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ARCHITETTURA
NEOCLASSICA
Uno dei maggiori architetti neoclassici operanti in Italia fu Giuseppe Piermarini. Giunto a Milano,
divenne presto l’ architetto più apprezzato della città lombarda che dal 1748 era dominio diretto
degli Asburgo d’ Austria. Nel 1779 il Piermarini fu nominato Imperial Regio Architetto, mentre
già dal 1776 era titolare della cattedra di Architettura presso l’ Accademia di Brera, dove
diffondeva il gusto neoclassico.
A lui si deve il Teatro alla Scala a
Milano, edificato tra il 1776 e il 1778.
L’ idea di costruirlo nacque dall’
imperatrice Maria Teresa d’ Austria
la quale incaricò Piermarini per la
realizzazione. Egli pensò questo
edificio con particolare attenzione
all’ utilizzo pubblico cui era
destinato; dunque diventerà il teatro
considerato come esempio per gli
altri futuri. È infatti il più antico
teatro italiano.
Durante il 1800 tutte le principali
città si dotarono di un teatro, in
quanto quest’ epoca fu fortemente
caratterizzata dalla forma d’ arte predominante: la musica. Nasce infatti il fenomeno della lirica.
Fu proprio la Scala di
Milano che ospitò il
fior fiore della musica
universale.
La
facciata
si
compone di tre corpi
aggettanti, le cui
masse
risaltano
maggiormente solo se
si considera l’ edificio
dalla
strada.
L’
avancorpo centrale è
costituito
da
un
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portico destinato alle carrozze; questo è sovrastato da una terrazza su cui si affacciano tre
ampie aperture del corpo retrostante che è scandito da tre fasce orizzontali interrotte dal
frontone centrale e da semicolonne binate. Il piano di fondo ripete la scansione delle due ali del
corpo di fabbrica che lo precede. Inoltre Piermarini realizza il timpano sovrastante in maniera
gettante rispetto alla facciata. Un coronamento di balaustre lega sulla sommità in un tutt’ uno l’
edificio. Dunque la grammatica del Piermarini è quella della simmetria e degli ordini
architettonici desunti dall’ antichità.
L’ interno è caratterizzato da una serie di palchi
sovrapposti; la forma che gli conferisce è quella della
pianta ottimale a forma di campana che ha l’
obiettivo di creare un’ acustica perfetta: espressione
dell’ epoca illuminista. Il modello classico lo si desume
da certi elementi strutturali e formali, dai
rivestimenti; tutto ciò per evidenziare il bugnato nell’
intero piano inferiore. Semplici sculture, paraste
ripetute in maniera lineare hanno la funzione di
razionalizzare gli spazi, secondo la loro forma e
funzione.
Sulla parte monumentale che comprende la facciata, la sala teatrale, l’ atrio e il museo del
teatro fu attuato un restauro conservativo. In seguito fu realizzato un restauro approfondito: fu
costruito il pavimento alla veneziana, il cotto dei palchi e il marzolino sulle pareti dei corridoi.
Furono recuperati i decori originali, come i dipinti settecenteschi del viceré. Inoltre fu fabbricato
un nuovo pavimento flottante perché composto da più strati di materiali diversi. L’ ultimo strato
è composto dai listoni di rovere per facilitare l’ acustica.
Un ultimo restauro fu compiuto tra il 2002 e il
2004 per adeguare il teatro a nuove esigenze;
così è stato arricchito con nuove tecnologie.
Per esempio le nuove poltrone della platea
sono dotate di moderni display luminosi sui
quali si può seguire il testo del libretto in
diverse lingue. Il teatro è dotato di una
moderna macchina teatrale: la struttura del
palcoscenico è la più moderna ed efficiente
del mondo; questo anche perché l’ architetto
ha messo a norma delle tecnologie e degli impianti meccanici tutto il sistema all’ interno di una
forma a “uno”. L’ aspetto della facciata fu rinnovato dall’ architetto Mario Botta il quale ha unito
il linguaggio storico con quello contemporaneo. Egli inoltre idealizzò due nuovi spazi: il primo a
forma di parallelepipedo, il secondo a forma di ellissoide articolato in tre piani destinati ad
ospitare gli uffici del teatro, i camerini degli artisti, le sale-prova per l’ orchestra e il coro.
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Il teatro ancora oggi si presenta come un teatro lirico ma allo stesso tempo moderno, tanto da
considerarlo un autorevole modello di teatro pubblico.
Altri esempi di architettura neoclassica sono la Galleria di Milano e la Villa reale di Monza.
Galleria di Milano
Villa reale di Monza
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