PROGETTO: “Diamoci una mano - 3^Anno” – Anno 2007 - 2008
REALAZIONE CONCLUSIVA
In relazione al progetto denominato “Diamoci una Mano”, nel corso del periodo tra giugno
2007 e luglio 2008 si sono attivate alcune azioni che avevano lo scopo di perseguire i
seguenti obiettivi:
la collaborazione con la società civile perché la pace è una condizione da costruire
con la volontà e l’apporto di tutti;
informare i cittadini su determinati argomenti, quali diritti umani, povertà,
necessità di una cultura di legalità, rispetto per l’ambiente, nuove forme di consumo;
attenzione anche a forme nuove di sensibilizzazione e di impegno, sia verso le
Associazioni che si occupano dei problemi su esposti, sia verso le Scuole promuovendo
iniziative per una educazione alla Pace.
L’attenzione rivolta alle tematiche di pace e solidarietà ha portato l’Amministrazione
Comunale a costruire un rapporto di collaborazione con l’Organizzazione Non Governativa
Progetto Continenti, la cui sede locale è rappresentata dall’associazione “Una Goccia X il
Mondo”. Progetto Continenti da anni si attiva per dare aiuto concreto ai popoli del sud del
mondo, promuovendo progetti rivolti all’interdipendenza dei popoli di tutti i continenti, alla
pace e allo sviluppo della giustizia e del diritto alla vita.
Si sono quindi realizzati momenti di incontro e riflessione rivolti alla Cittadinanza ed in
particolare:
- Mercoledì 8 Marzo 2008 – “La festa della Donna per le Donne del Mondo” :
una serata organizzata dal gruppo Sociale Anziani “Il Percorso” di Poggio Berni in
collaborazione con il Comune e la Pro Loco, durante la quale è stato nuovamente presentato
il progetto di aiuto e solidarietà per l’Etiopia, facendo il punto della situazione e riportando
la rendicontazione dell’anno precedente, mostrando come i fondi raccolti siano stati
utilizzati. La serata è stata inoltre animata da brevi intermezzi comici, aventi, però,
tematiche sociali, messi in scena dalla Compagnia dialettale “La Mulnela”;
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e momenti di Festa e incontro, tra i quali:
Adesione e sensibilizzazione di e scolaresche e Cittadinanza sul 10 Marzo –
Giornata nazionale per un’informazione e comunicazione di pace.
Spettacoli ed eventi per approfondire la conoscenza di culture di altri Popoli
(Musica etniza-Paesaggi Sonori, Concerto Lirico)
Serata spettacolo organizzata in collaborazione con l’Associazione San
Damiano, che ha visto la partecipazione del gruppo “I ragazzi di Locri”, facenti parte del
circuito Libera, associazione contro le mafie, con lo spettacolo “Libera Locri”.
Questi eventi culturali e momenti di incontro e riflessione hanno rappresentato l’apertura
di una campagna di sensibilizzazione ed informazione su tematiche relative alla pace, alla
solidarietà, alla dignità e ai diritti umani, superamento delle ingiustizie sociali, che si è
sviluppato in successivi appuntamenti estivi, rivolti alle genti del territorio in diversi
momenti di Festa che hanno avuto luogo nel Teatro Aperto del Comune di Poggio Berni.
Grazie infatti a questa opera di sensibilizzazione durante l’intero periodo
tra giugno 2007 e luglio 2008 sono stati raccolti e destinati alla beneficenza 2.527,50
Euro, a favore di Progetto Continenti per un progetto finalizzato all’aiuto ed al reintegro
sociale di ragazze madri di strada e dei loro figli, presso Awassa (Sud Etiopia), cui si allega
scheda.
Un impegno ed un risultato che una piccola comunità di cittadini, quale Poggio Berni, si
propone di perpetrare di anno in anno, raggiungendo risultati soddisfacenti.
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INTERAZIONI 2007/8
Relazione finale
Descrizione dell’attività svolta
Gli eventi organizzati hanno come finalità la creazione d’occasioni d’incontro tra le diverse
culture presenti sul territorio, allestendo spazi dove sia possibile comunicare e confrontarsi per
favorire l’integrazione. Un’integrazione intesa non come assorbimento delle minoranze nella
cultura esistente, ma come accettazione e valorizzazione delle differenze attraverso un percorso di
conoscenza che permetta di abbattere i pregiudizi reciproci e la paura del “diverso”. Questo
percorso è stato realizzato attraverso vari canali: mostre, laboratori, concerti, incontri e banchetti
informativi, stand di cucine del mondo, giornate dedicate ai bambini e per un’integrazione attiva
basata sul confronto diretto, sono stati organizzati due tornei di calcetto multirazziali, uno a
giugno a Gemmano e l’altro a Ottobre a Verucchio. Attraverso il canale emotivo-passionale legato
al gioco del calcio che investe molte nazionalità differenti, è stato abbastanza facile creare squadre
motivate alla partecipazione. Nel momento del confronto sul campo è aumentata la reciproca
conoscenza senza alcun tipo di rivalità nazionalistica. Inoltre i giocatori si sono mostrati
interessati a un avvenimento che prendeva luogo esclusivamente per divertimento, nel pieno
rispetto delle regole e dell’educazione.
Un altro canale diretto che si è sviluppato è quello dedicato all’educazione interculturale: tramite
le associazioni sono stati realizzati dei laboratori manuali, musicali, di magia nell’Istituto
Comprensivo di Verucchio. Le associazioni sono state supportate sia materialmente (con
fotocopie, ricerche su internet, realizzazione di cartelloni) sia nella stesura dei contenuti,
adattandoli alla fruizione di bambini e ragazzi. Queste attività, unite agli altri eventi dedicati ai
bambini, hanno riscosso molto successo e sono la testimonianza di come l’universo dei più piccoli
possa essere sempre più un terreno sul quale lavorare per creare una solida base di rapporti
interpersonali e interrazziali, favorendo così un’integrazione più naturale.
Tutti gli eventi sono stati promossi con una conferenza stampa a cui sono seguiti comunicati o
redazionali sui quotidiani locali e servizi nei notiziari delle emittenti TV locali. Le iniziative che si
sono svolte a Verucchio hanno coinvolto la scuola elementare e media con incontri in aula
condotti dai volontari delle associazioni d’immigrati, inoltre l’invito all’evento pubblico è stato
tradotto in lingua straniera.
Inoltre è stato realizzato un laboratorio e spettacolo teatrale con attori immigrati non
professionisti. Questo laboratorio è nato dall’urgenza da parte di alcuni immigrati di raccontare la
loro esperienza di vita attraverso una forma comunicativa diversa. Tramite la collaborazione con
esperti del settore è stata data un’impostazione “attoriale” di base agli allievi e successivamente
creato un testo teatrale tratto dalle loro testimonianze di vita. Il tutto si è poi concluso con uno
spettacolo molto apprezzato che è stato replicato più volte anche fuori dal suo originario progetto.
Complessivamente sono stati realizzate le seguenti attività:
- 9 GIORNI DI EVENTI NEL GIUGNO 2008 A RIMINI E UNA SETTIMANA DI EVENTI
NELL’OTTOBRE 2007 A VERUCCHIO; complessivamente sono oltre 30 gli eventi realizzati nel
2007/8 tra cui spettacoli teatrali e musicali, eventi sportivi, mostre, cene interetniche, conferenze,
laboratori scolastici e giornate dedicate ai bambini.
- ATTIVITÀ RIVOLTE A TUTTI I CITTADINI PER FAVORIRE LA CONOSCENZA E
L’APERTURA ALLE ALTRE CULTURE: mostra di pittura a Rimini; stand d’artigianato e di
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cucina, laboratorio tango argentino, musica e cultura caraibica e folklore argentino, tornei di
calcetto antirazzista.
- ATTIVITÀ RIVOLTE AGLI IMMIGRATI E APERTE A TUTTI PER CREARE MOMENTI IN CUI
RITROVARE LA PROPRIA CULTURA PUR VIVENDO IN UN PAESE LONTANO: laboratorio e
spettacolo teatrale con attori immigrati non professionisti; spettacoli di musica etnica, conferenze
ed incontri sulle problematiche legate all’immigrazione, sfilata in abiti tipici, serate gastronomiche
con piatti tradizionali provenienti da tutto il mondo, conferenze sulle problematiche legate
all’immigrazione.
L’insieme delle iniziative ha coperto un arco temporale più ampio rispetto agli anni precedenti: si
sono realizzate attività mirate anche nell’autunno e nella primavere come evidenziato nel
calendario a seguito riportato.
Costruzione della rete
Molta cura è stata messa nella costruzione della rete delle associazione ed enti territoriali
coinvolti:
La Casa della Pace:
- Istituto di Scienze dell’uomo
-
Coop. Pacha Mama
-
Coop. Sarissa
-
Amnesty International
-
Ass. Etnos
Volontarimini, Centro Servizi per il Volontariato:
- Ass. J.P. Duarte
-
Ass. Speranza Ucraina
-
Ass: Hammada
-
Ass. Arcobaleno
-
Ass. Agimi
-
Ass. Ula
Enti Pubblici:
- Provincia
-
Comune di Rimini
-
Comune di Riccione
-
Comune di Verucchio
In particolare è risultata molto importante la rete costituita da tutti i soggetti non-profit attivata sin
dalla fase di progettazione al fine anche del suo consolidamento.
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Calendario iniziative
DA LUNEDÍ 8 OTTOBRE A SABATO 13 OTTOBRE
Scuole elementari e medie del comune di Verucchio:
LABORATORI INTERCULTURALI
(a cura delle associazioni degli immigrati della provincia di Rimini)
VENERDÍ 12 OTTOBRE
Campo sportivo Parco De Andrè
ORE 18.30
Presentazione del torneo multiculturale di calcio a 5.
Saluto delle istituzioni e degli organizzatori.
SABATO 13 OTTOBRE
Ore 15.00
Clown dalla Palestina.
Animazione in collaborazione con Educaid
Ore 16
Finale 1-2 posto e 3-4 posto del torneo multietnico di calcio a 5
A seguire premiazione delle squadre.
Ore 16.30
Mostre, sfilate e performance a cura delle classi che hanno partecipato ai laboratori
interculturali.
Dodicesima rassegna cinematografica Notorius Rimini Cineclub
1 Novembre 2007
Proiezione del film “Le ferie di Licu”
29 Novembre 2007
Proiezioni di cortometraggi del Progetto “Tierra de todos”
PENSIERI D’ORIENTE
Ciclo di seminari dedicati alla filosofia indiana, al buddismo, alla filosofia cinese e alla filosofia
islamica.
Gennaio- maggio 2008
Sabato 24 maggio
Ore 15.00
IL CALCIO CON IL POPOLO SAHARAWI
Campo Sportivo di Viserba M
Domenica 25 maggio
Ore 17.00
INCONTRO
Piazza Cavour, Sala degli Archi, Rimini
I diritti della donna musulmana nell’Islam
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Ore 18.00
CARAVAN SERRAGLIO
Piazza Cavour – Rimini
Aperitivo nella cultura della Repubblica Dominicana
Lunedì 26 maggio
Ore 17.00
INCONTRI
Piazza Cavour, Sala degli Archi, Rimini
La promozione della salute in Senegal e tra i Senegalesi
Martedì 27 maggio
Ore 17.00
INCONTRO
Piazza Cavour, Sala degli Archi, Rimini
La rappresentanza politica degli immigrati a Rimini. “Immigrazione e cittadinanza:
partecipazione e rappresentanza degli immigrati a Rimini”
Ore 18.00
CARAVAN SERRAGLIO
Piazza Cavour – Rimini
Aperitivo nella cultura del Perù e della Cina
Ore 21.00
TEATRO
Cinema Teatro Tiberio, via Tiberio 59
Una barca di parole
Mercoledì 28 maggio
Ore 17.00
CARAVAN SERRAGLIO
Piazza Cavour – Rimini
Arcobaleno in Festa
Aperitivo nella cultura Ucraina e Argentina
Ore 21.00
CAFFÈ MULTIKULTI
Caffè Letterario Assenzio, Via Bilancini 14 a/b – Rimini
Sulle tracce di sè: laboratorio di scrittura autobiografica
Giovedì 29 maggio
Ore 20.00
INCONTRO
Piazza Cavour, Sala degli Archi, Rimini
Le donne Ucraine nel territorio riminese: prospettive e criticità
Ore 21.00
CONCERTO
Concerto per pianoforte
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Venerdì 30 maggio
Ore 18.30
CARAVAN SERRAGLIO
Piazza Cavour – Rimini
Mix etnico-locale tra musica, danza e canto
La pace invaderà i nostri cuori
Aperitivo nella storia del Brasile
Ore 21.00
TEATRO
Piazza Cavour, Palazzo del Podestà, Rimini
Casa Babele
Sabato 31 maggio
Dalle 19.00
CENA MULTIETNICA
Vecchia Pescheria, Piazza Cavour, Rimini
Mangia come parli
CARAVAN SERRAGLIO
Piazza Cavour – Rimini
Tatuaggi all’Hennè e Treccine
Ore 21.00
CONCERTO
Piazza Cavour – Rimini
Lillo e Greg
The Hormonauts
Skiantos
Domenica 1 giugno
Ore 16.00
CARAVAN SERRAGLIO
Piazza Cavour – Rimini
Giochi dal mondo
Dalle 19.00
CENA MULTIETNICA
Vecchia Pescheria, Piazza Cavour
Ore 21.30
CONCERTO
Piazza Cavour – Rimini
Saba
Lunedì 2 giugno
Ore 14.00
MUNDIALITO ANTIRAZZISTA
Campo Sportivo comunale. Gemmano
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Sabato 7 giugno
Ore 20.00
CARAVAN SERRAGLIO
Centro Giovani “Il messicano” Via Carro 21 – Misano Adriatico
Arcobaleno in Festa
Martedì 10 giugno
Ore 17.00
INCONTRO
Piazza Cavour, Sala degli Archi, Rimini
Medicine, culture e sviluppo
Martedì 14 giugno
Dalle ore 16.00
INCONTRO
Grotta Rossa, Spazio Pubblico Autogestito, Via della Lontra 40 – Rimini
Diritti di cittadinanza
Dal 24 maggio al 1 giugno
Orari: 10.00-13.00 e 17.00-24.00
MOSTRE PERMANENTI
Palazzo del Podestà, Piazza Cavour, Rimini
L’Europa in gabbia
Immagini della mia terra
Intercultura passo a passo
Expò dell’editoria interculturale
Stand informativo
Mostra mercato del Commercio Equo e Solidale
LABORATORI ARTISTICI
Tango Argentino: tecnica per donne
Cultura e Musica Caraibica
Folklore Argentino: musica e danza
L’importanza dell’incidenza migratoria
LABORATORI DI CUCINA
Laboratori di cucina etnica
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RENDICONTAZIONE PROGETTO
2007
"strategie per uno sviluppo equo e
sostenibile"
XVI edizione
Ente proponente:
Pacha Mama Società Cooperativa Sociale
Via Cairoli, 81
47900 – Rimini (RN)
tel.: 0541/751301, fax.: 0541/751301, e-mail: [email protected]
Persona incaricata di seguire il progetto: Chiara Bonati
tel.: 0541/751301 o 347/4055446.
Anche questa edizione della manifestazione è stata co-prodotta dalla cooperativa Pacha Mama e dal
Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Rimini (Volontarimini). Questa rinnovata interazione ha
consentito di coinvolgere nel progetto numerose associazioni di volontariato che si occupano a Rimini di
cooperazione internazionale, favorendo così la costruzione di reti per un agire comune.
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Le associazioni coinvolte sono state: Caritas, Casa della Pace, ass. Arcobaleno, EducAid, Cittadinanza
Onlus, Pacha mama, Una Goccia per il Mondo, Rigas, ass. Ilaria Alpi, Ass. Comunità Papa Giovanni
XXIII, Harissa.
Per questo motivo per valutare la portata dell’intero progetto vanno considerate tutte le spese sostenute,
ripartite in base a criteri interni tra i due soggetti.
La realizzazione dell’intero progetto è stata possibile grazie alla disponibilità dei comuni di Rimini e
Riccione che hanno ospitato diversi eventi e grazie alla Provincia di Rimini e alla Regione Emilia
Romagna che hanno co-finanziato gli eventi.
Il tema comune scelto per quest’anno è stata la voce dei popoli, per questo il progetto globale si è
intitolato Equamente- la voce dei popoli.
Risultati conseguiti :
1. MOSTRE
A. RIMINI
1 - 31 DICEMBRE
MOSTRE PERMANENTI
RIMINI:
PALAZZO DEL PODESTA’ – Piazza Cavour
Orari Apertura: tutti i giorni dalle 10 alle 20
Mostra Mercato del Commercio equo e solidale
A cura della cooperativa sociale Pacha Mama
Mostre fotografiche
I mille volti dell’’India, immagini dal Gujarat in due esposizioni:
“Vivere quotidiano”
“Diamo una mano a chi non ha piedi”,testimonianza da un polio-camp
a cura di Paolo Donati
“Salute mentale e povertà”
a cura dell’Ass. Cittadinanza Onlus
“Cambogia in scatti”
a cura dell’Ass. Una goccia per il mondo
RIMINI:
MUSEO DELLA CITTA’ - via Tonini
Mostra“I PRESEPI DAL MONDO”
Orari apertura feriali 8:30-12:30 17-22; festivi 16-19
Chiuso lunedì 3-10 e 17 dicembre
Aperto fino al 6 gennaio!
Mostra di presepi a cura della Caritas
La mostra-mercato del commercio equo e solidale ha rappresentato anche quest’anno un punto di
riferimento per la cittadinanza che vuole allacciare un contatto con Paesi e tradizioni lontane. Un punto in
cui si possa entrare a contatto col mondo del commercio equo, capirne i criteri fondamentali, i motivi della
sua nascita e del suo sempre crescente sviluppo, e la ricaduta benefica che in questi anni si è riscontrata
sui produttori del Sud del Mondo impegnati in questo progetto.
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La mostra espositiva, intitolata “I Presepi dal Mondo”, realizzata dalla Caritas ha invece consentito
di ammirare i presepi provenienti da oltre 40 Nazioni, garantendo la possibilità anche di visite
guidate a scolaresche e gruppi.
Visite garantite anche per le due mostre fotografiche “Vivere Quotidiano” e “Diamo una mano a chi
non ha piedi” realizzate entrambe dal fotografo Paolo Donati che ha voluto raccontare i mille volti
dell’India attraverso immagini del Gujarat.
Le due mostre fotografiche sono state il fulcro delle visite e hanno emozionato i visitatori grazie alla
storia che raccontano e che il fotografo ha trasmesso grazie hai suoi scatti. Nessuna descrizione
può pareggiare le parole dirette dell’autore:
La cosa che più impressiona coloro che visitano il Gujarat è la grande povertà di quasi
tutta la popolazione .
E’ una regione prevalentemente desertica senza ricchezze nel sottosuolo , oltretutto è una
zona sismica e il terremoto che lo ha colpito nel 2001 ha causato oltre 23000 vittime .
La prima mostra si intitola “ VIVERE QUOTIDIANO “ , le foto raccontano attimi di vita
raccolti viaggiando in lungo e largo in questa regione , e precisamente dei Rabari ,
nomadi che vivono nel deserto ; del lavoro instancabile della gente impegnata nella
ricostruzione dopo il terremoto , e della stazione di Bombay con alcune immagini dei
bambini abbandonati.
Oltre che essere una delle regioni più povere dell’India il Gujarat è anche una regione
dove molte persone sono colpite dalla poliomielite .
A Mandvi un piccolo paese sulla costa si trova un piccolo ospedale che è l’unica speranza
per queste persone di ritornare a reggersi in piedi anche se aiutati da delle protesi
Qui l’organizzazione guidata dal Dr Madukar Rana si prende cura di questi ragazzi
organizzando gratuitamente una o due volte l’anno quelli che vengono chiamati Polio
Camp , dei veri e propri raduni durante i quali i ragazzi vengono visitati e in seguito operati
gratuitamente , dopodiché , dopo un periodo di riabilitazione possono tornare in posizione
eretta , confidando in una vita più dignitosa.
Io sono stato due volte in occasione di due polio camp e ho realizzato le foto che sono la
mostra intitolata “ DIAMO UNA MANO A CHI NON HA I PIEDI “ dove parlo del percorso di
queste persone , dal momento in cui arrivano strisciando , alle visite , agli interventi , alla
fase di riabilitazione e infine anche se aiutati da delle protesi al momento in cui escono in
posizione eretta .
L’Ass. Cittadinanza Onlus ha poi esposto alcune foto relative alle sue attività di cooperazione
internazionale, una mostra intitolata “Salute mentale e povertà”, così come l’Ass. Una Goccia per il
Mondo che attraverso la mostra “Cambogia in scatti” ha raccontato la propria attività all’estero.
Grazie ad un sistema di rilevazione interno si sono contate oltre 4.500 persone che hanno visitato
durante il mese le mostre, questo ci consente di dire che la visibilità delle ass. sia cresciuta sul
territorio notevolmente.
Le mostre sono state visitate anche da 30 classi di numerose scuole della provincia: grazie infatti
ad un accordo con il Liceo Pedagogico della città, sono stati formati circa 40 ragazzi di due classi
terze dell’istituto pedagogico che hanno poi garantito una presenza giornaliera alle mostre e hanno
svolto una attività di stage facendo da guide e formatori lori stessi alle mostre.
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2. SPETTACOLI
Nel complesso tutti gli spettacoli serali, sia teatrali, che musicali e di approfondimento hanno avuto grande
riscontro di pubblico, con partecipazione calorosa ed impegnata. I concerti di musica etnica hanno aiutato
gli spettatori ad immergersi in atmosfere lontane e ritmi nuovi, tentando di creare un legame più forte fra
realtà così lontane. Gli spettacoli teatrali, da qualche anno divenuti appuntamenti consolidati tra la
cittadinanza, hanno permesso di offrire momenti di confronto partendo dal racconto di esperienze reali ed
intense.
Qui di seguito il programma dettagliato della manifestazione:
PROGRAMMA EVENTI
Rimini – Riccione
1-31 Dicembre 2007
SABATO 1 DICEMBRE
Giornata per la lotta contro l’HIV
RIMINI
ore 9:30 Scuola Einaudi
Incontro Dibattito per gli studenti: “La lotta alla povertà e il diritto alla salute”
A cura dell’Ass. Comunità Papa Giovanni XXIII
Coinvolte 4 classi dell’Istituto superiore Einaudi, sotto la supervisione dell’insegnante Gianluigi Cenci, per un totale di
75 ragazzi.
Ore 15.30 Palazzo del Podestà
INAUGURAZIONE DELLE MOSTRE
Apertura mostra-mercato del commercio equo e solidale
Ore 18 Palazzo del Podestà
Performance Musicale dal vivo
del gruppo WALTZING MATHILDA
RICCIONE
Ore 17 Bottega Altromercato, via Dante 91
Inaugurazione
Performance musicale dal vivo: cori Gospel
A cura di Simone Cucchiaini
DOMENICA 9 DICEMBRE
RICCIONE
Ore 16:30 Bottega Altromercato, via Dante 91
Domenicando: laboratori, animazione lettura di fiabe
A cura dell’ass. L’asino che vola
RIMINI
ore 16:30 Palazzo del Podestà
Storie Scadute, spettacolo di teatro di oggetti e burattini e
a seguire Pu-Pazzando: costruzione di burattini con tanta fantasia!
LUNEDI’ 10 DICEMBRE
Giornata dei Diritti Umani
Ore 9.30 Scuola Einstein
Incontro Dibattito per gli studenti: “Gli obiettivi del Millennio e la lotta contro la povertà”
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A cura delle Associazioni: Cittadinanza Onlus, Educaid, Una Goccia per il Mondo, Ass. Comunità Papa Giovanni XXIII
Coinvolte 5 classi del Liceo Scientifico Einstein, per un totale di circa 100
giovani
Ore 18 Palazzo del Podestà
Proiezione del video “Una donna sola: Anna Politkovskaja - Il prezzo della libertà di informazione”
sarà presente il giornalista RAI autore del video Amedeo Ricucci
A cura del Premio Ilaria Alpi
MARTEDI’ 11 DICEMBRE
Ore 18 Palazzo del Podestà
I distretti di economia solidale
Tavola rotonda con diversi rappresentanti di organizzazioni dell’economia solidale
A cura dell’Ass. Rigas e della Coop. Pacha Mama
MERCOLEDI’ 12 DICEMBRE
RICCIONE
Ore 18 Quartiere San Lorenzo
Il commercio equo a favore dei produttori del Sud del Mondo
Incontro e dibattito
A cura della Coop. Pacha Mama
SABATO 15 DICEMBRE
Ore 16:00 Piazza Cavour
Ecobus in piazza : “energia dal sole per un domani migliore”
a cura dell’Ass. Rigas Rimini
DOMENICA 16 DICEMBRE
RIMINI
ore 16:30 Palazzo del Podestà
Domenicando: spettacolo di burattini
A cura dell’Ass. Una goccia per il mondo
RICCIONE
ore 16:30 Bottega Altromercato via Dante 91
Domenicano: Pu-Pazzando, laboratorio di costruzione di burattini con cartone, stoffe, bottoni e tanta fantasia
MARTEDI’ 18 DICEMBRE
RIMINI
Ore 17.30 Palazzo del Podestà
DONNE MIGRANTI: empowerment e questioni di genere A cura dell'"Ass. Arcobaleno"
Presentazione del Progetto Alyssa "En.a.i.p." Rimini Incontro con Tiziana Dal Prà "Trame di Terra" Imola
A seguire concerto del coro ucraino "Ass. Speranza Ucraina" Rimini
VENERDI’ 21 DICEMBRE
RIMINI
Ore 18 Palazzo del Podestà
RIFUGIATI E RICHIEDENTI ASILO
A cura dell'"Ass. Arcobaleno" in collaborazione con la Provincia di Rimini
Presentazione del libro "Mamadou va a morire" e incontro con l'autore Gabriele Del Grande
A seguire Tavola Rotonda con testimonianze europee e locali.
DA GIOVEDI’ 20 A DOMENICA 23 DICEMBRE
Castello degli Agolanti, Riccione
Mostra mercato del commercio equo e solidale
A cura di Pacha Mama
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DOMENICA 23 DICEMBRE
RIMINI
Dalle ore 18 Piazza Cavour
castagne e vin brulè con la Cooperativa harissa
ore 18 museo della Città, via Tonini
Cori dal mondo: musica d’insieme a cappella
a cura di Voci di Corridoio e Piccola Orchestra Due Mondi
SABATO 29 DICEMBRE
RICCIONE
Ore 21 Teatro del Mare
“CANALE NOVE”
Un viaggio divertente che condurrà i personaggi davanti
ad uno specchio che riflette l’illusione di noi stessi.
A cura Dell’Ass. una Goccia per il mondo
Tutte le manifestazioni proposte hanno suscitato interesse e partecipazione nel dettaglio:
•
I laboratori e gli spettacoli per bambini: sono appuntamenti consolidati che consentono tramite
momenti più ludici di trasmettere i primi fondamenti di intercultura ai più piccini attraverso gli
strumenti del gioco e dell’elaborazione insieme.
•
Gli incontri con le scuole: i momenti di approfondimento per le scolaresche costituiscono uno
degli assi portanti della manifestazione che vuole stimolare la riflessione nelle nuove generazioni,
che sono quelle che un domani potranno proseguire l’operato delle associazioni oggi impegnate.
•
Gli incontri di approfondimento e dibattito con la cittadinanza: buon riscontro ai diversi
appuntamenti con ospiti esterni che hanno portato un punto di vista esterno e specialistico.
•
Gli spettacoli : come ogni anno gli appuntamenti ludici sono i più partecipati e consentono tramite
l’arte di riflettere su tematiche care alle associazioni.
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Rapporto Finale
Liberi da o liberi per?
29/08/2008
A cura di Daniele Bianchi, operatore CoPrESC;
rendicontazione finanziaria a cura di Chiara Bonati, della Cooperativa Pacha Mama
Introduzione
L’occasione di redigere questa relazione nasce da due esigenze che mi sono state segnalate. La prima legata al fatto
che nonostante questo progetto sia apprezzato e dia lustro all’attività del CoPrESC di Rimini è in realtà poco
conosciuto. La seconda, corollario della prima, è che non viene spesso colta la complessità e l’importanza del lavoro
in questo progetto.
Background
Il progetto “Liberi da o liberi per?” nasce dall’esigenza congiunta di alcune associazioni del territorio di svolgere
percorsi di educazione alla cittadinanza e di quella del CoPrESC di promuovere la conoscenza del Servizio Civile e
dei suoi valori nelle scuole della Provincia di Rimini. In precedenza le singole associazioni promuovevano già attività
formative, ma l’assenza di un coordinamento comportava una serie di inconvenienti quali: l’esigenza per ciascuna
associazione di contattare numerose scuole, formarsi un proprio indirizzario di insegnanti referenti, coprire le spese
facendo richieste dirette alle scuole spesso eccessive, entrare in concorrenza fra enti e con vari soggetti che svolgono
altri percorsi formativi scolastici ed extrascolastici. Nel contempo il CoPrESC svolgeva lo stesso tipo di attività
avendo a disposizione una persona, Laura Lanni, che poteva dedicarsi a tempo pieno a tutte le attività di
coordinamento e programmazione degli interventi. I percorsi formativi proposti, inoltre, pur differendo nelle
tematiche a seconda delle diverse sensibilità e attività delle associazioni e del CoPrESC di Rimini, convergevano tutti
su problematiche relative alle nuove forme di cittadinanza attiva, in una fase storica in cui la partecipazione alla vita
politica e sociale trova una sua manifestazione nel volontariato, nell’associazionismo e nel servizio alla comunità
territoriale e allo stesso tempo, data la globalizzazione in atto, si occupa di temi e problematiche internazionali quail:
la pace, i diritti umani, l’intercultura, lo sviluppo. Da qui l’idea di unire le forze, moltiplicando di fatto l’efficacia e la
capacità operativa di tutti i soggetti coinvolti. Si è trattato quindi di un ragionamento lungimirante che, fatte da parte
le preoccupazioni di distinzione dei singoli soggetti, ha preferito puntare sul cooperare nella consapevolezza che
innanzi tutto è importante rendere le nuove generazioni consapevoli delle grandi sfide che attraversano
trasversalmente le dimensioni locali e globali e che in secondo luogo nel lungo periodo è da questo paziente lavoro di
semina che potranno venir fuori nuove generazioni di persone che faranno della solidarietà sociale e della difesa
nonviolenta della comunità un aspetto importante della loro vita. Le finalità esposte nell’art. 1 della legge 64/2001 che
istituisce il Servizio Civile Nazionale vanno nella stessa direzione.
La fase attuale
Alcuni dati aiutano a capire dove ha portato questo lavoro pluriennale. Stando a valutazioni ancora provvisorie
nell’anno scolastico 2007/08 il progetto ha raggiunto oltre novanta classi di ogni ordine e grado coinvolgendo scuole
di Rimini, Morciano e Riccione in più di 170 ore di formazione fra cinque percorsi formativi volti al Servizio Civile
Volontario, alla pace e alla soluzione nonviolenta dei conflitti, allo sviluppo, all’intercultura e ai diritti umani. Alcune
scuole del comune di Santarcangelo di Romagna non hanno potuto aderire per motivi tecnici, ma è probabile che
possano essere coinvolte nel prossimo progetto. Oltre al CoPrESC di Rimini sono state coinvolte: la coop. Pacha
Mama, la Caritas, l’Ass. Papa Giovanni XXIII, l’ONG EducAid. L’associazione Arcobaleno, pur non avendo aderito
quest’anno è stata coinvolta negli anni scorsi e inizierà ad operare nel prossimo progetto 2008/2009. Nel corso del
2007 è stato redatto un quaderno informativo promozionale tramite il quale il progetto è stato presentato.
Con alcune scuole l’attività è stata reiterata nel corso degli anni, sintomo di una fidelizzazione dovuta alla qualità
della proposta offerta. Se si aggiunge che viene richiesto un piccolo contributo orario per i percorsi formativi si
capisce che il progetto risponde ad una esigenza effettivamente percepita da insegnanti e dirigenti scolastici, disposti a
stanziare finanziamenti.
Il CoPrESC ha inoltre l’anno scorso affiancato i percorsi formativi delle associazioni sia con propri incontri formativiinformativi nelle classi V superiori (tanto nelle scuole raggiunte dal progetto, quanto in altre), sia tramite il
coinvolgimento dei volontari in servizio civile nei percorsi delle altre associazioni (con momenti a loro riservati per
una testimonianza sull’esperienza di giovani in servizio civile in particolare nelle scuole medie e superiori), sia
partecipando ai percorsi di sensibilizzazione al volontariato nelle scuole proposti da VolontaRimini.
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La complessità di un progetto a quattro dimensioni
Da quanto sopra detto si può ricavare un ulteriore elemento di valore, ma al contempo di complessità del progetto.
Esso infatti si sviluppa tramite tre reti di relazioni che si snodano attorno al CoPrESC di Rimini quale ente capofila e
che coinvolgono realtà importanti del territorio: l’insieme delle associazioni che promuovono e realizzano il progetto,
le scuole coinvolte, gli enti accreditati di Servizio Civile, le occasioni di scambio di esperienze fra i giovani in
servizio civile. La prospettiva a medio termine può e dovrà essere quella dell’instaurarsi di partnership: collaborazioni
cioè sempre più strette, coinvolgimenti sempre maggiori, contributi reciproci al buon funzionamento di un progetto
sempre più condiviso. Un primo passo importante che si sta compiendo in questa direzione è il pieno riconoscimento
da parte degli Enti di Servizio Civile dell’importanza che la partecipazione di propri volontari alle attività nelle scuole
ha sia in termini di formazione dei volontari stessi, sia nell’ottica della promozione del servizio civile. La
testimonianza diretta dei giovani in servizio civile è infatti una delle modalità più efficaci per convincere i giovani
della validità di questa impegnativa scelta e inoltre consente loro di conoscere meglio altri ambiti di intervento nelle
associazioni coinvolte dal progetto. Un altro passo sarà, nel progetto del prossimo anno scolastico, la formazione degli
insegnanti, affinché i percorsi formativi proposti (anche in relazione al Servizio Civile Volontario) non restino isolati
nell’ottica miope dell’intervento puntuale dell’”esperto” dell’associazione, ma vengano integrati in un percorso
didattico più ampio che coinvolga anche integrazioni nell’insegnamento di materie curricolari quali la storia, la
geografia e l’educazione civica in genere (crescere buoni cittadini è infatti il compito più alto riservato alla scuola).
Rapporto sulle attività svolte nell’anno scolastico 2007-08
Nel corso dei mesi di Giugno e Luglio 2007 è stato redatto un semplice libretto informativo sul progetto “Liberi da,
liberi per” che è stato spedito ai dirigenti scolastici di tutte le scuole della provincia di Rimini con annessa scheda di
adesione ai vari percorsi formativi.
Nei mesi di Settembre-Novembre sono state raccolte le adesioni delle scuole ai vari progetti ed è proseguita l’attività
di promozione del progetto, anche tramite incontri diretti con gli insegnanti. Nei Mesi di Dicembre-Gennaio, mentre
alcune formazioni già iniziavano, sono stati redatti tutti i calendari che hanno coinvolto il Co.Pr.E.S.C. e le altre
associazioni aderenti.
Nel mese di Dicembre sono stati organizzati due pomeriggi formativi per 14 volontari in servizio civile. La
formazione, finalizzata a proporre testimonianze sul servizio civile nelle scuole raggiunte dal progetto, è stata tenuta
dal sottoscritto congiuntamente con i formatori delle associazioni Pacha Mama (Elisa Angelini), Caritas (Paola
Bonadonna), Papa Giovanni XXIII (Michele Cavicchioli). Tramite esse i volontari in servizio civile che hanno scelto
di partecipare hanno avuto occasione di sperimentare direttamente metodologie e attività di interazione ludico
educativa che le associazioni adottano per promuovere una cittadinanza attiva sui temi nazionali e globali più urgenti.
Nei mesi che vanno da Gennaio fino a Maggio sono state realizzate le formazioni. Nel box sottostante sono indicate le
formazioni svolte.
Elementari
Montessori
Rimini
Gestione Non violenta del Conflitto
Educazione Interculturale
Educazione alla Pace
Papa Giovanni
Caritas
Papa Giovanni
Classi coinvolte: 1a, 2a,b, 3a,b, 4a,b, 5a,b,
Medie
di Duccio
Rimini
Gestione Non violenta del Conflitto
Educazione allo Sviluppo
Educazione Interculturale
Educazione ai Diritti Umani
Educazione alla Pace
Papa Giovanni 1 classe (I B)
Mani Tese 1 classe (III B)
Mani Tese 1 classe (II B)
Mani Tese 1 classe (III C)
Caritas 1 classe (I A)
Classi coinvolte: 1b, 2b, 3b, 1a, 3c
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Bertola
Gestione Non violenta del Conflitto
Educazione allo Sviluppo
Educazione ai Diritti umani
Papa Giovanni 2 classi (II I,
II C)e Mani tese 1 (III E)
Pacha Mama 8 classi (III D,
II A, II B, II D, II G, II H, II L)
Classi coinvolte: 3a, 3b, 3c, 3d, 3e, 3h, 3i, 2a, 2b, 2c, 2d,
2e, 2g, 2h,2i, 2l
Superiori
ISISS Morciano
Educazione allo Sviluppo
Educazione Interculturale
Educazione ai Diritti umani
EducAid 3 classi (II F, II E, II
D)
Pacha Mama 3 classi (I E, I
J, II J)
Caritas 2 classi (II H, II B)
Classi coinvolte: 1e, 1j, 2j, 2f, 2e, 2d, 2h, 2b
Einaudi
Educazione ai Diritti umani
EducAid 1 classe (V A),
Mani Tese 1 (V B)
Classi coinvolte: 5a, 5b
La mancata adesione del Circolo Didattico di Bellaria Igea Marina ha purtroppo ridotto il numero di classi coinvolte.
Tutto il percorso sopra descritto è stato accompagnato da riunioni di coordinamento che hanno permesso di
monitorare e valutare l’esito delle attività e programmare innovazioni e nuove progettualità.
Il progetto 2008/09 è stato presentato il 15 marzo 2008. Ricalca le caratteristiche del progetto precedente. Si è
aggiunta l’Ass. Arcobaleno fra le associazioni che aderiscono, mentre l’associazione Mani Tese è uscita dal progetto.
I percorsi di sensibilizzazione al Servizio Civile Volontario
Nei mesi fra Novembre e Maggio sono stati realizzati anche gli incontri informativi sul Servizio Civile in classi IV o
V di Scuole Medie Superiori di Rimini e Provincia.
Le scuole coinvolte sono state:
Istituto Professionale per Ragionieri “Einaudi”: 2 Classi,
Liceo Scientifico “Einstein”: 3 Classi,
Liceo Classico G. Cesare: 4 classi
Liceo Pedagogico Valgimigli: indirizzo educativo: 4 classi; indirizzo sociale: 4 classi
ISISS di Moriciano: 9 classi
ITIS Leonardo da Vinci di Rimini: 9 classi
Liceo Scientifico Alessandro Volta di Riccione: 7 classi
In totale gli incontri hanno riguardato 43 classi con un aumento di 21 classi rispetto all’anno precedente. E’ da
segnalare in particolare il coinvolgimento per la prima volta dell’Istituto Einaudi.
Lo schema dell'intervento è variabile a seconda del contesto e delle reazioni che incontro, solitamente tocco alcuni o
tutti questi argomenti:
17
•
un breve giro di presentazione;
•
dialogo con gli studenti su ciò che conoscono o non conoscono del servizio civile volontario;
•
i principi che caratterizzano il SCV: difesa della Patria e Solidarietà sociale (intesi come valori provenienti
dalla Costituzione);
•
storia del SCV: l'Obiezione di Coscienza;
•
il servizio civile come momento formativo sia per il completamento degli studi sia per il futuro professionale;
•
informazioni tecniche sul servizio civile (es. quanto dura, come presentare la domanda);
•
presentazione del pieghevole con l'ultimo bando e richiesta agli studenti di provare a immaginare di scegliere
un progetto di servizio civile fra quelli presenti e/o pensare ai bisogni del territorio e immaginarsi il progetto
che farebbero anche se non presente nel pieghevole. Ciascuno studente riporta la sua scelta su un post-it che
poi mi consegna.
In tutto sono stati raggiunti circa 700 giovani. Ogni incontro ha visto la partecipazione e la testimonianza di volontari
in servizio civile.
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Esempi di testimonianze: Cristina, volontaria in Servizio Civile
presso l’Ass. Arcobaleno
Rimini, 05/05/2008
Mi chiamo Cristina Cilia, ho 23 anni, frequento la facoltà di scienze politiche presso l’Università di Bologna e da sette
mesi sto svolgendo servizio civile con l’associazione Arcobaleno.
Da alcuni mesi, oltre alle attività ordinarie inerenti il mio servizio civile, insieme ad un responsabile del Co.Pr.E.S.C.
mi reco nelle scuole della provincia di Rimini, in particolare nelle quinte superiori, per parlare di servizio civile e
portare la mia testimonianza diretta.
Gli incontri, solitamente della durata di due ore, oltre a far conoscere ai ragazzi la storia del servizio civile in Italia,
hanno come obiettivo quello di stimolare la crescita della loro coscienza civile. Non si tratta di semplici lezioni
frontali, ma di discussioni che si costruiscono passo passo insieme ai ragazzi, intervallate da attività pratiche che
permettono a tutti di mettersi in gioco in prima persona.
Questi incontri, oltre ad essere stimolanti e formativi per me, sono di straordinaria importanza per i ragazzi, che ne
traggono un duplice beneficio.
Il primo è quello di venire a conoscenza della semplice esistenza dell’istituto del servizio civile, che è una grande
opportunità per noi giovani, ma è purtroppo poco conosciuto. Si tratta della possibilità di svolgere un servizio
retribuito e altamente qualificato in un ambito di proprio interesse, con una formazione specifica, delle attività molto
pratiche sul campo e un riconoscimento curricolare del servizio reso e delle competenze acquisite. Non è detto che
tutti debbano intraprendere questa strada, ma è comunque utile a tutti sapere che è percorribile.
Il secondo è quello di confrontarsi (spesso per la prima volta!) con tematiche di grande rilevanza sia etica che pratica
come la guerra e la gestione nonviolenta dei conflitti, la libertà e l’obiezione di coscienza, la costituzione italiana e la
storia dell’Italia costituzionale, la patria e la sua difesa, la solidarietà sociale, la parificazione dei diritti e doveri tra
donne e uomini, la cittadinanza attiva, ecc.
L’utilità e l’importanza di toccare e approfondire questi temi a me sembra autoevidente, ma vale sempre la pena di
essere ribadita; si tratta di aspetti della nostra storia più recente che ci toccano ancora da vicino e che ciascun futuro
cittadino dovrebbe conoscere, indipendentemente dal fatto che decida o meno nella sua vita di svolgere il servizio
civile o quello militare. Il compito principale della scuola è infatti quello di formare cittadini responsabili, informati e
partecipi delle sorti della collettività.
Il risultato è sempre di grande coinvolgimento. Ad ogni incontro ho trovato ragazzi molto interessati, curiosi,
sinceramente partecipi. Non c’è ragazzo che non si senta interpellato, coinvolto in prima persona, che non abbia
qualcosa da chiedere o da raccontare e il più delle volte si accendono discussioni che si protraggono anche al di fuori
dell’orario scolastico. La partecipazione dei professori, spesso poco gradita dai ragazzi nelle attività extra curricolari,
è in questo caso bene accetta ed anzi richiesta, essendo essi molte volte testimoni diretti degli argomenti oggetto di
discussione.
Per concludere posso dire che questa iniziativa portata avanti dal Co.Pr.E.S.C. nelle scuole è a mio parere una risposta
pratica e reale al bisogno dei ragazzi di formarsi una coscienza.
Ne consiglio l’adesione a tutte le scuole.
La testimonianza di Annalena volontaria presso la Coop. Soc. “ Il Millepiedi” proposta agli
studenti
Poco prima dell’estate del 2007 mi sono interessata al servizio civile per vari motivi, per sperimentarmi, fare una
prima esperienza nel mondo del lavoro come nel più classico degli spot e anche, e non certo per ultimo, quello di
percepire un piccolo stipendio. Per cui mi informai sui bandi disponibili e successivamente feci domanda per il
progetto “Minori a piccoli passi: un progetto verso l’integrazione” in quanto era quello che maggiormente mi
interessava e più inerente ai miei studi.
Sono stata selezionata e da ottobre sto svolgendo il mio anno di servizio civile per presso una casa protetta di una
cooperativa sociale.
In questa casa vengono accolte donne, ragazze, madri con bambini, italiane e straniere che per vari motivi si trovano a
vivere un periodo di difficoltà e che quindi hanno bisogno di trovarsi in un posto tranquillo in cui cercare di superare
questo momento con l’aiuto degli educatori e dei servizi sociali ed eventualmente portare avanti dei progetti educativi
utili per la loro vita futura: promozione alla cultura dell’autonomia, della stima e della cura di sè, prevenzione al
disagio familiare, personale e sociale...
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Mi si è aperto un mondo; ho visto il disagio, ho incontrato ragazze vittime della violenza sulle donne, ragazzine
sopratutto straniere che chiedono aiuto per sfuggire al racket della prostituzione, donne e minorenni incinte che non
avevano nessuno a cui chiedere sostegno per affrontare la gravidanza e altre ragazze in situazioni difficili. Tutte cose
di cui avevo letto sui giornali o visto in qualche reportage in TV, ma averci parlato, averle conosciute è stata tutta
un’altra cosa.
Il mio compito è quello di aiutare gli educatori nelle loro attività; mi può capitare quindi di affiancare o insegnare a
qualche ospite a stirare o come fare le pulizie della casa, aiuto a portare avanti i progetti educativi come ad esempio
insegnare italiano per un’ora al giorno ad una ragazza straniera, mi informo di eventi, feste e attività ricreative e
ludiche che possono interessare alle ospiti, ricerco servizi e risorse per le donne e le immigrate nella provincia, corsi
d’italiano per stranieri, corsi di formazione, partecipo alla equipe settimanale degli educatori.... E nel fare tutto ciò io
per prima divengo sempre più autonoma e acquisisco una maggiore conoscenza della mia città dei suoi servizi, risorse
e delle sue difficoltà; ritengo quindi di poter dire che in parte sono diventata più consapevole di alcuni importanti
problemi sociali, delle cause e delle conseguenze.
La mia è un’esperienza ricca di aspetti positivi, ricca di odori e sapori perché impari a conoscere la cucina tipica di
altri paesi come il cous cous senegalese o il brodo rumeno e il riso nigeriano, ricca perché ho modo di conoscere
direttamente culture e tradizioni differenti, ricca perché non c’è giorno che non impari qualcosa.....
Il seminario sul Servizio Civile tenuto presso la sede di Rimini della Facoltà di Scienze della
formazione
Nel corso del mese di Aprile mi è stato assegnato l’incarico, in quanto formatore del Co.Pr.E.S.C., di tenere un
laboratorio intitolato “La dimensione educativa del Servizio Civile” presso la sede di Rimini della facoltà di Scienze
della Formazione dell’Università di Bologna. Il Laboratorio, della durata di 16 ore si concludeva con una valutazione
sul libretto universitario degli studenti. Hanno partecipato 30 studenti.
La progettualità per il futuro
Per il mese di Settembre 2008 è stata prevista la campagna di promozione per l’adesione delle scuole al progetto
2008/09. Che ha prevede:
a) La redazione di una presentazione del progetto e di una rapporto delle attività svolte o in
fase di svolgimento (in forma promozionale)
b) La realizzazione di un libretto informativo di presentazione dei percorsi formativi da inviare
insieme al progetto alle scuole e agli insegnanti referenti o che si sono dimostrati sensibili.
c) La realizzazione di un modulo di adesione che accompagni il precedente materiale e che
ci venga restituito compilato entro settembre.
d) Un’azione di autopromozione con il materiale suddetto presso le scuole operata
direttamente dalle associazioni coinvolte presso i loro insegnanti referenti.
e) Realizzazione di Seminari e Workshop per gli insegnanti interessati al progetto (3 pomeriggi
formativi cui partecipare a titolo volontario).
Entro Luglio andrà presentata al Tavolo Provinciale degli Enti Locali per la Pace la rendicontazione conclusiva del
progetto 2006/07, comprensiva di rapporto finale con descrizione delle attività svolte.
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“Il progetto di Servizio Civile che vorrei”:
le risposte dei ragazzi delle quinte superiori
Al termine degli incontri sul Servizio Civile Volontario che tengo nelle quinte superiori distribuisco il
volantino con i progetti messi a bando nel giugno scorso, in modo che vedano quali tipi di progetti sono presenti nel
nostro territorio. Chiedo poi ai ragazzi di appuntarsi su un post-it il “loro” progetto, sia che sia fra quelli elencati sia
che invece non esista. Si tratta di un modo per “personalizzare”, cioè fare in modo che i ragazzi si immaginino, anche
solo per poco, come volontari in Servizio Civile.
In seguito formo delle coppie che si scambiano il post-it, si intervistano reciprocamente e trasmettono poi al
gruppo le risposte dei compagni. In questo modo ottengo tre risultati. Il primo è che ragazzi facciano un piccolo
esercizio di ascolto attivo; il secondo è che sono più spontanei: non devono rispondere a me, ma a un compagno di
classe e sarà lui a riferire le risposte; il terzo è che viene superato l’imbarazzo di parlare direttamente di se stessi di
fronte al gruppo classe.
Ci sono però alcuni inconvenienti. Il post-it è solo un appunto. L’occasione è in ogni caso sociale e le
risposte sono fortemente condizionate: è l’occasione per farsi belli mostrando il massimo dell’altruismo, magari
ponendo l’accento sulle problematiche che il formatore ha trattato durante l’incontro. Non è sempre fattibile (a volte
preferisco dare spazio alle loro domande dirette e concludo in questo modo). I post-it me li dà solo chi vuole farlo (io,
ovviamente, li chiedo).
Resta in ogni caso il dato: potendo scegliere fra diverse opzioni dichiarano determinate preferenze; vengono
messi in luce gli stereotipi dell’”altruismo” (per es.: l’unità cinofila tanto apprezzata da stampa e media è, per gli
addetti ai lavori, molto costosa, molto dispendiosa e del tutto inutile per trovare persone ancora in vita sotto le macerie
perchè vengono quasi sempre recuperate da parenti e vicini di casa).
I post-it sotto riportati provengono da quattro classi: una dell’Einaudi e tre del Liceo Volta di Riccione.
Come sopra indicato sono solo quelli che i ragazzi mi hanno voluto consegnare.
La trascrizione completa di tutti i post-it verrà realizzata solo nel corso del mese di Luglio.
Trascrizione dei post-it
1.
Salvaguardia degli animali: Perché amo gli animali e odio quando vengono maltrattati. Mi piacerebbe capire
come vive ogni specie di animale. Quindi gruppo ambiente.
2.
Educazione alla pace e alla cittadinanza attiva perché così si cercherebbe di migliorare un po’ la situazione del
mondo.
3.
Aiutare i minori a capire quello che vogliono fare da grandi… Cosa fare nel proprio futuro, perché è giusto che
tutti facciano quello che gli piace veramente.
4.
Unità cinofila. Perché mi piacciono i cani, perché in caso di terremoti vai a cercare le persone sotto le macerie e si
va a cercare le persone disperse.
5.
Mi piacerebbe fare volontariato aiutando altre persone, come anziani e disabili. Poi avendo già avuto esperienze
di questo tipo mi sono trovata bene, e mi ha aiutato a crescere.
6.
Mi piacerebbe quello dello sport perché mi sembra quello più interessante.
7.
“Volontari ed esperienza co-progettazione 2007”. Mi piace aiutare le persone che anno (sic! n.d.c.) bisogno e
sono in difficoltà.
8.
Aiutare i bambini “sostegno” (inizio del titolo di un progetto, n.d.c.). Perché mi piace stare con i bambini.
9.
Estero, per conoscere altri Paesi e le loro usanze e confrontarle con le nostre.
10. Sport. Mi piace lo sport (attività fisica). Soprattutto allenare i bimbi.
21
11. Minori. Sostegno per bambini e adolescenti. Mi piacciono i bimbi, ho avuto esperienze di babysitter, perché mi
rendono felici (sic! ndc)
12. Mi aspetto una esperienza per educare minori magari in un centro estivo.
13. A) Minori: ingiustizie da parte degli adulti (soprattutto verso bambini poveri) B). Anziani: emarginati e
dimenticati abbandonati bisogno di compagnia.
14. Minori/disabili. Sempre più spesso in TV si sente parlare di bambini sfruttati che subiscono abusi da parte di
persone che dovrebbero essere punti di riferimento. Disabili perché ho avuto esperienze in famiglia.
15. Anziani. Per aiutare le persone che sono spesso sole e non farle più sentire così, oltre ad aiutarle nella vita
quotidiana.
16. Ambiente (forum agenda 21). Ritengo che sia utile sensibilizzare le persone sul rispetto dell’ambiente.
17. Poiché adoro i bambini dagli zero ai tre anni mi piacerebbe e credo che lo farò. Andare ad aiutare i bambini
specialmente in Africa. Se non farò questo mi batterò per avere in affidamento un bimbo orfano (perché non
porterei mai via un bimbo dalla sua mamma) dai paesi più poveri… Progetto minori.
18. Estero. Perché voglio conoscere il mondo, scambiare idee, conoscere culture diverse.
19. Educazione alla pace e cittadinanza attiva. Perché vorrei la pace in tutto il mondo.
20. Ambiente. Vorrei risolvere il problema ambientale.
21. I bambini sono il futuro, gli anziani hanno creato il nostro presente: aiutarli nel modo migliore possibile è nostro
dovere!
22. Progetto minori.
23. Progetto ai minori. Progetto agli adulti che spesso vengono lasciati soli.
24. Progetto minori o progetto sport.
25. Progetto aiuto alla tossicodipendenza minorile con disagi derivanti dalla famiglia e dalla società in generale.
26. Progetto di aiuto ai meno abbienti e dei senza tetto. Perché nel 2007 non è plausibile che ci siano ancora questi
strati sociali.
27. Minori o disabili. Pur essendo un’esperienza forte è molto bella e segna. Inoltre rappresentano spesso i disagi
maggiori.
28. Operatore in una casa per ferie per bambini/ragazzi.
29. Aiutare i bambini che sono negli orfanotrofi.
30. Servizio civile per minori o in Italia o all’estero.
31. Con bambini disabili.
32. Riabilitazione disagiati mentali.
33. Educazione alla pace e intercultura. Ambiente: in africa con la costruzione di acquedotti dato che in Africa anche
l’elettricità può essere utilizzata e creata tramite la forza dell’acqua. Aiutare l’Africa.
34. Mi piacerebbe assistere ed aiutare i minori in difficoltà a crescere in un ambiente sereno.
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35. Per aiutare i cittadini dei paesi meno abbienti.
36. Io vorrei aiutare i bambini disabili.
37. Per ambiente o minori.
38. Musei e biblioteche.
39. Progetto “ambiente e sviluppo”.
40. Integrazioni delle diverse culture.
41. Una “famiglia” per i bambini orfani.
42. Servizio civile per i minori.
43. Ambiente inquinamento.
44. Assistenza ai bambini disabili nelle scuole.
45. Assistenza anziani.
23
RELAZIONE CONCLUSIVA
PROGETTO SULLA PACE DAL TITOLO:
“ INDAGINE CONOSCITIVA DELLE PROBLEMATICHE CHE HANNO PORTATO
AI MAGGIORI GENOCIDI DEL NOVCENTO”
ASSESSORATO ALLE PARI OPPORTUNITA’ E POLITICHE DELLA PACE
L’iniziativa dell’Assessorato alle Pari Opportunità e Politiche delle Pace del Comune
di Rimini è nata con lo scopo di favorire, soprattutto a livello scolastico, la diffusione
di una cultura della pace nel quotidiano.
Il progetto in questione è stato lanciato durante la settimana della pace dal 2 al 7
ottobre, periodo in cui si sono svolti una serie di eventi coordinati dal Comune di
Rimini in collaborazione con altre Istituzioni e soggetti vari quali la Provincia di
Rimini, la Regione Emilia Romagna, Istituti scolastici superiori della Provincia di
Rimini, Associazioni di volontariato, cittadini per dare voce e rafforzare l’impegno di
creare una cultura di tolleranza e di solidarietà.
La presentazione vera e propria del progetto, consistente in una indagine
conoscitiva sui maggiori genocidi del novecento, è avvenuta attraverso la
proiezione di un documentario sulla strage di Srebrenica. Gli studenti di alcune
classi V di sei Istituti superiori di Rimini hanno positivamente accolto l’invito da parte
dell’Amministrazione a partecipare alla proiezione del filmato, alla presenza del
regista Luca Rosini e della giornalista Roberta Biagiarelli. Al termine della
proiezione si è aperto un interessante dibattito con gli autori del documentario per
discutere sui complessi temi della pace e della tolleranza etnica dove i giovani
hanno avuto un interessante scambio di opinioni su argomento così delicati. In tale
occasione è stato anche lanciato l’invito ai ragazzi a prendere parte attiva alla
Marcia Perugia-Assisi del 7 ottobre.
Le ONG nella giornata del 3 ottobre hanno dato spazio alle attività di cooperazione
internazionale e di integrazione multietnica attraverso l’esposizione in Piazza
Cavour nelle Sale Archi 1 e 2 degli elaborati prodotti dalle diverse etnie presenti
nella Provincia di Rimini.
Sul dibattito culturale e politico legato alla pace e alla violazione dei diritti
umani, focalizzato sull’area Balcanica e nel Kosovo , nella giornata del 4
ottobre si è svolto il convegno internazionale dal titolo: “ Kosovo che pace
possibile ‘ “, alla presenza dei ragazzi degli Istituti coinvolti nel progetto e di
illustri ospiti tra cui:
• Prof. Zucconi, docente di Relazioni Internazionali presso la Princeton Univercity;
• Colonnello Libertini Ufficiale dell’Arma dei Carabinieri;
• Giornalista Sighele dell’Osservatorio sui Balcani;
• Sindaco di Mitrovica Mursel Ibrahimi
La partecipazione del Sindaco di Mitrovica rientra nel progetto “Adotta una persona incontra un popolo” a cui l’Amministrazione
comunale di Rimini ha aderito, consistente nell’invito da parte di un Ente, quale Comune o Provincia o Regione, in occasione della
settimana della pace, di un rappresentante di un popolo facendosi carico delle spese di viaggio e dell’ospitalità.
Le iniziative inerenti alla settimana della Pace sono proseguite a Perugia dal 5 al 7 ottobre con la partecipazione alla VII Assemblea
dell’ONU dei POPOLI e l’adesione alla marcia della Pace Perugia-Assisi.
24
CONVIVIALITA’ DELLE DIFFERENZE
Dal confronto con le scuole e con le Amministrazioni comunali del nostro territorio era emerso, quale disagio sempre
più pressante ed emergente, l’inserimento scolastico di bambini stranieri; essendo ormai il flusso migratorio continuo
anche nel nostro paese, come nel resto dell’Italia, molti bambini accedono alle varie classi in qualsiasi momento
dell’anno, ad attività scolastica ormai avviata. La scuola è, per molti ragioni,, il primo “spazio di confine” in cui il
tema delle differenze culturali, ma anche di genere, di religione, ecc. si manifesta come ricchezza e come sfida al
nostro modo di pensarle e di rapportarci ad esse. Il mondo che si apre davanti a noi non ci permette di “accantonarle”
utilizzando vecchi modelli di integrazione o di emancipazione: occorreva trovare e provare nuovi spazi di
interscambio, nuovi itinerari di costruzione di identità ma capaci di costruire un futuro insieme. Moltiplicare gli spazi
di incontro costruendo e sperimentando strumenti che sappiano, da un lato, collegare la realtà presente ai passati di
ogni cultura rivalutandone tradizioni e specificità, dall’altro, ricercare nuovi “territori” impastati nelle mescolanze di
linguaggi, saperi, abitudini, sensibilità e razionalità differenti che compongono l’oggi. Tramite la conoscenza
reciproca della “propria cultura” che incontra quella del paese in cui si è accolti permette una maggiore propensione
all’apertura verso l’apprendimento della lingua. Gioca un ruolo fondamentale l’educatore esperto quale mediatore e
valorizzatore dell’incontro.
Per chiunque il non riuscire a comunicare, in mezzo a tante persone, è sicuramente un’esperienza molto dura, che va a
mettere alla prova la propria autostima; per un bambino ancor di più perché spesso la scelta di cambiare Paese è subita
e magari non compresa.
Il progetto “Convivialità delle differenze”, è stato ideato e realizzato proprio per andare a fornire un aiuto concreto ai
bambini stranieri, al fine di poter così integrare e supportare le attività che quotidianamente, la scuola e le singole
insegnanti, mettevano in atto, a sostegno di questi minori, i quali inevitabilmente venivano a scontrarsi con le
difficoltà correlate all’inserimento in un ambiente socio-culturale ed educativo diverso da quello di origine.
Gli incontri si sono svolti presso la sede operativa dell’Associazione Gruppo San Damiano dal Lunedì al Sabato e ha
visto il coinvolgimento di 17 bambini immigrati e italiani.
Le attività proposte ai bambini sono state:
insegnamento della lingua italiana e recupero scolastico
educazione alla pace e alla multi etnicità
favorire l’integrazione e la socialità attraverso la conoscenza di diverse culture mediante un viaggio “virtuale” intorno
al mondo.
Attraverso i laboratori di espressione artistiche e manuali, letture delle fiabe,giochi interattivi per l’educazione alla
pace ed alla interculturalità e il viaggio virtuale nel mondo si è riusciti a valorizzare la cultura, il sapere, le tradizioni
delle etnie presenti sul territorio creando momenti di confronto e di interscambio con le altre realtà.
Nell’ambito dei seguenti interventi si è cercato di utilizzare diverse modalità creative per favorire l’espressione del
potenziale comunicativo mediante l’attivazione di linguaggi non solo verbali, come la fiaba, ma anche non verbali
come il movimento, il gioco e l’attività grafico-pittorica.
La fiaba aveva il potere di suggerire, attraverso una sequenza di rappresentazioni simboliche, un significato
esistenziale non altrimenti accessibile al bambino: risultava essere un canale privilegiato di espressione di emozioni
perché offriva al bimbo la possibilità di identificarsi con i vari personaggi che dovevano affrontare difficoltà,
acquisire nuove competenze e giungere ad un lieto fine con una nuova consapevolezza di sé e delle proprie risorse.
L’idea del laboratorio manuale nasceva come semplice occasione per cercare di sviluppare
creatività, simpatia, benevolenza, disponibilità alla collaborazione, allo scopo di ridurre
l’aggressività e di potenziare la fiducia in se stessi e negli altri, aumentando così la propria
autostima. Ogni bambino ha potuto sperimentare occasioni opportunamente progettate al
fine di mettersi alla prova e vivere l’indipendenza del proprio pensiero e le conseguenze delle
azioni personali. I moduli educativi progettati sul tema della pace e sui diritti umani non si
basavano sul concetto di “istruzione” ai diritti umani (storia della Dichiarazione Universale
dei Diritti dell’Uomo; lettura di articoli di documenti giuridici; elenco di violazioni dei diritti
umani) bensì su attività di educazione alla “cultura dei diritti”, mediante simulazioni,
attività ludiche, pratiche e/o creative di vario genere che attingendo dalle esperienze
quotidiane tangibili o dalla fantasia dei bambini, erano dirette a stimolare in loro una
riflessione, un’esperienza emotiva che veniva poi analizzata alla luce dei concetti su cui i
diritti umani e la pace si basano. Il risultato atteso era quello di accrescere la consapevolezza
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di come i diritti umani, di cui i bambini e gli adulti sono portatori spesso inconsapevoli, siano
calati nella realtà che li circonda quotidianamente, di cosa significhi esserne portatore e a
quali doveri di rispetto siano correlati. In Maggio il progetto è stato presentato alla
cittadinanza durante l’iniziativa “Il parco incantato”. Attraverso l'esperienza del parco si è
voluto trasmettere ai bambini messaggi riguardo la solidarietà, la pace, la giustizia, la
salvaguardia dell’ambiente,stimolando in loro la coscienza civile ed il rispetto del presente.
4 Maggio spettacolo con Quentin Pipestem nativo americano
10 Maggio spettacolo con Alex e Checco, della Compagnia dei Ciarlatani in cui hanno presentato il loro progetto di
sostegno per l’Africa. All’interno dei due spettacoli si sono eseguiti laboratori di artigianato nativo americano e di
riciclaggio con i bambini partecipanti in collaborazione con l’Associazione Mutoid’s&co.
In Giugno si è svolto il laboratorio viaggio intorno al Mondo dove, utilizzando fiabe, oggetti, spezie ecc. venivano
rappresentati le culture degli altri Paesi.
Questo per i bambini è stato molto divertente e ha stimolato in loro molta curiosità e voglia di scoprire.
26
1
Comune di Verucchio
(Provincia di Rimini)
Assessorato Servizi Sociali
Tel. 0541 - 673911 Fax 0541 - 679570 - E-mail [email protected]
Allegato “D”
RELAZIONE CONSUNTIVA ANNO 2008
DEL PROGETTO DEL COMUNE DI VERUCCHIO “EDUCAZIONE ALLA PACE, ALLA
SOLIDARIETÀ E ALL’INTERCULTURALITÀ 2007/2008”
(Programma 2007/2008. Educazione e sensibilizzazione ai temi della solidarietà internazionale,
dell’interculturalità e della pace)
SINTESI DEL PROGETTO
La realtà di Verucchio è ricca di esperienze organizzate e personali con forte motivazione alla
solidarietà e alla costruzione di una cultura di Pace.
Dal 1999 è in atto nel Comune di Verucchio il Progetto Educazione alla Pace e alla
Solidarietà,
promosso dall'Assessorato ai Servizi Sociali in collaborazione con l’Istituto comprensivo
scolastico
Verucchio, le associazioni del territorio, la Parrocchia e tanti volontari. Da tale progetto è nato il
Coordinamento per la Pace e la Solidarietà formato da volontari e dalle realtà del territorio:
associazioni, Parrocchia, Istituto Comprensivo e coordinato dall’Assessorato ai Servizi sociali del
comune.
Il coordinamento è in rete anche con i coordinamenti della Casa della Pace di Rimini e il
Coordinamento per la Pace di Riccione.
Il Comune di Verucchio aderisce ad Enti locali per la pace.
Di seguito si sintetizzano le azioni principali di cui si va relazionando:
1. Le azioni per l’integrazioni fra le culture: Interazioni a Verucchio
2. Natale Solidale:azioni dedicate alla cooperazione internazionale
3. Educazione alla pace
4. Destinazione del Fondo per la cooperazione internazionale
5. I luoghi del ricordo: visite e spettacoli
6. Attività di sensibilizzazione sui temi della pace e della solidarietà dedicate ai bambini delle
scuole elementari e medie del Comune di Verucchio: Progetto Scuola di solidarietà
Obiettivi del percorso Educazione alla Pace e all’Interculturalità anno 2007/2008
Promuovere una cultura aperta all’”altro-da-sè”, alla “diversità” in tutte le sue manifestazioni
come opportunità di arricchimento della persona e della società
Aumentare la conoscenza sociale solidale con rete di collaborazione tra le realtà socio
educative e le istituzioni.
2
Aumentare la partecipazione ad azioni educative e solidali.
Nel programma di educazione alla pace si promuove la conoscenza del Commercio equo
solidale, del Volontariato e servizio civile e si svolgono raccolte di fondi per sostenere i
bisogni vitali delle popolazioni in difficoltà a causa di conflitti o di condizioni economiche di
estrema indigenza.
Svolgere azioni dedicate alla cooperazione internazionale.
AZIONI REALIZZATE CON IL PROGETTO 2007/2008
Le azioni previste nel progetto sono state realizzate positivamente ed i destinatari raggiunti sono
stati molteplici. Di seguito si riporta la relazione delle diverse microazioni.
1. INTERAZIONI: ALLA CONQUISTA DI VERUCCHIO
L’iniziativa, intitolata “INTERAZIONI – intrecci di identità” ha animato il Comune di Verucchio nel
periodo 08-13 ottobre 2007.
Dal 08 al 13 ottobre ha avuto luogo la 3^ edizione della manifestazione INTERAZIONI, realizzata
anche con la collaborazione con Volontarimini (centro servizi per il volontariato della Provincia di
27
Rimini) e della Casa della Pace di Rimini. L’iniziativa ha celebrato l’intercultura con un ricco
programma di laboratori, musica, gastronomia e sport. Da lunedì 8 a sabato 13 nelle scuole
elementari e medie del Comune di Verucchio si sono tenuti i “laboratori interculturali” a cura delle
associazioni degli immigrati della provincia di Rimini . Venerdì 12 ottobre, nel campo sportivo
vicino al “parco De Andrè” (a Villa Verucchio), alle ore 20,00 è stato dato il via al torneo
multiculturale di calcio a 5. Il parco De Andre è stata anche la scena della festa che, a partire
dalle
ore 15 di sabato 13 ottobre, ha visto l’animazione a cura dei Clown dalla Palestina, in
collaborazione con Educaid ed alle 16.00, la finale del torneo di calcetto. A seguire ha avuto
luogo
la premiazione delle squadre, con premi offerti dal centro Provinciale Libertas di Rimini. Alle
16,30
hanno avuto il via mostre, sfilate e performance a cura delle classi che hanno partecipato ai
laboratori interculturali. Dalle 17, “musica e suoni dall’Albania” a cura dell’Associazione AGIMI.
Durante il pomeriggio è stata offerta una merenda a tutti i bambini e sono stati allestiti stand del
volontariato per conoscere più da vicino il volontariato e le associazioni degli immigrati della
provincia di Rimini.
Beneficiari diretti e indiretti raggiunti:
la comunità di Verucchio, di Torriana e di Rimini, con particolare riguardo a minori e giovani
italiani
e stranieri. Stima numerica: circa 35 volontari coinvolti nei laboratori scolastici e nel torneo di
calcetto, circa 18 insegnanti dell'istituto comprensivo scolastico di Verucchio e Torriana, circa 120
studenti e relativi genitori e 80 giovani-adulti coinvolti nel torneo di calcetto, circa 80 spettatori al
torneo di calcetto.
2. EVENTI PER LA PACE
Verucchio ha dedicato molti momenti ed iniziative al sostegno dei valori della pace e di una
società
senza conflitti, impegnata nel promuovere una cultura improntata sull’accoglienza. In particolare:
Il 16/09/07 ed il 04/11/07 si sono svolte le cerimonie commemorative rispettivamente dei IX
martiri di Verucchio e dei caduti in guerra. Dopo la funzione religiosa, è stato formato un corteo
che è giunto fino al monumento dei caduti ove sono state depositate le corone d’alloro.
Destinatari raggiunti: circa 100 persone tra adulti e bambini per ciascun evento.
Per diffondere la cultura della pace e dell’accoglienza nella sua accezione più ampia,
l’amministrazione ha poi organizzato una cerimonia sul tema “Un albero per i nati nel 2006”.
All’uopo è stata realizzata una targa ricordo posizionata nel parco delle Speranze a Villa
3
Verucchio ove si è altresì tenuta un’apposita cerimonia commemorativa. In seguito, presso la
palestra del plesso di Villa Verucchio dell’Istituto Comprensivo scolastico di Verucchio, gli alunni
hanno recitato poesie, testi e canzoni sui temi dell’accoglienza, della vitae della pace. Destinatari
raggiunti : circa 130 persone tra adulti e bambini.
A conclusione della settimana della pace (1-7 ottobre 2007), il 07 ottobre, la comunità locale ha
partecipato alla Marcia della pace Perugia-Assisi per la pace e la giustizia. Per favorire la
partecipazione da parte dei cittadini il Comune di Verucchio, tramite il centro provinciale Libertas
Rimini, ha previsto partenze in pullman sia da Verucchio che da Villa Verucchio. Si allega
locandina. Destinatari raggiunti : 54 partecipanti.
Per favorire nelle nuove generazioni una visione positiva delle istituzioni e per sostenere i
legami
con la repubblica italiana e i suoi valori di giustizia, pace e solidarietà, il progetto ha inoltre
promosso, in occasione del 07/12/07, la distribuzione di n. 300 copie della Costituzione Italiana
agli alunni di V primaria ed agli studenti di III media dell’Istituto Comprensivo di Scuola Materna
Elementare e Media di Verucchio. Destinatari: 300 alunni.
3. LE AZIONI DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE IN NATALE SOLIDALE
Natale Solidale è un’iniziativa che fa parte del Progetto di Educazione alla Pace e Solidarietà
28
promosso dall’Assessorato ai Servizi Sociali unitamente ai rappresentanti delle associazioni,
delle
parrocchie e della scuola. Il progetto ha visto impegnato il Paese nel recuperare risorse a
sostegno
di alcuni programmi di solidarietà internazionali, mettendo in atto una maratona fatta di spettacoli,
mostre mercato e collette. I progetti sostenuti con “Natale solidale 2007”, di seguito dettagliati,
sono stati scelti da cittadini che partecipano regolarmente al coordinamento pace e solidarietà
organizzato dall’assessorato. Molti gli eventi realizzati per raccogliere fondi a sostegno dei
progetti
individuati. Ricordiamo: la generosa raccolta fondi dei gruppi di catechismo della Parrocchia di
San
Paterniano, la produzione del “cappelletto…solidale” (1-15 dicembre 2007), la mostra mercato
del
commercio equo solidale realizzata dal Gruppo Jumbo (8-24/12/07), il gruppo degli scout di
Verucchio che sono andati “Di casa in casa” per proporre simpatici regali di natale (15/12/07),
l’appuntamento con “Babbo Natale” che ha consegnato direttamente a casa i doni natalizi per i
bambini ed infine lo spettacolo teatrale “Non solo Zero” presentato da Fabio Ricci e dedicato alle
canzoni di Renato Zero (ore 21 di sabato 12 gennaio presso il Teatro Pazzini di Verucchio). Si
allega il depliant.
Al ricavato di queste iniziative (€ 8.500,00) l’Amministrazione comunale ha aggiunto uno
specifico
fondo comunale di € 2.500,00 devoluto anch’esso interamente al sostegno economico dei due
progetti prescelti, ovvero:
- il progetto “Microcredito per Tambacounda in Senegal”, volto ad attivare piccoli prestiti rivolti
prevalentemente alla popolazione femminile locale
- il progetto “Centro cianca Feliz di Huambo” per la realizzazione di un campo sportivo destinato
ad
un centro che ospita bambini di strada in Angola.
Destinatari raggiunti: nella comunità locale circa 50 volontari e oltre all’intera cittadinanza;
destinatari indiretti: i progetti hanno interessato l’intera comunità delle missioni. In particolare
sono
stati concessi circa 150 microcrediti ad altrettante donne. I bambini del centro cianca Feliz di
Huambo.
4. I "LUOGHI DEL RICORDO": VISITE E SPETTACOLI
È stata consegnata all’istituto comprensivo scolastico di Verucchio una cifra per realizzare uno
spettacolo teatrale in occasione della “Giornata della memoria”. Lo spettacolo, dal titolo
4
“Tanaliberatutti” è stato curato dalla compagnia teatrale locale “l’Asino” e si è tenuto alle ore 9,00
del 04/02/08 presso il teatro Pazzini di Verucchio. Lo spettacolo realizzato aveva l’obiettivo
precipuo di promuovere nelle giovani generazioni le azioni volte a mantenere viva la memoria
storica, a diffondere il valore inestimabile della pace e la consapevolezza della necessità di
trasformare in modo non violento i conflitti, nel rispetto dei diritti umani e all’insegna della
convivenza pacifica tra popoli e culture diverse, per una società senza xenofobia, razzismo ed
ogni
altra violenza verso la persona umana ed il suo ambiente. Destinatari: 200 studenti ed i loro
studenti.
5. SCUOLA DI SOLIDARIETA’
Quest’azione del progetto perseguiva lo scopo di aiutare gli studenti a riscoprire I valori più
profondi della vita: la solidarietà, la pace, l’accettazione del diverso, la ricchezza che proviene
dalle
generazioni passate.
Al riguardo, tali finalità sono state perseguite mediante la realizzazione di svariate iniziative
gestite
29
in stretta collaborazione con l’Istituto comprensivo scolastico al quale sono stati trasferite
apposite
risorse vincolate. In particolare le iniziative realizzate sono state le seguenti:
- in occasione della ricorrenza del 63° anniversario della liberazione d’Italia, è stato promosso
uno
specifico concorso rivolto agli studenti dell’I.C. Verucchio per la realizzazione dell’immagine
ispirata al tema della Festa della Liberazione da inserire nel manifesto celebrativo del 25 aprile.
Un’apposita commissione ha esaminato i 49 disegni pervenuti e realizzati da singoli alunni o da
gruppi di studenti siano essi appartenenti alla stessa classe che a classi diverse. Con il disegno
che ha vinto il concorso è stato infine realizzato un manifesto di dimensione 70 x 100 affisso nelle
apposite plance del territorio in occasione del 25/04/2008 ed appeso nel luoghi pubblici più
significativi (es. consultorio A.USL, biblioteca comunale, sede dei gruppi educativi, centro di
aggregazione giovanile, sede municipale). Il disegno vincitore recava la scritta “Si sono rotte le
catene dell’oppressione” ed è stato realizzato da un alunno della scuola primaria. Destinatari: 49
gruppi di studenti.
- laboratori teatrali e musicali sul tema dell’integrazione (realizzati da gennaio 2008 al 28/05/08)
rivolti ai bambini della locale scuola primaria (n. 2 classi di 4^ elementare e n. 2 classi di 5^
elementare, per un totale di circa 100 bambini). A conclusione dei laboratori è stato realizzato
uno
spettacolo sul tema dell’integrazione e dell’accoglienza della diversità messo in scena presso
l’Auditorium scolastico il 28/05/08. Allo spettacolo hanno partecipato gli alunni dell’I.C. di
Verucchio, i loro genitori e gli insegnanti. Destinatari coinvolti: 100 alunni hanno partecipato ai
laboratori e circa 180 genitori.
30
PERCORSI DI EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’, ALLA PACE E ALLA SOLIDARIETA’
INTERNAZIONALE ANNO III.
Relazione conclusiva
Data e descrizione delle attività svolte:
21 novembre 2007 - Igea Marina, Vecchio Macello. Via Ferrarìn, 30 D - ore 21
Presentazione del documentario:TESTIMONI DI SPERANZA. La presenza della Comunità Papa
Giovanni XXIII in Bangladesh. Montaggio: Francesca Magnani. Riprese: Davide Mazzoli. Con la
partecipazione di Sara Foschi, operatrice della Comunità a Chalna.
Beneficiari: pubblico partecipante n. 50 adulti; n. 4 Associazioni di volontariato.
25 – 27 novembre 2007 – Bellaria Istituto Comprensivo
Incontro degli esperti della Comunità di S. Egidio con le Scuole del territorio in occasione del 30
NOVEMBRE 2007: “Giornata internazionale contro la pena di morte”.
Beneficiari n. 250 alunni della Scuola Media; n. 40 insegnanti.
9 e 16 dicembre 2007: IL RIGIOCATTOLO: organizzazione del Mercatino di solidarietà di giocattoli
usati a sostegno del progetto di iscrizione all’anagrafe e a scuola dei bambini del Mozambico in
collaborazione con Comunità di S.Egidio, a cura delI’Istituto Comprensivo di Bellaria Igea Marina.
Beneficiari n. 1.200 alunni delle Scuola Primaria; n. 150 Insegnanti; n. 2.400 adilti.
22 - 25 aprile 2008 25 “APRILE/LIBERAZIONE, COSTITUZIONE, PACE E DIRITTI UMANI,
DIALOGO INTERCULTURALE” manifestazione per un confronto incentrato sullo scambio
interculturale, nell’ambito delle celebrazioni del 60 anniversario della Costituzione italiana:
Martedì 22 Aprile, Sala Polivalente, Via Luzzatti 15, Igea Marina, ore 21.00
Anno europeo del dialogo interculturale. Una serata insieme
Organizzazione incontro pubblico con la partecipazione di Gianni Scenna (Sindaco), Edgar
Serrano (Università di Padova), Edmond Kumaraku (Presidente Associazione culturale
italo-albanese Agimi sez. di Rimini), Maria Alga Franciosi (Assessore alla Scuola e
Cultura).
Beneficiari: n. 20 insegnanti scuola primaria; n. 20 cittadini.
Venerdì 25 aprile
Festa della Liberazione e ricorrenza del 60° Anniversario della Costituzione della
Repubblica Italiana e dell’ Anno dei Diritti Umani promosso dall’O.N.U.
Ore 11,00 Piazzetta della Biblioteca
“Liberazione, Costituzione, Pace e Diritti Umani”
Letture e allestimenti espositivi a cura degli alunni dell’Istituto Comprensivo, con interventi
di Roberto Sancisi (Presidente del Consiglio comunale), Mara Marani (Dirigente Istituto
Comprensivo), Dalmazio Rossi (Docente Liceo Classico G. Cesare).
Nell’occasione è stato distribuito ai presenti il libretto “Una Dichiarazione in ogni tasca”
contenente La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, La Costituzione della Repubblica
Italiana (Prima Parte), La Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Difensori dei Diritti Umani,
realizzato per l’occasione in collaborazione con il Coordinamento Nazionale Enti Locali per
la Pace e i Diritti Umani di Perugia.
Beneficiari: n. 30 alunni scuole medie; n. 3 associazioni; n. 300 cittadini
Ore 17,00 P.zza Don Minzoni
Anno europeo del dialogo interculturale: incontro con le culture e le tradizioni delle
comunità albanesi del territorio.
Festa interetnica con musiche tradizionali della Romagna e dell'Albania eseguite dai gruppi
L’Uva Grisa e Agimi. Mostra editoria e gastronomie etniche.
Beneficiari: n. 30 alunni scuole medie; n. 4 associazioni; n. 300 cittadini italiani; n. 200
cittadini stranieri residenti.
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CET
CENTRO EDUCATIVO TERRITORIALE “BRUNO CIARI”
Comuni di Bellaria Igea Marina, Poggio Berni, Santarcangelo di Romagna, Torriana e Verucchio
“FARE”
EDUCAZIONE
INTERCULTURALE,
STRUMENTI PER UN’EDUCAZIONE DI PACE
OVVERO
Che nella scuola ci si occupi di Educazione alla pace, promuovendo pensieri positivi e buone prassi,
significa dare l'opportunità ai ragazzi di sperimentare contesti e situazioni utili alla loro formazione di
futuri cittadini e di uomini e donne accoglienti. Questa è la speranza che anima l'impegno della C.M.,
l'ente che gestisce per conto dei comuni della Valmarecchia il CET. E lo fa nella consapevolezza che
occorre oggi più di ieri spendersi per questi obiettivi, dal momento che i tempi che stiamo attraversando
vedono sempre più mettere a repentaglio valori e posizioni di riconoscimento dei diritti dei più deboli,
bambini , donne, migranti, nomadi... sviluppando forme di esclusione e di violenza. La scuola che è o
dovrebbe essere il luogo dell'accoglienza e dell'incontro deve poter offrire ai ragazzi esperienze positive,
deve saper proporre momenti di confronto e di dialogo ,deve saper accogliere le diversità e sperimentarle
come occasione di arricchimento.
La C.M. attraverso il CET ricerca le forme ed i modi più idonei per sostenere le Autonomie Scolastiche in
questo importante impegno, anche promuovendo forme di collaborazione tra la Scuola e il Territorio,
forme di collaborazione che si sostanziano anche del contributo, in termini di “pensiero” e di risorse del
Coordinamento Provinciale e degli Enti Locali per la Pace.
Attività svolta - anno 2007-2008
Il progetto di Educazione alla Pace ha trovato avvio il giorno 2 Ottobre 2007, nell’incontro con Madame
Vianne Reine dal Senegal organizzato in occasione della Settimana per la Pace. L’ospite dell’ONU dei
popoli ha incontrato gli studenti, dell’Istituto Tecnico Commerciale “Rino Molari” di Santarcangelo; nel
corso dell’incontro ci sono state alcune testimonianze di giovani del territorio, che attraverso l’adesione ad
associazioni culturali e centri giovani promuovono azioni rivolte a sostenere una cultura di Pace.
Nei giorni successivi (4 Ottobre 2007) gli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado di
Poggio Berni e Villa Verucchio hanno, avuto a loro volta l’occasione di incontrare questa straordinaria
esperienza .
L’esperienza di microcredito raccontata di Vianne, e realizzata con l’aiuto della Caritas,
rivolta
soprattutto alle donne, quale opportunità di avviare un’attività commerciale e permettere così ai propri
figli di mangiare e tornare a scuola, è diventato, infatti, lo stimolo principale, il filo conduttore che ha dato
impronta ad una delle azioni previste dal progetto: l’informazione e la comunicazione per la pace.
L’intervento si è collocato nelle iniziative relative alla Media Education (EM), che può essere definita come
quell’ambito delle conoscenze e delle pratiche educative, comunicative e mediali rivolte alla formazione
dell’individuo, di qualsiasi fascia d’età, finalizzate all’alfabetizzazione ai nuovi linguaggi, al
32
potenziamento del pensiero critico e alla sua presa di consapevolezza di essere un destinatario dei
messaggi mediali.
Si è stimolata la formazione del pensiero critico dei più piccoli, la partecipazione sociale e le possibili
modificazioni dell’esperienza mediatica ordinaria attraverso l’esercizio di uno sguardo critico e creativo
nei confronti dell’informazione.
La metodologia si è avvalsa principalmente dei contributi delle pedagogie attive e della valorizzazione
delle intelligenze multiple.
In particolare, il laboratorio di EM si è suddiviso in tre fasi:
1. l’analisi del consumo, riservata alla messa in luce e alla riflessione sulle pratiche personali di consumo
mediale e sul proprio immaginario sui media;
2. l’analisi del testo, dedicata alla decostruzione del medium preso in considerazione;
3. la produzione, ossia la creazione, da parte dei ragazzi/bambini di un prodotto mediale
I laboratori, svolti durante l’anno scolastico, all’interno di 6 classi delle scuole di Bellaria, Poggio Berni,
Santarcangelo di Romagna, Torriana e Villa Verucchio, hanno quindi centrato la propria attenzione
sull’analisi di alcuni articoli, tratti dalla stampa nazionale e da quotidiani on-line, che trattassero aspetti
fondamentali dei diritti umani, i millennium goals e lo sviluppo sostenibile.
La realizzazione del palinsesto finale, composto da un TG e da disegni animati realizzati dai bambini, ha
posto l’attenzione sul coinvolgimento diretto di alcuni alunni stranieri, favorendone l’integrazione sociale e
scolastica, attraverso la proposta di animare una storia, fiaba o leggenda appartenenti all’immaginario
delle culture “altre”.
L’iniziativa, realizzata il 6 maggio 2008 presso, l’aula magna dell’ITC, è divenuta occasione per condividere
con tutti gli alunni coinvolti quanto realizzato ed iniziare, insieme, a confrontarsi sul concetto di “diritto e
diritti”.
Particolarmente significativo per i bambini e le bambine che hanno partecipato all’iniziativa sembra
risultare l’interesse mostrato dai media locali alle loro produzioni, mentre per noi adulti ha rappresentato
un valore aggiunto all’esperienza l’intervista rivolta agli studenti sul concetto di “diritto”:
- “Di essere diverso e di poter giocare con il mio compagno”
- “Di avere un papà ed una mamma”;
- “Di avere miei pensieri”
- “Di essere tutelato dallo Stato”
- “Di giocare”
- “Alla salute”
- “Ad informazioni vere”
- …
Sono solo alcuni simbolismi, scaturiti dai più piccoli ma che hanno fatto “sedimentare”, in noi adulti, una
maggiore consapevolezza di quanto da loro possiamo trarre per favorire processi di convivenza pacifica e
democratica.
Allo stesso tempo, attraverso l’approccio autobiografico si sono sviluppati altri laboratori, all’interno
delle classi, rivolti a insegnanti ed alunni delle scuole primarie, centrati sul tema della narrazione quale
strumento di promozione per un’educazione civile e sociale, quale strumento volto ad imparare a
riconoscere e a gestire le proprie emozioni e a comunicarle all’altro. Accanto all’attività laboratoriale un
corso di aggiornamento per gli adulti, per comprendere ed individuare strumenti facilitanti l’integrazione
e la comprensione delle difficoltà derivanti dall’incontro con le diversità, nonché ri-pensare i conflitti che
queste possono far scaturire, per trasformarle in occasione di crescita e di cambiamento.
Per gli alunni delle scuole secondarie di primo grado di Verucchio e di Santarcangelo, nonché per gli
studenti dell’ITC “Rino Molari”, i laboratori si sono sviluppati intorno ai temi della diversità, della
gestione dei conflitti, e degli strumenti che facilitano il conoscere e riconoscere le identità di ciascuno
attraverso “memorie” e “autobiografie”..
Dai laboratori sono scaturiti sceneggiature e cartoni animati che hanno ispirato il canovaccio per una
rappresentazione teatrale “Uno, nessuno, centomila”, un’azione che ha visto concretizzarsi la
progettazione partecipata e che ha coinvolto reti di scuole e istituzioni scolastiche e realtà territoriali, in
una circolarità di relazioni nonché di obiettivi.
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Tale occasioni hanno offerto all’intero contesto formativo la possibilità di “raccontarsi”, attraverso codici
linguistici diversi, trasformati da obiettivi da perseguire, in strumenti polisemici per comunicare e
comunicarsi in maniera più ricca e accessibile
La realizzazione di tale azione ha infatti coinvolto alunni, insegnanti e genitori, CET, Comuni e Istituzioni
presenti sul territorio in un continuo confronto e scambio intergenerazionale e tra generazioni, tra idee e
pensieri, provenienti da diverse realtà culturali, etniche, sociali, che si è tenuta nei giorni del 28 e del 29
maggio c/o la sede dell’ex Lavatoio di Santarcangelo di Romagna
Destinatari raggiunti
AZIONI
ALUNNI
COINVOLTI
ALUNNI
STRANIERI
ONU dei Popoli ( testimonianze)
170
32
17
Laboratori informazione di pace “Un Palinsesto di
TG e favole animate per parlare di Pace
130
25
18
Laboratori autobiografici:“Le identità che
incontrano”
Laboratorio extrascolastico in rete tra scuoleterritorio
336
37
29
106
18
15
si
Formazione insegnanti
INSEGNANTI
COINVOLTI
23
742
112
102
NUMERO DI DESTINATARI RAGGIUNTI
Totale 956
La Documentazione
La documentazione rappresenta per il CET una risorsa particolarmente significativa e reperibile tra gli
scaffali del CRP (Centro Risorse Pedagogiche) o sul sito del nostro Centro ( www.cet.socrateweb.org)
Il CRP, infatti, raccoglie documentazioni di esperienze educative e didattiche significative realizzate nelle
scuole e nel territorio, per divulgarle ed utilizzare per nuove progettazioni
Attualmente in fase di sistematizzazione., si prevede che la documentazione relativa all’area “Educazione
alla Pace” possa essere disponibile per un’ampia divulgazione verso la metà del mese di settembre 2008.
Sono disponibili, al momento, le registrazioni in DVD delle azioni promosse tramite il progetto di
educazione alla Pace, in sede CET-CRP –via Pontaccio Macello, 2 – Camerano di Poggio Berni-RN (La
documentazione del progetto è in fase di sistematizzazione. Si prevede possa essere disponibile in dvd
verso la metà del mese di Ottobre 2008).
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Prospettive
Le modalità individuate per la realizzazione del progetto hanno condotto ad un'interpretazione
dell'educazione alla pace pluridimensionale sottolineando ancora una volta i diversi aspetti dell'incontro
con le differenze e della loro gestione educativa: la necessità di conoscere gli altri e il loro mondo,
l'importanza della relazione, la gestione dei conflitti e gli spazi di negoziazione, la modifica dei contenuti e
dei saperi per realizzare strategie innovative volte alla costruzione di una cultura di pace, ad una
socializzazione pluralista ed interculturale, alla prevenzione del disagio civile e sociale.
Si ritiene pertanto fondamentale proseguire in tale direzione: partire dalla scuola, conoscere e far
conoscere, incontrare le identità fin dall’età evolutiva può favorire, a nostro avviso, una crescita libera da
pre-giudizi e la costruzione di persone capaci di accogliere le diversità, di decentrarsi da sé per accogliere
l’altro e promuovere contesti di accoglienza e di Pace.
Al contempo, si auspica di poter rafforzare altre progettazioni partecipate con le agenzie culturali del
nostro territorio, in particolare porre in rete il progetto CET integrandolo con le azioni delle Biblioteche
(Eirene)
La responsabile di progetto
Francesca Campana Maraldi
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Scarica

Relazione conclusiva Rimini 2007