vita diocesana 9 domenica 10 maggio 2015 MOCENIGA DI ROSOLINA. Il vescovo Adriano inaugura l’edificio restaurato BASILICA DI SAN GIACOMO. Concerto di canti Gospel e recital su padre Kolbe Riapre l’antica chiesetta Danza, musica e preghiera U n altro gioiello del patrimonio storico-artistico-religioso della diocesi viene riconsegnato alla comunità questo sabato 9 maggio. Si tratta della chiesetta settecentesca dedicata all’Immacolata Concezione in località Moceniga di Rosolina, sulla strada per Albarella. Costruita dai fratelli patrizi veneziani Alvise e Marcantonio Mocenigo alla fine del 1700, venne benedetta dal vescovo mons. Civran il 29 ottobre 1790. La chiesetta, passata prima ad una Fondazione religiosa di Vicenza e poi all’Ente Delta Padano, venne da quest’ultimo donata nel 1968 alla diocesi di Chioggia. Il vescovo Adriano – com’egli stesso spiega in un libretto pubblicato per questa circostanza, curato da G. Marangon – ha ritenuto opportuno procedere al recupero dell’edificio, che ormai versava in degrado ed era oggetto anche di atti vandalici, per offrire ai turisti che frequentano la zona valliva di Rosolina un luogo di sosta spirituale e anche, in determinate circostanze, di preghiera e di culto. I fondi per l’intervento sono stati messi a disposizione dalla diocesi, dalla Cei-Beni culturali (8 x mille) e dal GAL Delta Po; progettisti: arch. T. Pontesan e arch. M. Furlani. L’edificio sacro misura m 10,60 x 7 x 6.30 d’altezza: l’elegante facciata è ornata di due semicolonne e di un grande timpano triangolare, reca sopra il portale una lapide che illustra la dedicazione a Dio e alla Madre di Dio “concepita senza peccato originale”. Da notare che l’intitolazione all’Immacolata avvenne molto prima della proclamazione ufficiale del dogma (8 dicembre 1854), a testimonianza di una devozione già radicata nel popolo cristiano. All’interno, di essenziale semplicità, l’altare marmoreo è sormontato appunto da una copia della statua della Madonna Immacolata di Antonio Bonazza (sec. XVIII) – quella originale fu trasferita nel 1973 nella chiesa parrocchiale di Rosolina –, mentre all’esterno, sul sagrato, una lapide ricorda l’antica vera da pozzo poi trasferita nella canonica di Rosolina, reca la data di costruzione della chiesa (1790) e quella dell’attuale intervento (2014). I lavori di restauro hanno comportato la pulitura, il risanamento, l’integrazione e il risarcimento delle parti ammalorate o mancanti – dal tetto agli infissi al pavimento agli impianti - in tutto l’edificio sacro, compresa la piccola sagrestia. All’interno, in controfacciata, è stata infine collocata una lapide a ricordo del radicale restauro voluto dal vescovo mons. Adriano Tessarollo, che proprio questo sabato 9 maggio con la celebrazione della messa alle 10.30 inaugura il rinnovato tempietto per la devozione e il culto di fedeli e visitatori. (Vito) MAZZORNO SINISTRO. Fedeli e autorità con il vescovo Adriano La festa di San Giorgio “S iamo qui a celebrare la messa in onore di San Giorgio, patrono della nostra chiesa di Mazzorno Sinistro e dell’arma di cavalleria. Doveva essere qui il nostro vescovo Adriano Tessarollo, ma ci ha comunicato che è a Venezia e arriverà verso la fine della messa”, queste le parole dell’arciprete di Loreo don Angelo Vianello, all’inizio della celebrazione il 23 aprile scorso. E così è stato. Il vescovo Tessarollo è arrivato entrando dalla porta laterale, vestito in clergyman e in silenzio. Si è messo a pregare in fondo alla chiesa e ha partecipato alla messa come tutti gli altri. Nel momento dell’eucaristia, si è messo in fila e ha fatto la comunione. Erano presenti il sindaco di Adria Massimo Barbujani e il sindaco di Loreo Moreno Gasparini. Infatti, Mazzorno sinistro è una frazione del comune di Adria, ma dipende dall’Unità pastorale di Loreo e quindi dalla diocesi di Chioggia. In prima fila, vicino ai due sindaci, il presidente dell’arma di cavalleria Giuseppe Paolo Rebato (della sezione provinciale di Rovigo di cui fa parte il nucleo di Adria) e il consigliere di Adria delegato a Mazzorno Sinistro Claudio Albertin. Hanno partecipato il capo nucleo dell’associazione arma di cavalleria di Adria Sergio Rossi; Sebastiano Insinga presidente dell’associazione dei carabinieri di Adria; Sante Mantovan presidente dell’associazione “Noi” di Mazzorno Sinistro, i rappresentanti delle associazioni ittico venatorie e ambientali Gianfranco Bolognesi, Antonio Barbieri e Luigino Dalla Villa comandante Federcaccia e guardia volontaria. C’era una delegazione degli scout di Loreo e molti rappresentanti e soci delle varie associazioni. Le ragazze del coro “Laura Maddalena di Mazzorno Sinistro” accompagnate all’organo da Ginetto Cappello hanno animato la liturgia con delle bellissime canzoni. Tra loro anche alcune rappresentanti del coro “Pio X” di Cavarzere. Alla fine della messa, è stato donato un quadro con dedica al presidente dell’arma di cavalleria Rebato. Una messa suggestiva, con il saluto finale del vescovo brillante e significativo: “Come vedete anche i preti possono arrivare in ritardo e anche i vescovi – ha affermato Tessarollo - Ero a Venezia e sono arrivato qui in ritardo. Ho sentito cantare il coro al quale faccio tanti complimenti. E mi congratulo con tutte le iniziative della comunità presente”. Poi si è rivolto ai due chierichetti parlando loro in inglese... La cerimonia si è quindi spostata all’esterno della chiesa, dove il vescovo ha benedetto un Fiat Doblò che è stato messo a disposizione dall’associazione “Noi” per il trasporto di disabili. Un brindisi e un buffet hanno concluso la giornata. Barbara Braghin C hiesa di S. Giacomo gremita sabato 2 maggio a Chioggia per l’annunciato Concerto Gospel organizzato dalla “DDL Imprenditoria e Solidarietà” a beneficio dello stesso santuario mariano cittadino e del santuario dell’Apparizione di Pellestrina. Allestito con cura in tutti i particolari, lo spettacolo si componeva di due parti: nella prima il gruppo “Arena Artis” ha presentato alcuni brani e scene del recital dedicato alla figura di padre Massimiliano Kolbe; nella seconda il “Venice Vocal Jam” ha eseguito una serie di canti gospel della tradizione afroamericana. La serata è stata presentata dalla prof.ssa Stefania Lando che ha sottolineato il significato dell’iniziativa, mentre Antonia Varagnolo ha illustrato temi e protagonisti e il parroco mons. Vincenzo Tosello si è congratulato con gli organizzatori e con i presenti per la bella proposta religioso-musicale. Si è trattato infatti di un’ora e mezza di riflessione e di preghiera attraverso la musica, il canto e la danza: simpatici e bravissimi gli allievi e allieve di Arena Artis, intense e accattivanti le voci dei cantanti (foto a sinistra) e ben orchestrate le musiche che risuonavano perfettamente nell’eccezionale cassa acustica costituita dalla basilica cittadina ad unica navata. Il gruppo Gospel “Venice Vocal Jam” (foto a destra), nella seconda parte, ha trascinato l’assemblea in un entusiasmante crescendo di musica e di canto che si è tradotto anche in supplica accorata nel ricordo delle sofferenze e delle speranze racchiuse ed espresse nei testi e nei ritmi del Gospel. Le offerte raccolte a metà serata sono state destinate interamente ai due santuari diocesani, com’era negli scopi dell’iniziativa sostenuta dalla DDL che, dal canto suo, ha provveduto attraverso le sue aziende a sponsorizzare direttamente i gruppi canori che hanno animato la serata. (vito) Cattedrale di Chioggia Musica bizantina U na musica diversa, come sono diversi i corali di Bach o magari i cori di montagna. L’abbiamo ascoltata la sera di mercoledì 22 aprile in Cattedrale con la dozzina di componenti del Coro “Osanna” di Sofia, Bulgaria. Persone gentilissime, donne e uomini, canto lieve, raffinato, armonioso, ripreso e adattato da antiche musiche o scritto dall’autore Popov, che canta nel coro come basso profondo. Un gesto ecumenico, con questi fratelli e sorelle ortodossi. Amano l’Italia e desiderano conoscere ed essere conosciuti. Anche i cd e dvd che riproducono i canti dei loro concerti sono stati accolti favorevolmente dal pubblico: oltre cento persone, affascinate dall’intensità dei canti. Il tema generale - la Pasqua – richiamava l’annuncio del giorno santo, il battesimo, il grido di invocazione al Signore risorto, l’invocazione a Maria. Un fondo di nostalgia pervadeva i canti, come un desiderio struggente che il Signore risorto si sveli in mezzo a noi. (ab)