Diocesi di Verona INFORMAZIONI PASTORALI QUARESIMA 2009 ANNO 6 - N° 1 - TRIMESTRALE - Poste Italiane s.p.a. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB VERONA In caso di mancato recapito restituire all’Ufficio di Verona CMP - detentore del conto, per la restituzione al mittente, previo pagamento resi. Il Vescovo consegna la LETTERA AI FILIPPESI ai rappresentanti di tutte le parrocchie VENERDÌ 27 FEBBRAIO alle 20.45 in Cattedrale Ogni parrocchia è invitata a essere presente con una piccola delegazione del Consiglio Pastorale per esprimere l’inizio diocesano del percorso quaresimale (a ogni rappresentante il Vescovo consegnerà il Libro grande della Lettera ai Filippesi da esporre in chiesa) Sono a disposizione in sezione pastorale i libretti della LETTERA AI FILIPPESI da distribuire alla gente in occasione della Quaresima e dell’anno paolino. Li si potrebbero anche lasciare in occasione della visita del sacerdote alle famiglie QUARESIMA 2009 LO SLOGAN IL SEGNO «Per me il vivere è Cristo». Siamo nell’anno dedicato a San Paolo. Specialmente in questa Quaresima intendiamo accentuarne alcuni aspetti. Di qui la proposta del SEGNO: il locus paulinus. Nella parte più adatta della chiesa potrebbero trovare collocazione: Il PERCORSO Il libro biblico che quest’anno accompagnerà il cammino quaresimale sarà la Lettera ai Filippesi. All’interno di questa è stato scelto il tema: «Per me il vivere è Cristo». Come già in Avvento, per quanto possibile il percorso prenderà come riferimento la seconda lettura. La prima domenica di Quaresima ci ripropone l’acqua del battesimo, sacramento fondamentale della nostra conversione / appartenenza a Cristo. Rimanervi fedeli equivale alla vittoria sulle tentazioni di ieri e di oggi. Se il nostro vivere è Cristo, questo comunica al credente una grande fiducia anche nelle prove decisive, convinti che il nostro non è un Dio che toglie ma un Dio che dona (seconda domenica). Se il nostro vivere è Cristo, ciò equivale a rinunciare a tanti altri segni, spesso fuorvianti, alla ricerca del miracoloso fine a se stesso o a una sapienza gonfia del proprio sapere, per concentrarsi sul Crocifisso, che ancora non ha smesso di costituire scandalo e contraddizione (terza domenica). Se il nostro vivere è Cristo, questo significa riconoscersi opera fatta da Dio, frutto della più completa gratuità, che prende le mosse dal riscatto delle colpe per giungere alla più completa condivisione della vita del Signore Gesù (quarta domenica). Se il nostro vivere è Cristo, ciò significa mettersi alla sua scuola e imparare così l’obbedienza al Padre, facendo nostra la logica del chicco di grano (quinta domenica). ♦ una icona/immagine dell’apostolo Paolo, ♦ il formato grande della Lettera ai Filippesi, che la diocesi ha scelto come libro da distribuire e far conoscere a tutti in questa Quaresima, ♦ una grande spada (l’iconografia tradizionale ritrae l’apostolo con in mano una spada) accompagnata da una scritta: – «Per me vivere è Cristo» (il tema della Quaresima legato alla lettura della lettera ai Filippesi), oppure – «la Parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio» (che rimanda alla presenza della spada e al tema annuale L’ascolto della Parola crea comunione), oppure ancora – «Prendete la spada dello Spirito, cioè la Parola di Dio» (Ef 6,17), ♦ un paio di sandali a indicare i viaggi missionari che hanno portato l’apostolo delle genti a percorrere migliaia di chilometri per annunciare il Vangelo di Gesù Cristo. PRIMA DOMENICA È indubbio che siano molteplici le tentazioni cui veniamo quotidianamente sottoposti. Ce n’è una, la più pericolosa, la più subdola e strisciante. Apparentemente non fa rumore, Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 3 perché fa opera lenta di erosione. È la tentazione di pensare e comportarsi etsi Deus non daretur, come se Dio non ci fosse. Essa può benissimo convivere con la partecipazione a qualche momento di preghiera o azione liturgica e con un positivo senso di filantropia universale. Lo sbocco finale, però, sarà quello di un certo relativismo, dove fare o lasciare assumono lo stesso peso, rispettare o trasgredire assumono il medesimo valore. È la tentazione del nichilismo che riduce a nulla certi ideali nei quali si è creduto fino al giorno prima. È la deriva che travolge molti dei nostri giovani, educati dai cattivi maestri delle loro coscienze. È lo smarrimento di un intera società che non riesce più a trovare fondamenti e riferimenti sopra i quali costruire progetti e speranze. Può essere che il ritrovarci nel bel mezzo di questo disorientamento contribuisca a far emergere un anelito di liberazione, una domanda di senso che solo dall’alto possiamo invocare. Come fu lo Spirito a condurre Gesù nel deserto, così ora lo Spirito conduce la Chiesa e il mondo in questo terra di tentazione abitata da Satana. Ma di qui se ne esce, non sconfitti ma vittoriosi. Non perché siamo orgogliosi delle nostre forze umane, ma perché fiduciosi dell’aiuto divino. L’annuncio del Regno e i segni che l’accompagnano raggiungono lo scopo di «ricondurvi a Dio», afferma Pietro, l’esatto contrario dell’etsi Deus non daretur. Due sono i percorsi che ci permettono di recuperare la giusta direzione. Da una parte ravvivare la grazia del battesimo, «invocazione di salvezza rivolta a Dio», facendo in modo che sprigioni la forza rinnovatrice che lo connota. Dall’altra accogliendo l’invito alla conversione che ci viene dalla Quaresima, premessa indispensabile per ritrovare la strada autentica del credere al Vangelo. Solo a queste condizioni potremo dire con Paolo che «per me il vivere è Cristo». SECONDA DOMENICA Si credeva che il periodo delle persecuzioni contro i cristiani fosse tranquillamente archi- 4 Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 viato. Errato. Con maggior virulenza esso si ripresenta nelle più diverse parti del mondo – dall’Africa all’Asia – spesso accompagnato da un certo disinteresse del nostro mondo occidentale. Come a dire che è normale che i cristiani paghino l’alto prezzo del credo professato. Non meno violenta appare la reazione di una certa cultura omologata di fronte alle prese di posizione della Chiesa sui temi più scoperti del vivere e del morire. Falsità e accuse si moltiplicano. Pare ripresentarsi in toni più accesi una sorta di processo globale, con imputati i cristiani. «Chi accuserà gli eletti di Dio?». La domanda non è per nulla retorica, ma forse neppure è interessata a una risposta superficiale. Nel denso testo paolino di questa domenica gli interrogativi si moltiplicano anziché risolversi. Si possono ben presentare situazioni nelle quali i credenti si sentono sotto processo e avvertono pungente il bruciore di tante ferite scoperte, ma ancora più forte rimane la certezza che Dio si fa loro accanto. Perché è un Dio che non si è risparmiato! Per amore dell’umanità non si è risparmiato proprio! Non dunque un Dio che chiede qualcosa all’uomo o che pretende offerte di chissaché. Si presenta con il volto di colui che dona, che dona ogni cosa, proprio perché dona il Figlio. Questo è stato il Vangelo che l’apostolo Paolo ha annunciato con tutte le proprie forze percorrendo terra e mare, veicolando la fiducia in un Dio che ha fatto fin troppo per l’uomo, oltre ciò che questi meritava. Lo stesso Abramo si trovò a percorrere il faticoso itinerario della purificazione di una certa immagine sbagliata di Dio, per giungere egli stesso a contemplare nel dono di Dio il Dio che dona. Ogni situazione può finalmente trasfigurarsi dall’oscurità del dolore e della sofferenza per illuminarsi dello splendore dell’amore supremo. Se il vivere è Cristo, non ci manca più nulla, dal momento che in questo dono Dio ha racchiuso ogni ulteriore dono. La gratitudine e riconoscenza per tutto ciò si trasformano in impegno e testimonianza. TERZA DOMENICA QUARTA DOMENICA Dove sta il cuore dell’annuncio paolino? Dove identificare l’elemento genetico dell’intera sua predicazione? Non c’è dubbio: nella parola della Croce! Una parola che si incunea d’improvviso nel mondo culturale di quel tempo, diviso com’era tra giudei e gentili o, se vogliamo, tra greci e barbari. L’alternativa secca tra la razionalità del logos umano o la forza bruta del potere, l’idolatria politeistica e antropomorfica o il riconoscimento dell’unico onnipotente Iddio del quale non si danno immagini. La parola della Croce si fa contestazione e provocazione irritante degli uni e degli altri, perché da una parte è ovviamente sprovvista di tutto il corredo intellettualmente corretto della sofìa, dall’altro esibisce in modo indecente la nudità dello sconfitto abbandonato da Dio. Come crederci? Come affidarsi a un condannato, ignorante plebeo della sconosciuta Galilea? Non sia mai! Ed è al contrario con tale povertà di parola e di segni che l’apostolo si presenta sulla scena ad annunciare la vittoria dello sconfitto, la potenza della debolezza, la sapienza dell’ignoranza, il significato dell’insignificante, l’efficacia dell’inefficace. Solo un gioco di parole? No. È la logica della Croce e dell’evangelizzatore che di essa si fa portatore. Si fa logica di una Chiesa che non smette di custodire per essa e per l’umanità intera l’accesso a quell’unica via di salvezza. Il vivere Cristo allora non sarà mai il lisciare il pelo a una cultura accondiscendente in attesa che questa ci narcotizzi con le sue avvincenti malìe. E nemmeno equivale a rinchiudersi egoisticamente in spazi gratificanti di soddisfazione spirituale. Il vivere Cristo crocifisso sarà sempre presentare uno scandalo, prima di tutto per se stessi. Perché nemmeno al credente viene facile darsi di esso una ragione. Siamo solo il prodotto casuale dell’evoluzione? Siamo il risultato dell’irrazionale o dell’imprevedibile che sulla roulette della vita ha fatto uscire il nostro numero? L’esistenza mia a cosa è sospesa? In fin dei conti è questa la posta in gioco nel bel mezzo degli interminabili confronti, accesi in occasione di questo 2009, anno in cui ricordiamo i duecento anni della nascita di Darwin e i centocinquanta della pubblicazione della sua opera più famosa, L’origine della specie. L’apostolo Paolo che ancora non si era laureato in biologia o genetica, avanza senza alcun dubbio la propria risposta, risposta che da sempre è stata in continuità tra il primo e il secondo testamento: «Siamo infatti opera sua e creati in Cristo». Questo è quanto ci basta sapere. Questa è la vera e autentica visione cristiana. Se gli evoluzionismi sono compatibili con essa, ben vengano. Se vogliono al contrario accreditare l’idea che gli umani sono solo materia che si autoorganizza, o che coscienza e invidualità sono meri processi fisici, né più né meno della cistifellea che secerne la bile, beh!, cominciamo a discuterne. Noi veniamo da ben oltre! Veniamo da un Dio che ci ha pensati e voluti. Veniamo da un Dio che ben prima della creazione del mondo ci ha predestinati nel suo Figlio e in Lui ci ha amati oltre qualsiasi ragionevole misura, dice Paolo in Efesini. Ed è sulla base di questo sconfinato amore, di tale infinita misericordia, che la morte delle colpe nostre si trasforma nella vita nuova nel Cristo. Il vivere Cristo è il rivivere risorgendo dalle ceneri del nostro peccato, non per merito, intendiamoci, «per grazia». Se poi qualche spazio vogliamo trovarlo alle «opere buone», non sarà quello di considerarle condizione per la salvezza. Ma il frutto proporzionato al dono ricevuto. Già, perché la salvezza non ci sta davanti, ci sta alle spalle. È il Signore morto e risorto. Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 5 QUINTA DOMENICA È Dio a essersi piegato di fronte alle preghiere e suppliche del Figlio, il quale alla fine fu esaudito, o è piuttosto il Figlio a essersi piegato alla volontà di Dio, diventando l’obbediente? La pagina della lettera agli Ebrei ci consegna le due alternative. Messa così però, la faccenda non convince proprio. Sa più da braccio di ferro che da teologia cristiana. Ci tornano alla mente i luoghi nei quali collocare le prime righe e sono i due monti sopra i quali la spiritualità cristiana ha voluto localizzare la tensione esistenziale e religiosa del Figlio di Dio: il monte degli Ulivi e il monte Calvario. Se sul primo la supplica si poteva percepire a fatica, dal momento che la preghiera ne sussurrava le sillabe, sul secondo le forti grida non potevano passare inascoltate, almeno ai presenti. Una tensione non risolta tra esaudimento e obbedienza attraversa dunque i giorni della vita terrena del Signore Gesù. E non solo quelli, verrebbe da aggiungere, ma anche i giorni della nostra vita terrena. Il vivere Cristo, allora, equivale a mettersi a questa impegnativa scuola dove si imparano tante cose. Prima fra tutte l’obbedienza, l’ob audire per dirla alla latina. Sono i luoghi esistenziali dove Dio presta ascolto a noi e noi prestiamo ascolto a Lui. Dove Egli si offre a noi e noi ci offriamo a Lui. Ricordandoci sempre che se Lui per primo non ci venisse incontro, grazie all’obbedienza del Figlio, non ci sarebbe proprio speranza di poterlo incontrare. È questo un ritrovarsi dotato di forte fecondità salvifica. La nostra Quaresima. SULLA VIA DI DAMASCO L’inizio di una vita nuova La diocesi di Verona, Vicariato per la Cultura Università Sociale, in collaborazione con Sant’Adalberto Centro di Cultura Europea, con la Consulta delle Aggregazioni Laicali, il Centro Diocesano di Cultura G. Toniolo e l’Associazione RIVELA (mostre culturali itineranti), in occasione dell’Anno Paolino indetto da Benedetto XVI per celebrare i duemila anni dalla nascita dell’apostolo, presenta la mostra “SULLA VIA DI DAMASCO Inizio di una vita nuova” L a mostra e suddivisa in due sezioni. La prima, seguendo la narrazione degli Atti degli Apostoli, ricostruisce i momenti salienti della vita di San Paolo, da Gerusalemme (mar- 6 Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 tirio di Santo Stefano) a Roma (martirio di San Paolo), considerata nel contesto della storia e della missione della Chiesa delle origini. La seconda sezione, attraverso un ricco appa- rato iconografico, tratto da grandi artisti quali Raffaello, El Greco, Velasques, Rembrandt, Domenichino e altri, ci inoltra nella umanità di Paolo, nella sua nuova identità, frutto della sorprendente iniziativa di Dio, sorgente di vera libertà. Ghermito da Cristo, Paolo Lo annuncia a tutti come l’unico in cui c’è salvezza: così, ovunque arriva, genera comunità. Emerge così la statura di una delle personalità che più hanno segnato e dato forma alla civiltà occidentale. Appassionato testimone, fino al martirio, della verità incontrata, fu cordialmente aperto all’incontro e al dialogo con tutti, dall’umile carceriere di Filippi, fino al potente primo ministro della corte imperiale e capo dello stoicismo romano, Seneca. L’epilogo della mostra condensa in un’immagine la missione della Chiesa nel mondo. Pietro e Paolo, appaiono come gli iniziatori di una nuova città in cui si concretizza “un modo nuovo e autentico di essere fratelli, reso possibile dal Vangelo di Gesù Cristo” (Benedetto XVI). S. Paolo nel dialogo e nel confronto con la cultura giudaica ed ellenistica, ha mostrato la novità del cristianesimo, delineando una forma nuova nei rapporti tra gli uomini in cui le divisioni tra giudei e greci, tra schiavi e liberi, tra uomo e donna, sono superate all’origine dalla comune appartenenza a Cristo. La sua capacità di incontro e di dialogo con tutti, costituisce un esempio di grande attualità. La mostra, voluta dal Servizio nazionale per il progetto culturale della Chiesa italiana, ideata e coordinata da Eugenio Dal Pane, direttore editoriale di Itaca, società di promozione culturale, è stata curata dal biblista P. Giorgio M. Vigna, ofm, in collaborazione con lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme; da don Gianluca Attanasio, FSCB, e da don Jonah Lynch, FSCB, in collaborazione con la Fraternità Sacerdotale dei Missionari di S. Carlo Borromeo; da Sandro Chierici, storico dell’arte, per la ricerca iconografica. Per il suo elevato valore culturale la mostra ha ottenuto il patrocinio della Custodia di Terra Santa e della Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura – Anno Paolino. La mostra sarà a Verona dal 21 febbraio all’8 marzo 2009 presso S. Pietro in Archivolto (presso Piazza Duomo). Resterà aperta: ♦ dal lunedì al sabato dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 19, ♦ la domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 16 alle 20. Visite guidate per scolaresche e gruppi, su prenotazione telefonando al n. 347 9660156. Ingresso e visite guidate sono gratuiti. Presentazione e inaugurazione della mostra da parte del curatore prof. Eugenio Dal Pane, sabato 21 febbraio alle ore 18 presso la Biblioteca Capitolare, Piazza Duomo, 19, alla presenza del Vescovo sua Eccellenza Mons. Giuseppe Zenti. IL VICARIO EPISCOPALE Mons. Giancarlo Grandis Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 7 DOMUS PACIS CENTRO DIOCESANO DI ANIMAZIONE PASTORALE E DI SPIRITUALITÀ Tel. 0442 21261 – e-mail: [email protected] Il Centro diocesano è per la Bassa Veronese un punto di riferimento e di aggregazione davvero prezioso. Attenti all’attuazione del Progetto Pastorale Diocesano o di altre indicazione del Vescovo, operiamo in strettissima collaborazione con i vari Centri di Pastorale della Diocesi, per offrire a chi frequenta la Casa, la conoscenza della vitalità della Chiesa locale e l’occasione per una reale vita di comunione con la Comunità dei credenti veronesi. Uno degli scopi primari, inoltre, è la collaborazione con le parrocchie e altri gruppi o movimenti ecclesiali, presenti sul vasto territorio della Bassa Veronese, soprattutto, elaborando e offrendo iniziative di formazione e di spiritualità. La Domus Pacis, con la sua sensibilità e attenzione alla formazione, guarda con interesse e simpatia a tutto il territorio, proponendosi anche come “cassa di risonanza” della Diocesi. Ecco gli appuntamenti del nuovo anno 2009 Corso biblico – catechistico Un breve itinerario per aiutare i catechisti a farsi un quadro di fondo sui passaggi fondamentali della Storia della Salvezza evidenziandone i principali temi catechistici. Questo corso biblico di quattro serate, proposto all’interno del percorso formativo per catechisti, è condotto da don Antonio Scattolini (Direttore dell’Ufficio Catechistico della diocesi di Verona) per chi segue gli itinerari delle elementari, da don Sergio Carrarini per chi segue gli itinerari delle medie. 8 Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 Possono partecipare anche le catechiste che non usufruiscono della formazione attualmente proposta alla Domus Pacis ogni 15 giorni. Date: 27 gennaio – 24 febbraio – 24 marzo – 31 marzo (ore: 20,30 – 22,30). Formazione catechisti martedì ore 20,30 – 22,30 Gennaio 13, 27 Febbraio 10, 24 Marzo 10, 24 Ritiro spirituale per catechiste Domenica 19 aprile 2009 dalle ore 15,30 alle 19,30 (S. Messa compresa e con possibilità di fermarsi a cena, dietro prenotazione). La riflessione sarà proposta da mons. Ezio Falavegna. Sinfonia delle feste cristiane ore 20,30 Obiettivo: Formazione cristologica – ecumenica a tre voci (cattolica, protestante, ortodossa) sulle celebrazioni cristiane. Vengono proposti 3 incontri nei quali viene presentata con un testo biblico, un’icona e un’opera d’arte, una celebrazione cristiana, rivista e meditata secondo le diverse tradizioni. In questo secondo anno si approfondirà: 5 marzo: la Croce 19 marzo: la Pasqua 2 aprile: la Trinità Accompagnatori del Battesimo ore 20,30 – 22,30 Indicativamente gli ambiti della riflessione – laboratorio riguarderanno le esperienze di preparazione già in atto, la realtà della nascita di un figlio, la questione del primo annuncio cristiano, la celebrazione del Battesimo, i criteri per la formazione dei catechisti del Battesimo. Date: gennaio 15, 22, 29 – febbraio 5, 12 Incontri di spiritualità per sposi e famiglie Ritiri per le religiose Aprile giovedì 16, 23, 30 Maggio martedì 5, giovedì 7, 14, martedì 19, giovedì 21, martedì 26, giovedì 28 Giugno giovedì 4, martedì 9, giovedì 11, domenica 14. sabato ore 8 – 11,30 10 gennaio 7 febbraio 7 marzo 4 aprile 9 maggio Quaresima: ritiri per ragazzi (giorni feriali ore 15–18,30 domenica ore 9–12.30) ELEMENTARI Marzo: 3, 4, 10, 11, 15, 17, 18 ,22, 24, 25, 31 Aprile: 1. MEDIE Marzo: 5, 6, 12, 13, 19, 20, 26, 27, 29 Aprile: 2, 3. Domenica 15,30–18,30 18 gennaio 15 marzo. Corso per fidanzati (secondo corso) Giovedì e/o martedì ore 21–22,30 Cenacoli Incontri ad indirizzo vocazionale per ragazze dalla quinta elementare alla terza media. Sabato dalle ore 15,00 alle 18,00. 24 gennaio (attenzione: data modificata rispetto al depliant) 14 febbraio 14 marzo. Ritiri in preparazione ai Sacramenti (confessione – comunione – cresima) L’equipe della Domus Pacis è disponibile per ritiri con ragazzi e genitori in preparazione ai sacramenti. ATTENZIONE: MODIFICA DATE Veglia dell’attesa per i ragazzi di terza media: 28 marzo dalle ore 18,00 alle 22,00. Il ritiro di Quaresima per adolescenti NON viene proposto. Servizio libreria Presso la Domus Pacis è attivo un servizio di libreria per visionare e acquistare libri per la catechesi, la formazione personale e la pastorale. Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 9 CENTRO DIOCESANO DI PASTORALE FAMILIARE Largo S. Nazaro, 1 – 37129 Verona Tel. e Fax 045 8034378 E-mail: [email protected] Sito internet: www.portalefamiglie.it – www.diocesiverona.it FAMIGLIA DIVENTA ANIMA DEL MONDO È questo il titolo della terza tappa del Percorso pastorale indicato dal Cardinale Tettamanzi per la Diocesi di Milano. Ci sembra che questo “invito” si sposi pienamente con alcune indicazioni contenute nel Progetto Pastorale della nostra Diocesi per il triennio 2008-2011, là dove, a commento di un passaggio della Nota CEI del dopo Verona, scrive: “le nostre comunità riconoscono dunque nella famiglia non solo un ambito o un settore particolare di intervento, ma una dimensione irrinunciabile di tutto l’agire pastorale” (pag. 11). In queste poche righe è richiamato un grande impegno, perché se tutta l’azione pastorale non si esaurisce nella famiglia, tuttavia deve assumerla come soggetto centrale, in cui sono coinvolti gli organismi vicariali e diocesani, i presbiteri, i diaconi e i cristiani delle comunità parrocchiali impegnati a creare quel “clima di comunione” che è l’obiettivo principale del Progetto Diocesano. Ecco allora che anche le diverse iniziative proposte dal Centro di Pastorale Familiare hanno fondamentalmente questo scopo. Sintesi degli incontri per operatori sulle situazioni matrimoniali irregolari Uno dei problemi pastorali più urgenti che si incontrano nelle nostre comunità è senza dubbio quello delle situazioni matrimoniali ir- 10 Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 regolari. Su esse abbiamo dedicato, nell’ottobre scorso, due incontri rivolti agli operatori. Numerose le riflessioni e le sollecitazioni emerse. Qui ne evidenziamo alcune, tratte dagli interventi dei relatori: ✱ Il termine “irregolari“, ripreso dal Direttorio di Pastorale Familiare non si riferisce assolutamente alle persone, ma solamente alle specifiche situazioni in cui queste persone si vengono a trovare. ✱ “Il cuore di Cristo è più grande del nostro peccato“ e “nessuno può costruire un’azione pastorale se non nella verità“. ✱ “La fedeltà alla verità non è un bene, ma un dono”. ✱ “Ogni nostra azione deve contemperare carità e verità, “dove carità dice della necessità di porre attenzione alle persone e la carità ribadisce l’attenzione al valore”. ✱ “La Chiesa nel suo atteggiamento materno si rivela “madre dei cristiani solo se rimane fedele al Vangelo e a Cristo“. ✱ “L’etica cristiana non è l’etica della legge, ma l’etica del cammino, magari talvolta tortuoso, verso la pienezza, evitando la duplice deriva, quella della verità senza carità e della carità senza verità“. Su questa tema invitiamo i consigli pastorali parrocchiali a riflettere. Come Centro siamo disponibili a offrire un supporto formativo e di documentazione. L’audio di tutte le relazioni, comprese quelle relative alle varie esperienze descritte da quanti sono impegnati in questo ambito è scaricabile dal sito www.portalefamiglie.it. Nelle prossime settimane saranno disponibili anche i testi delle relazioni Proposte per coppie di sposi e gruppi familiari WEEK-END FORMATIVO il 28 febbraio – 1 marzo 2009 DAL TEMA FAMIGLIA E LITURGIA: una comunità che annuncia, celebra e testimonia il Vangelo In questa occasione vogliamo riflettere, in sintonia con l’Ufficio Famiglia Nazionale, su un tema che coinvolge concretamente le nostre famiglie: cosa significa vivere la liturgia come famiglia? Scopriremo che non significa solo andare a Messa, ma valorizzare anche tutti quei “atti liturgici” che le famiglie mettono compiono quotidianamente. Due le riflessioni principali che saranno proposte: ✱ Famiglia e liturgia: dalla casa alla chiesa, dalla chiesa alla casa, proposta da don Gianni Ballarini (sabato pomeriggio). ✱ Famiglia e liturgia: dalla tradizione ebraica ad oggi, proposta dalla prof.ssa Elena Bartolini (biblista, docente al Centro Studi Vicino Oriente di Milano) (domenica mattina). Il week end si tiene presso la Garda Family House di Castelletto di Brenzone delle Piccole Suore della Sacra Famiglia; con inizio sabato 28 (arrivo verso le 16), e partenza domenica 1 marzo (verso le 16 – dopo la S. Messa). È previsto un servizio di animazione dei bambini. INCONTRI DI SPIRITUALITÀ Si chiude con domenica 15 marzo il cammino proposto quest’anno e che ci ha visto riflettere su alcuni “verbi della vita familiare”: amare, pregare, comunicare, educare. L’ultimo incontro ci porterà a riflettere sul verbo “donare”. L’incontro si svolge a S. Fidenzio e alla Domus Pacis, alle 15.15 alle 18.30. È previsto anche un servizio di animazione per i bambini. Ricordiamo che presso il Centro sono disponibili i sussidi utilizzati nei precedenti incontri, come pure i fascicoli che riportano gli incontri degli anni precedenti. Proposte per coppie di fidanzati e giovani sposi 4ª FESTA DEGLI INNAMORATI S. Bernardino (Verona), 15 febbraio ore inizio 16.00 e S. Messa con il Vescovo alle 18.30. Anche quest’anno si rinnova il tradizionale appuntamento a S. Bernardino per la Festa diocesana degli innamorati, rivolta in modo particolare ai fidanzati, soprattutto quelli che stanno frequentando i corsi di preparazione parrocchiali, alle giovani coppie e … ovviamente a tutti gli innamorati! Il programma è in via di definizione. Come l’anno scorso è previsto inizialmente un momento artistico, seguito da un momento conviviale e, alle 18.30 la celebrazione della S. Messa presieduta dal nostro Vescovo Mons. Zenti. La festa è organizzata in collaborazione con CPG e AC. Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 11 RITIRO SPIRITUALE SAN FIDENZIO Da venerdì sera 20 a domenica pomeriggio 22 marzo. Tema da definire. L’incontro è organizzato in collaborazione con il CPG e AC. INCONTRI DI SPIRITUALITÀ Domenica 8 marzo si chiude il ciclo di incontri proposti per fidanzati e giovani coppie. Tema dell’incontro sarà: Donarsi: siamo una coppia feconda che dà la vita. L’incontro inizia alle ore 15.30 e termina verso le 18.30 e si svolge presso l’Oasi S. Giacomo di Vago. Altre informazioni: FORUMFAMIGLIA.IT Il Centro calabriano per la famiglia in questo giorni ha aperto su internet il sito: www.forumfamiglia.it Forumfamiglia.it vuole essere uno strumento informatico per facilitare un primo contatto e indicare percorsi “silenziosi” per generare il benessere della persona e della famiglia. È un luogo di ascolto virtuale, dove uno staff di specialisti (psicologi, pedagogisti ed esperti di scienze della formazione, assistenti sociali, medici, legali, mediatori familiari e assistenti spirituali) è pronto per ascoltare ed aiutare a risolvere i problemi familiari. ATTIVITÀ FORMATIVA ESTIVA Con l’occasione diamo già le prime indicazioni sulle proposte estive. Anche quest’anno proponiamo 2 mete: In montagna dall’8 al 15 agosto a Natz (Bressanone – Bolzano). Al mare probabilmente nella prima decade di agosto, in una sede da definire. Per avere maggiori informazioni su tutte le attività proposte si può contattare la segreteria del Centro, tel. 045-8034378) – email: [email protected] o visitare i siti internet www.portalefamiglie.it www.diocesiverona.it � � 12 Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 CENTRO MISSIONARIO DIOCESANO Il Centro Missionario Diocesano è un servizio alla pastorale che mira a far emergere in essa l’identità della chiesa, che è per sua natura “missionaria”, e lo fa: attivando iniziative di sensibilizzazione e di formazione, favorendo la cooperazione e lo scambio tra le chiese, diventando contenitore, trasmettitore, facilitatore dei valori missionari e stimolando a passare dai contenuti agli stili di vita. QUARESIMA DI SOLIDARIETÀ Le iniziative del Centro Missionario Diocesano che accompagneranno il cammino quaresimale delle nostre parrocchie saranno le seguenti: 1 - PREGHIERA IN FAMIGLIA Il Centro Missionario Diocesano, il Centro di Pastorale Familiare, il Centro di Pastorale Ragazzi e il Centro di Pastorale Immigrati hanno preparato il libretto “Preghiera in Famiglia”, un aiuto per la preghiera familiare, personale e di gruppo per la Quaresima. 2 - PROGETTI DA SOSTENERE La Quaresima è il tempo in cui vogliamo condividere un po’ del nostro tempo e dei nostri beni con chi ne ha maggiormente bisogno. Lo possiamo fare conoscendo e dando un sostegno ai progetti Diocesani, alle missioni dei diversi Istituti Religiosi in cui sono presenti i missionari veronesi. La presentazione delle iniziative missionarie di solidarietà si trova nell’inserto centrale del libretto “Preghiera in famiglia”. UNO PER CENTO (1%) Inoltre, proponiamo di devolvere in solidarietà l’1% del proprio reddito, come segno concreto del digiuno, della preghiera e di uno stile di vita più sobrio. Per sostenere i progetti di solidarietà, o per inviare le offerte risultanti dall’1% del reddito, rivolgersi a: CENTRO MISSIONARIO DIOCESANO Via Duomo 18/a – 37121 Verona Tel. 045/8033519 – Fax 045/8031171 e-mail: [email protected] c.c.p. 13451372 c/c bancario presso UNICREDIT BANCA ABI 2008 - CAB 11770 - c.c.n. 54282/45 specificando nella causale la microrealizzazione destinataria. 3 - TRASMISSIONE SU TELEPACE In onda su Telepace, dal lunedì al venerdì alle ore 20.30. MATERIALI DISPONIBILI: Manifesto, libretto “Preghiera in Famiglia”, salvadanaio, le proposte per i progetti. LUOGHI DOVE SI POSSONO TROVARE I MATERIALI: Centro Missionario Diocesano, Centro Pastorale Familiare, Centro Pastorale Ragazzi, Casa Serena, Libreria San Paolo, Libreria Salesiana, Santuario di Tombetta, e Domus Pacis di Legnago. Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 13 ANIMAZIONE MISSIONARIA Dopo i due incontri formativi di ottobre e novembre, passiamo alla seconda fase del nostro percorso, momento in cui (da dicembre a marzo) i gruppi missionari saranno impegnati, ciascuno nella propria comunità parrocchiale (oppure anche a livello vicariale), a vivere un’esperienza di animazione missionaria. La proposta vuole coinvolgere: gruppi missionari, associazioni, movimenti, parrocchie, vicariati, Istituti, … Ricordiamo a tutti che il prossimo appuntamento sarà martedì 31 marzo 2009 al CUM (San Massimo) alle ore 20.30. In questo incontro ci sarà spazio per una condivisione dell’esperienza fatta sul territorio. CORSI DI FORMAZIONE CONTINUA … CORSO DI ORIENTAMENTO LAICI MISSIONARI 2008-2009 Il corso è rivolto a chi è interessato ad un servizio in missione per tempi lunghi (almeno due anni). È una proposta per chi desidera: fermarsi, approfondire, confrontarsi, valutare, discernere la disponibilità per la missione. OBIETTIVO: Offrire un percorso formativo, di discernimento, di spiritualità missionaria e di conoscenza di tematiche “ampie” sulla mondialità e missionarietà. Date proposte: 10 gennaio 2009, 7 febbraio 2009, 7 marzo 2009, 4 aprile 2009, 9 maggio 2009 e 6 giugno 2009. Tempi: sabato dalle 15.00 alle 22.00. Luogo: Centro Missionario Diocesano, via Duomo 18/a, Verona. 14 Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 INIZIA … CORSO “IN VIAGGIO: PER CONOSCERE, CAPIRE E INCONTRARE ...” Promotori: CMD, ABCS, CPG, suore don Mazza, Pastorale sociale, Suore Orsoline F.M.I, Missionari Stimmatini. Con la collaborazione del CUM. Il corso è proposto a chi è interessato a: Conoscere altri mondi e culture, incontrare e confrontarsi con giovani che vivono in contesti sociali diversi dal nostro, approfondire temi come la globalizzazione, la pace, la giustizia, e la cooperazione internazionale, cercare motivi e significati per uno stile di vita solidale e in dialogo con culture diverse. La proposta di formazione costituisce la prima tappa necessaria per un’adeguata conoscenza ed educazione alla mondialità, offrire i primi elementi fondamentali per un corretto approccio alla condivisione e solidarietà internazionale. Il cammino di formazione non vuole essere finalizzato solo al viaggio ma, essere anche uno spazio di confronto, di crescite e di approfondimento della dimensione missionaria. Il corso vuol essere un primo approccio a tutte queste tematiche. Durante il corso ci sarà la possibilità di approfondire la conoscenza dei vari promotori e di valutare con loro le eventuali proposte di esperienze brevi, viaggi. Calendario degli incontri: 1 febbraio 2009, 15 febbraio 2009, 1 marzo 2009, 15 marzo 2009, 28 e 29 marzo 2009. Informazioni e iscrizioni: CENTRO MISSIONARIO DIOCESANO, via Duomo 18/A, Verona, tel. 045/8033519, chiedere di Rita, e-mail: [email protected] SPIRITUALITÀ MISSIONARIA GIORNATA DI SPIRITUALITÀ MISSIONARIA Domenica 25 gennaio 2009 al CUM dal titolo: “S. Paolo, l’evangelizzatore: uno stile di azione missionaria”. Saremo accompagnati nella riflessione da don Dario Vaona (Biblista, Istituto don Mazza) MESSA MISSIONARIA Ogni primo venerdì del mese presso la chiesa di S. Tomio, Verona. In questo giorno, tutte le parrocchie sono invitate a pregare per le missioni e ad accendere le 5 lampade che ricordano i cinque continenti. Date: 6 febbraio 2009, 6 marzo 2009, 3 aprile 2009, 1° maggio 2009, 5 giugno 2009. l’iniziativa al CMD per una maggiore divulgazione. 3. Festa della Missione: domenica 26 aprile 2009 Visitate il sito del Centro Missionario Diocesano e Iscrivetevi alla newsletter! Iscriversi alla newsletter significa avere un canale preferenziale per essere sempre informati e aggiornati sulle attività del Centro Missionario Diocesano. Iscriversi è molto semplice: basta andare sul sito: www.cmdverona.it nella pagina che vi trovate (homepage) in basso a sinistra c’è un pulsante con la scritta “Iscriviti alla newsletter”. Cliccandoci sopra esce una mascherina dove viene richiesto il Nome di chi s’iscrive e l’indirizzo di posta elettronica. Una volta inseriti questi due dati, basta ciccare su iscrivimi ed è fatto. ❁❁❁❁❁❁❁❁❁ ATTIVITÀ SPECIFICHE Altri eventi importanti che scandiscono il cammino pastorale del Centro Missionario Diocesano, in ordine cronologico, sono i seguenti: 1. Giornata Mondiale del malato di lebbra: domenica 25 gennaio 2009 Materiale presso il CMD. 2. Celebrazione dei missionari martiri: martedì 24 marzo 2009 Materiale presso il CMD. In alcune parrocchie della diocesi verrà celebrata la veglia di preghiera in occasione della commemorazione della morte di mons. Oscar Romero e di tutti i missionari martiri. Le parrocchie che intendono organizzare qualche celebrazione sono pregate di comunicare Luci nel Mondo è l’associazione Onlus, legata al Centro Missionario Diocesano di Verona, che produce video reportage dal sud del mondo e materiali video per la formazione e l’animazione. Redazione Luci nel Mondo via Bacilieri 1/A – 37139 Verona tel. e fax 045-8903846 www.lucinelmondo.it I video di Luci nel Mondo sono pensati per sacerdoti, animatori, catechisti, insegnanti della scuola primaria e secondaria che desiderano conoscere e far conoscere il lavoro dei missionari nel mondo e approfondire tematiche sociali o religiose allo scopo di pro- Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 15 muovere la conoscenza, suscitare un dibattito e sensibilizzare alle varie realtà di povertà nel mondo. I DIRITTI DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE IN AMERICA LATINA Luci nel Mondo conclude il 2008 con due nuove pubblicazioni, a completamento della trilogia dedicata ai diritti dei bambini in America Latina. Dopo il primo appuntamento “Bambini si diventa – Storie di diritti in America Latina/1”, contenente tre video dedicati al diritto all’acqua, alla sicurezza alimentare e al gioco, pensati in particolare per gli alunni delle scuole elementari, Luci nel Mondo prosegue proponendo il secondo e terzo numero, indirizzati ai ragazzi delle scuole medie e superiori. “Bambini si diventa – Storie di diritti in America Latina/2” prende in esame altri tre diritti dimenticati, esplicati in altrettanti video: “Un lavoro da bambini”, sul diritto a un lavoro dignitoso e tutelato, “Il futuro nei ricordi”, sul diritto alla memoria di fatti che non dovrebbero mai più accadere, e “Colore e calore”, dedicato al diritto alla salute, promosso concretamente dalla “Casa del Niño Lourdes” di Buenos Aires. L’ultima uscita del 2008, “Bambini si diventa – Storie di diritti in America Latina/3” passa invece in rassegna i diritti alla dignità, con il video “Maria madre della vita”, incentrato sulla prostituzione infantile a Fortaleza, alla giustizia, con il video “Incontri notturni a La Paz”, in cui Riccardo Giavarini, volontario italiano del Mlal, instaura un dialogo diretto con i lustrascarpe incontrati per strada, e infine il diritto allo studio, con “A scuola nella maloca”, girato in Brasile tra gli indigeni yanomami che, nelle maloche, le loro capanne, concretizzano ogni giorno, assieme a delle missionarie, il miracolo di una scolarizzazione altrimenti impossibile. 16 Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 IL PADRE NOSTRO Sarà a disposizione da gennaio 2009 il video “Una parola di verità”, dedicato al Padre nostro, la preghiera che Gesù ci ha insegnato e con la quale egli si rivolge a Dio con la confidenza del figlio. Il dvd raccoglie otto storie, ognuna dedicata a una delle invocazioni contenute nel Padre Nostro, introdotte dal commento del biblista don Martino Signoretto che, nei luoghi della vita di Gesù, la Galilea e Gerusalemme in particolare, racconta di come Gesù stesso, per primo, abbia vissuto ognuna di queste parole. Tra i contributi, l’incontro con mons. Michael Sabbah, già patriarca latino di Gerusalemme, città dove Dio si è manifestato e in cui, in nome della fede, ebrei, musulmani e cristiani si escludono e si combattono, ma anche l’esperienza delle suore della carità di Madre Teresa, che ad Addis Abeba ospitano circa 400 ragazzi orfani e malati di aids, abbandonati da tutti, o ancora la storia di Paola Breda che, incinta, scopre di avere un tumore, ma rimanda le cure a dopo la nascita di Nicola, per non comprometterlo. Oltre a queste, altre storie di persone e realtà che mettono in pratica, concretamente, ogni giorno, le parole che Gesù ci ha insegnato. PER SAPERNE DI PIÙ Visita il nostro sito www.lucinelmondo.it o scrivici a [email protected] I video sono disponibili presso la sede di Luci nel Mondo in via Bacilieri 1/A, 37139 Verona, tel. e fax 045-8903846, o presso il Centro Missionario Diocesano, via Duomo 18/a, tel. 045-8033519. PROGETTO DIOCESANO DI ANIMAZIONE MISSIONARIA 2008/2009 “Quale animazione per un volto missionario della comunità”/2 – Sintesi degli incontri formativi – – – – – – Alle Commissioni Vicariali Missionarie, A tutti i gruppi missionari, A tutti i parroci, Ai referenti degli Istituti Missionari e Religiosi, A tutti coloro che sono coinvolti nell’animazione missionaria. PREMESSA SINTESI È difficile fare una sintesi dei due incontri di formazione che abbiamo vissuto nei mesi di ottobre e novembre senza tralasciare tutta la ricchezza di particolari, contenuti, atteggiamenti che in essi c’è stata. Nei vari incontri nelle quattro zone identificate, abbiamo incontrato un’ottantina di comunità parrocchiali per un totale di 230/240 persone, con la partecipazione di una decina d’Istituti religiosi. Questi numeri non vogliono rivelare un gusto superficiale per le statistiche a scapito di altre realtà più importanti, ma rivelano un fermento e una voglia di novità che ci ha stupito e ci ha incoraggiato ad andare avanti in questa direzione. Il primo desiderio che come Centro Missionario Diocesano ci sentiamo vivo nel cuore è pertanto quello di dire un grazie a quanti hanno creduto e continuano a spendersi con generosità in questo nuovo cammino. 1° INCONTRO MARTEDÌ 28 OTTOBRE 2008 Ci siamo soffermati maggiormente su alcune parole-chiave che, dal nostro punto di vista, potevano veicolare maggiormente la necessità di un cambiamento al fine di definire meglio il volto missionario delle nostre comunità. CONVERSIONE È questa oggi la “nuova frontiera” della pastorale per la Chiesa in Italia. C’è bisogno di una vera e propria “conversione”, che riguarda l’insieme della pastorale. La missionarietà, infatti, deriva dallo sguardo rivolto al centro della fede, cioè all’evento di Gesù Cristo, il Salvatore di tutti, e abbraccia l’intera esistenza cristiana…». [GIOVANNI PAOLO II, Esort. ap. Christifideles laici (30 dicembre 1988), 26]. Ci sembra che alla base di tutto ci debba essere una presa di coscienza che il mondo attorno a noi può cambiare se il cambiamento Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 17 investe prima di tutto noi stessi, la nostra vita. Il primo passo di questa conversione rimane pertanto a livello personale. Si tratta di riscoprire la nostra identità cristiana (in forza del battesimo...). Se la missionarietà deriva da uno sguardo rivolto al centro della fede, significa che nella nostra vita dobbiamo mettere al centro Cristo, nonostante tutte le paure e le difficoltà che ogni cambiamento, ogni novità, comportano. Da un punto di vista pastorale, la conversione a cui siamo chiamati non riguarda tanto le attività ma piuttosto il metodo: non dobbiamo aggiungere nuove attività nella pastorale ma far diventare la pastorale missionaria. L’attenzione deve spostarsi sullo stile: fare in modo che le attività che facciamo, già inserite nel calendario, creino comunità. Lo stile missionario è quello di cercare con Pazienza e Amorevolezza di dialogare con i parroci, le comunità, i gruppi … non sbattere la porta in faccia a nessuno. Attenzione quindi alle relazioni. Non si tratta di aggiungere più cose, più attività ma di dare più anima: l’anima missionaria. ANDARE L’appello all’evangelizzazione ci tocca da vicino. Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia è, infatti, la questione cruciale della Chiesa in Italia oggi. L’impegno che nasce dal comando del Signore: «Andate e rendete discepoli tutti i popoli» (Mt 28,19), è quello di sempre. Ma in un’epoca di cambiamento come la nostra diventa nuovo. Da esso dipendono il volto del cristianesimo nel futuro, come pure il futuro della nostra società. Non si può fare la solita pastorale cercando semplicemente di “conservare” chi già “viene”, o magari cercare di convincere altri a “venire” con forme di propaganda più mo- 18 Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 derna o con iniziative “strane” che suscitano curiosità e nuovi consensi (come se si trattasse semplicemente di una questione di marketing). Si tratta piuttosto di re-imparare ad “andare incontro” agli uomini e alle donne del nostro tempo. … Il mandato missionario non usa il verbo “venire”, ma un altro verbo: “Andate”! È necessario dare a tutta la pastorale un nuovo dinamismo fondato sull’“andare”. È importante allora: non attendere, andare verso …, andare incontro … con piccoli passi, con logiche di amore, di pace, di tenerezza, lavorare per un’apertura, con attenzione reciproca, insieme (ciò che si fa in gruppo non lo si fa da soli). Stare con la gente, condividere la vita, attirare i giovani, non aver paura ad aprirsi e a fare il primo passo. AD GENTES Abbiamo scritto negli orientamenti pastorali per questo decennio che «la missione ad gentes non è soltanto il punto conclusivo dell’impegno pastorale, ma il suo costante orizzonte e il suo paradigma per eccellenza». [CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia. Orientamenti pastorali dell’episcopato italiano per il primo decennio del 2000 (29 giugno 2001), 32]. Ecco la parola magica che esclude radicalmente quella falsa contrapposizione tra la missione qui e la missione ad gentes a cui eravamo tentati: la missione ad gentes come “orizzonte e paradigma”! Ossia, la missione ad gentes deve diventare il termine di riferimento, il “modello” per la missionarietà delle nostre comunità qui, nel nostro territorio. Non possiamo allora richiamare i nostri missionari, perché ne abbiamo bisogno qui! Ma abbiamo bisogno di loro là, nella missione ad gentes perché ci facciano da modello, perché, con la loro esperienza, possano ispirarci per vivere qui quel nuovo dinamismo missionario di cui le nostre comunità hanno bisogno. Si tratta di mettersi alla scuola della missione ad gentes perché ci faccia riscoprire l’essenziale della fede, l’essenziale dell’esperienza ecclesiale ed ispiri di conseguenza le scelte pastorali delle nostre comunità. GRUPPO MISSIONARIO = PONTE Quale sarà, dunque, il ruolo specifico del gruppo di animazione missionaria? Sarà quello di mantenere sempre vivo il dinamismo missionario di tutta la comunità, facendosi “ponte” che facilita il passaggio, la comunicazione e lo scambio tra la missionarietà della comunità e la missione “ad gentes”. I nostri gruppi dovrebbero, sempre più, interrogarsi per capire che voce siamo all’interno della comunità. Che presenza siamo? Siamo una presenza specifica alla quale spesso il parroco delega tutto ciò che riguarda l’aspetto della sensibilità missionaria? Ci siamo solo per le attività economiche o per qualcos’altro? Siamo coscienza della Chiesa, presenza che deve risvegliare la parrocchia? Come battezzati, scegliamo uno stile di vita e siamo segno di speranza? Come riusciamo a stupire, ad affascinare, soprattutto i giovani? 2° INCONTRO MARTEDÌ 25 NOVEMBRE 2008 La riflessione ha avuto due punti importanti: 1. Perché il gruppo missionario realizzi il suo compito di far riscoprire il volto missionario della comunità deve imparare a passare dal pensare e realizzare le sue iniziative “PER“ la comunità, al pensare e realizzare delle iniziative “CON“ la comunità, o qualche settore della stessa, in vista dell’andare incontro agli uomini e alle donne del nostro tempo (possiamo dire “con” la comunità, “per” andare incontro ai “lontani”). 2. Le modalità o gli atteggiamenti attraverso i quali è possibile rinnovare il volto missionario della comunità sono i 5 proposti dal documento della CEI al n. 13 (vedi estratto): a) l’ospitalità (che va oltre l’accoglienza) b) la “ricerca“: ricercare i dispersi, mostrarsi attenti nei loro confronti c) riscoprire l’essenzialità della fede, e articolare le proposte pastorali intorno a questa essenzialità d) coltivare con più assiduità e fedeltà l’ascolto di Dio e della sua parola (gruppi del vangelo... lectio ...) e) testimoniare e diffondere la speranza cristiana nella vita quotidiana. ✿✿✿✿✿✿✿✿ ESTRATTO DA: Nota pastorale della Conferenza Episcopale Italiana del 30 maggio 2004 IL VOLTO MISSIONARIO DELLE PARROCCHIE IN UN MONDO CHE CAMBIA 13. Una casa aperta alla speranza Il primo di questi atteggiamenti è l’ospitalità. Essa va oltre l’accoglienza offerta a Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 19 chi si rivolge alla parrocchia per chiedere qualche servizio. Consiste nel saper fare spazio a chi è, o si sente, in qualche modo estraneo, o addirittura straniero, rispetto alla comunità parrocchiale e quindi alla Chiesa stessa, eppure non rinuncia a sostare nelle sue vicinanze, nella speranza di trovare un luogo, non troppo interno ma neppure insignificante, in cui realizzare un contatto; uno spazio aperto ma discreto in cui, nel dialogo, poter esprimere il disagio e la fatica della propria ricerca, in rapporto alle attese nutrite nei confronti di Dio, della Chiesa, della religione. [...] Un tale spazio non si riduce a incontri e conversazioni. Va articolato e programmato nella forma di una rete di relazioni, attivate da persone dedicate e idonee, avendo riferimento all’ambiente domestico. Non si tratta però soltanto di esercitare ospitalità. Occorre anche assumere un atteggiamento di ricerca. Cercare i dispersi, azione che connota il pastore e la pastorale, significa provocare la domanda dove essa tace e contrastare le risposte dominanti quando suonano estranee o avverse al Vangelo. Una delle difficoltà più evidenti che la cultura diffusa pone al cristianesimo è quella di spegnere la domanda sulle questioni essenziali della vita, per le quali anche oggi Nicodemo andrebbe alla ricerca di Gesù (cfr Gv 3,115). [...] Anche in questo caso, più che di iniziative si ha bisogno di persone, di credenti, soprattutto di laici credenti che sappiano stare dentro il mondo e tra la gente in modo significativo. Occorre tornare all’essenzialità della fede, per cui chi incontra la parrocchia deve poter incontrare Cristo, senza troppe glosse e adattamenti. La fedeltà al Vangelo si misura sul coerente legame tra fede detta, celebrata e testimoniata, sull’unità profonda con cui è vissuto l’unico comandamento dell’amore di Dio e del prossimo, sulla traduzione nella vita dell’Eucaristia celebrata. 20 Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 Per giungere a questa purezza di intendimenti e atteggiamenti è necessario che si coltivi con più assiduità e fedeltà l’ascolto di Dio e della sua parola. [...] Non si può oggi pensare una parrocchia che dimentichi di ancorare ogni rinnovamento, personale e comunitario, alla lettura della Bibbia nella Chiesa, alla sua frequentazione meditata e pregata, all’interrogarsi su come farla diventare scelta di vita. Possono apparire eccessive, e forse anche troppo esigenti, queste attenzioni che riteniamo necessarie per dare un volto missionario alla parrocchia. Esse comportano fatica e difficoltà, però anche la gioia di riscoprire il servizio disinteressato al Vangelo. Ma attraverso di esse si può giungere a condividere le felicità e le sofferenze di ogni creatura umana. Una condivisione sostenuta dalla «speranza [che] non delude» (Rm 5,5). Perché la speranza cristiana ha questo di caratteristico: essere speranza in Dio. È Dio il fondamento della nostra speranza e anche del nostro impegno a rinnovare la parrocchia, perché possa testimoniare e sappia diffondere la speranza cristiana nella vita quotidiana. Questo in poche parole quanto è emerso ed è questo che dovrebbe guidare il nostro lavoro sul campo da qui al 31 marzo. È un tempo in cui possiamo sperimentare qualcosa di nuovo, oppure possiamo approfittarne per approfondire e chiarire ulteriormente questi aspetti che sulla carta possono risultare in un modo e applicati alle diverse realtà di ciascuna parrocchia risultano diversi e, non raramente, ci mettono in crisi. Ricordiamo che, anche in questa fase, non siete mai soli. Potete contare sulla disponibilità dell’équipe dell’animazione del Centro Missionario Diocesano per un accompagnamento “in loco” di chiunque avesse bisogno di aiuto. Buon lavoro e buona animazione a tutti! UFFICIO PER LA PASTORALE LITURGICA E LA MUSICA SACRA Aggiornamento per i Ministri straordinari della comunione La nuova modalità di scadenza e di rinnovo del ministero straordinario della Comunione, in vigore da qualche anno, si basa su una comune data a seconda del vicariato o zona pastorale a cui si appartiene. Indipendentemente dalla data di istituzione, gli incontri proposti fra il mese di gennaio e di febbraio riguardano tutti i ministri delle Vicarie sotto segnalate (salvo eventualmente quelli istituiti lo scorso anno). Chiediamo comunque di avvisare, circa la nuova situazione, tutti i parroci e i Superiori di comunità religiose, i quali dovranno accompagnare i ministri con una richiesta scritta di conferma e rinnovo. Quest’anno la scadenza riguarda le seguenti Vicarie, nelle rispettive sedi e date, in cui sono proposti due incontri di aggiornamento (dalle 15.00 alle 17.00): ✔ I ministri dei vicariati di Verona NordOvest, Bussolengo e Villafranca: Sabato 17 e 24 gennaio, presso il teatro parrocchiale di San Massimo; ✔ I ministri del vicariato della Valpolicella: Sabato 31 gennaio e 7 febbraio, presso il teatro parrocchiale di Pedemonte; ✔ I ministri dei vicariati di Caprino, Lago veronese e Lago bresciano: Sabato 14 e 21 febbraio, presso il Centro parrocchiale del Beato Andrea da Peschiera. Nel caso qualcuno non potesse partecipare agli incontri proposti nella sua zona, può verificare la possibilità di andare a quelli della zona vicina. Accoliti Il gruppo degli Accoliti, nel pomeriggio di sabato 22 novembre, si è ritrovato insieme per pregare e per ascoltare, dalla voce di don Giuseppe Pizzoli, direttore del Centro Missionario Diocesano, una riflessione per meglio prepararsi ad accogliere il Cristo che viene. Ora stiamo pensando a un incontro domenicale, verso la Quaresima, in una delle parrocchie in cui vi è la presenza di accoliti. Sacristi e volontari nel servizio alle Chiese Dopo l’incontro del 27 novembre, con l’Eucaristia presieduta da Mons. Andrea Veggio, i Sacristi attendono ora di ritrovarsi nuovamente, sempre presso il seminario di San Massimo, uno dei primi giorni di marzo. A loro va un caloroso ringraziamento per il servizio prezioso che offrono alle comunità che celebrano l’Eucaristia. Ci auguriamo che a questi incontri possano partecipare anche altri volontari, presenti nelle diverse comunità. Catecumenato Il pomeriggio del primo marzo, prima domenica di Quaresima, presso la Chiesa-battistero di S. Giovanni in Fonte, sarà celebrato il Rito Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 21 dell’Elezione dei catecumeni, giovani e adulti, che si preparano a ricevere i sacramenti dell’Iniziazione cristiana nella notte di Pasqua. È importante accompagnare, con la preghiera e con il cammino di conversione, questi nostri fratelli, alcuni italiani, altri stranieri, che stanno per entrare a far parte a pieno titolo della comunità cristiana. Musica sacra Contiamo di produrre presto un dépliant illustrativo delle caratteristiche e dei contenuti. Desideriamo anche poter procedere all’aggiornamento dei dati circa le corali che operano in Diocesi per l’animazione liturgica. Ricordiamo infine che in collaborazione con il Centro Pastorale Giovanile, stiamo organizzando un corso di formazione liturgico-musicale per gruppi giovanili, che avrà luogo nel mese di marzo nella sede del CPG. È in fase avanzata la nuova edizione del libro di canti diocesano “Preghiamo cantando”. UFFICIO DI PASTORALE DELLA SALUTE Ai Parroci e ai responsabili delle comunità cristiane affidiamo queste undici conferenze (circa una al mese) sulla sofferenza mentale, tenendo presenti queste finalità: ✦ conoscere le singole persone che vivono la sofferenza mentale e anche le risposte esistenti a livello privato e sociale; ✦ sensibilizzare la comunità e l’opinione pubblica per superare la paura e lo stigma in modo da cambiare mentalità ed accogliere; ✦ prendersi cura dei malati mentali e dei loro familiari; ✦ scoprire una strategia comune di intervento. L’Ufficio di Pastorale della Salute, l’Associazione Tutela Salute Mentale (AITSaM) di Verona e Fondazione Smith&Kline organizzano una serie di CONFERENZE SULLA SOFFERENZA MENTALE PER SENSIBILIZZARE LA COMUNITÀ CALENDARIO 24 GENNAIO 2009 ❖ Presentazione delle conferenze dr. Graziano Avesani, presidente AITSaM di Verona don Roberto Vesentini, Direttore Ufficio Pastorale della Salute di Verona 22 Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 ❖ Saluto delle autorità Mons. Giuseppe Zenti, Vescovo di Verona dr. Stefano Valdegamberi, Assessore Regionale Servizi Sociali ing. Sandro Sandri, Assessore Regionale della Sanità dr. Stefano Bertacco, Assessore Servizi Sociali, Comune di Verona. ❖ Relazione: “Confini del problema: handicap, disagio mentale, malattia mentale” prof. Michele Tansella, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale ULSS 20, Preside della Facoltà di Medicina dell’Università di Verona. 21 FEBBRAIO 2009 ❖ “Il senso di colpa” prof. Gabriele La Porta, direttore di RAI Notte ❖ Testimonianza: “Dalla rabbia alla preziosità” dr. Graziano Avesani, presidente AITSaM di Verona 28 MARZO 2009 ❖ “Prevenzione e cura dell’adolescente con disturbo psichico” dr. Amedeo Bezzetto, psicologo e psicoterapeuta dr. Carlo Alberto Bellani, pedagogista ❖ “Psichiatria in rete” Marta Bianchi, operatrice in rete 9 MAGGIO 2009 ❖ “Progetto di cura e di riabilitazione” dr. Michele De Nardi, Direttore Sanitario dell’Ospedale Villa S. Giuliana, Verona ❖ “La continuità terapeutica ed assistenziale” dr. Giuseppe Migliorini, Primario Equipe 4 ULSS 20 30 MAGGIO 2009 ❖ “Strutture per la cura e la riabilitazione: l’esistente e quello che manca” dr. Flavio Nosè, Primario Equipe n. 2 ULSS 20 dr. Antonio Campedelli, Primario Psichiatria ULSS 21 dr. Gerardo Bertolazzi, Direttore Dipartimento Salute Mentale ULSS 22 ❖ “L’organizzazione di un servizio psichiatrico territoriale” prof. Nicola Garzotto, Primario Equipe 1, ULSS 20 27 GIUGNO 2009 ❖ “Integrazione tra sanitario e sociale nei progetti individuali e nelle strutture” dr. Angelo De Cristan, Direttore Servizi Sociali ULSS 20 ❖ “Il ruolo del servizio sociale professionale nei servizi per la salute mentale” dr. Claudio Gentile, Servizio Sociale Equipe n. 2 ULSS 20 26 SETTEMBRE 2009 ❖ “La ricerca scientifica per le malattie psichiatriche: dalla definizione dei bisogni alla ricerca della cura” dr. Giuseppe Recchia e dr. Paolo Rizzini, Centro Studi Fondazione Smith&Kline ❖ “L’uso razionale degli psicofarmaci” dr. Corrado Barbui, Servizio Psichiatrico, Borgo Roma, Verona 31 OTTOBRE 2009 ❖ “Prendersi cura dei familiari con malati mentali” dr. Massimiliano Gelmetti, consulente in riabilitazione psicosociale. ❖ “Il sostegno ai familiari e ai caregivers” Paola Maestrelli, infermiera professionale 28 NOVEMBRE 2009 ❖ “Ruolo delle cooperative non profit e preparazione professionale degli operatori” Giuseppe Turrini Direttore “Azalea”, Antonio Fasol Direttore “Farsi Prossimo”, dr. Andrea Danese Direttore “Cercate”, ❖ “Approccio dell’operatore al malato mentale: formazione e umanizzazione” Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 23 p. dr. Angelo Brusco, Direttore del Centro Camilliano di Formazione, Verona 19 DICEMBRE 2009 ❖ “Volontariato in psichiatria” dr. Walter Peraro, Consigliere AITSaM di Verona ❖ “Strutture di volontariato” dr. Andrea Spolaor, responsabile di “Davide e Golia” di Vicenza; prof. Loredana e prof. Marcello Polizzi, responsabili di “La Rondine” di Vittorio Veneto GENNAIO 2010 ❖ “La Chiesa di Verona e la salute mentale” Mons. Giuseppe Zenti, Vescovo di Verona d. Roberto Vesentini, Direttore Ufficio Pastorale della Salute di Verona Le conferenze si tengono il sabato dalle ore 10,00 alle 12,30 presso il Centro Carraro, Lungadige Attiraglio 45, Verona. Sono rivolte a: sacerdoti e rappresentanti delle parrocchie, operatori socio-sanitari, medici, specializzandi, amministratori, assistenti sociali, volontari, familiari e tutte le persone interessate alla salute mentale. Per informazioni e segreteria organizzativa: don Roberto Vesentini cell. 347 9578845 dr. Graziano Avesani cell. 3387743683 ELABORAZIONE DEL LUTTO “La stagione della sofferenza può essere paragonata a un guado, una corrente d’acqua da attraversare. A volte il passaggio è facile, e la gente torna alla sua vita normale; in altre occasioni l’approdo all’altra riva si presenta difficoltoso, per cui si ha bisogno di qualcuno che cammini insieme con amore e competenza, aiutando a vivere positivamente l’esperienza del soffrire fino a trasformarla in occasione di crescita… Quando il camminare insieme viene attuato in maniera appropriata, diventa segno della presenza di Dio che accompagna l’uomo in ogni tratto del suo itinerario esistenziale”. (Attraversare il guado insieme – P. Angelo Brusco – 2007) A seguito del Secondo Convegno Diocesano sull’elaborazione del lutto, comunichiamo il prospetto di luoghi, animatori e orari dove viene proposto un itinerario di spiritualità per le persone che sono nel lutto che hanno perso un figlio o comunque una persona cara significativa. Oltre agli incontri di preghiera, offerti in tutte le vicarie, è possibile anche iniziare percorsi di Gruppo di Auto Mutuo Aiuto. Per avviare un gruppo (otto-dieci persone) occorre contattare i facilitatori telefonicamente. Inoltre il Centro Camilliano di Formazione promuove cammini di preparazione sull’elaborazione del lutto e per facilitatori di gruppi di auto mutuo aiuto. Per informazioni: don Roberto Vesentini [email protected] cell. 3479578845 don Gianni Naletto [email protected] cell. 3403851924 24 Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 25 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 A Lonato Tel - Cell tel. 0458344946 tel. 045557002 tel. 045913035 tel. 0458124314 tel. 045512039 tel. 0457550500 cell. 3479115946 tel. 0456258003 tel. 0457513069 cell. 3348404910 cell. 3406594952 tel. 0457150160 tel. 0457950031 cell. 3403851924 tel. 0457850224 tel. 0457100063 cell. 3474865455 tel. 044220378 cell. 3286121084 tel. 0457220014 tel.0309133111 tel. 0458032144 Don Gianni Naletto Nora Sartori Don Zeno Ferrari Malaika Ribolati Don Luciano Ferrari P. Pierpaolo Valli Diacono La Micela Daniele Parrocchia San Giacomo Centro Camilliano di formazione Sezano - Presso Stimmatini Ospedale Borgo Trento Parrocchia Rizza cell. 3771427909 tel. 0458122110 cell. 3495861500 cell. 3398034289 cell. 3478493086 cell. 3403851924 cell. 3478289952 E-mail [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] EPPURE IL VENTO SOFFIA ANCORA - Gruppi di Auto Mutuo Aiuto P. Renato Carcereri Don Roberto Campostrini Don Claudio Tezza Don Zeno Ferrari Don Claudio Turri Fra Pio Prandina Don Giuseppe Venturini Don Mario Brutti P. Giovanni C rippa Don Enrico Bombieri Don Franco Trevisan P. Felice Arlone Don Marco Crescente Don Gianni Naletto P. Roberto Moretto Don Paolo Troiani Don Emanuele Previdi Don Alessandro Benini Mons. Giovanni Ottaviani Mons. Piergiorgio Formenti P. Alessandro Zampa Mons. Angelo Messetti Animatore TUO FIGLIO VIVE - Itinerario di spiritualità Santuario dell'Addolorata - Lughezzano Rettoria San Felice - Cazzano Santuario Madonna del Perpetuo Soccorso Parrocchia Valeggio Parrocchia Vago Centro Vocazionale "P. M. Venturini" Parrocchia Bovolone Parrocchia Caselle di Nogara Santuario Porto Legnago Parrocchia Bardolino Santuario Madonna della Corona Comunità Missionaria di Villa Regia Movimento Vedove Chiesa Padri Monfortani - Arbizzano Chiesa Santuario Madonna di Lourdes San Fidenzio Parrocchia Spirito Santo Santuario Santa Teresa - Tombetta Parrocchia Castel d'Azzano Santuario Madonna del Frassino Parrocchia San Felice del Benaco Santuario Cristo della Strada Per l'avvio di gruppi di auto mutuo aiuto, è necessario contattare telefonicamente i facilitatori Vicariato Verona Centro Verona Nord-Est Verona Nord-Ovest Verona Sud Cadidavid Lago Veronese Lago Bresciano Caprino Valpolicella Valpantena Val D'Illasi Bussolengo Villafranca Soave-San Martino Ronco Bovolone-Cerea Nogara - Isola della Scala Legnago domenica dopo Pasqua ore 16,00 4 domenica del mese ore 16,00 4 domenica del mese ore 16,00 4 domenica del mese ore 19,00 3 giovedì del mese ore 20,00 4 domenica del mese ore 16,00 4 domenica del mese ore 17,00 1 e 3 giovedì del mese ore 18,30 3 domenica del mese ore 17,00 1 venerdì del mese ore 18,30 4 domenica del mese ore 16,00 Quando 2 sabato del mese ore 18,00 4 giovedì del mese ore 20,30 4 domenica del mese ore 18,30 4 domenica del mese ore 18,30 4 domenica del mese ore 18,30 3 sabato del mese ore 18,00 4 venerdì del mese ore 21,00 4 domenica del mese ore 17,00 Il Centro Camilliano di Formazione (Via Bresciani, 2 – Verona) promuove: Corso di accompagnamento in tempo di lutto. Corso per facilitatori di Gruppi di Auto Mutuo Aiuto nell'elaborazione del lutto. Gruppo di Auto Mutuo Aiuto per le persone che hanno perso un proprio caro. Tel. 045913765 e-mail: [email protected] www.sentieriformativi.it CENTRO DI PASTORALE UNIVERSITARIA - VERONA Via Nicola Mazza, 18 – 37129 Verona Tel. 338 8810485 – 045 8007790 PROPOSTE PER GLI STUDENTI 2008-2009 Il C.P.U. è lieto di far conoscere che la F.U.C.I. si consolida e amplia il numero dei suoi iscritti, essi oltre alla formazione offerta dal C.P.U., partecipano come fucini, agli incontri nazionali e regionali. Il C.P.U. il 19 novembre ha celebrato nella chiesa di S. Paolo C.M., presieduta dal nostro Vescovo, l’Eucarestia di inizio Anno Accademico per gli studenti. Erano presenti oltre agli studenti che frequentano il Centro diocesano, anche gli appartenenti ai movimenti di CL, Opus Dei, Focolarini, gli ospiti dei Collegi universitari maschile e femminile D. N. Mazza, dello Studentato femminile delle Orsoline di Via N. Mazza e di Via Muro Padri, del Convitto delle Figlie di S. Angela (Angeline), dei Salesiani, delle Maestre Cooperatrici di D. N. Mazza, delle residenze E.S.U. e studenti stranieri e italiani che vivono in appartamento o sono residenti veronesi. Il C.P.U. si propone come offerta formativa, culturale e di annuncio di fede nel mondo universitario. Collabora perciò con segmenti 26 Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 della “galassia” qual è ogni Università: Associazioni e Movimenti studenteschi, l’E.S.U. (Ente per il diritto allo studio), la Biblioteca universitaria “A. Frinzi”, l’Ufficio pubbliche relazioni dell’Università, i responsabili delle Facoltà di Medicina e di Scienze Motorie e i docenti di altre Facoltà. Finalità Il C.P.U. offre agli studenti un percorso complementare a quello universitario perché interessato alla formazione integrale della persona che vive in Università. Ciò nella convinzione che nell’orizzonte laico dell’Università, la fede ritiene di poter offrire il proprio contributo – in una logica di reciprocità con i saperi accademici – alla comune ricerca di senso, sia nei confronti delle tematiche culturali in generale, sia in relazione al tema specifico della vita professionale. Non pretende di dire qualcosa di conclusivo per tutti, ma di arricchire – con l’originale apporto cristiano – il punto di vista sulla realtà. CONTENUTI Formarsi BIBLIOTECA “S.G. BERTONI” E AULE STUDIO ♦ Nella Sede del C.P.U. (via N. Mazza, 18) è disponibile la biblioteca con 3.500 volumi di spiritualità ebraica e cristiana, biografie dei santi e i loro scritti, fonti patristiche, testi di teologia, di morale sociale, economica e bioetica. ♦ Molti testi sono già inseriti nel catalogo OPAC dell’Ateneo e consultabili sul sito www.univr.it – sezione Biblioteche (digitare nella stringa: CPU) – o all’indirizzo diretto per la ricerca: http://131.175.3.38/F. cifissione (cappella S. Antonio) e Risurrezione. ✘ 6 maggio – S. Giorgio: Noli me tangere – (Montemezzano discepolo di Paolo Veronese). Ci aiutano: prof. don Piergiorgio Rizzini dott. Isabella Bighignoli Celebrare ✘ S. MESSA per gli studenti universitari animata a turno dai Collegi universitari: 25/02 (Mercoledì delle Ceneri) – 25/03 – 13/05 Dopo ogni celebrazione, con gli studenti ci incontriamo per un momento conviviale nelle sale parrocchiali di S. Paolo. Ore 18,30 – Chiesa di S. Paolo c.m. (fronte Rettorato). ♦ Il Centro offre agli studenti alcuni spazi comodi e silenziosi per lo studio personale e uno per lo studio di gruppo. Ascoltare e lodare con i Monaci camaldolesi ♦ L’accoglienza è garantita da laureati adulti che volontariamente si offrono per consulenza e sorveglianza. ✘ Giornata di spiritualità in Quaresima: 1 marzo c/o Eremo s. Giorgio di Bardolino (VR). ♦ Il direttore don Mariano è presente in Biblioteca nei pomeriggi. È disponibile ogni giorno per colloqui personali in parrocchia a S. Paolo (tel. 045 8007790). ✘ Giornata di spiritualità Pentecoste: 31 maggio c/o Eremo S. Giorgio di Bardolino (VR). ORARI BIBLIOTECA E AULE STUDIO LUNEDÌ – VENERDÌ: 8,30 – 13 / 14,30 – 18,30 Il bello della Fede cristiana “Vedere, Contemplare e Sperare“ TRE SERATE NELLE CHIESE DEL CENTRO ✘ Ore 20,30-22,00: Meditazione con gli occhi – riflessione sulla Parola di Dio che ha ispirato l’artista – silenzio – condivisione comunitaria. ✘ 11 marzo – S. Fermo: scultura 1300 Cro- ❯ Partenza dalla Chiesa di S. Paolo ore 8,30 Ritrovo all’Eremo ore 9,15. CORSO per studenti della Facoltà di Medicina L’ANIMO DEL MEDICO: percorso formativo verso una medicina della persona OBIETTIVI Offrire allo studente del Corso di laurea, ad ogni livello del suo percorso formativo professionale – tecnico, l’opportunità di confrontarsi con il modello antropologico della “medicina della persona” in vista di: Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 27 1. promuovere una pratica della professione che consenta di rispondere creativamente alle sfide causate dalla complessità del mondo sanitario, 7) Sintesi creativa di curare e prendersi cura: l’umanizzazione dell’assistenza (Lisa M. Bambara – Giovanni Pizzolo) 31 marzo 2. far sorgere interrogativi non solo in senso “scientifico”, ma esistenziale. Dunque rendere capaci di elaborare il proprio vissuto, tramite l’esercizio e la cura di porsi di fronte a se stessi ed allo svolgimento della professione, 8) Valutazione del corso con presenza al completo dei docenti, 7 aprile. 3. coltivare la “postura umana” della professione composta da: comunicazione, sana distanza, empatia, relazionalità, coscienza dei limiti propri e della medicina, ecc. così da favorire una cura rivolta alla totalità della persona. PROFF. LISA MARIA BAMBARA, ANTONIETTA BASSETTO, CLAUDIO BASSI, ITALO VANTINI, GIOVANNI PIZZOLO: Docenti della facoltà di Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Verona. ARNALDO PETTERLINI: Prof. Ordinario di Filosofia – Fac. Lingue e letter. Straniere – Università degli Studi di Verona. Modalità: Frontale e Tavola Rotonda dei docenti – interrogativi degli studenti, n. ore complessive del corso: 12. ROBERTO VINCO: Prof. Ordinario di Filosofia “Ist. teologico S. Zeno”, Verona. Crediti: 1. GIUSEPPE LAITI: Prof. Ordinario di Teologia Patristica “Ist. teologico S. Zeno”, Verona. Date ed orario: il martedì – dalle ore 17.30 alle 19.00. Sede: Facoltà di Medicina. N. max studenti iscrivibili: 50. Destinatari: studenti del corso di Laurea in Medicina e Chirurgia di ogni anno. Il Corso è già stato effettuato l’anno scorso con successo di partecipazione e di interesse per 45 studenti di Medicina. STRUTTURA DEL CORSO 1) La salute: evoluzione di un’idea …parte 1ª (Italo Vantini) 17 febbraio 2) La salute: evoluzione di un’idea …parte 2ª (Italo Vantini) 24 febbraio 3) Tra dignità e vulnerabilità: il corpo (Roberto Vinco) 3 marzo 4) Tra dignità e vulnerabilità: la psiche (Fabio De Nardi) 10 marzo 5) Tra dignità e vulnerabilità: lo spirito (Giuseppe Laiti) 17 marzo 6) Modelli antropologici in medicina (Arnaldo Peterlini – M. Antonietta Bassetto – Claudio Bassi) 24 marzo 28 CORPO DOCENTE Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 dr. FABIO DE NARDI: Psichiatra – Direttore Sanitario Ospedale Villa “S. Giuliana”, Verona. d. MARIANO AMBROSI: Direttore Centro di Pastorale Universitaria e segretario del Corso. Il Corso proposto dal C.P.U. e in collaborazione con esso, è diretto dai Proff. Claudio Bassi e Maria Antonietta Bassetto della Facoltà di Medicina e organizzato dalla Fac. di Medicina. Corso per studenti della Facoltà di Scienze delle Attività motorie CORSO ELETTIVO: “Allenare il corpo – formare la persona. Identità e missione del laureando in scienze motorie”. ✦ Il laureando in Scienze Motorie non è tanto chiamato preparare fisicamente le persone, ma a creare in loro la consapevolezza delle motivazioni e delle modalità di ciò che sta costruendo in esse. ✦ Egli è chiamato ad essere un formatore ed educatore. Non solo aiuterà a sviluppare nuove abilità, frutto di un apprendimento motorio consapevole e finalizzato ma con la sua azione didattica, contribuirà anche a “formare” la personalità di coloro cui essa si rivolge. ✦ Si formerà come “leader” ossia come facilitatore di relazioni individuali e di gruppo, a rispettare le regole, e far interagire un gruppo orientandolo verso un obiettivo comune. ✦ Saprà far comprendere la necessità di un lavoro serio e costante, per giungere al risultato sperato, anche attraverso il sacrificio e il superamento dei propri limiti e delle proprie fragilità di fronte alla fatica e agli eventuali insuccessi. Così favorirà il consolidamento del carattere e della personalità, in vista delle prove e delle difficoltà della vita. ✦ La sua “mission” non si limita ad essere un preparatore atletico perché il soggetto dell’azione educativa, non è un corpo da “allenare, rinforzare, tonificare” ma una persona, che è “unità” di corpo, mente, psiche e cuore. Egli l’aiuterà a giungere ad un sviluppo armonico ed equilibrato nella completezza e complementarietà di tutti gli aspetti. 2° SEMESTRE A/A 2008-9 Modalità: Frontale e Tavola Rotonda dei docenti – interrogativi degli studenti. N. ore del corso: 12. Crediti: 1. Date: 7-21-28 aprile – 5-12-19 maggio 2009. Orario: dalle ore 15 alle 17.30. Sede: Facoltà di Scienze Motorie. N. Max studenti iscrivibili: 50. Destinatari: Studenti del corso di Laurea in Scienze della Attività Motorie. STRUTTURA DELLE LEZIONI 2. Il corpo nella relazione di genere PROF. CRISTINA SIMONELLI 3. Corpo ed esperienza del limite PROF. FEDERICO SCHENA PROF. ANDREA GAINO b) ETICA 4. Il corpo tra disponibilità e responsabilità PROF. CLAUDIO PAGANINI 5. Educare alla relazione con il proprio corpo nelle diverse stagioni della vita PROF. PAOLA DAL TOSO c) PEDAGOGIA 6. Luoghi e non luoghi dell’educazione PROF. NATALE FILIPPI 7. Il corpo nella “diversa-abilità” PROF. DONATELLA DONATI 8. Valutazione del corso (presenza al completo dei docenti). CORPO DOCENTE GIOVANNI BERLUCCHI (Fisiologia Fac. di Medicina – Università di Verona). CRISTINA SIMONELLI (Ist. Teologico S. Zeno – Verona). FEDERICO SCHENA (Scienze neurologiche Fac. Sc. Mot. – Università di Verona). ANDREA GAINO (Ist. Teologico S. Zeno – Verona). CLAUDIO PAGANINI (Consigliere Nazionale C.S.I – Roma). PAOLA DAL TOSO (Pedagogia Fac. Sc. d. Formazione – Università di Verona). NATALE FILIPPI (Pedagogia Fac. Sc. Mot. – Università di Verona). DONATELLA DONATI (Metodi e Didattica delle attiv. motorie Fac. Sc. Mot. – Università di Verona). Coordinamento e segreteria: MARIANO AM(dir. Centro Past. Universitaria). a) ANTROPOLOGIA BROSI 1. Corpo, mente, coscienza PROF. GIOVANNI BERLUCCHI Il Corso proposto del C.P.U. e in collaborazione con esso, è diretto dai Proff. Federico Schena e Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 29 Natale Filippi della Facoltà di Scienze Motorie, sostenuto dal Preside prof. Carlo Morandi, organizzato dalla Fac. di Sc. Motorie. Ri-crearsi ✿ Corso di chitarra base e avanzato MAESTRI IVAN CABURLON E COMPAGNI GABRIELE. ✿ Corso di chitarra flamenco MAESTRO IVAN CABURLON. Bonhöffer, Cattedrale cattolica con la tomba del parroco martire B. Lichtenberg. ✔ Lettura di testimonianze di August Clemens von Galen (Vescovo di Münster) Dietrich Bonhöffer (teologo protestante), Mons. Bernard Lichtenberg (prevosto del Duomo), Sophie e Hans Scholl (studenti univ.), Alfred Delp (sociologo gesuita). ✔ Ascolto di testimoni credenti durante la dittatura comunista DDR. ✔ La visita alla Sinagoga di Oraniestrasse. ✿ Corso di conversazione in lingua inglese PROF. ELISABETTA SMITH. Date previste: 6 giorni nella seconda metà di agosto 2009. PER INFORMAZIONI: Placer Nicoletta (segreteria) 3494191943 Progetti estivi VIAGGIO STUDIO a BERLINO: Sulle tracce di testimoni nella bufera nazista e comunista In collaborazione con la Fac. di Lingue e Lett. Stran. (sez. Germanistica) visita a luoghi, riflessione su documenti e ascolto di chi ha resistito alla violenza di due dittature. ✔ Prigione e camera delle impiccagioni di Plötzensee, chiesa e il monastero Regina Martyrum, casa e biblioteca di Dietrich Prof. Laura Adami (lingue e lett. straniere) 045974652 Don Mariano Ambrosi (direttore Centro Past. Univer.) 0458007790 [email protected] PER RAGGIUNGERCI: C.P.U. Via Nicola Mazza, 18 37129 Verona Tel. 0458035924 – 0458013034 www.cpunivr.it [email protected] � 30 Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 APOSTOLATO DELLA PREGHIERA P.zza Vescovado, 7 – 37121 Verona Tel. 045 8083708 L’Apostolato della Preghiera: • ascolta la Chiesa, • cammina con la Chiesa, • è in comunione con la Chiesa, • vive in se stesso, fra i suoi membri, la comunione. Poiché fonte e culmine di tutta la vita della Chiesa è l’Eucaristia, chi è nell’Apostolato della Preghiera prega e offe se stesso in comunione con il Sacrificio Eucaristico. Così L’Apostolato della Preghiera non è semplicemente un gruppo in cui si prega, ma assume carattere apostolico. Infatti fa un servizio alla Chiesa in vario modo: ♦ anzitutto con la preghiera. Non siamo noi che operiamo la salvezza, ma ce la dona Gesù Cristo, che si rende presente nell’Eucaristia; ci fa il dono di sé e in sé ci rende collaboratori della sua missione; la preghiera è, quindi, un mezzo di comunione con Cristo e di partecipazione alla sua missione. Tutta la vita del membro dell’Apostolato della Preghiera viene trasformata. In questo non c’è niente di diverso dalla vita cristiana: l’Apostolato della preghiera non è a sé stante, ma è un aiuto in più per vivere quella vita. Un cristiano innestato in Cristo, già con la sua stessa vita, è testimone, perché acquista uno stile di relazione che è nuovo; ♦ infine, chi fa parte dell’Apostolato della Preghiera è invitato a vivere la propria vocazione ecclesiale, pregando e offrendo la propria vita quotidiana secondo le intenzioni che gli sono affidate dal Papa e dai Vescovi italiani; queste sono le necessità attuali della Chiesa e del mondo: le missioni, l’ecumenismo, la carità, le necessità concrete della società. Prossimi incontri: – 10 marzo 2009 – 8 giugno 2009 presso le Suore della Sacra Famiglia, in Via Fontane di sopra. 2, Verona. ጪ ♦ chi partecipa all’Apostolato della Preghiera è sensibile ai bisogni della Chiesa e si presta a servirla, diventando catechista, entrando nei gruppi, partecipando alle attività caritative ecc.; Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 31 G ià da qualche anno la nostra diocesi sta seguendo con interesse sperimentazioni riguardanti in particolare la pastorale del Battesimo e un rinnovamento del catechismo dell’Iniziazione Cristiana. Dal momento che si stanno diffondendo anche alcune sperimentazioni con l’obiettivo di attribuire alla famiglia un ruolo centrale nella pastorale della parrocchia, durante il 2007/2008 le realtà dove questo si sta sperimentando si sono incontrate per un dialogo e un discernimento comunitario, alla presenza del Vicario della Pastorale e del Centro di Pastorale Famigliare. Consegniamo alla diocesi questo documento condiviso come avvio di un ulteriore confronto. La missione evangelizzatrice della Parrocchia attraverso la Famiglia «La parrocchia missionaria fa della famiglia un luogo privilegiato della sua azione, scoprendosi essa stessa famiglia di famiglie, e considera la famiglia non solo come destinataria della sua attenzione, ma come vera e propria risorsa dei cammini e delle proposte pastorali» (Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia, 9). Dopo l’esperienza del Sinodo – che ha aperto una scia di luce davanti al cammino della nostra Chiesa veronese, ravvivando nel cuore dei credenti la speranza che non delude «perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato» (Rm 5,5) – il progetto pastorale, che da esso è stato elaborato per il prossimo triennio, riconosce «la famiglia come luogo originario e primo, secondo il disegno di Dio, nel quale si fa concreta esperienza di comunione e trasmissione della fede» e si propone come obiettivo di costruire comunità che «riconoscono nella famiglia non solo un ambito particolare di intervento, ma una dimensione irrinunciabile e permanente di tutto l’agire pastorale» (Progetto Diocesano 2008 - 2011). La nostra diocesi vanta una attenzione 32 Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 pioneristica alla famiglia, a partire ancora dall’inizio degli anni ’50 con il Movimento Azione Familiare (MAF), trasformatosi poi in Centro Diocesano di Pastorale Familiare, nel quale, facendole proprie, sono confluite tutte le indicazioni che il magistero della Chiesa italiana ha elaborato per fare della famiglia il centro unificatore di tutta la sua azione pastorale, essendo la famiglia realtà voluta dal Creatore fin da principio ed elevata da Gesù Salvatore a sacramento del suo definitivo amore per l’umanità, reso visibile dal mistero della sua incarnazione, passione, morte e risurrezione. All’inizio del Nuovo Millennio, per favorire la convergenza dei sacramenti dell’Ordine e del Matrimonio quali «sacramenti del servizio della comunione» (Catechismo della Chiesa Cattolica, 1533- 1535), la CEI – con l’allora Presidente della Commissione Episcopale per la Famiglia e la Vita – ha promosso in alcune diocesi d’Italia, tra cui la nostra, la sperimentazione di un progetto «Parrocchia e Famiglia». Come coordinatore di tale sperimentazione il segretario generale della CEI mons. Giuseppe Betori ha incaricato mons. Renzo Bonetti, parroco di Bovolone. La nostra diocesi, al termine della sperimentazione, intende recepire i risultati di tale progetto e offrirli a tutti i parroci che intendono far propria questa proposta pastorale e attuarla nella propria parrocchia. Per incarico del Vescovo, «primo responsabile della pastorale familiare nella diocesi» (Direttorio di Pastorale Familiare, 238), il Vicario episcopale della pastorale, insieme al Centro Diocesano di Pastorale Familiare, si rende disponibile ad accompagnare tale esperienza nelle parrocchie che intendono farla propria sotto la guida e la responsabilità del parroco, curandone l’integrazione con il progetto pastorale diocesano. In questa nota si intende presentare in sintesi l’anima di tale progetto, esponendo la sua radicazione teologica nel dinamismo sacramentale su cui si radica l’evangelizzazione della Chiesa nel mondo e che conduce al fondamento trinitario (1); le motivazioni pastorali che la ispirano alla luce della Nuova Evangelizzazione che coinvolge soprattutto l’istituto matrimonio e la famiglia (2); le linee generali della sua modalità attuattiva (3). 1. La Chiesa esiste per evangelizzare: la radicazione teologica della missione della famiglia nella missione della Chiesa Il Sinodo dei Vescovi sulla famiglia degli anni ’80 ha tracciato le linee fondamentali della partecipazione della famiglia alla missione della Chiesa. La Fami- liaris consortio, dopo aver fatto una analisi della situazione della famiglia nel mondo moderno, aver colto le sfide che la destrutturazione di tale istituto comporta per l’evangelizzazione e aver delineato le coordinate della antropologia relazionale attraverso le quali è possibile cogliere il piano di Dio sull’amore umano, ha dedicato la parte più sostanziosa a tracciare le coordinate della missione della famiglia, chiamata a diventare ciò che è custodendo, rivelando e comunicando l’amore , «quale riflesso vivo e reale partecipazione dell’amore di Dio per l’umanità e dell’amore di Cristo Signore per la Chiesa sua sposa» (n. 17). Nel frattempo la teologia, stimolata anche dalle catechesi del papa Giovanni Paolo II sull’amore umano nel piano di Dio, ha sviluppato quella che viene definita l’“antropologia nuziale”, di cui la famiglia è espressione, risultando essere parte integrante del dinamismo sacramentale della Rivelazione, la quale raggiunge il suo vertice con l’incarnazione del Verbo ed è finalizzata a svelare, nella carne, il mistero nascosto e ineffabile dell’amore di Dio. Sono tre gli anelli di questa catena sacramentale che rivela all’uomo di ogni tempo l’identità di Dio come ‘amore’ (cf 1Gv 4,4): Cristo, la Chiesa e la Famiglia, ‘Piccola Chiesa’. Il primo anello di questa catena è lo stesso Cristo, Verbo incarnato e luce del mondo. Cristo, infatti, è il sacramento fontale dell’autorivelazione di Dio. Egli è luce che lascia intravedere l’amore che è ‘parola-bene-vita’. È la ‘via’ che conduce al Padre, che è Vita, tramite la sua verità donata, cioè tramite la sua persona che è «via, verità e vita» (cf Gv 14,6). La Chiesa è, in Cristo, il segno e lo strumento dell’amore/unione di Dio con l’umanità. Essa è il secondo anello sacramentale. Essa è «corpo di Cristo», «sacramento» della sua presenza tra noi, «luogo» dove Egli può essere incontrato, «as- Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 33 semblea» nella quale Egli garantisce la sua reale presenza. Del rapporto Cristo-Chiesa, il matrimonio viene ad essere una sua storica visibilizzazione. Il matrimonio cristiano, infatti, è sacramento del rapporto tra Cristo e la Chiesa. Esso costituisce, così, il terzo anello sacramentale, anello di importanza vitale per la missione della Chiesa finalizzata ad annunciare e far incontrare/toccare Cristo, il Verbo della vita, all’uomo concreto (cf 1Gv 1,1-4). Sotto questa prospettiva è possibile comprendere l’affermazione della Familiaris Consortio, là dove dice che «la futura evangelizzazione dipende in gran parte dalla Chiesa domestica» (n. 52), richiamando quanto Paolo VI aveva asserito nella Evangelii Nuntiandi «La famiglia, come la Chiesa, deve essere uno spazio in cui il Vangelo è trasmesso e da cui il Vangelo si irradia. Dunque nell’intimo di una famiglia cosciente di questa missione tutti i componenti evangelizzano e sono evangelizzati. I genitori non soltanto comunicano ai figli il Vangelo, ma possono ricevere da loro lo stesso Vangelo profondamente vissuto. E una simile famiglia diventa evangelizzatrice di molte altre famiglie e dell’ambiente nel quale è inserita» (n. 71). 2. La famiglia come “soggetto creativo” di evangelizzazione: motivazioni pastorali Per questa sua radicazione sacramentale nel dinamismo della rivelazione dell’amore di Dio per gli uomini, la famiglia non soltanto «è l’oggetto fondamentale dell’evangelizzazione e della catechesi della Chiesa, ma è anche il suo indispensabile e insostituibile soggetto: il soggetto creativo. Proprio per questo, per essere questo soggetto, non solo per perseverare nella Chiesa e attingere alle sue risorse, ma anche per costituire la Chiesa nella sua dimensione fondamentale, come una “chiesa in minia- 34 Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 tura” (ecclesia domestica), la famiglia deve in modo particolare essere cosciente della missione della Chiesa e della propria partecipazione a questa missione» (GIOVANNI PAOLO II, Omelia della Messa di apertura del quinto sinodo dei Vescovi sui compiti della famiglia cristiana nel mondo moderno, 26 settembre 1980). La Familiaris consortio fornisce i fondamenti, i contenuti e le caratteristiche della partecipazione e dei vincoli che legano tra loro la Chiesa e la famiglia cristiana che è necessario approfondire per poter rispondere ad una precisa indicazione del sinodo della nostra Chiesa veronese: «È da mettere in conto che una attenzione rinnovata alla famiglia come “soggetto pastorale” e “risorsa”, chiede alla pastorale tradizionale mutamenti non marginali» (Libro sinodale, 81). I legami che vincolano la Chiesa con la famiglia non sono di carattere sociologico e non hanno semplice valenza strategica per rispondere all’attuale congiuntura storica che rende problematico e urgente il rinnovamento della missione evangelizzatrice della Chiesa. Essi sono profondi e toccano l’identità della Chiesa stessa, la quale mentre genera, educa ed edifica la famiglia cristiana, proprio per questo la famiglia si trova inserita a tal punto nel mistero della Chiesa da diventarne partecipe a suo modo (cf Familiaris consortio, 49). Tale modalità è una modalità comunitaria. I coniugi partecipano alla missione non come singoli battezzati, ma come coppia, vale a dire come coniugati e come famiglia. Inoltre la famiglia evangelizza innanzitutto con il suo essere, attraverso l’impegno quotidiano a vivere i valori che le sono propri, soprattutto l’amore e la vita, che costituiscono l’essenza della missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo. Se il soggetto operativo misterioso della evangelizzazione della Chiesa è la Trinità, di cui la coppia è fatta ad immagine e somiglianza, e se la Chiesa è il soggetto storico (il corpo di Cristo) tramite il quale l’uomo può entrare in una relazione reale con Gesù salvatore, la famiglia, essendo allo stesso tempo “Chiesa in miniatura” e “cellula sociale”, permette alla Chiesa di relazionarsi con il mondo in modo potremmo dire “fisico”, in quanto gli stessi soggetti credenti sono allo stesso tempo i soggetti cittadini, la cittadinanza ecclesiale e la cittadinanza civile confluiscono nella stessa persona, che è titolare delle due cittadinanze. Il movimento del “venite e l’andate” proprio del dinamismo della evangelizzazione ha nella famiglia il primo luogo della sua attuazione. Nella famiglia gli stessi soggetti evangelizzati, sono gli stessi soggetti chiamati ad evangelizzare se stessi attuando nel proprio stile di vita la parola che li ha chiamati. La partecipazione della famiglia alla missione della Chiesa attinge il suo contenuto, come la Chiesa stessa, al triplice e unitario riferimento a Gesù Cristo Profeta, Sacerdote, Re. Anche la missione della famiglia, quindi, è una missione profetica, legata alla parola, al culto e alle buone relazioni, il cui alfabeto è iscritto proprio nelle peculiari relazioni coniugali e familiari, che sono relazioni sponsali, genitoriali e fraterne, le quali relazioni sono l’humus, l’habitat ecologico di ogni relazione sociale e civile improntata all’amore. «La prima e fondamentale struttura a favore dell’ “ecologia umana” – afferma la Centesimus annus, 39) – è la famiglia, in seno alla quale l’uomo riceve le prime e determinanti nozioni intorno alla verità ed al bene, apprende che cosa vuol dire amare ed essere amati e, quindi, che cosa vuol dire in concreto essere una persona». 3. Le linee generali del Progetto “Parrocchia e famiglia” promosso dalla CEI Nel 2001, il Presidente della commissione episcopale per la Famiglia e la Vita, S.E. Mons. Lanfranconi, propone di dare il via ad un progetto, della durata di 5 anni, per superare lo scarto che si registra tra il Magistero, che vede la famiglia come soggetto pastorale, e la prassi, che, di fatto, continua a considerare la famiglia come oggetto della pastorale. A questo progetto aderiscono trenta parrocchie di tutta Italia nelle quali i parroci, assieme ad alcune coppie di sposi e in accordo con i vescovi locali e gli uffici diocesani di pastorale familiare “si incontrano per approfondire la lettura della bibbia e della storia di salvezza in chiave nuziale, elaborano progetti pastorali, confrontano esperienze, pregano insieme per impostare la vita e la missione delle comunità parrocchiali valorizzando la famiglia, con le sue risorse e i suoi ritmi, come soggetto pastorale”. Nel novembre del 2001 vengono delineate dal consiglio permanente della CEI le linee guida di questo progetto, che è accompagnato da formazione mensili per i gruppi-guida (parroci e coppie scelte nelle parrocchie) e da convegni annuali promossi dal’ufficio nazionale per la famiglia. Il progetto registra due tappe fondamentali, che evidenziano due temi complementari. 3.1. La parrocchia viene percepita e vissuta dalle famiglie come la propria casa. È il risultato della prima verifica del progetto (primavera 2004), che registra una favorevole e promettente accoglienza in tutte e trenta le parrocchie: le famiglie vengono coinvolte in maniera forte in molti “luoghi pastorali” (iniziazione cristiana, preparazione al matrimonio, formazione permanente degli sposi…) e la parrocchia viene percepita dagli sposi come propria casa. Emergono comunque una serie di domande: “È questa la soggettività propria di tutte le famiglie? Le famiglie sono soggetto perché e se danno la loro disponibilità in parroc- Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 35 chia? La famiglia è chiamata a portare la sua ricchezza in parrocchia, o anche la propria casa è una ricchezza per la parrocchia?”. 3.2. Ogni “casa” viene abilitata ad esprimere che è una piccola Chiesa domestica. Le riflessioni teologiche, le ricerche bibliche e i moltissimi riferimenti del Magistero portano a riconoscere che la “famiglia è posta al servizio dell’edificazione del regno di Dio nella storia, mediante la partecipazione alla vita e alla missione della Chiesa […] come una “Chiesa in miniatura” (Ecclesia domestica), facendo sì che questa, a suo modo, sia viva immagine e storica rappresentazione del mistero stesso della Chiesa” (FC 49). Si apre così una seconda fase del progetto, che cerca strade per incarnare come la famiglia possa vivere l’essere Chiesa in piccolo, come possa far Chiesa in casa. Si riconosce che la famiglia ha una capacità strutturale (fondata sul sacramento del matrimonio, sacramento dell’amore di Cristo per la Chiesa) di accoglienza e di far Chiesa in casa. Si scopre, inoltre, che può anche diventare un “luogo” formidabile di annuncio della buona notizia, per la rete di relazioni naturali che si ritrova, e per la capacità di avvicinare con continuità alcuni “vicini” (amici, parenti, colleghi di lavoro, vicini di casa…) che spesso sono i “lontani” dalla fede, o per situazione oggettiva (per esempio i divorziati risposati, i conviventi, gli sposati solo civilmente…), oppure per ridotta sensibilità per gli stili di vita che nascono dal Vangelo. Delle 32 parrocchie coinvolte, 28 portano a termine il progetto, che si conclude nell’estate del 2007 con l’approvazione all’unanimità del Consiglio Permanente della CEI. 36 Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 4. Modalità attuative nella nostra Diocesi Come rendere possibile che questa consapevolezza della Chiesa di oggi trovi concretezza nell’azione pastorale delle nostre parrocchie non in alternativa con la pastorale tradizionale, ma come suo sviluppo vitale? La formula «comunità familiare» trova la sua espressione nella Lettera alle famiglie (al n.7) di Giovanni Paolo II. Con essa il Papa intende riferirsi a quella rete di relazioni naturali che sono specifiche di ogni famiglia: figli, parenti, amici, vicini, colleghi ecc. che entrano in qualche modo a far parte della “sfera” familiare. Il metodo di evangelizzazione, che pone al centro di attenzione la famiglia, intende far leva proprio su questa “rete naturale” di relazioni e renderle veicolo non soltanto dei valori tipicamente umani, ma anche evangelici, in quanto l’amore umano e l’amore divino scorrono sul medesimo alveo di tali relazioni familiari. Proprio valorizzando la rete delle relazioni coniugali e familiari, la coppia è portata a riscoprire la responsabilità – che scaturisce dal sacramento del matrimonio – di far crescere e maturare la consapevolezza di essere una Chiesa domestica e di vivere così tali relazioni non più solo per vicinanza, parentela o amicizia, ma nel nome del Signore Gesù – relazioni ecclesiali, appunto. La comunità familiare fa riferimento a una coppia di sposi la quale, su mandato esplicito del parroco, radunano settimanalmente nella propria casa non più di una quindicina di persone (coppie, singoli, giovani, anziani, separati ecc.), che pregano, ascoltano la parola di Dio (e la spiegazione di essa offerta dalla riflessione del proprio parroco attraverso un cd), invocano lo Spirito Santo e sono sollecitate a maturare sia nella dimensione personale che ecclesiale e missionaria. Qual è il frutto che si attende da tale esperienza? Le coppie di sposi responsabili maturano una “paternità e maternità” spirituale nei confronti delle persone che fanno parte della loro comunità, realizzando un’esperienza di Chiesa domestica che si allarga oltre la famiglia in senso stretto; le persone che partecipano fanno un’esperienza di fraternità ecclesiale che sfocerà poi nella partecipazione all’Eucaristia domenicale della comunità parrocchiale; la parrocchia si dota di un “spazio” originale e fecondo di evangelizzazione; il parroco si trova ad avere a disposizione un “luogo” concreto (la comunità familiare) a cui inviare chi si vuole avvicinare alla fede e alla Chiesa; i partecipanti alla comunità sono continuamente sollecitati a vivere l’evangelizzazione nel loro ambiente di vita. Vengono qui esposte le esperienze di alcune realtà che hanno cercato di tradurre in azione pastorale quanto qui finora esposto e che ha trovato una sua collocazione sistematica nel Direttorio di Pastorale Familiare della Chiesa italiana. 4.1. Parrocchia di Bovolone. Su mandato del Vescovo Flavio Roberto Carraro nell’anno pastorale 2002/2003 la parrocchia di Bovolone è stata coinvolta in modo pieno nel “Progetto Parrocchia Famiglia” promosso dalla C.E.I. All’interno di questo preciso progetto maturano nella comunità, con il discernimento del Consiglio Pastorale, alcune decisioni attuative per realizzare il progetto. La prima di esse è la decisione di dare spessore pastorale alla famiglia, affinché possa essere “Chiesa Domestica”, con una serie di incontri di riflessione e proposte con la finalità di far scoprire la grandezza e preziosità del sacramento del matrimonio (anno pastorale 2003/2004). Alla riflessione teologica è seguita la concretizzazione attraverso le Comunità Familiari di Evangelizzazione, che sono state preparate attraverso una scuola di evangeliz- zazione (anno pastorale 2004/2005), proposta a chiunque avesse il desiderio di approfondire tale dono. Al termine della scuola è stata chiesta la disponibilità ad alcune coppie di sposi di “fare Chiesa in casa”, su mandato specifico del parroco e con uno stile di incontro molto preciso e puntuale, uguale per tutti nello svolgimento. Nell’aprile 2005 sono nate così 12 comunità familiari (C.F.E.) che nel corso di questi 3 anni e mezzo si sono moltiplicate divenendo 51. Elemento portante di tutto il cammino di evangelizzazione nella famiglia è l’incontro con il Signore nell’Eucaristia domenicale e nell’adorazione Eucaristica, con la possibilità, offerta dalla parrocchia, di mettersi alla presenza del Signore ogni giorno, con un orario che copre tutta la giornata. Questa esperienza forte e viva di Chiesa sta facendo maturare in molti laici l’attenzione alla Parola di Dio, alla parrocchia nei suoi diversi elementi caratterizzanti e all’evangelizzazione. 4.2. Parrocchia dei Santi Angeli Cu stodi. Nell’anno pastorale 2005/2006 abbiamo riflettuto, durante quattro Consigli pastorali parrocchiali, sull’evangelizzazione nella Chiesa e sulla soggettività degli sposi nella Chiesa a partire dal sacramento del matrimonio. Abbiamo contemporaneamente dato il via all’adorazione eucaristica quotidiana, dalle 6 del mattino alle 24, volendo mettere al centro della vita comunitaria l’eucaristia domenicale e – quasi come un prolungamento di questa – la preghiera dell’adorazione eucaristica. Nell’anno pastorale successivo, 2006 / 2007, abbiamo proposto alla Parrocchia la Scuola di evangelizzazione della durata di nove incontri. Verso febbraio 2007 abbiamo proposto ai nostri parrocchiani il Seminario di vita Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 37 nuova (si tratta di un ritiro spirituale di tre giorni). Terminati la Scuola e il Seminario, una quarantina di persone si sono date disponibili per vivere l’esperienza della Comunità familiare di evangelizzazione. Abbiamo così scelto quattro coppie responsabili e dato il via a quattro comunità. L’opera di evangelizzazione e i seminari di vita nuova hanno portato attualmente (maggio 2008) la nostra Parrocchia ad avere sette Comunità. 4.3. Parrocchia di Belfiore. L’esperienza delle comunità familiari di evangelizzazione (CFE) è iniziata a Belfiore nell’ottobre del 2005. Lo spunto è venuto dalla partecipazione di una coppia al cammino delle CFE di Bovolone e dal desiderio del parroco di conoscere questa proposta. Dopo una presa di contatto, per cogliere gli elementi portanti, l’esperienza è stata presentata al Consiglio Pastorale Parrocchiale come possibile cammino anche nella nostra parrocchia. Con il parere positivo dello stesso Consiglio si è pensato di iniziare in forma molto discreta, senza alcuna presentazione ufficiale, con l’intento di sperimentare il cammino e di farne una opportuna valutazione. Così è costituito con un piccolo numero la prima Comunità, che è venuta crescendo fino alle attuali cinque in Belfiore (e due a San Bonifacio). Di grande utilità per la crescita qualitativa e quantitativa delle Comunità sono stati i Seminari di vita nuova e altre proposte formative intense, partecipate con la parrocchia di Bovolone e poi organizzate anche nella nostra parrocchia. Il cammino è stato accompagnato e sostenuto da tanta preghiera e dall’adorazione eucaristica settimanale, ogni giovedì, per tutto il giorno. I tratti caratteristici dell’esperienza sono: il primato della Grazia, dono di Dio; la centralità dell’azione dello Spirito Santo; l’ascolto della Parola; il radicamento nel- 38 Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 l’Eucarestia e nella preghiera costante e fiduciosa; il costante riferimento alla comunità parrocchiale. I frutti spirituali che possiamo cogliere sono: una riscoperta della preghiera e della profondità della vita cristiana; la grazia e la gioia della condivisione fraterna del cammino spirituale, l’apertura e la presa in carico, nelle comunità, del cammino della parrocchia e delle famiglie, attraverso la preghiera di intercessione; la disponibilità ad una costante formazione attraverso la Parola di Dio e la catechesi; la crescita e maturazione di una vera disponibilità ad amare e servire la parrocchia. Di particolare valore la riscoperta per le coppie-responsabili della grazia del sacramento del matrimonio come sorgente di testimonianza ed evangelizzazione. 4.4. Opera S. Giovanni Calabria. Per la sua “Missio” specifica di servizio ai poveri, ed in particolare ai giovani, l’Opera fin dalle sue origini ha posto la persona e la famiglia al centro della propria azione pastorale. Con l’Avvento delle nuove forme di povertà, l’attenzione si è focalizzata sui nodi critici della famiglia moderna. Da alcuni anni, è sorto il “Centro Calabriano per la Famiglia” con uno specifico “Centro di ascolto” e iniziative varie finalizzate alla Spiritualità familiare e al sostegno delle coppie in difficoltà. Per questo scopo, in due case dell’Opera a Verona, c’è l’adorazione eucaristica quotidiana. Poiché la Chiesa – e quindi l’Opera – esiste per evangelizzare e la famiglia è “soggetto creativo” di evangelizzazione, abbiamo sperimentato nuove vie per coinvolgere sia le molteplici persone che collaborano a vario titolo sia come prevenzione delle crisi familiari (2007). Dalla partecipazione ai corsi di “Vita nuova” si è maturata anche una prima Comunità che per il numero costante delle presenze e pronta alla molteplicazione (2007/8). INDICE QUARESIMA 2009 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 SULLA VIA DI DAMASCO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 DOMUS PACIS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 CENTRO DIOCESANO DI PASTORALE FAMILIARE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 CENTRO MISSIONARIO DIOCESANO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13 UFFICIO PER LA PASTORALE LITURGICA E LA MUSICA SACRA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21 UFFICIO DI PASTORALE DELLA SALUTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22 CENTRO DI PASTORALE UNIVERSITARIA - VERONA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26 APOSTOLATO DELLA PREGHIERA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31 LA MISSIONE EVANGELIZZATRICE DELLA PARROCCHIA ATTRAVERSO LA FAMIGLIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32 Informazioni Pastorali – Quaresima 2009 39 Direttore Responsabile Don Bruno Fasani Redazione e amministrazione Curia Diocesana - Piazza Vescovado, 7 - 37121 Verona Autorizzazione n. 1577 del Tribunale C.P. di Verona, 30 dicembre 2003 Stampa: Divisione Novastampa Gruppo Siz - Viale Copernico 11 - 37050 Campagnola di Zevio - Verona