Guerra del '15 / Giani Stuparich
Torino : Einaudi, 1980
Due mesi di trincea raccontati "di
giorno in giorno, anzi d'ora in ora,
da un semplice gregario". Questo è,
nelle parole dell'autore, il succo di
"Guerra del '15", una delle
testimonianze più belle e più vere
che siano state scritte sul primo
conflitto mondiale. "Dal suo umile posto" Giani
Stuparich, volontario triestino, intellettuale arruolatosi
come un soldato qualunque tra le truppe italiane che,
falciate dalle artiglierie, cercano vanamente di strappare
agli austriaci le alture del Carso, ritrae la guerra in un
diario "fresco e vivo di vita" che "afferra la cosa
rappresentata con potenza incancellabile", come notò
Gadda recensendo la prima edizione del libro (1931).
"Ferma, contenuta, umana", la narrazione di Stuparich
restituisce l'esperienza di un giovane laureato a Firenze
e collaboratore della "Voce" che affronta l'inferno della
guerra, a fianco del fratello minore Carlo, con lo spirito
di servizio e di solidarietà che solo un grande ideale può
suggerire. Ma questo ideale, l'Italia, rimane fuori dalla
trincea, dove contano solo la coscienza di appartenere a
una generazione cruciale, il senso del dovere ereditato
dalla famiglia e l'attaccamento alla vita moltiplicato dalla
presenza continua della morte.
Coll. 853.912/STU
Soldati d'Italia : esperienze, storie,
memorie, visioni della Grande Guerra
/ Lucio Fabi
Milano : Mursia, 2014
Nella memoria collettiva occupano
ancora un posto di primo piano le
sanguinose battaglie della Grande
Guerra, insuperato esempio di
impegno militare e di quantità di vite
immolate all'interno di azioni belliche atroci. Questo
libro racconta il Primo conflitto mondiale da un punto di
vista diverso, dando voce non ai grandi generali e alle
battaglie, ma ai soldati d'Italia che vi combatterono e
che hanno fatto la storia del nostro Paese. Sono uomini
che diventeranno famosi, come il poeta Giuseppe
Ungaretti o l'eroe Enrico Toti, e soldati sconosciuti che
dovettero imparare a odiare il nemico nelle trincee di
mezzo mondo e che alla fine della guerra ritornarono
alla vita civile portandosi dietro tragiche memorie,
mentre per ricordare i caduti e gli invalidi vennero eretti
monumenti e allestiti musei. Le loro storie sono ricostruite
attraverso ricordi, lettere, ma anche cimeli ricavati da
residuati bellici, immagini fotografiche e
cinematografiche e proponendo un percorso nei luoghi
della memoria, per non dimenticare le vite immolate e le
migliaia di soldati sconosciuti di cui nessuno parlò più..
Coll. 940.3 FAB
“Il Giovedì del libro”
26 marzo 2015
La campagna del 1915
Roberto Bencivenga
Gaspari Editore
presentazione a cura di Paolo Gaspari
Nel volume di Roberto Bencivenga
(Roma, 1872 - Roma, 1949) uno dei
maggiori storici militari italiani e dei
pochi esperti di strategia e logistica
del Comando Supremo, viene ricostruito
il fallimento della “sorpresa strategica”, le
prime quattro battaglie dell’Isonzo,
l’impreparazione politica e militare dell’Italia.
Il volume contiene in appendice il famoso
“libretto rosso” di Cadorna
“Attacco frontale e ammaestramento tattico”
Roberto Bencivenga, antifascista, fu l’unico
generale italiano che, sfidando a duello il
fratello di Mussolini, fu mandato
al confino a Ustica e poi a Ponza dove in un
paio d’anni scrisse i volumi più importanti
dell’epoca strategia militare della Grande
Guerra. è stato il Comandante di Roma subito
dopo la liberazione e membro dell’Assemblea
Costituente. I cinque volumi di Roberto
Bencivenga sono da considerarsi i contributi
più lucidi e originali sull’interpretazione della
Grande Guerra.
La guerra italoitalo-austriaca 19151915-18 / a
cura di Nicola Labanca e Oswald
Überegger
Bologna : Il Mulino, 2014
Agli italiani del 1915-18 la Grande
Guerra fu presentata soprattutto come
una guerra contro l'Austria, intrapresa
per liberare le popolazioni di Trento e
Trieste dal dispotico dominio asburgico. Sull'altro
versante, l'attacco italiano fu visto come il tradimento di
un inaffidabile alleato che per Vienna non sarebbe stato
difficile schiacciare in breve tempo. Ma quello scontro
era in realtà parte di un conflitto globale e totale
destinato ad avere drammatici costi umani, politici e
culturali. A cent'anni di distanza quella opposizione secondo i qualificati storici italiani e austriaci che
intervengono in questo libro - può essere riconsiderata,
ripercorrendo su basi nuove i diversi aspetti dell'evento
bellico: dall'azione dei governi ai combattimenti, alla
propaganda, alla memoria del conflitto.
Coll. 940.4 GUE
La guerra dei nostri nonni : 191519151918 : storie di uomini, donne,
famiglie / Aldo Cazzullo
Milano : Mondadori, 2014
La Grande Guerra non ha eroi. I
protagonisti non sono re, imperatori,
generali. Sono fanti contadini: i nostri
nonni. Aldo Cazzullo racconta il
conflitto '15-18 sul fronte italiano, alternando storie di
uomini e di donne: le storie delle nostre famiglie.
Attraverso lettere, diari di guerra, testimonianze anche
inedite, "La guerra dei nostri nonni" conduce nell'abisso
del dolore. Ma sia le testimonianze di una sofferenza
che oggi non riusciamo neppure a immaginare, sia le
tante storie a lieto fine, come quelle raccolte dall'autore
su Facebook, restituiscono la stessa idea di fondo: la
Grande Guerra fu la prima sfida dell'Italia unita; e fu
vinta. L'Italia poteva essere spazzata via; dimostrò di
non essere più "un nome geografico", ma una nazione.
Coll. 940.3 CAZ
Da Sarajevo al Carso / a cura di
Gizella Nemeth e Adriano Papo ;
prefazione di Giorgio Meyr ;
postfazione di Gianluca Pastori ;
contributi di Botond Buda ... [et al.]
al.]
Trieste : Luglio, 2014
Il 28 giugno 1914 l'arciduca
Francesco Ferdinando d'Asburgo-Este,
erede al trono d'Austria-Ungheria, veniva assassinato a
Sarajevo assieme alla consorte, Sofia Chotek, dallo
studente serbobosniaco Gavrilo Princip. Poco meno d'un
mese dall'attentato l'Austria-Ungheria inviò un duro
ultimatum alla Serbia, che in parte lo rigettò
determinando l'acuirsi della crisi e la mobilitazione delle
potenze europee nel rispetto delle alleanze che avevano
sottoscritto. Tra i vari fronti apertisi in Europa, quello di
Galizia rappresentò per l'Austria-Ungheria una svolta
importante nella fase iniziale della guerra dimostrando la
sua debolezza militare di fronte alle armate zariste.
Eroica fu la resistenza dei difensori austroungarici della
fortezza di Przemysl. A Trieste la Grande Guerra
prcedette quasi d'un anno l'intervento italiano: i coscritti
triestini erano inquadrati nel 97° Reggimento
Waldstätten, che affrontò i russi in Galizia e sui Carpazi.
Molti triestini combatterono anche nei Balcani. Nel 1915
si apre il fronte del carso e dell'isonzo: inizia una lunga
guerra di trincea.
Coll. 940.3 DAS
La grande guerra : l'Italia nel primo
conflitto mondiale / Nicola
Caracciolo
Novara ; Roma : De Agostini ;
Cinecittà Luce, 2010
Cinelibreria storica
La Grande Guerra, l'evento
traumatico che inaugurò quello che lo
storico inglese Erich J. Hobsbawm ha definito "il secolo
breve" fu il primo conflitto che interessò tutta la società.
Non solo per il coinvolgimento di tutte le grandi potenze
e per la sua estensione su scala planetaria, ma anche
per l'enorme massa di uomini e mezzi che vennero messi
in campo. L'opera racconta sia lo sforzo bellico
sostenuto dagli uomini ai fronte, sia l'impatto del conflitto
su tutti gli strati sociali.
Coll. DOCUMENTARI 940 GRA 4077/1
La "Domenica del Corriere" va alla
guerra : il 19151915-18 nelle tavole di
Achille Beltrame / Gianni Oliva
Udine : Gaspari, 2012
Le tavole di Beltrame “sono” la guerra.
Il geniale, disegnatore vicentino,
diplomato all’Accademia di Brera, con
Luigi Alberini inventa un modello di
comunicazione visiva destinato a costruire l’immaginario
collettivo della guerra. Gianni Oliva decodifica i sistemi
del racconto, la coralità, i simboli della patria, la
rimozione delle sconfitte e i combattimenti. Il libro è la
maggiore raccolta a colori della Domenica del Corriere.
Coll. 940.4 OLI
19151915-1918 : la guerra sui colli e sul
Carso intorno a Gorizia : itinerari alla
scoperta di testimonianze della
Grande Guerra / testi: Marina
Bressan ; itinerari: Enrico Biziak,
Marisa Bernardis, Alessio Bellotto
Mariano del Friuli : Edizioni della
Laguna, 2008
Gli itinerari proposti da effettuare sia
con un mezzo sia a piedi, hanno come meta le alture
intorno a Gorizia: il Calvario, Oslavia, il Sabotino, il
Monte Santo, il San Gabriele, il Colle dei Castagni, il
Colle San Marco, e del Carso Goriziano il Nad Logem,
il Dosso Faiti, San Grado di Merna e il San Michele. Fra
tutti i teatri di guerra, alcuni più noti e già mete frequenti
di visite, è stata operata una scelta in base all'itinerario
escursionistico, "sperimentato" da un appassionato
culture della Grande Guerra, il goriziano Enrico Biziak,
ma si consiglia di procurarsi della cartografia dettagliata
per effettuarli.
Coll. FVG 940.3 BRE
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