novembre 2008 C’è posta per Babbo Natale Santa Claus in tour nelle filiali della nostra Bcc per un dicembre di festa, conoscenza, familiarità LA BANCA La crisi si vince puntando sul locale a pag. 8 IL CONVEGNO Tra due fiumi: la storia economica del territorio a pag. 15 SOLIDARIETÀ Il progetto del Vispe diventa una mostra a pag. 24 Editoriale DI LIDIO CLEMENTI Il sistema cooperativo vince la crisi globale approdo per i risparmiatori, le famiglie e le imprese. La croIn questi anni siamo quasi sempre andati in controtendenza, naca ha sancito la bontà del sistema cooperativistico, come restando ancorati ai valori di solidarietà, mutuo soccorso e avrete anche modo di leggere nelle pagine interne di questo cooperativismo che hanno animato, sin dalle origini, la nostro giornale. I commentatori si sono buttati a studiare e ad nostra Banca. Mentre intorno a noi le lucciole della finanza argomentare i perché del successo del nostro modo di intenbrillavano ogni giorno più forte e molti istituti di credito prodere e interpretare il ruolo di banca. ponevano e sostenevano prodotti dell’ingegneria finanziaria, Le altre banche, e lo vediamo tutti sui muri delle nostre città noi siamo sempre rimasti vicini all’economia reale. E prendee sui giornali, oggi sposano i nostri vamo decisioni che in molti, all’esterno, messaggi di sempre: localismo, attendicevano di non capire. Come due anni zione al risparmiatore, disponibilità nei fa, quando come consiglio di amminiLe altre banche, rapporti allo sportello. Ma se per loro strazione abbiamo deliberato di non oggi, sposano questi sono slogan di marketing, per vendere titoli al di sotto di un determinoi sono l’essenza stessa del nostro nato rating. In anni in cui in troppi messaggi che sono impegno quotidiano, del lavoro che i hanno sperticato le lodi della globalizzanostri da sempre nostri dipendenti svolgono tutti i giorni zione e dei mercati internazionali, noi allo sportello, nel rapporto con ciascuparlavamo di “glocale”, cioè il globale a no di noi: Soci e clienti dell’unica banca casa nostra, e ci siamo detti sempre orgolocale dell’Altomilanese e del Varesotto. gliosi di essere una banca locale. Motto che, sono certo, avreE il miglior modo per dare risposte all’onda di crisi che è te avuto modo di vedere nella campagna pubblicitaria che, intorno a noi, è continuare sulla strada di sempre, restando mentre scrivo, abbiamo pianificato su molte testate del nostro un punto di riferimento certo per la voglia di intraprendere e Varesotto e del nostro Altomilanese. di fare impresa delle nostre aziende e dei nostri imprenditori E in queste settimane, in cui la crisi dei mercati globali, pare una risoluzione ai problemi delle nostre famiglie. In altre tendo dall’America si è allargarta fino a tirare nel suo gorgo parole: tenere i piedi per terra, come abbiamo sempre fatto e anche il nostro Paese, noi, come tutte le altre Bcc d’Italia, offrire risposte, non facili chimere. siamo rimasti quello che eravamo: solido e sicuro porto di 3 Panoramiche SOMMARIO COPERTINA Babbo Natale nelle filiali della nosta Bcc Santa Claus, accompagnato da un elfo, sarà in tour negli sportelli della nostra banca per regalare tanti sorrisi ai più piccoli e raccogliere le letterine in vista del 25 dicembre. Dal 9 dicembre fino al 20, di fronte agli sportelli di San Giorgio S/L, Canegrate, Castellanza, Cassano Magnago, Parabiago, Legnano, Varese, Samarate, Villa Cortese, Dairago, Somma Lombardo, Busto Arsizio, Olcella, Bodio Lomnago, Castano Primo, Busto Garolfo e Buguggiate sarà possibile fare una fotografia insieme con Babbo Natale. LA VOCE La crisi finanziaria si vince puntando sul localismo La parola agli esperti 15 “Tra due fiumi”: l’incontro tra Sergio Zaninelli, Pietro Cafaro e Gianni Borsa 20 novembre 2008 Appunti Iniziative, manifestazioni e tutte le news sul panorama italiano del Credito Cooperativo 14 La struttura Canton, il nuovo vicedirettore generale Chi è, la sua storia 21 Il convegno Interventi sul territorio impegno di prima linea 6 La banca 8 DI ALBERTO MORANDI 24 Anno nuovo Tutte le inizitive messe in campo in attesa del 2009 Solidarietà Il punto sulla situazione a Mutoyi, dove è sorto il nuovo ospedale pediatrico 26 Sportello Pensa in grande e Primo conto 28 Territorio La penultima tappa dei concerti nelle chiese a Vanzaghello 29 Cinema Taglio del nastro per l’Academy dedicata ad Antonioni 30 Eventi Pierino e il lupo, sold out a Somma e Olgiate Olona 32 Mondo Soci Tutte le news dal PsT e dall’associazione Ccr La Voce Bimestrale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate 22 4 Scuola Itis Bernocchi di Legnano il primo appuntamtno con le scuole del territorio novembre 2008 Redazione e grafica: Eo Ipso - Legnano Anno V n° 5 Stampa: Arti Grafiche Baratelli - Busto Arsizio Direttore Editoriale: Alberto Morandi Editore: Spinnaker Direttore Responsabile: Chiara Porta Registrazione del Tribunale di Milano n°163 del 15-03-2004 Ne è passata di acqua sotto ai ponti da quando, nel 2002, abbiamo ridato vita al Progetto Soci che, tra varie trasformazioni e tantissime iniziative, ci ha accompagnato in questi anni. La sfida, lo ricordo come se fosse ieri, l’abbiamo lanciata all’assemblea del 2003, la prima sotto il tendone allestito a Busto Garolfo. “Il nostro obiettivo dicevo- è di diventare un punto di riferimento per il territorio, sostenere progetti, associazioni e gruppi locali. Portare i valori della nostra banca in tutte le comunità umane di riferimento”. E devo dire che ci siamo riusciti. Se è vero, come è vero, che oggi la nostra Bcc è assai più conosciuta di allora ed è un punto di riferimento importante per numerose realtà e iniziative. Talmente numerose da averne perso il conto, come ben sanno i lettori del nostro notiziario on line che caratterizza il rinnovato sito della nostra Bcc e tutti voi, amici de La Voce. Entrambe queste iniziative, sito e Voce, rientrano nel lavoro fatto in questi anni dal Progetto Soci, a fianco delle feste, delle manifestazioni, della ponderosa opera di beneficenze e sponsorizzazioni che ben conoscete e, dall’inizio di quest’anno, delle “nostre” iniziative, come la rassegna di concerti d’organo, giusto per citarne una. Dalla presa di coscienza della vastità delle iniziative che oggi vengono seguite, è nata l’esigenza di una nuova mutazione di pelle del Progetto Soci, già trasformato in Progetto Soci e Territorio. Così, da oggi abbiamo coinvolto nel lavoro anche altri consiglieri, stabilendo aree di competenza, per meglio seguire tutti i grandi progetti e permettere al neonato Progetto Interventi sul Territorio di essere più vicino, attento e disponibile verso le centinaia di associazioni che guardano alla nostra Banca con fiducia e attenzione. DI LUCA BARNI La nostra missione: concretezza e fiducia Chi fa buoni propositi per il nuovo anno e chi, da sempre, si esercita in buone pratiche. Distinguere è importante, perché si stanno moltiplicando i praticanti del nuovo sport: la corsa alla rassicurazione bancaria. La Bcc non si passa una mano di vernice dorata, perché quello che ha fatto è sempre stato trasparente. Così, nel 2009, la Bcc continuerà a lavorare secondo il principio di “originare per gestire” e non “originare per distribuire”. Nello specifico, la differenza tra sta nel fatto che, nel primo caso, la banca concede un finanziamento ad un cliente e lo gestisce direttamente fino alla scadenza, assumendo in toto il relativo rischio imprenditoriale. E ciò comporta un’attenta analisi del merito creditizio e un accompagnamento del cliente per tutto il periodo del finanziamento. Totalmente differente è “originare per distribuire”: pratica nella quale la banca non presta troppa attenzione al rischio che assume, per il semplice motivo che il rischio viene spostato su soggetti terzi che, a loro volta, continueranno a traslarlo su altri soggetti con l’emissione di obbligazioni. Così sono nate le cosiddette “obbligazioni strutturate”, vendute a risparmiatori che, ignorando a quali crediti si riferissero, le acquistavano solo per l’alta redditività. Così, negli Usa, è nata la crisi in cui si dibatte il mondo. Noi, questi pericoli, al risparmiatore non li facciamo correre. Di più: stiamo lavorando a un apposito progetto di consulenza finanziaria dedicata. Attività delicata, perché dei soldi del risparmiatore si tratta, e che prevede una personalizzazione spinta dell’analisi, che è differente da cliente a cliente, e che da sempre è il modus operandi della nostra Bcc. Poi pensiamo ai giovani, che il risparmio devono ancora costruirselo: in questo caso, la nostra apertura di credito verso le nuove generazioni sono i Piani di Accumulo. Insomma: chi fa e chi promette. Per noi buona la prima. 5 APPUNTI GIOVANI INDUSTRIALI I COSTI DELL’ENERGIA LE RISPOSTE DELLA BCC “Cara energia”: hanno giocato sul doppiosenso i giovani industriali di Confindustria Altomilanese per la loro assemblea annuale che, tenutasi nel mese di ottobre a Legnano, ha rappresentato la prima “uscita pubblica” del neo direttore generale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Luca Barni. Un’assemblea in cui le cose sono state dette senza peli sulla lingua, invocando un ripensamento sul tema dell’energia nucleare e lanciando un grido di allarme per il caro prezzi, che deve a tutti i costi essere calmierato. «Avere a disposizione fonti di energia affidabili e sicure, a costi ragionevoli, è diventato strategico -ha detto il presidente del gruppo giovani, Franco Massari-. Oggi, nei bilanci di molte nostre società la voce relativa al consumo energetico ha assunto un peso rilevante e in alcuni casi ha raggiunto percentuali consistenti di incidenza sul costo totale del prodotto. È giunto il momento di prendere delle decisioni strategiche per il nostro futuro. Ripensando alle scelte del passato, come quella di non sfruttare il nucleare; investendo per rendere più efficaci ed efficienti le fonti tradizionali e proseguendo nella sperimentazione di nuove soluzioni che permettano un risparmio energetico e che siano compatibili con l’ambiente». E proprio sui temi del risparmio energetico e dello sviluppo sostenibile la nostra Bcc è impegnata in prima linea, con il suo mutuo verde che, pensato sia per i privati sia per le aziende, premia le scelte in linea con questa filosofia. 6 APPUNTI «Sono le banche locali a starci più vicine» 60 SECONDI Bcc Vita contro le incertezze del mercato PRODOTTI FATTORE 4,23% Indagine di Confindustria Altomilanese: difficoltà nei rapporti per i grandi gruppi bancari Un plauso all’operato della banca locale, quindi della nostra Bcc, è arrivato dagli industriali di Confindustria Altomilanese. In una conferenza stampa a inizio novembre, infatti, il presidente Corrado Bertelli e il direttore Alberto Duvia hanno illustrato l’indagine promossa tra gli associati sul rapporto con il sistema bancario. Delle 550 aziende aderenti all'associazione hanno risposto in 228, per confermare la difficoltà di rapporti che le grandi banche mostrano nei confronti delle aziende e il rinnovato clima di collaborazione che invece si instaura con le banche locali. Nel dettaglio, nel 30% dei casi le aziende di Confindustria Altomilanese «hanno confermato una restrizione nella concessione del credito, in particolare da parte delle banche di grandi dimensioni, mentre il comportamento delle “banche locali” sembra essere stato meno stringente - si legge nella nota dell'associazione -. Particolarmente penalizzata è risultata l'erogazione di credito sui cosiddetti “fidi di lavoro”, soprattutto alle imprese più deboli. Molto più diffuso, avendo toccato il 71% delle aziende intervistate, risulta essere l'aumento del costo del denaro a seguito di più elevati spread applicati sui tass». Passando a commentare la situazione attuale, il presidente Bertelli va in controtendenza: «Quello che stiamo vivendo - ha detto - non «S lo definirei uno tsunami di recessione, quanto un riequilibrio dei mercati a fronte di un'onda di crisi. Certo, ci sono settori che soffrono più di altri, come il tessile, ma c'è anche chi cresce». Bertelli mette al bando il pessimismo, parla di «cauta fiducia», ma prospetta un mutamento radicale nel corso del 2009. «Saranno le aziende più virtuose a sopravvivere e a uscire rafforzate da questa congiuntura», dice. Le aziende, in altre parole, che sono capitalizzate: «Come si fa a presentarsi alle banche a chiedere finanziamenti se si ha solo 20mila euro di capitale sociale e un giro d'affari di qualche milione di euro? - dice -. È ovvio che le banche non si fidano e chiedono garanzie sui beni dell'imprenditore». Il messaggio ai "suoi industriali" è chiaro: bisogna investire nella propria azienda, dotarla di capitali e non depauperarla degli utili. Di più: «Le aziende devono avere dei piani di sviluppo seri e concreti - continua -. È finita l'epoca delle imprese che restano vive solo perché fanno girare fatturato. Il sistema si deve rafforzare e questa crisi contribuirà a farlo». Si va verso quella che Bertelli definisce «una forte selezione», al termine della quale le aziende «più virtuose prenderanno i clienti delle aziende che verranno eliminate dal mercato. E non prevediamo crisi di lavoro, ma molti spostamenti da un'impresa all'altra". PROPOSTE Confartigianato sprona il Governo iamo in una fase d’emergenza che impone risposte straordinarie anche sul fronte dell’applicazione degli studi di settore». Così gli artigiani della provincia di Varese, che in una nota diramata all’inizio di novembre mettono l’accento sulla capacità «degli studi di settore di rappresentare corretteamente la realtà delle imprese» tanto da imporre «interventi correttivi degli strumenti di accertamento fiscale». La normalità economica fotografata dagli studi di settore, infatti, è basata su dati del 2006 o precedenti e, continua la nota, «rappresenta un quadro economico che diverge profondamente dai risultati che le imprese stanno conseguendo». Entro marzo 2009 si riunirà in via straordinaria la “Commissione degli esperti sugli studi di settore” che dovrà adottare le opportune soluzioni per consentire agli operatori economici di affrontare con la necessaria chiarezza gli adempimenti relativi alla dichiarazione dei redditi del 2008. «Le ipotesi in campo vanno da interventi selettivi per adeguare gli studi alla crisi fino alla richiesta di ridurne la valenza probatoria -sottolineano gli artigiani-. Inoltre, una volta presentate le dichiarazioni dell’anno 2008, sarà analizzato concretamente l’impatto della crisi sui singoli settori e dall’analisi potranno scaturire ulteriori correttivi che permettano, in fase di selezione delle posizioni da controllare, l’eliminazione di quelle per le quali lo studio non è più rappresentativo». Sempre all’inizio di novembre, Cesare Fumagalli, segretario generale di Confartigianato, ha presentato al Governo le prime e «necessarie» misure di intervento per sostenere le Pmi a fronte della crisi finanziaria. La prima riguarda un intervento che consenta agli imprenditori di compensare i crediti di qualsiasi natura vantati nei confronti della pubblica amministrazione con i debiti verso la stessa, a qualunque titolo siano dovuti: «Uno strumento concreto -spiegano da viale Milano- che offrirebbe liquidità immediata alle nostre imprese. La PA italiana è un “pessimo pagatore”, tra i peggiori d’Europa con tempi medi nei confronti delle imprese private fornitrici di servizi che arrivano a 135 giorni, contro una media europea che non supera i 65 giorni». Tra le altre misure presentate da Confartigianato la riassicurazione dei Consorzi Fidi e la ripatrimonializzazione degli stessi da parte delle Regioni. Federcasse in Parlamento Il Credito Cooperativo alla commissione finanza della Camera. Nell’ambito dell’analisi del sistema del credito nell’attuale situazione di crisi dei mercati finanziari internazionali, Alessandro Azzi e Franco Caleffi, rispettivamente presidente e direttore generale di Federcasse, sono stati ascoltati il 23 ottobre dai parlamentari della commissione Finanze della Camera. Azzi e Caleffi hanno illustrato ai deputati la realtà del panorama delle Bcc e Casse Rurali, puntando l’attenzione sulle particolarità normative e organizzative che fanno delle Bcc un segmento specifico del sistema bancario italiano. In particolare, Azzi ha centrato la sua discussione sulle tutele e garanzie che le Bcc garantiscono a Soci e clienti, attraverso l’azione congiunta del Fondo di garanzia dei depositanti e del Fondo di garanzia degli obbligazionisti; una tutela individuale di 103mila euro per depositante e possessore di obbligazioni emesse dalle Banche di Credito Cooperativo e che, a breve, sarà ulteriormente estesa attraverso l’operatività del Fondo di garanzia istituzionale del Credito Cooperativo, previsto entro i primi mesi del 2009. Bcc Vita contro le incertezze del mercato. Lo scorso 7 novembre, la compagnia assicurativa del movimento del Credito Cooperativo ha presentato “Fattore.4,23%”, un prodotto che amplia la famiglia dei “Rivalutabili con Garanzia”, dedicato ai clienti che sono alla ricerca di una duplice certezza: capitale garantito direttamente dalla compagnia e tasso di interesse annuale che consenta di incrementare il risparmio di anno in anno. La particolarità del prodotto riguarda la possibilità di investire sui mercati finanziari avendo garantito il capitale maturato per tutta la vita. Fino al 10 marzo del 2013, “Fattore.4,23%” garantirà un rendimento fisso del 4,23% annuo sul capitale investito (ricapitalizzato di anno in anno). Nella seconda fase, il montante maturato sarà trasferito nella gestione separata “Bcc Vita Garantita”, mantenendo la massima garanzia di capitale e un rendimento minimo certo del 2,5% (rivedibile al termine dell’ottavo anno). Il nuovo prodotto è disponibile in tutti gli sportelli della nostra Bcc con un taglio minimo di 5.015 euro. GIANNI LETTA Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, dallo scorso mese di luglio, sta lavorando per dare i natali al progetto di riforma delle authority. Secondo il settimanale «Mondo», Letta avrebbe sfilato ai ministri Renato Brunetta e Roberto Calderoli la commissione di riforma per Consob, Antitrust, Agcom, Autorità per l’energia, Isvap, Covip e Bankitalia. Un’impresa già messa in campo dal nipote, Enrico, ma andata in fumo CESARE GERONZI «Le banche di Credito Cooperativo sono le prime della classe per solidità nel retail». È quanto emerso dallo studio “Le principali società italiane”, stilato da Mediobanca, presidente Cesare Geronzi, e diramato alla fine del mese di ottobre. Secondo l’indagine, le Bcc vantano il miglior rapporto tra patrimonio di vigilanza e attività di rischio ponderato pari al 15,2 per cento contro una media del 10,4% FORMAZIONE PROGETTO DIDONE PER 25 NUOVI JR. CONSULTANTS Agrileasing a fianco della crescita tunisina Progetto Didone: ossia collaborazione fattiva tra Italia e Tunisia. A un anno di distanza dall’apertura dell’ufficio di rappresentanza di Banca Agrileasing a Tunisi, ha preso il via l’importante progetto a cui hanno partecipato 25 giovani tunisini laureati o laureandi in economia, legge e ingegneria al fine di preparare dei “junior consultants” del territorio che operino con professionalità nel Paese di origine. La prima parte del progetto si è svolta in aula: otto lezioni nella sede di rappresentanza di banca Agrileasing e che hanno illustrato ai partecipanti gli scenari economici internazionali, l’analisi del contesto locale italiano e tunisino, fino alle relazioni commerciali tra i due paesi. La seconda parte si è svolta in Italia dal 20 al 24 ottobre. I ragazzi sono stati in visita ad alcune realtà del movimento del Credito Cooperativo, prima di partecipare a un convegno di studi all’Università di Urbino sulla cooperazione del credito, fino all’ultimo appuntamento che si è tenuto a Roma nella sede di Federasse. Si è trattato di un progetto di formazione non solo culturale, ma soprattutto umana. Agli studenti, al termine dell’incontro nella sede nazionale del Credito Cooperativo, sono stati consegnati i diplomi di partecipazione al progetto: ricordo dell’impegno per un cammino comune che, in futuro, avrà sicuramente sviluppi. 7 LA BANCA LA BANCA L La crisi finanziaria si vince puntando sul locale a vera forza è nel territorio. È attraverso un profondo legame con gli imprenditori che operano direttamente a livello locale e con la vicinanza alle famiglie che si combatte la crisi finanziaria. Il crollo delle borse che ha fatto sobbalzare l’intero sistema economico internazionale, ha trovato nella filosofia che muove le Bcc una risposta immediata. Una risposta, però, non determinata dall’emergenza di porre rimedio a una preoccupazione dilagante, quanto una precisa scelta politica che ha sancito, da oltre un secolo a questa parte, il successo del Credito Cooperativo. A dirlo non è solo il tredicesimo rapporto sul Sistema Finanziario italiano realizzato dalla Fondazione Rosselli, ma sono anche le associazioni di categoria di industriali ed artigiani e gli stessi risparmiatori che, cercando un’ancora di salvataggio alla crisi, si sono rivolti ai nostri sportelli. La paura di perdere tutto ha fatto rivalutare quel concetto di “locale” che era stato messo un po’ in soffitta. E già si inizia a parlare di “terza ondata”. Dopo le grandi fusioni del credito avvenute intorno al 2005, dopo la crisi di liquidità e la sofferenza sui mutui che ha caratterizzato l’estate del 2007, il crollo delle borse interna- zionali dell’autunno 2008 ha portato a rivalutare la dimensionalità rapportata al business. Una dimensionalità che è sempre più strettamente connessa al territorio e di questo territorio vuole essere espressione. L’imprenditore, così come il rispar- miatore, ha assistito alle grandi fusioni tra istituti di credito recependo un concetto simile a quello della grande distribuzione. Ovvero, la proposta può sembrare anche più conveniente, ma si perdono tutte quelle garanzie e rassicurazioni che si hanno invece con il tradizionale “negozio sotto casa”. Trattandosi di risparmi, la lontananza tra banca e famiglia si è sempre più fatta sentire, scollando in un certo senso quel rapporto di fiducia reciproca che deve esserci tra un cliente e la “sua” banca. Altro elemento di valutazione sono gli investimenti che un istituto di credito fa: economia reale o finanza? Borsa o imprenditore? Chi conosce e opera per il suo territorio non ha dubbi: sa le potenzialità di un’idea ed è disposto a investire su chi dimostra di avere capacità imprenditoriali. È disposto, quindi, a dare linfa vitale alle imprese affinché queste possano portare ricchezza sul territorio; è pronto a intervenire in sostegno delle famiglie perché è consapevole del ruolo che queste svolgono. Davanti a questi indirizzi, il territorio risponde. La testimonianza diretta arriva dall’incremento degli impieghi che le 440 Bcc italiane hanno registrato nell’ultimo triennio: più 39%. Un incremento che si inserisce in un quadro generale che ha visto nel periodo giugno 2007 giugno 2008 una crescita del 12,3% degli impieghi, coprendo un quota di mercato del 7,2%. Un trend positivo è stato registrato anche dalla Federazione Lombarda delle banche di credito cooperativo, che nei soli primi sei mesi del 2008 ha rilevato un incremento nella raccolta del 10% e una crescita del 16% negli impieghi, in rapporto al primo semestre dell’anno scorso. Aumentata anche la presenza capillare sul territorio: gli sportelli Bcc in Lombardia sono passati da 661 a 694, raccogliendo oltre 140mila soci (rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente l’incremento è di 9 punti percentuali). «Numeri che ci fanno capire che c’è una crescita di fiducia da parte dei risparmiatori nei confronti del Credito Cooperativo osserva il presidente della nostra Bcc, Lidio Clementi-. Una fiducia che, anche nel momento del picco della crisi finanziaria che è stato registrato tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, non è venuta meno». La nostra Bcc è stata infatti al centro di un massiccio interesse all’indomani del crollo delle borse: in soli cinque giorni, 10 milioni e 736mila euro di risparmi sono stati spostati dagli sportelli delle grandi banche nel “porto sicuro” del Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate. «Una testimonianza concreta di fiducia -sottolinea il vice presidente vicario della nostra Bcc, Ignazio Parrinello-. Un segnale importante che ci conferma quali debbano essere il nostro ruolo e i nostri compiti: sempre al fianco del territorio, delle imprese che qui operano e delle famiglie che lo abitano». HANNO DETTO LIDIO CLEMENTI C’è una crescita di fiducia da parte dei risparmiatori nei confronti del Credito Cooperativo: fiducia che, anche nel picco della crisi finanziaria, non è mai venuta meno IGNAZIO PARRINELLO Siamo consapevoli di quali sono i nostri compiti e il nostro ruolo: sempre al fianco del territorio, delle imprese che qui operano e delle famiglie che lo abitano ROBERTO SCAZZOSI Da sempre la nostra banca investe solo sul locale. Prendiamo il rischio dove lo conosciamo, operiamo per lo sviluppo economico e non vendiamo prodotti finanziari complessi PRESS BOX 8 9 LA BANCA Già in corso nelle settimane precedenti, tra lunedì 6 e venerdì 10 ottobre, la “fuga” dei risparmiatori dagli sportelli delle grandi banche si è fatta più massiccia: in totale, sono state 234 le persone che hanno spostato i loro conti dai grandi istituti di credito a alla nostra Bcc. Una “migrazione” che ha interessato soprattutto le banche on line (48% dei nuovi correntisti, per un incidenza di poco superiore ai 5 milioni di euro, pari al 35,9% del denaro trasferito) e i colossi italiani del credito. Da un punto di vista geografico, il fenomeno si è fatto sentire di più nelle grandi città: Varese, dove sono stati spostati 32 risparmiatori per un totale di quasi 2,63 milioni di euro, Legnano con 19 nuovi correntisti e 1,49 milioni di euro di raccolta e Busto Arsizio, 16 risparmiatori per 1,37 milioni di euro: queste tre città da sole rappresentano il 31,6% dei nuovi correntisti e il 51,13% del flusso di denaro che nei giorni si è spostato. Ma il fenomeno è stato registrato un po’ dovunque nelle 18 filiali della Bcc. Chi sono questi risparmiatori? L’11% dei nuovi correntisti ha spostato un capitale fino a 25mila euro; il 19% ha aperto conti con somme tra i 25mila e i 50mila euro; il 29% ha risparmi tra i 50mila e i 100mila euro; il 18% tra i 100mila e i 250mila euro; e il 23% sopra i 250mila euro. Nel 23% dei casi si è trattato di lavoratori dipendenti, nel 65% liberi professionisti o imprendi- LA BANCA HANNO DETTO LUCA BARNI In un particolare momento di crisi il risparmiatore cerca sicurezza e fiducia. Si rivolge così alla banca locale, quella che vede tutti i giorni sotto casa, che sa ancorata al territorio e all’economia reale ADALBERTO TOMASELLO tori e per il 12% dei casi pensionati. «In un particolare momento di crisi, in cui la logica dei grandi gruppi salta e i guadagni derivati dall’ingegneria finanziaria mostrano tutti i loro limiti, il risparmiatore cerca sicurezza e fiducia -commenta il direttore generale della nostra Bcc, Luca Barni-. Così, naturalmente, si rivolge alla banca locale, quella che vede tutti i giorni sotto casa, che sa ancorata al proprio territorio e ad una politica di gestione profondamente legata all’economia reale e non alla finanza». «Del resto, da sempre la nostra banca investe solo sul locale -fa eco il vice presidente della nostra Bcc, Roberto Scazzosi-: noi prendiamo il rischio dove lo conosciamo, operiamo per lo sviluppo economico del nostro territorio e non vendiamo prodotti finanziari complessi. Sicuramente facendo guadagnare qualcosa di meno al risparmiatore, ma altrettanto certamente non facendo correre i rischi che sono sotto agli occhi di tutti». La sicurezza è garantita da indicatori come il leverage, l’effetto “leva”, ovvero il rapporto tra indebitamente finanziario netto e patrimonio netto che misura il debito di un banca rispetto ai soldi che “possiede”. Nel caso della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate è 1/1. Poi il coefficiente che garantiamo di persona e attrapatrimoniale, ossia il rapporto patriverso la nostra storia, fatta di 111 monio netto/totale attivo, che da 8 anni a fianco dell’economia della in su è considerato sicunostra zona -chiosa il ro da Banca d’Italia: Le obbligazioni Bcc presidente Clementi-. Mediobanca ha 17,7; la sono prodotti sicuri Come consiglio di amminostra Banca 15,7. nistrazione siamo da «Coefficienti di stabilità garantiti dalla Storia sempre attenti a quello e di sicurezza, in linea che proponiamo ai nostri con quelli di Mediobanca, da sempre correntisti. Così, ad esempio, due sinonimo di solidità, che dimostrano anni fa abbiamo deliberato di non come noi siamo ancorati alla finanza vendere titoli al di sotto di un deterreale e non alla finanza di carta», minato rating. Una scelta che qualaggiunge ancora Luca Barni. cuno non ha capito, ma che la magCosì le obbligazioni del Credito gior parte dei nostri correntisti ha Cooperativo di Busto Garolfo e apprezzato. E che ha pagato». Buguggiate sono «prodotti sicuri, Il crollo delle borse ha infatti messo Fondamentale è il rapporto di conoscenza che lega un istituto bancario alla zona in cui opera. Il sostegno alle imprese è un trampolino vitale per garantire futuro anche alle famiglie CARLO CRUGNOLA Non c’è alcun pericolo per i risparmiatori. La crisi ha portato a rivalutare il rapporto “umano” tra cliente e banca, tra chi investe nelle imprese del territorio e chi invece preferisce la finanza PRESS BOX 10 11 LA BANCA a nudo le scelte incaute che erano state fatte in passato. La nostra Bcc si è rivelata un albero dalle profonde radici, dove non solamente i risparmiatori trovano riparo, ma la stessa impresa può trovare un partner affidabile e fidato. Anche se «non c’è alcun pericolo per i risparmiatori, come è stato detto anche dallo Stato attraverso gli interventi che ha fatto», sottolinea Carlo Crugnola, responsabile Area Finanza della Bcc, la vicinanza al territorio è emersa ancora di più in questo momento di difficoltà. Tra gli “effetti” che la crisi ha avuto all’interno di molti istituti LA BANCA di credito, c’è stata una «maggiore ritorio sostenendo così l’impresa “umanizzazione” di chi sta allo locale». Questa scelta è stata sottolisportello: ai clienti vengono proposti neata anche dalla Fondazione prodotti meno rischioRosselli; nel 13esimo si, nella consapevolez- La Fondazione Rosselli rapporto sul Sistema za che il momento è criFinanziario italiano tico -osserva Crugnola- ha proposto il binomio (diramato a inizio otto. Del resto, sono molte bre) ha infatti proposto banca-territorio le banche che fanno i il binomio banca-terriquale paracadute soldi con la finanza; ma torio quale importante sui rischi del credito paracadute contro il facendo così, prima o poi scoppia la bolla: rischio del credito. occorre ricordarsi sempre che alla L’esposizione dell’istituto bancario fine di tutto c’è l’economia. Ed è l’eviene oggi affrontato utilizzando al conomia che deve essere alimentata meglio due tipi di informazione: dalle banche. La Bcc investe nel terquella formale, su cui si basa il modello Basilea 2, e quella informale, che si raccoglie sul territorio. Ma sono le informazioni “informali” a garantire il legame con il locale. Un legame che permette alle banche di intervenire anche e soprattutto in momenti di difficoltà. La flessione che sia gli imprenditori sia gli artigiani hanno registrato anche nella congiunturale del terzo trimestre 2008 non lascia ben sperare nel futuro. In calo vengono dati fatturato e ordinativi, valori che hanno avuto un riflesso anche sul mondo dell’occupazione, portando a una modesta contrazione dei livelli di manodopera. A fronte di una possibilità di recupero, che è stata però rinviata dal Centro Studi Confindustria al 2010, la crisi del mercato finanziario e l’allungamento dei termini medi di incasso dei crediti commerciali hanno indebolito la situazione finanziaria di molte imprese. Davanti ad una crescita del ricorso al credito bancario, ancora una volta è determinante la conoscenza le vicinanza al territorio delle stesse banche. «Fattori che ci pongono su un piano privilegiato», ricorda Adalberto Tomasello, direttore commerciale della nostra Bcc. Le richieste, che le piccole e medie imprese stanno presentando a diversi livelli, di avere un accesso al credito privilegiato e agevolazioni alla crescita, trovano nella Bcc un partner naturale. «In un momento di particolare difficoltà, come può essere questo, diventa determinante il rapporto di conoscenza e di fiducia che lega un istituto bancario alle imprese del territorio -aggiunge il direttore commerciale-. Il sostegno all’economia reale è un trampolino vitale per garantire futuro non solamente a chi opera direttamente sul territorio, ma anche alle famiglie che in questa determinata area vivono». Il futuro passa dalla conoscenza e dalla condivisione degli obiettivi. In una parola, dalla cooperazione. E la nostra Bcc non è mai venuta meno al ruolo che lo statuto le prescrive: essere promotrice di sviluppo, di solidarietà e di sostegno. Un mes- saggio che in molti hanno recepito. Se, infatti, la ripresa passa dal localismo, il concetto di localismo deve essere rivisto e integrato con nuove funzioni per dare risposte sempre pronte e puntuali ai problemi più attuali. «Il sistema delle banche di credito cooperativo sta giocando un ruolo propulsivo fondamentale in qualità di pilastro di un’economia di base e linfa per il progresso delle imprese locali», conclude il direttore generale Barni. Perché, è giusto ricordarlo, gli impieghi delle Banche di Credito Cooperativo rappresentano il 21% del totale dei crediti alle imprese artigiane. PRESS BOX 12 13 IL CONVEGNO NIZIATIVE Canton siede al secondo piano La nostra storia è tra due fiumi Nominato vicedirettore generale, si occuperà della Direzione Servizi. Giunto in Bcc nel Duemila, un anno dopo la fusione, si è occupato di amministrazione e sistemi di pagamento prima della nomina al Risk management: «Sono molto emozionato; anni di trasformazioni e soddisfazioni» Sergio Zaninelli e Pietro Cafaro (moderatore Gianni Borsa) hanno discusso sul nuovo volume edito dalla nostra Bcc. Un incontro brillante e ricco di spunti che ha ripercorso la nascita del credito nel nostro territorio e si è spinto fino alla conclusione naturale: «Il localismo cresce» G ià responsabile dell’area Controlli interni, Feliceangelo Canton è il nuovo vice direttore generale della nostra Bcc. A lui il consiglio di amministrazione ha affidato la responsabilità dell’intera Direzione Servizi. Che significa: l’area Amministrazione e personale e l’area Organizzazione e Sistemi. La Direzione Affari, che comprende le aree Mercato, Crediti e Finanza, continua a far riferimento al direttore generale della banca, Luca Barni. «Questa nomina è per me una grande soddisfazione -commenta il neo vice direttore generale Canton-. Un riconoscimento nei confronti del lavoro che ho finora svolto: un’attività che ho cercato di condurre in modo chiaro, trasparente e corretto». Cinquantaquattro anni appena compiuti, Canton è entrato nella nostra Bcc nell’agosto del 2000, giusto l’anno immediatamente successivo a 14 quello della fusione tra il Credito Cooperativo di Busto Garolfo e quello di Buguggiate. Vanta una lunga esperienza all’interno degli istituti di credito: ha iniziato nel 1973 in forza al Credito Italiano, dove si è occupato di contabilità e controllo di gestione, per poi passare al ruolo di direttore amministrativo dell’area Finanza e, successivamente, entrare nello staff del capo contabile dell’Unicredit. Nel passaggio in Bcc ha sostanzialmente mantenuto gli ambiti di competenza, entrando a far parte dell’area Amministrazione e Sistemi di pagamento. Nel 2005, è stato nominato responsabile dell’area Controlli interni e del Risk management, compiti che ha mantenuto fino a poche settimane fa, quando è passato alla vice direzione generale della banca. «Sotto il profilo operativo, posso dire che in questi anni ho portato la mia esperienza in una banca che ha affontato un importante cammino di crescita -spiega Canton-. Dal 2000 ad oggi, infatti, la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate ha vissuto una grande espansione, dettata dagli impulsi dati dal consiglio di amministrazione, che ha sempre voluto valorizzare le competenze e le conoscenze del personale. In pochi anni abbiamo aperto diverse filiali, guardando molto all’esterno per trovarne le giuste guide, ma non è mai venuta meno la particolare attenzione alle risorse interne, al fine di sviluppare percorsi di carriera». E se sul suo “tesoro umano” la Bcc ha investito molto, questo 2008 è stato l’anno del raccolto. Così, oggi, ai vertici della Banca ci sono due persone che incarnano proprio questo tipo di cammino: il direttore generale, Luca Barni, e il ne-nominato vice direttore generale, Feliceangelo Canton. «S e delle tante banche locali nate sul finire del diciannovesimo secolo solo una, la nostra, ha tagliato il traguardo del terzo millennio un motivo ci sarà pure»: così il presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate Lidio Clementi nell’introdurre la presentazione del primo volume di “Tra due fiumi”, la storia economica e del credito da fine Ottocento a metà Novecento, nel territorio compreso tra il Ticino e l’Olona. Per l’occasione venerdì 3 ottobre nell’auditorium don Besana si è tenuta una conversazione sul tema “Un territorio fra due fiumi” tra l’autore, Pietro Cafaro, professore di Storia economica e sociale alla Cattolica di Milano e lo storico economico Sergio Zaninelli, già rettore dell’ateneo di largo Gemelli; a moderare il giornalista Gianni Borsa, inviato a Bruxelles e scrive, alle strategie che la Bcc elabora. Strasburgo dell’agenzia di stampa Sir di Una per tutte, l’unione delle aree perRoma, che ha condotto i due relatori fezionata l’anno scorso con l’apertura lungo il tracciato del volume, dalle condidella 18esima filiale di Somma zioni storiche che hanno Lombardo e che -guarportato alla fondazione da caso- ricalca proprio Un libro aperto della Cassa, sino alla il territorio indagato da ai nuovi capitoli svolta dell’istituto nelCafaro, quel “laboratoche l’attività l’immediato secondo rio naturale” di econodei nostri sportelli dopoguerra. Storia ben mia che rende scrive ogni giorno viva quella oggetto di Altomilanese e Basso conversazione, perché Varesotto un unicum nel capitolo non chiuso, anzi; il primo volume panorama non soltanto lombardo ma della storia del credito cooperativo rientra nazionale. «Si è arrivati a confermare a pieno titolo nelle iniziative partite oltre che il territorio che oggi la Bcc di Busto un anno fa, quando sono scoccati i 110 Garolfo e Buguggiate abbraccia è quelanni di vita del nostro istituto. Un libro la porzione particolarissima e unica di aperto, quindi, ai nuovi capitoli che, giorLombardia in cui coesistevano prima no per giorno, l’attività dei nostri sportelli agricoltura e manifattura, poi grande 15 IL CONVEGNO IL CONVEGNO industria e artigianato, l’antenato della piccola-media impresa odierna» -ha notato Clementi. «La costante storica di questo territorio è aver anticipato soluzioni in risposta a disequilibri economici -ha notato Cafaro-; non ci si piange addosso, si agisce. Spesso quello che qui si è sperimentato è stato poi esportato con successo. La crisi che interessa il nostro discorso è quella agraria della seconda metà dell’Ottocento. La povertà, le ristrettezze, qui non sono mai state subite, anzi; si sono trasformate in occasioni di riscatto». Che è esattamente quello che il direttore generale Luca Barni, nel suo saluto agli intervenuti, aveva sottolineato: «C’è infatti qualcosa di irriducibile, anche con il passare degli anni, dei tanti anni che ci separano dagli avvenimenti indagati dal professor Cafaro. È il quid del nostro territorio, della nostra gente; quell’atteggiamento che, in qualsiasi condizione, ha guardato con progettualità al futuro. Senza attendere, senza confidare fatalisticamente in tempi migliori, ma dando sostanza alle proprie intuizioni». Da una debolezza una forza quindi. E debole, questa zona, lo era davvero in quel secondo scampolo di Ottocento. «Si viveva malissimo -ha dichiarato senza perifrasi Zaninelli-: addirittura ai limiti della sopravvivenza per le fasce più povere che rappresentavano la quasi totalità della popolazione. Se si inquadra l’aspetto alimentazione il bilancio era in rosso: si spendevano più energie di quante se ne immagazzinassero». E se la difficoltà non diventa una resa ma una sfida, ecco la risposta: le casse rurali. «Un paradosso economico, questa istituzione che parlava di responsabilità illimitata e solidale -ha notato Cafaro-, figlia della grande crisi agraria di fine secolo che mise in ginocchio l’economia dell’epoca e specchio del sentire compendiato nella Rerum Novarum di Leone XIII». Il credito cooperativo rappresentava anche un canale per l’impegno nell’ambito sociale dei cattolici, estranei invece, in forza del non expedit, alla politica. «Non dimentichiamo poi il ruolo che i sacerdoti, i 16 mento di chiusura dello storico presidente della Cassa, Alessandro Grosso, nei confronti delle attività artigianali ha spiegato Cafaro-. Grosso non aveva compreso che l’agricoltura, in questo territorio, era al tramonto: pensava che dovesse essere ancora il nerbo dell’economia. Il risultato fu l’eccesso di liquidità, la mancanza di impieghi, perché pochi erano gli investimenti in agricoltura e impossibili quelli nella nascente attività manifatturiera». Sarà, questa, la svolta compiuta dal successore di Grosso, Antonio Morandi, al timone della Cassa a partire dal 1955, anno in cui termina la prima parte dell’opera di Cafaro e che presenta una situazione radicalmente mutata rispetto a quella di partenza. Cambiamento rimarcato, nei suoi effetti, da Barni: «L’agricoltura non dava da vivere? Ecco le manifatture. La grande industria era colpita dalla crisi? Ecco degli operai rimboccarsi le maniche per cambiare pelle, diventare imprenditori; di se stessi ancor prima che degli altri. Ed ecco una banca, l’allora Cassa rurale, al loro fianco per trasformare l’idea in realtà, per dare credito al desiderio di fare impresa e di creare ricchezza e benessere sul territorio. Uno spirito, quello che ravvisiamo nelle pagine di storia del libro, che non si è smarrito». Dall’agricoltura all’indu- stria verrebbe da dire, se Zaninelli non insinuasse un dubbio più che legittimo su questa lettura di comodo. «Le difficoltà a comprendere l’evoluzione dell’agricoltura non furono esclusiva del presidente Grosso, bisognerebbe PRESS BOX più giovani, assumevano in queste casse -ha sottolineato Zaninelli-. I preti erano figure guida all’interno della comunità ed erano una garanzia di buona condotta e di correttezza». Caratteristiche, queste, molto apprezzate in un’Italia che non viveva un momento tranquillo: nel 1898 il generale Bava Beccaris cannoneggiava a Milano la folla, l’insoddisfazione dei ceti più deboli cresceva, e i cattolici colsero questi umori. Nasce quindi da una felice intuizione di un gruppo di cattolici riuniti intorno a don Giovanni Besana la Cassa rurale di Santa Margarita, anche se non sempre i vertici dell’istituto seppero cogliere i segni dei tempi. «Ne è la prova l’atteggia- 17 IL CONVEGNO IL CONVEGNO chiedersi: quale idea dell’industrializzazione si aveva negli anni Cinquanta? L’Italia è, oggi, un Paese costitutivamente industrializzato? È sufficiente disporre di una struttura industriale per dirsi tale o serve, come io credo, una forma mentis adeguata, una forma mentis che io, ancora oggi, non ravviso?» Dalla prospettiva storica, dai fenomeni di lungo corso, in questo caso, Gianni Borsa ha richiamato la conversazione alla più stretta attualità: «In quest’area l’economia è sempre stata concreta; cosa abbiamo da imparare in un momento che vede certa finanza sul banco degli imputati?». «L’economia reale e la finanza devono essere complementari, mai conflittuali; nel passato, nell’Altomilanese, si era registrato un caso di finanza spregiudicata -ricorda Cafaro-, quello della Banca di Busto Arsizio. Sotto la guida di Angelo Pogliani, l’istituto intraprese una politica espansiva che lo portò al collasso. Fu un caso isolato, ma esemplare per i rischi di una finanza speculativa, quella che basa la crescita sulla ricollocazione. La Cassa bustese, invece, ha sempre guardato alla concretezza». Nulla di nuovo sotto il sole comunque, se è vero come è vero che «già i genovesi, nel ‘600, provarono a fare denaro con il denaro, a dimostrazione della difficoltà, in alcune epoche, nel fare crescere l’economia reale e dando comunque l’illusione dello sviluppo», ha ricordato Zaninelli. A gettare il ponte con giorni più vicini ai nostri il discorso generazionale, quello che segna uno spartiacque nella storia dell’istituto e che marca la fine del primo volume di questa ricostruzione storica. «Con l’avvento di Morandi alla presidenza della Cassa cambia tutto dice Cafaro-, prevalgono gli impieghi nel settore dell’artigianato e comincia la lunga fase di espansione sul territorio. La seconda metà del XX secolo è quella in cui lo sviluppo ingrana le marce alte, le imprese sviluppano maggiori contatti e moltiplicano l’interdipendenza. Questo significa che, anche in ambito locale, perdono ogni senso i confini amministrativi, la rigidità di righe tracciate spesso senza 18 un’idea, come la pubblicazione di un libro, si parte con delle intenzioni che possono trasformarsi. Se poi è un libro di storia, allora, per definizione, le scoperte possono essere dietro l’angolo. E così è stato per il nostro libro; si è pensato, insieme, un soggetto che legasse l’istituto al territorio», ha commentato il presidente. In questo caso, un libro che si richiama al 110ecimo della banca ha acquistato una valenza supplementare, il ruolo che l’istituto ha giocato in un raggio di azione più ampio, che è proprio quello in cui si misura oggi la missione della Bcc. Questo a confermare che i passi mossi negli ultimi dieci anni erano già segnati in una trama storica di respiro più vasto. «Un caso? Un disegno? -ha concluso Clementi- In qualità di presidente della banca, importa sottolineare che delle tante banche che si trovano citate nella prima parte del libro solo una banca, nata con una vocazione locale, locale è cresciuta e rimasta. La nostra. Non so se sia un disegno. Di certo non è un caso». Qui sopra, Pietro Cafaro (a sinistra), Gianni Borsa e Sergio Zaninelli pochi minuti prima dell’inizio del convegno mentre affinano gli ultimi dettagli in vista della dibattito. Qui sotto, dall’alto, il nostro presidente Lidio Clementi e il direttore generale Luca Barni durante i loro interventi che hanno aperto la serata. Più sotto, il pubblico che ha assistito al convegno mentre prende posto nel salone don Besana della nostra Bcc. L’incontro, organizzato parallelamente alla pubblicazione del libro “Tra due fiumi, il laboratorio naturale Ticino-Olona”, ha riscosso un ottimo successo e ha interessato la platea. Una discussione accesa, vivace, mai banale, tenuta insieme dalla professionalità di Gianni Borsa e la competenza dei due relatori. UN CONCERTO «TRA DUE FIUMI» abato 4 ottobre, un anno dopo. A dodici mesi esatti dal via ai festegSgiamenti per il cento decimo della fon- Nelle immagini in questa pagina, Lidio Clementi, presidente della Bcc, e Luca Barni, direttore generale, consegnano ai partecipanti del convegno “Tra due fiumi” un omaggio. Dall’alto, Clementi e Barni con Sergio Zaninelli, Pietro Cafaro e Gianni Borsa. Nella teca consegnata ai relatori e al moderatore sono state inserite due antiche stampe tibetane per ricordare la lotta dei monaci buddhisti contro la repressione militare nell’ex Birmania quale simbolo di libertà e di solidarietà al popolo tibetano. alcun legame con la situazione reale dell’economia». Da qui ci si lancia nel cuore del secondo volume di “Tra due fiumi”, quello che arriverà a occuparsi dei giorni nostri, dalla crescita degli sportelli nei comuni limitrofi a Busto Garolfo alla sede attuale di via Manzoni, dalla fusione con l’omologa di Buguggiate all’unione delle aree, attraverso i diversi presidenti che si sono succeduti alla guida della Cassa prima e della ribattezzata Bcc in seguito. La serata, cui sono intervenuti Soci e correntisti, si è conclusa con un rinfresco a buffet; è stato, questo momento, l’occasione per un primo scambio di impressioni sul volume e per le dediche di rito dell’autore, seriamente impegnato a firmare le tante copie che sono state distribuite. «Quando si ha dazione, la Bcc ha scelto di celebrare nel modo più solenne il suo compleanno e di caratterizzare ancora una volta un momento topico della sua vita con la musica. È stata infatti la grande musica sacra la protagonista della serata di sabato: un programma a tutto Mozart nell’interpretazione dell’ensemble Amadeus culminato nella Messa dell’Incoronazione e passato attraverso le sonate da chiesa del genio salisburghese. A dirigere il maestro Marco Raimondi, poi i sessanta elementi del coro, i 30 dell’orchestra, mentre all’organo sedeva il maestro Enrico Raimondi. Festa nella festa, l’anniversario della Bcc è coinciso con il cinquantesimo di sacerdozio del parroco don Piero Roveda. Segno tangibile del grazie della Banca di Credito Cooperativo al parroco per l’impegno profuso in tutti questi anni a favore della comunità il nuovo leggio. Nelle immagini, tre momenti del concerto dell’Ensemble Amadeus. Nella foto in alto, da sinistra, si vedono il nostro presidente Lidio Clementi e, sulla destra, Alberto Morandi presidente del PsT. 19 INIZIATIVE EVENTI Un 2009 gioioso e felice V N Lettere pronte per Babbo Natale Tour di Santa Claus tra gli sportelli della nostra Bcc Bambini e famiglie avranno a disposizione Babbo Natale per una foto ricordo 20 atale si avvicina, i desideri dei bambini aspettano di essere esauditi e il paffuto Santa Claus ha l’agenda già piena di appuntamenti. Ma una tappa in ciascuna delle nostre diciotto filiali, ci ha dato la sua parola, la farà. Tutti i bambini delle famiglie vicine alla nostra banca sono perciò invitati a prendere parte al “tour” del Babbo più famoso al mondo. Si inizia martedì 9 dicembre, alla filiale di San Giorgio su Legnano, per proseguire poi a Canegrate e Castellanza (mercoledì 10), Cassano Magnago e Parabiago (giovedì 11), Legnano e Varese (venerdì 12), Samarate e Villa Cortese (lunedì 15), Dairago e Somma Lombardo (martedì 16), Busto Arsizio e Olcella (mercoledì 17), Bodio Lomnago e Castano Primo (19 dicembre), per terminare sabato 20 a Busto Garolfo e Buguggiate. Babbo Natale sarà a disposizione dei piccoli dalle 16 alle 18, con l’ec- cezione di sabato 20, in cui l’orario sarà dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Le sorprese non mancheranno, e proprio in occasione del gran finale, nei due comuni che danno il nome alla nostra Bcc, ogni bambino potrà portarsi a casa un ricordo speciale: una foto seduto sulle ginocchia del suo beniamino. Ad accompagnare Babbo Natale in ognuna delle sue tappe ci sarà un simpatico elfo, suo aiutante fidato, con una cesta colma di regali. Per un pomeriggio, dunque, le filiali cambieranno volto, e assumeranno quello sorridente dei tanti bambini che le popoleranno festanti. Sarà come trovarsi in un piccolo angolo di Lapponia, nel piccolo villaggio di Rovaniemi, nella casetta di legno in cui Babbo Natale sta di casa. Il tutto trasposto nella calda atmosfera della nostra banca. E, naturalmente, nessuno se ne andrà a mani vuote: Babbo Natale non lo permetterebbe. isti dall’alto. Per un anno, i calendari della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate saranno una finestra aperta sui territori del Varesotto e dell’Altomilanese. Un oblò aereo che restituisce la linea dell’orizzonte così com’è disegnata dall’obiettivo fotografico, che ne esalta la curvatura che l’occhio umano non percepisce. Uno sguardo che alza la sua prospettiva e mostra un territorio da un’angolazione inusuale, senza perdere la bussola dei confini che delimitano le terre d’elezione della nostra Bcc. Anzi, organizza lo spazio in maniera nuova e ne coglie aspetti diversi, che da prospettive più terrene sfuggono. Dodici campanili per dodici mesi. Scatti che coprono grandi distanze e scoprono nuovi “link” tra le città. Disegnano paesaggi che raccontano la storia del nostro territorio, tra memoria e cambiamento, tra la vecchia architettura sviluppata in orizzontale e la progressiva tendenza a issare torri residenziali a sentinella delle città. Scorrendo i dodici mesi si colgono resistenze di un passato industriale e agricolo accanto ai segni dell’attualità, che mischia le carte della storia per farne nuovi paesaggi. Un guardare al territorio che, in senso più ampio, è missione della nostra banca: «Ciò che ci rende differenti è il nostro saper cogliere e interpretare il tessuto economico e sociale – spiega Lidio Clementi, presidente della nostra Bcc -, valorizzare le sue opportunità e rispondere alle sue esigenze. Questo calendario ripropone il percorso del nostro sguardo, che continuamente si sposta dalla situazione particolare al panorama complessivo». Altre pagine, più compatte e leggere, da portare sempre con sé ogni giorno dell’anno o da tenere in ufficio, sono quelle delle agende Bcc. BENEMERENZE A BUSTO GAROLFO Si terrà sabato 20 dicembre nel salone don Besana il tradizionale concerto di Natale che vede la Banda Santa Cecilia di Busto Garolfo indiscussa protagonista. Il concerto inizierà alle 21. L’appuntamento è diventato un momento atteso da tutta la cittadinanza bustese che, ogni anno, partecipa con entusiasmo alla manifestazione. Come consuetudine, la serata avrà come sponsor la nostra Bcc che, sempre attenta alle attività culturali del territorio, è vicina alla Banda Santa Cecilia sostenendola e L’aspetto non differisce eccessivamente da quelle del 2008 che si sta per concludere, se non per la copertina, che quest’anno si presenta di un azzurro cielo. Per il resto mantiene la veste elegante, il dorso con spirale che la rende pratica e maneggevole, ed è proposta nella doppia versione: “pocket” da viaggio, con pagine settimanali, e più grande, a cadenza giornaliera, da mettere in borsa o sul tavolo in ufficio, per una consultazione più approfondita. Ma d’altra parte, quando qualcosa funziona, perché stravolgerla? A renderla diversa e personale sarà chi la utilizzerà, riempiendola di appuntamenti, promemoria, scrivendo giorno dopo giorno la propria storia. Così come la nostra Bcc, quotidianamente, con la cura dei dettagli, dimostra di essere davvero differente. aiutandola: «La Bcc dimostra sempre attenzione e sensibilità -spiega Antonio Paganini, presidente del corpo musicale-. Proprio per questo desidero ringraziare tutti i membri del consiglio di amministrazione che ci assicurano, nel tempo, quel sostegno economico che ci permette di raggiungere risultati apprezzabili». Il programma della serata avrà differenti sfaccettature spaziando dal repertorio classico fino a musiche prettamente natalizie terminando con la consegna delle benemerenze. CONCERTI DI NATALE BUSTO ARSIZIO Il 19 dicembre nella Basilica di San Giovanni Battista la nostra Banca sponsorizza il concerto più importante della città. In programma musiche di Bacalov e Piazzolla. Agli strumenti l’Ars Cantica Choir e l’Orchestra sinfonica Carlo Coccia. SOMMA LOMBARDO Il 2009 inizia all’insegna della musica a Somma Lombardo. Al Cinema Teatro Italia di via Ugo Maspero andrà in scena il primo gennaio il tradizionale concerto di Capodanno, di cui la nostra Bcc è sponsor unico. Il concerto è aperto a tutta la cittadinanza, ai clienti e ai Soci della nostra Bcc. 21 SCUOLA SCUOLA I “motori” salgono in cattedra O Primo incontro organizzato dalla nostra Bcc nelle scuole del territorio per raccontare le attività economiche raccolte nella collana editoriale «I motori della nostra economia». Prima tappa, l’Itis Bernocchi di Legnano dove oltre 50 alunni hanno ascoltato una lezione molto particolare ltre 50 studenti delle classi quinte dell’Itis Bernocchi di Legnano hanno partecipato con attenzione e curiosità al primo di una serie di incontri organizzati nell’ambito dell’iniziativa editoriale «I motori della nostra economia». Giovedì 20 novembre, infatti, al secondo piano dell’istituto scolastico, due “professori” particolari hanno condotto altrettante lezioni. Protagoniste in cattedra, le aziende Gemelli di Canegrate e Minumatic di Busto Garolfo. Le due realtà economiche, presenti nel primo volume della collana voluta fortemente dalla nostra Bcc (è previsto il terzo numero per il prossimo mese di aprile), hanno raccontato il proprio operato quotidiano, con aneddoti e piccoli segreti del mestiere, durante una sessione di orientamento. Dalle 10 alle 12, gli studenti dei corsi di 22 elettronica (indirizzo telecomunicazioni), informatica e meccanica hanno assistito alle presentazioni organizzate dalle due aziende del nostro territorio. L’introduzione della mattinata è stata affidata a Simone Mantovani, responsabile relazioni esterne della nostra Banca, che ha brevemente illustrato il progetto dei corsi nelle scuole del territorio: «In seguito alla pubblicazione dei primi due volumi della collana “I motori della nostra economia” ci è sembrato naturale portare all’interno degli istituti scolastici le realtà imprenditoriali raccontate nel libro, perché le giovani generazioni tocchino con mano quanto l’impresa locale sia viva, capace di dare lavoro e, soprattutto, un futuro ai giovani». Poi è stata la volta di Pietro Stelitano, professore dell’Itis Bernocchi con delega all’orienta- mento, che ha presentato Pierantonio Pavan, amministratore delegato della Gemelli Srl, e Giorgio Venegoni, titolare della Minumatic di Busto Garolfo. La prima ora di lezione è stata dedicata ai sistemi di comunicazione a bordo di velivoli; ossia, l’opera quotidiana dell’azienda nella ricerca di sistemi elettronici che migliorino sempre più le comunicazioni interpersonali dove il rumore, come ha detto Pavan, «supera la soglia del dolore». La pratica, come sempre, ha ottenuto i risultati cercati. Pavan ha infatti filodiffuso dei rumori “classici” di un elicottero e di un aeroplano a decollo verticale. «Parlare in situazioni del genere diventa estremamente difficoltoso -ha detto- e il solo ausilio di una cuffia protettrice non basta. Ci vuole molto di più». Particolare gradito dagli studen- ti, il dialogo tra due operatori della portaerei italiana Garibaldi mentre si trovavano sul ponte nelle vicinanze di velivoli in funzione. «Grazie ai nostri sistemi di controllo attivo del rumore ha concluso Pavan- è possibile instaurare una discussione chiara e limpida che, facile intuirlo, è alla base delle operazioni sia civili sia militari degli operatori del settore». Giorgio Venegoni, nella seconda ora di lezione, ha puntato l’accento sulla meccanica, fiore all’occhiello del Bernocchi: «Purtroppo oggi è sempre più difficile trovare meccanici specializzati. La specializzazione è merce ormai rara. E pensare che il settore meccanico non conosce crisi ed è sempre alla ricerca di professionalità qualificate. Noi puntiamo molto sui giovani -ha concluso-. Qualche mese fa abbiamo assunto proprio un ragazzo che ha terminato da poco l’Itis Bernocchi: preparato e con voglia di fare. Si vede che la scuola serve a dare le basi adeguate per entrare nel mondo del lavoro, ma purtroppo tanti giovani desiderano sedersi die- tro una scrivania senza sapere che il lavoro meccanico dà moltissime soddisfazioni, sia professionali sia personali». Una giornata all’insegna dell’approfondimento, dunque, alla quale ne seguiranno delle altre nelle scuole dell’Altomilanese e del Varesotto. «Si tratta di un progetto che non è nato per caso -è il commento di Lidio Clementi, presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate-, ma che avevamo ben in mente quando è stata lanciata la collana editoriale “I motori della nostra economia”. E mentre stiamo dando continuità annuale alla nostra opera editoriale, abbiamo iniziato a portare le nostre importanti realtà economiche all’interno delle scuole superiori del territorio. In un momento congiunturale particolare, come quello che stiamo vivendo, crediamo serva e sia importante che i giovani, che sono il nostro futuro, conoscano il duro lavoro, le sfide accettate e vinte, la tenacia e la convinzione che hanno spinto le nostre aziende a crescere e a far crescere la nostra economia». Nell’immagine grande, foto di gruppo tra gli studenti dell’Itis Bernocchi e i protagonisti della giornata. In primo piano, da sinistra, si vedono Simone Mantovani (relazioni esterne della nostra Bcc), Pierantonio Pavan e Marco Marinoni della Gemelli di Canegrate e Giorgio Venegoni della Minumatic di Busto Garolfo. In questa pagina, dall’alto, un momento della lezione, Giorgio Venegoni e Pierantonio Pavan. 23 EDICOLA G Il Burundi si mostra in Bcc razie ai soldi raccolti per il Vispe si salveranno 300mila bambini l’anno: questo è il bilancio dell’iniziativa benefica lanciata lo scorso anno e conclusasi con una raccolta fondi complessiva di 200mila euro. Per fare conoscere i risultati dell’operazione a tutti coloro che hanno contribuito alla raccolta fondi, il consiglio di amministrazione ha deciso di allestire una mostra fotografica itinerante nelle filiali proprio sul Burundi. L’occasione è nata dal viaggio di Francesco Ciaello e di altri professionisti che hanno visitato recentemente il Paese africano, che è uno dei più poveri al mondo. “Sono stato proprio a Mutoyi”, racconta Francesco Caiello, al ritorno dal suo viaggio. “I missionari che operano lì, mi hanno spiegato quanto importante per la popolazione locale sia stato l’intervento della vostra Bcc”. I bambini del Burundi soffrono principalmente di Aids e denutrizione. Quando vengono ricoverati viene somministrata loro una farina molto nutritiva, in grado di ridare le forze. “La nuova ala di pediatria permetterà di salvare molte vite”, continua Caiello. “In ospedale si arriva a piedi su strade sterrate, che durante la stagione delle piogge diventano fiumi. Quando c’è un malato da ricoverare si sposta l’intera famiglia, camminano anche per 50 km per raggiungere Mutoyi, l’unico ospedale rurale del Burundi. Le condizioni sono davvero tragiche. Accadono cose per 22608/07 Il conto corrente della solidarietà 24 noi inimmaginabili. Se ci sono parti gemellari, le mamme sono obbligate a scegliere tra i nati quale bambino tenere, perchè non sono in grado di mantenerne due. La miseria e l’Aids in questo Paese africano uccidono”. La situazione è stata poi ulteriormente aggravata da una guerra interna che, sebbene ufficialmente conclusa a febbraio di quest’anno, continua a dilaniare il territorio. A Mutoyi trovano rifugio tutti i malati, indipendentemente dalla loro parte politica. E’ un luogo di pace e un rifugio dove guarire dalle ferite. L’ospedale, in questa situazione critica, è estremamente importante. Si tratta di un presidio medico funzionale e all’avanguardia per la zona, basti pensare che la vicina università del Congo manda qui i tirocinanti in medicina a fare la pratica. Più delle parole a volte possono fare le immagini. Per questo la nostra Bcc ha deciso di allestire la mostra fotografica itinerante, che ritrae immagini di vita del Burundi e dell’ospedale di Mutoyi: gli scatti testimonieranno la bontà della raccolta di fondi che è stata effettuata nell’Altomilanese e nel Varesotto. E che prosegue, come evidenziato nel box a fianco. La mostra sarà inaugurata il 15 dicembre a Busto Garolfo, dove restarà fino al 9 gennaio, per poi spostarsi a Buguggiate, dal 12 al 23 gennaio, arrivare a Varese e da lì cominicare il giro di tutte le filiali. LE TAPPE DELLA MOSTRA Busto Garolfo dal 15-dic al 9-gen Buguggiate dal 12 gennaio al 23 gennaio Varese dal 26 gennaio al 6 febbraio Bodio Lomnago dal 9 febbraio al 20 febbraio Castano Primo dal 10 febbraio al 23 febbraio San Giorgio su Legnano Dall’11 febbraio al 24 febbraio Samarate Dal 23 febbraio al 6 marzo Castellanza dal 24 febbraio al 9 marzo Dairago dal 25 febbraio al 10 marzo Somma Lombardo dal 9 marzo al 20 marzo Villa Cortese dal 10 marzo al 23 marzo Olcella dall’11 marzo al 24 marzo Cassano Magnago dal 23 marzo al 3 aprile Canegrate dal 24 marzo al 6 aprile Parabiago dal 25 marzo al 7 aprile Busto Arsizio dal 6 aprile al 17 aprile Legnano dal 6 aprile al 17 aprile La raccolta fondi prosegue. Con i 200mila euro raccolti nei mesi scorsi, infatti, è stato possibile ampliare il reparto di pediatria dell’ospedale di Mutoy. Ma l’attività quotidiana del presidio sanitario richiede materiale di consumo costoso e difficile da reperire in Burundi. Per questo è ancora attivo il conto corrente n° 22608/07 (operazione gratuita) su cui è possibile depositare fondi, che verranno utilizzati per sostenere l’attività dell’ospedale. 25 P GIOVANI DUE NUOVI PRODOTTI OFFERTI DALLA NOSTRA BCC DEDICATI AI RAGAZZI UNDER 18 Sin da piccoli li aiutiamoli a Pensare in grande ensa in grande e Primo conto: la nostra Bcc vicina ai giovani, al loro futuro, alla loro crescita all’interno della società. Dna dell’istituto, ispirare «la propria attività all’attenzione e alla promozione della persona». Filosofia che dal 1897 accompagna ogni mossa bancaria, ogni passo economico della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate che, con il mese di dicembre, mette sul piatto due nuove offerte bancarie, a disposizione presso tutti gli sportelli, dedicate a bambini e adolescenti. E quale periodo migliore del Natale e delle feste in arrivo perché genitori, ma soprattutto nonni e nonne, offrano ai figli e nipoti un regalo “intelligente”, che pensa al futuro e aiuta a guardare al domani con consapevolezza e maggiori certezze. «Il lancio di questi nuovi prodotti - 26 spiega Adalberto Tomasello, responsabile dell’area Mercato della nostra Bccnon poteva che essere coordinato nel periodo natalizio. È tradizione, infatti, che genitori e nonni, quando arriva Natale, allunghino mancette più sostanziose. Oggi, la nostra Bcc presenta due prodotti che servono allo scopo: dare l’opportunità di aprire un libretto di risparmio e un conto corrente, ma soprattutto, entrare in contatto con il mondo bancario, sviluppando quella necessaria cultura economica e finanziaria che, da grandi, sarà prerogativa personale». Eccoli, dunque, i due nuovi prodotti. “Pensa in grande”: il libretto di risparmio creato ad hoc per i bimbi dagli 0 ai 14 anni, per concretizzare, attraverso condizioni particolarmente agevolate, quei concetti di attenzione e promozione tanto cari alla nostra Banca. Bambini e futuro, al centro dell’interesse della banca che ha preso come modello il numero zero, perché ai figli, ai nostri ragazzi, bisogna dedicare la massima attenzione, anche in fatto di numeri. Pensa in grande, dunque, un libretto di risparmio attivabile senza costi di gestione, senza costi delle operazioni e senza costi sui bolli. La burocrazia, per un progetto così importante, la paga la Banca. In ultimo, un tasso di interesse «decisamente invitante, ma soprattutto ancorato all’Euribor, che dà la certezza di avere un tasso che non si abbassi troppo e che resista alle oscillazioni economi- che». Per i ragazzi dai 14 ai 18 anni, stessa filosofia: “Primo Conto”, un vero e proprio conto corrente per gli adolescenti che si apprestano a diventare adulti. Anche in questo caso zero costi di gestione, nessun onere per le operazioni e pratiche burocratiche a carico della Banca. Inclusi nell’offerta, l’home banking gratuito, così mamme e papà potranno essere sempre aggiornati sulla situazione del conto corrente dei figli, la carta Tasca prepagata, utile per i piccoli acquisti e le spese giovanili dei ragazzi -ricaricabile direttamente dal sito internet della nostra Bcc- e un tasso di interesse, come nel precedente pacchetto, ancorato all’Euribor. «Tutti i costi di attivazione e gestione sia del libretto di risparmio sia del conto corrente sono a carico della banca -sottolinea Tomasello-. Questo perché è nostro preciso interesse riuscire a infondere quella necessaria cul- tura bancaria alle giovani generazioni per prepararle al domani. D’altronde, siamo una banca differente ed è anche in queste circostanze che lo dimostriamo. Particolare da non sottovalutare, sia il conto corrente sia il libretto di risparmio sono tutelati dalla banca contro il tasso di inflazione. Questo per non permettere al capitale di perdere valore». Novità nelle novità, i “piani di risparmio” che, nel caso di attivazione di Pensa in grande o Primo conto, prevedono anche una percentuale dello 0,25% in più sulla capitalizzazione del risparmio: «I piani di risparmio -conclude il responsabile dell’area Mercato- servono a costruire nel tempo un piccolo capitale che, a un certo punto, può essere smobilizzato per delle spese importanti. Nel caso specifico, chi aderisce a Pensa in grande o Primo conto, con un piccolo ver- samento mensile, al compimento del 18esimo anno di età avrà messo da parte una cifra utile per lo studio, l’acquisto della macchina, il lavoro. Le possibilità operative di questi piani sono molto ampie e flessibili. Inoltre, i ragazzi fino a 18 anni che aderiscono a un piano di risparmio possono godere di un plus dello 0,25% rispetto alle condizioni di partenza per l’apertura del libretto o del conto corrente. Siamo fermamente convinti che la cultura bancaria deve iniziare a essere trasmessa alle giovani generazioni appena le possibilità si presentano. La nostra forza è l’attaccamento ai valori e alle famiglie. Trovare soluzioni per i più giovani non è solo utile a loro, ma anche a tutto il panorama economico del territorio. Conoscenza e consapevolezza, soprattutto nel mondo bancario, sono alla base per disegnare un futuro sereno». 27 TERRITORIO T B Academy nel nome di Antonioni Concerti d’organo al top utta Vanzaghello ad applaudire il concerto in Sant’Ambrogio del 18 ottobre; il quarto della rassegna organistica organizzata dalla nostra Bcc in collaborazione con le parrocchie del territorio. Un altro successo per l’ensemble Amadeus diretta dal Maestro Marco Raimondi, per l’occasione dimensionata dal programma in quindici orchestrali, diciotto coristi, cinque soli, i tre soprani Oriana Castello, Lucia Nocerino e Lorella Zaffaroni, il mezzosoprano Barbara Brazzelli e il contralto Maria Grazia Marra. All’organo, il protagonista di questa rassegna di musica sacra, il maestro Enrico Raimondi. Un patrimonio riguadagnato alla comunità l’organo Bernasconi: realizzato, come testimonia una scritta a matita, nel lontano 1848, lo strumento era stato interamente rifatto nel 1953 stravolgendone la natura, da meccanico in pneumatico. Da qui un declino che portò inesorabilmente all’oblio; per anni la comunità si dimenticò di uno strumento che era divenuto, nell’arco di un ventennio, inservibile. Il restauro partì nel 1996 e si concluse tre anni più tardi. Intervento complesso, che non interessò soltanto lo strumento, un colosso da 1238 canne, ma toccò anche la balconata della basili- 28 ca perché nella complessa operazione di smontaggio si rilevò, in più punti, la flessione preoccupante del supporto. Servirono tre anni a Sant’Ambrogio per ritrovare la propria voce, che adesso la nuova balconata può reggere in tutta la sua possenza, quattro tonnellate e mezzo dell’organo e 6 quintali circa della corale. Accoglienza entusiasta da parte del pubblico al programma proposto; i concerti per organo di Haendel e il Gloria di Vivaldi. Un’ulteriore riprova, il successo della tappa a Vanzaghello, della felice intuizione avuta dalla nostra Bcc nel promuovere la rassegna organistica e nell’individuare nell’Ensemble Amadeus i giusti interpreti per portare la grande musica nelle chiese. Ultima stazione della rassegna sarà Castellanza, sabato 31 gennaio 2009. Nella Parrocchiale di San Giulio i 30 elementi dell’orchestra Amadeus, i sessanta coristi e quattro soli si esibiranno in un tutto Mozart: le sonate da chiesa nella prima parte del programma, la Messa dell’Incoronazione a concludere. Sul podio sempre Marco Raimondi, mentre Enrico Raimondi sarà alle tastiere. Buona musica ancora. Nella foto grande e nella prima qui sopra, due momenti del concerto che si è svolto nella basilica di Sant’Ambrogio a Vanzaghello nell’ambito della rassegna organistica organizzata dalla nostra Bcc nelle chiese del territorio. Più sotto, il nostro presidente Lidio Clementi (a sinistra) e Vittorio Pinciroli (assieme alla moglie) durante l’esibizione dell’orchestra condotta dal maestro Marco Raimondi. L’ultimo appuntamento a Castellanza il 31 gennaio. cc protagonista al primo ciak del neonato istituto cinematografico Michelangelo Antonioni (ICMA) domenica 19 ottobre. Il set, per l’occasione, era la Fondazione Bandera di Busto Arsizio, il cast ricchissimo e variegato nell’assortimento: nei ruoli politici l’ex presidente del consiglio regionale Ettore Albertoni, il sindaco Gigi Farioli, il vice Presidente della Provincia di Varese Gianfranco Bottini; dal mondo del cinema, quindi nel loro ambiente naturale, due premi Oscar, Osvaldo Desideri per la scenografia, Anthony La Molinara per gli effetti speciali, il regista Renzo Martinelli e Claudio Gabriele, amico e collaboratore del Maestro del cinema dell’incomunicabilità. Nelle vesti di padroni di casa, il direttore artistico del Baff Vittorio Giacci, il presidente del Baff Gabriele Tosi e il direttore dell’ICMA Andrea W. Castellanza. Un taglio del nastro prima del suono della campanella che, martedì 28 ottobre, ha visto entrare nelle aule del liceo artistico Candiani venti studenti che del cinema vogliono fare la loro professione. Ambizione non peregrina da queste parti visto quanto seminato negli ultimi anni con il Busto Arsizio Film Festival e la Busto Arsizio Film Commission, di cui la nostra Bcc è socio fondatore. «Si aprono le porte di un istituto che dialoga con il mondo del lavoro -ha detto il presidente Lidio Clementi-. Un’entità che sta all’interno di un progetto ben preciso, quello della Regione Lombardia sulla cinematografia e le tecnologie digitali. Non un istituto chiuso, ma che guarda alle possibili sinergie con le imprese e il territorio». Quindi un istituto che agisce nello spirito che è proprio della Bcc, della rete capillarmente diffusa a connettere tutti i soggetti amplificandone le potenzialità. Un istituto, quello bustocco, che nasce sotto i migliori auspici; se infatti nel nome è scritto il destino, l’Academy è l’unica a fregiarsi del nome di Antonioni, che proprio qui, nel 2006, fece la sua ultima uscita pubblica. Occasione, quella, che impressionò il Maestro, se la vedova, Enrica Fico, ha autorizzato l’istituto a portarne il nome. Di particolare rilievo, come ha accennato il nostro presidente nel proprio intervento, è stato il ruolo della Regione Lombardia. Fra i promotori del progetto negli ambienti del Pirellone il professor Ettore Albertoni, tanto convinto della bontà di questa istituzione da riuscire ad assicurare un finanziamento di 250mila euro. «Quando la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate ha scelto di essere socio fondatore della Busto Arsizio Film Commission, ha dimostrato di credere in un’opportunità; che il cinema, mondo che avevamo sempre guardato da spettatori, potesse vederci protagonisti -ha concluso Clementi-. Perché il cinema è certo il dono del talento di personaggi come Antonioni, ma è anche lavoro, professionalità, impegno economico. È quindi impresa, come le tante del nostro territorio. E come impresa, come attività che può trasformarsi in motore per la nostra economia avrà sempre la Bcc al proprio fianco». 29 TERRITORIO Un bagno di folla per «Pierino e il lupo» D oppio appuntamento con la musica. Doppia iniziativa per avvicinare le nuove generazioni al pentagramma. A Somma Lombardo prima e ad Olgiate Olona poi, è stato proposto il concerto di «Pierino e il Lupo», favola musicale composta da Sergej Prokofiev e messa in scena dall’orchestra Microkosmos diretta da Fabio Gallazzi, con la voce recitante di Danilo Lamperti. Due occasioni che la nostra Bcc ha voluto e sostenuto, perché «siamo convinti che iniziative come queste assumono un significato importante: avvicinare i giovanissimi al mondo della musica, educarli a una cultura che non gode dell’attenzione che merita», commenta il presidente della Bcc, Lidio Clementi. E Pierino e il Lupo si presta ad un pubblico giovanile. «Il fascino di questa fiaba musicale ha infatti saputo conquistare, ancora una volta, sia i bambini sia i loro genitori», aggiunge Clementi. Di fatto, la fantasia musicale Pierino e il 30 lupo ha reso più accessibile la musica ai bambini. Così è stato e così avviene ogni volta che è rappresentata. Per questo Prokofiev prima scrisse e poi musicò una favola, il cui testo viene recitato da un narratore, mentre i personaggi sono di volta in volta presentati insieme agli strumenti e ai temi musicali che li caratterizzano: Pierino è rappresentato da un quartetto d’archi, l’uccellino Sasha da un flauto, Sonia l’anatra dall’oboe, il gatto Ivan da un clarinetto, il Nonno è il fagotto, il Lupo è rappresentato dai corni e gli spari dei cacciatori sono resi da timpani e grancassa. La rappresentazione è stata affidata ai professionisti dell’orchestra Microkosmos, espressione di alcune tra le migliori forze musicali del nostro territorio. Nata nel 2000 con l’intento di diffondere la cultura e la pratica musicale, di promuovere la formazione tecnica ed artistica degli strumentisti e di avvicinare i giovani e la popolazione alla musica sinfonica, ha raggiunto un alto livello qualitativo e artistico, confermato da ampi consensi di pubblico e critica. La direzione è di Fabio Gallazzi, tra i fondatori dell’orchestra, direttore anche del coro Gospel for Joy di Castellanza e del coro gospel Joyful Singers di Vanzaghello, con collaborazioni importanti. La voce recitante è invece stata affidata a Danilo Lamperti, presidente del Gruppo Teatro Tempo di Carugate, e creatore della più ricca biblioteca elettronica di testi teatrali disponibile in Italia ed accessibile gratuitamente dal web. Nelle due tappe che l’opera di Prokofiev ha fatto, doppio è stato il pubblico. Le prove generali sono state infatti aperte agli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado, raccogliendo il plauso e curiosità dei piccoli spettatori: Tanto che alcuni sono tornati anche alla sera insieme ai genitori, per vedere la rappresentazione “ufficiale”. La prima tappa è stata fatta a Somma Lombardo: il Teatro Italia ha aperto le porte il 23 otto- bre. Il bis è stato concesso pochi giorni dopo, l’8 novembre, al Cinema Teatro Nuovo di Olgiate Olona. Il successo è stato doppio. Entusiasti gli studenti per la “lezione speciale” alla quale hanno potuto assistere. Le domande rivolte a Fabio Gallazzi hanno dimostrato che l’esperienza ha acceso delle scintille. «L’obiettivo era far capire loro quanto la musica sia importante e come possa incidere nella loro vita, fino a diventare una professione -ha osservato il maestro Gallazzi-. Durante il concerto si è creato un clima di felicità e di divertimento, ma anche di formazione. Pierino e il lupo, infatti, è una favola musicale studiata per presentare agli ascoltatori tutte le sezioni di un’orchestra sinfonica». Soddisfatta la dirigente scolastica di Olgiate Olona, Roberta Vignati: «Devo ringraziare la Bcc per il sostegno dato. Per la scuola è importante questa forma di collaborazione». Il plauso è arrivato anche dagli amministratori comunali. «Ringrazio la Bcc per il sostegno, che ci ha permesso di fare questa bella iniziativa -ha detto il sindaco di Olgiate Olona, Giorgio Volpi-. Questo è uno degli esempi della forte collaborazione nata tra l’amministrazione comunale e la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, la banca del nostro territorio. Si tratta di un’occasione importante che segue un cammino nel quale crediamo molto: educare alla vita i giovani. La Bcc è una realtà territoriale importante con una grande sensibilità, per questo l’abbiamo scelta come partner». E ha aggiunto Enrico Vettori, assessore alla Cultura di Olgiate Olona: «Non basta dare i servizi minimi indispensabili. Una società ha futuro solo se si preoccupa di investire risorse nell’educazione dei giovani. È qui che si creano le basi del nostro mondo». Risorse che, come ricorda il direttore della Bcc, Luca Barni, sono alla base delle «sinergie che creiamo con il territorio. Abbiamo fatto un focus sulla musica con un’iniziativa già realizzata prima in altri Comuni. Ne eravamo certi: il successo non è mancato». Nella foto in apertura, i numerosi bambini che hanno assistito alla rappresentazione di Olgiate Olona. In questa pagina, alcuni momenti dello spettacolo a Olgiate Olona e Somma Lombardo; si notano il sindaco di Olgiate, Giorgio Voilpi (con il microfono) assieme al nostro presidente Lidio Clementi (sulla sinistra). Qui a fianco, un momento della conferenza stampa di presentazione dell’evento e, più sopra, il nostro direttore generale Luca Barni, mentre rilascia un’intervista a Rete 55. 31 MONDO SOCI Quando un giardino riesce a dire più di mille parole U n fiore è anche sintomo di gentilezza. E la casa di risposo San Remigio di Busto Garolfo si è scoperta più “gentile” grazie al nuovo giardino esterno che è stato inaugurato l’8 novembre. Un intervento che da tempo stava a cuore alla direzione della residenza sanitaria per anziani e che, con il contribuito della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, è diventato finalmente realtà. Una parte dei 50mila euro che sono stati destinati alla San Remigio dalla nostra Banca è stata infatti utilizzata per sistemare l’area esterna della casa di riposo pubblica, piantumare delle viole (che nonostante la stagione si presentavano sbocciate) e allestire un piccolo giardino roccioso proprio davanti all’ingresso della Rsa. Un piccolo gesto che è stato apprezzato molto dagli ospiti della residenza per anziani, dal personale, dai familiari e dagli amministratori dei comuni di Busto Garolfo e Canegrate. La struttura, che è di proprietà dei due Comuni, punta a diventare un punto di riferimento del territorio. E «la banca è una realtà locale che va incontro alle esigenze del territorio», ha puntualizzato il presidente della Bcc, Lidio Clementi, in apertura della partecipata manifestazione. «Siamo attenti soprattutto alle richieste che arrivano da una casa di riposo dove le persone devono avere il meglio, dove gli anziani devono poter vivere in serenità. E la Bcc avrà sempre le porte aperte per le esigenze della casa di riposo». Al primo contributo da 15mila euro concesso all’inizio dell’anno, la banca ha infatti voluto aggiungere il secondo da 50mila. «Un aiuto prezioso», ha commentato Pompea Ruggia, presidente della Fondazione Il Cerchio, ente che gestisce la Rsa di via Alfredo di Dio. «Abbiamo voluto dare fin da subito un segno chiaro e visibile della politica che ci porta a dare attenzione alle persone: a quelle che lavorano in questa struttura e a quelle che ci vivono. E il primo intervento è stato quello di sistemare l’area verde esterna: avevamo tentato di mettere dei fiori, ma per la mancanza di un impianto di irrigazione non riuscivano a resistere. Adesso abbiamo messo un impianto adeguato e abbiamo provveduto a rinverdire l’ingresso: un fiore è sempre 32 In alto, il presidente Lidio Clementi assieme a Pompea Ruggia (seconda da sinistra) presidente della Fondazione Il Cerchio, il sindaco di Busto Garolfo, Giovanni Alli, e il sindaco di Canegrate, Valter Cassani. Sotto, a sinistra, foto di gruppo durante la presentazione del nuovo giardino della casa di riposo San Remigio e, a fianco, un particolare della nuova area verde che terrà compagnia agli anziani ospiti della struttura. sintomo di gentilezza». La direzione della Rsa ha inoltre in previsione di trasformare gli spazi esterni anche in luoghi per fare delle attività che, oltre ad essere finalizzate ad un miglioramento dell’estetica, potranno essere un momento di collaborazione con il mondo del volontariato del territorio o di coinvolgimento degli istituti agrari della zona. Il contributo della Bcc servirà anche a sostenere un progetto di animazione destinato agli ospiti della Casa. «Buona parte dei 50mila euro che la Bcc generosamente ha dato sono destinati a un’iniziativa animativo-sociale, perché crediamo nel diritto alla socialità», ha aggiunto Ruggia. Alla cerimonia, hanno partecipato anche gli amministratori dei due Comuni: dal sindaco di Busto Garolfo, Giovanni Alli, accompagnato dagli assessori Pinuccia Bottini e Carlo Oldani, fino al primo cittadino di Canegrate, Valter Cassani, con il vicesindaco Mirko Marcolongo e l’assessore ai Servizi sociali Barbara Delfini. Tutti a sostenere l’importanza di una rsa come la San Remigio e l’importanza della collaborazione aperta con la Bcc. «Ringrazio la banca per il contributo che va in favore di una struttura importante per il territorio», ha detto Alli. Una struttura che «sta lavorando per garantire ai propri ospiti un servizio sempre migliore», ha concluso Cassani. Uno Stradivari incanta Vanzaghello «S iamo felici di aver contribuito al successo della serata. Per la cultura musicale sopravvivere è sempre più difficile. Soffre dei drastici tagli di finanziamenti pubblici e privati. La cultura, purtroppo, non è sentita necessaria come il cibo o un’automobile. Invece dovrebbe avere una priorità nell’agenda della crescita di un territorio. Per questo motivo la nostra Banca sostiene anche dal punto di vista economico gli incontri musicali di qualità, soprattutto quando sono fruibili da tutti, come in questo caso». Con questo commento, il presidente della nostra Bcc, Lidio Clementi, ha voluto sottolineare l’importanza del concerto “Uno stradivari per la gente”, che si è svolto sabato 15 novembre, nella sala consiliare del Comune di Vanzaghello. La manifestazione musicale, organizzata dall’amministrazione comunale, ha ottenuto un enorme successo. Sala gremita, dunque, per ascoltare il duetto Matteo Fedeli (violino) e Andrea Carcano (pia- noforte). Suonare uno Stradivari, ha detto Fedeli, «rappresenta l’apice per un professionista. Prima di tutto ci sono i proprietari del violino, sempre anonimi, che devono giudicarti all’altezza del loro tesoro. Poi c’è la musica meravigliosa realizzata con uno strumento unico al mondo». L’epopea dell’auto sulle strade del territorio Una Bugatti Brescia del 1922, una Peugeot del 1930 e altre 60 auto rigorosamente d’epoca si sono ritrovate lo scorso 12 ottobre alla prima edizione del Trofeo Barbarossa Challenge, dedicato alla memoria di Angelo Renato Chiapparini (famoso pilota legnanese) e organizzata a fianco della quinta tappa del Challenge della Solidarietà, che ha percorso le strade di mezza Lombardia. A fianco della manifestazione c’era la nostra Bcc che, oltre a sostenere l’evento, ha visto alcune delle filiali sparse sul territorio tramutarsi in “tappe” per la gara di “navigazione e regolarità”. «Davanti agli sportelli di Villa Cortese, Canegrate, Busto Garolfo e Castano Primo -spiega Orazio Mondo, presidente della scuderia legnanese- sono state organizzate le postazioni per i timbri speciali. Del resto la Bcc si è dimostrata attenta alla nostra proposta e disponibile nel sostenerla. Per questo non possia- mo che ringraziare i suoi vertici». Per Lidio Clementi, presidente della nostra Bcc, «questa manifestazione si è mossa lungo i binari della passione e della solidarietà: gli stessi che ci hanno guidato nei nostri ormai 111 anni di storia come banca del territorio». La competizione amatoriale ha preso il via dal parcheggio del tribunale di Legnano per arrivare, dopo 108 chilometri e quattro prove speciali, al maniero della contrada La Flora, in via Novara a Legnano. Gli equipaggi d’epoca hanno toccato i comuni di San Giorgio su Legnano, Canegrate, Ravello e Villastanza, Ossona, Furato, Busto Garolfo, Arconate, Buscate, Castano Primo, Turbigo. Sosta doverosa a Galliate, città natale di Achille Varzi, grande pilota del passato, prima di attraversare anche Cameri, Bellinzago, Oleggio, Busto Arsizio, Magnago e Villa Cortese. MONDO SOCI GARA CICLISTICA SOMMA LOMBARDO Oltre 112 ciclisti delle categorie Elite e Under 23 hanno preso parte alla 52esima edizione del GP di Somma Lombardo, punto di riferimento per il ciclismo prealpino. Domenica 12 ottobre, a tagliare il traguardo per primo è stato un ligure, Pierpaolo Negri, che ha percorso i 57 chilometri di tracciato in tre ore, 43 minuti e 25 secondi. Con lui sul podio, Fausto Fognini (secondo) ed Emanuele Mosche (terzo). Enzo Papa (nella foto), consigliere della nostra Bcc, era presente al momento delle premiazioni: «È un onore essere qui in rappresentanza di tutta la nostra Banca -ha detto-. Sostenere una grande manifestazione come questa e sostenere lo sport in generale fa parte della politica sociale del Credito Cooperativo. Il Gp Somma, con i suoi organizzatori, porta avanti quei valori per uno sport sano, pulito, trasparente capace di dare risalto ai giovani atleti, molti dei quali sono diventati campioni delle due ruote». La nostra Banca, infatti, per la prima volta è stata main sponsor dell’evento che, in 52 anni di storia, è diventato punto di riferimento per il ciclismo pre-professionistico non solo italiano. Al via molte squadre provenienti dalla Svizzera, da San Marino, dalla Russia. Per Silvio Pezzotta, presidente del Comitato organizzatore, la partnership con la nostra Bcc «è solo il punto di partenza per una collaborazione che proseguirà nel futuro». 33 CCR MONDO SOCI Commercio, una storia locale «C inque lustri che hanno dato lustro alla città di Busto Arsizio». Questo il claim che ha dato vita, il 25 settembre, ai festeggiamenti del Comitato commercianti del centro cittadino (Cccc) che ha festeggiato, in piazza Santa Maria, i 25 anni di attività. Nato nel 1983, il Comitato ha voluto ricordare questo importante appuntamento premiando chi ha dato il via all’avventura. Commosso il saluto e il ringraziamento al primo presidente del Comitato, Alberto Ceccuzzi, che ha riscosso l’applauso sentito di colleghi e amici. Tra i partecipanti alla manifestazione, Gigi Farioli, sindaco di Busto Arsizio, Gianfranco Bottini, vicepresidente della Provincia di Varese, Luciana Ruffinelli, in rappresentanza della regione Lombardia, e una delegazione della nostra Bcc, guidata dal presidente Lidio Clementi. La nostra Banca ha voluto sostenere la manifestazione convinta dell’importanza «del tessuto dei commercianti per lo sviluppo di una comunità ha commentato Clementi-. E qui a Busto Arsizio gli operatori del centro cittadino sono un punto di riferimento importante IN BREVE Musica in raduno Il 18 ottobre, a Somma Lombardo, nell’ambito della manifestazione “La Provincia in musica”, il corpo musicale “la Cittadina” ha organizzato il tradizionale raduno bandistico che ha visto la partecipazione delle bande musicali di Angera, Cassano Magnago, Castiglione OLona e Mornago. La Banca ha sponsorizzato la kermesse. Dairago, nuovo forno per la materna La Rossetti Martorelli ospita 165 bambini tra i 3 e i 6 anni. La cucina aveva bisogno di un nuovo forno per poter garantire adeguate cotture agli alimenti. La nostra Bcc ha messo a disposizione della scuola i soldi necessrai per l’acquisto di un nuovo e moderno forno e di un nuovo sistema di aspirazione. 34 e un vero motore propulsivo di decine e decine di iniziative, che contribuiscono a vivacizzare il centro cittadino e a farne un punto di riferimento anche per chi giunge da fuori città». Durante la serata si sono svolte anche le premiazioni di “vetrina a tema”, cncorso organizzato durante i Mondiali di ciclismo, vinto da Gianfranco Piran davanti alla cartolibreria Boragno. La giuria del premio era composta dall’assessore allo Sport di Busto Arsizio, Ivo Azzimonti, dal presidente dell’Ascom (associazione commercianti), Francesco Dallo e dall’ex ciclista Bruno Ghirardi. Alessandro Busti poeta da Büsti Nella foto in alto, l’ingresso della tensostruttura installata in piazza Santa Maria dove si è svolta la festa per i 25 anni del Comitato commercianti del centro cittadino di Busto Arsizio. Qui sopra, a destra, la delegazione della nostra Bcc presente alla manifestazione e, a sinistra, foto di gruppo dei commercianti. U Garolfo; ed è stata l’occasione per presenn poeta in Bcc. Alessandro Busti, direttare una poesia particolare. Innanzitutto tore della filiale di Cassano Magnago, è in dialetto. «È stato sempre parlato in stato premiato al primo concorso di poesia casa, dai nonni fino ai miei genitori. E indetto dalla Pro loco di Busto Garolfo, nella quando sentivo un nuovo vocabolo, me sezione composizioni in dialetto milanese e lo annotavo per poterlo lombardo. La sua “Ul imparare e non far traBirulossu”, un bel fotomontare una lingua caratgramma che ferma uno dei teristica del luogo», spiepanettieri storici di Busto ga. In secondo luogo, il Garolfo, è stata inserita tra tema scelto. «Per le mie le prime sette poesie che scritture prendo spunto hanno partecipato al condalla vita quotidiana: corso, meritandosi il plauso abito vicino al Villoresi e della giuria e del pubblico. il canale rientra in diverse Appassionato della scritcomposizioni -continua-. tura, «a scuola Italiano era Questa volta ho deciso di la mia materia preferita», Mauro Zanzottera (sin) e Alessandro Busti soffermarmi su una figuconfessa, non appena ha ra storica del paese: un panettiere che un ritaglio di tempo si cimenta in qualche tutti ricordano e tutti hanno apprezzato, componimento. Ma mai nessuno, fino la bottega è infatti chiusa da qualche all’estate scorsa, era stato presentato in un mese». E superando un’iniziale timidezconcorso pubblico. L’occasione è arrivata za, Busti ci ha poi letto la sua poesia. proprio dal suo paese di residenza, Busto H Aperitivi in concerto, decima candelina a preso il via domenica 9 novembre la decima edizione degli “Aperitivi in concerto”, manifestazione musicale di pregio e qualità messa in campo dal Comune di Legnano. Tra le novità dell’edizione 2008, gli incontri serali delle giornate di giovedì 27 novembre e di giovedì 4 dicembre, che hanno accompagnato il pubblico nell’ascolto consapevole di due capisaldi della letteratura musicale: il quartetto opera 132 di Beethoven e le variazioni Goldberg di Bach, che sono stati in seguito eseguiti il 30 novembre e il 7 dicembre. Altra novità, la location delle conferenze e di uno dei concerti - quello del 16 novembre - che si sono svolti nella Sala della Musica della scuola di musica Jubilate (istituto Tirinnanzi) che ha da poco inaugurato la sede associativa in via Abruzzi a Legnano, in zona Oltrestazione. «La scelta di collaborare all’organizzazione degli Aperitivi, con l’associazione musicale Jubilate e l’orchestra da camera Città di Legnano Franz Joseph Haydn ha spiegato l’assessore alle attività culturali di Legnano, Maurizio Cozzi - testimonia la nostra volontà di valorizzare realtà che operano ad alto livello sul territorio. Come sempre, la qualità della proposta è garantita anche grazie ad esecutori di caratura internazionale. Un grazie alla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, che anche per il 2008 è partner della nostra iniziativa». «S Nella foto, da sinistra, Claudio Martino (dirigente del settore cultura del Comune di Legnano), Simone Mantovani (relazioni esterne della nostra Bcc) e Daniele Balleello (direttore dell’orchestra Città di Legnano). Anche la Bcc alla Maratona di New York C’era anche la nostra Bcc il 2 novembre scorso a New York. Gianfranco Sommaruga, del collegio sindacale, e il Socio Luigi Barni hanno partecipato alla maratona più famosa del mondo, portando nella Big Apple, la Grande Mela, il verde e il blu, i colori del Credito Cooperativo. «Mi ha impressionato la quantità di persone rimasta accampata sul prato per quattro ore in attesa della partenza», ricorda Sommaruga. «Subito dopo il via, straordinario il colpo d’occhio del Verrazzano bridge, colmo di runner». Entusiasta anche Luigi Barni che, dopo aver provato la maratona nel 2007, si è ripresentato quest’anno con rinnovato vigore. «Correre a New York è meraviglioso -ricorda il Socio-. Si passa tra due ali di folla e tutti ti incitano e ti salutano. Una sensazione indescrivibile e che tutti dovrebbero provare». Dicembre di musica e teatro per il Ccr iamo molto soddisfatti della partecipazione avuta per il primo concorso di fotografia organizzato dal Ccr. Oltre 40 persone hanno preso parte al premio. Un risultato inatteso che ci fa ben sperare per il futuro di questa iniziativa». Sergio Rondanini, presidente dell’associazione Circolo culturale ricreativo della nostra Bcc, è soddisfatto dell’iniziativa che, il 30 novembre, ha decretato i vincitori del concorso “Altomilanese e Varesotto, così vedo il nostro territorio”. Nel momento in cui andiamo in stampa ancora non sappiamo chi si è aggiudicato i premi. Nel prossimo numero de «La Voce» tratteremo con attenzione l'argomento, con una galleria fotografica della cerimonia di premiazione. Nel frattempo, il Ccr ha in cantiere alcune iniziative. Su tutte, i concerti del 5 e 12 dicembre. Nel primo, la compagnia “Amici del circolo Redaelli” di Busto Arsizio si esibirà nel salone don Besana a Busto Garolfo, nella pièce “Il diavolo e l’acqua santa”. A Buguggiate (12 dicembre inizio alle 21), si esibirà il gruppo Ars Nova, già conosciuti al pubblico della nostra Bcc. «Come nostra abitudine -precisa Rondaninidiamo molto spazio alle attività culturali, sia per valorizzare l’opera intellettuale del nostro territorio sia per tenere alta la tradizione dei nostri luoghi, aiutandola a essere conosciuta da chi ancora non ha avuto il piacere di scoprirla». Il Ccr per il Capodanno 2009 organizza un viaggio in Provenza. Dal 30 dicembre al 2 gennaio il tour toccherà le più belle località di questa regione affascinante, Aix en Provence, Avignone, Nimes e Arles. ASSOCIAZIONE CCR viaggi, concerti e compagnia per informazioni e prenotazioni rivolgersi allo 0331.560211 (ogni giovedì dopo le 21) oppure al 333.3402169 e-mail: [email protected] 355 www.eoipso.it NOVEMBRE-DICEMBRE 2008: LA NOSTRA CAMPAGNA PUBBLICITARIA