Documento di Analisi Ambientale Data: 05/04/’11 Pag 1 di 43 Documento di Analisi Ambientale in riferimento ai requisiti della norma UNI EN ISO 14001: 2004 Aprile 2011 Documento di Analisi Ambientale Data: 05/04/’11 Pag 2 di 43 INDICE 1. PREMESSA…………………………………………………………………………………….………… pag 3 2. SCOPO E IMPOSTAZIONE DEL DOCUMENTO DI ANALISI AMBIENTALE…………………………………………………………………………………………… pag 3 3. CAMPO DI APPLICAZIONE…………………………………………………………………….. pag 4 Ubicazione del Consorzio abn………………………………………………………..………………………. pag 4 Elementi ambientalmente rilevanti della sede del consorzio …………..…………………………. pag 6 Attività/Servizi svolti dal Consorzio………………………………………………..……………………….. pag 7 Struttura organizzativa del Consorzio abn………………………………………..……………………… pag 7 Elenco delle attrezzature e dei mezzi utilizzati dal Consorzio……………………………………… pag 7 Fornitori…………………………………………………………………………………………..………………….. pag 8 4. POLITICA AMBIENTALE DEL CONSORZIO ABN………………….…………………. pag 9 5. LEGGI APPLICABILI E AUTORIZZAZIONI………………………..……………………. pag 10 6. METODO DI VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI……………………. pag 14 Premessa…………………………………………………………………………………..………………………… pag 14 Identificazione degli aspetti ambientali……………………………………………………………………. pag 15 Raccolta dati e informazioni…………………………………………………………..………………………. pag 15 Valutazione degli aspetti ambientali…………………………………………………..……………………. pag 15 7. PROCEDURE DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE……………………….. pag 17 8. MONITORAGGIO DEI PRINCIPALI ASPETTI AMBIENTALI.…………………… pag 18 Influenza sulle cooperative consorziate, sui fornitori e su altre “parti interessate” ………………………………………………………………………………………………………… pag 18 Attività ambientali delle consorziate e Linee Guida consortili ambientali…………………… pag 19 Progettazione e sviluppo di attività ambientalmente rilevanti nel 2010 ………………………. pag 19 Fiere e manifestazioni su economia sociale e sviluppo sostenibile …….……………………. pag 26 Consumi/input.......................................................................................................... pag 26 Approvvigionamenti e consumi da rete …………………………….……………….……………… pag 26 Consumi di altre risorse………………………………………………………………………...………………. pag 27 Emissioni/output……………………………………….…………………………………………....……………. pag 28 Emissioni convogliate in atmosfera…………….……………………………..…………..……………… pag 28 Rifiuti………………………………………………………………………………………………….…….…………. pag 28 Rumore interno ed esterno…………………..…………………………..………………….……………… pag 30 Scarichi in fognatura……………………………….………………………………………….….……………… pag 30 Sostanze lesive per l’ozono……………………………………….…………………………..…. ………… pag 30 Emergenze……………………………………………………….……………………….…………....………… pag 30 Identificazione e aggiornamento delle normative ambientali applicabili ……………………… pag 30 “Buone prassi” nella gestione di consumi e rifiuti ………………………..…………. ……………… pag 31 9. MONITORAGGIO ED ESITO DEGLI OBIETTIVI AMBIENTALI PERIODICI…………………………………………………………………………………………………… pag 31 ALLEGATI: Traguardi ambientali e obiettivi 2011…………………………………………………… pag 34 Tabella di valutazione degli Aspetti Ambientali……………………………………………………. pag 36 Documento di Analisi Ambientale 1. Data: 05/04/’11 Pag 3 di 43 PREMESSA Per proteggere l’ambiente su cui ha influenza diretta e indiretta, il Consorzio abn ha impiantato e tende a migliorare costantemente un Sistema di gestione ambientale (SGA) secondo i requisiti della norma internazionale UNI EN ISO 14001:2004, e dal maggio 2005 ha perseguito la conseguente certificazione ambientale. Tramite tale SGA, il Consorzio abn è impegnato nel rispetto sistematico della normativa ambientale, nella prevenzione e riduzione dell’inquinamento e nel miglioramento continuo delle prestazioni ambientali proprie e – per quanto possibile – delle Imprese associate. Il SGA di abn infatti ha impatto direttamente sulle attività consortili, ma indirettamente e gradualmente anche sulle attività delle Cooperative consorziate e di tutte le ‘parti interessate’ con cui abn viene a contatto; poiché il Consorzio per sua natura svolge sia attività in nome proprio che in nome e per conto delle Consorziate. Tutto ciò può consentire ad abn di coinvolgere e sensibilizzare numerosi soggetti, pubblici e privati, contribuendo a diffondere un’attenzione ambientale crescente e una cultura dello ‘sviluppo sostenibile’. E’ proprio alla luce di quanto appena detto che il Consorzio abn, pur continuando a dare il giusto peso e la piena attuazione alle buone prassi relative alle attività legate all’utilizzo degli uffici e della sede, ha esteso dal 2009 il campo di applicazione del sistema di gestione ambientale al settore del fotovoltaico ed ha rilanciato, dal 2008, il proprio impegno relativo agli aspetti ambientali indiretti sui quali può esercitare un’influenza . Sono proprio gli aspetti indiretti che incidono più profondamente nell’ambito di attività che hanno una rilevanza ambientale; basti pensare a progetti di start-up di imprese da impegnare nella gestione di rifiuti o nella realizzazione di impianti ad energia alternativa; o ancora a iniziative di sensibilizzazione e promozione di forme di energia alternativa (fotovoltaico, biomasse, eolico, …). 2. SCOPO E IMPOSTAZIONE DEL DOCUMENTO DI ANALISI AMBIENTALE Il Sistema di Gestione Ambientale (SGA) prevede la definizione, da parte della Direzione di abn, di una Politica ambientale (inserita all’interno della “Dichiarazione di politica integrata qualità – ambiente - etica) contenente i principi ispiratori per la gestione delle attività del Consorzio (par. 4) e di obiettivi e traguardi ambientali concreti e misurabili. Il Sistema è pianificato, documentato, controllato e revisionato (mediante procedure, sorveglianze, registrazioni, audit, azioni correttive, riesami) e quindi periodicamente aggiornato. Nell'ottica del ‘miglioramento continuo’ delle prestazioni, infatti, il Consorzio abn deve conoscere le proprie performance ambientali, valutarne e quantificarne i risultati, monitorarne i traguardi. E quanti lavorano in e per conto di abn ricevono una formazione adeguata al SGA. Documento di Analisi Ambientale Data: 05/04/’11 Pag 4 di 43 Affinché Politica, obiettivi, traguardi e l’intero SGA siano appropriati alla realtà di abn, è necessario che siano coerenti con gli aspetti ambientali significativi. Per questo motivo il presente Documento di Analisi Ambientale (DAA) offre, insieme ad altri documenti da esso richiamati, una ‘fotografia’ del Consorzio abn, nella sua evoluzione nel tempo. In particolare vi sono riportati: − il campo di applicazione, con le caratteristiche dell’impresa (attività ed organizzazione) e della sede (par. 3.1 - 3.4) − l’elenco delle attrezzature e dei mezzi utilizzati e dei relativi fornitori (parr. 3.5 3.6); − il documento di Politica ambientale (par. 4) − la normativa ambientale (internazionale, nazionale, regionale, locale) applicabile all’organizzazione e le principali prescrizioni che ne derivano (par. 5); − la metodologia e i criteri utilizzati per rilevare, quantificare e valutare gli aspetti ambientali (par. 6); − le procedure specifiche che regolamentano e strutturano il SGA (par. 7); − i dati sui risultati ottenuti - in termini di consumi, emissioni, rifiuti, impatti postivi sull’ambiente – sia direttamente che soprattutto indirettamente mediante le Consorziate (par. 8); − un bilancio sul grado di raggiungimento degli obiettivi ambientali prefissati da abn nel periodo precedente al presente DAA (par. 9); − una proiezione degli obiettivi ambientali prefissati dal consorzio per il 2011 (par. 10). Quando possibile, sono riportati i dati relativi ad aspetti ambientalmente significativi degli ultimi tre anni, per verificarne il trend. 3. CAMPO DI APPLICAZIONE 3.1. Ubicazione del Consorzio abn Il Consorzio abn, da giugno 2006, condivide con alcune Cooperative associate una nuova sede a Perugia, in via f.lli Cairoli, 24 (cap 06125), al primo piano di un edificio di tre piani adibito completamente ad uso uffici, dopo essere stato utilizzato per un paio d’anni come facoltà universitaria (sua destinazione originaria) ed essere poi stato abbandonato per quasi un decennio. L’edificio confina, per due lati, con case e palazzi di civile abitazione e, per altri due lati con la citata via Cairoli. A circa 50 metri dal lato est dell’edificio passa, trasversalmente la piccola ferrovia locale (FCU Ferrovia Centrale Umbra). Via Cairoli, traversa di via del Tempo Libero, è facilmente raggiungibile in auto dalla E45, all’uscita Madonna Alta ed in treno dalla Stazione perugina di Fontivegge. Ed è ubicata alle pendici della collinetta del quartiere di Ferro di Cavallo, a pochissime centinaia di metri dalla zona di Piano di Massiano, dove sono presenti lo stadio di calcio, la Documento di Analisi Ambientale Data: 05/04/’11 Pag 5 di 43 pista ciclabile, il percorso verde ed il capolinea del Minimetro che conduce al centro della città di Perugia. Per tali ragioni la sede del Consorzio, oltre ad avere un piccolo parcheggio privato di fronte all’ingresso - deputato alla sosta dei veicoli aziendali delle Consorziate - e a poter contare su altri due parcheggi pubblici adiacenti, può avvalersi a meno di 100 metri del grande parcheggio posto all’inizio del percorso verde. La collocazione dell’edificio, tra una zona residenziale piuttosto tranquilla ed una vasta area verde e sportiva, fa sì che gli spostamenti dal e verso il Consorzio non creino particolari problemi di congestione al traffico del quartiere né di parcheggio. Inoltre il tetto terrazza è quasi interamente adibito a parcheggio privato per i lavoratori del palazzo. Le mappe seguenti indicano esattamente la zona di ubicazione della sede (la seconda mappa offre una visione più dettagliata): Documento di Analisi Ambientale Data: 05/04/’11 Pag 6 di 43 3.2. Elementi ambientalmente rilevanti della sede del consorzio Come si accennava al paragrafo precedente, il Consorzio abn condivide la nuova sede, al primo piano dell’edificio di via Cairoli 24, con alcune imprese consorziate: Il Borgo Servizi e BorgoRete; o comunque legate ad abn, come la Società Consortile Elosole, la Federazione Regionale Cnca Umbria. L’edificio è comunque di proprietà di abn, anche se il piano terra, il secondo ed il terzo piano sono affittati o da affittare ad altre imprese (consorziate e non consorziate). Nei lavori di ristrutturazione sono stati inseriti per indicazione di abn numerosi elementi ambientalmente rilevanti, quali: − ogni stanza ha almeno due interruttori distinti per selezionare l’attivazione di più o meno punti luce; − le lampade sono antiriflesso, a luce fredda, fluorescenti e con reattore elettronico e non elettromeccanico (per cui costano il 15% in più, ma risparmiano il 20% di corrente elettrica); − le finestre hanno il doppio vetro (vetro camera, con aria in mezzo); − i soffitti sono stati ribassati a 2,70 mt e sono state montate tende spesse e non bianche, in modo che d’estate filtri meno caldo e perciò sia utile meno energia per il condizionamento delle stanze; − nella tromba delle scale, grazie a un timer e ad un fotodiodo, dalle ore 8 alle ore 20 si accende la luce soltanto se si scende sotto una certa soglia di illuminazione; − inoltre gli ascensori hanno un inverter (per consumare corrente in base al peso del carico), sono elettronici e programmano solo fermate in sequenza ed infine non si muovono in contemporanea (c’è un solo pulsante di chiamata); − tutti i pavimenti (IM) sono antibatterici, antistatici, antincendio ed hanno protezione al rumore e alla temperatura; Documento di Analisi Ambientale Data: 05/04/’11 Pag 7 di 43 − quanto all’acqua i rubinetti hanno filtri rompigetto ariati, gli sciacquoni dei bagni sono stati tarati su 10 litri − ogni piano è o sarà dotato di filtro Mose per la potabilizzazione dell’acqua; − ogni stanza ha cestini per la raccolta differenziata della carta. Ogni corridoio ha cestini anche per la plastica. Inoltre sul tetto del palazzo è istallato ed attivo, dall’ estate del 2007, un impianto di pannelli solari fotovoltaici da 49,50 kW in grado di soddisfare buona parte del fabbisogno dell’edificio. 3.3. Attività/Servizi svolti dal Consorzio Il Consorzio abn: - svolge, direttamente o per conto delle consorziate, attività di progettazione e sviluppo in vari settori (anche di importante impatto ambientale) e in diversi ambiti geografici; - offre alle imprese consorziate servizi direttivo-gestionali, amministrativi, contabili, informatici, tecnici, di mediazione verso i fornitori e di supporto nella gare d’appalto; - progetta, istalla e fa manutenzione di impianti fotovoltaici servendosi delle proprie consorziate; - e, più in generale, svolge un importante ruolo di sensibilizzazione etica ed ambientale verso i propri lavoratori, le proprie consorziate e le varie ‘parti interessate’ (v. All.2 MSGI). 3.4. Struttura organizzativa del Consorzio abn L’organizzazione del consorzio prevede diverse funzioni e responsabilità riportate nell’organigramma del consorzio (v. All.4 MSGI), che con il crescere delle attività ha subito una ridefinizione di ruoli e competenze. Le imprese cooperative consorziate in abn sono invece elencate - indicando denominazione, settore di attività e ambito geografico di riferimento – nella mappa delle ‘parti interessate’ del Consorzio (v. All.2 MSGI). 3.5. Elenco delle principali attrezzature e dei mezzi utilizzati dal consorzio La tabella seguente indica le principali attrezzature informatiche presenti nella sede consortile: Attrezzature PC (computer‘fissi’) Stampante PC PC PC n° 5 2 2 1 2 funzione Uff.Contabilità Uff.Contabilità Uff. Analisi Statistiche Presidenza BS Uff. Tecnico/RSPP proprietà abn abn Il Borgo Servizi Il Borgo Servizi Il Borgo Servizi/Abn utilizzati da abn * abn * Il BorgoServizi Il Borgo Servizi Il Borgo Servizi/abn Data: 05/04/’11 Documento di Analisi Ambientale PC 1 PC 2 PC 4 PC PC Stampante b/n 2 2 1 Uff. Qualità/Comunicazione Uff. Ricerca e Sviluppo (Borgorete) Uff. Progettazione & Sviluppo Uff.UDG Uff.personale Uff. personale Fotostampante b/n 2 tutte Fotostampante col. 2 tutte Fax 1 tutte Pag 8 di 43 Borgorete abn* Borgorete Abn/Borgorete abn/Borgorete/Il Borgo Servizi abn abn abn Anthea (soc. fornitrice) Anthea (soc. fornitrice) Anthea (soc. fornitrice) abn/Borgorete/Il Borgo Servizi abn * abn * abn* abn * abn * abn * * utilizzati da abn* (con l’asterisco) significa che ne usufruiscono abn e le consorziate (citate al precedente paragrafo) che si avvalgono delle funzioni condivise. Nella tabella sottostante sono invece riportati gli automezzi utilizzati per attività consortili: Marca e tipo automezzi n° dati in carico a Volvo V 70 1 Presidente di Abn Volvo V 70 1 Direttore Gestionale di Abn proprietà A noleggio A noleggio 3.6. Fornitori Per approvvigionare prodotti e servizi necessari alle proprie attività, il Consorzio abn si rivolge ai fornitori indicati nella tabella sottostante: Tipo di prodotto/servizio approvvigionato nomi dei fornitori Cancelleria Bragiola s.p.a.; Lyreco; Comitalia Carta, toner e manutenzioni foto-stampanti Anthea a r.l.; Lyreco Servizi informatici (harware, software e assistenza) Voludia informatica s.r.l. (partecipata) Telefonia fissa e mobile Vodafone Omnitel s.p.a. Carburante per automezzi ENI S.p.A. Metano per riscaldamento Enelgas s.p.a. Energia elettrica Enel s.p.a. Energia elettrica Pandora Manutenzioni automezzi Manutenzioni sede Car Server s.p.a. (Società noleggio automezzi); Cooperativa Blu ed Il Borgo Servizi (consorziate) Documento di Analisi Ambientale Data: 05/04/’11 Pag 9 di 43 Manutenzioni estintori Trasimeno antincendi s.n.c. Smaltimento cartucce toner Ecoservice Manut. Caldaie Puntoclima s.n.c. di Marco Biscarini Manutenzione ascensori Rosetti Tipografia Tipografia Properzio s.n.c. Servizi bancari Banca popolare Etica S.c.a.r.l. Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio s.p.a. Servizi assicurativi Liguria Assicurazioni Consulenze legali Studio legale Gobbini Lucia Mitsubishi electric Pannelli solari CO.M.EL. Forniture elettriche Elettronica Santerno Forniture elettriche Pima Carpenteria Materiale da carpenteria Metalmarano SNC Carpenteria metallica Wurth Prodotti e sistemi di fissaggio E.T. Solar Pannelli solari Riguardo al settore del fotovoltaico, da quest’anno è lo staff del fotovoltaico, attraverso l’area di Amministrazione e Produzione, coordinati dal Direttore Gestionale, a gestire gli ordini, gli smistamenti ed i controlli delle forniture, attraverso una costante sinergia con l’Ufficio 1000 tetti. Riguardo alla cancelleria e ai prodotti per le foto-stampanti, è la Segreteria generale a gestire le attività di: rilevazione delle esigenze di fornitura, ordini, ricevimento e stoccaggio dei prodotti e gestione dei dtt. Il Direttore gestionale invece provvede direttamente - o delega e autorizza di volta in volta dei collaboratori - a rapportarsi con gli altri fornitori. 4. POLITICA AMBIENTALE DEL CONSORZIO ABN Le finalità generali ed i principi ispiratori del Sistema di gestione ambientale del Consorzio abn sono riportati dalla Direzione nel documento di Politica ambientale (e integrata), comunicato a tutti coloro che lavorano per conto della Cooperativa e ai principali ‘stakeholder’ esterni. Coerentemente con tale Politica il Consorzio abn stabilisce obiettivi e traguardi ambientali – periodici, concreti e misurabili – definendo i relativi programmi di realizzazione. Documento di Analisi Ambientale Data: 05/04/’11 Pag 10 di 43 Affinché Politica, obiettivi, traguardi e l’intero Sistema di gestione ambientale siano adeguati alla realtà della Cooperativa, è necessario che essi si mantengano coerenti con gli aspetti ambientali veramente significativi. Il documento di Politica ambientale (e integrata) costituisce l’allegato 3 del MGI è anch’esso allegato a tale DAA LEGGI APPLICABILI E AUTORIZZAZIONI 5. Di seguito si riporta l’elenco delle normative di natura ambientale applicabili: Tipologia DPR L L N° Anno 47 1985 1150 1942 DPR 551 1999 DPR 412 1993 10 1991 DGR-Umbria 9481 1996 DPR 1991 DGR-Umbria 1993 1999 DD-Umbria Ambito specifico 3250 2001 ‘oggetto’ interessato Struttura dell’involucro edilizio e documentazioni per l’agibilità Struttura dell’involucro Norme in materia di controllo dell'attività edilizio e urbanistico-edilizia, sanzioni, recupero e Concessioni edilizie documentazioni per sanatoria delle opere edilizie l’agibilità Struttura dell’involucro edilizio e Legge urbanistica Concessioni edilizie documentazioni per l’agibilità Struttura dell’involucro edilizio e Comune di Perugia – Regolamento edilizio Concessioni edilizie documentazioni per l’agibilità Progettazione, installazione, esercizio e manutenzione degli impianti termici degli Emissioni in edifici, ai fini del contenimento dei consumi di Centrale termica atmosfera energia (Modifiche al DPR n.412 del 26/08/1993) Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli Emissioni in Centrale termica edifici ai fini del contenimento dei consumi di atmosfera energia (DPR 412/93 e successive modifiche ed integrazioni) Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale Emissioni in Centrale termica dell'energia, di risparmio energetico e di atmosfera sviluppo delle fonti rinnovabili di energia. Criteri generali relativi al convogliamento delle emissioni in atmosfera, ai ricambi di aria e Emissioni in alla riemmissione in ambiente di lavoro (DGR atmosfera n. 9481 del 24/12/96) Modifiche dell'atto di indirizzo e coordinamento Attività ad inquinamento in materia di emissioni poco significative e di atmosferico poco attività a ridotto inquinamento atmosferico, Emissioni in significativo e a ridotto emanato con decreto del Presidente del atmosfera inquinamento Consiglio dei Ministri in data 21 luglio 1989. atmosferico (DPR 25/07/91) Attività ad inquinamento atmosferico poco Emissioni in Emissioni in atmosfera a ridotto inquinamento significativo e a ridotto (DGR n. 1993 del 23/12/99) atmosfera inquinamento atmosferico Emissioni in atmosfera a ridotto Emissioni in Attività ad inquinamento Testo unico delle disposizioni legislative e Concessioni edilizie 380 2001 regolamentari in materia edilizia. (Testo A) RC-Perugia L TITOLO / TEMA Documento di Analisi Ambientale Tipologia N° Anno TITOLO / TEMA inquinamento. generale Autorizzazione a carattere ‘oggetto’ interessato atmosfera atmosferico poco significativo e a ridotto inquinamento atmosferico Attività ad inquinamento atmosferico poco significativo e a ridotto inquinamento atmosferico Emissioni in atmosfera Linee guida per il contenimento delle emissioni degli impianti industriali e la 1990 fissazione dei valori minimi di emissione (DM del 12/07/1990) Emissioni in atmosfera DPR Emissioni in atmosfera 203 1988 Norme in materia di qualità dell'aria Emissioni in atmosfera a ridotto inquinamento. 2003 Autorizzazione a carattere generale con autocertificazione. Gestione dei rifiuti, dei rifiuti pericolosi, degli D.Lgs. 22 1997 imballaggi e dei rifiuti di imballaggi. DGR n. 1447/99 (indicazioni regionali sul DGR-Umbria 1447 1999 D.Lvo n. 22/97) Norme per la semplificazione degli adempimenti in materia ambientale, sanitaria L 70 1994 e di sicurezza pubblica, nonché per l'attuazione del sistema di ecogestione e di audit ambientale Delega al Governo per il riordino, il coordinamento e l'integrazione della L 308 2004 legislazione in materia ambientale e misure di diretta applicazione Comune di Perugia - Regolamento comunale per la gestione dei rifiuti urbani (Delibere C.C. RC-Perugia n. 1/01 e n. 43/04 DGR-Umbria D.Lgs 567 Smaltimento dei policlorodifenili e dei 209 1999 policlorotrifenili (Attuazione direttiva 96/59/CE) Restrizioni in materia di immissione sul mercato e di uso di talune sostanze e DPR 216 1998 preparati pericolosi, ai sensi dell'art.15 della legge n.183 del 16/04/1987 (Attuazione direttiva 467/85/CEE) Condizioni per l'utilizzo dei trasformatori contenenti PCB in attesa della DM.Ambiente 2001 decontaminazione o dello smaltimento. (D.M. del 11/10/2001) L 447 1995 Legge Quadro sull'inquinamento acustico Emissioni in atmosfera Gestione dei rifiuti Rifiuti delle attività Gestione dei rifiuti Rifiuti delle attività Gestione dei rifiuti Rifiuti delle attività Gestione dei rifiuti Rifiuti delle attività Gestione dei rifiuti Rifiuti delle attività Impianti e apparecchi contenenti PCB/PCT Impianti e apparecchi contenenti PCB/PCT Impianti e apparecchi contenenti PCB/PCT Rumore Limiti massimi di esposizione al rumore negli DPCM 1991 ambienti abitativi e nell'ambiente esterno Rumore (DPCM del 1/03/1991) Disposizioni per il contenimento e la riduzione LR-Umbria 8 2002 dell’inquinamento acustico RR-Umbria 1 2004 regionale 6 giugno 2002, n. 8 -Disposizioni per Regolamento di attuazione della Pag 11 di 43 Ambito specifico Attività a ridotto inquinamento, modif. da DGR-Umbria 928 1995 DGR n. 2882/95 (DGR n. 928 del 16/02/95) D.M. Ambiente Data: 05/04/’11 legge Rumore esterno Trasporto sulle infrastrutture legato alla mobilità casa-coop Rumore esterno Trasporto sulle infrastrutture viarie legato alla mobilità casacooperativa Rumore Rumore esterno Rumore Rumore esterno Documento di Analisi Ambientale Tipologia N° Anno LR-Umbria 8 D.Lgs 195 L 36 LR-Umbria 43 D.Lgs. L TITOLO / TEMA il contenimento e la riduzione dell’inquinamento acustico. (Regolamento Regionale 13/8/2004, n. 1) Modificazione della legge regionale 6 giugno 2002, n. 8, concernente: Disposizioni per il 2006 contenimento e la riduzione dell’inquinamento acustico. (02.05.06) Attuazione della Direttiva 2003/10/CE relativa 2006 all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (Rumore). (10.04.06) Regole della gestione delle acque nell’obiettivo di un miglioramento dei servizi idrici e 1994 dell’ottimizzazione dell’uso delle risorse. Riorganizzazione del servizio in ambiti territoriali ottimali (A.T.O.) (cd. Legge Galli) 97 Attuazione della Legge 36/94 Testo unico sulla 152 1999 dall'inquinamento delle acque Misure a tutela dell'ozono stratosferico e 549 1993 dell'ambiente Attuazione dell'art. 5 della legge 28 dicembre 1993, n. 549, recante misure a tutela 2002 dell'ozono stratosferico. (DM del 20/09/2002) DM Regolamento (CE) n. 2037/2000 ‘oggetto’ interessato Rumore Rumore esterno Rumore Esposizione lavoratori al rumore Scarichi idrici Scarichi idrici Sostanze lesive dell'ozono Sostanze lesive dell'ozono del Regolamento Parlamento Europeo e del Consiglio del 29 Sostanze lesive 2037 2000 giugno 2000 sulle sostanze che riducono lo dell'ozono CE RC-Perugia 71 strato di ozono Deliberazione della Giunta Comunale di Perugia - Presa d'atto delle disposizioni normative vigenti in materia di rilascio delle 2003 autorizzazioni allo scarico di acque reflue (Delibera G.C. 71 del 23/02/03) 152 2006 D.Lgs Disposizioni correttive ed integrative del D.Lgs 3 aprile 2006 , n. 152 recante 284 2006 norme in materia ambientale (08.11.2006) Determinazione delle attività soggette alle Circolare ministeriale 1982 visite di prevenzione incendi (CPI) (DM 36 Scarichi idrici Approvvigionamenti idrici prelevati dall’acquedotto e scaricati poi nella fognatura comunale e non Approvvigionamenti idrici prelevati dall’acquedotto e scaricati poi nella fognatura comunale e non Approvvigionamenti idrici prelevati dall’acquedotto e scaricati poi nella fognatura comunale e non Impianti e apparecchiature contenenti sostanze lesive per lo strato di ozono Impianti e apparecchiature contenenti sostanze lesive per lo strato di ozono Impianti e apparecchi contenenti sostanze lesive per lo strato di ozono Approvvigionamenti idrici prelevati dall’acquedotto e scaricati poi nella fognatura comunale e non DECRETO LEGISLATIVO 3 aprile 2006, n. Delega ambientale 152. Norme in materia ambientale. (03.04.06) D.Lgs DM Pag 12 di 43 Ambito specifico Scarichi idrici tutela Data: 05/04/’11 Delega ambientale Integrazioni e modifiche al D.Lgs 152 del 2006 (Delega Ambientale) Sicurezza e igiene del lavoro Prevenzione incendi Attività soggette al controllo dei VVF 16/02/1982) Prevenzione incendi: chiarimenti interpretativi di vigenti disposizioni e pareri espressi dal Sicurezza e igiene 1985 Comitato centrale tecnico scientifico per la del lavoro prevenzione incendi su questioni e problemi di Prevenzione incendi Attività soggette al controllo dei VVF Documento di Analisi Ambientale Tipologia N° Anno DPR 689 1959 DPR 459 1996 DPR 412 1993 L 123 2007 D.Lgs 257 2007 DGRU Delibera Provinciale 1171 2007 99 D.Lgs. 4 D.Lgs. 17 Decreto D.Lgs 205 DPR 214 2008 TITOLO / TEMA prevenzione incendi. (Circ. Min. Interni 11 dicembre 1985) Determinazione delle aziende e lavorazioni soggette, ai fini della prevenzione degli incendi, al controllo del Comando del Corpo dei vigili del fuoco. Regolamento per l'attuazione delle direttive 89/392/CEE, 91/368, 93/44 e 93/68 concernenti il riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alle macchine Norma che dispone la presenza del libretto di impianto (potenza nominale < 35 kw) o del libretto di centrale (potenza nominale 35 kw) Misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e delega al Governo per il riassetto e la riforma della normativa in materia Attuazione della direttiva 2004/40/CE sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici) Disciplina degli scarichi delle acque reflue Regolamento scarichi delle azque Data: 05/04/’11 Pag 13 di 43 Ambito specifico ‘oggetto’ interessato Sicurezza e igiene del lavoro Prevenzione incendi Attività soggette al controllo dei VVF Sicurezza e igiene del lavoro Macchine Sicurezza e igiene Caldaie/centrale termica del lavoro Sicurezza e igiene del lavoro Salute e sicurezza Sicurezza e igiene Campi elettromagnetici del lavoro Scarichi idrici Scarichi in fognatura Scarichi idrici Scarichi in fognatura Integrazioni e modifiche al Ulteriori disposizioni correttive ed integrative Decreto Legislativo 2008 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, 152 del 2006 recante norme in materia ambientale (Delega Ambientale) Macchine e 2010 Attuazione direttiva 42/2006 CE Manutenzione ascensori ascensori Linee guida per il procedimento di cui all'art. 12 del Decreto Legislativo 29 dicembre 2003, n.387 per l'autorizzazione alla costruzione e all'esercizio di impianti di produzione di Impianti ad energia 2010 Fonti rinnovabili elettricità da fonti rinnovabili nonché linee rinnovabile guida tecniche per gli impianti stessi. (Decreto 10/09/10 - G.U. del 18/09/2020 n. 219) Il decreto di recepimento, D. lgs. 205/2010, che entrerà in vigore il 26 dicembre 2010, apporta sostanziali modifiche alla parte quarta 2010 del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, anche al Tracciabilità rifiuti fine di prevedere il necessario coordinamento con il sistema di tracciabilità dei rifiuti (SISTRI). Regolamento recante modifiche al DPR 30 Ascensori, aprile 1999, n. 162, per la parziale attuazione montacarichi e 2010 della Direttiva 2006/42/CE relativa agli apparecchi di ascensori(10G0233) sollevamento Controllo e manutenzione Documento di Analisi Ambientale Data: 05/04/’11 Pag 14 di 43 La tabella seguente indica invece le prescrizioni, le autorizzazioni, gli adempimenti e i documenti previsti dalla normativa di carattere ambientale e di sicurezza, applicabili alla sede del Consorzio: Argomento Obbligo previsto Concessioni edilizia Ottenimento della concessione edilizia Agibilità – abitabilità Ottenimento del certificato di agibilità Scarichi idrici Caldaie/centrale termica Emissioni in atmosfera Autorizzazione agli scarichi civili in fognatura (D.Lgs 152/99) e planimetria degli scarichi Libretti di centrale e di impianto - sopra 35kw – (DPR 412/93); prova fumi e manutenzioni annuali, rapporti di controllo (DPR 551/99) Comunicazione di messa in esercizio di impianto poco significativo (art. 272 del TU) Analisi rumore interno Rumore Analisi rumore esterno Documentazione di valutazione dei rischi (D.Lgs 81/08) Dichiarazioni di conformità degli impianti elettrico, gas, termoidraulico idrosanitario (D.lgl n. 37/2008) Certificato Prevenzione incendi (CPI) per Centrale termica e per Edificio uso uffici con più di 10 persone Registro antincendio Sicurezza Esercitazione prevenzione incendi e relativo verbale (DM 10/03/98) Esercitazione emergenza, prove evacuazione e relativo verbale (D.M. 10/03/98; D.lgs81/08) Per ogni ascensore: Libretto; Copia della denuncia ISPESL; Rapporti di verifica periodica; Rapporti di manutenzione Denuncia impianti messa a terra e verifica periodica Dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche (strutture autoprotette) Amianto Valutazione dei rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici fisici e biologici ai sensi del DLgs 277\91 - Capo III - Protezione dei lavoratori contro i rischi connessi all'esposizione ad amianto durante il lavoro (Autodichiarazione) Tali adempimenti sono programmati e tenuti sotto controllo ai fini della loro realizzazione e registrazione mediante l’apposito ‘scadenzario’ Mod02PR09 Elenco adempimenti. 6. METODO DI VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI (AA) 6.1. Premessa Il Consorzio abn ha elaborato una valutazione degli Aspetti Ambientali (AA): - analizzando le attività svolte e le possibili ricadute; analizzando i servizi erogati e le relative attività connesse a ciascun servizio; Documento di Analisi Ambientale - Data: 05/04/’11 Pag 15 di 43 individuando per ogni attività gli AA collegati; e dando una valutazione numerica di significatività a ciascun AA. 6.2. Identificazione degli aspetti ambientali Poiché gli AA significativi possono cambiare nel tempo, a causa di modifiche nelle attività svolte, il Consorzio abn ha previsto il Mod01PR08 Lista degli Aspetti Ambientali Potenziali che viene verificato, ed eventualmente aggiornato, almeno una volta all’anno in occasione del Riesame della direzione. A tal fine il Rappresentante della direzione (RD) deve prendere in considerazione tutte le eventuali modifiche (ad esempio: attivazione o chiusura di servizi ed ambiti operativi; modifiche nelle procedure o nelle pratiche di lavoro; occupazione di nuovi edifici o liberazione di edifici precedentemente occupati; modifiche della legislazione vigente; ecc.) e, se necessario, rivedere ed aggiornare il Mod01PR08. 6.3. Raccolta dati ed informazioni RD infatti raccoglie i dati e le informazioni inerenti gli AA necessari per la successiva valutazione, quali: ogni dato o informazione ambientale collegata ai nuovi sviluppi, processi o prodotti; i dati raccolti dalle consorziate e gli esiti degli eventuali monitoraggi; i risultati di tutte le misurazioni ambientali effettuate nel periodo trascorso dall’ultima valutazione; i rapporti di audit interni e, se utile, l’ultimo rapporto di audit esterno; non conformità; comunicazioni ambientali; novità nella legislazione; registrazioni inerenti la formazione svolta; informazioni derivanti da eventuali incidenti ambientali verificatisi; 6.4. Valutazione degli aspetti ambientali Nella valutazione degli AA, RD - supportato da eventuali altre funzioni competenti rispetta le seguenti fasi: - compilazione del Mod02PR08 Tabella di valutazione degli Aspetti Ambientali, riportando nella prima colonna il servizio preso in esame e tutte le attività individuate nel Mod01PR08; - redazione della seconda colonna del Mod02PR08, riportandovi gli AA collegati al servizio ed alle attività prese in esame; - compilazione completa della tabella valutando gli AA collegati alle attività del Consorzio, secondo le domande dello schema seguente. Documento di Analisi Ambientale Data: 05/04/’11 Pag 16 di 43 Schema per la compilazione del Mod02PR08: 1. Le parti interessate (lavoratori, enti pubblici, popolazione locale, fornitori, stampa, associazioni, ecc.) manifestano, anche occasionalmente, preoccupazioni relativamente all’aspetto ambientale considerato? Condizioni normali o anormali Condizioni di emergenza Fattore di Influenza (FI) 2. L’ambiente nelle vicinanze delle sedi operative presenta particolare vulnerabilità in relazione all’aspetto ambientale considerato? 3. Il consumo (o l'emissione) di materia o di energia è significativo per l'ambiente circostante in termini quantitativi o qualitativi? 4. L’aspetto è collegato a situazioni di emergenza ambientale che si manifestano: frequentemente = 2 abbastanza frequentemente = 1 di rado =0 5. L’aspetto è collegato a situazioni di emergenza che comportano danni all’ambiente : gravi =2 abbastanza gravi = 1 lievi= 0 È un moltiplicatore che dà la misura del potere di influenza da parte del Consorzio: nessuna influenza = Tot. x 0,5 poco influente = Tot. x 0,8 influente = Tot. x 1,1 molto influente = Tot. x 1,4 Per ogni AA viene preliminarmente definito (nell'apposita colonna) se il suo manifestarsi si esprime in situazione di: N = normalità A = anormalità E = emergenza. In base alla risposta RD provvede a compilare la tabella rispondendo alle relative domande (vedi schema sopra riportato) e assegnando un punteggio crescente con la significatività dell’aspetto per ciascun criterio. Tale punteggio (salvo diverse disposizioni definite in tabella) assume valore pari a: 2, nel caso di risposta affermativa al criterio considerato 0, nel caso di risposta negativa 1, quando la risposta sia “abbastanza”. Viene poi calcolato il punteggio totale dell’aspetto sommando tutti i valori ottenuti. Infine il totale viene moltiplicato per il fattore di influenza che determina il potere di intervento che l'organizzazione ha effettivamente, ottenendo così il Totale finale (Tot). I criteri di valutazione consentono di classificare gli AA in: AA molto significativi, ad elevata priorità d’intervento (Tot > 5,5) Documento di Analisi Ambientale Data: 05/04/’11 Pag 17 di 43 AA significativi (3,5 < Tot ≤ 5,5) AA non significativi (Tot ≤ 3,5) La classificazione degli aspetti ambientali così ottenuta è utilizzata in sede di Riesame della direzione per: orientare la Politica ambientale; definire obiettivi, traguardi e programmi ambientali; identificare opportunità per il miglioramento continuo; definire programmi di formazione per il personale; indicare le modalità di comunicazione con le parti interessate; individuare aree di priorità per gli audit interni; orientare la definizione del sistema di procedure per la conduzione, il controllo e la sorveglianza delle attività del Consorzio. 7. PROCEDURE DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Il Sistema di gestione integrato del Consorzio abn, mette in connessione gli strumenti previsti dalla norma UNI EN ISO 14001:2004 con quelli tipici di un sistema di gestione per la qualità (secondo la norma UNI EN ISO 9001:2008) e per la responsabilità sociale (secondo la norma SA8000:2008). Perciò: - la documentazione – prescrittiva, descrittiva e di registrazione - è gestita in modo controllato in accordo con l’apposita PR01; - il periodico Riesame della Direzione viene condotto secondo la PR02. E le tipologie di obiettivi di miglioramento dei processi e servizi consortili, con i relativi indicatori, a cui la Direzione consortile può attingere, sono indicati nella PO10; - le non conformità e i relativi trattamenti, le azioni correttive e preventive sono gestite secondo la PR03; - gli audit interni sono programmati e condotti come previsto dalla PR04; - la formazione del personale è pianificata, organizzata e registrata come indicato nella PR05; - la comunicazione interna ed esterna è gestita secondo la PR07, che regolamenta anche le modalità di interazione con le ‘parti interessate’ esterne (compresa la presentazione di eventuali reclami); - l’identificazione, valutazione e considerazione degli aspetti ambientali segue – come esplicitato nel capitolo precedente – la PR08; - l’identificazione, il monitoraggio e l’aggiornamento delle legislazione segue la PR09; - il rapporto con i fornitori (comprese la qualifica e selezione iniziale e la rivalutazione periodica) e i criteri di selezione ed accettazione delle forniture sono disciplinate dalla PR11; - ricerca, progettazione e sviluppo di nuove attività, con la considerazione dei relativi aspetti e ricadute ambientali, sono regolate dalla PR12; - le modalità di prevenzione e gestione di eventuali emergenze o incidenti che potrebbero avere rilevanza ambientale sono regolate dalla PR13 e dalla PO09; - gli aspetti ambientali relativi ai servizi che il Consorzio abn eroga alle Cooperative associate sono gestiti in conformità alla PR14; Documento di Analisi Ambientale - 8. Data: 05/04/’11 Pag 18 di 43 la gestione dei rifiuti prodotti nella sede consortile (raccolta differenziata e conferimento) è disciplinata dalla PO02; le modalità di raccolta dei dati per il controllo, la sorveglianza e la misurazione degli aspetti ambientali rilevanti sono indicate nella PO05; le modalità di gestione dell’attività di progettazione, installazione e manutenzione degli impianti fotovoltaici sono indicate nella PR15 e nelle eventuali Procedure Operative di riferimento. MONITORAGGIO DEI PRINCIPALI ASPETTI AMBIENTALI Rispetto all’attività nel settore del fotovoltaico abn si serve del lavoro di cooperative consorziate, purché certificate secondo la norma ISO 14001:2004 o, in alternativa, con cooperative consorziate disposte a recepire tutte le indicazioni del consorzio in materia ambientale. Questo fa si che abn conduca sulle cooperative esecutrici degli impianti specifici audit, che richieda e recepisca gli esiti delle visite di certificazione o di sorveglianza che gli enti di certificazione eseguono sulle cooperative consorziate e che effettui continui monitoraggi sul lavoro e sugli adempimenti richiesti. Gli altri servizi del Consorzio abn prevedono essenzialmente ‘attività di ufficio’, i dati riportati al par. 8.2, relativi agli aspetti ambientali diretti, presentano una rilevanza piuttosto relativa in termini assoluti. Potenzialmente più significativi, anche se con una forte variabilità di anno in anno in base alle progettazioni realizzate, possono essere gli aspetti ambientali indiretti descritti al par.8.1. Perciò il Consorzio formula periodicamente obiettivi ambientali indiretti, legati ai vari fronti di attività e progettazione aventi rilievo ambientale e capaci di accrescere la sensibilità ambientale (e le relative performance) delle proprie consorziate, dei fornitori e di altre importanti ‘parti interessate’; oppure capaci di migliorare l’impatto ambientale di alcune attività (es. dei progetti nel campo delle fonti energetiche rinnovabili). I dati presentati al par. 8.1 sono invece relativi agli aspetti ambientali diretti e sono riferiti: 1- al primo piano della sede di via Cairoli, condivisa – come già specificato – con le cooperative consorziate di Perugia, Il Borgo Servizi, BorgoRete ed Elosole., con le quali sono ripartiti anche i costi delle varie utenze, in relazione ai mq di superficie occupati; 2- alle attività di progettazione, installazione e manutenzione degli impianti fotovoltaici che sono gestiti da cooperative affidatarie certificate secondo la norma ISO 14001:2004. Le modalità per la raccolta, registrazione e sorveglianza dei dati relativi agli aspetti ambientali diretti riportati nei paragrafi successivi sono descritte nell’apposita PO05 Controllo operativo e sorveglianza. 8.1. Influenza sulle Cooperative consorziate, sui fornitori e su altre ‘parti interessate’ Come già accennato, il Sistema di gestione ambientale di abn può avere rilevanza e incidenza ambientali anche e soprattutto in modo indiretto. Per sua natura infatti abn - avendo un ruolo di Ricerca&Sviluppo e di indirizzo e coordinamento delle consorziate – è in grado di promuovere servizi e prodotti che abbiano impatto positivo sull’ambiente, e può parzialmente influenzare l’attività e l’organizzazione Documento di Analisi Ambientale Data: 05/04/’11 Pag 19 di 43 delle proprie Cooperative, sensibilizzandole a una cultura del rispetto ambientale e dello “sviluppo sostenibile”. Nel 2010 ciò è avvenuto su vari versanti, indicati nei paragrafi successivi. 8.1.1 Attività ambientali delle Consorziate e Linee guida consortili ambientali Oltre alle Consorziate certificate secondo la UNI EN ISO 14001 (abn ha favorito ed accompagnato alla certificazione quattro cooperative consorziate), abn associa anche una decina di Cooperative che offrono servizi di natura ambientale (fonti energetiche rinnovabili, gestione di isole ecologiche e raccolta differenziata dei rifiuti, manutenzione del verde, ecc.), a testimonianza del crescente interesse ed impegno del Consorzio per il rispetto dell’ambiente e per la promozione di una cultura ‘ecologica’. In quest’ottica, abn ha emesso delle Linee guida consortili ambientali, come strumento di sensibilizzazione per diffondere tra le Cooperative una particolare attenzione e una rinnovata responsabilità per l’ambiente. Poiché tali Linee guida fanno parte di un pacchetto che comprende anche Linee guida per i diritti dei lavoratori e Direttive consortili per l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati; e poiché le Consorziate hanno deliberato di dare la precedenza cronologica al rispetto degli impegni relativi a queste ultime due Linee guida, la sottoscrizione degli impegni ambientali ha preso inizio nel 2008 (le altre Linee Guida sono state diffuse e sottoscritte già a partire dal 2006), diventando il principale traguardo ambientale del consorzio. Ad oggi, come si spiegherà meglio nel par. 9 il numero delle cooperative aderenti alle LGA è 11, un terzo delle cooperative a cui l’impegno ambientale è stato sottoposto. Il Consorzio si impegnerà ad affiancare e sostenere le Consorziate che aderiranno, effettuando azioni di monitoraggio e verifica degli impegni e raccogliendo dati per eventuali pubblicazioni e report ambientali. 8.1.2 Progettazione e Sviluppo di attività ambientalmente rilevanti nel 2010 Il 2009 ha visto il Consorzio abn impegnato sui fronti già avviati negli anni precedenti, cercando in particolar modo di ottenere, entro i termini di legge, le autorizzazioni utili per dare inizio alla fase esecutiva dei progetti proposti, sia nell’ambito dell’autocostruzione con l’impiego di tecnologie di bioedilizia e per il risparmio energetico, sia sul fronte delle biomasse. Di seguito sono descritte le evoluzioni o gli esiti delle iniziative già avviate nel 2008 e 2009 e le novità cui si è dato vita nel 2010. 1) La società consortile Elosole (costituita nel giugno del 2007 dal consorzio abn, diverse sue consorziate ed altri soggetti operanti sul territorio nazionale nel campo del solare termico e fotovoltaico, con la finalità di creare un network ramificato in tutta Italia per offrire servizi di progettazione, formazione, assistenza tecnica e legislativa, accesso al credito, installazione e manutenzione di impianti solari fotovoltaici) ha fornito nel 2008 il servizio di mediazione degli approvvigionamenti a 7 consociate per le quali è stato possibile l’acquisto di pannelli solari ad un prezzo inferiore rispetto al prezzo corrente. La società ha inoltre progettato, istallato e curato la manutenzione di 3 impianti fotovoltaici in Sicilia e in Friuli Venezia Giulia e Documento di Analisi Ambientale Data: 05/04/’11 Pag 20 di 43 nel corso del 2009 ha dato continuità a queste funzioni consolidando perciò l’esperienza nell’ambito del solare fotovoltaico. Il servizio di approvvigionamento che Elosole rende alle consorziate di abn ha subito un forte rallentamento nel 2010. Infatti l’enorme domanda di moduli fotovoltaici, registrata soprattutto nel nostro paese, ha fatto si che i principali soggetti presenti sul mercato esaurissero la loro capacità produttiva già nei primi mesi dell’anno, mettendo in difficoltà trader come Elosole, che normalmente riceveva dalle consorziate ordini per piccole quantità di moduli e con consegna a breve termine. 2) Nell’ambito delle biomasse è giunto al termine, dopo una serie di ritardi imputabili al passaggio dell’iter autorizzativo dall’amministrazione regionale a quella provinciale, il percorso di approvazione del progetto per la realizzazione dell’impianto a biogas di Castelvolturno all’interno della cooperativa Globalservice di cui il consorzio abn aveva progettato e realizzato lo start-up (ottenendo un finanziamento a fondo perduto da parte della Regione Campania). L’impianto da 500 Kwp, lo ricordiamo, sfrutterà i reflui da allevamento di bufale e materiale agricolo per la produzione di calore ed energia. A questo punto si attende solo che la richiesta di finanziamento avanzata ad un istituto bancario, venga accolta affinché i lavori di realizzazione possano prendere inizio. Sempre nel campo delle biomasse nel 2007 il consorzio abn aveva presentato al Ministero dell’Ambiente un progetto di studio di fattibilità di un impianto di produzione di calore ed energia pari a 600 Kwp alimentato da legno cippato ricavato dal progetto di riqualificazione dei boschi del Comune di Scheggia (l’energia prodotta andrà ad alimentare gli impianti sportivi dello stesso Comune). Lo studio è stato approvato e nel 2008 il consorzio abn e la cooperativa consorziata “Sopra il Muro” hanno acquisito la titolarità della manutenzione dei boschi, che forniranno la materia prima per l’impianto, ed acquistato i terreni su cui posizionare l’impianto stesso. Rispetto a quanto rilevato lo scorso anno non sono stati compiuti passi avanti per ciò che riguarda il percorso autorizzativo. Permangono infatti le stesse difficoltà nell’iter burocratico e risulta ancora in stand-by l’approvazione della legge che darebbe finalmente il via alla fase esecutiva del progetto. Si è già parlato negli scorsi anni dell’importanza che riveste in questo settore la collaborazione nata tra il Consorzio Abn e l’azienda tedesca BD Agro, leader mondiale nell’istallazione di impianti che producono energia dal biogas emesso da liquame e letame animale. Una collaborazione che tutt’ora continua e che dal 2009, ha portato alla firma di una serie di contratti di consulenza tecnica per sperimentare l’uso dei fermentatori tedeschi anche in Italia. Con la fermentazione, sia di liquame e letame animale, che di sostanze organiche, è infatti possibile produrre una miscela di gas, soprattutto metano, che viene utilizzato per la produzione di energia elettrica ed energia termica. L’unione del Know-how di abn con quello della BD Agro ha portato alla nascita del “Cacca Watt”, iniziativa che permette di offrire un pacchetto “all inclusive” che va dalla progettazione all’assistenza post-vendita dell’impianto, a tutte le aziende che vogliono investire nel settore dell’energia rinnovabile da biogas. Sono già stati presentati una serie di progetti per l’istallazione dei fermentatori in Abruzzo, Campania ed Emilia Romagna, che sono in fase finale di approvazione ed in fase di finanziamento. L’avvalersi del Know-how consolidato della BD Agro tedesca, ha inoltre permesso al Consorzio uno studio sulle proprietà e Documento di Analisi Ambientale Data: 05/04/’11 Pag 21 di 43 sul possibile miglioramento genetico dell’erba medica da cui si può parimenti produrre biogas. Il Consorzio Abn insieme alla consorziata Cpl Concordia, ha presentato nel 2009 un progetto a Legacoop e Coopfond per creare 2 impianti da 1 MWp ciascuno per la produzione di energia da biogas, presso la centrale del latte “3A” della Sardegna, la più grande cooperativa della regione nonché l’unica centrale presente. Nel 2010 è stata condotta la fase di studio della fattibilità del progetto che si è conclusa positivamente con la concessione dell’autorizzazione per la realizzazione e con la firma di un “Protocollo d’Intesa” tra le parti coinvolte. Inizierà quindi a breve la fase di costruzione e di installazione dei 2 impianti. Il 2010 ha gettato le basi per altri importanti progetti nell’ambito delle biomasse. Il primo consiste nella possibilità, per il Consorzio abn, di sfruttare 230 ettari di terreni confiscati alla camorra campana per la realizzazione di un impianto a biogas di 1 MWp. La fase autorizzativa ed attuativa è però ad uno stadio iniziale, dato che detti terreni saranno disponibili solo a sequestro ultimato. Altro importante fronte d’azione per la costruzioni di impianti a biogas è l’Emilia Romagna, in particolare la località di San Martino in Rio dove trova ospitalità una comunità Rom. Il progetto prevede la realizzazione nel sito di un impianto a biogas di 1 MWp per la produzione di energia elettrica (che sarà messa in rete) e termica. I rom avranno così la possibilità di usufruire, a titolo gratuito, di acqua calda e riscaldamento. A margine dello spazio utilizzato per l’installazione dell’impianto, è presente un’area che potrà sfruttare l’energia elettrica messa in rete e per la quale il Comune di San Martino in Rio prevede di bandire un avviso di gara ad evidenza pubblica che punti, attraverso una proposta di utilizzo ad utilità sociale e pubblica, alla riqualificazione dell’area stessa. Il progetto, che ha perciò duplice valenza, ha già ottenuto l’autorizzazione mentre è ancora in corso l’iter autorizzativo e burocratico da parte del Comune che secondo le previsioni potrebbe concludersi entro fine aprile 2011. Di stessa natura la proposta per la realizzazione di un impianto a biogas da 1 MWp a Cupello in Abruzzo, in cui abn svolgerà come sempre il ruolo di General Contractor affidando la realizzazione dell’impianto ad una delle sue consorziate. L’impianto dovrebbe sorgere in un’area occupata da alcune stalle di bestiame; ciò significa che gran parte del liquame prodotto verrà recuperato per la produzione di energia termica riducendo sensibilmente il rischio di inquinamento causato dall’eventuale riversamento di tale materiale nelle acque del fiume sottostante all’area. Anche per questo progetto è in corso la fase autorizzativa. 3) Nel 2007 era stato firmato un accordo per uno studio di fattibilità su attività di riforestazione in Albania. Il consorzio ABN era stato selezionato dal Ministero dell’Ambiente Albanese per il progetto di riforestazione del distretto di Kukes. Il progetto si svolge nell’ambito dell’accordo tra il Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare Italiano e i Ministeri dell’Ambiente dei Paesi dei Balcani per un programma di cooperazione per la realizzazione di progetti comuni nell’ambito del “meccanismo di sviluppo pulito” del Protocollo di Kyoto (Clean Development Documento di Analisi Ambientale Data: 05/04/’11 Pag 22 di 43 Mechanism - CDM). Il progetto promuove interventi di rivegetazione e rimboschimento dei terreni più degradati attraverso lo spostamento temporaneo dei pascoli ed il trattamento dei terreni più degradati con rimboschimento e/o semina. Anche in questa iniziativa il Consorzio ABN promuove e pratica l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. Questo a dimostrare che è possibile coniugare azioni di mercato anche di rilevanza internazionale con politiche di inclusione sociale e promozione ambientale. Nel 2008 si è concluso lo studio di fattibilità consegnato nel mese di dicembre ed in attesa di risposta di esito. In seguito alla presentazione del progetto, il Ministero ha chiesto, nei mesi a seguire, ulteriori integrazioni a sostegno del progetto. Pur avendo soddisfatto tale richiesta già nel 2009 si è ancora ad oggi in attesa di ricevere l’approvazione definitiva per poter definire le fasi e le modalità di intervento presso le zone interessate. Rispetto alla presenza del Consorzio abn all’estero, è stato presentato nel 2010 il progetto “Energie Rinnovabili: possibilità di sviluppo sostenibile in Togo” commissionato dalla Chiesa Valdese e che ha come partner locale l’ONG togolese E.F.D. (Enfant-Foot-Dèveloppement). Il paese africano, come molti paesi in via di sviluppo, vive lo spinoso problema dell’approvvigionamento energetico. Gran parte delle aree rurali non hanno i collegamenti alla rete elettrica e nelle principali città come Lomè, Aneho, Sokodè e Karà vi sono ogni giorno razionamenti di energia elettrica a causa dell’abbassamento del livello delle acque della diga di Akossombo in Ghana e dei problemi di approvvigionamento di gas dalla centrale termica di Azito in Costa d’Avorio. Il progetto, a fronte di uno studio di fattibilità che ha permesso di capire quali fonti energetiche rinnovabili potevano essere diffuse nel territorio togolese, prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico su tetto o a terra nelle vicinanze del Centro Medico della città, che avrà come beneficio principale la generazione di energia elettrica 24 ore su 24, non solo per il Centro medico, ma anche per le strutture locali e gli insediamenti rurali elettrificabili circostanti. Il progetto è già stato approvato, si attende ora la fase esecutiva che prenderà il via nei prossimi mesi. 4) Progettazione nell’ambito dell’autocostruzione edilizia. Nel corso del 2010 il progetto di autocostruzione presentato al Comune di Valfabbrica, ha subito un arresto, pur avendo ricevuto ampio consenso da parte dei cittadini dopo la pubblicazione del bando nel 2009, causa la non bancabilità di gran parte dei beneficiari del bando. Benché il costo finale degli alloggi fosse ampiamente più basso di quello di mercato, il fenomeno è da imputare principalmente alla crisi economica mondiale che ha portato alla perdita di lavoro e quindi all’impossibilità di accedere a qualsiasi forma di credito. Nel 2010 in seguito alla presentazione di un progetto preliminare al Comune di Senigallia, è stato pubblicato il bando per l’autocostruzione di 20 alloggi in loc. Cesano, all’interno dell’area P.E.E.P. omonima. Dalle tante domande pervenute sono stati selezionati i soggetti in possesso dei requisiti richiesti dal bando, i quali successivamente si sono costituiti in cooperativa edilizia con il nome “Le mani per vivere insieme”. Il progetto definitivo è a sostegno di un elevato risparmio Documento di Analisi Ambientale Data: 05/04/’11 Pag 23 di 43 energetico che prevede la certificazione di tutti gli alloggi in classe B nazionale e Itaca2 locale. Infatti le tecnologie proposte si caratterizzano: - per uno spiccato isolamento termico/acustico dell’involucro edilizio, attraverso l’uso di cappotti termici installati sul paramento murario, la realizzazione di solai con k termico elevato e l’installazione di infissi esterni altamente fono e termo isolanti; - per l’uso di energie rinnovabili attraverso l’installazione di pannelli solari termici per acs (acqua calda sanitaria), che montati su tetto piano possono essere orientati in modo tale da ottenere l’irraggiamento ottimale, garantendo il massimo rendimento; -da un elevato comfort abitativo interno grazie alla realizzazione di pannelli radianti a pavimento, che assicurano un tipo di riscaldamento ad irraggiamento anziché a convezione (come si avrebbe con un tradizionale termosifone); Da un punto di vista ambientale il progetto pone particolare attenzione all’inserimento paesaggistico garantendo il rispetto delle preesistenze e cercando di ridurre al minimo l’impatto degli spazi costruiti: gli edifici non superano i due piani, le pertinenze esterne sono perlopiù adibite a verde (persino i posti auto sono finiti a prato armato) ed i colori dei corpi di fabbrica sono studiati in modo tale da accentuare il gioco degli assi prospettici evidenziando il contrasto tra luciombre, vuoti-pieni con il tentativo di rendere lo spazio architettonico dinamico e stimolante. Nei mesi di aprile-maggio del 2011 è previsto l’avvio del cantiere edilizio con l’inizio anche del corso per la formazione sulla sicurezza rivolto agli autocostruttori, soci della cooperativa “Le mani per vivere insieme”. Nel corso del 2010 inoltre, sono stati presentati i progetti architettonici del programma di autorecupero, avviato in convenzione con il Comune di Bologna nel 2009. Il progetto consta di 10 immobili antichi dei quali 4, in stato di rudere, da demolire e ricostruire fedelmente e 6 da ristrutturare per un totale di 44 alloggi. Nello specifico gli interventi di ristrutturazione mirano: ad adeguare a livello antisismico le strutture antiche, ad isolare termicamente ed acusticamente l’involucro edilizio così da garantire un elevato risparmio energetico anche con l’uso di infissi esterni in vetrocamera bassoemissivo. Inoltre per tutti gli edifici sono previste caldaie a condensazione centralizzate con contabilizzazione del calore, per abbattere ulteriormente sia i consumi energetici sia i costi di manutenzione e gestione degli impianti. La pubblicazione del bando pubblico è prevista entro aprile 2011. Mentre l’inizio dei lavori entro l’autunno prossimo. Tutte le iniziative di autocostruzione ed autorecupero, perseguono, accanto a quella ambientale ed economica, una sostenibilità sociale attraverso la gestione attenta e responsabile delle dinamiche di gruppo, promuovendo ed incoraggiando l’integrazione sociale e la nascita di un’identità comunitaria. Documento di Analisi Ambientale Data: 05/04/’11 Pag 24 di 43 5) Il settore dell’energia solare il 2008 è stato sicuramente l’anno dell’investimento nell’ambito dell’energia solare e degli impianti fotovoltaici soprattutto grazie ad un’iniziativa che si è rivelata vincente e che nel corso del 2009 è entrata nel vivo della fase progettuale ed esecutiva. Si tratta dell’iniziativa “1000 tetti fotovoltaici”, pensata e promossa dal Consorzio abn in diverse regioni d’Italia. Il progetto “1.000 tetti fotovoltaici’ prevede la predisposizione e pubblicazione di bandi per la realizzazione di 1.000 sistemi fotovoltaici di potenza elettrica pari a 3 kWp ciascuno collegato alla rete del distributore locale di energia elettrica, sfruttando le opportunità offerte dall’attuale normativa di settore che prevede la possibilità di usufruire di incentivi sull’energia elettrica prodotta, in “Conto Energia” (cfr. il D.M. 19/02/2007). Il bando, pubblicato per la prima volta nel 2008, era rivolto a tutte le persone fisiche e ai soggetti pubblici e privati che risultavano proprietari o esercitavano un diritto reale di godimento su un complesso edilizio/unità abitativa. Gli utenti beneficiari del progetto, a fronte della possibilità di avere l’impianto fotovoltaico installato gratuitamente a servizio del proprio punto di connessione, si impegnano a dare mandato senza rappresentanza per la contrattazione della fornitura di energia elettrica sul proprio contatore. Poiché il contratto di fornitura risulterà a nome della NewCo (New Company) creata dal Consorzio ABN per il progetto, la NewCo sarà anche titolare dell’impianto e quindi soggetto responsabile e richiedente del servizio di scambio sul posto. Al cittadino verrà garantito gratuitamente tutto il valore in Euro riconosciuto dal GSE (delibera 74/08 e seguenti) per la produzione di energia elettrica da parte dell’impianto fotovoltaico, che in sostanza, gli azzererà (eccezion fatta per i costi fissi) il costo di energia elettrica per la propria abitazione. Alla fine dei 20 anni l’impianto potrà essere riscattato dal cittadino per un costo che si aggira intorno ai 100 euro o potrà essere smantellato e smaltito secondo le modalità previste dalla normativa in ambito di smaltimento di materiale fotovoltaico. La società costituita ad hoc per ogni iniziativa vedrà al suo interno, oltre al Consorzio ABN, società di servizi pubblici o a capitale misto pubblico-privato, agenzie energetiche locali e avrà la partnership di amministrazioni locali e società finanziarie o istituti di credito che finanzieranno l’investimento. A differenza di quanto avveniva nel 2008, anno in cui il progetto è decollato, la normativa di riferimento nel 2009 ha subito una variazione tale da far si che la richiesta di incentivi per l’istallazione dei pannelli fotovoltaici non sia più appannaggio del cittadino. Infatti, la NewCo, in qualità di soggetto responsabile dell'impianto, è titolata a chiedere essa stessa l’incentivo al GSE, senza necessità di ricorrere alla cessione notarile del credito. L’iniziativa, avviata nella Regione Umbria, ha ottenuto una risposta da parte della cittadinanza estremamente positiva, facendo esaurire i posti disponibili dopo pochi giorni dalla pubblicazione del bando, e da parte di molte altre amministrazione locali che si sono dimostrate interessate a partecipare a nuove iniziative simili. Ad oggi Documento di Analisi Ambientale Data: 05/04/’11 Pag 25 di 43 3.000 tetti fotovoltaici sono stati banditi in Umbria, 3.000 banditi a Reggio Calabria, 4.000 in Sicilia (2000 a Catania, 1000 a Siracusa, 1000 a Palermo). Di più recente pubblicazione i bandi di Messina e Caltanissetta. Attualmente nel territorio umbro ammontano a 1200 circa i contratti firmati con i cittadini aggiudicatari del bando e 800 circa i tetti installati (per un totale di 2400 Kwp/potenza elettrica, che porterà ad una produzione annua di 3.360.000,00 kwh/kilowatt ora, per un risparmio di CO2 pari a 2.217.600,00 kg), con 7 squadre di installatori operativi su tutto il territorio. Rispetto alle previsioni per il 2010, ossia l'installazione di 2000 tetti installati, la messa in posa degli impianti ha subito dei rallentamenti a causa del mancato approvvigionamento dei pannelli solari da parte del fornitore cinese, che ha portato ad una situazione di stallo nei mesi di luglio ed agosto. Per quanto riguarda gli altri territori, il progetto “1000 tetti Calabria” è definitivamente saltato, in quanto la Provincia Calabria, che aveva inizialmente accolto la proposta di partenariato per il progetto, ha deciso in un secondo momento di estromettere il consorzio; in Sicilia, la pubblicazione dei bandi tra il 2009 ed il 2010 permette di contare ad oggi poco meno di 2300 domande pervenute; rispettivamente, 600 a Catania, 600 a Palermo, 600 ad Agrigento e 480 a Siracusa. Le domande sono in fase di valutazione, ma orientativamente quelle che passeranno alla fase amministrativa ed esecutiva saranno la metà; ciò è dovuto, come l'esperienza umbra insegna, in parte alle rinunce dei cittadini, in parte all'esito negativo dei sopralluoghi. Le motivazioni che hanno portato ad un tale interesse sono la diretta conseguenza di quello che può essere una sintesi dei numeri in gioco sugli impianti già installati in Italia con il Conto Energia. Infatti , ad oggi, le percentuali di impianti installati in Italia, con potenza complessiva fra 1 e 3kwp, quindi essenzialmente per una utenza domestica, variano da provincia a provincia ma con medie intorno al 4 - 5 % e che non superano di solito il 10%, considerando anche gli impianti fino a 6kw. Questa mancata diffusione dei piccoli impianti che dovrebbe costituire, crediamo, il principio stesso del Conto Energia, per la diffusione del fotovoltaico, come di altre forme di energia rinnovabile o di risparmio energetico, ha differenti origini : complessità o impossibilità di ottenere un finanziamento, non indifferente, per la costruzione dell’impianto da parte di istituti bancari; difficoltà burocratiche, causate dalle diverse interpretazioni degli enti locali, dalle lungaggini per le richieste e gli allacciamenti alla rete; difficoltà di trovare esperti nel settore, sia per la progettazione che per la costruzione e manutenzione, in un settore produttivo sostanzialmente ‘nuovo’. Proprio per queste ragioni, il progetto ‘1000 tetti fotovoltaici’, permette al cittadino di evitare tempi e costi che hanno a oggi scoraggiato la diffusione capillare del fotovoltaico presso l’utenza domestica. Se pur con una leggera flessione sulle tariffe, è stato emesso il nuovo incentivo del conto energia sugli impianti di piccola taglia e ciò consente al progetto “1000 tetti fotovoltaici” di rimanere in piedi per tutto il 2011. Documento di Analisi Ambientale Data: 05/04/’11 Pag 26 di 43 8.1.3 Fiere e manifestazioni su economia sociale e sviluppo sostenibile Anche nel 2010 abn ha preso parte a Cooperambiente, la fiera dell’offerta cooperativa di energia e servizi per l’ambiente, realizzata in collaborazione tra la Legacoop e la Fiera di Rimini, all’interno della XXIV edizione di Ecomondo. All’interno della fiera il consorzio ha potuto presentare: - L’Iniziativa “1.000 Tetti fotovoltaici” per la realizzazione di impianti fotovoltaici su territorio nazionale; - Iniziativa Biomasse per la realizzazione di impianti di biogas/biomasse per la produzione di energia e calore. 8.2. Consumi/input 8.2.1 Approvvigionamenti e consumi da rete I dati seguenti sono relativi ai consumi della sede di via Cairoli. Si tratta di un palazzo di 4000 mq: 1000 per il pian terreno e 1000 per ognuno degli altri tre piani destinati ad ufficio. Al dicembre del 2006 sono stati ristrutturati e sono completamente entrati in funzione il primo piano (sede di abn e delle Imprese associate) e il secondo (uffici dati in affitto a varie società). Il terzo è stato ultimato nel corso del 2007. Il piano terra è gestito dalla consorziata Il Borgo Servizi, direttamente o in sub-affitto, comprende il magazzino, un’aula adibita a corsi di formazione e riunioni di staff (spazio precedentemente occupato dalla palestra), un’aula informatica, uno spazio mensa con relativa cucina. Il tetto terrazza – come si è accennato – ospita un parcheggio per le auto,la cosiddetta ‘macchina del freddo’ per il condizionamento dell’aria ed un impianto solare fotovoltaico. I consumi di cui si parla in seguito non possono perciò essere riferiti esclusivamente ad abn e nemmeno alle sue sole Consorziate, come viene specificato meglio per i diversi tipi di utenza. Le linee di approvvigionamento sono tre: energia elettrica, acqua e gas metano. Le tabelle seguenti riportano i consumi rilevati negli ultimi tre anni dalle bollette. Consumi energia elettrica in kwh Consumo 2008 rete elettrica Produzione 2008 pannelli solari* Consumo 2009 rete elettrica produzione 2009 pannelli solari Consumo 2010 rete elettrica Produzione 2010 pannelli solari *consumi da agosto a dicembre 2008. Totali kwh 177.816 24.816 167.369 34.510 132.211 53.091 Si ricorda che dall’agosto 2008 sono entrati in funzione i pannelli solari. I dati permettono di constatare il progressivo diminuire dei consumi relativi alla rete elettrica, direttamente proporzionale al progressivo aumento della produzione di energia dei pannelli solari che dai 34.510 kwh del 2009 passa ai 53.091 del 2010. Data: 05/04/’11 Documento di Analisi Ambientale Consumi gas metano in m.c. Pag 27 di 43 Totali m.c. Consumo 2008 Consumo 2009 Consumo 2010 17.287 16.127 13.380 Le centrali termiche sono quattro, una per singolo piano, da 160 kW. Inoltre è presente un’altra piccola caldaia da 30 kW. Sono tutte alimentate a metano. Come per l’e.e., anche per il metano c’è un unico contratto a nome di abn. Dal giugno 2007, a piano terra, è stata messa in funzione dalla consorziata Il Borgo Servizi un’altra caldaia da 116 kW (altro contratto a nome della Cooperativa) per il funzionamento della cucina della mensa. Si può notare che il consumo di gas metano è andato progressivamente diminuendo, passando dai 17.287 m.c. del 2008, ai 16.127 del 2009 fino ai 13.380 del 2010. Consumi acqua in m.c. Consumo 2008 Consumo 2009 Consumo 2010 Totali m.c. 1.724 3.343 5.618 Per l’acqua sono previsti due contratti per l’intero palazzo: uno per l’antincendio e l’altro per il consumo idrico dei quattro piani. In più è previsto uno specifico contatore (rientrante nel secondo contratto) per la cucina gestita da Il Borgo Servizi. I m.c. consumati nel 2010 sono decisamente superiori al 2009. Ciò è dovuto ad una perdita di acqua verificatasi nel corso dell’anno e segnalata dal gestore, per la quale si è provveduto ad un intervento tempestivo, anche se ciò non ha permesso di evitare un consumo fuori dalla norma. 8.2.2 Consumi di altre risorse Altre risorse consumate consistono in carta e toner negli uffici; e nel gasolio per i due automezzi aziendali. Materiale Quantità annuale consumata 2010 2008 2009 11 8 12 16 30 19 5 5 4 N° risme (e fogli) carta A4 bianca 700 865 905 N° risme (e fogli) carta A3 bianca - 15 6 Cartucce toner Stampanti b/n Canon Cartucce toner stampanti colori Cartucce toner fax Data: 05/04/’11 Documento di Analisi Ambientale Materiale Pag 28 di 43 Quantità annuale consumata 2010 2008 2009 N° risme (e fogli) carta A4 bianca per stampante laser 19 15 20 N° litri gasolio per auto 6156,67 5076.96 6.266,85 Il consumo dei toner per fotocopiatrici in bianco e nero risulta in leggero aumento, ciò è dovuto probabilmente all'impiego di nuove risorse per alcuni settori di attività del consorzio, come per esempio la figura di un architetto nell'ambito dell'autocostruzione. In netto calo invece l’utilizzo dei toner delle stampanti a colori, nonostante molto materiale venga comunque prodotto autonomamente dal consorzio anziché essere affidato a tipografie esterne. Ciò è probabilmente dovuto alle raccomandazioni sulle buone prassi di stampare a colori solo in casi realmente necessari. Il consumo dei toner per il fax resta tutto sommato costante passando dalle 5 unità del 2008 e 2009 alle 4 del 2010. Ancora in aumento il consumo di carta dato che il progetto 1000 tetti prosegue anche nella fase contrattuale ed amministrativa richiedendo necessariamente la fornitura delle copie dei contratti e del materiale allegato ai cittadini firmatari. Torna a crescere il consumo di gasolio nel 2010, come evidenzia la tabella, riportandosi sui valori del 2009. 8.3. Emissioni/Output 8.3.1 Emissioni convogliate in atmosfera Le principali emissioni convogliate in atmosfera sono legate al funzionamento delle caldaie per il riscaldamento. Come accennato sopra, la sede del Consorzio al primo piano del palazzo di via Cairoli si avvale di una caldaia da 160 kW, alimentata a metano, per cui le emissioni possono essere considerate poco rilevanti, analoghe a quelle dei palazzi di civile abitazione adiacenti alla sede del Consorzio. Le emissioni diffuse sono invece legate agli spostamenti da e verso il Consorzio abn, ma soprattutto ai movimenti delle due citate automobili consortili (ad alimentazione diesel): verso le sedi delle consorziate, per gli incontri con clienti e committenti pubblici, per attività di promozione e marketing, per sopralluoghi e attività di monitoraggio presso i cantieri delle installazioni di impianti fotovoltaici etc. 8.3.2 Rifiuti Date le attività di ufficio svolte da abn, nel 2010 la sede del Consorzio ha prodotto rifiuti solidi urbani o ad essi assimilabili: carta e - in quantità meno rilevanti – plastica, vetro, lattine e rifiuti generici indifferenziati. Per la gestione, la raccolta differenziata di tali rifiuti e il loro smaltimento viene seguita la PO02 Gestione rifiuti sede. I toner e le cartucce usati vengono invece raccolti e smaltiti, mediante accordo formale da un impresa autorizzata che provvede a recuperarli e rigenerarli secondo le Data: 05/04/’11 Documento di Analisi Ambientale Pag 29 di 43 disposizioni di legge e lasciando al Consorzio la documentazione necessaria (prima e quarta copia dei formulari). Eventuali neon o computer (o parti di essi) non più funzionanti vengono smaltiti, mediante un contratto di manutenzione, da una Cooperativa consorziata di Perugia, che provvede a curarne lo smaltimento, le registrazioni e il relativo Mud, secondo la normativa vigente. Nel 2010 sono state raccolte, complessivamente le seguenti quantità di rifiuti, conferiti (tranne le cartucce dei toner) negli appositi cassonetti comunali, adiacenti alle sedi del Consorzio: Tipo rifiuti 2010 gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic TOT Cartucce toner, n° 2 3 2 3 2 9 2 3 2 3 0 3 33 Carta, sacchi n° 5 25 26 22 24 29 22 20 24 23 22 20 206 Plastica, sacchi n° 4 14 17 11 10 11 11 10 10 8 9 9 124 Indifferenziati, n° 4 25 30 27 24 28 22 20 23 21 21 20 265 sacchi Questi invece i consumi del 2009: Tipo rifiuti 2009 Cartucce toner, n° Carta, sacchi n° Plastica, sacchi n° Indifferenziati, n° sacchi gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov Dic TOT 3 4 5 3 4 2 5 3 4 4 3 3 43 24 27 29 28 31 27 26 21 29 26 27 8 303 8 14 11 13 14 18 25 17 22 18 14 4 178 17 14 24 20 19 18 25 19 22 22 22 7 229 *Dalle misurazioni di peso, effettuate a campione sui sacchi, risulta che, mediamente, un sacco di plastica pesa circa 4 kg, uno di carta circa 5 kg, e uno di rifiuti indifferenziati circa 3. Il confronto fra le due tabelle permette di osservare che per le diverse categorie di rifiuti smaltiti i dati del 2010 risultano tutti in calo tranne quelli relativi allo smaltimento di rifiuti indifferenziati. Questo risulta essere dato apprezzabile ed inversamente proporzionale rispetto, sia all'aumento degli inquilini dell'edificio, compreso l'aumento dei lavoratori abn, (nuovi assunti, figure esterne che intrattengono rapporti di collaborazione con abn, corsi di formazione, ospiti in visita da paesi esteri coinvolti in vari progetti del consorzio etc), sia all'aumento delle commesse sostenute nel corso dell'anno in settori consolidati come il fotovoltaico ma anche in nuovi ambiti di intervento come la consulenza ai comuni per le reti gas. Documento di Analisi Ambientale Data: 05/04/’11 Pag 30 di 43 8.3.3 Rumore interno ed esterno Viste le attività svolte dal Consorzio abn, il dato sul rumore interno ed esterno alla sede, relativo ai piani adibiti ad ufficio, è di scarsissima rilevanza ambientale e di sicurezza. In ragione della palese assenza di fonti sonore rumorose di qualunque tipo negli uffici, l’esposizione quotidiana al rumore dei lavoratori è nettamente inferiore a 80 dB(A). Pertanto non si applicano le misure previste dal decreto 277/91. Fino all’attivazione della cosiddetta ‘macchina del freddo’, non era necessaria la misurazione del rumore esterno ai sensi della L. 447/95, in quanto le attività di lavoro degli uffici si svolgono durante l’orario diurno, in un contesto urbanistico e ambientale in cui, ai fini del rumore, risultano del tutto irrilevanti. Con l’attivazione del ciller sul tetto, nell’estate 2008, la misurazione è stata svolta: dall’analisi dei dati misurati si evidenzia che l’attività rientra nei parametri di norma, in particolare per quanto attiene al differenziale che in periodo di riferimento diurno prevede 5 dB. Il gruppo frigo scelto è di categoria LS, ossia ad alta silenziosità (56 dB, secondo ISO 37-44) per cui non dovranno essere presi particolari provvedimenti. 8.3.4 Scarichi in fognatura Il Consorzio abn provvede allo scarico delle acque bianche e delle acque nere tramite l’allaccio alla pubblica fognatura. Avendo acquistato uno stabile già autorizzato alla scarico in pubblica fognatura e non avendo apportato modifiche all’esistente l’autorizzazione non va richiesta nuovamente. La sede del Consorzio abn ospita però, al primo piano, la mensa aziendale gestita dalla Cooperativa Borgo Servizi. A tale proposito il Consorzio ha provveduto nel 2008 a presentare all’ATO 1 UMBRIA l’istanza di assimilazione ad acque reflue domestiche. 8.3.5 Sostanze lesive per l’ozono I condizionatori della sede del Consorzio abn utilizzano gas refrigerante R 407C ed R410a non dannosi e non lesivi per l’ozono. 8.4. Emergenze Le modalità di prevenzione e gestione di eventuali emergenze o incidenti che potrebbero avere rilevanza ambientale sono regolate da apposite procedure (PR 13 e PO09). Come intuibile, data la natura del sito e delle attività del Consorzio, si tratta di emergenze o incidenti con bassa probabilità e con eventuali impatti ambientali di scarsa rilevanza. 8.4.1 Identificazione e aggiornamento delle normative ambientali applicabili Per garantire sistematicamente il monitoraggio, l’identificazione e lo smistamento delle normative nazionali e regionali e della normativa tecnica, aventi rilevanza ambientale e per la sicurezza sul lavoro, il Consorzio è abbonato alla banca dati ‘Ambiente e Sicurezza’ del Sole24ore e al B.U.R. della Regione Umbria. Documento di Analisi Ambientale Data: 05/04/’11 Pag 31 di 43 8.4.2 ‘Buone prassi’ nella gestione dei consumi e rifiuti delle sede Le imprese sociali perugine con cui viene condiviso il primo piano della sede (BorgoRete, Il Borgo Servizi, Elosole) sono coinvolte in semplici ‘buone prassi’ di taglio ambientale legate alle attività della sede, elencate nella PO02 Gestione rifiuti sede, quali: - la raccolta differenziata della carta e della plastica, - l’utilizzo di carta ottenuta con materie prime da aree a deforestazione controllata, - l’utilizzo delle modalità di stampa fronte-retro, - l’utilizzo delle modalità di stampa ‘risparmio toner’ - lo smaltimento delle cartucce di toner. Le quantità raccolte e smaltite di carta, plastica e toner sono riportate ai precedenti paragrafi 8.1.2 e 8.2.2. Con l’apertura e l’attivazione dei diversi piani della sede (il pian terreno e i due piani alti), a partire dal 2007, il Consorzio ha provveduto alla diffusione di buone prassi ambientali d’ufficio anche presso tutti gli altri inquilini. 9. MONITORAGGIO ED ESITO DEGLI OBIETTIVI AMBIENTALI PERIODICI Nella tabella a pag. 32 sono riportati gli obiettivi di miglioramento programmati dal Riesame della Direzione del febbraio 2010, aventi rilevanza ambientale. Gli obiettivi previsti per il 2010 avrebbero dovuto portare a compimento i più generali traguardi ambientale del triennio 2008-2010. Si tratta di 2 traguardi ambientali a lungo termine che per l’anno 2010 si declinano nei seguenti obiettivi specifici: Rispetto all’obiettivo 1: Accrescere la responsabilità ambientale delle consorziate ed implementarla nel tempo, si è proceduto nel 2010 al coinvolgimento di 2 cooperative consorziate nell’esame e considerazione delle Linee guida ambientali. Alla fine dell’anno si è ottenuto l’esito parzialmente positivo della sottoscrizione da parte di 1 delle due cooperative contattate. Con la nuova firmataria salgono ad 11 le adesioni totali ottenute tra il 2008 ed il 2010, portando ad una percentuale di adesione del 29% delle consorziate. Allo stesso tempo si è proceduto al monitoraggio degli impegni presi dalle cooperative firmatarie delle Linee Guida tra il 2008 ed il 2009 che ha visto coinvolte 2 cooperative (anziché 5 come inizialmente previsto) alle quali è stato proposto un audit di monitoraggio che è stato poi eseguito e relazionato. Si è deciso di procedere con piccoli obiettivi comprendendo la difficoltà delle cooperative di intendere tali impegni come occasione di miglioramento anziché come ulteriore aggravio sul proprio operare. Rispetto all’obiettivo 2: Procedere in maniera efficace alla realizzazione del progetto 1000 tetti Umbria, l’obiettivo della firma di 150 contratti entro giugno 2010 per la riassegnazione degli impianti residui del bando “1000 tetti fotovoltaici” risulta pienamente raggiunto. Mentre per ciò che concerne l’obiettivo dei 2000 tetti installati entro la fine del 2010, come si è spiegato anche nel paragrafo 8.1.2 la messa in posa degli impianti ha subito dei rallentamenti a causa del mancato approvvigionamento dei pannelli da parte del fornitore cinese, che ha portato ad una fase di stallo nei mesi di luglio ed agosto. Le installazioni sono riprese regolarmente a settembre portando in 4 mesi all'installazione di più di 350 impianti, portando ad un totale di 800 impianti ultimati e connessi tra il 2009 ed il 2010. Data: 05/04/’11 Documento di Analisi Ambientale TRAGUARDO AMBIENTALE Traguardo ambientale a lungo termine da declinare in obiettivi annuali Obiettivi Azioni Budget esiti attesi Responsabile collab. Scadenza Obiettivi generali da raggiungere, mediante una o più azioni (indicate accanto) Azione/i da porre in atto per il raggiungimento degli obiettivi Risorse destinate allo svolgimento dell’azione Traguardi, indicatori di ‘performance rispetto allo standard’ Nome del resp. del raggiungimento dell’obiettivo e/o dell’azione Eventuali collaboratori del responsabile Tempistica di realizzazione Revisione Linee Guida Ambientali Comprese nel costo di RD e DG Aggiornamento delle LG RD DG Agosto 08 - Sottoscrizione dell’ impegno ambientale da parte di almeno 5 consorziate. RD DIR Dicembre 08 Comprese nel costo ordinario di RD e DG Richiesta adesione a 5 consorziate non ancora aderenti RD DG Agosto 09 - Sottoscrizione dell’ impegno ambientale da parte di almeno 3 consorziate. RD DIR Dicembre 09 - Rapporti di monitoraggio di 5 cooperative per le LGA RD DIR Dicembre 09 - Sottoscrizione dell’ impegno ambientale da parte di almeno 3 consorziate. RD DIR Dicembre 10 Accrescere la ‘responsabilità ambientale’ delle consorziate Adesione del 30% delle consorziate alle Linee Guida Ambientali Consortili Pag 32 di 43 Sottoscrizione degli impegni ambientali da parte delle consorziate Proposizione Linee Guida Ambientali Accrescere la ‘responsabilità ambientale’ delle consorziate e implementarla nel tempo Sottoscrizione degli impegni ambientali da parte delle consorziate Monitoraggio e verifica del percorso delle coop. aderenti alle LGA Sottoscrizione degli impegni ambientali da parte delle consorziate Data: 05/04/’11 Documento di Analisi Ambientale Monitoraggio e verifica del percorso delle coop. aderenti alle LGA Realizzare un bando in collaborazione con enti pubblici e privati per l’istallazione di pannelli solari fotovoltaici in Umbria Portare l’attività del Fotovoltaico ad essere il principale settore di attività del Consorzio abn Replica del progetto1000 tetti in collaborazione con enti pubblici e privati per l’istallazione di pannelli solari fotovoltaici in Calabria e Sicilia Procedere in maniera efficace alla realizzazione del progetto 1000 tetti Umbria Pag 33 di 43 - RD DIR Dicembre 10 Creare la rete di partenariato territoriale pubblicoprivato Comprese nel costo ordinario di DIR, UP, UC e RD Coinvolgere almeno un ente pubblico e almeno una banca DG Staff energia Agosto 08 Formalizzare la rete di partenariato Comprese nel costo ordinario di DG Uscita del bando DG Staff energia Ottobre 08 Creare la rete di partenariato territoriale pubblicoprivato Comprese nel costo ordinario di DIR Coinvolgere almeno un ente pubblico e almeno una banca in ogni regione DG Consorziate del territorio Staff energia Agosto 09 Formalizzare la rete di partenariato Comprese nel costo ordinario di DG, UDG Uscita del bando DG Consorziate del territorio Staff energia Ottobre 09 Riassegnazione impianti residui del bando Comprese nel costo ordinario di DG e ufficio 1000 tetti Firma 150 contratti DG Ufficio 1000 tetti Giugno 2010 2000 impianti totali installati DG Coop. Blu e Il Borgo Servizi Dicembre 2010 80% di domande in risposta al bando aventi il possesso dei requisiti DG Consorziate del territorio Staff energia Giugno 2010 Realizzazione 700 impianti in Calabria e 500 in Sicilia DG Consorziate del territorio Staff energia Dicembre 2010 Istallazione impianti Avviare l’istallazione degli impianti in Calabria e Sicilia Rapporti di monitoraggio di 5 cooperative per le LGA Lancio promozionale bando 5000 euro Istallazione impianti - Data: 05/04/’11 Documento di Analisi Ambientale 10. Pag 34 di 43 TRAGUARDI AMBIENTALI E OBIETTIVI 2011 TRAGUARDO AMBIENTALE Traguardo ambientale a lungo termine da declinare in obiettivi annuali Obiettivi Azioni Obiettivi generali da raggiungere, mediante una o più azioni (indicate accanto) Azione/i da porre in atto per il raggiungimento degli obiettivi Proposizione Linee Guida Ambientali Adesione del 30% delle consorziate alle Linee Guida Ambientali Consortili Accrescere la ‘responsabilità ambientale’ delle consorziate ed implementarla nel tempo Sottoscrizione degli impegni ambientali da parte delle consorziate Monitoraggio e verifica del percorso delle coop. aderenti alle LGA Budget esiti attesi Responsabile collab. Scadenza Risorse destinate allo svolgimento dell’azione Traguardi, indicatori di ‘performance rispetto allo standard’ Nome del resp. del raggiungimen to dell’obiettivo e/o dell’azione Eventuali collaboratori del responsabile Tempistica di realizzazione RD DG Luglio 2011 DIR Dicembre 2011 DIR Giugno 2012 Comprese nel costo ordinario di RD e DG Richiesta adesione a 3 consorziate non ancora aderenti Comprese nel costo di RD e DG Sottoscrizione dell’ impegno ambientale da parte di almeno 2 consorziate - Rapporti di monitoraggio di 3 cooperative per le LGA RD RD Data: 05/04/’11 Documento di Analisi Ambientale Procedere in maniera efficace alla realizzazione del progetto 1000 tetti Umbria Rendere costante l’attività del Fotovoltaico per mantenerlo il principale settore di attività del Consorzio abn Avviare l’istallazione degli impianti in Sicilia, Campania Friuli e Toscana Pag 35 di 43 Assegnazione impianti Comprese nel costo ordinario di DG e ufficio 1000 tetti Installazione impianti - Lancio promozionale bando in Toscana 5000 mila euro in comunicazione Assegnazione impianti Istallazione impianti Monitoraggio dei Kg di CO2 risparmiati con l’installazione dei tetti fotovoltaici nelle regioni Umbria, Sicilia, Campania e Friuli DG Ufficio 1000 tetti Dicembre 2011 700 impianti totali installati DG Coop Blu Dicembre 2011 60% di domande in risposta al bando aventi il possesso dei requisiti DG Consorziate del territorio Staff energia Giugno 2011 Firma 600 contratti in Sicilia, 400 in Campania, 500 in Friuli DG Consorziate del territorio Staff energia Dicembre 2011 - 300 impianti in Sicilia, 300 in Campania, 400 in Friuli DG Consorziate del territorio Staff energia Dicembre 2011 - Risparmio di 8 milioni circa di Kg di CO2 per 1700 impianti da installare DG Consorziate del territorio staff energia Dicembre 2011 Compreso nel costo ordinario di DG e Ufficio 1000 tetti Firma 200 contratti Documento di Analisi Ambientale Data: 05/04/’11 Pag 36 di 43 Valutazione aspetti Potere di ambientali influenza Servizio e Attività connesse Aspetti Ambientali D/ I NA E 1 2 3 4 5 6 7 8 tot . FI TOT. PROGETTAZIONE & SVILUPPO A.1 Attività commerciali 'a monte' (v. tre righe seguenti) Scelta di settori e attività con impatto ambientale positivo I X 2 0 2 0 1 2 7 1,4 9,8 D X 1 0 1 0 1 0 3 1,1 3,3 D X 1 1 1 0 0 0 3 1,1 3,3 Sostenibilità ambientale dei partner I X 1 0 1 0 1 1 4 0.08 3,2 Orientamento delle consorziate in chiave sostenibile, mediante diffusione di 'buone prassi' ambientali I X 2 1 1 1 1 1 7 1,1 7,7 I X 1 0 2 0 1 2 6 0,8 4,8 A.1.a Monitoraggio e selezione bandi; contatti con Consumi (gasolio per auto) 'clienti' per acquisizione Emissioni in atmosfera (da gasolio per opportunità auto) A.1.b Selezione eventuali partner esterni A.1.c Scelta delle consorziate affidatarie (quando già esistenti) ed eventuale pre-accordo A 2 Costituzione Gruppo di lavoro (Gdl) per il progetto A.3 Determinazione fasi, Selezione eventuali elementi progettuali attività, scadenze, ruoli e sostenibili (quando il Gdl ha un certo responsabilità per il Gdl margine di scelta rispetto alle Documento di Analisi Ambientale Data: 05/04/’11 Pag 37 di 43 determinazioni del 'cliente') A.4 Acquisizione e analisi dettagliata di tutte le norme di riferimento A.5 Acquisizione dati dal 'cliente' (formulari, sopralluogo, ecc.) A.6 Acquisizione di eventuale documentazione tecnica A.7 Eventuale acquisizioni in outsourcing/forniture (consulenze, know-how tecnico, programmi informatici, ecc.) Acquisizione di eventuali norme di natura ambientale I X 1 0 1 0 1 1 4 0.08 3,2 Rilevazione elementi progettuali sostenibili I X 1 0 1 0 1 1 4 0.08 3,2 I X 2 0 1 0 1 1 5 1,1 5,5 D X 1 0 1 0 2 1 5 1,4 7 D X 1 0 1 0 1 0 3 1,1 3,3 D X 1 0 1 0 1 0 3 1,1 3,3 D X 1 1 1 1 0 0 4 0,8 3,2 D X 1 0 1 0 1 1 4 1,1 4,4 D X 1 1 1 1 1 1 6 1,1 6,6 4 0.05 2 Sostenibilità ambientale dei fornitori Consumo di materiale di consumo per attività di ufficio (carta, toner, cancelleria, ecc.) Consumo di energia elettrica Consumo di acqua Emissioni in atmosfera (caldaia) A.8 Stesura del progetto (e relative attività di ufficio) Consumo di combustibile per riscaldamento Produzione rifiuti urbani Terremoto I X 1 0 0 0 0 0 1 2 Documento di Analisi Ambientale Incendio A.9 Confronto con eventuali partner esterni A.10 Riesame, verifica ed eventuale validazione del progetto A.11 Presentazione al 'cliente' A.12 Aggiudicazione bando/accettazione 'cliente' (contratto) A.13 Affidamento alla consorziata (quando già esistente) A.14 Start-up di nuove consorziate (quando previsto dal progetto) A.15 Controllo/accompagnam ento da parte di ABN A.16 Promozione/partecipazio ne a convegni e seminari legati ai progetti A.17 Pubblicazioni legate ai progetti A.18 Partecipazioni a fiere e manifestazioni (legate ai progetti) Orientamento dei partner in chiave sostenibile Orientamento delle consorziate in chiave sostenibile, mediante diffusione di 'buone prassi' ambientali Orientamento delle consorziate in chiave sostenibile, mediante diffusione di 'buone prassi' ambientali Orientamento delle consorziate in chiave sostenibile, mediante diffusione di 'buone prassi' ambientali Data: 05/04/’11 Pag 38 di 43 I X 0 1 1 0 0 0 0 1 3 1,1 3,3 I X 1 0 1 0 1 1 4 0,8 3,2 I X 2 1 1 1 1 1 7 1,1 7,7 I X 2 1 1 1 1 1 7 1,1 7,7 I X 2 1 1 1 1 1 7 1,1 7,7 I X 2 0 1 0 1 1 5 1,1 5,5 I X 2 0 1 0 1 1 5 1,1 5,5 I X 2 0 1 0 1 1 5 1,1 5,5 In caso di progetti ambientalmente rilevanti: diffusione e approfondimento di una cultura eco-sostenibile In caso di progetti ambientalmente rilevanti: diffusione di una cultura ecosostenibile In caso di progetti ambientalmente rilevanti: diffusione di una cultura ecosostenibile Documento di Analisi Ambientale Data: 05/04/’11 Pag 39 di 43 A.19 Rendicontazione COORDINAMENTO SERVIZI PER CONSORZIATE A.1 Raccolta delle esigenze di servizi da parte delle consorziate, e relativa intenzione di spesa A.2 Analisi di prefattibilità di servizi in risposta a tali esigenze A.3 Identificazione di eventuali risorse (umane, tecniche, logistiche), interne alle consorziate, da mettere in comune A.4 Identificazione di eventuali risorse ‘esterne’ da approvvigionare A.5 Prima definizione del servizio ed Accordo con le consorziate A.6 Pianificazione del servizio; eventuali distacchi di risorse dalle consorziate; contratti con eventuali fornitori esterni Orientamento sostenibile dei servizi del consorzio e individuazione di possibili 'buone prassi' ambientali da seguire Selezione di eventuali elementi ambientalmente sostenibili D X 2 1 1 1 1 1 7 1,1 7,7 D X 2 1 1 1 1 1 7 1,1 7,7 Sosteniblità ambientale fornitori I X 2 1 1 0 1 1 6 1,1 6,6 Sosteniblità ambientale fornitori I X 2 1 1 0 1 1 6 1,1 6,6 Documento di Analisi Ambientale A.7 Attuazione del servizio e suo coordinamento Data: 05/04/’11 Pag 40 di 43 In caso di servizio che richiede attività di ufficio valgono gli stessi aspetti ambientali indicati nella A.8 della redazione del progetto D X Certificazioni ISO 14001 I X 1 1 1 1 1 1 6 0.08 4,8 Diffusione di prodotti con impatto ambientale positivo I X 2 0 1 0 1 2 6 1,1 6,6 Consumo di prodotti eco-compatibili I X 2 1 1 1 1 1 7 1,1 7,7 Consumi (gasolio per auto) D X 1 0 1 0 1 0 3 1,1 3,3 Emissioni in atmosfera (da gasolio per auto) D X 1 1 1 0 0 0 3 1,1 3,3 A.8 Servizi consortili con specifica rilevanza ambientale (v. quattro righe seguenti) A.8.a Promozione e coordinamento delle certificazioni integrate delle consorziate A.8.b Promozione presso le consorziate di prodotti/servizi con positivo impatto ambientale, affinché esse li commercializzino A.8.c Medazione verso i fornitori, per favorire l'acquisto di prodotti ecocompatibili da parte delle consorziate A.9 Verifica periodica del servizio, interna (consortile) e con le consorziate ISTALLAZIONE IMPIANTI FOTOVOLTAICI Documento di Analisi Ambientale A.1 Trasporto attrezzature di proprietà A.2 Trasporto attrezzature a noleggio A.3 Movimentazione merci, carico scarico A.4 Preparazione cantieri (grandi impianti) (fori nel terreno, per infissioni pali, legni, ferro, realizzazione recinzione, scavi e fondazioni) A.5 Scarico prefabbricati (grandi impianti) Data: 05/04/’11 Pag 41 di 43 consumo combustibili liquidi (diesel) emissioni diffuse convogliate in atmosfera (diesel) D X 0 1 2 0 2 1,1 2,2 D X 0 1 2 0 2 1,1 2,2 emissioni diffuse (piazzale) D X 1 1 1 0 1 1,1 1,1 rumori D X 1 1 1 0 1 0,8 0,8 consumo combustibili liquidi (diesel) emissioni diffuse convogliate in atmosfera (diesel) I X 0 1 1 0 1 1,1 1,1 I X 0 1 1 0 1 1,1 1,1 rumori I X 0 1 1 0 1 0,8 0,8 consumo energia elettrica (uso gru) D X 0 0 1 0 1 0,8 0,8 emissione in atmosfera diffuse (polveri) produzione rifiuti non pericolosi (carta, plastica, pluribolle, scatoloni) D X 1 1 1 0 1 1,1 1,1 D X 0 1 1 1 2 0,8 1,6 sversamenti sostanze chimiche emissione in atmosfera diffuse (polveri, piazzali) D 1 0,8 0,8 D X 0 1 1 0 1 1,1 1,1 consumo energia elettrica (trapani) D X 0 1 1 0 1 0,8 0,8 consumo legno,ferro,lamiera, pvc D X 0 1 1 0 1 1,1 1,1 rumore D X 1 1 2 0 2 0,8 1,6 rinvenimento materiali pericolosi (es. amianto o suoi derivati) I 1 0,5 0,5 consumo combustibili liquidi (diesel) D X 0 1 1 1 2 1,1 2,2 emissioni in atmosfera (diesel) D X 0 1 1 0 1 1,1 1,1 X 1 1 0 1 0 0 X 2 1 0 0 0 1 Documento di Analisi Ambientale (tramite camion e gru) A.6 Demolizione (grandi impianti) (escavatori demolitori elettrici) A.7 Carico e scarico materiale di risulta (grandi impianti) (tramite gru,escavatore,ecc.) A.8 Montaggio e smontaggio impalcature ponteggi A.9 Movimentazione merci, disimballaggio, carico, scarico A.10 Trasporto attrezzatura (piccoli impianti) Data: 05/04/’11 Pag 42 di 43 emissioni diffuse, polveri, piazzali D X 1 1 1 0 1 0,8 0,8 rumore D X 1 1 1 0 1 0,8 0,8 consumo energia elettrica D X 0 1 1 0 1 0,8 0,8 consumo combustibili (diesel) D X 0 1 1 1 2 1,1 2,2 emissione in atmosfera (polveri-diesel) D X 1 1 1 0 1 1,1 1,1 produzione rifiuti (inerti da scavo) D X 0 1 1 2 3 0,8 2,4 rumore D X 1 1 2 0 2 0,8 1,6 rinvenimento materiali pericolosi (es. amianto o suoi derivati) I 1 0,5 0,5 emissione polveri D X 1 1 1 0 1 0,8 0,8 consumo combustibile D X 0 1 1 1 2 1,1 2,2 rumore D X 1 1 2 0 2 0,8 1,6 consumo energia elettrica D X 0 1 1 0 1 0,8 0,8 consumo energia elettrica D X 0 1 1 0 1 0,8 0,8 rumore produzione rifiuti non pericolosi (carta,plast.) D X 1 1 2 0 2 0,8 1,6 D/I X 0 1 1 2 3 0,8 2,4 emissione diffuse in atmosfera (polveri) D/I X 0 1 1 0 1 1,1 1,1 X 2 1 0 0 0 1 consumo combustibili liquidi (diesel) emissioni diffuse convogliate in atmosfera (benzine) D X 0 1 1 1 2 1,1 2,2 D X 0 1 1 0 1 1,1 1,1 emissioni diffuse (piazzali) D X 1 1 1 0 1 1,1 1,1 Documento di Analisi Ambientale A.11 Demolizione (piccoli impianti) A.12 Carico e scarico materiale di lavoro (piccoli impianti) Data: 05/04/’11 Pag 43 di 43 rumore D X 0 1 1 0 1 0,8 0,8 consumo energia elettrica D X 0 1 1 0 1 0,8 0,8 consumo combustibili (diesel) D X 0 1 1 1 2 1,1 2,2 emissioni in atmosfera (polveri-diesel) D X 1 1 1 0 1 1,1 1,1 produzione rifiuti (inerti e da scavo) rumore D X 0 1 1 1 2 0,8 1,6 D X 1 1 2 0 2 0,8 1,6 1 0,5 0,5 rinvenimento materiali pericolosi (es. amianto o suoi derivati) I emissioni in atmosfera (polveri, diesel) D X 0 1 1 0 1 1,1 1,1 D/I X 0 1 1 1 2 1,1 2,2 D X 0 1 1 0 1 0,8 0,8 D X 1 1 2 0 2 0,8 1,6 D/I X 0 1 1 1 2 1,1 2,2 1 0,5 0,5 2 0,8 1,6 produzione rifiuti consumo energia elettrica A.13 Montaggio strutture portanti per pannelli FV rumore produzione rifiuti (plastica, rame, residui cavi elettrici) A.14 Realizzazione rinvenimento materiali pericolosi (es. canalizzazione amianto o suoi derivati) pvc,montaggio consumo prodotti chimici scatole,passaggio fili elettrici,montaggio sversamenti sostanze chimiche quadri elettrici e frutti (piccoli impianti) incendio X 2 1 0 0 0 1 I D X 2 1 0 0 0 1 X 0 1 1 1 D X 1 1 0 1 0 0 1 0,8 3,2 D X 1 1 0 0 0 1 1 0,8 0,8