Linee guida per un uso sostenibile del seme conciato
Linee guida
per un uso sostenibile
del seme conciato
cereali
Sicurezza
Salute
Ambiente
Agricoltura
Fabio Berta, Alberto Pezza, Adriano Politi, Luigi Toppo (Syngenta Crop Protection S.p.A. - Syngenta Seeds S.p.A.), Beniamino Cavagna (Regione Lombardia,
Servizio Fitosanitario), Mariangela Ciampitti (ERSAF, Servizio Fitosanitario)
Linee guida
per un uso sostenibile
del seme conciato
cereali
2
introduzione
STABILIMENTI SEMENTIERI
La concia del
seme
La concia dei cereali con prodotti chimici e biologici è finalizzata a contrastare patogeni e parassiti
nella fase di germinazione del seme e nei primi stadi di sviluppo della plantula. Questa tecnica di
applicazione permette di utilizzare in modo efficace limitati quantitativi di prodotto fitosanitario, in
alternativa al loro impiego a dosi più elevate in pieno campo.
La concia può essere effettuata:
0 con prodotti fungicidi, principalmente per contenere malattie trasmissibili
attraverso il seme
0 con prodotti insetticidi, per controllare attacchi da insetti del terreno (es.
elateridi o diabrotica nel mais) o da fitofagi fogliari
0 con una miscela di entrambi
In alto
Larva di diabrotica
del mais
Sotto
Moria di una piantina di
frumento da Fusarium spp.
Per molte colture, oltre il 90% delle sementi poste in commercio è sottoposto ad un
trattamento di concia di tipo industriale. La società sementiera è responsabile della corretta
applicazione dei prodotti fitosanitari in termini sia di condizioni operative e di sicurezza
all'interno dello stabilimento sia di qualità e uniformità di distribuzione sul seme.
Le operazioni per il trattamento di concia in azienda agricola sono praticabili se questa è dotata
di apposite attrezzature e idonee infrastrutture atte a gestire adeguatamente l'intero processo.
3
I principali vantaggi della concia del seme possono essere così riassunti:
0 difesa della coltura nelle prime fasi di sviluppo
0 riduzione dei quantitativi di sostanze attive distribuite nel terreno
0 applicazione mirata dei prodotti fitosanitari
0 semplificazione delle operazioni in campo rispetto ai trattamenti con microgranulatori
o con attrezzature di distribuzione
0 per la concia industriale:
impiego dei prodotti in condizioni controllate e nel rispetto
delle condizioni di sicurezza degli operatori
facile movimentazione delle sementi pronte all’uso
La Direttiva 2009/128/CE (recepita con il Decreto Legislativo n. 150 del 14 agosto 2012), istituisce un
quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei prodotti fitosanitari e si pone l’obiettivo
di razionalizzare il loro impiego e di ridurre i rischi per la salute umana e per l’ambiente.
In questo contesto la concia delle sementi, che si configura come un intervento di difesa localizzato,
rappresenta una soluzione tecnica in linea con gli obiettivi della Direttiva (Allegato 3 – Principi generali
di difesa integrata — Punto 6).
Le operazioni di concia delle sementi e l’uso professionale del seme conciato, tuttavia,
richiedono la consapevolezza circa i potenziali impatti negativi derivanti dai trattamenti e
da un uso “improprio” dei prodotti. Pertanto necessitano dell’applicazione di determinati
accorgimenti (procedure di comportamento, utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale,
adozione di misure di mitigazione) in grado di assicurare la sostenibilità lungo tutta la filiera.
Schematicamente le principali fasi nel corso delle quali si possono avere esposizioni che possono
porre un rischio per la salute e per l'ambiente sono:
Lavorazione del seme
Manipolazione dei prodotti fitosanitari per la concia
Concia del seme
Trasporto e impiego del seme conciato
Smaltimento dei rifiuti
•
•
•
•
•
Le fonti di esposizione sono, rispettivamente:
Polveri sui semi
Prodotti fitosanitari
Seme conciato
Polveri contaminate da prodotti fitosanitari
Rifiuti di varia origine
•
•
•
•
•
4
INTRODUZIONE
Scopo del lavoro
Lo scopo di questo documento è quello di fornire a tutti gli attori (società sementiere, trasportatori,
tecnici, consulenti e imprenditori agricoli) delle linee guida alle quali fare riferimento durante le
diverse fasi operative: dagli stabilimenti di lavorazione delle sementi al trasporto, dai depositi
all’utilizzo in azienda agricola.
Le indicazioni fornite intendono mettere i vari operatori nelle condizioni di agire al meglio, in primo
luogo per la tutela della propria salute e delle altre persone potenzialmente esposte ai prodotti
utilizzati (astanti e residenti), ma anche per la tutela dell’ambiente, in particolare quello agricolo e
degli organismi “non target” che lo abitano.
Le "Linee guida" possono inoltre trovare applicazione quale supporto alla formazione, in particolare
delle categorie interessate dalla Direttiva 2009/128/CE, ovvero distributori, agricoltori e consulenti
tecnici.
Lo strumento permette di evidenziare comportamenti non adeguati nella gestione dei prodotti
fitosanitari per la concia e del seme conciato, fornendo indicazioni migliorative; a tale scopo,
per ciascuna fase viene riportata una tabella che riassume schematicamente gli aspetti critici, la
modalità preventiva e le azioni correttive.
Per lo sviluppo delle "Linee guida" ci si è avvalsi delle informazioni e degli studi sviluppati da
Istituzioni di Ricerca, Organismi Associativi e Imprese, sia a livello nazionale che internazionale.
In particolare le fonti sono state:
lo "standard qualitativo" ESTA (European Seed Treatment Assurance), messo a punto da ESA
(European Seed Association) per la concia in stabilimento delle sementi e per la loro successiva
movimentazione ed utilizzazione;
le "Linee guida" per un Uso Sostenibile dei Prodotti Fitosanitari;
la normativa Comunitaria e Nazionale di settore.
Sopralluoghi presso aziende agricole, stabilimenti di lavorazione delle sementi e distributori, sono
stati effettuati al fine di verificare le attuali metodiche applicative utilizzate.
•
•
•
Negli allegati sono riportati approfondimenti sui potenziali rischi e misure preventive negli stabilimenti
sementieri, sullo stoccaggio dei prodotti fitosanitari (guida di compatibilità), sulla classificazione e
gestione dei rifiuti che si generano nei vari processi e sulla pulizia o eventuale smaltimento dei
Dispositivi di Protezione Individuale dopo il loro utilizzo. Completano le informazioni un esempio di
etichetta e i pittogrammi ESTA per un uso sicuro delle sementi conciate.
Stabilimenti sementieri
Stoccaggio, movimentazione
e trasporto dei sacchi di
semente conciata
Aziende agricole
5
6
capitolo 01
Stabilimenti sementieri
Negli stabilimenti di lavorazione delle sementi, le diverse fasi di lavorazione possono essere così
riassunte:
• Ricevimento delle sementi ed eventuale essicazione
• Stoccaggio delle sementi
• Ricevimento dei prodotti fitosanitari per la concia
• Stoccaggio dei prodotti fitosanitari per la concia
• Pulizia e selezione delle sementi
• Preparazione della miscela per la concia
• Taratura delle attrezzature e validazione del processo di concia
• Concia del seme
• Confezionamento del seme conciato
• Etichettatura
• Riconfezionamento del seme conciato
• Pulizia delle attrezzature
Le modalità con cui vengono svolte alcune attività negli stabilimenti sementieri hanno rilevanza
anche per l’autorizzazione all’utilizzo delle sostanze attive per la concia.
7
Ad esempio, la direttiva 2010/21/CE recepita dal decreto del Ministero della salute del 15 ottobre
2010 prevede tra le condizioni per l’uso nella concia delle sementi degli insetticidi fipronil,
imidacloprid, clothianidin e thiamethoxam, che “la copertura del tegumento va effettuata solo in
strutture specializzate nel trattamento delle sementi. Dette strutture devono applicare le migliori
tecniche disponibili al fine di ridurre il rilascio di polveri durante l’applicazione sulle sementi,
l’immagazzinamento e il trasporto delle stesse”.
Questi requisiti vengono sviluppati nei paragrafi che seguono per tutte le fasi di lavorazione delle
sementi.
Ulteriori informazioni relative ai diversi locali che costituiscono uno stabilimento sementiero sono
riportate nello schema riassuntivo in Allegato 1.
Ricevimento delle sementi
ed eventuale essicazione
1.1
I semi dei cereali a paglia e le spighe di mais provenienti dai campi di coltivazione vengono conferiti
allo stabilimento dove, una volta scaricato il prodotto, si procede all’allontanamento di pietre e altro
materiale contaminante.
Nel corso delle operazioni di consegna, oltre alla sicurezza del personale coinvolto, si deve prestare
attenzione a non causare rotture accidentali del seme.
Per la conservazione delle sementi sono importanti diversi fattori fra cui la loro pulizia e la presenza di
semi rotti o danneggiati, di altri semi, di sclerozi o di materiale inerte. Un ruolo fondamentale è svolto dal
grado di umidità in base al quale può essere eseguito un trattamento di essicazione.
Ricevimento delle spighe
di mais e prima pulitura
meccanica attraverso
sfogliatrici
Selezione manuale
e successivo trasporto
alle celle di essicazione
8
STABILIMENTI SEMENTIERI
Per quanto riguarda il mais, al fine di ottenere una maggiore qualità del seme, le spighe raccolte con
un’umidità non superiore al 40% vengono dapprima sfogliate, poi essiccate fino ad un valore del 12,5%
e solo successivamente avviate all’impianto di sgranatura per la separazione del tutolo dalla granella.
È importante mantenere il più possibile il luogo di lavorazione pulito, eventualmente utilizzando
aspiratori che permettono la riduzione della polverosità nei locali.
Gli operatori addetti alle fasi di scarico, pulizia ed essicazione della semente devono essere formati e
dotati dei Dispositivi di Protezione Individuale idonei, come previsto dalla valutazione dei rischi nel sito:
tuta, guanti, maschera con adeguati filtri, occhiali, scarpe antinfortunistiche.
Essicazione delle spighe
di mais e successivo invio
all’impianto di sgranatura.
Fase
Aspetti critici
Modalità preventiva
Azioni correttive
Ricevimento delle sementi
ed eventuale essiccazione
Potenziale rottura dei semi e
livello di umidità
• Movimentare le sementi con
attenzione
• Utilizzare attrezzature idonee e
dimensionate in funzione delle
quantità di seme da lavorare
ed essicare
Esposizione dell'operatore alle
polveri
• Formare adeguatamente gli
operatori
• Dotare gli operatori di
Dispositivi di Protezione
Individuale adeguati
• Dotare i locali di sistemi di
aspirazione e filtrazione dell'aria
-
9
1.2
Stoccaggio delle sementi
Il seme essiccato può essere conservato in silos o magazzini di stoccaggio seguendo
le modalità operative previste e rispettando le procedure messe a punto per garantire
la sicurezza sui luoghi di lavoro. Nelle fasi di movimentazione occorre operare con
attrezzature idonee al fine di ridurre eventuali rotture o danneggiamenti delle sementi.
Fase
Aspetti critici
Modalità preventiva
Azioni correttive
Stoccaggio delle
sementi
Potenziale
rottura dei semi
• Movimentare le sementi con attenzione
• Utilizzare attrezzature
idonee e dimensionate
per ridurre l’abrasione tra
i semi
Silos di stoccaggio delle
sementi
Ricevimento dei prodotti fitosanitari
per la concia
1.3
L’acquisto di prodotti fitosanitari è regolato da specifici requisiti di legge.
Gli operatori che devono utilizzare prodotti fitosanitari classificati ed
etichettati come molto tossici, tossici o nocivi devono essere muniti
dell’autorizzazione (patentino) all'acquisto e all'impiego.
Nuove disposizioni in merito all'acquisto e utilizzo dei prodotti fitosanitari
sono previste nel Decreto Legislativo n. 150 del 14 agosto 2012 (certificato
di abilitazione).
I prodotti fitosanitari devono essere acquistati presso rivenditori
autorizzati.
Il loro trasporto va effettuato adottando tutte le precauzioni del caso in
conformità alle normative vigenti. In aggiunta a quanto previsto dal Codice
della Strada, il trasporto delle sostanze pericolose è regolamentato
dall'Accordo Europeo sul Trasporto delle sostanze pericolose su
Strada (ADR, Accord européen relatif au transport international des
marchandises Dangereuses par Route, Ginevra 30 Settembre 1957) e
successivi aggiornamenti e dalle relative leggi a livello nazionale.
Scheda di Sicurezza
10
Quando il prodotto fitosanitario utilizzato per la concia arriva nello
stabilimento è necessario verificare l'integrità dell’imballaggio e delle
confezioni. Nel caso si riscontrino anomalie, queste devono essere
segnalate al fornitore; il prodotto fitosanitario non conforme deve essere
riposto in una zona separata e non utilizzato.
STABILIMENTI SEMENTIERI
Prima delle fasi di scarico è opportuno informarsi su quanto previsto in etichetta e sulla Scheda di
Sicurezza in merito alla manipolazione e al corretto impiego del prodotto conciante.
L'operatore deve svolgere le attività di scarico utilizzando adeguati Dispositivi di Protezione
Individuale (tuta, guanti e scarpe antinfortunistiche) e specifici accorgimenti per evitare ribaltamenti
e sversamenti accidentali di prodotto.
In caso di sversamenti, è necessario intervenire tempestivamente e ripulire la zona contaminata
seguendo le misure indicate al punto 6 della Scheda di Sicurezza. I rifiuti prodotti devono essere
smaltiti attenendosi a quanto previsto dalla normativa vigente (Allegato 3).
Prima di procedere, gli operatori devono indossare adeguati Dispositivi di Protezione Individuale
quali tuta, guanti, maschera con adeguati filtri, occhiali, scarpe antinfortunistiche.
In presenza di contaminazione ambientale è necessario avvisare le autorità competenti.
Etichetta del prodotto
fitosanitario
L158593 ITAL/11P PPE 342025
CELEST ® TRIO
Fungicida in concentrato fluido per la concia delle sementi di frumento, orzo, triticale, segale e avena
Composizione
100 g di prodotto contengono:
difenoconazolo
g 2.34 (25 g/l)
fludioxonil
g 2.34 (25 g/l)
tebuconazolo
g 0.93 (10 g/l)
coformulanti q.b. a
g 100
FRASI DI RISCHIO - Altamente tossico per gli organismi acquatici, può
provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.
CONSIGLI DI PRUDENZA - Conservare fuori della portata dei bambini.
Conservare lontano da alimenti o mangimi e da bevande. Non mangiare, né bere, né fumare durante l'impiego. Non gettare i residui nelle fognature. Questo materiale e/o il suo contenitore devono essere smaltiti come rifiuti pericolosi. Non disperdere nell'ambiente. Riferirsi alle
istruzioni speciali/schede informative in materia di sicurezza.
PERICOLOSO
PER L’AMBIENTE
SYNGENTA CROP PROTECTION S.p.A. Via Gallarate, 139 - MILANO - 02.33444.1
Stabilimento di produzione: SYNGENTA AGRO S.A. – Porrino (Spagna)
Registrazione Ministero della Salute n. 14966 del 28/10/2011
Partita n.vedi corpo della confezione
1000 litri
PRESCRIZIONI SUPPLEMENTARI
Dosi e modalità d’impiego
Durante tutte le operazioni di trattamento delle sementi e durante le operazioni di carico e semina utilizzare guanti idonei e tuta da lavoro completa. Non con- Colture
Parassiti
taminare l’acqua con il prodotto o il suo contenitore. Non pulire il materiale d’applicazione in prossimità delle acque di superficie. Evitare la contaminazione
Frumento
Fusariosi (Fusarium spp., Microdochium nivale)
attraverso i sistemi di scolo delle acque dalle aziende agricole e dalle strade.
Carie (Tilletia caries,Tilletia controversa)
INFORMAZIONI PER IL MEDICO
Trattasi di associazione delle seguenti sostanze attive:
difenoconazolo
2.34 %
fludioxonil
2.34 %
tebuconazolo
0.93 %
le quali, separatamente, provocano i seguenti sintomi di intossicazione:
FLUDIOXONIL: non si conoscono dati clinici di intossicazione sull’uomo: nelle prove sperimentali eseguite sugli animali si sono rilevati i seguenti sintomi:
sedazione, dispnea, esoftalmo, trisma, spasmi muscolari. DIFENOCONAZOLO: Sintomi: organi interessati: occhi, cute, mucose del tratto respiratorio, fegato, reni. Provoca gravi lesioni cutanee su base allergica (da semplici dermatiti eritematose a dermatiti necrotizzanti). Provoca tosse, broncospasmo e dispnea per irritazione bronchiale. Fenomeni di tossicità sistemica solo per assorbimenti di alte dosi. Sono possibili tubulonecrosi renale acuta ed epatonecrosi attribuite ad un meccanismo immunoallergico. In caso di ingestione insorgono sintomi di gastroenterite (nausea, vomito, diarrea) e cefalea, oltre naturalmente a segni del possibile interessamento epatico e/o renale. Nell’intossicazione grave si evidenziano segni di eccitamento e depressione del SNC.
Metabolismo: dopo ingestione la sostanza è prontamente assorbita e metabolizzata. L’escrezione renale e fecale avviene in 72 ore. TEBUCONAZOLO:
Sintomi: organi interessati: occhi, cute, mucose del tratto respiratorio, fegato, reni. Provoca gravi lesioni cutanee su base allergica (da semplici dermatiti eritematose a dermatiti necrotizzanti). Provoca tosse, broncospasmo e dispnea per irritazione bronchiale. Fenomeni di tossicità sistemica solo per assorbimento di alte dosi. Sono possibili tubulonecrosi renale acuta ed epatonecrosi attribuite ad un meccanismo immunoallergico. In caso di ingestione insorgono sintomi di gastroenterite (nausea, vomito, diarrea) e cefalea, oltre naturalmente a segni del possibile interessamento epatico e/o renale. Nell'intossicazione
grave si evidenziano segni di eccitamento e depressione del SNC. Metabolismo: dopo ingestione la sostanza è prontamente assorbita e metabolizzata.
L'escrezione renale e fecale avviene in 72 ore. Misure di pronto soccorso: Se si verifica malore, chiamare un medico e ad applicare le misure di primo soccorso. Non è noto l’antidoto specifico. Generale: Rimuovere la persona colpita dalla zona di pericolo in una stanza ben ventilata o di aria fresca, e proteggerla dal freddo. IN CASO DI SOSPETTO AVVELENAMENTO: Chiamare immediatamente un Centro Antiveleni. In caso di contatto con la pelle: Togliere
gli indumenti contaminati e lavare accuratamente le parti interessate del corpo con l'acqua seguita da acqua e sapone, inclusi i capelli e sotto le unghie.
Consigli per il medico: Se la quantità di sostanza chimica è giudicata minore della dose letale, osservare il paziente e trattare sintomaticamente. Se si ritiene necessaria la lavanda gastrica, effettuare prima l'aspirazione di materiale gastrico. Prendere in considerazione la somministrazione di carbone attivo e
un lassativo.
Orzo
Segale
Triticale
Avena
Carbone (Ustilago tritici)
Fusariosi (Microdochium nivale)
Striatura bruna (Pyrenophora graminea)
Carbone (Ustilago nuda, Ustilago hordei)
Fusariosi (Microdochium nivale)
Carbone (Urocystis occulta)
Fusariosi (Microdochium nivale)
Carbone (Ustilago avenae)
Dose ml per 100 kg di seme
100-200 ml
Quantità di acqua in ml da miscelare*
600-1000
100-200 ml
600-1000
100-200 ml
600-1000
100-200 ml
100-200 ml
600-1000
600-1000
* per trattare 100 kg di seme
Celest Trio è indicato per tutti i tipi di attrezzature utilizzate per il trattamento industriale delle sementi, sia quelli che consentono il trattamento in continuo (tal
quali o mediante schiuma) che con il metodo tradizionale di concia umida denominato slurry. Per un’ottimale concia tipo “slurry” seguire scrupolosamente
le seguenti indicazioni:
1. Introdurre nella vasca di preparazione il volume di acqua necessario (secondo la quantità di semente da trattare e il volume di miscela prescelto).
2. Agitare il prodotto prima dell’uso e quindi aggiungere la quantità necessaria per la miscela. E’ importante eseguire le operazioni nell’ordine indicato.
3. Quando la miscela risulta omogenea, il trattamento può avere inizio.
ATTENZIONE
Da impiegarsi esclusivamente per gli usi e alle condizioni riportate in questa etichetta.
Chi impiega il prodotto è responsabile degli eventuali danni derivanti da uso improprio del preparato.
Il rispetto di tutte le indicazioni contenute nella presente etichetta è condizione essenziale per assicurare l’efficacia del trattamento e per evitare danni alle
piante, alle persone ed agli animali.
Non applicare con mezzi aerei
Per evitare rischi per l’uomo e per l’ambiente seguire le istruzioni per l’uso.
Da non vendersi sfuso.
Il contenitore completamente svuotato non deve essere disperso nell’ambiente.
Caratteristiche
Smaltire le confezioni secondo le norme vigenti.
Celest Trio è un fungicida in sospensione concentrata a base di difenoconazolo, fludioxonil e tebuconazolo per la concia delle sementi di frumento, orzo, se- Il contenitore non può essere riutilizzato.
gale, triticale e avena. La sua formulazione è stata appositamente studiata per permettere:
Lo stoccaggio da parte dell’utilizzatore del contenitore da litri 200, litri 220 e litri 1000 dovrà essere effettuato in zona dotata di bacino di contenimento di
• una buona distribuzione del prodotto sul seme al fine di ottimizzarne l’efficacia;
adeguato volume atto a raccogliere eventuali fuoriuscite accidentali del prodotto.
• condizioni ottimali di lavoro (assenza di polveri);
Etichetta autorizzata con decreto dirigenziale del 28/10/2011
• buona fluidità/scorrimento della granella.
Fase
Aspetti critici
Modalità preventiva
Azioni correttive
Ricevimento dei
prodotti fitosanitari
per la concia
Rottura dei contenitori
con fuoriuscita
accidentale del
prodotto fitosanitario:
contaminazione
dell'ambiente e
dell'operatore
• Effettuare il trasporto
rispettando le norme
vigenti in particolar modo
se il prodotto fitosanitario
rientra nella normativa ADR
• Leggere attentamente le
informazioni riportate in
etichetta e sulla Scheda
di Sicurezza
• Prestare attenzione nelle
fasi di scarico impiegando
personale formato,
attrezzature adeguate e
correttamente funzionanti
• Dotare gli operatori di
Dispositivi di Protezione
Individuale adeguati
• Gli operatori coinvolti nelle fasi di raccolta devono
indossare adeguati Dispositivi di Protezione
Individuale
• Raccogliere tempestivamente il prodotto disperso
accidentalmente e pulire la zona secondo quanto
previsto al punto 6 della Scheda di Sicurezza del
prodotto
• Utilizzare materiale assorbente quale sabbia o
vermiculite per tamponare dispersioni di prodotto
liquido
• Riporre il prodotto raccolto in contenitori di plastica
ermetici e opportunamente etichettati
• Smaltire i rifiuti come previsto dalla normativa vigente
• Avvisare le Autorità competenti in caso di
contaminazione ambientale
11
1.4
Stoccaggio dei prodotti
fitosanitari per la concia
I prodotti fitosanitari impiegati per la concia devono essere conservati in magazzini a norma e ad
uso esclusivo, segregati in funzione della loro pericolosità come riportato nell'Allegato 2.
Il locale adibito allo stoccaggio deve essere posizionato in una zona pianeggiante e in un’area non
a rischio sotto l’aspetto ambientale, e pertanto lontano da pozzi, corsi d'acqua superficiale, ecc.
La dimensione deve essere proporzionata alle quantità necessarie per la concia e, come regola, è
bene non conservare i prodotti fitosanitari per più di due anni. In ogni caso occorre smaltire quelli
scaduti.
Il locale deve avere un ingresso autonomo con la porta di accesso chiusa a chiave, riportare le
segnalazioni relative ai divieti e ai pericoli, rispettare le normative antincendio, avere l’impianto
elettrico a norma, essere ben illuminato, permettere il ricambio dell’aria, non essere sottoposto
ad elevate temperature, avere pavimenti imermeabili e lisci per facilitarne la pulizia, essere isolato
dalla rete fognaria.
Non deve essere utilizzato per conservare generi alimentari, anche se destinati all’alimentazione
animale, né essere nelle vicinanze di locali di stoccaggio di alimenti.
Il magazzino deve possedere un’attrezzatura fissa o mobile per la raccolta di eventuali fuoriuscite
di prodotto, come vasche di contenimento o manicotti sottostanti alle confezioni dei prodotti
fitosanitari.
Prodotto fitosanitario
conciante da stoccare
12
STABILIMENTI SEMENTIERI
TABELLA 1
Simboli da riportare all’ingresso
del locale di stoccaggio dei
prodotti fitosanitari
CARTELLI
DI DIVIETO
CARTELLI
DI AVVERTIMENTO
CARTELLI
DI PRESCRIZIONE
I prodotti fitosanitari devono essere sistemati all’interno del magazzino nei loro contenitori originali,
con le etichette integre e con le bocche di estrazione rivolte verso il muro; è buona prassi conservare
i prodotti liquidi nelle parti basse del magazzino. I contenitori vuoti presenti nel locale devono
essere posizionati con l’apertura rivolta verso l’alto per evitare dispersioni accidentali.
Solo persone autorizzate possono accedere al magazzino e devono essere disponibili procedure
di emergenza secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
Fase
Aspetti critici
Stoccaggio dei
prodotti fitosanitari
per la concia
Rottura dei contenitori • Dimensione del locale e dotazioni
proporzionate alla quantità di prodotti
con fuoriuscita
fitosanitari da stoccare
accidentale del
• Movimentare con attenzione i prodotti
prodotto fitosanitario
fitosanitari evitando urti accidentali con
le strutture all'interno del magazzino
• Dotare il locale di attrezzature fisse o
mobili per il contenimento di eventuali
sversamenti di prodotto
Contaminazione
ambientale
Alterazione del
prodotto fitosanitario
Modalità preventiva
Azioni correttive
• Gli operatori coinvolti nelle fasi di raccolta
devono indossare adeguati Dispositivi di
Protezione Individuale
• Raccogliere tempestivamente il prodotto
disperso accidentalmente e pulire la zona
secondo quanto previsto al punto 6 della
Scheda di Sicurezza del prodotto
• Utilizzare materiale assorbente quale
sabbia o vermiculite per tamponare
dispersioni di prodotto liquido
• Riporre il prodotto raccolto in contenitori
• Il locale adibito allo stoccaggio dei prodotti
di plastica ermetici e opportunamente
fitosanitari deve essere in un’area non
etichettati
a rischio, ovvero lontano da pozzi, corsi
• Smaltire i rifiuti come previsto dalla
d'acqua superficiali, ecc.
normativa vigente
• Il magazzino deve essere isolato dalla rete
fognaria e avere pavimenti impermeabili
• Posizionare cartellonistica di informazione
dei pericoli
• Locale ben areato e dotato di sistemi per
evitare temperature troppo alte o basse
• Smaltire i prodotti alterati
13
1.5
Pulizia e selezione delle sementi
Prima della concia il seme deve essere opportunamente lavorato per eliminare le impurità e, in
particolare per il mais, frazionato in base alle dimensioni (calibratura).
Le attrezzature impiegate per queste fasi devono evitare la rottura dei semi, permettere la maggior
pulitura possibile e trattenere le polveri per ridurne al minimo l’emissione nell’aria.
Generalmente negli stabilimenti vengono utilizzati spietratori a secco, pulitori per aspirazione di
vari tipi, calibratori e tavole densimetriche.
La presenza di polveri sul seme può ridurre sensibilmente la qualità e l’efficacia del trattamento
conciante; per questo motivo è necessario porre particolare attenzione a rimuovere anche le
particelle più fini.
Gli operatori coinvolti devono indossare adeguati Dispositivi di Protezione Individuale: tuta, guanti,
maschera con adeguati filtri, occhiali, scarpe antinfortunistiche.
Macchinario utilizzato
durante la fase di pulizia
e calibratura delle
sementi
14
Fase
Aspetti critici
Modalità preventiva
Azioni correttive
Pulizia e selezione delle
sementi
Presenza di polvere sui semi
e potenziale rottura durante la
lavorazione
• Garantire la manutenzione e la • Rilavorare le sementi per
pulizia e controllare il corretto
eliminare impurità e polvere in
funzionamento degli impianti
eccesso
• Utilizzare attrezzature che
evitino la rottura dei semi
• Impiegare macchinari in grado
di aspirare e trattenere le
polveri, anche le più fini
Esposizione dell'operatore alle
polveri
• Formare adeguatamente
gli operatori
• Dotare gli operatori di
Dispositivi di Protezione
Individuale adeguati
• Dotare i locali di sistemi di
aspirazione e filtrazione dell'aria
• Smaltire correttamente il
materiale raccolto
-
STABILIMENTI SEMENTIERI
1.6
Preparazione della miscela
per la concia
La preparazione della miscela per la concia deve essere pianificata attentamente per garantire
la corretta riuscita del trattamento al seme, ridurre i rischi per gli operatori ed evitare dispersioni
nell'ambiente.
Una volta portato nel reparto dove si effettua la concia, il prodotto fitosanitario deve essere
posizionato in un’area delimitata che consenta di circoscrivere perdite accidentali mediante muretti
di contenimento o l’utilizzo di un manicotto. Devono essere inoltre disponibili attrezzi e materiale
assorbente per ripulire tempestivamente la zona eventualmente contaminata.
Il personale addetto alla miscelazione deve essere dotato dei Dispositivi di Protezione Individuale
come previsto dall’etichetta e dalla Scheda di Sicurezza del prodotto impiegato e nel rispetto di
quanto riportato nel documento di valutazione dei rischi. Questi generalmente includono guanti,
tuta, occhiali di protezione, maschere con filtri, scarpe di sicurezza.
Contenitori di prodotto
conciante nell’area adibita
al trattamento
Nella preparazione della miscela è indispensabile attenersi scrupolosamente a quanto riportato
sull’etichetta del prodotto fitosanitario, rispettando dosi e modalità d’impiego.
Prestare attenzione nella fase di apertura del contenitore e usare idonei strumenti per la misura
delle quantità da distribuire.
L’adozione di attrezzature che eseguono in automatico l’intero processo consente di ridurre
l’intervento dell’operatore e, conseguentemente, i rischi di una sua esposizione.
Dove è possibile utilizzare un giunto a tenuta stagna (per esempio un giunto ad ogiva “dry brake”)
per collegare il contenitore dei prodotti fitosanitari con il tubo di aspirazione.
Le condotte che portano l’acqua ai serbatoi per la miscelazione è opportuno che siano dotate di
valvole anti-ritorno e di filtri per trattenere particelle o sporco.
Ogni qualvolta si renda necessario, cambiare i guanti in modo da evitare contaminazioni incrociate
tra parti diverse dei macchinari (es. pulsanti, leve di comando, ecc).
15
I prodotti fitosanitari non sono gli unici
componenti della miscela conciante.
Oltre all'acqua vengono generalmente aggiunte
ulteriori
sostanze
(polimeri,
adesivanti,
coloranti, ecc.) in grado di migliorare
l'adesione e minimizzare la formazione di
polveri, aumentare la fluidità dei semi e ridurre
l'abrasione, caratterizzare visivamente gli
stessi e distinguerli da quelli non trattati.
Attrezzature per la
preparazione della
miscela conciante
16
Fase
Aspetti critici
Modalità preventiva
Azioni correttive
Preparazione della
miscela per la concia
Dispersione del
prodotto fitosanitario
nell'ambiente
di lavoro e
contaminazione degli
operatori
• Formare adeguatamente gli operatori
• Leggere quanto riportato sull’etichetta e
sulla Scheda di Sicurezza del prodotto
fitosanitario
• Utilizzare manicotti o vasche di
contenimento per la raccolta di eventuali
perdite dai contenitori
• Dotare gli operatori di Dispositivi di
Protezione Individuale adeguati
• Utilizzare strumenti idonei per l’apertura
dei contenitori di prodotti fitosanitari
evitando fuoriuscite
• Utilizzare giunti a tenuta stagna per
collegare i contenitori dei prodotti con il
tubo di aspirazione
• Dotare l'impianto di valvole anti-ritorno
montate sui tubi di carico dell’acqua
• Adottare filtri per la raccolta di impurità
contenute nell’acqua o nelle tubature dei
macchinari impiegati
• Impiegare aspiratori nelle zone
di miscelazione o adottare vasche
di miscelazione chiuse
• Gli operatori coinvolti nelle fasi di raccolta
devono indossare adeguati Dispositivi di
Protezione Individuale
• Raccogliere tempestivamente il prodotto
disperso accidentalmente e pulire la zona
secondo quanto previsto al punto 6 della
Scheda di Sicurezza del prodotto
• Utilizzare materiale assorbente quale
sabbia o vermiculite per tamponare
dispersioni di prodotto liquido
• Riporre il prodotto raccolto in contenitori
di plastica ermetici e opportunamente
etichettati
• Smaltire i rifiuti come previsto dalla
normativa vigente
Contaminazione
incrociata di parti dei
macchinari
• Cambiare i guanti o lavarli nel caso non
siano del tipo "usa e getta" ogni qualvolta
si devono toccare parti dei macchinari che
non sono a contatto diretto con il prodotto
fitosanitario, in particolare interruttori di
avvio o fermo, strumenti di regolazione del
flusso ecc.
• Pulire immediatamente le parti
contaminate
Sovradosaggio o
sottodosaggio
• Attenersi scrupolosamente alle dosi
riportate sull’etichetta
• Utilizzare strumenti di misura tarati
• Dotarsi di impianti che eseguono in
automatico il dosaggio e la miscelazione
dei prodotti per la concia
• Recuperare la miscela e rilavorarla in
modo da raggiungere la dose riportata
in etichetta
STABILIMENTI SEMENTIERI
1.7
Taratura delle attrezzature e
validazione del processo di concia
Prima della concia è necessario tarare l’attrezzatura in modo da garantire l’uniformità
dell’applicazione nel rispetto della dose di prodotto fitosanitario consigliata in etichetta e della
quantità di seme da trattare.
Per questa operazione il personale deve impiegare adeguati
Dispositivi di Protezione Individuale: tuta, guanti, scarpe
antinfortunistiche e, se previsto, maschera con adeguati filtri e
occhiali.
Gli strumenti di misura devono essere puliti e immediatamente
disponibili; i rifiuti generati, quali guanti, stracci, carte assorbenti,
ecc., vanno deposti in contenitori dedicati e smaltiti seguendo le
norme vigenti.
Per evitare la contaminazione di pulsanti di avvio o altre parti dei
macchinari, cambiare i guanti sporchi quando necessario.
Processo automatizzato
di concia del seme
L’operazione di taratura va ripetuta prima della concia di ogni nuovo lotto di seme.
Attrezzature che eseguono in automatico il processo di concia consentono una più facile verifica
di questa fase.
Fase
Aspetti critici
Modalità preventiva
Azioni correttive
Taratura delle attrezzature
e validazione del processo
di concia
Distribuzione del corretto
dosaggio del prodotto
fitosanitario
• Formare adeguatamente
gli operatori
• Dotare gli operatori di Dispositivi
di Protezione Individuale adeguati
• Utilizzare strumenti di misura puliti
Dispersione del prodotto
e prontamente disponibili
fitosanitario nell’ambiente
di lavoro e contaminazione • Raccogliere e smaltire in modo
idoneo i rifiuti eventualmente
degli operatori
generati durante le attività di
taratura e raccogliere le acque
utilizzate per la pulizia in contenitori
dedicati
• Dotarsi di impianti che eseguono
in automatico la fase di taratura
• Gli operatori coinvolti nelle fasi di
raccolta devono indossare adeguati
Dispositivi di Protezione Individuale
• Raccogliere tempestivamente
il prodotto disperso accidentalmente
e pulire la zona secondo quanto
previsto al punto 6 della Scheda
di Sicurezza del prodotto
• Utilizzare materiale assorbente
inerte quale sabbia o vermiculite per
tamponare dispersioni di prodotto
liquido
• Riporre il prodotto raccolto in
contenitori di plastica ermetici
e opportunamente etichettati
• Smaltire i rifiuti come previsto
dalla normativa vigente
Contaminazione incrociata • Cambiare i guanti o lavarli nel
caso non siano del tipo "usa e
di parti dei macchinari
getta" ogni qualvolta si devono
toccare parti dei macchinari che
non sono a contatto diretto con il
prodotto fitosanitario, in particolare
interruttori di avvio o fermo,
strumenti di regolazione del flusso
ecc.
• Pulire immediatamente le parti
contaminate
17
1.8
Concia del seme
Per garantire che l’operazione di concia avvenga secondo i parametri stabiliti è necessario tenere
monitorato il processo, in particolare attraverso la verifica del corretto funzionamento delle
attrezzature adibite all’applicazione del prodotto fitosanitario.
Queste devono essere a norma (marchio CE) e garantire una distribuzione ottimale della miscela
conciante tale da permettere la copertura omogenea dei semi trattati.
Per non influire sulla qualità della concia, le pareti del recipiente dove avviene l’applicazione e le
altre parti del macchinario in cui avvengono i successivi spostamenti devono essere fatte in modo
da ridurre il più possibile l’abrasione dei semi.
Agli operatori che sono preposti al controllo della fase di concia è richiesto di indossare sempre
idonei Dispositivi di Protezione Individuale: tuta, guanti, maschera con adeguati filtri, occhiali,
scarpe antinfortunistiche.
Oltre ai macchinari, particolare attenzione va prestata anche ad eventuali perdite di prodotto o di
seme trattato.
Nel primo caso è necessario intervenire come già indicato in precedenza; nel secondo il seme
va raccolto immediatamente e, se possibile, recuperato assicurandosi che rispetti i requisiti di
conformità o, in alternativa, smaltito secondo la normativa vigente.
I contenitori dei prodotti fitosanitari, una volta svuotati, devono essere stoccati in appositi luoghi in
attesa di essere conferiti ad aziende autorizzate per il trasporto e lo smaltimento o il riciclo.
Fase di concia del seme
18
STABILIMENTI SEMENTIERI
Fase
Aspetti critici
Concia del seme
Adesione non ottimale del
prodotto conciante
ai semi
Modalità preventiva
• Formate adeguatamente gli operatori
• Dotare gli operatori di adeguati
Dispositivi di Protezione Individuale
adeguati
• Effettuare manutenzione e pulizia
Dispersione del prodotto
dei macchinari per garantirne
fitosanitario nell’ambiente
l’efficienza
di lavoro e contaminazione
• Preferire macchinari che riducano
degli operatori
l’abrasione tra i semi
• Utilizzare adesivanti nella miscela
di concia per favorire il fissaggio del
prodotto fitosanitario alla semente
Dispersione del seme
conciato
1.9
• Effettuare manutenzione e pulizia
dei macchinari per garantirne
efficienza
Azioni correttive
• Gli operatori coinvolti nelle fasi di
raccolta devono indossare adeguati
Dispositivi di Protezione Individuale
• Raccogliere tempestivamente il
prodotto disperso accidentalmente
e pulire la zona secondo quanto
previsto al punto 6 della Scheda di
Sicurezza del prodotto
• Utilizzare materiale assorbente quale
sabbia o vermiculite per tamponare
dispersioni di prodotto liquido
• Riporre il prodotto raccolto in
contenitori di plastica ermetici e
opportunamente etichettati
• Smaltire i rifiuti come previsto dalla
normativa vigente
• Raccogliere immediatamente
il seme conciato disperso e
porlo, in caso di smaltimento, in
contenitori sigillati ed etichettati
Confezionamento del seme conciato
Per non compromettere la qualità della concia e
per evitare impaccamenti all'interno dei sacchi,
prima del confezionamento è bene accertarsi che il
prodotto distribuito sul seme si sia completamente
asciugato.
Un'ulteriore verifica, suggerita per garantire la
caratterizzazione del seme conciato rispetto al suo
potenziale impatto sull’operatore e sull'ambiente, è
l’analisi del grado di polverosità secondo il metodo
Heubach, parte dello standard qualitativo ESTA
messo a punto da ESA.
Fase di confezionamento
L’operazione di confezionamento ha un’importanza
significativa per gli aspetti di sostenibilità; in
questa fase, infatti, il seme conciato viene inserito
nel packaging finale entro il quale sarà trasportato
e distribuito fino all’azienda agricola.
Da questo momento diventa di primaria importanza la movimentazione e manipolazione
dei sacchi che devono avvenire in modo da ridurre il più possibile la formazione di polveri
19
e preservare la qualità del seme e della concia. Le attrezzature adibite al confezionamento
devono essere dotate di aspiratori di adeguate dimensioni e con filtri idonei; il materiale
aspirato deve essere raccolto, segregato e smaltito secondo quanto previsto dalla normativa
vigente.
Gli operatori devono indossare i Dispositivi di Protezione Individuale adeguati: tuta, guanti, scarpe
antinfortunistiche e, quando previsto, maschera con adeguati filtri e occhiali.
Per quanto possibile è opportuno ridurre al minimo lo sfregamento dei semi tra loro e sui
componenti delle macchine per non creare abrasioni.
La modalità di chiusura deve garantire la tenuta dei sacchi durante tutte le fasi successive, non
permettere la fuoriuscita di polveri e, al contempo, consentire all’agricoltore una facile apertura
degli stessi.
Il seme eventualmente disperso durante il confezionamento va raccolto, riposto in contenitori
specifici e successivamente smaltito.
Operazione
di confezionamento
del seme conciato
20
Fase
Aspetti critici
Modalità preventiva
Azioni correttive
Confezionamento del seme
conciato
Dispersione di polveri o seme
conciato nell’ambiente di
lavoro e contaminazione degli
operatori
• Formare adeguatamente
gli operatori
• Dotare gli operatori di
Dispositivi di Protezione
Individuale adeguati
• Monitorare il grado di
polverosità della semente
prima del confezionamento
• Adottare macchinari che
riducano l’abrasione tra i semi
e dotati di idonei aspiratori
• Effettuare manutenzione e
pulizia dei macchinari per
garantirne l’efficienza
• Adottare sistemi di chiusura
che non permettano l'eventuale
fuoriuscita di polveri dalle
confezioni
• Rivedere o riverificare il
processo di concia in caso
di eccessiva polverosità della
semente al test di Heubach
• Gli operatori coinvolti nelle
fasi di raccolta devono indossare adeguati Dispositivi di
Protezione Individuale
• Raccogliere immediatamente
il seme conciato disperso
e porlo in contenitori sigillati
ed etichettati
• Smaltire i rifiuti come previsto
dalla normativa vigente
STABILIMENTI SEMENTIERI
Etichettatura
1.10
Fase di etichettatura
dei sacchi di semente
conciata
Esempio di etichetta
apposta sulla confezione
di seme conciato
L’etichetta apposta sulle confezioni del seme
conciato rappresenta uno strumento di
comunicazione molto importante nei confronti
di distributori, tecnici e agricoltori. Pertanto
essa deve essere semplice e completa di tutte
le informazioni necessarie.
A tale scopo l'art. 49 del nuovo Regolamento
1107/2009, prevede che l’etichettatura del
prodotto deve indicare, oltre alla tipologia di
seme, il suo grado di purezza e germinabilità,
il nome del prodotto fitosanitario utilizzato
per la concia del seme, la o le denominazioni
della o delle sostanze attive presenti nel
prodotto, le frasi S (consigli di prudenza) e
le misure di mitigazione del rischio indicate
nell’autorizzazione per tale prodotto, se
presenti. Oltre alle informazioni richieste per
legge, l’Associazione europea che riunisce
le società sementiere (ESA – European Seed
Association) ha messo a punto uno “standard
qualitativo” definito dall’acronimo ESTA
(European Seed Treatment Assurance) che
prevede l’adozione da parte delle aziende
aderenti a questa iniziativa di un’ulteriore
etichetta con informazioni sia di carattere
generale sia relative alla corretta gestione del
seme e delle confezioni prima, durante e dopo
la semina.
L’etichetta posta sul sacco è corredata
da pittogrammi che rendono immediata
la comprensione delle
indicazioni fornite
(Allegato 4).
Gli addetti a questa fase devono indossare
idonei Dispositivi di Protezione Individuale: tuta, guanti, scarpe infortunisitiche e, quando richiesto,
occhiali e maschera con adeguati filtri.
Fase
Aspetti critici
Modalità preventiva
Azioni correttive
Etichettatura
Dispersione del seme
conciato
• Formare adeguatamente gli
• Gli operatori coinvolti nelle fasi
operatori
di raccolta devono indossare
• Dotare gli operatori di Dispositivi
adeguati Dispositivi di
di Protezione Individuale adeguati Protezione Individuale
• Effettuare manutenzione e pulizia • Raccogliere immediatamente
dei macchinari per garantirne
il seme conciato disperso
l'efficienza
e porlo in contenitori sigillati
• Movimentare i sacchi in modo
ed etichettati
accurato
• Smaltire i rifiuti come previsto
dalla normativa vigente
21
1.11
Seme non utilizzato
da restituire per la
rilavorazione
22
Riconfezionamento del seme conciato
conciato
In alcune situazioni può essere necessario riconfezionare il seme
conciato. Il caso più comune è quello del prodotto invenduto a fine
stagione che deve essere rilavorato per verificare che risponda ancora
ai requisiti richiesti dal processo di certificazione (es. germinabilità e
stato sanitario).
Altri motivi possono essere ascrivibili ad un non corretto
confezionamento, al peso dei sacchi non conforme, a sacchi difettosi o
danneggiati, ad operazioni di etichettatura errate, ecc.
I locali in cui avviene questa fase devono avere aspiratori o sistemi di
aspirazione in grado di intercettare la polvere eventualmente sviluppata
così da ridurre al minimo l’esposizione degli operatori e la dispersione
nell’ambiente.
Gli operatori devono comunque adottare idonei Dispositivi di Protezione
Individuale: tuta, guanti, maschera con adeguati filtri, occhiali, scarpe
antinfortunistiche.
I sacchi possono essere aperti manualmente, utilizzando coltelli di sicurezza per avere un taglio
preciso ed evitare ferite, o meccanicamente con attrezzature specifiche.
Particolare attenzione va posta durante lo svuotamento del sacco nelle tramogge al fine di limitare
la produzione di polvere.
Sono da considerarsi rifiuti, da smaltire quindi secondo le norme vigenti, il seme conciato non
conforme o quello accidentalmente caduto nel corso della rilavorazione e i sacchi svuotati che non
devono essere riutilizzati.
Fase
Aspetti critici
Modalità preventiva
Azioni correttive
Riconfezionamento del seme
Dispersione di polveri
nell’ambiente di lavoro e
contaminazione degli operatori
• Formare adeguatamente
• Gli operatori coinvolti nelle fasi
gli operatori
di raccolta devono indossare
• Dotare gli operatori di
adeguati Dispositivi di
Dispositivi di Protezione
Protezione Individuale
Individuale adeguati
• Raccogliere immediatamente
• Dotare di aspiratori i luoghi
il seme conciato disperso
di rilavorazione della semente
e porlo in contenitori sigillati
conciata
ed etichettati
• Manipolare con attenzione
• Smaltire i rifiuti come previsto
i sacchi, in particolare nella
dalla normativa vigente
fase di apertura e svuotamento
• Porre il seme non conforme
in contenitori sigillati e stoccare
i sacchi svuotati in attesa del
loro smaltimento
• Effettuare manutenzione
e pulizia dei macchinari per
garantirne l'efficienza
Dispersione del seme conciato
• Manipolare con attenzione i
sacchi, in particolare nella fase
di apertura e svuotamento
-
STABILIMENTI SEMENTIERI
1.12
Pulizia delle attrezzature
Una volta terminate tutte le fasi di lavorazione i macchinari devono essere puliti
e sottoposti a manutenzione secondo le indicazioni fornite dalla casa costruttrice in merito a
tempistiche, parti da verificare, sostanze da utilizzare, ecc..
Gli operatori coinvolti devono essere dotati di Dispositivi di Protezione Individuale quali guanti,
tuta, scarpe di protezione, occhiali e maschera con adeguati filtri e devono prestare la massima
attenzione a non disperdere polveri o liquidi nell'ambiente.
Queste operazioni consentono di mantenere nel tempo il corretto funzionamento dei macchinari,
garantendo la necessaria efficienza lavorativa nel trattamento e nella conservazione delle
caratteristiche del seme.
Fase
Aspetti critici
Modalità preventiva
Azioni correttive
Pulizia delle attrezzature
Dispersione di polveri
nell’ambiente di lavoro e
contaminazione degli operatori
• Dotare gli operatori di
Dispositivi di Protezione
Individuale adeguati
• Operare con attrezzature in
grado di pulire efficacemente
i macchinari senza generare
dispersioni di polveri o liquidi
• Seguire le indicazioni
sulla manutenzione delle
attrezzature suggerite dalle
case costruttrici
• Raccogliere i rifiuti generati in
contenitori sigillati e smaltirli
secondo le norme vigenti
• Raccogliere tempestivamente
lo sporco accidentalmente
disperso e ripulire la zona
contaminata
• Gli operatori coinvolti nelle fasi
di raccolta devono indossare
adeguati Dispositivi di
Protezione Individuale
• Utilizzare materiale assorbente
quale sabbia o vermiculite per
tamponare il liquido disperso
• Riporre lo sporco raccolto in
contenitori di plastica ermetici
e opportunamente etichettati
• Smaltire i rifiuti come previsto
dalla normativa vigente
23
24
capitolo 02
Stoccaggio, movimentazione
e trasporto dei sacchi
di semente conciata
25
2.1
Stoccaggio e movimentazione
Dopo le fasi di lavorazione negli stabilimenti delle società sementiere, il seme conciato confezionato
viene stoccato e successivamente distribuito fino a raggiungere le aziende agricole.
È importante che anche gli operatori di questo punto della filiera abbiano coscienza dell’importanza
di gestire in modo appropriato il prodotto imballato al fine di garantire una conservazione ottimale
e sicura della semente.
In particolare, per mantenere la qualità della concia e ridurre la produzione di polveri per abrasione
dei semi durante la movimentazione, i sacchi devono essere correttamente posizionati sui pallet
e strettamente imballati con film plastici. Questo faciliterà anche le operazioni di carico e scarico
nella fase di distribuzione della semente.
I depositi utilizzati devono essere ben ventilati, asciutti, al sicuro da infiltrazioni di acqua e non
accessibili ad animali o a personale non autorizzato. Gli spazi devono essere sufficienti a garantire
lo stoccaggio e la movimentazione in sicurezza dei quantitativi previsti.
I sacchi della semente devono essere disposti in modo corretto, in zone facilmente accessibili
così da rendere facilmente leggibili le informazioni riportate sugli imballi. I corridoi del magazzino
devono essere di dimensioni idonee, tenuti liberi e puliti per favorire la visibilità durante le operazioni
di spostamento dei carichi.
I carrelli elevatori devono essere tenuti in buono stato ed essere dotati delle adeguate protezioni e
accessori per la sicurezza come cinture, segnali acustici e visivi (es. lampeggianti).
Questi mezzi operativi possono essere condotti unicamente da personale qualificato, debitamente
formato e a conoscenza dei rischi presenti nell’ambiente in cui opera (persone, altri automezzi), oltre
che dotato dei Dispositivi di Protezione Individuale necessari: tuta, guanti, scarpe antinfortunistiche
e, quando richiesto, elmetto.
Se si verifica una fuoriuscita di semi è opportuno provvedere subito alla loro raccolta in modo da
ridurre la dispersione nell’ambiente e la possibilità che possano essere ingeriti da animali o insetti.
Per questa operazione è necessario indossare gli idonei Dispositivi di Protezione Individuale
quali guanti, tuta e se necessario una maschera con adeguati filtri. Il materiale raccolto, se non
recuperabile o rilavorabile, dovrà essere smaltito secondo la normativa vigente.
Durante lo stoccaggio evitare che la semente venga esposta ad umidità eccessiva o a contatto con
acqua al fine di non danneggiare il prodotto. È utile perciò mantenere sempre i sacchi di semente
su bancali rialzati e protetti da materiale plastico.
Nel caso la semente si bagni e non possa essere recuperata o rilavorata, avviarla allo smaltimento
nel rispetto della normativa vigente.
Un magazzino pulito ed ordinato consente di prevenire la proliferazione di ratti, insetti e uccelli.
Sacchi di semente stoccati
in magazzino
26
STOCCAGGIO, MOVIMENTAZIONE E TRASPORTO
DEI SACCHI DI SEMENTE CONCIATA
Fase
Aspetti critici
Modalità preventiva
Azioni correttive
Stoccaggio e movimentazione
Dispersione del seme
conciato con possibile
contaminazione
dell'operatore o assunzione
da parte di animali
• Utilizzare adeguati imballaggi
di protezione
• Stoccare in modo corretto i
sacchi di semente
• Utilizzare per la movimentazione
carrelli elevatori o altri macchinari
idonei e in buono stato di
manutenzione
• Dotare gli operatori di Dispositivi
di Protezione Individuale adeguati
• Gli operatori coinvolti nelle fasi
di raccolta devono indossare
adeguati Dispositivi di Protezione Individuale
• Raccogliere immediatamente
il seme conciato disperso
e se non rilavorabile porlo in
contenitori sigillati ed etichettati
• Smaltire i rifiuti come previsto
dalla normativa vigente
Caduta dei sacchi sugli
operatori
• Formare adeguatamente
il personale addetto alla
movimentazione
• Accatastare i sacchi secondo
le norme di sicurezza sui luoghi
di lavoro
• Movimentare i sacchi e i bancali
con attrezzatura idonea
-
Bagnatura dei sacchi
• Posizionare la semente su bancali • Riporre il seme bagnato in
rialzati e in locali senza infiltrazioni
contenitori sigillati ed etichettati
di umidità o acqua
e smaltirlo secondo le norme
vigenti
2.2
Trasporto dei sacchi
di semente conciata
Trasporto dei sacchi di semente conciata
I veicoli utilizzati per il trasporto e la consegna delle sementi
devono essere in buone condizioni di manutenzione ed avere
un’adeguata capacità di carico. Il personale addetto alle operazioni
di movimentazione deve essere debitamente formato per quanto
riguarda l’utilizzo dei carrelli elevatori, lo spostamento dei bancali e
il loro corretto posizionamento e fissaggio all’interno dell’automezzo.
Tutti questi fattori sono importanti per prevenire incidenti e danni
agli imballaggi causati da urti accidentali o da sbilanciamenti e
rovesciamenti del carico durante il trasporto.
E’ consigliabile che il mezzo di trasporto sia dotato di adeguati
Dispositivi di Protezione Individuale e dispositivi da utilizzare in caso
di fuoriuscite di seme conciato. Prima del trasporto si deve sempre verificare che al conducente
sia stata consegnata tutta la documentazione necessaria.
In caso di incidente rilevante è necessario avvisare e far intervenire le autorità competenti.
Fase
Aspetti critici
Modalità preventiva
Azioni correttive
Trasporto dei sacchi di
semente conciata
Dispersione del seme
conciato con possibile
contaminazione
ambientale,
dell'operatore e degli
astanti o assunzione
da parte di animali
• Formare adeguatamente gli operatori
addetti alla movimentazione e al
trasporto delle sementi
• Utilizzare mezzi di trasporto in buono
stato e idonei per capacità di carico
• Caricare accuratamente, disporre
e fissare correttamente i bancali
sull'automezzo
• Gli operatori coinvolti nelle fasi di raccolta
devono indossare adeguati Dispositivi di
Protezione Individuale
• Raccogliere immediatamente il seme
conciato disperso e porlo in contenitori
sigillati ed etichettati
• Smaltire i rifiuti come previsto dalla
normativa vigente
• Far intervenire le Autorità competenti in
caso di incidente rilevante
27
28
capitolo 03
Aziende agricole
La scelta di utilizzare semente di cereali conciata da parte dell’azienda agricola deve essere frutto
della valutazione di diversi fattori. Innanzitutto occorre valutare il reale rischio fitosanitario legato
alle peculiarità dei terreni da seminare quali microclimi che favoriscono infezioni fungine, elevata
presenza di insetti terricoli riscontrata negli anni precedenti o particolari precessioni colturali.
Se a seguito di queste valutazioni l’azienda ritiene di dover mettere in atto strategie di difesa della
semente e delle giovani plantule, è necessario valutare l'utilizzo di due possibili strumenti: sementi
conciate oppure specifici trattamenti al terreno.
Sicuramente incidono su questa scelta:
la disponibilità di seme conciato per le problematiche fitosanitarie individuate dall’azienda;
la disponibilità di formulati per i trattamenti al terreno per le problematiche fitosanitarie individuate
dall’azienda;
la disponibilità di idonee attrezzature per la distribuzione dei trattamenti al terreno o per eventuali
trattamenti nelle prime fasi di sviluppo della coltura;
i costi e l’efficacia delle due modalità d’intervento.
Nel caso la scelta ricada sul seme conciato è possibile utilizzare seme conciato industrialmente,
quindi pronto all’uso, oppure trattare il seme in azienda.
Le fasi critiche individuate presso l’azienda agricola riguardano:
ricevimento e deposito del seme conciato;
concia aziendale;
preparazione della seminatrice;
caricamento del seme nella tramoggia;
gestione della semina;
operazioni al termine della semina.
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Le potenziali fonti di esposizione, seme conciato e non conciato e i prodotti fitosanitari eventualmente
utilizzati nella concia aziendale, interessano principalmente l’operatore agricolo; ulteriori soggetti coinvolti
possono essere altre persone presenti in azienda agricola, visitatori, animali domestici o allevati.
Senza le dovute misure di precauzione, la contaminazione può essere diffusa attraverso le attrezzature
impiegate in azienda, i dispositivi di protezione individuale, l’auto, il cellulare o diversi strumenti di uso
comune, quali penne, documenti, ecc.
Per quanto riguarda l’ambiente, particolare attenzione deve essere posta ai corsi d’acqua, ai
mammiferi, agli uccelli e agli insetti impollinatori e non bersaglio (es. durante le operazioni di semina).
29
3.1
Ricevimento e deposito del seme conciato
La consegna dei sacchi di semente in azienda agricola avviene generalmente poco tempo
prima del periodo di semina della coltura. Nonostante ciò è necessario adottare alcune misure
precauzionali in modo da salvaguardare la qualità della semente ed evitare rischi per l'operatore,
gli astanti e l'ambiente.
Durante le operazioni di scarico e di stoccaggio bisogna
attenersi alle norme relative alla protezione della salute
nei luoghi di lavoro, in particolare per quanto riguarda
la movimentazione delle merci e l'utilizzo di idonei
Dispositivi di Protezione Individuale: tuta, guanti e scarpe
antinfortunistiche.
L'adozione di macchine adeguate (es. muletti),
perfettamente funzionanti e correttamente mantenute
consente di facilitare e rendere più sicura questa fase.
Prima di accettare la merce occorre controllare l’integrità
dei sacchi ed eventualmente, nel caso si riscontrino delle
anomalie, chiederne la sostituzione; in seguito si deve
prestare attenzione a non danneggiare le confezioni,
con conseguente dispersione della semente conciata, o
i semi per sfregamenti eccessivi nella manipolazione dei
sacchi stessi.
Lo stoccaggio deve avvenire in luoghi sicuri, chiusi a
chiave, non accessibili ad animali e bambini, asciutti e al
riparo dalla pioggia e dalla luce solare. Informazioni utili
sull'uso sicuro delle sementi conciate sono riportate nella
specifica etichetta messa a punto da ESA (European
Seed Association) che suggerisce in breve e con
pittogrammi esplicativi gli accorgimenti da mettere in
pratica nelle diverse fasi del ciclo di vita del seme conciato in azienda agricola (Allegato 5).
Stoccaggio in azienda
agricola di sementi
imballate su pallet
30
Nel caso sia avvenuta una dispersione accidentale, indossare i Dispositivi di Protezione Individuale
(consigliato anche l’uso della maschera per la protezione delle vie respiratorie) e raccogliere
immediatamente il seme mettendolo in un contenitore di plastica sigillato ed opportunamente
etichettato. Tale seme potrà essere utilizzato in campo maneggiandolo con accortezza.
Fase
Aspetti critici
Modalità preventiva
Azioni correttive
Ricevimento e deposito del
seme conciato
• Sicurezza dell'operatore
• Dispersione del seme
conciato con possibile
contaminazione ambientale
e dell'operatore o
assunzione da parte di
animali
• Rispettare le norme di sicurezza
sui luoghi di lavoro
• Controllare l'integrità dei sacchi
prima di accettare la merce
• Movimentare i sacchi e i bancali
con attrezzatura idonea
• Stoccare i sacchi in luoghi idonei
e sicuri
• Gli operatori coinvolti nelle fasi
di raccolta devono indossare
adeguati Dispositivi di
Protezione Individuale
• Raccogliere immediatamente
il seme conciato disperso e
porlo in contenitori sigillati ed
etichettati
AZIENDE AGRICOLE
3.2
Concia aziendale
Il trattamento di concia della semente può anche essere fatto direttamente
in azienda agricola. Attualmente questa pratica non è molto comune, tuttavia
di seguito vengono riportate le principali indicazioni da seguire per garantire
un’applicazione efficace e sicura dei prodotti fitosanitari:
Evitare di trattare ulteriormente il seme già conciato dalla società sementiera.
Accertarsi che il prodotto fitosanitario da utilizzare sia autorizzato sulla coltura e
contro l’avversità che si vuole controllare.
Gli operatori che eseguono le operazioni di concia devono essere adeguatamente
formati e dotati delle autorizzazioni necessarie (es. patentino e in futuro, come
da Decreto Legislativo n. 150 del 14 agosto 2012, certificato di abilitazione)
Effettuare le operazioni di concia ad una corretta distanza dalle aree a rischio
di contaminazione (es. pozzi, case, ecc.), adottando inoltre tutte le precauzioni
necessarie in termini di dotazione del sito dove avviene il trattamento.
Indossare idonei Dispositivi di Protezione Individuale: tuta, guanti, maschera con adeguati filtri,
occhiali, scarpe antinfortunistiche e, quando necessario, tappi o cuffie per le orecchie; verificare
comunque quanto riportato in etichetta e sulla Scheda di Sicurezza del prodotto impiegato.
Utilizzare attrezzature appositamente omologate o adatte allo scopo, con le quali sia possibile
trattare il seme in modo corretto e sicuro per l’operatore e l’ambiente.
Immettere il seme conciato in contenitori ben chiusi, chiaramente identificati ed etichettati.
I contenitori devono essere immagazzinati in luoghi sicuri, chiusi a chiave, non accessibili ad
animali e bambini, asciutti e al riparo dalla pioggia e dalla luce solare.
Alla fine del trattamento lavare l’attrezzatura e i Dispositivi di Protezione Individuale riutilizzabili
minimizzando l’impiego dell’acqua o, se possibile, impiegandola per successivi trattamenti.
Eventuali dispersioni di prodotto fitosanitario o di seme conciato (non recuperabile per la
semina) devono essere immediatamente raccolte; il materiale contaminato deve essere riposto
in contenitori sigillati ed opportunamente etichettati.
Tutti i rifiuti generati (contenitori vuoti di prodotti fitosanitari, materiale usato per raccogliere
dispersioni di prodotto, Dispositivi di Protezione Individuale usa e getta, acque di lavaggio, ecc.)
devono essere smaltiti secondo la normativa vigente.
Il prodotto fitosanitario utilizzato deve essere riportato nel registro dei trattamenti.
•
•
•
•
Betoniera per la concia
delle sementi in azienda
agricola
•
•
•
•
•
•
•
•
Fase
Aspetti critici
Modalità preventiva
Azioni correttive
Concia
aziendale
Dispersione
del prodotto
fitosanitario e
contaminazione
dell'ambiente e
degli operatori
• Formare adeguatamente gli operatori
• Gli operatori coinvolti nelle fasi di raccolta devono
• Dotare gli operatori di Dispositivi di
indossare adeguati Dispositivi di Protezione
Protezione Individuale adeguati
Individuale
• Seguire le indicazioni di etichetta e le norme • Raccogliere tempestivamente il prodotto disperso
di buona pratica agricola nella preparazione
accidentalmente e pulire la zona secondo quanto
della miscela conciante
previsto al punto 6 della Scheda di Sicurezza del
• Utilizzare per la concia attrezzature idonee e
prodotto
sicure
• Utilizzare materiale assorbente quale sabbia o
vermiculite per tamponare dispersioni di prodotto
liquido
• Riporre il prodotto raccolto in contenitori di plastica
ermetici e opportunamente etichettati
• Smaltire i rifiuti come previsto dalla normativa vigente
Dispersione
nell’ambiente di
seme conciato
• Prestare attenzione nelle operazioni di
trasferimento del seme dalle attrezzature
usate per la concia ai contenitori
• Immettere il seme conciato in contenitori
ben chiusi, identificati e stoccati in ambienti
sicuri
• Raccogliere immediatamente il seme conciato
disperso e porlo, per l'impiego o lo smaltimento, in
contenitori sigillati ed etichettati
31
3.3
Preparazione della seminatrice
Per la semina dei cereali possono essere impiegate seminatrici di diverse dimensioni e tipologie, a
righe o di precisione, a distribuzione meccanica o pneumatica.
In generale, una corretta modalità di semina è garantita dalla perfetta funzionalità dell’attrezzatura;
per questo motivo è buona pratica ad inizio stagione verificare la seminatrice nelle sue diverse parti
ed eseguire un’attenta revisione delle componenti che regolano l’alimentazione e la successiva
distribuzione del seme.
Nel caso di utilizzo di seminatrici pneumatiche (il seme viene distribuito per mezzo di un flusso
d'aria) bisogna porre particolare attenzione alla potenziale dispersione nell’ambiente di polveri che
possono contenere residui di prodotti fitosanitari.
Il livello potenziale di contaminazione è determinato dai diversi fattori descritti in precedenza nelle
fasi relative agli stabilimenti sementieri, allo stoccaggio e al trasporto; un ulteriore elemento è la
manipolazione in azienda agricola nella fase di stoccaggio e di caricamento della tramoggia.
Quanto maggiore è la qualità della concia e
l’attenzione posta a preservare l’adesione del
prodotto fitosanitario al seme tanto minore è la
quantità di polveri contaminate che possono
venire rilasciate al momento della semina.
Per ridurre ulteriormente il rischio, è possibile
dotare le seminatrici pneumatiche di dispositivi
appositamente studiati per ridurre la deriva
mediante accessori denominati deflettori.
I deflettori funzionano in modo molto semplice:
l’aria in uscita dalla ventola viene convogliata
mediante tubi flessibili verso il terreno o il solco
di semina.
Sono disponibili in commercio deflettori dal
costo accessibile che possono essere installati
in modo semplice e con una certa velocità; è
opportuno rivolgersi alla società produttrice
per richiedere il dispositivo compatibile con il
proprio modello di seminatrice.
Questi dispositivi, progettati per rispondere
ai requisiti della Direttiva 2010/21/CE citati
al punto 7, sono già largamente diffusi in altri
paesi europei, dove ne è stata riconosciuta
l’efficacia.
Deflettore originale
montato su seminatrice
Monosem
32
AZIENDE AGRICOLE
In caso si debba percorrere una strada
pubblica, per il trasporto della seminatrice
ci si deve attenere a quanto previsto dal
Codice della Strada in merito a velocità
da rispettare, ingombro, luci e cartelli
di segnalazione; per quanto riguarda il
bilanciamento e la stabilità del complesso
trattore-seminatrice
(carico
sull’asse
anteriore) fare riferimento alle indicazioni
riportate nel libretto d’uso e manutenzione
fornito dalla ditta costruttrice.
Per evitare dispersioni della semente
conciata si consiglia di effettuare gli
spostamenti della seminatrice su strada
pubblica con i serbatoi vuoti.
Deflettore originale
montato su seminatrice
Gaspardo
Fase
Aspetti critici
Modalità preventiva
Azioni correttive
Preparazione della
seminatrice
Dispersione delle
polveri con possibile
contaminazione
dell'ambiente,
dell'operatore, degli astanti
e dei residenti
• Leggere le informazioni riportate
sull’etichetta del sacco della
semente
• Effettuare un'attenta
manutenzione e regolazione della
seminatrice
• Dotare le seminatrici pneumatiche
di deflettori
-
Trasporto su strada della
seminatrice
Dispersione di semente
conciata (concimi
e geodisinfestanti) per
cause accidentali o per
non stabilità del complesso
trattore-seminatrice
• Rispettare le indicazioni del
Codice della Strada e quanto
indicato dal costruttore
• Effettuare gli spostamenti su
strada pubblica con i serbatoi
delle sementi (concimi e
geodisinfestanti) vuoti
• Gli operatori coinvolti nelle fasi di
raccolta devono indossare adeguati
Dispositivi di Protezione Individuale
• Raccogliere immediatamente il
seme conciato disperso e porlo,
per l'impiego o lo smaltimento, in
contenitori sigillati ed etichettati
33
3.4
Sotto
Caricamento del seme
conciato nella tramoggia
in pieno campo
Più a destra
Corretta modalità
seguita per levarsi
i guanti evitando la
contaminazione delle mani
34
Caricamento del seme
nella tramoggia
Il caricamento del seme nella tramoggia è una fase solo apparentemente semplice nel ciclo di vita
del seme conciato in azienda agricola; vi sono infatti alcuni aspetti, a volte sottovalutati, da tenere
in considerazione per prevenire contaminazioni dell’operatore o dell’ambiente.
L’obiettivo principale da raggiungere è quello di evitare che eventuali polveri rilasciate dalle sementi
trattate vengano disperse in modo incontrollato e senza alcuna misura di mitigazione.
Il primo e più importante fattore, che riguarda la sicurezza dell’operatore, è l’uso di adeguati
Dispositivi di Protezione Individuale durante lo svuotamento dei sacchi. Oltre a tuta, guanti e scarpe
antinfortunistiche, è consigliato l’impiego della maschera, per proteggere le vie respiratorie, e di
occhiali.
Un coltello antitaglio può essere utile nel caso il sacco di semente non abbia soluzioni che ne
facilitino l’apertura (es. strappo dei fili di sutura).
Nonostante sia consuetudine preparare la seminatrice in azienda agricola, è opportuno effettuare
le operazioni di travaso in campo appena prima della semina. Questo consente di confinare nel
luogo destinato alla coltura possibili perdite di seme, che può facilmente essere recuperato o
interrato, o di polveri contaminate.
La manipolazione, in ogni caso, deve essere fatta con cura, prestando inoltre attenzione a non
scuotere il sacco una volta che tutto il seme è stato svuotato nella tramoggia. Questo limita il
passaggio di residui agli organi di distribuzione della seminatrice garantendone una miglior
funzionalità e una più facile pulizia alla fine della stagione.
In presenza di correnti d’aria rilevanti, disporsi in modo da avere il vento alle spalle e, se possibile,
che spiri verso l’interno del campo.
I sacchi vuoti devono essere subito ripiegati e messi in sicurezza per essere trasportati in azienda
alla fine della semina. Questi non devono essere mai lasciati in campo né riutilizzati per altri scopi.
Devono altresì essere raccolti in un contenitore o sacco e conservati in un locale apposito fino al
loro smaltimento secondo le normative vigenti.
Terminate le operazioni sopra descritte e prima di mettersi alla guida del trattore, gli operatori
devono cambiarsi i guanti per evitare contaminazioni incrociate delle attrezzature; la disponibilità
di acqua per lavare i guanti prima di toglierli può contribuire a rendere più sicura questa fase.
AZIENDE AGRICOLE
Fase
Aspetti critici
Modalità preventiva
Azioni correttive
Caricamento del seme
nella tramoggia
Dispersione delle
polveri con possibile
contaminazione
dell'ambiente,
dell'operatore, degli astanti
e dei residenti
• Leggere le informazioni riportate
sull’etichetta del sacco della
semente
• Dotare gli operatori di Dispositivi di
Protezione Individuale adeguati
• Preferibilmente effettuare le
operazioni di caricamento della
seminatrice in campo
• Versare il seme con delicatezza
senza vuotare nella tramoggia la
polvere eventualmente depositata
sul fondo del sacco
• Operare con vento alle spalle e, se
possibile, che spiri verso il campo
da seminare
• Piegare i sacchi vuoti con
accortezza, stoccare e
successivamente smaltire secondo
le normative vigenti
-
Dispersione del seme
conciato con possibile
assunzione da parte di
animali
• Leggere le informazioni riportate
sull’etichetta del sacco della
semente
• Effettuare il caricamento della
tramoggia della seminatrice con
accuratezza
• Interrare il seme disperso,
se si è in campo, o raccoglierlo
immediatamente utilizzandolo
poi per la semina
Contaminazione incrociata
delle attrezzature
• Cambiarsi i guanti prima di mettersi • Pulire immediatamente le parti
alla guida del trattore
sporche
3.5
Gestione della semina
Per l’insieme complesso di fattori che possono influire
sulla semina, questa operazione è una delle più delicate
del processo produttivo.
Come già sottolineato, la seminatrice deve essere
perfettamente funzionante in tutte le sue componenti,
ma fattore decisivo è un’adeguata regolazione in
funzione della profondità di semina scelta, che deve
rimanere costante, e della distribuzione spaziale
ottimale per la coltura o l’ibrido di mais adottati.
La taratura va fatta indossando idonei Dispositivi
di Protezione Individuale (guanti, tuta e scarpe
antinfortunistiche) e deve essere ripetuta in caso di
cambiamento di parametri rilevanti quali, per esempio,
l’investimento.
Nel corso della semina è consigliabile effettuare alcune
verifiche sulla corretta distribuzione del seme nel
terreno (profondità e distanza, chiusura dei solchi), per
poter intervenire e correggere la regolazione.
Regolazione della seminatrice
35
Sotto
Gestione della semina a bordo
campo
Più a destra
Verifica della corretta
distribuzione in campo
36
Per evitare l’ingestione da parte di animali selvatici, particolare attenzione va posta durante i cambi
di direzione, negli angoli e nelle testate dei campi per limitare la presenza di seme sulla superficie
del terreno.
La semente eventualmente avanzata va raccolta in uno dei sacchi originali in modo da avere le
informazioni necessarie per un uso corretto e sicuro in un momento successivo.
Fase
Aspetti critici
Modalità preventiva
Azioni correttive
Gestione della semina
Dispersione delle
polveri con possibile
contaminazione
dell'ambiente,
dell'operatore, degli astanti
e dei residenti
• Leggere le informazioni riportate
sull’etichetta del sacco della
semente
• Dotare gli operatori di Dispositivi di
Protezione Individuale adeguati
• Utilizzare seminatrici che
garantiscano la minor abrasione
possibile dei semi per minimizzare
la produzione di polvere
• Se disponibile sulla seminatrice
pneumatica, verificare il regolare
funzionamento del deflettore
-
Dispersione del seme
conciato con possibile
assunzione da parte di
animali
• Regolare la seminatrice in base
a densità e profondità di semina
scelta e verificare la corretta
distribuzione durante la semina
• Seminare con attenzione gli angoli
dei campi e gli inizi fila
• Interrare il seme rimasto sulla
superficie del terreno
Contaminazione incrociata
delle attrezzature
• In caso di ulteriori regolazioni
durante la semina, cambiarsi i
guanti prima di risalire sul trattore
• Pulire immediatamente le parti
sporche
AZIENDE AGRICOLE
3.6
Pulizia e rimessaggio della seminatrice
Una volta terminato il periodo di semina è buona prassi pulire la seminatrice
eliminando i residui e lo sporco che si sono accumulati nella tramoggia e nelle
diverse parti meccaniche.
Gli operatori coinvolti devono essere adeguatamente protetti indossando guanti,
tuta, scarpe antinfortunistiche, maschera con adeguati filtri e occhiali.
Per una corretta manutenzione e pulizia si consiglia di seguire le indicazioni fornite
dal costruttore.
È bene effettuare tale operazione posizionando la seminatrice su una superficie
pianeggiante e rigida, lontano da aree a rischio e ponendo attenzione a non
determinare contaminazioni a seguito dell’uso di acqua o attrezzature a getto
d’aria. In particolare quest’ultime non devono essere utilizzate per pulire parti della
seminatrice che sono venute a diretto contatto con le sementi (es. tramoggia).
Tutti i rifiuti raccolti in questa fase devono essere smaltiti secondo la normativa vigente.
Seminatrice pronta per
la pulizia a fine stagione
Fase
Aspetti critici
Modalità preventiva
Azioni correttive
Pulizia e
rimessaggio
della seminatrice
Corretta funzionalità
della seminatrice
• Effettuare pulizia periodica e rimessaggio
a fine stagione seguendo le indicazioni riportate nel libretto
d’uso e manutenzione fornito dal costruttore
• In caso di necessità, per la manutenzione periodica rivolgersi alle
officine autorizzate
• Porre la seminatrice a fine stagione in luogo riparato e asciutto
-
Dispersione di
polveri o liquidi con
contaminazione
dell'ambiente,
dell'operatore, degli
astanti e dei residenti
• Dotare gli operatori di Dispositivi di Protezione Individuale adeguati • Utilizzare attrezzature adeguate allo scopo e alle diverse parti
da pulire
• Raccogliere e smaltire i rifiuti prodotti secondo la normativa
vigente
3.7
Semente avanzata alla fine
delle operazioni di semina
Terminate le operazioni di semina, nella generalità dei casi i sacchi non utilizzati
vengono restituiti al rivenditore. Questi successivamente verranno riconsegnati alla
società sementiera che procederà a rilavorare la semente così come descritto al
punto 1.11 del capitolo 2.
Il seme avanzato dal campo, raccolto nei sacchi originali, può venire conservato in
locali adeguati ed impiegato nella stagione successiva.
In caso di non riutilizzo, la semente deve essere stoccata in contenitori idonei e
successivamente smaltita secondo la normativa vigente.
Semente avanzata da stoccare per il riutilizzo o lo smaltimento
Fase
Aspetti critici
Modalità preventiva
Semente avanzata alla fine
delle operazioni di semina
Dispersione del seme conciato • Stoccare la semente avanzata in locali
idonei in previsione del suo riutilizzo o
con possibile assunzione da
eventuale smaltimento
parte di animali
Azioni correttive
-
37
38
allegati
Allegato 1
Rischi potenziali e misure preventive
negli stabilimenti sementieri
Gli stabilimenti di lavorazione delle sementi consistono di diverse aree all'interno delle quali
avviene, per fasi successive, l'intero processo. Ciascuna area presenta specifici rischi potenziali di
esposizione degli operatori.
Locale specifico
Potenziale fonte di esposizione
Misure preventive
Spogliatoio
Indumenti e altri strumenti od oggetti contaminati (es.
chiavi, penne, documenti, cellulare, ecc.)
Aree separate e ben definite dove indossare e togliere
gli indumenti di lavoro (inclusi i Dispositivi di Protezione
Individuale) e i vestiti; contenitori per i capi contaminati e DPI
usa e getta, attrezzature per il lavaggio dei DPI riutilizzabili,
lavandini con sapone e asciugamani ad aria, docce e
servizi igienici; segnaletica specifica e, se del caso, servizio
professionale per il lavaggio degli indumenti di lavoro
Uffici
Personale con indumenti contaminati
Nessun accesso diretto tra uffici e aree operative e divieto
di entrata con indumenti di lavoro
Limitato trasferimento di documenti e oggetti da aree
operative
Documenti e oggetti provenienti da aree operative
Laboratori
Personale con indumenti contaminati
Campioni, documenti e oggetti provenienti da aree
operative
Nessun accesso diretto tra laboratori e aree operative
e divieto di entrata con indumenti contaminati
Limitato trasferimento di documenti e oggetti da aree
operative
Procedura per la gestione dei campioni e dei relativi
contenitori destinati al laboratorio
Aree di lavorazione del
seme
Polveri rilasciate dalle sementi durante le fasi di
lavorazione (es. essicazione, pulizia, selezione)
Attrezzature e strumentazioni che limitino l'esposizione
dell'operatore (es. sistemi di aerazione dei locali, attrezzature
di lavorazione dotate di aspiratori, ecc.)
Formazione degli operatori sulla prevenzione dei rischi
Corretto uso e manutenzione dei DPI, in particolare per la
protezione dell'apparato respiratorio (es. maschere con filtri
antipolvere)
Procedura per la corretta manutenzione degli impianti
e per lo smaltimento del materiale raccolto
Area per la concia del
seme
Contaminazione (da prodotti fitosanitari, sementi
conciate e polveri contaminate o meno, sversamenti)
durante le operazioni di preparazione della miscela
conciante, calibrazione delle attrezzature, trattamento
delle sementi e pulizia degli strumenti e delle
attrezzature
Attrezzature e strumentazioni che limitino l'esposizione
dell'operatore (es. sistemi di controllo delle polveri, impianti
automatici di concia, sistemi chiusi di trasferimento
del prodotto e della miscela finale, kit per contenere e
raccogliere perdite accidentali, ecc.)
Formazione degli operatori sulla prevenzione dei rischi
Corretto uso e manutenzione dei DPI
Procedura per la corretta gestione delle diverse fasi del
processo di concia
39
allegati
Locale specifico
Potenziale fonte di esposizione
Area di
confezionamento
Polveri contaminate da prodotti fitosanitari rilasciate
Attrezzature e strumentazioni che limitino l'esposizione
durante le fasi di lavorazione (confezionamento,
dell'operatore (es. sistemi di aerazione dei locali, attrezzature
manutenzione e pulizia delle attrezzature, sversamenti) dotate di aspiratori, impianti di confezionamento automatici,
kit per contenere e raccogliere perdite accidentali, ecc.)
Formazione degli operatori sulla prevenzione dei rischi
Corretto uso e manutenzione dei DPI
Procedura per la corretta manutenzione e pulizia delle
attrezzature
Magazzini (seme,
seme trattato, prodotti
fitosanitari, ecc.)
Seme non trattato: polvere
Attrezzature e strumentazioni che limitino l'esposizione
dell'operatore (es. sistemi di aerazione, macchine per la
movimentazione adeguate, kit per contenere e raccogliere
perdite accidentali, ecc.)
Seme trattato: polveri e sacchi contaminati dal prodotto
fitosanitario, sversamenti
Formazione degli operatori sulla prevenzione dei rischi
Prodotti fitosanitari: contenitori contaminati, sversamenti
Procedura per la corretta gestione e pulizia del magazzino
Solidi: polveri (contaminate o meno), seme trattato,
DPI, confezioni e sacchi vuoti
Attrezzature e strumentazioni che limitino l'esposizione
dell'operatore (es. sistemi di aerazione, idonei contenitori per le
diverse tipologie di rifiuti, ecc.)
Area di raccolta dei
rifuti
Liquidi: acque di lavaggio, rimanenze di prodotto
Misure preventive
Corretto uso e manutenzione dei DPI
Formazione degli operatori sulla prevenzione dei rischi
Corretto uso e manutenzione dei DPI
Procedura per il corretto smaltimento dei rifiuti
Area di ristoro
40
Personale con indumenti contaminati
Nessun accesso diretto tra area di ristoro e aree operative
e divieto di entrata con indumenti di lavoro
Documenti e oggetti provenienti da aree operative
Nessun trasferimento di documenti e oggetti da aree operative
allegati
Allegato 2
Infiammabili liquidi
1
1
Combustibili liquidi
Combustibili solidi
Sostanze Pericolose a contatto con l’acqua
Sostanze ossidanti
Sostanze corrosive
Sostanze tossiche - Non Combustibili
Sostanze tossiche - Combustibili
Combustibili solidi
1
1
Infiammabili solidi
Combustibili liquidi
Infiammabili solidi
Infiammabili liquidi
Guida di compatibilità per lo stoccaggio
dei prodotti fitosanitari
2
2
2
2
2
2
2
2
Sostanze tossiche - Combustibili
Sostanze tossiche - Non Combustibili
Sostanze corrosive
Sostanze ossidanti
Sostanze Pericolose a contatto con l’acqua
2
2
LEGENDA
Stoccaggio congiunto consentito
Stoccaggio congiunto consentito con limiti:
1 per quantità limitate
2 è richiesta la separazione
Stoccaggio possibile seguendo speciali
requisiti di legge
Si raccomanda la segregazione per evitare la
contaminazione delle acque antincendio
È richiesta la segregazione
CropLife international, 2006. Guidelines for the safe warehousing of crop protection products.
41
allegati
Allegato 3
Classificazione e gestione dei rifiuti
I rifiuti prodotti nell’ambito di attività industriali e agricole sono classificati come rifiuti speciali.
Tra questi, i rifiuti nei quali sono presenti Semente avanzata da stoccare per il riutilizzo o lo
smaltimento sono classificati come pericolosi.
Alcuni esempi di rifiuti speciali pericolosi.
Confezioni vuote di prodotti fitosanitari non bonificate, acque di lavaggio
di macchinari utilizzati con i prodotti fitosanitari, seme conciato disperso,
sacchi vuoti di seme conciato, polveri e sporco contaminato con prodotto
fitosanitario, Dispositivi di Protezione Individuale non bonificati, sversamenti
di prodotti fitosanitari raccolti con materiali inerti, ecc.
Al fine di gestire i rifiuti prodotti rispettando la normativa vigente è necessario considerare le
seguenti fasi:
Deposito temporaneo del rifiuto
I rifiuti, raggruppati per tipi omogenei (es. rifiuti di plastica, imballaggi, ecc.) devono essere riposti
in contenitori separati e ben identificati. Devono essere poi stoccati in ambienti o locali che abbiano
requisiti tali da impedirne la dispersione, contaminazione di suolo e acque, inconvenienti igienicosanitari o in generale danni a cose o a persone, in attesa di essere conferiti a soggetti autorizzati al
loro trasporto e smaltimento o al riutilizzo in caso di contenitori riciclabili.
1
Smaltimento dei contenitori vuoti di prodotti fitosanitari
I contenitori dei prodotti fitosanitari, una volta svuotati del loro contenuto, non devono essere
riutilizzati per nessun motivo, ma vanno smaltiti in modo sicuro e rispettando le normative vigenti.
Non devono essere smaltiti utilizzando i normali cassonetti per i rifiuti urbani e non devono essere
bruciati o interrati.
È buona prassi bonificare le confezioni vuote di prodotti fitosanitari mediante un triplice risciacquo
o l’utilizzo di appositi sistemi (es. ugello lava-barattoli). Se l’acqua di risciacquo è riutilizzabile nella
miscela per il trattamento è possibile avere come unico rifiuto il contenitore, classificato come
rifiuto speciale non pericoloso (ove la normativa locale vigente lo consenta). Anche i rifiuti speciali
non pericolosi devono essere conferiti a soggetti autorizzati al loro trasporto e smaltimento.
2
Adempimenti burocratici
Ai sensi del decreto legislativo 205/2010, la tracciabilità dei rifiuti deve essere garantita dalla loro
produzione sino alla loro destinazione finale; a tal fine la gestione dei rifiuti deve avvenire attraverso
il nuovo sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti denominato SISTRI. Ad oggi, però, il
sistema SISTRI non è ancora stato avviato. In un’ottica di semplificazione delle procedure e degli
adempimenti, una volta avviato consentirà la riduzione dei costi sostenuti dalle imprese, gestendo
in modo innovativo ed efficiente un processo complesso e variegato con garanzie di maggiore
trasparenza, conoscenza e prevenzione dell’illegalità. Il sistema si baserà su un portale web e su
dispositivi elettronici che permetteranno la gestione della tracciabilità del rifiuto.
3
42
allegati
Fino a quando il sistema SISTRI non sarà in funzione, è obbligatorio che i soggetti che si occupano
della gestione dei rifiuti tengano, presso ogni impianto di produzione o nel sito di produzione,
un registro di carico e scarico su cui annotare le informazioni sulle caratteristiche qualitative e
quantitative dei rifiuti. I rifiuti devono essere poi sempre accompagnati da un formulario di
identificazione nel quale sono annotate informazioni sul produttore, sul rifiuto e sul percorso che
dovranno fare. Le copie del formulario devono essere conservate per cinque anni.
Durante la raccolta ed il trasporto i rifiuti pericolosi devono essere imballati ed etichettati in
conformità alle norme vigenti in materia di imballaggio e etichettatura delle sostanze pericolose.
43
allegati
Allegato 4
Etichetta e pittogrammi ESTA
per un uso sicuro delle sementi conciate
Simboli
44
allegati
Allegato 5
Gestione dopo l'utilizzo e pulizia dei Dispositivi
di Protezione Individuale
I Dispositivi di Protezione Individuale impiegati nelle diverse fasi, una volta utilizzati, devono essere
bonificati o smaltiti a seconda della loro tipologia e funzione.
• Guanti: lavarli, ancora indossati, con acqua e sapone e sfilarli contemporaneamente, a poco a
poco, aiutandosi con la mano più protetta. I guanti mono uso dovranno essere smaltiti come
indicato dall’informativa fornita dal produttore.
• Stivali: lavarli con acqua e sapone, ancora calzati.
•Occhiali: lavarli con acqua e sapone salvo diversa indicazione fornita dal costruttore.
• Tute pluriuso: le modalità di pulizia sono indicate nella nota informativa allegata all’indumento.
Nel caso sia previsto il lavaggio, prima di esso è buona prassi stendere l’indumento ai raggi solari
per facilitare il degrado del prodotto e non effettuare il lavaggio insieme ad altri indumenti.
• Tute monouso: il loro smaltimento è riportato dall’informativa fornita dal produttore.
• Maschere
antipolvere: dopo aver smontato i filtri sostituirli frequentemente attenendosi a
quanto indicato dal costruttore e se necessario lavarli accuratamente con acqua e sapone,
salvo diverse indicazioni fornite dal costruttore.
45
46
GLOSSARIO
GLOSSARIO
ADR
L’Accordo Europeo inerente il Trasporto Internazionale di Merci Pericolose su
Strada (ADR) fu stipulato a Ginevra il 30 Settembre 1957 sotto gli auspici della
Commissione Economica delle Nazioni Unite per l’Europa ed entrò in vigore
il 29 Gennaio 1968.
Concia
Trattamento del seme con prodotti fitosanitari e non, atti a favorire la germinazione
e proteggere la plantula nelle prime fasi di sviluppo da malattie fungine e insetti.
Difesa integrata
Attenta considerazione di tutti i metodi di protezione fitosanitaria disponibili
e conseguente integrazione di misure appropriate intese a scoraggiare
lo sviluppo di popolazioni di organismi nocivi e che mantengono l’uso dei
prodotti fitosanitari e altre forme d’intervento a livelli che siano giustificati in
termini economici ed ecologici e che riducono o minimizzano i rischi per la
salute umana e per l’ambiente. L’obiettivo prioritario della «difesa integrata»
è la produzione di colture sane con metodi che perturbino il meno possibile
gli ecosistemi agricoli e che promuovano i meccanismi naturali di controllo
fitosanitario.
(Direttiva 2009/128/CE)
Dispositivi di
protezione
individuale (DPI)
Per Dispositivi di Protezione Individuale si intendono i materiali destinati ad
essere indossati dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi
suscettibili di minacciare la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni
complemento o accessorio adatto a tale scopo.
Etichetta
Supporto fisicamente apposto sulla confezione delle sementi trattate
e riportante tutte le informazioni previste dalle leggi vigenti (Legge 25 novembre
1971, n. 1096 e sue modifiche e integrazioni).
Prodotto
Fitosanitario
Prodotti, nella forma in cui sono forniti all’utilizzatore finale, contenenti
o costituiti da sostanze attive, antidoti agronomici o sinergizzanti destinati
a proteggere i vegetali o i prodotti vegetali da tutti gli organismi nocivi
o prevenire gli effetti di questi ultimi, influire sui processi vitali dei vegetali,
conservare i prodotti vegetali, distruggere vegetali o parti di vegetali indesiderati,
controllare o evitare una crescita indesiderata dei vegetali. (Regolamento
1107/2009/CE)
Scheda di
Sicurezza (SDS)
La Scheda di Sicurezza SDS (Safety Data Sheet) è un documento tecnico
che riporta tutte le informazioni necessarie per una corretta e sicura gestione
(es. manipolazione, trasporto, smaltimento, informazioni tossicologiche e
ambientali) delle sostanze chimiche e delle loro miscele, incluse le misure in
caso di incendio, sversamento accidentale e di primo soccorso.
Sostanza Attiva
Sostanze, compresi i microrganismi, che esercitano un’azione generale
o specifica contro gli organismi nocivi oppure sui vegetali, su parti
di vegetali o su prodotti vegetali. (Regolamento 1107/2009/CE)
47
BIBLIOGRAFIA
Normativa
>> Decreto Legislativo 150/2012 del Parlamento Italiano del 14 agosto 2012. Attuazione della direttiva
2009/128/CE che istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi.
>> Decreto del Presidente della Repubblica 28 febbraio 2012, n. 55. Regolamento recante modifiche
al D.P.R. n. 290/2001, per la semplificazione dei procedimenti di autorizzazione alla produzione, alla
immissione in commercio e alla vendita di prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti.
>> Decreto Ministeriale 22 dicembre 2010. Modifiche e integrazioni al Decreto 17 Dicembre 2009, recante
l’istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti.
>> Decreto Ministeriale 15 ottobre 2010. Disposizioni specifiche relative ai neonicotinoidi clothianidin,
tiametoxam, fipronil e imidacloprid, in attuazione della Direttiva 2010/21/CE che modifica l’elenco
comunitario delle sostanze attive autorizzate ad essere immesse in commercio.
>> Decreto Legislativo 205/2010 del Parlamento Italiano del 3 dicembre 2010. Disposizioni di attuazione
della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai
rifiuti e che abroga alcune direttive.
>> Direttiva 2010/21/CE della Commissione del 12 marzo 2010 che modifica l’allegato I della Direttiva
91/414/CEE del Consiglio per quanto riguarda le disposizioni specifiche relative a clothianidin,
tiametoxam, fipronil e imidacloprid.
>> Regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 21 ottobre 2009 relativo
all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari
>> Regolamento (CE) n. 1185/2009 del Parlamento Europeo, e del Consiglio del 25 novembre 2009
relativo alle statistiche sui pesticidi.
>> Decreto Ministeriale del 17 dicembre 2009. Istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti,
ai sensi dell’art. 189 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e dell’art. 14-bis del decretolegge n. 78 del
2009 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 102 del 2009.
>> Direttiva 2009/128/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 21 ottobre 2009 che istituisce un
quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi.
>> Direttiva 2009/127/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 21 ottobre 2009 che modifica la
direttiva 2006/42/CE relativa alle macchine per l’applicazione dei prodotti fitosanitari.
>> Decreto Legislativo 106/2009 del Parlamento Italiano del 5 agosto 2009. Disposizioni integrative e
correttive del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei
luoghi di lavoro.
>> Regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2008, relativo
alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele che modifica e
abroga le direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE e che reca modifica al regolamento (CE) n. 1907/2006.
>> Decreto del Presidente della Repubblica 23 aprile 2001, n. 290. Regolamento di semplificazione dei
procedimenti di autorizzazione alla produzione, alla immissione in commercio e alla vendita di prodotti
fitosanitari e relativi coadiuvanti (n. 46, allegato 1, legge n. 59/1997).
>> Direttiva 2008/98/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti e
che abroga alcune direttive.
>> Decreto Legislativo 81/2008 del Parlamento Italiano del 9 aprile 2008 in materia di tutela della salute e
della sicurezza nei luoghi di lavoro.
>> Decreto Legislativo 152/2006 del Parlamento Italiano del 3 aprile 2006 concernente le norme in materia
ambientale.
>> Decreto Legislativo 238/2005 del Parlamento Italiano del 21 settembre 2005. Attuazione della direttiva
2003/105/CE, che modifica la direttiva 96/82/CE, sul controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi
con determinate sostanze pericolose.
48
BIBLIOGRAFIA
>> Decreto Legislativo 14 marzo 2003, n. 65. Attuazione delle direttive 1999/45/CE e 2001/60/CE relative
alla classificazione, all’imballaggio e all’etichettatura dei preparati pericolosi.
>> Direttiva 2000/60/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2000 che istituisce un
quadro per l’azione comunitaria in materia di acque.
>> Direttiva 1999/45/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 31 maggio 1999 concernente il
ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri relative
alla classificazione, all’imballaggio e all’etichettatura dei preparati pericolosi.
>> Direttiva 1996/82/CE del Consiglio del 9 dicembre 1996 sul controllo dei pericoli di incidenti rilevanti
connessi con determinate sostanze pericolose.
>> Decreto Ministeriale del 4 settembre 1996. Attuazione della Direttiva 94/55/CE del Consiglio
concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al trasporto di merci
pericolose su strada.
>> Direttiva 1994/55/CE del Consiglio del 21 novembre 1994 concernente il ravvicinamento delle
legislazioni degli Stati membri relative al trasporto di merci pericolose su strada.
Guide operative
>> ESTA Standard (European Seed Treatment Assurance), Quality Assurance System for Seed
Treatment and Treated Seed. Ver 1.2, 04/05/2012.
>> AA.VV. (2010) Takecare Program: Safe seed. Treatment and use of Treated Seed. Syngenta Crop
Protection AG.
>> AA.VV. (2010) Seedcare Stewardship Manual. Syngenta Crop Protection AG.
>> R. Bassi, A. Bernard, F. Berta, M. Calliera , E. Capri, T. Galassi, F. Mazzini, R. Rossi, P. Meriggi
(2011). Linee guida per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.
>> P. Balsari, P. Marucco, G. Oggero (2008). Uso sicuro e sostenibile degli agrofarmaci: le linee
guida TOPPS per la prevenzione dell’inquinamento puntiforme da agrofarmaci. DEIAFA. ISBN
978-88-88854-27-4.
>> P. Balsari, P. Marucco, G. Oggero (2007). Le buone pratiche agricole per una migliore protezione
delle acque dalla contaminazione da agrofarmaci. DEIAFA. ISBN 888885429-0.
>> AA.VV. (2006) Guidelines for the safe warehousing of crop protection products. CropLife
International.
Articoli scientifici
>> E. Di Tullio, A. Reyneri, P. Cetola (2011). Valutazione d’impatto economico della sostituzione della
concia nella maiscoltura italiana. Nomisma.
>> AA.VV. (2010). Bonnes Pratiques Agricoles – Utilisation des semences traitées avec un produit
phytopharmaceutique. Ministère de l'alimentation, de l'agriculture et de la pêche, République
Française.
Siti Internet
>>
>>
>>
>>
>>
>>
www.agricoltura-responsabile.it
www.croplife.org
www.euroseeds.org
www.topps-life.org
www.sistri.it
www.syngenta.it
49
SOMMARIO
Introduzione
La concia del seme3
Scopo del lavoro5
Capitolo 1
Stabilimenti sementieri
7
1.1 Ricevimento delle sementi ed eventuale essicazione
8
1.2 Stoccaggio delle sementi10
1.3 Ricevimento dei prodotti fitosanitari per la concia10
1.4 Stoccaggio dei prodotti fitosanitari per la concia12
1.5 Pulizia e selezione delle sementi14
1.6 Preparazione della miscela per la concia15
1.7 Taratura delle attrezzature e validazione del processo
di concia
17
1.8 Concia del seme
18
1.9 Confezionamento del seme conciato
19
1.10 Etichettatura21
1.11 Riconfezionamento del seme conciato22
1.12 Pulizia delle attrezzature23
Capitolo 2
Stoccaggio, movimentazione e trasporto dei sacchi
di semente conciata
25
2.1 Stoccaggio e movimentazione26
2.2 Trasporto dei sacchi di semente conciata
27
Capitolo 3
Aziende agricole
29
3.1 Ricevimento e deposito del seme conciato30
50
SOMMARIO
3.2 Concia aziendale31
3.3 Preparazione della seminatrice32
3.4 Caricamento del seme nella tramoggia34
3.5 Gestione della semina35
3.6 Pulizia e rimessaggio della seminatrice
37
3.7 Semente avanzata alla fine delle operazioni di semina
37
Allegati
Allegato 1
Rischi potenziali e misure preventive negli stabilimenti sementieri
39
Allegato 2
Guida di compatibilità per lo stoccaggio dei prodotti fitosanitari41
Allegato 3
Classificazione e gestione dei rifiuti42
Allegato 4
Etichetta e pittogrammi ESTA per un uso sicuro delle sementi
conciate44
Allegato 5
Gestione dopo l'utilizzo e pulizia dei Dispositivi di Protezione
Individuale45
Glossario
46
Bibliografia
47
51
Edizione a cura di:
Fabio Berta
Alberto Pezza
Adriano Politi
Luigi Toppo
(Syngenta Crop Protection S.p.A. Syngenta Seeds S.p.A.)
Beniamino Cavagna
(Regione Lombardia, Servizio Fitosanitario)
Mariangela Ciampitti
(ERSAF, Servizio Fitosanitario)
Si ringrazia Agri 2000 per il contributo
alla stesura del testo delle "Linee guida"
nella persona di Davide Barnabè
Impaginazione e Grafica:
Company Communication ADV
Fotografie di:
Mauro Agosti
Fabio Berta
Guglielmo Perandin
Adriano Politi
Si ringraziano per la collaborazione tutte
le aziende agricole e i tecnici che hanno
partecipato al progetto
Finito di stampare:
Dicembre 2012
Tutti i diritti sono riservati.
È vietata la riproduzione anche parziale
dell’opera senza l’autorizzazione scritta
degli autori.
Linee guida per un uso sostenibile del seme conciato
Linee guida
per un uso sostenibile
del seme conciato
cereali
Sicurezza
Salute
Ambiente
Agricoltura
Fabio Berta, Alberto Pezza, Adriano Politi, Luigi Toppo (Syngenta Crop Protection S.p.A. - Syngenta Seeds S.p.A.), Beniamino Cavagna (Regione Lombardia,
Servizio Fitosanitario), Mariangela Ciampitti (ERSAF, Servizio Fitosanitario)
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