ERODOTO
Dati biografici
Poche sono le informazioni in nostro possesso sulla vita di Erodoto:
cronologia avvenimenti
458 a.C.
nasce ad Alicarnasso, in Asia Minore,
probabilmente da famiglia di origini carie
460 a.C.
rivolta di Alicarnasso contro il tiranno
filopersiano Ligdami: Erodoto è costretto
alla fuga
454-444
a.C.
 viaggia in Egitto, Mesopotamia, Scizia
 soggiorna ad Atene, dove frequenta
Pericle e Sofocle
444-3 a.C.
partecipa alla fondazione della colonia
panellenica di Turi, voluta da Pericle
Erodoto > Oratoria e democrazia
Erodoto
Le Storie
Erodoto è autore delle Storie, suddivise in età ellenistica in 9 libri indicati
con i nomi delle Muse.
Sul piano dei contenuti l’opera può considerarsi costituita da due blocchi:
libri
blocchi
argomenti
ll. I-V
storia ed
etnogeografia
dell’impero persiano
 introduzione
 ricostruzione mitica delle ostilità tra Grecia e
Asia (Io, Europa, Argonauti, guerra di Troia)
 logoi: lidio (I), egizio (II), scitico e libico (IV)
 la rivolta ionica, Sparta e Atene (V)
ll. VI-IX le guerre persiane
Erodoto > Le Storie
 la prima guerra persiana (VI)
 la seconda guerra persiana: le Termopili
(VII), Salamina (VIII), Platea e Micale (IX)
L’organizzazione interna dell’opera
Mentre i libri VI-IX seguono l’andamento delle operazioni belliche, nei libri
I-V Erodoto non si attiene a un criterio cronologico, ma tematico:
inserisce i vari logoi nel momento in cui sono funzionali al racconto.
La prima parte delle Storie si articola dunque in blocchi tematici
denominati logoi, cioè “discorsi”:
esposizioni di argomento storico
e geo-etnografico dedicate alle
popolazioni che si erano scontrate
con i persiani e/o ne erano state
conquistate.
Probabilmente i logoi erano stati
concepiti originariamente come
esposizioni orali con finalità
di intrattenimento.
Claude Vignon, Creso (1629)
Erodoto > L’organizzazione interna dell’opera
La questione erodotea
La divisione in due blocchi, l’assenza di un piano dell’opera e alcune
contraddizioni interne hanno fatto sorgere la questione erodotea:
si è tentato di trovare risposte a questi problemi studiando la genesi e le varie fasi
compositive delle Storie.
teorie
nucleo centrale
teoria
evoluzionistica
(Jakoby)
le Storie si sono sviluppate a partire da singoli logoi di
tipo geo-etnografico, per poi diventare storiografia
nazionale dei Greci
teoria unitaria
le Storie vengono concepite con un piano coerente
Teoria stratigrafica
(De Sanctis)
momenti significativi della vita politica e religiosa
sottolineare l’importanza della circostanza e intrattenere
piacevolmente l’uditorio
altre interpretazioni  i logoi, concepiti indipendentemente, si saldano l’uno
all’altro con tecnica rapsodica
 un progetto originario unitario avrebbe subito una
serie di modifiche legate ai vari tipi di pubblico
Erodoto > La questione erodotea
La storiografia di Erodoto
Con le Storie Erodoto si inserisce nella tradizione della logografia ionica,
ma la rinnova profondamente perché:
 conferisce un certo risalto alla componente politico-militare di quel
grande scontro di civiltà rappresentato dalle guerre persiane;
 l’analisi di usi e costumi è funzionale a chiarire meccanismi
psicologici e comportamenti che stanno alla base dello scontro;
 crea una nuova forma letteraria, fondendo elementi propri di generi
diversi (epica, etnogeografia, tragedia, novella);
 l’assenza di legami con una polis e i viaggi gli premettono una
straordinaria apertura di orizzonti (relativismo etico nelle descrizioni
antropologiche).
Erodoto > La storiografia di Erodoto
La “presenza” di altri generi letterari
Uno degli aspetti più originali delle Storie è la fusione di elementi
appartenenti a generi letterari diversi. Ecco i “debiti” contratti da
Erodoto:
genere
elementi
epica




prosa ionica
informazioni storico-mitologiche e geo-etnografiche
novella
genere letterario popolare che circolava oralmente e di cui
Erodoto inserisce esemplari nella sua esposizione
Erodoto > La questione erodotea
volontà di conservare il ricordo di azioni ritenute straordinarie
inserimento di discorsi diretti
tecniche narrative: catalogo e composizione ad anello
uso di vocaboli omerici, allusioni a versi o emistichi
Il metodo storico
Erodoto definisce le Storie una histories apodexis,
“esposizione di una ricerca” (Storie I,1).
La parola historìe conserva il significato
etimologico di “ricerca”; il vocabolo deriva infatti
dalla radice vid-, che veicola i concetti del
“vedere” e del “sapere”.
I criteri di questa ricerca sono esposti in
Storie II,99:
 opsis: visione diretta (o autopsia), applicata
alle fonti primarie, come epigrafi, monumenti,
documenti ufficiali (persiani, ateniesi, delfici),
raccolte oracolari;
 akoè: raccolta delle testimonianze orali;
 gnome: vaglio critico dei materiali raccolti.
Erodoto > Il metodo storico
Sfinge, palazzo di Dario I a Susa
L’antropologia
I grandi eventi militari, ma anche la descrizione di popolazioni tanto
diverse spingono Erodoto a interrogarsi circa la condizione dell’essere
umano.
Le vicende umane gli appaiono condizionate da un elemento divino
(to theion), che interviene quando l’uomo viola il principio della
moderazione.
Il divino, però, è anche invidioso
e perturbatore: l’esperienza e la
conoscenza pertanto non costituiscono
garanzia di successo nell’agire umano.
Come insegna l’incontro tra Creso
e Solone, nessun uomo può essere
definito felice finché non ha condotto
a termine la propria vita.
Erodoto > L’antropologia
J.-L. David, Leonida alle Termopili (1814)
Erodoto e il mito
Il mito per Erodoto è oggetto di indagine al pari degli eventi propriamente
storici.
La volontà di fornirne una spiegazione razionale convive con il rispetto
religioso, determinando soluzioni di compromesso:
 i miti vengono riportati in tutte le loro
versioni, ma Erodoto dichiara di non
essere obbligato a credere a ciascuna
di esse (VII,152,3);
 i suoi rilievi critici vertono su dettagli
del mito, non sul mito stesso.
La Pizia
Erodoto > Erodoto e il mito
Erodoto e Atene
Il rapporto di Erodoto con Atene appare controverso:
 da una parte lo storico esprime profonda ammirazione per le imprese
ateniesi (Atene ha salvato la Grecia) e sostiene gli Alcmeonidi
(il ghenos di Pericle);
 d’altra parte però la riflessione
sul tema della moderazione e della
potenza potrebbe contenere una
velata critica all’imperialismo
ateniese;
 Erodoto inoltre mostra interesse
e rispetto per Sparta, come pure
la volontà di far comprendere le
ragioni dei Persiani (questa
La loggetta delle Cariatidi (Atene, Acropoli)
vicinanza ai Persiani potrebbe
essere spiegata con le origini
dello storico).
Erodoto > Erodoto e Atene
Lingua e stile
Ecco le coordinate fondamentali dell’opera erodotea sul piano della
lingua e dello stile.
Le Storie: lingua e stile
dialetto
il testo presenta una veste ionica, con forme attiche e omeriche
lessico
è estremamente vario: si va da poetismi e omerismi a espressioni
colloquiali attinte all’attico contemporaneo
sintassi
prevalentemente semplice e piana, testimonianza dell’originaria
pubblicazione dell’opera e della volontà di conseguire un effetto
di naturalezza e credibilità
stile
 ornamentazione modesta, fondata su figure di suono
(paronomasie, allitterazioni), ossimoro, antitesi (influsso della
tragedia e della prosa sofistica)
 largo uso di particelle coordinanti e di pronomi dimostrativi
Erodoto > Lingua e stile
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Erodoto - Sono arrivati i nuovi campus