STUDIO AMBIENTEVARIO
ARCH. DUCCIO RANDAZZO
COMUNE DI
CENTO
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
LACALITA' RENO CENTESE
REALIZZAZIONE DELLA NUOVA
SCUOLA ELEMETARE
STUDIO AMBIENTEVARIO
ING. FRANCESCA CIBELLI
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
COORDINATORE DELLA SICUREZZA
IN FASE DI PROGETTAZIONE
STUDIO TECLA
ING. LUCA QUARTIERI
PROGETTAZIONE STRUTTURE
STUDIO TECLA
ING. ENRICO TORRICCELLI
PROGETTAZIONE STRUTTURE
STUDIO ZECCHINI SRL
P.I. NICOLA ZECCHINI
PROGETTAZIONE IMPIANTI
MECCANICI
STUDIO TECNICO PAMPURI SRL
P.I. ACHILLE MUCCI
PROGETTAZIONE IMPIANTI
ELETTRICI
PIANO DELLA SICUREZZA
E COORDINAMENTO
DOC.
A3
ATI:
CAPOGRUPPO
IMPRESA MERIGHI SRL
INDAGINI GEOLOGICHE
P.I.FABIO GILIBERTI
ACUSTICA
27/09/2013
SISTEM COSTRUZIONI SRL
GEOGROUP SRL
GEOL. PIERLUIGI DALLARI
CORMA ELETTRICA
Comune di Cento
Provincia di Ferrara
PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
D.Lgs. n.81 del 09 aprile 2008
D.Lgs. 106/2009
Oggetto: Realizzazione della nuova scuola elementare nella frazione di Reno Centese
sito in Chiesa a Reno Centese di Cento (FE)
Committente: Comune di Cento
Il committente
Il coordinatore per la sicurezza
Il responsabile dei lavori
L’impresa esecutrice
Data _______________________
Piano di Sicurezza e Coordinamento
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Piano di Sicurezza e Coordinamento
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INDICE
1.
Premessa……………………………………………………………………………………….
2.
Descrizione dell’opera………………………………………………………………..….…...
3.
Identificazione del cantiere…………………………………………………………………..
4.
Soggetti coinvolti……………………………………………………………………………...
5.
Organizzazione del cantiere……………………………………………………………..…..
6.
Valutazione dei rischi ……………………………………………………………………..…
7.
Schede fasi lavorative……………………………………………………………………...…
8.
Cronoprogramma……………………………………………………………………..………
9.
Stima dei costi della sicurezza………………………………………………………….……
10.
Fascicolo dell’opera…………………………………………………………………….…….
Piano di Sicurezza e Coordinamento
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1. PREMESSA
Il presente Piano di Sicurezza e di Coordinamento è stato sviluppato e redatto in modo dettagliato al
fine di consentire un’immediata lettura e comprensione da parte di tutti gli operatori del Cantiere.
Tutte le informazioni risultano chiare e sintetiche e, per ogni fase di lavoro, è possibile dedurre tutti i
rischi, con le relative valutazioni, le misure di prevenzione ed i relativi dispositivi di protezione
individuali e/o collettivi da utilizzare.
Il Piano contiene l’individuazione, l’analisi e la valutazione dei rischi e le conseguenti procedure, gli
apprestamenti e le attrezzature atti a garantire, per tutta la durata dei lavori, il rispetto delle norme
per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori.
Il documento è custodito presso il Cantiere.
Utilizzazione e consultazione
Il documento sarà utilizzato come guida da tutti i soggetti facenti parte del sistema organizzativo della
sicurezza per applicare al meglio tutte le misure da adottare durante le varie lavorazioni in relazioni ai
fattori di rischio presenti.
Tutti saranno tenuti alla piena osservanza ed applicazione delle misure di sicurezza riportate nel
presente documento.
Le misure, i dispositivi di protezione individuale e le cautele di sicurezza sono:
• tassativamente obbligatorie
• da impiegare correttamente e continuamente
• da osservare personalmente
Revisione del piano
Gli aggiornamenti saranno effettuati in occasione di circostanze che modifichino sostanzialmente il
contenuto del piano, per l’eventuale introduzione di nuove e diverse lavorazioni a seguito di varianti
in corso d'opera oppure per specifiche esigenze operative e di organizzazione aziendale dell'impresa
aggiudicataria dei lavori, a seguito degli esiti della gara d'appalto.
In occasione di revisioni del piano di sicurezza e coordinamento, il coordinatore per l'esecuzione
prenderà le iniziative necessarie per informare i responsabili di tutte le imprese esecutrici, sul
contenuto delle modifiche apportate.
Definizioni ricorrenti
Si adottano, nel presente documento le definizioni seguenti:
•
Pericolo: proprietà o qualità intrinseca di una determinata entità (per es. materiali o attrezzature
di lavoro, metodi e pratiche di lavoro) avente la potenzialità di causare danni
•
Danno: lesione fisica e/o danno alla salute o ai beni
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•
Rischio: probabilità che sia raggiunto il limite potenziale di danno nelle condizioni di impiego,
ovvero di esposizione, di un determinato fattore
•
Rischio residuo: rischio che permane dopo che sono state adottate le appropriate
misure per ridurlo
•
Valutazione dei rischi: procedimento di valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei
lavoratori, della possibile entità del danno, quale conseguenza del rischio per la salute e la
sicurezza dei lavoratori nell’espletamento delle loro mansioni, derivante dalla circostanze del
verificarsi di un pericolo sul luogo di lavoro
•
Committente: soggetto per conto del quale l'intera opera viene realizzata.
•
Responsabile dei Lavori: soggetto incaricato, dal Committente,della progettazione o del controllo
dell’esecuzione dell’opera; tale soggetto coincide con il progettista per la fase di progettazione
dell’opera e con il direttore dei lavori per la fase di esecuzione dell’opera .
•
Coordinatore in materia di Sicurezza e di Salute durante la Progettazione (coordinatore per la
progettazione):
soggetto incaricato dal Committente o dal Responsabile dei Lavori per l'esecuzione dei compiti di
cui all'art. 91 del D.Lgs. 81/08:
- Redazione Piano di Sicurezza e Coordinamento
- Predisposizione di un Fascicolo contenente le informazioni utili ai fini della prevenzione e della
protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori.
•
Coordinatore in materia di Sicurezza e di Salute durante la realizzazione dell'opera: soggetto,
diverso dal datore di lavoro dell’impresa esecutrice, incaricato dal Committente o dal
Responsabile dei Lavori, dell'esecuzione dei compiti di cui all'art.92 del D.Lgs. 81/08:
-
verificare, con opportune azioni di coordinamento e controllo, l’applicazione, da parte delle
imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi, delle disposizioni loro pertinenti contenute nel
piano di sicurezza e di coordinamento di cui all’art. 100 D.Lgs. 81/08 e la corretta
applicazione delle relative procedure di lavoro;
-
verificare l’idoneità del piano operativo di sicurezza, da considerare come piano
complementare di dettaglio del piano di sicurezza e coordinamento di cui all’articolo 100,
assicurandone la coerenza con quest’ultimo ed adeguare il piano di sicurezza e
coordinamento e il fascicolo di cui all’articolo 91, comma 1, lettera b), in relazione
all’evoluzione dei lavori ed alle eventuali modifiche intervenute, valutando le proposte delle
imprese esecutrici dirette a migliorare la sicurezza in cantiere, nonché verificare che le
imprese esecutrici adeguino, se necessario, i rispettivi piani operativi di sicurezza;
-
organizzare tra i datori di lavoro, ivi compresi i lavoratori autonomi, la cooperazione ed il
coordinamento delle attività nonché la loro reciproca informazione;
-
verificare l’attuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine di realizzare il
coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza finalizzato al miglioramento della
sicurezza in cantiere;
-
segnalare al committente o al responsabile dei lavori, previa contestazione scritta alle imprese
e ai lavoratori autonomi interessati, le inosservanze alle disposizioni degli articoli 94, 95 e 96, e
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alle prescrizioni del piano di cui all’articolo 100 e proporre la sospensione dei lavori,
l’allontanamento delle imprese o dei lavoratori autonomi dal cantiere, o la risoluzione del
contratto.
Nel caso in cui il committente o il responsabile dei lavori non adotti alcun provvedimento in
merito alla segnalazione, senza fornirne idonea motivazione, il coordinatore per l’esecuzione
provvede a dare comunicazione dell’inadempienza alla Azienda Sanitaria Locale e alla
Direzione provinciale del lavoro territorialmente competenti;
-
sospendere in caso di pericolo grave e imminente, direttamente riscontrato, le singole
lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate.
•
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS): persona, ovvero persone, elette o designate
per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e sicurezza durante il
lavoro
•
Lavoratore autonomo: persona fisica la cui attività professionale concorre alla realizzazione
dell’opera senza vincolo di subordinazione
•
Prevenzione: il complesso delle disposizioni o misure adottate o previste in tutte le fasi
dell’attività lavorativa per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute
•
Cantiere temporaneo o mobile: qualunque luogo in cui si effettuano lavori edili o di ingegneria
civile di cui all'allegato X del D. Lgs. 81/08
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2. DESCRIZIONE DELL’OPERA
L'intervento in oggetto consiste nella realizzazione di fabbricato scolastico sito in via Chiesa a Reno
Centese di Cento (Fe) .
L’edificio sarà realizzato con struttura prefabbricata in legno (pannelli XLAM e travi in legno
lamellare) che appoggerà su una platea armata di fondazione.
Suddividendo l’intervento complessivo in macro fasi, si possono individuare le seguenti lavorazioni
che verranno eseguite:
1.
Accantieramento
2.
Scavi
3.
Fondazioni
4.
Montaggio struttura in legno
5.
Carpenterie metallica
6.
Posa copertura in legno
7.
Installazione pannelli solari e fotovoltaici
8.
Impianto elettrico e idro-termo-sanitario
9.
Lattoneria
10. Installazione pannelli solari e fotovoltaici
11. Pavimenti, intonaci e serramenti
12. Tinteggiatura
13. Opere di finitura
14. Sgombero cantiere
L’impresa appaltatrice dovrà individuare l’area di cantiere realizzando opportuna recinzione, dotata
di accessi pedonale e carraio allo scopo di delimitare le aree utilizzata per lo stoccaggio del materiale e
per i servizi del cantiere mediante elementi in metallo e rete plastificata fino ad un’altezza non
inferiore a 2 metri, in modo tale da impedire l’accesso da parte di persone non autorizzate.
Il Capo Cantiere dovrà verificare giornalmente l’integrità della recinzione, delle opere provvisionali,
la leggibilità della segnaletica, il corretto funzionamento delle lampade e l’utilizzo costante dei DPI da
parte delle maestranze.
Sarà compito delle maestranze il rispetto dell’area esterna e la riduzione massima dell’impatto della
lavorazione svolte sull’ambiente sia dal punto di vista della rumorosità che dell’occupazione degli
spazi.
Saranno utilizzati da parte dell’Impresa Esecutrice le seguenti opere provvisionali:
- piattaforme verticali elettriche
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3. IDENTIFICAZIONE DEL CANTIERE
Indirizzo del cantiere:
Via Chiesa – Reno Centese di Cento (FE)
Titoli abilitativi
Inizio lavori:
x - x- 2013
Durata lavori:
x giorni
Numero medio dei lavoratori
Importo complessivo
€x
INQUADRAMENTO DELL’AREA
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4. SOGGETTI COINVOLTI
COMMITTENTE
Nome e Cognome
Comune di Cento
Indirizzo
Via XXV Aprile 11 Cento (Fe)
Telefono
/
Fax
/
PROGETTISTA
Nome e Cognome
Arch.Duccio Randazzo
Ing.Francesca Cibelli
Indirizzo
Via Marchese 25 Formigine (Mo)
Telefono
T. 059 551630
Fax
F.059 551630
RESPONSABILE DEI LAVORI
Nome e Cognome
Comune di Cento
Indirizzo
Via XXV Aprile 11 Cento (Fe)
Telefono
/
Fax
/
DIRETTORE LAVORI
Nome e Cognome
Arch.Duccio Randazzo
Indirizzo
Via Marchese 25 Formigine (Mo)
Telefono
Tel 059 551630 Cel 338 8074068
Fax
Fax 059 551630
Piano di Sicurezza e Coordinamento
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COORDINATORE SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE
Nome e Cognome
Ing.Francesca Cibelli
Indirizzo
Via Marchese 25 Formigine (Mo)
Telefono
Tel 059 551630 Cel 335 6917774
Fax
Fax 059 551630
COORDINATORE SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE
Nome e Cognome
Ing.Francesca Cibelli
Indirizzo
Via Bramante 1 Casinalbo di Formigine
Telefono
Tel 059 551630 Cel 335 6917774
Fax
Fax 059 550391
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IMPRESA ESECUTRICE
Montaggio struttura in legno
Impresa
SISTEM COSTRUZIONI srl
Legale rappresentante
Orsini Carlo
P.IVA
02251920365
Indirizzo
via Montegrappa 18-20
Solignano di Castelvetro (Mo)
Telefono
059 797477
Fax
059 797646
Iscrizione C.C.I.A.A.
02251920365
Posizione INAIL
INAIL MO n. 4486934
Posizione INPS
INPS MO n.5005932765
Iscrizione ALBO ARTIGIANI
/
Datore di lavoro
Responsabile di cantiere
Geom.Massimo Frattini
Assistente di cantiere
RLS
Boni Raimondo
RSPP
Ghibellini Francesco
Medico competente
Dott.Vivoli Roberto
Elenco lavoratori
Nome e Cognome
Data di nascita
Mansione
1
2
3
4
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IMPRESA ESECUTRICE
Opere Edili
Impresa
Impresa Merighi srl
Legale rappresentante
Merighi Andrea
P.IVA
01700920380
Indirizzo
Via stradellazzo 3 Cento (Fe)
Telefono
Fax
Iscrizione C.C.I.A.A.
01700920380
Posizione INAIL
INAIL FE n. 18084948
Posizione INPS
INPS FE n. 2904299931
Iscrizione ALBO ARTIGIANI
/
Datore di lavoro
Responsabile di cantiere
Andrea Merighi
Assistente di cantiere
RLS
---------di zona
RSPP
Dott. Andrea Veronesi
Medico competente
Dott. Bianchi
Elenco lavoratori
Nome e Cognome
Data di nascita
Mansione
1
2
3
4
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IMPRESA ESECUTRICE
impianti
Impresa
Corma Elettrica srl
Legale rappresentante
Massimiliano Corsini
P.IVA
02590930364
Indirizzo
Via Rossini 3 Spilamberto (Mo)
Telefono
Fax
Iscrizione C.C.I.A.A.
02590930364
Posizione INAIL
INAIL MO n. 4631395
Posizione INPS
INPS MO n. 5006989438
Iscrizione CASSA EDILI
/
Datore di lavoro
Reponsabile di cantiere
Massimiliano Corsini
Assistente di cantiere
RLS
RSPP
Medico competente
Elenco lavoratori
Nome e Cognome
Data di nascita
Mansione
1
2
2
4
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IMPRESA ESECUTRICE
………………………………….…………
Impresa
Legale rappresentante
P.IVA
Indirizzo
Telefono
Fax
Iscrizione C.C.I.A.A.
Posizione INAIL
Posizione INPS
Iscrizione CASSA EDILI
Datore di lavoro
Reponsabile di cantiere
Assistente di cantiere
RLS
RSPP
Medico competente
Elenco lavoratori
Nome e Cognome
Data di nascita
Mansione
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5. ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE
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1. Tabella di Cantiere
In cantiere vi è l'obbligo di esibire il "cartello di cantiere" che oltre ai dati essenziali dello stesso deve
riportare informazioni relative alle figure professionali ed alle imprese impegnate nella realizzazione
dell'opera (appaltatrice e sub-appaltatrice).
Deve essere collocato in sito ben visibile prima dalla consegna dei lavori e contenere tutte le
indicazioni necessarie a qualificare il cantiere.
2. Recinzione di Cantiere
Occorre installare una recinzione di cantiere per circoscrivere l’area di intervento ed evitare
interferenze con la restante parte dell’area cortiliva.
3. Accesso e Viabilità di Cantiere
L’accesso e l’uscita del cantiere avvengono da via Chiesa a Renoi Centese di Cento (Fe).
I mezzi d'opera diretti in cantiere procedono a passo d'uomo all’interno dell’area cortiliva privata che
conduce all’area di cantiere.
In prossimità del cancello occorre inserire l'idonea segnaletica di cantiere indicante i rischi e le
prescrizioni per i lavoratori che si recano all'interno del cantiere e che vieti l'accesso al personale non
autorizzato.
Il capocantiere della Ditta Esecutrice dirige e sorveglia la viabilità interna concordata.
I mezzi d'opera diretti in cantiere procedono a passo d'uomo.
Le vie di transito vanno mantenute curate e non devono essere ingombrate da materiali che
ostacolano la normale circolazione.
4. Trasporto e accatastamento di materiale
La zona per lo stoccaggio del materiale è stata concordata tra l’Impresa esecutrice ed il
Coordinamento della Sicurezza e verrà allestita all’interno dell’area di cantiere come indicato nella
planimetria di cantiere allegata.
Il trasporto di materiale verrà eseguito con idonei mezzi la cui guida sarà affidata a personale pratico.
I materiali saranno opportunamente imbragati, la velocità dei mezzi sarà contenuta sia soprattutto
nelle fasi di manovra nell’area cortiliva.
5. Impianto elettrico e impianto di messa a terra e contro le scariche
atmosferiche
L'impianto elettrico è realizzato utilizzando personale esclusivamente specializzato in conformità a
quanto richiesto dalla L. 46/90; la ditta incaricata della realizzazione dell'impianto avrà cura di
rilasciare al cantiere apposita dichiarazione di conformità, così come previsto dalla stessa legge 46/90.
Eventuali varianti di tipo sostanziale al progetto originale dell'impianto vengono eseguiti in base a
nuovi elaborati disposti dal progettista. L'eventuale richiesta di allacciamento delle ditte
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subappaltatrici che operano in cantiere sarà fatta al direttore tecnico di cantiere che indicherà il punto
di attacco per le varie utenze; detta fornitura sarà subordinata alle
seguenti condizioni:
- fornitura tramite allacciamento al quadro del subappaltatore dotato come minimo di interruttore di
linea e interruttore differenziale;
- esecuzione dell'impianto elettrico del subappaltatore in conformità alle norme di buona tecnica ed
eseguite a regola d'arte;
- dichiarazione di conformità.
L’eventuale richiesta di allacciamento delle ditte subappaltatrici che operano in cantiere sarà fatta al
direttore tecnico di cantiere che indicherà il punto di attacco per le varie utenze; detta fornitura sarà
subordinata alle seguenti condizioni:
Saranno assolutamente vietati allacciamenti di fortuna o difformi dalla buona tecnica.
Lo stesso impianto è verificato prima della messa in servizio da un tecnico competente per conto
dell’impresa proprietaria dell’impianto e denunciato, entro 30 giorni, al competente ufficio
dell’ISPSEL i cui riferimenti si trovano nel presente piano. Le prese a spina che vengono adoperate
all’interno del cantiere sono di tipo rispondente alle norme CEE e corredate ciascuna a monte di
interruttore differenziale e protezioni contro il cortocircuito ed il sovraccarico. Non vengono utilizzati
riduttori di passo. Copia del certificato di conformità e delle verifiche periodicamente compiute sono
tenuti presso la sede del cantiere a disposizione degli organi di vigilanza.
6. Impianto idrico di cantiere
L'approvvigionamento dell'acqua sia potabile che non, avviene esclusivamente tramite l’allacciamento
alla rete esistente.
L'eventuale richiesta di allacciamento delle ditte sub-appaltatrici che operano in cantiere è fatta al
direttore tecnico di cantiere che indica il punto di attacco per le varie utenze.
7. Ufficio - spogliatoio
Verranno installati sul lato est dell'area di cantiere n.2 box adibiti ad uso ufficio-spogliatoio.
In questi container verranno conservati i documenti di cantiere, un estintore, la cassetta del pronto
soccorso.
Il locale dovrà essere dato ai lavoratori convenientemente arredato e di sufficiente capacità.
8. Wc
Verranno installati n.4 wc chimici.
Tutti i suddetti locali dovranno essere illuminati, ben difesi dalle intemperie.
9. Mensa
La mensa non è presente in cantiere ma è garantita sul territorio.
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10. Altri posti di lavoro
Qualora in fase di esecuzione, fosse necessario individuare altri posti fissi di lavoro, gli stessi
dovranno essere riportati nell'allegata planimetria di cantiere. I rischi verranno valutati dal
Coordinatore in fase di Esecuzione.
Eventuali variazioni della viabilità interna del cantiere saranno prontamente indicate in un allegato al
Piano di Sicurezza e Coordinamento.
11. Prevenzione incendi
Sostanze infiammabili
Deve essere presente in cantiere e dato copia al coordinatore in fase di esecuzione la scheda di
sicurezza di tutte le sostanze infiammabili utilizzate in cantiere.
Piano di emergenza
In caso di allarme, che verrà dato inevitabilmente a voce, tutti i lavoratori si ritroveranno in quello che
verrà definito di volta in volta come spazio sicuro ed il capo cantiere procederà al censimento delle
persone affinché si possa verificare l'assenza di qualche lavoratore. L'eventuale chiamata ai Vigili del
Fuoco viene effettuata esclusivamente dal capo cantiere o da un suo delegato che provvederà a fornire
loro tutte le indicazioni necessarie per focalizzare il tipo di intervento necessario. Gli incaricati alla
gestione dell'emergenza provvederanno a prendere gli estintori o gli altri presidi necessari e a far
fronte alla stessa in base alle conoscenze ed alla formazione ricevuta. Fino a quando non è stato
precisato che l'emergenza è rientrata tutti i lavoratori dovranno rimanere fermi o coadiuvare gli
addetti all'emergenza nel caso in cui siano gli stessi a chiederlo. Ai sensi del D.Lgs. 81/08 ci sarà in
cantiere un adeguato numero di persone addette alla gestione dell'emergenza che devono aver
frequentato apposito corso mentre agli altri lavoratori sarà consegnato a carico delle imprese scritto
riportante le indicazioni di massima sull'uso degli estintori e delle procedure. Deve essere consegnata
al coordinatore in fase di esecuzione, copia dell'attestato di partecipazione a tale corso.
12. Presidi sanitari
Stante l’ubicazione del cantiere, per intervento a seguito di infortunio grave, si farà capo alle strutture
pubbliche dell’Ospedale Civile di Cento.
A tale scopo saranno tenuti in evidenza i numeri telefonici utili e tutte le maestranze saranno
informate del luogo in cui potranno eventualmente trovare, all’interno del cantiere, sia l’elenco di cui
sopra sia un telefono a filo o cellulare per le chiamate d’urgenza. In cantiere devono essere tenuti i
presidi sanitari indispensabili per prestare le prime immediate cure ai lavoratori feriti o colpiti da
malore improvviso.
Il corrispondente presidio sanitario che dovrà essere presente in cantiere deve essere messo in
correlazione al numero massimo di persone che possono essere presenti in cantiere, al grado di rischio
del cantiere ed alla sua ubicazione geografica, in relazione alla particolare organizzazione
imprenditoriale l’impresa rimane obbligata a scegliere il presidio ad essa pertinente, nel piano
operativo l’impresa è tenuta ad indicare il tipo di presidio che sarà tenuto in cantiere.
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Ai sensi del D.Lgs 81/08 ci sarà in cantiere un adeguato numero di persone addette al primo soccorso
che devono aver frequentato apposito corso.
Prima dell’inizio lavori sarà presentato al direttore tecnico di cantiere, al coordinatore in fase
d’esecuzione e a quant’altri lo chiedano, copia dell’attestato di partecipazione a tale corso.
13. Sorveglianza sanitaria
L'appaltatore, entro dieci giorni dall'aggiudicazione dei lavori, deve far pervenire al coordinatore per
l'esecuzione dei lavori il nominativo del medico competente e deve allegare al presente piano
l'anagrafica completa del predetto medico, il cui nominativo e recapito telefonico deve essere tenuto
sempre a disposizione dei lavoratori.
Il medico competente, prima dell'immissione al lavoro dei lavoratori soggetti a visita
preventiva deve rilasciare un certificato di idoneità alla specifica mansione, deve inoltre curare le
visite periodiche secondo le cadenze prescritte dalla legge e che qui si elencano, in sintesi, le visite
mediche obbligatorie cui devono essere sottoposti i lavoratori, relative alle principali lavorazioni di
cantiere:
• Visita annuale: impiego di utensili ad aria compressa che espongono il lavoratore a
vibrazioni (martelli pneumatici, vibratori, ecc.)
• Visita semestrale: impermeabilizzazioni con uso di catrame e bitumi.
• Visita trimestrale/semestrale: verniciatura con impiego di solventi (tipo toluolo, xilolo,
acetone, derivati alcoli), lavoratori esposti a concentrazione di piombo nell'aria
• Visita semestrale: uso di oli disarmanti
• Visita annuale e, in ogni caso, prima di iniziare un nuovo cantiere: impiego di materiali
contenenti amianto (installazione e/o rimozione)
• Visita annuale ed esame radiografico del torace: lavoratori esposti al rischio di polveri silicee
(cemento, ecc.)
• Visita almeno biennale per Lepw 85-90 dbA, annuale se superiore a Lepw 90 dbA:
lavorazioni che espongono i lavoratori a rumore
• Visita preventiva e periodica con periodicità definita dal medico competente: lavoratori
soggetti a movimentazione manuale dei carichi
Il medico competente ha l'obbligo della visita degli ambienti di lavoro almeno una volta all'anno,
ferma restando l'obbligatorietà di visite ulteriori, allorché si modificano le situazioni di rischio. Il
medico competente deve:
• collaborare con il datore di lavoro e con il coordinatore per l'esecuzione dei lavori, sulla base
della specifica conoscenza dell'organizzazione dell'impresa e delle situazioni di rischio, alla
predisposizione delle misure per la tutela della salute e dell'integrità psicofisica dei lavoratori
• effettuare gli accertamenti sanitari
• esprimere i giudizi di idoneità alla mansione specifica al lavoro
• informare per iscritto l'appaltatore e lo stesso lavoratore qualora, a seguito degli
accertamenti, esprima un giudizio di inidoneità parziale o temporanea o totale del lavoratore
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• istituire ed aggiornare, sotto la propria responsabilità, per ogni lavoratore sottoposto a
sorveglianza sanitaria, una cartella sanitaria e di rischio da custodire presso il datore di lavoro
con salvaguardia del segreto professionale
• fornire informazioni ai lavoratori sul significato degli accertamenti sanitari cui sono
sottoposti e, nel caso di esposizioni ad agenti con effetti a lungo termine, sulla necessità di
sottoporsi ad accertamenti sanitari anche dopo la cessazione dell'attività che comporta
l'esposizione a tali agenti. Fornire altresì, a richiesta, informazioni analoghe al rappresentante
dei lavoratori
• informare ogni lavoratore interessato dei risultati degli accertamenti sanitari e, a richiesta
dello stesso, rilasciargli copia della documentazione sanitaria
• comunicare, in occasione delle riunioni, al rappresentate per la sicurezza, i risultati anonimi
collettivi degli accertamenti clinici e strumentali effettuati e fornire indicazioni sul significato
di detti risultati
• visitare gli ambienti di lavoro (con le limitazioni di cui si è detto sopra) e partecipare alla
programmazione del controllo dell'esposizione dei lavoratori, i cui risultati gli devono essere
forniti, a cura dell'appaltatore, con tempestività ai fini dei pareri di competenza
• fatti salvi i controlli sanitari, effettuare le visite mediche richieste dal lavoratore qualora tale
richiesta sia correlata ai rischi professionali
• collaborare con il datore di lavoro per la predisposizione del servizio di pronto soccorso
• collaborare all'attività di formazione e informazione
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Segnaletica di cantiere
Per indicazione di accessi, vie di transito, arresti, precedenze, percorsi, vale la segnaletica propria del
codice della strada.
Per quanto riguarda invece la cartellonistica di sicurezza, bisogna attenersi al D.Lgs. 81/08.
Essi si distinguono in cartelli di divieto, avvertimento e prescrizione.
SEGNALI DI DIVIETO
Divieto di accesso
Posizionamento generico
All’ingresso del cantiere e in prossimità di tutti i luoghi di accesso. Nei
depositi e nelle aree in cui l’accesso sia permesso solo al personale
autorizzato. Il segnale va accompagnato dalla relativa scritta.
Vietato ai pedoni
Posizionamento generico
In prossimità dei piani inclinati; all’imbocco delle gallerie ove sia
ritenuto pericoloso l’accesso ai pedoni; in corrispondenza delle zone di
lavoro od ambienti ove, per ragioni contingenti, possa essere pericoloso
accedervi, come ad esempio ove si eseguono demolizioni. Il cartello è
normalmente accompagnato dall’indicazione della natura del pericolo.
Norme legislative
Art. 219 – DPR 547 del 27/04/1955
Art. 62 – DPR 164 del 7/01/1956
Vietato fumare o usare fiamme libere
Posizionamento generico
In tutti quei luoghi nei quali esiste il pericolo di incendio o di esplosione.
Sulle porte di ingresso dei locali dove sono installate batterie di
accumulatori. In prossimità delle pompe di rifornimento carburanti. Nei
luoghi di deposito di esplosivi, oli combustibili, bombole di acetilene,
ossigeno, recipienti di acetone, alcol etilico, olio di trementina (acqua
ragia),
petrolio,
ecc.
Nelle
autorimesse,
officine,
laboratori
di
falegnameria, ecc. Nei locali di verniciatura
Norme legislative
Art. 303 – DPR 547 del 27/04/1955
Piano di Sicurezza e Coordinamento
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SEGNALI DI AVVERTIMENTO
Pericolo generico
Posizionamento generico
Per indicare un pericolo non segnalabile con altri cartelli. E’ completato
di solito con la scritta esplicativa del pericolo esistente (segnale
complementare).
Norme legislative
D.Lgs 493/96
Attenzione ai carichi sospesi
Posizionamento generico
Sulla torre gru, nelle aree di azione della gru, in corrispondenza della
salita e discesa dei carichi a mezzo di montacarichi. Nei pressi delle
macchine per la lavorazione del ferro. Nei pressi dell’impianto di
betonaggio.
Norme legislative
D.Lgs 493/96
Materiale infiammabile
Posizionamento generico
Nei pressi di tutti i materiali infiammabili ed in prossimità delle zone di
cantiere in cui la temperatura è particolarmente alta a causa delle
lavorazioni in corso.
SEGNALI DI PRESCRIZIONE
Protezione del capo
Posizionamento generico
Nelle circostanze in cui si riscontri la possibilità di
caduta di materiale dall’alto o di attrezzature dall’alto
o la possibilità del rischio di urti contro ostacoli fissi
ad una altezza d’uomo, ad esempio impalcature ed
impianti, deve essere utilizzato il casco di protezione,
tale obbligo verrà manifestato mediante affissione del
relativo carrello segnaletico. Nei pressi del posto di
Piano di Sicurezza e Coordinamento
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carico e scarico con apparecchi di sollevamento, nei
pressi delle macchine per la lavorazione del ferro, dei
luoghi dove si armano e si disarmano le strutture.
L’uso dei caschi è obbligatori in tutte le zone
all’interno del raggio di azione della gru. I cashi
devono essere usati da tutto il personale, visitatori
compresi.
Norme legislative
Art. 381 – DPR 547 del 27/04/1955
Art. 26 – DPR 303 del 19/03/1956
Art. 12 – DPR 320 del 20/03/1956
Protezione dell’udito
Posizionamento generico
Negli ambienti di lavoro od in prossimità delle
operazioni dove la rumorosità raggiunge un livello
sonoro tale da costituire un rischio di danno all’udito.
Norme legislative
Art. 377 – DPR 547 del 27/04/1955
Art. 24 – DPR 303 del 19/03/1956
Protezione degli occhi
Posizionamento generico
Nelle
lavorazioni
che
possono
provocare
la
proiezione di particelle solide; ad esempio eventuale
utilizzo di dischi abrasivi o da taglio attraverso l’uso
di smerigliatrici, è prescritto l’impiego di occhiali. In
prossimità di tutte le macchine che comortano
l’obbligo di indossare occhiali di protezione.
Norme legislative
Art. 377 – DPR 547 del 27/04/1955
Protezione dei piedi
Posizionamento generico
Dove si compiono lavori di carico e scarico di
materiali pesanti; dove sostanze corrosive potrebbero
il cuoio di normali calzature; quando vi è pericolo di
punture ai piedi. All’ingresso del cantiere per tutti
coloro che entrano; nei pressi delle macchine per la
lavorazione del ferro e nei luoghi di saldatura.
Piano di Sicurezza e Coordinamento
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Norme legislative
Art. 384 – DPR 547 del 27/04/1955
Protezione delle mani
Posizionamento generico
L’utilizzo di guanti protettivi è previsto in tutte le
operazioni
che
comportano
manipolazione
attrezzature o contatto con materiali
di
taglienti,
abrasivi o corrosivi. Fra queste l’eventuale carico e
scarico materiale.
Dove esiste pericolo di lesioni delle mani.
Nei pressi delle macchine per la lavorazione del ferro,
nei pressi dei luoghi di saldatura.
Norme legislative
Art. 383 – DPR 547 del 27/04/1955
Protezione delle vie respiratorie
Posizionamento generico
Negli ambienti di lavoro dove esiste il pericolo di
introdurre nell’organismo , mediante la respirazione,
elementi nocivi sotto forma di gas, polveri, nebbie e
fumi. Nei pressi dei luoghi di lavoro in cui si effettua
la levigatura dei pavimenti.
Norme legislative
Art. 387– DPR 547 del 27/04/1955
Art. 64 – DPR 320 del 20/03/1956
Art. 65 – DPR 320 del 20/03/1956
Protezione del corpo
Posizionamento generico
Nei luoghi in cui siano installate delle attrezzature
con particolari organi in movimento.
Nei pressi delle aree di lavoro in cui si viene a
contatto
con
sostanze
insudicianti,
lavori
di
verniciatura, coibentazione, demolizioni, rimozione
di materiali insudicianti
Norme legislative
Art. 379– DPR 547 del 27/04/1955
Art. 385 DPR 547 del 27/04/1955
Piano di Sicurezza e Coordinamento
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Protezione contro le cadute
Posizionamento generico
Nei luoghi dove viene eseguito il montaggio e lo
smontaggio di ponteggi o altre opere provvisionali;
montaggio
e
smontaggio
di
apparecchi
di
sollevamento (es. gru), montaggio di costruzioni
prefabbricate
o industrializzate, per alcune fasi di
lavoro non proteggibili con protezioni o sistemi di
tipo collettivo
Norme legislative
Art. 386– DPR 547 del 27/04/1955
Art. 10 DPR 164 del 07/01/1956
Veicoli a passo d’uomo
Posizionamento generico
All’ingresso del cantiere in posizione ben visibile ai
conducenti dei mezzi di trasporto. Nelle aree interne
del cantiere in caso di percorrenza di automezzi di
trasporto su ruote di qualsiasi genere. Affiancato alla
scritta AUTOMEZZI ACCOMPAGNATI in caso di
spazi ristretti che necessitino di una guida a terra.
Norme legislative
Art. 182– DPR 547 del 27/04/1955
Art. 168 DPR 547 del 27/04/1955
ALTRI SEGNALI
Estintore
Nei pressi dell’estintore stesso
Cassetta pronto soccorso
Nei pressi della cassetta di pronto soccorso
Piano di Sicurezza e Coordinamento
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Documenti da conservare in cantiere
Il coordinatore in fase di esecuzione dell'opera chiederà alle imprese ogni documento utile relativo
all'esecuzione in sicurezza delle varie lavorazioni.
A scopo preventivo e per le esigenze normative le imprese che operano in cantiere dovranno fornire,
al Coordinatore in fase di Esecuzione, prima del reale inizio delle lavorazioni la seguente
documentazione:
· i dati dell'Impresa (addetti, sede sociale, telefono ect..);
· copia iscrizione alla C.C.I.A.A.;
· organigramma dell'Impresa in riferimento al cantiere in oggetto (legale rappresentante, direttore
tecnico, assistente di cantiere, capo cantiere ect..);
· denuncia apertura cantiere all'INAIL;
· elenco dipendenti utilizzati presso il cantiere;
· elenco degli addetti al pronto soccorso e antincendio presenti c/o il cantiere
· copia del libro matricola dei dipendenti;
· copia del registro infortuni;
· registro infortuni vidimato c/o AUSL Provinciale (nel caso in cui le Imprese operanti risulti come
sede in Provincia diversa dalla Provincia in cui è sito il Cantiere);
· certificati regolarità contributiva INPS;
· certificati iscrizione Cassa Edile;
· comunicazione apertura nuovo cantiere Cassa Edile;
· Piano Operativo di Sicurezza (POS);
· Piano, Istallazione, Montaggio, Uso, Smontaggio del Ponteggio (PIMUS);
· cronoprogramma degli interventi (diagramma di Gantt);
· DURC;
· dichiarazione di avvenuta valutazione dei rischi in relazione al D.Lgs 81/2008 e s.m.i.;
· dichiarazione di corretta applicazione dei contratti di categoria e di regolarità contributiva;
· dichiarazione organico medio annuo calcolato rispetto agli ultimi tre anni;
· copia del documento di valutazione generale dell'esposizione dei lavoratori alla rumorosità secondo
D.Lgs 81/2008;
· copia del documento di valutazione specifico al cantiere dell'esposizione dei lavoratori alla
rumorosità secondo D.Lgs 81/2008;
Inoltre, oltre a custodire c/o gli uffici di cantiere copia della documentazione precedentemente
richiesta, dovranno essere conservati copia dei seguenti libretti uso/manutenzione :
· libretti di omologazione degli apparecchi di sollevamento ad azione non manuale di portata
superiore a 200 kg.;
· copia di denuncia di installazione, c/o gli Enti di controllo (AUSL) per gli apparecchi di
sollevamento non manuali di portata superiore a 200 kg.;
Piano di Sicurezza e Coordinamento
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· verifica trimestrale delle funi e delle catene riportata sul libretto di omologazione degli apparecchi di
sollevamento;
· verifica annuale degli apparecchi di sollevamento non manuali di portata superiore a 200 kg.;
· dichiarazione di stabilità degli impianti di betonaggio;
· copia di autorizzazione ministeriale e relazione tecnica per i ponteggi metallici fissi;
· disegno esecutivo del ponteggio firmato dal responsabile di cantiere per ponteggi montati secondo
schemi tipo;
· progetto del ponteggio ad opera di ingegnere abilitato per ponteggi difformi da schemi tipo o per
altezze superiori a 20 m;
· dichiarazione di conformità Legge 81/08 per impianto elettrico di cantiere;
· segnalazione all'esercente l'energia elettrica per lavori effettuati a meno di 5 metri dalle linee
elettriche stesse;
· scheda di denuncia degli impianti di protezione inoltrata all'ISPELS competente per territorio;
· scheda di denuncia degli impianti di messa a terra inoltrata all'ISPELS competente per territorio;
· copia dell’avvenuta denuncia all’AUSL di competenza relativa al montaggio degli impianti di
sollevamento;
· copia dei libretti uso e manutenzione relativi alle macchine e attrezzature utilizzate.
Piano di Sicurezza e Coordinamento
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Numeri Utili
Pronto Soccorso
118
Vigili del fuoco
115
Carabinieri
112
Polizia municipale
HERA guasti
ENEL
Ospedale
Ospedale di Cento
tel
Azienda AUSL
Azienda AUSL Cento
Coordinare sicurezza in fase di esecuzione
Ing.Francesca Cibelli
335 6917774
fax 051-6838117
Altri numeri
Nell'area di cantiere è indispensabile la presenza di un telefono o in alternativa di un
cellulare per consentire la chiamata dei soccorsi esterni.
Tale elenco di numeri utili deve esser sempre esposto all'interno dell'ufficio di cantiere in modo tale
che sia a disposizione del capocantiere e/o degli addetti alle emergenze e pronto soccorso in caso di
necessità.
Piano di Sicurezza e Coordinamento
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Dispositivi di protezione personali
Rif. Normativo Art 75 - 76– 77 – 79 D.lgs. n.81/08 (Testo Unico in materia di sicurezza e salute sul
lavoro ) – Allegato VIII D.lgs. n.81/08 punti 3,4 n.7 UNI EN 340/04
Tutto il personale sarà fornito dai mezzi necessari di protezione individuale: caschi, occhiali, guanti,
cinture di sicurezza, scarpe con soletta e puntali in acciaio, tappi antirumore, ecc. che dovrà usare a
seconda dei casi e comunque secondo le indicazioni riportate nel presente piano in relazione ad ogni
fase di lavoro.
In relazione ai rischi specifici connessi con le varie lavorazioni, il personale sarà dotato dei
corrispondenti dispositivi di protezione individuale D.P.I.
Tali D.P.I. saranno dati in consegna ad ogni singolo addetto; all’atto della consegna sarà raccomandato
l’impiego del mezzo stesso in tutti quei casi in cui le condizioni di lavoro lo imporranno.
Ai sensi dell’art. 76 del D.Lgs. 81/2008 comma 3, in caso di rischi multipli che richiedono l’uso
simultaneo di più D.P.I., questi devono essere tra loro compatibili e tali da mantenere, anche nell’uso
combinato, la propria efficacia nei confronti del rischio e di rischi corrispondenti.
A titolo generale si può prevedere l’utilizzo di ciascun mezzo di protezione secondo quanto riportato
di seguito:
Protezione della testa
Nelle circostanze in cui si riscontri la possibilità di
caduta di materiale dall’alto o di attrezzature dall’alto
o la possibilità del rischio di urti contro ostacoli fissi
ad una altezza d’uomo, ad esempio impalcature ed
impianti, deve essere utilizzato il casco di protezione,
tale obbligo verrà manifestato mediante affissione del
relativo carrello segnaletico
Protezione degli occhi
Nelle
lavorazioni
che
possono
provocare
la
proiezione di particelle solide; ad esempio eventuale
utilizzo di dischi abrasivi o da taglio attraverso l’uso
di smerigliatrici, è prescritto l’impiego di occhiali
Protezione delle mani
L’utilizzo di guanti protettivi è previsto in tutte le
operazioni
che
comportano
manipolazione
attrezzature o contatto con materiali
di
taglienti,
abrasivi o corrosivi. Fra queste l’eventuale carico e
scarico materiale
Piano di Sicurezza e Coordinamento
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Protezione dei piedi
L’impiego delle scarpe antinfortunistiche del tipo con
suolo antichiodo e dotate di puntale contro lo
schiacciamento è da considerarsi obbligatorio per
tutte le operazioni di cantiere
Protezione del corpo
L’impiego delle opportune tute di lavoro
è da
considerarsi generalizzato. Nel caso di particolari
operazioni devono essere utilizzate opportune cinture
di sucerezza
Protezione dell’udito
L’obbligo dell’impiego dei protettori auricolari, in
particolare cuffie, verrà disposto nei confronti del
personale addetto all’uso di mezzi e per tutte quelle
lavorazioni il cui livello di esposizione al rumore
risulta superiore agli 85 dBA come previsto dal
decreto 277/91
Protezione delle vie respiratorie
In tutti i casi di possibile diffusione di polveri o
sostanze
tossiche,
è
obbligatorio
l’utilizzo
di
appropriati mezzi di protezione individuale D.P.I. per
le vie respiratorie.
In caso di lavorazioni eseguite in condizioni di freddo
intenso e/o pioggia vanno indossati indumenti di
protezione contro le intemperie
Imbracature per il corpo
I lavoratori impegnati in opere in quota e nel
montaggio
del
ponteggio
devono
indossare
l’imbracatura per evitare la caduta dall’alto in
conformità alla norma UNI EN 361
Piano di Sicurezza e Coordinamento
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Informazione e formazione dei lavoratori
Il personale presente in cantiere è tenuto a seguire le indicazioni, in materia di sicurezza, impartite dal
proprio Datore di Lavoro, dal Coordinatore in fase di Esecuzione e dai preposti.
Ogni impresa deve fornire, almeno 5 gg prima dell’inizio dei propri lavori , il P.O.S. (Piano Operativo
di Sicurezza) relativo alle opere da eseguire al Coordinatore in fase di Esecuzione.
Il documento deve contenere tutte le misure di sicurezza e prevenzione da attuare durante le
lavorazioni e sarà verificato ed accettato dal Coordinatore.
Il datore di Lavoro dal 1 ottobre 2006 deve fornire un tesserino di riconoscimento ad ogni addetto
della propria impresa ai sensi dell’art. 36 bis comma 3 Legge 248 del 2006 il quale deve indossarlo
durante la permanenza in cantiere.
Tale tesserino deve indicare il nominativo e la data di nascita del lavoratore, la sua foto ed i dati della
ditta per cui lavora.
Il coordinatore verifica che il nominativo sia presente nell’elenco dei dipendenti indicato nel Piano
Operativo della Sicurezza dell’Impresa.
Piano di Sicurezza e Coordinamento
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6. VALUTAZIONE DEI RISCHI
La valutazione dei rischi deve essere finalizzata all’individuazione e all’attuazione di misure di
protezione e prevenzione da adottare per la salvaguardia della salute e della sicurezza dei lavoratori.
Pertanto tale processo sarà legato sia al tipo di fase lavorativa in cantiere sia a situazioni determinate
da sistemi quali ambiente di lavoro, strutture ed impianti utilizzati, materiali e prodotti coinvolti nei
processi.
La valutazione dei rischi si articola nelle seguenti operazioni:
• suddividere le lavorazioni/attività
• identificare i fattori di rischio
• identificare le tipologie di lavoratori esposti
• quantificare i rischi (stima della probabilità di esposizione e della gravità degli effetti)
• individuare e mettere in atto le misure di prevenzione necessarie
Metodologia Adottata
La quantificazione e relativa classificazione dei rischi deriva dalla stima dell’entità dell’esposizione e
dalla gravità degli effetti; infatti, il rischio può essere visto come il prodotto della Probabilità P di
accadimento per la Gravità del Danno D:
R=PxD
Per quanto riguarda la probabilità di accadimento si definisce una scala delle Probabilità, riferendosi
ad una correlazione più o meno diretta tra la carenza riscontrata e la probabilità che si verifichi
l’evento indesiderato, tenendo conto della frequenza e della durata delle operazioni/lavorazioni che
potrebbero comportare rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Piano di Sicurezza e Coordinamento
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E 27
Scala delle Probabilità P
Valore
Livello
1
non
2
probabile
poco
probabile
Criteri
L’anomalia da eliminare potrebbe provocare un danno solo in concomitanza
con eventi poco probabili ed indipendenti.
Non sono noti episodi già verificatisi.
L’anomalia da eliminare potrebbe provocare un danno solo in circostanze
sfortunate di eventi.
Sono noti solo rarissimi episodi già verificatisi.
L’anomalia da eliminare potrebbe provocare un danno anche se in modo non
3
probabile
automatico e/o diretto.
E’ noto qualche episodio in cui all’anomalia ha fatto seguito il verificarsi di
un danno.
Esiste una correlazione diretta tra l’anomalia da eliminare ed il verificarsi del
4
altamente
danno ipotizzato.
probabile
Si sono già verificati danni conseguenti all’anomalia evidenziata nella
struttura in esame o in altre simili ovvero in situazioni operative simili.
Scala dell’Entità del Danno D
Valore
Livello
Criteri
Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità rapidamente
1
lieve
reversibile.
Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili
2
medio
3
grave
4
gravissimo
Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità reversibile.
Esposizione cronica con effetti reversibili
Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità totale.
Esposizione cronica con effetti irreversibili e/o parzialmente invalidanti
Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti letali o invalidità
totale. Esposizione cronica con effetti letali e/o totalmente invalidanti
Piano di Sicurezza e Coordinamento
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Combinando le due scale in una matrice si ottiene la Matrice Dei Rischi nella quale ad ogni casella
corrisponde una determinata combinazione di probabilità/entità dei danni. Di seguito è riportata la
matrice che scaturisce dalle suddette scale:
Altamente Probabile
4
8
12
16
Probabile
3
6
9
12
Poco Probabile
2
4
6
8
Improbabile
1
2
3
4
Medio
Grave
Gravissimo
R = PxD
Lieve
PROBABILITA’
Calcolo indice Rischio
DANNO
Ad ogni rischio riscontrato nella situazione lavorativa è stato assegnato un indice di RISCHIO R
scalato da 1 a 16, al fine di individuare i rischi più rilevanti sia sotto il punto di vista della probabilità
sia sotto quello della gravità delle conseguenze.
Piano di Sicurezza e Coordinamento
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E 27
Classe di Rischio
Basso
(1 ≤ R≤ 2)
Priorità di Intervento
Azioni migliorative da valutare in fase di programmazione
Azioni correttive da programmare a medio termine
Accettabile
(3 ≤ R≤ 4)
Intervento da inserire in un programma di interventi a medio termine ma
da realizzare anche in tempi più ristretti qualora sia possibile attuarlo
unitamente ad altri interventi più urgenti
Notevole
(6 ≤ R≤ 9)
Azioni correttive da programmare con urgenza
L’intervento previsto è da realizzare in tempi relativamente brevi anche
successivamente a quelli stimati con priorità alta
Azioni correttive Immediate
Elevato
(12 ≤ R≤ 16)
L’intervento previsto è da realizzare con tempestività nei tempi tecnici
strettamente necessari non appena approvato il budget degli investimenti
in cui andrà previsto l’onere dell’intervento stesso
Piano di Sicurezza e Coordinamento
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E 27
RISCHI
Di seguito vengono esaminati i vari rischi presenti durante le fasi lavorative:
[R3] Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni
Ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con
organi mobili di macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del
cantiere.
Il rischio persiste in tutte le fasi lavorative che prevedono l’uso di utensili elettrici manuali tipo sega
circolare, flessibili, seghetti alternativi, trapani, avvitatori, pistole sparachiodi, e attrezzi manuali tipo
mazze, mazzette martelli.
Per i rischi specifici alle metodologie di lavoro usate dalle imprese si fa riferimento ai Piani Operativi
della Sicurezza delle stesse.
[R4] Colpi, tagli, punture, abrasioni
Colpi, tagli, punture, abrasioni alle mani; contusioni e traumi a tutto il corpo senza una localizzazione
specifica, per contatto con l'attrezzo adoperato o conseguenti ad urti con oggetti di qualsiasi tipo
presenti in cantiere.
Dolori muscolari relativi ad errate posizioni assunte durante l'uso dell'attrezzatura di lavoro.
Per i rischi specifici alle metodologie di lavoro usate dalle imprese si fa riferimento ai Piani Operativi
della Sicurezza delle stesse.
[R5] Dermatiti, irritazioni cutanee, reazioni allergiche
Irritazioni cutanee, reazioni allergiche, dermatiti causate dal contatto con solventi, detergenti, malte
cementizie, resine o sostanze capaci di azioni allergizzanti(riniti, congiuntiviti, dermatiti allergiche da
contatto).
Per i rischi specifici alle metodologie di lavoro usate dalle imprese si fa riferimento ai
Piani Operativi della Sicurezza delle stesse.
[R6] Elettrocuzione
Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione.
Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.
Per i rischi specifici alle metodologie di lavoro usate dalle imprese si fa riferimento ai
Piani Operativi della Sicurezza delle stesse.
[R7] Getti o schizzi
Lesioni riguardanti qualsiasi parte del corpo durante i lavori, a freddo o a caldo, eseguiti a mano o con
utensili, con materiali, sostanze, prodotti, attrezzature che possono dare luogo a getti e/o schizzi
pericolosi per la salute.
Lesioni riguardanti qualsiasi parte del corpo conseguenti alla proiezione di schegge durante
Piano di Sicurezza e Coordinamento
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E 27
lavorazioni eseguite direttamente o in postazioni di lavoro limitrofe.
Per i rischi specifici alle metodologie di lavoro usate dalle imprese si fa riferimento ai
Piani Operativi della Sicurezza delle stesse.
[R8] Inalazione polveri, fibre, gas, vapori
Danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a
materiali in grana minuta, o rilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri,
gas, vapori, nebbie, aerosol. Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a
combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco, di carbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici
originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di materiali di varia natura.
Per i rischi specifici alle metodologie di lavoro usate dalle imprese si fa riferimento ai Piani Operativi
della Sicurezza delle stesse.
[R9] Incendi o esplosioni
Lesioni provocate da incendi e/o esplosioni conseguenti allo schiacciamento di tubazioni del gas in
esercizio, alla combustione di recipienti o serbatoi contenenti carburanti o sostanze chimiche
altamente deflagranti, al brillamento di esplosivo per demolizioni o di ordigni bellici interrati, ecc..
Deve essere presente in cantiere e dato copia la coordinatore in fase di esecuzione la
scheda di sicurezza di tutte le sostanze infiammabili utilizzate in cantiere.
[R11] Rumore dBA 85 / 90
Danni all'apparato uditivo, causata da prolungata esposizione al rumore prodotto da lavorazioni o
attrezzature: esposizione compresa tra 85 e 90 dBA. Per i rischi specifici alle metodologie di lavoro usate
dalle imprese si fa riferimento ai Piani Operativi della Sicurezza delle stesse.
[R12] Scivolamenti e cadute
Scivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso o sporco sui punti di
appiglio (nel caso di salita su mezzi o macchine), o da cattive condizioni del posto di lavoro (come ad
esempio disordine per presenza di residui sparsi delle lavorazioni), o da cattive condizioni della
viabilità pedonale.
Per i rischi specifici alle metodologie di lavoro usate dalle imprese si fa riferimento ai Piani Operativi della
Sicurezza delle stesse.
[R13] Vibrazioni
Danni all'apparato scheletrico e muscolare causate dalle vibrazioni trasmesse al lavoratore da
macchine o parti di esse.
[R14] Scoppio
Lesioni conseguenti allo scoppio di silos, serbatoi, recipienti, tubazioni, macchine o utensili alimentati
ad aria compressa o destinate alla sua produzione, ecc. per sovrapressioni causate da carico superiore
Piano di Sicurezza e Coordinamento
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E 27
ai limiti consentiti, malfunzionamento delle tubazioni di sfiato,danneggiamenti subiti, ecc.
[R15] Ustioni
Ustioni conseguenti al contatto con materiali ad elevata temperatura (posa in opera di asfalti e manti
bituminosi, calce in spegnimento,ecc.) o organi lavoratori di macchine ed attrezzi (saldatrice, cannello
a gas, sega, flessibile, ecc.), o motori, o sostanze chimiche aggressive.
[R16] Rumore dBA 80 / 85
Danni all'apparato uditivo, causata da prolungata esposizione al rumore prodotto da lavorazioni o
attrezzature: esposizione compresa tra 80 e 85 dBA.
[R18] Rumore dBA < 80
Il lavoratore è addetto ad attività comportanti valore di esposizione quotidiana personale non
superiore a 80 dBA: per tali lavoratori, il decreto 277/91 non impone alcun obbligo.
[R19] Rumore dBA > 90
Danni all’apparato uditivo, causata da prolungata esposizione al rumore prodotto da lavorazioni o
attrezzature: esposizione superiore a 90 dBA.
[R20] Movimentazione manuale dei carichi
Lesioni relative all'apparato scheletrico e/o muscolare durante la movimentazione manuale dei
carichi, per il loro eccessivo peso o ingombro o per la scorretta posizione assunta dal lavoratore
durante la movimentazione.
[R21] Disturbi alla vista
Danni agli occhi per proiezione di schegge scintille o trucioli, aria compressa o urti accidentali. (danni
meccanici). Danni agli occhi per irradiazione ultravioletta, luce intensa, raggi laser (danni ottici).
Danni agli occhi dovuti a liquidi caldi, corpi estranei caldi (ustioni).
Rischi aggiuntivi rispetto a quelli specifici propri dell’attività delle singole imprese esecutrici
Piano di Sicurezza e Coordinamento
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7. SCHEDE FASI LAVORATIVE
Individuazione, analisi e valutazione dei rischi, misure di prevenzione e protezione
1.
2.
3.
Accantieramento
1.1.
Organizzazione del cantiere …………………………………………………
42
1.2.
Realizzazione dell’impianto elettrico e di messa a terra………………….
45
1.3.
Realizzazione dell’impianto contro le cariche atmosferiche………………
46
1.4.
Conduzione di mezzi a motore in cantiere …………………………………
47
1.5.
Viabilità pedonale di cantiere ………………………………………………..
49
1.6.
Ganci metallici per sollevamento ……………………………………………
51
1.7.
Funi e catene metalliche per sollevamento …………………………………
52
Demolizioni
2.1.
Demolizione di superfici eseguita con martello demolitore………………
54
2.2.
Demolizione di manufatti con martello demolitore…………………
56
2.3.
Demolizione di strutture in c.a. con mezzi meccanici…………………….
58
2.4.
Rimozione di manto di copertura……………………………………………
60
Depositi
3.1.
4.
5.
Depositi di sostanze infiammabili e/o esplosivi…………………………..
62
Scavi e Fondazioni
4.1.
Utilizzo di escavatore e pala meccanica……………………………………..
63
4.2.
Sbancamenti e scavi……………………………….…………………………..
65
Opere strutturali
5.1.
Esecuzione casserature ed armatura………………………………………..
67
5.2.
Getto di calcestruzzo…………………….……………………………………
69
5.3.
Spandimento e vibrazione dei getti di cls………………………………….
71
5.4.
Disarmo delle armature………………………………………..…………….
73
5.5.
Taglio del legname con sega circolare………………………………………
75
5.6.
Lavorazione del ferro…………………………………………………………
77
5.7.
Opere di saldatura elettrica………………………………………………….
79
5.8.
Posa in opera di manto di copertura………………………………………..
80
5.9.
Opere di lattoneria……………………………………………………………
82
Piano di Sicurezza e Coordinamento 39 PAGE 27 6.
7.
Fognatura ed opere esterne
6.1.
Scavo a sezione obbligata e posa di tubazioni in pvc……………………..
84
6.2.
Posa di pozzetti e chiusini……………………………………………………
85
Rinterro
7.1.
8.
9.
Rinterro e compattazione scavi…………………..………………….……
87
Montaggio struttura in legno prefabbricata
8.1.
Sollevamento e stoccaggio di struttura prefabbricata……………………..
89
8.2.
Utilizzo di autogru ……………………………………………………………
91
Pannelli solari e fotovoltaici
9.1.
Installazione di pannelli solari-fotovoltaici ………………………………
93
10. Impianti
10.1.
Realizzazione di impianto elettrico……………………………………….…
95
10.2.
Realizzazione di impianto idro-termo-sanitario………………………….
96
11. Pavimenti, intonaci e serramenti
11.1.
Realizzazione di massetto in cls………..……………………………………
98
11.2.
Posa in opera di pavimenti………………………………….……………….
99
11.3.
Posa in opera di rivestimenti………...………………………………………
101
11.4.
Posa in opera di serramenti………...……………………………………..…
102
12. Tinteggiatura
12.1.
Preparazione di pareti interne e soffitti …………………………………….
103
12.2.
Tinteggiatura di pareti interne e soffitti ……………………………………
105
13. Mezzi d’opera e attrezzature
13.1.
Imbracatura ……………………………………………………………………
107
13.2.
Sollevamento e trasporto di materiali con uso di sistemi di imbracatura
costituiti da brache semplici o funi metalliche …………………………….
108
13.3.
Utilizzo di utensili elettrici……………………………………………………
110
13.4.
Uso dell’autopompa……..……………………………………………………
111
14. Opere provvisionali
14.1.
Allestimento ponteggio metallico ……………………………………….
113
14.2.
Scale fisse ed a mano………… ………………………………………………
115
14.3.
Reti di protezione su coperture………….………………………………….
116
15. Movimentazione manuale di carichi
Piano di Sicurezza e Coordinamento 40 PAGE 27 15.1.
Lavori manuali ………………………………………………………………..
117
16. Dispositivi di protezione individuale
16.1.
Cinture di sicurezza ……………………………………………..……………
119
16.2.
Otoprotettori ……………………………………………………………..……
121
16.3.
Guanti di protezione ………………………………………………….………
123
16.4.
Calzature di sicurezza ………………………………………..………………
125
16.5.
Protezione delle vie respiratorie ………………………….…………………
127
16.6.
Elmetti di protezione …………………………………………………………
129
Piano di Sicurezza e Coordinamento 41 PAGE 27 1. ACCANTIERAMENTO
1.1. Organizzazione del cantiere
Descrizione fase di lavoro:
Organizzazione dell’area da destinare a cantiere, destinazione delle aree di servizio e di lavoro,
realizzazione di recinzione di cantiere ed adempimenti legislativi.
RISCHI
Situazione pericolosa
Probabilità
Entità
Rischio
1 Abrasioni e schiacciamenti alle mani durante la
Altamente
probabile
Lieve
Medio
Improbabile
Grave
Medio
posa in opera degli elementi della recinzione
2 Rischio infortunio per macchine movimento
terra
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
Il cantiere va concepito in sicurezza dalla fase di progettazione.
Innanzitutto deve essere recintata tutta l’area complessivamente interessata ai lavori, allo scopo di
evitare l’accesso agli estranei ed ai non addetti. Pertanto ogni cantiere deve essere recintato e le vie di
accesso devono essere sbarrate con cancelli sui quali siano applicati cartelli ben visibili di divieto di
accesso.
Le cesate possono essere realizzate con rete, pannelli metallici o plastici, con pannelli di legno: quando
sono realizzate con strutture piene queste offrono molta resistenza al vento e quindi occorre un idoneo
ancoraggio al terreno. Particolare cura dovrà essere posta nei casi in cui le recinzioni vengono
realizzate in strade anguste presentando perciò evidenti problemi connessi con la viabilità veicolare.
La segnaletica deve essere presente con cartelli antinfortunistici di richiamo e sensibilizzazione ad
operare con cautela e secondo le norme di sicurezza in conformità al D.Lgs. 493/96.
La viabilità interna deve essere studiata in modo da differenziare i percorsi per uomini e mezzi,
allontanare il transito veicolare dalle zone di scavo e dalle zone soggette a sollevamento di materiali.
Devono essere previste zone di stoccaggio dei materiali, affinché gli stessi non invadano le zone di
passaggio e costituiscano rischio di infortunio.
Ove si debbano svolgere lavori a distanza inferiore a 5 metri da linee elettriche aeree, deve essere
richiesta autorizzazione all’esercente le linee elettriche e realizzata idonea protezione atta ad evitare
accidentali contatti.
Tutte le macchine e i componenti di sicurezza immessi sul mercato o messi in servizio dopo
l'entrata in vigore del D.P.R. 459/59 - Direttiva Macchine - devono essere marcati CE.
Le macchine e i componenti di sicurezza che alla data di entrata in vigore del citato decreto fossero già
Piano di Sicurezza e Coordinamento 42 PAGE 27 in servizio devono essere corredati di dichiarazione - rilasciata dal venditore, dal noleggiatore o da chi
la concede in uso - che attesti che tali macchine e componenti di sicurezza sono conformi alla
legislazione previgente al 21 settembre 1996.
DPI:
I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati della normale
attrezzatura antinfortunistica ed in particolare di casco, guanti e scarpe di sicurezza con suola
imperforabile.
Adempimenti normativi
DENUNCIA INAIL
All’apertura di un nuovo lavoro bisogna inoltrare denuncia all’INAIL. In essa deve essere citata la
posizione assicurativa del datore di lavoro, il titolo del lavoro da eseguire e una sua breve descrizione,
il committente e l’importo dei lavori stessi.
DENUNCIA MESSE A TERRA IMPIANTO ELETTRICO
I collegamenti elettrici di terra devono essere eseguiti con conduttori di rame di sezione non inferiore
a 16 mq devono garantire la massima efficienza ed evitare tensioni di contatto superiori a 25 Volt. La
realizzazione di tale impianto deve essere comunicata alla USL di zona mediante l’apposito modulo
(modello B).
DENUNCIA CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE
Le strutture metalliche degli edifici e delle opere provvisionali, i recipienti e gli apparecchi metallici di
notevoli dimensioni situati all’aperto, devono risultare collegati elettricamente a terra in modo da
garantire la dispersione delle scariche atmosferiche. I ponteggi metallici devono essere collegati
elettricamente a terra almeno ogni 25 m di sviluppo lineare. Tale collegamento deve essere
regolarmente denunciato all'ISPESL di zona usando l’apposito modulo ( modello A).
CASSA EDILE
Nei cantieri al di fuori della provincia d’origine che impegnino i lavoratori per un periodo superiore a
tre mesi l’azienda deve iscrivere gli operai in trasferta alla locale Cassa Edile del luogo ove si svolgono
i lavori a decorrere dal secondo periodo di paga successivo a quello in cui inizia la trasferta,
sempreché l’operaio in tale periodo di paga sia in trasferta per l’intero mese (rif. art. 22 del C.C.N.L.
del 23/5/91).
DOCUMENTAZIONE
Devono inoltre essere tenuti in cantiere i seguenti documenti:
--dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico rilasciata dall’installatore come da modello
indicato nel D.M. 20/02/1992 e una relazione contenente la tipologia dei materiali impiegati per la
Piano di Sicurezza e Coordinamento 43 PAGE 27 realizzazione dell’impianto. Non è obbligatorio il progetto per l’impianto elettrico di cantiere;
--eventuale copia di segnalazione di lavori a distanza inferiore a 5 metri dalle linee elettriche aeree
trasmessa all’Ente erogatore;
--autorizzazione ministeriale e libretto dei ponteggi;
--progetto del ponteggio per opere più alte di 20 metri o difformi dagli schemi tipo o, altrimenti,
disegno esecutivo del ponteggio negli altri casi;
--programma dei lavori di demolizione per opere estese e complesse se presenti;
--programma dei lavori di montaggio di opere prefabbricate se presenti;
--libretto degli impianti di sollevamento di portata maggiore a 200 kg., completo dei verbali di verifica
periodica e verifiche trimestrali delle funi;
--registro degli infortuni;
--dichiarazione di stabilità al ribaltamento degli impianti di betonaggio redatta in conformità alla Circ.
Min. n. 103 che deve essere fornita dal costruttore insieme al libretto di istruzioni;
--relazione di valutazione del rumore secondo il D.Lgs 277/91. per alcune macchine (gru, martelli
demolitori, ..) deve esistere la dichiarazione di conformità CEE del costruttore;
--piano di sicurezza e coordinamento, ai sensi del D.Lgs. 81/08, nei casi previsti. Notifica preliminare
all’organo di vigilanza, ai sensi del D.Lgs. 81/08, nei casi previsti.
INFORTUNI
Il datore di lavoro è tenuto a denunciare all’Istituto assicuratore gli infortuni da cui siano colpiti i
dipendenti prestatori d’opera, e che siano prognosticati non guaribili entro un giorno escluso quello
dell’infortunio, indipendentemente da ogni valutazione circa la ricorrenza degli estremi di legge per
l’indennizzabilità. La denuncia dell’infortunio deve essere fatta entro due giorni da quello in cui il
datore di lavoro ne ha avuto notizia deve essere corredata da certificato medico (rif. D.P.R. 1124/65
art. 53 così come modificato dal decreto del 5/12/1996).
Il datore di lavoro deve, nel termine di due giorni, dare notizia all’autorità di pubblica sicurezza del
Comune in cui è avvenuto l’infortunio, di ogni infortunio sul lavoro che abbia per conseguenza la
morte o l’inabilità al lavoro per più di tre giorni (rif. D.P.R. 1124/65 art. 53)
Piano di Sicurezza e Coordinamento 44 PAGE 27 1.2. Realizzazione impianto elettrico e messa a terra
Descrizione fase di lavoro:
Realizzazione dell'impianto elettrico di cantiere con collegamento di terra
RISCHI
Situazione pericolosa
1 Elettrocuzione
2 Lesioni delle mani durante l’infissione delle
Probabilità
Entità
Rischio
Improbabile
Grave
Basso
Altamente
Probabile
Lieve
Medio
Improbabile
Gravissimo
Medio
paline di terra
3 Esplosioni nel caso di impianti in ambienti di
deposito esplosivi od in presenza di gas o in
miscele esplosive od infiammabili
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
Gli impianti devono essere realizzati da ditta in possesso dei requisiti tecnico professionali previsti
dalla L. 46/90; l’installatore deve rilasciare la dichiarazione di conformità corredata degli allegati
obbligatori. Non lavorare su parti in tensione, scegliere l'interruttore generale di cantiere con corrente
nominale adeguata alla potenza installata nel cantiere e potere d'interruzione adeguato. E’ opportuno
che l’interruttore sia di tipo differenziale. In un quadro elettrico un interruttore differenziale con Id
minore o uguale a 30mA, non può proteggere più di 6 (sei) prese (CEI 17-13/4 art. 9.6.2). Installare poi
interruttori magnetotermici con corrente nominale adeguata al conduttore da proteggere. Utilizzare
conduttori con sezione adeguata al carico ed alle lunghezze. Le linee devono essere dimensionate in
modo che la caduta di tensione fra il contatore ed un qualsiasi punto dell’impianto non superi il 4%
della tensione nominale dell’impianto stesso (CEI 64-8 art. 525). L’ingresso di un cavo nell’apparecchio
deve essere realizzato mediante idoneo passacavo, in modo da non compromettere il grado di
protezione ed evitare che, tirando il cavo medesimo, le connessioni siano sollecitate a trazione.
DPI:
I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati della normale
attrezzatura antinfortunistica ed in particolare di casco, guanti e scarpe isolanti.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 45 PAGE 27 1.3. Realizzazione impianto contro le cariche atmosferiche
Descrizione fase di lavoro:
Realizzazione dell’impianto contro le scariche atmosferiche delle strutture metalliche presenti
in cantiere
RISCHI
Situazione pericolosa
1 Lesioni delle mani durante l’infissione delle
Probabilità
Entità
Rischio
Altamente
Probabile
Lieve
Medio
Improbabile
Grave
Basso
paline di terra
2 Folgorazione per mancanza di continuità
elettrica fra i conduttori e la rete di terra
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
L'impianto deve essere realizzato da ditta in possesso dei requisiti tecnico professionali previsti dalla
L.46/90. L’installatore deve rilasciare la dichiarazione di conformità corredata degli allegati
obbligatori. L'impianto non deve essere distinto dall'impianto di terra del cantiere e si deve collegare a
quest'ultimo. Utilizzare corda di rame da 35 mq per il collegamento del traliccio della gru, del silos
metallico del cemento, e dei ponteggi metallici, per quest'ultimo prevedere almeno un collegamento
ogni 20 m . Sulla discesa della corda dovrà essere posto un picchetto e la corda passante per esso
girerà interrata ad almeno 50 cm di profondità intorno alle strutture da proteggere ad una distanza
compresa fra 0,5 e 2 m. Non utilizzare parafulmini radioattivi dichiarati inefficaci.
DPI:
I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati della normale
attrezzatura antinfortunistica ed in particolare di casco, guanti e scarpe isolanti.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 46 PAGE 27 1.4. Conduzione di mezzi a motore in cantiere
Descrizione fase di lavoro:
Progettazione della viabilità interna al cantiere per la circolazione del personale: studio dell’insieme
delle attività operative presenti in cantiere interferenti con la circolazione del personale.
RISCHI
Situazione pericolosa
Probabilità
Entità
Rischio
1 Instabilità del mezzo per eventuale franosità del
Poco
Probabile
Gravissimo
Medio
Improbabile
Grave
Basso
Improbabile
Grave
Basso
Poco
Probabile
Gravissimo
Medio
Poco
Probabile
Grave
Medio
Improbabile
Grave
Basso
terreno accentuata in occasione di piogge
2 Errori manuali da parte del conducente in
seguito a mancata segnalazione di punti critici
3 Impatto di un dispositivo di una macchina
operatrice con linee elettriche aeree
4 Investimento di altri lavoratori in seguito a
manovra a marcia indietro
5 Collisione del mezzo con ostacoli fissi in seguito
a manovra a marcia indietro
6 Errata manovra del guidatore causata dalla
inidoneità del personale addetto alla conduzione
del mezzo
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
La prima scelta organizzativa deve prevedere che i mezzi adottati nel cantiere siano impiegati per
operazioni conformi a quelle per cui sono stati progettati e concepiti.
Nella scelta dei mezzi semoventi destinati al cantiere un’attenzione particolare deve essere posta alla
verifica dei sistemi di frenatura delle macchine rispetto alle e pendenze esistenti nelle rampe del
cantiere.
I piazzali e le aree di manovra devono essere di dimensioni adeguate per consentire l’agevole
svolgimento degli spostamenti e delle manovre per i mezzi di cui è previsto l’impiego: in prossimità
di scarpate e fossi dovranno essere predisposte idonee segnalazioni opportunamente arretrate rispetto
al limite dell’area sicuramente stabile.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 47 PAGE 27 Durante le operazioni con mezzi semoventi devono essere escluse operazioni richiedenti la presenza a
terra di lavoratori nell’area di azione e di manovra delle macchine.
In tale area può essere ammessa la presenza dell’assistente a terra, che deve però assumere posizioni
che lo tengano in vista per il conduttore ed a distanza di sicurezza rispetto al raggio d’azione della
macchina.
Le manovre a marcia indietro devono essere, se possibile evitate, e comunque per tali manovre il
conducente deve richiedere l’ausilio dell’assistente a terra che deve assicurarsi che l’intera area
interessata alla manovra a marcia indietro risulti sgombra da personale, e dovrà al tempo stesso
indirizzare il conducente.
Qualora i percorsi incrocino linee elettriche aree occorre predisporre protezioni preventive mediante
elementi lignei in modo che un’eventuale errata procedura del conducente sia intercettata dalla
protezione richiamando in tal modo l’operatore alla corretta manovra senza che questa provochi
l’impatto di una parte della macchina con la linea elettrica.
Per l’esecuzione di tali lavori, quando sussistono pericoli di rovesciamento del semovente, questo
deve essere fornito di cabina realizzata e progettata in modo da proteggere l’operatore dallo
schiacciamento.
Analogamente, quando i mezzi operano in zone ove è possibile la caduta di materiali dall’alto (alla
base di pareti, entro canaloni, ecc.) le cabine di guida debbono essere progettate e realizzate in
maniera da resistere all’impatto di gravi entro previsti limiti di deformabilità.
Gli operatori debbono essere opportunamente addestrati sia all’uso dei mezzi loro affidati, sia alle
modalità di esecuzione del lavoro: oltre alla formazione teorica è essenziale che l’operatore conosca
perfettamente il comportamento del mezzo nei riguardi della stabilità in movimento e con carichi
applicati; le possibilità d’impennamento e ribaltamento trasversale, l’equilibratura dei carichi e o
zavorramento, il sistema frenante nelle vari condizioni operative.
DPI:
I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati della normale
attrezzatura antinfortunistica ed in particolare di casco, guanti e scarpe di sicurezza con suola
imperforabile.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 48 PAGE 27 1.5. Viabilità pedonale di cantiere
Descrizione fase di lavoro:
Progettazione della viabilità interna al cantiere per la circolazione del personale: studio dell’insieme
delle attività operative presenti in cantiere interferenti con la circolazione del personale.
RISCHI
Situazione pericolosa
Probabilità
Entità
Rischio
Improbabile
Grave
Basso
Poco
Probabile
Grave
Medio
Improbabile
Grave
Basso
1 Investimento di lavoratori con mezzo di cantiere
per errata manovra del guidatore o a causa della
inadeguata progettazione della viabilità in
cantiere
2 Caduta delle persone in transito lungo strade o
piste ricavate nel terreno
3 Lesioni ai lavoratori in transito per caduta di
oggetti da opere provvisionali o durante la
movimentazione di carichi
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
Le piste pedonali devono essere tali da rendere il più agevole e sicuro lo spostamento: occorrerà
pertanto sviluppare il tracciato su terreni asciutti e consistenti, evitando i limiti degli scavi e
scegliendo piste che non risultino allagate in caso di pioggia.
Le piste pedonali devono essere convenientemente illuminate con luce artificiale che deve assicurare
anche la perfetta illuminazione dei tratti dai percorsi veicolari interferenti con i percorsi pedonali. In
ogni occasione di incrocio uomo-macchina operatrice si configura un rischio d’infortunio: è buona
norma pertanto separare il più possibile le due viabilità mediante delimitazioni con picchetti dei
margini riservati al transito pedonale.
La segnaletica sarà adottata per evidenziare le situazioni di maggior interesse nel cantiere: indicazioni
relative alla massima altezza e massima larghezza del veicolo in caso di strettoie o passaggi limitati,
indicazione di discese in rampa con indicazione della pendenza, segnali sugli ostacoli, anomalie e
punti critici delle piste e dei piazzali.
Qualora si abbiano intersezioni con percorsi pedonali occorre predisporre apposita segnaletica di
richiamo e contemporaneamente imporre la limitazione della velocità dei mezzi con apposito cartello
nei tratti interessati da presenza di lavoratori a terra.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 49 PAGE 27 DPI:
I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati della normale
attrezzatura antinfortunistica ed in particolare di casco, guanti e scarpe di sicurezza con suola
imperforabile.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 50 PAGE 27 1.6. Ganci metallici per sollevamento
Descrizione fase di lavoro:
Ganci metallici per il sollevamento dei materiali
RISCHI
Situazione pericolosa
1 Errata scelta del gancio con pericolo di
Probabilità
Entità
Rischio
Poco
Probabile
Grave
Medio
Improbabile
Grave
Basso
fuoriuscita del carico
2 Rottura del gancio metallico
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
Nel corso dell’utilizzo di ganci occorre tenere presente che le sollecitazioni termiche e
meccaniche portano a logoramento, deformazioni ed incrudimento del gancio.
E’ pertanto necessario effettuare accurati controlli sui ganci almeno una volta l’anno.
Risulta buona norma scegliere mezzi di imbracatura flessibile rispetto a quelli rigidi (tiranti in
tondino) che possono più facilmente fuoriuscire in seguito ad urto: controllare in particolar modo il
sistema di bloccaggio alla traversa che collega il gancio al bozzello. I ganci hanno forma variabile a
seconda dell’impiego: controllare che il particolare profilo della superficie intera e le dimensioni siano
conformi agli organi di presa adottati.
DPI:
I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati della normale
attrezzatura antinfortunistica ed in particolare di casco, guanti e scarpe di sicurezza con suola
imperforabile.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 51 PAGE 27 1.7. Funi e catene metalliche per il sollevamento
Descrizione fase di lavoro:
Funi e catene metalliche per il sollevamento del materiale.
RISCHI
Situazione pericolosa
1 Degrado della fune
Probabilità
Entità
Rischio
Poco
Probabile
Grave
Medio
Poco
Probabile
Grave
Medio
2 Rottura della fune per supero della portata
massima, anche in funzione dell’angolo di
imbracatura
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
Le funi metalliche costituiscono l’organo flessibile di trasmissione del movimento e dell’azione del
carico fino alla struttura portante.
Sono da tenere costantemente sotto controllo, poiché sono soggetti ad alterarsi e le loro vita utile è
limitata nel tempo.
Le funi vanno protette dal pericolo della corrosione con periodiche manutenzioni con grasso.
Per collegamenti di estremità occorre inserire una redancia nell’asola per evitare curvature brusche;
posizionare non meno di tre morsetti ad U, ad una distanza tra loro pari a circa 6 diametri della fune,
con la curvatura sul lato corto della fune.
La verifica periodica delle funi e delle catene è obbligatoria per qualsiasi apparecchio di sollevamento
indipendentemente dalla sua portata e dal fatto che sia prevista o meno una prima verifica con
immatricolazione.
Quindi anche per le funi degli argani di portata inferiore a 200 Kg o per le catene dei carrelli elevatori
occorre predisporre una scheda, così come va fatto per gli apparecchi ancor privi di libretto di
immatricolazione, sulla quale si deve trimestralmente annotare, a cura del datore di lavoro, lo stato
delle funi e delle catene suddette.
Sulla scheda si dovrà riportare il nome dell’impresa, gli estremi dell’apparecchio, il luogo della sua
installazione e - ogni tre mesi - la data della verifica, le condizioni della fune o della catena e la firma
del verificatore.
La sostituzione della fune viene decisa, al momento del controllo e previa pulizia per evidenziare lo
stato di usura, in base al numero ed alla dimensione delle rotture provvedere alla sostituzione
quando:
-la fune presenta fili rotti su lunghezze superiori a 6-30 diametri con riduzione maggiore al 10% della
sezione;
-sono presenti più fili risultano sporgenti dal diametro;
Piano di Sicurezza e Coordinamento 52 PAGE 27 -sono presenti manicotti e collegamenti danneggiati.
L’installazione della nuova fune dovrà avvenire con cura; in particolare l’avvolgimento sui tamburi
deve avvenire con lo stesso senso che la fune aveva sulla bobina. Inoltre è opportuno che
l’avvolgimento all’argano ed alle pulegge avvenga nello stesso senso onde evitare maggiori
sollecitazioni di flessione e di fatica sulla fune.
Con l’installazione delle nuove funi devono essere rispettati i seguenti rapporti tra diametro della
stessa, diametro del filo elementare e diametro primitivo del tamburo (per diametro primitivo si
intende il diametro fondo gola del tamburo aumentato del diametro della fune).
f tamburo / f nominale fune > 25f;
f tamburo / f filo elementare > 300.
Per le pulegge di rinvio valgono invece i seguenti rapporti:
f puleggia / f nominale fune > 20f;
f puleggia / f filo elementare > 250f.
Il fissaggio della fune al mantello del tamburo può avvenire in modi diversi: con bloccaggio a cuneo o
a viti e piastrine sulla prima spira del tamburo, all’interno del mantello o sulla flangia lato esterno.
Al fine di limitare il carico nella zona di ancoraggio sul mantello è necessario, all’atto della
sostituzione della fune, lasciare almeno tre giri di fune sempre avvolti sul tamburo.
DPI:
I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati della normale
attrezzatura antinfortunistica ed in particolare di casco, guanti e scarpe di sicurezza con suola
imperforabile.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 53 PAGE 27 2. DEMOLIZIONI
2.1. Demolizioni di superfici eseguita con martello demolitore
Descrizione fase di lavoro:
Demolizione di superfici rivestite od intonacate eseguita a mano con mazza e scalpello o con l’ausilio
di martello demolitore.
RISCHI
Situazione pericolosa
Probabilità
Entità
Rischio
Probabile
Medio
Medio
Poco
Probabile
Gravissimo
Medio
Poco
Probabile
Grave
Medio
Poco
Probabile
Medio
Medio
Probabile
Medio
Medio
Probabile
Medio
Medio
1 Azione irritante del cemento sulla pelle con
possibilità di disturbi cutanei (eczema da
cemento)
2 Caduta dell’operatore dall’alto per incorretto
montaggio od utilizzo dell’opera provvisionale.
3 Inalazione di polveri da cemento (irritanti) e
da silice cristallina (sclerogene per dosi di
silice superiori all’1%) con possibili alterazioni
a carico dell'apparato respiratorio
4 Presenza di rumore con raggiungimento di
livelli elevati per l’uso del martello demolitore
con possibili danni a carico dell'apparato
uditivo
5 Vibrazioni ad alta frequenza collegate all’uso
di martello pneumatico con possibili
danni all’apparato muscolare ed osseo
6 Infortunio agli occhi causato da schegge o
frammenti proiettati durante la lavorazione
Piano di Sicurezza e Coordinamento 54 PAGE 27 Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
Per prevenire l’azione irritante del cemento sulla pelle (eczema da cemento dovuta all’abrasione
meccanica sulla cute delle sue particelle) risulta indispensabile l’uso di guanti e tute da lavoro.
Per ridurre le possibili inalazioni da polveri risulta opportuno procedere all’inumidimento del
manufatto prima della sua demolizione.
Gli interventi anti-vibrazione devono condurre alla riduzione delle vibrazioni, tenuto conto del
progresso tecnico e della possibilità di disporre di mezzi atti a ridurre le vibrazioni, oppure portare
alla riduzione dell’esposizione individuale alle vibrazioni, alternando per l’operatore l’uso degli
strumenti scuotenti con altri lavori di diversa natura.
La buona manutenzione delle macchine e la rigorosa sorveglianza della loro efficienza costituiscono
un’indispensabile misura preventiva per i rischi da vibrazione: l’usura dei mezzi è infatti una delle
cause principali delle vibrazioni, così come risulta efficace mantenere buone condizioni
microclimatiche sul posto di lavoro avendo le basse temperature un’azione favorevole sulle malattie
vasomotorie.
Nelle operazioni di demolizione con ausilio di martello demolitore di tipo pneumatico, al fine di
ridurre il livello di rumore, risulta opportuno adottare compressori di tipo “rotativo”, meno rumorosi
di quelli del tipo “alternativo”.
DPI:
I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati della normale
attrezzatura antinfortunistica ed in particolare di casco, guanti, scarpe di sicurezza con suola
imperforabile, occhiali di protezione contro le schegge per le operazioni di demolizione e di
otoprotettori durante l’uso del martello demolitore.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 55 PAGE 27 2.2. Demolizioni di manufatti eseguita con martello demolitore
Descrizione fase di lavoro:
Demolizione di manufatti eseguita con l’ausilio di martello demolitore.
RISCHI
Situazione pericolosa
Probabilità
1 Caduta dell’operatore dall’alto per incorretto
montaggio
od
utilizzo
dell’opera
provvisionale.
Poco
Probabile
Entità
Rischio
Gravissimo
Medio
Medio
Medio
Medio
Medio
Grave
Medio
Grave
Medio
2 Presenza di rumore con raggiungimento di
livelli
elevati
per
l’uso
del
martello
demolitore con possibili danni a carico
Poco
Probabile
dell'apparato uditivo
3 Vibrazioni ad alta frequenza collegate all’uso
di martello pneumatico con possibili danni
Probabile
all’apparato muscolare ed osseo
4 Inalazione di polveri da cemento (irritanti) e
da silice cristallina (sclerogene per dosi di
silice
superiori
all’1%)
con
possibili
Poco
Probabile
alterazioni a carico dell'apparato respiratorio
5 Caduta di materiale o di parti in demolizione
con possibili lesioni ai lavoratori
Poco
Probabile
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
Gli interventi anti-vibrazione devono condurre alla riduzione delle vibrazioni, tenuto conto del
progresso tecnico e della possibilità di disporre di mezzi atti a ridurre le vibrazioni, oppure portare
alla riduzione dell’esposizione individuale alle vibrazioni, alternando per l’operatore l’uso degli
strumenti scuotenti con altri lavori di diversa natura.
La buona manutenzione delle macchine e la rigorosa sorveglianza della loro efficienza costituiscono
un’indispensabile misura preventiva per i rischi da vibrazione: l’usura dei mezzi è infatti una delle
cause principali delle vibrazioni, così come risulta efficace mantenere buone condizioni
microclimatiche sul posto di lavoro avendo le basse temperature un’azione favorevole sulle malattie
vasomotorie.
Nelle operazioni di demolizione con ausilio di martello demolitore di tipo pneumatico, al fine di
ridurre il livello di rumore, risulta opportuno adottare compressori di tipo “rotativo”, meno rumorosi
Piano di Sicurezza e Coordinamento 56 PAGE 27 di quelli del tipo “alternativo”.
Per prevenire l’azione irritante del cemento sulla pelle ( eczema da cemento dovuta all’abrasione
meccanica sulla cute delle sue particelle) risulta indispensabile l’uso di guanti e tute da lavoro.
DPI:
I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati della normale
attrezzatura antinfortunistica ed in particolare di casco, guanti, scarpe di sicurezza con suola
imperforabile, occhiali di protezione contro le schegge per le operazioni di demolizione e di
otoprotettori durante l’uso del martello demolitore.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 57 PAGE 27 2.3. Demolizioni di strutture in c.a. con mezzi meccanici
Descrizione fase di lavoro:
Demolizioni di strutture in cemento armato eseguita con ausilio di mezzi meccanici.
RISCHI
Situazione pericolosa
Probabilità
Entità
Rischio
1 Azione irritante del cemento sulla pelle con
possibilità di disturbi cutanei (eczema da
Probabile
Medio
Medio
Gravissimo
Medio
Medio
Medio
Medio
Medio
Grave
Medio
Medio
Medio
cemento)
2 Caduta dell’operatore dall’alto per incorretto
montaggio
od
utilizzo
dell’opera
provvisionale
Poco
Probabile
3 Presenza di rumore con raggiungimento di
livelli
elevati
per
l’uso
del
martello
demolitore con possibili danni a carico
Poco
Probabile
dell'apparato uditivo
3 Vibrazioni ad alta frequenza collegate all’uso
di martello pneumatico con possibili danni
Probabile
all’apparato muscolare ed osseo
4 Inalazione di polveri da cemento (irritanti) e
da silice cristallina (sclerogene per dosi di
silice
superiori
all’1%)
con
possibili
Poco
Probabile
alterazioni a carico dell'apparato respiratorio
5 Danni a carico degli occhi causate da schegge
e scintille durante l'uso degli utensili
Probabile
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
Nel caso di demolizioni di notevole entità accertarsi delle condizioni statiche degli elementi da
conservare e seguire le indicazioni del piano di demolizione.
Gli interventi anti-vibrazione devono condurre alla riduzione delle vibrazioni, tenuto conto del
progresso tecnico e della possibilità di disporre di mezzi atti a ridurre le vibrazioni, oppure portare
alla riduzione dell’esposizione individuale alle vibrazioni, alternando per l’operatore l’uso degli
strumenti scuotenti con altri lavori di diversa natura.
La buona manutenzione delle macchine e la rigorosa sorveglianza della loro efficienza costituiscono
un’indispensabile misura preventiva per i rischi da vibrazione: l’usura dei mezzi è infatti una delle
Piano di Sicurezza e Coordinamento 58 PAGE 27 cause principali delle vibrazioni, così come risulta efficace mantenere buone condizioni
microclimatiche sul posto di lavoro avendo le basse temperature un’azione favorevole sulle malattie
vasomotorie. Nelle operazioni di demolizione con ausilio di martello demolitore di tipo pneumatico,
al fine di ridurre il livello di rumore, risulta opportuno adottare compressori di tipo “rotativo”, meno
rumorosi di quelli del tipo “alternativo”.
Per prevenire l’azione irritante del cemento sulla pelle ( eczema da cemento dovuta all’abrasione
meccanica sulla cute delle sue particelle) risulta indispensabile l’uso di guanti e tute da lavoro.
DPI:
I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati della normale
attrezzatura antinfortunistica ed in particolare di casco, guanti, scarpe di sicurezza con suola
imperforabile, occhiali di protezione contro le schegge per le operazioni di demolizione e di
otoprotettori durante l’uso del martello demolitore.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 59 PAGE 27 2.4. Rimozione di manto di copertura
Descrizione fase di lavoro:
Opere di manutenzione e rimozione di manti di copertura, nonchè accesso e transito eccezionali su di
essi per scopo diversi.
RISCHI
Situazione pericolosa
Probabilità
1 Caduta dell’operatore dall’alto per perdita di
equilibrio o crollo del tetto
Poco
Probabile
Entità
Rischio
Grave
Medio
Medio
Medio
Medio
Medio
2 Inalazione di polveri da cemento (irritanti) e
da silice cristallina (sclerogene per dosi di
silice
superiori
all’1%)
con
possibili
Poco
Probabile
alterazioni a carico dell'apparato respiratorio
3 Lesioni per caduta di materiale caduto
dall'alto per errata imbracatura, uso di ganci
non idonei e rottura funi o per errata
Poco
Probabile
manovra del gruista
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
Per l’esecuzione di lavori di manutenzione nonchè per il transito sporadico sulle coperture è
necessario predisporre idonei sistemi di accesso alla quota di lavoro o di transito. Preferibilmente detti
sistemi devono essere fissi e muniti di sbarramento che impedisca il loro uso da parte di persone non
autorizzate. In mancanza di sistemi fissi di accesso deve essere previsto almeno un luogo di sbarco
adeguatamente protetto ed inequivocabilmente riconoscibile, raggiungibile con mezzi mobili.
I dispositivi con fune auto-avvolgente permettono, in caso di caduta del lavoratore, di bloccare
progressivamente la corda fino all’arresto. Il sistema di bloccaggio entra in funzione quando lo
sfilamento supera 1,5 m/sec e tale dispositivo può essere fissato, tramite moschettone, ad un punto di
fissaggio. Lo studio del punto di fissaggio e dell’adozione di particolari dispositivi richiede una
programmazione della fase di lavoro: i dispositivi avvolgenti sono presenti sul mercato con diverse
lunghezze della fune.
Non devono essere eseguiti lavori in presenza di vento forte (specie se a raffiche), di gelo, di pioggia e
di visibilità insufficiente, salvo che, in relazione al tipo di copertura, alla fase di lavoro e/o alla
predisposizione di specifiche misure di sicurezza, siano escluse situazioni di rischio.
DPI:
I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati - oltre alla normale
Piano di Sicurezza e Coordinamento 60 PAGE 27 attrezzatura antinfortunistica costituita da casco, guanti e scarpe di sicurezza con suola
antisdrucciolevole - di cintura di sicurezza con cosciali e bretelle e fune di trattenuta.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 61 PAGE 27 3. DEPOSITI
3.1. Depositi di sostanze infiammabili e/o esplosivi
Descrizione fase di lavoro:
Depositi di sostanze infiammabili e/o esplosive.
RISCHI
Situazione pericolosa
1 Infiammabilità dei prodotti durante lo
Probabilità
Entità
Rischio
Improbabile
Gravissimo
Medio
Improbabile
Gravissimo
Medio
Improbabile
Grave
Medio
stoccaggio o il trasporto
2 Esplosioni
3 Intossicazioni per tossicità di alcuni prodotti
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
I carburanti, i solventi, le vernici, ecc. possono presentare pericolo d incendio e di esplosione, per cui
devono essere conservati in luoghi lontani dai locali di lavoro.I depositi di sostanze infiammabili e/o
esplosivi devono essere dotati di impianti antincendio fissi o mobili idonei.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 62 PAGE 27 4. SCAVI E FONDAZIONI
4.1. Utilizzo di escavatore e pala meccanica
Descrizione fase di lavoro:
Utilizzo dell'escavatore, della pala meccanica, della terna e delle macchine di movimento terra in
genere.
RISCHI
Situazione pericolosa
1
Probabilità
Ribaltamento di dumper di tipo compact per
Poco
tentativo di caricamento di altro automezzo;
3
Rischio
Grave
Medio
Grave
Medio
Improbabile
Grave
Basso
Improbabile
Grave
Basso
Lieve
Basso
Medio
Basso
Probabile
uso incorretto del mezzo
2
Entità
Instabilità del mezzo per eventuale franosità
Poco
del terreno accentuata in occasione di piogge
Probabile
Investimento degli operai per errata manovra
del guidatore o a causa della inadeguata
progettazione della viabilità' in cantiere
4
Schiacciamento del guidatore per il
ribaltamento dell’automezzo
5
6
Poco
Inalazione di polvere e gas di scarico
Errori manuali da parte dell’operatore a
seguito di monotonia e ripetitività del lavoro
Probabile
Improbabile
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
L’operatore macchine deve essere opportunamente formato ed aver maturato sufficiente esperienza
nell'uso delle macchine per la movimentazione della terra.
Prima dell’uso l’operatore deve:
- controllare i percorsi e le zone di lavoro verificando le condizioni di stabilità della macchina in uso;
- verificare che l’avvisatore acustico, il segnalatore di retromarcia e il girofaro siano regolarmente
funzionanti;
- verificare che nella zona di lavoro non vi siano linee elettriche che possano interferire con le
manovre;
- accertarsi se nell’area dell’eventuale scavo possano esistere canalizzazioni in servizio ( acqua, gas,
elettricità ...);
- garantire la visibilità del posto di manovra.
Durante l’uso della macchina l’operatore deve:
- allontanare preventivamente le persone nel raggio d'influenza della macchina stessa;
- segnalare l’operatività del mezzo con il girofaro;
Piano di Sicurezza e Coordinamento 63 PAGE 27 - utilizzare gli stabilizzatori nei casi richiesti dal libretto di uso e manutenzione del mezzo e
mantenere il mezzo stabile durante tutta la fase di lavoro;
- non ammettere a bordo della macchina altre persone;
- non utilizzare la macchina per sollevamento persone;
- regolare la velocità ai limiti stabiliti in cantiere ed in prossimità dei posti di lavoro transitare a passo
d’uomo;
--trasportare i carichi con la benna in posizione abbassata e non caricare materiale sporgente dalla
benna.
Dopo l’utilizzo della macchina l’operatore deve:
- posizionare il mezzo nell’area di cantiere riservata al parcheggio dei macchinari fuori orario di
lavoro;
- lasciare i mezzi con le bene abbassate ed i freni di stazionamento azionati;
- eseguire puntualmente la programmazione degli interventi manutentivi secondo le istruzioni del
libretto di uso e manutenzione.
Nell’utilizzo di dumper risulta opportuno il dispositivo di riscaldamento del fondo del cassone per
evitare l’aderenza in blocco del materiale trasportato (es. calcestruzzo) con problemi di instabilità in
fase di rovesciamento.
Un’opportuna iniziativa di prevenzione da attuare nelle opere di movimento terra deve essere quella
di tipo organizzativo: in particolare con la programmazione dei lavori si devono evitare eccessive
concentrazioni di mezzi in aree relativamente ristrette; inoltre in caso di condizioni di lavoro
particolarmente disagiate ( elevata temperatura durante il periodo estivo, eccessivo rumore per uso
simultaneo di mezzi, ripetitività assoluta delle operazioni) risulta opportuno provvedere ad una
turnazione del personale.
DPI:
Gli operatori devono essere dotati, oltre che della normale attrezzatura antinfortunistica costituita da
casco, guanti e scarpe di sicurezza con suola imperforabile, di idonei otoprotettori.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 64 PAGE 27 4.2. Sbancamenti e scavi
Descrizione fase di lavoro:
Scavo a sezione obbligata per sbancamento e splateamento eseguito con l’ausilio di pala meccanica
e/o di escavatore in terreno di qualsiasi natura.
RISCHI
Situazione pericolosa
Probabilità
Entità
Rischio
Poco
Probabile
Grave
Medio
Poco
Probabile
Grave
Medio
Poco
Probabile
Lieve
Basso
Improbabile
Medio
Basso
Probabile
Grave
Alto
Improbabile
Grave
Basso
1 Rischio di investimento da parte della benna,
del braccio o della cabina degli operai a terra
per errata manovra del guidatore.
2 Instabilità del mezzo per eventuale franosità
del terreno accentuata in occasione di piogge
3 Inalazione di polvere e gas di scarico
4 Errori manuali da parte dell’operatore a
seguito di monotonia e ripetitività del lavoro
5 Scivolamento nello scavo per le persone
operanti sul ciglio dello stesso per errata
protezione o smottamento del terreno
6 Ribaltamento della macchina operatrice con
pericolo di schiacciamento per l’operatore
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
Se necessario dovranno essere eseguite le opere provvisionali di sostegno o realizzazione di
scarpate secondo il declivio naturale del terreno come da relazione geologica eseguita da geologo
abilitato.
L’operatore della macchina per il movimento della terra deve attenersi alle seguenti istruzioni:
- deve allontanare le persone prima dell'inizio del lavoro;
- deve lasciare la macchina in posizione sicura e in modo tale da non poter essere utilizzata da persone
non autorizzate;
- non deve usare la macchina come mezzo di sollevamento di persone e cose.
Nel caso di scavi effettuati con mezzi meccanici ai piedi di una scarpata di un rilevato occorre
Piano di Sicurezza e Coordinamento 65 PAGE 27 controllare che, sulla cresta e sulle pareti del fronte di attacco, non vi siano materiali che con la propria
caduta possano recare danno ai lavoratori.
Quando la macchina è momentaneamente inattiva, la benna deve essere abbassata sino a terra onde
evitare abbassamenti rapidi in caso di anomalie all’impianto idraulico.
Quando si renda opportuno tenere sollevata la benna per effettuare interventi di manutenzione o di
riparazione sotto di essa è necessario predisporre un apposito cavalletto.
In caso di scavi effettuati in presenza di acqua occorre tenere presente gli effetti della controspinta che
si verifica al momento dell’uscita della benna dall’acqua con effetti di instabilità per il mezzo.
In caso di ribaltamento della macchina l’operatore è esposto ai rischi di schiacciamento: per diminuire
le eventuali conseguenze occorre che le cabine siano realizzate con telai di robustissima costruzione
che garantiscano comunque lo spazio minimo vitale.
Un’opportuna iniziativa di prevenzione da attuare nelle opere di movimento terra deve essere quella
di tipo organizzativo: in particolare con la programmazione dei lavori si devono evitare eccessive
concentrazioni di mezzi in aree relativamente ristrette; inoltre in caso di condizioni di lavoro
particolarmente disagiate (elevata temperatura durante il periodo estivo, eccessivo rumore per uso
simultaneo di mezzi, ripetitività assoluta delle operazioni) risulta opportuno provvedere ad una
turnazione del personale.
DPI:
Gli operatori devono essere dotati, oltre che della normale attrezzatura antinfortunistica costituita da
casco, guanti e scarpe di sicurezza con suola imperforabile, di idonei otoprotettori.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 66 PAGE 27 5. OPERE STRUTTURALI
5.1. Esecuzione casserature ed armatura
Descrizione fase di lavoro:
Esecuzione della casseratura, posizionamento dei ferri di armatura .
RISCHI
Situazione pericolosa
1 Movimentazione di carichi eccessivi con
Probabilità
Entità
Rischio
Poco
Probabile
Grave
Medio
Poco
Probabile
Medio
Medio
Poco
Probabile
Medio
Medio
Improbabile
Grave
Basso
Probabile
Lieve
Basso
Probabile
Grave
Alto
danni all’apparato dorso-lombare
2 Inalazione ed assorbimento per via cutanea
di sostanze durante l’oliatura dei casseri con
prodotti disarmanti: effetti irritanti per le
mucose respiratorie e la cute
3 Abrasioni e schiacciamenti alle mani
durante la posa in opera della casseratura
3 Infortunio agli occhi causato da schegge o
frammenti proiettati durante la lavorazione
4 Punte agli arti provocate durante la
lavorazione del ferro
5 Caduta di personale a causa dell’errata
posizione durante il getto
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
Per la lavorazione delle tavole per le casserature usare la sega circolare in conformità alle indicazioni
della scheda relativa.
Per la lavorazione del ferro d’armatura adottare le misure di prevenzione contenute nella scheda
relativa.
L’oliatura del cassero consiste nella spalmatura con pennello o nella spruzzatura di prodotti
Piano di Sicurezza e Coordinamento 67 PAGE 27 disarmanti: tale operazione espone a rischi di inalazione ed assorbimento con effetti irritanti sulla cute
e sulle mucose. Tale operazione deve essere effettuata con l’uso di guanti, grembiuli o tute complete,
filtranti facciali per i rischi da inalazione. La miglior prevenzione sta nella scelta dei prodotti e
nell’applicazione delle misure riportate nelle schede di sicurezza indicate: adottare per quanto
possibile prodotti a basso contenuto di solventi e metalli.
Realizzare idonee postazioni di lavoro in elevato, per l'esecuzione delle casserature, la disposizione
dei ferri d’armatura e il getto del calcestruzzo dei pilastri utilizzando tra battelli regolamentari e
ponteggi di facciata regolamentari (vedi schede relative ).
Posizionare una tavola in corrispondenza dei ferri di ripresa delle strutture per proteggere gli stessi ed
evitare possibilità d’infortunio.
La casseratura dei pilastri deve essere opportunamente trattenuta al piede tramite puntelli inclinati in
almeno due direzioni ortogonali tra loro.
L’operazione di posa dei casseri comporta notevole sforzo fisico ed assunzione di posizioni pericolose
per possibili alterazioni dorso-lombari: è opportuno che il lavoratore eviti, nelle lavorazioni più basse,
di incurvare la schiena ed opti per posizioni accucciate o in ginocchio.
DPI:
I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati della normale
attrezzatura antinfortunistica ed in particolare di casco, guanti, scarpe di sicurezza con suola
imperforabile, stivali di sicurezza durante il getto.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 68 PAGE 27 5.2. Getto di calcestruzzo
Descrizione fase di lavoro:
Esecuzione del getto di cls per le fondazioni.
RISCHI
Situazione pericolosa
Probabilità
Entità
Rischio
Probabile
Lieve
Basso
Probabile
Medio
Medio
Improbabile
Medio
Basso
Improbabile
Grave
Basso
Improbabile
Grave
Basso
1 I movimenti dell’operatore possono
avvenire in precarietà a causa del piano di
calpestio costituito da superfici irregolari e
ferri d’armatura: pericolo di caduta per
perdita dell'equilibrio
2 Azione irritante del cemento sulla pelle con
possibilità di disturbi cutanei (eczema da
cemento)
3 Lesione per contatto contro gli organi in
movimento dell'autobetoniera
4 Caduta dall'alto dell'addetto alla
manutenzione dell’autobetoniera sulla
bocca di caricamento
5 Ribaltamento dell'autopompa per effetto
dell’instabilità del mezzo durante la fase di
getto
Piano di Sicurezza e Coordinamento 69 PAGE 27 Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
L’operatore deve essere sistemato in modo tale da avere la visibilità diretta ed indiretta di tutte quelle
parti dalle quali si determini il movimento e che possano recare pericolo durante le fasi di lavorazione.
Prima del getto provvedere alla stabilizzazione dell'autopompa. In corrispondenza della bocca di
caricamento del calcestruzzo deve essere previsto un piano di lavoro protetto di regolare parapetto e
raggiungibile da scala a pioli.
La fase di getto deve avvenire sotto la sorveglianza ed alle indicazione di un addetto a terra.
Provvedere ad effettuare una manutenzione programmata del veicolo
e sottoporlo a revisione
periodica.
Durante il getto usare stivali di sicurezza, guanti ed elmetto: distribuire il calcestruzzo in più punti e
poi distribuirlo con badile e rastrello.
DPI:
I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati della normale
attrezzatura antinfortunistica ed in particolare di casco, guanti, scarpe di sicurezza con suola
imperforabile, stivali di sicurezza durante il getto.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 70 PAGE 27 5.3. Spandimento e vibrazione dei getti di cls
Descrizione fase di lavoro:
Spandimento e vibrazione dei getti di calcestruzzo.
RISCHI
Situazione pericolosa
1 Elettrocuzione
Probabilità
Entità
Rischio
Improbabile
Grave
Basso
Probabile
Medio
Medio
Probabile
Medio
Medio
Poco
probabile
Medio
Medio
Probabile
Lieve
Basso
2 Azione irritante del cemento sulla pelle con
possibilità di disturbi cutanei (eczema da
cemento)
3 Vibrazioni ad alta frequenza collegate
all’uso di martello pneumatico con possibili
danni all’apparato muscolare ed osseo
4 Presenza di rumore con raggiungimento di
livelli elevati per l’uso del vibratore:
possibili danni a carico dell'apparato uditivo
5 I movimenti dell’operatore avvengono in
condizioni di precarietà a causa del piano
di calpestio costituito da superfici irregolari
e ferri d’armatura: pericolo di caduta per
perdita dell’equilibrio
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
Contro il rischio di cadute gli operatori devono evitare operazioni comportanti la diminuzione
dell’equilibrio, quali afferrare la benna ad un altezza superiore a quella del corpo o impigliare il
vibratore nel reticolo dei ferri d’armatura.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 71 PAGE 27 Per prevenire i rischi di elettrocuzione è necessario l’uso di apparecchi con una tensione non
superiore a 50 volt verso terra.
Per prevenire l’azione irritante del cemento sulla pelle (eczema da cemento dovuta all’abrasione
meccanica sulla cute delle sue particelle) risulta indispensabile l’uso di guanti e
tute da lavoro.
I lavoratori addetti allo spandimento del calcestruzzo possono essere esposti pure agli effetti nocivi
degli additivi del calcestruzzo: a tal fine risulta utile la massima protezione delle parti del corpo.
Gli interventi anti-vibrazione devono condurre alla riduzione delle vibrazioni, tenuto conto del
progresso tecnico e della possibilità di disporre di mezzi atti a ridurre le vibrazioni, oppure portare
alla riduzione dell’esposizione individuale alle vibrazioni, alternando per l’operatore l’uso degli
strumenti scuotenti con altri lavori di diversa natura.
La vibrazione è un’operazione che avviene in zona umida perché gli operatori si trovano i
piedi a contatto con la massa bagnata del calcestruzzo fresco: pertanto gli utensili elettrici
devono essere alimentati con tensione non superiore a 50 Volt verso terra.
DPI:
I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati della normale
attrezzatura antinfortunistica ed in particolare di casco, guanti e scarpe di sicurezza con suola
imperforabile.
E’ previsto l’uso degli stivali di sicurezza durante il getto e la vibrazione.
Utilizzare tute da lavoro per coprire al massimo le parti del corpo.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 72 PAGE 27 5.4. Disarmo delle armature
Descrizione fase di lavoro:
Disarmo delle armature provvisionali di sostegno delle strutture portanti delle pareti laterali.
RISCHI
Situazione pericolosa
Probabilità
Entità
Rischio
Improbabile
Gravissimo
Medio
Poco
Probabile
Medio
Medio
Improbabile
Grave
Basso
Probabile
Lieve
Basso
1 Crollo della struttura per prematuro disarmo:
rischio di seppellimento degli operatori
sottostanti
2 Caduta di tavole ed elementi lignei dall’alto
con pericolo di lesioni per gli operatori
sottostanti
3 Caduta dell’operatore dall’alto per incorretto
montaggio o cedimento della casseratura
4 Punture agli arti provocate dai chiodi durante
la rimozione del legname
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
La fase di disarmo rappresenta un momento delicato dal punto di vista della sicurezza.
Non si deve procedere al disarmo se prima il calcestruzzo non ha raggiunto un sufficiente grado di
maturazione e senza il consenso del Direttore dei Lavori.
A livello indicativo si possono indicare i seguenti tempi minimi per la rimozione dei casseri, tenendo
presente che le giornate di gelo non vanno computate:
-per le sponde delle casseforti delle travi almeno tre giorni dal getto;
-per le solette di modesta luce almeno 10 giorni;
-per travi, archi, volte almeno 24 giorni;
-per le strutture a sbalzo almeno 28 giorni;
in generale è consigliabile, per le solette e per le travi, lasciare ancora per qualche tempo dopo il
disarmo alcuni puntelli nelle zone più sollecitate.
Il disarmo deve essere effettuato con molta cautela allentando gradualmente i cunei o i dispositivi di
forzamento dei puntelli: tali operazioni devono avvenire sotto il controllo di un preposto che darà
disposizioni di riposizionare immediatamente i dispositivi di forzamento nel momento in cui si
riscontrasse un difetto o un cedimento.
Il legname rimosso deve essere ripulito, in particolare dai chiodi, ed accatastato con ordine.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 73 PAGE 27 DPI:
I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati della normale
attrezzatura antinfortunistica ed in particolare di casco, guanti, scarpe di sicurezza con suola
imperforabile.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 74 PAGE 27 5.5. Taglio del legname con sega circolare
Descrizione fase di lavoro:
Taglio del legname mediante utilizzo della sega circolare.
RISCHI
Situazione pericolosa
1 Elettrocuzione
2 Tagli alle mani provocati per contatti con la
Probabilità
Entità
Rischio
Improbabile
Grave
Basso
Altamente
Probabile
Medio
Medio
Altamente
Probabile
Medio
Medio
Improbabile
Grave
Basso
Probabile
Medio
Medio
sega
3 Infortunio agli occhi causato da schegge o
frammenti
4 Lesioni per l’operatore per caduta di materiali
dall'alto sulla postazione di lavoro
5 Presenza di rumore con raggiungimento di
livelli elevati per l’uso dell’apparecchio:
possibili danni a carico dell'apparato uditivo.
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
La cuffia adempie al suo scopo solo quando è regolata secondo la grandezza della lama e si trova
abbassata completamente sul pezzo in lavorazione.
La visibilità della linea di taglio può essere garantita mediante apposita fenditura nella parte anteriore
della cuffia, cioè quella rivolta verso l’operatore, di larghezza non superiore a 8 mm.
Il coltello divisore della giusta grandezza e spessore, regolato correttamente, impedisce
l’inceppamento del legno contro la lama e con ciò il rigetto.
POSTO DI MANOVRA
La macchina deve essere installata in posizione tale da garantire la massima stabilità,
considerando che anche lievi sbandamenti possono risultare pericolosi per l’addetto. Il banco di
lavoro va tenuto pulito da materiali di risulta per evitare polveri che posso provocare irritazioni
fastidiose.
Prima dell'uso: registrare la cuffia di protezione in modo che risulti libera la sola parte del disco
necessaria per effettuare la lavorazione; registrare il coltello divisore posteriore alla lama a non più di
mm 3 dalla dentatura del disco; assicurarsi dell'esistenza degli schermi ai due lati del disco nella parte
sottostante del banco di lavoro; attrezzarsi di spingitoi per aiutarsi nel taglio di piccoli pezzi; verificare
Piano di Sicurezza e Coordinamento 75 PAGE 27 l'efficienza della macchina e la pulizia della superficie del piano di lavoro e della zona di lavoro;
verificare l'esistenza del solido impalcato di protezione se l'ubicazione della sega circolare è a ridosso
di ponteggi o di apparecchi di sollevamento dei carichi; verificare l'integrità dei collegamenti elettrici
di terra relativamente alla parte visibile; verificare che il cavo di alimentazione elettrica non intralci la
lavorazione.
LAVORAZIONE
La lavorazione di pezzi di piccole dimensioni alle macchine da legno, ancorché queste siano provviste
dei prescritti mezzi di protezione, deve essere effettuata facendo uso di idonee attrezzature quali
portapezzi, spingitoi e simili.
Una regola fondamentale di sicurezza vuole che si eviti di arrivare con la mano troppo vicino alla
lama ed in ogni caso occorre fare il necessario per tenere le mani fuori dalla linea di taglio ossia dal
piano della lama.
Spingere il pezzo da tagliare contro la lama con continuità e tenendo le mani distanti dalla lama
stessa.
Nel caso di taglio di tavole molto che sporgono dal piano di lavoro si rende opportuno appoggiare
l’estremità libera ad un cavalletto.
EQUIPAGGIAMENTO ELETTRICO
Il grado di protezione minimo per tutti i componenti non deve essere inferiore a IP 44 secondo la
classificazione CEI.
L’interruttore di alimentazione deve essere dotato di dispositivo che impedisca il riavviamento
automatico della macchina dopo una disattivazione dovuta a mancanza di tensione.
Le prese devono essere munite di un dispositivo di ritenuta che eviti il disinnesto accidentale della
spina.
Non sono ammesse prese a spina mobile.
I cavi devono essere provvisti di rivestimento isolante adeguato alla tensione ed appropriato, ai fini
della sua conservazione ed efficacia, alle condizioni di temperatura, umidità ed aggressività
dell’ambiente.
DPI:
I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati della normale
attrezzatura antinfortunistica ed in particolare di casco, guanti, scarpe di sicurezza con suola
imperforabile e di idonei protettori.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 76 PAGE 27 5.6. Lavorazione del ferro
Descrizione fase di lavoro:
Lavorazione del ferro da cemento armato mediante l’installazione ed uso di macchine piegaferro.
RISCHI
Situazione pericolosa
1 Lesioni per l’operatore per caduta di materiali
Probabilità
Entità
Rischio
Improbabile
Grave
Basso
Poco
Probabile
Grave
Medio
Poco
Probabile
Lieve
Basso
Improbabile
Grave
Basso
Probabile
Medio
Medio
dall'alto sulla postazione di lavoro
2 Contatto delle mani dell’operatore con le parti
in movimento del piano di lavoro con lesioni
3 Lesioni agli arti inferiori a causa di ferite da
spezzoni di tondino
4 Infortunio agli occhi causato da schegge o
frammenti proiettati durante la lavorazione
5 Presenza di rumore con raggiungimento di
livelli elevati per l’uso dell’apparecchio:
possibili danni a carico dell'apparato uditivo.
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
POSTO DI MANOVRA
La posa in opera della macchina deve essere effettuata in modo che le condutture non risultino
danneggiate.
Essa va realizzata per quanto possibile fuori dalle vie di transito ed in modo da evitare sforzi
meccanici e danneggiamenti.
Prima dell'uso: verificare l'integrità dei collegamenti elettrici e di quelli di terra, nonché l'integrità
dell'isolamento delle parti elettriche in genere ; verificare che il cavo di alimentazione non intralci le
operazioni di lavorazione del ferro; verificare l'integrità delle protezioni degli organi di trasmissione
(pulegge, cinghie, ingranaggi,...); verificare il buon funzionamento della macchina e del dispositivo
d'arresto.
LAVORAZIONE
Durante l'uso: tenere le mani distanti dagli organi lavoratori della macchina, nell'eseguire i tagli di
piccoli pezzi usare attrezzi speciali; durante il taglio con la troncatrice tenersi fuori della traiettoria di
taglio.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 77 PAGE 27 Dopo l'uso: togliere la corrente da tutte le macchine aprendo gli interruttori delle macchine e quelli
posti sui quadri generali di alimentazione; verificare che il materiale lavorato o da lavorare non sia
venuto a contatto con i conduttori elettrici; pulire le macchine ed eventualmente procedere alla
lubrificazione.
Rimanere a dovuta distanza durante l’uso della cesoia. Piegare il ferro solo dopo averlo tagliato della
lunghezza voluta dispositivi di avviamento a pulsante devono essere provvisti di idonea simbologia
e/o colorazione che li renda individuabili; i dispositivi di comando a pulsante e pedale devono inoltre
essere dotati di sistemi che ne evitino l’azionamento accidentale.
I dispositivi di comando dovranno essere del tipo ad uomo presente nel caso in cui non è prevista la
protezione degli organi lavoratori.
ORGANI LAVORATORI
L’ISPESL consiglia di dotare il piano di lavoro di un riparo incernierato e provvisto di dispositivo di
interblocco a protezione del perno piegante, del perno centrale e dell’elemento di riscontro; il riparo è
costituito da materiale resistente che permette la visibilità degli organi lavoratori.
Il dispositivo di interblocco collegato alla messa in moto della macchina, provoca l’arresto del
funzionamento all’atto dell’apertura del riparo e non consente il suo avviamento se il riparo non è
nella posizione di chiuso.
IMPIANTO ELETTRICO
La macchina deve essere protetta contro i contatti indiretti con interruzione automatica dei circuiti di
alimentazione. Ogni elemento dovrà presentare un grado di protezione non inferiore a IP 44.
L’interruttore di alimentazione deve essere dotato di dispositivo che impedisca il riavviamento
automatico della macchina dopo una disattivazione dovuta a mancanza di tensione.
La macchina deve essere munita di un dispositivo di comando che consenta di arrestare, in funzione
dei rischi esistenti, tutti gli elementi mobili della macchina. Lo sblocco di tale dispositivo di arresto
deve essere possibile solo con apposita manovra che non deve riavviare la macchina, ma soltanto
autorizzarne la rimessa in funzione.
DPI:
I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati della normale
attrezzatura antinfortunistica ed in particolare di casco, guanti, scarpe di sicurezza con suola
imperforabile, di occhiali di protezione contro le schegge e di idonei protettori per le lavorazioni che
comportino prolungata esposizione.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 78 PAGE 27 5.7. Opere di saldatura elettrica
Descrizione fase di lavoro:
Operazioni di saldatura elettrica.
RISCHI
Situazione pericolosa
1 Effetti sull’apparato respiratorio derivanti da
Probabilità
Entità
Rischio
Poco
Probabile
Medio
Medio
Poco
Probabile
Medio
Medio
Improbabile
Grave
Basso
Improbabile
Medio
Basso
agenti gassosi e fumi metallici
2 Rischi per l’occhio unitamente all’effetto di
radiazioni ultraviolette ed infrarosso
3 Shocks elettric
4 Cosiddetta "febbre da fumi metallici" quali
zinco e rame: si manifesta in modo rapido con
sintomi di bronchite acuta
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
Per quanto possibile prima di cominciare a saldare asportare le vernici o gli altri rivestimenti intorno
alla zona di saldatura con una molatura o con altri metodi adeguati.
Quando si lavora in officina o in posto similare è buona pratica l’utilizzo di un sistema di estrazione
dei fumi.
Si deve provvedere a mantenere la corrente di saldatura nel mezzo della gamma raccomandata: è
opportuno optare per elettrodi di maggior diametro.
DPI:
Per gli operatori impegnati nelle operazioni di saldatura la dotazione personale si compone di:
-occhiali dotati di protezione laterale e filtri colorati inattinici;
-schermo facciale con filtro colorato inattinico per saldatura ad arco elettrico; guanti di cuoio resistenti
alle schegge incandescenti;
-scarpe di sicurezza con puntale protettivo e suola gommata per protezione di tipo elettrico;
-indumenti da lavoro di tipo ignifugo, con grembiule e ghette in cuoio;
-maschera o semimaschera con adeguato filtro nel caso non sia realizzabile un’adeguata aerazione.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 79 PAGE 27 5.8. Opere di lattoneria
Descrizione fase di lavoro:
Posa in opera di grondaie, pluviali, messa in opera dei lucernai.
RISCHI
Situazione pericolosa
1 Caduta dall'alto per perdita di equilibrio o
Probabilità
Entità
Rischio
Poco
Probabile
Grave
Medio
Poco
Probabile
Medio
Medio
Poco
Probabile
Medio
Medio
crollo del tetto
2 Lesioni per caduta di materiale caduto
dall'alto per errata imbracatura, uso di ganci
non idonei e rottura funi o per errata
manovra del gruista
3 Inalazione di polveri da cemento (irritanti) e
da silice cristallina (sclerogene per dosi di
silice superiori all’1%) con possibili
alterazioni a carico dell'apparato
respiratorio
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
Le lavorazioni effettuate in copertura devono essere garantite sia dalla sicurezza contro cadute nel
vuoto sia da una resistenza sufficiente a sostenere il peso degli operai addetti e del deposito
temporaneo dei materiali necessari alla lavorazione in oggetto. Se per qualunque ragione tale
resistenza può non essere garantita, è necessario, prima di tutto, consolidare il piano mediante la
realizzazione, ad esempio, di intavolati ulteriori sopra le orditure.
Durante tale lavorazione è necessario garantire l’incolumità dei dipendenti e dunque deve provvedere
alla realizzazione di adeguate opere provvisionali. In questa particolare situazione la soluzione
migliore è rappresentata dalla presenza di un ponteggio completo dal suolo fino al tetto in
Piano di Sicurezza e Coordinamento 80 PAGE 27 costruzione: se tale evenienza non è possibile su tutto o su parte del perimetro è possibile ricorrere a
particolari parapetti per lavorazioni sulle coperture, costituiti da montanti prefabbricati montati sui
travetti della copertura e dotati di asole per l’inserimento dei correnti e della tavola fermapiede,
realizzando così un parapetto completo la cui altezza minima deve essere in questo caso pari a 120 cm.
Nell’impossibilità di adottare dei sistemi sopra descritti può essere utilizzata la cintura di sicurezza
con fune di sicurezza di tipo retrattile, regolarmente omologata secondo le norme europee EN360. I
dispositivi con fune auto avvolgente permettono, in caso di caduta del lavoratore, di bloccare
progressivamente la corda fino all’arresto: il sistema di bloccaggio entra in funzione quando lo
sfilamento supera 1,5 m/sec. Tale dispositivo può essere fissato, tramite moschettone, ad un punto di
fissaggio o, meglio, lasciata scorrere su una fune metallica tesa ed opportunamente vincolata sui due
estremi in maniera da resistere in caso di caduta di un lavoratore: la situazione più favorevole si ha
quando la linea della fune retrattile coincide con la direzione di possibile caduta del lavoratore e per
garantire ciò può risultare indispensabile
adottare il sistema dello scorrimento del dispositivo lungo una fune metallica tesa. Lo studio del
fissaggio e dell’adozione di particolari dispositivi richiede una programmazione delle fasi di lavoro: i
dispositivi avvolgenti sono presenti sul mercato con diverse lunghezze della fune (fino a
30 metri).
In base all’art. 58 del D.P.R: 164/56 il sollevamento di coppi, embrici ed altro materiale minuto
da posare in copertura deve avvenire esclusivamente a mezzo di benne o cassoni metallici: l’uso della
“forca” e dell’imballo originario viola tale disposto, in quanto lo stesso durante il sollevamento può
cedere e determinare seri pericoli per gli addetti o per coloro che comunque si trovino in posizione
sottostante.
DPI:
I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati oltre alla normale
attrezzatura antinfortunistica costituita da casco, guanti e scarpe di sicurezza con suola
antisdrucciolevole di cintura di sicurezza con cosciali e bretelle e fune di trattenuta.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 81 PAGE 27 6. FOGNATURE ED OPERE ESTERNE
6.1. Scavo a sezione obbligata e posa di tubazione in pvc
Descrizione fase di lavoro:
Scavo a sezione obbligata, posa in opera di tubazioni in p.v.c., pozzetti sifonati e allacciamento alle
rete della fognatura esistente.
RISCHI
Situazione pericolosa
Probabilità
Entità
Rischio
Poco
Probabile
Grave
Medio
Poco
Probabile
Medio
Medio
Improbabile
Medio
Basso
Poco
Probabile
Lieve
Basso
Improbabile
Grave
Basso
1 Contatto accidentale con la macchina
operatrice
2 Caduta nello scavo lasciato aperto
3 Caduta nello scavo per cedimento di pareti
4 Ustioni ed irritazioni cutanee
5 Seppellimento qualora ci si cavi nello scavo
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
Prima dell’inizio dello scavo è necessario assicurarsi dell’assenza di linee elettriche sotterranee.
Gli scavi a trincea sono maggiormente pericolosi in quanto in caso di franamenti la limitata larghezza
impedisce al lavoratore di evitare la caduta di materiale.
Gli scavi in trincea devono essere provvisti dei mezzi idonei a permettere una rapido allontanamento
dei lavoratori dall’interno dello scavo: utili alo scopo sono le scale a pioli o le
scale con gradini ricavati nel terreno.
DPI:
I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati della normale
attrezzatura antinfortunistica ed in particolare di casco, guanti e scarpe di sicurezza con suola
imperforabile.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 82 PAGE 27 6.2. Posa di pozzetti e chiusini
Descrizione fase di lavoro:
Posa di pozzetti e chiusini lungo gli impianti fognari esterni.
RISCHI
Situazione pericolosa
1 Contatto accidentale con la macchina
Probabilità
Entità
Rischio
Poco
Probabile
Grave
Medio
Poco
Probabile
Medio
Medio
Poco
Probabile
Medio
Medio
Probabile
Medio
Medio
operatrice
2 Caduta nello scavo lasciato aperto
3 Pericolo di lesioni per caduta di materiale
trasportato o sollevato dalla autogrù per errore
di manovra, per cattiva imbracatura dei carichi.
4 Danni alla cute e all'apparato respiratorio a
causa del cemento e di eventuali additivi
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
Gli operatori addetti alla lavorazione dovranno assicurarsi che tutta la zona interessata alla
movimentazione e posa sia dotata di parapetti o sbarramenti perimetrali rispetto al bordo dello scavo:
i conduttori degli automezzi saranno assistiti da personale a terra durante la manovra di retromarcia.
I mezzi si posizioneranno ad una distanza dallo scavo tale da non compromettere la stabilità dello
stesso.
Per i movimenti all’interno dello scavo, ovvero per risalire o scendere, gli operatori dovranno far uso
di idonee scale oppure dei camminamenti già predisposti in fase di scavo.
Durante il collocamento di pozzetti prefabbricati gli operatori dovranno garantire la dovuta
attenzione nei confronti della caduta degli stessi, e nella cautela durante la movimentazione degli
stessi al fine di assicurare l’incolumità sia rispetto alla propria persona sia rispetto agli altri lavoratori
presenti.
Durante la movimentazione del manufatto l’operatore dell’autogrù deve allontanare eventuali
persone nel raggio d’influenza della macchina e mantenere il carico durante la movimentazione
sospeso il più vicino possibile del terreno.
L’operatore dovrà evitare di caricare la macchina oltre la portata indicata nella tabella in funzione
dell’inclinazione e della lunghezza del braccio.
DPI:
Piano di Sicurezza e Coordinamento 83 PAGE 27 I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati della normale
attrezzatura antinfortunistica ed in particolare di casco, guanti e scarpe di sicurezza con suola
imperforabile.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 84 PAGE 27 7. RINTERRO
7.1. Rinterro e compattazione di scavi
Descrizione fase di lavoro:
Rinterro e compitazione di scavi precedentemente eseguiti con l’ausilio di mezzi meccanici.
RISCHI
Situazione pericolosa
1 Instabilità del mezzo per eventuale franosità
Probabilità
Entità
Rischio
Poco
Probabile
Grave
Medio
Poco
Probabile
Gravissimo
Medio
Poco
Probabile
Gravissimo
Medio
Poco
Probabile
Grave
Medio
Poco
Probabile
Medio
Medio
del terreno accentuata in occasione di piogge
2 Inalazione di polvere e gas di scarico
3 Schiacciamento del guidatore o di altro
personale per il ribaltamento della macchina
operatrice
4 Investimento di lavoratori da parte della
macchina operatrice per errata manovra del
guidatore
5 Ferite provocate da organi in movimento dei
macchinari
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
Il guidatore della macchina per il movimento della terra deve attenersi alle seguenti norme:
--deve allontanare le persone prima dell'inizio del lavoro;
--deve lasciare la macchina in posizione sicura e in modo tale da non poter essere utilizzata da persone
non autorizzate;
--non deve usarla come mezzo di sollevamento di persone e cose.
Il responsabile di cantiere dovrà studiare la compatibilità delle caratteristiche dei diversi macchinari
usati con le condizioni del terreno al fine di evitare incidenti dovuti ad un’errata utilizzazione delle
macchine.
In caso di ribaltamento della macchina l’operatore è esposto ai rischi di schiacciamento: per diminuire
le eventuali conseguenze occorre che le cabine siano realizzate con telai di robustissima costruzione
che garantiscano comunque lo spazio minimo vitale.
Al fine di evitare che i lavoratori, operanti nelle vicinanze degli automezzi, vengano urtati dai
macchinari ed autocarri in movimento, il responsabile di cantiere provvederà ad emettere disposizioni
Piano di Sicurezza e Coordinamento 85 PAGE 27 per gli operatori in tema di manovre a marcia indietro.
L’eventuale uso di dumper deve essere effettuato con estrema cautela in quanto trattasi di mezzi di
ridotta portata e stabilità: per questo è indispensabile che i manovratori siano a perfetta conoscenza
del mezzo.
Con l’uso di dumper di tipo "compact" evitare il caricamento di un altro automezzo in quanto tale
operazione può compromettere la stabilità della macchina: la pala anteriore deve essere utilizzata
esclusivamente per operazioni di autocaricamento.
DPI:
I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati della normale
attrezzatura antinfortunistica ed in particolare di casco, guanti, scarpe di sicurezza con suola
imperforabile, occhiali di protezione contro le schegge per le operazioni di demolizione e di
otoprotettori durante l’uso del martello demolitore.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 86 PAGE 27 8. MONTAGGIO STRUTTURA IN LEGNO PREFABBRICATA
8.1. Sollevamento e stoccaggio di struttura prefabbricata
Descrizione fase di lavoro:
Sollevamento e stoccaggio di struttura prefabbricata.
RISCHI
Situazione pericolosa
Probabilità
Entità
Rischio
Poco
Probabile
Grave
Medio
Poco
Probabile
Gravissimo
Medio
Poco
Probabile
Gravissimo
Medio
Poco
Probabile
Gravissimo
Medio
1 Pericolo di ribaltamento delle strutture
prefabbricate messe in opera per non
sufficiente resistenza delle stesse o errori
di montaggio
2 Pericolo di caduta di personale dall’alto
durante le fasi di montaggio in
considerazione della notevole rapidità di
esecuzione delle opere
3 Rottura di manufatti prefabbricati sotto il
peso dei lavoratori addetti al
posizionamento e del successivo getto di
completamento.
4 Pericolo di ribaltamento delle strutture
prefabbricate stoccate l’una sull’altra
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
Il manovratore della gru dovrà avere esperienza specifica e dovrà essere responsabile delle
operazioni di sollevamento. Egli dovrà sollevare il prefabbricati solo dopo aver ricevuto il
segnale dal personale incaricato all’imbraco e deve poter controllare tutto il percorso
interessato: se ciò risulta impossibile occorre la presenza di un segnalatore che dia i comandi
secondo gesti prestabiliti.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 87 PAGE 27 Il personale addetto al montaggio dovrà lavorare su impalcati di larghezza non inferiore a 90
cm, con tavole ben accostate, fissate agli appoggi e con parti a sbalzo di lunghezza inferiore a
20 cm.
Nel caso di utilizzo di ponti su cavalletti fare riferimento alla specifica scheda. Nel caso di
utilizzo di impalcati di lavoro su ponteggi metallici fare riferimento alle schede relative.
Nel posizionamento delle strutture prefabbricate occorre prestare attenzione ad assicurare un
opportuno appoggio su strutture dotate di stabilità. In caso contrario la superficie di appoggio
per travi ed elementi orizzontali deve essere aumentata opportunamente con puntelli.
Occorre predisporre un piano di montaggio e verificare in ogni fase il rispetto dei carichi
massimi ammissibili sulle strutture interessate al montaggio e la stabilità delle stesse, in modo
da non sollecitare le strutture in fase di assemblaggio con sollecitazioni non compatibili in
tale momento.
Durante il getto dovranno essere adottate tutte le misure di sicurezza come indicato per le
operazioni di montaggio; eventuali interruzione del getto dovranno essere predisposte in
posizioni tali da non arrecare danni al comportamento statico della struttura e comunque
concordate con la Direzione Lavori.
Prima della rimozione delle strutture provvisorie occorre rispettare i tempi di maturazione ed
avere il consenso del Direttore dei Lavori, al fine di non arrecare danni al comportamento
statico della struttura.
DPI:
Ogni lavoratore dovrà essere provvisto di casco di protezione, guanti, scarpe a sfilamento
rapido con soletta e puntale di acciaio, tuta da lavoro.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 88 PAGE 27 8.2. Utilizzo di autogru
Descrizione fase di lavoro:
Ganci metallici per il sollevamento dei materiali
RISCHI
Situazione pericolosa
Probabilità
Entità
Rischio
Poco
Probabile
Grave
Medio
Improbabile
Gravissimo
Medio
Poco
Probabile
Medio
Medio
Poco
Probabile
Medio
Medio
1 Investimento di lavoratori da parte della
macchina operatrice per errata manovra del
guidatore
2 Schiacciamento del guidatore o di altri
lavoratori per il ribaltamento dell'autogru
3 Pericolo di lesioni per caduta di materiale
trasportato o sollevato dalla gru per errore
di manovra o per cattiva imbracatura dei
carichi
4 Lesioni per caduta di materiale in tiro per
rottura o sfilacciamento dell'imbracatura
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
L’operatore macchine deve essere opportunamente formato ed aver maturato sufficiente esperienza
nell'uso delle macchine per la movimentazione della terra.
Prima dell’uso l’operatore deve:
- controllare i percorsi e le zone di lavoro verificando le condizioni di stabilità della macchina
in uso;
- verificare che l’avvisatore acustico, il segnalatore di retromarcia e il girofaro siano
regolarmente funzionanti;
- verificare che nella zona di lavoro non vi siano linee elettriche od ostacoli fissi che possano
interferire con le manovre.
Durante l’uso della macchina l’operatore deve:
- allontanare preventivamente le persone nel raggio d'influenza della macchina stessa;
- utilizzare gli stabilizzatori nei casi richiesti dal libretto di uso e manutenzione del mezzo e
mantenere il mezzo stabile durante tutta la Settore lavorativo;
- mantenere durante le operazioni di spostamento il carico sospeso il più vicino possibile al
Piano di Sicurezza e Coordinamento 89 PAGE 27 terreno;
- su percorso in discesa disporre il carico verso le ruote a quota maggiore;
- segnalare l’operatività del mezzo con il girofaro.
Dopo l’utilizzo della macchina l’operatore deve:
- posizionare il mezzo nell’area di cantiere riservata al parcheggio dei macchinari fuori orario
di lavoro.
DPI:
Gli operatori devono essere dotati, oltre che della normale attrezzatura antinfortunistica costituita da
casco, guanti e scarpe di sicurezza con suola imperforabile, di idonei otoprotettori.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 90 PAGE 27 9. PANNELLI SOLARI E FOTOVOLTAICI
9.1. Installazione dei pannelli solari e fotovoltaici
Descrizione fase di lavoro:
Installazione di pannelli fotovoltaici su superficie inclinata.
RISCHI
Situazione pericolosa
1 Caduta dall'alto per perdita di equilibrio o
Probabilità
Entità
Rischio
Poco
Probabile
Grave
Medio
Poco
Probabile
Medio
Medio
crollo del tetto
2 Lesioni per caduta di materiale caduto
dall'alto per errata imbracatura, uso di ganci
non idonei e rottura funi o per errata
manovra del gruista
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
L’accesso alla copertura avviene attraverso il ponteggio torre.
L’operatore, prima di qualsiasi operazione, deve indossare imbracatura di sicurezza (UNI EN 361) ed
essere dotato di dispositivi anticaduta a fune retrattile di lunghezza massima 6,00 ml (per evitare una
caduta libera maggiore di 2 ml) e dotati di dissipatore che limiti la forza di caduta a 600 kg.
L’operatore prima di raggiungere il piano di copertura deve agganciare il moschettone
del cordino (UNI EN 355) alla linea vita e successivamente l’operatore può agganciare la fune del
dispositivo anticaduta al proprio anello dorsale mettendosi in sicurezza.
L’operatore agganciato alla linea vita può iniziare a camminare sulla copertura per installare i pannelli
fotovoltaici.
Le lavorazioni effettuate in copertura devono essere garantite sia dalla sicurezza contro cadute nel
vuoto sia da una resistenza sufficiente a sostenere il peso degli operai addetti e del deposito
temporaneo dei materiali necessari alla lavorazione in oggetto.
Se per qualunque ragione tale resistenza può non essere garantita, è necessario, prima di tutto,
consolidare il piano mediante la realizzazione, ad esempio, di intavolati ulteriori sopra le orditure.
I dispositivi con fune auto avvolgente permettono, in caso di caduta del lavoratore, di bloccare
progressivamente la corda fino all’arresto: il sistema di bloccaggio entra in funzione quando lo
Piano di Sicurezza e Coordinamento 91 PAGE 27 sfilamento supera 1,5 m/sec.
DPI:
I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati, oltre alla normale
attrezzatura antinfortunistica costituita da casco, guanti e scarpe di sicurezza con suola
antisdrucciolevole, anche di cintura di sicurezza con cosciali e bretelle e fune di trattenuta.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 92 PAGE 27 10. IMPIANTI
11.1. Realizzazione di impianto elettrico
Descrizione fase di lavoro:
Esecuzione dell’impianto elettrico protetto con corrugato rinforzato, mediante posa in opera di
canalette in p.v.c. flessibili, conduttori flessibili di rame con isolamento in p.v.c. non propagante
l'incendio, cassette di derivazione, morsetti e relativi accessori, punti luce, prese, quadri di protezione
(magnetotermi differenziali, "salvavita", ecc.) e comando, impianto di messa a terra, ecc.
RISCHI
Situazione pericolosa
1 Caduta dell’operatore dall’alto durante le
Probabilità
Entità
Rischio
Poco
Probabile
Grave
Alto
Altamente
Probabile
Lieve
Medio
Improbabile
Grave
Medio
lavorazioni
2 Lesioni alle mani durante l’infissione delle
paline di terra, di attrezzi
3 Elettrocuzione
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
Gli interventi anti-vibrazione devono condurre alla riduzione delle vibrazioni, tenuto conto del
progresso tecnico e della possibilità di disporre di mezzi atti a ridurre le vibrazioni, oppure portare
alla riduzione dell’esposizione individuale alle vibrazioni, alternando per l’operatore l’uso degli
strumenti scuotenti con altri lavori di diversa natura.
La buona manutenzione delle macchine e la rigorosa sorveglianza della loro efficienza costituiscono
un’indispensabile misura preventiva per i rischi da vibrazione: l’usura dei mezzi è infatti una delle
cause principali delle vibrazioni, così come risulta efficace mantenere buone condizioni
microclimatiche sul posto di lavoro avendo le basse temperature un’azione favorevole sulle malattie
vasomotorie.
DPI:
I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati della normale
attrezzatura antinfortunistica ed in particolare di casco, guanti e scarpe di sicurezza con suola
imperforabile.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 93 PAGE 27 10.2. Realizzazione di impianto idro-termo-sanitario
Descrizione fase di lavoro:
Esecuzione dell'impianto idrico-sanitario, realizzato mediante la posa in opera di tubazioni (in ferro o
p.v.c. o polietilene o rame) con giunti saldati o raccordati meccanicamente e dei relativi accessori di
sistemi di controllo elettrici o elettronici della temperatura dell'acqua, delle rubinetterie, ecc.
RISCHI
Situazione pericolosa
Probabilità
Entità
Rischio
Poco
Probabile
Grave
Alto
Poco
Probabile
Grave
Alto
Poco
Probabile
Medio
Medio
Altamente
Probabile
Lieve
Medio
Probabile
Medio
Medio
1 Alterazioni al rachide per sforzi eccessivi e
ripetuti del lavoratore: manifestazioni di
artrosi, lombalgie acute, discopatie
2 Contatto accidentale con la macchina
operatrice
3 Caduta nello scavo lasciato scoperto
4 Contusioni alle mani per il serraggio delle
parti metalliche
5 Danni a carico degli occhi causate da
schegge e scintille durante l'uso degli
utensili
6 Disturbi musco-scheletrici
Probabile
Medio
Medio
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
Le operazioni di tubisteria devono essere condotte quanto più possibile in locali adeguatamente
predisposti ed attrezzati (zona delimitata per evitare irradiazioni e proiezioni di materiale verso altri
lavoratori, sistemi di aspirazione localizzata, controllo del microclima, ecc.), limitando il lavoro in
cantiere al solo assemblaggio di parti il più possibile prefabbricate (art. 19, D.P.R. n. 303/1956).
Nelle operazioni di taglio con troncatrici, ove possibile, è preferibile usare macchine con dischi dentati
invece che a smeriglio per minor rischio lavorativo di infortuni, rumore e polveri.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 94 PAGE 27 Sul posto di lavoro deve trovarsi il minor numero possibile di pezzi, per evitare ingombro (art. 15,
D.P.R. n. 547/1955).
Tra le misure di prevenzione da adottare si ricordano le seguenti:
- disattivazione dell’alimentazione elettrica, del gas e idrica;
- svuotamento delle tubazioni, in particolare di quelle contenenti sostanze combustibili (gas, gasolio);
- svuotamento e rimozione di eventuali cisterne contenenti combustibili o altro (in particolare in ex
edifici industriali);
- rimozione di parti sospese di ascensori e montacarichi.
DPI:
I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati della normale
attrezzatura antinfortunistica costituita da casco, guanti e scarpe di sicurezza con suola imperforabile
e di otoprotettori durante l’uso di attrezzi rumorosi.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 95 PAGE 27 11. PAVIMENTI, INTONACI E SERRAMENTI
11.1. Realizzazione di massetto in cls
Descrizione fase di lavoro:
Realizzazione di massetto in calcestruzzo semplice o alleggerito come sottofondo per
la
pavimentazione della zona solarium.
RISCHI
Situazione pericolosa
1 Caduta attraverso vuoti non protetti
2 Elettrocuzione
3 Danni alla cute e all'apparato respiratorio a
Probabilità
Entità
Rischio
Poco
Probabile
Grave
Medio
Improbabile
Grave
Basso
Probabile
Medio
Medio
causa del cemento e di eventuali additivi
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
Usare andatoie regolamentari in conformità all'art. 29 del rif. D.P.R. 164/56 ( vedasi scheda relativa).
Fare estrema attenzione al rischio elettrico, accentuato dall'ambiente di lavoro particolarmente umido.
Durante l’eventuale uso di utensili portatili verificare che gli stessi siano a doppio
isolamento elettrico o alimentati a bassa tensione di sicurezza (50 V).
Ripristinare l'eventuale protezione dei vuoti su solai rimossa provvisoriamente.
DPI:
I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati della normale
attrezzatura antinfortunistica ed in particolare di casco, guanti e scarpe di sicurezza con suola
imperforabile.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 96 PAGE 27 11.2. Posa in opera di pavimenti
Descrizione fase di lavoro:
Posa in opera di pavimentazione esterna della zona solarium su sottofondo in cls
RISCHI
Situazione pericolosa
1 Elettrocuzione
2 Danni alla cute e all'apparato respiratorio a
Probabilità
Entità
Rischio
Improbabile
Grave
Basso
Probabile
Medio
Medio
Poco
Probabile
Grave
Medio
Probabile
Lieve
Medio
Probabile
Medio
Medio
causa del cemento e di eventuali additivi
3 Caduta dell’operatore attraverso vuoti non
protetti
4 Effetti tossici dovuti all’utilizzo di prodotti
adesivi
5 Tagli connessi all'uso del flessibile elettrico.
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
Porre particolare attenzione nell'uso della taglierina per il taglio delle piastrelle. Durante l’eventuale
uso di utensili portatili verificare che gli stessi siano a doppio isolamento elettrico o alimentati a bassa
tensione di sicurezza (50 V).
Verificare, prima dell'inizio del lavoro e a fine giornata, l'efficienza dell'impianto elettrico effettuando
un controllo a vista sull'integrità delle condutture e dei collegamenti.
In caso di utilizzo di flessibile non intralciare le zone di passaggio con i cavi degli utensili elettrici;
impugnare saldamente l’utensile per le due maniglie ed eseguire il lavoro in posizione stabile.;
verificare l’integrità del disco e del cavo di alimentazione.
In caso di utilizzo di macchina tagliapiastrelle verificare, prima dell’uso, l’integrità dei collegamenti
elettrici, la presenza delle protezioni agli organi di trasmissione. Durante l’uso mantenere l’area di
lavoro sgombra dai materiali di scarto e controllare il livello dell’acqua nella vaschetta.
Alcuni prodotti utilizzati nella posa di pavimenti, in particolare le ammine aromatiche e le ammine
alifatiche, sono dotate di potere irritante molto intenso, potendo provocare la comparsa di dermatiti
allergiche da contatto e di asma bronchiale. Risulta opportuno l’individuazione di determinati
prodotti in corrispondenza alle specifiche condizioni di lavoro, soprattutto in relazione al grado di
ventilazione del luogo di applicazione.
Controllare sempre le indicazioni rilasciate dal produttore.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 97 PAGE 27 DPI:
I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati della normale
attrezzatura antinfortunistica ed in particolare di casco, guanti e scarpe di sicurezza con suola
imperforabile; occhiali speciali e otoprotettori per l'operatore addetto alla taglierina.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 98 PAGE 27 11.3. Posa in opera di rivestimenti
Descrizione fase di lavoro: Posa in opera di rivestimenti di diversa natura con malta di cemento o con collante specifico.
RISCHI
Situazione pericolosa
1 Elettrocuzione
2 Danni alla cute e all'apparato respiratorio a
causa del cemento e di eventuali additivi
3 Effetti tossici dovuti all’utilizzo di prodotti
adesivi
4 Tagli connessi all'uso del flessibile elettrico.
Probabilità
Entità
Rischio
Improbabile
Grave
Basso
Probabile
Medio
Medio
Probabile
Lieve
Medio
Probabile
Medio
Medio
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
Porre particolare attenzione nell'uso della taglierina per il taglio delle piastrelle. Durante l’eventuale
uso di utensili portatili verificare che gli stessi siano a doppio isolamento elettrico o alimentati a bassa
tensione di sicurezza (50 V).
Verificare, prima dell'inizio del lavoro e a fine giornata, l'efficienza dell'impianto elettrico effettuando
un controllo a vista sull'integrità delle condutture e dei collegamenti.
In caso di utilizzo di flessibile non intralciare le zone di passaggio con i cavi degli utensili elettrici;
impugnare saldamente l’utensile per le due maniglie ed eseguire il lavoro in posizione stabile.;
verificare l’integrità del disco e del cavo di alimentazione. In caso di utilizzo di macchina
tagliapiastrelle verificare, prima dell’uso, l’integrità dei collegamenti elettrici, la presenza delle
protezioni agli organi di trasmissione. Durante l’uso mantenere l’area di lavoro sgombra dai materiali
di scarto e controllare il livello dell’acqua nella vaschetta. Alcuni prodotti utilizzati nella posa di
pavimenti, in particolare le ammine aromatiche e le ammine alifatiche, sono dotate di potere irritante
molto intenso, potendo provocare la comparsa di dermatiti allergiche da contatto e di asma
bronchiale. Risulta opportuno l’individuazione di determinati prodotti in corrispondenza alle
specifiche condizioni di lavoro, soprattutto in relazione al grado di ventilazione del luogo di
applicazione. Controllare sempre le indicazioni rilasciate dal produttore.
DPI:
I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati della normale
attrezzatura antinfortunistica ed in particolare di casco, guanti e scarpe di sicurezza con suola
imperforabile; occhiali speciali e otoprotettori per l'operatore addetto alla taglierina.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 99 PAGE 27 11.4. Posa in opera di serramenti
Descrizione fase di lavoro: Posa in opera di serramenti interni ed esterni.
RISCHI
Situazione pericolosa
1 Elettrocuzione
2 Effetti tossici dovuti all’utilizzo di prodotti
Probabilità
Entità
Rischio
Improbabile
Grave
Basso
Probabile
Lieve
Medio
Probabile
Medio
Medio
Probabile
Medio
Medio
adesivi
3 Tagli connessi all'uso del flessibile elettrico
4 Contusioni, abrasioni dovuti alla caduta di
materiale
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
Porre particolare attenzione nell'uso della taglierina per il taglio del serramento. Durante l’eventuale
uso di utensili portatili verificare che gli stessi siano a doppio isolamento elettrico o alimentati a bassa
tensione di sicurezza (50 V).
Verificare, prima dell'inizio del lavoro e a fine giornata, l'efficienza dell'impianto elettrico effettuando
un controllo a vista sull'integrità delle condutture e dei collegamenti.
In caso di utilizzo di flessibile non intralciare le zone di passaggio con i cavi degli utensili elettrici;
impugnare saldamente l’utensile per le due maniglie ed eseguire il lavoro in posizione stabile.;
verificare l’integrità del disco e del cavo di alimentazione.
In caso di utilizzo di macchina taglierina verificare, prima dell’uso, l’integrità dei collegamenti
elettrici, la presenza delle protezioni agli organi di trasmissione. Durante l’uso mantenere l’area di
lavoro sgombra dai materiali di scarto.
Usare se necessario scale, ponti su cavalletti o ponti su ruote secondo le indicazioni delle schede
relative.
DPI:
I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati della normale
attrezzatura antinfortunistica ed in particolare di casco, guanti e scarpe di sicurezza con suola
imperforabile.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 100 PAGE 27 12. TINTEGGIATURA
12.1. Preparazione di pareti interne e soffitti
Descrizione fase di lavoro: Preparazione di pareti interne e soffitti con raschiatura, rasatura, carteggiatura, sciacquaggio.
RISCHI
Situazione pericolosa
Probabilità
Entità
Rischio
Poco
Probabile
Grave
Medio
Poco
Probabile
Grave
Medio
Poco
Probabile
Medio
Medio
1 Lesioni a carico del lavoratore per caduta dal
ponte su cavalletti o dal trabattello per
incorretto montaggio dello stesso
2 Caduta attraverso aperture non protette su
pareti prospicienti il vuoto
3 Inalazione di sostanze volatili organiche con
possibili alterazioni a carico dell'apparato
respiratorio
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
Usare ponti su cavalletti e tartagli regolamentari ( vedi schede relative).
Durante le operazioni di spazzolatura e carteggiatura i lavoratori possono inalare polveri di sostanze
nocive, quali i composti chimici delle vernici: è essenziale l’uso di maschere di protezione.
Nei lavori di finitura in genere i lavoratori possono non avere la percezione degli ostacoli, delle
aperture e delle carenze nei ponteggi adoperati.
E' necessario, pertanto, che il lavoratore si accerti preventivamente delle stato dei luoghi e se
necessario segnalare le carenze al suo diretto superiore.
Ripristinare le protezioni delle aperture sui vuoti immediatamente dopo l'esecuzione del lavoro per
cui erano state rimosse.
In caso di utilizzo di imprimiture e fondi per rendere le superfici più coese assicurare un’idonea
ventilazione dei locali.
Nel caso di utilizzo di fondi all’acqua ( resine sintetiche in dispersione acquosa) non sussistono
particolari pericoli se correttamente applicati: ricorrere a cure mediche solo in caso di inalazione o
contatto con gli occhi.
Nel caso di utilizzo di imprimiture o fondi a solvente (prodotti acrilici o siliconici) tali sostanze sono
irritanti per occhi e pelle: utilizzare protezioni delle vie respiratorie
Piano di Sicurezza e Coordinamento 101 PAGE 27 ed occhiali per proteggere contro gli spruzzi. Tali prodotti sono facilmente infiammabili; conservare
lontano da fiamme libere e fonti di calore o di scintille. In caso di incendio usare estintori a polvere o
CO2 non usare acqua.
DPI: I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati, oltre alla normale
attrezzatura antinfortunistica costituita da casco, guanti e scarpe di sicurezza con suola imperforabile,
di dispositivi di protezione respiratoria.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 102 PAGE 27 12.2. Tinteggiatura di pareti interne e soffitti
Descrizione fase di lavoro: Tinteggiatura di pareti e soffitti.
RISCHI
Situazione pericolosa
1 Tagli alle mani
Probabilità
Entità
Rischio
Improbabile
Medio
Basso
Poco
Probabile
Grave
Medio
Poco
Probabile
Medio
Medio
2 Caduta dell’operatore dall’alto per incorretto
montaggio od uso del trabattello o del ponte su
cavalletti
3 Irritazioni alla cute, all’apparato respiratorio,
agli occhi o all'apparato digerente per l'uso di
pitture e solventi
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
Evidenziare con idonei cartelli la zona interessata dalla pitturazione.
Gli ambienti di lavoro devono essere adeguatamente aerati: controllare l’assenza di sorgenti di
fiamma o di scintilla.
Prestare attenzione ai lavori di tinteggiatura eseguiti a spruzzo poiché solo il 50% della pittura si fissa
sulla superficie, mentre il rimanente viene in parte disperso nell'ambiente ed in parte rimbalzato verso
l'operatore: in tali lavori risulta essenziale la protezione delle vie respiratorie e degli occhi.
Consultare prima dell'uso dei prodotti le relative schede tossicologiche fornite dal fabbricante sulle
modalità di stoccaggio e di applicazione.
I prodotti di pitturazione e fondi in fase solvente possono formare miscele esplosive con l’aria.
In caso di fuoriuscita accidentale allontanare ogni sorgente di fiamma o scintilla ed aerare la zona:
contenere ed assorbire il liquido versato can materiale assorbente inerte ( sabbia).
Nella zona di utilizzazione non si deve né mangiare, bere e fumare.
In caso di contatto con gli occhi lavare abbondantemente con acqua fresca almeno per 10 minuti
tenendo le palpebre ben aperte.
Se necessario ricorrere a cure specialistiche.
Evitare che le fuoriuscite di liquido confluiscano verso fognature o corsi d’acqua: in caso di
contaminazioni informare subito l’autorità competente.
Usare ponti su cavalletti e trabattelli regolamentari ( vedi relative schede).
Piano di Sicurezza e Coordinamento 103 PAGE 27 DPI: I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati, oltre alla normale
attrezzatura antinfortunistica costituita da casco, guanti e scarpe di sicurezza con suola imperforabile,
di mascherina con filtro specifico o maschera autoventilate in base al sistema di applicazione della
pittura.
L’uso di guanti per l’applicatore è consigliabile anche con i prodotti vernicianti più innocenti ed evita
al termine del lavoro la pulizia con solventi.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 104 PAGE 27 13. MEZZI D’OPERA E ATTREZZATURE
13.1. Imbracatura
Descrizione fase di lavoro:
Imbracatura.
RISCHI
Situazione pericolosa
1 Caduta di materiale dall’alto per cattiva
Probabilità
Entità
Rischio
Poco
Probabile
Grave
Medio
Improbabile
Grave
Basso
imbracatura o errata manovra
2 Caduta del carico per rottura degli organi di
presa per eccessivo carico
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
La zona interessata ai movimenti di sollevamento e scarico avrà una serie di cartelli
opportunamente disposti in modo da rendere manifesto il pericolo di carichi sospesi.
Gli addetti al sollevamento dovranno assicurarsi le migliori condizioni di visibilità per seguire il
carico durante il movimento e controllare l’assenza di urti contro ostacoli fissi.
L’imbracatura può essere costituita da funi metalliche oppure da nastri di tessuto con fili di sostanze
sintetiche: a seconda della forma che viene conferite alle funi si possono avere diversi tipi di imbraco:
semplice, a cappio, a canestro, a nastro, a bilanciere.
Nell’imbraco a cappio occorre che il peso sia bilanciato al fine di evitare lo sfilamento e la caduta del
carico.
L’imbracatura a canestro viene utilizzata soprattutto per movimentare le tubazioni e per poter
equilibrare il carico sono necessari almeno due imbrachi.
DPI:
I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati della normale
attrezzatura antinfortunistica ed in particolare di casco, guanti e scarpe di sicurezza con suola
imperforabile.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 105 PAGE 27 13.2. Sollevamento e trasporto di materiali con uso di sistemi di
imbracatura costituiti da brache semplici o funi metalliche
Descrizione fase di lavoro:
Sollevamento e trasporto di materiali con uso di sistemi di imbracatura costituiti da brache semplici o
tiranti in catene funi metalliche.
RISCHI
Situazione pericolosa
1 Caduta del carico per rottura degli organi di
Probabilità
Entità
Rischio
Improbabile
Grave
Basso
Poco
Probabile
Grave
Medio
presa per eccessivo carico
1 Caduta del carico per incorretta manovra
d’imbracatura dello stesso
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
L’addetto all’operazione d’imbracatura deve conoscere il peso del carico da sollevare e valutare che
questo sia compatibile con la portata del gancio e del mezzo d’imbracatura.
Evitare di usare sistemi d’imbracatura con presenza di catene durante periodi con temperature molto
fredde.
Se si utilizzano sistemi d’imbracatura costituiti da due o più tiranti che confluiscono sullo stesso
gancio l’operatore dovrà evitare di incrociare i tiranti sul gancio in quanto gli stessi tendono ad
usurarsi nel punto di sovrapposizione.
L'efficienza dei tiranti si riduce quanto più si amplia il loro angolo al vertice, in quanto in riferimento
all'apertura dell'angolo al vertice del sistema di imbracatura, la sollecitazione effettiva degli elementi
del sistema viene incrementata in funzione di un fattore di aumento di carico.
Quando il carico è di notevoli dimensioni (e cioè se occorressero brache con angoli al
vertice eccessivi) è necessario utilizzare bilancieri (costituiti da una traversa metallica con tiranti alle
estremità) in modo da ridurre l’angolo al vertice formato dai tiranti.
Il carico dovrà essere legato ed imbracato in modo da rispettare l’equilibratura rispetto al centro di
gravità al fine di evitare inclinazioni durante il sollevamento: a tal fine sarà provato l’equilibrio
mediante un breve sollevamento.
L’addetto all’imbracatura dovrà avere il diretto contatto con l’operatore dell’apparecchio di
sollevamento e comunicare gli appositi segnali.
Durante il sollevamento ed il ricevimento del carico gli addetti non dovranno guidare il carico con le
mani ma adoperare appositi attrezzi per il giusto convogliamento del carico quali tirante ad uncino.
La sezione resistente delle funi e catene è soggetta a diminuzione nel tempo per usura e rottura di fili:
risulta pertanto essenziale una corretta manutenzione degli accessori di sollevamento quali le brache o
Piano di Sicurezza e Coordinamento 106 PAGE 27 tiranti di imbracatura. Per le funi metalliche occorre osservare la rottura dei fili esterni.
Se per corrosione o rottura di fili elementari, in relazione alla composizione della fune, può essere
valutato nel 10% della sezione occorre procedere ala sostituzione di tale fune.
DPI:
I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati della normale
attrezzatura antinfortunistica ed in particolare di casco, guanti e scarpe di sicurezza con suola
imperforabile.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 107 PAGE 27 13.3. Utilizzo di utensili elettrici
Descrizione fase di lavoro:
Utilizzo di utensili elettrici portatili.
RISCHI
Situazione pericolosa
1 Elettrocuzione
Probabilità
Entità
Rischio
Improbabile
Grave
Basso
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
Per i lavori all’aperto, ferma restando l’osservanza di tutte le altre disposizioni relative agli
utensili elettrici portatili, è vietato l’uso di utensili a tensione superiore a 220 Volt verso terra: nei
lavori in luoghi bagnati o molto umidi, e nei lavori a contatto od entro grandi masse metalliche, è
vietato l’uso di utensili elettrici portatili a tensione superiore a 50 Volt verso terra.
Se l’alimentazione degli utensili è fornita da una rete a bassa tensione attraverso un trasformatore,
questo deve avere avvolgimenti, primario e secondario, separati ed isolati tra loro, e deve funzionare
col punto mediano dell’avvolgimento secondario collegato a terra (rif. D.P.R. 547/55 art. 313).
DPI:
I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati della normale
attrezzatura antinfortunistica ed in particolare di casco, guanti e scarpe di sicurezza con suola
imperforabile.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 108 PAGE 27 13.4. Uso dell’autopompa
Descrizione fase di lavoro:
Utilizzo dell’autopompa per il getto del calcestruzzo.
RISCHI
Situazione pericolosa
Probabilità
Entità
Rischio
Probabile
Medio
Medio
Improbabile
Grave
Basso
Probabile
Lieve
Basso
Improbabile
Grave
Basso
Improbabile
Medio
Basso
1 Azione irritante del cemento sulla pelle con
possibilità di disturbi cutanei (eczema da
cemento)
2 Caduta dall'alto dell'addetto alla
manutenzione dell’autobetoniera sulla bocca
di caricamento
3 I movimenti dell’ operatore possono avvenire
in precarietà a causa del piano di calpestio
costituito da superfici irregolari e ferri
d’armatura: pericolo di caduta per perdita
dell'equilibrio
4 Ribaltamento dell'autopompa per effetto
dell’instabilità del mezzo durante la fase di
getto
5 Lesione per contatto contro gli organi in
movimento dell'autobetoniera
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
L’operatore deve essere sistemato in modo tale da avere la visibilità diretta ed indiretta di tutte quelle
parti dalle quali si determini il movimento e che possano recare pericolo durante le fasi di lavorazione.
Prima del getto provvedere alla stabilizzazione dell'autopompa.
In corrispondenza della bocca di caricamento del calcestruzzo deve essere previsto un piano di lavoro
protetto di regolare parapetto e raggiungibile da scala a pioli.
La fase di getto deve avvenire sotto la sorveglianza ed alle indicazione di un addetto a terra.
Provvedere ad effettuare una manutenzione programmata del veicolo e sottoporlo a revisione
periodica.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 109 PAGE 27 DPI:
I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati della normale
attrezzatura antinfortunistica ed in particolare di casco, guanti e scarpe di sicurezza con suola
imperforabile.
E’ previsto l’uso degli stivali di sicurezza per i lavoratori addetto alle operazioni di getto e vibrazione.
Utilizzare tute da lavoro per coprire al massimo le parti del corpo.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 110 PAGE 27 14. OPERE PROVVISIONALI
14.1. Allestimento di parapetto
Descrizione fase di lavoro:
Allestimento di parapetto, ad elementi prefabbricati per opere di costruzione o manutenzione.
RISCHI
Situazione pericolosa
1 Caduta dell’operatore dall'alto durante le
Probabilità
Entità
Rischio
Poco
Probabile
Gravissimo
Medio
Poco
Probabile
Medio
Medio
Altamente
Probabile
Lieve
Medio
Poco
Probabile
Medio
Medio
operazioni di montaggio
2 Caduta degli elementi del parapetto per
sfilamento durante l'operazione di
sollevamento al piano con possibilità di lesioni
per i lavoratori sottostanti
3 Tagli, abrasioni e contusioni alle mani
durante il montaggio
4 Schiacciamento del piede per caduta di
elementi metallici
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
E’ possibile utilizzare elementi di parapetti diversi, purché ciascuno di essi sia autorizzato e venga
redatto uno specifico progetto da un ingegnere o architetto abilitato all’esercizio della professione.
DPI:
I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati - oltre alla normale
attrezzatura antinfortunistica costituita da casco, guanti e scarpe di sicurezza con suola imperforabile di cintura di sicurezza con cosciali e bretelle e fune di trattenuta.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 111 PAGE 27 14.2. Scale fisse ed a mano
Descrizione fase di lavoro:
Utilizzo di scale fisse ed a mano.
RISCHI
Situazione pericolosa
1 Caduta del personale durante l’utilizzo della
Probabilità
Entità
Rischio
Probabile
Grave
Alto
scala
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
Tutte le scale utilizzate devono avere caratteristiche di resistenza adatte all’impiego a cui si vuole
adibirle.
La capacità di resistere allo scorrimento dipenderà dalla forma, dallo state dalla naturadel materiale di
attrito; buoni risultati si possono ottenere con gomme sintetiche anche su suolo di vario stato.
Le estremità superiori analogamente avranno simili appoggi oppure ganci di trattenuta contro lo
slittamento od anche contro lo sbandamento. Si precisa comunque che le scale a mano prima del loro
uso devono essere vincolate in modo che non si verifichino deformazioni e/o spostamenti dalla loro
posizione iniziale modo da impedirne la perdita di stabilità; qualora non sia possibile adottare alcun
sistema di vincolo la scala durante l’uso dovrà essere trattenuta al piede da altro lavoratore.
Le scale singole dovranno sporgere circa un metro oltre il piano di arrivo ed avere alla base distanza
dalla parete pari ad 1/4 dell’altezza del punto di appoggio, fino ad una lunghezza di due elementi;
oltre è bene partire e non superare gli 80-90 cm.
E’ bene non utilizzare scale troppo pesanti; quindi è conveniente usarle fino ad un massimo di
lunghezza di 5 metri.
Oltre tali lunghezze si usano quelle ad elementi innestabili uno sull’altro.
Le estremità di aggancio sono rinforzate in modo da resistere alle sollecitazioni concentrate; la
larghezza della scala varia in genere tra circa 475-390 mm, mentre il passo tra i pioli è di 270-300 mm.
L’art. 20 del rif. D.P.R. 547/55 limita la lunghezza della scala in opera a 15 metri. Oltre i 5 metri di
altezza le scale fisse verticali devono avere protezione mediante gabbia ad anello a partire da almeno
2,50 metri dal suolo.
La parete della gabbia non deve distare dai pioli più di 60 cm.
Le scale usate per l’accesso ai vari piani dei ponteggi e delle impalcature non debbono essere poste
l’una in prosecuzione dell’altra.
DPI:
I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati della normale
attrezzatura antinfortunistica ed in particolare di casco, guanti e scarpe di sicurezza con suola
imperforabile.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 112 PAGE 27 15. MOVIMENTAZIONE MANUALE DI CARICHI
15.1. Lavori manuali
Descrizione fase di lavoro:
Movimentazione manuale dei carichi in cantiere.
RISCHI
Situazione pericolosa
Probabilità
Entità
Rischio
Probabile
Grave
Alto
Poco
Probabile
Grave
Medio
Poco
Probabile
Grave
Medio
1 Alterazioni al rachide per sforzi eccessivi e
ripetuti del lavoratore: manifestazioni di
artrosi, lombalgie acute, discopatie
2 Investimento da automezzo in cantiere causa
la ridotta mobilita durante la movimentazione
del carico
3 Caduta dall'alto a causa dell’instabilità dovuta
dal carico trasportato
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
Usare andatoie e passerelle regolamentari.
L’allegato VI al D.Lgs. 626/94 afferma che 30 Kg è un carico tropo pesante e pertanto il massimo
carico movimentabile è comunque inferiore a 30 kg. Pertanto le confezioni che saranno oggetto di
movimentazione manuale in ambito lavorativo dovrebbero avere, d’ora in poi, un peso lordo inferiore
a 30 kg al fine di favorire il rispetto della norma da parte degli utilizzatori abituali di tali prodotti.
I lavoratori dovranno evitare il sollevamento dei carichi in posizioni che comportino la curvatura della
schiena: non trasportare un carico sulle spalle né mantenendolo lontano dal corpo: evitare movimenti
o torsioni brusche durante la movimentazione del carico.
In caso di sollevamento di carichi da parte di un solo operatore è opportuno piegare i ginocchi e fare
forza sulle gambe: durante il trasporto tenere il carico vicino al corpo mantenendo eretta la colonna
vertebrale.
Quando possibile, per carichi superiori ai 25 Kg, è opportuno effettuare la movimentazione manuale
mediante due lavoratori.
Risulta opportuno inoltre evitare la movimentazioni di carichi troppo ingombranti, soprattutto se in
spazi ristretti o su pavimenti sconnessi.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 113 PAGE 27 DPI:
I lavoratori interessati alla presente procedura esecutiva devono essere dotati della normale
attrezzatura antinfortunistica ed in particolare di casco, guanti e scarpe di
sicurezza con suola
imperforabile.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 114 PAGE 27 16. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
16.1. Cinture di sicurezza
Descrizione fase di lavoro:
Utilizzo delle cinture di sicurezza e dei dispositivi anticaduta.
RISCHI
Situazione pericolosa
1 Utilizzo di un dispositivo anticaduta non
Probabilità
Entità
Rischio
Poco
Probabile
Grave
Medio
Poco
Probabile
Grave
Medio
conforme.
2 Adozione di un dispositivo non idoneo per una
specifica lavorazione
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
Risultano da evitare le cinture di sicurezza costituite da semplici cinture ed occorre adottare modelli
con bretelle e cosciali in modo da ripartire in modo ottimale le sollecitazioni dovute all’arresto in caso
di caduta.
Le bretelle sono munite di cinghie di collegamento sia sul petto, sia sulla vita, sia attorno alle cosce:
tali cinghie confluiscono in un unico unto sul dorso in posizione alta, corrispondente all’anello per
l’attacco alla fune di trattenuta.
Gli effetti prodotti dalla caduta sono diversi a seconda della posizione relativa che assumono il punto
di fissaggio della fune ed il punto di attacco al lavoratore. Sono da evitare, per quanto possibile, le
situazioni per le quali il punto di fissaggio della fune si trovi più in basso del punto di attacco al
lavoratore: infatti in tali situazioni la lunghezza della caduta tende ad aumentare.
Può risultare opportuno in tali situazioni adottare dispositivi tenditori ed ammortizzanti, che evitano
tra l’altro che la fune rimanga in posizione allentata.
I dispositivi con fune autoavvolgente permettono, in caso di caduta del lavoratore, di bloccare
progressivamente la corda fino all’arresto.
Il sistema di bloccaggio entra in funzione quando lo sfilamento supera 1,5 m/sec e tale dispositivo
può essere fissato, tramite moschettone, ad un punto di fissaggio.
Lo studio del punto di fissaggio e dell’adozione di particolari dispositivi richiede una
programmazione della descrizione della fase di lavoro: i dispositivi avvolgenti sono presenti sul
mercato con diverse lunghezze della fune.
Quando una cintura interviene in caso di caduta di un lavoratore subisce sollecitazioni che possono
provocare alterazioni ai suoi elementi componenti: è perciò necessario provvedere alla sua
eliminazione al fine di evitare un riutilizzo.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 115 PAGE 27 DPI:
ATTREZZATURE DI PROTEZIONE ANTICADUTE
OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEI LAVORATORI
( titolo IV D. Lgs 626/94)
Il datore di lavoro all’atto dell’acquisto di un dispositivo di protezione individuale deve verificare che
vi sia la documentazione prevista ovvero la dichiarazione di conformità CE del produttore, la
marcatura CE e la nota informativa rilasciata dal produttore.
Nella scelta il datore di lavoro effettua l’analisi e la valutazione dei rischi tenendo conto che i
dispositivi devono essere adeguati ai rischi, adeguati alle condizioni esistenti sul posto di lavoro ed
adattabili all’utilizzatore.
Il datore di lavoro mantiene in efficienza i DPI mediante le riparazioni e le sostituzioni necessarie.
Il datore di lavoro fornisce istruzioni comprensibili per il lavoratore, assicura una formazione
adeguata ed uno specifico addestramento che risulta necessario per i dispositivi destinati a proteggere
dalle cadute.
I lavoratori hanno l’obbligo di utilizzare in modo appropriato i dispositivi messi a loro disposizione:
devono inoltre aver cura dei dispositivi utilizzati, non apportarvi modifiche, segnalare eventuali
difetti.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 116 PAGE 27 16.2. Otoprotettori
Descrizione fase di lavoro:
Utilizzo dei dispositivi di protezione dell’orecchio.
RISCHI
Situazione pericolosa
Probabilità
Entità
Rischio
Altamente
Probabile
Medio
Medio
1 Presenza di rumore con raggiungimento di
livelli elevati per l'uso dell'attrezzatura di
lavoro: possibili danni a carico dell'apparato
uditivo
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
I dispositivi di protezione auricolare sono suddivisi nei seguenti tipi:
1) cuffie auricolari, in genere costituite da due coppe regolabili contenenti tamponi in schiuma
poliuretanica;
le cuffie vanno indossate sopra la testa e le coppe devono coprire completamente le orecchie:
assicurarsi che le coppe coprano saldamente le orecchie senza alcuna interferenza con le stanghette
degli occhiali; ogni lavoratore è tenuto a conservare le cuffie in ambienti sicuri ed asciutti.
2) inserti auricolari monouso, in gomma o schiuma poliuretanica;
sono consigliati in modo particolare quando i lavoratori sono continuamente esposti ad ambienti
rumorosi, specialmente se in condizioni ambientali con elevata temperatura ed umidità.
Si indossano ruotando il tappo tra le dita fino a ridurne il diametro ed inserendo lo stesso nel condotto
auricolare.
3) inserti auricolari in gomma riutilizzabili; sono già pronti per essere inseriti nel condotto auricolare:
sono raccomandati per lavoratori esposti a intensi rumori intermittenti.
I tappi riutilizzabili devono essere lavati spesso e devono essere sostituiti quando risulti impossibile la
pulizia.
ATTENUAZIONE
Per ogni otoprotettore il produttore deve fornire i dati di attenuazione: il valore SNR (riduzione
semplificata del rumore) rappresenta l’attenuazione media su tutto lo spettro delle frequenze.
Con l’utilizzo di un otoprotettore il livello di pressione sonora percepito si valuta sottraendo dal
livello di pressione dell’ambiente di lavoro il valore dell’attenuazione.
I dispositivi più efficaci sono quelli che vengono utilizzati continuativamente: poiché
nell’ambiente di lavoro i dispositivi vengono utilizzati in modo non corretto o saltuario, ne deriva che
l’attenuazione reale sia più bassa e variabile da individuo ad individuo.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 117 PAGE 27 DPI:
OTOPROTETTORI.
OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEI LAVORATORI
(titolo IV D.Lgs. 626/94)
Il datore di lavoro all’atto dell’acquisto di un dispositivo di protezione individuale deve verificare che
vi sia la documentazione prevista ovvero la dichiarazione di conformità CE del produttore, la
marcatura CE e la nota informativa rilasciata dal produttore.
Nella scelta il datore di lavoro effettua l’analisi e la valutazione dei rischi tenendo conto che i
dispositivi devono essere adeguati ai rischi, adeguati alle condizioni esistenti sul posto di lavoro ed
adattabili all’utilizzatore.
Il datore di lavoro mantiene in efficienza i DPI mediante le riparazioni e le sostituzioni necessarie.
Il datore di lavoro fornisce istruzioni comprensibili per il lavoratore, assicura una formazione
adeguata ed uno specifico addestramento che risulta necessario per i dispositivi destinati a proteggere
dalle cadute e per gli otoprotettori.
I lavoratori hanno l’obbligo di utilizzare in modo appropriato i dispositivi messi a loro disposizione:
devono inoltre aver cura dei dispositivi utilizzati, non apportarvi modifiche, segnalare eventuali
difetti.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 118 PAGE 27 16.3. Guanti di protezione
Descrizione fase di lavoro:
Utilizzo dei guanti di protezione.
RISCHI
Situazione pericolosa
Probabilità
Entità
Rischio
Probabile
Medio
Medio
Probabile
Lieve
Basso
1 Azione irritante del cemento sulla pelle con
possibilità di disturbi cutanei (eczema da
cemento)
2 Tagli ed abrasioni alle mani in seguito alle
lavorazioni
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
L’infortunio alle mani è tra i più diffusi e certamente l’uso di guanti diminuisce tale incidenza.
A seconda del tipo di lavorazione i guanti possono essere di diverso materiale e sono classificati
secondo le seguenti norme EN:
EN 374-1 (1994) Guanti di protezione contro prodotti chimici e microrganismi
Parte 1: Terminologia e requisiti prestazionali;
EN 374-2 (1994) Guanti di protezione contro prodotti chimici e microrganismi
Parte 2: Determinazione della resistenza alla penetrazione;
EN 374-3 (1994) Guanti di protezione contro prodotti chimici e microrganismi
Parte 3: Determinazione della resistenza alla permeazione ai prodotti chimici;
EN 388 (1994) Guanti di protezione contro rischi meccanici;
EN 407 (1994) Guanti di protezione contro rischi termici (calore e/o fuoco);
EN 420 (1994) Requisiti generali per guanti;
EN 421 (1994) Guanti di protezione contro le radiazioni ionizzanti e la contaminazione radioattiva.
Nel settore edile le classi che interessano sono principalmente quella dei guanti di protezione contro i
rischi meccanici (EN 388) e quella dei guanti di protezione contro il calore e fuoco (EN 407).
La scheda tecnica del guanto riporta i simboli delle classi di rischio per le quali il guanto è adeguato
all’impiego.
Per i guanti di protezione contro i rischi meccanici il simbolo è accompagnato da un numero a 4 cifre,
che indicano i risultati ottenuti da prove specifiche: in particolare:
- primo numero ( quattro livelli ) indica la resistenza all’abrasione;
- secondo numero ( cinque livelli ) indica la resistenza al taglio;
- terzo numero ( quattro livelli ) indica la resistenza alla lacerazione;
Piano di Sicurezza e Coordinamento 119 PAGE 27 - quarto numero ( quattro livelli ) indica la resistenza alla perforazione.
Il numero è tanto più alto quanto migliore è il comportamento specifico: possono comparire il segno X
- prova non effettuata - o il numero 0 - primo livello non raggiunto in tale prova-.
Per i guanti di protezione contro il calore e fuoco il simbolo è accompagnato da un numero a 6 cifre,
che indicano i risultati ottenuti da prove specifiche, in particolare:
- primo numero ( quattro livelli ) indica il comportamento al fuoco;
- secondo numero ( cinque livelli ) indica il calore di contatto;
- terzo numero ( quattro livelli ) indica il calore convettivo;
- quarto numero ( quattro livelli ) indica il calore radiante;
- quinto numero ( quattro livelli ) indica il comportamento per piccole proiezioni di metallo fuso;
- sesto numero ( quattro livelli ) indica il comportamento per grosse proiezioni di metallo fuso.
Il numero è tanto più alto quanto migliore è il comportamento specifico: possono comparire il segno X
- prova non effettuata - o il numero 0 - primo livello non raggiunto in tale prova-.
Il datore di lavoro individua pertanto le caratteristiche del guanto di protezione necessarie affinché
questi siano adeguati ai rischi e valuta e raffronta sulla base delle informazioni a corredo dei prodotti
fornite dal fabbricante.
Per i rischi meccanici (lavorazione del ferro, uso di seghe, predisposizione banchinaggi e casserature)
il datore di lavoro si orienterà verso prodotti che oltre al simbolo EN 388 riportino i quattro numeri
dei livelli di prova il più possibile elevati, con assenza di segni "X"o "0".
Analogamente per i guanti di protezione contro il fuoco e il calore.
DPI:
GUANTI PROTETTIVI
OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEI LAVORATORI
( titolo IV D.Lgs. 626/94)
Il datore di lavoro all’atto dell’acquisto di guanti di protezione deve verificare che vi sia la
documentazione prevista ovvero la dichiarazione di conformità CE del produttore, la marcatura CE e
la nota informativa rilasciata dal produttore.
Nella scelta il datore di lavoro effettua l’analisi e la valutazione dei rischi tenendo conto che i
dispositivi devono essere adeguati ai rischi, adeguati alle condizioni esistenti sul posto di lavoro ed
adattabili all’utilizzatore.
I lavoratori hanno l’obbligo di utilizzare in modo appropriato i guanti di protezione messi a loro
disposizione.
I guanti protettivi sicurezza rientrano tra i DPI di prima e seconda categoria e pertanto non sussistono
obblighi specifici di addestramento.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 120 PAGE 27 16.4. Calzature di sicurezza
Descrizione fase di lavoro:
Utilizzo delle calzature di sicurezza.
RISCHI
Situazione pericolosa
1 Schiacciamento dei piedi per caduta di carichi
Probabilità
Entità
Rischio
Probabile
Medio
Medio
Probabile
Medio
Medio
pesanti
2 Punture ai piedi per presenza di chiodi o altri
elementi appuntiti
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
Gli infortuni ai piedi nei cantieri avvengono principalmente per schiacciamento da caduta di oggetti
pesanti o per punture.
Le punture possono portare al tetano in quanto gli elementi metallici che provocano la ferita sono a
contatto con il terreno dove il bacillo è più presente.
La resistenza meccanica della scarpa rappresenta un efficace mezzo di protezione: le calzature devono
essere il più leggere possibili e comode.
Per i lavori quotidiani in cantiere le calzature devono essere dotate di puntali e solette in acciaio per
proteggere dai pericoli di puntura e schiacciamento secondo norme UNI 615/2-EN345.
Nei lavori con presenza di tensione elettrica le calzature dovranno essere in gomma, caucciù o suola
dielettrica ed essere esenti da parti metalliche secondo norme EN347.
DPI:
CALZATURE DI SICUREZZA
OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEI LAVORATORI
(titolo IV D.Lgs. 626/94)
Il datore di lavoro all’atto dell’acquisto di un dispositivo di protezione individuale deve verificare che
vi sia la documentazione prevista ovvero la dichiarazione di conformità CE del produttore, la
marcatura CE e la nota informativa rilasciata dal produttore.
Nella scelta il datore di lavoro effettua l’analisi e la valutazione dei rischi tenendo conto che i
dispositivi devono essere adeguati ai rischi, adeguati alle condizioni esistenti sul posto di lavoro ed
adattabili all’utilizzatore. Il datore di lavoro mantiene in efficienza i DPI mediante le riparazioni e le
sostituzioni necessarie.
Il datore di lavoro fornisce istruzioni comprensibili per il lavoratore, assicura una formazione
adeguata ed uno specifico addestramento che risulta necessario per i dispositivi destinati a proteggere
Piano di Sicurezza e Coordinamento 121 PAGE 27 dalle cadute.
I lavoratori hanno l’obbligo di utilizzare in modo appropriato i dispositivi messi a loro disposizione:
devono inoltre aver cura dei dispositivi utilizzati, non apportarvi modifiche, segnalare eventuali
difetti.
Le calzature di sicurezza rientrano tra i DPI di prima e seconda categoria e pertanto non sussistono
obblighi specifici di addestramento.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 122 PAGE 27 16.5. Protezione delle vie respiratorie
Descrizione fase di lavoro:
Utilizzo di dispositivi di respirazione per l’apparato respiratorio.
RISCHI
Situazione pericolosa
1 Danni all'apparato respiratorio per inalazione
Probabilità
Entità
Rischio
Altamente
Probabile
Medio
Medio
di polveri, aerosoli e fumi
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
Le mascherine monouso non rappresentano valide protezioni per l’apparato respiratorio, ma possono
essere usate solo come coadiuvanti in presenza di particelle grossolane di natura non pericolosa.
Per la protezione da polveri o nebbie nocive occorre utilizzare facciali filtranti conformi alle norme
europee e riportanti il fattore di protezione nominale FPN, ovvero il rapporto tra la concentrazione del
contaminante nell’ambiente e la sua concentrazione all’interno del facciale.
I respiratori sono suddivisi tre classi P1-P2-P3 a seconda della capacità di trattenere le particelle:
- i facciali filtranti di classe P1 sono in grado di ridurre fino a 4 volte la concentrazione di particelle e
pertanto sono utilizzabili in tutte le situazioni in cui la concentrazione esterna di agenti nocivi
raggiunge 4 TLV;
- i facciali filtranti di classe P2 sono in grado di ridurre fino a 10 volte la concentrazione di particelle e
pertanto sono utilizzabili in tutte le situazioni in cui la concentrazione esterna di agenti nocivi
raggiunge 10 TLV;
- i facciali filtranti di classe P3 sono in grado di ridurre fino a 50 volte la concentrazione di particelle e
pertanto sono utilizzabili in tutte le situazioni in cui la concentrazione esterna di agenti nocivi
raggiunge 50 TLV.
I facciali filtranti devono essere sostituiti quando si avverte una diminuzione del potere filtrante.
DPI:
PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE
OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEI LAVORATORI
( titolo IV D. Lgs 626/94)
Il datore di lavoro all’atto dell’acquisto di un dispositivo di protezione individuale deve verificare che
vi sia la documentazione prevista ovvero la dichiarazione di conformità CE del produttore, la
marcatura CE e la nota informativa rilasciata dal produttore.
Nella scelta il datore di lavoro effettua l’analisi e la valutazione dei rischi tenendo conto che i
dispositivi devono essere adeguati ai rischi, adeguati alle condizioni esistenti sul posto di lavoro ed
adattabili all’utilizzatore.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 123 PAGE 27 Il datore di lavoro mantiene in efficienza i DPI mediante le riparazioni e le sostituzioni necessarie.
Il datore di lavoro fornisce istruzioni comprensibili per il lavoratore, assicura una formazione
adeguata ed uno specifico addestramento che risulta necessario per i dispositivi destinati a proteggere
dalle cadute.
I lavoratori hanno l’obbligo di utilizzare in modo appropriato i dispositivi messi a loro disposizione:
devono inoltre aver cura dei dispositivi utilizzati, non apportarvi modifiche, segnalare eventuali
difetti.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 124 PAGE 27 16.6. Elmetti di protezione
Descrizione fase di lavoro:
Utilizzo degli elmetti di protezione.
RISCHI
Situazione pericolosa
1 Lesioni alla testa per il lavoratore a causa di
Probabilità
Entità
Rischio
Probabile
Grave
Alto
Probabile
Grave
Alto
caduta di oggetti dall’alto
2 Lesioni alla testa per il lavoratore a causa di
urti contro ostacoli fissi
Misure ed azioni di prevenzione e protezione:
Nei cantieri edili, dove sono presenti fasi lavorative diverse in sovrapposizione risulta obbligatorio
l’uso del casco protettivo in ogni momento. I caschi di protezione devono essere prodotti con
materiale leggero e robusto: devono presentare all’interno una bardatura interna per limitare la
traspirazione.
L’uso dell’elmetto protettivo deve essere esteso a tutte le persone che si trovano occasionalmente a
transitare nelle zone di lavoro, e pertanto deve essere presente in cantiere un numero sufficiente di
caschi a disposizione, oltre a quelli forniti ai lavoratori.
DPI:
PROTEZIONE DEL CAPO
OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEI LAVORATORI
(titolo IV D.Lgs. 626/94).
Il datore di lavoro all’atto dell’acquisto di un dispositivo di protezione individuale deve verificare che
vi sia la documentazione prevista ovvero la dichiarazione di conformità CE del produttore, la
marcatura CE e la nota informativa rilasciata dal produttore.
Il casco protettivo rientra tra i DPI di seconda categoria e pertanto non sussistono obblighi specifici di
addestramento.
Piano di Sicurezza e Coordinamento 125 PAGE 27 8. STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA
La stima dei costi risulta effettuata analiticamente per le voci contemplate ed indicate dal
D.Lgs.81/2008 all.15 punto 4 relativamente alle necessità operative determinate dalla presenza di
lavorazioni interferenti.
I costi per la sicurezza risultano compresi nell’importo totale dell’appalto individuando la parte del
costo dell’opera da non assoggettare a ribasso; gli stessi verranno liquidati dal Direttore dei Lavori in
base allo stato di avanzamento lavori previa approvazione del CSE.
TABELLA ANALISI COSTI
APPRESTAMENTI
Recinzione
Costo unitario €
quantità
durata
Totali €
€/ml
Cartello generale
81,99
Cartello divieto
4,37
Cartello obbligo
4,72
Cartello pericolo
4,43
Cassetta di pronto soccorso
81,90
MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE E
DPI LAVORAZIONI INTERFERENTI
Mascherine antipolvere
9,30
Tappi auricolari
1,92
Occhiali
9,30
Caschetto
MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE
COLLETTIVA
Protezione contro la caduta dall’alto
Ponteggio
€/mq
Parapetti
€/ml
TOTALE COSTI PER LA SICUREZZA
€
137 Piano di Sicurezza e Coordinamento
PAG
E 27
9. FASCICOLO DELL’OPERA
Funzioni del fascicolo dell'opera
Secondo quanto prescritto dal D. Lgs. 81/08, il fascicolo dell'opera è preso in considerazione al lato di
eventuali lavori successivi sull'opera stessa.
Tale fascicolo contiene "le informazioni utili ai fini della prevenzione e protezione dai rischi cui sono
esposti i lavoratori" coinvolti in operazioni di manutenzione.
Sotto l'aspetto della prevenzione dai rischi, il fascicolo rappresenta quindi uno schema della
pianificazione della sicurezza per gli interventi di manutenzione.
Il fascicolo deve essere aggiornato in corso di costruzione (a cura del CSE) e durante la vita di
esercizio dell'opera in base alle eventuali modifiche alla stessa (a cura del committente / gestore).
Soggetti interessati all'utilizzo del fascicolo dell'opera
Il gestore dell'opera è il soggetto coinvolto maggiormente nell'utilizzo del Fascicolo.
Egli effettuerà le manutenzioni secondo le periodicità eventualmente individuate nel Fascicolo e dovrà
mettere a conoscenza le imprese incaricate degli interventi, delle procedure o delle scelte adottate in
fase progettuale per ridurre i rischi.
Infine, se l'opera viene ceduta, il proprietario dovrà consegnare anche il Fascicolo. Riassumendo, i
soggetti interessati all'utilizzo del fascicolo sono:
1. Gestore dell'opera (Amministratore, proprietario, ecc.)
2. Imprese incaricate per la manutenzione ordinaria e straordinaria dell'opera
Definizioni
Per manutenzione si intende il complesso delle attività tecniche ed amministrative rivolte al fine di
conservare, o ripristinare, la funzionalità e l'efficienza di un apparecchio o di un impianto.
MANUTENZIONE ORDINARIA si attua in luogo con strumenti ed attrezzi di uso corrente; si limita
a riparazioni di lieve entità che richiedano l’impiego esclusivo di materiali di uso corrente o la
sostituzione di parti di modesto valore espressamente previste (ad esempio fusibili, guarnizioni,
ecc....).
MANUTENZIONE STRAORDINARIA richiede mezzi o interventi di una certa entità (scavi,
ponteggi, mezzi di sollevamento) oppure attrezzature o strumentazioni particolari per le quali sia
richiesta una predisposizione (prese, inserzioni sulle tubazioni, ecc...).
Può comportare riparazioni o revisioni di parti dell’opera o la sostituzione intergale di apparecchi e
materiali quando non siano possibili o convenienti le riparazioni.
MANUTENZIONE SECONDO NECESSITA' si attua in caso di guasto, disservizio, o deterioramento.
MANUTENZION PREVENTIVA previene guasti e disservizi e limita i deterioramenti.
MANUTENZIONE PROGRAMMATA esegue interventi e controlli periodici sull’opera secondo un
138 Piano di Sicurezza e Coordinamento
PAG
E 27
programma prestabilito.
Il Fascicolo viene predisposto in fase di progettazione dal CSP (Coordinatore per la Sicurezza in fase
di Progettazione in collaborazione con i progettisti dell'opera) e dovrà essere quindi completato ed
eventualmente integrato dal CSE (Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione in
collaborazione con i costruttori delle opere, la Direzione Lavori ed il Committente) secondo le
indicazioni riportate nel presente documento.
Deve quindi essere infine ricordato l'obbligo del controllo e aggiornamento nel tempo del Fascicolo
informativo.
Il Fascicolo informativo deve essere consultato ad ogni operazione lavorativa, di manutenzione
ordinaria, straordinaria o di revisione dell'opera e per ogni ricerca di documentazione tecnica
dell'opera.
Il Committente è l'ultimo destinatario e quindi responsabile della tenuta, aggiornamento e verifica
delle disposizioni contenute.
139 Piano di Sicurezza e Coordinamento
PAG
E 27
MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DELL’OPERA
LAVORI DI REVISIONE
Tipo
Indispensabile
SI
NO
Cadenza
controlli
mesi
Rischi
potenziali
Elettrocuzione
Impianto
Idrico
Abrasioni
R
£
12
sanitario
Tagli
Caduta
dall’alto
Attrezzature di
sicurezza in
esercizio
DPI
in locazione
Sezionatori
Scale
Trabattelli
Piattaforma
mobile munita di
Scarpe
Guanti
Tute
cestello
Sezionatori
di zona
Quadri di
Impianto
elettrico
R
£
12
Elettrocuzione
distribuzione
Abrasioni
Interruttori
Scarpe
Tagli
magnetotermici
Guanti
Caduta
Scale
Tute
dall’alto
Trabattelli
Piattaforma
mobile munita di
cestello
Sezionatori
di zona
Quadri di
Impianto di
messa a terra
R
£
12
Elettrocuzione
distribuzione
Abrasioni
Interruttori
Scarpe
Tagli
magnetotermici
Guanti
Caduta
Scale
Tute
dall’alto
Trabattelli
Piattaforma
mobile munita di
cestello
140 Piano di Sicurezza e Coordinamento
PAG
E 27
Linea vita
Copertura
R
£
12
Caduta
Piattaforma
dall’alto
mobile munita di
cestello
Facciate
R
£
12
Scarpe
Guanti
Tute
Caduta
Piattaforma
Scarpe
dall’alto
mobile munita di
Guanti
Contusioni
cestello
Tute
Data _________________
Il Coordinatore per la sicurezza
_________________________________________
141 Piano di Sicurezza e Coordinamento
PAG
E 27
Spett.le
AUSL Ferrara - Distretto di Cento
c.a. Dipartimento di Prevenzione
Sicurezza ed Igiene del Lavoro
via XXV Aprile n. 1/B Cento
fax 051-6838117
Direzione Provinciale del Lavoro
Via Garibaldi Giuseppe, 147 - 44121 Ferrara
fax 0532 210966
Oggetto: Notifica preliminare ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e D.Lgs. 106/2009
Realizzazione di nuova scuola elementare
sito in Chiesa a Reno Centese
Comune di Modena in qualità di committente delle opere di nuova costruzione di edificio
scolastico Reno Centese di Cento in via Chiesa, comunica ai sensi del D. Lgs. 81/2008 e D.Lgs.
106/2009:
COMMITTENTE
Comune di Cento
Via XXV Aprile Cento (FE)
RESPONSABILE DEI LAVORI
Comune di Cento
Via XXV Aprile Cento (FE)
COORDINATORE ALLA
Ing. Francesca Cibelli - c.f. CBLFNC77A55D711X
PROGETTAZIONE
Via Marchese 25 Formigine (Mo) - cel 335 6917774
COORDINATORE ALL'ESECUZIONE
Ing. Francesca Cibelli - c.f. CBLFNC77A55D711X
Via Marchese 25 Formigine (Mo) - cel 335 6917774
DATA PRESUNTA DI INIZIO LAVORI
DURATA PRESUNTA DEI LAVORI
NUMERO MASSIMO DEI LAVORATORI IN CANTIERE
30
NUMERO PREVISTO DI IMPRESE E DI LAVORATORI AUTONOMI IN CANTIERE
5
IMPRESA EDILE
SISTEM COSTRUZIONI srl
via Montegrappa 18-20 Solignano di Castelvetro (Mo)
IMPORTO OPERE
Formigine 27/09/2013
In Fede
_____________________________
Spett.le
AUSL Ferrara - Distretto di Cento
c.a. Dipartimento di Prevenzione
Sicurezza ed Igiene del Lavoro
via XXV Aprile n. 1/B Cento
fax 051-6838117
Direzione Provinciale del Lavoro
Via Garibaldi Giuseppe, 147 - 44121 Ferrara
fax 0532 210966
Oggetto: Notifica preliminare ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e D.Lgs. 106/2009
Realizzazione di nuova scuola elementare
sito in Chiesa a Reno Centese
Comune di Modena in qualità di committente delle opere di nuova costruzione di edificio
scolastico Reno Centese di Cento in via Chiesa, comunica ai sensi del D. Lgs. 81/2008 e D.Lgs.
106/2009:
COMMITTENTE
Comune di Cento
Via XXV Aprile Cento (FE)
RESPONSABILE DEI LAVORI
Comune di Cento
Via XXV Aprile Cento (FE)
COORDINATORE ALLA
Ing. Francesca Cibelli - c.f. CBLFNC77A55D711X
PROGETTAZIONE
Via Marchese 25 Formigine (Mo) - cel 335 6917774
COORDINATORE ALL'ESECUZIONE
Ing. Francesca Cibelli - c.f. CBLFNC77A55D711X
Via Marchese 25 Formigine (Mo) - cel 335 6917774
DATA PRESUNTA DI INIZIO LAVORI
DURATA PRESUNTA DEI LAVORI
NUMERO MASSIMO DEI LAVORATORI IN CANTIERE
30
NUMERO PREVISTO DI IMPRESE E DI LAVORATORI AUTONOMI IN CANTIERE
5
IMPRESA EDILE
SISTEM COSTRUZIONI srl
via Montegrappa 18-20 Solignano di Castelvetro (Mo)
IMPORTO OPERE
Formigine 27/09/2013
In Fede
_____________________________
Realizzazione di nuovo edificio scolastico a Reno Centese
Lavorazioni
33%
33%
Accantieramento
Scavi + Fondazioni
Cordolo Larice
Pareti xlam
Solaio Copertura
Impianti
Cappotto Esterno
Infissi Esterni ed Interni
Cartongessi
Pacchetto isolamento Copertura
Pacchetto isolamento piano terra
Fognature-Strade-Recinzioni
Impermeabilizzazioni
1 di 2
Realizzazione di nuovo edificio scolastico a Reno Centese
34%
2 di 2
recinzione di cantiere
n.2 wc chimici
linea vita
linea vita
linea vita
n.2 container materiali
recinzione di cantiere
+0,00
area stoccaggio materiali
linea vita
allacciamento elettrico cantiere
alla CABINA ELETTRICA ESISTENTE
d'emergenza
recinzione di cantiere
ACCESSO AL
CANTIERE
CARRABILE
Q.E.
n.2 uffici con bagno
recinzione di cantiere
pozzetto
H2O
CANTIERE
pulsante generale
ACCESSO AL
CANTIERE
PEDONALE
n.4 cassoni rifiuti
ACCESSO AL
CANTIERE
CARRABILE
VERBALE DI SOPRALLUOGO IN CANTIERE
Realizzazione della nuova scuola elementare in località Reno Centese
Data del sopralluogo:______________________ ore___________________
Fasi lavorative in
atto:______________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
____
Imprese/Lavoratori autonomi
coinvolte/i:_______________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
____
Osservazioni e
prescrizioni:__________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
____
Non conformità a carico di:__________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
____
Misure correttive da
intraprendere:___________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
_____
Entro ___________________________________________________________________
Azioni richieste al Committente/Responsabile dei Lavori per la ma casta attuazione delle misure
correttive
•
•
•
Sospensione dei lavori
dell’impresa___________________________________________________
Allontanamento dell’Impresa__________________o del lavoratore
autonomo__________________
La risoluzione del contratto
dell’Impresa__________________________________________________
del lavoratore
autonomo________________________________________________________________
Il Coordinatore in Fase di Esecuzione
Il Responsabile di Cantiere
Scarica

Doc. A3 Piano della sicurezza e coordinamento