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Edizioni L’Informatore Agrario
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SARANNO FAMOSI
Same Centauro,
il grande innovatore
di Filippo Borgato
La produzione iniziò
nel 1965 ma arrivò
sul mercato l’anno
successivo con circa
900 esemplari
immatricolati, il 16%
della Casa di Treviglio
lindrata totale 3.400 cm³. La potenza Sae dichiarata era 55 CV a
2.000 giri/min. Per i successivi
modelli 60 e 65 la potenza lievitò al
pari della nomenclatura.
Per il Centauro 60, a partire dal
1969, venne impiegato il motore
versione 1004 V, ovvero con canna
maggiorata a 100 mm.
Questo propulsore ebbe in seguito
varie evoluzioni con altri frazionamenti, partendo dai 2 cilindri e arrivando fi no agli 8 del 1158 V del Sa-
La meccanica
UNA NUOV
A RUBRICA
I trattori da colle
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guida
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W.D
.
me Elefante e Dinosauro con taratura intorno ai 160 CV.
La pompa iniezione era quella classica in linea di Bosch, Disa e Spica,
scelte secondo la disponibilità del
magazzino in quanto non sono collocabili in determinati anni di costruzione.
I contenuti innovativi
I 4 cilindri del motore del Centauro
erano disposti a V con angolo di
40° (sigla 954 V), con alesaggio di
95 mm e corsa di 120, per una ci-
Questo esemplare di Same Centauro 60 è stato immatricolato nel 1969 e ha 20.800 ore
di lavoro. Nel particolare la targhetta che riporta la disposizione del cambio
Oltre al nuovo motore a V, con il
Centauro venne introdotta una
nuova catena cinematica, che per
le sue caratteristiche risulta molto
simile a quella di molte macchine
tuttora in produzione. Completamente nuova e innovativa fu la
doppia trazione (DT) che montava
riduttori final i epicicloidal i sui
mozzi delle ruote anteriori e l’albero di trasmissione anteriore coassiale e privo di giunti cardanici.
Queste caratteristiche portarono
evidenti benefici: la trazione anteriore, infatti, per la presenza degli
epicicloidali risultava molto lineare e fluida; i riduttori fi nali permettevano di sopportare coppie più
elevate, ovvero di usare una cinematica di trasmissione con dimensioni più contenute.
L’albero coassiale, inoltre, faceva
sì che la doppia trazione fosse per-
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I
l Centauro fu un trattore molto
importante per Same in quanto
fu la macchina che permise al
costruttore di Treviglio (Bergamo) di introdurre alcune innovazioni significative come il motore a V,
anche se storicamente fu il Same
450 a utilizzarlo per primo.
Il Centauro nacque nel 1965, le
vendite iniziarono l’anno successivo con circa 900 esemplari, pari al
16% delle immatricolazioni di quell’anno.
Partendo dal modello recante la
semplice targhetta “Centauro”, ebbe due sviluppi che portarono il nome di Centauro 60 (anno 1969) e 65
(1972). Lo stesso nome venne in seguito ripreso fi no a buona parte degli anni Ottanta con il Centauro 70
(sia in versione “standard” che in
versione “export”), ma si trattò di
una macchina molto diversa dal
“vero” Centauro dal quale prese solo il nome.
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Vista laterale del motore: si notano le caratteristiche testate
e il moderno cofano ad apertura totale
Generale robustezza della meccanica
nel posteriore con parti adeguatamente
dimensionate
Il posto di guida con le leve per il comando del sollevatore, sotto
il volante
Lo spaccato del Centauro mette in evidenza tutta la catena cinematica, compresa la nuova
Sac, il nuovo cambio, la presa di potenza ventrale e la doppia trazione
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Vista della parte
frontale del motore:
si può notare
il ventilatore
per il raffreddamento
dei cilindri sistemato
in mezzo agli stessi,
comandato
con doppia cinghia
dalla puleggia
dell’albero motore
Sezione del motore con disposizione
dei cilindri a V
La nuova Sac-Stazione automatica
di controllo con disposizione verticale:
si nota il pistone annegato all’interno
della scatola del cambio. Sono 17 i quintali
nominali di sollevamento
fettamente integrata con il trattore senza quelle sembianze “posticce” tipiche di molte macchine
dell’epoca.
Per quanto riguarda il posteriore, fu
abbandonata la tipologia di riduzione “pre-differenziale” tipica della
precedente serie “Automazione”, in
favore di una riduzione finale sui
semiassi di tipo a cascata, ma non
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“outboard” (come buona parte delle macchine con riduttori a chitarra), bensì “inboard”, ovvero con i riduttori a ridosso della cassa del
cambio. I freni a nastro secco vennero integrati nella riduzione fi nale
impiegando tamburi calettati.
Anche la Sac, la celebre “Stazione
automatica di controllo” introdotta
dal costruttore per la prima volta
sul Same 240 (1958) venne migliorata. Fu, infatti, studiata una nuova
conformazione, con pistone verti-
Spaccato della nuova trazione
anteriore Same. Si notano
i riduttori finali di tipo epicicloidale,
il rinvio dal cambio, con apposita
coppia di ingranaggi, e l’albero
di trasmissione perfettamente
coassiale all’asse
di oscillazione del ponte
stesso
Depliant pubblicitario del 1966
che riporta sul retro i dati tecnici
del trattore (fonte: Archivio storico
Same)
La trasmissione
Il cambio prevedeva di base 8 rapporti in avanti e 4 in retromarcia,
raggruppati su due leve: una per le
quattro marce, l’altra per lente-veloci e retromarce.
Anche questo componente rappresentava una novità in quanto,
su questa categoria di macchine,
era la prima volta che Same introduceva un frazionamento di questo tipo.
Trattore unico
al quale ispirarsi
Tutte queste particolarità hanno reso il Centauro una macchina unica
sul mercato della seconda metà degli anni 60. Anzi, per certi versi era
“quasi unico” anche in casa Same.
Difatti dopo il debutto di tale modello, il costruttore colse l’occasione per presentare tutta una nuova
serie di macchine. Per quasi tutti i
modelli, infatti, venne adottato il tipo di motore a V con vari frazionamenti.
Sostanzialmente, però, il resto della cinematica rimase molto simile
se non uguale alla precedente produzione come per esempio l’Atlanta, presentato poco dopo il debutto del Centauro, dotato di motore a
V conservando la meccanica che
tra l’altro proveniva dal Same Puledro. Nel caso dell’Ariete si trattò
solo di un aggiornamento estetico,
con nuovi cofani e parafanghi. Di-
scorso diverso per il modello Leone, vero “fratello maggiore” del
Centauro, in quanto fu sviluppato
con le medesime caratteristiche
meccaniche.
Il Centauro ebbe per Same una
grande importanza. Sino agli anni
50, la Casa aveva fatto molti passi
avanti restando, tuttavia, una realtà quasi “artigianale”. Nel 1956, anche grazie al successo commerciale della serie DA (Diesel Aria), fu
costruito il nuovo stabilimento. La
serie “Automazione” nata tra il
1958-59 e in seguito sviluppatasi fino alla metà degli anni 60, e i modelli DT contribuirono non poco all’affermazione del marchio in Paesi
come Francia, Olanda, Regno Unito
e Spagna.
Immatricolazioni
e quotazioni
Non si sa quanti esemplari di Centauro siano stati costruiti. Per quanto riguarda le immatricolazioni, del
primo tipo risultano 4.698 veicoli
registrati dal 1956 al 1970; del modello 60, furono 3.238 dal 1969 al
1972, mentre risultano 917 i tipi 65
immatricolati dal 1972 al 1973. Il tipo doppia trazione vendette 5.615
esemplari a fronte di 4.038 del tipo
normale.
Il Centauro scese in campo contrastato dal Landini 5000 e dal 7R poi
355 R di Lamborghini, tutti con il
doppio tipo di trazione. A Fiat ci
vollero due anni per mettere sul
mercato, nel 1988, il 550 “nastro
oro”, ma oramai il Centauro correva
e nessuno riuscì a fermarlo.
Per quanto riguarda le attuali quotazioni dell’usato, bisogna tener
presente che non siamo di fronte a
un trattore d’epoca, e neppure a
una macchina a cui affidare la gestione di una moderna azienda
agricola. Tra le altre cose vanno
considerate le nuove norme per la
sicurezza sul lavoro, che rendono
queste macchine non utilizzabili
senza apportare costosi aggiornamenti come l’arco di protezione e
altro. Per gli estimatori e gli appassionati di questa macchina, che
non mancano, il valore di un Centauro può variare dal prezzo del
“rottame” per un esemplare ormai
alla frutta, fi no ad arrivare ad alcune migliaia di euro per un esemplare a doppia trazione DT in buone condizioni.
In alcune zone d’Italia, specialmente nelle regioni del Centro dove questa tipologia di macchine è particolarmente apprezzata, possono venire
richiesti anche 4-5.000 euro per un
esemplare marciante in ottime condizioni e con i documenti in regola.
Filippo Borgato
[email protected]
Si ringrazia l’azienda agricola Le Braglie di Lauro Fontanili, Euro e Ornella Bezzi di Vezzano sul
Crostolo (Reggio Emilia) per le fotografie del Same Centauro 60 fornite. Si ringrazia inoltre Tiziano Chiavelli di Sermide (Mantova) per la preziosa collaborazione.
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cale “annegato” nella scatola del
cambio al posto del primo tipo, con
sviluppo orizzontale. Anche il Centauro aveva le due leve di controllo
sotto il volante, posizione felicemente introdotta proprio con l’avvento di questo sistema di controllo del sollevatore.
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Same Centauro, il grande innovatore