www.macchineagricoledomani.it Edizioni L’Informatore Agrario Tutti i diritti riservati, a norma della Legge sul Diritto d’Autore e le sue sucessive modificazioni. Ogni utilizzo di quest’opera per usi diversi da quello personale e privato è tassativamente vietato. Edizioni L’Informatore Agrario S.p.A. non potrà comunque essere ritenuta responsabile per eventuali malfunzionamenti e/o danni di qualsiasi natura connessi all’uso dell’opera. © 2009 Copyright Edizioni L’Informatore Agrario S.p.A. SARANNO FAMOSI Same Centauro, il grande innovatore di Filippo Borgato La produzione iniziò nel 1965 ma arrivò sul mercato l’anno successivo con circa 900 esemplari immatricolati, il 16% della Casa di Treviglio lindrata totale 3.400 cm³. La potenza Sae dichiarata era 55 CV a 2.000 giri/min. Per i successivi modelli 60 e 65 la potenza lievitò al pari della nomenclatura. Per il Centauro 60, a partire dal 1969, venne impiegato il motore versione 1004 V, ovvero con canna maggiorata a 100 mm. Questo propulsore ebbe in seguito varie evoluzioni con altri frazionamenti, partendo dai 2 cilindri e arrivando fi no agli 8 del 1158 V del Sa- La meccanica UNA NUOV A RUBRICA I trattori da colle zio condo categorie ne sono classificati seA parte queste cl ben definite di storicità. li che, pur non esassifiche, esistono veicoca, presentano sendo classificati d’epoco se ai quali, nei pr ntenuti innovativi in bauna particolare at ossimi anni, godranno di tenzione da parte lezionisti. dei colMAD ha deciso ch e no sin d’ora d’es queste macchine meritasere conosciute e valutate, prima che qualch e le abbandoni al lo indiscriminata tendenza ro destino, che è lo di finire in ferri poi queler del piacere che no a, privando i nostri nipoti i og gi proviamo alla dei trattori dei no guida stri nonni. W.D . me Elefante e Dinosauro con taratura intorno ai 160 CV. La pompa iniezione era quella classica in linea di Bosch, Disa e Spica, scelte secondo la disponibilità del magazzino in quanto non sono collocabili in determinati anni di costruzione. I contenuti innovativi I 4 cilindri del motore del Centauro erano disposti a V con angolo di 40° (sigla 954 V), con alesaggio di 95 mm e corsa di 120, per una ci- Questo esemplare di Same Centauro 60 è stato immatricolato nel 1969 e ha 20.800 ore di lavoro. Nel particolare la targhetta che riporta la disposizione del cambio Oltre al nuovo motore a V, con il Centauro venne introdotta una nuova catena cinematica, che per le sue caratteristiche risulta molto simile a quella di molte macchine tuttora in produzione. Completamente nuova e innovativa fu la doppia trazione (DT) che montava riduttori final i epicicloidal i sui mozzi delle ruote anteriori e l’albero di trasmissione anteriore coassiale e privo di giunti cardanici. Queste caratteristiche portarono evidenti benefici: la trazione anteriore, infatti, per la presenza degli epicicloidali risultava molto lineare e fluida; i riduttori fi nali permettevano di sopportare coppie più elevate, ovvero di usare una cinematica di trasmissione con dimensioni più contenute. L’albero coassiale, inoltre, faceva sì che la doppia trazione fosse per- MAD • 1-2 • Gennaio-Febbraio 2009 I l Centauro fu un trattore molto importante per Same in quanto fu la macchina che permise al costruttore di Treviglio (Bergamo) di introdurre alcune innovazioni significative come il motore a V, anche se storicamente fu il Same 450 a utilizzarlo per primo. Il Centauro nacque nel 1965, le vendite iniziarono l’anno successivo con circa 900 esemplari, pari al 16% delle immatricolazioni di quell’anno. Partendo dal modello recante la semplice targhetta “Centauro”, ebbe due sviluppi che portarono il nome di Centauro 60 (anno 1969) e 65 (1972). Lo stesso nome venne in seguito ripreso fi no a buona parte degli anni Ottanta con il Centauro 70 (sia in versione “standard” che in versione “export”), ma si trattò di una macchina molto diversa dal “vero” Centauro dal quale prese solo il nome. 65 © 2009 Copyright Edizioni L’Informatore Agrario S.p.A. Vista laterale del motore: si notano le caratteristiche testate e il moderno cofano ad apertura totale Generale robustezza della meccanica nel posteriore con parti adeguatamente dimensionate Il posto di guida con le leve per il comando del sollevatore, sotto il volante Lo spaccato del Centauro mette in evidenza tutta la catena cinematica, compresa la nuova Sac, il nuovo cambio, la presa di potenza ventrale e la doppia trazione MAD • 1-2 • Gennaio-Febbraio 2009 Vista della parte frontale del motore: si può notare il ventilatore per il raffreddamento dei cilindri sistemato in mezzo agli stessi, comandato con doppia cinghia dalla puleggia dell’albero motore Sezione del motore con disposizione dei cilindri a V La nuova Sac-Stazione automatica di controllo con disposizione verticale: si nota il pistone annegato all’interno della scatola del cambio. Sono 17 i quintali nominali di sollevamento fettamente integrata con il trattore senza quelle sembianze “posticce” tipiche di molte macchine dell’epoca. Per quanto riguarda il posteriore, fu abbandonata la tipologia di riduzione “pre-differenziale” tipica della precedente serie “Automazione”, in favore di una riduzione finale sui semiassi di tipo a cascata, ma non 66 © 2009 Copyright Edizioni L’Informatore Agrario S.p.A. “outboard” (come buona parte delle macchine con riduttori a chitarra), bensì “inboard”, ovvero con i riduttori a ridosso della cassa del cambio. I freni a nastro secco vennero integrati nella riduzione fi nale impiegando tamburi calettati. Anche la Sac, la celebre “Stazione automatica di controllo” introdotta dal costruttore per la prima volta sul Same 240 (1958) venne migliorata. Fu, infatti, studiata una nuova conformazione, con pistone verti- Spaccato della nuova trazione anteriore Same. Si notano i riduttori finali di tipo epicicloidale, il rinvio dal cambio, con apposita coppia di ingranaggi, e l’albero di trasmissione perfettamente coassiale all’asse di oscillazione del ponte stesso Depliant pubblicitario del 1966 che riporta sul retro i dati tecnici del trattore (fonte: Archivio storico Same) La trasmissione Il cambio prevedeva di base 8 rapporti in avanti e 4 in retromarcia, raggruppati su due leve: una per le quattro marce, l’altra per lente-veloci e retromarce. Anche questo componente rappresentava una novità in quanto, su questa categoria di macchine, era la prima volta che Same introduceva un frazionamento di questo tipo. Trattore unico al quale ispirarsi Tutte queste particolarità hanno reso il Centauro una macchina unica sul mercato della seconda metà degli anni 60. Anzi, per certi versi era “quasi unico” anche in casa Same. Difatti dopo il debutto di tale modello, il costruttore colse l’occasione per presentare tutta una nuova serie di macchine. Per quasi tutti i modelli, infatti, venne adottato il tipo di motore a V con vari frazionamenti. Sostanzialmente, però, il resto della cinematica rimase molto simile se non uguale alla precedente produzione come per esempio l’Atlanta, presentato poco dopo il debutto del Centauro, dotato di motore a V conservando la meccanica che tra l’altro proveniva dal Same Puledro. Nel caso dell’Ariete si trattò solo di un aggiornamento estetico, con nuovi cofani e parafanghi. Di- scorso diverso per il modello Leone, vero “fratello maggiore” del Centauro, in quanto fu sviluppato con le medesime caratteristiche meccaniche. Il Centauro ebbe per Same una grande importanza. Sino agli anni 50, la Casa aveva fatto molti passi avanti restando, tuttavia, una realtà quasi “artigianale”. Nel 1956, anche grazie al successo commerciale della serie DA (Diesel Aria), fu costruito il nuovo stabilimento. La serie “Automazione” nata tra il 1958-59 e in seguito sviluppatasi fino alla metà degli anni 60, e i modelli DT contribuirono non poco all’affermazione del marchio in Paesi come Francia, Olanda, Regno Unito e Spagna. Immatricolazioni e quotazioni Non si sa quanti esemplari di Centauro siano stati costruiti. Per quanto riguarda le immatricolazioni, del primo tipo risultano 4.698 veicoli registrati dal 1956 al 1970; del modello 60, furono 3.238 dal 1969 al 1972, mentre risultano 917 i tipi 65 immatricolati dal 1972 al 1973. Il tipo doppia trazione vendette 5.615 esemplari a fronte di 4.038 del tipo normale. Il Centauro scese in campo contrastato dal Landini 5000 e dal 7R poi 355 R di Lamborghini, tutti con il doppio tipo di trazione. A Fiat ci vollero due anni per mettere sul mercato, nel 1988, il 550 “nastro oro”, ma oramai il Centauro correva e nessuno riuscì a fermarlo. Per quanto riguarda le attuali quotazioni dell’usato, bisogna tener presente che non siamo di fronte a un trattore d’epoca, e neppure a una macchina a cui affidare la gestione di una moderna azienda agricola. Tra le altre cose vanno considerate le nuove norme per la sicurezza sul lavoro, che rendono queste macchine non utilizzabili senza apportare costosi aggiornamenti come l’arco di protezione e altro. Per gli estimatori e gli appassionati di questa macchina, che non mancano, il valore di un Centauro può variare dal prezzo del “rottame” per un esemplare ormai alla frutta, fi no ad arrivare ad alcune migliaia di euro per un esemplare a doppia trazione DT in buone condizioni. In alcune zone d’Italia, specialmente nelle regioni del Centro dove questa tipologia di macchine è particolarmente apprezzata, possono venire richiesti anche 4-5.000 euro per un esemplare marciante in ottime condizioni e con i documenti in regola. Filippo Borgato [email protected] Si ringrazia l’azienda agricola Le Braglie di Lauro Fontanili, Euro e Ornella Bezzi di Vezzano sul Crostolo (Reggio Emilia) per le fotografie del Same Centauro 60 fornite. Si ringrazia inoltre Tiziano Chiavelli di Sermide (Mantova) per la preziosa collaborazione. MAD • 1-2 • Gennaio-Febbraio 2009 cale “annegato” nella scatola del cambio al posto del primo tipo, con sviluppo orizzontale. Anche il Centauro aveva le due leve di controllo sotto il volante, posizione felicemente introdotta proprio con l’avvento di questo sistema di controllo del sollevatore. 67 © 2009 Copyright Edizioni L’Informatore Agrario S.p.A.