Agosto 2011 Anno XII - Numero 2 Distribuzione Gratuita Editoriale Piccoli obiettivi per grandi progetti Finalmente qualcosa cambia. L’estate a Sante Marie sembra avere un volto nuovo, più sorridente, più giovane. Sembra avere il volto millenario ma attuale di quel fiumiciattolo che attraversa la nuova Riserva naturale regionale “Grotta di Luppa”, da poco approvata dalla regione dopo anni di lotta. Un fiume sotterraneo che non vedrà mai le stelle del cielo. Ma sembra avere anche il volto di quelle stesse stelle santemariane, viste però dal nuovo osservatorio astronomico appena inaugurato in paese. Questa estate, infine, sembra avere anche il volto dei giovani “festaroli” che hanno deciso quest’anno di prendere un impegno che poteva sembrare forse più grande di loro, ma che invece stanno svolgendo al meglio e con senso di responsabilità. Un gruppo di trentenni o giù di lì, insieme a qualche famiglia, si è fatto carico di organizzare la festa patronale in onore di San Quirico e Santa Giuditta, dandogli però un taglio nuovo, più profondo e sagace. È bastato vedere in paese così tanti giovani provenienti da mezza Italia richiamati da Mannarino, il cantautore e attore romano finalista al Premio Gaber e al Premio Tenco e interprete nell’ultimo film di Riccardo Grandi, “Tutto l’amore del mondo”. Una scelta lungimirante e rischiosa, ma che alla fine si è rivelata azzeccata, portando tanti giovani in paese come non si era mai visto in passato, tanto che la fila delle auto arrivava al bivio di San Giovanni. Qualcosa cambia. Cambia il modo di concepire la festa di paese. Basta osservare così tanti giovani impegnarsi nella “questua”, o vederli vendere panini e birra, o cornetti e pizzette, tutto per organizzare la festa dei Santi patroni, piuttosto che andarsene al mare o in discoteca come tutti i loro coetanei. continua a pagina 13 Piccoli obiettivi per grandi progetti. È stato questo il binomio che ci ha spinti fin dai primi giorni della nostra amministrazione a creare qualcosa che potesse valorizzare il territorio e creare una vera e propria vetrina delle nostre bellezze. Un grande progetto che cela in se un lavoro duro e difficoltoso. Con le nuove norme in materia di pubblica amministrazione i piccoli comuni sono costretti a mandare avanti la comunità con pochi fondi sufficienti a mala pena per l’ordinaria amministrazione. Ci si ritrova così con grandi idee ma con pochi fondi per utilizzarli. È qui che scende in campo la forza lavoro, rappresentata spesso dalle persone che lavorano attivamente per la vita del paese, e l’ingegno. Proprio così è nata l’idea di valorizzare il territorio della Riserva Grotte di Luppa con piccoli eventi, come la passeggiata speleologica o quella a cavallo e in mountain bike, ma anche l’osservatorio astronomico che permetterà ai ragazzi, ma anche agli appassionati, di scoprire il mondo dell’astronomia. Amministrare un paese però non è solo questo. Ci sono anche i grattacapi legati ai disagi dei cittadini, che ogni giorno ascoltiamo cercando di dare subito delle risposte concrete, e poi ancora la differenziazione dei rifiuti che permetterà al nostro paese di allinearsi con le cittadine del nord e con le direttive europee, e ancora la sostituzione delle lampadine con gli ecologici led. Volere bene al proprio paese e amministrare per il bene della comunità è tutto questo e grazie a piccoli obiettivi per grandi progetti sono sicuro che Sante Marie crescerà. * Sindaco di Sante Marie di Pietro Guida di Lorenzo Berardinetti* Voler bene al nostro paese, alla scoperta del passato A pagina 2 Agosto 2011 “Bene vixit quod bene latuit” La grotta di Luppa e le spelonche della Provincia dell’Aquila in vetrina a Ecotur Ha vissuto bene ciò che è stato ben nascosto di Thomas Vitale “Bene vixit qui bene latuit” Ha vissuto bene chi ha saputo stare ben nascosto, ed è proprio vero! In questo caso il motto non si riferisce agli esseri umani, ma alle loro creazioni. Sarebbe, quindi, il caso di correggere la frase, affine ai principi dell’epicureismo e tanto amata da Renée Descartes: Bene vixit quod bene latuit! Sorge spontanea una domanda: di cosa sto parlando? Torniamo allo scorso 8 maggio, giorno in cui il Comune di Sante Marie, aderendo all’ottava edizione di Voler bene all’Italia, ha deciso di far conoscere un lato nascosto del suo territorio. L’occasione è stata la Festa Nazionale dei Piccoli Comuni, che ha coinvolto duemila borghi d’Italia e ha visto gli stessi come protagonisti, con l’intento di farli scoprire e valorizzare in una grande giornata di festa, realizzata anche grazie al sostegno del vasto Comitato Promotore. Nel corso della giornata si è tenuta una visita guidata al borgo e agli scavi archeologici di Santo Stefano, frazione di Sante Marie, dove un’equipe di docenti universitari sta ri- portando alla luce i resti di un’antica popolazione. Il Sindaco Lorenzo Berardinetti ha precisato che “Voler bene all’Italia è stata una grande occasione per condividere i nostri territori, troppo spesso considerati marginali”. Si tratta di una festa che si ripete ogni maggio dal 2004 ed è realizzata sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, con il sostegno di un vasto Comitato Promotore e promossa da Legambiente. È stato possibile riportare alla luce i resti di un’antica popolazione, proprio perché sono rimasti nascosti, protetti, almeno negli ultimi secoli, dalle intemperie. Le rovine risalgono all’epoca romana, ma per una datazione più precisa bisogna attendere il proseguimento degli scavi. Sono due i siti archeologici di interesse. Durante la giornata si è visitato uno dei due: un vicus, un antico villaggio di tradizione italico-romana, risalente al periodo post-pacificazione. 2 Agosto 2011 I resti murari riportati alla luce andranno indagati in maniera approfondita per riuscire a ottenere informazioni precise e dettagliate. L’adesione a Voler bene all’Italia non è l’unico progetto dell’Amministrazione comunale di Sante Marie per promuovere il nostro territorio. A questo proposito bisogna ricordare l’impulso dato alle visite della Riserva Naturale delle Grotte di Luppa, istituita nel 2005 grazie all’iniziativa del Comune e della Regione Abruzzo, e del Museo del Brigantaggio e dell’Unità d’Italia, collocato nel Palazzo Colelli, la cui collezione è stata arricchita recentemente con armi, foto e lettere d’epoca. Il Palazzo è stato pronto per ospitare anche un Osservatorio Astronomico, inaugurato lo scorso 6 agosto. È proprio il caso di dire: Alea iacta est. Il dado è tratto, le decisioni sono state prese, ora dobbiamo non solo osservarne i risultati, ma partecipare attivamente a questo intenso progetto per la promozione del territorio, per l’incremento del turismo e, soprattutto, per la diffusione della cultura, quella sconosciuta… Nell’ambito della manifestazione il convegno: “I comuni dell’Associazione nazionale Città delle Grotte a fianco di San Demetrio ne’ Vestini per la riapertura delle Grotte di Stiffe” e la sigla di un protocollo con i Comuni della Costa dei Trabocchi. Per implementare l’indotto turistico e far conoscere a turisti e tour operator la ricchezza ed il fascino delle “grotte carsiche” in Abruzzo e Lazio, l’Associazione nazionale Città delle Grotte ed i comuni di Carsoli, Pescorocchiano, Sante Marie, Cappadocia, San Demetrio ne’ Vestini, Taranta Peligna e Lama dei Peligni, hanno avviato una collabo- razione finalizzata alla promozione e sviluppo di una rete sul turismo “grotta” nei territori coinvolti. Primo passo per la promozione dei territori e l’ufficializzazione di tale collaborazione sarà dal 6 all’8 maggio 2011 la partecipazione congiunta alla manifestazione principe del turismo verde – blu, Ecotur 2011 nel Centro espositivo della Camera di Commercio di Chieti, partecipazione che vedrà inoltre la presenza e la collaborazione del Collegio Guide Speleo della Regione Abruzzo. Oltre alla creazione di uno stand unico tematico sul carsismo e sui territori coinvolti, con l’intento di implementare l’indotto turistico legato alle “risorse carsiche”, l’Associazione ed i Comuni hanno messo in rete le proprie risorse promuovendole attraverso la preparazione di un catalogo di offerte unico da distribuire a turisti e tour operator. Que- 3 sta collaborazione vede inoltre un impegno da parte di tutti i soggetti nel sostenere la riapertura delle Grotte di Stiffe, chiuse nel 2009 a seguito del sisma e che a breve dovrebbero tornare di nuovo meta turistica ambita. Nell’ambito di tale collaborazione durante la manifestazione, sabato 7 maggio alle ore 10.00 presso la Sala Conferenze del Centro Espositivo Camera di commercio di Chieti si terrà la conferenza “I comuni dell’Associazione nazionale Città delle Grotte a fianco di San Demetrio ne’ Vestini per la riapertura delle Grotte di Stiffe”, a cui interverranno i sindaci dei comuni di Carsoli, Pescorocchiano, Sante Marie, Cappadocia, San Demetrio ne’Vestini, Taranta Peligna e Lama dei Peligni, la Federazione Speleologica Abruzzese e il Collegio Guide Speleo della Regione Abruzzo. Nell’ambito del convegno verrà inoltre siglato un accordo di collaborazione fra le città delle grotte presenti e, per la Costa dei Trabocchi, i comuni di Fossacesia, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Torino di Sangro,per un reciproco impegno a valorizzare le relative vocazioni turistiche territoriali. Agosto 2011 Alla scoperta della Grotta di Luppa La spelonca citata sulle carte già tra il 700’ e l’800’. La prima esplorazione risale al 1829 di Guglielmo Di Camillo* La grotta di Luppa è una delle grotte più famose d’Abruzzo. La grande cavità d’ingresso, aperta su una parete rocciosa alle pendici del Monte Guardia d’Orlando (Monti Carseolani) misura 20 x 15 metri ed è conosciuta da sempre, trovandosi già sulle carte del 1700-1800. La grotta però è stata esplorata solo a partire dal 1929, grazie agli speleologi del Circolo Speleologico Romano che in quell’anno esplorano sia il cosiddetto Ramo dei Tricotteri, una diramazione secondaria della grotta a cui si accede da 2 fori ubicati nella grande cavità d’ingresso, sia la Galleria principale della grotta fino allo Pseudosifone. L’esplorazione della grotta è resa difficoltosa dalla presenza di acqua che scorre impetuosa al suo interno per buona parte dell’anno. Solo nei Agosto 2011 Nasce il Comitato per le Pari opportunità: scendono in campo le donne Il 26 agosto in programma la sfilata di abiti da sposa mesi estivi, infatti, il torrente che entra nella cavità si asciuga e consente agli speleologi di percorrere le gallerie dove però sono presenti tutto l’anno laghi e vasche piene di acqua. Solo a metà degli anni ’50 gli speleologi riescono a superare il cosiddetto “Pseudo-sifone”, un tratto di grotta allagato, in cui tra il soffitto di roccia e il pelo dell’acqua possono esserci da 10 cm a 1 m di spazio, arrivando dopo 160 m ad una grande cascata di 22 metri, chiamata il “Grande Salto”, alla cui base si trova un lago. Questo punto viene superato, però, solo qualche anno più tardi, oltrepassando un altro punto cruciale della grotta: il sifone “Dolci”, denominato così dal nome dello speleologo che per primo l’ha attraversato, un tratto di galleria completamente allagata che va superata in immersione con le bombole. Da questo punto si accede ad una grande sala denominata “Franchetti” dal nome di uno dei primi esploratori della 4 grotta. Alla fine degli anni ‘50 l’esplorazione principale della grotta può dirsi conclusa, gli speleologi, infatti, arrivano ai laghi terminali ubicati a circa 1000 m dall’ingresso. Da qui l’acqua filtra attraverso la roccia continuando il suo percorso all’interno della montagna. Una delle ultime esplorazioni della grotta si deve al GGT Cai Teramo, che percorre una delle diramazioni che partono dal Salone Franchetti tra il 1984 e il 1994. Il Gruppo Grotte e Forre Abruzzo insieme al Gruppo Grotte e Forre CAI Carsoli, nell’ambito di una ri-esplorazione delle grotte dei monti Carseolani sta pianificando una campagna fotografica e videografica dell’inghiottitoio di Luppa nel mese di agosto, considerato giustamente una delle grotte speleologiche più importanti d’Abruzzo. Per ulteriori informazioni: www.grotteforreabruzzo.com *Responsabile gruppo Grotte e Forre d’Abruzzo di Angela Marchionni Nell’epoca in cui il genere femminile sta surclassando quello maschile in ogni campo, anche a Sante Marie scendono in campo le donne. Il 16 maggio è stato istituito il comitato per le pari opportunità che ha l’obiettivo di coinvolgere le donne nella vita amministrativa e della comunità di Sante Marie. Nel primo incontro, al quale erano presenti il sindaco Lorenzo Berardinetti, l’assessore alla cultura e allo sport Anatolia Morelli, e il consigliere Sabrina Tesone, e la rappresentante dell’opposizione Giuliani Vanessa, sono state elette all’unanimità Angela Marchionni, alla carica di presidente, Rosalia Malgotti vice presidente e Giuliana Lattanzi segretaria. Della commissione, che avrà come elemento di supporto Maria Liberati, faranno parte i membri del consiglio comunale, l’assessore Morelli, e le consigliere Tesone, Vanessa e Simona Giuliani. La nascita del Comitato e il relativo Statuto è stato approvato in sede di delibera del Consiglio comunale il 27 maggio scorso. L’amministrazione comunale ha realizzato questa iniziativa rite- nendo necessario osservare più attentamente la realtà femminile di Sante Marie. Le finalità e gli obiettivi del Comitato sono molteplici, infatti si occuperà del mantenimento e difesa dei diritti già acquisiti dalle donne nel mondo del lavoro avendo particolare attenzione a tutte le proposte concernenti imprenditoria, artigianato, corsi di specializzazione affinché portino a un inserimento delle donne nell’ambito del lavoro, del sociale sempre più certo e qualifica5 to, informando sulle normative vigenti. I progetti che verranno presentati nelle sedi Provinciali e Regionali saranno seguiti dal nascente Comitato Pari Opportunità con professionalità cura ed attenzione affinché si possano trasformare in realtà concrete. Fanno parte del Comitato Giancarla Berardicurti, Maria Pia Cursi, Maria Sofia Vitale, Sabrina Marzano, Alessia Persia, Maria Liberati, Maria Berardinetti, Catia Nanni, Domenica Nanni, Caterina Di Filippo, Roberta Filagna, Liviana Rosati, Antonietta Di Francesco, Debora Petrocchi, Carolina Di Paolantonio, Rosella Di Bonaventura, Rosa Paoluzi, Maria Magistri, Raffaella Nuccilli, Immacolata Di Paolantonio, Angela Di Giuseppe, Gabriella Di Giuseppe, Agata Rossi, Luciana Orlandini, Simonetta Lattanzi, Giovanna D’Eramo, Maria Rita Berardinetti, Antonella Mascaro, Margherita D’Andrea, Franca Lattanzi, Simona Damian, Cinzia Di Nunzio e Giuseppina Spalletta. Primo appuntamento per il Comitato sarà la sfilata di abiti da sposa in programma per il 26 agosto. Agosto 2011 Agricoltura biologica casalinga A Sante Marie un orto da manuale di Mauro Di Giovanni Con circa il 7% della superficie agricola nazionale destinata all’agricoltura biologica, l’Italia è uno dei primi paesi in Europa a sfruttare questa tecnica rispettosa dell’uomo e dell’ambiente con il quale interagisce. Il record spetta alla Basilicata, con oltre il 20% della superficie coltivata biologicamente. A differenza dell’agricoltura convenzionale, quella biologica non fa uso di concimi e/o antiparassitari chimici (se non strettamente necessari, e comunque nell’ambito di quelli consentiti dal disciplinare di produzione) non depaupera i campi con le monocolture intensive, ma sfrutta la intrinseca fertilità del terreno favorendola con prodotti come il letame e il compost, contrastando parassiti e insetti dannosi con gli antagonisti naturali, promuovendo così la biodiversità e limitando drasticamente l’uso di prodotti chimici. A chi obietta che l’agricoltura biologica abbia una resa inferiore possiamo tranquillamente rispondere che il problema oggi nel mondo non è quello della quantità (basti pensare a quante tonnellate di derrate alimentari vengono distrutte ogni anno nei Paesi europei per rispettare obblighi comunitari) ma di una equa distribuzione della produzione agricola. Proviamo ora a calarci nella nostra piccola realtà territoriale, dove l’agricoltura è ancora praticata ma, di solito, limitatamente al fabbisogno familiare o poco più. Abbiamo incontrato Paolo Marj, nipote di quell’avvocato Vittorino che fece costruire (e ricostruire dopo la devastazione della guerra) la villa che porta il suo cognome lungo la via della stazione. Paolo è nato 61 anni fa a Roma, dove vive e svolge l’attività di scultore e designer di oggetti d’arredamento che realizza in proprio, rigorosamente a mano. Il suo rapporto con Sante Marie è molto stretto: per le origini dei genitori, per il legame con la villa del nonno e… per il suo orto del quale va molto fiero. Lasciamo a lui enunciare una guida sintetica ai principi e alla pratica dell’agricoltura biologica. “Vi è sospetto e diffidenza intorno all’agricoltura biologica, argomento scientificamente molto ampio e di grande rilevanza, quindi cercheremo di chiarire alcuni fondamentali presupposti di questo sistema”, ha spiegato Paolo Marj, “Il terreno è fertile (Humus) per via dei batteri trasformatori che si trovano a circa 30cm in profondità nel terreno; essi infatti modificano chimicamente le sostanze che gli insetti demolitori triturano in superficie, creando nutrimento. Nell’agricoltura tradizionale si ricorre al trattore e alla vanga per lavorare il terreno, rigirandolo. Facendo ciò i batteri trasformatori, portati in superficie, muoiono rapidamente, il terreno si impoverisce e deve essere integrato con la chimica. Nell’agricoltura bio questa operazione viene evitata. Si arieggia il terreno con un apposito strumento detto forca foraterra la quale lo muove, permettendo 6 l’ossigenazione senza rigirarlo. Ciò presuppone un terreno ricco di per sé che non abbisogna di grosse concimazioni. Prendiamo il caso dell’azoto (mattone fondamentale per la crescita delle piante). Esso si presenta in natura sotto forma di nitrati, che una volta assunti ed entrati in circolo nello stomaco si trasformano in nitriti e quindi in nitrosammine, potenti sostanze cancerogene. Per ottenere prodotti più grossi si eccede nell’uso di concimi azotati con un elevatissimo quantitativo di nitrati, che oltretutto si dilavano molto facilmente inquinando le falde acquifere. Nell’agricoltura biologica i vegetali sono di pezzatura più modesta, ma ricchi di nutrienti poiché contengono meno acqua (secondo i ricercatori dell’Università di Davis, in California, rispetto agli alimenti coltivati in modo tradizionale, quelli coltivati biologicamente contengono una maggiore quantità di antiossidanti - carotenoidi e flavonoidi - considerati i più strenui nemici dell’invecchiamento cellulare). Le rape sono ricchissime di nitrati, ma possiedono molta vitamina C che ne annulla gli effetti: la natura trova naturalmente i suoi rimedi”. Paolo Marj presenta una serie di concimi utili per coltivare Agosto 2011 in modo sano e naturale il proprio orto. “Un ottimo sistema per produrre concime è il compostaggio. Invece di bruciare gli scarti dell’orto, le foglie e i rametti – con conseguente inquinamento dell’aria – si ammucchia tutto quanto e dopo 8-10 mesi è pronto da spargere nel terreno. Più gli scarti sono piccoli più rapidamente si ottiene il compostaggio maturo”, ha continuato Marj, “esistono appositi trituratori a tale scopo in commercio. Costo: praticamente zero. Un altro ottimo fertilizzante, compatibile con le coltivazioni biologiche, è la pollina (concime organico ottenuto dalle deiezioni degli allevamenti avicoli). Vi sono inoltre prodotti specifici bio che svolgono questa funzione. Ovviamente chi ha bestie erbivore userà il loro sterco (sempre facendo attenzione agli eventuali antibiotici con i quali possono essere curate, che verrebbero rilasciati nel terreno). Ottimo l’uso del macerato di ortica per innaffiare l’orto per il suo elevato contenuto di azoto: un concime naturale e gratuito, oltre che disinfettante”. Altro argomento di primissimo piano riguarda l’uso di pesticidi chimici che, oltre ad inquinare le acque, una volta penetrati nel terreno uccidono anche i batteri trasformatori (coloro che creano il nutrimento del terreno). Inoltre uccidono sia i fitofagi che gli animali che si nutrono dei fitofagi (animali amici). Uno di questi è la Coccinella bipunctata, con cui tutti giocavamo da piccoli, terribile predatrice di afidi, praticamente scomparsa. E’ in vendita sotto forma di larva su internet e messa nel frutteto sgomina i fitofagi”. Altro valido sistema di difesa dei frutteti sono le trappole ai feromoni che, appese agli alberi, attirano gli insetti maschi e li catturano oppure li disorientano. Impatto ambientale zero. “Nell’agricoltura biologica si usa invece preferibilmente il piretro consociato con il rotenone, di origine vegetale, facilmente deperibile. Vi è un nuovo prodotto per la lotta alle limacce e alle lumache che si chiama Ferramol”, ha concluso il neo l’agricoltore, “basato sul fosfato ferrico, elemento che si trova in natura, e che una volta deperito e assorbito dal terreno, svolge una funzione nutritiva scindendosi in fosfato e ferro; assolutamente innocuo per l’uomo e gli animali. Pensate fino ad ora 7 quanti inquinanti in meno abbiamo sparso nel terreno. Rimangono il verderame e lo zolfo che si trovano anche in versione biologica. Non bisogna comunque eccedere nell’uso dei metalli, grandi inquinatori. Al contrario dell’orto biologico, quello convenzionale richiede un continuo ricorso alla chimica per reintegrare ciò che la chimica stessa distrugge. L’orto risulta così squilibrato, subisce gli attacchi dei parassiti, le piante non sono resistenti, la chimica naturale del terreno è alterata”. Le coltivazioni a Sante Marie sono preminentemente a conduzione familiare, situazione ideale per la riconversione al biologico. Già di fatto i sistemi tradizionali di produzione orticola del paese sono molto vicini alla filosofia del biologico, per cui sarebbe una naturale evoluzione. Per fare questo è necessario informarsi e superare la diffidenza per ciò che è “nuovo”. Si dovrebbero fornire notizie e dati ai coltivatori affinché capiscano i vantaggi dell’agricoltura biologica sulla loro salute e sul territorio. Non basta più l’aria pulita dei nostri boschi, è necessario crescere nelle conoscenze e applicarle. Io coltivo bio da molti anni e garantisco che con un orto piccolissimo mangio i miei prodotti tutto l’anno con il congelatore sempre pieno. Agosto 2011 Agosto 2011 Sport e turismo verde, la ricetta dell’estate santemariana Un nido per accogliere i bambini da sei a trentasei mesi In centinaia alla Mezzamaratona Trail e alla gara di Mountain Bike Apre il primo asilo nido a Sante Marie di Manuel Colelli di Sabrina Tesone* Per l’undicesimo anno consecutivo si è svolta a Sante Marie la Mezzamaratona Trail sulle tracce di Corradino di Svevia. È stata organizzata dalla nuova Polisportiva e dall’amministrazione Comunale che con impegno e attenzione hanno aperto le porte del paese agli atleti di tutto il centro Italia. Le iscrizioni sono state aperte diverse settimane prima per agevolare gli sportivi che sono aumentati rispetto alle edizioni passate. La giornata del 3 luglio si è aperta con la partenza della maratona competitiva di 21 chilometri e successivamente di quella non competitiva di 5 chilometri. I partecipanti hanno affrontato un percorso duro ma allo stesso tempo affascinante, attraversando sentieri e paesaggi caratteristici di Sante Marie e delle sue frazioni, dove c’erano punti di ristoro in varie strade allestiti dalla Protezione Civile del paese, associazione nata da poco tempo e che si è messa subito al servizio della collettività. La manifestazione ha portato nel nostro paese molta gente che arrivata da diverse città d’Abruzzo, ma anche da altre regioni, ne ha approfittato per visitare il museo, fotografare gli scorci caratteristi e respirare l’aria pulita della montagna. Dopo il successo della maratona, domenica 24 luglio è stata organizzata per il secondo anno consecutivo una competizione di Mountain Bike. I ciclisti hanno invaso la nostra piazza per poi partire su un sentiero di 35 chilometri tra salite e discese, castagneti e querceti. Nel volto degli sportivi al termine della gara si vedeva la fatica, ma anche la soddisfazione per aver percorso un sentiero incontaminato come quello di Corradino di Svevia. Queste due manifestazioni oltre ad essere un appuntamento annuale sono anche un modo per rilanciare il turismo verde nel nostro territorio ricco di bellezze naturali. Tutto ciò ci spinge a sperare che eventi sportivi come questi vengano organizzati ogni anno. Percorso fitness a Boccavalle per allenarsi immersi nella natura Diciassette piazzole con attrezzi e tabelle illustrative Non capita tutti i giorni di poter fare addominali e flessioni in uno scenario incontaminato come la natura di Boccavalle. L’amministrazione comunale ci ha stupiti con una simpatica idea che riguarda tutta la popolazione. Si tratta di un Percorso fitness situato a Boccavalle, completo di 17 piazzole con tabelle illustrative e attrezzi, tra cui il muro da affrontare in arrampicata, le parallele e varie aste e sbarre ginniche. Una nota positiva è che possono usarlo tutti: bambi- 8 ni, adulti, anziani, atleti e non. Non sono molti i paesi che hanno questo tipo di percorso che permette di allenarsi all’aria aperta immersi nel verde, quindi dobbiamo ritenerci fortunati e cercare di mantenerlo a lungo. (m.c.) L’azione sociale intrapresa dal comune va verso il futuro e guarda i più piccoli. A settembre verrà inaugurato l’asilo nido nell’accogliente struttura della scuola per l’infanzia. Il nido sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 16:00 e ospiterà bambini dai 6 ai 36 mesi. L’amministrazione comunale ha messo a punto tutta l’organizzazione. A gestire la struttura sarà del personale specializzato e ai bimbi verrà servito ogni giorno un menù concordato dall’Asl. Nella zona non c’è nessuna struttura che si occupa di bambini di questa fascia di età per questo il comune ha l’obiettivo di aprire le porte del nuovo nido anche ai bambini che arrivano dai paesi vicino. La struttura sarà per le mamme lavoratrici, che spesso non potendo contare sull’appoggio di genitori o parenti spesso devono rinunciare al proprio Campo Estivo alla Locanda Borgonovo Anche quest’anno la Locanda “Borgonovo”, in collaborazione con il l’amministrazione comunale, ha istituito il campo estivo per bambini dai 3 ai 10 anni. Il centro è stato aperto il 13 giugno e accoglierà i bambini fino al 31 agosto. Molte le attività ludico-ricreative che si svolgono sia all’interno della struttura sia all’esterno con escursioni di ogni genere. Spazio anche quest’anno per lo sport con campo da golf e piscina. Il campo estivo offre la possibilità ai bambini di socializzare, divertirsi e praticare sport. (s.t.) 9 lavoro, un punto di riferimento grazie al quale potranno lasciare i loro figli in mani sicure e recarsi in ufficio. L’apertura dell’asilo nido è un importante traguardo per l’amministrazione comunale che continua a investire sui bambini, futuro del nostro paese, dando loro la possibilità di socializzare e di divertirsi con gli amichetti grazie ad attività e giochi educativi. *Assessore alle Politiche Sociali Agosto 2011 Sulle tracce delle proprie radici Vocazioni e uomini di fede della frazione di San Giovanni Come nasce un albero genealogico di Candido Caretta San Giovanni. Andare alla ricerca delle proprie radici, voler conoscere chi erano i nostri avi, il loro mestiere, i loro divertimenti e dove vivevano, è un modo per conoscere se stessi identificandosi con la famiglia e con la comunità. Alla maggior parte di noi sarà capitato di ascoltare con curiosità la voce dei propri nonni raccontare la loro vita passata: dai giochi da bambino al matrimonio, dai lavori che svolgevano alla guerra che magari hanno vissuto in prima persona. Racconti apparentemente lontani ma che in qualche modo sentiamo parte di noi. Alla maggior parte di noi sarà, Agosto 2011 Religiosi conosciuti in tutto il mondo sono nati nella frazione di Sante Marie inoltre, capitato di passeggiare per le strade del proprio paese e, fermandosi davanti a quattro vecchie mura, fantasticare sulle vite trascorse al loro interno. Da questi sentimenti nasce, nei modi più semplici e diversi, la volontà di conservare e riscoprire la nostra storia: cercare e ordinare vecchie foto, collezionare utensili da lavoro caduti in disuso, registrare i racconti degli anziani, risalire agli antenati delle famiglie del proprio paese. Così, quasi per gioco, una decina di anni fa, insieme ad un paio di amici, ho iniziato a realizzare gli alberi genealogici della maggior parte delle famiglie che, da oltre 10 350 anni, hanno popolato la piccola frazione di San Giovanni. La maggior parte delle informazioni sono state ottenute dall’ impolverato Libro dei Battesimi diviso in tre tomi, messo a disposizione dal parroco. Il primo tomo, parzialmente distrutto, comprende il periodo dal 1700 al 1720, il secondo tomo il periodo dal 1720 al 1778, mentre il terzo, il periodo dal 1778 al 1911. Le informazioni mancanti nel Libro dei Battesimi sono state integrate con le notizie contenute nel vecchio Registro Anagrafe del comune di Sante Marie. Il tutto è stato confrontato e accertato con le nozioni ottenute dalle “memorie storiche” del paese e dalle visite al cimitero. Il lavoro svolto fin’ora mi ha portato a realizzare gli alberi genealogici di una ventina di famiglie che saranno presto consultabili sul sito: www. takefoto.it/ sangiovanni di Gabriele Guerra San Giovanni. Nel 1989 Padre Giuseppe Nanni e Padre Gaetano Nanni fecero un libretto dove sono elencate tutte le “vocazioni” nate a San Giovanni dal 1880 al 1960. Si contano 13 frati e 10 suore. Tra questi si ricorda Fratello Domenico Borghese Oblato di Maria Immacolata, che nell’aprile 1903, all’età di 16 anni bussò alle porte del noviziato degli Oblati a Roma è stato il primo missionario di san Giovanni destinato alle Missioni estere partito come missionario in Canada nel 1910 e lì morto nel 1965. Altra figura di spicco è quella di Padre Candido Caretta (il cui nome di battesimo era Donato) nato a San Giovanni nel 1914 e morto nel Convento di San Giuliano all’Aquila nel 1954. Padre Candido fece domanda ai Padri Francescani per essere ammesso al Convento Serafico dell’Oriente, per continuare i suoi studi e seguire la vocazione che sentiva profondamente, entrò nel mese di ottobre del 1928 a Ocre dove vi rimase fino al 1930, qui fece la sua prima Professione ed ebbe il cambio di nome in Candido. Fu ordinato presbitero a Sulmona il 23 luglio 1939, dove rimase per due anni, predicando in città e nei paesi vicini. Nel 1941, anni in cui si combatteva la seconda guerra mondiale, fu chiamato alle armi come Cappellano mondiale, aveva 27 anni. Ritornato al Convento alla fine del 1945 i Superiori lo mandarono a Na11 poli perché potesse frequentare l’Istituto Superiore di Scienze e Lettere. Tornato in Abruzzo fu professore nel Collegio di Tocco e poi nel Liceo di San Giuliano agli studenti-chierici dove fu anche ViceMaestro di formazione. Francescano umile, sereno e socievole, mite e sacrificato fu un vero figlio di San Francesco. Morì l’8 aprile 1954 ad appena 40 anni. I suoi funerali furono celebrati nella Basilica di San Bernardino e furono un’apoteosi di popolo. Da tutti considerato un “Santo” un vero figlio di San Francesco, uomo di grande penitenza viene ricordato ancora oggi da molti confratelli come Padre Raimondo Corona Ordine francescano minori (morto a novembre 2010), Padre Giovanni Mastroddi, Ordine francescano minori, e don Carmine Grossi. Questi figli sono l’orgoglio di un piccolo paese perché grazie alla loro voce hanno fatto conoscere il Vangelo e anche il nome di San Giovanni in Italia ma anche nel nord America, Australia, Palestina, Egitto. Agosto 2011 Lo storico geometra del comune di Sante Marie va in pensione Agosto 2011 100 candeline per nonna Maddalena Foto Dopo 37 anni di lavoro Macera si dedica ai suoi hobby di Mauro Di Giovanni di Lorenzo Berardinetti* Festa in piazza per i 100 anni di Maddalena Antenucci. La nonnina di Scanzano, frazione di Sante Marie, ha spento lo scorso 18 giugno cento candeline tra l’affetto dei parenti e degli amici. A festeggiare il grande traguardo di Maddalena ieri c’erano il sindaco Lorenzo Berardinetti, gli amministratori comunali e i residenti di Scanzano. Giornata ricca di emozioni, che ha dato lo spunto per profonde riflessioni sulla vita. Dal mese scorso al comune di Sante Marie c’è una scrivania vuota. Lo storico geometra Giuseppe Macera Mascitelli, da tutti conosciuto semplicemente come Macera, è andato in pensione. Ben 37 anni sono passati da quando il giovane geometra varcò per la prima volta la porta del comune di Sante Marie. Una lunga attività come Responsabile dell’Ufficio Tecnico del comune di Sante Marie, ma anche tante amicizie e ricordi. Il suo carisma, la sua simpatia e l’impegno nel potenziare gli interessi della comunità locale, hanno fatto di Macera una sorta di istituzione del comune di Sante Marie. Quando nel suo ultimo giorno di lavoro è stato accolto in municipio dai colleghi, dagli am- ministratori e da tutti i santemariani che negli anni sono diventati suoi amici, non ha retto all’emozione e suoi occhi si sono velati di lacrime. In un battibaleno sono ripassati davanti i suoi occhi flash-back di un’intera vita lavorativa, i ricordi, le risate con i colleghi e le uscite fuori porta organizzate con i colleghi. Il “mitico Joe”, come scherzosamente lo chiamavano i suoi amici più cari, va in pensione serenamente pronto a dedicarsi alla famiglia e ai suoi hobby che ha sempre coltivato ritagli di tempo. Con l’occasione vuole salutare attraverso le pagine di “Obiettivo in comune” tutti coloro che lo hanno apprezzato e stimato in tanti anni di attività. * Sindaco di Sante Marie Nasce il gruppo di Protezione Civile a Sante Marie Oltre 20 volontari attivi per fronteggiare le emergenze di Marco Rossi* Volontariato e solidarietà sono le parole d’ordine che hanno spinto 18 cittadini di Sante Marie a fondare il gruppo di Protezione civile comunale. Il gruppo, sostenuto da tutta l’amministrazione comunale, è nato con l’intento di fornire un organismo che possa rispondere alle emergenze e supportare l’operato delle Forze dell’ordine. Le 18 unità operative, che verranno supportate dall’aiuto di altri 7 volontari che hanno già chiesto di entrare nel gruppo, a breve avranno anche una sede. Il comune, infatti, ha as- segnato al nucleo una stanza del municipio dove si potranno incontrare e potranno gestire le diverse situazioni. Il quartier generale della Protezione civile sarà anche un punto di riferimento per i cittadini del comune in caso di emergenze. Il gruppo di Protezione civile, che già nella festa di San Quirico e Santa Giulitta ha supportato la Polizia locale nella gestione dell’ordine pubblico, è guidata da Stefano Tesone, capo gruppo. L’organigramma, composto da volontari di età diverse, è ricco di donne: Giovan- 12 na D’Eramo, vice, Cristina Vitale, segretaria, e poi ancora Andrea Cristofani, Fabrizio Spalletta, Massimo Lattanzi, Italo Di Paolantonio, Cristina Di Paolantonio, Celestino Morelli, Milena De Luca, Berardino Grossi, Alessia Persia, Lorena Liberati, Stefania Colelli, Tolli Tonino, Sabatino Salsetta, Maurizio Colelli e Simona Damian. Il gruppo di Protezione civile può essere contatto negli uffici del comune di Sante Marie (0863.679132). *Assessore all’Ambiente continua da pagina 1 Ed è bastato osservare monsignor Giovanni d’Ercole, che ha accolto con umiltà l’invito dei ragazzi per presiedere la celebrazione della festa, sedersi al bar con i giovani del paese e con il parroco, don Michelangelo, per parlare con loro, dialogare sul loro futuro, ma soprattutto per esprime soddisfazione sul lavoro e l’impegno dimostrato dai ragazzi in questa avventura. Basti poi pensare a quegli stessi giovani che hanno avuto la sensibilità di ricucire e restaurare un antico e prezioso stendardo raffigurante San Quirico e Santa Giuditta ritrovato dopo anni, abbandonato a se stesso nella sagrestia di una chiesa in ristrutturazione. Certo, qualche critica non poteva mancare, come non manca ogni qualvolta si provi a cambiare lo “status quo”, a rinnovare la monotonia, in qualunque campo, in ogni settore. Ma quell’anacronistico bigottismo, lontano dalla Chiesa che ha voluto papa Wojtyla, e da quella che conti- nua a cercare Benedetto XVI, sembra man mano restare ghettizzato in un ricordo lontano, in uno sfiorire irreversibile. Critiche da paese, come è giusto che sia, ma che ovviamente lasciano il tempo che trovano. Ma al di là della festa, che poi passa, questa iniziativa è riuscita comunque nella missione più difficile, quella di avvicinare, un po’ di più, in modo più concreto e tangibile, i giovani di un’intera comunità alla Chiesa. Certo, per avvicinare i giovani alla religione è necessario un percorso lungo e impegnativo, ma a volto basta un niente. Se anche in altri Comuni prendessero spunto da Sante Marie sarebbe tutto più facile, e se tutte le diocesi prendessero esempio da quella guidata da monsignor Pietro Santoro - anch’egli ospite dei ragazzi nei giorni della festa - che nel suo apostolato ha sempre messo i giovani al primo posto, questo cammino di svecchiamento delle parrocchie, e a volte anche dei fedeli, sarebbe molto più sereno. Ora la sfida è quella di non tornare indietro, di continuare il cammino di 13 rinnovamento, sperando che i giovani siano la guida di questo cammino insidioso anche il prossimo anno, restando al centro della vita di animazione e anche in quella di apostolato, non solo in paese, ma anche nelle scuole, nelle università, nei luoghi di lavoro, nei bar e nei ritrovi di tutti i giorni. E’ proprio vero, insomma, qualcosa cambia a Sante Marie, come dimostra l’inaugurazione dell’osservatorio astronomico. Un modo per guardare avanti, anzi in su, per incrementare il turismo, ma anche per offrire al territorio marsicano un servizio diverso, più ricercato e affascinante. Cambia così anche il patrimonio naturalistico con l’apertura della riserva regionale “Grotte di Luppa” che attirerà sempre più visitatori da tutto il Centro Italia e non solo. Non che prima non ci fosse questo patrimonio, ma sono serviti ben 18 anni di duro lavoro affinché la Riserva fosse approvata e che lo sviluppo targato ambiente, imboccato nel lontano 1993, diventasse realtà a Sante Marie. Finalmente qualcosa cambia. Agosto 2011 Omnia Fest 2011: tra tradizione e scoperta del territorio Agosto 2011 Settembre 27 - Santo Stefano Presentazione scavi archeologici di Luppa 13 e 14 - San Giovanni Festa patronale Santa Barbara e Madonna delle Grazie 14 - Sante Marie Passeggiata geologico spe- leologica Grotte di Luppa 14 - Sante Marie “Napoli...e a capo” 14 - Scanzano Sagra della Porchetta 14 - Castelvecchio “La fuga di Corradino di Svevia” 14 e 15 - Santo Stefano Festa patronale Santa Filomena e L’ Assunta 14,15 e 16 - Scanzano Festa patronale dell’Assunta e San Rocco e le Passate 16 - Sante Marie Presentazione Libro Vilma Leonio 18 - Sante Marie “Passeggiamo... in bicicletta sul sentiero di Corradino” 19 - Sante Marie “Borjes. La storia del Brigantaggio” 19 - Sante Marie Premio “Altum Sanctae Mariae” 20 e 21 - Sante Marie Festa patronale San Nicola e Santa Filomena 26 - Sante Marie “Gli abiti da sposa di un tempo indossati dalle donne di oggi” 27 - Val de’ Varri Sagra della polenta 27 - Sante Marie In Mountain bike nella Riserva 29 - Sante Marie Cavalchiamo insieme nella Riserva Agosto 5 - Sante Marie “Friday Night Palatera” 6 - Sante Marie Inaugurazione osservatorio astronomico e serata “Guardiamo le stelle” a San Quirico 6 e 7 - Santo Stefano Festa patronale Sant’Antonio e Santo Stefano 6 e 7 - Val de’ Varri Festa patronale San Michele Arcangelo e Sant’Antonio 7 - Sante Marie Festa Avis 9 - Sante Marie Gruppo Folkloristico Bavarese 10 - Santo Stefano “I canistri” 10 - Sante Marie “Aspettando le stelle cadenti” a Castello 11 - Sante Marie Premio poesia “Anziani Ricordi” 12 e 13 - Castelvecchio Sagra del Porcino 13 - Sante Marie Introduzione geologico speleologica Grotte 14 Ottobre 29 e 30 - Sante Marie Sagra della Castagna e Cicloturistica della castagna Il sito web della Pro Loco si rinnova di Thomas Vitale Già è online la versione beta della nuova veste del sito della Pro Loco di Sante Marie (www.prolocosantemarie.it). I cambiamenti non riguardano solo l’aspetto grafico, ma anche il co- dice su cui poggia il sito, con nuove funzionalità, nuovi contenuti, maggiore interattività e comunicazione con gli utenti. Presto verranno aggiunte tutte queste funzioni e non solo! Il 15 sito, infatti, implementerà all’interno un blog e una sezione speciale dedicata alla Regina d’Autunno: la Castagna. Restate connessi per rimanere aggiornati sulle ultime novità! Agosto 2011 Il Museo del Brigantaggio e dell’Unità d’Italia Periodico di informazione del Comune di Sante Marie ANNO XII - Numero 2 Agosto 2011 In estate osserverà il seguente orario: Sabato: 16.00—19.00 Domenica: 16.00—19.00 Direttore Responsabile Pietro Guida Direttore Editoriale Lorenzo Berardinetti Per info e prenotazioni 0863.679132 Comitato di Redazione Sabrina Tesone Pamela D’Amadio Gabriele Guerra Pierluigi Magistri Thomas Vitale Fotografo Mauro Di Giovanni Hanno collaborato a questo numero Angela Marchionni Candido Caretta Gabriele Guerra Guglielmo Di Camillo Lorenzo Berardinetti Manuel Colelli Marco Rossi Mauro Di Giovanni Sabrina Tesone Thomas Vitale Grafica e Impaginazione Thomas Vitale www.thomasvitale.it Di questo numero sono state stampate 2000 copie 16