni. 4. Non potrà partecipare alle riunioni quel genitore (membro dell’organo di garanzia) il cui figlio è oggetto della decisione. Art. 6 – Compiti dell’Organo di Garanzia 1. L’Organo di Garanzia deve: a. Dirimere i conflitti che insorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse e del presente regolamento di disciplina; b. Decidere sui ricorsi per l’abrogazione delle sanzioni disciplinari. 2. Per la validità delle deliberazione non è necessario che in prima convocazione siano presenti tutti i membri. 14 3. Il voto di astensione è considerato favorevole alla decisione assunta dall’organo che ha inflitto la sanzione. Art. 7 – Impugnazioni 1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte di chiunque vi abbia interesse (genitori, studenti), entro quindici giorni dalla comunicazione al Comitato di Garanzia. 2. L’organo di garanzia dovrà esprimersi nei successivi dieci giorni (Art. 5 - Comma 1). Qualora l’organo di garanzia non decida entro tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi confermata. 3. Contro le decisioni che prevedono la sospensione dalle attività didattiche superiori ai 3 giorni, è ammesso ricorso all’Organo di Garanzia entro 3 giorni. Art. 8 – Mancanze Disciplinari I seguenti comportamenti vengono configurati come mancanze disciplinari da correggere con interventi educativi: 1. presentarsi sistematicamente in ritardo a scuola senza validi motivi; 2. spostarsi senza motivo o senza autorizzazione nell’aula e nell'edificio; 3. disturbare o rendersi protagonisti di interventi inopportuni durante le attività scolastiche; 4. non eseguire i compiti assegnati e non portare il materiale didattico o le prove di verifica ; 5. falsificare le firme su verifiche o note degli insegnanti; 6. dimenticare di far sottoscrivere alle famiglie gli avvisi scolastici; 7. portare a scuola oggetti non pertinenti alle attività e/o pericolosi; 8. usare il telefono cellulare; 9. non osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza contenute nel regolamento di istituto; 10. sporcare intenzionalmente, danneggiare i locali, gli arredi o gli oggetti personali; 11. offendere con parole, gesti o azioni il personale scolastico o i compagni; 12. comportarsi in modo violento e/o aggressivo nei confronti del personale scolastico o i compagni; 13. usare un linguaggio non consono all’ambiente scolastico; 14. fumare nei locali scolastici e nelle sue pertinenze; 15. falsificazione di firma a seguito di assenza arbitraria; 16. ogni altro comportamento che, nella situazione specifica, sia ritenuto scorretto dall'insegnante. 15 Anche se non è possibile definire “mancanza disciplinare” un certo tipo di abbigliamento, è opportuno che gli allievi utilizzino un vestiario idoneo all’ambiente scolastico Mancanze presentarsi sistematicamente in ritardo a scuola senza validi motivi; 1 spostarsi senza motivo o senza autorizzazione nell'aula e nell'edificio 2 3 disturbare o rendersi protagonisti di interventi inopportuni durante le attività scolastiche non eseguire i compiti assegnati e non portare il materiale didattico o le prove di verifica ; 4 falsificare le firme su verifiche o note degli insegnanti; 5 6 dimenticare di far sottoscrivere alle famiglie gli avvisi scolastici; Sanzioni a. Annotazione sul registro di classe. b. Comunicazione telefonica alla famiglia e accettazione in classe. c. Comunicazione scritta alla famiglia, con convocazione della stessa da parte del dirigente o del coordinatore della classe. a. Richiamo verbale dello studente b. Se reiterata, ammonizione formale sul diario e sul registro di classe. c. Convocazione dei genitori. d. Se reiterata, sospensione con allontanamento da 1 a 5 giorni dello studente. a. Richiamo verbale dello studente b. Se reiterata, ammonizione formale sul diario e sul registro di classe. c. Convocazione dei genitori. d. Se reiterata, sospensione con allontanamento da 1 a 5 giorni dello studente Organo competente Docente Coordinatore del C.d.C. o docente della prima ora di lezione Capo d’Istituto o coordinatore del C.d.C. a. Annotazione sul registro personale dell’insegnante e richiesta di svolgimento per la lezione successiva. b. Avviso alla famiglia con richiesta di collaborazione per eventuale controllo. c. Compatibilmente con l’orario di servizio, recupero immediato dei compiti. d. Convocazione della famiglia. a. Convocazione della famiglia. b. Se reiterata, sospensione con allontanamento da 1 a 3 giorni dello studente. . Docente Coordinatore C.d.C. o docente interessato. a. Richiamo verbale dello studente b. Se reiterata, ammonizione formale sul diario e sul registro di classe. Docente Coordinatore C.d.C. o docente interessato Docente Coordinatore C.d.C. o docente interessato Consiglio di classe nella composizione allargata a tutte le sue componenti Docente Coordinatore C.d.C. o docente interessato Consiglio di classe nella composizione allargata a tutte le sue componenti. Docente Coordinatore C.d.C. o docente interessato. Consiglio di classe nella composizione allargata a tutte le sue componenti 16 7 8 9 10 portare a scuola oggetti non pertinenti alle attività e/o pericolosi; vietato portare il cellulare a scuola non osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza contenute nel regolamento di istituto; sporcare intenzionalmente, danneggiare i locali, gli arredi o gli oggetti personali; offendere con parole, gesti o azioni il personale scolastico o i compagni; 11 12 comportarsi in modo violento e/o aggressivo nei confronti del c. Convocazione dei genitori a. Confisca immediata del materiale, ammonizione formale sul registro di classe, consegna ai genitori. b. Se usati in modo pericoloso, sospensione dalle lezioni e/o allontanamento dall’istituzione scolastica. a. Richiamo verbale, avviso ai genitori e allontanamento immediato dalla scuola b. alla seconda infrazione, confisca immediata con consegna ai genitori. sospensione dalle lezioni da 1 a 3 giorni Delibera del Consiglio d’Istituto del 08/09/2014 verbale n° 5 a. Richiamo verbale dello studente b. Se reiterata, ammonizione formale sul diario e sul registro di classe. c. Convocazione dei genitori. d. Se reiterata, sospensione con allontanamento da 1 a 5 giorni dello studente. a. Richiamo verbale dello studente e ricostituzione delle stato preesistente delle cose. b. Se reiterata, ammonizione formale sul diario e sul registro di classe. c. Convocazione dei genitori. d. Sospensione dalle visite di istruzione. e. Se reiterata, sospensione con allontanamento da 1 a 5 giorni dello studente f. Risarcimento danni (il risarcimento è un dovere non una sanzione). a. Invito a presentare le proprie scuse al personale scolastico o ai compagni offesi. b. Se reiterata, ammonizione formale sul diario e sul registro di classe. c. Convocazione dei genitori. d. Sospensione dalle visite di istruzione. e. Se reiterata, sospensione con allontanamento da 1 a 5 giorni dello studente a. Rientro a scuola dello studente accompagnato da un genitore. b. Sospensione dalle visite di istruzione. Personale A.T.A. (solo per la confisca) Docente Consiglio di classe nella composizione allargata a tutte le sue componenti. Consiglio di Istituto Dirigente e personale docente (solo per la confisca) Docente Consiglio di classe nella composizione allargata a tutte le sue componenti. Consiglio di Istituto Docente Coordinatore C.d.C. o docente interessato Consiglio di classe nella composizione allargata a tutte le sue componenti. Personale ATA (solo per il richiamo) Docente Coordinatore C.d.C. o docente interessato Consiglio di classe nella composizione allargata a tutte le sue componenti. Dirigente Scolastico (per il risarcimento del danno). Docente Coordinatore C.d.C. o docente interessato Consiglio di classe nella composizione allargata a tutte le sue componenti. Docente Consiglio di classe nella composizione allargata a tutte le 17 personale scolastico o i compagni; usare un linguaggio non consono all’ambiente scolastico; 13 fumare nei locali scolastici e nelle sue pertinenze; c. Se reiterate, sospensione da 1 a 5 giorni dello studente d. Se grave, convocazione immediata dei genitori e contemporaneo allontanamento dalle lezioni fino a 15 giorni dello studente. e. Se persiste una situazione di pericolo per l’incolumità altrui, allontanamento dall’istituzione scolastica fino alla cessazione del rischio. f. Risarcimento dei danni (il risarcimento è un dovere non una sanzione). a. Richiamo verbale dello studente b. Se reiterata, ammonizione formale sul diario e sul registro di classe. c. Convocazione dei genitori. d. Se reiterata, sospensione con allontanamento da 1 a 5 giorni dello studente. a. Confisca immediata delle sigarette e convocazione dei Genitori. b. Se reiterata, sospensione da 1 a 5 giorni. 14 15 16 falsificazione di firma a seguito di assenza arbitraria; convocazione immediata dei genitori e sospensione da 1 a 3 giorni. ogni altro comportamento che, nella situazione specifica, sia ritenuto scorretto dall'insegnante; Le sanzioni saranno commisurate alla gravità del comportamento. sue componenti. Consiglio di Istituto Docente Coordinatore C.d.C. o docente interessato Consiglio di classe nella composizione allargata a tutte le sue componenti. Personale A.T.A. (solo per la confisca) Docente Coordinatore C.d.C. o docente interessato Consiglio di classe nella composizione allargata a tutte le sue componenti Consiglio di classe nella composizione allargata a tutte le sue componenti. Art. 9 - Disposizioni Finali Il presente Regolamento ha validità triennale e viene deliberato dal Consiglio d’Istituto. 18 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ L’obiettivo del patto educativo è quello di impegnare le famiglie, fin dal momento dell’iscrizione, a condividere con la scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa. LA SCUOLA LA FAMIGLIA LO STUDENTE SI IMPEGNA A…. SI IMPEGNA A… SI IMPEGNA A… Garantire un piano Prendere visione del Condividere con gli formativo basato su piano formativo, coninsegnanti e la famiglia la progetti ed iniziative volte a dividerlo, discuterlo con i lettura del piano OFFERTA promuovere il benessere e il propri figli, assumendosi la formativo, discutendo con FORMATIVA successo dello studente, la sua responsabilità di quanto loro ogni singolo aspetto di valorizzazione come persona, la sua espresso e sottoscritto responsabilità realizzazione umana e culturale Creare un clima sereno in Condividere con gli Mantenere costantemente cui stimolare il dialogo e la insegnanti linee educative un comportamento podiscussione, favorendo la conoscenza comuni, consentendo alla sitivo e corretto, rispeted il rapporto reciproco tra studenti, scuola di dare continuità alla tando l’ambiente scolal’integrazione, l’accoglienza, il propria azione educativa. stico inteso come insieme RELAZIONALITA’ rispetto di sé e dell’altro. di persone, oggetti e Promuovere il talento e situazioni l’eccellenza, comportamenti ispirati alla partecipazione solidale, alla gratuità, al senso di cittadinanza Ascoltare e coinvolgere Collaborare attivamente per Frequentare regolarmente gli studenti e le famiglie, mezzo degli strumenti messi i corsi e assolvere assirichiamandoli ad un’assunzione di a disposizione dall’ duamente agli impegni di responsabilità rispetto a quanto istituzione scolastica, studio. espresso nel patto formativo informandosi costantemente Favorire in modo positivo PARTECIPAZIONE del percorso didatticolo svolgimento dell’attività educativo dei propri figli didattica e formativa, garantendo costantemente la propria attenzione e partecipazione alla vita della classe Comunicare costantemente con le Prendere visione di tutte le Riferire in famiglia le famiglie, informandole sull’andacomunicazioni provenienti comunicazioni provenienti mento didattico-disciplinare degli dalla scuola, discutendo con i dalla scuola e dagli insestudenti. figli di eventuali decisioni e gnanti. Fare rispettare le norme di provvedimenti disciplinari, Favorire il rapporto e il INTERVENTI comporta-mento, i regolamenti ed i stimolando una riflessione rispetto tra i compagni, EDUCATIVI divieti, in particolare relativamente sugli episodi di conflitto e di sviluppando situazioni di all’utilizzo di telefonini e altri criticità integrazione e solidarietà dispositivi elettronici. Prendere adeguati provvedimenti disciplinari in caso di infrazioni Assumere una preminente funzione Creare un’alleanza educativa Essere protagonista nell’ formativa, di accompagnamento dei con la scuola attraverso atti-vità didattica processi di apprendimento e di relazioni costanti che condividendo e stimolo al miglioramento continuo. riconoscano i reciproci ruoli rispettando le regole della e che si supportino civile convivenza. vicendevolmente nelle Criteri di base Criteri di base comuni finalità educative. -Assunzione di -Chiarezza della valutazione VALUTAZIONE Criteri di base comportamenti -Attribuzione di significati, univoci e -Condivisione dei criteri di responsabili condivisi, alle competenze valutazione -acquisizione di contenuti -Competenze utilizzabili nei più -farsene portavoce nei di-sciplinari disparati contesti confronti dei figli -impegno nello studio -partecipazione al dialogo educativo 19