savigliano mercoledì 16 settembre 2015 5 generosità Al SS. Annunziata, 4.000 donazioni l’anno Qualche minuto per compilare un questionario che verifichi l’idoneità e poi si attende che il proprio numero compaia sul tabellone per essere chiamati in sala prelievi; dopodiché, comodamente sdraiati su una poltrona, ha inizio la donazione di sangue o di plasma. Ultimo passo, una colazione “self service” con bevande calde e focaccia. È la “trafila” che ogni mattina tanti donatori e donatrici (al massimo una volta ogni tre mesi i primi, una volta ogni sei le seconde) compiono presso il Centro trasfusionale del nostro ospedale. In occasione del 70° anniversario dell’Avis, “Il Saviglianese” lo ha visitato; a raccontarci il “meccanismo” delle donazioni, il dottor Giovanni Delfino, direttore «facente funzioni» (ovvero in attesa di un primario). «Qui da noi – esordisce Delfino – non ci sono problemi di carenza di sangue: fra le sedi di Savigliano, Fossano e Saluzzo contiamo 8.000 donazioni l’anno (2.700 a Fossano, 1.500 a Saluzzo e 3.800 nella nostra città). La cultura della donazione, profondamente consolidata, dimostra la sensibilità sociale della popolazione. Riusciamo addirittura a fornire oltre 1.500 sacche l’anno al- la Sardegna e quasi 1.000 al Centro trasfusionale di Alba. Sono molte le associazioni di donatori. Qui sul territorio, l’Avis (presente in vari Comuni del circondario) è la prevalente». Per quanto riguarda i donatori, «le persone di mezza età sono la maggioranza – spiega il dottore – anche perché sono la maggioranza della popolazione. C’è però un buon ricambio: i giovani, mantenendo la tradizione dei padri, rispondono bene. Contano molto la continuità in famiglia e soprattutto il passaparola fra amici, che vale forse più delle campagne nazionali di sensibilizzazione. La maggior parte delle persone, poi, dona sangue rispetto al plasma (per cui occorre prenotare, ndr): noi le orientiamo su una o sull’altra in base ai bisogni». Dopo essere stato donato, quale trafila segue il sangue? «Viene scomposto nei suoi vari componenti: globuli rossi, globuli bianchi, piastrine e plasma. I globuli bianchi vengono eliminati, le piastrine usate a scopo trasfusionale, mentre con i primi si ricostruisce il volume dei globuli rossi dei soggetti anemici. Il supporto trasfusionale resta tuttora una terapia essenziale in un ospedale». E in sala d’attesa incontriamo proprio alcuni di coloro che con la loro generosità permettono questa terapia. «Ho iniziato a donare presto – ci racconta Gianfranco Farina – poi ho smesso per spostamenti vari e ora sono 7-8 anni continuativi che do il sangue. Ho Il dottor Giovanni Delfino con due donatori di plasma Donatori al Centro trasfusionale dell’ospedale, durante una mattinata di normale attività iniziato perché avevo amici donatori, mi è sembrata una cosa buona». Dario Assiè mostra invece un libretto delle donazioni fittissimo di date: «Dono sangue dal febbraio del ‘90 – spiega – e sono a quota 56. Mia madre era donatrice. Inoltre, per varie vicissitudini in famiglia abbiamo avuto bisogno di sangue parecchie volte: mi sembra giusto dare un po’ di quello che abbiamo ricevuto». «Anch’io – gli fa eco Giuseppe Marchisio – sono stato sensibilizzato dal fatto che mia madre abbia avuto bisogno di sangue. Prima ho sempre pensato “Ci sarà già qualcuno che lo fa” poi, vivendo la cosa in prima persona, ho capito che se non ci sono i donatori il sangue non si può creare. Do sia sangue che plasma, in base al bisogno: stamattina, ad esempio, ero venuto per fare la donazione di sangue ma il secondo donatore di plasma non c’era, allora l’ho sostituito io». Per chi volesse iniziare a donare, il Centro è aperto tutte le mattine dalle 8 alle 10.30, dal lunedì al venerdì, più la seconda domenica di ogni mese. «Nuovi donatori – conclude Delfino – sono sempre molto ben accetti». Matteo Garnero (donatore) Domenica 20 settembre Programma celebrazioni Ore 8.30: ricevimento delegazioni in piazza Schiaparelli Ore 9.30: S. Messa nella chiesa di San Pietro Ore 10.30: corteo per le vie cittadine, omaggio ai caduti Ore 11.15: cinema Aurora: orazione ufficiale e premiazione soci benemeriti Ore 13: pranzo sociale al “Lago dei salici” di Caramagna