AZ 02ott15
La Riforma della «Buona Scuola»
Incontro del 2 ottobre 2015
AZ 02ott15
La Riforma della Buona Scuola
Intervista La7 Michela Marzano, deputata del PD:
http://www.la7.it/dimartedi/video/michela-marzano-e-la-teoria-delgender-23-09-2015-162864
Per scaricare il libretto sulla scuola di Difendiamo
i Nostri Figli – Verona:
https://sites.google.com/site/dnfverona/file-cabinet
AZ 02ott15
La Riforma della Buona Scuola
La legge di riforma della scuola (legge n. 107 del 13 luglio 2015) chiamata
anche legge della “Buona Scuola” è in vigore.
COSA NON CAMBIA E COSA CAMBIA CON LA «BUONA SCUOLA»?
NON CAMBIA la responsabilità educativa dei genitori:
• Costituzione Italiana art. 30: È dovere e diritto dei genitori mantenere,
istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio.
• Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (ONU) art. 26 c.3: I
genitori hanno diritto di priorità nella scelta di istruzione da impartire ai
loro figli.
AZ 02ott15
La Riforma della Buona Scuola
NON CAMBIANO gli Organi Collegiali:
• Consigli di Interclasse (scuole dell’infanzia e primaria)
• Consigli di Classe (scuola secondaria di primo e secondo grado).
• Le elezioni si svolgono entro ottobre:
• scuole dell’infanzia e primarie: un genitore che partecipa ai Consigli di Interclasse.
• scuola secondaria di primo grado: 4 genitori che partecipano al Consiglio di Classe.
• scuola secondaria di secondo grado: 2 genitori (e gli studenti eleggono 2 studenti)
che partecipano al Consiglio di Classe.
• Consiglio di Istituto: elezioni ogni tre anni, a meno di elezioni suppletive, eletti sulla base
di liste (ognuna delle quali presentata da almeno 20 genitori) 8 genitori negli Istituti
Comprensivi, 4 genitori (e 4 studenti) nelle scuole secondarie di secondo grado.
• Assemblee di Classe o di Istituto, richieste dai rappresentanti di classe o di istituto, per
riunire i genitori e affrontare temi di interesse generale (non è necessaria la presenza dei
docenti o del dirigente)
AZ 02ott15
La Riforma della Buona Scuola
Piano dell’Offerta Formativa (POF) -> PTOF
• da annuale diventa triennale (PTOF)
• documento fondamentale dell’identità culturale e progettuale dell’Istituzione
scolastica che esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare,
educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della
loro autonomia.
• sono definiti i tempi entro cui va predisposto (entro ottobre dell’anno
scolastico precedente al triennio)
• può essere rivisto annualmente entro ottobre
• come in precedenza, viene predisposto con la partecipazione di tutte le
componenti della scuola;
• può avvalersi di un organico potenziato di insegnanti al fine di rispondere
meglio alle esigenze formative ed educative.
AZ 02ott15
La Riforma della Buona Scuola
• Il Dirigente Scolastico definisce gli indirizzi generali, è tenuto alla
consultazione con gli enti del territorio, e tiene conto delle
proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle
associazioni dei genitori e (per le scuole secondarie di secondo
grado) degli studenti.
• Il Collegio Docenti elabora il POF.
• Il Consiglio di Istituto lo approva.
• La scuola è tenuta a dare massima pubblicità del POF ai genitori.
AZ 02ott15
L’ideologia gender
“APPROCCIO DI GENERE” E “EDUCAZIONE DI GENERE”
Studi di genere (gender studies)
nascono negli anni ‘50 del secolo scorso; tra i fondatori:
• Dr. John Money: “maschi o femmine non si nasce, ma si diventa”,
• Dr. A. Kinsey: considera la sessualità come variante continua,
• Judith Butler, filosofa tuttora vivente.
Gli studi di genere si strutturano in teorie di genere (gender theories) I principi:
• “non sempre l’identità di genere e quella biologica coincidono, cioè non
sempre un maschio si percepisce come appartenente al genere maschile o
una femmina come appartenente al genere femminile” (cfr. UNAR - Ufficio
Nazionale Antidiscriminazioni Razziali “Educare alle diversità”: pag. 7).;
AZ 02ott15
L’ideologia gender
• “l’orientamento sessuale si estende lungo un continuum, i cui poli
sono rappresentati dall’esclusiva eterosessualità o omosessualità”
(cfr. idem, pag. 9): si può essere eterosessuali, oppure omosessuali
oppure un’altra tra le numerose identità comprese tra questi due
estremi, anche più volte nel corso della vita;
• occorre sviluppare un’educazione di genere, cioè educare al
superamento della dicotomia maschio/femmina, uomo/donna, al
superamento degli stereotipi del maschile e del femminile, residui di
costruzioni culturali imposte dalla società;
AZ 02ott15
L’ideologia gender
Infatti è l’individuo che si attribuisce un genere, anche mutevole nel
tempo, indipendentemente dal dato o sesso biologico.
• “Io sono ciò che mi sento di essere e desidero o scelgo di essere”:
• l’individuo è un soggetto indefinito, autodeterminato e autodefinito
che va garantito nei suoi desideri; l’uomo è una macchina desiderante
alimentata da istinti
• il centro dell'essere è il desiderio: i diritti, tra cui diritto al figlio, di
averlo o di non averlo;
• tutto deve essere possibile; è vietato vietare
• Il gender come espressione di libertà e autodeterminazione assoluta
AZ 02ott15
Visione antropologica
Pertanto nelle scuole si deve insegnare ai bambini che possono scegliere il
sesso: se essere maschio o essere femmina.
Destrutturare tutti i paradigmi (ma sono tutti stereotipi?) che riportano
l’uomo a qualche «vincolo» (tra questi, primari sono la famiglia e il sesso)
Famiglia: non più quella costituita da un uomo e una donna, in grado di
generare naturalmente
I figli sono generati ricorrendo al mercato riproduttivo: fecondazione
eterologa, utero in affitto, vendita di gameti femminili e maschili, etc.
AZ 02ott15
L’ideologia gender e la sua rappresentazione
La maschera del “gender” ha tanti nomi, legati a principi condivisibili:
• uguaglianza
• parità
• equità
• libertà di scelta
• diritti
• progresso
• autonomia
• emancipazione e promozione della donna
• non discriminazione
• lotta al bullismo e alla violenza
il nucleo (non visibile) è costituito da tesi indimostrate e indimostrabili sulle
quali costruire il nuovo «umanesimo»
AZ 02ott15
C’è il gender nella Riforma della «Buona Scuola»?
La Circolare MIUR di Settembre:
«Nella riforma non c’è il gender»
….tra i genitori si è riscontrata un forte preoccupazione derivante anche dalla risonanza mediatica di
informazioni non sempre corrette e obiettive.
…I maggiori dubbi dei genitori scaturiscono da una non corretta interpretazione del comma 16 della
legge 107/2015 di Riforma su “La Buona Scuola” che recita testualmente:
“Il piano triennale dell'offerta formativa assicura l'attuazione dei principi di pari
opportunità, promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla
parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le
discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle
tematiche indicate dall'articolo 5, comma 2, del decreto-legge14 agosto 2013, n. 93, convertito, con
modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119” [“LEGGE SUL FEMMINICIDIO”], .
AZ 02ott15
La Riforma della Buona Scuola – circolare set.15
La previsione di tale disposizione risponde all’esigenza di dare puntuale attuazione
ai princìpi costituzionali di pari dignità e non discriminazione di cui agli articoli 3 (Tutti i cittadini hanno pari
dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni
personali e sociali)…. 4, 29, 37,51 ….
nonché a quanto previsto dal diritto europeo che proibisce la discriminazione per ragioni
connesse al genere, alla religione, alle convinzione personali, handicap, età, orientamento
sessuale o politico.
La finalità del suddetto articolo non è, dunque, quella di promuovere pensieri o azioni ispirati ad
ideologie di qualsivoglia natura, bensì quella di e del rispetto della persona, così come stabilito pure dalla Strategia di Lisbona
2000. trasmettere la conoscenza e la consapevolezza riguardo i diritti e i doveri della persona costituzionalmente garantiti, anche per
raggiungere e maturare le competenze chiave di Cittadinanza, nazionale, europea e internazionale, entro le quali rientrano la promozione
dell’autodeterminazione consapevole.
Nell’ambito delle competenze che gli alunni devono acquisire, fondamentale aspetto riveste
l’educazione alla lotta ad ogni tipo di discriminazione, e la promozione ad ogni livello del rispetto
della persona e delle differenze senza alcuna discriminazione.
AZ 02ott15
La Riforma della Buona Scuola – circolare set.15
Si ribadisce, quindi, che tra i diritti e i doveri e tra le conoscenze da
trasmettere non rientrano in nessun modo né “ideologie gender” né
l’insegnamento di pratiche estranee al mondo educativo.
Inoltre, è opportuno sottolineare che le due leggi citate come riferimento nel comma
16 della legge 107 non fanno altro che recepire in sede nazionale quanto si è
deciso nell’arco di anni, con il consenso di tutti i Paesi, in sede Europea,
attraverso le Dichiarazioni, e in sede Internazionale con le Carte.
AZ 02ott15
Il Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere
Infatti il Decreto legge 14 agosto 2013 (convertito nella legge n.193/2013), a cui
si fa riferimento nel comma 16 della “Buona Scuola” [articolo 5, comma 2,
“LEGGE SUL FEMMINICIDIO”], enuncia le finalità del "Piano d'azione
straordinario contro la violenza sessuale e di genere" che anche la Scuola è
chiamata a perseguire:
a)
prevenire il fenomeno della violenza contro le donne attraverso l'informazione e la sensibilizzazione
della collettività, rafforzando la consapevolezza degli uomini e ragazzi nel processo di eliminazione
della violenza contro le donne;
promuovere l'educazione alla relazione e contro la violenza e la
discriminazione di genere nell'ambito dei programmi scolastici delle scuole di
ogni ordine e grado, al fine di sensibilizzare, informare, formare gli studenti e
prevenire la violenza nei confronti delle donne e la discriminazione di genere,
anche attraverso un'adeguata valorizzazione della tematica nei libri di testo;
b)
…….(Omissis)
g) prevedere specifiche azioni positive che tengano anche conto delle competenze delle Amministrazioni impegnate
nella prevenzione, nel contrasto e nel sostegno delle vittime di violenza di genere e di stalking;
AZ 02ott15
Il Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere
Approvato con DPCM il 7 luglio 2015
NB NON Citato nella circolare
AZ 02ott15
Il Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere
NB NON Citato nella circolare
AZ 02ott15
La legge 128/2013
….Deve essere, inoltre, sottolineato che il personale scolastico, a cui è affidato il compito di educare i nostri ragazzi anche
su queste delicate tematiche, deve essere debitamente formato e aggiornato, così come previsto anche dalla legge
128/2013 che all’art.16 let. D che pone all’attenzione delle scuole la necessità
di favorire:
”l'aumento delle competenze relative all'educazione all'affettività, al rispetto
delle diversità e delle pari opportunità di genere e al superamento degli
stereotipi di genere, in attuazione di quanto previsto dall’articolo 5 [“LEGGE
SUL FEMMINICIDIO”, => Piano d'azione straordinario contro la violenza
sessuale e di genere] del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla
legge 15 ottobre 2013, n. 119”.
AZ 02ott15
La Riforma della Buona Scuola – circolare set.15
….Infine, connessa e a integrazione delle azioni di cui sopra, è la
Collaborazione con l’Alleanza Europea per il contrasto all’“Istigazione
all’Odio” (in sede internazionale “Hate Speech”). L’istigazione all’odio, così come definita dal
comitato dei ministri del Consiglio d’Europa è espressione di tutte le forme di diffusione ed incitazione
all’odio razziale, alla xenofobia, all’antisemitismo e ad altre forme di intolleranza, espressione di
nazionalismi, discriminazione nei confronti di minoranze, di migranti.
Altre forme di discriminazione sono la misoginia, l’islamofobia, la
cristianofobia e tutte le forme di pregiudizio circa l’orientamento
sessuale e di genere.
AZ 02ott15
La Riforma della Buona Scuola – circolare set.15
I COMPITI DEI GENITORI
Non può mancarsi di sottolineare, il compito fondamentale affidato ai genitori di partecipare
e contribuire, insieme alla scuola, al percorso educativo e formativo dei propri figli esercitando
il diritto/dovere che l’art. 30 della nostra Costituzione riconosce loro: “E’ dovere e diritto dei
genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio“.
Come già chiarito nella sopra citata nota del 6 luglio 2015, “le famiglie hanno il diritto, ma
anche il dovere, di conoscere prima dell’iscrizione dei propri figli a scuola i contenuti del
Piano dell’Offerta Formativa e, per la scuola secondaria, sottoscrivere formalmente il Patto
educativo di corresponsabilità per condividere in maniera dettagliata diritti e doveri nel rapporto tra
istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie”.
Questa opportunità offerta ai genitori, consentirà di scegliere la scuola dei propri figli dopo
aver attentamente analizzato e valutato le attività didattiche, i progetti e le tematiche che i
docenti affronteranno durante l’anno che, in ogni caso, dovranno risultare coerenti con i
programmi previsti dall’attuale ordinamento scolastico e con le linee di indirizzo emanate dal
MIUR.
AZ 02ott15
I documenti internazionali
Circolare set 15:
…..La previsione di tale
disposizione risponde all’esigenza di
princìpi costituzionali di pari dignità e non discriminazione di
dare puntuale attuazione ai
cui agli articoli….. nonché a quanto
previsto dal diritto europeo
che proibisce la discriminazione per ragioni connesse al genere,
alla religione, alle convinzione personali, handicap, età, orientamento sessuale o politico….
…Inoltre, è opportuno sottolineare che le due leggi citate come riferimento nel comma 16 della legge 107
non fanno altro che recepire in sede nazionale quanto si è deciso nell’arco
di anni, con il consenso di tutti i Paesi, in sede Europea, attraverso le
Dichiarazioni, e in sede Internazionale con le Carte.
AZ 02ott15
La Raccomandazione CM/Rec(2010)5
del Comitato dei Ministri agli Stati membri sulle misure volte a combattere la
discriminazione fondata sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere
(Adottata dal Comitato dei Ministri il 31 marzo 2010 in occasione della 1081ª riunione dei Delegati dei Ministri )
Raccomanda agli Stati membri:
1. di passare in rassegna le misure legislative e di altro tipo esistenti, di riesaminarle
periodicamente e di raccogliere e analizzare i dati pertinenti, al fine di monitorare e
riparare qualsiasi discriminazione diretta o indiretta basata sull’orientamento sessuale o
sull’identità di genere;
2. di vigilare affinché siano adottate e applicate in modo efficace misure legislative e di altro
tipo miranti a combattere ogni discriminazione fondata sull’orientamento sessuale o
sull’identità di genere, a garantire il rispetto dei diritti umani delle persone lesbiche, gay,
bisessuali e transessuali e a promuovere la tolleranza nei loro confronti;
AZ 02ott15
La Raccomandazione CM/Rec(2010)5
23. Quando la legislazione nazionale conferisce diritti e doveri alle coppie non sposate, gli
Stati membri dovrebbero garantirne l’applicazione senza alcuna discriminazione, sia nei
confronti delle coppie dello stesso sesso, che di quelle di sesso diverso, ivi compreso per
quanto riguarda le pensioni di reversibilità e il diritto di subentrare nel contratto di affitto.
24. Quando la legislazione nazionale riconosce le unioni registrate tra persone dello stesso
sesso, gli Stati membri dovrebbero cercare di garantire che il loro status giuridico e i loro
diritti e obblighi siano equivalenti a quelli previsti per le coppie eterosessuali che si trovano
in situazioni paragonabili.
27. Tenendo conto del fatto che l’interesse superiore del minore deve essere considerato
preminente nelle decisioni riguardanti l’adozione di un bambino, gli Stati membri la cui
legislazione nazionale consente l’adozione di minori da parte di persone celibi o nubili
dovrebbero garantirne l’applicazione senza discriminazioni fondate sull’orientamento
sessuale o sull’identità di genere.
AZ 02ott15
La Raccomandazione CM/Rec(2010)5
…32. Tenendo nel debito conto l’interesse superiore del fanciullo,
dovrebbero a tale scopo essere adottate misure appropriate a ogni livello per
promuovere la tolleranza e il mutuo rispetto a scuola, a prescindere
dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere.
Tali misure dovrebbero comprendere la comunicazione di informazioni
oggettive sull’orientamento sessuale e l’identità di genere, per esempio nei
programmi scolastici e nel materiale didattico, nonché la fornitura agli
alunni e agli studenti delle informazioni, della protezione e del sostegno
necessari per consentire loro di vivere secondo il proprio orientamento
sessuale e la propria identità di genere.
AZ 02ott15
La Raccomandazione CM/Rec(2010)5
18. Gli Stati membri dovrebbero assicurare
l’abrogazione di qualsiasi legislazione discriminatoria ai sensi della
quale sia considerato reato penale il rapporto sessuale tra adulti
consenzienti dello stesso sesso, ivi comprese le disposizioni che
stabiliscono una distinzione tra l’età del consenso per
gli atti sessuali tra persone dello stesso sesso e tra
eterosessuali…..
AZ 02ott15
Strategia Nazionale LGBT - giugno 2013
Dipartimento Pari Opportunità
STRATEGIA NAZIONALE
per la prevenzione e il contrasto delle
discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e
sull’identità di genere (2013 -2015)
Scaturisce dalla Raccomandazione CM/Rec(2010)5
ASSI PORTANTI:
i) educazione e istruzione
ii) lavoro
iii) sicurezza e carcere
iv) comunicazione e media
AZ 02ott15
Strategia Nazionale LGBT
GENERE
categoria sociale e culturale costruita sulle differenze
biologiche dei sessi (genere maschile vs. genere femminile).
IDENTITÀ DI GENERE
la percezione di sé come maschio o come femmina o in una
condizione non definita.
ORIENTAMENTO SESSUALE
la direzione dell’attrazione affettiva e sessuale verso altre
persone può essere eterosessuale, omosessuale o bisessuale.
AZ 02ott15
Sesso e Genere nei documenti del Governo
Linee guida per un’informazione rispettosa delle persone LGBT
SESSO caratteristiche biologiche e anatomiche del maschio e
della femmina, determinate dai cromosomi
GENERE: categoria sociale e culturale costruita sulle differenze
biologiche dei sessi (genere maschile vs. genere femminile).
IDENTITÀ DI GENERE è il senso intimo, profondo e soggettivo di
appartenenza alle categorie sociali e culturali di uomo e donna,
ovvero ciò che permette a un individuo di dire: “Io sono un
uomo, io sono una donna”, indipendentemente dal sesso
anatomico di nascita
AZ 02ott15
AZ 02ott15
AZ 02ott15
Agender
Androgyne
Androgynes
Androgynous
Bigender
Cis
Cis Female
Cis M
Cis Man
Cis Woman
Cisgender
Cisgender Female
Cisgender Male
Cisgender Man
Cisgender Woman
Female to Male
FTM
Gender Fluid
Trans Person
Gender Nonconforming Trans*Female
Gender Questioning
Trans*Male
Gender Variant
Trans*Man
Genderqueer
Trans*Person
Intersex
Trans*Woman
Male to Female
Transexual
MTF
Transexual Female
Neither
Transexual Male
Neutrois
Transexual Man
Non-binary
Transexual Person
Other
Transexual Woman
Pangender
Transgender Female
Trans
Transgender Person
Trans Female
Transmasculine
Trans Male
Two-spirit
Trans Man
AZ 02ott15
AZ 02ott15
AZ 02ott15
Strategia Nazionale LGBT
4.1.1… La scuola, difatti, ha un ruolo molto importante
non solo
come luogo privilegiato per la promozione di una cultura della conoscenza reciproca e del mutuo
per l’aiuto che può offrire ai fini dell’elaborazione del processo di
accettazione del proprio orientamento sessuale e della propria
identità di genere
rispetto, ma
…dietro gli episodi di bullismo omofobico e transfobico vi sono
altri problemi, quali quelli legati a una cultura che prevede
soltanto una visione eteronormativa e modelli di sessualità e
norme di genere.
Le tematiche LGBT trovano spazi marginali nelle aule scolastiche,
o sono relegate a momenti extra curriculari
AZ 02ott15
Strategia Nazionale LGBT
4.1.1… A tal fine, sarebbe auspicabile un’integrazione e un
aggiornamento sulle tematiche LGBT nei programmi scolastici
e una promozione dell’informazione e comunicazione non
stereotipata, rispettosa delle identità di genere e degli
orientamenti sessuali.
Occorre, altresì, progettare percorsi innovativi di formazione in
materia di educazione alla affettività che partano dai primi
gradi dell'istruzione, proprio per cominciare dagli asili nido e
dalle scuole dell'infanzia a costruire un modello educativo
inclusivo, fondato sul rispetto delle differenze, che costituisca
una risorsa non solo per chi fa parte della comunità LGBT ma per tutti i
bambini.
AZ 02ott15
Strategia Nazionale LGBT
4.1.2… Obiettivi:
…….
g. contribuire alla conoscenza delle nuove realtà familiari, superare
il pregiudizio legato all’orientamento affettivo dei genitori per
evitare discriminazioni nei confronti dei figli di genitori omosessuali.
Misure
….Realizzazione di percorsi innovativi di formazione e di
aggiornamento per dirigenti, docenti e alunni sulle materie
antidiscriminatorie, con un particolare focus sul tema LGBT e sui temi
del bullismo omofobico e transfobico,
la formazione dovrà riguardare: …….lo sviluppo dell’identità sessuale
nell’adolescente; l’educazione affettivo-sessuale; la conoscenza delle
nuove realtà familiari;
AZ 02ott15
Strategia Nazionale LGBT
-
valorizzazione dell’expertise delle associazioni LGBT in merito alla formazione e
sensibilizzazione dei docenti, degli studenti e delle famiglie…;
- integrazione delle materie antidiscriminatorie nei curricula scolastici (ad es. nei
percorsi di Cittadinanza e Costituzione) con un particolare focus sui temi LGBT;
- predisposizione della modulistica scolastica amministrativa e
didattica in chiave di inclusione sociale, rispettosa delle nuove
realtà familiari, costituite anche da genitori omosessuali;
- coinvolgimento degli Uffici scolastici regionali e provinciali sul diversity management per i docenti;
- accreditamento delle associazioni LGBT, presso il MIUR, in qualità di
enti di formazione;
- arricchimento delle offerte di formazione con la predisposizione di bibliografie sulle tematiche
LGBT e sulle nuove realtà familiari, di laboratori di lettura e di un glossario dei termini LGBT che
consenta un uso appropriato del linguaggio.
AZ 02ott15
AZ 02ott15
AZ 02ott15
AZ 02ott15
AZ 02ott15
AZ 02ott15
lllustratrice:Desideria Guicciardini L'autrice: Fracesca Pardi Qual è il segreto
di papà?- Editore, Lo Stampatello, 2011 Scuole primarie
AZ 02ott15
Illustratore :Altan L'autrice: Francesca Pardi Pardi Francesca "Piccolo
uovo" Lo Stampatello, 2011 Scuole materne e primarie
AZ 02ott15
Scuola Materna di
Piano di Mommio
(LU), distribuito come
materiale didattico
gratuito dalla
Provincia di Lucca
AZ 02ott15
AZ 02ott15
AZ 02ott15
AZ 02ott15
AZ 02ott15
Delibera Consiglio Regione Veneto
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
ad intervenire nelle scuole di ogni ordine e grado della Regione del Veneto
affinché:
• non venga in alcun modo introdotta la teoria del gender;
• venga rispettato il ruolo prioritario della famiglia nell’educazione
all’affettività e alla sessualità, riconoscendo il suo diritto prioritario ….
• siano coinvolti gli enti rappresentativi dei genitori e delle famiglie in ogni
strategia educativa della scuola …
AZ 02ott15
Delibera Consiglio Regione Veneto
• siano coinvolte le famiglie nella predisposizione dei progetti sull’affettività e sulla
sessualità e nell’opera di educazione….
• l’azione educativa della scuola sia ispirata a due principi: il principio di sussidiarietà (per
cui il diritto-dovere dei genitori di educare è insostituibile e va sostenuto dallo Stato) e il
principio di subordinazione (l’intervento della scuola deve essere soggetto al controllo
da parte dei genitori);
• sia oggetto di spiegazione e di studio la ragione per la quale la nostra Costituzione,
all’articolo 29, privilegia la famiglia come “società naturale fondata sul matrimonio”,
della quale riconosce gli speciali diritti, diversamente da ogni altro tipo di unione;
• si educhi a riconoscere il valore e la bellezza della differenza sessuale e della
complementarietà biologica, funzionale, psicologica e sociale che ne consegue.
AZ 02ott15
Indicazioni per i genitori
Evitare di creare inutili allarmismi o un clima mancanza di fiducia
la presenza deve essere in generale un positivo, costruttivo e vigile interesse
nel comune impegno di famiglia e scuola per la crescita e la maturazione dei
figli, che sono i nuovi cittadini.
Condividere con altri genitori, della classe e della scuola, per informarsi
reciprocamente, far percepire la propria presenza positiva nella scuola e
valutare insieme eventuali iniziative.
Partecipare attivamente alle attività di programmazione presenziando sia nel
Consiglio di classe (programmazione di classe) che nel Consiglio di Istituto
(Piano di Offerta Formativa)
Anche i figli o i loro amici possono e devono candidarsi nei consigli di classe o
di istituto.
AZ 02ott15
Indicazioni per i genitori
Conoscere e valutare il “Piano dell’Offerta Formativa” (POF) della scuola, in cui devono
essere elencate chiaramente ed esaustivamente tutte le attività d’insegnamento che la
scuola intende adottare.
Distinguere nel POF gli insegnamenti scolastici:
• curriculari, obbligatori (ad esempio: italiano; matematica, ecc..): vigilare, intervenendo
sul singolo insegnante e/o sul dirigente scolastico
• extracurriculari, facoltativi, ai quali è possibile non far partecipare i figli. Speciale
attenzione ai tipici “argomenti”: lotta e contrasto al bullismo omofobico e alle
discriminazioni di genere, superamento degli stereotipi di genere, educazione sessuale e
all’affettività, e temi analoghi: chiedere prontamente chiarimenti al Dirigente Scolastico,
al Consiglio d’Istituto e al Consiglio di Classe
• I genitori sono gli unici legittimati a concordare e condividere i contenuti di una seria e
serena educazione alla affettività per i loro figli, rispettandone la sensibilità nel contesto
del valore della persona.
AZ 02ott15
Progetti di formazione per le scuole
Sono già presenti, in particolare negli Istituti Comprensivi,
progetti di educazione all’affettività che veicolano sane
riflessioni sull’importanza dell’educazione affettiva-emotivarelazionale.
Generalmente
i
contenuti
vengono
presentati
preventivamente ai genitori dai professionisti che li
svolgeranno nelle classi, ed è inoltre quasi sempre previsto
un incontro finale di restituzione ai genitori.
AZ 02ott15
AZ 02ott15
AZ 02ott15
AZ 02ott15
AZ 02ott15
AZ 02ott15
AZ 02ott15
AZ 02ott15
AZ 02ott15
AZ 02ott15
DNFVR – Organizzazione per la Scuola
• Chat Scuola: per passare informazioni, chiedere consigli. Per iscriversi
scrivere a [email protected]
• Gruppo Google scuola (mail): scambiare documenti, approfondimenti.
Per partecipare scrivere a [email protected]
• Gruppo scuola (fisico): analisi ed elaborazione. Per partecipare scrivere
a [email protected]
• Rete delle scuole
• Elezioni organi collegiali
Scarica

DNFVR Scuola 02ott15