da un’idea di Sandra Manzi e Massimiliano Filippi, una raccolta di tutti gli articoli e i comunicati prodotti ed emanati da FederFauna, assieme ad una accurata rassegna stampa di settore, tratta da media nazionali e locali. Realizzazione PDF a cura di FederFauna - Via Altabella, 11 - 40125 Bologna - CF 91298460378 Pl 02926611209 - Tel. 051.6569625 - Fax 051.2759026 e-mail: [email protected] Per info, pubblicità e sponsor: Tel. 329.4340511 Chi siamo FederFauna e' una Confederazione Sindacale che riunisce Associazioni di Allevatori, Commercianti e Detentori a vario titolo di Animali. FederFauna difende e promuove le attivita' umane tradizionali connesse agli animali e l'economia e l'occupazione che esse producono. Difende i Cittadini che lavorano con gli animali ed i semplici possessori, adoperandosi per la tutela dei loro diritti. Ma non solo: FederFauna e' una realta' giovane e dinamica che tutela gli animali, non sostenendo ideologie che producono spesso effetti opposti ai buoni intenti sbandierati e urlati, ma difendendo le molteplici funzioni che gli animali hanno per l'Uomo. Le attivita' economiche e ludiche umane connesse agli animali hanno prodotto e tuttora producono benessere, posti di lavoro, imprese piccole e grandi e strutture socialmente utili per l'Uomo, rappresentando contemporaneamente per gli animali, l'unica vera garanzia di conservazione. Chi lavora con gli animali e' il primo ad avere a cuore il loro benessere. Milani, Pasquale Gionti, Elettra Grassi, Damiano Legramandi, Sara Maestri, Giovanni Mandelli, Roberto Marescotti, Aldo Mariani, Gianni Mattiolo, Eva Minotti, Bianca Montico, Monica Sandrolini, Walter Nones, Marco Nosenzo, Francesco Parmiciano, Susanna Penzo, Karolina Klaudia Pocieha, Andrea Perteghella, Simone Pletto, Emanuele Righi, Denis Rinaldi, Lodocico Valenza, Angelo Sed, Alberto Veronesi, Michele Visone, Massimo Zaratin. Segretario Generale Massimiliano Filippi Responsabili Ufficio Stampa Sandra Manzi Massimo Zaratin In questo numero: Comunicati e news in evidenza..…………..2 Ne s Alleva ento………………………………1 News Commercio e Servizi………………….15 Ne s Circo e Zoo…………………………………18 Ne s varie…………………………………………. 1 Opportunità e Bandi…………………………… Annunci dei Soci…………………………………. Modulo di iscrizione……………………………32 Il Comitato Direttivo Massimiliano Bacillieri, Pierlio Baratta, Massimiliano Bertolucci, Giovanni Boccù, Fabio Bonciolini, Luca Bragagni, Roberto Brandalesi, Vincenzo Calamunci, Marco Carrozzi, Andrea Defranza, Gianluca Fanni, Roberto Del Fiandra, Domenico Di Berardino, Massimiliano Filippi, Maximilian Walter Figel, Gabriele Sostienici con un bonifico IBAN: IT 27 P 02008 12121 000102734829 Pag.1 FederFauna patrocina il 27mo Palio dell'Oca di Luneo - 05 Novembre 2014 - Con la tradizione dell’O a di “a Marti o, ritor a a Mira o a he la orsa dei si pati i pe uti. La storica gara che vede una partecipazione se pre più res e te di a i i, si terrà do e i a 9 ove re ei pressi del ristora te 9 al Paradiso di Lu eo. Il ritrovo è previsto per le ore 9.00 con la registrazione delle oche partecipanti e conseguente visita veterinaria che certifica il buono stato di salute delle atlete he vivo o elle ase di a pag e, a udite a orevol e te tutto l’a o, proprio i virtù di uesto i porta te appu ta e to. Prese te o e l’a o s orso l’ a ulo a , per le eve tuali emergenze sanitarie. Partenza della corsa, ore 10.19. Gli organizzatori esprimono soddisfazione per essere riusciti a mantenere viva negli anni una tradizione che assume significati importanti per tutti, animali compresi. Oltre ad essere infatti una festa dei bambini, va specificato che questi eve ti servo o proprio per reare u i teresse dell’uo o ei o fro ti degli a i ali. La storia i seg a he laddove sparis e l’i teresse dell’uo o per u a razza a i ale da ortile, uesta è desti ata ad esti guersi. Ora gli abitanti del luogo, grazie a questa manifestazione, hanno ripreso lentamente ad allevare amorevolmente le oche che diventano nel tempo dei veri e propri animali da compagnia per le famiglie. No a hera o a he uest’a o le sorprese ed i ri hi premi per i vincitori. Quest’a o i sarà u pre io a he per l’o a he vi erà il palio, o il diritto di s orrazzare da sola per tutta la gior ata (o se preferisce in compagnia di una oca di suo gradimento) in un grande bosco recintato, al sicuro dalle volpi; una sorta di centro Wellness per oche con percorsi fatti di erba freschissima, mangimi di prima qualità rigorosamente biologici ed ampia piscina per il bagno. L’Eve to è patro i ato dalla Fo dazio e Cultura Rurale – Onlus e da FederFauna, con la presenza dei Dirigenti Nazio ali. Novità a he per ua to riguarda la e efi ie za. Quest’a o i fatti il Palio ospiterà Teletho . Il oordi atore provi iale, l’Avv. “tefa o Tiga i, sarà prese te o u a lotteria per soste ere la ri er a s ie tifi a. Tra i premi un prezioso orologio offerto da Leonardo Gioielli di Mestre. Come tutti gli anni non mancheranno a fine gara i risotti, la pasta ed il vino offerti dal ristora te 9 al Paradiso . Palio di Luneo, successo: felici grandi, bambini ed oche, raccolti fondi per Telethon 11 Novembre 2014 - "Grande successo per la 27ma edizione del "Palio dell’O a di Lu eo" disputatosi do e i a s orsa a Mirano (VE). L'evento, organizzato dal ristorante "19 al Paradiso", e' stato patrocinato da FederFauna, dalla Fondazione Cultura Rurale Onlus e dall'Associazione per la Difesa e la Promozione della Cultura Rurale Onlus. Alle premiazioni, in rappresentanze delle stesse, Massimiliano Filippi, Massimo Zaratin e Attilio Lunardi. Ha vinto per il secondo anno consecutivo l'oca "Via col vento", condotta da Enrico Lucato di Mirano (VE). Via col vento si e' cosi' aggiudicata una vacanza di relax in un "centro benessere" per oche, con erba fresca, cibi genuini ed una ampia vasca per il bagno, in un grande bosco recintato, al riparo dalle volpi. Co e tutti gli a i il Palio dell’O a si e' di ostrato u a gior ata di festa per i a i i he, u erosi, ha o partecipato alla corsa. Felici anche i grandi e le oche che hanno potuto fare un po' di jogging lungo Via Luneo, chiusa al traffico per l'occasione, soddisfatti gli organizzatori per la perfetta riuscita dell'evento e soddisfatti anche i Veterinari che hanno potuto constatare l'ottima salute degli animali e il rispetto del loro benessere da parte di tutti. E' inconfutabile come, al contrario di quanto sostenga l'ideologia animalista, queste tradizioni, oltre a rappresentare un importante momento di incontro tra le persone, in particolare i bambini, e gli animali, siano essenziali anche per il benessere delle oche che vengono amorevolmente curate tutte l'anno proprio in virtu' di questa gara. La giornata e' stata anche occasione di beneficienza, con la presenza di una lotteria organizzata da Telethon. Piu' di mille euro raccolti per sostenere la ricerca. - Autore: MZ Pag.2 San Martino in Ungheria, chi se ne frega di Report: stufato d'oca e foie gras per tutti e la notte si dor e in caldi e soffici piu oni… 12 Novembre 2014 - L'Ungheria e' in Europa un vero baluardo della Cultura Rurale, dove il settore primario e' ancora tale e dove le persone custodiscono gelosamente le tradizioni. Tra esse quella, a San Martino, di mangiare l'oca: l'animale che secondo la leggenda con il suo starnazzare e sbattere le ali fece scoprire il Santo, nascostosi perche' per umilta' non voleva essere proclamato vescovo. Cosi', mentre in Italia gli urbani internauti si indignavano per un filmato sulla spiumatura delle oche (estorto con l'inganno ad ignari poveracci in una stalla sperduta chissa' dove nella puszta ungherese), in Ungheria un po' ovunque si festeggiava con prelibatezze a base d'oca e foie gras. A Siofok, sul Lago Balaton, e' stato cucinato e servito uno stufato d'oca di ben 6mila litri e si e' brindato con tutti i tipi di palinka, alla faccia della Gabanelli e degli animalisti italiani!... Scherzi a parte, in realta', praticamente nessuno in Ungheria sa nemmeno dell'esistenza di una polemica in Italia sulla produzione di piumino e i pochi che abbiamo messo al corrente noi nell'apprenderlo si sono fatti grasse risate pensando si trattasse di una burla. Quando abbiamo detto loro che era vero, ci hanno chiesto come sia possibile che in Italia, con i problemi economici che ci sono, alla vista di persone che spinte dalla miseria spiumano un'oca per 30 centesimi ci sia gente che si indigna per la sorte dell'oca, che peraltro ben curata e alimentata rigenera il suo piumino in men che non si dica, ma anche come sia possibile che in Italia ci sia gente che crede che un'azienda, "u a", a esso he di azie da si trattasse, sia lo spe hio di u i tero settore… La risposta e' semplice: in Italia molte persone hanno perso il contatto con la realta' e con le proprie radici, e ci sono lobby che, con la disinformazione e la propaganda, fomentano questo distacco, facendolo passare per civilta', per sfruttarlo a puri fini di marketing. Cosi' oggi in Italia a molti sfugge che in qualsiasi settore e' possibile che ci siano operatori che lavorano meno bene di altri, ma che per fortuna cio' non rappresenti la norma. Cosi' sfugge che nelle produzioni animali, in tutte le produzioni animali, sia proprio la salute e il benessere degli animali a garantire migliori e piu' abbondanti produzioni, perche' un animale malato o maltrattato non dara' mai buone performance. Ben lo sanno, invece, gli Ungheresi, che a differenza degli Italiani, di oche (ma anche altri animali) ne allevano in gran quantita' e quindi le vedono dal vivo tutti i giorni e non sporadicamente attraverso telecamere animaliste. Da loro ben difficilmente si bloccherebbe l'attivita' di un'azienda che "rende", mai e poi mai sequestrandogli gli animali per darli ad un'associazione animalista che "costa". Si perseguono, invece, i delinquenti che si introducono in una proprieta' privata per filmare o fotografare qualche animale malato o ferito, che su migliaia ci puo' essere e issi o, o lo s opo di ra o tare he so o tutti osi'… E' questione di Cultura, che da noi si sta perdendo e che invece dobbiamo impegnarsi a recuperare, difendere e promuovere, perche' e' una falsa civilta' quella che rinnega la Cultura Rurale. Autore: Massimiliano Filippi, Segretario Generale FederFauna, Vicepresidente ACR Onlus Pag.3 Oliviero Toscani contro la Gabanelli: ''Un'oca, voleva bastonare Moncler'' e gli animalisti rompono sempre i coglioni, come tutti i fondamentalisti. 13 Novembre 2014 - "E' chiaro che le oche vengono spennate, lo sappiamo tutti. Da dove arrivano le piume delle oche, dal cielo?" La puntata di Report sul lusso e sulla produzione all'estero dei piumini continua a far discutere. Dopo l'amministratore delegato di Prada, Patrizio Bertelli, si scaglia contro Milena Gabanelli anche Oliviero Toscani. In onda durante la trasmissione radiofonica La Zanzara su Radio24, il fotografo attacca la giornalista: "Gabanelli? - dice - Un'oca, voleva bastonare Moncler". "La Gabanelli - ha detto Toscani - sbaglia come nella storia della pizza. E' chiaro che le oche vengono spennate, lo sappiamo tutti. Da dove arrivano le piume delle oche, dal cielo?". "Che scoperta che ha fatto la Gabanelli – aggiunge - i prodotti li fanno all'estero! Lo fanno molte altre ditte meno chic e lei va a bastonare la Moncler". "Bertelli – dice ancora Toscani – non doveva nemmeno risponderle, doveva mandarle un'oca e dire: ho mandato il tuo ritratto". "Gli animalisti – attacca ancora Toscani – rompono sempre i coglioni, come tutti i fondamentalisti". Fonte (http://www.ansa.it/) MIPAAF apre consultazione on line su etichettatura. Esprimi il tuo parere! 13 Novembre 2014 - Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è aperta da oggi la consultazione pubblica on line tra i cittadini sull'etichettatura dei prodotti agroalimentari. I consumatori, i produttori e gli operatori potranno esprimere il proprio punto di vista, rispondendo ad un questionario con 11 domande sull'importanza dell'origine e della tracciabilità dei cibi. I risultati saranno utilizzati come supporto e rafforzamento delle scelte nazionali che l'Italia farà sul tema dell'etichettatura, che verranno presentate a Bruxelles, in attuazione del nuovo Regolamento sull'etichettatura che entrerà in vigore il 13 dicembre. L'iniziativa fa parte delle misure di 'Campolibero' della Legge Competitività e ha l'obiettivo di coinvolgere la collettività su una questione decisiva come la trasparenza delle informazioni sugli alimenti. Un ulteriore effetto della consultazione è allinearsi ai principi generali dell'Unione europea, dove la condivisione dei contenuti delle decisioni pubbliche costituisce da tempo una prassi consolidata. Per partecipare alla consultazione accedere al sito www.politicheagricole.it Fonte: http://www.politicheagricole.it/ Pag.4 Grande successo del progetto ''inalberiamo-ci'': dal ripristino del territorio all’educazione dei più giovani al rispetto dell’a iente. Bolzano Vicentino, lì 14 novembre 2014 - Una mattinata a contatto con la natura, un servizio alla Comunità e u ’esperie za for ativa i porta te per i ragazzi he ha o partecipato attivamente alla realizzazione del progetto. Così possiamo riassumere questa importante giornata per il progetto i al eria o- i , u progetto realizzato grazie all’i peg o della Fo dazio e per la Cultura rurale – Onlus ed il prezioso lavoro dei volo tari dell’Asso iazio e per la difesa e la promozione della Cultura rurale – Onlus, in collaborazione con Ve eto Agri oltura e l’A i istrazio e o u ale di Bolza o Vicentino, che ha permesso di dare vita ad una manifestazione di ripristino e riqualificazione paesaggistica importante, non solo per il territorio a a he per l’edu azio e al rispetto e alla tutela dell’a ie te dei più pi oli. Coi volti direttamente nel progetto, gli alunni delle classi IV^ e V^ della scuola elementare Giacomo Zanella di Bolzano Vicentino, coadiuvati dai docenti e dai volontari della Fondazione per la Cultura rurale – O lus e dell’Asso iazio e per la difesa e la promozione della Cultura rurale - Onlus, hanno opportunamente preparato il terreno per poi procedere con le loro mani alla messa a dimora delle piantine. Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati otte uti e dell’e tusias o ge erato ei ragazzi he ha o potuto cimentarsi in questa attività dal sapore ludico, ma che avrà un ruolo importante nella loro formazione come ittadi i rispettosi dell’a ie te. Il ostro o iettivo è favorire l'uso orretto e sostenibile del territorio attraverso l'educazione ed una corretta formazione etico ambientale dei giovani e di tutti i cittadini, contribuendo in maniera fattiva a riqualificare aree degradate, collaborare con enti, associazioni ed istituzioni nazionali ed internazionali aventi analoghe finalità. Il progetto i al eria o- i si uove i uesta direzio e e o ti uere o ad offrire il ostro o tri uto per h si ili iniziative possano essere attuate anche in altri territori. Fondazione per la Cultura rurale – Onlus Associazione per la difesa e la promozione della Cultura rurale – Onlus Carrara, il ricavato dell'expo canina va agli alluvionati 18 Novembre 2014 - Sarà messo a disposizione degli alluvionati di Carrara il ricavato dell'esposizione amatoriale canina organizzata nei padiglioni di Carrara fiere, in occasione di Mondo Caccia, 4° salone della caccia tradizionale e sostenibile. L'evento, previsto per domenica 23 novembre, è aperto a tutte le razze, meticci compresi. Sarà possibile iscrivere i propri cani durante la fiera, nelle giornate di venerdì e sabato presso lo stand dell'associazione Libera Caccia o domenica al momento dell'acquisto del biglietto della manifestazione. Sicuramente un modo concreto per far sentire la vicinanza alla popolazione colpita dai disastri delle ultime settimane. Fonte (http://www.bighunter.it/) Pag.5 Collari a impulsi per addestramento, Bosio: ''l'uso corretto e' lecito'' Anche a fronte dei recenti fatti di cronaca della appena trascorsa settimana, che hanno visto coinvolto un cacciatore per aver fatto uso del collare di addestramento ad impulsi elettro i i per addestrare il proprio a e el orso dell’attività venatoria, si ritiene quantomeno necessaria una serena, e quanto mai intellettualmente onesta, valutazione su questo assai delicato tema. Nella società contemporanea nulla è divenuto oggetto di attenzione psico-sociale come la questione del benessere animale e, per contrapposizione, sono grandemente irritanti per la sensibilità collettiva, i casi di maltrattamento degli animali, che dal 2004 sono appunto sanzionati come reato. Con la presente si vuole evidenziare che il maltrattamento degli animali è un fatto riprovevole, ma la sua sussistenza non può esclusivamente fondarsi sulla sensibilità delle persone: percettibilità emotiva che per sua natura è contestualizzata, e come tutti sappiamo, mutevole alle condizioni temporali ed economiche, ad esempio, basti semplicemente pensare al rapporto uomo-animale agli inizi del 9 . Per o tro, dare u a defi izio e i dis uti ile ai o etti edi o veteri ari, tra ui uelli di e essere e altratta ento, stretta e te legati alla salute degli a i ali, è u ’i presa davvero ardua, se non addirittura impossibile. Infatti, questi aspetti clinici devono essere provati sulla base di una perizia scientifica prodotta da professionisti nel campo della scienza veterinaria. Ed ormai, senza troppo sarcasmo, dovremmo esserci abituati ai risultati a cui pervengono le innumerevoli consulenze tecniche richieste dalla Magistratura per giungere ad un giudizio: non di rado le perizie su di uno stesso caso pervengono a conclusioni tutt’altro he u ivo he… Dopo questa doverosa premessa, si può facilmente comprendere come anche la questione relativa alle possi ili riper ussio i sulla salute del a e deriva ti dall’utilizzo del ollare ad i pulsi elettro i i a fi i di addestramento non è di facile lettura, anzi ci si ritrova a percorrere un sentiero, scientificamente poco conosciuto, e dunque, molto scivoloso giurisprudenzialmente. Sui diversi siti web e su altrettante testate giornaliste compaiono spesso articoli che riportano condanne per maltrattamento degli animali a carico dei proprietari che hanno fatto uso del collare elettrico, ma è bene inquadrare alcuni punti fermi della vicenda. Nel 2006, a Roma, il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha annullato per mancanza di ido ee valutazio i te i he, u ’ordi a za o la uale il Mi istero della “alute i te deva proi ire dell’uso del ollare elettri o ell’addestra e to dei a i: da ui il ollare elettro i o può essere ve duto ed utilizzato su tutto il territorio italia o. Nel dicembre scorso, la Corte di Cassazione ha punito colui che faceva uso del collare elettronico a fini di addestramento, non per il più grave reato di maltrattamento degli animali, ma per il più lieve delitto – dal punto di vista della punizione – di a a do o degli a i ali , o ravvisa do l’ele e to del dolo ella o dotta dell’addestratore he utilizzava uesto stru e to. “e pre sull’argo e to, al une pronun e di uest’anno e esse dal Tri unale penale di Bologna hanno visto assolvere on for ula piena, per insussistenza del fatto, degli addestratori che avevano correttamente impiegato il collare elettronico. Non è per nulla fuori luogo, con una buona dose di pragmatismo, fare queste due semplici riflessioni interrogative: come è possibile di ostrare la volontà di voler pro urare un danno ad un ane nel orso dell’attività di addestra ento, se l’addestratore utilizza lo strumento così come fabbricato e secondo le istruzioni della casa produttrice? Ed ancora, non è accettabile che uno Stato, da un lato onsenta la produzione, la vendita, la detenzione e l’utilizzo dei ollari elettri i, e dall’altro ne sanzioni penal ente l’uso. Quesiti questi quasi paradossali ma, nel contempo, purtroppo, quanto mai reali. Ma le invocate risposte sono da ritenersi necessarie – come polemicamente potrebbe osservare qualcuno – non solo per gli amanti della cinofilia, o per i cacciatori, o per gli Organi addetti alla Vigilanza, oppure per i Veterinari, ma unicamente e soprattutto per salvaguardare il benessere dei nostri ausiliari canini nel corso delle attività di addestramento.Domande che, se come già detto in questi ultimi a i si so o a uite o il res e te se ti e to della so ietà ei o fro ti degli a i ali, i parti olare uelli d’affezio e, a cui appartengono a pieno titolo anche i cani da caccia, per trovare una risposta devono necessariamente continuare a confrontarsi o l’evoluzio e te i a dei ollari elettro i i, o la s ie za edi o veteri aria, e per o essio e, o le pro u e intervenute in diversi gradi di giudizio sulla materia. In conclusione, stante i punti cardinali fino a qui richiamati sulla questione, a ora oggi tutta’altro he s evra da pregiudizi, il corretto uso del collare ad impulsi elettronici per finalità di addestramento è da ritenersi lecito. Autore: Giancarlo Bosio, Medico Veterinario e Presidente Pro Segugio Lombardia Pag.6 Lav. l'unidicesima cosa che (non) vorreste sapere. Come spende i soldi 20 Novembre 2014 - Era l’Aprile uando, spinto da una grandissima voglia di conoscere i fatti ed i meandri delle Onlus animaliste decisi di scrivere un articolo sulla LAV, la Lega Anti Vivisezione Italiana. In realtà il mio percorso non è stato così lineare. Tutto nato da due articoli scritti per il uotidiano “The Fielder , uno sul caso di Caterina Simonsen e degli insulti ricevuti ed uno sul caso del boicottaggio della Pro-Rett proprio da parte della LAV di Busto Arsizio e della minaccia di querela inviatami dal Presidente di LAV Gianluca Felicetti. Molte cose, comunque, sono cambiate negli ulti i te pi. La LAV, infatti, ha incre entato il suo “potere e la sua azione di lobbying sulla politica e sulla italica società. Fino allo scorso anno, infatti, pochi politici seguivano i consigli di LAV e di altre associazioni animaliste; eccezion fatta per la Brambilla, infatti, gli altri politici cercavano, perlomeno in apparenza, di distaccarsi da comportamenti per loro dannosi. Poi, però, è arrivato il Movimento 5 Stelle che, pur senza motivazioni scientifiche, ha adottato una posizione forte ente “antivivisezionista co e spiegato pochi giorni fa dal “cittadino Di Maio sulla propria acheca Face ook. La LAV, dun ue, ha au entato il proprio potenziale acino di influenza e, sopratutto…il proprio ilancio. Co e visi ile sul sito internet della LAV, infatti, uscito il ilancio consuntivo per l’anno ilancio al Dice re 2013) che ha mostrato un incremento di quasi 4 milioni di Euro. Ecco, prima di analizzare punto per punto il bilancio è necessario fare una considerazione iniziale sulle Onlus e sulla loro situazione in questo grave periodo di recessione finanziaria. Per analizzare la situazione ho deciso di visualizzare il ilancio di ““ave the Children“, una organizzazione internazionale di adozioni a distanza presente in Italia con il no e ““ave The Children Italy . Osservando il ilancio di “tC si nota che, rispetto al Dicembre 2012, l’avanzo di esercizio calato di uasi . Euro se ene il ilancio sia cresciuto di uasi ilioni di Euro. Perché questo? Perch “ave The Children, nell’ulti o anno, ha speso il % dei ilioni di Euro raccolti per raggiungere gli obiettivi prefissati, cioè salvare bambini nel mondo. “ola ente il % stato utilizzato per “spese di gestione , per “ave The Children in realtà molto importanti anche per finanziare viaggi degli operatori nei paesi interessati dal programma. Ecco, ora possiamo passare a LAV. Le disponibilità liquide di LAV sono passate, in un anno, da 2 milioni di Euro a circa 4.300.000 Euro con un aumento annuo di quasi 2-500.000 Euro. La LAV, inoltre, ha aumentato di quasi 1 milioni di Euro le immobilizzazioni, in particolare quelle ateriali con . Euro spesi per l’ac uisto di nuovi fa ricati. A cosa servono questi fabbricati? Ad ospitare animali? Ecco, la risposta è no. Lo stesso Felicetti, infatti, tramite la propria bacheca Facebook, ha spiegato che il compito di LAV non è quello di ospitare animali nelle proprie strutture. I costi che hanno su ito un au ento aggiore sono stati uelli di “supporto generale sede nazionale au entati di en . Euro nel corso dell’anno solare. Cosa sono questi costi? In realtà. come ben visibile su Google questi costi sono presenti solamente nel bilancio LAV e non trovano risultati in altri bilanci. La stessa “sede nazionale , inoltre, ha generato un introito aggiunto di uasi ilioni di Euro. Gli incassi derivanti da 5×1000 e da libere donazioni sono in realtà rimasti piuttosto stabili mentre sono aumentati in maniera esponenziale (da 61.000 Euro a più di 3 milioni di Euro) i lasciti per eredità. La domanda che molti si faranno è? Dove sono i soldi utilizzati per le attività di ricerca alternativa? La LAV, infatti, specifica sul proprio sito internet che si atte contro la vivisezione odo più “tetro per chiamare la speri entazione ani ale perch “inutile nel trovare cure contro le alattie più varie. In realtà gli ultimi premi Nobel hanno dimostrato che la sperimentazione animale è utilissima se non fondamentale ma spiegarlo a Felicetti è piuttosto complesso. Questi fondi, però, nel bilancio LAV non ci sono. L’unica voce che potre e corrispondere a ueste attività uella dei “Costi ed oneri da attività tipiche che però a onta sola ente a . Euro sugli . . Euro di ilancio totale. Inso a, solamente il 4,9% della spesa di LAV potrebbe essere destinata allo sviluppo di metodi alternativi alla sperimentazione animale. Come fa quindi LAV a dichiararsi contraria ad un metodo se non cerca, con il metodo scientifico, di trovarne altri? Ecco, queste le domande da fare a Felicetti ed al Consiglio di Amministrazione della LAV. Ecco, il consiglio di amministrazione, comunque, non risponderà mai. Costa infatti più il personale di LAV (600.000 Euro) delle attività destinate alla ricerca alternativa. La LAV, infatti, oltre ai dipendenti delle varie sedi regionali, deve stipendiare il suo Presidente, i 5 soci del Consiglio Direttivo, i 3 membri del Collegio di Garanzia ed il Collegio dei Revisori, formato da 3 membri di cui due sindaci). Non si nota, però, un “co itato scientifico . Dove sono i grandi esperti che lottano contro la speri entazione ani ale? No, non ci sono. Ecco, sicuro che la LAV non risponderà chiudo questo articolo. Spero abbiate gradito. Autore: Davide Valentini Pag.7 Premio Hitler - Come ridurre un periodo storico a tabu'. 21 Novembre 2014 - L’anno scorso ero incuriosita dall'iniziativa del “Pre io Hitler organizzata da Federfauna e sono andata a vedere di cosa si trattava: un’iniziativa olto forte che voleva condannare certi atteggiamenti animalisti assimilabili a quelli nazisti. Che uno dei rari casi documentati di Sperimentazione Umana senza consenso sia avvenuto durante la Germania nazista non è una forzatura, ma un fatto storico. Che giornalmente in rete animalisti propongano di sperimentare sui detenuti e sui prigionieri è un altro dato di fatto (nel buon nome di Beccaria, illuminista italiano conosciuto per il suo capolavoro “Dei delitti e delle pene , che si rigira angosciato nella to a . L'opinione del Nazismo sugli animali rifiutava la prospettiva antropocentrica: la tutela degli animali era fine a se stessa e non agli interessi umani. Durante la Germania nazista era importantissima la tutela dei diritti degli animali: Hermann Goering, uno dei principali vertici politici del tempo, animalista convinto, lottò strenuamente affinché la sperimentazione animale fosse vietata nello Stato e il 24 novembre 1933 fu varata la prima legge al ondo a favore degli ani ali, detta “Tierschutgesetz , e la speri entazione ani ale venne quasi del tutto abolita. Durante la Seconda Guerra Mondiale, nei lager nazisti, i deportati furono utilizzati come cavie anche per esperimenti crudeli (per esempio: verificare la resistenza umana a condizioni estreme), che in alcuni casi erano riconducibili anche alla perversione del medico. A conflitto finito ci fu un processo contro i medici tedeschi che avevano praticato le sperimentazioni sui prigionieri dei lager di Auschwitz, Birkenau e di altri campi di concentramento, e vennero condannati per cri ini contro l’u anità. In uell'occasione venne e anato il Codice di Nori erga , che sta alla ase del concetto di "consenso informato", grazie al quale gli uomini possono essere sottoposti a sperimentazione solo se consenzienti. Un'altra interessante questione da valutare sono le tecniche di propaganda operate dagli animalisti estremisti che presentano diverse analogie con la propaganda nazista ideata da Goebbels, dove sono similari non solo gli aspetti teorici, ma anche gli effetti: slogan semplicistici, ripetitività (ripeti una bugia cento, mille, un milione di volte e diventa realtà), la creazione del “ ostro . La creazione di un “ ostro , di un ne ico, è un fattore molto importante per la coesione del movimento. I nuovi mostri sono i ricercatori, i macellai, gli allevatori e quelli come me che a fronte dei propri studi difendono la ricerca e sostengono l’utilità e l’i prescindi ilità attuale della sperimentazione animale. Io, che sono pure studentessa di medicina veterinaria, sono stata personal ente etichettata co e “sadica assassina , “ricercatrice assatanata ; girano ie foto nel e , in alcune pagine animaliste, circondate da immagini anacronistiche di animali squartati e accompagnate da slogan pesanti, scritti a caratteri cubitali in rosso sangue, proprio da manuale, come insegnerebbe lo stesso Goebbels. Certo, quello che successe in quegli anni è di una gravità inammissibile e ineguagliabile, ma trovo incomprensibile il tabù secondo il quale non si può nominare, non si può citare o non si può paragonare il periodo storico nazista, e i suoi protagonisti, per atti comunque inammissibile anche se ovviamente di minore entità rispetto all'efferatezza che il nazismo ha rappresentato. Quando quotidianamente vedo nelle pagine pro-ricerca che gestisco estremisti che minacciano, che propongono di abolire la sperimentazione animale a scapito di detenuti, non posso fare altro che pensare a quello che è successo mentre Hitler era al comando. “e una persona i chia a “ ostro per uello che secondo lui rappresento, lo dico senza pro le i, per e uesta persona è stata vittima di una propaganda identica a quella nazista. Se vogliamo portare dei confronti vergognosi che sono stati fatti con uell'epoca, asta che visitia o l’Olocausto Ani ale e pagine si ili, dove vengono associate le i agini dei cadaveri dei lager con uelle delle carcasse dei suini a assati dopo uno sta ping out o dopo un’epide ia. Altri ese pi condannabili sono il confronto tra quello che subivano i deportati dei lager che facevano da cavie e la sperimentazione animale praticata nei giorni nostri. Quello che successe in quegli anni non ha nulla a che vedere con quello che succede oggi nei laboratori alle cavie impiegate a fini sperimentali, che sono tutelati da leggi molto stringenti, come il d. Lgs 116/92 e la Direttiva 2010/63/UE sono all'avanguardia e sono il risultato del co pro esso tra l’osservazione del enessere ani ale e le necessità della ricerca. Quello sì, sono paragoni vergognosi che andrebbero condannati. Istituire il premio Hitler per gli animalisti estremisti da parte di Federfauna è stato irrispettoso? E' una provocazione che poteva essere evitata? Può darsi. Sicuramente è un paragone contestualizzato, un messaggio forte che fa ricordare che il Reich all'epoca non si è palesato all'improvviso. Bisogna ricordare che il nazismo è stato innanzitutto sociale e solo successivamente militare, per questo ritengo che non sia così sbagliato ri ordare uel periodo uio uando e ergono anifestazioni di nazis o so iale . Autore: Giulia Corsini Pag.8 Premio Hitler 2014 agli animalisti che insultarono e minacciarono Caterina FederFauna invia fiori alla ragazza malata e promuove una sottoscrizione a favore di Telethon. 24 Novembre 2014 - L'edizione 2014 del "Premio Hitler", istituito da FederFauna "a condanna di chi calpesta i Diritti Umani in nome di ideologici diritti degli animali", e' stata vinta dagli animalisti che circa un anno fa insultarono e minacciarono di morte Caterina Simonsen, ventiseienne padovana affetta da quattro malattie rare, perche' aveva sostenuto la ricerca ed i test sugli animali grazie ai quali oggi e' viva. L'esito della votazione online, chiusasi il 15 di novembre, non assegna quindi quest'anno il Premio Hitler ad un unico "vincitore" che si e' particolarmente distinto nell'animalismo, ma ad una pluralita' di soggetti aventi tale requisito. In generale i votanti hanno preferito indicare, piuttosto che un animalista, interi gruppi di animalisti in base alle loro condotte antiumane: "gli animalisti che hanno insultato e minacciato Caterina, gli animalisti che hanno boicottato la raccolta fondi per le bambine malate, gli animalisti che esultano per la morte di cacciatori o allevatori, quelli che hanno insultato e minacciato i Trentini per la morte dell'orsa Daniza, quelli che boicottano o danneggiano le attivita' produttive, ecc.". Solo scendendo nella classifica compare qualche sigla di qualche nota associazione ed i nomi di alcuni suoi dirigenti o di politici al loro soldo. Il dato e' molto interessante, perche' indica una sempre maggior presa di coscienza da parte della gente della grande differenza che esiste tra l'essere rispettosi o amanti degli animali e l'essere animalisti, che equivale molto spesso ad essere fondamentalisti che odiano i propri simili ed hanno in realta' poco rispetto anche per gli animali che dicono di amare, perche' dimostrano di non conoscerli affatto. Recente e calzante, in proposito, la sintesi di Oliviero Toscani, che ha detto: "gli animalisti rompono sempre i coglioni, come tutti i fondamentalisti", ed ha aggiunto: "Non e' che se non dai ragione agli animalisti non ami gli animali. Se fossi un animale non vorrei certamente essere difeso dagli animalisti". FederFauna quindi oggi, 24 novembre, nell'anniversario della promulgazione della prima legge di matrice animalista da parte di Adolf Hitler nel 1933, ha deciso di evitare la cerimonia di consegna della targa, che non avrebbe saputo a chi consegnare. Ha invece inviato dei fiori a Caterina Simonsen, che in ottobre e' stata nuovamente attaccata dagli animalisti, in occasione della pubblicazione del suo libro: "Respiro dopo respiro". FederFauna ha inoltre stabilito che da domani, fino al 10 dicembre, mettera' sul proprio sito web un banner che inviti a fare una donazione a Telethon, che dal 1990 investe nella migliore ricerca per arrivare alla cura delle malattie genetiche rare. Pag.9 Jo s act: dal supera ento dell’articolo 18 al controllo su pc e cellulari aziendali: le novità della legge delega Con il via libera della Camera al Jobs act, la legge delega sul lavoro torna in terza lettura al Senato per l'ok definitivo. L'accordo raggiunto tra Pd e Ncd ha lindato il testo, ecco perch non sono previste ulteriori odifiche. L’o iettivo chiudere entro il 9 dicembre e approvare i principali decreti delegati entro fine anno. Il primo decreto delegato quello su contratto a tutele crescenti e sulla semplificazione dei licenziamenti, dovrebbe essere emanato già la prossima settimana per entrare in vigore il 1° gennaio così come annunciato dal governo. Ma ecco cosa cambia. Si crea un nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti. Limitato il reintegro previsto per le aziende con più di 15 dipendenti. Riordino degli ammortizzatori sociali e più tutele per la maternità. Basta co.co.co., nuove norme sui controlli a distanza. E i dipendenti di aziende in crisi potranno acquisire l’i presa. Ecco i punti chiave in sintesi della rifor a del ercato del lavoro prevista dalle legge delega. I LICENZIAMENTI Il vecchio articolo 18 dello Statuto, quello che prevedeva il reintegro nel posto di lavoro nel caso di licenziamento individuali senza giusta causa, non c’ or ai più. Già la legge Fornero del l’aveva forte ente depotenziato. Il reintegro resterà solo nei casi di licenziamenti nulli o discriminatori, decisi, cioè, sulla base del sesso, della religione, delle opinioni politiche ecc, del dipendente. In questi casi, accertati dal giudice, il lavoratore licenziato avrà diritto a tornare nel suo posto di lavoro. Per i licenziamenti economici, quindi conseguenti ad una crisi dell’azienda, sarà previsto esclusiva ente il risarci ento onetario. Rie ergerà la cosiddetta “tutela reale il reintegro solo in alcune «specifiche fattispecie » dei licenzia enti disciplinari, ben tipizzate in modo tale da ridurre al minimo la discrezionalità dei giudici. I tecnici di Palazzo Chigi e del ministero del Lavoro stanno già scrivendo le nor e attuative. “i ipotizzato di li itare il reintegro ai lavoratori licenziati con l’accusa rivelatasi poi infondata di aver co esso un reato persegui ile d’ufficio. Più pro a il ente il reintegro scatterà uando si accerterà che il dipendente stato licenziato sulla ase di un’accusa poi scoperta falsa, co e uella, per ese pio, di aver ru ato. Non escluso che il datore di lavoro possa optare per il pagamento di un indennizzo ma più alto di quello previsto nelle altre situazioni. Nei casi di conciliazione diretta tra le parti il lavoratore non dovrebbe pagare le tasse sulla cifra ottenuta come risarcimento. IL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI Il decreto attuativo sul nuovo articolo 18 sarà anche quello che introdurrà il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti. Il governo vuole che entri in vigore dal primo gennaio del 2015 insieme agli incentivi fiscali e contributivi (eliminazione del costo del lavoro dal calcolo dell’Irap, azzera ento dei contri uti per i pri i tre anni previsti dalla legge di “ta ilità per i neo-assunti. È il contratto su cui sco ette l’esecutivo. Per tutti i neoassunti co preso chi passerà da un posto ad un altro) con contratto a tutele crescenti varranno le nuove regole sui licenzia enti. A crescere sarà solo l’a ontare dell’indennizzo in caso di licenzia ento ingiustificato. E crescerà con l’anzianità di servizio aturata dal lavoratore. MENO CONTRATTI ATIPICI Parallela ente con l’arrivo del contratto a tutele crescenti, incentivato dagli scontri fiscali e contri utivi, dovre ero ridursi le altre tipologie contrattuali. In ogni caso il nuovo contratto non sarà l’unico contratto, co e si era ipotizzato diverso tempo fa. Il governo ha detto che intende far morire i contratti di collaborazione (i co. co. co) ma non ha precisato quali altre tipologie scompariranno. NUOVI AMMORTIZZATORI SOCIALI Ca ierà anche l’attuale Aspi assegno sociale per l’impiego), cioè la vecchia indennità di disoccupazione, e la cosiddetta mini-Aspi, destinata oggi alle circa 300 mila collaborazioni monoc ommittenti che il governo vuol fare rientrare nel lavoro su ordinato. La platea dei destinatari dell’Aspi dovre e essere estesa e forse anche la durata. Molto dipenderà dalle risorse disponibili, per ora ci sono 1,9 miliardi. La riforma complessiva della cassa integrazione arriverà solo in un secondo o ento. Nella legge già sta ilito che la cessazione dell’attività aziendale o anche solo di un ramo non permetterà come accade oggi di accedere alla cassa integrazione. MANSIONI E CONTROLLI E in caso di crisi aziendali sarà possi ile de ansionare il lavoratore per salvaguardare il suo posto di lavoro. L’a assa ento dell’inquadramento professionale non dovrebbe comportare una riduzione della retribuzione. Possibili pure i controlli a distanza sugli impianti e sugli strumenti da lavoro (dal personal computer al cellulare) affidati al dipendente. Con le odifiche dell’articolo 4 dello Statuto dei lavoratori (legge 300/1970) è prevista la revisione della disciplina dei controlli a distanza sugli i pianti e sugli stru enti di lavoro, tenendo conto dell’evoluzione tecnologica rispetto ai livelli di anni fa. Le nuove misure riguarderanno unicamente le forme di controllo degli impianti e non dei singoli lavoratori e verranno adottate «conte perando le esigenze produttive ed organizzative dell’i presa con la tutela della dignità e della riservatezza del lavoratore». Fonte (http://www.sivempveneto.it/) Pag.10 Zaratin su alleanza in Francia tra cacciatori e ambientalisti. 26 Novembre 2014 - Nel dipartimento francese del Rodano ambientalisti e cacciatori hanno formalizzato una partnership per la tutela della biodiversità. L'accordo, firmato già nel 2010 tra la Federazione Nazionale dei Cacciatori e la Federazione per la conservazione delle aree naturali, prevede l'acquisizione di terreni in siti importanti, la gestione congiunta di aree naturali, monitoraggi e studi e campagne di sensibilizzazioni comuni. Per dire il vero gli ambientalisti francesi mi fanno un po' pena perché non hanno capito, come invece hanno ben compreso gli ambientalisti italiani, che dare contro la caccia, ingannare la gente con false campagne pubblicitarie, sbraitare per cagnolini e gattini, ti rende ricco. Vorrei mettere in confronto i bilanci milionari dei nostri ambientalisti con quelli dei poveri cugini francesi che, pensa un po', si sono messi in testa veramente di salvare l'ambiente, a discapito delle loro tasche ... Il mondo è proprio fatto per i furbi Autore: Massimo Zaratin, Consigliere Nazionale FederFauna Multata azienda ''certificata animalista'', per pubblicita' ingannevole. 27 Novembre 2014 - Pubblicizzare prodotti cosmetici con il claim "non testato sugli animali" rappresenta una forma di "comunicazione commerciale ingannevole", "in contrasto con l'art. 2 del Codice di Autodisciplina della Comunicazione commerciale", in quanto i test dei prodotti finiti e delle materie prime utilizzate per la realizzazione di cosmetici sono gia' stati vietati in tutta Europa fin dall'entrata in vigore della direttiva europea 2003/15/CE. Lo stabilisce il Giuri' con la pronuncia n. 37/2014 del 23/09/2014, nei confronti de "I Provenzali" del "Saponificio Gianasso S.p.A", azienda che figura sul sito dell'associazione animalista Lav tra quelle "cruelty free", "controllate per la Lav da una societa' indipendente denominata ICEA, Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale". L'azienda si e' subito preoccupata di far sapere di aver conseguito "la Certificazione Stop ai Test Su Animali rilasciata da ICEA per LAV" ben prima dell'entrata in vigore della direttiva e la Lav di far sapere che "tale Certificazione e' di fatto una garanzia che va oltre gli obblighi comunitari", ma appare lecito dubitare che certe certificazioni animaliste e coniglietti saltellanti vari rappresentino solo l'ennesimo business. Peraltro e' interessante notare come le norme abbiano vietato i test sugli animali dei prodotti cosmetici, i quali pero' possono contenere un'infinita' di prodotti di origine animale: dal grasso, al latte, allo yogurt, alla placenta, al miele, alla cera, al collagene, alla lanolina, alla cheratina e via dicendo… Beh! Se e' per quello, c'e' gia' stato anche qualche produttore di mangimi per cani e gatti che ha pensato di pubblicizzare i propri prodotti come "non testati su animali"… sono fatti per l' % di carne… forse non sara' carne di animali!... Pag.11 Arzago, ok all'allevamento di visoni Il Tar sospende diniego del Comune 11 Novembre 2014 - Un allevamento di visoni anche ad Arzago. Lo potrà avviare Giovanni Santinelli dopo che il Tar di Brescia ha e anato un’ordinanza che sospende il diniego da parte del Comune nei confronti della sua richiesta di inizio attività presso la cascina Santinelli. Richiesta presentata oltre un anno fa. Il Tar ha anche fissato per l’aprile la data dell’udienza dalla uale scaturirà la decisione definitiva, ma con la cosiddetta «sospensiva» l’aspirante allevatore ha di fatto già vinto. «Qualora “antinelli voglia iniziare l’attività di allevatore di ani ali da pelliccia - spiega il sindaco di Arzago Gabriele Riva - lo può fare. Sostanzialmente il Tar dice che in mancanza di una legge nazionale un Comune non può impedire l’avvio di un’attività co e uesta. Noi, nel nostro Pgt, a ia o inserito invece la nor a in ase alla uale sono permessi sul territorio comunale solo gli allevamenti per animali a scopo alimentare oppure a scopo di compagnia. Sapevamo che il diniego alla richiesta di Santinelli avrebbe trovato difficoltà in sede legale. Volevamo però dare un segnale, tenendo la barra dritta rispetto al nostro strumento urbanistico e provando ad essere più vincolanti della legge nazionale». Santinelli è pronto ad iniziare la sua nuova attività avviando un allevamento con 2.500 capi. «Presumo di poter cominciare - dice - ma comunque, in questa vicenda, il Comune mi ha fatto perdere un anno e mezzo. Ho perso dei soldi. Chi mi paga questi danni? Li sto quantificando, poi vedrò se fare o meno causa al Comune». Fonte (http://www.ecodibergamo.it/) Processo a Green Hill: pure i cani in Tribunale? 11 Novembre 2014 - E poi per gli animalisti sarebbero tutti gli altri (i non adepti alla loro religione integralista) a sfruttare gli animali?!?!... Domani, 12 novembre, in tribunale a Brescia si terra' la nuova udienza del processo contro i vertici dell'allevamento Green Hill di Montichiari e pare che gli animalisti abbiano pensato bene di portarci anche i cani... Si legge, infatti, sul Corriere, che "tanti beagle affidati dal tribunale a famiglie di mezza Italia daranno il benvenuto alla nuova udienza nel processo", pare per iniziativa della Lav, intenzionata a confutare il quadro apocalittico delle condizioni dei cani "salvati" in rapporto a uelle nell’alleva ento, tracciato dall'avvocato della difesa, Luigi Frattini, durante l'ultima udienza del 29 ottobre. Chissa' quanti dei 2500 cani frutto del sequestro all'azienda bresciana si presenteranno in tribunale... e chissa' quanti saranno gli affidatari che avrebbero tenuto e consegnato alla Lav un "diario delle condizioni di vita dei cani in loro possesso", resoconto che pare sara' portato in Aula dal presidente Lav in persona, Gianluca Felicetti, , e dalla sua "collega" Ilaria Innocenti... Pag.12 Mercato avicolo europeo sotto minaccia del Ttip. Benessere animale, le aziende: più costi per il rispetto delle norme Ue 13 Novembre 2014 - La Ue sta lavorando per concludere diversi accordi di libero scambio, come il Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti (TTIP) che però potrebbe assestare un duro colpo all'industria europea del pollame che di fatto è già fortemente regolamentata. Peter van Horne della Sezione di Economia Agraria (LEI) presso l'Università di Wageningen, nel corso di un evento che si è svolto lo scorso 10 ottobre, ha ricordato ai presenti che, nei prossimi anni, i produttori di uova e pollame dell'Unione europea probabilmente dovranno sostenere una crescita dei costi causata dalle nuove normative in materia di ambiente e benessere degli animali. Allo stesso tempo, ha avvertito che la competitività potrebbe essere violata dagli accordi di libero scambio con altri paesi, in cui queste norme non esistono. La liberalizzazione degli scambi è spesso vista positiva ente dagli econo isti. Per van Horne le esigenze poste produttori dell'UE sono l’evidenza della necessità di una protezione tariffaria per compensare maggiori oneri normativi. I regolamenti comunitari pesano per circa il 5% sul costo totale di produzione delle carni di pollame, mentre per le uova l'onere normativo raggiunge il 15%. Ma molte di queste normative sono assenti in altre parti del mondo, e secondo van Horne la liberalizzazione lascerebbe i produttori della Ue "come un pugile con una mano legata dietro la schiena". Van Horne ha recentemente completato uno studio sulla competitività dei settori Ue delle carni di pollame e delle uova. Presentando i risultati alla vigilia della mostra Eurotier di Hannover, ha spiegato che molti produttori europei sono attualmente in grado di competere con i loro più grandi rivali grazie ai prelievi all'importazione. Ha osservato che il settore avicolo Ue impiega oltre 300 000 persone e fornisce un contributo importante alle economie degli Stati membri. I costi di produzione della carne di pollo variano in tutto il blocco europeo, ma in media media si parla di circa 1,73 Euro al kg includendo allevamento e macellazione. Facendo un confronto con i dati europei, i costi di produzione dopo la macellazione inferiori di circa il 30% in Argentina e in Brasile, mentre Stati Uniti, Ucraina, Thailandia e Russia godono di un vantaggio competitivo. Differenze simili si possono trovare nel settore delle uova, in cui i produttori dell'UE devono rispettare diverse norme, tra cui il divieto delle gabbie non arricchite, entrato in vigore all'inizio del 2012. Rispetto al livello medio dell'Unione europea, nel 2010 i costi di produzione delle uova intere in polvere sono stati inferiori in Ucraina (79%), Stati Uniti d'America (80%), Argentina (75%) e India (80%). Van Horne ha ricordato che attual ente le uote e le tariffe proteggono l'Unione europea dall’ingresso di grandi volumi di polla e e uova. E’ uindi “ olto chiaro che gli accordi co erciali ilaterali di li ero con Canada, “tati Uniti e il locco Mercosur del “ud A erica hanno il potenziale di “inde olire notevol ente l'industria avicola europea. I produttori dell'Unione europea devono rispettare una serie di normative come la direttiva sui nitrati, i divieti delle farine di carne e rigorose norme in materia di densità. Inoltre i produttori dell'UE dovranno affrontare nor e ancora più severe in futuro, co e uelle relative all’etichettatura, agli antibiotici e alla protezione dal Campylobacter. Van Horne ha poi fatto una distinzione tra le questioni relative al benessere degli animali e quelle che si basato su considerazioni etiche, in particolare il desiderio di trovare un utilizzo adeguato dei pulcini maschi delle razze ovaiole. Partendo da questi presupporti, l'analista ha detto che i negoziatori dovrebbero tener conto della particolare situazione del settore avicolo europeo che, necessitano non tanto di un accordo di libero scambio uanto di un accordo di “co ercio e uo . Una sfida chiave potre e essere convincere i consu atori dell’Unione europea a pagare prezzi più elevati per i prodotti che garantiscono un alto livello di benessere animale, laddove questa fosse la loro necessità. Ipotizzando uno scenario di libero scambio per i filetti di petto di pollo sottoposti a un prelievo inferiore del 50% sulle importazioni e di un tasso di cambio più basso del 10%, tutti i paesi terzi otterrebbero una posizione competitiva sul mercato comunitario, e potranno esportare grandi quantità di carne di pollame verso l'Ue. Fonte (Agra Europe (da Unaitalia)) Pag.13 Aviaria, nuovi casi in Olanda, Germania e Gran Bretagna 18 Novembre 2014 - Il ceppo H5N8 di influenza aviaria scoperto in un allevamento di anatre nel Regno Unito è lo stesso di quello recentemente identificato nei Paesi Bassi e in Germania, almeno secondo quanto affermato dal diparti ento dell’a iente, che ha portato anche all’a atti ento di . volatili presso un’azienda agricola in Nafferton, nei pressi di Driffield, East Yorkshire, in cui è stato trovato il virus “ad alta patogenicità , a senza rischi per la sicurezza ali entare dell’uo o. La macellazione per prevenire la potenziale diffusione dell’infezione stata realizzata in modo sicuro da personale pienamente addestrato da ani ali del governo e dell’Agenzia fitosanitaria e segue la attanza di circa . polli in Olanda. Ma gli esperti hanno avvertito di nuovi focolai potrebbero emergere nei prossimi giorni e i funzionari stanno studiando co e il virus a ia potuto raggiungere l’East Yorkshire, pro a il ente il risultato del trasporto commerciale di uccelli, o portato da uccelli selvatici, che sono stati colpiti da influenza aviaria. Intanto la Co issione Europea ha adottato alcune isure di e ergenza contro la propagazione dell’influenza aviaria. ed Enrico Brivio, portavoce del commissario europeo alla Salute e alla sicurezza alimentare ha affer ato “Questi uccelli migratori sono selvaggi quindi non sappiamo se questo ceppo di aviaria può propagarsi in altri Paesi. Ma grazie a ueste isure sia o certi che non si diffonderà in Europa . Fonte (http://www.newspedia.it/) Autore: Annalisa Rossi Agricoltura e innovazione. Maurizio Martina: ''Piedi nella terra e testa nel mondo'' Dall'informatizzazione nella gestione dell'allevamento alla combinazione energie rinnovabili, dall'agricoltura idroponica al commercio via web. moltiplicano le nuove frontiere dell'agricoltura innovativa. Per il ministro ricambio generazionale è una priorità, vogliamo far crescere il numero aziende condotte da giovani e proiettare il comparto nel futuro" di Si "Il di Dichiara Martina: “Il ricambio generazionale è una delle più importanti sfide per il settore, ed ecco perché abbiamo stanziato 80 milioni di euro all'anno per aumentare del 25% gli aiuti comunitari per i giovani agricoltori. Nell'ultimo consiglio dei Ministri dell'Agricoltura dell'Ue come Presidenza l'Italia ha proposto un piano giovani su 3 punti fondamentali: credito, terre e formazione. Innanzitutto una garanzia bancaria europea con intervento diretto della Banca europea degli investimenti e delle facilitazioni per gli under 40 che vogliano acquistare terreni, anche in deroga alle leggi sugli aiuti di stato. Abbiamo lanciato anche l'idea di un 'Erasmus' per i giovani agricoltori, perché il confronto con le esperienze degli altri Paesi è fondamentale. I nostri ragazzi devono avere i piedi nella terra e la testa nel mondo". Fonte (http://www.repubblica.it/) Pag.14 Protesta animalista contro le 'botticelle', attimi di tensione in Campidoglio Roma, 12 nov. (Adnkronos) - Attimi di tensione questa mattina, in Campidoglio, nel corso della protesta contro le 'botticelle', organizzata dalle associazioni animaliste (Fotogallery). Dopo aver intonato cori contro il sindaco Ignazio Marino, ritenuto colpevole di "aver autorizzato a circolare delle vetture illegali", i manifestanti hanno cercato di sfondare il cordone di sicurezza e alcuni di loro sono entrati nella piazza. Gli animalisti, che chiedono il "ripristino della legalità e la chiusura delle strutture dove i cavalli sono ricoverati", una volta penetrati in piazza del Campidoglio, sono stati bloccati dalle forze dell'ordine e, nella concitazione che ne è seguita, Stefano Fucelli, presidente del Pae, partito animalista europeo, è caduto a terra. Lombardia: ok a ''caccia'' alle nutrie anche nelle aree a divieto 26 Novembre 2014 - Via libera al Consiglio regionale della Lombardia alla modifica alla legge regionale 20/2002 sul contenimento della nutria. La novità, in applicazione delle recenti modifiche alla 157/92, che ha classificato il roditore tra gli animali non più protetti, consentirà di abbattere le nutrie con tutti i mezzi possibili: fucili, gas, trappole, fionde in ogni luogo, anche in quelli sottoposti a divieto di caccia. La proposta, accolta dal Consiglio, colma il vuoto normativo che si era venuto a creare con le novità alla legge nazionale per contrastare gli ingenti danni all'agricoltura e ai corsi d'acqua. Oltre alle modalità di abbattimento, la legge stabilisce che per la restante parte del 2014, le Province potranno attuare le misure previste nei piani di contenimento, cosa da non interporre soluzioni di continuità nelle azioni di abbattimento. A partire dal 2015, la Giunta regionale elaborerà un 'Programma Regionale triennale' per coordinare gli interventi finalizzati alla totale eradicazione dell'animale". "In questo modo - ha precisato il relatore Carlo Malvezzi (Ncd) - eviteremo che i singoli enti si muovano come in passato in ordine sparso e in modo, quindi, inefficace". "Chi teme il far west senza regole e controlli è fuori strada ha precisato anticipando le critiche - Gli autorizzati all'abbattimento sono la polizia municipale e provinciale, gli agenti venatori volontari, le guardie giurate, gli operatori della vigilanza idraulica, i cacciatori e i proprietari o conduttori dei fondi agricoli in possesso di porto d'armi e con copertura assicurativa. Tutti assoggettati al coordinamento previsto dai piani e ad una adeguata formazione di base". Le risorse stanziate sono complessivamente 150.000 euro, 55.000 per lo smaltimento delle carcasse, 15.000 per l'attuazione di metodi di controllo selettivo e 80.000 per il finanziamento delle attività di monitoraggio. Fonte (http://www.bighunter.it/) Pag.15 La genetica canina: un aiuto per l'uomo 26 Novembre 2014 - I geni responsabili di alcune gravi condizioni genetiche sono stati identificati con una nuova tecnica che richiede un limitatissimo numero di animali. Il nuovo metodo si basa sull’eccezionale so iglianza genetica fra cani della stessa razza. I cani sono stati selezionati per particolari caratteristiche fin da quando gli umani hanno addomesticato i primi lupi grigi, fra 15 e 100mila anni fa. Oggi ne esistono oltre quattrocento razze e tutte discendono da un piccolo numero di antenati. Ciò significa che i cani di una stessa razza hanno grandi parti di genoma identiche. Le loro somiglianze genetiche possono essere maggiori di quelle osservate sui roditori da laboratorio, che vengono fatti riprodurre per endogamia allo scopo di mantenere simile il loro patrimonio genetico. In genetica è importante che tutti gli animali studiati siano i più simili possibile. Ciò rende più facile individuare ogni eventuale cambiamento. Un gruppo del Broad Institute of Harvard and Massachussets Institute of Technology ha scoperto che è possibile identificare i geni responsabili di specifiche malattie dei cani usando non più di 10 animali malati e 10 sani. Identificazione dei geni della cresta Un microarray genetico è stato usato per analizzare migliaia di differenze di singole basi in tutto il genoma del Rhodesian ridgeback. È stata individuata una regione di 750mila coppie di basi che differivano tra i cani che avevano la caratteristica cresta sulla schiena e quelli che invece ne erano privi. Solo il 5% dei ridgeback non ha la cresta, a causa della selezione operata dagli allevatori. Questi cani sono stati confrontati con il Ridgeback thailandese, con cui sono solo lontanamente imparentati e che presenta la cresta sul dorso. Confrontando la stessa sezione di genoma nelle due razze, sono stati individuati i geni responsabili del tratto. Quattro geni coinvolti nello sviluppo del feto sono duplicati nei cani che presentano la cresta. Identificazione dei disordini genetici Particolari malattie e difetti genetici sono spesso associati alla selezione delle razze canine e almeno un decimo dei Rhodesian ridgeback soffre di seno dermoide. In questo disordine la pelle non si separa dalla corda dorsale durante lo sviluppo. È una condizione dolorosa e gli animali che ne sono affetti vengono solitamente abbattuti. Lo studio ha scoperto che gli animali che presentavano una duplicazione dei quattro geni avevano la cresta, ma quelli che avevano due copie duplicate di detti geni avevano una pro a ilità dell’ % di presentare un seno dermoide. Questa metodica sarà usata in studi futuri per identificare altri geni responsabili di disordini genetici, inclusi quelli che affliggono sia cani che altre specie. Sindrome canina da deficit leucocitario Questa rara (ma devastante) malattia causa la morte di cuccioli di setter irlandese in seguito a gravi infezioni multiple che non possono essere contenute con antibiotici. Tale malattia presenta molte similitudini con le sue versioni bovina e umana. Da studi precedenti si sapeva che è causata dalla presenza di due copie di una mutazione del gene integrina beta-2. Dopo che si ebbe la conferma che questa fosse la cause della malattia canina, fu sviluppato un test genetico per esaminare grandi popolazioni. I test hanno rivelato che circa il 12% dei setter rossi irlandesi in Inghilterra e Scandinavia sono portatori di questo gene . A patto che ci si assicuri che i cani portatori sani non s’accoppino ai tra di loro, la alattia può dirsi al o ento de ellata e la mutazione genetica può essere eradicata nel giro di qualche generazione. Cecità stazionaria notturna I grandi cani da pastore francesi Briard sono affetti da un disordine visivo ereditario chia ato “cecità stazionaria notturna . In alcuni esemplari è stato possibile ripristinare la vista iniettando delle copie di un gene sano direttamente nella retina. Ciò è stato reso possibile dalla somiglianza genetica fra tutti i mammiferi: il gene RPE65, quello responsabile della cecità notturna nei Briard, è stato identificato per la prima volta nei topi e negli umani. Attualmente questa terapia genica è in fase di sperimentazione su pazienti umani affetti da amaurosi congenita di Leber, una malattia molto simile. Fonte (http://protestitalia.wordpress.com/) Pag.16 Il 28 novembre a Chioggia gli Stati Generali di pesca e acquacoltura 26 Novembre 2014 - “Un’a pia analisi del settore della pesca veneta, affrontata per la prima volta, sviscerando criticità e problematiche, esigenze, risorse e soluzioni. Un processo avviato oltre un anno fa dalla Regione Veneto in collaborazione con Veneto Agricoltura, che tocca sia l’attività professionale sia quella dilettantistico-sportiva, con l’o iettivo di fornire linee strategiche a medio-lungo ter ine . Con ueste parole l’assessore alla pesca Franco Manzato pone l’accento sull’i portanza degli “tati Generali della Pesca e Acquacoltura veneta, uno studio fatto di incontri e riscontri con gli operatori, imprese del settore e associazioni di pesca sportiva, i cui risultati verranno presentati venerdì 28 novembre a Chioggia, presso la sala convegni ASPO (Via Maestri del Lavoro 50). La giornata si svolgerà con questo programma: dalle 10 alle 12 si parlerà di pesca sportiva, mentre dalle 14,30 alle , si toccheranno le te atiche della pesca professionale e dell’ac uacoltura. Approfondi enti e interviste agli esperti potranno essere effettuate in loco durante la pausa delle ore 12. Fonte (http://www.ladeadellacaccia.it/) Regionali: Troi (SIVeLP), il veterinario gratis non porta voti 26 Novembre 2014 - Per la seconda volta le prestazioni veterinarie gratuite, promesse in campagna elettorale, non hanno giovato alla politica. Anzi, forse hanno contribuito ad accrescere la sconfitta. Chi vota (e pure chi non vota) è sempre più consapevole che la gratuità deriva comunque da soldi pagati dalla collettività. Per chi si trova a fare i conti con la realtà delle spese del vivere quotidiano, la veterinaria gratuita appare un paradosso marziano. Anche da messaggi come questo, la politica deve capire che la situazione è profondamente mutata per i bilanci di tutti, dalla singola famiglia allo Stato. Eppure il cittadino non sempre è a conoscenza di quanto il sistema pubblico eroghi per gli animali da compagnia. Si sono sommati continuamente, negli ultimi anni, fondi di tutti i generi che per lo più non finiscono direttamente a favore degli animali, ma probabilmente a loro scapito, come nel caso del canile a vita (per oltre 700.000 animali). Rientrano anche altre voci fantasiose co e il “ricongiungi ento dei cani dispersi , che altro non che la lettura del icrochip e la riconsegna al proprietario, oppure le “consulenze sulla gestione dell’ani ale . Operazioni che tutti i veterinari sarebbero in grado di fare presso gli ambulatori, capillarmente diffusi sul territorio e che non necessitano di un servizio gratuito, in quanto rivolte a privati proprietari di animali. Consulenze comunemente fornite da onlus, pagate con offerte spontanee di cui non resta alcuna entrata fiscale per l’erario. A uesti vanno aggiunti i vari fondi erogati a tutti i livelli, dallo Stato ai Comuni, e tutta la dotazione di personale (impiegati in canili, uffici comunali per i diritti degli animali, guardie e polizie zoofile di ogni tipo, centri di referenza, accalappiacani, uffici giudiziari impegnati in continui contenziosi, consulenti, esperti, docenti in “patentini , soccorso ani ali, aziende sanitarie… ). Tuttavia i cittadini sono più perspicaci di quanto qualcuno li reputi. Nel frattempo hanno chiuso un miriade di partite-IVA “vere del settore, che contribuivano al mantenimento dello Stato, anziché mungerlo. Di nuovo il responso delle urne è cristallino: il veterinario gratis non porta fortuna (e voti) a chi lo promette. Lo dichiara in una nota Angelo Troi – SIVeLP, Sindacato italiano veterinari liberi professionisti. Fonte (http://www.agenparl.com/) Pag.17 Pordenone, circensi italiani contro animalisti: ''Nemici del circo per interesse'' “Percepiscono soldi pubblici dalla confisca degli animali 05 Nov. 2014 - PORDENONE - Dal all’ nove re arriva in città il circo Medrano e subito scattano le polemiche. Questa volta non sono gli animalisti a scatenarle a l’Ente nazionale circhi Enc con un duro e articolato attacco pubblicato su circo.it intitolato "Pordenone capitale del circo, ma gli animalisti non lo sanno". Gli animalisti – l’accusa – “perseguitano i circhi solo per tornaconto. “Fra le tante storture italiane – è la spiegazione dei circensi – vi è quella che le associazioni animaliste sono soggetti denuncianti e gestori dei centri che ricevono gli animali sequestrati o confiscati ai circhi (ma non solo) e in uest’ulti o caso percepiscono anche finanzia enti pu lici . Tanto che “i bilanci delle principali organizzazioni animaliste somigliano più a Spa che a Onlus . Ma l’Enc attacca gli ani alisti anche sul loro terreno: “Gli ani ali nei circhi non superano le 2000 unità, tutti sottoposti a puntuali e rigorosi controlli, mentre gli animali negli appartamenti, i cavalli negli ippodromi e negli allevamenti, ecc, sono circa 40 milioni. Gli animalisti si accaniscono solo contro i circhi perch dà loro visi ilità ediatica. D’altra parte tacciono sui cani condannati a vita nei canili, forse perch sono gestiti dalle associazioni ani aliste . L’affondo rivolto agli ani alisti in generale a prende spunto da Pordenone, considerata dai circensi nazionali “capitale del circo fin dal a Pordenone, peraltro, sono sepolti i capostipiti della fa iglia Togni “ a la lo y ani alista non lo sa, pretende di dettare legge, e sui giornali della città ingaggia polemiche inesistenti . Un lega e, uello tra Pordenone e la tradizione circense, che "una inoranza ru orosa e spesso violenta avre e voluto interro pere". ““e davanti ai dra i odierni che coinvolgono i bambini – conclude il presidente Enc, Antonio Buccioni - certi psicologi partono dal circo per fare la ra anzina ai genitori, eh, forse più di una prova di una i postazione prevenuta e ideologica . Fonte (pordenoneoggi.it) Circo, anche a Modena il Tar riammette gli animali esotici 07 Novembre 2014 -Come gia' successo per Ferrara e Bologna, anche per Modena nei giorni scorsi il Tribunale amministrativo regionale ha accolto la richiesta del circo Millennium di sospendere gli articoli del regolamento co unale che vietavano l’i piego di ani ali esotici negli spettacoli. L'assessore Guerzoni ha confermato che il Comune mettera' a disposizione dei circhi l'area attrezzata di via Divisione Acqui che comprende circa 1.500 metri quadrati di sterrato naturale da destinare agli animali "per poterli mantenere nelle condizioni migliori possibili, secondo una regola di sensibilita' nei confronti degli animali che in questa citta' e' ormai consolidata". Fonte (http://www.modenatoday.it/) Pag.18 39mo Festival Internazionale del Circo di Monte Carlo: il programma completo 11 Novembre 2014 - Ecco il programma completo della XXXIX edizione del Festival Internazionale del Circo di Monte Carlo: Erik Niemen al filo teso Gli elefanti di Elvis Errani Alessio Fochesato, pappagalli Duo Silverstone, cinghie aeree Liubov Empress, giocoliere Meleshin Brothers, rola rola Troupe Shatirov, Barra russa Troupe Kholykalov, barre fisse I Cavalli di Stykan I clown Daris e Gianni Fumagalli Boris Nikishkin, clown Black & White, tessuti Pranay Werner, diablo La troupe di cavallerizzi cosacchi Ekk Anastasia Stykan Fedotov La troupe Pronin, altalena russa Il comico Costin, trampolino elastico Flic Flac Jumpers Aerial Phantasy Balletto del Circo Bolshoi Trapezio volante e Passo a Due, Troupe di PyongYang (Corea) Troupe Acrobatica di Tianjin, icariani Troupe Nazionale Acrobatica di Cina, verticali Troupe Balagan, bascula coreana Un gruppo di leoni della scuderia di Marcel Peters Fonte (http://www.circusfans.net/) Pordenone, Blitz animalista contro il vescovo: ''Amico del circo'', Diocesi imbrattata 12 Novembre 2014 - I militanti di "Centopercentoanimalisti" appendono cartelli offensivi in curia. Il prelato ha sostenuto i circensi spiegando che sarebbe andato allo spettacolo PORDENONE - Blitz nella notte alla Diocesi di Pordenone Concordia. Il gruppo di "Centopercento animalisti" ha infatti affisso sui cancelli diversi volantini offensivi contro il vescovo Giuseppe Pellegrini. Nella foto il prelato è con la famiglia Togni al cimitero di Pordenone e a fianco vengono associati alcuni gerarchi nazisti. Mons. Pellegrini nei giorni scorsi era andato nel cimitero di Pordenone a benedire la tomba degli avi della famiglia Togni, tutti di grandi tradizioni circensi, in occasione dell'arrivo in città del circo Medrano che sono i discendenti. In quell'occasione il vescovo aveva spiegato che il circo "è una opportunità culturale" e i "circensi mostrano rispetto per persone, animali e ambiente". Mons. Pellegrini aveva anche detto che sarebbe andato allo spettacolo. Da qui il blitz dell'altra notte, con tanto di comunicato: "Troviamo grave che una persona di rilievo dia la propria approvazione a una attività basata sul procurare dolore ad altri. Le esternazioni del vescovo sono inaccettabili". Fonte (http://www.gazzettino.it/) Pag.19 Piove di Sacco (PD): animalisti danneggiano strutture Circo Orfei 21 Novembre 2014 - Circo Moira Orfei a Piove di Sacco: contestatori-vandali: "Animali liberi" - Giovedì notte, ignoti, dopo aver forato quattro pneumatici di due autoarticolati di proprietà dell'impresa circense, hanno imbrattato altri tre veicoli, danneggiandoli con delle scritte di vernice spray Contestatori-vandali in azione, nella notte tra giovedì e venerdì, ai danni del circo "Moira Orfei", attendato in questi giorni a Piove di Sacco. I DANNI. Ignoti, dopo aver forato quattro pneumatici di due autoarticolati di proprietà dell'impresa circense, hanno i rattato altri tre veicoli, scrivendo con la vernice spray: "Merda, ani ali li eri . A denunciare il raid alla stazione locale dei carabinieri il procuratore della ditta veronese Trapezio srl, società che gestisce gli spettacoli del circo di Moira Orfei. Fonte (http://www.padovaoggi.it/) Da Gino Paoli a Ignazio La Russa solidarieta' al Circo 27 Novembre 2014 - Gino Paoli, dal 2013 presidente Siae, ha inviato una lettera ai circensi italiani in occasione della Giornata professionale del circo tenutasi il nove vre presso l’Agis di Ro a. Paoli scrive: "Cari amici del circo, voglio innanzitutto esprimervi il mio personale sostegno alle vostre battaglie in questi momenti difficili. La vita degli artisti sotto il tendone è diventata ogni giorno più dura e difficile nonostante il circo sia uno spettacolo antichissimo e sempre giovane, una splendida forma di educazione alla vita comunitaria, un invito alla tolleranza u ana e all’accettazione di ogni diversità. Co e si può altrimenti spiegare la gioia innocente dei bambini che restano a bocca aperta davanti agli insoliti animali, la rumorosa allegria del pu lico agli schia azzi dei clo n, l’incanto i uta ile trattenendo il respiro davanti a giocolieri e acrobati, le esibizioni dei cavalli ammaestrati e i tanti elementi di questa grande attrazione popolare che è stata lo spettacolo dal vivo per eccellenza di tante generazioni. (...) Posso concludere solo augurandovi di ritrovare lo smalto dei giorni migliori, la voglia di stupire e di divertire, la capacità di guardare avanti e in alto. In epoca di droni, di realtà virtuale e di social media, riuscire a infilarsi un paio d’ore nella platea di un circo aiuta a gustare la vita e a sognare il futuro." Ignazio La Russa, leader di Fratelli d’Italia – An, invece, è proprio intervenuto personalmente alla Giornata professionale del Circo e la sua stata una argo entata difesa del circo con ani ali. ““pesso prevale l’ignoranza in chi vi attacca sugli ani ali , ha aggiunto, “ a il circo ha una esperienza di rapporto e difesa degli ani ali che parte da lontano. Alcuni ani alisti sono arrivati a manifestare fuori da circhi che non avevano ani ali e uesto la dice lunga . Il circo, secondo La Russa, “ un’espressione artistica che ha fatto la gioia di intere generazioni di a ini e deve poter continuare a farlo. Io faccio parte di queste generazioni e so cosa significa per un a ino l’arrivo del circo, agari nella vicinanza del Natale: la festa che arriva in casa. Chissà quanti milioni di persone potrebbero dire la stessa cosa. E poi i bambini diventano adulti e continuano a frequentare e a divertirsi col circo . Ma Ignazio La Russa, davanti alla platea riunita all’Agis di Ro a, ha anche sottolineato la vicinanza, personale e dell’area politica che rappresenta, al circo: ““ono a vostra disposizione , ha sottolineato, “perch i vostri diritti, le vostre a izioni, la vostra storia, possano continuare non solo ad esistere a a crescere in uesta nostra Italia . Pag.20 Nutrie, si salvi chi puo'. Lav ''illegittima ordinanza dei Ministeri'' 05 Novembre 2014 - Come sappiamo, una circolare esplicativa dei Ministeri della Salute e dell'Agricoltura, ha dipanato alcuni dubbi sul nuovo status della nutria. Due i punti principali: competenze ai Comuni e nessuna applicabilità delle norme sul maltrattamento animale. Certo una soluzione drastica. Ma è quella caldamente consigliata dall'Europa e l'unica possibile per ridurre i danni, ormai in parte già irreparabili. Se pensiamo che nella sola Emilia Romagna finora, tramite una regolare azione di contenimento, sono state abbattute qualcosa come 60 mila nutrie all'anno, e che in Lombardia attualmente ne sono state censite almeno 2 milioni, abbiamo un quadro esaustivo del problema, che è ambientale soprattutto, visto che i roditori non danneggiano solo le coltivazioni, ma anche l'ambiente (argini dei fiumi) e sono una minaccia per la biodiversità. Eppure tutti questi allarmi lasciano indifferente un'associazione come la Lav, riconosciuta dal Ministero dell'Ambiente, e quindi a ientalista, oltre che ani alista. L'associazione accusa i due inisteri di per ettere “lo ster inio con ogni ezzo e etodi, co presi uelli più efferati co e la tortura . “econdo la Lav, l'atto governativo, va di fatto considerato nullo e illegittimo in attuazione della sentenza 11606-2012 della Corte di Cassazione con la quale è stata certificata l’applica ilità della normativa penale a tutela degli animali anche a quelli esclusi da norme speciali di protezione . La LAV ha uindi inviato la diffida anche agli Assessorati regionali e provinciali alla “anità e all’Agricoltura nonch ai Corpi di Polizia affinché questi ultimi continuino ad assicurare la prevenzione e la repressione dei reati di maltrattamenti anche nei confronti delle nutrie. Effettivamente ancora nessuno si è mosso. Mentre la Lombardia vorrebbe predisporre una legge che mira a ripristinare la regia regionale sugli interventi di conteni ento, che ora diventere ero di “eradicazione , e a recuperare i fondi già stanziati per i piani bloccati, l'Emilia Romagna ha deciso di agire diversamente, lasciando la questione all'autonomia dei Comuni. Per aiutarli ad agire in modo il più possibile coerente ed uniforme, ha predisposto uno sche a di ordinanza, che ha ottenuto il parere favorevole dell’Ispra.Ovvia ente, essendo considerate sullo stesso piano di topi, ratti, talpe e arvicole, ogni cittadino, anche autonomamente, può agire, ricorda la Regione Emilia Romagna qualche settimana fa, contrastando la presenza dei roditori nel rispetto dei limiti di legge. L'ordinanza aiuta ad organizzare le spedizioni civiche e dà qualche dritta ai Comuni, già spremuti fino all'osso sul piano economico, su come farsi aiutare dai cittadini (cacciatori soprattutto)."I piani di controllo comunali - dice una nota della Regione Emilia Romagna - potranno coinvolgere i coadiutori (ovvero cacciatori), il personale della protezione civile, quello di vigilanza del reticolo idrografico; i cacciatori - di nuovo - nel rispetto del calendario venatorio, gli stessi agricoltori regolar ente uniti di porto d’ar i , purch li itata ente al proprio fondo agricolo". Ai cacciatori non interessa affatto partecipare ai programmi di sfoltimento della nutria, se non per sentire di poter dare un contributo utile alla difesa di ambiente e biodiversità. Il caos, semmai, qualora le proteste della Lav avessero un seguito, peserà sugli agricoltori. La nuova classificazione comporta infatti l’interruzione dei risarci enti fino ad oggi riconosciuti alle aziende agricole per i danni alle colture provocati da questa specie. Fonte (http://www.bighunter.it/) Pag.21 Sabrina Antenucci: V'indignate per le oche di Moncler, ma mai per problemi degli umani 05 Novembre 2014 - La vicenda che vede coinvolta Moncler fa sorgere diversi dubbi, al momento senza una risposta. La prima domanda che ci si pone è: perch uesto accani ento nei confronti di un’azienda, piuttosto che di un mercato? La seconda, spontanea è: come mai è emerso in questo momento, dopo che il Premier Renzi li ha citati ad esempio e nel momento di massimo fatturato per un’azienda già in un o ento critico? La terza, non in ordine d’i portanza, : co e ai gli italiani hanno reagito in aniera così forte e compatta? Qual la logica che spinge l’opinione pubblica ad indignarsi di fronte ad un trattamento disumano nei confronti delle oche, e non si è mai vista una simile reazione compatta a favore di esseri umani? Andiamo per gradi. Come i più sapranno, domenica 2 novembre è andata in onda una puntata di Report, programma di RAI3 curato dalla giornalista Milena Gabanelli (famosa per le sue inchieste), con un servizio sulla produzione di piu e d’oca nell’est europeo con procedure a dir poco crudeli. La casa di a iglia ento indicata come maggior acquirente di piu e d’oca proveniente da uesti alleva enti Moncler. La rete si i ediata ente o ilitata con l’hashtag # oicotta oncler ed ha sollevato un caso nazionale. La risonanza stata tal ente forte che il titolo ha perso in borsa il 4,88% il lunedì successivo. Co ’era prevedi ile, l’azienda si difesa sostenendo di non fornirsi dagli allevamenti indicati, Gabanelli si è difesa sostenendo di aver richiesto informazioni per iscritto a Moncler senza aver ottenuto risposta. Probabilmente la questione arriverà in tribunale, sicuramente ne sentiremo ancora parlare. Questo episodio, però, ha portato con sé diversi quesiti; alcuni già ampiamente condivisi dalla stampa e che riguardano la tempistica, principalmente. Il Premier ha infatti citato ad esempio Moncler pochi giorni fa, e l’azienda – recentemente passata in mani italiane grazie ad un investimento importante – era in fase di ristrutturazione. La pubblicità ricevuta non agevolerà sicuramente questa operazione, facendo parlare di complotto alcuni giornalisti. Quello che invece ha portato noi a considerare questo caso in maniera particolare riguarda la reazione della rete. La do anda che ci sia o fatti i ediata ente riguarda l’interesse nei confronti di ani ali che non si riscontra solitamente quando si parla di esseri umani. Non voglia o essere fraintesi, non giustifica ile. E’ disu ano e inaccetta ile, e il fatto di a are e difendere – giustamente – gli animali non comporta necessariamente una scelta a discapito degli esseri umani, ma di fatto una simile reazione dopo un caso di crudeltà, o ingiustizia, o sfruttamento ad un essere umano non si è vista. Assistiamo impassibili ad aumenti di tasse, leggi inique, suicidi di imprenditori colpiti da sfratti e pignoramenti delle proprie abitazioni senza punto ferire. Leggiamo di famiglie costrette a dormire in macchina dopo aver perso la casa, di donne che rinunciano ad esami per il cancro per problemi economici, di padri di famiglia che si sono tolti la vita dopo aver ricevuto cartelle esattoriali e non battiamo ciglio. Non si è mai vista una catena di solidarietà contro l’anatocis o, per ese pio. O contro le società di riscossione tri uti. O contro la casta. Inso a, di situazioni dra atiche e d’istituzioni che costringono i cittadini a una vita – o una morte - drammatica ce ne sarebbero a bizzeffe. Eppure, ci indigniamo solo se toccano gli animali. Dove abbiamo sbagliato? Fonte (http://www.italiapost.info/) Autore: Sabrina Antenucci Pag.22 Sozzani (Vogue): Io sono pro...il rispetto degli animali - Io sono contro...la fanatica incoerenza 07 Novembre 2014 - Chi non ama gli animali? Credo che veramente poche siano le persone che possano dichiararsi non amanti degli animali. E non sono per nulla contraria alla scelta di diventare vegani, se si crede seria ente e coerente ente in uesto. L’i portante nella vita la coerenza: non si mangia carne, non si indossa pelle e tutto quello che riguarda il mondo animale. ma il fanatismo è sempre secondo me qualcosa da co attere, perch isognere e fer are l’industiria degli accessori e uindi niente orse, niente scarpe, niente di niente e l’econo ia dove andrebbe a finire? Ma isogna sapere distinguere e non fare di tutta l’er a un fascio. “e la mettiamo sul lato scandalistico e sugli effetti speciali potremmo cominciare a porci una serie di domande: e le galline a cui si tira il collo? le oche alle quali si fa scoppiare il fegato per avere il fois gras? i maiali che si uccidono per prosciutto e mortadella? E i piumoni con cui ci si copre la notte? O i sacchi a pelo con cui si va in campeggio? E le scarpe dei bambini che devono essere in pelle morbida per non rovinare i loro piedi e la camminata? A me non va bene l'incoerenza, non il punto di vista. Se si critica per una crescita costruttiva e perché si sposa in toto una filosofia, benissimo, ma non si può sparare a zero, peraltro spesso in modo molto maleducato e volgare su tutto solo per creare mediaticità. PS, vi prego, contrari o a favore, non usate parolacce. In questi giorni sui social ho letto di tutto: insulti e parolacce soprattutto che trovo deludenti per chi legge e degradanti per chi scrive. Fonte (http://www.vogue.it/) Autore: Franca Sozzani Orsa Daniza: per la Commissione UE l'Italia ha agito bene 07 Novembre 2014 - La decisione "di rimuovere" l'orsa Daniza presa dalle autorità italiane "risulta conforme alla legislazione Ue". Lo ha messo nero su bianco il commissario europeo all'ambiente uscente, Janez Potocnik, rispondendo all'interrogazione di nove eurodeputati del M5S, che chiedevano la sospensione dei fondi europei del nuovo progetto Life DINALP BEAR di gestione della popolazione di orsi bruni per la Provincia autonoma di Trento. La Commissione europea, ha detto Potocnik, "non ha motivo di sospendere la partecipazione". Bruxelles riconosce alle autorità italiane di aver agito "nell'interesse della sicurezza del pubblico dopo che l'orsa aveva ferito una persona il 15 agosto 2014". Bruxelles riferisce poi che lo stesso animale inoltre "era già stato responsabile di ripetuti attacchi predatori, anche nei pressi di zone abitate; era stato oggetto a più riprese di misure deterrenti (compreso l'uso di pallottole di gomma) ad opera delle squadre d'emergenza e aveva già compiuto in due precedenti occasioni pseudo attacchi intimidatori contro persone". Le tutele nei confronti dell'orso ci sono, ma "gli Stati membri precisa Potocnik - possono derogare al rigoroso regime di protezione e consentire la cattura o il contenimento mediante uccisione di individui problematici" per prevenire gravi danni al bestiame o nell'interesse della salute e della sicurezza pubblica, "a condizione che non vi siano soluzioni alternative e non si pregiudichi" la conservazione della specie interessata. La risposta del Commissario anticipa quindi anche un nulla di fatto sulla denuncia presentata nei confronti del Ministero dell'Ambiente italiano e della Provincia autonoma di Trento da Green Italia e dalle associazioni per la protezione degli animali LEAL, OIPA e Associazione Animalisti. Fonte (http://www.bighunter.it/) Pag.23 Muore d'infarto mentre caccia, gli animalisti gioiscono sul web Il post del segretario del Partito animalista europeo Enrico Rizzi sulla morte del presidente del Consiglio Regionale del Trentino AA Diego Moltrer: «Infame, adesso sai cosa vuol dire morire» Alto Adige, Diego Moltrer, orto d’infarto durante una battuta di caccia nei boschi. Moltrer si era incamminato con tre amici cacciatori quando – non sentendosi bene – ha detto loro che si sarebbe riposato prima di raggiungerli. Non vedendolo arrivare, gli altri cacciatori sono tornati indietro trovandolo però ormai privo di vita. Diego Moltrer era nato a Levico Terme il 28 settembre 1967 e risiedeva a Fierozzo, in valle dei Mocheni. Sposato, era padre di tre figli. Questo particolare però sembra non abbia sfiorato minimamente il segretario nazionale del Partito Animalista Europeo Enrico Rizzi, che su Facebook ha commentato la orte dell’uo o politico così: “Il Presidente del Consiglio Regionale del Trentino è morto questa mattina durante una battuta di caccia. Infame, adesso sai cosa vuol dire orire… GLI ALTRI - Rizzi però non è il solo a gioire della morte di Molter. Anche la pagina Facebook Freedom ALF ha perso una buona occasione per evitare di pubblicare contenuti spiacevoli e che dimostrano una scarsa sensibilità nei confronti dei parenti che stanno piangendo la orte del loro caro: ““ta attina uella erda del presidente del consiglio della regione Trentino (-Alto Adige, ndr. orto durante una attuta di caccia…Grazie Daniza! CHI SI INDIGNA E CHI NO - Inutile dire che molti utenti del social network hanno risposto a queste dichiarazioni con l’indignazione. Il fatto grave però che vi siano olte altre persone che condividono i contenuti dei post di Rizzi e di Freedo Alf: “Una persona che porta orte non erita dispiacere o lacri e…Moltrer toglieva la vita per il gusto di farlo uindi che sia aledetto all’inferno . Di seguito una serie di co enti di utenti che non di ostrano alcuna pietà nei confronti del genere umano, ma, per fortuna, anche uelli di chi chiede rispetto per un uo o che non c’ più e per i suoi familiari. Fonte (http://www.giornalettismo.com/) Autore: Edoardo Di Gennaro Sul caso interviene la Regione “Il rispetto per l’uo o, pri a che per l’Istituzione, non deve ai venire meno. Stiamo verificando, presso l’Avvocatura di “tato, un intervento contro chi ha fatto affer azioni igno ili contro Diego Moltrer" ad annunciarlo il presidente reggente del Consiglio regionale Thomas Widmann che aggiunge: chi ha fatto gravissime esternazioni, dovrà risponderne nelle sedi opportune: a ia o avviato le procedure per uoverci attraverso un’azione legale .“ulla uestione si uoverà dun ue anche la Regione, dopo l'annuncio dell'assessore Panizza di voler denunciare i responsabili dei commenti ingiuriosi postati all'indomani della morte di Moltrer, e la conseguente contro-denuncia da parte degli stessi animalisti. - Fonte (http://www.trentotoday.it/) Pag.24 Caccia, Liguria: ricorso animalisti inammissibile. Bruzzone ''condannati anche a pagare'' 20 Novembre 2014 - Il Consiglio di Stato con sentenza n. 01817/2014 in data 17/11/2014, ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalle associazioni ambientaliste VAS e WWF nei confronti della sentenza del Tar Liguria sez II n. / sull’approvazione degli indirizzi regionali per la pianificazione faunistica venatoria provinciale emanati dalla Regione Liguria. Lo comunica in una nota Francesco Bruzzone, cacciatore e Consigliere Regionale della Lega Nord in Liguria, che co enta: “L’ennesi o tentativo strumentale e infondato di creare pro le i allo svolgi ento dell’attività venatoria in Liguria stato s ascherato dal Consiglio di “tato". "Esprimo soddisfazione per questo esito", prosegue Bruzzone. "La condanna inflitta a VAS e WWF del pagamento delle spese dei due gradi di giudizio liquidate in complessivi 5 mila euro, che dovranno essere versati dalle Associazioni ambientaliste alla Regione, è un chiaro segnale di come anche la giustizia amministrativa inizi a manifestare sofferenza nei confronti dell’uso stru entale dei ricorsi ina issi ili e infondati pro ossi in olteplici occasioni negli ultimi anni. "I Piani faunistici delle province liguri mantengono quindi la totale validità e la stagione venatoria continuerà senza ulteriori intoppi. E anche le questioni di legittimità costituzionale che WWF e VAS avrebbero voluto fossero sollevate dai giudici amministrativi in merito alle leggi regionali della Liguria su caccia, ambiente e incendi sono decadute", conclude il Consigliere Regionale Francesco Bruzzone. Fonte (http://www.bighunter.it/) Pag.25 Cinema: I pinguini di Madagascar e gli incalcolabili danni di Ratatouille 21 Novembre 2014 - Una volta tutto era semplice. Da una parte avevamo il Modello Paperopoli. Un universo fatto di animali, in cui gli animali sostituiscono gli uomini, parlano, edificano, acquistano, possiedono altri ani ali i sottotesti razzisti dell’esistenza di Pluto fanno accapponare la pelle). Nel Modello Paperopoli non c’ traccia di esseri umani, perché è tutta una grande METAFORA. All’estre o opposto c’era il Modello Aristogatti. Animali calati in un contesto umano, che comunicano tra di loro ma non vengono capiti. Nel modello Aristogatti gli animali fanno cose da animali, tipo mangiare dalla ciotola, correre a quattro zampe, dormire ai piedi dei padroni. Il sottotesto è animalista: sono come noi, meglio di noi, impariamo a capirli. Il modello Paperopoli e il modello Aristogatti erano incompatibili, non comunicanti (Pluto non spiccica parola). I limiti ontologici del modello Aristogatti sono stati in seguito esplorati dalla saga di Toy Story, sostituendo i giocattoli agli animali. I giocattoli si animano, si muovono, comunicano, ma solo quando non vengono visti. Tutta la suspense si basa sul rischio che siano scoperti. “e accadesse… Toy “tory una saga geniale perch gioca sui confini di un odello culturale, e in seconda attuta ricorda l’i portanza del rispetto di regole condivise per la costruzione di una società funzionante. Poi arriva il topo francese. In Ratatouille Rémy non comunica solo con gli altri topi, comunica pure con gli esseri umani, in un contesto – attenzione – non magico. Il ragazzo che lo scopre sulle sponde della Senna resta un attimo sbigottito, ma poi ok, finisce lì. È co e se Basil l’investigatopo risolvesse i veri casi di “coltand Yard. I danni sono incalcola ili. Il ondo dell’ani azione i plode, l’anarchia regna sovrana. “noopy che non parla a gioca a baseball) e il cane dei Griffin, da singolarità esplicitamente surreali, diventano norma. Tutto questo mi torna in mente mentre assisto a I pinguini di Madagascar. La trama, a spanne, è: 4 pinguini vengono rapiti da un polpo fucsia camuffato da scienziato (umano) che vuole distruggere il mondo con macchine ipertecnologiche da lui asse late all’interno di una ase scavata nel sottosuolo. Lo fa perch la razza dei pinguini, con la propria carineria, gli ha sottratto le attenzioni del pubblico (umano) degli zoo. Si parte quindi dagli zoo, la più ovvia delle istituzioni che definiscono una gerarchia di specie, ma poi si trasformano gli animali in creature capaci di qualsiasi cosa, senza che questo turbi nessuno. La realtà e l’esperienza fisica cessano di essere un riferi ento per la costruzione di senso, l’effetto comico è quasi se pre una uestione dina ica, ogni logica viene ignorata per ese pio: nella scena dell’aereo i pinguini ucano alcuni aeroplani di linea, sfracellandosi sulle carlinghe, senza conseguenze per nessuno; un attimo dopo si preoccupano di trovare un modo per atterrare senza spiaccicarsi). Mi rendo conto che uona parte dell’ani azione di assa, oggi, uesto: un delirio psichedelico. “arei curioso di sapere co e un a ino ela ora la cosa, agari gli a ici di Movie for Kids e lo fanno sapere… Fonte (http://blogs.bestmovie.it/) Pag.26 Misano (BG): popolazione condanna manifestazione animalisti Anche il Sindaco furibonda contro atti vandalici La popolazione polemizza contro i manifestanti, che rischiano uno scontro Pomeriggio movimentato il 1° Novembre, anche il Sindaco entra nel merito della questione. Misà: questa volta non è passata inosservata la manifestazione contro gli allevamenti di visoni presenti sul territorio comunale. Non sono infatti mancate le polemiche sollevate da diversi cittadini che, anche su facebook, hanno espresso il loro malumore. Primo fra tutti è stato il Sindaco a sollevare alcune osservazioni alla manifestazione. Su diversi cartelli del paese e su alcuni muri sono comparsi adesivi e scritte inneggianti le tesi animaliste. Il sindaco ha voluto precisare, tramite il suo profilo facebook, di essere contrariati) rispetto a questi atti vandalici e di non apprezzare che una manifestazione simile sia avvenuta in paese nei giorni in cui i cittadini ricordano i cari defunti. Il primo novembre, infatti, in contemporanea con le celebrazioni al camposanto comunale iniziava il corteo dalla via don Minzoni (è arrivato in via Martiri della Libertà a pochi metri dall' azienda agricola Legramandi) per poi sfilare nel centro storico. Non sono mancati confronti con i passanti e alcuni residenti. Davanti ad alcune stalle venivano urlati slogan del tipo « g l i alievator' devono estinguersi». Ingente il dispiegamento di forze dell'ordine che ha vegliato sul corteo fino al termine della manifestazione programmato per le 19,30. Una cinquantina gli uomini impegnati tra Polizia, Carabinieri e volontari della Protezione Civile al lavoro per garantire l'ordine pubblico mentre i cento manifestanti sfilavano in paese. Giunti a pochi metri dai cancelli dell'allevamento di via Santo Stefano, dopo una trattativa con le forze dell'ordine, la manifestazione ha preso una brutta piega. I manifestanti hanno iniziato ad utilizzare fumogeni ed urlare pesanti epiteti e minacce nei confronti dei proprietari dell'allevamento, provocando uno dei proprietari che è uscito dalla sua abitazione con un badile per affrontarli. In pochi minuti le forze dell'ordine in tenuta anti sommossa hanno calmato le acque. Non contenti i manifestanti di lì a poco hanno chiamato una squadra dei vigili del fuoco in quanto avrebbero visto delle fiamme dall'interno dell'allevamento e sentito un forte tanfo. In realtà i vigili del fuoco hanno potuto appurare che non vi era nulla all'interno dell'allevamento, ma a qualche centinaio di metri di distanza un agricoltore, già in territorio vailatese, aveva dato fuoco ad alcune sterpaglie. Fonte (La Civetta Pettegola) Pag.27 In Difesa della Sperimentazione Animale: Il capitale della LAV 27 Novembre 2014 - La LAV non conosce crisi. Nonostante l’econo ia sia se pre più in affanno, gli italiani sono stati, nel 2013, molto generosi con l’associazione che si dovre e occupare della tutela degli ani ali. E’ ciò che alza all’occhio dando uno sguardo al bilancio 2013, che la LAV è costretta a pubblicare. Dal documento, molto scarno –Greenpeace per esempio ne redige uno molto più dettagliato- si nota su ito l’i pennata nella raccolta fondi: da circa , a 6,8 milioni di euro, spinte in larga parta dalla crescita di donazioni e lasciti in favore della Onlus, che passano da poco più di 61mila euro nel 2012 alla stratosferica cifra di 3.439.789 euro dell’anno scorso. Aldilà del fatto che uesti sono i nu eri di un’azienda di piccole di ensioni, conta ovvia ente co e i soldi raccolti vengono spesi. Dal rendiconto della gestione si vede immediatamente che i costi crescono (+30%), ma molto meno di quanto lo hanno fatto le entrate + % . Puntual ente infatti il risultato della gestione le Onlus non fanno “utili schizza a quasi 3,5 milioni dai ila euro dell’anno . Merita sottolineare che circa mezzo milione di euro è usato per pagare del personale. Inso a, non sono tutti volontari nell’associazione. Se crescono le entrate e le uscite non tengono il passo, vuol dire che è la cassa ad aumentare, visto che ovviamente una Onlus non distri uisce utili tra ite dividendi. E allora spostia oci nello stato patri oniale. Nessuna sorpresa: le “disponi ilità li uide più che raddoppiano. Dai già ragguardevoli 2 milioni abbondanti del 2012 ai 4,3 del 2013. Fermiamoci un attimo. Attivo e passivo pareggiano a 8,2 milioni (non male!). Ciò vuol dire che la LAV detiene sotto forma di liquidità metà del suo attivo! Si potrebbe pensare che hanno molti più soldi di quelli che gli servono per condurre le loro attività istituzionali. Altrimenti non si spiega (la LAV non lo fa) perché tenere in cassa quella montagna di denaro, senza di fatto impiegarla o donarla ad altri enti no profit. Ma allora, perché continuare ad accettare donazioni? La richiesta di donazioni continua… Altre voci del ilancio eritano attenzione. Le i o ilizzazioni ateriali crescono di circa ila euro, grazie all’investimento in terreni e fa ricati. All’interno di uesta voce possono esserci nuove sedi di rappresentanza. Ci vorrebbe un documento aggiuntivo che spacchetti la voce. Sul sito, però, la nota illustrativa, il documento che spiega a parole e più nel dettaglio cosa si nasconde nelle voci di bilancio e co e si sono for ate, non c’ . Sul sito sono reperibili solo gli schemi di stato patrimoniale e del rendiconto della gestione. “postandoci nell’attivo vedia o che anche la voce “attività finanziarie che non costituiscono i o ilizzazione cresce parecchio. Cosa c’ ui dentro? Titoli finanziari appunto, detenuti per tempi che si prevedono brevi, per farla semplice. Attività curiosa per una Onlus che ha il co pito statutario di tutelare gli ani ali. Ma d’altronde, se si ha tutta uella cassa, isogna farla rendere, almeno in parte. Ed infatti i proventi finanziari passano da 673 a 21233 euro in un anno. Ma chi dona alla LAV sa che questa, in parte, usa i soldi ricevuti per investimenti finanziari? E come opera le sue scelte di investimento? Secondo che criteri etici e di rischio/rendimento? La straordinaria capacità di generare cassa dell’associazione testi oniata da un ulteriore indizio. Non solo la li uidità cresciuta, a l’inde ita ento della Onlus si ridotto di un terzo, da , a , ilioni. E ridurre il proprio inde ita ento determina un deflusso di fondi, co e noto. Ma non un pro le a se letteral ente navighi nell’oro. E’ spontaneo infine chiedersi uante aziende in uesto periodo possano vantare una si ile posizione finanziaria. Pochissi e. E’ evidente che la raccolta fondi a ezzo di i agini raffiguranti animali maltrattati, spesso decontestualizzate o erroneamente attribuite, ed il cavalcare la pancia della gente con battaglie magari senza alcun fondamento scientifico e razionale, tiri co e nient’altro in uesto paese e di uesti te pi. Non sarebbe più corretto, specie durante questi anni di crisi che hanno messo a dura prova i bilanci di molte famiglie, quando ci si accorge che le donazioni sono incredibilmente più elevate del previsto, dire ai propri sostenitori “No grazie, teneteli voi i vostri soldi. Noi per il momento siamo a posto." Fonte (http://difesasperimentazioneanimale.wordpress.com/) Pag.28 27/11/2014 PIEMONTE - Comune di Verbania - Bando per l`insediamento di Piccole e Medie Imprese 27/11/2014 UE - Premi Horizon 2020 27/11/2014 LAZIO - Latina: presentato il contratto di sviluppo della BSP Pharmaceuticals 26/11/2014 SARDEGNA - Nuova versione del Bando Voucher Startup 26/11/2014 TRENTINO ALTO ADIGE - Provincia Autonoma di Trento - Premio Solidarietà 2014: 5.000 euro a disposizione delle associazioni 26/11/2014 Legge di Stabilità 2015: enti non commerciali con tasse più pesanti 26/11/2014 Otto Regioni danno mandato alle banche per buy-back titoli obbligazionari 26/11/2014 MOLISE - Bando regionale per attribuzione diritti di impianto vigneti 25/11/2014 LAZIO - CCIAA di Roma - Pacchetto Anticrisi - Bando per la concessione di contributi a sostegno dei processi di aggregazione dei Confidi 25/11/2014 LOMBARDIA - Avviso pubblico per la selezione di progetti inerenti l’orto didattico negli Istituti scolastici pubblici Troverai maggiori dettagli, sempre aggiornati, nella sezione Opportunità e Bandi del sito www.federfauna.org Pag.29 Polline miele e pappa reale biologici della massima qualità Azienda sita nell'alta toscana lontano da ogni fonte di inquinamento industriale e dalle colture intensive, produce polline, miele e pappa reale biologici della massima qualità prezzo non specificato Animali da pasto Produciamo in maniera amatoriale topi e ratti e altri piccoli roditori, tutti allevati con mangimi di qualità. 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Titolare d’Impresa / Dipendente / Pensionato/ Altro della ditta/ente/altro ………………………………………………………………………………….. con sede in …………………………………………….. in Via/Piazza……………………………… Tel …………………………… Fax …………………………… e-mail ............................................. facoltativo facoltativo Dichiara di aderire al Sindacato/Federazione/Associazione/Ente/Confederazione in indirizzo, di cui conosce ed accetta gli Statuti, assumendo insieme ai diritti gli obblighi conseguenti. Si impegna pertanto a versare i contributi associativi, nella misura e nelle forme determinate dagli organi statutari della FederFauna, consentendo alla stessa l’addebito delle quote sul proprio conto corrente, secondo le norme d’incasso del servizio SEPA Direct Debit, presso la Banca: ……………….……………………………. Agenzia …………………………….............................. IBAN: oppure, in alternativa : 2 lettere 2 numeri 1let. 5 numeri 5 numeri 12 numeri Cod. ABI …………… Cod. CAB .………….. CIN ………….. N° Conto Corrente ………………... Il/La sottoscritto/a, consapevole che l’adesione ha validità annuale e si intende tacitamente rinnovata di anno in anno, consente alla Banca sopra indicata di addebitare sul c/c indentificato dall'IBAN sopra riportato, nella data di scadenza indicata da FederFauna tutti gli addebiti diretti inviati dalla stessa e contrassegnati con le coordinate su riportate (o da essa aggiornate), a condizione che vi siano sul c/c da addebitare disponibilità sufficienti al momento dell'esecuzione dell'operazione di addebito. È consapevole altresì che la Banca ha facoltà di recedere dal presente accordo con un preavviso non inferiore a due mesi, da darsi mediante comunicazione scritta, fatte salve eventuali ulteriori disposizioni previste nel Contratto di conto corrente, mentre, che l’eventuale revoca da parte sua, pur senza penalità e senza spese, deve essere esplicitamente formulata attraverso l’apposito modulo presente a fondo pagina (1). Prende atto inoltre che sono applicate le condizioni già indicate nel Contratto di conto corrente, in precedenza sottoscritto fra le parti, o in mancanza le condizioni rese pubbliche presso gli sportelli della Banca e tempo per tempo vigenti. Per quanto non espressamente previsto dal presente accordo, sono applicabili le norme del Contratto di conto corrente di cui il presente accordo fa parte integrante. Il/La sottoscritto/a, avendo ricevuto, ai sensi dell’art. 13 del D.L. 196/2003, l’informativa sul “trattamento” dei propri dati personali, consente altresì il trattamento degli stessi da parte di FederFauna e degli altri enti pubblici e privati con essa convenzionati. ……………………………………………. Luogo e data ……………………………………………………….. Firma Una volta compilato questo modulo in modo chiaro e leggibile, spediscilo in originale, insieme alla copia di un tuo documento di riconoscimento, a: Ufficio Tesseramento FederFauna - Via Aurelia Sud, 2/A- 54100 Massa (MS). Consegnane una copia alla tua Banca ed inviane una per fax al numero 1782.706157 o per mail a [email protected] (1) REVOCA: Il/La sottoscritto/a con la presente comunica formale disdetta associativa e a far data da ……………………… non intende più aderire a FederFauna e pertanto vuole essere cancellato dai suoi elenchi. Revoca altresì l'autorizzazione permanente di addebito in c/c sopra riportata, relativa agli addebiti diretti inviati da FederFauna e contrassegnati con le coordinate della stessa o da essa aggiornate. ……………………………………………. Luogo e data ……………………………………………………… Firma