Diocesi di Verona
INFORMAZIONI PASTORALI
QUARESIMA 2009
ANNO 6 - N° 1 - TRIMESTRALE - Poste Italiane s.p.a. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB VERONA
In caso di mancato recapito restituire all’Ufficio di Verona CMP - detentore del conto, per la restituzione al mittente, previo pagamento resi.
Il Vescovo consegna la
LETTERA AI FILIPPESI
ai rappresentanti di tutte le parrocchie
VENERDÌ 27 FEBBRAIO
alle 20.45
in Cattedrale
Ogni parrocchia è invitata a essere presente
con una piccola delegazione del Consiglio Pastorale
per esprimere l’inizio diocesano
del percorso quaresimale
(a ogni rappresentante il Vescovo consegnerà
il Libro grande della Lettera ai Filippesi da esporre in chiesa)
Sono a disposizione in sezione pastorale
i libretti della
LETTERA AI FILIPPESI
da distribuire alla gente
in occasione della Quaresima e dell’anno paolino.
Li si potrebbero anche lasciare in occasione
della visita del sacerdote alle famiglie
QUARESIMA 2009
LO SLOGAN
IL SEGNO
«Per me il vivere è Cristo».
Siamo nell’anno dedicato a San Paolo. Specialmente in questa Quaresima intendiamo
accentuarne alcuni aspetti. Di qui la proposta
del SEGNO: il locus paulinus.
Nella parte più adatta della chiesa potrebbero
trovare collocazione:
Il PERCORSO
Il libro biblico che quest’anno accompagnerà
il cammino quaresimale sarà la Lettera ai Filippesi. All’interno di questa è stato scelto il tema: «Per me il vivere è Cristo».
Come già in Avvento, per quanto possibile il
percorso prenderà come riferimento la seconda lettura.
La prima domenica di Quaresima ci ripropone
l’acqua del battesimo, sacramento fondamentale della nostra conversione / appartenenza a Cristo. Rimanervi fedeli equivale alla
vittoria sulle tentazioni di ieri e di oggi.
Se il nostro vivere è Cristo, questo comunica
al credente una grande fiducia anche nelle
prove decisive, convinti che il nostro non è un
Dio che toglie ma un Dio che dona (seconda
domenica).
Se il nostro vivere è Cristo, ciò equivale a rinunciare a tanti altri segni, spesso fuorvianti,
alla ricerca del miracoloso fine a se stesso o a
una sapienza gonfia del proprio sapere, per
concentrarsi sul Crocifisso, che ancora non ha
smesso di costituire scandalo e contraddizione (terza domenica).
Se il nostro vivere è Cristo, questo significa riconoscersi opera fatta da Dio, frutto della più
completa gratuità, che prende le mosse dal riscatto delle colpe per giungere alla più completa condivisione della vita del Signore Gesù
(quarta domenica).
Se il nostro vivere è Cristo, ciò significa mettersi alla sua scuola e imparare così l’obbedienza al Padre, facendo nostra la logica del
chicco di grano (quinta domenica).
♦ una icona/immagine dell’apostolo Paolo,
♦ il formato grande della Lettera ai Filippesi,
che la diocesi ha scelto come libro da distribuire e far conoscere a tutti in questa Quaresima,
♦ una grande spada (l’iconografia tradizionale ritrae l’apostolo con in mano una spada)
accompagnata da una scritta:
– «Per me vivere è Cristo» (il tema della
Quaresima legato alla lettura della lettera ai Filippesi), oppure
– «la Parola di Dio è vivente ed efficace,
più affilata di qualunque spada a doppio
taglio» (che rimanda alla presenza della
spada e al tema annuale L’ascolto della
Parola crea comunione), oppure ancora
– «Prendete la spada dello Spirito, cioè la
Parola di Dio» (Ef 6,17),
♦ un paio di sandali a indicare i viaggi missionari che hanno portato l’apostolo delle
genti a percorrere migliaia di chilometri per
annunciare il Vangelo di Gesù Cristo.
PRIMA DOMENICA
È indubbio che siano molteplici le tentazioni
cui veniamo quotidianamente sottoposti. Ce
n’è una, la più pericolosa, la più subdola e
strisciante. Apparentemente non fa rumore,
Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
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perché fa opera lenta di erosione. È la tentazione di pensare e comportarsi etsi Deus non
daretur, come se Dio non ci fosse. Essa può
benissimo convivere con la partecipazione a
qualche momento di preghiera o azione liturgica e con un positivo senso di filantropia universale.
Lo sbocco finale, però, sarà quello di un certo
relativismo, dove fare o lasciare assumono lo
stesso peso, rispettare o trasgredire assumono il medesimo valore. È la tentazione del nichilismo che riduce a nulla certi ideali nei quali si è creduto fino al giorno prima. È la deriva
che travolge molti dei nostri giovani, educati
dai cattivi maestri delle loro coscienze. È lo
smarrimento di un intera società che non riesce più a trovare fondamenti e riferimenti sopra i quali costruire progetti e speranze.
Può essere che il ritrovarci nel bel mezzo di
questo disorientamento contribuisca a far
emergere un anelito di liberazione, una domanda di senso che solo dall’alto possiamo
invocare. Come fu lo Spirito a condurre Gesù
nel deserto, così ora lo Spirito conduce la
Chiesa e il mondo in questo terra di tentazione abitata da Satana. Ma di qui se ne esce,
non sconfitti ma vittoriosi. Non perché siamo
orgogliosi delle nostre forze umane, ma perché fiduciosi dell’aiuto divino.
L’annuncio del Regno e i segni che l’accompagnano raggiungono lo scopo di «ricondurvi a
Dio», afferma Pietro, l’esatto contrario dell’etsi Deus non daretur. Due sono i percorsi che ci
permettono di recuperare la giusta direzione.
Da una parte ravvivare la grazia del battesimo,
«invocazione di salvezza rivolta a Dio», facendo in modo che sprigioni la forza rinnovatrice
che lo connota. Dall’altra accogliendo l’invito
alla conversione che ci viene dalla Quaresima,
premessa indispensabile per ritrovare la strada
autentica del credere al Vangelo.
Solo a queste condizioni potremo dire con
Paolo che «per me il vivere è Cristo».
SECONDA DOMENICA
Si credeva che il periodo delle persecuzioni
contro i cristiani fosse tranquillamente archi-
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Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
viato. Errato. Con maggior virulenza esso si ripresenta nelle più diverse parti del mondo –
dall’Africa all’Asia – spesso accompagnato da
un certo disinteresse del nostro mondo occidentale. Come a dire che è normale che i cristiani paghino l’alto prezzo del credo professato.
Non meno violenta appare la reazione di una
certa cultura omologata di fronte alle prese di
posizione della Chiesa sui temi più scoperti
del vivere e del morire. Falsità e accuse si moltiplicano. Pare ripresentarsi in toni più accesi
una sorta di processo globale, con imputati i
cristiani.
«Chi accuserà gli eletti di Dio?». La domanda
non è per nulla retorica, ma forse neppure è
interessata a una risposta superficiale. Nel
denso testo paolino di questa domenica gli interrogativi si moltiplicano anziché risolversi. Si
possono ben presentare situazioni nelle quali i
credenti si sentono sotto processo e avvertono pungente il bruciore di tante ferite scoperte, ma ancora più forte rimane la certezza che
Dio si fa loro accanto.
Perché è un Dio che non si è risparmiato! Per
amore dell’umanità non si è risparmiato proprio! Non dunque un Dio che chiede qualcosa all’uomo o che pretende offerte di chissaché. Si presenta con il volto di colui che dona,
che dona ogni cosa, proprio perché dona il Figlio. Questo è stato il Vangelo che l’apostolo
Paolo ha annunciato con tutte le proprie forze percorrendo terra e mare, veicolando la fiducia in un Dio che ha fatto fin troppo per
l’uomo, oltre ciò che questi meritava.
Lo stesso Abramo si trovò a percorrere il faticoso itinerario della purificazione di una certa
immagine sbagliata di Dio, per giungere egli
stesso a contemplare nel dono di Dio il Dio
che dona.
Ogni situazione può finalmente trasfigurarsi
dall’oscurità del dolore e della sofferenza
per illuminarsi dello splendore dell’amore
supremo.
Se il vivere è Cristo, non ci manca più nulla,
dal momento che in questo dono Dio ha racchiuso ogni ulteriore dono. La gratitudine e riconoscenza per tutto ciò si trasformano in impegno e testimonianza.
TERZA DOMENICA
QUARTA DOMENICA
Dove sta il cuore dell’annuncio paolino? Dove
identificare l’elemento genetico dell’intera
sua predicazione? Non c’è dubbio: nella parola della Croce! Una parola che si incunea
d’improvviso nel mondo culturale di quel tempo, diviso com’era tra giudei e gentili o, se vogliamo, tra greci e barbari. L’alternativa secca
tra la razionalità del logos umano o la forza
bruta del potere, l’idolatria politeistica e antropomorfica o il riconoscimento dell’unico
onnipotente Iddio del quale non si danno immagini.
La parola della Croce si fa contestazione e
provocazione irritante degli uni e degli altri,
perché da una parte è ovviamente sprovvista
di tutto il corredo intellettualmente corretto
della sofìa, dall’altro esibisce in modo indecente la nudità dello sconfitto abbandonato
da Dio. Come crederci? Come affidarsi a un
condannato, ignorante plebeo della sconosciuta Galilea? Non sia mai!
Ed è al contrario con tale povertà di parola e
di segni che l’apostolo si presenta sulla scena
ad annunciare la vittoria dello sconfitto, la potenza della debolezza, la sapienza dell’ignoranza, il significato dell’insignificante, l’efficacia dell’inefficace.
Solo un gioco di parole? No. È la logica della
Croce e dell’evangelizzatore che di essa si fa
portatore. Si fa logica di una Chiesa che non
smette di custodire per essa e per l’umanità
intera l’accesso a quell’unica via di salvezza.
Il vivere Cristo allora non sarà mai il lisciare il
pelo a una cultura accondiscendente in attesa
che questa ci narcotizzi con le sue avvincenti
malìe. E nemmeno equivale a rinchiudersi
egoisticamente in spazi gratificanti di soddisfazione spirituale.
Il vivere Cristo crocifisso sarà sempre presentare uno scandalo, prima di tutto per se stessi.
Perché nemmeno al credente viene facile darsi di esso una ragione.
Siamo solo il prodotto casuale dell’evoluzione? Siamo il risultato dell’irrazionale o dell’imprevedibile che sulla roulette della vita ha fatto uscire il nostro numero? L’esistenza mia a
cosa è sospesa? In fin dei conti è questa la posta in gioco nel bel mezzo degli interminabili
confronti, accesi in occasione di questo 2009,
anno in cui ricordiamo i duecento anni della
nascita di Darwin e i centocinquanta della
pubblicazione della sua opera più famosa,
L’origine della specie.
L’apostolo Paolo che ancora non si era laureato in biologia o genetica, avanza senza alcun
dubbio la propria risposta, risposta che da
sempre è stata in continuità tra il primo e il secondo testamento: «Siamo infatti opera sua e
creati in Cristo». Questo è quanto ci basta sapere. Questa è la vera e autentica visione cristiana. Se gli evoluzionismi sono compatibili
con essa, ben vengano. Se vogliono al contrario accreditare l’idea che gli umani sono solo
materia che si autoorganizza, o che coscienza
e invidualità sono meri processi fisici, né più
né meno della cistifellea che secerne la bile,
beh!, cominciamo a discuterne. Noi veniamo
da ben oltre!
Veniamo da un Dio che ci ha pensati e voluti. Veniamo da un Dio che ben prima della
creazione del mondo ci ha predestinati nel
suo Figlio e in Lui ci ha amati oltre qualsiasi
ragionevole misura, dice Paolo in Efesini. Ed
è sulla base di questo sconfinato amore, di
tale infinita misericordia, che la morte delle
colpe nostre si trasforma nella vita nuova
nel Cristo.
Il vivere Cristo è il rivivere risorgendo dalle ceneri del nostro peccato, non per merito, intendiamoci, «per grazia». Se poi qualche spazio vogliamo trovarlo alle «opere buone»,
non sarà quello di considerarle condizione per
la salvezza. Ma il frutto proporzionato al dono
ricevuto. Già, perché la salvezza non ci sta davanti, ci sta alle spalle. È il Signore morto e risorto.
Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
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QUINTA DOMENICA
È Dio a essersi piegato di fronte alle preghiere
e suppliche del Figlio, il quale alla fine fu esaudito, o è piuttosto il Figlio a essersi piegato alla volontà di Dio, diventando l’obbediente? La
pagina della lettera agli Ebrei ci consegna le
due alternative.
Messa così però, la faccenda non convince
proprio. Sa più da braccio di ferro che da teologia cristiana.
Ci tornano alla mente i luoghi nei quali collocare le prime righe e sono i due monti sopra i
quali la spiritualità cristiana ha voluto localizzare la tensione esistenziale e religiosa del Figlio di Dio: il monte degli Ulivi e il monte Calvario. Se sul primo la supplica si poteva percepire a fatica, dal momento che la preghiera
ne sussurrava le sillabe, sul secondo le forti
grida non potevano passare inascoltate, almeno ai presenti.
Una tensione non risolta tra esaudimento e
obbedienza attraversa dunque i giorni della
vita terrena del Signore Gesù. E non solo quelli, verrebbe da aggiungere, ma anche i giorni
della nostra vita terrena.
Il vivere Cristo, allora, equivale a mettersi a
questa impegnativa scuola dove si imparano
tante cose. Prima fra tutte l’obbedienza, l’ob
audire per dirla alla latina. Sono i luoghi esistenziali dove Dio presta ascolto a noi e noi
prestiamo ascolto a Lui. Dove Egli si offre a
noi e noi ci offriamo a Lui.
Ricordandoci sempre che se Lui per primo non
ci venisse incontro, grazie all’obbedienza del
Figlio, non ci sarebbe proprio speranza di poterlo incontrare.
È questo un ritrovarsi dotato di forte fecondità salvifica. La nostra Quaresima.
SULLA VIA DI
DAMASCO
L’inizio di una vita nuova
La diocesi di Verona, Vicariato per la Cultura Università Sociale, in collaborazione
con Sant’Adalberto Centro di Cultura Europea, con la Consulta delle Aggregazioni
Laicali, il Centro Diocesano di Cultura G. Toniolo e l’Associazione RIVELA (mostre culturali itineranti), in occasione dell’Anno Paolino indetto da Benedetto XVI per celebrare i duemila anni dalla nascita dell’apostolo, presenta la mostra
“SULLA VIA DI DAMASCO
Inizio di una vita nuova”
L
a mostra e suddivisa in due sezioni. La prima, seguendo la narrazione degli Atti degli Apostoli, ricostruisce i momenti salienti
della vita di San Paolo, da Gerusalemme (mar-
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Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
tirio di Santo Stefano) a Roma (martirio di San
Paolo), considerata nel contesto della storia e
della missione della Chiesa delle origini.
La seconda sezione, attraverso un ricco appa-
rato iconografico, tratto da grandi artisti quali Raffaello, El Greco, Velasques, Rembrandt,
Domenichino e altri, ci inoltra nella umanità di
Paolo, nella sua nuova identità, frutto della
sorprendente iniziativa di Dio, sorgente di vera libertà. Ghermito da Cristo, Paolo Lo annuncia a tutti come l’unico in cui c’è salvezza:
così, ovunque arriva, genera comunità.
Emerge così la statura di una delle personalità
che più hanno segnato e dato forma alla civiltà occidentale. Appassionato testimone, fino al martirio, della verità incontrata, fu cordialmente aperto all’incontro e al dialogo con
tutti, dall’umile carceriere di Filippi, fino al potente primo ministro della corte imperiale e
capo dello stoicismo romano, Seneca.
L’epilogo della mostra condensa in un’immagine la missione della Chiesa nel mondo. Pietro e Paolo, appaiono come gli iniziatori di
una nuova città in cui si concretizza “un modo nuovo e autentico di essere fratelli, reso
possibile dal Vangelo di Gesù Cristo” (Benedetto XVI).
S. Paolo nel dialogo e nel confronto con la
cultura giudaica ed ellenistica, ha mostrato la
novità del cristianesimo, delineando una forma nuova nei rapporti tra gli uomini in cui le
divisioni tra giudei e greci, tra schiavi e liberi,
tra uomo e donna, sono superate all’origine
dalla comune appartenenza a Cristo. La sua
capacità di incontro e di dialogo con tutti, costituisce un esempio di grande attualità.
La mostra, voluta dal Servizio nazionale per il
progetto culturale della Chiesa italiana, ideata
e coordinata da Eugenio Dal Pane, direttore
editoriale di Itaca, società di promozione culturale, è stata curata dal biblista P. Giorgio M.
Vigna, ofm, in collaborazione con lo Studium
Biblicum Franciscanum di Gerusalemme; da
don Gianluca Attanasio, FSCB, e da don Jonah Lynch, FSCB, in collaborazione con la Fraternità Sacerdotale dei Missionari di S. Carlo
Borromeo; da Sandro Chierici, storico dell’arte, per la ricerca iconografica.
Per il suo elevato valore culturale la mostra ha
ottenuto il patrocinio della Custodia di Terra
Santa e della Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura – Anno Paolino.
La mostra sarà a Verona dal 21 febbraio all’8 marzo 2009 presso S. Pietro in Archivolto (presso Piazza Duomo).
Resterà aperta:
♦ dal lunedì al sabato dalle 8,30 alle 12,30 e
dalle 16 alle 19,
♦ la domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 16
alle 20.
Visite guidate per scolaresche e gruppi, su
prenotazione telefonando al n. 347 9660156.
Ingresso e visite guidate sono gratuiti.
Presentazione e inaugurazione della mostra da parte del curatore prof. Eugenio Dal
Pane, sabato 21 febbraio alle ore 18 presso la Biblioteca Capitolare, Piazza Duomo,
19, alla presenza del Vescovo sua Eccellenza
Mons. Giuseppe Zenti.
IL VICARIO EPISCOPALE
Mons. Giancarlo Grandis
Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
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DOMUS PACIS
CENTRO DIOCESANO DI ANIMAZIONE PASTORALE E DI SPIRITUALITÀ
Tel. 0442 21261 – e-mail: [email protected]
Il Centro diocesano è per la Bassa Veronese
un punto di riferimento e di aggregazione
davvero prezioso. Attenti all’attuazione del
Progetto Pastorale Diocesano o di altre indicazione del Vescovo, operiamo in strettissima collaborazione con i vari Centri di Pastorale della Diocesi, per offrire a chi frequenta
la Casa, la conoscenza della vitalità della
Chiesa locale e l’occasione per una reale vita
di comunione con la Comunità dei credenti
veronesi.
Uno degli scopi primari, inoltre, è la collaborazione con le parrocchie e altri gruppi o movimenti ecclesiali, presenti sul vasto territorio
della Bassa Veronese, soprattutto, elaborando
e offrendo iniziative di formazione e di spiritualità.
La Domus Pacis, con la sua sensibilità e attenzione alla formazione, guarda con interesse e
simpatia a tutto il territorio, proponendosi anche come “cassa di risonanza” della Diocesi.
Ecco gli appuntamenti
del nuovo anno 2009
Corso biblico – catechistico
Un breve itinerario per aiutare i catechisti a farsi un quadro di fondo sui passaggi fondamentali della Storia della Salvezza evidenziandone i principali temi catechistici.
Questo corso biblico di quattro serate, proposto all’interno del percorso formativo per catechisti, è condotto da don Antonio Scattolini (Direttore dell’Ufficio Catechistico della
diocesi di Verona) per chi segue gli itinerari
delle elementari, da don Sergio Carrarini
per chi segue gli itinerari delle medie.
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Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
Possono partecipare anche le catechiste
che non usufruiscono della formazione
attualmente proposta alla Domus Pacis
ogni 15 giorni.
Date: 27 gennaio – 24 febbraio – 24 marzo –
31 marzo (ore: 20,30 – 22,30).
Formazione catechisti martedì
ore 20,30 – 22,30
Gennaio 13, 27
Febbraio 10, 24
Marzo 10, 24
Ritiro spirituale per catechiste
Domenica 19 aprile 2009 dalle ore 15,30 alle 19,30 (S. Messa compresa e con possibilità
di fermarsi a cena, dietro prenotazione). La riflessione sarà proposta da mons. Ezio Falavegna.
Sinfonia delle feste cristiane
ore 20,30
Obiettivo: Formazione cristologica – ecumenica a tre voci (cattolica, protestante, ortodossa)
sulle celebrazioni cristiane.
Vengono proposti 3 incontri nei quali viene
presentata con un testo biblico, un’icona e
un’opera d’arte, una celebrazione cristiana,
rivista e meditata secondo le diverse tradizioni.
In questo secondo anno si approfondirà:
5 marzo: la Croce
19 marzo: la Pasqua
2 aprile: la Trinità
Accompagnatori del Battesimo
ore 20,30 – 22,30
Indicativamente gli ambiti della riflessione –
laboratorio riguarderanno le esperienze di
preparazione già in atto, la realtà della nascita
di un figlio, la questione del primo annuncio
cristiano, la celebrazione del Battesimo, i criteri per la formazione dei catechisti del Battesimo.
Date:
gennaio 15, 22, 29 – febbraio 5, 12
Incontri di spiritualità per sposi
e famiglie
Ritiri per le religiose
Aprile giovedì 16, 23, 30
Maggio martedì 5, giovedì 7, 14, martedì 19,
giovedì 21, martedì 26, giovedì 28
Giugno giovedì 4, martedì 9, giovedì 11, domenica 14.
sabato ore 8 – 11,30
10 gennaio
7 febbraio
7 marzo
4 aprile
9 maggio
Quaresima: ritiri per ragazzi
(giorni feriali ore 15–18,30
domenica ore 9–12.30)
ELEMENTARI
Marzo: 3, 4, 10, 11, 15, 17, 18 ,22, 24,
25, 31
Aprile: 1.
MEDIE
Marzo: 5, 6, 12, 13, 19, 20, 26, 27, 29
Aprile: 2, 3.
Domenica 15,30–18,30
18 gennaio
15 marzo.
Corso per fidanzati
(secondo corso)
Giovedì e/o martedì ore 21–22,30
Cenacoli
Incontri ad indirizzo vocazionale per ragazze
dalla quinta elementare alla terza media.
Sabato dalle ore 15,00 alle 18,00.
24 gennaio (attenzione: data modificata rispetto al depliant)
14 febbraio
14 marzo.
Ritiri in preparazione
ai Sacramenti (confessione –
comunione – cresima)
L’equipe della Domus Pacis è disponibile per
ritiri con ragazzi e genitori in preparazione ai
sacramenti.
ATTENZIONE: MODIFICA DATE
Veglia dell’attesa per i ragazzi di terza
media: 28 marzo dalle ore 18,00 alle 22,00.
Il ritiro di Quaresima per adolescenti NON
viene proposto.
Servizio libreria
Presso la Domus Pacis è attivo un servizio di
libreria per visionare e acquistare libri per la
catechesi, la formazione personale e la pastorale.
Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
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CENTRO DIOCESANO
DI PASTORALE FAMILIARE
Largo S. Nazaro, 1 – 37129 Verona
Tel. e Fax 045 8034378
E-mail: [email protected]
Sito internet: www.portalefamiglie.it – www.diocesiverona.it
FAMIGLIA DIVENTA ANIMA
DEL MONDO
È questo il titolo della terza tappa del Percorso pastorale indicato dal Cardinale Tettamanzi per la Diocesi di Milano.
Ci sembra che questo “invito” si sposi pienamente con alcune indicazioni contenute nel
Progetto Pastorale della nostra Diocesi per il
triennio 2008-2011, là dove, a commento di
un passaggio della Nota CEI del dopo Verona,
scrive: “le nostre comunità riconoscono dunque nella famiglia non solo un ambito o un
settore particolare di intervento, ma una dimensione irrinunciabile di tutto l’agire pastorale” (pag. 11).
In queste poche righe è richiamato un grande
impegno, perché se tutta l’azione pastorale
non si esaurisce nella famiglia, tuttavia deve
assumerla come soggetto centrale, in cui sono coinvolti gli organismi vicariali e diocesani,
i presbiteri, i diaconi e i cristiani delle comunità parrocchiali impegnati a creare quel “clima di comunione” che è l’obiettivo principale
del Progetto Diocesano.
Ecco allora che anche le diverse iniziative proposte dal Centro di Pastorale Familiare hanno
fondamentalmente questo scopo.
Sintesi degli incontri
per operatori sulle situazioni
matrimoniali irregolari
Uno dei problemi pastorali più urgenti che si
incontrano nelle nostre comunità è senza
dubbio quello delle situazioni matrimoniali ir-
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Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
regolari. Su esse abbiamo dedicato, nell’ottobre scorso, due incontri rivolti agli operatori.
Numerose le riflessioni e le sollecitazioni
emerse.
Qui ne evidenziamo alcune, tratte dagli interventi dei relatori:
✱ Il termine “irregolari“, ripreso dal Direttorio di Pastorale Familiare non si riferisce assolutamente alle persone, ma solamente
alle specifiche situazioni in cui queste
persone si vengono a trovare.
✱ “Il cuore di Cristo è più grande del nostro
peccato“ e “nessuno può costruire un’azione pastorale se non nella verità“.
✱ “La fedeltà alla verità non è un bene, ma
un dono”.
✱ “Ogni nostra azione deve contemperare
carità e verità, “dove carità dice della necessità di porre attenzione alle persone e la
carità ribadisce l’attenzione al valore”.
✱ “La Chiesa nel suo atteggiamento materno si rivela “madre dei cristiani solo se rimane fedele al Vangelo e a Cristo“.
✱ “L’etica cristiana non è l’etica della legge,
ma l’etica del cammino, magari talvolta
tortuoso, verso la pienezza, evitando la duplice deriva, quella della verità senza carità
e della carità senza verità“.
Su questa tema invitiamo i consigli pastorali
parrocchiali a riflettere. Come Centro siamo
disponibili a offrire un supporto formativo e di
documentazione.
L’audio di tutte le relazioni, comprese quelle
relative alle varie esperienze descritte da
quanti sono impegnati in questo ambito è
scaricabile dal sito www.portalefamiglie.it.
Nelle prossime settimane saranno disponibili
anche i testi delle relazioni
Proposte per coppie di sposi
e gruppi familiari
WEEK-END FORMATIVO
il 28 febbraio – 1 marzo 2009
DAL TEMA
FAMIGLIA E LITURGIA:
una comunità che annuncia,
celebra e testimonia il Vangelo
In questa occasione vogliamo riflettere, in sintonia con l’Ufficio Famiglia Nazionale, su un
tema che coinvolge concretamente le nostre
famiglie: cosa significa vivere la liturgia
come famiglia? Scopriremo che non significa solo andare a Messa, ma valorizzare anche
tutti quei “atti liturgici” che le famiglie mettono compiono quotidianamente.
Due le riflessioni principali che saranno proposte:
✱ Famiglia e liturgia: dalla casa alla chiesa, dalla chiesa alla casa, proposta da
don Gianni Ballarini (sabato pomeriggio).
✱ Famiglia e liturgia: dalla tradizione
ebraica ad oggi, proposta dalla prof.ssa
Elena Bartolini (biblista, docente al Centro
Studi Vicino Oriente di Milano) (domenica
mattina).
Il week end si tiene presso la Garda Family
House di Castelletto di Brenzone delle Piccole Suore della Sacra Famiglia; con inizio sabato 28 (arrivo verso le 16), e partenza domenica 1 marzo (verso le 16 – dopo la S.
Messa). È previsto un servizio di animazione
dei bambini.
INCONTRI DI SPIRITUALITÀ
Si chiude con domenica 15 marzo il cammino
proposto quest’anno e che ci ha visto riflettere su alcuni “verbi della vita familiare”:
amare, pregare, comunicare, educare.
L’ultimo incontro ci porterà a riflettere sul verbo “donare”.
L’incontro si svolge a S. Fidenzio e alla Domus Pacis, alle 15.15 alle 18.30.
È previsto anche un servizio di animazione per
i bambini.
Ricordiamo che presso il Centro sono disponibili i sussidi utilizzati nei precedenti incontri,
come pure i fascicoli che riportano gli incontri
degli anni precedenti.
Proposte per coppie di fidanzati
e giovani sposi
4ª FESTA
DEGLI INNAMORATI
S. Bernardino (Verona), 15 febbraio
ore inizio 16.00 e S. Messa con il Vescovo alle
18.30.
Anche quest’anno si rinnova il tradizionale
appuntamento a S. Bernardino per la Festa
diocesana degli innamorati, rivolta in modo particolare ai fidanzati, soprattutto quelli
che stanno frequentando i corsi di preparazione parrocchiali, alle giovani coppie e … ovviamente a tutti gli innamorati!
Il programma è in via di definizione. Come
l’anno scorso è previsto inizialmente un momento artistico, seguito da un momento conviviale e, alle 18.30 la celebrazione della S.
Messa presieduta dal nostro Vescovo
Mons. Zenti.
La festa è organizzata in collaborazione con
CPG e AC.
Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
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RITIRO SPIRITUALE
SAN FIDENZIO
Da venerdì sera 20 a domenica pomeriggio 22 marzo.
Tema da definire.
L’incontro è organizzato in collaborazione con
il CPG e AC.
INCONTRI DI SPIRITUALITÀ
Domenica 8 marzo si chiude il ciclo di incontri proposti per fidanzati e giovani coppie.
Tema dell’incontro sarà: Donarsi: siamo una
coppia feconda che dà la vita.
L’incontro inizia alle ore 15.30 e termina verso
le 18.30 e si svolge presso l’Oasi S. Giacomo di Vago.
Altre informazioni:
FORUMFAMIGLIA.IT
Il Centro calabriano per la famiglia in questo
giorni ha aperto su internet il sito:
www.forumfamiglia.it
Forumfamiglia.it vuole essere uno strumento informatico per facilitare un primo contatto e indicare percorsi “silenziosi” per generare il benessere della persona e della famiglia.
È un luogo di ascolto virtuale, dove uno staff
di specialisti (psicologi, pedagogisti ed
esperti di scienze della formazione, assistenti
sociali, medici, legali, mediatori familiari e assistenti spirituali) è pronto per ascoltare ed
aiutare a risolvere i problemi familiari.
ATTIVITÀ FORMATIVA
ESTIVA
Con l’occasione diamo già le prime indicazioni sulle proposte estive.
Anche quest’anno proponiamo 2 mete:
In montagna dall’8 al 15 agosto a Natz
(Bressanone – Bolzano).
Al mare probabilmente nella prima decade di agosto, in una sede da definire.
Per avere maggiori informazioni su tutte le attività proposte si può contattare la segreteria
del Centro, tel. 045-8034378) – email:
[email protected]
o visitare i siti internet
www.portalefamiglie.it
www.diocesiverona.it
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Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
CENTRO MISSIONARIO
DIOCESANO
Il Centro Missionario Diocesano è un servizio alla pastorale che mira a far emergere in
essa l’identità della chiesa, che è per sua natura “missionaria”, e lo fa: attivando iniziative di sensibilizzazione e di formazione, favorendo la cooperazione e lo scambio tra le
chiese, diventando contenitore, trasmettitore, facilitatore dei valori missionari e stimolando a passare dai contenuti agli stili di vita.
QUARESIMA DI SOLIDARIETÀ
Le iniziative del Centro Missionario Diocesano
che accompagneranno il cammino quaresimale delle nostre parrocchie saranno le seguenti:
1 - PREGHIERA IN FAMIGLIA
Il Centro Missionario Diocesano, il Centro di
Pastorale Familiare, il Centro di Pastorale Ragazzi e il Centro di Pastorale Immigrati hanno
preparato il libretto “Preghiera in Famiglia”,
un aiuto per la preghiera familiare, personale
e di gruppo per la Quaresima.
2 - PROGETTI DA SOSTENERE
La Quaresima è il tempo in cui vogliamo condividere un po’ del nostro tempo e dei nostri
beni con chi ne ha maggiormente bisogno. Lo
possiamo fare conoscendo e dando un sostegno ai progetti Diocesani, alle missioni dei
diversi Istituti Religiosi in cui sono presenti
i missionari veronesi. La presentazione delle
iniziative missionarie di solidarietà si trova nell’inserto centrale del libretto “Preghiera in famiglia”.
UNO PER CENTO (1%)
Inoltre, proponiamo di devolvere in solidarietà
l’1% del proprio reddito, come segno concreto del digiuno, della preghiera e di uno stile di
vita più sobrio.
Per sostenere i progetti di solidarietà, o per
inviare le offerte risultanti dall’1% del reddito,
rivolgersi a:
CENTRO MISSIONARIO DIOCESANO
Via Duomo 18/a – 37121 Verona
Tel. 045/8033519 – Fax 045/8031171
e-mail: [email protected]
c.c.p. 13451372
c/c bancario presso UNICREDIT BANCA
ABI 2008 - CAB 11770 - c.c.n. 54282/45
specificando nella causale la microrealizzazione destinataria.
3 - TRASMISSIONE
SU TELEPACE
In onda su Telepace, dal lunedì al venerdì alle
ore 20.30.
MATERIALI DISPONIBILI:
Manifesto, libretto “Preghiera in Famiglia”, salvadanaio, le proposte per i progetti.
LUOGHI DOVE SI POSSONO TROVARE
I MATERIALI:
Centro Missionario Diocesano, Centro Pastorale Familiare, Centro Pastorale Ragazzi, Casa
Serena, Libreria San Paolo, Libreria Salesiana,
Santuario di Tombetta, e Domus Pacis di Legnago.
Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
13
ANIMAZIONE
MISSIONARIA
Dopo i due incontri formativi di ottobre e
novembre, passiamo alla seconda fase del
nostro percorso, momento in cui (da dicembre a marzo) i gruppi missionari saranno impegnati, ciascuno nella propria comunità
parrocchiale (oppure anche a livello vicariale), a vivere un’esperienza di animazione
missionaria.
La proposta vuole coinvolgere: gruppi missionari, associazioni, movimenti, parrocchie, vicariati, Istituti, …
Ricordiamo a tutti che il prossimo appuntamento sarà martedì 31 marzo 2009 al CUM
(San Massimo) alle ore 20.30. In questo incontro ci sarà spazio per una condivisione
dell’esperienza fatta sul territorio.
CORSI DI FORMAZIONE
CONTINUA …
CORSO DI ORIENTAMENTO
LAICI MISSIONARI
2008-2009
Il corso è rivolto a chi è interessato ad un servizio in missione per tempi lunghi (almeno
due anni). È una proposta per chi desidera:
fermarsi, approfondire, confrontarsi, valutare, discernere la disponibilità per la missione.
OBIETTIVO: Offrire un percorso formativo,
di discernimento, di spiritualità missionaria e
di conoscenza di tematiche “ampie” sulla
mondialità e missionarietà.
Date proposte: 10 gennaio 2009, 7 febbraio 2009, 7 marzo 2009, 4 aprile 2009, 9
maggio 2009 e 6 giugno 2009.
Tempi: sabato dalle 15.00 alle 22.00.
Luogo: Centro Missionario Diocesano, via
Duomo 18/a, Verona.
14
Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
INIZIA …
CORSO “IN VIAGGIO:
PER CONOSCERE, CAPIRE
E INCONTRARE ...”
Promotori: CMD, ABCS, CPG, suore don
Mazza, Pastorale sociale, Suore Orsoline
F.M.I, Missionari Stimmatini. Con la collaborazione del CUM.
Il corso è proposto a chi è interessato a:
Conoscere altri mondi e culture, incontrare e
confrontarsi con giovani che vivono in contesti sociali diversi dal nostro, approfondire temi
come la globalizzazione, la pace, la giustizia,
e la cooperazione internazionale, cercare motivi e significati per uno stile di vita solidale e
in dialogo con culture diverse.
La proposta di formazione costituisce la
prima tappa necessaria per un’adeguata conoscenza ed educazione alla mondialità, offrire i primi elementi fondamentali per un corretto approccio alla condivisione e solidarietà
internazionale.
Il cammino di formazione non vuole essere
finalizzato solo al viaggio ma, essere anche
uno spazio di confronto, di crescite e di approfondimento della dimensione missionaria.
Il corso vuol essere un primo approccio a tutte queste tematiche.
Durante il corso ci sarà la possibilità di approfondire la conoscenza dei vari promotori e
di valutare con loro le eventuali proposte di
esperienze brevi, viaggi.
Calendario degli incontri: 1 febbraio 2009,
15 febbraio 2009, 1 marzo 2009, 15 marzo
2009, 28 e 29 marzo 2009.
Informazioni e iscrizioni:
CENTRO MISSIONARIO DIOCESANO,
via Duomo 18/A, Verona, tel. 045/8033519,
chiedere di Rita, e-mail: [email protected]
SPIRITUALITÀ MISSIONARIA
GIORNATA DI SPIRITUALITÀ
MISSIONARIA
Domenica 25 gennaio 2009 al CUM dal titolo:
“S. Paolo, l’evangelizzatore: uno stile di
azione missionaria”.
Saremo accompagnati nella riflessione da
don Dario Vaona (Biblista, Istituto don Mazza)
MESSA MISSIONARIA
Ogni primo venerdì del mese presso la chiesa di S. Tomio, Verona. In questo giorno, tutte le parrocchie sono invitate a pregare per le
missioni e ad accendere le 5 lampade che ricordano i cinque continenti.
Date: 6 febbraio 2009, 6 marzo 2009, 3 aprile 2009, 1° maggio 2009, 5 giugno 2009.
l’iniziativa al CMD per una maggiore divulgazione.
3. Festa della Missione: domenica 26
aprile 2009
Visitate il sito del Centro Missionario Diocesano e Iscrivetevi alla newsletter!
Iscriversi alla newsletter significa avere un canale preferenziale per essere sempre informati e aggiornati sulle attività del Centro Missionario Diocesano.
Iscriversi è molto semplice: basta andare sul
sito: www.cmdverona.it nella pagina che vi
trovate (homepage) in basso a sinistra c’è un
pulsante con la scritta “Iscriviti alla newsletter”. Cliccandoci sopra esce una mascherina
dove viene richiesto il Nome di chi s’iscrive e
l’indirizzo di posta elettronica. Una volta
inseriti questi due dati, basta ciccare su iscrivimi ed è fatto.
❁❁❁❁❁❁❁❁❁
ATTIVITÀ SPECIFICHE
Altri eventi importanti che scandiscono il
cammino pastorale del Centro Missionario
Diocesano, in ordine cronologico, sono i seguenti:
1. Giornata Mondiale del malato di
lebbra: domenica 25 gennaio 2009
Materiale presso il CMD.
2. Celebrazione dei missionari martiri:
martedì 24 marzo 2009
Materiale presso il CMD. In alcune parrocchie della diocesi verrà celebrata la veglia
di preghiera in occasione della commemorazione della morte di mons. Oscar Romero e di tutti i missionari martiri. Le parrocchie che intendono organizzare qualche
celebrazione sono pregate di comunicare
Luci nel Mondo è l’associazione Onlus, legata al Centro Missionario Diocesano
di Verona, che produce video reportage dal sud del
mondo e materiali video
per la formazione e l’animazione.
Redazione Luci nel Mondo
via Bacilieri 1/A – 37139 Verona
tel. e fax 045-8903846
www.lucinelmondo.it
I video di Luci nel Mondo sono pensati per sacerdoti, animatori, catechisti, insegnanti
della scuola primaria e secondaria che desiderano conoscere e far conoscere il lavoro
dei missionari nel mondo e approfondire tematiche sociali o religiose allo scopo di pro-
Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
15
muovere la conoscenza, suscitare un dibattito
e sensibilizzare alle varie realtà di povertà nel
mondo.
I DIRITTI DEI BAMBINI E DELLE
BAMBINE IN AMERICA LATINA
Luci nel Mondo conclude il 2008 con due
nuove pubblicazioni, a completamento della
trilogia dedicata ai diritti dei bambini in America Latina. Dopo il primo appuntamento
“Bambini si diventa – Storie di diritti in America Latina/1”, contenente tre video dedicati
al diritto all’acqua, alla sicurezza alimentare e
al gioco, pensati in particolare per gli alunni
delle scuole elementari, Luci nel Mondo prosegue proponendo il secondo e terzo numero, indirizzati ai ragazzi delle scuole medie e
superiori.
“Bambini si diventa – Storie di diritti in
America Latina/2” prende in esame altri tre
diritti dimenticati, esplicati in altrettanti video:
“Un lavoro da bambini”, sul diritto a un lavoro dignitoso e tutelato, “Il futuro nei ricordi”,
sul diritto alla memoria di fatti che non dovrebbero mai più accadere, e “Colore e calore”, dedicato al diritto alla salute, promosso
concretamente dalla “Casa del Niño Lourdes” di Buenos Aires.
L’ultima uscita del 2008, “Bambini si diventa – Storie di diritti in America Latina/3”
passa invece in rassegna i diritti alla dignità,
con il video “Maria madre della vita”, incentrato sulla prostituzione infantile a Fortaleza,
alla giustizia, con il video “Incontri notturni a
La Paz”, in cui Riccardo Giavarini, volontario
italiano del Mlal, instaura un dialogo diretto
con i lustrascarpe incontrati per strada, e infine il diritto allo studio, con “A scuola nella
maloca”, girato in Brasile tra gli indigeni yanomami che, nelle maloche, le loro capanne,
concretizzano ogni giorno, assieme a delle
missionarie, il miracolo di una scolarizzazione
altrimenti impossibile.
16
Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
IL PADRE NOSTRO
Sarà a disposizione da gennaio 2009 il video
“Una parola di verità”, dedicato al Padre
nostro, la preghiera che Gesù ci ha insegnato
e con la quale egli si rivolge a Dio con la confidenza del figlio.
Il dvd raccoglie otto storie, ognuna dedicata a
una delle invocazioni contenute nel Padre
Nostro, introdotte dal commento del biblista
don Martino Signoretto che, nei luoghi della
vita di Gesù, la Galilea e Gerusalemme in particolare, racconta di come Gesù stesso, per
primo, abbia vissuto ognuna di queste parole.
Tra i contributi, l’incontro con mons. Michael
Sabbah, già patriarca latino di Gerusalemme,
città dove Dio si è manifestato e in cui, in nome della fede, ebrei, musulmani e cristiani si
escludono e si combattono, ma anche l’esperienza delle suore della carità di Madre Teresa,
che ad Addis Abeba ospitano circa 400 ragazzi orfani e malati di aids, abbandonati da
tutti, o ancora la storia di Paola Breda che, incinta, scopre di avere un tumore, ma rimanda
le cure a dopo la nascita di Nicola, per non
comprometterlo.
Oltre a queste, altre storie di persone e realtà
che mettono in pratica, concretamente, ogni
giorno, le parole che Gesù ci ha insegnato.
PER SAPERNE DI PIÙ
Visita il nostro sito www.lucinelmondo.it o
scrivici a [email protected]
I video sono disponibili presso la sede di Luci
nel Mondo in via Bacilieri 1/A, 37139 Verona,
tel. e fax 045-8903846, o presso il Centro
Missionario Diocesano, via Duomo 18/a, tel.
045-8033519.
PROGETTO DIOCESANO
DI ANIMAZIONE MISSIONARIA 2008/2009
“Quale animazione
per un volto missionario della comunità”/2
– Sintesi degli incontri formativi –
–
–
–
–
–
Alle Commissioni Vicariali Missionarie,
A tutti i gruppi missionari,
A tutti i parroci,
Ai referenti degli Istituti Missionari e Religiosi,
A tutti coloro che sono coinvolti nell’animazione missionaria.
PREMESSA
SINTESI
È difficile fare una sintesi dei due incontri di
formazione che abbiamo vissuto nei mesi di
ottobre e novembre senza tralasciare tutta la
ricchezza di particolari, contenuti, atteggiamenti che in essi c’è stata.
Nei vari incontri nelle quattro zone identificate, abbiamo incontrato un’ottantina di comunità parrocchiali per un totale di 230/240 persone, con la partecipazione di una decina d’Istituti religiosi. Questi numeri non vogliono rivelare un gusto superficiale per le statistiche a
scapito di altre realtà più importanti, ma rivelano un fermento e una voglia di novità che ci
ha stupito e ci ha incoraggiato ad andare
avanti in questa direzione.
Il primo desiderio che come Centro Missionario Diocesano ci sentiamo vivo nel cuore è
pertanto quello di dire un grazie a quanti
hanno creduto e continuano a spendersi con
generosità in questo nuovo cammino.
1° INCONTRO
MARTEDÌ 28 OTTOBRE 2008
Ci siamo soffermati maggiormente su alcune
parole-chiave che, dal nostro punto di vista,
potevano veicolare maggiormente la necessità di un cambiamento al fine di definire meglio il volto missionario delle nostre comunità.
CONVERSIONE
È questa oggi la “nuova frontiera” della
pastorale per la Chiesa in Italia. C’è bisogno di una vera e propria “conversione”, che riguarda l’insieme della pastorale. La missionarietà, infatti, deriva
dallo sguardo rivolto al centro della fede, cioè all’evento di Gesù Cristo, il Salvatore di tutti, e abbraccia l’intera esistenza cristiana…». [GIOVANNI PAOLO II,
Esort. ap. Christifideles laici (30 dicembre 1988), 26].
Ci sembra che alla base di tutto ci debba essere una presa di coscienza che il mondo attorno a noi può cambiare se il cambiamento
Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
17
investe prima di tutto noi stessi, la nostra vita.
Il primo passo di questa conversione rimane
pertanto a livello personale. Si tratta di riscoprire la nostra identità cristiana (in forza del
battesimo...). Se la missionarietà deriva da
uno sguardo rivolto al centro della fede, significa che nella nostra vita dobbiamo mettere al centro Cristo, nonostante tutte le paure
e le difficoltà che ogni cambiamento, ogni
novità, comportano.
Da un punto di vista pastorale, la conversione
a cui siamo chiamati non riguarda tanto le attività ma piuttosto il metodo: non dobbiamo
aggiungere nuove attività nella pastorale ma
far diventare la pastorale missionaria. L’attenzione deve spostarsi sullo stile: fare in modo
che le attività che facciamo, già inserite nel
calendario, creino comunità.
Lo stile missionario è quello di cercare con Pazienza e Amorevolezza di dialogare con i parroci, le comunità, i gruppi … non sbattere la
porta in faccia a nessuno. Attenzione quindi
alle relazioni.
Non si tratta di aggiungere più cose, più attività ma di dare più anima: l’anima missionaria.
ANDARE
L’appello all’evangelizzazione ci tocca
da vicino. Comunicare il Vangelo in un
mondo che cambia è, infatti, la questione cruciale della Chiesa in Italia oggi.
L’impegno che nasce dal comando del
Signore: «Andate e rendete discepoli
tutti i popoli» (Mt 28,19), è quello di
sempre. Ma in un’epoca di cambiamento come la nostra diventa nuovo.
Da esso dipendono il volto del cristianesimo nel futuro, come pure il futuro
della nostra società.
Non si può fare la solita pastorale cercando
semplicemente di “conservare” chi già “viene”, o magari cercare di convincere altri a
“venire” con forme di propaganda più mo-
18
Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
derna o con iniziative “strane” che suscitano
curiosità e nuovi consensi (come se si trattasse semplicemente di una questione di marketing).
Si tratta piuttosto di re-imparare ad “andare
incontro” agli uomini e alle donne del nostro
tempo. … Il mandato missionario non usa il
verbo “venire”, ma un altro verbo: “Andate”! È necessario dare a tutta la pastorale un
nuovo dinamismo fondato sull’“andare”.
È importante allora: non attendere, andare
verso …, andare incontro … con piccoli passi,
con logiche di amore, di pace, di tenerezza,
lavorare per un’apertura, con attenzione reciproca, insieme (ciò che si fa in gruppo non lo
si fa da soli). Stare con la gente, condividere la
vita, attirare i giovani, non aver paura ad
aprirsi e a fare il primo passo.
AD GENTES
Abbiamo scritto negli orientamenti pastorali per questo decennio che «la
missione ad gentes non è soltanto il
punto conclusivo dell’impegno pastorale, ma il suo costante orizzonte e il
suo paradigma per eccellenza». [CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia. Orientamenti pastorali dell’episcopato italiano per il primo decennio del
2000 (29 giugno 2001), 32].
Ecco la parola magica che esclude radicalmente quella falsa contrapposizione tra la
missione qui e la missione ad gentes a cui eravamo tentati: la missione ad gentes come
“orizzonte e paradigma”! Ossia, la missione ad gentes deve diventare il termine di riferimento, il “modello” per la missionarietà
delle nostre comunità qui, nel nostro territorio.
Non possiamo allora richiamare i nostri missionari, perché ne abbiamo bisogno qui! Ma
abbiamo bisogno di loro là, nella missione ad
gentes perché ci facciano da modello, perché,
con la loro esperienza, possano ispirarci per
vivere qui quel nuovo dinamismo missionario
di cui le nostre comunità hanno bisogno. Si
tratta di mettersi alla scuola della missione ad
gentes perché ci faccia riscoprire l’essenziale
della fede, l’essenziale dell’esperienza ecclesiale ed ispiri di conseguenza le scelte pastorali delle nostre comunità.
GRUPPO MISSIONARIO = PONTE
Quale sarà, dunque, il ruolo specifico del
gruppo di animazione missionaria?
Sarà quello di mantenere sempre vivo il dinamismo missionario di tutta la comunità, facendosi “ponte” che facilita il passaggio, la
comunicazione e lo scambio tra la missionarietà della comunità e la missione “ad
gentes”.
I nostri gruppi dovrebbero, sempre più, interrogarsi per capire che voce siamo all’interno
della comunità. Che presenza siamo? Siamo
una presenza specifica alla quale spesso il
parroco delega tutto ciò che riguarda l’aspetto della sensibilità missionaria? Ci siamo solo
per le attività economiche o per qualcos’altro? Siamo coscienza della Chiesa, presenza
che deve risvegliare la parrocchia? Come battezzati, scegliamo uno stile di vita e siamo segno di speranza? Come riusciamo a stupire,
ad affascinare, soprattutto i giovani?
2° INCONTRO
MARTEDÌ 25 NOVEMBRE 2008
La riflessione ha avuto due punti importanti:
1. Perché il gruppo missionario realizzi il suo
compito di far riscoprire il volto missionario della comunità deve imparare a
passare dal pensare e realizzare le sue
iniziative “PER“ la comunità, al pensare
e realizzare delle iniziative “CON“ la comunità, o qualche settore della stessa, in
vista dell’andare incontro agli uomini e
alle donne del nostro tempo (possiamo
dire “con” la comunità, “per” andare incontro ai “lontani”).
2. Le modalità o gli atteggiamenti attraverso i quali è possibile rinnovare il volto missionario della comunità sono i 5 proposti
dal documento della CEI al n. 13 (vedi
estratto):
a) l’ospitalità (che va oltre l’accoglienza)
b) la “ricerca“: ricercare i dispersi, mostrarsi
attenti nei loro confronti
c) riscoprire l’essenzialità della fede, e articolare le proposte pastorali intorno a questa essenzialità
d) coltivare con più assiduità e fedeltà l’ascolto di Dio e della sua parola (gruppi
del vangelo... lectio ...)
e) testimoniare e diffondere la speranza cristiana nella vita quotidiana.
✿✿✿✿✿✿✿✿
ESTRATTO DA:
Nota pastorale della
Conferenza Episcopale Italiana
del 30 maggio 2004
IL VOLTO MISSIONARIO
DELLE PARROCCHIE
IN UN MONDO
CHE CAMBIA
13. Una casa aperta alla
speranza
Il primo di questi atteggiamenti è l’ospitalità. Essa va oltre l’accoglienza offerta a
Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
19
chi si rivolge alla parrocchia per chiedere
qualche servizio.
Consiste nel saper fare spazio a chi è, o si sente, in qualche modo estraneo, o addirittura
straniero, rispetto alla comunità parrocchiale
e quindi alla Chiesa stessa, eppure non rinuncia a sostare nelle sue vicinanze, nella speranza di trovare un luogo, non troppo interno
ma neppure insignificante, in cui realizzare un
contatto; uno spazio aperto ma discreto in
cui, nel dialogo, poter esprimere il disagio e la
fatica della propria ricerca, in rapporto alle attese nutrite nei confronti di Dio, della Chiesa,
della religione. [...] Un tale spazio non si riduce a incontri e conversazioni. Va articolato e
programmato nella forma di una rete di relazioni, attivate da persone dedicate e idonee,
avendo riferimento all’ambiente domestico.
Non si tratta però soltanto di esercitare ospitalità. Occorre anche assumere un atteggiamento di ricerca. Cercare i dispersi, azione
che connota il pastore e la pastorale, significa provocare la domanda dove essa tace
e contrastare le risposte dominanti quando suonano estranee o avverse al Vangelo. Una delle difficoltà più evidenti che la cultura diffusa pone al cristianesimo è quella di
spegnere la domanda sulle questioni essenziali della vita, per le quali anche oggi Nicodemo andrebbe alla ricerca di Gesù (cfr Gv 3,115). [...] Anche in questo caso, più che di iniziative si ha bisogno di persone, di credenti,
soprattutto di laici credenti che sappiano stare dentro il mondo e tra la gente in modo significativo.
Occorre tornare all’essenzialità della fede,
per cui chi incontra la parrocchia deve poter
incontrare Cristo, senza troppe glosse e adattamenti. La fedeltà al Vangelo si misura sul
coerente legame tra fede detta, celebrata e testimoniata, sull’unità profonda con
cui è vissuto l’unico comandamento dell’amore di Dio e del prossimo, sulla traduzione nella vita dell’Eucaristia celebrata.
20
Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
Per giungere a questa purezza di intendimenti e atteggiamenti è necessario che si
coltivi con più assiduità e fedeltà l’ascolto di
Dio e della sua parola. [...] Non si può oggi
pensare una parrocchia che dimentichi di ancorare ogni rinnovamento, personale e comunitario, alla lettura della Bibbia nella Chiesa, alla sua frequentazione meditata e pregata, all’interrogarsi su come farla diventare
scelta di vita.
Possono apparire eccessive, e forse anche
troppo esigenti, queste attenzioni che riteniamo necessarie per dare un volto missionario
alla parrocchia. Esse comportano fatica e difficoltà, però anche la gioia di riscoprire il servizio disinteressato al Vangelo. Ma attraverso
di esse si può giungere a condividere le felicità e le sofferenze di ogni creatura umana.
Una condivisione sostenuta dalla «speranza
[che] non delude» (Rm 5,5). Perché la speranza cristiana ha questo di caratteristico: essere speranza in Dio. È Dio il fondamento della nostra speranza e anche del
nostro impegno a rinnovare la parrocchia,
perché possa testimoniare e sappia diffondere la speranza cristiana nella vita quotidiana.
Questo in poche parole quanto è emerso ed è
questo che dovrebbe guidare il nostro lavoro
sul campo da qui al 31 marzo. È un tempo in
cui possiamo sperimentare qualcosa di nuovo, oppure possiamo approfittarne per approfondire e chiarire ulteriormente questi
aspetti che sulla carta possono risultare in un
modo e applicati alle diverse realtà di ciascuna parrocchia risultano diversi e, non raramente, ci mettono in crisi.
Ricordiamo che, anche in questa fase, non
siete mai soli. Potete contare sulla disponibilità dell’équipe dell’animazione del Centro
Missionario Diocesano per un accompagnamento “in loco” di chiunque avesse bisogno
di aiuto.
Buon lavoro e buona animazione a tutti!
UFFICIO PER LA PASTORALE
LITURGICA
E LA MUSICA SACRA
Aggiornamento per i Ministri
straordinari della comunione
La nuova modalità di scadenza e di rinnovo del ministero straordinario della Comunione, in vigore da qualche anno, si basa su una
comune data a seconda del vicariato o zona
pastorale a cui si appartiene. Indipendentemente dalla data di istituzione, gli incontri
proposti fra il mese di gennaio e di febbraio riguardano tutti i ministri delle Vicarie sotto segnalate (salvo eventualmente quelli istituiti lo
scorso anno). Chiediamo comunque di avvisare, circa la nuova situazione, tutti i
parroci e i Superiori di comunità religiose,
i quali dovranno accompagnare i ministri
con una richiesta scritta di conferma e
rinnovo.
Quest’anno la scadenza riguarda le seguenti
Vicarie, nelle rispettive sedi e date, in cui sono
proposti due incontri di aggiornamento (dalle
15.00 alle 17.00):
✔ I ministri dei vicariati di Verona NordOvest, Bussolengo e Villafranca:
Sabato 17 e 24 gennaio,
presso il teatro parrocchiale di San Massimo;
✔ I ministri del vicariato della Valpolicella:
Sabato 31 gennaio e 7 febbraio,
presso il teatro parrocchiale di Pedemonte;
✔ I ministri dei vicariati di Caprino, Lago veronese e Lago bresciano:
Sabato 14 e 21 febbraio,
presso il Centro parrocchiale del Beato
Andrea da Peschiera.
Nel caso qualcuno non potesse partecipare
agli incontri proposti nella sua zona, può verificare la possibilità di andare a quelli della zona vicina.
Accoliti
Il gruppo degli Accoliti, nel pomeriggio di sabato 22 novembre, si è ritrovato insieme per
pregare e per ascoltare, dalla voce di don Giuseppe Pizzoli, direttore del Centro Missionario
Diocesano, una riflessione per meglio prepararsi ad accogliere il Cristo che viene. Ora stiamo pensando a un incontro domenicale, verso la Quaresima, in una delle parrocchie in cui
vi è la presenza di accoliti.
Sacristi e volontari nel servizio
alle Chiese
Dopo l’incontro del 27 novembre, con l’Eucaristia presieduta da Mons. Andrea Veggio, i
Sacristi attendono ora di ritrovarsi nuovamente, sempre presso il seminario di San Massimo, uno dei primi giorni di marzo. A loro va
un caloroso ringraziamento per il servizio prezioso che offrono alle comunità che celebrano
l’Eucaristia. Ci auguriamo che a questi incontri possano partecipare anche altri volontari,
presenti nelle diverse comunità.
Catecumenato
Il pomeriggio del primo marzo, prima domenica di Quaresima, presso la Chiesa-battistero
di S. Giovanni in Fonte, sarà celebrato il Rito
Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
21
dell’Elezione dei catecumeni, giovani e adulti, che si preparano a ricevere i sacramenti dell’Iniziazione cristiana nella notte di Pasqua. È
importante accompagnare, con la preghiera e
con il cammino di conversione, questi nostri
fratelli, alcuni italiani, altri stranieri, che stanno per entrare a far parte a pieno titolo della
comunità cristiana.
Musica sacra
Contiamo di produrre presto un dépliant illustrativo delle caratteristiche e dei contenuti.
Desideriamo anche poter procedere all’aggiornamento dei dati circa le corali che operano in Diocesi per l’animazione liturgica.
Ricordiamo infine che in collaborazione con il
Centro Pastorale Giovanile, stiamo organizzando un corso di formazione liturgico-musicale per gruppi giovanili, che avrà luogo nel
mese di marzo nella sede del CPG.
È in fase avanzata la nuova edizione del libro
di canti diocesano “Preghiamo cantando”.
UFFICIO DI PASTORALE
DELLA SALUTE
Ai Parroci e ai responsabili delle comunità cristiane affidiamo queste undici conferenze
(circa una al mese) sulla sofferenza mentale,
tenendo presenti queste finalità:
✦ conoscere le singole persone che vivono la sofferenza mentale e anche le risposte esistenti a livello privato e sociale;
✦ sensibilizzare la comunità e l’opinione
pubblica per superare la paura e lo
stigma in modo da cambiare mentalità
ed accogliere;
✦ prendersi cura dei malati mentali e dei
loro familiari;
✦ scoprire una strategia comune di intervento.
L’Ufficio di Pastorale della Salute, l’Associazione Tutela Salute Mentale (AITSaM) di Verona
e Fondazione Smith&Kline organizzano una
serie di
CONFERENZE SULLA SOFFERENZA MENTALE
PER SENSIBILIZZARE LA COMUNITÀ
CALENDARIO
24 GENNAIO 2009
❖ Presentazione delle conferenze
dr. Graziano Avesani, presidente AITSaM di Verona
don Roberto Vesentini, Direttore Ufficio
Pastorale della Salute di Verona
22
Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
❖ Saluto delle autorità
Mons. Giuseppe Zenti, Vescovo di Verona
dr. Stefano Valdegamberi, Assessore
Regionale Servizi Sociali
ing. Sandro Sandri, Assessore Regionale
della Sanità
dr. Stefano Bertacco, Assessore Servizi
Sociali, Comune di Verona.
❖ Relazione: “Confini del problema: handicap, disagio mentale, malattia mentale”
prof. Michele Tansella, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale ULSS 20,
Preside della Facoltà di Medicina dell’Università di Verona.
21 FEBBRAIO 2009
❖ “Il senso di colpa”
prof. Gabriele La Porta, direttore di RAI
Notte
❖ Testimonianza: “Dalla rabbia alla preziosità”
dr. Graziano Avesani, presidente AITSaM di Verona
28 MARZO 2009
❖ “Prevenzione e cura dell’adolescente
con disturbo psichico”
dr. Amedeo Bezzetto, psicologo e psicoterapeuta
dr. Carlo Alberto Bellani, pedagogista
❖ “Psichiatria in rete”
Marta Bianchi, operatrice in rete
9 MAGGIO 2009
❖ “Progetto di cura e di riabilitazione”
dr. Michele De Nardi, Direttore Sanitario
dell’Ospedale Villa S. Giuliana, Verona
❖ “La continuità terapeutica ed assistenziale”
dr. Giuseppe Migliorini, Primario Equipe
4 ULSS 20
30 MAGGIO 2009
❖ “Strutture per la cura e la riabilitazione: l’esistente e quello che manca”
dr. Flavio Nosè, Primario Equipe n. 2
ULSS 20
dr. Antonio Campedelli, Primario Psichiatria ULSS 21
dr. Gerardo Bertolazzi, Direttore Dipartimento Salute Mentale ULSS 22
❖ “L’organizzazione di un servizio psichiatrico territoriale”
prof. Nicola Garzotto, Primario Equipe
1, ULSS 20
27 GIUGNO 2009
❖ “Integrazione tra sanitario e sociale
nei progetti individuali e nelle strutture”
dr. Angelo De Cristan, Direttore Servizi
Sociali ULSS 20
❖ “Il ruolo del servizio sociale professionale nei servizi per la salute mentale”
dr. Claudio Gentile, Servizio Sociale Equipe n. 2 ULSS 20
26 SETTEMBRE 2009
❖ “La ricerca scientifica per le malattie
psichiatriche: dalla definizione dei bisogni alla ricerca della cura”
dr. Giuseppe Recchia e dr. Paolo Rizzini, Centro Studi Fondazione Smith&Kline
❖ “L’uso razionale degli psicofarmaci”
dr. Corrado Barbui, Servizio Psichiatrico,
Borgo Roma, Verona
31 OTTOBRE 2009
❖ “Prendersi cura dei familiari con malati mentali”
dr. Massimiliano Gelmetti, consulente
in riabilitazione psicosociale.
❖ “Il sostegno ai familiari e ai caregivers”
Paola Maestrelli, infermiera professionale
28 NOVEMBRE 2009
❖ “Ruolo delle cooperative non profit e
preparazione professionale degli operatori”
Giuseppe Turrini Direttore “Azalea”,
Antonio Fasol Direttore “Farsi Prossimo”,
dr. Andrea Danese Direttore “Cercate”,
❖ “Approccio dell’operatore al malato
mentale: formazione e umanizzazione”
Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
23
p. dr. Angelo Brusco, Direttore del Centro Camilliano di Formazione, Verona
19 DICEMBRE 2009
❖ “Volontariato in psichiatria”
dr. Walter Peraro, Consigliere AITSaM di
Verona
❖ “Strutture di volontariato”
dr. Andrea Spolaor, responsabile di “Davide e Golia” di Vicenza;
prof. Loredana e prof. Marcello Polizzi, responsabili di “La Rondine” di Vittorio
Veneto
GENNAIO 2010
❖ “La Chiesa di Verona e la salute mentale”
Mons. Giuseppe Zenti, Vescovo di Verona
d. Roberto Vesentini, Direttore Ufficio
Pastorale della Salute di Verona
Le conferenze si tengono il sabato dalle ore
10,00 alle 12,30 presso il Centro Carraro,
Lungadige Attiraglio 45, Verona.
Sono rivolte a: sacerdoti e rappresentanti
delle parrocchie, operatori socio-sanitari, medici, specializzandi, amministratori, assistenti
sociali, volontari, familiari e tutte le persone
interessate alla salute mentale.
Per informazioni
e segreteria organizzativa:
don Roberto Vesentini
cell. 347 9578845
dr. Graziano Avesani
cell. 3387743683
ELABORAZIONE
DEL LUTTO
“La stagione della sofferenza può essere paragonata a un guado, una corrente d’acqua
da attraversare. A volte il passaggio è facile,
e la gente torna alla sua vita normale; in altre
occasioni l’approdo all’altra riva si presenta
difficoltoso, per cui si ha bisogno di qualcuno
che cammini insieme con amore e competenza, aiutando a vivere positivamente l’esperienza del soffrire fino a trasformarla in occasione di crescita… Quando il camminare insieme viene attuato in maniera appropriata,
diventa segno della presenza di Dio che accompagna l’uomo in ogni tratto del suo itinerario esistenziale”.
(Attraversare il guado insieme –
P. Angelo Brusco – 2007)
A seguito del Secondo Convegno Diocesano
sull’elaborazione del lutto, comunichiamo il
prospetto di luoghi, animatori e orari dove
viene proposto un itinerario di spiritualità
per le persone che sono nel lutto che hanno
perso un figlio o comunque una persona cara
significativa.
Oltre agli incontri di preghiera, offerti in tutte
le vicarie, è possibile anche iniziare percorsi di
Gruppo di Auto Mutuo Aiuto. Per avviare
un gruppo (otto-dieci persone) occorre contattare i facilitatori telefonicamente.
Inoltre il Centro Camilliano di Formazione
promuove cammini di preparazione sull’elaborazione del lutto e per facilitatori di gruppi
di auto mutuo aiuto.
Per informazioni:
don Roberto Vesentini
[email protected]
cell. 3479578845
don Gianni Naletto
[email protected]
cell. 3403851924
24
Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
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18
A Lonato
Tel - Cell
tel. 0458344946
tel. 045557002
tel. 045913035
tel. 0458124314
tel. 045512039
tel. 0457550500
cell. 3479115946
tel. 0456258003
tel. 0457513069
cell. 3348404910
cell. 3406594952
tel. 0457150160
tel. 0457950031
cell. 3403851924
tel. 0457850224
tel. 0457100063
cell. 3474865455
tel. 044220378
cell. 3286121084
tel. 0457220014
tel.0309133111
tel. 0458032144
Don Gianni Naletto
Nora Sartori
Don Zeno Ferrari
Malaika Ribolati
Don Luciano Ferrari
P. Pierpaolo Valli
Diacono La Micela Daniele
Parrocchia San Giacomo
Centro Camilliano di formazione
Sezano - Presso Stimmatini
Ospedale Borgo Trento
Parrocchia Rizza
cell. 3771427909
tel. 0458122110
cell. 3495861500
cell. 3398034289
cell. 3478493086
cell. 3403851924
cell. 3478289952
E-mail
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
EPPURE IL VENTO SOFFIA ANCORA - Gruppi di Auto Mutuo Aiuto
P. Renato Carcereri
Don Roberto Campostrini
Don Claudio Tezza
Don Zeno Ferrari
Don Claudio Turri
Fra Pio Prandina
Don Giuseppe Venturini
Don Mario Brutti
P. Giovanni C rippa
Don Enrico Bombieri
Don Franco Trevisan
P. Felice Arlone
Don Marco Crescente
Don Gianni Naletto
P. Roberto Moretto
Don Paolo Troiani
Don Emanuele Previdi
Don Alessandro Benini
Mons. Giovanni Ottaviani
Mons. Piergiorgio Formenti
P. Alessandro Zampa
Mons. Angelo Messetti
Animatore
TUO FIGLIO VIVE - Itinerario di spiritualità
Santuario dell'Addolorata - Lughezzano
Rettoria San Felice - Cazzano
Santuario Madonna del Perpetuo Soccorso
Parrocchia Valeggio
Parrocchia Vago
Centro Vocazionale "P. M. Venturini"
Parrocchia Bovolone
Parrocchia Caselle di Nogara
Santuario Porto Legnago
Parrocchia Bardolino
Santuario Madonna della Corona
Comunità Missionaria di Villa Regia
Movimento Vedove
Chiesa Padri Monfortani - Arbizzano
Chiesa
Santuario Madonna di Lourdes
San Fidenzio
Parrocchia Spirito Santo
Santuario Santa Teresa - Tombetta
Parrocchia Castel d'Azzano
Santuario Madonna del Frassino
Parrocchia San Felice del Benaco
Santuario Cristo della Strada
Per l'avvio di gruppi di auto mutuo aiuto, è necessario contattare telefonicamente i facilitatori
Vicariato
Verona Centro
Verona Nord-Est
Verona Nord-Ovest
Verona Sud
Cadidavid
Lago Veronese
Lago Bresciano
Caprino
Valpolicella
Valpantena
Val D'Illasi
Bussolengo
Villafranca
Soave-San Martino
Ronco
Bovolone-Cerea
Nogara - Isola della Scala
Legnago
domenica dopo Pasqua ore 16,00
4 domenica del mese ore 16,00
4 domenica del mese ore 16,00
4 domenica del mese ore 19,00
3 giovedì del mese ore 20,00
4 domenica del mese ore 16,00
4 domenica del mese ore 17,00
1 e 3 giovedì del mese ore 18,30
3 domenica del mese ore 17,00
1 venerdì del mese ore 18,30
4 domenica del mese ore 16,00
Quando
2 sabato del mese ore 18,00
4 giovedì del mese ore 20,30
4 domenica del mese ore 18,30
4 domenica del mese ore 18,30
4 domenica del mese ore 18,30
3 sabato del mese ore 18,00
4 venerdì del mese ore 21,00
4 domenica del mese ore 17,00
Il Centro Camilliano di Formazione (Via Bresciani, 2 – Verona)
promuove:
Corso di accompagnamento in tempo di lutto.
Corso per facilitatori di Gruppi di Auto Mutuo Aiuto nell'elaborazione del lutto.
Gruppo di Auto Mutuo Aiuto per le persone che hanno perso un proprio caro.
Tel. 045913765
e-mail: [email protected]
www.sentieriformativi.it
CENTRO DI PASTORALE
UNIVERSITARIA - VERONA
Via Nicola Mazza, 18 – 37129 Verona
Tel. 338 8810485 – 045 8007790
PROPOSTE PER GLI STUDENTI 2008-2009
Il C.P.U. è lieto di far conoscere che la F.U.C.I.
si consolida e amplia il numero dei suoi iscritti, essi oltre alla formazione offerta dal C.P.U.,
partecipano come fucini, agli incontri nazionali e regionali.
Il C.P.U. il 19 novembre ha celebrato nella
chiesa di S. Paolo C.M., presieduta dal nostro
Vescovo, l’Eucarestia di inizio Anno Accademico per gli studenti. Erano presenti oltre agli
studenti che frequentano il Centro diocesano,
anche gli appartenenti ai movimenti di CL,
Opus Dei, Focolarini, gli ospiti dei Collegi universitari maschile e femminile D. N. Mazza,
dello Studentato femminile delle Orsoline di
Via N. Mazza e di Via Muro Padri, del Convitto delle Figlie di S. Angela (Angeline), dei Salesiani, delle Maestre Cooperatrici di D. N.
Mazza, delle residenze E.S.U. e studenti stranieri e italiani che vivono in appartamento o
sono residenti veronesi.
Il C.P.U. si propone come offerta formativa,
culturale e di annuncio di fede nel mondo
universitario. Collabora perciò con segmenti
26
Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
della “galassia” qual è ogni Università: Associazioni e Movimenti studenteschi, l’E.S.U.
(Ente per il diritto allo studio), la Biblioteca
universitaria “A. Frinzi”, l’Ufficio pubbliche
relazioni dell’Università, i responsabili delle
Facoltà di Medicina e di Scienze Motorie e i
docenti di altre Facoltà.
Finalità
Il C.P.U. offre agli studenti un percorso complementare a quello universitario perché interessato alla formazione integrale della persona che vive in Università. Ciò nella convinzione che nell’orizzonte laico dell’Università, la
fede ritiene di poter offrire il proprio contributo – in una logica di reciprocità con i saperi accademici – alla comune ricerca di senso, sia
nei confronti delle tematiche culturali in generale, sia in relazione al tema specifico della vita professionale.
Non pretende di dire qualcosa di conclusivo
per tutti, ma di arricchire – con l’originale apporto cristiano – il punto di vista sulla realtà.
CONTENUTI
Formarsi
BIBLIOTECA
“S.G. BERTONI” E AULE STUDIO
♦ Nella Sede del C.P.U. (via N. Mazza, 18) è
disponibile la biblioteca con 3.500 volumi
di spiritualità ebraica e cristiana, biografie
dei santi e i loro scritti, fonti patristiche, testi di teologia, di morale sociale, economica e bioetica.
♦ Molti testi sono già inseriti nel catalogo
OPAC dell’Ateneo e consultabili sul sito
www.univr.it – sezione Biblioteche (digitare nella stringa: CPU) – o all’indirizzo diretto per la ricerca: http://131.175.3.38/F.
cifissione (cappella S. Antonio) e Risurrezione.
✘ 6 maggio – S. Giorgio: Noli me tangere –
(Montemezzano discepolo di Paolo Veronese).
Ci aiutano: prof. don Piergiorgio Rizzini
dott. Isabella Bighignoli
Celebrare
✘ S. MESSA per gli studenti universitari animata a turno dai Collegi universitari:
25/02 (Mercoledì delle Ceneri) – 25/03
– 13/05
Dopo ogni celebrazione, con gli studenti ci incontriamo per un momento conviviale nelle
sale parrocchiali di S. Paolo.
Ore 18,30 – Chiesa di S. Paolo c.m.
(fronte Rettorato).
♦ Il Centro offre agli studenti alcuni spazi comodi e silenziosi per lo studio personale e
uno per lo studio di gruppo.
Ascoltare e lodare
con i Monaci camaldolesi
♦ L’accoglienza è garantita da laureati adulti che volontariamente si offrono per consulenza e sorveglianza.
✘ Giornata di spiritualità in Quaresima: 1
marzo c/o Eremo s. Giorgio di Bardolino
(VR).
♦ Il direttore don Mariano è presente in Biblioteca nei pomeriggi. È disponibile ogni
giorno per colloqui personali in parrocchia
a S. Paolo (tel. 045 8007790).
✘ Giornata di spiritualità Pentecoste: 31
maggio c/o Eremo S. Giorgio di Bardolino
(VR).
ORARI BIBLIOTECA
E AULE STUDIO
LUNEDÌ – VENERDÌ:
8,30 – 13 / 14,30 – 18,30
Il bello della Fede cristiana
“Vedere, Contemplare e Sperare“
TRE SERATE NELLE CHIESE DEL CENTRO
✘ Ore 20,30-22,00: Meditazione con gli occhi – riflessione sulla Parola di Dio che ha
ispirato l’artista – silenzio – condivisione
comunitaria.
✘ 11 marzo – S. Fermo: scultura 1300 Cro-
❯ Partenza dalla Chiesa di S. Paolo ore 8,30
Ritrovo all’Eremo ore 9,15.
CORSO per studenti
della Facoltà di Medicina
L’ANIMO DEL MEDICO:
percorso formativo
verso una medicina della persona
OBIETTIVI
Offrire allo studente del Corso di laurea, ad
ogni livello del suo percorso formativo professionale – tecnico, l’opportunità di confrontarsi con il modello antropologico della “medicina della persona” in vista di:
Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
27
1. promuovere una pratica della professione
che consenta di rispondere creativamente
alle sfide causate dalla complessità del
mondo sanitario,
7) Sintesi creativa di curare e prendersi
cura: l’umanizzazione dell’assistenza
(Lisa M. Bambara – Giovanni Pizzolo) 31
marzo
2. far sorgere interrogativi non solo in senso
“scientifico”, ma esistenziale. Dunque
rendere capaci di elaborare il proprio vissuto, tramite l’esercizio e la cura di porsi di
fronte a se stessi ed allo svolgimento della
professione,
8) Valutazione del corso con presenza al
completo dei docenti, 7 aprile.
3. coltivare la “postura umana” della professione composta da: comunicazione, sana
distanza, empatia, relazionalità, coscienza
dei limiti propri e della medicina, ecc. così
da favorire una cura rivolta alla totalità della persona.
PROFF.
LISA MARIA BAMBARA, ANTONIETTA BASSETTO, CLAUDIO BASSI, ITALO VANTINI, GIOVANNI
PIZZOLO: Docenti della facoltà di Medicina e
Chirurgia – Università degli Studi di Verona.
ARNALDO PETTERLINI: Prof. Ordinario di Filosofia – Fac. Lingue e letter. Straniere – Università
degli Studi di Verona.
Modalità: Frontale e Tavola Rotonda dei docenti – interrogativi degli studenti, n. ore
complessive del corso: 12.
ROBERTO VINCO: Prof. Ordinario di Filosofia
“Ist. teologico S. Zeno”, Verona.
Crediti: 1.
GIUSEPPE LAITI: Prof. Ordinario di Teologia Patristica “Ist. teologico S. Zeno”, Verona.
Date ed orario:
il martedì – dalle ore 17.30 alle 19.00.
Sede: Facoltà di Medicina.
N. max studenti iscrivibili: 50.
Destinatari: studenti del corso di Laurea in
Medicina e Chirurgia di ogni anno.
Il Corso è già stato effettuato l’anno scorso
con successo di partecipazione e di interesse
per 45 studenti di Medicina.
STRUTTURA DEL CORSO
1) La salute: evoluzione di un’idea …parte 1ª (Italo Vantini) 17 febbraio
2) La salute: evoluzione di un’idea …parte 2ª (Italo Vantini) 24 febbraio
3) Tra dignità e vulnerabilità: il corpo (Roberto Vinco) 3 marzo
4) Tra dignità e vulnerabilità: la psiche
(Fabio De Nardi) 10 marzo
5) Tra dignità e vulnerabilità: lo spirito
(Giuseppe Laiti) 17 marzo
6) Modelli antropologici in medicina (Arnaldo Peterlini – M. Antonietta Bassetto –
Claudio Bassi) 24 marzo
28
CORPO DOCENTE
Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
dr. FABIO DE NARDI: Psichiatra – Direttore Sanitario Ospedale Villa “S. Giuliana”, Verona.
d. MARIANO AMBROSI: Direttore Centro di Pastorale Universitaria e segretario del Corso.
Il Corso proposto dal C.P.U. e in collaborazione
con esso, è diretto dai Proff. Claudio Bassi e
Maria Antonietta Bassetto della Facoltà di Medicina e organizzato dalla Fac. di Medicina.
Corso per studenti
della Facoltà di Scienze
delle Attività motorie
CORSO ELETTIVO:
“Allenare il corpo – formare la persona.
Identità e missione del laureando
in scienze motorie”.
✦ Il laureando in Scienze Motorie non è tanto chiamato preparare fisicamente le persone, ma a creare in loro la consapevolezza delle motivazioni e delle modalità di ciò
che sta costruendo in esse.
✦ Egli è chiamato ad essere un formatore ed
educatore. Non solo aiuterà a sviluppare
nuove abilità, frutto di un apprendimento
motorio consapevole e finalizzato ma con
la sua azione didattica, contribuirà anche a
“formare” la personalità di coloro cui essa
si rivolge.
✦ Si formerà come “leader” ossia come facilitatore di relazioni individuali e di
gruppo, a rispettare le regole, e far interagire un gruppo orientandolo verso un
obiettivo comune.
✦ Saprà far comprendere la necessità di un lavoro serio e costante, per giungere al risultato sperato, anche attraverso il sacrificio e
il superamento dei propri limiti e delle proprie fragilità di fronte alla fatica e agli eventuali insuccessi. Così favorirà il consolidamento del carattere e della personalità, in
vista delle prove e delle difficoltà della vita.
✦ La sua “mission” non si limita ad essere
un preparatore atletico perché il soggetto
dell’azione educativa, non è un corpo da
“allenare, rinforzare, tonificare” ma una
persona, che è “unità” di corpo, mente,
psiche e cuore. Egli l’aiuterà a giungere ad
un sviluppo armonico ed equilibrato nella
completezza e complementarietà di tutti
gli aspetti.
2° SEMESTRE A/A 2008-9
Modalità: Frontale e Tavola Rotonda dei docenti – interrogativi degli studenti.
N. ore del corso: 12.
Crediti: 1.
Date:
7-21-28 aprile – 5-12-19 maggio 2009.
Orario: dalle ore 15 alle 17.30.
Sede: Facoltà di Scienze Motorie.
N. Max studenti iscrivibili: 50.
Destinatari: Studenti del corso di Laurea in
Scienze della Attività Motorie.
STRUTTURA DELLE LEZIONI
2. Il corpo nella relazione di genere
PROF. CRISTINA SIMONELLI
3. Corpo ed esperienza del limite
PROF. FEDERICO SCHENA
PROF. ANDREA GAINO
b) ETICA
4. Il corpo tra disponibilità e responsabilità
PROF. CLAUDIO PAGANINI
5. Educare alla relazione con il proprio
corpo nelle diverse stagioni della vita
PROF. PAOLA DAL TOSO
c) PEDAGOGIA
6. Luoghi e non luoghi dell’educazione
PROF. NATALE FILIPPI
7. Il corpo nella “diversa-abilità”
PROF. DONATELLA DONATI
8. Valutazione del corso (presenza al
completo dei docenti).
CORPO DOCENTE
GIOVANNI BERLUCCHI (Fisiologia Fac. di Medicina – Università di Verona).
CRISTINA SIMONELLI (Ist. Teologico S. Zeno – Verona).
FEDERICO SCHENA (Scienze neurologiche Fac.
Sc. Mot. – Università di Verona).
ANDREA GAINO (Ist. Teologico S. Zeno – Verona).
CLAUDIO PAGANINI (Consigliere Nazionale C.S.I
– Roma).
PAOLA DAL TOSO (Pedagogia Fac. Sc. d. Formazione – Università di Verona).
NATALE FILIPPI (Pedagogia Fac. Sc. Mot. – Università di Verona).
DONATELLA DONATI (Metodi e Didattica delle
attiv. motorie Fac. Sc. Mot. – Università di Verona).
Coordinamento e segreteria: MARIANO AM(dir. Centro Past. Universitaria).
a) ANTROPOLOGIA
BROSI
1. Corpo, mente, coscienza
PROF. GIOVANNI BERLUCCHI
Il Corso proposto del C.P.U. e in collaborazione
con esso, è diretto dai Proff. Federico Schena e
Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
29
Natale Filippi della Facoltà di Scienze Motorie,
sostenuto dal Preside prof. Carlo Morandi, organizzato dalla Fac. di Sc. Motorie.
Ri-crearsi
✿ Corso di chitarra base e avanzato
MAESTRI IVAN CABURLON E COMPAGNI GABRIELE.
✿ Corso di chitarra flamenco
MAESTRO IVAN CABURLON.
Bonhöffer, Cattedrale cattolica con la tomba del parroco martire B. Lichtenberg.
✔ Lettura di testimonianze di August Clemens von Galen (Vescovo di Münster) Dietrich Bonhöffer (teologo protestante),
Mons. Bernard Lichtenberg (prevosto del
Duomo), Sophie e Hans Scholl (studenti
univ.), Alfred Delp (sociologo gesuita).
✔ Ascolto di testimoni credenti durante la
dittatura comunista DDR.
✔ La visita alla Sinagoga di Oraniestrasse.
✿ Corso di conversazione in lingua inglese
PROF. ELISABETTA SMITH.
Date previste: 6 giorni nella seconda metà di
agosto 2009.
PER INFORMAZIONI:
Placer Nicoletta (segreteria) 3494191943
Progetti estivi
VIAGGIO STUDIO a BERLINO:
Sulle tracce di testimoni
nella bufera nazista e comunista
In collaborazione con la Fac. di Lingue e Lett.
Stran. (sez. Germanistica) visita a luoghi, riflessione su documenti e ascolto di chi ha resistito alla violenza di due dittature.
✔ Prigione e camera delle impiccagioni di
Plötzensee, chiesa e il monastero Regina
Martyrum, casa e biblioteca di Dietrich
Prof. Laura Adami (lingue e lett. straniere)
045974652
Don Mariano Ambrosi
(direttore Centro Past. Univer.) 0458007790
[email protected]
PER RAGGIUNGERCI:
C.P.U. Via Nicola Mazza, 18
37129 Verona
Tel. 0458035924 – 0458013034
www.cpunivr.it
[email protected]
�
30
Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
APOSTOLATO
DELLA PREGHIERA
P.zza Vescovado, 7 – 37121 Verona
Tel. 045 8083708
L’Apostolato della Preghiera:
• ascolta la Chiesa,
• cammina con la Chiesa,
• è in comunione con la Chiesa,
• vive in se stesso, fra i suoi membri, la
comunione.
Poiché fonte e culmine di tutta la vita della
Chiesa è l’Eucaristia, chi è nell’Apostolato della Preghiera prega e offe se stesso in comunione con il Sacrificio Eucaristico. Così L’Apostolato della Preghiera non è semplicemente
un gruppo in cui si prega, ma assume carattere apostolico. Infatti fa un servizio alla Chiesa in vario modo:
♦ anzitutto con la preghiera. Non siamo noi
che operiamo la salvezza, ma ce la dona
Gesù Cristo, che si rende presente nell’Eucaristia; ci fa il dono di sé e in sé ci rende
collaboratori della sua missione; la preghiera è, quindi, un mezzo di comunione con
Cristo e di partecipazione alla sua missione.
Tutta la vita del membro dell’Apostolato
della Preghiera viene trasformata. In questo non c’è niente di diverso dalla vita cristiana: l’Apostolato della preghiera non è a
sé stante, ma è un aiuto in più per vivere
quella vita. Un cristiano innestato in Cristo,
già con la sua stessa vita, è testimone, perché acquista uno stile di relazione che è
nuovo;
♦ infine, chi fa parte dell’Apostolato della
Preghiera è invitato a vivere la propria vocazione ecclesiale, pregando e offrendo la
propria vita quotidiana secondo le intenzioni che gli sono affidate dal Papa e dai
Vescovi italiani; queste sono le necessità
attuali della Chiesa e del mondo: le missioni, l’ecumenismo, la carità, le necessità
concrete della società.
Prossimi incontri:
– 10 marzo 2009
–
8 giugno 2009
presso le Suore della Sacra Famiglia, in Via
Fontane di sopra. 2, Verona.
ጪ
♦ chi partecipa all’Apostolato della Preghiera
è sensibile ai bisogni della Chiesa e si presta a servirla, diventando catechista, entrando nei gruppi, partecipando alle attività caritative ecc.;
Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
31
G
ià da qualche anno la nostra diocesi sta seguendo con interesse sperimentazioni
riguardanti in particolare la pastorale del Battesimo e un rinnovamento del catechismo dell’Iniziazione Cristiana.
Dal momento che si stanno diffondendo anche alcune sperimentazioni con l’obiettivo
di attribuire alla famiglia un ruolo centrale nella pastorale della parrocchia, durante il
2007/2008 le realtà dove questo si sta sperimentando si sono incontrate per un dialogo e un discernimento comunitario, alla presenza del Vicario della Pastorale e del Centro di Pastorale Famigliare.
Consegniamo alla diocesi questo documento condiviso come avvio di un ulteriore
confronto.
La missione evangelizzatrice
della Parrocchia
attraverso la Famiglia
«La parrocchia missionaria fa della famiglia un luogo privilegiato della sua
azione, scoprendosi essa stessa famiglia di famiglie, e considera la famiglia non solo come destinataria della sua attenzione, ma come vera e propria risorsa dei cammini e delle proposte pastorali» (Il volto missionario
delle parrocchie in un mondo che cambia, 9).
Dopo l’esperienza del Sinodo – che ha
aperto una scia di luce davanti al cammino della nostra Chiesa veronese, ravvivando nel cuore dei credenti la speranza
che non delude «perché l’amore di Dio è
stato riversato nei nostri cuori per mezzo
dello Spirito Santo che ci è stato dato»
(Rm 5,5) – il progetto pastorale, che da
esso è stato elaborato per il prossimo
triennio, riconosce «la famiglia come luogo originario e primo, secondo il disegno di
Dio, nel quale si fa concreta esperienza di
comunione e trasmissione della fede» e si
propone come obiettivo di costruire comunità che «riconoscono nella famiglia
non solo un ambito particolare di intervento, ma una dimensione irrinunciabile e
permanente di tutto l’agire pastorale» (Progetto Diocesano 2008 - 2011).
La nostra diocesi vanta una attenzione
32
Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
pioneristica alla famiglia, a partire ancora dall’inizio degli anni ’50 con il Movimento Azione Familiare (MAF), trasformatosi poi in Centro Diocesano di Pastorale Familiare, nel quale, facendole proprie, sono confluite tutte le indicazioni
che il magistero della Chiesa italiana ha
elaborato per fare della famiglia il centro
unificatore di tutta la sua azione pastorale,
essendo la famiglia realtà voluta dal Creatore fin da principio ed elevata da Gesù
Salvatore a sacramento del suo definitivo
amore per l’umanità, reso visibile dal mistero della sua incarnazione, passione,
morte e risurrezione.
All’inizio del Nuovo Millennio, per favorire la convergenza dei sacramenti dell’Ordine e del Matrimonio quali «sacramenti del servizio della comunione» (Catechismo della Chiesa Cattolica, 1533-
1535), la CEI – con l’allora Presidente della Commissione Episcopale per la Famiglia e la Vita – ha promosso in alcune diocesi d’Italia, tra cui la nostra, la sperimentazione di un progetto «Parrocchia e
Famiglia». Come coordinatore di tale
sperimentazione il segretario generale
della CEI mons. Giuseppe Betori ha incaricato mons. Renzo Bonetti, parroco di
Bovolone.
La nostra diocesi, al termine della sperimentazione, intende recepire i risultati
di tale progetto e offrirli a tutti i parroci
che intendono far propria questa proposta pastorale e attuarla nella propria parrocchia. Per incarico del Vescovo, «primo
responsabile della pastorale familiare
nella diocesi» (Direttorio di Pastorale Familiare, 238), il Vicario episcopale della
pastorale, insieme al Centro Diocesano di
Pastorale Familiare, si rende disponibile
ad accompagnare tale esperienza nelle
parrocchie che intendono farla propria
sotto la guida e la responsabilità del parroco, curandone l’integrazione con il progetto pastorale diocesano.
In questa nota si intende presentare in
sintesi l’anima di tale progetto, esponendo la sua radicazione teologica nel dinamismo sacramentale su cui si radica l’evangelizzazione della Chiesa nel mondo e
che conduce al fondamento trinitario (1);
le motivazioni pastorali che la ispirano
alla luce della Nuova Evangelizzazione
che coinvolge soprattutto l’istituto matrimonio e la famiglia (2); le linee generali
della sua modalità attuattiva (3).
1. La Chiesa esiste per evangelizzare: la radicazione teologica
della missione della famiglia
nella missione della Chiesa
Il Sinodo dei Vescovi sulla famiglia degli anni ’80 ha tracciato le linee fondamentali della partecipazione della famiglia alla missione della Chiesa. La Fami-
liaris consortio, dopo aver fatto una analisi della situazione della famiglia nel mondo moderno, aver colto le sfide che la destrutturazione di tale istituto comporta
per l’evangelizzazione e aver delineato le
coordinate della antropologia relazionale
attraverso le quali è possibile cogliere il
piano di Dio sull’amore umano, ha dedicato la parte più sostanziosa a tracciare le
coordinate della missione della famiglia,
chiamata a diventare ciò che è custodendo, rivelando e comunicando l’amore ,
«quale riflesso vivo e reale partecipazione
dell’amore di Dio per l’umanità e dell’amore di Cristo Signore per la Chiesa sua sposa» (n. 17).
Nel frattempo la teologia, stimolata anche dalle catechesi del papa Giovanni
Paolo II sull’amore umano nel piano di
Dio, ha sviluppato quella che viene definita l’“antropologia nuziale”, di cui la famiglia è espressione, risultando essere parte
integrante del dinamismo sacramentale
della Rivelazione, la quale raggiunge il
suo vertice con l’incarnazione del Verbo
ed è finalizzata a svelare, nella carne, il
mistero nascosto e ineffabile dell’amore
di Dio.
Sono tre gli anelli di questa catena sacramentale che rivela all’uomo di ogni
tempo l’identità di Dio come ‘amore’ (cf
1Gv 4,4): Cristo, la Chiesa e la Famiglia,
‘Piccola Chiesa’.
Il primo anello di questa catena è lo
stesso Cristo, Verbo incarnato e luce del
mondo. Cristo, infatti, è il sacramento
fontale dell’autorivelazione di Dio. Egli è
luce che lascia intravedere l’amore che è
‘parola-bene-vita’. È la ‘via’ che conduce
al Padre, che è Vita, tramite la sua verità
donata, cioè tramite la sua persona che è
«via, verità e vita» (cf Gv 14,6).
La Chiesa è, in Cristo, il segno e lo
strumento dell’amore/unione di Dio con
l’umanità. Essa è il secondo anello sacramentale. Essa è «corpo di Cristo», «sacramento» della sua presenza tra noi, «luogo» dove Egli può essere incontrato, «as-
Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
33
semblea» nella quale Egli garantisce la
sua reale presenza.
Del rapporto Cristo-Chiesa, il matrimonio viene ad essere una sua storica visibilizzazione. Il matrimonio cristiano,
infatti, è sacramento del rapporto tra Cristo e la Chiesa. Esso costituisce, così, il
terzo anello sacramentale, anello di importanza vitale per la missione della Chiesa
finalizzata ad annunciare e far incontrare/toccare Cristo, il Verbo della vita, all’uomo concreto (cf 1Gv 1,1-4). Sotto questa prospettiva è possibile comprendere
l’affermazione della Familiaris Consortio,
là dove dice che «la futura evangelizzazione dipende in gran parte dalla Chiesa domestica» (n. 52), richiamando quanto
Paolo VI aveva asserito nella Evangelii
Nuntiandi «La famiglia, come la Chiesa,
deve essere uno spazio in cui il Vangelo è
trasmesso e da cui il Vangelo si irradia.
Dunque nell’intimo di una famiglia cosciente di questa missione tutti i componenti evangelizzano e sono evangelizzati. I
genitori non soltanto comunicano ai figli il
Vangelo, ma possono ricevere da loro lo
stesso Vangelo profondamente vissuto. E
una simile famiglia diventa evangelizzatrice di molte altre famiglie e dell’ambiente
nel quale è inserita» (n. 71).
2. La famiglia come “soggetto
creativo” di evangelizzazione:
motivazioni pastorali
Per questa sua radicazione sacramentale nel dinamismo della rivelazione dell’amore di Dio per gli uomini, la famiglia
non soltanto «è l’oggetto fondamentale dell’evangelizzazione e della catechesi della
Chiesa, ma è anche il suo indispensabile e
insostituibile soggetto: il soggetto creativo.
Proprio per questo, per essere questo soggetto, non solo per perseverare nella Chiesa
e attingere alle sue risorse, ma anche per
costituire la Chiesa nella sua dimensione
fondamentale, come una “chiesa in minia-
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Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
tura” (ecclesia domestica), la famiglia deve
in modo particolare essere cosciente della
missione della Chiesa e della propria partecipazione a questa missione» (GIOVANNI
PAOLO II, Omelia della Messa di apertura
del quinto sinodo dei Vescovi sui compiti
della famiglia cristiana nel mondo moderno, 26 settembre 1980).
La Familiaris consortio fornisce i fondamenti, i contenuti e le caratteristiche
della partecipazione e dei vincoli che legano tra loro la Chiesa e la famiglia cristiana che è necessario approfondire per
poter rispondere ad una precisa indicazione del sinodo della nostra Chiesa veronese: «È da mettere in conto che una attenzione rinnovata alla famiglia come
“soggetto pastorale” e “risorsa”, chiede alla
pastorale tradizionale mutamenti non
marginali» (Libro sinodale, 81).
I legami che vincolano la Chiesa con la
famiglia non sono di carattere sociologico e non hanno semplice valenza strategica per rispondere all’attuale congiuntura
storica che rende problematico e urgente
il rinnovamento della missione evangelizzatrice della Chiesa. Essi sono profondi e
toccano l’identità della Chiesa stessa, la
quale mentre genera, educa ed edifica la
famiglia cristiana, proprio per questo la
famiglia si trova inserita a tal punto nel
mistero della Chiesa da diventarne partecipe a suo modo (cf Familiaris consortio,
49). Tale modalità è una modalità comunitaria. I coniugi partecipano alla missione non come singoli battezzati, ma come coppia, vale a dire come coniugati e
come famiglia. Inoltre la famiglia evangelizza innanzitutto con il suo essere, attraverso l’impegno quotidiano a vivere i valori che le sono propri, soprattutto l’amore e la vita, che costituiscono l’essenza
della missione della famiglia nella Chiesa
e nel mondo.
Se il soggetto operativo misterioso della evangelizzazione della Chiesa è la Trinità, di cui la coppia è fatta ad immagine
e somiglianza, e se la Chiesa è il soggetto
storico (il corpo di Cristo) tramite il quale l’uomo può entrare in una relazione
reale con Gesù salvatore, la famiglia, essendo allo stesso tempo “Chiesa in miniatura” e “cellula sociale”, permette alla
Chiesa di relazionarsi con il mondo in
modo potremmo dire “fisico”, in quanto
gli stessi soggetti credenti sono allo stesso
tempo i soggetti cittadini, la cittadinanza
ecclesiale e la cittadinanza civile confluiscono nella stessa persona, che è titolare
delle due cittadinanze. Il movimento del
“venite e l’andate” proprio del dinamismo
della evangelizzazione ha nella famiglia il
primo luogo della sua attuazione. Nella
famiglia gli stessi soggetti evangelizzati,
sono gli stessi soggetti chiamati ad evangelizzare se stessi attuando nel proprio
stile di vita la parola che li ha chiamati.
La partecipazione della famiglia alla
missione della Chiesa attinge il suo contenuto, come la Chiesa stessa, al triplice e
unitario riferimento a Gesù Cristo Profeta, Sacerdote, Re. Anche la missione della
famiglia, quindi, è una missione profetica, legata alla parola, al culto e alle buone
relazioni, il cui alfabeto è iscritto proprio
nelle peculiari relazioni coniugali e familiari, che sono relazioni sponsali, genitoriali e fraterne, le quali relazioni sono
l’humus, l’habitat ecologico di ogni relazione sociale e civile improntata all’amore. «La prima e fondamentale struttura a
favore dell’ “ecologia umana” – afferma la
Centesimus annus, 39) – è la famiglia, in
seno alla quale l’uomo riceve le prime e determinanti nozioni intorno alla verità ed al
bene, apprende che cosa vuol dire amare ed
essere amati e, quindi, che cosa vuol dire
in concreto essere una persona».
3. Le linee generali del Progetto
“Parrocchia e famiglia” promosso dalla CEI
Nel 2001, il Presidente della commissione episcopale per la Famiglia e la Vita,
S.E. Mons. Lanfranconi, propone di dare
il via ad un progetto, della durata di 5 anni, per superare lo scarto che si registra
tra il Magistero, che vede la famiglia come soggetto pastorale, e la prassi, che, di
fatto, continua a considerare la famiglia
come oggetto della pastorale.
A questo progetto aderiscono trenta
parrocchie di tutta Italia nelle quali i parroci, assieme ad alcune coppie di sposi e
in accordo con i vescovi locali e gli uffici
diocesani di pastorale familiare “si incontrano per approfondire la lettura della bibbia e della storia di salvezza in chiave nuziale, elaborano progetti pastorali, confrontano esperienze, pregano insieme per
impostare la vita e la missione delle comunità parrocchiali valorizzando la famiglia,
con le sue risorse e i suoi ritmi, come soggetto pastorale”.
Nel novembre del 2001 vengono delineate dal consiglio permanente della CEI
le linee guida di questo progetto, che è accompagnato da formazione mensili per i
gruppi-guida (parroci e coppie scelte nelle parrocchie) e da convegni annuali promossi dal’ufficio nazionale per la famiglia. Il progetto registra due tappe fondamentali, che evidenziano due temi complementari.
3.1. La parrocchia viene percepita e
vissuta dalle famiglie come la propria casa.
È il risultato della prima verifica del
progetto (primavera 2004), che registra
una favorevole e promettente accoglienza in tutte e trenta le parrocchie: le famiglie vengono coinvolte in maniera forte
in molti “luoghi pastorali” (iniziazione
cristiana, preparazione al matrimonio,
formazione permanente degli sposi…) e
la parrocchia viene percepita dagli sposi
come propria casa. Emergono comunque una serie di domande: “È questa la
soggettività propria di tutte le famiglie?
Le famiglie sono soggetto perché e se
danno la loro disponibilità in parroc-
Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
35
chia? La famiglia è chiamata a portare la
sua ricchezza in parrocchia, o anche la
propria casa è una ricchezza per la parrocchia?”.
3.2. Ogni “casa” viene abilitata ad
esprimere che è una piccola Chiesa
domestica.
Le riflessioni teologiche, le ricerche bibliche e i moltissimi riferimenti del Magistero portano a riconoscere che la “famiglia è posta al servizio dell’edificazione del
regno di Dio nella storia, mediante la partecipazione alla vita e alla missione della
Chiesa […] come una “Chiesa in miniatura” (Ecclesia domestica), facendo sì che
questa, a suo modo, sia viva immagine e
storica rappresentazione del mistero stesso
della Chiesa” (FC 49). Si apre così una seconda fase del progetto, che cerca strade
per incarnare come la famiglia possa vivere l’essere Chiesa in piccolo, come possa far Chiesa in casa.
Si riconosce che la famiglia ha una capacità strutturale (fondata sul sacramento del matrimonio, sacramento dell’amore di Cristo per la Chiesa) di accoglienza e
di far Chiesa in casa.
Si scopre, inoltre, che può anche diventare un “luogo” formidabile di annuncio
della buona notizia, per la rete di relazioni naturali che si ritrova, e per la capacità
di avvicinare con continuità alcuni “vicini” (amici, parenti, colleghi di lavoro, vicini di casa…) che spesso sono i “lontani”
dalla fede, o per situazione oggettiva (per
esempio i divorziati risposati, i conviventi, gli sposati solo civilmente…), oppure
per ridotta sensibilità per gli stili di vita
che nascono dal Vangelo.
Delle 32 parrocchie coinvolte, 28 portano a termine il progetto, che si conclude
nell’estate del 2007 con l’approvazione all’unanimità del Consiglio Permanente
della CEI.
36
Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
4. Modalità attuative nella nostra
Diocesi
Come rendere possibile che questa consapevolezza della Chiesa di oggi trovi concretezza nell’azione pastorale delle nostre
parrocchie non in alternativa con la pastorale tradizionale, ma come suo sviluppo vitale?
La formula «comunità familiare» trova la sua espressione nella Lettera alle famiglie (al n.7) di Giovanni Paolo II. Con
essa il Papa intende riferirsi a quella rete
di relazioni naturali che sono specifiche
di ogni famiglia: figli, parenti, amici, vicini, colleghi ecc. che entrano in qualche
modo a far parte della “sfera” familiare.
Il metodo di evangelizzazione, che pone
al centro di attenzione la famiglia, intende
far leva proprio su questa “rete naturale”
di relazioni e renderle veicolo non soltanto dei valori tipicamente umani, ma anche
evangelici, in quanto l’amore umano e l’amore divino scorrono sul medesimo alveo
di tali relazioni familiari. Proprio valorizzando la rete delle relazioni coniugali e familiari, la coppia è portata a riscoprire la
responsabilità – che scaturisce dal sacramento del matrimonio – di far crescere e
maturare la consapevolezza di essere una
Chiesa domestica e di vivere così tali relazioni non più solo per vicinanza, parentela o amicizia, ma nel nome del Signore
Gesù – relazioni ecclesiali, appunto.
La comunità familiare fa riferimento a
una coppia di sposi la quale, su mandato
esplicito del parroco, radunano settimanalmente nella propria casa non più di
una quindicina di persone (coppie, singoli, giovani, anziani, separati ecc.), che pregano, ascoltano la parola di Dio (e la spiegazione di essa offerta dalla riflessione del
proprio parroco attraverso un cd), invocano lo Spirito Santo e sono sollecitate a
maturare sia nella dimensione personale
che ecclesiale e missionaria.
Qual è il frutto che si attende da tale
esperienza?
Le coppie di sposi responsabili maturano una “paternità e maternità” spirituale
nei confronti delle persone che fanno
parte della loro comunità, realizzando
un’esperienza di Chiesa domestica che si
allarga oltre la famiglia in senso stretto;
le persone che partecipano fanno un’esperienza di fraternità ecclesiale che sfocerà poi nella partecipazione all’Eucaristia domenicale della comunità parrocchiale; la parrocchia si dota di un “spazio” originale e fecondo di evangelizzazione; il parroco si trova ad avere a disposizione un “luogo” concreto (la comunità familiare) a cui inviare chi si vuole
avvicinare alla fede e alla Chiesa; i partecipanti alla comunità sono continuamente sollecitati a vivere l’evangelizzazione
nel loro ambiente di vita.
Vengono qui esposte le esperienze di alcune realtà che hanno cercato di tradurre
in azione pastorale quanto qui finora
esposto e che ha trovato una sua collocazione sistematica nel Direttorio di Pastorale Familiare della Chiesa italiana.
4.1. Parrocchia di Bovolone.
Su mandato del Vescovo Flavio Roberto Carraro nell’anno pastorale 2002/2003
la parrocchia di Bovolone è stata coinvolta in modo pieno nel “Progetto Parrocchia Famiglia” promosso dalla C.E.I.
All’interno di questo preciso progetto
maturano nella comunità, con il discernimento del Consiglio Pastorale, alcune decisioni attuative per realizzare il progetto.
La prima di esse è la decisione di dare
spessore pastorale alla famiglia, affinché
possa essere “Chiesa Domestica”, con una
serie di incontri di riflessione e proposte
con la finalità di far scoprire la grandezza
e preziosità del sacramento del matrimonio (anno pastorale 2003/2004). Alla riflessione teologica è seguita la concretizzazione attraverso le Comunità Familiari
di Evangelizzazione, che sono state preparate attraverso una scuola di evangeliz-
zazione (anno pastorale 2004/2005), proposta a chiunque avesse il desiderio di approfondire tale dono.
Al termine della scuola è stata chiesta la
disponibilità ad alcune coppie di sposi di
“fare Chiesa in casa”, su mandato specifico del parroco e con uno stile di incontro
molto preciso e puntuale, uguale per tutti
nello svolgimento.
Nell’aprile 2005 sono nate così 12 comunità familiari (C.F.E.) che nel corso di
questi 3 anni e mezzo si sono moltiplicate
divenendo 51.
Elemento portante di tutto il cammino
di evangelizzazione nella famiglia è l’incontro con il Signore nell’Eucaristia domenicale e nell’adorazione Eucaristica,
con la possibilità, offerta dalla parrocchia, di mettersi alla presenza del Signore
ogni giorno, con un orario che copre tutta
la giornata.
Questa esperienza forte e viva di Chiesa
sta facendo maturare in molti laici l’attenzione alla Parola di Dio, alla parrocchia
nei suoi diversi elementi caratterizzanti e
all’evangelizzazione.
4.2. Parrocchia dei Santi Angeli Cu stodi.
Nell’anno pastorale 2005/2006 abbiamo
riflettuto, durante quattro Consigli pastorali parrocchiali, sull’evangelizzazione
nella Chiesa e sulla soggettività degli sposi nella Chiesa a partire dal sacramento
del matrimonio.
Abbiamo contemporaneamente dato il
via all’adorazione eucaristica quotidiana,
dalle 6 del mattino alle 24, volendo mettere al centro della vita comunitaria l’eucaristia domenicale e – quasi come un prolungamento di questa – la preghiera dell’adorazione eucaristica.
Nell’anno pastorale successivo, 2006 /
2007, abbiamo proposto alla Parrocchia
la Scuola di evangelizzazione della durata
di nove incontri.
Verso febbraio 2007 abbiamo proposto
ai nostri parrocchiani il Seminario di vita
Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
37
nuova (si tratta di un ritiro spirituale di
tre giorni).
Terminati la Scuola e il Seminario, una
quarantina di persone si sono date disponibili per vivere l’esperienza della Comunità familiare di evangelizzazione. Abbiamo così scelto quattro coppie responsabili e dato il via a quattro comunità.
L’opera di evangelizzazione e i seminari
di vita nuova hanno portato attualmente
(maggio 2008) la nostra Parrocchia ad
avere sette Comunità.
4.3. Parrocchia di Belfiore.
L’esperienza delle comunità familiari di
evangelizzazione (CFE) è iniziata a Belfiore nell’ottobre del 2005. Lo spunto è venuto dalla partecipazione di una coppia al
cammino delle CFE di Bovolone e dal desiderio del parroco di conoscere questa
proposta. Dopo una presa di contatto, per
cogliere gli elementi portanti, l’esperienza
è stata presentata al Consiglio Pastorale
Parrocchiale come possibile cammino anche nella nostra parrocchia.
Con il parere positivo dello stesso Consiglio si è pensato di iniziare in forma
molto discreta, senza alcuna presentazione ufficiale, con l’intento di sperimentare
il cammino e di farne una opportuna valutazione. Così è costituito con un piccolo
numero la prima Comunità, che è venuta
crescendo fino alle attuali cinque in Belfiore (e due a San Bonifacio).
Di grande utilità per la crescita qualitativa e quantitativa delle Comunità sono
stati i Seminari di vita nuova e altre proposte formative intense, partecipate con
la parrocchia di Bovolone e poi organizzate anche nella nostra parrocchia. Il
cammino è stato accompagnato e sostenuto da tanta preghiera e dall’adorazione
eucaristica settimanale, ogni giovedì, per
tutto il giorno.
I tratti caratteristici dell’esperienza sono: il primato della Grazia, dono di Dio; la
centralità dell’azione dello Spirito Santo;
l’ascolto della Parola; il radicamento nel-
38
Informazioni Pastorali – Quaresima 2009
l’Eucarestia e nella preghiera costante e
fiduciosa; il costante riferimento alla comunità parrocchiale.
I frutti spirituali che possiamo cogliere
sono: una riscoperta della preghiera e della profondità della vita cristiana; la grazia
e la gioia della condivisione fraterna del
cammino spirituale, l’apertura e la presa
in carico, nelle comunità, del cammino
della parrocchia e delle famiglie, attraverso la preghiera di intercessione; la disponibilità ad una costante formazione attraverso la Parola di Dio e la catechesi; la
crescita e maturazione di una vera disponibilità ad amare e servire la parrocchia.
Di particolare valore la riscoperta per le
coppie-responsabili della grazia del sacramento del matrimonio come sorgente di
testimonianza ed evangelizzazione.
4.4. Opera S. Giovanni Calabria.
Per la sua “Missio” specifica di servizio
ai poveri, ed in particolare ai giovani, l’Opera fin dalle sue origini ha posto la persona e la famiglia al centro della propria
azione pastorale. Con l’Avvento delle
nuove forme di povertà, l’attenzione si è
focalizzata sui nodi critici della famiglia
moderna.
Da alcuni anni, è sorto il “Centro Calabriano per la Famiglia” con uno specifico “Centro di ascolto” e iniziative varie
finalizzate alla Spiritualità familiare e al
sostegno delle coppie in difficoltà. Per
questo scopo, in due case dell’Opera a
Verona, c’è l’adorazione eucaristica quotidiana.
Poiché la Chiesa – e quindi l’Opera –
esiste per evangelizzare e la famiglia è
“soggetto creativo” di evangelizzazione,
abbiamo sperimentato nuove vie per
coinvolgere sia le molteplici persone che
collaborano a vario titolo sia come prevenzione delle crisi familiari (2007). Dalla
partecipazione ai corsi di “Vita nuova” si
è maturata anche una prima Comunità
che per il numero costante delle presenze
e pronta alla molteplicazione (2007/8).
INDICE
QUARESIMA 2009 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
SULLA VIA DI DAMASCO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
DOMUS PACIS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
CENTRO DIOCESANO DI PASTORALE FAMILIARE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
CENTRO MISSIONARIO DIOCESANO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
UFFICIO PER LA PASTORALE LITURGICA E LA MUSICA SACRA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21
UFFICIO DI PASTORALE DELLA SALUTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
CENTRO DI PASTORALE UNIVERSITARIA - VERONA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26
APOSTOLATO DELLA PREGHIERA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31
LA MISSIONE EVANGELIZZATRICE DELLA PARROCCHIA
ATTRAVERSO LA FAMIGLIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32
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Direttore Responsabile
Don Bruno Fasani
Redazione e amministrazione
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Autorizzazione n. 1577 del Tribunale C.P. di Verona, 30 dicembre 2003
Stampa: Divisione Novastampa Gruppo Siz - Viale Copernico 11 - 37050 Campagnola di Zevio - Verona
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