MULTIzone Note d’impiego e Tecniche per l’installazione WARNING Complimenti per la scelta del vostro MULTIzone. Il presente documento definisce le specifiche di prodotto dell'accessorio denominato MULTIzone. PERICOLO: Le indicazioni contrassegnate da questo simbolo devono essere osservate per evitare infortuni di origine meccanica o generica (es. ferite o contusioni). PERICOLO: Le indicazioni contrassegnate da questo simbolo devono essere osservate per evitare infortuni di origine elettrica (folgorazione). PERICOLO: Le indicazioni contrassegnate da questo simbolo devono essere osservate per evitare il pericolo d’incendio e di esplosione. PERICOLO: Le indicazioni contrassegnate da questo simbolo devono essere osservate per evitare infortuni di origine termica (ustioni). ATTENZIONE: Le indicazioni contrassegnate da questo simbolo devono essere osservate per evitare malfunzionamenti e/o danni materiali all’apparecchio o ad altri oggetti. ATTENZIONE: Le indicazioni contrassegnate da questo simbolo sono informazioni importanti che devono essere lette attentamente. -2- Il libretto deve essere letto attentamente; si potrà così utilizzare la caldaia in modo razionale e sicuro; deve essere conservato con cura poiché la sua consultazione potrà essere necessaria in futuro. Nel caso in cui l'apparecchio venga ceduto ad altro proprietario dovrà essere corredato dal presente libretto. Il costruttore declina ogni responsabilità da eventuali traduzioni del presente libretto dalle quali possano derivare interpretazioni errate; non può essere considerato responsabile per l'inosservanza delle istruzioni contenute nel presente libretto o per le conseguenze di qualsiasi manovra non specificamente descritta. DURANTE L'INSTALLAZIONE L'installazione deve essere eseguita da personale qualificato in modo che, sotto la sua responsabilità, vengano rispettate le leggi e le norme nazionali e locali vigenti in merito. Il MULTIzone dovrà essere destinato solo all'uso per la quale è stata espressamente previsto; inoltre: • può essere installato: fuori muro (pensile) o ad incasso a parete. • non deve essere esposto direttamente agli agenti atmosferici ed in luoghi soggetti a congelamento. • non deve essere toccata da bambini o da persone inesperte. • evitare manovre su dispositivi sigillati. • evitare il contatto con parti calde durante il funzionamento. -3- WARNING IMPORTANTE INDICE WARNING 1 Descrizione MULTIzone . . . . . . . . . . . . 5 1.1 1.2 1.3 Descrizione generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 MULTIzone 1MIX - Disgiuntore idrico multiimpianto: versione 1AT 1BT . . . . . . . . . . . . . . 5 MULTIzone 2MIX - Disgiuntore idrico multiimpianto: versione 1AT 2BT . . . . . . . . . . . . . . 5 4 INSTALLAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 4.6 4.7 4.8 4.9 4.10 4.11 2 Consigli utili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 2.1 2.2 2.3 2.4 Gestione antibloccaggio/antigrippaggio . . . . . Protezione antigelo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Manutenzione periodica . . . . . . . . . . . . . . . . . Anomalie di funzionamento . . . . . . . . . . . . . . 7 7 7 7 3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 3.6 3.7 3.8 3.9 3.10 Vista d’assieme MULTIzone 1MIX . . . . . . . . . 9 Schema di principio MULTIzone 1MIX . . . . . 10 Schema elettrico MULTIzone 1MIX . . . . . . . 11 Dati tecnici MULTIzone 1MIX . . . . . . . . . . . . 11 Curve prevalenza MULTIzone 1MIX . . . . . . . 12 Vista d’assieme MULTIzone 2MIX . . . . . . . . 13 Schema di principio MULTIzone 2MIX . . . . . 14 Schema elettrico MULTIzone 2MIX . . . . . . . 15 Dati tecnici MULTIzone 1MIX . . . . . . . . . . . . 15 Curve prevalenza MULTIzone 2MIX . . . . . . . 16 3 Caratteristiche tecniche . . . . . . . . . 9 Avvertenze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Precauzioni per l’installazione . . . . . . . . . . . Installazione a parete . . . . . . . . . . . . . . . . . . Dimensioni e raccordi MULTIzone 1MIX . . . Dimensioni e raccordi MULTIzone 2MIX . . . Installazione rubinetti . . . . . . . . . . . . . . . . . . Collegamenti elettrici . . . . . . . . . . . . . . . . . . Collegamento termostati MULTIzone 1MIX . Collegamento termostati MULTIzone 2MIX . Collegamento remoto . . . . . . . . . . . . . . . . . . Collegamento sonda esterna e regolazione temperatura zona . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4.12 Regolazione temperatura zona senza sonda esterna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17 17 17 18 18 19 19 20 21 21 5.1 5.2 5.3 5.4 26 26 26 26 23 24 5 Manutenzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26 Avvertenze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Smontaggio pannello frontale . . . . . . . . . . . . Sostituzione pompe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Sostituzione valvola miscelatrice . . . . . . . . . Modelli MULTIZONE 1MIX MULTIZONE 2MIX Sigla 1AT 1BT 1AT 2BT Paese di destinazione: IT Questo apparecchio è conforme alle seguenti Direttive Europee: • Direttiva Compatibilità Elettromagnetica 89/336/CEE • Direttiva Bassa Tensione 73/23/CEE Il costruttore nella costante azione di miglioramento dei prodotti, si riserva la possibilità di modificare i dati espressi in questa documentazione in qualsiasi momento e senza preavviso. La presente documentazione è un supporto informativo e non considerabile come contratto nei confronti di terzi. -4- 1 Descrizione MULTIzone 1.1 Descrizione generale Il MULTIzone è un apparato di distribuzione dell'acqua calda di riscaldamento in due o più zone , anche a temperature diverse tra loro (alta e bassa), esso separa idraulicamente il circuito del generatore di calore con il resto dell'impianto di riscaldamento. La regolazione della temperatura di mandata nelle varie zone è ottenuta tramite valvole miscelatrici elettriche, mentre il flusso viene garantito da circolatori specifici per ogni zona. All'interno del box, che può essere da incasso o a vista, è alloggiata una scheda elettronica che ha il compito di gestire i circolatori e le valvole 3-vie miscelatrici. 1.2 MULTIzone 1MIX - Disgiuntore idrico multi-impianto: versione 1AT 1BT 1 zona alta temperatura (AT) + 1 zona bassa temperatura (BT) modelli di caldaie della gamma BIASI; comprende un collettore aperto (disgiuntore idrico) due circolatori (uno per la zona ad alta ed uno per la zona a bassa temperatura) operanti direttamente sull'impianto, una valvola tre-vie miscelatrice ed una centralina elettronica da interfacciare alla caldaia. Il MULTIzone è predisposto per il collegamento ad una sonda esterna (optional), è possibile gestire la zona a pannelli radianti con funzione climatica. Questo sistema risulta indispensabile nel caso in cui l'impianto sia suddiviso in una zona a radiatori (alta temperatura) ed una zona a pannelli radianti (bassa temperatura) in cui la portata d'acqua risulti superiore alle prestazioni erogate dal circolatore della caldaia. Le zone a diversa temperatura vengono gestite indipendentemente attraverso termostati ambiente oppure cronotermostati che azionano il rispettivo circolatore. 1.3 MULTIzone 2MIX - Disgiuntore idrico multi-impianto: versione 1AT 2BT 1 zona alta temperatura (AT) + 2 zone bassa temperatura (BT) Figura 1.1 Il MULTIzone 1MIX con 2 zone, 1 alta + 1 bassa temperatura è abbinabile a tutti i Figura 1.2 Il MULTIzone 2MIX con 3 zone, 1 zona alta -5- USO DESCRIZIONE MULTIZONE USO DESCRIZIONE MULTIZONE temperatura - 2 zone bassa temperatura, è abbinabile a tutti i modelli di caldaie della gamma BIASI; comprende un collettore aperto (disgiuntore idrico) tre circolatori (uno per la zona ad alta e due per le zone a bassa temperatura) operanti direttamente sull'impianto, due valvole tre-vie miscelatrici ed una centralina elettronica da interfacciare alla caldaia. Il MULTIzone 2MIX è predisposto per il collegamento ad una sonda esterna (optional), è possibile gestire distintamente le zone a pannelli radianti con funzione climatica. Questo sistema risulta indispensabile nel caso in cui l'impianto sia suddiviso in una zona a radiatori (alta temperatura) e due zone a pannelli radianti (bassa temperatura) in cui la portata d'acqua risulti superiore alle prestazioni erogate dal circolatore della caldaia. Le zone a diversa temperatura vengono gestite indipendentemente attraverso termostati ambiente oppure cronotermostati che azionano il rispettivo circolatore. -6- CONSIGLI UTILI Consigli utili 2.1 Gestione antibloccaggio/antigrippaggio Dopo 24h di inattività ogni circolatore viene comandato per 10 secondi al fine di evitare il bloccaggio dello stesso. L'attivazione del circolatore viene eseguita in caso di assenza di richieste riscaldamento. L'antibloccaggio viene gestito singolarmente per ogni circolatore ed anche per le valvole di zona. 2.2 Protezione antigelo Il sistema antigelo protegge il MULTIzone dai possibili danni dovuti al gelo. In caso sia abilitata la zona 1 viene in automatico attivata una funzione antigelo che attiva la richiesta sulla zona 1 in caso la temperatura letta dalla sonda bassa temperatura 1 scenda al di sotto di 2°C e si disattiva sopra i 5°C. In caso di antigelo attivo viene abilitata la pompa della zona 1, viene comandata la miscelatrice in apertura e acceso il bruciatore per fornire calore. Il funzionamento antigelo viene trattato come una normale richiesta di calore dalla zona bassa temperatura. Il funzionamento è analogo per la zona 2 che attiva la richiesta se la temperatura sonda 2 scende sotto 2°C e si disattiva se sale sopra i 5°C. Tale sistema non garantisce la protezione dell'intero impianto idraulico. Nel caso in cui la temperatura esterna possa raggiungere valori inferiori a 0°C si consiglia di lasciare attivo l'intero impianto regolando il termostato ambiente a bassa temperatura. In caso si disattivi la caldaia fare effettuare da un tecnico qualificato lo svuotamento dell'impianto di riscaldamento. 2.3 Manutenzione periodica Per un funzionamento efficiente e regolare del MULTIzone, si consiglia di provvedere alla sua manutenzione verificando l’assenza di aria nell’impianto utilizzando la valvola di sfiato. 2.4 Anomalie di funzionamento Sulla scheda sono presenti nr. 3 led per visualizzare lo stato ed eventuali anomalie. LED Spento Acceso Lampeggiante Disabilitazione zone attiva Guasto sonde LD1 Nessuna richiesta attiva Presenza di richiesta risc. LD2 Nessuna anomalia LD3 Scheda non alimentata Intervento term. sicurezza Scheda / alimentata Le anomalie visualizzate dal kit-zone sono indicate nella tabella mentre in caso di comunicazione con scheda in caldaia è possibile vedere da tutti i cronotermostati anche -7- USO 2 CONSIGLI UTILI le anomalie della caldaia mantenendo gli stessi codici. USO Anomalia Kit Zone Codice Anomalia comunicazione Kit Zone /Scheda in caldaia (se abilitata la comunicazione) 50 Guasto crono 1 (master) e funzionamento di emergenza con crono 2 (temporaneamente master) 51 Termostato sicurezza aperto 30 Sonda prima Zona Bassa temperatura in Corto 31 Sonda prima Zona Bassa temperatura Interrotta 32 Sonda seconda Zona Bassa temperatura in Corto 33 Sonda seconda Zona Bassa temperatura Interrotta 34 -8- CARATTERISTICHE TECNICHE 3 Caratteristiche tecniche 3.1 Vista d’assieme MULTIzone 1MIX 3 5 1 INSTALLAZIONE 2 4 6 7 Figura 3.1 1 2 3 4 Pompa zona alta temperatura (AT) Pompa zona bassa temperatura (BT) Valvola miscelatrice Scheda comando 5 Valvola di sfiato aria 6 Termometro zona bassa temp. (BT) 7 Rubinetti -9- CARATTERISTICHE TECNICHE Zona Bassa Temperatura (BT) Zona Alta Temperatura (AT) INSTALLAZIONE S 3.2 Schema di principio MULTIzone 1MIX Figura 3.2 - 10 - CARATTERISTICHE TECNICHE 3.3 Schema elettrico MULTIzone 1MIX Sonda esterna Sonda temp. Termostato max Zona BT temp. Zona BT Alimentazione elettrica 230V t TB1 gr gr m c L N J1 g/v 37 3 6 19 20 21 22 23 24 25 26 6 16 4 3 25 16 4 25 3 1 4 3 2 J3 K1 K2 K3 K4 K5 DIP2 K6 J11 16A15A J6 J7 VZ3 g/v DIP1 5 Valvola Zona BT g/v LD3 J4 J12 J14 27 28 29 30 31 32 16 15 14 13 J9 J8 C m IP Disabilitazione pompe zona in funzione sanitario c 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Termostato ambiente Zona BT Termostato ambiente Zona AT r m M ~ n Pompa Zona BT c m PZ3 c m Pompa Zona AT PZ1 J10 MA INSTALLAZIONE r J2 Comando termostato ambiente caldaia Figura 3.3 b bianco g/v giallo / verde m marrone c celeste (blu) gr grigio n nero r rosso 3.4 Dati tecnici MULTIzone 1MIX Dati Tecnici Pressione max d'esercizio bar Temperatura max d'esercizio °C circuiti Temperatura regolazione cir°C cuito Bassa Temperatura regolazione cir°C cuito Alta Intervento Term. sicurezza °C Bassa Temperatura Prevalenza disponibile zone kPa non miscelate con portata (mH O) 2 1000 l/h 3 85 25-45 30-80 55±3 29 2,9 Dati Tecnici Prevalenza disponibile zona kPa 39 Bassa temperatura con por- (mH O) 3,9 2 tata 1000 l/h Contenuto d'acqua del dil 1 spositivo Allacciamento elettrico V/Hz 230/50 Assorbimento nominale A 0,83 Potenza elettrica installata W 190 Protezione impianto elettrico IPX4D Peso dispositivo vuoto kg 22 Distanza max dalla caldaia m 15 - 11 - CARATTERISTICHE TECNICHE 3.5 Curve prevalenza MULTIzone 1MIX Determinazione della prevalenza disponibile alla zona in alta e a bassa temperatura con il MULTIzone 1MIX. PREVALENZA ZONA DIRETTA 0,50 Velocità 2 del circolatore 0,45 Velocità 3 del circolatore 0,40 0,35 bar 0,30 0,25 0,20 0,15 0,10 0,05 INSTALLAZIONE 0,00 0 500 1000 1500 2000 l/h PREVALENZA ZONA MISCELATA 0,60 Velocità 1 del circolatore Velocità 2 del circolatore 0,50 Velocità 3 del circolatore bar 0,40 0,30 0,20 0,10 0,00 0 Figura 3.4 - 12 - 500 1000 l/h 1500 2000 CARATTERISTICHE TECNICHE 3.6 Vista d’assieme MULTIzone 2MIX 12 11 14 9 10 INSTALLAZIONE 8 13 16 15 17 Figura 3.5 8 Pompa zona alta temperatura (AT) 9 Pompa seconda zona bassa temp. (BT2) 10 Pompa prima zona bassa temp.(BT1) 11 Valvola miscelatrice seconda zona 12 Valvola miscelatrice prima zona 13 Scheda comando 14 Valvola di sfiato aria 15 Termometro seconda zona (BT2) 16 Termometro prima zona (BT1) 17 Rubinetti - 13 - CARATTERISTICHE TECNICHE 3.7 Schema di principio MULTIzone 2MIX INSTALLAZIONE S Zona Bassa Temperatura (BT1) Zona Bassa Temperatura (BT2) Figura 3.6 - 14 - Zona Alta Temperatura (AT) CARATTERISTICHE TECNICHE 3.8 Schema elettrico MULTIzone 2MIX Sonda esterna Sonda temp. Termostato max Termostato max Zona BT1 temp. Zona BT1 temp. Zona BT2 t r m gr n J2 g/v 5 16 4 3 25 g/v 3 25 1 4 g/v m 16 4 g/v 3 2 DIP1 m K1 K2 K3 K4 c LD3 K5 DIP2 x2 x1 K6 J11 16A15A J4 J12 J14 6 J3 b 37 36 19 20 21 22 23 24 25 26 b N J1 27 28 29 30 31 32 t c L J6 J7 16 15 14 13 J9 J8 Comando termostato Disabilitazione pompe zona IP ambiente caldaia in funzione sanitario Valvola Zona BT1 VZ3 c 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 r Termostato ambiente Zona BT2 MA TB1 c m n c M ~ PZ3 m c m n c c m VZ2 M ~ PZ2 PZ1 J10 Pompa Zona BT1 Valvola Zona BT2 Pompa Zona BT2 Pompa Zona AT m m Figura 3.7 b bianco g/v giallo / verde m marrone c celeste (blu) gr grigio n nero r rosso 3.9 Dati tecnici MULTIzone 1MIX Dati Tecnici Pressione max d'esercizio bar Temperatura max d'esercizio °C circuiti Temperatura regolazione cir°C cuito Bassa Temperatura regolazione cir°C cuito Alta Intervento Term. sicurezza °C Bassa Temperatura Prevalenza disponibile zone kPa non miscelate con portata (mH O) 2 1000 l/h 3 85 25-45 30-80 55±3 29 2,9 Dati Tecnici Prevalenza disponibile zona kPa 39 Bassa temperatura con por- (mH O) 3,9 2 tata 1000 l/h Contenuto d'acqua del dil 1 spositivo Allacciamento elettrico V/Hz 230/50 Assorbimento nominale A 1,24 Potenza elettrica installata W 285 Protezione impianto elettrico IPX4D Peso dispositivo vuoto kg 22 Distanza max dalla caldaia m 15 - 15 - INSTALLAZIONE Termostato ambiente Zona BT1 Termostato ambiente Zona AT Sonda temp. Zona BT2 Alimentazione elettrica 230V CARATTERISTICHE TECNICHE 3.10 Curve prevalenza MULTIzone 2MIX Determinazione della prevalenza disponibile alla zona in alta e a bassa temperatura con il MULTIzone 2MIX. PREVALENZA ZONA DIRETTA 0,50 Velocità 2 del circolatore 0,45 Velocità 3 del circolatore 0,40 0,35 bar 0,30 0,25 0,20 0,15 0,10 0,05 INSTALLAZIONE 0,00 0 500 1000 1500 2000 l/h PREVALENZA ZONA MISCELATA 0,60 Velocità 1 del circolatore Velocità 2 del circolatore 0,50 Velocità 3 del circolatore bar 0,40 0,30 0,20 0,10 0,00 0 Figura 3.8 - 16 - 500 1000 l/h 1500 2000 INSTALLAZIONE INSTALLAZIONE 4.1 Avvertenze L'apparecchio deve essere installato seguendo le indicazioni successive, rispettando le norme nazionali e locali vigenti. Verificare: L'installazione elettrica deve essere conforme alle norme tecniche; in particolare: • Il MULTIzone deve essere obbligatoriamente collegato ad un efficace impianto di terra mediante l'apposito cablaggio; • In prossimità del MULTIzone deve essere installato un interruttore onnipolare che consenta la disconnessione completa nelle condizioni della categoria di sovratensione III. Per i collegamenti elettrici consultare la sez. collegamenti elettrici. • I conduttori elettrici per il collegamento del comando remoto, termostati e della sonda esterna al MULTIzone devono percorrere canaline diverse da quelli a tensione di rete (230 V), poiché alimentati a bassa tensione di sicurezza. • È consigliabile dotare l'impianto di un filtro di decantazione, o utilizzare un prodotto per il condizionamento dell'acqua in esso circolante. Quest'ultima soluzione in particolare, oltre a ripulire l'impianto, esegue un'operazione anticorrosiva favorendo la formazione di una pellicola protettiva sulle superfici metalliche e neutralizza i gas presenti nell'acqua. 4.3 Installazione a parete I MULTIzone 1MIX e MULTIzone 2MIX possono essere installati sia ad incasso che a parete, per l’installazione a parete: • Rimuovere la porta svitando le 2 viti. • Rimuovere i motori delle valvole miscelatrici ruotandole in senso antiorario dopo aver sganciato il gancio posto nella parte inferiore del motore. • Rimuovere la protezione svitando le viti che la fissano Figura 4.1. 4.2 Precauzioni per l’installazione Per l'installazione attenersi alle seguenti prescrizioni: • Fissare il MULTIzone in configurazione pensile ad una parete resistente. • Rispettare le distanze riportate nella sez. Dimensioni. • Nel caso di un vecchio impianto di riscaldamento, prima di installare il MULTIzone, eseguire una accurata pulizia, in modo da asportare i depositi fangosi formatisi nel tempo. Figura 4.1 • Segnare nel muro i fori da effettuare rispettando le misure indicate in Figura 4.2. • Rimontare la protezione. • Rimontare i motori delle valvole miscelatrici prestando attenzione al verso (gancio verso il basso). - 17 - INSTALLAZIONE 4 INSTALLAZIONE D Ritorno zona alta temperatura (AT) E Mandata zona bassa temperatura (BT) F Ritorno zona bassa temperatura (BT) 330 40 35 Il MULTIzone 1MIX utilizza i raccordi indicati: 620 ø tubo Figura 4.2 4.4 Dimensioni e raccordi MULTIzone 1MIX Il MULTIzone 1MIX rispetta le seguenti dimensioni: ø 16/18 G 3/4 F 4.5 Dimensioni e raccordi MULTIzone 2MIX 200 G 100 60 200 H 700 700 B ø 16/18 ø 16/18 ø 16/18 ø 16/18 ø 16/18 Il MULTIzone 2MIX rispetta le seguenti dimensioni: A 100 60 INSTALLAZIONE 200 Mandata caldaia Ritorno caldaia Mandata zona alta Ritorno zona alta Mandata zona bassa Ritorno zona bassa Raccordo rapido G 3/4 M G 3/4 M G 3/4 F G 3/4 F G 3/4 F D C E 67 65 69 33 F 400 J I M N K 69 65 67 65 69 400 Figura 4.3 A Mandata caldaia B Ritorno caldaia C Mandata zona alta temperatura (AT) - 18 - Figura 4.4 G Mandata caldaia 33 L 200 INSTALLAZIONE Ritorno caldaia Mandata zona alta temperatura (AT) Ritorno zona alta temperatura (AT) Mandata zona bassa temp. (BT1) Ritorno zona bassa temp. (BT1) Mandata zona bassa temp. (BT2) Ritorno zona bassa temp. (BT2) 4.6 Installazione rubinetti G 3/4 F G 3/4 F G 3/4 F • Avvitare i rubinetti come indicato in figura. Figura 4.6 • Fissare o saldare i tronchetti di tubo cartellati. 4.7 Collegamenti elettrici Il MULTIzone è predisposto con dei pretranci per il passaggio dei cablaggi elettrici, selezionare e predisporre l’installazione utilizzando le quote riportate in Figura 4.7. 80 80 140 80 Modello MULTIzone 1MIX 35 Figura 4.5 40 Figura 4.7 • Togliere il pannello frontale del MULTIzone svitando le viti per accedere alla scatola elettrica Figura 4.8. Modello MULTIzone 2MIX - 19 - INSTALLAZIONE Mandata caldaia Ritorno caldaia Mandata zona alta Ritorno zona alta Mandata zona bassa 1 Ritorno zona bassa 1 ø 16/18 Mandata zona ø 16/18 bassa 2 Ritorno zona bassa 2 ø 16/18 15 ø tubo Raccordo rapido ø 16/18 G 3/4 M ø 16/18 G 3/4 M ø 16/18 G 3/4 F ø 16/18 G 3/4 F ø 16/18 G 3/4 F 40 H I J K L M N INSTALLAZIONE inferiore a 0,75 mm2, deve essere mantenuto distante da parti calde o taglienti e comunque attenersi alle norme tecniche vigenti. 4.8 Collegamento termostati MULTIzone 1MIX Figura 4.8 INSTALLAZIONE • Per accedere alla scheda elettronica rimuovere le viti indicate in Figura 4.9 della scatola elettrica. Apparecchiatura tensione posta sotto J3 26 25 24 23 22 21 20 19 Figura 4.9 Collegamento alla rete di alimentazione elettrica • Collegare il cavo di alimentazione elettrica proveniente dalla scatola elettrica del MULTIzone ad un interruttore onnipolare, rispettando la corrispondenza della linea (filo marrone) e del neutro (filo azzurro). • Collegare il filo di terra (giallo/verde) ad un efficace impianto di terra. Il filo di terra deve essere il più lungo dei fili di alimentazione elettrica Il cavo o il filo di alimentazione elettrica dell'apparecchio, deve avere sezione non - 20 - Figura 4.10 • Aprire il coperchio della centralina • Collegare i termostati ambiente nel connettore J3 come indicato in Figura 4.10 e rispettivamente: • TA zona 1 nei morsetti 21-22 • TA zona 3 nei morsetti 25-26 • Collegare il cablaggio termostato ambiente (proveniente da J9) alla relativa morsettiera in caldaia. • Verificare che la posizione dei jumper sia come in Figura 4.11 INSTALLAZIONE • TA zona 1 nei morsetti 21-22 • TA zona 2 nei morsetti 23-24 • TA zona 3 nei morsetti 25-26 • Collegare il cablaggio termostato ambiente (proveniente da J9) alla relativa morsettiera in caldaia. • Verificare che la posizione dei jumper sia come in Figura 4.13 on off Figura 4.11 DIP 2 • Si consiglia la disabilitazione in richiesta sanitario portando la tensione di rete, ricavata dalla 3 vie sanitario, al connettore J8. • Richiudere il coperchio della centralina. 4.9 Collegamento termostati MULTIzone 2MIX Apparecchiatura tensione posta sotto DIP 1 on off Figura 4.13 DIP 2 • Si consiglia la disabilitazione in richiesta sanitario portando la tensione di rete, ricavata dalla 3 vie sanitario, al connettore J8. • Richiudere il coperchio della centralina. 4.10 Collegamento remoto Apparecchiatura tensione 26 25 24 23 22 21 20 19 J3 Figura 4.12 • Aprire il coperchio della centralina • Collegare i termostati ambiente nel connettore J3 come indicato in Figura 4.12 e rispettivamente: posta sotto Il MULTIzone si può remotizzare dopo l’acquisto dell’apposito kit e dei remoti eseguendo le seguenti operazioni. • Aprire il coperchio della centralina. • Inserire la scheda con bollino identificativo blu e scritta J6 sul connettore J6. • Collegare il/i remoto/i secondo lo schema in Figura 4.16 per modelli caldaie BIASI, Figura 4.14 per altre caldaie prestando attenzione alla lunghezza massima dei collegamenti (Vedi libretto remoto). - 21 - INSTALLAZIONE DIP 1 Verso morsettiera termostato ambiente della scheda caldaia C A LD A IA INSTALLAZIONE Ogni remoto deve essere impostato con il numero di zona differente dagli altri remoti. OPTIONAL Scheda interfaccia J6 Scatola elettrica MULTIzone 1MIX 2 ZONE Il collegamento va fatto solo verso la morsettiera del remoto, non la linea termostato ambiente. (1 AT +1 BT) OPTIONAL Scheda interfaccia J6 (1 AT+ 2BT) • Impostare i jumper come in Figura 4.13. DIP 1 on off A IA 2 Zone LD 3 ZONE Scheda interfaccia 2 relè La comunicazione seriale è possibile solo con caldaie BIASI. Rivolgersi al centro assistenza per eventuali compatibilità. DIP 2 C A J4 Verso morsettiera termostato ambiente della scheda caldaia INSTALLAZIONE MULTIzone 2MIX Scatola elettrica Collegamento tramite comunicazione seriale: • Ripetere le operazioni precedenti. • Nella versione a 3 zone rimuovere la scheda relè. Inserire la scheda interfaccia seriale sul connettore J4. • Collegare la morsettiera X1 alla morsettiera presente in caldaia. DIP 1 Figura 4.14 3 Zone • Se si utilizza un unico remoto questo deve essere collegato nella zona 1 (bassa temperatura). • Per la programmazione dei remoti seguire le istruzioni presenti all’interno del manuale del remoto. - 22 - Figura 4.15 on off DIP 2 • Nel caso di una caldaia a condensazione settare il JP4 su ON per permettere alla caldaia di lavorare in condizioni ottimali. • Nel caso di zona in alta comandata da ter- INSTALLAZIONE ambiente) regolare il trimer P3 Figura 4.18. mostato ambiente è possibile regolare la temperatura di mandata mediante il trimmer P3. 38°C J6 80°C Figura 4.18 4.11 Collegamento sonda esterna e regolazione temperatura zona Apparecchiatura posta sotto tensione I collegamenti dei remoti devono essere effettuati come illustrato nello schema in Figura 4.17 il più vicino possibile alla scheda interfaccia. 1 REMOTO (zona 1) 2 REMOTI (zona 1 e 2) 3 REMOTl (zona 1, 2 e 3) La sonda esterna deve essere installata su una parete esterna dell'edificio evitando: • L'irraggiamento diretto dei raggi solari. • Pareti umide o soggette a formazioni di muffa. • L'installazione in prossimità di ventilatori, bocchette di scarico o camini. 1 Per il collegamento della sonda esterna alla scheda utilizzare conduttori elettrici con sezione non inferiore a 0,50 mm2. 1 2 1 Figura 4.17 Per regolare la temperatura da 38°C a 80°C della zona in alta temperatura (quando non è installato un remoto ma un termostato 2 3 • I conduttori elettrici per il collegamento della sonda esterna alla scheda devono percorrere canaline diverse da quelli a tensione di rete (230 V), poiché alimentati a bassa tensione di sicurezza e la loro lunghezza massima non deve superare i 20 metri. Per collegare la sonda seguire i seguenti - 23 - INSTALLAZIONE Figura 4.16 Scheda interfaccia seriale CALDAIA BIASI J4 Verso morsettiera comando remoto della scheda caldaia Scatola elettrica OPTIONAL P3 Scheda interfaccia INSTALLAZIONE punti: • Accedere alla scheda elettronica • Collegare la sonda esterna come indicato in Figura 4.19, connettore J2 morsetti 2728. La scheda riconosce automaticamente la presenza della sonda. Temperatura mandata °C 50,0 45,0 K=6 K=4 K=3 K=2 K=1 K=1,5 K=0,5 40,0 35,0 30,0 25,0 20,0 20 15 10 5 0 -5 -10 -15 -20 -25 Temperatura esterna°C Figura 4.21 Sonda esterna INSTALLAZIONE Figura 4.19 • Settare il trimer P1 secondo il coefficiente K calcolato Figura 4.21. • Nel caso di 2 zone in bassa temperatura utilizzando il jumper JP3 è possibile impostare la temperatura della zona 2 alla stessa temperatura della zona 1. • Richiudere il coperchio della centralina. 4.12 Regolazione temperatura zona senza sonda esterna Apparecchiatura posta sotto tensione Figura 4.20 In Figura 4.20 il trimer P1 è settato per un “set K6”. La Figura 4.21 indica l’andamento della temperatura di mandata impianto rispetto alla temperatura esterna al variare del “set K”. Figura 4.22 • Settare il trimer P1 secondo la temperatura di mandata all’impianto prevista da - 24 - INSTALLAZIONE INSTALLAZIONE progetto. • La temperatura può essere regolata da un minimo di 25°C ad un massimo di 45°C ruotando il trimer P1. • La temperatura diminuisce ruotando in senso antiorario. • In Figura 4.22 il trimer è settato per una temperatura di 45°C. • Settare il trimer P2 secondo la temperatura di mandata all’impianto prevista da progetto (MULTIzone 2MIX). • La temperatura può essere regolata da un minimo di 25°C ad un massimo di 45°C ruotando il trimer P2 (MULTIzone 2MIX ). • Richiudere il coperchio della centralina. - 25 - MANUTENZIONE 5 Manutenzione 5.1 Avvertenze ressata. • Per la sostituzione della pompa della zona in alta temperatura rimuovere la scatola elettrica Figura 5.2 svitando le viti. Le operazioni descritte in questo capitolo devono essere eseguite solamente da personale professionalmente qualificato, pertanto si consiglia di rivolgersi ad un Centro Assistenza Autorizzato. Prima di effettuare qualsiasi operazione di pulizia, di manutenzione, di apertura o smontaggio pannelli del MULTIzone, disinserire l'apparecchio dalla rete di alimentazione elettrica agendo sull'interruttore onnipolare previsto sull'impianto e chiudere il rubinetto del gas. Figura 5.2 5.2 Smontaggio pannello frontale MANUTENZIONE Togliere le viti. Rimuovere il pannello frontale spostandolo verso l'alto in modo da liberarlo dai ganci inferiori in Figura 5.1. • Svitare i raccordi dalla pompa. • Estrarre frontalmente la pompa. • Riassemblare eseguendo le operazioni in ordine inverso verificando la tenuta dei raccordi dopo aver riaperto i rubinetti. • Verificare che la pressione dell’impianto sia compresa tra un valore di 1 bar e 1,5 bar. Ad operazione effettuata, richiudere il rubinetto di riempimento ed eventualmente sfiatare l’aria presente. Figura 5.1 5.3 Sostituzione pompe • Chiudere tutti i rubinetti delle varie zone all’interno del MULTIzone. • Chiudere i rubinetti mandata e ritorno caldaia. • Scollegare il connettore della pompa inte- - 26 - 5.4 Sostituzione valvola miscelatrice • Chiudere tutti i rubinetti delle varie zone all’interno del MULTIzone. • Chiudere i rubinetti mandata e ritorno caldaia. • Scollegare il connettore del motore della valvola. MANUTENZIONE Figura 5.3 • Ruotare in senso antiorario il motore dopo aver sganciato il gancio posizionato nella parte inferiore Figura 5.3. • Estrarre frontalmente il motore. • Rimuovere la protezione. • Svitare i raccordi della valvola ed estrarla frontalmente. • Riassemblare eseguendo le operazioni in ordine inverso verificando la tenuta dei raccordi dopo aver riaperto i rubinetti. • Verificare che la pressione dell’impianto sia compresa tra un valore di 1 bar e 1,5 bar. MANUTENZIONE Ad operazione effettuata, richiudere il rubinetto di riempimento ed eventualmente sfiatare l’aria presente. - 27 - 17962.1386.0 2709 28A5 N 30/06 2009 *1796213860* IT BIASI S.p.A. via Leopoldo Biasi 1 37135 VERONA (ITALIA) Tel. 045 - 80 90 111 Fax 045 - 80 90 338 http:// www.biasi.it Stabilimento: via Pravolton 1/B 33170 PORDENONE (ITALIA) BIASI è costantemente impegnata nel miglioramento dei suoi prodotti, di conseguenza le caratteristiche estetiche, dimensionali, i dati tecnici, gli equipaggiamenti e gli accessori degli apparecchi, possono essere soggetti a variazione.