Poesia Lirica Provenzale Lingua d’Oc Origini della poesia provenzale L’amOr cOrtese Metrica e temi della canzone I trovatori Letteratura francese e provenzale in Italia Temi e modi Scuola siciliana La Lingua d’Oc Etimologia Lingua Occitana Storia Lingua Occitana L'occitano o lingua d'oc (linguadoca) è una lingua romanza parlata in alcune zone del sud della Francia, in Spagna (Val d'Aran in Catalogna) ed in Italia nelle Valli Occitane (Piemonte e Liguria) e in Calabria a Guardia Piemontese (CS). In Francia l'occitano gode di pochissima tutela. In Spagna (Val d'Aran), l'occitano è una lingua ufficiale regionale dal 1990. A parlare l'occitano sarebbero circa due milioni di persone, mentre si stima in circa sette milioni il numero di persone che ne avrebbero una conoscenza passiva. Etimologia La denominazione occitano deriva dalla parola occitana òc che significa sì. Questo criterio distintivo venne usato da Dante Alighieri, che descrisse le lingue occitana, francese e italiana in base alle loro rispettive particelle affermative: òc, oïl (antenato del moderno oui) e sì. Mentre la parola òc deriva dal latino hoc, la parola oïl deve la sua origine al latino hoc ille. Il termine lingua occitana deriva da òc e apparve nei testi amministrativi latini verso il 1300. Dagli anni 1960-1970, la parola occitano è diventata usuale e implica una definizione linguisticogeografica estesa, mentre il termine provenzale oggi designa il provenzale in senso stretto, ossia la parlata occitana in uso nella sola Provenza. Storia Periodo di tempo: ultimi decenni dell'XI e la metà del XIII secolo. In questo periodo l'occitano non solo era una lingua unificata e veicolare, ma era utilizzata come lingua giuridica ed amministrativa. In quel periodo l'insieme delle lingue d'oc (sotto l'indicazione di provenzale) conobbero una ricchissima fioritura letteraria, culminata con la lirica dei trobadori medioevali. Nel 1229, in seguito all'invasione della Linguadoca da parte di re Luigi VIII, il Re di Francia estese il proprio dominio politico nel Midi, il Sud della Francia, (Crociata albigese). La lingua d'oil, diffusa fino a quell'epoca nella sola Francia settentrionale, divenne predominante su tutti gli altri idiomi parlati nel territorio occupato dall'attuale Francia, poiché venne impiegata nell'amministrazione del potere politico. Con la fine dell'Ancien Régime l'uso del francese assunse valenza strategica in quanto simbolo e garanzia dell'unità nazionale. Origini della poesia provenzale È difficile individuare le origini della poesia lirica provenzale. C’è chi la collega alla tradizione classica latina di poesia religiosa di esaltazione della Vergine. Ma nessuna di queste ipotesi può ritenersi definitiva. L’amOr cOrtese Poesia trobadorica Poeti provenzali identificata con la poesia d’amore Formalizzazione dell’amore cortese Amore cortese Vassallaggio Influenza religiosa Comportamenti riconducibili alla sfera religiosa Temi e modi Trobar clus Trobar leu Amor de lonh Poetare chiuso e difficile Poetare lieve Amore da lontano Formalizzazione e astrazione Apertura alla concretezza della vita Raffinato e idealizzato Metrica e temi della canzone Forme principali della lirica: -Canzone -Esordisce un topos -Descrive la natura -È formato da 4,5,6 strofe -Chiusa formata da uno o più congedi -Contiene versi ottosillabici in rima I trovatori I trovatori erano personaggi di un’elevata cultura ma non sempre di alta estrazione sociale: oltre ai nobili, il più celebre dei quali fu certamente Guglielmo IX duca d’Aquitania, considerato il più antico trovatore di cui sia stata tramandata notizia, vi erano mercanti e anche artigiani. Di loro tuttavia rarissime e quasi mai storicamente certe sono le notizie biografiche: i copisti che a partire dal XIII secolo raccolsero in manoscritti le liriche provenzali corredarono queste antologie di testi, le vidas, in cui vengono riportati brevi cenni sulla vita dei trovatori, il più delle volte frutto della libera e fantasiosa interpretazione di dati desunti dalle liriche stesse, e quindi assai poco attendibili Letteratura francese e provenzale in Italia Solo con la fioritura dei comuni si svilupperà una letteratura autonoma in Italia. • GENERI LETTERARI EPICA/ROMANZO D’IMPORTAZIONE • PRODUZIONE AUTOCTONA CANZONI DI GESTA LINGUA FRANCO VENETA FRANCESE INQUINATO DAL VENETO OPERA PRINCIPALE: ENTREE D’ESPAGNE. • GENERI ELABORATI IN FRANCESE DA AUTORI ITALIANI MILIONE (MARCO POLO); LIVRE DOU TRESOR (BRUNETTO LATINI) • LIRICA PROVENZALE NORD ITALIA CROCIATA ALBIGESA MOLTI PROVENZALI SCAPPANO IN ITALIA La Scuola siciliana: il tempo, i luoghi, le figure sociali SCUOLA SICILIANA • Dissociazione tra poesia e musica • Realtà cortigiana, non feudale • Poeta borghese – Si dedica alla poesia per diletto • Fondata da Federico II di Svevia – Colto e poliglotta – Incoraggiava la laicizzazione della cultura • Manfredi, suo figlio lo succedette – 1260: sconfitto a Benevento • CRISI DELLA SCUOLA SICILIANA – Testi siciliani riscritti da autori toscani con variazioni delle finali e degli accenti – Lingua unitaria – Canone fisso Testi e riferimenti: • La Scrittura e l’Interpretazione (G.B. Palumbo Editore); • Wikipedia; • Encarta; Diapositiva creata da: Luca G. Il Provenzale • Il provenzale è una lingua romanza appartenente alle lingue « d 'oc », percepita e riconosciuta come una lingua distinta dalle popolazioni e da molti organismi ufficiali, parlata e scritta in Provenza insieme al francese, vicino all’italiano o al catalano. E’ portatrice di una cultura ricca, in cui l'espressione letteraria è considerata a livello internazionale: ne è testimonianza il fatto che Frédéric Mistral (1830-1914) ha ottenuto il Premio Nobel di letteratura nel 1904. Il provenzale beneficia attualmente di una rivalutazione presso l'opinione pubblica. • Ormai è insegnato e studiato ed i suoi impieghi pubblici si sviluppano (media, canzone, ecc). • La lingua provenzale è già presente in molte grammatiche, dizionari, manuali linguistici, la cui produzione si moltiplica, ma che purtroppo sono insufficientemente diffusi. Poesia in provenzale • Aquelo nesco s'encafourna dins une coumbo arebro e sourno e ven piei un moumen que la roco subran Senarco amount ou es pas de dire vous parle dou roucas do cire ni cat ni cabro ni satire n'en responde segur jamai l'escalaran. F. Mistral L’uccello Leis Oouceou En Janvié e Fébrié, Se courroun darrié. En Mars, Soun pas plus gras. En Abriou, Fan soun nis. En Maï, Maï que maï. En Jun, Plus que quooucun, En Juliet, Voloun soulet. En Avoust, An bouon goust. Autore anonimo Poesia in Provenzale Alexia L. e Laetitia F. Lycée Jean Lurçat