s:.,; Mm IODOSAN oontro ogni mal ê* ;**':.v/ BIBLIOTHBCA MUNICIPi» _^ R. 7 de Abril 3T iíiòSaWM& CcK(mda£& ESCE OGNI SAPATO l/MOIUSTICO- MONDANO - ILLUSTBATO SETIIMÀNÂLE Anuo XXXII &^— N. 1.473 - 5. Paolo, 15 Ottobre, 1938 - Uffici: Rua José Bonifácio, 110 - 2.a Sobreloja nei tempo delia cintura di castitá l)iso<ino dei {\y. Vicente Fràncescp Pettinati Carini. i. i t^^MM ¦¦ «imiiti a | u,t< L'AMICO (al morenfel — La cliiave a chi Ia lasci1? Alicona Musica di 1'arole di Giovanni «í la pagina piú scetna f e r r o v i e cure di bellezza \ / / / / i ,«..A' .v ""^ ¦ " <B^>Yi ^hí tf bjbf / SSS«>3B&aftâr^|| ^ a Come iniü fa tanto runiore? Viene dopo il trenó lanipp: é un trciio tuonõ. chicago l.i.~hr*n /* r^BB*l\y^ugj B^/ —Virgínia ha preso le, pillole òrieiitali, ma in dose in sufficieiite; cosi il séno irivecé di venirle sorto le é vènutí í alia "ooeque". sulla *™ I!r*^_-^^BBBBBBL m\ — Quasi quasi sono stato un lesso a legarti tutto. Ora mi dpvresti niettcrc un dito per.fare bene il nodó. i • ¦¦¦:<x ~^Pèv . • • »¦•, .. '•• • - "V; (/ •• '• <'-!-, ' "-' \ 'i-v'.,, P>.' '"•-¦ ." ¦,:- ' • -: , I.' -^. í ; „ C ore!,/ spiaggia i LV BflBY B^^P — Vedi quel signore che sta aifogande? Bell, non ti senibra che abbia tutto 1'ovale dei viso di (jiaromino, quel1'amico (li papá? . -.---¦ «¦-• ¦:-¦' ¦:¦'¦ .-??x~~ >-.¦ -¦¦-,• "ÍCV i 1 ¦ ¦¦\}y"',~>T^'???™'F* .:>r7—~i — ;.*£WW a p s q v.,,¦.. u '.,-?Tír^s<í,ss i n •íM.v^f+^ewanw^fVCíy^A^iyx—sIt^^^-v-'-- ' o o c J O 11 1 a n o **i**im^l^m*0i*0* / I ^_tf_MH____Ü___. _^. Normalizzaíe le vosfre funzioni digeslive prendendo un cucchiaino di I Wm _P_I w _BH'^^«_l'^,v^^'___BP___H H \\ 9H__H _M_Bv "^x I ~- _H^**^.v_wv_w___l_H ¦ ¦£fr_>____fH 19 ^^^^MilaT.'i__>_B_fc_H^____^_^_^_^_B_^_B_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_^_B ___B ' I II ¦ t \ fj m% BH ¦M __¦ _L _^_^_l I "í J I W^ÇS? I • I ^1 _¦ _H "TB ___¦ • I 1 ll_K lJiiVViin __L II $_> **-* _a I J I kfl l^iti^S_a (..- . / 3 a s u u a o o o TUTTI DEVONO TENERE IN CASA UN FLACONCINO DI Magnesia Calcinata "Cario Erba" mJJsSL LASSATIVO IL AL ÚNICO IDEALE MONDO IL PURGANTE MIG L I 0 R E XflBOPE queidoz DE LIMA-O BRAVO E EFFICACISSIMO RINFRESCANTE DELI/APPARATO DIGERENTE. B R O M O F O R M l-O PER PURGARVI ACQUISTATENE OGGI STESSO UNA LATTINA DA UNA DOSE BANCA FRANCESE E ITALIANA PER LlEffi DE SUD (SOCIEDADE ANONYMA) ***• 100.000.000,00 SÍSSíPU»^.,u:: KÜNDO DE RESERVA SEDE CENTRAL: Fcs. 118.000.000,00 PARIS ¦VOOÜRSAXS B AGENCIAS: BRASIL: Araraquara — Bahia — Barreto» - Birfcuy — Botucatú — Caxias -~ Curityba — Espirito Santo do Pinhal — Jahú Mocóca - Ourinhos — Paranaguá — Ponta Grossa — Presidente Prudente Porto Alegre Reíii£^?tíS?ri7 pÜÍ Rio de Janeiro - Rio Grande - Rio Preto — Santos — São Carlos - S&o José do Riofp^n ÍÍTm.JÍÍ aí Pr^l ur'lanaia„- ARGENTINA: Buenos Aires e Roaario de Sa?ta FÍ - WIW Llt^oT$X£tZ — C*° co LOMBIA: Barranquiila — Bogotá — Medellin — URUGÜAY: Montevideo. vaiparaiso SITUAÇÃO DAS CONTAS DAS FILIAES NO BRASIL EM 30 OE SETEMBRO DE 1038 ACTIVO PASSIVO Letras Descontadas Letras e Effeitos a Receber: • Letras do Exterior .... 68.054:439S500 Letras do Interior .... 121.192:3388800 119.912:8578100 Empréstimos em Contas Correntes Valores Depositados Agencias e Filiaes Correspondentes no Estrangeiro . . Titulos e Fundos pertencentes ao Banco CAIXA: Em Moeda Corrente .. 41.317:3978500 Em C/C á nossa Disposição: No Banco do Brasil . . . 53.315:6848000 Km outros Bancos .... 6.518:4228100 155.698:504|900 303.022:3303820 6.872:6288500 5:604:9491500 18.534:8538900 Diversas Contas 189.246:7788300 Capital declarado das Filiaes no Brasil .. Depósitos em contas correntes: Contas correntes 165.830:1208910 Limitadas e particulares 29.430:4638700 Depósitos a Prazo Fixo. 113.558:5968730 Depósitos em Conta de Cobrança Titulos era Deposito Correspondentes no estrangeiro 30.000-OOOSOOO 308.819:1908340 ^l^\ Diversas Contas 207 440-7358700 303 .022:"3308820 5 824-2*^68000 16*408:5751500 96.577:2758260 Rs. 968.092:3438620 101.151:5038600 68.047:9378000 Rs. A. Directoria; APOLLINARI 968.092:3438620 São Paulo. 10 de Outubro de 193S Pelo Contador: FATTORI r4 itfaSf RSCE OGNI SABATO SETTIMANALE UMORISTICO - thatHhte, attenbiane La. mamma ancora giovane di una gagliarda figlia, (bella per doti ataviche che abbondano in famL I/1'ki), slenãenão il corpo mórbido suWinfuocata rena, in faceia a un maré glauco che si muoveva appena, fra sorridente e languida versava, nel mio peito di sue materne ehiacchiere il sospiroso gello: — Amico mio caríssimo, smcttete di schersare... Sapesle quanfé árduo fare Ia,mamma ai mar o!... La mia Nini, queWangiolo tutta bonlá e alkgressa, non sa quali pericoli corre Ia sua puressa, E' mio, 1'ingralo compilo d 'esserle g ú iderdonc contra gli assalti subdoli che sferra il pomicione. Sapete, a me non capita di farmi abbindolare. da certi falsi ingenui che insvgnano a nuotare! Sott'acqua, é troppo facile cho sçivóli una mano: con le lesioni grátis é meglio andarei piano. Nini, tanta dinâmica, va in barca volentieri; Ia barca, convenitene, non iòttera mister! e que! distinto giovane che le. fa eompagnia é riservato, timidoi pieno di cortesia... Guardate... Non si vedono.. Son próprio in alto more! In quella solitudine, piú dolce é bordcggiarc...— II mio maligno spirito non'parla, ma riflette, dato che ha lungu pratica di simili coseiie; d'inverno, Vaulomdbile, ai chiuso e col lepore, é 1,'alleala clássica dei clandestino a more: sullo dislesa liquida dei maré, ai sole e ali'ar ia, Ia barca, u ben servir sene di venta... utilitária... C. UCCIO proprletarlo OAETANO CRISTALDI RiAsnonsabile ANTONINO OARBONARO ANNO X X X 11 NUMERO 1.473 MONDANO - ILLUSTBÂTO ABBONAMENTI S. PAOLO 20f APPETITOSO, anno ... 50Í LUSSORIOSO, anno ... lOOf SATIRIACO, anno ü P P I C I : JOSÉ' BONIFÁCIO, IIP 2.» SOBRELOJA TEL. 2-6525 S. Paolo, 15 Ottobre, 1938 NUMERO: S. Paolo .. 200 rélr Altrl statl. 300 rél? Ridi ancora peiisando allMiiterminabile carne vale europeo? Macché! Penso che se il miiacolo esiste, esiste solo nella política. Dopo Mônaco Ia Paçe regha semana nel veccliio continente! impara a màngiare Ia mela Era una donna graziosa, con un cappelUno frivolo in testa. Sotto quei cappellino, c'era il solito giardinetto di riecioli e forse qualche sogno. Uno di questi sogni venne a morire ai ristorante. E Ia colpa fu di una mela. La donna é stata sempre rovinata dalla mela. Lei mangiava poeo e parlava molto: il suo compagno mangiava molto e parlava poeo. Molte coppie, raggiunto quest'equilíbrio, tirano innanzi per chissá quanto tempo. Invece il diavolo, aile frutta, mise nel piatto di lei una mela. Era certo Ia mela piá dura delVannata: come ne capitano solo ai ristorante, quando i coltelli non tagliano. Prima di lasciarsi infilare dalla forchetta, Ia mela fece una piroetta, slittó e finí sotto ai tavolo. Un vicino, cortese, Ia raccolse. Per mostrare Ia sua disinvoltura, Ia donna non si diede per vinta. Neanche Ia mela. Un secondo balzo canzonatorio e eccola di miovo sul pavimento. Qualche sorriso circqjp per i tavoli vicini. Allora Vuomo, cNertt stato sempre silenzioso, smise di mangiare e cominció a parlare fitto fitto. Sembrava uno sfogo che covasse da tempo, in attesa aVuno spunto. Dopo un poeo, essa si alzó e usei. Non poteva sopportare una scena con quei cappellÍ7io, si capisce: era troppo delicato. Ecco una donna, pensarono tutti, che non tornerá piú in questo ristorante. Almeno col medesimo uomo. nente che, sentendosi offrire iin'ottima pietanza, fa Ia schifiltosa, come se Ia grazia lieve e ondeggiánte di una spiga fosse dono dei cielo e non un prêmio a innumerevoli sacrifici. Se ti trovi in un ristorante di lusso, non scegliere cia che vi é di piú costoso e non esitare troppo nella scelta. Una donna che non sa decidersi fra dieci vivánde e finisce col rimettersi ai cameriere é Ia stessa che, dopo essersi provata centodieci cappellini, dice alia modista che deve pensarei ancora e che ripassem. Non temer neppure di rivelare i tuoi gusti; se preferisci Ia carne sanguinante ordina purê una bistecca ai ferri: a certi uomini piacciono i temperamenti gênerosi. O scegli dei piatti zucchenúi: son debolezze da ragazzina che hanno Ia loro importanza quando si son passati i trenVanni. Non far Ia schifiltosa su, ció che ti servono e Ioda i piatti ordinati dal tuo compagno. Egli sara sensibile ai fatto che tu apprezzi ció che ti offre, come lo sara ai fatto che gli altri ti ammirino; ma a patto che tu non faceia nulla per questo. E non criticare le tue vicine: ai contrario, elogiale. Egli pensem che devi a ver le tue ragioni per esser sicura di te. Non rimetterti il rossetto fra una por* lata e Valtra: te ne rimam sempre abbaUincontro davanti alia tavola imbandi- stanza, sulle labbra, per farti maledire ta, fra le soste di un idillio, é certo uno dei dallo sguattero. Porgi con grazia il sole e momenti piú scabrosi. Mi dici che tu sai il pane: sono i gesti semplici e antichi che come si taglia una mela? Non basta. Io stabiliscouo súbito uríintimitá fra due voglio accompagnarti, perció, ai tuo pri- esseri. mo pranzo con Vuomo a cui desideri di vi servono il caffé, non dichiaQuando "E' una pazzia. Non chiuderó oechio piacere: sara una battaglia abile e delica- rare: egli se E ta, in punta di forchetta. finirá per tutta Ia notte". Gli uomini provano "Questa mi donna col concludere: fa veni- un invicibile terrore delle donne che hanre Vappetito", avrai vinto. no il sonno difficile. Da delia minuta. Eccovi alia scelta Se hai qualcòsa di carino o di divertenA o son C quando le calorie e le vitamine ta da dire, serbalo per Ia fine. Avrete Vaolii diventate parte indispensabile degli ria allegra uscendo, il che non capita Belém delia e d'oliva italiani raffinati ai spesso. tua bellezza, nessuno meglio di te sa come 1 1 1 si possa vivere, cioé non morire, con"daun'inLINA' tersalata condita col Ximone e frutta 3 3 3 ra". Non essere quindi Ia donna indispo- a u n sciocchezzaio coloniale Tom Bill jiiviii per nostro intermédio i séguenti consigli privati alie donne dai sedici ai ventotto anui, sulla ginnastica da camera. 7." —- Uai sedici ai ventotto anni, Ia ginnastica da camera, per riuscire veramente ntile, .si deve fare con le finestre aperte. Le potrete chiudere senza svantaggio soltanto se Ia casa di fronte .6 disabitata. %>° — Giovane donna che fai ginnastica da camera, ricorda che qiialuitque abbigliamento ti farebbe madre. Adopera dttnque il costume da bagno, che fa sudare soltanto gli speliutori. S.° — Se dalie case un pó piú lontane, punteggiate ili occhiali e . di, binocoli, un solo uomo vi osserva a occltio nudo, non preoecupatevi: si iratta di un presbite. ¦1." — Dopo Ia ginnastica da camera fa molto bcne Ia doeciu fredda: provatela voi giovani donne, e affinche Ia provino anche coloro che guardano, chiudete improvvisamenle Ia finestra. õ.° — La ginnastica da camera non deve durare piú di dieci minuli. Trascorso questo termine o dovele chiudere Ia finestra e veslirri. o dovele autorizzare i giovanolii dirimpetto a darvi dei tu. 6." — Chi, obviando di fronte a un giovanotto che le piaceva,, non ha mai praticato ginnastica da camera, scagli Ia prima pictra. ?." — Perché questi consigli. sono dedicati soltanto alie donne dai sedici ai ventotto anni.' Perché non csistono donne dl ventinove anni. o ai meno perché Ia ginnastica da camera é incompatibile con Varieriosclerosi. In viaggio per Rio de Janeiro, Adolfo Calliera é abbordato da un controllore: In questo seompartiniento non si fuma, signore! Ma si fuma benisshno, mi pare! — fa Calliera aspirando a "Savoia". piéni polmoni una Non fato dello spirito. Ve_ dete bene che c'é tanto di cartelIo: "E' vietato fumare". Toh, e con ció? — si meraviglia Calliera. — A fianco c'é anche un altro cartello: "Portate-il reggiseno Z". Forse che sono obbligato a porta ro il reggiseno Z, io.' delle meraviglie viste durante il suo ultimo viaggio in Francia. — Sapcto — dice — clie l'abilitá di un buon corpo di pom_ pieri é (pieiIa di tendere il lenzuòlo su cui si gettano dai vari piani gli infortunnti, in modo che rimbnlzino leggermonte. Ebbene, durante un incêndio scoppiato in iíue Potin, a Marsiglia, i quattro ponipieri che tenevano il telo lo tesero cosi be ne, ma cosi bene, che un uomo, gettatosi dal sesto piano, cadde, rimbalzó, torno a cadere, rimbalzó di nuovo, e cosi per tante e tanto volte che, per fermarlo, fu necessário abbatterlo a colpi di carabina! Dal voca bola rio sintético dei l'avv. Ümberto Sola: Scadenza — Vedi Insonnia. Signora, é nota di buon gusto '. di fine eleganza offrire alie vi. sile un "Cinzano" gelato ed una sigaretta "Eva". II Comni. Donnini ed il Dott. Moneassoli discutono fra loro, e ciamino vanta Ia correttezza e Ia puntualitá delia própria compa. guia: L'Adriatica — dice Moncassou, — é cosi rápida nel liquidare le spcttanze ai propri clienti, che stamane ha pagato dieci contos alia vedova di un assicurato morto icri. Questo é niente, — ribatte Donnini —- Questa mattina uno dei nostri clienti é caduto cia una finestra dei suo appartamento ai sottimo piano. Ebbene, mentre passava dinanzi ai primo piano, e/èra giá un nostro agente che dalla finestra gli porgeva il da naro dovutogli per "morte accidenta le". Hyppodromo da Mooca: operatore Rosário Pagauo. Un coloniale poço raccoman dabile (il cui nome Rosário non ha voluto affatto declinarei) ha vuito una placé spaventosa, e si recai alio sportello. Si fa pagare ed esainina con attenzione esasperante uno ad uno i biglietti sinché 1'impiegato perde Ia pa/.ienza: Ma non crederete mica che io vi voglia rifilare dei biglietti falsi! Xeanche per sogno! — si scusa il vincitore — Mi volevo soltanto nssicurare clie tra que"ti non ci fosse il biglietto che vi ho dato io! II Cnv. Giuseppe Romeo •ia pari Una, definizionc bellissiina dei Ia fotografia, data da Raul Pa. "Daguerrc, letto: 1'inventore delia fotografia, é 1 'uomo che ha dato Ia memória agli speechi". ii- vi* ¦«¦ Una volta un cômico che é stato anche a S. Paolo — racconta [talo Bertini, — ando a. recitare in una cittá deli'Illinois famosa per le sue sparatorie e per i suoi linciaggi. L'attore non ebbe un grande suecesso e, rientrando feroce dietro le scene, disse allMin presario: Vorrei essere inipiccatò se torneró a recitare qua! Se tomate a recitare (pia — ribatte l'altro flemmatico — Io sarete senza dubbio! Le storic di pazzi continuaim ad essere di moda. Questa ce Ia invia il Dott. Giuseppe Tipaldi. Un pazzo, che ha lungamentc studiato e preparato Ia sua evasione dal manicômio, riceve da un altro rico vera to una corda. Súbito Ia svolge e Ia fa scenclere dalla finestra, per vedere se Ia, sua lunghezza sia sufficientc. Oibó!. .. é troppo lunga ! E rinuncia a evadere. Un bambino — racconta Auto. nio Cimatti — si presenta alia porta dei mio cineniatografo. Scusa te! Non mi lasccrcste dare un'oechiata dentro per veclere se ci sia un bambino? Che bambino? Io! Un gruppo di intellettuali, nel quale si trovano Gin (and Soda) Re Stelli e Bruno Sercelli, stava discutéridó süll 'evoluzione e 1-ori.gine deU'1101110. Sercelli rimaneva silenzioso, quando un altro gli si avvicinó e gli chiese Ia sua opinione. Saro io a dirvela, — disse Sercelli scuótendo il capo; — vi cordo bene che questa questione fu giá discussa una volta fra me e Pippo, e per quanto mi riguar da, Ia considero bell'é risolta. Ma a quale eonçlüsione sie_ te arrivati, almeno.' Ecco, — ammise l'iiiterpel- principii n o o o di a 1 lato con una certa riluttanza non arrivanimo mica alia stessii conclusione, no davvero. Pipp,, arrivó airospedale, e io ai posto di polizia. * * * Riflessioni di lhes Gonsalvi: Quando una donna non ti chie de piu' tre volte ai giorno: "Mi vuoi bene?", significa che il sim a more é quasi finito, alio stesso modo che ai cineniatografo, quan do si vcdoiio i protagonisti preii elersi le muni e niormorarsi le parole sulla boceaj mentre si sente d'h)iprovviso una lieve musica (die non si sa di dove venga, si. gnifica che é quasi finito il filnr. '.'¦¦ •«¦ * Polco. Testena, delia nostra preclara confratella "Fanfulla", si rivolse nervosíssimo ad un vedattore che, nelle ore di lavoro, abitualiuente dorme. Non é possibile clie si vada avanti cosi, — disse — appena lei arriva qui, si butta a sedere e dorme. Mi dica Ia veritá, é for se anunalato? Xo, — rispose il redattoro imbarazzato — Io diró io che co s'è. Ho il ragazzino a casa che non mi fa dormire tutta Ia hotle. Allora é molto sempliee! •—Quando vieno qui ai giornale, si porti appresso il bambino. m Micheliuo Pinoiii é uscito dal Ia clinica ove ha súbito una pie cola operazione) -— Ebbene? — gli chiedo Enri co Storto — CoinV- andata? lio sopportato delle soffe renze atroei con uno stòicismo tale da. meravigliare tutti. Figulati che, parlando di me, i medici mi cbiamavatio il "pazien-. V Battuta finale, di Oscar Sarei nelli. — Che cos 'é I 'odalisca .' - Quella che rimane nelCodagola qiiando si mangia l',odape sec. Stop. sana economia ~ Ll; *&™ m 6 tfoppo poço: |1(> ,„, gmil (Iesi(Iel,() iU tutta Pe*tate passare a. ,nare. Cedi che coste,,', molto? — Xo, cara: un tlesit1eii0 non costa nulla-! a u —^ n n 1 a ~v | mm moscas morrem %= / na certa com J^Q í ¦ racconto sportivo 8'erán conosciuti alio Stadio: lei faeeva il tifo per i "blu" deiIa. Dominante, lei per i "gialli" delia "Velocíssima"; a fúria di urlare e sgolarsi d'entusiasmo próprio quando 1'aTtro era piu' che mai depresso e mortificato, e vice-versa, finirono per darsi nell'occhio, per sentire una certa (piai reciproca stima, per volersi bene, per amarsi appassionatnmente. Un solo ostacolo: lei voleva continua ro a tifare per i "gialli" delia "Velocíssima", lui per i "blu" delia "Dominante"; insa_ nabile il dissídio, Pamor fu comunque piú forte dei cálcio. Ed un bel giorno, tra blu e gialli, deeiscro di mescolar le passioni e di fare il tifo a due per i "verdi" deirinvineibile". Dopo di che si sposarono. Furouo foliei; folieissimi. Tanto piú che próprio quelPahno I'"liivineibilc" era in testa alia classifica e tutto lasciava credore che avrebbe conquista to il campionato. Qualcho meso dopo lei confes- só a lui una novitá. Come lo chiainereiuo.' — chiese lui, coinmosso. Invincibilino! — rispose lei, sicúra d'interpretare i desideri dei inarito. Bene! Brava! E lo vestire. mo sempre in verde, come le maglie fatidiclie deli'"Invincibile"! Lei non andava, piú alie partito; má pensava lui a fornirle i resocónti piú dettagliati. Avvicinandosi il giorno dei lieto evento, una domenien P"Invincibile" ebbe a bàttere Ia "Suporba" per ben 8 a 0; era un sognp dei destino. Invin F nella notte, infatti, cibilino nacque. f Xacque. Poi crebbe. . Fece i primi passi. Un giorno clie lui e lei erano chini sulla culla in adorazione di Invincibino, il piccolo si organiz. zó per tenta re Ia prima parola: O.. . g... — fece. Lui balzó in piedi. Ha detto papá! Ha detto papá! Papá, Ia sua prima paroIa! Lei sorriso e calma scosse Ia testa: No, caro! Ha detto manima! Chiaro come il sole: mamum! La discussione fu interrotta da Invincibilino ch 'ern tornato sui suoi sforzi: G ... gg... — rif eco. Papá! Hai sentito, adesso.' Ha. detto ancora "papá"! Ma fammi il piacere! Ha ripetuto mâirima, e nienf.altro che mannna! Sei testarda quanto un mu lo! E tu sei un villfl.no 0 pre- I BLMB^^S wSÊ_^__M____ mi Si a lata Flit e morte certa para es inseetos porque consiste numa combinação de poderosos elementos mortíferos que não podem ser superados. Fiit passou por provas as mais rigorosas, sendo conhecido o seu poder de exterminar. Por essa razão V.S. deve semp.e exigir Flit—e recusar todos os suecedaneos. O jacto de Flit não mancha e é inoffensivo para as pessoas. Verifique si o soldadinho rpparece na lata. nâo trouxer I ¦ _\À\ Cultos Wí nao o soldadi.iho, é FLIT ABBIGUAMENTO DelVabbigliare: é tutto ció che abbiglia, che veste, in altri termini, che adorna, e tende spesso a stimolar le corna, e molte liti provoca in famiglia. E' quel disastro che ti giunge in quarta "nota delia sarta". fra capo e collo: ciascuno a suo modo potente! VTÂO desperdice o seu diA* nheiro em experiências inúteis. A melhor lamina, a que resiste a maior numero de barbas, é a legitima LAMINA GILLETTE AZUL ¦AfHetie^ 85 La discussione stava per pren. :ípe una brutta piega, ma ci fu ancora Invincibilino, coi suoi forzi, a distrarli: . O. .. Gg. . . — fece per una lerza volta; e poi, acealorandosi tutto, mentre le vene dei eollo gli si gonfiavano, urló co.i (pianto fiato aveva nel piccolo "*B __7 _fmmm^m^m\ ^**^ - W È gs\ e [irpo: G... Gg... Gol!!! una Lui e lei si guardarono: bico commossa bvillava nei loro ocehi... e infine si abbracciaiono: Gol! Gol!! Voleva diro gol. piccolo tesoro! Gol!!! F si riappacificarono. CÁLICE Dl LEGITTIM© - fflNMANCA UN *' ECOU lAff Eme-AIUIA U MGE/IWNE .- 11, SIGNOUE PKBOL1. Dl STOMACO — Donno! Tabaiinl Cliampagnc! E due cucclilaini dj bicarbonato! 8 a u n o c o o n a e Ia grande nemica t Ia scienza MODERNAS COSTUMES l/S Preços Econômicos I COSTUMES de' brim branco de 6 a 16 annos I desde 4] SOO I de brim fantasia de 6 I a 16 annos desde I 38800 I 275 R. DIRETTA. 144 R. AROUCHE, 211 abbaiare Come latrare. Una leggenda stolta losuole attribuire a qualche attore, sia di prosa che lírico: é un errore, perch'é il verso dei cane e, qualche volta, dei padrone di casa insoddis fatto, che puó abbaiare (o "minacciar lo sfratto") Ia ( forza de11'abitudine Cí/ n*-S^ 4&& 'r~< vÊ^ S^y ^~~~^^5B_________é______i_____________^^ ~a^^ — na v,'f nS»Sf!~ ^-o--^^^^ ^^^^i.sc^^^tr' / ^~*f " V§l|lllÉl__5i_.:•"-- '^t^-^r^—j :^^SS____________________________________________________________________________Ecr*~^-___ ,','OSK ""S"°n,,Í" *"""" '' "lo; " ••1""<""" * <1< • Quando ero molto, molto giovane, due tre mesi fa, amavo una fanciulla. Lontana, chiusa in un castello, il cast ello artigliato su una rupe scoscesá e sette leoni e sette draghi alle porte, e dalle gole dei draghi sette funíi e setle fiamme. e dalle fiamme... dalle fiamme... Cosa dalle fiamme? Niente; tutte chiacchiere. Tovno da capo con piú sempliçitá. La fanciulla dunque era lontana. Lontana e nelle notti. Quando il cuore, stanco di tare il cuore, per ibâttere chie;!e non so che. non so che, aiu to forse; o soltanto di non battere piú, di tacere, chi sa... nelle not ti, dunque, cercavo Giulia in una stella. Me lo aveva detto lei; Quando mi vorrai io sono lassú... lá — ed aliora io clicevo alia stella: Giulia? Eccomi qua. Giulietta. — Appoggiavo ia gu anciã al davanzale, accoglievo negli oechi, come una luce d'-amore, il tremore deiI'astro. Era dolce. Ma una notte venne un astrônomo. Che fai? — disse. Parlo con Giulia. E dov'é? Lassú. Non fare il cretino. Che cretino: lassú, nou vedi? Ma quella é Algenib. Giulia. Per giungere a noi ci mette duecentomila anni luce. Giulia tarda qualche volIa, ma mai duecentomila anni: 1'avrei piantata. II suo volume é Ia meta di quello dei sole ed anche Ia flensitá... Giulia é una falsa magra. Devi vederla in costume da bagiío. Quando attra.v-e.rsa l'orl»ita cli Arturo ne ri mane atl.ratta... Blackstone! Che c'é? Non ti permetto insinuazioni Ia cui volgaritá... Ma via, fanciullone! Cosa via? Via, diavolo... E mi porto in soffitta, col telescópio, i0 spettroscopio, ''oroscopio: Algenib cosi, e cosi, Algenib cosi e cola. lo spe.ttrò cosi e cosf e ioni e poi»ni, elettroni, neutroni e masse, deiísitá, e volumi, sepPi tutto di Algenib e c'era tutto fuorché Giulia. II cuore si inaridí e non sognai piú. Ora mi domando: a che serve questa scienza? Chi lo sa ''Izi ia. mnno. Rosário Raoiti \ < vüleggiatura e posta *¦ Io amo ricevere posta, quando sono in vüleggiatura. Anche in cittá, — sarei un mascalzone a negarlo — 1'arrivo di copiosa posta mi dá fremiti di piacere. Sono sempre in attesa di belle novitá che mi vengano per via postale. Ahi, ché ogni mattina si rinLa nova 1'amara delusione! — che purê io tanto posta am0 — non mi reca mai nulIa di buono, non mi porta mai una buona parola. Stringi stringi, in generale si trattaj di richiesta di danaro piú o meno dovuto. Malgrado questo, io amo ricevere moita posta in cittá e anche di piú in villeggiatura. Penso con gioia al portalettere che entra Ia mattina in albergo e tutti i villeggianti e le villeggianti lo circondano; lui sfoglia Ia corrispondenza ripetendo a ogni lettera il mio nome. Alia fine, tutti si sbandano a mani vuote e c'é qualche centinaio di lettere e càrtoline per me, che — figuratevi un po' — dormo ancora. L'ideale sarebbe — ci ho pensato tante volte — se, dopo avere sfogliato Ia corriripetendo il mio spondenza e nome dopo che tutti gli al-ne sono andati senza tri se posta, il portalettere si allontanasse gettando via, nei rigagnolo, Ia borsa completamente vuota, ormai diventata per lui un inutile ingombro. Ma quello che addirittura mi riempie di giubilo, quando, in vüleggiatura, faccio Ia vita d'albergo, é 1'arrivo dei telegrammi all'ora dei pasti. Tutti mangiano, congestionati per il sole preso sulla spiaggia, e si sogguardano dá un tavola alPaltra, malignando a bassa você. Viene un cameriere e nli presenta un telegramma. Lo apro con indifferenza, lo scorro, lo metto in tasca tranquillissimo. Poço dopo, altro cameriere con altro telegramma. Passano cinque minuti ed ecco un terzo telegramma. Dalle altre tavole mi si guarda con ammirazione ed in.vicomdia; vongono scambiati "Ma che favorevoli: menti avrá quel signore, che riceve tanti telegrammi? — E non si commuove affatto. — Dev'essere una persona importantissima. — E che bel giovine, anche!". Arriva ancora Mormorii. telegramma. un ••¦Ma che ci ha Ia cava dei teiegrammi, quel tale?", fa qualcuno. Io, zitto zitto, mangio e apro telegrammi, apro telegrammi e mangio. Le signorine, dalle tavole intorno, sognano di sposare uno che Le riceve tanti telegrammi. d'avere inamme vagheggiano un gênero al quale si telegrafa tanto. Molti si rodono dalIa rabbia. Perché negli alberghi deile stazioni climatichè e bãl- n u a mmmmmmmmmmmmmwmmmmmmmmwmmmmmmmmmmmmm . 9 a n o o o mn^mmmmmmmn^iymmmmmmm i.i.i 1 «PlPili , -^=B B *~%' li || I *:••' >ftxv::x:Y^:::::x*\ ^ Z^^^K^^—U^M ^^^^^—^^^—M t^tal tfb^^^mmmTT^^^ ^^^H |V*2S H Wmmmmmti» ••!••• fc *-*.* ' ••• * * " •5»»"S»XsMv?L.. l^i-íS^ ÈÈ .vr.v.y,.; »X: vâ -.v.v.v.v.'.'•'• v.\\£w»v/ > ¦ • •>• $xW>x::^x^^ "l -1- >:.x;x.X'X*xyX:XvX::yV v_ «?:• ¦ "• B5r~~l m I MM J v-ffll =3m B 1 p^9 —^^^^^^^mmmm\ ^^MmW^^^M f rT?. ^ .'-v l :•:••• jwx^x-XvX^x-íx-^j^ ;,#•'•;•' (Syy^i:;x:;:;:::':''':':*v':":::':,:v-vJU.C «tf"»*.*. f^..'V?%•.•.•.• «w-Xv. —~jM * * • ^•<...;.:!v>>v:vy'w.w<?T;r-:ji/.>v<v>.v.;.v. ,;,.¦;..- iv.v.v.v Duráveis Como a Própria Natureza Estes úteis arehivos são de aço, bom constrújdos, práticos e o seu custo está ao alcance de todo o negocio ou pessoa, por limitados que sejam os seus recursos. Para facilitar tanto quanto possivel o uso de arehivos de aço, foram empregados todos os esforços para produzir um iypo que offel^ajJI m í2^^;-:^>^5jlã ^^è^-ÍL^^^ reça resistência, durabilidade e '^S| | máxima capacidade num espaço minimo. Mmmm^^MmmmWi^í^^^ '^<>S arehivos, ficharios e todos os outros parnentòs de aço de nossa fabricação, ¦ceemos o que ha de mais moderno sfíiciencia e economia. üa.veias suspensas einrollanienlbs podem sèr abertas, ritesmo cheias, com o mutilou esforço do menor dedo. ^B mmWlk BYINGT0N*C8 Rio de Janeiro — Largo da Misericórdia, 4 — São Paulo — Porto Alegre — Bahia — Recife neari, il telegramma aU'ora dei pasti é una cosa importantissima. E' il segno deirautoritá, 1'indice delia quotazione. Chi riceve piú telegrammi é piú considerato. Certo, non si pffsspno 'trattare alia stessa strégua uno che non riceve mai uno straccio di telegramma e uno al quale ne portano abitualmente un paio a pasto. DomandadelPalbergo tel0 al portiere se fra i due non c'é diffetenza. E' per questo che, prima di partire per Ia villeggiatura, io prego gli amici di farmi molti telegrammi, calcolando il tempo, in modo che mi arrivinò all'ora dei pasti. Certe volte — lo confesso — sono tentato di telegrafarmi io og-nuno D'altronde. stesso. cerca di fare bella figura, no? telegrammi arrivano Se molto tempo prima dei pranzo, é giocoforza aprirli, purtroppo, nei segreto delia proE questi sono pria camera. telegrammi sprecati. Ma se manca soltanto un'ora o due Curityba — Santos alia colazione o alia cena. ridó il telegramma. chiuso. al cameriere. — Caro, —gli dico — consegnatemelo quando saro a tavola. E non vi parlo di quando arrivano due 0 tre telegramSi ha un -bel dimi insieme. "A me piace 1'aragosta.— re: A me piacciono i turtufi". ío direi che, quando si sta in villeggiatura, in albergo, quello che piace di piú, a tavola, é un bel piattind di telegrammi, io 1 a s u q í n o u ] orti caria Una volta, quando íacevo 1'avvocato in un paesotto pu ritano, mi raccontava tempo fa un mio amico, fu sottoposto a processo un tale che a veva ucciso otto vedove, tre- d'aria?" "Credo". "Tanti audici orfani e un úmero impre- guri". cisato di parenti. Certo, talor, inconveVi riconoscete colpevole? nienti abbondanogli — e qual— gli chiese il giudice. cuno ha non poça proporCerto che si — rispose zione; — squilla Ia suoneria; 1'impulato graziosamente. tu vai a rispondere — e ti "Beccaccio II giudice pronuncio allora senti gridare: una solenne requisitoria, di- ne!". pingendo il suo uomo come Qualche altra volta viceveruna belva assetata di sangue sa capita — lo sbaglio od il e via dicendo. Concluse chie- contatto: "anima mia!" — dendo Ia carcerazione a vita "Badi, lei parla con le pom seguita dalla pena di morte. pe funebri... — Le occorre Cessati gli applausi — il giú qualche cosa?" "Pussâ via!" dice era stato cosi convincenE come serve alie denunzie te che lo stesso imputato ave- anonime! — "Dia retía a me, va applaudito e chiesto con sorvegli piú sua moglie! — insistenza il bis —- venne Ia Vada al numero tale in via volta delPavvocato difensore. dei Martiri, — dalle quattro Mi alzai e dissi semplicemen- alie cinque ce Ia coglie..." te: Ma, questo a parte, é chiaL'accusato ha un í ratei lo ro che il telefono — semplinerboruto. fica Ia vita in un baleno;sol Fu un trionfo! I giurati tanto un ottentotto o un che emisero un. verdetto di asso- di simile — potrebbe conceiuzione, il giudice venne a pir di farne a meno... stringermi Ia mano e il mio 'Jk *k a cliente mi chiese i nomi dei INVOLUNTÁRIO miei creditori portando Ia Tutto ció che si fa mano alia fondina con gesto sta, ma che non sta beneappofasignificativo. A será, sulle re. vette dei monti, fuochi briilarono in mio onore. # # REMARE Tentare di capovolgere un battello, con 1'aiuto dei remi. * * Ho conosciuto, in un'estate torrida, —una signora estremamente grossa — che anelava 1'inverno per sentirsene l'abbrividente tremito nell'ossa. — Costei leggeva storie di fantasimi — che sor gon dalla própria sepoltura; soto 1'imperversar delia canicola, — voleva almen tremare di paura. *|: %> Incontraudovi con un amico al caffé e volendogli fare cosa di molto gradua, offriUgli un vermouth "Cinzano"1 al scltz. * * IDEARE Qui sta il difficile! 10 credo che un mio amico sia 1'uonio piú distratto dei mondo. Una volta Ia moglie íuggí con un signore. Dopo circa un annetto peró ritornó confusa e pentita al vecchio focolare. Caro, — disse — perdo nami. E' stato un attimo di folha. La fuga, il sogno, Tamore. Ma ora eccomi qui. Sono di nuovo tua per sempre. 11 mio amico che apparentemente aveva seguito il discorso, disse: Scusa, sai, li dispiace ri petere, ché mi ero un po' distratto. — Ho passato delle vacanze magnifiche! — dichiaró DAMA Gigi airamico che non vede Nome che spetta anche aiva da parecchio tempo. — Ia serva, purché balli abbracFigurati che mangiavo allV ciata con qualcuno. ra che mi pareva, trovavo -fl — V t J>^i^iAJlM~uij^ir^nij-ij\AMi j%**.Jutajr.JUx-' al manicômio *ij DENARO Una cosa utile con cui ti assicuri il possesso di tante cose inutili. * * sempre ia camera da bagno libera e po.evo tare quanti bagni volevo senza dover pagare nessun. supplemento: sceglievo i cibi che mi piacevano di piú, avevo frutta e vino a volontá e, quello che piú conta, non ho dovuto. dare un soldo di maneia alia servitú! Ah, che mese deli ziosc! — Veramente incredibile, — commentó 1'amico— e dove sei andato? — Sono rimasto a casa mia. / *yO rfyr * Sia Iode airapparecchio telefônico — che asseconda cosi mirabilmente — col suo ricevitore e il suo microíóno il nostro dinamismo travolgente. Occorre appena che tu formi un numero, e parli con chi vuoi: ci fai alPamore, - chiedi senza arrossir 1'usata pro roga — "Lei é tanto buono! al truce creditore. — E tratti affari, quando non comunichi — con qualcuno per semplice diletto; — ti consente di startene in pantofole — anche davanti a gente di rispetto... E puoi ingannare impunemente il prossimo — addu cendo i pretesti piú sicuri,— "Ho il viso gonfio; resto a casa; scusami" — "Un colpo /JJ ^^ XX / * \ ZU&f^F E cosi quanti ne avete pescaii, oggi?... Voi siete il settimo! o i a ii Secondo le notizie che man. dano i giornali inglesi, — al giardino zoológico di Edim burgo é nato il secondo sciinpanzé. Esso é figlio di Filippo — notissimo ed amatissimo nella eittá — e di Boun. td. E' il 70.° schimpanzé che ha visto i natali in Gran Bre tagna, mentre il primo fu Andrew, figlio di Flamigan e di Wednesday, ecc, ecc... Insomma, a noi non ce ne importa nulla di tutta questa storia di scimpanzé; ma il fatto si é che ogni paese ha le sue caratteristiche manie. tf * >i: RICCO Un uomo povero, con moiti denari. « QUADRO: Maítinata di luglio. Portici se!to i quali stagna una fresca ombra. Andirivieni. Risa. Camicette azzurre. La gioventú sfaccendata delia Basilea dei 1800 gode davanti i caffé e passeggiando, queirestate alia menta, senza traspirazioni. Comodamente seduti neile poltroné di vimini dei "Café Tell", Hans e Wilbelm guardano le belle ragazze che passano. Ogni tanto arrieciano i baffi, correggono rinelinazione delle alte tube sulla fronte. Dice Hans ad un tratto, afferrando un braccio dei compagno: Lá. Guarda lá. L'altro trasalisce. Accidenti che donna! V'é infatti di che: Ia sconosciuta che insieme con un uomo ha preso posto pochi tavoli distante, é davvero una donna superba. Slanciata. Bruna. Formosa. Indifferente alie oechiate che le saettano lungo il corpo statuario teneramente ella parla col suo compagno. Riprende Hans, tetro: — Che splendore di donna... E se ne va in giro con quel cre tino. Qiifiirimbecille. Dice Taltro serrando i denti: Quel cafone. Dico io, se una donna di quella belle/. za deve perdersi con una simile faccia di fesso! Roba da matti. Mi chiedo che diavolo ci troverá —E che cosa vuoi che ci trovi? Assolutamente niente. E' próprio vero: piú ie donne son belle, piú le vedi con degli uomini che fauno rabbia. Insignificante —Che non sanno parlare né st ar zitti. due giovani fanno ciondoiare il capo sul petto. Sono depressi. Disgustati. II compagno delia bellissima sconosciuta é Dostojewsky. P a u 1 d coloniale o 11 OLII COMMESTIBILI • I ; ' :'A. . Le baile lotteriche dei fregnacciari dei Belém. — Un Premio Reale di Cento Contos de réis in risposta alle turlupinature pubblicitarie delia "Companhia Refinadora de Óleos (ma non sono "Azeites'?) Prada". Tutto sommato, sottratio., moltiplicato e diviso, la facezia dei Premio di cento contos offerto dai superbi fregnacciari dei Belém al cittadino capace di passare da un marciapiedi ali'altro senza attraversare la strada, non é poi tanto diversa dal genere delle esilaranti trovate che pazientemente registravamo neWinterrotto Mastro, nel nobile intento di commetterle alVardua sentenza delia posteritá. E, dei resto, Sasso, Moro, Prada, Trinacria, Casabianca & Compagnia Bella, non avevano che la legitUma aspirazione d*inserire una frase-lampo, una frasemigno-nelVocchio, nel giá pingue elenco delia stereotid'altruistici av vertipata propaganda cittadina a base "Alluminio? menti e imperativi categoria: Corazza!" — "Chapéus? Curij" — "Fasanello e nada mais!" — "Nicola e só!" — "Vale "Va buscar a quem tem!" — "Gostoso "Use chave da sua casa!" — e abuse" — até "Cem o fim" — e... contos a quem provar que os refinadores do Belém são trouxas!". , — Quando poi la frase-pugno-nelVocchio sara ben sfruttata — avranno pensato quei cari mattacchioni — ne inventeremo un'altra, come, ad esempio: "Azeite "olio"?) Sasso — Preferido em todo o (ma non era mundo, Republica Turca inclusive — Uma formula cujo segredo "arriscou" cem contos de réis!" — E seguiteremo cosi a gabbare la sciocca umanitá, la quale, tutta intenta com'é a battere le mani a Chamberlain, — Premio Nobel per la Pace in Famiglia millenoveeentotrentotto, — non ha tempo da perdere per verificare se Volio che, sotto etichetta di marca straniera, le vien rié puríssimo di olifilato per la sua insalata prediletta, "caroço", — se é vegeva, di pistacchio, di rigino o di tale o minerale, vitaminoso o rancido, naturale o artificiale — condente o lubrificante. Ma Vincar amelloio Agostinho, capitão-tenente di la "Companhia quel plotone di fregnacciari che dirige Refinadora de Óleos (ma non sono "Azeites"?) Prada", si vede che aveva fatto i conti senza gli Importatori Italiani, lã Camera di Commercio Portoghese, il Pubblico e, last not least, il "Pasquino", il quale, ad una certa "altura", e precisamente sul piú bello delia festa, con una cortesia piú squisita e vitaminosa deli Azeite "olio"?) "Sasso" di One (ma non era glia raff inato al Belém, lo inter pelló: — "Desculpe, donna Maricota: esse azeite não desbota?" .. Ma non per questo il Cittadino, che noi amiamo come Prossimo, e quindi come. noi stessi, dovrá essere privato delia possibilita di guadagnarsi un bel gruzzolo, ora che le feste dei Santo Natale 1938 s'avvicinano — e ad ognuno sHmpone Vimprorogabile dovere di provvedere ai baiocchi necessari a comperarsi una Cesta bene assortita da offrire in Casa ed una policroma pagina pubblicitaria dei "Numerissimo" da ofal Pubblico. Perciò agli ipotetici premi delia frire "Companhia Refinadora de Óleos (ma non sono "Azeites"?) Prada" sostituiamo quelli reali, a nostro escltisivo carico, resultanti dalla seguente generosa of ferta: Ao Publico A Administração do "II Pasquino Coloniale", afim cie pôr termo á brincadeira dos Prêmios de Cem Contos offerecidos por pessoas ineserupoloMas e cie interesses' feridos pela grande acceitação com que o publico distinguiu a Campanha deste Semanario — offerece um Premio Real de 100 contos de réis a quem provar que a "Companhia Refinadora de Cleos (ou Azeites?) Prada não importa óleos brutos de origem turca — e que esses óleos brutos de origem turca não são refinados nas usinas dessa Companhia. La yiostra Amministrazione si mette sin da ora a disposizione dei Pubblico per tutti gli schiarimenti necessari — ma é inutile aggiungere che riteniamo molto difficile che Veventuale concorrente al nostro premio "Veja, illustre passageiro, o typo bello e faceiro possa soddisfare le condizioni imposte per Vaggiudicaque o senhor tem ao seu lado. Entretanto, acredite, zione dei Premio, al quale puó concorrere qualunque quasi morreu de bronquite, quando lo stemuto delia no- presona, anche se appartenente al gruppo dei freguacAcra vitaminosa interpellanza lo colpi in pieno, sul piú ciari dei Belém o iniziata nelle alchimie delia "Com"Azeites"?) bello delia festa raffinatoria e pubblicitaria... panhia Refinadora de Óleos (ma non sono * * * Prada". Con la quale — aspetta Mediterrâneo che Vitlivo Insomma, questa baila dei Premio di Cento Contos, si é sgonfiata che manco quelle delia solidarietá cresça. CORRADO BLANDO franco-britannica, dei valore dei trattati, delVautodecio bicheiro sione dei popoli ed altri olenti broccoli dello stesso orto. \ 12 { P a s q u i Parliamo delle collaborazioni che presenteremo nel numerissimo 1938 La collahorazione é Tes-enza delia umana attivitá. Tutto é fatto in collaborazione. La vita stessa, é dovuta sempre alia collaborazione di due esseri — spesso a quella di tre. Chi non á stato coitruito in collaborazione, alzi la mano. Perció noi abbiamo provveduto perché il "Numerissimo" 1938, si presenti ricco delle piú amabili, svariate ed utili collaborazioni. Tutti hanno risposto aH'appello con commovente buona volontá: il Comm. Castruccio, il Dott. Betteloni ed il Dott. Guicciardi, tra le Autoritá — { il Conte Matarazzo, il Conte Crespi, il Conte Gam- I ba, il Comm. Apollinari, l'Ing. Celentano, il Rag. Mayer tra cento altri illustri prominenti — l'Avv. Santalucia, il Comm. Giovannetti, Folco Testena, 1'Avv. Goeta ed il Collega Nisticó tra cento altri giornalisti — Nunzio Greco, il Gr. Uff. Martinelli a Cario Pareto da Rio — il Gr. Uff. Ugliengo, il Cav. Falchi ed il Cav. Scandurra dalFItalia — e molti e molti altri connazionali hanno infilato n o o O a II consigli mediei gratuiti loni, oppure si mette ad abbaiare invece di cantare, ,(, che morde un passante ai poipacci, allora é segno che lia bisogno di riposo, é segno che l'eccessivo numero di'cambiali in protesto, 1'eccessiyo uso ,ii fatture non pagate 1'ha, come suoi dirsi, stancato.. Quindi riposo, e ária e ginmística: una corsa per i corniciorii dei casamento, oppure una galoppata intorno al próprio pálazzo gli fará benissimo. dott. Esculúnio Siamo giá nella stagiorie in cui chi é gravemente malato oceorre che si ctiri: bisogna anche evitare, di questi tempi, rü farsi colpire con bastonate sulla testa, perché puó accadere a certuni di rompersela. Si tratta di prganismj minati giá dalla nâscità, che ai)pena vann0 sotto un trenó, o cascano dal quinto piano, o pigliano una semplics pailottola di pistola nello stomaco, rivelano subi to un'infinitn di malanni. Oceorre quindi avere un buco di cuore forte e sano: il buco dei cuore é il regolatore di tutto Torganismo. In questa stagione, poi, sono da evitare le bevande contenenti strienina, varecchina, inchiostro. Perché bere questa robaccia? Quando si ha sete meglio tli tutti sarebbe farsi offrire da un amico un caffé fre:ldo o qualche cosa di simile, ma se 1'amico non passa come si fa? Allòra bisogna attendere, perché puó anche darsi che 1'amico si incontri tardi e forse anche mai: ed ecco quindi l'utilitá di imparare a stare a lungo sanza bere. Molti sono i casi di nervosismo: quando uno per esempio si accorge che uscendo di casa si é dimenticati i panta- do,po Satontox. MA HYGIENE INTIMA "PATENTE!" é «m anttsepttco • poderoso presorratiTo das infecçoes. praiafido pelas senhoras devido a gua obsoluta SEGURANÇA. Em POMO tiaBS» imeateseaaordura. Peçam folhetos explicativos á Caixa Postal 833 - Rio. •!¦ il SAé^A furto i., 'ci a penna nel calamaio per inviarci la loro adesione intellettuale. II "Numerissimo" conterrá quindi il fjor flore delle spiritosaggini dell'anno controsegnato dalle piú grandi firme coloniali dell'epoca e se or tu coloniale illetterato, credi che non essendo capace clt collaborare, perché le tua attitudini non ti sorreggono adeguatamente, sarai condannato all'esclusione, — ti isbagli. Oltre quella intellettuale, c'é Tadesione pubblicitaria la quale, come abbiamo dimostrato nelFultimo numero, ti eleverá di mille cubiti al disopra delia mediocritá tirchia ed assenteista. E' ormai pacifico che la piú convincente delle referenze é quella offerta dalla presenza nelle colonne dei "Numerissimo". E tutto il resto é pura "^f^^v^ (\ ¦—t—¦ ? e=> ^MÊÊSÊú ^íE^Bf/Wr^ \^-W?$mtt BMb tape ação — Dunque — pénsaci, Giacomino! Bv> pp-Sr- SAMl ÍBLB — Adl« IvaJIP^. V H ¦=-*.•*:- .-.:'.->.•¦.*•¦"".•.-•¦ '=5.""*: P I a (] â i ü ÍI ô e lá a ii A» f>4 P^ ^^^É^J/ ^^^1 m\\ mmW m/^W^^ mm WmtSr Àf«. IW mm\mmm\\\S!W\ W^ mtm\W^ ^F^ (&, ~~ pensierini di povero ;,\.=i. EssQtó' sempre Ij&mtàno. Óh! .Üii'i(léa .seiocen,'lo só: mn sa'rebbe tanto bello.', <í'ensate: -ancirõl dal Conimen¦ datoi-e X.e direi: — Còiiínichdatore, ho nioglie, lio figli; se mi dá, lavoro le regalo sette cara- Allora si f a rebbe rosso, divenferebbe furioso, direbbe: — K se mi motto in tuba e redingotta? Ed io, calmo: — Sarai un bel fisso iu tuba e redingotta. Cosí, l'uòmÒ ini])ortante si allontanorebbe pieno di avvilimento. Oli, oh, (di! E infine — lo so giá —¦ quando sarei per inorire, verrebbe a visitarmi quel signore col panciotto fantasia. (Mi guarderei i legacci bianchi delle niutando, e certamente mi verrebbe da ridere. Ma non volterei fianco. Perché, é vero clie come mori bondo farei una brutta figura di fronte a tutti, ridendo: ma non davvero di fronte al mio angioletto custode. II mio angioleto custode sarebbe lietissimo di vedermi ridere, anche nel momento dei trapasso. E quando mi pigliercbbo per mano, fermútiei a riposare un po' sulla prima nuvoletta, mi direbbe all'orecehio: — Boa ti i gaudiosi! melle. II direttore ponserebbe: Sette! Mi guarflerebhe di su lc Jenti e, vedeiidomi cosí enrino, col dito in bocea, coi ricciòli annodati ad un liastririo rosa, mi dijebbeV — Va bene, ti dó lavoro. 10 allora farei capriole, salterei sulla .scrivania iTitreceiandÓ lievi parole 11 coinmendatorc sor.ndercbbe accare/.zaado la mia barba, direbbe: — Bambino! sei ua amoro. Sali sulle mie giiioechia! — c mi baccrebbo In fronte; e gli bacerei il naso. È giú pallottoliuc di carta sulla sua. testa, e con le righe da disegno a battergli dolce dolce la pancia, e eon naechere e cimbali a. ballargli d'intorno... Oppure, per la strada direi ad lina bella ragazza: .— Signorina, se venite a dormire con me stanotte, vi dó tanti eonfetti. E lei direbbe: — Perchò no? Su, vieni a far Ia "nanna" con me, piccolo caro. .Mi pigliercbbo per mano ed io la .seguirei, ridendo inaliziosamente. . . E cbe piacere sarebbe poi pei' me nasconderini dietro una cohmnina e dire ad un uomo ricco e celebre: —- Tomo importante, (pianto sei buffo! Lui gridercbbe: — Conic.' Sai clji sono io .' Ed io rispòndcVci: — In bel fesso. IX ESPOSIZIONE ELI, A AV ^^S^H /^B\ JmmW ^mmW V E T R I X A ^H mmmW m\W Rhodia Crystal TESSIlt) 1)1 QUALITÁ' Colori lisci rli alta moda Schaecílicli. ©bert & Cia. - R. Direita, 162-190 E diritto in paradiso. MIÒHE.LE PELLICANI '^aaam Quando si tratta di dividgare un segreto le donne fanno la cateno, come fanno i marinai e i pompieri con le secchie delVacqua. fischi a teatro %frl<z^ '~*^~—~~m~.. J> ^ka COLCHOARIA GUGLIELMETTf ! mmmTmmm ^mV V^"^^^^ \l /^ ^mm^^ 1^^ m\mm\\\mm\. ^^"^mm\\ \\mmm\ COLCHÕES. ACOJCHOADOS E TUDO QUE SE RELACIONE COM CONFORTO PARA DORMIR AiUonio Gufifeimeiii \ » WA VICTORIA 847-PHONE 4-4302 ^H PRIMO KI-KTTATOHK — Scusi, <* lei pei-ché biissa? Kl« OMX) KPKTTATORE — Péiche mi sono (limeritlcato la chiave... \ 1 ¦ ¦ Mk&à f uori spettacolo come si scrive una novella l. — Si entra in un caffc <¦ .si b< ec una birra, o la bevanda cite jiiú si preferisce. 'occhiolino '. — Si alia rdgazzTi clie é sedula ai lavolo accaitfa l to. Se la ragazsa rispoude con un sorriso, si passa ai sua lavolo, si inisia discorsó, e si csce a brabçeito con lei e si rimando Io scrivere la novella aWindomani.-Se la ragazza rimane seriàj si eslrae la stilografica e si preparano i fogii di caria, lauto non c'c nicntè dá fare perche aspctta il fida)tzaio. 3. — A queslopunlo si cerca un'ideà. Siccome 1'idea non vcrrá súbito, si rimeile la carta e Ia slilografica in tasca, e si va a casa a de.rmire, o ai cinema: come si preferisce. 4. -— Vinil o di dor mire, o di vederc il film, 1'idea non é ancora ¦venuta. Aliara ei si prepara per il pranzo, ri mandando la novella aila será. .'>." — Dopo pranzo telefonate alta signorina Adcle per sentire se puó ventre con voi a passcggio. Se puó venire, si rimando la novella ai giorno dopo e si va con la signorina Adele. Se non puó venire. ritomate ai caffé di prima e vi metletc a scrivere. a. — Siccome non avele In spunto, dopo aver scritio: "Egli Vaserá di primavera"' non andale piú lépida reva incontrata in una avanti di un rigo neppúre a mor ire. Allora telefonate ai vostro amico Giuseppe e combinate con lui una partila a Iresette. ?. — Dato che la novella deve essere in tipografia per le 10 dei maitino, alie S il rcdaltore dei giornale vi telefona per sapere se l'apeto seritta. Voi, che siete tornai o a casa alie Ire. gli rispondetc ehe la novella é pronta e ehe fra ntezz'ora gliela porlale. S. — Poi ritornate a leltó, vi sistemate nel modo piú cômodo c gridando ai fámigliari che se vi svegliano prima di mezzogiòrno commettele nu eccidio, vi addormenlale. !>. — A mezzogiòrno chiedele una proroga ai rcdaltore dei gioriiaie dicendo che vi é venuto una specie di colpo apoplellieò mentre scrirevaie il finale delia novella. Quindi, siccome finalmente vi c vanula l'idea. cominciate a seriverla. 10. — E cominciate a scrivere una novella clie comincia cosi: "Egli era un lavoralore formidabile. Era Io scrittore piú álacre e fecondo dei mondo letlerario. Passava sedici, dicioilo ore a lavolino, scrivendo senza respiro, elimentico degli svaghi, delle donne. delle amicizic Tutlo dimenlicava per il suo lavoro. . .". ASCAXIO *1 ' i í a 1 i a per Giòriíi* •->.'' sono é-.pfiíí'ito. aila volta delFítalia, il Gr. Uff. Giofranni tjgliengo, Presidente Generale delia S. A. MoiPresinonehé nho Santista, Comdi Camera dente delia Paolo. mercio Italiana di S1'L-Gr. Uff. Ugliengo si recá in Itália per áffari, dinâmico senípre e sempíe anèlant? aila créajsione dl núove imprese cosi nel campo commereiale come in quello industriale e sempi'e e solo preoceupato dei suecesso. Al distinto e valoroso connaziòriale il "Pasquino" porge i migliori auguri di ottinia traversata e di felice esito nel DEL La notízin deli dei "prendo" d:i 10 a 20 contos stabilito dali 'attuale dinâmica Direzionc deli 'ex-XJnione Viaggiatõri Italiani in caso di morte o di invaliditá dei sócio, é stata aecoita, com 'era da prevedersi, con il piú grande entusiasmo dai numerosi assòciati di questa antica o orniai benemérita Societá. Inoltiv, é stato deeiso che il sussidio, in caso di malattia, passerá ad essere di 30í)$000 nel primo e nel seediído mese. Questi vantaggi entreraimo in vigore dal 1." Gcnnaio dei próssimò anuo. n. assocciaçao "ex alumnos salesianos >> Avrá luogo oggi. alie ore 20, nel Teatro dei Liceo dei Salesiani, sito áll'Alameda jSTptliuúinn, 233, Io spettacolo mensile, abilmente organi/.zato, come sempre, dali.'Associazioiie degli Ex-Alunni Salesiani. Xar.á rappresentata II giorno 7 u. s. nel Salone Rrasserie Paulista, Verde delia ebbe luogo un bancbcttó in oinaggio ai dottori Cario Giidio SpeKublui, rã e Deniamino per festeggiârc la loro noinina a Cavalicri Ufficiáli delia Corona dTtalia. La simpática riuiiione, alia <piale presero parte le piú note personalitá delia classe medica di S. Paolo, valse a rendere unaltra. eloqüente e significativa te stimonianza deH'affettuosa aniinirazione di cui sono circondati questi nostri egiegi connazionali íí radiolandia t) Mereoledí seorsò, 12, giorno ebbe luogo in questa Cittá rinaugiirazion.e di un importante sta"líadiobilimento eoiímiereiale: landia". Questa nuova Ditta, sita in rua Alvares Penteado, 13-A, ha in vendita apparecchi ricevitori, trasmissori, ampliatori, pezzi, vai voi c, strumenti "testeis", .libri concernenti la matéria, infiue, tutto ció ehe oceorre ai radioaiuatori delia Çittá . AlTatto inaugurale, che si svólse nel ]»onieriggio, iiitérveniíc una grau folia di invitati, ai quali fu offerto dai propriêtari delia Ditta, Sig.ri Ferrando, Sidow ó: Cia.., un suntuoso "lunch". "RadiolanSi a mo sicuri che dia." sara la Casa pretérita dagii.. iuuunierevoli radioainatori clie vi sono a S. Paolo. Angu ri. Ca»>. 7ho4> fàtoicenc* T^edatetia •Si prevede che le ònoraüzc che •viraniK) r<'se ai Prof. Francesco Pedatella, il quale festeggia il suo ciiiqüantesinio anuo di inse^naniento, si rivestiraimo di una forma veramente imponente. Fra le adesioni, che giorno per giorno sono inviatc alia sede dei Circolo 1'nione Calahrese. la fiorida. i antica Societá che ha preeo questa íiobile iniciativa, vanno segnalate le seguenti: Folco Testena, Dott. Antônio Cuòcb, Comiu. Sabatò D'Ângelo, Prof. Seeondo Gázzuoía, Prof.ssa Teresa. Fasoliuo Coinni. Antônio De Çãnúliis, Américo Saminarrone, O. Gandolfo, L. Mucci, Cav. Prof. Gaíileo Eiiiendabili, Gr. Uff. Giovanui Ugliengo, Avv. "II Enzb Santalucia, Pasquüió Coloniale", Gaetano Cristaldi. 1 u ai dottori e rubbo Ia brillante commedia, in tre atti "Terra Bemdita", adattazione di José Delío Jr. Prima dello spettacolo avrá luogo un concertou musica le sotto Ia dire/.ione dei Prof. Victor de Líon . La, ricevuta dei corrente mese servirá d'ingresso per i soei e rispcttivc faniiglie.-.. unione di viaggiatori e commerciali piazzisti 'aumento MAZZA 'delle sue eo\a reali^zazioiie imprese. onorevoli ragg-icse t omaggio speta in seuo alia societá italo-paolista-na . Ai dottori Rubbp e.jSpera viaiioviamo le nostro sincero piú jcongrutulazioiri . 1 II 9 corrente, fu alliètata dalla nascita. di un bel hambiuo, Ia fainigThi dei tffgnor Del mar Toti e J>. Jessa Lixio Toti. II iieonato ai fonte battèsüriale rieèverá ^l, nome di Francesco. Alia. distinta famiglia Tofi vatlano gli auguri dei "Pasquino" uonché i migliori voti di felicita per il nuovo rampollo. Durante la settimana scorsa sono nati in questa Capitale: iSicóla Logiudice di Francesco Amedeo Augusto Papa di Giuseppe — Ido Mnrtini di Gino Francesco Toti di Delmar — .Maria Stella líiccò di Giito. compleanni PKANGISCO TOTI II giorno í> corrente festeggio il suo compleanno il signor Fnm- Fauno parte dei Coihitató d'Onore le seguenti Istitu/.ioni e perBOiialitá : Camera Italiana di Commercio, Societá .Xazionale Daiite Aligkieri, Societá Trinacria, Societá Muse Ctaliche, Assoeiazioue Reduci di Guerra, Circolo Italiano, Aiuato, Cav. Çoinui. \rincenzo Uff: Francesco Pettinati, Cav. Alberto Bonfiglioli, Gr. Fff. Arturo Apollinari, Antônio Dott. Grisi, Dott. Pasquale Maneia, Dott. Giuseppe Farano, Dott. Gaspare Maltese, EdpãrdÒ Barra, Coiiim. Giuseppe Puglisi, Euge•tio Adamo, Cav. Alberto Ferrahino, líag. Bernardo I^eonardi, Prof. Giulip Starace, Cav. Franceseo Marengo, Achille e Salvatoro Fortunato. * cisco Toti, capo delia notissima o grande fabbriea di liqiiori Toti 'hoMte *fetoafa-'huitii6toe // giorno (! u. s., ebbero luogo le fauste nozze delUávvenente siFcrraro, dilctla gnorina Lelizia Emilio figlia dei sig. Ginliano Fcrraro, noto comntercianle di ^m ¦/:••• '.¦ ~\ *¦>¦ questa Cittá, con il distinto giorane sig. Jcryy Màlsonc, figliò signor dei Fincenzo Malsone, Capo Generale degli A gemi investigalivi delia Polizia di S. Paolo. Dopo Ia cerimonia religiosa, ebbe luogo nella signorile resi(lenza delia Famiglia Malsone, sila in via Voluntários da Pátria. 273-Bj un brillante ricevimenlo, ai (inale inlcrrenuero. spiccalè delia Polizia di S. /,:rsonaliiá ' Paolo. Funsri-o da Io padrini, per sposo, il signor Vvncenzo Malzone e la sua dislinla signora Douna Ttosina Di Sc~ssá Málzone e, sposa, il signor Santo Ferper Ia rqró e la signora Donna Rosei Armando Ferrara. ¦Dl I ¦ Xello slcsso giorno. la simpalica cõppiá lasció la ciiiá) parlendo in viaggio di nozze. Ai dislinli sposi "// Pasquino Goloniale'. invia i suoi piú fordiali auguri di peremie felicita. 't-::í:':':":.::: ¦>. •' -: v ^ ¦: s>'l . ias. ; * - ¦'*'„ sposa, nel fico <d)ilo La ^l^í ¦ ÍSÊStiKtim? í¦ •',M fnlii TMlr Mi Hw^WT' WTTi mSÊ^ wflfnB BfPmii" MÊÊÈÊ FigJio. Al distinto coiiuaziontíle ed aniieq vyd:uio gli .-lUjyui-C j>iú síji«¦t*ri—ilülwt* J?nmiiiino"-it, ^—- Durante ia settimana soorsa hanno festeggiato il loro comdoa uno, in Capitale, i se] questa connazionali : guenti Alfonso Toschi — (ieny Grassi di Cpstaiitino —- Maria CoppoIa — Lvdia Copjjola di Francesco — Eva Amoroso di Tommaso — Dott. Carmo D'Andréa — Lúcia Trielli di Erasmo — Alfi-edo Gioielli — Antônio Pachi deiprof. Pasquale — Emilia Gioielli — Marly Orlando di Osvaldo — Francesca Savina Bia^çi»i: ~r^Di^á — Mielielé Abbigiíante " — Martini di Gino Arturo Casíni — Elide Pardini di Ettore -iiErsilia Gántoni di Aujrelo. m a r c o n i clube La direzione Marconi dei Clube, nella sua sede sociale, sita in rua S. Caetano (alto delia Casa Gaglià.np.):, offrirá oggi dalle ore 21.30 in avanti. ai suoi soei. loro faniiglie e invitati, un grau bailo commemorativo delia "Festa delia ". Primavera II bailo saia rallegrato dal noto' "Jazz Capitólio", diretto ¦dalPegregio M.o Moretti. Insomma la festa promatte riuscire brillantissima dovuto alia cura con cui fu elaborata dalla sua solei;te Direzione. l^^^fl ^^^^ml^r 1 1 \ ^k' m ^^5^*^**.^^^^ 1 B IH III I ¦¦ I llf Mi Krf- r">~ morte di ¦! II donna filomena caltabiano pugl^i Mereoledí, giorno 12, la famifoce cclebrare glia Caltabiano nella chiesa deli 'Inimacolata Concozione una messa di anniversario in memória delia eonipianta Douna Filomena Catalhiano Pu<rlisi. Presero parte alia sacra çerinionia numerosi parenti ed amici delia fajni^lia Caltabiano: ~^ '¦'¦ ¦' ', AJvi •j--.'j:x2s-:-. non mi liai avvisato delia 'una. gçrcíi'4 1'arti sorprosa... yòléyõ '" r^' I II iua moglie? B e ¦¦ %v3EroBWBWBWBWBWBWBWBWBWBWBWBWfl x ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^H^B %«¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦ pn , V'' üfl B B .:•)¦ m,^0tÊf^^^ m SUS BÉlR mÈÈMí ^i|M9 '':''*:-'>i^l!8[ ^É^ufl ir ^^B EB M^.jjH ^w^^^B ¦:•:¦•.-;¦:-:;¦: amabilitá ¦ • :•:•¦:::;-;; w^; > ,. ,s :< f . suo magninuziãlc. 1 Durante la settimana scorsa si sono spenti, in questa Ca pita h», i seguenti connazionali: Dott. Xicola Vittorio Ferr;;into— Francesco Mattei — And;rea Mônaco — Vvoniie Baráotti Sahatore liagghianti — Ma ria NleoláiJ: -f- cAleiíido Lauotta --Palmira Amiciicci — iíosa Ciecarelli — Antônio Mastrohiso — Ângelo Pierrr ^- Cario Campaiiiíb — Eucia Pe roí ti. •.:¦-••-¦:•-•¦,:-.-;¦:<¦:¦..¦ ¦;¦.:¦:•.¦•¦.:¦:/.¦¦¦¦:¦:¦¦:'¦¦ ^mmmM'. s™*'. :^.:-:;x¥:>;:>.Ã*:-x-:'-v-:-;.':. '. :''- '; -:¦;¦:¦.¦:¦.¦ ". .- ' ."-/'¦¦:::-=-;---v;.: ,:::. Tf'-. ; ' -.-"--..¦'. -.'--:"-. >0f^ '¦'-¦ ¦¦:¦-¦::¦:¦:¦¦:¦/:'¦.¦ ¦'. ' ..:,':-'. :,¦-»' ¦ :: ¦ ¦'¦ :¦'.,:.• r; :'¦¦'. >;'¦¦ Gli sposi súbito do/to ia cerimonia religiosa. Prof. Dr. ALESSANDRO DONATI ANAL.1SI CLINICI1E Piaxza Frlnceza Izabel, 16 (glü Lurgo <iuay«uã/.r») Tcflefono: 5-3173 — Dallc oro 14 «Fe IN PERMAX ENZA 1) I S T li A N 1 E R I rl I N Ê R R I T G R I O BRASILIANO DECRETI 4 0(5 DEL 5-5-9 3 S %- «39 DEL 20-S-93S E 3.010 DEL 20-S-93S SERVIZIO DI KE<;oi,AKizz;.A. ZIOXK DKI^LA PERMANÈNZA DEGLI S T H A X I E li I NEIj TERKITORIO DEL I5RASILF Rua Raião do Paianapiaraba, 61 - 2." <» 3." aii<lar<'s - Eones: 2-;?;?28 e 2-627J» I— S- l»Al LO In eollegamento con gli uffici di avvoeatura dei Drs. Danton Vapré, Sylvio Brand Corrêa. Ruy Calazans 'de Aranjo e Nelson Woblers da Silveira — sbriga le pratieb? ne^essarie alia permanenza degli stranieri in território- nazionale. ai sensi di legge. — Antieipa le spese. — Contratti modiei. — Sono necessari- i sesuenti documenti: Passaporto o certificato matrimoniale con coniuge brasiliano o eertifieato'di figlio di nascita brasiliano/ ': ' ' i.i ¦: .'***-¦ '" S, èri : aeeettaiio Si Agenti' é . Çorrisppiídenfô ^nell'i nterno. S ÍAiílii; 4 16 á u q n ô e o o n á piccola posta OSSERVATORE — Da dove si dimostra che quando ci salta il ticchio di metterci a fare i "tempisti", nessuno é in grado di tenerci dietro. Peccato che non siamo mai stati capaci di provarei in politica. Chissá che razza di saltimbanchi ne saremmo venuti fuori — e chissá quale pingue portafoglio di quale . ministero a quesfora starebbe sotto 1'alto patronato dei nostri rosati artigli! CARIOCA — S. E. Lojacono é andato a dare una capatina alPaltro mondo. E dalTaitro mondo, si sa, riéscé sempre difficilino ritornare. LETTORE — "O grito do Sexo!" di Alvarus de Oliveira. ha costituito uri vero successo librario. Potete acquistarlo scrivendo alia "Brasília Editora", Rua Alcin.lo Guanabara, 17 - 6." andar, Rio de Janeirp, MARTI\S( El A A — 500. SÓCIO -Ma per quel che riguarda le associazioni straniere giá é stata trqvata Ia via di soddisfare plenamente le ' esigenze delle nuove leggi. Del resto, consigliatevi con un avvocato. VIAGOIATORE — I dirigenti delPantica U. V. I., trasformata ora in vUuione di Viaggiatori e Piazzisti Commerciâii", son0 davvero irifaticabili. Bisogna convenire che poche Associazioni sono amministrate com tanta passione ed oculatezza. DIPLOMÁTICO — Si parIa con insistenza delia prossima destinazione alCAmbasciata di Rio 'de Janeiro delPon. Serafino Mazzolini, antieo console generale a S. Paolo. Non sappiamo quel che ci sia di vero, ma Ia voce corre con insistenza. LETTORE. — 'La nostra opinione é che il Supplemento dei "Fanfulla" é riuscitissimo. Che cosa volevate, che vi facessero P^Illustrazion© Itáliana"? ,?:• ¦<.. ¦¦ .' í ~}\\" MUSN I$TA :~V II \Maestro Giovanni Suriaiv. continua a raccogliere ivfrutti dei suo genio, che noi- non esitiam0 av paragonare a quello di Chamberlain. Si capisce. ognuno nel suo campo: Chamberlain é il gênio delia 'Páçe ad ogni prezzo, anche fuori calmiere — e Surian é il gênio delia Musica a tutti i çosti. Ora il Mae- ¦ Àt' stro Surian, il cui fè.tilê estro mai s'arresta, ha composto un In ii o. sa parole di Luigi Pederzani, dedicandolo ai Presidente delia Repubblica, il quale, evidentemente commosso 'di tanta Arte. si á affrettato a ringraziarne l'au.torè; per il tramite dei suo segretario. 11 Maestro Surian ne é raggiante. DELUSO — Niente gu.erra. Perché sia possibile Ia guerra, bisogna essere in due partiti a faria. E 1'Europa, attualmente. ha tutta Paria di presentarsi sotto il mágico incanto di un parti to solo: qualIo delia fifa. RAZZISTA — Vi abbiamo detto piú volte che il clima meno adatto llle scemenze razziste é próprio quello esistente in quesfaltro trópico. Non tralasciamo di rinnòvarvi il consiglio di stare bene in guardiã su tale afgomentp, che si presenta pieno di pericoli e capace di portare, se svolto con Ia disinvoltura di certe zone europee, a delle tristissime conseguenze. & # i.. AH fl flfl L^mico Ciliegia — Com'é clie i colori dei tuoi quadri si niautciigouo cosi vivi. L^mico Sercelli — Perché ci metto le vitamine. # i'- FUTURISTA — Nel crepuscolo dei vecchi imperi, i nuovi imperiáli coloniali fanno i piú bizzari preventivi sulla ulteriore spartizione dei mondo: Europa, Ásia, África, America ed Austrália. Si capisce che Ia lotta consiste nelPincludere Ia piú grossa fetta di Mappamondo nel próprio preventivo. Per quanto strana possa sembrare Ia cosa, pero, nessuno ha ancora pensato ad offrire in sovranitá ai "Pasqu.ino" un pezzo di continente. — UiCaltra SKÍNORINA rottura? Ma se le rotture sono cosi frequenti lei. finirá rendersi inconsutile anche • per per i magici. aghi dei famo- s0 dottor Orosse Zappe. BRINDTSTÁ — Sin da sei mesi prima delia briscola di *.' Munich, i dirigenti francesi cominciarono a ripetere a diritta e a manca che 1'alleanza franco-ceka'Ia era in pieno vigore. e che Francia sarebbe accorsa certamente in aiuto delia Cecoslovacehia, nel caso ¦di aggressione non provocata. • ' w^^^j ni H fl ifl Hifl fl HflflflflflflV • ^M fl^^^H fl flHHHL. ^m fl ^B flk. .^flRflflflk flfl^ fl^ flL fl^ fl flKv Signora, é nota di buon gusto è di fine eleganza offrire alie visite un "Cinsano" gelato ed una sigarelta "Era". •X- BJ% B I L'Amico Ciliegia — E epto fai a írietterei ]e vitaminei L'Amico Sercelli — Seniplicissimo: uso "Olio Sasso" dei Belém nella composizione dei colori. r. •Le dichiarazioni, "si capisce, erano non solo superflue. ma anche strane: una persona d'onore non riafferma continuamente che compirá il suo dovere. Infine, venne Ia briscola di Munich, e Ia Francia fece il "papel almaço" que tutti sanno. Lo stesso avviene ora per i prodotti delVoleificio dei locale Belém. La "Companhia Refinadora de Óleos (ma non son0 "azeites"?) Prada", tutte le mattine, da tutti i periodici cittadini, affèrma di offrire cento contos di râis a chi prova che il "Sasso" ed il "Camões" non sono puri :i oliva. Ma dal momento che nessuno ci aveva pensato pri- ma, perché i superbi fregnacciari dei Belém impostano una simile questiona? Probabiimente, cosi come é successo per Ia Francia, arriverá anche per Ia "Companhia Refinadora de Óleos (ma ailora sono dei lubrificanti?) "Prada" il fatal giorno delia fatal briscola delia fatal Monaco. STÒRTO — Certo, non si sente parla re di iniziative industriali o sentimental] deil'ex-confettaro. Qualche sorpresa, peró, certamente verrá. SOKIMÍFSO — Quella signora é scappata? E lasciateIa scappare. Tanto finirá sempre col ritornare sotto 1'ospitaie tetto coniugále. A- *¦-:. 'ã WemXMmPIlÊÊk "iMI ¦¦¦¦¦:¦ ^•'.. :£&li . a q u n o c o 1 o n i a 1 e 17 una partita a scacchi Chi usa il mio ENÓ ? I giornali inglesi púbblícano ía notizia çli-è una partita a scacchi comincia 1 a dodici anni fa ha avuto termine in questi giorni. I due giuocatori Kaye e Garside avevano iniziato íá partita nel 19 20 a Londra. In seguitó álPein^grazlone nel Sud África dei Kaye la partita venne ç.òntinu ata per qoridspp.ndenza e si protrasse fino al 7 luglio 1938 giorno in cui jl Kaye rieevette. attraverso POceano, la fatale mossa che gli clava sra::co matto. Non appena venuti a conoscenza delia fine delia partita abbiamo voluto intervis tare il Kaye per sentire dalla sua viva você le cagioni delia sua sconfitta. LJ illus tre vegliardo ha ávü-íb lin sorriso doloroso. — En;òre di giuoco -— ha risposto dopo una pausa, con amàr.ezza — é&bpssiya presiPoça pitazione nelle inpssè". riflesaioiie, ecco tutto. Colpa mia lo riconosco. La mossa dei cavallo dei 1930 é stata un errore fatale Que! peclone che bo mangiato nel ,1928 ha scomhussolato tutto! /Olp.a sempre delia maledetta frétta. Ero ancora giovane allora e mi lasciavo trascinai*e troppo facilmente. Bisogna riflettere un po di piú prima di cómpiere una mossa. Ricordo: era una magnífica giornata di primavera, la giovinezza mi tumultava nelle vene. Mangiai il peclone cen inperdonabile leggerezza non prevedendp neanche lontanamente che quella mossa, appena tre anni dopo. doveva fatalmente portarmi alia perdií.a -delia torre Ri corclero sempre quella mossa. Gòrrevá 1'anno 1931. LJÉuro- ^Êy^^^mmmmmW^nm^^mmmmmmmmmmmm^^^^M ^M pa inquieta si dibatteva áncòra nella morsa delia crisi, quando in una triste serata d'autunno mi venne com unicata, a mezzo di una cai*tolina illustrata, la notizia che Gãrsidè mi aveva mangiato la torre e dava scaccõ alia regina. Otto anni di lavoro indafesso non sono valsi a riparare alie conseguenze di quella to- re perdutá, Dãl 1931 ai nostri giorni ho lottato con tutta Paniihá per evitare il noto scà-cco al Re dei 193 3 in segrito al quale, purtroppo, ho márciato rapi dam ente vei\-:o la sconfitta. Ii- Soli sei anni infatti Gar.si.;e riusci a battenni. Ma non é ancora dstta 1'ultima parola! -— ha concluso il forte campione inglese con un sorriso di .«fida. Ha to:'se intenzione di chiedere la rivincita? Naturalmente — ha risposto con vivacitá 1'ost inato vegliardo — e al piú presto Fra cinque anni inizieremo la rivincita. Ho giá disposto tutto. E' mia intenzione sbrigarmi al piú presto. Vivia mo Ho nel secolo delia velocitá. diabólico studiato un piano per dare scacco matto >n U*e mosse. Sistema fulmineo, Vedramo che faccia fará il mio av versar io quando si vedrá battuto alPinizio delia partita. In cinque, sei anni al massimo conto di spacciarlo. Dopo ne far emo partita questa un'altra "la bella". QuesPultinia verrá fatta con grande sediza la frétta delle calma, prime due. Sará la partita deila maturitá. Durerá una trentina d'anni. Non di piú. Conto di farmi ahi tare da mio nipote. Suo nipote — abbiamo chiesto — é un bravo, giu catore? Mio nipote non é ancora nato — ci ha risposto con un sorriso il campione — ma spero che mio figlio sposerá ed avi'á un bambino il quale arriverá in tempo, nel vigore degli anni, a dare un aiuto al nonno. Per ora peró acqua in bocea, mi raceomando. Con queste parole Pillustre vegliardo ci ha congedati. il cronista sportivp :¦-$ Vi :, , Dolor di testaflrasribilitá1? Non aspettato! Liberaté il vostro organismo dalle fermeiitaziom velenose. Prendete oggi e tutti i "SAL DE FRUCTA" ENO. giorni il será di nozze m ¦St** Dott. Gruido Pannain Bll Chirurgo-Uenlisla Ex professore delia Faeoltá L. di Parniacia e Odontologia dello (3tato di S. Paolo RAGGI. X II. liarão Uapelininga, 7!) 4.ü piano — Sala 405 Chiedere con antcçeclenza 1'ora delia consulta per TELEFONO 4-2808 »Vj '. I •".•JvjV.Viêj& V<¦•"*•' \ \ y \"flx \f Xon vedo 1'ora cho sc ne vatlaiip tutti questi invitati. O <ara; e perché? Per losílicinii le scarpe che mi stanno rovinamio i piedi. A ¦'-"íi 1 ¦Ú .,¦ ^,M I 18 a s n u o o a n o consulti con i miei soei. verso mezzogiorno. 1 e Ripassi ATTO II ',] yx^Âix'" ,B fl ¦¦¦';¦¦-•'•, .'' P5r ^- comedia que dispensa qualquer commentario. Nessa peça dé Joracy Gainargoy Procopio se exhibo na sua melhor creação artistica. O publico paulista conhece sobejamente "Deus lhe pague", quê foi representado na temporada do anno passado. ¦'" ^"IflB '--. Hflü O Dr. Miguel Scavone, medico especialista em moléstias da nutri ção (não é reclame) commeiitava. numa rodinha de artistas, entre os quaes estava o Orsini, Birtini, outros "mis" e a sra. Franca Boni, que em Campo Grande, no Matto Grosso, reside um rapaz de 22 annos, (pie tem o formidável peso de 205 kilos. :'Puxa" — dissi o Orsinií Vou tomar cuidado. Temo chegar a tal peso. E Franca Boni, com um olhar maliciosissiiiio: "Ma guarda il ranoechio!" .....-._.-,¦¦¦¦. LM^ÊKmmmÊmmmmL^.—. «. á«WI. La nieiavigliosa instabile Ginger, capace di riflettere su quãlclie cosa, che non sia uiPinnovazione plástica nelle sue interpretazioni íPinipaieggiabile baiaricrn novecento? * -* De Paris, a capital da alegria c do bom humor acabam de chegar duas interessantes . noticias. Maurice Chevalieiy; devido á sua celebridade mundial^ 'graças ao cin ema, acaba de.\ receber avaliosa coinnienda da "Legião do Honra". :':..:: Tanta gente (pie se esforça peIo beni da humanidade,, morre no mais completo esquecimento,.. Nad:í de cpmmendas.y, Nada. do bronzes. .}. 'y; fú,y, Xa. entanto, só porque •um in"Paris- eu. te dividtio canta: amo"','isaccõde. o corpo a,agita a. palhefca, -ganha a comíii.enda.-.,., Ainda da, terra das mais ceiebres "cocottes", que morrem can<* t h e a -* tando (exemplo, A Puma das Camelius, que como todos nós saLemos, falleceu depois de cantaicom sua preciosa vóz aquella "Gran Dio morir si, giovane") chega-nos a noticia dó divorcio da .encantadora Annabella. ' Annabella consorciou-sc cm K>84 com o conhecido artista cinema tico .lean Murai. Porém, ha um anno atraz cada qua;l foi para seu lado. . . Annabella, trabal liando em Hollywood e, .iean Murat em "turnée" pela Eui|opa( .. Agora o definitivo divorcio. Klla, na. terra da Liberdade. Elle, lia Dari/, do cavalleiro Maurice Chevalier. ._>. # * t p o s diosa, opereta "Sangue de ArtisA ^Companhia de Operetas da ta," opereta essa que foi represra. Lea Candini que apresentou ' sentada a, contento, fazendo jús 'ás ao selecfb publico paulista, granpalmas que receberam de pardes novidades no gênero operetiste da platéa. tico, está em sua derradeira semana de irepuesentações no SanTambém hontem Procopio lemfAniia. hrou-se de trocar o cartaz. "D ECS LHE PAGUE" é uma • Hontem apresentaram a grau- ¦': .":,-¦-x A-Aíyx'y '-"*¦"--¦' —*"<Vffw»»*JM4,,«n i.|".^p .L~*m,m-mt GLI AFFARI SOS O a LI AFFARI G o m m e d i a d'alio inlcressc comvierciülè P E R S O X E LÉSINA (che lia fatto fortuna vendendo . sempre gli stessi piecioni viaggiatori. Li avendeva al mattino e gli toriiavano a casa ia será). AVARETTI (che indossa abi_ ti mernvigliosi di lana proveniente dalTAiistralia, tessuta a Biella, confozionnta a Londra. II meraviglioso consiste in questo: come tanta gente possa vivere su tali abiti che egli non ha mai pagato). /: TIRCiUOLLXr (contabile abilissimo. Si presenta ai cassieri, che non sanno come paroggiaro le cifre, p.iíntã loro contro Ia ri"Ora voltella dicendo: nggiustiaino i conti!"). ÜN CLIENTE (delia "Agenzia prestiti privati" gestita dai Uv soei Lésina, Avaretti, TirchioIini). ATTO I sede ãelVAgenzia", ore 8 ãel mui lino LlOSIXA -¦- Vediaino se é vero che le ore dei mattino hanno l-.'oro in bocea! CLIENTE (bussaiido a donari) — E' permesso? LÉSINA — Avanti. Dcsidera ? CLIENTE — Ecco, io mi trovo in difficoltá, e avrei bisogno d'nn prestitò di 50ÒO lire per un anno... LÉSINA — Próprio perché é lei. non dico di no. lo prendo interessi da galantuomini. II 50 % le va .' CLIENTE (lasciandosi cadoiic su una sed ia) — Mio Dio! LÉSINA — Lo lasci stare. Dio, che non paga il sabato. Oggi appunto é sabato. Noi invece... Ma con gl'interessi anticipati, peró. CLIENTE — Anche?! Aliora... LÉSINA — Niente, por il mo•mento. Bisogna prima che mi Nella r.,^»,.. SI essa scena, ore Ili LÉSINA (fregandosi le mani) — Ho combinato un buon afiare. tln prestitò annuo di 5000 lire i.. 50 %, interessi nntieipati; cosieché non s'ha da versare al cliente che la meta. Che ne dici? AVARETTI (sprezzante) — Dico che sei mia bestial Tu ci mandaresti iu rovina. Lascia che me lo tratti io, questo cliente. (Lésina se ne va)'. í (n/TWNTE (entrando) — Eccomi di nuovo qui. II suo sócio le ha detto...? AvAHETTI (affabile) — Si, si, ma io voglio essere piú generoso di lui. II prestitò glielo faró per due anni. CLIENTE — Oh, grazie. AVARETTI — Tratteueudomi, naturalmente, gMinteressi anticipati dei 50 %. CLIENTE (che comincia conf mui mente a capire) — Ma alio- •ii. ra io.. . Lei ripassi AVARETTI debché le Ki, verso quesfoggi, inforniare 1'altro soho 'cio. prima ATTO lll Stessa scena. ore Ki AVARETTI — ün affa rone ! Vw prestitò de 5Ó0Õ lire per due anni, al 50 %, interessi anticipati; noi non vérsiamo un soldo, çapisci ? E pensare che quella bestili di Lésina . . . TI RCHIOLINI (sghignazzando) — Non dar dei tuo agli altri! Anche tu sei bestia in (piep.tò affare. Lo trnttcró io. Vattone! AVARETTI (aridandosene, al cliente che entra) — Pa.«li qui col mio.i sócio. — TIRCHIOLIXI (spiecio) D prestitò delle 51100 lire, al accordaabbianio 5.0 %, glielo to non per due, ma [ier tre anni, Orinteressi per clarle respiro. anni, ce li siamo due i primi per A lei non renoi. tratteniiti giá sta che anticiparci 1'interesse dcl Le ha 2.500 lire. terzo nuno: pronte? CLIENTE (ypn.endògli meno il respiro accordatogli generosamente e da Tirchiolini, cadê a terra). Cadê anche la tela. . <rfè, y-M DRINKS... Quando Procopio esteve em Juiz de Fóra teve a occasião de visitar um dos quartéis do Exercito. Proseando com um sargento, perguntou com toda a amabilidade: Sargento, este cavallo é de puro sangue? E o homem, todo confuso: Não, "Sêo" Procopio; este cavallo- é do meu capitão. A LETRA "V" DO DICCIONA RIO... — Sra. Franca VENÜS... Boni. y,'; — VIVACJDADE... Lea (Jandini. VALOROSO... — ítalo Bertini. VAMPIRO ¦— Orsini. V8. cousa. imprópria para meninos. ^«^«.««««a,^^^,,,^^. a Ii á P s . -g u n o rai sergente poliziotto-nato II sergente Pit si precipito nella stanza. con foga tale che l'ispettore Pot, il quale se ne stava beatamente coi piedi sulla scriyaiüa, per poço non eadde all'indietro dallo spavento. Ohé! — protesto questi -— avete preso il mio studio por Im eaniera da letto di Mae West? No — disse il sergente — li'ho preso per Io studio di mi iiòino elie presto si troverá neglj inipicçi; Hanno assassinato mui donna. L'ispettore Pot dette un balzo: Bella? Non saprei. 11 corpo man ca delia, testa e delle braccia. Ho fatto il possibile per rumimarlo, •ma inutilmente: frcddo come umi rnssatn. Chi ha fatto il colpo? L'assfissino, ;i quanto pare. Casa Masetti Partieolare strano, non una goccia. di sangue sul terreno. II bruI" deve aver compiuto il suo mi. sfatto altrove. I' 'ispettore Pot, con una smorfia aniara sulle labhra, preso a inisurarc Ia stanza in longo o in largo. .Dove altrovo? — cliiese douna lungíi moditazione. po Non uol parco, cviçlentèmente — spiegó il sergente — Ho trovato il ciidavere rígido e fred«lo, senza una goecia di sangue in corpo. Cio dimostra che il delitto risale a parecchie ore fa. I.i'fissassi.no lia avutd tutto il tempo poi' trásportare Ia sua vittinia dove giace presentemen_ te. L'ispettore approvó con un (•(•uno dei capo. - Che abiti indossn Ia disgrazinta? — chiese. II sergente curvo gli occhi ;i terra e arrossí. Xessuno — rispose — Evidentemente doveva essere poverissima . Avete idea di chi possa essoro stato? Un inaceltaio, direi. Perché non arrestiamo tutti i macellai. capo? Col mio nuovo método sou certo di scoprire tra essi Tassassino. L'ispettore gli laneió un'oc_ chiata dubbiosa, si accostó al làvolino, preso Ia bottiglia dei cognae e se ne verso un bicebiere. PUNTUALITA'? Soltanto con gli Orologi comprati nella CASA MASETTI GIOIÉLLI - OHINCAGLIE. RIA FINE • OGGETTI PER REGALI Variato assortímento di Orologi da Poiso, da Tasca e da Parete IMPORTANTE: — I nostri pregiati clienti riceveranno gratuitamente dalla nostra casa, -un "coupon" numerato, che dá diritto a concorrere al sorteggio dei 6 RICCHI PREMI esposti nelle vetrine delia Casa Masetti e ehe sara effettuato in base al risultato delia Lotteria Federale dei 30 Novembre. (Carta Patente 120) Approfittate dei nostri piani in 10 pagamenti. VISITATE LA hív.A DO 'jKMINARIO I3:d35 aelle sue nuove installazioni Tel. 4-2708 e 4 1017 Sentiauio un po' questo vosfcro método! — disse. Ecco qua, capo — incomin ció Pit — si fa cosi. Si fissa I 'aceusato negli occhi e, a bruei apelo gli si chiede s'é lui 1'as sassino. So dice di si lo si arresta. E se dice di no? —• Allora i mente, o dice mo caso Io si do lo si lascia sta un altro. c o o n a Cura contemporaneamente doe malattie! Il.sig. Manoel R. do Sacramento Filho, solciato nel 27." Battaglione di Fanteria, di stanza a Pelotas, Rio Grande do Sul, dichiara: Da circa sei mesi soffrivo di un ostinato attacco di reumatismo con atroci dolori che non mi permettevano il minimo riposo. Mi : ero ridotto ad uno stato tale di debolezza che si penso perfino che si trattasse di tubercolosi .Dietro prescrizione medica cominciai ad usare il "GalenogaP notando fin dal primo retro un sensibile miglioramento. Al quinto vetro era scomparso completamente non solo ogni indizio di reumatismo come purê wia gonorrea contratta giá da molto tempo. MANOEL R. DO SACRAMENTO FILHO (Firma riconosciuta) II "Galenogal" costituisce induhbiamente una meraviglia delia Scienza poiché é 1'unico prodotto che cura realmente e con rapiditá il reumatismo nonché le malattie dei sangue e delia pelle. II "Galenogal" é in uso da circa mezzo secolo, avendo dato sempre splemdidi risultati, come attestano numerosissimi mediei che prescrivendolo hanno ottenuto migliaia di guarigioni. ai trova in vendita in tutte le buone íarmacie dei Brasile e delPAmerica dei Sud. N." 39 A. p, ragioni L. D. N. S. P. N." 963 plausibili T A. i casi sono due: o Ia veritá. Nel pri. arresta, nel secouandare o si arre- LMspetorc Por tossi, poso il biechiere e si volse. Beli, nndiamo — disse — Conduectemi sul luogo dei delitto. Puó darsi ch'io sia in grado Ho dMdcritificarc il cadavore. una certa di nudi pratienecia fcmminili. MezzYira dopo, lasciata l'automobilo sul viale, 1'ispettore Pot o il sergente Pit penetravano nelIa, inaccliia dove giaceva il cada. vere. Due seeandi dopo il sergente Pit schizzava dai cespugli e si dava a precipitosa fuga, inseguito dairispettore Pot con Ia. rivoltel Ia in pugno. Pietá! — gridava fuggen — Come potevo immaginarc fio. che il cadavore fosse una statua ? Sono un poliziotto, io, non un intõnditore d 'arte! GIACOMO SERRETTA Í9 Quanto beno mi vuoi? Poço, cavo... E perché mai? Pei* potertene volere sempre di piú. \ • a 20 s esporte n a s c me n t o i COBIIIÜA do Pacacmbú, depois de tanto barulho atoa se réalL sou com Iodos os /'... /'... e r... r... E mesmo na hora "h" houve uma gaffe do tamanho de um bonde. O "ehronometrista" esqueceu (??!!?!) de marcar o tempo! Caspitc! Aquitto era brincadeira de criança ou corrida de automovei de gente grande. Até dá prá desconfiar que o tal marcador de tempo é que bateu o recorde... da somnéca! «¦s* m O principio Nascimento, Landi e o Uieto Lopes não queriam saber de voltar á pista. E fariam muito bem, porque corrida ™ J\f 9 automobilística não é corrida... de gansos em que os recordes são batidos pelo vento (fite é quem corre mais. Depois dessa "burrada" em si bemol, a "largada" foi dada outra vez. Se os corredores não voltassem á pista teriam dignidade... Como reataram, foram.., patriotas! Ce lá vá sais dire. ,. * '¦> mm* 0 ASCIMENTO, que já ia na frente, depois de voltar atrás (na "pegou" palavra e na pista) continuou na frente. E quem o *J\f ^ mais? Nem o gigante de botas de sele léguas da historia da Carochinha. ., a «• * beber ODICTO Verdi Aliás ellc gundo lugar é O "il LOPES parou na hora justamente em cj[ue a onça ia vermouth. O Landi entoou então o "Caro Nome" de e. . . azulou. fez muito bem em assim proceder. Comer poeira em sebom.. . mas não é muito... RESTANTE correu... cor reu... correu... e desappareceu! "s toei" e do pinto-aecuda! Que saudade do peixe O VOLANTE Baealá! a vessillo"... Não se trata, de um pendão, mas do tricolor, que garantiu unia victoria que merece ser registrada com todos os requisitos essenciaes dos adjectivos barboçiidos. O Hespanha, de Santos, que costuma roncar papo no seu campo, afrouxou as orelhas. Ellc e o Tranjam. Também contra a força não ha resistência... « • » Está do parabéns o 8. Paulo. Entrou feito na dança. Vae aba. far. Será o influxo da presença do Porphyrio? •a- * •>;• Aonde vamos parar.' •::« * sem tomar o trem... A Portugucza não precisou tomar o trem. Deu duro... e apanhou de carrinho de mão, vehiculo-niotor manipulado! j. .;;. :l 0 8. P. lí. é meio mansinho no seu campo. Arre! Também o Caetano De Donienico não dá descanço a ninguém! vi- -X* \r w a t e r 1 o o ! 0 Athletico Mineiro chegou, viu, venceu duas vezes e... apaaliou em Santos! Não quiz bancar o celebre imperador, que chegou, viu e venceu! Aliás, a historia está mal contada. O "veni, vidi, vinci" está errado. O homenzinlio chegou, não viu e não venceu! O telegrauima sahiu truncado, vi, cheguei e perdi. Foi que aconteceu aos mineiros em Santos. O telegrauima sahiu trunca. do, porque os pagadores leram de traz prá diante, o famoso desF flahi n pacho telegraphico. surra santista! a ni le em pílulas tjm JM mm a lo o ç n u celebres phrases O Palestra vae encarar agora novos destivos-Z)e Martino —O 8. Paulo reoecupou o seu lugar no futebol paulista — Porpliyro O Corinthians não perderá nunca mais — Correcher. O Ypiranga não fez sua festa, na descoberta da America, não existe proque o America mais — Teixeira. A. Portugueza perde... mas um dia ganhará perde... Elysco. 8. P. R. agora vae dar duro. Ora se vae! — De Domcnico. O Hespanha no seu campo não assustará mais ninguém — Trancham. A Portugueza de Santos anda sumida. Que é c'ouve? Mundell coisas. . gostosa mas treinando. Isto é, treina andan- Lima é uma fruta limeirenses — habitantes de a0i., os Elles Não é isso que queremos dizer. Lima — são camaradas. ver de perto. Lagreea é o treinador. aos querem Será que Cada, treino desvairado que só Será que vamos? direinão? meia na Mathias O vendo. ta! O Feitiço na extrema direi- Quem sabe é o Papae Grande que mora no Rio.. . t;, de # # # contagem Oraleliló... Cada 3! a 11 se lhe tirar o chapou... U.U.. Mas isto é treino "seu" Larua \J na " Plllh meia, de é bola UOM3V VlUU Ou greca? do meu bairro pobre? Magnífico il prograinma che il .lookey Clube fará realizzare doChi lo sá!... E assim se vive, pensando no m.mj w\ pra(i0 di nui Brcsser, II futuro negro que nos espora no programma che fu criteriosamencampeonato brasileiro... te organizzato é composto di otto * corso equilibrate perfeitamente entrevista COm fni le {\n[úi si disiaccano i premi: "Clássico America" hOmem O que ,, Suplementar. COrreU... Ea, l.a corsa avrá nãO Imprensa inizio. alie Avistamos o homem que não oro 13,45 precise e si realizzerá correu no Pacanibn'. con cjualunquc tempo. Gostou? Le ultime tre corse sono de—-De que? stinate ai Bettings. -Da corrida automobilística.' Ai ,ottori «Pa8qnino» tna. *- I-Iué! Aquilio roi corrida!. mo ¦] llostri del |)alpitt.s> Claro que foi! Você nao , ., _„. . " Illma cor?a: Án&úo ' ia correr? K 23 Eu ia. Mas quando vi que ' Nataeha Macuco era o homem -•''' corsa: Opel o ehronometrista 14 do recorde do somiio, mórbido Turbina - Galatro corsa: Pegaso tirei mosca o cor•"'•a tsé-tsé, pela Vendida 14 po... Medo? (•''' corsa: Corumbé - Jatila—Medo nada! O que eu tenho «ito - Magno 12 _ é paura de correr duas vezes só ",:i corsa: Nhandi - SalmonPicuhy 24 * porque a mosca tsé-tsé, faz das corsa: Seymour - Relasuas. G.a 14 Deixamos o celebre volante for - Galantre corsa: Premiado Ubafalando sozinho. Estaria louco? ~':1 * jara - Pachuca 34 ¦ lima? vamos * * *** mi 8,a » i* *** w ki Barthou wa TV Xcn' Quai'tett0 14,, Como é? Vamos a Lima ou não vamos? STINCH1 duello m f . O céu era uma pista azulada de gelo. No seu reflexo viam-se automóveis de Papá pequenos Xoel, lulbantes como flocos de nuvem gelotinosa. /"^'"== Cá em baixo a pista era de poeira, Com ehronometrista prá atrapalhar. '-—- - -in Vi •>:- * ir~~)/rÇfí^ Lá no céu a corrida ia sem parar. Moto.continuo das nuvens Sem chromometrisgelatinosas. ta... * * .Nascimento — aqui na terra. Morituri — lá no céu. A corrida dos vivos era mais poeirenta. A do céu era mais gelatinosa, Os mortos governam os vivos!., o treino desvairado O seleecionado paulista anda Battista, passi. prepara Ia earrozza ehe devo fare quattro Pasquino o r % c c h e z Z Ah, fossi un plutocrate! — sospirava 1'egregio signor Ugo Rosai, di anni 34, nato a Pescorocchiano, di professione impicgato di contabilitá. E che vuol dire plutocrate? — le chiese la signorina Maria Bianehi di anni 30, nata a Calolziocorte, di professione dattilografn. Vuol dire uno che ha tanti soldi! — spiegó presuntuosamente Ugo -Rossi con la punta delia matita in bocca e lo sguardo sperduto. verso il soffitto delia stanza di ufficio. — Vi farei vedere io come si spende il denaro!... Vi farei vedere io come si vive!... Per esempio, il nostro principale: ha tanti di quei milioni che ci puó affogare dentro. Ebbene, che se ne fa? Baila mattina alia sera sta qui alio stabilimento a lavorare; mangia poco, veste modestamente, non fuma, va a teatro si .e no una volta la settimana e fa un viaggetto di quindici giorni ogni anno assieme alia moglie ed ai figli. Si chiama vita pei' un piutocrate? Ah certo cho no!... — sospiró la dattilografa. — E delia moglio del principale, che ne pen CA SPA CABELLOS BRANCOS! CALVICIE PREIMTUM JUVENTUDE sate-, Ma come, una donna con tutti quei milioni, che si fa fare appena una diecina di vestiti ranno e poi non pensa che alia casa ed ai figli e mi dicono che liveda perfino i conti delia spesa!... — Gente indegna di essere rieca!... Guardate un pó a chi devono andare i quattrini!... Mi basterebbc avere un milione e 'farei poi, signorina Bianehi, vi micro io... Farei strabiliare tutti! Tnsegnerei a tutti come si vive da signori! Come fosse o come non fosse, un bel giorno 1 'egrégio (cho mai altro titolo aveva avuto in vita sua) signor Ugo Rossi, contabile, credito da uno sconosciuto parente la somma di tre milioni. La signorina Bianehi, quando il suo collega le comunico la notizia, si liquefece addiritura. Vi rieordate, próprio alcuni giorni fa discorrevamo sui... sui... come li chiamavate? Ah, i plutocrati? Ebbene, adesso lo sono anch'io! — afformo fieramente 1'crede. Voi si che saprete goderveli i quattrini! Eh, certo, certo... — disso 1'egregio Rossi, ma 1'intonazione non era tanto sicura. Esaurite le pratiche, il fortunato uomo usei un giorno dalla banca dove aveva depositato le sue riechezze, con un paceo di biglietti da mille ed un libretto d'assegni in tasca. E adesso, la vita a me! —gridó. Monto in un tassí, si reco in un caffé dove consumo due granite di caffé con panna con sei paste. Poi si fece condurre in un negozio dove acquistó dodici paia di pedalini. Indi, si fece trasportare in un cinematogra fo, il primo delia cittá, dove assisté ad un film seduto in poitrona. Ali'uscita riprese una macchina o si lasció scarrozzaro per un ora attraverso le strade e i giardini. Prima di andare a letto, compro due etti di caranielle di cui era ghiottissinio e se le porto a casa per succhiarsele in santa pace. Rientrando, tsclamo felice: -- II danaro, ecco la felicita. Peró ci vuole una persona intel ligente come me che sappia goderselo!. . . flLEXUMDRE CAVERNA ^yjLwt* ^w_w n o a Chi apprezza 1 a buona musica... __i7i* W_^^^~ ilw 21 y i ^™"J*1^'' __[__[_\____\i éíh PfJf >¦.' »1F ^S___*v3ía_fim •*-í*Z1£jij\ ?•• W_ WÊtS_n \ I sHsKlBI^A *HBtl ¦ llSB*'-'*¦'"¦ .yEl»__|ilf^lM'i/ll,'i _____ml_ : FSfca3»*wBK ií^w veI - i_____^______±______±_____^_^s_f/,i.\ fcY-M.t n-i,-" -.-iTtia^^^BB^H ~'"— riiiypMM__tiíÉhÈj____i_i __y____________Jjl_u ll fllENDE fcpWM N fnw ; m. . WBz i ¦^¦¦jlFs^RSif^ Jy 9 Scelga ______HI i nuovi modelli 1938 presen- tano gli ultimi perfezionamenti delia vadiotecnica Iode- «II m 11 il h m. III m sea e garantiseono • Gran portata • Assolula selettivitá, • Maràvigliosa sonoritá • Costruzione speciale per il nostro clima. CASA METADE LGO. PAYSANW, 110-LOJA - calcoli ^ TEL. 4-7fí»0 — S. PAULO indiscreti i:/ £_________________________« TOM BILL SANTO ANTONIO RESTAURANTE — COSINHA DE 1." ORDEM Luiz V e s p e r o & C o n s a n i PROPRIETÁRIOS Ex-Gerentes do "Restaurante Palhaço" Rua Epitacio Pessoa, 459 (Esquina da Rua Rego Freitas) S A O PAULO TELEPHONE 4-4448 W molto giovane la tua signora? Sí. Secondo Peta che confessa Pavrei dovuta clie aveva appena sette anni. sposare 22 i 1 a o quino e s a m i ^3E __*- ;1 •fi / • 1\\\_y 1 (\ , V:%4 I ¦' 1 a d> _^4\*ll___L_-_^^fcr^_<s>v /___r «éET^8KMv8__ _l ! n 1 !? üí__ ' ! À_*Pr ÍSSSPsà 1 fi¦ _^_S_C- /^*T_^ HBt 4_H_IÍ_^lí* **"__"""___i_^^_í ^ÊmI €i dica, adesso, qualche cosa, signorina, per dimostrarci Ia sua preparazione in economia. Súbito, signor Professore. Quando io debbo fare delle compere, mi reco senz'altro "__ Incendiaria", "esquina do barulho'', presso dove son sicura di potere acquistare dell'ottima mercanzia ai prezzi piú conveniehti. A EMPREZA LIMPADORA PAULISTA executa: LIMPEZA geral em predios vagos em um só dia. RASPAGEM com faca ou machina de soalhos de madeira corrida ou tacos. CALAFETAGEM e enceramentos. ENCERADORES para casas habitadas a 12$ por dia. LIMPEZA e desinfecção de piscinas em poucas horas. Acceitamos serviços por empreitada ou por administração. Assignaturas mensaes — Operários identificados "LIMPADORA PAULISTA" Empreza Prédio Martinelli Phones: 2-4374 2-4376 e 9.° andar Caixa Postal 2063 ORÇAMENTOS SEM COMPROMISSO _^_^_fl _^_L ^^^_i _^r ^^_l _^L _3l___i-_^_H_tf_A questa barba: che barba! Tutto ai mondo cambia ecoeilo i barbieri, le dbitudini deitarbieri e quello che circonda i barbieri. Quello che uno cspcrimenta Ia prima volta in cui mette piede' nella bodega d'un barbicre, lo sperimenterá nelle bodrghe di altri barbieri fino alia fine dei suoi giomi. Questa mattina uscii per andarc a far mi radere, come ai solito. Un uomo si avvicinava alia porta dal lato est, mentre io mi ei avvicinava dal lato ovest; una cosa che accade invariatilmente. Mi affretlai, ma fu inutile: varcá Ia piecola poria un isiante prima di me ed io che lo seguivo passo dietro a passo lo vidi sedersi nella sola nedia vnota, quel Ia cui ultende il tartiere ¦migliore. Anche questo accade invariabUmcntc. Mi sedetti ad aspcttare sperando che avrei potuto impadronirmi delia poltrona presicãuta dal migliorc dei due tarbieri rimasti c considerai le probabilitá Kco)i un forte interesse; ma quando ambedue cttero finito contemporaneamente, c contemporancamente tolsèro dal collo dei clienti Ia tovaglia, ecco che il numero uno (il tartiere che premera a me) si fermó a passare il pettine nelle sopracciglia dei suo cliente, perdendo cosi il traguardo per un solo minuto. Al che ia mi alzai ináignaio e uscii dalla totiega sentendo di non possedere 1'omtra di quella invidiatile fermezza Ia qualé permette a un uomo di guardare screnamente negli ocehi un tartiere che aspei ta di servido, c dirgli "no, aspei (o che sia libero il vostro compagno". Bestai fuori un quarto d'ora e, quindi tornai dentro, sperando in una fortuna migliore. Naturalmente tutte le sedie in giro erano ara oecupate e quattro uomini vi sedevano silenziosi, ammnsoniti e distradi, e iusomma con 1'aspetto che hanno sempre gli uomini, quando aspettano il loro turno in una bodega di tartiere. Mi sedetti c per un pó mi spassai a leggere gli avvisi in eornice di ogni specic di intrugli per tingerc i eapelli. Quindi IL DOTT. lessi i nomi grassi di unto sulle botliglie delle lozioni, Poi studiai minuziosamente le stampe maechiaie c ãeteriòrate dal tempo. In fine m'impadronii dei meno ãevastato dei giornali illnslrati deWanno avanti e m'immer.si nella narrazione di veechi eventi affalto dimenticati. In fine Ia mia volta giunse. fina roce disse "A chi toeca!" ed io mi trovai nelle mani... giá, nelle mani quello che avevo rotulo nfuggire pochi minuti prima. (Anche questo accade iavariabilmente, dal tartiere). Egli afferró Ia mia testa e, ci lego solIo un tovagliolo. Poi mi affondó le dita nel collcito e ci incalcó un anciugamano. Poi esploró i miei eapelli coi suoi artigli e disse che io avevo binogno di una sforbicíatina. Io gli dissi che non volevo nforbiciatine. Egli li ncarmiglió di nuovo e dichiaró che erano un pó troppo lunglli per quella che é Ia moda atluale; molto meglio aecorciarli. specic di dietro. Io gli dissi ¦ í/fr me li evo fadi tagliare una sedimana avanti. Egli medito qualche isiante quindi chiese in tono spregiativo, chi me li aveva lagliati in quel modo?... "Voi me li avele lagliati!" risposi io ¦ ¦ 'I ÓTICA DE PRECISÃO OCuuOS 0'*ce *e* uDOGnOnS 09 J.VIGNOLI OTOMCTPlSTA v*<CO K> eo*s>t KIAU&6AMK165 L DANTON S.PAULO ( VAMPRE' AVVOCATO comunica alia sua clientela che ha riaperto l'ufficio legale in Rua Barão de Paranapiacaba, 66-2. — Telefono 2-3328. ,_„_„,-. Ristorante POSILLIPO DOVE SI MANGIA VERAMENTE BENE. CITINA ESCUJ8IVAMENTE FAMIGLTARK Rua Silveira Martins, 42 — S. PAOLO y /" P j a prontamente, e cosi pensai ãi' .ivérgli chiuso ta bocea. Quindi si mise aã agitàre il ,-tapone nella ciotola e cosi faccnão si fissava allcnlainenie nello speechio ãi fronte e ogni tanto ei si avvicinava per esaminarsi con ária critica il mento o ispezionarc un foruncolo. Dopo ãi che m'insaponó accuralamente una guancia e stava per metlersi a insaponare ratira, quanão una hatlaglia canina, scoppiala nella strada lo fece accorrere sulla soglia delia bottega e li resto finché Ia contem fu cessata, perdendo anehe ãue scellini in seguilo a una scómmessa fatta con gli altri barbieri sii quello che sarebbe stato il cane vincente (costi ehe mi procuro una profon da soããisfas ione). Quando, ebbe finito d'insaponarmi si mise aã affilare il rasoio su ãi una vecchia coramella e cosi facendo s'immers'e in una profonãa controvérsia sorta fra lui e i colleghi al riguafão ãi un certo bailo mascherato cui avevano presieãulo Ia sera avanti. íl ricordo di una certa signorina ehe egli aveva, a quanto appariva, seãolta con le sue grazie, lo indusse a una piú serupolgsa introspezione di se stesso negli abissi dello speechio ¦mentre a me la sehiuma dei sapone si seecava sulla faccia e, secondo ogni ápparensa, mi penetrara dentro t/li organi inter ni. Finalmente cominció a radermi affoiitlandomi le dita entro Ia pelle dei viso e aeeliiappanãomi e sbataceliiandomi la testa ãa una parte e ãalValira, secondo lc norme di una buona rasatura. Finché egli si sfogó suite soliãilá. delle mie guancie, non mi opposi: mu quando cominció a raschiarc, e tdgliuzzare, e rasparc ¦il min mentô, amare lagrime mi vennero agli occhi. Fino a quel momento mi ero solláêmlo a cercar ãHndovinaye "rlove"1 mi avrebbe falto il primo taglio, e non avevo ancora preso una decisionc quanão mi sentii affettare próprio sulla punla ãei mento. Mi affrctlai a dirgli che non desiãeravo affatto mi facesse il contropelo e cercai, di persuaãcrlo a metter gié il ra- URETHRALIN O mais poderoso contra a GONORRHÉA Produeto da Pharmacia Romano LARGO DO PAYSANDÚ' q u n o soio nel limorc egli volesse ancora infierire sul mio mento, il mio punto ãebole, quello dove il rasoio non puó posarsi ãue volte senza eombinare ãei guai. Mi rispose che volçva soltanto togliere una piccola asperitá e nello stesso istante la lama mi affettava ¦ d mento per la seconda volta. Allora immcrsc un lembo deiIa tovaglia nel "bay-rum", c mi deite eon esso piecoli sehiaffctli sulla faccia. Voi mi asciugô <ou la parle asciuita ãella tovaglia. purê a mezzo ãi piecoli schiaffi, quinai mi bagnó ãi nuovo cot lembo deWasciugamnno, poi coprí il taglio con dei talco. quindi mi bagnó col "bay-rum" ili nuovo c chissá per quanto tempo avrebbe continnalo a bagnarmi c usciugarmi se io non ini fassi opposto fermamenle. A questo punto m'inciprió initu il viso col talco e ãisse che i miei capelli avevano un bisogno enorme di esser lavati. Gli risposi che il giorno prima avevo fatIo il bagno e mi ero, anche, lavalo i capelli. Poi mi raccomanãó Ia "Lozione Smith" per farerescere i capelli c me ne offcrse una bottiglia, ehe io rifiutai. Quindi fece gli elogi ãei nuovo profumo "La Dclizia ãella Toletta" e io rifiutai ãi nuovo. Alia fine mi propose un'atrocitá ãi sua invenzionc per lavarmi i denli, ed io rifiutai per la terza volIa. Allora mise in azione uno spruzzatore col quale mi bagnó oltre al viso, braccia, gambe e tutto, m'ingrassó i capelli con un certo nulo malgrado le mie vive proteste, una parte me li stropicció vigorosamente alta radice c il resto me li spazzoló e pettinó ãiviãendomeli sulla nuca e appiecicànãomi sulla fronte una cioeca grassa- di brillanlina, e mentre dava mano alle mie sopracciglia t me le petiinava e ungeva con una pomala, mi forniva il resotonto delle prodezze di certi suoi due cani: tutto questo finché la sirena delle 12 suonó eã io compresi che ero in rilardo di dieci minuti per prendere il trenó che mi portava a casa. A questo punIo mi slrappó Vasciugamano dal lollo, mi ci pulí la faccia, mi peitino ancora una volta le sopraceiglia e canlerelló allegramente il suo "A chi toeca!...". Questo bârbiere é morto ãi un eolpo apoplettico due ore piú tar. di. •~rt Assisteró domani, ai suoi funcndi. 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As Xluspeclorias Giraes de Educação Physica ede Musica, do Departamento de, Educação, foram incaneaveis no programma que se dc sçnvdlvêu durante a semana, festejando a raça. Já não era sem tempo que apresentássemos trabalhos como esses, revêladores do maior carinho pelo desenvolvimento das energia* patrícias. Alé ha pouco, falava-se muilo no "marellão", no "barbeiro", no "barriga de angu" ê no "esvcrãeaáo". do sé povo. Éramos nm "vasto hospital'', como dizia o professor Miguel Pereira. Mas lemos de acabar com as iombrigas, os i mpanzimenIas e oulros aspectos que denotam uma quasi indigeneia de moiumbismo humano. Felizmente, eslá provado e ninguém mais contesta a veracidade das cousas, que, "se governar era abrir estradas", na phrase du Sr. Washington Luis, lambem hoje se enconIra admiravelmente estabelecido que "administrar c pôr o próximo em condição de saude"! Que i que adianta escola, intrucção, rodovia, agriculluru, estudo, verso, romance, arle ele., se não hu physico para aproveitar ludo isso, se Ioda a gente vive cahindo aos pcdaços de doença, rheumatismo. figado. estômago, intestino, pulmão e baço? üm povo si m forças é uma raça negativa. O homem eneovado de vermes ê phantasma de gente. Sombra de dous pés que não vale duas piladas. Daqui sc conclue que n programma actual do governo paulista, na sua larga visão de abranger os problemas nascentes, delendorse como está sendo visla. na cura popular com departamentos de assistência aos enfermos e no impulso dado á educação physica, está realizando <•> principio básico da formação (lhnica popular. Não ha ninguém que estando comido de vermes ou senlindo dores prio corpo em conseqüência de organismos deleiiorados. possa ver a vida eom alegria e trabalhar de animo /orle, Impossivel. A saude 6 um bem divino que precisa ser conservado a lodo custo. Um cavalheiro com dor no apá ou uma cidadão arcada de torturas no rim, anles da sua inutilidade como expressão efficiente, c lambem. Deus nos perdôc, uma cousa ridícula... Entretanto um baila tutano dc jacarandá marca peroba. pinho de viga, jequUibá, caneleira ou carvalho, impõe ãe cara o respeito que gera os corpos fortes. Por isso, sebo nas ggmbias c vamos p'ra adiante. Nada de ankilostomiase e mais doenças piracuamas. O programma do Sr: Adhemar dc Barros é curar o próximo, dar-lhe sangue, dar-lhe. seiva, encliel-o de vida, fortifical-o como unidade progressiva, emquanto o Sr. Álvaro Guião na pasta da Educação vae promovendo a enãireiiaãéla ãos physicos, ponílo-os em linha vertical dc elegância musculenta, pêros que lem de honrar as gerações futuras, bipedes ãe aço com esirueluras de bronze. Dentro dessas duas directrizes, comme morou-se em U do currente o esplendor ãa raça, tendo-se promovido a "semana racial" que se encerrou magníficamente. Para que não confessar? Foi uma festa de encher as vistas. Ficamos Iodos deslumbrados com o brilho das ceremanias ,- com us lympanos agradável mente cantantes sob os módulos das vozes orphêonicas. Horas magistraes, momentos confortadores, espetáculo lulafé pichúle de boniteza e patriotismo! Recreio Balneário Hotel M.ENOTTI M A R C A C C 1 N I AVENIDA PEDRO DE TOLEDO N. 70 PRAIA DE H. VICENTE TEL E F O N O (SANTOS) 174 CASA KERSEVANI Electricidade c Material electriço em geral — Concerto de qualquer apparelho electrico — Lustres e Castiçaes — Lâmpadas RÁDIOS — PEÇAS — ACESSÓRIOS LABORATÓRIO DE CONCERTOS — VÁLVULAS GASTON GROSSO & CIA. RUA SENADOR PAULO EGYDIO, 40 PHONE: 2-4557 — SAO P A C I; O speranza ríacquistãta I li I ivi Iili — Til stai ancora inale per non aver voluto ascoltare i miei eonsigli. LUI — Cioé? LEI — Ricorrere alie cómpresse "Dallari", 1'unica via che ti condiirrá immaiicabilmente al completo ripristino delle tiiè perdnte ènergie. Allude alie rinomate "Lassative üallan'', senza dieta, il migliov regolatore dellMntestino. il purgaute .u p a q u n o c o o questa lieta novella vi dó quegli oechi stellanti — Siete una donna clecisa, voi... decisa e coraggiosa... Consentitemi di dirvi quanto vi ammiro, sebbene quelle lettere siano una grossa seioechezza... Penso che ció sia estraneo ai nostro affare! — replico ella, inchiodandolo con uno sguardo iroso e gettando sul tavolino la borsetta, che riveló con un breve suono secco la presenza deli'arma — Qua c'é il denaro: vi prego di rendermi le lettere! Per la terza volta il viso di Olivie3 iÍKY$Il~ ro s'illuminó d'un sorriso ineffabile. Avete ragione, le lettere... Se vi 'portate dicessi che non le ho con. me?... Confesso che temevo un traInun pòmeriggiorovente,ía piá deli- nello, scusate, e per prudenza... Ella lo guardo con disprezzo. ziosa creatura che uomo possa sog naCapisco: siete anche vile. Ma re discese le scale dei piú sotterraneo bar di Manhattan. Un rivolo giallo non abbiate paura, non ho affatto indi sole scivoló- di sotto i suoi piedi, dilagó sui gradini e fu súbito risucchiato dalla porta che si richiudeva. La bella creatura sostó qualche istante in mezzo alia sala per abituare gli oechi ali 'incerta luce, poi si diresse con passo sicuro verso la deserta fila dei tavolini. In quel preciso momento Oliviero Barney, tinico avventore dei bar e bel ragazzo bruno, sussultó vi- teresse a farvi arrestare. La mia re¦sibihnente. pntazione mi preme assai piú che la Aspettate da molto? — doman- vostra sporca esistenza... Non avete dó quella creatura di sogno, sedendo- pensato peró che, anche senza le lettere,^ vi sareste tradito con questa roc/lisi accanto. No — rispose Oliviero con un sa Manca che avete in mano per riconoscimento. sorriso ineffabile. Chiunque non avesse posseduto i Meglio cosi... Aboliamo il presolieli nervi di Oliviero Barney avrebambolorse non vi dispiace... Ho con be piú o meno violentemente reagito; me il denaro: avele le lettere? ma egii s'accontentó di porgere il fioSe il bruno Oliviero non rispose, re con moita galanteria alia donna, malgrado V império sita delia doman- che lo accolse nel cavo delle mani e da, fu unicamente perché era assorto ne aspiro il profumo. I chiari oechi nella contemplazione di quegli oechi stellanti, come li avrebbe chiamati un innamorato dei seeolo scaiso. Ma la você deli'incantevole .donna lo strappó ai suo rapimento. Non distraetevi, prego. Ho freita di liquidare questa brutta faecenda... Avete chiesto cinquemila dallari, vero: tremila non vi basterebbero? I bianchissimi denti di Oliviero Barney scintillarono in un nuovo sorriso. \ Neanche un clollaro meu o, signora. Mi spiace. y Sta bene: cinquemila... — essa \ confermó con freddezza. Li avete nella borsetta ? Si, nella borsetta assieme ai reLUI. — Teso.ro! Amòre mio! volver... Dunque, le lettere...? LET. — Bugiardo! Ah, le lettere... — mormoró OULUI. — Bell!/? Con te non si puó mai viero, ripreso neWincantesimo di scherzare! oliviero barney, ri ca t't at ore , "<».*J2Í, 27 il stellanti s'animarono di una calda tuce di simyatia. Grazie - - ella disse — Nessuno, a guardarvi, direbbe che siete... Un <rica:ttatore, signora. Credo che la nostra língua non ábbia un vocabalo piú próprio. La calda luce di simpatia scomparve dietro un'espressione di dispetto e la rosa cadde sfogliata sul pavimento. Un ricattatore, esatto!... Dunque non volete consegnarmi le lettere? cinquemila. dollari vi sembrano pochi? pensate che mi. si possa strappare di piú? E allora dite la cifra: quanto?... Avanti! non fatevi scrupoli... Quanto?... Egii le presc una mano c gliela strinse con forza. Tacete! vi pos,sono udireí... Non vedete che giuuge qualcuno? Lungo i gradini era scivolata ancora la gialla striscia di sole e qualcuno infatti entrava nel bar. Oliviero continuó fe b brilmente: Non gridate, vi prego. Giuro che vi consegneró súbito le lettere, ma tacete... e lasciate stare quella borsetta... Cosi, state calma, in nome di Dio state calma... Si, si... Ma che avete? Che cosa guardate cosi? Vi ripelo che non voglio farvi arrestare... -— e macchinalmente la sua mano rispose alia stretia di lui. Ma in quel momento si verifico un fatto veramente inatteso: Oliviero Barney si era alzato alVimprovviso, aveva raggiunto il nuovo venuto che sedeva ad un tavolo d'angolo stringendo fra le mani una cândida rosa, e senza far motto Vaveva demolito con un pugno di stile perfetto. Poi gli syera avventato come tina belva, strappato qualcosa da una tasca deila giacca e si era precipitato fuori, trascinando per un braccio la donna stupita. Sulla strada le consegnó un paechetto. Le vostre lettere, signora... — disse. Dunque non eravate voi... — mormoró Vadorabile creatura, traitenendo fra le sue la mano dei giovane piú di quanto oceorresse per.prendeve il plico delle lettere. Infatti. II caso ha voluto che mi trovassilaggiá con una rosa in mano rd un umore propenso alio seh Ma converrá allontanarsi, prima che quelValtro ritorui in sé... Penso d'altronde che vorrete distruggere queste lettere compromettehti... Per la strada certo non si puó, ma c'é in casa mia un caminetto che vi potrá ser vire... Passava un tossi. Lo chiamó. 77 mio nome é Anua Wynters... — disse lei, mentre la maechina s'avviavci. ÂNGELO CARRIERI i - '--^ iS _¦..'._. *>'¦--- ífc&í ísã. 28 i L • P >j , q ! u nII oli 1 li ^ * i j P o seu Eccrinlo no ^¦PhBn ^&jjiAt ^S^^^B ¦ w-^ Só machina cie escrever TRIUMPH, «_^ b /.--'' .t*,;I ¦ii^/"',:'' ^H^Hf^ f* '-si (ypos 21 ¦¦Wás '¦ ""¦¦'•'-¦+ e Standards 1 garantia e 4:;>.' (join iodos solidez os Officiua _J portáteis cie comprovada e melhoramentos engenharia M d;i moderna. 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