Il volto della storia nuova Un’Agenda dello Sviluppo per la speranza economica e sociale in Basilicata Potenza, 17 Giugno 2006 Park Hotel Perché un’AgendA dello Sviluppo • Verso il Convegno della Chiesa Italiana a Verona • Per il rinnovamento della Azione Cattolica a livello locale, in attuazione del nuovo Progetto Formativo • Perché tocchiamo con mano la realtà sociale in cui viviamo come laici e operiamo come Associazione Cosa vuol dire speranza in Basilicata • Speranza vuol dire sviluppo! • La Pira: “La prima fondamentale speranza di oggi è la speranza economica e sociale. La scoperta di questa speranza è la scoperta che determina sin da ora il volto della storia nuova” • Un cammino sviluppatosi dal basso… Le tappe del percorso • Sei temi diocesani: – Cultura della partecipazione per una cittadinanza responsabile (Melfi) – Legalità e partecipazione (Matera) – La comunicazione al servizio del territorio (Acerenza) – Lo spopolamento delle aree interne (Tricarico) – Le risorse per lo sviluppo (Tursi) – Università e territorio (Potenza) Questo lavoro è un dono Per… • ...noi stessi • ...le comunità ecclesiali di Basilicata • …i politici e gli amministratori • …tutti i lucani Cultura della partecipazione per una cittadinanza responsabile • Un grosso deficit di partecipazione… • …nonostante i fatti di Scanzano (e simili)! • Come passare dalla stagione del movimentismo alla stagione della organizzazione della speranza? Cultura della partecipazione per una cittadinanza responsabile • Attivare percorsi culturali e formativi: – principio di laicità e mediazione culturale – formazione di una coscienza politica – esercizio delle virtù della competenza e della gratuità • La nostra vocazione sociale e la ferialità della fede: due coordinate per rinnovare la tradizione cristiana in Basilicata Legalità e partecipazione • Macro criminalità: chiudiamo gli occhi? • Comportamenti quotidiani: viviamo in un ambiente legalizzato? Legalità e partecipazione • Per lo sviluppo è necessario diffondere una vera cultura della legalità: – il bene comune – una pedagogia del coraggio civico – la competenza e l’onestà di chi serve le istituzioni – il rispetto per la cosa pubblica • Ripensare le forme di esercizio del potere e ricostruire luoghi effettivi di partecipazione La comunicazione per lo sviluppo del territorio • La comunicazione autentica è un atto d’amore, un dono • I mezzi di comunicazione di massa rispecchiano questa idea? • Senza trasparenza la comunicazione non riesce a creare cultura democratica • Una comunicazione capace di denunciare: anche in Basilicata? La comunicazione per lo sviluppo del territorio • Vogliamo intraprendere percorsi di sensibilizzazione al tema della comunicazione da vivere con la sensibilità del laico, al fine di: – promuovere il dialogo intergenerazionale – mettere in dialogo comunità parrocchiali e civili – potenziare sul territorio i servizi di informazione, orientamento e consulenza per i giovani Lo spopolamento delle aree interne • 1991-2005: la popolazione lucana cala del 2,3%! • Primi 11 mesi del 2005: - 1.910 abitanti su neanche 600 mila! • Previsioni demografiche ISTAT: – meno di 400.000 abitanti nel 2051 – solo il 13% di giovani con meno di 18 anni e il 36% di over 65: Basilicata ospizio! Lo spopolamento delle aree interne • Fenomeno migratorio diseguale sul territorio, con le aree interne in grande sofferenza. Tra gennaio e novembre 2005: – in provincia di Potenza, 12 comuni su 100 con un decremento della popolazione superiore al 2% e solo 16 su 100 con un incremento – Guardia Perticara: -9,6%; Terranova del Pollino: -5% – in provincia di Matera, nessun comune ha un decremento superiore al 2% e 9 su 31 hanno un incremento Lo spopolamento delle aree interne • La nuova emigrazione: cervelli in fuga! • Cosa fare? – cultura della rete, contro i campanili, per rafforzare i territori – cultura del territorio, come impegno delle agenzie educative – cultura della condivisione e del dono, per nuove scuole di imprenditorialità – cultura del merito e della competenza, contro la sottocultura della raccomandazione Le risorse per lo sviluppo • La Basilicata, terra di risorse naturali • Un enorme flusso di risorse finanziarie pubbliche: che cosa ne abbiamo fatto? • Senza la cultura della responsabilità, le risorse non creano sviluppo: – le agenzie educative devono diffondere la cultura del territorio – l’azione amministrativa deve orientarsi all’efficienza e alla trasparenza: basta con la moltiplicazione degli enti regionali, per creare nuove strutture di potere! Le risorse per lo sviluppo • Una sussidiarietà statica e dinamica: una profonda azione di riforma della mappa del potere regionale! • Cosa ne è stato dello Statuto regionale? Esso sia occasione per avviare un serio confronto tra politica e società civile! Università e territorio • Perché tanti preferiscono frequentare l’Università fuori Regione? – Qualità dell’offerta formativa. Non bastano le nuove facoltà, se non si integreranno con il territorio: ricercatori lucani!? Ufficio Placement, per far dialogare offerta formativa ed esigenze del territorio – Bisogno di emancipazione in un ambiente socio-culturale più stimolante: agire sui luoghi dell’Università creare comunità universitarie Università e territorio • Integrare i due poli dell’Università di Basilicata, per far sì che in essa si formi la classe dirigente della Regione! • Attivare percorsi di dialogo tra gli attori protagonisti della ricerca scientifica e tecnologica, per creare davvero condizioni di attrattività per il nostro territorio. Alcune idee per una stagione di sviluppo • Un (possibile e parziale!) percorso di sviluppo deve fondarsi su: – società della conoscenza – rafforzamento competitivo dei territori: • aiutare e sostenere il processo di nascita di nuove capacità imprenditoriali • ripensare il modello di tutele sociali, spostandole dalla protezione del posto di lavoro alla protezione del lavoratore. Alcune idee per una stagione di sviluppo • Per il sostegno alla nuova imprenditorialità: – liberare risorse per l’infrastrutturazione della Regione; – liberalizzare il settore dei servizi, a partire dalla fornitura di servizi pubblici; – puntare alla integrazione tra Università e territorio, per favorire il processo di start-up di aziende tecnologicamente avanzate. Snellire la burocrazia! Alcune idee per una stagione di sviluppo • Per il sistema delle tutele sociali: – dalle politiche passive alle politiche attive del mercato del lavoro; – migliorare l’efficienza dei Servizi Pubblici all’Impiego • Uno slogan per una stagione di sviluppo: “Più Stato e più mercato”! l’imPegno dell’Azione Cattolica: le Scuole di azione civile • Suscitare nuove vocazioni all’impegno sociale e politico: non un mestiere ma una vocazione! • Per fare questo è necessario un cammino di comunione autentica con le altre aggregazioni laicali • Raccogliamo l’invito contenuto nel mandato che i Vescovi ci hanno affidato il 29 Aprile a Tito Scalo. l’imPegno dell’Azione Cattolica: le Scuole di azione civile • “Sappiate costruire cenacoli di preghiera intensa, spazi di riflessione sincera, scuole di azione civile. In nome di Gesù Cristo, Redentore dell’uomo, siano le vostre azioni e le vostre parole voci di denuncia profetica dell’oppressione dei poveri, laboratori di progetti validi per il rinnovamento della città dell’uomo” l’imPegno dell’Azione Cattolica: le Scuole di azione civile • Vogliamo avviare, nelle parrocchie sul territorio, queste Scuole di azione civile: – laboratori di una nuova cittadinanza – luoghi in cui imparare a servire il bene comune – scuole in cui i giovani scoprano il gusto di impegnarsi a fondo nello studio e nell’approfondimento del loro impegno civile • Per arrivarci,forniremo ai nostri gruppi sul territorio dei piccoli itinerari formativi, che permettano loro di essere autosufficienti nell’avvio delle Scuole.