Agosto 2011
Anno XII - Numero 2
Distribuzione Gratuita
Editoriale
Piccoli obiettivi per grandi progetti
Finalmente qualcosa cambia. L’estate a Sante Marie
sembra avere un volto nuovo, più sorridente, più giovane. Sembra avere il volto millenario ma attuale di quel
fiumiciattolo che attraversa la nuova Riserva naturale
regionale “Grotta di Luppa”, da poco approvata dalla regione dopo anni di lotta. Un fiume sotterraneo che non
vedrà mai le stelle del cielo. Ma sembra avere anche il
volto di quelle stesse stelle santemariane, viste però dal
nuovo osservatorio astronomico appena inaugurato in
paese.
Questa estate, infine, sembra avere anche il volto dei
giovani “festaroli” che hanno deciso quest’anno di prendere un impegno che poteva sembrare forse più grande
di loro, ma che invece stanno svolgendo al meglio e con
senso di responsabilità. Un gruppo di trentenni o giù di
lì, insieme a qualche famiglia, si è fatto carico di organizzare la festa patronale in onore di San Quirico e Santa
Giuditta, dandogli però un taglio nuovo, più profondo e
sagace.
È bastato vedere in paese così tanti giovani provenienti
da mezza Italia richiamati da Mannarino, il cantautore
e attore romano finalista al Premio Gaber e al Premio
Tenco e interprete nell’ultimo film di Riccardo Grandi,
“Tutto l’amore del mondo”. Una scelta lungimirante
e rischiosa, ma che alla fine si è rivelata azzeccata, portando tanti giovani in paese come non si era mai visto
in passato, tanto che la fila delle auto arrivava al bivio di
San Giovanni.
Qualcosa cambia. Cambia il modo di concepire la festa di
paese. Basta osservare così tanti giovani impegnarsi nella “questua”, o vederli vendere panini e birra, o cornetti
e pizzette, tutto per organizzare la festa dei Santi patroni,
piuttosto che andarsene al mare o in discoteca come
tutti i loro coetanei.
continua a pagina 13
Piccoli obiettivi per grandi progetti. È stato questo il binomio che ci ha spinti fin dai primi
giorni della nostra amministrazione a creare qualcosa che potesse valorizzare il territorio
e creare una vera e propria vetrina delle nostre bellezze. Un grande progetto che cela
in se un lavoro duro e difficoltoso. Con le nuove norme in materia di pubblica amministrazione i piccoli comuni sono costretti a mandare avanti la comunità con pochi fondi
sufficienti a mala pena per l’ordinaria amministrazione. Ci si ritrova così con grandi idee
ma con pochi fondi per utilizzarli. È qui che scende in campo la forza lavoro, rappresentata spesso dalle persone che lavorano attivamente per la vita del paese, e l’ingegno.
Proprio così è nata l’idea di valorizzare il territorio della Riserva Grotte di Luppa con piccoli eventi, come la passeggiata speleologica o quella a cavallo e in mountain bike, ma
anche l’osservatorio astronomico che permetterà ai ragazzi, ma anche agli appassionati,
di scoprire il mondo dell’astronomia. Amministrare un paese però non è solo questo.
Ci sono anche i grattacapi legati ai disagi dei cittadini, che ogni giorno ascoltiamo cercando di dare subito delle risposte concrete, e poi ancora la differenziazione dei rifiuti
che permetterà al nostro paese di allinearsi con le cittadine del nord e con le direttive
europee, e ancora la sostituzione delle lampadine con gli ecologici led. Volere bene al
proprio paese e amministrare per il bene della comunità è tutto questo e grazie a piccoli
obiettivi per grandi progetti sono sicuro che Sante Marie crescerà.
* Sindaco di Sante Marie
di Pietro Guida
di Lorenzo Berardinetti*
Voler bene al nostro paese,
alla scoperta del passato
A pagina 2
Agosto 2011
“Bene vixit quod bene latuit”
La grotta di Luppa e le spelonche della Provincia
dell’Aquila in vetrina a Ecotur
Ha vissuto bene ciò che è stato ben nascosto
di Thomas Vitale
“Bene vixit qui bene latuit”
Ha vissuto bene chi ha saputo stare
ben nascosto, ed è proprio vero! In
questo caso il motto non si riferisce agli esseri umani, ma alle loro
creazioni. Sarebbe, quindi, il caso
di correggere la frase, affine ai principi dell’epicureismo e tanto amata da Renée Descartes: Bene vixit
quod bene latuit!
Sorge spontanea una domanda: di
cosa sto parlando? Torniamo allo
scorso 8 maggio, giorno in cui il
Comune di Sante Marie, aderendo
all’ottava edizione di Voler bene
all’Italia, ha deciso di far conoscere
un lato nascosto del suo territorio.
L’occasione è stata la Festa Nazionale dei Piccoli Comuni, che ha
coinvolto duemila borghi d’Italia e
ha visto gli stessi come protagonisti, con l’intento di farli scoprire e
valorizzare in una grande giornata
di festa, realizzata anche grazie al
sostegno del vasto Comitato Promotore.
Nel corso della giornata si è tenuta una visita guidata al borgo e agli
scavi archeologici di Santo Stefano,
frazione di Sante Marie, dove un’equipe di docenti universitari sta ri-
portando alla luce i
resti di un’antica popolazione. Il Sindaco
Lorenzo Berardinetti ha precisato che
“Voler bene all’Italia
è stata una grande
occasione per condividere i nostri territori, troppo spesso
considerati marginali”. Si tratta di una festa che si ripete ogni
maggio dal 2004 ed è realizzata sotto l’Alto Patronato della Presidenza
della Repubblica, con il sostegno
di un vasto Comitato Promotore e
promossa da Legambiente.
È stato possibile riportare alla luce i
resti di un’antica popolazione, proprio perché sono rimasti nascosti,
protetti, almeno negli ultimi secoli,
dalle intemperie. Le rovine risalgono all’epoca romana,
ma per una datazione più precisa bisogna
attendere il proseguimento degli scavi. Sono
due i siti archeologici
di interesse. Durante
la giornata si è visitato
uno dei due: un vicus,
un antico villaggio di
tradizione italico-romana, risalente al periodo
post-pacificazione.
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I resti murari riportati alla luce andranno indagati in maniera approfondita per riuscire a ottenere informazioni precise e dettagliate.
L’adesione a Voler bene all’Italia
non è l’unico progetto dell’Amministrazione comunale di Sante Marie per promuovere il nostro territorio. A questo proposito bisogna
ricordare l’impulso dato alle visite
della Riserva Naturale delle Grotte
di Luppa, istituita nel 2005 grazie
all’iniziativa del Comune e della
Regione Abruzzo, e del Museo del
Brigantaggio e dell’Unità d’Italia,
collocato nel Palazzo Colelli, la cui
collezione è stata arricchita recentemente con armi, foto e lettere
d’epoca.
Il Palazzo è stato pronto per ospitare anche un Osservatorio Astronomico, inaugurato lo scorso 6 agosto. È proprio il caso di dire: Alea
iacta est. Il dado è tratto, le decisioni sono state prese, ora dobbiamo
non solo osservarne i risultati, ma
partecipare attivamente a questo
intenso progetto per la promozione del territorio, per l’incremento
del turismo e, soprattutto, per la
diffusione della cultura, quella sconosciuta…
Nell’ambito della manifestazione il
convegno: “I comuni dell’Associazione nazionale Città delle Grotte a
fianco di San Demetrio ne’ Vestini
per la riapertura delle Grotte di Stiffe” e la sigla di un protocollo con i
Comuni della Costa dei Trabocchi.
Per implementare l’indotto turistico e far conoscere a turisti e tour
operator la ricchezza ed il fascino
delle “grotte carsiche” in Abruzzo
e Lazio, l’Associazione nazionale
Città delle Grotte ed i comuni di
Carsoli, Pescorocchiano, Sante Marie, Cappadocia, San Demetrio ne’
Vestini, Taranta Peligna e Lama dei
Peligni, hanno avviato una collabo-
razione finalizzata alla promozione
e sviluppo di una rete sul turismo
“grotta” nei territori coinvolti. Primo passo per la promozione dei
territori e l’ufficializzazione di tale
collaborazione sarà dal 6
all’8 maggio
2011 la partecipazione
congiunta
alla
manifestazione
principe del
turismo verde – blu, Ecotur 2011 nel
Centro espositivo della
Camera
di
Commercio
di Chieti, partecipazione che vedrà
inoltre la presenza e la collaborazione del Collegio Guide Speleo
della
Regione
Abruzzo.
Oltre
alla creazione di
uno stand unico
tematico sul carsismo e sui territori coinvolti, con
l’intento di implementare l’indotto
turistico legato
alle “risorse carsiche”, l’Associazione ed i Comuni hanno messo
in rete le proprie
risorse promuovendole attraverso la preparazione di un catalogo
di offerte unico
da
distribuire
a turisti e tour
operator. Que-
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sta collaborazione vede inoltre un
impegno da parte di tutti i soggetti nel sostenere la riapertura delle
Grotte di Stiffe, chiuse nel 2009
a seguito del sisma e che a breve
dovrebbero tornare di nuovo meta
turistica ambita. Nell’ambito di tale
collaborazione durante la manifestazione, sabato 7 maggio alle ore
10.00 presso la Sala Conferenze del
Centro Espositivo Camera di commercio di Chieti si terrà la conferenza “I comuni dell’Associazione
nazionale Città delle Grotte a fianco di San Demetrio ne’ Vestini per
la riapertura delle Grotte di Stiffe”,
a cui interverranno i sindaci dei comuni di Carsoli, Pescorocchiano,
Sante Marie, Cappadocia, San Demetrio ne’Vestini, Taranta Peligna
e Lama dei Peligni, la Federazione
Speleologica Abruzzese e il Collegio
Guide Speleo della Regione Abruzzo. Nell’ambito del convegno verrà
inoltre siglato un accordo di collaborazione fra le città delle grotte
presenti e, per la Costa dei Trabocchi, i comuni di Fossacesia, San
Vito Chietino, Rocca San Giovanni,
Torino di Sangro,per un reciproco
impegno a valorizzare le relative
vocazioni turistiche territoriali.
Agosto 2011
Alla scoperta della Grotta di Luppa
La spelonca citata sulle carte già tra il 700’ e l’800’. La prima esplorazione risale al 1829
di Guglielmo Di Camillo*
La grotta di Luppa è una delle grotte più famose d’Abruzzo. La grande
cavità d’ingresso, aperta su una
parete rocciosa alle pendici del
Monte Guardia d’Orlando (Monti
Carseolani) misura 20 x 15 metri ed
è conosciuta da sempre, trovandosi già sulle carte del 1700-1800. La
grotta però è stata esplorata
solo a partire dal 1929, grazie agli speleologi del Circolo Speleologico Romano che
in quell’anno esplorano sia
il cosiddetto Ramo dei Tricotteri, una diramazione secondaria della grotta a cui si
accede da 2 fori ubicati nella
grande cavità d’ingresso, sia
la Galleria principale della
grotta fino allo Pseudosifone. L’esplorazione della grotta è resa difficoltosa dalla
presenza di acqua che scorre impetuosa al suo interno
per buona parte dell’anno. Solo nei
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Nasce il Comitato per le Pari opportunità:
scendono in campo le donne
Il 26 agosto in programma la sfilata di abiti da sposa
mesi estivi, infatti, il torrente che
entra nella cavità si asciuga e consente agli speleologi di percorrere
le gallerie dove però sono presenti
tutto l’anno laghi e vasche piene di
acqua. Solo a metà degli anni ’50
gli speleologi riescono a superare
il cosiddetto “Pseudo-sifone”, un
tratto di grotta allagato, in cui tra
il soffitto di roccia e il pelo dell’acqua possono esserci da 10 cm a 1
m di spazio, arrivando dopo 160 m
ad una grande cascata di 22 metri,
chiamata il “Grande Salto”, alla cui
base si trova un lago. Questo punto
viene superato, però, solo qualche
anno più tardi, oltrepassando un
altro punto cruciale della grotta:
il sifone “Dolci”, denominato così
dal nome dello speleologo che per
primo l’ha attraversato, un tratto
di galleria completamente allagata che va superata in immersione
con le bombole. Da questo punto
si accede ad una grande sala denominata “Franchetti” dal nome
di uno dei primi esploratori della
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grotta. Alla fine degli anni ‘50 l’esplorazione principale della grotta
può dirsi conclusa, gli speleologi,
infatti, arrivano ai laghi terminali
ubicati a circa 1000 m dall’ingresso. Da qui l’acqua filtra attraverso la
roccia continuando il suo percorso
all’interno della montagna. Una delle ultime esplorazioni della
grotta si deve al GGT
Cai Teramo, che percorre una delle diramazioni che partono
dal Salone Franchetti
tra il 1984 e il 1994. Il
Gruppo Grotte e Forre Abruzzo insieme al
Gruppo Grotte e Forre
CAI Carsoli, nell’ambito
di una ri-esplorazione
delle grotte dei monti
Carseolani sta pianificando una campagna fotografica
e videografica dell’inghiottitoio di
Luppa nel mese di agosto, considerato giustamente una delle grotte
speleologiche più importanti d’Abruzzo. Per ulteriori informazioni:
www.grotteforreabruzzo.com
*Responsabile gruppo Grotte e Forre d’Abruzzo
di Angela Marchionni
Nell’epoca in cui il genere femminile sta surclassando quello
maschile in ogni campo, anche a Sante Marie scendono in
campo le donne. Il 16 maggio è
stato istituito il comitato per le
pari opportunità che ha l’obiettivo di coinvolgere le
donne nella vita amministrativa e della comunità di Sante Marie.
Nel primo incontro, al
quale erano presenti
il sindaco Lorenzo Berardinetti, l’assessore
alla cultura e allo sport
Anatolia Morelli, e il
consigliere Sabrina Tesone, e la rappresentante dell’opposizione
Giuliani Vanessa, sono
state elette all’unanimità Angela Marchionni,
alla carica di presidente, Rosalia Malgotti vice
presidente e Giuliana
Lattanzi segretaria. Della commissione, che
avrà come elemento
di supporto Maria Liberati, faranno parte i
membri del consiglio
comunale, l’assessore
Morelli, e le consigliere Tesone,
Vanessa e Simona Giuliani. La
nascita del Comitato e il relativo Statuto è stato approvato in
sede di delibera del Consiglio
comunale il 27 maggio scorso.
L’amministrazione comunale ha
realizzato questa iniziativa rite-
nendo necessario osservare più
attentamente la realtà femminile di Sante Marie. Le finalità
e gli obiettivi del Comitato sono
molteplici, infatti si occuperà
del mantenimento e difesa dei
diritti già acquisiti dalle donne
nel mondo del lavoro avendo
particolare attenzione a tutte le
proposte concernenti imprenditoria, artigianato, corsi di specializzazione affinché portino
a un inserimento delle donne
nell’ambito del lavoro, del sociale sempre più certo e qualifica5
to, informando sulle normative
vigenti. I progetti che verranno
presentati nelle sedi Provinciali
e Regionali saranno seguiti dal
nascente Comitato Pari Opportunità con professionalità cura
ed attenzione affinché si possano trasformare in realtà
concrete. Fanno parte
del Comitato Giancarla
Berardicurti, Maria Pia
Cursi, Maria Sofia Vitale, Sabrina Marzano,
Alessia Persia, Maria
Liberati, Maria Berardinetti, Catia Nanni,
Domenica Nanni, Caterina Di Filippo, Roberta
Filagna, Liviana Rosati,
Antonietta Di Francesco, Debora Petrocchi,
Carolina Di Paolantonio, Rosella Di Bonaventura, Rosa Paoluzi,
Maria Magistri, Raffaella Nuccilli, Immacolata
Di Paolantonio, Angela
Di Giuseppe, Gabriella Di Giuseppe, Agata
Rossi, Luciana Orlandini, Simonetta Lattanzi, Giovanna D’Eramo,
Maria Rita Berardinetti,
Antonella Mascaro, Margherita
D’Andrea, Franca Lattanzi, Simona Damian, Cinzia Di Nunzio e
Giuseppina Spalletta. Primo appuntamento per il Comitato sarà
la sfilata di abiti da sposa in programma per il 26 agosto.
Agosto 2011
Agricoltura biologica casalinga
A Sante Marie un orto da manuale
di Mauro Di Giovanni
Con circa il 7% della superficie agricola nazionale destinata all’agricoltura biologica, l’Italia è uno dei
primi paesi in Europa a sfruttare
questa tecnica rispettosa dell’uomo
e dell’ambiente con il quale interagisce. Il record spetta alla Basilicata,
con oltre il 20% della superficie coltivata biologicamente. A differenza
dell’agricoltura convenzionale, quella biologica non fa uso di concimi
e/o antiparassitari chimici (se non
strettamente necessari, e comunque nell’ambito di quelli consentiti
dal disciplinare di produzione) non
depaupera i campi con le monocolture intensive, ma sfrutta la intrinseca fertilità del terreno favorendola con prodotti come il letame e
il compost, contrastando parassiti
e insetti dannosi con gli antagonisti
naturali, promuovendo così la biodiversità e limitando drasticamente
l’uso di prodotti chimici. A chi obietta che l’agricoltura biologica abbia
una resa inferiore possiamo tranquillamente rispondere che il
problema oggi nel mondo non
è quello della quantità (basti
pensare a quante tonnellate
di derrate alimentari vengono
distrutte ogni anno nei Paesi
europei per rispettare obblighi
comunitari) ma di una equa
distribuzione della produzione
agricola. Proviamo ora a calarci
nella nostra piccola realtà territoriale, dove l’agricoltura è
ancora praticata ma, di solito, limitatamente al fabbisogno familiare o
poco più. Abbiamo incontrato Paolo
Marj, nipote di quell’avvocato Vittorino che fece costruire (e ricostruire
dopo la devastazione della guerra)
la villa che porta il suo cognome
lungo la via della stazione. Paolo è
nato 61 anni fa a Roma, dove vive
e svolge l’attività di scultore e designer di oggetti d’arredamento che
realizza in proprio, rigorosamente
a mano. Il suo rapporto con Sante
Marie è molto stretto: per le origini dei genitori, per il legame con la
villa del nonno e… per il suo orto
del quale va molto fiero. Lasciamo a
lui enunciare una guida sintetica ai
principi e alla pratica dell’agricoltura
biologica. “Vi è sospetto e diffidenza intorno all’agricoltura biologica,
argomento scientificamente molto
ampio e di grande rilevanza, quindi
cercheremo di chiarire alcuni fondamentali presupposti di questo sistema”, ha spiegato Paolo Marj, “Il
terreno è fertile (Humus) per via dei
batteri trasformatori che si trovano
a circa 30cm in profondità nel terreno; essi infatti modificano chimicamente le sostanze che gli insetti
demolitori triturano in superficie,
creando nutrimento. Nell’agricoltura tradizionale si ricorre al trattore
e alla vanga per lavorare il terreno,
rigirandolo. Facendo ciò i batteri
trasformatori, portati in superficie,
muoiono rapidamente, il terreno si
impoverisce e deve essere integrato
con la chimica. Nell’agricoltura bio
questa operazione viene evitata. Si
arieggia il terreno con un apposito strumento detto forca foraterra
la quale lo muove, permettendo
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l’ossigenazione senza rigirarlo. Ciò
presuppone un terreno ricco di per
sé che non abbisogna di grosse concimazioni. Prendiamo il caso dell’azoto (mattone fondamentale per la
crescita delle piante). Esso si presenta in natura sotto forma di nitrati,
che una volta assunti ed entrati in
circolo nello stomaco si trasformano
in nitriti e quindi in nitrosammine,
potenti sostanze cancerogene. Per
ottenere prodotti più grossi si eccede nell’uso di concimi azotati con un
elevatissimo quantitativo di nitrati,
che oltretutto si dilavano molto facilmente inquinando le falde acquifere. Nell’agricoltura
biologica i vegetali sono di pezzatura più modesta, ma ricchi
di nutrienti poiché contengono
meno acqua (secondo i ricercatori dell’Università di Davis, in
California, rispetto agli alimenti
coltivati in modo tradizionale,
quelli coltivati biologicamente contengono una maggiore
quantità di antiossidanti - carotenoidi e flavonoidi - considerati i più
strenui nemici dell’invecchiamento
cellulare). Le rape sono ricchissime
di nitrati, ma possiedono molta vitamina C che ne annulla gli effetti:
la natura trova naturalmente i suoi
rimedi”. Paolo Marj presenta una
serie di concimi utili per coltivare
Agosto 2011
in modo sano e naturale il proprio
orto. “Un ottimo sistema per produrre concime è il compostaggio. Invece di bruciare gli scarti dell’orto, le
foglie e i rametti – con conseguente
inquinamento dell’aria – si ammucchia tutto quanto e dopo 8-10 mesi
è pronto da spargere nel terreno. Più
gli scarti sono piccoli più rapidamente si ottiene il compostaggio maturo”, ha continuato Marj, “esistono
appositi trituratori a tale scopo in
commercio. Costo: praticamente
zero. Un altro ottimo fertilizzante,
compatibile con le coltivazioni biologiche, è la pollina (concime organico ottenuto dalle deiezioni degli
allevamenti avicoli). Vi sono inoltre
prodotti specifici bio che svolgono
questa funzione. Ovviamente chi
ha bestie erbivore userà il loro sterco (sempre facendo attenzione agli
eventuali antibiotici con i quali possono essere curate, che verrebbero
rilasciati nel terreno). Ottimo l’uso
del macerato di ortica per innaffiare l’orto per il suo elevato contenuto di azoto: un concime naturale e
gratuito, oltre che disinfettante”.
Altro argomento di primissimo piano riguarda l’uso di pesticidi chimici che, oltre ad inquinare le acque,
una volta penetrati nel terreno uccidono anche i batteri trasformatori (coloro che creano il nutrimento
del terreno). Inoltre uccidono sia i
fitofagi che gli animali che si nutrono dei fitofagi (animali amici). Uno
di questi è la Coccinella bipunctata,
con cui tutti giocavamo da piccoli,
terribile predatrice di afidi, praticamente scomparsa. E’ in vendita sotto forma di larva su internet e messa
nel frutteto sgomina i fitofagi”. Altro
valido sistema di difesa dei frutteti
sono le trappole ai feromoni che,
appese agli alberi, attirano gli insetti
maschi e li catturano oppure li disorientano. Impatto ambientale zero.
“Nell’agricoltura biologica si usa invece preferibilmente il piretro consociato con il rotenone, di origine
vegetale, facilmente deperibile. Vi è
un nuovo prodotto per la lotta alle
limacce e alle lumache che si chiama Ferramol”, ha concluso il neo
l’agricoltore, “basato sul fosfato ferrico, elemento che si trova in natura,
e che una volta deperito e assorbito
dal terreno, svolge una funzione nutritiva scindendosi in fosfato e ferro;
assolutamente innocuo per l’uomo
e gli animali. Pensate fino ad ora
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quanti inquinanti in meno abbiamo
sparso nel terreno. Rimangono il
verderame e lo zolfo che si trovano
anche in versione biologica. Non bisogna comunque eccedere nell’uso
dei metalli, grandi inquinatori. Al
contrario dell’orto biologico, quello
convenzionale richiede un continuo
ricorso alla chimica per reintegrare
ciò che la chimica stessa distrugge. L’orto risulta così squilibrato,
subisce gli attacchi dei parassiti, le
piante non sono resistenti, la chimica naturale del terreno è alterata”.
Le coltivazioni a Sante Marie sono
preminentemente a conduzione familiare, situazione ideale per la riconversione al biologico. Già di fatto
i sistemi tradizionali di produzione
orticola del paese sono molto vicini
alla filosofia del biologico, per cui sarebbe una naturale evoluzione. Per
fare questo è necessario informarsi
e superare la diffidenza per ciò che
è “nuovo”. Si dovrebbero fornire
notizie e dati ai coltivatori affinché
capiscano i vantaggi dell’agricoltura
biologica sulla loro salute e sul territorio. Non basta più l’aria pulita dei
nostri boschi, è necessario crescere
nelle conoscenze e applicarle. Io coltivo bio da molti anni e garantisco
che con un orto piccolissimo mangio i miei prodotti tutto l’anno con il
congelatore sempre pieno.
Agosto 2011
Agosto 2011
Sport e turismo verde, la ricetta dell’estate santemariana
Un nido per accogliere i bambini da sei a trentasei mesi
In centinaia alla Mezzamaratona Trail e alla gara di Mountain Bike
Apre il primo asilo nido a Sante Marie
di Manuel Colelli
di Sabrina Tesone*
Per l’undicesimo anno consecutivo si è svolta a Sante Marie
la Mezzamaratona Trail sulle
tracce di Corradino di Svevia.
È stata organizzata dalla nuova Polisportiva e dall’amministrazione Comunale che con
impegno e attenzione hanno
aperto le porte del paese agli
atleti di tutto il centro Italia.
Le iscrizioni sono state aperte
diverse settimane prima per
agevolare gli sportivi che sono aumentati rispetto alle edizioni passate. La giornata del 3 luglio si è aperta con la partenza della maratona
competitiva di 21 chilometri e successivamente di quella non competitiva di 5 chilometri. I partecipanti
hanno affrontato un percorso duro
ma allo stesso tempo affascinante,
attraversando sentieri e paesaggi
caratteristici di Sante Marie e delle
sue frazioni, dove c’erano punti di
ristoro in varie strade allestiti dalla
Protezione Civile del paese, associazione nata da poco tempo e che
si è messa subito al servizio della
collettività. La manifestazione ha
portato nel nostro paese molta
gente che arrivata da diverse città d’Abruzzo, ma anche da altre
regioni, ne ha approfittato per
visitare il museo, fotografare gli
scorci caratteristi e respirare l’aria pulita della montagna. Dopo il
successo della maratona, domenica 24 luglio è stata organizzata
per il secondo anno consecutivo una competizione di Mountain
Bike. I ciclisti hanno invaso la nostra
piazza per poi partire su un sentiero
di 35 chilometri tra salite e discese,
castagneti e querceti. Nel volto degli sportivi al termine della gara si
vedeva la fatica, ma anche la soddisfazione per aver percorso
un sentiero incontaminato
come quello di Corradino
di Svevia. Queste due manifestazioni oltre ad essere
un appuntamento annuale
sono anche un modo per
rilanciare il turismo verde
nel nostro territorio ricco
di bellezze naturali. Tutto ciò ci spinge a sperare
che eventi sportivi come
questi vengano organizzati
ogni anno.
Percorso fitness a Boccavalle per allenarsi immersi nella natura
Diciassette piazzole con attrezzi e tabelle illustrative
Non capita tutti i giorni di poter
fare addominali e flessioni in uno
scenario incontaminato come la
natura di Boccavalle. L’amministrazione comunale ci ha stupiti con
una simpatica idea che riguarda
tutta la popolazione. Si tratta di un
Percorso fitness situato a Boccavalle, completo di 17 piazzole con
tabelle illustrative e attrezzi, tra
cui il muro da affrontare in arrampicata, le parallele e varie aste e
sbarre ginniche. Una nota positiva
è che possono usarlo tutti: bambi-
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ni, adulti, anziani, atleti e non. Non
sono molti i paesi che hanno questo tipo di percorso che permette di
allenarsi all’aria aperta immersi nel
verde, quindi dobbiamo ritenerci
fortunati e cercare di mantenerlo a
lungo. (m.c.)
L’azione sociale intrapresa dal
comune va verso il futuro e guarda i più piccoli. A settembre verrà inaugurato l’asilo nido nell’accogliente struttura della scuola
per l’infanzia. Il nido sarà aperto
dal lunedì al venerdì dalle 8:30
alle 16:00 e ospiterà bambini dai
6 ai 36 mesi. L’amministrazione
comunale ha messo a punto tutta l’organizzazione. A gestire la
struttura sarà del personale specializzato e ai bimbi verrà servito
ogni giorno un menù concordato dall’Asl. Nella zona non c’è
nessuna struttura che si occupa
di bambini di questa fascia di età
per questo il comune ha l’obiettivo di aprire le porte
del nuovo nido anche ai bambini che
arrivano dai paesi
vicino. La struttura
sarà per le mamme lavoratrici, che
spesso non potendo
contare sull’appoggio di genitori o parenti spesso devono
rinunciare al proprio
Campo Estivo alla Locanda Borgonovo
Anche quest’anno la Locanda “Borgonovo”, in collaborazione con il
l’amministrazione comunale, ha
istituito il campo estivo per bambini dai 3 ai 10 anni. Il centro è stato
aperto il 13 giugno e accoglierà i
bambini fino al 31 agosto. Molte le
attività ludico-ricreative che si svolgono sia all’interno della struttura
sia all’esterno con escursioni
di ogni genere. Spazio anche
quest’anno per lo sport con
campo da golf e piscina. Il campo estivo offre la possibilità ai
bambini di socializzare, divertirsi e praticare sport. (s.t.)
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lavoro, un punto di riferimento
grazie al quale potranno lasciare
i loro figli in mani sicure e recarsi in ufficio. L’apertura dell’asilo
nido è un importante traguardo
per l’amministrazione comunale che continua a investire sui
bambini, futuro del nostro paese, dando loro la possibilità di
socializzare e di divertirsi con gli
amichetti grazie ad attività e giochi educativi.
*Assessore alle Politiche Sociali
Agosto 2011
Sulle tracce delle proprie radici
Vocazioni e uomini di fede della frazione di
San Giovanni
Come nasce un albero genealogico
di Candido Caretta
San Giovanni. Andare alla ricerca delle proprie radici, voler conoscere chi erano i nostri avi, il
loro mestiere, i loro divertimenti e dove vivevano, è un modo
per conoscere se stessi identificandosi con la famiglia e con
la comunità. Alla maggior parte
di noi sarà capitato di ascoltare
con curiosità la voce dei propri
nonni raccontare la loro vita
passata: dai giochi da bambino al matrimonio, dai lavori
che svolgevano alla guerra che
magari hanno vissuto in prima
persona. Racconti apparentemente lontani ma che in qualche modo sentiamo parte di noi.
Alla maggior parte di noi sarà,
Agosto 2011
Religiosi conosciuti in tutto il mondo sono nati nella frazione di Sante Marie
inoltre, capitato di passeggiare
per le strade del proprio paese
e, fermandosi davanti a quattro
vecchie mura, fantasticare sulle vite trascorse al loro interno.
Da questi sentimenti nasce, nei
modi più semplici e diversi, la
volontà di conservare e riscoprire la nostra storia: cercare e
ordinare vecchie foto, collezionare utensili da lavoro caduti in
disuso, registrare i racconti degli anziani, risalire agli antenati
delle famiglie del proprio paese.
Così, quasi per gioco, una decina
di anni fa, insieme ad un paio di
amici, ho iniziato a realizzare gli
alberi genealogici della maggior
parte delle famiglie che, da oltre
10
350 anni, hanno popolato la piccola frazione di San Giovanni. La
maggior parte delle informazioni
sono state ottenute dall’ impolverato Libro dei Battesimi diviso
in tre tomi, messo a disposizione
dal parroco. Il primo tomo, parzialmente distrutto, comprende
il periodo dal 1700 al 1720, il secondo tomo il periodo dal 1720
al 1778, mentre il terzo, il periodo dal 1778 al 1911. Le informazioni mancanti nel Libro dei Battesimi sono state integrate con
le notizie contenute nel vecchio
Registro Anagrafe del comune di
Sante Marie. Il tutto è stato confrontato e accertato con le nozioni ottenute dalle “memorie
storiche”
del paese e
dalle visite
al cimitero. Il lavoro svolto
fin’ora mi
ha portato
a realizzare
gli alberi
genealogici
di una ventina di famiglie che
saranno
presto consultabili sul
sito: www.
takefoto.it/
sangiovanni
di Gabriele Guerra
San Giovanni. Nel 1989 Padre
Giuseppe Nanni e Padre Gaetano Nanni fecero un libretto dove
sono elencate tutte le “vocazioni” nate a San Giovanni dal 1880
al 1960. Si contano 13
frati e 10 suore. Tra
questi si ricorda Fratello Domenico Borghese Oblato di Maria Immacolata, che
nell’aprile 1903, all’età
di 16 anni bussò alle
porte del noviziato
degli Oblati a Roma è
stato il primo missionario di san Giovanni
destinato alle Missioni estere partito come
missionario in Canada
nel 1910 e lì morto nel
1965. Altra figura di
spicco è quella di Padre Candido Caretta
(il cui nome di battesimo era Donato) nato a
San Giovanni nel 1914
e morto nel Convento
di San Giuliano all’Aquila nel 1954. Padre
Candido fece domanda ai Padri Francescani per essere ammesso al Convento
Serafico dell’Oriente,
per continuare i suoi studi e seguire la vocazione che sentiva
profondamente, entrò nel mese
di ottobre del 1928 a Ocre dove
vi rimase fino al 1930, qui fece la
sua prima Professione ed ebbe il
cambio di nome in Candido. Fu
ordinato presbitero a Sulmona il
23 luglio 1939, dove rimase per
due anni, predicando in città e
nei paesi vicini. Nel 1941, anni
in cui si combatteva la seconda
guerra mondiale, fu chiamato
alle armi come Cappellano mondiale, aveva 27 anni. Ritornato
al Convento alla fine del 1945
i Superiori lo mandarono a Na11
poli perché potesse frequentare
l’Istituto Superiore di Scienze e
Lettere. Tornato in Abruzzo fu
professore nel Collegio di Tocco
e poi nel Liceo di San Giuliano
agli studenti-chierici
dove fu anche ViceMaestro di formazione. Francescano umile, sereno e socievole,
mite e sacrificato fu
un vero figlio di San
Francesco. Morì l’8
aprile 1954 ad appena
40 anni. I suoi funerali furono celebrati
nella Basilica di San
Bernardino e furono
un’apoteosi di popolo.
Da tutti considerato
un “Santo” un vero figlio di San Francesco,
uomo di grande penitenza viene ricordato
ancora oggi da molti
confratelli come Padre Raimondo Corona
Ordine francescano
minori (morto a novembre 2010), Padre
Giovanni Mastroddi,
Ordine francescano
minori, e don Carmine Grossi. Questi figli
sono l’orgoglio di un
piccolo paese perché grazie alla
loro voce hanno fatto conoscere
il Vangelo e anche il nome di San
Giovanni in Italia ma anche nel
nord America, Australia, Palestina, Egitto.
Agosto 2011
Lo storico geometra del comune di Sante Marie va
in pensione
Agosto 2011
100 candeline per nonna Maddalena
Foto
Dopo 37 anni di lavoro Macera si dedica ai suoi hobby
di Mauro Di Giovanni
di Lorenzo Berardinetti*
Festa in piazza per i 100 anni di
Maddalena Antenucci. La nonnina di Scanzano, frazione di Sante Marie, ha spento lo scorso 18
giugno cento candeline tra l’affetto dei parenti e degli amici.
A festeggiare il grande traguardo di Maddalena ieri c’erano il
sindaco Lorenzo Berardinetti,
gli amministratori comunali e i
residenti di Scanzano. Giornata
ricca di emozioni, che ha dato lo
spunto per profonde riflessioni
sulla vita.
Dal mese scorso al comune di Sante Marie c’è una scrivania vuota. Lo
storico geometra Giuseppe Macera
Mascitelli, da tutti conosciuto semplicemente
come Macera, è andato
in pensione. Ben 37 anni
sono passati da quando il giovane geometra
varcò per la prima volta
la porta del comune di
Sante Marie. Una lunga
attività come Responsabile dell’Ufficio Tecnico del comune di Sante
Marie, ma anche tante
amicizie e ricordi. Il suo
carisma, la sua simpatia
e l’impegno nel potenziare gli interessi della comunità
locale, hanno fatto di Macera una
sorta di istituzione del comune di
Sante Marie. Quando nel suo ultimo giorno di lavoro è stato accolto
in municipio dai colleghi, dagli am-
ministratori e da tutti i santemariani che negli anni sono diventati suoi
amici, non ha retto all’emozione e
suoi occhi si sono velati di lacrime.
In un battibaleno sono ripassati
davanti i suoi occhi flash-back di
un’intera vita lavorativa, i ricordi, le risate
con i colleghi e le uscite
fuori porta organizzate
con i colleghi. Il “mitico
Joe”, come scherzosamente lo chiamavano i
suoi amici più cari, va in
pensione serenamente
pronto a dedicarsi alla
famiglia e ai suoi hobby
che ha sempre coltivato ritagli di tempo. Con
l’occasione vuole salutare attraverso le pagine di
“Obiettivo in comune”
tutti coloro che lo hanno apprezzato e stimato in tanti anni di attività.
* Sindaco di Sante Marie
Nasce il gruppo di Protezione Civile a Sante Marie
Oltre 20 volontari attivi per fronteggiare le emergenze
di Marco Rossi*
Volontariato e solidarietà sono le
parole d’ordine che hanno spinto
18 cittadini di Sante Marie a fondare il gruppo di Protezione civile
comunale. Il gruppo, sostenuto da
tutta l’amministrazione comunale,
è nato con l’intento di fornire un
organismo che possa rispondere
alle emergenze e supportare l’operato delle Forze dell’ordine. Le 18
unità operative, che verranno supportate dall’aiuto di altri 7 volontari che hanno già chiesto di entrare
nel gruppo, a breve avranno anche
una sede. Il comune, infatti, ha as-
segnato al nucleo una stanza del
municipio dove si potranno incontrare e potranno gestire le diverse
situazioni. Il quartier generale della Protezione civile sarà anche un
punto di riferimento per i cittadini
del comune in caso di emergenze.
Il gruppo di Protezione civile, che
già nella festa di San Quirico e Santa Giulitta ha supportato la Polizia
locale nella gestione dell’ordine
pubblico, è guidata da Stefano Tesone, capo gruppo. L’organigramma, composto da volontari di età
diverse, è ricco di donne: Giovan-
12
na D’Eramo, vice, Cristina Vitale,
segretaria, e poi ancora Andrea
Cristofani, Fabrizio Spalletta, Massimo Lattanzi, Italo Di Paolantonio,
Cristina Di Paolantonio, Celestino
Morelli, Milena De Luca, Berardino
Grossi, Alessia Persia, Lorena Liberati, Stefania Colelli, Tolli Tonino,
Sabatino Salsetta, Maurizio Colelli e
Simona Damian. Il gruppo di Protezione civile può essere contatto negli uffici del comune di Sante Marie
(0863.679132).
*Assessore all’Ambiente
continua da pagina 1
Ed è bastato osservare monsignor
Giovanni d’Ercole, che ha accolto con
umiltà l’invito dei ragazzi per presiedere la celebrazione della festa, sedersi al
bar con i giovani del paese e con il parroco, don Michelangelo, per parlare
con loro, dialogare sul loro futuro, ma
soprattutto per esprime soddisfazione
sul lavoro e l’impegno dimostrato dai
ragazzi in questa avventura.
Basti poi pensare a quegli stessi
giovani che hanno avuto la sensibilità
di ricucire e restaurare un antico e
prezioso stendardo raffigurante San
Quirico e Santa Giuditta ritrovato dopo
anni, abbandonato a se stesso nella
sagrestia di una chiesa in ristrutturazione.
Certo, qualche critica non poteva
mancare, come non manca ogni
qualvolta si provi a cambiare lo “status
quo”, a rinnovare la monotonia, in
qualunque campo, in ogni settore.
Ma quell’anacronistico bigottismo,
lontano dalla Chiesa che ha voluto
papa Wojtyla, e da quella che conti-
nua a cercare Benedetto XVI, sembra
man mano restare ghettizzato in un
ricordo lontano, in uno sfiorire irreversibile. Critiche da paese, come è giusto
che sia, ma che ovviamente lasciano il
tempo che trovano.
Ma al di là della festa, che poi passa,
questa iniziativa è riuscita comunque
nella missione più difficile, quella di
avvicinare, un po’ di più, in modo
più concreto e tangibile, i giovani di
un’intera comunità alla Chiesa. Certo,
per avvicinare i giovani alla religione è
necessario un percorso lungo e impegnativo, ma a volto basta un niente.
Se anche in altri Comuni prendessero
spunto da Sante Marie sarebbe tutto
più facile, e se tutte le diocesi prendessero esempio da quella guidata da
monsignor Pietro Santoro - anch’egli
ospite dei ragazzi nei giorni della festa
- che nel suo apostolato ha sempre
messo i giovani al primo posto, questo
cammino di svecchiamento delle
parrocchie, e a volte anche dei fedeli,
sarebbe molto più sereno.
Ora la sfida è quella di non tornare
indietro, di continuare il cammino di
13
rinnovamento, sperando che i giovani
siano la guida di questo cammino insidioso anche il prossimo anno, restando al centro della vita di animazione
e anche in quella di apostolato, non
solo in paese, ma anche nelle scuole,
nelle università, nei luoghi di lavoro,
nei bar e nei ritrovi di tutti i giorni.
E’ proprio vero, insomma, qualcosa
cambia a Sante Marie, come dimostra l’inaugurazione dell’osservatorio
astronomico. Un modo per guardare
avanti, anzi in su, per incrementare il
turismo, ma anche per offrire al territorio marsicano un servizio diverso,
più ricercato e affascinante.
Cambia così anche il patrimonio naturalistico con l’apertura della riserva regionale “Grotte di Luppa” che attirerà
sempre più visitatori da tutto il Centro
Italia e non solo. Non che prima non
ci fosse questo patrimonio, ma sono
serviti ben 18 anni di duro lavoro affinché la Riserva fosse approvata e che lo
sviluppo targato ambiente, imboccato
nel lontano 1993, diventasse realtà a
Sante Marie.
Finalmente qualcosa cambia.
Agosto 2011
Omnia Fest 2011: tra tradizione e scoperta del territorio
Agosto 2011
Settembre
27 - Santo Stefano Presentazione scavi archeologici
di Luppa
13 e 14 - San Giovanni Festa patronale
Santa Barbara e Madonna delle Grazie
14 - Sante Marie Passeggiata geologico
spe- leologica Grotte di Luppa
14 - Sante Marie “Napoli...e a capo”
14 - Scanzano Sagra della Porchetta
14 - Castelvecchio “La fuga di Corradino di
Svevia”
14 e 15 - Santo Stefano Festa patronale
Santa Filomena e L’ Assunta
14,15 e 16 - Scanzano Festa patronale
dell’Assunta e San Rocco e le Passate
16 - Sante Marie Presentazione Libro Vilma Leonio
18 - Sante Marie “Passeggiamo... in bicicletta sul sentiero di Corradino”
19 - Sante Marie “Borjes. La storia del
Brigantaggio”
19 - Sante Marie Premio “Altum Sanctae
Mariae”
20 e 21 - Sante Marie Festa patronale San Nicola
e Santa Filomena
26 - Sante Marie “Gli abiti da sposa di un tempo
indossati dalle donne di oggi”
27 - Val de’ Varri Sagra della polenta
27 - Sante Marie In Mountain bike nella Riserva
29 - Sante Marie Cavalchiamo insieme nella Riserva
Agosto
5 - Sante Marie “Friday Night Palatera”
6 - Sante Marie Inaugurazione osservatorio
astronomico e serata “Guardiamo le stelle” a San
Quirico
6 e 7 - Santo Stefano Festa patronale Sant’Antonio e Santo Stefano
6 e 7 - Val de’ Varri Festa patronale San Michele Arcangelo
e Sant’Antonio
7 - Sante Marie Festa Avis
9 - Sante Marie Gruppo Folkloristico Bavarese
10 - Santo Stefano “I canistri”
10 - Sante Marie “Aspettando
le stelle cadenti” a Castello
11 - Sante Marie Premio poesia “Anziani Ricordi”
12 e 13 - Castelvecchio Sagra
del Porcino
13 - Sante Marie Introduzione
geologico speleologica Grotte
14
Ottobre
29 e 30 - Sante Marie Sagra della Castagna e
Cicloturistica della castagna
Il sito web della Pro Loco si rinnova
di Thomas Vitale
Già è online la versione beta della
nuova veste del sito della Pro Loco di
Sante Marie (www.prolocosantemarie.it). I cambiamenti non riguardano
solo l’aspetto grafico, ma anche il co-
dice su cui poggia il sito, con nuove
funzionalità, nuovi contenuti, maggiore interattività e comunicazione con
gli utenti. Presto verranno aggiunte
tutte queste funzioni e non solo! Il
15
sito, infatti, implementerà all’interno
un blog e una sezione speciale dedicata alla Regina d’Autunno: la Castagna.
Restate connessi per rimanere aggiornati sulle ultime novità!
Agosto 2011
Il Museo del Brigantaggio
e dell’Unità d’Italia
Periodico di informazione
del Comune di Sante Marie
ANNO XII - Numero 2
Agosto 2011
In estate osserverà il seguente orario:
Sabato: 16.00—19.00
Domenica: 16.00—19.00
Direttore Responsabile
Pietro Guida
Direttore Editoriale
Lorenzo Berardinetti
Per info e prenotazioni 0863.679132
Comitato di Redazione
Sabrina Tesone
Pamela D’Amadio
Gabriele Guerra
Pierluigi Magistri
Thomas Vitale
Fotografo
Mauro Di Giovanni
Hanno collaborato
a questo numero
Angela Marchionni
Candido Caretta
Gabriele Guerra
Guglielmo Di Camillo
Lorenzo Berardinetti
Manuel Colelli
Marco Rossi
Mauro Di Giovanni
Sabrina Tesone
Thomas Vitale
Grafica e Impaginazione
Thomas Vitale
www.thomasvitale.it
Di questo numero sono state
stampate 2000 copie
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Voler bene al nostro paese, alla scoperta del passato