08/05/2011 OPERA ITALIANA DELL’800 Schema libretti opera del Settecento x A B C D y 1 08/05/2011 Schema libretti opera del Settecento x A B C D y Schema libretti opera del Settecento x A B C D y 2 08/05/2011 Schema libretti opera dell’Ottocento x A B C Schema libretti opera dell’Ottocento x A B C 3 08/05/2011 Schema libretti opera dell’Ottocento x A B C Schema libretti opera dell’Ottocento x A B C 4 08/05/2011 Schema libretti opera dell’Ottocento x A B C Schema libretti opera dell’Ottocento x A B C 5 08/05/2011 Schema libretti opera dell’Ottocento – G. Donizetti, Lucia di Lammermoor – 1835 Enrico Edgardo Lucia Arturo Schema libretti opera dell’Ottocento – G. Donizetti, Lucia di Lammermoor – 1835 Enrico Edgardo Lucia Arturo 6 08/05/2011 Schema libretti opera dell’Ottocento – G. Donizetti, Lucia di Lammermoor – 1835 Enrico Edgardo Lucia Arturo Schema libretti opera dell’Ottocento – G. Donizetti, Lucia di Lammermoor – 1835 Enrico Edgardo Lucia Arturo 7 08/05/2011 Schema libretti opera dell’Ottocento – G. Donizetti, Lucia di Lammermoor – 1835 Enrico Edgardo Lucia Arturo Beatrice di Tenda (il quadrato sentimentale) – V. Bellini 1833 Beatrice Orombello Filippo Agnese 8 08/05/2011 Beatrice di Tenda (il quadrato sentimentale) – V. Bellini 1833 Beatrice Filippo Orombello Agnese Schema libretti d’opera dell’Ottocento: Maria Stuarda, Gaetano Donizetti, Milano 1835 Elisabetta Maria Leicester Anna Talbot Cecil 9 08/05/2011 Schema libretti d’opera dell’Ottocento: Maria Stuarda, Gaetano Donizetti, Milano 1835 Elisabetta Maria Leicester Anna Talbot Cecil Schema libretti d’opera dell’Ottocento: Maria Stuarda, Gaetano Donizetti, Milano 1835 Elisabetta Maria Leicester Anna Talbot Cecil 10 08/05/2011 Schema libretti d’opera dell’Ottocento: Maria Stuarda, Gaetano Donizetti, Milano 1835 Elisabetta Maria Leicester Anna Talbot Cecil Schema libretti d’opera dell’Ottocento: Maria Stuarda, Gaetano Donizetti, Milano 1835 Elisabetta Maria Leicester Anna Talbot Cecil 11 08/05/2011 Schema libretti d’opera dell’Ottocento: Tosca, Giacomo Puccini, Roma 1900 Scarpia Tosca Mario Angelotti Atto I Scarpia Tosca Mario Angelotti 12 08/05/2011 Atto II Scarpia Tosca Mario Angelotti Atto II Scarpia Tosca Mario Angelotti 13 08/05/2011 Atto III Scarpia Tosca Mario Angelotti Atto III Scarpia Tosca Mario Angelotti 14 08/05/2011 dalla Gazzetta teatrale (2 gennaio 1836) Milano I.R. Teatro alla Scala – …Gli annali del Teatro alla Scala, se le cose continuano come hanno cominciato, diverranno un vero repertorio di condanne criminali. Dopo Bianca di Castiglia che muore sul patibolo, viene ora anche Maria Stuarda… da La Moda, Milano 1836 …Non entreremo in particolare per ora, ma ne riparleremo, se occorrerà. Ci si permetta solo di ripetere quello che più volte è stato detto sulla smania di mettere soggetti non solo tragici, ma anche atroci sul teatro lirico; che per sua natura non dovrebbe mai oltrepassare l’eroico, e così dovrebbero fare anche i Balli pantomimi, perché nell’eccesso delle passioni, nelle situazioni le più funeste, le più terribili, certo è che non si canta e non si balla. Roméo et Juliette di Charles Gounod (1818-1893) libretto di Jules Barbier e Michel Carré, da Shakespeare Opera in cinque atti Prima: Parigi, Théâtre Lyrique, 27 aprile 1867 Personaggi: Juliette (S); Stephano (S); Gertrude (Ms); Roméo (T); Tybalt (T); Benvolio (T); Mercutio (Bar); Paris (Bar); Gregorio (Bar); Capulet (B); frère Laurent (B); il duca (B); frère Jean (B); Manuela (S); Pepita (S); Angelo (T); dame, gentiluomini, borghesi, soldati, servi di Capulet, amici di Roméo, monaci 15 08/05/2011 Ruoli vocali nel Settecento soprano (amante donna) contralto (amante uomo) tenore (antagonista) 16 08/05/2011 Ruoli vocali nell’Ottocento soprano (amante donna) tenore (amante uomo) baritono (antagonista) mezzosoprano (antagonista) ELISABETTA Ov'è mai di amor l'incanto, e quel volto amabil tanto? Se a lodarlo ognun si accese a favori un premio rese; ma sul capo di Stuarda onta eterna ripiombò. I libretti: uso di un linguaggio forte MARIA (irrompendo) Quale insulto! Oh ria beffarda! ANNA, LEICESTER E TALBOT Che favelli! Taci. MARIA No (ad Elisabetta) Di Bolena oscura figlia parli tu di disonore? E chi mai ti rassomiglia? In te cada il mio rossore, profanato è il soglio inglese, donna vile, dal tuo piè. Ma quel vel che ti difese fia rimosso un dì per me. testo censurato MARIA No. (ad Elisabetta) Figlia impura di Bolena parli tu di disonore? Meretrice indegna oscena, su te cada il mio rossore. Profanato è il soglio inglese vil bastarda dal tuo piè. Ma quel vel che ti difese fia rimosso un dì per me. 17 08/05/2011 La vocalità Scavo psicologico musica autore personaggio personaggio destinatario 18 08/05/2011 Giuseppe Verdi, La Traviata Teatro La Fenice, Venezia 1853 VIOLETTA (resta concentrata un istante, poi dice) Follie!... follie!... delirio vano è questo!... in quai sogni mi perdo, povera donna, sola abbandonata in questo popoloso deserto che appellano Parigi, che spero or più?... che far degg'io?... Gioire, di voluttà nei vortici finire. VIOLETTA Sempre libera degg'io folleggiar di gioia in gioia, perché ignoto al viver mio nulla passi del piacer. Nasca il giorno, il giorno muoia, sempre me la stessa trovi; le dolcezze a me rinnovi ma non muti il mio pensier. A quell'amor ch'è palpito dell'universo intero, misterioso, altero, croce e delizia al cor. Giuseppe Verdi, La Traviata, Teatro La Fenice, Venezia 1853 VIOLETTA Dammi tu forza, o cielo!... ALFREDO Violetta che fai?... Siede, scrive, poi suona il campanello. VIOLETTA (nascondendo la lettera) Nulla. ANNINA Mi richiedeste? VIOLETTA Sì, reca tu stessa questo foglio... (Annina ne guarda la direzione e se ne mostra sorpresa) VIOLETTA Silenzio... va' all'istante. (Annina parte) VIOLETTA Ed ora si scriva a lui... che gli dirò?... Chi men darà il coraggio! (scrive e poi suggella) (entrando) ALFREDO Scrivevi? VIOLETTA (confusa) No... sì... ALFREDO Qual turbamento!... a chi scrivevi?... VIOLETTA A te... ALFREDO Dammi quel foglio. VIOLETTA No, per ora... 19 08/05/2011 Giuseppe Verdi, La Traviata, Teatro La Fenice, Venezia 1853 ALFREDO Mi perdona... son io preoc cupato. ALFREDO Oh, quanto!... perché piangi?... VIOLETTA (alzandosi) Che fu!... VIOLETTA Di lagrime avea d'uopo... or son tranquilla. (sforzandosi) Lo vedi? ti sorrido sarò là, tra quei fior presso a te sempre... Amami, Alfredo, quant'io t'amo... Addio. (corre in giardino) ALFREDO Giunse mio padre... VIOLETTA Lo vedesti? ALFREDO No, no, severo scritto mi lasciava... ma verrà, t'amerà in vederti... VIOLETTA (molto agitata) Ch'ei qui non mi sorprenda... lascia che m'allontani... tu lo calma... (mal frena il pianto) Ai piedi suoi mi getterò... divisi ei più non ne vorrà... sarem felici... perché tu m'ami, Alfredo, non è vero?... Morfologia dell’opera italiana dell’Ottocento L’opera italiana dell’Ottocento, come quella dei periodi precedenti, è governata da un insieme di convenzioni formali che trovò in Rossini il suo codificatore e restò valido per i compositori successivi fino al Verdi dell’Aida (1871). Ne illustreremo i punti essenziali attraverso la Lucia di Lammermoor di Donizetti del 1835. Le convenzioni di cui parliamo determinano sia l’organizzazione complessiva dell’opera che delle singole parti. 20 08/05/2011 Come nel Settecento l’opera è suddivisa in pezzi definiti dal numero di cantanti che vi prendono parte. Alcuni pezzi sono solistici, altri sono per insieme… Nell’opera del Settecento dominavano i brani solistici mentre, seguendo una tendenza propria dell’opera buffa tardo settecentesca, l’opera seria dell’Ottocento riduce drasticamente i pezzi solistici a tutto vantaggio di quelli d’insieme. La Lucia è costituita da undici pezzi: cinque arie, tre duetti, due cori e un finale la cui distribuzione dipende dalle “convenienze” cioè dall’importanza dei singoli personaggi dell’opera. L’eroina (Lucia) ha due grandi arie, Edgardo protagonista al pari di lei ne ha una soltanto ma alla fine dell’opera… una Enrico ma all’inizio e così via. L’aria solistica ha la funzione di presentare il personaggio, i duetti servono a mettere a confronto i diversi protagonisti, il Finale si colloca sempre nel punto culminante della vicenda (è quello che nel Settecento si chiamava concertato) e il più importante ha una posizione centrale. Ciascuno di questi pezzi è costituito da diverse sezioni: recitativo accompagnato, canto parlante sulla base di un movimento orchestrale continuo, cantabile lento o veloce; questi tempi si susseguono secondo uno schema costante. 21 08/05/2011 Aria solistica – Lucia di Lammermoor 1.Scena (parte iniziale): «Ancor non giunse» (Preludio, con assolo dell’arpa, e recitativo, versi sciolti) 2. Cantabile (spesso detto primo tempo o cavatina): «Regnava nel silenzio» (parte lenta) 3. Tempo di mezzo: «Chiari o Dio! Ben chiari e tristi» 4. Cabaletta: «Quando rapito in estasi» (parte veloce) libretto Più di tutto importa osservare che i quattro momenti musicali delineano altrettante fasi nell’evoluzione della situazione drammatica: 1.Preoccupazione di Lucia per il ritardo di Edgardo; 2.Ricordo angoscioso di presagi funesti; 3.Richiamo alla realtà da parte di Alisa; 4.Decisa riaffermazione della volontà di amare Edgardo da parte di Lucia. 22 08/05/2011 Se l’aria solistica è normalmente l’espressione di un itinerario interiore al personaggio, i duetti delineano una situazione più complessa: lo schema formale si allarga per seguire la successione dei momenti in cui l’azione procede nello scambio dialogico e di quelli in cui essa si arresta alla contemplazione dei sentimenti di volta in volta suscitati. Dei tre duetti della Lucia quello tra la protagonista e Enrico (Atto II) esemplifica in maniera quasi perfetta la regola. 1. Preludio e scena: «Lucia fra poco a te verrà». Normanno informa Enrico della situazione, entrata di Lucia (video da “Appressati Lucia”) 2. Tempo d’attacco: «Il pallor funesto orrendo». Litigio fra Lucia e Enrico; alla fine Enrico mostra la falsa lettera di Edgardo. 3. Cantabile: «Soffriva nel pianto» Lucia piange sulla propria disgrazia, Enrico sfrutta il suo stato di abbattimento. 4. Tempo di mezzo: «Che fia? Suon di giubilo». Arrivo di Arturo. 5. Cabaletta: «Se tradirmi tu potrai». Enrico esercita un ricatto morale su Lucia che disperata si abbandona al suo destino. libretto 23 08/05/2011 Più complesso di tutti è il Finale. Eccone lo schema (sempre desunto dalla Lucia – Primo atto). 1. Coro introduttivo: «Per te d’immenso giubilo». Entrata di Arturo 2. Tempo d’attacco: «Dov’è Lucia?». Dialogo Arturo-Enrico 3. Pezzo concertato (equivalente al cantabile di aria e duetto): «Chi mi frena in tal momento». Stupefazione generale 4. Tempo di mezzo: «T’allontana sciagurato». Scambio di sfide, intervento pacificatore di Raimondo, Edgardo scopre il contratto e maledice Lucia. 5. Stretta (equivalente alla cabaletta): «Esci, fuggi, il furor che m’accende». Confusione generale. Libretto 24