il Foglio del Comune di Pinzolo Anno IV - N. 7 dicembre 2008 - Semestrale INDICE Editoriale 1 Amministrazione 2 Giovani 18 Mavignola 21 Progetti e relazioni 24 Eventi 26 Cultura 39 Persone 49 Tradizioni a tavola 59 Curiosità 60 Come eravamo 62 COMUNE PAESE EDITORIALE di William Bonomi Sindaco Cari concittadini, il black-out elettrico con il quale abbiamo iniziato il mese di dicembre per un momento ha contribuito a farci apprezzare ancor più il tepore delle stufe a legna, ancora presenti in tante nostre abitazioni. Si rientra volentieri da strade fredde, per lasciarsi avvolgere dal calore del fuoco vivo. Senza indulgere in romanticismi, penso che l’immagine si presti anche per una verifica del nostro essere comunità. Alla fine di un anno è spontaneo tentare un bilancio: credo, come Amministrazione, che può dirsi positivo soltanto nella misura in cui un certo “calore” – una sicurezza di riferimenti, procedure snellite, progetti realizzati - ha raggiunto un po’ tutti. Sarebbe presuntuoso affermare di sentirsi a posto, di non avvertire i ritardi e le situazioni che, nonostante le promesse, ancora sono rimaste “congelate”. Nonostante questo, mi sento di poter dire, anche con una certa soddisfazione, che qualche pezzo di legna siamo riusciti a farlo arrivare nelle stufe. Non mi riferisco tanto alla distribuzione materiale, che è stata fatta a beneficio soprattutto dei nostri anziani, ma penso, piuttosto, all’intensificarsi dei rapporti con i Comuni della valle, con quelli turistici e con quelli della nuova Comunità delle Giudicarie; con le Associazioni, gli Enti e le Società che operano sul nostro territorio; con le singole persone, portatrici di problemi ai quali abbiamo cercato soluzione. Penso, quindi, al progetto di mobilità Pinzolo-Campiglio, all’area ex-Coni, agli appalti affidati per la ristrutturazione a Pinzolo delle ex scuole elementari e del Ciclamino. Penso al Piano Strategico di Sviluppo, che sta completando la fase dell’ascolto e della raccolta dati. Penso a protocolli e ad accordi, ai tanti incontri, alle riunioni, alle serate di informazione, confronto ed approfondimento: sono legna buona, che riscalda l’inverno della comunità. Altra ne rimane ancora da tagliare. Vorrei, ad esempio, riuscire a migliorare il rapporto con i dipendenti comunali, che meriterebbero maggiore attenzione e considerazione. Allo stesso modo riconosco che, nel lavoro per il quale siamo stati eletti, accanto a tante risposte date, ve ne sono di mancanti e anche di sofferte, come quelle che ci hanno visto coinvolti nelle decisioni sulla ex Casa ECA. Personalmente – e so di poter parlare anche a nome degli assessori e di tutti i consiglieri – avverto i ritardi come uno stimolo a ravvivare la fiamma di un impegno più sollecito e puntuale. Nell’auguravi Buon Natale e Buon Anno è attorno a questo fuoco che vorrei continuare a ritrovarmi con voi. IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO 1 AMMINISTRAZIONE MOBILITÀ PINZOLO – MADONNA DI CAMPIGLIO Il “collegamento” Pinzolo – Madonna di Campiglio è realtà: modalità, costi, coperture finanziarie e tempi sono ormai definiti. Così, entro Natale 2009 verrà sostituito l’attuale impianto Cioca con una più funzionale quadriposto. Entro Natale 2010 sarà aperto il nuovo impianto Tulot con la “DoloMitica Star”, un’eccezionale pista di rientro in paese; unitamente verrà inaugurato l’impianto di collegamento Puza dei Fò - Patascoss. PIANO STRATEGICO DI SVILUPPO SOSTENIBILE Il “Piano Strategico di Sviluppo Sostenibile”, che ha gli orizzonti della Val Rendena, ha concluso la fase d’ascolto, grazie al lavoro dell’Università di Trento e di un significativo gruppo di giovani della Valle. Nel corso del 2009 si arriverà alla firma di un protocollo d’intesa da parte di tutti i soggetti coinvolti che partendo dalla situazione attuale indichi le linee guida e le azioni da intraprendere per costruire, in maniera condivisa, lo sviluppo futuro della nostra Comunità. 2 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO AMMINISTRAZIONE Nel 2008 l’Amministrazione comunale ha avviato numerose iniziative riguardanti i lavori pubblici. Ecco le opere principali: • Nuova sede del centro traumatologico a Madonna di Campiglio: - realizzato con Ragoli e l’Azienda Sanitaria Provinciale: sarà inaugurato a gennaio 2009. • Edificio Polifunzionale a Pinzolo: proseguono i lavori del secondo lotto con inaugurazione prevista nel giugno 2009; • Ex Scuole Elementari di Pinzolo: sono iniziati i lavori di ristrutturazione, che si dovrebbero completare entro gennaio 2010; • Ex municipio di Pinzolo: inizieranno nel 2009 i lavori di messa a norma; • Edifico “Ciclamino”: sono stati appaltati i lavori di ristrutturazione e trasformazione d’uso (sede nuova biblioteca); dovrebbero concludersi entro febbraio 2010; • Nuovo polo scolastico a Madonna di Campiglio ex area Coni: è stato pub- IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO blicato il bando di gara europea per la sua realizzazione; • Bar-Ristorante Patascoss: l’iter di progettazione è concluso; si andrà all’appalto per realizzarlo ed inaugurarlo entro il 30 novembre 2009; • Sede dell’Azienda per il Turismo di Campiglio: è in fase di ultimazione il progetto esecutivo per appaltare i lavori nel 2009; 3 AMMINISTRAZIONE In collaborazione con l’Azienda per il turismo, le Pro Loco di Pinzolo, Mavignola e Campiglio e altre associazioni sono stati organizzati numerosi eventi rivolti sia ai turisti che ai residenti. Ritiro Juventus Wroom Gli atti di indirizzo del Sindaco hanno Giovenche di razza Rendena 4 messo al primo posto “il valore delle relazioni. Fare sistema per fare sviluppo”. Sarebbe impensabile ricordare in poche righe le iniziative, gli incontri e le serate dedicate a dare contenuto a questi “atti di indirizzo”. A quanti, a partire dalla Giunta e dal Consiglio Comunale, hanno contribuito con il loro servizio alla crescita del bene comune, giunga il ringraziamento più sincero. IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO AMMINISTRAZIONE L’Amministrazione ha cercato di ascoltare tutti i cittadini: alle risposte date segue l’impegno per un 2009 ancora più fruttuoso. Sulla medesima linea si intende proseguire il rapporto di dialogo e di collaborazione con i Comuni della Val Rendena e con la Provincia. Con l’immagine dei volontari, che rimandano ad un tessuto indispensabile di comunità, fatto di persone laboriose, altruiste e animate di grande passione, IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO il ringraziamento raggiunga i dipendenti e i collaboratori, nonché tutti coloro che aiutano a dare concretezza al secondo tema degli atti di indirizzo: “Il cittadino al centro, valorizzare la persona per crescere”. 5 AMMINISTRAZIONE Sotto la fune Il progetto di mobilità integrata visto da Pinzolo Funivie “Il collegamento fra le aree sciabili di Pinzolo e di Madonna di Campiglio è solo un elemento – per quanto chiave – di un progetto complessivo, ampiamente condiviso in Val Rendena. Vi siamo giunti dopo un confronto ormai trentennale”. Antonio Masè, presidente di Funivie Pinzolo SpA, passeggia nel prato di Tulot, località a nord dell’abitato di Pinzolo. Qui in primavera partiranno i lavori per la realizzazione di un nuovo parcheggio (con capienza di circa 800 posti macchina), di una stazione funiviaria che in meno di 7 minuti porterà a Malga Cioca, e di una nuova pista, la quale - andando ad incontrare le esistenti - formerà la “DoloMitica star”, un percorso con un dislivello di 1.248 metri, una lunghezza di 3.455 mt e, soprattutto, una pendenza media del 36%. “Questo secondo impianto – dice – costituirà la possibilità di voltar pagina sul rischio enorme che abbiamo corso negli ultimi 40 anni: quello di veder «saltare» la stagione turistica a causa di un guasto all’unica stazione di Pinzolo. Ma, soprattutto, Antonio Masè ci offrirà una 6 pista pressoché unica nell’arco alpino”. Presidente, siamo ad un’altitudine di 850 metri: un po’ pochi, vista la scarsità di neve degli ultimi anni… Abbiamo firmato un accordo con Dolomiti Energia – la società della Provincia che ha acquisito la rete dell’Enel – che ci venderà l’acqua per l’innevamento artificiale. E l’impoverimento del fiume? Non andiamo a sottrarre nulla al Sarca, meno che meno a toccare acquedotti: l’acqua è presa fra quella già captata dalla rete energetica e destinata in galleria al lago di Molveno. Il collegamento fra Pinzolo e Campiglio è stato presentato come mobilità alternativa: una “scusa” per giustificarlo? A dire il vero abbiamo sempre parlato di mobilità integrata…. Comunque, al di là del distinguo delle parole, nessuno è così sciocco da pensare che possa costituire un’alternativa alla strada o al treno, specie per chi si reca in Campiglio per lavoro o perché vi abita. No, non abbiamo venduto una fandonia per ottenere i contributi della Provincia. Dunque? Il progetto va visto nel suo insieme, al cui interno c’è anche il collegamento tra le due aree. Se si vuol capire, occorre rendersi conto non solo che il turismo costituisce l’asse portante dell’economia di questa valle, ma che richiede innovazioni costanti, pena diventare un’area marginale. In che senso la realizzazione di questo progetto qualificherebbe l’offerta turistica? Già con una riduzione del traffico: la realizzazione del parcheggio in località Colarin - all’ingresso di Campiglio - conIL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO AMMINISTRAZIONE sentirà di disegnare all’interno del paese un’ampia zona a traffico limitato, servita da bus a metano o elettrici. Lo sciatore può muoversi da casa a piedi e trovarsi in pochi minuti sulle piste di Pinzolo come di Folgarida-Marilleva. Con che prezzo per l’ambiente? Gli anni di dibattito non sono passati invano, il Parco ha portato il suo contributo, una certa sensibilità è cresciuta in tutti. Oggi siamo davanti ad una proposta rispettosa che riduce al minimo l’impatto sull’ambiente. Dietro l’impianto non c’è il pericolo di piste future? Assolutamente no. L’interconnessione tra le tre aree sciabili costituisce da sola un incremento delle potenzialità dell’offerta, visto che mette in rete 180 km di piste. Per questo abbiamo rinunciato alla IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO prima ipotesi di collegamento, che prevedeva la Pancugolo-Colarin e la Puza dai Fo-Plaza. Però c’è il rischio di trasformare proprio Plaza in una zona di pesanti infrastrutture… Non andiamo a Plaza per fare alcuna speculazione, se è questo che si teme. Nel 2003 il Comune di Pinzolo ha ottenuto un allargamento dei confini del Parco Naturale Adamello Brenta proprio per introdurre fattori di garanzia per l’ambiente e di deterrente ad iniziative edilizie e di urbanizzazione di qualsiasi natura: non sarà allargata nemmeno la strada, che, anzi, quando ci sarà il collegamento, potrà addirittura essere chiusa a S. Antonio di Mavignola. (da Vita Trentina, 28 settembre 2008) 7 AMMINISTRAZIONE di Luciano Caola Convenzione funivie: sconto 50% Era scaduta il 31 dicembre 2007 la con- venzione novennale con la Spa Funivie di Pinzolo. È stata rinnovata la scorsa primavera con una serie di modifiche a vantaggio del comune e della popolazione. Nel contrattarla l’amministrazione comunale ha messo in pratica il concetto che gli utili prodotti dai terreni soggetti ad uso civico dovrebbero portare dei benefici a tutti i cittadini. Così ha inserito nel contratto una serie di iniziative di loro interesse. Fra queste, per quanto riguarda l’imminente stagione invernale, la possibilità da parte dei residenti di staccare tutti i biglietti di corsa, tessere giornaliere e pomeridiane, e su ogni impianto di risalita spendendo il 50 per cento del loro costo. Ma non solo. Chi volesse la tessera stagionale potrà acquistarla al prezzo più basso praticato nei confronti degli enti pubblici locali. Inoltre la Società concederà il trasporto gratuito su tutti gli impianti agli alunni delle scuole elementari e medie del comune impegnati nel corso annuale di sci, e ai loro accompagnatori. Naturalmente l’accordo, che si articola in numerosi capitoli, regolamenta anche tanti altri aspetti, che testimoniano l’acquisizione di una sensibilità sempre maggiore nei confronti dell’ambiente, una progressiva presa di coscienza delle ragioni per cui l’azienda deve essere anche al servizio della comunità e la volontà di andare incontro anche alle giuste aspettative delle altre categorie di lavoratori operanti nell’area (boscaioli, allevatori ecc.). È stato sottofirmato dalle parti (Co- 8 mune e Società Funivie) nella primavera del 2008 ed avrà la durata di nove anni, fino al 31 dicembre 2016. Il comune ha concesso in uso alla Spa Funivie un’area complessiva di 475.941,50 metri quadrati, 3000 dei quali di proprietà demaniale (l’area a parcheggio intorno a San Vigilio, che dovrà essere tenuta sempre a disposizione degli utenti gratis), e il resto soggetto ai vincoli di uso civico, dai quali sono stati temporaneamente liberati. Si tratta dei terreni di fatto già adibiti a traccia per gli impianti di risalita, a piste da sci, all’acquedotto e al laghetto per l’innevamento artificiale. Dovranno conservare la coltura pascoliva di alta montagna con un inerbimento perfetto e duraturo così da permettere il regolare alpeggio del bestiame dal primo di maggio a fine settembre. Proprio per questo le Funivie consegneranno ogni anno alla Società Bovini di Pinzolo 30 quintali di concime da spargere ove necessario. Dovranno essere mantenuti sempre puliti, sia dai rifiuti dei turisti sia da materiali di deposito e la Società delle Funivie dovrà provvedere alla manutenzione ordinaria delle strade bianche necessarie a raggiungere i suoi impianti. Si tratta del raccordo da Pra Rodònt a Malga Ciòca, e il suo proseguimento fino al Plan dei Casinéi, oltre al tratto tra Pra Rodònt e Puza dei Fò. Fra le altre cose la Società si è impegnata, ove possibile dal punto di vista sindacale, ad assumere preferibilmente personale del posto. In virtù di questa convenzione il Comune riceverà ogni anno quasi 40.000 € dalla Società Funivie che verranno destinati al miglioramento e alla valorizzazione dei beni di uso civico. Ovviamente, qualora non venissero adempiuti i patti concordati, scatteranno delle penalizzazioni. IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO AMMINISTRAZIONE di Giovanna Binelli Legna da ardere, spaccata, agli anziani e bisognosi… L’Amministrazione Comunale di Pinzo- lo, in questo primo anno di attività, ha lavorato a grandi progetti ed interventi. Contemporaneamente alle grandi opere, non è mancata l’attenzione per le piccole ma altrettanto importanti esigenze dei Censiti, nelle loro diverse fasce d’età. Durante i lavori consiliari di lunedì 16 giugno gli Amministratori hanno deciso di regalare un autunno e un inverno più caldi ad anziani e persone bisognose che vivono sul territorio comunale fornendo loro “q.li 10-20 di legna (a seconda della disponibilità), già tagliata in stele, per uso personale e per nucleo famigliare. Detta quantità di legna verrà direttamente recapitata nei pressi di ogni abitazione.” Condizioni necessarie per beneficiare dell’opportunità sono state: a. essere residenti sul territorio del comune di Pinzolo; b. avere raggiunto i 75 anni di età (o, in assenza del requisito dell’età, i residenti dichiaratisi bisognosi o economicamente disagiati); c. essere in possesso ed utilizzare una stufa a legna o caldaia a legna o caminetti per uso domestico; d. fare un uso strettamente personale della legna assegnata. A fine giugno sono state inviate, a firma del sindaco e degli assessori al patrimonio e alle foreste e alle attività sociali, più di 200 lettere agli ultrasettantacinquenni del Comune. La delibera è stata poi pubblicizzata tramite Internet e i quotidiani locali, sono state inoltre affisse nelle bacheche dei nostri tre Paesi delle locandine con l’invito a quanti rientrassero nelle due categorie, anziani e bisognosi, a presentare domanda in municipio entro il giorno 19 luglio. Più di IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO 140 ultrasettantacinquenni del Comune hanno inoltrato richiesta all’Ufficio Commercio, 6 le persone che si sono dichiarate bisognose. Individuati e tagliati 2.000 quintali di piante di faggio nei boschi comunali, una squadra di volenterosi ragazzi dell’Associazione Mato Grosso ha provveduto a fine settembre a consegnare nelle case degli anziani la parte di legna loro assegnata. L’iniziativa, che ha avuto un grande successo, ha permesso all’Amministrazione Comunale di compiere due Gesti d’Amore: riconoscere Chi ha dato un contributo significativo alla crescita economica, sociale e culturale della nostra Comunità, ma anche sostenere in solidarietà un’associazione del territorio che opera nel bisogno e con chi ha bisogno. Una proposta, quella della legna da ardere ad anziani e bisognosi, che vuole dimostrare la sensibilità e la grande attenzione che muovono l’Amministrazione Comunale nelle sue scelte e nei suoi progetti. 9 AMMINISTRAZIONE di Giovanna Binelli La prima giornata dello sport non si è arresa alla pioggia! Galvanizzata dal vento olimpico che si era appena concluso, domenica 14 settembre l’Amministrazione Comunale di Pinzolo ha promosso la 1ª GIORNATA DELLO SPORT Sportivi e Famiglie Protagonisti La manifestazione, che è stata la prima nel suo genere nel nostro Comune, voleva essere un’occasione di festa e aggregazione, una giornata da trascorrere insieme “facendo sport”, un modo per comunicare a tutti la grandezza e la bellezza di una società “a misura di Famiglia”. L’obiettivo dell’Amministrazione era quello di realizzare una festosa kermesse di sport per tutti, all’insegna del divertimento all’aria aperta. Oltre ad aggregare fasce d’età diverse nell’ambito di un grande e unitario evento sportivo, la Giornata voleva offrire a tutti l’opportunità di scoprire la realtà poliedrica dello sport, una possibilità per imparare a crescere, perché fare sport significa sacrificio, rinuncia... ma anche gioia. Un numero consistente si erano preiscritti negli uffici comunali, i più si attendevano pochi minuti prima della partenza, prevista per le 9.45 da piazza Carera a Pinzolo. L’entusiasmo e l’impegno degli organizzatori non si è arreso nemmeno di 10 fronte alle previsioni sfavorevoli di Meteotrentino. Alla fine la pioggia ha avuto sì la meglio… ma non sulla manifestazione, che si è svolta ugualmente. Domenica mattina in piazza Carera alle 8.30 si sono presentati i primi temerari, incuranti della pioggia che cadeva sottile e delle tristi previsioni che venivano prospettate per il pomeriggio. Dal palco della piazza una voce squillante provvedeva a rendere calda e frizzante la giornata, esortando i (pochi) passanti ad iscriversi alle gare. Alle 10.00, con l’alzabandiera dell’Assessore allo Sport Roberto Papa, i partecipanti hanno iniziato la loro gara... una sfida prima di tutto contro il tempo: la pioggia leggera si era nel frattempo trasformata in acqua battente. Inzuppati come savoiardi a colazione, i trenta con- correnti sono giunti tutti al traguardo in cima a Pra’ Rodont, ad accoglierli il cambio d’abito, un buon the caldo con biscotti ma soprattutto il calore e la generosità di Matteo Campigotto, anima della Manifestazione. Alle 12.00 lo sparuto gruppo di “atleti” è stato raggiunto dal nostro Sindaco e da chi aveva deciso di salire in cabinovia per godersi ugualmente un po’ di divertimento e allegria. Dopo un lauto pranzetIL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO AMMINISTRAZIONE to, preparato con cura e attenzione da Daniele Bertolini e dallo staff del ristorante Pra’ Rodont, è seguita una nutrita premiazione con una testimonial d’eccezione, la nostra concittadina olimpionica Cecilia Maffei… Fuori il tempo continuava a fare le bizze: acqua a catinelle, nuvole scure e piene di umidità riempivano il cielo, dentro l’entusiasmo dei presenti testimoniava il successo dell’evento. Un risultato, viste le condizioni meteo con cui si è svolto, davvero imprevisto e insperato!! Una manifestazione che l’Amministrazione desidera ripetere l’anno prossimo e che, si auspica, possa diventare “una prassi” per il nostro Comune. Per chi, come chi scrive, ha partecipato attivamente alla realizzazione dell’evento, un bell’esempio di lavoro di squadra!!!! Grazie quindi: a chi ha organizzato la manifestazione, a chi vi ha partecipato, alla Società Funivie Pinzolo che ha offerto a prezzo irrisorio la possibilità di ascendere al Doss, a chi ha meticolosamente pulito da sterpaglie e sassi il percorso, a chi è rimasto sotto l’acqua ad attendere gli stoici che passavano per offrire loro un ristoro, alla Pro-Loco di Pinzolo, all’Alpin Go e alle tante persone che in silenzio e senza salire agli onori della cronaca hanno curato nei giorni precedenti la manifestazione ogni piccolo particolare… I partecipanti alla 1ª Giornata dello Sport al momento della partenza IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO 11 AMMINISTRAZIONE di Giovanna Binelli Nogarè Pimpa: la reginetta di Mavignola! La manifestazione si è aperta lunedì 25 agosto alla presenza di Autorità Civili e Militari e del Presidente della nostra Provincia, Lorenzo Dellai Nella settimana dal 25 al 30 agosto 2008 Pinzolo ha festeggiato, come ormai tradizione da due anni a questa parte, la festa della Vacca Rendena, l’unica razza bovina autoctona del Trentino i cui capostipiti sarebbero stati importati dalla Svizzera all’inizio del 1700 e sarebbero stati, questi, di razza bruno-alpina. La settimana è stata riempita da una serie di eventi di contorno: rievocazione del Villaggio Contadino, Serate Culturali con la presentazione del libro “La pratica dell’alpeggio in Val Rendena” di Italo 12 Franceschini, serate enogastronomiche curate dalla Bocciofila di Pinzolo, spettacoli teatrali, mostre di artisti locali e laboratori didattici per bambini... Sabato 30 agosto la manifestazione ha raggiunto il suo culmine con la Festa dell’allevatore, curata nei minimi dettagli dall’Associazione del Filò da la Val Rendena. Alle 16.30 una calca di gente riempiva il centro cittadino per assistere alla sfilata delle 163 vacche, provenienti da 24 stalle di allevatori della nostra Rendena. Ad aprire il corteo Ombretta, la Reginetta 2007, di proprietà di Pietro Savadei di Caderzone. Come delle vere e proprie star della televisione, addobbate a festa con fiori colorati dalle mille forme, le mucche sono state fotografate, immortalate da videocamere, accarezzate da anziani e bambini. La sfilata, aperta dalla Banda del Paese, era seguita dalle carrozze delle Autorità e da una serie di figuranti che immortalavano, nei costumi e nei movimenti, ricordi e mestieri d’altri tempi. Alle 18.00 il concerto della Banda locale, alle 21 il gran finale con la mostra delle ventidue giovenche finaliste e l’elezione della “Reginetta 2008” hanno chiuso la manifestazione. La palma di Miss Rendena è andata a NOGARE’ IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO AMMINISTRAZIONE PIMPA, giovenca di proprietà di Luca Collini, giovane allevatore di S.A. di Mavignola che con passione e amore cura la sua stalla, assieme alla mamma Regina, alla moglie Rita e ai tre figlioletti, Marta, Leonardo e Francesca. Un successo per tutti gli allevatori, in primis per Luca e per la nostra Frazione che può fregiarsi di possedere la Reginetta 2008!! Mavignola quest’anno è stata inoltre prescelta per ospitare il Meeting autunnale degli allevatori di Razza Rendena: un incontro degli allevatori razza-Rendena, organizzato dall’ANARE, dall’Unione allevatori della Val Rendena e dalla Federazione provinciale degli allevatori. Mercoledì 15 ottobre, presso l’Azienda di Luca Collini, si è svolto questo importante consesso, che ha visto la partecipazione anche delle vicine province di Padova, Vicenza e Verona. Fin dal mattino in via Val Brenta era un susseguirsi di macchine e camion diretti verso la zona Salesiani, dove è stata allestita una mostra dei migliori capi di razza Rendena. L’incontro si è rivelato per tutti i convenuti un’importante occasione per confrontarsi e discutere su problemi che accomunano coloro che sono impegnati in questa tanto lusinghiera quanto faticosa professione. La parola è stata data dapprima al Presidente dell’ANARE, Battista Polla, che ha portato all’attenzione dei politici presenti le grandi difficoltà che, come allevatori, stanno vivendo di fronte ad una resa economica del settore sempre più limitata. È seguito quindi l’intervento da parte del vicepresidente dell’Unione allevatori, Fabio Maffei, intervenuto a nome del Presidente, Mauro Povinelli. Dopo una mattinata di serrato dibattito, gli allevatori sono stati accolti da IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO Augusto presso il Ristorante Posta dove è stato servito a tutti gli intervenuti un prelibato e abbondante pranzo. Un Grazie sincero va da queste pagine del Bollettino a tutti coloro che, con passione e con amore, tengono in vita una professione che, lungi da quel mondo bucolico che la pubblicità spesso ci rappresenta, è invece emblema di una vita all’insegna della fatica e del sacrificio. Grazie quindi a tutti gli Allevatori della nostra Valle, grazie in particolare agli Allevatori di Mavignola: Severino Maffei, Sergio Bonapace, Ciro Maffei, Remo e Marino Collini, Cristian e Battista Ferrari e ultimo ma non da ultimo Luca Collini. La mucca reginetta 13 AMMINISTRAZIONE Assessorato alla Cultura Stagione teatrale Pinzolo-Tione È giunta l’ora del teatro! In collaborazione con il Comune di Tione è stato stilato un unico cartellone di forte richiamo che propone momenti sia di divertimento che di riflessione ABBONAMENTO Intero € 80,00 Ridotto € 60,00 INGRESSO Intero € 15,00 Ridotto € 10,00 hanno diritto alle riduzioni: • gli studenti delle scuole medie e superiori; • gli anziani oltre i 65 anni; • gli abbonati ai circuiti collegati. Uno sconto del 10% è riservato ai soci della Famiglia Cooperativa di Pinzolo 14 Prevendita biglietti: • per tutti gli spettacoli a decorrere da martedì 11 novembre esclusivamente presso gli sportelli delle Casse Rurali del Trentino. Il servizio è fornito a titolo gratuito dalle Casse Rurali Trentine. Orario biglietteria: • il giorno dello spettacolo a partire dalle ore 20.15. Gli spettacoli inizieranno improrogabilmente all’ora stabilita. Si raccomanda la massima puntualità evitando così di disturbare entrando in sala a spettacolo iniziato. Informazioni Gli spettacoli della Stagione Teatrale avranno luogo: • a Tione presso il Teatro Comunale in Via Roma con inizio alle ore 21.00; • a Madonna di Campiglio presso il Centro Congressi in Via Monte Spinale, con inizio alle ore 21.00; • a Trento presso il Teatro Auditorium e presso il Teatro Sociale con inizio alle ore 20.30; • a Pinzolo presso la Chiesa di San Lorenzo. Per assistere a tutti gli spettacoli in cartellone nei Comuni di Tione e di Pinzolo è previsto il trasporto gratuito Madonna di Campiglio / Tione e Tione / Madonna di Campiglio e ritorno con autocorriera che partirà da Madonna di Campiglio alle ore 20.00 da Piazza Dolomiti, fermerà in tutti i paesi della Val Rendena e ritornerà a Madonna di Campiglio al termine dello spettacolo e rispettivamente partirà da Tione alle ore 20.00 da Via Roma presso il Teatro Comunale, fermerà in tutti i paesi della Val Rendena e ritornerà a Tione al termine dello spettacolo. IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO AMMINISTRAZIONE Programma TEATRO COMUNALE DI TIONE - ORE 21.00 Martedì 11 novembre 2008 Provincia Autonoma di Trento - Assessorato alla Cultura, Coordinamento Teatrale Trentino, Centro Servizi Culturali S. Chiara, Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, Museo Storico in Trento, La Piccionaia - I Carrara, Teatro dell’Argine PRIMA GUERRA testo e regia di Mario Perrotta con Mario Perrotta, Paola Roscioli, Mario Arcari (oboe, clarinetto, percussioni), Maurizio Pellizzari (chitarra, tromba) TEATRO COMUNALE DI TIONE - ORE 21.00 Martedì 9 dicembre 2008 Teatro dei Filodrammatici UNA COPPIA INFEDELE di e con Cochi Ponzoni e Renato Pozzetto e I Goodfellas regia di Cochi Ponzoni e Renato Pozzetto TEATRO COMUNALE DI TIONE - ORE 21.00 Venerdì 19 dicembre 2008 Teatro Musica Novecento LA VEDOVA ALLEGRA operetta in tre atti di Victor Léon e Léon Stein musica di Franz Lehár con Silvia Felisetti, Fulvio Massa, Alessandro Brachetti, Cristina Cattabiani, Claudio Corradi, Giuliano Scaranello, Graziella Barbacini e Francesco Mei - corpo di ballo “Accademia” coreografie di Costanza Chiapponi - orchestra “Cantieri d’Arte” diretta da Stefano Giaroli regia di Stefano orsini TEATRO COMUNALE DI TIONE - ORE 21.00 Venerdì 16 gennaio 2009 Te.ma. Produzioni PER COLPA DI BACCO... da ubriacarsi di risate... di Christian Massas, Giorgio Donati e Jacob olesen con Giorgio Donati e Jacob olesen e alle tastiere e fisarmonica Sandro Paradisi regia di Giorgio Donati e Jacob olesen CENTRO CONGRESSI DI MADONNA DI CAMPIGLIO - ORE 21.00 Giovedì 29 gennaio 2009 Lux T srl LA TRAPPOLA di Norman James Crisp con Giancarlo Zanetti e Natalie Caldonazzo regia di Giancarlo Zanetti IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO CHIESA DI SAN LORENZO DI PINZOLO - ORE 21.00 Sabato 14 febbraio 2009 Club Armonia / Coordinamento Teatrale Trentino LÀ, DOVE SCIVOLA LA TERRA (sulla tragedia di Stava del 19 luglio 1985) oratorio teatrale di Renzo Fracalossi ed Andrea Zanotti con Sara Ghirardi, Alberto Tafner, Massimo Nascimbeni, Claudia Furlani, Alberto Bailoni, Aldo Dorigati, Patrizia Dallago, Fabrizio Da Trieste con la partecipazione del Coro della S.o.S.A.T. e il Diapason Ensemble regia di Renzo Fracalossi (lo spettacolo è ad ingresso libero) TEATRO COMUNALE DI TIONE - ORE 21.00 Giovedì 5 marzo 2009 La Contemporanea S.r.l. LA COMMEDIA DI CANDIDO avventura teatrale di una gran donna, tre grandi e un grande libro (con tutto lo scompiglio che seguì) di Stefano Massini tratto dal Candido di Voltaire con ottavia Piccolo e Vittorio Viviani regia di Sergio Fantoni TEATRO SOCIALE DI TRENTO - ORE 20.30 Sabato 7 marzo 2009 Compagnia della Rancia HIGH SCHOOL MUSICAL tratto dal Disney Channel original Movie regia di Saverio Marconi associata Federico Bellone spettacolo riservato agli abbonati della stagione teatrale CENTRO CONGRESSI DI MADONNA DI CAMPIGLIO - ORE 21.00 Mercoledì 18 marzo 2009 L’Uovo Teatro Stabile di Innovazione PAROLE INCROCIATE testo e regia di Andrea Castelli con Andrea Castelli e Nicoletta Girardi TEATRO AUDITORIUM DI TRENTO - ORE 20.30 Venerdì 3 aprile 2009 Coproduzione Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia e Noctivagus Produzioni teatrali I DUE GEMELLI VENEZIANI di Carlo Goldoni e elaborazione drammaturgica di Nicola Fano con Massimo Dapporto regia di Antonio Calenda spettacolo riservato agli abbonati della stagione teatrale 15 AMMINISTRAZIONE di Giovanna Binelli Un trenino per arrivare a malga Ritort… L’intasamento davanti al bar-ristorante, le autovetture parcheggiate sui bordi della stradina nel bosco… ricordi di altri tempi: in via sperimentale, dal 19 luglio al 24 agosto, un trenino con due vagoni ha fatto spola tra Patascoss e Malga Ritort, facendo dimenticare a Valligiani e Turisti i fumi, il traffico, l’intasamento che caratterizzavano una delle passeggiate estive più belle e panoramiche, ma fino allo scorso anno anche più trafficate, di Campiglio. L’iniziativa, proposta dal Comune di Pinzolo in collaborazione con il Parco Adamello Brenta, ha raccolto l’approvazione di molti: della gente che ha potu- to respirare a pieni polmoni godendosi la tranquillità delle passeggiate all’aria aperta, della natura che ha potuto dimenticare per un mese i rumori, il traffico e l’inquinamento. Il trenino è rimasto in funzione gratuitamente tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18, con un tempo di percorrenza tra le due località di dieci minuti. La strada è rimasta chiusa al traffico fino alle 18 di sera, quando veniva riaperta per consentire l’accesso in auto ai clienti del ristorante Malga Ritort. Il Parco Adamello Brenta ha attivato le prime esperienze di mobilità sostenibile nel 2003, accettando la sfida di sviluppare un’offerta turistica che riduce l’impatto sull’ambiente, a partire da un approccio culturale nuovo al tema della mobilità. Oggi, a distanza di cinque anni dalla prima sperimentazione in Val Genova, sono numerose le Amministrazioni Comunali che vedono nelle iniziative promosse dal Parco un modello da seguire, collaborano perciò con l’Area Protetta nel rendere sempre più adeguata e arNella foto il giorno dell’inaugurazione dell’iniziativa il 19 luglio 2008. ticolata la rete di In ordine da sinistra: il Direttore del Parco, Claudio Ferrari, il Delegato del Sindaco per M.di servizi pubblici ed Campiglio, Bisti Franco, il Sindaco di Pinzolo, William Bonomi, l’Assessore al Patrimonio, Luciano Caola, il Presidente delle Regole, Zefferino Castellani, il Presidente del Parco, Antonello Zulberti, ecologici alternatiil Presidente dell’Asuc di Fisto, Nello Chesi. vi all’automobile. 16 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO AMMINISTRAZIONE di Giovanna Binelli Grazie sulle note… di un violino! Da lunedì 4 agosto fa bella mostra di sé davanti all’entrata dell’ufficio del nostro Sindaco una teca con un prezioso violino. “Violino costruito con il legno della Val Rendena”: recita un’etichetta posta all’interno della bacheca. Da dove proviene questo pregiato manufatto? Leggiamo assieme il cartiglio contenuto nella teca: “Nato a Vicenza il 15 aprile 1927. A quattordici anni fu assunto in una fabbrica di mobili d’arte ove conobbe molte persone di talento e poté fare una buona esperienza nel settore. Due liutai, il Pavan e lo Zamberti, entrarono nella sua vita facendogli scoprire l’amore per i violini e la liuteria. Una passione che a diciannove anni lo portò ad esporre a Vicenza il suo primo violino. Per cinque anni andò assiduamente a lezione di musica e violino, poi ne seguirono altri. Iscritto a Roma all’Associazione di Liuteria Artistica Italiana, partecipò a numerosi concorsi ma il più prestigioso riconoscimento lo ottenne a Cremona nel 1949 alla “Mostra di Liuteria Moderna” ove concorse con liutai di fama internazionale riuscendo a vincere e ricevendo la tessera di “Maestro Liutaio”. Brevettò un nuovo ponticello “vuoto” che molto fece discutere nell’ambito della liuteria ma che si dimostrò valido e duraturo nel tempo e con ottimi risultati specialmente per i contrabbassi. Creò vari strumenti tutti dal suono eccellente e ne restaurò molti fra i quali uno Stradivari ed un Amati. Espose al Teatro Olimpico di Vicenza, in occasione del mese di Mozart, sei dei suoi violini. IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO Dopo molto anni trascorsi a Pinzolo come villeggiante, ospitato all’Hotel Corona, pensò di creare uno strumento con il legno di queste valli. Oggi, 4 agosto 2008, con gioia immensa, lo dona alla Comunità di Pinzolo affinché possa far crescere nei giovani la curiosità, la passione e l’amore per la musica e la liuteria. La stessa passione e lo stesso amore che lui ha trasferito a questo grande violino.” Ecco svelato l’arcano: la teca custodisce “un dono”. Un oggetto di valore, forgiato dalle mani del Maestro Liutaio Brusaterra Mariano, da anni Gentile Ospite di Pinzolo; offrendo alla Comunità questo violino, il Maestro Brusaterra ha voluto ringraziarCi per quanto abbiamo saputo donare a lui e alla sua amata Famiglia in tanti anni di soggiorno. Da parte nostra, giunga al Maestro Brusaterra il nostro GRAZIE più sincero per la sua gentilezza e grande sensibilità di cuore! 17 GIOVANI di Maddalena Collini L’ambizione coraggiosa della crescita di squadra È stato scelto il soffione. Un fiore che si è trasformato, la cui bellezza è data dall’unione delle singole parti che creano la sua corolla, della stessa forma del sole e bianca come la neve. E poi il puzzle. Un oggetto simbolico, con un significato preciso: rappresenta ciò che si costruisce un pezzo alla volta, con pazienza e attenzione, con una passione che è pari solo alla meraviglia del risultato. Sono i simboli di due dei progetti in cui è impegnato il nostro Comune, il “Piano Strategico di Sviluppo Sostenibile” e “Cultura dell’Ospitalità. Essere comunità per essere competitivi”. Strettamente collegati e inscindibili, si propongono di ragionare l’uno sul territorio, l’altro sulle persone che lo vivono. Due progetti senza dubbio ambiziosi, che ricercano lo sviluppo ma vogliono farlo trovando prima una visione comune, un obiettivo condiviso. La parola d’ordine? “Insieme”. L’unione fa la forza, si è sempre detto. E la prova sono i progetti stessi: il Piano di Sviluppo e la Cultura dell’Ospitalità sono due cose distinte, ma hanno bisogno l’uno dell’altro, sono complementari, si aiutano a vicenda. Puzzle e soffione: l’uno solidamente costruito e unito, l’altro in una posizione di equilibrio precario, di instabilità. Cosa c’è di più differente? Le persone. Ogni persona è profondamente diversa da qualsiasi altra ed ha, di conseguenza, opinioni che spesso si scontrano con quelle degli altri. Si è parlato di “rafforzare lo spirito di collaborazione e di Comunità”, di mettere da parte “visioni troppo individualistiche” e di impegnarci a “dare tutti il nostro contributo”. Ci è stato chiesto, a noi, la Comunità, di fare gruppo. E qui Martin Buber lo cito 18 anche io. L’aneddoto di Eisik, riportato sul libretto di presentazione del Piano di Sviluppo, è un efficace passo de “Il cammino dell’uomo”, in cui l’autore espone la propria filosofia, incentrata sul tema del dialogo, della relazione, dell’interazione. Egli afferma che l’uomo non è altro che una “trama di rapporti”, che può realizzarsi “unicamente entrando in rapporto con altre persone”, e che “il dialogo riposa sulla reciprocità e sulla responsabilità”. Buber prosegue scrivendo che ogni uomo ha una propria strada, che non deve rivelarsi un “tentativo di imitazione di ciò che è già stato percorso - sarebbe sterile ripetizione - e nessuna pretesa che la propria via escluda ad altri la loro via: non c’è una via unica, occorre invece scegliere la propria”. Interazione, dialogo e confronto. Cooperazione, innovazione, corresponsabilità. Sembra la tattica perfetta del perfetto gioco di squadra… E ora un duro comincia a giocare, un signore molto distinto e non troppo socievole, che con le sue teorie ha scosso il mondo scientifico: si chiama John IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO GIOVANI Nash, premio Nobel per l’economia nel 1994. Egli afferma che “il miglior risultato si ottiene quando ogni componente del gruppo fa quello che è meglio per sé e per il gruppo”. Non starò certo ad esplicitare ciò che appare chiaro in queste righe. Ma la conclusione mi sembra interessante se si pensa alla nostra realtà: come può un rapporto esistere senza il dialogo? Come può un’azione rivelarsi sviluppo, se ripercorre strade già battute? Come può crescere un gruppo, se i componenti camminano per vie opposte? Si rivelerebbe come un organismo in cui le volontà delle singole parti non si trasmettono alle altre, e ne uscirebbe un corpo che non sa ascoltare né crescere. Cos’è un puzzle che ha perso un pezzo? Come ogni singolo pezzo ha bisogno di quelli che gli stanno attorno per avere un proprio posto, per essere al suo posto giusto, così in ogni realtà tutti i settori hanno bisogno dell’appoggio degli altri. C’è bisogno di sinergia, occorre creare una squadra. Vera. Non si tratterà più di correre da soli in cerca di un progresso individuale e individualistico, ma di seguire quelle linee guida che insieme si sono delineate. Sarà un po’ come se tutti seguissimo lo stesso programma di allenamento, che prevede tappe e conquiste, e che ci permetta di arrivare alle Olimpiadi delle località turistiche, più competitivi che mai. Chi si è lanciata in prima persona in questi progetti è la nostra vicesindaco, dott.ssa Patrizia Ballardini. Una delle prime cose che ha chiarito nelle presentazione dei progetti è stata il fatto che non esiste nessuno con la bacchetta magica, che non c’è nessuno che possa sapere con certezza quale sia la strada giusta da prendere, “ma non decidere – mi dice – è la cosa più grave che si possa fare. E spesso purtroppo succede, perché è più comodo e più facile”. La necessità di fare qualcosa c’è. Muoversi, cercare il meglio, IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO guardare avanti. E soprattutto è indispensabile la volontà di farlo insieme. Cinque gli incontri della Cultura dell’Ospitalità fino ad ora svolti. La prima parte è stata fatta, si è parlato di identità, di cultura, di storia, di sostenibilità, di imprese, di turismo, di competitività… Ma ora è arrivata la parte più dura, quella del confronto. È arrivato il momento di mettersi a tavolino e dire cosa-ne-pensiamo-di-cosa. È il momento di mettersi in gioco, di rischiare anche. Ma il rischio lo si prende insieme. Si tratta solo di scegliere dove vogliamo andare. Insomma: chi vogliamo essere tra dieci anni? Cosa saremo diventati tra dieci anni? Sono lunghi, eppure sono già qua. Il futuro è incerto, ma se è il tempo dove tutto è ancora possibile, allora potremmo cominciare a renderlo probabile. Forse è arrivato (o meglio, è ripassato per l’ennesima volta) il momento di mettere da parte gli atteggiamenti reazionari e del tutto-contro-tutti, che mirano solo all’involuzione e non sanno svezzarsi dal qui e ora per entrare in una logica al passo con i cambiamenti. Quelli in atto e quelli che verranno. Il Piano di Sviluppo si propone come uno strumento in continua evoluzione, che sappia aggiornarsi, guidare e accompagnare lo sviluppo a cui mira. Crescere significa imparare. E per imparare occorre l’umiltà per farlo. 19 GIOVANI Premi di studio Il Comune di Pinzolo, nell’ambito degli interventi finalizzati al progresso civile e culturale ed allo sviluppo economico della comunità ogni anno assegna agli studenti universitari residenti alcuni premi di studio in denaro quale riconoscimento dell’impegno personale ed economico profuso per il perseguimento di un titolo di studio universitario. Quest’anno il Comune di Pinzolo ha bandito un concorso per l’assegnazione dei seguenti premi di studio: a) due, del valore di 1.000,00 € ciascuno, riservati a studenti che abbiano conseguito una laurea triennale come definita nel D.M. 270/2004; b) due, del valore di 1.500,00 € ciascuno, riservati a studenti che abbiano conseguito un diploma di laurea secondo l’ordinamento universitario previgente alla riforma del 1999; c) due, del valore di 500 € ciascuno, riservati a studenti che abbiano conseguito una laurea magistrale o un master universitario di primo livello come definiti nel D.M. 270/2004. d) due, del valore di 400,00 € ciascuno, riservati a studenti che abbiano frequentato un corso di studi presso un’università straniera nell’ambito del “Progetto Erasmus” o di programmi formativi simili, sostenendo uno o più esami, ai sensi del D.M. 270/2004, nell’arco di un periodo di almeno sei mesi continuativi (a tal fine è considerata l’iscrizione effettiva dello studente all’università). A tutti gli studenti ammessi al concorso e che al termine dello stesso non risultino assegnatari di uno dei premi sopra indicati è assegnato un premio di 150,00 € per la pubblicazione della laurea previo deposito della stessa presso gli Uffici Comunali. Fatto salvo il requisito della residenza , è assegnato un premio di 100,00 €, non cumulabile, al conseguimento della laurea e al suo deposito presso gli uffici comunali Requisiti richiesti: a) essere residente nel Comune di Pinzolo sia alla data in cui è stato conseguito il titolo di studio o è terminata la frequenza del corso di studi presso un’università straniera che alla data del bando di concorso; b) aver conseguito il titolo di studio o aver terminato la frequenza del corso di studi presso un’università straniera nell’anno solare precedente a quello in cui è pubblicato il bando di concorso; c) aver conseguito un punteggio minimo nella discussione della tesi di laurea di 100/110; aver conseguito un master universitario di primo livello o una laurea magistrale o aver frequentato un corso di studi presso un’università straniera nell’ambito del “Progetto Erasmus” o di programmi formativi simili, sostenendo esami che abbiano comportato l’ottenimento di una votazione media di 25/30; d) aver compiuto al massimo, nell’anno solare in cui è stato conseguito il titolo di studio o è terminata la frequenza del corso di studi presso un’università straniera: Ø il ventitreesimo anno di età per il premio di studio di cui all’art. 1, c. 2, lett. a); Ø il ventiseiesimo anno di età per il premio di studio di cui all’art. 1, c. 2, lett. b); Ø il ventinovesimo anno di età per il premio di studio di cui all’art. 1, c. 2, lett. c); Ø Per giustificati motivi adeguatamente documentati (soggiorni all’estero, attività lavorativa) il limite di età sarà proporzionalmente aumentato. In riferimento al requisito di cui al c. 1, lett. b), del presente articolo, per il concorso da bandirsi nel 2008 è ammessa la partecipazione di studenti che abbiano conseguito il titolo di studio o hanno terminato la frequenza del corso di studi presso un’università straniera nel corso degli anni 2006 e 2007. Archiviazione delle tesi di laurea 1. Le tesi di laurea e gli elaborati conclusivi di master consegnati all’Amministrazione Comunale su supporto elettronico saranno conservati nell’archivio comunale, a prescindere dall’eventuale assegnazione di un premio di studio. 2. Le tesi di laurea e gli elaborati conclusivi di master consegnati all’Amministrazione Comunale su supporto cartaceo saranno consegnati, previa autorizzazione dell’interessato dichiarata tramite la domanda di ammissione, alla Biblioteca Comunale di Pinzolo. 3. Detta documentazione su supporto elettronico e cartaceo sarà messa a disposizione dei richiedenti al fine della consultazione nel rispetto della normativa vigente in materia di diritto di autore. Leggete il bando completo sul sito del Comune di Pinzolo www.comune.pinzolo.tn.it (www.comune.pinzolo.tn.it/bandi/dettaglio/60 ) ATTENZIONE: le domande di ammissione al concorso devono essere presentate entro il periodo di pubblicazione del bando. Entro il 22 dicembre 2008 20 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO MAVIGNOLA di Giovanna Binelli Mavignola: le mostre e… una rinnovata via crucis! Due belle mostre hanno vivacizzato l’estate 2008 della piccola frazione di S.Antonio di Mavignola: la prima, un’esposizione di quadri dell’artista Elisa Zeni di Spormaggiore, la seconda, una rassegna fotografica a ricordo dei 90 anni della Grande Guerra. Entrambe le mostre sono state ospitate all’interno della Foresteria del Parco Adamello-Brenta. Nell’esposizione Percorsi dell’Anima della giovane artista Zeni protagonista indiscussa la montagna, intesa e rappresentata come una Grande Madre: da essa, dai suoi nevai luminosi, sgorga l’acqua purissima dei torrenti, fonte suprema di vita. Squarci di luce sulla tela sono le cascate, gli scrosci che vanno a disegnare quelli che l’artista stessa definisce i Percorsi dell’acqua. In questi quadri forte la vicinanza poetica con il Romanticismo ottocentesco; la Natura il vero specchio dell’animo umano, l’universo in cui immergersi, nel quale contemplare e contemplarsi. Le montagne sono luoghi a metà strada tra realtà e immaginazione, nei quali vi un senso di pace che l’uomo contemporaneo può ritrovare solo nel rapporto intimo fra natura e anima. Sant’Antonio di Mavignola e il suo forte non potevano che ospitare una parte delle celebrazioni per i 90 anni dalla Grande Guerra. Durante il mese di agosto è stata allestita una significativa mostra di fotografie: gruppi di truppe militari, paesaggi invernali sconfinati, la nostra Valle Rendena all’inizio del XX secolo… e tanti altri soggetti immortalati dall’obiettivo. Interessante e partecipata è stata poi l’iniziativa, promossa dal Consorzio delle Pro-Loco e dall’Apt locale, a vantaggio di valligiani e gentili ospiti: la visita guidata al Fortino di Clemp, accompagnati da una Guida del Parco e dal nostro concittadiIL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO no Massimo Collini. È stata questa un’occasione speciale, anche per la gente del posto, di approfondire la storia del Forte Clemp, il bellissimo manufatto che sorge sopra l’abitato di Mavignola, La prima stazione della Via Crucis ieri. alle pendici del Monte Ritort. La Festa con il coro della Sosat, organizzata dalla Pro-Loco il 24 agosto, ha coronato un’estate ricca di manifestazioni e intrattenimenti. A 90 anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale e a 20 anni dalla costruzione del Percorso della Via Crucis di Clemp, anche il nostro Comune ha voluto ricordare questi importanti avvenimenti provvedendo alla sostituzione completa dei 14 pali di larice, oramai marci e consunti, che portano alla S. Croce in cima al dosso di Clemp. Gli operai comunali, con un lavoro certosino di qualche settimana, sono riusciti a togliere, sostituire e mettere in sicurezza ogni stazione della Via Crucis, regalando in questo modo al Paese un percorso davvero suggestivo e… a prova di La prima stazione della Via Crucis oggi. tempesta. 21 MAVIGNOLA di Roberto Paoli architetto Chiesetta Mavignola C i sono giorni in cui il cielo… è più vicino alla terra, mi è accaduto di accorgermene qualche giorno fa salendo, in macchina, verso Mavignola. L’aria limpidissima e l’azzurro intenso del cielo mi hanno riempito di uno stupore particolare, un sentimento che si prova, solo, quando si ritrova qualcosa che da tempo si è lasciato. La sorpresa è divenuta ancora più grande, qualche attimo dopo, oltrepassando la porta della chiesa di S. Antonio. Lo spazio avvolgente e le decorazioni pittoriche finalmente recuperate mi hanno subito parlato di qualcuno (…o più d’uno) che lì, usando pietre e colori, intonaco e legno, aveva cercato di trattenere la bellezza che pochi istanti prima mi aveva così profondamente colpito. Mi è parso evidente che i desideri e le speranze di chi aveva pensato e costruito quel luogo erano… sono, i miei stessi desideri e le mie stesse speranze. Il desiderio insopprimibile che la Bellezza ci si faccia vicina per aiutarci a comprendere meglio chi siamo e ad indagare con instancabile forza tutta la realtà alla ricerca del messaggio che porta al nostro cuore. In un attimo uomini, persi nella storia, mi sono divenuti compagni ed ho compreso con maggiore profondità le parole 22 di Th. W. Adorno “Non si tratta di conservare il passato ma di realizzare le sue speranze”. Al termine dell’affascinante avventura che ha rappresentato per me il restauro della chiesa di S. Antonio a Mavignola mi preme ringraziare tutti quanti l’hanno resa possibile. In primo luogo Padre Ermete che da sempre (…credo) ha desiderato questo restauro, e con il suo desiderio ha contagiato il cuore di molti. Giuseppe Ciaghi che mi ha presentato a padre Ermete, rendendo così possibile l’inizio di questa avventura. Giovanna Binelli che ha seguito i lavori con una passione ed una cura che vanno ben oltre il suo ruolo di assessore, con lei IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO MAVIGNOLA va ringraziato tutto il Comune di Pinzolo nella persona del Sindaco per il sostegno economico e per l’interessamento presso la Provincia di Trento per la concessione del contributo. La Provincia Autonoma di Trento che oltre al fondamentale contributo finanziario ha fornito la competenza e la passione dei suoi funzionari dottoressa Nicoletta Pisu (Soprintendenza per i beni archeologici); dottor Claudio Strocchi (Soprintendenza per i Beni Storico Artistici) e architetto Giorgio Bellotti (Soprintendenza per i Beni Architettonici). La Cassa Rurale e la Famiglia Cooperativa di Pinzolo per il sostegno economico. Tutti i titolari e le maestranze delle ditte che hanno operato sul cantiere: Arc-Team snc di Cles (Tn): indagini archeologiche; IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO Effeffe restauri snc di Cimego (Tn): sistemazione delle coperture, consolidamenti statici, pavimentazioni; Restart di Nicola Donadoni di Albino (Bg): recupero delle decorazioni pittoriche e delle superfici intonacate; Progetto Arte Poli di Verona: serramenti e vetrate; Vorrei concludere queste brevi note augurando a tutti gli abitanti di Mavignola la stessa commozione e lo stesso stupore che ho provato all’interno della loro bellissima chiesa. 23 PROGETTI E RELAZIONI di don Mario Bravin A Mantova il 18° pellegrinaggio all’Altare della Comunità di Pinzolo A lle ore 9,30 di martedì 11 novembre, giorno in cui la liturgia ricorda e festeggia San Martino, l’omonima chiesa di via Pomponazzo in Mantova era ormai quasi piena di fedeli della parrocchia di Santa Maria della Carità, da cui appunto la stessa dipende. Alla medesima ora, si riunivano all’assemblea in chiesa circa cento pellegrini giunti da Madonna di Campiglio, Mavignola, Pinzolo e dai centri vicini di Rendena. Il Coro Parrocchiale di Campiglio si sistemava sul presbiterio per accompagnare con i suoi canti il rito della S. Messa; gli alpini della locale sezione A.N.A. si schieravano di fronte all’altare dei Pinzolesi; gli schützen della compagnia di Rendena presidiavano il tumulo ove si seppellivano i morti, mentre la gente riempiva i pochi ormai spazi vuoti tra i banchi e nelle corsie laterali. La S. Messa, celebrata da don Ruggero Rizzi, rettore della parrocchia di S.M. La Compagnia degli Schützen Val Rendena durante la Messa 24 della Carità, è stata solennizzata dalla concelebrazione di don Angelo Cavana, rappresentante della Curia Vescovile, da don Stefano Peretti, cappellano militare della Polizia di Stato e dal sottoscritto don Mario, parroco di Madonna di Campiglio. Nell’omelia ho voluto soffermarmi sul significato di questo momento, ricordando che pur lontani dai loro paesi e dalle loro case i nostri avi non vennero mai meno alla religiosità, ai costumi ed alla spiritualità delle nostre genti; è significativa la comprovata testimonianza della loro grande dignità, nel chiedere come recita la pergamena “con richieste umili e garbate” la concessione di un altare per le loro funzioni religiose ed un tumulo per dare una decorosa sepoltura ai propri morti. Alla fine del rito sacro, sempre in chiesa, una breve ma significativa cerimonia civile: il Sindaco di Pinzolo, dott. William Bonomi in compagnia degli assessori Carola Ferrari e Luciano Caola, ha voluto sottolineare il significato di questo incontro con la cittadinanza di Mantova e con le autorità diocesane offrendo ai rappresentanti di Comune e Curia dei simbolici doni. Per l’amministrazione Mantovana risponde l’assessore Rino Rosano che ribadisce il valore dell’incontro il cui scopo è finalizzato a rinsaldare l’amicizia e a conservare e sviluppare nuovi rapporti tra le due comunità. Don Angelo Cavana a nome del Vescovo plaude a questa ormai consolidata iniziativa, sottolineando il concetto che non c’è futuro se non si riconosce il passato, e che è doveroso rivisitare le memorie storiche soprattutto se evidenziano le radici cristiane di un popolo. IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO PROGETTI E RELAZIONI Commovente l’intervento del dott. Marco Collini presentato dal cerimoniere come un ambasciatore rendenese in terra mantovana: Egli ha posto in evidenza l’orgoglio delle sue origini, della sua identità, il senso di sentirsi “Rendener” come si sentono tutt’ora quelli che vivono e lavorano lontani dal campanile, anche se in condizioni certamente più felici rispetto ai nostri antenati. Prima di uscire dalla chiesa un saluto unito ad un ringraziamento per la loro graditissima presenza ai signori Franca Ferretti e Mario Madella, rispettivamente Sindaco e Assessore di Gazoldo degli Ippoliti ed al prof. Ercole Montanari, Presidente della Camera di Commercio di Mantova. Dopo la celebrazione religiosa, mentre i rappresentanti ufficiali del comune di Pinzolo visitavano le sedi della Camera di Commercio e della Provincia di Mantova, i partecipanti al pellegrinaggio hanno avuto la possibilità di visitare alcune stanze del museo diocesano ove sono in mostra opere d’arte di valore mondiale. Alle ore 13,00, breve trasferta per il pranzo, preparato squisitamente e servi- Il gruppo degli alpini con il Sindaco William Bonomi e l’Assessore Carola Ferrari to con simpatia dagli allievi della scuola alberghiera di Gazoldo degli Ippoliti, in compagnia con autorità ed amici gemellati. Dopo il convivio, un’apprezzata visita al museo delle cere, sempre a Gazoldo, ove tra papi e vescovi, uomini di stato, personaggi storici ed artisti è in bella mostra una mola con l’arrotino di Pinzolo. Ma questa della mola e dell’arrotino e dell’amicizia con Gazoldo è un’altra storia. Alle ore 17,00 partenza per il ritorno: sul pullman n° 1 il coro parrocchiale di Madonna di Campiglio, sul secondo il “coro di fondo” improvvisato dalla chitarra di Claudio; gli autisti sorridevano, ma per fortuna non Il Coro Parrocchiale di Madonna di Campiglio con don Mario si sono distratti! IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO 25 EVENTI di Massimo Collini Fortificazioni della Prima Guerra Mondiale in località Claemp Una storia tutta da riscoprire Appena si giunge ai prati su cui sorgono i bei masi di Claemp (pronunciato Clemp come a volte viene anche scritto) a 1.540 mt. di quota, lo sguardo non può fare a meno di perdersi sul bellissimo panorama circostante. Dalle slanciate guglie dolomitiche del vicino Gruppo di Brenta, all’imponente granitica parete est della Presanella, dalle bianche distese ghiacciate della Vedretta di Lares da cui si innalza poderoso il Carè Alto alla verdeggiante Val Rendena con tutti i suoi Paesi sino giù alla lontana Verdesina. Solo la straordinaria visione che si ha da questo belvedere merita una visita. Si può compiere tranquillamente una passeggiata impiegando meno di un’ora e seguendo uno dei sentieri ben segnalati che salgono da S.A. di Mavignola. Claemp è inoltre noto, almeno a gran parte degli abitanti della Val Rendena, per i resti di trincee e di un “fortino” in pietra ancora ben conservati, seppur lasciati all’incuria del tempo, e risalenti al periodo della Grande Guerra del 1914-18. 26 Opere difensive mai interessate direttamente dal conflitto a fuoco, di “seconda linea” come si usa dire, e per questo a lungo dimenticate dagli storici e dagli appassionati locali. Alcuni di noi ricordano ancora di aver avuto un nonno, una nonna o addirittura per i più anziani un papà o una mamma che lassù, “in temp di guéra”, ha svolto il faticoso compito del portatore di assi o del manovale. Storie di sacrifici, di miserie quotidiane, di fame e di “fevar spagnöla” che ci sono state tramandate o raccontate direttamente. Storie di persone semplici, di “eroi silenziosi”, un po’ sbiadite forse dall’inesorabile passare del tempo che, come i resti delle fortificazioni di Claemp, non meritano di cadere nell’oblio. Per questo, in occasione dei Novant’anni dalla fine della Grande Guerra, su sollecitazione della locale ed attiva Proloco GS di Mavignola, nella primavera del 2008, è stato promosso un sopralluogo con alcuni studiosi tra i quali l’Ing. Jescheit Volker, storico accreditato al Museo storico di Vienna ed esperto in fortificazioni militari asburgiche, autore tra l’altro di ben otto libri sulla Fortezza di Trento (Festung Trient) e Marco Gramola, Vicepresidente del Comitato Storico della SAT. È stato coinvolto successivamente anche il Museo storico della Guerra di Rovereto attraverso il suo responsabile dott. Nicola Fontana. Grazie alle informazioni raccolte sul posto ed alla collaborazione degli esperti sono stati portati alla luce dagli archivi dei musei un’insperata quantità di, disegni, documenti e lettere, in gran parte scritti in lingua tedesca, che una volta tradotti e analizzati ci consentiranno di avere anche una lettura di rigore storico IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO EVENTI degli accadimenti di quegli anni. Vicende quindi più complete ed in gran parte inedite non solo sul fortino di Claemp, che in realtà si rivelerà essere una caserma capace di ospitare più di trecento soldati, ma più in generale sul complesso sistema di fortificazioni difensive che i Comandi Imperiali avevano pianificato per “proteggere le spalle” ai forti della Val di Sole nei pressi della Sella del Tonale. Una intera linea difensiva (Verteidigungslinie) che sarebbe stata capace di ospitare ben 5 battaglioni di fanteria, che tagliava l’intera Val Nambino, come correttamente sulle mappe di allora veniva chiamata la diramazione della Val Rendena che da Carisolo saliva appunto lungo il corso del fiume Sarca sino al Lago di Nambino. Una linea suddivisa in dieci sottosettori autonomi collegati da trincee, che si estendevano a partire dal Dos del Fò, in posizione dominante sulla Val Nambrone, per scendere giù, passando da Valchestria e Claemp, sino a Mavignola per poi risalire sul versante opposto ai pascoli di Malga Cioca fin su al Dos del Sabion. Il compito di realizzare la linea difensiva era stato affidato alla imperiale e regia Direzione del Genio di Riva del Garda (K.u.K Geniedirektion in Riva) che per l’occasione aveva costituito un apposito reparto a S.A. di Mavignola denominato K.u.K Bauleitung Mavignola i cui comandi erano stanziati nelle case e nei fienili ancora oggi presenti in località Limeda. Parte delle opere da costruire, come la caserma fortino di Claemp, furono appaltate alla ditta privata Zontini con sede a Riva del Garda e Lardaro sotto la direzione degli ingegneri della leva di massa (LandsturmingenieurleutIL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO nant) Ernst Kanter e Rudolf Heuer con capomastro un certo signor Salvaterra. Il contratto stabilito il 19 novembre 1914 con la ditta Zontini era firmato dal direttore del Genio di Riva Colonnello Ellison von Nidlef. Tra l’altro nel contratto si legge che l’impresa era obbligata a terminare la gettata in calcestruzzo della copertura dell’edificio entro il 24 dicembre 1914, tuttavia non riuscì a rispettare la scadenza in seguito alle cattive condizioni meteorologiche, alla troppa neve ed alla carenza di materiale isolante. La gettata della copertura ebbe inizio il 19 dicembre, ma i lavori furono sospesi il 31 27 EVENTI K.u.K. Geniedirektion in Riva. K.u.K. Bauleitung Mavignola. Avviso In seguito a una circolare della K.u.K Geniedirektion in Riva del 18 Gennaio 1915 tutti coloro (uomini e donne) che sono occupati presso l’impresa Zontini e Bauleitung in Mavignola devono sottostare alle leggi delle opera di Guerra (legge del 26 Dicembre 1912). Secondo il § 9 di questa legge i lavoratori sono obbligati a sottostare assolutamente agli ordini degli organi militari ed osservare che ogni lesione di questo dovere verrà punito secondo i § 9 della legge penale militare. La K.u.K Bauleitung ha il diritto di punire severamente tutti coloro che non osserveranno puntualmente i seguenti §§. §1. I capi devono eseguire coscienziosamente i comandi ricevuti dalla K.u.K. Bauleitung, inoltre sono obbligati ad annunciare alla stessa ogni prevaricazione dei lavoratori contro i §2-6. §2. I comandi dati ai lavoratori dai loro capi sono da eseguirsi senza osservazioni. §3. I lavoratori non debbono permettersi di abbandonare il lavoro senza aver ottenuto il permesso dai loro superiori e devono tenersi all’orario prescritto. §4. I lavoratori che cercano d’ingannare i capi col non lavorare o in qualsiasi altra maniera sono punibili. §5. I giorni di festa non è loro permesso di andare a casa senza la concessione di un permesso della K.u.K. Bauleitung e al loro ritorno devono consegnarsi col permesso ricevuto al loro capo. §6. Coloro che rubano o danneggiano appositamente gli attrezzi o materiale verranno puniti col rifondere gli stessi e mediante arresto. La punizione di prevaricazione contro i §2-6 seguirà mediante multe in denaro o arresto fino a 10 giorni. Questo avviso entra in vigore col 22 Gennaio 1915 e da mettere subito a cognizione dei lavoratori. Mavignola, 21 gennaio 1915. Firmato 28 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO EVENTI del mese. Parte del materiale, tra cui le travi in ferro, proveniva addirittura dal cantiere del forte Valmorbia sull’altopiano di Lavarone e Folgaria. Nella documentazione rinvenuta, molto interessante è l’Avviso datato 21 gennaio 1915, scritto a mano ed in lingua italiana, che sintetizza in sei paragrafi la disciplina a cui tutti, uomini e donne, impiegati presso le opere di fortificazione di Mavignola dovevano sottostare. Esso si rifà alla legge delle opere di guerra del Dicembre del 1912 e, come probabilmente si soleva fare a quel tempo, sarà stato letto fuori dalla Chiesa alla popolazione al termine delle funzioni religiose della Domenica. Fa molto riflettere e lo riportiamo qui nella sua versione originale. Nei mesi scorsi il Consiglio Comunale di Pinzolo, con una delibera di indirizzo politico, ha preso atto del valore storico e culturale delle strutture fortificate esistenti nell’area Doss dal Fò – Claemp – Limeda – Doss del Sabion ed il ruolo che rivestono per la comunità di Mavignola, ma più in generale per tutta la Val Rendena. Nella delibera si è impegnato: - a catalogare tutte le opere (trincee, caverne, caserma fortino, cisterne, sentiero lastricato, ecc) ancora presenti; - nel tutelare, sistemare, salvaguardare e valorizzare i manufatti ancora esistenti (tratti di trincea, caserma fortino, sentiero di accesso dalla loc. Mistrin, posizioni difensive, ecc.) nell’area Doss dal Fò – Claemp – Limeda – Doss del Sabion; IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO - nel ragionare con i privati, proprietari di aree sulle quali vi è la presenza di manufatti fortificati (come ad esempio la caserma – fortino), al fine di trovare di comune accordo le soluzioni migliori per garantirne la tutela, la salvaguardia e la valorizzazione; - a favorire la comprensione delle vicende storiche avvenute nell’area fortificata di Claemp e nelle aree limitrofe di S. A. di Mavignola, incentivando con borse di studio o con altre forme di contributo che l’Amministrazione comunale riterrà idonee, tutti gli studenti, i ricercatori, gli storici, gli enti o le associazioni che vogliano approfondire, studiare e pubblicare tesi o testi; - di sostenere tutti gli enti e le associazioni locali nelle loro iniziative volte a favorire un turismo “leggero”, relativamente a tutta l’area fortificata di Mavignola (Doss dal Fò - Claemp – Limeda - Doss dal Sabion) e basato sul trekking dai contenuti culturali, naturalistici e storici. Ora non rimane che augurarsi che gli impegni formali si traducano finalmente in azioni concrete perché c’è una storia tutta da riscoprire e troppo tempo ormai è passato! In agosto si sono svolte visite guidate in Val Genova alla scoperta delle tracce e dei luoghi della Grande Guerra 1915/18, a cura dell’esperto storico Danilo Povinelli e da un esperto forestale del Parco Adamello Brenta. 29 EVENTI Il palcoscenico delle tue emozioni! Danza, canto, recitazione, musical ...ecco la III edizione 2009! L a III edizione sta per iniziare. Dal 28 giugno al 5 luglio 2009 verranno svolte lezioni di danza, canto, teatro e musical durante il giorno nelle palestre, nei teatri e nelle sale della nostra Pinzolo mentre la sera verrà animata magicamente da un galà di teatro-danza di alto livello. L’edizione appena trascorsa ha riscontrato circa 170 iscritti e tanti sono stati sia i ragazzi di Pinzolo che Trentini oltre che numerosissimi gli allievi provenienti da altre parti d’Italia. Una settimana intensa, un’opportunità culturale ed artistica eccezionale per- 30 ché internazionali sono i docenti che insegnano per 9 ore al giorno fra le nostre montagne. Un importante servizio che viene dato ai minorenni locali e turisti durante lo stage, in particolar modo ai bambini dai 6 ai 12 anni, è la sorveglianza ed animazione con uno staff specializzato per tutta la giornata fino a sera. Nella sera del sabato Piazza Carera, gremita di gente, si è assistito al saggio finale dei corsisti ed il risultato sotto le stelle è stato incredibile sia per il pubblico che per i docenti e l’organizzazione. L’edizione 2009 ospiterà grandissimi nomi della danza; a partire da Raffaele Paganini, a Iancu (ora ad Amici) agli insegnanti di ruolo dell’Accademia di Danza di Roma ed ancora ben 5 docenti provenienti dalla patria del Musical di Broadway; gli Stati Uniti d’America. I nostri IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO EVENTI ragazzi avranno quindi l’opportunità di studiare canto e musical in madre lingua inglese, anche se è ovviamente presente un interprete per ogni lezione La promozione dell’evento sul territorio italiano avviene già da ottobre dell’anno precedente la manifestazione. Per cui eccoci qui a ricordare ai bambini, ragazzi ed appassionati che la prossima edizione del Val Rendena Dance Theatre sarà veramente energica ed entusiasmante A febbraio inoltre, Pinzolo e la Val Rendena assieme a Rendena Eventi saranno presenti alla Fiera della Danza a Firenze Fortezza da Basso per far conoscere sempre agli appassionati del settore ed alle loro famiglie le bellezze del nostro territorio e lo stage estivo. Ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell’evento ed in particolar modo agli Assessorati alla Cultura, allo Sport ed al Turismo del Comune di PInzolo e all’Azienda per il Turismo Spa che tanto si sono adoperati per IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO aiutarci nell’organizzazione e speriamo che la prossima edizione di questo viaggio nell’emozione raccolta sempre più adesioni di giovani e giovanissimi della nostra Comunità. Per informazioni ed iscrizioni potete rivolgervi all’Apt Spa oppure potete consultate il sito www.rendenaeventi. org sezione Dance Theatre o inviare una e-mail a [email protected] o a [email protected] 31 EVENTI Compleanno dell’Imperatore Oltre 5000 persone in Conca Verde per i 25 anni dell’associazione Campiglio Asburgica Festa grande lo scorso 18 agosto a Ma- donna di Campiglio. Per il 178° compleanno del Kaiser Francesco Giuseppe d’Asburgo, sono tornati i fasti imperiali in Conca Verde. Oltre 5.000 persone, tra adulti e bambini, sono accorse in una fresca sera d’estate per partecipare alla rievocazione storica messa in scena dall’associazione Campiglio Asburgica, che ha visto oltre 40 volontari in scena. A fare gli onori di casa, Fabrizio Scaglia - nei panni del pittore Gottfried Hofer - per accompagnare la folta platea nella storia del primo incontro dell’Imperatore con Sissi, della fuga da corte dell’imperatrice sotto mentite spoglie e quindi di quella festa di compleanno di tanti anni orsono, al termine della quale Francesco Giuseppe chiese la giovane Elisabetta di Wittelsbach in sposa. E poi i balli, susseguirsi sulle note d’altri tempi. Il valzer, la marcia di Radetzky, la stella imperiale: una giostra di colori mossa dalle ampie gonne degli abiti d’epoca, associati alle magnifiche pettinature delle dame, per tornare indietro di oltre cento anni … sino a quel mitico 1894, l’ultimo anno nel quale Sissi e Cecco Beppe scelsero Madonna di Campiglio quale meta delle vacanze estive. Quest’anno anche l’associazione Campiglio Asburgica festeggia un traguardo importante: il quarto di secolo. Da venticinque anni infatti, la comunità di Campiglio porta in scena le vicende storiche degli Asburgo – di Sissi e Franz Joseph in particolare – per rivivere nel presente un pezzo della storia di questa località, sintesi della sua identità culturale. “Vorrei ringraziare innanzitutto l’associazione Campiglio Asburgica” ha dichiarato la Vice Sindaco, Patrizia Ballardini, in apertura di serata “ringraziare tutti i volontari che, con tanto impegno e dedizione, ogni anno portano in scena rievocazioni storiche in grado di valorizzare la storia e l’identità di questo territorio. Con un plauso per chi oggi è protagonista come per chi ha dato vita a questa associazione nel 1983 ed a poi saputo passare il testimone ai giovani che si sono succeduti. Poter coinvolgere ogni anno la Comunità e gli Ospiti in questi momenti di arricchimento culturale è per noi un motivo d’orgoglio”. I festeggiamenti sono terminati a notte fonda con uno spettacolo pirotecnico memorabile. Il buio assoluto della Conca Verde e lo specchio d’acqua del laghetto, illuminati solo dalla luna piena, hanno creato uno scenario magico per ospitare gli spettacolari fuochi d’artificio, giocati in cielo sulle note dei valzer viennesi. L’appuntamento è ora fissato per l’edizione invernale che si svolgerà a febbraio 2009. Per tutto il mese di novembre i volontari dell’Associazione hanno svolto delle prove di coreografie e balli, ma l’occasione è stata soprattutto per ritrovarsi insieme. Ricordiamo che tutti possono entrare a far parte della “Corte Asburgica”, non importa saper ballare, nei vari eventi serve certamente chi balla, ma serve anche chi pattina, chi scia o passeggia per le vie del paese, chi voglia fare una bella cena in un’atmosfera magica… chi insomma voglia mettere a disposizione un po’ del suo tempo libero divertendosi. Naturalmente per chi volesse imparare a ballare organizziamo ogni anno nel fuori stagione dei mini corsi dove si imparano anche le coreografie. Chi fosse interessato può scriverci all’indirizzo [email protected]; saremo grati di accogliervi. Il vestito d’epoca viene concesso in prestito gratuito a chi può garantire un numero minimo di presenze agli eventi. 32 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO EVENTI di Giovanna Binelli In Alaska il premio solidarietà alpina 2008 Da oltre trent’anni, l’ultimo sabato di settembre, nella Sala Consiliare del Comune di Pinzolo, si svolge la cerimonia per l’assegnazione della Targa d’Argento - Premio Solidarietà Alpina. L’iniziativa, nata dall’intraprendenza e dall’entusiasmo del Cav. Angiolino Binelli, a partire dalla 25.ma edizione gode dell’Alto Patrocinato del Presidente della Repubblica e della benedizione particolare del defunto Pontefice Papa Giovanni Paolo II. Il premio viene assegnato a chi si sia distinto per coraggio, solidarietà e altruismo in montagna, ma anche a chi abbia difeso i valori della montagna e dei popoli di montagna. Ogni anno un Comitato valuta tutte le segnalazioni “dei meritevoli” pervenute nella sede del Municipio e sceglie a chi assegnare l’ambito riconoscimento, costituito da una Targa d’Argento e da una medaglia d’oro con incisa la motivazione dell’assegnazione. La Targa vuole essere un elogio alla straordinaria ed eroica generosità di chi ha saputo mettere in secondo piano se stesso per “l’altro”. Tra i premiati figurano molti alpinisti, soccorritori e volontari che hanno rischiato o sacrificato la loro vita per salvare quella altrui; nel 2001 il premio è andato al Dalai Lama e al Popolo Tibetano, nel 2004 al Santo Padre Giovanni Paolo II. La solidarietà in montagna, caratteristica della gente che vive in un ambiente avaro di risorse ma ricco di umanità, non ha confini, abbraccia tutto il Pianeta!!! IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO Quest’anno il premio è andato a Tim Cochrane, membro della stazione di soccorso alpino di Vail in Colorado, persona eccezionale non solo per il numero e la qualità dei soccorsi effettuati, diretti e coordinati, ma anche per la semplicità e modestia che connotano la sua persona. Tim ha iniziato l’attività di soccorritore negli anni Sessanta, in Vietnam, sugli elicotteri della marina americana, poi passò nel Vermont, quindi nel sud della California. Dal 1978 è membro del Soccorso Alpino di Vail, di cui ora è presidente. Nel ringraziare la Comunità di Pinzolo e della Val Rendena, il premiato ha definito “significativa ed importante” la giornata che stava vivendo, sottolineando come il servizio gratuito svolto da un soccorritore viene ricompensato da un tornaconto “fantastico”. Dopo l’assegnazione del premio è stata consegnata una Targa speciale ad Ashar Detassis, nipote del grande Bruno, premiato con la Targa d’Argento nel 1982. Il Re del Brenta, scomparso all’età di quasi 98 anni lo scorso 8 maggio, era solito presenziare alla cerimonia. La sua figura indimenticabile, il suo esempio di solidarietà rimarranno scolpiti perennemente nel cuore di tutti, anche grazie alla strada di accesso a Campiglio, titolata dall’Amministrazione Comunale a lui e alla sua cara moglie Nella. 33 EVENTI Concorso Balcone Fiorito F ra le iniziative organizzate quest’estate dalla Pro Loco di Pinzolo va segnalato il concorso Balcone fiorito. L’iniziativa non è forse originale per la formula, altri paesi propongono di premiare gli allestimenti floreali e anche in passato era stato proposto nel nostro paese, ma va segnalato come meritevole il modo con cui si è svolto. Innanzitutto l’idea di riconoscere come valore comunitario la bellezza della propria abitazione. Rendere piacevole alla vista con fiori ben curati le proprie finestre e i propri giardini, contribuisce a abbellire e rendere accogliente l’intero paese ed è questa la motivazione scelta dal gruppo organizzativo per premiare i migliori allestimenti con buoni acquisto del valore di 150, 100 e 50 euro da spendere presso le locali fiorerie la prossima primavera. Altro elemento importante del con- 34 corso è stata la giura, che ha operato con spirito di collaborazione e unità d’intenti, composta da 2 membri del direttivo della pro loco, l’assessore alla Cultura, Carola Ferrari, in rappresentanza del comune, la sig.a Collini Rossini Lucia, esperta in materia di fiori, i coniugi Sandri Romano e Lorenzi Miriam, con comprovato senso artistico, la sig.a Ines Lorenzetti come conoscitrice del paese e la signora Paola Rossetti turista che da molti anni frequenta il nostro paese. Si è cercato di portare all’interno della giuria varie sensibilità, garantendo in tal maniera la valutazione di più aspetti delle composizioni: ossia la sana e rigogliosa crescita dei fiori, l’armonia e originalità delle composizioni, l’inserimento con il contesto architettonico, l’età del curatore... questi solo alcuni criteri utilizzati per stillare la graduatoria di merito. Infine la serata di premiazione allietata dalle canzoni del Coro Presanella durante la quale sono state proiettate le immagini dei balconi premiati e consegnati complessivamente: il primo premio (vedi foto) del valore di 150 euro alla moglie del signor Cereghini Pierandrea, 3 premi da 100 euro e 22 premi del valore di 50 euro nonché 3 targhe di merito per 3 hotel: Olympic Palace, Collini e Ferrari. Ci auguriamo che anche l’anno prossimo la Pro Loco inserisca nel proprio programma la nuova edizione del concorso. IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO EVENTI 3 52 Pro Loco Pinzolo PROGRAMMA INVERNALE ven. 12/12/08 SANTA LUCIA piazze del paese 17-19.30 dom. 14/12/08 FRINGUELLI DEL BRENTA chiesa s. Lorenzo 16.00 merc 24/12/08 LA STELLA 17-20 PANETTONE, THE E VIN BRULE’ davanti alla chiesa 1.00 ven. 26/12/08 QUINTETTO DI OTTONI piazze del paese 17-19.30 sab. 27/12/08 CONCERTO BANDA E CORO chiesa s. Lorenzo 21.00 dom. 28/12/08 PASTORI CON FISARMONICA piazze del paese 17-19.30 GOSPEL chiesa s. Lorenzo 21.00 lun. 29/12/08 SEXTETT piazze del paese 17-19.30 CONCERTO CHRISTMAS FRIENDS chiesa s. Lorenzo 21.00 mart. 30/12/08 LA STELLA 17-20 MUNGITURA E PREPARAZIONE “MUSANA” piazza carrera 17-19.30 giov. 01/01/09 CORNI DELLE ALPI piazze del paese 17-19.30 ven. 02/01/09 LA ZAG piazze del paese 17-19.30 sab. 03/01/09 JOSEF piazze del paese 17-19.30 dom. 04/01/09 DINANC DA LA PARZIF chiesa s. Lorenzo 21.15 lun. 05/01/09 LA STELLA 17-20 CARILLON piazze del paese 1719.30 mart. 06/01/09 BRUSA LA VECIA piazzale funivie 20.30 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO /2&2 , 1 = 2 / 2 S olo poche righe per spiegare all’intera Comunità di Pinzolo quello che la Pro Loco intende portare a termine nel periodo natalizio. L’animazione delle piazze del paese sarà garantita da bravissimi e professionali artisti di strada, alcuni già da anni nostri ospiti che con la loro musica e le loro particolarità sapranno sicuramente catturare l’attenzione di visitatori e residenti. Le serate saranno allietate da numerosi concerti, a partire dal fantastico gospel, passando per il “Concerto Christmas Friends” e quello della Banda e del Coro insieme, fino ad arrivare al concerto “Dinànc da la Parzìf” organizzato dal nostro Coro Presanella. La Pro Loco ha voluto rivangare anche alcune tradizioni che ormai stavano sparendo, come la preparazione di un Presepe a grandezza naturale in Piazza Collini, tre serate girando con la Stella e con il Presepe in collaborazione con i bambini delle scuole, la distribuzione di panettoni the e vin brulè dopo la Messa di mezzanotte a Natale, la mungitura e la preparazione della “mùsana” in piazza, fino ad arrivare con “Brùsa la Vècia” alla vigilia della Befana … tutte manifestazioni create sì per gli ospiti di Pinzolo, ma soprattutto per noi Pinzulèr, per raccoglierci tutti insieme attorno alle nostre tradizioni, senza lasciarci portar via le cose più importanti che abbiamo: le noSelezioni di Miss Italia: una delle tante manifestazioni dell’estate stre radici. 35 EVENTI di Angelo Fedrizzi Presidente Pro Loco G.S. Mavignola L’inverno a S. Antonio di Mavignola è… tra Sacro e profano Iniziative e manifestazioni a cura della Pro Loco G.S. Mavignola I n collaborazione con l’Amministrazione comunale, gli operatori economici del Paese e grazie ai finanziamenti provin- ciali e di enti economici territoriali, nel corso della stagione invernale 2008/2009 sono in previsione una serie di iniziative di abbellimento, promozionali e di intrattenimento, tendenti allo sviluppo ed alla valorizzazione della località L’evento di maggior rilievo per il prossimo inverno è la sagra di Sant’Antonio. Quest’anno per la prima volta si articolerà in tre giornate: !"" $ " " !"" !" Presso i Bar del paese $+ $ 9 $!"# Per tutti i bambini… verso le ore 18, nella piazzetta S. Antonio ! !"!! per i soci e defunti soci della Proloco GS Mavignola Ore 10.00 - Chiesa Parrocchiale di Sant’Antonio 9 64'!')42 +342,'12 !"!!" con il Coro Presanella di Pinzolo Ore 22.00 - Chiesa parrocchiale di Sant’Antonio A seguire distribuzione di vin brulè "" con il Coro “Pineta - Rio Bianco” di Stenico Ore 21.00 - Chiesa parrocchiale di Sant’Antonio Entrata libera !" " con il coro “S. Lucia” di Magras Ore 20.30 - Chiesa parrocchiale di Sant’Antonio Entrata libera !"& .17+412 8 8 8 0 ' 7 . - 1 2 / ' . 6 . 1 , 2 0 ' 7 . - 1 2 / ' . 6 36 Siamo nel Comune di Pinzolo IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO 20 EVENTI 1) venerdì 16 gennaio serata curata e gestita dal gruppo giovanile del paese: Radiovivafm la radio in movimento. Ad ore 20.00 Happy Spritz in compagnia del Dj “Giulio” - Dalle 22.30 alle 01.00 Radiovivafm - Fine serata con Dj “Giulio”. 2) sabato 17 gennaio: sagra di Sant’Antonio: vaso della fortuna, giochi per bambini, concerto della banda musicale di Pinzolo che accompagna anche la processione, fiaccolata seguita dallo spettacolo pirotecnico, serata con musica dal vivo e distribuzione di vin brulè. Nei ristoranti del Paese si prepara per tutto il giorno la tipica trippa e polenta con co- techino e crauti. 3) domenica 18 gennaio – Proloco in festa: viene proposta per la prima volta una serata esclusivamente dedicata ai soci e simpatizzanti della Proloco GS Mavignola. Verrà allestito un buffet, proiettate dispositive e filmati riguardanti l’attività della Proloco. Il tutto accompagnato con musica dal vivo. Numerose le altre iniziative dedicate ai grandi e piccoli del paese ed agli ospiti che soggiornano nel nostro ambito turistico, come da programma che segue. JPO EB BWJ UFWJB HOP MB .21*'6+7.''7.-12/' !"" $+1+4*: dalle 20.00 dalle 22.30 Happy Spritz con DJ Giulio Radiovivafm fine serata con DJ Giulio servizio bar NB: servizio bus navetta gratuito da Strembo; prima corsa ore 20.30, rientro dalle ore 01.00 Mavignola Entrata libera Entrata libera !'('62 ore 9.00 ore 10.00 ore 11.15 ore 14.00 ore 15.00 ore 21.15 ore 21.30 ore 22.30 !'161621.2'('6+ apertura vaso della fortuna Santa Messa inaugurazione della chiesetta di Sant’Antonio dopo i recenti restauri Processione con la Banda Comunale di Pinzolo Giochi per bambini (scuole elementari e medie) Fiaccolata con gli sci aperta a tutti - a seguire distribuzione vin brulè) Spettacolo pirotecnico Serata con il complesso “De Poles” (capannone) NB: quest’anno ci siamo organizzati con servizio bus navetta gratuito, con partenza da Strembo e da Madonna di Campiglio Presso i ristoranti Alla Posta, Al Fratè, Tosa e Nambrone si potrà gustare il piatto tipico della sagra “La Trippa di Sant’Antonio” ed altre specialità gastronomiche! 20+1.)' 422)2.1,+56' Info e iscrizioni Nadia cell. 348/0103768 !" & #! escursione con racchette da neve al chiaro di luna Info e iscrizioni internet Luca cell. 338/3986306 !$"$#! Vivi con noi un’emozionante discesa sulle piste da slittino - In Val di Funes (Alto Adige) Serata riservata ai soci e simpatizzanti Ore 18.30 Ore 19.00 Ore 19.30 Ore 20.45 Ore 21.00 Ore 22.00 apertura della festa aperitivo cena a buffet saluto del presidente e autorità proiezione di diapositive riguardanti l’attività della proloco musica dal vivo con Eros & Manu IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO !!" Due sere a settimana presso palestra pro loco gs. Mavignola Info e iscrizioni internet & !% “senso di armonia e nuova energia psicofisica” Per una vita più sana con maria bumes. Presso palestra pro loco gs.mavignola Info e iscrizioni Nadia cell. 348/0103768 37 EVENTI di Elena Feltracco La svolta a Campiglio: la nascita della Pro Loco A d aprile 2008 è stata costituita la Pro Loco di Madonna di Campiglio e con l’inizio dell’estate si è subita data da fare per rendere piacevole il soggiorno ai tanti ospiti presenti in zona, ma ancora prima è riuscita ad organizzare la visione su maxischermo delle partite dell’Italia agli Europei di calcio. Con l’arrivo della stagione estiva è stata geniale l’idea di aprire ogni settimana presentando le iniziative della Pro Loco con la distribuzione dei depliants informativi spiegandoli sul palco di Piazza Dolomiti: in questo modo il turista (ma anche lo stesso Campigliano) ha avuto la possibilità di poter scegliere tra le tante manifestazioni offerte. Si è passati così, facendo qualche esempio, dall’intrattenimento musicale di vario genere, spaziando dai concerti tributi di Battisti con i “2 Mondi Live”, dei Pink Floyd rivisitati dai “Rabbit Run”, agli “Autoritratti”, passando dal country con gli “Yellow Kapras”, al rock con la serata-battaglia di note Rockin’da Mountain con il gruppo locale “Hot Funky Style”, alle arie più allegre e itineranti dei “Pausa Merlot”, alle operette del “Gran Cafè Concert”, per concludere con il 38 concerto in chiesa del Coro Presanella con la pianista Maestranzi e il fisarmonicista Morelli. A luglio e agosto in paese si sono alternate le degustazioni “Sapore di sapere” di pietanze, vini locali e aperitivi “Rosso Ferrari”, affiancati dalle valutazioni dei funghi nella casetta del micologo supportate dalla mostra in Sala Congressi, mentre le piazzette sono state rallegrate dai mercatini artigianali e le strade hanno visto girare la carrozza e il pony Napoleone per i più piccini. La Pro Loco si è poi interessata alla salute del turista, attivando per lui, insieme alle Guide Alpine, escursioni di diversi livelli: facili, come quella al Lago Ritorto, difficili, ne è un esempio il Rifugio Vioz, o per over 70, denominata “In montagna col Ragno”, ma anche facendo giocare i bambini nella “Settimana di avvicinamento al Rugby” o con le gare di pesca. A riguardo del settore culturale, invece sono state rappresentate in Conca Verde splendide opere teatrali del “Filò da la Val Rendena”, tra le quali si ricorda “La Principessa Vallesinella”; ci sono stati incontri storici e mostre varie e per finire ha avuto un ottimo successo il “1° Concorso di pittura estemporanea e di scultura su legno”, nella quale una trentina di artisti si è cimentata con scalpello e pennello ad immortalare angoli suggestivi della perla delle Dolomiti. Dopo aver premiato il vincitore dell’altra simpatica iniziativa del “Balcone Fiorito” promossa anche in altre località limitrofe, e prima di passare alla Festa campigliana del 20 settembre, è utile ricordare la folle gara del “Gran premio di cyclicar” che ha fatto capire lo spirito giovane, allegro ma comunque impegnato della neonata Pro Loco. IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO CULTURA di Carla Maturi “Asino chi legge” Sicuramente qualcuno avrà visto 5 asini girare in Pineta quest’estate. Erano gli asini, o meglio le asine, chiamate dalla biblioteca per l’iniziativa “Asino chi legge” dedicata in particolare ai bambini di età prescolare. I piccoli venivano montati in sella alle asine e accompagnati in una passeggiata lungo la pista ciclabile, durante il tragitto erano previste delle soste nelle quali veniva proposta la lettura di alcuni libri della recente produzione per ragazzi. Un’attività semplice, ma che è stata molto gradita dai bambini (e anche dai genitori che accompagnavano il tragitto) in quanto univa due elementi che ai piccoli piacciono molto, ossia la lettura di fiabe e la presenza di un animale. Il terzo appuntamento di settembre è stato riservato ai bambini dell’asilo di Pinzolo che hanno potuto così iniziare l’anno scolastico e il loro percorso didat- tico che prevede quale elemento importante il libro e il racconto. Altra iniziativa che ha riscosso il gradimento dei partecipanti è stato il ciclo di incontri denominato Thè letterari. L’appuntamento era previsto per le ore 15 dei martedì d’agosto alla partenza delle funivie di Pinzolo. Da qui tutti assieme ci si recava al Rifugio Prà Rodont, ove sulla terrazza era stato allestito un gazebo in cui i partecipanti potevano accomodarsi per ascoltare le piacevolissime letture proposte dal gruppo dei Bandus, accompagnati da thè con i pasticcini. Chi partecipava la volta successiva tornava portando con sé qualche parente o amico, segno questo del gradimento dell’iniziativa. IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO 39 CULTURA di Franco de Battaglia Val Genova valle incantata storia e leggende D anilo Povinelli ha percorso, fotografato, vissuto la Val Genova fin da quando era ragazzo e, con il fratello, accompagnava suo padre a recuperare i metalli dei vecchi ordigni bellici che la Grande Guerra, la “Guerra Bianca” fra Alpini e Kaiserjaeger, aveva disseminato fra il 1915 e il 1918 sui ghiacciai. Il suo libro su questa vallata unica nelle Alpi per storia e natura, per fatica di lavoro che sorregge le comunità e libertà di acque che si trasmettono come energia vitale allo spirito dell’uomo, non poteva, quindi, che essere quello di un “recuperante”, che è poi il modo migliore – come ben sapeva Mario Rigoni Stern, cui questa ricerca sarebbe molto piaciuta – di scrivere, fotografare, narrare. I “recuperanti” salivano sulla montagna con fatica, rintracciavano i bossoli con pericolo, li riportavano a valle ricevendone un magro compenso, ma consapevoli di aver “bonificato” la loro montagna, di essersene quasi riappropriati, di aver ritagliato un piccolo pezzo di pace fra i sassi dilaniati dagli scoppi. Recuperare il metallo delle bombe non era soltanto un lavoro, era fare anche opera di 40 pacificazione, riportare la montagna ai suoi ritmi naturali. Buoni. Anche recuperare la memoria è lavorare per la pace. Per una vita più degna, per una natura che non venga calpestata. È quello che Danilo Povinelli ha fatto, percorrendo in questo grande, completo volume, la storia millenaria della Val Genova, i momenti più significativi di un ambiente che è naturale e umano a un tempo, presentandone le visioni più rare. Le ha raccolte per tutta una vita, Povinelli, le immagini della Val Genova, salendo di persona fin sulle cime, entrando nel gelo del suo inverno, abbandonandosi ai suoi temporali, documentandone le alluvioni, ricercando sulle bancarelle di mezza Europa, nei suoi viaggi, cartoline, disegni, testimonianze destinate, altrimenti, ad andare perdute. È il libro di una vita, composto ed edito non per compiacimento, o per pura illustrazione, ma per restituire ad una suggestione totale nel percorrerla, una valle che il turismo di massa rischia di banalizzare nella sua fretta. Senza contare che la voracità rumorosa della motorizzazione annulla i tempi, e annoia, rischiando di ridurre a scenario posticcio anche i paesaggi di più intensa bellezza. Coraggiosamente, invece, Danilo Povinelli recupera e rilancia. Il capitolo più affascinante, sotto questo aspetto, è il primo. Potrebbe apparire un po’ didascalico nel suo illustrare, chilometro per chilometro, i luoghi e i momenti della valle. Ma in realtà costituisce la chiave per comprendere tutto, per entrare nella dimensione fisica, storica e al tempo stesso magica del percorso. Perché davvero, in Val Genova, ogni sasso ha una storia, ogni baita un passato, perché davvero la natura più libera, ed anche violenta, si salda con vicende IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO CULTURA umane di altrettanta intensità, di lavoro, di fatica, di caccia, di guerra, di fuga, di conquista, di amore. Dalle fotografie e dai testi di Danilo Povinelli la Val Genova emerge quindi come un personaggio in se stesso. Il masso davanti alle cascate Nardis portava un’iscrizione nazista durante la guerra, mentre più su, a Bedole, Adamello Collini faceva la sua Resistenza portando aventi la tradizione di libertà delle guide alpine, tanto da finire internato a Mauthausen, dove sarebbe morto nel 1945. La Val Genova è scavata dalle acque libere del Sarca, salvata dopo una dura e lunga battaglia contro le dighe e lo sfruttamento idroelettrico che l’avrebbero desertificata, ma è anche plasmata dai sentieri dei suoi boscaioli. È esaltata dalle solitarie imprese alpinistiche di Clemente Maffei “Gueret” in val Gabbiolo, ma anche adornata dalle cappelle votive, come quella della Ragada, che la pietà valligiana ha opposto alla furia delle alluvioni. Sono i turisti che le percorrono nella zona diventata Parco, a darle vita ogni estate, ma anche gli alpini che al Bedole, ogni anno, quando scende il primo autunno, fanno testimonianza di pace là dove la guerra ha lasciato i suoi segni. Le teleferiche portavano in su munizioni e calavano a valle i morti, sepolti poi in piccoli, suggestivi cimiteri da campo. Anche di questi momenti il libro fa memoria. La montagna non è un terreno di gioco, un luna-park ludico per vacanze di smemoratezza. È un ambiente dove la vita lascia i suoi segni, i suoi sorrisi, le sue cicatrici. Danilo Povinelli ce ne avverte. Non è una valle dentro cui entrare distrattamente, ma da scoprire tutta, anche attraverso le suggestioni trasmesse da inquietanti leggende. Non ci sono gli orsi che il mitico Fantoma abbatteva per ricavarne le taglie, ma anche le ninfe, le anguane che seducono i pastori, che attendono i viaggiatori avventurosi. Le acque che scendono violente nel Sarca, IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO Presentazione del libro ad Arco infatti, si stendono poi in anse segrete, non facili a scoprirsi, ma visibili a chi le cerca, inumidiscono i prati, creano polle nascoste, macinano i sassi in rena finissima, depositandole in spiagge di mistero. Se le cime incutono timore, il fondovalle trasmette una pacatezza segreta, quasi l’invito ad un pericoloso abbandono. Se l’estate porta una musicale sinfonia di cascate, l’inverno gela il silenzio nell’immobilità. Solo chi entra, lentamente, con gli sci può penetrarla. Non chi la violenta con le motoslitte. Il libro di Danilo Povinelli, recuperando, e riproponendo ai visitatori e ai residenti della Rendena, questa valle stupenda ed unica par suggerire anche un’altra constatazione: che la valle è sempre in bilico fra la pace e la guerra, come ai tempi delle battaglie sull’Adamello, fra i pastori e i soldati, fra le armi d’allora e il consumismo “mordi e fuggi” come di sciacalli, di oggi. Nonostante la sua possanza, l’immagine forte che con i suoi chilometri tra i monti trasmette, la Val Genova è fragile. Ha superato mille offensive, e usure per presentarsi come la vediamo. Tocca a noi, oggi, conservarla, salvarla e amarla, per poterla godere insieme, ed insieme scrivere un nuovo capitolo della sua storia, Per costruire insieme una nuova civiltà della montagna. La “val Genova valle incantata” sono 384 pagine e ben 813 illustrazioni fra foto bianco e nero, colori, cartine e documenti. Stampato da: Tipografia Antolini Tione per Edizioni Povinelli Pinzolo. 41 CULTURA I sentieri della Val Genova Comoda e pratica – trova posto in un taschino – la guida ai sentieri di Val Genova di Vittorio Maccarini viene a colmare una lacuna nel panorama delle pubblicazioni riguardanti questa zona, talune ormai obsolete e ripetitive. Il suo pregio più evidente è quello di essere aggiornata ai giorni nostri, completa, esaustiva, di facile consultazione e molto precisa nella descrizione dei percorsi e dell’ambiente: un habitat che in questi ultimi anni ha subito modificazioni profonde per il progressivo abbandono delle attività legate all’allevamento del bestiame (malghe ed alpeggi in alta quota), il conseguente avanzare della selva e del bosco in aree un tempo destinate a pascolo, con la scomparsa dei sentieri di accesso a questi luoghi per lasciar spazio ad altri percorsi, tracciati per gli escursionisti e per i turisti amanti della montagna e delle bellezze naturali. Tutti aspetti che l’autore ti fa toccar con mano e gustare nel procedere con lui alla scoperta di valli segrete, ancora selvagge e poco frequentate, attraverso piste, tracce e tratturi rimasti ormai patrimonio del mondo dei cacciatori o di esperti alpinisti. Altre qualità Presentazione del libro ad Arco 42 del prezioso libretto (160 pagine) sono il rispetto dei tempi di percorrenza, dati a misura d’uomo, le informazioni sui rifugi, sui bivacchi e sulle casine, sul tipo di equipaggiamento da usare. Non mancano “frammenti di memoria”: uno sguardo al passato necessario per comprendere il presente e per consentirci magari un pensiero verso il futuro. Una considerazione a parte merita il corredo fotografico, splendido e documentatissimo, dove scorci scattati dall’autore s’intrecciano con rare immagini fornite dall’archivio di Danilo Povinelli, sicuramente il più completo riguardante la zona. Il volumetto, stampato a Tione da Antolini, la tipografia delle storiche valli Giudicarie, compare nelle Edizioni Povinelli. Sono 160 pagine e 209 illustrazioni. IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO CULTURA La Banda di Pinzolo si racconta… IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO scuole elementari intitolate a Nepomuceno Bolognini, nel cui seminterrato si trova da sempre la sede della Banda. La serata ufficiale di presentazione del libro è stata presentata da Marzia Maturi, segretaria della Banda, ed è stata aperta da due esecuzioni dei bandisti, diretti dal maestro Gilberto Bonapace, alle quali ha fatto seguito il coro Presanella, col maestro Massimo Caola. Ha preso quindi la parola il presidente della Banda, Giovanni Maffei, che ha soprattutto evidenziato il valore socializzante e formativo della musica e del far parte del gruppo musicale, poi è toccato all’assessore alla cultura, Carola Ferrari, portare il saluto dell’amministrazione comunale e l’apprezzamento per l’attività della Banda. Infine l’autore, Gianni Ferrari, ha esposto, con l’aiuto di una serie di slide di pagine del libro, una sintesi dell’opera, della quale ogni famiglia di Pinzolo avrà una copia. Un rinfresco ha chiuso la serata. 1870 2008 Gianni Ferrari La Banda di Pinzolo La Banda di Pinzolo si racconta... zione civile di Pinzolo gremita di persone, pur in una sera fredda che non invitava ad uscire di casa, si è tenuto a battesimo il libro “La Banda di Pinzolo si racconta…”, scritto dal professor Gianni Ferrari. Si tratta innanzitutto di un doveroso e meritato riconoscimento per un’associazione le cui radici risalgono a quasi un secolo e mezzo fa e soprattutto ha svolto un ruolo sociale di tutto rilievo, facendo da indispensabile supporto a tantissime iniziative, religiose, civili, culturali, sportive, della nostra comunità. Il lavoro passa in rassegna le vicende del gruppo musicale dal 1870, si chiamavano i “Musicanti di Pinzolo” e ne rimane una fotografia ufficiale, fino ad oggi, passando dalla “Società Musicale” del 1878 alla Banda musicale del 1906 e poi alla Banda Comunale del 1959. La struttura dell’opera è impostata seguendo l’ordine cronologico per renderla più scorrevole e sequenziale, in modo che si possa leggere come una piacevole storia. Vi si trovano materiali storicamente documentati e ricavati dagli archivi comunale, parrocchiale, statale e della Banda stessa, inoltre non mancano riferimenti tratti dai giornali dell’epoca. Una parte ancora più viva e avvincente riguarda le testimonianze orali dirette di ex-suonatori e bandisti in attività, oltre che di tante altre persone, specialmente anziani, sentite direttamente dall’autore e utili a ricordare aspetti, tradizioni, situazioni della vita del nostro paese. Una caratteristica fondamentale del libro è la ricchezza di materiale fotografico, molto spesso corredato da didascalie per poter riconoscere e quindi ricordare chi si trova ritratto. Un altro capitolo del libro è dedicato alla storia centenaria dell’edificio, le ex si racconta... Gianni Ferrari Nella sala riunioni del centro della Prote- Comune di Pinzolo 2008 43 CULTURA Da Pinzolo una novità editoriale, un contributo per la vita Corrado Ceschinelli: IL BENESSERE POSSIBILE Ovvero come vivere bene, vivere a lungo ma soprattutto vivere sani U na vita dedicata al “Benessere Possibile” e che, a partire da Pinzolo, lo ha visto guadagnare sempre più credibilità e stima come interlocutore a tutto campo sulle dinamiche e sulle ragioni del “male di vivere” della nostra contemporaneità. Sociologo, Naturopata dalla Medicina Olistica e Psicosomatica, una poliedrica formazione in ambito Nutrizionale e Sportivo e una lunga esperienza come Trainer, Docente ad una delle scuole più autorevoli per la formazione e l’aggiornamento di Operatori al Benessere, è lui stesso che ci parla dei contenuti e delle intenzioni di questo libro: “Tutto nasce da una grande passione e un grande amore per la comprensione. Non è sempre stato così ovviamente. All’inizio era una ricerca spontanea e una necessità anche personale per vivere meglio, insieme forse all’idea e alla gratificazione di fare del bene anche per gli altri. Incontrare le persone, i loro mondi ed i loro disagi è stato di fondamentale importanza per capire meglio le mie difficoltà, per mettere a nudo di volta in volta il limite della mia conoscenza e per avere gli stimoli e le motivazioni per continuare a studiare, per riuscire a vedere oltre l’esemplificazione e l’apparenza. D. In che modo gli studi Olistici e Psicosomatici sono stati utili in questo? “La Naturopatia secondo la Medicina Olistica e Psicosomatica è prima di tutto un grande lavoro per la comprensione della realtà. Guarda all’uomo nella sua totalità contrariamente all’approccio terapeutico tradizionale che ragiona sul sintomo e usa la terapia farmacologica o specialistica per curare il male in sé. Guardare alla natura dell’uomo significa considerare tutte le abitudini che provocano conflitto e quindi cercare di correggere le cause che interferiscono con l’auto regolazione che ci appar tiene e che da sola ci man terrebbe in condizioni di salute, animata com’è dal principio vitale dell’autoconservazione e dalla vocazione all’equilibrio”. “Per fare questo però – prosegue Ceschinelli – è necessario prima di tutto coinvolgere la coscienza 44 della persona, portarla fuori dalla riduzione pericolosa di dove siamo finiti, dalla miopia delle nostre opinioni e idee personali. Un percorso di cambiamento attraverso una opportuna “riflessione consapevole” che deve essere supportata da tutta la conoscenza possibile, che si prefigge di ripristinare, attraverso la responsabilità, libertà e passione di vivere, salute e serenità”. “Questo era - continua Ceschinelli - il collante di tutto quanto avevo già visto e considerato strada facendo. Alimentazione ed attività fisica rimangono due aspetti fondamentali per rispondere ad altrettanti bisogni della natura biologica che siamo e sono un terreno di “bonifica”, di “cura” e di prevenzione importantissimi e vitali. Ma proprio perché siamo una cosa sola, se non interveniamo sulla nostra dimensione “mentale” rischiamo di mantenere in vita una percezione distorta ed innaturale che è molto lontana dalla realtà dei fenomeni e delle necessità. Una distorsione pericolosa e che da soli, nonostante ci viene ricordata ogni giorno dalle difficoltà e dalla sofferenza, non siamo più in grado di vedere, di comprendere e soprattutto di cambiare”. D. Perché è un libro destinato anche a chi si occupa della Salute e del Benessere altrui? “Perché chiunque incontra il malessere e le malattie altrui, così come in ogni relazione significativa, ciascuno nel suo specifico campo, nel suo specifico ruolo, può fare molto per mettere a nudo questa contraddizione di fondo. Lo dovrebbe fare il medico ed ogni operatore che si occupa di salute e benessere, ma lo può fare l’insegnante, il genitore o più semplicemente ognuno di noi. Questo è realizzabile solo se la nostra competenza, la nostra esperienza, si arricchisce di questa consapevolezza e di questa testimonianza. Una capacità forte del suo legame con la vita, del rispetto dei suoi principi e dei suoi bisogni fondamentali. Un processo che, soprattutto in questa particolare fase storica/evolutiva, va favorito e sostenuto affinché si affermi un modo più coerente di avere cura di Sé e del mondo a cui apparteniamo. Solo così il benessere diventa possibile proprio perché già scritto nella natura di ciò che siamo. Info: 348 8526528 [email protected] Il libro si può trovare al “Bazar Giornali” di Collini Maddalena di Pinzolo IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO CULTURA di Danilo Povinelli Visitatori a San Vigilio Dal primo di gennaio al 30 settembre di quest’anno ben 31.164 persone hanno visitato la chiesa di San Vigilio a Pinzòlo durante le ore di apertura al pubblico (dalle 9.30 alle 11.30 e dalle 14.30 alle 17.30 dal 1 giugno al 30 settembre, nei periodi di alta stagione e quando ritenuto necessario) o tramite appuntamento telefonico con la guida incaricata dalla Pro loco. Il servizio prosegue fino al 31 dicembre. Nel mese di ottobre, mentre scriviamo, già si sono superate le 2.700 unità. C’è chi vi è arrivato in pullman, chi in automobile e chi a piedi dagli alberghi o dagli appartamenti dove ha trascorso le vacanze. Si tratta di gente venuta da tutto il mondo! Ovviamente fuori da quegli orari molti altri visitatori si sono soffermati nel cimitero ad ammirare la celebre danza macabra, l’antico San Cristoforo e le pitture affrescate all’esterno sulla facciata che guarda a sera IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO della originale struttura architettonica. Quindi ai numeri raccolti andrebbero aggiunti altri ancora. La cifra, se da un lato documenta il notevole interesse per queste testimonianze di arte, di storia, di religione e di spiritualità montanare, dall’altra dovrebbe sensibilizzare i politici, responsabili del recupero culturale e della promozione turistica nelle valli. L’analisi dei dati dimostra come un terzo dei visitatori sia straniero, venuto apposta a Pinzòlo a rendersi conto delle pitture lasciateci in preziosa eredità dai frescanti dell’ Averària, mentre il resto si sia portato quassù, si può dire da tutt’Italia, isole comprese: cittadini di Palèrmo o gente di Clusóne a confrontare il Trionfo della Morte del cortile di palazzo Sclafàni o dell’Oratorio dei Disciplini con la nostra Danza macabra; montanari della Val Brembàna sulle tracce dei Baschènis; scuole di ogni ordine e grado: 45 CULTURA dalle elementari ai master universitari; associazioni ed enti vari: dai Centri studi ai gruppi della Sat, dai Circoli dei lavoratori a quelli della terza età. E poi docenti ed allievi degli atenei di Vienna, Berlino, Oxford, Monaco di Baviera, Milano, Trento, Bolzano e persino di Hong Kong, esperti d’arte da Cipro, dal Sud Africa e da Malta, letterati dai Paesi Bassi e storici dalla Francia. Fino al 30 di settembre abbiamo contato ben 201 pullman, 59 con italiani e 142 di stranieri, (oggi siamo a 236: 64 nazionali e 172 esteri). Le tabelle allegate, relative alle presenze negli ultimi tre anni, dimostrano come l’afflusso sia in continua crescita, vuoi in quantità (dai 21.000 del 2006 ai 35.000 visitatori del 2008), vuoi per l’interesse suscitato in un numero sempre maggiore di Paesi. A rendersi conto del complesso di San Vigilio, diventato un vero e proprio centro cosmopolita, sono arrivati studiosi, amanti dell’arte e curiosi da 49 Stati differenti: dal Giappóne all’Alàska facendo il giro del mondo verso occidente, e dal Sud Africa alla Svezia, parecchi dei quali appartenenti a religioni diverse dalla nostra, uomini di ogni colore e dai caratteri somatici più strani. Di vario tipo anche le motivazioni, gli stimoli, le occasioni o il pretesto che ne hanno provocato la visita. Che vanno dalla soddisfazione di interessi artistici, storici e culturali alla curiosità, dalla scusa per trascorrere qualche ora al riparo dalla pioggia a motivi di studio, o agli effetti di qualche strana combinazione. Come è capitato per gli olandesi. Dai 145 visitatori del 2006 e dai 161 del 2007 sono passati quest’anno a ben 561. Li aveva incuriositi Cees Nooteboom, il loro più grande scrittore vivente, che il 7 settembre del 2007 aveva pubblicato sul quotidiano più diffuso nella terra dei tulipani - (possiamo paragonarlo al nostro Corriere della Sera) – due pagine complete 46 dedicate alla Danza macabra di Pinzòlo, con grandi foto dell’affresco e del centro del paese, esponendovi il colloquio con Giuseppe Ciaghi nella sua sosta con il camper presso la chiesa, le informazioni avute sul Ballo della Morte, un commento ai testi ed una singolare interpretazione della pittura. Il tutto accompagnato da notizie su Pinzòlo e sulla Rendéna, sui negozi, sui garnì, sui ristoranti e sulle caratteristiche dell’ospitalità valligiana. I dati raccolti consentono di ragionare anche su altri aspetti, meritevoli di qualche seria riflessione soprattutto a livello di programmazione scolastica e nel campo della promozione turistica. I restauri, ormai ultimati, delle chiese di San Vigilio a Pinzòlo, di Santo Stefano a Carisòlo e di Sant’Antonio a Pelùgo, e quelli in atto a Sant’Antonio di Mavignòla e a San Giovanni di Massimèno permetterebbero di organizzare itinerari storico-artistici di spessore, a carattere didattico, e di attivare iniziative (come concerti di musica sacra, conferenze od altro) destinate alla gente del posto e agli ospiti. Che sono diventati molto numerosi, e che rappresentano un patrimonio su cui val la pena di lavorare per far conoscere la nostra valle e le sue attrattive. Dalle 7.441 presenze (6.930 italiani e 511 stranieri) registrate nel 1987, quando un gruppo di amici della Confraternita di San Gerolamo di Baldìno, all’indomani di alcuni interventi di restauro all’interno della chiesa, pensarono che sarebbe stato un peccato non mostrarli al pubblico (va ricordato che San Vigilio veniva IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO CULTURA usata solo nella ricorrenza delle festività dei Defunti), siamo arrivati ai 35.000 visitatori attuali. Breve storia del servizio Sull’ALTOADIGE del 22 ottobre 1987 compariva: “Nella campagna di Soràno, leggermente discosta dagli abitati di Pinzòlo e Baldìno, a metà strada per Carisòlo, protetta nel suo raccoglimento da una fila di noci secolari, si erge l’antica chiesa cimiteriale di S. Vigilio, il santuario celebre per la “Danza macabra” e gli affreschi dei Baschénis. In posizione isolata, fu oggetto spesso di furti, in seguito ai quali fu chiusa ai fedeli e agli estimatori delle opere d’arte. Negli ultimi anni alcuni interventi di restauro portarono alla luce nel suo interno nuovi stupendi affreschi, il tutto però inaccessibile al visitatore… Da qui l’idea accarezzata dagli Amici della Confraternita di San Gerolamo di Baldìno di aprirla agli ospiti di Pinzòlo e agli appassionati per alcune ore al giorno sotto sorveglianza durante l’arco dell’estate. Sostenuti in questa iniziativa da Mauro Mancina, pure lui di Baldìno, direttore dell’Azienda di soggiorno, col permesso della parrocchia, tre di loro, Italo Maffei, Gilberto Cereghini e Giuseppe Ciaghi, effettuarono delle ricerche documentali e stamparono un’utile scheda informativa sulle origini, l’architettura, le decorazioni, gli altari e l’arredo del tempio. L’azienda di soggiorno provvide a tradurla in tedesco e in inglese e a stamparne un buon numero di copie. Due giovani studentesse (Oriana Maffei e Barbara Ciaghi), vestite da hostess, istruite dalla Confraternita, hanno così fatto da Cicerone e illustrato agli interessati i tesori artistici di San Vigilio da giugno a settembre. L’iniziativa ha avuto il conforto di un gran numero di visitatori: ben 6.930 italiani e 511 stranieri: dati che fanno meditare sull’opportunità di incentivare il turismo culturale IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO e considerare le potenzialità effettive di queste nostre valli di periferia, località che vissero di una cultura propria invidiabile prima di venir emarginate nel secolo scorso dall’asse stradale delle valli dell’Adige e dalla costruzione della ferrovia del Brennero...” Il servizio venne ripetuto con le due hostess per qualche stagione; furono poi sostituite per diversi anni dalla signora Maria Pia Camin, molto apprezzata per la sua capacità di comunicare e di far riflettere sui temi raffigurati. Attualmente presidia la chiesa Giuseppe Ciaghi, che ha al suo attivo anche alcune pubblicazioni (un libro sulla figura di San Vigilio come viene proposta da Simone Baschenis nel ciclo dell’abside, ed una guida alla chiesa, che si accompagna all’originale pieghevole realizzato da Danilo Povinelli tanti anni fa e rimasto ancora di grande interesse ed utilità) Va detto che il complesso sacro per vent’anni è stato oggetto di restauri, gli Oriana Maffei e Barbara Ciaghi 47 CULTURA ultimi da parte di Elisabetta Dossi e dei suoi collaboratori sotto la supervisione dell’architetto Paoli, durati fino all’ottobre del 2007, e che tali interventi hanno condizionato parecchio l’accesso alla chiesa (era stato scavato tutto il pavimento, poi rifatto con un impasto di sabbia e calce), la sua agibilità e la visibilità delle opere (spesso nascoste da impalcature e da teli). Andrebbero pure ricordati una serie di concerti di musica classica di alto spessore e la stupenda mostra sulle danze macabre allestitavi dalla Provincia, tutte iniziative che videro uno straordinario afflusso di pubblico e che, sempre se compatibili con le esigenze dell’ambiente restaurato e delle istanze religiose, andrebbero ripresi col tempo. Anche per restituire il sacro tempio alla popolazione facendolo tornare a vivere. Il servizio, reso possibile grazie alla parrocchia di San Lorenzo, che ne ha sempre concesso l’uso e che va ringraziata per la sua generosa disponibilità, venne gestito dapprima dalla Confraternita di San Gerolamo col sostegno dell’Azienda di Soggiorno e del Comune di Pinzòlo. Cessata quest’associazione la sua attività, l’organizzazione delle visite guidate passò al Centro Studi Val Rendéna, sostenuto dal solo comune (l’Azienda di soggiorno, mutata nel suo assetto istituzionale e più tardi privatizzata, negò il suo contributo). Oggi vi provvede la neo costituita Pro loco di Pinzòlo, intenzionata a valorizzare una risorsa, che si può definire unica, un’occasione imperdibile. La chiesa di San Vigilio ormai è entrata negli itinerari predisposti da gruppi ed agenzie di viaggio, specie tedesche, che operano sui laghi di Garda, d’Idro e di Molveno, oltre che in Val di Sole, ed è diventata una sosta obbligata per i loro pullman, prima di far tappa alle Cascate di Nardis in Val Genova. Da ultimo meritano una nota i periodi di afflusso: il maggior numero di stranieri si ha nei mesi di aprile, maggio, giugno, settembre e ottobre, dove superano o addirittura raddoppiano le presenze rispetto agli italiani, che invece vi si concentrano nei mesi di luglio e di agosto. Si ringraziano le funivie di Pinzolo perché mettono a disposizione dei pullman il piazzale e i servizi durante il periodo di apertura degli impianti. Sarebbe infine auspicabile un servizio autonomo vicino al deposito. Visite guidate alla chiesa di S. Vigilio - dati statistici presenze italiani e stranieri GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC totale 2008 * italiani 477 1052 794 367 1188 2023 5935 6593 2448 599 154 21630 stranieri presenze 30 507 119 1171 387 1181 1352 1719 2461 3649 1657 3680 1111 7046 583 7176 2587 5035 2105 2704 2 156 12394 34024 2007 ** italiani 679 935 504 421 785 1914 1409 923 1386 83 28 591 9658 stranieri presenze 86 765 93 1028 322 826 797 1218 2010 2795 1675 3589 528 1937 310 1233 2874 4260 2178 2261 2 30 13 604 10888 20546 2006 *** italiani 188 150 128 201 362 1385 2025 6220 1665 306 7 816 13453 stranieri presenze 56 244 88 238 155 283 296 497 503 865 1482 2867 966 2991 532 6752 3120 4785 1169 1475 0 7 148 964 8515 21968 * fino al 31 ottobre ** nel periodo 13/7 - 23/8 2007 la chiesa è rimasta chiusa alle visite guidate per mostra *** periodo di apertura per visite guidate dal 1 giugno al 30 settembre 48 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO PERSONE di Elena Feltracco La vostra ambulanza Si è da poco conclusa la prima parte del Corso di primo soccorso organizzato dalla nostra Associazione in collaborazione con Infermieri e Medici della Centrale 118 di Trento. La seconda parte è prevista per aprile, e comunque le lezioni sono state organizzate nei fuori stagione apposta per venire incontro alle esigenze dei Campigliani, che purtroppo non hanno risposto con così tanto entusiasmo, dato che l’affluenza è stata molto scarsa. Peccato, dato che gli argomenti trattati sono stati molteplici, sono cose che tutti dovrebbero saper fare e il corso era gratuito; per farvi un’idea si è parlato di funzioni vitali, BLS, traumi, ferite, fratture, rimozione del casco, ustioni, urgenze psichiatriche, pediatriche e ostetriche, il tutto correlato da esercitazioni pratiche con il manichino, il defibrillatore, le steccobende e altri materiali in dotazione all’ambulanza. IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO Diverso invece è stato l’approccio e l’entusiasmo di 11 bambini d’età compresa tra 5 e 10 anni che hanno aderito alla giornata sul volontariato del 23 agosto in collaborazione con il gruppo “Ancora” di Tione. Ai piccoli curiosi è stato spiegato cosa facciamo tenendo conto della loro tenera età, facendoli giocare nel nostro garage e ricreando per loro tante scenette. Abbiamo usato un telefono finto e le nostre vere ricetrasmittenti e fatto esempi semplici di cose che possono succedere a casa o a scuola con disegni da colorare e adesivi, naturalmente spiegando loro che il 118 va chiamato solo per emergenze e concludendo la giornata con un piccolo giro in ambulanza. E’ stata un’esperienza nuova e positiva per noi e anche per loro e in collaborazione con le Scuole Elementari verranno fatte altre giornate del genere. Infine vogliamo segnalare che è arrivato il nuovo automezzo dell’Associazione che è stato battezzato e presentato durante la Festa campestre alla piana di Nambino dell’10 agosto: si tratta di un Volkswagen Transporter t5 4X4 allestito come unità mobile di rianimazione che è andato a sostituire un mezzo ormai vecchio e usurato. 49 PERSONE Il Gruppo Alpini di Pinzolo compie 40 anni Nei giorni 27 e 28 settembre il gruppo A.N.A. DI Pinzolo ha celebrato il quarantesimo anniversario dalla fondazione. Si era costituito il 14 ottobre del 1968 per commemorare degnamente il cinquantenario della vittoria nella prima guerra mondiale, manifestazione che vide i suoi iscritti in prima fila durante le solenni onoranze del 4 novembre. Furono 14 i soci fondatori (Liberio Collini, Giorgio Collini, Dante Ceschini, Onorato Maffei, Carlo Collini, Disma Caola, Fiorindo Cao- 50 la, Armando Melzani, Dario Pizzini, Nello Lorenzi, Mario Martello, G. Maturi, Angelo Lorenzi e Carlo Maffei) che parteciparono alla seduta della sua costituzione. In quella riunione venne eletto anche il primo capogruppo nella persona di Liberio Collini, la guida alpina figlio di Adamello, medaglia d’oro al valore civile. Venne pure nominato il Direttivo e fu adottato il gagliardetto del Gruppo, madrina la signora Enni Collini, vedova del mutilato ed invalido di guerra Angelo Liberio Collini Disma Caola Dante Ceschini Danilo Povinelli Vito Collini Renzo Maffei IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO PERSONE Maffei e sorella dell’alpino caduto Ippolito Maturi. Da allora alla guida del Gruppo si sono succeduti Danilo Povinelli, per 30 anni, tanto che per questa sua benemerita attività venne insignito del titolo di cavaliere, Vito Collini e Renzo Maffei, l’attuale responsabile. Attualmente conta su una sessantina di soci iscritti. Ed ora veniamo alla celebrazione del 40°, quando le note struggenti, del “silenzio”, suonato dalla cornetta della banda comunale di Pinzolo, hanno fatto passare un fremito, un brivido lungo la schiena di quanti, schierati davanti al monumento ai Caduti nelle due guerre mondiali, sull’attenti, tutti compresi dal momento, hanno presenziato alla cerimonia della deposizione della corona d’alloro davanti al monumento. Alla presenza del sindaco e di numerosi componenti la Giunta comunale di Pinzolo, dal comandante la stazione dei carabinieri Calabrò, dal generale degli alpini Guido Buonuomini, dal tenente colonnello Vincenzo Vinti, dal vice della sezione di Trento Carlo Covi. IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO Domenica mattina raduno nel parco del Ciclamino, sfilata lungo viale Trento fino alla chiesa di san Lorenzo, dove il parroco don Benito ha celebrato la santa messa, sottolineando nell’omelia le caratteristiche che fanno degli alpini un corpo tutto speciale. Dopo messa il corteo, al ritmo dei tamburi della banda comunale di Pinzolo, preceduto da un gruppo di simpatiche fanciulle in costumi tipici, ha raggiunto il monumento ai Caduti davanti alla chiesa di san Vigilio per l’alzabandiera e la deposizione della corona d’alloro alla memoria. Di lì sempre in sfilata si è spostato attraverso le vie principali del paese sino al bocciodromo, dove le autorità, militari e civili, hanno avuto modo di porgere il loro saluto e dove si era preparato un rancio alpino. L’attuale direttivo è composto dal presidente Renzo Maffei, dal vice presidente Fabio Cereghini, dal segretario Remo Vidi, dal cassiere Giorgio Bindo e dai consiglieri Guido Cereghini, Delfo Collini, Dario Pizzini (uno dei soci fondatori), Danilo Povinelli e Crispino Salvaterra. 51 PERSONE di Danilo Povinelli BORTOLO MATURI guida alpina di Pinzolo Nel lontano 1881 nasce la “Società Guide Alpine di Rendena” Nell’80° anniversario della sua nascita lo ricordiamo come lui avrebbe voluto senza tante esaltazioni, ma con episodi molto interessanti, umani, sinceri. Bortolo nasce a Pinzolo il 13 maggio del 1928 e muore il 14 giugno 2002. È stato nominato portatore nel febbraio del 1948 e guida nel 1951 abilitato per la zona Brenta Adamello (come si usava dire allora). Sfogliando il suo libretto di guida verrebbe la voglia di scrivere un libro. Naturalmente chi scrive sul libro delle guide ringrazia ed elogia il suo comportamento. Ma in questo libro emerge la personalità, il carattere, la professionalità di Bortolo il quale riusciva sempre a comunicare con il suo cliente, anche nei momenti più difficili. La fiducia che il cliente aveva e i ringraziamenti che si susseguono in tutto il libretto sono un continuo ripetersi dei clienti più vari, ma sempre soddisfatti dell’ascensione compiuta. Guida di gran levatura, perizia, abilità. Dopo aver letto tutto il libretto, una cliente significativa merita di riprendere alcuni passi delle sue emozioni. Il Gruppo Guide di Pinzolo al Rifugio Bedolle nel 1955 in occasione di una festa alpina. Da sinistra in piedi: Livio Binelli, Massimo Matteotti, Cornelio Collini, i coniugi Giuseppina e Giovanni Ferrari (Guida Alpina emerita), Rodolfo Pedri. Seduti: Antonio Bonapace, Remo Collini, Bortolo Maturi e Giordano Cunaccia. 52 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO PERSONE (1955) “Per la prima volta ho provato oggi l’emozione di una scalata salendo sulla cima Tosa per la via normale. Mi ha dato una soddisfazione immensa e questo grazie alla sicurezza che mi ha dato la guida… A Bortolo sono molto grata e spero di tornare con lui sulle montagne che ho imparato ad amare. (1956) Ghiacciai Mandrone e cima Adamello, seconda gita, ho conosciuVictor to anche i ghiacciai. Serietà e prudenza di Bortolo che è stato come sempre anche un buon compagno di gita. (1957) Castelletto Inferiore, la mia prima arrampicata non poteva andare meglio, la sicurezza assoluta che mi ha dato la guida… per il tuo validissimo aiuto la promessa è di ritornare al più presto possibile ad arrampicare insieme.” Dai primi passi di alpinista Anna Zaretti con Bortolo ha conosciuto e amato le montagne incominciando dalla cima Tosa e arrivando sui ghiacciai dell’Adamello, scalando con lui la cima più alta del gruppo e poi il Castelletto sul Brenta. Ma Bortolo IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO Bortolo Anna di Milano si era innamorata della montagna o di Bortolo? Questo non si è mai saputo. Nel suo libro di guida il primo scritto nel 1948, l’ultimo nel 1974, 26 anni di attività. Notiamo come ha servito sempre molto attento anche la SISM e poi l’ENEL sui lavori di alta montagna nei ringraziamenti che segnavano sempre i dirigenti. L’ultimo scritto nel suo libretto è di Vigilio Bonenti dirigente ENEL; lo ringrazia per la sua “nobile professione”. Bortolo un personaggio schivo, tranquillo, la sua storia sarebbe molto lunga, interessante, lo ricordiamo oltre ad essere una brava guida alpina anche per la somiglianza molto evidente del lontano cugino d’America, il famoso attore Victor Mature. Il padre di Victor, Marcello Gelindo Maturi, emigrò da Pinzolo per gli USA nel 1900, dove nasce il figlio, la storia è poi nota. Bortolo Maturi lo ricorderemo con uno scritto dal suo libretto molto significativo che nel 1961 scrisse Marco Viti: “Ho fatto il Croz del Rifugio, ho avuto paura, ma mi sono divertito. Grazie al sig. Maturi.” Victor 53 PERSONE a cura dell’Ente Gestore Primo premio alla scuola materna Domenica 23 novembre un bel gruppo di bambini accompagnati da genitori e maestre della scuola dell’infanzia di Pinzolo sono partiti per Mantova. In un clima di gioia hanno partecipato alla festa di premiazione della VII edizione del concorso nazionale di disegno “DIRITTI A COLORI” vincendo il primo premio. La felicità era tanta considerando che la giuria ha scelto il bellissimo disegno tra i tanti giunti da tutta Italia. Un riconoscimento importante visto che hanno partecipato ben 7.336 bambini, dai 3 ai 10 anni, realizzando 6.425 disegni. La manifestazione è organizzata dalla Fondazione Malagutti onlus di Mantova che, con la collaborazione del Ministero della pubblica istruzione e degli organi 54 di informazione, coinvolge ogni anno un numero sempre maggiore di bambini. Lo scopo dell’iniziativa è sostenere e difendere i diritti di ogni fanciullo con l’obiettivo di coinvolgere famiglie e Istituzioni per la salvaguardia dei DIRITTI dei bambini. “IL DIRITTO A GIOCARE ALL’ARIA APERTA”, della Convenzione sui diritti dell’infanzia, è il titolo dell’opera realizzata dalla sezione GOCCIOLINA della scuola dell’infanzia di Pinzolo. Un disegno originale, realizzato con la tecnica del pennarello, dai colori brillanti a tal punto da sembrare in rilievo. Davide, Gloria, Martina, Mattia, Nicola, Paolo, Pietro, Robin, Sara, Simone, Stefano e Veronica, i 12 bambini che lo IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO PERSONE hanno elaborato, hanno voluto rappresentare un grande parco giochi pieno di bimbi allegri e spensierati. Tutti i disegni sono stati esposti in mostra al PalaBam di Mantova dove è avvenuta la premiazione. Prima di ricevere il grande premio, consistente in giocattoli e tantissimi colori, è avvenuto uno spettacolo con i cantastorie di Melevisione, il noto programma televisivo di rai tre. Lupo Lucio e Milo Cotogno, personaggi conosciuti da tutti i bambini, hanno rappresentato la storia “Milo e il tesoro del libro” raccontando al pubblico di giovanissimi fiabe ed episodi dal vivo. Senza il vetro della televisione hanno coinvolto i bambini facendoli partecipare attivamente alla rappresentazione e al termine dello spettacolo si sono resi disponibili per una foto ricordo e un autografo. Come tutte le fiabe anche questa meravigliosa giornata è finita al meglio. Tutti insieme felici e contenti sono tornati a casa sul pulmino del bravissimo Sergio. E IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO tanta era la gioia che il giorno dopo alla scuola materna sono stati coinvolti tutti i bimbi che la frequentano con una bella festa nella loro palestra. Un grazie sincero a tutte le maestre. 55 PERSONE di Tania Binelli Fondazione “Casa del Bambino” Afra Maria Filz e Paula Manuela - Sao Josè de Piranhas (Brasile) Il 20 gennaio del 2006 Sergio Binelli e sua moglie Nenen hanno realizzato un sogno. Un progetto importante, mosso da un desiderio profondo di solidarietà, da un bisogno di migliorare o comunque di rendere meno grave la situazione di molti bambini brasiliani. È con grande orgoglio che sono qui a raccontarvi come sia nata, prosegua e sarà mantenuta in futuro questa idea dei miei genitori. L’idea non nasce con Sergio ma già con sua mamma, Afra Maria Filz, a cui è intestato il progetto assieme a Paula Manuela. Afra era nota in paese per la sua bontà, ancora oggi quando chiedo notizie o un aggettivo che descriva la nonna, mi sento rispondere: “Era buona, una brava donna, Chiesa e famiglia”. Cresciuta 56 orfana di padre e madre, si è sempre preoccupata di fare del bene al prossimo, di non fare mancare cibo in tavola ai suoi nove figli, anche quando la situazione, soprattutto nei primi anni dopo la guerra, non era delle più rosee. Papà ricorda sempre che tra le sue preghiere la nonna non dimenticava tutti i bambini affamati e i bisognosi del mondo. Ultimamente mi è stato raccontato un aneddoto carino da Italo “Lustro”: quando era ancora alle elementari, compagno di mio zio Davide, spesso come ogni bambino prendeva un castigo, ad esempio ricopiare pagine dalla Divina Commedia di Dante. Bene, la nonna mandava lui e lo zio a giocare e finiva per loro la punizione data dal maestro. IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO PERSONE Paula Manuela, era una di quei bambini tanto cari alla nonna: nata e cresciuta a São Josè de Piranhas, perde la vita cadendo dal poggiolo della casa che oggi è stata ristrutturata e adattata a sede, refettorio e dormitorio del progetto. “La Casa del bambino Afra Maria Filz e Paula Manuela” nasce per alimentare, educare e dare una speranza a centinaia di bambini che vivono a São Josè de Piranhas, una cittadina nella regione più interna dello stato della Paraiba, nord est del Brasile. Qui una sessantina di bambini dai 3 ai 6 anni, raccolti nelle favelas della periferia, possono vivere all’interno della struttura che fa loro da casa. Inoltre 4 volte alla settimana viene offerto un pasto completo a più di 140 famiglie che si trovano in situazioni che si possono definire disastrose, in quanto la mancanza di impieghi, l’inflazione e il caro vita impediscono a famiglie che non hanno alle spalle parenti più agiati, di cambiare il loro status quo. IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO Perché proprio questa città? Semplicemente perché mia mamma è cresciuta, ha sperato e sofferto assieme alla sua numerosa famiglia (11 fratelli), alla nonna e al nonno. Più di una volta mi è stato raccontato come avere carne da mangiare fosse di per sé un motivo per festeggiare, e come fosse difficile per mio nonno, che lavorava nei campi di cotone, trovare i soldi necessari per alimentare la numerosa famiglia. Ciononostante anPaula Manuela cora oggi, molti anziani del paese ricordano come nella casa di Luis e Maria ci fosse sempre un piatto di “arroz e feijăo” (riso e fagioli) per chiunque avesse fame. La Casa vive e continua la sua missione grazie alla generosità dei sostenitori della Val Rendena e Giudicarie. Attraverso le offerte mensili di molti benefattori, è possibile offrire i pasti a questi bambini, insegnare loro a leggere, a scrivere, e soprattutto portare una speranza. Perché il problema maggiore è che quando non si ha di che nutrire i propri figli, nonostante si lavori, nonostante si abbia buona volontà, è facile pensare di essere senza speranza, senza un futuro. E se si toglie la speranza a un uomo, gli si toglie l’animo ciò che ci differenzia dagli animali e che ci impedisce di scendere a compromessi con una realtà che a volte è troppo dura, difficile da gestire. Investire nei giovani, fare capire loro che non sono soli, ma che al mondo c’è del buono, che le alternative esistono, è il vero messaggio che “La Casa del bambino Afra Maria Filz e Paula Manuela” vuole mandare ai ragazzini di questa città del Brasile. Il progetto, infatti, proseguirà anche con gli adolescenti, cercando di insegnare loro un mestiere, un lavoro con il quale potranno mantenersi e lavorare se non 57 PERSONE a São Josè de Piranhas, in città maggiori, per evitare che le luci delle grandi città come São Paulo o Rio de Janeiro, non siano fuochi fatui ma luoghi in cui poter guadagnare e lavorare per poi tornare a migliorare il proprio paese di origine. Tra i benefattori della Casa dobbiamo ricordare: la S.A.T. che ha devoluto interamente le quote di Afra Maria Filz partecipazione alla gara del 1° luglio 2007; la famiglia Bazzoli di Roncone che ha raccolto fondi per la Casa, in memoria del defunto Flavio; la Cassa rurale di Pinzolo, da sempre impegnata nella solidarietà internazionale; Luciano Beltrami, già presidente della fondazione “Aiutiamoli a vivere”di Carisolo, che ha passato un periodo lungo per aiutare i bambini, per insegnare come coltivare l’orto,ecc; e ovviamente tutti i piccoli e grandi benefattori che con le loro offerte mantengono in piedi la speranza di un futuro migliore per questi bambini. Molti di loro preferiscono restare nell’anonimato ed è giusto rispettare questa volontà. Nel cuore dei bambini il loro nome è comunque scritto in modo indelebile. Fondamentale quest’estate è stato 58 l’arrivo del dott. Josè Lira de Araùjo, avvocato e direttore della Casa. Visitando l’Italia, conoscendo molti dei benefattori e dei simpatizzanti, Zè, come viene chiamato da noi amici, ha avuto conferma che gli italiani in genere e i “rendeneri” in particolare, sono quelle persone meravigliose che si ricordano di chi non sta bene, di chi nonostante voglia non riesca a migliorare le cose. La “Casa del Bambino” ringrazia tutti i sostenitori, e coglie ovviamente l’occasione per rinnovare l’invito a voi tutti di venirci a trovare in Brasile: la casa è infatti attrezzata per poter ospitare volontari, amici e quant’altro. Il progetto è stato “pubblicizzato” soprattutto tra gli amici della mia famiglia, questa è una buona opportunità per permettere a tutti di venirne a conoscenza e di contribuire anche con vestiti, giocattoli, quaderni e quant’altro. A breve infatti verrà inviato un container contenente svariati doni per questi bambini compresa un’autoambulanza gentilmente donataci dai volontari del 118 di Tione di Trento. È ovvio che la presenza di medici, infermieri, dentisti, ginecologi sia anche più che gradita, poichè dove non c’è cibo purtroppo l’igiene, le conoscenze sanitarie, le medicine scarseggiano o non sono alla portata di tutti. Questo è insomma un invito tra le righe per chi possa, voglia passare un periodo a Sao Josè de Piranhas! Per chi invece non possa muoversi, saremo più che lieti di dare informazioni sulla Casa, di mostrare foto e filmati di questi bimbi che, al di là del facile buonismo, riempiono veramente il cuore. Fare del bene può portare solo altro bene e come è ricordato nel libro dei Proverbi: “Il povero è odioso perfino ai parenti, il ricco invece ha molti amici. Chi disprezza il tapino, commette peccato, felice invece chi ha pietà dei poveri.”. Concludo quindi sperando che la Val Rendena continui ad essere felice, sostenendo i miei genitori in questo nobile progetto. IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO TRADIZIONI A TAVOLAdi Attilio Maffei L’angolo della nonna Ricette antiche, povere ma decisamente gustose I nostri nonni ci raccontavano spesso di cosa si mangiava nei tempi in cui il cibo di certo non abbondava, ripetendo spesso la frase “sum vignù granch a…”. La semplicità degli ingredienti e il sapore conferito loro dalla cottura a legna, rendeva queste pietanze gustose, nonostante tanti altri “aiutini” per insaporire (dado su tutto). Pasta con patate e cipolla (4 pax) Minestra di riso patate e porri (4 pax) Sbucciate 3 patate e tagliatele a piccoli cubetti. Fatele bollire per 5 minuti in acqua salata e aggiungete 300 g di pasta corta (ideale pipette). Tritate una cipolla e rosolatela in 150g di lardo macinato. Scolate la pasta e conditele con il lardo e cipolla, spolverate di grana ed un pizzico di pepe. Dico la verità, un po’ pesantoccia, ma speciale, provatela… buon appetito! Rosolate in un cucchiaio d’olio e una noce di burro un piccolo porro tritato, aggiungete due patate a cubetti e un litro e mezzo di brodo. Cuocete 10 minuti, aggiungete 150 g di riso, del prezzemolo tritato e ultimate la cottura per altri 18 minuti. IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO 59 CURIOSITÀ di Nicola Criscuolo Leggenda di Natale Piovve un gran tempo e poi cominciò a cadere fitta la neve sulle cime e poi sulle vallate…i laghi divennero grandi distese gelate e la cascata fu un grosso blocco ghiacciato… gli animali si aggiravano per i boschi alla ricerca di ramoscelli secchi da mangiare… di lontano si sentivano i colpi dei fucili che risuonavano nella valle come lugubri suoni di morte… Erano anni che un inverno così rigido non bussava alle porte e, se i centri turistici erano affollati di sciatori e gli albergatori erano felici come pasque, per le famiglie più povere i disagi crescevano di giorno in giorno… I prezzi salivano a dismisura a causa dei disagi nei trasporti, ma anche per l’affluenza dei turisti che potevano permettersi di pagare tutto ciò che volevano senza badare ai costi. Nella sua casa di ghiaccio, Babbo Natale leggeva le lettere dei bambini di tutto il mondo e ordinava ai suoi folletti i giocattoli richiesti. Fra queste egli ne scorse una tanto diversa da ogni altra… era stata scritta da una mano di adulto… D’istinto egli s’indignò… “Un adulto che mi chiede dei doni? Ma non sa che io porto doni solo ai bambini? E poi cosa mi scrive a fare un adulto, se nessuno di loro crede in me?” pensò accigliato e contrariato il vecchio dalla barba bianca e fece per gettare la lettera nel fuoco senza leggerla… Ma la voce del buon Dio gli sussurrò: “Babbo Natale, per60 ché sei così prevenuto?… È ben vero che gli adulti non credono in te, ma sei un adulto anche tu e potresti quindi prendere in considerazione che esiste anche qualche adulto diverso da tutti gli altri… Leggi quella lettera e mi darai ragione…”. Babbo Natale arrossì sotto la barba; con un gran colpo di tosse si scusò col buon Dio e aprì la lettera… “Caro Babbo Natale, ti parrà strano ricevere una lettera da un adulto, ma io sono un adulto un po’ speciale… sono un adulto che crede in Babbo Natale e si commuove ogni volta che guarda un’immagine che ti raffigura… sì, mi commuovo perché la mia infanzia è passata troppo in fretta e triste, senza ricordi gioiosi, ma quando arrivava Natale io restavo sveglio tutta la notte ad aspettarti… e tu venivi sempre da me… mi lasciavi qualche giocattolo, ma soprattutto mi abbracciavi un attimo e mi facevi sentire protetto… poi volavi via con la tua slitta ed io mi addormentavo sereno e attendevo che arrivassi l’anno successivo… poi sono cresciuto e ho chiuso il mio cuore ad ogni sentimento perché nessuno capiva il mio cuore e i miei sogni erano motivo di derisione da parte di tutti… Ci soffrii moltissimo ma per lunghi anni andai avanti così… leone fra i leoni che imitavo senza capire… leone fra i leoni cui non somigliavo… Accadde poi che una fata toccò il mio cuore e nessuna resistenza valse a frenare il venir fuori di tutti quei sentimenti congelati per anni… cominciai ad Amare, a sorridere, a piangere, a suonare, a dipingere, a scrivere… Oggi quella fata è accanto a me… e ci sono i nostri animali e speriamo presto IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO CURIOSITÀ anche i nostri bimbi… stasera abbiamo parlato di Natale e nel mio cuore sei tornato anche tu… non ho doni da chiederti perché la mia fata è il dono più bello che la vita mi abbia concesso, ma solo a te posso chiedere i doni che nessun altro potrebbe fare a questo mondo… La notte di Natale trova il tempo per passare nei sogni degli adulti e cancella i fucili e tutte le armi, fai che le loro mani sappiano accarezzare, donare, sorreggere… che il colore della pelle diventi irrilevante come il colore di un maglione… fai che il denaro ceda all’Amore il trono sul quale da troppo siede sovrano… che nessun bimbo abbia più freddo o fame o debba subire violenze… che nessun anziano si ritrovi solo senza una parola di conforto… che nessun adulto debba più nascondersi in cuore i propri sentimenti come feci io per non apparire ridicolo… che nessun animale debba più scappare alla vista dell’uomo… che nostro figlio o figlia possa credere in te per sempre, così come ci credo io… E se un attimo ti resta la notte di Natale, passa a darmi il tuo abbraccio come un tempo… perché nel tuo abbraccio troverò ancora la forza di continuare a credere nei miei sogni e di raccontarli al mondo perché il mondo torni a sognare… Nicola”… Giunto in fondo alla lettera, Babbo Natale si schiarì la voce con un secco colpo di tosse e ripensò a quel bimbo che un tempo aveva atteso ogni Natale il suo abbraccio per trovare la forza di vivere il quel mondo ostile in cui era nato… lo ricordava bene perché era l’unico a non chiedergli mai giocattoli, ma solo affetto… Ripiegata la lettera, la conservò nel taschino interno della giacca rossa, proprio sopra il cuore. Poi andò dal folletto capo e gli disse di preparare un piccolo Babbo Natale di legno. La notte di Natale, Babbo Natale scese IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO in tutte le stanze dei bambini del mondo e posò i doni accanto a ciascun lettino… passò quindi nei sogni degli adulti e cancellò la cattiveria dai loro cuori e a chi era povero donò la speranza di un mondo più giusto e a chi era malato donò il conforto di sapere che non era solo nel suo dolore… Era ormai l’alba e il mondo stava per risvegliarsi… Babbo Natale saltò sulla slitta e corse verso la casa di Nicola… le luci erano spente e tutti sembravano dormire…la fata riposava serena… Babbo Natale la guardò e sorrise… sapeva che l’anno seguente l’avrebbe trovata addormentata con un piccolo bimbo stretto al cuore… poi si voltò e, seduto ai piedi dell’albero di Natale, vide Nicola… aveva perso tanti dei suoi ricci capelli, varie rughe gli segnavano il volto incorniciato dalla barba, ma sotto le palpebre chiuse, gli occhi erano sempre quelli grandi e buoni di un tempo e sul suo viso c’era il sorriso di quel bambino che tante volte egli aveva abbracciato e rassicurato… Gli si avvicinò pian piano e allargò le braccia… Nicola aprì gli occhi e si lasciò abbracciare… “Ora non ho più paura di aprire gli occhi e temere tu sparisca al risveglio…so che esisti davvero…so che esisti e tornerai ogni Natale perché sei nel mio cuore e non dovrò più vergognarmi di credere che davvero torni ad abbracciarmi ogni anno per darmi la forza di andare avanti un altro anno… ti voglio bene, babbo Natale!”… Quando le luci si spensero nelle strade e il giorno tornò a svegliarsi, la neve aveva finito di scendere e un sole tiepido illuminava il mondo… in ogni casa c’era serenità e speranza, i fucili di tutti gli uomini tacevano e gli animali bussavano alle porte delle case ricevendo del cibo per sfamarsi… Nicola abbracciò la sua fata e vide la slitta di babbo Natale sparire oltre la vetta più alta delle Dolomiti… È questa la magia del mio Natale. 61 COME ERAVAMO I coscritti del 1947 nel 1965. Classe 1910 nel 1970 all’Hotel Alpina di Pinzolo. 62 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO COME ERAVAMO Prima Comunione di tanti anni fa, con padre Ermete a Sant’Antonio di Mavignola. La prima corriera a Mavignola al ristorante “La Posta”. IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO 63 COME ERAVAMO Presentazione della 3-TRE a Maranello. Il secondo da sinistra è il sindaco di Pinzolo Gianfranco Bonapace, poi in piedi Gianvittorio Fossati Bellani, Patrick Tambay, Mario Malossini, Ferrari e Fritz Ruppert. Presentazione 3-TRE a Maranello. 64 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO Notiziario semestrale del Comune di Pinzolo Madonna di Campiglio, S. Antonio di Mavignola Iscritto al n. 1265 Registro Stampe del Tribunale di Trento dd. 13.12.2005 Comitato di redazione Danilo Povinelli | Direttore Responsabile Carola Ferrari | Presidente Marianna Biaudet Tarcisio Bonapace Carmen Caola Attilio Maffei Stefano Marchetti Hanno collaborato a questo numero Maddalena Collini, don Mario Bravin, Angelo Fedrizzi, Elena Feltraco, Carla Maturi, Franco De Battaglia, Tania Binelli, Nicola Criscuolo, Danilo Povinelli, Giovanna Binelli, Pro Loco Pinzolo, Rendena Eventi, Massimo Collini, Luciano Caola, ANA Pinzolo, Ente Gestore Scuola Materna Pinzolo Fotografie Fotostudio Danilo Povinelli, Archivio Rendena Eventi, Giovanna Binelli, Massimo Collini, Paolo Bisti, Silvano Bonapace, Funivie Pinzolo, Maurizio Papa, Carola Ferrari, Pro Loco Pinzolo, Elena Feltracco, Carla Maturi, A.N.A. Pinzolo, Vigili del Fuoco Volontari Pinzolo, Foto Torchio Copertina Fò Gaiart, sullo sfondo le Dolomiti di Brenta (foto Povinelli) Quarta di copertina Presepe ligneo di Fabio Franchini (foto Giovanna Binelli) Grafica Marco Martello Impaginazione e stampa Grafica 5 - Arco (TN) L’Amministrazione comunale quest’anno rivolge l’augurio di un Buon Natale alla Comunità con le opere lignee di Fabio Franchini (nella foto, a Mavignola), Ferruccio Bonapace (a Pinzolo) e Nicola Cozzio (a Madonna di Campiglio): un’attenzione alla nostra storia, alle nostre tradizioni e alle nostre radici. [email protected] www.comune.pinzolo.tn.it NE/TNO199/2008