ISIS “C. Facchinetti” Sede: via Azimonti, 5 21053 Castellanza Modulo Gestione Qualità Tel. 0331635718 fax 0331679586 [email protected] www.isisfacchinetti.it SCHEDA PROGRAMMAZIONE CONSIGLIO DI CLASSE Modulo redatto da RGQ UNI EN ISO 9001 : 2008 SPC D60 Rev.00 del 30/09/2011 SETTORE : ELETTRONICO/TERMICO INDIRIZZO : ELETTRONICO/TERMICO SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ EDUCATIVE E DIDATTICHE CONSIGLIO DELLA CLASSE 3 SEZ. BOEN/ATER ANNO SCOLASTICO: 2011/2012 DATA DI APPROVAZIONE E DI CONSEGNA AI RAPPRESENTANTI: 07/11/2011 A. PROFILO DELLA CLASSE La classe, composta da 20 alunni tutti provenienti dal nostro istituto, è ottenuta dall’accorpamento di due classi seconde: la 3OEN costituita da 12 alunni di cui uno ripetente e la 3TER formata da 8 alunni. Da una prima osservazione emerge un giudizio complessivamente positivo. Il comportamento della classe è generalmente corretto, si evidenzia comunque una certa vivacità ed una capacità di concentrazione non sempre adeguata da parte di un gruppo di alunni. In particolare per la 3OEN è stato necessario intervenire per richiamare gli alunni al rispetto degli arredamenti scolastici e al rispetto verso il personale docente e non docente. A1. PER LE CLASSI SUCCESSIVE ALLA PRIMA Informazioni desunte dai risultati dello scrutinio finale dell’anno precedente Classe 3OEN: Materie Italiano Storia Inglese Matematica Diritto Scienze Fisica Tec. Prof. Es. Pratiche Ed. Fisica Classe 3TER: Materie Italiano Storia Inglese Matematica Diritto Scienze Fisica Tec. Prof. Es. Pratiche Ed. Fisica Livello alto (voti 8-10) 36% 27% Livello alto (voti 8-10) 25% 12,5% Liv. medio (voti 6-7) 100% 64% 55% 73% 100% 100% 64% 73% 73% 100% Liv. basso (giud. sosp.) Liv. medio (voti 6-7) 100% 100% 87,5% 75% 87,5% 100% 87,5% 100% 100% 100% Liv. basso (giud. sosp.) 45% 27% 36% 27% 12,5% 12,5% A2. ESITO TEST DI INGRESSO (non sono stati svolti) B. CASI PARTICOLARI RIFERITI AL SINGOLO ALLIEVO O ALL’INTERA CLASSE CASI DSA, PDH, ALLIEVI STRANIERI COMPRESI I Nella classe sono presenti due alunni stranieri, ma non evidenziano difficoltà linguistiche. C. OBIETTIVI/COMPETENZE Competenze comportamentali: - partecipare attivamente e con continuità alle varie attività; - organizzare il proprio lavoro con senso di responsabilità ed in modo autonomo; - lavorare in gruppo e prendere decisioni; - consolidare il metodo di studio domestico e adeguarlo ai nuovi impegni. Competenze didattiche: - comprendere in maniera globale testi orali e scritti relativi a tutte le discipline, compresa la lingua straniera; - documentare e comunicare adeguatamente procedimenti e risultati; - utilizzare informazioni, metodo di calcolo e strumenti informatici (tabelle, grafici e semplici programmi); - affrontare situazioni problematiche di varia natura scegliendo adeguate strategie d’approccio. D. STRATEGIE DA METTERE OBIETTIVI/COMPETENZE IN ATTO PER IL CONSEGUIMENTO - Lezioni frontali e/o dialogate - Esplicitazione dei percorsi formativi delle unità didattiche di apprendimento - Esercitazioni guidate - Lavori di gruppo - Attività di laboratorio - Lezioni in aula informatica - Visite guidate presso aziende del settore - Stage E. METODOLOGIA Classe 3OEN: Materie ES. PRAT ED. FIS ITA STO ING MAT FIS SIST ELETTR Lezione frontale X X X X X X X X Lezione dialogata X X X X X X X X Modalità Attività laboratoriale Attività di gruppo Problem solving Attività pratica X X X X X X X X X X X X X X REL X DEGLI Classe 3TER: Materie MACCH MECC TER ITA STO ING MAT FIS Lezione frontale X X X X X X Lezione dialogata X X X X X X Modalità Attività laboratoriale Attività di gruppo X Problem solving X X X Attività pratica ES PRAT X ED. FIS REL X X X X X X X X X X X X F. VERIFICA E VALUTAZIONE F1. STRUMENTI DA UTILIZZARE PER LE VERIFICHE - Interrogazione - Prova di laboratorio - Produzione scritta - Prova strutturata e/o semistrutturata - Questionario - Esercizi - Relazioni F2. CRITERI PER LA VALUTAZIONE (sia numerica nelle singole discipline, sia per livelli per le competenze) Come da delibera del Collegio docenti del 25-9-2009: il numero di verifiche da effettuare in ciascun periodo di valutazione è concordato dai docenti della disciplina e ratificato in sede di Consiglio di classe. Le verifiche hanno lo scopo di: garantire omogeneità e trasparenza della valutazione; stimolare in ciascuno studente una riflessione sulle potenzialità e le carenze evidenziate a livello individuale; favorire, in questo modo, l’autovalutazione quale premessa per il miglioramento dei risultati e il successo formativo; il voto di ciascuna verifica intermedia viene motivato facendo riferimento a una griglia di valutazione. Per le prove scritte (anche finalizzate a voto orale o pratico, ivi comprese le relazioni di laboratorio) la griglia di valutazione: fa riferimento agli obiettivi (conoscenze, abilità e competenze) dichiarati nella programmazione individuale del docente; tali obiettivi vengono costantemente richiamati agli studenti durante il percorso didattico e prima di ciascuna verifica; viene costruita secondo i seguenti criteri: per ciascun obiettivo viene stabilito un punteggio massimo, da assegnare in caso di pieno raggiungimento; a ciascun obiettivo possono essere associati dei descrittori con i relativi punteggi da assegnare in caso di raggiungimento parziale; la somma dei punteggi determina il voto mediante una tabella o una formula di conversione predefinita; La griglia di valutazione, debitamente compilata, deve essere allegata a ciascun compito scritto. I voti così determinati e assegnati dovranno essere coerenti con il significato riportato nella seguente tabella. VOTO 1 6 Significato Preparazione nulla Insufficienza gravissima Insufficienza grave Insufficienza lieve Sufficiente 7 Discreto 8 Buono 9 Ottimo 10 Eccellente 2-3 4 5 INDICATORI Mancanza di elementi di valutazione. Prova decisamente lacunosa o incompleta, con numerosi e gravi errori. Prova lacunosa o incompleta, con gravi errori Prova lacunosa, con errori non particolarmente gravi – obiettivi parzialmente raggiunti Prova che denota conoscenze e abilità essenziali, anche se con lievi errori. Prova caratterizzata da informazioni frutto di un lavoro diligente, esposte in forma corretta, con sufficienti capacità di collegamento. Prova che denota approfondimento disciplinare, capacità di collegamento, esposizione chiara e fluida. Prova completa e rigorosa, che denota capacità di rielaborazione personale e critica, esposizione sicura ed appropriata. Prova completa, approfondita, personale e rigorosa, che denota capacità di collegamento ed uso di conoscenze attinte da ambiti pluridisciplinari, con sicura padronanza della terminologia. Per le prove orali si adotta, a livello di Istituto, la seguente griglia: Obiettivo Descrittore Conoscenza dei contenuti e abilità, in relazione alla programmazione del docente Nulla Frammentaria Lacunosa Essenziale Completa Proprietà di linguaggio Carente Parziale Sostanzialmente corretta Efficace Argomentazione, approfondimento Carente e collegamenti Parziale Efficace La somma dei punteggi assegnati dà luogo al voto in decimi. Punteggio assegnato 1 2 3 4 5 0 1 2 3 0 1 2 F3. DEFINIZIONE DEI CARICHI MASSIMI DI LAVORO SETTIMANALE DOMESTICO (per ciascuna materia, in rapporto al tempo di studio mediamente disponibile per gli studenti) Materia Ore Il Consiglio di Classe ritiene che non sia possibile quantificarli per due ragioni principali: 1) capacità di apprendimento individuali 2) difficoltà obiettive dell’unità didattica di apprendimento F4. DEFINIZIONE DEL NUMERO DELLE PROVE CLASSE 3OEN: Primo periodo Secondo periodo Italiano 4 6 Storia 2 3 Matematica 3 4 Lingua straniera 2 3 Fisica e Lab. 1 2 Elettronica 2 4 Sistemi 3 4 Es. Pratiche 2 4 Ed.Fisica 2 2 Religione 1 1 Primo periodo Secondo periodo Italiano 4 6 Storia 2 3 Matematica 3 4 Lingua straniera 2 3 Fisica e Lab. 1 2 Macchine Termiche 4 6 Meccanica e Macchine 2 2 Es. Pratiche 2 3 Ed.Fisica 2 2 Religione 1 1 Disciplina CLASSE 3TER: Disciplina G. ATTIVITA’ INTEGRATIVE PREVISTE COMPRESI I VIAGGI D’ISTRUZIONE 3OEN: - Olimpiadi di Matematica - Progetto: Imprese in Azione JA - Progetto: “Ufficio Placement” 3TER: - Olimpiadi di Matematica - Tenaris Bergamo - Pirelli Pneumatici Milano/Torino - Fiat Torino - Maserati (BO) - Volandia (Malpensa) - Husqarna (VA) Si individuano i seguenti docenti accompagnatori: Buscemi e Foti - Progetto: “Ufficio Placement” Al piano si allegherà il Patto educativo di corresponsabilità con impegni dei docenti, della scuola, degli studenti e delle famiglie (seduta di novembre) Il documento sarà firmato dal coordinatore di classe e dai rappresentanti REGOLAMENTO DI ISTITUTO E PATTO EDUCATIVO Regolamento d’Istituto. Norme che sanciscono i rapporti tra studenti, famiglie ed istituzione (Regolamento attuativo del DPR 249/1998 e successive modifiche e integrazioni) Documento con parere favorevole del Collegio dei Docenti del 15/10/2008 Approvato e adottato dal Consiglio d’Istituto con delibera del 13/01/2009 Premessa Il presente regolamento si fonda sullo “Statuto delle studentesse e degli studenti” (di seguito denominato “Statuto”) emanato con DPR 249/98, successivamente modificato ed integrato con DPR 235/07, di seguito allegato. L’Istituto ne adotta principi e finalità. Vengono qui disciplinate, in coerenza con il Piano dell’Offerta Formativa e con le norme di sicurezza, le modalità per l’esercizio dei diritti sanciti dallo Statuto, e definite le norme di comportamento, le sanzioni in relazione alle mancanze disciplinari e le procedure per la loro adozione, oltre alle procedure di sottoscrizione, elaborazione e revisione del “Patto educativo di corresponsabilità” (Art. 5-bis dello Statuto). L’Istituto si impegna a condividere i contenuti dello Statuto e del presente regolamento con gli studenti neoiscritti nelle attività di accoglienza organizzate all’inizio dell’anno scolastico. Diritti Art. 1.1 Diritto di informazione L’Istituto informa studenti e famiglie sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola attraverso: a) l’affissione all’Albo dell’Istituto e la pubblicazione sul sito internet dei principali documenti relativi al Piano dell’Offerta Formativa, al Sistema Qualità, alla Sicurezza; b) le comunicazioni della Presidenza agli studenti e, per loro tramite, alle famiglie. Art. 1.2 Partecipazione al dialogo educativo e trasparenza L’Istituto garantisce la partecipazione al dialogo educativo e la trasparenza dell’azione didattica attraverso: a) l’elaborazione e annuale revisione, da parte del Consiglio di Istituto, del “Patto Educativo di Corresponsabilità” (art. 5 bis dello Statuto), che deve essere sottoscritto da genitori e studenti contestualmente alla conferma dell’iscrizione e in ogni caso prima dell’inizio delle attività didattiche o dell’inserimento dello studente proveniente da altra scuola nella classe. Firmando il patto educativo studenti e genitori prendono atto dei documenti fondamentali che regolano la vita scolastica (POF, Regolamento di Istituto, ecc.); vengono inoltre esplicitate le priorità educative e le responsabilità che la scuola da un lato e i genitori dall’altro si assumono nell’ambito dei compiti assegnati dalla normativa vigente ai rispettivi ruoli; b) l’esplicitazione motivata, a cura del Consiglio di Classe e di ciascun docente, della programmazione educativa e didattica e dei criteri di valutazione; c) la predisposizione ad inizio anno scolastico, a cura di ciascun Consiglio di Classe, del Piano del Consiglio di Classe, che viene discusso e firmato dai docenti e dai rappresentanti di studenti e genitori. Attraverso questo strumento ciascuna componente prende precisi impegni per facilitare il raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici. Nel Piano del Consiglio di Classe, comprensivo di programmazione e Patto Educativo di Corresponsabilità, vengono in particolare esplicitate le modalità per garantire tempestività e trasparenza della valutazione. Art. 1.3 Rapporti scuola-famiglia a. Le famiglie possono conferire con i docenti secondo un piano che prevede assemblee serali. Il calendario degli incontri viene opportunamente diffuso. Negli incontri serali è prevista anche la consegna della pagella del primo periodo e del pagellino intraquadrimestrale del secondo periodo. b. E’ attivo un sistema informatico per la comunicazione ai genitori di voti e assenze del figlio; l’accesso a tali informazioni è protetto da password personale. c. Il Dirigente Scolastico e i suoi collaboratori sono a disposizione, previo appuntamento, per qualsiasi incontro con i genitori ed alunni. d. L’ufficio di Segreteria è aperto al pubblico secondo gli orari esposti e indicati sul sito dell’istituto; gli studenti possono accedere alla Segreteria Didattica durante gli intervalli o al termine delle lezioni. e. Qualora l’Istituto, per causa di forza maggiore, fosse impossibilitato ad assicurare le prime e/o le ultime ore di lezione le classi, previa comunicazione per il tramite degli studenti, potranno essere ammesse in ritardo o dimesse in anticipo. f. In caso di sciopero del personale della scuola le famiglie saranno tempestivamente avvisate, per il tramite degli studenti, del servizio che può essere garantito. Art. 1.4 Diritto di consultazione Prima che siano prese decisioni che influiscano in modo rilevante sull’organizzazione della scuola il Dirigente Scolastico informa i rappresentanti degli studenti che potranno convocare un’assemblea di Istituto o concordare con il Dirigente Scolastico altre modalità per la consultazione degli studenti, compatibili con il regolare svolgimento delle attività didattiche. Art. 1.5 Diritto di riunione 1. Il diritto di assemblea e di riunione degli studenti e dei genitori, a livello di classe e di Istituto, è regolamentato dagli artt.13 e 14 del Testo Unico D.Lgs. 16-4-1994. n. 297. 2. Le assemblee di classe con la presenza dei genitori, studenti e docenti sono convocate, previa richiesta scritta in Presidenza, su sollecitazione di una delle componenti. Art. 1.6 Diritto di associazione 1. Gli studenti e i genitori possono esercitare il diritto di associazione utilizzando i locali dell’Istituto previa motivata richiesta al Dirigente Scolastico da inoltrare almeno tre giorni prima. E’ richiesta la presenza di almeno un maggiorenne. 2. Tutti i locali dell’Istituto sono a disposizione di gruppi di lavoro (anche extra scolastici) formati da studenti e opportunamente coordinati da docenti che si assumano la responsabilità del controllo sia degli allievi, sia dei locali sia della strumentazione. La richiesta motivata va indirizzata al Dirigente Scolastico almeno tre giorni prima dell’inizio dell’attività. 3. L’accesso ai laboratori in orario extra scolastico è ammesso solo su richiesta motivata inoltrata al Dirigente Scolastico almeno tre giorni prima da un insegnante abilitato all’uso delle attrezzature. Gli studenti possono accedere in tal caso ai laboratori solo se accompagnati da un docente o da personale qualificato che garantisca il rispetto delle norme vigenti. Doveri Art. 2.1 Comportamento scolastico e rapporti interpersonali 1. Gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con il sereno svolgimento dell’attività didattica, secondo quanto stabilito nel Patto Educativo di Corresponsabilità e nel Contratto Formativo (art. 1.2). Non sono ammessi comportamenti che ostacolino il regolare svolgimento delle attività didattica e/o offensivi nei confronti dei compagni o del personale della scuola. 2. È un preciso dovere di ciascuno studente favorire le comunicazioni scuola-famiglia. 3. È un preciso dovere di ognuno evitare qualsiasi comportamento di violenza fisica o psicologica atta ad intimidire i compagni o a limitarne la libertà personale. 4. E’ un preciso impegno di ognuno rispettare la religione, la cultura, le caratteristiche etniche o individuali di docenti, personale della scuola, compagni. 5. Il materiale e le cose altrui vanno rispettate; non sono ammissibili furti e/o appropriazioni. La scuola non risponde dei beni lasciati incustoditi o dimenticati. Art. 2.2 Assenze a. Le assenze dalle lezioni devono essere limitate nella maniera più responsabile. L’assiduità della frequenza scolastica è considerata elemento positivo di valutazione. Assenze, ritardi ripetuti, richieste di permessi per cause non gravi, costituiscono motivo di inosservanza ai doveri scolastici. In caso di assenza lo studente ha il dovere di aggiornarsi sulle attività svolte. b. All’inizio dell’anno scolastico agli studenti viene consegnato un libretto per la giustificazione di assenze e ritardi, per la richiesta di uscita anticipata e per le comunicazioni scuola famiglia. Su tale libretto devono essere riportate, negli spazi appositamente previsti, la firma dei genitori o di chi esercita la patria potestà; la validazione delle firme viene effettuata dal Dirigente Scolastico o suo delegato dietro presentazione di fotocopia della carta di identità dei firmatari. c. Le giustificazioni delle assenze e dei ritardi nonché le richieste di permesso di ingresso/uscita fuori orario devono essere firmate dai genitori o di chi esercita la patria potestà. I maggiorenni possono firmare personalmente, devono però essere coscienti delle responsabilità che si assumono di fronte alla scuola e di fronte alla famiglia in caso di dichiarazione mendace. d. Lo studente che è stato assente dalle lezioni ha l’obbligo di giustificare il giorno del rientro a scuola sull’apposito libretto. I ritardi (che non dipendono dall’utilizzo dai mezzi pubblici) devono essere giustificati il giorno stesso o, se dovuti a imprevisto, il giorno successivo. Richieste di uscita anticipata devono essere presentate prima dell’inizio delle lezioni (entro la prima ora). e. Lo studente che, dopo un’assenza o un ritardo, rientra a scuola senza giustificazione è ammesso il primo giorno in classe dal Dirigente Scolastico o suo delegato. Il secondo giorno, se è ancora sprovvisto di giustifica dell’assenza, viene mandato dal Dirigente Scolastico o da un suo collaboratore perché si proceda ad avvisare telefonicamente la famiglia che il figlio sarà lasciato fuori dall’istituto il giorno successivo se non regolarizzerà l’assenza. Tale provvedimento viene annotato sul registro di classe. Il terzo giorno lo studente ancora sprovvisto di giustificazione viene lasciato fuori dall’istituto. f. L’accoglimento della giustificazione dell’assenza o del ritardo e la concessione del permesso di entrata posticipata o uscita anticipata competono al Dirigente Scolastico o a un suo delegato che ha facoltà di procedere agli accertamenti che ritiene opportuni e di informare le famiglie in merito alle assenze, ai ritardi, ai permessi di uscita. Nell’ipotesi di alunni maggiorenni il Dirigente Scolastico indirizzerà le eventuali comunicazioni agli studenti interessati e, per conoscenza, alle loro famiglie. g. L’astensione collettiva dalle lezioni è considerata assenza e come tale deve essere giustificata il giorno successivo. h. Nel caso di esaurimento o di smarrimento del libretto l’Istituto fornisce un nuovo libretto che, per gli studenti minorenni, deve essere ritirato da uno dei genitori. E’ richiesto un contributo annualmente stabilito dal Consiglio di Istituto. Art. 2.3 Disposizioni organizzative e di sicurezza a. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni di sicurezza previste dalla normativa vigente e le disposizioni attuative dell’Istituto (Piano di Evacuazione, Regolamenti delle Aule Speciali, ecc.). b. Non è consentita l’uscita dall’aula nella prima ora di lezione e nelle ore successive agli intervalli se non in casi eccezionali e motivati. Durante le lezioni lo studente non può assentarsi dall’aula senza il permesso dell’insegnante. c. Durante gli intervalli previsti gli studenti possono circolare nei corridoi, nei disimpegni ed in sala mensa; gli studenti fumatori devono uscire nell’atrio. Il servizio di vigilanza è affidato sia ai docenti in orario, sia al personale ausiliario. Non sono ammessi ritardi al termine dell’intervallo. d. I trasferimenti interni dalle aule alla palestra ed ai laboratori e viceversa debbono essere condotti in silenzio, nel rispetto del lavoro degli altri. e. Gli studenti che intendono dedicarsi allo studio individuale alternativo all’insegnamento della religione cattolica usufruiranno degli spazi che saranno indicati. f. Gli studenti che arrivano a scuola con mezzi propri, cicli e motocicli, devono parcheggiare nell’apposito spazio che viene aperto e chiuso in predeterminate fasce orarie. Non potendo il personale della scuola sorvegliare costantemente lo spazio adibito a parcheggio, l’Istituto non è responsabile di eventuali furti e/o danneggiamenti. E’ vietato parcheggiare sotto il portico dell’atrio se non individualmente autorizzati dal Dirigente Scolastico. Art. 2.4 Ambiente scolastico e uso delle strutture a. L’edificio, gli arredi e le attrezzature sono beni della comunità; la loro conservazione è affidata all’educazione e alla responsabilità degli alunni e di tutto il personale. b. E’ vietato imbrattare o lordare gli ambienti, scrivere sui muri, sui banchi e sulle porte, incidere gli arredi. I furti o i danni arrecati all’edificio, agli arredi o alle attrezzature devono essere risarciti da coloro che li hanno provocati. c. Per i rifiuti devono essere utilizzati gli appositi contenitori. Nel caso in cui l’aula venga trovata sporca gli alunni responsabili o, se non individuati, la classe sono tenuti a ripulire durante gli intervalli o al termine delle lezioni. d. E’ vietato consumare cibi o bevande nelle aule e nei laboratori. Al bisogno è consentito bere acqua. e. E’ proibito fumare in tutti gli ambienti: aule, corridoi, servizi, laboratori, mensa, biblioteca, scale anti-incendio. f. E’ proibito introdurre a scuola bevande alcoliche o droghe. g. E’ vietato l’uso del cellulare all’interno dell’istituto. In caso di assoluta necessità è possibile comunicare attraverso il telefono della scuola. h. L’utilizzo di laboratori e aule attrezzate è disciplinato dai rispettivi regolamenti. Nei laboratori particolare attenzione deve essere posta al rispetto della normativa di sicurezza. i. L’accesso alla Sala Stampa è consentito secondo apposito regolamento affisso all’entrata dell’ufficio. Sanzioni disciplinari e relative procedure Art. 3.1 Generalità I provvedimenti disciplinari hanno valenza educativa e mirano al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica. La responsabilità disciplinare è personale. L’azione disciplinare si esplicherà tenendo conto della gravità delle infrazioni e può consistere nell’ammonizione scritta o nell’allontanamento dalla comunità scolastica. I provvedimenti adottati sono comunicati alla famiglia dall’Ufficio di Presidenza e allegati al fascicolo personale dell’allievo. Art. 3.2 Annotazione scritta In presenza di comportamenti non reiterati: a) che vengano meno alle regole di comportamento e di rispetto interpersonale che non costituiscano danno a persone o cose; b) di negligenza o mancanza di autocontrollo che impediscano la piena funzionalità del servizio o ostacolino il perseguimento delle finalità formative della scuola o possano configurare un rischio di danneggiamento al patrimonio della scuola ovvero provochino danno sia pure di lieve entità; il docente procede all’ammonizione verbale e successiva annotazione scritta sul registro di classe e sul libretto personale dello studente per la comunicazione alla famiglia. L’annotazione scritta non è una sanzione disciplinare ma ne può costituire, se reiterata, un presupposto. Art. 3.3 Ammonizione scritta In presenza di: a) comportamenti reiterati documentati di cui all’articolo precedente; b) comportamenti non intenzionali tali da configurare una situazione di pericolo e/o danno alle persone; il docente scrive una nota disciplinare sul registro di classe, informa il Dirigente Scolastico dell’accaduto e formalizza una richiesta di ammonizione scritta. Il Dirigente Scolastico o suo delegato informa la famiglia; entro due giorni lo studente ha il diritto di presentare controdeduzioni scritte che devono essere controfirmate dai genitori. Il Dirigente, viste le controdeduzioni, sentito lo studente e acquisite le eventuali prove documentali e testimoniali, valuta se sanzionare l’allievo mediante ammonizione scritta e informa il Consiglio di Classe sulle decisioni assunte tramite il docente Coordinatore di Classe. Il procedimento può essere avviato per iniziativa del Coordinatore se, nel periodico controllo del Registro o su segnalazione dei colleghi, ravvisa la presenza di diverse annotazioni disciplinari a carico dello studente. In tale caso il Coordinatore redige comunque una nota disciplinare sul registro di classe che, facendo riferimento alle precedenti annotazioni, ha funzione di informare i colleghi dell’avvio del procedimento. Art. 3.4 Allontanamento dalla comunità scolastica per periodi non superiori ai quindici giorni In presenza di: a) comportamenti reiterati di cui all’art. 3.2 già sanzionati mediante ammonizione scritta; b) comportamenti non intenzionali ma reiterati tali da configurare una situazione di pericolo e/o danno alle persone; c) comportamenti intenzionali offensivi nei confronti del personale della scuola o dei compagni o che procurino danneggiamento al patrimonio della scuola, fermo restando l’obbligo di risarcimento; il docente scrive una nota disciplinare sul registro di classe e, sentito il coordinatore di classe, informa il Dirigente Scolastico dell’accaduto e formalizza una richiesta di allontanamento dalla comunità scolastica per periodi non superiori ai quindici giorni. Il Dirigente informa la famiglia; lo studente ha il diritto di presentare controdeduzioni scritte entro due giorni dall’accaduto che devono essere controfirmate dai genitori. Il Dirigente Scolastico, viste le controdeduzioni, sentito lo studente e acquisite le eventuali prove documentali e testimoniali, valuta se sussistono le condizioni per l’allontanamento. In caso affermativo convoca il Consiglio di Classe che, alla presenza di tutte le componenti, decide in merito al provvedimento; in caso negativo valuta se sanzionare l’allievo con ammonizione scritta. Art. 3.5 Allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo superiore ai quindici giorni In presenza di reati e/o di comportamenti intenzionali offensivi e/o lesivi che configurino pericolo grave per l'incolumità delle persone o per l'integrità delle strutture scolastiche il Dirigente Scolastico, in seguito ad istruttoria condotta secondo i criteri di cui all’art. 3.4, chiede la convocazione del Consiglio di Istituto che decide in merito all’allontanamento dello studente per un periodo superiore ai 15 giorni. La durata del provvedimento è commisurata alla gravità del reato o al permanere della situazione di pericolo. Art. 3.6 Validità delle delibere L’organo collegiale chiamato a decidere in merito a una sanzione (Consiglio di Classe o di Istituto) delibera a maggioranza dei presenti. La seduta è valida se sono presenti più della metà dei componenti. Qualora faccia parte dell’organo collegiale lo studente per cui è stata richiesta la sanzione o un suo genitore, questi ha il dovere di astenersi. In tal caso, allo scopo di salvaguardare la composizione dell’organo collegiale, si procede a surroga, attingendo nell’ordine alla lista dei non eletti. Art. 3.7 Conversione della sanzione Per sanzioni che comportano l’allontanamento dello studente per un periodo non superiore ai 15 giorni vale il principio della riparazione del danno. E’ perciò offerta la possibilità di convertirle, con il consenso dell’interessato assistito da chi esercita la patria potestà, in attività in favore della comunità scolastica. Tali attività, individuate dall'organo sanzionante, non devono essere lesive della dignità e della personalità dello studente e non devono esporre la scuola a responsabilità di alcuna natura. Esse possono consistere in: -attività di volontariato all’interno o all’esterno della comunità scolastica -attività di segreteria; -riordino di materiali di laboratorio, cataloghi e archivi; -sostegno alle attività della biblioteca; -la produzione di elaborati che inducano lo studente a una riflessione sui propri comportamenti. Tale elencazione è da ritenersi meramente esemplificativa e non esaustiva. Art. 3.8 Ruolo del Personale non docente Il personale non docente che ravvisa infrazioni al Regolamento di Istituto ne dà comunicazione al Dirigente Scolastico o suo delegato che provvede a scrivere annotazione o nota disciplinare sul registro di classe e a procedere secondo i criteri e le procedure previste agli articoli 3.3, 3.4 e 3.5. Art. 3.9 Applicazioni delle sanzioni Le sanzioni di cui sopra si intendono applicabili, per le stesse tipologie di comportamento, anche in situazioni scolastiche che abbiano luogo fuori dei locali dell'Istituto e/o in orario extrascolastico: uscite, visite e viaggi d'istruzione, ecc. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono irrogate dalla Commissione esaminatrice, che ha competenza anche nei riguardi dei candidati esterni. Impugnazioni – Organo di Garanzia 4.1 Compiti dell’Organo di Garanzia Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte di chiunque abbia interesse entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione ad un apposito Organo di Garanzia interno alla scuola, che decide nel termine di dieci giorni. L’Organo di Garanzia è altresì garante di eventuali conflitti interpretativi che sorgessero in merito all’applicazione del presente Regolamento. 4.2 Composizione e funzionamento dell’Organo di Garanzia L’Organo di Garanzia, presieduto dal Dirigente scolastico o in caso di impedimento dal suo sostituto, si compone di: - un docente annualmente designato dal Collegio dei Docenti; - un rappresentante degli studenti annualmente eletto da una lista di candidati; - un rappresentante dei genitori annualmente eletto da una lista di candidati; La seduta è valida se sono presenti almeno tre componenti, tra cui il Dirigente Scolastico o suo sostituto. Le decisioni sono assunte a maggioranza dei presenti. In caso di parità prevale il voto del presidente. 4.3 Surroghe e subentro Il Collegio dei Docenti individua anche almeno un docente come membro supplente per sostituire il membro effettivo in caso di incompatibilità (per esempio qualora quest’ultimo faccia parte dell’Organo Collegiale che ha irrogato la sanzione) o di impedimento a partecipare. Qualora faccia parte dell’Organo di Garanzia lo studente a cui è stata irrogata la sanzione o un suo genitore, questi ha il dovere di astenersi. In tal caso, allo scopo di salvaguardare la composizione dell’organo collegiale, il Dirigente Scolastico procede alla nomina di membri supplenti, attingendo nell’ordine alla lista dei non eletti. I membri dell’Organo di Garanzia rimangono in carica fino a nuova elezione o designazione, salvo la circostanza che abbiano perduto la qualità di alunno o di docente della scuola; in tal caso subentrano, in attesa di nuova designazione o elezione, i membri supplenti. Visite e viaggi di istruzione. Le visite e i viaggi di istruzione fanno parte integrante dell’attività didattica e rientrano pertanto nella Programmazione del Consiglio di Classe. È perciò richiesta, di norma, la partecipazione di tutti gli studenti della classe/classe articolata; tuttavia per giustificati motivi gli allievi possono non partecipare per una percentuale non superiore al 30%. Prima dell’effettuazione del viaggio è in ogni caso richiesta conferma del Consiglio di Classe, che deciderà in base all’andamento didattico-educativo della classe. L’Istituto si impegna a facilitare la partecipazione degli studenti che non possono sostenere l’intera spesa prevista, specie se meritevoli. Disposizioni finali Per quanto non previsto dal presente Regolamento si fa riferimento allo Statuto delle Studentesse e degli Studenti (DPR 249/98 e successive modifiche e integrazioni) e alla normativa vigente. Allegato: Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria DPR 24 giugno 1998, n. 249 come modificato dal DPR 21 novembre 2007, n. 235 " Art. 1 (Vita della comunità scolastica) 1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. 2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali dell'ordinamento italiano. 3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva. 4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale. Art. 2 (Diritti) 1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome. 2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza. 3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola. 4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. 5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità possono essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori. 6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti. 7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali. 8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare: a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativodidattico di qualità; b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni; c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica; d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap; e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica; f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica. 9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto. 10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni. Art. 3 (Doveri) 1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. 2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. 3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1. 4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti. 5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. 6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. Art. 4 (Disciplina) 1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comporta-menti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati. 2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica. 3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. 4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità. 5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. 6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono adottati dal consiglio di classe. Le sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a quindici giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal consiglio di istituto. 7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni. 8. Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento superiori ai quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica. 9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tale caso, in deroga al limite generale previsto dal comma 7, la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica, per quanto possibile, il disposto del comma 8. 9-bis. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico, la sanzione è costituita dall'allontanamento dalla comunità scolastica con l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell'anno scolastico. 9-ter. Le sanzioni disciplinari di cui al comma 6 e seguenti possono essere irrogate soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l'infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente incolpato. 10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola. 11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.". Art. 5 (Impugnazioni) 1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante eletto dagli studenti nella scuola secondaria superiore e dai genitori nella scuola media, che decide nel termine di dieci giorni. Tale organo, di norma, è composto da un docente designato dal consiglio di istituto e, nella scuola secondaria superiore, da un rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto dai genitori, ovvero, nella scuola secondaria di primo grado da due rappresentanti eletti dai genitori, ed è presieduto dal dirigente scolastico. 2. L'organo di garanzia di cui al comma 1 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento. 3. Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale composto per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dal coordinamento regionale delle consulte provinciali degli studenti, da tre docenti e da un genitore designati nell'ambito della comunità scolastica regionale, e presieduto dal Direttore dell'ufficio scolastico regionale o da un suo delegato. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori. 4. L'organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e dei regolamenti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base dell'esame della documentazione acquisita o di eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o dall'Amministrazione. 5. Il parere di cui al comma 4 è reso entro il termine perentorio di trenta giorni. In caso di decorrenza del termine senza che sia stato comunicato il parere, o senza che l'organo di cui al comma 3 abbia rappresentato esigenze istruttorie, il direttore dell'ufficio scolastico regionale può decidere indipendentemente dall'acquisizione del parere. Si applica il disposto di cui all'articolo 16, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241. 6. Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità più idonee di designazione delle componenti dei docenti e dei genitori all'interno dell'organo di garanzia regionale al fine di garantire un funzionamento costante ed efficiente dello stesso. 7. L'organo di garanzia di cui al comma 3 resta in carica per due anni scolastici.". Art. 5-bis (Patto educativo di corresponsabilità e giornata della scuola) 1. Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie. 2. I singoli regolamenti di istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione nonché di elaborazione e revisione condivisa, del patto di cui al comma 1 3. Nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, ciascuna istituzione scolastica pone in essere le iniziative più idonee per le opportune attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e la condivisione dello statuto delle studentesse e degli studenti, del piano dell'offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del patto educativo di corresponsabilità.".Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. Art. 6 (Disposizioni finali) 1. I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle disposizioni vigenti in materia sono adottati o modificati previa consultazione degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media. 2. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione scolastica è fornita copia agli studenti all'atto dell'iscrizione. 3. È abrogato il capo III del R.D. 4 maggio 1925, n. 653. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ L’Isis C. Facchinetti con sede in Castellanza, facendo riferimento allo statuto delle studentesse e degli studenti (DM n. 249 del giugno 1998) e alla relativa revisione (DM n. 235 del novembre 2007), accogliendo quanto ribadito nella circolare n.110 del MPI del dicembre 2007, propone un Patto Educativo di Corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica , studenti e famiglie. L’ISIS C. FACCHINETTI (vedi DM n. 249, art 2) si impegna all’erogazione dei servizi e al raggiungimento delle proprie finalità così come indicato nella propria mission, nelle linee programmatiche del POF e nel relativo estratto; si impegna a stabilire regole essenziali per una civile convivenza e una fattiva collaborazione; si preoccupa di informare studenti e famiglie sulle norme e sulle decisioni che regolano la vita della scuola, attraverso regolamenti, comunicazioni scritte, sito dell’istituto e registro elettronico. In particolare le linee programmatiche del POF sono scaricabili dal sito dell’istituto o dal registro elettronico; si impegna ad attivare un dialogo con studenti e famiglie sulla scelta degli obiettivi didattici, sui criteri di valutazione e sulla relativa trasparenza e tempestività, proponendo un contratto formativo all’interno di ogni C.d.C., concordato e sottoscritto da tutte le componenti; si impegna a proporre attività aggiuntive ed integrative, concordi con le linee programmatiche, a cui lo studente può aderire liberamente e a proporre iniziative concrete di recupero, nel rispetto della normativa vigente. Informazione di quanto attivato è fornita nell’estratto del POF, consegnato in copia ad ogni studente ad anno scolastico iniziato. Lo stesso documento è reperibile nel sito dell’istituto. LO STUDENTE E LA RELATIVA FAMIGLIA (vedi DM 249, artt. 3 e 4) si impegna a conoscere e rispettare il regolamento d’istituto e i relativi allegati comprensivi di: norme che sanciscono i rapporti tra studenti, famiglie ed istituzione, regole per accedere ai laboratori, alla biblioteca, all’aula multimediale, alla palestra e alla sala stampa, norme per utilizzare la rete informatica, norme di sicurezza e ogni altra disposizione che si renda necessaria. In particolare tiene presente che: la disciplina è espressione di maturità e di comportamento civile ed è affidata a tutti gli operatori della scuola oltre che al senso di autocontrollo e di correttezza degli allievi. Non sono ammessi, né accettati atteggiamenti di bullismo che vengono prontamente sanzionati; gli alunni sono tenuti ad una frequenza regolare alle lezioni e ad una partecipazione assidua a tutte le attività proposte, comprensive dello studio personale a casa; le lezioni iniziano alle ore 8.00 alla mattina. Non sono accettati ritardi tranne nel caso in cui dipendano dai mezzi pubblici. In tutti gli altri casi i ritardi, le assenze, le entrate e uscite fuori orario devono essere regolarmente e prontamente giustificate. E’ facoltà del Dirigente Scolastico o di un docente delegato controllare l’assenteismo e le giustificazioni degli studenti, nonché mettere in atto strategie per eliminare eventuali irregolarità di frequenza. Le famiglie si impegnano ad informarsi periodicamente sull’andamento didattico-disciplinare degli studenti attraverso il registro elettronico, i colloqui con i docenti e le riunioni istituzionali (consigli di classe, consegna del pagellino intraquadrimestrale); la conservazione dell’edificio, delle suppellettili e della strumentazione è affidata alla responsabilità e all’educazione di alunni, docenti e personale Ata. Non è permesso in particolare insudiciare pareti, pavimenti, infissi, servizi igienici, arredi e manomettere volontariamente la strumentazione. Di ogni danno arrecato per vandalismo, negligenza o leggerezza sono chiamati a rispondere i responsabili a cui vengono addebitati i costi. Nel caso in cui non vengano individuati i responsabili il costo viene addebitato a tutto il gruppo classe; e’ severamente proibito fumare ed utilizzare i cellulari nei locali dell’istituto; le trasgressioni sono punite secondo la normativa e il regolamento d’istituto vigenti. 19 I DOCENTI DEL CONSIGLIO DELLE CLASSI 3OEN/ATER SI IMPEGNANO A: adottare un comportamento univoco e coerente con quanto programmato; far costantemente riferimento alle competenze dichiarate esplicitare gli obiettivi didattici della propria disciplina a breve e a lungo termine e le competenze a cui concorrono; comunicare i criteri di valutazione; utilizzare diverse metodologie didattiche; rispettare il carico di lavoro giornaliero e settimanale previsto dal Consiglio di Classe; esplicitare, per ogni verifica, gli obiettivi prescelti, i criteri di valutazione e proporre attività di preparazione; comunicare l’esito delle verifiche scritte nei tempi previsti e inserire mensilmente i voti nel registro elettronico; attuare strategie per recuperare situazioni di difficoltà. GLI STUDENTI DELLE CLASSI 3OEN/ATER SI IMPEGNANO A: Rispettare il Regolamento di Istituto e a perseguire, in particolare, quanto sotto indicato: 1. Rispetto delle regole: Arrivare in orario e giustificare eventuali assenze e/o ritardi in modo sollecito; Non uscire dalla classe al cambio dell’ora e non disturbare negli spostamenti le altri classi; Rispettare ambienti ed arredi scolastici; Portare sempre il materiale scolastico (libri, materiale didattico personale, libretto delle comunicazioni); Mantenere un atteggiamento adeguato all’ambiente; Non utilizzare il telefonino a scuola; Mantenere un comportamento corretto durante le ore di supplenza. 2. Rapporti interpersonali Lavorare con i compagni in modo positivo; Rispettare i punti di vista altrui; Seguire le indicazioni dei docenti; Favorire le comunicazioni scuola-famiglia. 3. Impegno e partecipazione Impegnarsi nel lavoro in classe; Applicarsi nello studio a casa; Mantenere gli impegni assunti, rispettare le scadenze ed essere puntuali nelle comunicazioni scuola-famiglia; Intervenire in modo opportuno, rispettando le modalità previste; Aggiornarsi in caso di assenza, tramite i compagni o consultando il registro di classe. I GENITORI SI IMPEGNANO A: controllare costantemente le comunicazioni e firmarle per ricevuta; controllare il pagellino elettronico; 20 informarsi sull’andamento didattico disciplinare del figlio con tutti i docenti del Consiglio di Classe; tenere i contatti con i propri rappresentanti; cooperare con i docenti al fine di raggiungere gli obiettivi preventivati per lo studente e per la classe. CARICO DI LAVORO PER GLI STUDENTI (*) Numero massimo di prove scritte/grafiche/di laboratorio giornaliere per la classe: 2 Numero massimo di prove orali giornaliere: non definibili Numero massimo di prove scritte /grafiche/di laboratorio settimanali per la classe: 10 I docenti si impegnano a distribuire le prove di verifica scritte e orali nel corso dell’anno, evitando di concentrarle in prossimità degli scrutini. (*) Il carico non riguarda studenti che devono recuperare prove perse. E’ facoltà del docente organizzare verifiche di recupero con le modalità che ritiene opportune. Per quanto riguarda i criteri di valutazione, i criteri di assegnazione del voto di comportamento, le modalità di recupero e valutazione del giudizio sospeso si fa riferimento ai documenti approvati dal CdD e scaricabili da Pitagora e dal sito. Si ricorda che ai sensi dell’ Art.14 comma 7 del DPR n. 122 del 22/06/09 lo studente con più del 25% di ore di assenza sull’orario personalizzato (1056 ore per il diurno, 990 per il serale) non viene scrutinato. Secondo l’art.14, comma 7 del suddetto decreto, le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo. Il CdD ha deliberato di delegare il dirigente scolastico nel concordare con le famiglie le assenze dalle lezioni per motivi giustificati nel rispetto della possibilità di valutare l’allievo. Il Piano del Consiglio di Classe, comprensivo di sottoscritto da: Patto Educativo di Corresponsabilità, viene il Coordinatore del Consiglio di Classe (a nome di tutti i docenti che, condividendo le linee del documento, si impegnano a rispettare quanto indicato); i rappresentanti degli studenti (a nome di tutti gli alunni della classe, che si impegnano a rispettare quanto richiesto); i rappresentanti dei genitori (che si impegnano a diffondere tra i genitori il documento). Castellanza, ________ Il Coordinatore di Classe ___________________________________________________ I rappresentanti degli studenti: ____________________________________________________ I rappresentanti dei genitori: ____________________________________________________ 21