Pagina 1 di 20 ® WIDU - costruzione di macine Bellen 14, 27386 Brockel Tel.:0049 (0)4266-505 Fax :0049 (0)4266-8407 [email protected] Istruzioni per l’uso Macina mod. I Da 40 anni specialisti in macine 1968 - 2008 ® WIDU www.widu-muehlenbau.de Pagina 2 di 20 Indice: Indice: .............................................................. 2 Macina mod. I............................................. 3 Grazie per l’acquisto di una 3 macina WIDU Messa in funzione .................................... 4 Componenti ............................................. 4 Guida rapida e suggerimenti per l’impiego..................................................... 5 Meccanismo di regolazione........... 6 Utilizzo ......................................................... 6 „ Mugnaio": la tua nuova passione! ................................................... 8 Come macinare ..................................... 8 Semi oleosi ............................................... 8 Fiocchi.......................................................... 8 Azionamento a mano ........................ 9 Convogliatori a coclea ...................... 9 Semi oleosi.................................................... 9 Materiale da macinare................... 10 Processo di macinazione ............. 11 WIDU – costruzione di macine Titolare: Udal Wiederhold e.K. Bellen 14 27386 Brockel Germania IBAN BIC: DE96 4306 0967 2001 0732 00 GENODEM1GLS Ulteriore trattamento ..................... 12 Convogliatori a coclea ........................ 12 Montaggio .............................................. 13 Pulizia e cura ............................................ 13 Correzione del meccanismo di regolazione ...................................... 13 Raccoglitore del macinato e pietre..................................................... 14 Vano motore ........................................ 14 Supporto in legno ............................. 15 Pietre di ricambio.............................. 15 Informazioni importanti .................... 15 Il nostro impegno – il nostro fine .............................................................. 15 Problemi all’avvio .............................. 15 Ingolfamenti ......................................... 16 Luogo di collocazione .................... 16 Smaltimento ......................................... 16 Dati tecnici ................................................. 17 Dichiarazione di conformità CE ... 19 Garanzia ....................................................... 20 Produzione Concezione Vendita Tel.: (+49) 04266-505 Fax : (+49) 04266-8407 Mob: (+49) 0171 389 2669 Email: [email protected] Numero di identificazione CE: Reg. comm. Walsrode: ® WIDU DE 235 675 854 HR A 200463 www.widu-muehlenbau.de Pagina 3 di 20 Macina mod. I La macina „Widukind“ mod. I è equipaggiata con una macina a dischi in pietra in grado di trattare sia i semi più umidi che quelli oleosi. È quindi possibile macinare sia i tipici semi secchi in diverse graduazioni (da macinato grosso a farina fine), sia quelli oleosi (lino, papavero, sesamo ecc.) in parte abbastanza fine per impasti. Ulteriori dettagli sono inclusi nel foglietto „Semi oleosi“. Per i macinati più voluminosi e più densi (come scaglie di cocco, semi di girasole, eventualmente spelta, avena nuda ecc., comunque lavorabili con questa macina) è indicato l’impiego del convogliatore a coclea piccolo, solitamente già montato alla produzione. Va considerato che il grado di macinazione è in gran parte soggetto all’umidità naturale del macinato. I chicchi più umidi (da 12 % in su) si lasciano macinare molto finemente già con le impostazioni per il macinato più grosso, mentre i cereali più secchi e duri (circa 8 %) si lasciano macinare finemente soltanto alle impostazioni più sostenute. I nostri migliori ringraziamenti per il tuo acquisto Ti e ci auguriamo che ogni Sua ricetta e ogni Suo tentativo abbiano sempre un buon esito. Per qualsiasi domanda o problema non esiti a contattare noi o il Suo rivenditore. ® WIDU www.widu-muehlenbau.de Pagina 4 di 20 Azionamento Prima di azionare la macina, ti preghiamo di leggere attentamente le istruzioni qui riportate, e ti consigliamo di fare dei primi tentativi con del grano e con diversi livelli di macinazione. Dopodiché sarà possibile impiegare altri ingredienti da macinare, ciò che diventerà per te anche più semplice e consueto. La costruzione molto semplice del sistema di macina è il motivo per cui quest’apparecchio necessita di tempi di „rodaggio“ molto brevi prima di assestarsi e produrre un grado di macinatura stabile e costante. Componenti Le singole componenti della macina hanno una denominazione dalla quale è possibile anche dedurne la funzione: Meccanismo (o pannello) di regolazione: pannello rettangolare con vite, molla e manopola di regolazione al centro Tramoggia con fondo in basso, e chiodi d’ottone anteriori che fissano la tramoggia. Pietra (mola) rotante: pietra circolare posta sull’albero motore Pietra (mola) fissa: pietra quadrata, davanti con scanalature per la macinazione, sopra con la fessura per la tramoggia. La guarnizione esteriore non va tolta! Elica piccola: vite a doppia filettatura (da un lato in ferro, dall’altro in legno) posta al centro della pietra rotante. Elica grande: coclea opzionale pensata principalmente per il funzionamento a mano, confezionata in un piccolo sacchetto in plastica, lunga circa 5 cm, con un lato a normale filettatura e l’altro lato con filettatura più grande saldata ® WIDU www.widu-muehlenbau.de Pagina 5 di 20 Guida rapida e suggerimenti per l’impiego Per facilitarne il confezionamento e cosí anche il trasporto, la macina è stata collaudata presso i nostri stabilimenti e quindi in parte smontata. Una buona occasione per te cliente per familiarizzare meglio con la tua nuova macina! Elica: l’elica piccola è già montata, durante il funzionamento oscilla in modo da poter trasportare il macinato. Per l’eventuale azionamento a mano (tramite manovella e elica grande, disponibili separatamente) l’elica grande è qui presente nella sua busta in plastica. L’impiego della manovella è descritto nella presente guida. Se risulta difficile assemblare la macina, procedere in questo modo: collocare la pietra fissa di fronte a quella rotante, porvi davanti il pannello e la manopola di regolazione e spingerli nell’apposita scanalatura, quindi collocarvi sopra la tramoggia incastrandola anche nella scanalatura. Il chiodo in ottone serve per fissare la tramoggia. • La pietra fissa si stacca da sola tramite il trasporto del macinato. per macinare finemente, le due pietre devono essere pressate insieme; più i semi da macinare sono solidi, più la regolazione della macinatura deve essere salda. Questa macina è già stata collaudata con del grano, la posizione iniziale per la macinatura fine è raggiungibile spostando la manopola finché la linea di demarcazione indica verso sopra ® WIDU www.widu-muehlenbau.de Pagina 6 di 20 Meccanismo di regolazione Le macine vengono collaudate già presso i nostri stabilimenti. La macinatura fine può essere impostata spostando la linea della manopola sulle 12 (ossia perpendicolare verso l’alto, l’impostazione è facilitata dal quadrante sul pannello simile ad un orologio). In questo modo la macinatura è già molto fine, soltanto dopo un po’ di collaudo da parte tua è possibile raggiungere la finezza assoluta. Consigliamo quindi di macinare i primi 5-10 kg impostando la manopola sulle ore 9-10, in modo da evitare un surriscaldamento del macinato. Inoltre in questo modo le pietre potranno raggiungere piano piano la molatura ideale e finale. Se col passare del tempo il grado di macinazione alle 12 non dovesse più produrre la stessa macinatura fine, è possibile rettificare il meccanismo di regolazione. Utilizzo Una volta impostato il grado di macinatura fine, è assolutamente sconsigliato azionare la macina a vuoto, per evitare che le mole si deteriorino e si logorino inutilmente. Anche prima di macinare è opportuno prestare attenzione a che i semi siano puliti e non presentino corpi estranei. Ciò ha effetti positivi sulla lunga durata delle mole. La macina mod. I è molto semplice da utilizzare. L’interruttore è posizionato sul lato superiore della macina, dietro alla tramoggia. Tramite il pannello di controllo è possibile impostare il grado di macinatura, considerando che girando la manopola in senso orario la macinatura si fa sempre più fine, in senso antiorario invece più grezza. La linea marchiata sulla manopola serve a ritrovare il grado di macinatura desiderato, e una volta fattole fare un giro completo, a segnalare il punto d’arresto oltre il quale è sconsigliato continuare a girare la manopola. Orientativamente questi sono i gradi di macinazione più usuali: - alle 12 è posto il grado di macinatura fine ® WIDU www.widu-muehlenbau.de Pagina 7 di 20 - tra le 6 e le 9 è possibile produrre del tritello ad es. per impastare il pane - tra le 3 e le 6 è possibile preparare i cereali per il muesli. In poco tempo anche tu troverai le tue impostazioni preferite. Se però dovessi notare che il macinato viene prodotto troppo grossolanamente, è meglio evitare di macinarlo nuovamente, a meno che il grado di macinatura è completamente grezzo (quasi intatto come prima della macinatura). Poiché l’impostazione della macinatura è a regolazione continua (anche durante il funzionamento), nei primi tempi è consigliato controllare dopo qualche secondo il macinato ottenuto. Ma anche in ciò dopo qualche tempo ti sarà possibile sviluppare un certo „udito“, per accorgerti se la macina sta macinando a livello fine o grezzo. ® WIDU www.widu-muehlenbau.de Pagina 8 di 20 „ Mugnaio ": la tua nuova passione! Come macinare Il grano, ma soprattutto la segale, se molto umido e ad un livello di macinatura fine, sforza il motore più del dovuto. Nel caso dei grani umidi inoltre si eleva anche la temperatura, poiché la mole a dischi conici è particolarmente insensibile ai cosiddetti ingolfamenti, ciò induce spesso a macinare molto finemente anche i semi più umidi. Se in ciò dovessi constatare un eccessivo innalzamento della temperatura, è preferibile girare la manopola di regolazione 1-2 liniette verso sinistra (in senso antiorario). In questo modo è possibile fare raffreddare il motore e quindi salvaguardarlo. Tra l’altro in questo modo non è detto che la farina diventi più grezza! Reagendo in questo modo non fai altro che diminuire la pressione sulle mole, i semi umidi grazie alla loro umidità sono comunque più teneri e si possono quindi macinare anche con minore pressione. Semi oleosi Per la macinatura dei semi oleosi più comuni consigliamo d’impostare la manopola tra le 3 e le 10. È comunque sempre più indicato iniziare con un livello più grezzo e di regolarlo poco a poco, per non avere già fin dall’inizio delle sbavature eccessive. Inoltre è possibile che anche i semi oleosi siano umidi. Mentre per la macina è un gioco da ragazzi macinare il grano umido, nel caso dei semi oleosi questa reagisce diversamente. Se durante la macinatura le mole sono già rese unte dai semi, non è necessario aprire immediatamente la macina e pulire le mole. Basta semplicemente impostare un grado di macinatura più grezzo, riprendere la macinatura, vedere (e anche sentire) che macinato ne esce fuori, e quindi reimpostare subito una macinatura più fine. In questo modo è anche reso possibile alle mole di pulirsi da sé. Al momento di diminuire la finezza del macinato, è comunque sempre meglio procedere di 1-2 liniette. Fiocchi Per ottenere dei fiocchi di cereali, una procedura del genere è possibile solitamente con la pressione di un dispositivo a rulli. Tuttavia con la nostra macina è possibile ottenere anche dei fiocchi d’avena di media misura e con una parte di farina del 20-30 %, purché l’avena non sia troppo secca. Eventualmente è sempre possibile bagnare un poco l’avena. ® WIDU www.widu-muehlenbau.de Pagina 9 di 20 Azionamento a mano In casi d’emergenza, o anche per lavorare quantità più ridotte, è possibile azionare la macina manualmente. Sul retro sono disposte delle prese d’aria. Togliendo la tela del foro centrale con un coltello, è possibile accedere all’albero motore e collocarvi la manovella a mano. In alternativa vi si può inserire anche un tirante con filettatura da 10 mm, o un bullone da 10 mm, con un pezzo di tubo di rame che faccia da boccola distanziale, e una vecchia puleggia o pignone. Va anche precisato che le prestazioni di macinatura in questo modo si riducono a 5-10 g/min. Soltanto inserendo la coclea grande è possibile ottenere risultati più rapidi, ciò che però può sovraccaricare il motore. Convogliatori a coclea (eliche) L’elica piccola viene fornita già montata all’interno della macina. Consiste in un tirante M 6 x 45 o 50 (disponibile in commercio) che non scorre centralmente, bensí che descrive un movimento circolare di circa 8 mm. L’elica si avvita al centro della mola rotante e all’albero motore, si protrae fino alla mola fissa, e agevola la portata del macinato. Soltanto in casi più rari è possibile impiegare l’elica grande, ad es. per le spezie, il caffè o per il funzionamento a mano. Semi oleosi Il sistema a dischi conici delle nostre macine è in grado sia di macinare semi e frutti oleosi che di ridurli in una massa pastosa, senza per questo surriscaldare la macina. Ancora fino a poco tempo fa, il concetto di „cibi integrali“ era noto soltanto a pochi iniziati. In termini di tecnica culinaria, ancora oggi la maggior parte della popolazione europea ne è all’oscuro. Ciò è ancor più constatabile nell’ambito dei semi oleosi. Per semplificarne la visione d’insieme, ci si può limitare a descriverli come i semi di una pianta. Più precisamente si tratta di semi a grana fine, in grado di scivolare anche dalla mano chiusa (per es. i semi di lino, di papavero, di senape ecc.). ® WIDU www.widu-muehlenbau.de Pagina 10 di 20 I semi oleosi più grandi sarebbero quelli di girasole, anche se non scivolano più da un pugno chiuso. Per frutti oleosi si intendono tutti i tipi di noci e gherigli: nocciole, arachidi e noci, come anche noci di cocco. Da questi semi e frutti si usano ricavare gli oli e le materie prime destinate alla produzione industriale di grassi alimentari. Materiale da macinare Semi e frutti oleosi sono ovviamente più teneri dei cereali. La regolazione della macina va impostata quindi fin da principio ad un grado più grezzo, ossia con una pressione minore delle mole. Il contenuto oleoso che ne deriva non impedisce alle mole di macinare come è loro solito fare. È meno noto però che anche i semi oleosi possono essere umidi, solitamente in seguito ad un’errata conservazione. Il nostro sistema di macina a dischi conici solitamente non ha difficoltà a lavorare i cereali umidi o i germi di cereali con un’umidità massima del 40%. Non è così però rispetto ai semi oleosi umidi. E’ quindi preferibile conservarli in luoghi sempre asciutti, o diversamente metterli ad essiccare al forno. Per gli arachidi questo procedimento è perfino indispensabile. Ci sono sempre frutti altamente oleosi, che con il grado di macinatura più fine possono essere ridotti soltanto in pasta, le scaglie di cocco vengono perfino ridotte in una specie di panna liquida, che comunque indurisce poco dopo la macinatura. ® WIDU www.widu-muehlenbau.de Pagina 11 di 20 Processo di macinazione La prima regola da seguire prima d’azionare la macina è quella d’impostare il grado di macinazione al livello più grezzo, ossia girando la manopola per ¾ in senso antiorario. A questo punto la macina va azionata per 3-4 secondi e quindi nuovamente spenta, per controllare il risultato del macinato. Se il cassettino resta vuoto, ripetere la procedura ancora una volta, impostando un grado di macinazione ancora più grezzo, girando per metà la manopola sempre in senso antiorario. Non c’è da preoccuparsi se ai primi tentativi i semi fuoriescono ancora intatti. Qualche problema possono crearlo in questa fase i semi di girasole e le scaglie di cocco, che possono andare ad intasare lo sbocco della pietra fissa. Cercare di sturare con un bastoncino può essere d’aiuto soltanto in minima parte. La soluzione adatta sono i convogliatori a coclea (eliche). L’elica piccola è un semplice tirante a doppia filettatura, come quelle usate dai falegnami. Quella grande è invece di nostra propria produzione. Una volta conclusa la macinatura, si passa alla pulizia. Innanzitutto va smontata la tramoggia, per vedere se all’interno della macina si sono depositati resti di pasta oleosa. In questo caso bisogna spingerli in basso verso il cassettino di raccolta. Dopodiché è possibile ricollocare la tramoggia. Quindi si procede macinando un pugnetto di cereali. I piccoli resti che vanno a depositarsi nelle scanalature delle mole possono essere eliminati con il manico del pennello. Può essere opportuno considerare, in base all’utilizzo che se ne vuole fare sul momento, se non sia meglio iniziare con la macinatura dei semi oleosi, per poi concludere con quella dei cereali. Tale accorgimento è consigliato soprattutto se si ha intenzione di fare impasti a base di semi di lino o di papavero, in modo da evitarsi una pulizia in più della macina. Come ulteriore consiglio, è anche possibile impiegare invece del cassettino in dotazione un qualsiasi altro contenitore. Ciò è perfino indicato se si macinano le scaglie di cocco, che fuoriescono dapprima in forma liquida. ® WIDU www.widu-muehlenbau.de Pagina 12 di 20 Ulteriore trattamento Dalla materia cruda ottenuta è possibile creare tante golosità. Alcune ricette sono presenti sul nostro sito internet e sono state appositamente elaborate da noi. Ovviamente non possiamo sostituire tutti i comuni grassi attualmente prodotti industrialmente, ma sicuramente ridurne il consumo. È pur sempre vero che, chi più chi meno, ognuno ha a volte voglia di qualcosa di goloso, soprattutto i più piccoli. Della frutta a fette, addolcita soltanto con un po’ di miele, è già una buona idea per lo spuntino a scuola dei bambini, o come viatico. I dolciumi solitamente disponibili in commercio sono sovraccarichi di zucchero e nocivi alla salute anche dentaria; la frutta condita con del miele invece può raggiungere prima o poi un certo costo. Sono tutte constatazioni di cui sicuramente le famiglie con bambini possono fare tesoro, e dalle quali possono prendere spunto per appurare il valore che una macina Widu può assumere in casa propria. Anche chi è sottoposto a regime dietetico può conquistare maggiori indipendenza e diversità in un’alimentazione a base di cereali preparati secondo le proprie preferenze. Convogliatori a coclea Lo scopo dei convogliatori a coclea (eliche) è quello di trasportatore in modo scorrevole e continuo i cereali macinati. In questo non sussistono problemi, sia nel trattamento dei cereali più comuni (grano, segale ecc.) che dei semi oleosi fini (papavero, lino). L’elica piccola è già montata all’interno della macina e può restarvi anche in funzionamento continuato, senza compromettere il funzionamento della macina stessa. I rapporti cambiano con l’uso dell’elica grande, che sollecita due volte tanto le prestazioni della macina e del motore. Per questo motivo questa è pensata soprattutto per il funzionamento a mano, e per prestazioni di macinatura fino a 60 g/min. ® WIDU www.widu-muehlenbau.de Pagina 13 di 20 Montaggio Aprendo la macina e dando uno sguardo alla mola rotante, potrai scorgere l’elica piccola posta al suo centro. È necessario estrarla, tenendola ferma con una pinza e girando la pietra rotante in senso antiorario, in modo da sostituire l’elica piccola con quella grande. L’elica grande è consegnata sempre con uno o due dadi piccoli, utili nel caso in cui dovessi accorgerti che dopo aver inserito l’elica grande questa non arriva sufficientemente a raggiungere la mola fissa, ciò che è tuttavia necessario per far sí che il macinato venga trasportato correttamente. Può anche darsi che i dadi in dotazione non si rilevino essere necessari. In regola generale è importante sapere che, se le eliche dovessero essere troppo lunghe da urtare la mola fissa, bisogna assolutamente evitare di impiegare i suddetti dadi e piuttosto provvedere ad accorciare con una sega la lunghezza eccessiva delle eliche. Altrimenti è possibile che la capacità di macinazione ne sia compromessa, e che l’elica grande si distrugga e vada a danneggiare anche le mole! Pulizia e cura Correzione del meccanismo di regolazione Per questo ti occorrono due chiavi a forchetta da 13. Per prima cosa va smontata la tramoggia. Nel vano tra il meccanismo di regolazione e la mola fissa vedrai un dado con calotta in ottone che trattiene la mola fissa. Il dado va quindi tenuto fermo con una delle chiavi meccaniche, in modo da non fare voltare la madrevite verso sinistra, in direzione della parete della macina di sinistra. Con l’altra chiave va tenuto fermo con la mano sinistra il dado esagonale posto dietro il pannello di regolazione. Tieni a mente la posizione attuale del pannello (facendo riferimento alla posizione della linea marchiata a fuoco), quindi allentare il pannello di regolazione con la mano destra e girando verso sinistra. ® WIDU www.widu-muehlenbau.de Pagina 14 di 20 Quindi girare la prima chiave verso destra senza mollare il dado a calotta in ottone, in modo da spostare la chiave verso la parete destra della macina. La mano sinistra deve continuare a tenere ferma l’altra chiave. Adesso è possibile bloccare nuovamente il pannello di regolazione controdadando (ossia girando verso destra) fino a quando è stato riportato alla posizione di partenza e vi resta fisso. Con questa procedura è possibile quindi riequilibrare ogni minimo attrito delle mole o ogni minimo cambiamento causato dalla deformazione della struttura in legno, reimpostando la posizione delle 12 come il grado di macinazione più fine. Raccoglitore del macinato e pietre Per pulire l’interno della macina smontare la tramoggia. Allentare il pannello di regolazione girando verso sinistra e tirandolo su. Con un comune pennello (per es. da 25 mm) si può andare a spolverare e rimuovere tutti i resti presenti all’interno. I resti di semi oleosi aderenti alle pietre invece possono essere rimossi con il manico del pennello o con un coltello. La pulizia vera e propria delle mole va eseguita in questo caso macinando dei cereali asciutti. Il macinato secco così ottenuto assorbe ogni residuo e odore di oli e liquidi. Incrostazioni e unti più ostinati posso essere rimossi andando a macinare un pugnetto di riso. È consigliato pulire l’interno della macina e del raccoglitore più volte all’anno. Vano motore Durante l’anno è altrettanto possibile prendersi cura del vano motore, ripulendolo con aria compressa. Il motore mentre funziona infatti aspira polvere e parte della farina, ciò che con il passare degli anni si accumula nel vano motore. Lasciando la macina inattiva per lungo tempo, è inoltre possibile che in questi residui vadano ad annidarsi parassiti. Per fare arrivare il gettito d’aria al motore, rimuovere il coperchio del supporto (svitando le viti laterali) e spostando l’interno verso dietro, prestando attenzione alle connessioni dell’interruttore. Soffiare via tutti i residui, e quindi riporre il coperchio nella procedura inversa a quella poc’anzi descritta. ® WIDU www.widu-muehlenbau.de Pagina 15 di 20 Supporto in legno La struttura in legno della macina può essere rimessa e nuova ed eliminata da ogni sporco e scolorimento smerigliandola a mano con della carta abrasiva medio-fine (ad es. grana 120). Come operazione conclusiva è possibile oliarla con olio di lino e trementina o con dell’olio di lino cotto. Una macina ben curata è in grado di durare fino a 30 anni! Pietre di ricambio Per esperienza possiamo affermare che le mole possono essere completamente consumate dopo 15 anni. Il logorio dipende ovviamente dalle quantità macinate, dalla loro finezza e dalla loro durezza. Spesso le mole delle macine Widu raggiungono anche i 20 anni. Nuove pietre di ricambio possono essere tranquillamente sostituite, con un po’ d’abilità manuale. Informazioni importanti Il nostro impegno – il nostro fine Le nostre macine vengono prodotte artigianalmente in piccole serie e collaudate una ad una, prestando la massima attenzione alla qualità delle stesse. Per mantenere un buon rapporto qualità-prezzo commercializziamo solitamente direttamente dal produttore al consumatore, senza farci pubblicità. Speriamo così di ottenere il massimo della soddisfazione dai nostri clienti, e di lasciare così una buona impressione del nostro operato sia in te che in chiunque si mostri interessato alla tua nuova e “insolita” macina. Problemi all’avvio Il motore di questa macina ha una coppia meccanica molto elevata. Se tuttavia il motore non arrivasse a partire, prova a spegnere dall’interruttore, ad allentare il pannello di regolazione girandolo verso sinistra di circa ¾, e a fare partire il motore. Se l’esito è positivo, rimontare il pannello di regolazione. ® WIDU www.widu-muehlenbau.de Pagina 16 di 20 In altre eventualità in cui del contenuto della tramoggia arrivi a macinarsi soltanto la metà, basta solitamente scuotere il cassettino del raccoglitore per distribuire meglio il macinato ed evitare che questo si accumuli intorno al meccanismo di macinazione o porti ad un arresto del motore. Ingolfamenti Se dovessero presentarsi spesso problemi a livello d’ingolfamenti della macina, segui la seguente indicazione: evitare innanzitutto di regolare la macinatura dalla manopola; questa ha la funzione di avvicinare le mole l’una all’altra, mentre il macinato durante il suo trattamento tende ad allontanarle. La pressione che ne deriva è quella decisiva per la finezza del macinato. Gli ingredienti più teneri non riescono a creare abbastanza pressione, e se il grado di macinatura è regolato troppo finemente succede che il macinato non riesce più ad oltrepassare le mole, bloccando così la macina e ingolfandola. Per i semi oleosi vale la regola generale di creare soltanto la pressione sufficiente da farli strusciare l’uno con l’altro. Luogo di collocazione Il punto dove collocare la macina deve essere preferibilmente asciutto e lontano da temperature estreme (calde o fredde che siano, come termosifoni, garage ecc.). Il legno è un materiale abbastanza resistente, che presta però anche la sua parte di lavoro. La maggior parte delle imperfezioni che col tempo lo intaccano può essere tolta con della carta smerigliata fine. Ripulito quindi con dell’olio di lino e trementina, il legno riacquista il suo bel aspetto di sempre. Smaltimento Per smaltire la macina puoi rispedirla direttamente a noi. In questo caso è necessario apportare il dovuto avviso di smaltimento sul pacco che la contiene. Tale opzione è valida soltanto per gli esemplari ancora integri, non per le singole parti. ® WIDU www.widu-muehlenbau.de Pagina 17 di 20 Dati tecnici: Prestazioni (grano): Motore: Regime: Potenza: Misure: fine: 11 kg/h 180 g/min Grezzo: 15 kg/h 220 g/min Con protezione motore e protezione termica d’avvolgimento 100 % ciclo di lavoro robusto motore industriale integrato senza rapporti, quindi molto silenzioso 1380 giri/min. 400 watt in assorbimento, 250 watt in uscita Larghezza Lunghezza Altezza 17 cm 34,5 cm 37 cm Peso: Circa 11 Kg Capienza della tramoggia: Capienza del raccoglitore: Tipo di legno: Circa 0,75 Kg Livello sonoro: A seconda degli ingredienti fino a 72 dB, in funzionamento continuo è preferibile l’uso di una protezione acustica dischi conici, 80 mm di diametro, velocità di rotazione 5,8 m/sec. Mole: Materiale: ® WIDU Circa 1 Kg Compensato completo di faggio/betulla Corindone normale, in cemento magnesicico www.widu-muehlenbau.de Temperatura di macinazione: 30-40 °C Trasmissione: regolazione continua, sia in servizio che da ferma © Copyright 2003 by Vidar Verlag, Bellen 14, D - 27386 Brockel. Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo documento può essere riprodotta, elaborata, copiata o distribuita, in qualsiasi forma senza il permesso scritto dell'editore, sia tramite stampa, fotocopia, microfilm che sistemi elettronici. Le eccezioni sono contrassegnate. ® WIDU www.widu-muehlenbau.de Pagina 19 di 20 Dichiarazione di conformità CE ® WIDU Widu Mühlenbau Inh. Udal Wiederhold e.K. Bellen 14 27386 Brockel Germany Con la presente dichiariamo che la costruzione di: Denominazione: Tipo di macchina: macine da farina Widu piccoli elettrodomestici da cucina macina da farina modello I - III; IV per uso professionale macina da farina modello IV corrisponde alla direttiva europea 2006/42/CE. La produzione avviene esclusivamente presso la sede della società sotto il controllo costante della qualità. I prodotti sono prodotti di qualità di origine tedesca. Brockel, 2 ottobre 2012 ® WIDU www.widu-muehlenbau.de Pagina 20 di 20 Garanzia Dalla data d’acquisto la garanzia è valida 8 anni. Le componenti elettriche (motore, interruttore, cavi ecc.) hanno una garanzia di 5 anni. La garanzia è valida congiuntamente alla fattura/ricevuta d’acquisto. Durante il periodo di garanzia ripariamo esclusivamente errori e difetti riconducibili alla fabbricazione o a difetti del materiale. Difetti minori che non compromettono il funzionamento del dispositivo sono esclusi dalla garanzia. La garanzia prevede un corretto utilizzo del dispositivo. La garanzia non è valida o si estingue per i materiali di consumo, in caso di manomissione dell’apparecchio, o per danni causati da fattori esterni (ad es. danni durante il trasporto o da agenti atmosferici). La spedizione è a spese e a rischio del cliente. La prestazione di garanzia non ne prolunga o rinnova la validità. Acquistato presso: Modello: II (Widukind) BK :....................................................... ® WIDU www.widu-muehlenbau.de