RASSEGNA Stampa 2 luglio 2015 SOMMARIO Ateneo Repubblica – Corsa a rettore, patti trasversali, sfide tra lobby e sulle urne incombe Renzi. Duello tra lobby ma i renziani scelgono Mivcari favorito su Ferro Repubblica – Urne aperte oggi allo Steri, serve un quorum di 1.090 votanti La Sicilia – Ferro-Micari, sfida per lo Steri GdS – Oggi si sceglie il rettore. Due candidati in corsa, ma al vincitore serve la maggioranza Quotidiano di Sicilia – Elezioni del rettore di Palermo, in 2559 al voto PalermoToday – Elezioni all’Università, Micari e Ferro per un posto da rettore LiveSicilia – L’Università al dopo Lagalla. Sfida tra Micari e Ferro GdS – La commemorazione. Espulsi perché ebrei, ricordati 5 docenti BlogSicilia – Shoa, Università di Palermo ricorda con una targa docenti ebrei espulsi Meridionews – Furono espulsidall’Università perché docenti ebrei. Dopo quasi 80 anni, le scuse dell’Ateneo palermitano Gli appuntamenti GdS – Steri. Cataliotti, se il chirurgo si racconta “Scrivere è un po’ come operare” Repubblica – Steri. “In tema di chirurgia ed altri racconti” Repubblica – Notte all’Orto botanico GdS – Orto Botanico. Ort-Art, via con la musica GdS – Univercittà. Le tele della pittrice Francesca di Carpinello Balarm – “ORT-ART”: Natura, vino degustazioni di street food e musica con i Jack & the Starlighters Balarm – Solidarietà verso le studentesse africane con le arance di Ribera Attualità Tp24 – Sempre più caos nel governo Crocetta dopo le dimissioni di Borsellino. Lui: “Vado avanti” Sì24 – “Governo crac, la Sicilia verso il voto anticipato. Totoassessori: Lagalla alla Sanità, via la Vancheri? Ufficio Comunicazione Istituzionale - Responsabile per la Rassegna stampa Giusi Inzinna –[email protected] 2/7/2015 data LA REPUBBLICA pag Prima pagina I UNIVERSITÀ, OGGI SI VOTA Corsa a rettore patti trasversali sfide tra lobby e sulle urne incombe Renzi EMANUELE LAURIA E con un aspirante Magnifico a dare del «copione», su Facebook, all'altro. L'ultimo attacco di Vito Ferro, ex prorettore vicario, all'avversario Fabrizio Micari, già presidente della Scuola politecnica e favorito nella corsa allo Steri, riguarda il presunto plagio di un punto del programma ( quello sull'accreditamento dell'Ateneo) e dà una coda polemica a una campagna elettorale senza botti. La prima campagna "post-politica" per la guida dell'Università, fra due contendenti di difficile chiara collocazione. FINITA SEGUE A PAGINA V Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa LA REPUBBLICA data 2/7/2015 pag V Palermo Politica nella prima campagna "post-politica" per la guida dell'Ateneo palermitano I partiti però non restano a guardare Duello fra lobby ma i renziani scelgono Micari favorito su Ferro EMANUELE LA URIA Roberto Lagalla, che nel 2008 era appena uscito da un'esperienza da assessore in una giunta regionale di centrodestra, e il predecessore Giuseppe Silvestri, accademico senza pedigree politico ma espressione netta di un mondo di centrosinistra, la sfida è fra due docenti che aggregano pezzi diversi, apparentemente lontani, di società. I partiti, per carità, non stanno a guardare. Ma sembrano comprimari, non influenti in una lotta che riguarda lobby accademiche. Meno agguerrite che in passato. I programmi contano fino a un certo punto. Al primo posto, per entrambi i contendenti, il miglioramento della ricerca. Ferro è per il rafforzamento della struttura universitaria pubblica e statale, Micari ha una visione più dinamica, che prevede autonomia dei dipartimenti e un maggiore dialogo con le altre istituzioni e il mondo del lavoro. Due ingegneri di segno diverso. Uno, Ferro, rigoroso e inflessibie, avvezzo alle tortuosità della burocrazia universitaria; l'altro, Micari, concreto ma insieme creativo, abile nella comunicazione e fanatico del "fare squadra". Lagalla ascrive entrambi alla linea della continuità con la sua amministrazione: «Ferro ha avuto da me un incarico fiduciario, con Micari abbiamo lavorato in sintonia negli organismi di vertice», dice il rettore in usci- 11) OPO I programmi contano fino a un certo punto: al primo posto peri contendenti il miglioramento della ricerca ta, dichiarando formalmente la sua posizione super partes. Ma non è un mistero che a Lagalla non dispiaccia lasciare lo scettro a Micari. A testimonialo, ancor prima di una recente cena al Circolo del Tennis che ha visto i due insieme assieme all'ex deputato Francesco Musotto, sono i contatti silenziosi che Lagalla ha avviato negli ultimi giorni. Particolare che fa pendere ancor più la bilancia a favore dell'insegnante che si è formato a San Francisco. L'ex presidente della scuola politecnica, d'altronde, ha in mano la gran parte dei voti dell'ex Ingegneria, che da sola conta circa 400 docenti (un quarto del totale). E avrebbe un buon 60 per cento dei suffragi dell'ex Medicina, specialmente dell'area clinica. Con Micari il presidente della scuola di medicina e chirurgia Francesco Vitale e il direttore del dipartimento di Biotecnologie Mediche, Marcello Ciaccio. Dall'altra parte, Ferro punta sull'apporto che gli arriva dal prorettore designato, l'ordinario di Immunologia Francesco Dieli e da stimati chirurghi quali Eugenio Fiorentino e Mario Latteri. Se un peso avranno, alla stregua di grandi elettori, i direttori dei dipartimenti ( 20), Micari è in una botte di ferro: con lui stanno il responsabile di Scienze Economiche Fabio Mazzola ( designato prorettore ), di Scienze Giuridiche Giuseppe Verde, di Scienze Politiche Giovanni Fiandaca (più defilato), di Scienze Umanistiche Laura Auteri, di Culture e Società Maria Concetta Di Natale. Però la situazione è più complessa. E non mancano i derby, all'interno di alcune aree disciplinari, come quella dell'ex Giurisprudenza: il direttore della scuola Giuseppe Liotta, ad esempio, voterà per Ferro come il giuslavorista Alessandro Garilli, già sottosegretario di Prodi, oggi su un fronte differente rispetto ad alcuni suoi allievi quali Alessandro Bellavista. Nell'ex Agraria, da dove proviene, Ferro avrà probabilmente più consensi, mentre sono divise altre aree, come l'ex Psicologia e le Scienze. Ma sono bacini elettorali minori. Micari conta di far sua la maggioranza dei voti degli amministrativi, grazie ai buoni rapporti con le organizzazioni sindacali, fra cui l'influente Snals. La quasi totalità delle associazioni studentesche, pubblicamente, ha fatto endorsement a favore di Università degli studi di Palermo — Servizio Stampa LA REPUBBLICA data 2/7/2015 pag V Palermo Politica Micari. Esito scontato? Non è detto. Dipenderà anche dall'affluenza. Se passeranno i primi due turni senza esito, il ballottaggio con maggioranza semplice farà crescere le chances di Ferro. Visto in controluce, Io schieramento a favore di Micari ha connotazioni progressiste. Va dal prorettore indicato Mazzola, ex consulente di Leoluca Orlando che viene da una famiglia di sinistra, al gruppo di docenti che fa riferimento a Giovanni Fiandaca ( candidato del Pd alle ultime europee). Fra loro Costantino Visconti, vicino ad Antonello Cracolici e consigliere dell'Orchestra sinfonica siciliana. Giuseppe Verde, altro sponsor di Micari, nutre buoni sentimenti verso Crocetta e Lumia. I maggiori esponenti del Pd, d'altronde, tifano esplicitamente per l'ex docente di Ingegneria. E si muovono anche attraverso le organizzazione degli studenti. Uniattiva, che opera a Lettere, è vicina Cracolici, la Run al deputato agrigentino Giovanni Panepinto, Vivere Ateneo al parlamentare palermitano del Pdr Édy Tamaio che nei giorni scorsi è andato a trovare il candidato rettore. Il leader di Intesa Universitaria è il giovane Michele Catanzaro, già candidato all'Ars del Pid ma oggi al lavoro nello staff dell'assessore renziano Vania Contrafatto. 'Fabrizio Ferrandelli si è speso per trovare voti per Micari a Medicina tramite Gervasio Venuti, manager del Cervello che è stato capo delle risorse umane al Policlinico. Lo stesso Lagalla da tempo si è avvicinato al sottosegretario Faraone, che l'ha definito "risorsa spendibile" dal Pd per le prossime elezioni. Lagalla, con Maurizio Carta (uno dei primi sostenitori di Micari ) era alla Leopolda. Ce ne sarebbe abbastanza per ipotizzare una svolta "renziana" all'università, se non fosse che, come abbiamo visto, le coalizioni sono spurie e fra i promotori della candidatura dell'ex presidente della scuola politecnica c'è ad esempio Gaetano Armao, uomo di solida matrice di centrodestra. La verità è, appunto, che con le elezioni di oggi si entra in una fase post—politica. Difficile leggere con le tradizionali lenti delle alleanze parlamentari la contesa al vertice di un'Ateneo che cambia, con i blocchi sociali scomposti e gli stessi baronati ridimensionati dalle norme antiparentopoli.11 futuro comincia oggi. Ma è presto per dire che volto avrà. LAGALLA Il rettore (nella foto) si dichiara al di sopra delle parti e dice che entrambi i contendenti esprimono la linea della continuità. Ma il suo favore andrebbe a Micari CON MICARI A sostenere l'ex presidente della scuola politecnica i direttori dei dipartimenti di Scienze economiche (Mazzola), giuridiche (Verde) e umanistiche (Auteri) CON FERRO A sostenere l'ex prorettore il presidente della scuola di scienze giuridiche Leotta, il docente di diritto del Lavoro Garilli e chirurghi quali Latteri e Fiorentino ..., .......-,•,, -,* , Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa LA REPUBBLICA data 2/7/2015 pag V Palermo Politica -,.. Urne aperte oggi allo Sten* serve un quorum di 1.090 votanti ÈFabrizio il giorno delle urne all'Università di Palermo. Vito Ferro e Micari si sfidano per la carica di rettore, ricoperta dal ., 2008 da Roberto Lagalla. Gli elettori sono 2559 tra professori ordinari, ricercatori, rappresentanti del personale e degli studenti. Servirà, nei primi due turni, la maggioranza degli aventi diritto al voto per eleggere il rettore: il quorum è di 1090 votanti. Profili diversi quelli dei due candidati. Vito Ferro è ordinario di Scienze agrarie e forestali e ha indicato come prorettore vicario Francesco Dieli, professore nella scuola di medicina e chirurgia. Mentre Fabrizio Micari è ordinario di Ingegneria chimica e gestionale, il suo prorettore vicario sarebbe Fabio Mazzola, direttore del Dipartimento di Scienze economiche. I seggi saranno aperti dalle 9 alle 17: si potrà votare nella chiesetta di Sant'Antonio Abate allo Steri, nell'edificio 19 del complesso Poliditattico e all'Accademia delle Scienze mediche al Policlinico. Nel caso non si raggiungesse la maggioranza nella prima votazione si tornerà alle urne, lunedì 6 luglio con eventuale ballottaggio mercoledì 8 luglio 2015. gru f R PRODUZIONE RISMA, Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa LA SICILIA data 2/7/2015 pag 31 Palermo Palermo Ferro-Micari sfida per lo Steli Università, si vota dalle 9 alle 17 per la poltrona di rettore. Gli elettori sono 2.559 ANTONIO FIASCONARO PAGINA 31 UNIVERSITA'. Si vota dalle 9 alle 17 per la poltrona di rettore. Gli elettori sono 2.559, il quorum è 1.090 Ferro-Micari, sfida per lo Steri ANTONIO FIASCONARO Ormai i giochi dovrebbero essere fatti. Adesso la parola passa alle urne. Oggi dalle 9 alle 17 si decide il successore di Roberto Lagalla alla guida del Rettorato. Com'è noto sono due i contendenti la poltrona più in alto dello Steri ed entrambi sono ingegneri. In ballo c'è il sessennio accademico 2015/2021. Da un lato l'ingegnere Vito Ferro ordinario di Scienze agrarie e forestali che ha indicato come Pro Rettore Vicario Francesco Dieli, ordinario di "Immunologia" nella Scuola di Medicina e Chirurgia e dall'altro Fabrizio Micari, ordinario di Ingegneria chimica e gestionale che ha indicato come Pro Rettore Vicario Fabio Mazzola direttore del Dipartimento di Scienze economiche. Gli elettori in totale sono 2.559 di cui 1.857 con voto diretto (ordinari, associati, ricercatori, ed i rappresentanti del personale, rappresentanti del personale e degli studenti in Consiglio di amministrazione e in Senato Accademico e rappresentanti degli studenti nel Consiglio degli studenti) e 704 (rappresentanti degli studenti nei Consigli di Corso di studio e nelle Scuole) con voto ponderato. Il Rettore è eletto a maggioranza degli aventi diritto al voto nelle prime due votazioni. Il quorum per essere eletto è di 1.090. Si vota dalle ore 9 alle ore 17 nei tre seggi allestiti nella chiesetta di Sant'Antonio Abate allo Steri, al complesso Polididattico, edificio 19 al primo piano ingresso "F" di Parco d'Orleans e all'Accademia delle Scienze mediche (pressi Aula Ascoli) al Policlinico universitario. Nel caso non si raggiungesse la maggioranza nella prima votazione si tornerà alle urne, lunedì 6 luglio con eventuale ballottaggio mercoledì 8 luglio 2015. Ogni elettore potrà esercitare il proprio diritto di voto indifferentemente in uno dei seggi predisposti. Per votare è necessario un valido documento di riconoscimento e sarà possibile votare anche esibendo il badge o il libretto universitario. Secondo le indiscrezioni della vigilia né Ferro né Micari ce la farebbero al primo round, anche se quando si parla di elezioni il segreto dell'urna è sovrano e può accadere di tutto e di più. Ieri, intanto, allo Steri sono stati commemorati i docenti espulsi nel 1938 a causa delle leggi razziali. Il rettore uscente Roberto Lagalla ha dichiarato: «Chiedo scusa a nome dell'Università e del mio predecessore dell'epoca che ha firmato il decreto di espulsione di cinque docenti che avevano la sola colpa di essere ebrei». L'iniziativa, proposta dall'Istituto siciliano di studi ebraici nella persona del presidente Evelyne Aouate, ha aperto il programma annuale "Univercittà Prize". Scoperta una targa nell'atrio dello Steri con i nomi dei docenti espulsi: Emilio Segre, ordinario di Fisica sperimentale, futuro Premio No491; Maurizio Ascoli, clinico famoso per avere scoperto una cura contro la tubercolosi, cui è intitolata un'aula del Policlinico di Palermo; l'italianista Mario Fubini, straordinario di Letteratura, l'ordinario di Ingegneria elettronica Alberto Dina e il fisiologo Camillo Artom. Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa Giornale di Sicilia ez pag Cronaca di Palermo UNIVERSITÀ. data 2/7/2015 25 Sono in tutto 2.559 gli elettori, chiamati ad esprimersi anche 704 studenti. Se non si raggiunge il quorum previsto, bisognerà tornare ai seggi il 6 luglio Oggi si sceglie il rettore Due candidati in corsa, ma al vincitore serve la maggioranza Sfida Ferro-Micari peni dopo Lagalla: occorrono logo voti Tra docenti, amministrativi e studenti in tutto sono 2.559 le persone chiamate a votare. Il rettore uscente: «Per la prima volta nel bilancio consuntivo del 2014 è stato raggiunto un attivo di 8 milioni di euro». Delia Parrinello e** Se uno dei due candidati - l'ex prorettore Vito Ferro e l'ex presidente della Scuola politecnica Fabrizio Micari - riuscirà ad avere 1.090 voti di docenti, amministrativi e studenti, e cioè la maggioranza assoluta degli elettori che sono circa 2.559 (compresi 704 studenti con voto ponderato), stasera l'Università avrà il nuovo rettore, successore di Roberto Lagalla per i prossimi sei anni. Si vota in tre seggi elettorali dai quali alle 17 i risultati confluiranno per lo spoglio a Palazzo Steri: in seduta di rappresentanza nella Sala delle Capriate ci sarà uno schieramento di presidenti e direttori, passerella di celebrità accademiche come ad ogni elezione del «magnifico». E intorno alle 20 l'eventuale proclamazione o l'appuntamento alla prossima convoca- zione elettorale che è prevista per il 6 luglio. Al voto un Ateneo che ha 1.605 docenti e 2.000 amministrativi e tecnici, in cerca di nuove strategie contro il calo degli iscritti che penalizza tutte le Università del Sud, a Palermo sono passati da 47.564 a 43.415. negli ultimi due anni. Studenti da sostenere non solo con didattica innovativa e corsi adeguati alle richieste del lavoro ma anche con residenze, mense, con borse di studio che vengono erogate dall'Ersu - Ente regionale per il diritto allo studio - e che oggi, con finanziamenti regionali e statali ridotti e denunciati anche dal presidente Ersu Alberto Firenze - lasciano fuori i due terzi di quelli che ne avrebbero diritto e sono idonei per basso reddito familiare: «Il prossimo rettore dovrà confrontarsi con questa realtà, per mantenere un livello accettabile in un Ateneo che nei prossimi sei anni riichia di essere considerato di serie B». Ateneo centro di cultura e ricerca ma anche grande macchina economica e occupazionale che promuove appalti, assume, centro di circolazione servizi. Per gli acquisti, manutenzione ordi- naria e pulizie-nel 2014 l'Università ha speso 19 milioni e 20 milioni sono stati spesi per funzionamento e utenze. L'Ateneo assume fra 80 e 100 persone all'anno, docenti, tecnici e amministrativi. Dopo la Regione è la più grande stazione appaltante della Sicilia: è in corso il progetto Policlinico da 50 milioni mentre il nuovo rettore gestirà l'appalto da 60 milioni del «Piano del Sud» per la ristrutturazione dell'asse universitario di via Archirafi e del nuovo Consorzio agrario. E con i numeri dell'ultimo bilancio, il rettore Roberto Lagalla che resterà in carica fino ad ottobre, sottolinea i risultati della sua gestione che parlano di crescita, «per la prima volta nel bilancio consuntivo 2014 sono stati registrati 8 milioni di attivo e sono stati rispettati tutti gli indici di virtuosità collocando Palermo fra gli atenei virtuosi». Con la guida Lagalla l'Università ha rimodulato i dipartimenti da 81 a 20, i corsi di laurea da 179 a 124, ha promosso l'internazionalizzazione - studenti Erasmus mille all'anno contro i 250 del passato - ha aumentato la partecipazione a bandi europei per 160 Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa Giornale di Sicilia I data pag Cronaca di Palermo 2/7/2015 25 milioni dal 2008 al 2015.11 nuovo rettore? «Dovrà potenziare le capacità attrattive dei corsi di laurea - indica Roberto Lagalla - ed elevare la valutazione nazionale dei prodotti della ricerca». Da lontano l'attenzione e l'esperienza didattica e amministrativa del professore Gianni Puglisi che ha ricoperto tutti i ruoli nell'ateneo palermitano e oggi guarda Palazzo Steri dalla presidenza dell' Università Iulm di Milano. E sostiene «alla pari» entrambi i candidati, Vito Ferro e Fabrizio Micari. «Quello del rettore è un potere di indirizzo di una grande macchina che non è solo didattica e culturale ma anche un volano economico: il futuro rettore avrà un potere legato al consenso che riuscirà ad attrarre ma in ogni caso dovrà battersi per la sopravvivenza dell'Ateneo e il suo potere sarà limitato dall'incidenza delle risorse. Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa giovedì 2 luglio 2015 Sicilia 24 ore - Università Elezioni del rettore di Palermo, in 2.559 al voto PALERMO – Oggi è il giorno delle elezioni per il rettore dell’Università di Palermo per il sessennio accademico 2015/2021. Due i candidati: Vito Ferro, ordinario di Scienze agrarie e forestali che ha indicato come pro rettore vicario Francesco Dieli, ordinario di Immunologia nella Scuola di Medicina e Chirurgia e Fabrizio Micari, ordinario di Ingegneria chimica e gestionale che ha indicato come pro rettore vicario Fabio Mazzola direttore del Dipartimento di Scienze economiche. Gli elettori in totale sono 2.559 di cui 1.857 con voto diretto (ordinari, associati, ricercatori, ed i rappresentanti del personale, rappresentanti del personale e degli studenti in Consiglio di amministrazione e in Senato Accademico e rappresentanti degli studenti nel Consiglio degli studenti) e 704 (rappresentanti degli studenti nei Consigli di Corso di studio e nelle Scuole) con voto ponderato. Il rettore è eletto a maggioranza degli aventi diritto al voto nelle prime due votazioni. Il quorum per essere eletto è di 1.090. Si vota dalle ore 9 alle ore 17 nei tre seggi allestiti nella chiesetta di Sant’Antonio Abate allo Steri, al complesso Polididattico, edificio 19 al 1° piano ingresso F di Parco d’Orleans e all’Accademia delle Scienze mediche (pressi Aula Ascoli) al Policlinico universitario. Nel caso non si raggiungesse la maggioranza nella prima votazione si tornerà alle urne lunedì 6 luglio con eventuale ballottaggio mercoledì 8 luglio. Ogni elettore potrà esercitare il proprio diritto di voto indifferentemente in uno dei seggi predisposti. Per votare è necessario un valido documento di riconoscimento e sarà possibile votare anche esibendo il badge o il libretto universitario. 02 luglio 2015 Elezioni all’Università, Micari e Ferrro per un posto da rettore Il presidente della Scuola politecnica contro l'ex prorettore. Avrà la meglio chi riuscirà a ottenere 1.090 preferenze da docenti, amministrativi e studenti. Risultati entro le ore 20 o seconda convocazione al voto per il 6 luglio Redazione 2 Luglio 2015 Lo Steri, sede del rettorato dell'Unipa Giornata di elezioni nell’Ateneo palermitano dove oggi, qualora si arrivasse alla maggioranza, si conoscerà il nome del nuovo rettore.. Due i candidati in corsa: l’ex prorettore Vito Ferro e il presidente della Scuola politecnica Fabrizio Micari. A loro l’arduo compito di persuadere almeno 1.090 tra docenti, amministrativi e studenti(con (con voto ponderato) per occupare la poltrona di “sindaco della cittadella universitaria”. Tre i seggi elettorali allestiti sino alle ore 20, a meno che non si raggiungano i numeri necessari e si rinvii la partita al prossimo 6 luglio. I 2.559 elettori esprimeranno la loro preferenza e imbucheranno la scheda in uno dei tre seggi, dislocati nella chiesetta di Sant’Antonio Abate allo Steri, all’edificio 19-Polo 19 didattico e all’accademia ccademia di Scienze mediche. Il sostituto dell’uscente Roberto Lagalla avrà l’arduo compito di riportare in auge l’università palermitana palermitana, dove negli ultimi anni si è registrato un preoccupante calo delle iscrizioni: negli ultimi due anni circa 4 mila in meno gli studenti che puntano alla laurea. (da 47.564 a 43.415). E lo dovranno fare nonostante si sia stretta la cinghia, con i finanziamenti regionali e nazionali ridotti praticamente all’osso. L'Università al dopo Lagalla Sfida tra Micari e Ferro Mercoledì 01 Luglio 2015 - 15:33 di Silvio Guagenti Domani il voto dalle 9 alle 17 nei tre seggi allestiti nella chiesetta di Sant'Antonio Abate allo Steri (nella foto), all'edificio 19 del complesso Polididattico e all'Accademia delle Scienze mediche. Lo Steri, sede dell'Università di Palermo PALERMO - Mancano poche ore all'elezione del nuovo Rettore dell’Università degli Studi di Palermo.Una sfida tra le più accese, dove i due protagonisti hanno diffuso le proprie idee e i loro progetti in tutti i modi previsti dal regolamento elettorale e sfruttando al massimo la pervasività dei social. Nelle prossime ore le urne emetteranno il loro verdetto, decidendo chi tra Vito Ferro,docente di scienze Agrarie e forestali ed ex prorettore vicario e Fabrizio Micari , docente di Ingegneria chimica e gestionale ed ex presidente del Politecnico, andrà ad occupare la poltrona al vertice dello Steri, lasciata libera da Roberto Lagalla. Seggi aperti domani: gli elettori in totale sono 2.559, di cui 1.857 con voto diretto (ordinari, associati, ricercatori, ed i rappresentanti del personale, rappresentanti del personale e degli studenti in Consiglio di amministrazione e in Senato Accademico e rappresentanti degli studenti nel Consiglio degli studenti) e 704 (rappresentanti degli studenti nei Consigli di Corso di studio e nelle Scuole) con voto ponderato. Il Rettore è eletto a maggioranza degli aventi diritto al voto nelle prime due votazioni. Il quorum per essere eletto è di 1.090. Si vota dalle ore 9 alle ore 17 nei tre seggi allestiti nella chiesetta di Sant'Antonio Abate allo Steri, al complesso Polididattico, edificio 19 al 1 piano ingresso "F" di Parco d'Orleans e all'Accademia delle Scienze mediche (pressi Aula Ascoli) al Policlinico universitario. Nel caso non si raggiungesse la maggioranza nella prima votazione si tornerà alle urne, lunedì 6 luglio con eventuale ballottaggio mercoledì 8 luglio. In una campagna elettorale che volge al termine i due contendenti non hanno tardato a rendere noto il rispettivo appello al voto che ridisegnerà gli assetti dell’Ateneo palermitano. "Mi riprometto di mettere a vostra disposizione il mio tempo, la capacità di ascoltare e lavorare in gruppo, l’entusiasmo le idee, l’impegno e la passione che spero abbiate avuto modo di valutare – scrive Fabrizio Micari - , sono certo che insieme, facendo squadra, saremo in grado di rafforzare la posizione del nostro Ateneo in campo nazionale ed internazionale. Negli incontri che ho tenuto in questa campagna elettorale – continua Micari-, è stato possibile valutare e approfondire le strategie che consentiranno alla nostra università di puntare all'eccellenza dell’offerta formativa, all'internazionalizzazione della didattica e della ricerca, al miglioramento della performance nella ricerca e nell'assistenza, al trasferimento della conoscenza volto alla crescita sociale, culturale ed economica del territorio". “Se qualcosa è emerso in modo chiaro, dai programmi così come dai pubblici confronti, è proprio il differente modello di Università che io ed il mio contendente immaginiamo – scrive invece Vito Ferro -, è chiaro che la montagna di tecnologia politico-amministrativa, che su di noi grava da almeno un decennio, nasconde un intento preciso. Siamo costretti a concentrarci sulla burocrazia dell’accademia, in modo da ‘mollare’ sulla vera partita: lo smantellamento dell’istituzione universitaria pubblica statale. Questa operazione - continua Ferro nell'appello - si gioca sul discredito continuo che media ed istituzioni hanno gettato sull'accademia e spietatamente si attua con il continuo sottofinanziamento del sistema. A questo attacco – conclude-, è possibile rispondere con un solo atteggiamento: impossessarsi e ridefinire i processi tecnologici (Anvur) che ne sostengono l’azione, per salvaguardare l’esistenza stessa dell’istituzione universitaria e recuperarne gli spazi di credibilità, custodia, cura e servizio alla società, che sono propri di questo cruciale presidio di cultura libera. Da più parti è stato sottolineato che la condivisione convinta del percorso di assicurazione della qualità, che prepara l’Ateneo a questo appuntamento, garantisca la piena trasparenza dei momenti di definizione delle strategie a medio e lungo termine". © RIPRODUZIONE RISERVATA Giornale di Sicilia data pag Cronaca di Palermo 2/7/2015 25 LA COMMEMORAZIONE. Una targa affissa allo Steri Espulsi perché ebrei, ricordati 5 docenti oee «Chiedo scusa a nome dell'Università e del mio predecessore dell'epoca che ha firmato il decreto di espulsione di cinque docenti che avevano la sola colpa di essere ebrei». Ad affermarlo il rettore Roberto Lagalla nel corso della manifestazione con cui l'Ateneo ha commemorato i docenti espulsi a causa delle leggi razziali. L'iniziativa, proposta dall'Istituto siciliano di studi ebraici nella persona del presidente Evelyne Aouate, ha aperto il programma annuale «Univercittà Prize», la manifestazione concepita con l'intento di collegare, la proposta culturale dell'Ateneo con le realtà e le proposte delle arti, delle professioni, dell'asso- ciazionismo e della vita pubblica della Città. Nel corso della serata si è svolta la cerimonia dell'affissione di una targa nell'atrio dello Steri con i nomi dei docenti espulsi. Sulla targa, realizzata a mano dallo staff di tecnici guidati dall'architetto Domenico Policarpo sono incisi i nomi di Emilio Segre, ordinario di Fisica sperimentale, futuro Premio Nobel; Maurizio Ascoli, clinico famoso per avere scoperto una cura contro la tubercolosi, cui è intitolata un'aula del Policlinico di Palermo; l'italianista Mario Fubini, straordinario di Letteratura, l'ordinario di Ingegneria elettronica Alberto Dina e il fisiologo Camillo Artom. Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa COLLOCATA NELL'ATRIO DI PALAZZO STERI Shoah, Università di Palermo ricorda con una targa docenti ebrei espulsi SCUOLA E UNIVERSITÀ 01 luglio 2015 di Redazione “Chiedo scusa a nome dell’Università e del mio predecessore dell’epoca che ha firmato il decreto di espulsione di cinque docenti che avevano la sola colpa di essere ebrei”. Ad affermarlo il rettore Roberto Lagalla nel corso della manifestazione con cui l’Ateneo ha commemorato i docenti espulsi a causa delle leggi razziali. L’iniziativa, proposta dall’Istituto siciliano di studi ebraici nella persona del presidente Evelyne Aouate, ha aperto il programma annuale “Univercittà Prize”, la manifestazione concepita con l’intento di collegare, la proposta culturale dell’Ateneo con le realtà e le proposte delle arti, delle professioni, dell’associazionismo e della vita pubblica della Città. Nel corso della serata si è svolta la cerimonia della collocazione di una targa nell’atrio dello Steri con i nomi dei docenti espulsi.Un appuntamento storico con cui l’Università, alla presenza di rappresentanti del mondo ebraico, ha voluto ricucire lo strappo avvenuto nel 1938, quando cinque illustri professori hanno perduto cattedra e stipendio in osservanza di due decreti legge che sancivano l’espulsione da ogni scuola, dall’asilo fino all’università, di studenti e insegnanti ebrei italiani e l’espatrio di tutti gli ebrei stranieri. Sulla targa, realizzata a mano dallo staff di tecnici guidati dall’architetto Domenico Policarpo sono incisi i nomi di Emilio Segre, ordinario di Fisica sperimentale, futuro Premio Nobel;Maurizio Ascoli, clinico famoso per avere scoperto una cura contro la tubercolosi, cui è intitolata un’aula del Policlinico di Palermo; l’italianista Mario Fubini, straordinario di Letteratura, l’ordinario di Ingegneria elettronica Alberto Dina e il fisiologo Camillo Artom. “Ricordare quello che è successo nel periodo dell’oppressione del popolo ebraico durante la seconda guerra mondiale – ha detto il vice presidente UCEI Roberto Jarac – è fondamentale per costruire la coscienza della Nazione. Il nostro sforzo educativo è volto infatti, alla creazione delle coscienze soprattutto dei giovani che siano poi l’antidoto che quanto accaduto non si verifichi più in futuro”. Lo storico Matteo Di Figlia, nel suo intervento, ha ripercorso il tragico periodo nazifascista, tratteggiato la figura del rettore Giuseppe Maggiore, un gigante della cultura e luminare del “Diritto penale” a livello nazionale ed europeo che si macchiò della colpa di firmare il decreto di espulsione dei docenti dall’Università. “Ma non dobbiamo dimenticare nemmeno – ha aggiunto il docente – i tanti studenti espulsi dall’Università a cui venne privato il diritto di studiare”. Il sindaco Leoluca Orlando ha plaudito all’iniziativa dell’Università che permette di continuare il dialogo tra le culture e le religioni nella città di Palermo. Infine la prof. Luciana Pepi si è augurata che questa iniziativa “sia un input al pensare e contribuisca che ognuno non sia preda dell’indifferenza”. MeridioNews Furono espulsi dall'Università perchè docenti ebrei Dopo quasi 80 anni, le scuse dell'Ateneo palermitano REDAZIONE 1 LUGLIO 2015 CRONACA – Allo Steri l’Ateneo commemora i docenti espulsi a causa delle leggi razziali. Il rettore Roberto Lagalla chiede scusa a nome dell’Università e del suo predecessore che ha firmato il decreto decreto di espulsione nel 1938. L’iniziativa, proposta dall’Istituto siciliano di studi ebraici nella persona del presidente Evelyne Aouate, ha aperto il programma annuale “Univercittà Prize” Emilio Segre,, ordinario di Fisica sperimentale, futuro Premio Nobel, Maurizio Ascoli, clinico famoso per avere scoperto una cura contro la tubercolosi, cui è intitolata un’aula del Policlinico di Palermo, l'italianista Mario Fubini, straordinario di Letteratura e l’ordinario rdinario di Ingegneria elettronica Alberto Dina e il fisiologo Camillo Artom. La giornata di ieri sera, proposta dall’Istituto siciliano di studi ebraici nella persona del presidente Evelyne Aouate, è stata per loro. Una commemorazione che è stata l'occasione l' per chiedere scusa dopo 77 anni ai cinque docenti che nel 1938, furono espulsi perchè ebrei, come imponevano le leggi razziali di allora. «Chiedo scusa a nome dell’Università e del mio predecessore dell’epoca che ha firmato il decreto di espulsione di cinque docenti che avevano la sola colpa di essere ebrei» ha detto il rettore Roberto Lagalla nel corso della manifestazione che ha aperto il programma annuale “Univercittà Prize”, la manifestazione concepita con l’intento di collegare, la proposta culturale rale dell’Ateneo con le realtà e le proposte delle arti, delle professioni, dell’associazionismo e della vita pubblica della Città. Nel corso della serata si è svolta la cerimonia della collocazione di una targa nell’atrio dello Steri realizzata a mano dallo lo staff di tecnici guidati dall’architetto Domenico Policarpo, con i nomi dei docenti espulsi espulsi. Un appuntamento storico con cui l’Università, alla presenza di rappresentanti del mondo ebraico, ha voluto ricucire lo strappo avvenuto nel 1938, quando cinque illustri professori hanno perduto cattedra e stipendio in osservanza di due decreti legge che sancivano l’espulsione da ogni scuola, dall'asilo fino all'università, di studenti e insegnanti ebrei italiani e l'espatrio ddi tutti gli ebrei stranieri. «Ricordare re quello che è successo nel periodo dell’oppressione del popolo ebraico durante la seconda guerra mondiale – ha detto il vice presidente UCEI Roberto Jarac - è fondamentale per costruire la coscienza della Nazione. Il nostro sforzo educativo è volto infatti, alla creazione delle coscienze soprattutto dei giovani che siano poi l’antidoto che quanto accaduto non si verifichi più in futuro». Lo storico Matteo Di Figlia, nel suo intervento, ha ripercorso il tragico periodo nazifascista, tratteggiato la figura del rettore Giuseppe Maggiore, un gigante della cultura e luminare del “Diritto penale” a livello nazionale ed europeo che si macchiò della colpa di firmare il decreto di espulsione dei docenti dall’Università. «Ma non dobbiamo dimenticare nemmeno – ha aggiunto il docente - i tanti studenti espulsi dall’Università a cui venne privato il diritto di studiare». Giornale di Sicilia ez data 2/7/2015 pag Cultura & Spettacoli 34 Il medico palermitano ha raccolto in un volume la sua lunga esperienza dentro e fuori la sala operatoria «che è come uno studio di pittura rinascimentale» Cataliotti, se il chirurgo si racconta «Scrivere è un po'come operare...» legame? Monica Diliberti PALERMO La passione per la scrittura covava in silenzio. Tutto è iniziato con un concorso letterario per dilettanti lanciato da Corrado Augias. Poi c'è stato lo zampino di un amico, medico e poeta, Aldo Gerbino. Ma la vera scintilla l'ha fatta scattare la domanda dei nipotini: «Nonno, cos'è la chirurgia?». Il nonno è Ferdinando Cataliotti del Grano, decano della chirurgia palermitana, che risponde con una promessa: «Ve lo spiegherò con un racconto che potrete leggere quando sarete grandi». A quel testo se ne sono aggiunti altri ancora, raccolti nel libro In tema di chirurgia e altri racconti (edito da Amici di Plumelia), che sarà presentato oggi pomeriggio alle 18.30 allo Steri. Il libro del professore Cataliotti del Grano si apre come un ventaglio di ricordi autobiografici, dai genitori alla prima barca, dal periodo della guerra al servizio militare, solo per citarne alcuni. Ed è un libro con tanti amori: la moglie Rosanna, in primis, e i figli e i nipoti, ma anche l'infermiera svedese della sua giovinezza, l'Alfa Giulia 1600 e la Porche, la nonna Antonietta, la casa di Petralia Soprana. E la chirurgia, forse l'amore e la passione più grandi, coltivati instancabilmente per 40 anni e più. «La scrittura e la chirurgia sono entrambe arti manuali. La chirurgia è "lavoro di mano". Il medico deve visitare il paziente con tutti i sensi: udito, vista, tatto. Tutti importanti, anche se per la chirurgia la palpazione è fondamentale, come nelle altre arti, ad esempio la pittura o la musica». ••* Il suo libro è composto da 23 testi. A quale è sentimentalmente più legato? «Forse quello su Uppsala, che racconta i miei sei mesi lì per una borsa di studio. Ero molto giovane, è stato bellissimo. Ma ce ne sono altri. I racconti sono tutti autobiografici, a parte due. Uno è inventato per il con- corso, l'altro è tratto da una storia che mi raccontava mia nonna». • if Nel libro lei cerca di spiegare la professione ai nipoti Francesco e Ferdinando... «Mica facile, data la complessità del tema. Ciò di cui sono certo è che chirurgo si nasce, non si diventa. Vero è che si può insegnare. Io dico sempre che la sala operatoria è come lo studio di pittura rinascimentale dove gli aspiranti pittori, prima di irnpugnare il pennello, dovevano imparare a fare tutto. E poi c'è un galateo da rispettare: il chirurgo deve essere rapido, sicuro e... di buonumore. Non può permettersi di perdere il controllo». (.(vion - ) ••. Professore, dal bisturi alla penna: bel cambiamento. C'è un Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa LA REPUBBLICA Appuntamenti data 2/7/2015 pag XII Allo Steri (piazza Marina 61) alle 18,30 dibattito sul libro "In tema di chirurgia ed altri racconti" del chirurgo palermitano Ferdinando Cataliotti Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa LA REPUBBLICA data 2/7/2015 pag Appuntamenti XIII LE IMMAGINI l i Ginnasio dell'Orto botanico durante una serata Per l'intero mese di luglio il giardino si animerà tutti i giovedì con visite, concerti, degustazioni di vino e cibo di strada A destra, Jack &the Starlighter e le Morgane PAOLA POTTINO L e luci della sera si accendono per illuminare l'Orto botanico che ogni giovedì di luglio, all'imbrunire, apre i cancelli per "Ort'Art". Appuntamenti notturni dedicati alla cultura, alla musica, al cibo di strada, alle degustazioni di vino e alle visite dell'Orto che, con le sue dodicimila specie di piante, è considerato un gioiello inestimabile del nostro patrimonio naturalistico. Si inizia questa sera alle 20 con le visite guidate all'Orto. Esperti botanici spiegheranno ai visitatori la storia dell'antico museo a cielo aperto e le peculiarità di alcune specie di piante ed alberi come la secolare magnolia che con i diecimila metri cubi di chioma fogliare è il più grande albero d'Europa. Si continua con la degustazione di vini accompagnata dalla specialità gastronomiche di Nino 'U Ballerino, recentemente inserito nella guida del Gambero Rosso. «Preparerò per I occasione i miei piatti forti — dice lo chef— come panini con le panelle, gli anelletti al forno cucinati come li preparavano le nostre nonne, l'immancabile panino con la milza e altre sorprese che non anticipo». Nella serata trascorsa immersi nel ver- Classici italiani e rock'n'roll con la band ospite stasera Nelle prossime serate anche Buba's band e le Morgane de del maestoso giardino, gustando vino e buon cibo, non può mancare la musica. Saranno le note della band musicale Jack Cr the Starlighter a rendere ancora più frizzante l'atmosfera. Il gruppo, formato dal cantante Gioacchino Cottone, accompagnato alla chitarra da Danilo Mercadante, al basso da Dario Lo Giudice e da Fabrizio Pacera alla batteria, suonerà i classici della musica italiana alternati ai temi di Elvis Presley, Chuck Berry fino si grandi successi dei Beatles e dei Queen. «È un evento a 360 gradi — dice Stefania Lena, organizzatrice dell'iniziativa— che contempla diversi aspetti del nostro vivere. Parlare di vino, libri, poesie, di cibo, musica e natura, non è un impresa titanica. Il nostro obiettivo è di far gustare momento per momento una serata all insegna del benessere ed è proprio pet questo che non miriamo a fare grandi numeri, ma accoglieremo centoventi visitatori a volta. Il costo del biglietto sarà di 18 euro». Gli appuntamenti proseguono tutti gli altri giovedì di luglio: il 9 con Mandreucci e Vella, il 16 con la Buba' s Band, il 23 con il libro di Vittorio Lo Jacono e Carmen Zanda "Il volume delle donne"e la musica dei Non dire no e conclusione il 30 con Le Morgane. Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa eIRIPRODUZIONE RISERVATA Giornale di Sicilia I data 2/7/2015 pag Appuntamenti 31 O Orto Botanico ORT-ART Via con la musica oso Stasera alle 20 si apre ORT-ART, una nuova rassegna all'Orto botanico che comprende passeggiate nella natura, confronti sul vino, libri, street food e tanta musica. Degustazione sensoriale durante la visita all'Orto, ogni volta verrà presentato un vitigno diverso: stasera tocca al Principe di Corleone Pollara, per Grillo e Nerello mascalese. «Spazio cultura» organizza gli incontri con scrittori: oggi «Tempo di poesia» con Giuseppe Modica, autore della silloge «Stupore e pudore. Emozioni versate». Street food di Nino «u ballerino», musica di Jack &the Starlighters.18 euro tutto compreso. Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa data 2/7/2015 Giornale di Sicilia pag Appuntamenti • . . • ' s . , 41' . • -d r- gi,v• < • tj • e . ` iL „ • ..' 31 "k'm • : T.? „ . • • • UNIVERCITTA LE TELE DELLA PITTRICE FRANCESCA DI CARPINELLO "'" :. m Terza giornata di Univercittà, il cartellone organizzato dall'Università. Alle 18,30 nel cortile dello Steri, sarà presentato il volume «In tema di chirurgia ed altri racconti» di Ferdinando Cataliotti del Grano (edizioni Amici di Plumelia). Alle 19,30 in Sala delle armi, sempre allo Steri, inaugurazione della mostra «Nella vita, nella luce», antologica della pittrice Francesca di Carpinello (nella foto una composizione di frutta), realizzata a cura del sistema museale dell'Università, curata da Aldo Gerbino. Donna Di Carpinello ha respirato sin da piccola nel palazzo nobiliare di Polizzi Generosa, spunti e sensazioni che hanno influenzato la sua pittura. La madre, storica, e il padre, erudito naturalista, l'hanno sempre spinta verso l'arte. Un ruolo importante ha giocato nel suo percorso la presenza di Renato Guttuso, da cui la pittrice si è lasciata influenzare. Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa © COPYRIGHT 20032015 BALARM SOCIETÀ COOPERATIVA P.IVA 06277900822 LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DI TUTTI I CONTENUTI, IN QUALUNQUE FORMA, SU QUALSIASI SUPPORTO È PROIBITA. BALARM.IT È UNA TESTATA GIORNALISTICA REGISTRATA. AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE DI PALERMO N° 32 DEL 21/10/2003 DIRETTORE RESPONSABILE: FABIO RICOTTA "ORT ART": NATURA, VINO DEGUSTAZIONI DI STREET FOOD E MUSICA CON I JACK & THE STARLIGHTERS Sere d’estate all’Orto botanico di Palermo. Tra passeggiate immersi nella natura, confronti sul vino con enologi, degustazioni di street food e musica. È uno spazio tutto da scoprire, soprattutto in notturna, quello di via Lincoln 2, dove dal 2 luglio alle 20 partirà “Ort – Art”, ovvero un ricco calendario di eventi per conoscere l’Orto botanico tutti i giovedì, anche nelle ore serali. Il pubblico potrà girare per il Museo Botanico e alcuni dei viali dello spazio e osservare così le oltre 12 mila specie di piante presenti. Contemporaneamente partirà un percorso di degustazione sensoriale dedicato al vino. A ogni appuntamento sarà presentato un vitigno e ne sarà raccontata da enologi esperti la sua storia e come gustarlo. Si esordirà con il Principe di Corleone Pollara, azienda presente all’Expo di Milano. In particolare si degusterà il Grillo e il Nerello mascalese, premiati rispettivamente al concorso enologico “Città del Vino La Selezione del Sindaco 2015” e “Radici del Sud, Il Salone dei Vini Autoctoni Meridionali”. Toccherà poi a “Spazio cultura”, incontri con scrittori, proposti da Nicola Macaione. Il primo appuntamento, “Tempo di poesia”, vedrà protagonista Giuseppe Modica, autore della silloge “Stupore e pudore. Emozioni versate”, edito da Spazio cultura edizioni. Seguirà il momento dedicato allo street food. A curarlo Nino “u ballerino”, ovvero il più famoso chef di strada palermitano nel mondo, vincitore della gara nazionale Oscar dello Street food, quinto chef di street food del mondo, recentemente inserito nella prestigiosa guida del Gambero Rosso, da qualche giorno intervistato da canali inglesi, israeliani e statunitensi di cucina, tornato da poco da una visita in Città del Vaticano. Saranno serviti panini con la milza, panini con le panelle e timballi di anelletti al forno. Ultima tappa di questo percorso nel verde, nel vino e nel cibo è la musica. “Ort – Art” prevede un calendario per tutta l’estate. Il primo appuntamento del 2 luglio sarà con Jack and the starlighters, ovvero il cantante Gioacchino Cottone, accompagnato da Danilo Mercadante alla chitarra, Dario Lo Giudice al basso e Fabrizio Pacera alla batteria. Quattro maestri dell’intrattenimento che faranno cantare e muovere il pubblico fino a mezzanotte. In scaletta brani di Elvis Presley, Rino Gaetano, Chuck Berry, Lucio Battisti, Jerry Lee lewis, Rocky Roberts, Queen e Beatles. © COPYRIGHT 20032015 BALARM SOCIETÀ COOPERATIVA P.IVA 06277900822 LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DI TUTTI I CONTENUTI, IN QUALUNQUE FORMA, SU QUALSIASI SUPPORTO È PROIBITA. BALARM.IT È UNA TESTATA GIORNALISTICA REGISTRATA. AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE DI PALERMO N° 32 DEL 21/10/2003 DIRETTORE RESPONSABILE: FABIO RICOTTA SOLIDARIETÀ VERSO LE STUDENTESSE AFRICANE CON LE ARANCE DI RIBERA Basta davvero poco, anche un piccolo gesto, per mostrarsi solidale verso chi è meno fortunato. L’azienda agricola Ganduscio, con il patrocinio dell’Ersu, lancia un’iniziativa di solidarietà con lo scopo di finanziare gli studi di studentesse africane che studiano all’Università di Palermo. Giovedì 2 luglio alla mensa Santi Romano e al prezzo di un euro sarà possibile acquistare una spremuta di arance fresche di Ribera e l’intero incasso verrà devoluto come contributo alla fondazione onlus Rita LeviMontalcini. Un piccolo gesto e un piccolo prezzo per una causa importante, grazie a cui le ragazze africane potranno portare avanti gli studi e magari in futuro contribuire concretamente allo sviluppo del loro paese. L’obiettivo è quello di sensibilizzare gli studenti siciliani acquistando la spremuta biologica di Ganduscio che produce arance DOP riberesi e coinvolgendoli al dibattito in cui è impegnato l’Ersu sul tema della sicurezza alimentare, della corretta alimentazione, della dieta mediterranea, dell’utilizzo di alimenti di qualità e a km zero. Dove: Mensa Santi Romano, Viale delle Scienze Palermo Quando: 02/07/2015 Costo: 1 euro (spremuta) 02/07/2015 06:15:00 Sempre più caos nel governo Crocetta dopo le dimissioni di Borsellino. Lui: "Vado avanti" Sempre più caos nella politica siciliana. Lucia Borsellino, assessore alla salute della Giunta Crocetta, ha annunciato le sue dimissioni, ancora non formalizzate, ma il presidente Rosario Crocetta non si perde d'animo dopo il terzo assessore che si dimette in meno di una settimana e dice "Vado avanti". "L’assessore alla Salute, Lucia Borsellino - ha detto il capo di gabinetto, Lo Presti - ha preso la decisione di interrompere i rapporti con il governo regionale, si tratta di una decisione maturata nel tempo e presa in autonomi"». Con Lucia Borsellino salgono a tre gli assessori del “Crocetta ter” cha hanno deciso di dimettersi nel volgere di pochi giorni. L’hanno preceduta Ettore Leotta e Nino Caleca, sostituiti rispettivamente da Giovanni Pistorio e Rosaria Barresi. Già sono diverse le indiscrezioni sui suoi possibili successori. I più gettonati sono i nomi di Pippo Digiacomo, presidente della commissione Sanità dell’Ars, e quello di Roberto Lagalla, rettore dell’università di Palermo a fine mandato. Intanto, i partiti che giudicano insufficiente l’esperienza dei tecnici al governo cominciano a fare sentire la loro voce, reclamando un governo politico. Una richiesta alla quale Crocetta non intende accondiscendere. «Non se ne parla - ha detto - vado avanti con il mio programma e la mia Giunta». Documento politico del «Patto dei democratici per le riforme» (Pdr), sottoscritto dal presidente onorario Salvatore Cardinale, dal segretario regionale Michele Cimino e dei deputati all’Ars. Richiama ognuno alle proprie responsabilità, a cominciare dal presidente Crocetta, invitandolo ad evitare «incaute dichiarazioni» ed a «sotterrare la spada e indossare il saio».Per Nello Musumeci, «Lucia Borsellino è stata non un simbolo, ma “il simbolo” dell’ esperienza Crocetta che adesso, con le sue dimissioni, volge al termine. Potrei scegliere parole più evocative, perché abbiamo conosciuto in questi anni una donna capace, ma anche una comoda copertura ad un metodo di governo irresponsabile e dannoso». "E' chiaro a tutti che il Governo regionale siciliano sta vivendo una situazione politica molto complessa, con le dimissioni di due assessori in pochi giorni e l'annuncio delle dimissioni di un altro assessore. E' giusto che il Presidente della Regione Crocetta venga a riferire al più presto in aula". Con queste parole il Presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, ha aperto ieri la seduta di Sala d'Ercole. "Voglio evidenziare che noi dobbiamo mantenere fede agli impegni presi in conferenza dei capigrupo e porre in essere tutti gli atti legislativi necessari a dare serenità, per quanto possibile, e per quanto riguarda le nostre competenze dell'Ars, alla Sicilia - dice ancora Ardizzone nel suo intervento - C'è un calendario abbastanza nutrito fino al prossimo 31 luglio e non è una data detta per caso. Sappiamo che scadono le proroghe dei commissari delle province, sappiamo quanto è complesso il dibattito e la discussione. C'è già stato uno stop, quindi bisogna riavviare il dibattito su questo ddl e sugli altri che sono stati preannunciati"."E' chiaro che ci saranno di pari passo delle verifiche a livello politico - aggiunge il Presidente Ars - Dobbiamo proseguire il nostro percorso perché è giusto e necessario". Ardizzone ha poi confermato che si aprirà, dal 7 al 9 luglio, una finestra legislativa all'Ars per la manovra correttiva di bilancio. Falcone, dell'opposizione, dice: "Ad oggi non sono stati erogati i fondi ai Comuni, con sei mesi di ritardo, nemmeno i fondi per i precari, i forestali, i fornitori che prestano servizio per la Regione. Da qui a un mese e mezzo saremo in crisi di liquidità e sarà messa in discussione l’erogazione della spesa pubblica. Il governo vada a casa. L’ingresso di Pistorio in Giunta, un politico, ha fatto saltare il sistema Crocetta". "Sembra ineluttabile che alla Regione Siciliana stiano per spegnersi le luci", scrive Cracolici sui sui profili Facebook e Twitter. Parlano anche i deputati del Movimento 5 Stelle: “Basta con l'accanimento terapeutico, questo governo ha ormai l'elettroencefalogramma piatto. Doveva essere il governo della rivoluzione ed invece si è rivelato il peggior fallimento politico che la Sicilia potesse conoscere. Crocetta faccia la prima cosa buona del suo mandato, stacchi la spina, ma lo faccia subito, forse siamo ancora in tempo per salvare qualcosa dal disastro”. IL PD CERCA UN A SOLUZIO NE Governo crac, la Sicilia verso il voto anticipato Totoassessori: Lagalla alla Sanità, via la Vancheri? 1 luglio 2015 Le grandi manovre, più o meno sotterranee, della Sicilia politica sono cominciate. Fra rumors e frecciate pubbliche si sta cercando di ricomporre un quadro politico completamente frantumato. Tre assessori sono andati via dalla Giunta nel giro di una settimana (35 assessori in due anni e mezzo): prima Leotta e Caleca, martedì è toccato alla Borsellino comunicare le proprie dimissioni non ancora formalizzate e adesso potrebbe lasciare la Giunta anche Linda Vancheri,espressione di Confindustria Sicilia, scelta da Crocetta nell’ottobre 2012 subito dopo l’insediamento. Un altro segnale – se confermato dai fatti – che insieme ai problemi finanziari gravissimi in cui naviga la Sicilia dà l’idea di come il Governo Crocetta sia vicino al capolinea. Il Pd, fra riunioni di gruppo parlamentare e direzione regionale, deve prendere una decisione al proprio interno e le varie anime del partito di maggioranza non sono ancora pronte ad esprimere una linea comune. Il problema principale è: staccare o no la spina al Governo? Votare a ottobre o nella prossima primavera? Nelle ultime ore il deputato Fabrizio Ferrandelli ha parlato di mozione di sfiducia, l’ex capogruppo Antonello Cracolici ha sussurato di luci che si spengono, nessuno sembra più appoggiare – neanche a parole – l’operato del presidente Crocetta che però fa comodo a molti come parafulmine del malcontento popolare. Fra le manovre sotterranee (per ora) c’è anche la scelta dell’assessore che andrebbe a sostituire alla Sanità la dimissionaria Lucia Borsellino. Il nome che circola – ma nessuno lo pronuncia ufficialmente – è quello dell’attuale rettore dell’Università di Palermo Roberto Lagalla. Sarebbe un ritorno clamoroso visto che Lagalla fu assessore alla Sanità nell’ultimo Governo Cuffaro, dal 2007 al 2008, quando la Sicilia firmò il Piano di Rientro con Roma. Quello di Lagalla è un nome che piace ai renziani ma che troverebbe più di un appoggio anche in una vasta area del centrodestra, specie quella che fa capo al ministro Alfano. Insomma è più di un’ipotesi, anche perché Lagalla lascerà a breve l’Università dopo il doppio mandato (il 2 luglio si conoscerà il nome del nuovo rettore). Con ogni probabilità, se la Borsellino confermerà le dimissioni in settimana l’interim potrebbe essere assunto per alcuni giorni dallo stesso Crocetta. Intanto oggi l’ex assessore siciliano all’Economia Gaetano Armao è stato ascoltato dalla Commissione parlamentare antimafia presieduta da Nello Musumeci per riferire sull’esposto presentato in merito all’accordo stipulato tra l’assessorato regionale alla Sanità e il centro oncologico catanese Humanitas (leggi qui la storia): un’altra ferita aperta per il Governo regionale che avrà serie ripercussioni sulle politiche sanitarie e anche sotto l’aspetto finanziario.