RADIOCOMUNICAZIONI ANA DISPENSA PER OPERATORI PRIMO LIVELLO Manuale Radiocomunicazioni ANA per Operatori di I° livello Pag. 1 Sommario 1. Introduzione ................................................................................................................................. 3 2. Le radiotrasmissioni in emergenza ............................................................................................... 3 3. Le trasmissioni radio ..................................................................................................................... 3 4. Le radio ricetrasmittenti ............................................................................................................... 4 Tipologia di radio .............................................................................................................................. 4 Come funzionano ............................................................................................................................. 5 5. Come si utilizzano le radio ricetrasmittenti .................................................................................. 7 Verifiche da effettuare prima dell’utilizzo: ...................................................................................... 7 Le batterie (per portatili) .................................................................................................................. 7 Iniziamo a trasmettere ..................................................................................................................... 7 Il ruolo dell’operatore radio ANA ..................................................................................................... 9 6. Frasario ......................................................................................................................................... 9 Manuale Radiocomunicazioni ANA per Operatori di I° livello Pag. 2 1. Introduzione Il presente manuale non vuole fornire nozioni per specialisti ma al contrario nasce dall’esigenza di uniformare le conoscenze dei volontari dell’Associazione Nazionale Alpini che si trovino ad utilizzare gli apparati di radiocomunicazione durante esercitazioni, attività di prevenzione o missioni operative. 2. Le radiotrasmissioni in emergenza Nella vita odierna siamo abituati ad utilizzare una serie di strumenti che permettono di comunicare e trasmettere quotidianamente informazioni; telefoni, fax e telefonia mobile fanno parte della nostra vita e ci permettono di comunicare con chi vogliamo, indipendentemente dalla distanza reale che ci separa. Tuttavia in caso di calamità che coinvolga un ampio territorio può venire compromessa la capacità di trasmissione dei segnali a causa dell’interruzione dei cavi o della saturazione delle linee, rendendo problematica o impossibile la comunicazione per i soccorritori. Da qui nasce l’esigenza di utilizzare un mezzo indipendente che permetta di garantire le comunicazioni in ogni situazione. 3. Le trasmissioni radio Per “trasmissioni radio” s’intendono tutte le trasmissioni che utilizzano onde elettromagnetiche come supporto per trasmettere dei segnali a distanza; in un capitolo successivo tratteremo la natura delle onde elettromagnetiche, ma per noi è importantissimo ricordare che queste si propagano nello spazio libero seguendo una direzione lineare (cioè “diritte”). Per le trasmissioni radio vengono utilizzati apparati in grado di trasformare la voce umana in onde elettromagnetiche e di trasmetterle ad una frequenza prestabilita per mezzo di un’antenna. Durante il loro tragitto in linea retta le onde radio possono essere ostacolate da case, colline, strutture metalliche, ecc.. ed infine l’antenna di un apparato sintonizzato sulla stessa frequenza e da cui saranno ritrasformate in voce umana. Manuale Radiocomunicazioni ANA per Operatori di I° livello Pag. 3 4. Le radio ricetrasmittenti Tipologia di radio La normativa italiana classifica le radio ricetrasmittenti UHF-VHF in due categorie : Le ricetrasmittenti di tipo “civile” possono essere utilizzate da società, enti od associazioni previa richiesta ed ottenimento di una concessione governativa. in questo caso la concessione specifica tassativamente tutte le caratteristiche delle radio (marca, modello, etc.…) e frequenze utilizzabili, denominate “canali”. La programmazione dei canali viene effettuata in origine (fabbrica o rivenditore) e l’operatore può utilizzare solo questi canali; Le ricetrasmittenti di tipo “radioamatoriali” sono utilizzabili esclusivamente da operatori che hanno una licenza governativa (ottenuta per esame o titoli scolastici). queste radio possono operare su frequenze scelte dall’operatore all’interno di un intervallo definito. Generalmente le associazioni di protezione civile utilizzano le radio di primo tipo perché più semplici (possiamo scegliere solo i canali programmati) e utilizzabili da tutti i membri dell’associazione titolare della concessione senza ulteriori “scartoffie” o permessi. Solo associazioni specialistiche (come ad es. ARI) utilizzano frequenze radioamatoriali con operatori autorizzati e patentati (tutti singolarmente). Vi sono poi radio di libera vendita che possono essere acquistate anche in negozi comuni; si tratta del PMR446 (Personal Mobile Radio) che utilizza una frequenza fissa di 446 MHz , con pochi sottocanali, liberamente utilizzabile senza licenza. Queste radio nascono per utilizzo in situazioni varie in ambito privato (es: escursionisti, sciovie, comunicazioni a breve distanza, ecc.) senza forme di protezione della comunicazione. Si sottolinea che anche queste radio, pur non necessitando di autorizzazioni per utilizzo, sono comunque sottoposte ad una comunicazione di inizio attività ed al pagamento di una tassa annuale. Per completezza citeremo anche le radio CB (Citizen Band) che utilizzano la frequenza radio di 26/27 MHz con modulazione AM o FM. Per comodità di utilizzo gli apparecchi CB hanno una canalizzazione fissa, tipicamente di 23, 34 o 40 canali sui quali poter comunicare. Questo tipo di radio ha avuto un tempo una grande diffusione ma oggi è poco utilizzata. Anche per queste radio è necessaria la comunicazione di inizio attività ed il pagamento di una tassa annuale I ripetitori sono una categoria di radio particolari in quanto composti da due apparati radio distinti che lavorano contemporaneamente (uno in ricezione e l’ altro in trasmissione) con lo scopo di ritrasmettere un segnale aumentandone la potenza e la distanza di ricezione. Manuale Radiocomunicazioni ANA per Operatori di I° livello Pag. 4 Come funzionano Tutti gli apparati radio funzionano secondo uno schema definito e rappresentato schematicamente nella figura 1: Figura 1 - Schema a blocchi radio ricetrasmittente 1. MICROFONO (MIC - PTT): la pressione del pulsante PTT (Push To Talk) attiva la trasmissione. Segnalazione di selettiva. Le vibrazioni dell'aria (suoni) fanno vibrare una sottile membrana posta nel microfono a cui è collegata una bobina immersa nel campo magnetico di un magnete permanente. Questo movimento genera una corrente elettrica che varia con il variare delle vibrazioni; il ripetersi delle vibrazioni nel tempo genera un segnale elettrico molto debole che viene amplificato prima di essere trasmesso. 2. TRASMITTENTE : circuito nel quale si genera una corrente alternata ad una frequenza fissa, selezionabile dall’operatore radio, che si chiama onda portante. Il circuito è in grado di modulare l'onda portante in base al segnale prodotto dal microfono così da adattare la portante al segnale del microfono. La modulazione può avvenire modificando l'ampiezza dell'onda portante (modulazione d'ampiezza) oppure la frequenza (modulazione di frequenza). Nel primo caso ne deriva un'onda portante in cui varia l'ampiezza dell'oscillazione, nel secondo caso varia la frequenza della portante 3. ANTENNA: costituita da un conduttore in cui circola la corrente generata dalla trasmittente e che viene emessa sotto forma di campo elettromagnetico variabile. in ricezione l’antenna funziona esattamente al contrario: riceve un segnale elettromagnetico variabile e lo ricetrasmette alla ricevente sotto forma di debolissimo segnale elettrico. 4. RICEVENTE: seleziona il segnale sulla frequenza richiesta dall’operatore radio (nell’aria sono presenti tutte le onde elettromagnetiche trasmesse a qualsiasi uso), separa e Manuale Radiocomunicazioni ANA per Operatori di I° livello Pag. 5 amplifica l'onda portante permettendo di ottenere un segnale elettrico contenente la trasmissione ricevuta. 5. ALTOPARLANTE (Speaker): riesce a trasformare il segnale elettrico proveniente dalla ricevente in suono utilizzando in senso inverso lo stesso principio illustrato per il microfono. In alcuni modelli di radio il microfono funge anche da altoparlante. 6. ALIMENTAZIONE: Fonte di alimentazione elettrica costituita da una batteria o da un trasformatore che permette il funzionamento del sistema radio. Nella pratica questi componenti possono essere racchiusi in un corpo unico (come nelle radio portatili) o separati (come nelle radio fisse o veicolari) Ogni radio ha le proprie caratteristiche che sono descritte nel libretto istruzioni Manuale Radiocomunicazioni ANA per Operatori di I° livello Pag. 6 5. Come si utilizzano le radio ricetrasmittenti Abbiamo già visto nel capitolo precedente come sono fatte le radio e come funzionano. Passiamo ora ad utilizzarle. Verifiche da effettuare prima dell’utilizzo: Tutti i componenti devono essere in buono stato; in particolare i cavi di alimentazione elettrica devono essere integri e posizionati in maniera tale da non essere schiacciati o tagliati nell’uso. I cavi non devono intralciare il passaggio delle persone. Attenzione alle condizioni ambientali. Solo le radio portatili ANA possono essere utilizzate sotto la pioggia. Radio veicolari, caricabatteria e tutti gli altri componenti alimentati elettricamente devono essere protetti dall’acqua, ad eccezione dell’antenna. Sui Portatili verificare sempre che la batteria sia carica e l’antenna sia avvitata a fondo sul corpo radio Sugli apparecchi fissi verificare che tutti i componenti siano correttamente collegati (alimentazione, microfono , altoparlante, ecc…) e che l’antenna sia innestata e adatta alla frequenza di utilizzo (leggere i dati sulla stessa). Utilizzare la radio in trasmissione con antenna non adatta o senza antenna può danneggiare pesantemente la radio. Le batterie (per portatili) Le batterie maggiormente in uso si dividono a seconda dei metalli utilizzati: Le batterie al nichel-cadmio (NiCd) assicurano, se nuove, una autonomia molto elevata; è opportuno prima di ogni ricarica scaricare la batteria lasciando semplicemente la radio accesa fino alla scarica completa. Ogni tanto questa operazione deve essere eseguita perché questo tipo di batteria mantiene un effetto-memoria . Le batterie al Litio invece possono essere ricaricate più volte senza scaricarle completamente, pur facendo attenzione ai tempi indicati per la ricarica. Il caricabatterie in dotazione, in particolare se del tipo “rapido”, permette di effettuare la ricarica in poco tempo. E’ buona norma non superare i tempi di ricarica consigliati perché, con il ripetersi dell‘ operazione, la batteria potrebbe danneggiarsi riducendo la sua durata. Iniziamo a trasmettere Finalmente iniziamo a trasmettere procedendo come segue: Accendiamo la radio ruotando la manopola ON/OFF/Volume in senso orario o premendo un apposito tasto. La radio emette un cicalino, il display, se presente, si accende. Regolare il volume ruotando la manopola in senso orario e antiorario. Manuale Radiocomunicazioni ANA per Operatori di I° livello Pag. 7 Selezionare il canale tramite la manopola od i tasti “cambio canali“ fino a trovare il canale richiesto. Per sapere quale canale è selezionato è necessario leggere il display (se presente) o consultare la tabella presentata al cap. Errore. L'origine riferimento non è stata trovata.. Attendere qualche secondo in ascolto per verificare che nessuno stia impegnando il canale; a canale libero premere il pulsante PTT e parlare a circa 10 cm dal microfono. Lasciare il pulsante e attendere risposta È importante ricordarsi che le trasmissioni radio sono “aperte” a tutti coloro che utilizzano lo stesso canale; perciò è opportuno attendere qualche secondo tra una comunicazione e l’altra nel caso che un altro operatore abbia bisogno di inserirsi per una comunicazione più urgente. Se viene utilizzato un ripetitore è anche fondamentale attendere 3 secondi dopo aver premuto il PTT per evitare di perdere le prime parole del messaggio. Al termine del messaggio è buona norma pronunciare la parola passo o cambio. Si userà invece CHIUDO quando terminata l’attività, si vuole spegnere la radio o comunque non si è più operativi. Utilizzando una radio è sempre necessario ricordarsi che: 1. Quando usi la radio non sai chi ascolta. Il contenuto della comunicazione deve essere tale da non offendere nessuno e di non fornire dati sensibili (secondo il codice della Privacy). È tassativamente vietato: a. Pronunciare frasi di contenuto offensivo per religione, sesso, razza o convinzione politica b. Pronunciare frasi blasfeme (bestemmiare, maledire autorità religiose di qualsiasi religione, imprecare contro autorità e persone) c. Fornire dati relativi a persone specifiche che riguardino salute, politica, religione, indirizzi privati, e tutto quanto ricade sotto la sfera della privacy 2. L’operatore radio può effettuare anche attività diverse mentre non trasmette o riceve comunicazioni, ma queste attività devono permettergli di ascoltare chiaramente la radio e di fermarsi per rispondere alle comunicazioni che lo riguardano. 3. L’operatore radio deve avere la serietà e la sensibilità di trasmettere le informazioni richieste, senza farsi influenzare da impressioni personali. Se non si conoscono le risposte ai messaggi che si ricevono, dire”…mi informo…e poi riferisco…”,e chiedere al responsabile cosa rispondere. 4. Effettuare comunicazioni brevi e chiare. Non impegnare il canale se non necessario. Manuale Radiocomunicazioni ANA per Operatori di I° livello Pag. 8 Il contenuto della trasmissione L’impossibilità di disporre di una comunicazione bidirezionale obbliga gli operatori radio ad utilizzare un linguaggio concordato per avere la massima efficienza delle comunicazioni: in particolare: Iniziare la comunicazione con l’identità o la identificazione del “CHIAMATO”, seguito dal “CHIAMANTE” Il “CHIAMATO” risponde invitando a comunicare Per fare un breve esempio : Chiamata: CAMPO BASE da CANTIERE N.5 / o ( “portatile n° 5” ) Risposta: CANTIERE N.5 avanti per CAMPO BASE Il ruolo dell’operatore radio ANA L’associazione nazionale alpini ha scelto di non separare l’attività di Radiocomunicazioni dall’operatività in campo; pertanto gli operatori radio ANA sono volontari che operano normalmente in altre attività ma che sanno utilizzare una radio in caso di necessità. Le comunicazioni possono riguardare temi molto diversi tra loro e spesso su argomenti di cui l’operatore radio non è a conoscenza; in questo caso è fondamentale che la comunicazione risponda a delle regole precise per evitare che comunicazioni troppo dettagliate o superficiali impediscano di comprendere il contenuto della comunicazione. In particolare in caso di sopralluogo a seguito di eventi calamitosi o durante operazioni di soccorso dalle comunicazioni dell’operatore radio dipenderanno le decisioni delle varie unità di crisi o delle autorità. L’operatore quindi deve attenersi alle informazioni ed alle consegne ricevute, evitando di debordare in ruoli che non gli appartengono o di prendere decisioni che potrebbero precludere alla propria e altrui sicurezza Per ottenereun buon risultato nella comunicazione dobbiamo cercare di applicare la regola delle 5 “W”: WHERE – DOVE: Area , luogo, località ove è avvenuto l’evento (Comune, frazione, via, n.° civico, strada Statale, Provinciale, Comunale, ecc.) WHEN – QUANDO: Quanto tempo è passato dall’evento WHAT – COSA: Cosa è effettivamente accaduto (terremoto, allagamento, crollo, incidente stradale) e individuare le persone coinvolte (dispersi, annegati, feriti), danni materiali visibili WHO – CHI: Eventuale soggetto che ha creato la situazione WHY – PERCHE’: Motivo che ha portato all’evento, come questo sia avvenuto. Manuale Radiocomunicazioni ANA per Operatori di I° livello Pag. 9 6. Frasario Al fine di velocizzare le comunicazioni è opportuno utilizzare dei termini “standard” in uso fra i radioamatori. Il “codice Nato” aiuta nella trasmissione di singole lettere: Lettera Fonetico NATO Lettera Fonetico NATO Lettera Fonetico NATO A Alfa N November 1 One B Bravo O Oscar 2 Two C Charlie P Papa 3 Three D Delta Q Quebec 4 Four E Echo R Romeo 5 Five F Foxtrot S Sierra 6 Six G Golf T Tango 7 Seven H Hotel U Uniform 8 Eight I India V Victor 9 Nine J Juliet W Whiskey 0 Zero K Kilo X X-ray L Lima Y Yankee M Mike Z Zulu Manuale Radiocomunicazioni ANA per Operatori di I° livello Pag. 10