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Istituto Professionale Statale per l'Enogastronomia e l'Ospitalità
Alberghiera “E.V. CAPPELLO”
Piedimonte Matese (CE) – cap 81016 – via Salvo D’Acquisto, 1
Tel. 0823911648 – Fax 08231876505
email: [email protected] – web: www.alberghieropiedimonte.it
Oggetto:
Integrazione al piano annuale delle attività personale ATA.
Manuale d’uso scale, sgabelli e movimentazione di carichi.
Le presenti procedure sono destinate al personale ATA dell’Istituto.
PREMESSA
OBBLIGHI DEI LAVORATORI2
1. Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre
persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni,
conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro.
2. I lavoratori devono in particolare:
a)
contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all'adempimento degli
obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
b)
osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai
preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale;
c)
utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i
mezzi di trasporto, nonché i dispositivi di sicurezza;
d)
utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione;
e)
segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei
mezzi e dei dispositivi di cui alle lettere c) e d), nonché qualsiasi eventuale condizione di
pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza,
nell'ambito delle proprie competenze e possibilità e fatto salvo l'obbligo di cui alla
lettera f) per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente, dandone
notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza;
f)
non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza di
segnalazione o di controllo;
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Art. 20 del D.Lgs 81/2008
1
g)
h)
i)
non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro
competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri
lavoratori;
partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di
lavoro;
sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente decreto legislativo o comunque
disposti dal medico competente.
DEFINIZIONI3
1. Agli effetti delle disposizioni di cui al presente titolo si intende per:
a)
attrezzatura di lavoro: qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto destinato ad
essere usato durante il lavoro;
b)
uso di una attrezzatura di lavoro: qualsiasi operazione lavorativa connessa ad una
attrezzatura di lavoro, quale la messa in servizio o fuori servizio, l'impiego, il trasporto,
la riparazione, la trasformazione, la manutenzione, la pulizia, il montaggio, lo
smontaggio;
c)
zona pericolosa: qualsiasi zona all'interno ovvero in prossimità di una attrezzatura di
lavoro nella quale la presenza di un lavoratore costituisce un rischio per la salute o la
sicurezza dello stesso;
d)
lavoratore esposto: qualsiasi lavoratore che si trovi interamente o in parte in una zona
pericolosa;
e)
operatore: il lavoratore incaricato dell’uso di una attrezzatura di lavoro.
1.
3
SCALE
Art. 69 del D.Lgs 81/2008
2
1.1
DEFINIZIONE DI SCALE4
La scala è un attrezzo costituito da uno o due tronchi di sostegno composti a loro volta da gradini
o pioli, sui quali una persona può salire o scendere. Una scala viene utilizzata per compiere un
lavoro in quota. Si definisce lavoro in quota un’attività lavorativa che espone il lavoratore al
rischio di caduta da una quota posta ad un’altezza superiore a 2 metri rispetto al piano stabile. Le
scale possono essere di vari tipi, quelle più usate sono:
 Scala portatile: attrezzatura di lavoro dotata di pioli o gradini sui quali una persona può
salire, scendere o sostare per brevi periodi, e che permette di superare dislivelli e
raggiungere posti di lavoro in quota.
 Scala di appoggio ad un solo tronco: scala che, quando è pronta all’uso, appoggia la sua
parte inferiore sul terreno e la sua parte superiore su una superfice verticale, non avendo
un proprio sostegno. Questo tipo di scala ha un’altezza fissa ed è costituita da un solo
tronco.
 Scala di appoggio innestabile: scala ad altezza variabile, ottenuta mediante l’innesto
reciproco di due o più tronchi per dispositivi di collegamento alle estremità. La lunghezza
può essere regolata di un intero tronco.
 Scala di appoggio a sfilo: scala di appoggio ad altezza variabile, ottenuta mediante due o
più tronchi scorrevoli parallelamente l’uno sull’altro. La lunghezza può essere regolata di
piolo in piolo.
 Scala doppia: scala auto stabile, che quando è pronta per l’uso, si sostiene da se,
appoggiando i due tronchi sul terreno.
 Scala doppia a due tronchi di salita: scala auto stabile, che quando è pronta per l’uso, si
sostiene da sé, appoggiando i due tronchi sul terreno permettendo la salita da un lato o
dall’altro.
 Scala trasformabile / estensibile: scala a pioli a due o più tronchi che permette di
realizzare sia una scala semplice in appoggio a due tronchi, sia una scala doppia.
1. Le scale fisse a gradini, destinate al normale accesso agli ambienti di lavoro, devono essere
costruite e mantenute in modo da resistere ai carichi massimi derivanti da affollamento per
situazioni di emergenza. I gradini devono avere pedata e alzata dimensionate a regola d'arte e
larghezza adeguata alle esigenze del transito. Dette scale ed i relativi pianerottoli devono essere
provvisti, sui lati aperti, di parapetto normale o di altra difesa equivalente. Le rampe delimitate da
due pareti devono essere munite di almeno un corrimano.
2. Le scale a pioli di altezza superiore a m 5, fissate su pareti o incastellature verticali o aventi una
inclinazione superiore a 75 gradi, devono essere provviste, a partire da m 2,50 dal pavimento o dai
ripiani, di una solida gabbia metallica di protezione avente maglie o aperture di ampiezza tale da
impedire la caduta accidentale della persona verso l'esterno. La parete della gabbia opposta al
piano dei pioli non deve distare da questi più di cm 60. I pioli devono distare almeno 15 centimetri
dalla parete alla quale sono applicati o alla quale la scala è fissata. Quando l'applicazione della
gabbia alle scale costituisca intralcio all'esercizio o presenti notevoli difficoltà costruttive, devono
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Art. 113 del D.Lgs 81/2008
3
essere adottate, in luogo della gabbia, altre misure di
sicurezza atte ad evitare la caduta delle persone per un
tratto superiore ad un metro.
3. Le scale semplici portatili (a mano) devono essere
costruite con materiale adatto alle condizioni di impiego,
devono essere sufficientemente resistenti nell'insieme e
nei singoli elementi e devono avere dimensioni
appropriate al loro uso. Dette scale, se di legno, devono
avere i pioli fissati ai montanti mediante incastro. I pioli
devono essere privi di nodi. Tali pioli devono essere
trattenuti con tiranti in ferro applicati sotto i due pioli
estremi; nelle scale lunghe più di 4 metri deve essere
applicato anche un tirante intermedio. E' vietato l'uso di
scale che presentino listelli di legno chiodati sui montanti
al posto dei pioli rotti.
4. Le scale a mano usate per l'accesso ai vari piani dei ponteggi e delle impalcature non devono
essere poste l'una in prosecuzione dell'altra. Le scale che servono a collegare stabilmente due
ponti, quando sono sistemate verso la parte esterna del ponte, devono essere provviste sul lato
esterno di un corrimano parapetto.
5. Quando l'uso delle scale, per la loro altezza o per altre cause, comporti pericolo di sbandamento,
esse devono essere adeguatamente assicurate o trattenute al piede da altra persona.
6. Il datore di lavoro assicura che le scale a pioli siano sistemate in modo da garantire la loro
stabilità durante l'impiego e secondo i seguenti criteri:
a) le scale a pioli portatili devono poggiare su un supporto stabile, resistente, di dimensioni
adeguate e immobile, in modo da garantire la posizione orizzontale dei pioli;
b) tutti i tipi di scala, ad eccezione di quelle sospese, devono disporre di dispositivi
antisdrucciolevoli alle estremità inferiori dei due montanti;
c) le scale a pioli sospese devono essere agganciate in modo sicuro e, ad eccezione delle scale a
funi, in maniera tale da evitare spostamenti e qualsiasi movimento di oscillazione;
d) le scale doppie devono essere provviste di catena o altro dispositivo che ne impedisca l’apertura
oltre il limite di sicurezza;
e) lo scivolamento del piede delle scale a pioli portatili, durante il loro uso, deve essere impedito
con fissaggio della parte superiore o inferiore dei montanti, o con qualsiasi dispositivo antiscivolo,
o ricorrendo a qualsiasi altra soluzione di efficacia equivalente;
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f) le scale a pioli usate per l’accesso devono
essere tali da sporgere a sufficienza oltre il livello
di accesso, a meno che altri dispositivi
garantiscono una presa sicura;
g) le scale a pioli composte da più elementi
innestabili o a sfilo devono essere utilizzate in
modo da assicurare il fermo reciproco dei vari
elementi;
h) le scale a pioli mobili devono essere fissate
stabilmente prima di accedervi.
7. Il datore di lavoro assicura che le scale a pioli
siano utilizzate in modo da consentire ai
lavoratori di disporre in qualsiasi momento di un appoggio e di una presa sicuri. In particolare il
trasporto a mano di pesi su una scala a pioli non deve precludere una presa sicura.
8. Per l'uso delle scale portatili composte di due o più elementi innestati, oltre quanto prescritto nel
comma 3, si devono osservare le seguenti disposizioni:
a) la lunghezza della scala in opera non deve superare i 15 metri, salvo particolari esigenze, nel qual
caso le estremità superiori dei montanti devono essere assicurate a parti fisse;
b) le scale in opera lunghe più di 8 metri devono essere munite di rompitratta per ridurre la freccia
di inflessione;
c) nessun lavoratore deve trovarsi sulla scala quando se ne effettua lo spostamento laterale;
d) durante l'esecuzione dei lavori, una persona deve esercitare da terra una continua vigilanza della
scala.
9. Le scale doppie non devono superare l'altezza di m 5 e devono essere provviste di catena di
adeguata resistenza o di altro dispositivo che impedisca l'apertura della scala oltre il limite
prestabilito di sicurezza.
10. È ammessa la deroga alle disposizioni ci carattere costruttivo di cui ai commi 3, 8 e 9 per le
scale portatili conformi all’ ALLEGATO XX.
1.2
REGOLE GENERALI PER L’UTILIZZO DI SCALE PORTATILI

Prima di utilizzare le scale portatili assicuratevi che le stesse siano provviste di
dispositivi antiscivolo alla base dei montanti (gommini o cuffie).
5

Prima di utilizzare le scale portatili assicuratevi che i pioli siano robusti, integri e
debitamente incastrati ai montanti.

Verificare la stabilità e la portata di una scala prima di salirci sopra.

Prima di utilizzare le scale portatili assicuratevi che le stesse siano provviste di
idonei dispositivi di bloccaggio nella posizione di massima apertura (catenelle,
agganci e/o incastri del pianerottolo di sommità).

Verificare che i dispositivi di limitazione dell’apertura siano nella giusta posizione,
onde evitare bruschi assestamenti durante il lavoro.

Non salire mai su una scala portatile indossando calzature aperte (zoccoli o
ciabatte) o calzature con tacchi alti.

Non salire o scendere su una scala con abbigliamento inadatto (es. con lacci o
indumenti che possono impigliarsi o finire sotto i piedi).

Prima di utilizzare una scala portatile verificare che gli scalini siano puliti, asciutti e
non siano bagnati da acqua, oli, grassi, vernici o altri liquidi utilizzati per le pulizie.
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
Salire o scendere un gradino per volta, con le mani
aggrappate ai montanti.

La stabilità laterale di una scala si riduce man mano che
si sale in alto; evitare quindi di sporgersi lateralmente
per raggiungere zone distanti.

Se non riuscite a raggiungere la zona d’intervento con
la scala che avete in dotazione, evitate di sporgervi e di
perdere l’equilibrio.

Non superare il peso massimo previsto per la scala.

Le scale semplici da appoggio devono avere un giusto grado di inclinazione (piede
pari ad ¼ della lunghezza della scala)
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
Non collocare mai la scala su attrezzature,
oggetti o arredi che forniscano una base per
guadagnare in altezza.

Se la superficie del pavimento e sdrucciolevole
non utilizzare scale a semplice appoggio,
utilizzare scale doppie (a 4 appoggi).

Sulla scala non devono salire, scendere o
stazionare più lavoratori contemporaneamente.

Non salire mai su una scala doppia che non sia
completamente aperta (i dispositivi di bloccaggio
per l’apertura dei montanti in tale configurazione non funzionano).


Non accostare la scala portatile
parallelamente a superfici
finestrate aperte; se possibile
collocare la scala
perpendicolarmente alla finestra
con tronco di salita sul lato
interno del locale.
Non collocare la scala in prossimità di zone ove la salita su di essa comporterebbe
un maggior rischio di caduta dall’alto (balconi, pianerottoli, finestre aperte, ecc.).

Al termine dell’attività ripiegare la scala,
effettuare l’eventuale pulizia delle superfici,
maneggiare la scala con cautela al fine di
evitare lo schiacciamento degli arti, riporre la
scala in una posizione stabile per evitarne le
cadute in caso di urti accidentali.
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1.3
RISCHI DA SCIVOLATE E CADUTE
Tali rischi sono ricorrenti e causa principale degli infortuni a carico degli operatori del
comparto.
Scale portatili
Premessa
L’impiego di scale a mano può comportare rischi, anche
gravi, tanto per le persone che le usano quanto per coloro
che si dovessero trovare nelle immediate vicinanze. Il 2% di
tutti gli infortuni sul lavoro è avvenuto in concomitanza con
l’uso di scale. Di questi, meno di un quinto è imputabile a
difetto delle scale ed il resto ad imprudenza o superficialità.
E’ pertanto necessario attenersi alle norme dettate dalla
legge e dalla buona tecnica.
L’uso delle scale a mano, così come delle altre attrezzature
messe a disposizione, comporta precisi obblighi da parte
del lavoratore, per cui egli è tenuto a:
 Averne cura ed utilizzare in modo appropriato e
conforme all’istruzione ricevuta;
 Astenersi dall’apportarvi modifiche di propria iniziativa;
 Segnalare immediatamente al datore di lavoro o al preposto qualsiasi difetto od
inconveniente rilevato.
Rischi
I rischi connessi con l’uso delle scale portatili sono fondamentalmente riconducibili a:
 Caduta dall’alto per perdita di equilibrio del lavoratore o sbilanciamento rispetto
alla mezzeria della scala;
 Caduta dall’alto per slittamento o spostamento improvviso, rottura della scala,
cedimento e ribaltamento degli appoggi;
 Caduta di oggetti durante il lavoro sulla scala;
 Urti (contro ostacoli o contro la scala durante lo spostamento della stessa.
Requisisti di sicurezza delle scale
Le scale devono essere dotate di marchio di omologazione o di conformità (norma EN
131)
Le scale semplici devono:
 Essere costruite con materiale adatto alle condizioni di impiego;
 Essere sufficientemente resistenti nell’insieme e nei singoli elementi;
 Avere dimensioni appropriate all’uso;
 Disporre di dispositivi antisdrucciolevoli alle estremità inferiori dei due montanti
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e dispositivi antisdrucciolevoli o ganci alle estremità superiori o, in alternativa ai
dispositivi superiori ed inferiori, dispositivi di trattenuta superiori anche
scorrevoli su guide
Operazioni preliminari
E’ necessario avere ben chiaro il lavoro da fare ed
orientarsi sulla scelta del sistema e delle attrezzature
da utilizzare. Una cattiva collocazione della scala
potrebbe indurre l’utilizzatore a commettere
pericolose leggerezze, come tentare di muovere la
scala con persona a bordo o di eseguire il lavoro
operando in posizione sbilanciata. Pertanto deve
essere valutata a priori la disponibilità di spazio per la
collocazione della scala, la solidità degli appoggi al
piano di calpestio e, se non si tratta di scala doppia o a
forbice, degli appoggi superiori. Le scale che portano
a posti rialzati devono sporgere con entrambi i
montanti di 1 m dal piano di accesso superiore. Non è
ammesso
operare
prolunghe
improvvisate,
inchiodando listelli alla scala perché oltrepassi il piano di accesso superiore. Occorre
tenere presente che stando sulla scala si possono eseguire solo piccoli lavori di breve
durata e che non bisogna salire o scendere dalle scale sostenendo pesi o materiali
ingombranti che possano ridurre pericolosamente la visuale, le possibilità di ancoraggio
o, ancora, l’equilibrio.
Utilizzazione delle scale
La base di appoggio di una scala deve essere
robusta ed antisdrucciolevole. Bisogna, inoltre,
evitare l’inserimento di materiali di fortuna
(tavole o casse ad esempio) come base di
appoggio, in quanto ciò rende precaria la
stabilità dell’insieme e difficili da valutare le
condizioni di equilibrio statico. Il punto di
appoggio superiore deve essere altrettanto
affidabile. Occorre valutare la resistenza ed il
tipo di superficie di cui l’appoggio è costituito.
Superfici mobili o umide non forniscono
alcuna garanzia. E’ da considerare
insufficiente l’appoggio costituito
dallo spigolo di un pilastro o da un
palo contro un piolo della scala.
L’opportuna inclinazione della scala costituisce un parametro fondamentale
di sicurezza. Nel caso di scale a forbice è estremamente importante che i
punti di appoggio si trovino sullo stesso piano. L’utilizzatore deve essere
sempre orientato nel verso proprio (con il viso rivolto alla scala) sia che
salga sia che scenda sia che lavori. E’ pericoloso discendere da una scala
portatile come se fosse una scala fissa (con le spalle rivolte alla scala) così
come posizionarvisi a cavalcioni si può compromettere l’equilibrio di tutto
il sistema. Non si deve salire fino all’ultimo piolo della scala: una tale
posizione comporta intralcio, fatica aggiuntiva e rischio di perdita dell’
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equilibrio. Sono pericolosi gli spostamenti laterali della
persona: il centro di gravità deve rimanere sempre
compreso tra i correnti della scala. Le norme
prevedono inoltre che quando l’ uso delle scale, per la
loro altezza o per altre cause, comporti pericolo di
sbandamento, esse devono essere adeguatamente
assicurate da altra persona che durante l’esecuzione dei
lavori deve esercitare da terra una continua sorveglianza
della scala.
Manutenzione
Le scale devono essere controllate regolarmente. Le
scale in cattivo stato non devono essere utilizzate. Le
scale danneggiate o deteriorate (con pioli mancanti o
rotti) sono da mettere subito fuori uso. Il maggior numero di infortuni in tutti i settori,
dall’ industria ai servizi, è dovuta agli scivolamenti e cadute nei luoghi di lavoro.
Azioni preventive
 Ordine: gli scivolamenti e le cadute sul luogo di lavoro sono dovuti
principalmente alla mancanza di ordine in generale. Sul pavimento e sui percorsi
di lavoro non devono esserci ostacoli. I metodi e gli attrezzi di pulizia devono
essere adeguati alla superficie da trattare. Durante la pulizia e la manutenzione
fare attenzione a non creare nuove situazioni di rischio che potrebbero causare
scivolamenti e cadute.
 Illuminazione: assicurarsi che il funzionamento e la posizione delle luci sia tale
da garantire che tutto il pavimento sia illuminato uniformemente e che i
potenziali pericoli, ad esempio ostacoli o fuoriuscite accidentali di liquidi, siano
chiaramente visibili.
 Pavimentazione: occorre controllare regolarmente che i pavimenti non siano
danneggiati e chiedere, se necessario, che vengano effettuati gli interventi di
manutenzione necessari. Gli elementi su cui un lavoratore può potenzialmente
scivolare e cadere sono: buche, avvallamenti, crepe, tappeti e tappetini. Per le
fuoriuscite accidentali di liquidi è necessario pulire immediatamente utilizzando
un metodo di pulizia adeguato.
 Ostacoli: ove possibile, si devono rimuovere gli ostacoli per evitare che i
lavoratori addetti alle pulizie o terzi vi inciampino.
 Calzature: i lavoratori devono indossare calzature adatte al loro ambiente di
lavoro (calzature antisdrucciolo).
 Cavi di intralcio: collocare i macchinari in modo che i cavi non attraversino i
percorsi pedonali. Conseguenze delle cadute e degli scivolamenti: contusioni,
abrasioni, fratture degli arti inferiori e superiori.
 Misure organizzative: per ogni lavoro, l’autorizzazione della scala deve essere
autorizzato dal DSGA.
1.4
SGABELLI
Cosa c’è da sapere sugli sgabelli
Lo sgabello è un’attrezzatura di lavoro atta a superare dislivelli con altezza massima non
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superiore a 1 metro dal pavimento. I modelli di sgabelli generalmente in commercio ed
uso in ambiente domestico e lavorativo sono i seguenti:
Cosa verificare quando si acquista uno sgabello
Quando si decide di utilizzare uno sgabello è opportuno tenere presente che, essendo la
sua altezza massima pari a 1 metro, esse è maggiormente adatto per raggiungere piccoli
dislivelli. Nel caso in cui lo sgabello risultasse l’attrezzatura adatta per compiere un
determinato lavoro, è opportuno verificare che:
 Riporti la conformità alla norma EN 14183 o all’ex D.P.R. 547/55;
 Riporti il nome del fabbricante o di chi lo commercializza;
 Sia accompagnato da un foglio o un libretto indicante:
- una descrizione degli elementi costituenti;
- indicazioni per un corretto impiego;
- istruzioni per la manutenzione e la conservazione.
Lo sgabello presenta i requisiti di sicurezza?
Prima di iniziare una qualsiasi attività è necessario controllare quanto segue:
 Nessun elemento dello sgabello (gradini, dispositivi antiapertura, superfici
antiscivolo, ecc. ) deve essere mancante;





Lo sgabello fabbricato coi materiali metallici non deve presentare segni di
deterioramento;
Tutti gli elementi, come ad esempio i montanti, i gradini, la piattaforma, i
dispositivi di sicurezza contro l’apertura, le cerniere, ecc. non devono essere
danneggiate;
Eventuali riparazioni dello sgabello devono essere effettuate da personale
specializzato;
Piedini o tamponi di gomma o di plastica antiscivolamento devono essere inseriti
correttamente nella loro sede alla base dei montanti. Se mancanti o deteriorati, è
necessario sostituirli con dei nuovi;
I gradini devono essere puliti ed asciutti.
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Ricordare che molti incidenti sono dovuti alla disattenzione o all’uso improprio
dello sgabello, ma uno sgabello in cattivo stato è sicuramente causa di potenziale
incidente.
Comportamento sicuro con lo sgabello
 Verificare sempre che vi sia qualcuno sul luogo di lavoro per prestare soccorso in
caso di infortunio oppure per aiutarvi durante lo svolgimento delle attività;
 Verificare lo stato di salute: se si soffre di vertigini, dolori muscolari od ossei, si è
stanchi o si hanno problemi alla vista, se si è assunto medicinali, alcol od altro, si
consiglia di non salire sullo sgabello;
 Prestare attenzioni ai potenziali pericoli nella zona dove si è posizionato lo
sgabello;
- Porte o finestre non perfettamente bloccato
- Spazi prospicienti il vuoto non opportunamente protetti quali balconi,
pianerottoli, ripiani, ecc.
- Linee elettriche;
- Altri lavori che possano interferire;
- Scarsa illuminazione.
 Maneggiare lo sgabello con cautela per evitare:
- Il rischio di cesoiamento delle mani se del tipo a gradini ripiegabili o estraibili
- L’urto contro ostacoli e la caduta a terra dello sgabello
- Di colpire accidentalmente persone vicine
 Non collocare lo sgabello su una superficie inclinata
 Non collocare lo sgabello su oggetti che forniscono una base per guadagnare in
altezza
 Collocare lo sgabello solo in posizione frontale
rispetto alla superficie di lavoro poiché con lo
sgabello in posizione laterale il rischio di
ribaltamento è più elevato
 Verificare che lo sgabello sia correttamente e
completamente aperto e controllare di avere
inserito eventuali dispositivi manuali di
antiapertura
 Indossare delle scarpe idonee che garantiscano
perfetta stabilità, non salire sui gradini a piedi
nudi, con ciabatte aperte, pantofole, sandali o
infradito aperti, scarpe a tacchi alte.
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















Verificare che la superficie su cui poggiano i
montanti dello sgabello sia priva di oggetti o
materiali che possano facilitare un’eventuale
scivolamento (es. acqua, macchie d’olio, vernice,
foglie di nylon, ecc.)
Indossare delle scarpe idonee che garantiscano
perfetta stabilità, non salire sui gradini a piedi nudi,
con ciabatte aperte, pantofole, sandali o infradito
aperti, scarpe a tacchi alte.
Non salire sullo sgabello con abbigliamento non
adatto, con lacci, cinture, che possano impigliarsi o
finire sotto le scarpe.
Non superare la portata massima dello sgabello.
Sullo sgabello
Quando ci si posiziona sullo sgabello, avere
sempre una presa sicura cui sostenersi con una
mano
Posizionare sempre entrambi i piedi su di un
gradino
Non sporgersi lateralmente
Lo sgabello deve essere utilizzato da una singola
persona per volta
Non applicare sforzi eccessivi con gli attrezzi da
lavoro in quanto lo sgabello potrebbe scivolare
Non salire con materiali pesanti o ingombranti
Salire solo sul tronco di sgabello predisposto per la
salita (con gradini) e non sul tronco di supporto
(senza gradini)
Stazionare sullo sgabello solo per brevi periodi intervallando l’attività con riposi a
terra
A fine attività:
Richiudere lo sgabello correttamente
Riporre lo sgabello in luogo coperto e, possibilmente, aerato e non esposto alle
intemperie
Effettuare eventuale pulizia
Maneggiare lo sgabello con cautela, evitando il rischio di cesoiamento delle mani
In mancanza di scale o sgabelli idonei non utilizzare mai mezzi provvisori
di fortuna (quali ad esempio: sedie, tavoli, scatole o cassette o contenitori
vuoti e/o pieni, ecc.) per raggiungere ripiani di scaffali o armadi posti ad
altezza fuori dalla portata dell’operatore.
1.5
MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI E MOVIMENTI RIPETITIVI
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Per movimentazione manuale dei carichi si intende quel complesso di operazioni di
trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni
del sollevare, deporre, tirare, portare o spostare un carico che, per le loro caratteristiche o
in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, possono comportare rischi di
lesioni dorso-lombari. Sono soggetti particolarmente a questi tipi di rischio gli operatori
dei servizi di pulizia addetti ai lavori di facchinaggio e allo spostamento di oggetti pesanti
(sacchi dei rifiuti oltre un certo peso, mobili, ecc.). Gestanti e madri fino a sette mesi dopo
il parto non devono essere adibite a sollevamento e trasporto di pesi (D.Lgs 151/01 e
D.Lgs.645/96)
Caratteristiche del carico
La movimentazione manuale di un carico può costituire un rischio nei seguenti casi:
 Il carico è troppo pesante;
 E’ ingombrante o difficile da afferrare;
 E’ in equilibrio instabile o il suo contenuto rischia di spostarsi;
 E’ collocato in una posizione tale da imporre movimenti di torsione o inclinazione
del tronco;
 Può, a motivo della struttura esterna e/o della consistenza, comportare lesioni in
caso di urto.
Sforzo minimo richiesto
Lo sforzo fisico può presentare un rischio per il tratto dorso-lombare nei seguenti casi:
 E’ eccessivo;
 Può essere effettuato soltanto con un movimento di torsione del tronco;
 Può comportare un movimento brusco del carico;
 E’ compiuto con il corpo in posizione instabile
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Caratteristiche dell’ambiente di lavoro
Le caratteristiche dell’ambiente di lavoro possono aumentare le possibilità di rischio per
il tratto dorso-lombare nei seguenti casi:
 Lo spazio libero, in particolare verticale, è insufficiente per lo svolgimento
dell’attività richiesta;
 Il pavimento è ineguale, quindi presenta rischi di inciampo o di scivolamento;
 Il posto o l’ambiente di lavoro non consentono al lavoratore la movimentazione
manuale di carichi a un altezza di sicurezza o in buona posizione;
 Il pavimento o il piano di lavoro presenta dislivelli che implicano la
manipolazione del carico a livelli diversi;
 Il pavimento o il punto di appoggio sono instabili;
 La temperatura, l’umidità o la circolazione dell’aria sono inadeguate.
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Esigenze connesse all’attività
L’attività può comportare un rischio per il tratto dorso-lombare se richiede:
 Sforzi fisici che sollecitano in particolare la colonna vertebrale, troppo frequenti o
troppo prolungati;
 Periodo di riposo fisiologico o di recupero insufficiente;
 Distanze troppo grandi di sollevamento, di abbassamento o di trasporto;
 Un ritmo imposto da un processo che non può essere modulato dal lavoratore.
Come organizzare il lavoro durante la giornata:
 Evitare di eseguire tutte le attività di movimentazione con ritmi troppo elevati;
 Alternare periodi con movimentazione manuale con lavori leggeri e/o periodi
recupero;
 Cambiare spesso posizione.
Lesioni invalidanti provocate da un’errata movimentazione dei carichi
La movimentazione manuale di carichi può essere causa di una gran quantità di lesioni
invalidanti:

Schiacciamento degli arti, mani e piedi;

Lesioni dorso-lombari;

Danni cardiaci, vascolari e arteriosi.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Luigi Izzo
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Manuale d`uso scale, sgabelli e movimentazione di carichi