Ministero della Difesa DIREZIONE GENERALE DEGLI ARMAMENTI NAVALI --------II REPARTO - 7ª DIVISIONE SPECIFICA TECNICA Gara a mezzo procedura ristretta tramite aggiudicazione al prezzo più basso per l’acquisizione di PUNTELLI TELESCOPICI Fasc. 09/07/0128 Pag. 1 di 8 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE .......................................................................3 2. DEFINIZIONE E DESCRIZIONE ..................................................................................3 3. CLASSIFICAZIONE ........................................................................................................3 4. REQUISITI 4 4.1. CARATTERISTICHE GENERALI ................................................................................4 4.2. COSTITUZIONE KIT DI PUNTELLAMENTO:..........................................................4 4.2.1. SNODO A TESTA PIANA................................................................................................5 4.2.2. SNODO A TESTA PERPENDICOLARE.......................................................................5 4.2.3. PUNTELLO LUNGO ........................................................................................................5 4.2.4. PUNTELLO MEDIO.........................................................................................................5 4.2.5. PUNTELLO CORTO ........................................................................................................6 4.3. MATERIALI ......................................................................................................................6 4.4. PRECAUZIONI D’USO....................................................................................................6 4.4.1. MASSIMA ANGOLAZIONE: .........................................................................................6 4.4.2. RIDUZIONE DELLA PRESSIONE SULLE STRUTTURE: .......................................7 5. DOCUMENTAZIONE ......................................................................................................7 6. REGOLAMENTO REACH..............................................................................................8 Pag. 2 di 8 1. Scopo e campo di applicazione La presente S.T., nel definire le modalità di funzionamento ed i requisiti fisici si propone di individuare dei puntelli telescopici in grado di eseguire il puntellamento e il rinforzo delle strutture della Nave quando necessario. 2. Definizione e descrizione Il puntello telescopico è un congegno realizzato in modo da consentire il puntellamento delle strutture della nave per poterle irrobustire a seguito di danneggiamento o poter effettuare un tamponamento a seguito di falla, senza l’ausilio dei puntelli in legno descritti nella Tabella UMM 1265 e i cunei descritti nella Tabella UMM 1012. I puntelli sono realizzati in due pezzi coassiali telescopici in lega leggera amagnetica con sistema antisfilamento (fine corsa) per il componente interno che si estende tramite un sistema meccanico di vite senza fine azionato manualmente fino alla lunghezza totale da ricoprire. Una ghiera di bloccaggio garantisce la messa in forza del sistema. I puntelli devono essere di tipo modulare, garantendo l’eventuale accoppiamento tra di essi e tra gli accessori descritti al successivo punto 4. 3. Classificazione I puntelli utilizzabili a bordo delle UU.NN. della M.M. possono essere di tre tipi e si differenziano in base alla lunghezza massima raggiungibile in: • • • Puntello Lungo Puntello Medio Puntello Corto Pag. 3 di 8 4. Requisiti 4.1. Caratteristiche generali N.B.: I disegni riportati nella presente S.T. sono da intendersi come schemi di massima e non risultano vincolanti per la effettiva realizzazione dei dispositivi che essi rappresentano. I puntelli devono possedere spiccate qualità di resistenza agli urti dovuti sia alla forma costruttiva che alla qualità e consistenza dei materiali impiegati. Dovranno avere le seguenti caratteristiche comuni: Sistema di estensione regolazione e bloccaggio con ghiera (usata per mettere in forza il puntello) su vite senza fine Sistema per allungamento rapido della parte estendibile senza dover ricorrere alla ghiera. Estremità (entrambe) dotate di flange che consentano l’accoppiamento, tramite bulloni, con gli snodi o con un altro puntello figura 1: rappresentazione di massima del puntello Gli snodi realizzano il corretto “ancoraggio” al ponte/paratia, e possono essere di tipo piano (per compensare il non parallelismo dei ponti) e di tipo angolare (per adattarsi agli angoli tra ponti/paratie e ponti/ossature). 4.2. Costituzione Kit di puntellamento: Ciascun kit di puntellamento è costituito da: n° 2 n° 2 n° 2 n° 6 n° 4 Puntelli di tipo lungo Puntelli di tipo medio Puntelli di tipo corto snodi a testa piana (come successivo para 4.2.1) snodi a testa angolare (come successivo para 4.2.2) 2 chiavi di manovra per la messa in forza un esempio del puntello è riportato in figura 1 Pag. 4 di 8 4.2.1. snodo a testa piana Lo snodo a testa piana si applica ad una sola delle estremità del non inferiore 60° puntello. Deve possedere le seguenti caratteristiche: Il sistema snodabile dovrà essere realizzato su cerniera ad un grado di libertà con portata uguale o superiore a quella dei puntelli; Le cerniere dovranno assicurare un movimento di almeno ±30° al fine di garantire l’applicazione dei puntelli su superfici inclinate (verificare le precauzioni d’uso al successivo para 5.3.1); L’ingombro in pianta di tutta la base snodabile non dovrà figura 2: rappresentazione superare quella delle piastre di raccordo dei puntelli ed avere di massima dello snodo a un’altezza massima di 200 mm; testa piana Le piastre di appoggio delle cerniere dovranno essere dotate di rivestimento in gomma rigida antiscivolo dello spessore max di mm 5 (cinque). Lo snodo deve garantire una rotazione della parte non da collegare al puntello non inferiore a 60° 4.2.2. snodo a testa perpendicolare Lo snodo a testa perpendicolare si applica alle estremità del Non inferiore 120° puntello. Viene usato per applicare il puntello su delle strutture angolari (ad esempio il collegamento di una paratia con un ponte. Deve possedere le seguenti caratteristiche: Il sistema snodabile dovrà essere realizzato su cerniera ad un grado di libertà con portata uguale o superiore a quella dei puntelli; Le cerniere dovranno assicurare un movimento di almeno ±60° al fine di garantire l’applicazione dei puntelli su superfici inclinate; L’ingombro in pianta di tutta la base snodabile non dovrà superare quella delle piastre di raccordo dei puntelli ed avere figura 3: rappresentazione di un’altezza massima di 200 mm; massima dello snodo a testa Le piastre di appoggio delle cerniere dovranno essere dotate di perpendicolare rivestimento in gomma rigida antiscivolo dello spessore max di mm 5 (cinque). Lo snodo deve garantire una rotazione della parte non da collegare al puntello non inferiore 180° 4.2.3. Puntello lungo Il puntello lungo deve avere le seguenti caratteristiche (con uno snodo montato): Lunghezza max completamente chiuso (puntello completo): non superiore a 230 cm Lunghezza min completamente esteso (puntello completo): non inferiore a 360 cm Misure massime di ingombro in pianta (comprese le piastre di raccordo): mm 150 x 150 Peso max (puntello completo): 25 Kg Portata minima alla max estensione: 4000 Kg 4.2.4. Puntello medio Il puntello medio deve avere le seguenti caratteristiche (con uno snodo montato): Lunghezza max completamente chiuso (puntello completo): non superiore a 160 cm Pag. 5 di 8 Lunghezza min completamente esteso (puntello completo): non inferiore a 260 cm Misure massime di ingombro in pianta (comprese le piastre di raccordo): mm 150 x 150 Peso max (puntello completo): 20 Kg Portata minima alla max estensione: 5000 Kg 4.2.5. Puntello corto Il puntello medio deve avere le seguenti caratteristiche (con uno snodo montato): Lunghezza max completamente chiuso (puntello completo): non superiore a 100 cm Lunghezza min completamente esteso (puntello completo): non inferiore a 130 cm Misure massime di ingombro in pianta (comprese le piastre di raccordo): mm 150 x 150 Peso max (puntello completo): 15 Kg Portata minima alla max estensione: 6000Kg 4.3. Materiali Tutti i materiali usati per la costruzione devono avere le seguenti caratteristiche: • resistere all’ambiente marino, sono accettati anche trattamenti superficiali dei componenti che permettano agli stessi di resistere all’ambiente marino; • essere amagnetici, ovvero con una permeabilità magnetica minore di 10 H/m, con metodo di prova secondo UNI EN 10332:2003 Preferibilmente i puntelli devono essere realizzati in alluminio o con un materiale di peso specifico uguale o inferiore a quello dell’alluminio. 4.4. Precauzioni d’uso. 4.4.1. Massima angolazione: Le flange piane sono da impiegare in caso di puntellamento verticale o orizzontale. Tali puntellamenti assolvono diversi compiti, tra cui irrobustimento strutturale di ponti (nel primo caso) o irrobustimento/tamponamento falle quando usati su portelli/ponti/paratie/fasciame di scafo (primo e secondo caso). Le prescrizioni di montaggio in entrambi i casi sono quelle impiegate anche per i puntellamenti in legno, ovvero con vettore perpendicolare alla lamiera da puntellare; in tale posizione, teoricamente, le flange dovrebbero risultare in posizione centrale (0° di disallineamento). Nella realtà, tuttavia, è provato che possono presentarsi applicazioni ove la superficie delle lamiere non si presenta parallela per esigenze di natura costruttiva (avviamento dei ponti nelle zone prodiere, piegatura del fasciame di scafo nell'opera viva....), quindi è necessario compensare con un sistema di piastre autoadattanti. Tale sistema evidentemente presenta il limite dello scorrimento tra le superfici di appoggio. Quindi l'angolo massimo di inclinazione del puntello deve essere di 10° rispetto alla lamiera ove verrà applicato. Di fatto, è utile rammentare che in caso di particolari angolazioni tra le lamiere da puntellare, sono previste flange a piastra angolata con le quali eseguire un puntellamento triangolare con o senza battute di riscontro per le flange. In conclusione: le flange piane mobili non devono indurre chi usa il puntello ad impiegarlo in posizione errata, ovvero diversa dalla posizione perpendicolare rispetto alla paratia/ponte. Esse sono indicate solo per compensare limitati disallineamenti tra le superfici da puntellare. Pag. 6 di 8 Se è necessario eseguire puntellamenti in condizioni diverse, è necessario realizzare un puntellamento triangolare. figura 4: alcune precauzioni di installazione 4.4.2. Riduzione della pressione sulle strutture: I sistemi di puntellamento meccanici possono generare una elevata pressione nel punto di applicazione. Tale pressione potrebbe causare il danneggiamento delle strutture da puntellare (ponti, paratie ecc) o comunque la loro eccessiva deformazione. Per tale motivo è necessario, ove possibile, sistemare nei punti di applicazione del puntello delle tavole a TAB UMM 1264 in modo da aumentare la superfice di appoggio e diminuire, quindi, la pressione. 5. Documentazione Nel presentare al collaudo definitivo i materiali la Ditta deve consegnare il seguente documento: • Libretto di istruzioni in formato cartaceo comprendente le manutenzioni da eseguire sull’apparato. Pag. 7 di 8 6. Regolamento REACH Alla presentazione al collaudo dei materiali la ditta fornirà alla Commissione di collaudo una Dichiarazione di conformità al Regolamento REACH da cui risulti che è al corrente dei propri obblighi, che ha adempiuto agli stessi e che ha verificato che i suoi eventuali subfornitiri hanno operato conformemente al regolamento in parola. Nel caso in cui le sostanze superino, ai sensi del suddetto Regolamento, la quantità di una tonnellata metrica l’anno dovrà essere fornito inoltre un Attestato di conformità sul quale dovranno essere riportate le seguenti informazioni: a) b) codice ELINCS/EC number e CAS di tutte le sostanze, da sole o in preparato; peso totale della sostanza; L’attestato dovrà riportare inoltre il legale rappresentante ai fini del programma REACH. In ogni caso la Ditta fornirà i codici identificativi dei prodotti/materiali di fornitura contenenti le sostanze pericolose ai sensi del Regolamento in parola e le relative schede di sicurezza. Ai sensi del suddetto Regolamento la D.G. si configura come “utilizzatore a valle”. La mancanza della Dichiarazione e dell’eventuale Attestato e delle schede di sicurezza, ove necessarie, non consentirà la presentazione al collaudo dei materiali. Pag. 8 di 8