ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI, TURISTICI E SOCIALI “ PIETRO VERRI” Busto Arsizio (VA) RDI 7.1 Edizione aggiornata al 27-11-06 Pag.1 di 14 REGOLAMENTO DI ISTITUTO REGOLAMENTO DI ISTITUTO ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI, TURISTICI E SOCIALI “ PIETRO VERRI” Busto Arsizio (VA) RDI 7.1 Edizione aggiornata al 27-11-06 Pag.2 di 14 REGOLAMENTO DI ISTITUTO Premessa I lpr e s e n t er e g o l a me n t o, a do t t a t oa is e n s ide l l ’ a r t i c o l o10 ,3 °c omma , de l l aLe g g e297de l16a pr i l e199 4,èpa r t e integrante del POF e della Carta dei servizi (ultimo aggiornamento: maggio 2003). Art.1. FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI. 1.1 Convocazione. La convocazione degli organi collegiali è disposta con preavviso non inferiore ai cinque giorni rispetto alla data della riunione, fatti salvi particolari motivi di urgenza. La convocazione è effettuata con lettera consegnata a mano o spedita come raccomandata ai singoli membri dell'organo collegiale e mediante affissione all'albo di apposito avviso. Per la componente docente la convocazione può essere fatta con pubblicazione ne l l ’ a p pos i t or e g i s t r ode l l ec omun i c a z i on i . La convocazione deve indicare gli argomenti da trattare nella seduta dell'organo collegiale. Il presidente ha il potere di regolare la discussione sugli argomenti posti all'ordine del giorno e di fissare, all'inizio della riunione, la durata massima di ogni singolo intervento. Verbale delle riunioni. Di ogni seduta dell'organo collegiale è redatto processo verbale, firmato dal presidente e dal segretario, steso su apposito registro a pagine numerate, timbrate e siglate. Il segretario del consiglio di classe è designato dal Dirigente Scolastico. Segretario del Collegio dei docenti è uno dei doc e n t ic o l l a b or a t or ide lpr e s i de . I ls e g r e t a r i ode lCon s i g l i od’ I s t i t u t ov i e nediv ol t ai nv o l t anomi n a t oda lpr e s i d e n t e . Il registro dei verbali, per consentire l'uso di sistemi di scrittura informatizzati, può essere realizzato a fogli staccabili da rilegare alla fine di ogni anno solare. Il verbale fa fede di quanto discusso e deliberato nella riunione fino a prova di falso. Accesso ai verbali. L'accesso ai verbali avviene senza particolari formalità da parte dei soggetti di seguito indicati: I Docenti hanno accesso al verbale del Consiglio d'Istituto, al verbale del Collegio dei docenti e al verbale del proprio consiglio di classe. Gli Studenti e i Genitori possono accedere al verbale del Consiglio d'Istituto e al verbale del proprio consiglio di classe con esclusione delle parti inerenti a giudizi e valutazioni degli alunni. Il Personale ATA può accedere al verbale del Consiglio d'Istituto. Al di fuori di quanto sopra specificato valgono le norme di cui alla L. 241 del 7/8/90. Programmazione attività. Ciascuno degli organi collegiali programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle rispettive competenze, allo scopo di realizzare un ordinato svolgimento delle attività stesse. 1.2 CONSI GLI O D’ I STI TUTO. Il Consiglio di Istituto è convocato dal suo presidente che ne dispone la convocazione su richiesta del presidente della Giunta esecutiva, o a seguito della richiesta della maggioranza dei componenti (di almeno un terzo dei suoi componenti). Lapr i mar i un i o nede lc on s i g l i od in uov ano mi naèc o nv oc a t ad a lpr e s i dec hep r e s i e del as e d u t af i n oa l l ’ e l e z i o nede l presidente. Le competenze del Consiglio di Istituto sono quellei nd i c a t eda l l ’ a r t . 10de lD. L.a p r i l e19 9 4n. 2 97eda lD. I . 2 8 / 5 / 1 975. La riunione è validamente costituita se risulta presente almeno la metà più uno dei componenti in carica; qualora tale numero non venga raggiunto, il presidente potrà direttamente fissare la data della nuova convocazione e decidere se pubblicare o meno all'albo i nomi dei presenti e degli assenti. ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI, TURISTICI E SOCIALI “ PIETRO VERRI” Busto Arsizio (VA) RDI 7.1 Edizione aggiornata al 27-11-06 Pag.3 di 14 REGOLAMENTO DI ISTITUTO In caso di assenza di tutta la componente genitori, il Consiglio di Istituto è presieduto dal membro più anziano. Ogni argomento discusso può portare all'approvazione di una delibera per alzata di mano. La votazione è segreta solo quando si trattano questioni relative a persone. Le delibere, di norma, sono rese immediatamente eseguibili, qualora non comportino l'approvazione di organi superiori. Non è consentito introdurre nella discussione argomenti diversi da quelli iscritti all'ordine del giorno, salvo che tutti i componenti del Consiglio non decidano diversamente. Ogni consigliere ha la facoltà di proporre argomenti da inserire all'ordine del giorno della seduta successiva purché di competenza del Consiglio stesso. Il Consiglio può decidere, a maggioranza, di invitare esperti per chiarire od approfondire argomenti già posti all'ordine del giorno. Detti inviti sono disposti dal presidente prima delle riunioni e devono poi essere ratificati del Consiglio stesso. Il Consiglio di Istituto può deliberare di effettuare incontri informali con le varie componenti della scuola per trattare particolari problemi emergenti. Il Responsabile Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi dell'Istituto, se non eletto, è invitato alle sedute del Consiglio con facoltà consultive. Alle sedute del Consiglio, nei limiti imposti dalla capienza dei locali e quando non si trattino questioni di persone, possono assistere gli elettori delle componenti rappresentate. Il presidente, qualora il comportamento del pubblico non consenta l'ordinato svolgimento dei lavori, dispone la sospensione della seduta e la sua prosecuzione in forma non pubblica. Per il mantenimento de l l ’ or d i nei lp r e s i de nt ee s e r c i t ag l is t e s s ip ot e r iat a l ef i nec on f e r i t ida l l al e g g eac hi presiede le riunioni del consiglio comunale. 1.3 COLLEGIO DEI DOCENTI. E’c on v oc a t oda lpr e s i deog n iqua l v ol t as enepr e s e n t il an e c e s s i t àod i e t r or i c h i e s t ad ialmeno un terzo dei suoi membri. Di norma si riunisce a l l ’ i n i z i odiog nia nn os c o l a s t i c o( pe rp r og r a mma r el ea t t i v i t àdas v o l g e r ef i noa l l ’ i ni z i ode l l el e z i o n i ) ; e nt r oipr i miv e nt ig i or n idil e z i o nepe rp r og r a mma r el ap r o pr i aa t t i v i t àpe rt u t t ol ’ a nn os colastico, per nominare le Funzioni strumentali, pe re l a b or a r ei lPi a node l l ’ Of f e r t aFor ma t i v a ; n e lme s edid i c e mb r e( pe re s a mi na r el ’ a n d a me n t ode l l ’ a t t i v i t àd i da t t i c ae approvare i viaggi di istruzione); n e lme s ed ima g g i o( pe rv e r i f i c a r el ’ a nda me nt od i dattico, adottare i libri di testo, approvare le sperimentazioni e f or mu l a r epr opo s t ea lCons i g l i od ’ I s t i t u t os uma t e r i ed ipr opr i ac o mpe t e nz a )e a lt e r mi nede g l is c r u t i n if i na l i( pe re s a mi na r el ’ a nda me n t od e g l is c r u t i n iepr og r a mma r el epr opr i ea t t i v i t àfino al 30 giugno). Nell'ambito delle competenze che gli sono proprie, il Collegio dei docenti provvede, all'inizio di ogni anno, a nominare al suo interno le commissioni e i gruppi di lavoro ritenuti necessari per il funzionamento della scuola, per la prog e t t a z i oneel av e r i f i c ad ipe r c or s id i da t t i c i ,l ’ a t t i v i t àd ior i e n t a me n t o,l ’ a g g i or na me n t ode id oc e n t i ,l ’ e duc a z i on ea l l a salute, i viaggi di istruzione, ecc.. Ogni commissione è tenuta a far conoscere al Collegio dei docenti e al Consiglio di Istituto l'attività svolta, a tenere un verbale delle riunioni effettuate e a svolgere una relazione da presentare ai suddetti organi e alla presidenza entro il mese di maggio di ogni anno. 1.4 CONSIGLIO DI CLASSE. Il Consiglio di Classe è convocato dal preside di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata di un terzo dei suoi membri o da due delle tre componenti nella loro interezza. Il consiglio di classe si riunisce, oltre che per le operazioni di scrutinio (riservate alla sola componente docente), almeno altre due volte a quadrimestre con la partecipazione anche della componente alunni e genitori. In caso di necessità saranno convocate sedute straordinarie. Coordinatore di Classe. Vi e nenomi na t oda lpr e s i dea l l ’ i n i z i ode l l ’ a n nos c o l a s t i c ot r aidoc e n t idella classe. ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI, TURISTICI E SOCIALI “ PIETRO VERRI” Busto Arsizio (VA) RDI 7.1 Edizione aggiornata al 27-11-06 Pag.4 di 14 REGOLAMENTO DI ISTITUTO - Presiede le riunioni del consiglio in assenza del preside; mantiene continui contatti con i colleghi per valutare la regolarità dell'attuazione della programmazione didattica, i problemi di disciplina e di rendimento, la necessità degli interventi di recupero; coordina e controlla la distribuzione dei carichi di lavoro a casa, dei compiti in classe e delle altre verifiche per garantire il necessario equilibrio negli impegni degli allievi; verifica con frequenza settimanale le assenze degli alunni; svolge funzioni di collegamento con i genitori e gli allievi e ne raccoglie le osservazioni e le proposte per presentarle al consiglio di classe; predispone comunicazioni periodiche alle famiglie al fine di fornire complete e tempestive informazioni sul rendimento didattico, sulle assenze, i ritardi e la disciplina; assume l'iniziativa, ove ne ravvisi la necessità, di contatti anche telefonici con la famiglia. (redigendone un promemoria da allegare al verbale del consiglio di classe; si fa promotore, in presenza di problemi urgenti, della convocazione di riunioni straordinarie del consiglio; coordina lo svolgimento del progetto accoglienza nelle classi prime; presiede l'assemblea dei genitori convocata per l'elezione dei rappresentanti dei genitori nel consiglio di classe e illustra la normativa relativa allo svolgimento delle elezioni e al funzionamento degli organi collegiali; ( r e d i g ei lv e r ba l ed e l l er i u ni o nipr e s i e du t eda lp r e s i d e ; )E’r e s p o ns a b i l ede l l at e nu t ade lv e r ba l el ac u is t e s u r aè affidata ad un membro del Consiglio designato dalla Presidenza. Ic ompi t is v o l t ida lc oo r di na t o r ed ic l a s s ed a n not i t o l ope rl ’ a c c e s s oa lf ond od’ i s t i t u t one l l ami s ur as t a b i l i t ad ia n no in anno dal Collegio dei docenti. 1.5 ASSEMBLEE. (Dal Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297 Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione) Assemblee degli studenti e dei genitori 1.5.1 Diritto di assemblea 1. Gli studenti della scuola secondaria superiore e i genitori degli alunni delle scuole di ogni ordine e grado hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola, secondo le modalità previste dai successivi articoli. 1.5.2 Assemblee studentesche 1. Le assemblee studentesche nella scuola secondaria superiore costituiscono occasione di partecipazione democratica per l'approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli studenti. 2. Le assemblee studentesche possono essere di classe o di istituto. 3. In relazione al numero degli alunni ed alla disponibilità dei locali l'assemblea di istituto può articolarsi in assemblea di classi parallele. 4. I rappresentanti degli studenti nei consigli di classe possono esprimere un comitato studentesco di istituto. 5. Il comitato studentesco può esprimere pareri o formulare proposte direttamente al consiglio di istituto. 6. E' consentito lo svolgimento di una assemblea di istituto ed una di classe al mese nel limite, la prima, delle ore di lezione di una giornata e, la seconda, di due ore. L'assemblea di classe non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della settimana durante l'anno scolastico. Altra assemblea mensile può svolgersi fuori dell'orario delle lezioni, subordinatamente alla disponibilità dei locali. Alle assemblee di istituto svolte durante l'orario delle lezioni, ed in numero non superiore a quattro, può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici, indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire nell'ordine del giorno. Detta partecipazione deve essere autorizzata dal consiglio d'istituto. 7. A richiesta degli studenti, le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo svolgimento di attività di ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI, TURISTICI E SOCIALI “ PIETRO VERRI” Busto Arsizio (VA) RDI 7.1 Edizione aggiornata al 27-11-06 Pag.5 di 14 REGOLAMENTO DI ISTITUTO ricerca, di seminario e per lavori di gruppo. 8. Non possono aver luogo assemblee nel mese conclusivo delle lezioni. All'assemblea di classe o di istituto possono assistere, oltre al preside od un suo delegato, i docenti che lo desiderino. 1.5.3 Funzionamento delle assemblee studentesche 1. L'assemblea di istituto deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento che viene inviato in visione al consiglio di istituto. 2. L'assemblea di istituto è convocata su richiesta della maggioranza del comitato studentesco di istituto o su richiesta del 10% degli studenti. 3. La data di convocazione e l'ordine del giorno dell'assemblea devono essere preventivamente presentati al preside. 4. Il comitato studentesco, ove costituito, ovvero il presidente eletto dall'assemblea, garantisce l'esercizio democratico dei diritti dei partecipanti. 5. Il preside ha potere di intervento nel caso di violazione del regolamento o in caso di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell'assemblea. 1.5.4 Assemblee dei genitori 1. Le assemblee dei genitori possono essere di sezione, di classe o di istituto. 2. I rappresentanti dei genitori nei consigli di intersezione, di interclasse o di classe possono esprimere un comitato dei genitori del circolo o dell'istituto. 3. Qualora le assemblee si svolgano nei locali del circolo o istituto, la data e l'orario di svolgimento di ciascuna di esse debbono essere concordate di volta in volta con il direttore didattico o preside. 4. Nel caso previsto dal comma 3 l'assemblea di sezione o di classe è convocata su richiesta dei genitori eletti nei consigli di intersezione, di interclasse o di classe; l'assemblea di istituto è convocata su richiesta del presidente dell'assemblea, ove sia stato eletto, o della maggioranza del comitato dei genitori, oppure qualora la richiedano cento genitori negli istituti con popolazione scolastica fino a 500, duecento negli istituti con popolazione scolastica fino a 1000, trecento negli altri. 5. Il direttore didattico o il preside, sentita la giunta esecutiva del consiglio di circolo o di istituto, autorizza la convocazione e i genitori promotori ne danno comunicazione mediante affissione di avviso all'albo, rendendo noto anche l'ordine del giorno. L'assemblea si svolge fuori dell'orario delle lezioni. 6. L'assemblea dei genitori deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento che viene inviato in visione al consiglio di circolo o di istituto. 7. In relazione al numero dei partecipanti e alla disponibilità dei locali, l'assemblea di istituto può articolarsi in assemblee di classi parallele. 8. All'assemblea di sezione, di classe o di istituto possono partecipare con diritto di parola il direttore didattico o il preside e i docenti rispettivamente della sezione, della classe o dell'istituto. Art. 2 COMUNICAZIONI AGLI ALUNNI E AI GENITORI. 2.1 Comunicazioni agli alunni. Lec i r c o l a r ide l l ’ Uf f i c i od ip r e s i de nz ai nd i r i z z a t ea g l ia l u nn is onor e c a p i t a t ea l l ec l a s s ida lpe r s o n a l ea u s i l i a r i o.I l docente in orario è tenuto a leggere chiarame n t el ac omu ni c a z i o nea l l ac l a s s eeaf i r ma r e ,pe rr i c e v ut a ,l ’ a p po s i t of og l i o al personale incaricato. Gli alunni sono tenuti a prendere attenta nota di quanto oggetto della comunicazione ; i rappresentanti di classe si fanno carico di informare, al loro rientro, eventuali alunni assenti. Comunicazioni alle famiglie. La comunicazione tra scuola e famiglia prevista anche dal Contratto formativo, è condizione indispensabile per ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI, TURISTICI E SOCIALI “ PIETRO VERRI” Busto Arsizio (VA) RDI 7.1 Edizione aggiornata al 27-11-06 Pag.6 di 14 REGOLAMENTO DI ISTITUTO realizzare quella collaborazione necessaria per il raggiungimento del fine comune della crescita umana, culturale e professionale degli alunni. Ig e ni t or ip os s on oa c c e de r eea v e r ec op i ade id oc ume nt ii ne r e n t il ’ o r g a n i z z a z i oneel av i t ade l l ’ I s t i t u t of a c e ndo ne richiesta (in segreteria). Copia dei documenti richiamati nel POF e nel presente Regolamento sono disponibili per la consultazione a l l ’ a l b ode l l ’ Istituto. Oltre a quanto previsto nei punti seguenti gli uffici possono comunicare con le famiglie anche telefonicamente, su indicazione della presidenza, per segnalare particolari problemi disciplinari, di profitto, di salute o per verificare ritardi e assenze. Pe rl ac omun i c a z i onede l l ev a l u t a z i on iede l l ea s s e n z eèa t t i v oi ls e r v i z i o“ Pr o nt oSc uol a ” . 2.2 Comunicazioni con i docenti. In sede di pianificazione delle attività annuali, il Co l l e g i od e iDoc e nt i ,d ic onc e r t oc oni lCo ns i g l i od ’ I s t i t u t o,s t a b i l i s c e , a l l ’ i n i z i od iog nia nnos c o l a s t i c o,l emo da l i t àd is v ol g i me nt ode ic o l l oq uiDoc e n t i . Fa mi g l i e .Ta l imo da l i t à ,a lf i ned i f a v or i r el ’ e f f e t t i v ar e a l i z z a z i onede lr a pp or t o Sc u ol a -Famiglie, dovranno prevedere la possibilità sia di colloqui individuali nelle ore mattutine, sia di udienze generali pomeridiane infraquadrimestrali. La delibera costituirà parte integrante del presente regolamento. 2.3 Comunicazioni dei docenti e del consiglio di classe. Su indicazione del Consiglio di classe il preside invia comunicazione scritta alle famiglie degli alunni che denotano scarso impegno, modesto profitto o comportamento non corretto. I docenti possono comunicare con le famiglie dei propri alunni anche utilizzando il loro libretto personale. Alle famiglie degli studenti che, in sede di scrutinio finale, vengono ammessi alla frequenza del successivo anno scolastico anche se in presenza di lacune in una o più materie, il consiglio di classe provvede ad inviare, insieme ai pr og r a mmis v ol t ine lc or s ode l l ’ a n no,l ’ i nv i t oav ol e r epr ov v e de r ea ut o no ma me n t e ,ne lp e r i o doe s t i v o,a lr e c up e r ode l l e carenze segnalate, allo scopo di consentire una frequenza più proficua del successivo anno scolastico. Nei primi giorni di scuola verranno effettuate idonee prove di ingresso per valutare il livello di partenza della classe e il possesso dei prerequisiti necessari allo svolgimento della prevista attività didattica. Per gli alunni promossi con debito formativo il giudizio sulle prove, reso noto allo studente e trascritto nel registro de l l ’ i n s e g n a n t e ,c o s t i t u i r àe l e me nt od iv a l u t a z i on ede l l ’ a nn oi nc or s o. Per il tramite degli alunni la scuola provvede, nei casi segnalati dal consiglio di classe, a fare pervenire alle famiglie la c omun i c a z i o ner e l a t i v aa l l ’ i s t i t uz i o nede ic or s id ir e c u pe r oa t t i v a t ii nor a r i opome r i d i a no .Lef a mi g l i epr ov v e de r a nn oa restituire, debitamente firmato per ricevuta, il tagliando posto in calce alla comunicazione. La frequenza ai corsi, per gli alunni segnalati, è obbligatoria : eventuali motivate assenze devono essere giustificate utilizzando il libretto delle giustificazioni già in dotazione. I docenti che effettuano i corsi, per facilitare la verifica da parte della segreteria, registrano le lezioni e gli assenti s u l l ’ a ppo s i t or e g i s t r oc or s ii de i . Comunicazione delle assenze. Ut i l i z z a ndoi ls e r v i z i o“ pr on t os c uo l a ”l af a mi g l i a ,2 4or es u24,p u òe s s e r ea g g i or na t as u l l af r e qu e nz ade l l os t ude n t e . Art. 3 CRITERI ORARIO DELLE LEZIONI L’ or a rio delle lezioni viene formulato tenendo conto dei seguenti criteri, elencati in ordine di importanza: - rispetto di esigenze didattiche - necessità di compresenza di più docenti in diverse discipline - e s i g e nz ed ’ or a r i ode id oc e nt iimpegnati in altri Istituti - utilizzo di laboratori e palestre - suddivisione delle classi in due sedi diverse - rispetto di esigenze didattiche personali dei docenti - rispetto di esigenze personali dei docenti, riguardanti il giorno di riposo e i problemi familiari. ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI, TURISTICI E SOCIALI “ PIETRO VERRI” Busto Arsizio (VA) RDI 7.1 Edizione aggiornata al 27-11-06 Pag.7 di 14 REGOLAMENTO DI ISTITUTO Ar t .4CRI TERIPERL’ ASSEGNAZI ONEDELLECATTEDRE 1. 2. Continuità didattica, fatte salve le situazioni che impongano al dirigente scolastico una differente valutazione. Assegnazione dei docenti alle classi sì da gar a nt i r eac i a s c unac l a s s eun ’ of f e r t af or ma t i v adipa r iqua l i t à ,ov v e r o omogeneità dei Consigli di Classe in relazione alla presenza di docenti con nomina a tempo determinato o indeterminato. 3. Ne ll i mi t ede lpo s s i bi l eede l l ’ opp or t un o,pe rog n ima t e r i a ,d i s t ribuzione delle classi quinte a diversi docenti, per nong r a v a r el ’ i mpe g node g l iEs a mid iSt a t oi nr e l a z i onea l l apr e s e n z ade l l os t e s s odoc e n t ei np i ùc ommi s s i o n i . 4. Si terrà conto di eventuali richieste degli interessati, compatibilmente con i criteri precedenti ed in particolare della precisazione di cui al punto 1. 5. Gr a dua l er a z i o na l i z z a z i o nede ic o r s i , r i s p e t t o s ade l l ’ o r g a ni c od id i r i t t o. Art. 5 CRITERI DI FORMAZIONE DELLE CLASSI I lnu me r ode l l ec l a s s if unz i o n a nt ine l l ’ I s t i t u t ov i e nede t e r mi na t oi nf unzione delle disposizioni ministeriali annuali riguardanti la formazione degli organici. 2. I collaboratori del Dirigente Scolastico si occuperanno della formazione delle classi iniziali del biennio, del monoennio e del biennio post-qualifica, mirando alla costituzione di classi omogenee tra loro ma eterogenee al loro interno, tenendo conto dei seguenti criteri: 1. CLASSI PRIME In caso di esubero delle iscrizioni rispetto alle disponibilità delle strutture, saranno accolte le domande di iscrizione secondo il seguente ordine di priorità: 1. alunni provenienti dal Distretto Scolastico di Busto Arsizio, 2. alunni provenienti dai Distretti di Gallarate, Saronno e Varese, 3. alunni provenienti dalla provincia di Milano. Gli alunni iscritti verranno suddivisi in modo equilibrato nelle classi in base al profitto, alla richiesta di iscrizioni per il puro assolvimento dell'obbligo scolastico; ai fini di una maggiore integrazione, gli alunni diversamente abili verranno assegnati a classi diverse; gli alunni ripetenti verranno assegnati di norma alla stessa classe frequentata precedentemente, salvo richiesta dello studente di cambiare classe oppure ogni qual volta esistano motivi (oggettivi o personali) che ne consiglino l'inserimento in altra classe; si terrà conto dei gruppi omogenei per provenienza territoriale; si terrà conto della lingua straniera studiata precedentemente, come elemento di aggregazione, in subordine ai criteri sopra esposti; gli alunni maschi e i ripetenti saranno equamente distribuiti nelle classi; nei limiti del possibile, si terrà conto anche delle richieste espresse dalle famiglie degli alunni. Qua l ec r i t e r i od is c e l t ade l l as e c ondal i ng ua ,ne lc a s od ie s u b e r ode l l er i c h i e s t e ,l ’ opz i o nee s e r c i t a t ada iGe n i t or ia l l ’ a t t o de l l ’ i s c r i z i onepo t r àe s s e r er i s pe t t a t ai npr e s e nz ad ie s i g e nz ede l l ’ I s t i t u t oi nr a p por t oa l l ec a t t e dr ee s i s t e n t i . Domande tardive. Nei limiti della capienza delle classi già configurate in previsione, verranno accolte con riserva domande tardive il cui numero di protocolloc os t i t u i r àor d i ned ip r e c e de nz ape rl ’ a c c og l i me n t ode f i n i t i v oa l l ’ e po c ade lp e r f e z i ona me n t ode l l e iscrizioni (fine giugno –inizio luglio). ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI, TURISTICI E SOCIALI “ PIETRO VERRI” Busto Arsizio (VA) RDI 7.1 Edizione aggiornata al 27-11-06 Pag.8 di 14 REGOLAMENTO DI ISTITUTO Passaggi da altro Istituto (alunni di prima e di seconda). Nei limiti della capienza delle classi, saranno valutate richieste di passaggio da altro istituto di alunni forniti di nulla osta. Riaggregazione di classi Ne ic a s id ir i l e v a n t edi mi nuz i onede lnume r od ia l u nn ir e g i s t r a t ane lpa s s a g g i odau nac l a s s ea l l ’ a l t r ap e rr i t i r ie / ono n promozioni, in osservanza delle disposizioni ministeriali, si procederà alla riaggregazione delle classi, assicurando la costituzione dei gruppi minimali per il mantenimento delle lingue straniere studiate. Nella procedura di riaggregazione delle classi si terrà conto, fin dove possibile ed opportuno, delle opzioni espresse da g l is t u de n t ii n t e r e s s a t i ;i na s s e n z ad id i s pon i b i l i t àv ol on t a r i a me n t ee s p r e s s e , s ipr o c e de r àd’ uf f i c i o. Nella scelta delle classi da smembrare si terrà preliminarmente conto: 1. de l l ’ e v e n t ua l ep a r e r ee s pr e s s oda lConsiglio di Classe (motivazioni didattico-disciplinari), 2. del minor numero di studenti rimasti a costituire la classe. CLASSI TERZE E QUARTE Ne lme s ed if e b br a i od iog n ia nn o,ne l l af a s epr e v i s i o na l ede l l ’ o r g a ni c o ,c is a r àl ame r apr e s ad’ a t t od e l l eo pz i oni espresse da parte degli studenti circa gli indirizzi da seguire (Aziendale –Turistico ). In epoca successiva, alla luce di e v e nt ua l ir i t i r ii n t e r c o r s iede l l enonp r omoz i on ir e g i s t r a t e ,l ’ a c c og l i me n t od e f i n i t i v od e l l eopz i o nig i àe s pr e s s es a r à suscettibile di quelle variazioni rese necessarie per uniformarsi alla normativa vigente. Le modifiche avverranno rendendo ufficiali agli interessati i problemi insorti e cercando soluzioni, possibilmente accettate di buon grado; diversamente si procederà al sorteggio. Art. 6 AFFISSIONE MANIFESTI E RACCOLTE ALL'INTERNO DELLA SCUOLA Tutti i manifesti, da esporre nei luoghi appositamente predisposti, devono essere firmati e preventivamente sottoposti al "visto" della Presidenza. Nella decisione di affiggere o meno i manifesti saranno salvaguardati il diritto di espressione di tutte le componenti e di tutti i gruppi presenti nella scuola ed il pluralismo democratico. I contenuti di manifesti e di eventuali volantini distribuiti all'interno della scuola devono rispettare i limiti e le garanzie delle leggi ordinarie, compresa la legge elettorale, secondo la lettera e lo spirito della Costituzione. E' ovviamente vietata l'affissione di manifesti elettorali (in occasione di competizioni politiche e/o amministrative) e l ’ affissione di manifesti legati ad interessi particolari di tipo commerciale che non abbiano finalità educativa. In via del tutto eccezionale, potrà essere consentita la diffusione di notizie riguardanti reali opportunità per gli alunni e i docenti. E' vietata l'affissione di manifesti a persone estranee alla scuola che non hanno il permesso della Presidenza. Art. 7 NORMATIVA INSEGNANTI 7.1 Orario Gli insegnanti (a norma dell'art. 39 del R.D. n. 965/1924 e dell'art.42 comma 5 CCNL) sono tenuti a trovarsi in Istituto almeno cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni. L'insegnante è tenuto al rispetto dell'orario in relazione all'aspetto educativo che ciò comporta e per un corretto rapporto con chi opera nella scuola. ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI, TURISTICI E SOCIALI “ PIETRO VERRI” Busto Arsizio (VA) RDI 7.1 Edizione aggiornata al 27-11-06 Pag.9 di 14 REGOLAMENTO DI ISTITUTO Nel cambio dell'ora, al suono della campana ogni insegnante deve lasciare immediatamente l'aula dove ha terminato la lezione e spostarsi in quella dove deve subentrare; lo spostamento deve essere sollecito, in considerazione del fatto che l'insegnante da quel preciso momento diventa responsabile della classe in cui deve entrare. 7.2 Assenze L'insegnante che prevede di assentarsi deve darne preavviso in Presidenza e, comunque, deve comunicare la sua indisponibilità prima dell'inizio delle lezioni. La Presidenza può concedere permessi per motivi personali che devono essere richiesti almeno con tre giorni d'anticipo. Le assenze per malattia devono, secondo la normativa vigente, essere giustificate con certificato medico. L'amministrazione può predisporre fin dal primo giorno gli accertamenti medici fiscali. Il dipendente deve essere reperibile nella propria abitazione, o nel recapito indicato all'atto dell'assenza, durante le fasce orarie previste (ore 10.00 - 12.00 e 17.00 - 19.00) pena la decadenza dal diritto alla retribuzione. Durante lo svolgimento di assemblee studentesche d'istituto, gli insegnanti sono tenuti alla vigilanza secondo il proprio orario di servizio non essendo autorizzati a lasciare l'istituto in tale periodo. 7.3 Sorveglianza alunni Tutte le componenti della Scuola hanno il dovere di garantire un ordinato svolgimento delle attività scolastiche. E' da evitare l'allontanamento di un alunno dalla classe per motivi disciplinari. Egli verrà inviato in Presidenza o in Vicepresidenza. I casi particolari di grave indisciplina saranno, esaminati in apposite riunioni dei Consigli di Classe riservati alla sola componente Docenti con relativa convocazione dei genitori e degli alunni interessati. Deve essere data tempestiva comunicazione scritta in Presidenza dai responsabili (docenti e personale non docente) di eventuali danni sia fortuiti sia intenzionali alle strutture ed attrezzature scolastiche. La sorveglianza del primo e del secondo intervallo spetta al docente indicato nel prospetto Turni di Sorveglianza predispo s t oa l l ’ i n i z i odio g nia nnos c o l a s t i c o . In ogni caso tutti gli insegnanti, e non solo quelli giornalmente preposti alla sorveglianza, hanno l'obbligo di intervenire per mantenere, durante la permanenza a scuola degli alunni, una corretta disciplina ed un comportamento rispettoso nei riguardi delle persone e delle strutture. 7.4 Accesso all'edificio scolastico L'unico accesso all'edificio scolastico è quello del cancello carraio e del cancelletto pedonale. Ogni tipo di veicolo deve entrare e circolare con molta cautela esclusivamente negli spazi in cui la circolazione è consentita. E' fatto divieto di parcheggiare fuori dagli appositi spazi. 7.5 Criteri assegnazione supplenze In caso di assenze brevi dei docenti, le supplenze saranno affidate prioritariamente a colleghi a disposizione per completamento di orario e per recupero permessi. In assenza di docenti a disposizione per completamento di orario, le supplenze saranno affidate a coloro che avranno segnalato la propria disponibilità ad inizio d’ a nno, s e c ond oi ls e g ue nt eor di ne : a) docenti che appartengano alla stessa classe, b) docenti che insegnino la stessa disciplina, c) ad altri docenti disponibili. Ne l l ’ a t t r i buz i o nede l l es upp l e nz eadoc e n t id ic u ia lp un t oc )s iope r e r àpe rr e a l i z z a r ei lma s s i moa vvicendamento possibile. ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI, TURISTICI E SOCIALI “ PIETRO VERRI” Busto Arsizio (VA) RDI 7.1 Edizione aggiornata al 27-11-06 Pag.10 di 14 REGOLAMENTO DI ISTITUTO Art. 8 NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI Premessa. Lo Statuto delle studentesse e degli studenti (D.P.R. 249 del 24 giugno 1998), contenente indicazioni in merito ai diritti e ai doveri degli alunni e le norme di disciplina, è parte integrante delle presenti Norme di comportamento e si intende integralmente richiamato. Comportamento Gli alunni devono tenere, all'interno dell'Istituto e durante qualsiasi attività didattica (viaggi di istruzione, visite guidate, esercitazioni, ecc.) un comportamento corretto, responsabile, rispettoso dei compagni, dei docenti, del personale scolastico, dei beni della scuola. Durante le lezioni gli studenti non possono allontanarsi dall'aula se non per particolari e seri motivi. Il docente in orario i lqua l ehal ’ o bb l i g odiv i g i l a n z a ,nonpuòf ar eus c i r edal l ’ aul api ùdiunal unnope rv o l t aede veac c e r t a r ei ls uo sollecito rientro. Durante le attività didattiche non è consentito tenere acceso e utilizzare il telefono cellulare (né da parte degli alunni né dei docenti), il mancato rispetto di questa norma comporta il ritiro del telefono cellulare da parte del docente e la sua consegna in Presidenza. Gli alunni, durante il cambio delle ore di lezione, devono restare in aula senza causare disturbo alle altre classi. It r a s f e r i me n t ide l l ac l a s s eda l l ’ a u l aa il a b or a t or iea l l apa l e s t r ade v on oa v v e n i r ei nmo doo r di na t o, s o l l e c i t oei ns ilenzio; gli alunni saranno accompagnati dal docente. Per tutta la durata delle lezioni e durantel ’ i n t e r v a l l o èv i e t a t oa g l ia l un nia l l on t a na r s i ,purt e mpo r a ne a me n t e , da l l ’ I s t i t u t o.L’ i no s s e r v a nz ad it a l en o r maèdac on s i de r a r s ima nc a nz ad i s c i p l i na r ed ipa r t i c ol a r eg r a v i t à . Disposizioni per la sicurezza. Durante le esercitazioni, così come durante le lezioni di educazione fisica, gli alunni devono seguire scrupolosamente le indicazioni fornite dai rispettivi docenti e mettere in atto tutti gli accorgimenti necessari per prevenire il verificarsi di infortuni. I docenti le cui materie prevedono esercitazioni pratiche sono tenuti, prima di accedere ai laboratori per la prima volta, a illustrare le norme di sicurezza e di prevenzione. Al un ni ,doc e n t iepe r s ona l es on ot e n ut iac ono s c e r el ed i s pos i z i o nii mpa r t i t epe rl ’ e v a c ua z i onede g l ie di f i c ii nc a s odi calamità o incendio, così come risulta dal piano di evacuazione e dagli appositi manifesti e segnalazioni. Infortuni In occasione di infortuni di qualsiasi genere, gli studenti devono subito i n f or ma r el ’ i ns e g na n t ei ns e r v i z i oc h epr ovvede in merito avvisando la Presidenza e presentando in segreteria la relativa documentazione. La scuola declina ogni responsabilità per ogni inadempienza o ritardo nella comunicazione o nella presentazione della documentazione che pregiudicheranno le possibilità di accedere alle relative assicurazioni. Danni alle cose. Ev e nt ua l ida nn ia l l ec os es a r a nnoa dde b i t a t ia l l os t u de n t ec hel ihap r ov o c a t ioa l l ’ i n t e r ac l a s s ed ia p pa r t e ne nz a( esclusi gli assenti) nel caso sia impossibile individuare il responsabile. Furti L’ I s t i t ut o non risponde di eventuali furti di denaro o di altri oggetti personali (cellulari, orologi, vestiario, materiale scolastico ecc.). Ogni alunno è pertanto tenuto a custodire personalmente quanto di sua appartenenza, evitando di portare a scuola oggetti e materiali non indispensabili. Fumo nei locali scolastici. In ogni locale dell'Istituto, compresi i corridoi e i servizi igienici, vige l'assoluto divieto di fumare agli alunni, agli operatori scolastici e anche agli ospiti occasionali (genitori, fornitori, ecc.). ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI, TURISTICI E SOCIALI “ PIETRO VERRI” Busto Arsizio (VA) RDI 7.1 Edizione aggiornata al 27-11-06 Pag.11 di 14 REGOLAMENTO DI ISTITUTO Nei confronti degli inadempienti saranno applicate le sanzioni previste dalla legge 11 novembre 1975 n. 584 e successive integrazioni. Ingresso e uscita Gli alunni entrano nella scuola nei cinque minuti che precedono l'inizio delle lezioni (sia del mattino che del pomeriggio). Prima di tale orario non è consentito agli alunni l'accesso ai corridoi e alle aule. Idoc e n t is o not e nu t iat r ov a r s ine l l ' a u l apr i made l l ' a c c e s s ode g l ia l u nn i ,ae s s e r es o l l e c i t idur a n t ei lc a mb i ode l l ’ o r aea d accompagnareg l ia l u nn ia l l ’ u s c i t aa lt e r mi nede l l el e z i o n i . Nonèc ons e nt i t oa g l ia l unnit r at t e ne r s ine il oc al is c o l as t i c i( aul e ,l abor at or i ,c or r i do i ,)ne l l ’ i nt e r v a l l ode lpr anz o t r ai lt e r mi nede l l el e z i onide lmat t i noel ’ i ni z i ode l l el e z i o nipome r i di ane . La pres e n z ade g l ia l un nièob bl i g a t or i aa l l el e z i o n ide l l ’ i n t e r ag i o r na t aeat u t t el ea t t i v i t àd i da t t i c hepr og r a mmate (corsi di recupero, attività integrative, ricerche culturali, lavori di gruppo, visite di istruzione, ecc.) nel contesto dell'attività della scuola. Gli alunni devono recarsi a scuola muniti di tutto il necessario per lo svolgimento delle lezioni e delle esercitazioni della giornata (libri e quaderni ; materiale da disegno; tuta e scarpe da ginnastica; ecc.). Assenze degli alunni L’ a l u nn o,a lr i e n t r oas c u o l adopou n’ a s s e nz aor i t a r do,pe re s s e r er i a mme s s oa l l el e z i o ni ,de v es empre produrre la relativa giustificaz i one ,u t i l i z z a ndo l ’ a p pos i t ot a g l i a nd ode ll i br e t t o,f i r ma t odau nod e ig e n i t or i( ne lc a s od ia l u n n i minorenni). Il Preside ha comunque facoltà di procedere ad accertamenti, prendendo contatto con le famiglie e entrando anche nel merito delle motivazioni che dovesse ritenere inadeguate o pretestuose. Gli alunni dovranno sempre portare con sé a scuola il libretto delle giustificazioni, poiché questo viene utilizzato anche per le abituali comunicazioni tra scuola e famiglia. I genitori sono invitati a controllare periodicamente tale libretto, badando che non siano presenti sui tagliandi cancellature o correzioni, che possono nascondere assenze arbitrarie. La falsificazione della data e/o della firma dei genitori per la giustificazione di ritardi o assenze costituisce mancanza disciplinare grave. La scuola informa la famiglia dopo ripetute e frequenti assenze. Per la riammissione da assenze motivate da esigenze di famiglia s ip r oc e ded’ u f f i c i oq ua ndol ’ a s s e nz as i as t a t apr e v e nt i v a me n t ec o mun i c a t a . Ido c e n t ii ns e r v i z i oa l l apr i maor a ,a l l ’ a t t ode l l ’ a ppe l l o,dov r a nnos e mp r ec on t r o l l a r eg l ia l u nn ic h es o not e nuti a produrre la relativa g i us t i f i c a z i o ne .Se l os t ude n t es ipr e s e n t e r àas c u o l a dop ou n’ a s s e nz ap r i v o de l l a de b i t a giustificazione, sarà inviato in Presidenza e potrà essere ammesso alle lezioni solo previa autorizzazione scritta del Pr e s i de .Sel ’ i nd oma n idov e s s epr e s e n t a r s ia n c ora privo della giustificazione, per essere riammesso alle lezioni dovrà presentarsi a scuola accompagnato da un genitore. Delle assenze (non causate da motivi di salute e da gravi motivi di famiglia) e delle mancate giustificazioni si tiene conto nell'assegnazione del voto quadrimestrale (classi prime e seconde) e ne l l ’ a t t r i buz i o n edel credito scolastico (classi terze, quarte, quinte) 1 In caso di smarrimento del libretto delle assenze i genitori, o gli stessi alunni se maggiorenni, devono chiedere il rilascio di un duplicato rimborsandone il costo relativo. 1 I lCol l egi odeiDocent i ,nel l asedut adel17. 1. 2001, hast abi l i t odiassumer eneiconf r ont idegl ial unniche,alt er mi nedel l ’ annoscol ast i co,pr esent i nounel evat o numero di assenze e/o ritardi ( escluse/i quelle/i adeguatamente documentate/i, per es. attraverso certificato medico ...), la seguente linea di condotta: - alunni delle classi prime e seconde : in sede di scrutinio finale si procederà ad arrotondare per difetto gli eventuali voti di profitto che presentino una situazione di incertezza (es. 4/5, 5/6, 6/7 ecc.) ; - alunni delle classi terze , quarte e quinte : i nsededi scr ut i ni of i nal e,al l ’ at t odel l ’ at t r i buzi onedel cr edi t oscol ast i co,si as segner ài l punteggio minimo della fascia corrispondente alla media dei vot i del l ’ al unno,equi par andoi nt al modol ’ el evat onumer odi assenzee/ or i t ar di ai debi t i f or mat i vi . ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI, TURISTICI E SOCIALI “ PIETRO VERRI” Busto Arsizio (VA) RDI 7.1 Edizione aggiornata al 27-11-06 Pag.12 di 14 REGOLAMENTO DI ISTITUTO Assenza dalle lezioni pomeridiane Per potersi assentare dalle lezioni pomeridiane, al mattino, bisogna presentarsi preventivamente in Presidenza con l ’ a p po s i t ot a g l i a nd of i r ma t o da lg e n i t o r e .Sei lPr e s i der i t e r r àl ’ us c i t amot i v a t a ,l oc o nt r of i r me r àer i c o nsegnerà a l l ’ a l un no.L’ us c i t as a r àa nn o t a t as u lr e g i s t r odic l a s s e da ldoc e n t ei ns e r v i z i oa l l ’ u l t i maor a .Seuna l unn o,a lt e r mi ne delle lezioni mattutine, lascerà la scuola senza la preventiva autorizzazione della Presidenza, per poter essere riammesso in classe dovrà presentarsi accompagnato da un genitore. As s e nz epe rmani f e s t a z i onio“s c i op e r i ” Per quanto riguarda eventuali manifestazioni o "scioperi" degli alunni, si chiede ai genitori degli allievi minorenni non tanto una "giustificazione" quanto una "presa d'atto" del fatto che il figlio abbia aderito allo sciopero. Tale "presa d'atto" è condizione necessaria per essere riammessi alle lezioni; in caso contrario saranno avvertiti i genitori.L’ as s e nz ape rmani f e s t a z i onio“s c i ope r i ”de t e r mi nal ’ a mmi s s i onei nc l as s emanonl ag i us t i f i c a z i onep e r l ’ a s s e nz a Ritardi L'ingresso a scuola dopo l'inizio della prima ora di lezione e le uscite anticipate devono rappresentare dei fatti eccezionali e giustificati da valide motivazioni, tenuto anche conto delle responsabilità della scuola in tali evenienze. Ir i t a r d is u pe r i o r ia i10mi nu t id a l l ’ i n i z i ode l l ea t t i v i t àd ov r a nnoe s s e r eg i u s t i f i c a t ia t t r a v e r s ol ’ a pp o s i t ot a g l i a ndo del libretto e controfirmati dalla Presidenza o da un suo delegato, prima di essere ammessi in classe. In presenza di ritardi ripet ut iei mmo t i v a t il ’ a l u n nonons a r àr i a mme s s oa l l el e z i on if i nc héno ns ipr e s e n t e r àas c uo l aa c c omp a g na t odau n genitore. Salvo casi eccezionali, non sarà concesso entrare a scuola dopo la fine della seconda ora di lezione. Nel caso di ritardi imprevisti ( dovuti per es. ai mezzi pubblici) in cui non sarà evidentemente possibile presentarsi a s c uo l ac o nl ag i u s t i f i c a z i o nef i r ma t ada lg e n i t or e ,l ’ a l u nnoc ompi l e r àug ua l me n t el ’ a ppo s i t ot a g l i a nd od e ll i br e t t oes i pres e n t e r ài nPr e s i de nz a .L’ i n do ma n ipr ov v e de r àaf a r l of i r ma r eda lg e n i t or e . A discrezione della presidenza e dei docenti potranno essere compiuti accertamenti, anche telefonici, presso le famiglie in merito alle motivazioni di ritardi e assenze. Uscite anticipate L'uscita anticipata è concessa direttamente dalla presidenza, solo come fatto eccezionale. Nel caso di alunni minorenni l ’ u s c i t aèc o n s e n t i t as o l os es ipr e s e n t e r àu ng e n i t or eou na l t r o familiare ; nel caso degli alunni maggiorenni potrà essere richiesta la comunicazione di assenso, anche telefonica, di un genitore. Intervallo delle lezioni. Dopo la seconda e la quarta ora di lezione vige un intervallo rispettivamente di cinque e di dieci minuti. Durante l'intervallo delle lezioni il personale docente e ausiliario vigilerà sul comportamento degli alunni in maniera da e v i t a r ec hes ia r r e c h ipr e g i u d i z i oa l l epe r s oneea l l ec os e . Pe rqua n t or i g ua r dai lpe r s o na l edoc e n t e ,l ’ ob b l i g od iv i g i l anza compete al docente i nd i c a t on e lp r os pe t t o“ Tu r n id is o r v e g l i a nz a ”pr e d i s p os t oa l l ’ i ni z i od io g nia n nos c o l a s t i c o . Durante la pausa –pranzo non si dà luogo a servizi di sorveglianza degli studenti. Utilizzo e parcheggio dei propri mezzi di trasporto. Al l ’ i n t e r n ode lc a nc e l l ode l l as c u o l al ac i r c o l a z i o nede v ee s s e r epa r t i c o l a r me n t epr ude n t eet a l edano nc a u s a r epe r icolo alla propria ed altrui incolumità. E’c ons e n t i t oi lpa r c he g g i oa l l ’ i n t e r node l l ’ i s t i t u t one g l ia ppo s i t is pa z is o l ope rb i c i c l e t t e ,motocicli e ciclomotori. Il parcheggio di autovetture non è consentito agli studenti. In og n ic a s ol ’ I s t i t u t o no n può e s s e r ec on s i de r a t o responsabile per furti o danni a persone o a cose derivanti dalla circolazione dei mezzi personali di alunni e dipendenti né di eventuali danni ai mezzi stessi durante la sosta. ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI, TURISTICI E SOCIALI “ PIETRO VERRI” Busto Arsizio (VA) RDI 7.1 Edizione aggiornata al 27-11-06 Pag.13 di 14 REGOLAMENTO DI ISTITUTO Sanzioni disciplinari per gli alunni I provvedimenti disciplinari nei confronti degli alunni che manchino ai doveri scolastici e rechino offesa alla disciplina, al decoro e alla morale nella scuola e durante ogni attività didattica (compresi i viaggi di istruzione e le visite didattiche) sono regolate dagli articoli 4 e 5 del D.P.R. 249 del 24 giugno 1998. Ipr ov v e di me n t id i s c i p l i na r ih a n nof i na l i t àe du c a t i v ees onoa dot t a t ic onl ’ i n t e n t od ir a f f o r z are il senso di responsabilità degli alunni. Secondo la gravità della mancanza, le sanzioni disciplinari previste sono: a) richiamo verbale, senza annotazione sul registro; b) richiamo verbale, con annotazione sul registro di classe; c) temporaneo allontanamento dalla lezione con annotazione sul registro e richiamo del preside; d) sospensione dalle lezioni senza allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo non superiore ai tre giorni; e) sospensione da quattro fino a quindici giorni; Competenti ad infliggere le sanzioni sono: il docente per quelle di cui alle lettere a), b) e c); il preside per quelle di cui alla lettera d), il Consiglio di classe, per quella di cui al punto e); I nc a s od ir e a t iope r i c o l ope rl ’ i n c o l umi t àde l l epe r s o nel ’ a l l on t a na me n t odalla scuola viene immediatamente disposto dal preside, in attesa, ove previsto, delle deliberazioni del consiglio di classe. Dove possibile le sanzioni disciplinari possono essere convertite, in tutto o in parte, in attività a favore della comunità scolastica (collaborazione al riordino e ai lavori negli spazi aperti della scuola, nei laboratori, ecc.). Classificazione dei provvedimenti disciplinari e sanzioni previste: In base al D.P.R. n. 249 del 24.6.1998 e alle decisioni del Consiglio d'Istituto sono previste le sanzioni disciplinari, gli organi competenti ad infliggerle e le procedure come appresso indicato: ENTI TA’ DELLA PUNIZIONE 1 Ammonizione privata o in classe; verbale o scritta. 2 Sospensione dalle lezioni per un periodo da 1 a 3 giorni senza allontanamento dalla comunità scolastica. 3 Sospensione dalle lezioni per un periodo da 1 a 15 giorni. MOTI VIPERIQUALIPUO’ESSERE INFLITTA Per mancata osservanza dei doveri scolastici; per ritardi ricorrenti; per assenze ingiustificate, per danni arrecati al patrimonio della scuola. In quest'ultimo caso è previsto anche il risarcimento del danno. Per la recidiva delle mancanze di cui al punto 1, per fatti di una certa gravità che turbino il regolare andamento della scuola; per recidiva o per offesa al decoro personale, alle persone, alle religioni o alle istituzioni. Per fatti di una certa gravità che turbino il regolare andamento della scuola; per recidiva o per offesa al decoro personale, alle persone, alle religioni o alle istituzioni. COMPETENZA Preside, Professore. Il Preside, dopo aver interpellato i docenti del Consiglio di classe, l ’ a l u nnoe dis u o iGe ni t o r i se trattasi di minorenne. Consiglio di Classe. In caso di mancanze reiterate o di atteggiamenti particolarmente scorretti, l'alunno sarà passibile delle sanzioni elencate ai punti 2 e 3. App a r e ,c omu nque ,o ppo r t un odi s t i ng ue r ene l l ’ a c c e r t a me n t ode l l er e s p on s a b i l i t àc o mp or t a n t ip u n izioni disciplinari, situazioni occasionali o mancanze determinate da circostanze fortuite, rispetto a gravi mancanze che indichino, viceversa, un costante e persistente atteggiamento irrispettoso dei diritti altrui, in particolare della Comunità scolastica e ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI, TURISTICI E SOCIALI “ PIETRO VERRI” Busto Arsizio (VA) RDI 7.1 Edizione aggiornata al 27-11-06 Pag.14 di 14 REGOLAMENTO DI ISTITUTO delle sue Componenti, atteggiamento che si esprima in manifestazioni di sopruso o di violenza esercitate nei confronti dei compagni. Procedure. Le punizioni di cui al punto 1 sono inflitte direttamente dai Professori o dal Preside. Il procedimento disciplinare relativo alla mancanza di cui al punto 2, sarà svolto dal Preside che non comminerà sanzioni disci p l i na r ic hep r e v e da nol ’ a l l o n t a na me n t oda l l ac omun i t às c o l a s t i c a . Il procedimento disciplinare relativo alle mancanze di cui al punto 3, sarà svolto dal Consiglio di Classe in seduta plenaria. Dopo aver completato la fase istruttoria-testimoniale nel corso della quale si darà la possibilità agli alunni in prima persona se maggiorenni, o assistiti dai propri Genitori se minorenni, di esporre le proprie ragioni e di produrre prove, il Consiglio di Classe delibererà l'entità della sanzione e l'eventuale possibilità, offerta allo studente, di convertirla in attività a favore della comunità scolastica (imbiancatura o pulitura di aule, riordino degli spazi esterni, sistemazione dell'archivio, ecc.). Impugnazioni. Contro le sanzioni che non comportano sospensione dalle lezioni, a norma dell'art. 5 comma 2 dello Statuto, è ammesso ricorso, da parte degli studenti, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola. Contro le sanzioni che comportano s o s p e n s i oneda l l el e z i on i ,anor made l l ’ a r t .32 8,c ommi2e4d e lDe c r e t oLe g i s l a t i v o 16.2.1994, n. 297, ricorso, entro 30 giorni dalla ricevuta comunicazione, al Provveditore agli Studi che decide in via definitiva, sentita la sezione del Consiglio Scolastico Provinciale avente competenza per il grado di scuola a cui a ppa r t i e nel ’ a l u nno . ORGANO DI GARANZIA. L’ or g a nodig a r a nz i ad ic u ia l l ’ a r t .5,c omma2de l l oSt a t u t o, èc omp os t o dal Preside che lo presiede, da due Docenti, da un Genitore, e da due alu nn ide s i g na t ida l l er i s pe t t i v er a p p r e s e n t a nz ei ns e n oa lCons i g l i od’ I s t i t u t o. Ciascuna componente è libera di designare il suo rappresentante fra tutti gli appartenenti alla propria categoria. L’ or g a nodig a r a nz i a ,c h er e s t ai nc a r i c ape ru na nn o,s ir iunisce, su convocazione del preside, entro 10 giorni dal ricevimento di ciascun ricorso. Art. 9 Modifiche del Regolamento di Istituto Le modifiche del Regolamento di Istituto sono disciplinate dagli Artt. 22 e 23 della Carta dei Servizi Del presente Regolamento fanno parte: a) b) c) d) e) f) g) regolamento biblioteca regolamento visite e viaggi di istruzione regolamento laboratori d'informatica r e g ol a me n t ol a bor a t or imu l t i me di a l iepe rl ’ a c c e s s oa ls e r v i z i oI n t e r ne t regolamento della palestra regolamento collegio docenti regolamento consiglio di istituto