IscrittanelPubblicoRegistrodellaStampadelTribunalediRimini:n°11del24-05-2011 ISSN:2239-0898 www.aracne-rivista.it Rubriche2015–L’incontrodelleArti ClaudiaAntonellaPastorino LaBohèmeincorsatraduesecoli L’incontrodelleArti#2 Murger,unamodestafonteletteraria LaBohèmeincorsatraduesecoli diClaudiaAntonellaPastorino La Bohème (1896) non fu un travaglio impossibile né per alquanto difficile – per musicare La Lupa, progetto poi PuccininéperisuoilibrettistiGiuseppeGiacosaeLuigiIllica, naufragato. ilcontrariodiciòcheavvenneperlaManonLescaut(1893)e Solo tempo dopo, tra periodi di abulia e di daffare dietro come accadrà per Tosca (1900) e Madama Butterfly (1904). i soliti diversivi, si deciderà a occuparsene più seriamente, Ilcompositoreeradistrattodamillecose:lamoda,lacaccia, a partire dall’estate del ’95, convinto di dover finalmente la bicicletta, le chiacchiere epistolari con amici e parenti, «liricizzare un po’ tutti questi spezzatini» (a Giulio Ricordi). l’idea di accordarsi con Giovanni Verga – personaggio 1 IscrittanelPubblicoRegistrodellaStampadelTribunalediRimini:n°11del24-05-2011 ISSN:2239-0898 www.aracne-rivista.it Rubriche2015–L’incontrodelleArti ClaudiaAntonellaPastorino LaBohèmeincorsatraduesecoli Non è chiaro come fosse arrivato al libro di Murger, forse palpabilediquestarealtàsocialeepersonalediun’epocain dissolvimentocheperònonhanulladideprimente.Èsoloun – a detta dell’amico Arnaldo Fraccaroli – aprì veramente mondo in crisi, esistenzialmente stanco, presente quelle pagine in un giorno di pioggia, di quelli in cui ci si soprattuttonelterzoQuadro,unmodofisicodifarmusicain annoiaononsihanulladafare. un acquerello bohèmien di morti di fame, stremati dalle Bohèmeverràfuoriconlospiritodellagiovinezzascapigliata necessità materiali e dal freddo, di artisti di strada la cui e vagabonda – la bella età d’inganni e d’utopie – che erra giovinezza è il solo dato certo su cui contare, di amori attraverso la musica; musica diafana, esangue, che sembra sospesitraritid’addioericonciliazioni,digoliardatesempre evaporare tra pallori e nebbie, gelo e neve che fiocca in inbilicosull’orlodell’abisso. abbondanza.C’èscolorimento,quelmododivederelecose Nonèsoltantolospecchiodiun’epoca,èPucciniconlesue elagentevagareperfanalifiochiospenti,amorimalatinel dolcezze estreme (primo duetto Mimì-Rodolfo, primo fisico e nell’anima che si consumano nel tedio, sentimenti Quadro) e il suo usuale sciocchezzaio, lo stesso che si che bruciano a fuoco basso. Sono tepori smorti che avverte nell’opera con le finte schermaglie tra i quattro appartengono più che mai al nostro tempo, tradotti in una amici, le banalità, le baruffe di gelosia tra Marcello e umanità disossata, presa da nervi e noia, consunta da Musetta, l’illusoria atmosfera di allegria al Caffè Momus, la passioni senza respiro perché troppo veloci. Una poetica a cacciata furbesca del padrone di casa Benoit che osa tinte pastello priva della nerboruta idealità del teatro pretendere l’affitto arretrato… Personaggi liberi nella loro dell’Ottocento, cedente il passo all’uomo nuovo del precarietà, nei loro sogni, ma al tempo stesso tragiche Novecentoeallasuanervosafragilità.Bohèmeèl’estensione caricature di se stesse, ognuna in dissolvenza, ognuna 2 IscrittanelPubblicoRegistrodellaStampadelTribunalediRimini:n°11del24-05-2011 ISSN:2239-0898 www.aracne-rivista.it Rubriche2015–L’incontrodelleArti ClaudiaAntonellaPastorino LaBohèmeincorsatraduesecoli non fu compresa pienamente – linguaggio troppo nuovo nellasuadimensionecomunicativamelodico-verbale–tanto che il critico Carlo Bersezio vaticinò l’oblìo (“Non lascerà grande traccia nella storia del nostro teatro lirico”). Da allora, invece, è rimasta ancora tra noi, rappresentata e amatissima. Il soggetto è un perfetto esempio di svecchiamento, oltre che di estrema sintesi cara al sentimentalismo pucciniano, deltestodiHenriMurger,ScènesdelaviedeBohème(1851). La fonte cartacea è un puzzle – costituito da tante scene episodiche – non facile da mettere in scena se non per ancorataallapropriafelicitàbohèmienneminatatuttaviadal l’ambientazione invernale, manca l’unità narrativa propria sensoamarodellasolitudine. delromanzoedegliannessiaccadimenti.Inquestadirezione L’opera surclassò completamente quella omonima di riuscì un’impresa far collimare testo francese e libretto nel Ruggero Leoncavallo, andata in scena il 6 maggio 1897 alla senso della fedeltà letteraria a personaggi, circostanze, FenicediVeneziaesopravvissutasoprattuttonellaromanza cronologia di eventi e incontri, ma il risultato finale premiò del tenore (“Testa adorata”) in sala d’incisione o da ancheincoerenzalariduzionelibrettistica:iquattroQuadri concerto.Quellapucciniana,rappresentataunannoprimaal assecondano i procedimenti pucciniani che richiedono Regio di Torino il primo febbraio 1896, piacque con riserva, 3 IscrittanelPubblicoRegistrodellaStampadelTribunalediRimini:n°11del24-05-2011 ISSN:2239-0898 www.aracne-rivista.it Rubriche2015–L’incontrodelleArti ClaudiaAntonellaPastorino LaBohèmeincorsatraduesecoli sintesi, velocità d’azione, approccio immediato tra eventi e personaggi. Sbirciando a fondo nel testo francese (una fedele rappresentazionedicomesiarrabattasseroaviveregliartisti nellaParigialtempodiLuigiFilippo),sicomprenderàancora meglio quale miracolo abbiano compiuto i librettisti setacciandounastoriadiroutinepullulantedigente,episodi, avventureedisavventuregalanti,problemidisopravvivenza, tragedie esistenziali, insomma un guazzabuglio di colori, un collage di vite allo sbando che fece prendere allo stesso Murger le distanze dalla definizione di romanzo. Nella loro impegni sociali e dalla voglia di aderire ai mutamenti della frammentazione spesso autonoma tra un episodio e l’altro, realtà,dellacollettività,dellapolitica. era giusto definirle scene di bohème come indicato dal Nato a Parigi il 27 marzo 1822, poeta e narratore, Murger titolo. L’Autore lo sapeva bene, essendo un componente ebbetraisuoiamoridiartistaspiantatotaleLucilleLouvet, dello scanzonato cenacolo parigino con ritrovo al Caffè morta ventiquattrenne di tubercolosi nel ’48, come Mimì; Momus,inviaSaint-Germain-l’Auxerrois,secondoaquellodi buon giornalista, fu redattore capo del “Castor”, abitò al Gerard de Nerval, e riuniva intellettuali del tipo, assai più Quartierelatino,pubblicòlaViedeBohèmesu“LeCorsaire” lontanoneltempo,deiNeotericidell’etàdiCesare,ilgruppo trailmarzo’45el’aprile’49,poiinvolumenel’51coltitolo diartisticontrocorrentebenlontanidallapartecipazioneagli 4 IscrittanelPubblicoRegistrodellaStampadelTribunalediRimini:n°11del24-05-2011 ISSN:2239-0898 www.aracne-rivista.it Rubriche2015–L’incontrodelleArti Scenès de la Bohème ottenendo buona notorietà. Ne venne fuori un dramma in cinque atti, in collaborazione con Théodore Barrière, rappresentato con successo il 22 novembre ’49 al teatro dei Variétés alla presenza di Luigi Napoleone,eall’Odéon.Nel’60ricevettelaLegiond’Onore, morendo un anno dopo a soli trentanove anni (gli stenti realmente vissuti contribuirono alla fine prematura) il 28 gennaio del ’61. Oggi potremmo dire che è stato reso famosodall’operadiPuccini,perchénonèmaientratoafar parte della rosa dei grandi scrittori francesi del suo tempo, neppure tra i minori, ma quel genere ammantato di nostalgia, giovinezza, rimpianti e belle époque, piaceva e facevafantasticareancheitardo-romantici. Il libro è spassoso, ben scritto, espone in ogni dettaglio la vita di bohème sia individuale sia del gruppo di personaggi, principali o minori che siano. In Puccini c’è tragicità e sospensione anche nell’ironia, nelle goliardate d’insieme, mentre il Francese tende in linea di massima a sdrammatizzare,apresentarelacronacadeifatti,delvissuto 5 ClaudiaAntonellaPastorino LaBohèmeincorsatraduesecoli IscrittanelPubblicoRegistrodellaStampadelTribunalediRimini:n°11del24-05-2011 ISSN:2239-0898 www.aracne-rivista.it Rubriche2015–L’incontrodelleArti ClaudiaAntonellaPastorino LaBohèmeincorsatraduesecoli spesso narrato come realtà a sé, buona per quel giorno e Ambientata a Parigi tra gli anni 40 e 50 dell’Ottocento, la quella circostanza, ricca di episodi e di personaggi spesso storia murgeriana ha inizio dalla figura di Alessandro transeunti, senza un seguito, per cui riuscire a ricavarne un Schaunard,pittoreemusicista,seguitadaquelladelpittore libretto credibile avrebbe dato filo da torcere a chiunque. Marcello che va ad occupare la camera lasciata libera da A dimostrarlo valgano quelle parti che più convergono con Schaunard,insolventeinfuga.GustavoColline,bibliofilo,col l’opera o che ne offrono gli spunti più significativi, tuttavia suospecialecappottopienoditaschegigantiincuifiniscono così rimaneggiati da riuscire una fatica riconoscerli, anche libri di ogni specie (la “vecchia zimarra” che nell’opera per effetto dei capovolgimenti cronologici impressi dai prenderàlastradadelmontedeipegni,salutatacoldoloredi librettisti rispetto agli accadimenti francesi. Le discrepanze un vero distacco) conosce Schaunard al tavolo di una più evidenti sono insite nel vuoto che intercorre tra il trattoria, mentre Rodolfo, redattore capo de “La Sciarpa secondoeilterzoQuadrodell’opera,quandodall’esplosione d’Iride”edel“Castor”,giornalidibonton,frequentailCaffè diamoriegozzoviglienelQuartiereLatinoinfesta,sipassa Momus dove gli altri lo conosceranno. Il bello è che, direttamente alla stretta del gelo e degli animi alla barriera abitandoognunoinpostidiversi,èproprioSchaunard,senza d’Enferall’internodiun’ambientazionechepiùinvernalenon più un tetto dove stare, a invitare gli altri da lui, sipuò,coniprotagonistiancoraunavoltavessatidafreddo dimenticando che la casa è ormai occupata da Marcello, il e neve, oltre che dall’angoscia di esperienze consumate nuovo inquilino, il quale se li ritrova all’improvviso tutti accanto a gelosie, livori, malattie avanzate e tanta insieme. Nei primi due capitoli dominano gli altri, Rodolfo stanchezzadentro. entra in ballo a partire dal terzo. Barbuto, con una netta calvizie alla fronte, sognatore, idealista, quando ha un 6 IscrittanelPubblicoRegistrodellaStampadelTribunalediRimini:n°11del24-05-2011 ISSN:2239-0898 www.aracne-rivista.it Rubriche2015–L’incontrodelleArti ClaudiaAntonellaPastorino LaBohèmeincorsatraduesecoli appuntamentoconunadonna,siapurediquellichelasciano giusto,spessoalserviziooccasionalediqualcuno–convinti iltempochetrovano,trascorreleorediattesacomeinuna comesonodelrispettivovalore–equandocapitadiessere febbre, bighellonando e fantasticando. Occupa una camera pagatiperillorotalento,sientusiasmanodiessereriuscitia esposta ai quattro venti all’ultimo piano di uno stabile guadagnare “quasi come i facchini”. In caso di difficoltà si parigino,perscaldarsiècostretto–comenelprimoQuadro concedono al massimo qualche furberia restando onesti, pucciniano–abruciareilmanoscrittodiunsuodrammamai riuscendoinsommaasalvarsiinextremissenzagrandanno. rappresentato,il“Vendicatore”. Ed ecco che Benoit, uno dei tanti padroni di casa che si Tutti loro, per quanto spiantati, fanno valere i diritti avvicendano, viene fatto ubriacare finché non gli vien fuori riconosciutiall’Arteeagliartisti,consapevolidellerispettive detto che la sua nuova mantenuta è la stessa Femia di qualità a prescindere dalla situazione di precarietà in cui Schaunard, al che Marcello, dapprima prodigo di pigioni versano. L’artista è artista e va socialmente riconosciuto, arretrateeperfinoanticipate,siriprendeisoldirestituendo non importa se messo bene a soldi o col becco di un peròlequietanze.Benoitnonèilpadronedicasaditutti,lo quattrino. Sebbene sfrattati in continuazione, la loro èdiRodolfo,comealsolitoinbollettaalpuntotaleche,un indigenzanonèallivellodiquelladipezzenti,sonopoveria giorno,nonpuòpiùpagarelacamera.Vienebuttatofuorie testa alta, dotati di grande dignità; molto spesso devono glisubentraMimì. saltare i pasti, sono in arretrato con l’affitto, hanno i vestiti I due già si conoscevano e, poiché è sera tardi e fuori sta rattoppatichesiaggiustanodasoliconagoefilo,mavanno imperversandountemporale,laragazzaloospita.Quandola avanti senza il ricorso a imbrogli o ruberie. Ad aiutarli è il diciottenne Mimì, il cui vero nome è Lucilla (la Lucia de La caso, qualche provvidenziale committenza al momento Bohème) appare per la prima volta, siamo già al decimo 7 IscrittanelPubblicoRegistrodellaStampadelTribunalediRimini:n°11del24-05-2011 ISSN:2239-0898 www.aracne-rivista.it Rubriche2015–L’incontrodelleArti ClaudiaAntonellaPastorino LaBohèmeincorsatraduesecoli capitolo. Rodolfo se ne innamora follemente ma, dopo il uominidelCaffèMomusdoveconsumanoebevonoditutto romanticismodeinastridivaricolori,dellacuffiettadanotte avendoiquattroamicifattoneunasecondacasa.Infatti,con rigata di bianco e di nero, dei fiori finti, come Manon e le il pretesto di elevarlo a circolo artistico, essi dettano le fanciulle della sua età lei comincerà a pretendere di più, la qualcosalaindurràaguardarsiintornospintadalvederele sue amiche più fortunate. Lui cerca di distrarsi con nuove amanti senza riuscire a liberarsi del suo ricordo, pensa sempre a lei, piange e si dispera giorno e notte, finché gli amici cercano di togliergliela dalla testa dipingendogliela cinica, arrivista, ingannatrice. Poi arriva il giorno della riconciliazione, sempre però con le stesse logiche di cui abbiamounesempioneImiserabilidiHugo,apropositodel giro studentesco rallegrato da fanciulle disponibili a vivere quanto basta i fuochi brevi della giovinezza: una cerchia di regoleaiclientinonostanteleprotestedelproprietario,che cuinelromanzohughianofaràparte,asuespese,lapovera riescono a convincere a suon di chiacchiere e con Fantina,lamadrediCosetta. l’allettamento di una maggiore clientela grazie alla Come Mimì, così agiscono Femia, l’amica di Schaunard, e rinomanza letteraria garantita al locale dalla loro presenza. Musette,l’amicadiMarcello,donnelibere,attaccateallusso Se si ritrovano con qualche soldo in tasca non fanno che e ai piaceri della vita, entrambe frequentatrici con i loro 8 IscrittanelPubblicoRegistrodellaStampadelTribunalediRimini:n°11del24-05-2011 ISSN:2239-0898 www.aracne-rivista.it Rubriche2015–L’incontrodelleArti ClaudiaAntonellaPastorino LaBohèmeincorsatraduesecoli spendereespandere,finchéneppureunamonetasisalvae giovinetto. Un deja vu cui, in fondo, i quattro amici sono si ritrovano nel giro di pochi giorni in una miseria peggiore abituati ognuno per la sua parte. Nessuno ostenta dellaprecedente,comequandoalCaffèMomus,facendoun meraviglia, nessuno fa scenate, nessuno fa mostra di chiasso del diavolo, ordinano e ordinano fino al fatidico disperarsisenonquandoèdasolo:sannobenechefunziona momento del conto (una scena assimilata nel libretto a così, che i loro amori, per quanto reciprocamente sinceri, quella unica della vigilia di Natale, nel secondo Quadro). sono sballottati dalla sorte e Questedonne,comesipuònotare,nonhannomoltodicosì condizionatidallatasca. poetico come nella musica, mangiano come lupi e bevono A questo disinvolto costume piùdiubriachidataverna,pronteamollareicompagniperil s’aggancia, in Murger, il noto benefattorediturno,perpoitornarepresedallanostalgiae duetto ripartire come se niente fosse per il nido dorato terzo Quadro, ma nel libro è temporaneamente lasciato deserto. Così fa Mimì col molto diverso. Marcello, che viscontino Paolo, un giovinetto allievo del facoltoso vedesoffrireRodolforidottoa gentiluomo Carolus, coetaneo dei bohèmiennes, aspirante a un cencio, la rimprovera con farpartedelcenacoloperlesuevelleitàfilosofico-letterarie. durezza, ma lei controbatte E, poiché l’iniziazione di Carolus avviene nel corso di una opponendo a motivo dei dissapori e della rottura la di lui festa in un lussuoso appartamento di proprietà del gelosia. Lo strazio del poeta è celato da finta indifferenza, viscontino, alla presenza del gruppo e delle loro dame, seguiranno gli strascichi dell’addio – riverbero di quello del accade che gli occhi azzurri di Mimì facciano colpo sul terzo Quadro, “alla stagion dei fior” – che è il secondo da 9 Mimì-Marcello del IscrittanelPubblicoRegistrodellaStampadelTribunalediRimini:n°11del24-05-2011 ISSN:2239-0898 www.aracne-rivista.it Rubriche2015–L’incontrodelleArti ClaudiaAntonellaPastorino LaBohèmeincorsatraduesecoli quando si conoscono. La loro storia in senso pucciniano manca del tutto, nonostante il ritratto iniziale collimi con la prende spunto da quella infelice di Giacomo e Francine, da civetteria descritta nell’opera. Murger fa ancora sapere che cuiillibrettodell’operaestrapolaalcunipuntiriannodandoli «Madamigella Musette era una bella fanciulla di vent’anni, alla vicenda Rodolfo-Mimì. Il primo Quadro, in soffitta, chepocotempodopoessergiuntaaParigi,eradiventataciò rispecchia piuttosto fedelmente il loro incontro in Murger. che diventano le belle ragazze, quando posseggono un Lei bussa, sviene a causa della stanza piena di fumo. Lui corpo snello, molta civetteria, un po’ di ambizione e poca scultore, lei cucitrice, entrambi poveri in canna, entrambi ortografia». Con Rodolfo sono soltanto amici, sarà lui a prossimi a morire. Il loro amore non durerà che sei mesi. presentarle Marcello, che con la vendita del quadro Primamuorelei,conlemanistrettealmanicottoregalatole “Il passaggio del Mar Rosso” spera di comprarle dei mobili dall’amico,nonmoltotempodopotoccheràalui.Malattiain nuovi al posto di quelli confiscati per debiti; i due vanno a comune,lamiseria. vivere insieme, anzi lei, sloggiata dal padrone di casa, va a Musette invece esordisce per prima dalla penna del suo stare da lui. Ritroviamo questa tela - nota già al levarsi del Autore, il quale, per farci entrare subito a contatto col sipario sul primo quadro dell’opera - sul cavalletto dove personaggio, spiega che «venendo al mondo, la prima cosa sosta da circa tre anni in attesa di un acquirente, tanto che ch’elladovettecercarecollosguardo,fucertounospecchio nelle more il suo autore vi apporta ritocchi, aggiunte, vi per accomodarsi intorno le fasce e prima d’andare al affoga un egiziano (“un faraon” in Puccini) od occulta battesimo, ella aveva già commesso il peccato della qualche dettaglio per rinnovarlo. Il suo sogno era di civetteria».Nienteperòcherichiamilascenadellaseduzione piazzarlo alla commissione preposta per l’ammissione al diMarcellonelsecondoQuadro,unacocotteriechenellibro Louvre, ma veniva puntualmente respinto con una 10 IscrittanelPubblicoRegistrodellaStampadelTribunalediRimini:n°11del24-05-2011 ISSN:2239-0898 www.aracne-rivista.it Rubriche2015–L’incontrodelleArti ClaudiaAntonellaPastorino LaBohèmeincorsatraduesecoli frequenza tale da far dire allo scrittore: «A forza di passare normale, non c’è il tuffo al cuore, i rapporti amorosi si dallostudiodell’artistaall’Esposizioneedall’Esposizioneallo accendonoesispengonocomefanali,chimuoreèdestinato studio dell’artista, il quadro conosceva così bene la strada, a morire e si passa avanti. La vigilia di Natale al Quartiere chesegliavesseromesseleruote,sarebbeandatoalLouvre latino si presenta alle ultime pagine, capitolo XXII, in cui dasé».Ungiornounvecchiomercanteebreolocompraper figurano soltanto Marcello e Rodolfo che guardano con conto di una sedicente galleria d’arte che Marcello scoprirà avidità le leccornie esposte nei negozi, finché il desiderio essere la bottega di un salsicciaio, la cui insegna consiste spingeRodolfoafarsiprestaredaunconoscenteimpegnato proprionelsuoquadro,ribattezzato“AlportodiMarsiglia” al gioco qualche franco per acquistare un po’ di cibarie e dopol’aggiuntadiunbattelloavapore. imbandire una modesta tavola nella stanza in affitto. Il testo scorre piacevolmente, ma non c’è nulla della Anziché banchettare si lasciano prendere dalla malinconia straripante giocosità del secondo Quadro al Caffè Momus, dei ricordi – come nell’inizio del quarto Quadro – e, per delle sue folle parigine o dei tratti caratteriali dei quattro reazione, decidono di comune accordo di dare fuoco agli artisti, come non c’è nulla – se non in termini puramente oggetti rammentanti le rispettive amiche, ma alla fine del climatici–dellanevositàtuttamagicadelterzoQuadroalla falò nessuno dei due ha il coraggio di distruggere l’ultimo barrierad’Enfer,puntellatodallevocialladoganaedalquasi ricordo: un mazzetto di fiori appassiti di Musetta e la cuffia quartettoMimì-Marcello/Mimì-Rodolfo:lìc’èunalternarsidi da notte di Mimì. Mentre si accingono ad andare a letto si cosedadire,dicosesospesee,allafine,dicosedachiudere sente bussare alla porta: è Mimì allo stremo delle forze (ha non perché finite, ma perché logorate dalla realtà e dalle impiegatoun’oraafarelescale),quasisfiguratadalmale,si incrinature del vivere. Nelle pagine francesi è un racconto 11 IscrittanelPubblicoRegistrodellaStampadelTribunalediRimini:n°11del24-05-2011 ISSN:2239-0898 www.aracne-rivista.it Rubriche2015–L’incontrodelleArti ClaudiaAntonellaPastorino LaBohèmeincorsatraduesecoli èappenaseparatadalviscontinoPaoloetrascorrelìlanotte, lieto fine o, per meglio dire, una parvenza di serenità per vegliatadaRodolfo. tutti. Un anno dopo i quattro amici faranno la loro strada, Il giorno dopo sono raggiunti da Schaunard e Colline, perlorocisaràfinalmenteunpo’distabilità.Collineeredita entrambihannovendutoqualcosaperaiutarel’amico,Mimì èricoveratainospedaleeluivaincercadivioleneiboschetti esisposa,MusettapuresisposamanonconMarcello(icui copertidineveneidintornidiParigi,netrovaeglieliporta. dipinti vengono finalmente accettati all’Esposizione), Poi però, per lo sbaglio di un amico medico che lo tiene Rodolfo pubblica un libro, Schaunard un testo di musiche. informato sulla situazione e che un giorno gli comunica di I tempi della bohème finiscono definitivamente e ognuno aver trovato vuoto il letto della fanciulla data dunque per trovailsuospazio,ilsuobenessere,soddisfazioniartistichee morta, Rodolfo non si reca più in ospedale. Apprende lavorative al tempo stesso. Passano le privazioni e la fame, dell’equivocoottogiornidopoecorredalei,mortaperòper con esse anche gli espedienti. Finisce pure la bella e davvero quella stessa mattina, destinazione una fossa indimenticabile stagione della giovinezza, una strada dal comune. Nulla, dunque, del finale struggente, dal dolore ritornoimpossibile. condiviso, presente in Puccini, finale pervaso da spirito di CosìinMurger,chenons’attardasuisentimentipiùditanto, sacrificio e rimorso che porta sempre alla commozione lo disseminandoli nelle pagine come pulviscoli al vento. spettatore di ogni tempo, davanti all’agonia di Mimì e Tutt’altro struggimento in Puccini, l’ammaliatore che di all’invocazione disperata di Rodolfo sul corpo ormai quelle vite allo sbando ha saputo cogliere, accanto alla esanime. corrosionepropriadell’esistenza,lenebbiedelcuorevelato InMurger,dopolamortedellaragazza,siaffacciainveceun dipianto. 12 IscrittanelPubblicoRegistrodellaStampadelTribunalediRimini:n°11del24-05-2011 ISSN:2239-0898 www.aracne-rivista.it Rubriche2015–L’incontrodelleArti ClaudiaAntonellaPastorino LaBohèmeincorsatraduesecoli 13 IscrittanelPubblicoRegistrodellaStampadelTribunalediRimini:n°11del24-05-2011 ISSN:2239-0898 www.aracne-rivista.it Rubriche2015–L’incontrodelleArti ClaudiaAntonellaPastorino LaBohèmeincorsatraduesecoli IMMAGINI Claudia Antonella Pastorino è giornalista, musicologa, studiosa pag.1-Autografopucciniano nel campo della critica storico-letteraria e del teatro d’Opera. pag.3-LaBohème,locandinastorica Unendo al giornalismo culturale e alla Musicologia la profonda pag.4-Parigi,scorciodelQuartiereLatinoconMontmartre formazione umanistica, ha sempre conciliato le sue attività di ricerca con gli studi critici e la dedizione alle Lettere Classiche. pag.5-IllibrodiHenriMurger Ha pubblicato vari testi e contributi saggistici per riviste e pag.8-BozzettodiAdolfHohensteinperilQuadroII,al quotidiani (Il Mattino, Il Giornale di Napoli, La Voce del Meridione, QuartiereLatino,allaprimatorinesedell'opera Musica). Tra le pubblicazioni: Guida Generale della Provincia di pag.9-HenriMurger Salerno(sezioneArte,AgenziaServiziGiornalistici),Sulletraccedi pag.13,asinistra-GiacomoPucciniinunafotopoconota Monna Lisa (GRG), La Gioconda (Eura Press, Milano), Le porte pag.13,adestra-PucciniconGiacosaeIllica dell’opera(GRG,PremioViareggionel70°dallamortediGiacomo Puccini), Speciale Verdiano (nel Centenario Verdiano 1901-2001, EditriceRMI).ÈinseritatrainomidelDizionariodiMusicaClassica 2005 Ha fondato e diretto la rivista di Musicologia Rassegna Musicale Italiana, edito dalla BUR dedicata interamente Universale all’opera Rizzoli). lirica. Collaboratuttora,concontributisaggistici,ariviste,ufficistampa, programmidisala,caseeditrici. Pubblicatonelmesedinovembre2015 (Biblioteca 14