93° Stagione Concertistica 2014/2015 Venerdì 13 marzo 2015 Teatro Sperimentale, ore 21.00 DMITRY SITKOVETSKI violino ALEXANDER ZEMTSOV viola LUIGI PIOVANO violoncello Le Invenzioni a tre voci, BWV 787 – 801, e le Variazioni Goldberg, BWV 988, nella trascrizione per trio d’archi di Dmitry Sitkovetski. Dmitri Sitkovetski: violino Stradivari “ex-Reiffenberg”, 1717 Alexander Zemtsov: viola Jean-Baptiste Villaume, 1868 Luigi Piovano: violoncello Alessandro Gagliano, 1710 60121 ANCONA, Via degli Aranci 2 tel. e fax 071/2070119 www.amicimusica.an.it [email protected] P. IVA 00733590426 Da sn.: A. Zemtsov, L. Piovano, D. Sitkovetski PROGRAMMA JOHANN SEBASTIAN BACH (Eisenach, 1685 – Lipsia, 1750) Quindici Sinfonie (Invenzioni a tre voci), BWV 787-801 Ordine di esecuzione: N. 1 in do maggiore, BWV 787 N. 13 in la minore, BWV 799 N. 10 in sol maggiore, BWV 796 N. 7 in mi minore, BWV 793 N. 3 in re maggiore, BWV 789 N. 15 in si minore, BWV 801 N. 12 in la maggiore, BWV 798 N. 4 in re minore, BWV 790 N. 8 in fa maggiore, BWV 794 N. 11 in sol minore, BWV 797 N. 14 in si bemolle maggiore, BWV 800 N. 2 in do minore, BWV 788 N. 5 in mi bemolle maggiore, BWV 791 N. 9 in fa minore, BWV 795 N. 6 in mi maggiore, BWV 792 *** Variazioni Goldberg, Aria con trenta variazioni, BWV 988 1. Aria 2. Variazione 1 - a 1 manuale 3. Variazione 2 - a 1 manuale 4. Variazione 3 - canone all’unisono a 1 manuale 5. Variazione 4 - a 1 manuale 6. Variazione 5 - a 1 ovvero 2 manuali 7. Variazione 6 - canone alla seconda a 1 manuale 8. Variazione 7 - a 1 ovvero 2 manuali 9. Variazione 8 - a 2 manuali 10. Variazione 9 - canone alla terza a 1 manuale 11. Variazione 10 - fughetta a 1 manuale 12. Variazione 11 - a 2 manuali 13. Variazione 12 - canone alla quarta 14. Variazione 13 - a 2 manuali 15. Variazione 14 - a 2 manuali 16. Variazione 15 - canone alla quinta in moto contrario a 1 manuale. Andante (sol minore) 17. Variazione 16 - ouverture a 1 manuale 18. Variazione 17 - a 2 manuali 19. Variazione 18 - canone alla sesta a 1 manuale 20. Variazione 19 - a 1 manuale 21. Variazione 20 - a 2 manuali 22. Variazione 21 - canone alla settima (sol minore) 23. Variazione 22 - alla breve a 1 manuale 24. Variazione 23 - a 2 manuali 25. Variazione 24 - canone all’ottava a 1 manuale 26. Variazione 25 - a 2 manuali (sol minore) 27. Variazione 26 - a 2 manuali 28. Variazione 27 - canone alla nona 29. Variazione 28 - a 2 manuali 30. Variazione 29 - a 1 ovvero 2 manuali 31. Variazione 30 - quodlibet a 1 manuale Fra le oltre 40 trascrizioni realizzate da Dmitry Sitkovetsky la più celebre rimane sicuramente quella delle Variazioni Goldberg di Bach, apparsa prima nella versione per trio d’archi, registrata insieme a Gérard Caussé e Misha Maisky per la Orpheo Classics nel 1985 e ancora in catalogo, e poi, nel 1995, nella versione per orchestra d’archi, registrata con la “sua” New European Strings Chamber Orchestra per la Nonesuch, disco di cui sono state vendute oltre 100.000 copie. Per celebrare il 25° anniversario della sua prima trascrizione delle Goldberg, Dmitry Sitkovetsky ha deciso di registrarne di nuovo la versione per trio d’archi, questa volta insieme a Yuri Zhislin alla viola e Luigi Piovano al violoncello, aggiungendo al CD, pubblicato dalla Nimbus nel 2012, la prima registrazione assoluta della sua trascrizione per trio d’archi delle Sinfonie (Invenzioni a tre voci) di Bach. Nel corso del 2013 questo stesso programma è stato accolto con un enorme successo al King’s Place di Londra e al Concertgebouw di Amsterdam. A partire dal concerto alle Thuringer Bachwochen di Weimar nell’aprile del 2014 Alexander Zemtsov è subentrato come violista. NOTE AL PROGRAMMA Johann Sebastian Bach, Quindici Sinfonie (Invenzioni a tre voci) BWV 787-801 Genesi. Fin dal suo soggiorno a Weimar, tra il 1708 e il 1717, ai suoi allievi Bach insegna a suonare il clavicembalo e ad apprendere i principi fondamentali della teoria e della pratica compositiva. Trasferitosi a Köthen, tra il 1720 e il 1722 il compositore scrive due Klavierbüchlein (Quadernetto per tastiera), uno per il primogenito decenne Wilhelm Friedemann e l’altro per la seconda moglie Anna Magdalena, raccogliendo pezzi di carattere educativo e ricreativo. Tra questi brani anche le quindici Invenzioni a due voci BWV 772-786 e le quindici Sinfonie a tre voci BWV 787-801, arrivate fino a noi sia attraverso il Klavierbüchlein für Wilhelm Friedemann Bach (in cui le Invenzioni sono chiamate Praeambula e le Sinfonie Fantasie), sia contenute nell’autografo denominato “BB P 610”. Struttura. Ogni brano della raccolta ha un unico tema semplice. L’aspetto didattico delle Invenzioni a due voci consiste nel far sviluppare la tecnica della tastiera e della composizione, quello delle Sinfonie riguarda i procedimenti armonici costruiti tra le tre voci. Procedenti prevalentemente con una scrittura a imitazione, la forma musicale delle due raccolte è essenziale, con strutture bipartite A-A’ o tripartite A-A-B. Le due serie di quindici brani seguono una doppia logica tonale, ascendente e maggiore-minore, e sono ordinate secondo il seguente schema: BWV 772 BWV 773 BWV 774 BWV 775 BWV 776 BWV 777 BWV 778 BWV 779 BWV 780 BWV 781 BWV 782 BWV 783 BWV 784 BWV 785 BWV 786 Invenzioni n. 1 in do maggiore n. 2 in do minore n. 3 in re maggiore n. 4 in re minore n. 5 in mi bemolle maggiore n. 6 in mi maggiore n. 7 in mi minore n. 8 in fa maggiore n. 9 in fa minore n. 10 in sol maggiore n. 11 in sol minore n. 12 in la maggiore n. 13 in la minore n. 14 in si bemolle maggiore n. 15 in si minore BWV 787 BWV 788 BWV 789 BWV 790 BWV 791 BWV 792 BWV 793 BWV 794 BWV 795 BWV 796 BWV 797 BWV 798 BWV 799 BWV 800 BWV 801 Sinfonie n. 1 in do maggiore n. 2 in do minore n. 3 in re maggiore n. 4 in re minore n. 5 in mi bemolle maggiore n. 6 in mi maggiore n. 7 in mi minore n. 8 in fa maggiore n. 9 in fa minore n. 10 in sol maggiore n. 11 in sol minore n. 12 in la maggiore n. 13 in la minore n. 14 in si bemolle maggiore n. 15 in si minore Ricezione. Il catalogo “BB P 610”, custodito presso la biblioteca statale di Berlino, contiene una postilla del compositore: «Guida veridica, mediante la quale si indica ai dilettanti della tastiera, ma specialmente a coloro i quali sono desiderosi di apprendere un metodo chiaro, non soltanto per imparare a suonare correttamente a 2 voci, ma anche, con ulteriori progressi, a procedere giustamente e bene a 3 “parti obbligate”, e inoltre a ottenere al tempo stesso non solo delle buone inventiones, ma anche a ben eseguirle, e soprattutto ad acquisire nell’esecuzione una maniera cantabile e inoltre ad impadronirsi sin dall’inizio di un solido gusto nei confronti della composizione» (Joh. Seb. Bach, Maestro di Cappella di Sua Altezza il Principe di Anhalt-Köthen, Anno Christi 1723). L’intento didattico, inizialmente rivolto alla sua discendenza, ha nel tempo conquistato il carattere di tappa necessaria per chiunque voglia padroneggiare la tecnica pianistica. Ma anche coloro che studiano composizione non possono esimersi dall’analisi dei procedimenti bachiani, della sua inventiva nella costruzione del discorso musicale. Annus mirabilis. Nel 1720 una tremenda epidemia di peste si ferma alle porte di Parigi, Vittorio Amedeo II di Savoia ottiene il titolo regio e il Ducato di Sardegna diventa Regno, il pirata “Calico Jack” Rackham è processato a Spanish Town in Giamaica e impiccato a Port Royal due giorni dopo, Edmond Halley è nominato Astronomo Reale in Inghilterra, Jonathan Swift inizia a scrivere I viaggi di Gulliver, Il teatro alla moda di Benedetto Marcello è pubblicato anonimo a Venezia, nascono il Barone di Münchhausen e Johann Friedrich Agricola, muoiono Jean Hotteterre e Francesco Veracini. Johann Sebastian Bach, Variazioni Goldberg BWV 988 Genesi. Tra il 1726 e il 1731 Bach edita a sue spese il ciclo degli Esercizi per tastiera. A questa sua “opera prima” segue, nel 1735, una seconda parte pubblicata da un editore di Norimberga, e poi una terza nel 1739 e una quarta nel 1741. In quest’ultima appare l’Aria con diverse variazioni per clavicembalo con due tastiere, contenuta nel Klavierbüchlein für Anna Magdalena Bach. Il titolo di Variazioni Goldberg con il quale è universalmente conosciuta pare sia dovuto al primo biografo bachiano, Nikolaus Forkel, il quale racconta di una commissione a Bach da parte di Hermann Carl von Keyserlingk, che avrebbe chiesto al compositore di scrivere qualcosa per clavicembalo, la cui musica era l’unico rimedio alla sua insonnia. Al servizio del nobiluomo di Dresda c’era Johann Cottlieb Goldberg, allievo prima del figlio di Bach, Wilhelm Friedemann, e poi di Bach stesso. Ma l’assenza della consueta dedica al committente ed il fatto che il giovane allievo incontra Bach solo successivamente alla data di composizione, fanno pensare che l’Aria altro non è che il finale dell’intero ciclo di Esercizi per tastiera, probabilmente utilizzato dal giovane Goldberg per placare il suo insonne mentore. Struttura. 1. Aria 17. Variazione 16 - ouverture a 1 manuale 2. Variazione 1 - a 1 manuale 18. Variazione 17 - a 2 manuali 3. Variazione 2 - a 1 manuale 19. Variazione 18 - canone alla sesta a 1 manuale 4. Variazione 3 - canone all’unisono a 1 manuale 20. Variazione 19 - a 1 manuale 5. Variazione 4 - a 1 manuale 21. Variazione 20 - a 2 manuali 6. Variazione 5 - a 1 ovvero 2 manuali 22. Variazione 21 - canone alla settima (sol minore) 7. Variazione 6 - canone alla seconda a 1 manuale 23. Variazione 22 - alla breve a 1 manuale 8. Variazione 7 - a 1 ovvero 2 manuali 24. Variazione 23 - a 2 manuali 9. Variazione 8 - a 2 manuali 25. Variazione 24 - canone all’ottava a 1 manuale 10. Variazione 9 - canone alla terza a 1 manuale 26. Variazione 25 - a 2 manuali (sol minore) 11. Variazione 10 - fughetta a 1 manuale 27. Variazione 26 - a 2 manuali 12. Variazione 11 - a 2 manuali 28. Variazione 27 - canone alla nona 13. Variazione 12 - canone alla quarta 29. Variazione 28 - a 2 manuali 14. Variazione 13 - a 2 manuali 30. Variazione 29 - a 1 ovvero 2 manuali 15. Variazione 14 - a 2 manuali 31. Variazione 30 - quodlibet a 1 manuale 16. Variazione 15 - canone alla quinta in moto contrario a 1 manuale. Andante (sol minore) Un’aria con trenta variazioni suddivise in dieci gruppi di tre. L’ultima variazione (la terza) dei primi nove gruppi è un canone a due voci. Il decimo gruppo di tre variazioni si conclude con un Quodlibet (a piacere) in cui il tema dell’Aria si intreccia polifonicamente con due canzoni popolari. La venticinquesima variazione fa da ponte verso un momento di riflessione e di raccolta di tutte le diverse sensazioni e gli spunti fino ad allora ascoltati. A proposito delle variazioni, il clavicembalista Ralph Kirkpatrick scrive: «Delimitate alle estremità da due pilastri, uno dei quali è formato dall’aria e dalle prime due variazioni, l’altro dalle due penultime variazioni e dal quodlibet, le variazioni sono raggruppate come elementi di un complesso colonnato; ogni gruppo è composto di un canone e di un elaborato arabesco a due manuali, racchiudenti a loro volta un’altra variazione a carattere indipendente». Infine, torna l’Aria che non solo funge da commiato ma soprattutto da conferma della volontà di creare una sorta di eterno perpetuo. Ricezione. «È una musica che non conosce né inizio né fine, una musica senza un vero punto culminante e senza una vera risoluzione: una musica che è come gli amanti di Baudelaire, “mollement balancés sur l’aile / du tourbillon intelligent”. Essa ha quindi un’unità che le viene dalla percezione intuitiva, un’unità che nasce dal mestiere e dalla rigorosità, che è ammorbidita dalla sicurezza di una maestria consumata e che qui si rivela a noi, come avviene tanto raramente in arte, nella visione di un disegno inconscio che esulta su una vetta di potenza creatrice» Glenn Gould. Annus mirabilis. Nel 1741 ha luogo il presunto Complotto Nero per incendiare New York, Anders Celsius elabora l’omonima scala per misurare la temperatura, Andrew Bedford pubblica la prima rivista americana «American Magazine», Georg Friedrich Händel termina il Messiah dopo ventitré giorni di lavoro ininterrotto, nasce André Grétry, muore Jean-Baptiste Rousseau. Anna Cepollaro 17 febbraio 2015 DMITRY SITKOVETSKY Dmitry Sitkovetsky è un artista la cui carriera si manifesta con successo in molti campi. Come violinista ha collaborato con le più prestigiose orchestre del mondo: Berliner Philharmoniker, New York Philharmonic, Leipzig Gewandhaus, London Symphony, Philharmonia, Concertgebouw di Amsterdam, NHK Symphony, Chicago, Philadelphia, Los Angeles e Cleveland Orchestra. Si è inoltre esibito ai Festival di Salisburgo, Lucerna, Edimburgo, Verbier, Istanbul e al Georges Enescu Festival, oltre che essere artista fondatore e ospite del Tuscan Sun Festival dal 2003. Ha intrapreso anche un’interessante carriera come direttore: è stato Direttore Principale e consulente artistico dell’Ulster Orchestra dal 1996 al 2001 divenendone poi Direttore Laureato e ha collaborato con orchestre come: London Philharmonic, BBC Symphony, San Francisco e St. Louis Symphonics, Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, Orchestre de Paris. È inoltre il fondatore della New European Strings (NES) Chamber Orchestra. Dal 2003 ricopre l’incarico di Direttore Musicale della Greensboro Symphony Orchestra ed è stato Principale Direttore Ospite della Russian State Orchestra (2002-2005). Dal 2006 al 2009 è stato Artista Residente dell’Orquesta Sinfonica de Castilla y Leon. Dopo il grande successo della sua trascrizione per archi delle Variazioni Goldberg, ha trascritto per orchestra d’archi composizioni di Haydn, Beethoven, Brahms, Dohnányi, Bartók, Čajkovskij, Šostakovič, Stravinsky e Schnittke. Moltissime le sue incisioni che includono i più importanti Concerti per violino e orchestra, capolavori della musica da camera e per orchestra come direttore. Nel 2005 è uscito un CD Hänssler Records con sue trascrizioni per orchestra d’archi di Šostakovič e Stravinsky, con la NES sotto la sua direzione, seguito nel 2006 da un CD con i Trii di Šostakovič e Weinberg con David Geringas e Jasha Nemtsov, e dal primo CD dell’integrale delle Sonate per violino di Mozart con Antonio Pappano al pianoforte, cui sono seguiti il Concerto di Dutilleux con la Concertgebouw Orchestra e Mariss Janssons; gli altri CD con le Sonate di Mozart in duo con Konstantin Lifschitz; i Trii con pianoforte di Shchedrin e Vasks. Le incisioni degli ultimi anni, come le composizioni di Shchedrin con il compositore al pianoforte, riflettono il suo interesse per i compositori contemporanei. Ha eseguito la prima mondiale dei Concerti a lui dedicati da John Casken e Krzystof Meyer e spesso esegue composizioni di Dutilleux, Penderecki, Schnittke, Pärt, Vasks e Shchedrin. Nel 2005 ha eseguito i due maggiori capolavori di Corigliano – la Seconda Sinfonia e la Red Violin Suite – nel ruolo di violinista e direttore. Nel 2007 ha replicato la Red Violin Suite con la Russian National Orchestra al Festival del Sole di Napa Valley. Dmitry Sitkovetsky è nato a Baku, Azerbaijan, ma è cresciuto a Mosca dove ha studiato al Conservatorio fino al 1977, quando è emigrato a New York dove ha continuato gli studi alla Juilliard School. Dal 1987 vive a Londra. ALEXANDER ZEMTSOV Alexander Zemtsov fin dall’età di 15 anni suona assiduamente come solista, camerista e con le più importanti orchestre in Europa, U.S.A., Asia e Australia, facendosi apprezzare per l’intensità e l’originalità delle sue interpretazioni. Vincitore del primo premio in prestigiose competizioni internazionali – Concorso Classical Legacy di Mosca nel 1995, Concorso Elise Meyer di Amburgo nel 1997, Concorso Brahms di Pörtschach nel 2001 – all’età di 23 anni Zemtsov è diventato prima viola solista della London Philharmonic Orchestra. Nel 2011, dopo nove anni, ha lasciato la London Philharmonic per potersi dedicare totalmente alla sua intensa attività di solista, musicista da camera e direttore. Come solista ha suonato sotto la guida di direttori come Neeme Jarvi, Vladimir Jurowski e Alexander Vedernikov e nella musica da camera, oltre che con Dmitry Sitkovetsky e Luigi Piovano, collabora abitualmente con musicisti come Patrick Gallois, Peter Donohoe, Gerhard Schulz. Apprezzatissimo anche come docente, insegna in alcune delle più prestigiose istituzioni europee come la Guildhall School of Music and Drama di Londra, il Konservatorium Wien e la Haute Ecole de Musique di Losanna. Ha realizzato diverse registrazioni discografiche per Naxos, LPO Live e Chandos. LUIGI PIOVANO Luigi Piovano, primo violoncello solista dell’Orchestra dell’Accademia di S. Cecilia, si è diplomato in violoncello a 17 anni sotto la guida di Radu Aldulescu, con cui si è poi diplomato anche al Conservatorio Europeo di Parigi. È stato primo violoncello di Concerto Italiano, diretto da Rinaldo Alessandrini e nel 1999 è stato scelto da Maurizio Pollini per il “Progetto Pollini” al Festival di Salisburgo, ripreso poi a New York, Tokyo e Roma. Ha tenuto concerti da camera con Sawallisch, Chung, Lonquich, Sitkovetsky, Kavakos, Katia e Marielle Labeque, Bilson. Dal 2007 suona in duo con Sir Antonio Pappano e dal 2009 fa parte del trio Latitude 41. Come solista ha suonato con la Tokyo Philharmonic, la New Japan Philharmonic e l’Accademia di Santa Cecilia sotto la direzione di Chung, Pletnev, Menuhin. Fra i suoi CD più recenti le Suites di Bach, l’integrale di Saint-Saëns e un CD schubertiano con Latitude 41, tutti per Eloquentia. Suona un Alessandro Gagliano del 1710. Dal 2002 si dedica sempre più alla direzione. Ha registrato per Naxos e per Eloquentia e ha diretto solisti come Bacalov, Bollani, Sitkovetsky, Thiollier. Il CD in cui dirige i Kindertotenlieder e i Lieder eines fahrenden Gesellen di Mahler con Sara Mingardo è stato premiato in Francia come miglior CD di Lieder del 2012. Di recente uscita il Concerto per violino di Britten. Direttore musicale dell’Orchestra ICO della Magna Grecia e di Roma Tre Orchestra, ha avviato una collaborazione stabile triennale alla testa degli Archi dell’Orchestra di Santa Cecilia. *** ABBONAMENTI: Concerto compreso nell’abbonamento alla Stagione 2014/2015 degli Amici della Musica BIGLIETTI INTERI: € 22.00 RIDOTTI: € 13.50 (riservato a: Palchettisti, Amici delle Muse, ARCI, UNITRE, studenti universitari, giovani da 19 a 26 anni, invalidi e disabili – un biglietto omaggio per l’accompagnatore) RIDOTTI EXTRA: € 4.00 (gruppi di allievi di Scuole Medie Inferiori e Superiori; bambini e ragazzi fino a 19 anni) Ingresso gratuito riservato a n. 10 studenti dell’Università Politecnica delle Marche: per ritirare il biglietto gratuito, presentarsi muniti di libretto universitario presso la biglietteria del Teatro delle Muse nel giorno del concerto, fino ad esaurimento dei posti disponibili. BIGLIETTERIA: Tel. 071 52525 – Fax 071 52622 [email protected] PER INFO: Società Amici della Musica “Guido Michelli” Via degli Aranci, 2 Tel. – fax: 071/2070119 (Lun. – ven. 9.30 - 16.30) [email protected] www.amicimusica.an.it