N. 43 - luglio 2010
Spedizione in a.p. D.L. 353/2003 conv. in L. 46 del
27/02/2004 art 1 comma 1 DCB Milano
Autorizzazione del Tribunale
di Milano N. 455 del 30.05.1989
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progetto: studio ED Eduardo di Marco -MI
materiale: Reticolo splittato Vibrapac
pubblicato su: www.dimensioneesolidi.it
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L'edilizia che traina:
certificazioni LEED, efficienza
energetica, fotocatalisi
Intro su argomenti presentati.
Reponsabilità, coscienza, buon senso. Sono alcuni semplici e fondamentali concetti emersi nei colloqui con i principali referenti che abbiamo intervistato in questa edizione di DS dedicata alla sostenibilità in
edilizia.
Sono anche gli stessi principi ispiranti alla base del LEED, Leadership in
Energy and Environmental Design, uno dei movimenti per la diffusione
degli standard di sostenibilità in edilizia più affermati al mondo che
anche in Italia si sta affermando, grazie anche al contributo di grandi
investitori e aziende che vogliono crederci .
I principali attori di questa crescita, trattati negli articoli di questo
numero sono:
- Hines, protagonista di uno dei più grandi interventi di recupero
di aree degradate, il cantiere
di Porta Nuova nel cuore di
Milano;
- Italcementi che ha intrapreso un progetto innovativo
per i nuovi laboratori di ricerca I-LAB al Kilometrorosso e
che mira ad una certificazione
LEED ai massimi livelli grazie
anche all'uso del suo brevetto
esclusivo "TX-Active" il cemento mangiasmog;
- Vibrapac che ha definito e proposto già da tempo una produzione
con materiali ad alta efficienza energetica e sostenibili attraverso l'impiego di materie prime riciclate e tecnologie produttive a basso impatto ambientale;
- Prologis con il primo intervento in Italia certificato LEED nel settore
industriale;
- I Progettisti, quali l'arch. Pirovano e il suo progetto nello storico quartiere dei giornalisti a Milano, che con la loro visione etica ricercano
soluzioni "belle e sostenibili".
Un'ultima novità: le interviste sono state riprese e pubblicate in versione integrale sul sito "www.dimensioneesolidi.it" così da poter approfondire i concetti qui espressi.
Buona lettura e buona visione.
Leo Luongo
DS 43
oggetto cantiere di Porta Nuova Garibaldi
località
Milano
developer
Hines
investitori
Hines European Development Fund - Milano Assicurazioni
TIAA - CREF (Teachers Insurance and Annuity Association - College Retirement Equities Fund)
tipo di intervento
uffici: 50.485 m 2; commercio: 10.000 m2; espositivo: 20.000 m2; interrati: 20.000 m2; piazza: 8.000 m2; residenziale: 8.200 m2;
impresa costruttrice
Colombo Costruzioni SpA (general contractor)
elementi in cls utilizzati
Sistema Grandi Murature SGM Vibrapac con elementi in cls vibrocom-
presso tipo Standard ST e Tagliafuoco ST-TF ad elevato contenuto di riciclato
­4
EDILIZIA SOSTENIBILE - Leed Italia Heins construction
Porta Nuova: la sostenibilità
nella nuova Milano
Forse il più grande cantiere in corso al
momento in Italia sia nelle dimensioni
che nelle misure prese per contenere
l'impatto ambientale sotto tutti gli aspetti:
progetto, cantiere, esercizio.
Porta Nuova, riunificando i tre progetti Garibaldi, Varesine e Isola, è
il più grande intervento di riqualifi
cazione urbana effettuato nel cuore
di Milano: 290.000 m2 di aree dismesse e degradate da oltre cinquant’anni.
Nel complesso il progetto svilupperà 340.000 m2 di nuove strutture: residenze, spazi commerciali, uffici, spazi
culturali per circa 20.000 m2 tra cui
il Modam, l’Isola Community Center,
l’Incubatore dell’Arte, la Fondazione
Riccardo Catella, un hotel, un ampio
spazio espositivo, il nuovo polo istituzionale formato dall’Altra Sede della
Regione Lombardia e dalla nuova
Protagonisti del progetto
La committenza
­5
General contractor
B.M.S.
Progettazione impianti
Certificazione LEED
Esecuzione
Intonaci
sede del Comune di Milano.
L’area comprende anche un grande parco, “I Giardini di Porta Nuova”,
di oltre 85.000 m2, all’interno di
un’area pedonale e ciclabile continua
di circa 160.000 mq (attraversata da 2
km di piste ciclabili), caratterizzata da
zone verdi, piazze e ponti, che garantirà un collegamento sicuro e facile
tra i quartieri limitrofi .
La progettazione del quartiere
nasce attraverso la definizione dei
progetti planivolumetrici di ciascuna
delle tre aree Garibaldi, Varesine e
Isola, rispettivamente elaborate dagli
studi Pelli Clarke Pelli Architects (Cesar
Pelli), Kohn Pedersen Fox Associates
(International) PA (Lee Polisano) e
Boeri Studio (Stefano Boeri), mentre
la progettazione degli spazi pubblici
e pedonali è opera dello Studio Land
(Andreas Kipar).
La squadra completa dei progettisti è composta da 25 architetti italiani
e stranieri (provenienti da 8 differenti
Paesi) selezionati fra più di 500 professionisti tramite concorsi internazionali.
Produrre e consumare energia
pulita
Fra gli obiettivi principali del progetto Porta Nuova rientra una consistente diminuzione dei consumi energetici degli edifici rispetto ai nuovi
e più stringenti requisiti del decreto
legislativo 29/12/2006 n. 311 per il
2010. I nuovi edifici saranno dotati
dei sistemi più avanzati per l’approvvigionamento dell’energia attraverso
lo sfruttamento di fonti rinnovabili
e sistemi centralizzati a servizio sia
delle residenze, sia degli uffici.
Murature
e
DS 43
Materiali Vibrapac per la certificazione LEED
del cantiere Porta Nuova
Elementi in cls vibrocompresso per il credito MR c.4 CONTENUTO DI RICICLATO
L'obiettivo è aumentare l’utilizzo di materiali derivati dal riciclo di materiali di scarto di lavorazioni (Preconsumo) e di materiali di scarto costituenti rifiuto (Postconsumo).
Gli elementi impiegati per le murature Vibrapac iST e iST TF hanno un elevato contenuto di
riciclato Preconsumo e Postconsumo certificato secondo la norma UNI EN ISO 14021.
Per la descrizione dettagliata della certificazione LEED si veda pag. 24 e seguenti.
Sistemi Vibrapac per il progetto di Porta Nuova
­6
Riportiamo una panoramica dei principali nodi del sistema costruttivo con elementi in cls Vibrapac utilizzato nell'ambito
del cantiere di Porta Nuova Garibaldi, in particolare negli schemi e nella pianta è stato considerato l'edificio C
• gabbia strutturale calibrata per irrigidimento muratura
• giunto telescopico che assicura la tenuta e sopporta le escursioni delle
Fissaggio Telescopico SGM 15
strutture in cemento armato
• giunto verticale di tenuta della muratura alla struttura
• gabbia per la realizzazione di architravi
EDILIZIA
SOSTENIBILE - Cantiere di Porta Nuova Milano
Armatura 412/95
Edificio C
­7
Profilo TM
Lesene di facciata
Architrave 612 / 340
DS 43
La voce della committenza
L'ingegner Claudio Saibene per
Hines Construction, committente del
cantiere di Portanuova, ci descrive a
grandi linee gli aspetti più rappresentativi di questo progetto.
EDILIZIA
SOSTENIBILE - Cantiere di Porta Nuova Milano
­8
"Premetto che per quanto riguarda
il LEED, la Heins Stati Uniti, fondata
nel 1956 e da sempre sensibile alle
problematiche legate all'ambiente,
ha voluto portare in Europa e in Italia
con questo progetto una metodologia di sostenibilità del costruire
secondo i più nuovi e moderni dettami progettuali e operativi.
Nell'ambito progettuale l'impostazione del LEED è stata imposta dal
committente al team di progettazione che in questo caso è molto
complesso ed è suddiviso in parte
architettonica, coordinamento di sviluppo della progettazione, componenti strutturali, componenti impiantistiche, e tutte le altre discipline che
sono al contorno. Ogni consulente
del team deve seguire le indicazioni
LEED per arrivare ad una precertificazione. Da qui parte la gara d'appalto con i requisiti LEED per quanto
riguarda la costruzione che in questo
caso è stata aggiudicata a un general
contractor che esegue tutto l'intervento completo con costante riferimento al LEED anche nelle gare di
subappalto sia nella preselezione che
nella scelta dei subappaltatori.
Tutti
i
progetti
dell'area
Portanuova tendono alla certificazione Gold.
Vorrei anche sottolineare che tutto
ciò è anche un impegno economico
da parte del committente che nella
fattispecie diventa ancor più importante in quanto il general contractor
italiano si trova a dover gestire dei
subappalti, dei subappaltatori, un
flusso di carta e informazioni al quale
non è abituato e quindi ciò comporta
una spesa in più rispetto ai normali standard anche in risorse umane
in quanto tutti gli aspetti legati alle
richieste LEED vengono affidati a una
società di consulenza specializzata
esterna all'impresa.
Heins fondatore della società omonima e tutt'ora in vita è stato un promotore del LEED, concretizzato negli
stati uniti circa 15 anni fà. Hines sta
portando il suo contributo anche in
italia per la definizione di una specifica LEED italiana.
Una delle grandi attività di Heins
è quella di recuperare aree dismesse
o degradate per riqualificarle, questa caratteristica messa assieme alla
volontà di costruire con parametri di
sostenibilità e risparmio energetico
definiscono una vera e propria visione etica della società.
E' chiaro che investire in qualità e
sostenibilità ha dei ritorni importanti,
sia diretti per la valorizzazione stessa
degli immobili che di risparmio nel
tempo derivato da una gestione più
intelligente.
Per quanto poi riguarda l'organizzazione del cantiere si sono attuati
tanti interventi importanti per limitare l'impatto con il contesto urbano,
par fare un'esempio è stata realizzata
una Centrale per il calcestruzzo interna al cantiere che deve servire una
fornitura di 500.000 m3 e più di calcestruzzo, evitando così il trasporto
dello stesso attraverso la città con
betoniere, si sono realizzate barriere
antirumore sulle cesate di cantiere
e tutta una serie di interventi che
comunque concorrono all'ottenimento della certificazione LEED."
il complesso di
Porta Nuova è sicuramente il cantiere
più grande in Italia
che concorre alla
cert ifica zion e LEED ing. Fabio
Viero
certificazione LEED
Il punto con gli esperti della certificazione LEED
Abbiamo chiesto all'ingegnere
Fabio Viero di Manens Tifs, società di
ingegneria specializzata nel campo
impiantistico e che già dal 2008 è
stata fondatrice del GBC Italia, di parlarci del cantiere di Porta Nuova per
il quale Manens TiFS sta seguendo la
direzione lavori e l'aspetto LEED.
"Per quanto riguarda la direzione
lavori del complesso di Porta Nuova
non siamo stati coinvolti direttamente nella progettazione ma lo siamo
nell'assicurare che le scelte fatte nella
fase progettuale siano portate a termine durante la costruzione.
Il complesso di Porta Nuova è
sicuramente il cantiere più grande
in corso in Italia che concorre alla
certificazione LEED ed è quello che
ha apportato anche un grande contributo alla diffusione del medesimo
nel nostro paese.
Il LEED premia molto le scelte energetiche, in questo caso il riscaldamento, il raffrescamento e l'uso della
luce. In fase di progetto sono state
ottimizzate delle scelte sicuramente
innovative per gli standard italiani
nella scelta dei materiali sia per la
regionalità, cioè non prodotti distanti dal sito di utilizzo, che a livello
di materiale riciclato preconsumo
e postconsumo e il recupero degli
scarti di cantiere con la contabilizzazione degli stessi.
In qualità di responsabile della
certificazione LEED mi devo occupare del controllo della messa in atto,
da parte dell'impresa, delle specifi-
che che richiede il LEED. In particolare, per esempio, LEED richiede
che venga redatto un piano di controllo dell'erosione e sedimentazione, uno per la qualità dell'ambiente
all'interno del cantiere, e che venga
attuato tutto quello che ci si aspetta. Controllo anche che le scelte dei
materiali siano in linea con le scelte
progettuali e con gli obiettivi in termini di certificazione LEED che nella
fattispecie si pongono verso una certificazione di tipo Gold.
L'impresa sta facendo un grande sforzo nel selezionare i materiali
adeguati alle richieste e sta gestendo
il cantiere in modo da limitare l'inquinamento verso l'esterno, come
ad esempio quello di convogliare i
classici fanghi prodotti dal cantiere in modo da evitare intasamenti
delle fognature ed altri inconvenienti
attorno al sito, e anche alla limitazione della produzione delle polveri di
cantiere."
Per la descrizione
dettagliata della
certificazione LEED
si veda pag. 24 e
seguenti
­9
DS 43
progettista arch. Alessandro Pirovano
oggetto edificio residenziale
località
Milano quartiere Maggiolina ("villaggio dei giornalisti")
committente
Gruppo Edile Milanese
tipo di intervento
nuova costruzione
progetto architettonico e direzione lavori
arch. Alessandro Pirovano
impresa costruttrice
Costruzioni Geom. Zini - Cavenago
materiali utilizzati
sistema a contenimento energetico SCUDO - Vibrapac con elementi Biodämmed elementi faccia a vista Concio Q serie Archetipi
­10
Edilizia sostenibile & Architettura
Alessandro pirovano
Razionalismo e sostenibilità
nel quartiere dei giornalisti
Un progetto architettonico riguardevole e la scelta di un
sistema costruttivo all'insegna del risparmio energetico e
all'uso di materiali ecocompatibili
Un'architettura per il villaggio dei
giornalisti di Milano
A Milano, in via Bissolati, all'interno del villaggio dei giornalisti: nato
come esperienza sul modello delle
garden city all'inizio del secolo si
colloca un riguardevole progetto
dell'architetto Alessandro Pirovano.
A tutt'oggi si sono conservate
molte delle caratteristiche originarie
definite da un quartiere residenziale
composto esclusivamente da abitazioni mono, bifamiliari e successivamente da piccole palazzine per i
giornalisti.
Il progetto nasce con una estrema
attenzione al luogo, dove sono presenti splendidi esempi di architettura
razionalista, come villa Figini del '35 e
altri splendidi esempi di architettura.
Bellezza sostenibile
La bellezza può salvare il mondo.
E' una frase colta nell'intervista al
progettista.
Un aspetto fondamentale del
progetto è stata l'attenzione posta
alla scelta dei materiali. E' l'architet-
to Pirovano che ci parla di "bellezza
sostenibile", perché nella ricerca di un
materiale importante di finitura della
facciata, un rivestimento che vibrasse
con la luce, che creasse delle ombre e
che non fosse una cortina uniforme,
è arrivato alla scelta dell'elemento
Concio Q della Vibrapac, conosciuto
bene dai Milanesi per la sua importante presenza nella linea 3 della
metropolitana, per le sue peculiarità,
per la possibilità di poter realizzare
una trama continua che gioca molto
con le luci e le ombre. "Associato alla
finitura esterna ho pensato di annettere tutto il pacchetto/sistema offerto dalla Vibrapac che consiste nella
termo-muratura interna in Biodämm
ad elevata massa e alto contenuto di
materiale riciclato, allo strato isolante
in polistirene sinterizzato riciclabile
prodotto senza CFC". Queste scelte, sottolinea l'architetto, sono state
motivate dalle performance in termini di risparmio energetico per gli ottimi valori di isolamento termico, ma
anche e non trascurabile, dal basso
impatto ambientale ottenuto in fase
di produzione.
I protagonisti del progetto
La committenza
STUDIO ARCHITETTURA
PIROVANO
La progettazione
Costruzioni Geom. Zini
L'impresa
sistema costruttivo
­11
DS 43
L'efficienza energetica
passa per un sistema multistrato ventilato
­12
Muratura ad isolamento integrale con camera di ventilazione
Il Sistema Scudo Ventilato presenta la caratteristica camera di ventilazione integrata tra lo strato isolante e il paramento esterno.
La camera di ventilazione è realizzata grazie a speciali dispositivi di aggancio e supporto che garantiscono la staticità del paramento esterno a sbalzo. Per garantire il corretto
flusso d’aria, vengono impiegate alla sommità e alla base
speciali griglie di areazione o opportune prese d’aria realizzate nel paramento esterno stesso.
Libero ma vincolato
Il fissaggio della parete esterna viene realizzato con speciali dispositivi di ancoraggio Vibrapac AS 137, che impediscono i movimenti del paramento esterno dovuti alle spinte
di compressione e trazione esercitate dal vento, permet-
tendo al contempo movimenti verticali dovuti alle dilatazioni termiche e igrometriche.
Un sistema collaudato
I vantaggi della parete ventilata erano già noti ai costruttori
del Nord Europa fin dall’800 per le sue caratteristiche di
isolamento e benessere ambientale.
Attraverso il meccanismo di ventilazione naturale della camera d’aria gli strati interni della chiusura opaca verticale
godono di maggiore quiete termica, sia diurna che notturna, e vengono inoltre asportati gli eventuali eccessi d’umidità, ciò grazie all’effetto camino prodotto dalla differenza
di temperatura legata alla massa esterna.
In particolare l’isolante termico raggiunge un “rendimento”
superiore avendo una temperatura media operante inferiore rispetto a quella di altri sistemi.
dentro il progetto - Residenziale a Milano Miglior prestazioni e confort sia d’inverno che d’estate
Grazie alla azione del flusso d’aria, i parametri di efficienza energetica risultano migliorati rispetto al caso senza camera
di ventilazione: la temperatura media della superficie esterna dello strato isolante risulta maggiore nelle condizioni invernali e più fresca nelle condizioni estive.
• trasmittanza termica U [W/m2K] della parete: inferiore ai valori limite prefissati
Biodämm 25
Pannello in polistirene espanso
EPS 100 con grafite
Camera di ventilazione
Rivestimento Concio Q
Trasmittanza totale parete U
25 cm
8 cm
3 cm
12 cm
0,257 W/m²K
• correzione dei ponti termici = si totale
• inerzia termica pari a una massa muraria
efficace di almeno 230 kg/m2
• verifica delle condense interne e superficiali: assenza di condense
.
Biodämm 25
Strato Isolante
Camera di ventilazione
Rivestimento Archetipi Concio Q
Biodämm: crediti LEED per la sostenibilità
MIX DESIGN Biodämm
materiale vergine (inerti di cava)
materiale riciclato pre-consumo materiale riciclato post-consumo
altri materiali presenti (legante idraulico, additivi)
30
5
40
10
–
–
–
–
Elementi ecologici
a basso impatto ambientale
Biodämm, grazie alla ricerca e sviluppo di Vibrapac, è
l'unico materiale in cls vibrocompresso realizzato con
oltre il 40% di inerte riciclato post-consumo.
Per la sua produzione vengono impiegate Materie Prime
Secondarie (MPS) certificate e con marcatura CE, tra cui
il vetro espanso da riciclo.
L'impiego di Biodämm nella costruzione assicura pertanto
importanti vantaggi per l'ambiente:
• risparmio di inerti naturali, materia prima non rinnovabile
Vibrapac
• riduzione volumi di materiale destinato a smaltimento
Socio ordinario GBC Italia
40
15
45
12
%
%
%
%
­13
DS 43
Concio
Q evoca la pietra a spacco ed
anche il bugnato
rinascimentale
EDILIZIA
SOSTENIBILE & architettura - Residenziale a Milano
­14
­15
Il Sistema
Costruttivo Scudo
Ventilato impiega
una specifica struttura in acciaio a sostegno della muratura
in Concio Q
I nodi tecnici
La grande articolazione dei volumi
dell'edificio sostenuta da una struttura fatta essenzialmente di pilastri
e travi ha posto il problema di interventi di correzione dei ponti termici
per non inficiare le prestazioni della
muratura in Biodämm.
Altro nodo importante del progetto è stato quello di mantenere la
modularità degli elementi Concio Q
senza interruzioni lì dove sono presenti lunghe finestrate a nastro che
abbracciano l'angolo stesso tra due
facciate senza pilastrini. Per consentire ciò è stata adottata una specifica struttura di supporto in acciaio a
sostegno della muratura esterna in
Concio Q.
I materiali
Si è voluto utilizzare in partenza tre
materiali fondamentali:
• il Concio Q che evoca la pietra
a spacco e anche il bugnato rinascimentale, ridotto in scala e riproposto
in una versione più contemporanea;
• l'acciaio Corten, evidente nell'elemento bow-window che fuoriesce
dalla facciata;
• il legno che riveste l'ultimo piano
e il nastro che unisce le finestre, in
una versione particolare e innovativa
che utilizza una tecnica di termotrattamento grazie alla quale mantiene le
sue caratteristiche meccaniche, non
ingrigisce e non prende muffa.
Protezione contro il vandalismo
La facciata dell'edificio che confina
in parte direttamente sul marciapiede
pubblico, grazie al suo rivestimento
non planare non invita alla creazione di graffiti ed è stata comunque
protetta con una vernice protettiva
antigraffiti (brevetto Vibrapac).
DS 43
Richard meier
Italcementi:
testimonial leed del Green
Building Council Italia
Edilizia sostenibile LEED Italia
­16
Per il nuovo centro ricerche Italcementi i-lab
innovazione e sostenibilità di eccellenza
L'Architettura Richard Meier
i-lab è destinato a riassumere in
un concreto volume
architettonico l’impegno di Italcementi in
materia di sostenibilioggetto i-lab Centro Ricerca e Innovazione
località
Bergamo
committente
Italcementi SpA
tipo di intervento
nuova costruzione
progetto architettonico strutturale e direzione lavori
richard meier & partners architects
impresa costruttrice
Pandini s.r.l. - BG
materiali utilizzati
calcestruzzi ad alte prestazioni, cemento mangiasmog TX-Active e elementi in cls Vibrapac iST e ST-TF ad elevato contenuto di riciclato
tà ambientale
proJect manager ing. Andrea Leidi
i-lab: architettura, innovazione, sostenibilità
" I-lab si colloca all’estremità orientale del Parco Scientifico e Tecnologico
di Bergamo denominato Kilometro
Rosso e si sviluppa come ideale continuazione del “muro” rosso che segna
l’Autostrada Milano-Venezia. Funzionalmente autonomo e realizzato in
cemento bianco, si configura metaforicamente come la “testa” dell’intera
area direzionale. Come afferma Meier:
il punto del punto esclamativo rappresentato dalla fascia rossa.
La zona di accesso principale, posta
nell’angolo Nord-Est, è ulteriormente
sottolineata da una pensilina aggettante – con uno sbalzo di circa 20 metri – e da un volume plastico in calcestruzzo, che contribuisce anche a
marcare lo sviluppo prettamente orizzontale dell’intero edificio.
I-lab è destinato a riassumere in un
concreto volume architettonico l’impegno di Italcementi in materia di
sostenibilità ambientale. L’edificio, infatti, è stato progettato con lo scopo
di rispondere a tutti i requisiti, anche
quelli più stringenti, in materia di risparmio energetico e, più in generale,
di qualità innovativa della progettazione."
­17
DS 43
I-LAB
Materiali Vibrapac per la certificazione LEED
di I-LAB Italcementi al Kilometrorosso
EDILIZIA
SOSTENIBILE LEED italia - Centro Ricerche Italcementi I-Lab
­18
MAteriali ad alto contenuto di riciclato
Vibrapac ha elaborato, per la realizzazione della nuova
sede I-Lab Italcementi, una formulazione superiore allo
standard già certificato UNI EN ISO 14021, portando la
percentuale di materiale riciclato al 40%. Richiesta fatta
da Italcementi per l’ottenimento della certificazione Leed
Platinum.
Costo energetico ed ecosostenibilità
L’impatto ambientale di un manufatto viene valutato in
base al costo energetico necessario per la sua produzione, alla sua conservazione nel tempo ed allo smaltimento
dei materiali costitutivi al termine del ciclo di vita. Il carico energetico può essere ridotto mediante l’impiego di
manufatti, quali i Vibrapac, che richiedono un consumo
energetico inferiore a quello di altre tipologie di corrente
utilizzazione.
Determinazione del costo energetico di un manufatto
Il costo energetico di un manufatto può essere determinato dalla seguente relazione:
A+B+C
E = ––––––––
D
Dove:
A = energia per produrre il manufatto
B = energia per mantenere il manufatto nel corso del suo
ciclo di vita
C = energia per smaltire il manufatto alla fine del suo
ciclo di vita
D = durata presumibile di vita del manufatto espresso in
anni
E = costo energetico
E’ evidente che la riduzione del valore di A contribuisce
ad abbassare il costo energetico generale.
Calcolo del consumo energetico dei Vibrapac
Calcolo del consumo energetico per produrre 10 pezzi
di Vibrapac iST 20x50 necessari per realizzare 1 m2 di
muratura a vista:
• impiego di Vibrapac iST 20x50 (19,2 x 49 x 19,2)
• peso medio di 1 pezzo: 19,2 kg
• costo energetico per produrre 1 kg di cls
Vibrocompresso: 0,72 MJ/kg
• costo energetico di produzione di elementi per formare
1 m2 di muratura a vista: 10 x 19,2 x 0,72 = 138 MJ/m2
Il valore di 0,72 MJ/kg per i prodotti serie Vibrapac sono
stati desunti verificando in pratica, e mediando, tutti i consumi energetici di 3 fabbriche del settore, di cui 2 site in
territorio italiano e 1 all’estero.
Per la verifica è stato preso in considerazione il costo
energetico per:
• l’estrazione e la frantumazione degli inerti
• il trasporto degli stessi dalla cava alla fabbrica per la
produzione dei manufatti
• la produzione dei leganti
• il trasporto del medesimo fino alla fabbrica
• i consumi termici ed elettrici della fabbrica di produzione
• tutti i consumi energetici accessori
• i consumi energetici per il trasporto del manufatto fino al
cantiere.
Conclusioni
Confrontando i costi energetici e ambientali di una muratura di 20 cm di spessore, realizzata con prodotti presi in
esame con altre tipologie di materiali, questa soluzione
ha un indice di impatto inferiore.
Nel confronto non è stato considerato il costo energetico
relativo alla malta di posa e l’eventuale intonaco.
Questo confronto evidenzierebbe ulteriormente il vantaggio ecologico della tipologia dei prodotti presi in considerazione, data la ridotta quantità di malta necessaria per la
loro posa.
Per ragioni di brevita’ il confronto del consumo energetico e’ stato limitato a quello della sola produzione (A)
considerando gli altri (B,C e D) eguali con qualsiasi delle
situazioni.
E’ da considerarsi che da ricerche eseguite nel caso del
laterizio si ha un consumo energetico alla produzione di
circa il +60% in più rispetto al caso qui analizzato.
La Fotocatalisi è un fenomeno naturale: il
fotocatalizzatore, irradiato da raggi U.V. solari,
accelera le reazioni di ossidazione degli inquinanti, organici ed inorganici, presenti nell'atmosfera.
Gli inquinanti così ossidati, sono quindi salificati dalla calce idrata, sempre presente nei
masselli per pavimentazione, dando luogo a
sali inerti non inquinanti.
­19
certificazione LEED ing. Gabriele Guala
e a basso impatto ambientale.
L'innovazione ha come punto focale
il brevetto nato proprio nei laboratori di ricerca Italcementi: il TX ACTIVE,
cemento mangiasmog che contribuisce all'abbassamento dell'inquinamento ed ha delle caratteristiche di
resistenza e aspetto elevate."
Il punto con la certificazione LEED
"Volendo sin da subito, da parte di
Italcementi, ottenere il massimo del
Rating LEED, sono state analizzate
tutte le categorie che vengono considerate dal sistema.
Per la sostenibilità del sito sono stati
previsti in cantiere lavori antierosione, antinquinamento, pianificati nel
progetto parcheggi per automezzi
ecologici, la vicinanza ai mezzi pubblici, una copertura bianca ad alta riflettenza per evitare l'effetto isola di
calore, molto verde intorno al sito.
Per l'efficienza energetica 51 pozzi
geotermici, pannelli solari termici e
fotovoltaici, l'isolamento elevato.
E' previsto il recupero dell'acqua piovana per il sistema antincendio, irrigazione e sanitari a basso consumo.
La scelta dei materiali ha privilegiato
materiali con alto contenuto riciclato
cantiere LEED è stata una sfida ma
anche una grande soddisfazione ed
un arrricchimento professionale."
la comunicazione dott. Alberto Ghisalberti
direzione lavori ing. Guido Morandini
Dirigere un cantiere che opera in regime LEED
"L'attenzione particolare, lavorare in
un ambito pulito, organizzato e più
sano sia per l'ambiente circostante
ma anche per chi opera all'interno
del cantiere in un regime di grande
sicurezza, sono tutti aspetti che contribuiscono ad un lavoro motivato e
alla qualità superiore dell'opera.
Sicuramente non tornerei indietro,
sono soddisfatto, nonostante il maggiore impegno richiesto, dirigere un
Un progetto che prima di nascere
già accumula premi
"Il nuovo laboratorio di ricerca e sviluppo I-lab: l'ultima sfida Italcementi
e anche per tutte le aziende che hanno contribuito ad essa; è stato coronato, prima ancora di essere finito, da
importanti riconoscimenti.
Il primo è il Green Good Design, premio americano già attivo dagli anni
'50 che viene assegnato a progetti
molto innovativi e attenti alla sostenibilità, il secondo l'European Green Building Award 2010, un oscar
dell'Unione Europea che viene assegnato agli edifici ad alta efficienza
energetica."
DS 43
roberto pettinati - danilo franchi
Edilizia sostenibile LEED Italia
­20
Italia: parte la nuova edilizia
industriale con standard LEED
Per la nuova sede Huhtamaki alle porte di Torino la Prologis
ha richiesto alla progettazione di attenersi alle prescrizioni
LEED avvalendosi anche del contributo dei nuovi elementi
autobloccanti ad alta riflettanza
direzione lavori ing. Roberto Pettinati Ubezio
complesso costruito con principi di
ecosostenibilità, secondo gli standard
americani LEED.
Da qui nasce l'incarico ad Energo
di seguire il progetto per gli aspetti relativi alla certificazione LEED e
conseguente definizione delle specifiche necessarie per ottenere la certificazione, che noi progettisti abbiamo
seguito alla lettera.
L’ingegner Roberto Pettinati Ubezio
ci ha descritto il progetto ISTA, da lui
seguito anche in qualità di Direttore
e Responsabile dei Lavori.
"Questo progetto è nato dall'accordo tra Prologis, multinazionale della
logistica industriale, e Huhtamaki,
multinazionale del packaging alimentare e imballaggi flessibili,
per la realizzazione di un immobile che contemperasse la volontà di
Huhtamaki di averlo su misura per
le proprie esigenze, con la volontà di
Prologis di investire nella novità di un
L'incarico, per lo sviluppo del progetto esecutivo e della costruzione
dell'immobile, in qualità di General
Contractor, è stato dato all'impresa
Vona costruzioni di Frosinone che
ha eseguito i lavori in tempi davvero contenuti: inizio cantiere maggio
2009 - immobile utilizzabile primi di
febbraio 2010. In particolare, tra gli
standard richiesti per la certificazione
LEED vi erano l’obbligo di realizzare
una pavimentazione esterna ad alto
albedo, al fine di evitare l’effetto isola
di calore, contenente una adeguata
percentuale di materiale riciclato.."
la pavimentazione V.Modula ad
alto albedo riduce
l'effetto "Isola di
calore"
I protagonisti del progetto
La committenza
­21
Gli specialisti della certificazione LEED (www.energogroup.com)
Progetto architettonico,
Direzione Lavori e Responsabile
dei Lavori
General contractor e progetto
esecutivo
L'utente finale dell'immobile
oggetto deposito prodotti Huhtamaki
località
Settimo Torinese (TO)
committente
Prologis
tipo di intervento
nuova costruzione
progetto architettonico Ista srl (Novara)
direzione lavori e responsabile dei lavori
impresa costruttrice
Vona costruzioni
materiali utilizzati
pavimentazione V.Modula certificata con alto albedo (SRI>29)
DS 43
Vibrapac V.Modula
per la certificazione LEED del progetto Prologis
Ai fini della certificazione LEED la pavimentazione Vibrapac V.MODULA
contribuisce all'ottenimento dei crediti
relativi a:
EDILIZIA SOSTENIBILE - Leed Italia ­22
Vibrapac
Socio ordinario GBC Italia
V.Modula:
con incastro a
scomparsa
certificazione LEED ing. Danilo Franchi
l'accesso con mezzi pubblici, biciclette e auto elettriche con colonnina per
ricarica;
­23
• la water efficiency con acqua riciclata per l'uso di annaffiamento e
scarichi bagni con temporizzatori per
limitarne l'uso;
• interventi nel controllo della fase di
costruzione con un piano per il controllo della qualità dell'aria e dell'erosione del terreno e per evitare la
dispersione di polveri;
A Danilo Franchi di Energo (www.
energogroup.com) abbiamo chiesto di descriverci il loro incarico nel
concorrere alla realizzazione dell'immobile quali responsabili di tutti gli
aspetti LEED.
"A fine 2008 abbiamo ricevuto l'incarico della certificazione LEED per
la sede Huhtamaki, certificazione del
tipo coreshell, utilizzata per immobili
da destinare alla locazione e quindi
suscettibili di adeguamento a secondo la committenza.
• cura dei materiali quali le vernici,
il legno, ecc., tale che tutti questi
prodotti rispettassero gli standard di
sostenibilità con le relative certificazioni;
• la scelta dei masselli autoboccanti
Vibrapac per ottenere il credito LEED
relativo alla Site Sostenibility SS 7.1.
In definitiva attraverso tutte queste
scelte si vuole ottenere una certificazione Gold. "
Il nostro incarico ha visto come primo
step l'elaborazione di una specifica
tecnica che è stata data ai progettisti,
ai main-contractor e agli installatori.
Specifica che definiva tutti i crediti
ai quali si doveva ottemperare nelle
varie fasi del progetto: design phase,
construction phase.
I crediti scelti sono stati:
• sostenibilità del sito che in questo
caso è stata la scelta di un sito in zone
fortemente urbanizzate;
• i trasporti alternativi garantendo
Per la descrizione
dettagliata della
certificazione LEED
si veda pag. 24 e
seguenti
DS 43
convegno gbc italia a milano
Do you speak LEED?
­24
Al convegno di Milano in giugno per la presentazione ufficiale del LEED Italia abbiamo chiesto al presidente Mario
Zoccatelli di spiegarci il ruolo e le funzioni del Green Building
Council Italia.
GBC ITALIA ing. Mario Zoccatelli
i grandi eventi internazionali ormai
usano LEED come punto di riferimento. Shangai ad esempio ha tutti i
padiglioni costruiti e certificati LEED,
il villaggio olimpico di Vancoover è
stato anch'esso costruito con questi
parametri.
Che vantaggi ci sono in concreto per chi costruisce e per l'utenza
finale?
EDILIZIA SOSTENIBILE - Leed Italia La prima domanda posta al presidente Mario Zoccatelli è stata semplicemente: cosa è LEED?
LEED è l'equivalente nell'edilizia di
pratiche che in molti altri ambiti sono
del tutto normali. In poche parole,
se si compra una bottiglia di acqua
minerale o un prodotto alimentare,
questi hanno un'etichetta nella quale
sono dichiarati e specificati tutti gli
ingredienti e le caratteristiche.
Per gli edifici non esistono ancora
sistemi di etichettatura che dichiarano quanto consuma questo edificio,
come si sta all'interno dell'edificio, di
che materiali è composto, com'è la
luce dell'edificio, ecc.
Sistemi come il LEED consentono
di fare il libretto dell'edificio nel quale
vengono dichiarate tutte le caratteristiche legate alla costruzione, alla
sua posizione e fruizione, definisce
in maniera rigorosa ciascun punto,
esempio: come si fà a dire che c'è
confort visivo? come si fà a dire che
un materiale è buono? Il LEED spiega
gli aspetti e le caratteristiche con
definizioni tecniche e poi ancora,
definisce esattamente quali sono le
caratteristiche che fanno sì che un
materiale sia ecosostenibile e che si
possa usare per la costruzione di un
edificio.
Come nasce il LEED?
LEED è un sistema che è nato
nel nord america negli Stati Uniti,
è il prodotto di un'associazione di
tipo volontario al quale partecipano
imprese, professionisti, tutti gli operatori della filiera edile e in questo
momento è sicuramente il sistema
più diffuso a livello mondiale, ci sono
progetti di alta qualità e di grandi
dimensioni in più di 110 paesi, tutti
Per l'utenza finale i vantaggi sono
i più semplici ed evidenti. Quali sono
i vantaggi di avere un prodotto alimentare certificato o di avere un'auto
con sistemi di sicurezza e consumi
certificati? Lo stesso vale per gli edifici, il vantaggio è sapere cosa si compra e dove si va ad abitare e vivere.
Per tutta la filiera che va dalle proprietà e quindi dal real estate ai progettisti e ai costruttori, la questione è
semplice e per certi aspetti brutale: il
mondo ha già deciso si và in questa
direzione. Non costruire certificato è
come se la Fiat decidesse di produrre
auto Euro 0 e che mercato potrebbe
avere?
E' chiaro che il mercato ha un'inerzia e occorrerà del tempo, però le
grandi direttive sia dal mondo politico che finanziario a livello internazionale, questa decisione l'hanno già
presa Cina inclusa.
Quindi il problema è il contrario,
che prospettive ha un'operatore
dell'edilizia che sceglie di rinunciare
alla qualità?
Sistemi come
il LEED consentono
di fare il libretto
dell'edificio nel quale
vengono dichiarate
tutte le caratteristiche legate alla
costruzione, alla sua
posizione e fruizione
­25
Come il LEED Italia può aiutare la
filiera Italiana ad adeguarsi a questi
standard?
E' vero perché il LEED è una logica di filiera, si stanno già formando
catene in senso positivo, è chiaro
che inizialmente ci possono essere
delle difficoltà, ma GBC Italia ha già
400 soci tra i quali ci sono progettisti,
imprese ed aziende di componenti
per l'edilizia, siamo comunque già
molto avanti per poter affrontare progetti LEED.
Un progettista che vuole fare LEED
cosa deve fare?
Bisogna sicuramente che tutti i
progettisti si mettano a studiare, per
esempio un'architetto che vuole fare
LEED deve sapere come ragionano
gli ingegneri e un'ingegnere come
ragionano gli architetti e tutti e due
devono sapere come ragionano il
produttore di materiali e componenti, il costruttore, ecc, c'è un problema
di logica di insieme dove ognuno
è specialista di una cosa ma devono imparare a ragionare e dialogare
tra loro e assumere familiarità con
LEED che è un sistema complesso
dove magari occorre leggere cose
che magari sono state estranee fino
a quel momento dalla propria specializzazione professionale.
In conclusione che appello vuole
lanciare al mondo dell'edilizia come
presidente LEED Italia?
C'è una sfida che è comune, quella
di avere un paese competitivo e di
avere un paese dove la sostenibilità faccia parte della competitività
e questo vuol dire che, quale sia lo
stato, l'età o altro, bisogna rimettersi
in gioco e imparare, i professionisti
per primi che hanno un grande ruolo,
devono rimettersi in linea con queste
tendenze, al di fuori delle quali vuol
dire essere obsoleti.
PER CHI COMPRA, ABITA, LAVORA O STUDIA NEGLI EDIFICI…
LEED è una garanzia, che introduce nell’edilizia un processo di controllo qualitativo ormai diffuso e consolidato nel mercato, ma che
finora manca per gli edifici. La certificazione analitica delle caratteristiche degli edifici (il sistema LEED genera automaticamente il
“libretto dell’edificio”) consente di saper esattamente cosa si compra e dove si va a vivere e studiare.
In generale, gli edifici LEED comportano numerosi vantaggi: la loro
gestione ha costi inferiori rispetto ad edifici realizzati con le migliori
pratiche edilizie attuali, in quanto sono maggiormente efficienti,
ed inoltre migliorano la qualità della vita degli occupanti grazie alla
maggior attenzione posta durante le fasi progettuali.
DS 43
Leadership in energy and environmental design
Edilizia sostenibile LEED Italia
EDILIZIA SOSTENIBILE - Leed Italia ­26
LEED Italia: la certificazione
dell'edilizia sostenibile
LEED fornisce gli standard e i requisiti prestazionali per la
certificazione di edifici di nuova edificazione e le grandi
ristrutturazioni sia nella fase di progetto che di costruzione.
LEED e GBC
Il sistema di certificazione
LEED (Leadership in Energy and
Environmental Design) è uno standard applicato in oltre 100 Paesi nel
mondo, sviluppato dall’U.S. Green
Building Council (USGBC), associazione no profit che promuove e fornisce
un approccio globale alla sostenibilità, dando un riconoscimento alle
performance virtuose in aree chiave
della salute umana ed ambientale.
Gli standard LEED, elaborati
dall’USGBC e presenti anche in Italia
grazie al lavoro di GBC ITALIA che ne
ha creato una versione locale, indicano i requisiti per costruire edifici
ambientalmente sostenibili, sia dal
punto di vista energetico che dal
punto di vista del consumo di tutte
le risorse ambientali coinvolte nel
processo di realizzazione.
L’organizzazione che definisce e
promuove lo standard LEED è l’US
Green Building Council, associazione
non-profit nata nel 1993 che oggi
conta più di 20mila membri. Oltre
ad un a ruolo “tecnico”, lo USGBC
ha anche il compito di informare,
sensibilizzare ed orientare la comunità verso un’edilizia ecosostenibile.
Il GBC Italia, grazie ad una struttura
molto simile al GBC Americano e agli
ottimi rapporti con lo stesso, svolge
le stesse funzioni su scala nazionale,
conta oggi più di 300 associati e
presenterà il protocollo LEED Italia il
prossimo 14 aprile 2010.
Perchè LEED?
LEED è un sistema volontario e
basato sul consenso, per la progettazione, costruzione e gestione di
edifici sostenibili ad alte prestazioni
e che si sta sviluppando sempre più
a livello internazionale; può essere
utilizzato su ogni tipologia di edificio
e promuove un sistema di progetta-
zione integrata che riguarda l’intero
edificio.
LEED è un sistema flessibile e articolato che prevede formulazioni differenziate per le nuove costruzioni
(Building Design & Construction –
Schools – Core & Shell), edifici esistenti (EBOM, Existing Buildings),
piccole abitazioni (LEED for Homes),
pur mantenendo una impostazione
di fondo coerente tra i vari ambiti.
GBC Italia, grazie alla collaborazione attiva e volontaria dei soci, ha
lavorato per due anni all’adattamento dello standard LEED per il contesto
italiano; dal 14 aprile 2010 sarà possibile utilizzare LEED Italia 2009 : Nuove
Costruzioni / Ristrutturazioni.
Cosa fa LEED?
- Stabilire uno standard comune
di misurazione dei “green buildings”,
definiti come edifici a basso impatto
ambientale;
- Fornire e promuovere un sistema integrato di progettazione che
riguarda l’intero edificio;
- Dare riconoscimento a chi realizza prestazioni virtuose nel campo
delle costruzioni;
- Stimolare la competizione sul
tema della prestazione ambientale;
- Stabilire un valore di mercato con
la creazione di un marchio riconosciuto a livello mondiale;
- Aiutare i committenti e accrescere in loro la consapevolezza dell’importanza di costruire green;
- Trasformare il mercato e il settore
delle costruzioni.
l sistema si basa sull’attribuzione
di crediti per ciascuno dei requisiti caratterizzanti la sostenibilità
dell’edificio. Dalla somma dei crediti deriva il livello di certificazione
ottenuto.
I criteri sono raggruppati in sei
categorie, che prevedono prerequisiti
prescrittivi obbligatori e un numero
di performance ambientali, che assieme definiscono il punteggio finale
dell’edificio:
Credito): L’impiego di tecnologie
costruttive migliorative rispetto alle
best practice è un elemento di valore
aggiunto, ai fini della certificazione
LEED.
· Siti sostenibili (2 prerequisiti – 10
crediti ): gli edifici certificati LEED
devono avere il minor impatto possibile sul territorio e sull’area di cantiere
Sommando i crediti conseguiti
all’interno di ciascuna delle sei categorie, si ottiene uno specifico livello
di certificazione, che attesta la prestazione raggiunta dall’edificio in termini di sostenibilità ambientale.
· Gestione efficiente dell’acqua (1
Prerequisito – 4 Crediti): la presenza
di sistemi per il recupero dell’acqua
piovana o di rubinetti con regolatori
di flusso deve garantire la massima
efficienza nel consumo di acqua.
· Energia ed atmosfera (3
Prerequisiti, 6 Crediti): Utilizzando al
meglio l’energia da fonti rinnovabili
e locali, è possibile ridurre in misura significativa la bolletta energetica
degli edifici. Negli Stati Uniti, ogni
anno le costruzioni LEED immettono
nell’atmosfera 350 tonnellate metriche di anidride carbonica in meno,
rispetto ad altri edifici, garantendo
un risparmio di elettricità pari al 32%
circa.
· Materiali e risorse (1 Prerequisito,
7 Crediti): Ottengono un punteggio
superiore, nel sistema di valutazione
LEED, gli edifici costruiti con l’impiego di materiali naturali, rinnovabili e
locali, come il legno.
· Qualità degli ambienti interni
(3 Prerequisiti, 10 Crediti): Gli spazi
interni dell’edificio devono essere
progettati in maniera tale da consentire una sostanziale parità del bilancio
energetico e favorire il massimo confort abitativo per l’utente finale.
· Progettazione ed innovazione
+ Priorità Regionali (3 Crediti + 1
La certificazione LEED si articola in:
- CERTIFIED (40 - 49 punti)
- SILVER (50 - 59 punti)
- GOLD (60-79 punti)
- PLATINUM (80 o più punti)
Lavorando sull’intero processo,
dalla progettazione fino alla costruzione vera e propria, LEED richiede
un approccio olistico pena il non raggiungimento degli obiettivi preposti.
Solo con un ampio sforzo di progettazione integrata e di coordinamento è
possibile creare un edificio armonioso in tutte le aree sopra menzionate.
I vantaggi competitivi per coloro
che adottano gli standard LEED, siano
essi professionisti o imprese, sono
identificabili soprattutto nella grande
qualità finale del manufatto, nel notevole risparmio di costi di gestione che
questi edifici permettono di ottenere
se comparati con edifici tradizionali
e nella certificazione da parte di un
ente terzo.
La certificazione LEED, infatti, fornisce al mercato un approccio condiviso, su cui basare le scelte ed uno
standard misurabile per ogni aspetto trattato. Si tratta di uno standard
volontario e che come tale va molto
altre se comparato con la cogenza
normativa.
­27
DS 43
6 principi per raggiungere gli obbiettivi di LEED
1. Valorizzazione delle aree fabbricabili
• Riduzione delle aree dismesse anche mediante bonifi ca;
• Sostenibilità sociale ed economica; rete di strutture polifunzionali e di interesse pubblico;
• Mezzi di trasporto pubblici, piste ciclabili e aree pedonali;
• Riduzione calore/ottimizzazione microclima urbano generato da ampie aree verdi in superfi cie;
• Parcheggi e principali assi viabilistici interrati;
• Studi di impatto ambientale (viabilità, aria, rumore, etc) in fase di costruzione e di utilizzo.
­28
2. Risparmio idrico
• Raccolta dell’acqua piovana per l’irrigazione di aree verdi;
• Minimo utilizzo di acqua potabile attraverso l’utilizzo di cassette a doppio risciacquo per wc, nebulizzatori per rubinetterie e sensori automatici on/off;
• Uso di acqua di falda per impianti di condizionamento.
EDILIZIA SOSTENIBILE - Leed Italia 3. Rendimento energetico
• Sensibile riduzione del consumo energetico rispetto agli attuali industry standards;
• Ottimizzazione delle performance energetiche delle facciate;
• Ottimizzazione dell’effi cienza del sistema di condizionamento mediante pompe di calore con
sfruttamento dell’acqua di falda e recupero di calore ad alta effi cienza;
• Implementazione di sistemi di collaudo (del progetto e della costruzione) mirati alla verifi ca delle
performance in materia di sostenibilità;
• Utilizzo di un sistema di real time energy use per la misura, la verifi ca istantanea e la gestione
ottimizzata dei consumi energetici.
4. Selezione dei materiali
• Materiale di risulta dei cantieri riciclato per un minimo del 50%;
• Individuazione di spazi di progetto dedicati per la raccolta differenziata di rifiuti;
• Impiego di materiali per la costruzione degli edifi ci ad alto contenuto di materie prime riciclate;
• Materiali estratti e prodotti localmente;
• Materiali lignei provenienti da foreste certifi cate.
5. Qualità dell’ambiente interno
• Piano di salvaguardia della qualità dell’ambiente interno e di installazione degli impianti durante
le fasi di costruzione;
• Ricambi di area esterna superiori di circa il 20% rispetto ai minimi normativi o agli stardard in uso;
• Sistemi impiantistici progettati su massimi criteri di fl essibilità e comfort individuale (massima
zonizzazione per regolazioni temperatura e umidità);
• Massimizzazione di luce naturale e viste verso l’esterno;
• Utilizzo di materiali a bassa emissione (pitture, moquette, sigillanti, legno composito, ecc).
6. Innovazione
• Coinvolgimento di professionisti accreditati LEED per seguire il metodo ed il programma LEED in
tutte le fasi di progettazione, appalto, costruzione, collaudo ed esercizio;
• LEED importato in Italia per la prima volta;
• Reinterpretazione dei requisiti LEED rispetto ai codici locali, agli standard nazionali, ai materiali di
costruzione ed ai prodotti in uso.
­29
DS 43
I prodotti Vibrapac per la certificazione LEED
La certificazione LEED riguarda l’edificio, non il prodotto ma è facile intuire il fondamentale ruolo
che esso gioca ai fini dell’ottenimento del punteggio finale. Tutti i prodotti coinvolti nel progetto
possono quindi contribuire al conseguimento dei crediti purché siano conformi ai requisiti richiesti.
Vibrapac ha sviluppato e certificato linee di prodotti in grado di soddisfare i requisiti necessari per
l'ottenimento di crediti LEED nelle seguenti aree:
­30
MR = Materials Resources – materiali e risorse
SS = Sustainable Sites – sostenibilità del sito
EDILIZIA SOSTENIBILE - Leed Italia MR c.4 CONTENUTO DI RICICLATO
OBIETTIVO: Aumentare l’utilizzo di materiali derivati dal
riciclo di materiali di scarto di lavorazioni (Preconsumo)
e di materiali di scarto costituenti rifiuto (Postconsumo).
Il contenuto riciclato Preconsumo contribuisce per il 50%
del valore.
Le percentuali (10-20%) sono da calcolarsi sul valore
economico dei materiali ad installazione permanente in
cantiere.
Non sono considerabili ai fini dei crediti 4.1 e 4.2 impianti
elettrici, meccanici, idrico-sanitari e ascensori.
MR c.5 CONTENUTO DI MATERIALE REGIONALE
OBIETTIVO: Aumentare la richiesta di materiali da costruzione estratti e prodotti a livello locale, riducendo in
questo modo gli impatti ambientali derivanti dal trasporto dei materiali.
Sono inclusi nei calcoli i materiali riutilizzati e recuperati.
In questi casi si assume come luogo di produzione il
luogo dove sono stati recuperati, mentre come luogo di
estrazione si assume il luogo dove sono stati originariamente utilizzati
SS c.7.1 EFFETTO ISOLA DI CALORE:
SUPERFICI ESTERNE NON COPERTE
OBIETTIVO: Ridurre l’effetto isola di calore per minimizzare l’impatto sul microclima e sull’habitat umano e animale. A tale scopo utilizzare una combinazione delle seguenti strategie per il 50% delle superfici non coperte degli
spazi esterni (inclusi strade, marciapiedi, cortili e parcheggi):
• impiegare materiali di pavimentazione con indice di Riflessione Solare SRI
(Solar Relectance Index) superiore a 29
• utilizzare sistemi di pavimentazione permeabile ad elementi grigliati (permeabili almeno al 50%)
• ombreggiare con elementi vegetali (entro 5 anni dell’occupazione )
• ombreggiare con strutture coperte da pannelli solari
CREDITI LEED:
1 punto per valore riciclato >10%
del valore totale dei materiali
2 punti per valore riciclato > 20%
del valore totale dei materiali
Documenti a supporto:
Certificato di convalida dell’ asserzione ambientale sul contenuto
percentuale di riciclato secondo la
norma UNI EN ISO 14021
CREDITI LEED:
1 punto per valore materiale regionale >10% rispetto al valore totale
dei materiali
2 punti per valore materiale regionale > 20% rispetto al valore totale
dei materiali
Documenti a supporto:
l’azienda è in grado di fornire la
documentazione di provenienza dei
materiali estratti o riciclati
CREDITI LEED:
1 punto per il rispetto dei requisiti
del credito Versione 2
Documenti a supporto:
Certificato di prova dell’indice di
riflettenza solare SRi >29 per pavimentazione autobloccante
Prodotti Vibrapac certificati per l'ottenimento dei crediti LEED
Settore
Prodotto
Crediti LEED a cui i singoli prodotti possono contribuire
MR c.4 CONTENUTO MR c.5 CONTENU- SS c.7.1 ISOLA DI
DI RICICLATO
TO DI MATERIALE CALORE
REGIONALE *
Murature
Interne
Murature
Tagliafuoco
Murature
Tecniche
Pavimentazioni
STANDARD ST
3
3
3
3
3
3
3
STANDARD ST/TF
Biodämm BTF 50/80
Biodämm
Biodämm MV
Finitura Quarzite
Colore Giallo
* In funzione dell’effettiva localizzazione del cantiere oggetto
di fornitura
3
­31
3
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