CORSO DI FORMAZIONE
PER LA SICUREZZA NEL SETTORE EDILE
(art.10 D.L.vo 494/96)
Ing. Alessandro Selbmann
MACCHINA : INSIEME DI ORGANI, DI CUI ALMENO UNO MOBILE,
COLLEGATI TRA LORO, CONNESSI SOLIDALMENTE
PER UNA APPLICAZIONE BEN DETERMINATA
PARTI COSTITUTIVE
MOTORE
ORGANO DI TRASMISSIONE
RISCHI
APPLICAZIONE
RISCHI MECCANICI
ROVESCIAMENTO
STABILITA’
CADUTA
SPOSTAMENTO INTEMPESTIVO
ROTTURA
CADUTA o PROIEZIONE DI OGGETTI
SPIGOLI, ANGOLI, SUPERFICI RUGOSE
ELEMENTI MOBILI
ALTRI RISCHI
•
ENERGIA ELETTRICA
•
ELETTRICITA’ STATICA
•
TEMPERATURE ESTREME
•
INCENDIO
•
ESPLOSIONE
•
RUMORE
•
VIBRAZIONI
•
RADIAZIONI
•
LASER
•
EMISSIONE DI POLVERI, GAS, VAPORI, NEBBIE
•
RESTARE IMPRIGIONATI
CRITERIO GENERALE DI PROTEZIONE
D.P.R. 547/55
CONDIZIONE NECESSARIA
:
esistenza di un
PERICOLO
ELEMENTI DELLE MACCHINE
IN GENERALE
PROTETTI
SEGREGATI
DISPOSITIVO DI SICUREZZA
IN APPOSITO LOCALE
MOTORI
RECINTATI
PROTETTI
TRASMISSIONI
INGRANAGGI
SEMPRE PROTETTI
PROTETTI
ORGANI LAVORATORI
per quanto possibile
SEGREGATI
DISPOSITIVO DI
SICUREZZA
PRECISAZIONE
(organi lavoratori)
QUANDO, PER EFFETTIVE RAGIONI TECNICHE O DI LAVORAZIONE, NON SIA
POSSIBILE UNA PROTEZIONE COMPLETA O EFFICACE:
1. ATTREZZI, ALIMENTATORI AUTOMATICI, ARRESTI SUPPLEMENTARI, DOPPI
COMANDI….
2. ZONA NON PROTETTA RIDOTTA AL MINIMO, PIU’ ALTRE MISURE PER
MINIMIZZARE IL PERICOLO
PROTEZIONI
• FISSE
• REGOLABILI
• CHE PERMETTONO L’ACCESSO TEMPORANEO
ALLA ZONA PERICOLOSA
• DISPOSITIVI IN ASSENZA DI PROTEZIONE
PROTEZIONI FISSE
• GARANTISCONO LA INACCESSIBILITA’
• RIMOSSE SOLO CON SPECIALI ATTREZZI
• SMONTAGGIO SOLO A PERSONE AUTORIZZATE E ISTRUITE
CARATTERISTICHE
• ROBUSTEZZA
• DURABILITA’
• DISTANZA SUFFICIENTE DALLA ZONA PERICOLOSA
• INDEFORMABILITA’
• NON DEVONO COMPORTARE RISCHI SUPPLEMENTARI
• NON DEVONO LIMITARE PIU’ DEL NECESSARIO L’ESECUZIONE
DEL CICLO DI LAVORO
• NON DEVONO FACILMENTE ESSERE RESE ELUSE O INEFFICACI
• SE CI SONO APERTURE FUNZIONALI DEVONO AVERE DIMENSIONI
OPPORTUNE (vedi tabella)
PROTEZIONI REGOLABILI
PROTEZIONI AMOVIBILI o MOBILI
ACCESSO TEMPORANEO ALLA
ZONA PERICOLOSA
movimento solo a protezione chiusa
DISPOSITIVO DI BLOCCO
apertura impedita durante
il movimento
o
arresto del moto all’atto
dell’apertura
Esempio : protezione con MICROINTERRUTTORE AD AZIONE POSITIVA
(distacco obbligato. Vedi figura)
DISPOSITIVI IN ASSENZA DI PROTEZIONE
protezioni fisse
Quando non sono possibili
protezioni amovibili
• BARRIERE FISSE
• BARRIERE o SCHERMI MOBILI (per cicli poco frequenti)
• PEDANE SENSIBILI
• RADIAZIONI LUMINOSE o INFRAROSSE
• COMANDI A 2 MANI ( = 2 comandi “a uomo presente” )
• USO DI APPOSITI ATTREZZI MANUALI
ORGANI DI COMANDO
UOMO
ELEMENTO
PRIMARIO
DISPOSITIVO
ATTUATORE
CIRCUITO DI
COLLEGAMENTO
OPERATORE
ELETTRICO
PNEUMATICO
IDRAULICO
MECCANICO
PULSANTI
LEVE
PEDALI
MACCHINA
SARACINESCHE
BOBINE
MOTORI
MARTINETTI
ELEMENTI PRIMARI = REQUISITI
• Ben visibili e riconoscibili
• A portata di mano
• Accesso comodo e non pericoloso
• Non devono poter essere azionati accidentalmente
(conformazione pulsanti, leve, pedali)
• Misure contro l’azionamento non voluto
ARRESTO DI EMERGENZA
SERVE A BLOCCARE IL MOTO DELLA MACCHINA IN UN TEMPO
PIU’ BREVE DELL’ARRESTO NORMALE
PULSANTE
“A FUNGO”
• Una volta spinto deve rimanere bloccato
• Ripristino con apposita manovra
• Il ripristino non deve riavviare la macchina
CEI 64-8
SCALE MOBILI
NASTRI TRASPORTATORI
ALCUNE MACCHINE UTENSILI
IMPIANTI DI LAVAGGIO AUTO
D.L.vo 626
Se ciò è appropriato e funzionale rispetto ai pericoli
D.P.R. 459/96
Tutte le macchine tranne:
• dove non riduce il tempo per l’arresto normale
• dove non è opportuno per la sicurezza
• macchine portatili o a guida manuale
MANUTENZIONE-CARICAMENTO-PULIZIA
RIPARAZIONE-REGISTRAZIONE
IN PUNTI PERICOLOSI
RISCHIO : messa in moto non voluta
mezzi per assicurare il FERMO ASSOLUTO
• blocco meccanico sul dispositivo di interruzione
• teleruttore (ritorno improvviso di E.E.)
• dispositivi entro un locale o un involucro chiusi a chiave
• interruttori a chiave estraibile
• blocchi meccanici (in caso di pericoli molto gravi : presse)
• segnali acustici o luminosi
• scritte o opportune segnalazioni
Esempi : gru, ascensori, trasportatori, macchine utensili, pompe…….
MANUTENZIONE
SICUREZZA INTRINSECA
ALL’ORIGINE
COSTRUTTORE
USO IN SICUREZZA
UTILIZZATORE
MANTENIMENTO NEL
TEMPO DEI REQUISITI
DI SICUREZZA
MANUTENZIONE
OBBLIGO DI MANUTENZIONE
• art.3 D.Lgs. 626/94 MISURE GENERALI DI TUTELA
lettera r) regolare manutenzione di ambienti, attrezzature,
macchine, impianti
• art.32 D.Lgs. 626/94 LUOGHI DI LAVORO – OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO
lettera b) regolare manutenzione tecnica di luoghi di lavoro
impianti, dispositivi
• art.35 D.Lgs. 626/94 ATTREZZATURE DI LAVORO - OBBLIGHI DEL DATORE DI
LAVORO
comma 4-lettera b) idonea manutenzione di attrezzature di lavoro
MANUTENZIONE
Scopo : garantire nel tempo la rispondenza ai requisiti di
tutela della salute e della sicurezza
organizzazione della manutenzione
•
le operazioni di manutenzione devono essere di norma programmate
•
devono essere effettuate tenendo presenti le indicazioni del costruttore
•
vanno stabilite le procedure e i mezzi da adottare ai fini della sicurezza
degli operatori e degli estranei
•
corredare ogni attrezzatura di lavoro di un fascicolo dove vengono
annotate tutte le manutenzioni
•
incaricare apposito personale per l’effettuazione delle manutenzioni che
dovrà firmare sul fascicolo
•
controllare il regolare funzionamento dell’attrezzatura e delle sicurezze
al termine della manutenzione
•
controllare periodicamente la reale attuazione di quanto stabilito
SICUREZZA DELLE MACCHINE
PASSAGGIO DALLA VECCHIA ALLA NUOVA
NORMATIVA
DPR 547/55
Art.7
il fabbricante aveva l’obbligo di produrre
Macchine “sicure” cioè rispondenti al DPR 547
in sostanza le macchine dovevano essere dotate di:
DISPOSITIVI DI SICUREZZA
RIPARI
PROTEZIONI
DIRETTIVE EUROPEE
POLITICA DEI TRE STADI:
1) ELIMINAZIONE DEI RISCHI ALLA FONTE
La sicurezza viene considerata nella fase di progettazione della
macchina :
•
•
•
•
•
•
Scelta dei materiali
Norme di calcolo
Conformazione della macchina
Postura
Modalità operative
Finalità da raggiungere
2) NEUTRALIZZAZIONE DEI RISCHI NON ELIMINABILI
I rischi non risolti in fase di progettazione vanno eliminati con misure di
carattere esterno :
• Ripari
• Protezioni
• Dispositivi di sicurezza
3) INDIVIDUAZIONE, SEGNALAZIONE E AVVERTENZA DEI RISCHI
RESIDUI E DELLE CAUTELE DA ADOTTARE :
LIBRETTO DI ISTRUZIONI
DPR 24.7.96 n° 459
Dal campo di applicazione sono esclusi :
• m. mosse dalla forza umana
• m. per uso medico
• m. per parchi di divertimento
• caldaie a vapore e recipienti a pressione
• m. per uso nucleare
• armi da fuoco
• serbatoi e condutture per liquidi infiamm.
• mezzi di trasporto di persone (tranne veicoli ind. estrattiva)
• impianti a funi
• trattori agricoli e forestali
• m. per fini militari
• ascensori (tradizionali, per pozzi di miniere, da cantiere)
• veicoli a cremagliera per persone
• elevatori di scenotecnica
DPR 24.7.96 n° 459
(recepimento direttiva macchine)
COSTRUTTORE : deve attestare la conformità ai
Presunzione di rispondenza ai requisiti
REQUISITI
ESSENZIALI
(allegato 1)
NORME
ARMONIZZATE
A : GENERALI - per tutti i tipi di macchine
- norme terminologiche
- norme su come fare le norme B e C
Tipi di norme
B – B1 aspetti di sicurezza
- B2 dispositivi di sicurezza
C : norme specifiche per singole famiglie di
macchine o di una specifica macchina
In assenza di norme armonizzate : NORME NAZIONALI VALIDE che
dovranno essere pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale
Sicurezza delle macchine
Criteri di scelta: RUMOROSITA’
DPR 459/96
REQUISITI ESSENZIALI
COSTRUTTORE: riduce al minimo i rischi dovuti all’emissione di
rumore
DL 277/91
ART.: 46
DATORE DI LAVORO: all’atto dell’acquisto privilegia macchine che
producono il più basso livello di rumore
PROCEDURA PER I COSTRUTTORI
MACCHINE
e
COMPONENTI DI
SICUREZZA
In allegato IV
deposito fascicolo presso
organismo notificato
SI
?
Risponde alle norme
armonizzate
?
SI
SI
Esame organismo
notificato
FASCICOLO
Esame del tipo
per cert. CE
DICHIARAZIONE
DI CONFORMITA’
DICHIARAZIONE
DI CONFORMITA’
SI
esame fascicolo da parte di
organismo notificato
Esame del tipo da parte di
organismo notificato
LIBRETTO DI ISTRUZIONI PER L’USO
Corredo di ogni macchina
CONTENUTO:
• utilizzazioni previste
• posti di lavoro
• istruzioni su:
! messa in funzione
! utilizzazione
! trasporto
! installazione
! montaggio e smontaggio
! regolazione
! manutenzione e riparazione
! eventuale addestramento
! eventuali controindicazioni
• rumore prodotto
• vibrazioni prodotte (macchine mobili)
• prescrizioni di montaggio per ridurre rumore e vibrazioni
LIBRETTO DI ISTRUZIONI PER L’USO
Istruzioni comprensibili in una delle lingue comunitarie
All’atto della messa in servizio: istruzioni nella lingua locale
+ istruzioni originali
traduzione a cura del fabbricante o dell’importatore
istruzioni comprensibili per macchine destinate a utilizzatori non
professionali
assemblamento di macchine CE
CE
CE
?
CE
CE
Eccezione : attrezzature intercambiabili
CE
Macchina o
Trattore
CE
CE
Serve solo che siano compatibili
IMMISSIONE
SUL
MERCATO
Casi particolari
Modifiche costruttive di macchine
Equivale a immettere di nuovo sul mercato la macchina
Nuovo Attestato di Conformità
Variazioni delle modalità di utilizzo della macchina
Equivale ad una nuova messa in servizio della macchina
Nuovo Attestato di Conformità
Macchine già soggette al DM 12.9.59
non c’è più obbligo di collaudo ISPESL, solo denuncia all’
dell’installazione per:
• scale aeree ad inclinazione variabile
• ponti mobili sviluppabili su carro
• ponti sospesi muniti di argano
• argani per ponti sospesi
• idroestrattori (paniere > 50cm)
• apparecchi di sollevamento (portata > 200kg)
ISPESL rilascia LIBRETTO DELLE VERIFICHE che verranno effettuate
da ASL – Dipartimento Prevenzione
Casi particolari
vendita – noleggio – concessione in uso – locazione
finanziaria di macchine già immesse sul mercato o già in
servizio alla data di entrata in vigore del DPR 459 e privi
di marchio CE
la macchina deve essere accompagnata da un
Attestato di Conformità alla legislazione previgente
# $
SICUREZZA ATTREZZATURE DI LAVORO
OBBLIGHI DEI SOGGETTI
(DLgs 626-242)
PROGETTISTI di luoghi di lavoro e impianti
• rispetto dei principi generali di prevenzione
• scelta di macchine e dispositivi di protezione rispondenti ai requisiti
essenziali di sicurezza (marchio CE)
FABBRICANTI – VENDITORI di macchine, attrezzature, impianti
• rispondenza alle disposizioni legislative e regolamentari in materia di
sicurezza
INSTALLATORI – MONTATORI di impianti, macchine
• attenersi alle istruzioni fornite dai rispettivi fabbricanti
UTILIZZATORI (DATORI DI LAVORO – DIRIGENTI – PREPOSTI –
LAVORATORI) di macchine, attrezzature, impianti
• uso in sicurezza
CONTESTAZIONE DI NON CONFORMITA’
Procedura DPR 459
ORGANO DI
VIGILANZA
Ipotesi di non
conformità
comunicazione
MINISTERO
LAVORO E P.S.
MINISTERO
INDUSTRIA C.A.
verifica
informazione
Ritiro dal mercato
+
divieto d’uso
COMMISSIONE
UNIONE
EUROPEA
esame
conferma
modifica
revoca
USO delle ATTREZZATURE DI LAVORO
Titolo III D.L.gs 626/94
MACCHINA
• APPARECCHIO
• UTENSILE
• IMPIANTO
•
ATTREZZATURA
DI LAVORO
USO
Cosa non è una
attrezzatura di
lavoro
•
•
•
•
•
•
•
•
Messa in servizio o fuori servizio
impiego
trasporto
riparazione
trasformazione
manutenzione
pulizia
smontaggio
DPI
• LOCALI (strutture e immobili)
• MATERIE PRIME
•
USO delle ATTREZZATURE DI LAVORO
Obblighi del datore di lavoro-dirigenti-preposti
• A. adeguate o adattate al lavoro
• A. idonee ai fini della sicurezza e della salute
• Misure tecniche e organizzative per ridurre i rischi e impedire uso
inadatto
• Misure per:
o Installazione corretta (istruzioni fabbricante)
o Utilizzazione corretta (libretto istruzioni)
o Manutenzione corretta (istruzioni fabbricante)
o Assicurare sufficienti spazi tra elementi mobili e fissi
• A. siano corredate da istruzioni per l’uso
• A. che richiedono conoscenze e responsabilità particolari:
o Lavoratori incaricati per l’uso, la manutenzione, la riparazione
o Addestramento
• Informazione e istruzione d’uso su:
o Condizioni d’impiego
o Situazioni anormali prevedibili
• Formazione adeguata all’uso
USO delle ATTREZZATURE DI LAVORO MOBILI
Obblighi del
datore di lavoro-dirigenti-preposti
(D.Lgs. 626/94 e D.Lgs 359/99)
! Disporre e far rispettare regole di circolazione
! Idonee misure di prevenzione e sicurezza per i lavoratori a piedi
! Idonee misure di prevenzione e sicurezza per i lavoratori trasportati
! Per i motori a combustione idonee misure per la salubrità dell’aria
! Sottoporre a verifica le attrezzature in allegato XIV D.Lgs.626
(conservare i verbali per almeno 5 anni)
VALUTAZIONE DEI RISCHI causati dalle
ATTREZZATURE DI LAVORO
ESIGENZE MINIME : PRINCIPI GENERALI DI SICUREZZA E SALUTE
( marchio
CE )
NUOVA VALUTAZIONE DEI RISCHI nel luogo di utilizzazione:
• Natura del posto di lavoro (es.: all’aperto, al chiuso…)
• Modalità di organizzazione del lavoro (ritmi di lavoro, turni, …)
• Incompatibilità tra singole attrezzature (spazi,……)
• Effetto cumulativo (rumore, calore, inquinamento…..)
D.Lgs 626/94 - Allegato XIV
Elenco delle attrezzature da sottoporre a verifica
1) scale aeree ad inclinazione variabile;
2) ponti mobili sviluppabili su carro;
3) ponti sospesi muniti di argano;
4) idroestrattori centrifughi con diametro esterno del paniere 450 cm;
5) funi e catene di impianti ed apparecchi di sollevamento;
6) funi e catene di impianti ed apparecchi di trazione;
7) gru e apparecchi di sollevamento di portata > 200 kg;
8) organi di trazione, di attacco e dispositivi di sicurezza dei piani
inclinati;
9) macchine e attrezzature per la lavorazione di esplosivi;
10) elementi di ponteggio;
11) ponteggi metallici fissi;
12) argani dei ponti sospesi;
13) funi dei ponti sospesi;
14) armature degli scavi;
15) freni dei locomotori;
16) micce;
17) materiali recuperati da costruzioni sceniche;
18) opere sceniche;
19) riflettori e batterie di accumulatori mobili;
20) teleferiche private;
21) elevatori trasferibili;
22) ponteggi sospesi motorizzati;
23) funi dei ponteggi sospesi motorizzati;
24) ascensori e montacarichi in servizio privato;
25) apparecchi a pressione semplici;
26) apparecchi a pressione di gas;
27) generatori e recipienti di vapore d'acqua;
28) generatori e recipienti di liquidi surriscaldati;
29) forni per oli minerali;
30) generatori di calore per impianti di riscaldamento ad acqua calda;
31) recipienti per trasporto di gas compressi, liquefatti e disciolti.
Scarica

Sicurezza dei macchinari