CHE COSA FARA’ IL MUNLAB?
MUNLAB A MILANO Giovedì, 17 gennaio 2008
nuovo spazio permanente
dedicato a Bruno Munari.
In via Sardegna 55, laboratori,
formazione, mostre e molto di più.
MunLab è il nuovo centro permanente a Milano per conoscere e sperimentare il Metodo
Bruno Munari®. Nel nome è racchiusa l’essenza del suo essere: “Mun” sta per Munari e
“Lab” è lo strumento essenziale del metodo: i laboratori creativi per bambini e adulti.
Come Munari amava dire: da cosa nasce cosa. Questo vale anche per il MunLab
Pia Antonini, Cinzia Corti e Michela Dezzani, che seguono da più di vent’anni gli
insegnamenti prima di Bruno Munari e ora del Prof. Alberto Munari e di sua moglie
Prof.ssa Donata Fabbri, aprono a Milano il MUNLAB, un Centro permanente per lo studio e
la sperimentazione del metodo rifondato.
Il Metodo Bruno Munari® rifondato vive oggi dell’apporto progettuale e creativo dell’artista
Bruno Munari e dell’epistemologo Alberto Munari, suo figlio. Questo spazio nasce per
indagare le connessioni che collegano i primi laboratori nati negli anni Settanta a quelli
più recenti basati sulla rifondazione e ridefinizione di quell'approccio didattico.
Nella proposta iniziale dell’Artista, il suo metodo consisteva nel promuovere, nel bambino,
l’esplorazione attiva delle varie tecniche di espressione e comunicazione artistica, volta non
tanto alla realizzazione di un’opera precisa, quanto alla presa di coscienza direttamente
vissuta, ma libera da ogni preconcetto estetico o di mercato, della molteplicità e della
varietà dei mezzi espressivi propri delle diverse forme d’arte, anche quelle emergenti.
Il Metodo BM®, oggi, si è arricchito di una nuova visione teorico-critica ed epistemologicooperativa proposta dal figlio dell’artista Prof. Alberto Munari e dalla moglie Prof.ssa Donata
Fabbri. L’apporto innovativo consiste nel promuovere, accanto al fare e allo sperimentare
concretamente le attività laboratoriali , una meta riflessione cognitiva sulle azioni svolte e
la condivisione dell'esperienza vissuta, esplicitandone così e valorizzandone gli aspetti
comunicativi, estetici ed etici.
CHE COSA HA FATTO IL MUNLAB?
MUNLAB A TOKYO – DICEMBRE 2007
MUNARI TO MUNARI
I laboratori Metodo Bruno Munari®
in equilibrio fra passato presente e futuro
nel centenario della nascita dell’Artista
1907-2007
Nell’occasione del centenario della nascita di Bruno Munari, il MUNLAB e l’Associazione
Bruno Munari presentano un evento, intitolato “MUNARI TO MUNARI”, per commemorare
la nascita dell’Artista e il primo anniversario dell’apertura di Shiodome Italia a Tokyo.
"MUNARI TO MUNARI" racconta e fa conoscere come il Metodo Bruno Munari® rifondato
vive oggi dell’apporto progettuale e creativo dell’artista Bruno Munari e dell’epistemologo
Alberto Munari, suo figlio. Questa manifestazione indaga le connessioni che collegano i
primi laboratori nati negli anni Settanta a quelli più recenti basati sulla rifondazione e
ridefinizione di quell'approccio didattico.
MUNLAB A BRERA – OTTOBRE 2007
DIAMO I NUMERI?
“Ciò che distingue questo laboratorio da tutti gli altri laboratori esistenti è il metodo"
scriveva Bruno Munari nella presentazione del primo laboratorio per bambini alla
Pinacoteca di Brera . Era il 1977. Trent’anni dopo,in occasione del centenario della nascita
sono proprio i bambini a festeggiarlo.Come ? con una festa organizzata dalla Scuola
Internazionale B.E.S. di Milano sul loggiato della Pinacoteca di Brera, luogo storico
appunto dove sono nati nel 1977 i primi laboratori . Il laboratorio dal titolo “Diamo i
numeri?” , ideato da Michela Dezzani , Pia Antonini dell’Associazione Bruno
Munari e Cinzia Corti, fondatrici del Munlab, ha proposto con il contributo di CIVITA,
ad oltre cento bambini un’ esplorazione grafica dei numeri e della loro forma, a partire
dalle cifre legate al centenario (100, 1907, 2007, 24….).I bambini hanno giocato con le
forme dei numeri, che sono stati scritti, rielaborati, inventati su cartoncini con inchiostri
multicolori. Poi hanno attaccato i loro lavori ai fili di palloncini colorati gonfiati con elio e
infine, tutti insieme, rispondendo ad un segnale sonoro, hanno liberato i palloncini nel
cielo di Milano. Solo in quel preciso momento il sole ha fatto capolino fra le grigie nuvole
milanesi .Alla leggerezza dei palloncini che salivano si sono intrecciate le parole della
conferenza tenuta a Brera da Alberto Munari il 24 ottobre sulla leggerezza della
maestria, propria di suo padre Bruno, leggerezza che ha contraddistinto il suo modo di
affrontare la vita e il mondo.
Brera si è unita, nel segno della leggerezza e della molteplicità, al’avvio delle
manifestazioni milanesi dedicate a Bruno Munari.
MUNLAB A CANTU’ OTTOBRE 2007
FARE DAL NULLA
I laboratori Metodo Bruno Munari®
e il Gioco dell’Arte per avvicinare
i bambini e i ragazzi
al mondo dei musei.
2006 – 2008
Accanto al delicato compito di ordinare, conservare, potenziare e promuovere la collezione
di Bruno Munari, la Clac nella primavera 2006 ha iniziato una collaborazione con il
MUNLAB e l’Associazione Bruno Munari, per avvicinare i bambini e i ragazzi al mondo dei
musei sperimentando il metodo Bruno Munari®. Sono stati attivati laboratori didattici
aperti al pubblico di adulti e bambini ed un progetto rivolto alle scuole del territorio,
intitolato Fare dal Nulla. Il progetto didattico rivolto alle scuole e al pubblico è stato ideato,
realizzato e condotto da Pia Antonini, Michela Dezzani e Cinzia Corti. Accanto a laboratori
“classici”,cioè ideati da Bruno Munari fra gli anni Settanta e Novanta sono stati ideati
laboratori mai realizzati prima, innovativi sia per la tematica scelta sia per la
sperimentazione di nuovi strumenti e per la modalità di conduzione.
Fondamentale non è l'opera conclusa, ma i procedimenti attraverso i quali si può
raggiungere il risultato: per questo non sono tanti i manufatti esposti al Museo ad ispirare
il processo, ma è questo stesso processo che permette di scoprire i "segreti" di quei
manufatti in qualche modo codificati.
MUNLAB NEL WEB GENNAIO 2007
www.munlab.it
L’ ispirazione per realizzare questo sito è nata dall’ opera di Munari. In certi casi in
modo diretto, come per il layout realizzato per la pagina di introduzione, che
riprende il disegno geometrico della copertina di un suo libro illustrato, “La favola
della favole”, o anche del design della homepage, realizzata con l’ intento si
simulare la sovrapposizione di pagine traslucide presente in un altro libro del
Maestro, “Nella nebbia di Milano”.
Altrove invece il processo inconscio dell’ assorbimento dello stile, ovvero di
geometrie, cromatismi, segni, proporzioni, volumi, spazi, equilibri, ha condotto
naturalmente alla traduzione delle percezioni in forme che propongono un sorta di
Munari elettronico, fatto di modelli tridimensionali, forme poligonali semplici, segni
e archetipi resi in modo non-convenzionale. Nuove scritture illeggibili, provando a
ricreare l’ estetica di Munari e illustrare l’ esperienza operativa del laboratorio
utilizzando le tecnologie legate al mondo di Internet.
La struttura del sito Internet del Munlab, realizzato mediante la tecnologia
Macromedia Flash, è estremamente semplice e lineare, divisa com’è in tre sezioni
tematiche, intestazione, contenuti e piè di pagina.
In quest’ ultima sono inserite una serie di animazioni di tipo interattivo dove la
presenza delle citazioni all’ opera di Munari si traducono in stimoli mossi e rimossi
dal mouse.
Allora la tavola tattile viene ri-proposta e trasformata in tavola digitale, quasi a ricordare il
riferimento etimologico al termine digitale, oggi esprimibile grazie a digita, ovvero numeri,
dove le digita, le dita, servivano anticamente al conteggio: così l’ esperienza tattile,
digitale per definizione, diviene, per estensione dello slittamento semantico subito dalla
parola, appunto digitale, nella sua accezione elettronica, e il mouse diviene il tramite
periferico che sostituisce le dita nell’ atto della percezione. L’ aggiunta di effetti sonori a
descrivere e specificare le diverse materie traduce infine in senso auditivo la percezione
tattile, conservando quindi e dis-simulando l’ ispirazione futurista delle tavole di Munari, un
po’ come nel caso delle formule-ricette della cucina di Benedetto,FillÍa
, e Marinetti, dove le la pietanza giungeva al tavolo con -dita di conrumori che
esaltavano e completavano l’ esperienza sensoriale.
Si può dunque già intendere come il costante ricorso ad allusioni metaforiche, al
calembour, allo svuotamento-riempimento di significato del linguaggio siano una
nota caratteristica che ha ispirato la realizzazione del sito.
Del resto il linguaggio delle interfaccia utente utilizzato in Internet ben si presta a
operazioni e provocazioni di tipo semantico, sul filo dell’ ironia e improntate a quel
distacco umoristico così caro al Maestro.
Ragni, ragnatele, lenti d’ ingrandimento, bugs, bachi e insetti vari popolano la rete
e farebbero la felicità di un entomologo: mi sono allora ricordato di un libricino di
Munari, “Pensare confonde le idee”. in cui in alcune pagine un piccolo foro svelava
un piccola formica disegnata nella successiva, un foro che fora e mostra la forma
di una formica, una forma che cerca una mica di pane.
Nel piè di pagina realizzato a partire dal libretto di Munari la freccia del mouse si
trasforma in lente d’ ingrandimento – altro strumento topico, come il mouse, topos
per antonomasia, dell’ entomologo telematico - e va alla ricerca dell’ insetto
nascosto tra le foglie, senza pungerlo quindi, ma osservandolo da vicino, il che è
certamente una scelta assai più appropriata sul piano ecologico ed etologico.
Anche in questo caso viene riprodotto il suono dell’ insetto aggiungendovi quel
tocco di curiosità infantile e ironica che è nota caratteristica nell’ opera di Munari.
Naturalmente l’ ethos infantile, mai puerile, di Munari ispira altre allusioni grafiche
e respira quindi spesso in forme e segni ancestrali traspirando e spirando nelle
spire della spirale, come è il caso del logo di Munlab, in cui la linea si attorciglia
come l’ ouroboros attorno a un punto, che, come sempre in Munari, è punto di
riferimento iniziale di ogni cosa.
Ritroviamo punti e linee anche nel footer a loro dedicato: i primi vanno a formare
le seconde e quest’ ultime poi si scompongono in linee spezzate e curve che
richiamano il salto dei delfini, creste di montagne puntute, un’ intensa nevicata di
spirali o ancora la struttura complessa del DNA per poi nuovamente decomporsi in
semplici punti primordiali.
In un'altra pubblicazione di Munari si illustravano le innumerevoli combinazioni di
ciottoli affiancati in serie lungo le screziature centrali: in modo molto simile ho
pensato di ricostruire una serie di sassi modellati in 3d e quindi ricoperti da texture
che ripresentassero un’ analoga disposizione: anche qui la tecnologia web è venuta
incontro sovrapponendosi idealmente alle discipline grafiche, per così dire,
tradizionali e costituendo, a mio parere, un nuovo e interessante punto di vista da
cui osservare il mondo di Munari, educatore, artista e gentile provocatore dei
percorsi estetici moderni.
Marco Gorieri Web designer
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