ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
PER I SERVIZI COMMERCIALI, TURISTICI E
SOCIALI
“
PIETRO VERRI”
Busto Arsizio (VA)
RDI 7.1
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al 27-11-06
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REGOLAMENTO DI ISTITUTO
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
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REGOLAMENTO DI ISTITUTO
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integrante del POF e della Carta dei servizi (ultimo aggiornamento: maggio 2003).
Art.1.
FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI.
1.1
Convocazione.
La convocazione degli organi collegiali è disposta con preavviso non inferiore ai cinque giorni rispetto alla data della
riunione, fatti salvi particolari motivi di urgenza.
La convocazione è effettuata con lettera consegnata a mano o spedita come raccomandata ai singoli membri dell'organo
collegiale e mediante affissione all'albo di apposito avviso. Per la componente docente la convocazione può essere fatta
con pubblicazione ne
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La convocazione deve indicare gli argomenti da trattare nella seduta dell'organo collegiale.
Il presidente ha il potere di regolare la discussione sugli argomenti posti all'ordine del giorno e di fissare, all'inizio della
riunione, la durata massima di ogni singolo intervento.
Verbale delle riunioni.
Di ogni seduta dell'organo collegiale è redatto processo verbale, firmato dal presidente e dal segretario, steso su apposito
registro a pagine numerate, timbrate e siglate.
Il segretario del consiglio di classe è designato dal Dirigente Scolastico. Segretario del Collegio dei docenti è uno dei
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Il registro dei verbali, per consentire l'uso di sistemi di scrittura informatizzati, può essere realizzato a fogli staccabili da
rilegare alla fine di ogni anno solare.
Il verbale fa fede di quanto discusso e deliberato nella riunione fino a prova di falso.
Accesso ai verbali.
L'accesso ai verbali avviene senza particolari formalità da parte dei soggetti di seguito indicati:
 I Docenti hanno accesso al verbale del Consiglio d'Istituto, al verbale del Collegio dei docenti e al verbale del
proprio consiglio di classe.
 Gli Studenti e i Genitori possono accedere al verbale del Consiglio d'Istituto e al verbale del proprio consiglio di
classe con esclusione delle parti inerenti a giudizi e valutazioni degli alunni.
 Il Personale ATA può accedere al verbale del Consiglio d'Istituto.
Al di fuori di quanto sopra specificato valgono le norme di cui alla L. 241 del 7/8/90.
Programmazione attività.
Ciascuno degli organi collegiali programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle rispettive competenze, allo
scopo di realizzare un ordinato svolgimento delle attività stesse.
1.2
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Il Consiglio di Istituto è convocato dal suo presidente che ne dispone la convocazione su richiesta del presidente della
Giunta esecutiva, o a seguito della richiesta della maggioranza dei componenti (di almeno un terzo dei suoi componenti).
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La riunione è validamente costituita se risulta presente almeno la metà più uno dei componenti in carica; qualora tale
numero non venga raggiunto, il presidente potrà direttamente fissare la data della nuova convocazione e decidere se
pubblicare o meno all'albo i nomi dei presenti e degli assenti.
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In caso di assenza di tutta la componente genitori, il Consiglio di Istituto è presieduto dal membro più anziano.
Ogni argomento discusso può portare all'approvazione di una delibera per alzata di mano. La votazione è segreta solo
quando si trattano questioni relative a persone. Le delibere, di norma, sono rese immediatamente eseguibili, qualora non
comportino l'approvazione di organi superiori.
Non è consentito introdurre nella discussione argomenti diversi da quelli iscritti all'ordine del giorno, salvo che tutti i
componenti del Consiglio non decidano diversamente. Ogni consigliere ha la facoltà di proporre argomenti da inserire
all'ordine del giorno della seduta successiva purché di competenza del Consiglio stesso.
Il Consiglio può decidere, a maggioranza, di invitare esperti per chiarire od approfondire argomenti già posti all'ordine
del giorno. Detti inviti sono disposti dal presidente prima delle riunioni e devono poi essere ratificati del Consiglio
stesso.
Il Consiglio di Istituto può deliberare di effettuare incontri informali con le varie componenti della scuola per trattare
particolari problemi emergenti.
Il Responsabile Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi dell'Istituto, se non eletto, è invitato alle sedute del
Consiglio con facoltà consultive.
Alle sedute del Consiglio, nei limiti imposti dalla capienza dei locali e quando non si trattino questioni di persone,
possono assistere gli elettori delle componenti rappresentate. Il presidente, qualora il comportamento del pubblico non
consenta l'ordinato svolgimento dei lavori, dispone la sospensione della seduta e la sua prosecuzione in forma non
pubblica. Per il mantenimento de
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presiede le riunioni del consiglio comunale.
1.3 COLLEGIO DEI DOCENTI.
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Nell'ambito delle competenze che gli sono proprie, il Collegio dei docenti provvede, all'inizio di ogni anno, a nominare
al suo interno le commissioni e i gruppi di lavoro ritenuti necessari per il funzionamento della scuola, per la
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Ogni commissione è tenuta a far conoscere al Collegio dei docenti e al Consiglio di Istituto l'attività svolta, a tenere un
verbale delle riunioni effettuate e a svolgere una relazione da presentare ai suddetti organi e alla presidenza entro il mese
di maggio di ogni anno.
1.4 CONSIGLIO DI CLASSE.
Il Consiglio di Classe è convocato dal preside di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata di un terzo dei suoi
membri o da due delle tre componenti nella loro interezza.
Il consiglio di classe si riunisce, oltre che per le operazioni di scrutinio (riservate alla sola componente docente), almeno
altre due volte a quadrimestre con la partecipazione anche della componente alunni e genitori.
In caso di necessità saranno convocate sedute straordinarie.
Coordinatore di Classe.
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REGOLAMENTO DI ISTITUTO
-
Presiede le riunioni del consiglio in assenza del preside;
mantiene continui contatti con i colleghi per valutare la regolarità dell'attuazione della programmazione didattica, i
problemi di disciplina e di rendimento, la necessità degli interventi di recupero;
coordina e controlla la distribuzione dei carichi di lavoro a casa, dei compiti in classe e delle altre verifiche per
garantire il necessario equilibrio negli impegni degli allievi;
verifica con frequenza settimanale le assenze degli alunni;
svolge funzioni di collegamento con i genitori e gli allievi e ne raccoglie le osservazioni e le proposte per
presentarle al consiglio di classe;
predispone comunicazioni periodiche alle famiglie al fine di fornire complete e tempestive informazioni sul
rendimento didattico, sulle assenze, i ritardi e la disciplina;
assume l'iniziativa, ove ne ravvisi la necessità, di contatti anche telefonici con la famiglia. (redigendone un
promemoria da allegare al verbale del consiglio di classe;
si fa promotore, in presenza di problemi urgenti, della convocazione di riunioni straordinarie del consiglio;
coordina lo svolgimento del progetto accoglienza nelle classi prime;
presiede l'assemblea dei genitori convocata per l'elezione dei rappresentanti dei genitori nel consiglio di classe e
illustra la normativa relativa allo svolgimento delle elezioni e al funzionamento degli organi collegiali;
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1.5 ASSEMBLEE. (Dal Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297 Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione)
Assemblee degli studenti e dei genitori
1.5.1 Diritto di assemblea
1. Gli studenti della scuola secondaria superiore e i genitori degli alunni delle scuole di ogni ordine e grado hanno diritto
di riunirsi in assemblea nei locali della scuola, secondo le modalità previste dai successivi articoli.
1.5.2 Assemblee studentesche
1. Le assemblee studentesche nella scuola secondaria superiore costituiscono occasione di partecipazione democratica
per l'approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli
studenti.
2. Le assemblee studentesche possono essere di classe o di istituto.
3. In relazione al numero degli alunni ed alla disponibilità dei locali l'assemblea di istituto può articolarsi in assemblea di
classi parallele.
4. I rappresentanti degli studenti nei consigli di classe possono esprimere un comitato studentesco di istituto.
5. Il comitato studentesco può esprimere pareri o formulare proposte direttamente al consiglio di istituto.
6. E' consentito lo svolgimento di una assemblea di istituto ed una di classe al mese nel limite, la prima, delle ore di
lezione di una giornata e, la seconda, di due ore. L'assemblea di classe non può essere tenuta sempre lo stesso giorno
della settimana durante l'anno scolastico. Altra assemblea mensile può svolgersi fuori dell'orario delle lezioni,
subordinatamente alla disponibilità dei locali. Alle assemblee di istituto svolte durante l'orario delle lezioni, ed in
numero non superiore a quattro, può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e
scientifici, indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire nell'ordine del giorno. Detta partecipazione deve
essere autorizzata dal consiglio d'istituto.
7. A richiesta degli studenti, le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo svolgimento di attività di
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REGOLAMENTO DI ISTITUTO
ricerca, di seminario e per lavori di gruppo.
8. Non possono aver luogo assemblee nel mese conclusivo delle lezioni. All'assemblea di classe o di istituto possono
assistere, oltre al preside od un suo delegato, i docenti che lo desiderino.
1.5.3 Funzionamento delle assemblee studentesche
1. L'assemblea di istituto deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento che viene inviato in visione al
consiglio di istituto.
2. L'assemblea di istituto è convocata su richiesta della maggioranza del comitato studentesco di istituto o su richiesta
del 10% degli studenti.
3. La data di convocazione e l'ordine del giorno dell'assemblea devono essere preventivamente presentati al preside.
4. Il comitato studentesco, ove costituito, ovvero il presidente eletto dall'assemblea, garantisce l'esercizio democratico
dei diritti dei partecipanti.
5. Il preside ha potere di intervento nel caso di violazione del regolamento o in caso di constatata impossibilità di
ordinato svolgimento dell'assemblea.
1.5.4 Assemblee dei genitori
1. Le assemblee dei genitori possono essere di sezione, di classe o di istituto.
2. I rappresentanti dei genitori nei consigli di intersezione, di interclasse o di classe possono esprimere un comitato dei
genitori del circolo o dell'istituto.
3. Qualora le assemblee si svolgano nei locali del circolo o istituto, la data e l'orario di svolgimento di ciascuna di esse
debbono essere concordate di volta in volta con il direttore didattico o preside.
4. Nel caso previsto dal comma 3 l'assemblea di sezione o di classe è convocata su richiesta dei genitori eletti nei
consigli di intersezione, di interclasse o di classe; l'assemblea di istituto è convocata su richiesta del presidente
dell'assemblea, ove sia stato eletto, o della maggioranza del comitato dei genitori, oppure qualora la richiedano cento
genitori negli istituti con popolazione scolastica fino a 500, duecento negli istituti con popolazione scolastica fino a
1000, trecento negli altri.
5. Il direttore didattico o il preside, sentita la giunta esecutiva del consiglio di circolo o di istituto, autorizza la
convocazione e i genitori promotori ne danno comunicazione mediante affissione di avviso all'albo, rendendo noto
anche l'ordine del giorno. L'assemblea si svolge fuori dell'orario delle lezioni.
6. L'assemblea dei genitori deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento che viene inviato in visione al
consiglio di circolo o di istituto.
7. In relazione al numero dei partecipanti e alla disponibilità dei locali, l'assemblea di istituto può articolarsi in
assemblee di classi parallele.
8. All'assemblea di sezione, di classe o di istituto possono partecipare con diritto di parola il direttore didattico o il
preside e i docenti rispettivamente della sezione, della classe o dell'istituto.
Art. 2 COMUNICAZIONI AGLI ALUNNI E AI GENITORI.
2.1 Comunicazioni agli alunni.
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Gli alunni sono tenuti a prendere attenta nota di quanto oggetto della comunicazione ; i rappresentanti di classe si fanno
carico di informare, al loro rientro, eventuali alunni assenti.
Comunicazioni alle famiglie.
La comunicazione tra scuola e famiglia prevista anche dal Contratto formativo, è condizione indispensabile per
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REGOLAMENTO DI ISTITUTO
realizzare quella collaborazione necessaria per il raggiungimento del fine comune della crescita umana, culturale e
professionale degli alunni.
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Oltre a quanto previsto nei punti seguenti gli uffici possono comunicare con le famiglie anche telefonicamente, su
indicazione della presidenza, per segnalare particolari problemi disciplinari, di profitto, di salute o per verificare ritardi e
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2.2 Comunicazioni con i docenti.
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individuali nelle ore mattutine, sia di udienze generali pomeridiane infraquadrimestrali. La delibera costituirà parte
integrante del presente regolamento.
2.3 Comunicazioni dei docenti e del consiglio di classe.
Su indicazione del Consiglio di classe il preside invia comunicazione scritta alle famiglie degli alunni che denotano
scarso impegno, modesto profitto o comportamento non corretto. I docenti possono comunicare con le famiglie dei
propri alunni anche utilizzando il loro libretto personale.
Alle famiglie degli studenti che, in sede di scrutinio finale, vengono ammessi alla frequenza del successivo anno
scolastico anche se in presenza di lacune in una o più materie, il consiglio di classe provvede ad inviare, insieme ai
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carenze segnalate, allo scopo di consentire una frequenza più proficua del successivo anno scolastico.
Nei primi giorni di scuola verranno effettuate idonee prove di ingresso per valutare il livello di partenza della classe e il
possesso dei prerequisiti necessari allo svolgimento della prevista attività didattica.
Per gli alunni promossi con debito formativo il giudizio sulle prove, reso noto allo studente e trascritto nel registro
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Per il tramite degli alunni la scuola provvede, nei casi segnalati dal consiglio di classe, a fare pervenire alle famiglie la
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restituire, debitamente firmato per ricevuta, il tagliando posto in calce alla comunicazione.
La frequenza ai corsi, per gli alunni segnalati, è obbligatoria : eventuali motivate assenze devono essere giustificate
utilizzando il libretto delle giustificazioni già in dotazione. I docenti che effettuano i corsi, per facilitare la verifica da
parte della segreteria, registrano le lezioni e gli assenti s
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Comunicazione delle assenze.
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Art. 3 CRITERI ORARIO DELLE LEZIONI
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rio delle lezioni viene formulato tenendo conto dei seguenti criteri, elencati in ordine di importanza:
- rispetto di esigenze didattiche
- necessità di compresenza di più docenti in diverse discipline
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iimpegnati in altri Istituti
- utilizzo di laboratori e palestre
- suddivisione delle classi in due sedi diverse
- rispetto di esigenze didattiche personali dei docenti
- rispetto di esigenze personali dei docenti, riguardanti il giorno di riposo e i problemi familiari.
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
PER I SERVIZI COMMERCIALI, TURISTICI E
SOCIALI
“
PIETRO VERRI”
Busto Arsizio (VA)
RDI 7.1
Edizione aggiornata
al 27-11-06
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REGOLAMENTO DI ISTITUTO
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1.
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Continuità didattica, fatte salve le situazioni che impongano al dirigente scolastico una differente valutazione.
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omogeneità dei Consigli di Classe in relazione alla presenza di docenti con nomina a tempo determinato o
indeterminato.
3. Ne
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4. Si terrà conto di eventuali richieste degli interessati, compatibilmente con i criteri precedenti ed in particolare della
precisazione di cui al punto 1.
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Art. 5 CRITERI DI FORMAZIONE DELLE CLASSI
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riguardanti la formazione degli organici.
2. I collaboratori del Dirigente Scolastico si occuperanno della formazione delle classi iniziali del biennio, del
monoennio e del biennio post-qualifica, mirando alla costituzione di classi omogenee tra loro ma eterogenee al loro
interno, tenendo conto dei seguenti criteri:
1.
 CLASSI PRIME
In caso di esubero delle iscrizioni rispetto alle disponibilità delle strutture, saranno accolte le domande di iscrizione
secondo il seguente ordine di priorità:
1. alunni provenienti dal Distretto Scolastico di Busto Arsizio,
2. alunni provenienti dai Distretti di Gallarate, Saronno e Varese,
3. alunni provenienti dalla provincia di Milano.







Gli alunni iscritti verranno suddivisi in modo equilibrato nelle classi in base al profitto, alla richiesta di
iscrizioni per il puro assolvimento dell'obbligo scolastico;
ai fini di una maggiore integrazione, gli alunni diversamente abili verranno assegnati a classi diverse;
gli alunni ripetenti verranno assegnati di norma alla stessa classe frequentata precedentemente, salvo richiesta
dello studente di cambiare classe oppure ogni qual volta esistano motivi (oggettivi o personali) che ne
consiglino l'inserimento in altra classe;
si terrà conto dei gruppi omogenei per provenienza territoriale;
si terrà conto della lingua straniera studiata precedentemente, come elemento di aggregazione, in
subordine ai criteri sopra esposti;
gli alunni maschi e i ripetenti saranno equamente distribuiti nelle classi;
nei limiti del possibile, si terrà conto anche delle richieste espresse dalle famiglie degli alunni.
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Domande tardive.
Nei limiti della capienza delle classi già configurate in previsione, verranno accolte con riserva domande tardive il cui
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iscrizioni (fine giugno –inizio luglio).
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
PER I SERVIZI COMMERCIALI, TURISTICI E
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PIETRO VERRI”
Busto Arsizio (VA)
RDI 7.1
Edizione aggiornata
al 27-11-06
Pag.8 di 14
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
Passaggi da altro Istituto (alunni di prima e di seconda).
Nei limiti della capienza delle classi, saranno valutate richieste di passaggio da altro istituto di alunni forniti di nulla
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Riaggregazione di classi
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promozioni, in osservanza delle disposizioni ministeriali, si procederà alla riaggregazione delle classi, assicurando la
costituzione dei gruppi minimali per il mantenimento delle lingue straniere studiate.
Nella procedura di riaggregazione delle classi si terrà conto, fin dove possibile ed opportuno, delle opzioni espresse
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2. del minor numero di studenti rimasti a costituire la classe.
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espresse da parte degli studenti circa gli indirizzi da seguire (Aziendale –Turistico ). In epoca successiva, alla luce di
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suscettibile di quelle variazioni rese necessarie per uniformarsi alla normativa vigente. Le modifiche avverranno
rendendo ufficiali agli interessati i problemi insorti e cercando soluzioni, possibilmente accettate di buon grado;
diversamente si procederà al sorteggio.
Art. 6 AFFISSIONE MANIFESTI E RACCOLTE ALL'INTERNO DELLA SCUOLA
Tutti i manifesti, da esporre nei luoghi appositamente predisposti, devono essere firmati e preventivamente sottoposti al
"visto" della Presidenza.
Nella decisione di affiggere o meno i manifesti saranno salvaguardati il diritto di espressione di tutte le componenti e di
tutti i gruppi presenti nella scuola ed il pluralismo democratico. I contenuti di manifesti e di eventuali volantini
distribuiti all'interno della scuola devono rispettare i limiti e le garanzie delle leggi ordinarie, compresa la legge
elettorale, secondo la lettera e lo spirito della Costituzione.
E' ovviamente vietata l'affissione di manifesti elettorali (in occasione di competizioni politiche e/o amministrative) e
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affissione di manifesti legati ad interessi particolari di tipo commerciale che non abbiano finalità educativa.
In via del tutto eccezionale, potrà essere consentita la diffusione di notizie riguardanti reali opportunità per gli alunni e i
docenti.
E' vietata l'affissione di manifesti a persone estranee alla scuola che non hanno il permesso della Presidenza.
Art. 7 NORMATIVA INSEGNANTI
7.1 Orario
Gli insegnanti (a norma dell'art. 39 del R.D. n. 965/1924 e dell'art.42 comma 5 CCNL) sono tenuti a trovarsi in Istituto
almeno cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni. L'insegnante è tenuto al rispetto dell'orario in relazione all'aspetto
educativo che ciò comporta e per un corretto rapporto con chi opera nella scuola.
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
PER I SERVIZI COMMERCIALI, TURISTICI E
SOCIALI
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PIETRO VERRI”
Busto Arsizio (VA)
RDI 7.1
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al 27-11-06
Pag.9 di 14
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
Nel cambio dell'ora, al suono della campana ogni insegnante deve lasciare immediatamente l'aula dove ha terminato la
lezione e spostarsi in quella dove deve subentrare; lo spostamento deve essere sollecito, in considerazione del fatto che
l'insegnante da quel preciso momento diventa responsabile della classe in cui deve entrare.
7.2 Assenze
L'insegnante che prevede di assentarsi deve darne preavviso in Presidenza e, comunque, deve comunicare la sua
indisponibilità prima dell'inizio delle lezioni.
La Presidenza può concedere permessi per motivi personali che devono essere richiesti almeno con tre giorni d'anticipo.
Le assenze per malattia devono, secondo la normativa vigente, essere giustificate con certificato medico.
L'amministrazione può predisporre fin dal primo giorno gli accertamenti medici fiscali. Il dipendente deve essere
reperibile nella propria abitazione, o nel recapito indicato all'atto dell'assenza, durante le fasce orarie previste (ore 10.00
- 12.00 e 17.00 - 19.00) pena la decadenza dal diritto alla retribuzione.
Durante lo svolgimento di assemblee studentesche d'istituto, gli insegnanti sono tenuti alla vigilanza secondo il proprio
orario di servizio non essendo autorizzati a lasciare l'istituto in tale periodo.
7.3 Sorveglianza alunni
Tutte le componenti della Scuola hanno il dovere di garantire un ordinato svolgimento delle attività scolastiche.
E' da evitare l'allontanamento di un alunno dalla classe per motivi disciplinari.
Egli verrà inviato in Presidenza o in Vicepresidenza.
I casi particolari di grave indisciplina saranno, esaminati in apposite riunioni dei Consigli di Classe riservati alla sola
componente Docenti con relativa convocazione dei genitori e degli alunni interessati.
Deve essere data tempestiva comunicazione scritta in Presidenza dai responsabili (docenti e personale non docente) di
eventuali danni sia fortuiti sia intenzionali alle strutture ed attrezzature scolastiche.
La sorveglianza del primo e del secondo intervallo spetta al docente indicato nel prospetto Turni di Sorveglianza
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In ogni caso tutti gli insegnanti, e non solo quelli giornalmente preposti alla sorveglianza, hanno l'obbligo di intervenire
per mantenere, durante la permanenza a scuola degli alunni, una corretta disciplina ed un comportamento rispettoso nei
riguardi delle persone e delle strutture.
7.4 Accesso all'edificio scolastico
L'unico accesso all'edificio scolastico è quello del cancello carraio e del cancelletto pedonale.
Ogni tipo di veicolo deve entrare e circolare con molta cautela esclusivamente negli spazi in cui la circolazione è
consentita.
E' fatto divieto di parcheggiare fuori dagli appositi spazi.
7.5 Criteri assegnazione supplenze
In caso di assenze brevi dei docenti, le supplenze saranno affidate prioritariamente a colleghi a disposizione per
completamento di orario e per recupero permessi.
In assenza di docenti a disposizione per completamento di orario, le supplenze saranno affidate a coloro che avranno
segnalato la propria disponibilità ad inizio d’
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a) docenti che appartengano alla stessa classe,
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c) ad altri docenti disponibili.
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PER I SERVIZI COMMERCIALI, TURISTICI E
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Pag.10 di 14
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
Art. 8
NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI
Premessa.
Lo Statuto delle studentesse e degli studenti (D.P.R. 249 del 24 giugno 1998), contenente indicazioni in merito ai diritti
e ai doveri degli alunni e le norme di disciplina, è parte integrante delle presenti Norme di comportamento e si intende
integralmente richiamato.
Comportamento
Gli alunni devono tenere, all'interno dell'Istituto e durante qualsiasi attività didattica (viaggi di istruzione, visite guidate,
esercitazioni, ecc.) un comportamento corretto, responsabile, rispettoso dei compagni, dei docenti, del personale
scolastico, dei beni della scuola.
Durante le lezioni gli studenti non possono allontanarsi dall'aula se non per particolari e seri motivi. Il docente in orario
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Durante le attività didattiche non è consentito tenere acceso e utilizzare il telefono cellulare (né da parte degli alunni né
dei docenti), il mancato rispetto di questa norma comporta il ritiro del telefono cellulare da parte del docente e la sua
consegna in Presidenza.
Gli alunni, durante il cambio delle ore di lezione, devono restare in aula senza causare disturbo alle altre classi.
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gli alunni saranno accompagnati dal docente.
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Disposizioni per la sicurezza.
Durante le esercitazioni, così come durante le lezioni di educazione fisica, gli alunni devono seguire scrupolosamente le
indicazioni fornite dai rispettivi docenti e mettere in atto tutti gli accorgimenti necessari per prevenire il verificarsi di
infortuni.
I docenti le cui materie prevedono esercitazioni pratiche sono tenuti, prima di accedere ai laboratori per la prima volta, a
illustrare le norme di sicurezza e di prevenzione.
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calamità o incendio, così come risulta dal piano di evacuazione e dagli appositi manifesti e segnalazioni.
Infortuni
In occasione di infortuni di qualsiasi genere, gli studenti devono subito i
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in merito avvisando la Presidenza e presentando in segreteria la relativa documentazione.
La scuola declina ogni responsabilità per ogni inadempienza o ritardo nella comunicazione o nella presentazione della
documentazione che pregiudicheranno le possibilità di accedere alle relative assicurazioni.
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o non risponde di eventuali furti di denaro o di altri oggetti personali (cellulari, orologi, vestiario, materiale
scolastico ecc.). Ogni alunno è pertanto tenuto a custodire personalmente quanto di sua appartenenza, evitando di
portare a scuola oggetti e materiali non indispensabili.
Fumo nei locali scolastici.
In ogni locale dell'Istituto, compresi i corridoi e i servizi igienici, vige l'assoluto divieto di fumare agli alunni, agli
operatori scolastici e anche agli ospiti occasionali (genitori, fornitori, ecc.).
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
PER I SERVIZI COMMERCIALI, TURISTICI E
SOCIALI
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PIETRO VERRI”
Busto Arsizio (VA)
RDI 7.1
Edizione aggiornata
al 27-11-06
Pag.11 di 14
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
Nei confronti degli inadempienti saranno applicate le sanzioni previste dalla legge 11 novembre 1975 n. 584 e
successive integrazioni.
Ingresso e uscita
Gli alunni entrano nella scuola nei cinque minuti che precedono l'inizio delle lezioni (sia del mattino che del
pomeriggio).
Prima di tale orario non è consentito agli alunni l'accesso ai corridoi e alle aule.
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di recupero, attività integrative, ricerche culturali, lavori di gruppo, visite di istruzione, ecc.) nel contesto dell'attività
della scuola.
Gli alunni devono recarsi a scuola muniti di tutto il necessario per lo svolgimento delle lezioni e delle esercitazioni della
giornata (libri e quaderni ; materiale da disegno; tuta e scarpe da ginnastica; ecc.).
Assenze degli alunni
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minorenni). Il Preside ha comunque facoltà di procedere ad accertamenti, prendendo contatto con le famiglie e
entrando anche nel merito delle motivazioni che dovesse ritenere inadeguate o pretestuose. Gli alunni dovranno sempre
portare con sé a scuola il libretto delle giustificazioni, poiché questo viene utilizzato anche per le abituali comunicazioni
tra scuola e famiglia. I genitori sono invitati a controllare periodicamente tale libretto, badando che non siano presenti
sui tagliandi cancellature o correzioni, che possono nascondere assenze arbitrarie.
La falsificazione della data e/o della firma dei genitori per la giustificazione di ritardi o assenze costituisce mancanza
disciplinare grave.
La scuola informa la famiglia dopo ripetute e frequenti assenze. Per la riammissione da assenze motivate da esigenze di
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presentarsi a scuola accompagnato da un genitore.
Delle assenze (non causate da motivi di salute e da gravi motivi di famiglia) e delle mancate giustificazioni si tiene
conto nell'assegnazione del voto quadrimestrale (classi prime e seconde) e ne
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In caso di smarrimento del libretto delle assenze i genitori, o gli stessi alunni se maggiorenni, devono chiedere il rilascio
di un duplicato rimborsandone il costo relativo.
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numero di assenze e/o ritardi ( escluse/i quelle/i adeguatamente documentate/i, per es. attraverso certificato medico ...), la seguente linea di condotta:
- alunni delle classi prime e seconde : in sede di scrutinio finale si procederà ad arrotondare per difetto gli eventuali voti di profitto che presentino una situazione di
incertezza (es. 4/5, 5/6, 6/7 ecc.) ;
- alunni delle classi terze , quarte e quinte :
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ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
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SOCIALI
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Busto Arsizio (VA)
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Pag.12 di 14
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
Assenza dalle lezioni pomeridiane
Per potersi assentare dalle lezioni pomeridiane, al mattino, bisogna presentarsi preventivamente in Presidenza con
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in classe dovrà presentarsi accompagnato da un genitore.
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Per quanto riguarda eventuali manifestazioni o "scioperi" degli alunni, si chiede ai genitori degli allievi minorenni
non tanto una "giustificazione" quanto una "presa d'atto" del fatto che il figlio abbia aderito allo sciopero. Tale
"presa d'atto" è condizione necessaria per essere riammessi alle lezioni; in caso contrario saranno avvertiti i
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L'ingresso a scuola dopo l'inizio della prima ora di lezione e le uscite anticipate devono rappresentare dei fatti
eccezionali e giustificati da valide motivazioni, tenuto anche conto delle responsabilità della scuola in tali evenienze.
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Salvo casi eccezionali, non sarà concesso entrare a scuola dopo la fine della seconda ora di lezione.
Nel caso di ritardi imprevisti ( dovuti per es. ai mezzi pubblici) in cui non sarà evidentemente possibile presentarsi a
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A discrezione della presidenza e dei docenti potranno essere compiuti accertamenti, anche telefonici, presso le famiglie
in merito alle motivazioni di ritardi e assenze.
Uscite anticipate
L'uscita anticipata è concessa direttamente dalla presidenza, solo come fatto eccezionale. Nel caso di alunni minorenni
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richiesta la comunicazione di assenso, anche telefonica, di un genitore.
Intervallo delle lezioni.
Dopo la seconda e la quarta ora di lezione vige un intervallo rispettivamente di cinque e di dieci minuti.
Durante l'intervallo delle lezioni il personale docente e ausiliario vigilerà sul comportamento degli alunni in maniera da
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parcheggio di autovetture non è consentito agli studenti. In og
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responsabile per furti o danni a persone o a cose derivanti dalla circolazione dei mezzi personali di alunni e dipendenti
né di eventuali danni ai mezzi stessi durante la sosta.
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
PER I SERVIZI COMMERCIALI, TURISTICI E
SOCIALI
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Pag.13 di 14
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
Sanzioni disciplinari per gli alunni
I provvedimenti disciplinari nei confronti degli alunni che manchino ai doveri scolastici e rechino offesa alla disciplina,
al decoro e alla morale nella scuola e durante ogni attività didattica (compresi i viaggi di istruzione e le visite didattiche)
sono regolate dagli articoli 4 e 5 del D.P.R. 249 del 24 giugno 1998.
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degli alunni.
Secondo la gravità della mancanza, le sanzioni disciplinari previste sono:
a) richiamo verbale, senza annotazione sul registro;
b) richiamo verbale, con annotazione sul registro di classe;
c) temporaneo allontanamento dalla lezione con annotazione sul registro e richiamo del preside;
d) sospensione dalle lezioni senza allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo non superiore ai tre giorni;
e) sospensione da quattro fino a quindici giorni;
Competenti ad infliggere le sanzioni sono:
il docente per quelle di cui alle lettere a), b) e c);
il preside per quelle di cui alla lettera d),
il Consiglio di classe, per quella di cui al punto e);
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dal preside, in attesa, ove previsto, delle deliberazioni del consiglio di classe.
Dove possibile le sanzioni disciplinari possono essere convertite, in tutto o in parte, in attività a favore della comunità
scolastica (collaborazione al riordino e ai lavori negli spazi aperti della scuola, nei laboratori, ecc.).
Classificazione dei provvedimenti disciplinari e sanzioni previste:
In base al D.P.R. n. 249 del 24.6.1998 e alle decisioni del Consiglio d'Istituto sono previste le sanzioni disciplinari, gli
organi competenti ad infliggerle e le procedure come appresso indicato:
ENTI
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DELLA PUNIZIONE
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Ammonizione privata
o in classe; verbale o
scritta.
2
Sospensione
dalle
lezioni per un periodo
da 1 a 3 giorni senza
allontanamento dalla
comunità scolastica.
3
Sospensione
dalle
lezioni per un periodo
da 1 a 15 giorni.
MOTI
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INFLITTA
Per mancata osservanza dei doveri scolastici; per
ritardi ricorrenti; per assenze ingiustificate, per
danni arrecati al patrimonio della scuola. In
quest'ultimo caso è previsto anche il risarcimento
del danno.
Per la recidiva delle mancanze di cui al punto 1,
per fatti di una certa gravità che turbino il
regolare andamento della scuola; per recidiva o
per offesa al decoro personale, alle persone, alle
religioni o alle istituzioni.
Per fatti di una certa gravità che turbino il
regolare andamento della scuola; per recidiva o
per offesa al decoro personale, alle persone, alle
religioni o alle istituzioni.
COMPETENZA
Preside, Professore.
Il Preside, dopo aver
interpellato i docenti del
Consiglio
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se trattasi di minorenne.
Consiglio di Classe.
In caso di mancanze reiterate o di atteggiamenti particolarmente scorretti, l'alunno sarà passibile delle sanzioni elencate
ai punti 2 e 3.
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izioni disciplinari,
situazioni occasionali o mancanze determinate da circostanze fortuite, rispetto a gravi mancanze che indichino,
viceversa, un costante e persistente atteggiamento irrispettoso dei diritti altrui, in particolare della Comunità scolastica e
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Pag.14 di 14
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
delle sue Componenti, atteggiamento che si esprima in manifestazioni di sopruso o di violenza esercitate nei confronti
dei compagni.
Procedure.
Le punizioni di cui al punto 1 sono inflitte direttamente dai Professori o dal Preside.
Il procedimento disciplinare relativo alla mancanza di cui al punto 2, sarà svolto dal Preside che non comminerà
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Il procedimento disciplinare relativo alle mancanze di cui al punto 3, sarà svolto dal Consiglio di Classe in seduta
plenaria.
Dopo aver completato la fase istruttoria-testimoniale nel corso della quale si darà la possibilità agli alunni in prima
persona se maggiorenni, o assistiti dai propri Genitori se minorenni, di esporre le proprie ragioni e di produrre prove, il
Consiglio di Classe delibererà l'entità della sanzione e l'eventuale possibilità, offerta allo studente, di convertirla in
attività a favore della comunità scolastica (imbiancatura o pulitura di aule, riordino degli spazi esterni, sistemazione
dell'archivio, ecc.).
Impugnazioni.
Contro le sanzioni che non comportano sospensione dalle lezioni, a norma dell'art. 5 comma 2 dello Statuto, è ammesso
ricorso, da parte degli studenti, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di
garanzia interno alla scuola.
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16.2.1994, n. 297, ricorso, entro 30 giorni dalla ricevuta comunicazione, al Provveditore agli Studi che decide in via
definitiva, sentita la sezione del Consiglio Scolastico Provinciale avente competenza per il grado di scuola a cui
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 dal Preside che lo presiede,
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Ciascuna componente è libera di designare il suo rappresentante fra tutti gli appartenenti alla propria categoria.
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iunisce, su convocazione del preside, entro 10 giorni dal
ricevimento di ciascun ricorso.
Art. 9 Modifiche del Regolamento di Istituto
Le modifiche del Regolamento di Istituto sono disciplinate dagli Artt. 22 e 23 della Carta dei Servizi
Del presente Regolamento fanno parte:
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
regolamento biblioteca
regolamento visite e viaggi di istruzione
regolamento laboratori d'informatica
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regolamento della palestra
regolamento collegio docenti
regolamento consiglio di istituto
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REGOLAMENTO DI ISTITUTO