MULTIzone
Note d’impiego e
Tecniche per
l’installazione
WARNING
Complimenti per la scelta del vostro MULTIzone.
Il presente documento definisce le specifiche di prodotto dell'accessorio denominato MULTIzone.
PERICOLO: Le indicazioni contrassegnate da questo simbolo devono essere
osservate per evitare infortuni di origine meccanica o generica (es. ferite o
contusioni).
PERICOLO: Le indicazioni contrassegnate da questo simbolo devono essere
osservate per evitare infortuni di origine elettrica (folgorazione).
PERICOLO: Le indicazioni contrassegnate da questo simbolo devono essere
osservate per evitare il pericolo d’incendio e di esplosione.
PERICOLO: Le indicazioni contrassegnate da questo simbolo devono essere
osservate per evitare infortuni di origine termica (ustioni).
ATTENZIONE: Le indicazioni contrassegnate da questo simbolo devono essere osservate per evitare malfunzionamenti e/o danni materiali all’apparecchio o ad altri oggetti.
ATTENZIONE: Le indicazioni contrassegnate da questo simbolo sono informazioni importanti che devono essere lette attentamente.
-2-
Il libretto deve essere letto attentamente; si potrà così utilizzare la caldaia in modo razionale e sicuro; deve essere conservato con cura poiché la sua consultazione potrà essere
necessaria in futuro. Nel caso in cui l'apparecchio venga ceduto ad altro proprietario
dovrà essere corredato dal presente libretto.
Il costruttore declina ogni responsabilità da eventuali traduzioni del presente libretto dalle quali possano derivare interpretazioni errate; non può essere considerato responsabile
per l'inosservanza delle istruzioni contenute nel presente libretto o per le conseguenze di
qualsiasi manovra non specificamente descritta.
DURANTE L'INSTALLAZIONE
L'installazione deve essere eseguita da personale qualificato in modo che, sotto la sua
responsabilità, vengano rispettate le leggi e le norme nazionali e locali vigenti in merito.
Il MULTIzone dovrà essere destinato solo all'uso per la quale è stata espressamente
previsto; inoltre:
• può essere installato: fuori muro (pensile) o ad incasso a parete.
• non deve essere esposto direttamente agli agenti atmosferici ed in luoghi soggetti a
congelamento.
• non deve essere toccata da bambini o da persone inesperte.
• evitare manovre su dispositivi sigillati.
• evitare il contatto con parti calde durante il funzionamento.
-3-
WARNING
IMPORTANTE
INDICE
WARNING
1 Descrizione MULTIzone . . . . . . . . . . . . 5
1.1
1.2
1.3
Descrizione generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
MULTIzone 1MIX - Disgiuntore idrico multiimpianto: versione 1AT 1BT . . . . . . . . . . . . . . 5
MULTIzone 2MIX - Disgiuntore idrico multiimpianto: versione 1AT 2BT . . . . . . . . . . . . . . 5
4 INSTALLAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17
4.1
4.2
4.3
4.4
4.5
4.6
4.7
4.8
4.9
4.10
4.11
2 Consigli utili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
2.1
2.2
2.3
2.4
Gestione antibloccaggio/antigrippaggio . . . . .
Protezione antigelo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Manutenzione periodica . . . . . . . . . . . . . . . . .
Anomalie di funzionamento . . . . . . . . . . . . . .
7
7
7
7
3.1
3.2
3.3
3.4
3.5
3.6
3.7
3.8
3.9
3.10
Vista d’assieme MULTIzone 1MIX . . . . . . . . . 9
Schema di principio MULTIzone 1MIX . . . . . 10
Schema elettrico MULTIzone 1MIX . . . . . . . 11
Dati tecnici MULTIzone 1MIX . . . . . . . . . . . . 11
Curve prevalenza MULTIzone 1MIX . . . . . . . 12
Vista d’assieme MULTIzone 2MIX . . . . . . . . 13
Schema di principio MULTIzone 2MIX . . . . . 14
Schema elettrico MULTIzone 2MIX . . . . . . . 15
Dati tecnici MULTIzone 1MIX . . . . . . . . . . . . 15
Curve prevalenza MULTIzone 2MIX . . . . . . . 16
3 Caratteristiche tecniche . . . . . . . . . 9
Avvertenze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Precauzioni per l’installazione . . . . . . . . . . .
Installazione a parete . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Dimensioni e raccordi MULTIzone 1MIX . . .
Dimensioni e raccordi MULTIzone 2MIX . . .
Installazione rubinetti . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Collegamenti elettrici . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Collegamento termostati MULTIzone 1MIX .
Collegamento termostati MULTIzone 2MIX .
Collegamento remoto . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Collegamento sonda esterna e regolazione
temperatura zona . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
4.12 Regolazione temperatura zona senza
sonda esterna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
17
17
17
18
18
19
19
20
21
21
5.1
5.2
5.3
5.4
26
26
26
26
23
24
5 Manutenzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26
Avvertenze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Smontaggio pannello frontale . . . . . . . . . . . .
Sostituzione pompe . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Sostituzione valvola miscelatrice . . . . . . . . .
Modelli
MULTIZONE 1MIX
MULTIZONE 2MIX
Sigla
1AT 1BT
1AT 2BT
Paese di destinazione: IT
Questo apparecchio è conforme alle seguenti Direttive Europee:
• Direttiva Compatibilità Elettromagnetica 89/336/CEE
• Direttiva Bassa Tensione 73/23/CEE
Il costruttore nella costante azione di miglioramento dei prodotti, si riserva la possibilità di modificare i
dati espressi in questa documentazione in qualsiasi momento e senza preavviso.
La presente documentazione è un supporto informativo e non considerabile come contratto nei confronti
di terzi.
-4-
1
Descrizione MULTIzone
1.1 Descrizione generale
Il MULTIzone è un apparato di distribuzione dell'acqua calda di riscaldamento in due
o più zone , anche a temperature diverse
tra loro (alta e bassa), esso separa idraulicamente il circuito del generatore di calore
con il resto dell'impianto di riscaldamento.
La regolazione della temperatura di mandata nelle varie zone è ottenuta tramite valvole
miscelatrici elettriche, mentre il flusso viene garantito da circolatori specifici per ogni
zona.
All'interno del box, che può essere da incasso o a vista, è alloggiata una scheda elettronica che ha il compito di gestire i circolatori
e le valvole 3-vie miscelatrici.
1.2 MULTIzone 1MIX - Disgiuntore
idrico multi-impianto: versione
1AT 1BT
1 zona alta temperatura (AT) + 1 zona bassa temperatura (BT)
modelli di caldaie della gamma BIASI; comprende un collettore aperto (disgiuntore idrico) due circolatori (uno per la zona ad alta
ed uno per la zona a bassa temperatura)
operanti direttamente sull'impianto, una valvola tre-vie miscelatrice ed una centralina
elettronica da interfacciare alla caldaia.
Il MULTIzone è predisposto per il collegamento ad una sonda esterna (optional), è
possibile gestire la zona a pannelli radianti
con funzione climatica. Questo sistema risulta indispensabile nel caso in cui l'impianto sia suddiviso in una zona a radiatori (alta
temperatura) ed una zona a pannelli radianti (bassa temperatura) in cui la portata d'acqua risulti superiore alle prestazioni erogate
dal circolatore della caldaia.
Le zone a diversa temperatura vengono gestite indipendentemente attraverso termostati ambiente oppure cronotermostati che
azionano il rispettivo circolatore.
1.3 MULTIzone 2MIX - Disgiuntore
idrico multi-impianto: versione
1AT 2BT
1 zona alta temperatura (AT) + 2 zone bassa temperatura (BT)
Figura 1.1
Il MULTIzone 1MIX con 2 zone, 1 alta +
1 bassa temperatura è abbinabile a tutti i
Figura 1.2
Il MULTIzone 2MIX con 3 zone, 1 zona alta
-5-
USO
DESCRIZIONE MULTIZONE
USO
DESCRIZIONE MULTIZONE
temperatura - 2 zone bassa temperatura,
è abbinabile a tutti i modelli di caldaie della gamma BIASI; comprende un collettore
aperto (disgiuntore idrico) tre circolatori
(uno per la zona ad alta e due per le zone
a bassa temperatura) operanti direttamente
sull'impianto, due valvole tre-vie miscelatrici
ed una centralina elettronica da interfacciare alla caldaia.
Il MULTIzone 2MIX è predisposto per il collegamento ad una sonda esterna (optional),
è possibile gestire distintamente le zone a
pannelli radianti con funzione climatica.
Questo sistema risulta indispensabile nel
caso in cui l'impianto sia suddiviso in una
zona a radiatori (alta temperatura) e due
zone a pannelli radianti (bassa temperatura) in cui la portata d'acqua risulti superiore
alle prestazioni erogate dal circolatore della
caldaia.
Le zone a diversa temperatura vengono gestite indipendentemente attraverso termostati ambiente oppure cronotermostati che
azionano il rispettivo circolatore.
-6-
CONSIGLI UTILI
Consigli utili
2.1 Gestione antibloccaggio/antigrippaggio
Dopo 24h di inattività ogni circolatore viene
comandato per 10 secondi al fine di evitare
il bloccaggio dello stesso. L'attivazione del
circolatore viene eseguita in caso di assenza di richieste riscaldamento.
L'antibloccaggio viene gestito singolarmente per ogni circolatore ed anche per le valvole di zona.
2.2 Protezione antigelo
Il sistema antigelo protegge il MULTIzone
dai possibili danni dovuti al gelo.
In caso sia abilitata la zona 1 viene in automatico attivata una funzione antigelo
che attiva la richiesta sulla zona 1 in caso
la temperatura letta dalla sonda bassa
temperatura 1 scenda al di sotto di 2°C e
si disattiva sopra i 5°C. In caso di antigelo
attivo viene abilitata la pompa della zona 1,
viene comandata la miscelatrice in apertura
e acceso il bruciatore per fornire calore. Il
funzionamento antigelo viene trattato come
una normale richiesta di calore dalla zona
bassa temperatura.
Il funzionamento è analogo per la zona 2
che attiva la richiesta se la temperatura
sonda 2 scende sotto 2°C e si disattiva se
sale sopra i 5°C.
Tale sistema non garantisce la protezione
dell'intero impianto idraulico.
Nel caso in cui la temperatura esterna
possa raggiungere valori inferiori a 0°C si
consiglia di lasciare attivo l'intero impianto
regolando il termostato ambiente a bassa
temperatura.
In caso si disattivi la caldaia fare effettuare da un tecnico qualificato lo svuotamento
dell'impianto di riscaldamento.
2.3 Manutenzione periodica
Per un funzionamento efficiente e regolare
del MULTIzone, si consiglia di provvedere
alla sua manutenzione verificando l’assenza di aria nell’impianto utilizzando la valvola
di sfiato.
2.4 Anomalie di funzionamento
Sulla scheda sono presenti nr. 3 led per visualizzare lo stato ed eventuali anomalie.
LED
Spento
Acceso
Lampeggiante
Disabilitazione
zone
attiva
Guasto
sonde
LD1
Nessuna
richiesta
attiva
Presenza
di richiesta risc.
LD2
Nessuna
anomalia
LD3
Scheda
non alimentata
Intervento term.
sicurezza
Scheda
/
alimentata
Le anomalie visualizzate dal kit-zone sono
indicate nella tabella mentre in caso di comunicazione con scheda in caldaia è possibile vedere da tutti i cronotermostati anche
-7-
USO
2
CONSIGLI UTILI
le anomalie della caldaia mantenendo gli
stessi codici.
USO
Anomalia Kit Zone
Codice
Anomalia comunicazione Kit Zone /Scheda in caldaia (se abilitata la
comunicazione)
50
Guasto crono 1 (master) e funzionamento di emergenza con crono 2
(temporaneamente master)
51
Termostato sicurezza aperto
30
Sonda prima Zona Bassa temperatura in Corto
31
Sonda prima Zona Bassa temperatura Interrotta
32
Sonda seconda Zona Bassa temperatura in Corto
33
Sonda seconda Zona Bassa temperatura Interrotta
34
-8-
CARATTERISTICHE TECNICHE
3
Caratteristiche tecniche
3.1 Vista d’assieme MULTIzone
1MIX
3
5
1
INSTALLAZIONE
2
4
6
7
Figura 3.1
1
2
3
4
Pompa zona alta temperatura (AT)
Pompa zona bassa temperatura (BT)
Valvola miscelatrice
Scheda comando
5 Valvola di sfiato aria
6 Termometro zona bassa temp. (BT)
7 Rubinetti
-9-
CARATTERISTICHE TECNICHE
Zona Bassa
Temperatura (BT)
Zona Alta
Temperatura (AT)
INSTALLAZIONE
S
3.2 Schema di principio MULTIzone 1MIX
Figura 3.2
- 10 -
CARATTERISTICHE TECNICHE
3.3 Schema elettrico MULTIzone 1MIX
Sonda
esterna
Sonda temp. Termostato max
Zona BT
temp. Zona BT
Alimentazione
elettrica 230V
t
TB1
gr gr
m
c
L
N
J1
g/v
37 3 6
19 20 21 22 23 24 25 26
6
16
4
3
25
16
4
25
3
1
4
3
2
J3
K1
K2
K3
K4
K5
DIP2
K6
J11
16A15A
J6
J7
VZ3
g/v
DIP1
5
Valvola
Zona BT
g/v
LD3
J4
J12
J14
27 28 29 30 31 32
16 15
14 13
J9
J8
C m
IP
Disabilitazione pompe zona
in funzione sanitario
c
12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1
Termostato
ambiente
Zona BT
Termostato
ambiente
Zona AT
r
m
M
~
n
Pompa
Zona BT
c
m
PZ3
c
m
Pompa
Zona AT
PZ1
J10
MA
INSTALLAZIONE
r
J2
Comando termostato
ambiente caldaia
Figura 3.3
b
bianco
g/v
giallo / verde
m
marrone
c
celeste (blu)
gr
grigio
n
nero
r
rosso
3.4 Dati tecnici MULTIzone 1MIX
Dati Tecnici
Pressione max d'esercizio
bar
Temperatura max d'esercizio
°C
circuiti
Temperatura regolazione cir°C
cuito Bassa
Temperatura regolazione cir°C
cuito Alta
Intervento Term. sicurezza
°C
Bassa Temperatura
Prevalenza disponibile zone kPa
non miscelate con portata (mH O)
2
1000 l/h
3
85
25-45
30-80
55±3
29
2,9
Dati Tecnici
Prevalenza disponibile zona kPa
39
Bassa temperatura con por- (mH O)
3,9
2
tata 1000 l/h
Contenuto d'acqua del dil
1
spositivo
Allacciamento elettrico
V/Hz 230/50
Assorbimento nominale
A
0,83
Potenza elettrica installata
W
190
Protezione impianto elettrico
IPX4D
Peso dispositivo vuoto
kg
22
Distanza max dalla caldaia
m
15
- 11 -
CARATTERISTICHE TECNICHE
3.5 Curve prevalenza MULTIzone
1MIX
Determinazione della prevalenza disponibile alla zona in alta e a bassa temperatura
con il MULTIzone 1MIX.
PREVALENZA ZONA DIRETTA
0,50
Velocità 2 del circolatore
0,45
Velocità 3 del circolatore
0,40
0,35
bar
0,30
0,25
0,20
0,15
0,10
0,05
INSTALLAZIONE
0,00
0
500
1000
1500
2000
l/h
PREVALENZA ZONA MISCELATA
0,60
Velocità 1 del circolatore
Velocità 2 del circolatore
0,50
Velocità 3 del circolatore
bar
0,40
0,30
0,20
0,10
0,00
0
Figura 3.4
- 12 -
500
1000
l/h
1500
2000
CARATTERISTICHE TECNICHE
3.6 Vista d’assieme MULTIzone
2MIX
12
11
14
9
10
INSTALLAZIONE
8
13
16
15
17
Figura 3.5
8 Pompa zona alta temperatura (AT)
9 Pompa seconda zona bassa temp.
(BT2)
10 Pompa prima zona bassa temp.(BT1)
11 Valvola miscelatrice seconda zona
12 Valvola miscelatrice prima zona
13 Scheda comando
14 Valvola di sfiato aria
15 Termometro seconda zona (BT2)
16 Termometro prima zona (BT1)
17 Rubinetti
- 13 -
CARATTERISTICHE TECNICHE
3.7 Schema di principio MULTIzone 2MIX
INSTALLAZIONE
S
Zona Bassa
Temperatura (BT1)
Zona Bassa
Temperatura (BT2)
Figura 3.6
- 14 -
Zona Alta
Temperatura (AT)
CARATTERISTICHE TECNICHE
3.8 Schema elettrico MULTIzone 2MIX
Sonda
esterna
Sonda temp. Termostato max Termostato max
Zona BT1
temp. Zona BT1 temp. Zona BT2
t
r
m
gr n
J2
g/v
5
16
4
3
25
g/v
3
25
1
4
g/v
m
16
4
g/v
3
2
DIP1
m
K1
K2
K3
K4
c
LD3
K5
DIP2
x2
x1
K6
J11
16A15A
J4
J12
J14
6
J3
b
37 36
19 20 21 22 23 24 25 26
b
N
J1
27 28 29 30 31 32
t
c
L
J6
J7
16 15
14 13
J9
J8
Comando termostato Disabilitazione pompe zona IP
ambiente caldaia
in funzione sanitario
Valvola
Zona BT1
VZ3
c
12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1
r
Termostato
ambiente
Zona BT2
MA
TB1
c
m
n
c
M
~
PZ3
m
c
m
n
c
c
m
VZ2
M
~
PZ2
PZ1
J10
Pompa
Zona BT1
Valvola
Zona BT2
Pompa
Zona BT2
Pompa
Zona AT
m m
Figura 3.7
b
bianco
g/v
giallo / verde
m
marrone
c
celeste (blu)
gr
grigio
n
nero
r
rosso
3.9 Dati tecnici MULTIzone 1MIX
Dati Tecnici
Pressione max d'esercizio
bar
Temperatura max d'esercizio
°C
circuiti
Temperatura regolazione cir°C
cuito Bassa
Temperatura regolazione cir°C
cuito Alta
Intervento Term. sicurezza
°C
Bassa Temperatura
Prevalenza disponibile zone kPa
non miscelate con portata (mH O)
2
1000 l/h
3
85
25-45
30-80
55±3
29
2,9
Dati Tecnici
Prevalenza disponibile zona kPa
39
Bassa temperatura con por- (mH O)
3,9
2
tata 1000 l/h
Contenuto d'acqua del dil
1
spositivo
Allacciamento elettrico
V/Hz 230/50
Assorbimento nominale
A
1,24
Potenza elettrica installata
W
285
Protezione impianto elettrico
IPX4D
Peso dispositivo vuoto
kg
22
Distanza max dalla caldaia
m
15
- 15 -
INSTALLAZIONE
Termostato
ambiente
Zona BT1
Termostato
ambiente
Zona AT
Sonda
temp.
Zona BT2
Alimentazione
elettrica 230V
CARATTERISTICHE TECNICHE
3.10 Curve prevalenza MULTIzone
2MIX
Determinazione della prevalenza disponibile alla zona in alta e a bassa temperatura
con il MULTIzone 2MIX.
PREVALENZA ZONA DIRETTA
0,50
Velocità 2 del circolatore
0,45
Velocità 3 del circolatore
0,40
0,35
bar
0,30
0,25
0,20
0,15
0,10
0,05
INSTALLAZIONE
0,00
0
500
1000
1500
2000
l/h
PREVALENZA ZONA MISCELATA
0,60
Velocità 1 del circolatore
Velocità 2 del circolatore
0,50
Velocità 3 del circolatore
bar
0,40
0,30
0,20
0,10
0,00
0
Figura 3.8
- 16 -
500
1000
l/h
1500
2000
INSTALLAZIONE
INSTALLAZIONE
4.1 Avvertenze
L'apparecchio deve essere installato seguendo le indicazioni
successive, rispettando le norme nazionali e locali vigenti.
Verificare:
L'installazione elettrica deve essere conforme alle norme tecniche; in particolare:
• Il MULTIzone deve essere obbligatoriamente collegato ad un efficace impianto di
terra mediante l'apposito cablaggio;
• In prossimità del MULTIzone deve essere installato un interruttore onnipolare che
consenta la disconnessione completa nelle
condizioni della categoria di sovratensione
III. Per i collegamenti elettrici consultare la
sez. collegamenti elettrici.
• I conduttori elettrici per il collegamento
del comando remoto, termostati e della sonda esterna al MULTIzone devono
percorrere canaline diverse da quelli a
tensione di rete (230 V), poiché alimentati
a bassa tensione di sicurezza.
• È consigliabile dotare l'impianto di un filtro
di decantazione, o utilizzare un prodotto
per il condizionamento dell'acqua in esso
circolante. Quest'ultima soluzione in particolare, oltre a ripulire l'impianto, esegue
un'operazione anticorrosiva favorendo la
formazione di una pellicola protettiva sulle
superfici metalliche e neutralizza i gas presenti nell'acqua.
4.3 Installazione a parete
I MULTIzone 1MIX e MULTIzone 2MIX possono essere installati sia ad incasso che a
parete, per l’installazione a parete:
• Rimuovere la porta svitando le 2 viti.
• Rimuovere i motori delle valvole miscelatrici ruotandole in senso antiorario dopo
aver sganciato il gancio posto nella parte
inferiore del motore.
• Rimuovere la protezione svitando le viti
che la fissano Figura 4.1.
4.2 Precauzioni per l’installazione
Per l'installazione attenersi alle
seguenti prescrizioni:
• Fissare il MULTIzone in configurazione
pensile ad una parete resistente.
• Rispettare le distanze riportate nella sez.
Dimensioni.
• Nel caso di un vecchio impianto di riscaldamento, prima di installare il MULTIzone,
eseguire una accurata pulizia, in modo da
asportare i depositi fangosi formatisi nel
tempo.
Figura 4.1
• Segnare nel muro i fori da effettuare rispettando le misure indicate in Figura 4.2.
• Rimontare la protezione.
• Rimontare i motori delle valvole miscelatrici prestando attenzione al verso (gancio
verso il basso).
- 17 -
INSTALLAZIONE
4
INSTALLAZIONE
D Ritorno zona alta temperatura (AT)
E Mandata zona bassa temperatura (BT)
F Ritorno zona bassa temperatura (BT)
330
40
35
Il MULTIzone 1MIX utilizza i raccordi indicati:
620
ø tubo
Figura 4.2
4.4 Dimensioni e raccordi MULTIzone 1MIX
Il MULTIzone 1MIX rispetta le seguenti dimensioni:
ø 16/18
G 3/4 F
4.5 Dimensioni e raccordi MULTIzone 2MIX
200
G
100 60
200
H
700
700
B
ø 16/18
ø 16/18
ø 16/18
ø 16/18
ø 16/18
Il MULTIzone 2MIX rispetta le seguenti dimensioni:
A
100 60
INSTALLAZIONE
200
Mandata caldaia
Ritorno caldaia
Mandata zona alta
Ritorno zona alta
Mandata zona
bassa
Ritorno zona bassa
Raccordo
rapido
G 3/4 M
G 3/4 M
G 3/4 F
G 3/4 F
G 3/4 F
D
C
E
67 65 69
33
F
400
J
I
M
N
K
69 65 67 65 69
400
Figura 4.3
A Mandata caldaia
B Ritorno caldaia
C Mandata zona alta temperatura (AT)
- 18 -
Figura 4.4
G Mandata caldaia
33
L
200
INSTALLAZIONE
Ritorno caldaia
Mandata zona alta temperatura (AT)
Ritorno zona alta temperatura (AT)
Mandata zona bassa temp. (BT1)
Ritorno zona bassa temp. (BT1)
Mandata zona bassa temp. (BT2)
Ritorno zona bassa temp. (BT2)
4.6 Installazione rubinetti
G 3/4 F
G 3/4 F
G 3/4 F
• Avvitare i rubinetti come indicato in figura.
Figura 4.6
• Fissare o saldare i tronchetti di tubo cartellati.
4.7 Collegamenti elettrici
Il MULTIzone è predisposto con dei pretranci per il passaggio dei cablaggi elettrici,
selezionare e predisporre l’installazione utilizzando le quote riportate in Figura 4.7.
80 80
140
80
Modello MULTIzone 1MIX
35
Figura 4.5
40
Figura 4.7
• Togliere il pannello frontale del MULTIzone
svitando le viti per accedere alla scatola
elettrica Figura 4.8.
Modello MULTIzone 2MIX
- 19 -
INSTALLAZIONE
Mandata caldaia
Ritorno caldaia
Mandata zona alta
Ritorno zona alta
Mandata zona
bassa 1
Ritorno zona bassa 1 ø 16/18
Mandata zona
ø 16/18
bassa 2
Ritorno zona bassa 2 ø 16/18
15
ø tubo Raccordo
rapido
ø 16/18 G 3/4 M
ø 16/18 G 3/4 M
ø 16/18 G 3/4 F
ø 16/18 G 3/4 F
ø 16/18 G 3/4 F
40
H
I
J
K
L
M
N
INSTALLAZIONE
inferiore a 0,75 mm2, deve essere mantenuto distante da parti calde o taglienti e
comunque attenersi alle norme tecniche
vigenti.
4.8 Collegamento termostati MULTIzone 1MIX
Figura 4.8
INSTALLAZIONE
• Per accedere alla scheda elettronica rimuovere le viti indicate in Figura 4.9 della
scatola elettrica.
Apparecchiatura
tensione
posta
sotto
J3
26 25 24 23 22 21
20 19
Figura 4.9
Collegamento alla rete di alimentazione
elettrica
• Collegare il cavo di alimentazione elettrica proveniente dalla scatola elettrica del
MULTIzone ad un interruttore onnipolare,
rispettando la corrispondenza della linea
(filo marrone) e del neutro (filo azzurro).
• Collegare il filo di terra (giallo/verde) ad un
efficace impianto di terra.
Il filo di terra deve essere il più
lungo dei fili di alimentazione
elettrica
Il cavo o il filo di alimentazione elettrica
dell'apparecchio, deve avere sezione non
- 20 -
Figura 4.10
• Aprire il coperchio della centralina
• Collegare i termostati ambiente nel connettore J3 come indicato in Figura 4.10
e rispettivamente:
• TA zona 1 nei morsetti 21-22
• TA zona 3 nei morsetti 25-26
• Collegare il cablaggio termostato ambiente (proveniente da J9) alla relativa morsettiera in caldaia.
• Verificare che la posizione dei jumper sia
come in Figura 4.11
INSTALLAZIONE
• TA zona 1 nei morsetti 21-22
• TA zona 2 nei morsetti 23-24
• TA zona 3 nei morsetti 25-26
• Collegare il cablaggio termostato ambiente (proveniente da J9) alla relativa morsettiera in caldaia.
• Verificare che la posizione dei jumper sia
come in Figura 4.13
on
off
Figura 4.11
DIP 2
• Si consiglia la disabilitazione in richiesta sanitario portando la tensione di
rete, ricavata dalla 3 vie sanitario, al
connettore J8.
• Richiudere il coperchio della centralina.
4.9 Collegamento termostati MULTIzone 2MIX
Apparecchiatura
tensione
posta
sotto
DIP 1
on
off
Figura 4.13
DIP 2
• Si consiglia la disabilitazione in richiesta sanitario portando la tensione di
rete, ricavata dalla 3 vie sanitario, al
connettore J8.
• Richiudere il coperchio della centralina.
4.10 Collegamento remoto
Apparecchiatura
tensione
26 25 24 23 22 21
20 19
J3
Figura 4.12
• Aprire il coperchio della centralina
• Collegare i termostati ambiente nel connettore J3 come indicato in Figura 4.12
e rispettivamente:
posta
sotto
Il MULTIzone si può remotizzare dopo l’acquisto dell’apposito kit e dei remoti eseguendo le seguenti operazioni.
• Aprire il coperchio della centralina.
• Inserire la scheda con bollino identificativo
blu e scritta J6 sul connettore J6.
• Collegare il/i remoto/i secondo lo schema
in Figura 4.16 per modelli caldaie BIASI,
Figura 4.14 per altre caldaie prestando attenzione alla lunghezza massima dei collegamenti (Vedi libretto remoto).
- 21 -
INSTALLAZIONE
DIP 1
Verso morsettiera
termostato ambiente
della scheda caldaia
C
A
LD
A
IA
INSTALLAZIONE
Ogni remoto deve essere impostato con il numero di zona differente dagli altri remoti.
OPTIONAL
Scheda interfaccia
J6
Scatola
elettrica
MULTIzone
1MIX
2 ZONE
Il collegamento va fatto solo verso la morsettiera del remoto, non
la linea termostato ambiente.
(1 AT +1 BT)
OPTIONAL
Scheda interfaccia
J6
(1 AT+ 2BT)
• Impostare i jumper come in Figura 4.13.
DIP 1
on
off
A
IA
2 Zone
LD
3 ZONE
Scheda interfaccia
2 relè
La comunicazione seriale è possibile solo con caldaie BIASI.
Rivolgersi al centro assistenza
per eventuali compatibilità.
DIP 2
C
A
J4
Verso morsettiera
termostato ambiente
della scheda caldaia
INSTALLAZIONE
MULTIzone 2MIX
Scatola
elettrica
Collegamento tramite comunicazione
seriale:
• Ripetere le operazioni precedenti.
• Nella versione a 3 zone rimuovere la scheda relè. Inserire la scheda interfaccia seriale sul connettore J4.
• Collegare la morsettiera X1 alla morsettiera presente in caldaia.
DIP 1
Figura 4.14
3 Zone
• Se si utilizza un unico remoto questo
deve essere collegato nella zona 1
(bassa temperatura).
• Per la programmazione dei remoti seguire
le istruzioni presenti all’interno del manuale del remoto.
- 22 -
Figura 4.15
on
off
DIP 2
• Nel caso di una caldaia a condensazione
settare il JP4 su ON per permettere alla
caldaia di lavorare in condizioni ottimali.
• Nel caso di zona in alta comandata da ter-
INSTALLAZIONE
ambiente) regolare il trimer P3 Figura 4.18.
mostato ambiente è possibile regolare la
temperatura di mandata mediante il trimmer P3.
38°C
J6
80°C
Figura 4.18
4.11 Collegamento sonda esterna e
regolazione temperatura zona
Apparecchiatura posta sotto tensione
I collegamenti dei remoti devono essere effettuati come illustrato nello schema in Figura 4.17 il più vicino possibile alla scheda
interfaccia.
1 REMOTO (zona 1)
2 REMOTI (zona 1 e 2)
3 REMOTl (zona 1, 2 e 3)
La sonda esterna deve essere installata su
una parete esterna dell'edificio evitando:
• L'irraggiamento diretto dei raggi solari.
• Pareti umide o soggette a formazioni di
muffa.
• L'installazione in prossimità di ventilatori,
bocchette di scarico o camini.
1
Per il collegamento della sonda esterna alla
scheda utilizzare conduttori elettrici con sezione non inferiore a 0,50 mm2.
1
2
1
Figura 4.17
Per regolare la temperatura da 38°C a 80°C
della zona in alta temperatura (quando non
è installato un remoto ma un termostato
2
3
• I conduttori elettrici per il collegamento
della sonda esterna alla scheda devono
percorrere canaline diverse da quelli a
tensione di rete (230 V), poiché alimentati a bassa tensione di sicurezza e la
loro lunghezza massima non deve superare i 20 metri.
Per collegare la sonda seguire i seguenti
- 23 -
INSTALLAZIONE
Figura 4.16
Scheda interfaccia
seriale
CALDAIA
BIASI
J4
Verso morsettiera
comando remoto della
scheda caldaia
Scatola
elettrica
OPTIONAL
P3
Scheda interfaccia
INSTALLAZIONE
punti:
• Accedere alla scheda elettronica
• Collegare la sonda esterna come indicato
in Figura 4.19, connettore J2 morsetti 2728. La scheda riconosce automaticamente
la presenza della sonda.
Temperatura
mandata °C
50,0
45,0
K=6
K=4
K=3 K=2
K=1
K=1,5
K=0,5
40,0
35,0
30,0
25,0
20,0
20
15
10
5
0
-5
-10
-15
-20
-25
Temperatura
esterna°C
Figura 4.21
Sonda
esterna
INSTALLAZIONE
Figura 4.19
• Settare il trimer P1 secondo il coefficiente
K calcolato Figura 4.21.
• Nel caso di 2 zone in bassa temperatura
utilizzando il jumper JP3 è possibile impostare la temperatura della zona 2 alla
stessa temperatura della zona 1.
• Richiudere il coperchio della centralina.
4.12 Regolazione temperatura zona
senza sonda esterna
Apparecchiatura posta sotto tensione
Figura 4.20
In Figura 4.20 il trimer P1 è settato per un
“set K6”.
La Figura 4.21 indica l’andamento della temperatura di mandata impianto rispetto alla
temperatura esterna al variare del “set K”.
Figura 4.22
• Settare il trimer P1 secondo la temperatura di mandata all’impianto prevista da
- 24 -
INSTALLAZIONE
INSTALLAZIONE
progetto.
• La temperatura può essere regolata da un
minimo di 25°C ad un massimo di 45°C
ruotando il trimer P1.
• La temperatura diminuisce ruotando in
senso antiorario.
• In Figura 4.22 il trimer è settato per una
temperatura di 45°C.
• Settare il trimer P2 secondo la temperatura di mandata all’impianto prevista da
progetto (MULTIzone 2MIX).
• La temperatura può essere regolata da un
minimo di 25°C ad un massimo di 45°C
ruotando il trimer P2 (MULTIzone 2MIX ).
• Richiudere il coperchio della centralina.
- 25 -
MANUTENZIONE
5
Manutenzione
5.1 Avvertenze
ressata.
• Per la sostituzione della pompa della zona
in alta temperatura rimuovere la scatola
elettrica Figura 5.2 svitando le viti.
Le operazioni descritte in questo
capitolo devono essere eseguite
solamente da personale professionalmente qualificato, pertanto
si consiglia di rivolgersi ad un Centro Assistenza Autorizzato.
Prima di effettuare qualsiasi operazione
di pulizia, di manutenzione, di apertura o
smontaggio pannelli del MULTIzone, disinserire l'apparecchio dalla rete di alimentazione elettrica agendo sull'interruttore
onnipolare previsto sull'impianto e chiudere il rubinetto del gas.
Figura 5.2
5.2 Smontaggio pannello frontale
MANUTENZIONE
Togliere le viti. Rimuovere il pannello frontale spostandolo verso l'alto in modo da liberarlo dai ganci inferiori in Figura 5.1.
• Svitare i raccordi dalla pompa.
• Estrarre frontalmente la pompa.
• Riassemblare eseguendo le operazioni
in ordine inverso verificando la tenuta dei
raccordi dopo aver riaperto i rubinetti.
• Verificare che la pressione dell’impianto
sia compresa tra un valore di 1 bar e 1,5
bar.
Ad operazione effettuata, richiudere il rubinetto di riempimento
ed eventualmente sfiatare l’aria
presente.
Figura 5.1
5.3 Sostituzione pompe
• Chiudere tutti i rubinetti delle varie zone
all’interno del MULTIzone.
• Chiudere i rubinetti mandata e ritorno caldaia.
• Scollegare il connettore della pompa inte-
- 26 -
5.4 Sostituzione valvola miscelatrice
• Chiudere tutti i rubinetti delle varie zone
all’interno del MULTIzone.
• Chiudere i rubinetti mandata e ritorno caldaia.
• Scollegare il connettore del motore della
valvola.
MANUTENZIONE
Figura 5.3
• Ruotare in senso antiorario il motore dopo
aver sganciato il gancio posizionato nella
parte inferiore Figura 5.3.
• Estrarre frontalmente il motore.
• Rimuovere la protezione.
• Svitare i raccordi della valvola ed estrarla
frontalmente.
• Riassemblare eseguendo le operazioni
in ordine inverso verificando la tenuta dei
raccordi dopo aver riaperto i rubinetti.
• Verificare che la pressione dell’impianto
sia compresa tra un valore di 1 bar e 1,5
bar.
MANUTENZIONE
Ad operazione effettuata, richiudere il rubinetto di riempimento
ed eventualmente sfiatare l’aria
presente.
- 27 -
17962.1386.0
2709
28A5
N
30/06
2009
*1796213860*
IT
BIASI S.p.A.
via Leopoldo Biasi 1
37135 VERONA (ITALIA)
Tel.
045 - 80 90 111
Fax 045 - 80 90 338
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BIASI è costantemente impegnata nel miglioramento dei
suoi prodotti, di conseguenza le caratteristiche estetiche,
dimensionali, i dati tecnici, gli equipaggiamenti e gli
accessori degli apparecchi, possono essere soggetti a
variazione.
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