Sfida nel sociale Foglio informativo per i gruppi e le associazioni che operano nel sociale (In collaborazione con l’Assessorato Provinciale Politiche Sociali) Direttore Responsabile: Lorenzo Vecchia - Aut. Trib. MN n. 17 del 16.11.2000 - Poste Italiane spedizione in A.P. art. 2 comma 20/c legge 662/96 Il Viaggio dell’Eroe Sostegno ai bisogni 8 maggio 2015 L’incontro conclusivo del progetto si è svolto nella mattinata di venerdì 8 maggio 2015 presso la Sala Matilde di Canossa dell’Università di Mantova con il patrocinio di: UFFICIO SCOLASTICO DI MANTOVA Volontariato e scuola a confronto Un abbraccio che dura da undici anni Il Viaggio dell’Eroe L’incontro conclusivo del progetto all’Università di Mantova Q uasi 200 persone, tra studenti, insegnanti e rappresentanti del mondo della scuola e del volontariato, hanno affollato, l’8 maggio scorso, la Sala Matilde di Canossa dell’Università di Mantova in occasione dell’incontro conclusivo de ‘Il Viaggio dell’Eroe’ 2015, laboratorio del Collegamento Provinciale del Volontariato Mantovano realizzato in collaborazione con il Centro di Servizio per il Volontariato Mantovano (CSVM). L’iniziativa, che si inserisce nel servizio “Volontariato e scuola” che il CSVM gestisce con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Mantova e con il patrocinio della Provincia di Mantova, era quest’anno dedicata al tema del “Sostegno ai bisogni”, ai suoi molteplici risvolti e alla speranza che questo importante argomento, parte integrante di una società civile coesa, si evolva e si sviluppi in modo condiviso e concreto con sempre maggiore forza e vitalità. Oltre 150 giovani hanno proposto riflessioni tematiche attraverso la proiezione di video, immagini e vere e proprie teatralizzazioni che hanno riscosso calorosi applausi. Uniti per sostenere i bisogni I La presentazione del progetto da parte degli enti promotori. Sotto: l’assessore provinciale alle politiche sociali Elena Magri l Collegamento Provinciale del Volontariato Mantovano da oltre venti anni promuove, aggrega e sostiene gruppi e organismi di volontariato, espressioni concrete di partecipazione, vitalità e pluralismo del territorio mantovano. Con la consapevolezza del valore e della specificità dell’apporto efficace del volontariato e della sua capacità di coinvolgimento degli istituti scolastici, il CPVM (associazione di associazioni) si è ulteriormente convinto della necessità di diffondere e far conoscere alla cittadinanza il lavoro che migliaia di volontari svolgono. La centralità della persona, il lizzazione di prodotti creativi e di approfondimento tematico, condivisi nel confronto pubblico di venerdì 8 maggio 2015 presso la Sala Matilde di Canossa dell’Università di Mantova. In tale sede si è proposta una riflessione sull’impegno sociale che molte associazioni di volontariato svolgono quotidianamente senza dar risalto al proprio fare, sul sostegno alla persona e alla comunità tutta per costruire un futuro a misura d’uomo, sull’attenzione al più debole, al più fragile, ai soggetti più disagiati della comunità. I destinatari del progetto sono rimasti, come ormai da undici anni, gli alunni tare nelle associazioni di volontariato, nonché per sviluppare un senso di appartenenza alla comunità che faccia prevalere l’altruismo sull’egoismo e l’indifferenza. Altro obiettivo è quello di consentire agli studenti di sperimentarsi grazie all’utilizzo di tecniche espressive meno convenzionali, come la realizzazione di video, documenti informatici, cartelloni e altro. Fornire un’occasione di confronto e di scambio tra scuole differenti è un altro importante obiettivo del progetto, cui si aggiunge la volontà di creare un momento di comunicazione e condivisione tra la scuola e il volontariato. Il valore della gratuità, la vicinanza agli ultimi, impegna sempre più il Collegamento a promuovere quello spirito di sensibilizzazione rivolto al mondo della scuola sui temi del bisogno e del sostegno, sia alla persona che alla comunità tutta. Il tema al centro dell’attenzione nel corso dell’anno scolastico 2014 - 2015 era “Sostegno ai bisogni”. Archiviati con successo i primi 10 anni di vita del percorso de “Il Viaggio dell’Eroe”, l’edizione 2015 è stata proposta cercando di rivitalizzare il progetto stesso per proporre alle scuole una nuova strada, pur mantenendo la modalità dall’attività laboratoriale che prevedeva la rea- delle scuole primarie, secondarie di 1° grado e secondarie di 2° grado. percorso è parte del servizio “Volontariato e Scuola”, che il CSVM realizza gratuitamente con le associazioni di volontariato, a favore di queste ultime e degli studenti, per sostenere l’accesso e la permanenza delle tematiche relative alla solidarietà nei piani educativi scolastici. L’iniziativa si è svolta, come sempre, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Mantova e la Provincia di Mantova. Obiettivi del progetto Tra gli obiettivi primari de “Il Viaggio dell’Eroe” c’è innanzitutto il desiderio di comprendere in modo più approfondito il pensiero dei giovani nei confronti della solidarietà e delle tematiche proposte. Si vogliono poi offrire agli studenti spunti educativi e formativi nella direzione di una cittadinanza sempre più attiva e consapevole. Questo per creare nei ragazzi uno spirito di collaborazione e di sostegno che loro stessi possano por- II - 8 maggio 2015 - Il Viaggio dell’Eroe - Volontariato e scuola a confronto, una abbraccio che dura da undici anni Come nasce e come si svolge “Il Viaggio dell’Eroe” Il percorso progettuale si è concretizzato anche quest’anno tramite la progettazione, l’impegno e la collaborazione di insegnanti, studenti e associazioni. All’avvio dell’anno scolastico 2014-2015 si sono svolti alcuni incontri pomeridiani con gli insegnanti presso l’Ufficio Scolastico Territoriale e altre sedi scolastiche. Le associazioni si sono rese disponibili ad affiancare le attività laboratoriali delle scuole tramite incontri in aula, gestiti da volontari che nelle loro associazioni di appartenenza si occupano di sostegno al bisogno. Questi ultimi hanno portato in classe una riflessione culturale sull’impegno nel volontariato e in particolar modo sull’aiuto alle persone più fragili. Le scuole hanno successivamente realizzato un prodotto di massimo 15 minuti ciascuna (a scelta: elaborato scritto, immagini, video, rappresentazione scenica o altro) che è poi stato presentato nel momento pubblico di seminario laboratoriale svoltosi nel maggio scorso. Le associazioni e le scuole che hanno aderito all’edizione 2015 Queste le associazioni che hanno dato sostegno a “Il Viaggio dell’Eroe” 2015: Abio, Arcobaleno, Avc, Avo, Avulss, Centro Ricerca Educativa, Collegamento Provinciale del Volontariato Mantovano, Cuore amico, Gruppo Volontari Bigarello, Movimento promozione diritti del malato, Telefono Amico. Le scuole partecipanti all’undicesima edizione. Nel corso della mattinata dell’8 maggio scorso sono intervenuti alunni di otto scuole di Mantova e provincia: Istituto Superiore Bonomi Mazzolari di Mantova; Istituto Tecnico Economico Statale “Alberto Pitentino” di Mantova; Istituto Alessandro Manzoni di Suzzara; Enaip Lombardia, sede di Mantova; Istituto Comprensivo di Curtatone; Scuola Secondaria di Rivarolo Mantovano; Scuola Primaria di Rivarolo Mantovano; Istituto Superiore Sanfelice di Viadana. La presentazione sul tema del bisogno di pace della Scuola Secondaria di Rivarolo Mantovano Erano presenti alla mattinata conclusiva del progetto: Enzo Zampolli, presidente del Collegamento Provincile del Volontariato Mantovano; Elena Magri, assessore provinciale alle politiche di coesione sociale, pari opportunità e formazione professionale; monsignor Paolo Gibelli, Vicario Episcopale per i Rapporti con il territorio della Diocesi di Mantova; Mirella Cova, referente intercultura dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Mantova; Maurizio Caramaschi, vicepresidente del CSVM; Francesco Molesini, responsabile del Settore Promozione e Comunicazione del CSVM. Le conclusioni dell’incontro sono state affidate a Luisa Costa del Centro di Aiuto alla Vita di Mantova, consigliere del CPVM. Quest’ultima ha detto che “ogni bisogno è un diritto, ma anche un grande impegno. Ognuno di noi deve fare la sua parte. I desideri ci tengono in vita e allora dobbiamo considerarli come una piantina da curare. Ciascuno deve prendersi cura della sua piantina. Nessuno può agire per noi. Serve il coraggio di ciascuno per affrontare i propri problemi e per superarli”. Pensieri raccolti dai bambini della Scuola Primaria di Rivarolo Mantovano Per ulteriori informazioni, chiarimenti o semplici curiosità su “Il Viaggio dell’eroe” ci si può rivolgere al Collegamento Provinciale del Volontariato Mantovano: tel. e fax 0376-223433 email [email protected] - Enzo Zampolli (presidente CPVM) cell. 333-8069802; oppure al CSVM contattando Francesco Molesini: tel. 0376-367157 e 345-6049345, fax 0376-379051, email [email protected]. III - 8 maggio 2015 - Il Viaggio dell’Eroe - Volontariato e scuola a confronto, una abbraccio che dura da undici anni I giovani riflettono su bisogni, stili di vita, solidarietà P roponiamo di seguito, nell’ordine di presentazione, una sintesi degli interventi curati dagli studenti delle scuole mantovane che l’8 maggio scorso hanno dato vita al momento conclusivo de “Il Viaggio dell’eroe” 2015. La presentazione sul tema del bisogno di socializzazione a scuola dell’Istituto Comprensivo di Curtatone L’intervento dell’Istituto Superiore Bonomi Mazzolari di Mantova è stato realizzato da tre classi quinte dei Servizi Socio-Sanitari (VC, 22 alunni; VA e VB, 29 alunni) e aveva l’obiettivo, all’interno dell’area professionalizzante dell’alternanza scuola-lavoro, di fare riflettere i ragazzi tramite una proposta teorica e una proposta pratica relativa ad argomenti specifici del curricolo di quinta. Il coinvolgimento richiesto era sul tema dell’intercultura, il titolo dell’elaborato, sviluppato tramite una serie di slide, era “Insieme si può fare…migliorare la vita di tutti”. Il progetto vedeva il coinvolgimento di Anffas onlus Mantova. Le immagini proposte consistevano in una se- rie iniziale di bigliettini scritti a mano con molteplici riflessioni. Gli autori di questi brevi testi sono persone che frequentano il Centro Socio Educativo “Il Sentiero”, gestito da Anffas. Eccone uno che riflette tematiche poi riprese da altri: “Mi piace venire all’Anffas perché ho amici ed educatori nuovi... mi piace collaborare e fare queste attività: bigiotteria, laboratorio fotografico, spesa, danzaterapia, karaoke, le uscite, riordino, sparecchio....”. Al termine dell’elaborato erano invece presenti bigliettini preparati dagli alunni del Bonomi Mazzolari che avevano interagito con gli ospiti del CSE, anche questi appunti scritti a mano. Eccone uno fra tutti: “La tua forza è la mia, il tuo pianto è il mio. Ti ho dato una mano, mi hai preso il cuore”. L’Associazione Italiana Persone Down (AIPD) ha proposto in calce all’intervento una riflessione sul tema dell’inclusione, tramite attività laboratoriali, di bambini e ragazzi con sindrome di Down. L’Istituto Tecnico Economico Statale “Alberto Pitentino” di Mantova ha proposto un video incentrato su interviste ed interventi che hanno visto come protagonisti insegnanti e alunni. Si trattava di riflessioni sulla scuola e soprattutto sui corsi serali da questa istituiti. Esperienza giudicata unanimemente molto positiva. Sottolineati, oltre all’utilità insita nel programma di studio, i valori aggiunti di questo particolare tipo di apprendimento e di formazione: integrazione, valori umani, circolarità di idee dovuta anche alla multirazzialità degli studenti e alla loro provenienza anche da Paesi lontani. “Se i valori umani tra alunni e tra questi e gli insegnanti sono forti, la circolarità delle idee è maggiore” è stato detto nel video. Da segnalare che sono stati protagonisti del filmato anche studenti non più giovani. “Alla serale non ci sono confini tracciati dall’età” si è letto in una scritta che appariva al termine dell’elaborato, “né pregiudizi di alcun altro tipo”. Gradevole il sottofondo musicale che, dopo un avvio sinfonico, affidato alle note di “Also sprach Zarathustra, op. 30” di Richard Strauss, si è sviluppato attraverso un assemblaggio di brani contemporanei. L’Istituto Alessandro Manzoni di Suzzara ha recitato una serie di slide accompagnate da un piacevole sottofondo musicale. Titolo dell’elaborato, realizzato dagli alunni della classe 2° SB, era “Gli stili di vita”. “L’amicizia - si leggeva nel primo riquadro - è il modo più bello per imparare a conoscere una persona: si valorizzano i pregi e si accettano i difetti, si condivide il suo pensiero e il suo modo di vivere, anche se diverso dal tuo. Si rispettano le sue decisioni e le sue emozioni, mischiandole con le tue, gemellando un rapporto formato da rispetto reciproco”. Si passava, in tema di stili di vita, a considerazioni sullo sport, inteso innanzitutto come divertimento, ma anche come occasione di socializzazione attraverso cui conoscere altre persone. Lo sport, è stato scritto, è poi “un modo per poter mantenere un corretto stile di vita, avere una buona salute e rimanere in forma”. Presa in considerazione, in tema di stili di vita, anche la musica, passione da condividere divertendosi in compagnia e imparando a conoscere e a rispettare i limiti propri e degli altri. Altro tema era l’amo- IV - 8 maggio 2015 - Il Viaggio dell’Eroe - Volontariato e scuola a confronto, una abbraccio che dura da undici anni re che significa “Prendersi cura e fidarsi della persona che si ha al proprio fianco, rispettandola e valorizzandola in tutti i suoi pregi e i suoi difetti”. Altro tema toccato, la famiglia: “Essere famiglia significa: amore, affetto, gioia, coccole, sicurezza, sostegno”. un’altra slide evidenziava la necessità di una buona comunicazione: “Tramite la comunicazione possiamo conoscere il pensiero dell’altro ed arricchirci”. Enaip Mantova ha proposto un raffinato filmato, ben montato e di forte impatto. Il titolo era “Guarda la tua vita”. L’avvio presenta ragazzi attenti in aula o felici nell’atto di fare sport assieme. Poi, d’improvviso, una brusca interruzione della musica e delle immagini. Appare una serie di scritte: “Se muori in questo momento che cosa morirà con te?”, “Moriranno le tue idee, i tuoi obiettivi, i tuoi sogni”. E poi, “Sai quali sono le parole più difficili da pronunciare?”. A questo punto riprendono le immagini dei giovani studenti che reggono grandi scritte nere su fogli bianchi con le semplici risposte: “Grazie, Scusa, Perdonami, Ti amo”. “Se muori in questo momento rimarranno solo rimpianti” afferma la seguente scritta. Quindi, per immagini e didascalie, il suggerimento a prendere coraggio per risolvere i problemi di ciascuno, con espliciti riferimenti a bullismo e fumo, probabilmente sinonimo di dipendenza in generale. “Il peccato più grande è una vita non vissuta” recita un’altra scritta cui seguono semplici ma efficaci consigli: “Vivere sogni, idee, obiettivi”, “Vincerai se non ti arrendi” con sequenze di ragazzi che fanno sport assieme, e poi ancora: “Svegliati e vivi”. Una seconda parte del filmato si concentra sugli stili di vita più sani. “Chi è in buona salute è ricco senza saperlo” dice un proverbio francese. Seguono altri suggerimenti comunicati tramite frasi celebri come quella di Jim Roth “Abbi cura del tuo corpo, è l’unico posto in cui devi vivere” oppure il motto “La salute è il primo dovere nella vita” di Oscar Wilde. Il video suggerisce anche allegria e gentilezza a completare la formula di vita proposta dai ragazzi che hanno realizzato l’opera: quelli della classe 3a Grafico. blaggio di video e scatti fotografici dedicati alla vita degli alunni nell’ambito scolastico. L’opera si apriva sull’abbraccio di uno studente “normodotato” a un altro alunno affetto da Sindrome di Down, a sottolineare, da subito i valori dell’accoglienza e dell’aggregazione. Sono seguite immagini degli allenamenti in palestra. Qui appariva tra le altre la scritta “Insieme abbiamo vinto” e poi un’altra “... anche se a volte non ce l’ho fatta... poi ci sono riuscito”. A seguire immagini degli alunni che imparano a cucinare, con buonumore, perché “Assieme si vale di più”. Attraverso il giardinaggio i ragazzi della scuola hanno imparato il valore della terra: “Molte mani rendono lavoro leggero” e poi si sono cimentati con la chimica, “Da soli possiamo fare così poco... insieme possiamo fare così tanto”. Il canto polifonico ha dato spazio ad esperienze a più voci, perché “Più voci rendono magica La presentazione sul tema del bisogno di socializzazione per le persone disabili dell’Istituto Bonomi Mazzolari e dell’Associazione Anffas Anche l’Istituto Comprensivo di Curtatone ha proposto un filmato dal titolo “Insieme... si può”: un assem- V - 8 maggio 2015 - Il Viaggio dell’Eroe - Volontariato e scuola a confronto, una abbraccio che dura da undici anni La presentazione sul tema del bisogno di pace dell’Istituto Manzoni di Suzzara La riflessione sull’inclusione dell’Associazione Italiana Persone Down la musica”. Altre esperienze scolastiche hanno esaltato i valori dell’aggregazione e dell’amicizia con l’obiettivo di riuscire a lavorare assieme: un successo! Fotogrammi di una gita a Bosco Fontana e a Mantova hanno chiuso il video, donando una replica simbolica in esterni dell’abbraccio al ragazzo Down. Significativa la scritta che chiudeva l’elaborato: “Credo negli esseri umani che hanno il coraggio di essere umani”. La Scuola Secondaria di Rivarolo Mantovano ha proposto un video dedicato alla performance musicale di un gruppo di alunni che dava vita alle note delle celebre “Canzone del Piave”, meglio conosciuta per le prime parole del testo: “Il Piave mormorava...”. Si tratta di una delle più celebri canzoni patriottiche italiane. Il brano fu scritto nel 1918 dal maestro Ermete Giovanni Gaeta (noto con lo pseudonimo di E. A. Mario). Un secondo video mostrava gli stessi alunni impegnati nell’esecuzione del famoso “Inno alla gioia” di Ludwig Van Beethoven. Il contesto in cui si inserivano le due proposte musicali aveva per titolo “C’è bisogno di... pace” e si trattava di un’attività interdisciplinare realizzata all’interno del progetto dell’Istituto comprensivo di Bozzolo che ha visto impegnate le classi 2a e 2b. Tema del progetto era la Grande Guerra combattuta in Europa tra il 1914 e il 1918. Oltre all’aspetto storico si è cercato di comprendere come le guerre mondiali combattute nel XX secolo abbiano portato i governi europei ad allacciare relazioni, sia economiche che politiche, al fine di mantenere, successivamente, la pace nel continente. “In viaggio verso le stelle - Come far nascere e sostenere i desideri nei ragazzi” era poi il titolo dell’elaborato delle classi quinte della Scuola Primaria “Papa Giovanni XXIII” di Rivarolo Mantovano. “I sogni son desideri” recita l’inizio di una canzone del cartone animato “Cenerentola” di Walt Disney. Ma cosa sono i desideri? Quello che già l’etimologia del nome rive- la: “desideri” deriva, infatti, dal latino “de-sidera”, che significa “mancanza di stelle”. “Sì - scrivono gli alunni -, nel cielo della nostra vita mancano delle stelle che renderebbero più luminoso il nostro mondo e che, con il loro soffuso calore, riscalderebbero il nostro cuore”. “E allora,… è bene non smettere mai di sognare, o meglio di desiderare. Sogno e desiderio non sono la stessa cosa: il sogno esprime qualcosa di fugace e di illusorio; il desiderio, invece, rimane nel cassetto del nostro cuore e non svanisce finché non è colmato”. Passando per citazioni dantesche, La presentazione sul tema del viaggio dell’Istituto Sanfelice di Viadana VI - 8 maggio 2015 - Il Viaggio dell’Eroe - Volontariato e scuola a confronto, una abbraccio che dura da undici anni il testo dei ragazzi prosegue indicando il primo desiderio di ciascuno: la felicità. “Infatti, solo quando l’uomo è felice sembra confondersi con il cielo, con quelle stelle che mancavano” scrivono. “Gli uomini sono nati dal fango, sono humus, ma alcuni più di altri aspirano alle stelle”. I giovani alunni portano così una citazione anche di Oscar Wilde sottolineando la differenza tra chi asseconda “desideri secondari” (successo, lusso,…) e altri che hanno dentro di sé “desideri primari”. “Come far nascere e sostenere i desideri di bambini e ragazzi?” si chiedono infine i giovani alunni assieme ai loro insegnanti. Ecco la risposta: “Si tratta di indurli ad intercettare nella loro prospettiva mentale delle ‘stelle’, ovvero un ideale, un interesse, una curiosità profonda, una passione intensa. È difficile dare indicazioni educative, è certo che occorre offrire, almeno, la possibilità di entrare in contatto con qualcosa di valore”. “E il sostegno agli anziani? E i loro desideri come possono essere sostenuti?” si chiedono in conclusione i giovani scrittori. “Entrare in contatto con qualcosa di valore per loro significa migliorare la propria rete sociale per mantenere sufficientemente forte il proprio essere’” è la risposta. Come sempre, prezioso è stato l’apporto e lo scambio con gli anziani della Fondazione Tosi-Cippelletti di Rivarolo Mantovano. L’Istituto Superiore Sanfelice di Viadana ha rappresentato uno spettacolo dal titolo “Una ciurma per Moby Dick”, in collaborazione con il servizio “Ciao, ci vediamo domani” del Comitato Viadanese di Solidarietà. Si trattava di una teatralizzazione dal vivo, un vero e proprio pezzo di “teatro sociale” sulle tematiche delle donne in viaggio. I ragazzi hanno messo in risalto le paure di queste, i pregiudizi che le accolgono, i relativi stili di vita e, infine, il basilare elemento della socializzazione. È questa infatti l’opportunità più grande per arrivare, tutti assieme, ad un vero, importante risultato che si può chiamare tranquillamente e con orgoglio “comunità”. Comunità anche perché tra gli attori protagonisti hanno recitato due ragazzi con disabilità, perfettamente in sintonia con i loro compagni. La presentazione sul tema del bisogno di formazione dell’Istituto Pitentino di Mantova UNA RIFLESSIONE DAL VOLONTARIATO La parola “bisogno” potrebbe far pensare a una situazione di mancanza. In realtà il bisogno è connaturato alla persona e a tutta la sua esistenza anche se a volte siamo più attenti ai bisogni che ci sembrano più naturali: il cibo, il vestito, la disponibilità economica. Però la persona è una realtà più complessa: è corpo, spirito, mente, emozioni interdipendenti. Esse legano anche ogni persona alle altre. I prodotti realizzati dimostrano che i ragazzi lo hanno ben compreso. Unione, pace, socializzazione, gruppo, solidarietà, accoglienza, riconoscimento sono i temi che hanno attraversato esperienze e situazioni che sono stati rappresentati. Risposte a bisogni. Ma ogni risposta è un diritto e un impegno: ciascuno deve fare la propria parte. Mettersi in viaggio, appunto; il Viaggio dell’Eroe. Indica un cammino, e ogni momento è buono per partire; anche adulti e nonni hanno detto che continuano a sognare. Segno che il bisogno di crescere, di cambiare coniugato a desideri, passioni, progetti, voglia di futuro appartiene agli adolescenti ma deve essere anche sostenuto da testimoni e memorie ed è trasversale. Così comunicazione, connessione, sostegno reciproco, armonia, fiducia, presenza possono dare il coraggio necessario per affrontare difficoltà e conflitti che ogni percorso presenta fino al cambiamento di sguardo e stili di vita, e poi all’elaborazione di nuovi bisogni. Unica è la meta: il benessere, declinato come armonia, fedeltà, amore, divertimento, incontro con l’altro, condivisione, cura, gioia, rispetto, famiglia, gioco, aiuto… Una ricchezza di strumenti e di scelte che richiedono un NOI per trovare prima la forza di esprimersi e individuare poi come iniziare il proprio “viaggio”. Il bello è che resta sempre un “oltre”. Lo ha richiamato ai ragazzi un “nonno” ospite della Fondazione Tosi Cippelletti di Rivarolo Mantovano, con il suo invito forte a “coltivare la piantina che oggi sono”. Quindi il Viaggio dell’eroe resta aperto. Maria Luisa Costa VII - 8 maggio 2015 - Il Viaggio dell’Eroe - Volontariato e scuola a confronto, una abbraccio che dura da undici anni Undici anni con ‘Il Viaggio dell’Eroe’ L’iniziativa del Collegamento Provinciale del Volontariato Mantovano è un appuntamento tradizionale per scuole, associazioni e istituzioni Sopra: la copertina del volume pubblicato in occasione dell’edizione 2007 (solo parte sinistra) A lato: la copertina dell’inserto dell’anno scorso dedicato al Viaggio dell’Eroe Un’opera grafica realizzata dai ragazzi per l’edizione 2007. I l Viaggio dell’Eroe è un seminario laboratoriale che si inserisce nelle materie curricolari del programma scolastico e/o in progetti specifici degli istituti scolastici. Gli obiettivi sono: comprendere in modo più approfondito il pensiero dei giovani nei confronti della solidarietà e delle tematiche proposte; offrire spunti educativi e formativi agli studenti nella direzione di una cittadinanza sempre più attiva e consapevole; consentire agli studenti di sperimentarsi grazie all’utilizzo di tecniche meno convenzionali (realizzazione di video, documenti informatici, teatralizzazioni ed altro); fornire un’occasione di confronto e di scambio tra scuole differenti; creare un momento di comunicazione e condivisione tra la scuola e il volontariato; dare visibilità al piano educativo della propria scuola. Questo percorso ogni anno si concretizza tramite la progettazione, l’impegno e la collaborazione di insegnanti, studenti e associazioni. Lungo il percorso si svolgono incontri di coordinamento e progettazione con gli insegnanti presso l’Ufficio Scolastico Territoriale di Mantova e interventi delle associazioni in classe, tutti finalizzati al momento conclusivo di condivisione, come quello svoltosi l’8 maggio scorso. In questa giornata le scuole sono chiamate a proporre i loro prodotti, realizzati in percorsi scolastici di tipo laboratoriale. Di seguito una sintesi delle prime dieci “puntate” del Viaggio dell’Eroe che nel maggio scorso ha celebrato la sua undicesima edizione, oggetto di questo inserto, concentrando l’impegno di scuola, associazionismo e Istituzioni sul tema “Sostegno ai bisogni”. 29/9/2006, presso l’Istituto Isabella d’Este. Tema: dipendenze che schiavizzano ed esperienze che liberano. Con 6 riflessioni di ASL, professionisti del settore ASL, associazioni e CSVM. 26/5/2007, sempre presso l’Istituto Isabella d’Este. Tema: l’alcol si trasforma dentro di te. Con 12 interventi di istituti scolastici, riflessioni delle associazioni e approfondimenti di ASL. In tale occasione è stato realizzato un libretto illustrativo dal titolo “Il Viaggio dell’Eroe. I giovani mantovani e le dipendenze”, con i contributi degli studenti relativi alle prime due edizioni. 31/5/2008, Cinema Mignon di Mantova. “Essere solidali... rende felici!”, con 4 interventi di istituti scolastici sull’educazione alimentare, riflessioni delle associazioni e approfondimenti di ASL e Provincia di Mantova. 9/5/2009, presso il Seminario di Mantova. “Tra di noi con l’altro”, con 8 inter- VIII - 8 maggio 2015 - Il Viaggio dell’Eroe - Volontariato e scuola a confronto, una abbraccio che dura da undici anni venti di istituti scolastici sul tema della relazione e riflessioni delle associazioni. 23/5/2009, sempre presso il Seminario. Questa puntata coincideva con il “Mese della salute” e ha visto 4 interventi di istituti scolastici sul tema dell’educazione alimentare, riflessioni delle associazioni e approfondimenti di ASL e Provincia di Mantova. 14/5/2010, presso la sede della Fondazione Università di Mantova. Tema: “Diritti, cittadinanza e costituzione. I ragazzi se ne prendono cura”, con 6 interventi di istituti scolastici. 7/5/2011, Fondazione Università. “2011 Anno Europeo del Volontariato”, con 10 interventi di istituti scolastici e riflessioni delle associazioni. 18/5/2012, Fondazione Università. Tema: “L’anziano attivo”, con 7 interventi di istituti scolastici e approfondimenti dell’ASL . 10/5/2013, Fondazione Università. Tema: ‘L’appartenenza’ con interventi delle scuole e riflessioni delle Istituzioni e del volontariato. 09/05/2014, Aula magna dell’Università di Mantova. Tema: ‘Dalla famiglia multiproblematica alla famiglia capace di futuro’. L’edizione 2014 de ‘Il Viaggio dell’Eroe’ ha rivestito particolare importanza per il fatto che il progetto ha spento le sue prime dieci candeline.