Guida dello studente anno accademico 2006 / 2007 INDICE CAP I Presentazione Saluto di benvenuto Cosa si studia Regolamento didattico Storia di uno studente 8 9 12 22 CAP II Insegnamenti Organizzazione didattica degli insegnamenti Primo anno – Insegnamenti comuni Primo anno – Insegnamenti curriculum Cultura e comunicazione Primo anno – Insegnamenti curriculum Lavoro e organizzazione Primo anno – Insegnamenti curriculum Territorio e politiche locali Primo anno – Calendario delle lezioni Secondo anno – Insegnamenti curriculum Cultura e comunicazione Secondo anno – Insegnamenti curriculum Lavoro e organizzazione Secondo anno – Insegnamenti curriculum Territorio e politiche locali Secondo anno – Calendario delle lezioni 24 26 41 43 46 48 51 62 73 82 CAP III Informazioni utili Calendario dell’anno accademico 2006-2007 Immatricolazione International Students: General Requirement Laboratori Modalità di iscrizione agli esami Stage Programma Socrates / Erasmus Tesi Orientamento in uscita Segreteria studenti e segreteria didattica Laboratori informatici Siti internet Docenti dell’anno accademico 2006-07 Sede Indice degli insegnamenti Indice dei docenti 86 89 90 91 92 93 95 96 98 101 103 104 105 110 111 113 Avvertenza Lo scopo di questa guida è quello di fornire agli studenti di questo Corso di laurea tutte le informazioni necessarie per usufruire al meglio delle opportunità formative offerte dal Corso stesso; per questo, è stata redatta con le informazioni più recenti al momento della stampa. Poiché è possibile che alcune di esse siano soggette a cambiamento invitiamo gli studenti a cercare conferma delle informazioni sul sito internet di Facoltà (www.sociologia.unimib.it), che è sempre da considerarsi la fonte informativa più aggiornata. CAPITOLO I Presentazione 8 Presentazione Saluto di benvenuto Cosa si studia I rapidi cambiamenti nella struttura e nella cultura delle società contemporanee richiedono la disponibilità di strumenti analitici e metodologici adeguati ad interpretare il nuovo paesaggio sociale e i modi di vita specifici del secolo che si è aperto. Gli studi sociologici rispondono a questa esigenza facendo luce sui processi che hanno condotto a tali mutamenti e sulle modalità attraverso le quali essi si manifestano nella vita quotidiana. In questa cornice, studi sociologici di ordine superiore come quelli offerti dal corso di laurea specialistica in Sociologia hanno una duplice funzione: in primo luogo permettere di padroneggiare concettualmente in modo completo, attraverso appropriati approfondimenti teorici e metodologici, natura e caratteri dei mutamenti in atto; in secondo luogo e parallelamente studiarne le espressioni empiriche. Le abilità professionali specializzate che il corso di laurea promuove sono frutto di questo percorso. Su questa base, la laurea specialistica in Sociologia offre un impianto formativo finalizzato a rispondere alle esigenze di approfondimento e perfezionamento menzionate - anche sotto il profilo dei metodi e delle tecniche di ricerca empiriche - rispetto a tre specifiche aree di analisi sociale: lavoro e organizzazione, cultura e comunicazione, territorio e politiche locali. Tale differenziazione dei percorsi formativi appare in sintonia sia con gli interessi vocazionali e le scelte culturali individuali sia, in particolare, con l’esigenza di consolidare e specializzare le conoscenze e le competenze necessarie a un adeguato inserimento, a livello direttivo, nel mercato del lavoro. Il corso di laurea specialistica in Sociologia (classe 89/S) intende preparare ricercatori e ricercatrici, professionisti e professioniste in possesso di elevate competenze teoriche, metodologiche, tecniche e pratiche capaci di metterli/e in grado di rilevare, analizzare e interpretare, anche in chiave comparativa, la configurazione e i modi di funzionamento delle società contemporanee. In particolare, grazie all’attrezzatura concettuale e di metodo acquisita, studenti e studentesse sono messi nella condizione di cogliere gli aspetti e i meccanismi di carattere strutturale, istituzionale e culturale che caratterizzano queste società, con specifico riferimento a quelle fondate su un’economia di mercato e su un sistema politico di carattere pluralistico. Sarà cura degli insegnamenti afferenti alla laurea specialistica in Sociologia fornire anche gli strumenti per esaminare, nei modi metodologicamente e tecnicamente più appropriati, i comportamenti, gli atteggiamenti e le opinioni posseduti dagli individui e dai gruppi che delle società contemporanee sono parte. La coordinatrice prof.ssa Carmen Leccardi Passando alle questioni di carattere più propriamente metodologico e tecnico, si ricorda che il corso di laurea specialistica in Sociologia intende porre i propri laureati e le proprie laureate, anche attraverso la partecipazione ad apposite attività di addestramento sul campo e di laboratorio, nella condizione di saper progettare e gestire le forme di indagine empirica utilizzate dalla sociologia contemporanea: dai focus group alle interviste non direttive, dall’osservazione partecipante all’indagine con questionario, dalle rilevazioni cross-sectional a quelle longitudinali. Parallelamente, il corso di laurea specialistica trasmetterà le conoscenze necessarie al trattamento statistico e all’interpretazione di dati. Tali conoscenze potranno essere apprese sia in apposite attività di laboratorio sia contestualmente agli apprendimenti di carattere sostantivo, in modo da realizzare produttivi e adeguati legami tra teoria e ricerca. La generalità delle competenze metodologiche sarà pertanto comune a tutti e tre gli indirizzi formativi. Ciascuno di essi, tuttavia, ne potrà sviluppare alcune in particolare, specificamente connesse al proprio ambito conoscitivo. Entro queste finalità di carattere generale, il corso di laurea specialistica in Sociologia pone specifica attenzione alla formazione di laureati e laureate capaci di condurre indagini empiriche sofisticate in alcuni ambiti di pertinenza della disciplina. Le conoscenze di alto profilo fornite riguarderanno: i modelli insediativi, di vita e di mobilità nelle aree urbane e periurbane; i sistemi organizzativi di imprese e istituzioni pubbliche e i relativi modelli di gestione delle risorse umane; i lineamenti e le tendenze evolutive dei sistemi di welfare e delle politiche sociali; i cambiamenti nel tempo delle strutture di disuguaglianza; i processi culturali, comunicativi e le dimensioni simboliche che sottostanno alle relazioni interpersonali e a quelle tra gruppi, organizzazioni e istituzioni. Accanto a competenze teoriche e analitiche, il corso di laurea specialistica in Sociologia intende inoltre fornire ai suoi laureati le capacità necessarie a progettare soluzioni ai problemi pratici che emergono dai settori della vita sociale richiamati, e a gestire le organizzazioni che in essi e su di essi operano. Presentazione 9 10 Presentazione Per facilitare la trasmissione di tali conoscenze e per venire incontro alle scelte vocazionali degli studenti e delle studentesse che si iscrivono alla laurea specialistica in Sociologia, l’offerta didattica è stata articolata in tre indirizzi: Lavoro e organizzazione Cultura e comunicazione Territorio e politiche locali Lavoro e organizzazione Il curriculum lavoro e organizzazione ha confermato la scelta già fatta dall’omonimo curriculum della laurea triennale di concentrarsi su due grandi temi tra quelli che la sociologia economica oggi affronta, grazie anche alla presenza di docenti che vi hanno dato un contributo di studi e di consulenza riconosciuto a livello italiano ed internazionale: il mercato del lavoro e le organizzazioni a rete. Ad insegnamenti a livello progredito di sociologia del lavoro e dell’organizzazione, si aggiungono moduli di economia del lavoro, di diritto del lavoro e di informatica, oltre a laboratori diretti a fornire i più avanzati metodi di indagine e di analisi. Ciò consente una formazione approfondita e mirata, in cui lo studente acquisisce le competenze necessarie a progettare, gestire e valutare in tutta la loro complessità sia processi tecnico-organizzativi nelle attività produttive di beni e servizi sia interventi connessi alle politiche del lavoro e della gestione di risorse umane. Cultura e comunicazione Lo studio avanzato delle azioni e delle interazioni sociali, delle istituzioni, delle forme di organizzazione e di potere è condotto, all’interno del curriculum, concentrando l’attenzione sui fenomeni culturali e comunicativi. Nella società contemporanea, che possiamo concettualizzare come società dell’informazione e della comunicazione, questi fenomeni hanno una doppia valenza: la loro forza simbolica appare indissolubile da quella direttamente economico-politica. L’analisi e l’approfondimento di questo intreccio costituisce il filo conduttore della proposta formativa del curriculum. Sullo sfondo delle dinamiche della globalizzazione, nel curriculum vengono affrontate problematiche connesse allo studio dei processi culturali (inclusa la cultura politica) e dei sistemi di comunicazione, al diritto dell’informazione e dell’editoria, all’economia del mercato culturale. Le metodologie di analisi del campo culturale e comunicativo sono specialmente approfondite nei laboratori, oltre che all’interno dei moduli offerti. Le conoscenze e competenze in tal modo acquisite consentono la progettazione e l’organizzazione di interventi culturali e comunicativi in istituzioni, fondazioni e musei, enti pubblici, aziende pubbliche e private, organizzazioni non-profit. Inoltre, esse garantiscono le basi formative per l’elaborazione di politiche culturali, di campagne di comunicazione (incluse le campagne sociali) e per l’educazione all’uso critico e creativo dei media. Presentazione 11 Territorio e politiche locali L’area territorio intende fornire conoscenze di alto profilo sui modelli insediativi, gli stili di vita e di mobilità e i mutamenti della struttura sociale nelle aree urbane e periurbane. L’area territorio comprende diverse discipline con vari approcci metodologici e teorici orientati allo studio dei complessi fenomeni urbani. Si parte da un punto di vista planetario che tende a mettere in luce le principali tendenze che stanno mutando “lo spazio dei luoghi in uno spazio dei flussi”, per focalizzarsi poi sulle trasformazioni urbane e metropolitane in senso proprio con l’analisi dei flussi di popolazione tra ed entro le città, l’uso del tempo, i fenomeni di esclusione e inclusione. L’indirizzo, fortemente orientato in senso osservativo e sperimentale, accanto a metodologie classiche di osservazione e analisi quantitativa di dati individuali e aggregati, utilizza tecniche e metodologie avanzate come GIS (Geographical Information Systems) e GPS (Global Positioning System), oltre a strumenti multimediali di sociologia visuale. Ciò avviene sia per l’analisi dei fenomeni sia per la trasmissione delle conoscenze in modalità e-learning. Profili professionali di riferimento Il percorso formativo e le competenze acquisite daranno modo di inserirsi in ambiti lavorativi quali: istituzioni culturali e scientifiche che si occupano di tematiche connesse all’analisi sociale, alle politiche pubbliche in campo sociale, culturale e del lavoro, ai processi culturali e formativi; Unione Europea, amministrazione pubblica a livello sia centrale sia periferico, istituzioni e agenzie per la promozione dello sviluppo territoriale; aziende che operano nel settore delle ricerche sull’opinione pubblica, in quello dei servizi per le imprese e in area culturale e comunicativa; uffici studi, di marketing e del personale delle imprese stesse; uffici stampa e unità di relazioni con il pubblico; agenzie e organizzazioni di consulenza strategica nel campo dell’analisi del mercato del lavoro, della gestione del territorio e degli insediamenti urbani, della comunicazione istituzionale e d’impresa, dei sistemi organizzativi e della gestione delle risorse umane; organizzazioni non governative, nazionali e internazionali, che agiscono nel campo culturale, delle politiche e degli interventi di solidarietà e di sostegno. 12 Presentazione Regolamento didattico Immatricolarsi all’università è come sottoscrivere un contratto di cui l’università e lo studente si impegnano a soddisfare i termini. Questi termini sono presenti nel Regolamento didattico del Corso di laurea, che è il documento ufficiale di riferimento. Da un anno accademico all’altro il Regolamento didattico di un corso di laurea può cambiare; fino al conseguimento della laurea, però, ogni studente deve fare esclusivamente riferimento al Regolamento didattico del proprio anno di immatricolazione, attenendosi scrupolosamente alle norme in esso contenute per la scelta degli esami da sostenere. Di seguito si riporta il Regolamento didattico 2006-2007, contenente le norme e gli insegnamenti che gli immatricolati in questo anno accademico devono seguire lungo tutti i due anni di corso. I Regolamenti per gli immatricolati negli a. a. precedenti sono disponibili sul sito web di Facoltà. Regolamento per gli immatricolati nell’ A. A. 2006- 2007 Descrizione del corso Nell’anno accademico 2006-2007 presso la Facoltà di Sociologia dell’Università degli Studi di Milano - Bicocca sono attivati il I e II anno del corso di laurea specialistica in Sociologia. Il corso di laurea specialistica in Sociologia (classe 89/S) prepara ricercatori e professionisti in possesso di elevate competenze teoriche, metodologiche, tecniche e pratiche che li mettano in grado di rilevare, analizzare e interpretare, anche in chiave comparativa, la configurazione e i modi di funzionamento delle società contemporanee con specifico riguardo ai loro aspetti strutturali, istituzionali e culturali e ai comportamenti, agli atteggiamenti e alle opinioni sviluppati e posseduti dagli individui e dai gruppi che di queste società fanno parte. Entro questa finalità di carattere generale, il corso di laurea specialistica in Sociologia intende porre particolare attenzione alla formazione di laureati capaci di condurre complesse indagini empiriche nei vari ambiti di pertinenza della disciplina; di analizzare approfonditamente i modelli insediativi, di vita e di mobilità nelle aree urbane e peri-urbane; di esaminare in modi accurati e competenti i sistemi organizzativi di imprese e istituzioni pubbliche e i relativi modelli di gestione delle risorse umane; di studiare con rigore analitico i lineamenti e le tendenze evolutive dei sistemi di welfare e delle politiche sociali attuate nelle società contemporanee; di ricostruire, in modi appropriati e dettagliati, i processi culturali e comunicativi che sottostanno alle relazioni interpersonali e a quelle tra gruppi, organizzazioni e istituzioni. Oltre a competenze teoriche e analitiche, il corso di laurea specialistica in Sociologia trasmette ai suoi laureati anche le capacità necessarie a progettare soluzioni ai problemi pratici che emergono dai settori della vita sociale sopra richiamati e a gestire le organizzazioni che in essi operano. Norme di accesso Per la laurea specialistica in Sociologia non è previsto il numero programmato. Per l’ammissione occorre essere in possesso entro il 15 dicembre 2006 della laurea o del diploma universitario di durata triennale, ovvero di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo, fatte salve le situazioni disciplinate da apposita normativa. Le competenti commissioni di Facoltà procederanno alla verifica del possesso dei requisiti curriculari Presentazione 13 e dell’adeguatezza della personale preparazione (art.6, comma 2, DM 509/1999 o art.6, comma 2, DM 270/2004), in base all’art. 5 del Regolamento Didattico d’Ateneo (D.R. n. 2872 del 23.10. 2001). Gli studenti dovranno iscriversi pagando la 1° rata di contribuzione 2006-2007 e dichiarando la propria condizione economica (ICE). Non è consentita l’iscrizione al corso di laurea specialistica in Sociologia a studenti cui le competenti Commissioni di Facoltà abbiano riconosciuto lacune formative superiori a 30 CFU. Il Senato Accademico ha deliberato come data di inizio delle attività formative del corso di laurea specialistica in Sociologia il 2 ottobre 2006. Possono accedere al I anno della laurea specialistica in Sociologia tutti coloro che si trovano in una delle seguenti condizioni e con le modalità di iscrizione specificate: A) Laureati di questo Ateneo che hanno conseguito un titolo il cui curriculum è integralmen integralmente riconosciuto o che hanno conseguito una laurea o un diploma universitario ante riforma di cui le strutture didattiche hanno preventivamente definito le tabelle di conversione delle atattività formative di almeno 150 CFU. CFU. I laureati entro il 29 settembre 2006 dovranno immatricolarsi dal 1 agosto al 2 ottobre 2006. Gli studenti che conseguiranno il titolo accademico dal 2 ottobre al 15 dicembre 2006 e che al 29 settembre 2006 siano in difetto delle sole attività previste per sostenere la prova finale/tesi dovranno immatricolarsi dal 3 ottobre fino al 31 dicembre 2006. B) Laureati/studenti dei corsi di studio post riforma provenienti da questo o da altro Ateneo, con curriculum NON integralmente riconosciuto, e laureati/studenti laureati/studenti di corsi di studio ante ririforma per i quali le strutture didattiche NON hanno preventivamente definito le tabelle di conversione delle attività formative di almeno 150 CFU. La domanda per la valutazione della carriera dovrà essere presentata dal 3 luglio al 4 agosto 2006. I laureati dovranno allegare entro il 4 agosto 2006: certificato di laurea con gli esami sostenuti; ulteriori titoli e/o attestazioni di attività svolte; copia dei programmi delle attività formative svolte per il conseguimento della laurea (solo per gli studenti provenienti da altro ateneo). Gli studenti che conseguiranno il titolo accademico dopo il 4 agosto ed entro il 15 dicembre 2006 dovranno allegare: certificato di iscrizione con esami sostenuti; il piano degli studi; ulteriori titoli e/o attestazioni di attività svolte; dichiarazione che il titolo verrà conseguito entro il 15 dicembre 2006 e che saranno in difetto delle sole attività previste per la prova finale/tesi al 29 settembre 2006; copia dei programmi delle attività formative svolte per il conseguimento della laurea (solo per gli studenti provenienti da altro Ateneo). La Segreteria Studenti provvederà a inviare le domande alla Facoltà entro il 21 agosto 2006; la Commissione di Facoltà preposta alla valutazione entro il 18 settembre 2006 dovrà restituire le valutazioni specificando i CFU riconosciuti ed eventuali debiti formativi da integrare. 14 Presentazione Per l’immatricolazione, tutti i laureati entro il 29 settembre 2006 dovranno presentare domanda di immatricolazione dal 20 settembre al 2 ottobre 2006; gli studenti che conseguiranno il titolo accademico dal 2 ottobre al 15 dicembre 2006 e che al 29 settembre 2006 siano in difetto delle sole attività previste per sostenere la prova finale/tesi dovranno presentare domanda di immatricolazione dal 3 ottobre 2006 al 31 dicembre 2006. C) Studenti che conseguiranno il titolo accademico dopo il 15 dicembre 2006 ed entro il 30 aprile 2007 (termine ultimo per le lauree dell'a.a. 2005/06). Percorso didattico Per conseguire la laurea specialistica in Sociologia occorre aver acquisito, per ogni anno di corso, 60 crediti formativi universitari (CFU), per un totale di 120 CFU nel biennio, ivi comprese le attività formative a scelta dello studente e la prova finale. L’attività didattica è articolata in moduli. Ogni modulo vale 3 CFU e corrisponde a 24 ore di lezione, oltre alle eventuali esercitazioni ed allo studio individuale per un totale convenzionale di 75 ore di impegno dello studente. A questi studenti sarà consentita l’iscrizione ai corsi singoli delle lauree specialistiche del secondo semestre dell’a.a. 2006/07 (art.10 Regolamento Didattico di Ateneo) fino ad un massimo di 30 CFU, versando la contribuzione per ciascun corso singolo prevista dal Consiglio di Amministrazione (25,00 € per CFU). L’iscrizione ai corsi singoli potrà essere effettuata entro il 28 febbraio 2007 dallo studente che sarà in difetto della sola prova finale/tesi. La laurea specialistica è articolata in tre diversi curricula: Lavoro e organizzazione; Cultura e comunicazione; Territorio e politiche locali. Il termine ultimo per il superamento delle prove di valutazione è fissato al 31 ottobre 2007. Primo anno Nel I anno del corso di studio devono essere acquisiti 48 CFU relativi ai seguenti insegnamenti. Moduli comuni a tutti i curricula Disciplina Settore Ambito Filosofia delle scienze sociali SPS/01 Base A Filosofia della politica SPS/01 Base A Filosofia della politica Storia contemporanea Metodologia delle scienze sociali Metodologia delle scienze sociali Tecniche di ricerca sociale Metodologia delle scienze sociali Tecniche di ricerca sociale SPS/01 M-STO/04 Base A Base A Teorie dell’eguaglianza e dell’equità Teorie della rappresentanza politica Diritti di cittadinanza Origini storiche del welfare SPS/07 Base B Analisi del mutamento sociale SPS/07 Base B SPS/07 Base B SPS/07 Base B o, in alternativa, Etnografia SPS/07 Base B L’indagine campionaria Sociologia economica SPS/09 Base B Sociologia urbana Sociologia dei processi culturali Tecniche di ricerca sociale SPS/10 Caratterizzante SPS/08 Base B SPS/07 Caratterizzante SPS/07 Caratterizzante Analisi delle classi Presentazione 15 16 Presentazione Modulo Metodi comparativi nelle scienze sociali Tecniche di riduzione dei dati I fondamenti sociali dell’economia Sistemi urbani comparati Processi di innovazione culturale Modelli lineari nella ricerca sociale Stratificazione e mobilità sociale Disciplina Settore Secondo anno Ambito Modulo Caratterizzante Generi e generazioni Nel secondo anno del corso di studio devono essere acquisiti 33 CFU relativi al curriculum scelto: Affine B Comportamenti di mercato Moduli relativi al curriculum Lavoro e organizzazione Affine B Algebra matriciale Disciplina Settore Ambito Modulo Ulteriori 9 CFU dovranno essere acquisiti a seconda del curriculum scelto: Sociologia dell’organizzazione SPS/09 Caratterizzante Il management dei servizi Moduli relativi al curriculum Lavoro e organizzazione Sociologia economica SPS/09 Caratterizzante Sociologia delle professioni SPS/09 Caratterizzante Sociologia del lavoro SPS/09 Caratterizzante Sociologia dei corsi di viSPS/07 ta Economia applicata SECS-P/06 Matematica per le MAT/05 scienze sociali Disciplina Settore Ambito Sociologia del lavoro SPS/09 Caratterizzante Economia applicata SECS-P/06 Affine B Diritto del lavoro IUS/07 Affine B Modulo Analisi delle organizzazioni e dei mercati del lavoro Economia dell’industria e dei servizi Il rapporto d’impiego Moduli relativi al curriculum Cultura e comunicazione Sociologia SPS/09 dell’organizzazione Sociologia SPS/09 dell’organizzazione Sociologia della comuniSPS/08 cazione Caratterizzante Caratterizzante Caratterizzante < Disciplina Sociologia dei processi culturali Psicologia delle organizzazioni Psicologia delle organizzazioni Settore Ambito Modulo SPS/08 Caratterizzante Teorie della cultura M-PSI/06 Affine B La dinamica dell’intervista M-PSI/06 Affine B L’analisi del discorso Economia politica SECS-P/01 Affine A Economia applicata SECS-P/06 Affine B Diritto del lavoro IUS/07 Affine B Informatica INF/01 Affine B Capitale umano e capitale sociale Le professioni della conoscenza Politiche del lavoro in Italia e in Europa Cambiamento dei sistemi organizzativi Organizzazioni a rete e sviluppo locale Comunicazione esterna e organizzativa Teoria dei contratti e mercati interni Salari e occupazioni Regolazione del mercato del lavoro Trattamento delle informazioni Moduli relativi al curriculum Cultura e comunicazione Moduli relativi al curriculum Territorio e politiche locali Disciplina Disciplina Settore Ambito Modulo Sociologia urbana SPS/10 Caratterizzante Sociologia urbana SPS/10 Caratterizzante Geografia economicopolitica M-GGR/02 Affine B Fenomeni sociali negli spazi Rappresentazione dei fenomeni sociali nello spazio Antropologia delle comunità locali I restanti 3 CFU dovranno essere acquisiti mediante altre attività formative (ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali, stage e tirocini). Presentazione 17 Sociologia dei processi culturali Sociologia dei processi culturali Sociologia della comunicazione Sociologia della comunicazione Sociologia della comunicazione Tecniche di ricerca sociale Sociologia politica Storia Moderna 18 Presentazione Settore Ambito Modulo SPS/08 Caratterizzante Culture giovanili SPS/08 Caratterizzante I consumi culturali SPS/08 Caratterizzante Comunicazione e mutamento sociale SPS/08 Caratterizzante Comunicazione istituzionale SPS/08 Caratterizzante La Società dell’informazione SPS/07 Caratterizzante SPS/11 M-STO/02 Caratterizzante Affine A Tecniche di analisi dell’opinione pubblica Le culture politiche Storia delle politiche culturali Disciplina Geografia economicopolitica Economia applicata Diritto Privato Settore Ambito M-GGR/02 Affine B SECS-P/06 Affine B IUS/01 Affine B Piano di sviluppo personale Modulo Il "Piano di sviluppo personale" è un semplice ma importante documento guida che ogni studente costruisce online. Le diverse fasi della stesura del Piano sono obbligatorie per perfezionare l'iscrizione al primo anno, per procedere con l'iscrizione al secondo anno e per accedere all'esame di laurea finale. Globalizzazione e localizzazione della cultura Il mercato culturale Diritto dell’informazione e dell’editoria Moduli relativi al curriculum Territorio e politiche locali Disciplina Settore Ambito Modulo Sociologia urbana Politiche sociali SPS/10 SPS/07 Caratterizzante Caratterizzante Politiche sociali SPS/07 Caratterizzante I tempi della città Sistemi locali di welfare Politiche comunitarie e realtà locali SPS/10 Caratterizzante SPS/07 Caratterizzante Sociologia del turismo SPS/10 Caratterizzante Economia politica SECS-P/01 Affine A Economia applicata SECS-P/06 Affine B Economia applicata SECS-P/06 Affine B M-GGR/02 Affine B IUS/10 Affine B Sociologia delle migrazioni Tecniche di ricerca sociale Geografia economicopolitica Diritto degli enti locali Migrazioni e rapporti etnici Metodi di analisi delle realtà territoriali Gestione dei sistemi turistici locali Modelli locali di sviluppo Governance dei sistemi economici locali Valutazione economica delle politiche Geografia della comunicazione globale Governance locale I restanti 27 CFU da acquisire sono così ripartiti: altre attività formative (ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali, stage e tirocini), 6 CFU; a scelta dello studente, 6 CFU; prova finale, 15 CFU. Laboratori I laboratori attivabili negli a.a. disciplinati da questo Regolamento didattico sono relativi alle seguenti aree: metodologie quantitative di analisi dei dati; metodologie legate all'analisi in chiave psico-sociale; sociologia urbana; comunicazione pubblica e analisi dei codici e delle forme della comunicazione istituzionale; analisi di dati per lo studio del mercato del lavoro e delle organizzazioni. Presentazione 19 Il Piano di sviluppo è un documento aperto che verrà redatto in tre momenti lungo i due anni di corso, quale che sia il curriculum prescelto. La prima stesura avverrà entro gennaio del primo anno. Una seconda versione del documento sarà scritta entro gennaio del secondo anno, per verificare il raggiungimento dei risultati e riorientarlo con le eventuali modifiche per il proseguimento degli studi. Prima della laurea, saranno infine tirate le somme del percorso svolto e si faranno emergere gli elementi utili allo sviluppo di una futura carriera professionale o di ricerca. Ognuna delle tre stesure avverrà accedendo ad una piattaforma Internet dove si potranno compilare apposite schede. Nella scheda, ogni studente risponderà ad alcune domande sulle sue aspettative, motivazioni e obiettivi riguardo il curriculum di studi scelto. Tra le altre cose, ogni studente potrà specificare se intende studiare da frequentante o da non frequentante. Solo in questo ultimo caso potrà poi avere accesso a un eventuale servizio di supporto aggiuntivo su Internet. La mole di lavoro richiesta per ciascuna delle tre stesure del Piano sarà indicativamente non superiore a una giornata di lavoro. Sulla base di esperienze già svolte in università europee e statunitensi, la Facoltà ritiene che il Piano di sviluppo personale possa portare numerosi benefici agli studenti, tra i quali: fare chiarezza sui propri obiettivi di breve e lungo periodo; comprendere le strade e le scelte necessarie per raggiungere questi obiettivi; riflettere sull'offerta del curriculum e fare le scelte appropriate; far emergere le aree di competenze su cui si è più deboli e capire quali sono le attività utili a migliorarle; far emergere le possibili strade per la propria carriera professionale; ricevere indicazioni qualificate dal tutor. In definitiva, il Piano di sviluppo rappresenta un’occasione per capire meglio le opportunità che questo corso di studio può offrire a ciascuno studente. Per suo tramite, tra l’altro, si formano laureati più consapevoli e maggiormente competitivi nel mondo del lavoro. Le istruzioni per la prima stesura del documento saranno fornite negli incontri iniziali previsti nel mese di novembre. Sia per gli studenti frequentanti sia per quelli non frequentanti l'intero processo verrà gestito on-line. Le comunicazioni importanti saranno inviate via mail a tutti gli studenti. Per ulteriori informazioni sul Piano di sviluppo personale: [email protected] 20 Presentazione Tabella riassuntiva (per il raggiungimento dei 120 CFU del biennio) Discipline giuridicopolitologiche, economicostatistiche, demoetnoantroplogiche, storiche e psicologiche ATTIVITÀ FORMATIVE COMUNI Attività formati formative: Ambiti discidisciplinari Settori scientificoscientifico-disciplinari CFU SPS/01 - Filosofia delle scienze sociali (3 Discipline stoCFU) - Filosofia della politica (6 CFU) rico-filosofiche M-STO/04 Storia contemporanea (3 CFU) Di base Discipline sociologiche SPS/07 - Metodologia delle Scienze sociali (6 CFU / 9 CFU) - Tecniche di ricerca sociale (6 CFU /3 CFU) SPS/09 - Sociologia Economica (3 CFU) SPS/08 - Sociologia dei processi culturali (3 CFU) Tot CFU 12 30 18 Formazione interdisciplinare CURRICULUM Cultura e comunicazione: SPS/08 - Sociologia dei processi culturali (9 CFU) - Sociologia della comunicazione (9 CFU) SPS/07 - Tecniche di ricerca sociale (3 CFU) SPS/11 - Sociologia politica (3 CFU) 36 CURRICULUM Territorio e politiche locali: SECS-P/01 - Economia Politica (3 CFU) CURRICULUM Cultura e comunicazione: M-PSI/06 - Psicologia delle organizzazioni (6 CFU) M-GGR/02 - Geografia economico-politica (3 CFU) SECS-P06 - Economia applicata (3 CFU) IUS/01 - Diritto privato (3 CFU) 24 21 CURRICULUM Territorio e politiche locali: M-GGR/02 - Geografia economico-politica (6 CFU) IUS/10 - Diritto degli enti locali (3 CFU) SECS-P06 - Economia applicata (6 CFU) 36 Attività formati formative: CURRICULUM Territorio e politiche locali: SPS/10 - Sociologia urbana (9 CFU) - Sociologia del turismo (3 CFU) - Sociologia delle migrazioni (3 CFU) SPS/07 - Tecniche di ricerca sociale (3 CFU) - Politiche sociali (6 CFU) Tipologie Tipologie Tot CFU 6 Per la prova finale 15 Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali, tirocini, etc. TOTALE 21 CFU A scelta dello studente Altre (art. 10, comma 1, lettera f) Presentazione 3 CURRICULUM Lavoro e organizzazione: INF/01- Informatica (3 CFU) IUS/07 - Diritto del lavoro (6 CFU) SECS-P06 - Economia applicata (6 CFU) Affini o integrative CURRICULUM Lavoro e organizzazione: SPS/09 - Sociologia economica (3 CFU) - Sociologia dell’organizzazione (9 CFU) - Sociologia del lavoro (6 CFU) - Sociologia delle professioni (3 CFU) SPS/08 – Sociologia della comunicazione (3 CFU) Discipline sociologiche CURRICULUM Cultura e comunicazione: M-STO/02 - Storia moderna (3 CFU) SECS-P06 -Economia applicata (3 CFU) MAT/05 - Matematica per le scienze sociali (3 CFU) SPS/10 - Sociologia urbana (3 CFU) SPS/07 - Analisi delle classi (3 CFU) - Sociologia dei corsi di vita (3 CFU) - Tecniche di ricerca sociale (3 CFU) Caratterizzanti CURRICULUM Lavoro e organizzazione: SECS-P/01 - Economia Politica (3 CFU) 22 Presentazione 9 120 Sono uno studente, laureando in Sociologia Specialistica; sono 5 anni che studio e trascorro giornate tra libri e ricerche, articoli, riflessioni… perché abbia deciso di dedicare questo tempo alla Sociologia non è facile da spiegare. Se la decisione che spinge a scegliere il corso di laurea, all’inizio del triennio, è un interesse più o meno definito nei confronti della ricerca, dell’analisi e della comprensione di ciò che ti sta intorno e della società in cui ci si ritrova immersi, la scelta di continuare gli studi dopo la triennale nasce da motivazioni differenti. Durante i primi tre anni ho scoperto la sociologia, le potenzialità e le opportunità che offre, sono riuscito a capire quale è il punto di arrivo che spero di raggiungere, quali sono le mie aspirazioni e i miei interessi a livello di ricerca e analisi del mondo sociale; ho capito che quello che potevo fare, in base alle mie conoscenze e capacità, era meno di quello che sognassi e volessi fare. Ero un sociologo? Probabilmente sulla carta sì, ma in realtà ero ancora troppo inesperto per poterlo essere realmente, e per poter essere riconosciuto come tale. Insegnamenti La necessità di osservare con occhi critici la società e i suoi continui mutamenti, proponendo soluzioni a problemi o svelando aspetti contradditori dell’organizzazione sociale tipica del nostro mondo, mi ha spinto a continuare. La prospettiva di poter portare e proporre soluzioni pratiche, realizzabili, e la possibilità di applicare alla realtà la teoria studiata è quello che ho cercato e trovato nella laurea Specialistica in Sociologia. Ho potuto sfruttare le mie conoscenze e i miei anni di studio, lavorando a realtà materiali, pratiche, ho approfondito gli ambiti di mio interesse e ho scelto in maniera chiara e definitiva la strada che voglio seguire. Oggi sono alla fine di un percorso, sono arrivato a qualcosa a cui aspiravo. Ora dipende da me se riuscirò a realizzare appieno le mie aspettative. I due anni di specializzazione mi hanno aperto molte strade e opportunità, ovviamente difficili da percorrere perché difficile è essere sociologo… sta a me saperle sfruttare! Davide Ferrario Presentazione 23 24 CAPITOLO II Storia di uno studente Insegnamenti Organizzazione didattica degli insegnamenti Curriculum: Territorio e politiche locali Il corso degli studi è stato organizzato in modo tale da concentrare gli insegnamenti comuni a tutti e tre i curricula formativi nel primo anno, lasciando nel secondo anno, accanto agli approfondimenti legati ai singoli curricula, ampi spazi per la preparazione della tesi di laurea. Con la finalità di consentire un’adeguata preparazione alla predisposizione della tesi, anche molti degli accertamenti di profitto dei singoli insegnamenti si baseranno sulla preparazione di elaborati scritti. L’attività didattica è articolata in moduli. Ogni modulo vale 3 CFU e corrisponde a 24 ore di lezione, oltre alle eventuali esercitazioni ed allo studio individuale per un totale convenzionale di 75 ore di impegno dello studente. Gli anni di corso sono due e comprendono: primo anno: 16 moduli obbligatori comuni a tutti i curricula e 3 moduli di curriculum; secondo anno: 11 moduli di curriculum. Per alcuni moduli è previsto un accorpamento: questa modalità garantisce una maggiore continuità tra i moduli e un maggior approfondimento delle problematiche affrontate. Gli insegnamenti accorpati avranno programmi collegati e l’apprendimento sarà valutato con un unico esame finale. Di seguito si riportano gli insegnamenti, evidenziando gli accorpamenti. II anno Rappresentazioni dei fenomeni sociali nello spazio I anno Comuni Curriculum: Cultura e comunicazione Diritto regionale e degli enti locali* I consumi culturali Culture giovanili Il mercato culturale La società dell’informazione Globalizzazione e localizzazione della cultura Storia delle politiche culturali Comunicazione e mutamento sociale Tecniche di analisi dell’opinione pubblica Le culture politiche Curriculum: Lavoro e organizzazione Algebra matriciale Cambiamento dei sistemi organizzativi Capitale umano e capitale sociale Diritto regionale e degli enti locali* Comportamenti di mercato I fondamenti sociali dell’economia Il management dei servizi Comunicazione esterna e organizzativa Diritti di cittadinanza Teorie dell’eguaglianza e dell’equità Le professioni della conoscenza Etnografia L’analisi del discorso (Cultura e comunicazione) Politiche del lavoro in Italia e in Europa Regolazione del mercato del lavoro L’indagine campionaria Modelli lineari nella ricerca sociologica Salari e occupazione Teoria dei contratti e dei mercati interni Origini storiche del welfare Trattamento delle informazioni Organizzazioni a rete e sviluppo locale Stratificazione e mobilità sociale Generi e generazioni Curriculum: Territorio e politiche locali Geografia della comunicazione globale Gestione dei sistemi turistici locali Sistemi urbani comparati Fenomeni sociali nello spazio (Territorio e pol. loc.) Governance locale Governance dei sistemi economici locali Tecniche di riduzione dei dati I tempi delle città Metodi di analisi delle realtà territoriali Teorie della rappresentanza politica Processi di innovazione culturale Migrazioni e rapporti etnici La dinamica dell’intervista Modelli locali di sviluppo Valutazione economica delle politiche Teorie della cultura Curriculum: Lavoro e organizzazione Comunicazione istituzionale Diritto dell’informazione e dell’editoria Analisi del mutamento sociale Metodi comparativi nelle scienze sociali Curriculum: Cultura e comunicazione Antropologia delle comunità locali Analisi delle organizzazioni e dei mercati del lavoro Il rapporto d’impiego Economia dell’industria e dei servizi Insegnamenti Sistemi locali di welfare Politiche comunitarie e realtà locali * solo per gli immatricolati nell’a.a. 2005-‘06 25 26 Insegnamenti PRIMO ANNO: comuni Algebra matriciale Analisi del mutamento sociale Metodi comparativi nelle scienze sociali Bianca Di Blasio Sonia Stefanizzi Antonio de Lillo [email protected] [email protected] [email protected] Contenuti Contenuti I concetti e le tecniche dell'algebra lineare sono oggi usati in modo pervasivo in tutte le discipline scientifiche, economiche e sociali. L'obiettivo del corso di algebra matriciale è introdurre lo studente ad alcune nozioni di base dell'algebra lineare e di renderlo in grado di risolvere alcuni problemi elementari legati ai sistemi lineari e alla loro interpretazione in termini di applicazioni lineari. Il corso è corredato da esempi in cui si illustrano applicazioni del formalismo introdotto alla teoria sociologica. I due moduli, formalmente separati, sono stati integrati in un unico corso che si articola su due lezioni settimanali di tre ore ciascuna. L’obiettivo principale del corso è duplice: da un lato fornire agli studenti le conoscenze teoriche e metodologiche e gli strumenti analitici necessari per descrivere e interpretare le principali trasformazioni della società italiana dal dopoguerra ad oggi. Particolare attenzione sarà dedicata all’analisi delle fonti statistiche e delle principali ricerche sociologiche, svolte da studiosi italiani e stranieri, per costruire indicatori significativi dei numerosi ambiti della società italiana coinvolti dal mutamento. Dall’altro lato l’intento è quello di fornire alcuni strumenti analitici per la comparazione dei sistemi sociali e, in particolare, delle “società nazionali”. In questo ambito l’attenzione sarà rivolta anche se non in modo esclusivo, all’Europa (soprattutto nell’esposizione del materiale empirico). Partendo dai documenti prodotti nella fase di impostazione metodologica di una delle principali indagini comparative a livello internazionale, si esamineranno alcune problematiche proprie dell’analisi comparativa. Il corso prevede due programmi differenziati per studenti frequentanti e non. Per essere considerato studente frequentante occorre partecipare ad almeno 13 lezioni sulle 15 previste dal calendario. Valutazione Una prova scritta, consistente nella risoluzione di alcuni esercizi. Testi S. Lipschutz, M. Lipson, Algebra lineare, III ed., The McGraw-Hill Companies, Milano, 2001. Valutazione Studenti frequentanti: prova unica alla fine del secondo modulo. Relazione scritta, che verrà discussa e impostata nel corso delle lezioni e si baserà su un’analisi empirica di dati tratti dall’European Social Survey e su una integrazione orale. Studenti non frequentanti: è possibile sostenere i moduli in due esami orali distinti facendo riferimento ai testi indicati. Testi Studenti non frequentanti Martinelli A., La modernizzazione, Editori Laterza, Bari, 1998. Una dispensa contenente il seguente materiale: D. Frisby, “Modernità”, Enciclopedia delle Scienze Sociali, Treccani, Roma; A. Martinelli, A. M. Chiesi, La società italiana, Editori Laterza, Bari, 2002 (cap. 1, 4, 5); P. Sztompka, “Mutamento socioculturale”, Enciclopedia delle Scienze Sociali, Treccani, Roma; C. Trigilia, “Modernizzazione”, Enciclopedia delle Scienze Sociali, Treccani, Roma. Dispensa contenente: A. Baldissera, Gli usi della comparazione, Franco Angeli, Milano, 2003 (cap. 2); R. Fideli, La comparazione, Franco Angeli, Milano, 1998 (cap. 1 e 4); G. Sartori, L. Morlino (a cura di), La comparazione nelle scienze sociali, il Mulino, Bologna, 1991 (cap. 1, 2, 6); N. J. Smelser, La comparazione nelle scienze sociali, il Mulino, Bologna, 1982 (cap. 6). Insegnamenti 27 28 Insegnamenti Comportamenti di mercato Modulo accorpato con “I fondamenti sociali dell’economia” Francesco Silva Diritti umani e diritti di cittadinanza Teorie dell’eguaglianza e dell’equità Marina Calloni [email protected] [email protected] Contenuti Il corso si propone di offrire alcune nozioni elementari di teoria della scelta ossia di come soggetti diversi, siano essi persone fisiche o giuridiche, operano le loro scelte, siano esse individuali, interattive o collettive. In particolare esamina la teoria delle razionalità, e quindi della scelta razionale, in ambito economico, mettendola a confronto critico sia con il comportamento concreto verificato sperimentalmente sia con le teorie offerte da altre scienza sociali, tra cui in particolare la sociologia. Questa varietà di punti di vista offre un quadro più complesso di quello previsto dalla teoria della razionalità economica classica. Nella parte del corso svolta congiuntamente con il corso di “I fondamenti sociali dell’economia” si esaminano in particolare le motivazioni e le caratteristiche della scelta imprenditoriale. Valutazione L’esame è suddiviso in due parti: la prima è un esame scritto svolto congiuntamente a quella di “I fondamenti sociali dell’economia”; la seconda è una composizione (tema) scritto, da svolgersi contestualmente allo scritto di cui sopra o, in alternativa, a una tesina, che garantirà l’attribuzione fino a un massimo di tre punti in più. Testi AA. VV., La teoria delle scelte. Una guida critica, Laterza, Roma-Bari, 1996. I testi indicati per la parte monografica comune con il corso di “I fondamenti sociali dell’economia”. Contenuti Tema del corso è l’analisi del significato, delle teorie e delle pratiche dei diritti fondamentali e di cittadinanza, nelle diverse connotazioni e ridefinizioni assunte nel corso del tempo. In particolare, si fa riferimento da una parte al rapporto fra eguaglianza e libertà, quale base per una teoria della giustizia e dell’equità sociale; mentre dall’altra parte si indicano forme di violazione dei diritti umani, come elemento di discriminazione e negazione dell’umanità altrui. Si vuole così offrire agli studenti gli strumenti necessari per poter comprendere l’attuale dibattito teorico, politico e sociale sulla valenza e i limiti di teorie e pratiche dei diritti umani. Con ciò si intende indicare come i presupposti normativi contenuti in concezioni dei diritti umani e della giustizia distributiva possano essere applicati a studi sociologici e a ricerche empiriche, condotte in contesti culturali diversi, dagli Stati più industrializzati fino ai Paesi in transizione/ via di sviluppo o in guerra. Durante il corso verranno considerati i seguenti temi: generazioni e concezioni dei diritti umani e di cittadinanza in relazione alla trasformazione dello stato nazionale; i diritti umani nelle dichiarazioni universali, nelle carte costituzionali e nelle convenzioni internazionali; uguaglianza, differenza, diversità e sviluppo delle capacità umane; violazione dei diritti umani in pace e in guerra; il diritto umanitario e le leggi della guerra; giustizia e riconciliazione; i diritti nel discorso pubblico e nei media; umanitarismo e cosmopolitismo nell’attuale dibattito. Vengono inoltre svolti lavori di gruppo sulla base di testi, giornali e materiali audio-visivi e invitati esperti del settore. Valutazione Studenti frequentanti: presentazione orale (sulla base di una traccia scritta) su uno dei temi sopra elencati. Studenti non frequentanti: tesina scritta (da discutere oralmente) su uno dei temi sopra elencati. Testi N. Bobbio, L’età dei diritti, Einaudi, Torino, 1990. M. Calloni (a cura di), Violenza senza legge. Genocidi e crimini di guerra nell’età globale, UTET, Torino, 2006. A. Cassese, I diritti umani oggi, Laterza, Roma-Bari, 2006. W. Kymlicka, Introduzione alla filosofia politica contemporanea, Feltrinelli, Milano, 1996. Materiali di lavoro, testi di dichiarazioni / convezioni sui diritti umani e informazioni bibliografiche sono anche disponibili sul sito di Facoltà nella sezione “Didattica on line”. Insegnamenti 29 30 Insegnamenti Etnografia Modulo accorpato con “L’analisi del discorso” I fondamenti sociali dell’economia Modulo accorpato con “Comportamenti di mercato” Gianmarco Navarini Enzo Mingione [email protected] [email protected] Contenuti Contenuti In via del tutto preliminare con “Etnografia” si può intendere un metodo di ricerca, prevalentemente basato sull’osservazione partecipante, che implica la partecipazione del ricercatore alla vita quotidiana di gruppi situati in specifici luoghi o alle interazioni tra individui coinvolti in particolari processi. Scopo del modulo è introdurre gli studenti alla teoria e alla pratica dell’etnografia, mediante una illustrazione delle sue principali prospettive di analisi, la presentazione di indagini sul campo e, infine, una discussione intorno alle problematiche relative alla scrittura dei resoconti di ricerca. Il corso si propone di approfondire le modalità di interpretazione sociologica dei comportamenti economici. E’ incentrato sul concetto di embeddedness sociale dell’economia e sulla critica sociologica al paradigma del mercato e alle diverse modalità di interpretare orientamenti e scelte economiche a partire dall’assunto di attori individuali atomizzati sotto o sovra socializzati. Nella parte del corso svolta congiuntamente con il modulo “Comportamenti di Mercato” si esaminano in particolare alcune questioni teoriche ed empiriche relative all’imprenditorialità, con particolare riferimento al contributo di Schumpeter, Baumol ed altri. Valutazione Valutazione Studenti frequentanti: tesina, preventivamente concordata con il docente, riportante l’analisi etnografica di un fenomeno sociale di specifico interesse. La tesina verrà poi discussa in sede di esame orale. Studenti non frequentanti: esame scritto (un elaborato in cui si risponde a due domande). Gli studenti che oltre a questo hanno seguito il modulo di “Analisi del discorso” debbono sostenere i due esami con un’unica prova di profitto. Per gli studenti frequentanti vale la modalità tesina unica + prova orale, per i non frequentanti la prova unica d’esame scritta (un elaborato cui si risponde a due domande). L’esame è suddiviso in due parti: la prima è un esame scritto svolto congiuntamente a quella di “Comportamenti di mercato”, la seconda è una composizione (tema) scritto, da svolgersi contestualmente allo scritto di cui sopra o, in alternativa, a una tesina, che garantirà l’attribuzione fino a un massimo di tre punti in più. Testi A. Dal Lago, R. De Biasi (a cura di) Un certo sguardo. Introduzione all’etnografia sociale, Roma-Bari, Laterza, 2004. M. Marzano, Etnografia e ricerca sociale, Roma-Bari, Laterza, 2006. L. Wacquant, Anima e corpo. La fabbrica dei pugili nel ghetto nero americano, Roma, Derive e Approdi, 2002. P. Bourgois, Cercando rispetto. Drug Economy e cultura di strada, Roma, Derive e Approdi, 2005. E. Colombo, G. Navarini, Confini dentro la città. Antropologia della Stazione Centrale di Milano, Milano, Guerini, 1999. G. Kunda, L’ingegneria della cultura. Controllo, appartenenza e impegno in un’impresa ad alta tecnologia, Torino, Einaudi, 2000. Materiali, articoli e contributi raccolti in una dispensa a cura del docente. Indicazioni dettagliate sui materiali di studio sono riportate nella pagina web del modulo. Insegnamenti 31 Testi Per la parte del modulo di Fondamenti sociali dell’economia M. Weber, una selezione dai capp,. 1 e 2 di Economia e Società (Vol. I). Edizioni di Comunità, Milano, 1995. E. Mingione, “Embeddedness/incorporazione” in J-L. Laville e M. La Rosa (a cura di), La sociologia economica europea: un incontro franco-italiano. Numero Speciale di Sociologia del Lavoro, Franco Angeli, Milano, 2004 (pagg. 119-137). M. Granovetter, “Azione economica e struttura sociale: il problema dell’embeddedness”. In M. Magatti (a cura di), Azione economica come azione sociale. Franco Angeli, Milano, 1993. K. Polanyi, “L’economia come processo istituzionale”. Testo reperibile in due distinte pubblicazioni: K. Polanyi, Economie primitive, arcaiche e moderne, Einaudi, Torino, 1980 (cap. 7) oppure K. Polanyi (a cura di), Traffici e mercati negli antichi imperi, Einaudi, Torino, 1978 (cap. 8). Per la parte comune sull’imprenditorialità W. J. Baumol, “Entrepreneurship in Economic Theory”, in The American Economic Review, 58 (2), 1968 (pagg. 64-71). J. Schumpeter, “L’imprenditore”, in L’imprenditore e la storia dell’impresa. Scritti 19271949, 1993 (pagg. 3-32). J. Schumpeter, “Capitolo II: Il fenomeno fondamentale dello sviluppo economico” in Teoria dello sviluppo economico: ricerca sul profitto, il capitale, il credito, l'interesse e il ciclo economico, Introduzione di P. Sylos Labini, Sansoni, Firenze, 1971. R. Swedberg, Principi di sociologia economica, EGEA, Milano, 2005 (capp. 6 e 12). 32 Insegnamenti L’analisi del discorso Modulo accorpato con “Etnografia” L’indagine campionaria Modulo accorpato con “Modelli lineari nella ricerca sociologica” Gianmarco Navarini Maurizio Pisati [email protected] [email protected] Contenuti Contenuti In seguito a ciò che viene ormai convenzionalmente chiamata “svolta linguistica”, le scienze sociali si sono misurate con la straordinaria rilevanza che nella società contemporanea ha assunto il linguaggio nelle sue diverse forme e, soprattutto, con la constatazione che il linguaggio media in termini simbolico-normativi la conoscenza della realtà sociale. Altri aspetti significativi del linguaggio sono: il suo stretto legame con la cultura e l’azione, la sua portata nella produzione e circolazione del sapere, del potere e dell’ideologia, nonché la sua connessione con le procedure del pensiero, dell’espressione in pubblico, della persuasione, dell’argomentazione e, infine, con le retoriche e i “vocabolari di motivi” utilizzati dagli individui in contesti di interazione e conversazione. Un campo dunque assai vasto, un universo di forme retoriche e processi argomentativi, relazioni comunicative e dimensioni sociali, spesso riassunto con la nozione di “discorso”. Il modulo si propone di introdurre gli studenti a tale nozione, assegnando particolare attenzione al problema teorico della relazione tra discorsi e pratiche, all’analisi dei contesti di produzione dei discorsi pubblici, e allo studio etnografico del discorso rituale e simbolico. L’obiettivo del corso è quello di illustrare alcuni aspetti della tecnica quantitativa di rilevazione dei dati più frequentemente utilizzata nelle scienze sociali: l’indagine campionaria. Il corso si articola in tre parti. Nella prima parte, dopo una breve illustrazione delle caratteristiche generali dell’indagine campionaria e dei suoi usi più comuni, vengono introdotti i concetti di stima, stimatore ed errore totale della stima; in particolare, si pone l’accento sull’incertezza delle stime, sulle fonti di tale incertezza e sulle modalità più appropriate per quantificarla. Nella seconda parte viene presa in esame la principale fonte di errore stocastico delle stime: il campionamento; in questa parte vengono approfonditi i meccanismi mediante i quali il processo di campionamento, articolato in tutte le sue fasi, contribuisce a determinare l’incertezza che circonda le stime delle quantità di interesse. Infine, la terza parte è dedicata all’illustrazione della principale fonte di errore sistematico delle stime: le non risposte; dopo avere classificato i possibili tipi di non risposta in base alla loro causa, vengono illustrati sia le possibili conseguenze delle non risposte in termini di accuratezza delle stime, sia i rimedi che si possono adottare per ridurne gli effetti. Il modulo è pensato in stretta connessione con il modulo di Etnografia. In tale direzione vengono privilegiati i seguenti temi: il rapporto discorsi - pratiche; il discorso pubblico e i contesti di produzione; l’analisi delle conversazioni e delle interazioni; il discorso simbolico; i rituali del discorso e il discorso rituale. Valutazione Valutazione Testi Studente frequentanti: tesina di analisi e di ricerca, preventivamente concordata con il docente, realizzata su “materiali discorsivi” a libera scelta. Il lavoro oggetto della tesina verrà poi presentato in aula e discusso in occasione della sessione d’esame orale. Studenti non frequentanti: esame scritto (un elaborato in cui si risponde a due domande). Gli studenti che oltre a questo seguono il modulo di Etnografia debbono sostenere i due esami con un’unica prova di profitto. Per gli studenti frequentanti vale la modalità tesina unica più prova orale, per i non frequentanti la prova unica d’esame scritta (un elaborato cui si risponde a due domande). Appunti delle lezioni pubblicati sulla pagina web del corso. P.H. Rossi, J. D. Wright e A. B. Anderson (a cura di), Handbook of Survey Research, San Diego, Academic Press, 1983 (capp. 1, 2, 4, 5, 8, 9, 10). Esame scritto, unico per “L’indagine campionaria” e “Modelli lineari nella ricerca sociologica”. Testi F. Crespi, Sociologia del linguaggio, Roma-Bari, Laterza, 2005 P.P. Giglioli, G. Fele (a cura di), Linguaggio e contesto sociale, Bologna, Il Mulino, 2000. T. Van Dijk, Ideologie, Roma, Carocci, 2004. Materiali, contributi e articoli raccolti in una dispensa a cura del docente. Indicazioni dettagliate sui materiali di studio sono riportate nella pagina web del modulo. Insegnamenti 33 34 Insegnamenti Modelli lineari nella ricerca sociologica Modulo accorpato con “L’indagine campionaria” Origini storiche del welfare Gianpiero Fumi Maurizio Pisati [email protected] [email protected] Contenuti Contenuti La creazione dei moderni sistemi di welfare – un elemento fondamentale delle società contemporanee – ha rappresentato un processo complesso e di lunga durata, in cui si sono intrecciate dinamiche di trasformazione di diverso ordine: economico, demografico, sociale, politico e culturale. Il corso prende in esame le metamorfosi degli attori, delle forme e delle politiche di protezione collettiva nella società industriale, considerando il caso italiano in prospettiva comparata. La sequenza lineare “assistenza - assicurazioni sociali - sicurezza sociale”, quale risulta da molte schematizzazioni, appare insufficiente a chiarire l’evoluzione dei sistemi di protezione sociale. Dal confronto tra elaborazioni teoriche e dati storici appare più opportuno considerare gli sviluppi delle diverse forme di tutela e di solidarietà da un lato come la risultante di trasformazioni e sedimentazioni interne a ciascuno degli ambiti di protezione, dall’altro come l’esito della loro interazione reciproca, nel mutare dei contesti sociali e istituzionali di riferimento. L’obiettivo del corso è illustrare la logica e la pratica della regressione, intesa come tecnica quantitativa di analisi dei dati che consente di esprimere le manifestazioni di un dato fenomeno di interesse (la cosiddetta variabile dipendente) come funzione di una o più caratteristiche dei membri della popolazione di riferimento (le cosiddette variabili indipendenti). Il corso si articola in tre parti. La prima è dedicata alla presentazione del modello di regressione lineare generalizzato, della sua forma generale e delle sue possibili applicazioni nell’ambito delle scienze sociali: la predizione e la stima di effetti causali. Nella seconda parte vengono discussi il problema fondamentale dell’incertezza delle stime, la questione inferenziale e due diversi approcci all’inferenza statistica: l’approccio classico e quello bayesiano. Infine, la terza parte del corso è dedicata all’illustrazione delle forme di regressione più appropriate all’analisi delle variabili dipendenti dicotomiche e politomiche: la regressione lineare binomiale, la regressione logistica binomiale, la regressione logistica multinomiale e la regressione logistica ordinale. Valutazione Esame scritto, unico per “L’indagine campionaria” e “Modelli lineari nella ricerca sociologica”. Esame orale. Ai frequentanti saranno proposte modalità di partecipazione attiva durante il corso, utili anche ai fini della valutazione finale, sulla base della bibliografia di riferimento e di altro materiale eventualmente fornito dal docente. Testi Testi M. Pisati, L’analisi dei dati. Tecniche quantitative per le scienze sociali, il Mulino, Bologna, 2003. G. A. Ritter, Storia dello Stato sociale, Roma-Bari, Laterza, 1996 oppure F. Girotti, Welfare State. Storia, modelli e critica, Roma, Carocci, 1998 (per i frequentanti nelle parti indicate a lezione) Valutazione Insegnamenti 35 36 Insegnamenti Processi di innovazione culturale Modulo accorpato con “Teorie della rappresentanza politica” Sistemi urbani comparati Fenomeni sociali nello spazio Carmen Leccardi Serena Vicari [email protected] [email protected] Contenuti Contenuti Il modulo si propone di mettere a disposizione la strumentazione teorica e la rete analitica necessarie alla comprensione delle dinamiche culturali dell’innovazione. Tematizzata come produzione di nuovi quadri di riferimento concettuali, nuovi schemi interpretativi che trasformano i modi di definire la realtà e di tipizzarla, l’innovazione viene studiata concentrando in particolare lo sguardo su due aspetti, tra loro interconnessi: da un lato i percorsi che conducono alla sua generazione, a partire dalle pre-condizioni cognitive necessarie per la sua messa in opera (problematizzazione del senso comune, decostruzione delle routine quotidiane, valorizzazione del dubbio), dall’altro gli attori che se ne fanno promotori. Speciale attenzione viene riservata, sotto questo profilo, ai movimenti collettivi in quanto espressione di nuove forme di razionalità e di identità, costruite sulla base di codici simbolici e comunicativi che rinviano a una differente rappresentazione della realtà. I movimenti dei giovani e delle donne, fioriti in Italia tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta del Novecento, sono considerati come esempi storici del ruolo giocato dai soggetti collettivi nei processi di innovazione sociale e culturale. Il corso si propone di fornire la strumentazione teorica e metodologica per l’analisi dell’organizzazione sociale nello spazio e dei rapporti tra teoria sociologica e questione urbana. Il suo obiettivo è quello di trasferire conoscenze specialistiche sulle categorie spaziotempo e di indirizzare lo studio verso testi teorici e ricerche empiriche che hanno come oggetto le trasformazioni nell’esperienza dello spazio e del tempo e nella forma della città conseguenti al passaggio dalla modernità all’epoca contemporanea. Attraverso lezioni e incontri seminariali viene presentato agli studenti il lavoro dei maggiori teorici classici e contemporanei che si sono occupati in specifico delle categorie spaziotemporali nell’analisi dell’organizzazione sociale. Le analisi di questi autori vengono inquadrate nel loro rispettivo quadro teorico e discusse criticamente rispetto al contributo da queste fornite alla comprensione delle trasformazioni in corso. Valutazione Studenti frequentanti: tesina comprendente anche problematiche del modulo “Teorie della rappresentanza politica” con cui “Processi di innovazione culturale” è collegato. La tesina è discussa oralmente con i due docenti; la valutazione dei due moduli è comune. Studenti non frequentanti: esame scritto sui testi sotto riportati. Testi P. Jedlowski, C. Leccardi, Sociologia della vita quotidiana, il Mulino, Bologna, 2003 (capp. 2, 3). Dispensa con scritti di C. Donolo, F. Fichera, P. Jedlowski, A. Melucci, A. Touraine, I. Tuomi. Valutazione Gli studenti sono vivamente invitati a frequentare le lezioni. Per chi sostiene l’esame solo della prima parte (obbligatoria): esame orale in cui viene valutata la conoscenza del manuale di base e la comprensione critica dell’opera di almeno tre autori a scelta tra quelli analizzati in questa prima parte del corso. Per chi sostiene entrambe le parti (obbligatorio per il curriculum Territorio e Politiche Locali): studenti frequentanti: la valutazione è basata sulle presentazioni e discussioni nei seminari (50%) e sull’elaborazione di un testo scritto, sotto forma di progetto di ricerca secondo l’indice presentato e distribuito in aula; studenti non frequentanti: esame orale in cui viene valutata la conoscenza del manuale di base e la comprensione critica dell’opera di almeno quattro autori a scelta tra quelli analizzati nel corso. Testi S. Parker, Teoria ed esperienza urbana, il Mulino. Bologna, 2006. Una selezione di testi originali degli autori trattati, in assegnazione all’inizio del corso. Insegnamenti 37 38 Insegnamenti Stratificazione e mobilità sociale Generi e generazioni Tecniche di riduzione dei dati Antonio Schizzerotto [email protected] [email protected] Contenuti Contenuti Obiettivo del modulo è di fornire una serie di metodi e tecniche per comprimere un complesso multidimensionale di informazioni lungo dimensioni latenti o entro raggruppamenti prototipici. Le strategie presentate costituiscono un approccio di tipo esplorativo o bottom-up. Il ricercatore ricorre all’impiego di tecniche di “pattern-recognition” quando non dispone di informazioni precise sulla forma funzionale di relazione tra le variabili. Vengono presentate quattro famiglie di tecniche di analisi di riduzione dei dati. La prima è quella delle tecniche di analisi delle componenti principali e delle tecniche di analisi fattoriale; la seconda è quella delle tecniche che forniscono una rappresentazione grafica del profilo dei casi e delle modalità della variabili (analisi delle corrispondenze e scaling multidimensionale). La terza famiglia è quella delle procedure di analisi dei gruppi (cluster analysis) che cercano di costruire tipologie a partire da insiemi di casi dotati di una certa omogeneità. L’ultima famiglia è quella delle reti neurali supervisionate e non supervisionate. Nello specifico i modelli supervisionati si comportano come approssimatori stocastici di funzioni matematiche: potremmo definirli metodi di “super-regressione” poiché dilatano le possibilità dell’approccio classico della regressione statistica. Le reti non supervisionate (reti SOM, Kohonen map) sono strumenti in grado di ottemperare al compito di classificazione dei record di input entro opportune categorie (cluster prototipici) e di proiettarle lungo uno spazio semantico fuzzy n-dimensionale. Mario Lucchini “Stratificazione e mobilità sociale” intende trasmettere le conoscenze necessarie per effettuare analisi di stampo comparativo e longitudinale sui processi di mobilità sociale intergenerazionale e intragenerazionale; in particolare, le configurazioni dei movimenti tra le varie posizioni nella stratificazione sociale che avvengono tramite il canale occupazionale e il canale matrimoniale. Di queste configurazioni sono esaminati i mutamenti nel tempo e nello spazio, con attenzione ai regimi di mobilità relativa osservabili nelle società con modello familiare (prevalente) di stampo nucleare, con economia di mercato e con regimi politici pluralistici. Oltre alle disuguaglianze nelle pure e semplici chance di mobilità, sono affrontate le disparità osservabili nei percorsi di mobilità. Queste tematiche sono affrontate con il ricorso alle più appropriate tecniche di analisi statistica, segnatamente attraverso modelli loglineari, tecniche di event history analysis e procedure di optimal matching. “Generi e generazioni” si propone di fornire le conoscenze teoriche e gli strumenti analitici necessari per esaminare le variazioni nel tempo e nello spazio del peso che le appartenenze di genere e generazionali (o, forse meglio, di coorte) esercitano sui destini dei singoli. Particolare attenzione è dedicata alle disparità che si manifestano nella sfera educativa, lavorativa e matrimoniale e alle variazioni di queste disparità in funzione degli assetti istituzionali dei singoli paesi. Dopo essere stati studiati separatamente, questi tre ordini di disuguaglianza vengono analizzati congiuntamente, considerando il processo di transizione alla condizione adulta. Le questioni sopra elencate vengono affrontate attraverso il ricorso alle più appropriate tecniche di analisi statistica, segnatamente attraverso le tecniche di event history analysis e le procedure di optimal matching. Valutazione Discussione di un rapporto di ricerca prodotto utilizzando una delle tecniche di riduzione dei dati. Testi Valutazione Relazione scritta su un tema concordato con il docente, integrata da una prova orale. Testi R. Erikson, J. H. Goldthorpe, The Constant Flux, Oxford University Press, Oxford, 1992 (cap. 5). M. Pisati, A. Schizzerotto, “Pochi promossi, nessun bocciato. La mobilità di carriera nell’Italia contemporanea”, Stato e Mercato, 2, 1999 (pagg. 249-279). A. Schizzerotto (a cura di), Vite ineguali, il Mulino, Bologna, 2002 (capp. 3, 4, 5, 7 e 8). L. Arosio, “Percorsi tipici di mobilità”, Polis, 1, 2002 (pagg. 75-100). A. Schizzerotto, M. Lucchini, “Mutamenti nel tempo delle transizioni alla condizione adulta: un’analisi comparativa”, Polis, 3, 2001 (pagg. 18-33). M. J. Shanahn, “Pathways to Adulthood in Changing Societies: Variability and Mechanisms in Life Course Perspective”, Annual Review of Sociology, 26, 2002 (pagg. 667-692). Insegnamenti 39 R. Biorcio, L’analisi dei gruppi, Franco Angeli, Milano, 1993. L. Fabbris, L’analisi esplorativa dei dati multidimensionali, Cleup, Padova, 1991 (capp. 1, 4, 7 e 8). Dispense fornite dal docente. 40 Insegnamenti Teorie della rappresentanza politica Modulo accorpato con “Processi di innovazione culturale” Roberto Biorcio Curriculum: Cultura e comunicazione La dinamica dell’intervista Fabio Quassoli [email protected] [email protected] Contenuti Il modulo si propone di ricostruire il concetto di rappresentanza politica e le principali teorie che lo hanno espresso. Il problema della rappresentanza politica ha assunto un ruolo centrale nel processo di formazione dello stato moderno per la costruzione di regimi e di governi di tipo democratico. La configurazione della rappresentanza politica ha modellato le istituzioni, gli attori collettivi e le pratiche che hanno caratterizzato i sistemi politici delle moderne democrazie. La crisi delle forme tradizionali di rappresentanza ha sollecitato una rielaborazione delle teorie politiche nelle società contemporanee coinvolte dai processi di globalizzazione e investite dalla protesta populista. La domanda di nuove forme di rappresentanza politica ha d’altra parte favorito la formazione di movimenti di tipo nuovo. Valutazione Studenti frequentanti: redazione e discussione di un breve elaborato scritto - comune anche al modulo “Processi di innovazione culturale” – che sviluppi e approfondisca i contenuti proposti nel modulo. Studenti non frequentanti: esame scritto sui contenuti proposti dai testi in programma. Testi Contenuti L’intervista non strutturata, o discorsiva, rappresenta, nelle sue varie forme, una delle tecniche più usate nell’ambito della ricerca sociale. Il modulo intende fornire un’introduzione alla pratica dell’intervista, affrontare le principali questioni epistemologiche che il ricorso a tale tecnica pone e permettere agli studenti/esse di confrontarsi con i problemi pratici connessi con il suo utilizzo. Il modulo è suddiviso in tre parti. La prima parte è dedicata alla presentazione dei diversi tipi di intervista non-strutturata (intervista in profondità, intervista aperta, intervista narrativa, storia di vita ecc.) e di alcune dimensioni critiche generali di tale famiglia di tecniche (proprietà, finalità, tipi di intervista e di intervistati, criteri di campionamento, stesura della traccia, gestione degli aspetti interazionali dell’intervista). La seconda parte del modulo prevede la messa a punto di una traccia di intervista in relazione allo studio di un problema specifico. Nella terza parte del modulo, infine, gli/le studenti/esse dovranno effettuare una serie di interviste che saranno successivamente analizzate con l’obiettivo di far emergere la stretta relazione esistente tra la qualità dei dati raccolti e il contesto di produzione degli stessi. Valutazione Studenti frequentanti: relazione scritta sul lavoro di ricerca effettuato. Studenti non frequentanti: esame orale sui testi sotto indicati. B. Accarino, Rappresentanza, il Mulino, Bologna, 1999. Y. Mény, Y. Surel, Populismo e democrazia, il Mulino, Bologna, 2001. A. Melucci, L’invenzione del presente, il Mulino, Bologna, 1991. Testi A. Dal Lago, R. De Biasi (a cura di), Un certo sguardo. Introduzione all’etnografia sociale, Roma-Bari, Laterza, 2002 (pagg. VII-XL e un capitolo a scelta). M. Cardano, Tecniche di ricerca qualitativa. Percorsi di ricerca nelle scienze sociali, Roma, Carocci, 2003 (pagg. 13-152). M. Olagnero, C. Saraceno, Che vita è. L'uso dei materiali biografici nell'analisi sociologica, Roma, Carocci, 1993. Insegnamenti 41 42 Insegnamenti Teorie della cultura Curriculum: Lavoro e organizzazione Nino Salamone [email protected] Analisi delle organizzazioni e dei mercati del lavoro Contenuti Paolo Barbieri Il modulo intende illustrare, e connettere, i principali apporti della sociologia classica alla costruzione del nesso fra l’azione sociale ed il suo significato oggettivo e soggettivo, utilizzandoli nel seguito per render conto dei modi specifici in cui tale nesso si esplica in alcuni ambiti della società contemporanea. Vengono quindi affrontati i diversi approcci esplicativi della dimensione simbolica dell’esistenza, nel suo rapporto con l’azione sociale e la sua percezione tanto da parte degli attori quanto da parte dei destinatari. Largo spazio viene dedicato alla specificità culturale del moderno, concepito e concettualizzato tanto nella sua dimensione storica quanto nella sua dimensione attuale. Ciò implica il ricorso ad una metodologia comparativa fra le culture del passato (le lyotardiane “grandi narrazioni”) e le culture del presente fondamentalmente improntate, almeno nella percezione comune, al relativismo. [email protected] Valutazione Esame orale. Testi W. Griswold, Sociologia della cultura, il Mulino, Bologna, 1997 (capp. 1, 2, 3). M. Weber, “La scienza come professione”, in Il lavoro intellettuale come professione, Einaudi, Torino, 1966. F. Lyotard, La condizione postmoderna, Feltrinelli, Milano, 1981. Modulo accorpato con “Il rapporto d’impiego” Contenuti Il modulo affronta la tematica dell’evoluzione dei mercati del lavoro occidentali (anni ’70 tardi anni ’90) soffermandosi sull’esplosione della disoccupazione e sulle conseguenti teorie e modelli proposti per comprendere le cause delle differenti capacità dei mercati del lavoro di reagire alla disoccupazione piuttosto che del persistere della stessa, quando non addirittura del suo cronicizzarsi. Il rapporto fra modelli di welfare e sviluppo dell’occupazione terziaria è affrontato anche con particolare riferimento alle modalità di partecipazione femminile al mercato del lavoro. Modelli di welfare, eurosclerosi, ipotesi del trade-off fra occupazione/uguaglianza, fattori di rigidità/flessibilità dei mercati del lavoro e dei prodotti, sono esaminati in costante riferimento alla letteratura internazionale. L’evoluzione recente dei mercati del lavoro – e dei relativi modelli occupazionali – è quindi analizzata alla luce dell’evoluzione dei rischi sociali e della necessità di adeguamento dei sistemi di welfare. In particolare, si approfondiscono gli aspetti relativi alle specificità del modello sud-europeo di gestione dei rischi sociali (precarizzazione, diffusione dei lavori atipici/a garanzie ridotte, percorsi di job carousel) affrontando anche gli aspetti oggi più controversi della riforma del sistema di welfare nazionale, alla luce delle esperienze dei sistemi di welfare e workfare europei ed occidentali. Il modulo presuppone la conoscenza del testo di E. Reyneri, Sociologia del mercato del lavoro, il Mulino, Bologna, 2002. Valutazione Studenti frequentanti: esame scritto o tesine su argomenti concordati, comprendenti anche problematiche del modulo “Il rapporto di impiego”. Studenti non frequentanti: esame scritto. Testi P. Barbieri, Politiche sociali: cittadinanza o cittadinanza-industriale? Appunti su welfare, lavoro e diritti sociali, Quaderni di Sociologia 1/2000. W. J.Baumol; “Macroeconomics of Unbalanced Growth: The Anatomy of Urban Crisis”, The American Economic Review, Vol. 57, n. 3 Jun., 1967 (pagg. 415-426). T. Boeri, Meno pensioni più welfare, il Mulino, Bologna, 2002. G. Esping-Andersen, The Three Worlds of Welfare Capitalism, Polity Press, 1990. G. Esping-Andersen, "Il welfare state senza lavoro: l'ascesa del familismo nelle politiche sociali dell'Europa Continentale", Stato e Mercato, n. 45, 1995. M. Ferrera, Le Trappole del Welfare, il Mulino, Bologna, 1998. D. Gallie, S. Paugam, Welfare Regimes and the Experience of Unemployment in Europe, Oxford University Press (introduzione, conclusioni e capitolo Hauser e Nolan), 2000. Insegnamenti 43 44 Insegnamenti Economia dell’industria e dei servizi Il rapporto d’impiego Matilde Ferretto [email protected] Modulo accorpato con “Analisi delle organizzazioni e dei mercati del lavoro” Tiziana Vettor Contenuti [email protected] Il modulo si propone di trasmettere ai partecipanti le competenze necessarie per interpretare, nelle modalità e negli effetti socio-economici, le modificazioni del sistema produttivo e dei servizi in Italia. Viene fornita una descrizione sintetica del sistema produttivo e dei servizi italiano, mostrandone l’evoluzione subita negli ultimi decenni e spiegando il processo di deindustrializzazione e di terziarizzazione della nostra economia anche in riferimento al quadro internazionale. Valutazione Esame scritto con domande a risposta aperta. Per i frequentanti è prevista la possibilità di redigere, in alternativa al test, elaborati di approfondimento dei temi trattati nel corso. Testi Testo d’esame: M. Bellandi, Mercati, industrie e luoghi di piccola e grande impresa, il Mulino, Bologna, 2003. Altri riferimenti sono contenuti in: F. Barca (a cura di), Storia del capitalismo italiano dal dopoguerra ad oggi, Donzelli, Roma, 1997. G. Becattini, Per un capitalismo dal volto umano. Critica dell’economia apolitica, Bollati Boringhieri, Milano, 2004. P. Bianchi, Le politiche industriali dell’Unione Europea, il Mulino, Bologna, 1999. L. Gallino, La scomparsa dell’Italia industriale, Einaudi, Torino, 2003. L. Gallino, L’impresa irresponsabile, Einaudi, Torino, 2005. A. Landuyt, D. Pasquinucci (a cura di), Gli allargamenti della CEE/UE 1961-2004, il Mulino, Bologna, 2005. F. Martinelli, J. Gadrey, L’economia dei servizi, il Mulino, Bologna, 2000. Contenuti Il corso ha per oggetto lo studio delle norme che disciplinano il rapporto di lavoro. A tal fine saranno analizzate le regole che concernono la costituzione, lo svolgimento e la cessazione della relazione contrattuale di lavoro. Nell’ambito del corso si affronterà, inoltre, l’analisi di quelle figure negoziali che, pur appartenendo all’area del lavoro subordinato, da esso si distinguono perché connotate da alcuni elementi di atipicità. Di queste ultime si studieranno i più importanti aspetti di disciplina alla luce dei recenti interventi di riforma legislativa. Valutazione Studenti frequentanti: redazione di un elaborato scritto su argomenti e materiali di studio concordati con la docente. In ogni caso, l’elaborato comprenderà anche problematiche del modulo “Analisi delle organizzazioni dei mercati del lavoro”, Prof. Paolo Barbieri, con cui l’insegnamento “Il rapporto di impiego” è collegato. Studenti non frequentanti: prova orale inerente i contenuti del testo sotto riportato. Testi M. Persiani, G. Proia, Contratto e rapporto di lavoro, Cedam, Padova, 2005. *La Docente si riserva di segnalare nel sito Web di Facoltà eventuali variazioni del testo indicato per l’esame orale, che potrebbero intervenire in corrispondenza con la pubblicazione di nuove e più aggiornate edizioni del medesimo. Durante lo svolgimento del corso verranno forniti riferimenti più precisi. Insegnamenti 45 46 Insegnamenti Curriculum: Territorio e politiche locali Rappresentazione dei fenomeni sociali nello spazio Antropologia delle comunità locali Mario Boffi [email protected] Cecilia Gallotti Contenuti [email protected] Contenuti La dislocazione della cultura che caratterizza il mondo globalizzato, come rottura del nesso tradizionalmente inteso tra comunità e territorio, va di pari passo con la dislocazione dello sguardo antropologico. Il modulo propone, in prima istanza, una rilettura critica del legame storico e mitico dell’antropologia con il suo “terreno”, inteso come dimensione spaziale e simbolica per lo studio delle culture locali, presentando gli snodi teorici importanti che l’hanno condotta alla riformulazione odierna dei suoi oggetti e alla revisione del suo impianto concettuale. In seconda istanza, il modulo intende fornire alcuni strumenti metodologici di analisi delle forme culturali in contesti di mobilità migratoria, in particolare dei rituali come dispositivi di ri-localizzazione e di rifondazione di paesaggi comunitari nei territori d’immigrazione: si vedrà come l’organizzazione di eventi rituali collettivi da parte dei gruppi migranti mobiliti saperi di tradizione e competenze di traduzione, intrecciando contatti interculturali con le comunità locali e riconfigurando così lo spazio pubblico multiculturale e la sua, problematica, “ospitalità”. Valutazione Esame orale. Gli studenti frequentanti possono presentare, previo accordo con la docente, una tesina di approfondimento dei temi trattati nel modulo: se provvista di adeguata bibliografia, sostituisce la bibliografia e costituisce materia di discussione in sede orale. L'analisi cartografica del territorio è uno strumento metodologico necessario per sfruttare l’enorme quantità di informazioni disponibili sul territorio, in particolare in quei settori delle scienze sociali dove la ricerca empirica sul territorio ha un ruolo fondamentale per la comprensione dei fenomeni sociali. Tuttavia, per dar corpo alla creatività che offrono le informazioni geografiche, sono necessari concetti, tecniche e strumenti che fanno parte del bagaglio scientifico del ‘moderno’ cartografo sociale; nessuna tecnica cartografica può essere messa in opera senza appoggiarsi su modelli informatici di organizzazione dei dati, su tecnologie innovative per raccogliere dati geografici e, soprattutto, su concetti e strumenti metodologici che riguardano diversi aspetti dell’analisi spaziale, della visualizzazione e comunicazione dell’informazione spaziale. La cartografia tematica, oggetto di questo modulo, si può considerare quindi il risultato di un percorso metodologico che ha acquisito uno status disciplinare autonomo sotto l’etichetta di scienza dell’informazione geografica. Valutazione Discussione di un caso di studio di analisi spaziale, proposto dallo studente; oggetto della valutazione sarà la capacità di sapere impostare l’analisi spaziale di un problema e di indicare, in modo motivato, le fasi e le tecniche necessarie alla sua realizzazione. La capacità operativa informatica non sarà tuttavia oggetto di valutazione. Testi Testi Studenti frequentanti. Un contributo a scelta tra gli articoli raccolti nella dispensa a cura della docente: S. J. Tambiah, Rituali e cultura, il Mulino, Bologna, 1995 (parti scelte); U. Fabietti, R. Malighetti, V. Matera, Dal tribale al globale, Bruno Mondadori, Milano, 2002 (parti scelte); C. Rossi, Antropologia culturale. Appunti di metodo per la ricerca nei “mondi contemporanei”, Guerini e Associati, Milano, 2003 (parti scelte). Studenti non frequentanti: U. Fabietti, R. Malighetti, V. Matera, Dal tribale al globale, Bruno Mondadori, Milano, 2002; C. Rossi, Antropologia culturale. Appunti di metodo per la ricerca nei “mondi contemporanei”, Guerini e Associati, Milano, 2003. Insegnamenti 47 M. Boffi, Scienza dell’informazione geografica. Introduzione ai GIS, Zanichelli, Bologna, 2004. Si richiede inoltre la lettura di alcune brevi schede (in inglese) sui precursori del ‘pensiero spaziale’ nelle scienze sociali: C. Booth, T. Hägerstrand, R. Park & E. Burgess, G. Simmel, J. Snow, in Center for Spatially Integrated Social Science - CSISS Classics, www.csiss.org/classics 48 Insegnamenti Calendario lezioni del primo anno Periodo 3 (18 gennaio ’07 – 16 febbraio ’07) Lunedì Periodo 1 (2 ottobre ’06 – 27 ottobre ’06) Lunedì Martedì 8:30 8:30 Mercoledì Giovedì 10:30 Teorie della rappresentanza politica Teorie della rappresentanza politica Teorie della rappresentanza politica Diritti umani e cittadinanza 11:30 Diritti umani e cittadinanza L’indagine campionaria L’indagine campionaria L’indagine campionaria Diritti umani e cittadinanza 14:30 I fondamenti sociali dell’economia Sistemi urbani comparati Sistemi urbani comparati Analisi del mutamento sociale Analisi del mutamento sociale 16:30 Periodo 4 (19 febbraio ’07 – 16 marzo ’07) 16:30 Lunedì Periodo 2 (30 ottobre ’06 – 24 novembre ’06) Lunedì Martedì 8:30 8:30 Mercoledì Giovedì 9:30 Venerdì Teorie dell’eguaglianza e dell’equità 10:30 9:30 Martedì Mercoledì Giovedì Giovedì Analisi delle organizzazioni e dei Analisi delle organizzazioni e dei mercati del lavoro – LO Analisi delle organizzazioni e dei mercati del lavoro - LO mercati del lavoro - LO Fenomeni sociali negli spazi – TPL Comportamenti di mercato Comportamenti di mercato Comportamenti di mercato 11:30 Processi di innovazione culturale Processi di innovazione culturale Processi di innovazione culturale 12:30 11:30 12:30 I fondamenti sociali dell’economia 15:30 14:30 10:30 I fondamenti sociali dell’economia Venerdì 13:30 13:30 15:30 Giovedì Sistemi urbani comparati 12:30 11:30 12:30 Mercoledì 9:30 Venerdì 9:30 10:30 Martedì Teorie dell’eguaglianza e dell’equità Modelli lineari nella ricerca sociologica 13:30 Modelli lineari nella ricerca sociologica 13:30 14:30 14:30 15:30 15:30 16:30 Modelli lineari nella ricerca sociologica Teorie dell’eguaglianza e dell’equità Metodi comparativi nelle scienze sociali 16:30 Insegnamenti 49 50 Insegnamenti Metodi comparativi nelle scienze sociali Fenomeni sociali negli spazi L’analisi del di– TPL scorso - CC Fenomeni sociali negli spazi TPL L’analisi del discorso - CC Venerdì Periodo 5 (23 aprile ’07 – 18 maggio ’07) Lunedì Martedì 9:30 10:30 Mercoledì Teorie della cultura – CC Teorie della cultura – CC Teorie della cultura – CC 11:30 12:30 Giovedì Venerdì Stratificazione e mobilità sociale Etnografia Algebra matriciale Algebra matriciale Algebra matriciale Rappresentazione dei fenomeni sociali nello spazio – TPL Il rapporto d’impiego - LO Etnografia Rappresentazione dei fenomeni sociali nello spazio – TPL Il rapporto d’impiego - LO Stratificazione e mobilità sociale Mercoledì Giovedì Venerdì Generi e generazioni Generi e generazioni Comunicazione e mutamento sociale 13:30 14:30 15:30 16:30 Periodo 6 (21 maggio ’07 – 15 giugno ’07) Lunedì Martedì Origini storiche del welfare Origini storiche del welfare [email protected] Contenuto 11:30 12:30 13:30 Economia dell’industria e dei servizi LO La dinamica dell’intervist a – CC Antropologia delle comunità locali TPL Economia dell’industria e dei servizi LO La dinamica dell’intervist a – CC Antropologia delle comunità locali TPL Modulo accorpato con “Storia delle politiche culturali” Giorgio Grossi 9:30 10:30 SECONDO ANNO Curriculum: Cultura e comunicazione Economia dell’industria e dei servizi - LO La dinamica dell’intervista – Tecniche di riduzione dei da- Tecniche di riduzione dei daCC ti Antropologia delle comunità ti locali - TPL 14:30 Insegnamenti 51 Il rapporto tra comunicazione – interpersonale, mediata o digitale – e mutamento sociale è al centro della riflessione sociologica, soprattutto con il pieno dispiegamento del sistema dei media e della “società dell’informazione”. Non solo in termini di effetti sui riceventi ma, soprattutto, come impatto macrosociale sulla cultura e l’organizzazione dell’intera collettività. Attraverso l’analisi di alcune ricerche sul mutamento sociale indotto dai media a livello della vita quotidiana, della percezione dei ruoli e delle situazioni, del mutamento politico e dell’opinione pubblica, ecc. vengono, da un lato, analizzati i principali modelli interpretativi del rapporto tra comunicazione e società e, dall’altro, vengono discussi alcuni paradigmi che la ricerca teorica ed empirica ha proposto negli ultimi decenni. Una parte del corso si svolge in parallelo col modulo Storia delle politiche culturali ed affronterà un caso particolare di rapporto tra media e mutamento sociale: La spettacolarizzazione della politica e la politica-spettacolo in Italia (1945-2005). Il modulo si articola in lezioni frontali e in parti seminariali. Valutazione Studenti frequentanti: esame orale e presentazione orale di una relazione nella parte seminariale. La prova orale si svolgerà congiuntamente con la prova orale del modulo “Storia delle politiche culturali” tenuto dalla prof.ssa Bracco. Studenti non frequentanti. La prova di esame si svolge oralmente su un programma di testi specifico (sempre congiuntamente con l’esame del modulo della prof.ssa Bracco). Testi Studenti frequentanti: Lo spettacolo della politica– Dispensa disponibile in Biblioteca (edizione 2006-07). Per la presentazione orale, l'analisi di uno dei seguenti volumi di ricerca: J. Meyrowitz, Oltre il senso del luogo. L’impatto dei media elettronici sul comportamento sociale, Baskerville, Bologna, 1993; D. Dayan, E. Kats, Le grandi cerimonie dei media. La Storia in diretta, Baskerville, Bologna, 1993; R. Silverstone, Televisione e vita quotidiana, il Mulino, Bologna, 2000; M. Castells, Galassia Internet, Feltrinelli, Milano, 2002; C. Sunstein, Republic.com. Cittadini informati o consumatori di informazioni?, il Mulino, Bologna, 2003. Studenti non frequentanti: Lo spettacolo della politica– Dispensa disponibile in Biblioteca (edizione 2006-07). J. Van Dijk, Sociologia dei nuovi media, il Mulino, Bologna, 2002 (Introduzione, capp. 2, 3, 5, 6, 7). 52 Insegnamenti Comunicazione istituzionale Culture giovanili Sergio Piazza Modulo accorpato con “I consumi culturali” Carmen Leccardi [email protected] [email protected] Contenuti Lo scopo del modulo è offrire agli studenti: una panoramica della storia della comunicazione istituzionale in Italia dal periodo fascista a oggi. In particolare verranno rivisitate le fasi più critiche del processo di costruzione della comunicazione pubblica, nel quadro della costituzione repubblicana, a partire dall’eredità negativa del regime fascista e fino alla completa ricostruzione dei processi della comunicazione pubblica stessa. una ricostruzione sintetica del quadro normativo aggiornato della comunicazione istituzionale, con particolare attenzione alle leggi 142/90, 241/90 e 150/2000 (legge quadro sulla comunicazione pubblica e istituzionale). una analisi per tipologie, obiettivi, indicatori e strumentazione dei processi di comunicazione istituzionale, con particolare attenzione ai processi di comunicazione con gli organi di informazione, al processo di comunicazione sociale, al processo di comunicazione urbana ed al processo di comunicazione istituzionale on line. Il metodo didattico alterna momenti di didattica frontale con percorsi di ricerca guidata dal docente su argomenti afferenti alla materia di studio. Saranno affrontati i seguenti argomenti: Breve storia della comunicazione pubblica in Italia. Il quadro normativo attuale della Comunicazione Pubblica. L’analisi dei processi più importanti della comunicazione istituzionale. Gli strumenti della Comunicazione istituzionale (URP - SITI WEB - CALL CENTER). La Comunicazione istituzionale del Comune di Torino. La Comunicazione istituzionale in Europa: un confronto fra modelli ed esperienze. La Comunicazione istituzionale ed i processi di formazione dell’opinione pubblica. Contenuti Significato e caratteri della fase giovanile di vita si trasformano non solo a seconda delle epoche storiche, ma anche in relazione ai diversi gruppi sociali di appartenenza. In questi ultimi decenni in particolare questi mutamenti hanno avuto speciale intensità - sotto il profilo tanto strutturale quanto culturale – arrivando a mettere in discussione il concetto stesso di gioventù come periodo di transizione, e fase preparatoria, all’età adulta. In questa cornice problematica, il modulo si propone di approfondire i modi attraverso i quali i giovani elaborano culturalmente tali trasformazioni e le utilizzano per definire la propria identità. A questo fine, visioni del mondo, stili espressivi, pratiche di consumo e modelli di comportamento giovanili in Italia verranno analizzati con particolare riferimento al periodo compreso tra il secondo dopoguerra e i nostri giorni. All’interno del modulo, la rilevanza dei comportamenti di consumo per la costruzione delle culture e subculture giovanili costituirà specifico oggetto di attenzione (in collegamento con il modulo “I consumi culturali”). Valutazione Vedi “I consumi culturali”, cui questo modulo è collegato. Testi Sarà messa a disposizione una dispensa a cura della docente con scritti di Berardi, Besozzi, Cavalli, Leccardi e Torti. Valutazione Esame orale. Per gli studenti lavoratori verrà fatto un breve modulo (due ore) di orientamento. Testi S. Rolando (a cura di), Teoria e Tecniche della Comunicazione Pubblica, Etas Libri, 2001. G. Fornari, La nuova Comunicazione pubblica, Il Sole 24 ore, 2004. S. Piazza, Dispensa del corso di comunicazione istituzionale, di prossima pubblicazione. S. Piazza, La Comunicazione istituzionale ed il processo di formazione dell’opinione pubblica, di prossima pubblicazione. Insegnamenti 53 54 Insegnamenti Diritto dell’informazione e dell’editoria Diritto regionale e degli enti locali Francesco Abruzzo Margherita Ramajoli [email protected] [email protected] Contenuti Contenuti L’obiettivo del corso è quello di fornire adeguati e moderni strumenti per comprendere le strutture portanti del mondo dei media, intrecciando diritto e storia dell’informazione e dell’editoria. Esiste un “Diritto dell’informazione e dell’editoria” come parte del diritto pubblico e in particolare del diritto costituzionale. Il retroterra è anche la normativa comunitaria, mentre dal 1948 ad oggi si è sviluppata attorno alle leggi sulla stampa, sulla professione giornalistica, sul sistema radiotelevisivo pubblico prima e poi, dopo la “Mammì” del 1990, sul sistema radiotelevisivo pubblico e privato fino alla “Gasparri” del 2004, una dottrina che trova il suo fondamento nel campo dei diritti di libertà. In parallelo, dal 1975 (legge n. 172) è nato il sistema giuridico sulle imprese editrici che ha il suo perno nella legge sull’editoria del 1981 (n. 416) e del 1987 (n. 67) fino alla legge n. 62 del 2001. Il terzo garante (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) creato nel 1997 (con la legge n. 249) dopo le esperienze del Garante dell’editoria (1981) e del Garante per la radiodiffusione e l’editoria (1990) ha dato vita a una figura indipendente nell’ordinamento italiano concepita come longa manus o occhio del Parlamento sul mondo dei media. L’esame dell’editoria elettronica e della comunicazione pubblica completano un quadro economico-normativo che si avvale soprattutto del supporto originale fornito dalle sentenze della Corte costituzionale, le quali hanno formato il moderno diritto dei cittadini all’informazione e disegnato un ruolo di alta responsabilità per i giornalisti come mediatori intellettuali tra i fatti e la pubblica opinione. Il corso ha ad oggetto il sistema delle autonomie territoriali e si propone di approfondire in special modo i contenuti della revisione del Titolo V della seconda Parte della Costituzione nonché della Legge costituzionale n. 2 del 2001, anche alla luce della più recente giurisprudenza della Corte costituzionale. In particolare: Regioni e enti locali nell’evoluzione legislativa e costituzionale - Le forme di governo di Regioni e enti locali - Le forme di cooperazione tra Stato, Regioni e enti locali – Il riparto delle competenze – Regioni, enti locali e diritto comunitario - I cittadini e l’amministrazione regionale e locale. Valutazione Esame orale. Gli studenti che lo desiderano possono elaborare una tesina (20/30 pagg. con relativa bibliografia) su un argomento trattato nell’ambito del modulo; alle tesine meritevoli saranno assegnati da 1 a 3 punti, da aggiungersi al voto. Valutazione Studenti frequentanti: verrà richiesta la stesura di una breve relazione su uno degli argomenti del corso. L’esame orale consiste nella discussione della relazione e nella verifica complessiva della conoscenza degli argomenti trattati. Studenti non frequentanti: esame orale. Testi A scelta uno dei seguenti manuali: S. Bartole, R. Bin, G. Falcon, R. Tosi, Diritto regionale. Dopo le riforme, il Mulino, Bologna, 2003. G. Rolla, Diritto regionale e degli enti locali, Giuffrè, Milano, 2002. T. Martines, A. Ruggeri, C. Salazar, Lineamenti di diritto regionale, Giuffrè, Milano, 2002. Agli studenti frequentanti saranno forniti durante il corso i materiali oggetto di esame. Testi F. Abruzzo, Codice dell’informazione e della comunicazione, V edizione, aprile 2006, tre volumi, Centro di Documentazione Giornalistica (00186 Roma - Piazza di Pietra 26 - tel. 06/67.914.96 - 06/67.981.48 - Fax 06/67.974.92), parti: I vol.: consultare le fonti giuridiche (parte III, parte IV, parte V e parte VI) in connessione con i paragrafi (1, 8, 9, e 10), da approfondire; II vol. cap. II, paragrafo 1; III vol. paragrafi 1, 8, 9 e 10 e le norme richiamate nelle parti citate del primo volume. L’aggiornamento dell’opera è sul portale www.odg.mi.it (Dispensa telematica per l’esame di giornalista: www.odg.mi.it/dispense.asp). Insegnamenti 55 56 Insegnamenti Globalizzazione e localizzazione della cultura Modulo accorpato con “La società dell’informazione” I consumi culturali Modulo accorpato con “Culture giovanili” Giorgio Grossi Roberto Marchisio [email protected] [email protected] Contenuti Contenuti Il modulo, accorpato con quello di “Società dell’informazione”, intende offrire un quadro concettuale per comprendere le dinamiche culturali indotte dalla globalizzazione. A questo scopo, la prima parte sarà dedicata alla presentazione e alla discussione delle principali teorie al centro del dibattito antropologico contemporaneo (interazione tra locale e globale, culture ibride e pensiero meticcio, eccessi di cultura). Attraverso la lettura di alcuni esempi di ricerca, la seconda parte del corso si concentra sull’analisi dei meccanismi che regolano l’interazione tra culture, sui processi di riconfigurazione del sapere e della conoscenza, sulle dinamiche simboliche e identitarie che ne conseguono. Valutazione Esame unico per Società dell’informazione e Globalizzazione e localizzazione della cultura. Studenti frequentanti: esame orale. Studenti non frequentanti: esame orale sui testi indicati. Testi Studenti frequentanti: la bibliografia sarà indicata durante il modulo. Studenti non frequentanti: Fabietti U., Malighetti R., Matera V., Dal tribale al globale, Bruno Mondadori, Milano, 2002 (parte terza, capp. 1-7, pp. 165-232) P. Scarduelli, Per un’antropologia del XXI secolo, Squilibri, Roma, 2005 (capp. 1-2, pp. 1352). Inoltre, uno dei seguenti volumi a scelta: Appadurai A., Modernità in polvere, Meltemi, Roma, 2001. Featherstone M., (a cura di), Cultura globale, Edizioni SEAM, Roma, 1996. Friedman J., La quotidianità del sistema globale, Bruno Mondadori, Milano, 2005. Hannerz U., La diversità culturale, il Mulino, Bologna, 2001. Insegnamenti 57 I consumi culturali rappresentano oggi uno degli indicatori più importanti per l’analisi della cultura collettiva. Essi infatti costituiscono non solo il punto di incontro tra l’offerta dell’industria dei beni simbolici e la fruizione individuale (il consumo), ma anche la cartina di tornasole per indagare il rapporto tra vissuti, identità ed espressione sociale delle appartenenze. Il modulo intende affrontare le principali teorie del consumo culturale, illustrare le metodologie di ricerca nel campo culturale ed analizzare i dati relativi ai consumi culturali in Italia, sia in termini di diffusione che di differenziazione, e con riferimento tanto alla popolazione in generale quanto a soggetti specifici della collettività (le donne, i giovani, gli anziani). Una parte del corso si svolge in parallelo col modulo Culture giovanili ed affronta il tema: La condizione giovanile nel III millennio: culture e consumi. Il modulo si articola in lezioni frontali e in parti seminariali. Valutazione Esame unico per “I consumi culturali” e “Culture giovanili”. Studenti frequentanti: la prova di esame sarà composta di due parti: prova scritta sulla parte generale del modulo (congiuntamente con l’esame del modulo della prof.ssa Leccardi); presentazione orale di una relazione nella parte seminariale. Studenti non frequentanti: esame scritto su un programma di testi specifico. Testi Studenti frequentanti, per la prova scritta: I consumi culturali: teorie e metodi – Dispensa disponibile in Biblioteca (edizione 2006-07). Studenti frequentanti, per la presentazione orale, l’analisi dei risultati empirici (quantitativi e qualitativi) delle seguenti base-dati: IARD - Quinta indagine sulla condizione giovanile in Italia (2000) – file SPSS. Abacus – Indagine sulla leadership locale in Italia (2004) – file SPSS. Eurobarometro 56 (2002) – file SPSS. ISTAT - Indagine multiscopo sulle famiglie (2000) – dati in formato cartaceo. Dip. di Sociologia – I diari di consumo mediale degli studenti di Bicocca (2002) - dati quali-quantitativi in formato excel. Tesi di laurea di G. Segalina – Interviste in profondità sui consumi culturali (2003) – sbobinatura delle interviste. Tesi di laurea di A. Ghisolfi – Interviste in profondità sulla fruizione di programmi televisivi (2005) – sbobinatura delle interviste. Studenti non frequentanti: “I consumi culturali: teorie e metodi” – Dispensa disponibile in Biblioteca (ediz. 2006-07). S. Bisi, I giovani e internet, Franco Angeli, Milano, 2003. 58 Insegnamenti Il mercato culturale La società dell’informazione Giovanni Battista Ramello Modulo accorpato con “Globalizzazione e localizzazione della cultura” Andrea Cerroni [email protected] [email protected] Contenuti Contenuti Il corso si propone di introdurre gli studenti alla dimensione economica della cultura i cui prodotti sono oggi oggetto di scambio su più mercati. In particolare si propone di mostrare la natura specifica dell'economia della cultura in cui la dimensione puramente pecuniaria viene integrata da comportamenti connessi ai fenomeni sociali. Si studia la teoria economica funzionale all'argomento e si approfondiranno alcuni ambiti specifici legati, ad esempio, al ruolo dei diritti di proprietà intellettuale nell'indirizzare produzione e domanda. Si cerca dunque di evidenziare il complesso rapporto tra economia, diritto e tecnologia, con particolare attenzione agli effetti dello sviluppo di internet e delle tecnologie telematiche. Il corso, accorpato con quello di “Globalizzazione e localizzazione della cultura”, intende offrire un quadro concettuale per comprendere le specificità della knowledge-society. Si affrontano inizialmente alcune teorie del mondo contemporaneo (società dell’informazione, postfordismo, postmodernità, società degli individui), e quindi il circuito della conoscenza (generazione, istituzionalizzazione, materializzazione e socializzazione) e i livelli della sua comunicazione. Gli studenti leggeranno utilmente prima dell’inizio del corso l’Introduzione ai volumi (1) e (2) e l’articolo di Stehr in ’elenco (3a). Valutazione Valutazione Da definire. Esame unico per Società dell’informazione e Globalizzazione e localizzazione della cultura. Studenti frequentanti: esame orale sui testi 1, 2 e sugli articoli 3a. Studenti non frequentanti: esame orale sui testi 1 e 2, esame scritto sul testo 3b scelto. Testi La bibliografia verrà indicata in aula all'inizio del corso. Testi (1) A. Cerroni, Scienza e società della conoscenza, Utet, Torino, 2006, (capp. 1; 3.1; 5; 6); (2) K. Kumar, Le nuove teorie del mondo contemporaneo, Einaudi, Torino, 2000 (almeno il cap. 2, possibilmente anche capp. 3 e 5); (3a) Per i soli studenti frequentanti, tutti i seguenti articoli: M. Callon, “Is science a public good?”, Science Technology and Human Values 19 (4) 1994 (pagg. 395-411); M. Castells, ”Materials for an exploratory theory of the network society”, British Journal of Sociology 51 (1) 2000 (pagg. 5-24); P. A. David, D. Foray, An Introduction to the economy of the knowledge society, Unesco, 2002 (pagg 9-22), www.merit.unu.edu/publications/rmpdf/2001/rm2001041.pdf; H. Nowotny, P. Scott, M. Gibbons, “Introduction to ‘Mode 2’ revised: the new production of knowledge”, Minerva 41, 2003 (pagg. 179-194); N. Stehr, A world made of knowledge, Macquarie University, 2003 (pagg. 1-13), www.crsi.mq.edu.au/pdfworddocs/worldknowledge.pdf. (3b) Per i soli studenti non frequentanti, uno dei seguenti volumi a scelta dello studente: M. Castells, La nascita della società in rete, Egea, Milano, 2002. N. Elias, La società degli individui, il Mulino, Bologna, 1990. K. Kumar, Le nuove teorie del mondo contemporaneo, Einaudi, Torino 2000. D. Lyon, La società dell’informazione, il Mulino, Bologna, 1991. R. Richta, Civiltà al bivio, FrancoAngeli, il Milano, 1968. Insegnamenti 59 60 Insegnamenti Le culture politiche Tecniche di analisi dell’opinione pubblica Storia delle politiche culturali Roberto Biorcio Renato Mannheimer Barbara Bracco [email protected] [email protected] [email protected] Modulo accorpato con “Comunicazione e mutamento sociale” Contenuti Contenuti Viene illustrato in primo luogo la natura, il ruolo e le trasformazioni delle culture politiche nelle società contemporanee. Il concetto è stato introdotto da Almond e Verba nella ricerca politica comparativa sulle condizioni della vita sociale che possono favorire lo sviluppo della democrazia. Possono manifestarsi congruenze o incongruenze rilevanti fra le culture politiche più diffuse e le istituzioni, le pratiche e le forme di rappresentanza che caratterizzano i diversi regimi politici. I partiti politici, i movimenti sociali e molte reti associative elaborano e diffondono specifiche culture politiche che possono esercitare una rilevante influenza in particolari ambiti territoriali e sociali. Viene poi introdotto il concetto di opinione pubblica e presentati e discussi criticamente i principali approcci utilizzati nella ricerca empirica per i suo studio. Ampio spazio è dato alla presentazione di recenti ricerche sociologiche. La crisi dei partiti di massa e il peso crescente dei mass media nella vita politica hanno sollecitato un ripensamento degli stessi concetti di cultura politica e di opinione pubblica, mettendo in evidenza le loro possibili relazioni. Il corso dedica particolare attenzione alle trasformazioni delle culture politiche e alle dinamiche dell’opinione pubblica nel contesto italiano e nei principali paesi europei. Vengono svolte diverse esercitazioni in laboratorio per introdurre gli studenti alle pratiche di ricerca sulle culture politiche e sull’opinione pubblica. Il principale obiettivo del corso è delineare la storia dell’uso politico del tempo e dello spazio ovvero le politiche culturali che hanno regolato le feste nazionali e la monumentalistica nella storia italiana. Il corso è dedicato ai calendari liturgici italiani. Dall’800 in poi l’istituzione di date simbolo in tutta Europa è stato infatti per lo Stato, i partiti e i gruppi sociali, il principale strumento pedagogico di massa. Dalla festa dello Statuto alle manifestazioni del 1 maggio, dalle celebrazioni delle guerre risorgimentali alle date delle biografie dei padri della patria, le lezioni saranno finalizzate a tratteggiare il profilo pedagogico dei soggetti promotori, le modalità celebrative e naturalmente i contenuti simbolici delle feste nazionali. Il corso, oltre a delineare l’uso pubblico e politico della storia nella tradizione europea, cerca di cogliere le specificità dei calendari liturgici italiani. Questa parte del corso si svolge in condivisione con quello del prof. Grossi. Una parte infatti delle lezioni viene congiuntamente dedicata agli aspetti metodologici e ai contenuti politici e comunicativi delle feste nazionali in Italia dal 1945 in poi. Su alcuni aspetti nodali delle feste nazionali italiane gli studenti sono invitati a svolgere specifiche ricerche. Valutazione Studenti frequentanti: redazione e discussione di un breve elaborato scritto che sintetizzi il lavoro di ricerca svolto in laboratorio. Studenti non frequentanti: esame scritto. Testi G. Grossi, L’opinione pubblica, Laterza, Roma-Bari, 2004. I. Diamanti, Bianco, rosso, verde… e azzurro. Mappe e colori dell’Italia politica, il Mulino, Bologna, 2003. L. Sciolla, La sfida dei valori, il Mulino, Bologna, 2004. Insegnamenti 61 Valutazione Studenti frequentanti: la prova finale si articola in due parti: una breve relazione su date e/o monumenti, sulla quale gli studenti saranno tenuti a riferire nel corso delle ultime lezioni; un esame orale (per la parte A sulle feste nazionali l’esame sarà in condivisione con il prof. Grossi). Studenti non frequentanti: esame orale. Testi M. Ridolfi, Le feste nazionali, Bologna, il Mulino, 2003. Studenti non frequentanti: anche M. Ridolfi (a cura di), Propaganda e comunicazione politica: storia e trasformazione nell’età contemporanea, Milano, Bruno Mondatori, 2003. 62 Insegnamenti Curriculum: Lavoro e organizzazione Capitale umano e capitale sociale Cambiamento dei sistemi organizzativi Paolo Barbieri [email protected] Maurizio Catino Contenuti [email protected] Contenuti Oggetto del modulo è lo studio del cambiamento dei sistemi organizzativi complessi e la gestione dell’inaspettato nelle organizzazioni. Il corso si articola in due parti. La prima parte, teorico-metodologica, prevede lezioni frontali su: a) sistematica del cambiamento organizzativo (tipologie, forme, elementi, condizioni motivanti e fattori inerziali); b) le principali teorie del cambiamento organizzativo; c) il processo evolutivo delle organizzazioni; d) fattori endogeni e fattori esogeni del cambiamento; e) il dilemma di governo tra logica dell’adattamento e logica dell’esecuzione; f) la gestione dell’inaspettato e le organizzazioni ad alta affidabilità (HROs); g) l’innovazione e il cambiamento. Particolare attenzione sarà dedicata alle modalità attraverso le quali le organizzazioni operano in contesti ipercompetitivi e ad alta velocità. La seconda parte prevede un lavoro in sottogruppo coordinato dal docente e finalizzato alla realizzazione di una ricerca empirica sui temi trattati dal corso. Il modulo è da intendersi come un corso avanzato di sociologia dell’organizzazione ed è richiesta la partecipazione attiva alle lezioni e ai lavori didattici in gruppi. Il modulo si propone di affrontare il dibattito attuale sullo status concettuale del Capitale Sociale. Gli studenti impareranno a distinguere i vari approcci micro al capitale sociale, tipici della sociologia economica weberiana e quindi improntati all’individualismo metodologico, ed a metterli a confronto con altri approcci, prevalentemente meso e macro, tipici di approcci e considerazioni più generalizzanti (e normative). Il rapporto fra capitale umano e capitale sociale viene analizzato in chiave individualistica, ponendo in luce esperienze e risultati di ricerca. Valutazione Studenti frequentanti: esame scritto o tesina su argomenti concordati con il docente. Studenti non frequentanti: esame scritto. Testi E’ prevista una dispensa, oltre a specifiche letture che saranno fornite nel corso delle lezioni. Valutazione Studenti frequentanti: agli studenti frequentanti saranno proposte modalità di partecipazione attiva durante il corso, utili anche ai fini della valutazione finale che consiste in un elaborato di gruppo e presentazione orale del lavoro da parte di ciascun partecipante, su cui s’innesterà una discussione più generale sulle tematiche affrontate durante il corso. Studenti non frequentanti: esame scritto. Testi Sarà messa a disposizione una dispensa a cura del docente. Insegnamenti 63 64 Insegnamenti Diritto regionale e degli enti locali Il management dei servizi e Comunicazione esterna ed organizzativa Margherita Ramajoli [email protected] Maurizio Mesenzani Roberta Morici Contenuti [email protected] [email protected] Il corso ha ad oggetto il sistema delle autonomie territoriali e si propone di approfondire in special modo i contenuti della revisione del Titolo V della seconda Parte della Costituzione nonché della Legge costituzionale n. 2 del 2001, anche alla luce della più recente giurisprudenza della Corte costituzionale. In particolare: Regioni e enti locali nell’evoluzione legislativa e costituzionale - Le forme di governo di Regioni e enti locali - Le forme di cooperazione tra Stato, Regioni e enti locali - Il riparto delle competenze - Regioni, enti locali e diritto comunitario - I cittadini e l’amministrazione regionale e locale. Contenuti Valutazione Studenti frequentanti: verrà richiesta la stesura di una breve relazione su uno degli argomenti del corso. L’esame orale consiste nella discussione della relazione e nella verifica complessiva della conoscenza degli argomenti trattati. Studenti non frequentanti: esame orale. Testi A scelta uno dei seguenti manuali: S. Bartole, R. Bin, G. Falcon, R. Tosi, Diritto regionale. Dopo le riforme, il Mulino, Bologna, 2003. G. Rolla, Diritto regionale e degli enti locali, Giuffrè, Milano, 2002. T. Martines, A. Ruggeri, C. Salazar, Lineamenti di diritto regionale, Giuffrè, Milano, 2002. Agli studenti frequentanti saranno forniti durante il corso i materiali oggetto di esame. I moduli “Management dei servizi” e “Comunicazione esterna e organizzativa” sono stati integrati in un unico corso che si articola in due lezioni settimanali di tre ore ciascuna. Le lezioni sono orientate all’interattività e alla discussione critica e attiva sui temi trattati, con particolare attenzione alle esercitazioni e alla presentazione di casi e materiale empirico. L’obiettivo principale di questo percorso di studi è far acquisire ai partecipanti la capacità di analizzare e di progettare un sistema di servizi, sia sotto il profilo delle attività da realizzare sia sotto il profilo dell’organizzazione nelle sue componenti principali (persone, tecnologie, strutture, processi). I moduli hanno quindi un duplice obiettivo: fornire delle conoscenze teoriche di base necessarie per concepire e gestire i servizi e per inquadrare le esigenze e le funzioni della comunicazione: cosa è un servizio; la “service idea”; i fattori strategici del servizio, i modelli di rappresentazione del ciclo di servizio; la rilevanza della qualità del servizio; i fattori determinanti la qualità del servizio; la centralità del cliente, i processi e metodi di gestione dei servizi, i metodi e gli strumenti di progettazione; le principali teorie in merito alla comunicazione; il concetto di identità dell’organizzazione; le iniziative, gli strumenti e le tecnologie per la comunicazione; il valore del brand. abilitare delle capacità operative di base per analizzare e progettare un servizio o un sistema di servizi e un piano di comunicazione: saper elaborare la concezione di un servizio a partire dalle esigenze dell’utente; saper progettare la relazione erogatore-cliente in una modalità “user centred” in ottica multicanale (Customer Relationship Management); saper progettare e gestire un piano di comunicazione; padroneggiare le competenze di comunicazione interpersonale e le competenze necessarie per occuparsi professionalmente di comunicazione organizzativa. Valutazione Studenti frequentanti: prova unica (che potrà essere svolta solo alla fine del secondo modulo) che consiste in una relazione scritta discussa e impostata nel corso delle lezioni, basata sull’analisi empirica del modello di management e di comunicazione di un’impresa di servizi o di una pubblica amministrazione, e integrazione orale. Studenti non frequentanti: esame scritto sui testi indicati. Testi F. Butera, Tecnologie e organizzazione per l’uomo e per l’impresa, 2002 (pagg. 145-250). D. Barassi, La service Idea - Il Sole 24 ore, Note su Franz Kafka, saggio introduttivo di F. Butera, 1988 ( pagg. 9-38) R. Normann, La gestione strategica dei servizi - Etas Libri, 1985, (pagg 25- 38 e 56-69). Insegnamenti 65 66 Insegnamenti Una dispensa contenente il seguente materiale: P. Shockley-Zalaback, Fundamentals of Organizational Communication, 1991 (pagg. 22-28); G. Gabrielli, E. Invernizzi, Il dibattito sulla comunicazione organizzativa, SIPI, 1994 (pagg. 17-33); E. Invernizzi, La comunicazione organizzativa: teorie, modelli e metodi, Giuffrè, 2000 (pagg. 191-209); N. Damascelli, G. Bosotti, Comunicazione e Management, FrancoAngeli (pagg. 95-149); P. A. Argenti, B. Druckenmiller, "Reputation and Corporate Brand", Corporate Reputation Review, Vol. 6, No 4, 2004; H. Bouchikhi, J. R. Kimberly, “Escaping the Identity Trap”, MIT Sloan Management Review, Spring, 2003. Altri materiali saranno distribuiti dai docenti nel corso delle lezioni. Le professioni della conoscenza Giovanna Fullin [email protected] Contenuti Il corso mira a fornire strumenti utili per l’analisi sociologica dei processi di flessibilizzazione del mercato del lavoro, con particolare riferimento alle professioni della conoscenza. La prima parte delle lezioni verte sull'analisi degli studi più recenti relativi ai processi di crescita delle occupazioni flessibili nel mercato del lavoro italiano ed europeo, a cui è connessa la diffusione delle nuove professioni di tipo intellettuale. I contributi di diversi autori vengono messi a confronto al fine di mettere in luce, da un lato, le differenze esistenti tra i vari contesti nazionali e, dall’altro, i diversi approcci e le differenti metodologie utilizzate nell’analisi. La seconda parte del corso prevede il diretto coinvolgimento degli studenti e mira a favorire l'apprendimento di competenze utili per l'impostazione di progetti di ricerca sul tema, sia con strumenti di tipo qualitativo che di tipo quantitativo. L’analisi e la discussione di alcuni rapporti di ricerca permette di mettere in luce problemi e potenzialità connessi all’uso di interviste e di dati statistici per lo studio delle occupazioni flessibili e, in particolare, delle professioni della conoscenza. Valutazione Studenti frequentanti: prova scritta o tesina su argomenti concordati col docente; nel corso delle lezioni sono previsti lavori di discussione e presentazioni da parte degli studenti. Studenti non frequentanti: esame scritto. Testi Il materiale bibliografico di riferimento sarà costituito prevalentemente da articoli di carattere scientifico (in lingua italiana e inglese). Alcuni rapporti di ricerca verranno utilizzati come base per la predisposizione e la discussione di progetti di ricerca. L’elenco dettagliato delle letture, unitamente ad alcuni materiali, verrà reso disponibile sulla pagina web del corso. Insegnamenti 67 68 Insegnamenti Organizzazione a rete e sviluppo locale Politiche del lavoro in Italia e in Europa Docente da definire Modulo accorpato con “Regolazione del mercato del lavoro” Paolo Barbieri I contenuti, la valutazione e i testi verranno comunicati a lezione. [email protected] Contenuti Il corso mette a fuoco i rapporti fra regimi di welfare e mercati del lavoro in un’ottica comparativa, in modo da far emergere le specificità del modello italiano all’interno di un confronto internazionale condotto anche con approfondimenti metodologici mirati. Dopo un breve richiamo alle origini e ai percorsi che hanno dato luogo ai diversi tipi di regimi di welfare, vengono esaminate le principali caratteristiche e i principali modelli di politiche sociali e del lavoro fra i vari welfare regimes. Vengono presentati approcci comparativi e teorizzazioni che hanno dato luogo alla formazione di diversi schemi di analisi dei modelli di politiche sociali e del lavoro, tipiche soprattutto dei paesi dell’area OECD. Vengono discussi inoltre i vari modelli di cittadinanza, di diritti sociali e lavorativi e i dilemmi tra equità e redistribuzione, con specifica attenzione al nesso fra modelli di welfare, mercato del lavoro, politiche del lavoro e occupazione. Successivamente ci si concentra sulle conseguenze dei modelli di welfare, sia in termini redistributivi sia di politiche del lavoro. Valutazione Il corso richiede di aver acquisito le conoscenze derivanti dal modulo di “Analisi delle organizzazioni e dei mercati del lavoro”. In ogni caso, l’elaborato comprenderà anche problematiche del modulo “Regolazione del mercato del lavoro” con cui l’insegnamento “Politiche del lavoro in Italia e in Europa” è collegato. Studenti frequentanti: esame scritto o realizzazione di tesine su argomenti concordati col docente. Studenti non frequentanti: esame scritto. Testi Per la parte su "Welfare, mercato del lavoro e nuovi rischi sociali": G. Esping-Andersen, The social foundation of postindustrial economies, Oxford University Press, 1999, (Trad.ne il Mulino, 2000). G. Esping-Andersen, Why We Need a New Welfare State?, Oxford University Press, Oxford, 2002 (tranne il cap. 4). Stato e Mercato, n. 2/2005, tutto tranne il saggio di A. Tursi. La rivista è reperibile in biblioteca; i singoli articoli possono anche essere acquistati on-line sul sito del Mulino. Per la parte su "Transitional Labour Markets, Social Cohesion in EU e Flexicurity" specifiche letture aggiuntive saranno indicate nel corso delle lezioni. Insegnamenti 69 70 Insegnamenti Regolazione del mercato del lavoro Modulo accorpato con “Politiche del lavoro in Italia e in Europa” Tiziana Vettor [email protected] Salari e occupazione Teoria dei contratti e dei mercati interni Manuela Samek Lodovici Simona Comi [email protected] [email protected] Contenuti Contenuti Il corso ha per oggetto lo studio delle norme che regolano l’organizzazione del mercato del lavoro. A tal fine verranno esaminati i principali istituti ai quali è collegata la tutela del lavoratore e della lavoratrice nel mercato del lavoro alla luce delle più recenti modifiche legislative: dai soggetti che possono intervenire nella dinamica dell’avviamento al lavoro al trattamento e alla diffusione dei dati personali, dal divieto di indagine sulle opinioni del lavoratore e della lavoratrice al principio della gratuità delle prestazioni offerte ai lavoratori dai soggetti autorizzati ovvero accreditati nella mediazione della domanda e offerta di lavoro, dai fondi bilaterali finalizzati alla formazione e all’integrazione del reddito, e alle iniziative per l’inserimento e il reinserimento nel mercato del lavoro di lavoratori e lavoratrici svantaggiati/e, dalle cosiddette politiche attive e di workfare a forme di raccordo tra operatori pubblici e privati, da misure di inserimento per coloro che si trovano in una condizione di svantaggio o di disabilità alla borsa lavoro. Valutazione Studenti frequentanti: redazione di un elaborato scritto su argomenti e materiali di studio concordati con la docente. In ogni caso, l’elaborato comprenderà anche problematiche del modulo “Politiche del lavoro in Italia e in Europa” con cui l’insegnamento “Regolazione del mercato del lavoro” è collegato. Studenti non frequentanti: prova orale. Testi M. Miscione, M. Ricci (a cura di), Organizzazione e disciplina del mercato del lavoro, Ipsoa, Milano, 2004. M. Roccella, Manuale di diritto del lavoro, Giappichelli, Torino, 2005 (Cap. 3: sez. I). *La Docente si riserva di segnalare nel sito Web di Facoltà, eventuali variazioni del testo indicato per l’esame, che potrebbero intervenire in corrispondenza con la pubblicazione di nuove e più aggiornate edizioni del medesimo. I due moduli integrati si propongono di introdurre i principali modelli economici di analisi del mercato del lavoro, approfondendo i problemi teorici relativi al comportamento dei lavoratori, delle imprese e delle istituzioni nella determinazione dei salari e dell’occupazione e nel funzionamento dei mercati interni del lavoro e dei contratti. Gli strumenti analitici propri dell’economia del lavoro sono utilizzati per interpretare il funzionamento del mercato del lavoro nei paesi industrializzati (con particolare attenzione all’Unione Europea) e per derivare le principali implicazioni di policy. Sulla base dei modelli teorici considerati, una parte del secondo modulo viene inoltre dedicata alla presentazione degli strumenti metodologici per la valutazione dell’impatto delle politiche del lavoro e della formazione. La didattica del corso prevede, oltre alle lezioni, momenti di approfondimento attraverso la presentazione e la discussione in aula di letture e articoli su temi di attualità da parte degli studenti. Il modulo “Salari e occupazione” prevede un’introduzione all’economia del lavoro attraverso l’approfondimento dei modelli economici di comportamento di lavoratori, imprese e istituzioni, con particolare attenzione ai modelli di determinazione dei salari e dell’occupazione e alle implicazioni per le politiche del lavoro. Il modulo “Teoria dei contratti e dei mercati interni” si propone di approfondire i modelli di analisi dei mercati interni del lavoro e le metodologie di valutazione delle politiche del lavoro, con particolare attenzione al dibattito sulla flessibilità del lavoro e alla valutazione dell’efficacia delle politiche. Anche in questo caso la didattica del corso prevede, oltre alle lezioni, momenti di approfondimento attraverso la presentazione e discussione di articoli e ricerche su temi di attualità da parte degli studenti. Valutazione La valutazione è basata su: esame scritto con domande a scelta o report di approfondimento su uno degli argomenti del corso da concordare con il docente. I report possono essere individuali o di gruppo; presentazione e discussione di letture di approfondimento in aula. Testi L. Brucchi, Economia del lavoro, il Mulino, Bologna, 2001. E. Baici, M. Samek Lodovici, La disoccupazione, Carocci, Roma, 2001. C. Lucifora (a cura di), Mercato, occupazione e salari: la ricerca sul lavoro in Italia, Mondadori, Milano, 2003. I capitoli di riferimento verranno indicati dal docente. Nel corso delle lezioni verranno inoltre segnalati articoli e letture per le presentazioni e i report di approfondimento. Insegnamenti 71 72 Insegnamenti Trattamento delle Informazioni Curriculum: Territorio e politiche locali Maria Antonietta Grasso Geografia della comunicazione globale [email protected] Elena dell’Agnese Contenuti [email protected] Nuove forme di lavoro forniscono nuovi requisiti alle tecnologie, ad esempio per la collaborazione a distanza e l’integrazione di contesti molteplici di lavoro. A fronte di questo largo spettro di potenzialità, tuttavia si registrano anche clamorosi fallimenti nell’adozione e nell’impatto delle nuove tecnologie per via di discrepanze fondamentali fra la progettazione delle loro funzionalità e le modalità reali di lavoro. Il corso si propone quindi due obiettivi complementari: il primo è la descrizione delle potenzialità tecnologiche e dei loro possibili usi e impatti organizzativi. In questo contesto le tecnologie presentate faranno riferimento a forme di collaborazione sia sincrona che asincrona, sia remota che in co-presenza. Inoltre una particolare attenzione verrà posta alle tecnologie a supporto di comunità professionali informali e trasversali all’organizzazione. Il secondo obiettivo é mirato alla comprensione dei metodi di disegno finalizzati allo sviluppo di tecnologie che tengano conto delle dinamiche reali di lavoro. In particolare i metodi etnometodologici applicati al contesto lavorativo e finalizzati alla progettazione di supporti tecnologici, verranno presentati attraverso casi di studio. In particolare, il modulo affronterà: i sistemi informativi aziendali e i sistemi ERP, i sistemi di supporto ai gruppi di lavoro e delle comunità di pratiche, i sistemi per la condivisione della conoscenza, l’integrazione con il cliente: i sistemi CRM, il progetto delle tecnologie per l'organizzazione come attività multi-disciplinare, la valutazione delle tecnologie per l'organizzazione e casi studio di introduzione di nuove tecnologie. Contenuti Il corso, che come sottotitolo ha “geografia dello sviluppo e della comunicazione globale”, si propone l’obiettivo di mettere a confronto modelli di analisi delle disuguaglianze regionali e dei meccanismi di sviluppo territoriale. Un’attenzione specifica è rivolta al ruolo dei trasporti, del turismo e della comunicazione globale nella costruzione di rapporti interregionali di dipendenza e diffusione. Il corso è in comune con la seconda parte del corso di “Geografia dello sviluppo” (Laurea specialistica in Turismo, territorio e sviluppo locale). Valutazione Esame scritto. Testi P. Haggett, Geografia. Geografia umana, Zanichelli, Bologna, 2004, vol. 1, (capp. 13, 14 e 15). R. Hodder, Geografia dello sviluppo, De Agostini, Milano, 2002. Altri materiali didattici verranno resi disponibili durante il corso. Valutazione Esame orale che consisterà in due parti: la prima parte è una discussione di uno dei casi di studio presentati a lezione; la seconda consiste in una discussione atta a verificare la padronanza degli argomenti trattati nel corso, sia dal punto di vista delle tecnologie che delle problematiche di progettazione. Testi G. Bracchi, C. Francalanci, G. Motta, Sistemi informativi per l’impresa digitale, McGraw-Hill, Milano, 2005. Inoltre esempi significativi di sistemi e casi di studio pubblicati in conferenze di rilievo (CSCW -Computer Supported Cooperative Work, European CSCW, CHI –Computer Human Interaction e DIS – Designing Interactive Systems) verranno presentati attraverso articoli di ricerca. Insegnamenti 73 74 Insegnamenti Gestione dei sistemi turistici locali Governance locale e Governance dei sistemi economici locali Nicolò Costa [email protected] Ota de Leonardis Davide Diamantini Contenuti [email protected] [email protected] Obiettivo del modulo è l’applicazione delle teorie e dei metodi della ricerca sociale ai fenomeni empirici del turismo, territoriali e aziendali per risolvere in modo innovativo alcuni problemi trasformandoli in opportunità di sviluppo locale (marketing territoriale turistico). Più in specifico, gli obiettivi professionalizzanti sono: sviluppare competenze minime nell'analisi sociale e territoriale dell'offerta turistica italiana su scala locale; familiarizzarsi in modo propedeutico con le tecniche di progettazione e gestione di attività turistiche incoming secondo un approccio sistemico; acquisire le tecniche più semplici di pianificazione socio-territoriale e ambientale dello sviluppo turistico locale secondo i principi del marketing territoriale. Contenuti Valutazione Esame scritto: questionario con quattro domande a scelta su otto. La durata della prova sarà di due ore. I due moduli integrati si propongono di fornire le conoscenze teoriche e gli strumenti analitici per lo studio delle politiche pubbliche, sia sociali che economiche, nel quadro di un regime di governance locale caratterizzato dal coordinamento di diverse sedi, livelli e attori nei processi di elaborazione e di implementazione delle politiche. Il percorso formativo è scandito in quattro tappe: 1. inquadramento del concetto di governance (differenze e relazioni tra politics e policy, e tra government e governance; tipologie di governance e relativo dibattito su problemi e soluzioni); 2. approfondimento del concetto attraverso l’analisi di casi di governance nel campo delle politiche sociali (con particolare riferimento a forme di integrazione tra politiche sociali ed economiche); 3. la governance nel quadro dell’analisi dei sistemi di sviluppo economico locale; 4. analisi di casi di governance locale di processi d’innovazione tecnologica ed economica. Valutazione La valutazione riguarda congiuntamente entrambi i moduli. Studenti frequentanti: sono tenuti a svolgere esercitazioni, presentazioni e discussioni di elaborati che costituiranno oggetto di valutazione; un colloquio finale completa la valutazione. Studenti non frequentanti: tesina di 15 pagine su uno dei temi a scelta che verranno indicati dai docenti all’inizio del corso, oltre ai testi indicati. Testi N. Costa, I professionisti dello sviluppo turistico locale, Hoepli, Milano, 2005. J. Ejarque, La destinazione turistica di successo, Hoepli, Milano, 2003. Testi C. Donolo, L’intelligenza delle istituzioni, Feltrinelli, Milano, 1997. J. March, J. Olsen, Riscoprire le istituzioni, il Mulino, Bologna, 1992. J. P. Gaudin, Gouverner par contrat, Presses de Science Po, Paris, 1999. C. Edquist, Systems of Innovation: Technologies, Institutions and Organizations, Printer Publisher, London, 1997. P. Saviotti e B. Nooteboom, (eds), Technology Knowledge. From the Firm to Innovation Systems, Edward Elgar, Cheltenham, 2000. B. Å. Lundvall, National Systems of Innovation: Toward a Theory of Innovation and Interactive Learning, Printer Publisher, London, 1992. Insegnamenti 75 76 Insegnamenti I tempi della città Modulo accorpato con “Metodi di analisi delle realtà territoriali” Metodi di analisi delle realtà territoriali Modulo accorpato con “I tempi della città” Francesca Zajczyk Francesca Zajczyk [email protected] [email protected] Contenuti Contenuti Il modulo è finalizzato ad analizzare le più rilevanti caratteristiche e trasformazioni dell’organizzazione temporale delle società urbane contemporanee, dedicando particolare attenzione al tema della conciliazione temporale tra tempi individuali, familiari e sociali. Nelle società contemporanee ad elevato livello di sviluppo, la città è il luogo in cui appare più evidente la natura complessa e pluralistica dei tempi sociali. Strumenti di integrazione e normativi, oltre che importanti dimensioni delle azioni sociali e valori costitutivi dell’identità degli attori, i tempi sociali rappresentano oggi una chiave di lettura particolarmente adatta a cogliere l’intrinseca dinamicità e pluralità dei fenomeni urbani. In particolare, un primo momento del modulo viene dedicato al dibattito sulla conciliazione fra pari opportunità e politiche temporali e all’evoluzione nel tempo del concetto di conciliazione. In questo quadro viene poi illustrata la normativa nazionale e regionale in materia di politiche temporali. Infine, dopo aver presentato oggetti e modalità operative delle politiche temporali e dei piani degli orari urbani, viene dedicata particolare attenzione ad alcuni esempi di pratiche e politiche di conciliazione attuate in città italiane ed europee. Obiettivo del modulo è l’approfondimento della definizione teorica ed empirica dei metodi di analisi per le realtà territoriali attraverso l’individuazione di alcuni casi studio significativi. Per le realtà scelte (Milano, un capoluogo di provincia e un comune dell’area metropolitana milanese) viene dato conto delle principali trasformazioni urbane attraverso la presentazione di processi attuativi di casi di politiche temporali realizzati o in corso di realizzazione. La lettura e interpretazione delle principali trasformazioni urbane, sia dal punto di vista economico che sociale e culturale, e l’impatto di tali trasformazioni sugli stili di comportamento delle persone, viene realizzata attraverso la presentazione e discussione di dati e ricerche. Inoltre, il contributo di testimoni privilegiati della politica locale e delle amministrazioni accompagnerà la sperimentazione di pratiche di ricerca su tematiche relative ai “Tempi della città” e alla questione della conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro. Valutazione Studenti frequentanti: approfondimento su un argomento trattato nei corsi (“I tempi della città” e “Metodi di analisi delle realtà territoriali”), secondo le modalità concordate con la docente. Studenti non frequentanti: esame scritto. Testi Valutazione Studenti frequentanti: approfondimento su un argomento trattato nei corsi (“Metodi di analisi delle realtà territoriali” e “I tempi della città”), secondo le modalità concordate con la docente. Studenti non frequentanti: esame scritto. Testi Studenti frequentanti: materiale distribuito nel corso. Studenti non frequentanti: dispensa a cura del docente. Il materiale didattico verrà indicato alla prima lezione del corso. Insegnamenti 77 78 Insegnamenti Migrazioni e rapporti etnici Modelli locali di sviluppo Giuseppe Micheli Modulo accorpato con “Valutazione economica delle politiche” Tomaso Pompili [email protected] [email protected] Contenuti Dopo una sintetica introduzione alle grandi direttrici di mobilità delle società europee dall’Ancien Régime al Novecento (in Europa tra est e ovest, dall’Europa oltre Atlantico, nel mondo globalizzato tra Sud e Nord), il corso tratteggia brevemente alcuni dei tanti nodi teorici sottesi ai processi di interazione tra comunità: le regole sistemiche delle dinamiche insediative, il nesso dialettico tra migrazione e sradicamento, il peso delle specificità antropologiche delle regioni mediterranee nella produzione di interazione tra comunità, modi e tempi di sedimentazione etnica negli spazi antropizzati, facendo in particolare riferimento alle comunità etniche insediate a Milano. Valutazione Esame scritto; domande aperte a svolgimento tematico. Per gli studenti frequentanti la silloge di testi, resa disponibile dal docente durante il corso, nonché gli appunti presi in occasione degli interventi previsti di esperti esterni, potranno sostituire il saggio di Ambrosini e/o costituire la base per una valutazione aggiuntiva. Testi Slides con schemi delle lezioni, scaricabili dalla pagina web del corso. L. Zanfrini, Sociologia della convivenza interetnica, Laterza, Bari, 2004 (pagg. 3-93). M. Ambrosini, “Delle reti e oltre”, in Decimo F. e G. Sciortino (a cura di), Reti migranti, il Mulino, Bologna, 2006 (pagg. 21-57). M. Risso, D. Castelnuovo Frigessi, A mezza parete, Einaudi, Torino, 1982, (pagg. 26-106). Insegnamenti 79 Contenuti I sistemi economici si differenziano dal lato dell’offerta per tecnologia, forza lavoro impiegata, imprese operanti, settori prevalenti e localizzazione nel territorio. L’evoluzione temporale di queste caratteristiche influenza l’andamento complessivo dei sistemi economici. Il corso discute i principali modelli teorici del mutamento strutturale dei sistemi economici, come strumenti per leggere le dinamiche di lungo periodo, anche a fini di intervento pubblico. Più in dettaglio, il corso verte sui temi: congiuntura, crescita e sviluppo di un’economia e di un territorio (Boggio, cap. 1 e 2). sviluppo aggregato: modelli keynesiani e modelli neoclassici (Boggio, cap. 3, 5, 7). processi di evoluzione per stadi, dualistici (sottooccupazione, migrazione), cumulativi (economie esterne, poli di sviluppo). settori esportatori (vantaggio comparato, ciclo di vita del prodotto) e produttività (progresso tecnico, apprendimento, innovazione, imprenditorialità) (Boggio, cap. 4 e 6). prossimità (economie di agglomerazione, distretti). Si presuppone la padronanza dei concetti contenuti dei moduli “Economia politica” della laurea triennale in Sociologia e del modulo “Comportamenti di mercato”. Il modulo è accorpato a “Valutazione economica delle politiche”, che lo segue. Valutazione Vedi “Valutazione economica delle politiche”, cui questo modulo è collegato. Testi Manuale: L. Boggio, G. Seravalli, Lo sviluppo economico: fatti teorie politiche, il Mulino, Bologna, 2003 (capp. da 1 a 7, escluse le appendici). Materiali (utili per la relazione d’esame e per la tesi di laurea): sul sito della Facoltà saranno disponibili la bibliografia eventuali materiali aggiuntivi (articoli a stampa, documenti in rete, casi) nonché, la settimana dopo la relativa lezione, i lucidi. 80 Insegnamenti Politiche comunitarie e realtà locali Sistemi locali di welfare Valutazione economica delle politiche Lavinia Bifulco Tomaso Pompili [email protected] [email protected] Contenuti Contenuti Il percorso, sviluppato nell’ambito dei due moduli accorpati, affronta il tema del rapporto fra dimensione europea e dimensione locale delle politiche con l’obiettivo di mettervi a fuoco le tendenze trasformative emergenti, in particolare per quanto riguarda la governance e il cosiddetto welfare attivo. La prima parte sarà dedicata a fissare il quadro di osservazione, i presupposti e le implicazioni principali dell’emergenza di un framework europeo di policy, con riferimento particolare alle politiche per la sostenibilità e la coesione sociale, ai programmi comunitari di lotta all’esclusione sociale e alla governance delle politiche sociali. La seconda parte si concentrerà sull’analisi dei sistemi locali di welfare, approfondendo in modo specifico i dispositivi di territorializzazione e di individualizzazione all’opera nel cosiddetto “welfare municipale”. Il percorso formativo prevede sia lezioni frontali che esercitazioni. Selezione, disegno e attuazione delle politiche pubbliche per lo sviluppo sono questioni decisive per la loro efficacia e caratterizzate da problemi specifici che richiedono tecniche appropriate. Il modulo si concentra sull’analisi economica del fenomeno urbano mirando a consentire di leggere la città secondo una prospettiva economica, riconoscendo il ruolo dell’economia nella organizzazione e trasformazione del territorio, così da possedere gli strumenti essenziali per l’analisi empirica del sistema economico locale. Più in dettaglio, il corso verte sui temi: agglomerazione o sinergia (Camagni, cap. 1) accessibilità o competizione (Camagni, cap. 2) interazione o mobilità (Camagni, cap. 3) gerarchia o ordine (Camagni, cap. 4) competitività o base di esportazione (Camagni, cap. 5) Si presuppone la padronanza dei concetti contenuti dei moduli “Economia politica” della laurea triennale in Sociologia e del modulo “Comportamenti di mercato”. Il modulo è accorpato a “Modelli locali di sviluppo”, che lo precede. Valutazione Studenti frequentanti: presentazione e discussione di lavori in aula più una tesina scritta integrativa (da preparare alla fine dei due moduli). Studenti non frequentanti: relazione scritta oppure, a scelta, un colloquio orale. Testi A. Bagnasco, Società fuori squadra, il Mulino, Bologna, 2003, (parti scelte). L. Bifulco, Le politiche sociali. Temi e prospettive emergenti, Carocci, Roma, 2005, (parti scelte). M. Paci, Nuovi lavori, nuovo welfare, il Mulino, Bologna, 2005, (parti scelte). C. Saraceno (a cura di), Le dinamiche assistenziali in Europa, il Mulino, Bologna, 2004 (parti scelte). Altri testi saranno verranno comunicati all’inizio dei moduli. Insegnamenti 81 Modulo accorpato con “Modelli locali di sviluppo” Valutazione L’esame, unico per “Modelli locali di sviluppo” e “Valutazione economica delle politiche”, accerta la preparazione mediante una di queste opzioni: relazione scritta (3000-7000 parole) su tema concordato, presentata pubblicamente; prova scritta (4 domande in 90 minuti) sui temi delle lezioni (solo lavoratori studenti). Testi Manuale: Camagni R., Principi di economia urbana e territoriale, Carocci, Roma, 1993 (capp. da 1 a 5). Materiali (utili per la relazione d’esame e per la tesi di laurea): sul sito della Facoltà saranno disponibili la bibliografia eventuali materiali aggiuntivi (articoli a stampa, documenti in rete, casi) nonché, la settimana dopo la relativa lezione, i lucidi. 82 Insegnamenti Calendario lezioni del secondo anno Periodo 3 (18 gennaio ’07 – 16 febbraio ’07) Periodo 1 (2 ottobre ’06 – 27 ottobre ’06) Lunedì 8:30 9:30 Politiche del lavoro in Italia e in Europa 8:30 Martedì Mercoledì Politiche del lavoro in Italia e in Europa Politiche del lavoro in Italia e in Europa Diritto dell’informazione e dell’editoria Giovedì Diritto dell’informazione e dell’editoria 9:30 Venerdì Diritto dell’informazione e dell’editoria 11:30 I tempi delle città Comunicazione istituzionale Comunicazione istituzionale 12:30 11:30 Capitale umano e capitale sociale Management dei servizi Management dei servizi I consumi culturali I consumi culturali Tecniche di analisi dell’opinione pubblica Tecniche di analisi dell’opinione pubblica 14:30 15:30 13:30 16:30 Giovedì Venerdì I consumi culturali Modelli locali di sviluppo Modelli locali di sviluppo Modelli locali di sviluppo Tecniche di analisi dell’opinione pubblica Migrazioni e rapporti etnici Migrazioni e rapporti etnici Migrazioni e rapporti etnici I tempi delle città 14:30 Periodo 4 (19 febbraio ’07 – 16 marzo ’07) 15:30 Lunedì Periodo 2 (30 ottobre ’06 – 24 novembre ’06) Lunedì Martedì 8:30 Le culture politiche Mercoledì Giovedì Le culture politiche Le culture politiche Metodi di analisi delle realtà territoriali Metodi di analisi delle realtà territoriali Regolazione del mercato del lavoro Venerdì 9:30 Teoria dei contratti e dei mercati interni 10:30 Regolazione del mercato del lavoro 11:30 11:30 12:30 13:30 14:30 Mercoledì Giovedì Comunicazione esterna e organizzativa Gestione dei sistemi turiComunicazione esterna stici locali e organizzativa 13:30 14:30 15:30 Cambiamento dei sistemi organizzativi 17:30 83 84 Culture giovanili Valutazione economica delle politiche Geografia della comunicazione globale Il mercato culturale Geografia della com. globale 12:30 Teoria dei contratti e dei mercati interni Venerdì Valutazione economica delle politiche 16:30 Insegnamenti Martedì 8:30 Teoria dei contratti e dei mercati interni 9:30 10:30 Mercoledì Capitale umano e capitale sociale 10:30 13:30 Salari e occupazione Martedì Capitale umano e capitale sociale 12:30 10:30 Salari e occupazione Lunedì Insegnamenti Geografia della comunicazione globale Culture giovanili Gestione dei sistemi tur. locali Cambiamento dei sistemi organizzativi Il mercato Valutazione culturale economica delle politiche Periodo 5 (23 aprile ’07 – 18 maggio ’07) N. B. Per i moduli “Governance locale” (prof.ssa De Leonardis), “Sistemi locali di welfare” e “Politiche comunitarie e realtà locali” (prof.ssa Bifulco) si vedano gli orari delle lezioni del corso di laurea specialistica in Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali (Progest) della Facoltà di Sociologia. Lunedì 8:30 Martedì Mercoledì Diritto regionale e degli enti locali Diritto regionale e degli enti locali Giove Giovedì Venerdì Giovedì Venerdì 9:30 10:30 Globalizzazione e localizzazione della cultura Diritto regionale e degli enti locali 11:30 12:30 13:30 14:30 15:30 16:30 Storia delle politiche culturali Globalizzazione e localizzazione della cultura Storia delle politiche culturali Trattamento delle informazioni Organizzazioni a rete e sviluppo locale Storia delle politiche culturali Trattamento delle informazioni Globalizzazione e localizzazione della cultura Organizzazioni a rete e sviluppo locale Trattamento delle informazioni 17:30 10:30 Lunedì Martedì Comunicazione e mutamento sociale Comunicazione e mutamento sociale La società dell’informazione La società dell’informazione Le professioni della conoscenza Le professioni della conoscenza 11:30 12:30 13:30 Mercoledì Governance dei sistemi economici locali Comunicazione e mutamento sociale Governance dei sistemi economici locali La società dell’informazione 14:30 15:30 16:30 Insegnamenti 85 Informazioni utili CAPITOLO III Periodo 6 (21 maggio ’07 – 15 giugno ’07) Calendario accademico 2006 – 2007 Ottobre 2006 Novembre 2006 Dicembre 2006 Gennaio 2007 Febbraio 2007 Marzo 2007 1 Domenica Ognissanti Sospensione 1 2 Lezioni periodo 1 Lezione periodo 1 Sabato 2 3 Lezioni periodo 1 Lezioni periodo 1 Domenica 4 Lezioni periodo 1 Sabato 5 Lezioni periodo 1 6 1 Capodanno Lezioni periodo 2 Lezioni periodo 2 Domenica 1 2 Sospensione Lezioni periodo 2 Lezioni periodo 2 Sospensione 2 3 3 Sospensione Sabato Sabato Sospensione 3 Sospensione 4 4 Sospensione Domenica Domenica Sospensione 4 Domenica Sospensione 5 5 Sospensione Lezioni periodo 2 Lezioni periodo 2 Vacanze Pasqua 5 Lezioni periodo 1 Lezioni periodo 1 Sospensione 6 6 Epifania Lezioni periodo 2 Lezioni periodo 2 Vacanze Pasqua 6 7 Sabato Lezioni periodo 1 S. Ambrogio 7 7 Domenica Lezioni periodo 2 Lezioni periodo 2 Sabato 7 8 Domenica Lezioni periodo 1 Immacolata 8 8 Esami Lezioni periodo 2 Lezioni periodo 2 Pasqua 8 9 Lezioni periodo 1 Lezioni periodo 1 Sabato 9 9 Esami Lezioni periodo 2 Lezioni periodo 2 Lunedì dell’Angelo 9 10 Lezioni periodo 1 Lezioni periodo 1 Domenica 10 10 Esami Sabato Sabato Vacanze Pasqua 10 11 Lezioni periodo 1 Sabato Esami 11 11 Esami Domenica Domenica Vacanze Pasqua 11 12 Lezioni periodo 1 Domenica Esami 12 12 Esami Lezioni periodo 2 Lezioni periodo 2 Esami 12 13 Lezioni periodo 1 Lezioni periodo 1 Esami 13 13 Sabato Lezioni periodo 2 Lezioni periodo 2 Esami 13 14 Sabato Lezioni periodo 1 Esami 14 14 Domenica Lezioni periodo 2 Lezioni periodo 2 Sabato 14 15 Domenica Lezioni periodo 1 Esami 15 15 Esami Lezioni periodo 2 Lezioni periodo 2 Domenica 15 16 Lezioni periodo 1 Lezioni periodo 1 Sabato 16 16 Esami Lezioni periodo 2 Lezioni periodo 2 Esami 16 17 Lezioni periodo 1 Lezioni periodo 1 Domenica 17 17 Esami Sabato Sabato Esami 17 18 Lezioni periodo 1 Sabato Esami 18 18 Lezioni periodo 2 Domenica Domenica Esami 18 19 Lezioni periodo 1 Domenica Esami 19 19 Lezioni periodo 2 Lezioni periodo 2 Sospensione Esami 19 20 Lezioni periodo 1 Lezioni periodo 1 Esami 20 20 Sabato Lezioni periodo 2 Sospensione Esami 20 21 Sabato Lezioni periodo 1 Esami 21 21 Domenica Lezioni periodo 2 Sospensione Sabato 21 22 Domenica Lezioni periodo 1 Esami 22 22 Lezioni periodo 2 Vacanze carnevale Sospensione Domenica 22 23 Lezioni periodo 1 Lezioni periodo 1 Sabato 23 23 Lezioni periodo 2 Vacanze carnevale Sospensione Lezioni periodo 3 23 24 Lezioni periodo 1 Lezioni periodo 1 Domenica 24 24 Lezioni periodo 2 Sabato Sabato Lezioni periodo 3 24 25 Lezioni periodo 1 Sabato Natale 25 25 Lezioni periodo 2 Domenica Domenica Festa Liberazione Liberazione 25 26 Lezioni periodo 1 Domenica S. Stefano 26 26 Lezioni periodo 2 Lezioni periodo 2 Sospensione Lezioni periodo 3 26 27 Lezioni periodo 1 Sospensione Vacanze natale 27 27 Sabato Lezioni periodo 2 Sospensione Lezioni periodo 3 27 28 Sabato Sospensione Vacanze natale 28 28 Domenica Lezioni periodo 2 Sospensione Sabato 28 29 Domenica Sospensione Vacanze natale natale 29 29 Lezioni periodo 2 Sospensione Domenica 29 30 Lezioni periodo 1 Sospensione Sabato 30 30 Lezioni periodo 2 Sospensione Lezioni periodo 3 30 31 Lezioni periodo 1 Domenica 31 31 Lezioni periodo 2 Sabato Informazioni utili 87 88 Informazioni utili Aprile 2007 31 Immatricolazione Maggio 2007 Giugno 2007 Luglio 2007 Settembre 2007 1 Festa dei lavoratori Lezioni periodo 3 Domenica Sabato 1 2 Lezioni periodo 3 Festa Repubblica Esami Domenica 2 3 Lezioni periodo 3 Domenica Esami Sospensione 3 4 Lezioni periodo 3 Lezioni periodo 3 Sospensione Sospensione 4 5 Sabato Lezioni periodo 3 Sospensione Sospensione 5 6 Domenica Lezioni periodo 3 Sospensione Sospensione 6 7 Lezioni periodo 3 Lezioni periodo 3 Sabato Sospensione 7 8 Lezioni periodo 3 Lezioni periodo 3 Domenica Sabato 8 9 Lezioni periodo 3 Sabato Sospensione Domenica 9 10 Lezioni periodo 3 Domenica Sospensione Esami 10 11 Lezioni periodo 3 Lezioni periodo 3 Sospensione Esami 11 12 Sabato Lezioni periodo 3 Esami Esami 12 Per ulteriori informazioni 13 Domenica Lezioni periodo 3 Esami Esami 13 14 Lezioni periodo 3 Lezioni periodo 3 Sabato Esami 14 Consultare il sito di Ateneo, alla pagina: www.unimib.it/go/Home/Studenti/Orientarsi-ediscriversi/Immatricolazioni 15 Lezioni periodo 3 Lezioni periodo 3 Domenica Sabato 15 16 Lezioni periodo 3 Sabato Esami Domenica 16 17 Lezioni periodo 3 Domenica Esami Esami 17 18 lezioni periodo 3 Sospensione Esami Esami 18 19 Sabato Sospensione Esami Esami 19 20 Domenica Sospensione Esami Sospensione 20 21 Lezioni periodo 3 Sospensione Sabato Sospensione 21 22 Lezioni periodo 3 Sospensione Domenica Sabato 22 23 Lezioni periodo 3 Sabato Sospensione Domenica 23 24 Lezioni periodo 3 Domenica Sospensione Sospensione 24 25 Lezioni periodo 3 Esami Sospensione Sospensione 25 26 Sabato Esami Sospensione Esami 26 27 Domenica Esami Sospensione Esami 27 28 Lezioni periodo 3 Esami Sabato Esami 28 29 Lezioni periodo 3 Esami Domenica Sabato 29 30 Lezioni periodo 3 Sabato Sospensione Domenica 30 31 Lezioni periodo 3 Per l’ammissione ai Corsi di Laurea Specialistica ad accesso libero occorre essere in possesso, entro il 15 dicembre 2006, della Laurea o del Diploma Universitario di durata triennale, ovvero di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo, fatte salve le situazioni disciplinate da apposita normativa. Le competenti commissioni di Facoltà procederanno alla verifica del possesso dei requisiti curriculari e dell’adeguatezza della personale preparazione (art.6, comma 2, DM 509/1999 o art.6, comma 2, DM 270/2004), in base all’art. 5 del Regolamento Didattico d’Ateneo (D.R. n. 2872 del 23.10. 2001). Gli studenti dovranno iscriversi pagando la 1° rata di contribuzione 2006/2007 e dichiarando la propria condizione economica (ICE). Per le scadenze, che variano in relazione ai CFU già acquisiti dallo studente, si consulti il Regolamento didattico dell’anno in cui si intende immatricolarsi (per l’anno 2007/2008 occorre aspettare il Regolamento che verrà pubblicato prima dell’estate). 31 Informazioni utili 89 90 Informazioni utili International Students: General Requirement Laboratori General information All’interno della proposta formativa dell’a.a. 2006-07 verranno attivati diversi laboratori sia di carattere metodologico sia specifici per ciascun curriculum. In particolare, per due laboratori è prevista la possibilità, per chi lo desiderasse, di approfondire operativamente le competenze sviluppate attraverso un’esperienza di stage. International students who wish to study at University of Milan - Bicocca can collect more information at: “Students coming from abroad”, general information on the web-site of the University of Milan - Bicocca: www.unimib.it/go/Home/Studenti/Students-coming-from-abroad “Study in Italy. Italian High Education for International Students”, an information tool - issued by the Italian Government - addressed to students wishing to attend higher education programmes in Italy: www.study-in-italy.it/ “Studenti Stranieri”, general rules for international students, published on the web-site of the Italian Ministry for University and Research (MIUR): www.miur.it/0002Univer/0023Studen/0059Studen/index_cf2.htm Laboratori metodologici: I focus group - avanzato Pratica dei metodi etnografici - avanzato Analisi dei dati con STATA Tecniche di ricerca quantitativa – SPSS Laboratori connessi ai singoli curricu curricula: Curriculum: Lavoro e organizzazione Analisi di dati per lo studio del mercato del lavoro Metodi e casi di analisi delle organizzazioni Curriculum: Cultura e comunicazione Comunicazione pubblica (possibilità di stage) Sociologia visuale e tecniche di ricerca (possibilità di stage) Curriculum: Territorio e politiche locali Mobilità e trasformazioni urbane Nuovi strumenti di riqualificazione urbana La partecipazione a un laboratorio dà diritto all’acquisizione di 3 CFU. Ogni laboratorio, che si articola in 20 ore di lavoro in aula più il lavoro individuale o di gruppo, richiede da parte dello studente la preparazione di un elaborato-prova finale. Per acquisire i 3 CFU è necessario frequentare almeno il 75% dell’attività didattica del laboratorio e superare una prova finale. Ciascun laboratorio sarà attivato con un minimo di 4 partecipanti. E’ richiesta la frequenza di almeno un laboratorio di carattere metodologico. Informazioni utili 91 92 Informazioni utili Modalità di iscrizione agli esami Stage Per sostenere un esame scritto lo studente deve iscriversi tramite un database sul sito della Facoltà di Sociologia (www.sociologia.unimib.it > si sceglie il proprio corso di laurea > si clicca sul link “ISCRIZIONI ESAMI”). È importante iscriversi via sito di Facoltà perché in questo modo il docente sa quanti studenti ci sono e quindi prepara un numero adeguato di prove d’esame e prenota un’aula sufficientemente capiente. Oltre all’iscrizione via sito, occorre iscriversi alla verbalizzazione che si tiene durante la sessione successiva; se l’esame è orale, invece, basta iscriversi alla verbalizzazione. Cosa sono gli stage Per verbalizzare il risultato di un esame scritto o orale lo studente deve iscriversi tramite Sifa/esse3 on line (www.unimib.it > link “SERVIZI AGLI STUDENTI”). È necessario iscriversi alla verbalizzazione via Sifa/esse3 perché solo in questo modo il proprio nome risulta sul registro. La verbalizzazione avviene durante l’appello successivo, negli orari indicati nel calendario degli esami. Eccezionalmente, per evitare che trascorra troppo tempo tra la pubblicazione dei risultati degli esami e la loro verbalizzazione, dopo gli appelli di gennaio e settembre ci saranno due momenti in cui sarà possibile verbalizzare: le date precise saranno rese note sul sito. Come accedere ad uno stage ATTENZIONE: per evitare dimenticanze degli studenti, disguidi e ritardi nel caricamento dei voti, si raccomanda caldamente di iscriversi alla prima verbalizzazione possibile. In caso di reale difficoltà ad essere presente alla prima verbalizzazione, occorre verbalizzare al massimo durante i due appelli successivi (sempre previa iscrizione via Sifa/esse3), altrimenti il voto decade. Lo schema sottostante riporta le scadenze per l’iscrizione via sito e via Sifa/esse3 di ciascun appello d’esame. Appello Iscrizione all’esame scritto (via sito di Facoltà) dicembre 2006 gennaio 2007 Iscrizione alla verbalizzazione degli esami scritti / orali (via Sifa/esse 3) 13 - 28 nov. 2006 27 dic. 2006 – 5 gen. 2007 aprile 2007 19 - 30 mar. 2007 giugno 2007 4 – 15 giu. 2007 luglio 2007 settembre 2007 4 – 11 lug. 2007 13 - 28 nov. 2006 Gli stage consistono in attività lavorative non retribuite svolte dallo studente presso un’azienda privata o un ente pubblico seguendo le linee stabilite da un preciso progetto formativo approvato dall’azienda/ente ospitante e da un docente del Corso facente funzione di tutor accademico. Lo stage deve avere una durata non inferiore a 150 ore ed essere certificato dall’azienda/ente ospitante secondo le modalità previste dal Regolamento didattico. Tutti gli studenti che hanno raggiunto almeno 45 CFU e hanno terminato il primo anno di corso possono accedere ad uno stage. Lo studente trova le proposte di stage delle aziende sul sito www.stage.unimib.it oppure può chiedere all’Ufficio Stage di Facoltà di ricevere segnalazioni in merito (in questo caso deve compilare la scheda di candidatura presente sul sito di Facoltà e consegnarla all’ufficio con largo anticipo sul periodo di interesse; può anche caricare sul sito www.stage.unimib.it il proprio curriculum vitae et studiorum, che sarà visibile dall’ufficio e dalle aziende interessate). Non è obbligatorio scegliere tra gli stage proposti: lo studente è libero di cercare autonomamente un soggetto esterno presso il quale svolgere l'esperienza. Tale soggetto dovrà affiancare allo stagista un tutor esperto e dovrà garantire che l’attività abbia un carattere formativo. Se il soggetto non fosse convenzionato con l'università dovrà prima essere stipulata una convenzione. Oltre allo stage, lo studente deve scegliere un tutor accademico in base alla tematica trattata durante lo stage, compatibilmente con la disponibilità di docenti e ricercatori. Il tutor docente deve essere contattato prima dello stage per verificarne la disponibilità, per perfezionare gli obiettivi (è importante che siano realistici e compatibili con la durata dello stage) e per firmare il progetto formativo. Durante l’esperienza potrà essere consultato per consigli e informazioni; al termine dello stage deve essere contattato per relazionare e far valutare l’operato. Infine, lo studente deve compilare e firmare il Progetto Formativo, a seguito di una “proposta di stage” da pubblicare sul sito internet dedicato agli stage www.stage.unimib.it (le procedure e i consigli utili per interfacciarsi con questo sito sono raccolte nella “Guida per le aziende” e “Guida per gli studenti” disponibili sulla home page del sito stesso, mentre una versione concisa per le aziende è sul sito di Facoltà). Come si svolge uno stage 4 – 15 giu. 2007 23 lug. – 31 ago. 2007 I laureandi della sessione estiva devono consegnare il libretto entro maggio per cui, per poter verbalizzare tempestivamente eventuali esami scritti sostenuti ad aprile, devono iscriversi a questi esami anche via Sifa/esse3 e far presente al docente che sono laureandi. Il periodo di svolgimento e l'orario vengono concordati tra studente e soggetto ospitante, nel rispetto delle norme vigenti (max 40 ore settimanali). Sia nel caso in cui lo stage si prolunghi oltre i termini previsti nel Progetto Formativo, sia qualora lo stagista interrompa per qualsiasi ragione la frequenza dello stage prima del completamento, deve darne comunicazione scritta entro 5 giorni all’Ufficio Stage di Facoltà. Cosa fare prima di terminare uno stage Prima di terminare lo stage, lo studente deve: chiedere il rilascio di un attestato e della valutazione da parte dell’ente ospitante (si possono usare i moduli presenti sul sito di Facoltà alla voce “stage”); Informazioni utili 93 94 Informazioni utili preparare la relazione, presentarla e farla controfirmare dal tutor accademico che valuterà l’attività e rilascerà un certificato per i CFU ottenuti; consegnare la documentazione, la relazione e il certificato per l’acquisizione dei CFU all’Ufficio Stage di Facoltà. Solo così la Segreteria studenti provvederà ad inserire in carriera i CFU da stage. Riconoscimento esperienze lavorative Gli studenti con precedenti esperienze di lavoro, svolte sia in Italia che all’estero, possono chiedere il riconoscimento di tali esperienze in sostituzione dello svolgimento di tirocini o stage. Perché questo avvenga, è però necessario che lo studente abbia svolto una sostanziosa attività lavorativa assolutamente pertinente al corso di laurea che preveda l’utilizzo di competenze, abilità, saperi inerenti le varie discipline del corso. L'iter di richiesta prevede un esposto per il riconoscimento dell'attività lavorativa da presentare con largo anticipo alla Segreteria studenti. Le richieste devono essere debitamente corredate da dichiarazione in originale su carta intestata e firmata dal responsabile presso l'azienda/ente esterno che indichi il periodo di lavoro effettuato, la struttura di inserimento e le mansioni svolte; è necessaria copia del contratto di lavoro. Allo scopo di accertarne l'autenticità e veridicità la Facoltà svolge controlli a campione contattando direttamente il datore di lavoro, sia in Italia che all’estero. Il Consiglio di Facoltà si impegna a riconoscere crediti per attività lavorativa solo ed esclusivamente quando sia evidente la rispondenza tra gli obiettivi formativi del corso di laurea a cui lo studente richiedente è iscritto e le mansioni svolte / le capacità dimostrate. Lo studente deve inoltre presentare una relazione che attesti l'attività svolta; tale relazione deve evidenziare l'utilizzo di abilità e saperi propri del corso di laurea e quindi testimoniare l'apprendimento di metodi analitici e/o progettuali che siano risultati utili a risolvere i problemi emersi nel corso dell'esperienza lavorativa. Programma Socrates / Erasmus Socrates è il programma d'azione comunitaria in materia d'istruzione che "contribuisce alla promozione di un’Europa della conoscenza mediante lo sviluppo della dimensione europea nel settore dell'istruzione e della formazione". Nell'ambito del programma Socrates, l'azione Erasmus permette di trascorrere un periodo di studio (da 3 a 12 mesi) presso un'università europea convenzionata. A febbraio di ogni anno la Facoltà di Sociologia pubblica un Bando con: l’elenco delle Università straniere disponibili allo scambio; le attività di studio previste dallo scambio; il numero e la tipologia degli studenti previsti; i requisiti specifici richiesti; le modalità di selezione. Per candidarsi basta compilare la domanda attraverso i terminali SIFA oppure tramite SIFA on line durante il periodo indicato nel Bando. Nella domanda si può esprimere preferenza per un massimo di tre destinazioni, indicandone l’ordine di priorità. Per maggiori informazioni > > > Stage post laurea Eventuali altri stage post laurea, purché entro i 18 mesi successivi alla laurea, non sono di competenza della Facoltà, bensì dell’Ufficio Stage di Ateneo (edificio U6, IV piano, e-mail: [email protected]). Prevedono una documentazione più snella e non danno luogo a CFU. Vi sono inoltre molti siti Internet e molte strutture pubbliche e private per il lavoro che propongono stage dopo la laurea. > > Per i laureati l’università dispone anche di un Ufficio di Job Placement (edificio U6, e-mail: [email protected], tel. 02-6448.6061). Sito di Ateneo www.unimib.it/go/Home/Studenti/Studio-e-stage-allestero Sito di Facoltà www.sociologia.unimib.it alla voce “Socrates / Erasmus”. Socrates Point di Ateneo c/o Segreteria Studenti U21, piano terra, sportello 9 fax: 02-6448.6012 e-mail: [email protected] Ufficio Socrates della Facoltà di Sociologia U7, terzo piano, stanza 317 tel. 02-6448.7593 e-mail: [email protected] Coordinatrice del programma Socrates Erasmus della Facoltà di Sociologia: prof.ssa Carmen Leccardi Per maggiori informazioni Sito internet Informazioni dettagliate sono presenti sul sito di Facoltà alla voce “Stage”. Ufficio Stage Stage di Facoltà Sig.ra Simona Silva Edificio U7, III piano, stanza 317 Tel. 02-6448.7497 e-mail: [email protected] Orari: vedi sito. Informazioni utili 95 96 Informazioni utili Tesi Per maggiori informazioni Norme per la stesura della tesi Sito internet internet Le informazioni presenti in questa guida sono una sintesi di quelle disponibili sul sito di Facoltà sotto la voce “tesi”; si invita quindi a leggere attentamente le informazioni on line prima di chiedere delucidazioni all’Ufficio tesi. La Facoltà di Sociologia non impone regole specifiche relativamente all’impaginazione; si consiglia comunque di attenersi agli standard correnti (vedi i consigli riportati nel sito internet della copisteria Fronteretro, www.fronteretro.it). Adempimenti formali Per potersi effettivamente laureare, lo studente deve: consegnare in Segreteria studenti (U21) la domanda di laurea la ricevuta del pagamento della tassa di laurea il libretto universitario una scheda con i dati da inserire in V.U.L.C.A.N.O. (Vetrina Universitaria dei Laureati con Curricula per le Aziende Navigabile On-line) Consegnare all’Ufficio Tesi di Facoltà (U7) un cd non riscrivibile con la copia della tesi il modulo di autorizzazione alla discussione firmato dal relatore Consegnare due copie cartacee della tesi al proprio relatore Per maggiori dettagli e per conoscere le scadenze si rimanda al sito. Solo dopo il termine di consegna del modulo di iscrizione l’Ufficio Tesi sarà in grado di stabilire i giorni per la discussione della tesi e la composizione delle commissioni valutatrici. Una volta disponibili, queste informazioni saranno tempestivamente pubblicate sul sito. Ufficio tesi Dott. Kerman Licchiello, Ed. U7, III piano, stanza 313/a Via Bicocca degli Arcimboldi, 8 – 20126 Milano tel. 02-6448.7473 e-mail: [email protected] Sessioni di laurea Il colloquio di discussione della relazione finale e la cerimonia di conferimento della laurea si svolgono in due date distinte. Queste sono le sessioni previste a partire da settembre 2006. sessione autunnale sessione invernale (2 appelli) sessione estiva Per laurearsi nell’a.a. 2005-06 l’ultima sessione utile è quella invernale (aprile 2007). A partire dalla sessione estiva è necessario iscriversi come fuori corso all’a.a. 2006-07. Voto finale Il voto finale è dato dal punteggio iniziale dello studente più il punteggio attribuito dalla Commissione di tesi. Per calcolare il punteggio iniziale occorre moltiplicare la media degli esami per 110 e dividere il risultato ottenuto per 30. La commissione attribuisce da 0 a 10 punti per valutare la discussione. Informazioni utili 97 98 Informazioni utili Orientamento in uscita Dottorato di ricerca “URBEUR - Doctorate in urban and local european stu studies” Coordinatore: prof. Enzo Mingione Verso il lavoro The objective of the URBEUR European doctoral programme is to serve as a benchmark for excellence in social and urban studies. URBEUR offers scholars, researchers and professionals a program of study designed to deliver a broad and thorough grounding in the field along with the skills to develop a specific areas of expertise. The programme promotes international mobility for young students and researchers, and is closely associated with the UrbEurope (www.urban-europe.net) Research and Training Network financed by the European Commission. Per fornire a tutti i laureandi e i laureati informazioni sul mondo del lavoro e sul progetto V.U.L.C.A.N.O. (Vetrina Universitaria dei Laureati con Curricula per le Aziende Navigabile Online), l’Ateneo ha attivato presso la Segreteria studenti il servizio “Job and Placement” (U21, sportello 17). Questo servizio organizza: Giornate di orientamento al lavoro; Presentazioni di progetti aziendali finalizzati a tirocini e assunzioni; Matching domanda/offerta lavoro, con annunci di lavoro/stage di aziende e società reperibili anche sul sito www.unimib.it alla voce Job Placement. Per continuare a studiare in Facoltà La Facoltà di Sociologia offre numerose possibilità a chi, dopo essersi laureato in Sociologia specialistica, è intenzionato a proseguire i propri studi. Dottorato di ricerca in “Sociologia e Applicata e Metodologia della Ricerca Sociale” Coordinatore: prof. Antonio De Lillo Il Dottorato di Ricerca in Sociologia Applicata e Metodologia della Ricerca Sociale si propone di formare ricercatori che abbiano gli strumenti metodologici e tecnici (oltre che teorici) per analizzare i processi di mutamento sociale, nelle loro dimensioni strutturali e culturali. Il programma di studi, partendo dall’approfondimento critico delle teorie sociologiche classiche e contemporanee, si focalizza sull’acquisizione delle competenze necessarie per individuare gli interrogativi di ricerca, nonché le tecniche e i metodi più adeguati alla loro traduzione sul piano empirico. L’obiettivo formativo è dunque quello di sviluppare la capacità di impostare e sviluppare un disegno di ricerca articolato in tutte le sue fasi, in coerenza con le ipotesi e gli obiettivi conoscitivi. In particolare il corso di dottorato si articola su quattro filoni formativi: i fondamenti teorici della sociologia, con particolare riguardo ai più recenti sviluppi della disciplina; le metodologie e le tecniche di raccolta e di analisi dei dati, sia che derivino da strumenti osservativi standardizzati (indagini campionarie), sia da fonti istituzionali (ISTAT, Banca d’Italia, OCSE, fonti amministrative), sia da osservazioni “non standard” (interviste non direttive, focus group, studi etnografici); l’uso di alcuni fra i principali software per l’analisi statistica dei dati (SPSS, STATA e simili) e per l’analisi e la rappresentazione delle informazioni provenienti dalle indagini qualitative (ATLAS TI, NUDIST e simili); la logica dell’analisi comparata e delle tecniche più adeguate ai differenti ambiti di ricerca e alle questioni teoriche e metodologiche che ne derivano. Il Dottorato di Ricerca in Sociologia Applicata e Metodologia della Ricerca Sociale costituisce la Scuola di Studi dottorali in STUDI COMPARATIVI E INTERNAZIONALI IN SCIENZE SOCIALI. Per maggiori informazioni: www.sociologiadip.unimib.it/dipartimento/ricerca/dottorati.php Informazioni utili 99 The duration of the doctorate is three years. The first year will be devoted to the attainment of methodological and theoretical competences. The second and third years will be focused on carrying out fieldwork and the writing up of the doctoral thesis. The Doctorate Board may authorise a maximum one year thesis deferral to allow each candidate to complete his/her own dissertation. First-year Doctoral students follow a programme of studies that includes both intensive teaching classes and seminars designed to provide: in-depth knowledge of the social sciences, focusing in particular on new theoretical and research directions in urban sociology, the transformations of local and national welfare systems, globalisation processes and their impact on cities, the new inequalities, urban segregation and urban policies in general; advanced quantitative and qualitative methodological skills, suitable for conducting territorial comparative research; communication and visual capabilities permitting use of software for quantitative and qualitative analysis; acquisition of language skills. During the first year class and seminar attendance is compulsory. Classes take place every week over a period of eight/nine months (from October/November to June). For the remaining period, students engage in study and in the writing of at least three papers. To complete first year requirements each student must submit and discuss three papers (methodology 1, methodology 2, theory) throughout the year. First year Ph.D. students will benefit from the tutorship provided by dr. Simone Ghezzi, the secretary of the doctorate board. He is in charge of the course calendar and available to discuss any concerns raised by students. At the beginning of the second year each PhD student must submit a research proposal that will be presented before the doctorate board. Each successful candidate will carry out his/her activities under the supervision of two tutors, one designated by the University of MilanoBicocca and the other by one of the partner Universities. At the completion of the third year (or forth in case of deferral) each PhD candidate is expected to defend his/her own dissertation before an international committee. Further information: www.sociologiadip.unimib.it/dipartimento/ricerca/dottorati.php Dottorato di ricerca “QUA_SI “QUA_SI - Projects Quality of Life in the Information Society” Society” Coordinatore: prof. Guido Martinotti Il programma triennale di studi dottorali e di attività di ricerca avanzate su "Tecnologie per la comunicazione e l'informazione applicate alla società della conoscenza e ai processi educativi" attuato dall'Ateneo di Milano-Bicocca, intende affrontare il tema della società dell'informazione, non solo da un punto di vista tecnologico in senso stretto ma anche dal punto di vista delle scienze umane, economiche, giuridiche e sociologiche. 100 Informazioni utili L'obiettivo del corso di Dottorato è di studiare la Società dell'Informazione integrando i diversi livelli in cui si sta sviluppando la ricerca teorica avanzata in questo campo. Per raggiungere questo obiettivo è stato deciso di favorire l'approccio interdisciplinare dalla psicologia alla teoria dell'informazione, dallo studio dei processi decisionali alla teoria economica, attraverso l'analisi e la simulazione di diversi tipi di sistemi complessi e lo sviluppo di teorie sociali di medio-raggio, nei campi dell'economia, della organizzazione aziendale, delle scienze dell'informazione e delle scienze ambientali. Segreteria studenti e Segreteria didattica Il programma del corso di Dottorato si divide in tre moduli che intendono: formare ricercatori esperti, capaci di affrontare in modo interdisciplinare i problemi teorici che riguardano la società dell'informazione; familiarizzare i partecipanti al progetto con la produzione tecnica nel campo multimediale e dell'e-Learning; inserire i dottorandi e i ricercatori in un sistema di scambi e stage nelle reti di collaborazione internazionale del progetto. La Segreteria studenti si trova nell’edificio U21 sito in via Temolo 4. È una struttura di Ateneo che fornisce servizi di carattere burocratico – amministrativo a tutti gli studenti di tutte le Facoltà dell’Università degli Studi di Milano - Bicocca: da Economia a Psicologia, da Medicina a Sociologia. Gli studenti si rivolgono alla Segreteria studenti per l’espletamento di queste procedure: Iscrizione al test di ingresso Iscrizione al corso di studio (per chi ha superato il test di ingresso) Rinnovo iscrizione al corso di studio (per chi frequenta anni successivi al primo) Comunicazione ICE - Indicatore Condizione Economica Consegna modulo pagamento seconda rata di contribuzione Esonero dalle tasse Borse di studio Interruzione degli studi Trasferimento ad un altro corso di studio di questo o altro Ateneo Consegna piano di studio Ritiro / consegna domanda di laurea (attenzione: l’autorizzazione alla discussione e il cd non si consegnano in Segreteria studenti ma all’Ufficio Tesi di Facoltà) Presentazione esposti Riconoscimento titolo straniero Duplicato libretto universitario e tessera SIFA Maggiori dettagli all’indirizzo www.unimib.it/go/Home/Studenti/SIFA-servizi-e-opportunita. Molti servizi sono disponibili anche attraverso SIFA, al quale si può accedere tramite: le postazioni self-service collocate negli edifici universitari la pagina web: www.unimib.it/go/Home/Studenti/SIFA-servizi-e-opportunita Per maggiori informazioni: www.sociologiadip.unimib.it/dipartimento/ricerca/dottorati.php Informazioni utili 101 Per evitare di bussare alla porta sbagliata è importante distinguere i compiti della Segreteria studenti da quelli della Segreteria didattica. Segreteria studenti 102 Informazioni utili Laboratori informatici Segreteria didattica La Segreteria didattica è invece una struttura di Facoltà ed è dedicata esclusivamente agli studenti di un corso di laurea. Gli studenti possono rivolgersi alla Segreteria didattica del proprio corso di laurea per avere informazioni sull’organizzazione didattica: lezioni, esami, docenti, ecc… Segreteria didattica di Sociologia (Specialistica (Specialistica) Specialistica) Dott.ssa Cristina Limoncini Edificio U7, III piano, stanza 314/a Via Bicocca degli Arcimboldi, 8 – 20126 Milano Tel. 02-6448.7557 e-mail: [email protected] Altri riferimenti Ufficio SIFA Dott. Massimo Petrò Edificio U7, III piano, stanza 314/a Via Bicocca degli Arcimboldi, 8 – 20126 Milano Tel. 02-6448.7510 e-mail: [email protected] Coordinatrice Coordinatrice del Corso Prof.ssa Carmen Leccardi Edificio U7, III piano, stanza 319 Via Bicocca degli Arcimboldi, 8 – 20126 Milano Tel. 02-6448.7537 e-mail: [email protected] I due Laboratori didattici informatizzati denominati Sociolab sono situati al primo piano dell’edificio U7. Il Sociolab 711 è dotato di 45 postazioni lavoro (client) ed il Sociolab 712 di 33 postazioni lavoro, oltre ai due pc-master riservati ai docenti, ai due server presenti nel 711 e a due stampanti. Tali attrezzature permettono agli studenti di partecipare in tempo reale al lavoro predisposto dal docente e farne una copia utilizzando un floppy-disk, o chiavetta usb, oppure salvandolo direttamente sulla porzione di disco riservata ad ognuno di loro. Gli utenti dei Sociolab sono obbligati al rispetto di tutte le norme contenute nel Regolamento dei Laboratori. Per gli studenti della Facoltà di Sociologia, viene organizzato un orario settimanale (disponibile on-line e in materiale cartaceo) sia per le attività didattiche che per quelle di self-service. Per gestire le attività degli studenti durante le ore di self-service e per il supporto tecnico durante le attività didattiche vengono utilizzati alcuni tutor 150 ore, selezionati tra gli iscritti al Bando unificato di Ateneo pubblicato all’inizio di ogni anno accademico. Per trovare tutte le informazioni inerenti ai laboratori, si invitano gli studenti a consultare il sito: www.lib.unimib.it Indirizzo di posta elettronica per gli studenti Tutti gli studenti possono disporre dell’indirizzo e-mail: [email protected] Attivare questo servizio è molto importante perchè permette al vostro interlocutore all'interno della Facoltà (docenti e segreterie) di sapere con precisione chi siete (nome, cognome e matricola), permettendogli quindi di distinguere la vostra email da quelle provenienti da attività di spamming o anonime. Inoltre, l’attivazione dell’indirizzo è fondamentale per ricevere la password di accesso al sito online per gli stage www.stage.unimib.it Chi non l’ha ancora attivato può farlo recandosi ai laboratori didattici informatizzati, presentando la tessera magnetica di studente e la carta d’identità. NOTA BENE Le informazioni più aggiornate sono pubblicate sul sito di Facoltà. Prima di contattare gli uffici per qualsiasi tipo di informazione (orari lezioni, esami, risultati esami, avvisi, ricevimento docenti) si prega quindi di consultare il sito. Informazioni utili 103 Per ulteriori informazioni: www.lib.unimib.it > “Posta Studenti”. Per eventuali problemi contattare: [email protected] 104 Informazioni utili Siti internet Docenti dell’anno accademico 2006-07 Ateneo: www.unimib.it Di seguito si riportano alcune indicazioni sugli interessi di ricerca dei docenti, cioè sui temi di cui si occupano nelle proprie attività di ricerca. Queste informazioni possono essere utili agli studenti del terzo anno per individuare il docente con cui preparare la propria prova finale di laurea. Francesc Francesco esco ABRUZZO, professore a contratto Interessi di ricerca: Storia e diritto del mondo dei media (editoria, giornali, tv, radio e web). Recapiti: [email protected]. Paolo BARBIERI, professore associato. Interessi di ricerca: analisi comparata dei sistemi di welfare e dei mercati del lavoro; atteggiamenti nei confronti del lavoro; capitale sociale: dimensioni micro, meso e macro; capitale sociale: problemi di misurazione; capitale sociale e disuguaglianza sociale; disuguaglianze sociali; giovani e lavoro; lavoro autonomo; nuove forme di lavoro atipico; nuovi rischi sociali; politiche del lavoro; rapporti tra sistemi di welfare e mercato del lavoro; sociologia economica; valutazione delle politiche sociali e del lavoro; welfare e regimi di welfare. Recapiti: [email protected]; 02-6448.7508; stanza U7/353. Lavinia BIFULCO, professore associato. associato. Interessi di ricerca: Politiche sociali, welfare locale; cambiamento istituzionale e amministrazioni pubbliche; governance urbana, partecipazione e democrazia; sviluppo locale e qualità sociale; welfare mix. Recapiti: [email protected]; 02-6448.7548; stanza U7/348. Roberto BIORCIO, professore associato. Interessi di ricerca: Comportamento elettorale; Metodologia della ricerca sociale; Movimenti sociali; Partecipazione politica; Partiti politici; Tecniche di analisi dei dati. Recapiti: [email protected]; 02-6448.7547; stanza U7/392. Barbara BRACCO, professore associato. associato. Interessi di ricerca: Storia dei processi culturali; Storia della politica estera; Storia della storiografia; Storia urbana. Recapiti: [email protected]; 02-6448.7589; stanza U7/357. Mario BOFFI, BOFFI, professore associato. associato. Interessi di ricerca: sociologia urbana, metodi e tecniche di ricerca sociale, gestione dati territoriali, cartografia sociale, indicatori sociali e territoriali. Recapiti: [email protected]; 02-6448.7530; stanza U7/328. Marina CALLONI, professore ordinario. Interessi di ricerca: cittadinanza europea; network di ricerca internazionali; nuove guerre e relazioni internazionali; politica e scienza nei paesi dell’est europeo; questioni e studi di genere; teorie dell’etica, della politica e della giustizia. Recapiti: [email protected]; 02-6448.7585; stanza U7/342. Maurizio CATINO, professore associato. Interessi di ricerca: teorie dell’organizzazione; cambiamento organizzativo; errore umano e incidenti organizzativi; sistemi socio-tecnici ad alto rischio; gestione dell’inaspettato e organizzazioni ad alta affidabilità. Recapiti: [email protected]; 02-6448.7481; stanza U7/347. Sul sito internet di Ateneo gli studenti interessati ad iscriversi o già iscritti troveranno molte informazioni sui servizi comuni a tutte le Facoltà: Rubrica telefonica, Sifa on line, informazioni sulla lingua straniera e l’idoneità informatica, bandi 150 ore e molto altro ancora. Facoltà e Dipartimento: www.sociologia.unimib.it L’altro punto di riferimento on line è il portale di Sociologia: www.sociologia.unimib.it. Da qui si ha accesso ai seguenti siti: La Facoltà: Facoltà sito della Facoltà di Sociologia, in cui gli studenti iscritti potranno trovare pubblicati il Regolamento didattico, il calendario delle lezioni, il calendario e i risultati degli esami, informazioni sui laboratori, le tesi, i piani di studio, il ricevimento docenti, ecc…, International Students: Students sito con tutte le informazioni per gli studenti stranieri interessati ad iscriversi ad uno dei corsi di laurea della Facoltà, Il Dipartimento: Dipartimento sito del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, utile a chi è interessato alle attività di ricerca dei docenti o ai dottorati di ricerca, L’orientamento: L’orientamento sito dell’orientamento, in cui coloro che sono interessati ad uno dei corsi di laurea della Facoltà potranno trovare numerose indicazioni utili alla scelta, Il Giornale: Giornale sito del Giornale, l’organo con cui vengono pubblicizzate le iniziative o le ricerche promosse dai docenti della Facoltà e del Dipartimento. Informazioni utili 105 106 Informazioni utili And Andrea CERRONI, ricercatore Interessi di ricerca: società della conoscenza; epistemologia delle scienze sociali; sociologia e comunicazione della scienza e della tecnologia. Recapiti: [email protected]; 02-6448.7566; stanza U7/341. Simona COMI, ricercatrice Interessi di ricerca: economia del lavoro, dell'istruzione e della microeconometria applicata. In particolare: mobilità intergenerazionale, differenziali salariali, investimento in istruzione e formazione, partecipazione femminile al mercato del lavoro. Recapiti: [email protected], 02-6448.7461; stanza U7/351. Nicolò COSTA, professore a contratto Recapiti: [email protected] Ota DE LEONARDIS, professore ordinario Interessi di ricerca: politiche pubbliche, istituzioni e amministrazione pubblica; sistemi di welfare; sviluppo locale. Recapiti: [email protected]; 02-6448.7538; stanza U7/321. Antonio DE LILLO, professore ordinario. ordinario. Interessi di ricerca: analisi dei dati; condizione giovanile; disuguaglianze; elite; mobilità sociale; modelli log-lineari; stratificazione sociale; Valori. Recapiti: [email protected]; 02-6448.7581; stanza U7/354. Elena DELL’AGNESE, professore professore associato. Interessi di ricerca: costruzioni di genere; geografia dello sviluppo; geografia sociale degli spazi rurali; geopolitica critica e geografia politica critica; narrative nazionali e stereotipi paesaggistici. Recapiti: [email protected]; 02-6448.7486; stanza U7/349. Davide DIAMANTINI, professore a contratto. contratto. Interessi di ricerca: trasferimento scientifico tecnologico e dinamiche territoriali di eccellenza della ricerca scientifica e di competitività delle attività imprenditoriali ad essa connesse; effetti delle nuove tecnologie sui comportamenti sociali con particolare attenzione al problema della mobilità; analisi socio-cognitiva delle interazioni negoziali. Recapiti: [email protected]; 02-6448.7539; stanza U7/203. Matilde FERRETTO, FERRETTO, professore ordinario. Interessi di ricerca: economia e politica agraria; etica ed economia; gestione delle risorse rinnovabili e non rinnovabili; la concezione di natura nelle diverse culture; multifunzionalità e ruolo dell’agricoltura nello sviluppo dei pvs e dei ps; relazioni tra città e campagna; scelte di politica agraria comunitaria; sviluppo rurale e capitale umano. Recapiti: [email protected]; 02-6448.7536; stanza U7/318. Giovanna FULLIN, ricercatrice. Interessi di ricerca: donne e lavoro; il mercato del lavoro domestico; immigrazione e mercato del lavoro; lavoro instabile; lavoro irregolare; sociologia delle professioni; sociologia del mercato del lavoro. Recapiti: [email protected]; 02-6448.7570; stanza U7/343. Gianpiero FUMI, professore a contratto. contratto. Interessi di ricerca: trasformazioni strutturali e politiche sociali in Italia e in Europa nel Novecento (settori e attori, fattori di differenziazione e convergenza, modalità di finanziamento, effetti economico-sociali) Recapiti: [email protected] Informazioni utili 107 Cecilia GALLOTTI, professore a contratto. contratto. Interessi di ricerca: metodologia della ricerca antropologica; etnografia della comunicazione; simboliche e semiotiche dello spazio; analisi dei sistemi rituali; rappresentazioni culturali del sé e delle emozioni; culture migranti e comunità transnazionali; pratiche di mediazione e di comunicazione interculturali. Recapiti: [email protected] Maria Antonietta GRASSO, professore a contratto. Interessi di ricerca: computer supported cooperative work, etnometodologia, ubiquitous computing Recapiti: [email protected] Giorgio GROSSI, professore ordinario. Interessi di ricerca: comunicazione e movimenti sociali; comunicazione politica ed elezioni; eccedenza culturale e modernità; media e identità di genere; opinione pubblica e clima d’opinione; tecniche di analisi testuale; Teoria del consumo e analisi dei consumi culturali. Recapiti: [email protected]; 02-6448.7523, stanza U7/393. Carmen LECCARDI, professore ordinario. ordinario. Interessi di ricerca: condizione giovanile; differenze di genere; esperienza del tempo; metodologie qualitative di ricerca; trasformazioni dei modelli culturali. Recapiti: [email protected]; 02-6448.7537; stanza U7/319. Mario LUCCHINI, ricercatore. ricercatore. Interessi di ricerca: agire donativo; connessionismo; filosofia della mente; modelli predittivi; povertà; responsabilità sociale delle imprese; transizione allo stato adulto. Recapiti: [email protected]; 02-6448.7483; stanza U7/339. Renato MANNHEIMER, MANNHEIMER, professore ordinario. Interessi di ricerca: elezioni; metodologie di ricerca quantitativa; partiti politici; sistema politico. Recapiti: [email protected]; 02-6448.7562; stanza U7/356. Roberto MARCHISIO, associato. associato. Interessi di ricerca: culture giovanili; culture organizzative; globalizzazione e localizzazione della cultura; religione e religiosità; trasformazioni del sacro. Recapiti: [email protected]; 02-6448.7563; stanza U7/333. Maurizio MESENZANI, professore a contratto. Interessi di ricerca: il management dei servizi; la gestione delle imprese di servizio e la comunicazione in azienda, in particolare i processi e la circolazione di informazioni e conoscenze per rendere più efficace il rapporto tra le imprese e i clienti (o i cittadini nel caso delle pubbliche amministrazioni); il rafforzamento delle persone e delle unità organizzative a contatto con il mercato. Recapiti: [email protected]. Giuseppe A. MICHELI, professore ordinario. Interessi di ricerca: effetti generazione; forme dello spazio urbano; logiche non cognitive dei comportamenti di passaggio; modelli di relazioni primarie e famiglia “forte” mediterranea; povertà e strategie per fronteggiarla; questione anziana e welfare sostenibile. Recapiti: [email protected], 02-6448.7472; stanza U7/358. 108 Informazioni utili Enzo MINGIONE, professore ordinario. Interessi di ricerca: il cambiamento e il futuro del lavoro: la regolazione sociale dei sistemi occupazionali; il dibattito teorico sulla sociologia economica: la costruzione sociale dei mercati; la costruzione storica e sociale della località: i welfare locali; mercato del lavoro e disoccupazione; povertà urbana ed esclusione sociale; sistemi di welfare in prospettiva storica e comparativa; teoria sociale, città e processi storici di urbanizzazione. Recapiti: [email protected]; 02-6448.7512; Presidenza. Roberta MORICI, professore a contratto. Interessi di ricerca: organizzazione aziendale, comunicazione e cultura organizzativa, strategie e processi di innovazione, integrazione tra sistemi organizzativi e nuove tecnologie, politiche e processi di formazione e sviluppo. Recapiti: [email protected]. Gianmarco NAVARINI, professore associato. Interessi di ricerca: analisi del discorso; cultura del cibo e del vino; etnografia urbana e culturale; marginalità urbana e sociale; nuove forme del sacro; rapporti tra cultura e potere; rituali pubblici e della vita quotidiana; sociologia clinica; sociologia del linguaggio; sociologia dello sport; teoria sociale. Recapiti: [email protected]; 02-6448.7564; stanza U7/333. Roberto PAOLETTI, professore straordinario. Interessi di ricerca: geometria algebrica; geometria simplettica. Recapiti: [email protected]; 02-6448.5738; stanza U5/3015. Sergio PIAZZA, professore a contratto. Interessi di ricerca: l’evoluzione dei linguaggi nell’ambito della comunicazione sociale; lo sviluppo della comunicazione e del marketing urbano attraverso la programmazione degli eventi; l’interazione fra soggetti privati ed istituzioni pubbliche nella gestione del patrimonio artistico in Italia; comunicazione istituzionale , comunicazione interculturale e diritti di cittadinanza; la comunicazione interna digitale nell’ambito delle Istituzioni pubbliche. Recapiti: [email protected] Maurizio PISATI, professore ordinario. Interessi di ricerca: comportamento elettorale; criminologia; data mining; disuguaglianze di classe; disuguaglianze di genere; effetti dell’istruzione; inferenza causale; inferenza statistica; mobilità sociale; modelli predittivi; religione e religiosità; segregazione residenziale. Recapiti: [email protected]; 02-6448.7533; stanza U7/320. Tomaso POMPILI, professore ordinario. ordinario. Interessi di ricerca: economia e politica industriale, territoriale, urbana e regionale, e in particolare sistemi economici urbani, competitività delle città e delle imprese, problemi collettivi urbani, pianificazione strategica locale (metodi di analisi sia qualitativi che quantitativi). Recapiti: [email protected]; 02-6448.7594; stanza U7/327. Fabio QUASSOLI, professore associato. associato. Interessi di ricerca: comunicazione interculturale; esclusione sociale; etnografia urbana; magistratura e sistema giudiziario; migrazioni transnazionali; multiculturalismo; sicurezza; tecniche qualitative di ricerca. Recapiti: [email protected]; 02-6448.7509; stanza U7/353. Informazioni utili 109 Giovanni Battista RAMELLO, professore a contratto. contratto. Interessi di ricerca: economia e organzzazione industriale, antitrust e regolamentazione, law and economics, diritti di proprietà industriale e configurazione dei mercati, beni informazione e produzione di conoscenza, class actions, sistemi di responsabilità e meccanismi di deterrenza. Recapiti: [email protected] Nino SALAMONE, professore associato. Interessi di ricerca: storia del pensiero sociologico, teorie sociologiche contemporanee (moderno e post-moderno), teoria delle organizzazioni complesse. Recapiti: [email protected]; 02-6448.7526; stanza U7/330. Manuela SAMEK LODOVICI, professore a contratto. Interessi di ricerca: tendenze e previsioni del mercato del lavoro, differenze di genere, lavoro flessibile, valutazione delle politiche del lavoro e di pari opportunità, sistemi di relazioni industriali e di contrattazione salariale Recapiti: [email protected] Antonio SCHIZZEROTTO, professore ordinario. Interessi di ricerca: indagini longitudinali; mercato del lavoro; mobilità sociale; povertà; sociologia dell’istruzione; transizione all’età adulta. Recapiti: [email protected] Francesco SILVA, professore ordinario. Interessi di ricerca: concorrenza e antitrust; politica industriale; proprietà intellettuale; sviluppo economico italiano. Recapiti: [email protected]; 02-6448.7514; stanza U7/322. Sonia STEFANIZZI, professore associato. Interessi di ricerca: conformità e devianza; cultura politica e identità europea; disagio giovanile; epistemologia delle scienze sociali; sicurezza ed esclusione; sistema giudiziario e amministrazione della giustizia; sfruttamento sessuale di donne e minori stranieri; tecniche per la ricerca quantitativa; tendenze del mutamento sociale; violenza sulle donne. Recapiti: [email protected]; 02-6448.7546; stanza U7/392. Tiziana VETTOR, professore associato. Interessi di ricerca: “nuove” forme di lavoro (autonomo e dipendente) nei principali paesi U.E.; implicazioni giuridiche connesse al fenomeno dell’aumento della presenza femminile nel mercato del lavoro. Recapiti: [email protected]; 02-6448.4072; stanza U6/259. Serena VICARI, professore associato. associato. Interessi di ricerca: sviluppo urbano e l’analisi comparativa delle trasformazioni della città contemporanea. Recapiti: [email protected]; 02-6448.7575; stanza U7/332. Francesca ZAJCZYK, professore professore ordinario. Interessi di ricerca: conciliazione temporale; disuguaglianze di genere; donne e potere; indicatori sociali e territoriali; metodi e tecniche di ricerca sociale; mobilità territoriale; percorsi di carriera femminile; povertà ed esclusione sociale; qualità della vita; sociologia urbana; tempi della città. Recapiti: [email protected]; 02-6448.7531; stanza U7/329. 110 Informazioni utili Sede Indice degli insegnamenti La Facoltà di Sociologia ha sede nell’edificio U7 del campus universitario di Milano – Bicocca, sito in via Bicocca degli Arcimboldi 8. Come arrivare L’edificio U7 è vicinissimo alla stazione ferroviaria di Milano Greco Pirelli ed è raggiungibile comodamente anche con i mezzi pubblici. Per informazioni sugli orari dei treni: www.trenitalia.it Per informazioni sui mezzi pubblici: www.atm-mi.it Per una mappa del luogo e del percorso in auto, tra gli altri siti: www.viamichelin.it Informazioni utili 111 Algebra matriciale ....................................................................................................................... 27 Analisi del mutamento sociale ................................................................................................... 28 Analisi delle organizzazioni e dei mercati del lavoro................................................................ 44 Antropologia delle comunità locali............................................................................................. 47 Cambiamento dei sistemi organizzativi ..................................................................................... 63 Capitale umano e capitale sociale............................................................................................. 64 Comportamenti di mercato ........................................................................................................ 29 Comunicazione e mutamento sociale....................................................................................... 52 Comunicazione esterna ed organizzativa.................................................................................. 65 Comunicazione istituzionale....................................................................................................... 53 Culture giovanili........................................................................................................................... 54 Diritti umani e diritti di cittadinanza........................................................................................... 30 Diritto dell’informazione e dell’editoria...................................................................................... 55 Diritto regionale e degli enti locali.............................................................................................. 56 Diritto regionale e degli enti locali.............................................................................................. 65 Economia dell’industria e dei servizi ......................................................................................... 45 Etnografia .................................................................................................................................... 31 Fenomeni sociali nello spazio .................................................................................................... 38 Generi e generazioni................................................................................................................... 39 Geografia della comunicazione globale..................................................................................... 74 Gestione dei sistemi turistici locali ............................................................................................ 75 Globalizzazione e localizzazione della cultura .......................................................................... 57 Governance dei sistemi economici locali .................................................................................. 76 Governance locale ...................................................................................................................... 76 I consumi culturali....................................................................................................................... 58 I fondamenti sociali dell’economia ............................................................................................ 32 I tempi della città ........................................................................................................................ 77 Il management dei servizi........................................................................................................... 65 Il mercato culturale ..................................................................................................................... 59 Il rapporto d’impiego................................................................................................................... 46 L’analisi del discorso .................................................................................................................. 33 L’indagine campionaria .............................................................................................................. 34 La dinamica dell’intervista ......................................................................................................... 42 La società dell’informazione ...................................................................................................... 60 Le culture politiche ..................................................................................................................... 61 Le professioni della conoscenza ................................................................................................ 68 Metodi comparativi nelle scienze sociali................................................................................... 28 Metodi di analisi delle realtà territoriali..................................................................................... 78 Migrazioni e rapporti etnici......................................................................................................... 79 Modelli lineari nella ricerca sociologica..................................................................................... 35 Modelli locali di sviluppo ............................................................................................................ 80 Organizzazione a rete e sviluppo locale..................................................................................... 69 Origini storiche del welfare......................................................................................................... 36 Politiche comunitarie e realtà locali........................................................................................... 81 Politiche del lavoro in Italia e in Europa ................................................................................... 70 Processi di innovazione culturale.............................................................................................. 37 Rappresentazione dei fenomeni sociali nello spazio................................................................ 48 112 Informazioni utili Regolazione del mercato del lavoro ...........................................................................................71 Salari e occupazione ...................................................................................................................72 Sistemi locali di welfare ..............................................................................................................81 Sistemi urbani comparati............................................................................................................38 Storia delle politiche culturali .....................................................................................................62 Stratificazione e mobilità sociale................................................................................................39 Tecniche di analisi dell’opinione pubblica .................................................................................61 Tecniche di riduzione dei dati .....................................................................................................40 Teoria dei contratti e dei mercati interni....................................................................................72 Teorie dell’eguaglianza e dell’equità..........................................................................................30 Teorie della cultura......................................................................................................................43 Teorie della rappresentanza politica ..........................................................................................41 Trattamento delle Informazioni ..................................................................................................73 Valutazione economica delle politiche.......................................................................................81 Indice dei docenti Abruzzo Francesco ...................................................................................................................... 55 Barbieri Paolo.................................................................................................................44, 63, 69 Bifulco Lavinia ............................................................................................................................. 81 Biorcio Roberto..................................................................................................................... 41, 60 Boffi Mario ................................................................................................................................... 48 Bracco Barbara ........................................................................................................................... 62 Calloni Marina ............................................................................................................................. 30 Catino Maurizio ........................................................................................................................... 63 Cerroni Andrea ............................................................................................................................ 60 Comi Simona ............................................................................................................................... 72 Costa Nicolò ................................................................................................................................ 75 de Leonardis Ota......................................................................................................................... 76 de Lillo Antonio............................................................................................................................ 28 dell’Agnese Elena........................................................................................................................ 74 Di Blasio Bianca .......................................................................................................................... 26 Diamantini Davide....................................................................................................................... 76 Ferretto Matilde........................................................................................................................... 45 Fullin Giovanna ........................................................................................................................... 68 Fumi Gianpiero............................................................................................................................ 36 Gallotti Cecilia ............................................................................................................................. 47 Grasso Maria Antonietta............................................................................................................. 73 Grossi Giorgio ....................................................................................................................... 52, 57 Leccardi Carmen .................................................................................................................. 37, 53 Lucchini Mario............................................................................................................................. 40 Mannheimer Renato ................................................................................................................... 61 Marchisio Roberto....................................................................................................................... 57 Mesenzani Maurizio..................................................................................................................657 Micheli Giuseppe ........................................................................................................................ 79 Mingione Enzo............................................................................................................................. 32 Morici Roberta...........................................................................................................................657 Navarini Gianmarco ............................................................................................................. 31, 32 Piazza Sergio ............................................................................................................................... 53 Pisati Maurizio...................................................................................................................... 34, 34 Pompili Tomaso.................................................................................................................... 80, 81 Quassoli Fabio............................................................................................................................. 42 Ramajoli Margherita ............................................................................................................ 59, 64 Ramello Giovanni Battista .......................................................................................................... 59 Salamone Nino............................................................................................................................ 43 Samek Lodovici Manuela ........................................................................................................... 72 Schizzerotto Antonio ................................................................................................................... 39 Silva Francesco ........................................................................................................................... 29 Stefanizzi Sonia........................................................................................................................... 28 Vettor Tiziana........................................................................................................................ 46, 70 Vicari Serena ............................................................................................................................... 38 Zajczyk Francesca................................................................................................................ 77, 77 L’orario di ricevimento è pubblicato sul sito di Facoltà. I recapiti sul sito di Ateneo > Rubrica. Informazioni utili 113 114 Informazioni utili