Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca I.I.S.S. “Carlo Alberto Dalla Chiesa” Liceo Classico e Scientifico - I.T. Costruzioni, Ambiente e Territorio - I.T. Amministrazione, Finanza e Marketing Via Aldo Moro, 1 - 01027 Montefiascone (VT) Tel: 0761/826248 – Fax: 0761/830142 – Email: [email protected] - [email protected] CM: VTIS00900L - CF: 80013690567 website: www.dallachiesa.it Documento del 15 Maggio CLASSE_5A GE_ A.S. 2013/2014 1 STRUTTURA ORARIA DI INDIRIZZO GEOMETRI AREE DISCIPLINARI AREA DI BASE AREA DI INDIRIZZO M ONTEORE SETTIM AALE 2 MATERIE MONTE ORE SETTIMANALE Religione 1 Lingua e Letteratura italiana 3 Storia 2 Lingua Inglese 2 Elementi di diritto 2 Educazione Fisica 2 Matematica e Informatica 2 Disegno e Progettazione 3 Costruzioni 4 Topografia 4 Impianti 3 Geopedologia Economia Estimo 4 32 I NDI C E 1. PROFILO STORICO DELLA CLASSE ........................................................................................................... 4 2. COMPOSIZIONE E CONTINUITA’ DEL CONSIGLIO DI CLASSE ...................................................... 5 3. OBIETTIVI DEL PIANO DI LA VORO DEL CONSIGLIO DI CLA SSE .................................................. 7 4. CONTENUTI TRATTATI .................................................................................................................................. 8 5. ATTIVITA’ INTEGRATIVE ED EXTRA CCURICOLA RI SVOLTE ....................................................... 8 6. CRITERI M ETODOLOGICI COMUNI ........................................................................................................... 9 7. CRITERI DI VERIFICA E VA LUTAZIONE COMUNI ............................................................................ 10 8. SINTESI RISULTATI CONSEGUITI ............................................................................................................ 12 9. QUA DRO SIMULAZIONI PROVE D’ESAM E ........................................................................................... 14 10. ELENCO ALLEGATI ........................................................................................................................................ 15 GRIGLIA DI VALUT AZIONE PRIMA PROVA SCRITT A ..................................................................................... 16 GRIGLIA DI VALUT AZIONE SECONDA PROVA SCRITTA............................................................................... 20 GRIGLIA DI VALUT AZIONE TERZA PROVA SCRITTA........................................................................................ 21 GRIGLIA DI VALUT AZIONE PROVA ORALE .................................................................................................... 23 SIMULAZIONE TERZA PROVA - FEBBRAIO.......................................................................................... 24 SIMULAZIONE TERZA PROVA - MARZO ............................................................................................... 28 SIMULAZIONE TERZA PROVA - APRILE ................................................................................................ 32 DISCIPLINA: I.R.C. - RELAZIONE FINA LE E PROGRAMMAZIONE .................................................... 1 DISCIPLINA: DIRITTO - RELAZIONE FINALE E PROGRAMMAZIONE................................................. 2 DISCIPLINA: TOPOGRAFIA - RELA ZIONE FINALE E PROGRAMMAZIONE ................................... 5 DISCIPLINA: MATEMATICA - RELAZIONE FINA LE E PROGRAMMAZIONE ................................. 9 DISCIPLINA: IMPIANTI - RELAZIONE FINA LE E PROGRAMMAZIONE ......................................... 12 DISCIPLINA: ITALIA NO E STORIA - RELAZIONE FINA LE E PROGRAMMAZIONE ................... 17 DISCIPLINA: COSTRUZIONI - RELAZIONE FINA LE E PROGRAMMAZIONE ............................... 25 DISCIPLINA: DISEGNO E PROGETTAZIONE - RELAZIONE FINA LE E PROGRAMMAZIONE ............ 30 DISCIPLINA: ESTIMO - RELAZIONE FINALE E PROGRAMMAZIONE ............................................ 35 DISCIPLINA: LINGUA INGLESE - RELAZIONE FINA LE E PROGRAMMAZIONE......................... 41 DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA - RELAZIONE FINA LE E PROGRAMMAZIONE ................. 45 3 1. P ROFI LO S TO RI C O D ELL A CL AS S E Il gruppo classe, nel corso del triennio, ha vissuto l’avvicendarsi di alcuni elementi; in particolare: due provenienti da altro indirizzo dello stesso Istituto e due provenienti da altro Istituto. Un allievo si è trasferito in altra scuola al termine del terzo anno. I percorso formativo si è caratterizzato principalmente per la trattazione degli aspetti essenziali delle discipline, tenuto conto delle specificità della classe che mostra, per un certo numero dei suoi componenti, in relazione agli aspetti motivazionali, interessi modesti nei confronti degli aspetti didattici, l’approccio risulta di tipo prevalentemente mnemonico e sulla base di quanto proposto; non mancano tuttavia elementi che manifestano capacità di elaborazione personale e che raggiungono livelli di autonomia apprezzabili. Le competenze acquisite appaiono adeguate agli obiettivi minini prefissati. Qualche allievo mostra problematiche e carenze legate al percorso scolastico precedente o ad una non ancora matura coscienza delle proprie possibilità e delle proprie aspettative. Nel corso di quest’ultimo anno, è emerso un generale miglior approccio nei confronti degli stimoli educativi. Classe Allievi Non ammessi alla classe successi va o ritiratisi Allievi che hanno avuto la sospensione del giudizio Allievi che si sono trasferi ti in altri Istituti al termine dell'anno scolastico 23 2 9 2 19 4 5 Totale allievi frequentanti durante l’anno scolastico Allievi che si sono trasferi ti da altri Istituti o ripetenti la classe 1° anno A.S. 2009/10 2° anno A.S. 2010/11 3° anno A.S. 2011/12 18 3 5 18 1 4 19 2 4° anno A.S. 2012/13 5° anno A.S. 2013/14 4 1 1 2. COMP OS I ZI O N E E CO NTI N UI TA’ D EL CO NS I GLI O DI C LAS S E Il Consiglio di classe è composto dai seguenti Docenti: DOCENTE MATERIA PROF. BURLA MAURO ED.FISICA PROF. CAMILLI A LESSANDRO RELIGIONE PROF. DIENI GUIDO TOPOGRAFIA PROF. FA GGIA NI GIORDANO MATEMATICA PROF.SSA OVIDI MONIA GEOPED-ECON-ESTMO PROF. MIGNA NI LUIGI PROF. M OSCATELLI GIUSEPPE DIRITTO ED ECONOMIA PROF.SSA NA RDINI PAOLA INGLESE PROF. PIOVANI ANGELICA ITALIANO-STORIA PROF.SSA RICCIONI ROSA COSTRUZIONI-DISEGNO-PROGETTAZIONE PROF. ROSSI GUIDO IMPIANTI 5 Nel Triennio, la composizione del Consiglio di classe è cambiata nel seguente modo: DOCENTI DOCENTI DOCENTI A.S. 2011/12 A.S. 2012/13 A.S. 2013/14 PROF. BURLA - - PROF. BARTOLI - PROF. CAMILLI TOPOGRAFIA PROF. DIENI - - MATEMATICA PROF. FA GGIA NI - - PROF. OVIDI PROF. SCHIA VONE PROF. FORTE - PROF. MIGNANI DIRITTO ED ECONOMIA PROF. PA NFINI - - INGLESE PROF. CAPITINI - PROF. NARDINI ITALIANO PROF. PIOVANI - - PROF. CENTOSCUDI - PROF. PIOVANI PROF. BACCHIA RRI - PROF. RICCIONI PROF. ROSSI - - PROF. CICCIONI PROF. RICCIONI - MATERIA ED.FISICA RELIGIONE GEOPED-ECONESTMO STORIA DISEGNO E PROGETTAZIONE IMPIANTI COSTRUZIONI 6 3. OBI ETTI V I DE L P I AN O DI LAV O RO D EL CO NS I GLI O DI CL AS S E Risultati attesi (Competenze, Abilità, Conoscenze) APPRENDIMENTI A CARATTERE TRASVERSALE VALIDI PER ENTRAMBE GLI INDIRIZZI (Amministrazioni, finanza e marketing / Costruzioni, Ambiente, territorio) Riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti, con riferimento a tematiche di tipo scientifico e tecnologico Operare collegamenti tra le tradizioni culturali nazionali ed internazionali, in una prospettiva interculturale, anche ai fini della mobilità degli studi e del lavoro Utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere per interagire in diversi contesti di studio e di lavoro Individuare e comprendere le diverse forme di comunicazione visiva e multimediale Collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche nella loro dimensione storico-culturale Utilizzare strumenti e reti informatiche nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare Utilizzare in contesti di vita applicata procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza Saper interpretare in modo autonomo il proprio ruolo nelle esperienze lavorative e nel lavoro di gruppo Apprendimenti specifici per indirizzo – Costruzioni, Ambiente , Territorio Comprendere le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le relative modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, locali e globali; Orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con l'utilizzo di appropriate tecniche di indagine; Utilizzare le tecnologie specifiche ai vari indirizzi e sapersi orientare nella normativa del settore di riferimento; Applicare le normative che disciplinano i processi produttivi, con riferimento sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell'ambiente e del territorio; Intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall'ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo; Riconoscere e applicare i principi dell'organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi; Analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e al cambiamento delle condizioni di vita; 7 Comprendere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali dell'innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali; Riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa. 4. CO NT EN UTI TR ATT ATI Sono stati sempre sollecitati sia i collegamenti che i confronti tra gli argomenti studiati nelle singole materie in modo da favorire uno studio ragionato ed un apprendimento di tipo trasversale. Per quanto concerne i contenuti relativi alle singole discipline, si rimanda agli allegati disciplinari. 5. ATTI V I TA’ I NT EG RA TI V E ED EX T RA C CU RI C OLA RI S V OLT E Progetti e attività del P.O.F. programmate per la classe AMPLIAMENTO (dal P.O.F. di Istituto, cap. III.5a) ATTIVITA’ TEMPI RESPONSABILE Adesione all’indagine del Dipartimento antidroga sul consumo di sostanze psicotrope negli studenti delle scuole secondarie di secondo grado Anno scolastico Burla Incontro con Pino Masciari, collaboratore di g iustizia e cittadino onorario di Montefiascone Anno scolastico Piovani Collaborazione con A VIS e referente dell’educazione alla salute per donazione sangue Anno scolastico Burla Collaborazione con “Arcopublic Factotum”, associazione organizzatrice di “ Est Fil m Fest” di Montefi ascone: visione di documentari e incontri con i registi e dibattiti per approfondimenti su varie tematiche inerenti argomenti sociali e di attualità, ecc., Anno scolastico Piovani Partecipazione di giornate commemo rative in collaborazione con l’A mmin istrazione Co munale, con la Consulta studentesca e con altre Istituzioni Anno scolastico Piovani Partecipazione a concorsi e gare finalizzate al riconoscimento dei merit i Delle eccellen ze Anno scolastico Dieni 8 PROGETTO ISS SPORT E C.S.S Anno scolastico Burla QUALIFICAZIONE ATTIVITA’ TEMPI RESPONSABILE Certificazione CA D Anno scolastico Dieni Partecipazione a manifestazioni di orientamento universitario (Salone dello studente di Roma) Anno scolastico Moscatelli Visita a campus universitari (Viterbo, Roma, Siena) Anno scolastico Moscatelli Anno scolastico Rossi Anno scolastico Rossi Anno scolastico Piovani Visita strutture logistiche professioni militari, Viterbo Conferenze e incontri di orientamento al lavoro, ITS e università presso il nostro istituto Corsi di orientamento all’imprenditorialità, al colloquio di lavoro, alla redazione del curriculum vitae B2 – VIAGGI DI ISTRUZIONE META PERIODO A.S. DOCENTI ACCOMPAGNA TORI MOTIVA ZIONI DIDA TTICHE PRAGA 31/03 – 05/04 Prof Simone Pepponi (Laboratorio di Topografia) Riscoprire attraverso la struttura urbana la storia della città dal Sac ro Romano Impero ai giorni nostri 6. CRI T E RI MET OD OLO GI CI COM U NI Oltre alla lezione frontale, sono state adottate le seguenti metodologie: questi sono esempi….il Coordinatore inserirà le metodologie della classe…. Learning by doing (apprendimento attraverso il fare, l’operare, le azioni) 9 Brain storming (far emergere, da parte degli allievi, le idee che vengono poi analizzate e criticate) Problem solving (imparare ad analizzare, affrontare e risolvere situazioni) Utilizzo di sussidi multimediali. 7. CRI T E RI DI V E RI FI CA E V AL UT A ZI O N E COM UNI Crite ri di e missione del giudizio valutativo del docente: Riguarda la valutazione (ovvero attribuzione del valore simbolico) effettuata dal docente al termine dei periodi didattici. Il docente, nell’attribuire il livello conseguente a quelle che sono state le rilevazioni intermedie annotate sul proprio registro, non tiene conto solo delle misurazioni effettuate ma anche dei seguenti criteri: Sviluppo delle competenze rilevate (livelli di partenza) Livello complessivo dello sviluppo dell’allievo Capacità di autoregolazione dei processi di apprendimento Costanza e produttività nella partecipazione all’ambiente di lavoro Capacità di autovalutazione Utilizzo delle conoscenze e delle abilità in contesti diversi da quelli nei quali sono appresi Competenze non formali comunque utilizzate dall’alunno in contesti formativi e di apprendimento. La proposta del docente, relativa ad ogni singola disciplina, sarà espressa in decimi, secondo la tabella inserita nel presente documento, e dovrà essere assunta dal Consiglio di classe e deliberata a maggioranza. Non esiste, quindi, automatismo fra la proposta del docente e la valutazione espressa dal Consiglio, in virtù della individuazione del criterio della collegialità come criterio regolatore della valutazione degli apprendimenti degli studenti (D.P.R. 122/2009, art 1) Criteri di emissione del giudizio valutativo del Consiglio di classe Votazione proposta dal docente nella propria disciplina Grado di sviluppo complessivo delle competenze chiave di cittadinanza individuate nel documento in uscita dal biennio e dal triennio. Tabella dei livelli valutativi Livelli relativi di giudizio: il giudizio formulato dal Consiglio di classe è sempre relativo quando vengono valutati gli apprendimenti e le competenze nel primo periodo didattico e negli aa.ss. di passaggio (all’interno del segmento ordinamentale). Il criterio relativo implica che l’emissione del giudizio valutativo tenga conto dei livelli di partenza, di progresso e di sviluppo del singolo, anche in relazione ai processi di individualizzazione della progettazione didattica e alle iniziative di recupero programmate. Il giudizio, poi, come già specificato, tiene conto anche degli elementi metacognitivi e metaemozionali di regolazione dei processi di apprendimento. 10 Livelli assoluti di giudizio (RISPETTO ALLE COMPETENZE DEL CURRICOLO DI ISTITUTO): il criterio di valutazione assoluto (valutazione rispetto allo standard) viene utilizzato nelle valutazioni finali, prevalentemente nel secondo e quarto anno del percorso scolastico. La LIVELLI LIVELLO ASSEN ZA 1/3 LIVELLO PARZIALE 4/5 LIVELLO BAS E 6 LIVELLO AUTONOMO 7-8 LIVELLO ES PERTO 9-10 SIGNIFICATI 1/2 > Assenza di conoscenze e abilità riferibili ai campi di indagine delle diverse discipline. Impegno e partecipazione assenti, anche se sollecitati. Autonomia e autoregolazione insufficienti. 3 > Assenza di impegno, conoscenze episodiche e frammentarie. Difficoltà nell’applicazione delle conoscenze, esposizione lacunosa ed impropria. Evidenti difficoltà nell’inserimento nei contesti di lavoro. 4 > Conoscenze scarse, del tutto insufficiente la loro rielaborazione, limitate capacità di revisione e applicazione. Impegno discontinuo, autonomia insufficiente. Limitata la partecipazione al contesto di lavoro. 5 > De bole acquisizione di alcune conoscenze essenziali, difficoltà nella rielaborazione e nell’uso dei linguaggi specifici. Autonomia limitata a compiti essenziali. Partecipazione ed impegno da stimolare continuamente. 6 > Sufficienti livelli di conoscenze e loro modesta capacità di applicazione, elaborazione limitata a contesti noti. Autonomia ed impegno incerti. 7 > Conoscenze ed abilità possedute in modo essenziale, applicate con sicurezza in contesti noti. Rielaborazione ed espressione ancorate al testo e alle situazioni di a pprendimento strutturate. Impegno e partecipazione costanti. 8 > Costante impegno: sicura applicazione delle conoscenze, buone capacità di elaborazione. Sicurezza nell’esposizione e nella rielaborazione. Buone com petenze concettuali (di argomentazione, di sintesi, di rielaborazione personale). Adeguato l’inserimento nei contesti relazionali e di lavoro. 9 > Possesso sicuro di conoscenze, di linguaggi e metodi, in ambienti anche diversi da quelli nei quali le competenze sono maturate. Processi di autovalutazione e regolazione del proprio sa pere, presenti e costanti. 10 > Livello più alto di maturazione e sviluppo che consente un uso creativo e personale delle competenze in ambienti differenziati e non abituali. Autoregolazione dei processi di apprendimento e di pa dronanza valutazione, con criterio assoluto, viene effettuata in base alle competenze essenziali di ogni disciplina del curricolo, individuate e deliberate dal Collegio dei docenti. In coerenza con quelli che sono le indicazioni normative e le finalità dei processi di valutazione, i livelli di attribuzione dei voti sono quelli indicati nella seguente tabella: 11 8. S I NTES I RI S U LTA TI CO NS E GUI TI La classe ha conseguito i seguenti obiettivi educativi: INDICATORI TUTTI Acquisizione di autonomia di giudizio X Maggiore responsabilizzazione X Capacità di elaborare con i docenti e con i colleghi X Maggiore motivazione allo studio delle discipline X Potenziamento delle capacità di apprendere X Potenziamento delle capacità espressive X LA M AGGIORANZA Capacità di lavoro autonomo e di iniziativa X Potenziamento delle capacità comunicative e relazionali X Capacità di autovalutazione X Capacità di lavorare in equipé X Ampliamento culturale X 12 ALCUNI Acquisizione di capacità organizzative X Organizzazione delle informazioni X Consapevolezza del percorso formativo X 13 9. QU AD RO S I MUL A ZI O NI P ROV E D’ ES AM E DATA DELLA SIM ULAZIONE DELLA 3^ PROVA TIPOLOGIA DELLA SIM ULAZIONE DISCIPLINE COIN VOLTE TEM PO DI SVOLGIM ENTO CONSENTITO ESITO 28/2/2014 B+C Disegno e Progettazione, Costruzioni, Topografia, Impianti 2 ore MEDIA: 7,83/15 28/03/2014 B+C Disegno e Progettazione, Costruzioni, Topografia, Impianti 2 ore MEDIA: 9,76/15 12/5/2014 B+C Disegno e Progettazione, Costruzioni, Topografia, Impianti 2 ore MEDIA: Sono state inoltre effettuate, nei giorni:______26/05/2014_____, la Simulazione della Prima Prova Scritta (ITALIANO) e nei giorni:___04/04/2014 e 21/05/2014______, la Simulazione della Seconda Prova Scritta (____ESTIMO_____). Per quanto concerne il Colloquio multidisciplinare, si è proposto agli studenti di sviluppare un percorso o una “tesina” su un tema di interesse personale. 14 10. EL E NC O ALL E GATI Griglia di valutazione della Terza Prova Griglie di valutazione proposte per le prove scritte di Italiano e Matematica Griglia di valutazione proposta per il colloquio d’esame Allegati disciplinari (relazioni e curricoli svolti) Terze prove svolte Il Consiglio di classe PROF. BURLA MAURO PROF. CAMILLI A LESSANDRO PROF. DIENI GUIDO PROF. FA GGIA NI GIORDANO PROF.SSA OVIDI MONIA (Sostituita) PROF. MIGNA NI LUIGI PROF. M OSCATELLI GIUSEPPE PROF.SSA NA RDINI PAOLA PROF. PIOVANI ANGELICA PROF.SSA RICCIONI ROSA PROF. ROSSI GUIDO IL DIRIGENT E SC OLASTICO Prof.ssa Maria Rita SALVI _________________________ 15 Firma GR I GLIA DI VA LUTA ZI ON E P R IM A P RO VA S C R ITTA a1) ANALISI DEL TESTO ANALISI DEL TESTO (tipologia A per gli Esami di Stato) Indicatori Comprensione del testo Pertinenza e completezza delle risposte Interpretazione del testo Correttezza linguistica 16 Descrittori Il testo non è stato compreso nel suo significato essenziale Il testo è stato compreso in modo superficiale Il testo è stato complessivamente compreso nel suo significato essenziale Il testo è stato compreso nel suo significato essenziale e ne sono stati colti alcuni degli aspetti caratterizzanti Il testo è stato compreso nella sua complessità e nelle varie sfumature semantiche Le risposte ai quesiti proposti risultano scarsamente pertinenti e lacunose Le risposte ai quesiti proposti non risultano complessivamente pertinenti e complete Le risposte ai quesiti proposti risultano sufficientemente pertinenti e complete Le risposte ai quesiti proposti risultano pertinenti e complete Le risposte ai quesiti proposti risultano adeguatamente pertinenti, complete ed esaurienti L’interpretazione risulta superficiale e non convincente L’interpretazione risulta non adeguatamente appropriata e poco convincente L’interpretazione risulta sostanzialmente corretta e sufficientemente convincente L’interpretazione risulta corretta e abbastanza convincente L’interpretazione risulta corretta, convincente e con spunti originali di riflessione critica Lessico impreciso,struttura non coesa e organizzata,errori di ortografia Lessico non sempre preciso,struttura poco organica, qualche errore di ortografia Punteggi 0.6-0.8 1 1.2 1.4 1.6-2 0.6-0.8 1 1.2 1.4 1.6-2 0.6-0.8 1 1.2 1.4 1.6-2 0.6-0.8 1 Contestualizzazione a2) Sufficiente proprietà lessicale, struttura semplice ma organica,sintassi semplice, ma corretta Discreta proprietà lessicale,sintassi corretta e abbastanza scorrevole, struttura organica Lessico ricco e preciso,struttura organica, complessa e coesa, sintassi corretta,scorrevole e brillante Quasi del tutto assente Presente, ma non appropriata Corretta e abbastanza approfondita e puntuale Corretta, adeguatamente approfondita e puntuale Corretta, adeguatamente approfondita,puntuale, con spunti di originalità MISURAZIONE: 1.2 1.4 1.6-2 0.6-0.8 1 1.2 1.4 1.6-2 SAGGIO BREVE e ARTICOLO DI GIORNALE SAGGIO BREVE e ARTICOLO DI GIORNALE (tipologia B per gli Esami di Stato) Indicatori Descrittori Punteggi Le consegne non vengono 0.6-0.8 rispettate Le consegne non vengono del 1 tutto rispettate Le consegne vengono rispettate in Attenzione alle consegne 1.2 modo elementare (titolazione-lunghezza-struttura) Le consegne vengono rispettate in 1.4 modo chiaro e corretto Le consegne vengono rispettate in modo del tutto adeguato con 1.6-2 spunti di originalità I dati vengono solo parzialmente compresi e di conseguenza non 0.6-0.8 utilizzati in modo corretto I dati vengono compresi e 1 utilizzati in modo superficiale I dati vengono compresi e Comprensione, analisi e utilizzati correttamente anche se 1.2 utilizzazione dei documenti in modo semplice I dati vengono compresi e utilizzati in modo corretto e 1.4 chiaro I dati vengono compresi nella loro complessità e utilizzati in modo 1.6-2 corretto,chiaro e personale Correttezza linguistica Lessico impreciso,struttura non 0.6-0.8 coesa e organizzata,errori di 17 Conformità con la tipologia richiesta (articolo di opinione/saggio breve) Rielaborazione originale delle informazioni ortografia Lessico non sempre preciso,struttura poco organica, 1 qualche errore di ortografia Sufficiente proprietà lessicale, struttura semplice ma 1.2 organica,sintassi semplice, ma corretta Discreta proprietà lessicale,sintassi corretta e 1.4 abbastanza scorrevole, struttura organica Lessico ricco e preciso,struttura organica, complessa e coesa, 1.6-2 sintassi corretta,scorrevole e brillante Il testo si attiene in modo estremamente parziale al 0.6-0.8 linguaggio richiesto Il testo si attiene in modo parziale 1 al linguaggio richiesto Il testo si attiene,con qualche insicurezza, al linguaggio 1.2 richiesto Il testo si attiene in modo corretto 1.4 al linguaggio richiesto Il testo si attiene in modo consapevole,chiaro ed efficace al 1.6-2 linguaggio richiesto La rielaborazione non presenta un uso delle informazioni pertinente 0.6-0.8 e sorretto da riflessione critica La rielaborazione presenta un uso delle informazioni poco 1 pertinente e non sorretto da riflessione critica La rielaborazione presenta un uso delle informazioni sufficientemente pertinente e 1.2 sorretto da una riflessione critica semplice, ma chiara La rielaborazione presenta un uso delle informazioni pertinente e sorretto da una riflessione critica 1.4 chiara e con qualche spunto di originalità La rielaborazione presenta un uso delle informazioni pertinente ed 1.6-2 efficace, sorretto da riflessione critica ricca ed originale MISURAZIONE: a3) TEMA STORICO E TEMA DI ORDINE GENERALE TEMA STORICO E TEMA DI ORDINE GENERALE ( tipologie C e D per gli Esami di Stato ) 18 Indicatori Conoscenza e pertinenza dei dati ( storici per la tipologia C) Analisi della complessità dell’evento e argomentazione Sviluppo critico delle questioni proposte Correttezza linguistica Organizzazione della struttura del testo 19 Livelli Conoscenza scarsa e poco pertinente alla traccia proposta Conoscenza parziale e non adeguatamente pertinente alla traccia proposta Conoscenza corretta anche se non completa,sufficiente pertinenza Conoscenza corretta e abbastanza completa e discreta pertinenza Conoscenza completa, approfondita e sviluppata in ogni aspetto nonché pertinente alla traccia proposta Analisi molto superficiale, argomentazione pressoché assente Analisi superficiale,argomentazione poco articolata Analisi ed argomentazione semplici,ma corrette Analisi ed argomentazione chiare e corrette Analisi articolata ed approfondita suffragata da una valida capacità argomentativa Valutazione critica molto limitata, semplice e non rilevante Valutazione critica non sempre motivata Valutazione critica semplice, ma sufficientemente motivata Valutazione critica opportunamente motivata Valutazione critica originale, motivata, articolata e chiara Lessico impreciso,struttura non coesa e organizzata,errori di ortografia Lessico non sempre preciso,struttura poco organica, qualche errore di ortografia Sufficiente proprietà lessicale, struttura semplice ma organica,sintassi semplice, ma corretta Discreta proprietà lessicale,sintassi corretta e abbastanza scorrevole, struttura organica Lessico ricco e preciso,struttura organica, complessa e coesa, sintassi corretta,scorrevole e brillante Confusa, poco organica Parzialmente chiara e non Punteggi 0.6-0.8 1 1.2 1.4 1.6-2 0.6-0.8 1 1.2 1.4 1.6-2 0.6-0.8 1 1.2 1.4 1.6-2 0.6-0.8 1 1.2 1.4 1.6-2 0.6-0.8 1 adeguatamente organica Semplice, ma lineare Abbastanza organica e chiara Chiara,coerente e organica 1.2 1.4 1.6-2 MISURAZIONE: GR I GLIA DI VA LUTA ZI ON E S EC ON DA PR O VA S C RIT TA MATERIA: Tutte le materie progettuali, materie dell’asse scientifico-tecnologico, informatico, matematica Indicatori Descrittori Non individua i dati iniziali e non comprende la tematica Punteggi 0-0.5 Analisi ed individuazione dei Individua solo parzialmente i dati essenziali dati iniziali Coglie appieno le peculiarità del problema proposto Individuazione di regole e principi necessari ed efficaci alla soluzione Non individua regole e principi coerenti con la traccia Originalità e capacità di valutazione delle scelte progettuali 0-0.5 1 E’ in grado di individuare le regole più efficaci alla soluzione 2 0-0.5 Possiede una conoscenza sia pur generica del linguaggio tecnico 1 Padroneggia il linguaggio tecnico e lo adegua alle situazioni 2 Esegue in modo errato le operazioni richieste Correttezza dell’esecuzione 2 Coglie solo in parte l’attinenza di regole alla tematica Non possiede adeguate conoscenze generiche del linguaggio tecnico Uso appropriato del linguaggio tecnico 1 0-0.5 Svolge in modo sostanzialmente corretto il lavoro proposto 1 Esegue con padronanza dei mezzi tecnici la tematica richiesta 2 Modeste capacità di valutazione critica 0-0.5 Si orienta dimostrando capacità critiche 1 Possiede spiccate doti critiche ed originalità nella proposta solutiva 2 MISURAZIONE: 20 GR I GLIA DI VA LUTA ZI ON E T ERZA P R O VA S C RIT TA Ti pologia B Disciplina Candi dato: Classe: Domande Punteggio max. 0,975 a domanda Totali Punteggio max. 0,9375 a domanda Totali 1 Costruzioni 2 1 Disegno e Progettazione 2 1 Topografia 2 Domande 1 Lingua Inglese 2 3 4 Ti pologia C Punteggi (Un punto per ogni ris posta esatta, zero per ogni ris posta sbagliata) Disciplina Domande 1 2 3 4 5 6 (Esatta: 0,3 (Esatta: 0,3 (Esatta: 0,3 (Esatta: 0,3 (Esatta: 0,3 (Esatta: 0,3 Errata: 0) Errata: 0) Errata: 0) Errata: 0) Errata: 0) Errata: 0) Costruzioni Disegno e Progettazione Topografia Totale 21 Totali TIPO LO GIA E MOD AL ITÀ D I S OMMIN IS TRAZ IO N E Tipologia mista: B + C Quattro materie coinvolte: Costruzioni, Inglese, Topografia, Disegno e Progettazione N°10 domande a risposta singola (2 per ogni disciplina, 4 per la lingua Inglese); N°18 domande a risposta multipla (6 per disciplina - 3 discipline), ciascuna proposta con 4 possibili risposte. La prova avrà la durata di 2 ore max. M ISURA ZIONE Quesiti a risposta singola Verranno valutati con un punteggio massimo di 0,97punto per domanda. Per ciò che concerne la lingua Inglese, verranno valutati con un punteggio massimo di 0,93 punto per domanda Quesiti a risposta multipla Verranno valutati con un punteggio pari a: 0,3 in caso di risposta esatta, 0 in caso di risposta errata. Il punteggio totale viene arrotondato per eccesso all’intero: 22 GR I GLIA DI VA LUTA ZI ON E P R O VA O RA LE MATERIA: Indicatori Conoscenza e grado di approfondimento degli argomenti trattati Capacità critiche nell’argomentazione Capacità espositive e padronanza del linguaggio specifico Capacità di effettuare collegamenti interdisciplinari nella discussione su argomenti a carattere trasversale Descrittori Conoscenza gravemente lacunosa degli argomenti Punteggi 0 Conoscenza superficiale degli argomenti 1-1.5 Conoscenze soddisfacenti con qualche spunto di approfondimento 2 Argomenti trattati in modo pertinente e approfondito 2.5 Capacità critiche non rilevabili 0 Spunti critici rilevabili ma non sempre pertinenti 1-1.5 Spunti critici ordinari ma pertinenti 2 Elaborazioni critiche particolarmente efficaci e pertinenti 2.5 Particolari difficoltà espositive Esposizione semplice e non sempre organica 0 1-1.5 Esposizione essenziale e schematica, ma nel complesso buono 2 Esposizione efficace, precisa e organica 2.5 Collegamenti spesso incoerenti con assenza di collegamenti interdisciplinari 0 Collegamenti semplici e schematici 1-1.5 Collegamenti logici e strutturati 2 Collegamenti efficaci e organici allo sviluppo del colloquio 2.5 MISURAZIONE: 23 SIM U LA Z IO N E T ERZA P R O VA - F EBB RA I O TOPOGRAFIA 1. A che cosa serve la formula delle sezioni ragguagliate, e quale semplificazione introduce? Risposta esatta 2. Risposta errata o non data Come si determina il raggio di cu rvatura di un raccordo passante per tre punti? Risposta esatta 1. Risposta errata o non data A che cosa serve il limite superiore della velocità di progetto di 4. una strada? Per dimensionare tutti gli elementi geometrici della strada Per determinare le distanze di visuale libera Per stabilire un limite di velocità per la strada Nessuna delle precedenti Risposta esatta Non è possibile raccordare i due rettifili 238 m 191 m 188 m Risposta errata o non data Quale scopo ha la realizzazione dei tracciolini a uniforme pendenza? Risposta esatta Risposta errata o non data Punti: ___ 5. Per avere una base su cui dimensionare alcuni elementi della strada Per avere una base per lo studio delle livellette Per avere una base di scelta del percorso con la minor pendenza Per avere una base su cui definire il percorso più conveniente Risposta esatta punti: _____ Due rettifili orizzontali, rispettivamente di quota 100 m e 110 m, formano tra loro un angolo di 80°. Quale dei seguenti valori è il raggio della curva circolare la cui pendenza è 3%? Punti: ___ 2. punti: _____ Per la formazione di un tracciolino con pendenza del 5% su una carta in scala 1:2000 e isoipse con equidistanza 2 m, la lunghezza grafica dei tratti deve essere: 4 cm 50 mm 20 mm 10 mm Risposta esatta Risposta errata o non data Risposta errata o non data Punti: ___ Punti: ___ 3. In quale delle seguenti situazioni è necessario prevedere l’inserimento di un picchetto sull’asse di una strada in progettazione? Nell’intersezione tra l’asse della strada e le curve di livello Alla fine di un tratto con la presenza di un muro di sostegno In corrispondenza dei punti di tangenza delle curve In tutte le precedenti Risposta esatta Risposta errata o non data Punti: ___ 24 6. Quale dei seguenti parametri non influenza il raggio minimo di curvatura di un raccordo circolare? Il coefficiente di aderenza trasversale La velocità di progetto Il coefficiente di aderenza longitudinale La pendenza trasversale della piattaforma stradale Risposta esatta Risposta errata o non data Punti: ___ COSTRUZIONI 1. Specificare le verifich e necessarie per un muro di sostegno a gravità: Risposta esatta 2. Quale affermazione, in merito alla teoria delle travi inflesse in c.a., è errata? 4. Conservazione delle sezioni piane. Proporzionalità fra sforzi e deformazioni. Resistenza del calcestruzzo a trazione. Resistenza del calcestruzzo a comp ressione. Risposta esatta Risposta errata o non data punti: _____ La tensione ammissibile a compressione del calcestruzzo (σc) per C.A. viene determinata in funzione: Risposta esatta Risposta esatta 5. Risposta errata o non data La sezione di base di un muro di sostegno è tutta compressa, con diagramma delle tensioni di forma trapezoidale, quando: La risultante delle forze è sull’estremo del nocciolo centrale d’inerzia La risultante delle forze è interna al nocciolo centrale d’inerzia La risultante delle forze è esterna al nocciolo centrale d’inerzia, ma all’interno della base del muro La risultante delle forze è esterna alla base del muro Punti: ___ Risposta errata o non data Nella verifica di stabilità di un muro di sostegno, la verifica a schiacciamento è concettualmente: Verifica a taglio; Verifica a pressoflessione Verifica a flessione Verifica a pressione semplice Risposta esatta Punti: ___ Risposta esatta Risposta errata o non data Punti: ___ Un muro di sostegno a gravità è così chiamato: Perché sostiene il peso del terrapieno retrostante Perché è mo lto pesante Perché esplica le capacità di sostegno grazie al suo peso Perché sopporta carichi dovuti al suo solo peso 3. Risposta errata o non data Dal tipo di acciaio usato Dalla resistenza caratteristica del calcestruzzo Dal valore d i sollecitazione di flessione Dal periodo di stagionatura dei provini Punti: ___ 2. punti: _____ Specificare gli elementi fondamentali della Teoria di Coulomb Risposta esatta 1. Risposta errata o non data Risposta errata o non data Punti: ___ 6. Quale delle seguenti definizioni del coefficiente di omogeneizzazione è esatta? Coefficiente di amp lificazione dell’area di acciaio in area di calcestruzzo. Coefficiente di riduzione dell’area di calcestruzzo in area di acciaio. Coefficiente di amp lificazione dell’area di calcestruzzo in area d i acciaio. Coefficiente di riduzione dell’area di acciaio in area di calcestruzzo. Risposta esatta Risposta errata o non data Punti: ___ 25 DISEGNO E PROGETTAZIONE 1. Qual è il prin cipale scopo dei Piani Paesistici? : Risposta esatta 2. Risposta errata o non data Elen ca le diverse tipologie di piano urbanistico indicandone gli scopi ed i contenuti: Risposta esatta 1. punti: _____ Risposta errata o non data punti: _____ Il piano regolatore entra in vigore: Quando viene adottato Quando viene approvato Quando viene pubblicato Quando viene attuato, mediante gli stru menti urbanistici di esecuzione Risposta esatta 4. Quando il P.R.G. è approvato si possono presentare le osservazioni? : No, in nessun caso Si, ma b isogna rivolgersi al Consiglio di Stato Si, ma solamente al T.A.R. Si, rivolgendosi allo Sportello Unico Risposta errata o non data Risposta esatta Risposta errata o non data Punti: ___ 2. Punti: ___ Cosa sono le N.T.A.: 5. Stru menti cartografici Iter di approvazione di un p iano Stru menti normativ i Progetto Edilizio Risposta esatta Quando viene adottato Quando viene approvato Quando viene pubblicato Quando viene attuato, mediante gli stru menti urbanistici di esecuzione Risposta errata o non data Punti: ___ 3. Il piano regolatore entra in vigore: Risposta esatta Risposta errata o non data Gli interventi edilizi su immobili e cose di interesse storico e artistico sono disciplinati da: 6. Legge 1089/’39 Legge 1150/’42 Legge 765/’67 D.M. 1444/’68 Risposta esatta Punti: ___ Risposta errata o non data Punti: ___ Che funzione hanno i Piani Territoriali di Coordinamento? Di tutelare l’amb iente Hanno la fun zione di indirizzare armon icamente gli insediamenti nell’intero territorio regionale Hanno la fun zione di coordinare le attività edilizie sul territorio Hanno la fun zione di indirizzare armon icamente gli insediamenti nell’intero territorio provinciale Risposta esatta Risposta errata o non data Punti: ___ 26 LINGUA INGLESE 1. Can you list the steps of road d esign? Risposta esatta 2. punti: _____ What is meant by “city planning”? Try to explain it in a few words Risposta esatta 27 Risposta errata o non data Risposta errata o non data punti: _____ SIM U LA Z IO N E T ERZA P R O VA - M A RZO TOPOGRAFIA 3. Come vien e definito e a che cosa serve il momento di trasporto di un cantiere di compenso? Risposta esatta 4. Risposta errata o non data Che cosa rappresenta una generica ordinata del profilo di Brückner, letta in opportuna scala? Risposta esatta 7. Risposta errata o non data Cosa si mette in evidenza ribaltando reciprocamente le parti inferiore e superiore del diagramma delle aree? 10. Risposta esatta Risposta errata o non data Punti: ___ Risposta esatta Risposta esatta 11. Risposta errata o non data Risposta esatta Risposta errata o non data Punti: ___ Un diagramma delle aree è stato realizzato con le seguenti scale: distanza 1:2000, aree: 1 cm = 5 m2. Volendo ottenere per integrazione grafica un profilo di Brückner con scala 1 cm = 500 m3, la base d’integrazione dovrà essere 40 mm 50 mm 20 mm 10 mm Quale significato geometrico possiede il momento di trasporto di un cantiere di compenso? È rappresentato dalla somma delle aree di tutti i cantieri di compenso È rappresentato dall’ordinata massima del cantiere di compenso È rappresentato dalla lunghezza del cantiere di compenso È rappresentato dall’area del cantiere di compenso Risposta errata o non data Punti: ___ Punti: ___ 9. A che cosa serve la distanza media di trasporto? Che cosa rappresenta una ordinata nulla del diagramma di Bruckner in corrispondenza di una data sezione? L’assenza di volumi da trasportare prima della sezione L’assenza di volumi di sterro prima della sezione L’assenza di volumi di riporto dopo la sezione L’uguaglianza dei volumi di sterro e di riporto prima della sezione punti: _____ A valutare i costi dei movimenti di terra su tutta la strada A scegliere i mezzi d’opera da impiegare sull’intero tracciato A scegliere i mezzi d’opera da impiegare nella cava di prestito o di rifiuto A valutare i costi dei movimenti di terra nel cantiere di compenso Il volume compreso nel tratto stradale considerato Il volume da muovere trasversalmente Il volume da muovere longitudinalmente Nessuno dei precedenti 8. punti: _____ Risposta esatta Risposta errata o non data Punti: ___ 12. Quale situazione, nel profilo di Brückner, testimonia la presenza di una prevalenza di sterri? La presenza di tratti che si sviluppano sotto la fondamentale La presenza di tratti che si sviluppano sopra la fondamentale La presenza di tratti ad andamento decrescente La presenza di tratti ad andamento crescente Risposta esatta Risposta errata o non data Punti: ___ 28 COSTRUZIONI 3. Le figure professionali nella sicu rezza: 4. 7. Risposta esatta Risposta errata o non data punti: _____ Risposta esatta Risposta errata o non data punti: _____ Che cos’è il POS? La notifica preliminare E’ inviata al DL E’ inviata al Co mune E’ inviata agli organi territorialmente co mpetenti E’ inviata agli organi provinciali Risposta esatta Risposta errata o non data Punti: ___ 8. Chi verifica l’applicazione del PSC? Risposta errata o non data Punti: ___ 9. Prima di poter accedere al cantiere, l’impresa edile deve fornire assolutamente: Il DURC Garan zie econo miche adeguate, quali fidejussioni bancarie L’elenco dei lavori già eseguiti L’autorizzazione edilizia, rilasciata dal Co mune, per l’esecuzione dei lavori Risposta esatta Un tecnico esterno incaricato dalle ammin istrazioni pubbliche Un tecnico nominato dalle amministrazioni pubbliche nell’amb ito del p roprio organico Un responsabile del settore dei lavori pubblici L’assessore ai lavori pubblici Risposta esatta Il Coord inatore alla sicurezza per la progettazione Il Coord inatore alla sicurezza per l’esecuzione Il Co llaudatore Il Direttore di Cantiere Risposta esatta 10. Chi è il RUP? Risposta errata o non data Punti: ___ Risposta errata o non data Punti: ___ 11. Lo strumento che deve illustrare le dotazioni di sicurezza del progetto, da aggiornare e ampliare la vita utile del fabbricato è: Il fascicolo dell’opera Il PSC Il PSS Il POS Risposta esatta Risposta errata o non data Punti: ___ 12. Chi affianca il committente per l’assolvimento dei suoi obblighi? Il p rogettista Il Direttore dei Lavori Il Responsabile dei lavori Il Coord inatore per la sicurezza Risposta esatta Risposta errata o non data Punti: ___ 29 DISEGNO E PROGETTAZIONE 3. Cosa si intende per intervento edilizio? : Risposta esatta 4. punti: _____ Risposta errata o non data punti: _____ I Titoli Abilitativi: Risposta esatta 7. Risposta errata o non data Renzo, ottenuto il Permesso di costruire per un suo immobile, lo vende a Patrizia; può trasferirle anche il Permesso? 10. Si Si, purché l’acquirente stipuli una convenzione con il Comune, con la quale si impegna a rispettare gli strumenti urbanistici in vigore No No, a meno che la concessione sia stata rilasciata per un restauro e risanamento conservativo Risposta esatta In quali casi il Sindaco può rilasciare la Licenza edilizia? In nessun caso, in quanto l’istituto è stato abrogato dalla legge n° 10/1997 Sempre, potendo scegliere fra Licenza e Concessione edilizia Solo per interventi di M anutenzione straordinaria o restauro M ai, perché viene rilasciata dal Dirigente dell’Ufficio Tecnico Risposta errata o non data Risposta esatta Punti: ___ 8. Come si chiama lo strumento giuridico che permette la costruzione di un nuovo edificio? Licenza edilizia Permesso di costruire Concessione edilizia Permesso di edificazione Risposta esatta Risposta errata o non data Punti: ___ 9. Cosa si intende per intervento di Manutenzione Ordinaria? Sono interventi di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici oppure quelli necessari per mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti Sono interventi di riparazione che devono essere eseguiti almeno una volta l’anno Sono interventi che riguardano solo l’interno delle costruzioni Sono interventi di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici oppure il completo rifacimento degli impianti tecnologici esistenti Risposta esatta Risposta errata o non data Punti: ___ Risposta errata o non data Punti: ___ 11. Vincenzo chiede ed ottiene dall’Autorità comunale, il Permesso a costruire per la costruzione di una villetta a due piani. Successivamente, durante il corso dei lavori, decide di costruire un altro piano, destinandolo a mansarda. Può farlo? Si, può farlo senza dover nulla comunicare all’autorità comunale Si, se ottiene un ulteriore permesso in variante Assolutamente no; dovrà eventualmente richiedere un ulteriore permesso a costruire Assolutamente no; una volta rilasciato il permesso a costruire, l’opera deve essere realizzata in conformità al progetto approvato Risposta esatta Risposta errata o non data Punti: ___ 12. Michele deve provvedere alla tinteggiatura esterna della propria abitazione, cosa deve richiedere? Nulla La DIA La SCIA Il PdC Risposta esatta Risposta errata o non data Punti: ___ 30 LINGUA INGLESE 3. What Types Of Housing Are Very Common In Great Britain? Risposta esatta 4. punti: _____ Risposta errata o non data punti: _____ What Types Of Pavement Are Mostly Used In Ro ad Building? Describe Them Briefly. Risposta esatta 31 Risposta errata o non data Give A Definition Of “Passivhaus”? Risposta esatta 6. punti: _____ Describe Briefly How “Envelope Windows” Are Made. What Is Their Purpose? Risposta esatta 5. Risposta errata o non data Risposta errata o non data punti: _____ SIM U LA Z IO N E T ERZA P R O VA - A P R I LE TOPOGRAFIA 5. Descrivere la procedura di picchettamento di una curva circolare con il metodo delle perpendicolari alla corda? Risposta esatta 6. Risposta errata o non data Descrivere i passaggi essenziali per la programmazione di un piano di volo necessario al rilievo fotogrammetrico di una determinata zona? Risposta esatta 13. Risposta errata o non data Con una camera il cui obiettivo presenta una distanza principale di 195 mm sono stati ripresi dei fotogrammi con scala media 1:5000. Qual è l’altezza relativa del volo? 16. Quale dei seguenti valori corrisponde all’angolo formato dalla corda dell’intera curva e la corda di 1/6 di curva? Risposta esatta Risposta esatta Risposta errata o non data Punti: ___ 17. Cosa differenzia un diagramma delle aree “depurato” da un diagramma delle aree? L’eliminazione di aree che rappresentano volumi da eliminare L’eliminazione di aree che rappresentano paleggi L’eliminazione di aree che rappresentano volumi da acquisire L’eliminazione di aree che rappresentano compensi longitudinali 1:2000 1:10000 1:1000 1:3000 Risposta esatta Risposta errata o non data In quale dei seguenti metodi di picchettamento di una curva circolare è necessario disporre di un goniometro? Picchettamento per perpendicolari alla corda Picchettamento per perpendicolari alla tangente Picchettamento con metodo inglese Picchettamento per coordinate polari Risposta esatta Risposta errata o non data Punti: ___ Risposta errata o non data Punti: ___ Punti: ___ 15. Risposta errata o non data Punti: ___ Quale dei seguenti valori è la scala media di un fotogramma ripreso dalla distanza di 30 m con una camera terrestre che ha la distanza principale p = 30 mm? Risposta esatta punti: _____ 5/12 dell’angolo al centro 5/36 dell’angolo al vertice 5/6 dell’angolo al vertice 5/24 dell’angolo al centro 975 m 925 m 950 m 970 m 14. punti: _____ 18. In un tronco stradale di 45m la sezione iniziale di sterro ha area pari a 7mq, quella finale di riporto ha area pari a 4mq. A che distanza si trova la linea di passaggio dalla sezione finale? 16,86 m 16,36 m 38,64 m 38,74 m Risposta esatta Risposta errata o non data Punti: ___ 32 COSTRUZIONI 5. Cosa è il Capitolato Speciale? Risposta esatta 6. Risposta errata o non data punti: _____ Risposta errata o non data punti: _____ Cosa è il Libretto delle misure? Risposta esatta 13. Per quanto stabilito dalla normativa con quale delle seguenti figure professionali coincide il collaudatore: Il tecnico che ha curato il progetto delle opere strutturali; Direttore dei lavori della struttura; Un tecnico che non ha preso parte alla progettazione e alla D.L.; Il Direttore dei lavori dell’opera architettonica. Risposta esatta Risposta errata o non data Punti: ___ 14. Rispetto ai lavori pubblici i lavori privati: Non seguono alcuna regola Seguono tutt’altre regole Seguono le stesse regole, a volte semp lificando la documentazione Sono regolate dal Codice dei Contratti 16. La tenuta dei Libretti delle misure e del Registro di contabilità è a cura: Del Progettista Del Responsabile dei Lavori Del Direttore dei Lavori Del Direttore di Cantiere Risposta esatta Risposta errata o non data Punti: ___ 17. La nomina del Collaudatore spetta: Al Co mmittente Al Direttore dei Lavori Sempre al tito lare dell’Imp resa esecutrice Al Progettista Risposta esatta Risposta errata o non data Punti: ___ 18. La sigla SAL: Risposta esatta Risposta errata o non data Punti: ___ 15. In cantiere durante i lavori di costruzione si hanno sempre sotto mano: I disegni esecutivi delle strutture e degli imp ianti La Relazione descrittiva generale Le Relazion i di calcolo delle strutture e degli impianti Il p iano di manutenzione Risposta esatta Risposta errata o non data Punti: ___ 33 E’ l’acronimo di Stato Avanzamento Lavori ed è redatto dal Progettista E’ l’acronimo di Stato Avanzamento Lavori ed è redatto dal DL Non è un documento contabile E’ il sinonimo di Sospensione attuale Lavori ed è redatto dal DL Risposta esatta Risposta errata o non data Punti: ___ DISEGNO E PROGETTAZIONE 5. Come si arriva al Permesso di Costruire partendo dalla Licenza Edilizia? Risposta esatta 6. Risposta errata o non data punti: _____ Risposta errata o non data punti: _____ Che cos’è il T.U. n. 380/01? Risposta esatta 13. Che cosa introduce la L. n. 167/1962? Il PPE IL PIANO DI ZONA IL PIANO DI FABBRICAZIONE LE NORM E TECNICHE DI ATTUAZIONE Risposta esatta 16. Le Misure di salvaguardia, per il PRG, sono diventate obbligatorie con quale norma? : Legge 1902/'52 Legge 765/'67 Legge 1187/'68 Legge 10/'77 Risposta errata o non data Risposta esatta Risposta errata o non data Punti: ___ 14. Il DM 1444/68 introduce i LIMITI IN DEROGABILI, cosa sono? Spazi pubblici o destinati ad attivi co llettive, Verde pubblico, Parcheggi. Densità edilizia, Altezza dei fabbricati, Distacco tra i fabbricat i Nella decreto si parla solo di Rapporti Massimi Densità edilizia, Altezza e d istanze dei fabbricati, Verde pubblico Risposta esatta 15. In base alla L. n.10/77 la Concessione edilizia diventa onerosa, quale tipo di contributo di paga: In base al Costo dell’Area di costruzione ed al costo di Urbanizzazione In base al Costo di costruzione Non è onerosa In base al Costo di costruzione ed al costo di Urbanizzazione Risposta errata o non data Punti: ___ 34 17. In quale Norma troviamo la definizione del “ciglio stradale”: Legge 765/'67 DM 1404/'68 DM 1444/'68 Legge 865/'71 Risposta esatta Risposta errata o non data Punti: ___ Risposta errata o non data Punti: ___ Risposta esatta Punti: ___ 18. Nella rilevazione dello stato di fatto di un territorio comunale, se l’edificazione occupa meno di 1/8 della superficie fondiaria, in quale zona omogenea rientra? Zona A Zona B Zona C Zona E Risposta esatta Risposta errata o non data Punti: ___ LINGUA INGLESE 7. What Is The Differen ce Between Green Building And Passive House? Risposta esatta 8. punti: _____ What Are The Elements That A Cit y Planner Should Take Into A ccount When Planning A Urban Area? Risposta esatta 9. Risposta errata o non data Risposta errata o non data punti: _____ What are the m ain features and ag es of Roman arch itecture? Risposta esatta Risposta errata o non data punti: _____ 10. What Requirem ents Should A Good Building Satisfy? Risposta esatta 0 Risposta errata o non data punti: _____ DISC IP LINA : I. R.C. - R E LAZ I ON E FI NA LE E P ROGRA MM AZ I O NE PROF. CA M ILLI AL ESSA NDRO. La classe risulta essere stata, nel suo complesso, poco ricettiva e interessata agli argomenti trattati. Non ha mostrato un grado di maturità educativa e scolare di apprezzab ile livello. I rapporti con l’insegnante però si sono distinti per la cordialità e il rispetto reciproco. Il suo livello di integrazione e socialità risulta essere stata, ad una lettura soggettiva, poco compatto e superficiale. Le dina miche interpersonali sono state caratterizzare da una certa intolleranza d i fondo e da scarsa comprensione reciproca; non si sono ravvisati però episodi di attrito che non siano stati risolti con suffic iente livello di maturità. IL progra mma è stato svolto per intero e in modo piacevole. Unità di appre ndimento Obietti vi for mativi (formu lati sulla base degli OA di I.R.C.) 1. Modulo IV U.A. 1 Dove vado? Morte Modulo V U.A. 1-3 2. mezzi metodo Conoscere le risposte che l’uomo ha elaborato per rispondere al mistero della morte e dell’aldilà attraverso gli apporti della filosofia, della scienza, delle religioni e infine del cristianesimo in genere e del cattolicesimo in specie. Dispense del prof. Libro di testo*. Bibbia. Supporti mu ltimed iali Conoscere le linee fondamentali del discorso etico cattolico, conoscere alcune forme di impegno alla pace attraverso il magistero ecclesiale e stimarne i valori di fondo; essere in grado di individuare i nodi salienti della problematica bioetica odierna e delle risposte Dispense del prof. Libro di testo*. Bibbia. Supporti mu ltimed iali Lettura con la classe. Discussione, sintesi. Verifica orale. Lettura con la classe. Discussione, sintesi. Verifica orale * AA-Vv, Nuovi confronti, ed. il Cap itello – Ellen ici, Torino 2007. Montefiascone lì 15/05/2014 Il Docente PROF. A LESSAND RO CAM IL LI 1 tempi Ore 10 ca. Ore 10 ca. DISC IP LINA : DI RIT T O - RE LAZ I O NE FINA L E E PRO GRA MM A ZI O N E PROF. GI US EPP E M OSCA T EL LI RELAZIONE FINALE *** L’andamento didattico e disciplinare della classe 5°A GE è risultato in questo anno scolastico nel complesso sufficiente. La classe si compone di alunni provenienti da Montefiascone e dai paesi vicini che hanno raggiunto nel corso degli anni un buon livello di affiatamento. Tutto ciò ha consentito un clima di fattiva e proficua collaborazione nei rapporti tra gli alunni e tra alunni e insegnante. Per quanto concerne il profitto scolastico gli alunni si attestano su diversi livelli: pressoché tutti hanno raggiunto una valutazione sufficiente o prossima alla sufficienza; alcuni, evidenziando capacità e interesse per la materia nonché diligenza e applicazione nello studio, hanno conseguito un profitto discreto. Dal punto di vista disciplinare non si sono riscontrati particolari problemi: il comportamento tenuto dagli alunni nel corso dell’anno è stato diligente e corretto. Il programma è stato svolto in gran parte e, quando possibile, si è cercato di fornire i necessari approfondimenti. Per oggettivi motivi di tempo è stato necessario effettuare una selezione di argomenti per quanto concerne le leggi speciali, concentrando l’attenzione su quelle o parti di quelle ritenute più utili alla formazione dei discenti. Sono stati altresì trattati argomenti suggeriti dall’attualità giuridico- normativa, ogniqualvolta le occasioni didattiche o l’interesse degli alunni lo hanno reso utile ed opportuno. Su tali tematiche si è cercato di stimolare il confronto e il dibattito, ai fini di una crescita non solo sul piano culturale ma anche su quello della capacità critica. Le lezioni hanno avuto come momento centrale l’esposizione, ampia e ragionata, degli argomenti di studio da parte dell’insegnante. Si è fatto costantemente riferimento al libro di testo, anche per rendere più agevole lo studio individuale a casa; si è provveduto alla lettura diretta in classe di brani dello stesso quando apparivano di comprensione meno immediata, al fine di chiarire ogni eventuale dubbio; si è cercato di rispondere in modo 2 chiaro ed esauriente a tutte le domande e a tutte le questioni sollevate dagli alunni. Le verifiche sono state effettuate sia attraverso questionari a riposta multipla (anche per abituare gli alunni alla modalità di svolgimento della terza prova) sia attraverso le tradizionali interrogazioni orali, svolte individualmente per ogni alunno alla cattedra, e condotte in modo da evidenziare non solo il livello di conoscenza progressivamente raggiunto dagli alunni con riferimento agli argomenti trattati, ma anche al fine di stimolare in loro lo sviluppo di una adeguata capacità critica. PROGRAMMA DI DIRITTO LA PUBBL ICA A MM INIST RA Z IONE Attività politica e amministrativa Principi amministrativi La gerarchia Il decentramento L’OR GANIZ ZA Z IONE Gli organi centrali Gli organi periferici Gli enti pubblici Il pubblico impiego GLI ENTI LOCA LI Le regioni Le province I comuni Le città metropolitane L’AT T O A M MINIST RAT IVO Atti di diritto pubblico e di diritto privato Il provvedimento amministrativo Il procedimento amministrativo I BE NI PU BBLI CI Il demanio Il patrimonio disponibile e indisponibile CENNI DI GIUST IZ IA AM MINISTRA TIVA L EGIS LAZ ION E TRI BUT A RIA 3 Il sistema tributario Imposte, tasse e contributi L’Irpef Le imposte sulle imprese (cenni) La dichiarazione dei redditi L’Iva DIRIT T O D E LL’AM BIENT E Politiche ambientali La legislazione italiana sull’ambiente L’ARIA L’inquinamento atmosferico e le sue cause L’effetto serra L’inquinamento acustico L’inquinamento elettromagnetico L’ACQUA Le risorse idriche Inquinamento delle acque Il mare I RIFIUTI Classificazione Smaltimento IL DI RITT O URBANISTI CO E D EL L’EDI LIZIA La legislazione urbanistica Il piano regolatore generale Disciplina dell’attività edilizia Espropriazione per pubblica utilità Montefiascone lì 15/05/2014 Il Docente PROF. GI US EPPE M OSCAT E L LI 4 DISC IP LINA : T OPO GRA FIA - RE LAZ IO NE FINA LE E PRO GR A MM A ZIO NE PROF. GUIDO DI ENI RELAZIONE FINALE - Livello iniziale La classe, formata da 19 alunni, mostra, nell’insieme, un discontinuo e non uniforme interesse al lavoro svolto e una non completa partecipazione al dialogo educativo; un gruppo di allievi peraltro si è mostrato motivato dal punto di vista culturale. Sulla base di questo si è ritenuto di dover puntare ad obiettivi relativi alle acquisizioni necessarie allo sviluppo delle competenze in ambito progettuale che prevedessero altresì sollecitazioni nel senso di favorire quelle acquisizioni capaci di orientare le scelte in relazione alle tecniche del rilievo. - Obiettivi Gli obiettivi che ci si è prefissi di raggiungere durante il corso dell’anno sono i seguenti: - 1. Acquisizione dei principi di base del rilievo fotogrammetrico; 2. Capacità di saper operare con le superfici ed i volumi in ambito tecnico- applicativo; 3. Acquisizione delle metodologie e dei concetti fondamentali che conducono alla redazione di un progetto stradale; 4. Capacità di operare nell’ambito del rilievo con metodologie e strumenti previsti dalla normativa vigente. 5. Capacità di utilizzo della grafica assistita nella redazione di un progetto. 6. Strumenti Il raggiungimento di questi obiettivi è stato perseguito mediante l’utilizzo della lezione frontale, intesa come strumento per consentire all’allievo di riflettere sugli aspetti salienti della disciplina. Tali lezioni hanno previsto un pieno coinvolgimento dell’allievo portandolo a porre quesiti ed interrogativi. L’utilizzo delle esercitazioni, attraverso lo sviluppo di un progetto di massima di un tronco stradale, è servito agli alunni per confrontarsi con problematiche tipicamente progettuali ed abituarsi alla ricerca della soluzione ottimale. L’utilizzo delle applicazioni numeriche al calcolatore (Excel – Autocad) è servita a saper redigere un progetto attraverso il calcolo e la grafica assistiti da computer. - Recuperi debiti formativi L’attività di recupero è stata svolta, per quanto concerne la prima parte dell'anno, secondo quando previsto dal Collegio dei Docenti, all'interno di una settimana di pausa didattica. Due alunni con debito in quel periodo hanno recuperato a seguito di verifica. Nella restante parte dell'anno scolastico invece, il recupero è stato effettuato all’interno delle ore curriculari, laddove se ne è presentata la necessità e relativamente agli argomenti dell’anno in corso, poiché non sono presenti elementi con debito formativo pregresso. 5 - Risultati In relazione a quanto previsto dalla programmazione iniziale, si può ritenere che gli obiettivi previsti sono stati raggiunti dalla maggior parte della classe. Una piccola parte di questa, malgrado le sollecitazioni proposte e gli interventi volti al recupero, non ha risposto adeguatamente, pertanto, con riferimento a questo gruppo di alcune unità, si deve evidenziare un mancato raggiungimento degli obiettivi previsti. Un ristretto gruppo di allievi più motivato allo studio ha conseguito pienamente gli obiettivi raggiungendo talvolta risultati ottimi. Per ciò che concerne gli aspetti riguardanti l’acquisizione di quelle abilità e capacità progettuali, che dovrebbero caratterizzare l’allievo geometra, pochi hanno mostrato buone capacità di autonomia, altri pur mostrando di avere bisogno di essere guidati hanno comunque sopperito con l’impegno mostrato, la parte degli allievi che nel corso dell’anno ha evidenziato scarso interesse per la disciplina, ha dimostrato di non aver acquisito le competenze necessarie. Il percorso curricolare è stato seguito nella sua interezza, alleggerendo, di volta in volta, quelle parti non ritenute essenziali rispetto agli obiettivi prefissati. Curricolo di Topografia TEMATICHE IL RILIEVO FOTOGRAMMETRICO 6 CONOSCENZE Presa fotogrammetrica aerea Camere da presa aeree Quota di volo Piano di volo Frequenza degli scatti dell'otturatore Trascinamento dei fotogrammi Overlap e overside Angolo di deriva e cinederivometro. COMPETENZE Conoscere gli elementi essenziali per la progettazione di un volo fotogrammetrico OPERAZIONI CON LE SUP ERFICI METODI NUM ERICI: A rea di un triangolo rettangolo, di un triangolo qualunque, formula di camminamento, formula di Gauss, formula per coordinate polari. METODI GRAFIC I: Per scomposizione in figure elementari, per trasformazione in triangoli equivalenti, per riduzione ad un rettangolo equivalente, metodo per integrazione grafica. METODI GRAFO-NUMERIC I: Metodo di Bezout o dei trapezi, metodo di Cavalieri-Simpson. METODI MECCANICI: planimetro polare Divisione di un triangolo con dividenti uscenti da un punto noto, divisione di un triangolo con dividenti parallele o perpendicolari ad un suo lato, problema del trapezio, divisione di un area triangolare con dividente parallela ad una direzione assegnata. Divisione di un quadrilatero con dividenti uscenti da un punto noto, divisione di un quadrilatero con dividenti parallele o perpendicolari ad un suo lato. Divisione di aree a contorno curvilineo con il metodo della falsa posizione. Divisione di aree a diversa valenza. SPOSTAMENTO DEI CONFINI: Sostituzione di un confine con un altro uscente da un punto del confine laterale, sostituzione di un confine con un altro parallelo ad una direzione prefissata. RETTIFICA DE I C ONFINI: Sostituzione di un confine bilatero con un nuovo confine rettilineo uscente da un punto del confine laterale, ovvero parallelo o perpendicolare ad una direzione prefissata, sostituzione di un confine poligonale con un nuovo confine rettilineo uscente da un punto del confine laterale, ovvero parallelo o perpendicolare ad una direzione prefissata. OPERAZIONI CON I VOLUMI 7 Calcolo dei volumi di prismi e prismoidi Spianamenti Premesse Formule dei volumi, Spianamenti orizzontali su piani quotati: spianamenti con soli scavi, con soli riporti, misti con scavi e riporti, con compensi tra scavi e riporti. Spianamenti inclinati su piani quotati. Conoscere i metodi di misura e calcolo di aree di appezzamenti a contorno poligonale e curvilineo Saper determinare il procedimento più appropriato per dividere una superficie a contorno poligonale o curvilineo Saper scegliere il metodo più opportuno per effettuare uno spostamento o una rettifica di un confine poligonale Saper calcolare i volumi di solidi prismatici e di prismoidi Saper determinare i volumi di scavi e di invasi Saper progettare e determinare i volumi di sterro e riporto in uno spianamento orizzontale o inclinato IL PROGETTO DELLE OPERE CIVIL I ELEMENTI DEL PR OGE TTO: Velocità di progetto e velocità media di deflusso, terminologia stradale, analisi del traffico, Tra ffico giornaliero medio, traffico annuale, traffico alla trentesima ora di punta. Determinazione dei raggi minimi di curvatura per i raccordi circolari. SVILUP PO DE L PR OGETTO: Allegati al progetto stradale, corografia generale, tracciamento della poligonale nera e tracciolino e rappresentazione della planimetria esecutiva mediante la poligonale d'asse. Elementi delle curve circolari, misura dell'angolo in un vertice inaccessibile e posizione dei punti di tangenza. Curve circolari condizionate: curva passante per un punto prefissato, per tre punti, tangente a tre rettifili che si incontrano in due e tre punti curva circolare con pendenza assegnata. Curve di ritorno. Cenni sui raccordi di transizione Profili longitudinali, punti di passaggio, criteri per il tracciamento delle livellette, livellette di compenso. Sezioni trasversali: calcolo delle aree delle sezioni trasversali, larghezza della zona di occupazione. Calcolo analitico dei volumi dei solidi stradali, profilo delle aree e diagramma dei volumi, paleggi trasversali, profilo dei volumi eccedenti o profilo di Bruck ner. Momento di trasporto, fondamentale di minima spesa, distanza media di trasporto. TRACC IAMENTI E CONTROLLI DELLE OPERE CIVIL I TRACCIAMEN TO SUL TERRENO: Picchettamento della poligonale di asse, picchettamento delle curve circolari: punti di tangenza e vertice, picchettamento dei punti intermedi con i seguenti metodi: per ordinate alla tangente, per ordinate alla corda, per ordinate al prolungamento delle corde successive, per coordinate polari. IL DISEGNO TOPOGRAFICO Il disegno assistito Conoscere gli elementi costitutivi del manufatto stradale Conoscere e classificare le varie tipologie stradali in relazione ai parametri del traffico e alle caratteristiche geometriche Saper condurre uno studio plano-altimetrico di un brave tratto di strada Saper redigere i principali elaborati grafici di un progetto stradale Saper calcolare i principali elementi plano-altimetrici dell’opera Saper calcolare i volumi di terra che l’opera stradale determina Saper realizzare gli elaborati a corredo del progetto che evidenziano i movimenti di terra Saper eseguire il tracciamento di opere civili sul terreno Saper posizionare i manufatti necessari al tracciamento Saper interpretare una carta tematica Saper produrre gli elaborati necessari al progetto stradale con AUTOCAD Montefiascone 15/05/2014 Il Docente PROF. GUIDO DI ENI 8 DISC IP LINA : M AT EMA T I CA - R E LAZ I ON E FI NA LE E P RO GR A MM AZ IO NE PROF. GI OR DA NO FA GGIANI PIANO FORM ATIVO E PROGRAMMA DI M ATEMATICA E INFORM ATICA Il corso di Matematica si articola su un orario settimanale di due ore di lezione. Testo scolastico: Bergamini – Trifone “Corso base di matematica” Ed. Zanichelli vol. B OBIETTIVI DIDATTICI Obiettivi didattic i generali: - calcolare l’area di una regione finita di piano limitata da un arco di curva calcolare il volume di un solido generato dalla rotazione di una curva calcolare un integra le con metodi numerici risoluzione di un sistema di n equazioni in n incognite con il metodo di Cramer Gli obiettivi intermedi più importanti, subordinati a quello generale sono: L’acquisizione del concetto di primitiva di una funzione e di integrale indefinito; - l’acquisizione del concetto di integrale definito relativamente al problema del calcolo delle aree - l’acquisizione del calcolo matric iale CONTENUTI L’IN TEGRALE INDEFINITO o Definizione di Primitiva di una funzione o Definizione di Integra le indefinito o Le proprietà dell’integrale indefinito o Integrali indefiniti immediati 1 n x x dx ; x dx ; e dx ; senx dx ; cos x dx f ' x f x f ' x dx ; f x dx n L’IN TEGRALE DEFINITO o Definizione di Trapezoide o Definizione di Integrale definito 9 o o o o o Le proprietà dell’integrale definito La formula del calcolo dell’integrale definito Le aree di figure piane Area della superficie delimitata da due funzioni I volumi dei solidi di rotazione L’IN TEGRAZIONE NUMERICA o La formula dei rettangoli o La formula dei trapezi o La formula di Cavalieri-Simpson LE MATRICI E I SISTEMI LINEARI o o o o o o o o o Definizione di matrice m x n Prodotto di una matrice riga 1 x n per una matrice colonna n x 1 Il determinante di una matrice quadrata Complemento algebrico di un elemento aij La regola di Sarrus Le proprietà dei determinanti I sistemi lineari I sistemi determinati, indeterminati, impossibili La regola di Cramer M ETODI E MEZZI Nello svolgimento del programma si sono dovuti riprendere i vari argomenti trattati gli anni precedenti ne l tentativo di dare una visione globa le più unitaria dei contenuti e fornire i prerequisiti di base necessari per affrontare il programma di ana lisi. L’orario di due sole ore settimanali di 55 minuti, le assenze personali e le attività extra-curricolari hanno condizionato il lavoro. Il tempo a disposizione per lo svolgimento del programma, per le verifiche scritte e orali è stato davvero esiguo. Di ogni argomento trattato nel corso del corrente anno scolastico è stato dato prima un quadro generale e poi i vari approfondimenti cercando di stimolare l’intuizione e la comprensione. Non è stato possibile fare la dimostrazione dei teoremi, ma ogni contenuto è stato chiarito e illustrato con numerosi esempi e contro-esempi e quanto più possibile visualizzato nel Piano Cartesiano. In generale si è dovuto procedere lentamente, data la scarsità delle ore a disposizione e limitare le funzioni trattate a quelle algebriche, soprattutto raziona li. 10 VERIFICHE E VALUTAZION E Per le verifiche sono stati usati compiti di tipo tradizionali, interrogazioni e prove semistrutturate. La valutazione ha sempre tenuto conto della scala di valori approvata dal consiglio di classe ad inizio anno scolastico. Il programma steso all’inizio dell’anno è stato interamente svolto. Montefiascone 15/05/2014 Il Docente PROF. GIOR DA NO FA GGIA NI 11 DISC IP LINA : IM PIA NT I - R E LAZ I ON E FINA LE E P R O GRA MM AZ I ONE PROF. GUIDO ROSS I R ELAZI ON E FINALE COMPOSIZIONE DELLA CLASSE La classe VAGE Geometri è composta da 19 alunni di cui 16 maschi e 3 femmine. (Ad anno inoltrato, si è nuovamente iscritto un alunno che si era ritirato nel precedente anno scolastico; dopo breve tempo e discontinue frequenze, l’alunno ha cessato completamente di frequentare). Ad inizio anno, inoltre ha cominciato a frequentare un nuovo a lunno proveniente da altra realtà scolastica. La classe ha affrontato per il terzo anno lo studio de lla materia specifica di IMPIANTI. Il sottoscritto, quindi, ha già una buona conoscenza degli a lunni della classe, in quanto è stato docente della stessa per tutto il periodo de l triennio. All’interno de lla classe non è possibile individuare gruppi di studio e di lavoro per instaurare una possibile collaborazione; esistono alcuni e lementi con buone capacità e preparazione, con i quali non è possibile però stabilire pienamente un confronto positivo ed una interazione formativa LIVELLO DI PREPARAZIONE La classe è divisa per fasce di livello, a lla fascia più bassa appartengono, gli alunni che avevano avuto il debito formativo e quegli a lunni che pur non avendo avuto il debito formativo non hanno ancora colmato le lacune pregresse. La classe inizialmente quindi, ne l suo complesso, ha dimostrato un livello di preparazione non pienamente sufficiente, ad eccezione degli elementi positivi di cui a l precedente punto, per cui non è stato semplice affrontare tutte le problematiche relative al percorso curricolare. Il livello di preparazione raggiunto dalla c lasse alla fine del percorso formativo, con le eccezioni sopra riportate che hanno avuto un buon risultato, è appena sufficiente per alcuni, mediocre per altri ed insuffic iente per a ltri alunni che, come si può evincere dai risultati delle verifiche, hanno cessato di studiare completamente la disciplina. Nell’ultimo periodo, la classe, nel complesso ha dimostrato una grande apatia e disinteresse per la disc iplina specifica, accentuati dal comportamento oltremodo vivace non sempre corretto di a lcuni e lementi, per cui il docente ha avuto qua lche difficolta a svolgere la programmazione prefissata. PROGRAMMAZIONE Nel corso dell’anno, il piano di lavoro preventivato inizialmente, non è stato pienamente rispettato, a causa delle assenze e per la mancanza di partecipazione ed impegno da parte di numerosi alunni. Quanto sopra, unitamente alle interruzioni per i recuperi, come sopra riportato, ha portato a continue ripetizioni e blocchi delle attività didattiche, per cui ne è derivato un rallentamento generale che non ha permesso di terminare il programma previsto nel piano di lavoro de l docente. 12 Ne è derivata la trattazione degli argomenti, alcuni in modo completo ed esauriente, altri in modo Semplice e superficia le. Di a lcuni argomenti ne sono stati dati soltanto dei cenni, altri argomenti per mancanza di tempo non sono stati affatto trattati. Il programma avrebbe potuto essere ancor più ampliato, se nonostante alcune interruzioni, la c lasse avesse messo a tal scopo un maggior volontà ed impegno. OBIETTIVI L’obiettivo fina le prefissato è stato quello di dare agli a lunni una formazione di tipo professiona le, più vic ina possibile al mondo del lavoro. Tutta la formazione curricolare, come si può notare dal programma svolto ed a llegato a lla presente relazione, è stata focalizzata sulla conoscenza delle problematiche relative alle fognature, agli acquedotti, alla termo igrometria e su alcuni argomenti relativi agli impianti termic i. E’ essenzia le per la formazione professionale de l Geometra conoscere i principi di ca lcolo e le moda lità prescritte dalla Legge 10/91, D.P.R. 412/93 e D.P.R. 551/99, D.lgs. 192/05 D.lgs. 311/06 e D.leg.vo 59/2009, relativi a l risparmio energetico ed a lla progettazione degli impianti termic i ad acqua calda; di questo importante argomento sono stati dati solo alcuni brevi cenni per le motivazioni di cui sopra. L’obiettivo princ ipale indicato, non è tanto quello di saper progettare piccoli impianti termici per case di c ivile abitazione, quanto quello di saper operare una adeguata sinergia tra opere strutturali ed impiantistiche esistenti ne lle costruzioni c ivili. E’ stato effettuato lo studio de i fenomeni di condensa interstizia le sempre più frequenti ne lle strutture a causa dell’isolamento de lle strutture stesse e per la mancata correzione dei ponti termic i, Fino alla determinazione del diagramma di Glaser. Una buona formazione è stata data nello studio delle costruzioni idrauliche per la pianificazione territoriale ed in particolare modo ne lla trattazione degli argomenti relativi alle fognature ed agli acquedotti. La formazione che il docente è riuscito a dare sull’argomento, è tale da permettere, ai futuri geometri, la progettazione di condotti fognari per acque bianche e nere anche per grandi centri abitati, bacini imbriferi di notevoli dimensioni e di qua lsiasi tipologia territoriale e la progettazione di importanti dorsali di adduzione idrica. VERIFICA E VALUTAZIONE I criteri utilizzati ne lla va lutazione delle verifiche scritte ed orali, sono stati basati sul raggiungimento di obiettivi didattici, tenendo conto però anche di altri elementi quali: progresso dello studente in relazione alla situazione di partenza, impegno, partecipazione e senso di responsabilità. La valutazione è stata determinata, non solo dalle prove scritte ed orali uffic iali, ma anche da continue richieste di intervento e partecipazione alle lezioni, da parte degli a lunni, per puntua lizzare argomenti già svolti o trarre conclusioni da problemi nuovi impostati dal docente, onde controllare e stimolare le capacità di analisi ed il senso logico degli alunni. CONCLUSIONI E PROFITTO I risultati attesi, comunque , non sono stati uguali per tutti gli alunni, i risultati ottenuti, con riferimento alla tabella degli standard de lle competenze della programmazione iniziale, sono stati: 13 Per alcuni “insufficienti”, per alcuni “mediocri”, per alcuni sufficienti e per alcuni in numero limitato “buoni”. DEBITO FORMATIVO E CORSI DI RECUPERO Non ci sono debiti formativi da recuperare, da parte degli alunni, per la disc iplina specifica, per gli anni precedenti, ma ci sono debiti non ancora recuperati per il primo trimestre dell’anno in corso. Secondo quanto stabilito da l collegio dei docenti, durante il corso dell’anno, sono stati effettuati i seguenti interventi di recupero: - Pausa didattica di due settimane al termine de l 1° trimestre; Recupero costante in itinere degli alunni in difficoltà. PROGRAMMA DI IMPIANTI SISTEMA DI UNITA’ DI MISURA Sistema tecnico e sistema internaziona le (S.I) con particolare riferimento a tutte le grandezze fisiche relative alla termodinamica, termoigrometria , idraulica ed ai metodi di conversione tra sistemi di unità di misura. COSTRUZIONI IDRAULICHE TERRITORIALE ED IMPIANTI NELLA PIANIFICAZIONE FOGNATURE - Introduzione moto dei fluidi nelle condotte a pelo libero, teorema di Bernouilli ne i canali; Calcolo del raggio idraulico ne lle sezioni rettangolari, trapezoidali e circolari con qualsiasi livello di riempimento; Criteri di calcolo de i canali con il metodo di Bazin –Chèzy; Introduzione impianti fognari, reti miste e separate per le acque bianche e nere; Profili fognari ed altri e laborati di progetto necessari; Reti fognanti: criteri di progetto e di realizzazione; Materiali, spechi ed opere d’arte; Acque nere - Calcolo della portata delle acque nere e dimensionamento degli spechi circolari con uso di grafici e tabelle; Acque bianche - 14 Calcolo della portata delle reti bianche e dimensionamento degli spechi ovoida li, semi ovoidali e circolari con uso di grafic i e tabelle; Bacini imbriferi; - Calcolo dei coeffic ienti di riduzione , coefficiente di impermeabilità con apposite tabelle e coefficiente di ritardo per pendenze minori e maggiori de l 1%; ACQUEDOTTI - Idrodinamica, equazione di continuità, equazione di Bernouilli. Criteri di calcolo de lle condotte forzate. Caratteristiche di moto de lla corrente di una condotta, derivata da un bacino idrico, in regime permanente ed in assenza di attrito, ad efflusso libero e con serbatoio di ritenuta , determinazione della piezometrica. Perdite di carico concentrate e distribuite nelle condotte. Condotta ad efflusso di estremità libero in presenza di attrito, fissato il diametro, determinazione della portata, dei live lli energetic i, de lla linea dei carichi effettivi e dalla piezometrica. Condotta ad efflusso di estremità libero in presenza di attrito, fissata la portata, determinazione del diametro e dei livelli energetici, della linea dei carichi effettivi e dalla piezometrica. Condotta con richiesta di pressione a valle, fissata la portata, determinazione del diametro e dei live lli energetic i, de lla linea dei carichi effettivi e dalla piezometrica. Condotta con due diversi diametri di tubo, fissata la portata, ed i diametri determinazione dei live lli energetici, de lla linea dei carichi effettivi e dalla piezometrica. TRASMISSIONE DEL CALORE - Calore, flusso di calore, calore specifico: definizioni di unità di misura di comune impiego. Quantità di calore richiesta per variare la temperatura di un corpo. - Modalità di trasmissione del calore: calcolo de l calore trasmesso per conduzione, per convezione, per irraggiamento: Conduttività: Coeffic iente di convenzione. DISPERSIONI DI CALORE DI UN EDIFICIO - - Calcolo del calore disperso attraverso una parete. Resistenza termica e trasmittanza totale di una parete. Resistenza termica e trasmittanza totale di una parete composta da più strati. Resistenza termica di intercapedini di aria. Resistenza termica e conduttività dei materiali isolanti. Influenza della struttura fisica del materiale (porosità) e delle condizioni ambientali (umidità) sulla conduttività effettiva degli isolanti. Determinazione analitica e grafica delle temperature nella sezione di una parete attraversata da un flusso termico. STUDIO DELLA IGROTERMIA: - 15 Temperatura di rugiada, diagramma di Mollier dell’aria umida, condensa sulla superficie e sulla massa di una parete, (concetto di resistenza anticondensa); Concetto di pressione di saturazione e parziale di vapore; Legge di FICK sul flusso di vapore attraverso le strutture, concetti di permeabilità al vapore di permeanza e di barriera al vapore. Diagramma di GLASER per la verifica termoigrometrica delle strutture. IMPIANTI TERMICI - Impianti a vaso aperto, a vaso chiuso a membrana, sia a gasolio che a gas metano o GPL; RIFERIMENTI NORMATIVI (solo infor mazi one) - Legge 373/76 , D.P.R.1052 /77; Legge 10/ 91, D.P.R. 412/93,D.P.R 551/99; D.Lgs192/2005, D.Lgs311/2006, D.P.R 59/ 2009; D.M. 22 GEN 2008 n.37 in relazione agli obblighi progettuali ed alle d ichiara zioni di conformità degli installatori; Montefiascone 15/05/2014 Il Docente PROF. GUIDO ROSSI 16 DISC IP LINA : IT A LIA NO E ST ORIA - R E LA Z IO N E FI NA L E E P R OGRAM MA Z ION E PROF.SSA A NGE LI CA PIO VA NI Relazione Presentazione della Classe La V A ha confermato sostanzialmente gli atteggiamenti già rilevati nella programmazione inizia le: gli alunni si sono mostrati piuttosto attenti a lle lezioni anche se hanno mantenuto una passività di fondo rispetto ai contenuti culturali proposti; pur se continuamente sollecitati al confronto e alla partecipazione attiva al dia logo educativo, non hanno manifestato particolari interessi verso i singoli argomenti affrontati. Anche l’impegno domestico è stato faticoso e vissuto entro i limiti di una mera diligenza scolastica; tale situazione è dovuta in parte alla mancanza, nella classe, di elementi di stimolo, nonché di interessi culturali autonomi, anche se si sono rilevati, da parte di a lcuni alunni , momenti di interesse cultura le personale. Permane comunque una sostanzia le scarsità di letture autonome , e ciò comporta una diffusa povertà argomentativa ed una espressione piuttosto semplice, pur se i ragazzi si mostrano in grado di acquisire ed individuare in generale i contenuti proposti. Tale situazione sopra esposta ha comportato un ra llentamento nello svolgimento de l programma, che ha richiesto una continua ripetizione dei singoli argomenti,oltre all’elaborazione di schemi grafico-sintetici semplificativi. Si è reso inoltre necessario il recupero di parte del programma del precedente anno scolastico(gli aspetti e le opere essenziali di Manzoni e Leopardi);a tale situazione si è aggiunta la necessità di ricorrereda parte della sottoscritta,,negli ultimi due mesi, a permessi per malattia anche abbastanza lunghi ta lvolta. Per quanto riguarda le pause didattiche, sono state effettuate come previsto dal PAC.; i recuperi sono stati effettuati in itinere,quando se ne è presentata la necessità. Nel mese di maggio è stato richiesto uno sporte llo didattico di 10 ore che però non è ancora stato attivato. Gli OBIETTIVI: prefissati in termini di conoscenze, competenze e capacità, sono stati raggiunti secondo diversi livelli: -solo a lcuni,più motivati ed interessati, con un buoni risultati; - un secondo gruppo,più numeroso, ha raggiunto gli obiettivi in modo accettabile; -ci sono poi alcuni casi in cui l’ un profitto più modesto. 17 impegno e l’interesse non sempre adeguato hanno comportato Rispetto alle CONOSCENZE, gli studenti hanno raggiunto una conoscenza, secondo vari livelli, degli autori e dei testi più rappresentativi del patrimonio letterario ita liano .Alcuni hanno raggiunto una buona consapevolezza della specificità e complessità del fenomeno letterario. COMPETENZE Gli studenti, secondo i diversi live lli, organizzano l’esposizione orale con sufficiente correttezza grammaticale,oltre che in modo complessivamente coerente; producono testi scritti di varia tipologia , riconoscono ed analizzano un testo letterario, sono in grado di stabilire le necessarie correlazioni tra contesti socio-culturali per collocare precisamente un testo. CAPACITA’ La classe nel suo insieme ha dimostrato sufficienti capacità logico-critiche . Gli alunni,se opportunamente guidati, collegano e confrontano le tematiche presenti tra i diversi autori e le loro differenze. CONTENUTI . Dalla fine dell’Ottocento ,col recupero di Leopardi e Manzoni,al Novecento. METODO: Si è utilizzata soprattutto la lezione fronta le, essenziale per stimolare un coinvolgimento e una partecipazione attiva degli studenti,data soprattutto la sostanzia le apatia cultura le de lla classe; i singoli argomenti,infatti,sono stati presentati sempre in modo interlocutorio, con i ragazzi chiamati ad individuare nessi,rela zioni,cause e conseguenze delle varie tematiche, oltre che ad elaborare uno schema complessivo, anche grafico . Fondamenta le l’approccio al testo nella sua godibilità estetica e nella interpretazione analitica. Attenzione specifica è stata data all’ana lisi testuale richiesta dall’esame di stato, così come all’approfondimento critico e problematico dei vari temi ed aspetti de l percorso letterario; sporadico è stato l’uso di test formativi ed informativi, così come l’uso di siti internet, ricerche e della LIM; Correzioni individua li, conversazioni, dibattiti; Letture ed analisi dei testi,sono stati gli strumenti generalmente usati. MEZZI: libri di testo,ricerche individua li,schemi grafic iGli eventuali recuperi sono stati inseriti nella didattica quando se ne è presentata la necessità. VERIFICHE: per i compiti in c lasse,sono state somministrate prove desunte dagli esami di stato degli anni scorsi, dando ampie indicazioni sulle modalità di svolgimento de lle stesse. Per le verifiche orali,alla spiegazione di ogni argomento è sempre seguito un breve controllo,attraverso sondaggi dal posto,conversazioni,dibattiti, per verificare l’effettiva assimilazione e comprensione dei contenuti . 18 VALUTAZIONE: Nella va lutazione si è tenuto conto sia de i risultati delle singole prove che dei progressi effettuati, oltre che del grado di interesse ed impegno dimostrati. Nella misurazione è stata tenuta presente la griglia (allegata) per la valutazione prodotta a live llo di Istituto. PROGRAMMA DI ITALIANO: n. 3 ore settimanali Giacomo Leopardi,caratteri generali delle sue opere(tematiche e poetica) con lettura e analisi dei seguenti testi: _ L’Infinito _Alla luna Brani da: _Le Ricordanze _ A Silvia _ Canto notturno di un pastore errante dell’Asia _ Il sabato del villaggio (il concetto di felicità) La Ginestra. A.Manzoni:caratteri generali delle sue opere, poetica e tematiche Letture ed analisi di: Marzo 1821; I cori dell’Adelchi; Schema grafico-concettuale su I Promessi Sposi. La sensibilità decadente Charles Baude laire “Les fleurs du mal”. Lettura e analisi dei seguenti testi: _ Corrispondenze _L’ Albatro IL POSITIVISMO:caratteri generali 19 Il Verismo . Giovanni Ve rga. Lettura ed analisi di un testo, da parte dei singoli alunni, a scelta tra Mastro don Gesualdo o I Malavoglia -lettura ed analisi di. _ L’ ideale dell’ostrica (da Fantasticheria) _ da I Malavoglia “La Prefazione”, “L’ incipit” Il Decadentismo: caratteri generali Giovanni Pascoli Lettura ed analisi dei seguenti testi _ da Il Fanciullino: lettura di alcuni brani _ La mia sera _ Il gelsomino notturno _ Novembre _Il lampo _X Agosto Gabriele D’Annunzio. Lettura ed analisi dei seguenti testi: _Prefazione da “Il piacere _da Alcyone:” _La sera fiesolana _ “La pioggia nel pineto” IL PRIMO NOVECENTO Le riviste del Novecento; “La voce”, I Cre puscolari , Guido Gozzano:”Totò Merumeni” Corazzini:”Desolazione di un povero poeta sentimentale” Futurismo -F.Marinetti:”Il manifesto del futurismo - “Il bombardamento di Adrianopoli”. 20 Cap. 8 Luigi Pirande llo 1. Tematiche 2. La poetica dell’umorismo Letture ed analisi di “La patente” “Uno,nessuno,centomila “Così è se vi pare” Da “Uno, nessuno e centomila” : la composizione e scomposizione dell’io; “Il fu Mattia pascal” Da “L’umorismo”: il sentimento de l contrario Lettura ,a scelta dei singoli a lunni, di una o più delle opere teatrali -I.SVEVO: lettura,da parte dei singoli alunni,di uno de i suoi romanzi e comunque di “La coscienza di Zeno” lettura ed analisi di da “La coscienza di Zeno”Prefazione,l’ultima sigaretta. L’Ermetismo 1. Giuseppe Ungaretti: Vita e tematiche Letture (analisi e commento) Da “Allegria”: Sono una creatura; Soldati; S.Martino de l Carso; “I fiumi” ; “Natale”; “Mattina”; 2. Eugenio Monta le 3. Letture (analisi e commento) 4. Da “Ossi di seppia” : “Non chiederci la parola”; Meriggiare pallido e assorto; Spesso il male di vivere; Forse un mattino. 5. Salvatore Quasimodo Letture (analisi e commento) Da “Acque e terre”: Ed è subito sera Da “Giorno dopo giorno”: A lle fronde dei salici; Uomo del mio tempo 21 Lettura, da parte dei singoli alunni, di un’opera degli autori sotto elencati: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Primo Levi:”se questo è un uomo” A.Moravia:”Gli indifferenti”,”La ciociara” L.Sciascia:un romanzo a scelta Cesare Pavese: “la casa in collina” Eduardo de Filippo: “Napoli milionaria” I.Calvino:a scelta E. Morante: “La storia” T. di Lampedusa: Il Gattopardo G. Bassani: il giardino de l Finzi- Contini Lettura, da parte dei singoli alunni, di un’opera a scelta tra gli autori e i titoli su indicati oppure di altre opere a interesse dell’alunno. RELAZIONE DI STORIA OBIETT IVI proposti sono stati raggiunti secondo diversi livelli: in termini di C ONOSCENZE gli alunni conoscono periodi e avvenimenti secondo diversi livelli di apprendimento; per quanto riguarda le COMPETEN ZE, Gli studenti hanno assimilato in d iversa misura i te mi proposti e sanno effettuare in genere collegamenti e confronti tra periodi, te mi, personaggi storici studiati nel corso dell’anno. Riescono,in generale, ad utilizza re le lo ro conoscenze per elaborare riflessioni personali e confronti riguardo alle te mat iche della storia civ ile contemporanea. In re lazioni a lle CAPAC ITÀ,gli a lunni hanno mostrato di sapere individuare connessioni e intera zioni tra motiva zioni economiche,politiche e cultura li nel contesto dei vari periodi storici,così come riescono ad orientarsi co mplessivamente tra gli e le menti dei periodi storic i studiati attraverso l’analisi dei documenti e della storiografia proposta. CONT ENUTI Per ogni part icolare argo mento si rimanda al programma allegato. MET ODI Lo svolgimento del progra mma è stato affrontato per lo più con il metodo della lezione frontale ,per i motiv i indicat i nella rela zione di italiano e che attengono ad una maggiore interlocuzione con gli studenti,oltre che per stimolare un coinvolgimento più attivo nella le zione. Fra gli argo menti indicati dal tradizionale progra mma ministeriale, si sono scelti quelli re lativi soprattutto alla storia civ ile nazionale ed europea. Ciò a llo scopo di fornire all'a lunno un quadro storico che, sia pure con le necessarie artico la zioni, risulti il p iù possibile co mpleto, continuo e coerente circa le principali vicende della comunità europea. 22 Al fine di favorire la maturazione della coscienza storica da parte degli studenti, i fatti storic i, anche quelli più rilevanti, non sono mai stati analizzati isolata mente, ma ne i loro rec iproci rapporti e connessioni. Le pause didattiche sono state effettuate come previsto dal PAC e i recuperi sono stati effettuati in itinere,quando se ne è presentata la necessità. MEZZ I Libro di testo : “M. Pa la zzo- M. Bergese, Storia Magazine”, rice rche individuali. Uso sporadico della LIM VERIFICHE: Per le verifiche,sono stati usati prevalentemente i colloqui orali,al fine di favorire l’e loquio e la relativa acquisizione di una terminologia adeguata,oltre che l’approfondimento problemat ico degli argomenti studiati,ottenuto attraverso la continua richiesta di motivare le varie questioni presentate. VALUTAZIONE Il riferimento è stato il PAC in rapporto alla tassonomia del quale sono stati ritenuti rilevanti: a)acquisizione del contenuto e grado di apprendimento. b)correttezza espositiva c)interesse, impegno e partecipazione dimostrati. PROGRAMMA DI STORIA: n° 2 ore setti manali. Testo: M. Pa lazzo- M. Be rgese, Storia Magazine, La Scuola editrice (BS). VOLUME 2B Unità 4: L’ unificazione italiana e tedesca Unità 5: L’ Italia nell’ età della Destra e della Sinistra storica Unità 6 : La seconda rivoluzione industriale Unità 7 : le grandi potenze Unità 8: la spartizione imperialistica del mondo. VOLUME 3 A Unità 1: la società di massa Unità 2: l’ età giolittiana Unità 3 : La prima guerra mondiale Unità 4 : La Rivoluzione russa (sintesi) Unità 5: Il primo dopoguerra:la crisi 23 Unità 6: L’ Italia tra le due guerre: il fascismo Unità 7: La crisi del 1929 Unità 8: La Germania tra le due guerre: il nazismo Montefiascone 15/05/2014 Il Docente PROF.SSA A NGE LI CA PIOVA NI 24 DISC IP LINA : C OST R UZ I O NI - R E LA Z I ON E FINA LE E PR O GRA MM AZ I ONE PROF.SSA ROSA RI C CIONI TIPOLOGIA DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE Le zioni frontali ………… ……… ……… …..X Mezzi audio – visivi ………… …… …..…X Lavori di gruppo …………… …………….. Insegnamento individualizzato …………X Le zioni in laboratorio …………… ……….. Le zioni ed esercitazioni interattive … …..X Esercita zioni guidate … ………………….X Schemat izzazione argo menti ……… ……X Analisi libro d i testo …… ……………. …..X TIPOLOGIA DEGLI STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI NELLE DIVERSE MATERIE - Interrogazioni tradizionali - Questionari a risposta aperta e chiusa - Risoluzione di problemi - Esercitazioni pratiche in classe ed a casa OBIETTIVI SPECIFICI C ON O SCENZ E Il percorso formativo ha mirato innanzi tutto : - 25 Alla espressione con proprietà di linguaggio; Al ragiona mento su casi pratici concreti; Alla strutturazione logica delle conoscenze acquisite; Alla utilizzazione di tecniche e di strumenti propri della d isciplina . Poi successivamente si è curato l’apprendimento degli aspetti operativi con cui deve confrontarsi la figura professionale del geometra ed in particola re alla : - Prepara zione sia nella progettazione tecnica, sia nella conoscenza dei proble mi de lla realizza zione delle opere; - Impostazione razionale e risoluzione con l’a iuto dei manuali tecnici, dei problemi del dimensionamento delle strutture di fabbrica, di competenza del geometra , tenendo anche conto dell’evolversi della tecnica costruttiva; Al termine degli studi, la maggior parte degli a lunni ha acquisito le seguenti conoscenze : - Metodi di calcolo d i se mplici elementi strutturali edilizi di competenza del geo metra; - Principi genera li in cui si esplica la progettazione, la direzione dei lavori e la gestione del cantiere edilizio; - Principi generali in cui si esplica la preventivazione, l’aggiudica zione e la contabilizza zione delle opere edilizie . Gli a llievi sono stati stimolat i all’acquisizione della consapevolezza delle diverse sensibilità ed abilità necessarie allo svolgimento di tali co mpit i. Mediamente il livello di conoscenze acquisite dagli studenti può ritenersi appena sufficiente, solo in qualche caso si è raggiunto un livello decisa mente ottimo. Ta le è, infatti, il profitto comp lessivo medio, sottolineando il fatto che l’impegno non è sempre stato per tutti costante . COMPETENZ E Gli obiettivi inizia li re lativi a lle competenze sono da ritenersi acquisiti per buona parte della classe. In definit iva quasi tutti gli alunni sono in grado di intervenire ne l processo di progettazione strutturale (di competenza del geometra), applicando le conoscenze e le tecniche afferenti l’a rea disciplinare acquisite nel corso degli studi . In particola re quasi tutti sono in grado di : - Collocare la disciplina ne ll’a mbito curricu lare; Relazionare in modo semplice e ch iaro; Valutare g li apporti significativ i del lavoro altrui; Comunicare i risultati delle attività svolte . Mediamente il livello di conoscenze acquisite dagli studenti può ritenersi appena sufficiente, solo in qualche caso si è raggiunto un livello decisamente ottimo. Tale è, infatti, il profitto complessivo medio, sottolineando il fatto che l’impegno non è sempre stato per tutti costante . CAPACITA’ Gli obiettiv i inizia li relativi alle capacità sono da ritenersi acquisiti per buona parte della c lasse . In particola re, med ia mente, si riscontrano : - 26 Capacità applicative ed autonomia d i analisi; Capacità di stabilire nessi logici e corre lativi fra a rgomenta zioni co muni anche ad altre d iscipline; Capacità di utilizzare in modo corretto la terminologia propria de lla materia; Capacità di comprendere gli a rgomenti in un quadro organico e collocare le U.D. p roposte nel processo di apprendimento curriculare . La capacità di elaborare le co mpetenze acquisite è diversa tra i vari soggetti all’interno della classe, ove la maggior parte ha acquisito le capacità indiv iduali essenziali necessarie allo sviluppo degli obiettivi disciplinari di base, alcuni hanno capacità di elaborare critica mente e produttivamente le conoscenze e le competenze acquisite, qualcuno dimostra buona capacità di applicazione di quanto appreso anche in situazioni nuove . PROGRAMMA SVOLTO U.D. “1 “ STRUTTURE in cls.a. (ripasso anni precedenti) : Pilastri: Concetti generali; Progetto e verifica a lle tensioni a mmissibili; Esercitazioni pratiche (pressione semplice) . Travi: Concetti generali; Progetto e verifica alle tensioni a mmissibili, ad armatura se mplice e doppia, Armatura a l taglio, Eserc itazioni p ratiche (flessione semplice e taglio) . Pressione eccentrica: Concetti generali; Se zioni rettangolari; Caso di solidi non reagenti a trazione; Esercita zion i pratiche (propedeutiche per la verifica a llo schiacciamento in paret i di sostegno) . U.D. “2“ M URI di SOSTEGNO a gravità : Spinta delle terre: Concetti generali; Spinta con superficie orizzontale su paramento verticale; Teoria di Coulo mb generalizzata, Sovraccarichi accidentali; Eserc itazioni prat iche . Pareti di sostegno a gravità: Concetti generali; Verifiche d i stabilità al ribalta mento, allo scorrimento ed allo schiaccia mento (parzia lizzazione della sezione fondale); Pareti a sezione rettangolare e trapezia, progetto con il metodo analitico e con il metodo tabellare, Ve rifiche di stabilità; Esercitazioni pratiche . U.D. “5” “6” DISCIPLINA dei LAVORI EDILI e IL CANTIERE : Il Cantiere e le sue fasi: Concetti generali; Ruoli, responsabilità ed organizza zione del cantie re; Lavori in sicurezza; Docu mentazione. La Contabilità dei lavori Pre ventivazi one, c omputi e d appal to: Concetti generali; Previsione economica e stima dei lavori, Elenco prezzi unitari, Analisi dei pre zzi, Computo metrico estimativo; Capitolati d’appalto, Modi di appalto, Contratto di appalto . Contabilità, verifica e c ollaudo: Concetti generali; Direttore dei lavori e suoi compit i, Registri di cantiere, Registri di contabilità, Ult ima zione lavori e contabilità finale; Verifiche finali, Cert ificato di regola re esecuzione dell’opera pubblica (D.L.), Collaudo strutturale dell’opera (Co llaudatore) . RELAZIONE FINALE 27 PROFILO della CLASSE La classe Quinta B -Geometri e’ composta da 20 alunni, tre femmine e 17 maschi. Nel complesso nella classe sono presenti alcuni alunni dotati di buone capacità di apprendimento, altri dotati di sufficienti capacità ed infine anche alcuni che hanno manifestato alcune difficoltà di apprendimento . Per questo motivo all’interno della classe variano sia il livello di attenzione e di partecipazione che il grado di impegno e di applicazione . Dal punto di vista comportamentale, la classe nel corso dell’anno, ha dimostrato un complessivo rispetto delle regole, corretta educazione, rispetto di sé e degli altri, autocontrollo negli atteggiamenti e nel linguaggio . Dal punto di vista didattico si possono individuare tre fasce di livello : - una prima parte di alunni ha dimostrato di aver raggiunto un buon grado di preparazione, di saper lavorare autonomamente e di essere in possesso di abilità di base consolidate ; - una seconda parte di alunni, più consistente del primo, soprattutto grazie ad un tale e progressivo impegno ha comunque dimostrato di aver raggiunto una preparazione abbondantemente sufficiente; - infine pochissimi alunni, pur avendo incontrato alcune difficoltà a causa di un modesto impegno e di lacune di base, stanno tuttavia mostrando il desiderio di migliorare per poter raggiungere almeno risultati al limite della sufficienza; GIUDIZIO SULLA CLASSE e VA LUTAZIONE Oggetto di verifica sono stati gli obiettivi operativi fissati in termini di sapere (conoscenza) e di saper fare ( abilità ) all’interno delle singole Unità Didattiche . La verifica formativa ha coinvolto l’andamento quotidiano dell’attività didattica che mediante discussioni, domande flash, prove di applicazione e di approfondimento in classe, prove di approfondimento a casa ed interventi audiovisivi o interattivi ha permesso l’accertamento sistematico volto ad acquisire le informazioni sul processo di apprendimento . La verifica sommativa si è attuata al termine di ogni U.D. o di un segmento significativo attraverso lo svolgimento di prove scritte/grafiche, prove orali . Le prestazioni degli studenti sono state valutate con il voto espresso in decimi. La partecipazione e l’impegno sono risultati mediamente sufficienti, il metodo di studio mediamente appropriato, ove complessivamente si è registrata una significativa progressione nell’apprendimento, in special modo al termine dei due segmenti valutativi dell’anno scolastico . Complessivamente la classe ha raggiunto un livello di profitto sufficiente e in qualche caso si è raggiunto anche un livello decisamente buono . PROGRAMMA SVOLTO Il programma di costruzioni, peraltro abbastanza ambizioso, presentato nel piano di lavoro di inizio anno è stato parzialmente svolto, non è stata svolta parte dell’ U.D. 2, l’ U.D. “3” (Ponti), e quella relativa alla U.D. ”4” (recupero edilizio e strutture in zona sismica ) . Queste unità didattiche previste nel piano di lavoro iniziale, sono state sacrificate in primo luogo in favore di un ripasso iniziale più marcato, assolutamente indispensabile per poter affrontare i temi dell’anno scolastico . In secondo luogo, ma non di secondaria importanza rispetto al tempo utile per lo svolgimento del 28 programma pianificato, in considerazione del poco tempo didattico a disposizione restante dalla depurazione dalle pause e dai vari impegni extrascolastici delle classi quinte in genere, quali ad esempio orientamenti in uscita, gite, festività, assenze, attività culturali o associative, assemblee varie e di altro genere . OBI ET TI VI PRO GRA MMA TI In merito al raggiungimento degli obiettivi programmati, mediamente la classe risulta essere in grado di : - Relazionare in modo semplice e chiaro; - Collocare la disciplina nell’ambito curriculare; - Valutare gli apporti significativi del lavoro altrui; - Manifestare capacità applicative ed autonomia di analisi; - Stabilire nessi logici e correlativi fra argomentazioni comuni anche ad altre discipline; - Saper ragionare su casi pratici concreti; - Strutturare logicamente le conoscenze acquisite; - Utilizzare tecniche e strumenti propri della disciplina; - Evidenziare adeguate capacità nella esecuzione di esercizi di calcolo di semplici strutture (di competenza del geometra), studiate nel corso dell’anno scolastico (oppure studiate negli anni precedenti) . RISO RSE, STRUM ENT I E MET ODI DI INS EGNAM ENT O Gli obiettivi programmati sono stati raggiunti attraverso l’articolazione dei contenuti svolti, mediante strumenti didattici e metodologici commisurati alle esigenze locali (libro di testo, prontuario, manuale del geometra, riviste tecniche, lezioni frontali, lezioni interattive, analisi guidata di casi pratici, esercitazioni pratiche) . Montefiascone 15/05/2014 Il Docente PROF. SSA ROSA RI CCIONI 29 DISC IP LINA : DI SE GNO E PRO GE T TA Z ION E - R E LA Z ION E F INA L E E PRO GRAM MA Z I ON E PROF.SSA ROSA RI C CIONI TIPOLOGIA DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE - Lezioni frontali ………………………… …..X - Mezzi audio – visivi ………… …… …….. - Lavori di gruppo ………………………….. - Insegnamento individualizzato ……… ….X - Lezioni in laboratorio …………………… ..X - Lezioni ed esercitazioni interattive ……….X - Esercitazioni guidate … ……………… ….X - Schematizzazione argomenti ……… ……..X - Analisi libro di testo …… …………… ……X TIPOLOGIA DEGLI STRUMENTI DI VALUTAZIONE - Interrogazioni tradizionali - Questionari a risposta aperta e chiusa - Esercitazioni pratiche in classe ed a casa - Lezioni in laboratorio con programmi CAD OBIETTIVI SPECIFICI C ON O SCENZ E Il percorso formativo ha mirato innanzi tutto : - Alla espressione con proprietà di linguaggio; Al ragiona mento su casi pratici concreti; Alla strutturazione logica delle conoscenze acquisite; Alla utilizzazione di tecniche e di strumenti propri della d isciplina . Poi successivamente si è curato l’apprendimento degli aspetti operativi con cui deve confrontarsi la figura professionale del geometra ed in particola re alla : 30 - Prepara zione sia nella progettazione tecnica, sia nella conoscenza dei proble mi de lla realizza zione delle opere; - Impostazione razionale e risoluzione con l’a iuto dei manuali tecnic i, dei proble mi legati al progetto architettonico e il dimensionamento delle strutture di fabbrica, di co mpetenza del geometra , tenendo anche conto dell’evolversi della tecnica costruttiva; Al termine degli studi, la maggior parte degli a lunni ha acquisito le seguenti conoscenze : - Metodi di calcolo d i se mplici elementi strutturali edilizi di competenza del geo metra; - Principi generali in cui si esplica la progettazione urbanistica, edilizia e l’esecuzione delle opere; - La p rincipale normat iva edilizia . Gli a llievi sono stati stimolat i all’acquisizione della consapevolezza delle diverse sensibilità ed abilità necessarie allo svolgimento di tali co mpit i. Mediamente il livello di conoscenze acquisite dagli studenti può ritenersi sufficiente e in qualche caso si è raggiunto anche un livello decisamente buono. Tale è, infatti, il profitto co mplessivo medio anche se l’impegno non è sempre stato per tutti costante . C OM P ETENZ E Gli obiettivi inizia li re lativi a lle competenze sono da ritenersi acquisiti per buona parte della classe. In definit iva quasi tutti gli alunni sono in grado di intervenire nel processo di progettazione generale (di competenza del geometra ), applicando le conoscenze, le norme e le tecniche afferenti l’area discip linare acquisite nel corso degli studi . In particola re quasi tutti sono in grado di : - Collocare la disciplina ne ll’a mbito curricu lare; Relazionare in modo semplice e ch iaro; Valutare g li apporti significativ i del lavoro altrui; Comunicare i risultati delle attività svolte . Mediamente il livello di competenze acquisite dagli studenti può ritenersi sufficiente e in qualche caso si è raggiunto anche un livello decisa mente buono. Tale è, infatti, il profitto complessivo medio anche s e l’impegno non è sempre stato per tutti costante . C AP AC ITA ’ Gli obiettiv i inizia li relativi alle capacità sono da ritenersi acquisiti per buona parte della c lasse . In particola re, med ia mente, si riscontrano : - 31 Capacità applicative ed autonomia d i analisi; Capacità di stabilire nessi logici e corre lativi fra a rgomenta zioni co muni anche ad altre d iscipline; Capacità di utilizzare in modo corretto la terminologia propria de lla materia; Capacità di comprendere gli a rgomenti in un quadro organico e collocare le U.D. p roposte nel processo di apprendimento curriculare . La capacità di elaborare le co mpetenze acquisite è diversa tra i vari soggetti all’interno della classe, ove la maggior parte ha acquisito le capacità indiv iduali essenziali necessarie allo sviluppo degli obiettivi disciplinari di base, alcuni hanno capacità di elaborare critica mente e produttivamente le conoscenze e le competenze acquisite, qualcuno dimostra buona capacità di applicazione di quanto appreso anche in situazioni nuove . PROGRAMMA SVOLTO TIPOLOGIE EDILIZIE : Edifici di ab itazione : la composizione dell'alloggio; case unifamilia ri isolate ed associate. STORIA E LEGISLAZIONE URBANISTICA: Elementi d i storia dell'urbanistica; Elementi d i tecnica urbanistica: Concetti generali d i urbanistica; la legisla zione urbanistica : con particolare riferimento alle seguenti leggi n°1089/1939; n°1497/ 1939; n°1150/1942; n°765/ 1967; D.M.1444/1968 ; n°10/ 1977; n°457/ 1978; n°431/ 1985; n°47/ 1985; D.L. N°490/’99; D.P.R. n°380/2001 Testo unico per l’Edilizia; L. N°326/2003 (Condono); D.L. n° 42/2004 (art.146). STRUMENTI URBANISTICI: Piano regolatore generale, Progra mma d i fabbrica zione, Piano particolareggiato di esecuzione, Piano di lottizza zione, Piano per l'edilizia economica e popolare, Piano territoria le di coordinamento, Piani per le aree industriali, Pian i co mprensoriali, Piani territoria li paesistici, Piani intercomunali, Regola menti ed ilizi, Il Pe rmesso a costruire, la DIA, la SCIA. RELAZIONE FINALE PROFILO della CLASSE La classe Quinta A - Geometri e’ composta da venti alunni di cui solamente tre di sesso femminile. Nel complesso nella classe sono presenti alcuni alunni dotati di buone capacità di apprendimento, altri dotati di sufficienti capacità ed infine anche alcuni che hanno manifestato alcune, seppur lievi, difficoltà di apprendimento . Per questo motivo all’interno della classe variano sia il livello di attenzione e di partecipazione che il grado di impegno e di applicazione . Dal punto di vista comportamentale, la classe nel corso dell’anno, ha dimostrato rispetto delle regole, corretta educazione, rispetto di sé e degli altri, autocontrollo negli atteggiamenti e nel linguaggio . Dal punto di vista didattico si possono individuare tre fasce di livello : - una prima parte di alunni ha dimostrato di aver raggiunto un buon grado di preparazione, di saper lavorare autonomamente e di essere in possesso di abilità di base consolidate ; 32 - una seconda parte di alunni, più consistente del primo, soprattutto grazie ad un tale e progressivo impegno ha comunque dimostrato di aver raggiunto una preparazione abbondantemente sufficiente; - infine pochissimi alunni, pur avendo incontrato alcune difficoltà a causa di un modesto impegno e di lacune di base, stanno tuttavia mostrando il desiderio di migliorare per poter raggiungere almeno risultati al limite della sufficienza; GIUDIZIO SULLA CLASSE e VALUTAZIONE Oggetto di verifica sono stati gli obiettivi operativi fissati in termini di sapere (conoscenza) e di saper fare ( abilità ) all’interno delle singole Unità Didattiche . La verifica formativa ha coinvolto l’andamento quotidiano dell’attività didattica che mediante discussioni, domande flash, prove di applicazione e di approfondimento in classe, prove di approfondimento a casa ed interventi audiovisivi o interattivi ha permesso l’accertamento sistematico volto ad acquisire le informazioni sul processo di apprendimento . La verifica sommativa si è attuata al termine di ogni U.D. o di un segmento significativo attraverso lo svolgimento di prove scritte/grafiche, prove orali . Le prestazioni degli studenti sono state valutate con il voto espresso in decimi. La partecipazione e l’impegno sono risultati mediamente sufficienti, il metodo di studio mediamente appropriato, ove complessivamente si è registrata una significativa progressione nell’apprendimento, in special modo al termine dei due segmenti valutativi dell’anno scolastico . Complessivamente la classe ha raggiunto un livello di profitto sufficiente e in qualche caso si è raggiunto anche un livello decisamente buono . PROGRAM MA SVO LTO Il programma di disegno e progettazione presentato nel piano di lavoro di inizio anno è stato svolto in maniera complessiva, cercando di dare precedenza agli argomenti importanti nello svolgimento della professione. OBI ET TI VI PRO GRA MMA TI In merito al raggiungimento degli obiettivi programmati, mediamente la classe risulta essere in grado di : - Relazionare in modo semplice e chiaro; - Collocare la disciplina nell’ambito curriculare; - Valutare gli apporti significativi del lavoro altrui; - Manifestare capacità applicative ed autonomia di analisi; 33 - Stabilire nessi logici e correlativi fra argomentazioni comuni anche ad altre discipline; - Saper ragionare su casi pratici concreti; - Strutturare logicamente le conoscenze acquisite; - Utilizzare tecniche e strumenti propri della disciplina; - Evidenziare adeguate capacità nella esecuzione del CAD. RISORSE, STRUM ENTI e M ETODI DI INSEGNAMENTO Gli obiettivi programmati sono stati raggiunti attraverso l’articolazione dei contenuti svolti, mediante strumenti didattici e metodologici commisurati alle esigenze locali (libro di testo, prontuario, manuale del geometra, riviste tecniche, lezioni frontali, lezioni interattive, analisi guidata di casi pratici, esercitazioni pratiche, laboratorio CAD) . Montefiascone 15/05/2014 Il Docente PROF. SSA ROSA RI CCIONI 34 DISC IP LINA : E STIM O - R ELA Z IO N E FI NA L E E P RO GRA M MA Z IO N E PROF. LUI GI M I GNA NI INDIRIZZO: I.T. Tecnologico QUIN TO ANNO MATERIA: GEOP EDOLOGIA, ECONOMIA ED ESTIMO CONOSCENZE COMPETENZE N. TEMATICHE TEMATICHE NUCLEI FONDANTI CONOSCITIVE: Saper comprendere i diversi aspetti relativi al giudizio di stima. Saper capire il campo delle applicazioni e i limiti dell’applicazione dell’estimo; Metodo di stima; 1 ESTIMO GENERALE Procedimenti estimativi Il metodo , i procedimenti di stima diretti ed indiretti e le caratteristiche del giudizio di valore; Scelta del saggio medio di LINGUISTICO-COMUNIC ATIVE: Saper utilizzare correttamente linguaggi tecnico-economici appropriati; Sviluppare adeguatamente capacita di analisi e di sintesi; capitalizzazione; Aspetti economici dei beni; METODOLOGICO-OPERATIVE: Il principio Saper applicare gli opportuni giudizi di stima relativi ai dell’ordinarietà. beni privati e pubblici; Saper elaborare dati e rappresentarli in modo efficace; RELAZIONALI: Sapersi relazionare, anche attraverso lavori di gruppo, con 35 INDIRIZZO: I.T. Tecnologico QUIN TO ANNO MATERIA: GEOP EDOLOGIA, ECONOMIA ED ESTIMO CONOSCENZE COMPETENZE N. TEMATICHE TEMATICHE NUCLEI FONDANTI le problematiche estimative oggetto di studio. CONOSCITIVE: Saper esprimere giudizi di stima relativi ai fabbricati e alle Le caratteristiche intrinseche ed Stima dei fabbricati; 2 estrinseche dei fabbricati e delle aree edificabili ed i procedimenti estimativi più idonei; cenni sugli IVS; aree fabbricabili, nonché giudizi di convenienza sulle nuove opere e sul recupero dell’esistente LINGUISTICO-COMUNIC ATIVE: Saper utilizzare correttamente linguaggio tecnico- il regolamento di condominio e le estimativo appropriato; ESTIMO Stima delle aree URBANO edificabili; tabelle millesimali; Sviluppare adeguatamente capacita di analisi e di sintesi; Stima dei valori condominiali stima del diritto di sopraelevazione dei fabbricati; la normativa elementare di applicazione del METODOLOGICO-OPERATIVE: Saper scegliere il più appropriato criterio economico e delle metodologie necessarie ad affrontare le problematiche connesse alla valutazione degli immobili; PRG. RELAZIONALI: Sapersi relazionare, anche attraverso lavori di gruppo, con le problematiche ambientali e del territorio oggetto di 36 INDIRIZZO: I.T. Tecnologico QUIN TO ANNO MATERIA: GEOP EDOLOGIA, ECONOMIA ED ESTIMO CONOSCENZE COMPETENZE N. TEMATICHE TEMATICHE NUCLEI FONDANTI studio. Le gen eralità della La stima dei danni; 3 danni da incendio; le servitù prediali; Stime relative alle le successioni servitù prediali e diritti personali; ereditarie; ESTIMO LEGALE stima dei danni, del contratto di assicurazione, criteri di valutazione dei le espropriazioni per pubblica utilità; diritti reali su cose altrui; Valutazioni inerenti alle successioni ereditarie; Stima delle indennità nelle espropriazioni per pubblica utilità e di occupazione CONOSCITIVE: Saper esprimere giudizi di valore relativi ai danni. Saper determinare le indennità di esproprio e conoscenza delle leggi che lo regolano; Saper riconoscere i criteri per la determinazione dell’indennità nelle servitù coattive; LINGUISTICO-COMUNIC ATIVE: Saper utilizzare correttamente linguaggi tecnici appropriati; Sviluppare adeguatamente capacita di analisi e di sintesi; temporanea; METODOLOGICO-OPERATIVE: Usufrutto, uso e abitazione, aspetti Saper valutare i beni immobili in relazione all’attuale giuridici ed estimativi. legislazione ed alle servitù che vi gravano Saper calcolare le quote di successione; Saper applicare le norme giuridiche in materia di espropriazione e saper analizzare le norme giuridiche in 37 INDIRIZZO: I.T. Tecnologico QUIN TO ANNO MATERIA: GEOP EDOLOGIA, ECONOMIA ED ESTIMO CONOSCENZE COMPETENZE N. TEMATICHE TEMATICHE NUCLEI FONDANTI materia di diritti reali; RELAZIONALI: Sapersi relazionare, anche attraverso lavori di gruppo, con le problematiche giuridico-estimative oggetto di studio Formazione del nuovo catasto terreni, CONOSCITIVE: Saper riconoscere ed interpretare gli atti catastali (la conservazione) classamento, reddito dominicale e reddito agrario; Catasto terreni; 4 ESTIMO CATASTALE catasto urbano Conservazione del nuovo catasto terreni: voltura catastale, tipo di LINGUISTICO-COMUNIC ATIVE: Saper utilizzare correttamente linguaggi tecnici appropriati; Sviluppare adeguatamente capacita di analisi e di sintesi; frazionamento e tipo mappale; METODOLOGICO-OPERATIVE: Formazione del nuovo catasto edilizio urbano, qualificazione, classificazione e classamento delle Saper operare in ambiente catastale (consultare atti) Saper determinare i redditi imponibili per i terreni ed i fabbricati unità immobiliari. RELAZIONALI: Sapersi relazionare, anche attraverso lavori di gruppo, con 38 I.T. Tecnologico INDIRIZZO: QUIN TO ANNO MATERIA: GEOP EDOLOGIA, ECONOMIA ED ESTIMO CONOSCENZE COMPETENZE N. TEMATICHE TEMATICHE NUCLEI FONDANTI le problematiche catastali oggetto di studio. Re lazione Finale 5A GE - Livello iniziale La classe mi è stata affidata a partire dal 6 nove mbre 2013, è formata da 20 alunni, di cu i 3 ragazze e 17 ragazzi, durante l’anno ha mostrato un interesse altalenante sugli a rgomenti proposti. Tuttavia un gruppo ha seguito con assiduità le lezione e ha mostrato interesse alla materia. Un ulteriore gruppo ha mostrato interesse via via crescente durante l’anno. Alcuni alunni hanno mostrato poco interesse agi argomenti previsti dal programma. La disciplina in questione sarà oggetto della seconda prova per questa ragione è stato privilegiato lo svolgimento di esercizi. Du rante l’anno si è cercato di raggiungere le competenze attraverso la risoluzione di proble mi di carattere pratico in modo da acquisire le capacità di districarsi difronte a proble mi d i carattere estimativo. - Obiettivi Gli obiettiv i che c i si è p refissi di raggiungere durante il corso dell’anno sono i seguenti: 1. 2. 3. 4. - Acquisizione dei principi dell’estimo; Capacità di saper utilizzare i diversi aspetti economic i; Conoscere le principali caratteristiche utili a lla stima degli immobili; Sapersi orientare difronte ha problemi estimativi proposti dall’estimo legale secondo le normative vigenti; Stru menti Al fine di raggiungere gli obiettivi sopraelencati si svolte lezioni frontali in cui si sono affrontati gli argomenti de l progra mma sia in modo teorico sia con l’applica zione pratica con esercizi. Ta li le zioni hanno 39 previsto un pieno coinvolgimento dell’allievo portandolo a porre quesiti ed interrogativi. Durante lo svolgimento delle esercitazioni i ragazzi sono stati stimolat i a trovare le possibili soluzioni di un problema ed a scegliere la più adatta. - Recuperi debit i formativi Non c’è stato bisogno dell’attività di recupero per quanto concerne la prima parte dell'a nno. Nella restante parte dell'anno scolastico, dove si sono affrontati argomenti di difficoltà crescente, il recupero è stato effettuato all’interno delle ore curricula ri, laddove se ne è presentata la necessità e relativa mente agli argomenti de ll’anno in corso. - Risultati In rela zione a quanto previsto dalla programma zione iniziale , si può ritenere che gli obiettivi previsti sono stati raggiunti da buona parte della classe. Ad oggi c’è una piccola parte di questa, malgrado le sollecitazioni proposte e gli interventi volti al recupero, non ha risposto adeguatamente, pertanto, con riferimento a questo gruppo di alcune unità, si deve evidenziare un mancato raggiungimento degli obiettivi previsti. Un ristretto gruppo di allievi più motivato allo studio ha conseguito pienamente gli obiettivi raggiungendo talvolta buoni risultati, riuscendo a orientarsi nella risoluzione di proble mi di ca rattere pratico. Le co mpetenze previste sono state raggiunte dalla maggior parte tuttavia è presente un piccolo gruppo che a causa dello scarso impegno, non hanno acquisito le competenze prefissate. Il percorso currico lare è stato seguito nella sua interezza, a lleggerendo, di volta in volta, quelle part i non ritenute essenziali rispetto agli obiettivi prefissati. Montefiascone 15/05/2014 Il Docente PROF. LUI GI M I GNA NI 40 DISC IP LINA : L INGUA I N GL E S E - RE LAZ I ONE F INA L E E PR O GRA MM A ZI ON E PROF.SSA PAOLA NA RDINI LIBRO DI TESTO: G. CANINO – A.G. MO RACA, F RIENDLY HOUSE, J UVENILIA LA C LASSE COMPOSTA DA 19 ALUNNI DI C UI 16 MASCHI E 3 FEMMIN E MOSTRA UNA FISIONOMIA ABBASTANZA OMOGENEA PER Q UANTO RIGUARDA LE ABILITÀ DI BASE PROPRIE DELLA DISCIPLINA. I RAGAZZI, QUASI TUTTI SOC IEVOLI E DISPOSTI AL DIALOGO EDUC ATIVO , SONO ABBASTANZA AFFIATATI TRA LORO , ANCHE SE HANNO INSTAURATO RAPPORTI AMICHEVO LI NELL'AMBITO DI PICCOLI GRUPPI. IL GRUPPO -C LASSE EVIDENZIA UNA RETE DI RELAZIO NI PERSONALI IMPRONTATE ALLA SOLIDARIETÀ E AL RISPETTO REC IPROCO . LA FR EQUENZA DELLE LEZIONI, TRANNE IN POCHISSIMI CASI, È STATA REGOLARE E LA PARTEC IPAZIONE ALLE LEZIO NI NEL COMPLESSO SUFFICIENTEMENTE PROFIC UA. LA R ELAZIO NE CON L’INSEGNANTE È STATA IMPRONTATA ALLA SPONTANEITÀ ED ALLA COLLABORAZIONE. N EL CO RSO DELLE A TTIVITÀ SI È CERCATO DI VALORIZZARE LE C APAC ITÀ E LE COMPETENZE DI OGNUNO TENDENDO CONTEMPORANEAMEN TE AD INTERVENIR E SULLE AR EE DI C RITIC ITÀ. LE COMPETENZE E LE CO NOSC ENZE ACQUISITE SONO BUONE IN MOLTI C AS I, ACC ETTABILI O APPENA SUFFIC IENTI IN ALTRI . N ELLA CLASSE SI DISTINGUONO DELLE BUO NE INDIVIDUALITÀ, C HE SI SONO EVID ENZIA TE PER COSTANZA DI IMPEGNO , MO TIVAZIONE, INTER ESSE E C HE HANNO DIMOSTRATO DI ESSERE IN GRADO DI FO RNIRE CONTRIBUTI PERSONALI. OCCORRE TU TTAVIA DIRE C HE LA SITUAZIONE DI PARTENZA D EL GRUPPO C LASSE DAL PUNTO DI VISTA DELLE CONOSCENZE E DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE EVID ENZIAVA IN MODO DIFFUSO , NON POCHE DIFFICO LTÀ SO TTO DIVERSI PUNTI DI VISTA, PER ESEMPIO LE ABILITÀ DI SPEAKING , DI RIELABORAZIONE PERSO NALE E DI SINTESI NON ERANO SUFFIC IENTEMEN TE ALLENA TE ED È STA TO QUINDI NEC ESSARIO ATTUAR E UNA SERIE DI S TRATEGIE ATTE A MIGLIO RARE: LA RICERC A DI INFO RMAZIONI SPEC IFICHE IN UN TESTO SC RITTO , UNA TRACCIA AUDIO , UN VIDEO A CARATTER E SPEC IFICO DELL’INDIRIZZO ; L’ ELABO RAZIO NE DI MAPPE CONC ETTUALI, SPIDERGRAMS , SCHEMI PER LA SINTES I DI ARGOMENTI AMPI E DIFFIC ILI DA ASSIMILARE; 41 L’ACQUISIZIO NE DI STRATEGIE VO LTE AD INCREMENTARE E MIGLIO RARE L’USO DELLA LINGUA PARLATA E AD AMPLIARE IL LESSICO ; LA PROGRAMMAZIONE È STATA SVO LTA A PARTIRE DALLE TEMA TICHE PIÙ STRETTAMEN TE TECNICHE E PROPRIE DELL’INDIRIZZO DI STUDIO , QUESTO HA PERMESSO IN MOLTI CASI DI PROCEDERE PRESSOCHÉ IN PARALLELO CON LE DISCIPLINE TECNIC HE. DURANTE LO STUDIO DI Q UESTA PARTE D EL PROGRAMMA SI È PRESTATA PARTICO LARE ATTENZIO NE ALL’ACQUISIZIONE DEL LES SICO SPEC IFICO E DELLE ABILITÀ DI CUI SOPRA . NELLA S ECONDA PARTE D ELL’ANNO C I SI È CONC ENTRATI SULLO STUDIO DELLA STORIA DELL ’ARCHITETTURA CON PARTICOLARE RIFERIMEN TO ALLE SUE MANIFESTAZIO NI IN GRAN B RETAGNA. OBIETTIVI IN RIFERIMENTO ALLA PROGRAMMAZIONE INIZIALE, GLI OBIETTIVI FISSATI SI SONO DIMOSTRATI ADEREN TI SO LO IN PARTE ALLA SITUAZIO NE INIZIALE DELLA C LASSE E SONO STATI TUTTAVIA RAGGIUNTI. IL PRO FITTO MEDIO DELLA C LASSE, TEN ENDO CONTO DEI LIVELLI DI PARTENZA E D ELLE DIFFICO LTÀ OGGETTIVE INIZIALI, È STATO NELL’INSIEME SODDISFACENTE E CORRISPONDENTE ALLE ASPETTATIV E I FATTO RI CHE HANNO PARZIALMENTE OSTACOLATO L’APPRENDIMEN TO E IL REGO LARE SVO LGIMENTO DEI PROGRAMMI È STATO IL LIVELLO DI COMPETENZA LINGUISTICA INIZIALE TRO PPO BASSO RISPETTO ALLE ABILITÀ E ALLA CO MPLESSITÀ RIC HIESTA DAI TEMI TRATTATI. MET ODOLOGIA E MAT ERIA LI L E LEZIONI SI SONO SVOLTE N ELLA MAGGIOR PARTE D EI CASI SECONDO UNA MODALITÀ DI APPRENDIMEN TO COLLABORATIVO DURANTE LE Q UALI GLI INTERVENTI E LE IN TEGRAZIO NI DEGLI ALUNNI HANNO AVUTO UN GRANDE RILIEVO . SO NO STATE INOLTRE PRO POSTE ESERC ITAZIO NI IN PICCO LI GRUPPI E PIÙ RARAMENTE LEZIO NI FRONTALI. OLTRE AL LIBRO DI TES TO , CHE HA NEC ESSITATO DI CONTINUE INTEGRAZIO NI, SONO STATI U TILIZZATI LARGAMENTE I MEZZI MULTIMEDIALI E I DOCUMENTI AUTEN TIC I ANCHE GRAZIE ALLA PRESENZA DELLA LIM IN C LASSE. IN ALC UNE OCCASIONI GLI ALUNNI SONO STATI IMP EGNATI IN ATTIVITÀ DI ELABORAZIO NE DI PRESENTAZIO NI DIGITALI AL FINE U TILIZZARE LE LORO CO MPETENZE IN MO DO TRASVERSALE. VERIFICA E VA LUTAZIONE 42 L E PRO VE DI VERIFIC A SONO STATE SO MMINISTRATE AL TERMIN E DI OGNI SEGMENTO DI PROGRAMMAZIONE E N ELLE SEGUEN TI TIPOLOGIE: PROVA SCRITTA: TEST A SC ELTA MULTIPLA SU TESTI SPEC IFIC I DELL’INDIRIZZO TEST A COMPLETAMEN TO SUL LESSICO SPEC IFICO INEREN TE AD UN DATO ARGOMENTO ; LETTURA E CO MPRENSIONE DI UN TESTO CON RISPOSTA A DOMANDE APERTE; PROVA ORALE: CONVERSAZIONE IN LINGUA INGLESE CON INSEGNANTE SULLA BASE DELLE ESERC ITAZIONI PROPOSTE DAI VARI TESTI USATI. SI È NATURALMENTE TENU TO CONTO , PIÙ CHE DELLA CORRETTEZZA FORMALE, D ELLA C APAC ITÀ COMUNICATIVA, DELLA CO MPETENZA LESSIC ALE E DELLA SC IOLTEZZA ESPOSITIVA. IN OCC ASIONE DELLE PRO VE DI VERIFIC A SI È PRO VVEDUTO AD INFO RMARE GLI STUDEN TI SUI CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE LO RO VERIFIC HE E SUGLI ASPETTI DELLA PRESTAZIONE CHE AVREBBERO CONTRIBUITO A FO RMARE LA VALUTAZIO NE. ARGO MENTI SVO LTI NELL’AMBITO DISC IPLINARE LINGUA INGLES E TEMATICA PORTANT E: TEMATICA SPECIFICA : NUCLEO FONDANTE: PAES I, CULTURA, LAVORO CULTURA DEI PAES I ANGLOFONI BREVE STORIA DELL’ARCHITETTURA ARGOMENTI TRATTATI: - 43 ARCHITETT URA ROMANA – EP OCHE E STILI Ese mpi d i arch itettura Romana in Gran Bretagna La rete stradale ro mana in UK Le fortificazioni: Hadrian’s Wall Le terme: Bath ARCHITETT URA ROMANICA Caratteri e periodi de ll’architettura Ro manica in Gran Bretagna; Ese mpi d i arch itettura Romanica in Gran Bretagna: Durham Cathedral DALL’ARCHIT ETTURA ROMANA AL GOTICO Tre esempi di architettura Gotica in Gran Bretagna Salisbury Cathedral; Exeter Cathedral; - King’s College Chapel IL NEOCLASSICISMO IN GRAN BRETAGNA – INFLUENZ E ITALIANE I principi architettonici d i Pa lladio Le ville Palladiane caratteristiche e stile a rchitettonico Un esempio d i villa palladiana in Gran Bretagna: Chiswick House ARCHITETT URA VITTORIANA L’edilizia popolare La casa borghese L’architettura pubblica: il Crystal Palace ARCHITETT URA CONTEMPORANEA Housing Esempi di arch itettura contemporanea: Norman Foster : British Museum Great Court e London City Hall TEMATICA PORTANT E: TEMATICA SPECIFICA: PAES I, CULTURA, LAVORO INTERNET E IL MONDO DEL LAVORO NUCLEI FONDANTI: - PROGETTAZIONE E PIANI URBA NISTICI NUOVE TENDENZ E DELLA PROGETTAZIONE ARGOMENTI TRATTAT I: CARATTERIS TICHE E FUNZIONI DI UN EDIFICIO; BIOEDILIZIA: Green building La tecnologia Passivhaus Sic k Building Syndrome Tipi di case in Gran Bretagna I LAVORI PUBBLICI La progettazione della strada Il cantie re La progettazione delle aree urbane Montefiascone 15/05/2014 Il Docente PROF.SSA PA OLA NARDINI 44 DISC IP LINA : E D UCA Z IO NE FI SI CA - R ELA Z IO N E FI NA L E E P RO GRA M MA Z IO N E PROF. MA URO BUR LA RELAZIONE FINALE La classe si è dimostrata, nel corso dell’anno scolastico, partecipe ed interessata alle attività proposte, fatta eccezione per alcuni singoli casi che hanno avuto un atteggiamento un po’ più discontinuo. Il lavoro svolto ha dato risultati globalmente buoni. Gli a lunni hanno sempre tenuto un atteggiamento corretto e rispettoso delle regole prestabilite, dell’insegnante, e di loro stessi, anche se in alcuni mo menti le difficoltà re la zionali createsi all’interno del gruppo classe, hanno di fatto ostacolato il corretto svolgimento delle attiv ità. Non si annotano comunque momenti dell’anno scolastico dove siano venute meno correttezza forma le e rispetto. Il giudizio sul livello di maturità raggiunto globalmente da tutta la classe e dai suoi singoli alunni, si rileva co munque positivo. Si deve segnalare la costanza con la quale alcuni degli alunni hanno portato l’abbigliamento idoneo per il lavoro, e la disponibilità a svolgere attività e proposte pratiche per loro nuove con rilevante spirito di partec ipazione ed assoluto interesse, eccezion fatta per alcuni singoli casi in cui la motiva zione in tal senso non è stata pienamente adeguata. Il lavoro teorico ha seguito un iter corretto e soddisfacente sia per l’insegnante sia per gli alunni. Comunque, per il buon rapporto di collaborazione creatosi tra gli alunni e l’insegnante, il p rogra mma d i lavoro non ha conosciuto momenti di intoppo particolari o moment i di inco mprensione. Da rilevare anche la partecipazione di alcuni alunni ai giochi sportivi studenteschi grazie alla quale le squadre dell’istituto hanno partecipato. PROGRAMMA ATTIVITA’ SVOLTE ES ERCITAZIONI PRATICHE VOLTE AL : Consolidamento e coordina mento schemi motori d i base; Migliora mento capacità articola re; Potenzia mento fisiologico, a llena mento delle capacità condizionali; Potenzia mento dell’apparato cardio/circo latorio e respiratorio; Migliora mento della sfera educativo-rela zionale e socio-affettiva; Migliora mento del live llo d i autostima; ES ERCITAZIONI PRATICHE IN SPORT INDIVIDUALI E DI SQUADRA : 45 Esercizi d i attività motoria d i base; Attività di avvia mento alla prat ica di attività sportive individuali e di squadra come : Atletica leggera; Tennis e tennis-tavolo; Bad minton; Pallavolo; Basket; Ca lcio a 5; Orienteering; Nuoto; ARGOMENTI TEORICI TRATTATI : CONOSCENZE DI BAS E S U: Effetti de l movimento sul corpo umano; Apparato scheletrico e colonna vertebrale; Para morfis mi e d ismorfismi derivanti da altera zioni delle curve fisiologiche della colonna vertebrale; Patologie dell’apparato loco motore infe riore, del ginocchio, della cavig lia, del piede; Strutture lega mentose, tendinee e muscolari delle principa li art icola zioni; Struttura della grande e piccola c ircola zione; Apparato respiratorio, funzionamento della respira zione,muscoli interessati; Lavori di ricerca su argomentazioni di fisiologia su Internet. Aspetti educativi degli sport individuali e di squadra; Montefiascone 15/05/2014 Il Docente PROF. M A URO BUR LA 46